Partito Democratico, non se ma come

Sì sì
Questo che si sente così
Mi sembra forse boh non lo so nella sala
E non so se in sala sentono
Mi sembra di no
Bene allora iniziamo iniziamo i nostri lavori non so se il microfono diffonde a sufficienza la voce no assolutamente zero allora niente io proverò ad alzare il tono della mia voce ma lunedì mattina di solito dopo gli urli allo stadio la domenica la voce si abbassa
Chi ci crede
No ma infatti chi mi conosce sa che non è così bene innanzitutto buongiorno grazie di aver raccolto il nostro invito
Iniziamo i nostri lavori che solo una fase di presentazione pubblica
Con una riflessione con interlocutori interlocutrice all'interno del nostro partito ma anche non iscritti ai DS
è una presentazione che già è avvenuta in in qualche parte del nostro Paese che stamani
Dopo che nella settimana scorsa devo dire un po'qualcuno di noi ha esitato nel confermare la l'iniziativa di stamani visto le vicende note insomma della crisi di governo
Poi abbiamo
Deciso di confermare l'iniziativa di stamani
In modo particolare per un motivo cioè fare una riflessione credo sia molto importante per cercare di collegare i temi che sono oggetto del nostro dibattito congressuale
La costruzione di un nuovo soggetto politico
Con l'evidente fase di instabilità che politica che ci circonda trovati la crisi di governo sia una evidente prova di questa instabilità
E allora questo porta in ballo sicuramente elementi come quelli di riforme istituzionali qualcuno ha avanzato già una fase di riflessione un po'più approfondita anche per quanto riguarda riforme di carattere costituzionale legate sempre all'individuazione di una riforma istituzionale ma forse una riflessione anche e direi soprattutto relativa al fatto che i protagonisti i soggetti della politica
Hanno un po'un dovere una priorità nella propria agenda di riflettere riguardo ai contenuti
E alle forme con i quali oggi il sistema della politica
Sì presente nel nostro Paese e credo che questo insomma valga la pena farlo e quindi abbiamo voluto confermare questa iniziativa di stamani
L'iniziativa
Che si aprirà tra poco con l'introduzione di Beniamino Lapadula a nome del gruppo che ha firmato i primi firmatari documento ancora aperto ha ricevuto ancora molte adesioni
Le sottoscrizioni sono aperti ancora per firmarlo
Continueremo durante la campagna congressuale
A chiedere un'adesione che non è una volontà di contare
I numeri sono importanti come noi sappiamo ci interessa magari soprattutto la passione e il trasporto che sono indispensabili in ogni battaglia politica
E soprattutto perché vogliamo cercare come abbiamo già sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione del nostro documento
Che il dibattito congressuale confronto congressuale sia un confronto di idee un confronto di programmi e una volontà di manifestare e di incardinare con la politica dell'oggi e soprattutto tra guardando al futuro quelli che sono i valori identitari delle nostre esperienze politiche
E questo lo vogliamo fare proprio cercando di fugare qualsiasi preoccupazione rispetto alla volontà che c'è da parte dei firmatari di fare una scelta netta il nostro documento si caratterizza non se ma come e quindi con un pronunciamento chiarissimo
A favore della costruzione del partito democratico vogliamo discutere di contenuti vogliamo discutere di modi con i quali radicare
Questo nuovo soggetto politico il nuovo partito il partito nuovo
All'interno della realtà italiana europea
Credo che questo sia l'elemento centrale del nostro dibattito di stamani ringraziamo tutti gli ospiti che hanno risposto volentieri a questo nostro invito debbo giustificare l'assenza di Alfredo Reichlin il quale ci ha fatto sapere pochi minuti fa
Che a seguito di intervenuti impegni non programmati dovrà andare a fare iniziativa nel primo pomeriggio
Fuori da Roma e quindi non potrà essere presente nel nei nostri durante i nostri lavori poi tutti gli altri hanno confermato
Segretario del partito interverrà intorno
Mezzogiorno
Giungerà qui prima ovviamente di questa di questo ora credo sia abbastanza giustificabile dal punto di vista insomma degli impegni che in queste ore
Visto l'andamento della crisi che
Ancora insomma non è proprio ben definito nei minimi particolari per utilizzare un po'unico femminismo
Però sarà con noi e si e discuterà con noi le conclusioni saranno affidate Lina Giovanna Melandri la quale sta per giungere nostra sala però noi abbiamo deciso di iniziare senza indugiare oltre dando la parola a Beniamino la procura
Il contributo al congresso
Oggi discutiamo
Con insieme come è stato già detto alla conferenza stampa che lo ha presentato
Ispirazioni
Proposte del tutto affini con la mozione
Del segretario che noi abbiamo sottoscritto e che sosterremo nel corso della campagna congressuale
Come diceva Renzo Innocenti ne vogliamo concorrere
Con la scelta congressuale
Convinta molto netta a favore della trasformazione dell'Ulivo
Partito democratico
Perché siamo convinti
Della necessità di dar dieta ha una forza nuova in una situazione storica nuova
Però convinzione profonda
Che si è se fosse ne fosse stato bisogno ritualmente rafforzata
Proprio in ragione della crisi politica che sia aperta negli scorsi giorni invece abbiamo due possa concludersi positivamente
La prossima prossimo giovedì quando pare sia sarà votata la fiducia al Senato perché comunque ci consegna
Una situazione certamente molto complessa
Che dovrà vederci impegnati a partire dal tema della riforma elettorale
Dove riteniamo che debba essere mantenuto una linea molto forte in direzione di una legge elettorale capace di rafforzare il bipolarismo e anche
Nella gestione dei dodici punti di accordo su cui la coalizione dovrà rilanciarsi e quindi
C'è un un grande lavoro che ci attende nei prossimi nei prossimi mesi
Mi pare di poter dire che anche chi non condivide l'idea del partito democratico sostiene però la necessità di una forte innovazione politica
Della sinistra italiana ma a nostro avviso non propone soluzioni credibili
All'altezza della sfida con cui ci confrontiamo
Ci sembra almeno dalle dichiarazioni
Più volte fatte che fa balenare la prospettiva di una scissione
Che oltre ad andare nella direzione opposta a quell'unità che gli elettori ci chiedono basta leggere un po'le lettere che arrivano su tutti quanti i giornali siti della sinistra del centrosinistra in questi in questi giorni
Ma
Oltretutto in modo direi inevitabile finirebbe con l'indebolire il profilo di sinistra del partito democratico il nome di un progetto politico che appare nebuloso
Di una sorta di non luogo
Tale sembra infatti la proposta dia una non meglio specificata Rifondazione socialista che miracolosamente senza misurarsi con le culture identità are del Novecento dovrebbe rappresentare
Cito testualmente
Alcune dichiarazioni del compagno Mussi la casa comune per molti che vengono dalla crisi del partito socialista e per chi viene dal pc
Quindi al di là della palesi inconsistenza di tale proposta
Non la riteniamo particolarmente pericolosa perché si rischia in questo modo di proporre l'allontanamento di una parte dei democratici sinistra dal percorso comune che ha preso le mosse dalla Bolognina
Per iniziare una non meglio precisata traversata
Dall'approdo sicuramente ambiguo insieme a chi rifiutò quella svolta siamo invece profondamente convinti che la sinistra DS posso svolgere un ruolo determinante
Dentro e non fuori il Partito Democratico
Sempre che naturalmente l'obiettivo sia quello di far vivere i valori della sinistra nel nuovo secolo e non di difenderli in termini tradizionali di vecchi identità ciò vale anche per il rapporto col Partito del socialismo europeo
Non è in nome di una visione
Non è il nome della visione statica della tradizione socialista
Non è il nome
Di una visione statica della tradizione socialista che deve essere affrontato a nostro avviso questo tema
Ma in nome della necessità di promuovere nel modo più efficace anche a livello europeo e internazionale
Una riorganizzazione del campo di forze che si ispirano
Alla tradizione politiche del centro sinistra
Noi come abbiamo detto sosterremo la mozione del segretario ma continueremo a batterci affinché il prossimo congresso non sia un referendum su tesi precostituite
Ma sia capace di allontanare i rischi di scissione
Coinvolgendo in modo appassionato dei descritte gli scritti e quanti pur non aderendo ai Democratici di sinistra vogliono contribuire alla costituzione del nuovo soggetto politico
E noi sosteniamo che costoro che vogliono contribuire alla costituzione del nuovo soggetto politico subito dopo i congressi di DS e Margherita debbano avere gli stessi sì di chi è iscritto ai due partiti
Il progetto in campo richiede infatti una grande mobilitazione un grande confronto delle idee che consenta di giungere a una sintesi politica e culturale veramente condiviso oggi ciò è sicuramente possibile perché le divisioni del passato sono ampiamente superati
Non bisogna però nascondersi ed eludere i problemi che esistono
A partire da quelli connessi alla laicità dei temi eticamente sensibili per finire ai problemi economico-sociali
Occorre un confronto che coinvolga le forze vive del Paese
Il partito democratico non può essere considerato come una scatola vuota da riempire in modo casuale
Sono in discussione tradizioni di pensiero e culture politiche che hanno segnato la storia d Italia
Si tratta di superare difficoltà con la mobilitazione l'ascolto del Paese
Per affrontare una prova inedita difficile e impegnative
Che sarebbe e qui c'è un una nostra posizione distintiva che sarebbe profondamente sbagliato sminuire
Considerandola come il semplice conseguimento di un traguardo già previsto all'atto costitutivo dell'Ulivo ribadiamo che per noi l'obiettivo del deve essere quello di un partito o coalizione Ali allargato a tutte le ispirazioni costitutive dell'UDI qui abbiano cittadinanza piena riformisti e radicali
La scelta dell'aggettivo democratico per il nuovo partito infatti
Indica per noi la volontà di creare un perimetro più ampio una casa comune larga con entro cui possono coabitare posizioni politiche diverse comprese quelle espresse delle correnti i radicali
Che inoltre che in modo non ideologico per dirla con l'affermazione di Giovanni Sartori oggi sul Corriere della Sera vigente che ragiona con la testa tonda e non con quella quadrata
Che criticano gli attuali assetti della società globale ma si pongono concretamente il problema di come risolverli e non semplicemente di asse di affermare
Elementi identitari
Per me e quindi l'unico non è l'alternativa moderata alla sinistra
Ma come ribadisce il nostro documento e come dice la mozione del segretario la sinistra del nuovo secco
Non vogliamo discutere di identità socialista con l'occhio rivolto al passato come
Ma riteniamo che il nuovo partito debba rendere chiara la sua posizione su un punto molto molto importante centrale che è quello del rapporto fra l'economia di mercato e la politica democratica
Proponendo un nuovo compromesso capace di distanza di ristabilire quell'egemonia della politica sull'economia venuta meno
Con la crisi del compromesso socialdemocratico ci sembra poi indispensabile e fondamentale discutere di valori
Sapendo che dobbiamo adeguarli al no al mondo che cambia ma che non possono essere separati dalla concretezza della polizia
Nel nostro documento infatti affermiamo da necessità di riportare al centro dell'attenzione le parole chiave per rafforzare la democrazia e cambiare gli attuali assetto economico sociali
Eguaglianza cittadinanza innovazione sostenibilità ambientale benessere spirito pubblico
Ed in particolare i teniamo sia fondamentale chiederci perché abbiamo consentito che la parola eguaglianza cadesse in disuso o addirittura divenisse un tabù
Non si tratta discutendo di valori di una discussione astratta ma di una indispensabile premessa per trovare risposte a problemi che ne deteniamo cruciali
Per produrre un'autentica sintesi tra le diverse culture di provenienza in cui ciascuno possa riconoscersi senza riserve e pregiudiziali e
Ideologiche
Soltanto così potremo dare una risposta coerente alla domanda che ci proviene dalle migliori nel
Della Società italiana che posso entrare contraddittoria ma che invece può trovare una risposta coerente questa domanda è fatta
Da più mercato più competizione più attenzione al merito e alla creatività e talento e nello stesso tempo più diritti più garanzie l'uguaglianza il Manifesto del Partito Democratico fa uno sforzo importanti in questa direzione e da prime risposte condivisibili
Comincia indicare ci sembra che se lo fa in modo in
Ciò che si intende accogliere delle diverse correnti storiche de di porre
E ciò che in qualche modo viene abbandonato ho portato al nuovo assente
Resta però l'impressione di un approccio ancora eccessivamente pragmatico di un'elaborazione che non poggia ancora ipotesi culturali forti su una compiutezza teorica che permetta di di combattere battaglie assertivi capaci di far uscire e veramente la sinistra dalla situazione difensiva in cui versa da troppi a
Ciò ci sembra spieghi anche il per di formulazione sui valori che non assicurano ancora una sintesi sufficientemente equilibrato
Cosa che non sottovaluti la se ciò ha reso possibile come ha fatto già Vaxi sul Corriere della Sera di qualche giorno fa assolutizzare i toni
Tale dentistici e meritocratici che avevano così del Manifesto fino a chiedere di eliminare ogni pretesa avanzata
Delle qualità
Si tratta quindi di un lavoro importante che va ancora fatto perché come insegna l'esperienza di questi decenni non si può assegnare un nuovo ciclo politico senza cannoni culturali forti senza sviluppare chiamiamola così una narrativa convincente
C'è quindi un grande lavoro politica e culturale da portare avanti durante tutta la fase costituente
Per pervenire ad una tavola di valori robusta e coerente
Capace di radicare profondamente il nuovo soggetto politico nella società italiana
Nel nostro documento c'è poi una fortissima attenzione al tema
Noi siamo poi fondamenti convinti che un partito nuovo non possano essere credibile senso una vera apertura alla società
Senza una nuova classe dirigente senza un ricambio generazionale forte senza colmare il grave ritardo che accende la presenza delle donne negli organismi dirigenti nelle cariche elettive di governo è per questo che rivendichiamo
Insieme ad altri gruppi che hanno detto le stesse cose una vera e propria liberalizzazione della politica che permetta di selezionare anche in base al merito alle classi dirigenti
Vogliamo poi un partito che si dia una struttura federale federata in sintonia con la nostra idea di Stato e chiediamo che anche il congresso dei Democratici di sinistra comincia a rispecchiare questa innovazione
Facendo prevalere sulla dimensione verticale delle correnti organizzate quella orizzontale della ricchezza di idee di esperienze che provenga dalle realtà territoriali
Per far sentire con più forza la nostra voce al prossimo congresso congresso che già si è aperto continueremo la nostra iniziativa politica a ricercare convergenze organizzando appuntamenti
Ne abbiamo già fatti alcuni l'altro giorno a Bologna riferendo a Venezia Firenze e in altre parti del Paese
E partecipando a incontri con tutti coloro che hanno espresso orientamento sì affini ai nostri dichiarandosi nettamente a favore del partito democratico
Ma manifestando forti preoccupazioni per il carattere verticistico che ha assunto il processo costitutivo e per la qualità del dibattito
Finora insufficiente rispetto alla portata della sfida che di fronte hanno vogliamo confrontarci con tutti coloro che hanno sottolineato la necessità di rinnovare profondamente la classe dirigente convinti che solo così si possa dare credibilità al nuovo progetto politico
Non mancheremo inoltre di sollecitare il contributo del sindacato il documento Partito Democratico non sembra come vede molti delle impegnate nel sindacato tre sottoscrittori
Lo solleciteremo questo di da questo dibattito il contributo e daremo anche abbiamo pensato anche di approfondire questo tema con un'apposita iniziativa che abbiamo indetto per il sette marzo presso la Fondazione Basso il sette marzo mattina che sarà aperto da una ride relazione Giuseppe Casadio
Perché siamo convinti che la soggettività politica del sindacato Possati affermarsi e riprendere vigore partecipando
Nella salvaguardia delle rispettive autonomie alla ridefinizione strategica e organizzativa della sinistra italiana
Non stando alla finestra questo vale anche per un discorso aperto all'interno della CGIL c'è già c'è infatti a nostro avviso urgente necessità di un partito nuovo a vocazione maggioritaria chi abbia tra i suoi valori fondanti la centralità del lavoro
Il lavoro deve recuperare nove posizione nella società italiana il suo deficit di rappresentanza e rappresentazione non si colma però rimpiangendo il passato
Ma cimentandosi con i tumultuosi processi di cambiamento in corso
I quali vedono emergere lavoratori della conoscenza e vedono le diseguaglianze che non si concentrano soltanto nel basso e nell'alto ma si diffondono anche nel mezzo
Il lungo tutto l'arco della scala sociale
Siamo infatti profondamente convinti che un lavoro ricco di sapere e di autonomia creativa possa tornare ad essere centrale nel suo rapporto con la conoscenza
Così come siamo convinti che la democrazia non potrà dirsi compiuta fino a quando la persona che lavora non siano restituiti
Compart compatibilmente naturalmente con la capacità dell'impresa di essere competitiva
Quindi spazi di libertà che sono indispensabili per la sua Autore gliene realizzazione naturalmente il documento è molto più ampio di dei temi che ho introdotto il modo su cento stamattina ma tutti quanti l'avete letto sotto siamo interessati a conoscere le reazioni dei nobili di tutti quelli che hanno dato la disponibilità a confrontarsi
Grazie a venir meno nel frattempo numerosi ospiti ce l'hanno raggiunto
Allora io inizierei subito con
Primo intervento che è affidato a Fabrizio Vigni che anche problemi poi per quanto riguarda ecco
Vero detto che arrivi necessità di andar via i tempi sono affidati a un sano principio di responsabilità di auto responsabilità
Allora stiamo freschi eh no comunque io farò così con al ai sette minuti don segnalino ecco poi è una risposta va bene principio niente è un'utopia che vuole c'è una legge è un po'il collo riverso all'indietro allora
Fabrizio dal
Non funziona ah perfetto va bene meglio così meglio così da
Più di recente
Riferimenti del padre
La Puglia
Dunque sarò rapidissimo
Io non faccio molta fatica a trovarmi in forte sintonia con il documento per due ragioni la prima è che io condiviso insieme ai firmatari del documento percorso
Comune in questi anni partire da congresso precedente
La seconda ragione che trovo convergenze molto forti tra questo documento
Le ragioni le motivazioni che hanno portato una parte significativa degli ecologisti DS che condividono il progetto del Partito Democratico ad aderire
Forte sintonia
Non se ma come
Il se
E il sì al partito democratico naturalmente sia ancora
Una scelta più chiara se possibile più necessaria dopo le vicende di prestigio
La crisi di governo ma direi dopo le vicende di tutti questi mezzi perché se pensiamo prima le grandi difficoltà di rapporto con la società italiana frammentata durante la finanziaria
Poi alla vicenda della crisi di governo quadro viene fuori società frammentata politica debole il rischio di un collasso del sistema politico e la necessità di una colpo d'ali
Di autoriforma del sistema politico per fare i porti del Paese dunque non il se
Ma
Il come per fare bene il Partito Democratico ora delle condizioni diciamo così per fare il bene Partito Democratico che il vostro documento
Indica
A me piace sottolinearlo in particolare tre
E lo farò per titoli
Primo
Per fare bene il partito democratico bisogna avere la testa girata in avanti
Verso riformismo del futuro
Delle tre ragioni essenziali a mio parere che motivano Progetto del partito democratico
A la necessità di ridurre questa insostenibile frammentazione del centrosinistra
Dare al centrosinistra una guida più forte
Be la possibilità caduti vecchi steccati e avendo alle spalle dieci anni e più di Ulivo di unificare riformismi e storie che vengono dal secolo scorso e già queste sono due buonissime ragioni ma io ne sottolineerei in maniera molto forte una terza e cioè il fatto che di fronte a cambiamenti tali nel mondo del ventunesimo secolo
Al punto che non basta sommare le vecchie culture politiche che vengono da novecento pura ancora vitali per molte ragioni
Abbiamo bisogno di una forte fortissima innovazione di cultura politica di avere la testa girata in avanti un riformismo che guarda al futuro io sottolineo molto moltissimo questo terzo aspetto
Lo faccio partendo dai temi che diceva bene a mio lo faccio partendo da un tema che è molto amare ovviamente quello dell'ambiente che non inutile qui sottolineare ma insomma
Come si fa a non vedere che che che che che che che che che che la più grande una delle più grandi sfide di questo secolo che rimette in discussione tutte le culture politiche dalle quali veniamo compresa la tradizione socialista
Cambiamenti climatici transizione dall'era dei combustibili fossili a nuovi modi di produrre energia necessità di scegliere la via obbligata della sostenibilità dello sviluppo
Siamo di fronte appunto a una necessità di fortissima innovazione di cambiamento anche di cultura politica testa girata in avanti
Seconda condizione per fare bene il Partito Democratico
A mio parere dare le risposte giuste a quella domanda quale riformismo che fin dall'inizio ha guidato un po'la riflessione e l'esperienza del gruppo dei ventidue ventisei podi cento passi
Dare le risposte giuste
Se il Partito democratico non deve essere non può essere la versione moderata della della sinistra ma deve essere il modo dice Beniamino di far vivere i valori della sinistra nel nuovo secolo
Se il problema sarà quello di una politica che torna sta per governare l'economia non ad esserne subalterno tra parentesi a me ha colpito cito ancora i temi ambientali Davos vuol Economic Forum al centro di quella discussione l'ultima i temi dei cambiamenti climatici un sondaggio fatto tra gli esponenti del mondo finanziario economico imprenditoriale alla domanda pensate che il mercato sia in grado di autoregolarsi per affrontare i grandi temi ambientali il settantuno per cento di quella gente lì ha risposto no ci vuole la Poli ci vuole la
E ci vuole una politica che abbia tanta tanta tanta cultura di governo
Ma abbia io credo al suo interno anche manca buona radicalità nel senso giusto
Ci sarebbe tanto lavoro da fare anche sulle parole vedo io non solo per regalare questo termine radicalità
A chi ne fa un cattivo uso
Se Sinistra Radicale significa massimalismo ideologico e non assumersi responsabilità di governo è cosa da cui dobbiamo tenerci lontano
Ma se il radicalità significa necessità di una politica riformatrice che sa produrre cambiamenti profondi profondissime come è stato nei momenti migliori di uniformità del Novecento noi abbiamo bisogno di una buona forte cultura di governo
Vorrei cambiamenti radicali
Infine ho finito il tempo e mi parte il treno la terza condizione credo per fare bene il partito democratico è quello di un Processo costituente che sia davvero aperto e inclusivo
L'Ulivo si è via via ristretto dal novantasei ad oggi
Dobbiamo tornare ad allargare questo processo
Non solo DS e Margherita come si dice cure essenziali e fondamentali come è ovvio
Non solo anzitutto evitare che si perdano per strada parti della sinistra è parte del nostro partito
Ma anche la capacità di coinvolgere altre forze politiche in quanto tali
Di attrarre anche posizioni più radicali dello schieramento riformatore e di saper sprigionare quel valore aggiunto che nei momenti migliori della storia dell'Ulivo ne è stata appunto la ragione fondamentale di successo e che va oltre anche la somma dei singoli partiti
Ecco io credo che partendo da queste dalle altre motivazioni che diceva Beniamino si possano rimettere il processo del Partito Democratico sui binari giusti
Non sempre lo è stato in questi mesi avvertiamo con preoccupazione anche l'inadeguatezza i rischi di fare male il partito democratico rimetterlo sui binari giusti fare bene il partito democratico credo è una partita che ci giochiamo almeno almeno in due tempi prima e quello sì Giovanni prossimo mese e mezzo congresso dei DS Polito soci Goran molto nella fase costituente e credo che le motivazioni che sono al centro del vostro documento in questo senso sono motivazioni e trovano sì piena sintonia anche con quella di tante altre compagne altri compagni pur non avendo firmato questo documento però hanno comune una comune visione di come riuscire a fare bene il Partito Democratico grazie
Sapevo sapevo
Aveva
Ormai canonico
Allora
Io credo che lo così
Sostiene comunque quello che succede
Dopo
Caratterista sostanzialmente in esistenza un governo nato in quell'anno tutti di ci ricordiamo di spostati a dire sta
Ha
E io vorrei
No Macao stempera un'altra canali abbiamo collegamenti internazionali ma in ordine
Nove quaranta
Per certi versi come dire la precarietà non c'è soluzione
E quindi mettiamoci una pietra sopra e rassegniamoci quindi bisognerà navigare a vista vedere fare i conti uno tre e cinque forse qualcosa per la frammentarietà si può fare
E credo che i tentativi che stiamo facendo in un tutti i mobili noi tutti che lavoriamo dentro a questo processo iscritti ai DS non iscritti ai DS come la sottoscritta
Di provare a capire se esiste ancora e se c'è ancora il documento lo dice ben altro beniamino quindi posso essere anche schematica
Se esiste la possibilità di una mediazione politica che renda possibile come dire l'individuazione di una di un di un collante comune
Di qualcosa che rende possibile il superamento delle individualità specifiche
Della del del superamento dello specchio rispetto alle individualità specifica e che renda possibile io non so come perché ne abbiamo visto il massimo della manifestazione negativa durante la vicenda della legge finanziaria l'abbiamo vista successivamente in questi giorni ne vedremo chissà quante altre ancora
Ma Licci siamo tutti credo resi conto di quanto fosse necessario una sede collettiva che ricompone se l'interesse collettivo che è una un costrutto del quale non abbiamo più nessuno di noi a più dimestichezza
E io credo che il problema fondamentale sia questo ormai ci si rivolge alle persone si chiamano o cittadini o consumatori ho lavorato con lui la persone è una sola è quella lì
Però noi l'abbiamo spezzettata costringendo quella persona viversi in maniera spezzettate frammentaria
E tutte le associazioni di rappresentanza che rendo che che vorrebbero rappresentare quelle persone sono necessariamente frammentate
è vero che c'è un problema anche della competerà dita del sindacato è vero è vero perché non abbiamo Sempre meno forse questa spinta ed è un nostro limite
Però quelli mite quel deficit di competere a vita è relativo al fatto che io so di rappresentare il lavoratore
E quindi una parte una parte della vita delle persone ormai per quello che io credo che questo elemento qui debba essere superato ed è e questa elemento qui è il superamento di questo è possibile soltanto attraverso un processo politico che ricostruisca lentamente nella testa delle persone perché non c'è più nella testa delle persone
L'individuazione quale come si è come sono tutti i processi e i passaggi che portano dalla costruzione di un bisogno dall'individuazione di un bisogno individuale alla costruzione di un interesse generale
E questo non è abbiamo eravamo un Paese che aveva dentro questa qui dentro questo processo qui un'abitudine consolidata una come dire un un fatto è nato c'avevamo come schema di pensiero questo schema di pensiero non ce l'abbiamo più e questo processo qui è uno delle tante degenerazioni e superfetazioni di una politica che in questi anni da molti anni ha dato il peggio di sé se poi questo sia un effetto una causa io credo che sarebbe una discussione interessante ma va be'esso non è questo il problema bene
Ciò detto per tenere insieme le persone e mettere insieme tutte queste esigenze abbiamo bisogno di una ideologia io credo che vada recuperato il termine ideologia l'ideologia è come dire una costruzione complessa di pensiero è un meta pensiero è una costruzione teorica
è qualcosa che ci mette insieme tutte insieme le nostre convinzioni e ne fa un apparato teorico e dentro al quale si costruiscono e si rapportano le scelte pratiche
La nostra ideologia non c'è niente di male dell'ideologia non è necessariamente violenta e autoritaria non è necessariamente falsa coscienza è un è quello che è la nostra è necessariamente un'ideologia un impianto di pensiero laico
Dove per laicità io intendo
L'assoluzione dentro quell'impianto di pensiero di un rapporto fra libertà e destino tra caso e necessità in cui la decisione la libertà dell'uomo è fondamentale del punto centrale
Ma è la possibilità stessa proprio perché relativa non relativista non laicista è relativa laica la possibilità di indie Edward in quella soluzione tra caso e necessità fra libertà e destino una soluzione la mia ma tutte le altre soluzioni possibili
Ed è questo che la fa relativa e quindi non assoluta perché se fosse relativista dall'altra parte ci sarebbe l'assolutismo io mi rifiuto di pensare che quello che penso io e laicista
E quello che pensano gli altri è cattolico e assoluto quello che pensano gli altri è per quanto mi riguarda cattolico
Assolutista se quello che penso io e relativista e laicista allora siccome io non voglio non mi interessa come contrapposizione mi interessa sapere che c'è un impianto di pensiero nel quale c'è la libertà per ciascuno
Di esprimersi e queste di a vere le sue soluzioni e questo impianto di pensiero è un collante
Abbiamo bisogno di un progetto
Io ho bisogno di sapere in questo futuro di questo Paese nel suo sistema economico e nel suo modello economico dove si fa l'accumulazione quando come e per chi e come si redistribuisce quanto viene accumulato
Io so adesso dove si accumula
E ma so con certezza che si appunto io non ho nulla contro i gruppi di potere che credo siano assolutamente come dire strutturali in una società capitalista e io ho bisogno della trasparenza di quel rapporto di gruppi di potere
E soprattutto bisogno di sapere perché questa è l'unica certezza che ho io oggi
E che quello che succede fra i gruppi di potere sicuramente non sarà ben distribuito sicuramente non produca ricchezza per tutti sicuramente non farà ricchezza per la nazione anch'allora io in questo passaggio qui io devo sapere se strutto il il mercato a la trasparenza delle regole
Devo sapere se il meccanismo di accumulazione comporta una redistribuzione
Devo sapere se quel meccanismo economico è un meccanismo che prevede le strutture le forme i tempi in modi della partecipazione oppure no
La partecipazione è un processo complicato lento difficile e ha bisogno di tensioni ha bisogno di progetti ha bisogno di segni di procedure di regole molta della nostra confederali tali rispetto a quello che dicevo prima è venuta meno perché non abbiamo più le sedi di ricomposizione non ci sono le sedi nazionali non c'è più la sede di confronto e di politica dei redditi non ci sono le sedi nei conti delle dell'impresa e per le procedure di rapporto sulla sulla formazione delle decisioni imprenditoriali il la partecipazione è un processo
è un come tutti i processi ha bisogno di regole ha bisogno di procedure ha bisogno di sedia bisogno di sanzioni se non succede
Cioè non è solo una tensione è un'attenzione che deve essere accompagnata o due minuti solo due due minuti
In questo io devo sapere che in questo qua in questo impianto in questo progetto il lavoro deve avere una sua centralità ovviamente il fatto che nei tratti per ultimo non è residuale per noi per tutti noi è importante sapere però che cosa significa Cuesta che è un'affermazione di principio che facciamo tutti giustamente la facciamo però quando la troviamo materialmente nei nel Manifesto del Partito
Democratico in maniera così forte come avrebbe dovuto essere nel nelle tesi è presente nella nostra attenzione
Ma forse è presente nella nostra attenzione perché ognuno di noi a la sua idea del lavoro e purtroppo non non sempre coincide con quello che sta succedendo il lavoro a moltissime modificazioni ed è pensioni individuale delle persone assenza di spazio collettivo e non abbiamo bisogno di mettere insieme tutte e due questi elementi perché il lavoro è davvero molto cambiato e forse facciamo molta più faccio vediamo molto meno tempo a definire che cosa non è più piuttosto che a definire che cosa è diventato e questo invece per noi è una parte importante significativa perché se no non si costruisce nulla
Delle cose alle quali siamo interessati ecco questo io sono interessata a fare questa discussione troppo in quello che sta succedendo in preparazione del congresso dei DS una una uno specchio rispetto alle alle cose che che sentono controllo
Ma non ha importanza largo cerco spesso primo perché non ho alternative e e e secondo perché quando uno fa un investimento lo fa perché dice va be perché se non c'è se si fa una battaglia può darsi che ci sia e perché se no uno dice c'è già e quindi basta solo che Macondo illa illa soggettività che può assumere chi chi chi chi chi è interessato a questo processo ovviamente stanche nella forza e nelle idee
Siccome il lunedì e il sabato e la domenica che mi diverto in cose strampalate c'è una una cosa di Marsilio Ficino che è bellissima che dice di questi tempi
In un certo senso non so che cosa voglio forse non voglio quello che sono e voglio quello che non so
Il documento sul Partito democratico presentare alla Camera il trenta gennaio è un contributo importante alla discussione congressuale non solo per la scelta di sostenere la formazione del nuovo soggetto politico
Ma soprattutto per l'indicazione di metodo e di merito proposta
La sollecitazione affinché la discussione sulla nascita del Partito Democratico si rafforzi di contenuti nuovi e si ponga l'altezza dei compiti storici della sinistra scongiurando il rischio quella punta sulle mozioni o stabilire una riflessione aperta
Non è solo un richiamo di responsabilità ma indica una modalità precisa per la riuscita di un progetto che dovrà coinvolgere milioni di cittadini
E molto dipenderà da come noi riusciremo a presentare questa sfida l'intero Paese da come riusciremo a colmare quel deficit motivazionale che accresce l'insofferenza per come il partito democratico sta venendo alla luce
Noi dobbiamo sempre di evitare che il dibattito sul partito democratico si presenti come un affare interno ai gruppi dirigenti al contempo però abbiamo l'obbligo di introdurre un'eccedenza
Quel surplus di creatività politica che ci permetta di superare il contrasto stridente tra l'ambizione del Progetto l'inadeguatezza delle nostre attuali modalità organizzative è questa la ragione per cui rapporto con i cittadini diventa ancora più centrale in questa fase la sfida si gioca nelle pieghe del territorio del lavoro della vita nella sua quotidianità non attraverso la semplice mediazione tra apparati ceto politico
Un Progetto nuova ha bisogno di una classe dirigente che li corrisponda su questo il principio della contendibilità della leadership per liberalizzare la politica seguendo l'esempio delle primarie dell'Unione un efficace notevole
A questo punto dunque dobbiamo fare emergere maggiormente la portata storica che l'obiettivo del Partito Democratico racchiude c'è la necessità di uscire allo scoperto di guardare nuovamente al mondo
La crisi del modello industrialista che assegnare larga misura la fisionomia del secolo passato la rivoluzione tecnologica che apporterà al tramonto del fordismo al passaggio all'economia della conoscenza la crescente pluralità delle figure del lavoro che compongono il paesaggio produttiva attuale
Si tratta di uno sconvolgimento che per intensità e urtata è paragonabile come sostiene da tempo Alfredo Reichlin alla grande rivoluzione che nel secolo scorso vide la nascita del movimento operaio organizzato per questo la grande trasformazione la nuova epoca chiama in gioco soprattutto la sinistra la sua tradizione culturale sui modelli organizzativi in altre parole il suo modo di stare nel mondo
Se siamo consapevoli che la sua funzione storica è quella di essere una forza di trasformazione di cambiamento e non di conservazione di assetti economici o politici dobbiamo ripartire da qui io credo per formulare un progetto capace di guardare al futuro
Ripartire ad esempio da un'analisi della globalizzazione considerandola non solo in relazione alla distribuzione circolazione consumo delle merci ma soprattutto comunque non meno innovativo del modo di produzione
Per questo dobbiamo insistere sulla rilevanza dell'economia della conoscenza delle tecnologie digitali sulle forme di comunicazione cooperative reticolare in nuovi modelli del vivere comunicativo sono molto legati a un concetto di solidarietà che a quello di profitto
Negli ultimi trent'anni si è realizzata una grande rivoluzione tecnologica che ha modificato radicalmente il pianeta e di conseguenza ridotto drasticamente la presenza organizzativa della sinistra e del sindacato operaio nelle società europee
Ma l'essere andati oltre la fabbrica non è il frutto di una sconfitta ma di una vittoria dei lavoratori in Occidente abbiamo visto la crescita di nuovi lavori cognitivi spesso flessibile mobili centrali sul sapere e la conoscenza
Io credo che il nuovo soggetto politico dovrà farsi carico dei bisogni dei nuovi cittadini lavoratori ponendo sì anche in futuro il tema del reddito di cittadinanza perché questo rappresenta la rete materiale che sta dietro le trasformazioni del salario
In questo credo che l'invito del documento da superare nei fatti la divisione tra riformisti e radicali debba costituire un asse portante la discussione sul nuovo soggetto politico
Il partito democratico dovrà anche aiutare a ricostruire il rapporto con quella parte di nostro elettorato che dopo la svolto che piana per le modalità con cui si è realizzata si ritrova nelle file della cosiddetta sinistra radicale generando i danni culminati nelle vicende della scorsa settimana cui tutti abbiamo assistito fa sorridere a questo proposito che parla di soluzione non centrista il Progetto che vogliamo mettere in campo è tutt'altro che moderato e in questa spina è ruolo del sindacato sarà sempre più importante per ripensare l'intero sistema delle garanzie delle protezioni
Personalmente trovo molto affascinanti le riflessioni che Laura Pennacchi sta portando avanti sul tema della ripresa economica e delle riforme strutturali cominciare a porre le questioni politiche nel contesto dell'evoluzione dei poli continentali mi sembra fondamentale
L'instabilità degli Stati Uniti dovuta al rallentamento economico alla crisi del modello non liberale scuole il pianeta pensioni senza precedenti l'America da Paese ricco si sta trasformando in un Paese debitore che cerca cerca di finanziare la tua funziona la possono avuto delle ripercussioni Iadi pure sull'Europa e sull'euro
Per questo il ragionamento su risparmi acquista oggi un valore primario se pensiamo che negli anni precedenti questa quota di capitale nel nostro continente sarà tratta soprattutto dall'esterno in particolare dagli USA
Legare questo tema non ho a filosofia europea di politiche pubbliche è indispensabile per la crescita degli investimenti della produttività
Questa idea di costituire un fondo di riserva per rafforzare il sistema pensionistico da cui poter ricavare da una parte degli introiti i finanziamenti necessari ad attivare politiche per l'occupazione giovanile e per le politiche abitative
è fondamentale per ripensare l'intero sistema delle tutele specie per le nuove professionali antiche e nel mondo giovanile sono caratterizzati dall'intermittenza dalla precarietà
Si tratta di una sfida che chiama in causa soprattutto il sindacato e la capacità di fare sistema velocizzando lo in un contesto radicalmente nuovo
In sintesi per dirla come Walter Tocci la grande impresa del partito democratico è quella di liberale di ingegni e lavori italiano dei trend entità per farne la principale risorsa nazionale se siamo questa lettura dobbiamo affrontare fin da subito la riflessione sulla necessità di accelerare il processo sopranazionale dell'Italia lo sviluppo del nostro Paese di un nuovo ruolo nel mondo
Credo che su questo aspetto si giochi una prova decisiva per il partito democratico Lulli e l'espressione delle grandi correnti del riformismo europeista del nostro Paese
Come ha ricordato Giorgio Napolitano due settimane fa Strasburgo davanti al Parlamento europeo dopo la moneta unica non si è riusciti a costruire il mercato europeo la sua governance che sarebbero stati decisivi per assicurare il conseguimento degli obiettivi espressi dal documento di Lisbona
Durata potrebbe essere la vera occasione per riaprire un processo di grande cambiamento sociale
E se l'unico continente in cui le grandi tradizioni di civiltà si accompagnano da utenti che esperienze democratiche costruita dal basso
Questa è una visione dell'Europa che dobbiamo fare nostra nell'attuale crisi dell'unilateralismo
In futuro quando il multilateralismo si sarà stabilizzato le rappresentanze visto gradire globali saranno determinate su base continentale l'Europa dovrà agire come grande attore democratico del nuovo assetto mondiale
Non è solo questione di costituzione ma di convinzione politica file raw qua sia una spinta pluralista e democratica di trasformazione vere dinamiche a livello globale
Per queste decisivo che il partito democratico diventi anche la casa di tutti gli organismi italiani per dare al Paese maggiori chance nella competizione internazionale
Siamo in una di quelle transizioni storiche che rimettono in discussione convincimenti rapporti di forza gerarchie consolidate
Come non sottolineare ad esempio che nei singoli Paesi siamo di fronte al tramonto anche del ruolo storico che un tempo le borghesie nazionali erano capaci di assegnarsi come missione modernizzatrice
Del resto oltre due terzi della popolazione mondiale vive in unità metropolitane superiore al milione di persone questo cambia tutto
Qui c'è un rapporto tra massificazione velocità della trasformazione nuove temporalità che diventa fondamentale
Oggi la città è in sé una fonte di produzione il territorio organizzato abitato camminato è diventato un elemento produttivo così come un tempo lo era la terra lavorata
La sfida che ci troviamo di fronte dunque articolata in queste settimane sul centrosinistra è stato il clima concitato nel mondo cattolico
L'appello di prestigiosi intellettuali in primis Alberigo Melloni parola affinché le autorità ecclesiastiche evitassero annota annunciata da Ruini
De imponeva ai parlamentari cattolici un portamento consono loro statuto ricadente sui Dico ha riaperto un contrasto vigoroso
L'intervento della CEI richiama la memoria certe intemperanze vaticane contro il cattolicesimo parlamentare alla vigilia del primo centrosinistra io credo che tutto questo sommovimento riguardi da vicino alla costruzione del Partito Democratico la nostra storia è stata segnata da vari tentativi di ricucire lo strappo risorgimentale con la fine della Prima Repubblica e ruolo di mediazione incarnato dalla DC partito unico dei cattolici la sfida l'Occidente che si è aperta con l'undici settembre
Abbiamo assistito a un nuovo risveglio spirituale alla comparsa dei Dogon alla ripete di attualità dei temi etici in particolare quelli legati alle scienze biomediche
In altre parole la religione è tornata prepotentemente discorso pubblico la Chiesa che abbiamo di fronte tuttavia non è quella del tessitore mediatore Montini né tanto meno quella conciliare giovannea
La scelta comprargli un cardinale che non proviene dalle file del monachesimo le dà un ordine religioso ci deve far riflettere
Un prefetto della Congregazione con un quarto di secolo di carriera romana è un ritorno un papà di Curia
Un papa tedesco per di più ha infranto l'ultimo dei tabù novecenteschi ricordiamoci che anche dopo l'ottantanove nessuna grande istituzione internazionale aveva affidato alla Germania un ruolo di primaria grandezza il Novecento è finito per davvero
Quello che è accaduto in questi giorni è un monito per tutti noi la crisi del governo ci dice che dobbiamo procedere con grande speditezza nella realizzazione del partito democratico
Sono convinto e se anche al Senato avessimo fatto la lista unitaria probabilmente avremmo affrontato quel passaggio sulla politica estera con maggior distensione
Un sistema incardinato su ventitré partiti presenti in Parlamento esperto a una Francia esposta una frammentazione esiziale
La messa in campo di un processo di riforme di organizzazione del quadro politiche quindi sempre più gente
Il partito democratico dopo questa crisi ha detto giustamente il nostro segretario nazionale intervista L'Unità di ieri appare ancora di più di una necessità non dei DS e della Margherita ma del nostro Paese
Grazie adesso
L'avvocato ho
La
Sfruttare questa possibilità conferma ordina nostro
Penso anche che sia l'ultima possibilità dopodiché si tratta solo di inaugurare rimanendovi italiana venuti una che proprio la crisi di questi numeri ha dimostrato una vitale necessità
Ma quando se ne discute un dibattito nazionale sta acquisendo incentrato su se
Domani tutti proposta del centrosinistra che sta sindacale secondo me oggi significa discutere
E non solo su di sé la nostra qui testimonianza di una voluminosa esiste
Newman il massimo livello anche se sono importanti ma serve uno sforzo di rinnovamento metilmercurio Maurizia coinvolti non solo comunisti rimanda ai socialisti con la attorno ad una cura
Di comunicare sono cambiate l'incarico di centrale
Sono andiamo anzi ogni singolo singolare infatti in quella
Nastro fare politica oggi non c'è solo la rappresentanza
Tutto questo allora simbolo conosca bene benché come ognuno con un un annus mirabilis Bruni nella medesima Diamantina narcisismo minimo
Ha vissuto con sofferenza svolta sarebbe tuttavia sbagliando lo stesso tasso di sofferenza anche dell'economia un oggetto meringa storia
Mi riferisco cattolico democratico altri ministeri pronti autonominato vengono eliminate esercitabili in un singolo negli anni
La
Amato gli ha insegnato è stata sempre basata sull'ascolto e sul dibattito ascolto e rispetto delle indicazioni riunioni e punti di vista
Proprio questa pratica ci ha permesso nel novantasei di formare una coalizioni L'Ulivo che c'ha traghettato purtroppo mille frangenti discussioni e dibattiti fino ad oggi
Sottolineo che a mio avviso ai dibattiti che nascono all'interno della sinistra tra le posizioni radicali da fondi e riformiste rappresentano un perché sa anche quando una discussione diventa scontro e la comunicazione vari firma su posizioni opposte il confronto e costruzioni
Quello che stiamo realizzando è un partito nuovo
Per in quale lavoro da più di un decennio vissuto minimamente in molti di noi lavorano già dai tempi del seminario di Gargonza in Italia che in Europa il partito dei che sia capace di ascoltare la società affrontando i temi della politica punendo soluzioni avverte condivise per far sì che il nuovo soggetto politico non sia sommatoria dei due apparati partitici i DS e Margherita
Ma una struttura edificata su progetto politico concreto e proficuo
Quindi fermi che il nuovo partito democratico dovrà bene a mio avviso c'è la presenza femminile paganti attraverso un giusto meccanismo come viene descritto il manifesto disagi secondo alcuni nessuno dei due sessi può essere inferiori al quaranta per cento negli organismi dirigenti
Si tratta di una posizione che tiene conto degli atti necessità per l'Italia
Di incrementare la presenza delle donne in politica e nelle istituzioni in modo da tenere il passo con gli altri Paesi insomma mi riferisco alle campagne elettorali francesi e americane che devono concorrere alle rispettive presidenze due donne seconda in guardia e il in l'hanno mandato un dai vertici dello Stato deve farci riflettere sulla necessità invitati a rispecchiare la politica le classi dirigenti gli apparati partitici facendo perno su una risorsa quella femminile
L'associazione Emily per quel che vale inizio piccolo continua a sostenere la presenza delle donne non sono dei vertici delle istituzioni
Non dimentichiamoci poi che la società italiana e le sue classi dirigenti soffrono di un eccesso di immobilismo sociale intendo dire che i giovani come le donne sono stati fortemente trascurati dal processo di crescita dell'economia e del lavoro
Anche in questo caso occorre trovare i meccanismi che consenta non più veloce dinamico ingresso nel mondo del lavoro di facilità che sanno cogliere con prontezza di opportunità educazione intervenute
Sulla legge elettorale come ribadito nel Manifesto dei saggi è necessario mettere mano ad una nuova legge che tenga saldo il rapporto tra i parlamentari il territorio degli elettori che contrasti l'accentuata frammentazione partitica
Il favoriscano il sistema politico italiano verso la democrazia dell'alternanza
Puntando esplicitamente a strutturare in modo ordinario le elezioni primarie nei diversi livelli della rappresentanza
Questioni eticamente sensibili testamento biologico l'eutanasia la procreazione assistita e auspicabile per il partito democratico porsi l'obiettivo di arrivare mediazioni
Per conto di tutti i cambiamenti in atto nella società
Per le unioni di fatto lo stiamo facendo attraverso il lavoro di due ministri che si sono che il caso proprio di Grillo imbucati animanti per presentare al dibattito parlamentare testo di legge che per la prima volta regolarmente in diritti e doveri delle persone conviventi il lungo questa strada Silvio continuamente concludendo ribadendo che il processo di costituzione del Partito Democratico costituisce un'opportunità per noi importantissima noi dobbiamo per non dobbiamo rimanere sordi di fronte alle richieste della società civile così come non dobbiamo essere frettolosi
Ma dobbiamo soprattutto in campi delicati come quelli che ho segnalato lavorare a trovare un punto d'incontro come la nostra esperienza politica ci ha insegnato
Stiamo Paola
Io Ottieri
Sono riscosse in primo luogo ringrazia questa iniziativa documento carico
Non solo per il proprio condiviso e firmato ma anche per il fatto che apre già nella fase congressuale dei partiti che vogliono costruire il partito democratico
Un momento di apertura ai famosi non iscritti ad una platea più ampia che il Partito democratico deve coinvolgere come
Riconoscendo che i congressi dei partiti democratici stessi
Non possono non registrare diviso loro stessi equilibri l'esistenza al di fuori di una platea molto ampia che è interessata al Partito Democratico
Voi avete oggi ridetto giustamente
Quel nesso
Tra riforma elettorale riforma del sistema politico
Che era già presente nella cultura e negli ampi azioni dei referendari di del degli anni novanta
Tanto presente che personalmente io per quel Risso aderì alla proposta di Occhetto cioè l'unica che in quel momento poneva insieme per fare modificare la legge elettorale e nascita di un nuovo di un nuovo soggetta oggi la conferma di quel nesso è data anche all'inverso una legge elettorale arretrata che ha fatto arretrare ulteriormente il sistema politico
Ora anche per questo io credo che noi dobbiamo partire dalla constatazione
Che il Partito democratico già c'è nel Paese
Che non solo non si tratta di farlo nascere a tavolino ma bisogna evitare che i tavolini lo distrugga
Come spesso Successo
Io sono qui anche perché mi sento un po'caricata yogurt sono impegnata la mia è stata la mia scelta nel due mila e uno dopo la sconfitta è stata quella di impegnarsi soltanto sul terreno della costruzione dell'Ulivo del partito democratico
Sono ma anche qui come uno dei membri del coordinamento nazionale della Rete dei Cittadini dell'Ulivo che impegnata in questa fase e da questo punto di vista io insisto
Su uno dei dati della attuale situazione anche noi oggi anche noi
Siamo molto preoccupati
Dei rischi di scissione
Dentro il Partito Democratico dentro il partito vera bracci di sinistra
è una cosa che riguarda anche i nuovi che nascerebbe il partito democratico altro da quello a cui in qualche modo puntiamo
Poco fa si richiamava il valore della parola radicalità
Lasciatemela dire al mio modo una frase di Moro di principio di non appagamento cioè non c'è politica riformista concreta
Senza uno Stoppiglia di fatto operando è riconosciuta come tale nonna ha vinto diciamo così Spesal pragmaticamente dentro ogni singola votazione parlamentare ma da costruire
è politicamente nella realtà concreta delle cose
E io credo che per allontanare questo rischio di scissione
E questo andrebbe detto forse con più forza
A apprestate delle altre mozioni nei DS la garanzia principale è proprio una platea larga di partecipanti al processo costituente
Dentro una platea larga più estesa possibile di partecipanti a processo costituente nessuno è sicuro di quali saranno gli esiti e gli equilibri finali
Solo così chi in qualche modo può temere di sentirsi troppo minoranza domani
Può invece giocare le proprie carte in senso in in senso forte
E del resto nella conferma del bipolarismo nell'obiettivo del partito democratico
C'è il implicitamente
Il rimando di una vocazione di sinistra
Bolt il bipolarismo non c'è bisogno che io capisco che si dica peccato che nel nome del partito non c'è numeri sinistra mi mandava benissimo Partito democratico della sinistra ma mi rendo conto che a questo punto diventa un palo più difficile ma c'è implicito la la riconferma del bipolarismo del bipolarismo che cosa significa se non la collocazione e la
Perenne a sinistra di questa di questa realtà e non bastare che lì e non anche perché indubbiamente la frammentazione del sistema Italia nel sistema italiano
Spinge a una copertura sempre più ampia di questo aspetto per Bipop cioè se vogliamo il bipolarismo quanto più copre della del popolo di sinistra tanto più in qualche modo e quindi tanto più e anche a sinistra
Chiaramente
Vorrei dire da questo punto di vista vorrei dire due cose fondamentalmente sul terreno dei contenuti
Non si può
Certamente
Costruire un bipolarismo europeo a prescindere dal Partito socialista europeo
Si tratta tuttavia non di fare una questione ideologica di nomi
Di appartenenza di identità
Ma di porre con più forza
Alla base di questo palo di sinistra europeo e internazionale perché sempre più bipolarismo è una realtà un bipolarismo altro da quello degli anni cinquanta e sessanta
è una realtà della politica internazionale l'opzione europeista
Nel centenario di Spinelli ecco forse la debolezza vera del partito giornalista europeo ben questo finisco
Un'altra cosa voglio dire soltanto e questo questo si pone su un terreno che quello in qualche modo della riscoperta dell'un internazionalismo di governo dopo l'internazionalismo dirlo
E vorrei dire una cosa sulla laicità come carattere del nuovo patto
C'è un limite nel considerare lecita solo come un problema politico
La recita solo come problema politico finisce rischiosa mente di essere concepita come o un limite riduttivo o un'aggiunta alla coscienza degli
No
La la coscia la la crescita o è anima della coscienza dell'
O non viene nemmeno su
E la coscienza religiosa moderna già
I conti comunale
Ma che significa la vera l'abbia accettato la democrazia la prudenzialità della fine del potere temporale diritti i diritti della donna eccetera se non un processo di sacrosanta secco secolarizzazione della coscienza religiosa
Di ridimensionamento del sale
Di ridimensionamento dell'integralismo il processo è già avvenuto io dico che se questo processo non fosse avvenuto
Anche sul terreno della stessa concezione dalla famiglia alla Chiesa non potrebbe non avrebbe nemmeno la possibilità e la forza di far certe furbata
Allora quello che dobbiamo rivendicare è che un un processo la è la funzionalità Lin compiutezza forse ma certamente l'esistenza
Di un processo storico
Per cui una coscienza religiosa non totale ma certamente molto vasta molto rappresentativa di che cos'è religione oggi senza la quale la religione poi diventa sempre di più fondamentalismo setta
Ecco è già laica e Webber riconosce nel riscoprire questa sua nascita
Faccio grazie
Quindi la
Capire qualcosa
Considero questa vostra iniziativa successione fa utile
Come considero molto pandemia tanti anni
Visibile documento che né
Considero utile condivisibile che affronterà
No
Quelli più significativi grazie deciso oggetti discutendo in questi mesi in questi anni nuovo
E ho l'impressione posso sbagliarmi naturalmente su questo che siano alcuni nodi
Rimasti un po'troppo sullo sfondo nel dibattito che si è sviluppato sino a qui
A me è capitato io l'ho capita spesso di dirlo
Citando il fatto che anche chi all'interno del nostro partito nel gruppo dirigente del nostro partito ha più sostenuto in questi anni la necessità dell'Ulivo come un soggetto politico ha molto insistito su alcune ragioni
Il bisogno di dotare il nostro Paese di una forza centrale nello nella dinamica bipolare del trenta e passa per cento dei voti un elemento di stabilità della maggioranza di governo la metafora del timone riformista
Tutti argomenti assolutamente giusti pertinenti
Condivisibili ma anche argomenti a me capita di dire così molto politici e persino Polito logici che hanno rischiato per una fase di lasciare un po'in ombra le ragioni culturali le radici profonde le necessità
Più profonde appunto di questo processo politico limite che credo ha pesato un po'almeno un po'anche nella difficoltà di dare il giusto slancio la giusta carica la giusta onda emotiva al dibattito che noi abbiamo affrontato e stiamo affrontando in questi mesi
Io non so dire su questo non ho una certezza se la crisi di governo
Che ci auguriamo tutti vada a risolversi nelle prossime ore è la conferma che il partito democratico è oggi la soluzione di gran parte dei nostri mali
Io penso che questa crisi di governo lo voglio dire perché io sono davvero convinto sia stata gestita dal gruppo dirigente della classe dirigente
Del centro sinistra a partire dal Presidente del Consiglio per quanto ci riguarda
Dal segretario del nostro partito con grande consapevolezza dei rischi drammatici che stavamo correndo che stiamo correndo con grande equilibrio e con grande senso di responsabilità
Penso che di fatti di questi giorni esaltano i limiti di una frammentazione assolutamente insostenibile
Del centro sinistra e anche del campo riformista e anche per questo io credo sia giusto e penso che abbiate fatto un'opera meritoria in questo senso
A sollecitare un passaggio dell'ordine del giorno dal se dar vita a questo nuovo partito al come e su questo come io vorrei fare tre
Rapidissime osservazioni chiudere
La prima osservazione e questo provando interloquire anche con alcuni passi del vostro documento che ripeto ho letto con attenzione condivide io la vedo così se un gruppo dirigente una classe dirigente mette in campo un disegno così ambizioso con eh la nascita l'atto costitutivo di un nuovo soggetto politico
Io credo sia necessario dire la verità
Perché conterà molto alla fine di tutta la fine dei congressi alla fine della discussione nelle sezioni del voto sulle mozioni
Poi alla fine conterà l'idea proprio l'idea che di questa operazione si faranno milioni e milioni di persone in questo Paese
Se la percepiranno come una cosa effettivamente nuova oppure se la vivranno come qualcosa che agisce in continuità con ciò che esiste già
E che per una serie di ragioni del tutto comprensibili decide di cambiare insegne simboli eh bandiere ma se questo è uno dei punti che noi abbiamo da tener presenti nella nostra discussione uno degli obiettivi del nostro dibattito allora io voglio ripetere anche qui perché me ne convinco sempre di più penso sia tutto sommato un errore e un limite retrodatare la scelta che noi siamo chiamati a compiere oggi io rispetto moltissimo la posizione di quelle compagni di quei compagni che dicono per me le radici di questo progetto di questo sbocco vengono da molto lontani
Ma io penso che le radici di questo progetto e soprattutto l'obiettivo politico di questo traguardo non fosse iscritto nell'atto di nascita dell'Ulivo del mille novecentonovantacinque
E tanto meno nella svolta del mille novecento e ottantanove
Perché credo che dobbiamo riconoscere almeno tra di noi che a lungo molto a lungo questo nostro partito e le classi dirigenti che l'hanno diretto e lo dirigono oggi
Hanno investito su un'operazione strategicamente di segno diverso noi a lungo abbiamo pensato che le esigenze che oggi sono largamente assorbite dentro il partito democratico il progetto del Partito Democratico
Potessero trovare uno sbocco dentro il solco e l'evoluzione
Della sinistra italiana
E non è una differenza banale
Ma appunto per questo oggi che noi siamo di fronte ad una svolta a mio modo di vedere positiva e assolutamente necessaria
Credo che retrodatare questa scelta possa risultare un limite perché rischiamo di trasmettere all'esterno un messaggio contraddittorio anzi due messaggi da un lato diciamo giustamente che vogliamo fare una cosa nuova nell'interesse del Paese
E associamo a questo messaggio che può avere una sua forza una sua credibilità un suo impatto un secondo messaggio che dice
Stiamo completando un cammino iniziato molto tempo fa ma io penso forse sbaglio che ogni innovazione
Se è una vera innovazione è in parte anche un atto di discontinuità perché se rimuove quella dimensione di discontinuità finisce per la nota legge sull'eterogenesi dei fini per ridurre l'impatto e la portata anche dell'innovazione di cui è portatrice la seconda osservazione
E questi dati io capisco che una lettura in coerente continuità con tutto ciò che noi siamo stati abbiamo detto e fatto nel corso di questi anni e oggi anche la garanzia più forte per una classe dirigente della sinistra italiana che ha enormi meriti nella vicenda storica e politica di questo Paese
Ma credo che dobbiamo anche distinguere
E che dobbiamo riconoscere questi grandi meriti che tutt'oggi si manifesta nel si esplicitano nella vicenda politica
Riconoscendo anche ciascuno di noi per la sua parte che abbiamo affrontato molte sfide difficilissime
Ho sentito il presidente del nostro per Pechino dire che a questa generazione toccato in sorte l'onere di attraversare una delle pagine più tormentate complesse della vicenda politica di questo Paese e penso che abbia ragione
Abbiamo affrontato molte sfide abbiamo vinto molte battaglie anche di tipo elettorale nel corso degli ultimi anni
Ma non abbiamo fino in fondo vinto una sfida che era quella con una società profondamente mutata e che rivolgeva alla politica e anche alla sinistra
E anche la cultura di governo della sinistra delle domande e delle esigenze di tipo nuovo e allora io penso che la forza di questo progetto sarà anche nella capacità di fare adeguare ad una forza nuova una classe dirigente che gli corrisponde
E la terza osservazione che voglio fare e chiudo eh brevissima per tutte le cose che avete detto voi che ha detto Beniamino Lapadula nella sua introduzione che sono nel documento e che ho sentito ripetere in questa discussione
è de è del tutto evidente che è centrale l'innovazione dei contenuti che questa forza porterà con sé porterà dentro disse
E l'innovazione anche della cultura di governo sarebbe un dibattito lungo da affrontare non c'è il tempo io non ne sarei capace ma un punto soltanto vorrei segnalare perché mi pare legato all'attualità
A me è capitato di dirlo così nelle discussioni che ho avuto modo di fare in queste settimane in questi mesi io penso che sia abbastanza rispondente al vero
E tutto sommato convincente la tesi di chi sostiene che oggi nella politica contemporanea in particolare nelle società avanzate esiste una crescente centralità della politica dal punto di vista della sua capacità di reinventare la cittadinanza e la democrazia più venuta minuto
Mi pare una ragionamento serio
La centralità dell'innovazione oggi molto legata a questo la capacità della politica deve inventare cittadinanza democrazia non mi sembra una provocazione intellettuale i vincoli sempre più stretti sul terreno delle compatibilità economiche dei parametri economici
Producono molti aspetti molte ricadute e tra queste c'è anche la forza che riforme democratiche e civili hanno a loro volta come volano di riforme economiche e sociali e un modo di andare oltre un'idea più tradizionale della crescita o anche del PIL
è un modo per dire che dietro quelle tre lettere PIL
Non ci sono solo indicatori economici e finanziari
Ma c'è la dimensione complessiva dell'autorganizzazione delle persone dei cittadini e della identificazione disse come parte di una società e di una comunità coesa
E da qui viene anche il profilo delle forze di governo più avanzate anche nell'esperienza del riformismo europeo oggi e viene anche il profilo che sempre di più sarà decisivo delle culture politica dei singoli soggetti dei singoli partiti
Allora ed è l'elemento di attualità cui volevo richiamarmi
Voglio dire in questa sede perché fosse un argomento di discussione
Allora se è così personalmente io che sono un elettore è un parlamentare del centrosinistra
Non ha mai vissuto in quest'ultima fase ad esempio il tentativo condotto dal governo sui Dico come una operazione che riguardava un settore un segmento particolare della società come un problema che riguardava una nicchia di cittadini l'ho letta le interpretato come l'indicatore di una visione della modernizzazione dell'Italia e del futuro che ne vogliamo dare le politiche di cittadinanza in questo Paese
E non è la stessa cosa da questo punto di vista dire che noi investiamo principalmente o esclusivamente sul welfare o sulla famiglia temi sacrosanti
Ma l'idea che noi accreditiamo una tesi diffusa sui giornali delle ultime quarantotto ore per cui quel tema è stato rimosso dall'agenda ho apprezzato molto le risposte
Che anche il segretario del partito ha dato su questo io considero sia un grande tema di battaglia politica e culturale perché se veniamo esclusi su questo fronte ne paghiamo un prezzo che poi è un prezzo che si riverbera anche sul profilo del futuro partito
E allora sul piano politico parlo del partito democratico noi dobbiamo capire quale sarà la rotta che seguiremo su questi terreni a partire da quel tema da quel nodo della laicità cui ha fatto riferimento da ultimo Paola che Iotti
Laicità che dal mio punto di vista di un ampio adulto
Non è soltanto dialogo e ricerca di mediazione forse sbaglio ma non credo che sia i laici sono perché si discute
Ma è un criterio è un metodo della politica
è una scelta di autonomia delle classi dirigenti che non si limita soltanto i temi eticamente sensibili ma che investe la concezione della persona ritento della cittadinanza
Della democrazia la visione dello Stato e della sfera pubblica
Allora io penso che tanto più se queste cose hanno un fondamento servirà come avete detto nell'apertura di questa mattina una costituente che non guardi soltanto in una direzione
Ma che ha ricollocati compiutamente
La sinistra i valori i principi attualizzati della sinistra nella storia d'Italia e in relazione con altre culture e sensibilità se noi discuteremo anche di questo
Di tutto questo io penso che Ferrara giovamento il Progetto nella sua credibilità
Ma io innanzitutto vi ringrazio questi disavanzi scooter documento il vostro merito trovato anch'io molto condivisibile video ritrovato anche alcuni dei punti che noi diciamo come gruppo vive sentiamo novembre aveva discusso di questi temi aveva posto pubblicamente nel nostro la vostra lettera trenta parlavamo di liberalizzazione della politica e di fare in molti punti del vostro documento questo tema religioso io vorrei strettamente sotto i cinque minuti limitarmi ad affrontare il punto centrale conclude militari cioè il come costituire il partito democratico e non si perché credo che quando e se sarà sul se siamo tutti convinti
A me pare che sia difficile isolare questa discussione di oggi da la fase in cui siamo eccetera di governo info oltre che difficile forse e anche sbagliano perché mi pare che da questa crisi ci vengono indicazioni importanti su su come fare il partito democratico in particolare io penso che ci siano dunque due elementi che questa crisi anche ci induce acquisirà la prima il primo elemento è la debolezza della cultura politica che sta dietro al processo di riforma che stiamo portando avanti già mi pare che ci siano problema ancora molto molto fondo di egemonia navate l'area della sinistra della cultura politica dietro alle riforme
Secondo punto che connesse evidentemente primo riguarda l'impasse materiale su cui devono appoggiare queste riforme io credo che siano ancora poco capaci a costruire intorno alle riforme quella costellazione di ingressi che lasciati a loro stessi originali veneziani vanno angeli corporative io credo su questi due punti
Ci siano dei campi su cui si misurare Partito Democratico
E allora provo a dire quali sono a mio avviso due possibili diciamo alcune possibili direzioni di marcia per costo per sul come perché mi pare che la pasta nella nostra discussione
Come al solito ci sono tantissimi geniali architetti visionari che ci parlo degli scenari e del di questo mondo fantastico ora abbiamo pochi in genere abbiamo pochi ingegneri pochi carpentieri pochi manovali
Che ci dicono poi concretamente quelle visioni come si traducono era succede come è successo altre volte che quelle visioni poi nella realtà si perdono prevale l'inerzia e si riproducono i modelli che i visionari dicevano
In realtà dovevano essere superati
E allora di fronte non abbiamo due modelli quello inerziale e poi uno di discontinuità
Mi scusa mi scuserete se utilizzo un linguaggio della finanza aziendale quadro però a decodificare qualche metafora ci sia un ci sono due modelli appunto il primo inerziale
Che tutti diciamo di non volere epperò iniziale quindi va avanti
è quello della fusione tra due impresa e da due grandi imprese con un grande patrimonio alle spalle che negli ultimi anni hanno vissuto come nella tradizione del nostro capitalismo una gestione multi familiare diciamo e che si apprestano inizialmente appunto se non intervengono discontinuità a realizzare un modello di governance che è simile a quello della San Paolo IMI fuso con banche intesa cioè un modello duale dove ci sono sostanzialmente due gruppi dirigenti ciascuno proveniente dalla dall'impresa appartenenza
Che si mettono a dirigere questa nuova grande impresa frutto della fusione delle due queste modelle iniziale cambi non piace però e il quello verso cui stiamo appunto andando
L'altro modello
Sul quale dovremo lavorare
è invece quello di un'offerta pubblica di vendita facciamo una un grande collocamento in Borsa di queste due aziende per realizzare un grande incremento di capitale per fare una public company
In cui non ci siano grandi investitori che controlla il capitale in cui non ci siano patti di sindacato tre vecchi azionisti in cui ci sia una effettiva diffusione
Del della proprietà come una public company appunto in cui ci sia perché proprio perché non c'è il patto di sindacato
Compagni di darle contendibilità della leadership in cui l'appunto questa sia veramente un'impresa Berta al servizio dei della moltiplicità di produttori Caressa
Avrebbero gli azionisti resta fanno riferimento
Questo modello fuor di metafora che cosa vuol dire vuol dire innanzitutto una parola chiara su cosa succederà il giorno dopo l'Appia dei congressi che tutti speriamo si concludano
Con un'approvazione delle scelte di costituzione del Partito Democratico che cosa succederà il giorno dopo credo che dovremmo dire chiaramente che il giorno dopo cominciamo ad aprire l'iscrizione al partito democratico dove tutti possono iscriversi o al Partito Democratico ho solo al Partito Democratico o al partito democratico a uno dei soggetti di appartenenza ma comunque è a disposizione iscrizione al Partito Democratico e su questa base si partecipa all'elezione delle assemblee costituenti
Poi sempre fuor di metafora io credo che dovremmo dire che cosa facciamo del Manifesto che è stato presentato dai saggi
Nelle scorse un paio di settimane fa non mi è ben chiaro la sua utilizzazione io credo che con la debba diventare la base per una larghissima e capillare discussione nel Paese
Del della carta d'identità la carta d'identità dobbiamo sottoporla a migliaia di di di di appuntamenti di discussione sia virtuali sui siti sia reali nelle nelle sezioni nei circoli nei centri che bolla che vorranno discuterlo
E l'ultimo l'ultimo punto che vorrei affrontare riguarda a mio avviso un tema fondamentale diciamo per spiegare anche la debolezza
Dei partiti politici negli ultimi quindici vent'anni e il rapporto tra politica competenze tra politica cultura permettetemi questa semplificazioni
Il Partito Democratico ce la farà se sarà un un partito culturalmente autonomo c'è io penso che negli saremo tanto più capaci
Di superare le inerzie della tradizione quanto più accentueremmo l'autonomia l'abbiamo visto anche nella vicenda dei dei Dico non siamo riuscite a produrre una sintesi efficace perché c'è stato uno scatto di autonomia di tante componenti che quel che a quel compromesso hanno hanno partecipato allora come ricostruiamo ove rapporti fertili tra politica e cultura il partito democratico sarà un partito pluralista ovviamente
Il punto è che questo pluralismo non deve essere frutto del sulla Ritmo vicinali umani essere frutto di articolazioni che si crea costruiranno creeranno di volta in volta allora se è così io credo che dovremmo fare delle proposte per attrezzare e potenziare i quei centri di elaborazione politico-culturale che di cui apprezzo che sono presenti nella nostra e la nostra area e metterli in presa diretta con la politica cioè fare in modo che che il dibattito dentro al partito democratico si nutra si alimenti dell'elaborazione programmatica politico-culturale che viene prodotta in questi in questi centri in queste fondazioni in queste associazioni di riflessione politico culturali e chiudo con comune riferimento a un punto che a noi che abbiamo appunto sottoscritto quella lettera della liberalizzazione della politica sta molto a cuore e cioè il tema del rinnovamento della gara della classe dirigente
Il tema ripeto per evitare diciamo anche accuse di strumentalismo non è semplicemente generazionale anagrafico non è un problema che riguarda l'età è un problema che riguarda i criteri con i quali si costruisce una classe dirigente e questi criteri a mio avviso devono essere sostanzialmente due
Il primo criterio è quello del merito fare il ferimento al merito come elemento qualificante per la scelta il secondo è il principio di responsabilità e questo sì da Gancia quello che dicevo prima
Riguardo la contendibilità delle leadership nel momento in cui si va a costruire un partito democratico sul modello di public company attraverso un grande incremento di capitale
Io credo che se si farà così sette riusciamo ad andare in questa direzione veramente siamo costruendo
Un un fatto nuovo nel panorama politico italiano siamo dando un grande contributo a chiudere quella INPS quest'infinita transizione politico istituzionale che sta dietro anche alla crisi dei di questi giorni se facciamo così credo che troveremo tanta passione tanti Interest verso questo progetto
Io apprezzato davvero molto questo documento
Che trovo peraltro davvero forte sintonia anche con il manifesto vere
Partito Democratico caduto il manifesto diciamo così nella sua versione integrale non è la lettura parziale un po'maliziosa che ne ha fatto
Giavazzi sul Corriere della Sera e colgo in questo documento soprattutto due punti qualificanti su cui vorrei soffermarmi e che mi sembra come dire ci servono come il come il pane in una fase come questa
Il primo punto che colgo in questo documento è come dire una visione non ideologica dell'identità nessuno sommario da cui sunto issarsi sono molto affezionato a questa questa cosa che guardo pochi preoccupazione un riemergere di questo idea che non avremo bisogno di un'ideologia e non penso non abbiamo bisogno di un piano di abbiamo bisogno di una cultura politica e di una capacità di
Elaborare una lettura autonoma dei processi in termini internazionali e credo che questa idea non ideologica dell'identità che c'è nel documento emerge molto bene nel momento in cui documento appunto colloca il terreno su cui si definisce cos'è
Concretamente la sinistra il ventunesimo secolo non a destra a sinistra di quello che c'è ma avanti cioè sul terreno su cui effettivamente si colloca oggi
Il discrimine si sarebbe detto un tempo tra progresso reazione che poi nel documento c'è molto bene il terreno della capacità di ripensare l'idea di nazione italiana dentro un quadro europeo e il secondo punto che che
Che è molto netto e molto condivisibile nel documento e mi sembra lo qualifichi in modo particolare
E uni e l'idea di partito nuovo diciamo così che in esso è contenuta
E cioè di un partito a un tempo popolare di massa e dalla dall'altro avverto capace di sollecitare una forte
Partecipazione in forme nuove riavere il principio forte di contendibilità della leadership eccetera eccetera sono due punti che come dire io
Da una parte appartengono per molti aspetti anche alla parte migliore della nostro di molti noi cultura politica tradizione l'impianto gramsciano ma che al tempo stesso credo in corpo Rino le ragioni profonde
Che sono alla base della proposta de L'Ulivo Partito che al cuore il nostro congresso e cioè l'idea che solo partendo dalla nostra parzialità e dalla nostra insufficienza solo attraverso l'incontro con altri
Siamo in grado di riscoprire ripensare un ruolo è una funzione della sinistra nel nuovo secolo
Io la prova plastica di questo elemento che poi è il vero fondamento politico del cosiddetto valore aggiunto dell'Ulivo io non ho mai pensato sia solo di natura politologi cavo legata come dire
Alla maggiore capacità attrattiva magnetica di una cosa più grande
Ma che invece appunto è politico e sta nel fatto che come dire
L'incontro tra culture diverse non è solo la conseguenza delle che dei caratteri particolari della nostra storia che non si può cambiare che ha fatto sì che in Italia non ci sia stato un grande formazione contenitore socialista socialdemocratico capace quindi di ridefinire la cultura politica all'interno di quel contenitore come avviene negli altri parchi negli altri paesi europei ma il fatto che proprio questa particolarità della storia d'Italia rende quell'incontro
Alla base dell'Ulivo l'incontro sostanzialmente tra i diversi filoni dell'europeismo italiano e fa in un certo senso del partito democratico se volessimo usare uno slogan il partito più europeista ad Europa che prende proprio
Ciò che di europeistico Chaney diverse culture che filoni della della del della della politica europea che spesso nei contenitori tradizionali proprio perché legato ad altri pezzi ne fa sì che nessuno di quei contenitori sia compiutamente
Europeistico e quindi consente appunto di ripensare e ridefinire cosa è concretamente sinistra oggi sul terreno effettivo su cui si ride mi finisce il contenuto e la sinistra che il terreno appunto
Dell'Europa del ripensamento dell'idea di nazione sul terreno europeo
Sulla capacità quindi di concepire l'Europa il terreno su cui si definisce
L'idea di un'idea di progresso sul terreno della del dell'idea di globalizzazione dell'idea quindi corrispettiva d'Europa attori civile Potenza
Potenza civile attore globale sul terreno divide di ripensare la politica
Pensando l'Italia dentro un'Europa politica ma dentro un roba della sussidiari dai che significa appunto una politica che si dispiega sui diversi terreni verticali orizzontali di una società civile più complessa che significa ripensare unità del paese
Dentro il Mediterraneo che significa Lisbona che significa il modello sociale europeo ripensato che capace di rimettere al centro il lavoro che significa
Come dire una nuova idea della regolazione dentro cui c'è da un lato la liberalizzazione delle forze produttive dall'alto una rinnovata idea di politiche pubbliche ecco
Tutto questo credo nel documento sia Espresso molto bene e lo rende quindi punto di vista particolarmente importante e poi documento interpreta bene anche come dire caratteristiche e potenzialità dell'Ulivo sull'altro terreno cruciale il terreno dell'idea di partito e cioè
Concepire l'Ulivo da un lato come incontro di tradizioni insediamenti organizzativi corposi che hanno fatto la storia della democrazia italiana e che non vanno dispersi dissipati
Ma dall'altro anche come risorsa straordinaria per sollecitare la mobilitazione di energie nuove di forze esterne
Credo che il modello prefigurato che abbiamo prefigurava il manifesto raccolga in terza di questo schema in modo particolarmente netto anche rispetto alle suggestioni contenute nel documento perché ciò è stato possibile proprio grazie al fatto che in quelle
Come dire gruppo di lavoro si sono incontrate culture sensibilità di vespe se che hanno reso a mio giudizio la sintesi risultato migliore di quella che ciascuno di noi avrebbe
Avrebbe scritto se l'avesse dovuta a fare da solo partire da noi diciamo della sinistra diciamo così
E quindi nel documento
E nel manifesto si prefigura un'idea di partito di massa radicato capace di rendere partecipati e condivisi processi di riforma perché appunto c'è quel problema di di ingegneria poiché se non vogliamo il più riformista ma dall'altro di cui parlava adesso Stefano Fassina e dall'altro c'è molto netta la scelta di apertura attraverso il modello una testa un voto cioè l'idea appunto
Che dopo i congressi la fase costituente deve avvenire attraverso fra poco la possibilità di dare pari dignità a tutti iscritti e non iscritti partitiche avviare subito quindi un processo
Di costruzione
Come dire del del
Di una base intorno a cui eleggere l'Assemblea costituente attraverso questo principio una testa un voto
Ma per cogliere questo potenziale sul terreno dell'idea di partito nuovo che l'Ulivo anche il progetto di partito democratico se declinati in questo modo consente di offrire credo come dire
Occorre interpretarle farle vivere da subito tanto più dopo la crisi anch'io sono veramente spinto a fare formulare qualche riflessione rispetto alla fase
Mi concentro solo su un punto nel senso che io vedo un rischio un po'emerge nel dibattito pubblico di questi giorni e cioè il rischio della tentazione
Il di di di spostare l'asse di mettere a fuoco di nuovo esclusivamente il terreno dell'ingegneria istituzionale che naturalmente un terreno fondamentale importante tutti noi sappiamo appunto che la legge elettorale
Ha delle grandi colpe non vorrebbero ci dimenticassimo del fatto che noi non abbiamo la maggioranza al Senato essenzialmente perché abbiamo preso settecentocinquanta mila voti di meno
Per centro destra al Senato e quindi come dire poi da un certo punto di vista non esiste la legge elettorale che i dalla maggioranza per decreto no e quindi poi dico e questo significa ricordarci che una delle ragioni per cui non abbiamo la maggioranza al Senato e che non avevamo avuto la possibilità per le resistenze la Margherita lo sappiamo di presentare l'Ulivo al Senato e quindi come dire anche e siamo in ritardo
Sul presunto sulla questione del Partito Democratico e da questo punto di vista quindi io penso che in alla come dire non smarrire la scienza che che il tema centrale della transizione italiana il tema dei soggetti politici in primo luogo poi certo anche
Dell'architettura istituzionale entro cui questi soggetti possono dispiegare la loro
Capacità il loro ruolo credo sia importante questo porta a due conseguenze molto nette credo da un lato quella di un'accelerazione del processo io non non vedo altra strada che un'accelerazione
In una in una situazione che come dire
Meno meno solida meno sicura è del tutto evidente che che che aspettare il due mila nove credo sia francamente poco poco saggio e credo quindi noi dobbiamo qualche modo un po'questo calendario che ci eravamo dati
Ripensarlo e rivederlo e dall'altro l'idea di una come dire di un approfondimento del processo approfondimento nel senso cioè di qualificare da subito la fase costituente come un processo aperto
Evitando quindi rischi
Come dire che la stagione congressuale sia coi percepita da larga parte del Paese come una stagione un po'di ripiegamento all'interno dei partiti che si ripiegano in se stessi intendiamoci è una è un elemento nobile alto della democrazia italiana
Centinaia di migliaia di iscritti che democraticamente discutono e decidono di cosa fare dei loro partiti ma io credo che come dire Siryn sarà sincera tanto più la mozione Fassino quanto più saprà poi il terreno di discussione vivere
In modo aperto coinvolgendo forze esterne fin dal momento dei congressi ecco e collegando il dibattito congressuale una discussione più larga più esterna
Che parli al Paese da questo punto di vista credo che lo strumento del manifesto sia disposizioni non come come dire
Statuto e carte in piazza del partito democratico ma come strumento per il Partito Democratico intorno al quale con da utilizzare come una sorta di elemento arco che collega tra loro i congressi di DS Margherita al tempo stesso costituisce uno strumento importante credo molto prezioso per sollecitare la discussione la partecipazione delle centinaia di migliaia di cittadini che sappiamo essere disponibili a partecipare al processo di costruzione del partito democratico da questo punto di vista credo un'impostazione come quella proposta nel documento che oggi discutiamo
Sia particolarmente utile per questo io l'apprezzo molto grazie
Il interiore propongo regolare il nostro lavoro in questo modo presso parola partito che poi bisogna aggiungere altri per il in giro fuori da Roma ora verso poi proseguiamo in modo da consente a Giovanna Melandri Pd prendono la parola spesa conclusioni intorno al luce qua se siamo d'accordo quindi chiudere la nostra mattinata
Niente
Diciamo umanamente accettabile
Da allora Piero Fassino grazie dall'altra cosa
Va bene anch'io ringrazio compagne e compagni che hanno promosso questo
L'appuntamento è
Il documento soste alla mozione che io ho presentato
Che fin dal momento in cui è stata presentata la conferenza stampa io considerato un contributo prezioso alla mozione
Si sofferma su questioni sottolinea spetti che sono del tutto coerenti
Con il progetto di partito democratico e l'impianto di costruzione di questo partito che
La mozione che ho presentato propone
Ora ovviamente non ripeto qui tutto ciò che è scritto in quella mozione dei compagni ma conoscono benissimo vorrei soffermarmi su due grandi questioni la prima
Io penso che noi dobbiamo rendere più evidente che
Il partito democratico è una necessità del Paese perché questo è un aspetto che fin qui
Non siamo riusciti a fare emergere con sufficiente nettezza
Continua a esserci una rappresentazione del partito democratico come nessuna sostanzialmente un'esigenza del sistema politico e dentro il sistema politico dei partiti che sono impegnati in questo project
Ora non c'è dubbio che la realizzazione del partito democratico e anche un'esigenza del sistema politico la crisi di governo di questi giorni ce lo dice
Mi pare che
Negli ultimi quindici anni affrontando molte volte Congo strumenti diversi il problema della ridefinizione degli assetti istituzionali e costituzionali e la riforma del sistema politico istituzionale e siamo arrivati alla conclusione che la riforma degli assetti costituzionali e istituzionali poggia su due gambe non una sola una sono certamente le regole le norme che presiedono al funzionamento del sistema politico dalla legge elettorale all'architettura istituzionale
Ma l'altro non meno significativo decisivo e che se non c'è una riforma dei soggetti politici un sistema politico non si ricorda
La contraddizione l'abbiamo vissuta in tutti questi in questi anni in modo evidente
Noi abbiamo avuto leggi elettorali che tutti tendevano a rendere maggioritario il sistema politica bipolare infilarlo con una geografi via di soggetti politici che tuttora è figlia della cultura proporzionalista e con comportamenti atteggiamenti che sono espressione di una cultura proporzionalismo
Quindi la
Nasce però da un pratico è certamente un esigenza
Di riforma del sistema politico
D'altra parte la democrazia dell'alternanza così come in vigore in tutti i Paesi europei sia pure con legge elettorale diversi con geografie politiche diverse
Funziona in quanto le coalizioni di centrodestra e centrosinistra variamente composte nei diversi sistemi
Abbiano il loro presidio principale loro punto di forza del fatto che c'è una forza principale grande che lei guida chiarisce
Questo il punto
Perché funziona molto più normalmente in Germania in Olanda e in Austria in Belgio e dove volete in Danimarca in Svezia un sistema di alternanza tra uno schieramento conservatore lo schieramento progressista ovviamente per tante ragioni fattuale ragione c'è questo
Che se noi guardiamo alla configurazione di questa alleanza vediamo che tutte queste alleanze hanno poi il punto di forza di solidità e di coesione nel fatto che c'è una forza di gran lunga prevalente rispetto agli altri soggetti della coalizione che come il suo il consenso elettorale vasto il suo radicamento sociale la cultura di governo che esprime la classe dirigente che propone è il punto di forza del sistema
Qui certamente Lara si apre l'avvocato io corrisponde sul fronte del centro sinistra quanto meno a rispondere a questa esigenza di riforma del sistema politico ma non è solo questa la la ragione
Della nasce da democratico e non è neanche la principale anche se questa è un po'la principale ragione per voi
Mi pareva Locrati ecco
Vogliamo che nasca è una necessità del Paese cioè
L'Italia è di fronte a un passaggio
Cruciale diciamo della sua del suo modo di essere del suo futuro
Tratta l'Italia chiamata ridefinire tutte le fondamentali coordinate intorno cui ha costruito la sua identità
E i fattori costitutivi della coesione sociale della coesione nazionale
C'è da ridefinire una collocazione internazionale europea di questo Paese sia perché la politica della destra sia fortemente marginalizzato in questi anni sia perché i mutamenti scenari mondiali sollecitano ogni paese a ridefinire se stesso dentro
Le dimensioni dell'integrazione della globalizzazione
Questo Paese deve a ridefinire i caratteri fondativi del suo processo del suo sistema di accumulazione del suo sistema produttivo stante che globalizzazione mercati aperti i Paesi emergenti tutti mettono a dura prova
No la capacità competitiva e la tenuta di questo sistema che ha bisogno di ridefinire se in termini specializzazione tecnologica di qualità di innovazione di mercati
L'Italia ha bisogno di ricostruire una coesione sociale che per un verso anche se è stata mortificata destrutturate in questi anni dalle prima ancora che dalle politiche dalla cultura
Diciamo darwiniana
Della destra e per altro verso da mutamenti di natura democratica sociale culturale e che hanno ridefinito in profondo il carattere il profilo della società della società italiana
L'Italia è chiamata a ridefinire il suo assetto istituzionale perché da quindici anni siamo in una transizione infinita che non trova mai uno sbocco un approdo
Se volete in qualche modo la ridefinizione di tutto ciò
Chiama in causa perfino la ridefinizione diciamo
Dei caratteri dell'identità nazionale del senso di appartenenza della coesione del Paese perché un paese che si porta dietro questione settentrionale questione meridionale è un Paese che ha necessità anche di affrontare questo no
Quindi
Se poi a tutto questo si aggiunge come ha giustamente denunciato Napolitano nel suo discorso
Nel suo primo discorso da presidente Repubblica suo però messaggio di Capodanno presidente Repubblica
Viviamo in un Paese nel quale il carattere di estraneità dei cittadini al sistema politico istituzionale via via cresce il sistema è esposto una fragilità
Data da un grado di
Scarso riconoscimento del patto i cittadini e quindi una minore legittimazione e che questo ci dice che appunto l'Italia è un passaggio cruciale da questo punto di vista il passaggio dal centrosinistra centrodestra non è soltanto Stato un cambio come dire normale di governo
I due schieramenti come dire in alternativa come può avvenire in una democrazia dell'alternanza consolidata è qualcosa di molto più significativo nel Paese perché la destra nei cinque anni in cui ha governato questo Paese ha cercato di dare una risposta
Ai temi che ho appena evocato
Guai a a pensare che Berlusconi si è stato soltanto l'espressione diciamo di un'accorta strategia mediatica è un po'come dire di
Capacità di relazione non è questo realtà la destra anche utilizzando ovviamente la pervasività mediatica aveva l'ambizione di dare ai problemi dell'Italia del suo futuro una risposta è fallita drammaticamente il progetto che aveva in testa
Si consegna un'Italia che cinque anni dopo ha una percezione di sé di maggiore precarietà e insicurezza incertezza di quella che è la cinque anni prima ma questo appunto a maggior ragione ci consegna un grande tema com'è il centro sinistra come il campo delle forze riformiste progressiste capace di ridisegnare i destini del Paese ai caratteri fondativi
Dell'Italia nei prossimi decenni
Ma siamo di fronte a un passaggio e questo è un passaggio che come dire nella vita delle nazioni periodicamente accade ci sono tanti esempi io vi faccio spesso voglio rifarmi adesso qui ma non c'è dubbio che
Ci sono dei momenti in cui un paese chiamato a guardarsi allo specchio
E addio e a ridefinire chi è e dove va e noi siamo in un passaggio di questo genere questo passaggio sempre
Si può realizzare in quanto ci sia una grande forza politica una classe dirigente capace di interpretare questa esigenza e di guidare una grande fase di innovazione di modernizzazione di cambia do traghettando il Paese dalla sponda dell'incertezza dell'insicurezza la riva di una maggiore sicurezza
Le solite
Tutti gli esempi che possiamo fa
E quindi da questo punto di vista il Pardo evocativo è una necessità
Per il Paese per questo serve una grande forza che assolve una funzione nazionale che assolva la funzione di guidare il Paese nella fase in cui l'Italia è chiamata a ridefinire il carattere della sua costituzione materiale forma
Quindi da questo punto di vista la fondazione di un partito non è mai soltanto un'operazione politica cooperazione culturale e l'ambizione è molto alta
E noi questo diciamo che questo è il disegno lo dobbiamo trasmettere con molta più determinazione molta più forza
No
Certo è che non è facile perché diciamo questi discorsi qui non è che li facciamo qui per la prima volta l'abbiamo fatto in tutti questi mesi poi se uno va a vedere come qual è la rappresentazione mediatica del Polo democratico non ci sono mai questi modi delle prime sempre soltanto come dire messa in luce una rappresentazione che che assume altri altri temi ma quindi questo c'è un grande problema però io penso che noi dobbiamo avere la la all'ambizione di proporre per l'occasione con questa con questo respiro e questa visione
Seconda questione
La questione che ha posto Gianni Cuperlo che è una questione
Giusta la riva cioè qual è il rapporto che si deve stabilire tra continuità e innovazione nel momento in cui ci misuriamo col Partito Democratico
Ora
Io penso che sia giusto dire come ha detto Gianni
Che bisogna guardarsi da un eccesso di continuismo nel proporre la nascita di un nuovo partito perché se tu proponi come sviluppo lineare
Di una strategia di un'esperienza di una storia che quasi in modo necessitato e i reni con non poche portare un certo sbocco evidente che si riducono fortemente i fattori di Conte di innovazione e quindi anche l'appeal diciamo che può suscita quindi io sono
Portato a sottolineare con molta più forza il carattere di innovazione di discontinuità di novità che il partito democratico deve rappresentare naturalmente sapendo però
Che ci sono due fattori di continuità che in qualche modo
Non vanno smarriti perché ci consentono di fare un partito nuovo carattere doveva forte novità
Il primo fattore di continuità è che il Partito Democratico nasce in primo luogo per volontà di partiti che sono consapevoli dei loro limiti della necessità di superare la loro esperienza lo sto Mario nasce come un atto fondativo di persone che decido di fondare un partito a e e che non hanno una storia precedente resta un fatto
Naturalmente io sono per sottolineare l'elemento di consapevolezza del limite dell'esperienza di cui ciascuno dei partiti che concorre alla fondazione del Partito democratico
è consapevole
No dobbiamo essere perché ci mettiamo in gioco perché pensiamo che le nostre esperienze da sole non siano sufficienti
Quindi non nego una storia un'esperienza che mi ha portato fin qui percepisco che questa storia questa esperienza da sola non ce la fa più io ho bisogno di mettere in campo un processo innovativo che vada molto
E il secondo fattore che in qualche modo
Collega questo passaggio è l'Ulivo perché è assolutamente vero dire che il parco non stava scritto da nessuna parte che necessariamente l'Ulivo avrebbe portato al Partito Democratico
Ma è altrettanto vero che senza l'Ulivo la costruzione perdono pratico sarebbe stata molto più complessa
Poco
Nel senso che è giusto dire non è vero che l'Ulivo è già in nuce voglio democratico ma è altrettanto vero che quell'esperienza ci consente con molta più
Credibilità determinazione riparare perdono carico perché perché l'Ulivo è stato già il luogo nel della contaminazione delle culture riformiste che fino a prima che l'Ulivo esistesse erano distinte e separate e antagoniste tra di loro
Rispetto al punto
Nel corso del Novecento e riformismi italiani sono state plurime sappiamo sinistra cattolico democratico liberal democratico eccetera eccetera ma non solo plurime
Ciascuno si dava una rappresentanza politica distinta dall'altro e quelle rappresentanze politiche erano anche in conflitto perché portatore di progetti alternativi
Poi c'erano scenari internazionali ripeto nazionali che radicalizza vano ancora di più quell'antagonismo Benicio tutte le cose che sappiamo
L'Ulivo ha rappresentato da questo punto di vista invece il superamento tutto questo io ricordo sempre perché è proprio il dato politico che noi l'Ulivo l'abbiamo fatto dopo la caduta del Muro Berlino non avremmo potuto farlo prima
E perché lì c'è la cesura storica
Del novecento novecento finisce come la caduta del muro di Berlino dal da qui dal momento dal momento comincia al secolo nuovo che poi dal punto di vista ovviamente cronologico comincia undici anni dopo ma politicamente comincia lì
E l'Ulivo è il luogo dove già culture si sono hanno accettato di incontrarsi riconoscersi sulla base di una riconoscimento reciproco hanno cominciato a costruire una comune lettura della società italiana e sulla base di una comune lettura dalla Società italiana che andava oltre le letture di ciascuno hanno comincia hanno costruito via via una progettualità
Nella costruzione di questo percorso noi ci siamo accorti che a un certo punto se questo processo
Dell'Ulivo non
Affrontava il nodo di
Trasformarsi in una soggettività politica vera
Anche l'esperienza che fino a quel punto avevamo condotto sarebbe di fluidità perché varate
L'Ulivo che noi abbiamo conosciuto tra il mille novecentonovantacinque è oggi ha avuto due fasi molto distinte
E in mezzo c'è un fatto politico la sconfitta del due mila uno che ci fa passare da uno all'altra perché tra il novantasei e il due mila uno l'Ulivo cos'è è una una alleanza elettorale molto larga
Con l'ambizione di diventare soggettività politica ma talmente larga da non poterlo diventare
Una soggettività politica che vada da Diliberto Mastella otto complessa
Tanto è vero che tra il novantasei e due mila uno non si trasformi soggettività politiche non riesce a farlo
E quando noi rilanciamo l'Ulivo nel due mila tre
L'ho rilanciamo non più come un'alleanza elettorale eterogenee ma come una cosa diversa cioè proprio forte di quell'esperienza di quella eterogeneità facciamo un salto in più no
Diciamo
L'alleanza elettorale di tutti coloro che stanno nel centrosinistra salvo Rifondazione Comunista per questo era l'Ulivo prima ma invece un soggetto politico che che fine che è fondato sull'incontro tra le culture riformiste
Cioè assumiamo una cifra culturale politica molto più determinata che naturalmente determina anche un campo diverso e una configurazione diversa però in funzione appunto dal fatto che in fondo noi nel nell'analisi sulla sconfitta al due mila uno anche questo dicemmo no
Che una delle ragioni tra le tante per cui l'ho perso la lezione era anche che l'Ulivo non era riuscito a diventare un soggetto politico e quindi non aveva avuto la capacità di guidare quella fase anzi via via per tante cose che conosciamo
Signora
Sempre di più allentati si erano sempre più infatti i fattori di coesione dentro invece quindi io credo che questi due fatti due S due due diciamo
Elementi di continuità sono sono nella storia del processo sono fattori biologico non sono Nostalgia no
Senza la determinazione e la volontà dei partiti politici che decide di dar vita all'Ulivo l'Ulivo non nascerebbe
Senza l'esperienza e le le scusate per Donoratico nascerebbe senza l'esperienza dell'Ulivo IPA democratico sarebbe più difficile dopodiché detto queste due cose
Io sono assolutamente convinto
Che noi mettiamo in campo democratico non semplicemente come proseguimento di un'esperienza come continuità lineare con esperienza ma c'è un sardo
E il salto sta nel fatto che questo Partito democratico
Supera le esperienze
Che gli stanno alle spalle nella cultura politica e nella pensiero di cui è portato
Perché dove sta
Il limite
Delle esperienze politiche dei partiti che fin qui hanno agito e che decidono di dar vita un po'democratico cogliendo il limite di se stessi sta nel cogliere che la loro cultura politica non ce la fa a misurarsi con le sfide nuove Gasparri croccante
Che stanno di fronte al nord
Ho
Indìco dei temi per capirci
Io penso per esempio che un grande tema che spiega perché abbiamo bisogna andare oltre le nostre esperienze il grande tema della democrazia
Noi abbiamo conosciuto una politica forte nella nostra esperienza
La politica forte che abbiamo conosciuta la politica che era forte perché perché è cresciuta maturata è vissuta in un tempo in cui c'era una coincidenza
Tra la dimensione del mercato la dimensione della sovranità dello Stato e la capacità regolativa dello Stato era forte perché poteva regolare processi che si sviluppavano nella stessa dimensione della sua sovranità
La democrazia rappresentativa del Novecento è stata questa
Noi viviamo in tempi di globalizzazione di interdipendenza di integrazione sovranazionale
E in un mondo nel quale non c'è processo economico sociale e culturale che non si ponga ad una dimensione d'una scala molto più larga della della della sovranità dello Stato più potente più grande del mondo
E ogni giorno viviamo la contraddizione tra una sovranità che non ce la fa per i poteri e gli strumenti che ha governato i processi più larghi disse
La crisi della democrazia impedendo Bondi il referente il referendum olandese francese guarda sulla Costituzione europea guardate che è è la spia di questo problema
La stragrande maggioranza di quelli che ha votato contro quella costituzionale potrà non l'ha letta ha votato contro un'idea di Europa che dopo che per lungo periodo era stata pensata come un vantaggio a un certo punto è stata percepita come un rischio
Ed è stata percepita come un rischio quando un pezzo che Prima Repubblica pensato che il fatto che i centri decisione si spostassero dimensione diventasse più larga
Riducesse la capacità di sovranità dell'appuntato dalla propria vita individuale e poi per no proprio destino
Allora qui c'è un grande tema che l'esperienza dei nostri partiti non ci spiega perché tecniche e facendo ricorso del pensiero dell'ATINOM non non ce la facciamo ad affrontare noi siamo figli della democrazia rappresentativa dello Stato nazione il grande tema che abbiamo davanti è che cos'è la democrazia nel tempo della globalizzazione nel tempo dell'integrazione europea nel tempo dell'interdipendenza quali sono gli strumenti con cui si organizza
A partire dagli strumenti della legittimazione democratica dei cittadini verso i nuovi centri di potere nuovi centri di decisione
Per questo è un gran bel tempo
Al costo altro esempio questo è più evidente
Ieri tutta la pianura padana non ha circolato in macchina e la prima volta che succede che dal confine la Francia al confine con la Slovenia il nord del Paese fare cilindrica il grande tema dei mutamenti climatici il tema della sostenibilità
Qualche settimana fa discutendo in una sezione in cui si discuteva del Palio avvocati concerto punto ragazzo di vent'anni ha chiesto la parola detto scusate voglio solo fare una domanda questo pagano cardio cosa pensa del mondo del fatto che nel mondo non fa più freddo
Ma in quella domanda detta così se presente in quel momento e c'è un gigantesco problema no
C'è anche una cosa di cui dobbiamo forse prendere col tenere conto non noi tutti che veniamo da una certa generazione che comincia avere poco senso continuare a discutere il Partito Democratico discutendo della storia che abbiamo alle spalle perché quel giovane età posto con la domanda
Vuol sapere in questo secolo in cui vive noi cosa dobbiamo fare e non gli frega niente di quello che è successo nel secolo scorso il cui lo non c'era già forse anche questo dovrebbe cominciare a cielo chiaro averlo chiaro diciamo no anche curvare la discussione in un certo modo ma detto questo detto questo alla qui c'è un grande tecnico tema della qualità dello sviluppo della sostenibilità del mutamenti
Dei mutamenti qualitativi del processo di accumulazione della distribuzione carta un grande tema su cui ci sarà un pensiero nuovo il pensiero di cui noi siamo portatori
So i partiti di cui ne siamo portano a partire dal nostro sono figli della Società fordista no solo la forma di organizzazione politica dal cubismo e viviamo in una società che non è quella abbiamo bisogno quindi di costruire
Un pensiero un'esperienza in questo caso anche politico organizzativa del tutto nuova
Terzo per fin troppo evidente in una una riunione in cui c'erano molti compagni che che lavoro nel sindacato abbiamo Jodie un pensiero del tutto nuovo sul lavoro
Ti fin qui abbiamo abbozzato
Perché siamo tutti figli di una storia di una cultura che ecco perché è conosciuta che è cresciuto intorno all'Ara per la capacità di rappresentare e tutelare difendere lavoro fordista industriale le sue modalità
Per abbiamo una grande difficoltà a fare il compito come
Il mutamento qualitativo e quantitativo del lavoro la sua distribuzione rapporto tra ciclo del mercato il rapporto tra uomo e macchina e via di queste parti
Ancora
Io sono molto sensibile al tema che ha evocato quindi Cuperlo che è un tratto importante di un partito democratico è portatore di un pensiero nuovo ci sono i diritti della persona
Noi veniamo tutti da una storia in cui la persona veniva da noi rappresentate tutelate in quanto fosse parte di un soggetto collettivo
Una classe un ceto gruppo sociale
No
Soltanto recentemente noi abbiamo acquisito la nostra cultura come dire Paro la parola Cittadinanza una parola che usiamo da dieci anni
Il pensiero di Bolt ecco un pensiero che abbiamo acquisito molto recentemente tanto per fare un esempio allora è chiaro che c'è tutta una una discussione su questo tema dei diritti della persona che noi abbiamo bisogno di mettere in campo
E questo è un altro fattore nuovo
No un alto fattore nuovo del di identità termini culturali e politici
E questo tema dei diritti alla persone nell'OPA un altro che è connesso secondo me che richiamava Fassina
Beh insomma se ne vogliamo costruire una società che sia più libera più aperta più
Diciamo rompa tutte le
Le forme di rigidità e vi staticità che oggi appesantiscono diciamo l'organizzazione sociale produttivo del nostro Paese e chiudono spazi soprattutto le nuove generazioni la questione del merito diventa questione fondamenta
Perché qua te che noi viviamo in una società che la selezione la la produce ancora in gran parte per cooptazione non per me
Sono molti di più
Le occasioni e il i luoghi dove la la la selezione avviene per cooptazione che non per me
Naturalmente la cooptazione anche i suoi meriti anche le sue virtù ma certamente è un limite
E la cooptazione è scandita dal tempo del costante
Che non ha il tempo del cooptato
E questo non è un fattore di secondo ritmi secondo momento nel fatto per esempio che appunto anche con la perché con anzi è anche spot che con la cooptazione tutti i processi di selezione sono più avanti negli anni nel tempo pur perché la cooptazione scandita sul tempo del contante non debba mentre il merito è scandito sul tempo di chi si misura
Sulla proprio sul proprio talento sulla propria capacità sulla tua professionalità allora si potrebbero fare tanti altri esempi per dire che
L'impegno democratico appunto
è una necessità del Paese in quanto sia il paese di fronte a un passaggio cruciale della sua vita del suo destino in cui le sfide le contraddizioni che ha di fronte
Richiedono un pensiero riformista nuovo e da questo punto di vista quindi l'innovazione sta nel fatto che noi abbiamo oltre
Le storie nostre oltre le nostre culture oltre le nostre esperienze non perché quelle storie quelle culture esperienze non siano state valide nello scenario storico politico in cui si sono realizzate ma perché viviamo in uno scenario storico politico
Del tutto diverso in cui tutte le variabili intorno cui abbiamo costruito le nostre storie sono cambiate e abbiamo bisogno di costruire una storia nuova
E in questo c'è appunto quel grande fattore di innovazione discontinuità in cui che deve caratterizzare il partito democratico e che arriva fino alle forme
Politica del partito
E perché anche la forma organizzativa
Dei partiti come l'abbiamo conosciuto e novecento era strutturata sulla società fordista e sulle sue modalità organizzative
Un partito per il nuovo secolo un partito che inventa anche le modalità del dell'organizzazione del suo linguaggio il suo rapporto con la società il rapporto con la società dell'informazione e via di questo passo quindi i per evocate go è un partito nuovo perché va oltre su tutti i fronti l'esperienza di chi la politica l'ha praticata fin qui con gli strumenti della politica che con gli strumenti del ricche che fin qui aveva i partiti che ci siamo che ci hanno portato via
E questo io penso che debba essere il modo con cui porgiamo al Paese per far rendere conto che effettivamente poi revocate colora e l'espressione di una cultura dell'innovazione del cambiamento che noi proponiamo che noi proponiamo
O vita
Subito ringrazio molto Piero Fassino
Per l'apprezzamento convinto che ha espresso sul documento Partito Democratico non se ma come di cui oggi discutiamo
Un apprezzamento per noi non scontato perché lo voglio ricordare a Piero e a tutti noi
Che molti di noi provengono da un'esperienza congressuale interno ai DS ma sempre costantemente anche aperta a forze esterne diverso da quello di Piero
Prima nel due mila e uno correntone poi nel due mila e cinque ancora per molti di noi un'esperienza di astensione in un congresso nel quale credevamo che non si potessero rappresentare le posizioni come contrapposte ma che occorresse un confronto reale nel merito dei programmi
In questo congresso Nori
Che diciamo abbiamo dato vita insieme a tanti altri a questa iniziativa riteniamo non ci siano via vie di mezzo la domanda può non piacere ma è fin troppo chiara e a mio modo di vedere doverosa
La domanda che viene posto
Agli iscritti all'iscritte prendono calci di sinistra e se si vuole dare vita a una fase costituente di un nuovo soggetto politico che nasce sulla base dell'esperienza dell'Ulivo ma che essi denomina Partito
Democratica rispetta questa domanda alla nostra risposta senza incertezze sì
Ma per l'appunto attraverso una serie di idee di proposte contenute nel documento vogliamo contribuire al come questo nuovo soggetto politico sì
Realizza io ho chiesto la parola soprattutto per avanzare una proposta vero sarà invitato tra quindici giorni all'Eliseo
Ad iniziativa organizzata dall'associazione romane del per l'Europa alla quale molti degli interlocutori qui presente sono in vita
Allora poiché mi sembra di poter constatare una forte sintonia tra i diversi interventi attorno ad alcuni punti Secondo me io otterrebbe anche lo sviluppo del nostro congresso il fatto che da quell'appuntamento emergesse una sorta diciamo che di appello comune attorno ad alcune questioni centrali sostanziali che ci aiutino
A collocare meglio col nostro dibattito congressuale nel vivo della lotta politica che nel momento in cui si è aperta la crisi di governo diventata particolarmente delicata e difficile ecco io voglio dire anche questo non non comprendo in alcun modo il fatto che si possa proporre di sospendere le procedure congressuali il congresso di un grande partito come i democratici di sinistra un grande momento di mobilitazione politica anzi io credo che noi dobbiamo rilanciare una cosa che è scritta nel regolamento congressuale nazionale ma che andrebbe davvero praticate penso quello che diceva Marigia nel suo intervento e cioè la possibilità per le non iscritte i non iscritti ai DS di partecipare ovviamente
Senza diritto di voto ai congressi
Facendolo diventare un fatto politico in modo tale che questo sia il primo passo
Della avvio di una vera e propria costituente alla quale parteciperà appunto anche coloro i quali non appartengono ai singoli partiti politici questo mi sembra un punto di quell'eventuale appello comune quindi una sorta di no come dire accelerazione verso una fase costituente effettiva riaperta un secondo punto molto importante riguarda secondo me il contesto nel quale questo Processo di Partito Democratico si svolgevano detto tutti non l'ala moderata dell'Ulivo ma la sinistra del nuovo secolo conti di quei valori che
Paola Gaia Ottieri Gianni Cuperlo agli altri interventi qui ricordavano il contesto è appunto quello di una crisi di sistema politico
Qui non ci possiamo illudere
Perché tutti i conti ci portano a dire che se va bene il Governo Prodi al Senato potrà contare su centosessantatré centosessantadue voti su un con un minimo di centosessantuno
è una crisi che ci ha risvegliato un po'perché come dire avevamo un pochino creduto anche alla nostra propaganda per carità vero che non è illegittima la nostra maggioranza beghe senatore a vita possono votare contano come gli altri però altrettanto vero che una maggioranza che al Senato si fonda sui senatori a vita non può che essere una maggioranza estremamente precarie
Quindi il contesto è quello ovviamente di un lavoro per una legislatura lunga ma anche di una possibilità di una sfida elettorale anticipata
è qui il punto è un punto chiaro noi dobbiamo fare il partito democratico
Anche per non trovarci impreparati all'appuntamento elettorale che potrebbe essere anche nell'immediata vicinanza di quello per il referendum che è previsto la primavera prossima visto che si stanno per raccogliere le firme
Non dimentichiamo che l'Ulivo vale due virgola cinque punti in più della somma dei voti presi dai vari partiti al Senato come giustamente dice Roberto Gualtieri se avessimo presentato
Nelle ultima elezione al Senato non sarebbe in queste condizioni
Ecco io voglio introdurre un argomento che nessuno qui ha trattato che però secondo me è fondamentale
C'è un rapporto molto stretto tra innovazione politica quindi Ulivo-Partito Democratico innovazione di sistema sistema elettorale io non credo lo dico apertamente
Alla possibilità e neanche all'opportunità di riproporre modifiche costituzionali radicali credo che l'Effetto bipolarista e quindi di salvaguardia di questo bene prezioso lo si posso tenere attraverso una seria modifica della legge elettorale privi però qui c'è un punto
Se Pier Ferdinando Casini chiude su questo chiede il sistema tedesco
Non lo fa per lo almeno
Diamogli atto di perseguire lucidamente il disegno come lui stesso ha sempre detto di un centro autonomo dalla destra e dalla sinistra che dopo le elezioni posta decidere con chi
Allearsi e questo non può essere il nostro business
Non lo può essere per una ragione di fondo perché occorre mantenere il vincolo coalizione Ale
Quindi io qui adesso non voglio tanti intervenire sulla modellistica elettorale dico solo che trovo più coerente con questo vincolo quali signora
Il modello elettorale che esce dalla quesito referendario secco così come cioè il premio di maggioranza i due partiti maggiori piuttosto
Che è una modifica nel senso chiesta da per quella di quella chiesta da Pier Ferdinando Casini per cui preferirei personalmente il referendum
E poi il Parlamento che eventualmente aggiusta la legge e se necessario successivamente si va a votare
Tanto
All'ordine
I compagni e le compagne che hanno scritto e sottoscritto il documento perché io credo che in questo momento tutto ciò che riempie di contenuti il la nascita del Partito Democratico è una cosa fruttuosa e soprattutto fa bene a lui ma soprattutto al Partito Democratico io ho aderito alla mozione Fassino
E molti compagni e compagne delle mozioni delle altre mozioni mi hanno accusata di aver tradito le mie battaglie
Io al loro risposto rispondono anche adesso che invece la mia battaglia è esattamente quella di portare il tema dei diritti civili e della laicità di
E la politica dentro il partito democratico e quindi è pessima mia
Io aderendo purché sia surreale sicché è surreale che oggi nell'immaginario collettivo come diceva Gianni Cuperlo sia passate stia passando l'idea che i Dico abbiano fatto cadere il governo è surreale sproporzionata perché però non è falsa
Sarebbe difficile spiegare ai nostri amici europei che che questo è successo cioè che è successo che i Dico hanno fatto cadere il governo io credo che non è facile per fortuna che imputa al Parlamento europeo io credo che sia sproporzionata questa questa responsabilità perché però questi i Dico sono uno strumento di una grande battaglia politica infatti sono un pretesto di una battaglia senza esclusioni di colpi dentro il mondo cattolico
è chiaro a tutti credo è pericolosissimo io credo renderei caricare di così grande significato un disegno di legge come questo
è pericoloso perché significa defraudate lo definitivamente di un di di quello che e farlo diventare altro
Infatti i Dico non sono altro che una proposta come è stato descritto tante volte da tutti noi anche da me con grande difficoltà insomma sa conoscendone tutti i limiti ma come una proposta
Mi del moderata di buon senso che tenta semplicemente di dare delle risposte alla vita materiale delle persone da una parte e dico con riconoscere la dignità sociale degli omosessuali
A chi non ce l'ha quindi io credo che ci sia un rischio in questo momento naturalmente al di là delle di queste ore in cui noi dobbiamo trovare la maggioranza avverrà per poter continuare a governare io credo che bisogna riprendere la discussione e spostare la battaglia sui Dico in Parlamento
Venerdì o giovedì Giovanni Lolli nella sua sagacia
Mi ha telefonato apposta e mi ha detto senti Paola sono spazzato da una discarica e ho visto i Dico che erano stati buttati lì in un angolo io non vi dico quello che gli ho risposto ma comunque e con altrettanta sagacia comunque Giovanni ha detto una verità naturalmente un rischio che c'è
Ecco io credo che noi dalla politica e la politica ci insegna sempreché dai da lì dagli su macchine sogna
Trarrebbe il fare tesoro e bisogna trarre insegnamento allora come si dice Chiti dice che non sia una disgrazia che indicò oggi passano in Parlamento cioè la palla passa al Parlamento
Io credo che noi dobbiamo riprendere questa discussione
Dobbiamo dare il giusto valore a questa a questo disegno di legge e e aprire una discussione nuova perché i temi simbolici e reali di cui questa proposta di legge è portatrice che mette in campo devono essere secondo me parte del processo di costruzione del partito democratico
Io sono convinta
E su questo si possa costruire come abbiamo fatto ossessivamente in questi mesi con Barbara Pollastrini Gianni tutti quanti noi un terreno comune
Ma bisogna fare una cosa importante bisogna avere il coraggio di discuterne ecco perché io credo che questi occasioni siano vitali e di confrontarsi in modo diverso
Io credo che ci sia una fase nuova che in questo momento si possano aprire una fase nuova e per questo noi dobbiamo provare tutti noi ad aprire una su questo tema una nuova battaglia culturale nella costruzione del partito democratico
Noi sappiamo tutti lo dicono tutti lo diciamo tutti io ne sono convintissima che le società inclusive sono la nuova frontiera della modernità
Ci sono soggetti sociali come le donne gli omosessuali ai giovani che hanno bisogno di nuovi diritti di cittadinanza
Ecco io credo che vorrei vorrei che noi parlassimo di questo in questo momento
Vorrei che noi cominciassimo a dare le risposte a queste domande vorrei che noi dicessimo come come come noi riusciamo a a costruire la norma antidiscriminatoria del quaranta per cento che sta nel Manifesto come come diamo come diamo diritti di cittadinanza agli omosessuali come diamo una speranza ai giovani
Ecco io vi invito in
Insomma io spero spero che da quella discarica i Dico vengono tirati fuori e che noi non mettiamo la testa sotto la sabbia perché come diceva meglio di me Gianni Cuperlo
E potrebbe essere una cosa fatale per lui
Io chiudo dicendo io credo credo che questa sia una crisi di crescita per noi
C'è la psicanalisi che la psicanalisi che dice sempre che in momenti di di crisi di Cressida sono momenti topici di svolta delle della vita di ciascuno di noi
Però comportano alcune cose comportano il coraggio e comporta un'altra cosa la capacità di saper perdere qualcosa e di guadagnare qualcosa grazie
Voi senso dell'opportunità e quindi sarò molto breve mi limiterò
Riflessione attorno a un tema che qui non è stato posto ma ritengo
Abbastanza importante significativo per l'evoluzione la situazione politica italiana
Sono stati illustrati in maniera credo soddisfacente e i contenuti del documento dei Cento passi
Suo significato il suo valore ed è stato anche illustrato molto bene
Da parte particolare nell'intervento di Fassino
Il perché il Paese ha bisogno del partito democratico e quindi tutto questo io non parlo mi riconoscono le cose che sono state dette
Voglio sollevare invece questo problema
Il nostro gruppo dirigente
Avrà sufficiente forza e credibilità
Per guidare un processo di questa portata che qui è stato illustrato impervi vi ripeto che condivido che non voglio riprende
Io ho qualche interrogativo francamente sento il bisogno di porno nello e di portarlo
Partiamo da un punto essenziale la crisi politica che c'è stata attenzione che questa crisi politico con altri compagni hanno detto
Solleva un grande problema
Di scelta politica
Che non gli ha ancora non sono non siamo in grado di fare ma non abbiamo forse riflettuto abbastanza su come prepararci a farla questa scelta politica
La crisi che c'è stata
Appare un problema
Di confronto con la cultura di una sinistra
Come la vogliamo con definire massimalista conservatrice radicale non importa la definizione
Certamente si apre per il partito democratico il bisogno di confrontarsi concerto primitivismo della sinistra radicale e tuttavia come qui è stato detto
Guai a ritenere che questa chiarificazione debba portare alla rottura della coalizione al non bisogno della presenza
Nel Progetto democratico che vogliamo portare avanti anche di quelle componenti anche di quella radicalità
Ma nello stesso tempo la crisi politica evidenziato il bisogno il nostro bisogno che si accentui la differenza tra le pulsioni estremiste eversive di una parte della destra italiana
Con invece l'atteggiamento di Cassini che certamente non è il nostro ma guai se fossimo disinteressati alla posizione di Cassino
E allora come facciamo conciliare il bisogno di questa lotta su due fronti che dobbiamo fare
Basta con la pretesa illusione della sinistra radicale e di volere deciderà la politica dalla coalizione
Che francamente e e qualcosa qui abbiamo concesso forse qualche spazio in più
Ma qui egemonia direzione lesse libero al centro informatore e il motore
De del disegno democratico comporta che certe distinzioni tu mi poni la sinistra radicale ha tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni
Ma guai a ritenere che possa per il diritto di decidere la politica del centro sinistra della coalizione come conciliamo questo bisogno che la crisi evidenzia non come problema del passato ma come problema dell'avvenire
Con il bisogno ripeto di accentuare la distinzione tra la posizione centrista ma democratica di Casini con le posizioni estremista ed eversive
Che ancora non sanno niente hanno in Forza Italia e in Alleanza nazionale
Questo è un problema enorme su cui io sento che non siamo preparati
Con questa crisi cominciamo a pensarci ci complichiamo giustamente
L'analisi e il progetto ma non abbiamo ancora risposte perché il punto di partenza
E avere una sensazione di questo mondo che con cambiato di come rispondere al rapporto tra salvare e rinnovare la democrazia nella globalizzazione a cui non abbiamo ancora risposte
E e allora qui c'è un cammino enorme che dimostra come il partito democratico ce n'è bisogno ma ancora non ha dato le risposte giuste questa la prima osservazione
La seconda e mi avvio subito le conclusioni
Io voglio portare la cosa essenziale per me Marigia non Emidio logica di cui capisco benissimo le motivazioni che tu hai portato me soprattutto la credibilità del gruppo dirigente in questa fase mi con tenterei di questo scappavano
Ecco ebbe possono essere possono essere anche differenti
Comunque dico sull'ordine del gruppo vincente come si fa
Rispetto a questa esigenza che ho sottolineato a comprendere e a giustificare il disegno di legge che la commissione degli Affari costituzionali della Camera ha recentemente varato su conflitto di interessi
Autore il nostro compagno Luciano Violante
Proposta che sembra buttò l'astensione da parte del del come si chiama club della libertà cassa della libertà
No
Ora l'attenzione qui io capisco che in un Parlamento così diviso
E in una democrazia in cui i porri non si legittimano a vicenda c'è bisogno anche di compromessi di mediazione
Ma io la cosa che mi preoccupa occhi ammazzare la democrazia e ammazzano anche il sogno del partito democratico sono le riforme finte
Che dicono di vorrebbe perseguire qualche corsa e pone una perseguono sapete cosa io voglio leggermi il testo l'ho detto
Una grande pagina dell'Unità che diceva su conflitto d'interessi
Si propone il blind trust
Che già di per sé e una cosa
Se mi permettete ridicola
Perché il blind trust il fondo cieco non può farsi quando si hanno patrimoni immobiliari non accettabili
Quindi già l'idea è un imbroglio di questa cultura politica italiana che non sa fare delle scelte non sa proporre valori non sa proporre principi cercare mediazioni su tutto e non possono trovarsi le migrazioni su tutto in democrazia distinguere poteva economiche potere politico
Appunto senza questa distinzione non c'è costituzione non c'è democrazia invece proponiamo un disegno di legge
Che usa questo ragionamento
E si dice
Franceschini che secondo me aveva proposto un testo prudente quanto volete ma che andava nella direzione giusta
E su questo testo aveva raccolto le firme di tutti i presidenti dei gruppi parlamentari dell'Unione diceva quando un titolare di governo
Ma la proprietà
Di immobili di patrimoni in settori delicati quali la difesa una comunicazione già di per sé questa titolarità
Di patrimonio in settori delicati eh sinonimo di conflitto di interesse
Il titolare di governo che si trova in questa situazione deve diceva Franceschini comunicare a questo punto all'autorità che si va a costituire le misure idonee per superare questo conflitto d'interesse ma laddove l'autorità le considerasse inidonee l'Autorità ha il diritto di decidere la vendita di quei patrimoni cioè di chiedere in buona sostanza
A Berlusconi voi fare il governo voi fare il politico nei tutti il diritto ma devi vendere quelle proprietà
Vuoi fare l'imprenditore tutti il diritto ma non puoi fare anche il Governo non puoi conciliare Paul unire unificare potere economica potere politico mentre grossa propone questo disegno di legge
Della Commissione affari costituzionali se l'ho detto bene ho detto sono i giornali quindi con questa riserva di verificare il testo
Di legge dice che chi è proprietario di questi beni immobili
Può scegliere se titolare di governo di venderli o di fare il blind trust
Naturalmente l'interessato sceglie il Brandi Taste essendo una soluzione finta
E se sceglie bandi Trust il il titolare di governo proprietario di questi beni anche il diritto secondo col disegno di legge di scegliersi il fiduciario Acqui affidare il fondo cieco
Ora voi capite che una situazione che fa sorridere da una parte ma anche ci dice che
Il partito democratico o ha dei valori che vuole difendere dei principi su cui vuole rilanciare la democrazia italiana oppure non è credibile quando un gruppo dirigente non è credibile c'è da attendersi
Un futuro
Meno forte di quello che noi invece auspichiamo grazie
Punto in cui siamo sotto sappiamo che il il tempo rappresenta oltre che grande opportunità limite
Credo dobbiamo cercare di avviarci alla conclusione dei nostri lavori assolute che hanno richiesto preferirei come visto e considerato la l'orario cento c'era spazio ulteriore intervento varie ridotti ci esponiamo favola Giovanni
Grazie
Grazie soltanto pochi minuti impegnerò vi ringrazio del dell'invito e di poter esprime una qualche considerazione su questo documento dei Cento passi che credo sia almeno per quel che mi riguarda
Largamente condivisibile
Credo che uno degli obiettivi mi soffermerò soltanto su due temi essenzialmente che sono stati anche molto al centro di questa discussione
E è molto importante il come secondo me che è un po'il tema di questo di questo documento cioè di come si realizzerà il partito democratico io penso a partire dalla sua fase costituente cioè dalla capacità inclusiva della sua fase costituente
Per recuperare quello che è stato individuato qui ma non solo qui come uno dei dati di crisi della nostra politiche cioè questo senso diffuso di estraneità delle persone alla politica cioè alla partecipazione politica dell'individuazione nella politica e nella partecipazione che uno degli strumenti di propri emancipazione di protagonismo
Allora il segretario del partito parlava qui pochi minuti fa
Della precarietà del senso più diffuso e più alto insomma di precarietà che cinque anni di governo Berlusconi ci hanno lasciato e questo è sicuramente vero ma io penso che se ci fosse una Maggiore coincidenza però tra questa percezione della maggiore precarietà e delle ragioni della precarietà e soprattutto degli strumenti e delle necessità di intervento della politica per uscire da questa sensazione di precarietà io penso che il consenso anche politico elettorale alle scorse elezioni sarebbe stato diverso
Quindi è vero che c'è questa realtà ma non c'è la capacità la dico per brevità insomma in questo modo dovuta tante
Ragioni della società e quindi dei giovani degli anziani degli immigrati cioè di larga parte della Società di percepire le ragioni che portano a questo e quindi di aver fare le scelte insomma di conseguenza
C'è una crisi della politica che il Partito democratico deve recuperare noi non possiamo ignorare che c'è un rifiuto della politica che c'è un qualunquismo diffuso
Che c'è viene considerata la politica come troppo autoreferente questo si esplica in tanti modi anche nel va nel basso numero di iscritti che oggi i partiti politici
Hanno quindi è importante che uno degli obiettivi del partito democratico del costituendo Partito democratico sia proprio questo cioè recuperare questo Capri allora il come è assolutamente fondamentali come si fa ripeto a partire
Dai rapporti capacità inclusiva nessun processo costituente
Deve intervenire su una società che è sempre più ne avrà asteniche incolta questo fu dovrà intervenire questo futuro Partito Democratico quindi dovrà avere la capacità di leggere le contraddizioni che all'interno di questa società
Ci sono di leggere le esigenze
Che promanano d'una società che è sempre più complessa in cui i fenomeni dell'immigrazione dell'invecchiamento dalla popolazione del multiculturalismo ci impegnano a nuove forme di lettura di questo della società e soprattutto nuove forme di intervento cioè l'intervento nord la rappresentazione normativa di questa società
Così diverse così complessa non solo quindi l'intervento che tende a far convivere le diversità come come dire in forme distinte di cinema distinte una società effettivamente inclusiva deve rappresentare normativamente questa complessità e quindi tendere anche l'inclusione sia un cambiamento che ci riguarda tutti allora come si governano questi processi questo sarà un grande tema nel due nel documento una delle questioni che viene posto secondo me
Molto importante la questione della redistribuzione intesa non solo come il vecchio strumento che abbiamo conosciuto
Nel passato modello diciamo economico e sociale non è più consentito comunque forme importante di forme importanti di inclusione e di equità ma che dobbiamo ripensare mare distribuzione anche come modalità di allocazione delle risorse sostenibilità ambientale modelli di consumo
Ma perché ci sia concretezza in questo vuol dire che noi dovremo cambiare i nostri modelli di consumo deve cambiare la scala delle priorità
Devono cambiare i modelli di inclusione che conosciamo e allora vuol dire una nuova politica dell'immigrazione una nuova politica sull'invecchiamento nuove politiche per i giovani come superare questo senso diffuso di precarietà
La politica deve fare questo ma il partito politico è sufficiente così come l'abbiamo conosciuta falle quaestio credo che il Partito democratico per poterlo fare deve aprire anche una grande stagione di dialogo con altri soggetti
Attraverso cui oggi i cittadini si rappresentano che non devono essere nuove forme di collateralismo penso a tutto il mondo dell'associazionismo ma invece dei soggetti importanti degli interlocutori importanti per come dire un radicamento diffuso nella società ma soprattutto perché quei processi di cambiamento che sono necessarie abbiano gambe solide su cui camminare attraverso il consenso ad alcune scelte trovino anche in questi soggetti un modo di radicarsi nel territorio di creare consenso alla politica una politica sicuramente laiche è una precondizione questa per poterlo fare
Ma in cui trovino sintesi tutte queste istanze
Questa esperienza dell'associazionismo sono secondo me molto importanti anche per le nuove forme di cittadinanza per nuove forme di partecipazione
Devono avere alcune caratteristiche cioè fare la scelta di contribuire a un rafforzamento dei processi democratici di questo Paese ma non solo ma devono riconoscere il loro limite che queste forme di rappresentanza devono trovare nella politica la loro sintesi ma ecco per fare questo però la politica e opere di partito democratico in primis si ci debbano riconoscere come soggetti importanti anche perché il Partito Democratico posta a vincere
Questa sfida che appunto la sfida di includere tanti soggetti sociali che oggi sono esclusi dentro questi processi di partecipazione io credo che questo sia possibile soltanto se si avvia anche una grande capacità una grande campagna di ascolto in questo in questo senso cioè noi non possiamo pensare che da questo progetto così importante rimangano sostanzialmente esclusi
Alcuni pezzi importanti della Società di ripeto penso agli anziani penso agli immigrati penso ai lavoratori precari cioè magari a quei soggetti
Che erroneamente pensano di trovare in una mal interpretata radicalità la possibilità di una loro rappresentanza del partito democratico deve di fare di questo un punto un centro
Importanti e vitale del suo progetto politico
Riserve conclusioni i nostri bisogna aggiungere una ricordo tutti prossimo appuntamento organizzato mercoledì sette marzo presso la Fondazione Basso sindacato riorganizzazione sinistra
Io ho pensato
La crisi che stiamo vivendo nella crisi di questi giorni
è stato detto da più interventi lo riprendo mi riprendo fra poco
Dalle parole
Ultimissimi Giacinto Militello
Esaltano gli limiti di una instabilità
Il sistema di una frammentazione
Del quadro politico una una instabilità che abbiamo il dovere di superare abbiamo il dovere di superare innanzitutto per via istituzionale io concordo molto con le parole di Giacinto
E mi chiedo se
Nel nostro campo non ci sia stato negli ultimi tempi una sottovalutazione
Della dimensione lo diceva eversiva
Diciamo the strutturante profondamente destrutturate
Dell'iniziativa
Della destra al governo nella scorsa legislatura
Quei pozzi avvelenati insomma di cui
Si parla ed è per questo che io ritengo vogliamo convocare anche questa nostra discussione un ponte dentro i fatti di queste ore
Tutte le
Analisi e proposte su cui naturalmente anche io mi soffermerò che riguardano
La via politica al superamento di quelle instabilità e frammentazione e quindi il processo politico che deve condurci alla alla formazione del Partito Democratico non possa però non muoversi e non camminare di pari passo con
Con con i temi della riforma elettorale istituzionali diceva Paolo che io voti prima benissimo siamo purtroppo ancora lì
Siamo purtroppo dopo quanti diciassette anni con un drammatico passo indietro dovuto a questa orrenda legge elettorale approvata nella scorsa legislatura quel nesso tra riforma elettorale riforma del sistema politico e siamo ancora lì
E io penso di poter dire a nome di tutti voi
Che
E anche per questo lo dico come dire altro
E anche per questo che
Ci siamo battuti ci siamo battuti all'epoca per far sì che quella destrutturazione fosse attenuata da una scelta politica la scelta politica di presentarci anche al Senato con la lista dell'Ulivo
Ormai sono scorso sono passata in passata molto acqua sotto i ponti ma
Siamo lì siamo ancora come usciamo dalla dalla maggioritario imperfetto
Nel nostro Paese siamo usciti tornando indietro e dobbiamo rilanciarlo in avanti
E anche le nostre idee
Che abbiamo presentato in questo documento dei Cento passi e per il quale ringrazio davvero tutti gli interlocutori sia i firmatari che il non sottoscrittori del Manifesto per la bella discussione di questa mattina
Anche le nostre proposte sul sul tema del del del partito democratico sulla risposta politica che vogliamo dare a questa instabilità devono partire da questo da questa cornice che è una cornice di quella lunga transizione irrisolta che accompagna la vita politica e istituzionale del Paese da quindici
Dunque noi questo Partito democratico lo vogliamo lo vogliamo fare
Lo vogliamo aperto democratico popolare di massa
Per riprendere la parola Dini
Di di Fassina vogliamo la public company
E ci batteremo per questo ed è per questo che stiamo dentro questo processo ed è per questo che abbiamo scelto di stare dentro questo processo di non tirarci fuori
Molti di noi non tutti ma molti di noi hanno fatto un pezzo di strada in anche dentro le vicende del nostro partito dal congresso di Pesaro in poi con con con quello che allora fu definito il correntone
Quel pezzo di strada si diciamo così
Cha cha cha allontanati proprio su questo su questa questione già dalle elezioni delle europee dalle ultime elezioni europee
Io provo a tirare un po'i fili fili di questa mattinata di questa bella discussione davvero bella
Eh credo anch'io come diceva vini che c'è molto lavoro da fare sulle parole
E provo provare sintetizzare approvare a sintetizzare in tre capitoli non non solo nostro documento che già diciamo noto ma gli obiettivi che ci proponiamo dentro il percorso che porterà a congresso ma anche oltre quel percorso perché certamente siamo impegni intanto perché tra di noi ci sono
Amiche compagne che non sono iscritto ai DS quindi noi ci sentiamo questa responsabilità di traguardare anche la nostra
La nostra il nostro progetto la nostra prospettiva fuori e oltre il congresso
Intanto intanto vorrei dire che
Con vini riprendo proprio alcune riflessioni che oggi io catturato che mi paiono molto convincente che ci fanno fare un passo in avanti anche rispetto alla nostra riflessione
Insomma noi siamo quelli che hanno sempre
Rifiutato l'idea di una distinzione concettuale ideologica ecco appunto quella quella quella visione non ideologica dell'identità diceva quel Pieri mi fa piacere che l'abbiano associamo segnalato e rilanciato la nostra concezione non ideologica dell'identità ci ha portato ad avere anche un po'di
Come dire di di idiosincrasia e di irritazione
E di rifiuto verso quella distinzione tra riformisti e radicali riformisti doc sotto non si sa bene quali Shelly era di Calì
E una di carisma Ò privo di cultura di governo questo è un po'il tratto che ha tenuto insieme tutti noi in questi in questi anni
E io credo che lo dico in maniera molto semplice il partito democratico abbia bisogno di una buona dose di buona radicalità
Anche questa non non vista in maniera ideologica naturalmente non intesa come massimalismo ideologico
Intesa forse più come diceva Paola prima
Quel principio
Di non appagamento di tensione quel principio di ricerca quel principio di apertura a una frontiera culturale ideologica innovativa aperta
Che non si appaga che non si ferma ecco forse in questo c'è un po'la storia di questo gruppo di persone che hanno che hanno percorso
Un pezzo dalla loro storia insieme
Dunque dicevo fare bene il partito democratico
Fare bene il partito democratico per noi significa molte cose provo a individuarne tre che sono contenute nel documento
La prima il primo tema
è la risposta all'instabilità
All'INPS perché questo partito democratico
Perché vogliamo dare una risposta politica alla frammentazione e instabilità e qui ci sono delle
Molte cose da dire a partire dalla riflessione che ho trovato estremamente pesante di marito e prima attenzione perché in Italia c'è il rischio che la politica sia parte di una frammentazione sociale
L'abbiamo scritto nel nostro documento c'è una riflessione su questo l'Italia ha bisogno di una politica che sappia andare oltre le fazione corporativismi
E
Il superamento di una frammentazione sociale e possibile solo riprendo proprio le sue parole attraverso un processo politico un processo politico
In cui
Appunto politica la politica e i e i soggetti sappiano andare oltre fazioni corporativismo in Italia ha bisogno di riciclo di riconfermare dir di rafforzare il suo assetto bipolare ma dentro questa concezione
Questa questa
Questa ricomposizione questa questa questa cucitura vorrei dire perfino è possibile solo anch'io condivido molto profondamente se il contenitore
è un contenitore aperto se l'impianto culturale i intellettuale del pensiero che lo anima farà sì che ci sia spazio per tutti in questo senso sia un contenitore profondamente laico
Secondo punto noi non vogliamo un nuovo partito ma vogliamo un partito nuovo
Vogliamo vogliamo che questo processo costituente sia irradiato diciamo così di un di un soffio
Di una di una Silone
In calmo serietà
E anche rigore vorrei dire perché non è roba che si può diciamo
Liquidare con qualche frase in qualche documento ivi compreso il nostro sul tema apertura la partecipazione ma lo statuto del nuovo soggetto
Le forme della partecipazione alle scelte
Le risposte che non sapremo dare appunto a quei tanti cittadini che si sentono un somma
Un'immagine che ho sentito qualche giorno fa espressa da Carole Tarantelli in una iniziativa romana che si è svolta di cittadini che si sentono slegati dalla politica
Noi
Vogliamo contribuire a a capire quali sono le forme per estendere quello spazio per esercitare la democrazia
E non vogliamo considerare i protagonisti di questo processo politico né spettatori nei consumatori
Ma questo processo politico per noi ha un senso se estende lo spazio per esercitare protagonismo partecipazione e da questo punto di vista sono d'accordo siamo d'accordo e qui c'è la convergenza diciamo politica con altre riflessioni che si sono svolte in altre sedi per esempio questa idea molto semplice ma noi vorremmo che l'ora dopo con il giorno l'ora dopo che si conclude il congresso del nostro partito del partito dei DS si aprano le libere iscritti
Il partito democratico
Così come anche nel nostro documento
In questo lavoro sulle parole interessante come talvolta le parole
Che nascono sì
Riflettono altri punti di vista anche noi parliamo di liberalizzazione della politica
Ne facciamo riferimento esplicito
Al punto sedici del documento dove facciamo alcune proposte che sicuramente non sono le uniche possibili ce ne sono altre dalla
Dal fatto che il nuovo partito dovrà essere fondato sull'unico principio possibile ore di un'organizzazione democratica c'è una testa un voto
Sui temi legati alla contendibilità della leadership
Sul tema della forma partito
è dal mille novecentonovantuno personalmente che partecipo a questa discussione
Che non casualmente Paola se posso dire
è legata anch'essa ancora una volta al nesso tra riforma elettorale e forma dei partiti perché siamo ancora a questo punto anche se nel frattempo ci sono anche se nel frattempo avanzano inetta Dini avanzano agli operatori della Rete avanzano altre forme di partecipazione al mondo non si è fermato in diciassette anni
E quindi per esempio il nostro il nostro obiettivo deve essere semmai quello di capire come attraverso la Rete attraverso nuove forme della partecipazione si possa partecipare attivamente a questo processo
Terzo punto
Che forse il motivo più serio per cui noi diciamo sì al partito democratico
Noi diciamo sì al partito democratico perché vogliamo costruire un nuovo paradigma guardando al futuro
Vogliamo
E siamo convinti
Che per mantenere vivi i valori della sinistra dobbiamo adeguarli al mondo che cambia
E qui mi dispiace che Piero sia andato via perché io qualche riflessione sulle sue parole preda farle
Credo utili alla discussione interna
Perché
Io penso che bisogna riportare come abbiamo scritto al centro del nostro dibattito
Le parole chiave per il rafforzamento della democrazia per il cambiamento degli attuali assetti economici e sociali
Il e il fatto che a un certo punto del percorso ha ragione Gianni Cuperlo a sottolinearlo
Insomma questo progetto politico non entro tale continuità
Con con la storia degli ultimi quindici anni
E in questo progetto politico
Noi riteniamo che ci sia lo spazio per affermare il valore diciamo così della non contrapposizione tra riformismo e radicalità ed è per questo che siamo qui
Ma non c'è dubbio che
Che
Insomma ecco
C'è stata una teorizzazione di questa natura c'è chi ha pensato che il partito riformista prima si chiama per il fondo fresca periodica del partito democratico e Partito riformista fosse
L'Hortus conclusus del moderatismo nel nostro campo
E questa questa
Diciamo visione del processo politiche era fondata anche su alcune categorie diciamo concettuali teoriche
Che noi sentiamo di di di di dover superare per esempio faccio degli esempi
Nel nostro documento si parla di uguaglianza e di merito
Nel nostro documento si parla di mercato
E di welfare
Poi vorrei fare degli esempi più concrete ancora perché se noi vogliamo affrontare i nuovi nodi
Nella modernità
Allora anche il concetto di autorealizzazione dei cittadini in una vita che non è più scandita da formazione lavoro persona
Cambia
Anche il concetto di lavoro cambia non si non vogliamo che il concetto di lavoro sia al centro della nostra riflessione laddove però oggi il grande tema è la precarietà esistenziale anche del anche
Anche
Lavorativa ma non solo del destino del futuro dei cittadini
E allora io credo che aver superato l'idea per cui di qua ci sono i riformisti doc di là ci sono i radicali si è un grande passo in avanti
Ma c'è ancora molto lavoro da fare dal punto di vista della proposta politica della proposta culturale devo dire che questo lavoro da fare va di pari passo anche con l'azione di governo
Io non vorrei che non ci dimenticassimo io sento non posso dimenticarlo ma non vorrei che noi non ci dimenticassimo che
Insomma per certi versi il la costruzione del Partito Democratico e il successo dell'azione di governo sono due processi tra loro intimamente
Intimamente correlati connessi
Così come
Insomma anche qui
Vorrei dire con con amicizia e con lo spirito con diciamo con con spirito costruttivo per offrire un contributo positivo anche alla nostra discussione interne congressuale sui grandi temi della globalizzazione
Ne ne ne ne pesco due il tema della cittadinanza il tema delle e il tema della dimensione globale diciamo del dei cambiamenti ambientali e climatici ma sul tema della cittadinanza
Noi noi italiani che non siamo non abbiamo il peso sulle spalle del Complesso magrebino dalla parte del Complesso del Commonwealth dall'altra parte
Noi stiamo lavorando e dobbiamo lavorare alla produzione di un modello di integrazione un modello di cittadinanza
Innovativo e qui ci vuole radicale
Noi siamo di fronte da questo punto di vista a una sfida sul piano culturale in mobilità e dell'innovazione della proposta
Straordinaria anche perché abbiamo visto siamo mantenendo quali sono i limiti i limiti i fallimenti diciamo così dal modello assimilati o francese modello multiculturale anglosassone
Secondo seconda secondo terreno l'ambiente ivi il compagno che ha chiesto Piero Fassino chi si occupa del freddo
O del caldo è
Consentitemi di raccontare una piccola traggo dalla mia diciamo esperienza biografica ma non lo faccio per parlarvi di me
Ma io sono entrata nel nel nel PDS nel partito come Paola De Iotti nel PDS nel mille novecentonovantuno
Gettata nella nell'arena della politica davo dalla dalla compagna Occhetto che chiamo alcuni ambientalisti di
Nel movimento associativo ambientalista venire a partecipare a quel congresso la mia esperienza
Per certi versi traumatica sul piano esistenziale allora fu quella di parlare al Congresso il congresso del fondativo del PDS l'effetto serra mille novecento novantuno anche perché c'avevo le valigie pronte stavo per partendo per Rio de Janeiro dove si state svolge la prima Conferenza mondiale su Agenda ventuno cambiamenti climatici eccetera
Quell'adesione
Mi valse poi la cooptazione nei gruppi dirigenti tutta questa roba qua
Ora che noi mille novecento novantuno
Siamo nel due mila e sette sono passati sedici anni
Anche qui amici compagni e compagne non si può c'è qui ci vuole una proposta progettuale
Di governo del Governo del sui sistemi produttivi sull'innovazione tecnologica sui consumi e sugli e sulle e sui comportamenti individuali
Radicale sì lo dico radicale come ha detto Vigni prima che che ha portato l'adesione e la e il sostegno del del da parte degli ambientalisti del nostro partito a questo progetto
Così come i temi della città su questo voglio chiudere io penso non la voglio fare lunga perché su questo tema davvero si potrebbe discutere per ore anche io penso che
La laicità o meglio una concezione buona della secolarizzazione il fondamento della democrazia
Ed è anche il fondamento della ricchezza spirituale di un popolo
La RAI sta male per tutti per i credenti per i non credenti
Ed è per questo oltre alle tante cose che ha detto Paola prima ma ed è per questo che
Il valore della proposta sui Dico ha un valore secondo me importante storico nel nostro Paese
Non solo perché contiene in sé quegli elementi che ricordava Gianni Cuperlo prima di modernizzazione di riconoscimento non di diritti ma di fattore di dinamite azione della società italiana
Ma perché è una grande esperienza è un grande prodotto di una concezione laica per credenti e non credenti
Della democrazia
è credo che da questo punto di vista come dire noi dobbiamo
Portare nel nel nuovo partito e nel processo che ci condurrà al nuovo partito questa esperienza insomma
Io ringrazio tutti di questi albe la mattinata dei contributi secondi che sono arrivati
Noi siamo partiti chiedendoci non solo da dove veniamo dove andiamo siamo sicuri e certi che non serve un congresso che discuta la dose di socialismo
Che portiamo nel nuovo partito democratico ci serve piuttosto un congresso che
Guardi avanti che guardi ai nuovi problemi alle nuove alle nuove questioni della modernità I cento passi hanno messo questo documento a disposizione speriamo di farne altri mille di passi insieme grazie
Infatti