Europa nella palude? Nuova costituzione e ripresa dell'integrazione

Qui con noi in piazza a salire sul palco
Ovviamente Lamberto Dini non ha alcuna bisogno di presentazioni
Attualmente vice presidente del Senato ma è stato anche noto regole componente della convenzione europea che ha dato vita a voi alla costituzione oggetto di interesse e di attenzione da parte dei trattati poi saluto l'amico Graham Watson che che è qui con noi
Graham Watson è presidente dell'alleanza dei democratici e liberali d'Europa ovviamente è un riferimento
Solido per la Margherita non l'abbiamo te che partecipa ai nostri incontri
Il presidente di questa alleanza che vede Lapo Pistelli che sta per arrivare vicepresidente ed è un po'il punto di riferimento in Europa per tutte le battaglie che noi stiamo facendo sul tema dell'Europa
Nel frattempo arrivano alla spicciolata anche gli altri amici che fanno parte del dibattito saluto il presidente Massimo D'Alema ed è con noi
E che ringraziamo per aver accettato l'invito a partecipare questo dibattito
Un saluto ovviamente gioca in casa per motivi toscani però utili Margheriti ci l'amico Lapo Pistelli che il capogruppo della Margherita
Al al Parlamento europeo nonché responsabile esteri del partito
Loro questa sera discuteranno
Del del tema di cui ho parlato primo dato è triplicato Verruca le note ragioni
Abbiamo il nostro moderatore
Andrea Bonanni che che era Corno fuori fino a qualche secondo fa ma dovrebbe essere io intanto
Dopo
Dopo le foto di rito pregherei di amici
La crisi
Le assicuro che Bonanni qua sì abbiamo visto poco fa quindi
Dopo le foto di rito e tutti gli amici si siedono
Siamo
Che ha visto buone
Ho molto Strabone
No potremo cominciare ma sulla moralità una scaletta
è un'utopia di avere
Grado sopra Trento un attimo
Dove
Passare non lo so
Io vi ringrazio per questa sera siete sempre presenti numerosi nonostante la pioggia
Noi ci siamo sempre vinciamo sempre perché non Asia come mai qua quindi piove nelle ore in cui lo si fanno i nostri incontri
Ovviamente i temi sono anche di richiamo il parterre degli oratori e sicuramente in quanto interesse ecco arrivato il Andrea Bonanni editorialista di Repubblica che fa da moderatore a questo nostro incontro grazie Andrea
Se voi scusate
Non era dei Creedence averlo dimenticato ha semplicemente
Siamo qui per parlare d'Europa siamo qui
Devo dire
Con Totti degli esponenti a tante il presidente Watson dei partiti oggi all'opposizione questo è un po'un peccato vi confesso che come giornalista mica è un piccolo conflitto d'interesse perché come giornalista io spero vorrei farli litigare
Come italiano preferirei di no e mi sembra che abbiano già litigato abbastanza quindi passiamo a parlare di cose europee e di cose serie
Spero non noiose
L'altro giorno abbiamo presentato hanno hanno presentato l'abbiamo commentato
Un interessantissimo sondaggio fatto da Transatlantic trends che è un sondaggio d'opinione condotto in Europa e negli Stati Uniti
In parte sul rapporto appunto tra le due sponde dell'Atlantico in parte sugli stati d'animo sia in Europa sia negli Stati Uniti da cui emerge una cosa secondo me molto curiosa questo sondaggio è stato fatto all'indomani
Della bocciatura del referendum in Francia e Olanda
è stato fatto quindi in un momento in cui tutti noi pensavamo all'Europa in crisi che è l'Europa che stiamo vedendo adesso
E da questo sondaggio emerge invece che nonostante il voto negativo anche nei Paesi che hanno detto no al referendum c'è una grande voglia d'Europa c'è una grande voglia d'Europa perfino negli Stati Uniti nell'opinione pubblica americana
C'è voglia diciamo una difesa europea c'è voglia di un seggio unico al Consiglio di sicurezza c'è voglia di un'Europa superpotenza
Allora io la domanda che vorrei fare
A tutti voi
E spero non sia l'unica quindi vi chiedo di dare delle risposte ragionevolmente concise
La domanda che vorrei fare a tutte voi è doppia e però penso che la risposta Point si riduca a una sola come è possibile che l'Europa da una parte gli europei da una parte abbiano Sempre più voglia di Europa e dall'altra parte rifiutino
L'Europa che i politici di propongono come è successo nella Costituzione
E dall'altra parte come pensano
Che si possono uscire dalla situazione di crisi evidente in cui siamo stati messi
Dalla bocciatura dei referendum e anche secondo me e qui vorrei sentire a vostro giudizio
Dalla decisione dei capi di governo di prendere tempo e di aspettare non si sa quale evento miracoloso qual è la ricetta la ricetta è veramente quella di aspettare ancora una volta che arrivi qualche deus ex machina è quella di prendere un'iniziativa voi avete responsabilità importanti nella politica europea
Forse potreste essere voi protagonisti di questa iniziativa
Comincerei per cortesia
Dal presidente Watson che parla uno splendido italiano
No no grazie Andrea io
Devo dire se sono contentissimo di essere qui con voi stasera soprattutto con Lapo con qui il lavoro al Parlamento europeo abbiamo fatto insieme un gruppo di democratici e liberale che funziona molto bene è un gruppo grande al centro al Parlamento che sta proprio ridefinendo il centro sinistra europea
Io penso che questo è un iniziativa molto importante spero di avere ancora più successo io Palomba mi mi mise chiedo scusa per il mio italiano non ho mai studiato però mia moglie ha fiorentina i suoi hanno una piccola casa qui sul Monte Argentario dunque o il grande piacere di passare agosto normalmente qui all'Argentario dunque mi sento molto a casa
Come come uscire dalla crisi io io non amo questa parola crisi è perché le la costruzione dell'Europa è sempre stato qualcosa di difficile è sempre stato qualcosa di di non molto evidente però abbiamo sempre superato in queste crisi periodici
Però secondo me è vero che in questo momento le difficoltà che abbiamo sono ad un livello un po'diverso
Perché abbiamo una unione europea
Nella quale il focus della politica e verso la politica del passato
L'Europa e costruita per la sicurezza del cibo
Per la politica agricola per per la pace
Ma in ostrica ai cittadini loro sanno che adesso ci sono altre sfide molto grande
Sono le sfide della globalizzazione
Ad esempio il cambiamento del clima
Ad esempio la criminalità internazionale organizzata che mette la droga sulle strade
Che crea il terrorismo è molto legato al terrorismo
La sfida anche del crescita del popolo mondiale nella pressione sull'emigrazione dei Paesi poveri verso i Paesi più ricchi
E tutti è l'ala anche anche il commercio globale che ci dà delle nuove sfide
Con la Cina l'India noi dobbiamo essere in grado come l'europa
Di superare queste sfide
E l'Europa in questo momento non è messo così e dunque secondo me abbiamo una grande lavoro da fare
Io non voglio più sentire parlare di Costituzione dei trattati
Io voglio che l'Europa si mette a risolvere a dare risposte alle problemi di oggi per i nostri concittadini
E questo vuol dire che l'Europa tolte deve avere una politica ex estera comune
Che l'Europa deve avere una politica economica comune e questo vuol dire per voi italiani
Che avverte una politica economica più responsabile non potete fare delle idee fisse come come questo e vuole dire per noi britannici che dobbiamo anche noi a essere più responsabile non possiamo stare fuori dall'euro
L'Europa deve essere una politica nella giustizia e gli affari interni
In grado di far fronte alle sfide come il terrorismo
Se non facciamo questo non avremmo mai la fiducia
Del cittadino in questa Europa e dunque io ho detto ai miei ai colleghi al Parlamento ha detto smetterla di parlare di Costituzione la gente sì se ne frega
Di Coua alle il livello del Governo dita un servizio la cosa che è la i nostri concittadini foglio no e che i servizi siano di buona qualità è che l'euro l'Europa difende Lars il suo popolo delle grandi sfide mondiale e che l'Europa Alphand sa anche nel mondo una politica di promozione dalla democrazia e dei diritti umani
Grazie sperando che la politica responsabile economico in Italia vivi prima dell'adesione della Gran Bretagna Leone naturalmente presidente limiti
Lei ha posto due questioni in primo luogo che a dispetto dei risultati dei referendum in Francia
E in Olanda il sondaggio che lei ha citato mostra che c'è un sentimento nei nostri Paesi a favore dell'Europa e questo è un fatto molto positivo
L'altro punto che lei ha sollevato riguardava invece la scusi ricordo bene la
A un po'di come si come si esce da questa crisi
Come come possibile che i cittadini domandi non più Europa ma rifiutino l'Europa che voglio proponente benissimo
Credo che sia stata anche colpa nostra colpa dei politici di non avere spiegato sufficientemente qual era il significato del Trattato costituzionale
L'Europa in Francia in Olanda è stata vista come lontana dalle preoccupazioni dei cittadini di fronte alle questioni ai problemi posti dall'allargamento
E quindi ai timori di lì idraulici polacchi così è stato detto che in pagherebbero di lavoratori stranieri a fronte dell'allargamento dell'Europa
Creare incertezza e preoccupazione per i posti di lavoro nei loro Paesi
Mentre evidente ha prevalso pertanto la politica della paura sulla politica della speranza che costituiva la base del Trattato costituzionale e che rafforzava le istituzioni democratiche in Europa con la dichiarazione dei diritti umani che inclusa nella nella Costituzione
E quindi forse c'è stato
Un d'essi scelte anche da parte politica di spiegare il significato del Trattato costituzionale
Ora anche di fronte a i nuovi umori che sembrano emergere a favore dell'Europa
Credo che sia il momento di rilanciare al di là del Trattato costituzionale io credo che i capi di governo l'abbiamo fatto bene accantonare per il momento per un anno neri parleranno a giugno dell'anno prossimo cosa fare del trattato costituzionale se deve essere riproposto
Si deve essere riproposto con cambiamenti
E credo che abbiano fatto bene perché probabilmente non sarebbero stati soltanto Francia e Olanda ma altri capi di Stato compresi alcuni dei Paesi dell'Est
Pensavano di non riuscire a fare approvare il Trattato costituzionale se sottoposta a referendum e nei loro Paesi a quel punto sei cinque sei sette o altri Paesi avrebbero detto no alla Costituzione era diciamo irrecuperabile invece credo che come lei dice dimostra questo sondaggio che gli umori possono possono anche cambiare
Quello che è importante io credo di convincere due cose dice Wagram parlava della globalizzazione
Prima di tutto di riconoscere che la globalizzazione inevitabile e che dobbiamo renderla più democratica accettarla e trasformarla questo il compito che abbiamo davanti oggi
Quindi è la cosa importante la globali e che poi sono le interdipendenze e quindi l'Europa e già una globalizzata in se stessa i mercati sono aperti
Quindi non non si possono frenare e quindi superare le Paure
è vero ripeto anche che come i progressisti americani sono stati incapaci di frenare le politiche
Della paura di George Bush così devo dire che i socialisti francesi e altri sono stati incapaci di contrastare il sentimento antieuropeo che veniva dalla destra
Dalla destra populista e nazionalista
Questo è stato il problema credo che queste le forze progressiste europea ed Eva ora riprendere in mano
Questa situazione e vedere come convincere che i problemi dell'Indipendente dell'interdipendenza possano essere gestiti certamente non a livello di un singolo Paese
Perché l'interdipendenza richiede la collaborazione fra Paesi un singolo Paese non lo può fare da solo allora d'Europa poi gira in questo senso e vedere come quali standard dovrebbero essere stabiliti internazionalmente anche con gli Stati Uniti
Per quanto riguarda le politiche del lavoro dei consumi e della protezione dell'ambiente e dovranno trovare in modo che anche i paesi in via di sviluppo
Potesse prevalere questo magari aiutando i paesi in via di sviluppo specialmente con l'ambiente ricercando in questo caso politiche che possono effettivamente rispondere anche aiuti a quei Paesi per la protezione per la protezione dell'ambiente d'altro lato è questo è l'ultimo aspetto
E credo che la mobilità del lavoro produce profitti
Che e però i costi della mobilità del lavoro penso anche all'emigrazione
Non solo socializzanti
E pertanto le imprese si possono avvantaggiare del costo del lavoro a basso costo le multinazionali ma anche altre pensa al lavoro nero
Mentre i costi per quanto riguarda l'educazione costi sociali la salute sono invece sostenuti dalla società quindi credo che coloro che beneficiano della manodopera a basso costo non solo in Italia ma nel mondo dovrebbero essere chiamati che fanno profitti dovrebbero essere chiamati a sostenere i costi sociali che deriva da questa situazione di quell'interdipendenza come gestirla ecco
Presidente D'Alema
Gli occhi
Boh
Io credo che
Non ci sia contraddizione tra
Quella crisi
Quella crisi di consenso che si è manifestata
Nei referendum francese e olandese e che probabilmente anche se in misura minore forse si manifesta anche in Paesi nei quali è tuttora prevalente un sentimento filoeuropeo
Con il fatto che nello stesso tempo si manifesta nell'opinione pubblica un forte bisogno d'Europa
E credo che noi dobbiamo mente noi diciamo europeisti tra le cose che ci uniscono su questo palco lo schieramento di centro sinistra in Italia ma che ci uniscono con i liberali democratici europei e un forte sentimento europeista
Noi europeisti dobbiamo cercare di capire il senso del voto francese e olandese
Non voto Complesso
è vero come dice Lamberto Dini che c'è dentro la paura una paura fra l'altro totalmente irrazionale io ho assistito l'altro giorno alla presentazione da parte di Mario Monti di uno straordinario rapporto
Sui flussi migratori interni all'Unione che hanno fatto seguito all'allargamento dell'Unione Europea
Ed è impressionante nel senso che l'idraulico polacco non è affatto venuto cioè questa paura è basata sul nulla
In realtà le ricerche le statistiche dimostrano che gli unici Paesi che hanno avuto dei problemi con l'allargamento
Sono i Paesi che hanno adottato le misure transitorie di contenimento della libera circolazione delle persone perché si è prodotto immigrazione clandestina e lavoro nero
Ma i Paesi che hanno totalmente aperto i loro confini
Non hanno avuto alcuna problema
E il in movimenti migratori interni sono stati assai limitati
E semmai si è mossa manodopera qualificata per cui i problemi per i problemi sono nei Paesi da cui provengo e non nei Paesi dove queste persone che hanno capacità professionali vanno a dimostrazione che lo sport il movimento delle persone è un dato
E che sono in sono bravi quei Paesi che attirano le persone intelligenti innanzitutto rispettandone i diritti
Mentre i Paesi invece che chiudono le loro frontiere attirano i disperati che la criminalità io alla fine pensando di difendersi
Soffrono di tutti i problemi dell'immigrazione clandestina senza vere i vantaggi del movimento delle persone che porta cultura e capacità nuove ma tante questa e qui deve avere questo rapporto di Monti ha avuto presentato da Monti ha avuto scarsa eco sulla stampa italiana mi sono considero veramente molto interessante
Ma nel voto francese non c'era soltanto la paura
C'era anche la protesta
Io ho partecipato a un po'di quella campagna elettorale nove diversi di Novi sono andato a fare qualche dibattito in qualche cittadina dalla provincia francese
E effettivamente
C'era l'obiezione del cittadino che dice ma con con lo con la Costituzione arriveranno i turchi
Poi non è vero non c'entrava nulla ma insomma ma c'era anche l'obiezione di chi diceva bene ma questa Europa un Parlamento tanti funzionari a che cosa serve che cosa ci ha dato
Ha fatto crescere di più la nostra economia no
è stata in grado di dire la sua di fronte alla tragedia irachena non non dimentichiamoci il momento più drammatico di crisi dell'Europa
Quando di fronte alla decisione americana della guerra unilaterale l'Europa si è divisa ed è stata impotente
A cosa serve una costruzione politica
Che non è in grado di far pesare l'Europa nei grandi momenti di decisione di crisi internazionale
E che non è in grado di far fare un salto di qualità
Alla competitività l'innovazione
Allora
Se è questa la critica dei cittadini possiamo dire che è sbagliata no
Possiamo dire che il no al referendum è un modo sbagliato di esercitare la critica ma guai se noi non ci rendiamo conto che questa critica ha un fondamento di verità
E che nello stesso tempo questa critica ci stimola a dare una risposta a quel bisogno d'Europa che criticando funzionamento attuale dell'Europa tuttavia non è contraria all'integrazione
Perché c'è una opinione pubblica che chiede all'Europa un salto di qualità allora qui
Qui c'era differenza tra noi e e e in e gli euroscettici
Gli euro scettici traggono del referendum francese la conseguenza che bisogna allentare i processi di integrazione abbiamo esagerato torniamo indietro
Ringrazio analizziamo le politiche e in Italia li ne abbiamo di euroscettici che abbiamo al governo in sostanza
E noi dobbiamo dire la crisi c'era reale si risponde rafforzando l'Europa
Ora io capisco che questo discorso può e deve essere cosa farò rapidissimamente dirò secondo me qual è la via perché oggi può sembrare velleitario
Nel momento in cui la ratifica della Costituzione subisce una battuta d'arresto c'è un'evidente crisi di leadership di perché diciamo le cose come stanno
Noi abbiamo avuto una stagione felice nella seconda metà degli anni novanta avevamo una classe dirigente abbastanza omogenea quasi tutta l'Europa era governata da governi progressisti
Una classe dirigente ma stanza affiatata
Blair era un grande leader in ascesa oggi Blair che è il più forte leader europeo tuttavia indubbiamente un uomo politico che nella fase calante della sua esperienza soprattutto dopo la tragedia della guerra irachena
E in quel momento è stato un momento di grandi progetti non a caso partito lei euro sì è progettata la Costituzione oggi viviamo un momento di evidente difficoltà
C'è una una crisi della classe dirigente francese c'è una grande incertezza del futuro della Germania
C'è un peso crescente di forze conservatrici ed euroscettiche quindi
Se guardiamo al presente guai se ci nascondiamo le difficoltà e però io credo che in questo momento sopra noi possiamo fare qualcosa per raccogliere le forze che vogliono preparare il futuro per esempio io credo che l'avvento di un nuovo governo in Italia l'Italia non è una grande potenza
Ma nel momento in cui diciamo il il cuore dell'Europa appare così diviso impotente un paese come l'Italia potrebbe e potrà giocare un ruolo importante
Per essere di nuovo stimolo di un nucleo che rilancia l'integrazione europea io sono d'accordo con quote su quando dice Ripartiamo dalle politiche
Ripartiamo dalle scelte concrete
Non riapriamo adesso un astratto discorso istituzionale e le scelte concrete indubbiamente sono il coordinamento delle politiche economiche
Perché non si realizza l'ambizioso programma di Lisbona senza rafforzare le politiche comuni dell'Europa a cominciare secondo me da un buon compromesso sulle prospettive finanziarie
Perché è chiaro che se vogliamo che l'Europa Conti bisogna che abbia anche le risorse per investire nella ricerca nell'innovazione e qui la presidenza inglese è chiamata ad una prova
Essere coerente
Perché è facile dire male dei sussidi agricoli e dire che bisogna investire sulla ricerca
Perché questo è un discorso che suona bene riscatto però poi
Operare delle scelte correnti più difficili partiamo dalle questioni concrete ma non dimentichiamoci che poi nell'arco di due-tre anni i nodi istituzionali torneranno ad essere decisi
Perché se vogliamo un'Europa più forte abbiamo bisogno anche di un'Europa che abbia istituzioni più forti
Ma se noi ci mettiamo in grado oggi di cominciare a dare delle risposte io credo che fra due tre anni tornare agli europei anche i francesi
Magari portando a ratifica soltanto la prima la seconda parte della Costituzione
Perché noi paghiamo anche l'errore
Di un testo lungo farraginoso limitandoci ad una Costituzione che contenga i principi e le regole
E non tutti i trattati come attualmente io credo che forse lì io vedo in fondo al tunnel diciamo di qui a due tre anni la possibilità anche di rilanciare il processo costituzionale purché ci sia oggi una classe dirigente europea i governi Parlamento anche può fare di più
Parlamentari possono prendere l'iniziativa capace di riconoscere le ragioni della crisi ed imboccare coraggiosamente una via di di rinnovamento politico
Io la voglio raccontare così se cinque anni fa avessimo fatto la domanda anche in questa piazza fra la nostra gente dicendo
Che cosa ti viene in mente se dico la parola globalizzazione
Molti di noi la maggioranza di noi probabilmente avrebbe risposto che era un'opportunità che era uno scenario nuovo era un orizzonte che sfidava
Io credo che anche in questa piazza non in una piazza della lega non è una piazza euroscettica
Se diciamo oggi che cosa ti evoca la globalizzazione molti di noi potrebbero rispondere un brivido alla schiena
Il mondo è cambiato e noi vediamo molte incognite il tema della paura che è stato evocato in molte risposte è un tema vero col quale dobbiamo confrontarci nell'arco di pochi mesi anche se la campagna elettorale è già cominciata
Io credo che sarà buona abitudine per noi familiarizzare con accuse del tipo è colpa dell'Europa se i prodotti cinesi invadono i nostri mercati è colpa dell'euro se i nostri portafogli sono più leggeri
è colpa delle divisioni europee senza magari fai se la domanda di chi le ha provocate se siamo deboli o troppo deboli contro il terrorismo questo è un tipo di argomento che verrà fuori si cavalca erano delle paure in fondo credo che è facile aspettarsi
Che nella campagna elettorale di Berlusconi ci sarà il solito tema del dei comunisti
Stasera autorevolmente rappresentati soprattutto da nostra coalizione per i capi comunisti
Che dall'altra parte l'Europa sia quello che per noi deve essere il punto di forza elemento distintivo la studi Prodi come elemento debolezze il boomerang
Allora io credo che non c'è una crisi burocratica dell'Europa anzi io avverto una schizofrenia noi siamo tornati tutti oggi da Strasburgo continuiamo a produrre centinaia di documenti decisioni procedure un sacco di cose
Ma la domanda di senso che c'è intorno ma cosa state a fare cioè di rendete conto del clima che c'è spesso ci sfugge
E allora voglio raccontare così nella seconda parte del mio della mia risposta
Io non so se avevano in mente tutta la costruzione ma i padri dell'Europa quelli che lo citiamo convenzionalmente ma talvolta troppo convenzionalmente cinquanta anni fa
Dettero una risposta in divenire alle tre grandi paure che l'Europa aveva nel dopoguerra la paura della guerra
Francesi e tedeschi saranno combattuti tre volte settant'anni due volte creando un conflitto mondiale
La porta della povertà questo continente non era autosufficiente sul piano alimentare ci fu bisogno del Piano Marshall la paura dell'altro
Ma possibile che mio nonno sparasse francesi o ai tedeschi o agli inglesi perché li riteneva altro da sé
Sotto questo punto di vista la storia dell'Europa la grande storia di successo e non le faccio faremmo bene ogni tanto a recuperarne le ragioni profonde
Per trovare sessant'anni di pace ininterrotti in questo continente cioè due generazioni che non pensano che la guerra in casa
Ho subita o combattuta sia un'esperienza della vita
Bisogna tornare indietro di mille duecento anni della storia d'Europa non è mai successo sessanta né di pace ininterrotta in questo perimetro del globo
Queste la retorica del pianeta
Più ricca e a prosperità diffusa cioè a benessere medio più elevato
Quindi una scommessa vinta e insomma a Parigi ci si va fidanzare o a studiare e non è che ci si va a sparare quindi una grande storia di successo
Ma quelle dove sono rimaste hanno cambiato forma perché la porta della guerra oggi della guerra ai confini di casa
Molto vicino a noi
La paura della fame vuol dire oggi quale ruolo dell'economia europea rispetto a il grande risveglio dei giganti asiatici la Cina l'India insomma mettiamola così due anni fa l'Italia era ancora cento miliardi di dollari rompo un PIL che era cento mila che d'ora in avanti alla Cina
Due anni fa noi siamo allo zero per cento quelli crescono al dieci per cento si avvicina un tempo nel quale le più grandi economie del pianeta non sono più necessariamente le più ricche
Questo cambia qualcosa sulle Cina e India sulle più grandi ma non è seriamente le più ricche in termini prosperità diffusa
Se fossero vere e magari cambieranno costanti i dati demografici ed economici
Il G due del due mila e cinquanta sarà fatto fra Stati Uniti ed Europa il G tre sarà fatto che a Stati Uniti Europa e Cina ma se ci fosse un G7 senza l'Europa ci sarebbero fremente Stati Uniti Cina Giappone India Russia Korea e Brasile
Forse la Germania tra queste sette cioè nessuno dei Paesi europei da solo parteciperebbe alla ripartizione la Total tra cinquant'anni
La paura dell'altro oggi c'è i flussi demografici l'Islam allora la risposta è
Un po'di come dire bacchetta magica istituzionale rinegoziarlo o prendiamo abbia fatto degli errori gravi o sulla copertura Lema sottoporre tutto il testo trecento pagine un errore
Sottoporre una domanda europea chiedendo risposte nazionali invece ne fai una sola un solo referendum dopo un uso soggiorno maggioranza di stati maggioranza di popolo fine
Invece ci siamo ci siamo esposti a uno stillicidio di venticinque risposte nazionali un errore
Ecco torniamo alla politica mi verrebbe da dire cioè manca davvero una risposta alta che riesca a dire come dicono chiamo oggi le tre Paure non producendo soltanto burocrazia decisioni oggi la commissione lo diciamo con molta franchezza guidata da Barroso non non a leadership politica non c'è
Non c'è è il ventiseiesimo membro del consiglio si arrangia nessuno vedendo oggi la commissione immaginerebbe che li sta in nuce il governo dell'Europa
E lo dico alla vigilia di una campagna elettorale anche nostre assemblea un tempo medio per recuperare questa consapevolezza che la politica europea non è politica estera
E il nostro futuro di dopodomani e la politica interna su un orizzonte più largo
Ma sembra che la politica torni a parlare in termini positivi di Europa io ho fatto vacanze molto belle in Grecia sono rimasto colpito dal vedere che ogni mezza strada nuova incontravo rompe il cartello che diceva questa strada è stata resa possibile grazie al contributo
Beh non europea con Soldier da noi è il blend che in me l'Europa serve soltanto per polemizzare sulla misura delle zucchine o sulla troppa burocrazia eroga pagano soltanto gli euroscettici
Se gli europeisti riprendono a urlare forte a far capire che questa è la ragione del nostro domani allora è possibile invertire quella crisi di leadership che oggi ci attanaglia ma che sta serve superare per superare anche la crisi costituzionale la quale siamo incappati
Grazie
Io vorrei portarli sulla strada che avete imboccato voi stessi parlando delle paura della globalizzazione ma prima vorrei fare una domanda a cui chiedo una risposta molto sintetica ma mi ha incuriosito il fatto che nessuno di voi quattro non so
Se per convinzione o per spirito di correttezza politica nessuno di quei quattro a menzionato l'ipotesi che io peraltro ho sentito che molti tra cui molti molti di noi pensano che quell'Europa che risponde alle domande dei cittadini non si possa fare a venticinque nessuno si fa un gran parlare di cooperazioni rafforzate di gruppi ristretti nessuno di voi la menzionati allora la mia domanda è questa
A a voi tre che siete italiani se domani il centrosinistra andasse al governo dovrebbe o non dovrebbe farsi portatore di un'iniziativa per un nucleo più ristretto e a al presidente Watson come come vede questa ipotesi
Invertiamo l'ordine di interventi partiamo da piste
Brevissimamente perché ridare veramente poche prove io voglio delle due voli delle due cose la prima le due cose più rilevanti che sono state fatte almeno nella che io credo nell'immaginario collettivo degli anni Novanta dall'Europa sono l'euro
E la libera circolazione di Schengen chiunque folla anche in vacanza vedevo lì Schengen non c'è cioè il controllo poiché le frontiere
Sono entrambe iniziative che nascono da cooperazioni rafforzate che non hanno coinvolto tutti i paesi membri dell'Unione ma soltanto un pezzo dei paesi del del dell'Unione
Nel primo caso l'euro esaminate fin da subito nel secondo causa Schengen non siamo entrati un po'dopo perché non eravamo pronti quindi io non non credo che sia da demonizzare l'idea che l'Europa viaggiano i momenti di crisi a te lo cita a dire se c'è qualcuno
Pur di non escludere questo è il secondo punto può farsi avanguardia di un treno che riparte insomma se un treno fosse fatto soltanto di locomotive
Saremo uno strano treno ma in tutti i treni esistono le locomotive poi c'è chi si lascia trasportare e l'anomalia italiana è che noi abituati a essere la comodità con Berlusconi siamo diventati vagone di coda
Vi siamo quelli che frenano oggi invece che accelera risulta sulla se l'integrazione
Però io credo che come principio non si debba escludere di ripartire in meno che venticinque
E d'altra parte io credo che dobbiamo porci l'obiettivo come italiani di rientrare dentro quel nucleo che senza escludere pregiudizialmente nessuno però capisce
Che la variabile tempo oggi è molto importante se c'è una cosa che mi ha colpito nell'esperienza che grazie alla Margherita voglio dirlo ho fatto in questi anni come responsabile esteri
Lo sanno i nemici toscani girando molto estendo restando molto tempo fuori casa
E il fatto di aver visto che ovunque nel mondo l'esperienza europea guardata come il mito cioè potessimo fare quello che avete fatto voi in Europa
Allora
Per chiudere il il mio ragionamento è questo qui
Noi dobbiamo dobbiamo rientrare dentro quel nucleo che tira un processo di integrazione non avendo il timore come dei non avendo l'obiettivo di escludere nessuno
Ma recuperando quel ruolo che c'è sempre stato riconosciuto di essere gente che nei momenti difficili butta il cuore oltre l'ostacolo ci mette un po'di intelligenza politica entrerà in agli altri e credo che questo sarebbe il primo obiettivo numero di centrosinistra prendere che all'indomani di una vittoria
Io credo di sì molto semplicemente io penso che
All'indomani del
Della nascita del governo Prodi la prospettiva alla quale tutti noi guardiamo che speriamo accada quanto prima per il bene del nostro Paese
Io credo che l'Italia dovrebbe contribuire anche nella forma di una dell'avvio di esperienze nuove di cooperazione rafforzata
Ad un rilancio dell'integrazione europea
Non penso sinceramente ad un nucleo diciamo di un super nucleo io penso ad una con la cooperazione rafforzata per sua natura e anche per come definita nei trattati
Può a seconda delle singole materie comprendere un un gruppo di Paesi diverso
Io vedo la necessità di avanzare in due campi
Uno è l'integrazione delle politiche economiche l'armonizzazione delle politiche fiscali
E per i Paesi dell'euro secondo me questa è una necessità imprescindibile la Gran Bretagna ha rappresentato un enorme ostacolo questo tipo di perché se si parla di armonizzazione delle politiche fiscali
Inglesi mettono mano alla pistola diciamo
Ricordo una volta dal ristretto uscendo Blair mi disse di tutto ma non dire che abbiamo neppure parlato di questo tema perché se no i giornali inglesi microcelle
Però per chi ha una moneta unica l'idea che in un'area di moneta unica ci si fa la concorrenza sul sul piano fiscale per attrarre i capitali l'impresa è è alla lunga insostenibile
Perché finisce per determinare una distorsione dei sistemi fiscali socialmente gravissima perché l'unico fattore che ha una minore mobilità il lavoro
Se per attirare i capitali non si possono tassare i capitali per non spaventare gli imprenditori non si possono tassare le impresa che alla fine finisce che tutto il peso della fiscalità grava sul lavoro cioè sul cittadino medio e questo è insostenibile
Dal punto di vista della tenuta della democrazia e di un minimo di equità sociale qui io ritengo che i Paesi dell'Euro hanno bisogno
Di avviare una cooperazione rafforzata nel campo delle politiche di bilancio delle politiche economiche delle politiche fiscali
Nello stesso tempo siccome io credo che una operazione di questo tipo difficilmente potrebbe coinvolgere la Gran Bretagna
Penso che con la Gran Bretagna bisogna avviare una cooperazione rafforzata nel campo della difesa
Perché una difesa europea che poi ieri il nucleo di una politica estera comune senza un rapporto speciale tra la Gran Bretagna la Francia e la Germania non si può fare
E io credo che l'Italia potrebbe essere partecipe e promotrice in tutti e due in questi campi di un processo coraggioso di integrazione che non mette in mora le istituzioni comuni
Ma che rappresenta un volano perché appunto la cooperazione rafforzata deve essere aperta a tutti quelli che vivono che vogliono partecipare io spero che presto
A i Paesi tra i Paesi dell'allargamento alcuni si integrano nell'area dell'euro quindi
Una cooperazione intese ripeto non come la creazione di un club esclusivo
In Europa speciale nell'Europa a venticinque ma come l'avvio di esperienze di avanguardia in grado di attrarre e di far fare un salto di qualità a tutta l'Unione
Personalmente ritengo che questo dovrebbe essere nell'agenda di un nuovo governo di centrosinistra
Io sono molto d'accordo con quanto detto da Massimo D'Alema su quest'ultimo punto dei paesi dell'euro anche scritto al riguardo
Ma vorrei dire che rispondendo alla domanda l'Europa a venticinque a venticinque potrà funzionare con le regole esistenti non potrà funzionare con le quelle esistenti
Era il Trattato costituzionale che prevedeva misure regole per far funzionare un'Europa a venticinque
E questo era in particolare il criterio della doppia maggioranza nelle decisioni in Consiglio
Era la questione del l'allargamento delle delle del processo di codecisione del Parlamento europeo
Nelle decisioni europee era il principio di sussidiarietà che sarebbe stato applicato con nuove regole e tutto questo in mancanza del tre di queste regole difficilmente allora e allora sarà necessario se si può progredire
Avere forme di cooperazioni rafforzate e i due campi nei quali dobbiamo operare sono quelli indicati da Massimo D'Alema
Perché perché Laura l'area l'area dell'euro e già una sua entità
C'è un Consiglio dei ministri dell'euro
Che quindi oltre alla Banca centrale europea
E quindi lì si dovrebbe dare una spinta come dice Massimo D'Alema sono completamente d'accordo per un coordinamento delle politiche economiche possono rilanciare l'economia europea pensando anche agli obiettivi dell'Agenda di Lisbona quella è la strada
E per quanto riguarda la Gran Bretagna la Gran Bretagna era sempre stata molto disponibile a trovare intese e quindi cooperazioni rafforzate nel campo della difesa questi sono i due campi sul quale dobbiamo agire
Quindi l'Europa a venticinque con le regole esistenti non può funzionare ecco perché si dovrà ritornare il primo dopo ci vorrà del tempo massimo dice ci vorranno due anni ci vorranno tre anni a rivedere le regole per far funzionare le istituzioni europee quelle in particolare che ho segnalato che sa che erano iscritte nel Trattato costituzionale
Per rispondere a alla domanda la cooperazione rafforzata esiste esiste l'euro esistente esistono di accordi Schengen esistono anche diversi altri Networks tra fai diversi paese
Però l'idea di cooperazione rafforzata nel passato è sempre stato come avanzare come fare avanzare l'Europa
L'Europa non si avanza più con la cooperazione rafforzata perché è io tre ore Cam teoricamente Lamberto sono d'accordo con te
Un'europa di venticinque ha bisogno delle regole
Ma un'Europa di venticinque ha bisogno di qualcosa molto più importante delle regole
Ed è la volontà politica dei governi per farla funzionare
Se c'è la volontà politica a Roma a Parigi a Berlino a Londra l'Europa funziona
E se l'Europa funziona allora a quel punto gli elettori dicono sì potete avere la Costituzione
Loro non citando la Costituzione perché Finco avvertono che l'Europa non funziona dunque secondo me l'Europa non si può più avanzare con la cooperazione rafforzata bisogni a al vere un consenso tra i capi di Stato il gatto e il Governo
E tutti i ministri dei governi diversi interessi paese su farà avanzare l'Europa e c'è anche un altro
Cosa che voglio dire la cooperazione rafforzata nel passato c'è stato sempre in idea che l'Europa può essere un piccolo club dei Paesi ricchi
Questo sarà indicare il potere dell'Europa quando a cosa è successo siamo cominciati come se in paese poi eravamo nove con la Gran Bretagna e l'Irlanda la Danimarca poi alla eravamo dieci dodici
Con la Spagna la Grecia del Portogallo pagavamo quindici covasse sia la Finlandia l'Austria adesso siamo il venticinque poi saremmo ventisette con la Bulgaria e la Romania e guarda cosa è successo in tutti questi Paesi
Tutti questi Paesi son diventati ricchi son diventati più democratici noi abbiamo una libertà di movimento una libertà di commercio con tutti questi Paesi ecco non del famoso nel passato
E se il potere dell'Europa deve funzionare saremmo un comunità molto più grande
Nel senso di capacità di attirare altri Paese e riusciremo a rendere queste paese democratici
Con una giustizia buona senza coro ozio corruzione
Con un ecco la mia di del del mercato riusciremo a fare uno spazio della libertà e della democrazia molto più ampio in un mondo dove abbiamo bisogna di più amici
Io mi sentivo parlare prima mi ha colpito il fatto che tutti praticamente quando abbiam parlato
Delle cause della crisi europea avete tirato fuori il problema della globalizzazione il problema delle nuove paure e avete dato che sposta molto analoghe allora
Perveniva un tema diciamo più più vicino a questo a questo ambito si fa un un gran parlare di nuovo di partito democratico
La mia domanda è questa è possibile che di fronte a problemi nuovi a sfide nuove ha paura e nuove
Il centrosinistra l'aria dei riformisti chiamatela come volete debba ancora presentare delle risposte politicamente divise
O è possibile invece lavorare in prospettiva in tempi lunghi in tempi brevi non lo so per la creazione almeno in Europa di una entità politica unica che comprenda questa realtà del riformismo europeo
Invertiamo partiamo prima dal presidente Watson che è causa parte in causa diretta su questi
Ma io io voglio fare una un centro un un un un un partito del centro europeo molto più grande molto più importante io voglio segue io voglio toscani Zarri l'Europa
Perché
è anche è anche
Anche quando si tratta della cultura non solo della politica
Voglio toscano issare l'Europa perché voglio un'Europa moderna
Voglio un Europa dove c'è un consenso politico al centro molto più largo che secondo me se vogliamo costruire un centro sinistra forte e stabile
Bisogna una carta stradale ideologica può io non so ma si mosse sei d'accordo con me su questo ma secondo me Blair qualche altri socialisti hanno sembrano aver perso le carte stradali ideologiche
Io noi siamo eredi di una grande tradizione liberaldemocratico in Europa non dobbiamo sprecare questa tradizione
Sì ho
Caro avrebbe provveduto ad allocare e di stop rosse nere odo più Ras
Chi tela
Lamenta al
Una risposta al timore di una globalizzazione che ci fa dire
E ci siamo resi conto che la convivenza si costruisce con la politica non con il mercato
C'è bisogno di governance c'è bisogno di istituzioni di idee di leadership dico quando dico questo in questi giorni questa iniziativa di Clinton è molto bella perché è proprio una risposta a questi temi che sto chiamare a raccolta personalità progressiste di diversa matrice da ogni parte del mondo
E io credo che nel momento in cui si riscopre il bisogno di politica il bisogno di cultura il bisogno di dialogo interreligioso
Il bisogno cioè di un'azione consapevole in grado di indirizzare i processi beh in questo mondo l'Italia può tornare ad essere protagonista possiamo paese cosmopolita
Non siamo un Paese che ha connazionali sparsi in ogni angolo di mondo questo noi siamo un Paese globalizzato diciamo noi siamo un Paese che il centro della cristianità e quindi da questo punto di vista una vocazione universalistiche al dialogo
Io io non sono sono pessimista sul futuro di questo Paese ma indubbiamente nel corso di questi anni questo Paese è finito nelle mani di una classe dirigente che rappresenta il peggio delle chiusure delle paura del provincialismo
Tutti noi in qualche modo portiamo il peso di questo lady
Da fuori dall'Italia in Italia noi possiamo parlare contro Berlusconi fuori dall'Italia in realtà quello che accade in Italia pesa sulla credibilità di tutti noire
Io secco nel Parlamento europeo
Tra uno rustico deputato socialista francese di quelli che votano contro la Costituzione simpatico ma un po'naïf diciamo
E una invece raffinata parlamentare spagnola simpatica colta
Il giorno in cui è venuto nel Parlamento europeo il campo dello Stato Italia
E ha fatto uno splendido discorso di grande nobiltà e di grande passione europea applaudito da tutti i settori del Parlamento quando a un certo punto
Un gruppetto di parlamentari Italia hanno cominciato a insultarlo Hiei interromperlo
Dando vita qualcosa che non ha precedenti non ha eguali e considerata inconcepibile in ogni Paese del mondo
Perché il Presidente della Repubblica non si insulta mai ma se mai uno lo contesta a casa propria ma nel momento in cui è lì di fronte all'Europa rappresenta l'Italia
Io debbo dire ho letto non soltanto indignazione nei miei vicini
Ma anche un senso di compatimento verso il nostro Paese la mia vicina la onorevole dire scusate se mi ha preso così mi ha detto poco vedi
Poverini
Si riferiva a tutti noi no non a quelli quelli non erano poi mascalzoni diciamo si riferiva a tutti noi io credo che noi abbiamo il compito di restituire all'Italia il suo ruolo anche io dire quelle della simpatia quella quella considerazione di cui il nostro Paese ha goduto nei momenti migliori della sua storia oggi vi assicuro l'Italia ha pagato un prezzo mo'che sta pagando un prezzo molto è chiaro che non tutta questa destra è uguale
è evidente che questi Enti mento di umiliazione era condiviso anche da nostri colleghi
Non erano meno indignati Dinoi diciamo i Tor certi colleghi dell'UDC i quali in più avevano sofferenza ridire questi qui fanno vincere le elezioni perché oltre destinazione avevano anche questa sofferenza in più
Però capisco questa destra si è divisa anche perché fortunatamente al suo interno c'è anche un'anima moderata civile diciamo di tipo europeo tuttavia l'improvviso
Antieuropea populista che è stata data al governo italiano in questi anni per responsabilità delle frange più estremiste sì
Ma anche per responsabilità di un capo di governo che è stato sempre più sensibile alle posizioni populiste estremiste che non a quelle moderate democratica perché altrimenti non possiamo dare solo la colpa la lega la colpa principale dello spazio fanno avuto queste forze e di Berlusconi
E molte volte queste forze estremiste hanno detto ad alta voce quello che Berlusconi pensa e non può dire o non ha il coraggio di dire mano dato voce alla su alla Sura cultura altrimenti noi non capiamo il peso che queste posizioni hanno avuto nella politica del governo italiano
Quindi noi dobbiamo anche presentarci
E questo badate come la forza in grado di restituire al Paese il ruolo che gli spetta in Europa e nel mondo
Questo non è soltanto una opportunità come io dico sempre
Questo è anche una responsabilità
Perché
Dopo questi anni si chiede a noi non soltanto di vincere le elezioni ovviamente compito a cui ci dobbiamo
Tutti quanti impegnare ma si chiede un di più di coesione e di responsabilità perché dopo la confusione il degrado di questi anni
Lì le divisioni fra di noi sono vissute come intollerabile ai cittadini
E badate questo è un punto e secche sarà essenziale da ora dove lo dico colgo questa occasione lascia la stagione diciamo ci stiamo lasciando alle spalle l'agosto con le sue cose belle ma che con le sue cose brutte
Lasciamoci alle spalle le polemiche inutili da noi si chiede un di più di unità e di responsabilità io concludo con un aneddoto
Avendo trovato il solito cittadino che dice non litigate più uno e noi rispondiamo primo che noi non litighiamo noi discutiamo e poiché noi discutiamo perché siamo un'alleanza di persone libere
E non siamo sotto padrone eccetera che è un uno slogan propagandistico che utilizziamo che doppiamente sbagliato primo perché litigano anche loro che sono sotto padrone quindi non è vero
Secondo perché come mi ha risposto garbatamente questo signore che ha detto senta onorevole D'Alema noi che siete liberi lo sappiamo si vuole sapere anche se sia delle persone serie allora queste questo sentimento
Che è un sentimento degli italiani innanzitutto ma secondo me anche tanti amici che abbiamo in Europa si aspettano da noi questa capacità credo debba essere per noi lo stimolo ad una grande responsabilità stasera capo discusso anche di qualche tema che
Su cui abbiamo anche modo di pensare diverso ecco io dico continuiamo a discutere ma proiettiamo queste questioni nel futuro
E soprattutto facciamo in modo che il confronto politico ideale culturale non intralci la necessità necessaria coesione nel vincere nell'affrontare i problemi del Paese
Pagate per me è semplice risponde alla domanda anche perché non è piaggeria ospitalità ma insomma alla mia sinistra se una persone sono presidente del consiglio in due governi assumendosi responsabilità importanti
E difficile penso le responsabilità dei Balcani Lamberto sotto cinque anni ministro degli esteri del dei governi dell'Ulivo
Però fatemi dire queste cose rapidamente
Ciò che mi faceva soffrire più di ogni altra cosa fino al tragico semestre di presidenza italiana dell'Unione
E che nei sondaggi nelle indagini diciamo così non di mercato di soddisfazione del cliente
Si diceva ma insomma sull'economia Berlusconi boh ma è la coalizione è un po'però la politica estera che riesce
Bravo ancora tutti amici ranch di Crawford poi c'ha il cappello di pelo il colbacco nella Dacia di Putin cioè fino a al capo ed
Da lì è stato una valanga
Un sipario stracciato mediamente i giudizi migliori che il governo Berlusconi riceveva erano sulla politica estera
E in realtà il dramma vero per chi un po'la segue per passione per competenza per per per ufficio
è che noi abbiamo misurato in questi anni una torsione radicale una discontinuità a altro che essere bipartisan e garantire l'affidabilità del Paese sui cinque punti fondamentali riassumo così
Eravamo europeisti eravamo la locomotiva abbiamo dato fiato in Europa all'euroscetticismo o di forma molto spesso di sostanza
E fatemi dire non c'è niente di peggio nel nostro dibattito politico che abituarsi al veleno cioè alla fine anno tutte le serie vede Calderoli in televisione insomma la ventesima volta se convincerà il normale avere Calderoli Ministro non sarò politically correct
Ma voi portate Castelli in un Consiglio dei ministri sulla giustizia in Europa
E recepite le opinioni degli altri ventiquattro colleghi registi si devono quelle ministero cioè ti guardano con l'atteggiamento di compatimento che faceva riferimento dalle ma prima su una gazzarra da o l'ha fatta dai leghisti
Abbiamo dato fiato un euroscetticismo Tor uscendo una impostazione tradizionale con c'è un altro Paese con gli americani che ci sia un rapporto di alleanza di amicizia solida sincera non è in discussione
Ma ricordiamoci non abbiamo grandi problemi a dirlo noi che né agli americani né ho portato sempre due cose
Un paese in piedi
Che discuteva con franchezza con amicizia anche quando è in dissenso e una nostra capacità DS che autorevoli in Europa
In questi anni abbiamo portato una nostra in influenza in Europa siamo stati strumento di divisione dell'Europa delle politiche conservatrici e repubblicane americane
E siamo stati degli zerbini sdraiati hanno sempre dicono sempre ciò che si dice alla Casa Bianca ma una settimana dopo che è una brutta torsione rispetto a una posizione vera costruita con fatica posso dire una democrazia cristiana dal dopoguerra in poi nel meglio della lunga stagione dei governi come dire fino alla fine della Prima Repubblica terzo eravamo e siamo geopoliticamente decisive nel Mediterraneo e Medio Oriente lì la carta geografica recita un compito
Non è che ce lo scegliamo siamo il ponte sul Mediterraneo siamo quelli che ad un altro ma naturale propensione a dialogare con il mondo arabo e con la riva sud o sponda nord dell'Africa
Insomma io mi son sentito dire per tre anni dopo le battute post undici settembre la superiorità delle civiltà eccetera è insomma se eravamo sempre quelli di prima e se le porte nostra sempre aperte per i i ruoli difficili di mediazione che abbiamo assunto in quegli anni io penso al lavoro fatto in alcuni contesti difficili in Algeria e in Iran in altri anni
Lamberto ne sa qualche diciamo posto voglio dire di quegli anni e so quanto è difficile oggi ricostruire queste cose penso al lavoro col suo del mondo con la cooperazione i governi dell'Ulivo hanno fatto la prima legge concreta di cancellazione del debito
Hanno fatto le prime cose invertendo la percentuale di fondi destinati alla cooperazione siamo tornati indietro siamo gli ultimi gli ultimi tra i quindici e siamo tra i quasi tre agli ultimi tra i venticinque nel rapporto di donazione coi Paesi del sud del mondo
Abbiamo sospeso la rettifica ce l'azione sul debito e al massimo siamo diventati famosi perché Berlusconi chiudendo il vertice della FAO sulla fame nel mondo diceva Bell una forza di parlare fame Cerusa appetito tutti a pranzo
Questo è il tipo di contributo riuscivamo a dare come dire nei consessi importanti e infine abbiamo spettacolarizzata oltremisura la politica
Estera che per noi è sempre stata costruzione paziente multilaterale facendolo diventare il bilateralismo dei rapporti fra leader appunto un giorno solo lì gli stivali texani un giorno il colbacco di pelo
Come dire buttando oltre sperperando molte delle nostre risorse allora per dire una battuta è un dovere è una responsabilità è un dovere visto che abbiamo avuto non saremo politically correct in questi anni una compagnia di guitti
Guidati da un capocomico è il tempo di dire sipario
Grazie mille ringrazio tutti gli intervenuti
Con questo messaggio che mi sembra che essendo evoca visti adesso abbiamo il dovere di tornare europee
Io vi saluto vi ringrazio
E auguro a tutti
Che la pioggia di consente di tornare a casa