Cinquant'anni d'Europa: Europa anno zero?

Moderna
Moderazione di gruppo
Tabù
Monsieur quesito
Signor Presidente
Arriviamo ora alla seconda tavola rotonda dove ci interroghiamo
Con Massimo D'Alema Tommaso Padoa-Schioppa cui ridico buongiorno signor rombanti ci interrogheremo sull'Europa in un mondo che cambia
E vedo che l'Europa è cambiata molto in bene secondo me
Da ormai cinquant'anni che esiste il Trattato di Roma venire alta andiamo
Realizzato non nascondiamo Oro un'avventura storica straordinaria di cui possiamo essere fieri
E di cui dobbiamo parlare di più udire di più in quanto siamo fieri e abbiamo anche realizzato da cinquant'anni capace e la democrazia attraverso o degli sconvolgimenti considerevoli
E credo che non ci siano precedenti equivalenti nel mondo dico quello che è stato fatto dalla nostra Europa in cinquant'anni
è vero che l'Europa è cambiata non si può più fare come facevamo ancora venti o venticinque anni fa
E il mondo stesso e cambiato in modo considerevole ed è vero anche che abbiamo l'impressione che gli europei non sanno molto bene come situarsi nel mondo di oggi
Si ha l'impressione che gli europei sotto valutino ad un tempo quello che rappresenta no quello che l'Unione europea rappresenta basta viaggiare nel resto del mondo per accorgersi fino a che punto gli altri continenti
Ne scia mirano invidia nei rispettano
C'è l'ultimo numero della rivista Newsweek perché veramente ha un nome era intento con staccato all'ammirazione
Che gli americani del nord hanno per l'Unione europea non lo si dice abbastanza
E al tempo stesso chiarendo che non dobbiamo sopravvalutare noi europei l'influenza che possiamo avere
Perché è anche vero che dobbiamo interrogarci sul fatto che i nostri valori non sono più accettati così di primo acchito
Che non abbiamo più gli strumenti per affrontare i conflitti in nuovi che sono guerre le guerre civili oggi e soprattutto le minacce sono nuove
E quindi ho l'impressione
E vorrei che poi
Pessimo interrogarci nel corso di questa tavola rotonda sul questione seguente
Noi europei
Possiamo analizzare in modo corretto il mondo di oggi
Possiamo darci dei nuovi strumenti per rivolgerci verso il resto del mondo per risolvere questi grandi problemi che ci sono comuni
E che la questione della mondializzazione economica e finanziaria che crea molte ricchezze manca grave devo forniva anche moltissimo le disuguaglianze
Che sono anche di sapere se si potranno trovare soluzioni
Per quanto riguarda la sicurezza energetica e per quanto riguarda anche
La necessità di non dilapidare i beni del pianeta traverso il
Effetto serra che si tratta anche dei movimenti della popolazione che ha delle ampiezza enormi vent'anni fa ancora mi ricordo il presidente Andreotti che diceva il presidente mi terrò il Presidente Andreotti diceva c'è una cosa molto nuova in Italia noi stiamo diventando un Paese
Di
Immigrazione
Eravamo per tanto tempo un Paese di emigrazione stiamo diventando un Paese di immigrazione ecco questo una cosa considerevole ecco che cosa noi apportiamo
E la mia convinzione che ci
Se ci rivolgiamo a questi problemi che sono quelli del resto del mondo che ci pongono dei problemi all'interno risponderemo alle paura degli europei ma abbiamo gli strumenti
La possibilità di analisi e l'hospice strumenti e la volontà di farlo ecco le domande a cui vorrei che si potesse rispondere
Passerei prima la parola da Tommaso Padoa Schioppa sapendo che Massimo D'Alema
Vuoi conclude che poi
Tommaso Padoa Schioppa
Sì
Io Elisabetta grazie
Non posso sono ministro
Grazie a
Elisabeth Guigou quel questa introduzione
Grazie al Presidente Andreotti
Che
Presiede questo intero colloquio come nessun altro potrebbe farlo
Grazie presenti per una persona
Che aveva diciassette anni quando qui furono firmati i Trattati di Roma e che
Ascoltò dalla radio interna del liceo dove studiava
A Trieste
La voce del proprio professore di storia e filosofia che illustrava agli studenti ciò che era venuto qui
è naturalmente un'emozione particolare ritrovarsi oggi a celebrare i cinquant'anni da quella data
E a celebrarli in presenza
Di tante persone e in particolare se mi permettete delle figlie di Alcide De Gasperi
Il
Il titolo
Dell'intero convegno è cinquant'anni d'Europa Europa Anno zero
Quello di questa sessione d'Europa in un mondo che cambia
La parola zero si ritrova in una
Citazione che diciamo Neffa nelle sue memorie
Di un passaggio dia miele
Che
Ai miei occhi ha un significato
Molto forte ci dà una chiave di lettura di quello che
L'Europa
Sta facendo ha cercato di fare in parte è riuscita a fare in parte non è riuscita a fare
Questa frase che siamo nel città
La leggo dice
L'esperienza di ciascuno parte da zero ecco lo zero
Solo le istituzioni diventano più sagge
E si accumulano l'esperienza collettiva e dalla loro esperienza e dalla loro saggezza uomini soggetti a regole comuni
Vedranno gradualmente trasformarsi
Non la loro natura ma il loro comportamento
E quindi possiamo chiederci
A cinquant'anni selettivi istituzioni sono diventati abbastanza sagge
E credo che la risposta sia no non sono diventate abbastanza sagge ci sono ma non sono diventate abbastanza sagge questo è
Il senso di quello che vorrei dire in
Pochi minuti
Le celebrazioni sono
Importanti
E nello stesso tempo sono pericolose sono importanti perché se non sia il senso del valore di quello che si è compiuto
E anche il senso dei pericoli
E dei mali dai quali si è usciti
Si perde la
La spinta e la volontà
A
Costruire qualcosa di nuovo
E sono pericolose perché
Portano sempre con sé il rischio
Di celebrare il compiuto piuttosto che di
Prendere consapevolezza dell'incompiuto
Io penso che
La celebrazione dei cinquant'anni della firma dei Trattati dovrebbe essere segnata da un senso fortissimo dell'incompiuto
Certa l'osservazione del compiuto ci dice che anche quello che sembrava impossibile può succedere
Però quello che è successo non è sufficiente
Nel campo nel quale ha operato per quasi tutta la mia vita è successa una cosa impossibile e cioè il creare una moneta comune
Io ricordo ancora il più doti
Esperti di me questioni monetarie i più autorevoli banchieri centrali
Ridere all'idea che ci potesse essere una moneta comune ridere pochi mesi prima che questa vedesse la luce ridere pochi mesi prima che si fermasse il Trattato di Maastricht
E la reazione del ridere è quella dell'ignorante in questi casi della persona che crede che una cosa sia talmente impossibile che la trova comica
Allora celebrare il compiuto da questo punto di vista estremamente istruttivo si sono compiute cose
Straordinarie e quindi altre cose straordinarie possono essere compiute guai se non ci riusciamo perché l'opera complessiva eh incompiuta
La frase che ho citato di Monnet è estremamente illuminante a questo riguardo perché se non si consegnano nelle istituzioni gli insegnamenti
Delle tragedie storiche
Allora non
Serve quasi a nulla l'aver saputo evitare
Il loro ripetersi semplicemente attraverso comportamenti
Di persone di Governi distinti di
Potere di
Non consegnati alla solidità delle istituzioni
Io
Direi che il tema l'Europa in un mondo che cambia
A mio giudizio si può sviluppare in maniera brevissima nel modo seguente
Guardando un tempo lungo guardando un secolo un secolo e mezzo per un italiano un secolo e mezzo vuol dire
Il tempo
Che risale a prima che l'Unità d'Italia si facesse
Quindi
Risale a un tempo in cui come oggi in parte la parola Italia non venuti non denotava un soggetto politico
Denotava un soggetto geografico culturale e storico ma che non si era trasformato in soggetto politico
Quando nel titolo di oggi c'è la parola Europa dobbiamo sempre chiederci se intendiamo l'Europa
Nel senso in cui
La si intendeva ben prima che si sorgesse l'idea di una possibile unione politica dell'Europa o se la intendiamo
Come soggetto politico
Bene se allora prendiamo uno sguardo lungo
Lungo per modo di dire perché centocinquanta anni un tempo brevissimo e il tempo in cui
Uno può ricevere un bambino può ricevere da suo nonno
Una memoria di cose vissute direttamente trasmetterla suo nipote si fa più o meno un arco temporale dei centocinquanta anni quindi nell'arco della tradizione orale diretta potremmo dire
In questi cinquant'anni il mondo l'intero mondo
Dal punto di vista del suo modo di organizzarsi politicamente in istituzioni è cambiato
A immagine e somiglianza dell'Europa
Cioè si è organizzato in Stati nazionali
L'Europa e questo è il modo in cui l'Europa si è organizzata nell'ottocento
Nel momento nell'arco dell'ottocento
Gli Stati da dinanzi ci sono diventati nazionali e molti nuovi Stati sono nati in nome di questa idea
L'Europa a sperimentato prima degli altri
Gli elementi di pericolo le tragedie che possono
Nascere
Da questa forma di organizzazione
E a prima di ogni altra parte del mondo intrapreso il rimedio
A questi pericoli creando l'Unione Europea fermando qui
I trattati del cinquantasette
Il mondo Nona sperimentato questa tragedia nello stesso modo
E
Quindi
Giace nella soluzione o nella formula che l'Europa gli ha offerto
E vive le tensioni e i pericoli che
E sono insiti in questa forma
Per non aver saputo applicare a se stessa pienamente il rimedio
L'Europa non è in grado oggi di offrirlo
All'organizzazione del mondo
Questa per me la sintesi del
Di ciò che
Ritengo sia
Importante pensare
Ponendo la questione
L'Europa in un mondo che cambia
Il mondo è cambiato su un modello europeo
Vive i pericoli le tensioni i problemi
Di quel modello l'Europa ha superato in parte o ha intrapreso il superamento di quel modello ma non la
Realizzato un modello nuovo
In misura sufficiente per poter contribuire efficacemente alla evoluzione te su scala mondiale
Due cose secondo me
L'Europa ha dato nel ventesimo secolo che
Riscatta hanno i mali che l'Europa causata se stesse al mondo nel ventesimo secolo
Uno è
La capacità di superare la nozione secondo cui
Lo Stato non deve lo Stato nazionale non deve riconoscere alcun potere sopra se stesso
E quindi l'idea assolutista dello Stato nazionale
L'altro l'idea
Della
Solidarietà
Come uno dei valori e dei fini che lo Stato la politica debbono perseguire non solo la libertà
Ma anche
La solidarietà
L'Unione europea
Come
Inizio di costruzione di un soggetto politico
In cui
Esiste un potere sovranazionale
E lo stato sociale all'interno degli Stati nazionali sono
A mio giudizio le due conquiste nella
Organizzazione
Delle della cosa comune nell'organizzazione della politica che l'Europa
Conseguito ho iniziato a conseguire
Nel ventesimo secolo
Uh verrà un momento in cui forse si considera che l'idea
Che lo Stato nazionale non debba riconoscere alcun potere sopra di sé apparirà altrettanto
Assurda se non
Grottesca
Quanto ci sembra oggi l'idea che non vi sia alcuna separazione dei poteri
Ho che
Non sia accettabile un Governo che non ha scelto dal popolo idee che ancora poche generazioni fa sembravano a loro volta
Pericolose ed assurde
In che senso oggi
Ci troviamo di fronte a un'opera incompiuta
Ci troviamo di fronte a un'opera incompiuta perché quella che oggi chiamiamo Unione europea con la U maiuscola non è una unione Colautti minuscola
Non è una unione perché non ha a mio giudizio i requisiti fondamentali che un'Unione deve avvenire per essere tale
Ha certamente il requisito dell'enunciazione di Fini e valori comuni se noi leggiamo i trattati
Non vediamo
Non provvediamo che non manca nemmeno una delle finalità fondamentali di
Il che
Vediamo menzionate in ogni Costituzione la pace il benessere
I diritti umani la solidarietà oggi la tutela dell'ambiente
In questo senso possiamo dire che sul piano delle enunciazioni dei fini fondamentali l'Unione c'è
Questi fini sono peraltro enunciati anche nella Carta delle Nazioni Unite non si fa ancora un'unione politica con una semplice enunciazione di Fini
Quello che manca l'Unione sono di mezzi per perseguirli compiutamente questi mezzi ci sono in alcuni campi ci sono nel campo monetario ci sono in parte nel campo
Più ampio dell'economia ci sono nel campo del commercio in particolare
E ma non li ha
In altri campi per i quali pure un fine comune enunciato non li ha nel campo della sicurezza non li ha nel campo della pace non li ha nel campo della tutela dell'ambiente
Perché non ha per questi altri fini il il carattere dell'unione con la un minuscolo
Perché le mancano la capacità di decidere e la capacità di agire ed è evidente che per un soggetto politico se queste due capacità mancano il soggetto non c'è diventa oggetto
Manca la capacità di decidere perché manca la capacità di trovare un corso di azione quando le opinioni sono diverse su quale sia il miglior corso di azione
La regola dell'unanimità significa che si può agire solo se tutti si pensa allo stesso modo
Il senso di un'unione con l'aiuto minuscola è di
Essere uniti anche quando la si pensa in modo diverso trovando un metodo che
Da alcuni millenni è il metodo di contarsi per stabilire che corso di azione prendere quando
La si pensa in modo diverso
Credo che il principio maggioritario nella elezione del Sommo Pontefice si sia introdotto intorno all'anno mille
Si è stabilito in quel momento che se i due terzi del Collegio cardinalizio si erano pronunciati lo Spirito Santo si era pronunciato
In Europa
Non basta a riconoscere che lo Spirito Santo si è pronunciato su materie ben minori come può essere qualche Regolamento sulla frutta e verdura nemmeno quando i due terzi si sono pronunciati
Manca la capacità di decidere nel disaccordo quindi manca l'Unione
E quand'anche poi ci fosse
La volontà comune
Frutto dell'unanimità un frutto del contarsi poi non ci sono i mezzi per agire non c'è un Bilancio non ci sono le risorse
Le risorse sono minime e sono organizzate in modo che ognuno ritorni quello che ha dato che il contrario del mettere risorse in comune
Questa è l'incompiute Rizza e se in un momento in cui si celebrano i cinquant'anni di quello che si è fatto comprese cose che sembravano impossibili come la moneta unica
Sì
Ignora Lin compiutezza la celebrazione diventa pericolosa perché diventa
Un mondo per
Chiudere gli occhi anzi che per vedere la realtà e guardare avanti
La Costituzione i trattati sono una Costituzione sono già oggi una Costituzione già oggi hanno una forza
Di legge superiore a quella
Della
Dei legislatori nazionali ce l'hanno non solo i trattati ce l'hanno addirittura le direttive che per
Per statuizione di tutte le Corti costituzionali di tutti i Paesi membri le direttive sono considerate
Come aventi forza superiore alla legislazione nazionale potremmo dire che
Se Costituzione in senso funzionale eh
Una legge superiore alle leggi ordinarie le stesse direttive non solo i trattati hanno questa particolare forza
Quindi la parola Costituzione applicata I trattati funzionalmente è perfettamente
Legittima
E il fatto che i trattati siano trattati e non siano il frutto di un'Assemblea costituente
A mio giudizio è del tutto irrilevante non vedo perché un trattato internazionale valga meno di un regalo del re
Qual è stato lo Statuto Albertino che appunto dalla Costituzione per
Un secolo e ha permesso
Di fare l'unità d'Italia di passare a suffragio universale
Quello che conta è quello che sta
Né il veicolo ottenne il veicolo del Trattato dei trattati c'è una Costituzione
Il problema è che è una Costituzione imperfetta perché non fa il passaggio dall'Unione solo a un maiuscola all'Unione con la un minuscolo
E non lo fa nemmeno il Trattato costituzionale dobbiamo dirlo con chiarezza anche se
Io ritengo si debba auspicabilmente la ratifica
Quindi bisogna guardare più lontano
Il Trattato costituzionale è stato firmato qui è auspicabile che sia ratificato
Vorrei dire che è un diritto dei diciotto Paesi che lo hanno ratificato di esigere che
Esso abbia un seguito ed entri in vigore
E nello stesso tempo bisogna sapere che non basta
Chiudo su questo perché
Quello di vedere la metta lontana e di capire il valore del passo vicino è
Un
Un congiungimento di due visioni che è indispensabile secondo me per progredire
è una grande lezione di umiltà per tutti il fatto che Nesa Monni né Altiero Spinelli
Abbiano
Riconosciuto il valore del Trattato che si è fermato qui nel mille novecentocinquantasette se si rileggono le parole di Spinelli scrisse parole di fuoco contro il Trattato di Roma
Di cui poi riconobbe la grandissima importanza diciamo ne pensava che il trattato importante fosse quello delle Euratom
è utile ricordarlo perché
Anche le persone che più intensamente perseguono un fine ero perseguono con maggior disinteresse lucidità guardando lontano possono magari non vedere il valore del passo vicino io credo che il passo vicino che è quello della Costituzione vada compiuto
E nello stesso tempo credo che se non si guarda oltre e non si riconosce che siamo ancora molto lontani
Dall'unione con la U minuscola si compirebbe una celebrazione fuorviante grazie
Ne assili Ascerto grazie caro Tommaso
Vorrei ricordare che Tommaso Padoa Schioppa di hostess siamo vecchi amici
E che abbiamo lavorato molto insieme sul al monetario comunicare sotto l'autorità di Gianpiero dei
No no e penso che Tommaso Padoa Schioppa ossia uno di quegli uomini a cui dobbiamo foro più il fatto di aver realizzato la moneta unica
E realizzata del modo sappiamo che ne fa una delle prime con monete del mondo
C'è il diritto Tommaso che bisogna vedete ora quello che restava da fare e hai ragione
Perché noi dobbiamo essere ad un tempo fieri di quanto è stato realizzato al tempo stesso comuni lì davanti all'immensità del cammino ancora da percorrere per arrivare a una vera unione politica noi passare la parola ora
A Leonardo vanno
Che da un anno
Il suo Paese nell'Unione europea del commissario titolo del suo Paese e la Romania perché i medici indichi quale il suo sguardo di nuovo commissario
Della Commissione europea
E di dirci come può contribuire ora quello che ci rimane da affrontare grazie
Grazie signor Presidente
Signore e signori
Ed è veramente un piacere per me essere qui oggi
E vorrei rivolgere i miei ringraziamenti speciali agli organizzatori per avermi invitato e avermi dato questa opportunità di condividere con voi la mia visione dell'Europa a oggi più che mai
Tutte le strade portano a Roma cinquant'anni fa
Per i trattati che creavano la Comunità economica europea sono stati firmati a Roma
Noi stiamo
Innovando questo pacchetto preparando la via per consolidare il progetto politico inizi viale e portare avanti l'Unione in questo senso il cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma
E un'occasione per fa notare quello che è andato bene e quello che è andato male ma più ancora ed io lo vedo come un'opportunità
Per guardare avanti ai prossimi cinquant'anni
In un mondo che cambia questo non è un compito facile
Dato che nuove realtà richiedono nuove azioni il processo di globalizzazione l'emergere di nuovi poteri e l'emergere di nuove tecnologie
Hanno tutte da avuto come risultato una riduzione internazionali diverse dalle carte
Chi avrebbe potuto prevedere cinquant'anni fa
L'attuale situazione dei fatti neppure il fattore muto di ogni cambiamento è rimasto lo stesso dato che il mondo
Sta girando sempre più rapido intorno a questo gioco di riconfigurazione
In questo ambiente che cambia l'Unione stessa cambia
Un processo dinamico per natura l'Unione europea ha capitalizzato sulla sua politica di ampliamento come l'ENI d'appello risposta alle sfide del mondo che cambiava
Quello che è cominciato come c'è il venticinque marzo cinquantasette
Ed è cresciuto in un'Unione di ventisette Stati membri ricche dopo tanti anni di guerra e l'espressione di un'Europa unità e illiberale
Che assicura un livello di prosperità e stabilità lo sconosciuto nella storia recente
L'Unione ha portato pace cooperazione tra le persone i popoli e ha portato solidarietà
Amici di un tempo sono diventati milioni amici e hanno unito le loro forze per costruire un futuro comune
Oggi
Noi certamente possiamo
Avere quasi un sentimento di realizzazione su quanto l'Unione europea compiuto
L'Unione ha continuato a crescere con una serie di ampliamenti di successo nel corso degli anni la storia dell'Unione europea
E in realtà la storia dell'ampliamento che agisce costantemente come un processo a vantaggio di tutti per i vecchi e i nuovi Stati membri
Con il quinto ampia mito che si è realizzato quest'anno noi possiamo chiaramente riconoscere che la politica di avviamento è stato una storia di successo
Non soltanto in termini economici ma anche in termini politici
Nessuno degli F ticket PV si temeva no e abbia insieme deve realizzato ed è vero che le discrepanze tra le Regioni sono aumentate ma i nuovi Stati membri hanno anche una crescita economica più forte che accelera anche
Il processo di recupero per esempio l'Estonia avuto una crescita economica dell'otto virgola tre per cento nel due mila e sei
La Lettonia dell'undici virgola nove per cento la Romania del sette virgola sette e la Polonia del cinque virgola otto
La così temuta invasione non è accaduta e la décolleté delocalizzazione è stata inferiore a quanto ci si aspettava
Ora è giunto il momento per i nuovi Stati membri e di portare il loro contributo all'approfondimento dell'Unione europea
Noi ho letto recentemente un'analisi economica che diceva che i nuovi Stati membri
Avevano intrapreso tante riforme per passare dal comunismo all'economia di mercato
Che era nota mai abituati alle riforme e arrivano sempre voglia di andare avanti e quindi questo è uno slancio per l'Unione
Il due mila e sette è una pietra miliare storica nell'evoluzione dell'Unione europea
Veramente
Il tempo il momento della celebrazione ma anche il momento di riflessione
è il momento per costruire ancora sulle nostre realizzazioni passate dove stiamo andando da ora in poi qual è la nostra visione
Io ritengo veramente che la nostra visione deve essere
Veramente forte all'interno e due essendo un attore globale all'esterno
Nessuno Stato premi duro potrebbe farlo da solo ma insieme lo possiamo fare la nostra forza principali della nostra diversità
Cristallizzata in diverse forme daranno il diversità culturali alle linguistica e sociale
Essa rappresenta veramente il cuore stesso dell'identità europea che combina i vari pezzi di specificità in un puzzle ben combinato dell'euro tanto
E in questo senso la creazione di un portafoglio distinto per il molti linguistico e importante per la necessità dell'Unione europea
Di mantenere e arricchire la sua unità nella diversità e anche di più
La creazione di un nuovo portafoglio affidato al primo Commissario che veniva da o con uno Stato membro nuovissimo
Mostra chiaramente il valore aggiunto che in nuovi Stati membri possono apportare alla costruzione europea
Noi ci siamo già un potere economico
Ma comunque abbiamo sempre ancora bisogno di assicurare una crescita economica più forte per creare dei lavori migliori e per l'avvenire uno sviluppo sostenibile
Ed è per questo motivo che la Commissione ha lanciato la cosiddetta strategia di Lisbona proprio per affrontare queste sfide ma Lisbona non parla di cifre astratte
Parla delle nostre vite
E parla del nostro futuro
C'è ancora molto lavoro che deve essere fatto per come creare un mercato unico completamente integrato liberi diede non ci vengono soltanto
Dai vincoli legislativi e amministrativi derivano per esempio anche dal linguaggio
Come posso vederlo ogni giorno nel mio lavoro
Le nostre impresa come pure le nostre città ed i nostri cittadini ha bisogno hanno bisogno di capacità linguistiche per far fronte alle sfide
Dell'ambiente di lavoro che cambia con le sfide della globalizzazione russo cinese o arabo sono lingue sempre più necessarie potente le impareranno
Poiché
Essere un attore globale significa essere capace di capire gli altri
Ma l'Unione europea deve essere un attore importante non soltanto a livello economico ma anche in altri campi
Il recente Consiglio europeo di primavera è stato una chiara prova del fatto che l'Unione europea allargata e capace di
Prendere decisioni su questioni molto importanti
Il pacchetto riguardante il clima ed energia in questo senso è diventato un parametro di riferimento per la nostra capacità di produrre delle proposte di politica integrate per Morghen
L'impegno unilaterale di ridurre le emissioni effetto serra del venti per cento è sembrato
Quasi un segno di resa
Noi
Ci troviamo in questo dilemma del cambiamento climatico
Per cui se uno non fa in qualcosa tutti perdono noi incominciamo per primi e speriamo che gli altri seguiranno l'esempio
Quei comunque
Questo può anche essere un test per
La leadership dell'Unione nel mondo e per la sua capacità influenza e gli altri
Un'Unione più grande più forte che parli con una sola voce
Può svolgere un ruolo importante nel
Dar forma al mondo globalizzato
Dovrebbe ed essere proprio il primo nello sviluppo la tecnologia l'educazione la scienza per combattere i cambiamenti climatici
Dovrebbe continuare ad essere un fattore di stabilità e di sicurezza e di progresso per il mondo intero
L'Unione europea a una vocazione internazionale chiara prima di tutto
Dato che il donatore più grande
Di assistenza finanziaria nel mondo l'Unione europea e altamente impegnata nel prevenire i conflitti
E anche attiva nel mantenimento della pace nelle azioni di instaurazione della pace e da
E gestisce molti progressi che aiutano a
Fare realizzare in pratica i diritti umani la democrazia e lo sviluppo economico secondo la vera dimensione dell'Unione europea il commercio nella questione economica nella cooperazione
Per lo sviluppo rende
Lo rende veramente un attore mondiale
Poi tutti gli accordi bilaterali mo'laterali dell'Unione europea che coprono la maggior parte dei Paesi e regioni del mondo misurano proprio l'importanza che ha il nell'economia mondiale
L'Unione europea ha sempre cercato di assicurare che i benefici economici della globalizzazione andassero cultura più liberi passo col progresso sociale
Siamo troppo ambiziosi nel nostro progetto
Io penso
Che no affatto
Io faccio parte di coloro che pensano
Che
Dato che l'Unione europea è diventata sempre più grande e anche diventata sempre più forte l'Unione europea comprende attualmente in quasi tutti gli Stati dell'Europa
E in queste circostanze si può dire che un'enorme passo avanti è stato fatto
Nel darlo a fondo ma all'Unione come attore globale l'Unione Europea compie cinquant'anni io
Come commissario o soltanto un paio di mesi di anzianità
Ma con me nella vita reale il nostro ruolo come nuovi venuti è quello di creare
La nostra esperienza su quella dei nostri predecessori portando al tempo stesso uno spirito di aria fresca di entusiasmo vibrante
Venendo dalle rumeni ha avuto l'esperienza della lunga strada verso l'adesione
Ma lungo tutto questa strada Pio ombre capito quali erano i valori europei
Che agivano come catalizzatori e conduce e ci conduceva no su questa via
In questo senso essere un cittadino europeo mi rende fiero e responsabile al tempo stesso fiero di essere in grado di godere di tutta la serie di libertà
Di correre di un o livello di vita più elevato e beneficiando al tempo stesso di Standa su Ciani ugualmente elevati visti corretta e
In tutta l'Unione per fare pochi esempi ma al tempo stesso penso
Che abbiamo un impegno morale non soltanto di mantenere questi benefici
Ma di sviluppare o ulteriormente gli stessi e di integrarli
L'Unione europea e un processo dinamico a spirale ogni generazione a qualcosa da dare e i nomi come nuove generazione
Abbiamo un obbligo
Di assicurare che la costruzione e le funzioni ricostruzione siano il più efficienti possibile questi dati la sfida di oggi cercare
Di fare un passo avanti
Con ogni iniziativa che intraprendiamo cercare di approfondire l'Europa quale estranei
Cercare di allargare la nostra visione per dar forma a un'unione che si adatti alle sfide del mondo che cambia il mio sogno è che fra cinquant'anni la nuova generazione del momento
Sia almeno altrettanto fiera di noi qua di quanto lo stiamo
Oggi noi ruoli in realtà noi diamo cambiato il mondo e continuiamo a cambiarlo con la forza dell'esempio
Perché l'Unione possa svolgere il suo ruolo come attore globale e necessaria una riforma istituzionale
Per dotare l'Unione meglio di quelli che sono gli strumenti necessari per approfondire l'integrazione far fronte alla globalizzazione e non da ultimo di essere in grado di esercitare un'influenza a livello globale
Un nuovo trattato e una condizione sine qua non per il futuro funzionamento dell'Unione
E questo tanto più nel contesto di un mondo che cambia
In questo senso la dichiarazione che deve essere firmata domani a Berlino deve rinnovare il nostro impegno per un'Europa ampliata sostegni mille aperta e competitiva un'Europa di valori umani di realizzazioni economiche e di ambizioni politiche un'Europa più vicina ai suoi cittadini che sia in grado di comunicare con loro
E tener fede alle loro aspettative
Io sono molto fedele all'idea che noi non dovremmo soltanto parlare dei confini fisici dell'Unione
Bensì di parlare delle nuove frontiere che dovremmo essere affrontato in futuro
Non credo negli scontri di civiltà e sono convinto che l'Unione abbiano un ruolo importante da svolgere
Nel costruire i ponti e non nel fissare confini
E i miei occhi sono sull'Unione europea
Ma la mia mente e volta verso una visione globale ed è qui la chiave di volta noi dovremmo continuare ad approfondire il processo di integrazione non soltanto
A un livello economico ma anche a un livello politico sociale militare e di sicurezza
Preparando il terreno per
Un'Unione Europea sempre più forte in termini globali
Le signore e signori ho fiducia che insieme noi potremo fare echeggiare la voce unica dell'unione in tutto il mondo
Con l'ottimismo dei nuovi Stati membri nei confronti dell'idea europea io sono fermamente convinto che nel due mila e cinquantasette
L'Unione europea sarà in grado di aggiungere tutto una serie di realizzazioni nella sua dichiarazione dei cento anni grazie per la vostra attenzione
Massi immersione economici grazie signor Comisso ordinò sono solo due mesi e mezzo che lei è membro della Commissione europea
Francamente lei ci ha dato a tutti una lezione di ottimismo grazie per questo perché avuto ragione di ricordare che primo
Quello che portano in nuovi Stati all'Unione europea in termini di crescita di vitalità nuova
E ha avuto ragione di ricordare che l'Europa ampliata nel mondo e una forza quattrocentonovanta milioni di abitanti cominciano a contare comunque e poi ne ha avuto ragione di ricordare che bisogna
Evidentemente si pre mirare all'approfondimento e mirare a nuovi campi ora a questo punto della discussione noi abbiamo
Tre interventi programmati
E il passero successivamente la parola al professor Mario Segni poi all'ambasciatore ambasciatore Pietro cara mia e poi al professore
Antonio Giulio De Robertis do quindi la parola il dottor Mario Segni che è membro del Parlamento italiano prego
Ringrazio molto e sinceramente la Fondazione Alcide De Gasperi
Avermi chiamato oggi a parlare e di avermi chiamato nella qualità figlio
Di uno dei firmatari e quindi
Dei protagonisti di quello straordinario evento
Avevo diciassette anni la stessa età del ministro Padoa Schioppa quanto appresso
Pochi minuti fa e a diciassette anni gli interessi maggiori non sono certo quelli della politica Massi e attenti a queste cose venti ricordi alcuni ricordi sono principi
Ieri è stato chiesto tante volte da molti
E cosa direttore che cosa penserebbero oggi quei
Personaggi qui protagonisti se fossero
E se potessero vedere che cosa è successo
Non so
Nessuno fuori pop
Ma credo che avrebbero tutto il diritto e lo farebbero
Di pensare che poche volte un gruppo di politici una generazione di politici potrebbe oggi dire davanti alle generazioni successive e davanti alla storia noi avevamo ragione
Non fu una scelta faccio non fu una scelta condivisa
Il Trattato di Roma venne pochi mesi dopo i tram drammatici fatti d'Ungheria
E l'Unione europea non era solamente la fine delle guerre interno e del lungo periodo
Schema travagliato nei decenni precedenti l'euro
Era anche una sfida e non la sfida di libertà di democrazia
Rivolta prima di tutto al mondo dell'est rivolta all'Unione Sovietica
L'UPI e l'Europa unendosi lanciava la sfida di democrazia e di libertà in una strada parallela ma diverso autonoma da quella degli Stati Uniti
Una sfida quindi che doveva portare il le idee e la cultura e la storia europea giocare in primo piano prima di tutto in questa grande battaglia della libertà
Bene vedere che oggi
Su questa scelta
Il mondo occidentale e per intero convinto
Questo è il segno della grande pittore ieri sera il Ministro degli esteri D'Alema ha detto un'altra bella definizione di quella scelta
è stata una scelta lungimirante
Poche volte un gruppo di uomini ha potuto h ha saputo guardare i fusi in avanti io credo che sia giusto dire che quelle hanno stata una generazione di uomini politici grandi nel senso pieno della parola
Naturalmente ci sono i limiti ci sarebbero anche le delusioni
Mister Farda ricordato prima che
Quella generazione di politici pensava e credeva nell'unità politiche
Però lo ricordano
Ricorda la storia lo ricordava le cronache lo ricordo anch'io nel mio piccoli
Ricordi ma ben presente
Qualche mese dopo la firma dei Trattati di Roma la figlia di Konrad Adenauer e venne in vacanza in Sardegna
E mio padre e la invito a cento
E ricordo una frase di quelle che voi rimangono scolpita nella memoria di un ragazzo come devo dirlo
Suo padre le avrà certamente letto che quello che noi vogliamo che l'Europa politica e non solo l'Europa e con
Volevano queste ed erano convinti di arrivarci credo in tempi
Relativamente breve
Pensavano che
L'unione doganale il primo passo fosse
Solfa rango rispetto alla
Quello che era stato forse RAI rispetto all'Unione tedesco
E invece su questo la storia è stata diverso
E poiché Padoa Schioppa è giusto che lo vedo prima che poi la stessa storia spinge i protagonisti anche a comportamenti diversi
Io
Ho notato con curiosità
Del sullo che fu il ruolo di mio padre in un evento politico successivo importante che
Certamente Andreotti e Colombo ricordo no bene e cioè la storia del piano fu Buscetta
E ho notato confrontando un diario che mio padre ha scritto in quegli anni giorno per giorno che prima o poi ci decideremo pubblicare con le memorie di due gol
Dove del gol racconta la preparazione al piano fucili concepita da luglio ad Adenauer e
Come una stima uno strumento
Integrazione politica dell'Europa deve sei racconta di essere stato convinto che l'Italia sarebbe stata favorevole per un colloquio riservato al personale che ho avuto col Presidente del Consiglio Fanfani
Ma dice poi che nella riunione compra costruite conclusiva il Ministro degli esteri italiano Antonio Segni guida la linea opposta
E assieme al Ministro degli esteri spartito boccia il Piano fucile
E conclude dicendo con questa decisione simpatiche Segni pongono le premesse irreversibili dell'ingresso della Gran Bretagna nell'Unione europea
Ricorda un giudizio voi molto negativo su questo evento dirà la storia chi aveva ragione ma
Eccetto che quegli stessi uomini alcuni quegli stessi uomini che volevano unità politica a un certo punto
Hanno creduto e dover scegliere una strada che ha reso più lontana
Più incerto questo traguardo ma hanno scelto la strada invece dall'allargamento che comunque è stato
Un grande successo
Un'altra cosa potrebbero dire quegli oneri
Che dopo l'Europa poche volte avuto quel coraggio e quella determinazione
La storia di un
Qualunque istituzione non si fa solo con i trattati la si fa con gli atti politici
Tante volte purtroppo
Abbiamo visto un'Europa debole incerta e poco coraggio
Però se ne ricordiamo per esempio quello che fu la forza dell'Europa durante la crisi di Berlino
Era nata da poco
Che non fu risolta solo per la forza americana si ricorda sempre tenni rideva sul muro un bellissimo esempio
Non fu risolta anche per la
Stessa treni ma totale determinazione con cui tutti i Paesi europei si schierarono sulla linea compatta di fronte
Al tentativo di occupare Berlino ma
Dobbiamo mettere purtroppo che tante volte quella storia di coraggio e determinazione anche nelle crisi più recenti poche volte le abbiamo viste
L'Europa cambia il mondo cambia
E mi fermo alla considerazione di oggi
Oggi lei l'Italia è l'Europa non per un curioso rovesciamento di posizioni che ha fatto pure della sinistra socialista e moderata
L'Alfieri più convinto forse l'integrazione europea che è un grande successo dell'Europa prima di tutto
Gli ha visto poi invece in nei partiti tradizionalmente più europeisti come quelli democristiani o liberali invece incertezze
Vede posizioni diverse ha visto un Governo di centrodestra che per la prima volta cambia
La linea la politica europea su questo che non è stato più per la prima volta non è stato non apposto più l'Italia fra i Paesi all'avanguardia nel cammino europeo
Io voglio dire questo è un problema di tutti
Voglio dire che il futuro dell'Europa riposa anche sul fatto che su questo punto
Noi riusciamo ma prima di tutto i partiti e i leader del centrodestra ritrovare una grande vera spinta europeisti
Ho sentito tante volte me lo auguro leader
Dire in questi anni
Che tanti partiti e tanti movimenti si rifacevano all'insegnamento e l'eredità di Alcide De Gasperi e lo hanno
Ma credo che tutti possiamo dire che nessuno può rivendicare la rete dei ditta di Alcide De Gasperi se non mette al primo punto dei suoi programmi politici
La fede e la fiducia nell'Europa e nel suo cammino
Ne assi messo in Commissione fino a quattro aprile grazie professore per aver ricordato che noi abbiamo dovuto superare molte difficoltà
Perché ce ne restano ancora molte altre da superare passo ora la parola all'ambasciatore Pietro Calamia
Nel si procura
Dammi il gruppo
Sono molto grato alla Fondazione Alcide De Gasperi al Presidente
Al Presidente Andreotti avermi invitato a partecipare a questa tavola rotonda
Dopo la testimonianza molto particolare del del di Mario Segni
Vorrei dire che
Il titolo stesso di questa di questo dibattito l'Europa in un mondo che cambia molto stimolante perché
Il mondo cambia molto in fretta
Anche se la percezione del cambiamento richiede tempi molto più lunghi
All'inizio il il ventesimo secolo è stato certamente
Il secolo americano
Ma non molti all'inizio del Novecento è un
Avevano intuito ho previsto questa realtà
Oggi
All'inizio
Del di questo nuovo secolo pensiamo agli Stati Uniti come all'unica grande potenza mondiale
Mentre
E ci sono nuove né a realtà economiche politiche che si stanno
Manifestando nel mondo
C'è chi ha azzardato che
Questo nuovo secolo sarà cinese il ventunesimo secolo sarà cinese
I segnali ad ogni modo sono concordanti
Ci avviamo all'affermazione di un mondo
Multipolare
Di quei protagonisti sì profilano sempre più chiaramente
Oltre agli Stati Uniti la Cina l'India il Giappone
La Russia il Brasile si può aggiungere o levare qualche Paese ma
L'indicazione e molto chiara
E la principale conseguenza di questa evoluzione e che
L'Occidente non è più padrone del mondo
Non è più l'unico attore internazionale è
In questo contesto si pone
Il problema dell'Europa
I Paesi europei
è stato ricordato abbondantemente in questi giorni dilaniati da da due guerre intestine nella prima metà del secolo del ventesimo secolo hanno perduto progressivamente l'egemonia del potere Paul per il potere economico e l'influenza politica
Poi a partire dalla seconda metà
Del ventesimo secolo
I Paggioro i Paesi europei e qui abbiamo ascoltato
Anche nella giornata di ieri la testimonianza nel Presidente Andreotti sulla lungimirante intuizione di De Gasperi per quanto riguardava i rapporti con la Germania
I maggiori partiti maggiori Paesi europei alcuni dei principali Paesi europei hanno imboccato l'unica via possibile
Per cercare di ritrovare un ruolo
Nella politica internazionale faticosamente
Cominciando dal mercato comune del carbone e dell'acciaio
Per giungere fino al mercato unico alla moneta
Alla libera circolazione delle persone
Sono state così poste le basi per l'influenza politica dell'Europa nel mondo
In fondo questo è
Il motivo delle celebrazioni di questi giorni
Sul piano dalla politica commerciale
Prima al Gatta oggi al nella organizzazione mondiale per del del commercio
L'Europa ha ritrovato un ruolo di primo
Piano
Perché è in grado di
Agire come un soggetto unico
è un tema al quale si è riferito anche Tommaso Padoa Schioppa nel suo intervento
Le più recenti decisioni nel
Campo della protezione dell'ambiente e mi riferisco
Al Consiglio europeo dell'otto nove marzo a Bruxelles pochi giorni fa
Possono valere all'Europa un ruolo guida
In un settore fondamentale per il futuro dell'umanità quello delle
Condizioni climatiche dell'ambiente
Ma in un secolo nel quale si stanno affermando nel mondo nuovi centri di potere economico e politico
L'Europa avrà bisogno di meglio organizzarsi al suo interno per dare il proprio contributo al dialogo sulla evoluzione e lo sviluppo delle relazioni internazionali
L'Europa può essere ascoltata
Soltanto se può esprimersi come un unico soggetto politico è un punto che è stato fatto valere da vari intervenuti nel dibattito anche oggi
è evidente che ciò potrà avvenire e questa è
Si riferisce agli Stati al Paese ai Governi nella misura in cui gli Stati membri sapranno fare dei passi indietro sulla scena internazionale
A favore delle istituzioni europee
Ovviamente si tratterà di un processo graduale
Come graduale è stata l'evoluzione nei decenni scorsi per fare un esempio
Chi poteva immaginare nel mille novecentocinquantasette che avremmo avuto la moneta unica
Ma non solo lo ha ricordato Padoa Schioppa negli anni ottanta
Ho sentito il cancelliere Kohl ricordare e ripetere
Che quando commetterà Dell'Orco
Parlava di moneta unica di unione monetaria
Giornalisti economisti
E anche politici
Gli dicevano di essere pazzo
Sono le testuali parole di con
In una
Testimonianza pubblica che apprezzo su quel periodo e
Parliamo della fine degli anni ottanta
Perché ricordo questo perché
Non bisogna ad
Avere timore di porsi traguardi che nel momento in cui ce li poniamo sembrano difficile realizzazione
L'affermazione della Unione europea sulla scena internazionale lo considero nell'ordine naturale delle cose
Per richiamarci alla metodologia di dei Lord
Il processo può essere graduale
Ma l'obiettivo deve essere chiaro
Così come
La scadenza
Potrebbe andar bene anche l'arco di qualche decennio con tappe intermedie
La via da percorrere è lunga a cominciare
Dalla graduale integrazione degli strumenti della politica estera è questo
Tocca in particolare
Un mestiere che conosco direttamente quello delle rappresentanze diplomatiche
C'è una certa
Con lavorazione e graduale integrazione delle rappresentanze diplomatiche
Una più stretta collaborazione tra Commissione e Consiglio
Prefigurata nel trattato costituzionale in cui
Il ministro la figura del Ministro degli esteri e al tempo stesso
Presidente del Consiglio
A della politica estera e dice Presidente della Commissione
E
Ecceda progredire anche lo ha ricordato con particolare rigore il il genere mai nel campo della difesa
Che complemento indispensabile
Di ogni politica estera
Obiettivi ambiziosi che presuppongono per essere realizzati una concorde volontà politica dei Governi
Mi auguro che le celebrazioni di questo di questi giorni possano dare un contributo di sensibilizzazione
Alla
Promozione di questi
Di questi obiettivi
C'è bisogno di Europa nel mondo
Tale maggiore presenza è necessaria anche per un riequilibrio dal rapporto interna Plant tipo
Poi gli Stati Uniti d'America
Rapporto indispensabile
Per assicurare la tutela e la diffusione dei valori democratici
La parcella prosperità nel mondo
Più il mondo diventa un multipolare
Tanto più è necessario un solido rapporto interna pesanti
Non si può immaginare di governare il mondo
Da soli
La corresponsabilizzazione dei maggiori paesi resta indispensabile per far funzionare i consessi internazionali
La quelli economico-commerciali a quelli più eminentemente politici
Con l'assunzione di proprio dall'Ispra è sponsor dedita da parte di ciascuno
La convivenza tra le nazioni sarà migliore e più responsabile
Ritengo che
Per tale obiettivo il ruolo dell'Europa sia indispensabile
E insostituibile
I compiti dell'Europa
In questo secolo
Mi avvio concludo
Sembrano chiari
Promuovere la prosperità alla solidarietà
La diffusione dei valori democratici la pace
Sono obiettivi che devono essere strutturati
Il misure politiche
Sostanzialmente già avviate
Con il rafforzamento delle istituzioni l'impatto sarà più efficace e più chiaramente recepito l'impatto europeo
E credo che il Trattato costituzionale possa dare un contributo a questo in questa direzione anche se
Probabilmente bisognerà andare oltre successivamente
Al Parlamento europeo il diciassette gennaio due mila e sette il Cancelliere Angela Merkel
Ha sintetizzato la missione dell'Europa nella promozione della tolleranza nel mondo
E nell'aiuto a ciascuno ha realizzato
Guardando alle
Tragedie del mondo di oggi
E dalle esperienze europee
E difficile sintetizzare meglio il ruolo dell'Europa e aggiungerei quello per il mondo si attende oggi da noi grazie
Marsilio
Grazie ambasciatore
Per aver ricordato che il mondo diventato multipolare che l'Europa non poteva più dettare ogni la sua legge al mondo e questo è vero dall'inizio del ventesimo secolo ma ancora oggi noi vediamo i nuovi attori come la Cina
Attivare nel nostro giardino
Ossia in Africa
E vero anche
Un che lei ha anche avuto ragione di ricordare
Che proprio perché non lui dobbiamo creare un nuovo mondo multipolare proprio per questo l'Europa deve trovare una voce unica nel mondo
E penso che il suo intervento sia stato molto importante perché dopo quello del professor segni mostra anche che non si deve esitare nel fissarsi degli obiettivi ambiziosi anche se si sa che il cammino da percorrere e molto più pragmatico e terapie e passerò ora la parola al professore Anton Giulio De Robertis dell'Università di Bari professore alla parola
Tre
Ringrazio anche la Fondazione De Gasperi per questa iniziativa e per l'opportunità che mi offre di
Come dire manifestare una preoccupazione la mia il mio intervento a differenza di tutti gli altri sarà in
Una messa in guardia e mi spiego meglio in che senso intendo questo
Il tema della nozione del del nostro nostra tavola rotonda e l'Europa in un mondo che cambia mi sembra doveroso richiamare l'attenzione su un aspetto dei cambiamenti in corso dispetto
Al quale
L'Europa se vuole essere fedele ai motivi ispiratori che hanno portato alla nascita prima delle comunità il cui dell'Unione dovrebbe appunto prendere una posizione in termini diciamo generali
Mi riferisco al fatto che
Le Comunità europea alla pistola hanno visto la luce sull'onda di una ripresa di una filosofia da relazioni internazionali
Che era stata introdotta nella prassi
Delle dei rapporti politici fra gli Stati dal Presidente cui insomma
Quindi questa concezione delle relazioni internazionali che prendeva atto del fatto che
La politica di potenza tradizionalmente condotta dagli Stati dalle grandi potenze
Durante tutto levo moderno fino Rizzo del Novecento una politica ispirata
Alla ragion di Stato e alla tutela dell'interesse nazionale
Era una politica che portava fatalmente a delle a dei conflitti Adele conflagrazione IVA Binosi qual è la prima stessa Guerra mondiale era stata
E il punto d'arrivo di questo era stata come sappiamo la nascita della Città e nazioni e addirittura nel ventotto cosa che forse non tutti ricordano
Un accordo tra il Ministro degli esteri francese Briamo
E il Presidente americano che l'onda che metteva la guerra fuorilegge addirittura
Poi c'è stata naturalmente l'ondata nazista che ha un po'di Salt tutto questo
Però
Già durante la Seconda guerra mondiale
Gli stessi americani che avevano fatto fallire loro il
Piano può proposto loro stesso Presidente cominciano a manifestare
Come dire una
Un pentimento per questo
C'è un discorso pubblico fatto dal Ministro degli esteri vada al
Appunto a Washington in cui
Esprime rammarico per il fatto che si sia mancata l'occasione di poter creare una barriera più vasta più coerente contro l'aggressione
E manifesta ricorderanno
Aspirazione a che
Questa barriera si possa creare dopo la guerra creando una delegazione internazionale più efficace della Società delle nazioni un commentatore americano parla
Dice uno degli asset relazione con i denti per dare il senso appunto della capacità che questa autorizzazione dovrebbe io di essere più efficace
Questa e
Diciamo la filosofia alla quale si ritorna
Che
Rende possibile la nascita dello delle azioni e Nazioni Unite pur dopo la morte del suo principale ispiratore col tante Roosevelt l'uso morte muore nell'aprile del quarantacinque
Nel giugno le Nazioni Unite vedo vedono vedono la luce
è
Nel preambolo che tutti gli Stati hanno sottoscritto aderendo appunto le Nazioni Unite si dice esplicitamente proprio prendo dei punti
Molto molto molto molto sintetici che gli Stati si impegnano acché le Forze armate non saranno usate che nel comune interesse
E
Ugualmente di Stati prendono l'impegno ad astenersi dall'uso della forza o alla minaccia dell'uso della forza nei rapporti con gli altri Stati
Sembrano dichiarazioni come dire
Molto teoriche ma teoriche nei non sono
Se consideriamo il fatto che
E proprio sull'onda di questa concezione dell'interesse comune pre
Come prevalente sull'interesse nazionale
Che nascono alle Comunità europee
In cui si produce con la loro nascita quasi una Fossalta di rivoluzione copernicana in quella che era stata la prassi le relazioni internazionali fino a quel momento
Fino a quel momento la esclusività della sovranità nazionale la così detta giurie domestiche jurisdiction era stato come dire una specie di imperativo inviolabile categorico
Con la cieca per la prima volta gli Stati ammettano che un'altra autorità che non fossero lo stessa possa rivolgersi a loro cittadini la nascita della sovranazionalità
E quindi e una filosofia delegazioni internazionali che ispira la nascita delle comunità europee
Che tra l'altro pur attraverso la guerra fredda continua ad animare e a motivare tutte le posizioni che vengono prese
Nel mondo occidentale
Mai nello Fischer retorica
Noi
Abbiamo sentito menzionare fino ad una certa data che indicherò l'interesse nazionale in quanto tale io mi ricordo che a quei tempi mi occupavo già Dinato quei tempi da giovane studioso di relazioni internazionali e di storia
Questa assenza assoluta nelle dichiarazioni ufficiali della ragion di Stato di per sé già mi sorprendeva mi ricordo che una volta proprio alla cala Cattolica di Milano durante un seminario dissi qui abbiamo perso la memoria
Cioè ho l'impressione quasi che si sia sostituita una ragion di blocco alla ragion di Stato
Ma per quanto questo potesse come dire sorprendere uno studioso di storia
Era un fatto obiettivo che almeno nella retorica ufficiale
Che è importante perché ha un'influenza sull'atteggiamento di fondo lo tiene pubblica
In effetti non mi illudo mai che gli Stati abbiano totalmente dimenticato la tutela dell'interesse nazionale nel momento in cui facevano politica in quei in quel diciamo quasi cinquantennio
Però il fatto che questo non venisse evocato esplicitamente il fatto che la guerra non venisse mai indica sacra indicata come uno strumento a cui ricorrere quando dico guerra non mi riferisco alle operazioni militari sono due cose completamente diverso
Per guerra intendo
Un'operazione in cui lo Stato pretende di fare da sé per risolvere un problema con la forza dove dicevo il fatto che questo non avvenisse mai non venisse mai invocato era la cosa estremamente importante
E in effetti se noi corriamo per esempio le dichiarazioni pubbliche dei i Fanel come mi chiede la NATO eccetera eccetera non vediamo mai menzioni di questo tipo
Abbiamo una rottura con questa prassi a mio avviso per quello che io ho potuto valutare
Nel novantaquattro quando Clinton
Emette quella famosa è per me infausta direttiva numero venticinque in cui per difendere
Il principio che gli Stati Uniti avrebbero dovuto comunque continuare a
Effettuare delle operazioni di peacekeeping dopo il successo della Somalia
Per rendere come dire Pala Tabili questa continua azione di politica ad un'opinione pubblica americana che ormai era un po'diciamo stanca di vedere i suoi soldati impegnati all'estero insomma in operazioni che porta con comportavano dei sacrifici
Mette come dire questa specie di belletto dell'interesse nazionale manderemo i nostri soldati perché ci sia purché ci sia l'interesse nazionale a tutela dell'interesse nazionale da quel momento in poi per quella che è stata la mia percezione e come se fosse caduta una diga
C'è stata un rincorrersi da parte di buona parte dei leaders politici a motivare con interesse nazionale o comunque a indicare l'interesse nazionale come un obiettivo della loro politica
Da storico e devo dire che non sono io solo che dico questo ma insomma parlando con i colleghi
Questa cosa estremamente pericoloso perché questa cosa il prefigura un'evoluzione del sistema internazionale che ritorna alla logica
Delle cosiddette Shipping e l'ha in senso siccome vive venivano chiamate delle dagli inglesi del nove dell'ottocento e dell'inizio del Novecento che secondo l'opinione
Diciamo della cultura
Dota
Della fine del dell'inizio del Novecento
E ancora direi anche secondo alcuni punti di vista ancora validi
Porta fatalmente a delle Conf Drocco conflagrazione quindi io quello che direi che è un compito una missione di chi crede veramente nell'Europa
E riaffermare la necessità di tornare a quelli che sono stati i motivi ispiratori
Della nascita delle comunità europee che erano appunto quelli
Di questa filosofia di interesse comune che prevale comunque se l'interesse nazionale
Anche in un convegno che abbiamo tenuto tempo fa sulla figura di De Gasperi se non ricordo male questa cosa è stata ricordata ispirazione la visione che Degasperi aveva delle relazioni internazionali era assolutamente questo ricorrendo atto se posso farlo allo stesso Presidente Andreotti che in tutta la sua azione politica mi sembra si sia tenuto come dire coerente con questa visione il problema è
Cercare di
Via fermarla e di riportare i Paesi a questa concezione delle relazioni internazionali a livello globale vi ringrazio
Mi assieme a scegliere confessa conclusa grazie professore per richiamare sci esiste da questi ritorni di riflessi nazionali che ci ha fatto tanto male del ventesimo secolo e che purtroppo vediamo troppo tornare nella nostra Unione europea abbiamo l'impressione che lo spirito la fiamma europea hanno un po'la tendenza ha un po'diciamo diminuire quasi sparire talvolta
Prima di concludere con qualche parola questa tavola rotonda dovrei chiedere a
Bronislaw Geremek si vuole aggiungere qualcosa dopo quello che abbiamo sentito
Molte grazie signora Presidente
Vorrei soltanto
Fare porre ancora due o tre requisiti il margine a questa discussione così interessante la prima osservazione
Riguarda più che altro la questione che egli sapeva Ricucci apposto ossia mila euro ma comprende bene l'internazionale penso non tanto perché l'Europa
Legge l'attuale internazionale non in termini dell'interesse europeo ma è sempre in termini degli interessi nazionali in particolare dei grandi Paesi con il loro passato
La loro storia quando vediamo la politica francese nei confronti dell'Africa l'importante è molto importante assistenza che l'Europa e l'Unione europea anche da all'Africa
Vediamo che il problema e che ieri l'Unione europea nonna una politica africana
Lo stesso
Guarda anche l'Asia
Quello che lordo Lagrasta detto a proposito della legislatura
Di pur chi è in dai dirigenti europee riguardanti Lamezia ossia alla lettura della situazione mondiali e dal punto di vista della Cina
L'Europa non la fa prima osservazione seconda osservazione penso ma quello che è stato detto all'importanza dell'est niente di Budapest mille novecentocinquantasei per
La firma del Trattato di Roma non si dice abbastanza
Nella storia dell'Europa quale ruolo ha avuto una paura la paura avuto anche un ruolo immenso nella formazione di un sentimento come i tacchi europeo e allora non è tanto un problema filosofico che voglio porre bensì un problema proprio pratico la politica
E
Collegata in una scelta che va tra la paura e la speranza o
Si cerca di attirare l'attenzione dei cittadini creando le ASI
L'azione di pericolo l'ambiente e del pericolo oppure l'ambiente e della speranza impone ogni anno ci siamo riusciti la
All'epoca Blotta prima della caduta del comunismo
Siamo riusciti a convincere i cittadini con la speranza ora requisito che vorrei porre pensando che sia una giusta inquietudine
Noi europei su che cosa vogliamo mirare nella costruzione dell'Europa in futuro e necessario introdurre questo elemento della paura
Cioè uno Stato nazionale non può far fronte il pericoli del globale per quanto riguarda il terrorismo
Per quanto riguarda il clima oppure noi vogliamo porre l'accento sulla speranza che gli sforzi riuniti degli Stati europei insieme nel comunità europea nella
Comunità di valori e di volontà cioè questa speranza può essere il CM invito più forte dell'Unione in politica la mia prima risposta sarebbe bisognerebbe pensare forse ad ambedue le cose
Ma la mia esperienza del mio impegno anche e che bisogna sapere porre l'accento su come
E sull'azione che genera le speranze pubbliche che attireranno i cittadini con proprio l'attrazione della speranza che l'Unione europea potrebbe dare grazie signor Presidente
Ne Assimoco
Molte grazie carro Bronislaw
Arriviamo alla fine di questa tavola rotonda e se permettete vorrei a mia volta cercare
Di un po'sintetizzare quanto è stato detto
Con due o tre osservazioni primo tutti gli interventi
Dopo l'orda cluster stamani hanno detto fino a che punto era importante che l'Unione europea symbol Giesse al resto del mondo
E che vede l'Unione europea diventi un attore mondiale certamente non il solo ma uno otto ore del nuovo mondo che si sta costruendo nel ventunesimo secolo ed è anche vero che per io questa questione dell'Europa nel mondo che può essere forse quella che ci darà la chiave di quello che il motore può essere il motore europeo per il ventunesimo secolo
Perché noi dobbiamo essere fieri di quello che abbiamo realizzato da cinquant'anni ma al tempo stesso sappiamo che il mondo è cambiato e che dobbiamo trovare un motore nuovo per l'Europa del ventunesimo secolo
Dobbiamo trarre delle lezioni dal passato dobbiamo appoggiarci su queste eredità che cosa hanno fatto i nostri predecessori nella seconda metà del ventesimo un secolo hanno risposto infatti caro Bronislaw hanno portato a risposte alle paure dell'epoca aveva paura della guerra
La paura delle dittature e dell'Unione europea e l'Europa che ha
Non portato queste risposte e oggi le paure sono cambiate
Le paure possono finalmente paura e legate alla mondializzazione a questa nuova mondializzazione economica e finanziaria alle nuove migrazioni delle popolazioni abbiamo paura dell'invasione le paure legate cambiamenti climatici le paure legate in nuovi conflitti che sono guerre civili e che vicini toccano perché queste guerre civili si ripercuotono anche sul nostro stesso terreno
E vedete ho l'impressione ma questa impressione che se vogliamo pensare all'Europa del ventunesimo secolo ed è di questo che si tratta ora se vogliamo come lo diceva il nostro giovane amico e il signor comandante che tra cinquant'anni non hai siamo altre tanto fieri e i nostri successori siano altrettanto fieri di minori come noi lo siamo dei nostri predecessori credo che allora abbiamo veramente interesse a pensare l'Europa nel mondo e a cercare noi europei di trovare una nuova via
Vedete io sono nato in Marocco
Sono veramente desolata per l'indifferenza dell'Europa nei confronti dell'Africa non soltanto dell'Africa vicina
Ma dell'Africa nel suo insieme siamo persuasa che noi europei abbiamo una grande storia comune spesso dolorosa come i Paesi dell'Africa del vicino Oriente
Ma se stiamo compiano costruire un destino comune penso che risponderemo a molte delle paure di oggi quelle di cui ho parlato poco fa
Spero che non sapremo costruire una comunità euro-mediterranea un giorno forse alla fine anche una comunità è un'Africa Anna non tanto per includere questi Paesi nell'Unione europea
Ma uno comunità distinta dall'Unione europea bacchetta colga nelle stesse istituzioni
Vede ricordandoci le elezioni dei padri fondatori e ricordando l'Unione europea e questi paesi dell'Africa a cui penso dobbiamo questo di costruire un destino comune se vogliamo per con è una via di questo tipo penso che avremo bisogno di audacia dovremo trovare l'audacia ripato diffonderà fondatori di Alcide De Gasperi signore ma anche di molti altri signor Colombo che voglio qui salutare
Sono o coloro che hanno fatto l'Europa e penso in particolare con molta emozione al giorno nero Robert Schuman che non ho conosciuto
Ma anche Alfonso amiche no Helmut Kohl ed è vero che erano presi per folli quando volevano fare la moneta unica e visto cioè attenuava ovviamente a cui
Debbo l'onore di presiedere e di essere stata tra voi oggi grazie
No no
Se per Caccamo appalto al massimo il tragitto non fosse io che devo dare la parola no
Il Presidente Massimo dirà una parola per concludere
Grazie
Molte grazie alla Fondazione De Gasperi
Giulio Andreotti per l'invito a partecipare a questo convegno
Di
Di grandissimo rilievo di di grande spessore come abbiamo potuto ascoltare
Ed anche animato da
Una così forte passione europeista
E certamente io credo che
Di una coraggiosa e riflessione e di una grande passione europeista c'è bisogno
Alla vigilia di
Decisioni che saranno così importanti per l'avvenire dell'Europa
E
Mi è sembrato giusto stimolante
Anche provocatorio ma giustamente provocatorio
Intitolare un convegno
Nel cinquantesimo dei Trattati di Roma
Con l'interrogativo se l'Europa sia all'anno zero
Un interrogativo che mostra da subito l'intento non celebrativo non retoricamente ce lo celebrativo di questa discussione
Ma appunto problematico critico
Volto
Ad analizzare in modo approfondito
Gli elementi incompiuti e a restituire slancio al Progetto europeo
Certo a questo scopo non è inutile anche volgere lo sguardo al passato
In fondo
Tra la paura e la speranza
Di cui ci ha parlato chiarimenti tornerò su questo punto che mi sembra così importante dal punto di vista della politica
Io credo che
Una grande comunità di persone
Di donne di uomini come l'Europa possa essere spinta compiere nuovi passi sulla via dell'integrazione
Anche
Da un bilancio onesto
Dei successi dell'Europa
E credo che
Sottolineare questi successi non sia celebrazione retorica ma proprio direi
Quell'idea della politica come acquisizione graduale costruzione paziente il coinvolgimento dei cittadini in una costruzione paziente
Che la condizione per trovare la forza e la determinazione nell'andare avanti
Per cinquanta nell'Europa è stato un grande successo
Direi per toccare riallacciarmi al tema di quest'ultima tavola rotonda
Che
Per cinquant'anni la spinta fondamentale all'unità europea
Ne ho parlato anche all'università costitutori europeo a Fiesole la spinta fondamentale unità europea
è venuta dalle ragioni interno e al nostro continente
L'intuizione straordinaria degli uomini che hanno dato inizio a questa grande avventura dell'Europa unita
è stata quella di
Far sì
Che lungo quei confini dove erano nate due guerre mondiali
Sì costruisse la pace
Ed una collaborazione
Che
Non conoscesse possibili ritorni indietro
E badate che non c'è nessun'altra esperienza di questo tipo in nessuna parte del mondo
E in nessuna epoca storica
è veramente abitato recentemente in Asia
Quando
Presidente della Co ore
Parlando di quante siano profonde ancora
Le tracce di
Ostilità reciproca tra grandi Paesi asiatici
Tracce che rivengono dai conflitti drammatici che si sono conclusi con la seconda guerra mondiale eletto a noi è mancato qualcosa come l'Unione europea
Un grande processo politico in grado di riconciliare i popoli
Oggi non c'è nessun cittadino di nessun Paese europeo che consideri il suo vicino come una minaccia
Se noi pensiamo a come sono lunghi tempi della storia
Questo davvero un'enorme Miracco
Passare il Reno come capitato un deputato europeo che vada a Strasburgo common low cost per Baden Baden
E poi raggiunga il Parlamento con il pulmino del Parlamento
La cosa che è capitata diversi di noi che siamo qui
Passare in Renault
Dove sono morti milioni di uomini
E accorgersi di aver passato il confine solo perché cambia l'operatore sul display del cellulare
è un miracolo
Che non era
Precedenti perché tutto questo è avvenuto in pochi anni
Che non ha eguali in nessuna parte del mondo che non ha precedenti nella storia umana o si parte da questo orgoglio
Allora si trova la forza per andare avanti
Altrimenti io credo siamo deboli nell'affrontare le sfide che abbiamo di fronte
E di questo noi dobbiamo essere grati
A quella generazione il leader dei quali qui si è parlato
Ad Alcide De Gasperi che fu fra questi uno dei più lungimiranti al cui nome è intitolata
La fondazione chi ha promosso questo convegno
Dunque l'Europa ha sanato le sue ferite
Si è dato un mercato unico come motore
Di crescita e di prosperità
Ed ha affrontato nello stesso spirito
Il
Perché la costruzione europea è stata segnata da due da due grandi dopoguerra
Dopo guerra
Del
Quarantasei
E il dopo guerra fredda dell'ottantanove
E il dopo guerra fredda è stato affrontato nello stesso spirito
E l'allargamento dell'Unione che
Più giustamente si deve chiamare la riunificazione dell'Europa
è stata la grande risposta
Ai conflitti e agli odi che avevano segnato la guerra fredda
E io direi
Che
Questo processo ha avuto anche una forte leadership che è venuta soprattutto dalla Germania
E
è stato anche questo uno straordinario processo di estensione di consolidamento della democrazia
Senza la forza delle armi
Ma in forza
Della
Fascino del modello europeo
Ed è l'idea che integrarsi nell'Unione europea fosse il compimento il suggello
Di una
Svolta di una rivoluzione democratica che si era compiuta
In quei Paesi
Oggi io credo che la nuova spinta ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte non venga più dalle ragioni interni dell'Europa
Venga piuttosto dalle grandi sfide di fronte alle quali l'Europa si trova in un mondo che cambia
Sono le grandi sfide esteri
Che ci spingono e che ci devono spingere ad un salto di qualità nel processo di integrazione
La sfida della pace e della sicurezza
Badate che
Il vecchio ordine mondiale fondato sul bipolarismo era un ordine
Dopo il problema di quale sia l'ordine del mondo non è stato ancora risolto
E possiamo dire abbiamo proceduto per tentativi
Ma
In fondo siamo rimasti sospesi tra due concezioni
Un multilateralismo diciamo DD
Di impianto kantiana
Cioè
L'idea che
Si possa avere un ordine del mondo Fo fondato su un principio di legittimità
Ancora molto imperniato il multilateralismo su una concezione antica della sovranità nazionale
E
L'ambizione unilaterale della grande potenza liberale che impone un ordine ispirato ai valori democratici ebbene io credo che si debba riconoscere
Ancorché la nostra cultura europea ci porti a simpatizzare per una di queste due concezioni
Che tuttavia tutte e due hanno mostrato di essere inefficaci
E
Fondare un multilateralismo efficace
Cioè in grado davvero di prevenire i i conflitti di tutelare i diritti umani
è una sfida che tutta di fronte hanno
Per la quale non abbiamo ancora diciamo le risposte e che a mio giudizio non può essere vinta senza il concorso dell'euro
è vero che l'Europa appare ancora spesso prigioniera come ci diceva gli elementi giustamente
Di una visione nazionale dei problemi internazionale
E questo è tanto più forte nei Paesi più forti
In cui la memoria dell'antica potenza non è svanita diceva
Ma
Si tratta assolutamente di una illusione
Se l'Europa non sarà unità di qui a pochi anni conterà molto poco
Tutti i Paesi europei
Compresi quelli più orgogliosi del loro passato
In breve non avranno titolo a fare parte del G sette
Dove saremo scavalcati come è giusto da grandi paesi continente che hanno un miliardo di esseri umani che produrranno violino
Cadremo isolati cadremo nella classifica di quelli che contano tutti anche quelli più orgogliosi della loro storia anche più nazionalisti scivolerà hanno inesorabilmente nella serie B
E saremo scavalcati privata la Cina poi dall'India poi dal Brasile come è giusto che sia
Quando l'Europa si divide
Non conta nulla
Prendiamo il più drammatico evento internazionale degli ultimi anni la crisi in Iraq
Ci siamo divisi
Tra quelli che hanno accettato la scelta americana e quelli che non l'hanno condiviso
Ora a cose fatte si può dire che negli uni negli altri hanno esercitato alcun peso reale sullo sviluppo degli avvenimenti
Questa è la nei chi è andato con gli americani pensando andiamo così li condizioniamo il che non è avvenuto
Necchi ha detto di no ma non è riuscito certamente affermare il corso delle cose
Se siamo uniti
Possiamo pensare di incidere
Se siamo in grado di avere un punto di vista europea o questo punto di vista può essere efficaci
Se ci dividiamo tra diversi punti di vista nazionali ognuno può compiacersi del suo ma non incide sul corso degli avvenimenti internazionali
L'altra grande sfida è quella che che ci viene dalla qualità dello sviluppo
Dal fatto che siamo ad un punto cruciale del rapporto uomo natura
E che
Rischiamo che lo sviluppo produttivo moderno entri in conflitto con le ragioni della vita della sopravvivenza della specie umana
Ci sono cambiamenti giganteschi che si devono compiere che si possono essere compiuti soltanto in un quadro di multilateralismo efficace perché
Nessuno può cambiare da solo anche perché cambiare da solo non so il modello di produzione di energia non risolve il problema perché
Diciamo
L'aria non ha confini ecco siamo quindi di fronte a problemi che non si fronteggiano se non in modo multilaterale
E l'Europa può essere stimolo avanguardia così come è avvenuto con il Consiglio europeo sul sulla
Sulla Energia i cambiamenti climatici
E poi questa globalizzazione così carica di
Potenzialità ma anche di squilibri o viene governata
Prendiamo il grande problema dell'immigrazione
Non solo è del tutto evidente che questa questione non possiamo che affrontarla insieme noi europei ma aggiungo che non possiamo che affrontarla insieme ai paesi e i continenti da cui provengono queste migrazioni
Perché soltanto in questo modo possiamo pensare di governare questi processi e di
E renderli compatibili con
La le le potenzialità di sviluppo con la convivenza
La competizione internazionale ma noi pensiamo davvero che senza
Un impegno europeo
Ma dove la massa critica dei singoli Paesi in termini di investimenti
Per l'innovazione per la ricerca che consenta di vincere questa sfida Dassù
Allora io dico nessuno dei grandi problemi che abbiamo di fronte
Ne è il problema essenziale della pace e della sicurezza
Terrorismo nuove minacce
Ne è il problema della qualità dello sviluppo della globalizzazione il problema dell'ambiente il problema della competitività nessuno di questi problemi può essere affrontato senza un'Europa più forte
Non so se dire questo susciti più speranze o crei più paure
Io sono legato ad una vecchia idea secondo cui la forma più alta della libertà consiste nel prendere atto di ciò che è necessario
E farlo
E qui si misura anche la capacità e la qualità di una classe dirigente
E io penso anche una cosa e penso che lo dobbiamo anche dire
Se l'Europa
Conta poco
Nel mondo globale contano poco anche i nostri valori
E i nostri valori
Che sono
Quel patrimonio specifico dell'Europa
Cioè quella combinazione tra libertà individuale democrazia politica
Solidarietà
Che è il frutto della storia della cultura europea quell'insieme di valori che nasce dal concorso di diverse tradizioni liberali cristiani socialiste
Quell'insieme di valori che qui in questa parte del mondo
Si sono radicati così profondamente io credo
Siano un patrimonio che l'Europa deve mettere a disposizione dell'umanità perché è un patrimonio che ha un valore universale
E anche qui o noi abbiamo il senso che
Che abbiamo una missione d'accordo
Un po'come gli americani si sentono portatori di una missione
Magari con mezzi diversi oppure certamente non susciti eremo quella spinta
Se tutto si riduce a un problema di Regolamento e ti convenienza che senza la quale non penso che andremo avanti allora
Per vincere queste sfide io credo che
Noi ci dobbiamo muovere nei in questi anni negli anni che verrà su tre piani
Uno è quello certamente dei progetti
Le scelte
Delle policy
E io sono d'accordo io non accetto una certa contrapposizione anglosassone diciamo tra
L'Europa delle cose concrete e l'Europa astratta delle istituzioni
Sarà perché la mia cultura latina mi porta a pensare che senza istituzioni efficaci non si fanno neanche le cose concrete
Io credo che c'è un nesso in in districarmi che tra questi due aspetti
E tuttavia mi rendo anche conto che al di là di ogni disquisizione accademica nel rapporto con l'opinione pubblica poi alla fine sono le cose concrete che conta
Ed è evidente io credo che alcune delle
Delle proposte che sono state evocate qui
è chiaro che se noi vogliamo avere un peso nelle crisi internazionali dobbiamo avere una forza di reazione rapida
è evidente che
L'idea che ci sia accanto a una forza militare una forza europea di assistenza civile
è a mio giudizio qualcosa che corrisponde molto al nostro modello di di peacekeeping e
Tra l'altro ad una necessità
Perché nelle missioni di peacekeeping l'elemento militare e lenimento di assistenza civile sono sempre più strettamente interconnessi
Che è evidente che per
Portare questi temi dall'Empirio dei discorsi dei principi alla concretezza delle azioni occorrono delle scelte politiche forti determinate e coerente
Quindi un'Europa di progetti
Concreti
Di politiche comuni
Come io penso qui questo è un buon esempio si è fatto nel Consiglio europeo in materia di Energia i cambiamenti climatici prendendo delle decisioni coraggiose dandoci degli obiettivi comuni
E insieme lanciando un forte segnale anche di grande valore ideale io penso
Alla comunità internazionale il secondo tema è l'allargamento
La politica dell'allargamento non può essere abbandonato
La politica dell'allargamento è un punto essenziale dell'identità
L'idea che l'Unione europea
Qui non se n'è parlato ma i Balcani occidentali
Ma noi possiamo pensare di tenere questa ferita aperta nel cuore dell'Europa
Ma noi non sentiamo il peso di una responsabilità e cioè che la lunga e tragica guerra civile balcanica che ha insanguinato una Regione che dista pochi chilometri da qui per quindici anni più di trecento mila morti
E chi alla fine questo processo non può che trovare diciamo il suo esito nell'Unione europea
Fra l'altro condizione per sdrammatizzare il problema dei confini tra queste nuove nazioni e per creare un contesto nel quale essi possano lavorare insieme
Ma davvero noi possiamo ragionare su quanto ci costa
Ma abbiamo fatto un calcolo di quanto ci costa il fatto che siano fuori dall'Europa
E di quanto ci costerebbe
Anche in termini delle migliaia di soldati che occorre mantenere lì
Io penso che questa non possa
Che essere rilanciato
E su un piano diverso
E forse certamente con un diverso ordine di priorità
Io considero che mantenere aperto il processo di
Di di di
Integrazione dell'Unione europea della Turchia è un fatto di grandissimo valore
E in un mondo in cui
Si affaccerà rischio di uno scontro di civiltà
Tenere aperte le porte dell'Europa sapendo che sarà un processo lungo
Che io vedo i in un tempo certamente assai diverso rispetto alla Costa ai Balcani occidentali per tante ragioni mantenere aperte le porte dell'Europa un grande Paese mussulmano democratico
Incoraggiando un processo di modernizzazione di quel Paese è io credo un grande segnale politica
Che l'Europa lancia ad un mondo islamico
Che molti vorrebbero incompatibile con i nostri valori e contrapposto a noi in una guerra di civiltà
Poi c'è da rimettere le mani sulla politica di vicinato
Perché certo non tutti potranno diventare europei
Ma noi dobbiamo costruire forme di cooperazione verso est
E verso la sponda meridionale del Mediterraneo che acquistino una forza e una rilevanza assai maggiore delle politiche che abbiamo avuto sino ad oggi e
Per quei sotto occorre un nuovo trattato
è chiaro io sono per mettere le cose in questo ordine
Per sviluppare questi progetti concreti al servizio dello sviluppo della pace della sicurezza
A servizio della di un nuovo modello di protezione sociale che non può che essere soltanto europeo in grado di combinare diciamo
Un modello flessibile di protezione sociale ad una economia più competitiva
è al servizio di questi progetti
E al servizio dell'allargamento che occorre un nuovo trattato
Non al servizio del ceto politico
Al servizio dei progetti e delle finalità dell'Europa
E io ho ascoltato con molta attenzione ciò che ha detto e Elisabeth Guigou
Io sono d'accordo
è chiaro
Il nostro punto di vista e che noi vogliamo salvaguardare quanto più è possibile del Trattato che abbiamo sottoscritto e ratificato
Capiamo il punto di vista di chi
Dopo la vicenda del referendum dica noi non possiamo riproporre i francesi lo stesso Trattato che i francesi hanno bocciato
Ci rispettiamo vicendevolmente
E io credo che all'indomani delle elezioni francesi si deve cercare un compromesso
Il mio punto di vista è che questo compromesso contenga tutte le innovazioni importanti che il Trattato costituzionale contiene
Un Trattato costituzionale che io come Tommaso Padoa Schioppa considero insufficiente quindi lasciatemi essere da questo punto di vista tra
Quelli che avevano una posizione ancora più radicale e che tuttavia oggi è lì i crolli
E
Io credo che buttare via ciò che abbiamo fatto
Buttare via la convenzione buttare via un trattato ratificato quasi da venti PAI diciotto Paesi eccetera e ripartire da Nizza sarebbe una scelta incomprensibile
Partiamo dal Trattato
Individuiamo ciò che è essenziale
Le regole vota a maggioranza una presidenza stabile un Ministro degli esteri europeo una nuova struttura della Commissione individuiamo ciò che è essenziale
E cerchiamo rapidamente di definire
Un accordo
Che
Contenga l'essenziale delle innovazioni necessarie
Perché non possiamo ripresentarci il due mila nove cittadini europea in elezioni europee senza avere deciso
E senza dare il segno che le cose stanno cambiando
I cittadini non capirebbero e sarebbe io credo davvero una cosa molto gravi
è in momento di scelte coraggiose
E
Nel passato in questi momenti fortunatamente l'Europa ha avuto delle forti leadership
In grado di spingere lo sguardo oltre il contingente dice
E di assumere decisioni che potevano sembrare folli
In questo momento forse noi non siamo in una situazione complessivamente analoga c'è una maggiore difficoltà c'è una fatica c'è una frammentazione politica dei nostri Paesi
E quindi
Io
Lo sento che tutto è più difficile
Ma proprio per questo più che mai abbiamo bisogno di una spinta che venga dalla società civile
Dalle forze intellettuali
Da
Dalle nuove da quella parte che non è piccola delle nuove generazioni che
Che vuole potere guardare con fiducia al proprio futuro
Proprio per questo io credo oggi la politica ha bisogno di essere sostenuta e incoraggiata
Ma c'è anche bisogno che chi nella politica crede a queste cose faccia la sua battaglia con coerenza ed è questo
Questo poi volevo dire
L'intento del Governo italiano
Ed è questo lo spirito con cui noi ci muoveremo nelle prossime settimane nei prossimi mesi nella discussione sulle scelte così importanti per il futuro dell'Europa grazie
Il vantaggio di un
Incontro come quello di ieri di oggi e che non dobbiamo votare un documento conclusivo
Perché
L'esperienza anche comunitaria ma quella della NATO più o meno analoga e che i documenti poi si faranno per contentare tutti talmente lunghi
Che ad esempio la stampa internazionale non ne porta mai il testo integrale
Comunque noi dobbiamo essere grati
A tutti ma
In modo particolare
Al vicepresidente Ministro D'Alema per tutto il tempo che ci ha dedicato per quello che sta a me ci ha detto
Noi riteniamo di cadere
Idee avendo questo convegno non sono reso giusto omaggio
Un avvenimento e
Ad una persona
Verso la quale
Noi abbiamo inviato dei fiori tomba
Del Presidente De Gasperi la San Lorenzo una tomba significativo per noi italiani
Perché nella stessa chiesa sepolto il Papa che
Poveretto essendo liquidatore dello Stato Pontificio si trovò in una grande difficoltà e creo un momento
Di rapporti complessi con degli italiani per cui
Venti attori si erano in via erano invitati a non fare politica beh sepolto più onore del sepolto De Gasperi che certo
Non si vuol dire che non avesse fatto politica insomma a noi sembra e
Vorrei dire queste unica cosa se dovessimo riassumere il lavoro di ieri e di oggi io riassumerei con un passo che sta male se l'ha detto
La nostra collega Kuneva quando ha citato il contadino Bungaro
Che le a domanda tu
Perché la Francia non ha ratificato quando noi ci domandiamo talvolta con molta preoccupazione se l'opinione pubblica sei due queste vicende comunitarie
Lasciatemi dire che io esprimo e
Ho finito tutta la gratitudine acquistano Nemo contadino bulgaro grazie
Chiedo adesso
Siamo tutti invitati dal
Comunque ieri abbiamo avuto il saluto del sindaco oggi abbiamo
La presenza del pro Sindaco
Ci sarà qualche così
Buongiorno a tutti
Buongiorno possiamo cominciare i nostri lavori e come da programma
La moderazione delle nostro
Compito di Stam
Guidato
Dal
Ministro Emma Bonino col quale cedo immediatamente la parola
Grazie
E grazie Presidente dunque siamo alla seconda sessione di questo
Convegno importante che ha avuto ieri un'apertura molto solenne molto istituzionale
Oggi il in questa prima parte della tavola rotonda che modera Rocco intervengono Douglas guardavo guasto adocchio vedete do a tutti intanto il tempo di posizionare
Cuffia
Che è la rappresentante della Camera dei Lord è già Ministro degli esteri darò dopo la parola amasse minore ca già commissario europeo
Il mio ex collega
Nel frattempo ci dovrebbe raggiungere la commissaria europea per la tutela dei consumatori Meglena Kuneva e diamo il benvenuto anche
A Bronislaw Geremek parlamentare europeo che parteciperà alla seconda
Tavola rotonda
Non è compito ovviamente della moderatore prendere la parola degli ospiti ma
Ci sono forse un elemento di di stimolo che potrei che potrei svolgere
Allora
Senza voler interferire in quello che gli oratori vorranno dire per primo il primo e di tutti il nostro collega inglese c'è però una due domande che
A mo'di introduzione mi piacerebbe fare a tutti una di contenuto
Non voglio ripetere l'Europa in un momento difficile eccetera eccetera però la prima domanda di contenuto che vorrei
Rivolgere
Che il tempo di accordo osserva
Ammettiamo
Berlino la dichiarazione domani ma insomma dovremo arrivare
A un trattato
Che tipo di accordo serve e lo dico e può essere interessante proprio perché
A questo tavolo partecipano sensibilità molto diverse
Paesi nuovi membri
Paesi o una vocazione europeista molto forte
Come il mio amico Omar salino reca Paesi che si dice abbiano una visione molto scettica sull'Europa quindi
La seconda domanda che mi piacerebbe risolvermi rivolgervi a questa
Facciamo un gioco di bacchetta magica ma per capire le priorità di tutti
Se poteste ottenere non chiedere ma ottenere una modifica dei trattati una sola
Ma sicuro che la ottenete quale chiedereste
Con queste due introduzioni un po'così ma per cercare di
Tanaro vi è un po'tutti
Dopo il primo la parola a darla sardo questua
Dalla dice
Tre della Camera dei Lord già Ministro degli esteri prego
Tra i più
Molte grazie signor Presidente sottolineato così chiaramente in un modo così pratico i nostri problemi
Per prima cosa vorrei dire che se non estremamente grato e onorato di far parte di queste ore riunione qui questo week-end a Roma
Per ricordare e onorare quei leader europei che cinquant'anni fa
Hanno fondato la Comunità europea in particolare do un tributo allora senatore Andreotti
Una persona che io rispetto moltissimo
E che ha lavorato per decenni per l'Europa grande bellissimo essere qui non voglio ripetere tutto l'eloquenza che è stata espressa ieri su questo tema ma voglio solo dire che ho ascoltato con attenzione inclusi asma
E per
Certamente penso che il primo oratore di questo Paese che sugli ultimi il mio che non ha preso parte ai negoziati originari
Ma per questo non mi sento un outsider perché è chiaro nella mia mente che la Gran Bretagna anche se è arrivata tardi
Ha avuto grandi vantaggi da linee portanti dall'iniziativa dei sei originali nell'insieme ed è la trasformazione che l'Europa realizzato nella in questi anni
Mio nonno ha perduto il suo primogenito nella battaglia della somma nel mille novecentosedici è il suo secondogenito durante l'offensiva finale tedesca nel mille novecentodiciotto se qualcuno avesse detto a mio nonno ok
Suo nipote
Avrebbe dissesto ventisette Paesi europei vivere in pace e libertà nello Stato di diritto in un mercato UD con un soltanto coi esistendo ma lavorando insieme
In un modo che non ha precedenti nella storia del mondo laddove considerato come un sogno impossibile
I padri fondatori della comunità avevano un sogno ma non ed hanno un sogno che prendevano così dall'aria era un sogno basato su una dura esperienza
E noi siamo ospiti della Fondazione De Gasperi
E De Gasperi ha lavorato nonostante tutte le circostanze avverse per stabilire una solida democrazia in Italia e anche a una comunità europea
E ora potrei dire che noi guardiamo al futuro Presidente penso che se i padri fondatori fossero qui
Non avrebbero passato tanto tempo arco congratularsi con se stessi per quello che è stato fatto ATO nemmeno guardare do piuttosto I fatti plastici quelli che sono sulla sua sul terreno che devono guidare i loro pensieri nel futuro
Il progresso della costruzione in poi europea è stato il regolare alcuni Paesi membri per esempio abbia hanno creato con successo la moneta unica al Trinco hanno preferito mantenere la lungo moneta
Altri mostrano ancora un poco volontà di cambiare il loro parere in proposito altro esempio alcuni paesi sono stati
Molto entusiasti ad abbracciare il concetto di un mercato unico altre sono ancora attaccati alla protezione dei loro interessi nazionali particolari cosiddetti campioni contro la concorrenza
Anche da altri europei
Ora secondo punto l'Unione europea non stai colpendo URAP verso la creazione
Di Stati uniti d'Europa è in cui tutte le decisioni chiave come per esempio sulla guerra sulla pace oppure sulle questioni fiscali vengono prese al centro
Alcune dei padri fondatori resterebbero delusi a trovare e che se le cose stanno così sarebbero delusi approvare che
Lo Stato nazione sempre ancora preesistente ma ci sono ancora
Delle
Concetti che passano e che non è un fenomeno che che per transitorio ma è una realtà e poi terzo i padri fondatori se fossero qui poi
Dato
Che erano dei politici sensibili proverebbero troverebbero che c'è un certo disagio tra le popolazioni d'Europa su quella che la struttura europea che noi abbiamo fornito
Se uno è pessimista può parlare di una paralisi europea se uno è ottimista può parlare in termini di indigestione dopo aver avuto alcuni pasti molti pesanti
Ed è per questo forse che ci troviamo così ma in ogni caso i
Guardi Rebecca quello che il macchinario dell'Unione europea e conoscere le sue mancanze come penso che potremmo che faremo a noi
C'è stato un forte oltre un valoroso di coloro che hanno formulato il Trattato costituzionale per porre rimedio a queste mancanze
Ma mi chiedo se e comincia pensato risponde alle sue domande signora presidente mi chiedo se i padri fondatori fossero cui
Passasse basterebbero tutte loro tempo concentrarsi su queste questioni meccanicistico diffide in macchinario potrebbero forse decidere
Tutti la riforma del macchinario decisionale
Dovrebbe essere una conseguenza e non una forza portante
Della fase seguente
Della storia dell'Unione europea noi dovremmo decidere chiaramente quello che vogliamo fare e poi decide quello che lo strumento il macchinario migliore per realizzarlo possiamo decidere
è sempre siamo il tempo a pensare del macchinario dello strumento privati pensarlo come usarlo
Allora qual è l'obiettivo di tutto questo noi nel ventuno siamo dei punti ennesimo secolo
E siamo seguiamo un secolo che è stato considerato alla fine un secolo di prosperità il ventesimo secolo dunque abbiamo visto delle iniziative abbiamo visto con
Tutto quello che abbiamo fatto per la libero scambio mantenere l'idea come una sorta di Fontana che sgorga nel mondo dell'idea
Noi
Dobbiamo qui ricordare quello che appunto la ripetizione dell'Europa
Con tutto quello che significa per quanto riguarda i cambiamenti la tecnologia nel nostro universo dobbiamo continuare il processo di ampliamento
Che di per sé e
Un grandissimo e non
è un positivo realizzazione
E sapete perché ho delle nostra vocazione europea incoraggiare gli Stati balcanici restanti adattarsi diventare a passare qui teste per diventare membri che abbiamo già creato
E c'è un punto che controverso ma deve essere all'ordine del giorno perché se noi siamo seri nello svolgere la nostra parte europea
Per disorientare l'estremismo islamico accetti fare un dibattito all'INPS con l'islamismo
Che se noi siamo seri commedia di europei a fare questo dibattito penso che nomi dobbiamo essere pronti anche ad accettare la Turchia come membro a pieno chiedermi
Non voglio suggerire nulla sulla dichiarazione di Berlino oggi ma penso che per il futuro ma cosa che non può essere ignorata
Però
Vorrei rispondere alla sua richiesta signora Presidente dicendo qualcosa vota sulla politica estera
Noi dobbiamo impennare reali
Primarie la redazione dall'Iraq nessun Paese europeo può essere soddisfatto con i risultati delle nostre divisioni sull'Iraq
Ovviamente non posso parlare per avere anche Bretagna
Non ho competenza di parlare per il mio Paese ma
Mi chiedo e
Esito pensare che un altro Paese Governo britannico seguirebbe gli americani la guida americana come l'ha fatto il Governo Blair nel due mila e tre per citare una frase del leader
Del mio partito David Cameron l'appoggio futuro per il nostro partenariato con gli Stati Uniti sarà solido ma non servile solido ma non servile citando David Cameron appunto
No stessi guerra noi seguiremo questa giusta direzione che predomina in Europa d'altra parte noi diamo un nuovo direttore Chatham House
Nel suo discorso inaugurale ha parlato del Regno Unito come veramente un attore centrale in una politica estera e dell'Europa sempre più attivista o da questo attivismo
Non me ne emerso come risultato di un nuovo trattato men che meno da una nuova Costituzione sta avvenendo perché in una necessità il bisogno del tempo
Sta avvenendo perché sia nel trattare con l'Iran che con la prassi destina tutta la questione dell'incoraggiamento della democrazia di fuori dell'Europa
Noi europei dobbiamo agire insieme se dobbiamo avere una qualche efficacia e non abbiamo bisogno che la Costituzione ce lo dica dobbiamo farlo semplicemente questo da cominciando da miniere settore per settore
E io
Verrei anche aggiungere la politica verso la Russia come un esempio essenziale la maggior parte dei nostri leader in Europa e in qui do cui il leader del mio stesso Paese leader anche fine recentemente dell'Italia
Hanno
Passato molto tempo negli ultimi anni in un'assurda competizione
Interno i favori del Presidente Putin
Era una procedura sensata in questa
Seri pensiamo che bisogni dell'Europa per ha bisogno di solidarietà in energie oppure se guardiamo anche le cose da una prospettiva più nulla ampia
Abbiamo bisogno di agire verso la Russia come europei con freddezza calma senza ostilità guardando alle nostre relazioni a lungo termine che esso con questo
Vicino così importante non è che bisogna fare così delle cose vere rapide senza riflettere
Non è un altro pensiero che vorrei esprimere non voglio parlare quelle quelle cose che si trovano il sugli investitori italiani responso doversi e immediati ma coloro che sono membri della NATO
Hanno tutti concordato di prendere parte a un operazioni in Afghanistan non è conveniente Iraq divisioni di principi qui c'è un accordo al principio
Ma
Come discorso in modo che è difficile quando il FAS è molto difficile allora dico e possibile
No spero non certo se è possibile che
Entriamo in mesi o anni dibattuta anche
Veramente dunque in Afghanistan con le molte perdite umane e se mi risulta che alcuni paesi in Europa
Stando no sostenendo un onere non equo della cosa sia in termini di uomini che in termini di resti
Toni alle operazioni se questo emerge come fatto penso che la divisione la sfiducia all'interno dell'Europa sarà
Anche il più grande per quanto riguarda dell'Afghanistan che per quanto riguarda l'Iraq
No lei abbiamo ci siamo ripresi dalla situazione dell'Iran che abbiamo anche detto non torniamo ad avere delle dighe divisioni
Date le diversità di sforzi convinzioni per quanto riguarda l'Iraq che quindi perché dobbiamo di farlo per l'Afghanistan
Il ventunesimo cioè ci secolo sta creando nuovi compiti per l'Europa nuove
Mi aspetto che ci saranno nella Dichiarazione di Berlino non dobbiamo fosse aggiungerle ma dobbiamo difenderle durante i negoziati di Maastricht che io ricordo bene
Noi abbiamo posto la sicurezza interna compiuti fermezza nel terzo pilastro dell'architettura intergovernativa questo è stato prima di far fronte alla realtà del terrorismo nelle sue nuove forme
Per esempio il consolidamento dell'azione europea in questo campo ed è diventata una cosa sempre più forte questa necessità
E lo stesso vale per il cambiamento climatico
O il dove tutti i partiti politici nel Regno Unito sono d'accordo nell'appoggiare ad andare anche oltre a cui resto cioè alle decisioni di successo raggiunge nell'ultimo vertice europeo sotto la presidenza del Cancelliere Merkel
Nessuno aveva parlato dei cambiamenti climatici a Maastricht e ora sembra che talvolta le persone non parlino da altro e questo è chiaramente
Un compito chiaro per il futuro per l'Europa se queste sono le nostre ambizioni nero indicate solo alcune per il ventunesimo secolo e la questione del macchinario dello strumento rientra nella sua giusta prospettiva prospettiva
Forse sbaglio ma io penso che sarebbe irrealistico fra no per far risorgere nostre previsti far sorgere il Trattato Fiji natio
Ma
Cercare di fare qualche cosa
Dato che questa aveva fatto sorgere dei dubbi tra alcuni ma ci sono alcune proposte che riappaiono forse
Se l'Unione europea svolge il tipo di ruolo che ho descritto la sovranità della Presidenza che ruota ogni se i miei easy con i suoi personaggi che cambieranno due volte all'anno come in un'opera buffa non è una cosa seria
Questa mancanza di serietà diventerà evidente via via che svolga questa politica e secondo noi attualmente abbiamo
Due Ministri degli esteri europei uno all'interno del forno Commissione i commissari uno fuori della Commissione e questo è assurdo se siamo seri su questa questione
Enormemente delle due così mettere due cose insieme
Guardando quello che fanno queste due persone mettere insieme a farle realizzazione comune mi sembrerebbe una cosa
Di senso comune e penso che veramente
C'era una forte parzialità nei confronti degli Stati più piccoli e questo ovviamente visto come un ostacolo al progresso ma volta che chiaro qual è il progresso che vogliamo raggiungere
Abbiamo passato molto tempo Pio passato molto tempo nella mia carriera da politica
Con delle argomentazioni sull'Europa abbattendo mi per l'Europa sostenendo quali sono i principi quali sono le relazioni tra il organizzazione centrale resta tribunali ma la prossima generazione non ha più bisogno di combattere queste battaglie si può rivisitare queste battaglie se si vuole scavare alcune vecchie osta di questi campi di battaglia incoraggiare gli storici a comprenderlo ma la prossima generazione non ha bisogno
Di tornare a questi vecchi argomenti loro hanno le proprie sfide
Non affronteranno queste sfide per lealtà al passato o altro
Ma perché devono essere affrontate questo nella vita reale del ventunesimo secolo e troveranno come noi abbiamo trovato la rigenerazione il precedente ha trovato che in settore dopo settore l'abitudine di pensare di agire come europea estera la chiave del successo grazie
No no questo cosa assi no grazia mille anche per l'approccio molto diciamo pragmatico e su
Esempio vediamo adesso la reazione magari di Marcelina reca con un solo una richiesta a voi tutti questa è una bellissima sala
Ma per un acustica molto difficile quindi io pregherei un po'tutti di muoversi il meno possibile come si dice in punta di piedi perché davvero loc la cultivar molto appunto difficile non è facile per nessuno seguirà Marcellino
Grazie
Signor presidente signor Presidente lode per prima cosa ringraziare la Fondazione Alcide De Gasperi il suo Presidente per il suo invito a partecipare la conferenza e a dirvi la gioia immensa
Per all'Europeo convinto che io sono
DS che a Roma in questa sala con la memoria del Presidente De Gasperi
Fino a una data memorabile che rappresenta il punto di partenza dell'avventura più straordinaria del ventunesimo secolo
Prima di rispondere alla domanda che fare oggi che ci è stata posta più vorrei dire molto brevemente una parola su quello che rappresenta per me l'Unione europea
E come vedo la percezione degli europei per quanto riguarda l'Unione
Per me l'Unione europea e soprattutto un'Europa di valori ed i risultati
Per quanto riguarda i valori i cittadini europei hanno manifestato durante uno recente eurobarometro
Che i primi tre valori che rappresentano l'Unione europea sono i diritti dell'uomo la democrazia e la pace
Preservate rafforzare questi valori deve costituire l'obiettivo prioritario per l'Unione
Quanto ai risultati si è ripetuto mille volte che l'Unione europea e la storia di insuccesso nel corso dei suoi cinquanta
Danni di esistenza
è prevalsa la pace e la prosperità e la solidarietà non soltanto tra i Paesi membri la politica di coesione economica e sociale ma anche
Nei confronti del resto del mondo
L'Unione europea e come tutti sappiamo il principale donatore nel mondo
Il mercato unico è stato creato voluto attraverso lo sviluppo delle quattro libertà fondamentali ritrovati una rispecchiate nel Trattato
Anche se ancora molta strada da percorrere per raggiungere alla piena realizzazione del mercato interno
La moneta unica è stata creata ed è già stata adottata da tredici Paesi l'Unione europea è costituita da ventisette Paesi membri del tutto questo ne derivano conseguenze da un punto di vista politico
Per l'unificazione del continente europeo
Era un punto di vista economico l'Unione europea è diventata una potenza economica
D'altra parte una si apre una prospettiva agli altri Paesi europei attraverso la realizzazione di accordi di associazione e di politica di vicinato
Tuttavia bisogna riconoscere che tutto il potenziale dell'Unione europea
Non si è tradotto finora
In modo tale da poter influenzare per grandi decisioni a livello della sfera internazionale secondo la percezione degli europei riguardo all'Unione europea
I progressi realizzati il suino all'Unione europea da un punto di vista politico economico e sociale e a livello dello spazio di libertà di sicurezza e dice giustizia sono stati notevoli
Tuttavia i cittadini europei non hanno avuto una percezione
Così positiva dell'Unione europea come noi ma avremmo potuto sperarlo
Secondo gli ultimi eurobarometro pubblicati dalla Commissione soltanto il quarantotto per cento dei cittadini hanno fiducia nell'Unione europea
Soltanto il quarantasei hanno un'immagine positiva dell'Unione europea
Soltanto il trentasei per cento considera che loro parole
Prese in considerazione nell'Unione per europee soltanto il trentatré per cento pensa che le cose in seno all'Unione europea va nella buona direzione
Questi dati
Sottolineano da un lato il fatto che i responsabili politici non hanno saputo spiegare i cittadini le conseguenze positive
Che derivano dalla loro appartenenza all'Unione europea e dall'altro lato le occupazioni di questi ultimi
Non sono state prese in considerazione a sufficienza utilizzando in questo modo i mezzi necessari che permettono di trovare risposte a queste stesse preoccupazioni
Tornerò a quelle riflessioni che riguardano quello che potremmo fare oggi
Sono passati più di sei anni dal
Approvazione del Trattato di Nizza
In questo periodo noi troviamo due fatti significativi in seno all'Unione europea uno positivo e cioè incorporazione di dodici nuovi Stati membri
E l'altro è negativo ossia
Là non è entrata in vigore il primo novembre due mila e sei come era stato previsto inizialmente del Trattato che stabilisce una Costituzione per l'Europa
Il risultato negativo dei referendum realizzati in Francia in Olanda la primavera due mila e cinque ha portato altri Paesi verso una paralisi delle procedure di ratifica
Per quanto riguarda il no francese secondo i risultati di un sondaggio realizzato dalla Commissione europea
Non motivo sostenuto dalle persone che hanno votato no è stato l'effetto negativo che il nuovo Trattato potrebbe avere sull'occupazione un'altra ragione addotta è stata l'insufficienza dell'Europa sociale
Nel corso dei dibattiti
Che hanno preceduto il vuoto alcuni responsabili politici francesi hanno affermato che la responsabilità sta
Del l'approvazione del Trattato ma avrebbe rimesso in questione modello sociale europeo vorrei dire che questa è una formazione non corretta in primo luogo perché non esiste un modello sociale europeo unico
E per questo basta confrontarli modello sociale dei paesi scandinavi con quello della maggioranza dei Paesi dell'Unione europea e in secondo luogo perché il nuovo trattato
No non pregiudica la protezione sociale dei lavoratori
Ne i diritti acquisiti da questi ultimi anzi al contrario
Il legame giuridico della Carta dei diritti fondamentali una volta approvato il nuovo Trattato avrebbe rafforzato tali diritti
E certo
Che la conseguenza dei indotti pronunciati in Francia e in Olanda
Presupposto una paralisi importante per quanto riguarda il funzionamento più efficace democratico dell'Unione ed è stato un freno alla costruzione europea
Ed è a causa di questo nonché al curarti Paesi esitano ma c'è stata una certa influenza quindi di questo le conseguenza sono certamente negative
Non dimentichiamo che l'Unione europea riprende sfide molto importanti come il globalizzazione lo sviluppo dove sostenibile l'immigrazione il crimine organizzato il terrorismo
Un Paese
Mutuo
Far fronte a questa sfida
Non da solo però
In effetti ha bisogno della cooperazione di tutti e l'adozione del metodo comunitario cioè il monopolio dell'iniziativa legislativa della Commissione il voto maggioritario al Consiglio dei Ministri era co-decisione col Parlamento
è il nuovo trattato avanza nella giusta direzione per rispondere a tutte queste sfide
Un'altra conseguenza negativa della non ratifica del nuovo trattato e che
Questo non ci permette di avanzare come si dovrebbe per far fronte alle preoccupazioni dei cittadini europei non rispettiamo tuttavia
Alla Dichiarazione di Berlino che sarà approvata il venticinque marzo
Penso sovvenuto lo spirito di questa dichiarazione e noi speriamo molto nella determinazione della Cancelleria tedesca che permetta di raggiungere un consenso in seno al Consiglio europeo del mese di giugno per giungere a un accordo
In ogni caso prima delle elezioni del Parlamento europeo nel due mila nove
Recentemente un eurobarometro messe in evidenza che ITC dei cinque preoccupazioni principali dei cittadini europei erano la disoccupazione l'insicurezza dalla situazione economica la salute dell'immigrazione
Come
Può l'Unione europea rispondere a queste preoccupazioni indicherò qui la risposta
Data dal Trattato a due di queste preoccupazioni cioè l'insicurezza e l'immigrazione ambedue figurano nello spazio di libertà giustizia e sicurezza
Attualmente l'Unione europea non dispone degli strumenti necessari che permetterlo di realizzare una politica efficace in queste materie
Il metodo intergovernativo prevale come pure la necessità di prendere delle decisioni all'unanimità
Al contrario il nuovo trattato stabilisce un titolo unico in seno al quale sono raccolte tutte queste
Politiche che devono poi diventare politiche dell'Unione e devono essere gestite dal metodo comunitario della codecisione e a maggioranza qualificata
Il fatto di riconoscere la competenza del Tribunale di giustizia rappresenta la più grande garanzia giuridica
Grazie al nuovo trattato
Noi possiamo avanzare in modo sostanziale sull'insieme dei temi legati al controllo delle frontiere all'asino i visti all'immigrazione
Problema fondamentale nel ventunesimo secolo noi tutti europei lo conosciamo io come spagnolo lo conoscono modo quasi più vicino e diretto
Come pure sui temi legati alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale
La lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato devono essere realizzati attraverso una forte cooperazione tra i diversi Paesi
Secondo me fintanto che le competenze riguardanti lo spazio di libertà sicurezza e giustizia non saranno trasferite all'Unione
Fintanto che
Il metodo comunitario non verrà applicato a queste
Fintanto che il Progetto di codecisione che permette di abrogare le leggi comunitarie non sarà approvato
E fin tanto che noi non passeremo dall'unanimità alla maggioranza qualificata del Consiglio con le garanzie della Corte di giustizia
Perderemo tempo l'Unione europea sarà meno sicura
E allora non dovremmo essere sorpresi per il fatto che i cittadini europei manifestano meno entusiasmo nei confronti dei temi europei
E arrivo alle conclusioni
Se dovessi riassumere in qualche parola le azioni da realizzarsi oggi a firmerei affermerei queste azioni prima favorire in Europa dei valori e nella solidarietà
Comprese le ipotesi di attacco terrorista o di catastrofi naturali migliorando la rapidità delle reazioni quando casi del genere si presentano
Secondo
Contare di più sui cittadini euro sei
E realizzare dei mezzi che permettano di far fronte alle loro preoccupazioni
Il riconoscimento che il iniziativi aveva ligi Sativa
Dei cittadini potrebbe essere un metodo adeguato e potrebbe implicare organizzazioni sociali e i mezzi di comunicazione nei temi europei
Oggi sappiamo un po'dappertutto che la maggior parte dei media si disinteressa delle questioni europee
Terzo
Aumentare le politiche comuni
Il caso dell'energia e dell'immigrazione che figurano nel nuovo trattato sono due Chiarelli esempi
Che non possono essere risolti a livello nazionali bensì a livello comunitario
Nello stesso modo bisognerebbe prendere eliminato il conto il settantacinque per cento dei cittadini che sono a favore di una politica di sicurezza e di difesa comune
è il sessantotto per cento che ha in favore di una politica estera comune
Il cambiamento climatico e la conservazione dell'ambiente a livello mondiale sono ugualmente dei problemi sui quali l'Unione deve prendere delle iniziative
Quarto raggiungere un migliore equilibrio stare a parte economica e una parte monetaria dell'Unione
E
Realizzare anche un'armonizzazione minima in seno alla zona euro
Quindi quinto adottare di più il metodo comunitario piuttosto che il metodo intergovernativo in modo da raggiungere il bene comune dell'insieme
E
Ricordavo le idee che ci diceva costantemente ci attendono dalla Commissione la concorrenza la cooperazione e la solidarietà
Infine
Adottare più decisioni
A maggioranza qualificata
In alcuni casi dell'impresa maggioranze rafforzate eccezionalmente l'unanimità per esempio pelle l'adesione di nuovi Stati membri
VII sviluppare Iveco mi differenziati di integrazione consentendo a certi stati di avanzare più rapidamente e infine
Elaborare un'architettura istituzionale operativa
Un presidente stabile al Consiglio europeo un ministro degli affari esteri vicepresidente della Commissione e Presidente del Consiglio degli affari esteri
è un Consiglio degli affari generali che coordini il perché non avviene sempre oggi con efficacia le azioni dei consigli
La Presidente della nostra tavola rotonda ci ha chiesto di indicare
Una sola
Un solo motivo dedicato
Otto ma ne potrei sottolineare uno tra questi otto
Se lei mi obbliga a farlo
E allora vorrei dire
Che si tratta
Di limitare a casi estremi la regola dell'unanimità
E che la modifica dei trattati non esige
Necessariamente
La regola dell'unanimità
E concludo una gran parte dei temi che ho citato trova la sua lista o sta nel Trattato costituzionale noi abbiamo
Difficoltà ad ascoltare che alcuni siano favorevoli a un nuovo visto
Dei minimi questo ci può far entrare nel tunnel Welkom tempo
I padri fondatori
L'ho detto qui in questa sala ci osservano
Non dell'UDI amori grazie
Grazie Martellino Agrama Savino reca non male come ambizioni
E grazie anche per questo destare ambizioso
Sentiamo in mezzo a dal
Ha intanto ci ha raggiunto la commissaria poneva la ringraziamo di essere con noi darei adesso la parola ma semmai alla
A viene in mente che ti dà un po'la percezione diciamo a Dini un Paese è arrivato da poco
Vediamo che ancora entusiasmo per l'Europa o no
Signor Presidente
Grazie signora presidente vorrei per prima cosa dire
Per esprimere il io riconoscenza
Presidente Andreotti di queste iniziativa di riunirci oggi per parlare dell'avvenire dell'Europa
Secondo vorrei anche e dire quale impressione ha avuto ieri pomeriggio in questa sala
Prima
Ricordando i grandi dirigenti dell'Unione europea
La Fondazione De Gasperi con naturalezza ci ricorda ovviamente De Gasperi e ho letto questa mattina in un quotidiano italiano hanno Onna articolo di Helmut Kohl
Che ricordava
La sua gioventù vuole lassù il suo e non
Ingresso nell'Europa
In cui ci diceva come ha saputo seguire i passi del suo maestro con l'entrata Adenauer
Credo che lei Giovanni generazioni devo farlo
Chiedersi perché la qualità della leadership europea e ora meno buona
Terza osservazione da polacco tessono permettetemi di dirvi qual è l'emozione per me nel partecipare
Provenendo da un paese di pieno diritto membro dell'Unione è stato per molto tempo un sogno che la Polonia si ritrovasse nella famiglia europea ma purtroppo
Non pensavo di poter vedere questa adesione durante la durata della mia vita è immensa la soddisfazione di far parte dell'Unione oggi
Vorrei rispondere alle due domande che il CIA posto
Io credo che ora si debba uscire dalla crisi nella quale si trova l'Europa seguendo
La via del Trattato costituzionale naturalmente si potrebbe realizzare tutto quello che figura nel Trattato costituzionale
Senza
Redigere un nuovo trattato
Ma credo che sarebbe un entrare dalla porta di servizio gli europee rimarrebbe però nell'idea di un insuccesso e non si può costruire una nuova Europa su di una disfatta
Ecco perché sono favorevole ad un trattato quale che esso sia
Che si chiama me trattato istituzionale ma comunque trattato contrattato che
Riprenderebbe la prima è la seconda parte dell'attuale Trattato costituzionale aggiungendo alcuni emendamenti nella terza parte invece che trecentocinquanta pagine ce ne sarebbero una sessantina
E non si può chiedere i francesi e agli olandesi di rimontare un testo che hanno già rifiutato
E non si può nemmeno
Non tenere conto dei Paesi che hanno già ratificato non si può dire a questi Paesi quello che avete fatto non ha più importanza è una quadratura del cerchio
Si può superare il problema è problema
Prevedendo un trattato in due parti aggiungendo non un referendum ma una consultazione popolare
Lo stesso giorno in tutti i Paesi dell'Europa e non chiedendo volete il trattato ma chiedendo da un volete una sistema di voto ragionevole volete una politica estera comune volete una politica di difesa comune
Volete una comune politica di solidarietà
E sarebbe in realtà una votazione solo di tipo consultivo in vista della Conferenza intergovernativa
Detto questo vorrei
Che avessimo fiducia
Il momento che stiamo vivendo è un momento di soddisfazione per quello che è già stato fatto ma anche
Un momento in cui ci si chiede che cosa
Sta succedendo in questo popolo europeo che si forma e qual è la natura della crisi
Utilizzando quello che ha detto un filosofo tedesco con fare lei che la stanchezza europea che preponderante ed è questa un'espressione molto
Vera e molta vicina alla realtà gli euro sei sono stanchi
Di troppi cambiamenti ittico troppo Pessi sfide
Che l'Europa e l'Unione europea propone io credo che
Ora l'ampia mento
Non deve continuare bisogna che l'Europa si riposi un po'dopo questo ultima adesione di questi paesi che per mezzo secolo sono stati sotto un regime che era contrario alla volontà di questi popoli noi sappiamo che oggi bisogna creare un'unione è forte
In vista di un ampliamento di un allargamento dopo
Al loro si diceva già vent'anni fa ma bisogna che l'Unione Europea assi solidi fichi ma bisogna anche
Vedere in quale diritto direzione dovrebbero andare i lavori
All'interno dell'Unione
Perché i lavori dell'Unione non si estinguono indù un trattato ma piuttosto nella
Creazione e realizzazione di una serie di progetti l'Europa dei progetti
Avrà successo papato che i progetti siano dei grandi progetti l'Europa ha bisogno di grandi progetti che siano dimensionati in funzione delle sfide del ventesimo secolo
Si può
Dire
Come ha detto Emilio Colombo ieri che l'Europa ed è un'avventura non interamente compiuta
Cosa fare perché questa avventura possa
Bimbimbici carsici
Credo che si debba dare ai cittadini un sentimento di appartenenza di appartenenza non soltanto alla potere ma la Civis
Il cittadino europeo del futuro
Ha bisogno che l'Unione europea gli fornisca
Una protezione
La solidarietà e la possibilità
Di prendere iniziative e che li fornisca anche la formazione e l'educazione quindi solidarietà educazione iniziativa
Dovrebbero essere le tre parole europee per eccellenza e dovrebbe riguardare quello in cui lo Stato nazione non è in grado di fare e che invece a livello europeo si può fare
Parlo di protezione nel senso più ampio della parola non parlo di protezionismo
Sono
Contrario alle tendenze che vanno verso il protezionismo in particolare economico che abbiamo visto recentemente la protezione è una cosa diversa
Si tratta di proteggere gli interessi dei cittadini
Di un Paese membro ma anche di tutta l'Unione è cosa diversa riguarda certamente il lavoro la vita familiare
E quindi il sociale ma riguarda anche signore e signori la difesa
Vorrei che la Difesa diventasse europea
Perché l'Europa inevitabilmente è un'opera di pace l'Europa forse la potenza politica informazione che maggiormente vuole servire la pace
E non la guerra né l'espansione
Bisogna quindi pensare
Come una tale politica europea di difesa possa essere realizzata prima di tutto
Bisogna trattare
I problemi che sono al centro della politica europea di difesa e cioè il problema delle armi nucleari che i due Paesi dell'Unione posseggono le armi nucleari
Non devono essere utilizzate
Non dovrebbero mai essere utilizzate
Ma una deterrente anche se è un dite deterrente
E l'Unione europea che ne do farete disporre e le due grandi potenze nucleari dovrebbero fare questa offerta all'Unione
In secondo luogo bisognerebbe che l'Unione sì
Formasse un esercito europeo una forza militare
Tra settanta mila e cento mila uomini
Che potrebbero rappresentare una Forza di reazione rapida per invitare all'Europa all'impotenza che si è vista al momento delle guerre Calcagni che
E dando così anche al cittadino europeo
La l'idea che
A riunione lo protegge
E infine
Vorrei che si pensasse al progetto presentato recentemente qualche mese fa da Michel Barnier
Della Europe e idea di una forza europea di assistenza civile sono questi campi che potrebbero
Fornirle a l'Unione europea una serie di strumenti di difesa e di protezione signore e signori penso che il problema
Del sentimento di solidarietà masse Lino reca ha ricordato che sotto cioè più o no questi erano i principi bisognerebbe che questa politica di solidarietà sia concreta
La solidarietà
Di fronte ai problemi climatici e nella attuazione l'applicazione della Convenzione di Kyoto sono fatti di interesse generale ma dovrebbe anche riguardare la solidarietà
In un campo
Come quello della sicurezza energetica sono perfettamente d'accordo
Sulla
Immagine di politica estera che ed anche la strada e ci ha fornito
L'Europa dovrebbe parlare con un'unica voce e non deve cercare
Il favore dei dittatori meditare perché vogliono dividere l'Europa questa politica estera
Potrebbe
Dare estremo sentimento di unità ma vorrei anche che ci fossero delle politiche di solidarietà europea in vari campi
Il denaro europeo permetteremo Pretis servire gli interessi di tutti i cittadini europei
Ho parlato anche di educazione
Da storico che sono
So che per formare un popolo
Ci vogliono dei luoghi di memoria ci vogliono leggende ci vuole fantasia ci vogliono
Delle feste che permettano di sentirsi insieme
Fino ad ora non abbiamo utilizzato questi mezzi nel campo educativo e io sono certo
Che
Oggi
Festeggiando il cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma
Grazie quali grazie al quale si è fatta all'Europa possiamo ripetere Massi quello che ha detto Massimo D'Azeglio
Abbiamo fatto l'Europa noi minori facendo partecipare un uomo dell'esteta all'opera
Abbiamo fatto l'Europa e ora bisogna creare gli europei
Europei che abbiano una sentimento tutti appartenenza e che sostengano un progetto che li unisce appunti grazie
Grazie mille
Altro
Intervento adesso di nuovo da un
Come dalla Commissaria poneva ma anche lei da un Paese come dire appena entrata in Europa e anche a lei posso chiedere
Con me
Come dire
Un nuovo Paese entrato ancora l'emozione europea
Ancora esisteva un comincia un po'di delusione un po'di sognare di speranza ancora
Grazie signora Bonino
Alla cuffia vicino al microfono
Grazie signora Bonino
Mi permetta motivi esprimere la la mia riconoscenza per essere stata invitata
Sono molto felice di essere e qui per questa occasione storica
è un momento decisivo
Che viviamo condividiamo molte delle cose che
Il signor Geremek ca ha appena
Citato vorrei soltanto accettare quanto è importante per
Tutti noi
Soprattutto per gli ultimi due Paesi che hanno aderito al il fare parte della grande
Famiglia e di farne parte dei project Fini
Europei io credo
Che in questo sentimento di fierezza
Rimarrà a lungo
Per molto tempo durante i negozianti si è descritta l'adesione come l'entrare a far parte di Teddy urna famiglia
è un po'come un matrimonio ci sono tempi buoni tempi meno buoni ma si rimane insieme
Ovviamente non si può
Poi non si possono
Trascurare le questioni importanti noi siamo entrati nell'Europa della quale sognavamo
Il dodici nuovi Paesi orgoglio no e i cittadini e di questi Paesi
Vorrei però un'Europa dinamica efficiente un leader ha nel mondo globalizzato
Naturalmente tutti si chiedono dove vuole andare all'Europa
Questo problema a noi sembra particolarmente importante
Importante quanto la vera aderito all'Unione la primo problema
è in lista per esse la Europa e veramente in crisi io sono perfettamente d'accordo
Con il signor temere
Per quello che ha detto in funzione di quello che lo il pezzo
Io vorrei però dirvi quali Lella mi il mio pensiero ma è vero che c'è molto pessimismo nell'Unione e si arriva
Alcuni arrivano ad aprire
Che si è veramente in crisi
Il vuoto le il rifiuto dalla Costituzione da parte della Francia l'Olanda effettivamente pone il problema
L'Europa
Ha bisogno
Di trovare ognuna o un futuro diverso
Come considerare l'Europa come una sistema di navigazione
Cosa succederà se l'Unione dovesse ampliarsi ancora
Mi ricordo che nel due mila e cinque quanto
Il Parlamento europeo e il Parlamento bulgaro è stato eletto facevo una campagna nel mio paese
Ed ero in una città non nella capitale ma in una città
Norme una piccola città sono andata
In un piccolo villaggio
E c'era una piccola addenda che forche fabbricava mattoni
E pensavo che mi avrebbero fatto domande soltanto nazionali si trattava di preparazione alle campagna per
Una elezione nazionale facevano domande su pensioni apprezzi quando parlavano poi dell'Europa
Nel due mila e cinque non eravamo membri dell'Unione pensavo comunque che ci avrebbero parlato di prezzi o di pensioni e improvvisamente dal fondo della sala
Un anziano non mi si è avvicinato ha preso la mia mano e mi ha chiesto signora Kuneva
Che cosa sta succedendo
E io ho pensato non è successo niente Kouhili in Europa e può erano mi ha chiesto
Che cosa è successo in Francia
Sono stata molto sorpresa da questa domanda perché
Era prima dell'adesione della Bulgaria era in un paesino
E improvvisamente un anziano di questa città
Mi chiede che cosa è successo in Francia e allora io rinvio chiesto anche a proposito di che cosa
A proposito del referendum sull'al Trattato costituzionale
Perché pensa che hanno rifiutato perché hanno votato no forse per colpa nostra perché noi stiamo entrando nell'Unione
E non ci vogliono accertare e per questo che hanno votato contro
E io gli ho promesso in quel momento che se noi fossimo diventati membri dell'Unione come poi è successo che avrei raccontato pubblicamente questa storia
Ecco che cosa succede questi sono
Tarelli di cittadini di cittadini stessi
Io credo che dobbiamo ancora una risposta a questo anziano bulgaro
Non voglio annoiare voce con i sentimenti dei miei compatrioti
Ma l'anno due mila e sei
C'è stata in quell'anno una trasmissione radiofonica
E c'era una cittadino di un centenario al quale è stato chiesto qual è il suo
Desiderio qual è il suo augurio per lei
Io per la Bulgaria all'epoca aveva cento otto anni e la sua risposta è stata vedere la Bulgaria membro dell'Unione europea
Per me
Questo assegna all'appartenenza rassegna che cosa significa l'appartenenza all'Unione se a centotto anni avete il sogno che il vostro Paese faccia parte dell'Unione
Significa
Che bollette effettivamente che tutti voi facciate parte dell'Unione per noi questo è molto importante
La cosa importante è sapere quale l'unione della quale fa facciamo parte
Io no non voglio abbandonare i valori che sono contenuti nel Trattato costituzionale
Io credo che le principali immagini che contiene è meglio parlare di
Immagini piuttosto che di altro
O di dettagli
Perché è utilizzare
Belle sigle per parlare di una politica di sicurezza e di difesa
E
Partirò dall'idea che la signora Bonino lei si occupa ancora di protezione del consumatore e sono
Molto fiera quando mi si dice a lei e la seconda a commissariare va alla protezione dei consumatori Donella
Sul dopo la signora Bonino perché non spiegare
L'Unione attraverso i valori della protezione del consumatore nel
Non nel senso di paternalismo ma essere
Fieri del fatto di essere degli operatori economici che
Attraverso vinto attraverso internet attraverso le nuove tecnologie possiamo effettivamente esercitare un impatto sono del mercato
Tutto questo si fa attraverso la
Carella il rispetto della democrazia e per essere insieme insieme negli aspetti economici
Vorrei terminare il mio intervento
Con una frase che Timothy Garton sette ha pronunciato
Illy europea di oggi non devono morire per l'Europa nei primi aerea per l'Europa ci si chiede soltanto capi lasciare lì di intere l'Europa grazie
Grazie mille grazie di questa intervento è
Sono due
Interventi diciamo dalla
Pubblico
E a cui do la parola subito ardono prima la parola all'onorevole Guido Podestà
Sa di colleghi al Parlamento europeo già vicepresidente voglio partire primarie darla Sandro Gozi deputato al Parlamento italiano attualmente
E che ha coordinato non per il Presidente del Consiglio per il Governo le varie attività di ricordo la celebrazione volevo partire per entrambi
Dalla
E
Aneddoto ovvero quindi
Che la signora con Eva ci ha posto
Anch'io ho l'impressione girando un po'per il mondo che a volte noi diamo l'impressione di respingere degli altri
Diamo l'impressione di
Chiusura
Diamo l'impressione secondo me più di quello
Di non essere particolarmente
Come dire aperti
Ad accogliere altre c'è un po'questa sindrome ma non è nuova
Io ricordo ok nell'ottantasei quando si comincia il negoziato per frana per la Spagna per esempio
C'era un po'alla stessa psicosi entrerà un Paese povero agivano oberare le poste di lavoro eccetera eccetera
No no perché c'è la sindrome che chi è dentro al club vuole chiudere la porta siamo entrati chiudiamo la porta
C'è una sindrome abbastanza tempo facciamo parte di un problema battute ormeggiata o di altre
Chiudiamo la porta e poi si vedrà
E che che secondo me è uno dei messaggi in più come dire delle arterie che si danno in giro la Spezia Paesi che magari espone cittadini da situazioni politiche molto difficile molto pesante
C'è questo aspetto
Prima lei fa festa
Grazie grazie al mio Bonino innanzitutto vorrei anch'io ringraziare
Il Presidente Andreotti ma anche tutti coloro che nella Fondazione lavorano devo dire che
La fondazione
De Gasperi ci ha abituato a stupirci per i successi che riesce a costruire quindi grazie davvero anche per questa occasione
Abbiamo
Celebrato innato queste ore in questi giorni un evento straordinario a noi sembra straordinario
Oggi diamo per scontato che tutto questo sia
Ma ricordiamoci che nel tempo
Non era tutto così scontato è vi sono forze politiche
Che hanno anche contrastato con con forza quella che è stato l'avvio di questa esperienza unica e poi dopo invece hanno riflettuto e hanno dato un apporto
Che è stato a propria volta generatore di nuova spinta per il processo di integrazione
Allora la domanda di Emma Bonino tra l'altro come vicepresidente per otto anni ho seguito all'allargamento negli ultimi due anni come Presidente della delegazione con la Romania quindi un po'a questi Paesi che ho vissuto
Li ho vissuti B è verissimo
Che la sensazione che noi abbiamo relativamente alla nostra opinione pubblica
E quella di un timore per l'ingresso di Paesi che essendo a un livello di sviluppo diverso rispetto alla media dei quindici diciamo per intenderci a ha creato una forma
Se non di rifiuto di timore di diffidenza e come ricordava Emma Bonino
Si pensava una volta che saremmo stati invasi dagli spagnoli
Devo dire che gli spagnoli sono entrati alla Carlo quinto cioè
Con una
Con un piglio con una capacità che forse era del tutto imprevista ecco
Aspettiamoci dai Paesi dell'est del di Europa di rivedere un approccio di grande dinamismo e di grande voglia di correre quello che a me è parso
E che la valutazione ad esempio tra il giovane sia completamente diverso tra i nostri giovani e i giovani invece che vengono da questi Paesi
Escono da un'esperienza storica che tutti conosciamo quindi diversa e hanno molta più voglia di correre di esserci rispetto a quello che invece è la situazione nei nostri Paesi
Sottolineavo uno degli oratori ieri che in questa sala i giovani non sono così numerosi come desidereremmo si questa mattina forse ce n'è più di ieri
Ma succede in tutte le riunioni legate a la riflessione europea
Che non ritroviamo io credo una partecipazione sufficiente del SEC quando eravamo giovani noi purtroppo son passati decenni
Era assolutamente proprio al fatto di sentirci parte di questo progetto forse oggi i giovani danno così per scontato questo questo fatto che ormai diventato consuetudine che non si rendono conto per contro
Sentivo ieri una trasmissione televisiva un'intervista dei giovani palestinesi
E mi ha colpito e guardo il Presidente Andreotti che in tutti gli anni della sua vita politica adatto una particolare attenzione al dialogo interculturale
Diciamo in area mediterranea e non soltanto
Ebbene di questi intervistati l'ottanta per cento davo un valore straordinario al martirio
Nel momento in cui invece noi affermiamo il valore fondamentale della vita nostre degli altri allora io credo che sempre più debba esserci una capacità
Di dialogo rispetto a culture che sono in qualche modo potrebbero sembrare così lontane che invece devono ricondursi a sintesi
Siccome
Credo che il tempo a disposizione sia molto limitato proseguo solo con una riflessione anche
Anzi Chiappetta ring ieri ha sottolineato l'importanza
Di saper ridare fiato al dialogo interculturale e ciò che mi colpisce oggi perché in una realtà globalizzata come quella che viviamo la responsabilità anche di un singolo atto di un singolo Governo
Dei ventisette ha significato per l'intera Europa e quindi veramente dobbiamo cercare di capire qual è la missione oggi di questi nuovi futuri cinquant'anni e quali siamo chiamati da un lato nono non dimentichiamoci che al di là
Degli egoismi che possono sorgere non è finito l'allargamento dell'Europa io lo affermo convinto esistono nuova frontiera che deve ricomprendere sicuramente i Paesi dell'area balcanica
Un'area difficile una realtà bollata ma sulla quale dobbiamo ancora far procedere
In modo costruttivo quello che è l'inserimento all'integrazione di questi Paesi esista una politica di vicinato che
Da considerare esiste il grande tema della Turchia sul quale credo ognuno di noi a riflessioni che forse
Non sono sempre così costanti nella valutazione delle diverse componenti di ragionamento
Ma che sicuramente deve mostrare anche coerenza di un'Europa che avendo promesso alcune cose ad alcune condizioni quelle cose che ha promesso deve saper rispettare
Termino ma nel dire che forse la sfida più grande che io vedo certo l'ambiente certo la competitività Lisbona eccetera il modello sociale
Ma forse l'avvicinare la politica europea al cittadino perché quello che Emma sottolinearvi del fatto
In qualche modo di vedere questi egoismi che adesso ridono è un rischio straordinario un rischio che
Con rischi maggiori sto pensando al terrorismo internazionale sto pensando alla bomba chimica scoppiata a pochi giorni fa a in Iraq a Baghdad
Potrebbero veramente riscatta NARS degli egoismi ai quali forse non siamo più
Culturalmente abituati
Vorrei da ultimo riflettere sul discorso del Trattato costituzionale
Abbiamo lavorato nella convenzione per anni per tre anni abbiamo lavorato cercando delle mediazioni lo diceva il Presidente Napolitano del bellissimo discorso che ha fatto Strasburgo un mese fa
Si è lavorato livello alto di mediazione non ha un livello basso e quel livello non va perduto quel livello deve essere conservato credo che tutti abbiamo il ricordo
Di quella che è stata una battaglia ad esempio per la comunità europea di difesa proprio fatta da Degasperi battaglia che poi non si è potuta
Completare arrivare a successo bene dopo cinquant'anni noi ci rendiamo conto di quale opportunità allora si perse ecco non facciamo che il lavoro
Fatto con la convenzione poi con la Conferenza intergovernativa sul Trattato costituzionale si vada a perdere
Perché se si perde quella spinta io credo davvero che questa nostra Europa potrebbe rischiare di retrocedere questo sarebbe drammatico grazie
Grazie mille no ampi adesso la parola Sandro Gozi
Grazie ministro cercherò anch'io di rispondere
Alla sua questione che
Non è certamente
Facile è chiaro che
Io ritengo che per oggi si discute dell'Europa oggi e quindi dell'Europa che dovrà essere oggi e domani certamente occorre
A mio parere un nuovo ruolo della politica al mondo un ruolo di interpretare la politica europea perché è chiaro che
Quanto ci ha detto la commissaria poneva rivela una necessità fortissima di conquistare il consenso dei cittadini di conquistare il consenso degli europei
E ed è chiaro che per noi diciamo figli fondatori il lavoro è molto più difficile direi le rispetta i padri fondatori
Padri fondatori dovevano essere lungimiranti e doveva essere convinti
Della necessità di fare l'Europa noi dobbiamo essere coraggiosi devo essere convincenti cioè dobbiamo convincere per guadagnare il consenso che oggi l'Europa è necessaria ed è ancora più difficile perché
Perché quella generosità
Direi naturale perché aveva conosciuto la seconda guerra mondiale oggi non lo è oggi non è così naturale puntare sulla solidarietà oggi non è così naturale condividere uno spazio economico uno spazio di democrazia di qui i problemi
Relativi relativi appunto all'allargamento
Cosa vuol dire nuovo perché abbiamo bisogno di un loro un nuovo ruolo della politica per convincere di più i cittadini perché viviamo in una scusate in un'epoca molto difficile in cui l'economia sia ormai globalizzata
E in cui la democrazia e la politica non hanno ancora sviluppato una dimensione sovranazionale
L'economia globalizzata genera delle paure
In dietro al nuovo francese c'è certamente una parte di di paura dell'allargamento ma c'è anche paura per il futuro economico c'è anche pure per un modello sociale c'è anche l'incertezza di un modello repubblicano francese che non sembra più dare quelle risposte ecco la la l'allargamento quindi catalizzatore delle paure
Poi c'è anche
Un senso diciamo di in concretezza era proprio il problema di legittimità io credo dietro quel senso di rifiuto che i nostri amici dei nuovi Paesi membri hanno stanno è chiaro che noi in Europa siamo una società aperta io credo che il l'accordo di Schengen sia la massima espressione dell'Europa come Società aperta che abbatte le frontiere che quindi diciamo supera le frontiere fa facilita l'incontro
Però dobbiamo ammettere che abbiamo trascurato un aspetto una società aperta deve essere anche una società sicura
La l'Europa e
Molto identificata con l'idea di libertà
Non è ancora sul civile sufficientemente identificata propri che non ha gli strumenti per farlo oggi sufficienti con l'idea di sicurezza sicurezza in politica estera sicurezza in materia di difesa
Sicurezza anche parte dal punto di vista economico e sociale quindi diciamo che questo scarto tra diciamo l'apertura la libertà e la sicurezza a mio parere è
Una delle un'altra ragione delle difficoltà di convincere di euro gli europei oggi ad accogliere nuovi
Nuovo europee poi c'è la questione credo dietro al noi dietro rifiuto dietro alla difficoltà oggi di accettare l'Europa uno due e due punto altre due questioni una questione di in concretezza una questione di legittimità
Questioni incompetente perché è chiaro che siamo in Europa simmetrica se l'Europa in cui la politica monetaria ormai centralizzata ma le politiche economiche e le politiche sociali le politiche fiscali non sono ancora sufficientemente coordinate
Ed è una simmetria che onesto spendibile e che non è soddisfacente per i nostri cittadini
Come
Non per l'occasione di ricordarci
E poi c'è un problema di legittimità
C'è un problema di rischi Mita perché siamo ancora in una fase di transizione in cui vi è una dissociazione tra un'azione un potere che europeo
E una legittimità attività ancora percepita ancora e soprattutto come nazionale
Certamente questo problema eh
è molto grave nel momento in cui noi dobbiamo comunque convincere i cittadini e dobbiamo anche aiutare a superare gli stereotipi uno degli stereotipi e più falsi l'allargamento e che con l'allargamento e saremo stati invasi da milioni di immigrati i Paesi dell'est
Però è adesso che ci stiamo rendendo conto che questo non non era vero ed oppure di un nuovo referendum francese e quindi certamente vi è una difficoltà a superare certe paure certe diffidenze io credo che è chiaro che il redazionale il re è stata un'azione è ormai nudo oggi
Però non abbiamo ancora tirato tutte le conseguenze di questo aspetto
Non l'abbiamo fatto nella sicurezza meno immigrazione nel sia nell'ambiente eccetera quindi
Certamente
E e questa a mio parere la sfida una sfida che parte anche da un altro considerazione e qui concludo ministro cioè il deficit politico
è chiaro che abbiamo uno scarto tra l'Europa delle istituzioni e l'Europa dei partiti l'Europa della politica l'Europa delle istituzioni non ci soddisfa certamente va riformata io credo che il voto a maggioranza ministro se dovessi scegliere sarebbe la riforma che vorrei tra le varie possibili
Ma certamente è andata molto più in fretta dei partiti è andata molto di più in fretta della società civile allora è che i due mila e nove due mila e nove non è solo una data finale per risolvere liste per risolve la questione istituzionale a mio parere anche una data di partenza
Per avviare una nuova riforma delle politiche del bilancio
E anche per
Diciamo favorire una maggiore partecipazione dei cittadini il modo in cui i partiti interpreteranno l'elezione di nuovo sarà molto importante
Io credo che
I partiti o le alleanze partiti europei dovrebbe indicare il loro candidato alla presidenza della Commissione
Il loro candidato alla Presidenza del Parlamento europeo perché così si favorisce la partecipazione si superano anche le diffidenze le paure il senso di distanza
Tra Europa e cittadini e poi sono d'accordissimo con l'onorevole Geremek quando insiste su un referendum consultivo paneuropeo perché certamente quello sarebbe un'occasione una grande occasione di mobilitazione
Una grande occasione di convincimento non ventisette referendum nazionali sono temi nazionali in cui si risponde non alla questione posta ma chi la pone come è successo in Francia ma un un unico referendum
Paneuropeo certamente potrebbe farà differente sarebbe quell'atto di lungimiranza di volontà politica che forse
Riprenderebbe al meglio l'insegnamento di De Gasperi vi ringrazio
Cioè grazie mille sempre ricordare a tutti che in questa sala è magnifica ma l'acustica e terribile prendesse
Anche gli amici giornalisti ed altre se disciplina non può riusciamo tutti a
Prima di arrivare all'intervallo come provvista dalla programma per poi riprendere la seconda parte la seconda tavola rotonda che sarà è presieduta dati sa benissimo ringrazia in tante facce moltissimi auguri però Elisabeth qual è ma intervenire anche su questa parte del dibattito le do volentieri la parola
Prima si
Grazie immaginarmi la parola
Per prima cosa vorrei ringraziare il presidente Andreotti per avermi invitata
Ci sono doppiamente onorata prima di trovarmi in questa sala e poi
Perché mi è stato chiesto di sostituire USA dello che non sta bene non è una cosa grave però che purtroppo appunto non mi importa tutto viaggiare
Quindi una grande emozione vorrei dirlo subito perché questa sale carica di ricordi io mi ricordo di modesto chi è stato firmatario per la Francia del Trattato di Roma
Io e mia spesso parlato di quello che avevo provato all'epoca dicendomi
Ma sapete quasi non ci e la cosa è passata senza che se ne accorgesse e spesso le grandi rivoluzioni storiche cominciano modestamente
Ora forse due osservazioni su quello che ho sentito perché sono francese
Ed evidentemente sento con dolore il fallimento del trattato costituzionale nel mio paese
è vero che la convenzione era arrivata una sorta di miracolo perché bisogna ricordarsi che erano più di dieci anni che si negoziata sulle istituzioni senza aggiungere un risultato
è il progetto di trattato costituzionale era il terzo trattato a proporre delle soluzioni dopo il Trattato di Amsterdam e il trattato di Nizza
Ecco vorrei dire due o tre cose in proposito primo
Abbia siamo perfettamente consapevoli nove i responsabili politici francesi delle difficoltà
Che la decisione del popolo francese crea nell'Unione europea e in particolare per i venti Paesi perché hanno approvato il trattato
E al tempo stesso voglio dire qui che e evidentemente impossibile rappresentare e ripresentati e da noi lo stesso testo
E di conseguenza mi sembra che noi troviamo una soluzione se ritorniamo allo spirito di compromesso tra noi e sono consapevoli che chiediamo un passo più importante e quelli che hanno già ratificato
Abbiamo bisogno di un trattato
Abbiamo bisogno di un nuovo trattato
Che parte da dalla base del Trattato istituzionale
Vi dirò il mio parere ma mi sembra condiviso in Francia abbastanza c'è un nuovo trattato che sia più Blair e più leggibile e cioè
Che riprenda finalmente quello che è nuovo nel progetto di Trattato costituzionale
Quello che è nuovo è la prima parte preambolo poi gli asset la carta la seconda parte e poi le disposizioni della terza parte che precisano le disposizioni istituzionali della prima
E che danno basi giuridici giuridiche per le politiche
Credo che abbiamo commesso due errori collettivamente cioè il primo è quello di presentare la riforma istituzionale
Come un obiettivo in sé
E non come uno strumento certamente importante ma come uno strumento per fare delle politiche
E dato che abbiamo sentito questa difficoltà al momento della convenzione abbiamo voluto mettere le politiche nel Trattato costituzionale e questo era un errore
Perché sulle politiche si può essere d'accordo si può avere un un'unanimità su meccanismi istituzionali ma questi meccanismi istituzionali autorizzano politiche molto diverse
Secondo le condizioni credo eccetera ingegno che dovremmo uscire dal nuovo Trattato
Il conto far uscire dal nuovo Trattato il contenuto delle politiche ma dobbiamo darci le basi giuridiche io auspico che ci sia un
Giù una base giuridica perché ci sia un giorno la definitiva
Quadro e sarà poi il complemento il Parlamento europeo quello che si mette dentro e che cosa si fa
Con
Auspico questi conservino le basi giuridiche sulla cooperazione giudiziaria per esempio è molto importante
Ecco grosso modo lo schema e poi mi sembra
Che
Dato che si tratta di orientamenti politici futuri
E questa è la proposta diceva dell'OLAF avremmo interesse ad avere un protocollo economico-sociale che dica
Ecco in quale senso siamo d'accordo di andare e in seguito utilizzare ovviamente le basi giuridiche del Trattato
E le elezioni europee del due mila e nove non dimentichiamolo per avere un vero dibattito dei cittadini sulle politiche che vogliamo sviluppare nell'Unione ecco quindi la mia prima osservazione credo
Che se noi
Andiamo abbastanza in fretta
Penso che dovremmo trovare questa soluzione
Ma mi sembra che ci sia un contatto preliminare dato che ci troviamo in un pare almeno una specie di Frattini
Ca'di morosità che i cittadini si allontanano dall'Unione Europea sempre di più mi sembra che per creare un clima favorevole
Al negoziato istituzionale cioè una Conferenza intergovernativa mi sembra che dovremmo cercare di riannodare col successo attraverso project proprio progetti concreti
Se ci si ricorda bene il presidente Andreotti se lo ricorderà dice tutto quello che i dirigenti che fanno la negli anni Ottanta hanno fatto
O quando l'Europa si trovava in una
Crisi profonda che cosa si è fatto allora si è lanciato scendendo Erasmus il passaporto
Lime europeo
Per l'Unione europea
E perché nelle settimane che ci separano dalla fine della presidenza tedesca
Sulla base del Trattato attuale perfettamente possibile perché non lanciamo un'iniziativa che parlerebbe cittadini d'Europa per esempio
Festeggiamo di vent'anni di Erasmus grandissimo successo un milione e mezzo di studenti ma se abbiamo con milioni e mezzo di studenti e nulla
Rispetto al numero degli studenti o va bene sappiamo anche che l'importo delle borse è basso e si rivolge agli studenti delle famiglie favorite perché non lanciare un nuovo Erasmo
La Rosa dello propone questo
Ne vuol dire anche un nuovo Erasmo che si rivolga
Con delle borse di studio un po'più
Consistenti per portare dare la possibilità alle famiglie modeste non sarebbe veramente un onere terribile triplicare
Il Bilancio di rasa svolto non si tratta di passare da trecento o milioni a un miliardo di euro nella massa del Bilancio una cosa che sarebbe sopportabile e soprattutto che potrebbe essere progressiva
E perché non direi che tra cinque o dieci anni quando tutte le università europee nei nostri ventisette Stati membri sarebbero al livello
Perché non fare non perché non porre come condizione
Per l'ottenimento di dei diplomi di master cioè maturità più cinque anni di aver fatto anche un semestre di studi in un altro Paese dell'Europa
Questo un'idea ce ne saranno altri ma se vogliamo ad avvicinare i cittadini trovo con un'idea come queste
Creerebbe un altro clima terre iniziare iniziati istituzionali e concludo sull'ampliamento
Perché poco fa
La signora Kuneva la cosa mi ha molto colpito anche voi test siete più giovani
Vi
Sete i nipoti dei fondatori non i figli già la mia sorge nell'azione aveva difficoltà a sostenere quanto mera dagli all'inizio ma ancora più difficile allora
Sì
I timori dell'ampiamente non sono stati uno dei motivi del fallimento del Trattato costituzionale in Francia il motivo è perché l'ampliamento non è mai stato spiegato
E soprattutto anche perché in questo quinto ampiamente non lo abbiamo fatto in modo molto diverso dai quattro precedenti
In quattro ampiamente i precedenti sono stati tutti accompagnati da un approfondimento dell'Unione europea tutti
Più sono stati accompagnati da iniziative istituzionali ed a politiche comuni rafforzate mi ricordo bene i timori in Francia al momento dell'ampliamento alla Spagna al Portogallo erano gli stessi timori che per il quinto ampiamente o
Il timore della diluizione sul piano politico della concorrenza economica abbiamo superato come tutto questo giacché lo approva proposto d'altra parte
Noi abbiamo stabilito una solidarietà
Nessun appello ricordare ha ragione che in vent'anni i fondi strutturali che organizzano la solidarietà da noi sono stati moltiplicati per venti
Allora vedete abbiamo affrontato questo
Ampia mento così molto
Flat
Di con molto
Poco o accolgo con molto poco
Onere di accoglienza dando lavoro la più impressione che erano qualcosa che avremmo preso su di noi senza realizzare fino a che punto avevamo bisogno per essere
Tutti portato l'obiettivo come è stato
Nel quarto ampliamento quanto avremmo bisogno invece di essere quanto più stavo per dire generosi ma non è una questione di generosità bensì più solidali con quei Paesi
E allora se noi potessimo ritrovare questo Stato mentale molti timori sarebbero superati e anch'io credo che i Balcani abbiano la prospettiva di essere nell'Unione europea credo che non dobbiamo chiudere la porta alla Turchia negoziati sono in corsa d'altra parte evidentemente il Paese non è pronto ancora entrare nell'Unione europea ma la questione non è per oggi e poiché in seguito bisogna porsi questa domanda
Perché
Io auspico un'unione politica e quindi la questione principale secondo me sarà
Quale relazione questa unione politica può a bere con i suoi vicini non penso che tutti i Paesi africani o del vicino Iannetti posso detrarre dall'Unione Europea quindi queste è un altro quesito da porre
Grazie all'intervento
Avrete il tempo a dire approfondire anche a questi temi e nella seconda tavola rotonda che è
Elisabetta presiederà affine per arrivare alla conclusione che saranno tenute dal Ministro degli esteri Massimo D'Alema che
Che ha già raggiunta che ringraziamo adesso una breve pausa afferra riprendere alle undici la seconda tavola rotonda grazie a presto