Politica e lavoro: verso il partito democratico

Nata stanno nel fatto il che noi proseguiamo un dibattito a tutto campo sul Partito democratico
E sui vari aspetti
Del di questo problema
E abbiamo pensato ad un seminario sulla questione del lavoro che come dirò
Riteniamo essenziale ci potesse fornire del materiale utile
Noi vogliamo trarre da questo seminario del materiale da pubblicare per proseguire
La ricerca la discussione
Proprio è un seminario quindi che ha intenti
In qualche modo di riflessione e distrugge ieri ovviamente di fronte alla crisi di governo ci si è posto la questione sì is sì se continuare il nostro lavoro
Ho dare una pausa la nostra risposta è stata che è ancora più necessario
E ancora più necessario nella situazione grave che si è creata
Soprattutto perché interpretiamo questa situazione grave come un fatto
Politico
Gli straordinari il rilievo politico non è questione di schegge impazzite
Di conflitto con spezzoni di sinistra radicale che è una questione molto più profonda che riguarda rapporti che vanno anche al di là
Della
Dell'Unione per la coalizione che riguardano i rapporti rapporti col mondo cattolico che riguardano rapporti internazionali che riguardano anche la presenza dei poteri economici basta leggere basta dare una scorsa ai nomi di coloro che hanno che si sono astenuto hanno votato contro quindi hanno fatto mancare
Il quorum per l'approvazione della mozione per sapere che è una questione politica di grande rilievo e la dobbiamo
Evidentemente affrontare sul piano politico proseguendo il nostro lavoro politico di approfondimento che siamo sicure che tutto quello che sta accadendo compresa la crisi di governo
Sottolinea
L'esigenza nazionale dell'Italia
Di un nuovo soggetto politico capace di unire e mobilitare tutte le forze riformiste siamo in una fase in cui questa esigenza esplode come un esigenza nazionali
E la nostra ricerca sulle idee forza di questo nuovo soggetto
Che si è orientato
A indicare nella lotta alle diseguaglianze e quindi della questione sociale e della questione del lavoro
Delle priorità ne abbiamo già parlato altre volte sono state importanti iniziative che hanno già parlato di questo ma bisogna scavare ancora
Questa identificazione di un del della forza la lotta alle diseguaglianze per Re riaccendere la partecipazione democratica e quindi risanare
Il sistema politico italiano è una delle questioni centrale su questo abbiamo rientrato il nostro lavoro di oggi
E abbiamo pensato alla relazione di Alfredo Reichlin in questa chiave partendo mi stavo dicendo che terrà la relazione
Ma dopo il dibattito non potrà aspettare la fine ragioni
Medico sanitario significa fare delle medicazioni indicazione quindi diamo subito la parola per la relazione vi indico subito
Io sono stato molto d'accordo con anzi fatti di ieri
Mi hanno confermato la necessità di portare avanti la nostra discussione su temi che come spero non si vedrà
Sono vitali
E naturalmente io non entro minimamente nel lavoro di Giorgio Napolitano quale
Tacciono su tutto ciò che sarà la tattica fondamentale si capisce
Di questi giorni mi limito osservare però riempire con forza
Che la caduta del governo Prodi con tutto ciò che essa rappresenta
Il danno gravissimo per interessi vitali dell'Italia
Che aveva appena ritrovato le vie della crescita economica e del risanamento finanziario
Con il rischio che gli onesti lascino il comando ai ladri
E il corpo ai diritti delle persone sul
Già rappresentato dall'ostilità delle forze clericali e di
Possiamo andare a buon fine
E soprattutto con rischio che una politica estera che aveva fatto Dinoi un Paese non di camerieri
E di lustrascarpe ma un Paese serio
Venga messa in discussione
Dico questo per aggiungere con estrema chiarezza che corsi non si può andare avanti
E che diventa già assoluto urgente il bisogno la necessità di un grande partito riformista correre no
E questo non per fare una svolta moderata ma al contrario per difendere e non a parole degli interessi della nazione e delle masse popolari
Che i nostri ultra rivoluzionari riconsegnano regolarmente alla destra
L'Italia non può essere guidata da questo impotente rissoso sistema politico
Venticinque ventitré alcuni dicono venticinque
Tra partiti partitini correnti di cui un buon numero si dichiarano rivoluzionari di sinistra radicali
Comporti addentellati anche nostri
è finito quindi a mio parere il tempo delle mezze misure
Una svolta è necessaria
E questa deve ricominciare dal chiederci noi DS prima di tutto per lo Dinoi anche se qui so che ci sono amici
Di altra posizione ma assumo le responsabilità che spettano ai DS
Dire senza tanti fronzoli con serietà e con coraggio dove fra la sinistra italiana si arresta dentro i vecchi confini e si rinuncia al compito di ripensare il suo ruolo e la sua funzione storica nel mondo del porno
Penso che un discorso non molto diverso vale anche per il sindacato
Opporsi a questo punto delle domande di fronte
Naturalmente è vero lo so benissimo non mosto ripetono che in questi anni non abbiamo fatto anche tante cose abbiamo tenuto a galla il Paese
Ma quello che conta a mio parere il fatto che non siamo riusciti a riempire il vuoto lasciato dal crollo della Prima Repubblica
Berlusconi non è venuto dall'estero
Ha occupato un vuoto
E il saccheggio dei beni pubblici l'egoismo sociale l'avvento di un mondo volgare Idi arricchiti
Contornati da vallette tane
Mentre il lavoro è soltanto merce precaria dove la scienza è ridotta al lumicino
E la cultura è quella cosa avvilente io vediamo la sera in televisione tutto questo è la spia che il vecchio riformismo era debole
E che bisogna mettere in campo un nuovo disegno di riunificazione delle forze riformiste
L'obiettivo era ed è arduo come si è visto
E lo è arduo perché disturbante
Poteri forti
Il Vaticano
Il padronato
E anche la destra americana
Altro che deriva moderna
Ma ciò che lo rende necessario
è una regione su cui non siamo venuti ancora bene in chiaro
E qualche parola mi dovete consentire di TIR la su questo
è un'intera fase non solo della politica ma della storia
Italiana che si chiude
La grande stagione democratica che si aprisse Santa Ninfa con la sconfitta del fascismo e l'avvento della Repubblica non è questione solo degli ultimi quindici anni si chiude all'interno storia
L'un per
Non è poco
Basterebbe questo per riproporre un interrogativo cruciale sul futuro delle forze di sinistra in questo Paese
Sì però aggiungo si tratta anche anche ben altro in ben altro
Oggi è banale tutti riconoscono
Che l'Italia si deve ricollocare in Europa e nel mondo e che c'è un suo ritardo
Ma la realtà mio barriere lasciatemelo dire è più complessa
Ciò che io penso posso sbagliare
A perderne un'idea
E che noi siamo in presenza di sconvolgimenti più profondi e più rapidi
Anche rispetto a ciò che accadde in Occidente con il passaggio dall'agricoltura alla rivoluzione industriale
In soli dieci anni gli ultimi dieci anni
Non milioni
Ma miliardi di persone
Per cinesi e indiani hanno cambiato radicalmente un modo di vivere
Che era millenari
Con effetti imprevedibili
Su tutto compreso le risorse del pianeta
Mentre come sappiamo perfino la natura umana e il suo rapporto con la scienza e con l'ambiente sta cambiando
E non parlo della comunicazione
E ha scavalcato ogni confine e che ha per che ha mutato le menti
Per cui tutti sanno ormai tutto
Lo dico per ricordare che la rivoluzione industriale che con la rivoluzione industriale cessò la funzione dei partiti i contadini
I quali di conseguenza uscirono di scena
Nacquero i partiti operare
E nacque il sindacato
Così così
Questa è la dimensione del problema
E dalle cose che viene la necessità di creare una soggettività
Politica e culturale nuova per una situazione storica nuovo a fronte di domande di giustizia
Di governo del mondo
Vinto erogativi su quale sinistra sia in grado di riempire il vuoto lasciato dal fallimento del disegno imperiale americano
Per non parlare di quale cultura saprà rispondere
Ha domande di senso della vita che sono
Sembra che siano passati secoli dai tempi del PC
Cioè da quello ieri che invece occupa ancora le nostre menti
Io credo che basti questo per giustificare l'abbattimento i vecchi muri politici e culturali per cambiare vecchi modi GS
Sia dei partiti che dei sindacati
E quindi del tutto evidente
Che si tratta di ben altro che di mettere d'accordo i dirigenti e degli attuali partiti
I DS la Margherita per non so quale patteggiamento Carlo
Si tratta di coinvolgere e questo è lo sforzo che ancora lo stiamo facendo penne
La parte più viva del Paese
Dando ad essa gli strumenti e i mezzi per partecipare direttamente
Per la prima volta dopo anni in un'impresa che la riguarda
Noi partiamo dunque non da una disputa sull'identità
Come al ma dalle cose
Partiamo dall'Italia paese straordinario
Che ha saputo parlare nel passato al mondo intero con il linguaggio non di una ma di due civiltà universali di Roma il Rinascimento ma che adesso giunto va un passaggio cruciale della sua storia moderna
Arranca
Appare incerto diviso
Privo di una classe dirigente
Con una destra che spara a zero contro chi cerca di dare all'organismo italiano un'ossatura politica e morale
Di ricomporre il suo tessuto sociale nasce di restituire la nazione nuovo idea disse
E del futuro
Stiamo attenti perché così non si può continuare
E non per caso già si vedono i segni
Di disperazione e di violenza
Che vengono da frange estremiste ma anche per le periferie delle grandi città
Il terrorismo Scampia Catania
Mentre si fa bis sale la distanza ad un'altra Italia che cresce e produce
Manda i figli a studiare all'estero
Chi ci rappresenta questo strano Paese
Io penso che in fondo noi dovremmo porci la stessa domanda che si fosse che si progetto gli attesi sbarcando sessanta anni fa invitati
Domande
Poteva un partito leninista
Cioè di rivoluzionari di professione concepito per la lotta clandestina alla presa del potere
Essere lo strumento in grado di aprire quella nuova fase della storia italiana
E di guidare la democratizzazione di un Paese il cui spessore reazionario come ci ricorda Gramsci era così profondo
Di qui l'idea di un partito nuovo in grado di parlare alle grandi masse di allora
La cui coscienza oscillava
Tra la sottomissione servile verso il padrone
E l'impulso cieco alla rivolta perdere ad essi una cultura nazionale
Dirige le con l'obiettivo di una costituzione democratica e di un regime parlamentare
Di chiamarle a prendere le armi contro lo straniero non in nome di Stalin ma della patria
E sotto San Piero a Tripoli
Togliatti non cambiano ma il partito è vero ma fece riesce una cosa completamente diversa
Un partito
E chiamava milioni di persone avvenire nelle sezioni nelle case del popolo
Dove ci si poteva iscrivere no sulla base di un'ideologia ma solo di un programma quindi anche rimanendo cattolici
Insomma un partito popolare di massa eccetera e qui vengo al punto mostro su cui voglio dire la mia opinione tutto è cambiato da allora
Del tutto diverso Partito Democratico che vogliamo fare è questo il tema della nostra discussione
E partito vogliamo
Per chi
Noi vogliamo questa discussione con i compagni del sindacato
Noi vogliamo fare un partito aperto
Che sia in grado di ricostruire uno spazio pubblico
Cioè fuori dal Palazzo
Una sorta di rete io immagino
Dove singoli e associazioni centri culturali
E soprattutto i grandi organismi che rappresentano interessi bisogni aspirazioni ideali i sindacati
Si possano confrontare
Nel rispetto delle reciproche autonomie quindi Lenny nove cinghie di trasmissione
Ne adesioni politiche a questo o quel partito
Però
Uno spazio dove possa esprimersi e pesare
Certamente il singolo
Ma anche le forze sociali organizzato
Le quali prendono coscienza di un interesse comune qui è un punto utile scorso
In cui io sento molto il peso quale c'è un interesse comune quale oggi finite le ideologie
Nella sostanza io direi
L'opposizione al grande fenomeno che è in atto da anni di trasformare la società in un sottoprodotto dell'economia
Somma di indivisibili
Non più cittadini titolari di diritti sul diritti sociali e diritti e libertà
I quali non possono dipendere dallo scambio economico
E dalla capacità di consumo
Non capisco cosa vuol dire anche da parte di uomini nostri questa scoperta del consumatore che cosa ecco
Città di no
Dunque che partito vogliamo
Dalla risposta a questa domanda dipendono molte cose anche per ciò che riguarda il sindacato
A me pare che un partito degli eletti
Come qualcuno anche della Margherita sostiene
Incentrato su un capo più o meno carismatico grande comunicatore
Costituito da uno staff di consiglieri
Un partito così spingerebbe i sindacati e non riconosce
In un dilemma catastrofico
O un sindacato sempre più corporativo un insieme di sindacati linea politici di mestiere
Non interessato a dire la sua
Su dove va il Paese
Oppure il disegno velleitario di uno al sindacalismo
Il tema è che si affaccia anche nella mozione di Mussi
L'argomento lo sapete poiché la sinistra si scioglierà ebbe poiché il partito democratico andrebbe verso una deriva moderata
Allontanandosi sempre di più dei lavoratori e il sindacato che assume Lula rappresentanza politica dei lavoratori
Che si tratta tinto in qualche
Io ho letto attentamente e le lugubre azioni del lo storico
Che presiede alla
Come si chiama la Fondazione Di Vittorio
Ecco l'interesse di questo incontro hanno
A me sembra decisivo rientrare poi la crisi sarà la crisi i tempi saranno quelli che sono ma intanto orientare il dibattito la ricerca le passioni anche del mondo sindacale su un'altra strada
Su quella che dopotutto è la sfida principale che abbiamo di fronte tutti
Il sindacato come la sinistra politica
La sfida della democrazia moderna
Non siamo più nel Novecento
Nel secolo seguito alla rivoluzione francese
Non siamo più nel secolo in cui lo Stato nazione aveva la forse gli strumenti per imporre un compromesso democratico al suo capitale nazionale
Essenzialmente industriale
Sono venuti meno
O sono stati svuotati gli strumenti stessi
In forza dei quali la Sinistra combattuto e neanche il sindacato e si è fatta valere dal suffragio universale
All'organizzazione di una democrazia partecipata attraverso partiti sindacati associazioni eccetera
In sostanza attraverso i diritti di libertà
Ma anche sociali e di cittadinanza garantiti fino a ieri dallo Stato nazionale
E allora la domanda e
In queste nuove condizioni storiche
Come possiamo svolgere una funzione reale autonoma
Senza organizzarci in partenza come una forza di rango europeo
Dato che sono l'Europa può essere quell'attore politico mondiale
Che è in grado di misurarsi ecco il punto
Con le due grandi conseguenze di questo tipo di mondializzazione che è in atto
Per quindici anni
Le quali sono primo
La politica ridotta sottosistema locale di un'economia globalizzata
Dominata da una ristretta oligarchia che muove le ricchezze del mondo secondo le logiche non del mercato ma del potere finanziario
Secondo
La crisi della democrazia la facciata resta
E anche qualche cosa di più non voglio esagerare
Ma la vecchia politica si è svuotata
E le nostre dispute interne
Rischiano di essere vanamente e ognuno di noi può divertirsi a proporre quello che vuole il socialismo
La luna nel pozzo
Tanto poi altri banche centrali
Molti nazionali potere informali prenderanno le grandi decisioni
Le decisioni che non sono più alla portata degli Stati nazionali
Conseguenze sono quelle che vediamo
Lasciamo stare la pochezza degli uomini
Le conseguenze di questo sono i partiti personali il populismo
I capi carismatici
La democrazia e che si chiama ancora democrazia in parte lo è
Ma attenzione
Non è più quella che io ho conosciuto da giovane da ragazzo del quarantacinque quarantasei negli anni Cinquanta
Non è più lo strumento attraverso cui la gente comune si organizza
E fa sentire la sua voce una volta tanto al voto
Ma partecipando alla vita statale
E alle decisioni della politica
Non è più questo
Aveva ragione Juppé
La democrazia diventa non è poco
Lo strumento
Per il ricambio e il regolamento dei conti tra letti
Dei quali non si possono sparare addosso hanno bisogno per rito della democrazia
E infatti la legge elettorale
Come sappiamo non è legge ma nomina i prescelti
Il tutto sulla base di un'impressionante condizionamento delle menti fatta dalla televisione dei media non a caso di proprietà
Della stessa logica
Esagero amici ma mica tanto
Basta osservare quello che accade ogni giorno ed è evidente che qui sta il brodo di cultura della destra
La democrazia il rischio perché si è creato un vuoto che noi dobbiamo ritiene
Nella sostanza ciò a cui abbiamo assistito in questi anni è amaro dirlo ma a me non me ne frega niente io parlo come mi pare
Ciò che abbiamo assistito in questi anni non è il riformismo
Ma è la più brutale profonda redistribuzione del lavoro e della ricchezza
Quale da decenni non appariva così ampia così intensa
è nata una nuova classe di super ricchi
Con stipendi di molti milioni di euro all'anno
Mentre la massa dei pensionati non diverse scene
E i salari sono quello che sono sono questi da
Il dato della scomparsa perfino di quella che fu la borghesia
Non come fatto sociologico
Ma come classe colta
Animata da un interesse generale consapevole dei suoi dove ieri
Capaci di elaborare un senso comune mentre il ceto medio si frantuma
è una partecipo alla nella povertà le differenze insomma stanno diventando abissale
Io comincerei quindi
A rispondere che la sinistra
A chi dice non è non c'è più la sinistra che la sinistra e queste cose
E quella che si misura con questo fenomeno
E niente mezzi e si costruisce la forza per misurarsi con questi fenomeni
è quella forza che nel due mila muore
Ricominciare a far leva sui fatti i grandi fatti che ci gridano vanno e non li ascoltiamo
Che in un mondo che non produce più solo merci oggetti ma immaginario servizi
Diventa assolutamente necessario
Far leva su rinnovato valore del contesto sociale
A proposito del Petrarca opposto tra società ed economia
E sull'esigenza di tornare a dare un ruolo centrale alla creatività umana al capitale umano
Perciò la vecchia politica anche se si proclama rivoluzionaria non funziona
Ci vogliono nuovi partiti
Qui è il punto delicato
Che non possono più essere i partiti di prima
Cioè i partiti
Partiti governo
Ci vogliono partiti più sociali secondo me
E al tempo stesso meno nomenclatura dell'economico corporativa
è vero che siamo in presenza di società che sono molto più di prima società di individui
Ma dal momento che il capitale che alimenta lo sviluppo non è più tanto costituito dalle risorse fisiche
E dall'insieme dei rapporti personali e dai modi di vita che dipende la capacità di creare i nuovi beni e di metabolizzare le innovazioni tecniche scempi
No quindi un sindacato a Politi
Di mestiere sono stati
Ne è un partito senza popolo e senza Succi
Ma uno strumento che dia voce ai nuovi problemi che riguardano anche il destino della collettività umana
Mi rendo conto della sommarietà di questa affermazione non voglio concludere
Perché poi mestiere sarà difficilmente quel penserete voi a fare il sindacato
Mi rendo conto di Diego Della sommarietà di queste affermazioni vorreste misfatto
Assolutamente vero che la ricchezza delle nazioni e lavoro
Più di prima
La tecnologia dopo tutto si può comprare
Ma il modo come le tecnologie si applicano dipende dalla capacità del gruppo cioè del lavoro
Tutto quindi ci spinge a pensare
La politica in modo nuovo per misurarla di più sui problemi dell'uomo del lavoratore
Perché cittadino
Dell'uomo che pensa che crea che apprende che vuole essere libero i governi non basteranno
Ci vogliono partiti più sociali al tempo stesso più politici
Nel senso di essere meno padroni del Governo come nel passato
Ma più necessari per il governo lungo della scabra
Perché questa è la novità dalla società moderna
Il bisogno di senso
La fine delle vecchie certezze
Perciò un nuovo pensiero diventa essenziale nell'era globale
Si tratta di reti finire i beni comuni che le linee di evoluzione della società a fronte di fatti e norme che non sto a citare Biotecnologia risorse naturali
Capitale fisso sociale
Si tratta anche di ridefinire i principi etici sul cui base stare insieme
E soprattutto le nuove responsabilità
I dove non son tanti
Verso un mondo sempre più unito e sempre più
Io questo pezzo
Le bufere politiche possono investirci possiamo subire anche seria sconfitta
Ma io qui sotto
Su questo terrestri qui mi metto
E in questo modo parlo e giovani
E alimento un ideale solo così posso sperare di costruire una denuncia
Non so se è per questo ringraziamo ringraziamo altri esempi chiedersi è questo che vuole acqua o volevamo volevamo ha parlato delle politiche sindacali questo non credo che qui ci sia bisogno di questo cioè ha bisogno camminatore aggiornamento
C'era bisogno di ragionamento vinto generale che tu ci hai fatto
E per tenendo presente tutte le esigenze noi iniziamo subito il dibattito il lavoro io scelgo con qualche giustamente la gente mente il
L'elenco
Abbiamo davanti cominciamo da Luigi Agostini
Sì se il primo ordinari va be'
Faccia
No il primo se non ce la avrebbe detto e tu sei il primo
Tempo dieci minuti e non devastante
Io per bisogno che offre
Luigi bisogna Luca avvenuto sempre più
Andrebbe clienti
Insomma
Senti
No no no sembra infine
Luigi prova Sofia sono figure vengono suo Ferri per vedere diceva infatti
Insomma ci dovessimo
Sì andiamo sul proprio
Il primo
Tossine
Giorgio pure
Voi parte posso
Cito porto
Sì io vorrei sviluppare ovviamente soltanto una parte del
Del discorso che Alfredo Reichlin ha proposto
Diciamo con
Cogliendo diciamo tutte le suggestioni
Che stanno nel suo modo di proporre il discorso
Partendo dal tre osservazione come si dice molto molto fattuali
Che mi hanno colpito
E che ripropongo diciamo in una platea
Di molti compagni che con me insieme abbiamo
Affrontato tante questioni
La prima è una cifra
L'Osservatorio sul lavoro dell'INAIL dice che dal due mila ad oggi in italiano cambiato lavoro settantacinque milioni di persone
Altri settantacinque milioni di cambiamenti di posizioni lavorative
La seconda cosa che mi ha molto colpito
è stato l'accordo della Tesia
Noi proponiamo proponevamo
Un
Uno schema di rapporto di lavoro a tempo indeterminato e se non arrivava in soccorso
Altri stabilimenti a Roma quest'accordo sarebbe stato bocciato
La terza questione e che appena eletta
Nancy Pelosi
Ha chiesto proposto fatto votare lo spostamento del salario minimo dai cinque virgola sei mi pare sette dollari all'ora a sette virgola cinque dollari allora e nel programma elettorale di Ségolène Royale
Una delle proposte fondamentali di portare lo Smith che ha mille cinquecento euro mensili
Lo dico perché
All'interno di queste cose io vedo come si sa il rispecchiamento di situazioni che avanzano e con cui facciamo con molta difficoltà i conti
A partire dal dalla prima questione cioè come
Interpretiamo
Proprio
Partito dal fatto che Reichlin dice un partito senza popoli di con Partito senza lavoro
Ma non con i riferimenti sociali un partito che ha lavoro
E quindi nella sua evoluzione la sua metamorfosi le ragioni di fondo per riproporsi come partito nuovo e quindi non soltanto come si dice un partito elettorale ma un partito che ha un suo radicamento e fondamento sociale
In questa in questa vicenda io penso che noi dovremmo partire dal grande mutamento
Che a partire dagli anni Novanta avviene nel modo di produrre
In questa terza marca di capitalismo che monomarca Stealth così proprio la chiama che si sta diffondendo a partire dal dal punto di radiazione
Che è la Silicon Valley dal punto cioè dal dal dalla combinazione la dico così tra rivoluzione informatica e rivoluzione biotecnologica
Se queste sono le due grandi coordinati entro cui sta scorrendo la storia la storia moderna
Anche lo stesso processo di individualizzazione del lavoro che è la prego il punto su cui si è molto riflettuto
Io penso che vada combinato
Con anche l'altrettanto processo che quello della polarizzazione fra all'interno stesso del lavoro
Lo dico perché quello che dalla più grande inchiesta sul lavoro del mondo almeno nel G7 dei Paesi del G7 emerge è che non soltanto abbiamo come si dice il il passaggio dal lavoro posto al lavoro percorso ma abbiamo una polarizzazione tra lavori Grecchi
E lavori porti per dirla con Turin tra lavori Microsoft zero e lavoro mettono oggi
Dire che è un partito al suo fondamento nel lavoro significa per me una cosa molto semplice
Che è il primo problema che a questo partito eccome riuscire a temere il fronte dell'unificazione del lavoro
Perché se quel lavoro Microsoft
Tende a separarsi è sempre di più Cascina contrapporsi al lavoro McDonald
O viceversa s'è chiaro che cade la potenza politica e sociale del lavoro
Ci sono e cade quindi anche la funzione che in qualche misura un partito che ha questo radicamento o proporre all'insieme del corpo sociale
Cioè
Io penso che un partito di questo genere abbia come primo comandamento questa costante strategica
Che è anche la costante strategica del sindacato confederale
Se ci pensiamo bene la quando abbiamo parlato di sindacato politico in cosa consisteva questa politici crack questa politicità consisteva nell'essere capaci nell'impedire la parcella zie la parcellizzazione tra lavori e la burla corporativi da sé persino la e precisazione del lavoro visto che siamo in un mondo globale e i flussi
Diciamo anche di migranti sono ormai straordinari Saskia Sassen parla che ogni anno cambiano sta cambiano terra quali centocinquanta milioni duecento milioni di di persone e allora il problema di trovare una risposta a questa questione io penso che sia la questione delle questioni che mette insieme
L'esigenza del sindacato la confederali ITA del sindacato e la politicità
Del lavoro nel partito politico io penso che questo sia il punto di congiunzione
Tra diciamo la caratterizzazione politica come se il punto su cui ci si può intendere tra e detta banalmente tra partito tra partito e sindacato
Su questo io penso che noi dovremmo
Scandagliare andare a fondo
Anche perché
Sempre Castells dice che questo processo lasciata a se stesso produce due grandi falde
Faglie non significa significa una cosa ben più tosta delle classi le falde sono una cosa come dire preso dalla tettonica
La prima falda è questa polarizzazione tra dei due tipi di lavoro polarità e la seconda Faglia il ritorno in grande della vulnerabilità sociale
E quindi del modo come attorno al lavoro si crea uno squilibrio per cui il l'ambiente in cui è inserito il lavoro trova un suo appunto persino di come si dice di ampliamento della sua riduzione in termini di Paul di potenza politica e di potenza sociale
Io quindi la la la diciamo per per arrivare a dei punti molto concreti
Penso che la la diciamolo ci si dovrebbe muovere
Diciamo più che sulla e quindi interpretare diciamo la giurisdizione del Moro intento ottimismo conclusi
Più che diciamo il lavoro forte lavoro debole interpretare la e quindi uscire da questa dicotomia flessibile precarie età individuando nel fatto individuando né la precarietà nel fatto che la gran parte del lavoro non ha potere contrattuale
Il ventitré
E se questo è vero come mettere in mano
All'insieme di questo nuovo a condizione di lavoro la forza per riconquistare non soltanto potenza ma anche potere di unificazione per dirla entrée slogan vedo tre cose
La prima riscrivere lo statuto del lavoro
Lo statuto del lavoro dell'era digitale
Qui ci sono esempi e che anche Massimo Paci utilizzata fondo come diciamo le proposte di su più di altri io scrivo flash come diciamo i diritti del lavoro a partire dal soggetto
E non dal tipo di azienda che abbiamo davanti
Cooperativa privata pubblica
La seconda grande questione ridurre drasticamente anche perché primo dopo qualcuno proporrà il salario minimo
Una drastica riforma contrattuale per passare da quattrocento contratti a molto meno contratti
La terza grande questione è trasformare le istituzioni che oggi esistono
Per soli invece per i soli INAIL invece lavoro pensione e il e le di INAIL lavoro Salute non da pubblicò a sociale
Ha proprietà sociale
Come una grande forza al servizio dei grandi temi del lavoro che sono la questione pensionistica e la questione salute e una grande sui un grande sviluppo di quello che una volta era l'azione sociale del sindacato
Siamo su tutta la parte che oggi sono investite dai processi di vulnerabilità sociale
E quindi un incontro forte con tutti i temi dell'economia sociale del terzo settore della cooperazione e del e del volontariato
Senza di questo io vedo alla fine al di là della nostra denuncia sulla lo svuotamento dei partiti politici sulla evaporazione persino delle forme organizzate dei partiti politici
La riproduzione sic et simpliciter al di là delle formule dalla situazione attuale personalizzazione le cose che al freddo ha detto stamattina che ci dice molto spesso
Perché senza questa rete cintura del corpo sociale
Che in particolare è affidata alle organizzazioni di massa ma che deve trovare il all'interno della strategia del partito politico il suo momento di anche di protervo potenziamento Gigi il rischio che anche le migliori intenzioni finiscono poi nel riprodurre sostanzialmente una situazione diciamo che conferma che conferma l'esistente più che travalicare i confini come Gigli invita Sistri sistematicamente al freddo di di di trapassare
Grazie Gigi io mi scuso con quelli che parlano ma dobbiamo stare nei tempi quindi io mi permetto di interrompere preclusi parlano molto le persone che abbiamo previsto se no non abbiamo previsto un eccesso dunque Brundle Caprioli e si prepari Casadio
Cappioli antrace
Sceglie come metodo fondo della sala avvertendo che anche lasciano nell'aria una scenografia appropriata per fortuna una sala piccola percepite
Presidente ma io dirò alcune cose così alcune impressioni
La prima che Cuesta mi pare che è in atto da da un po'di tempo a questa parte una una grossa
Trasformazione che ci porta di nuovo a fare i conti con il tema della dell'azienda la centralità dell'azienda e delle sue compatibilità se in atto usava una grande trasformazione che facendo venir meno i grandi ideali di periferiche sistemi socialisti che sono scappò razzi riporta al centro dell'attenzione all'azienda
Alle sulle compatibilità appunto alla sua capacità di stare sul mercato e di competere in uno scenario globale
Nel quale l'elemento di novità e che
L'ideale sviluppi sta all'ideale industrialista per cui
Lo sviluppo non ha limiti e crea continuamente le risorse per andare avanti e per costruire su questa base tutte le tutele sociali è minato profondamente anche da da parte di ragionamenti diciamo così di sinistra perché è sotto gli occhi di tutti che un tasso di consumo e di spreco di risorse come quello che c'è nei paesi occidentali come il nostro non sarebbe sopportabile dal pianeta si è esteso a tutti i Paesi in via di sviluppo qui questo elemento mette in discussione le grandi conquiste che il movimento operaio fatto nel Novecento che sono
Ricca racchiuse nel sistema di Guelfa
Quindi una prima grande questione come noi
Facciamo i conti con questo spostamento del pendolo dalle tutte le collettive ancorati a un sistema di Welfare di nuovo alle alle compatibilità delle aziende e del loro stare sul mercato io credo che una prima grande questione per la sinistra sia quella di riformulare una concezione un'idea una proposta su come riorganizzare le tutele collettive quelle generali garantita dallo Stato
In sostanza riducendoli un poco perché la il trend di creazione di ricchezza
Va a scendere
I tassi di sviluppo sono ormai nei paesi sviluppati molto inferiori a quelli che abbiamo conosciuto alcuni decenni fa e questo riduce le le risorse in presenza di una aumento della della durata della vita di un aumento quindi del della necessità di avere quattrini a disposizione per mantenere tensione atti e per garantire i diritti essenziale come la salute l'istruzione e quant'altro
Questo questo problema sì riproduce poi a livello della della della singola azienda
Noi da tempo siamo un pochino chiusi
Dentro il dilemma su come affrontare
La questione della compatibilità delle compatibilità economiche delle compatibilità
Che ogni azienda ci presenta e i conti alla fine bisogna bisogna farli
Allora questa questa ristorno dell'attenzione all'impresa
Sfida un po'il pensiero della sinistra che ha sempre un po'glissato e su questo tema la sempre
Considerato i margini invece oggi torna prepotentemente alla nostra attenzione
E nel mondo dell'impresa sta avvenendo una trasformazione molto importante che non trova ancora risposte adeguate e cioè il lavoro la sua
La sua natura profonda di essere l'elemento comunque più flessibile
Più innovativo più adatto a ad accompagnare i cambiamenti il lavoro ridiventa centrale nell'impresa
E vengono messi in atti tutta una serie di politiche per
Accaparrarsi questa disponibilità dei lavoratori a lavorare con la mente oltre che con le braccia per per l'impresa
E questo crea una una situazione per cui una parte importante anzi la la più importante del lavoro e dei lavoratori viene catturato da letta le politiche amene Gerry Ali in via diretta scavalcando la mediazione sindacale costruendo dei sistemi di partecipazione di coinvolgimento che tagliano fuori il mondo sindacale
Allora questo rappresenta una seconda sfida come è possibile visto che la democrazia
A livello generale appunto deve fare i conti con delle nuove compatibilità più strette riportare il tema della democrazia dentro l'azienda
Andando a interessarsi a valorizzare tutte quelle tensioni che sono presenti nel mondo del lavoro
Per un lavoro più sentito come strumento di realizzazione delle persone per un lavoro che abbia al centro riconosciuta una sua dignità una sua capacità di portare contributi positivi alle aziende e veda riconosciuto questo suo ruolo in modo esplicito
Cioè democratizzare l'impresa capitalista è diventato una sfida decisiva secondo me per le sorti
Anche della sinistra ancorandosi a un sentimento che è molto diffuso tra i lavoratori chi è questa voglia di essere considerati di essere valorizzati di essere coinvolti in prima persona e di dire la loro sui destini dell'impresa
Quindi la sfida alla partecipazione
Alla corresponsabilizzazione dei lavoratori e del sindacato alle sfide dell'impresa che compete globalmente deve essere raccolta e deve essere tradotta in tutta una serie di di sistemi di di istituzioni nuove che portino la democrazia dentro i confini dell'impresa la quale invece ancora oggi
Guidata e gestita in modo molto verticistico molto ancorato ad alcuni grandi personaggi che dettano legge e la guidano in in solitudine
La sfida quindi è quella di interessarsi del della condizione della del lavoro del lavoratore oltre la sfida tradizionale per il sindacato della distribuzione del reddito e dei salari
La sfida è quella di di riuscire a costruire
Dei sistemi per cui il lavoro che è la risorsa rispetto fondamentale ormai per per l'impresa capitalistica venga valorizzato venga tenuto in considerazione
E venga coinvolto nelle nelle grandi decisioni chili impresa deve prendere giorno per giorno
Questo questo aspetto
A sua volta si lega a un terzo dilemma se parliamo di partecipazione la partecipazione può essere coniugata in due modi differenti o una partecipazione più istituzionale più caratterizzata dalla per esempio ingresso di rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione
Oppure una partecipazione che
Parta da un livello più basso dell'azienda
Parta cioè dalla interessarsi della organizzazione del lavoro della del modo con cui la gente lavora tutti i giorni in fabbrica
Riesca a costruire nell'organizzazione dei del lavoro dei momenti in cui
Il lavoro è appunto valorizzato
Tenuto in considerazione e la sua dignità quindi aumenta
La seconda strada è una strada meno meno esplicita meno
Meno discussa ma secondo me è la strada è più importante è quella cioè che prevede che anche i fatti organizzativi quotidiani
Siano esaminati si lavori per costruire un'organizzazione del lavoro che sia meno alienante meno
Meno estranea al lavoratore questo secondo me coglie in profondità un bisogno di partecipazione di valorizzazione del lavoro chi è molto diffuso soprattutto nelle giovani generazioni
Noi abbiamo tra i giovani una un'attenzione oltre che ai al dato che la sinistra tenta di raccogliere e di rivendicare cioè il salario la sicurezza del posto le cose più tradizionali c'è una voglia di autorealizzazione
Che invece ne facciamo molta fatica a cogliere una parte non tutto ma una parte del motivo per cui i giovani hanno questo ingresso al lavoro segnato dalla precarietà è anche dovuta al fatto che sono loro per primi a ricercare
Soluzioni differenti approvare diversi lavori fino a quando trovano un ambito lavorativo nel quale si sentano al al loro posto si sentano valorizzate le loro aspettative di vita alle loro aspettative
Più più profonde
E questa capacità di cogliere questo questo sentimento questo nuovo sentimento sociale
Credo faccia molto molto difetto oggi alla all'elaborazione della sinistra io ho letto anche il manifesto del partito democratico sulla qualità del lavoro sulla sua realizzazione sul sul lavorare perché appunto l'organizzazione del lavoro risponda meglio a questi bisogni non ho trovato niente ho trovato le le le solite cose naturalmente giuste contro la precarietà sul tema salariale ma su questo aspetto
Non ho trovato nulla e credo che questa questo sforzo
Di
Di andare incontro a queste esigenze debba caratterizzare la nostra elaborazione
Credo che questo sì ricolleghi a quanto diceva Alfredo nella relazione
E cioè uno sforzo di andare oltre i soliti schemi di lettura di interpretazione
Per dare voce e rappresentanza a queste nuove esigenze che il mondo del lavoro rappresenta in sostanza quindi a mio contributo si riduce a due grandi temi il primo e come facciamo i conti con questa nuova centralità dell'impresa e delle sue compatibilità tenendo conto che c'è
Un sistema generale che riduce le risorse a nostra disposizione per fare politiche generali e riporta quindi l'attenzione alla al al tema della della capacità competitiva di un sistema e il secondo appunto questo sta
Orzo di elaborazione per proporre un una centralità del lavoro che non si basi più soltanto sulla sua capacità di acquisire reggitori salario Mafalda Ultore si proponga una democratizzazione
Dell'impresa attraverso una valorizzazione del lavoro che in essa si svolge grazie
Casa Dio si prepari Pirani
Ha chiesto al al mio ruolo di ex sindacalista non più in servizio permanente effettivo
Quindi non parlerò di come modulare strategie negoziali
Almeno su grandi tematiche
Come combinare tuteli individuali tutte le collettive
Contrastare la precarietà questo
Sia perché penso che di questo
E dire ci siano le risorse
Sindacato cresciuti percorsi di confronto di elaborazione
Propri per trovare le soluzioni possibili quelli più giusto
Anche per un'altra ragione perché penso che ci sia una questione che ci porta alle tematiche affrontato non solo oggi meritoriamente Alfredo che viene prima in questa fase
Nella quale credo che se valga la pena parlare
Sulla quale vale la pena riflettere
In quella che Alfredo che ama la democrazia del Novecento
Il sindaco grandi sindacati anche altri almeno parzialmente altri grandi soggetti della rappresentanza sociale
Sono stati e poi il processo di deterioramento è stato rapito più rapido per altri
Sono stati il fondamento anche dalla democrazia politica o uno dei canali che hanno sorrette alimentato la democrazia politica
Quella che oggi va sottoposto a verifica innovazione c'è ma così è stato
Per noi
Qual è stata la nostra cara la caratteristica dell'esperienza sindacale che ha davvero portato a sintesi questo contributo in cui si è concentrato questo contributo
E quello che nel nostro lessico chiamiamola confederali ITA
In alternativa ad altri modelli sindacali
Sono convinto che se ciascuno di noi riflette
Su cosa è stato il senso almeno il profilo principale più evidente di questo connotato con cui si è manifestato questo con toccato dalla confederali vita nei decenni scorsi per grandi fasi storiche
Possiamo trovarle queste definizioni che ci accomunano all'inizio del secolo la confederali tale era come dire la fratellanza i primi elementi di unificazione
Oppure è stata successivamente l'opposizione al fascismo nelle diverse fasi della clandestinità della lotta di Resistenza è stata vinta contributo alla Costituente è stato
Come dire il set anche la sua fede il sofferto travaglio negli anni poi della crescita industriale della crescita economica nel modulare diversamente una pratica negoziale che tenesse assieme la grande solidarietà di classe con la modernità e si è fermata
La dialettica di questo produsse allora tra le diverse confederazioni no
è stata successivamente un tentativo solidale
E di valore anche se con grandi sofferenze grandi problemi di gestire attivamente la fase delle ristrutturazioni industriali
Come l'eredità stata cose credito sempre un tentativo di dare forma di Progetto a tematica a questioni che
Di per sé potevano portare verso derive particolaristiche ottuso di coesione e così via
Cos'è oggi contro le rarità per noi
Per ciascuna delle nostre organizzazioni
Io sono in difficoltà di
Cosa intendo dire pensiamoci e attenzione il solo profit il solo terrena oppure fondamentale
Di ricerche delle modalità per cogliere le trasformazioni e l'atomizzazione del lavoro di oggi può portarci sull'Idi opposti ancor di più quindi non è qui da risposto non è solo qui la risposta
Ci vuole un progetto più generale
Ci vuole un'idea di società dei le parole hanno tutti il loro limite ma questo è il terreno su cui prima bisogna ragionare e su cui oggi siamo carenti
E in dentro ciascuno delle nostre organizzazioni c'è un modo spartì colare
Di vivere queste discussioni perché veniamo da culture plurali per fortuna e abbiamo ancora pure curare esperienze curare per fortuna ma secondo me c'è per tutti
Paradossalmente nei momenti in alcune fasi in cui ci siamo di più divisi fra le organizzazioni più o meno recenti l'abbiamo fatto con dei torti e delle ragioni naturalmente su delle questioni alte
Evitiamo il rischio di ricomporsi sul basso profilo
Che non sarebbe una grande operazione
Bisogna che prima riflettiamo su questo insieme e ricostruiamo un percorso fu ma solido
Attraverso cui l'espressione migliore del mondo del lavoro del lavoro di oggi con tutte le sue trasformazioni fra i problemi però ripropone a tutta la società ha un'idea di società per con la parzialità con cui può farlo un soggetto di rappresentanza specifico come il mondo del lavoro quindi consapevoli della propria parzialità ma con una visione generale della società
Perché altrimenti davvero penso che e così da qui anche ci viene l'autorevolezza per dire alla politica la politica che sta cercando in maniera così travagliata
Alla sinistra politica
E che ha aperto questa grande discussione sul Partito d'un moto di riorganizzazione generale Progetto GNU almeno l'esigenza di un grande partito modernamente riformista e così via che come dire nei intervenire in ragione di un'elaborazione su questo terreno che ho detto intervenire interloquire in quella discussione
Uno delle degli aspetti e concludo con questo che mi perché altrimenti è cento la centralità che rivendichiamo cos'è come dire una centralità numeriche a un un braccio di ferro con altri interessi altri soggettività capisco
è un rito è perché comunque diamo una grande storia vogliamo
Dobbiamo fondarla sono idea di società
E il fatto il rischio di veto qualcuno in questa affermazione
Io offro come stimolare la discussione sui seminariale appunto
Che ci sia questa difficoltà che non hanno difficoltà soggettiva naturalmente dei gruppi dirigenti ma la difficoltà collettiva di tutto il nostro mondo
A tenere questo livello della discussione della riflessione
Me lo conferma in qualche modo anche il fatto che nel momento in cui di fronte al neoclassicismo di questi anni le cose che si diceva era il primo
Nel momento in cui la sinistra politica nel campo del centrosinistra
Apre anche a all'oggetto una grande tema come un progetto generale di rifondi riorganizzazione e di Rifondazione in qualche modo nelle sue forme
Ieri i gruppi dirigenti del sindacato non siano attivamente presenti in questo discussione non per segnare appartenenze dire io ci sto io non ci sto a posto sempre libero per tutti naturalmente ci mancherebbe altro
Ma per dire
Quali sono le tematiche di cui comunque nel momento in cui discute di come riorganizzarsi la sinistra non può non tenere conto
Per proporre questioni
Questo secondo me il segno appunto della carenza di lì lavorazione politico e culturale
Perché stiamo con cui stiamo facendo i conti senza senza drammatizzazione del quale varrebbe la pena però essere consapevoli
Pirani e si prepari Mary già mai Marigia scusate scusate
Ma di
Perché
Non so se il richiamo che faceva RAI clima la svolta di Salerno e alla conseguente delinearsi del partito di tipo nuovo come indicato agli atti sia effettivamente un argomento ora di partenza su cui sviluppare il ragionamento attorno al partito democratico non foss'altro che è vero
La questione che lui poneva che quella svolta ha aperto un'idea di partecipazione delle grandi masse popolari al al compromesso costituzionale che poi si è delineato
E però altrettanto vero e come dire quella svolta delineava poi il fatto che queste masse popolari comunque il loro capo
Prima tra gli atti poi quelli successivi non potessero mai diventare Presidente del Consiglio in qualche modo cerca sita sulla coscienza no no ce l'avete corrispondenza tra
Cioè le insufficienza del vecchio delle
Esatto ora diciamo quello che esultava include Nunzio quello che non svolta in effetti oggi diciamo il Partito Democratico dovrebbe sanare quel l'elemento nel senso che nasce esattamente con il presupposto che il capo del partito democratico chiunque esso sarà quando venne sarà fatto il partito democratico sarà anche colui che si candiderà ad essere il Presidente del Consiglio
Il venti per modelli
E il vero io vado proprio per Flash perché i tempi sono quelli che sono è vero che oggi noi abbiamo un problema che è assolutamente per molti versi drammatico e quando Napolitano ieri l'altro ieri
E ricordava a qualcuno che ha teorizzava il movimento come il vero sale della democrazia ricordava il valore delle istituzioni come luogo in cui effettivamente la democrazia sin vera
E però si sottolinea un problema che noi abbiamo tu
Nella società attuale nei cambiamenti epocali derivanti dal fenomeno che per brevità chiamiamo dei globalizzazione
Vi è un problema concreto del rapporto tra democrazia cittadino e sviluppo economico e discende vicende dell'economia
E quindi vi è un problema di come il cittadino il lavoratore la persona comune
Non sia solo un consumatore un tele utente uno che può decidere perché può cambiare con il telecomando da Canale cinque passare a RAI tre ma in effetti non può più decidere sul proprio destino
E quindi un'idea della politica in cui il cittadino possa attraverso un'organizzazione soggettiva collettiva qual è il partito e tornare a essere protagonista in qualche modo del proprio futuro io credo che questo sia un elemento vero
Ed è un elemento su cui il sindacato confederale
Non può che esserne interessato perché poi alla fine il sindacato confederale è fatto di tante cose
Anche di tante burocrazie ma è fatto anche di decine di migliaia di delegati aziendali di posto di lavoro che fanno esattamente questo ascoltano
Le istanze le aspirazioni bisogni delle persone degli uomini e le donne che con loro lavora cercano il tradurle attraverso un'azione collettiva lo sciopero l'Assemblea o quant'altro
In un'azione che cambi uno stato di cose presenti e quindi è un processo che se si avvia anche sul piano politico non può che trovare l'interesse del sindacato confederale
In una fase che molto nuova finora
Rispetto a questo fenomeno di globalizzazione in effetti sono venute due risposte
Una risposta che diceva
Che questa globalizzazione che gli effetti di questa globalizzazione sono generalmente positive basta solo accompagnarli attraverso politiche neoliberiste che non pongono vincoli e dall'altra lata viceversa chi considera la globalizzazione come il generatore di tutti i mali e quindi la risposta non possa essere che la risposta dell'antagonismo di un altro mondo possibile di una città futura e e quindi l'idea dell'antagonismo e della contrapposizione a prescindere e e a tutto e la strada difficile quella del riformismo
Cioè trovare nelle trasformazioni in atto ciò che va bene ciò che non va bene vedere come concretamente giorno per giorno si trasforma una società attraverso una partecipazione delle persone dei cittadini attraverso quindi un'azione della politica non più considerata come una cosa che si vede in televisione una cosa lontana una cosa distante ma la partecipazione attiva delle persone ed è il segno credo
Anche di una sinistra che cerca non solo di recuperare l'idea di giustizia sociale che può dire anche del sindacalismo confederale ma di tradurre la di di idea di giustizia sociale anche in un'istanza di libertà individuale questa come dire la sintesi è difficile perché non è così scontate non è così semplice a cui diciamo un partito democratico
Dovrebbe in qualche modo caratterizzarsi è io credo sia il segno anche di questa nuova sinistra al di là di quelle che sono le partecipazioni internazionali io a me interessa più
Il dibattito su cosa effettivamente il Partito Democratico e cosa si pensa che non dibattiti un po'astratti nel rapporto che io evidentemente condividono nel bel col Partito socialista europeo con altre o con altre formazione debbo dire concludo però su questo
E che però
Se è vera l'istanza gli atti non sono queste
Giustamente viene posto un problema del rapporto tra le organizzazioni di massa il sindacato confederale in questo caso e il costo il processo di costituzione del Partito Democratico ricordo però che ad Orvieto
Sede dove si è in qualche modo inverata all'idea del Partito Democratico delineando né alcuni alcune caratteristiche abbiamo dovuto fare una battaglia tra pochi
Per essere invitati come dirigenti sindacali acque a quel di balera avevamo in quattro cinque cioè porti pochino raccomandati evidentemente cinque su cento sei vale questo poi è il dato e la cosa poi si vede nel manifesto questa dei saggi dove tutte queste discussioni
Caro RAI che è anche l'impostazione del Buddha io la vedo non la vedo per molti versi il tema del lavoro non è solo il tema del mercato del lavoro parliamoci chiaro è un aspetto al mercato del lavoro importante c'è ma il tema del valore del lavoro
Di un'idea di società che si fonda sul valore del lavoro c'è molto assente c'è l'idea del consumatore può alla fine da consumatore si passerà all'utente perché poi cioè è un processo inarrestabile
E queste sono questioni ora dobbiamo chiederci
Se è una maggior generosità
Diciamo del sindacalismo confederale nell'affrontare questi temi anche nel rimettersi in discussione nel tornare tra di noi a parlare di politica a parlare di politica non possa agire diciamo da controtendenza da una deriva che io vedo molto presente nel dibattito attuale sul Partito democratico
E che credo rischi poi di far fallire il progetto non perché poi non si faccia perché non si mettano d'accordo i gruppi dirigenti dei DS della Margherita o di quant'altro questo potranno anche farlo
Il rischio vero è che il Progetto fallisca nella società questo è il problema che noi abbiamo ed è quello io credo più pericoloso perché se fallisce questo io vedo la deriva populista in Italia una società molto frantumata
Molto divisa molto
è rinchiusa in una idea egoistica di se stesso priva di prospettiva io vedo poi che possegga ergere nelle contrapposizioni tra radicali e riformisti tra provi scienza e contro vicenza tra le crisi e non le crisi nel ritornare e nel riemerge di certi fenomeni io credo che poi alla fine rischi di prevalere il populismo che sarebbe l'affossamento
Della sinistra dell'idea di sindacato confederale e di una prospettiva adeguata per i prossimi anni grazie
Marigia mi scuso verranno imprecisione Marigia si prepari Tronti
Ma io non credo come tutti voi la laggiù la percezione maggiore di difficoltà che abbiamo avuto nella giornata di ieri
Era molto relativa a quanto quello che è successo ieri al Senato è come dire il il massimo della divaricazione possibile rispetto alle necessità del reale
E quando una classe politica non ha la dimensione la responsabilità rispetto alle esigenze della realtà e una classe politica
Insomma che certo che che non non è produttive doveva poco quello che stavo pensando mi pareva offensivo ci siamo capiti ci siamo capiti ecco
E non non so bene però è difficile pensare che con un'azione politica di questo governo così
Complicata e difficile c'erano due cose sulla quale sulle quali io credo ci fosse non ci fosse discussione fra nessuno che erano la politica estera il risanamento dei conti pubblici
E il governo è riuscita a cadere sul punto più alto di azione politica del governo stesso
Il governo cade nel momento in cui i dati economici della situazione del Paese sognando i più brillanti da cinque anni e quindi un ulteriore elemento che dovrebbe far pensare a una classe politica complessivamente intesa
Di assumersi delle responsabilità e di portare il Paese verso il futuro il governo cade a una settimana dal riesplodere in questo Paese del problema del terrorismo che semmai richiederebbe un'esigenza forte di unità di tutte le forze
Politica al di là dell'anima della coscienza di ciascuno della quale io pur non essendo cattolico ovviamente ho grande rispetto e che porta avanti da il segno complessivo di una situazione di allontanamento forte
Del del della classe politica rispetto alle esigenze del Paese con in più un elemento lo accenno solo perché i tempi sono stretti
Ieri e l'altro ieri è ricominciato il gioco del risiko bancario
Le operazioni di Capitalia rispetto a Mediobanca segna hanno una riorganizzazione di nuovo dei poteri forti
E una riorganizzazione che paradossalmente anzi non paradossalmente come dire in maniera significativa Settignano alla fine della giornata di ieri una come dire un un afflato dei economia e politica verso questo delirio del grande centro allora io credo che
Nervi saldi ma persino una come me che chi lo sa ma non è tenuto a saperlo
Non è iscritta ai Democratici di sinistra che pensa
Che invece quest'operazione del Partito Democratico sia un'operazione utile io a maggior ragione dopo quello che è successo ieri dopo quello che succederà nei prossimi giorni
Io credo che l'accelerazione verso una Costituzione
Del partito democratico nei suoi contenuti che tutti anche attraverso discussioni come queste quelle che faremo lunedì la settimana scopre mossi ma insomma tutte quelle discussioni in quei momenti di approfondimento che rendono possibile costruire un clima diverso da quello che forse c'è scritto nei documenti diverso da quello che c'è scritto nel Manifesto che possano portare di nuovo questo pezzo della società riflettere su se stessa qualcuno mi dice che ovviamente il la mia
Che io sono l'agevolata dal fatto che non essendo iscritta ai DS non sono costretto a fare il congresso dei DS vero
è vero io mi aspetto alla fine quando è finito il congresso dei DS e rispetto alla evoluzione però c'è un problema mio è un problema del tipo di partecipazione che in questo processo c'è stato e quanto questo processo di costruzione del Partito Democratico è riuscito riuscirà a coinvolgere anche non iscritti
Perché quella ovviamente è la misura di come quel partito democratico non è la somma di gruppi dirigenti mai coinvolgimento di tante forze
Della società
Che cosa penso che sia utile che si discuta
Dentro il processo di costruzione di questo partito
Sì vere costumi si deve discutere io siccome son d'accordo d'accordissimo con le cose che diceva Reichlin
E con il tenore molte auto della sua relazione ovviamente taglio tutto quello che e le sollecitazioni delle cose che lui ha detto così come sono d'accordo con le cose che diceva Casadio
E quindi non le ripeto per rischia di essere anche schematica però io credo che noi abbiamo bisogno di una ideologia non c'è niente di male nella parola ideologia chi non ha un'ideologia a una religione
Siccome io penso che fino a quando non avremmo il coraggio di dire che la la laicità
E il rapporto dell'individuo nei confronti dell'Assunta libertà personale e del suo rapporto personale
Col mistero e col futuro e con la prospettiva è un problema suo e lo gestisce nella dimensione della sua libertà io credo che fino a quando questo noi non avremo il coraggio di affermarlo con forza
Saremo chiamati laicisti
E non c'è rapporto la laicità è una cosa il laicismo è un un elemento peggiorativo della laicità inventato dai cattolici per discriminare
Per gettare un'ombra perché non c'è
Non so come dire non c'è rapporto fra l'assoluto e il relativismo come dice papa Ratzinger il rapporto è fra l'assoluto e il relativo perché se no il rapporto è fra il relativismo e l'assolutismo e sono due cose ovviamente profondamente differenti secondo elemento
Io credo che sia importante ridisegnare i gli scenari e le strutture economiche di questa società lo dobbiamo sapere questa la mia generazione la meglio gioventù
Sa che ti fa alle sue spalle a una una un un una storia
Vissuta
Nell'articolazione e nella determinazione complessa del capitalismo e di che cosa ha significato Ulla e il il il valore e l'impegno che noi abbiamo messo nel costruire equilibri diversi al suo interno di questo sistema
Siamo nella due mila e sette l'unico posto al mondo dove il capitalismo da meglio dista il meglio di sé è quello in cui il regime che governa è un regime comunista
Basterebbe questo a dire che abbiamo bisogno di una terza possibilità
E l'ha dimostrato terza possibilità quella che anche faticosamente come sindacato
Stiamo cercando di costruire è quella di una una democrazia economica
Di elementi di partecipazione del ruolo io non non non non mi interessa se i lavoratori sono nei consigli d'amministrazione penso che non ci debbano stare
In quanto tali e non ci debba stare il sindacato
Penso che potremmo fare una cosa migliore di quello che ha fatto questo Paese sul sistema duale
Nella Governance ma quando poi faremo una discussione su questo la proferire approfondiremo meglio perché i risultati sono quelli che abbiamo visto ieri nel sistema di Capitalia e di Mediobanca
Ma il problema non è questo io dico che noi abbiamo bisogno di costruire delle sedi degli strumenti e delle procedure che rendano possibile ai lavoratori
Partecipare entrare nei meccanismi di formazione di decisione delle imprese e ci serve per questo per costruire insieme e in questo processo di partecipazione costruire degli equilibri economici più avanzati
Abbiamo bisogno di mettere al centro il valore del lavoro
Nelle varie forme in cui il lavoro sì manifesta non c'è niente di più di una ideologia o di un inno a un di un processo di innovazione che non faccia carico al lavoratore alla sua individualità per modificare un sistema economico in questo noi abbiamo un'arretratezza del sistema una arretratezza delle condizioni di lavoro che non valorizzano né questa individualità nella capacità del lavoratore di essere padrone del suo lavoro nelle forme in cui egli decide che sia e io credo sia giusto particolarmente questo perché non abbiamo bisogno di ragionare di nuovo
Sul modello di organizzazione del lavoro sulla valorizzazione dei singoli sui processi attraverso il quale il sindaco e il singolo governa il suo lavoro e la e lo porta avanti abbiamo bisogno
Di un processo democratico che renda possibile aumentare le sedi degli strumenti e la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori perché il Processo che abbiamo visto lo diceva Casadio
L'assenza da una parte di confederali ITA e dall'altra della dimensione personale ormai ognuno di noi non sarà più come si ragiona in nome dell'interesse generale
Tutti sappiamo come si difende in modo particolare quel pezzo di società che noi rappresentiamo
Non sappiamo più fare il salto fra l'interesse particolare che necessariamente io rappresento eccome attraverso quell'interesse particolare si costruisce l'interesse generale
Io credo che questo sia un sistema di sedi complessive
Di governo in cui che rendono possibile la partecipazione dei soggetti della rappresentanza credo che sia un problema delle singole organizzazioni sindacali e di come le organizzazioni sindacali questo problema se lo pongono io credo che sia un problema di come questo fa parte dalla testa della gente
La frammentazione della società il suo imbarbarimento culturale la sua assenza di valori la sua assenza di ideologia che abbia la dignità di essere tale arresto davvero ovvero il rapporto della persona con le sue decisioni
E con la capacità di costruire rispetta quel processo decisionale un interesse che è un interesse collettivo ecco io mi auguro che tutto questo faccia parte di questa discussione
Che faccia parte di una discussione che posso stare dentro al congresso dei Democratici di sinistra e che possa essere questa
La base sulla quale si costruisce una formazione politica che ha un compito molto elevato dopodiché io penso abbia ragione Pirani è l'ultima spiaggia però siccome noi siamo qui da generazione costruì l'ultima spiaggia non arriva mai
Jazz stiamo sempre in piedi
E nonostante tutte le cose che abbiamo visto e quelle che abbiamo passato io credo ed è l'ultima cosa che dico
Io credo non lo so se l'ultima spiaggia non voglio pensare in questi termini io mi auguro che sia l'ultimo passaggio politico di questa generazione e io mi auguro che dopo questo arrivi quella successiva
Perché se c'è davvero una fu un futuro e una prospettiva io credo davvero che ci sia quella di un ricambio profondo e radicale della classe dirigente verso quelli che più bravi meno bravi più capaci come che sia abbiano perlomeno quindici vent'anni meno di me grazie regolare
Tronti ci prepari Miniati
Sì grazie mille io diciamo sono un po'Calimero nel senso che non sono né un sindacalista né un politico non sono un economista sono
Il presidente della dell'Associazione italiana di economia del lavoro ecco per cui farò un intervento meno meno accalorato meno forse toccante di quelle che mi hanno preceduto e magari con un linguaggio un pochettino diverso però sento molta affinità con delle cose che sono state dette qui insomma in particolare da caprioli e dalla Maolucci mi pare che abbiamo diciamo molti punti in comune in cui un un ragionamento un po'più scientifico però si sposa bene poi con le tesi che sono state sostenute partire da alcuni fatti cioè negli ultimi dieci anni la produttività del lavoro italiana è cresciuta del quattro e quattro per cento quattro e quattro
In Germania nello stesso periodo del sedici e cinque per cento in Francia del diciannove e nove per cento se restringiamo la valutazione all'industria in senso stretto della nostra economia ma un po'di tutte le economie è il settore più esposto alla concorrenza internazionale
Il quadro è ancora peggiore dall'inizio del due mila per cui su un orizzonte temporale più breve
E di minime il costo del lavoro per unità di prodotto in Italia è aumentato del ventitré per cento mentre è diminuito in Francia
Del del sette per cento in Germania è diminuito del dieci per cento il divario e da attribuire quasi esclusivamente alla produttività del lavoro di nuovo commercialista
Nel nostro Paese in questo periodo la produttività del lavoro è diminuita del quattro per cento mentre in Francia cresceva del venti ventotto per cento e in Germania del ventidue per cento
A causa del declino della produttività di cui stiamo parlando gli italiani che nel novantacinque disponevano di un PIL per abitante che era al di sopra della media europea
Era superiore a quello del Regno Unito e prossimo a quello di Paesi tradizionalmente Prosperi come la Francia o la Svezia oggi si trova sette punti sotto la media europea il PIL procapite PIL per abitante
Abbiamo perso un sacco di strada abbiamo perso un sacco di strada il problema del recupero di produttività di crescita del lavoro italiano dell'economia italiana è un problema generale
è un problema di portata storica non è una cosa su cui si possa pensare come una fra le tante cose da fare
Un punto nell'agenda fra centododici è un problema
Fondamentale abbiamo
Un problema grande grande alcune parti sociali
Per spiegare per diciamo tentava di trovare la soluzione a questo problema chiamano in causa i fattori che stanno al di fuori delle fabbriche degli uffici
La carenza di infrastrutture in Italia la carenza di qualità della scuola dell'istruzione della ricerca l'inefficienza della pubblica amministrazione ancora e sempre la scarsa flessibilità del mercato del lavoro
Alcuni studiosi aggiungono
Altre cause
Le distorsioni i problemi di misurazione della produttività no produttività viene misurata in Europa in modo diverso
Da come viene misurata negli Stati Uniti c'è il problema dei prezzi e dodici così detto del valore della deflazione dei capitale tecnologico
Oppure
Parlano ancora dei problemi di una eccessiva rigidità di regolamentazione del mercato dei beni e dei servizi non tanto del lavoro non solo del lavoro ma dei beni e dei servizi
Che imporrebbe costi Tarek da scoraggiare l'ingresso di nuove in prese gli investimenti dall'estero nel nostro Paese
Ecco tutte queste cose diciamo questi Diversi aspetti probabilmente hanno un loro peso non non si può negare che abbiamo loro appeso però hanno una caratteristica in comune cioè che si fermano al di qua dei cancelli delle imprese
Stanno tutto intorno a come se in qualche modo il problema della produttività fosse un problema che riguarda solo le condizioni al contorno che non riguarda le impresa
Diceva Caprioli il problema di rimettere l'impresa al centro dell'attenzione
Vedere
Come funziona aprire la scatola nera è vedere come funziona
Ecco in realtà segue stiamo fermi ai risultati della letteratura scientifica su questo argomento della letteratura scientifica più a come posso dire più quantitativa più numerica che attraverso l'econometria cerca di misurare effettivamente gli affetti
Delle diverse possibili cause noi abbiamo che la letteratura internazionale e anche nazionale in misura crescente segnala che la crescita della produttività e sospinta da tre grandi cambiamenti interni all'impresa
In primo luogo le nuove tecnologie e secondo luogo in nuovi disegno organizzativi in terzo luogo le nuove politiche del lavoro pratiche del lavoro non politico e pratiche del lavoro potrò dire nuovi rapporti di lavoro
E in particolar modo dalla complementarità fra questi tre mutamenti
è una comprende complementarietà che fa sì che queste modifiche abbiano un impatto moltiplicativo tra loro che cosa vuol dire vuol dire che se ne fai una diciamo importi nuove tecnologie senza riorganizzare l'impresa senza stabilire cerca di stabilire nuovi rapporti di lavoro non succede nulla
Se ne fai due già comincia ad avere un certo risultato ma il risultato pieno ce l'ha soltanto se riesci a farle tutte e tre
Allora abbiamo detto la dimensione del problema richiama la necessità di un impegno forte di un impegno generale allora cosa è successo è successo che con un paio di colleghi Nicola Acocella dell'Università di Roma Riccardo leoni dell'università
Di Bergamo abbiamo pensato di scrivere
Un manifesto per un patto sociale per la produttività e la crescita abbiamo detto guardate
Il problema è talmente grave per l'Italia che di qui non se ne esce soltanto con un misure di politica economica non se lei esce soltanto con misure di incentivazione i comportamenti virtuosi da parte della politica fiscale non se ne esce così
C'è bisogno di chiamare
Le persone alla mobilitazione e questa chiamata come abbiamo avuto in altre occasioni della nostra storia economica civile recente può avvenire attraverso un patto sociale un patto cioè
Qual è la nostra idea è la sede è quella che si possa prefigurare uno scambio politico tra una crescita retributiva reale moderata
Moderata però diffusa
Adesso poi ne parliamo
E investimenti in cambiamenti tecnologici e organizzativi
Con un impegno da parte del governo di incentivare ad esempio tramite riduzione dell'IRAP o in altro modo
La riorganizzazione delle imprese
E con l'impegno di introdurre gli stessi cambiamenti nella pubblica amministrazione gli stessi cambiamenti che si chiede alle imprese di fare introdurli anche nella pubblica amministrazione
Secondo gli incentivi dovrebbero essere condizionati al fatto che venga sottoscritto fra le parti un accordo quadro generale nazionale in cui si fissano dei paletti si dice che cos'è
La riorganizzazione delle imprese che hanno interessa ecco molto sommessamente da diciamo dalla letteratura internazionale
E in misura un po'minore dall'i carotaggi che abbiamo fatto soprattutto a Bergamo a Reggio Emilia
A Modena
Viene fuori che bene o male ci sono alcuni pilastri che son sempre gli stessi
Che caratterizzano la riorganizzazione dell'impresa e quali sono organizzazione dell'impresa basata sui processi non più sulle funzioni
Riduzione dei livelli gerarchici
Lavoro in squadra con poteri effettivi della squadra di decisione
Creazione di gruppi interfunzionale
Coinvolgimento e consultazione dei lavoratori adesso tutto il problema poi cioè come sindacato proprio sindacato eccetera
Sistema dei suggerimenti dal basso al fatto che il lavoratore è depositario di conoscenze di micro informazioni sui processi produttivi che soltanto se possono essere comunicate possono essere utilizzate effettivamente per migliorare
I processi pro
Costruzione di ruoli di polivalenza cui arricchimento delle funzione lavorative Poli competenza rotazione delle mansioni valutazione della performances
Incentivi di breve periodo ad apprendere a sviluppare le competenze e carriere in diagonale non più soltanto in verticale infine buone relazioni industriali che non significa relazioni industriali nato
Ingessate ci finte Chair nulla cioè i lavoratori e gli imprenditori sono portatori di esigenze diverse e contrapposte presto è chiaro però però se si riconoscono come comunità
Se riconoscono l'impresa come una comunità all'interno di comunità più grandi che sono quella territoriale che sono quella nazionale quello che si vuole
Ci purtroppo in questo periodo noi viviamo una fase della comunicazione di massa che schiaccia l'impresa sull'imprenditore l'impresa e l'imprenditore ora questa è una sciocchezza formidabile insomma è una sciocchezza che non consente di valorizzare l'apporto reale
Dei singoli lavoratori all'impresa quello che si diceva prima la realizzazione di sé all'interno del lavoro non non è possibile in questo modo se l'impresa e l'imprenditore questo è possibile solo se l'impresa viene riconosciuta come comunità fatta anche di interessi divergenti e contrapposti ma sostanzialmente capace di mediare al proprio interno di trovare le soluzioni a me viene in mente ovviamente
L'esperienza dell'Olivetti che in Italia Olivetti diciamo fino agli anni sessanta che si è fatta portatore
In modo anche
Paradigmatico di questa nell'ordine sì sì sì chiudo secondo noi
Questo tipo di patto sociale può essere
Articolato nel senso che può essere si può dire a livello nazionale ci si mette d'accordo su questi principi dopodiché le singole in paese si mettono d'accordo
Per proporre dei programmi anche di riorganizzazione delle impresa in questo senso riorganizzazione dell'impresa e dei rapporti di lavoro in questo senso e possono accedere a stato di avanzamento approvazione dei progetti è stato di avanzamento a di fondi pubblici che potranno essere messi a disposizione di questo ecco la nostra impressione è che questo passaggio per quanto possa apparire soprattutto se presentato da me un po'freddo un po'tecnico non so ecco però sia un passaggio fondamentale un passaggio ineludibile
Se noi non riusciamo a far questo non riusciremo a riavviare la produttività anche questi segnali di crescita recenti che abbiamo che sono sicuramente i migliori da sei anni a questa parte non c'è dubbio insomma non c'è dubbio sono i migliori però non illudiamoci sono modesti
Sono ancora inferiori alla media dei paesi dell'euro non ci consentono di recuperare il terreno perduto non ce lo consentono e dobbiamo pensare a un periodo di crescita più lungo e più intenso
Non voglio dire dobbiamo fare come l'Irlanda non facciamo come nella nostra facciamo come noi stessi facciamo come faceva uliveti degli anni Cinquanta e Sessanta se riusciamo a farlo
Ecco naturalmente pensiamo che questo sia un buon
Un buon compito diciamo la la la possibilità di disegnare questo patto sociale di inverare una possibilmente sia un compito di rilievo di spessore che sia opportuno
Innervare nella costituzione del Partito Democratico
Quindi
Devo trasmetterli le scuse di credo Reichlin che c'aveva il medico che si andava via deve medicarlo e non e Miniati si prepari
Moretti
Silvana
Ma lei sarà il fatto di ritrovarmi dopo tanto tempo nella stessa stanza in una stessa riunione con Andrea
Che m'ha richiamato alla mente quando eravamo noi gli eversivi e gli altri erano la sinistra tradizionale e amavamo commentare
L'ottimismo della della ragione
Con sulla di vittoria in vittoria fino alla sconfitta beh io credo guardate che in questo slogan ci sta alla storia del sindacato di questi anni
Perché noi la dovremmo finire una volta per tutte di parlare solo degli altri di fare i Pierini della situazione noi siamo bravi sistema politico fa schifo quelli non son dei dilettanti beh ma se il sistema politico ecco sì
Se il centro sinistra
Manifesta tutte le le le le le contraddizioni le le le le brutture che abbiamo visto anche in queste ore ma noi che c'entriamo qualcosa oppure no
Ecco la domanda sulla quale io vorrei riflette perché noi abbiamo un movimento sindacale nelle nelle sue varie sfaccettature
Che in questi anni in questi decenni ha rifiutato di porsi seriamente fino in fondo
Il problema del proprio rapporto con la politica
E quindi anche quello dei partiti quando è andata bene siamo andati per semplificazioni servono i partiti ce lo prendiamo ve lo ricordate no
Commercio vede dei DS e di non di non tanto tempo fa
Poi se non riesce questo incominciamo a pensare di come ce lo facciamo il partito
Che serve al sindacato
Ora siamo all'emergere di un'altra tentazione molto pericolosa anche molto vecchia per la verità che è quella di dire va be ma insomma
Tutto sommato possiamo avere un sindacato che fai sindacate fa anche la politica che stabilisce in qualche apporti modo un rapporto di delega con degli eletti i quali poi in ci renderanno conto e ci faranno e ci faranno dei favori
Beh possiamo andare avanti e di di questo passo
O non dobbiamo noi per primi misurarci con una serie di nodi che non abbiamo sciolto
Qua te io non so
Se è giusto
Parlare
Nel modo come del resto semplicistico se ne parla spesso di democrazia operaia di congestione bio economica di cogestione di compartecipazione IVA so che aver lasciato il risotto questo problema e non aver sostituito a quello che era il concetto fondamentale
Grandi del sindacato la demodé la centralità operaia e quindi il sindacato visto industrialista il sindacato chiuso ai programmi della dell'ambiente ed è e dei diritti civili nel Paese dico le cose che che sappiamo tutti e non ha vere però affrontato fino in fondo questo nodo poi oggi non si può far meravigliare
Che non cammina per esempio la scelta delle pensioni integrative perché pensò integrativa vuol dire una determinata cosa dico in termini di e intervento nell'economia di questo Paese e non avere sciolto
Questi problemi anzi aver accettato di considerare vola blasfema qual sia si discussione che ci portasse
A tentare di visibilmente di andare avanti nella nella riflessione dico poi ci porta su a questi ci porta questi ma questi risultati e guardate poi con un gioco di doppiezza che che fa sul quale dobbiamo dobbiamo riflettere
Dico perché possiamo anche decidere che determinate cose non si fanno ma allora non si fanno non si pugile non non si utilizzano e parlo della CGIL della CISL e della UIL milioni in egual misura non si utilizzano le organizzazioni del volontariato collaterali per delegare a Sabino Pezzotta quello che non abbiamo voluto fare come come confederazioni perché la fondazione del sud non è una una ragazzata
Non è una corsetta non è una cosetta da annullandola con queste cose dico credo che ci dobbiamo ci dobbiamo misurare e misurare
Chiaramente
Ultima è questione che voglio sollevare
Il partito democratico
Beh io credo che se diamo per scontato
Che il partito
Democratico lo dobbiamo fare
Dobbiamo incominciare a misurarci sul come e sul perché ma soprattutto sulle garanzie
Perché se il partito democratico e quello che emerge dal manifesto che conosciamo a me personalmente interessa come elettore al massimo dico perché non ci vedo uno spazio di e di militanza perché me e per quelli che penso in qualche modo le nel nel nella realtà italiana di potere di potere rappresentare
Cioè non c'è un concetto
Di e coesione sociale che mi convinca
Si affrontano i problemi
Del risanamento e quindi anche dello stato sociale di oggi e di domani e quindi anche delle pensioni con una mentalità che è tutta del ragioniere e delle e dell'ufficio studi
Il Paese sembra il Paese sembra non esistere allora io problema primo che mi pongo è
Ma nel nuovo partito democratico chi si iscrive e chi scrive per per ridurla alla banalità
Come si formano le scelte come si formano i gruppi dirigenti guardate chi va in giro io mi interesso molto di contrattazione locale in questo momento perché come sapete le Legnate che arrivano sui pensionati dal Comune ci obbligano a vedere la situazione varate nei comuni dove si sta per votare
Assistiamo a degli spettacoli inverecondo i gente che cambia partito dalla sera alla mattina dalle dieci a mezzogiorno per candidarsi a sindaco in contrapposizione allo schieramento di ieri non c'è più
Un minimo di di etica della della politica un minimo di trasparenza nelle scelte
E noi possiamo affrontare
Il problema del partito democratico senza porsi un problema che a mio giudizio è fondamentale chi è titolare del simbolo del nuovo partito
Una sorta di Santino per cui in giro nelle province italiane una volta potevamo dire quelle meridionali masse
Se andiamo a vedere qualcosa che sta succedendo nelle Marche da altre parti possiamo dire che il fenomeno sta assolutamente dilagando possiamo correre rischio che a nome del partito democratico ognuno fa gli interessi che vuole e il problema delle tessere fasulle che emergono qua e là nella periferia di quelli che saranno parte del partito democratico è una questione che non ci riguarda
Allora ecco io credo che noi dobbiamo avere molto più coraggio nell'affrontare le questioni
Gli interni al sindacato capire che non possiamo continuare a dire che voglia mi ricambio e poi considerarci autosufficienti perché in queste condizioni nessuno di noi se pensa ad essere il meglio si disporrà di fatto è al ricambio ma porsi queste questioni con forza e però smettere di guardare alla costruzione del Partito Democratico come una cosa che si guardava fuori sul quale si sulla quale il sindacato ha diritto di pagella e incominciare a sporcarsi le mani assumendoci le nostre responsabilità
Solari e si prepari Santini
Dopo Santini
Ma è grave avrà la parola per tirare le fila dei nostri discussione e conclude
Solari
è uscito già
Ho capito ci saranno
Va be allora invertiamo facciamo prima a Santiago Solari così
Ma dall'arrivo di utopie invertiamo
Credo che tra l'altro l'opportunità diceva stamattina aprendo i lavori io l'ha detto in anche il presidente l'opportunità o meno di fare questo momento di confronto
Dopo il dibattito che sentivo per radio ieri dico è stato opportuno farlo ma soprattutto credo in questa fase accentuare anche
La crudezza del dibattito
Perché alcune suggestioni il relatore puniva
Alcune al limite che m'hanno fatto anche riflettere altre Mannu convinto suggestionato
Rappresentano un po'il nodo che il in alcuni interventi ho inteso questa barriera chi è presente nella nostra società soprattutto nei confronti di una parte fondamentale che Reichlin chiamava noi chiamiamo
Il futuro i giovani
E che devono essere colti e anche perché aggregati da questo punto di vista sentivo prima parlare dell'azienda
Sono cinque sei anni che noi vediamo l'azienda al centro di questa società
Io non dico che è troppo per carità qualcuno potrebbe dire che diventa rivoluzionario la cui le nostro ugualmente ma da laico dico che se ne sta parlando troppo ma si sta parlando poco del lavoro
Quello che noi rappresentiamo anche lo stesso Manifesto del partito democratico
E qui l'atteggiamento anche psicologico concordo con Silvano molte volte noi abbiamo fatto un cavalchi ieri rispetto alle scelte dalla politica ma la centralità in questo momento del lavoro
E credo il punto fondamentale del nuovo partito
Dimenticare ancora oggi dopo la sconfinata di ieri credo rappresenti un rischia di rappresentare un rischio di autoisolamento fondamentale
Cosa spettavano il Paese la gente i giovani soprattutto dopo i cinque anni di governo Berlusconi
I pensionati un messaggio chiaro su un versante
Dopo cinque anni di attese a di risposta di sofferenze di carica
Una svolta non di Salerno ai importantissima per certi versi attraverso chiavi letture ma di attenzione del Paese
Marisa parlava di democrazia economica
Sentivo
Chi parlava Ichi riferire si riferiva ai alienazioni disse volendo rispetto alla Smith che o alla l'atteggiamento del della Pernod presidente dalla Camera dei deputati rispetto all'aumento
Per me non sono queste successioni sono forti rischi attenti
Rispetto a una momento elettorale quello francese in cui vede un sindacato debolissimo oltre che una politico avendomi debolissima come in Italia in queste ore
In Francia assistiamo ad elementi a soggetti di sinistra che guardano con attenzione con atteggiamento perbenista sarà così come alternativa con lo sviluppo di quel Paese attenti noi in questi ultimi anni ci siamo confusi anche come sindacato ritengo alcuni atteggiamenti per esempio riguardo al mercato del lavoro hanno rappresentato la suggestione di un problema che è quello del lavoro con la elle maiuscola attenti le pensioni rappresenta una risposta fondamentale
Io in certi momenti di queste di otto mesi di governo ha avuto la sensazione di essere una camera buia
In cui con la con la fasciatura interna qualcuno cercava di orientare un Paese e ogni tanto si prende una testata pesantissima soprattutto dei soggetti più deboli
Credo che dopo che la il nuovo governo o quello che noi ci auspichiamo in questa prima fase perché la casa la fase più rischiosa è stata questa
Da una grande attesa si è passati a quasi una rassegnazione rispetto a un percorso per carità giustissimo
Sentivo giustamente Through the che diceva la l'azienda l'impresa al centro dello sviluppo la maggior capacità di produttività
Cose importanti fondamentali ma che non danno risposte al problema del lavoro con la elle maiuscola che con la politica in questa fase non è riuscita a dare noi stavamo ci stiamo accingendo diciamo
A fare una tornata di assemblee su un documento unitario che abbiamo varato da poco
E sentiamo nonostante tutto l'insufficienza di una bisogno che è quello che arriva in queste ore ma da mesi da parte della gente
Più rispetto del lavoro dell'uomo
Melosi migliore e più diritti del cittadino diceva RAI click
Del lavoratore che gestisce la sofisticazione noi siamo un Paese produttivo
Che in queste prime ore penso che in alcune aree importanti del Paese
Riesce ad essere produttiva di esportare perché c'è una capacità tecnologica ma una capacità umana fondamentale che è quella di utilizzare la tecnologia doppiatori quattro sta speranza ansia ma anche mezzi a queste realtà come la realtà fondamentale e mi avvio alla conclusione
è quella di dare una risposta ai bisogni che la che i pensionati giovani il parco la parte importante del Paese in questo momento chi era un governo di questo tipo e a un partito che nasce deve nascere non solo da un manifesto diceva prima che ha visto soltanto alcuni sindacalisti raccomanda di partecipare ad Orvieto
E non ha visto coralità del paese che nonostante tutto rispetto a questi temi è fortemente attratto
La suggestione negativa è stata quella che di spetta una grande aspettativa
C'è stata una risposta carente immediata e dovremmo usare i chiuso
Certe volte la stessa psicologia di di chi ci ha preceduto ha devastato questo Paese cosa ha fatto la prima cosa ha pensato a se stessa e i propri interessi ma è riuscito con una cosa da funambolo e a scaldare c'è un milione di pensione a tutti
Io dico noi questa in questa carenza che hanno messo ricordiamolo in difficoltà anche la stessa azione sindacale
La stiamo recuperando dicendo garantiamo soprattutto chi ha pagato in questi anni da quarant'anni di contributi non penalizziamo linea mortifichiamo valorizziamo il lavoro per quello che è la contribuzione per quello che è
Le scelte di produttività per quelle che sono De Negri di ieri sera che bastava esibiamo aderire bene o male sostato uno dei tre componenti che ha messo in difficoltà il ricorra fa che la
E già mento Dida lemma cadere non sul piano regolatore di Canicattì ma sola politica ampia internazionale giusto perché sentivano in questi mesi
L'affanno di una politica che non dava risposte non trovava una via io vi dico e chiudo con un dato mio padre era Barbieri alla presidenza del mutuo soccorso uso noi per esempio nel dibattito che c'è stato in autunno alla festa dell'Unità di Pesaro abbiamo schierato i nostri delegati soprattutto delegate con delle magliette con un bel cuore
E dice ti amiamo Bersani le liberalizzazioni ci piace
Per certi versi semplicistico in presenza di ecco in presenza però di regole certe come all'interno dell'impresa Retescuole certe perché è un mercato selvaggio
L'azione dell'IVA Martis azione che sta avvenendo e sei cercato di sviluppare diceva
L'amica Marisa in Cina contro la presenza di un capitalismo di quel tipo
Rischia poi di vedere reazioni fortissime perché poi mentre noi attendiamo qualcuna tende a che quel tipo di fenomeno anche se attenuato morigerato arrivi pure in questo Paese vediamo che c'è un'asta
S'alza praticamente una grande azione di nel Paese da cui originato perché in America
La class action fatta rispetto a Val Martello azioni fatte in questi ultimi mesi indubbiamente significa che neanche nel paese dei per eccellenza del capitalismo
Quello del tipo di deregulation non va più non viene più accettata incitano segrete partecipato utilità costi bassi significa un lavoro che ti ha poca qualità
E in Italia e il partito democratico ma anche il partito che dovrà continuare ad assumersi questo tipo di gestione
Deve capire che la qualità del lavoro passa attraverso giuste retribuzioni pensioni dignitose e scelte
Che vedono il lavoro a centro di questa risposta queste la risposta anche a chi si sveglia con la coccola stella rossa in testa cercando di fare il giustizialismo ma anche lì e chiudo qual è il pericolo di un po'verismo Pato qualcuno parlava di rischio di un qualunquismo molto vicino a questa realtà degradata del Paese ma anche di un populismo d'accatto
Il brigatista rosso che vive sulla montagna senza riscaldamento qualcuno può vederlo come una caricatura
Molti altri
Io perciò personalmente l'ho visto come un tentativo di accaparrare tutta una serie di grandi difficoltà di gente che nelle grandi città li periferie senza casa veniva detto Scampia senza riscaldamenti senza infrastrutture senza diritto di essere cittadino
E qui il fenomeno del cittadino utente deve essere visto in questo senso e c'ha priorità in questa fase io ritengo che l'attenzione rispetta il Governo che ripartirà
Se non passa attraverso questo versante noi rischiamo di rivedere come abbiamo rivisto ieri sera facce sorridenti irridenti che speculano su un Paese che ha potenzialità ma che in questi anni è stato pesantemente umiliato
Solari
E poi le conclusioni di Mega
Chiedo scusa
E cercherò di fare veloce perché più che un ragionamento politico compiuto che comunque è uno che non posso fare perché non sono in grado falso solo un paio di considerazioni vengono principalmente dall'esperienza del quotidiano del mio vissuto ora la prima considerazione è questa
Io non credo francamente ho sentito che qui Toni
Io non credo francamente che la crisi evidente dell'albero
Della rappresentanza è una crisi
Non tanto di quantità di rappresentanza ma di qualità di rappresentanza non autorizza nessuno
A immaginare delle semplificazioni intendo dire che dal mio punto di vista questo affacciarsi di questa nuova
Ideologia tra virgolette
Per cui tutto quanto doveva essere in qualche modo ricondotto ad un rapporto diverso diretto tra il governo allestisce le grandi scelte e il cittadino
Può rapidamente derivare lo dico insomma sempre ricompongono somma cuore attivamente derivare Inoue una politica che guarda non al cittadino ma al consumatore che è un'altra cosa
Politica che fa delle scelte e guarda al consumatore non al cittadino a tutto tondo è una straordinaria semplificazione del sistema ma è anche la la la morte civile perché rappresenta una quota numero come dire il rilevante come quella della componente del lavoro nella società moderna
Io credo che ci sia un problema c'è un problema della politica c'è una deriva di questo tipo pone un problema alla politica anche
Alle singole forze politiche quelle che ci sono e quello che voglio fare
Perché produce ulteriormente l'idea che tutto diventa opinione mobile e tutto diventa come dire figlio della contingenza del momento
E produce per questa via un ulteriore distacco nella capacità di rappresentare i processi reali e i bisogni reali d'argento
Che continua ad essere complesse
Io credo che sia una specificazione inaccettabile
Peraltro credo che questa situazione
Ribalti diciamo così innanzitutto sull'organizzazioni sindacali un altro problema in ordine
Comincia mette le organizzazioni sindacali sono in condizione di poter progettare il futuro cioè noi siamo da troppi anni ormai e lo siamo ancora oggi impegnati più a difenderci che a progettare più a tutelare quel che abbiamo che a immaginare l'uomo
E in questo modo aveva congelato energie enormi
Quest'anno nella nella capacità storica del movimento sindacale italiano confederale di proporre delle soluzioni e di accompagnare dei processi di crescita del
Allora se per un attimo immaginiamo e cos'è io credo che l'unica cosa che possiamo provare a fare quella di tentare di ricostruire un ambiente invece favorevole
Alla al dispregio darsi di queste energie esisto
Creare un ambiente favorevole significa evitare semplificazioni significa porsi davvero in un'ottica di ricerca senza trovare nuove come dire
Nuovi totem
Ai quali sacrificare ogni nostra inserti del prezzo per questa sia una cosa importante lo dico ho finito
Guardate l'ultimo esempio avuto ieri
Se le anche tu Maurizio
Un convegno uno dei tanti
Illustrazione di rappresentanza imprenditoriale di sinistra tra virgolette le aziende pubbliche servizio
Beh tutto quel di orario semplifico un po'ma insomma tutto quel dibattito dalla relazione alle comunicazioni agli interventi della politica compresi i ministri ruotava sostanzialmente attorno ad un problema
Le riforme San da fare per liberalizzazioni anche perché chi si oppone un
E va benissimo sono non sono un nostalgico del il sistema dei monopoli solo per le aperture per la liberalizzazione
Però tutto quel dibattito tutto quel dibattito ruotava attorno ad un tema che era bene ma a fronte del di queste modificazioni come si redistribuisce il potere la tutela degli interessi
Che cosa spetterà al sindaco all'azienda al Governo l'Authority giudica beh e in tutto questo ragionamento il lavoro non c'è non c'era non c'è stato non conta non esiste ora che non esista il lavoro in un processo di di questo tipo è un'assurdità
Però guardate qualcosa di più che un convegno un'ideologia è un modo di affrontare le cose è un ambiente ostile che ripeto tra l'altro impedisce a noi di avere un atteggiamento positivo e propositivo
è una piccola variazione c'è un compagno di chiesto un amico che ha chiesto di parlare Riccardo
E poi le conclusasi Mega
Tornato ti chiedo scusa per intervento non prevista ma
Per me è necessario sottolineare una cosa
Gli eventi di queste ultime ore
Presentano una crisi evidente della politica e nessuno ha parlato però di lì di crisi la classe dirigente
Allora secondo me
Sì qualche qualcuno ha accennato però nessuno ha parlato davvero del fatto che la politica deve tornare a parlare di idee deve essere una battaglia di idee
Quindi non si può prescindere dalle nuove istanze dalle idee dei giovani perché non è possibile pensare di fare un nuovo partito anzi un partito nuovo senza i giovani io credo che bisogna parlare di più di rappresentanza e quindi di più di partecipazione
Per questo è importantissimo riporre rimettere ricollocare il lavoro al centro del nove articoli Partito democratico deve trainare
I giovani e con esse il Nuovo Mercato del lavoro nuovo mondo del lavoro questo è un periodo storico ritengo del tutto particolare un unicum per i giovani che si trovano non solo in condizioni materiali difficili e non mi riferisco solo alla precarietà
Mi riferisco anche a una a una crisi degli ideali a come qualcuno ha scritto siamo figli dell'ottantanove
E e quindi per noi non è importante
Anche se è sempre presente lo slancio passionale interna è importante l'idea di un riformismo forte un riformismo spiegato come faceva Federico Caffé
Come come lo concepiva Tarantelli con una nell'idea della via alta la competitività io penso in generale che noi giovani dobbiamo essere più presenti
Più presenti nel mondo del lavoro e quindi al sindacato perché non è possibile parlare di una nuova idea non ho a filosofia
Di un nuovo progressivi Isma'senza ascoltare i giovani
Naturalmente io
Richiamo la responsabilità della classe dirigente
E richiamo alla nostra responsabilità perché in quanto giovani noi si alimentati da passione Massimo anche molto pragmatici potevano diverse ricerche lo dicono tutti gli studi recenti e quindi ritengo che sia fondamentale
Tornare come dice Grillo Gibran a salvaguardare i diritti dell'uomo e parafrasando aggiungo tornare a salvaguardare conquistare nuovi diritti del lavoro e dell'uomo grazie
Ma direi che naturalmente non si tratta di conclusioni ma
Il mio intervento poiché le conclusioni impreviste da parte di Alfredo
E il mio e dunque un contributo a questa discussione
E per la quale
Debbo dire che nel ringraziare tutti i presenti nel ringraziare fortemente Alfredo Reichlin
A cui sin dalla dall'inizio bianchi esto
Di darci un contributo
Nell'avviare un ciclo di discussioni e di riflessioni
Che potesse far precipitare sul versante teorico di Progetto e di prospettiva
La configurazione della costruzione del nuovo partito
Come una grande sfida politica una grande sfida progettuale
Un grande impegno anche ideale
Fatto di sogni e di speranze nel ritarare le idee che muovono le persone uomini e donne
Uscendo da una condizione impartì asfittica dei mesi passati
Tra gruppi dirigenti ISO i DS la Margherita il rapporto cui semplici contenitori la forma dei contenitori stessi
Perché in quest'idea di di di avviare un ciclo di discussione
Che partendo con oggi si svilupperà
Attraverso la rivista
Diciamo nelle più grandi città italiane
Si svilupperà su questioni tematiche
La governance le forme della partecipazione tra un mese a Milano le questioni dei giovani e del lavoro a Bologna
Le questioni relative al Mezzogiorno in Campania le questioni relative
Alle politiche industriali da costruire nel Veneto insomma avviamo un percorso che andrà oltre lo stesso congresso
Dei Democratici di sinistra
E a come compito quello di sviluppare studi riflessioni approfondimenti
Ridare cioè
Valore
Ai contenuti
In in una
Forma che poi la sostanza del ragionamento che stamattina ci ha proposto nella relazione al freddo
Che in fondo è quello di cimentarci nella costruzione di un pensiero non tanto ammantato di nuovismo ma un pensiero più forte
E più capace
Di affrontare le sfide del riformismo
E quindi l'opposto di un pensiero debole
L'opposto di un'assenza di teoria
L'opposto di un partito leggero
Ma un partito fortemente radicato nel popolo
Nella società italiana
In radici che affondano
In una dimensione
Quando Reichlin parla di un partito più sociale
E di un partito che esprime un'anima e dei valori
E si riferisce in quel contesto
Diciamo ad una differenza non solo dialettica
Tra la tesi
Del nuovo partito del cittadino consumatore
E dell'individuo
Riaffermando un'identità è un valore
In cui l'identità l'anima sociali il valore sociale del lavoro e della produzione fanno parte integrante di una configurazione in cui il cittadino alla fine del suo percorso anche consumatori ma innanzitutto
E nella forma del lavoro della produzione che esprime quello che qui ampi anche Beppe
Casadio richiamando il rapporto tra il perché
La centralità del lavoro nel nuovo partito il senso confederali ITA
In fondo ricalibrata ricentrare all'idea di come il lavoro
Il mondo del lavoro nel suo insieme capace di parlare al Paese all'Italia nel suo insieme
Cosa che non tutte le forze e non tutti i soggetti e non tutti i ceti possono fare ma che il mondo del lavoro ha non solo nella sua storia ma anche nel suo dinamica attuale quindi non è una rivendicazione di corpo questa centralità ma non in che azione di valori di dignità
Immaginando che vi sono anche contenuti da esprimere non solo da chiedere agli altri
Con i quali dovremmo costruire questo partito ma quei quali concorrere a determinare ad aggiornare a costruire questo pensiero forte
E io penso anche che
In fondo esista anche dal punto di vista teorico
Una base molto avanzata
Che lo stesso dibattito fin qui non ha sviluppato che non non riempie fino in fondo
Neanche la la mozione
Di Fassino che pur condivido con la quale andiamo al Congresso tanto meno riempia lo Stato il manifesto dei valori
Che dentro questa dinamica della costruzione di un nuovo grande partito esiste un'idea di modernizzazione e di riforma del sistema capitalistico in Italia in Europa
Che in fondo è la nuova teoria con la quale ricalibrare la vecchia teoria socialista la vecchia teoria diciamo di e socialdemocratica misurato sì anche alla fine del secolo e nella quale provare a immaginare
Come con questo sistema produttivo
Con i valori del capitale del lavoro riaffermando i temi della pari dignità a partire dagli elementi di democrazia
Che devono esistere non sono società come diritto ma nell'impresa come condizione perché le forme della partecipazione si possano svolgere tu costruisci rilanci un'idea di modernizzazione e di riforma
In cui l'idea di riforma è insita nello sviluppare una tesi della partecipazione che si basa sui fondamenti della conoscenza di tutti i mangimi Gandhi dell'impresa stessa
Di qui tu lavoro non se solo una parte terminale ma se una parte essenziale di pari dignità dentro l'impresa
E in fondo se oggi si guarda la dinamica sociale
Oltre che politica anche a chi fa riferimento al comunismo all'antagonismo di quale fiori e portatore
Di quale teoria alternativa a questa che noi possiamo propugnare rafforzare e portatore
La ricostruzione società comunista in modelli conosciuti i modelli diciamo che nella dimensione globale della società
Vista la dinamica cinese da un lato hanno il tasso di sviluppo più elevate dall'altro obiettano internet era il primo gli elementi essenziali la democrazia
Che si è posto la sfida dal punto di vista teorico di come la democrazia
Deve riuscire a pervadere le nuove dimensioni politiche sociali di un mondo in cui dalla cultura islamica alla cultura asiatica questi elementi fanno fatica con la politica penetrare
E chi secondo me se non diciamo queste forme nel rinnovamento socialista in Europa anche attraverso il partito democratico il contributo che si può dare deve tentare di rispondere non da solo assieme agli altri
A come contribuire ad un mondo migliore perché in fondo l'origine il ritorno ad un'idea del valore della politica del pensiero politico delle idee e quello di battersi per costruire un mondo migliore
E credo che il rapporto tra passione e ragione a cui molto spesso noi facciamo riferimento almeno io mi mi mi mi muovo debbano considerare questi come elementi dai quali non è possibile sfuggire
In questo senso io penso che effettivamente
Anche la questione con cui si fa i conti dai già ieri sera da stamattina della crisi e della dimissioni in fondo
Riconsegnano un problema
Di cui la frantumazione dal punto di vista politico la frammentazione e la transizione istituzionale mai compiuta
Ivi compreso il rapporto con la legge elettorale
Beh in fondo pongono un problema alla politica di una sua riorganizzazione il processo di riorganizzazione la politica non riguarda soltanto noi e la costruzione del Partito Democratico
Riguarderà anche quelli che nella cosiddetta sinistra più radicale e antagonista si vogliono porre nell'ambito di un'alleanza io penso che bisogna costruire le condizioni per fare un grande partito nazionale
Perché parliamoci chiaro questa dimensione nazionale oggi non ce l'hanno da sole di esse
Non c'era da sola Margherita non ce l'hanno da sole neanche tutte e due assieme se non riescono ad essere un partito di più e non di meno
Se non riescono da creare più consensi e non di meno
Se non si supera la diaspora storica per cui ogni qual volta affronti un problema necessariamente la sinistra è condizionata rompersi e frantumarsi male centenario di questa sinistra italiana
Dove la ragione non prende mai il sopravvento rispetto alle idee identità e alle collocazioni e alla configurazione di tanti ogni volta piccoli e nuovi partiti
Ma se il partito uno strumento anche nella concezione del moderno principe
Inteso come egemonia di un collettivo egemonia di una squadra egemonia di competenze beh vuol dire che allora è tutto l'opposto forche immaginare la politica come il partito in funzione del leader come il partito in funzione del Presidente
Come il partito in funzione del personale ma come un partito al servizio di una nazione
E quando si parla di questione nazionale
Con cui fare i conti dal mio punto di vista la più grande risposta è quella di costruire un partito più forte e più grande
Che può anche aver le condizioni per farcela in prospettiva da soli non è semplice
Ma in cui bisogna concepire la condizione di un'alleanza tra rifornire tra riformismo politico e sociale forme più radicali come un compromesso politico che costruisce tra forze Soggetti
E non tra tanti piccoli nuclei i qui riferimenti sono i tanti di Gerini di quel costo e cosparso un Paese cioè io penso che questo prima del ritorno alla politica all'etica al collettivo
A quello che ho chiamato l'idea di un moderno principe dal mio punto di vista penso che sia una questione essenziale che coinvolge anche numeri non coinvolge solo gli altri e questo come dire
Riporta ad un tema che qui è stato riproposto nella discussione perché come il sindacalismo confederale è non solo interessato me soggetto protagonista di questa riorganizzazione la politica
Non solo perché se noi diciamo volessimo approfondire i dati elettorali scopriamo di quanto incide il mondo del lavoro
Anche nell'ottenere un risultato nel due mila sei dal punto di vista del successo pur parziale del centrosinistra rispetto al due mila e uno conta e conta non poco
Ma non vi è solo un elemento quantitativo
Nell'elemento come qui veniva ricordato che il sindacato confederale gli attacchi in Italia
E sì riorganizzarlo
Sì riposizionati dopo la Resistenza sulla base costruzione della Costituzione
E nell'ambito della Costituzione vige un'idea che sta al quadro democratico
Al rapporto con i diritti al rapporto con la costruzione di un Paese libero e forte nella società moderna e qui valori essenziali sono patrimonio
Del movimento confederale italiano del sindacato confederale come può
Un sindacato confederale essere indifferente i processi di riorganizzazione la politica
Come può non valutare che il rapporto tra autonomia
Neutralità e partecipazione richiede una consapevolezza che se i lavoratori italiani di CGIL CISL e UIL in maggioranza sono fortemente per l'autonomia
Altrettanto in maggioranza quegli stessi lavoratori si collocano più vicini dal punto di vista politico al centro sinistra e come non considerare che questa nuovo autonomia
Quando si configura
E in una condizione nella quale la rappresentanza politica non riesce a rappresentare efficacemente il lavoro
La rappresentanza sociale pensa erroneamente di sostituirsi alla rappresentanza politica con logiche di autosufficienza che possono solo produrre guasti
E nel contempo per esempio non è capace sempre di rilanciare un'idea del valore dell'impegno politico del militante del dirigente sindacale
Del rapporto tra azione sindacate sindacale il valore dell'iscrizione al partito del singolo militante del singolo dirigente dell'impegno e della considerazione di come un azione sindacale può essere più efficace se è un quadro indubbiamente programmaticamente più vicino ecco allora
Che in una moderna concezione anche del partito democratico
Il cosiddetto partito sociale di cui anche parla Alfredo beh deve riconsiderare una forma nuova
Nei rapporti di rappresentanza politica del lavoro in cui non è il sindacato che si fa partito
O il sindacato che si fa autosufficiente
Ma il sindacato che in una nuova logica si chiamino conferenze programmatiche si chiamino convenzioni le chiameremo come dovremo deve avere però da un lato le garanzie di programma più vicino
Dal punto di vista sociale e dall'altro anche di impegno affinché la rappresentanza politica del sociale non sia unicamente patrimonio dello oligarchia attuale dei partiti
Ci sono condizioni all'autonomia di pari dignità
E di pari valore ma si richiede al punto di vista anche del sindacato confederale una riflessione ulteriore nel rapporto tra
Lavoro politica e il ruolo del sindacato
In questo senso io avverto semplicemente
Che noi per il contributo che
Si sta tentando di di di di dare di produrre
è evidente
Che dovremo di approfondire anche in questo approccio teorico e di riposizionamento
Su temi che qui sono stati posti ringrazio anche dal presidente gli economisti che attengono somma nel valore sociale
Del lavoro e del lavoro anche nel nuovo prendemmo Crati o come uno dei soggetti che assume la pari dignità tra lavoro e capitale
Per immaginare anche uno sviluppo e l'evoluzione verso concertazione fatti sociali rilancio insomma di una dinamiche in cui la produttività non è nemica ma è condizione per far crescere i salari perché l'Italia ha bisogno di far crescere i salari
Ma bisogna anche che nelle discussioni sindacali diciamo con nettezza a tutti i teorici che questo può avvenire a prescindere che probabilmente c'è un punto limite
Nelle discussioni che va ad un certo punto riposizionato che quelle posizioni non si capisce bene dove stanno teoricamente in ogni caso non sono perseguibili dal punto di vista dell'azione sindacale
E l'idea che buoni salari e pensioni dignitose i lavori è stabile flessibilità tutelato sistema democratico partecipativo siano un cuore nel rilancio di una moderna concertazione rafforzata
Di un valore sociale del lavoro anche nel nuovo partito democratico
A me spinge solo a dire
Che assieme a una questione di un partito nazionale
E pensiamo solo cosa vuol dire per esempio questo partito nazionale
Rapportato alle dinamiche della Lombardia o del Veneto dove anche nel voto positivo del centrosinistra il mondo del lavoro gli operai
Votano al trentaquattro per cento trentadue per cento il centro sinistra è al sessanta il centro destra e se lo vediamo storicamente dal quarantacinque in poi la sinistra
Salvo la grande avanzata del settantacinque nelle grandi città non è mai riuscita a mordere in quelle dinamiche
Perché non concepire l'idea del partito democratico tutto l'opposto di quel che in alcuni momenti si è configurato come una grande sfida per conquistare quegli operai e quelle operaie che stanno da un'altra parte e che magari unicamente individuando nel simbolo nella storia il problema potrebbero oggi nell'incontro tra un riformismo cattolico solidale il riformismo socialista alla nostra portata essere attratti da un partito che però dice delle cose
Che deve saper dare delle speranze che deve saper fare delle cose far sognare le persone cioè io penso che questa dinamica nel guardare diciamo anche al rapporto con le nuove generazioni
Non deve come dire assumere il rinnovamento semplicemente come uno dei cosiddetti capitoli del nuovo partito un po'tra virgolette nuovista
Io penso che qui non banalmente prima quando si è parlato rinnovamento dicevo e nostro rinnovamento Alfredo Reichlin nel senso che
Noi abbiamo bisogno
Di forze indubbiamente nuove e di aprire le porte alle nuove generazioni
Ma abbiamo bisogno che le diverse generazioni sia contaminate da un pensiero di ritorno alla politica ai valori della politica
Alla politica come strumento per migliorare la vita delle persone del paese alla politica come etica di un valore e di una passione non alla politica come mestiere
Non alla politica come condizione per poter stare meglio per sei non alla politica come condizione per una prospettiva persona io penso che di questi valori che stanno alla miglior tradizione comunista socialista dei valori cristiani noi dobbiamo saperne fare tesoro questo sì
Per da un lato re impossessarsi e dall'altro trasmettere alle nuove generazioni perché questa è la condizione migliore per far sì che le nuove generazioni entrino in modo dirompente
In una condizione alla quale vero come diceva Riccardo non arrivano conoscendo il capitale o al o essendosi scritti al Partito Comunista quattro socialista bisogna scrivere questo nuovo libro
Questo nuovo libro è quello di un partito democratico
E come diceva a nostro ricercatrice in una ricerca sui giovani noi potremo realizzare sia i giovani sapremo dare un futuro di speranza di stabilità di valorizzazione loro competenze
E di un impegno anche alla politica in cui si sentano realizzati perché si ritrovano per poter dare anche alla loro punto di vista un contributo questo è il primo appuntamento con questo vi ringraziamo e vi faremo arrivare perimetri nuovi appuntamenti grazie
Alberto compagne gli amici che il testo registrato del dibattito sarà su pubblicato sul numero di marzo di argomenti umani
Benissimo
Grazie
Editore allora ecco qua