L'evento è stato organizzato da Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori.
Sono intervenuti: Franco Marini (CISL), Pietro La Rizza (UIL), Antonio Pizzinato (CGIL).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cisl, Sindacato.
10:00
10:00 - Roma
10:00 - Torino
CISL
UIL
CGIL
So che ha aperto
E ne ho la convinzione anche io della giustezza di questa riflessione
Sulla formula è aperta una riflessione
Da qui alla scadenza
Prossima
Dobbiamo riflettere su questo enorme impegno intercorso è stato di natura congressuale
Che ha affermato nella riflessione di decine di migliaia di uomini della CISL
Io credo che dobbiamo riflettere sulla funzionalità e sulle forme sulla rappresentanza voglio però
Dinanzi ad un problema che ha aperto un ribadire che la giustezza di un momento di riflessione centrato sull'efficacia dell'azione sindacale e sulla sua macchina organizzativa tra un congresso e l'altro non può essere saltato
Rivediamo dunque discutiamo sulla formula ma questo appuntamento è necessario lo è stato per il passato lo sarà ancora di più per il futuro in una fase in cui nulla ferma tornando
Ci cambiano i referenti economici
Ci sono grandi trasformazioni a con un'accelerazione forte della nostra società
Noi che siamo appassionati sempre o spesso o di più
Al grande dibattito politico dovremo pur trovare noi mantenere un momento che ci costringe a riflettere
Sull'adeguatezza delle nostre strutture sull'adeguatezza del nostro lavoro sindacale in questo mondo che cambia
Debbo dire come ha fatto già crea che il ringraziamento alla Rizzi a Pizzinato è sincero
Ci sono molti problemi tra di noi
Ma sono entrati nel nostro dibattito
E questo è solo un avvio di un confronto che noi vogliamo più stringente che arrivi a delle conclusioni per le ragioni più
Noi abbiamo un passato recente
Recente se guardiamo alla storia del sindacato
Anche quella non troppo lontana abbiamo un passato recente di difficoltà
E di forti lacerazioni momenti difficili negli ultimi tre-quattro anni che abbiamo alle spalle
Mi fa piacere
Che il compagno Pizzinato segretario generale della CGIL
Non abbia paralizzato le ragioni
Della rottura della federazione
Si è trattato di un fatto vero
Non del capriccio di gruppi dirigenti
Mi consenta di confermare
Non potrebbe essere diversamente per la nostra convinzione
Che in quell'occasione che si quando si sviluppo la necessità di decisioni importanti
Io sommessamente voglio dire che anche i fatti hanno dimostrato che avevamo ragione allora
Su quella scelta politica
Perché se oggi tutti noi e lo dirò anch'io
Stiamo a sottolineare che il sindacato italiano non ha conosciuto quella caduta verticale
Che il sindacalismo e di Paesi strutturalmente più forti e storie più radicate nel passato
Di altri paesi hanno europea hanno conosciuto la ragione e anche di una duttilità e di una capacità di capire l'evoluzione che il sindacato italiano e la CISL hanno avuto nel recente passato
Questo non cancella le ragioni
Di una ripresa di lavoro comune che già c'è stato
Noi stiamo discutendo di quello che bisogna fare
Ma faticosamente la forza delle cose
Il radicamento che le tre confederazioni hanno nel mondo del lavoro
Già dal mille novecentottantacinque Nella seconda metà cimice non è la condizione di riprendere il filo di un rapporto comune rispetto agli enormi problemi che aveva certo la vicenda dalla Federazione era diventata una vicenda stretta
Perché
La necessità la volontà
L'attaccamento a una identificazione di valori e di ruoli delle singole organizzazioni era già forte
E quindi la necessità di scegliere politicamente rispetta ruolo del sindacato ha la sua autonomia assieme a questa volontà direi identificazione fortemente presente
Porto a quell'episodio
Io voglio dire a voi prima che ai colleghi di CGIL e UIL ho avuto modo brevemente di dirlo ieri al Consiglio generale
Che rispetto ai problemi aperti che dovremo affrontare già nei prossimi mesi
Oggi abbiamo un presente un po'irrazionale tra le tre confederazioni italiani
Per questo credo che anche da questa Assemblea un punto fermo deve venire il razionale perché
Non perché la situazione attuale e quella del patto di unità d'azione non mette in discussione l'autonomia e la possibilità di scelte definitive della singole organizzazioni
Questo punto è chiaro
Non ci sarà per lega come ci fu per la federazione
Ma oggi io vedo questa irrazionalità in una fase in cui non CGIL CISL UIL sono messi in discussione
Dai fatti e da una battaglia politica molto forte che viene condotta contro di noi
E messo in discussione il significato vero profondo dell'azione confederale del sindacalismo italiano
La realtà è irrazionale
Perché accanto alla necessità
Coltano infatti
Di elaborare posizioni comuni di svolgere trattative comuni
C'era infatti iniziata anche questo dai mass media
Una quotidianità di punture di spillo e di enfatizzazioni di posizioni parzialmente divaricate
Che in una società dove gli strumenti i nostri malgrado anche lo sforzo lodevole credo della CISL non toccano la grande massa nemmeno dei lavoratori dai lavoratori da sui posti di lavoro il senso quasi di un litigio continuo
Rispetto a questo o a quel punto
Allora caro Pizzinato e caro Larizza
Con quella chiarezza di contenuti
E con quella chiarezza d'impostazione
Noi riteniamo di superare questa irrazionalità nei rapporti tra di noi
è un patto di unità d'azione
Può essere più formalizzato stabilendo procedure quando ci sono dissensi almeno del tentativo di mediazione
Fissando riunioni del nostri organismi dirigenti riprendendo un lavoro comune per la gestione dalla contrattazione al livello di fabbrica in particolare
Perché lì il problema non è di essere o meno unitarie nelle piattaforme nella gestione delle trattative
La necessità sui posti di lavoro di ristabilire una rete non alternativa alla presenza di organizzazione ma complementare
Che ci consenta di gestire il rapporto contrattuale con tutti i lavoratori è un può diventare una rete che rafforza il ruolo del sindacalismo confederale
Io non anticiperei
Momenti già da oggi
Di appuntamenti a settembre
Non perché non dica che bisogna che che bisogna fare cioè stiamo lavorando facciamo questa rete di rapporti formalizziamo le porte
Ma l'esperienza del passato
Dei tanti appuntamenti di Firenze di Tarquinia di Ostiglia di altre località piacevoli dal nostro Paese
Vissute come una sorta di momento magico dove tutto usciva la soluzione di tutti e questo non era possibile
Mi fanno dire visto che l'attenzione alla storia e al passato per i comportamenti del presente è un dato di buonsenso e di razionalità nei comportamenti degli uomini Sukhoi contenuti
In una chiarezza assoluta facciamo finire il lavoro delle commissioni che abbiamo messo in piedi quando i contenuti sono pronti vediamo come gli dobbiamo dare forza il ruolo
C'è un punto
Rispetto alla gestione dalla contrattazione
Sulla posti di lavoro che però
Voglio chiarire
Che ho colto nell'intervento di Pizzinato
è vero
Non abbiamo mai pensato né che la Costituzione italiana ce lo consente né lo vogliamo nella nostra concezione del pluralismo ce lo consentirebbe
Ad una sorta di monopolio formale per le tre confederazioni sindacali
Come diceva giustamente Pizzinato
Però
Che le tre confederazioni partendo dai propri valori li cerchi non la possibilità di gestire in maniera forte loro la contrattazione questo è un obiettivo
Senza escludere nessuno se ci sono
Io voglio dire che il rapporto deve essere chiaro con le altre formazioni
Cioè non è possibile se ci fosse la volontà di una ricerca di alleanze strane
Con questo o quel gruppo con questo o quel sindacato autonomo fuori fuori dai valori voi dite ai valori
Del sindacalismo
E il sindacalismo confederale non saremmo d'accordo
E quindi su questo un chiarimento tra di noi secondo me è assolutamente necessario
Io credo che partendo da questi impegni e da questa volontà comune
Noi dobbiamo accelerare i lavori di quella Commissione
Possiamo mettere in piedi una riunione delle tre segreterie confederali dentro questo mese per ragionare su questo e sulla con
Dizione della nostra iniziativa politica
La seconda riflessione
Come si può scavalcare
Il dibattito sulla crisi sindacale
Sulla crisi del sindacalismo confederale
Impegna il mondo dalla cultura largamente
Che ancora una volta non cita
Il contributo di posizioni critiche razionalmente
Ma come nel passato troppe volte
Questi commentatori sono stati corrivi rispetto alle nostre posizioni
Seguendo una moda
Non mettendo elementi di critica rispetto a posizioni e sembravano accettabili da tutti
Oggi che la moda si è rovesciata abbiamo il ripetersi di critiche spesso immotivate spesso radicali alla presenza e all'azione di sindacato confederale
C'è un fiorire l'analisi spesso non disinteressato ovviamente sul cambiamento e sul nostro ruolo
In molti centri di potere del paese c'è un'attesa malcelata del crollo
Io credo
Che il silenzio
Su molte iniziative anche forti anche dure
Del movimento sindacale confederale
La trascuratezza
Del valorizzare i tanti contratti fatti in questo periodo
E le prime pagine spesse su questo o quell'episodio pure reali sui quali dobbiamo ragionare di difficoltà del sindacalismo confederale
Siano proprio il segno di una tendenza cambiata
Di un atteggiamento culturale prima ancora che politico
Che noi dobbiamo capire e dobbiamo cercare di combattere
Questa crisi a mio avviso i miei colleghi lo hanno detto questo su questo credo che siamo d'accordo
è una crisi ancora
Molto leggo meccanizzata più annunciata che reale lo dobbiamo sapere
C'è tutto sommato una tenuta organizzativa
Il dato è che se non sbaglio
Nel settantasette e settantotto avevamo in Italia un quarantotto per cento complessivo di sindacalizzazione
Nei settori nei quali siamo oggi siamo a quaranta certo c'è il contributo dei pensionati
Ma c'è anche un restringimento dell'area dove il sindacato può entrare
E c'è il segno nella CISL è presente io credo anche nelle altre organizzazioni recentissimo di una leggera ripresa della sindacalizzazione nell'area del lavoro dipendente
C'è una capacità contrattuale intatta
Cioè il grosso contratto dell'industria da chiudere
E c'è un momento di irrigidimento
Che la controparte imprenditoriale coglie di via espressi in questo giorno
Ma si è chiusa una grande fase di rinnovi contrattuali
E si è chiusa
Anche con una capacità di mobilitazione forte del sindacalismo confederale quando abbiamo dovuto frontiera
La forza di condizionamento politico
Prima della crisi prima dello scontro tra i partiti di governo l'abbiamo esercitata
Certo Mai nella maniera in cui vorremmo
Ma rispetta la Finanziaria ottantasette raccordo con la Confindustria gli accordi per il pubblico impiego
La capacità anche nostra con la minaccia della Lotta di lavoratori di far fare questo strappa un governo dimissionario e con decreto li applica con tutte le difficoltà che c'era
Sono il segno
Di una tenuta e questo sindacato italiano ha
Eppure
Tutti avvertiamo una fase di grande difficoltà che si è appena
E abbiamo l'esigenza di riprecisare le nostre posizioni
Che prima
Dell'accettazione o del gradimento del Palazzo
Dobbiamo essere capaci
Dire immobili Tare largamente alla nostra gente sui posti di lavoro
Dobbiamo riflettere rispetta queste difficoltà sulle cose che vogliamo sullo scontro che ha aperto nel Paese
In modo da ridare forza e autorità maggiore alle strutture del sindacalismo confederale
Le ragioni delle difficoltà
Quelle reali non quelle annunciate
Io credo che ci siano ragioni oggettive con le quali convive Remo per un lungo periodo
La nostra vita cari amici non sarà facile per il futuro ai bei
Sarà una vita difficile quella di chi tiene
Gli interessi e la bandiera del sindacalismo confederale in Italia altro
Abbiamo grandi problemi
E si sono riaperti nella storia del nostro Paese
Che aveva conosciuto la sostanziale piena occupazione soltanto a metà degli anni Settanta
Certa i meridionali si spostavano ancora
Ma si spostavano non più altro c'erano né un più in Germania ma qui nelle regioni del Nord
Con la fine degli anni Settanta questa sostanziale piena occupazione è stata rimessa in discussione e abbiamo problemi gravissimi
C'è un profondo sconvolgimento
Nella organizzazione dalla produzione del lavoro che continuerà
Che fa ammenda e frammenta era sempre di più con le nuove tecnologie
Gli interessi le posizioni le professionalità presenti dentro la classe lavoratrice
C'è una forte complessità nel mercato del lavoro e noi eravamo abituati a vedere forme precise continue stabili chiare di rapporto del lavoro nel nostro Paese
La contrattazione realmente queste sono le difficoltà vere non la propaganda
Alla ricerca di un punto di equilibrio nuovo
Tra parzialità indotta dalla frammentazione che c'è
E si tratta di lavoratori dipendenti e però la capacità nostra di legare la tutela della parzialità ad un filo di coordinamento dell'interesse generale
Che è la storia che la sostanza del lavoro e della posizione politica del sindacalismo confederale
Nel nostro Paese
Per noi il coordinamento è necessario sapendo che negli anni immediatamente precedenti a dei prossimi
Noi abbiamo gestito un cambiamento profondo nella natura della contrattazione che sviluppiamo
Noi operiamo oggi spessissimo Paolillo operate
Non solo a Palazzo Chigi dove l'abbiamo operato non solo nei rapporti triangolari
Ma nei rapporti negoziali e non solo a livello nazionale ma a livello di fabbrica la realtà è così cambiata che noi lo facciamo operazioni di scambio nella contrattazione
La qualità di questo State contenuti di questo nostro lavoro è cambiata
Per tanti anni abbiamo svolto una contrattazione puramente ed esclusivamente acquisitiva
E il questa nuova realtà ci pone problemi nuovi verso gli iscritti ancora di più verso i non iscritti
Certo non abbiamo fatto scelte autolesioniste o regali a nessuno
E stato la necessità di avere l'occhio all'interesse generale
Di avere oltre allo sviluppo e al lavoro alla necessità di consentire un aggiustamento che noi abbiamo camminato in questa direzione ma questo pone problemi nuovi problemi grandi a tutti noi
Io credo che in particolare
Sulle piattaforme rivendicativa
Noi strumenti
Anche da generalizzare
Per cercare il coinvolgimento di tutti in questa nuova realtà dalla contrattazione possiamo e dobbiamo trovarli
Non credo
Ad uno strumento principe di risoluzione delle difficoltà che su questo piano abbiamo con la gente
Non ce n'è uno solo
Cosa volete che dica che la CISL è stata contraria referendum no
Il referendum ma è uno degli strumenti
Della democrazia sindacale
Io non mi sento oggi di dire
Tutti i contratti si chiudono con questa consultazione
è più facile dire lavoriamo con questo strumento sulle piattaforme
Ma anche ridiscutendo tutti gli strumenti della democrazia sindacale tra i quali c'è ormai il referendum
Io voglio dire senza alzare i toni che per quante inventive possiamo avere
Alla fine
Il momento del confronto più ravvicinato con i lavoratori
Negli uffici nei reparti nelle fabbriche l'Assemblea il convincimento il coinvolgimento la critica il rapporto diretto questo è stato e resta lo strumento principe della faziosità
Certo è più difficile di prima
Quelli come me pezzi
è un po'affaticati dell'attività sindacale
Ricorderà nonché vecchi in assoluto uno dell'attività sul palco sono superato il trentennio quindi lo posso dire non
Per ricordano che forse era più facile utilizzare questa strada una volta
Ma non si può cancellare
Perché in fondo poi sindacato al di là del consenso da ricercare con tutti è tenuto in piedi la sua spina dorsale la militanza
E l'attivista e chi ci crede chi si spende per convincere chi si spende per
Questo noi dobbiamo tenere
Con grande determinazione
Il secondo blocco delle difficoltà vere
Perché non non sono tempi
Di enfatizzazione del nostro ruolo anche se quella crisi non ce sono tutte interni al sindacato
Noi ne abbiamo ragionato in questi giorni
Parliamo troppo di nuovi tra le strutture
Di competenze di rapporti
Cari amici dei settori accorpate
La segreteria creduto ad una formula che aveva sperimentato ma adesso bisogna camminare
E spendere le vostre nel nella direzione
Contenuto
è il contenuto dell'azione sindacale prendendo coscienza che abbiamo dietro le spalle un paio d'anni dove l'impegno dentro le strutture sindacali è stato più spesso nelle diatribe di ruoli che nella ricerca
Il sogno
C'è bisogno
Per dirla in sintesi che sui posti di lavoro
Che sui posti di lavoro si creino le condizioni
Per ritrovare il gusto che si allunga allentato forse anche per quella parabola di cose facili negli anni in cui tutto si poteva conquistare
Sui posti di lavoro sia allentato il gusto del rapporto del confronto del coinvolgimento e forse molti di noi molti dirigenti sindacali ci vanno troppo poco rispetto a come ci si andava una volta
Questa è la strada nell'acqua sulla quale dobbiamo riprendere
E dobbiamo lavorare io una vecchia convinzione
Meglio qualche rapporto in più
Magari parlando in dialetto dal siciliano al bergamasco che è un bel discorso e che lo sfoggio di un modo tutto intellettuale di vedere il sindacato
Se il testo finale perché allora
Tutti cari amici
C'è una terza ragione sulla quale
Voglio riflettere con voi
Delle difficoltà vere del sindacalismo confederale
La più grande
Quella che ci impegnerà di più
E che debbo dire
In un intervento libero giocato in casa non tutto d'accordo con noi
L'amico Gorrieri su questo punto disse parole chiare che io condivido pienamente
Cioè aderire occorre avere chiara la natura di uno scontro forte che c'è nella vita del nostro Paese
Di uno scontro che non vede ancora vincitori stabile come accaduto altrove
Ma che noi dobbiamo avere lucidamente la capacità di comprendere per poter reagire
In questi anni come è stato ricordato
Sono stati celebrati molti successi dell'economia italiana
Certo il dato della modernizzazione dalla crescita non si può negare
Ci fa piacere
Forse
Al livello dei gruppi dirigenti c'è troppa celebrazione poca riflessione su altri problemi reali
Il limite di questa crescita che pure c'è stata
Pesano anche sulle possibilità dello sviluppo futuro non riguardano solo problemi di equità uguaglianza
E questo limite è che questa crescita
Si è portata dietro
Una serie di squilibri che in questi anni si sono aggravati nel momento in cui il Paese cresceva
Chi era più forti era già forte ricco possiamo dire
Lo è di più oggi nella vita del nostro Paese
Chi era debole continua a vivere in una condizione di grande difficoltà questo deve essere chiaro perché le scelte politiche ed economiche ad Acqui debbono partire
Non si può dire abbiamo di dietro gli anni una crescita da difendere
Perché se non si cambia il tipo di scelte su quella crescita
Non ci sarà giustizia e uguaglianza ma non ci sarà nemmeno la crescita rispetta i limiti che si sono toccati
Ed io che
All'amico Chiappella che tutte le volte che mi azzardo a dire
L'ho rifatto ieri
In consiglio generale che in fondo
Col Governo che è finito con la consultazione elettorale
Ma il sindacato italiano aveva avuto un rapporto diciamo così decente
Perché il filo del confronto non l'avevano mai abbandonato subito prende la parola lui per dire che non è vero tutte le volte
è la prima volta che gli debbo dare atto di una cosa
E malgrado io ribadisco a queste mie idee come sapete non le cambio facilmente se non sarei nato dove sono nato
Debbo dire che in effetti il giudizio sulla politica economica di questo governo bisogna approfondirlo molto
E perché il punto qual è
Probabilmente ha sprecato un'occasione grande
Un anno un anno e mezzo di particolari condizioni di favore dell'economia esterna e interna
E trascinarsi dietro ad aggravare questi squilibri
è un fatto certamente negativo
Nella distribuzione dei redditi in questi anni sono saltati tutti i parametri di equità e anche quelli di un corretto rispetto delle leggi economiche
La speculazione finanziaria è stata lasciata senza freni condizionamenti
Essa
Ha premiato
Non il merito e la competenza
L'apporto reale al processi di produzione
Ma in effetti nel nostro Paese in questi anni di crescita la spregiudicatezza dell'affarismo sono stati premiati più dal rapporto diretto ai processi storici e
Quindi
Io vorrei dire
A un giornalista economico molto importante che spesso scrive su di noi
Lui è importante ed è importante il giornali ma poi per dirla in breve si chiama Pirani e scrive su Repubblica così ci capiamo prima
Scrive spesso su di noi
E ha riscritto anche questa mattina
A un certo punto
Sostiene come molti centri di responsabilità in questo periodo stanno facendo che
C'è in agguato il rischio dell'inflazione
E che lo spazio di allargamento della pressione fiscale non esiste
Polemica con Ciampi
E dice che è una delle ragioni è il fatto che in questi ultimi anni in questa fase e gli italiani si sono arricchiti
E cita due
Due vie di arricchimento
Il fiume della spesa pubblica e il rinnovo dei contratti
Forse nella visione di Pirani c'è il fatto che lavoratori pubblici e privati che hanno preso meno dei pubblici appena fatti contratti sono corsi in Borsa a giocare pure loro
E se quanto all'affermazione
Dell'altro filone della minaccia di ripresa dell'inflazione la spesa pubblica
Beh Pirani non dice
Che in questi anni la spesa pubblica è andata largamente a ricostituire le condizioni dei grandi profitti con fiscalizzazione risorse per la ricerca risorse e
Io non vorrei
Non vorrei che cavalcando certi dati dell'Istat
Pirani pensasse che quella esplosione qualitativa dei consumi interni
In macchine di lusso in Champagne in tanti altri generi larghi siano indotte dagli aumenti data ai pensionati dell'impresa visto che si terrà per la stessa
Anche alla Confindustria
Anche alla Confindustria che mostra simpatia e per le spinte salariali liste
Lei gruppi che si ribellano alla gestione della contrattazione del sindacalismo confederale
E che oggi pubblicando il decreto Fanfani sui contratti del pubblico impiego dice scorciatoia per i contratti
Come se a distanza di tempo non si dovessero applicare
Io credo che questo chiarimento di analisi fra Dinoi al Paese deve essere dato
Perché qui stanno i pericoli c'era Ettore la grande varietà nella distribuzione del reddito in un tipo di sviluppo Madrid deve incidere l'azione il governo pubblico dell'economia
Il contrasto questo scontro ha una natura anche culturale come vi ho detto profonda
E tocca proprio questi valori a cui senta carisma confederale non può certamente rinunciare
Tra di noi nel dibattito preparatoria queste Conca questa assemblea dei quadri
è ripreso è stato presente qua e là
Una riflessione giusta
Tutto sommato che io guardo sempre con rispetto
Le grandi ambizioni della CISL
La necessità in una realtà come quella italiana
Di superare il rischio dell'affrontare i problemi concreti giorno per giorno
Ed io credo sia il segno di un'ambizione che un'organizzazione radicata come la nostra che tutto il sindacalismo confederale debba avere nel nostro Paese
Voglio ricordare a tutti voi
Che io per quanti sforzi faccia oggi
Certo rispetto al progetto da fare all'iniziativa a breve
Vedo già le nostre organizzazioni impegnate in questo scontro forte
C'è già
Questo confronto che tocca valori e gli assetti futuri della nostra società
Noi possiamo
Possiamo riuscire
A dire una parola forte ad affermare questi valori a far passare questa linea
Perché anche nel dibattito tra i partiti si vedono incertezze non occasionali ma strutturali per il cambiamento che la loro base di consenso
Per un cedimento generalizzato verso le ragioni dei più forti della nostra società
Come spiegare altrimenti
In una realtà come quella italiana lei simpatiche i consensi le presenze gli ammiccamenti fatto ai marciatori anti fisco nei mesi scorsi
Da parte di tutti non dei rappresentanti dei commercianti del lavoro autonomo e di altri ma proprio da parte di tutti i partiti
Dimenticando che tra quei marciatori la dichiarazione del reddito più alta era quella di un lavoratore dipendente come sapete tutti già
Io credo quindi che il ruolo del sindacalismo confederale
Pure stretto dalle difficoltà che ho richiamato delle quali abbiamo discusso
Sia un ruolo fondamentale
Che noi dobbiamo difendere con grande determinazione
La scelta noi l'abbiamo fatta
Cioè non è una condanna
Che noi ci siamo contrapposti alle spinte corporative che ci sono stati in questo periodo
è una necessità legata ai nostri valori alla nostra storia
Naturalmente anch'io
Non sono per una posizione repressiva rispetto a questi momenti di contestazione della nostra azione
Abbiamo il dovere del confronto se è vero quello che ho detto sul dilagare della rendita certo c'è un problema anche salariale rispetto al non controllo dei profitti amava non legittimazione sociale dei profitti che dovrebbero allargare la base produttiva certo che so che c'è una fortissima crescita della produttività del lavoro e quindi c'è anche un problema salariale
E dobbiamo riprendere nella gestione dalla contrattazione aziendale legata alla produttività assieme ai problemi dell'orario di lavoro
Ma rispetto
A questo fatto non astratto
E ci ha posto difficoltà nel gestire la contrattazione
E che pretende il rispetto di un solo interesse quello del gruppo ristretto
Apriamo il confronto diamoci gli strumenti sui posti di lavoro per confrontarci ma dobbiamo sapere tutti cari amici e compagni della CGIL e della UIL che c'è un punto sul quale la comprensione la disponibilità elementare al confronto con tutti coloro che lavorano fianco a fianco con noi deve trovare un punto fermo
Cioè confronto e capacità di assorbire le spinte nere che vengano ma il sindacalismo confederale non può abbandonare il coordinamento all'interesse generale
Perché se corre dietro
A questa o a quella rivendicazione che esaminata nel contesto dove si sviluppa e giusta rischia di perdere il senso della propria battaglia politica e rischia di diventare altri meriti un altro sindacato
Noi non abbiamo avuto noi non abbiamo avuto il gusto della contrapposizione Ecopass
Ed io ci siamo confrontati con il nostro sindacato la scuola media
Che ha accettato un confronto non facile per loro
Non c'era il gusto dalla contrapposizione
Ma c'erano almeno due problemi
Di fronte ai quali la comprensione doveva arrestarsi
Perché altrimenti sarebbe stata una comprensione che andava a braccetto con altre incomprensioni tutte antisindacali antipopolari presente in quella vicenda
Ed era
Un punto di equilibrio
Che le confederazioni devono sempre trovare
Fra lotta
Capacità di modi di mobilitazione non imbrigliata
E un interesse superiore alla collettività
è una spina del nostro lavoro da sempre
Perché noi non abbiamo mai detto
Sì che la lotta sindacale in ogni caso in ogni tempo in ogni luogo senza regole
Questa è la posizione dello e noi in questo caso comminata nel
Sapevamo
Che dinanzi al blocco e al rinvio
Del momento degli scrutini dovevamo gestire le cose di saldare l'interesse dei lavoratori in quel caso della scuola e un interesse generale della società che non può essere intaccata
Lo prevede anche la costituzione che non sancisce soltanto il diritto di sciopero ricordiamocelo ma altri alcuni diritti fondamentali
E il secondo punto
Ma come si può certa ragionare sì
Anche se è difficile il confronto
Conti dinanzi ad un contratto
Lasciamo stare i soldi che per la prima volta
Pone in termini operativi il problema di uno sforzo nostro per rendere più efficienti i servizi pubblici
Legando salari dal risultato dell'azione in questi servizi pubblici per la prima volta ci chiede la cancellazione di questo istituto
Io credo che noi dobbiamo ragionare partendo da questi paletti fermi
E questo deve essere chiaro pure tra le tre confederazioni
E sarà un punto che in questo lavoro che deve ristabilire
L'unità d'azione formalizzarla noi porremo
Perché non c'è nulla di peggio
Che in una fase in cui accanto a queste fiammate si sviluppa un coro di consensi che vede il dito puntato contro il ruolo del sindacalismo confederale qualcuno di noi
Pensasse di far bene o appare la carenza a strizzare l'occhio tra l'altro quell'insolito un altro dato
E mi fermo qui se no il mio caro amico Barenghi
Anche lirica L'ospite gradito del manifesto qua dentro che mi starà vedendola qualche
Dal televisore da qualche parte riscrive romani che c'è un'ottusità nostrano capire le cose
E allora ribadisco confronto con tutti
Ma con paletti precisi sapendo chi siamo a confronto non è che andiamo a cercare la nostra identità ce l'abbiamo e vogliamo confrontarci con tutti
Brevemente
Cosa fare oggi
Sul piano della costruzione di una nostra posizione che faremo assieme nella riunione del tre segreterie delle tre confederazioni
Dopo i contratti
Quali obiettivi prioritari
Quale battaglie per riaffermare questi valori sui quali mi sono soffermato forse un po'ampiamente
Quali progetti per i prossimi mesi
Beh io credo
Che abbiamo l'obbligo della selezione
Il primo
Il progetto discriminante approvato dal nostro congresso a tutta la sua atti attualità anzi aggrava
Il lavoro
Che vuol dire in particolare oggi i giovani a mezzogiorno questo il primo obiettivo della nostra
L'equità fiscale
Perché l'equità fiscale
Che in Italia non c'è
Perché c'è ancora uno spazio per spendere risorse per fare operazioni è lo strumento per consentire la ripresa di un'iniziativa della mano pubblica nella direzione del lavoro e del Mezzogiorno
Terzo la difesa delle fasce più esposte
Le fasce che in quegli squilibri hanno pagato di più del mercato del lavoro i pensionati
E quindi la riforma delle pensioni dentro questo terzo punto certamente una grande battaglia per la scuola a riprendere all'inizio dell'anno scolastico
Ci sono cose da fare anche per le strutture territoriali per applicare il decreto Fanfani
I punti dai venticinque alunni l'edilizia i servizi ed è la Finanziaria anche risorse per la scuola per lavorare in quella direzione
Su queste tre questioni la CISL e le tre confederazioni debbano spendersi
D'accordo Antonio
Noi abbiamo bisogno di un progetto su queste cose
Non possiamo giocare di rimessa
Il quadro politico non lo consente
Sarà uno scontro duro durissimo rispetta questi tre obiettivi se non vogliamo rinviarlo alle calende greche alla perfezione di un progetto ma vogliamo cominciarlo a calmarlo nella battaglia per la Finanziaria ottantotto
Abbiamo l'urgenza di un Progetto delle tre confederazioni io spero che questo nostro confronto le disponibilità che ci siamo dati ci consentano nella seconda metà di luglio dimetterlo appunto con grande determinazione
Noi abbiamo fatto anche delle elaborazioni su questi temi nostri organi finisco eccetera il famiglia monoreddito nelle fasce
Nelle fasce delle aree rimaste dietro e battaglia nella finanziaria per gli assegni familiari per un aumento degli assegni familiari era un semplice
Tra l'altro
Voglio che tra di noi sia chiara una cosa
Gorrieri sta lavorando ad un progetto
Che dovrebbe nella voce assegno sociale mettere dentro molte cose
è un progetto in sé condivisibile ma è un progetto difficile da realizzare che richiede grande convincimento è contro
Perché bisogna dire anche a molti nostri pensionati che la pensione sociale o l'integrazione al minimo va a finire dell'assegno sociale
Quindi disponibilità
Io vedo un rischio
E cominciando a discutere di questa grossa riforma che richiederà tempi noi saltiamo l'appuntamento della finanziaria ragioniamo sul progetto di riforma ma sugli assegni familiari della finanziaria dobbiamo camminare
Per il lavoro e il sud
Ricominciamo a sentire voci preoccupanti sulla difficoltà della nostra economia
La Confindustria piange sulla competitività zoppicante
Come se anche essa non avesse perso tempo rispetto alle occasioni che ci sono
Il Tesoro parola ormai frequentemente di sfondamento del deficit pubblico
Ciampi
Che pure ha il merito un governatore della Banca d'Italia quindi no un sindacalista
Di avere detto parole chiare su un fisco iniquo che deve essere cambiato
Forse con qualche ragione
Ammonisce che senza la ripresa di un governo effettivo dell'economia per la stretta generalizzata e l'unica risposta rispetta attenzioni che possono essere
E tutto ciò sarebbe condito dal fatto che siamo in grande difficoltà nei rapporti con l'estero
Questo è uno scenario già visto
Dobbiamo avere la consapevolezza che questi offensive
Da parte di centri di potere robuste non sono mai innocue
Non è una denuncia e basta sono benzina che poi puntano a risultati
E io credo nell'occhio l'abbiano anche loro alla finanziaria
Patrucco dice già credito all'esportazione poco ricerca tecnologica lavoriamo lì
E forse fa un'offesa al più grande dei suoi elettori all'avvocato e dice che a due mila miliardi e passa di utili questi ho dimenticato
E io credo che noi dobbiamo sapere
Che questo scontro lo avremmo io voglio solo dire che anche sul piano internazionale
Queste minacce queste nubi nere all'orizzonte sono un po'infatti Zante incerto ci sono problemi sull'esportazione l'OCSE prevede che c'è una ripresa alla fine della
E poi Germania e Giappone
Coi loro sgravi fiscali
Con pacchetti di opere pubbliche o per sostenere la dinamica interna gli Stati Uniti che hanno l'anno prossimo le lezioni previdenziali presidenziali e che hanno aggiustato il loro deficit estero non fanno vedere questo scenario così fosco
Noi dobbiamo avere questa chiarezza accento si problemi ma il quadro dipinto è un quadro non oggettivo
Perché in queste cose di oggettivo c'è poco e un quadro un corpus
Noi dobbiamo sapere dire
E il gioco è scoperto e che confronto col nuovo governo su quelle scelte sarà forte anche per quando per quanto riguardano
Io credo che su un lavoro noi dobbiamo impegnarci con grande determinazione perché la realtà è sotto gli occhi di tutti
Nell'ottantasei la disoccupazione al Mezzogiorno e mediamente salito al sedici e passa per cento
Le nuove opportunità di lavoro che ci sono ci sono state nell'ottantasei sono state l'ottantotto per cento al nord
La situazione sappiamo che si aggraverà nei prossimi anni per metà del Paese
Perché l'offerta di lavoro lì si concentrerà
I nostri interventi specifici per il lavoro perché noi ne abbiamo fatti
è vero che la società italiana la politica italiana l'economia italiana sono abbastanza ceti rispetta questo dramma sociale
Il sindacato si è speso
Con determinazione su diverse leggi colloca al Mezzogiorno
E quindi io rivendico con orgoglio questa nostra sensibilità e impegno in questa direzione
Eppure debbo ammettere al tempo stesso che i risultati sono scarsi
E che qualcuna di queste nostre iniziative ha finito come forse era ovvio a dare più risultati in altre aree che nel Mezzogiorno
E voglio denunciare il patto che dobbiamo riprendere che perfino i cinquecento miliardi messi per lavori di pubblica utilità per i giovani nella Finanziaria ottantasette
Per la quale abbiamo elaborato il disegno di legge che stava in Parlamento questo è caduto e c'è il rischio che per l'ottantasette non si spendano
Noi chiederemo il decreto legge va subito al prossimo governo su questo punto
Ma per quanti sforzi abbiamo fatti
I nostri per il grande risultati non ne abbiamo avuto sappiamo che l'apparato industriale del Sud oggi vi è toccato dai processi di ristrutturazione
E dovrà migliorare la sua produttività la sua efficienza se no non tiene
Io e cellophane senza investimenti capaci di allargare la base produttiva aumentando l'efficienza con le strutture esistenti aumenta la disoccupazione anche nell'industria
C'è un grande ritardo negli strumenti dell'intervento straordinario si fanno solo opere di completamento nuovi progetti non ce ne sono e son caduti gli investimenti pubblici
Quindi una situazione dura cari amici dal mezzogiorno ce n'è uno spazio posto è uno spazio nostro
Il vostro è progettare di incalzare le regioni lo dovete fare di più con forte determinazione
Perché la nuova legge sull'intervento straordinario merende aprirci anche in un rapporto col pubblico potere nell'elaborazione dei progetti
E noi abbiamo rispetta voi noi tutti dalle regioni del Nord a tutte le categorie alla Confederazione abbiamo verso di voi la necessità di una coerenza sugli impegni presi a congresso
Cambi la linea di politica economica del governo
E finalizza il suo impegno in queste direzioni
La coerenza nostra importante
A partire dalla fiscalizzazione degli oneri sociali contratti di formazione lavoro i benefici economici riservarvi esclusivamente al Sud quando li tocchiamo questo punto
Per il figlio tutta materia che può entrare nella finanziaria che allargherà Amato dei suoi interventi ordinari dell'ottantotto per Pio fare una battaglia per finalizzare gli interventi nel Mezzogiorno
Perché negli anni ottantaquattro ottantacinque sono gli ultimi dati che abbiamo il sessanta per cento dei suoi interventi sono andati al nord
Più brevemente così concludo
Sul fisco
Sul fisco col decreto Visentini caduto
Noi abbiamo gli obiettivi fissati dal nostro convegno di Milano e territori ci saremo con CGIL e UIL
C'è spazio con queste rivendicazioni tradizionali nostre
La patrimoniale alla tassazione dei capital Galesi chissà come si sente il ministro delle finanze
Che l'ha osteggiata con una determinazione sospetta
Vedi interessi del grande capitale quando il governatore dalla Banca d'Italia ha detto che è un passaggio obbligato oggi per il fisco italiano
E lotta vera alla erosione all'evasione quanti giochi finanziari quanti passaggi intrecciati in compravendite di aziende per evadere unicamente il fisco tutti
In quella direzione
Si agisca con grande determinazione
Perché c'è lo spazio ed è anche vero che il prelievo fiscale se togliamo la contribuzione sociale nel nostro Paese di due tre quattro punti più basso e degli altri Paesi industrializzati d'Europa
Ed è altissimo per i lavoratori dipendenti
Riequilibrio lì con l'occhio alla famiglia e un'azione drastica nelle direzioni nelle direzioni dell'evasione
Per quanto riguarda
La difesa delle fasce più deboli
Io
Ribadisco elaborazioni e impegni che la nostra organizzazione a Giaffa
Caro Larizza io non sono in grado
Di dire sì alla soluzione che ha invitato tutti stamattina
E io lo dico nostri soltanto
Caro Larizza io non
La proposta della costituzione di una cioè Pietro nel io non sono sicuro
Che la proposta tecnica detto la al dibattito ai avanzato questa mattina di una partecipazione nostra
Con quote alla gestione di una struttura in questa direzione ma non lo sono senza ironia perché almeno personalmente posso confessare questo peccato
Ce ne sono di più grossi questi in genere non si confessa
Non non sono in grado non lo so se è quella la soluzione
Certo siamo disponibili a confronto da subito
Bisogna prendere delle posizioni possibilmente unitario
Mettiamo in piedi un momento di verifica tra di loro per trovare le soluzioni gestendo un rapporto equilibrato però
è questa allargamento dell'area privata gestita da noi con la contrattazione non salta la necessità di un risanamento dell'intervento pubblico
Non ci può essere contrapposizioni su questi due piani
Io credo che questo spazio ci sia lo dobbiamo approfondire studiare vedere come gestire
Come gestire questa cosa
E quindi anche su questo la nostra riflessione dovrà svilupparsi
Con grande determinazione due altre riflessioni e concludo
La prima sull'organizzazione
Come sapete
Il Consiglio generale prossimo quello nei prossimi mesi in autunno valuterà i lavori di questa Assemblea prenderà le decisioni che gli competono
Io mi voglio fermare su due o tre punti che mi sembra
Necessario chiarire un minuto
Rispetto al dibattito che c'è stato sulle risorse
Noi abbiamo dato per la prima volta elementi
Tratti da un'indagine della segreteria di una Commissione Consiliare che non si avevano prima di rapporto tra le strutture tra di voi
Io prendo
Che alcuni principi
Quelli di una solidarietà interna
Almeno minima ma una solidarietà interna tra chi ha più risorse fine a meno che abbiamo sviluppato
Non serve il dibattito tra strutture orizzontali e verticali badate bene sono due momenti essenziali della vita e dell'iniziativa del sindacato basta pensare alle cose che ho detto in preda a questa mattina
E lì deve scattare un momento di solidarietà
La gestione delle risorse di un sindacato non prevede l'eccezione dell'attesa autorizzazione
Non è possibile non è possibile avere
I quali le risorse sono molte
Dentro il sindacato e punti di grande difficoltà e in cui si stenta a vivere se l'azione intrecciata e deve camminare assieme
Certo nessuno vuole togliere ai titolari la gestione della loro risorse ma vi invito caldamente perché la segreteria su questa strada camminerà confortata dal vostro dibattito e dalle vostre indicazioni
Il momento della solidarietà tra le strutture per le risorse venire avanti
Secondo il problema della certezza e Daniela automatismo della ripartizione
Garanzie per tutti uguali autonoma
Dunque
Questo consiglio generale riga andremo avanti
Senza che nessuno si possa sentire penalizzato riguarda tutti dalla Confederazione alle ultime strutture
Perché c'è bisogno
Cari amici e compagni di questo noi abbiamo bisogno di una distribuzione razionale
Perché le sfide che abbiamo davanti la necessità di una maggiore efficienza tocca fortemente anche noi
E noi ci muoveremo
In questa direzione
Per quanto riguarda il rapporto con la porte nostra categoria dei pensionati
Ai quali ieri
Volvo un ringraziamento di tutta l'organizzazione per la capacità organizzativa e politica che in questi a
Abbiamo concordato con voi amici pensionati
Che il problema della vostra rappresentatività e del vostro coinvolgimento nei congressi orizzontali lo continueremo a discutere lo decideremo nel consiglio generale
Noi siamo convinti
Che questa che è una confederazione
E anche come eccezioni a tante altre esperienze e gli altri sindacati noi diciamo che va bene tutti pensionati della CISL tutti i lavoratori che vanno invenzioni si organizzano nell'unica
Nostra struttura dei pensionati sul piano orizzontale Dabo incapacità politica forza di pressione capacità di risorse possibilità di lavoro
No noi dobbiamo concordare assieme una decisione che non faccia sì che i rapporti interni all'organizzazione vengano comunque falsati o vengano distorti rispetto alla nostra esperienza
Noi ci auguriamo
Vedremo in questa direzione
Perché rispetto a quell'enorme platea che avete di fronte i tanti milioni che ricordava cappella voi per noi per la forza che ci labili possiate Spain
Dare sempre di più ma resta il fatto che questa possibilità purtroppo anche se lo vuole essere fossero in grado di farlo non ce l'hanno le categorie dei lavoratori dipendenti
C'è un limite oggetti e allora questo rapporto deve essere risolto nel rispetto al mostro per il vostro lavoro e senza sconvolgere gli equilibri rappresentativi e politici della nostra organizzazione
L'amico Barbaglio ha dedicato quattro cinque pagine della sua relazione alle donne come dicevate molti di voi al problema femmine
E c'era molta attenzione vivacità nella sala
A dimostrare che il problema è sentito eccede
Io voglio dire due parole precise su questo punto
Noi abbiamo innovato questa volta per l'assemblea organizzativa e abbiamo stabilito un quoziente di riserva per la partecipazione femminile a questa nostra Assemblea
Il mio personale giudizio a che sia servito e abbiamo avuto una presenza migliore delle lavoratrici e di chi è impegnato nel sindacato in tante categorie
Questa formula della riserva formale non può valere per il congresso non è giusto anche il rapporto tra noi e le lavoratrici la presenza femminile non ci deve portare in questa direzione
Però
Cari amici impegnati in tutte le strutture che ci sia bisogno di una forte azione politica
Con l'occhio alla vivacità alla forza delle nostre strutture a tutti i livelli di aprire il canali ad una partecipazione più magari gruppi dirigenti a tutti i livelli per una presenza che tra gli iscritti a fondamentale su questo io non ho dubbi bisogna lavora
Va in questa direzione
E io credo che molto potremmo fare perché aumenterà il peso e la rappresentatività del nostro sindacato e grandi energie si possono sviluppare da quella riserva di scritte che molte volte non ha spazi per impegnarsi anche per ragioni oggettive quindi il problema non si risolve in termini statutari assicurando percentuali che non hanno senso anche del rapporto che dobbiamo avere ma con una
L'impegno politico per fare sì che le presenze femminili in questa e nelle vostre assemblee sia più numerosa di quella che abbiamo registrato anche in questa occasione
La considerazione e finisco riguarda la situazione politica
Se non ha
Altro perché gli obiettivi posti per l'immediato futuro dalla nostra azione rivendicativa e politica
A contratti fatti
Riguarda una controparte precisa è una scadenza precisa nell'autunno e fino ad oggi questa controparte non c'è
Io credo
Che sia giusta una riflessione di sintesi
E qui le analisi sono tante tanto se ne potrebbero fare
Che queste ultime elezioni
Che noi non avverrà
Tutto per un'interferenza impropria verso le decisioni del quadro politico
Non volevamo perché capivamo che è un'interruzione troppo lunga nella gestione delle cose del nostro Paese a partire dall'economia sarebbe stata disastrosa
Queste elezioni hanno smentito questa volta le previsioni dei politologi abituati a dire in Italia con le elezioni non succede niente è successo qualcosa sono cambiati degli equilibri
Sono cambiati e noi abbiamo discusso in esecutivo io riconfermo un'idea largamente condivisa nella civiltà
Che comunque questi risultati si guardino il Paese ha espresso una volontà di essere governato
In fondo ha premiato sia pure rissosi tra di loro i due maggiori partiti dalla coalizione
Paradossalmente quel risultato dato nel momento in cui si scontravano rischia di aggravare le difficoltà perché tra di loro alzano il prezzo ma non c'è dubbio che una volontà di governo è venuta fuori dalle elezioni che noi abbiamo avuto sono fuori dalla nostra cultura da inoltre interessi analisi sullo Stato minimo
Sulla poco Stato sullo stato residuale qualche volta Lucio Agnelli quando nei periodi buoni non vuole l'intervento dello Stato salva cambiare idea quando le difficoltà delle esportazioni Cicioni
Noi abbiamo bisogno rispetto ai tre obiettivi che ho richiamato che si sia uno Stato che ai governi
Che metta in piedi un fisco equo che fascia cerca di politica industriale e di investimento pubblico porti che faccia alcune riforme come quelle delle pensioni della scuola e del salario familiare
E allora
Io credo
Che noi abbiamo tutto il diritto in un paese dove ho letto da qualche parte che in fondo è l'elettore italiano e un infelice
Rispetto ad altri perché è l'unico che non sa mai in quello che accade dopo le elezioni in altri Paesi si vota
E si sa che se si vota in un modo cosa avremmo per rinuncia imita proprio questo elettore eh resta sbaglio volta e poi si fanno i giochi
Io credo che noi possiamo dire
Partendo da interessi gradi cartiere largamente diffusi nel Paese
Che c'è bisogno di un governo subito
Di un governo autorevole che abbia la pienezza delle sue scelte
Sarebbe una sciagura a mio avviso è a nostro avviso un governo elettorale che si presenti alla Finanziaria esposto a tutti i venti delle cattive i gruppi più forti
Abbiamo bisogno di un governo con un programma adeguato che metta al centro accanto alla tenuta dello sviluppo quei problemi di squilibrio che interessano milioni di cittadini ed i lavoratori italiani
Insomma una realtà
è una richiesta forte
Che la risposta del governo Vattelapesca non soddisfa
è questo si capisce quando ti partite la di loro stanno in una fase di riscaldamento per trovare le soluzioni se è uno sberleffo a De Mita si può anche capire non può essere uno sberleffo al Paese e ai suoi problemi
Facciamo da sinceri democratici
Da gente preoccupata dei suoi interessi e dell'interesse generale
Un invito forte
Intanto ai due maggiori partiti dalla coalizione
DC e PSI perché si mettano in condizione di dare al Paese la possibilità di un governo di un Governo che possa essere una controparte reale per la fase difficile che noi abbiamo di fronte
Cari amici io mi fermo qui
Forse
Forse un po'confusamente
Ma certo
Nella mia mente molto chiari
I problemi delle difficoltà e della durezza del lavoro che abbiamo di fronte sono chiarissimi non sarà facile dobbiamo ragionare mobilitare
Sapendo che l'unica forza nostra è che su battaglie chiare e precise conoscente strette non con un ventaglio possiamo mobilitare portarli dalla gente c'è ancora non è vero che non abbiamo più questa capacità
E pur cosciente delle grandi difficoltà che abbiamo di fronte
Come CISL e come confederazione italiana CGIL CISL e UIL io so che abbiamo ancora la forza la capacità di mobilitazione la radicamento sociale che se abbiamo e tiri precisi possiamo fare questa battaglia con la certezza non si dice mai ma con possibilità reali di piegare la rete la realtà e le difficoltà nella direzione degli interessi che porterà
Ci congediamo tardano con la soddisfazione di
Senza che avete posto nello sviluppo negli approfondimenti
Sappiamo
Fiore consapevolezza sulla difficoltà e l'impegno
Idee che abbiamo da una ci lascia
E al nostro posto di lavoro
Mi dica poi
Occorrono
Allora vetture esposta nel parco Magnolia dove si svolge la festa civile va
Bene
E di prendere posto però
Alla tornata conclusiva di questa nostra Assemblea che come sapete dal programma sarà
Interamente destinata a ospitare gli interventi del segretario generale della CGIL Antonio Pizzinato
Del segretario
Confederale della UIL Pietro Larizza
Che salutiamo calorosamente perché ringraziamo vivamente tavolo partecipazione
E che saranno conclusi dal discorso di Franco Marini
Una una sequenza di interventi a questi livelli di rappresentanza delle tre confederazioni naturalmente
Potrebbe evocare qualche forzatura nel attribuire un particolare significato a questa mattinata conclusiva dei nostri lavori
Ma noi sappiamo bene che c'è stato anche un minimo di casualità nella determinare l'articolazione giornaliere del nostro programma
Quindi niente di intenzionale di voluto Resta il fatto in ogni caso che questa successione di interventi non non potrà essere ovviamente una sequela di monologhi
Non si potrà eludere un minimo di abbozzo di confronto su alcune delle questioni essenziali che hanno animato la discussione di questa nostra Assemblea
Sono le questioni che riguardano una codice di regole del gioco nei rapporti fra le confederazioni
In una fase che sicuramente non sarà breve di pluralismo competitivo
E che tuttavia proprio per essere competitivo ha bisogno questa è un'esigenza che Nano Stra Assemblea è stata fortemente sottolineata
Ha bisogno di darsi delle regole che offrano basi solide ad un rapporto di unità d'azione
Che oggi è quanto mai imposto dalle sfide a cui siamo obbligati
Questioni che attengono alla definizione di un programma minimo comune delle tre confederazioni
Che ci consenta di affrontare le scadenze immediate che abbiamo davanti
Sia nei rapporti col governo a cominciare dalla legge finanziaria
E sia nei rapporti col padronale
Questioni
Che attengono alla definizione di nuove forme di rappresentanza unitaria dei luoghi di lavoro
Secondo criteri di là di composizione di struttura
Che rileggi chinino in pieno nell'ambito dei luoghi di lavoro le strutture di organizzazione
Pur preservando un preciso ruolo a forma unitaria di rappresentanza
Questioni che riguardano la ricerca di nuove forme di rapporto democratico con l'insieme dei lavoratori rispetto alle scelte che di volta in volta il si indaga dopo
Ho voluto richiamare questi nodi perché questi ci coinvolgono comunemente proprio per la nostra comune natura di espressioni del sindacalismo confederale oggi come non mai sottoposto all'urto di pressioni
Corporative di frantumazione del conflitto sociale che ci impongono una capacità non meramente difensiva di governare e dominare possibilmente unitariamente questi processi
è con questa consapevolezza che ha dominato i nostri lavori che rinnovo in cordiale benvenuto a nome di tutti voi al segretario generale della CGIL al segretario confederale della UIL attendendo ci un contributo preziose utile per la nostra ulteriore elaborazione ed azione vi ringrazio
E io darei quindi immediatamente la parola a Pietro Larizza
Cari amici della CISL
Va esterno
Ma credo e spero non da estraneo vi porto il saluto dalla mia organizzazione
Abbiamo
Abbiamo esaminato attenta a mente le decimo le dieci mozioni che costituiscono i temi centrali di questa Assemblea
La lettura è stata molto interessante e stimolante non solo per le cose che ci uniscono e sono tanti ma anche per le divergenze che ancora esistono e che possono essere composte
Se la nostra ricerca continua a essere quella dell'unità d'azione
Tra organizzazioni che dispongono di una propria identità e di un proprio patrimonio culturale politico
Una unità d'azione possibile ed auspicabile
Se lasciamo da parte i buoni sentimenti e passiamo ai contenuti
Non pensiamo infatti che la ripresa dei possibili rapporto unitario si realizzi con le dichiarazioni reciproche di buona volontà
Se noi crediamo utile e necessario costituire un patto d'unità d'azione
Vuol dire che riconosciamo l'esistenza di precise ragioni e di precisi interessi che siamo chiamati a tutelare
Se vogliamo parlare seriamente di unità d'azione dobbiamo quindi partire dalla verifica di queste ragioni
Identificare precisa tradurre il progetto politico anche minimo nel quale siano concordati contenuti strumenti scopo
Stiamo ancora esplorando il contenuto organizzativi
Non ci stanno difficoltà a proseguire su questa discussione
Ci saranno invece grosse difficoltà se avremo uno schema organizzativo senza disporre di un progetto politico ripeto anche minimo
Che l'orrenda presentabile e pratica
E importante cioè a realizzare un rapporto sistematico su contenuti sindacali definiti e con regole di comportamento concordate ed attuale
Abbiamo il problema attuale ed urgente della definizione di regole per le strutture di dare dei luoghi di lavoro
Diverse categorie hanno stipulati a stipulato accordi e diverse strutture territoriali hanno avanzato proposte
Nella discussione confederali abbiamo già selezionato parecchi punti di convergenza e punti di divergenza
Ad esempio
C'è un accordo sulla divisione del monte ore tra attività unitarie le attività dell'organizzazione
Ci stanno invece pareri diversi sulle quantità da attribuire agli uni e agli altri
E questo è un problema insormontabile
Credo proprio di no
Visto che sulla parte più importanti
Quella sui diritti di ciascuna organizzazione sembra che siamo tutti d'accordo
Risolto questo resta però il nodo centrale
Quali compiti debbono svolgere
Se non rispondiamo a questa domanda io credo servano poco le soluzioni organizzative
Noi pensiamo che occorra mantenere la loro funzione contrattuale dei luoghi di lavoro ma anche elevare il tono politico
Oggi contenuto entro l'ambito dei diritti di informazione puntando a realizzare forme di partecipazione reale nei processi decisionale
Abbiamo tutti per scontato e ci sarà una gestione unitaria dei contratti
Sia nella lavorazione e nelle conclusioni
Possiamo però dare allo stesso per scontato una nostra capacità d'iniziativa comune rispetto al problema inquietante della nuova distribuzione dei poteri
La teoria esposta dai nostri maggiori industriali e l'amministratore delegato della FIAT Romiti e ce lo ricorda tutti i giorni
Sulla governabilità del sistema
Che passa attraverso la sconfitta del sindacato
E materia di interviste a cui si risponde con altri interviste
La dichiarazione di crisi del sindacato confederale
Che si traducono in una prodigano offensiva pubblica nei nostri confronti
Non debbono essere configurati come il solito attacco di alcuni conservatori verso di noi
Commetteremmo un errore ha sottovalutato
Perché non a caso si collocano tra quello che non c'è più e quello che non c'è ancora
La partita che si intende influenzare o condizionare e appunto questa il ruolo di potere del sindacato dopo la crisi del rapporto unitario lo scioglimento della federazione
Noi ovviamente siamo qui talmente interessati al nostro destino
Ma non siamo i soli e non è detto che fuori di noi ci attendano amorevoli soccorsi nove giorni scorsi come UIL
Abbiamo reagito fornendo elementi di giudizio inconfutabili
Nei confronti di una confusione che si stava creando tra l'otto ed il gruppo autonomi ruolo dei sindacati autonomi rappresentatività confederale
Naturalmente quel tutti quest'ultima sempre accompagnata da decreti per certificarne la decadenza
Se mai ci sono state pregiudiziale di ordine politico ideologico verso i sindacati autonomi oggi si può dire e non ci sono più
Sappiamo che in alcuni settori sono presenti e contano e non per caso in talune circostanze partecipano assieme a noi nelle gestione contrattuale
Ma se la legittimazione della nostra azione
Deriva direttamente dalla rappresentanza legittima dell'interesse generale del mondo del lavoro
Diventa per noi essenziale
Assumerci l'onere di realizzare una grande operazione verità sulle presenze e rappresentanze del mondo del lavoro
Senza diventare investigatori improvvisati
Né interferire nella vita interna degli altri
Possiamo benissimo compiere una ricognizione analitica della realtà presenti
Dei settori in cui operano
Dei consensi che si esprimono
Riferendoci anche ai risultato elettorale di vario tipo che si sono registrati nelle varie categorie aziende enti ministeri eccetera
Insomma non vogliamo fare le pulci a nessuno
Ma non vogliamo nemmeno che dalla confusione dall'occultamento della verità
Vengano pure i giudizi sommari sulla rappresentatività che ci riguardano direttamente
E che non potremmo confutare fino a quando accetteremo questa situazione
Non è escluso
Anzi è probabile
Che alcuni sindacati autonomi che sono cosa diversa del raggruppamento autonomi
Tratta esistesse un grande beneficio della chiarezza che noi possiamo realizzare
Al primo posto della gerarchia dei valori noi tutti poniamo giustamente il problema del lavoro
Tutelando quello che c'è e cercando di procurare quello che manca
Abbiamo sempre considerato questo problema né sugli aspetti sociali
Ma se guardiamo ai giovani ed in particolare a mezzogiorno
Ci accorgiamo che ha assunto anche una dimensione morale nella realtà ha superato la condizione del diritto d'accesso per passare a quella della ricerca dei mezzi aggiungo io di qualunque tipo utili per conseguirlo
Per approdare infine in un'attesa passiva di eventi lontani e sconosciuti
I giovani ed in particolare quelle del Mezzogiorno hanno già superato la fase della ricerca convinta del lavoro oggi o domani
Si chiede invece se il futuro più o meno prossimo
Crea lavoro dove dice che misura come si accederà chi ne farà parte
Il passaggio dalla sfiducia motivata allarme segno azione e una sconfitta
Non solo per la nostra politica ma per i lavoratori io oggi per i nostri scritti di oggi e non di domani
La solidarietà
Che al centro della nostra azione sociale
Riguarda in massima parte i i giovani ma deve impegnare questa e non la prossima generazione dei lavoratori
C'è un sindacato questi compone questi problemi
La nostra risposta è stata sempre affermativa ed unitaria
E non sono problemi che si risolvono con formule semplicistiche o proclamando la lotta
Se fosse questo il problema sicuramente avremmo già vinto
Di qui le altre domande
Di quale forza disponiamo di quali programmi strumenti alleanze ed ancora le nostre controparti sono private e pubbliche
I nostri obiettivi però non cambiano secondo la natura degli interlocutori
Possono cambiare anzi spesso cambiano i modi per conseguirli
Qui nascono i problemi dell'autonomia
Su questo terreno ed in modo specifico sul versante pubblico si sono prodotte moltiplicate le tensioni fino alla rottura
Un'azione concertata che abbia come riferimento i lavori del Mezzogiorno comporta un chiarimento di fondo anche sui contenuti teorici e pratici dall'autonomia sindacale
Per gli obiettivi sindacali l'autonomia è importante voi lo sostenete in ogni sede e noi siamo completamente d'accordo
Ma debbono essere anche chiari i termini reali della questione
Voi sapete come la pensiamo nella UIL
Abbiamo tre componenti storiche
E molti di noi sono militanti dei partiti in forma pubblica e pubblicamente partecipano alle riunioni degli organismi dei rispettivi partiti
E tuttavia non ci siamo mai considerati
Ne siamo mai stati in libertà vigilata
Nella mozione numero dieci
Io non potete e dovete essere d'accordo con me vi sto dicendo come la pensiamo noi garantiva
Nella mozione numero dieci
Esprimete profonda preoccupazione per le decisioni assunte da CGIL e UIL che segnano un arretramento rispetto all'acquisizione unitarie sulle incompatibilità
Mi consentirete
Spero me lo consente anche di non condividere questa tesi per lo meno dal nostro punto di vista nel nostro congresso abbiamo confermato l'incompatibilità con i mandati elettivi
Abbiamo invece ha reso esplicita ed autorizzata la prassi sempre esistente d'opera ante della partecipazione organica alla discussione degli organismi dal proprio partito
Del resto siamo convinte che nemmeno il sindacalista più zelante verso il proprio partito può desiderare l'omologazione del sindacato rispetto alle forze politiche
Per altro verso
Anche il meno politicizzato dei sindacalisti
Può considerate utili un supporto politico nei momenti di maggiore necessità
Possiamo quindi dire con grande tranquillità
Che non c'è un marchio di fabbrica e distingue il sindacalista autonomi dagli altri e nemmeno la tessera di un partito consente questa classificazione
Sono le scelte di comportamenti a stabilire su quale versante si può essere collocati tutti noi possiamo però pare una cosa
Contribuire a ridurre le zone di ambiguità compiendo alcune scelte sui punti di crisi acquisite dalle passate esperienze
Ricordiamoci dei fatti intervenuti dall'ottanta ad oggi
Già da allora ed anche prima
Parlavamo di autonomia
Eppure non siamo mai riusciti a definire un modello di gestione tra due esigenze fondamentali
Avere un rapporto negoziale certe definito con i governi in carica
Accettare le conseguenze della libera funzione parlamentare parlamentare che si esprime attraverso la dialettica tra maggioranza ed opposizione
Nella pratica
Se noi consideriamo insindacabile l'azione del Parlamento come è sempre avvenuto nella nostra storia
Dobbiamo necessariamente chiarire
Di fronte a tutti i lavoratori cosa intendiamo noi per accordo negoziale quale valore diamo o quale limite li conosciamo
Cito questo esempio per ricordare a tutti noi che le nostre divisioni
Hanno come unica matrice questo problema non risolto
L'accordo contestato nell'ottanta
Quello travagliato Nell ottantatré e la voltura dell'ottantaquattro hanno avuto sempre sullo sfondo le nostre capacità di scelta
Ma anche i suoi limiti rispetto all'azione legittima di governo ed a quella non meno legittima del gioco parlamentare
Da ciò ne consegue
Almeno su che almeno su un punto dobbiamo avere idee chiare
Se consideriamo unitariamente vincolanti gli accordi con i vari governi ad ogni livello allora dobbiamo dire sempre unitariamente ripeto unitariamente
Che tale accordo
In ragione degli interessi dei lavoratori
Debbono avere il sostegno delle maggioranze parlamentari che hanno espresso quei governi
In pratica
O noi abbiamo l'autonomia per contrattare e vincolare unitariamente ed ufficialmente
Un governo alla maggioranza che lo sostiene
Oppure sorgono legittimi dubbi sul nostro diritto
Per tutte le materie che hanno bisogno del sostegno legislativo
Di considerare secondo il modello privato il negoziato con chi ha responsabilità di governo
Salvaguarda gettare il modello pubblico senza interlocutori sindacali
Nelle successive sedi istituzionali in cui si esprime il potere
Decisionale finale
Non è dato sapere se nel sindacato ci siano dirigenti
Che considerano ipotecare il futuro del loro partito secondo uno schema consolidato dalla storia
Già alcuni predestinata a stare sempre al governo altri sempre all'opposizione
Ma sì arriviamo a un rapido chiarimento di fondo sui problemi dell'autonomia
E tra questi sul punto specifico delle condizioni negoziali probabilmente riusciremmo anche ad abbassare la tensione che si può esprimere
Con desiderio preoccupazioni secondi case
Per eventuali futuri scambi di ruolo
Credo che così facendo avremmo anche meno problemi tattici sulla politica delle alleanze e sui modi con il quale realizziamo un'azione concertata
Che impone il Volga assieme a nuovi soggetti istituzionale le forze imprenditoriali rispetto alle grande questione dell'intervento pubblico dell'occupazione e del Mezzogiorno
Ho ricordato all'inizio
Che abbiamo letto con grande attenzione le dieci mozioni che avete predisposto per questa Assemblea dei quali
Su molti temi ripeto la pensiamo allo stesso modo e nel prossimo futuro avremo occasione di verifica
Mi limiterò ad esprimere brevemente il nostro punto di vista su tre questioni specifiche
La previdenza integrativa
Nelle vostre mozione ci sono due richiami
La prima né in quella numero tre dove viene indicata all'interno di nuove sperimentazione di intervento del sindacato
La seconda nelle mozioni numero nove dove senza citare alla previdenza integrativa viene indicata la previdenza quale settore nel quale il sindacato può assumere responsabilità gestionale
Nella UIL siamo in una fase avanzata di elaborazione ed esprimiamo preoccupazione per il ritardo complessivo specie nel sindacato rispetto a questo tema
Riteniamo innanzitutto pretestuoso considerava uno strumento alternativo l'INPS o agli istituti previdenziali esistenti
Ma è soprattutto sbagliato pensare che si difenda meglio l'attuale sistema facendo finta che il problema non esista
La nostra difficoltà di proposta non produce né difesa dell'esistente né il blocco dell'iniziativa
Produce solo l'azione spontanea dei singoli dei gruppi e delle aziende
Noi non possiamo cancellare le esigenze facendo finta che non esistono e non possiamo commettere l'errore gravissimo di delegare ad altri quello che era resta di nostra competenza
Il sistema di sicurezza sociale
All'interno del quale si deve collocare anche alla previdenza integrativa e materia di contrattazione confederale e di categoria
è sempre stato così anche nella dimensione aziendale
Oggi abbiamo la necessità di guidare anticipare la soluzione dei problemi reali che toccano sia la sfera legislativa che i contenuti salariale
Si tratta infine di un campo in cui il sindacato deve scrivere un suo delitto di gestione a prescindere dai modelli che si adotteranno nelle varie situazioni
Per quanto ci riguarda
Proprio perché consideriamo prioritario il fattore sicurezza rispetto al profitto
Abbiamo espresso un orientamento un orientamento favorevole alle garanzie che può offrire un sistema assicurativo rispetto alle possibili gestioni aziendale
E poiché intendiamo esercitare anche un controllo nella gestione
Abbiamo già proposto di ieri ed oggi lo riproponiamo informa ufficiale una sede importante come questa
Proponiamo alla CISL e dalla CGIL
Di acquisire insieme di acquisire insieme a noi una quota di governo almeno il cinquanta per cento di una nuova compagnia di assicurazione specializzata nel ramo vita
A noi risulta che ci sia almeno una seria e concreta possibilità di farlo
Proponiamo perciò la CISL e dalla CGIL di esaminarla insieme
Con questa scelta non pensiamo certamente del realizzare Monopoli assicurativi sfruttando in questo senso il rapporto associativo dei lavoratori non pensiamo nemmeno a privilegi che prescindono dalle condizioni del mercato
E non puntiamo ad un modello unico che escluda altre possibilità di gestione dei fondi
Sappiamo però che essere presente nel settore con una partecipazione di controllo
Ci consentirà di concorrere in modo autorevole a determinare le condizioni ottimali dell'offerta e della massima sicurezza degli Enti
Il secondo punto è quello dell'autoregolamentazione
Nella mozione numero sette
Sostenete che la CISL resta fermamente contraria alla regolamentazione legislativa delle modalità di esercizio del diritto di sciopero
L'amico Franco Marini in una recentissima intervista dopo aver confermato questi convincimenti dalla CISL ha espresso alcune esigenze sindacali che condividiamo totalmente
Le parole sono queste
Darà dire ai cittadini alcuni diritti irrinunciabili che dovranno essere sottratti a ricatti di qualsiasi tipo e che sono essenzialmente il diritto alla salute il diritto all'istruzione e dritta spostarsi
E il diritto a spostarsi
A ben vedere forse c'è anche qualche altro delitto da tutelare ma non è questo il punto politico fondamentale il problema che ci siamo posti che poniamo è il seguente in quale condizioni e con quali strumenti queste garanzie possono essere fornite con il massimo grado di credibilità
Nella nostra ipotesi e del nostro da cui il
Noi prevediamo una doppia disciplina riguardante le responsabilità ed i comportamenti dei datori di lavoro e non sono della e non solo dei lavoratori dipendenti questa regolamentazione che deve essere contenuta espressamente dei contratti deve rappresentare un vincolo pattizio per tutte le parti sociali
Deve costituire una svolta della relazione sindacale nel loro complesso e procedere alla definizione delle responsabilità
Chiarendo anche i criteri di rappresentatività e titolarità a gestire gli interessi in campo
Quindi scelte non limitate alla sola regolamentazione dell'atto finale di un confronto
Queste scelte prevedono anche una sede ulteriore poi di possibile conciliazione dei conflitti e le sanzioni per gli inadempienti
Possiamo pure prevedere che su questi contenuti si abbia la certezza del consenso dei lavoratori mediante una verifica referendaria
Dopodiché non riteniamo debba essere una legge a dare forza applicativa a queste scene
Si badi bene
Una legge che non entra nel merito degli accordi stipulati ma che si limiterebbe ad affermare la loro efficacia generale
Sul referendum del terzo ed ultimo punto
Al punto due delle tesi della teste numero dice esprimete preconcetti molto chiare
Che ricordo brevemente l'assemblea nella forma ordinaria di consultazione dei lavoratori il referendum invece forma di democrazia diretta integrativa delle ordinarie procedure di consultazione lavoratori
Il ricorso al referendum deve essere circoscritto ad occasioni e temi specifici decisi rivolta impone
Almeno per il momento attuale e per l'immediato futuro noi ci permettiamo di esprimere alcuni dubbi sulla possibilità di realizzare una consultazione reale
A carattere ordinario con le assemblee
Questi dubbi
Che riguardano in prevalenza la partecipazione dei diritti democratici aumentano di molto se prevediamo sempre nell'immediato un breve futuro poteri decisionali dalle assemblee
Le nostre ripeto sono perplessità e non obiezioni di principio
Sul secondo punto davo indicando la pensiamo esattamente allo stesso modo
Sul terzo ed in particolare sulle occasioni temi specifici decisi di volta in volta non la pensiamo francamente in maniera diversa
Se è vero che il referendum non è non può essere né può diventare sostitutivo della democrazia rappresentativa nella quale non lo vediamo è anche vero che il suo uso non può essere affidata agli eventi così come si manifestano
Ci sono materie sulle quali invece è possibile prevedere come scelta di metodo
Il referendum quale strumento di verifica del consenso dei lavoratori
In forma diffusa libera e con voto segreto
L'approvazione delle piattaforme contrattuali o degli accordi stipulati
Oppure ambedue le cose
Sono per noi occasione nella quale si può prevedere il ricorso naturale al referendum
Decidere di volta in volta può essere anche pericoloso
O per lo meno a seconda delle circostanze può essere considerato un danno per alcuni ed un vantaggio peraltro questo ci porta ad una precisa conclusione
Se riteniamo il referendum uno strumento idoneo di democrazia anche a carattere integrativo e comunque necessario stabilire in premessa le condizioni per farvi ricorso
Come avete notato
Amici della CISL ho espresso liberamente consensi e dissensi hanno me dalla mia organizzazione
L'ho fatto perché abbiamo considerato l'invito ai vostri lavori un'occasione importante per conoscere le vostre proposte e manifestarvi il nostro punto di vista
Del resto non credo che vi aspettavate cose diverse da questi interventi
Anche lo spirito amichevole che c'era e rimane nei nostri rapporti
Non può cancellare la necessità di dirci reciprocamente come la pensiamo e dei punti disaccordo ancora presente
Io ho cercato di farlo
Non dimenticando mai
Che il riconoscimento della identità e della sovranità di ciascuna organizzazione
E il punto di passaggio obbligato per ogni ipotesi di lavoro traino
Noi già ci conoscevamo bene
Questa importante Sample a credo acconsentito alla UIL di conosce bene
Spero vi abbia consentito di conoscere meglio la cui
Grazie per i consensi e per i dissensi ma soprattutto vorrei sottolinearlo per l'attenzione puntuale
Che testimonia un grande rispetto con cui Larizza ha fatto riferimento alle nostre posizioni elaborati in questi giorni
Alla parola
è presente in sala l'onorevole Carlo Fracanzani sottosegretario al Tesoro lo ringraziamo dalla sua presenza salviamo
Saluto anche con molta cordialità Vito Riggio neodeputato
Gli anni il segretario regionale della nostra struttura fisica
Adesso la parola Antonio Pizzinato
Cari amici e compagni delegati della CIA
Abbiamo seguito con interesse
Il vostro dibattito
Analizzati i vostri documenti
Come momenti importanti della ricerca e della riflessione incorso nel movimento sindacale italiano e non
Diamo definizioni diverso
Degli obiettivi di ricerca e iniziativa per il rinnovamento o la rifondazione del sindacato ma l'approccio a noi sembra parte però da molti punti comuni
Nella sua relazione Emilio Carvalho sottolinea seria un'offensiva
Di certe forze
Che assume varie forme tonalità
Contro il sindacato confederale
Ma Dida dell'interessato e strumentalizzazioni un dato e c'era viene con forme diverse una crisi di rappresentatività e del potere negoziale del sindacato credo e voglio dire con estrema franchezza che non sia utile al movimento sindacale sotto valutarne le caratteristiche di questa crisi anche se in Italia rispetto agli altri Paesi rimane alta il livello di sindacalizzazione e abbiamo tutelato meglio che in altri Paesi le condizioni dei lavoratori
Le cause che hanno determinato questa situazione
Sono molteplici sia di carattere oggettivo che soggettivo
Questi processi però
Hanno messo in vissuta anche i valori fondamentali che stanno alla base della storia e della vita del sindacato
La solidarietà
Ed eguaglianza sociale
Dopo la crisi e la fine della Federazione unitaria
Le cui cause latenti ormai da anni sono state di natura strategica e di concessione stessa dello swing del sindacato abbiamo fatto fronte a questa situazione con fatti corpo processo di ricostruzione di elementi e di un percorso di unità d'l'azione sindacale
Suo obiettivo i comuni e limitati
A partire dalla definizione della piattaforma confederale del luglio mille novecentottantacinque questa unità d'azione
Ha consentito di riannodare un rapporto democratico e di partecipazione con i lavoratori e chiudendo la fase difensiva di realizzare obiettivi sui terreni scelti da nuovi abbiamo così riconquistato il nuovo sistema di contingenza limitati ma significativi risultati su aspetti sociali economiche con l'intesa con il governo del quattro novembre dell'ottantasei
Il rinnovo dei contratti di lavoro per oltre tredici milioni i lavoratori
Sono risultati questi
Che hanno liberato forze ed energie sociali
Ma anche fatto emergere un profondo malessere sociale che ha motivazioni e caratteri diversi
Contemporaneamente
In particolare nei settori pubblici si sono avute crescenti difficoltà di sintesi e di aggregazione dell'insieme dei lavoratori
Noi riteniamo contrariamente a chi prende a pretesto questo per voler emarginare il sindacato confederale
Che utilizzandole forse grandi che ancora hanno CGIL CISL UIL e proprio da qui che si deve ripartire per ricostruire nella politica contrattuale sociale i valori di solidarietà e di eguaglianza sociale
Ma per essere vincenti le condizioni e i vincoli da rispettare a parere della CGIL sono i seguenti
Primo
L'unica come scelta irrinunciabile di valore che si realizza attraverso un processo politico continua
Secondo la rappresentanza
Come espressione dell'organizzazione autonoma e volontaria dei singoli componenti dell'universalità del mondo del lavoro dipendente
Peggio occupati e dei pensionati
La democrazia come valore in sé
E architrave sia della vita interna del sindacato che dei suoi rapporti con i lavoratori
Strumento e nel contempo vincolo per l'esercizio del potere contrattuale e del conflitto sociale e della sua soggettività politica
Quarto l'autonomia che riassume i tre principi che prima ho richiamato
E che per essere tale poiché il sindacato è parte ma non separata rispetto alla società non può che essere autonomia progettuale
L'Italia
Se più breve taglio via una parte dell'intervento che lascio prescritto
Si colloca oggi
Fra i Paesi maggiormente sviluppati ma nel contempo e anche il Paese dove più forti sono cresciute le differenze e le diseguaglianze
Basti por mente al Mezzogiorno e ai sette milioni di nuove povertà
Ci poniamo questo interrogativo
L'Italia non può e deve anche conquistare uguali primati non importa se il quarto il quinto il sesto sul piano del progresso sociale
Ma per realizzare un tale progresso e giustizia sociale quale rinnovato ruolo di trasformazione come soggetto politico deve avere il sindacato nella nostra attuale società
E quale deve essere il suo progetto autonomo di rinnovamento di progresso sociale
Si può realizzare ciò noi riteniamo
Come ha recentemente affermato Marini
Con una forte domanda sociale alternativa e quindi attraverso il rinnovamento l'estensione dello stato sociale dei suoi caratteri universali oppure tramite parziali aggiustamenti fra privato e pubblico e interventi di gestione che forse possono a nostro parere ci viene il dubbio accentuare le differenziazioni anziché una loro attenuazione
Questi interrogativi amici e compagni delegati della CISL riteniamo che non siano affatto devianti
Se si sono determinati nella realtà del nostro Paese in particolare negli ultimi dieci anni
Profonde diseguaglianze di diritti e di opportunità sia sul piano del collocamento dei diritti sindacali previdenziali di sicurezza di garanzie sociali
Si va dalla situazione del pubblico impiego agli oltre quattro milioni di lavoratori del lavoro nero e sommerso nonché diversità di diritti e di opportunità di formazione ed istruzione di accesso e di controllo all'informazione e alla conoscenza questo è il nostro Paese quinto per sviluppo industriale no con queste grandi differenziazioni di condizioni e di diritti
Che sono in particolare determinati in questi ultimi dieci anni
In questa situazione
La rifondazione del sindacato si salda come parte decisiva noi riteniamo con la ricerca e la costruzione di proposte di progetti di strategie contrattuali e di disegno di Rinnovamento Sociale
Essa diventa compito centrale a cui è chiamato a cimentarsi a tutto campo il sindacato confederale
Coinvolgendo in questo processo gli oltre trenta milioni di soggetti sociali interessati alla vita e l'attività del sindacato
Per definire
L'ambito di coinvolgere gli oltre trenta milioni per definire un minimo Progetto comune progetto comune minimo sul terreno economico sociale e contrattuali
Noi riteniamo che questo sia possibile auspicabile la prevista riunione delle segreterie CGIL CISL UIL
Da tenersi prima dell'intervallo feriale potrebbe delineare il percorso eletta per realizzare questo comune appuntamento consideriamo la costruzione in questo programma comune minimo come la base pratica per sviluppare e consolidare una fase limita l'azione qualitativamente più elevata
Nel costruire questo progetto comune
Dobbiamo partire dall'impegno assunto nell'appello agli elettori alle forze politiche che unitariamente CGIL CISL UIL lanciarono nello scorso maggio
La nuova legislatura
Quella iniziata questa settimana deve avere dicevamo al suo centro il lavoro inteso come diritto al lavoro tutela del lavoro qualità del lavoro
Quali sono i contenuti
Perché questo assuma questo carattere
Noi ci permettiamo di indicare alcuni elementi prioritari
La nuova qualità dello sviluppo e la sua programmazione per dare risposta ai problemi del Mezzogiorno e dell'occupazione
Il rapporto Svimez che si discuterà domani a Napoli dimostra come in questi quattro anni sia accelerata la distanza nuovamente fra il nord e il sud la riforma fiscale quale condizione per combattere l'evasione
Allargare la platea dei contribuenti come con la patrimoniale i guadagni di Borsa mutare le strutture fiscali e parafiscali sul lavoro dipendente e anche condizione per consentire una moderna politica salariale e contrattuale
In terzo luogo il rinnovamento ed estensione dello stato sociale realizzando il riordino e la riforma del sistema pensionistico migliorando la sanità e completando la riforma del sistema scolastico e formativo
Una legislazione di sostegno alla contrattazione per il governo del mercato del lavoro misure di intervento per lo spazio sociale collegate alle tappe di realizzazione del mercato interno comune europeo
L'inchiesta parlamentare che unitariamente abbiamo richiesto subito dopo la tragedia di Ravenna sul lavoro nero e precario e sulla base di quei risultati
Definire strumenti legislativi per la tutela contrattuale e previdenziale e per diritti sindacali dei lavoratori delle piccole e piccolissime aziende infine l'approvazione di tutte le leggi per l'attuazione dell'accordo del quattro novembre scorso la legislatura che si è aperta
A nostro parere non sarà di quelle facili e nemmeno tranquillo
è finita una fase politica
I processi che sono emersi indica come sia venuto meno il vecchio blocco sociale e politico eccome se ne stia pregando uno nuovo anche per questo
Noi riteniamo che non compete al sindacato indicare quali debbano essere le formule o le maggioranze di governo
Come fa ripetutamente la Confindustria
E
I suoi dirigenti e lo fanno indebitamente rispetto alle norme costituzionali
Dobbiamo invece cimentarci
Sui contenuti del programma attorno al quale si deve formare il governo in altre parole è proprio definendo il nostro progetto comune con l'indicazione degli obiettivi e delle priorità
Della legislatura per il lavoro e lo stato sociale che potremmo da esso farebbe scendere le richieste per la legge finanziaria mille novecentottantotto e non viceversa
è così che non opereremo di rimessa come ci è accaduto di fare negli anni scorsi a noi sembra che in questo modo sia possibile in autonomia
Incidere sulle scelte della politica economica e sociale senza triangolazioni scambi politici o concertazione
Ma avendo l'indispensabile sostegno dei lavoratori oltretutto come si è discusso anche in questi giorni dobbiamo aver presente il rapporto con il Parlamento che è l'organo che legifera perché il quattro di novembre abbiamo fatto l'intesa ma le cose fondamentali sono rimaste tutte lettera morta fatto salvo gli aspetti sociale mi riferisco l'occupazione giovanile a Lecce legge di procedura quelle sul pubblico impiego alla riforma della disoccupazione e così via
Il secondo filone di ricerca
Per la definizione di un progetto comune è costituito dagli obiettivi della
Per quanto riguarda la contrattazione aziendale
Si deve aprire una fase qualificata di intervento negoziale
Puntando all'utilizzazione di parte degli incrementi di produttività ai fini di migliorare le condizioni e le prestazioni di lavoro salute professionalità regimi di orario eccetera
E nel contempo si deve rispondere anche ai problemi salariali
Sia per le fasce del lavoro produttivo e manuale che per le professionalità elevate una strada noi riteniamo e l'abbiamo ipotizzata come momento di confronto può essere quella della ristrutturazione della parte aziendale della retribuzione
Per riconquistare al sindacato il governo delle retribuzioni di fatto ed in modo di collegarla con gli andamenti di produttività e quindi cogliere l'andamento delle singole aziende nel settore pubblico invece la contrattazione decentrata deve affrontare i problemi per la produttività e dell'efficacia dei servizi e i problemi quindi dell'organizzazione del lavoro
Nel contempo
Riteniamo che la conquista non più rinviabile
Del riordino e riforma del sistema pensionistico pubblico è la condizione per negoziare forme previdenziali integrative utilizzando il trattamento di fine rapporto che oltretutto vorrei ricordare a me stesso
Quando nell'ottantanove entrerà a pieno regime avrà un aumento di costi medi del del monte salari e stipendi medi di circa il tre per cento perché arriveranno
Ma una mensilità utilizzando questo con adesioni individuale e volontaria dei lavoratori
Oltre che possano utilizzare volontariamente chi lo vuole quote dei loro risparmi
Mi pongo però un interrogativo l'esperienza a riguardo dei fondi integrativi
Degli altri paesi come quella degli Stati Uniti o dei paesi scandinavi non pone forse l'esigenza di una legislazione di garanzia in materia
Di
Previdenza integrativa e di fiscalità è qua
Visto che questo interrogativo se lo pongono fortemente con preoccupazione in quei Paesi
Il motore che deve solo spingere in avanti questo progetto comune minimo da definire fra le tre organizzazioni noi riteniamo che il motore sia costituito dall'unità d'azione
Che deve essere consolidata
Ciò può essere realizzato solo se sappiamo darci delle regole portando a conclusione il confronto in corso da mesi sulle proposte delle tre confederazioni
Dobbiamo individuare in altre parole i primi elementi della carta della democrazia sindacale
Vanità e vincolante per tutti e per tutte le situazioni
Punto cardine
Di partenza della democrazia sindacale
Sono le regola e gli strumenti della democrazia nei luoghi di lavoro
Si tratta
Il ridefinire le regole e i modi di elezione
Le forme di espressione del pluralismo sindacale professionale di questa struttura unitaria sul luogo di lavoro come soggetto unico di rappresentanza
Di contrattazione di vigilanza e i partecipazione agli organi della democrazia industriale
Essa deve essere valida ed estesa
Non più solo i settori industriali ma tutti i settori con l'adeguamento alle specificità sulla base del disegno generale confederale alle singole categorie
Con apposite intese unitarie noi riteniamo da realizzarsi dalle federazioni e dai sindacati nazionali di categoria per ogni compare voi conoscete l'ipotesi che abbiamo più volte formulate e che è quella della elezione binaria una minoranza del Consiglio eletta dagli scritti di ogni organizzazione la maggioranza eretta da tutti i lavoratori
Come dimostra l'esperienza della scuola
Dei bancari
Dei trasporti del pubblico impiego
Non c'è stato neri può essere monopolio della contrattazione della rappresentanza da parte dei soli sindacati confederali
E necessario accogliere il pluralismo sindacale presente nei luoghi di lavoro ma sapendo che una visione confederale cioè una visione degli interessi generali
Si può e si deve conquistare sulla base di una battaglia politica e sulla base delle nostre capacità progettuali con le quali confrontarci con tutti i lavoratori
In questo senso
La costituzione di terminali intelligenti riorganizzazione che aggregano e sviluppano la partecipazione degli iscritti nei luoghi di lavoro non solo nome contraddittoria
Ma può essere uno stimolo alla definizione del ruolo eterna iniziativa del soggetto unico di contrattazione di vigilanza qual è come noi abbiamo ipotizzato il rinnovato consiglio dei delegati
L'Assemblea è uno degli strumenti principali di partecipazione dei lavoratori
E comunque va sempre rapportata l'Assemblea a tutte le fasi di costruzione della piattaforma e della negoziazione
E soprattutto il rapporto con i lavoratori tramite l'Assemblea è necessario in quel passaggio decisivo relativo alle scelte alle opzioni che si rendono necessarie
Nella fase conclusiva della trattativa
A qualsiasi livello in altri termini
Il funzionamento del Consiglio dei delegati
E la indizione delle assemblee in particolare di reparto gli uffici sono momenti decisivi per attivare l'altro strumento di democrazia il referendum
Come atto finale
Dopo le assemblee
E l'attività del consiglio della definito nella definizione delle piattaforme e come atto decisorio per l'approvazione delle ipotesi di accordo
è evidente
Che il ricorso al referendum deve essere regolamentato anche perché dobbiamo tener conto dell'eventualità che l'accordo sottoposta a referendum venga respinto nel pubblico impiego
Noi ci domandiamo
Se non abbiamo compiere un passo in avanti nel senso che nei trenta giorni che i intercorrono secondo la legge quadro l'accordo intercontinentale fra l'intesa e la sua trasformazione
In DPR
Non sia necessario fermo restando le assemblee l'attività del consiglio rinnovato
Sottoporre all'approvazione del testo contrattuale e nel contempo testo sottoporre a referendum il testo contrattuale come decisione autonoma del sindacato
Ma proprio per superare l'esperienza che abbiamo vissuto in questi mesi nel contempo da subito
Rivendicare non la modifica della legge quadro sul pubblico impiego ma bensì modificare le leggi e le disposizioni che contrastano con la legge quadro che impediscono l'attuazione automatica al trentesimo giorno dei contratti che vengono sottoscritti per tutti gli ottoni compare gli strumenti di democrazia e di partecipazione individuati sono complementari a nostro parere e nomi alternativi tra di loro il sindacato noi di questo siamo profondamente convinti opera come soggetto negoziale per l'universalità dei lavoratori e non soltanto per i suoi scritti da qui piattaforme conclusioni negoziali devono essere convalidate attraverso le tre forme di democrazia che prima indicavo
L'esperienza ha messo in evidente la necessità di regolare i rapporti tra i sindacati quando insorgono divergenze su decisioni di lotta sulle piattaforme rivendicativa o sulle conclusioni di accordo
Conveniamo con l'ipotesi che è stato anche da voi formulata e mi risulta ieri sera approvate circa le procedure
Di rinvio ai livelli medi mediatamente superiore alle strutture nelle quali si sono determinate divergenti
Si tratta
Di una scelta di carattere politico
Per la ricerca del superamento delle differenziazioni e delle divergenze a cui vanno associate
Le strutture superiori ma deve restare fermo il potere la titolarità e l'autonomia decisionale stabilità statutariamente per le singole strutture proponiamo a questa vostra Assemblea
Alla segreteria
Della vostra confederazione a quella della UIL
Che gli elementi che saranno definiti per la parte della carta della democrazia sindacale
Che sorreggono l'esercizio dell'unità d'azione siano sottoposti in settembre
All'approvazione di una riunione congiunta dei consigli generali CGIL CISL UIL come occasione anche per il rilancio della campagna di elezione dei consiglieri delegati rinnovati in tutti i luoghi di lavoro
Rocce enti momenti di lotta specie nei settori pubblici hanno riaperto il dibattito nel Paese anche nel sindacato
Sulla regolamentazione dello sciopero ne avete discusso anche qui mi ha parlato in questa sede oltre in altre il ministro del lavoro Ermanno Gorrieri
Si sostiene da più parti
Che l'autoregolamentazione dell'esercizio del diritto di sciopero non ha funzionato e per questo ci propone l'adozione in misure legislative di regolamentazione e di limitazione del diritto diciotto l'autoregolamentazione dell'esercizio del diritto di sciopero e delle forme di lotta nel settore del Pubblico impiego e dei servizi noi riteniamo che sia l'espressione più alta della capacità originale del sindacalismo confederale
Ieri creare
E di elevare le coscienze dei lavoratori nelle loro battaglie sociali per affermare gli interessi più generali della società nel suo cammino di progresso
Rappresenta per noi un vero e proprio patto di civiltà sottoscritto dai lavoratori con tutti i cittadini utenti dei servizi pubblici sociali e collettivi ed in questi primi anni di sperimentazione l'autoregolamentazione ha dato risultati positivi che che se ne scriva e se ne
Rossi deve riconoscere lealmente esaminando infatti a meno che
La campagna scatenata sì in questi mesi sul fatto che non avrebbe funzionato
Non so tenta l'intenzione
Che l'autoregolamentazione dovrebbe essere la negazione o il reprimere il diritto ad esprimere il conflitto sociale
Vogliamo perfetto esplicito
Noi non condividiamo mi si consenta questo inciso
Negli scioperi proclamati dalla FIS meneghini cronisti delle Ferrovie ma dobbiamo ammettere devono riconoscere coloro che parlano di Renzi che quegli scioperi sono stati fatti nell'ambito dell'autoregolamentazione
E non condividiamo la l'esigenza di conquistare politicamente quei lavoratori è un compito nostro
Ma non sono forse anche l'indice di qualche insufficienza nostra
Di qualche errore nostro ma comunque sia
Il diritto di sciopero è un diritto individuale che si esercita collettivamente
E stare organizzazioni confederali avere una capacità di portare con la coscienza all'insieme dei lavoratori a certi disegni
Vogliamo sottolineare questo aspetto
Perché vogliamo esaltare al massimo questo valore
Io esprimo
Qui
Come è stato sancito dall'ultimo nell'ultimo suo congresso dalla CGIL
Il dissenso più fermo a provvedimenti autorizzativi
E interventi legislativi io regolamentazione e limitazione del diritto di
Laddove personalità
Introdotte misure legislative come in Francia
Oltre hanno dimostrato non solo di non funzionare ma di essere
Spicca per radicalizzare di più le forme Dino
Piuttosto noi riteniamo
Oltre alla
Con lamentazione del diritto di sciopero che deve essere il Mib e realizzato in tutti i comparti viale professionale medici e insegnanti compresi noi dobbiamo rivendicare e conquistare con le e vincoli per i comportamenti per le controparti che spesso sono la dice diciotto
Il relazioni sindacali con le controparti pubbliche
E proprio partendo da ciò
Che ne pari fra tutte le organizzazioni sindacali confederale non
La vera trattativa può essere reclamate realizzata solo se si rispettano regole di vita democratica e si sottoscrivono e si rispettano
Si sottoscrivono e si rispettano i codici di autoregolamentazione e i protocolli di relazioni sindacali l'autonomia
Come capacità progettuale del sindacato è strettamente collegato
Anche la capacità di portare l'autoregolamentazione del conflitto sociale
Coscienza che essa fa più forte l'insieme dei lavoratori e non come tanti sostengono la indebolisce cari amici e compagni delegati alla conferenza della Cina
Consentitemi in conclusione
Rapida considerazione ghetti
Recentemente ha scritto su un autorevole giornale
La CGIL dopo il voto in fuga verso il passato
La CGIL
è imposizione tentenna
è in presenza di sbanda
Io credo
Che in questo modo sia mistifica il senso della nostra ricerca e della nostra riflessione
Ebbene sia che cerchi amici ed eleganti della città che la CGIL come ha sempre fatto nella sua storia
Vuole espletare la sua funzione di piena Ponte della lista
Vuole ascoltare le regioni della protesta e del malcontento sociale vuole misurarsi commessi vuole far crescere le coscienze alle esigenze
Nella solidarietà dello sviluppo della democrazia della trasformazione del progresso sociale del nostro Paese la storia della CGIL nella storia delle chiusure dei settarismo è la storia della merito all'uno ed è l'adeguamento costante del suo grado di rappresentanza e di rappresentatività e la storia
Che non cessa mai
Della ricerca delle convergenze del pluralismo professionale politico ideale che è presente nel mondo del lavoro tanto più oggi che così Franco
Toh e diversificato
Credo proprio
Amici e compagni della CIA che possiamo
Aprire sulla base dei risultati che abbiamo acquisito nel Dutti Mian
La fase una stagione iniziativa unitaria per il movimento sindacale italiano
Il cammino
Non è facile è difficile
Gli ostacoli sono molti
Ma siate certi amici e compagni della CIA
Che la CGIL dispiegherà tutte le proprie energie
Forse intelligenze si spenderà senza risparmio per raggiungere questa mette
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