Il futuro fertile: l'agricoltura per la competitività italiana

Signori buongiorno
è
Un benvenuto particolare
A tutti voi
Da parte
Della Confagricoltura
In particolare
Un ringraziamento e un benvenuto
Al commissario europeo
Signora Fischer Boel
Al ministro De Castro nostro Ministro l'Agricoltura
Iniziando
Questa mattinata
Vorrei
Portare
Vi saluto dalla Giunta
Della Confagricoltura
E in particolare
Un ringraziamento
A nome della Giunta
Che ha voluto che fossi io a nome di tutti noi interpretando uno spirito di squadra
Che ci anima
A dover fare
Questa apertura e questa introduzione
Nella
Nostra seconda giornata
Del forum
Il futuro offerti le
Dopo questo ringraziamento cercherò
Di dettare un po'i tempi della giornata
Raccomandando a tutti di essere
Sintetizzi
E Brady
Ricordando che è un forum
Quindi
Una serie di incontri di esperienze
Che vogliamo e dobbiamo
Sviluppare
Detto questo sarò breve sicuramente anch'io nell'introduzione
Il mio compito è non solo quello di aprire ma soprattutto di cercare di legare
La giornata di ieri con la giornata di oggi e introdurre
La prima sessione sessione importante
Di taglio prettamente economico il cui titolo è l'agricoltura italiana e le opportunità del cambiamento in atto
Beh io credo che se dobbiamo fare un minimo di giudizio di valutazione su quanto abbiamo sentito abbiamo assistito ieri
Io credo che
Sicuramente sia molto importante sottolineare la parola cambiamento credo che tutti noi abbiamo sentito
Le parole del professor UNESCO che ha parlato di cambiamento cambiamento che è in atto ha parlato di globalizzazione che cambia l'economia e quindici cambia anche la nostra agricoltura cambia anche il modo di fare agricoltura
Cambiamento che stiamo vivendo che arriveremo e che avremo necessità ovviamente di approntare
E poi e poi io credo ovviamente
Le opportunità
Anche questo messaggio forte che deve uscire da stamattina ma che certamente tutti noi vogliamo fortemente quali sono le opportunità begli opportunità oggi ce ne diranno una serie di imprenditori che sono qui
Imprenditori dalla Confagricoltura che hanno già interpretato questo cambiamento abbiamo sentito diverse relazioni ieri abbiamo sentito
Che dobbiamo affrontare un modo diverso il mercato spesso siamo stati molto indifesa nel nostro modo di fare gli imprenditori
Bene oggi noi dobbiamo invertire la rotta di uno dei Forti messaggi che devono uscire da questo forum e che la Confagricoltura la squadra di Confagricoltura col presidente Vecchioni vuole fortemente portare avanti
Quindi dicevo opportunità e quindi l'esempio che alcune aziende ci possono dare con la loro esperienza con la loro capacità
Con la loro attività direi quasi
Industriale uso questo parola per dare il senso della pianificazione della strategia imprenditoriale che questi nostri imprenditori hanno saputo fare
Concludendo posso dire
Che riprendo le parole di De Rita che ha parlato di minoranza trainante
Allora prima di dare la di passare la parola a Mucchetti per la conduzione
Direi che
Riprendendo le parole di verità
E interpretando i nostri imprenditori come minoranza trainante
Noi come Confagricoltura con un sindacato efficiente e moderno di mercato vogliamo che la minoranza trainante un domani sia la maggioranza trainante per il futuro alla competitività della nostra agricoltura
Io mi fermo qui e darei ovviamente la parola chiamandoli sul palco a i nostri imprenditori prima di tutto chiamo e do il benvenuto a Massimo Mucchetti vicedirettore del Corriere della Sera
Che avrà
Compito nel suo ruolo di
Stimolare ovviamente la discussione
E a questo punto chiamerei uno per uno i nostri imprenditori
Cesare Baldrighi Presidente del Consorzio Grana Padano
Andrea Benetton amministratore unico Cirio Agricola
Ernesto Illy Presidente Centromarca
Diego planetaria socio amministratore aziende agricole Panetta
Emanuele Plata amministratore delegato della CLAAI
E concludiamo ma non per ultimo con Gianni Zonin Presidente Della Casa vinicola toni
La palla a Paolo Bruni scusate ma non per ultimo
Canoni francamente Alcantara
Esatto
Da tutti iper conosciuto
A questo punto passo la palla a Mucchetti buon proseguimento
Grazie
Al dottor Vito
A un giornalista come me che si occupa soprattutto
Di finanza e l'industria nei loro rapporti
Anche con la politica con il mondo delle autorità di regolazione con l'Europa
L'opportunità di questa mattina
Ve lo confesso anzitutto l'opportunità di imparare qualche cosa
Da un mondo che
Non è abbastanza seguite raccontato in questo faccio autocritica dal sistema dei media
Mondo che è meritevole di maggiore attenzione
Anche perché
Si trova ha imboccato da qualche tempo
Così pare a me di capire forse mi correggerete se sbaglio
Una svolta particolarmente interessante
Per tanto tempo
L'agricoltura così come
L'industria la manifattura più generale si è preoccupata di produrre di produrre a costi
Competitivi certa che poi
Il mercato avrebbe il consumatore avrebbero assorbito
I propri prodotti
In questo forse
Nell'agricoltura a
Concorso
La politica degli aiuti comunitari che era data appunto alle commodity
Oggi il mondo sta cambiando e
L'Italia
Smentendo
Le polemiche
E le teorie declini insiste
Ha dimostrato di
Saper
Reagire in termini
Innovativi e propositivi non tanto perché adesso il PIL se un po'ripreso ma quanto per la qualità dalla risposta che è venuta
Per esempio dal settore manifatturiero è stata una risposta che sotto una lunga marcia che ha portato il sistema della piccole e medie imprese italiane che è l'architrave vero del sistema Italia
La piccola e media impresa legata al made in Italy ai prodotti per la casa e per la persona all'agro alimentare
A
Rivoluzionare il proprio punto di vista a domandarsi
Che cosa
Poteva essere venduto in un mese mente in un mercato italiano e nei mercati internazionali sempre più evoluti e sofisticati è individuare il
Profilo del proprio cliente e da qui derivare tutte le altre scelte
Di investimento di ricerca di produzione di distribuzione di marchio infine
Ecco anche
La
Il il mondo della dell'agroindustria
Ha interpretato
In modo sovente Vincent sorprendente
Questa trasformazione
Il mio interlocutore di questa mattina ne sono ciascuno dal loro punto di vista dei testimonial
Straordinari
Io comincerei con
Il dare la parola per un primo giro faccio un'esortazione a tutti a essere
Succinti a stare sui sette otto minuti non di più per poter fare poi anche
Riprendere le fila del discorso in un secondo giro conclusivo in modo da finire
La nostra chiacchierata per alle undici e mezza
Comincerei col dare la parola Cesare Baldrighi Presidente del Consorzio Grana Padano lo faccio anche perché come tradisce il mio accento spiccatamente bresciana quindi lombardo così mi sembra giocare un po'in casa
Ecco
Mettendomi nella logica dell'Olimpo del consumatore no il vorrei capire come
In che cosa sta cambiando
La offerta al mercato e l'organizzazione che ne deriva quindi dell'intera filiera filiera produttiva
Nella Padania di questo prodotto che
Butto lì una
Dico subito un'eresia così offendo subito
Quando si bar ristorante se ti offro il parmigiano alpina ha un aspetto siti offrono il grana padano ti un formaggio ritenuto un attimo meno prezioso
Ecco voi come
Questo posizionamento e perfetto vogliamo fare la guerra al parmigiano
Bene direi che se noi partissimo politica di voler fare la guerra parmigiano probabilmente partiamo con il piede sbagliato
Io sono convinto che pur essendo c'è evidentemente una certa rivalità fra le due produzioni e soprattutto occupando la stessa fascia di mercato
Ci sia spazio per entrambi nella propria identità di potersi adeguatamente collocare quindi difendere gli interessi economici di chi vi opera
In modo sufficientemente autorevole
La posizione trainante sotto l'aspetto che lei diceva dell'immagine del nome del Parmigiano non impedisce a noi di avere avuto comunque negli anni uno sviluppo estremamente importante e dinamico
Per inquadrare un po'la situazione io ritengo di dover dare a alla platea alcuni numeri
Il Consorzio del Grana Padano rappresenta centosettanta produttori centosettanta caseifici conduttori che sono la totalità dei conduttori di grana padano tutti coloro che lo producono sono associati al Consorzio
I centosettanta caseifici rappresenta uno sei mila e seicento aziende agricole allevatori per un totale di due virgola tre Micheletto nel milioni di tonnellate di latte che è il ventitré per cento del latte che si produce in Italia
Il totale della produzione di quattro milioni e quattrocento mila forme
Contro i tre milioni del Parmigiano Reggiano
E l'aumento destato decisamente significativo negli ultimi dieci anni da tre milioni e dei cinquecento mila forme dieci anni fa oggi siamo quasi a quattro milioni e mezzo di fondo è questo per dare un rilievo di quello che è la il valore economico
Dalla produzione di grana padano e soprattutto della sua influenza nel settore zootecnico lattiero-caseario nazionale particolarmente dal nord Italia
Perché essendo la nostra una funzione dopo naturalmente a una reale Bendistinto di produzione che è sostanzialmente la Pianura Padana Nordahl poco
Con la pur con un'unica provincia emiliana che la Provincia di Piacenza e poi tutte le province lombarde i temi
Detto questo sulla sull'attività economica perché danno qual è la
La il ruolo che il Consorzio svolge dal punto di vista del coordinamento delle attività delle aziende sostanzialmente noi operiamo in due aree che sono la tutela e la promozione
La tutela è portata avanti direttamente da noi su incarico del Ministero perché i Consorzi di tutela lavorano
Sono è enti di diritto privato consorzi volontari ma su una
Delegai importante che il ministero dall'agricoltura li compra dice che quindi dai Consorzi l'autorità di operare soprattutto nel campo della vigilanza dove intervengono dei provvedimenti sanzionatori
Senza la quale autorizzazione noi non saremo in grado di svolta quindi la nostra attività di tutela si svolge presso i caseifici per controllare
Che l'ammenda la tecnologia produttiva sia adeguata al disciplinare per controllare che la qualità dei prodotti che vengono marchiati sia adeguata lo Standa qualitativo quindi viene fatta un'opera di selezione fatta voluto marchiato non marchiato
E poi la successiva attività
Di vigilanza estremamente sempre più importante viene fatta al commercio darla vanno ad una valutazione di tutti i prodotti che
Realmente Grana Padano sono e così vengono denominati ed evitare che ci sia invece una commistione di altri prodotti
Che possono
Fraudolentemente utilizzare la denominazione senza
In quel senza
Ricorrere al prodotto utenti comuni evidentemente questa una tematica estremamente importante non tanto sul mercato nazionale dove
La diffusione del prodotto e la conoscenza da parte dei consumatori sono un baluardo una difesa quasi automatica quanto sui mercati internazionali dove il la la minore conoscenza del prodotto è ci rende decisamente più vulnerabili
In questo i Consorzi sono delegati come dicevo al ministero per cultura svolge analogo utilità di vigilanza quello che ci manca quando noi usciamo dai confini nazionali è una adeguata attenzione collaborazione
Delle autorità dei singoli Paesi perché è evidente perché quando ci si reca a fare dei controlli fuori dei confini nazionali dove i le note dal nostro intervento a un'autorizzazione noto che volete a precisa
Quando usciamo dei confini nazionali abbiamo in ogni caso sempre bisogno del supporto delle autorità locali
Probabilmente in seguito alla non sufficiente conoscenza o non sufficiente diffusione dei nostri prodotti molto questo molto spesso questo latita e ci sarebbe bisogno
E
Credo che questo sia un consesso talmente autorevole con la presenza
Del Commissario europeo e del del ministro per il quale vale la pena di sottolineare questo aspetto non avremmo obiettivamente il bisogno di avere un
Usciamo dall'Italia al quale rivolgerci nei casi in cui non vengano rispettate le regole che tutelano i prodotti di oppio
L'azione perché per noi questo è diventato un aspetto e importantissimo e predominante
Il nostro mercato attraversato anni difficili
Perché la produzione né con nel verso le produzioni DOP che vengono qui per vengono ritenuti giustamente delle produzioni tutelate quindi con una prospettiva di reddito maggiore rispetto per le produzioni zootecniche ha fatto sì che si sposta su un'ingente quantità di latte
Da delle produzioni generica le produzioni tutelate particolarmente grana padano
Questo aspetto ci ha portato ad affrontare e a vedere nei mercati prima di tutto in Europa e poi fuori dall'Europa lo sviluppo per le nostre aziende per i nostri prodotti mi perdoni una precisazione poi
A conclusione del suo primo giro
Se ha dato il numero delle forme che
Fate accennato l'importanza degli fornite alla delle esportazioni due dati se può a livello di consorzio quale il trend del fatturato
In valore
Di che cosa stiamo parlando come grande lo ribadiamo fino all'osso riuscite a tenerlo alto a tenerlo buono avete attenzione sul prezzo dei questa è una delle caratteristiche
Di questa Italia che rilancia la sfida che non ha paura dei prezzi vince senza battere i prezzi sul mercato internazionale
Allora il valore del fatturato alla produzione di circa
Un miliardo di euro
Circa il doppio e il valore dalla produzione alla vendita alla vendita
La difficoltà
Che troviamo nel mantenere un livello di prezzo adeguato
è relativo ad uno dei problemi che lei accennava nella sua introduzione cioè l'imprenditoria italiana è fatta di aziende generalmente medio-piccole hanno probabilmente dal punto di vista prettamente industriali dell'economia e interessanti
Ma si trovano in difficoltà nel momento in cui devono affrontare il mercato
Dove occorrono volumi dimensioni estremamente più gravi perché affrontare il mercato non significa solo solo organizzarsi dal punto di vista commerciale che è già una cosa complicata quando ci si è ci si approccia mercato mondiale
Ma va sostenuto con una un'adeguata attività di promozione e l'attività di promozione e nell'economia di scala oggi è la più costosa la più impegnativa
Il significato dell'aggregazione sotto un unico marchio grana padano e proprio questo cioè di avere un volume sufficiente di denaro che ci consenta di fare un'attività promozionali incisiva
Ritornando un po'i numeri voi oggi dedichiamo l'attività promozionali circa venti milioni di euro all'anno
Interamente pagati dagli associati i soci contribuiscono al fatturato del Consorzio chiamiamolo così per circa ventiquattro venticinque milioni di Euro
Una parte di questi ci servono per la vigilanza per la punizione interno per i controlli per il sistema qualità la più parte il settanta per cento va settantacinque a Genova per le attività di promozione metà li spendiamo in Italia ne tali spendiamo fuori dall'Italia
Abbiamo devo dire anche
Alcune iniziative supportate dalla Comunità economica europea con degli interventi a favore delle commozione dei prodotti tipici accompagnata
Da una misura è una misura che beneficia per un terzo di fondi propri e per due terzi dei fondi comunitari e nazionali
Il trend delle esportazioni è sempre in crescita ed estremamente incoraggiante oggi ma discutiamo il venticinque per cento dalla nostra produzione questo tra il puntino documentate
E per quello che io facevo che nuovi ferimento la necessità di avere un controllo puntuale perché quanto più prodotto esce dall'Italia quanto più voi siamo tenuti a fare delle verifiche puntuali che ci sia una corretta distribuzione
Il problema delle tante aziende dell'impresa e dell'imprenditoria medio piccola ci mette in difficoltà dal punto di vista commerciale soprattutto nei rapporti con l'interlocutore più importante che è la grande distribuzione
La grande distribuzione rappresenta per tutte le aziende una straordinario strumento di crescita
E di presenza su dei mercati che difficilmente si sarebbero potuti raggiungere autonomamente
Però è un interlocutore estremamente complesso da affrontare
Impone le poche politiche giustamente nelle condizioni di farlo su questo poiché zitti svilupperemo meglio di ieri abbiamo
La fortuna di avere un esponente dalla grande distribuzione qui per fare per chiudere devo dire che il fatto che
Noi siamo
Abbiamo un'attività sulla vigilanza sulla promozione ma non un coordinamento commerciale e quindi le stesse aziende che usano il marchio ombrello calata dal cielo fra loro concorrenti ci indebolisce di molto
Al momento dalla trattativa
Grazie Baldrighi darei adesso la parola
Alla Presidente di Fedagri
Aderente alla Confcooperative Paolo Bruni
Il mondo della cooperazione è sempre un po'
Sotto
Il mirino da un po'di tempo anche si fanno
Poi bersaglio di polemiche ecco lo si ritiene
Da parte di alcuni
Tra i quali io non mi iscrivo ma ci sono o no mondo un po'superato un po'dal passato ecco
Né
Ci spieghi lei le ragioni per le quali invece può essere ancora utile e avere un domani
Io penso lei sia convinto debba avvenire e possa avere
Sì il partito degli anti cooperatori un partito che hanno numerosi scritti
Che sono secondo me e destinati a calare e cercherò in pochi minuti di spiegare anche il perché però prima mi consenta
Dottor Mucchetti
Debbo fare una considerazione
Che non me ne vorrà
Mio amico Federico Vecchioni anzi credo
Contribuire a dare una
Come dire una conferma di una stima è una considerazione personale che voglio fare proprio attorno a questo forum che voi state organizzando
Che a me pare
Una esatta esaltazione del ruolo di un'agricoltura moderna e multifunzionale e c'è e e e dirò in poche parole perché
Lo si celebra in Sicilia e non si può certo dire che la Sicilia non sia una terra di eccellenze produttive agricole
La pomodoro di Pachino al vino nero d'Avola alla formaggio ragusano all'arancia rossa di Sicilia
Lo si celebra questo forum
Qui in una
In una sede che ha da una parte la terra e dall'altra parte il mare quindi una perfetta
Congiunzione tratte a remare quindi una anche qui un senso di agricoltura territorio ambiente chieda un suo una sua complessità
Ma ancora ancora un'agricoltura moderna e così tengo anche a qualche ruolo cooperativo è un'agricoltura che è fatta di servizi
Allora io non ho potuto non constatare molto piacevolmente
La grande efficienza dei servizi di Confagricoltura fin da quando perché le cose si guardano anche nelle nei particolari
Fin da quando ieri sera
Giunto all'aeroporto sono state immediatamente rapitore catapultato mi sono trovato
Già nella stanza d'albergo pochissimo tempo un senso organizzativo multifunzionale di grande efficienza e il tutto e vengo al tema nostro moderatore
E in tutto
Nel rispetto di quel famoso made in Italy di cui noi siamo tanto orgogliosi perché la Confagricoltura non aveva nemmeno trascurato il fatto che anche i mezzi di trasporto utilizzati
Rispondevano a due griffes rigorosamente italiane
Che sono Maserati e lancia e allora io ho detto queste griffes rigorosamente italiane
Altro non sono seppure quelle a livello prettamente industriale
Che una esaltazione una valorizzazione del patrimonio made in Italy così come nello stesso modo che lo sono i nostri marchi cooperativi dava al frutta hai gli occhiali avverbi a Cirio
A tale Armè allora Castellino
A Granarolo e potrei andare avanti a lungo
Tutto questo
Per dire cosa non per eludere la domanda del moderatore ma per cercare di estrinsecare
Il mio pensiero che è un pensiero semplice se volete in questo senso ma che a me pare decisamente fondato e il pensiero è questo ci troviamo proprio in questi giorni
Alla alla celebrazione del cinquantesimo anniversario della Costituzione dell'Unione europea
Che si sta
Come tutti sappiamo celebrando proprio oggi mentre noi siamo qui a Roma
Un'Unione Europea che era sì partita con sei Paesi e che oggi se ne trova ventisette quindi Unione europea che è diventata più complessa più difficile da governare ma proprio per questo anche una
Può Orte possibilità e capacità se questa Europa saprà diventare forse di essere poi autorevole nel contesto dei commerci mondiali ed è una di quelle cose che l'Europa ne approfitto qui della presenza della commissaria
Che l'Europa deve fare anche laddove si dà
Si dà luogo ha sempre ulteriori liberalizzazioni sul commercio mondiale e sulle possibilità di tutto il mondo di portare le proprie produzioni nei mercati europei
Allora ecco che è indispensabile che l'Europa in queste trattative del così detto WTO abbia
A cuore una reciprocità cioè da un lato gli altri portano le loro produzioni qui e dall'altro occorre che le nostre produzioni prima parlava Baldrighi di una prodotto simbolo della nostra della nostra che col ora come formaggi Grana Padano e tanti altri prestigiosi formaggi che come sappiamo quando varcano i confini europei vengono invitati e contraffatti allora un dare e una vere in ogni forma di trattativa non può che essere indispensabile
Ma quando parliamo d'Europa abbiamo anche tutti ben in mente che
Fra pochi anni e quindi al due mila tredici finisce questa cosiddetta PAC
E dopodiché cosa sarà e tutti ci interroghiamo ci sarà ancora la PAC la politica agricola o non ci sarà più io sono tra coloro che ritengono che ci siano buoni motivi perché ci sarà ancora
Perché certamente
Quella qualità quella sicurezza quella preservazione di una di un'attività e di un'occupazione è forte le gatta ad un territorio e un servizio complessivo per la società che giustifica ampiamente gli interventi che l'Europa fa e la ricerca
Che voi avete presentato ieri
Di queste cosiddette minoranze trainanti ma che abbiamo visto che rappresentano la grande parte dell'agricoltura italiana è la prova dimostrata che l'agricoltura in questo Paese è un'agricoltura innovativa e non come diceva qualcuno che non cito qualche anno fa quando si cercava di dire che i contributi dati all'agricoltura tolgono la possibilità all'Europa di investire in ricerca e innovazione non è così perché altrimenti la ricerca del Censis
Non avrebbe dato i risultati che ha dato e che ieri De Rita illustrato quindi questa è la prova che la politica agricola deve continuare
Dopo aver detto tutto questo però
Come vede l'ho presa un po'lunga ma non non ho e l'uso la sua domanda io sono convinto che
I contributi i sostegni europea tutto ciò che
Mi auguro la Valente attività anche del nostro Ministro assieme agli altri ministri europei e di concerto con la Commissione saprà conquistare anche dopo il due mila tredici anche in questa
Così detto check-up del due mila otto tutto ciò sarà utile ma non sufficiente a garantire il reddito la redditività dell'impresa agricola perché cos'è che occorre ancora
Sviluppare incentivare il cosiddetto mercato allora se noi non lo riportiamo all'agricoltore
Una parte di quel valore aggiunto che si crea
Dalla produco la cosiddetta filiera dalla produzione fino al mercato finale
Se quello non lo incorpori amo nelle tasche dell'agricoltore lo lasciamo delegato ad altri la ricchezza dell'agricoltore nel tempo è destinata solamente a calare perché quella fase
Benedetta e come si dice della scala del valore
Se la guardiamo da dieci anni fa fino ad oggi vediamo che il valore della materia prima agricola cala e cresce il valore che si accumula lungo la filiera in
Servizi commercializzazione e trasformazione
Allora come fa l'agricoltore ad essere
Più ricco riportando a sé alcune di quelle richieste che si accumulano nella filiera deve portare quella sua produzione fino al risultato del mercato finale e qui
Dottor Mucchetti ci sta il ruolo che svolgono quotidianamente le nostre cooperative
Allora non è più sufficiente fare un buon latte se quel buon latte non diventa un buon formaggio
Non è più fu sufficiente pare una buona Uba se quella buona uva non divento un buon vino e via discorrendo andando di questo passo potrei aggiungere tanti esempi ma il concetto sarebbe sempre quello che vale peraltro visto il tema tanto caro Vecchioni delle agro-energie ovvio energie ecco questo tema il moderno di cui parliamo anche se secondo me
C'è un'aspettativa probabilmente superiore alle reale possibilità perché anche questo non voglio dire ma
Anche il link
Il nostro ruolo non può essere solo quello di fornire quella materia prima agricola affinché qualcun altro la trasformino energia il nostro ruolo deve essere quello di fare Energia finale
E poi e vado rapidamente a concludere perché capisco che
Il tempo
Che dei sette otto minuti Bach quasi esaurendosi anche dopo aver fatto tutto questo cioè non solo la materia prima agricola ma la trasformazione e la valorizzazione di questa materia prima agricola in un prodotto finito che va sullo scaffale
è ancora poco se non supportiamo questa azione che i produttori devono svolgere con una forte politica di marcato
C'è i marchi che qui in questo tavolo ce ne sono ovviamente di quelli più prestigiosi Valenti sugli dall'italiano
Che sono riconoscibili dal consumatore finale
Allora nella politica di marca anche qui voglio fare un altro esempio sempre con lo stimolo del moderatore che mi aveva dato
Quando ci sono esempi validi laddove ci sono delle aziende forti e strutturate
Dove ci sono invece aziende non forti e strutturate questo risultato finale non si ottiene cito i due esempi quello che io giudico positivo è quello che giudicano positivo
Quando qualche anno fa
Andò sul mercato dopo le vicende a tutti note la Cirio delicata
Un'azienda cooperativa come il conserve Italia proprio per la sua strutturazione e capacità imprenditoriale ha potuto acquisita acquisire acquistare la Cirio e mantenere quindi questo prestigioso marchio
In forti Manni saldamente agricole cioè dei produttori organizzati in questa cooperativa
UAL quando contemporaneamente un altro brand
Importantissimo dell'agricoltura italiana che era quello dell'olio che è quello dell'Oglio Carapelli
Andò nella possibilità di essere venduto siccome non avevamo aziende strutturate aziende cooperative strutturate tali da poter acquisire un marchio così prestigiosa quel marchio è finito come sapete immani spagnole
E quindi ce lo siamo fatti scippare
Tutto questo all'ora è da affrontare se noi sappiamo aggregarci per crescere crescere per competere Federico nella sua relazione e ho visto in aereo non ero qui ieri Federico non me la sono letta attentamente
Città
Sette punti di riforma cedevo
Che
Incentivare
Piccola considerazione finale
Che quello così dette
Per l'internazionalizzazione cioè le politiche
Di promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati internazionali
Credo che questa sia l'azione fondamentale e anche qui l'agricoltura l'agricoltore le cooperative l'agricoltura organizzata
De concerto di contesto con quella grande distribuzione che veniva citata e qui penso ed oculata
Dove abbiamo fatto un progetto che si chiama i piaceri italiani in Cina dove
Alcune aziende
Andrò alimentare italiane di concerto contrari stanno cercando in vista delle Olimpiadi del due mila otto in Cina
Di fare la dei negozi bandiera per poi arrivare ha dei punti vendita che riescano a transitare le nostre produzioni su mercati emergenti che in futuro rappresentano le opportunità competitive
Perché i consumi in Italia e in Europa sono destinati o a calare o a rimanere stazionari
Allora come fare bisogna conquistare quelli dei mercati cosiddetti emergenti dei mercati asiatici in primo luogo dei mercati giapponesi tutti quei mercati che si vanno via via sviluppando
Lo
Persino l'India che io definisco un termine solo per rendere l'idea
L'India alloggi secondo noi che l'acqua ricca che pagheremo invece
E che quindi e destinata in breve tempo
Accresce l'etichetta potersi
A raccordare sui mercati internazionali come grande mercato di con questa
Allora sessantacinque nucleare e termino veramente
Le politiche europea
Sulle quali facciamo molto affidamento a livello della commissaria Fischer Boel per il nostro futuro
Come delle capacità distintive di mercato che io qui dico aggiungo sul quale il ruolo dei produttori organizzati imprenditori di se stessi attraverso le cooperative possono dare il meglio
Se riusciamo a coniugare tutto questo ritengo che quella
Quella considerazione che Confagricoltura si adatta di sindacato di Progetto che mette insieme le risorse un ma nell'ambiente le imprese l'economia in un grande Progetto di conquista di nuovi mercati per il ruolo più
Buono migliore dell'agricoltura degli agricoltori siano d'mette raggiungibili e sono convinto che raggiungeremo grazie
Abbiamo qui alla nostra destra il
Dottor Andrea Benetton
Che amministratore unico di Cirio Agricola
Azienda
Importante nel casertano
Ma che
Con
La sua famiglia
A importanti attività nel settore agricolo e zootecnico anche
In Sud America in Argentina in modo particolare
E nell'est Europa in Ungheria e così via quindi si la parola magica
Internazionalizzazione
La strada già praticando
Dal punto di vista della gestione di interessi distribuiti
Un po'in giro per il mondo
In Italia
Si produce latte si producono cereali si producono principalmente Commodity diciamo così
Ecco nelle chiacchiere che avevamo fatto ieri emergenza
Come
Nel mondo delle commodity anche agricole potrebbe essersi una ripresa dei prezzi dovute
Al fatto che
L'ingresso sul mercato del consumo dei grandi Paesi emergenti
Citiamo sempre così come ha determinato
Uno straordinario e stabile incremento dei prezzi delle commodities mineraria per esempio
Oppure delle dei prodotti di prima trasformazione del fondo come l'INAIL per esempio l'acciaio e così via possa avvenire una qualche forma di sviluppo anche
Nel vostro settore
A conforto difficili lavora nella base no alle altre al primo gradino della piramide dal valore
Troppi sentiamo anche e anche noi ne parlavamo un momento fa che per voi
Comunque interessante pensare a come integrare verticalmente
Il
Le vostre produzione la vostra attività
Sposando sotto
Lo stesso Capello l'agricoltura l'industria
Ecco io sarei curioso di sentire dal dottor Benetton
La sua esperienza da questo punto di vista
Opinione che sentimento a
Rispetto a questo tema del prezzo delle commodity come può variare
Se questi impressione fondato oppure se non ci crede
Buongiorno a tutti intanto
Una premessa
Le aziende che sono nel deve dislocate nei posti più più le comete anche del del bene del mondo perché ci sono aziende Patagonia aziende Ungheria qua in Italia
E quindi ognuna al ha una sua connotazione età sua vocazione
Ciò che il gruppo
Benetton ha fatto negli anni ha cercato di a di esportarlo anche nelle attività
Di diversificate
Che
Via via si sono
Realizzate
L'agricoltura è sempre stata considerata all'interno del gruppo una una realtà importante se sente ritagliata il suo spazio la famiglia sempre dedicato impegno
Ha profuso energie
Perché ci ci crede in questo sistema
Ovviamente i mercati globalizzati per il vantaggio di apertura del mercato come diceva poc'anzi
Hanno anche la difficoltà di inventare più competitivi perché ovviamente si sia come recato troverò anche dei concorrenti all'interno quel mercato che competa ho con me
Abbiamo visto che l'unico modo almeno questa è la nostra esperienza per poter
Cercare di emergere
Per poter cercare di affermarsi in questi
Nel in un mercato globale dove il consumatore ormai è l'attore principale perché
Non siamo più in una situazione in cui
E l'azienda che offre un prodotto al mercato bensì il mercato col suo consumatore che richiede un certo prodotto io devo individuare quel consumatore al quale io vorrei dare
Il mio prodotto e devo soddisfarlo col mio gruppo o servizio
Ecco
Che noi ci poniamo verso questo consumatore cercando di offrire
Un prodotto sempre più qualitativo
Ma allo stesso tempo
Economicamente
Raggiungibile dal consumatore stesso e come si ottiene noi abbiamo sempre investito in tecnologia in
Che abbiamo investito in strutture abbiamo investito in
Macchinari
L'unico modo per poter offrire il prodotto o servizio
Ad un prezzo competitivo
C'è un problema di base che dicevo raccontavo prima
Che per le aziende agricole specializzate noi siamo specializzati in Italia con il latte produciamo trenta milioni di litri siamo
Gli attori più grandi del panorama privato della produzione poteri e delle quote latte munto e ritenute abbiamo sette mila capi l'attuazione
Ingrassi anno due mila vitelloni
Che vendiamo con un marchio di qualità
Abbiamo investito per cinque anni tempo risorse per poter a fermarci localmente pre comunque i numeri non è che ci permettono di rispondere il il modello in tutto il mondo mensile è un mercato per quanto grande piccolo i di nicchia
Ci ha permesso di essa di Chieti richiesti
Dal mercato stesso nome che noi tentiamo di offrire il nostro prodotto è il
E il mercato stesso che ci accetta e ci premia del lavoro che stiamo svolgendo perché offriamo il prodotto giusto al prezzo giusto
Con la qualità giusta quindi è un mix di di cose questa la nostra esperienza
Poi
C'è un problema di di fondo in Italia il
Loro hanno Itala poco fa dicendo
Il valore il valore ormai si è spostato tutto verso il mercato la grande distribuzione e gli interlocutori di di questa immagino trasformatori
Giocoforza avendo incarico
La una spesa altissima di promozione del prodotto ribaltano sul produttore
Ciò che
Tentano di portare sul mercato e quindi di anno in anno si vive la situazione in cui
Una materia prima che costa sempre di più viene abbassata nella sua
Nella sua valorizzazione perché ci sono logiche non io immagino porto un esempio
Parmalat prossimo anno per piazzare suonate presso la grande distribuzione deve farle promozioni
Ecco che ribasso al prezzo al consumatore al produttore dicendo io do finanziare questo prezzo non posso pagarlo sopra
Il
Purtroppo il produttore la vive
Ne prende atto ma non ha non ha un fattore negoziale
Per niente per ottemperare a questa
Alla necessità di
Portare più valore all'interno dei
Dette dell'agricoltore
Bisogna integrarsi bisogna trovare il modo derivare in maniera più veloce possibile verso il consumatore finale quindi l'integrazione verticale potrebbe essere una soluzione obbligatoria
Però un altro punto vorrei
Ringraziare anche qua dalla Commissaria per la sua presenza
Sulla modulazione e sul splafonamento delle aziende
Le aziende agricole ovviamente non sono agende che guadagnano così tanti soglia potersi permettere
Fluttuazioni e incertezza
Il fatto stesso di vivere
Questo momento storico
In cui ogni giorno si ridiscute su quando finirà la parte o
La modulazione che è andata benissimo perché ha permesso ai Paesi entranti di poter reggere l'impatto competitivo con un mercato amplissimo
Non deve essere abbandonata
Il PRA fondamento
Qualora venisse
Venisse preso i seria ipotesi
Toglierei delle risorse fondamentali alle aziende
Che cercherebbero di sopperire a tale carenza con una un congelamento degli investimenti nel momento che io come già lo dell'investimento ho bloccato progresso momento che bloccò il progresso finito di vivere
Quindi
Deve esserci un mix di tante cose
Un'opportunità dico a a questo mix che aiuta l'impresa edile al potere andare avanti e competere rimanere sempre a spasso a al passo con
Con le richieste del consumatore sempre più attento ed esigente
è data dalla politica delle dell'attuale corde degli attuali Governi sulle di energie
Noi in Ungheria stiamo studiando l'allo sfruttamento del delle biomasse per produrre Energia stiamo studiando cloni quinquennali di pioppo per poter
Riuscire a sfruttare i boschi in maniera
Ambientali in un modo ambientale poco traumatico c'è perché ovviamente una tanti boschi disboscamento affine se non ha più alberi da tagliare a chi ha chiuso il suo modello quindi stiamo cercando di
Sfruttare con una certa compatibilità ambientale
Ciò che c'abbiamo abbiamo intorno in Italia con una
Il le energie fotovoltaiche si attarda una finestra un'opportunità
Per le aziende di reddito non non non non indifferente
Non adesso sempre un questa politica invece le aziende nostri investiranno quasi quattro milioni di euro per sviluppare il fotovoltaico il biogas
Perché da da forno da da un problema la la dedizione Buina scusate la parola
La dizione bovina deve dire può essere una risorsa e deve essere una risorsa ed i radar lo strumento all'agricoltore affinché questi capisca il valore di poter trasformare una problematica risorsa
Grazie
Io qui sento ricorre molto il tema salvate la pacca
Che significa salvate le contribuzioni a carico del bilancio pubblico comunitario e nazionale terra sostenere lo sviluppo di un'attività primaria terre l'economia prego mi si permetta
Sempre a questo rende di fatto che ci sia chiarezza perché con la chiarezza imprenditore programma senza la chiarezza noi Comuni
Consentiremo poi
Quando parlerà
Il commissario Fischer Boel ministro se
Questi soldi ci sono perché naturalmente
Il
La tristezza di tutti i grandi responsabili della politica interna e internazionale è che in tutte queste
Circostanze come queste come le altre sentono sempre esprimere delle buone ragioni
Ma la cassa poi
è sempre quella e alla fine la responsabilità della politica è sempre quella di scegliere di scontentare sempre qualcuno
Vorrei chiedere invece alzarmi Zonin che
Presidente Della Casa vinicola Zonin banchiere
Un uomo di impresa industriale di agricoltura di finanza che è stato protagonista con la sua famiglia di una grande crescita dimensionale nel settore vitivinicola
Il sanno come
Ha cercato di risolvere come sta messo avvisava da questo punto di vista
E
Nel rapporto con
La grande distribuzione avendo un piede nelle produzioni di massa e un piede nelle produzioni di qualità che impostato in modo diverso il rapporto con
Il consumatore finale
E dall'altra parte come vede dal suo angolo di visuale
La presenza oggi in Italia marginale ma nel mondo invece sempre più diffuse importante
Dei produttori vinicoli dei paesi nuovi dall'Australia il Sudafrica il Sudamerica per non
Ricordare i primi che sono venuti da via che sono stati i californiani grazie
Se permette dottor Mucchetti parto della seconda domanda e poi magari è già una spiegazione sulle prime
In questi giorni è partita la vendemmia in breve in Cile
Allora il fatto nuovo e che e con i produttori lasceranno Luca appese le ha vinte
Una realtà
E
Noi abbiamo
Creato
Ins nella Comunità europea delle regole dei
Blocchi dei diritti di blocchi degli impianti
E ci siamo dati una
Una regolamentazione direi anche molto
Molto corretta molto equilibrata però ci siamo dimenticati voi
Abbiamo chiuso le porte e ci siamo dimenticati aperte le finestre e abbiamo avuto
L'Australia abbia avuto rispetti uniti abbiamo avuto Argentina il civile che sono cresciuti a dismisura e stanno occupando tutti i mercati di esportazione che erano prima
Dei nostri cugini francesi degli italiani e anche di rispetto
Allora è una politica che sulla quale dovremmo riflettere
Se pensiamo che solo lo scorso anno gli Stati Uniti d'America hanno esportato il trenta per cento della produzione hanno avuto un incremento del trenta per cento quindi
è previsto per il due mila dieci che i consumi interni negli Stati Uniti d'America supereranno i consumi dell'Italia che è un Paese tradizionalmente consumatore quindi
Allora
Questo è un problema che il commissario
L'agricoltura in Europa dovrà porsi è un problema che il nostro Ministro dovrà porsi che francamente
Io qualche difficoltà la vedo
Paghi difficoltà vedo perché mi ricollego a quello che ha detto il dottor Benetton
C'è una riforma dell'OCM perché da
Dai Paesi da dieci siamo nati e quindici venticinque ventisette Paesi ventisette Paesi della Comunità Rom sono pochi quasi tutti sono produttori di vino
E quindi c'è una politica anche molto
Molto complessa da portare avanti e noi ci stiamo dibattendo su questa riforma dell'OCM che è una riforma delicata
Non bisogna
Abbandonare la viticoltura in Europa
La distillazione adesso abbiamo questi primi freddi ogni mattina alle sette mi alzo e chiamo tutti i direttori delle nostre aziende agricole per sentire qual è la temperatura minima che è arrivata nella notte perché restiamo di bruciare tutte le culture
Allora questa sarebbe una distillazione fra virgolette naturale
Ma se per caso la produzione abbondante piccole se ne facciamo di tutto questo
E non possiamo mica verrà bacchetta magica che regoliamo la produzione a seconda del di quanto richiedono i consumatori allora la distillazione e vada mantenuta
I premi lo zuccheraggio sappiamo che i Paesi del nord Europa lo voglia mantenere e noi dobbiamo mantenere i contributi per Vichi piega il mosto concentrato rettificato che sarebbe la soluzione più logica
Ma comprendiamo che alle volte è difficile
Di mettere d'accordo tutti
Dobbiamo purtroppo
Incentivare ancora un po'di estirpo con molta cautela con molta attenzione e poi non non
Pagando un estirpo pieno
Scusa caro ministro non pagano né il tempo pieno a chi ha estirpo aumento i cinquant'anni con un po'che produce dieci quintali a ettaro ma dobbiamo modulare anche i premi di nel tempo
A seconda della produzione che viene tolta
Altrimenti l'equilibrio fra produzione e consumo non avviene
E quindi se questa problematica comunitario poi abbiamo una problematica italiana
Decreto che
I problemi
Quando sono arrivato negli Stati Uniti d'America dove abbiamo anche un'agenda io sono rimasto scioccato nel vedere come
Venti diventi produttori più importanti della vigilia si sono recati dal loro Ministro del coltura Richemont hanno esposto un problema hanno detto questa è la soluzione e dopo tre giorni il sito decreto dove ministro recepito esattamente
Io sono rimasto
Io sono rimasto scioccato veramente invece non è qui per farsi del male siamo siamo bravissimi
Ricordo
Che
In Francia hanno inventato la pari c'è sempre stata quello scoperta in tutto il mondo
Quando è uscito il problema dei
Ci
Petruccioli
La Francia non ha detto niente ed è la la lo scooter nazione dove si producono le barrique soprattutto al mondo
Che ha portato avanti impiego debba ricchi e ha migliorato la qualità di Nino traversa a Bari le altre l'hanno facevano da trent'anni da venticinque anni lo facevano negli Stati Uniti nessun altro niente gli spagnoli non hanno detto niente
In Italia hanno devastato l'immagine del vino continuando a scrivere contro l'impiego dei trucioli nel vino rosso
Allora questo non possiamo accettarlo e faccio un appello anche ai giornalisti perché questi attacchi inconsulti sul vino del metano per cortesia perché non non è giusto
L'ho cercando di fare bene si fa si fa del male
Ci sono
Altre altre situazioni anche
In questo momento che
Sulla riforma della centosessantaquattro quanto tempo è che
Dibattiamo su questa riforma non riusciamo ma anche le categorie stesse non riusciamo quindi mi rivolgo al presidente Vecchioni
Portiamo una parola forte e diamo forza anche al nostro ministro che è una persona competente e che conosce il mondo agricolo il mondo del vino e cerchiamo di risolvere tutte queste problematiche ce n'è una per esempio sulla
In evidenza in questi giorni
Gli spagnoli sono usciti con
Una IGT diniego stellati era Despar
Hanno dibattuto un po'sono usciti hanno fatto una una legge abbastanza complicata che io non auspico che l'Italia
Dopo pochi giorni sono usciti i francesi hanno fatto una legge perfetta un vende pay
Bene vigneti della terra di Francia
Noi siamo qua che siamo divisi a metà produttori che vogliono le IGT vigneti d'Italia l'altra metà che a guai a parlare ma così non risolviamo il problema
Così non riesce non non riusciamo ad entrare nei mercati esteri la salvezza della viticoltura italiana sta nell'esportazione i nostri consumi caleranno ancora circa noi perdiamo circa un litro all'anno dei consumi
è matematico è vent'anni che continua così anche di più
Allora
Noi dobbiamo puntare tutto l'esportazione se non l'abbiamo leggi chiare leggi flessibili
Un controllo serio però anche quella giusta elasticità che consenta ai produttori italiani di affrontare commesse importanti come diceva prima per
Il Consorzio del Grana padano ne avevamo già noti ma se importante per entrare sui mercati stranieri altrimenti con le piccole
Produzioni che fanno anche prestigio però poi l'agricoltura la viticoltura italiana va a morire
Per quanto riguarda invece l'altra domanda che ha fatto per la mia azienda e per la mia famiglia
Vede io ha una filosofia molto semplice
Sono convinto che ci sono molti produttori piccoli che producendo piccole quantità riescono a fare un'ottima qualità
Ma ci sono pochissimi produttori che riescono a fare un'ottima qualità e una grande quantità e noi vogliamo fare
Portare avanti questa filosofia perché la filosofia non solo nel rispetto di consumatori italiani ma è una filosofia che ha a nostro avviso vince e tutto il mondo e vorrei chiudere con un una
Così con una considerazione
Lunedì mattina partirà una campagna pensionistica in Italia importante
Dove mio figlio Francesco sarà lo sposo ed è il secondo un con moto
Il vino è un pensiero d'amore io vorrei che per tutti i viticoltori italiani il vino fosse un pensiero lavoro la
Beh visto che stiamo
Il vino sta facendo la parte delle donne
In questo
In questa fase del nostro dibattito
La parola non può che andare
A dico la netta
Che mi par di capire rappresenta una storia imprenditoriale
Molto interessante io poi confesserà un piccolo conflitto di interesse conosco il suo vino e mi piace molto per cui
Mi riesce difficile punzecchiare una ma
La sua storia e la storia di
Un uomo che ha fatto tutto nell'agricoltura di un manager dell'agricoltura di un imprenditore
E che alla fine ha scelto in tempi abbastanza recenti dimettersi sul vino di alta qualità mi diceva venendo in macchina che
A cinque vigneti cinque
Cantine per fare cinque vini
Se non di più diciamo ciascuno molto profilato molto diverso e quindi su quantità che non possano essere paragonabili per esempio quelle che può fare Zonin e tuttavia
Anche per la netta
A trovato una strada di successa ecco vorrei capire
Le caratteristiche di questo successo e come
Ha vinto se così posso dire la sua scommessa
Di tutti
E pronto vi sentite
Il mio è un discorso estremamente più semplice rispetto
Ai discorsi che avete sentito sentirete dalla
I miei colleghi del momento cioè relatori azione
Perché mi è un discorso di pura agricoltura
Io
Penso di essere l'unico qui di questo consesso che nato agricoltore affatto l'agricoltore mai tentato di cambiare mestiere oramai potuto cambiare mestiere
Spera di definire la propria carriera del
L'agricoltore
Ovviamente faccio agricoltore darà
Quarantanove anni meno qualche mese
Nella qualche mese mie perché ricordo esattamente come quando e perché dovetti cominciare a fare l'agricoltore ma non vale per raccontare questo
E in questi quarantanove anni e sono riuscito ad amministrare questa proprietario dal
Ne ha famiglia
E sono riuscito a sopravvivere
Cosa non facile
Quando son partito io qui in Sicilia eravamo in tanti
Ad amministrare i beni delle agricolo delle proprie famiglie
Oggi penso che
I rimasti possiamo contarsi all'interno di
Una mano approvati
Cosa è stata alla fine se io devo
Brevemente raccontare come perché
Cose che mi ha fatto sopravvivere io credo che
Mi ha fatto sopravvivere soltanto la casa la voglia di cambiare
Io sono una persona che purtroppo non riesce a fare la stessa cosa per troppo tempo
Dopo un po'per quanto bella sia non mi interessa più lo farebbero
La mia azienda partita la nostra azienda partita con la cultura del vino
Per la fibra
E con la cultura del cotone eravamo gli antesignani di coloro i quali avrebbero prodotto le materie prime per voi
Ma abbiamo smesso troppo presto forse e poi
Attraversa quello
Siamo passati attraverso l'orticoltura attraverso l'allevamento bovino allora probabilmente tutti sanno che allora non c'era non c'erano i ritiri di mercato della carne in eccesso dell'attrezzo es in Sicilia c'è un altro sistema sia l'abigeato che elevava il problema rilevabile
Insomma questa è stata la la la mia lunga avventura dura difficile
Nel mille novecentosessanta misi il telefono in campagna
Avevo vent'anni
Mio padre e mia madre erano nati alla fine dell'Ottocento per fortuna ancora vivi di considerarlo un pazzo giustamente perché nel mille novecentosessantasei pessimo tre milioni
Di lire per avere il telefono in Campania
Dopodiché
Mio fratello più grande che
Certamente più uomo di mondo spiritoso simpatico di me
Diceva sempre ma ma non capisco perché
Continuate a usare il telefono due proprio perché non standard e città Palermo papà in campagna
Se si parlavano al telefono e mio fratello che c'era scusate uscite sul balcone gridato talmente forte che vi sentite lo stesso risparmiamo la
Il costo della telefonata è questa l'agricoltura che ho vissuto io
Poi
Negli anni
Ottanta
Io peraltro mi ero occupato Emilia occupa ancora da tanto tempo per la gestione di una grande cooperativa vitivinicolo che si occupa appunto di vino nella nostra zona negli anni ottanta
Si vedevano questi giovani
Figli e nipoti che scalpita vano che volevano in servizio partire e fare delle cose ancora anzi certamente più seri più importante quindi né nell'ottantacinque quando
Ancora
Sogna figlio per latte mio nipote Alessio che poi sono stati due grandi leader del della dell'azienda
Ancora l'università era ancora a scuola abbiamo pensato assieme un modello
Un modello completamente diverso da tutto ciò che era il modello tradizionale
Vitivinicolo del della Sicilia
Che
Ci siamo documentati allungati a lungo loro sono andati a studiare per diversi anni per questo progetto che
Che avevo in testa io ma che poi alla fine era stato sposato
Devo dire
Incrementato implementato in maniera eccelsa da dai giovani
E nel mille novecentottantacinque abbiamo fatto un piano questo piano vera
Un piano di lavoro di dieci anni
Che partiva appunto all'istruzione dei giovani all'impianto di nuovi vigneti la sperimentazione lo studio e la ricerca il mercato la segmentazione
Le possibili esportazioni eccetera e che ci avrebbe portato poi finalmente nel mille novecentonovantacinque quindi dopo dieci anni ha
Uscire con la
A fare la prima vendemmia e quindi nel novantasette voce andare al Vinitaly con i primi vini pronti per andare sul mercato
è stata una una
Bellissima esperienza
Abbiamo fatto un errore di calcolo bensì eravamo dimensionati per produrre
Duecento mila bottiglie di vino che pensavamo di riuscire a collocare interamente sul mercato nell'arco di dieci anni
Non è andata così è andata strepitosa mentre bene perché queste duecento mila bottiglie sono arrivati sul mercato il primo anno
Il secondo anno la prima cantina era già satura
In termini di capacità produttiva
E quindi ci si pose il il il
Il problema di cosa fare cioè il come crescere
Acciocché i nuovi nati non va in bikini ma i nuovi vini in atti non facessero la concorrenza e non andassero a uccidere i bambini che erano nati prima
E qui nacque l'idea del viaggio in Sicilia cioè di una
Non è medico
Della storia che parte da da Dionisio finisce finora Wagner e cioè di questi grandi viaggiatori che allungavano in granturco che non si fermavano a Napoli ma allungano di granturco venivano in Sicilia e prescrive mano su questo viaggio alla fine
Di questo viaggio riportavano
Impressioni molto diverse ma tutti quanti se voi siete interessati potete vedere tutti quanti riportano un'idea
Che è questa
E i siciliani
Sono molto diversi erano molto diverse lo sono ancora molto diversi al secondo dalla zona da dove vengono fuori
Perché il territorio siciliano estremamente diverso e questo territorio diverso Forgia nomini il carattere
Alle volte anche il fisico in maniera diversa
Da qui in parte per fortuna perché dalla
Mia famiglia avevamo ereditato aziende in in zone diverse della Sicilia nacque questa idea di
Andare a produrre dei bambini che non facessero concorrenza agli altri che quelli fossero totalmente diversa
E qui la grande intuizione devo dire più i ragazzi che che mia che è stata sempre quella di dire
Di viaggiano al contrario l'agricoltore normalmente parte dalla Terracciano ter allora pianto la vigna allora faccio vino poi dovendo
Loro partono il contrario cosa mi consenta il mercato di vendere cosa manca in quella specifica nicchia di quello specifico Paese manca quel vino allo io parto da quel vino
Vado a cercare la terra che vi possa produrre quel tipo di vino Cantona vini poi faccio la cantina eccetera eccetera discorso diventando troppo lungo
Insomma
La metà del percorso e che adesso abbiamo cinque aziende in cinque posti molto diverse e la Sicilia con cinque cantine che devono produrre una decina di viversi
Dico metà del percorso perché mi auguro che si ragazzini almeno alla fine nessuno di loro e alle giunte quarant'anni non si fermino a cifre cantina ma nell'arte della loro vita arrivano a venticinque trenta
Non so quante potranno essere
E questa è la mia breve storia
Io vorrei però rispondono domanda che lei non mi ha fatto
E che corrisponde esattamente alla al titolo di questa
Riunione
Le opportunità del cambiamento
Io
Sono amico di Gianni Zonin non so da quanti anni e non rispetta come più grande credo imprenditore vitivinicolo italiano
A parte il grandissimo imprenditore
Mi limito a un po'
Il mio
Mio modo di vedere il mondo io vedo il mondo solo in positivo non riesco mai a Betlemme negativo
Quindi le opportunità che il mondo ci ha dato oggi sono certamente la globalizzazione cosa vuol dire la globalizzazione la globalizzazione vuol dire
Scambio
Di merci senza frontiere con un sistema di comunicazione che ti consente in qualunque momento di avere non ho la notizia in tempo reale
E trasporti che prima non c'erano non erano possibili è che oggi invece rendono
Possibile che con un quel merce prodotta in qualunque parte del mondo possa arrivare dall'altra parte del mondo indipendentemente dalla sua
Deperibilità ma soltanto con un problema di costi aggiuntivi che se l'ha messo effettivamente ha un alto valore aggiunto poi questa merce
Io lo so che questo ci ha portato dentro
I cittadini
Gli australiani
Gli americani
Però se oppure che questi ciascun Paese a ciascun produttore ha vantaggi e svantaggi deve mettere sul piatto del della bilancia i suoi e plastica positivi e quelli negativi
Certo io sono stato come presidente della cooperativa sette soli distrutto dalla competizione australiana
Ma forse perché non ho saputo esprimere bene quel tipo di comunicazione che dovevo dare
Io comunico Italia io comunico Sicilia io comunico storia
Attraverso una bottiglia io faccio parlare del mio territorio
L'australiano non può farlo
Può comunicarmi solo un vitigno un prezzo
Adesso
Avere opinioni diverse importante nella vita
Io considero consiglierei
Una tragedia moderna
Passare da
Le indicazioni geografiche
Regionali alle
Indicazioni geografiche
Faenza
Perché noi italiani siciliani o veneti non possiamo mai non potremmo contare per e mai
In termini di quantità e di prezzi
Noi possiamo competere in quanto portatori di un qualcosa che la diversità del nostro Paese la diversità della nostra storia la nostra religioni delle nostre del nostro tutto
E quindi due opinioni diverse
Penserà sul tavolo del ministro
Quella più importante quindi probabilmente la tua
Balza all'occhio esterno
Se posso concludere
Vi racconto una storiella se vuole condotta dalla Difesa ma secondo me
Posso concludere racconto una storiella sono produttori di vino e di olio
Le regole dalla comunità dello Stato amico minimi obbligano ogni anno a prendere il mio Sotti poi sotto prodotti portarli in una distilleria o in un sansificio
Trasformarli in qualcosa che nessuno riuscirà mai a vendere
Con un costo per la comunità enorme
In termini di denaro in termini di impatto ambientale è un ricavo per me produttore pari allo zero perché il valore della materia prima che io porto viene ripagato soltanto in termini di costo di trasporto resta zero lire
Ieri ho sentito questa adotta
Esposizione
Riguardo alla produzione di energie di da parte di biomasse
Che nel nostro Paese dovrebbero mettersi in concorrenza con le biomasse immagino dalla canna da zucchero
Australiana no Seriana brasiliana canna da zucchero che la Sicilia
Smise di produrre nell'anno novecento circa ottant'anni dopo che erano arrivati gli arabi perché la Sicilia scoprì che non aveva abbastanza qua per produrre la canna da zucchero
è follia
Chiedere al ministro chiedere al commissario che io interne invece di prendere queste mie vinacce
Portarle da un distillato
Gravare sui costi e la comunità gravare i suoi costi dell'ambiente non possa utilizzare questi prodotti
Per
Produrre energie vendere energia senza chiedere soldi a nessuno senza recare danno nessuno
A parere mio è una richiesta dal mente semplice che è troppo complicato da ottenere quindi
Scusate la lungaggine nel discorso
A questo punto
Potrebbe essere anni a mio giudizio è molto interessante
Ascoltare da Emanuele Plata amministratore delegato del CRA e che una catena di
Grande distribuzione organizzata
Però composta da mi corregga se sbaglio superstizioni non grandissime
Quindi è una cosa da un certo punto di vista molto italiana no
Sentire come
Questo interlocutore
La grande distribuzione che
è stato evocato più volte come
Un grande interlocutore
Come dire dai canini aguzzi
Che quando morde il polpaccio no dell'agricoltore qualche volta lo fa sanguinare che detta i prezzi
Ecco questa
Questo signore che abbiamo qui appena firmato un altro signore che sta
In platea e che il
Presidente della Confagricoltura il vostro presidente Federico Vecchioni
Alla presenza del Ministro De Castro un importante accordo
Per
Portare
I prodotti dell'agro industria italiana sui mercati internazionali
Ecco
Io penso che poi dopo
Di questa notizia saranno dati i dettagli
Con una conferenza stampa fra poco ma
Proprio
A partire da questo a questa novità sarebbe interessante se dottor Plata
Come dire interpretando allo stesso modo di lamenta
La situazione cioè vedendo le opportunità
Prima che i motivi ovviamente di contrasto di interesse fra cliente e fornitore sono fisiologici non possiamo pensare
Di cancellarli ma come
Andando fuori ciò possa diventare invece
Un mondo quello che
Sul mercato locale era una ragione di contrasto di interesse potrebbe diventare invece una ragione di collaborazione andando ad ampliare
Il nostro giro d'affari
Grazie grazie alle
Intanto penso che rispetto ai cambiamenti il punto fondamentale come si pone il singolo uomo e qui mi pare che per gli esempi citati anche quest'ultimo che lei ha anticipato c'è di mezzo coraggio e passione
Ne parliamo i due modi di affrontare la vita in cui
A fronte del cambiamento non c'è una posizione passiva ma tendenzialmente ci deve essere opposizione positive proattiva
Ed i cambiamenti effettivamente ne abbiamo avuti moltissimi io riprendendo un po'lo stesso modalità con cui ha cominciato l'amico di panico il suo percorso devo dire quando è iniziato a lavorare nati negli anni Sessanta
Io ho avuto modo di l'opportunità di lavorare in un grande gruppo anglo olandese mi occupavo di Nadia viene formaggi fusi
Nel settore alimentare
è credo che rispetto a quello che stiamo discutendo l'opportunità del mondo agroalimentare questo se non si
Molto rilevante questa evidenza così semplice
Quella società nell'arco di pochi anni un decennio che nulla né rispetto al
Al tempo ha deciso di concentrarsi progressivamente sull'olio d'oliva
Nella società avuto la capacità di entrare in questo mondo acquisendo in Italia ma importantissimi
Che avevamo di razze peraltro l'intervento un'azienda di Stato alle otto dal partecipata a petto anche il mercato dell'olio d'oliva extravergine negli Stati Uniti
Mi riferisco
Al gruppo di leve che negli anni appunto ha fatto questo grandissimo cambiamento delle priorità
E quindi cambiamento visto nella vicinanza al mercato la vicinanza al consumatore è un punto fondamentale
E in questa logica ne abbiamo passato mondo della produzione agricola in modo da trasformazione industriale e mondo da distribuzione
Un'estrema fase significativa che è quella che ha coinciso con il cambiamento attraverso la pubblicità commerciale
Attraverso lo sviluppo di libero servizio attraverso la formazione delle Marche
Situazione queste che hanno completamente cambiato il rapporto nei confronti dei consumatori situazione queste che hanno portato questo soggetto al grande distribuzione ad avere un ruolo sempre più rilevante
Perché non è il ruolo di chi comprava e vendeva meglio cioè il vecchio grossista nei luoghi ed è il ruolo di chi è vicino quotidianamente al pubblico
Essere vicini quotidianamente al pubblico vuol dire conoscere ed essere in grado di trasmettere conoscenza su come si comportano i propri comportamenti nome si modifica il comportamento e quali sono le leve su cui questi comportamenti si modifica
Bene in queste esperienza la distribuzione ha fatto un ulteriore passo
Necessario e cioè quello di capire che per affrontare e valorizzare questo ruolo doveva adottare un suo posizionamento cioè la distribuzione oggi fa Marchetti
Quello che è stato detto prima a proposito della cantina si parte dal territorio si parte da cosa si aspetta il pubblico
Incredibile io ho lavorato anche nel settore va bene Anna in Italia c'è una
Decine e decine di birrerie negli anni Cinquanta e Sessanta
In Italia il sistema della distribuzione di questi prodotti era assolutamente legato alla fonte pensiamo alla Germania per parlare di una realtà
Vi resti a stava ordinavano in città aveva la sua birreria ogni città controllavo mercato
La situazione è completamente cambiata parliamo di globalizzazione ma noi siamo arrivati alla globalizzazione passando nei nostri mercati interni a una logica
Diversa da i dazi per i quali comincia a trovare io si pagavano i dazi per passare da una
Un posto al lato un comune all'altro con la merce che si sia eterna le gabelle a fare queste cose
Quindi in questa situazione di cambiamento la scelta dell'uomo uniche capiscono le opportunità e posizione o no a lungo termine
L'allora voi strategia è fondamentale
A lungo termine mi riallaccio l'importanza dei programmi mi riallaccio l'importanza del collegamento con le con le istituzioni è fondamentale in ciascuna azienda deve avere le sue regole di governo figuriamoci se l'azienda non può partecipare in maniera seria trasparente alle regole governo istituzionale
è fondamentale che quello che io capisco è un problema in un rapporto Estonia sia comunicato al mio soggetto che si tratti dell'Ambasciata che si tratti di legge che si tratti del ministero risultati alla comunità è fondamentale per io mi sento squadra
Io mi sento squadra Buccella fino a Canicattì non ci sono dubbi su queste elementi
Allora devo dire la mia esperienza visto che è stata citata che era appelli
Io sono stato amministratore l'iter appelli sotto la proprietà di ridare avvenisse Eridania Beghin-Say alla forse no l'unica multinazionali italiana in senso utenti per l'agroalimentare gli azionisti hanno deciso altre strade
Non ci sono dubbi la scelta di andare a degli se non è dipesa da fenomeni incredibile di peso e una volta gli azionisti hanno tenuto più ad altre cose che all'agroalimentare
La faccenda chiedi spagnole abbia comprato Chiara Peri non è solo l'acquisto di un marchio che è stato costruito ed è stato costruito anche per dare valore a qualsiasi situazione dispose creata per l'azienda
Ma la scelta è molto più impattante come ha detto bene buoni parlando propose un intervento nel
Della filiera perché è una politica di qualità sulle strategie italiano se ne va a farsi benedire attraverso quell'azienda naturalmente
Cosa che guarda caso non era stata nella scelte da dei DS che controllava il gruppo qualche istante
Perché il in Spagna c'era un mercato totalmente definito nell'ambito dell'olio d'oliva delle strategie
Era la complementarietà dell'Italia ora il fatto di anche se si tratta del perché la pelle d'un imbottigliatore il fatto che si tagliano i rapporti per frantoio agricoltori
Perché non si ritiene più necessario che quella che ho unità produttiva abbia una filiera certificata
Un danno per la filiera delle strategie è un'opportunità per gli altri ragazzi che animano extravergine che si tratti di una produzione siciliana tipici Rizzato assumeva i tratti di o si tratti
Della del Garda a un'opportunità straordinaria bisogna investire su un sistema di extravergine italiano che dica questo poteva enorme che c'è richiesta
Allora da questo punto di vista la mia esperienza la distribuzione è arrivata dopo trentacinque anni all'industria mi dà incredibili opportunità forse perché la distribuzione e più veloce nel poter prendere degli orientamenti diversi
Forse perché la distribuzione in questo caso appartenente un gruppo cooperativo no a uno spazio di italianità facilmente più gestibile dalla decisione della messa in pratica
Fatto sta che le mie stesse passioni sono diventate quelle comune che i miei colleghi dell'impresa di posizionare tirai reggimenti Italia
Fare questo per un'organizzazione che mano a voi che siamo relativamente piccolo diciamo dei ci minaccia si realizzi un'italiana col due e mezzo di quote di mercato pur facendo quasi tre mila miliardi di euro alle casse
Fare questo significato darci opportunità straordinarie al di là di quello che ci immaginavamo
Noi siamo partiti parlando dell'italianità pensando che i nostri sul Nieri i nostri doveri erano italiani ed è vero
Gente che abbiamo chiamato la prima campagne pubblicitarie ma poi abbiamo aggiunto i contenuti abbiamo rivisitato tutta la gamma dei prodotti a marchio per vedere cosa avevamo cento per cento italiano
Abbiamo introdotto una linea di prodotti per il mio piacere italiani collezionando le tipicità regionali per fare questo
E facendo quindi ci siamo accorti insisteva l'opportunità all'estero
Ci siamo tolti come le dicevo in macchina avrebbe avuto questa coincidenza che un piccolo nostro socio di Malta vendeva benissimo solo questi prodotti
Con il gusto italiano sotto casa tua abbiamo pensato che il meccanismo di un Paese confinante poteva riproposto in un altro c'è stato l'opportunità della Svizzera per il gruppo aveva essere ritirato dalla Svizzera abbiamo acquisito la Rete
Che ha lasciato negozi in franchising tutti i negozi in franchising hanno cambiato il contratto con noi hanno accettato quello che notiamo no il concetto cioè il concetto di una distribuzione italiana che offre naturalmente prodotti
Della della Confederazione ma integra con la distintività fortissima quindi
Stessa cosa può valere per l'Albania da lì
Ragionamento che grazie alla cultura non possiamo dimenticare che nella grande scambio amento occorre cultura occorre esperienza io ripeto ho avuto l'opportunità di aperte
Lavora in gruppi che hanno devono un orizzonte internazionali
Ma grazie a queste alla riflessione che esistevano spazio per i POR territori confinanti
Che esiste uno spazio di collaborazione con le imprese leader nella distribuzione ma interessate dello spettro etniche italiana esistevano spazio in mercati lontani dove il valore dell'Italia una nicchia mai conosciuto molto importanti
Ecco che ci siamo spinti incrociando il grana padano sequestri intense in una logica che voi state intonate dei piaceri italiani in Cina
Cioè aprire a sistema con una tane signor capitale l'impresa dell'industria della trasformazione aziende di filiera e noi
Detto negozi che rappresentino non tanto solo un supermercato non avrebbe senso ma questo legame straordinario
Tra il cibo nel momento in cui lo consumi lo conosce il territorio
Quindi vendita ristorazione promozione territoriale
Questa è l'idea che c'è sempre cioè italiani queste l'idea che deve portare a dei negozi diciamo bandiera la potenzialità di un volano facendo il piano dieci anni come ha detto il titolare di planetaria si possono vedere in quel territorio cifre interessantissime
Certo dovremo capire perché non siamo in condizione di portare la nostra frutta fresca visto e considerato che gli americani la di frutta fresca erano tanti ma dovremo fare sistema con la comunità suppongo non è certamente un punto rigido in più
Ho immodificabile
Allora cosa nasce cosa da cosa nasce cosa ne con questa convincimento che esistono potentati bisogna esse un po'testardi per realizzarle non necessariamente bisogna nel sette grandissimi
E già attivamente tutti mi chiedo ma come mai voi che siete così piccoli no superiore te supermercati vi siete messi in mente di fare questa cosa io rispondo perché c'è quella volontà prima e poi c'è questa idea
Bene su questi elementi e mi fa specie vedere che non esiste una conflittualità tra ciò che si fa fare all'estero cioè si va in Italia io lesto posso fare magari così lontano così più facilmente perché alcune strutture non sono strutturate la
Ma non esiste che in Italia io sia in contrapposizione colgano padana consono in eccetera noi abbiamo esattamente gli stessi interessi
Da fare in modo trasparente da portare a casa un risultato per il consumatore questo ce lo siamo detti Presidente Centromarca eh una bandiera di riferimento di questo tempo e ho sempre preso il suo
Spunto diceva può evoluzione
Con l'evoluzione e questa è la strada non ci sono dubbi
Noi dobbiamo allora ecco un'alleanza dobbiamo dare più lavorai concreti dobbiamo essere capaci di fare questa operazione che è
Assolutamente semplice si basa su un modo di dialogare tra di noi e oggettivare quello che vogliamo fare
In un modo o nell'altro è stato evocato
Il fantasma del marchio
Il brand
Qui noi abbiamo il Presidente di centro ma Ernesto Illy che non è solo il Presidente in sempre a mercati
Un industriale del caffè conosciuto in cui
Che ha dato il nome
Suo di famiglia
Al caffè caffè Illy
E conosciuto da tutti ed è
Anche lui uno di quelli che è partito da una produzione diciamo così di massa e
Gradatamente con diversi passaggi
E approdato e terreni dell'alta qualità e
Dell'alto prezzo
O in avevo fatto questa domanda sul prezzo al
Dottor Baldrighi all'inizio perché è una delle caratteristiche
Che
Mai capitato di notare
Delle performances
Delle multi delle cosiddette multinazionali tascabili italiane
è stata quella che
Hanno saputo aumentare
Le esportazioni
Negli anni della rivalutazione dell'euro
Questa una cosa molto importante vuol dire che
I prodotti incorporano un valore percepito dal consumatore dal consumatore esterno
Tale da
Consentire a questa straordinaria per forma quindi
è una fase di
Maggiore età del nostro sistema economico quella di poter insomma siamo diventati un po'come i tedeschi con le automobili
Per tra fan pagar caro elette capisci che magari l'auto giapponese forse uguale forse addirittura ti sembra
C'è qualcuno che ti dice che è meglio però alla fine la Mercedes abbia Bulawayo e quant'altro vanno per la maggiore
Ecco questo tipo di
Rivoluzione ma sta facendo anche un po'quella che De Rita chiamava la minoranza trainante dell'agroindustria
Ernesto Illy
Uomo d'impresa e anche un uomo di scienza è un chimico e il caffè diventa di qualità non perché soltanto affari
Una campagna pubblicitaria
Ma perché
Poi invece sono finale ma laureato in filosofia e quindi lo capisco assolutamente niente mi ritraggono ma
Ci sarà un chicco spezzava insomma dentro qualche diavoleria per cui lo rende diverso
Da un altro Chicco ecco
Mi pare
Che il
Punto fondamentale dove c'è stato e poi
Daremo anche un diritto di replica a Gianni Zonin
Sono emerse
Due caratteristiche di fondo parlando di marchi no
Un marchio genericamente diciamo così di made in Italy che vende il prodotto Italia
E
Che però forse è difficile definire marchio la protezione più generale una qualificazione e invece i marchi molto più individuati
Che possono o rispecchiare la storia di una famiglia dell'imprenditore dalla sua fantasy dalla sua cultura sul modo di porsi
Oppure
Individuare un territorio
Ecco ieri sera a tavola parlando con
Perché dirigenti della comunità dell'Unione europea
Si ragionava su questa questione dei marchi Bisio dal consumatore sarei interessato a sapere
Che cosa comperò avere la maggior quantità possibile di informazioni su che cosa compra un po'come con l'acqua minerale perché devo avere tutta la composizione della comminerà alcuni perché è giusto che io l'abbia fatto
Magari non ne capisco niente però
Quei tre che hanno voglia di saperlo costa così poco mettiamo in sala
Mi si spiegava che pretendere per esempio di mettere la composizione la provenienza presente del grano con cui si fa la pasta
Non rientrerebbe dizione impastare
Che infatti non lo vogliamo
E allora questo ci fa vedere come la vita sia complicata
Come bisogna arrivare a trovare degli accordi ma io vorrei chiedere
Ai piedi che è un po'il Papa dei marchi
Grazie com'è che si Quaglia questa cosa qui perché se chi la vuole cotta c'è chi la vuole cruda tutti hanno delle buone ragioni ecco io da consumatore propenderei per sapere che se
Ovviamente per il vino mi Ponzoni sì schiaffeggiare a tutti perché avrà gli argomenti e la forza per
Da consumatore sono molto più appassionato dell'idea di sapere dove è stata fatta dove c'è addirittura la vigna da cui viene la bottiglia
Poi dopo posso anche normativi del son bresciano Brescia c'è sciolte nuance azzera Berlucchi che non era ad hoc prendevano euro un po'dappertutto e ha fatto un prodotto di grande successo
E
Di Franciacorta insite invece ti dicono dove hanno messo giù no il loro vigneto
Tutte e due si danno delle informazioni al consumatore sarà libero di scegliere ecco io penso così però probabilmente mi sbaglio
Dottor Grilli
Beh nel saggio che José credono di percepire la nostra chiacchierata e l'annuncio che il futuro appartiene ai signori consuma storie essendo grandi consumatori i nostri padroni
Noi Centromarca abbiamo forse capito questo boria degli altri
E ci siamo sempre adoperati per far sì che i nostri prodotti adesso la capacità di saper fare pienamente l'oggi Rizzi dei siti oggi del consumatore ma anche quelli di domani
Con questo anticipando l'evoluzione e di questo l'arte a fare piacere che lei ha ricordato
Dove questo punto che noi diamo una grandissima importanza al concetto di coinvolgere
Il fenomeno è che i consumatori sia statico che si accumula Chiesa che non cambiava è sbagliato
Il consumatore con una dura che cambia ogni istante e se non riusciamo a seguire questi cambiamenti non riusciamo a risuonare con i suoi desideri e con i suoi
Con le sue necessità
Allora
è strano io devo parlare per quello che riguarda l'agricoltura non più della Centromarca ma della marca viziati lì
Che stranamente coinvolta profondamente agricoltura perché caffè apporta agricola
E dato che non si può fare far nulla di aggiungere nel togliere nulla un chicco di carte perché se non è perfetto va solamente nel cestino bisogna capire in quale maniera che possiamo
Intraprendere un uno lunghissimo tragitto degli insegnamento e di comprensione dei prezzi e nomi che sono alla base del tempo Chicco perfetto e trasferirli questi I Paesi che lo producono e ai signori produttore di cappe
Questa esperienza
Ha fatto sì che l'Italia sia diventa un grande esportatore di caffè
Pochi sanno che l'Italia esporta un milione ottocento mila Sacchi di caffè pari all'uno e il cinque per cento dei consumi mondiali caffè finiti tre fatti sballati con un valore aggiunto rilevante
E col fatto che lo portiamo in giro per il mondo orgogliosi Sinni un modo che prepara il caffè che sembra e se perfettamente in sintonia con l'esigenza di giovani di tutto
Lo vediamo che a fine centoquarantadue Paesi se andiamo a vedere chi lo consuma sono i ragazzi sono i
I quali non vogliono più prendere questi prodotti strani diluiti che chiamo
Qualcosa caffè ma sono innamorati de L'Espresso
Che è marcio che è serio potente
Ed ecco Porcino che la straordinaria falso Manzione Damasco in femmine un po'di aggiunta di
Di latte
Schiume esatto ed che mira a creare io richiamo alla cappuccio verbale non le so
Allora la cucina e quella che riesce a conquistare i Paesi che hanno riflessi in vita alla ma
E sappiamo che questo fenomeno che è accolta che si incontra in tutta la sia in particolare
Nella Cina Quirinale Bresadola portarli subito casse
Diamo forza atletica Pucci
Allora diamo vede aumentino
Come avevamo cambiato li ho contribuito a cambiare un pochino il mercato brasiliano che il più grande produttore di cappe del mondo
Vent'anni fatti che Brasile era impostato su produzione di massa il prezzo più basso possibile la qualità conseguentemente la più bassa possibile e meno riceva ovvio comprare saprà ferro insomma avevo mentito in Brasile a vedere cosa succede
Scoprendo che nelle
Grandi cooperative si mescolava tutto al Caffé carità senza guardare se l'abrogazione grandi Palermo in via atti capissimo ISTUD altissimi che mescolavano tutto
Perché esisteva una concentrazione a norme degli acquisti cinque compagnie contro il sessanta per cento del caffè
Quindi le cose le cooperative si sono organizzate per soddisfare questa richiesta che una richiesta di massa e di qualità mediocre Cobas come somma capaci di determinare noi i lotti di alta qualità l'idea è venuta a mio figlio Riccardo
Prendendo l'esempio da una
Iniziativa di Zegna e qual era un problema simile Congo e cachemire da sempre il mio piccolo sempre più brutto e che aveva creato un trofeo premio Kashmir che ha dato i risultati straordinari
Perché quelle più straordinaria che si incontri questi fenomeni e che i produttori sono felici di fare le cose buone se fanno le cose cattive e che sono costretti a fare
Perché le mettono ISO stiletto cinese del prezzo e non possono fare a meno di creare quello che
Come il prezzo si accompagna anche la mediocrità con la scadenza
Ora
Ne aveva fatto un trofeo simile in Brasile
E quest'anno il diciassettesimo hanno che questo trofeo viene fatta questo trofeo ha permesso alle persone che hanno fornito noi durante il periodo era più grande crisi che abbia colpito le carte
Nella storia della sua lunga vicenda Xhafa quattro-cinque anni fa quando è comparso un nuovo produttore in via ma
Che quindici anni fa faceva cinquecento mila sacchi di caffè e cinque di farmaci a quindici milioni sacchi di caffè
Su un consumo mondiale di centoventi milioni di Sacchi è stato una rottura quindi produttori erano in una crisi pazzesca
Il nostro discorso che aveva fatto ai produttori signor come volete voi
Brasiliani con un reddito medio di tre mila cinquecento dollari all'anno competere con il
Vietnamiti Chianura indetto mediatici di trecento
Non c'è niente da fare siete perdenti in partenza dovete cambiare la vostra stabile dovetti rivolgersi
Ai consumatori di alta qualità e smettere di fare dei dei caffè da taglio per il dica fantasia era considerato correlata
Questo discorso è stato così ben compreso
Che le università e San Paolucci avvicinato
Il suo proposto di fare dei corsi ai produttori di caffè per cui siamo stati coinvolti io chimico nei processi di definire quali sono i fattori della qualità come si parta alla parte economica imparando una lezione molto severa
Io pensavo che
Il vino che si fa con la polpa e la polpa il prezzo che la
Cioè la pianta paga a un trasportatore di sementi che l'uccellino se le cose vanno in crisi la polpa sarà un po'più piccole c'è un po'più meno giuste rosa mai se mentre l'assieme che
Che non utilizzate per fare di non cambierà perché caffè un se per cui non cambiano ma
E invece non è affatto così perché la cosa che per
Tanto con grande le sorpresa e che insieme è come la porta e deve adattarsi a ogni bonifica della struttura l'ambiente nel quale la pianta rilievo
Allora se ne prendiamo una pianta che agli stessi geni nota bene che la pianta di caffè arabica Adua genetica complicatissima a quanto crea quattro cromosomi non gli esseri umani abbiamo quarantasei il manuale per costruire me stesso e fatto di tre miliardi di parole
Ma il manuale per fare una che avvenga anche e contiene due miliardi quattrocento milioni di parte vendite complessità estrema
Chi e il direttore d'orchestra di questi incidenti
è un molecole che è stata riconosciuta pochissimo che si chiama i RNA inibisce onde Livorno Kreka assistervi villa in inglese che è una specie di stranissimo strumento che decide quali
Di questi geni si devono esprimere quali dello star zitti e questo avviene in funzione della nicchia ecologica nel quale pianta inserita quindi un'attenta e gli ha cinquecento metri esprime geni completamente diversi dal piano e che per mille o mille cinquecento metri
Quindi questi fenomeni qui e venduti imparare e ha prodotto anche segnare ai nostri
Che
Fornitori di caffè come si fa entrare in funzione a far capire a piangere le cose che deve fare perché la qualità si eccetera
I risultati sono stati straordinari
Noi controlliamo il prodotto che viene
Sottoposto al nostro trofeo che viene da ottocento novecento mille produttori all'anno e vediamo come attraversa questa combinazione di corsi che sono stati fatti tra noi tra università
Il eccessivamente direbbe all'altro eh fondamentale il fatto che nel paghiamo una qualità con un premio rilevante i club quei tasso cresciuta al punto tale
Che oggi la difficoltà massima e di scegliere illecito ce ne sono tre quattro cinque che sono lì a centesimi di secondo e l'indifferenza
Ed è risultato
Di una intelligentissima reazione da parte dei Paesi di questi forte Färber di questi contadini brasiliani
Che sono innamorati della loro attività che sono innamorati delle e felici di fare l'altissima qualità perché di età la soddisfazione progressive e anche una soddisfazione
Ecco
Nelle mani curarsi che la qualità e sempre costosa non si può avere l'alta qualità e basso prezzo pezzature veramente te così impossibile
L'alta qualità deve essere riconosciuta e chiedo in questo messaggio sia importante per diversi miliardi ma altrettanto per il centro americane per gli etiopici per gli indiani per tutti quelli che ci forniscono e per tutti gli uomini che sono presenti in questa sala
Che derivano dall'allora infinita
Da un mondo che sempre di più sarà sensibile Cristo alla stimolazione del piacevolezza e non della nutrizione ricordiamo scippo nutrirsi per sopravvivere
E cioè lì la
Né McDonald che è pronta a darci per cinque dollari una scappa citati sopra gli errori giorno
Ma c'è anche Gualtiero Marchesi ai quali si deve pagare cento dollari se si vuol fare un un pranzo da lui allora la domanda che mi sono posto
Quando si è dato fare un discorso ai pochi Maastricht è stata
Dato che l'impatto ecologico dei cinque dollari ed i cento e lo stesso
Qual è la con rispetto il corrispettivo di novantacinque dalle differenze e contenuto immateriali
Dell'ambiente del servizio dell'eleganza della bellezza del modo che con cui si presentano il cd quindi comporsi immateriali sono novantacinque dollari che creano ricchezza senza impatto materiale
E questo è il messaggio di una rete RAI dobbiamo prendere perché la bellezza la bontà l'eleganza ci abbiamo dei geni lei siamo i nostri antenati sono scesi dare a bere prima degli altri
E quando gli altri ancora mangiavano carne cruda non erano raffinatissimi romani che riapre un mondo pieno di bellezze e di di sensibilità e dobbiamo utilizzare questi geni
Per quello che riguarda tutte le domande che mi ha fatto inizialmente Mucchetti
Made in Italy
Mi limiterei importantissimo perché e
Lustro città Torres la simpatia che gli italiani scettica escono a fare incontrare in tutto il mondo italiani sono sempre considerati un impopolari persone simpaticissima ma
Ma qualche volta loro forniture non sono impeccabili e viene la barca
Allora dei riflettiamoci pila chi misti hanno cercato in tutto il modo di sciogliere allora
E non c'era verso di sciogliere o con gli acido forti e collinare che io ho forti finché ve lo do uno che ha fatto un corteo di acido nitrico e acido cloridrico
Ha messo a loro dentro se sciolto può pezzettino di zucchero la chiamato acquarelli già allo ricordiamoci la Quaresima qui da noi si chiama made in Italy con marca made in Italy per la simpatia emozione
Marca per la garanzia
Di
Competenza perfezione
E capacità esso disfare un consumatore in continuo cambiamento grazie
Ringrazio i livelli e come avevo detto prima prima di concludere i nostri lavori il
Presidente Zonin a diritto di replica perché vuole puntualizzare un passaggio intanto
Volevo dire Diego Gepra lettera testimoniali prima di amicizia secondo che è la persona al mondo il vino che io stimo e più in Sicilia
E se lo merita e posso garantire che secondari
Sono pienamente d'accordo con lui sul recupero delle
Materiale energetico attraverso tutti i sottoprodotti della vinificazione parliamo delle vinacce è inutile distilla alle che la Comunità Europea spendere i quattrini suoi vive
Per distillare le vinacce e sarebbe una cosa straordinaria poter ottenere energia quello abbiamo un altro materiale che è meno quando ci farà potatura
Ci sono quantitativi enormi di legno che dobbiamo sprecare energie
Per distruggerlo perché giurarlo per bruciarlo eccetera allora se troviamo un sistema per impiegarlo e assieme vinacce col
Produrre energia credo che questo sarebbe
Un disegno per il futuro molto importante
Tornando al specifica
Del degli queste IGT nazionali che dove gli spagnoli sono già partiti i francesi sono già partiti li hanno seguiti volevo fare una premessa è una considerazione le premesse che noi abbiamo
Diego premette affatto cinque aziende cinque zone diverse delle sue Sicilia ne abbiamo fatto se
Dieci aziende in sette regioni diverse d'Italia e quindi siamo dei convinti sostenitori del territorio se non l'avrei portato tutte queste aziende con fatti che anche non
Non indifferenti e investimenti importantissimi
E quindi se c'è un punto qualcuno qualcuno che vuol difendere il territorio nel territorio ilarità di un vino la regionalità di Urbino penso che voglio dire lo devo fare perché l'ho dimostrato
Con investimenti con questa scelta di strategia che io allargato l'Italia Diego permetta allargato la Sicilia
Allora prima io
Ho lanciato un problema ho detto che c'è un problema direbbero globalizzazione c'è un problema comunitario c'è un problema italiano non ho dato delle soluzioni
Volevo solo dire il pericolo grande che incombe è un altro perché c'è una proposta dei viticultori del nord Europa
Quindi
In Germania quindi Francia eccetera
Che vorrebbero indicare l'annata che oggi è invece il credito l'annata nei vini da tavola tout court e anche me indicare il nome del vitigno questo sarebbe un disastro per la viticoltura italiana perché non ci sarebbe nessun controllo
Allora piuttosto di un disastro preferisco un compromesso corretto
E
E quindi questo glielo dovevo dire perché
Poi i problemi bisogna guardarli sotto tutti profili il punto di vista ci come questo questo problema incombe e quindi dovevamo stare particolarmente attenti e
Non è tanto le oltre agli anni che ho o per un certo modo l'ho sempre fatto Sicilia piuttosto che il Sudafrica
Ma anche la Spagna la Francia allo prelude dei provvedimenti legislativi di una certa direzione dico viticoltori italiani apriamo gli occhi e stiamo attenti
C'è un pericolo di una richiesta a livello comunitario di un'autorizzazione quindi di cambiare la legge comunitaria
Per indicare
L'annata ed impegno nel vino a tavola tout-court che non va assolutamente bene non non possiamo accettarla e ci sono
Due Paesi importanti delle più importanti produttori insieme all'Italia in Europa che hanno già preso dei provvedimenti era solo un chiarimento scusa
La nostra tavola rotonda si è conclusa se non starne
Fare nessun pistolotto finale credo
Soltanto di poter fare due osservazioni così da giornalista che cosa ho imparato imparato
Due cose primo che nel mondo dell'agricoltura se una unanimità nel richiedere
Che la PAC vada avanti cioè quindi per
Il mondo dalla politica
Come dire nel settore continua a bussare a quattrini per tante buone ragioni che vengono poste e il mondo alcuni da dover dare delle risposte considerare
I costi benefici di questa problematica
Se posso fare un'osservazione da cronista finanziario eccetera eccetera
Penso che
SEG ragioniamo nei tempi lunghi perché quelli dell'agricoltura sono tempi lunghi abbiamo visto la storia di planetario sono dieci anni per partire
Restano i Benetton analoghe
Ecco nei tempi lunghi e credo che le risorse disponibili per politiche di sostegno come quelle a cui il mondo agricolo europeo abituato da decenni tenderanno
A ridursi
E qui però è la seconda cosa che ho imparato in
Questa mattinata
E che c'è
Una diffusa consapevolezza di spostare in alto l'asticella del valore
E questa è la risposta concreta che nel tempo graduando i flussi
Consentirà a questo mondo di vivere e prosperare anche con una pacca in sedicesimo naturalmente si tratta di
Come dire contrattare il percorso non dalla sera alla mattina c'è una gradualità in queste cose
La terza e ultima considerazione e che con più si alza l'asticella del valore con più
Riusciamo a guadagnare per vivere rispettando questo Pianetta che è un'entità come insegnano tutti gli agricoltori latte di terra non se ne fabbrica più
E così le risorse ambientali sono quelle e quelle le stiamo
Purtroppo devastando in modo spesso inconsapevole
Grazie
In conclusione
Solo una breve battuta di troppo le nostre domande le rivolgo un figlio fa lei
è vero che la fa nel tempo o
Potrebbe complessivamente ridursi e quindi costare meno i cittadini europei però non chiediamoci solo quanto incida la politica che agricola comunitaria sul Bilancio dall'attività chiediamoci quanto incide il Bilancio dalla Comunità sulle tasche dei cittadini che è una cifra molto bassa
Per il beneficio che
Grazie
Beh io
Se l'era una domanda questo non è una domanda era una battuta mi sembra
Fatta da
Un habitat sostenitore delle buone ragioni del mondo agricolo
Il
Io non esprimeva un auspicio ma facevo una constatazione e penso che
Quello che le decisioni che state prendendo tengano conto di questa constatazione
Grazie
Avendo
Rilevanti
Sì
Una precisazione io abbiamo come avevo accennato prima aziende dislocate nelle svariate zone della terra
In altri Tina oltre a una esserci la PAC c'è anche il prelievo dello Stato cioè sul materiale che ha sporto oltre a non riceve il contributo lo Stato mi preleva un puzzle venti per cento quindi
è
Il la discussione tra pacche fatta su un contesto e che quello che europeo ovviamente non abbiamo scelto di investire sull'azienda più grossa che in Patagonia e Argentina e queste non vivono di di di sostentamento agendina su una sistemi contribuzione
Ma ci sono logiche diverse il con il costo da manodopera inferiore
Le dimensioni aziendali permettano di
Economici Zare dei processi produttivi
Che in Italia in Europa sarebbe difficilmente riscontrabile solamente questo
Grazie
Anch'io
Ringrazierei scusatemi devo replicare a tempi
Visi riprendo la parola ma ringrazio
Il dottor Mucchetti tecnici direttore del Corriere sera e tutti gli imprenditori che a vario titolo hanno reso interessante questo dibattito pregherei di riprendere posto in sala
E chiederei a questo punto al presidente Vecchioni di trarre un po'le conclusioni di questo dibattito
Grazie
Grazie agli imprenditori che hanno appena
Terminato la sessione che come ho ricordato ieri abbiamo fortemente voluto Taormina
Perché hanno parlato di mercato
E voglio
Collegarmi subito ad alcune
Nelle loro considerazioni
Ringraziando
La commissaria l'agricoltura Marianne Fischer Boel per essere qui con noi
Perché voglio sottolineare è che uno degli obiettivi di queste sessioni
Era quello di
Portare a Taormina il mercato
E di presentare il meglio del mercato
A chi ha responsabilità
Euro per
La sua presenza
Commissario
è una presenza che auspicavamo su cui abbiamo
Lavorato
E che fa onore agli imprenditori di Confagricoltura e che come Presidente fa onore
Anche a tutto l'organizzazione io rappresento
Devo anche dire
Che la disponibilità per un periodo come quello che c'è stato concesso
E quindi tre giorni di presenza o il commissario europeo in Sicilia sono un tempo che
Da un chiare segnale di quale attenzione sia stata dedicata dalla commissaria Fischer Boel
All'agricoltura italiana
Alla Confagricoltura
Devo dire che
In questi tre giorni
Avremo modo abbiamo già avuto modo a partire da ieri
Di farla visitare la commissaria alcune delle nostre impresa
Non le migliori
Quelle che rappresentano per noi l'esempio da seguire
La presentazione del Censis ieri ha confermato questo
E quindi abbiamo voluto dare anche un esempio con la tavola rotonda di stamattina
Che al mercato a Taormina cioè
I protagonisti del mercato sono a Taormina in modo concreto reale e veritiero
Non abbiamo parlato di mercato per sentito dire abbiamo fatto parlare di mercato coloro i quali ogni giorno si confrontano con il mercato
E questo gruppo trainante in agricoltura cioè
E allora
Al Commissario europeo
Aggiungo che ringraziamo anche insieme a lei il ministro per l'agricoltura Paolo De Castro
Salutiamo appena arrivato segretario la UIL già dette che ringraziamo per essere qui nel pomeriggio parleremo come abbiamo fatto già in questi giorni ma in modo particolare di lavoro
E ringraziamo come dicevo ieri tutti i parlamentari intervenuti
Commissario noi siamo consapevoli come imprenditori
Che le sfide del mercato richiedano strumenti
Siamo stati in questi anni i più convinti assertori che la politica agricola comunitaria
Sia stata correttamente oggetto di un'evoluzione
Abbiamo ritenuto corretto il percorso pur non essendo stati in molti casi convinti degli strumenti
Abbiamo condiviso l'obiettivo dell'evoluzione e riteniamo che sia giusto della politica agricola comunitaria
Sia
Oggetto di rivisitazioni periodica perché cambia il contesto di riferimento cambiano le imprese cambia al mercato devono cambiare gli strumenti
Stamattina gli imprenditori hanno parlato di Investimenti
Di competizione
Di tecnologie
Di lavoro
E anche di criticità
E allora
Anche il giornalista moderatore Muchetti lo ricordava
Noi dobbiamo fare uno sforzo per spiegare io dico purtroppo anche in Italia ogni giorno il valore della politica agricola comunitaria
Quando si parla degli altri settori e non lo dico per volontà di divaricare la filiera ieri ho spiegato quanto noi teniamo tenerla unita ma non comprendiamo ancora
Perché quando si parla di altri settori si parli di incentivi allo sviluppo
E quando si parla dei record Tura si parla di sussidi
Noi riteniamo che la politica agricola comunitaria unica politica sovranazionale dal mille novecentocinquantasette ad oggi abbia avuto molti meriti e ne avrà ancora
Sia stata in questi anni uno strumento formidabile di politica economica
Sia stata uno strumento formidabile di contenimento dell'inflazione
Sia stata uno strumento formidabile per mantenere forte quella minoranza trainante che oggi noi abbiamo presentato a Taormina
E questa minoranza tremante merita come tutto il comparto agricolo italiano una politica settoriale seppur evoluta
E allora io sentito più volte commissaria Fischer Boel
Parlare di un impegno importante della Commissione
Per tutelare gli impegni agricoli
Anche dopo la verifica di medio periodo due mila otto due mila nove la difesa di un capitolo agricolo nell'Unione europea
è una cosa che accomuna la Confagricoltura alla Commissione
Gli strumenti che
Costituiranno il mezzo per garantire
Questa difesa proattiva e giustificata
Siamo pronti a discutere e a verificarle
Confagricoltura sempre dato
Il suo contributo lo facciamo in seno al Coppa
Abbiamo avuto modo anche in questi giorni con la commissaria di considerare alcune riflessioni sul Coppa
Un organismo in cui siedono oggi trentacinque organizzazioni professionali agricole
Che evidentemente richiederà
Una riformulazione quanto meno nel funzionamento
Però Confagricoltura porta e porterà le posizioni
Sui capitoli che riguarderanno i prossimi appuntamenti della Commissione
E della politica agricola comunitaria già molto è stato fatto in questi anni nell'evoluzione nel cambiamento
Già molto è stato fatto in materia di diversificazione declinando la multifunzionalità
Queste sfide le hanno scelto gli imprenditori in alcuni casi gli hanno saputo raccogliere in altre avranno ancora bisogno di essere accompagnati ma la volontà politica ed imprenditoriale di questa organizzazione
è quella di raccogliere la sfida del mercato in maniera compiuta
Senza paura essenza timori
Forse in questo contenuto sta il maggior elemento distintivo rispetto a quello che fino a oggi è stato il nostro percorso
E allora non posso qui non toccare alcuni argomenti prima di dare la parola
Alla commissaria Fischer Boel che sono quelli che ci vedranno
Impegnati nei prossimi mesi con il Ministro De Castro
Per dare a lui per quanto ci riguarda una posizione unità dell'agricoltura italiana
Noi da sempre lavoriamo per questo ma la posizione unità che non intendiamo perseguire
Deve essere una posizione che mette al centro l'impresa agricola moderna
Con una ricaduta sociale importante
E solo in questa direzione noi intenderemmo attuare le nostre proposte abbiamo un concetto di impresa che è quello
Che ci viene definito dall'economia altre
Definizioni non fanno parte né della nostra cultura né della nostro codice genetico
Nel due mila otto due mila nove
Mi pare ormai chiaro a tutti non ci sarà un'altra riforma
Il due mila otto due mila nove sarà una verifica dello Stato di salute ma
Credo di poter dire con sufficiente chiarezza il due mila otto due mila nove servirà a costruire le basi
Per il dopo due mila tredici
Quindi non ci dobbiamo sottrarre
Ad un'elaborazione per il due mila otto e due mila nove
Non possiamo pensare che nel due mila otto due mila nove non succederà nulla
Succederà molto nel due mila otto due mila nove
E noi avremo il compito su alcuni capitoli di dare al ministro delle posizioni
Di dare in seno al Coppa delle posizioni
E di dare come diceva un contributo maturo su grandi capitoli
Che venivano ricordati prima
Io ne sfioro alcuni
Ho sentito parlare
I nostri imprenditori l'affollamento
Questa parola che solo nella nostro etnici ritmo viene declinata
Direi oggi in maniera sempre più diffusa ma per quale motivo
In questi anni se ne è più volte discusso oggi torna alla ribalta il tetto degli interventi
Ma io credo che non sia difficile spiegare alla commissaria Fischer Boel che le imprese che sono state qui stamattina
Sono imprese che da sole hanno spiegato quale potrebbero essere le ricadute in caso di una scelta di questo tipo
Quindi Confagricoltura rigetta
Con grande fermezza un'ipotesi
In questa direzione però voglio fare una specifica una specifica molto chiara
La rigettiamo dal momento in cui splafonamento vada a costituire uno strumento coercitivo e in alcuni casi punitivo delle imprese che investono che stanno sul mercato e che fanno cooperazione
Noi a quelle ci riferiamo
Non a chi sceglie strade
Di non produzione di non occupazione e di non investimento perché non le rappresentiamo
Personalmente non aspiro neanche a farlo
Però voglio dire che contesto italiano purtroppo
Vive in questi giorni
Una dialettica
Che proprio su questo tema sta diventando ideologica
Anche economica
Antistorica
E quando le idee vengono meno spunta l'ideologia
E quando ci si incanala sull'ideologia questo non solo per l'agricoltura
E quando ci si incanala sull'ideologia
Il dibattito diventa evidentemente conflittuale
Improduttivo
E da un segnale per il nostro settore assolutamente controproducente
Abbiamo
Costruito delle tabelle che daremo alla Commissaria
Dove c'è scritto chiaramente
Che è un'ipotesi di questo percorso che non tenga conto del soggetto economico e della competitività
Potrebbe generare per il nostro Paese
Una perdita da subito di undici mila occupati solo in agricoltura e di diciannove mila cinquecento occupati nell'indotto
E allora io credo che anche in termini di produzione lorda vendibile
Quando queste imprese
Di minoranza trainante venissero interessate da un'ipotesi di questo percorso non sarebbero più in grado di alimentare quelle grandi filiere agroindustriali
Quella distribuzione che fanno dell'agricoltura oggi un settore maturo nell'economia produttiva dell'Italia e allora non si può ogni giorno parlare nei convegni di competitività di crescita del PIL
Di crescita dell'occupazione e poi quando si devono fare delle scelte che tengano conto della validità del soggetto economico imprenditore in un Paese moderno si va la direzione esattamente opposta
Dovremmo essere coerenti in questo anche sotto un profilo politico
Senza problemi di coscienza perché difendere
Una grande impresa
Che oggi in un mondo globalizzato
In realtà è molto piccola
Difendere si genera ogni giorno ricchezza
Io credo che dovrebbe essere oggi l'obiettivo non solo delle istituzioni ma un obiettivo politico prioritario per dare al nostro sistema quella solidità che l'Italia si merita
E allora quando
Si tocca questo argomento occorre essere consapevoli delle ricadute e su questa posizione Confagricoltura rimarrà assolutamente disponibile
Nel presentare l'elaborazione delle ricadute e negli approfondimenti così come
L'abbiamo sentito stamattina
Il capitolo delle risorse derivanti dalla modulazione
Là dove questo genere Investimenti generi innovazione generi migliori me miglioramento delle condizioni di chi lavora all'interno dell'impresa agricola generi anche delle reti di sicurezza per le crisi di mercato
Questo percorso è un percorso che rappresenta per l'impresa di cui abbiamo parlato in questi giorni e stamattina ho sentito gli imprenditori un percorso non antitetico a chi come noi ha scelto il mercato
Però
Lo dobbiamo dire alla Commissario europeo
Che il periodo due mila due mila sei in Italia non è stato contrassegnato deficienza di spesa
Non solo non è stato contrassegnato da qualificata e qualificazione della spesa
I piani di sviluppo rurali delle regioni non hanno scelto in maniera
Lucida convinta determinata d'impresa
In ogni caso o in alcuni casi hanno scelto solo la politica del consenso
E allora quando si parla di modulazione non diciamo no all'aumento percentuale in maniera generalizzata
Diciamo un no
O un sì con riserva
Perché quando questo trasloco metta la convocazione di risorse dal primo al secondo
Determina degli obiettivi virtuosi positivi
Allora in questo senso noi andiamo incontro alle istanze di chi rappresentiamo
Quando questo va invece su delle linee che nulla hanno a che vedere con la produttività dell'agricoltura con la qualificazione delle produzioni con il rispetto dell'ambiente
Con il miglioramento della tecnologia in questo caso il passaggio delle risorse non genera percorsi virtuosi né per l'occupazione né per le condizioni di vita
Salvo che per
Una distribuzione che noi non abbiamo condiviso ed è per questo che in questo momento
Vediamo la redazione e l'approvazione dei futuri PSR con una certa apprensione le Regioni si stanno muovendo in maniera scoordinata ancora una volta noi avevamo chiesto a suo tempo il piano unico nazionale
Gli assessori non l'hanno voluto
Avremo ventuno piani di sviluppo rurale probabilmente diverse
Sta a noi monitorare con le federazioni regionali e sostenere una omogeneità di questi piani sugli obiettivi e sull'allocazione delle risorse altrimenti
Inevitabilmente la nostra posizione non potrà che essere una posizione in cui
Chiederemo
E lo so
Che questa richiesta sotto il profilo dell'applicazione ha delle difficoltà in seno all'Unione europea ma ieri
L'ho detto la Commissaria
In questo caso un binario oltre agli asset ancor più rigido per le nostre Regioni sarebbe una salutare medicina per coloro i quali fino a oggi hanno interpretato il PSR come strumento non economico
Ma come strumento
Politica sociale
Su questo vorrei che dire
Che proprio in questi giorni non abbiamo ribadito la portata sociale dell'impresa
L'abbiamo sottolineata perché crediamo che oggi sia patrimonio di tutti noi imprenditori
L'essere consapevoli che noi svolgiamo ogni giorno nella generare ricchezza ruolo sociale
Però riteniamo che gli strumenti debbono essere diversi abbiamo chiesto strumenti diversi per l'impresa e strumenti diversi per le aziende agricole la politica deve fare delle scelte
Vado a concludere rapidamente sul capitolo che riguarda
Sfiorando il tema
Perché nel due mila otto due mila nove si parlerà delle quote latte
Su questo occorre correttezza chiarezza e trasparenza di informazione
Occorre delineare un percorso connotato da gradualità
E occorre correttamente informare di quello che avverrà dopo il due mila quindici
Gli imprenditori hanno fatto molti investimenti gli investimenti hanno un periodo di ammortamento hanno un periodo di rientro naturale se si fa una valutazione
Di Bilancio Finanziaria se siamo imprenditori facciamo degli investimenti lire immune richiamo in un arco di tempo
E una volta che l'abbiamo remunerato l'investimento incominci a generare degli utili o dei margini lordi chiamiamoli così
Anche su questo capitolo
Riteniamo che occorra appunto
Informare gli imprenditori di quello che avverrà
Ma nell'informarli tenere ferma la posizione sul rispetto degli investimenti fatti fino ad oggi
In materia di da brutti o qualcuno stamattina lo ricordava
Tre parole reciprocità di comportamenti e regole
Reciprocità significa un concetto e aperto alcuni versi banale
Massi ad un conto è che a Ginevra
Ci sono state delle criticità e delle difficoltà a farla comprendere viene ogni volta ha detto
Mi è stato detto proprio don Congo nel corso di una
Chiacchierata con i giornalisti ma anche con dei politici ed è stato detto nella conferenza stampa
Del ministro indiano presenza da un congresso all'ONC non è all'ordine del giorno al tema dei diritti umani del diritto del lavoro
Io credo che politicamente questa cosa vada risolta perché all'Organizzazione mondiale del commercio non parlare delle metodologie con cui vengono realizzate le produzioni in alcuni casi di altra qualità
I livelli di crescita di molti Paesi emergenti stanno avvenendo
Con
Delle forme di concorrenza sleale chiamiamoli così che assumono contorni ancor più inquietanti quando la seduta slealtà ha come
Oggetto soggetto di riferimento il capitale umano
Abbiamo condiviso il percorso di semplificazione dalla Commissione lo continueremo a condividere
E lo continueremo evidentemente a sostenere il tema della semplificazione per quanto riguarda l'Italia non lo tocco perché lo toccheremo in questi giorni l'abbiamo toccato ieri ma il ministro conosce
Concludo col dire alla commissaria Fischer Boel che riteniamo
La sua presenza oltre che autorevole questo non sta a noi dirlo
Lo dice il ruolo e la qualità della persona
Riteniamo un segno di grande sensibilità verso i nostri imprenditori verso l'agricoltura italiana
Noi abbiamo presentato ieri una
Approfondimento che dice che in Italia ci sono un milione ottocento mila aziende agricole
E ci sono quattrocento mila imprese agricole
Noi siamo quelle quattrocento mila imprese agricole che sono una minoranza trainante dentro il sistema produttivo dell'agricoltura italiana
Sappiamo commissaria che avremo in lei
Una
Difesa degli impegni agricoli
E lei deve sapere qui oggi a Taormina che ogni qual volta ci sarà da confrontarsi nella sede europea
Per tutelare il lavoro degli agricoltori italiani la Confagricoltura ci sarà
Ma ci sarà soprattutto per
Una considerazione che facevamo ieri in un trasferimento in macchina
Lei mi ha detto una cosa
Molto vera
Quando si agricoltori ci si capisce anche se il mio inglese non è perfetto
E io credo che ci sia un elemento comune in questa sala
Che veniva ricordato mi pare da Plata
La passione a cui io aggiungo l'attaccamento al nostro lavoro
Al lavoro di agricoltori
La volontà
Di poter continuare a crescere
Perché noi imprenditori amiamo crescere
La convinzione
Di poter avere anche un'Europa migliore
E anche una forte motivazione imprenditoriale che alimenta il nostro spirito competitivo
Io credo che su queste linee
Oggi
Le posso dire che
Per quanto mi riguarda manifesto nell'orgoglio di rappresentare un'organizzazione
Di cui oggi qui abbiamo uno spaccato che ha scelto di essere economia dell'Italia e dell'Europa e se saremo convinti su questo ruolo
Di quello che noi possiamo contribuire in termini di crescita e fare per il Paese
Io credo che
Tutti insieme costringeremo il futuro a darci ragione grazie
Io a Air France
Paolo sede signore signori
Innanzitutto inizio col ringraziare la Confagricoltura dell'invito
Terme è stato bellissimo seguire le discussioni che si sono svolte stamattina e venire qui e mi ha riportata un viaggio fatto a Taormina
Nel settembre del due mila e tre durante la riunione informale dei ministri dell'agricoltura europea lei
Anche allora è stato un grande su cioè adesso io partecipavo allora proprio come
Ministro per dell'agricoltura e la pesca della Danimarca e già io ho avuto occasione di rincontrare ieri alcune delle persone che erano già presenti nel due mila e tre un grande piacere anche passare due ore e mezza col vostro Presidente
In mattinata si può parlare di tutto il mondo veramente è effettivamente noi siamo riusciti a scambiarci veramente moltissime idee nel corso di queste due ore e mezza
Abbiamo visto dei vigneti bellissimi dei frutteti bellissimi proprio per poter coi discutere quelle che sono le riforme che verranno nel campo del ortofrutticolo del settore vini le litri ecco io le decisioni saranno prese a livello del Consiglio dei ministri a Bruxelles
Intende CIS e queste decisioni avranno un effetto immediato ecco perché per me importantissimo
Ecco perché della viaggio centottanta giorni l'anno ecco perché per me importantissime incontrare le persone sul terreno proprio per capire quali sono le conseguenze delle decisioni che noi prendiamo a Bruxelles sia a livello di Commissione che a livello di Consiglio che ovviamente anche a livello di Parlamento europeo quello che ho visto ieri mi ha fatto anche ripensare al titolo di questo incontro il Futuro fertile
Ma c'era stato mi sono anche ricordata di questa fertilità enorme del suolo italiano che da al popolo europeo dei prodotti meravigliosi e prodotti che mangiamo che vediamo è questa fertilità del suolo italiano è ancora una grande ricchezza in Italia come nella maggior parte dei Paesi dell'Unione europea nel con plesso la coltura forse rappresenta meno di quanto non rappresentasse in passato rispetto al PIL però io sono convinta che le cifre del PIL non dicano tutta la storia in un certo senso perché il suo loro terra è una delle risorse della nostra vita e e ci darà sempre cibo materie prime le cose di cui abbiamo assolutamente bisogno per continuare a produrre del cibo per la nostra gente quello che dobbiamo tenere presente
Avere le idee chiare sulle politiche che anche diciamo sulla visione che dobbiamo avere di questi terreni cose che possono anche cambiare rispetto a quello che succedeva in passato le nostre politiche per l'agricoltura certo sono cambiati a causa della globalizzazione che questo ci piaccia o meno
Diciamo ci sono
Altri produttori che sono dall'altra parte del mondo però in realtà sono un po'sul nostro un lusso ma questo vale anche per il nostro potenziale produttivo
Nel senso che talvolta noi dimentichiamo che l'apertura dei mercati da anche a noi delle grosse possibilità la nostra situazione ritengo che sia anche cambiata perché il pubblico
Dove la gente dell'Unione europea ha delle aspettative molto più chiare di quello che loro vogliono dall'agricoltura proprio come beni di consumo ma anche come bene pubblico vogliamo una politica che mantenga le risorse della terra
Che trasformi la terra in un modo che ci vada bene e pongono anche un grandissimo valore per esempio sulla sanità animale e sulla Salute dell'uomo e poi ci sono le preoccupazioni ambientali di sua ampio respiro per esempio i cambiamenti climatici che sono oggi al primo posto
E dobbiamo anche e dare il sostegno il giusto alla nostra comunità rurale alle nostre comunità rurali tenendo presente tutto questo io sono convinta che è
Il la riforma della politica agricola comune le più recenti ci hanno messo diciamo ci hanno dato una base più solida questo schema per il pagamento unico ci ha dato uno strumento cortissimo terra affrontare le sfide proprio della concorrenza
Questa cross compliance
Armi può essere c'ha reso diciamo più legittimi rispetto al pubbliche co è la nostra politica di sviluppo rurale a la profondi cambiarci essa riaperta far fronte alle diverse necessità
Delle diversissime aree rurali Presidente ormai nell'Unione europea se io ripenso I giorni trascorsi cui nel settembre del due mila e tre a Taormina era in quel periodo che abbiamo annunziato la riforma di determinate idee per quel che riguardava il tabacco l'olio d'oliva e il cotone ecco questo solo per dirvi che è veramente straordinario che in fondo e non l'asso di tempo brevissimo siamo riusciti ad attuare ad attuare anche molto bene quelle che sono le conseguenze di
Quelle riforme del due mila e tre ma c'è un po'ovviamente molto molto altro da fare
Il quindi la nostra politica agricola comune deve poter dare un sostegno migliore i nostri agricoltori nella produzione
Sia di beni di del bene pubblico è
Anche promozione del bene privato dei singoli io sono un po'così a metà strada della del mio mandato come commissario
E
La riforma che è stata iniziata nel due mila tre
Mio ho già accennato prima abbiamo parlato prima di ortofrutta e poi divino operato negli ortofrutta adesso parliamo di vino per quel che mi va beh il vino ci siamo notevolmente avvicinati a un accordo di riforma complessiva abbiamo avuto anche il parere recentemente del Parlamento europeo e grazie grazie dei commenti utilissimi che sono stati fatti finora sia da Paolo
Che da vari gruppi di interesse presenti in Italia riprendo gli elementi essenziali della nostra proposta di riforma dobbiamo porre dobbiamo porre il nostro settore vitivinicolo in una posizione più competitiva dobbiamo ristabilire l'equilibrio del settore e quali quelli forma che non prendesse in considerazione questi elementi non non bene non meriterebbe
Il nome di riforma tra le altre cose questo significa che tutto il settore deve imparare
A camminare sulle su due gambe senza stampelle senza stampelle
A produzioni non competitive come ad esempio la vespisti l'azione quindi una in Marocco uno schema un Progetto che e per il quale i produttori meno competitivi abbiano
La possibilità di lasciare il settore diciamo a testa alta perché ad esempio quando
Si abolirà la distillazione ci sa hanno dei produttori di vini che non riusciranno a sopravvivere ecco io voglio dare a loro la possibilità di lasciare il settore continuità
Quindi dare loro altre possibilità non so essere introdotti in qualche modo e un qualche altro modo nel sistema bellissimi Volo pagamento del pagamento unico e in altre parole io non sono sorda alle critiche bene e io già sento qualcuno che li mormorare
Ecco io capisco che le decisioni che prese dai viticoltori non possono essere prese nel vuoto ovviamente di piantare di non piantare perché ovviamente è importante sapere quello che su cede perché così un po'vi possono essere delle conseguenze ambientali ben più ampie quindi io sto considerando i vari mondi per ma temere un elemento forte di scelte economica individuale nel
Progetto futuro
E poi riprendere in considerazione è e includere anche delle salvaguardie ambientali
Sono rimasta un po'delusa quando mi sono messa guardare le cifre per il vino comunque in genere per il settore vitivinicolo
Mezzo mezzo miliardo di uno per la distillazione per distruggere il vino che nessuno voleva bene bere è uno virgola quattro miliardi di euro per la promozione queste pura follia
E quindi bisogna assolutamente fare qualcosa per promuovere la forza del vino europeo del settore vino europeo sia all'interno
Con tutte l'attenzione che deve bisogna porre anche parlando della salvaguardia della salute ma a e anche ovviamente sui mercati esteri
Io sono apertissima e spero di avere le vostre idee perché senza il sostegni o del settore una campagna di promozione non potrebbe mai funzionare per quel che riguarda il settore ortofrutticolo
Devo dire che sono contentissima delle risposte che ho avuto fino ad ora anche ieri ho avuto un pieno appoggio rispetto all'idea di questo disaccoppiamento dire degli aiuti per la tra formazione
Certo ci saranno delle discussioni di natura politica a livello di Consiglio il Consiglio dei ministri dell'agricoltura ma spero che si possa arrivare a completare la riforma a giugno
Purché visti appunto l'accordo da il livello politico
Le l'idea della riforma e di rafforzare il ruolo delle organizzazioni di produttori e questa è un'idea trainante e centrale
Noi vogliamo dare all'organizzazione dei produttori una più ampia gamma di strumenti di attività
Dimodoché queste organizzazioni possano essere più forti in un campo in cui veramente vi trovate di fronte a dei giganti nel campo della grande distribuzione
Ecco è importantissimo dare alle organizzazioni di produttori ognuno strumento proprio per la gestione dei pezzi cosa che nell'orto frutti
L'ho spesso rappresenta un problema se anche cui proprio in questa riforma dobbiamo anche cercare di sottolineare l'importanza
Dell'ortofrutticolo
Quando si parla delle abitudini del consumo di frutta e verdura ci sono grossi sì mi problemi di obesità tra i giovani quindi quindi anche questa è un'occasione un'occasione proprio per fare destinare dei soldi
Al di là promozione proprio tra i giovani di questo tipo di consumi nella nostra proposta di riforma ci sono dei soldi ad esempio per la distribuzione gratuita è questa potrebbe essere un altro strumenti
In linea più generale la Commissione adesso ha cominciato a discutere al suo interno di quello che il futuro della politica agricola comune nel suo complesso e il
Per quanto riguarda questo la mia impostazione
Una visione due passi primo passo il controllo dal punto di vista sanitario della nostra politica
Quindi il periodo che va dal due mila nove al due mila tredici
Ecco e possibile capire a quel punto come questa riforma funziona se necessario alleggerirne la l'osso
Ridurre è la burocrazia come ha detto giustamente il vostro Presidente però devo sottolineare questa è una cosa importantissima che quand'o parliamo del controllo della salute e di questa riforma non vogliamo introdurre con questo una nuova riforma no la riforma sarà quella del due mila e tre
Però cercheremo di renderla diciamo più
Possibile realizzabili il più facile da gestire in un certo senso eh questa è la prima cosa questo è il primo passo secondo passo guarda avanti guardare al futuro il futuro è proprio il periodo che va oltre il due mila tredici nel due mila e nove come dicevo ci sarà questa revisione generale del Bilancio dell'Unione allora quali sono le riflessioni che potranno svilupparsi
Ma e innanzitutto dobbiamo andare a vedere moltiplica rivedere molti degli strumenti di mercato e chiede arci questi strumenti ostacolano o aiutano la nostra competitività perché prima del due mila tredici noi forse potremmo avere bisogno di migliorare o di semplificare alcune di questi strumenti e poi dopo il due mila tredici dobbiamo anche chiederci senza la loro stessa esistenza sia necessaria questo in particolare quando parliamo del di rimborsi all'esportazione che diamo amo a Hong Kong abbia di cui abbiamo parlato a Hong Kong ecco questa non è stato un regalo unilaterale era una specie di contropartita perché noi volevamo che gli americani facessero qualche cosa
E quindi utile è stato necessario anche un intervento in questo senso perché
Ovviamente se
Si vanno a smantellare questi questo avrà ovviamente degli affetti su delle altre politiche altre cosa da studiare al microscopio potrebbe essere tra le altre cose tutto il sistema di intervento in agricoltura e il le quote di produzione
E voglio essere molto chiara per quel che riguarda i contingenti latte le quote latte
Recentemente
I io detto abbastanza chiaramente io ritenevo che non fosse né opportuno
Prolungare il sistema dei delle quote nel sistema e nel settore lattiero caseario oltre una certa data
Contrario
Alla politica che abbiamo nel settore lattiero caseario il cui scopo appunto a incoraggiare la concorrenza ma allora come si può fare si può fare un atterraggio dolce oppure no su questa cosa ed a quale data ecco quindi io direi un lieve aumento bei di queste quote diciamo dal due mila e nove al due mila tredici però la cosa più essenziale però è forse perché sono moglie di un agricoltore
Dare rende vivibilità al settore perché possibile adeguarsi alle nuove sfide modificare le cose in funzione di però dobbiamo dare un po'di tempo alla gente per fare le cose dare le la sicurezza sul le politiche che poi noi andremo a decidere di modo che ci sia anche una certezza per gli Investimenti investimenti che comunque il settore deve fare per essere forte e competitivo nel futuro per me questo è essenziale cioè le decisioni politiche prese alle dodici meno cinque senza nessun preavviso che si applicano l'indomani possono avere delle conseguenze assolutamente nefaste per tutto il settore quindi questo è chiaro ecco questo sarà ALP mo'posto nella mia lista o ascoltato quello che ha detto Andrea Benetton prima e lui ha proprio sono anche Luis sottolineato questa cosa ecco quindi secondo me questo assolutamente essenziale
Ho detto controllo della salute revisione del bilancio e poi dovremo andare a vedere anche questo pagamento unico vedere un poco come funziona questo essendo tema ANCE perché il principio che abbiamo introdotto nel due mila tre di questo disaccoppiamento dei pagamenti è un principio sano
Perché perché da agli agricoltori la possibilità di agire più in linea con il MEF Capra anziché cercare di calcolare quanto sarà l'assegno da Bruxelles ecco è secondo me questa è una cosa molto più positiva
In vista del nostro futuro
E per quel che riguarda il pagamento unico dovremmo certamente fare un riesame su questo livello di modulazione obbligatoria abbiamo un po'troppo petit che è per un po'troppe voci per così dire nel sistema oggi e quindi non so io direi di liberarci del sette sai già
Secondo me non è più uno strumento utile in un sistema in cui ormai ci è un disaccoppiamento dei dei dei pagamenti quindi scrissero
Se avete delle idee in materia queste idee sono le
Benvenute però con sempre con questa in questa statuetta cooperazione che abbiamo con la la Confagricoltura Paolo Castro anche e credo che attraverso appunto anche lui avrò tutte le informazioni di cui ho bisogno allora lasciamo perdere questo controllo della salute
Per del della riforma il controllo di Bilancio ultimo appunto alla politica interna questo riguarda le biro Energy le birre la di energia e i biocombustibili e biocarburanti sono ben l'età di vedere in questo campo per
L'Unione europea nel suo complesso veramente a questo punto ha preso il toro per le corna nel senso che
In risposta alla proposta della Commissione che è stata fatta nel gennaio di quest'anno no tutti i Capi di Stato europeo tutti i Governi hanno mandato un segnale molto forte durante il recente vertice di Brussa è l'hanno detto che dobbiamo affrontare le sfide dei cambiamenti climatici ENI la sfida rappresentata dall'insicurezza né in campo energetico queste sono sfide gravissime
E siamo effettivamente pronti ad agire e ve lo garantisco
L'obiettivo chiave un obiettivo lontano una riduzione del venti per cento dell'emissione dei gas da sei Ra venti per cento se riusciamo a coinvolgere altri attori in portanti e soprattutto a questo punto siamo parlando della Cina degli Stati Uniti poi venti per cento rende il nostro fabbisogno energetico da provenire dalle energie rinnovabili è terza cosa importantissima per l'agricoltura che i biocombustibili devono
Dare
Almeno e il dieci per cento del del fabbisogno di combustibili per il trasporto se non raggiungiamo questo obiettivo non potremo assolutamente ridurre del venti per cento la nostra emissione di gas serra
Questi obiettivi devono essere veramente vincolanti e sono essenziali
Perché solo così si può incorrere si possano incoraggiare gli investimenti perché questo creerà una clima
Così molto più
Forti nel nostro settore e anche darà delle grosse possibilità di investimento Deep Fitto in campo agricolo ecco certe ci potranno essere delle tensioni questo mi sembra ovvio tra la produzione di
Rio combustibili la produzione di cibo per l'alimentazione però in questo dieci per cento con questo dieci per cento diciamo che ci teniamo
Diciamo a una stima abbastanza prudente prove in Romania in Bulgaria abbiamo un aumento bella della produzione questi sono gli scatti di ingresso più recente e qui lì non dovrebbero esserci delle grosse contraddizioni tra queste due possibilità cioè produzione per l'alimentazione produzione per il io combustibili quindi
Ci sono tante pentole sul fuoco quando parliamo di politica interna in campo agricolo
Ancora qualche parola adesso sulle discussioni che riguardano il mondo esterno e poi il
Il problema essenziale quello che riguarda l'Organizzazione mondiale per il commercio le discussioni che ci sono in quella sede l'Unione europea sta spingendo e spingendo con forza per cercare di trovare un una conclusione soddisfacente del qua dell'incontro che c'è stato ardua questo importantissimo per i Paesi in via di sviluppo però importantissimo anche per noi perché i negoziati di Doha sono anche una possibilità per tutti noi per l'agricoltura come loro non sono del resto per le industrie per i servizi e quindi dobbiamo cogliere questa occasione
Questo fa do mi è stato ricordato con forza quando sono stata in
Rinvia con una rappresentativa di uomini d'affari c'è una fortissima classe media che sta emergendo in India una classe media che sta crescendo di trenta trentacinque milioni di unità cioè di consumatori ogni anno quindi
C'è effettivamente una possibilità enorme
Cioè
Stima l'India le indiano a certe limitazioni per quel che riguarda le importazioni verso il loro mercato quindi il nostro interesse far sì che il loro riducano
Queste loro tariffe e noi ora stiamo negoziando anche a livello bilaterale con l'India però in ultima analisi ed è il sistema multilaterale quello che è il sistema essenziale perché certo non possiamo fare tante cose con gli accordi bilaterali Caro non potremo mai disciplinare e in un accordo bilaterale tutte le misure che sono di distorsione reale del commercio le misure non tariffarie quello si può fare soltanto in negozi dati multilaterali quindi libera ginepro da qualche altra parte del mondo quindi sempre a livello di organizzazione mondiale per il commercio dobbiamo assolutamente capire che e i negoziati di Doha non parlano soltanto di agricoltura ovviamente ma anche di possibilità per l'Europa nel campo dei prodotti industriali eh dei servizi seconda cosa dobbiamo anche far sì che altri facciano la loro parte del lavoro io che ad esempio non ho visto nessun movimento da parte degli americani da ottobre in poi e se gli americani non sono disposti a muoversi in un passo cioè riducendo il loro soste n interno che ovviamente ha un effetto sui prezzi del mercato mondiale e molto molto difficile che noi riusciamo a siglare un accordo
Accanto a questi negoziati multilaterali ovviamente noi stiamo anche spingendo le discussioni che si svolgono in area mediterranea
è un passo particolarmente importante c'è stato quando abbiamo fatto partire il negoziato con l'Egitto cosa che è successo in febbraio
Ecco nel complesso io penso di poter dire con una certa grado di certe perché stiamo lavorando sia all'interno che all'esterno per garantire c'è l'agricoltura europea abbia un fu punto fertile certamente ci troviamo di fronte a delle sfide importanti
Però se i politici se noi facciamo il nostro lavoro come si beve e se voi agricoltori produttori di cibo siete disposti i a giocare Vila partita con tutte le vostre forze ed io sono convinta che riusciremo ad affrontare le sfide che ci stanno di fronte a Grazia
Scusate
Riprendo
Velocemente la parola
Dare due comunicazioni innanzitutto che la richiesta per una mattinata proficua
Con molti interventi estremamente interessanti di diverso taglio
Una comunicazione in particolare i giornalisti perché
Seguirà adesso
Subito dopo la conclusione dei nostri lavori una conferenza stampa
Del commissario
Si sarebbero del Ministro De Castro con la presa la presenza del presidente Vecchioni fa tutto il resto dopo un tormento per la sessione del pomeriggio riguardante le problematiche del Mediterraneo
Inauguro comunque un buon buffet o dopo
Alcune
Direi dopo una mattinata sicuramente intesa ma recisamente interessante
Direi di aprire i lavori del pomeriggio
Con
Due sessioni altrettanto interessanti che vedranno dibattiti molto diversi
E vedano anche sicuramente l'intervento del Ministro De Castro credo che tutti sicuramente aspettiamo dopo l'intervento del Presidente
Vecchioni dell'intervento del commissario gravi aprire allora la sessione la prima sessione del pomeriggio il cui titolo è l'agricoltura dal Mediterraneo I Paesi del sud del mondo
Partirei con uno uno schema diverso e farei fare prima sicuramente la relazione
E quindi direi che presenteremo
Questa ricerca dal titolo il
Sistemi di qualità rapporti commerciali e cooperazione euro-mediterranea
Queste ricerche è stata redatta a cura di Cosimo Lacirignola che direttore dell'Istituto agronomico mediterraneo di Bari ed Arturo Semerari Presidente di ISMEA
Prego il dottor Cosimo Lacirignola di
Accomodarsi comincia la relazione
Grazie grazie agli organizzatori che mi hanno dato questa magnifica ho occasione di parlarvi di Mediterraneo dei rapporti che esistono
Tra quest'area l'Europa l'Italia questa ricerca nasce da una collaborazione di oltre cinque anni con con ISMEA della mia organizzazione
La mia relazione e la sua lo IAM me la sede italiana di un organismo internazionale
Che ha nel suo interno il suo bordo tredici Paese Mitterrand cinque altri organismi internazionali quali la fa il Consiglio Europa l'OCSE
Lolo Ada e l'Unione europea
Trattiamo temi dello sviluppo agricolo trattiamo temi che interessano le agricolture i territori io vorrei ringraziare Confagricoltura che ci ha dato questa occasione
Di non di spiegarmi il rapporto che troverete tra l'altro in sala ma semplicemente di fare una sintesi brevissima di quelli che sono i punti questo rapporto come avete visto
Si chiama
è aperti per titolo il sistemi di qualità rapporti commerciali e cooperazione euromediterranea naturalmente vi parlerò di quello che il nostro Mediterraneo per cui dei problemi
E dei grandi temi che affliggono questo Mediterraneo della brevissimamente della fattura demografica delle risorse naturali l'acqua suolo scarse ieri abbiamo festeggiato abbiamo celebrato più che altro la giornata mondiale del dell'acqua
Alla FAO alla presenza anche il Ministro De Castro del direttore generale di ufficio di tanti e tanti grandi interpreti che si pongono questo grosso problema che investe non soltanto da nostra area il nostro mezzogiorno d'Italia il Mediterraneo ma
Il mondo
Naturalmente della della ruralità nel Mediterraneo e del della divergenza delle fratture economiche fra la parte europea mediterranea e la parte
Sud del del Mediterraneo
Partendo rapidissimamente quello che è un po'la frattura demografica potete vedere da questo
Da questa slide come la popolazione a sud del Mediterraneo sta subendo un forte incremento la linea età verde che avete di quella popolazione europea che non ha un incremento
E quindi si ci avviciniamo alla soglia di di di zero aumento demografico mentre la media tra il la parte mediterranei pezzi mette diciamo della partenopea nella parte sud del Mediterraneo nei prossimi anni hanno un incremento notevole nel due mila trenta la popolazione del Mediterraneo sarà di circa cinquecento milioni
Di abitanti
E ci saranno centoventi milioni di abitanti in più nei soli Paesi della riva sud del Mediterraneo
è un argomento molto
Importante perché potete capire benissimo quello che era presenterà come impatto sociale considerate che in Marocco il sessanta per cento la proporzione a meno di trentuno anni in Palestina
Il quaranta per cento a vocazione a meno di quindici anni e via dicendo per cui l'impatto demografico questa bomba demografica
è
Effettivamente uno dei problemi che a livello mi terranno si dovrà affrontare
Un altro problema è quello della ruralità qualità come vedete dal dagli asterischi
Sì mi scuso per il o non si vede molto bene però
Laddove dette il la colonnina gialla sicuramente sono problemi sono sono Paesi a forte presenza rurale e quindi vede tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo che hanno una forte presenza di agricoltori
In
In aree in are forzo nelle aree rurali sono fortemente popolate
A quattro come potete vedere ieri si discuteva che
La in Italia malgrado i problemi indici che in questo momento ci sono
La dotazione pro capite divi soldi metri cubi per anno di circa due mila
Due mila metri cubi e bene tutti i Paesi del Mediterraneo hanno pochissima acqua disponibile si calcola che nei prossimi anni
Tutti i Paesi dell'area sud della parte sud del Mediterraneo parte forse il Libano e la Turchia checché che hanno delle dotazioni idriche interessanti presenteranno stress idrico assoluto per cui su quello stress idrico assoluto è un parametro che definisce la soglia minima di cinquecento metri cubi per persona per anno
E quindi questi sono problemi che si dovranno affrontare quindi popolazione omento che sopra alimentare scarsità di risorse idriche e naturalmente solo perché in questi Paesi ovviamente sono circondate hanno alle spalle
Il
Deserto
Passiamo un po'agli scambi il peso del Mediterraneo nel commercio agroalimentare mondiale come vedete fatto cento la torta degli scambi
Per un valore di duecento quaranta miliardi di dollari la parte relativa al Mediterraneo
Ai Paesi mediterranei europei ETP TM abbastanza è abbastanza ridotta soltanto il venti per cento degli scambi interessa la parte europea mediterranea ancora di meno
La parte dei Paesi terzi mediterranei per cui sfatiamo il mito di queste grandi flussi di di prodotti che vanno e vengono dal Mediterraneo perché e una quota molto molto molto molto ridotto il solo il due virgola otto per cento degli scambi
Interessa i Paesi terzi mediterranei
In una torta che abbastanza importante abbastanza ampia
E vediamo un po'quali sono questi flussi di scambio cosa importa né coda esportano i Paesi vedete me due vuol dire i Paesi mediterranei dell'Unione europea per cui stiamo parlando di Portogallo Spagna Francia Grecia
Italia naturalmente quindi abbiamo importazioni di circa cento sei miliardi di euro e quindi in particolare il dieci per cento di pesce derivati dieci per cento di carne derivati latte e derivati eccetera mentre IPT M.
Ecco i valori differenti importano per venti miliardi di euro soprattutto cereali c'è una penuria di cereali in questi Paesi per cui sono questi Paesi sono fortemente importatore di cereali oli e grassi
Eccetera code esportano i i Paesi mediterranei dell'Unione europea
E i Paesi terzi mediterranei ebbe anche qui le esportazioni in valore dei dei Paesi mediterranei europei sono all'incirca di cento rappresentano una una fetta di cento miliardi di euro
In particolare il diciannove per cento al collo bevande il dieci per cento di frutta fresca e guscio latte e derivati eccetera IPT m i Paesi terzi mediterranei tutti quei Paesi assunto come ho detto del Mediterraneo
Esportano per solo tredici miliardi di euro esportano soprattutto frutta fresca e Inguscio per il venticinque per cento e all'interno di questo dato c'è soprattutto la Turchia
Importante esportano ortaggi e legumi oli e grassi per quanto riguarda oli e grassi e soprattutto la Tunisia che esporta circa in valore l'ottantacinque per cento dell'olio togliete questa azienda può ICE cioè frutta fresca
Questo è un po'una disamina abbastanza veloce di quelli che sono gli scambi agroalimentari nel mediterranea
Negli ultimi anni si sono fatti molti a accordi di cooperazione ovviamente siamo alla vigilia
Di un un momento di partenza di questi accordi nel novantacinque a Barcellona si sono riuniti i grandi del Mediterraneo hanno deciso di siglare una serie di accordi nel due mila dieci inizia era la famosa
O famigerata zona di libero scambio quindi attraverso una serie di accordi di associazione che sono stati siglati in questi anni
E questo vi vi dà un'idea degli accordi per cui sarà il primo Paese che assediano alcol è stata la Tunisia mi dispiace che questo oggi non sia presente con noi il ministro
Habib ha dato e della Tunisia perché avremmo potuto discutere in maniera più approfondita di come la tutela sulla Tunisia si appresta ad entrare a far parte della zona di libero scambio e soprattutto la la Sicilia come sia si appresta a dialogare con la Tunisia che un Paese frontaliero per cui fa parte dei dei Paesi vicini del
Di questa magnifica Regione questo un po'una lista degli accordi ancora sono in corso di negoziato accordi
Con con la Siria che l'ultimo Paese dopodiché tutti i Paesi avranno potranno cominciare questo percorso per scopi per cui da tra due anni e mezzo inizierà questo percorso che
Porterà alla creazione di questo grande mercato
Perché che che è la zona di libero scambio euromediterranea
Naturalmente lo studio che che perché riprendiamo già evidenziato una serie di
Di problemi
Soprattutto un
Un parziale o mancato utilizzo da parte di alcuni Paesi terzi mediterranei delle quote tariffari
Per una serie di motivi che che abbiamo cercato di
Perché le elencare il primo è la scarsa convenienza economica
Difficoltà di tipo logistico la catena del freddo a tutti i Paesi o quasi tutti pensano dotati franoso sono sprovvisti di una catena PEF ed adeguata per cui derrate alimentari non riesco ad arrivare al ai mercati di riferimento che sono i nostri mercati
Eseguita delle quantità di produzione accordata dall'Unione europea
Calendari di commercializzazione molto ristretti e ci sa c'è un accavallamento soprattutto quest'anno per esempio
Una caramente nelle nel anche nelle nelle stagioni per cui difficilmente molti prodotti del sud e Mita riescono a entrare perché il prezzo già dei prodotti nostri locali e già più basso di quelli che sono i prezzi
Di partenza problemi fitosanitari di ordine burocratico problemi di igiene qualità trattamenti posso raccolta
E apertura
Dei mercati comunitari ad altri Paesi ACP Africa Caraibi e del Pacifico e di alcuni Paesi latinoamericani gli accordi che erano fatti con il Mercosur l'Argentina Paraguay certi nonostante tutto ciò
Lei sporto dei Paesi terzi mediterranei è in continua crescita
Alcune considerazioni e mi mi accingo alla conclusione
De bisogna dire che in questi anni la l'Unione europea proiettata verso l'allargamento verso verso verso verso est e non ha dato una grande importanza a quello che poteva essere anche un'opportunità verso verso sud
Per l'Unione europea rappresenta per tutti i Paesi terzi mediterranei uno
Un mercato destinazione per il cinquanta per cento dell'export agroalimentare di Pitti M. ed il ventisette per cento dell'importo dei dei del dei Paesi terzi mila Errani proviene dando dall'Unione europea
Però i valori sono abbastanza limitati per l'Unione europea i Paesi terzi ed Errani costituiscono solo il due per cento dell'export agroalimentare ed il due virgola tre per cento dell'importo infatti
Tutto quello che gli scambi di prodotti agroalimentari nell'UE è uno scambio intracomunitario per cui la concorrenza se si può chiamare tale
è solo tra Spagna e Italia Francia Portogallo Grecia quindi i paesi che già hanno un mercato e per cui
Tutti i prodotti che entrano
Vanno e vengono nei nostri e i nostri paesi sono soprattutto di origine mediterranei sono soprattutto di origine
Europea
E vediamo un poco Sipa si è parlato stamattina di quelli che ci sono altri mercati perché il Mediterraneo è soltanto un'area ma è un clima per cui altri Paesi
Con lo stesso tipo di clima hanno hanno delle produzioni sicuramente Mediterraneo voluto prendere come esempio la Cina ma avrei potuto prendere come ben gli altri Paesi tipo se si è parlato della strada si è parlato la California Sud Africa dell'America latina del Cile che fa delle ottime produzioni
Soprattutto di olio extravergine d'oliva o o di vino
Ebbene vedete un po'quello che sta succedendo in Cina cosa rappresenta la Cina per alcuni settori importanti della nostra economia del nostro Sud la Cina a rappresenta come
Ettari ed il ventotto per cento di superficie per il pomodoro eccome
Produzione il venticinque per cento nel mondo l'Italia soltanto il sei per cento edita per quanto riguarda la superficie tre uno per cento per farvi capire come
La Cina è già presente nei nostri mercati
In Puglia vi posso assicurare che l'ottanta per cento di
Di di concentrato di pomodoro arriva
Nella nostra regione viene poi esportato in altre destinazioni soprattutto dell'Africa perché il concentrato dove non è molto utilizzato mentre in questi Paesi è molto utilizzato
Un altro esempio quello degli agrumi
Bene la Cina maggior produttore al mondo di agrumi il venti per cento in produzione tredici virgola cinque per cento viene e e la produzione cinesi di agrumi quindi questo ci è ancora un mercato interno quindi un mercato che non si è sviluppato verso l'esportazione
A a differenza del
Del del pomodoro però è un grande forte Paese con una propensione una capacità anche per d'altra parte gli agrumi provengono da
Da Oriente dalla dalla dalla Cina
Un'altra adempie la vite la vite ve l'ho voluto fare perché la se prendiamo in in
In in migliaia di tonnellate quell'otto virgola tre per cento non è soltanto le tanto il vino quanto l'uva da tavola quindi la la la Cina il primo Paese al mondo dopo il secondo è la Turchia il terzo d'Italia come Paese produttore di uva da tavola
Questo per darvi delle semplice semplici e banali informazioni per capire che il Mediterraneo e altro il Mediterraneo è al di là di questa aria bellissima che ci che circonda questa magnifica isola
Un altro aspetto è l'Ulivo i cinesi stanno già tentando di impiantare Ulivo abbiamo soltanto due mila e cinquecento ettari hanno qualche problema ma sicuramente nei prossimi anni cominceranno anche perché no a produrre
Ulivo
Ecco questo un eseguono spaccato del del del nostro rapporteur adesso passo senza indugio la parola al Presidente di ISMEA Arturo Semerari grazie
Grazie preso il testimone dall'amico Lacirignola affronterò
Sempre all'interno
Del rapporto de L'Osservatore mediterranea quindi rapporto ISMEA Yamaha
Più i rapporti esistenti tra l'Italia e Paesi terzi mediterranei perché se è vero quello che ha detto
Lacirignola cioè che la maggior parte del mercato è fatta dai nostri concorrenti europei quindi Spagna Francia e oggi anche da concorrenti mediterranei che non stanno in Mediterraneo come appunto
Le Sudamerica altre zone vero anche che in Italia anche per la sua posizione geografica e quella che soffre più di tutti i Paesi europei
De una la crescita del mercato
Da parte di appunto dei Paesi mediterraneo come vedete
Da questa prima
Slide che forse non vede molto perché un po'piccolina
Il negli ultimi dieci anni il il mercato di esportazione dell'Italia verso i Paesi terzi mediterranei di prodotti primari è cresciuto neanche del tre per cento annuo
Mentre
Delle quasi cinque per cento annuo è cresciuto il contrario cioè l'importazione
Da paesi terzi mediterranea
Questa tendenza sia anche per il prodotto trasformato
Dove sempre diciamo facendo periodo novanta novantaquattro raffrontato per il due mila tre mila quattro c'è stata una riduzione
Della esportazione dell'Italia verso questi Paesi una certa importanza mentre sta aumentando
Il flusso importa attivo in Italia da parte di questi Paesi soprattutto sull'olio d'oliva
Per darvi un dato generale
Sempre affrontato in questo decennio
Si può vedere come l'ha bilancia commerciale per i prodotti primari quindi rotti non trasformati nel novantatré novantaquattro della del meno sessantatré per cento cioè vuol dire
Che
Ovviamente c'è sono molte più importazioni che non esportazioni che passato meno sessantotto per cento nel due mila tre due mila e quattro quindi un incremento
Per i propri trasformate è passato da un più sei per cento del novantatré novantaquattro cioè Italia esportava più di quello che importava oggi siamo meno trentacinque per cento quindi l'Italia importa più di quello
Che
Esporta
Ecco da questa
Tabella qua invece si vede come l'evoluzione del saldo commerciale
Dell'Italia con i Paesi terzi mediterranei e quindi esclusi questi quei che appartengono europea sia quasi sempre negativo tranne pochi casi come l'Algeria Libano e l'Albania
E questa questo lo sbilancio commerciale tende ad incrementarsi quindi
La la c'è un aumento di importazioni e una riduzione delle esportazioni
Per quanto riguarda
Invece l'export dell'importo diviso tra prodotti primari non trasformati e pronti trasformati si vede come le nostre esportazioni tendono a diventare sempre più di prodotti trasformati
Pur essendo in forte riduzione e le importazioni invece sono sempre il flusso importa attivo e sempre dei Paesi terzi mediterranei verso
L'Italia
Da questi grafici da questi numeri si evince come effettivamente
Il
L'Italia e un forte mercato di sbocco
Dei Paesi terzi mediterranea lo era da da parecchio tempo per i prodotti primari in particolare frutta
E ortaggi quindi concorrenza diretta per i nostri prodotti in particolare del
Mezzogiorno d'Italia lo sta diventando anche per prodotti trasformati
Soprattutto l'olio d'oliva
I nostri coautori questo sanno benissimo soffrono questa competizione e lamentano anche giustamente un dumping
Sui costi perché evidentemente i costi che sono sostenuti in questi Paesi
In particolare il lavoro ma anche l'energia ed altro sono decisamente inferiori rispetto ai nostri nel rapporto abbiamo voluto analizzare in particolare quello della qualità
Quali su quali sono le differenze tra
La qualità nell'Unione europea e quindi in Italia e la qualità invece in questi Paesi
E non europea
Molto rapidamente ci sono due principi il principio la sicurezza alimentare che ormai un principio intrinseco nel prodotto dà garanzia di salubrità di appunto di sicurezza per i consumatori e il principio della qualità qualità che è un qualcosa in più sempre più richiesto dei consumatori
E che possiamo dividere nei meccanismi anche giuridici di applicazione delle norme appunto in due sistema un sistema obbligatorio appunto supportato da norme giuridiche che sta
Che si occupa principalmente della sicurezza alimentare e poi sistemi volontari norme giuridiche norme tecniche anche autodichiarazione che invece vanno a individuare indicare e certificare la qualità dei prodotti
I sistemi che ci sono i Paesi terzi mediterraneo che abbiamo appunto analizzato in questo rapporto sono un po'diversa partendo addirittura dal principio di sicurezza alimentare
Nei Paesi terzi mediterranei una larga parte dei Paesi terzi mediterranei il principio di sicurezza alimentare e lo stesso che c'era in Europa ai tempi del Trattato di Roma oggi si festeggerà i cinquant'anni
E quindi si può capire bene qual è il divario sostanziale anche culturale che esiste tra la nostra concezione ormai di sicurezza alimentare e quell'che c'è in questi Paesi la sicurezza alimentare e ancora in questi Paesi assicurare l'approvvigionamento alimentare della popolazione cioè mettere insieme
Pranzo e cena da noi questo
Essa è superato
E per la sicurezza alimentare e dar sicurezza al consumatore di ciò che consuma
Vuole parliamo poi quando si parla di qualità dove i nostri principi di qualità sono ormai estremamente sofisticati mentre questi Paesi ovviamente dato il problema
Di cui parlavo prima si pone invece in maniera
Completamente diversa
In questi anni ci sono stati grandi passi in avanti da parte di questi Paesi e questi sono avvenuti questi passi in avanti per permettere a questi Paesi di entrare con proprie merci nemmeno i nel mercato per loro molto lucroso
Dell'Unione europea e quindi si son dovuti adattare e quindi ha dovuto sottostare a diciamo le norme europee in questa
Materia
E quindi nello studio si evince come ci sono delle differenze
Tra
Sistemi
Di controllo della sicurezza alimentare o della qualità completamente diversi per i prodotti destinati all'esportazione
E prodotti invece destinati al consumo interno
C'è un'attenzione verso i prodotti destinati all'esportazione anche perché o c'è questa questa attenzione o non sono esportano e una minore attenzione o scoperte scarsissima attenzione per i prodotti invece destinati al mercato interno
Questo non è uguale in tutti i paesi ci sono diverse situazioni nello stile lo studio non abbiamo
Fatto un focus sul Marocco Tunisia e Turchia
Ci sono grandi differenze il Marocco e in più in ritardo per esempio spetta la Tunisia che molto più avanzata in Turchia ci sono per alcune linee di prodotti tipo carni avicole ortofrutta di sistemi di qualità molto avanzati in altri invece per altri prodotti
Non ci sono le stesse condizioni quindi c'è una differenza importante
E all'interno dei sì degli stessi paesi tra prodotto destinato all'esportazione e prodotto destinato al mercato interno c'è differenza tra singoli Paese
C'è differenza perline per filiere produttive quindi una situazione assolutamente diversificata
Assolutamente non diciamo omogenea come invece c'è nel Paese europei
Mi avvio alle conclusioni l'Italia che come
Abbiamo visto è un Paese
Di riferimento è un Paese di sbocco di questi prodotti sicuramente assunto e assume la sempre più un ruolo di primo piano nell'attivazione di questi processi di armonizzazione delle procedure di qualità
Anche perché molti nostri imprenditori vanno a produrre ormai in questi Paesi o se non vanno a produrre in questi Paesi hanno avviato forme di collaborazione di partenariato produttivo commerciale
Per ampliare la la gamma dei prodotti allungare la stagione di commercializzazione integrare produzioni a prezzi più bassi coproduzione a apprezzi più alte
Il
Ma la situazione talmente appunto appunto come dicevo prima diversa
Tra paese e paese tra prodotte prodotto addirittura
Che
Vorrei concludere questo un po'il succo
Finale del dello studio che appunto analizza
Questo aspetto la qualità come emblema della sicurezza alimentare la qualità come emblema di pari regole di produzione in tutti i Paesi del Mediterraneo con quella che è stata la relazione
Di cadere Arif
Recentissima quindici marzo di quest'anno quindi
Collega
Europarlamentare francese
Che nato però del genere quindi che conosce molto bene la realtà magrebina quindi la realtà anche dei Paesi terzi e mediterranei che a proposito dell'istituzione della zona di libero scambio che appunto come diceva Lacirignola partirà
Dal due mila dieci dopo che si studieranno tutti gli accordi che si stanno chiudendo
E da un lato ritiene che questa istituzione della zona di libero scambio
E una
Opportunità di crescita per tutti i Paesi coinvolti sia quelli della sponda sud ma anche quelli della sponda nord però
Soltanto se sarà pianificato in modo concertato e graduale nell'ambito di un partenariato razionale e prevedibile
Quindi cosa evidenziato che date le forti differenze esistenti allo stato attuale
Sulla sulle strutture dei costi dei tre delle infrastrutture e diciamo noi anche dei sistemi di qualità e sicurezza alimentare che alla fine al di là della produzione devono tutelare anche
E soprattutto i consumatori destinatari
Finali della produzione agricola forse accordo quindi
Diciamo la prima volta che si riprende questo discorso il percorso di Barcellona della novantacinque dovrebbe avvenire un approccio più cauto
Al libero scambio tra partner fortemente disuguale
Il problema che si pone un problema al l'ordine del giorno perché molte volte si venga appunto fissate queste date senza poi considerare che sistemi produttivi fortemente
E diversi possono creare gravi differenze gravi attriti e nel settore agricolo questo è particolarmente rilevante perché
E il consumatore al diritto ovviamente di consumare prodotto europeo prodotto italiano prodotto del Paese
Terzi mediterranei come qualsiasi altro prodotto del mondo ma a condizioni
Di garanzia della salute e anche di qualità che non possono essere ovviamente lasciate perdere
Grazie
Allora un ringraziamento ai relatori soprattutto perché
Abbiamo avuto la possibilità di vedere dati certi e soprattutto anche per
La brevità degli interventi
Credo di dover spendere proprio una parola per dire che il criterio con cui Confagricoltura organizzato il Forum è proprio quello di fare interventi rapidi e creare poi dibattiti ping pong in modo tale che
Si possa avere urne interesse ovviamente dalla molteplicità degli interessi delle opinioni
Allora a questo punto proseguirei con il dibattito vero e proprio che segue una serie di problematiche che le nostre relazioni hanno sollevato estremamente interessanti cosa succederà dopo il due mila dieci con libero scambio
Sono stato particolarmente colpito dall'esiguità dei rapporti fra l'Unione europea e i Paesi terzi ma ovviamente seguirà il dibattito che potrà sicuramente arricchirci e chiarire alcune posizioni
Per cui chiamo il dottor Giovanni Valentini editorialista di Repubblica a moderare il nostro forum di cui ne parlano prego dottor Valentini
Ne parlano il dottor Stefano Cusumano Presidente della Commissione agricoltura del Senato quale diamo il benvenuto
L'onorevole Giuseppe Castiglione vicepresidente della Commissione agricoltura all'Unione europea perfettamente
Il dottor Giovanni Maria Assessore agricoltura e foreste della Regione Sicilia
E il dottor Amedeo Teti che è direttore generale per la politica commerciale del Ministero del commercio internazionale
Per le conclusioni avremo il Ministro De Castro a lei dottor Valentini
Bene intanto
Consentitemi di ringraziare innanzitutto la
Confagricoltura il presidente Vecchioni per questo invito e di ringraziare anche tutti voi in anticipo lo faccio come un credito diciamo per l'attenzione che spero
Volete dedicare a questa tavola rotonda inattesa dell'intervento poi clou del Ministro De Castro
Io sono particolarmente lieto di partecipare a questo convegno e in particolare a questa sessione
Per due motivi intanto per il titolo per il
Il titolo di di tutto il convegno che avete scelto
Per questa due giorni a Taormina futuro offerti le
Due parole tutte e due di grande significato di grande contenuto positivo intanto perché
Quando c'è un futuro c'è sempre da lavorare a essere sempre da sperare c'è sempre da costruire tanto più se appunto
Diventa setti le come dice l'aggettivo ma in particolare per questa sessione che ha un titolo secondo me molto
Affascinante di grande auspicio l'agricoltura dal
Se non è un refuso ecco l'agricoltura dal mediterraneo ai Paesi del sud del mondo
Non solo perché
Diciamo superfluo ricordare che tutti quanti
Noi consideriamo storicamente il Mediterraneo alla cultura della civiltà
La culla della civiltà in modo particolare l'Italia quest'isola vorrei dire un po'tutto il sud d'Italia dove anch'io sono nato
Sono il ponte naturale fra le due sponde del mediterraneo dette avevo pensato i giornalisti voi
Che sono semplicemente una bellissima definizione che ovviamente vale anche per me
Professionisti dell'improvvisazione avevo pensato di presentarmi a questo incontro con due simboli due emblemi un carciofo e un arancia poi parlando con
Un amico imprenditore di questa terra che non nomino per discrezione ma che saluto
L'aveva detto guarda che i carciofini arrivano dalla Tunisia
E i le arance riempiono i nostri cammino i nostri vagoni ferroviari
Perché non partono dalla Sicilia allora evidentemente intorno al Cacioppo
All'arancia esce da riflettere proprio sul tema di questa sessione è inutile dire scherzi a parte che
Il valore diciamo strategico e culturale
Di questa
Di questo movimento dal Mediterraneo verso i Paesi terzi
E va al di là del valore economico e commerciale ecco io penso che in questo senso l'agricoltura la produzione agricola il commercio agricolo possa essere davvero uno strumento ma intanto un linguaggio
Uno strumento di comunicazione
Ma anche uno strumento per alimentare diciamo la
Convivenza pacifica la tolleranza e l'integrazione fra i popoli
Il secondo motivo e mi avvio rapidamente alla conclusione di questa breve introduzione è una coincidenza temporale
Proprio ieri come sapete bene come è stato ricordato si è celebrata
La giornata mondiale dell'acqua
Lo stesso Ministro De Castro avuto la cortesia di
Passare un'ora ieri con noi a Repubblica TV dove abbiamo parlato di questo argomento durante la trasmissione abbiamo affrontati i problemi del cambiamento climatico
Di tutte le questioni che conoscete bene che però poi incidono direttamente sulla vostra attività abbiamo perfino ospitato lo dico come nota di colore
Una breve intervista al Presidente della Federazione italiana golf Franco Chimenti che peraltro il preside
Della Facoltà di Farmacia
è un chimico prese a forchetta di farmaci all'Università la Sapienza di Roma il quale ha annunciato
Un decalogo anti siccità una serie di norme che circoli del golf
Penso che sappiate anche queste sono aziende agricole ormai dipendono dal Ministero dall'agricoltura non più da quello che è una volta era il Ministero dello Sport dello spettacolo
Si impegna no diciamo in una
Attività in una
Particolare attenzione per ridurre contenere i consumi ITC dico l'acqua perché secondo me la a
De del della parola acqua e la prima a di quella che io chiamo la catena della vita
Acqua aria ambiente agricoltura alimentazione ecco noi di questo oggi vorremmo parlare in questo dibattito
Diciamo che abbiamo convenuto di fare un primo giro di interventi al massimo di dieci minuti se ci sarà tempo di fare
Un secondo giro diciamo di repliche di di cinque minuti prima di ascoltare il ministro
Io non ho portato come vi ho detto il carciofo e l'arancia però ho portato un timer da cucina siccome faccio spesso
Il moderato chiaro la forma di una coccinella che uso nei dibattiti in questo tipo per dare il tempo il timing che i nostri
Relatori
Per esperienza so che è abbastanza inutile in questi casi fare delle domande iniziali salvo poi magari interrompere e chiedere dei chiarimenti
Perché anche se si fanno delle domande magari anche pertinenti chi risponde a un suo discorso ovviamente già
Precostituito prefabbricato e quindi io casomai mi riservo di interromperli per cercare di
Capire meglio insieme a voi che cosa ci stanno dicendo
Vorrei partire da vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo
Giuseppe Castiglione proprio perché credo che la politica agricola
Sia per sua natura lo vedremo a i vari livelli anche a livello nazionale a livello regionale ma sia per sua natura una politica transnazionale proprio perché alla politica agricola e imperniata da una parte
Sull'ambiente sulla tutela dell'ambiente dall'altra parte sul Governo del territorio allora la mia prima domanda con la speranza che possa servire a meno come spunto per innescare la risposta è
Come si concilia come si possono conciliare all'interno di questa politica agricola europea
Diciamo il valore della concorrenza immagino che siamo tutti d'accordo sul fatto che sia un valore in un'economia di mercato la concorrenza la competitività quindi la qualità della produzione
Con una di interessi comuni che questa politica deve difendere e rappresentare a cominciare magari da alcuni temi che sono come sapete meglio di me sull'ordine
All'ordine del giorno sul tappeto come il vino l'ortofrutta
Grazie io lo ringrazio innanzitutto Confagricoltura perché aderito al nostro invito divenire in Sicilia di conoscere questa riesca a questa questa realtà seria poco fa una battuta ad un convegno assieme al Presidente regionale di Confagricoltura
Un il sindaco parlava di delle famose tre a qualche Assessore bisogna investire sulle tre a che c'era l'agricoltura l'ambiente poi ha detto ad zootecniche accetti
Il
Idem resta
Invece passiamo all'ambiente all'aria
Veramente nell'età in modo sano che cinque anni io sono d'accordissimo sulle cinque A piuttosto che sulle tre le un Grazia con volevo tornare scelto questa sede soprattutto per aver voluto far conoscere anche ecco attraverso l'invito
Rivolto al commissario europeo dell'evoluzione
Con il quale commissario con la quale commissario noi ci confrontiamo giorno dopo giorno sotto aver fatto vivere la nostra realtà l'impresa italiana questa impresa questa voglia di crescere questa voglia di stare sui mercati
Perché molto spesso facciamo fatica anche a comunicare in Parlamento europeo questa voglia che c'è di
Delle nostre imprese di andare di questa minoranza trainante era stata chiamata che vuole vuole stare sul mercato vuole guadagnare e nuovi spazi quindi veramente è stata un'occasione straordinaria e certamente
I due temi fondamentali temi che sono ieri è stata anche un'occasione Sodoma bilaterale da o messo a fuoco quelle che sono i terribili
E che hanno nel dibattito e gli ultimi mesi
Sono state in oggetto c'era centrale della politica del Parlamento europeo
Tema del vino il tema dell'ortofrutta quando riguarda il vino stamattina sono stato anche una serie di intervento noi abbiamo ribadito il nodo alcuni dei temi principali penso uno per tutti al tema dell'estirpazione
E non siamo convinti e quattrocento mila e tre di estirpazione del vigneto Europa e possa risolvere il problema della sovrapproduzione
Possa risolvere il problema della nostra viticoltura qui l'abbiamo ribadito
Il nostro no così come abbiamo detto no alla importazione dei mostri dai Paesi terzi che sembra beh paradossale nella proposta del commissario da un lato si estirpato all'altro lato si permette ai mostri importate dei Paesi terzi divenire
Di venire immessi sui nostri mercati su questo siamo stati
Molto precisi come Parlamento europeo il commissario ci fa piacere che ha accolto questa nostra posizione così come la la posizione stamattina di di planetaria che parlava che non è possibile per risponderà ad un'esigenza di concorrenza internazionale
Che i vitigni le etichettature se possono indicare i vitigni e l'annata e né i nostri vini su questo noi abbiamo detto
Anche noi il commissario conveniva c'è un tema di RFI e questa è un un altro un'altra battuta raramente quando il commissario sulle te l'ha visto un vino di quattro UDC grave ha detto ma quanto zucchero ci vuole per fare questo fino ai quattordici reale abbiamo spiegato anche che il vino da noi lo facciamo con le con con le unghie prende
E quindi questo tema importante dello zuccheraggio del di questa
Di questa Europa a due gli atti non lo cita dicevo questa Europa dove c'è un nord Europa che ritiene una pratica tradizionale quella del mondo che raggio e allora dove noi e accettiamo la sfida dove noi abbiamo detto va bene noi siamo per l'abolizione degli aiuti di mercato però vogliamo che il vino non si faccia con lo zucchero a quel punto
Faceva bene stamattina il ministro a ribadire questo l'aiuto al mosto compensa lo zuccheraggio che viene pub Gad e poi il tema della della promozione dei nostri vini noi siamo partiti da una ricerca che ha fatto la Commissione al voto del Parlamento europeo
Dove il settantacinque per cento dei giovani inglesi non conosce il vino europeo conosce il vino australiano quel vino che certamente minore qualità ma anche un vino che fortemente promozionale do fortemente sostenuto dalla fase della commercializzazione sul tema della promozione aveva detto
Parte delle risorse che oggi vengono previste per la estirpazione noi possiamo destinare invece in maniera molto più consistente li possiamo destinare invece alla promozione e poi abbiamo fatto anche cenno alla al tema della l'ortofrutta che sarà un tema centrale sarà anche anticipa la riforma del vino che a dovrebbe andare nel secondo semestre del primo semestre già abbiamo la proposta legislativa
Entro martedì ci sarà la proposta
Si farà si presentano gli emendamenti dove noi sosteniamo quello che in questi giorni è emerso di questa impresa che vuole stare sui mercati impresa che vuole investire sulla ricerca e vuole fare innovazione voi sosteniamo fortemente
E questa iniziativa guardiamo alle Oppi guardiamo a quelle Oppi che concentrò l'offerta che aggregano che guardiamo a questa certamente non lo abbiamo a a un modello di OP che abbiamo conosciuto Magare era una montagne di di carte una costruzione burocratica e quindi anche la semplificazione amministrativa che oggi e viene proposta che più volte il commissario ha ripreso a mio avviso è un tema veramente centrale io volevo fare solo un accenno alle nemico perché alle la mattina quando diceva che le politiche regionale molto spesso e abbiamo ventuno politica regionale forse un maggiore coordinamento certamente
Dovrebbe nel futuro e poter potremmo dovremmo poter affrontare questo tema con maggiore coordinamento ma io penso che le risorse presente dell'OCM vanno e coniugate vanno diventa devono diventare complementari con le risorse che oggi sono messa a disposizione del PSR vedere come e quindi un coordinamento certamente del ministero
è necessario ma io penso che
La realtà regionale solo diverse realtà sono aperta ognuno per lo più con le caratteristiche molto specifiche quindi
Non c'è dubbio che la programmazione regionale questa programmazione
Che una prima fase assegnato pagare l'avvio quindi la nuova il nuovo modello dell'impresa agricola non l'abbiamo sperimentato
In molte regioni del nostro Paese certamente questo due mila sette due mila tredici doveva far fare quel salto di qualità quel quella semplificazione amministrativa con gli investimenti
In tutte nel perché le aziende possono stare effettivamente sui mercati queste sono state i grandi temi così come sul tema della e il tema del disaccoppiamento c'è un dibattito molto molto ampio nel Paese su questo a mio avviso la proposta del commissario del disaccoppiamento totale
In Parlamento ci sarà un dibatto ma vedremo come poter ci sono tante
Posizione noi condividiamo questa impostazione magari una gradualità ci convince di più e per alcuni per alcuni settori magari fare un disaccoppiamento per alcuni prodotti un disaccoppiamento ad hoc questo
E quello che con il Commissario devo dire che io ringrazio non solo perché è venuta la maestà ciò non solo perché ha dato
E forza a questa è grande e a questo forum nazionale ma perché dal primo momento in cui si è insediata a stabilire un rapporto molto forte con il Parlamento
E questa la vera novità che emerge oggi del Parlamento europeo la settimana scorsa sulla modulazione volontaria il Parlamento europeo per due volte si opposta alla decisione del Consiglio europeo
E il Consiglio europeo per la prima volta nella storia aderito alla richiesta
Del Parlamento e ha cambiato opinione non era mai successo
Quindi c'è un ruolo molto più forte del Parlamento c'è un ruolo molto più forte
Delle parti sociali il Parlamento diventa l'amplificazione gli interessi più diffuso che ci sono sul territorio quindi questo è un elemento di forza avere un commissario con cui dialogare soprattutto avere un ministro con il quale devo dare atto al che in questa sede ho detto quando ha incontrato i parlamentari europei e in sede di Bruxelles ho detto non faccio sconti a nessuno
Esso di questo Governo sono certamente il Ministro De Castro e ha scritto tra quei ministri che collabora non solo col Parlamento non solo con la Regione ma che certamente fa bene per l'agricoltura italiana
Grazie
Ciò è un bell'esempio diciamo di quella
Trasversalità se così posso dire che non solo nel campo dell'agricoltura ma in tanti altri canti servirebbe per affrontare e risolvere
I paesi di questo i problemi di questo Paese e di cui mi pare che parlasse se non ho letto male perché io ero in aereo
Nel testo della sua relazione il Presidente Vecchioni
Veniamo al Parlamento italiano
Veniamo alla senatore Stefano Cusumano il Presidente della Commissione agricoltura del Senato poi magari se ci sarà tempo sceglierà che succede martedì
Sull'Afghanistan rosso il verbale va bene
Allora
All'interno di questa politica agricola europea
Quale può essere secondo lei il ruolo dell'Italia e al di là appunto delle maggioranze in carica perché i Governi passano ma l'agricoltura resta se posso
Mi sa che questa battuta
Diciamo qual è il quadro di riferimento stabile
Che voi immaginate per sviluppare un atto una politica agricola adatta alle esigenze i bisogni dell'agricoltura italiana
A cominciare dagli effetti della finanziaria dell'ultima finanziaria in ordine al settore agricolo
Bene io ringrazio intanto
Il moderatore per avermi dato la parola ringrazio
La Confagricoltura per l'invito che mi ha formulato e che
Ho colto con grande
Apprezzamento anche con grande
Sentimento di amicizia
Che confermare un rapporto di collaborazione
Tra istituzioni e mondo associativo
Che conferma anche la validità di un lavoro intrapreso nel corso di questi anni
Da testimonianze anche
Relazione resa dall'ISMEA e che
Costituito la precondizione attraverso la relazione del suo Presidente di questo importante confronto c'è un fronte un confronto insieme politico ed economico
Che deve recuperare la per le cose anche detto da Castiglione la centralità di una questione
Dentro la quale questione c'è anche
Il destino dell'agricoltura italiana cioè l'agricoltura nel contesto euromediterraneo
Dentro la quale agricoltura c'è anche l'agricoltura italiana necessità
Di politiche coraggiose
E di scelte che si muovono anche in direzione
Della nuova dimensione comunitaria
E globalizzata immaginare un'agricoltura che sia si attarda super e sul processo di tipo nazionale
Di tipo nostrano senza il respiro comunitario significa creare le condizioni del ulteriore sfascio di un segmento importante dell'economia del nostro Paese qual è l'agricoltura non a caso
Abbiamo immaginato
Con
Un'operazione insieme di governo e anche di nuova cultura agricole agroalimentari attraverso
A sapiente azione del ministro De Castro di supportare questa azione anche a livello del lavoro delle Commissioni parlamentari e la Commissione del Senato della Repubblica
Ha avuto il grande merito di
Portare a casa un grande risultato nell'ambito della Finanziaria rispetto alle difficoltà di manovra all'ente nel
Nella voce il lavoro svolto alla Camera dei deputati
La Commissione cultura del Senato è riuscita a portare a casa un grande risultato emendativo
Che segna a mio modo di vedere una fase di svolta
Per le politiche agricole impostate
Dal Ministro De Castro tutto questo ravviva anche il ragionamento sulle potenzialità dell'agricoltura italiana il contesto euromediterranea in ragione anche della azione della
Funzione trainante
Che l'agricoltura italiana deve avere in questo contesto che a un contesto fortemente
Accidentato se volete anche fortemente inquieto avvolte corroso da una conflittualità che non è soltanto economica ma che anche geografica
Vietti e dire che anche culturale e che pone a i governanti di questa realtà economiche geografiche il dovere di un'azione mediatica
L'azione di recupero anche di un processo di appagamento delle specificità territoriali in questo contesto si cala perfettamente la ricchezza della
Della filiera agroalimentare italiana
Conte i livelli di qualità raggiunti che sono poca cosa se non viene introdotto coraggiosamente introdotto anche con lo sforzo che il legislatore ha fatto
Quella tendenza e processi aggregativi le nuove forme societarie devono servire a mio modo di vedere
Anche nel contesto euro mediante mezzi euromediterraneo
A creare un'agricoltura sempre più competitiva e parlo dell'agricoltura italiana
Che per i dati che ci fornisce l'ISMEA
Offre lo spaccato di un una agricoltori da grandi potenzialità
Ma corrosa anche dalla competizione di questi Paesi dell'area euro-mediterranea che
Alimentano l'export verso l'Italia e riducono quindi la portata del percorso
Commerciale della filiera agroalimentare società italiana il carciofo della Tunisia
Ma questo questo contesto che insieme economico e geografico deve portarci a ragionare sulle grandi emergenze che la radiografia dell'ISMEA ha fatto emergere il problema delle risorse idriche
C'è un problema drammatico che inquieta non soltanto l'Italia ma inquieta anche quest'area euromediterranea
E poi c'è anche il problema relativo
Alle potenzialità effettive della imprenditoria agricola non soltanto nazionale ma di questi Paesi che vivono la data del due mila dieci come una data messianica
Dentro la quale c'è questa grande opportunità del libero scambio ma rispetto alla quale
Realtà del libero scambio si muove come diceva Semerari il problema dell'opportunità delle cautele
Cioè evitare una sorta di fuga senza condizioni assenza un quadro di regole certe che rischia di compromettere il processo di qualità nella crescita dell'agricoltura non soltanto italiana
Ma anche l'agricoltura euromediterraneo
In questo senso lo sforzo fatto dal Governo italiano con in testa il Ministro De Castro
è uno sforzo che si muove in direzione delle compatibilità con la normativa comunitarie bene ha fatto Castiglione a introdurre attraverso una valutazione di sano trasversalismo al quale lei si richiamava
Lega le due
Fasi di ammodernamento che sono decisive
Per l'agricoltura euromediterranea la riforma dell'OCM ortofrutta la di forma dell'OCM vino da riforme all'OCM ortofrutta in fase di discussione
Come mozione comunitari in seno alla Commissione agricoltura del Senato e questa riforma Vaidisova intermedi stanno realismo immaginare percorsi che devono servire soltanto a dare l'idea io non non europea e coesa e armonica rispetto a un atto riformatore che invece deve poter cogliere le tensioni dei MeP presi membri tra questi anche le tensioni italiane rispetto alle politiche di disaccoppiamento significa muoversi con cautela
Significa muoversi con un tempo di gradualità per evitare che una furia iconoclasta e che distruttiva di ciò che è consolidato della realtà agricola da il nostro Paese diventi la l'anticamera o la precondizione per uno Sasso generalizzato e tutto questo deve produrre nove potrebbe anche in termini di politica agricola
Di muovendo i cosiddetti aiuti di Stato rispetto al percorso di distillazione che sono ormai una grave patologia
Che
E
Ha certamente inquina il grande contesto delle politiche nel settore vitivinicolo ma che non può alterare la ragione del sacrificio dell'intrapresa
Delle organizzazioni dei produttori e dell'imprenditore agricolo alle prese ogni giorno con problemi
Anche di carattere congiunturale che segnano il tempo rispetto anche o una fase di stallo dell'economia europea e dell'economia mondiale rispetto alla quale fase di stallo i segnali di crash cita e di rilancio economico si muovono in direzione di una convergente azione supportata non soltanto al comparto agroalimentare ma da tutti i comparti produttivi
Per una fase per un secondo tempo dell'economia italiane devono mettere mediterranee che si colloca felicemente anche in elezione di una al di una sviluppo omogeneo dell'agricoltura nei paesi del sud
Del mondo che sono Paesi
Che hanno grandi i potenzialità
Che hanno grandi interessi allo sviluppo possibile ma che sono anche corrosi da tante limitatezze e da tante patologie rispetto alle quali dobbiamo atteggiarci
Con il dettato di un'azione di solidarietà che insieme politica ed economica ma che serve soprattutto a ritirare per d'Italia uno spazio che è più mondiale e meno nazionale
Grazie Presidente
La legge della Cucinella inflessibile per però voi state rispettando perfettamente i tempi e ve ne ringrazio
Parlamento europeo Parlamento nazionale Regione Sicilia assessore Giovanni la via agricoltura e foreste leggo questa e la dizione
Ora io non è solo per un dovere di ospitalità essendo nella vostra terra ma
Oltre al fatto che la Sicilia e sicuramente geograficamente un ponte naturale nel Mediterraneo penso che sia che abbia
E possa sempre più svolgere un ruolo trainante per tutto il sud Italia
Non solo per le sue condizioni geografiche ma per la sua storia la sua tradizione la sua cultura allora che cosa chiede
La Sicilia appunto a nome di tutto il sud al Parlamento nazionale al Parlamento europeo ai Governi interna di politica agricola
Preliminare ringraziamento ovviamente come assessore alla Confagricoltura e a tutti coloro che sono convenuti qui in Sicilia per questo incontro visto che
L'essere
Per qualche giorno al
Cento Rotella dibattito sull'agricoltura mediterranea
Anche nel contesto della e libero scambio è ovviamente uno nove è un'opportunità
Quando manda Vella operatore è sicuramente una domanda interessante
La Sicilia geograficamente si trova all'interno e al centro di questa Pozza che il Mediterraneo naturalmente così come
In ogni occasione quando c'è una pozza
La vera al centro una scoglio che affiora è uno strumento importante per poter oltrepassare il guado
Quindi
Può e deve costituire
Un
Elemento importante uno snodo importante acqua il passaggio e per la connessione tra le due sponde
è evidente che però le due sponde hanno condizioni diverse non sfugge a nessuno che sponda nord sponda sud
Operano in condizioni profondamente differenziato in termini costi dei fattori produttivi non c'è paragone e non può esserci paragone
E ovviamente di conseguenza anche
Le strategie competitive tra sponda nord sponda sud devono
Essere diverso
Se la sponda sud ha dalla sua parte un costo i fattori produttivi sicuramente più basso
Come tutti i soggetti che sono libero di costo a me la variabile prezzo l'elemento strategico nella competizione
Ho sponda nord questo e
Opportunità non ce le ha ma elementi di differenziazione a elementi che deve utilizzare come strategia per poter competere
E su questi evidentemente le politiche regionali nazionali ed europee devono supportare le strategie
E quindi evidente che
Gli interventi le richieste
Che una regione come la Sicilia ha posto al centro del Mediterraneo ma facente parte ovviamente precondizioni produttive
La sponda nord del Mediterraneo pone al Governo nazionale all'Europa alcune esigenze che sono esigenze forti
Senza le quali
Non è possibile né è pensabile competere un mercato di dimensioni crescenti per uscire
A sopportare una competizione che se basato esclusivamente sul piano dei costi cedere indubbiamente per bene
La provocazione che avrebbe voluto fare il moderatore con il carciofo e l'arancia n'è una evidente testimonianza oggi sul mercato dei carciofi
Più per fattori determinati da condizioni ambientali particolari che abbia avuto quest'anno con una forte contemporaneità di maturazione è una incapacità di gestire l'offerta e l'accesso e l'offerta i mercati
E dall'altro lato una perdita progressiva la nostra capacità competitiva sui mercati europei tra cui arance ne sono un esempio simbolico
Per cui
Raccolgo la provocazione e ovviamente chiedo
Al Governo nazionale
All'Unione europea di metterci nelle condizioni di poter competere
Abbiamo una dotazione in termini di infrastrutture estremamente debole
Non possiamo
E non abbiamo possibilità competitive sia quando le nostre infrastrutture e il livello qualitativo delle nostre infrastrutture rimane quello che oggi abbia
Non è pensabile avere ancora
Linea ferroviaria a binario unico
E avere tempi di percorrenza dell'Emea
Sì che sono quelli che non ci consentono di arrivare sui mercati con prodotti freschi
Ieri abbiamo portato il commissario Fischer Boel a vedere un'azienda Orticola impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti freschi
Che evidenziava ed evidenziava con forza l'impossibilità di fare arrivare sui mercati in ventiquattro dei prodotti
Questo è evidentemente un limite
è una forte condizione alla nostra capacità competitiva rispetto a questo chiediamo un impegno è un impegno forte al miglioramento delle infrastrutture
Che sono infrastrutture di trasporto che sono infrastrutture legate ai porti alle vie del mare
Che sono infrastrutture legate ovviamente a poterci dotare di una catena del freddo strategica quando
Al nord ma soprattutto diciamo meglio nei Paesi sordo del sud dalla sponda del Mediterraneo meridionale hanno una forte carenza di centri del faretto
Se avessimo quei centri del freddo funzionanti
E operativi potremmo sicuramente fare dei passi in avanti avesse un'ampia importante nel rilancio dei prodotti e andare continuità I flussi di questi prodotti dalla sponda sud quindi avremmo un ruolo di snodo strategico importante
Ma
Il freddo lo si fa sfruttando eventualmente cascami termici
Non con impulsi di Energia per cui che ben vengano i rigassificatori se questi portano come sottoprodotto una disponibilità di Fregoli ieri importante
In corrispondenza dei porti e quindi le politiche
Nazionali debbono da questo punto di vista sicuramente supportarci
Ma dall'altro lato le politiche però mettersi in condizione di competere
Basta leggere Lisbona si fonda su ricerca e innovazione ma le politiche da questo punto di vista probabilmente ancora seguono ostenta no a darci quegli strumenti che hanno i sono necessari
Qualcuno diceva ieri scherzando paghiamo tantissimo le sementi al pomodoro ciliegino perché il know how relativo a quelle sementi non è nostro o dobbiamo importare comprare
Rispetto a questo chiediamo un rinnovato interesse è un rilancio per le politiche alla ricerca dell'innovazione
Non possiamo pensare di importare innovazioni e ricerche prodotti sviluppati per altri contesti produttivi da adattare al nostro contesto
Abbiamo la necessità di rilanciare
L'aliquota del PIL destinata alla ricerca e soprattutto
Di far ente di ricerca
Oggi per andare in Europa e accedere ai programmi al settimo Programma Quadro alle iniziative del settimo programma quadro non sono sufficienti le nostre strutture dobbiamo essere capaci di fare rete tra strutture nazionali e regionali
Con un'appendice ovviamente negli altri Paesi europei
Ed infine
Evidente
Che dobbiamo operare all'unisono non possiamo pensare di aumentare la nostra capacità competitiva se non siamo capaci di investire in quelle aziende che sono competitive
Diego lattice Ball abbiamo fatto un giro in aziende che sicuramente sono in grado e hanno
Le caratteristiche per poter competere
Ma la nostra struttura produttiva in termini di maglia aziendale non è sicuramente idonea a far questo e concludo togliendomi un sassolino dalla scarpa
Perché
è evidente che
Ciò che si dice poi lo si deve fare
Abbiamo sentito qua parlare di
Minoranza trainante facendo riferimento a una certa tipologia di imprenditoria
Abbiamo sentito parlare dice e la provocazione di politiche populiste
Quando invece tante volte anche i sindacati
Fanno populismo e rispetta una proposta del Governo regionale che limita l'accesso
Alle risorse per la competizione alle aziende che hanno una certa dimensione che riteniamo minima per poter competere non possiamo accettare che i sindacati e fanno certe provocazioni
Poi ci propongono di rampa
Abbassare questi limiti assolve molto più bassa per cui chi parla di politiche populiste probabilmente prima deve passarsi anche una mano sulla coscienza grazie
Allora concludiamo questo circolo di interventi non so se avremo il tempo di farne un secondo prima di sentire il Ministro De Castro introducendo però
L'intervento del ministro con l'intervento di Amedeo Teti che direttore generale
Per la politica la e le politiche commerciali del Ministero del commercio internazionali e in questa veste
Segue ha seguito e continuerà a seguire il negoziato WTO per il commercio mondiale allora io vorrei che lo ci raccontasse una testimonianza diciamo dal vivo credo che abbia anche delle slide sono dei grafici da farci vedere
Ne li vedremo sullo schermo
Qual è lo stato di avanzamento dei lavori per così dire a che punto siamo
Che cosa succede se non si raggiunge perlomeno un compromesso sul WTO
Valentini mi permetta innanzitutto di ringraziare Confagricoltura per il cortese invito dove sostituisco indegnamente il Ministro Emma Bonino
Di cui comunque portato i saluti e questo forum che è sicuramente un'occasione importante per confrontarsi su temi agricoli ma anche non agricoli
Perché è un po'poiché quello che il nostro lavoro
Considerando che ormai
Il sistema del commercio una
Mondiale multilaterale ha portato a unificare i due settori agricoli non agricoli
Io vorrei premettere una cosa prima di parlare della
Dello stato di salute del del negoziato del WTO
Voi certamente che si è da operatori del settore comprendete meglio di me perché talvolta mi sfugge ma voi sicuramente lo lo avete più chiaro
Anche perché noi siamo coinvolti molto da da problematiche che riguardano l'industria i servizi quindi anche altri comparti importanti
Ma
Voi comprendete meglio di me quanto oggi come oggi l'agricoltura sia diventata il sia la regina vera di questo di questo negoziato
Io credo perché
è una materia
Dove
Molti Paesi specialmente i paesi emergenti Paesi in via di sviluppo vedono un segno di rivalsa un segno di affrancamento nei confronti
Dei Paesi più importante dei Paesi cosiddetti grandi industrializzati ma anche perché in alcuni Paesi come il nostro
Diciamo il sistema della qualità in sistema fondato su prodotti che ci invidia ormai tutto il mondo e qualcosa che assolutamente non possiamo non mettere da parte
Quindi un'importanza di questo dossier assoluta forse il dossier allo stesso tempo più amato più odiato più controverso
è comunque un argomento molto delicato perché come dicevo l'agricoltura sta all'interno di un insieme dove ci sono anche servizi industria
Ed è spesso percepito come un dossier da dove si preleva il CIP per pagare i vantaggi su altri tavoli questo è vero ma è vero fino a un certo punto perché io credo che noi come Italia abbiamo saputo dimostrare
Quanto invece siamo stati bravi a passare per primi da una politica difensiva una politica offensiva interno agricolo
Questo per un semplice motivo perché noi specialmente nel
Il prodotto industriale agro industriale siamo in assoluta supremazia e adesso vedremo anche perché
Io qui ho delle brevissime slide credo si va avanti così
Rispondo così anche un po'a al alla domanda di Valenti
Come dicevo un è un tema
Assolutamente chiaro in questo momento nel negoziato da Butti o l'agricoltura
E ed è importante valutare quanto sia diventata politicamente più importante in questi ultimi anni
E infatti mentre l'Uruguay Round che era il Round che si è chiuso nel mille novecento novantaquattro emulando dove l'agricoltura fu il tema che si venne a decidere per ultimo
In questo se non si decide l'agricoltura non si va avanti
Quindi come dicevo prima un segnale di grandissima forza politica
Non esiste al mondo un po'un Paese che non abbia il Ministro dell'agricoltura mi ricordo l'Italia ha detto la volevano togliere
Invece è un tema assolutamente stata veramente importante a livello politico
Quali sono le proposte che sono sul tavolo questo voi li conoscete bene io so che oggi anche ha parlato di questo il commissario Fischer Boel ma è molto importante capire
Perché ci sono i blocchi in questo momento abbiamo una proposta americana sul tavolo che vuole una riduzione di accesso al mercato pensato del novanta per cento come prodotti sensibili pari all'uno per cento
La proposta nostra come Unione europea almeno quella del due mila cinque si fermava al trentanove per cento
Con prodotti sensibili all'otto per cento Mandelson ricorderete si era spinto ma questo a voce all'interno di un riunione del proprio chiodi luglio dell'anno scorso
Al cinquantuno per cento
Il la proposta del G venti cioè i paesi cosiddetti grandi emergenti che quella un po'che sta in mezzo e verso la quale devo dire si sta cercando di arrivare a trovare un compromesso e invece vede nel cinquantaquattro per cento la riduzione media
Delle tariffe però con una loro richiesta di prodotti sensibili pari
A zero
Questo numero di cinquantaquattro e molto vicino vedete al cinquantuno di Mandelson quindi semmai ci sarà un compromesso queste sono più o meno delle cifre che dovremmo in qualche modo
Ritrovare
Omesso soltanto dei dei piccoli Memo per me stesso specialmente
Ricordando questo la proposta degli Stati Uniti
è una proposta sì che riguarda le cifre ma oggi come oggi gli Stati Uniti specialmente da quando hanno un Congresso democratico quindi
Con molta resistenza all'auto l'Autorità è al potere del Presidente vogliono sapere quali sono effettivamente Iberia settori l'accesso al mercato all'Europa chiedono molto ovviamente i settori per loro importanti come la carne e latte
Invece è molto importante capire di Prodi nella proposta del G venti quali sono i prodotti speciali che chiederanno cioè quei prodotti per i quali loro vogliono delle ampie deroghe
Ieri si è concluso un meeting a Giacarta dove questi Paesi hanno deciso di essere un po'più sicura tranquilli e chiedere un po'meno
Come è vero che all'accesso al mercato è questo lascia un attimino diciamo sperare meglio per il prosieguo
Sul sostegno interno sapete bene che il problema vero sono gli americani che hanno questo farvi il
Che di anno in anno invece di
Diminuire aumenta i sussidi
La loro proposta di riduzione e l'ottantatré per cento l'OMS per noi
Rumeni non opere al sessanta per loro
Quella dell'europea del settanta per noi sessanta per americani e giapponesi
E la vostra legge venti ottanta primo europea settanta negli Stati Uniti sapete bene che
Noi siamo il Paese che hanno al mondo come europea aggregata facciamo più sussidi per cui siamo in una fascia più alte dobbiamo tagliare di più e questo è stato deciso a Ginevra nel due mila e quattro
Come sovvenzione all'export
Sapete che avevamo già portato un risultato questo ad Hong Kong dove si è deciso che entro il due mila tredici tutte le sovvenzioni di ogni tipo e questo è molto importante perché in Europa e ci teniamo a dire
Che
Non solo nostra ma anche quelle degli altri Paesi devono essere eliminate specialmente americani canadesi eccetera
E però queste sottoposto alla grande condizione del cosiddetto segno undertakings cioè nulla è deciso finte tutte decise questo si farà alla fine del Doha Round
Le indicazioni geografiche sono l'altro tema per noi assoluto cavallo di battaglia italiano
Qui noi abbiamo chiesto una forte intervento per la definizione di un registro multilaterale vincolante l'estensione della protezione e prodotti diversità vini e spiriti e un terzo tema che però come sapete difficile accettazione da parte di molti che è quello della clawback cioè di avere un accesso al mercato più facilitato per alcuni prodotti dove purtroppo risultiamo avere grande contraffazione
Come
Scritto qui è un dossier molto italiano
Però ha trovato prima da Renzo all'Unione europea e poi anche in molti Paesi del mondo
Vorrei ricordare che andavo in Svizzera due mesi fa Mandelson disse ogni Paese I suoi dossier il dossier nostro sono le indicazioni geografiche quindi facendo capire che un dossier che è diventato assolutamente
Europea
Questa era la lista clawback che è importante da vedere non tanto
Perché verrà o meno accettata da tutti o ma perché fa capire quanto nei prodotti di qualità la stragrande maggioranza sono prodotti italiani innanzitutto questa è una lista di Europa quindici
E fa anche capire quanto sia difficile per molti Paesi del mondo venirci appresso perché ne siamo assoluti ridere in questa materia la produzione agroalimentare di qualità
Prossime scadenze
Ci saranno sicuramente dei meeting ma la cosa importante e adesso superare lo scoglio delle lezioni francese
Da quel momento e fino alla fine diciamo di giugno
Potrebbe succedere noi ci auguriamo che si trovi un compromesso per poi accelerare tutto il round di Doha quindi un'ipotesi a dove si trova una convergenza e quindi
Tra maggio e luglio perché è un periodo incomprimibile in quanto il quattro cinque agosto chiudono gli uffici e non ci sarà più il motivo e possibilità per negoziare
Si trovi quindi un compromesso in agricoltura e nelle mi prodotti industriali per qualità vere una chiusura del round l'anno prossimo invece l'ipotesi B e che non si trovi nessun tipo di
Di accordo e quindi l'ha mi il direttore del
Del Buddha brutti o cercherà
Di portare avanti un discorso per chiudere che si trova un accordo sì
Si farà come dicevo prima se non si troverà è nostra convinzione che il round si blocchi se non si chiuda
Per i imperi negativo perché dal due mila sette cominciano grandi scadenza elettorale
Quell'americana e poi come diceva oggi anche il commissario Fischer Boel dal due mila otto cominceranno i lavori per la prossima PAC e finché non avremo una PAC non avremo un mandato chiaro da dare I nostri negoziatori
Grazie
Bene abbiamo dieci minuti di tempo in attesa che il Ministero si liberi e venga e ci raggiunga
Per fare non un vero e proprio secondo giro ma magari una delle repliche se ci sono delle richieste di chiarimento su quello che abbiamo detto in genere
Nei dibattiti televisivi e radiofonici a cui siamo più o meno abituati tutti
Ad essi stessi dice ci sono poi mancano pochi minuti siamo in chiusura ci faccio una battuta ma si compete le battute le fanno diciamo i barzellettieri e più o meno di professione io non chiederò una battuta
Ai nostri ospiti ma chiederò di fare un giro di repliche alla luce di quello che abbiamo sentito direi soprattutto su questa ultima
Su questa ultima parte perché insomma le prospettive e lo scenario
Di questo negoziato condiziona fortemente le vostre aspettative partirei dall'assessore
Regionale se ne ha voglia perché alla luce di quello che è stato detto le sue osservazione le osservazioni del suo intervento possono diciamo generali in un senso o nell'altro
Progetti
Io sono sicuramente strategiche perché la possibilità di competere sui mercati per i nostri prodotti è fortemente condizionata dalle condizioni nelle quali si sviluppa
Il le condizioni di mercato per cui
Forte l'interesse terra questa posizione assunta dall'Unione europea che profondamente sosteniamo
Di tutela delle indicazioni geografiche solo la nostra specificità europea l'Italia nell'ambito e l'Unione europea il Paese che più ha creduto
Sul sui marchi di qualità e la Sicilia in ambito italiano è sicuramente tra le Regioni che più si è speso in questa direzione
Non abbiamo grandi marchi di qualità come nel Centro-Nord già affermati sul mercato
Ma iniziative politiche e strumenti attivati anche per la nuova programmazione sono sostanzialmente indirizzati sullo sviluppo e la valorizzazione
Delle indicazioni geografiche quindi supportiamo questa richiesta dell'Unione europea fatta
E portata avanti anche dalla nostro Ministro De Castro perché riteniamo che questo sia uno strumento importante nella differenziazione dell'offerta e per sostenere la nostra strategia competitiva su un mercato sempre più ampio
Parlavamo di qualità io una uno dei prodotti diciamo per eccellenza che contiene a un contenuto di qualità il vino
Se penso alla
Mia regione d'origine alla Puglia per quanti anni la Puglia
Si è accontentata si era assegnate i produttori
Di uva si sono rassegnati affare vino da taglio che che poi veniva praticamente svenduto oggi per fortuna
In Sicilia in Puglia in altre regioni meridionali
Si sviluppa una produzione di qualità sempre più di qualità che
Si afferma sui mercati mondiali ho avuto modo qualche anno fa nell'ambito di un'inchiesta proprio sulla qualità del
Sul quello che
Ribattezzare il medico quality cioè sulla qualità del made in Italy di visitare
L'azienda della famiglia Carlo De Donnafugata
E devo dire mi ha impressionato il tipo di di capacità di innovazione di ricerca di miglioramento della qualità ecco allora
Giuseppe Castiglione vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo da questo punto di vista cioè della ricerca della qualità su un prodotto particolare come il vino
Come si possono armonizzare le diceva prima ci ha raccontato l'aneddoto dello zucchero no ma come si possono armonizzare
Le politiche europee le normative europee in modo da non premiare chi fa il vino con lo zucchero e non penalizzare chi fa il vino in modo più genuino
Solo uno di essi ma ce ne intanto al dopo l'intervento del dottor Peretti perché
Per dire il momento strategiche in cui noi ci troviamo
Noi abbiamo fatto bene a far partire la PAC ad applicare la politica agricola comunitaria a darne subito attuazione come Paese perché per un momento solo penso acqua a questo bilancio comunitario se non avessimo messo uno stock di riserva per il comparto agricolo immaginate oggi in un dibattito così acceso in Europa più ricerca più innovazione ognuno pensa di depauperare in bilancio agricolo vino abbiamo fatto bene
A far partire la pacca fare un check che nel due mila otto perché questo cioè che a cui farà faceva riferimento il commissario estremamente importante quindi mettiamo attuazione della PAC applicazione scelte del due mila otto
Doha Round e poi mettiamo perché no anche il due mila e dieci io
La relazione e del Presidente e l'ISMEA lo seguito particolarmente o collegare affrettare ferocia dove quindi alla fine quella conclusione l'abbiamo concertata dopo un lunghissimo dibattito perché siamo pronti o non siamo pronti a questo grande
Quanto è grande appuntamento quindi veramente e c'è da riflettere su tantissimi temi il tema più specifico io doveva una risposta dotta ragioni stamattina che ha parlato e dei vitigni e dell'annata nelle indicazioni
Purtroppo non è una ipotesi quella era la proposta del commissario che noi come Parlamento europeo
Abbiamo fortemente attaccato perché non è pensabile ingenerando una confusione straordinaria quella di indicare nell'etichetta il vitigno e l'annata anche sui vini da tavola sarebbe
Per noi per la nostra indicazione nostra identità territoriale sarebbe veramente
Drammatiche poi c'era il tema invece legato
Alla alla gestione per cui l'ha detto noi non siamo perché si vada alla distillazione siamo per l'abolizione degli aiuti di mercato però qualcosa c'è il tema di una gestionali un me
I modi gestione la crisi comunque lo si deve preservare e poi c'è un tema più generale sulla gestione dei sottoprodotti che per quanto ci riguarda non è pensabile che anche dal punto di vista ambientale che si proceda come si procede nei Paesi del nord Europa che avvenga
Viene proprio sparso a terra quindi per quanto ci riguarda dal punto vista mentale non è pensabile gestire tutto molto in quella maniera c'è un tema invece che si può aprire che è quello delle delle energie delle bioenergie
Che a mio avviso ne parlava planetari stamattina
è invece noi potremmo fare nella proposta legislativa provo un esplicito riferimento a questa possibile utilizzazione
E la gestione sotto lo tournée è un tema e poi il tema dell'agroenergia è un tema centrale il tema del disaccoppiamento lo fa diventare di di strettissima attualità quando
La diversificazione produttiva per i nostri produttori il tema
Del disaccoppiamento accelera questo processo e quindi certamente il tema della biologia diventa centrale non ultimo anche sul settore vitivinicolo dove certamente concentreremo anche la la nostra attenzione su questo particolare aspetto
Bene Presidente Cusumano abbiamo parlato del WTO adesso sentiremo magari ancora da Teti visto che abbiamo qualche minuto un qualche ulteriore approfondimento io proverei a chiederle
Questo negoziato l'andamento di questo negoziato come può
Influire geni si dice in che misura ma insomma ecco come si può influire come può influire sulla commercializzazione di prodotti agricoli italiani
Guardi io sono convinto che gli esiti
E debutti o saranno decisivi anche per il futuro dell'agricoltura italiana e bene fa l'Unione europea
Tenere ferma la barra rispetto
A una linea chiara confermato in tutta la serie che sta confermando ancora oggi
Per tutto questo pone all'Italia anche
L'obiettivo strategico rispetto
All'evoluzione della del WTO e di affermare sempre di più il made in Italy
Non a caso il il Governo nazionale insieme speso moltissimo attraverso le scelte del Ministro De Castro per
Affermare in finanziaria
In risorse importanti per il made in Italy darla commercializzazione della filiera agroalimentare
Italiana
Dentro la quale trova anche uno sbocco significativo e di rilievo la filiera agroalimentare meridionale siciliana per
La qualità di questa filiera di questo sedimento e soprattutto per
La crescente esigenza
Dei consumatori
Dentro la quale esigenza non c'è soltanto
La sicurezza alimentare
Che fine locale a tutti anche
Per la certezza per la rintracciabilità e della tracciabilità dei prodotti ma fa invocare tutte anche la qualità dei prodotti stessi allora lo dobbiamo auspicare che gli esiti di questo dovuti o siano esiti pari alle aspettative
Dei produttori agricoli di chi Opara a livello
I temi di rappresentanza sociale nel comprarla per la nel mondo agricolo e agroalimentare per una spinta in avanti dell'euro dell'agricoltura comunitaria
Dentro la agricoltura comunitario Maspi Bramante l'agricoltura nazionale dagli otto anche meglio fare siciliana
Bene da tanti enti concludiamo tornando un attimo su
Un'osservazione che lei ci ha proposto che personalmente mi ha molto colpito cioè l'agricoltura rispetto al passato oggi diventa un prius se non si risolvono a livello di negoziato internazionale
I gli accordi problemi dell'agricoltura non si va avanti ecco c'è un problema generale che lei sicuramente il suo ministero affronta che è quello della concorrenza diciamo sleale per capirci dei Paesi emergenti abbiamo sentito prima da
Dalla ricerca di Lacirignola che ha detto che in Cina stanno pensando a impiantare gli ulivi
Io penso ancora una volta alla nostra povera Puglia da dove gli olivi vengono spiantato i
E trasportati magari al nord oppure ha diritto in altri Paesi ecco su questo aspetto specifico non dico dell'Ulivo ma in genere della concorrenza sleale sui prodotti agricoli come si può intervenire
Come ci si può difendere
Normalmente la migliore difesa è sempre l'attacco
E
Noi abbiamo di sistemi difensivi interessante in Europa nel mondo anzi inc il più importante e il sistema della del cosiddetto anti dumping dazi anche i dati
Ci sono dei casi in cui li abbiamo
Dovuti adottare anche per aiutare i prodotti a agricoli penso agli ultimi casi sul salmone sulle sulle fragole congelato
Uno veniva dalla dalla Norvegia l'altro dalla Cina ma
Quello che vorrei far rimarcare
E che senza riuscissimo ad avere un risultato interessante sulle indicazioni geografiche spero ad esempio in un
In un registro multilaterale lì potremo sicuramente
Mettere la regola sul piano della qualità ed esasperata merita esattamente perché una volta che il parmigiano reggiano eh
Regolarmente su questo tipo
Codificato col suo disciplinare si possa Pinochet
Esatto queste poco ma sicuro ora in questo negoziato ne abbiamo due grossi nemici che sono gli Stati Uniti e l'Argentina
Ovviamente ognuno per le sue ragioni ma più che altro la la ragione la medesima
Loro vogliono essere e continuare a fare contraffazione imitazione dei nostri prodotti su questo non vi è nessun dubbio abbiamo delle prove su questo anche ricordo lo studio di Nomisma del proprio del professor De Castro all'epoca
Adesso ministro non sono solo le griffes diciamo assolutamente no un
Io ricordo che questo studio diceva che un prodotto Italian sounding cioè che aveva o una bandierina o un nome
Che ne so Antonio qualcosa che ricordava l'Italia poteva essere venduto sul mercato al cinquanta per cento in più se
Se non avesse rispetto a se non avesse avuto gli stessi tipi di
Gli emblemi
E questo è molto importante ora gli Stati Uniti hanno fatto in questi giorni dei grossi passi avanti
Io vorrei ricordare l'accordo dell'altro ieri a Washington dove era anche presente il Chianti e dove praticamente insieme ad altri vini importanti si sono accordati perché
Anche gli stessi americani hanno capito che è molto importante l'origine da dove viene il prodotto e l'origine deve essere collegata alla tutela del nove
Se sulle spalle il vecchio discorso mi scusi che noi abbiamo qui tra i partner come parte tecnico un grande marchio
Automobilistico come la Maserati no visto anche due FIAMM anti quattro POR quello approvare i par miei però non voglio dire la Ferrari si fa con la piadine lambrusco a Maranello non si può fare né in Inghilterra né in Arizona insomma
Dovrebbe essere così dovrebbe essere così ora
Noi siamo convinti che se
Gli Stati Uniti cominciano a capire questo dal basso perché loro sono un Paese democratico quindi ha bisogno della lobby in poi lo facciano sulla Congresso a certe politici siamo comiche questa la strada giusta per cui speriamo
Di poterci confrontare sempre di più con loro penso che sia importante vedi poter di continuare ad invitare qui fargli capire del nostro sistema che loro entro qualche anno sicuramente accetteranno farà
E quello che dà i risultati migliori perché ormai la gente vuole vivere di qualità la qualità della vita il tutto per nel mondo
Bene minori per fortuna non abbiamo spot pubblicitari non abbiamo maggiordomi che entrano ed escono abbiamo nani e ballerine io vi chiedo di ringraziare con
Un applauso i nostri ospiti
Lieta LSU le casse ragazza grazie viola grazie
Va bene
Terminator posti Castiglion assist
Sesto
Allora
Intanto penso di poter ringraziare a nome di tutti voi il ministro per la sua disponibilità ha voluto
Scegliere Lulli e io personalmente e anche di questo lo ringrazio
La formula della chiacchierata più informale naturalmente esso non ha però
La non onde la competenza nella presunzione di interpretare
Le domande le richieste di questa platea
Però vorrei cominciare a fare delle domande diciamo da comunicatore professionale anche alla luce delle cose che abbiamo sentito in questa sessione
Partendo dall'incontro che lei ha avuto recentemente nei nei giorni scorsi con il suo omologo inglese mille benda
Che peraltro è non ricordo il Ministero dell'agricoltura e dell'ambiente nello stesso tempo cosa che secondo me ha un suo una sua logica e un suo significato allora la Gran Bretagna
Lo sappiamo tutti è il meno europeo dei Paesi europei diciamo il meno comunitario
Questo accordo con mente bande e che effetti può produrre che conseguenze potrà avere sulla politica agricola europea
Ma intanto fatemi
Beh la possibilità di ringraziare questa bella platea di agricoltori di Confagricoltura
Un ringraziamento a tutti anche per
L'affetto e la stima che manifestate sempre ma soprattutto
Consentitemi un ringraziamento a Marianna Mariann Fischer Boel che ci onora della sua presenza
Con la quale abbiamo avuto un'oretta di
Ottima discussione insieme abbiamo affrontato tutti i temi sul tappeto devo dire che sono molto contento di potervi trasferire una sensazione di
Comunanza di vedute di prospettive
Giovanni no penso non vorrei neanche
Che questo accordo con devi Miliband
Sia possesso ho segnalato sopravvalutato insomma se ci sono però siccome ed è sempre un po'strano diciamo che con Daryl Miliband avevamo avuto l'occasione
Qualche settimana fa qualche tempo fa a Wilton Park mi aveva invitato luglio
Parlare una conferenza a porte chiuse come fanno loro gli inglesi con una quarantina di esperti sul futuro della PAC sul futuro delle
Politiche agricole in quell'occasione abbiamo potuto verificare assieme una comunanza di idee
Su temi quali la semplificazione come rendere
Più facile la vita degli agricoltori come semplificare le regole europee che alle volte sono regole farraginose piene di adempimenti di complicazioni si sono accavallate in questi cinquant'anni di storia di politica agricola comune naturalmente quindi c'è bisogno di
Semplificare
Lo CM unica che stiamo discutendo proprio in questi giorni a Bruxelles è un esempio di come si può andare verso una semplificazione
Abbiamo trovato una comunanza di vedute sul futuro per quel che riguarda
Una politica agricola comune che risponda di più alle esigenze di quattrocento milioni di cittadini europei
E non evidentemente non solamente senza sminuire ovviamente
I milioni di agricoltori europei perché dobbiamo far capire questo è uno sforzo che noi mondo dell'agricoltura facciamo sempre da far capire che questa
Politica agricola comune no e una politica che serve se poi vogliamo mantenere il paesaggio se vogliamo mantenere
Un ambiente sano se vogliamo cibi sicuri se vogliamo anche visto che siamo nella piena attualità cercare di in qualche modo favorire o gestire questo cambiamento climatico che pare essere oramai un'emergenza diventata un'emergenza mondiale anche in questo la PAC potrà dare
Un suo contributo quindi una decalogo alcuni punti sui quali ci siamo trovati in assonanza e sui quali io mi auguro che i prossimi dibattiti che faremo in Europa possano spingere verso quel riformismo della PAC che noi vediamo non come alcuni in Europa vedono e cioè l'anticamera del phasing out no
Perché noi siamo convinti che ci vogliono a politica agricola comune convinti che una politica agricola comune ci voglia anche dopo il due mila tredici
Ma siamo altrettanto convinti che se non ci saranno le riforme che renderanno comprensibile all'opinione pubblica perché dobbiamo spendere tante risorse a livello europeo per sostenere
La politica agricola comune renderà la stessa fatti difficile a sopravvivere alla competizione con le altre politiche europee
Ecco tu hai parlato di ambiente di paesaggio diciamo più in generale di Governo del del territorio e mettere parlando è caduto l'occhio sulla qualifica del Commissario europeo Marianna finisce che
Ci onora della sua presenza
Commissario europeo all'agricoltura e allo sviluppo rurale
Lo sviluppo rurale io penso allora diciamo alla insediamento fra frazionato nelle nostre campagne in Italia e chi si può occupare chi si deve occupare dello sviluppo rurale e lo sviluppo rurale e quello che noi chiamiamo il secondo pilastro nove la politica agricola comune
E dello sviluppo rurale
Se no copriamo noi come Stato membro abbiamo fatto questo piano strategico che ha individuato gli assi prioritari di intervento
E adesso siamo nella fase in cui tutte le Regioni stanno costruendo i piani di sviluppo rurali PSR regionali che dovranno poi essere approvati ciascuno
Data dall'Europa da Bruxelles in che tempi può avvenire tutto deve avvenire entro l'estate deve avvenire entro l'estate perché la prossima programmazione due mila
Sette due mila tredici deve poter a realizzarsi nei tempi previsti e quindi abbiamo bisogno che siano approvati entro l'estate quindi siamo della faccia alcuni sono stati approvati in alcune regioni per cui si sta andando speditamente avanti evidente che come presidente Vecchioni stamattina ci diceva e partendo alla conferenza stampa con Marianna
Ha detto che lei comprende le mie difficoltà con venti Regioni perché LEA ventisette Paesi e quindi già
Però l'importante è che questo secondo pilastro sia un secondo pilastro che vada nel segno del rafforzamento delle imprese se c'è un leitmotiv oggi una un punto di incontro
Per tutti gli interventi
Sull'agricoltura e che dobbiamo cercare di rendere le imprese più forti perché il mercato è più difficile
Perché la globalizzazione ci impone
Di confrontarci con Paesi che hanno ben altre risorse naturali o dotazioni o costi che non abbiamo e quindi se vogliamo vivere nella globalizzazione se vogliamo vincere la sfida dobbiamo rendere le imprese più forti più competitive
E più forti e competitive devono anche essere gli strumenti dentro lo sviluppo rurale quindi non più
Strumenti a pioggia il vecchio venti settantotto per dare un po'
Di di euro per ettaro ma strumenti che vadano a premiare i progetti che vadano a premiare quella multifunzionalità e quelle azioni che rendano il nostro sistema agroalimentare unico e quindi in grado di competere perché la competizione
Giovanni come sai non ma potremo certo superare attraverso
I costi
I quali pure vanno ridotti quali pure dobbiamo impegnarci a ritornare alle agenzie però non c'è dubbio soggiorno confrontare i costi con la Cina con Nordafrica col Brasile
Con le grandi aziende australiane basta fare qualunque tipo di confronto strutturale o altro per mettere in evidenza lo stato di difficoltà hanno allora noi vinceremo e non solo noi intorno a tutta Europa vincerà la sfida
Se punterà sulla capacità di distinguersi in un mercato globale perciò abbiamo bisogno di strumenti per essere più forti abbiamo bisogno di imprese più efficienti
Abbiamo bisogno di puntare sulla qualità delle nostre produzioni
Qui c'è tutto il tema delle regole
Di cui citavamo stamattina importante che i prodotti che entra in Europa rispettino le stesse regole che rispettano i nostri imprenditori purtroppo non sempre così allora se noi abbiamo migliorato le tecniche di produzioni noi rispettiamo
L'anima al welfare rispettiamo tutte le regole sulla sicurezza alimentare sull'ambiente e poi dobbiamo essere sicuri che anche i prodotti che entrano in Europa devono sottostare alle stesse regole che i nostri imprenditori
Rispetta ma questo qui è un fatto di distorsione di concorrenza non è un fatto di protezionismo così come anche l'origine
Poca
è importante che
I prodotti che entrino rimangono delle nazionalità dove sono entrati e non è anche questo non è protezionismo e trasparenza nei confronti dei consumatori io credo
Senza voler essere adesso presuntuoso ma io credo che l'Italia abbia dei punti di forza straordinari
In giro per il mondo cerchiamo i prodotti italiani c'è chi desidera avere prodotti italiani li desiderano talmente tanto che li copiano e quando abbiamo fatto New York non molto tempo fa un incontro con gli importatori italiani
E io
Come oramai questa platea sa benissimo
Torniamo tutte tutte le volte sulle agropirateria no questo tema dei prodotti italiani copiati
E loro mi hanno risposto ma si visto c'è lei ha ragione ma se poi i prodotti italiani non arrivano
Sui mercati americani e dei noi ci mettiamo la bandierina e venderemo le mozzarelle del whisky consiste venderemo
I prodotti reggia mito e certe facciamo in modo che le nostre imprese abbiano strumenti efficaci chi siano supportate da iniziative che portino i nostri prodotti sui mercati perché i mercato prodotto vediamo lo vuole
Quindi io spero che questa impegno anche che oggi Confagricoltura ha voluto lanciare con Emanuele Plata col gruppo CRAI questi Flachi sforzi adesso andremo a inaugurare in Cina due attecchire due Shanghai ma spero che siano solo i primi quattro supermercati
Di prodotti italiani siamo tutte iniziative che vanno nella direzione di entrare nei mercati esteri perché mercato nazionale lo sappiamo un mercato saturo
Allora se noi continuiamo mentale l'offerta e non ci impegniamo a crescere nei mercati esteri ci saranno sempre prezzi bassi e crisi di mercato
Però andare all'estero non è facile non si può andare all'estero semplicemente
Andandoci quando il mercato non tira quando abbiamo qualche difficoltà e poi magari nasconderci dietro quando invece le cose cambiano ma dobbiamo organizzare nostre in prese in maniera strutturale
Perché affrontino i mercati esteri come si fa in una economia sviluppata qual è la nostra in una mercato globale quale quello in cui ci troviamo
Ecco sui costi incerto non saremo competitivi ma sulla qualità come stavi dicendo possiamo e dobbiamo esserlo però c'è un problema
Che non riguarda peraltro solo l'agricoltura ma tutto l'apparato produttivo italiano che è quello delle infrastrutture io mi ricordo sempre quando
Pietro Marzotto che ormai diventato un imprenditore agricolo perché fa quello soltanto comprò con la Marzotto Hugo Boss in Germania
Un marchio tedesco mi raccontò
Che per loro era più conveniente per l'odore in Germania perché la bolletta della luce piuttosto che le tariffe postali
Erano inferiori allora da questo punto di vista anche qui è stato detto prima che tu arrivassi dall'Assessore regionale il problema
Delle infrastrutture di base soprattutto per le regioni meridionali accusa ancora un grave è indicato un grave deficit Rischiatutto arresto del Paese e a tutta l'Europa
Non c'è dubbio pensiamo soltanto al Piano irriguo nazionale che attendeva anni
Le infrastrutturazioni irrigue specie adesso che noi ci aspettiamo un'estate particolarmente siccitoso come fare ad affrontare l'emergenza siccità quando ci sono alcune regioni del nostro Paese che sprecano la metà dell'acqua che pure c'abbiamo
In infrastrutture irrigue vecchie in tecniche di irrigazione obsolete non abbiamo bisogno di investire molto nelle infrastrutture in tutte le infrastrutture ma naturalmente c'è lavoro per tutti c'è lavoro per le istituzioni che devono cercare di colmare
Questo K di colmare in qualche modo questa deficienza infrastrutturale ma c'è lavoro anche per le imprese e capiscano che non è più possibile affrontare i mercati di oggi con gli strumenti di ieri oggi bisogna
Davvero fare uno sforzo tutti per riuscire a capire che i mercati sono difficili
Che il modo in cui si sta sul mercato è diventato un modo molto più complicato del passato il mondo è diventato più grande se prima era la Germania il mercato di riferimento per le imprese italiane dolce oggi il mondo e tutto il più veloce soprattutto di
C'è chi si approfitta di questi
Di questi spazi che e di attenzione
E di e di interesse che esistono tra i consumatori del mondo al made in Italy e quindi noi non possiamo farci sfuggire questo opportunità dobbiamo lavorare
Insieme cercando di creare anche le condizioni di sistema perché alle volte non basta l'impegno del singolo e questo purtroppo
E il problema del settore agroalimentare fatto da piccole e piccolissime imprese però nello stesso tempo e qui voglio dire proprio perché so che ci sono tanti imprenditori che lo stanno facendo lo stanno facendo con successo
Che proprio questo sistema di piccole e medie imprese sta dimostrando in alcuni comparti dei successi straordinari
Voglio citare il caso del vino perché avevamo importanti imprenditori nata rotonda di stamattina il vino ha superato i tre miliardi e duecento
Milioni di euro di export nel due mila e sei
Tre miliardi e duecento milioni una cifra sì ci pensi straordinari non solo confrontandola a qualche anno fa quando avevamo addirittura
Preoccupazione che la vitivinicoltura italiana se ne stava andando a rotoli con i problemi allora ecco che per poter raggiungere questi risultati le centinaia di migliaia di imprese italiane che non sono delle multinazionali perché le imprese nostre sono imprese piccole
Hanno bisogno di strumenti che le mettano in condizione di essere forti
Allora loro ce la fanno hanno scommesso sui mercati esteri stiamo crescendo addirittura di questi tre miliardi e due umiliato e solo negli Stati Uniti quasi un miliardo negli Stati Uniti fa capire che anche il cambio euro-dollaro che pure un elemento che certo non ci aiuta però non impedisce di crescere
Come non impedisce di crescere anche nei mercati nuovi di nuova espansione come il Giappone dove sono arrivati proprio dalla Sicilia con Giovanni la via abbiamo festeggiato insieme i primi
Containers di arance rosse e adesso ce l'hanno chieste mille tonnellate e poi hanno detto che arriveranno a sette otto mila
Saremo capaci di organizzare sette otto mila tonnellate è questa la domanda e qui è
Poi il problema come ci organizziamo perché in i canali una volta trovati bisogna soddisfarli rispettare le regole quel completamente che ci ha chiesto
Il sistema produttivo giapponese non è che sia
Cosa da poco quindi tutto questo ci deve veramente fare riflettere sulla sfida importante che abbiamo davanti ma anche la grande opportunità perché il settore agroalimentare
Diversamente dal tessile vive di una
Opportunità enorme legata al territorio che legata a queste tradizioni all'origine alla cultura gastronomiche variano dimentichiamo che i ristoranti italiani nel mondo
Sono secondi solo per i cinesi
Ma i cinesi sovvenzione un vengono nazionale numerose anale naturale di assolutamente sano mozione del marchio italiano nell'agroalimentare no
Pensiamo in Giappone la guida ne conta quattro mila solo Giappone aderire falsità latterie fa nove poiché il richiesto
Se tutti i ristoranti italiani nel mondo consumassero solo esclusivamente prodotti italiani già sarebbe una bella spinta ma comunque
Lo spazio c'è
Il mercato c'è e c'è chi desiderava veri prodotti italiani dobbiamo davvero e fare uno sforzo nella direzione come quella che si sta facendo evidente che non è sempre facile e quindi non è che voglio banalizzare le difficoltà dei nostri imprenditori ma dobbiamo da per impegnarci a farlo
Abbiamo parlato nella tavola rotonda di due riforme in particolare per scendere più sul concreto il vino e l'ortofrutta che cosa ci puoi dire su questi due capitoli
Abbiamo riflettuto anche oggi comari Anna sul tema delle riforme l'ortofrutta dovremmo riuscire a farcela entro giugno
è una riforma importante perché l'ortofrutta tra fresca trasformato rappresenta per il nostro Paese circa un quarto un quinto dell'intera produzione lorda vendibile quindi un settore importantissimo dove tra l'altro purtroppo
Riscontriamo le maggiori deficienze organizzative
Purtroppo di tutta l'ortofrutta commercializzata in Italia appena il trenta per cento viene commercializzata in strutture organizzate ieri abbiamo fatto tra i tanti tavoli che si fanno al Ministero ne abbiamo avuto uno sulla crisi ortofrutticole in particolare sugli ortaggi in alcune regioni del Meridione
Beh è come si fa a intervenire se non ci sono dei soggetti erano incarti i produttori di carciofo Giovanni ma è lo stesso quindi Sicilia come sai bene
E ti chiedono un aiuto ma se non c'hai poi neanche un interlocutore quando gli amici della grande distribuzione e
Sarebbero disposti a darci una mano ma poi non c'è un intorno cultore con cui poter fare i contratti poter fare degli accordi allora anche la possibilità di aiutare in questi momenti di difficoltà e difficile quindi dobbiamo organizzarci meglio e ora che anche nell'ortofrutta le OP diventi uno strumento diffuso e organizzato e questi aiuti che l'Unione Europea CIDA proprio vanno nella direzione di
Organizzare meglio il nostro sistema ortofrutticolo
Sul trasformato abbiamo detto ribadito ancora una volta una volta per tutti noi dobbiamo andare
L'Europa ha già scelto per il disaccoppiamento totale non è che noi possiamo tornare indietro di fronte alla scelta europea quindi questo oramai è una è una scelta chiara
Netta evidente che vogliamo certamente non vogliamo ripetere l'errore che facemmo nel due mila e tre dove si fece un negoziato difficilissimo per ottenere un disaccoppiamento parziale nel grano duro
E poi non l'abbiamo applicato ecco tutto possiamo permetterci forche
Fare una cosa del genere allora vai vorremmo è questo bisognerà farlo in parallelo con quello che faranno gli amici
Spagnoli e francesi trovare delle formule
Che ci consentano di arrivare all'obiettivo di disaccoppiamento totale in una maniera tale da consentirà la filiera di organizzarsi escrementi il rischio di delocalizzazione esiste e lo dobbiamo organizzare lo ma sempre con lo spirito di arrivare a disaccoppiamento totale
Per quanto riguarda il vino forse ancora
E presto per scendere nei dettagli aspetteremo la proposta giuridica della Commissione come ci ha detto Mariana stamattina
Abbiamo bisogno anche qui di avere io mi auguro più strumenti per competere
Sono molto contento di quello che ci ha detto Mariano stamattina più strumenti per promuovere il nostro vino l'abbia bisogno di vincere la concorrenza sudafricana cilena australiana il nostro problema non è la competizione
Tra noi spagnoli francesi oramai la competizione globale nel mercato americano il mostro maggiore
Concorrente l'Australia come lo è addirittura nel mercato inglese l'Australia quindi stiamo parlando di un Paese che ha quattro o cinque grandi produttori
Che evidentemente con molta maggiore efficacia fanno concorrenza alle
Decine di migliaia di piccolissime imprese italiane o francesi o spagnole quindi
Organizzarsi significa anche avere strumenti dalla dall'Europa dall'Organizzazione comune di mercato vitivinicola che ci consentiranno di essere più efficacemente presenti nei mercati esteri
Abbiamo parlato di vino di ortofrutta ti vorrei girare una domanda da profano sull'arte che ho raccolto impreparazione di questo
Di questo colloquio di questa intervista c'è l'annuncio in prospettiva di un aumento possibile delle quote latte
Chi si chiede una quantificazione
Intanto
Precisiamo e ripeto testualmente
Le parole che Marianna detto prima sulle quote latte si andrà avanti fino alla campagna due mila quattordici due mila e quindici e quindi non è che domani ci si aspetta cambiamento
Evidente che nella nel nel checkup che faremo nel due mila otto due mila nove si discuterà di più forme si parlerà anche del posto due mila tredici e quindi si parlerà anche di come affrontare gradualmente il trend phasing out da questo sistema non sono in grado ovviamente di quantificare ma o con soddisfazione ha preso da Mariano la volontà della Commissione di creare delle condizioni come è giusto che sia
Di una gradualità per arrivare
Al phasing out non si può certamente immaginare che dall'oggi al domani si può abbandonare il regime delle quote questo evidente per cui un parziale aumento graduale
Aumento della del delle quote a partire dal due mila nove due mila dieci non lo so quello che verrà deciso oggi ancora troppo presto per dirlo penso che possa essere un modo calibrando bene il come il quanto quando arriverà il momento perché va bisogna stare molto attenti anche nella come si potrà
Arrivare a questo risultato penso che potrà comunque vederci insieme alla Commissione a trovare il punto diciamo di caduta per arrivare poi alla fine del regime
Il dottor tetti per il commercio il Ministero del commercio internazionale ci aggiornato sullo stato di avanzamento dei lavori del negoziato WTO
In particolare che è venuto fuori il tema dei del registro dei prodotti tipici diciamo ecco
Su questo obiettivo che impegno il tuo Ministero si sente di assumere di fronte alla conferma che in quei importante sono state molto importante l'informazione che ci ha dato al commissario Panucci mo'Consiglio lunedì martedì scorso
Quando ha raccontato di questa importante visita che è stata fatta in India non è stato registrato forse per la prima volta una disponibilità del Governo indiano ministro
Indiano verso il registro multinazionale verso diciamo una accettazione delle indicazioni geografiche
Io penso che la direzione sia quella di avere
Una primo addio attraverso questo registro multinazionale obbligatorio non per tutte per alcune le più importanti di UPG P europee
Per poi gradualmente fare accettare questo sistema evidente che tutti i Paesi che ci copiano né di OP di Geppi non sono contenti di questi quindi tutti
Australiana Stati Uniti e molti altri registro una disponibilità del Giappone è uguale a quella indiana e forse anche di qualche altro Paese che può ai unirsi all'Europa ma è evidente che una battaglia molto difficile dobbiamo negare se come spesso diciamo ahimè non è una barzelletta l'Australia e il primo esportatore al mondo di parmesan
è evidente che l'Australia non avrà nessun interesse a farlo è chiaro che questo è una grande sfida politica dobbiamo lavorare ma io nel frattempo che
In ambito e merci in ambito WTO raggiungeremo se mai lo raggiungeremo questo traguardo del registro multinazionali o comunque di una tutela extra europea delle denominazioni d'origine nel frattempo però possiamo fare vanto
Possiamo essere più aggressivi nel mercato possiamo portare e al consumatore americano come quello giapponese informazioni che specificano meglio e di più cosa sono le denominazioni d'origine europee
Per esempio visto con molto interesse lo Stand della Commissione al food ex a Tokyo
E non mi era parso di vederlo in altre occasioni lo stende che spiegava mercato al più importante fiera il Food è celato importante fiera agroalimentare dell'Asia che raccontava quale e che significa il sistema delle denominazioni europee
Cos'è questo Marco blu con le stellette cosa significa e l'Europa che lo fa lo fa per difendere tutte le
Seicentocinquanta quanto sono denominazioni d'origine Pelino e possiamo essere più aggressivi nella promozione essere più presenti nei mercati
Spiegare che dietro quel marchio europeo c'è tanta fatica c'è un disciplinare da rispettare
Regole ferree che vengono controllate e quindi anche una tutela del consumatore rispetto a quella tracciabilità che oggi diventa uno degli elementi importanti nella competizione europea
Ti voglio fare io una domanda su un tema che mi sta particolarmente a cuore io mi occupo
Come tu sai in modo particolare di ambiente di clima di Energia
Che peso può avere o deve avere la produzione di Dio Energia nella attività nella nell'attività agricola e
Che cosa può fare il Governo che cosa potete fare
Tu innanzitutto il ministro dell'ambiente per incentivare la in concreto in modo più efficiente di quanto non sia
Avvenuto finora intanto abbiamo già in questa Finanziaria avviato alcuni incentivi importanti sulle agro energie poi c'è arrivata questa scossa europea ulteriore del Consiglio ultimo
Dove la presidenza tedesca ha voluto lanciare
Oltre Kyoto diciamo gli obiettivi della riduzione delle emissioni di CO due della riduzione del dei carburanti fossili io penso che l'agricoltura possa dare un contributo e noi stimiamo che gli incentivi europei che già esistono piccoli ma esistono
E gli incentivi che abbiamo messo in Finanziaria i i famosi duecentocinquanta mila tonnellate di biodiesel defiscalizzato
Il Presidente Cusumano se ricorda tutte e cento mila tonnellate di bioetanolo defiscalizzato e tutti gli strumenti inseriti sono certamente uno anche colorato devo dire neanche allora
è un pacchetto che tutto assieme noi puntiamo ad arrivare entro il due mila dieci a quei circa ottocento mila un milione di ettari
Che sono un target secondo me vittime raggiungibile concretamente raggiungibile per il nostro Paese che non spiazza la parte alimentare il futuro perché
è evidente che se non insomma italiane che può diventare competitiva delle commodity
Per la produzione di energia ovviamente siamo paese piccolo con poca terra dobbiamo
Fare in modo che da questa terra ricaviamo dei redditi per i nostri imprenditori certamente non è che
Le agro-energie possano rappresentare sotto questo profilo la risposta però possono dare un contributo
E interveniamo anche con strumenti per facilitare con i certificati verdi con i contratti di filiera alla produzione nazionale o quanto meno favorirla
In modo che ci possa essere anche un bilancio ambientale positivo
Perché evidente che importare
Dal fuori olio di palma olio di cocco e poi magari disboscamento foreste
In Indonesia trasportarle via mare forse facciamo più danni che consumare il carburante fossile ecco vogliamo invece incentivare la produzione
In Europa e dobbiamo creare le condizioni perché l'agricoltura dia il suo contributo come può fare
Senza immaginare che le agro-energie possono risolvere il turno Lepera volturazione del problema c'è una importante spazio che si può creare soprattutto quando parliamo di
Biogas e di microgenerazione diffusa quindi piccoli impianti
Accettati tra l'altro facilmente anche dalla popolazione locale che riducono la quantità di liquami da distribuire sul terreno quindi hanno un impatto positivo anche sotto il profilo dei nitrati da un altro problema delicato che stiamo affrontando con la Commissione ambiente quindi
Tutto ciò e utile positivo e si deve fare e naturalmente poiché noi dobbiamo stare attenti che questo si traduca in reti dove gli agricoltori e quindi sotto questo profilo incentivi in finanziaria sono un passaggio per realizzare quell'obiettivo ma è chiaro
D'altra parte io ricordo che proprio qualche anno fa a Catania in un convegno sull'energia organizzato se non ricordo male dall'università il professor Rubbia
Spiegò e mi spiegò che il problema dell'energia il fabbisogno di energia sempre più in futuro si risolverà con un mix di fonti che non c'è più una soluzione abbiamo avuto
Il petrolio per una larga parte della storia dell'umanità passeremo probabilmente uno che una mia dell'intero genoma sempre più in un cocktail con un coltello di fonti energetiche tra cui anche anche queste ultime due domande di carattere un po'più politico una riguarda il rapporto tra le Regioni
E diciamo lo Stato in una politica come quella agricola per sua natura transnazionale vorrei dire
Il decentramento non sempre si è tradotto in efficienza
Ci sono state dispersioni sovrapposizioni la domanda che ti faccio brutalmente non sarebbe
Opportuno un ritorno a un sano centralismo
Non l'ho detto io
Ha detto l'ultima
Io non ho detto varie leggi
Però quell'altro deve rispondere poi attribuire nuovi comandi risponde vedere polemicamente ridispone
No egli dunque intanto evidente che
Il nostro Paese ha avuto un referendum che voleva abrogare promosso dalle regioni che voleva abrogare Ministero all'agricoltura
Preferendo che è stato votato dagli italiani F.M.
Ha raggiunto il settanta per cento era una percentuale più bassa e gli altri
Ma questo per dire avevamo anche votato per il cambio del sistema dei canali probabilmente se si votava contro il Ministro delle finanze avrebbe reso ottanta nei casi in cui
Quindi il problema è
Evidente che è complicato noi abbiamo bisogno
Certamente
Di un momento di raccordo
Abbiamo bisogno certamente di un Ministero che ci rappresenti nelle sedi internazionali che faccia sintesi di tutti i diversi
Punti di vista o se vogliamo condizioni oggettive che ogni Regione ha
Ma è altrettanto evidente che c'è la necessità di
Non solo di rappresentarci in sede europea ma c'era c'è la necessità poi di gestire sul territorio le azioni
In questo il Ministero stesso noi siamo alla vigilia del varo
Di un ennesimo Regolamento ne abbiamo avuti tanti in questi anni dire nuovi regolamenti mese ma comunque un tentativo ancora una volta di spingere sotto
La parte europea e internazionale in modo da trasformarlo sempre di più in un momento di raccordo e di rappresentanza internazionale in meno un Ministero di gestione missione di gestione alle Regioni se c'è un dialogo costruttivo
Se c'è un dialogo come io credo in questo in questo periodo si registra devo dire un clima
Positivo Giovanni la via né testimonianze
è evidente che la Conferenza Stato-Regioni non può essere il luogo in cui
Ci spacchiamo tutto quei pochi poche risorse che a livello nazionale c'abbiamo l'altro giorno c'è stato un avvio ottimi dissi o di dibattito sulla
Pacchetto forestale non solo per contratto foreste già adesso ministro quand'è che ci dividiamo sti
Venti milioni di euro perché facciamo il progetto forestale della Sicilia della Toscana no il problema è avere un approccio davvero federalista
Perché in Germania che pure hanno i Ministri dei lender e hanno un'organizzazione federale che molto più antica della nostra non si sognerebbe ero mai di spacchettare le risorse
Ha invece vogliono e pretendono i Ministri delle intere di partecipare alla costruzione della
Della della direttiva della politica della dell'azione questo
Purtroppo noi abbiamo questo approccio
Come dire un po'italico al fine di realismo ognuno la Conferenza Stato-Regioni il luogo in cui si divide la torta
La torta non si può dividere adottava condivisa la strategia ma poi ci deve essere un'unicità di intervento anche perché poi giustamente
L'Unione europea ha bisogno di un riferimento no quante volte con AGEA qui c'è il presidente Oriani ci siamo dovuti in difficoltà con questo continuo spacchettamento noi dobbiamo avere una un unico punto di raccordo ma giustamente
Bisogna che si partecipi alla costruzione delle regole
Nazionali ed europee
Portando quelle sensibilità che il territorio deve portare
Quindi io non è che abbia un approccio centralista dico che certamente
Ho passato momenti difficili nel novantanove quando
Insomma c'è stato una abrogazione del Ministero noi io votai contro mio stesso Governo è un primo passaggio
Ricordo che ci fu una un articolo molti di voi pure lo ricorderete su un quotidiano
Non mi ricordo quale fosse ma penso proprio Repubblica in cui
Un giornalista scrisse che semmai in Francia
Qualcuno si fosse sognato di cancellare così per decreto del Ministero l'agricoltura ci sarebbe stata una rivolta se delle delle la ripresa paese ad usare tutte le ma io non voglio
Difendere il Ministero però non c'è dubbio che ogni tanto ci troviamo di fronte a questo problema culturale non a caso si chiama la Repubblica appunto
No questo problema cultura quest'idea che dei palazzi romani non c'è sempre la consapevolezza di questo settore non c'è sempre
Davvero chiara
La conoscenza di un settore che non solo la presenta un importante contributo allo sviluppo del Paese in termini di economia in termini sociali il lavoro e la quanta gente che citavo ma
Ma rappresenta anche
Un momento come devo dire di di straordinaria opportunità per fare politiche ambientali politiche territoriali e gestione del territorio dissesto idrogeologico beni pubblici richiamava giustamente Marianne questi non li può fare un altro settore quindi non può essere né relegato a mero
Settore produttivo
Né può essere legato su o meno Settore di gestione ambientale l'agricoltura
E la proiettare un settore molto particolare che deve essere legato al territorio e quindi ha bisogno anche di politiche che governino questo passaggio in senso moderno non in senso assistenzialista certamente e anche in questo credo che ci possa essere
Un aiuto da parte dell'Europa l'Europa non deve essere vista sempre questo ce lo siamo detto anche di recente come il contro altare Noris idea che io vado lì e incomincia a battagliare
Con Marianna per strappare qualche non funziona così noi dobbiamo
Riuscire a fare un uno sforzo di umiltà e partecipare alla costruzione delle regole europee perché l'Europa siamo noi parte dell'Europa
Quindi
Questo significa che Stato e Regioni insieme devono lavorare per portare la giusto contributo propositivo alla costruzione delle regole e non semplicemente una rivendicazione come quando al mio amico Angeletti agricoli e si contrae un si contratta in Europa in Europa si deve partecipare alla costruzione con con questa presunzione a volte tutta italiana
Che l'Europa sbagli abbiamo ragione noi poi gli altri ventisei Paesi la penso diversamente sbagliano tutti no forse se tutti gli altri la penso diversamente interroghiamoci dove stiamo sbagliando noi
Per concludere è un tema che effettivamente non riguarda solo l'agricoltura ma
Vorrei dire molti altri settori della vita organizzata collettiva però in particolare riguarda
L'agricoltura perché come loro sanno molto meglio di me è un settore nel quale i tempi sono necessariamente più lunghi lettera le decisioni e i risultati
E mi sono bastate poche ore e quindi a Taormina qui in questa
Parti immersion in Confagricoltura
Per sentire molto ricorre la parola trasversalità cioè un bisogno diciamo vogliamo dire di moderazione un bisogno di collaborazione un bisogno di
Diciamo condivisione delle scelte che va al di là degli schieramenti politici ecco nella situazione in cui siamo
Tu pensi che almeno sull'agricoltura si possa
Portare avanti un discorso di questo tipo
Ma io credo che anche questo forum di Confagricoltura di Taormina lo dimostri il rapporto di
Collaborazione estrema che abbiamo non solo con l'assessore ma penso anche con l'onorevole Castiglione che tra l'altro il relatore
Della riforma l'OCM vino al Parlamento europeo noi dovremmo superare poi dopo magari con ciascuno si potrà vendere sul suo territorio diciamo la l'interpretazione approccio poli però quando sono in gioco gli interessi nazionali
Facciamo gioco di squadra facciamo come
Come a volte alcuni colleghi quando incontro i loro parlamentari quei missili convocano tutti ovviamente forze politiche e e sembra che siano tutti dello stesso partito perché sono in gioco gli interessi spagnoli interessi tra tutti compatti
Noi facciamo più fatica perché portiamo il nostro con conflittualità Internal parla esportiamo a Bruxelles e poi dopo finisce
Che con questa conflittualità non non riusciamo a essere sufficientemente incisivi non si riesce a fare quel gioco di squadra che invece è necessario per poter contare in Europa perché l'Europa è diventata complicata ventisette Paesi modi di pensare diverso
Approcci anche sul futuro diverso dall'agricoltura quindi è evidente che se noi non solo siamo
Uno su ventisette ma quell'uno non è in mano per intero mai spazzate spezzettato costa venti regioni partiti Bolivia ma dobbiamo cercare davvero di fare uno sforzo tutti insieme di dare unicità io credo che ce la possiamo fare non siamo gli ultimi della classe abbiamo bisogno di avere fiducia nel futuro voglia di scommettere di vincere la sfida ma anche una partecipazione insieme a questa sfida Cile ci dobbiamo sentire tutti parte di questa battaglia e anche se ci sono dei punti di diversità ma è normale
Ma questa punti di diversità teniamo lì a casa nostra
Combattiamo a casa nostra facciamo tutte le ma quando andiamo a Bruxelles facciamo
In diamo un'immagine di un Paese unito che dietro c'è il
Tutto
Tutto il settore agroalimentare compatto allora è chiaro che se così faremo riusciremo avere
Risultati sulla settore riusciremo a portare a casa quei contributi di proposta che noi vogliamo e magari anche riusciremo a guardare
L'Europa con una con un occhio più benevolo di quanto certe volte non leggiamo sui giornali nazionali
Bene non spetta a me trarre le conclusioni ma mi sembra
Solo di poter dire rileggendo il tema di questo convegno lo slogan che c'è un futuro per l'agricoltura per la nostra agricoltura e che sarà sempre più flebile grazie grazie a voi
Vi prego di mantenere devo sempre richiamare le
A un dovere ma continua e il nostro
Dibattito nel nostro forum
No no il giudice
Tutti fuori
No no
Fitto
Seduto si per cortesia se
Rimaniamo seduti perché
Non è ancora finita
Io
Cioè
Signori vi prego di rimanere gentilmente seduti perché
Devo annunciare un altro forum
Ne
Va bene allora io direi che
Mi prendo l'onere e l'onore di proseguire e
Ringraziando ovviamente
Il dottor Valentini e il Ministro De Castro per gli interventi
Passerei al
Alla sessione successiva che è una sessione che parla specificatamente di lavoro ultima sessione della nostra lunga maratona lunga giornata di forum
Questo titolo di questa sessione
Si chiama l'agricoltura italiana la competitività e la coesione sociale
Anche da questo punto di vista la confederazione la Confagricoltura si interroga sul mercato del lavoro
Ricordo che la comparazione la copre colture italiana è la più importante organizzazione
Datoriale
Del del sistema agricolo
Ma c'è un altro
Anche su questo ci interroghiamo sul mercato del lavoro sul costo del lavoro stamattina abbiamo toccato un tema importante
Ci può competere
E avere un costo del lavoro sono domande sicuramente interessante che ringrazio anticipatamente i nostri relatori ci vorranno chiarire quindi prego innanzitutto il dottor Gianfranco Fabi vice direttore del Sole ventiquattro Ore
Di prendere posto e la ringrazio e do il benvenuto
Il dottor Favi fungerà da relatore e
I relatori da moderatore scusate i relatori comincio a chiamare Luigi Angeletti segretario generale della UIL al quale l'uomo è venuto lo ringrazio per la partecipazione
Il dottor Gianni Baratta segretario confederale della CISL
Il dottor onorevole senatore Giuseppe Vegas senatore di Forza Italia
E presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni
E Mauro Guzzo nato segretario confederale della CISL CGIL
Dottor Favi allena palla grazie grazie mille io riprenderei da dove ha terminato il Ministero De Castro dove terminato il dibattito precedente
L'Italia che si presenta spesso frammentaria in cui
La conflittualità
Forte non solo a conflittualità tradizionale
La conflittualità sindacale ma anche la conflittualità tra Stato Regioni crea all'interno dei singoli settori
Ed è significativo
Partendo da qua che già il
Tema di questa tavola rotonda sia la competitività e la coesione sociale la coesione sociale è un termine
Che non è molto
Di moda non è molto diffuso parlare di coesione sociale
Soprattutto quando è di moda
Il bipolarismo
Che è di moda il confronto e di moda il il fatto di essere un po'manichei dividere le cose da una parte e dall'altra a guardare alla realtà come ci fosse un sicuramente una verità e una non verità ecco la coesione sociale presuppone fosse una visione diversa la visione di
Come diceva poi in fondo anche Ministro De Castro riguardare
In una sola direzione dimettersi di certamente
Ti nato far nascere un confronto di idee un confronto anche di interessi ma da questo confronto di idee da questo confronto di interessi poi va bene delle posizioni e delle soluzioni unica ecco in questo senso anche la volontà di fare
Fatti
Dire tornare dell'agricoltura italiana ad essere un settore primario non solo per le statistiche primario secondario terziario fosse imparato a scuola una primario anche nell'ottica reale di un settore capace di dialogare con gli altri settori e di guardare alla competitività di sistema come ha un obiettivo da raggiungere
E allora io partirei proprio
Nelle domande ai nostri interlocutori in quest'ultima parte del pomeriggio tenendo conto che il nostro con l'obiettivo è quello di nominarli l'appetito di
Vedere come sta andando
Il percorso di
Concertazione è iniziato può è ripreso o ha fatto ho avuto un suo punto forte ieri un discorso di concertazione
Che sembra un po'forse concentrato su alcuni temi specifici mentre la concertazione dovrebbe
Forse guardare un po'più
Ha un aspetto generale di proprio di coesione sociale allora cominciamo da Luigi Angeletti
Come è andata ieri eccome è stato fatto un passo nella direzione della concertazione
E poi magari rischiamo di due parlare solo di pensioni in questa concertazione
Sì sì comincia a parlare e poi forse no no perché
In primo luogo volevo fare una osservazione il
La conflittualità sociale in confronto a quella politica nel nostro Paese un'oasi di pace
Questo è colpa della politica per un certo ecografico poi ognuno il suo
Ieri
Si è iniziato un confronto una discussione
Che ha un obiettivo ambizioso
Che non è quello di riscrivere un'altra riforma della previdenza perché francamente sarebbe molto tempo sprecato
E anche energie intellettuali
E psicologiche se tutto si dovesse risolvere in un
Discussione su come sarà o come dovrà essere il nostro sistema previdenziale ma l'obiettivo ambizioso è quello di fare di questo Paese un Paese più competitivo più produttivo
Che detta in maniera ancora più semplice un Paese che
Riprende a produrre ricchezza voi vi diremo su come questa ricchezza dell'essere distribuita per onestà molto sottovalutata
Nel nostro dibattito anch'questo sì un primo collier poi sociale
Il vero rischio che stiamo correndo
Faccio solo un esempio
Quando siamo entrati cosiddetti in Europa
Cioè la moneta unica cioè
Abbiamo messo il
I paletti per entrare da primi amori da unica noi avevamo un rapporto tra il reddito medio europeo e quello italiano cioè la ricchezza pro capite circa
Trenta punti superiore alla media
E molti di più nei confronti della Spagna
Adesso siamo
Pari
Quasi un po'più della media
Se continuiamo con questo trend noi di vent'cominceremo a diventare sempre di più come dire una grande Grecia nel
E questo è il problema che ci deve preoccupare che dovrebbe preoccuparci tutti quindi
Se l'obiettivo dichiarato verrà perseguito cioè quello di rendere più produttivo più competitivo il nostro sistema economico e fare tutte quelle cose
Che solo elencate non nel famigerato primo tavolo proprio infrastrutture ricerca innovazione
Faremo una cosa buona poi faremo pur un accordo sulle pensioni ecco ma colleghi l'ostacolo che l'ostacolo principale lo dico subito non è hanno e non manca l'intelligenza nessuno
Di quelli italiani che si occupano di questi
Di fare l'elenco delle cose da fare sappiamo fare lì potremmo ripetere a memoria se prendessimo qui tutti stile libero una classifica delle cose da fare che barriere ben poco
Il vero problema che non si sono fatte
Non si sono fatte non perché siamo disattenti non si sono fatte perché fare infrastrutture in questo Paese o destinare
Sufficienti risorse all'innovazione la ricerca
Apre un conflitto politico e certe volte sociale che non si è riuscito a governare che la politica è così debole non riesce a governare
Faccio un'ultima cosa e poi abbanco uno per non annoiarvi no no poi quanto costa in più i prodotti agricoli
In una regione siciliana
Per causa dell'infrastruttura che non sono state fatte
E perché non si fanno luci sono fatte
Sufficiente strade Ferrero e ferroviarie o Autostrade non perché non lo sa non sapevamo che bisogna farlo e in passato e neanche né il passato remoto neanche quello recente sono mancati i soldi
E mercato un'altra cosa
Questo è il vero Pula l'ora se la concedo usciamo a fare questo scatto allora probabilmente faremo un dei buoni delle buone cose non risolveremo tutti i mali del Paese
Però faremo sul serio un un nuovo come dire un nuovo inizio cominceremo a riprenderemo adesso è un paese che ci sto credere proprio futuro saranno
Ma opzionato segretario confederale della CGIL
La conflittualità ogni tanto Caponi tanto ha riguardato anche i sindacati
In questa fase di concertazione c'è un'unità di intenti da parte del sindacato nel guardare ai
Alle necessità del Paese faceva riferimento Angeletti
Per il non si segnarli mafie
Francofoni noi abbiamo proprio per
Preparare questo confronto che è cominciato ieri sera elaborato documento unitario
Che tocca
L'insieme delle questioni che sono
Discussione
E qui invece diciamo da parte nostra in questa fase una forte volontà unitaria questo documento lo stiamo discutendo
Insieme i lavoratori pensionati in tutta Italia
La cosa che mi interessava dire ripresa arrivare diciamo alla stessa
Conclusioni di Luigi Angeletti
Era appartiene un secondo dal titolo del
Della sessione
Cioè competizione e coesione sociale sociale
Io credo che
Questo sia un elemento decisivo
Se è un elemento decisivo per
Che naturalmente sì credo in qualche modo si stia facendo strada
Come si dice dalle mie parti del dire fare c'è di mezzo il mare ma ormai
E
Evidente e chiaro che insomma
La strada della coesione sociale la strada della qualità
E quindi la strada diciamo di non battere scorciatoie
Comprimendo i costi che la cosa un piano inclinato dal quale non potremmo uscire in un anno competizione globale
Come quella
Che che abbiamo di fronte è la strada insomma forte per realizzare questa strada ne abbiamo bisogno di fare ed ecco
Ecco questa è la cosa che mi interessano e dire usare questa coesione sociale per alzare il livello della competizione
Per sfruttare qual è il punto sfruttare questa ripresa importante che abbiamo
Nella quale una parte importante del settore produttivo dell'impresa italiana es anche spontaneamente si sono lì organizzate hanno saputo riaffacciarsi in maniera competitiva
Sul mercato
E riuscirei con uno sforzo
Di passare dal dire dire al fare a
In trasformare in questa ripresa clinica in uno sviluppo duraturo per fare questo c'è però un problema fondamentale che era quello che diceva Angeletti
Questa ripresa un'impresa importante per questa azione di questo in prese
Di tutti i settori
Una parte di queste due dato dal traino della
Nella ripresa mondiale nella della velocità insomma della della Germania e in via di questo passo
Dobbiamo sapere che il però i problemi strutturali
Che non è paese abituato sono sempre gli stessi sono la dimensione dell'impresa il livello dell'infrastruttura il sistema di formazione
Ed è su questo e potrei continuare il suo sul potere su questo che noi dobbiamo concentrare sono secondo me è uno sforzo collettivo la coesione sociale la non c'
Adozione dello sforzo di questa ecco lo sforzo collettivo però ha bisogno di partecipazione uno dei problemi in Italia di RAI due quelle strutturali è proprio quello
Del rapporto tra i cittadini e la politica si parla di tanto di distacco tra sistema politica c'è un distacco
In questo senso anche grazie funzionato anche tra lavoratore il sindacato si può recuperare
Come giudica la realizzai la partecipazione del lavoratore verso gli obiettivi che Angeletti diceva che voi condividete pasticcieri cioè un indubbiamente un grande problema
Che riguarda diciamo il il sistema politico il sistema di partecipazione le regole che le
Lo presiedo no insomma
Non penso
Che sindacati vivono in un'isola felice
Penso che bello per adesso mi
Diciamo senza sottrarsi anche loro al
Al loro compito insomma di rinnovarsi in un quadro di partecipazione di di di di credibilità e di rapporto democratico
Anche la loro parte la debbono fare però diciamo che in
Almeno per questa fase che dove negli angoli più ampie più acuti siano sull'altro lato obiettivamente questo secondo me non è un motivo di soddisfazione un motivo di guai
Perché per una parte sociale che deve affrontare questi problemi tutelare gli interessi che deve tutelare avere una politica dell'IG timbrata debole è un grande problema una politica debole Giuseppe Vegas senatore di Forza Italia una politica debole forse
Guardando al di là
Se è possibile della
Del bipolarismo e forse
Una realtà
Italiana
Non solo in questa fase
Certo
Funziona sì proprio parlare abbiamo aperto politica debole si parla molto però
A politiche debole in che senso e ho sentito prima da
Dagli amici sindacalisti dei ragionamenti in parte consimili condivisibili in parte no
Cioè la coesione sociale e il metodo è un mezzo un fine perché se è un mezzo va benissimo
Ma non deve essere un fine non deve essere infine al quale si sacrificano tutti gli altri obiettivi
Perché se noi dobbiamo rilanciare il sistema Italia su questo credo che siamo d'accordo tutti
E bisogna farlo sapendo che eventualmente si possono anche pagare dei prezzi sotto il profilo da quel coesione sociale purché si arrivi a certi obiettivi
Allora si è detto le nostre imprese sono penalizzate perché
Nel sistema delle infrastrutture costa di più alle imprese siciliane benissimo quando ci si mette anni
A cercare di far partire un sistema di informi finanziamento e di realizzazione delle infrastrutture che può servire a migliorare le condizioni dell'impresa anche dei cittadini
Come dire cambiano le maggioranze non si condividono più inclini della politica rimane blocchi
Si blocca tutto si blocca qualche Ceglia si blocca in Piemonte e cose di questo genere questo credo che in qualche modo qualche effetto negativo lo diavolo prodotti all'impresa
Quando si dice ripigli una battuta sentita prima dal ministro dall'agricoltura che l'importante sono le regole benissimo
Che la nostro sistema deve essere competitivo rispetto a certe regole che vengono applicate in altri Paesi e che sarebbe opportuno
Evitare che ci sia un dumping sociale troppo forte da parte dei Paesi nostra competitive in col competitori siamo d'accordo ma allora anche qui mi faccio una domanda
Se noi soffriamo una posizione di difficoltà a causa di
Posizioni diciamo così
Come dire un po'troppo soft che hanno i nostri competitori in materia di lavoro di tassazione
Non dico che ne possiamo imporre a loro di avere le stesse nostre posizioni non dico che noi dobbiamo rinunciare a delle protezioni che abbiamo e che ci
E che connotano anche nostro livello di civiltà ma magari non dobbiamo esagerare ammetterne delle nuove
Faccio una battuta
Per esempio la Turchia è una novità che in agricoltura crea qualche problema in danneggia un po'i produttori italiani
Faccio un'altra battuta in materiali tassazione l'idea di aumentare le rendite catastali per
E la le imprese agricole sicuramente non fa bene le imprese italiane come non fa bene il fatto che
Va cambiare le
Valutazioni catastali quindi far pagare di più come non fa bene il fatto per esempio di cambiare la valutazione catastale degli immobili non direttamente destinati all'impresa dell'Isonzo tutto un insieme di regole che sicuramente danneggiano quindi
Se noi la prima cosa e non peggiorare le regole esistenti
E poi son d'accordo con Angeletti eccetto non dobbiamo essere più competitivi rispetto a prima dell'euro l'Italia che aveva una posizione
Di rispetto alla media europea di
Parità del reddito pro capite
Sì molto di più adesso diventate quasi parità utili non meno in realtà
L'Irlanda che era un posto francamente sottosviluppato diventato un Paese dove
Rispetta cento di media siamo a centotrenta quindi si è sviluppato allora bisogna anche porsi qualche interrogativo se per caso nel sistema economico e sociale ruandese
Sia forse sia più elastico rispetto con italiane consente di assorbire meglio occupazione e sviluppo
Sotto questo profilo
Gli effetti anche sotto
L'aspetto occupazionale della legislazione che è stata adottata agli anni scorsi
Certo avranno portato lavorino sempre permanenti nel tempo no forse permanente nel senso ripetitive ma hanno portato a un miglioramento del livello occupazionale quindi
Un approccio come dire un pochettino più elastico forse potrebbe consentire
Di arrivare a
Prendere gli obiettivi che
Si diceva prima che dovrebbero arrivare con De Gregori ci vogliono le reti o un po'più all'arrivo indispensabile e soprattutto non all'allora rispetto al passato ecco mi sembrava che già riparata sto cessa il naso e le orecchie di fronte al fatto che la due otto fosse un elemento di limitazione della competitività dell'impresa
Una cosa
Io non voglio entrare adesso nella
Nella nel dibattito arriva fico arrivati ci arrivo speriamo non voglio entrare nel nel dibattito politico però noto una svolta che mi Polaris argomentato la tossicità state litigando in tutti i modi in Parlamento fuori da tutte le parti
La
E il sistema concertativo invece obbliga le parti a fare sintesi e a rispettare Yilja altri
Ovviamente il sistema concertativo non è una formula politica però è un'assunzione di responsabilità che ha contrassegnato gli ultimi quindici anni della nostra vita almeno per ciò che riguarda le parti sociali
E io sono molto affezionato a questo modello perché impone le parti sociali a fare ognuno il proprio mestiere soprattutto riconoscere le ragioni dell'altro detto questo e credo di essere in un in una
In una riunione con degli ascoltatori che hanno fatto del della concertazione un modello anche dal punto di vista contrattuale
Ritorno alla alla
Alla domanda iniziale non capisco questo problema pur
Il DURC il Documento unico di regolarità contributiva
è uno strumento fondamentale soprattutto
Rispetto ad una organizzazione come la vostra che organizza come dire un pezzo degli agricoltori quelli un po'più strutturati possiamo dire così quelli un po'più organizzati perché subiscono spesso il dumping
Di una evasione contributiva fortissima
Io credo che il DURC che sia una garanzia soprattutto per quegli imprenditori che vogliono operare con il concetto di illegalità io credo che in un'Italia come come la nostra non si possa più accettare
Non si possa più accettare che qualcuno violi le regole io ricordo ecco con grande amarezza
Che nella passata legislatura
Una volta il Presidente del Consiglio disse che
In qualche modo comprendeva chi tassato oltre il quarantatré per cento evadeva ed eludeva questo è comunque una cosa che non si può mai dire a nessuno
Perché l'elemento fondante
Della nostra economia e che ognuno faccia il proprio dovere
Dopodiché le proteste si fanno nelle nelle regole e si cerca di cambiare le regole non è invadendo il turche
è un elemento che misura i comportamenti e che verifica i comportamenti non è un elemento di regime di rigidità è un momento di il equilibrio del mercato e credo che le parti sociali si dovranno impegnare anch'
Nei prossimi mesi per gestirlo anche perché devono essere loro stessi protagonisti di un cambiamento
Ecco però a barattare Italia rispetto a Paesi abbiamo citato prima d'Irlanda la Spagna ha un po'troppa complessità di regole al di là dell'aspetto specifico un po'troppa DD rigidità nella gestione
Dei rapporti economici questo è verissimo
Un imprenditore si è calcolato che a dai sessanta i centoventi contatti con la pubblica amministrazione se vuole iniziare la proprie attività questa è una cosa inaccettabile è un appesantimento intollerabile
Credo che il disegno di legge sulle semplificazioni su cui anche il sindacato confederale ha dato un proprio contributo non solo è una cosa giusta e spero che il Parlamento acceleri l'iter per l'approvazione ma aggiungo anche
Che il la la battaglia che noi siamo come sindacato confederale CGIL CISL UIL per l'una riforma della pubblica amministrazione che nei prossimi giorni ci vedrà protagonisti al tavolo e lo dimostreremo noi non vogliamo difendere né i fannulloni se ci sono
E su questo non siamo d'accordo ma soprattutto vogliamo dare un impulso affinché la macchina pubblica evolva in un Paese dove il pubblico impiego la pubblica amministrazione il più grande erogatori di servizi al cittadino all'impresa sì
La pubblica amministrazione deve evolvere rispetto alla competitività con uno sviluppo di tipo qualitativo almeno pari eccome le imprese devono Volpe
Nei prossimi mesi noi lavoreremo affinché nella pubblica amministrazione non si parli più di pubblica amministrazione si parla di quindici mila aziende pubbliche
Ognuno trattata con dei meccanismi diversi dove i concetti di efficientamento della macchina pubblica devono essere l'elemento determinante e dove chiederemo
Alla politica di fare un passo indietro perché negli ultimi anni è stata eccessiva l'inversione di campo la la legge dello spoil system ha determinato
Una stagione di dirigenza pubblica che sono che è diventata soltanto in qualche modo il vassallaggio di una politica che ha invaso
Dei campi che non si dovesse la politica faccia un passo indietro si occupi di programmazione e di indirizzo e di controllo
I dirigenti devono assumersi la responsabilità di realizzare questi indirizzi
E i lavoratori devono i lavoratori il pubblico impiego devono realizzare ognuno in una filiera che si allarga ed si allunga devono rispondere di quello che questa è una siccome tra grossa sfida
I fannulloni comunque ci sono nella pubblica amministrazione è uno virgola sei per cento governato non da noi esattamente come l'azienda privata accostava perdeva regolari sono anche le aziende private
Quindi non è però anche nella pubblica amministrazione indubbiamente la correttezza e che diventa più
Nella logica del privato della competizione del confronto e certamente una logica positiva Federico Vecchioni due domande la prima per concludere questa prima parte come giudica ruolo dalla Confagricoltura nell'ambito della concertazione
E la seconda domanda per avviare un secondo giro quale
Ruolo può avere proprio settore agricolo e quali problemi da affrontare il settore agricolo nello specifico per
Dare più coesione sociale quindi più competitività
Ma ruolo della Confagricoltura la concertazione e di un'organizzazione economica datoriale
Che considera la concertazione come sede di confronto e di rispetto dei ruoli non di codecisione
O abbiamo avuto la sensazione che nella prassi concertativo ogni tanto ci sia stata una deriva
Pesa a confondere i ruoli fino al punto per cui tra chi governa e chi deve essere governato
Si tende SEA
Estendere una corresponsabilità
Io credo che la codecisione non debba essere perseguita ci può essere una condivisione di alcuni obiettivi
Dopodiché chi è stato eletto e deve governare Governi chi al ruolo di rappresentanza
Sindacale dei lavoratori e datoriale come voi avanza delle proposte e evidentemente cerca di dare risposta ad alcune istanze
Per quanto riguarda la Confagricoltura un altro elemento che voglio sottolineare che in questi giorni non abbiamo parlato di mercato
Però abbiamo parlato di mercato volendo una sessione come questa e sottolineando che nell'evoluzione della nostra organizzazione
L'evoluzione avviene con la consapevolezza della
Sulla necessità
Di innestare il ruolo della rappresentanza di elementi innovativi con una progettualità rivolta al mercato delle imprese e dell'organizzazione mai cui fondamenti e i cui fondamentali
Sono i pilastri su cui in quest'organizzazione a storicamente costruito il sostegno al sistema imprenditoriale che è quello
Di dare come elemento di competitività all'interno di questo sistema centralità a capitale umana lavoro
In un'epoca della conoscenza discriminante la competitività l'imprenditore ha ben compreso che rappresentato da risorse umane
Per cui sotto questo profilo la sessione di oggi e ringrazio i rappresentanti dei lavoratori per essere qui conferma il fatto che non solo per una motivazione di numeri
E cioè per il fatto che come veniva ricordato Confagricoltura a
Il sessantatré per cento delle tre giornate lavoro in agricoltura in termini di rappresentanze
Quindi questo numero impone a noi è una responsabilità di rappresentanza impone a noi anche come stiamo facendo
Con CGIL CISL e UIL un volontà di individuare
Da qui
L'ulteriore ripresa di quell'avviso comune del due mila quattro
L'individualità e gli obiettivi che devo dare atto nel tavolo istituito dal ministro Damiano al Ministero del lavoro sulle tematiche riguardanti il settore agricolo hanno provato certamente una sede istituzionale opportune
Che non avrebbero alcun valore se le parti in gioco non fossero convinte della necessità di andare in una direzione che è quella di dare novecentottanta mila occupati del settore agricolo delle risposte
Veniva qui ricordato
Anche in termini di DURC
Qual è stata l'assunzione di responsabilità da parte degli imprenditori agricoli di questo Paese
In un momento in cui noi abbiamo vissuto alcuni mesi fa anche un pericoloso rischio diviso sovrapposizione tra le difficoltà di gestione di un mercato del lavoro complesso e gli eventi criminali
Che si sono verificati in alcune realtà del Paese e chiedeva una vera e nell'ambito della magistratura delle risposte e che nell'ambito della criminalità devono essere collocati
Anche
Questo
Evidentemente impone a noi
Di dire sì a un percorso invece di regolamentazione della mercato del lavoro
E da qui il parere positivo di Confagricoltura nei confronti della dichiarazione unica avere un'età contributiva
Nella sua storia sottoscrizione del documento per l'emersione del sommerso con i rappresentanti dei lavoratori ma nello stesso tempo di una posizione di grande fermezza verso quello che noi riteniamo essere ancora oggi
Un elemento che colloca l'Italia fuori dal sistema europeo in termini di modernità e cioè di un apparato come quello dell'INPS che espone l'imprenditore agricolo e il lavoratore
Ad una serie di rischi burocratici e amministrativi che non sono assolutamente eguali in nessun Paese europeo
Momento come questo noi quando abbiamo detto sia il DURC abbiamo deciso detto contestualmente però al Ministro competente proprio il ministro Damiano Ministro CdA farà un segnale
Di volontà perché non può essere
Assolutamente accettato da parte di un imprenditore che nel momento in cui accede e decide di fare un percorso di questo tipo
La risposta da parte della pubblica amministrazione in termini di dati in termini di affidabilità e in termini anche se vogliamo di trasparenza
è una risposta assolutamente alternata inefficienze quindi sotto questo profilo credo che se da parte nostra c'è stata una volontà in questa direzione di dare una risposta giusta a un mercato del lavoro complesso
Nello stesso tempo occorra ecco in questo caso che chi nella pubblica amministrazione come Stato moderno deve dare delle risposte se ne faccia carico perché questo non può essere scaricato sulle spalle di chi evidentemente vuole anche in questo Paese
E il DURC e l'ha dimostrato con il più sei virgola quattro per cento mi pare
Scegliere la strada della regolarità e dell'aumento dell'occupazione allora se questi dati confermano che l'agricoltura e il settore agricolo
Hanno scelto questa direzione beh allora ci deve essere contestualmente da parte di chi
Amministra questo Paese anche una risposta adeguata ecco quindi una logica di semplificazione di riduzione se possibile degli oneri sul fronte invece del mercato del lavoro in senso stretto delle regole sul mercato del lavoro
Quali sono i punti iscritti ma ormai impossibile attrito sono ma
Intanto devo dire che
Il documento che è stato in questo in queste settimane trattato con con i sindacati trova per quanto mi riguarda una condivisione condivisione quasi inquietante nel senso che
C'è una condivisione quasi totale anzi direi totale di molti punti però al di là diciamo della della battuta
Gli elementi di semplificazione vanno secondo me
Su un una questione di fondo
Che è quella che nel momento in cui noi vogliamo e si vuole creare occupazione e nel momento in cui si dicessi a un percorso di stabilizzazione
Che abbiamo anche condiviso nei confronti
Di alcuni indirizzi della dell'attuale Governo
Dobbiamo dire sia alla stabilizzazione e contestualmente però avere anche un grado di flessibilità intelligente che non deve essere equiparata ed associata la precarietà
Questo lo dico perché anche in relazione i fatti che sono avvenuti noi abbiamo visto un approccio
Che
Invece che agevolare quel percorso di flessibilità trasparente
Utile a chi assume ogni giorno e vuole aumentare l'occupazione tende
In materia di lotta al sommerso a irrigidire ulteriormente
Le regole
E a farne evidentemente un elemento sotto questo profilo certamente non incentivante non nei confronti di chi non hanno le ha mai rispettate nei confronti di chi le ha rispettate fino a oggi e le vuole continuare a rispettare
Allora è chiaro che
Dall'assunzione il giorno prima
Dalla
Allora
Anche dall'inasprimento in materia di la regolarità contributiva e qui si torna all'INPS perché l'aver equiparato anche sotto il profilo penale
Il non versamento alla messa in schiavitù può trovare sotto il profilo del rispetto che dicevo prima una giustificazione morale ed etica indiscutibile
Ma in un momento in cui noi
Dialoghiamo con imprese
Assolutamente
Rispettosa e rispettabile
Perché di questo stiamo parlando perché Confagricoltura queste rappresenta
Noi non rappresentiamo evidentemente chi ha questo sistema non non risponde ecco nel momento in cui ci sediamo
Parliamo con i sindacati e con il Governo ma in questo caso soprattutto con il Governo riteniamo anche che ci debba essere la terna prese in considerazione che
Questa equiparazione con un sistema a monte che non dà le garanzie che dicevo prima
Può essere un ulteriore elemento per cui uno trova si trova nelle condizioni di avere una denuncia penale
Quando in realtà magari un versamento all'INPS non è stato segnalato o una delega tariffata otto tutta una serie di problemi tecnici
Un eccesso di garantismo che può diventare un'ultima cosa prego
Ne parlavamo proprio con lei e che ne in materia di occupazione se andiamo verso questa stabilizzazione
Che ci ha visto peraltro esclusi dalla manovra del cuneo fiscale perché nell'applicazione all'indeterminato ci si è dimenticati che in agricoltura al novanta per cento del lavoro stagionale
Abbiamo anche ritenuto che
Ci dovesse essere un sia la stabilizzazione nello stesso tempo però anche una presa di coscienza che un Paese come il nostro se deve ad agevolare l'ingresso deve anche agevolare il percorso di uscita
Questo è un discorso certamente delicato sulla flessibilità in uscita ma è giusto è giusto opportuno e vi sembra
Errore storico del fenomeno meteorico
Comunque
A maggioranza piccole vernice leggere i locale però subito la parola su questi temi presenterei chiodi ha introdotto dicendo che c'è una grande fiducia una grande volontà di fare un cammino insieme infatti l'hanno dimostrato in questi termini la conflittualità sindacale all'interno del settore e minimi ma indubbiamente la l'agricoltura come cultura delle cose da chiedere a livello di
Maggiore flessibilità praticata le flessibilità di bello e anche di fiducia che parta dalla fiducia che non costringa le imporre esente o dei
Delle procedure burocratiche che rischiano di essere
Troppo pesanti o troppo limitative della di petto arrivano allora Luigi Angeletti questa fiducia può essere costruttiva anche nel costruire questa flessibilità
Io penso che la fiducia sia il prerequisito
La storia dimostra dove ci sono stati
Interi che sono corollari per eccesso di tassazione
E altri che sono crollati semplicemente perché non riuscivano riscuotere neanche il minimo di tasse indispensabili
E noi si aspettiamo di oscillare tra questi due estremi
Ma in Italia ci riescono a riscuotere le tasse quindi noi segnaliamo si realizzi riesce esattamente a fare tutte e due gli estremi cioè ondate si dice
Come erano sta pessima tradizioni nobile grida manzoniane
Cioè una legge non viene rispettata perfetto le facciamo una ancora più dura aumentiamo le vecchie così a che quella non sarà sarà ancora più difficile da rispettare
Noi dobbiamo fare delle cose semplici
Dobbiamo sapere che non si possono mettere tante tasse
Per ovvi motivi banali che tutti quanti capiscono così come dobbiamo sapere che quelli
Un po'di tasse bisogna pagarle cioè un elemento al di sotto del quale
Il Paese non può funzionare
Allora
Questo è la cosa su cui si le almeno noi cioè almeno le parti sociali si dovrebbero mettere d'accordo
Le buone pratiche sono esattamente questo quando si capisce che il DURC è un modo per farsi che almeno quella quelle che vengono considerate
Delle necessari contributi
Per avere dei servizi per dare di qualche garanzia sono fatti in modo che la stragrande maggioranza dei paghi in modo che
Poi tutti quanti possiamo avere una tassazione più bassa e salvare l'economia
L'altro aspetto riguarda il
Il cosiddetto controllo pubblico
Noi cioè la funzione pubblica
Che sta nell'erogare servizi e nel controllare che i nostri comportamenti
Siano più o meno coerenti con le leggi
Sulla fatti sul sistema del controllo ho già detto
Qua noi li abbiamo ancora le tradizioni manzoniana
Vuol dire
Troppo chiederanno tutto
Salvo quello che non viene concesso uno il decreto apposta
La la vera questione è questa però e su questo io penso che dovremmo fare un ulteriore sforzo non basta cari amici
Mettersi d'accordo sul fatto che bisogna a vere delle non regole semplici
E a vere una burocrazia meno asfissia
Questo è un obiettivo
Noi sottovalutiamo
Che il raggiungimento di questo obiettivo non dipende solo
Dalla buona volontà
Cioè dal fatto che siamo in tanti a chiederlo e possibilmente lo dobbiamo chiedere tutti insieme
No dipende da un'altra cosa
Il nostro patto in senso lato
E organizzato troppo complessa mi
Meglio troppo complessa scusabile
Lei ha troppo complessa se esistono delle
Funzioni
Delle degli uffici
Danny enti state tranquilli
Che fino a quando essi esisteranno
Ci saranno norme
Impiegati
Regole
Che ne giustifica un'esistenza
Noi sottovalutiamo questo aspetto in Italia io non vedo devo essere sincero non vedo la possibilità di fare quello che diceva
Vostro Presidente che non si può che condividere
Fino a quando su un qualunque materia c'è un Ministro il presidente Regione l'assessore il Presidente della Giunta provinciale il Comune il Sindaco gli Assessori
Che fanno la stessa cosa o che pretendono di dare la stessa lo stesso parere la stessa la stessa autorizzazione
Do possiamo discutere e quando va bene
No prima sentenza variamo siamo sentiti al dibattito sulla Regione sullo Stato quant'anche andasse bene cioè che fossero efficienti
Cioè che funziona che prende le sue decisioni tutti insieme coerentemente in tempi rapidi sarebbero comunque troppo costosi
Noi ovviamente non facciamo miracoli quindi non siamo inefficienti e siamo costo
Non si sfugge
Non è così bello goffi ciò raccontiamo per cui parliamo da semplificazione da riduzione alder del carico fiscale della riduzione la spesa pubblica e abbiamo doppi impiegati che la non lavorano e poi pensiamo che questo sia compatibile con il mantenimento di uno Stato che si regge sui Comuni le Province le Regioni e lo Stato nazionale non funziona
Passeremo sei voli a
Fino a quando noi prenderemo il coraggio a due mani e con dispiacere di molte persone che ci lavorano non dipendenti
Cioè di quelli che fanno carriera politica e che quindi bisogna riconoscerlo col Polo quello non cominceremo a dire forse non abbiamo bisogno delle Province formazione ed abbiamo bisogno
Deve avere il Presidente è vero che queste due forse bisogna dire che se in
Che c'è bisogno di un assessore regionale in una regionali cultura e basta
E gli altri non ci devono più occupare di di quello che riguarda il territorio e la
L'agricoltura perché c'è politiche su più che sufficiente
Ma guardi anzi anche larga però una cosa su cui sono d'accordo la destra sinistra nel mantenere la lo stop e ho capito però questo e bisogna prendere però almeno noi
Che siamo come dire gli utenti
Dell'amministrazione cioè a un quand'è che cominciamo a dire le cose per quello che sono
Allora forse
Da quel momento in poi gli appelli all'efficienza alla cosa saranno ben ormai l'ultima battuta sulla sulle flessibilità io vale la stessa regola delle
Nessun delle tasse
Su la flessibilità è una cosa necessaria in un'economia di mercato cioè non è una richiesta dell'abuso agricoltura o di qualunque altra organizzazione di impresa
Perché si lavora quando si vende
Se non vendete non si lavora non c'entro nulla da fare non possiamo imporre loro vorremmo tanto e porle al banco sappia questa e per il non dipendere meno da loro da voi
E quindi è chiaro che deve essere flessibile in un mondo nel quale le giustamente ci si dice guardate consumatrici gli già da giugno non a gennaio perché quelli a gennaio sicuramente saranno cattive e comunque non vengono dall'Italia
Quindi evidente che c'è un problema di stagionalità quello che noi di chiediamo e lì affrontare interno in altri termini o il problema della flessibile in media nazionale
Cioè senza fare scorciatoie
Quindi se avete bisogno come avete bisogno di raccogliere pomodori in certe stagioni dell'anno
è ovvio che bisogna favorire in tutti i modi che non solo che
L'immigrazione visto che non trovare qui in Italia che vi raccolgo il tubo odori e ve lo rileggo sarebbe per me è drammatica
Su a seconda
Io ripeto
E
E quindi cerchiamo di renderlo veloce ma trasparente
Trasparente semplicemente la trasparenza
Senza che ci possano anzi diari perché nessuno è perfetto quindi anche voi insidiare forme di speculazione che rasentano essendo persone come dire forme di vera e propria
O come dire delinquenza anche perché comunque ha quindi noi vi chiediamo trasparenza regole
Trasparente che si adattino al vostro mondo e gli interessi che noi rappresentiamo quindi semplificazione trasparenza flessibilità sulla semplificazione Giuseppe Vegas
Cosa può rispondere la politica a questa esigenza decennale di semplificare la struttura dello Stato ma che
Prima
Valentini parlava di ritornare un sano centralismo che forse un po'troppo però nessuno ripiani normalmente
Normalmente quando si chieda semplificazione si fa una Commissione per alla semplificazione ma forse non è la strada migliore diciamo francamente ambedue
Facciamone dura ma
è vero quello che succede questo Paese quando si parla di abolire le Province tutti applaudono ma poi non si riesce mai a fare quando si parla di sopprimere il CNEL sapete che cosa
Lo sanno in pochi credo non ci si riesce è è un un sistema di incrostazioni e mi interessa i commi da veramente adesso verrà inviata poi voi avete dato una buona prova cioè ci avete provato a nessun ultimamente abolire
Cioè non farcela pagare senza farlo funzionare a saperne il perché
Del fondo nel Piave perché il problema centrale lei dovrà comunque sicuramente si all'accordo Toso alla semplificazione però per la semplificazione bisogna anche fare un dissolvono discorso di risorse
Cioè si è parlato prima di tasse benissimo le tasse non sono un valore etico in sé e per cui bisogna stabilire il valore giusto della Cassazione e poi magari e qui c'è qualche contraddizione perché quando io cerco e giustamente di colpire l'evasione
O di migliorare l'apporto fiscale devo scegliere o
Per avere più tasse se vuole si trattasse di aumentare le aliquote o di fare delle azioni come sono state fatte di togliere delle spese deducibili o quali questo genere per aumentare
Il gettito ma non posso fare tutto contemporaneamente perché se no effettivamente succede quello che diceva prima Angeletti ciò
Una richiesta talmente eccessiva di tasse che il sistema scoppia ma dicevo le tasse non sono un bene in sé
Sono uno strumento che serve per alimentare la spesa pubblica allora bisogna interrogarsi sulla spesa pubblica in sostanza bisogna introdurre nello Stato cosa che si è cercato di fare ma è difficilissimo
Un metodo di condotta che è esattamente quella del padre di famiglia cioè se io devo amministrare la mia Spesal come faccio io vedo prima quanto guadagno
E poi
Sostanzialmente è che bisogna o quanto mi consta l'affitto il pittore per i figli la cultura di questo genere e sulla Valle guadagna cerco di calibrare le attese
Lo Stato fino adesso mostrato e ahimè ormai Comuni le Province le Regioni che fanno più della metà della spesa pubblica complessiva invece ragiona nel termine interni completamente opposti cioè dicono quanto mi costa la funzione
Impiego sanità difesa ai carabinieri istruzione Gerbera
Sale
A varie ed eventuali che a volte non sono poco faccio la somma dopodiché
Vado al contribuente richiedo le tasse sono come se io dicessi
Faccio la somma delle spese dirà dalla famiglia ma naturalmente anziché comperarmi una macchina utilitaria mi più di una bella te che stai una casa in periferia vedutista Vincenzo eccetera
Faccio le spese la famiglia e poi mi cerca un reddito un lavoro che miri a quel reddito nessuna se è possibile nessuna persona ma lo fa perché è semplicemente impossibile quindi
Se noi iniziamo a fare un discorso fiscale impostato sulla necessità delle spese quindi facciamo un'accurata revisione delle spesi e queste si sono eccessive si deciderà a fare anche un discorso fiscale che non sia falsato
Perché noi abbiamo assistito a degli strani scaricabarile ultimamente già si dice per esempio il Comune le Regioni
Io Tito meno trasferimenti da parte dello Stato però in compenso tu vai a chiedere più addizionale cittadini ma eh ma poi le tasche da cui si prendono i soldi sono sempre quelle
Quindi facciamo una revisione critica della spesa magari ci accorgiamo che qualche spesa non è assolutamente necessaria e si può anche introdurre un rapporto più trasparente questa volta sì arco contribuente perché quello che credo che interessi sapere contribuente
Di sapere esattamente ogni euro che paga doveva finire quindi sapere il soggetto che lo prende e lo scopo della spacciamo qualche esempio Vegas il Governo
Tagliare
Qua e là in assenza dell'opposizione
Profana penso che sia un problema
Vale a dire
Una simpatica Valtur dalla classe aspersione caserma poi annotiamo deontologia Servello vengo allora glielo chiediamo
Cozze se si guarda
E quello che è stato fatto con l'ultima finanziaria del vecchio governo nel quale insomma più o meno passato dalle parti quello sì errore tutti tutti al non con quelle precedenti perché in un periodo di difficoltà economiche era in qualche modo necessario come dire a sostenere i consumi della famiglia e quindi era indispensabile un pochettino spendere però con l'ultima finanziaria il precedente Governo
Qualche taglio di spesa si è fatto si è dato una un senso a una diminuzione graduale della spesa è chiaro che questa spesa
Non significa tagliare selvaggiamente ma andare a una micro regolazione che inizia a colpire certi tipi di consumi intermedi
Che a volte sono eccessivi limita a cercare di limitare la crescita numerica Anita numerica pubblico impiego acqua
Regolare certi tipi di spese parliamo di cose pesanti per esempio la spesa sanitaria sta sanitaria è una spesa che è cresciuto molto negli ultimi anni sempre
Abbiamo ampiamente superate se il mezzo del PIL passando aumentando circa un punto negli ultimi cinque anni che molto
Ma questo significa che molte esperienze anche vanno regolamentate e ora qualche Ospedale in più qualche provincia in meno immensi puramente ma qualche ospedale in chimica sempre perché anche lì no certa ci sono degli ospedali nel quale andarsi a fare visitare e curare o peggio operare può essere molto più rischioso molto più rischioso quindi
Anche lì però quando dal il livello centrale si cerca di tagliare gli ospedali superflui
Arrivano i livelli locali che si oppongono e quindi bisogna porsi anche un problema di rapporti tra centro e periferia nel quale periferia sia collaborativa ma non sia sempre un veto
Come per esempio alla quale si assiste nelle case delle opere pubbliche seppur grazie a voi tornare però
Al tema occupazione
E a di coltura sono cinque
Sia quello di andare fuori tema con Gianni Baratta cerealicoltura e tradizionalmente vista da decenni come un settore che perde occupati che si riduce negli ultimi tempi
Non è più così così si è toccato infondo Sistani qui non c'è la percezione che
Anche per l'agricoltura può venire una crescita dell'occupazione
Una crescita soprattutto di quel bisogno d'Italia del grado di occupazione della percentuale di occupati del Paese
C'è questa volontà questa precisa da parte del sindacato
Sicuramente questo è un settore che nella misura in cui riesce a investire in
Ricerca e l'innovazione
Può avere dei risultati marginali di crescita gli stessi cinquanta mila occupati in più sono in parte frutto di regolarizzazione in parte frutto anche di un'azione forte
Che è stata fatta verso l'innovazione è un mio mozione che è un tratto caratteristico di una delle possibilità con cui l'agricoltura secondo me
Può giocare delle carte importanti per il prossimo futuro
Da questo punto di vista c'è questa capacità di puntare sulla qualità per andare soprattutto neve nei mercati esteri credo che il ministro abbia detto prima
Ci sono alcune cose importanti per esempio tutto il campo dell'energia che si sta sviluppando
In Italia rispetto alle
Alle biomasse
Bisogna dire una cosa in Italia ha ragione Rubbia quando dice una cosa che il futuro è il solare il e l'idrogeno però sul solare in questo momento non c'è un costo accettabile perché le cellule
A a silicio possono troppo costano sei mila
Euro a chilowattore quindi sono fuori da ogni logica con le nanotecnologie quando andranno sotto
Le mie i mille euro a a chilowatt sarà
Possibile avere un come dire un grande guadagni ma siccome noi non avremmo il bel più deserto del Sahara quindi non saremo in condizione qualche di fare le tante Energia quanto ce ne servirebbe lo stesso dicasi
Per per l'idrogeno fino a che l'idrogeno non sarà in condizione di l'idrogeno non è un un elemento di farsi debba spaccato
Per perché per produrre energia ha bisogno di emergere nocivo alle Georgia che che la quindi
Il futuro dell'energia sarà tante cose tutte le cose possibili da questo punto di vista
Le biomasse è una è una risposta importante pochi sicuramente arrivare intorno al dieci dodici per cento
Del delle energie italiana da questo punto di vista quindi si apre un
Uno spazio importante io spero che ovviamente gli agricoltori per fare questa cosa
Non chiudano e non non tolgono giurano in Montalcino perché se no io entrerò in clandestinità ovviamente perché non l'accetterei ma è chiaro che è una battuta però liti possono fare lì si possono fare
Dei delle delle cose interessanti il problema dell'occupazione in questa logica
Va salvaguardato secondo me fra le parti con un'azione forte a difesa di professionalità che esistano
Il settore agricolo è dominato da polverizzazione e marginalità
La stagionalità è l'elemento determinante però però dentro c'è una professionalità che va difesa se non se la gente va via
è un impoverimento della conoscenza
Io credo che ci sono alcuni strumenti contrattuali che possano difendere l'occupazione e possano valorizzare la professionalità la formazione l'ente bilaterale da questo punto di vista è la formula
L'ente bilaterale è una struttura che discende dal contratto che è il compito di gestire alcuni aspetti del contratto quindi è al riparo dalla conflittualità di sistema perché soltanto rientrato alla gestione fra le parti
Dentro l'ente bilaterale c'è per esempio la formazione
E le banche dati del lavoro così come è stato fatto anche in altri settori che hanno lo stesso la stessa caratteristica dell'agricoltura e turismo dove
In alcuni territori ad alta concentrazione turistica agli enti bilaterali hanno le banche danno dei lavoratori stagionali che vengono ridati ogni anno al sistema produttivo
Se si fa quest'operazione essenzialmente questo si stabilisce un percorso professionale continuo di evoluzione noi avremo da una parte l'imprenditore che investe in tecnologie
E dall'Atalanta avremmo i lavoratori che attraverso un percorso di formazione seguiranno il processo
Di tecnologie di trazione perché il sistema deve andare di pari passo io credo che questo possa essere
Una delle risposte che il sistema bilaterale quindi il sistema contrattuale vuol dare
A questo settore Paesi negativo che il rapporto Censis che è stato presentato mette proprio il
Reperimento di manodopera qualificata tra i fattori di crisi di maggiore criticità e averne in paese quindi ha necessità
Di a vere anche una formazione che guidi
I lavoratori inquilina qui c'era di ripresa la ma uno buzzo nato CGIL vi ho parlato di flessibilità la domanda alla CGIL forse
è un filo provocatoria la flessibilità in uscita cioè dal presidente Vecchioni se ne può parlare
Credo che
Come dicevo prima non vadano boccate le
Delle scorciatoie che conosce portano
Come è stato dimostrato insomma da da nessuna parte
Ci sono alcuni punti sui quali siamo assolutamente credo d'accordo
Abbiamo detto sentivo il ministro in un delle ultime risposte
Devo
Perfettamente d'accordo ne abbia bisogno diciamo
Che
Siccome
Il mercato nel quale operiamo il mondo in cui viviamo affatto così
E ci sono dei vede dei giganti che stanno camminando velocità spaventosa noi abbiamo diciamo delle delle sfide che dobbiamo affrontare
Queste sfide si affrontano diciamo appunto non prendendo scorciatoie e diciamo agendo su alcuni fattori che sono fondamentali abbiamo detto la qualità
L'evoluzione del sistema dell'impresa abbiamo delle imprese diciamo troppo piccole per dimensione
E troppo diciamo proprio per questa ragione
In difficoltà nell'allungare lavoro filiera
Produttiva
Penso diciamo alla alla innovazione abbia perso la ricerca
Penso al rapporto con la fornitura penso al rapporto con la distribuzione per sondare rapporto con la commercializzazione ma con della
La la conoscenza di mercati di sbocco che sono sempre più complessi e più frequentati appunto da giganti bene ha fatto l'esempio del vino ma potremmo spaziali nati in altre in altre cose
Quindi qual è il punto il punto qual è quello di puntare fortemente e mi scuso del bisticcio di parole sulla sulla qualità e abbiamo detto che per puntare sulla qualità
Abbiamo bisogno di una serie di cose
E abbiamo anche detto che diciamo la la
Risorsa
Delle conoscenze delle persone
Risorse Umane via certo cioè le conoscenze le capacità professionale delle persone sono diciamo essenziale
La flessibilità è un elemento costitutivo della capacità di di stare sul mercato in una situazione come questa
Il problema è capire diciamo quale o di regole la presiedevano quanta formazione siamo in grado di inserire dentro questi percorsi flessibili
Quanta contrattazione fra le parti regole
Siano in grado di rete per non farne che cosa è un elemento strutturale perché se diventa un elemento strutturale dovrebbero finito la incontra diciamo la premessa da cui siamo partiti
Se diciamo quella forza lavoro quella professionalità con la capacità di saper fare di qualità
L'elemento di statistica sul quale noi possiamo vincere
N dobbiamo conservare questa Golden Globe dobbiamo preservarlo per preservare dobbiamo dargli stabilita
Quindi è evidente che flessibilità regole certe contrattazione ma ma anche stabilità devono essere cose che convivono
E se queste due cose non diciamo vengono scelte in alternativa secondo me si fa una non si esce da quella logica nel settore della crescita la crescita in fondo vittoria di tante cose
La crescita economica risolverlo tanti problemi che invece compaiono quasi un'aggressiva la crescente anzi fa con questi elementi se si punta su questi elementi è evidente che
Diciamo una capacità di Littamè
Di Brindisi
Mettere al massimo fattor comune insomma questi elementi di professionalità e di di crescita e di qualità
Dei lavoratori delle conoscenze insomma dell'impresa
Sia la la sfida che dobbiamo meno per fare questa cosa ci devono convivere elementi di flessibilità contrattata con le dei percorsi di stabilità che vengono date da da da processi formativi ed a processi anche di fidelizzazione se volete
Delibere il duello curatore presso prima di lasciare la parola alla presidente Vecchioni per una conclusione vorrei sapere un'altra una battuta da voi perché non abbiamo ha pronunciato una parola in questa nostra uvetta di discussione anche la parola al mercato
Approva mercato è in fondo il luogo in cui si sviluppa la competitività in cui si sviluppa la crescita allora fatto una battuta un'idea
Per
Far funzionare meglio il mercato che penso che tutti siamo d'accordo che il mercato sia importante con le regole con le garanzie e con tutte però il mercato in fondo e il luogo dove ci si confronta dove si sviluppano le idee dove si sviluppa
La qualità perché c'è un confronto tra i produttori dove c'è l'incontro tra domanda e l'offerta del lavoro dei porti quindi mercato che funzioni è in fondo un obiettivo
Di che cosa si può fare
Una piccola proposta per far funzionare meglio il mercato in Italia Angelo
Domanda
Danilo Celleno noi correnti
Allora io gli rispondo con una battuta scatoloni allora
Ci vogliono
Più concorrenza
E a regole noi abbiamo troppe regole il povero concorrenza centocinquanta mila leggi la genericità sulle cinquanta lire
Perché il problema non è solo italiano perché consideriamo anche l'Europa perché la regolamentazione europea
Si somma a quelle italiane a e crea ci sono centocinquanta mila altre cento mila e quindi forse è una bella posata servirà copie di sussidiarietà impegnati e che ognuno faccia il suo dovere esso ha il suo ambito
Esatto
Esami varata
Io direi le regole sicuramente
Le dimensioni però attenzione dimensioni perché le direzioni rischiando di massa grave la produzione c'è un esempio nel mondo Walmart perché la prima azienda di distribuzione che da sola vale le quattro aziende che seguono dopo in termini di fatturato è in grado di mettere in ginocchio l'economia di intere regioni europee
E non solo di una relazione
E questo a dispetto dei cartelli produttivi un problema grosso quindi credo che
Il accanto ad un mercato fatto di competitor ci vogliono anche delle regole che in qualche modo salvaguardino tutta la filiera dalla produzione al consumatore mal
Carlo
Se ci sono poche regole glieli do
Lo
Governano e ci sono delle autorità che le fanno rispettare
In questo caso la concorrenza e concorrenza
Vera se no rischia di essere qualcos'altro
Grazie allora Federico Vecchioni presidente e colleghi
Concludere nel senso di
Andare verso il mercato operativamente che cosa può fare l'agricoltura molto spesso votazione una cosa non chiedetemi
Cosa può fare il Governo per voi ma cosa volete fare voi per lo Stato lo Stato siete voi cosa può fare la Confagricoltura in questa prospettiva
Ma
Può fare quello che abbiamo fatto fino a oggi cioè
Intanto a fare anche giornate come quelle che abbiamo trascorso
Nelle ultime quarantotto ore
Che hanno costituito un momento di confronto molto pragmatico
Per alimentare anche quella cultura dello sviluppo che io ho citato in apertura
Perché il nostro Paese ha bisogno ogni giorno di alimentare questa cultura
E anche perché noi abbiamo devo dire in in questi mesi convalidato il
Convincimento con con le parti sindacali
Che quando
Ci mettiamo intorno a un tavolo in maniera non concertativa perché questa parola purtroppo evoca in me delle liturgie totalmente improduttive quindi lo devo dire lo dico sono anche in casa mia quindi lo posso dire
Altrettanto bene
Questi tavoloni con centodieci persone tre minuti che non sono i tempi europee sono i tre minuti diciamo dell'attenzione con cui i dati chi è al di là del tavolo dedica alle nostre parole
Però dico che quando ci siamo determinanti a scegliere gli obiettivi realizzarne penso ultimamente due fondi al fondo di formazione al fondo di previdenza complementare
L'abbiamo fatto con una anche con un'accelerazione ma così come anche il rinnovo del contratto
Su questo voglio soffermarmi un secondo per dire che Confagricoltura non rivendica anche in cui la rappresentanza basandosi sui numeri però è giusto che gli imprenditori che sono in questa sala perché sindacati lo sanno
Mi abbia l'ulteriore conferma noi abbiamo voluto
Siglare il rinnovo del contratto in maniera determinata per dare una risposta alle imprese e lavoratori
E l'abbiamo voluto
A differenza di qualcuno che non ha reso questo percorso così agevole allora quando questi percorsi che
Hanno una rilevanza strategica per l'impresa e per il lavoratore vivono dei momenti critici anche nella fase contrattuale
è qui anziché in gioco la rappresentanza e allora in questo caso si che Confagricoltura dice a chi non rappresenta il lavoro in agricoltura che se in quelle circostanze si alza solo la voce per delegittimare qualcun altro che a quel tavolo invece già una responsabilità è un dovere di rappresentanza
Beh in quel caso queste figure o quelle rappresentazione debbono assumere tutta la responsabilità in questo lo dico perché nella fase di chiusura del conto del rinnovo del contratto questo è avvenuto
E
In questi momenti c'è anche bisogno
Di sottolineare invece l'assunzione di responsabilità la volontà politica e la capacità di rappresentare qualcuno e in quella circostanza parlo per la mia organizzazione il mondo datoriale che noi rappresentiamo ce l'ha avuta
Quindi questo dal merito a un'organizzazione come la nostra di rappresentare il lavoro nel sistema agricolo italiano il lavoro in termini datoriali ovviamente
Altra considerazione che voglio fare in chiusura è quella nei confronti dei dei sindacati
E cioè noi abbiamo vissuto questi giorni parlando di mercato parlando di filiere agroindustriali parlando con la commissaria
E guardate anche qui lo voglio sottolineare ci sono i rappresentanti cioè Segretario
Angeletti
La commissaria ieri è venuta in un'escursione a visitare delle imprese siciliane
Imprese ovviamente di Confagricoltura
E quando l'abbiamo portata in quest'impresa alcune delle quali avevano quattrocentotrenta quattrocentoquaranta persone al lavoro ieri
L'abbiamo portata per far comprendere alla commissaria che cos'è oggi un'impresa agricola moderna in Italia
E che cosa potrebbe rappresentare questa impresa in termini del futuro
Per il sistema economico del Paese
E che cosa potrebbe succedere invece all'interno di questa impresa se alcune decisioni venissero prese in maniera e non voglio dire diciamo
Scellerata ma quantomeno superficiale nell'ambito europeo
Proprio questa mattina abbiamo parlato il tema del tetto alle integrazioni il cosiddetto parla fondamento lo dicevo prima la al segretario Angeletti ma il plafond amento genererebbe dati alla mano un esodo
Di undici mila posti di lavoro e di diciannove mila nell'indotto agroalimentare dalla sera alla mattina quindi quando due settimane fa a Bruxelles un funzionario della Commissione con grande
Serenità ha detto va beh ma che problema c'è e se la forniamo a trecento mila duecento mila
Io ho portato questi dati ci sono in Italia un gruppo di imprese sono centocinquantasette di cui centocinquantasei sono iscritta Confagricoltura poi qualcuno mi chiede per cui
Qual è il motivo per cui noi ci occupiamo di queste cose B è un motivo naturale
E su queste imprese cioè il novanta per cento di
Di alcune delle produzioni interessate
C'è un carico occupazionali rilevantissimo
Quando si parla di queste realtà non si può nelle sedi
Lontane della della comunità vicine nazionali trattare del plafond amento come se fosse una cosa assolutamente cose
Appunto irrilevante perché quando poi io colpito questi sistemi produttivi e non assistenziali produttivi perché parliamo delle migliori impresa del Paese
Poi io a ricollocare quelle riguarda quegli occupati
Ho effettivamente dei problemi
E allora questo vale anche per quelle realtà
Che non sono in questo caso aziende aziende singole ma anche aziende più strutturate cooperative associative perché perché noi siamo in un momento in cui grandi filiera agroindustriale sono state dismesse da scelte comunitarie come bieticolo-saccarifero
E anche lì ci siamo trovati con una decisione comunitaria pesantissima con una
Robusta iniezione di risorse che dovrebbero destinare una
Ricollocazione un mantenimento dell'occupazione una ristrutturazione però anche in questo capitolo io credo che sia fondamentale un'alleanza con il mondo del lavoro
Per quanto mi riguarda un'alleanza perché per noi non è la stessa cosa se chiude uno zuccherificio apre un inceneritore
Non è la stessa crollasse il più e Arcore un altro tipo di attività che con il nostro settore non ha nulla a che vedere
E quindi è rilevantissimo
Il dato che la componente agricola
Dell'impresa dei rappresentanti dei lavoratori dicono al Ministro competente e dicano alla Comunità europea e guardate quello che sta avvenendo in questi giorni sulla ristrutturazione che molti Assessori regionali
In virtù del fatto che non c'è accordo con l'industria parlo degli Assessori all'agricoltura
Hanno abbandonato il tema dicendo beh a questo punto non è in più un mio problema è un problema dell'assessorato welfare o dell'assessorato addirittura l'ambiente nel caso in cui si decidesse di
Bruciare rifiuti
Questo è un altro dato che ci preoccupa molto perché è un passaggio a da ad altra competenza
Ed è una situazione che rischia in questi giorni di non trovare alcuna soluzione e a giugno arriveranno al quaranta per cento di queste risorse allora con queste risorse cosa ci faremo cosa verrà fatto
E anche qui la componente politica deve farsene carico perché noi non possiamo pensare
In una realtà come la nostra che
La filiera dello zucchero ha fatto questo percorso la filiera del pomodoro faccio lo stesso la filiera della tiro caseario faccio lo stesso sotto questo profilo occorre
Farsi carico anche di una pressione politica
Di una professione politica evidente perché queste scelte una volta che le abbiamo attuate o le abbiamo subite determinano una ricaduta immediata concludo
Col dire che
Noi siamo sotto questo profilo assolutamente convinti che le relazioni fino a oggi abbiano prodotto dei risultati
Le hanno prodotte anche con la riforma della previdenza agricola che abbiamo portato in porto con una grandissima determinazione e non è una riforma del sud o per il Sud è una riforma per il Paese
Alla riforma
I lavoratori e per tutte le Regioni certa con incidenze diversa
Ma anche su questo capitolo ad oggi credo che per quanto ci riguarda siamo andati oltre quattrocento milioni di euro come quindi anche questo ha dimostrato un impegno di Confagricoltura su questo capitolo importante però dobbiamo rivali in fondo
E anche questa rete in questo questo capitolo di regolarizzazione di normalizzazione avuto
Tutta una serie di approcci assolutamente contrastanti quindi era partito e anche qui strumentalizzazioni politiche condono si condono no normalizzazione si normalizzazione no in questo caso io credo che su quest'i capitoli la politica debba essere assolutamente coesa perché si tratta di dare una risposta che il mercato del lavoro agricolo aspettava da anni
Che era stata avviata dall'allora Ministro Alemanno è stata portata avanti da De Castro ma ancora oggi rischia nelle sue fasi conclusive di non vedere una applicazione definitiva sicura
Credo ecco che questi siano segnali di un percorso che io leggo positivamente
E credo anche di poter dire in questa sede che la minoranza trainante che abbiamo presentato può essere un elemento di garanzia per chi vuole rimanere a lavorare in agricoltura
Ritengo anche che quello che è stato toccato prima sia un elemento assolutamente rilevante cioè quello della formazione ma nel costituire il fondo di formazione abbiamo voluto dare una risposta anche in questa direzione perché non è certamente
Ammissibile ma sotto alcuni profili non è sopportabile per l'impresa a fare la formazione in corso d'opera
E a realizzare la formazione all'interno dell'impresa in cui lavoratore viene collocato diventa non solo un onere ma diventa anche difficoltoso sia per il lavoratore che per l'impresa stessa e quindi ebbene realizzare questo prima dell'ingresso
Della moratoria nell'impresa nello stesso tempo dire anche che quando un lavoratore formato entra in un'impresa ed è bravo l'impresa non pensa certamente a percorse per fare uscire quel lavoratore quelli bravi continuano a lavorare crescono
Quelli meno bravi che non hanno voglia di lavorare devono crescere nelle condizioni essere evidentemente allocati altrove perché io credo che
Se vogliamo moralizzare settore dobbiamo anche farci tutti diciamo carico di un approccio etico e valoriale e cioè che chi ha voglia di lavorare deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare i fannulloni stanno fuori dal pubblico e dal privato
Grazie per la la frazione buon lavoro
Buona serata e buon futuro fare capire a tutti
Grazie di
Grazie
Grazie