"Hezbollah, il partito di Dio, del terrore e del welfare" - presentazione del libro di Gian Micalessin (Boroli Editore)

Siamo questa serata in cui presenteremo il libro Hezbollah Pd Gianni Calessi Henderson all'organo e presentarlo Gad Lerner e Maurizio Del Prete del Pietro e l'autore naturalmente Gianni sono Lodovico festa
E che insieme a Boroli a Guadagnolo
Dedico questa collana
E
Una rapidissima presentazione Dini e e libro di un
Giovane inviato giovane rispetto a me rispetto a me
Che
è particolarmente divertente perché non commenta non analizza non spiega ma racconta racconta in un modo appassionato quello che ha visto quello che ha conosciuto le persone con cui ha parlato con cui ha intervistato io ho conosciuto Gian quando lavoravo al foglio non eravamo un giornale molto di analisi e poi sono arrivati un paio di questi paio di giornalisti ma atti come tutti i triestini Luís e Fausto vi lo slavo e finalmente abbiamo assaporato anche un giornalismo diverso un giornalismo diverso appunto ti difatti racconti di gente di persone
Il libro
In questione e è tutto così si racconta di di questi contadini sciiti nel Libano che venivano emarginati che Mammano acquisiscono orgoglio
Che si incontrano con
Gli agenti del convegno Isma'è che incominciano a costruire un movimento che ha questa doppia faccia da una parte una struttura di Guelfa perché tiene insieme la gente fa le scuole tiene insieme un po'un pezzo di società e dall'altra parte una
Macchina terroristica di grandissima efficienza inventa diciamo nel campo il terrorismo alcune cose che prima non c'erano state i martiri diciamo così
Sono sono una delle invenzioni dalla degli Hezbollah
Pare che i primi sui dei primi attentati in cui l'attentatore sacrifica sono hanno il loro marchio così tutta la strategia degli ostaggi così la capacità di legare di la guerra ai media insomma la capacità di utilizzare i media e tutti i colpi che loro danno sia gli americani sia gli israeliani nascono da questa loro
Particolare capacità la storia di me questa storia
Era contattata Michalis in con questo stile è fantastico particolarmente divertente naturalmente
è una storia che pone tutta una serie di quesiti
Dove vogliono andare
Si riuscirà a fermare le forze che vogliono distruggere Israele si riuscirà a fermare un movimento terroristico che ha una dimensione internazionale che punta alla instaurazione della Sharia
E in per tutto il mondo si riuscirà a fermare un movimento rivoluzionario che vuole arrivare una resa dei conti con l'Occidente
E queste sono le domande che nascono leggendo il libro la bellezza delle polemiche alle SIM che lui non parte da queste domande parte dei fatti dal racconto delle persone
Di che cosa fanno con tutti con due tipi di lettura una quella della del del cronista spietato che guarda i fatti e l'altra è quella del
Dell'appassionato per i guerriglieri non importa quanti più di guerrieri israeliani che Hezbollah ma il guerriero a Gianpi Angelo lo scrive con lo descrive con particolare passione io sarei adesso la la parola Maurizio Belpietro direttore del giornale terrazzo
Va innanzitutto la breve premessa conosco Gianni Calle sin da molti anni da quando diventai vice direttore vicario del giornale già lui scriveva per il giornale
E già lui faceva l'inviato di guerra è uno dei pochissimi fiati di guerra che io conosca che siano davvero in attività
Lo dico con una leggera un'idea perché ci sono molti inviati di guerra che sono più inviati l'albergo che di guerra già mica Lessini appartiene invece con la categoria di inviati che effettivamente vanno a vedere a anche assumendosi qualche rischio lui l'altro inviato che citava poco fa i nostri uffici ossia Fausto B. lo slavo solo due giornalistiche solitamente un direttore costretto a tenere a freno cioè è costretto a dir loro meglio se non vai lì in quel posto attenzione che c'è qualche rischio
In questi anni da direttore ormai lo sono da un certo numero di anni mi è capitato parecchie volte mi è capitato spesso di dover sollecitare prudenza mi è capitato spesso di invitare Gianni ma anche Fausto hanno mandare in qualche posto che giudicavo seduto dalla mia poltrona immaginate di quanto troppo pericoloso ma ne ricordo delle storie straordinarie insomma mi ricordo di quando per esempio lui in Iraq sì decise di attraversare da da Baghdad tutta la zona che era occupata dagli Sciti fino ad arrivare a Nassiriya
Non so come si fosse travestito erano lui e un altro nessuno un un interprete
Fece tutto questo viaggio con le mie preoccupazioni serale di riuscire a ogni tanto da chiamarlo sentirlo saper dove stava che lo stava facendo per cui anche quando è andato spesso c'è andato numerose volte in Israele anche nelle zone of occupate dai dagli Hezbollah oppure dite occupa presidiate dall'Anp lo ha fatto sempre con la curiosità e con la voglia di andare a vedere quello che accade questo una precisazione che ritengo doverosa perché vi confesso facendo questo mestiere ho visto molti giornalisti anche bravi fare ampi racconti grandi reportage bella penna sostanza zero
Nel senso che per riuscire a capire quello che accade in un ruolo di guerra bisogna effettivamente andarci magari parlare con i protagonisti
E devo dire che Gianni che alle SIM è uno di questi giornalisti e in questo libro si capiscono molte cose detto questo aggiungo una seconda premessa da direttore di giornale ormai lo faccio un po'lunga ma cercate di capire
Diciamoci subito una cosa gli esteri nel per per i giornali italiani interessano sicuramente meno dalla cronaca rosa
La cronaca rosa ha più trova più spazio nei giornali italiani solitamente del dei fatti internazionali si scopre ogni tanto c'è una guerra si scopre che si che ci sono persone che si ammazza che sono eserciti che invadono territori ci sono
Che ci sono drammi che ci sono a bombardamenti solo quando questi avvengono non si capisce mai nulla di come si sia arrivati a questo punto e lo si devo dire che un atteggiamento quello dei giornali italiani per la verità viziato dal fatto che di lettori interessati a ciò che accade nel nel mondo direttori italiani parlo non non posso giudicare naturalmente per lettori esteri
Ce n'è veramente pochi
Mentre io ricevevo valanghe di lettere su tutte le questioni che riguardano dal portafoglio del cittadino le pensioni le le questioni politiche magari anche sui PACS ne ricevo raramente di che cercano di capire che cosa sta accadendo in giro per il mondo
E in particolare per quell'area dichiarava così mediorientale a cui forse un po'tutti si sono assuefatti assuefatti a una guerra che dura ormai da decenni e quindi pensano che non vi sia più nulla da capire o da sapere ecco invece in questo questo libro la dimostrazione che c'è molto da capire molto da sapere
Innanzitutto perché
Il nostro Jeanne Michele sin andando sul luogo diverse volte è riuscito a conoscere di persona numerosi dei protagonisti di quello che accade in quella sciagurata Area
E quindi era mettere insieme una serie di tasselli
Quindi quello che ci si può aspettare leggendo questo libro non è tanto di sapere esattamente chi sono gli Hezbollah che qualche ricostruzione anche sintetica abbiamo visto sui quotidiani durante il periodo
Della dell'intervento militare israeliano e durante i bombardamenti gli scambi di missili che ci sono stati con tutte le conseguenze che ne sono seguite l'invio delle truppe anche italiane a fare da da cuscinetto ma è la storia pregressa come si arriva a Hezbollah
E soprattutto quello che è accaduto in quella in quel territorio che non ci siamo praticamente dimenticati dalla vivi dalle vicende libanesi iniziali fino a tutto quello che ne è seguito con l'occupazione
Nel mille novecento ottantadue da parte di Israele della valle della Bekaa e tutto quello che succede succede che appunto come spiegava poco fa
Lodovico festa questa quelli che erano dei contadini o comunque della gente che si trovava anche a mal partito con una serie di profughi che erano profughi palestinesi che arrivavano appunto sospinti da quello che accadeva nelle zone occupate da da Israele
A un certo punto reagiscono quelli che erano belli
Contadini o comunque delle persone che contavano pochissimo nello scenario libanese che erano gli Sciti a un certo punto decidono di avere un ruolo lo decidono perché arriva uno o una guida spirituale che riesce a dare un ruolo ma soprattutto lo decidono perché sta cambiando qualcosa nel mondo sta cambiava qualcosa resta
è arrivata la rivoluzione iraniana è arrivato Khomeini al potere quindi un modello questa guida spirituale molto legata a Khomeini e quindi Fassi che le idee portate avanti in Iran vengano portate avanti anche fra gli sciiti che hanno anche una vicinanza riesce a trasmettere
Una serie di idee che il martirio come poco fa ci spiegano ancora viti che il martirio la cui Igli Sciti sono abituati facendo una una particolare cerimonia che dura detto una settimana in cui si auto flagella noto ricordare l'uccisione di uno dei loro dei loro profeti in realtà viene trasformato in qualche cos'altro che può essere anche il martirio non di una settimana colla
Con la Flagellazione collaudo Flagellazione ma può diventare addirittura il martirio definitivo con delle figure che si uccidono pur di combattere la battaglia contro contro l'infedele
Quindi in questo da questo inizio
Si intravedono tutta una serie di cose che noi abbiamo seguito soltanto quando diventavano fatti di cronaca cioè
I rapimenti
Le le gli attentati
Le esplosioni lesi i sequestri gli aerei ma ricollegati della storia
Rimessi tasselli a posto si capisce quanto quella situazione quanto hezbollah abbia pesato sul terrorismo internazionale negli ultimi trent'anni
Abbia pesato in maniera determinante e ancora oggi pesi
Cioè le emissioni Suicide organizzate da alcuni di questi strateghi del terrore che vengono raccontati descritti insomma questa poi curiosa
In questo curioso intreccio tra azione politica UE il fare che viene arriva dopo per la verità perché all'inizio gli Hezbollah non capiscono che c'è bisogno di legare la gente del luogo anche con un sistema di assistenza
Fa sì che in sostanza in quella zona si in sedi uno dei più organizzati Eserciti organizzato lo nota bene devo dire già mica leasing sullo stile israeliano cioè che cosa fanno gli Hezbollah
Prendono un brocco di di persone che sono all'epoca circa cinque mila che diventano i soldati fissi di Hezbollah sono sono i militanti di chiameremmo i volontari quelli fissi che la fanno per mestiere la guerra e dopodiché ci sono trenta mila riservisti cioè pronti a entrare in funzione
A entrare a prender le armi in qualsiasi momento ve ne fosse bisogno
Ricostruì costruito così rimessi assieme i tasselli si capisce che cosa è accaduto quando alcuni alcuni mesi fa sulla nella secondo nel secondo periodo del due mila sei
Comincia questa raffica di missili a partire contro Israele soprattutto contro ai fatti cioè quella che noi pensavamo una zona tranquilla perché gli israeliani siano ritirati in realtà era una zona che si era armata si era preparata si era preparata alla guerra contro Israele ed era pronta quindi ad affrontare una grande dura battaglia con sistemi che non eran più quelli chi si immagini ci s'immagina avevamo noi che avevamo leggiucchiate o qua e là un po'di cronache degli eventi accaduti in quella zona ma erano sistemi molto più raffinati infatti l'esercito israeliano si è trovato di fronte una situazione molto più complicata di quanto immaginasse la disfatta
Militare che poi sapete ha prodotto anche le dimissioni del capo di stato maggiore difficoltà di di di Olmert e così via prego
E si vada insomma eh non esageriamo con la disfatta militare ha fatto sì che in sostanza che per la prima volta credo nella storia
Di dell'esercito di Israele non sia riuscito a sfondare come avrebbe voluto e a risolvere il problema oggi si si trova praticamente in una situazione per cui
Di Hezbollah continuano a essere presenti gli Hezbollah continuano a essere armati
L'esercito libanese ufficiale non è in grado di disarmare lì la missione che è stata a cui partecipano anche gli italiani di fatto è una missione che non ha compiti operativi che consentano il disarmo di quella fascia e quindi ci troviamo in una situazione di qui di cui si parla poco per la verità nel libro ma non è l'argomento centrale della questione per cui il la missione militare italiana sta sostanzialmente seduta su una polveriera
Che si tratti di una polveriera che si tratti di un problema enorme connesso con terrorismo e con legami internazionali di cui si intravedono
Tutte le derivazioni è facile capirlo leggendo appunto il libro ma che si tratti di una polveriera è facile capire anche soprattutto dopo la manifestazione che se non sbaglio si è tenuta all'inizio di dicembre
Quando Hezbollah scontenta della rappresentanza nel governo libanese ha deciso di scendere in piazza dimostrare il suo lato pacifico senza mostrare armi ma quelle potrebbero arrivare dopo grazie
Se Gad Lerner
Allora quando
Eravamo giovani diciamo io e Vichi festa però non coinvolge gli altri più giovani di noi
Credo che nessuno avrebbe immaginato che potesse occupare la scena politica mondiale una serie di partiti
Che esplicitamente si autodefiniscono in maniera dal mio punto di vista anche blasfema partiti di Dio perché questo significa Hezbollah sì in Italia eravamo governati da un partito che facevo riferimento esplicito a una religione Democrazia Cristiana ma era ben altra cosa che il richiamare
Come dire
La propria comunità alla compattezza attraverso l'identificazione nel trascendente
Questo ci dice di una metamorfosi anche inquietante
Della nostra
E a allargata e dico nostra perché e vedo che fa più la cronaca rosa che non agli esteri sui giornali italiani ma è anche vero credo che sia cresciuta
La consapevolezza se non altro sotto forma di sorda inquietudine
Del fatto che quando scoppia l'incendio nella casa del vicino band heavy a correre in qualche modo a spegnerlo perché la faccenda ti riguarda e che la sponda sud del Mediterraneo
Questo Libano è davvero un luogo a noi vicino
In tutti i sensi
Anche nel senso appunto dello avvolgimento della morfologia del riferimento alla politica alle relazioni sociali e comunitarie che nell'esistenza stessa di una forza che si definisce hezbollah Partito di Dio
Noi ritroviamo
Infatti io credo che li può ci serva
Chiarire
Questa novità dirompente
Io spendo solo poche parole perché già gli altri hanno raccontato di Gian diciamo i calessi in posso solo confermare posso solo dirvi che tutte le volte che io voglio capire qualcosa voglio ragionare intorno a questo conflitto mi viene naturale telefonargli e cercare di vederci perché è uno che ne sa molto più di me e sul mio paese natale
Il Libano è anche sul paese dove ho campato della mia famiglia che Israele e questo libro lo dimostra ma anche per un'altra Regione che va al di là della sua competenza
Ne avete accennato un inviato di guerra che non ama
La guerra e che non è cinico che si diverte nel descrivere il sangue che scorre ma è molto atterrato e incuriosito dalle persone
E quindi anche dalle persone dei soldati
Questo rende molto concreta alla sua la relazione il libro riferisce modalità concrete appunto di svolgimento della guerra che ci impressionano e talvolta ci inorridisco hanno
è un'IPO appassionante direi più che è divertente da questo punto di vista ma questa sensibilità e forse anche una certa fascinazione suscitato in lui dalla figura del soldato del combattente
Ha fatto sì che Gianni Calessi in fosse tra i primi a comprendere quale novità
Rappresentassero l'ICI artigiana i terroristi suicidi ci capitò quando ho tentato invano di lavorare insieme quando dirigeva il telegiornale de La sette
In quella breve Estate che precedette l'undici settembre del due mila uno di di pensare insieme un reportage esattamente su come nasce un terrorista suicida questo fu realizzato a Gaza
In Cisgiordania ma giustamente il libro ci ricorda che tutto cominciò in quel Libano nella autunno del mille novecento ottantadue la scoperta
Della della ma che avrebbe cambiato il nostro stesso modo d'intendere la guerra e l'avrebbe resa asimmetrica appunto imprevedibile in questa disponibilità a fare del proprio corpo un'arma distruttiva e nello stesso tempo di considerare nemici potenziali come tali meritevoli di morte
Chiunque tu incontrarsi sulla tua strada andando verso l'obiettivo da abbattere senza alcuna distinzione fra civili e militari
E senza neppure essere frenati dall'idea che possano morire anche i tuoi perché comunque li mandi in Paradiso i musulmani che
Fai
Scoppiare insieme ai nemici questa nuova dimensione della guerra asimmetrica
Al sconvolto anche
Diciamo così le prospettive di fondo
Della politica israeliana del pensiero della sopravvivenza e della integrazione di uno Stato ebraico dentro al territorio mediorientale lo abbiamo ben visto nel conflitto di luglio agosto di quest'estate
E il libro è problematico nel narrare le origini e gli esiti di questa guerra le origini dove può apparire mi pare che poi Jeanne ce lo spiegherà meglio perché lui stesso implicitamente come indichi come un errore il ritiro degli israeliane dal Libano del Sud nel
Novantotto ma nello stesso tempo con qualunque
Uomo del forze di sicurezza israeliane si vada a parlare oggi
E considerato del tutto impensabile
Risolvere il problema della sicurezza nord di Israele attraverso la rete occupazione di quel territorio non ci penserebbero proprio pur potendolo fare sul piano naturalmente
Logistico organizzativo gli israeliani di tornare lì perché la guerra è cambiato segno e gli israeliani hanno scoperto anche
Che
Combatterla ha delle implicazioni in termini di perdite di vite umane non più sopportabili hanno scoperto che e da mille novecentosettantatré in sostanza cioè da più di trent'anni che Israele non combatte una vera guerra contro un esercito
Attrezzato e che in prospettiva
La minaccia incombente da nord allude ha un problema ancora più grande che non si risolve appunto attraverso la semplice occupazione militare e che anzi a trascinato il gruppo dirigente dello Stato di Israele ad una svolta molto significativa nelle sue relazioni internazionali non considerare più sufficiente alla propria sopravvivenza
Il Baluardo statunitense cento che resta decisivo la fornitura delle armi nella alleanze internazionali ma non sufficiente
Anche il disastro iracheno
A come dire aiutato io penso prima a Sharon poi senz'altro Olmert Tzipi Livni a comprendere che l'ombrello americano da solo non bastava e che quella che fino al giorno prima era considerata nemica
O e infida cioè l'Unione europea andava viceversa coinvolta come forza di interposizione
Non solo ma chiamata a intervenire sullo scenario più grande che ci viene raccontato nel libro di Gian Micale sin cioè l'apertura
Di un conflitto
Che
Gli storici ricorderanno probabilmente originato fin dai tempi della rivoluzione iraniana del mille novecentosettantanove ma che è esploso adesso è esploso nel terzo millennio
Fra un Islam sunnita maggioritario e un Islam sciita di cui in Libano abbiamo otto la propaggine significativa di Hezbollah ma che cerca di avere un ruolo di egemonia anche sulla Siria attraverso un meccanismo peraltro come dire molto fragile
Che è quello del riconoscimento degli Assad alauiti come facenti in qualche modo indirettamente parte della grande componente sciita in un paese invece a maggioranza
Sunnita e
Fonte oggi più insanguinato e tragico quello del Iraq dove l'Iran nascita sembra raccogliere senza combattere i frutti del disastro della spedizione anglo americana
Più altri fronti potenzialmente che avete lui pronti a destra perché penso al Golfo Arabico penso al bar AN pensa alla stessa Arabia Saudita dove questa offensiva scita potrebbe scatenarsi non sappiamo quando è su questa diciamo terribile questione che sia aperta e che trova il proprio le proprie modalità diverse in ciascuna di queste regioni perché hezbollah cui venne raccontato e descritto
Non è semplicemente il movimento che vuole instaurare la sharia in Libano sì in termini di principio e sul lungo periodo certamente questo sarebbe l'affermazione ma stiamo parlando
Di un paese in cui nausea alla fa politica con abilità in cui trova alleati fra i cristiani penso al generale a un in cui ha ben presente che nel breve e nel medio periodo la sue sedi egemonia si instaura dentro a una situazione che plurietnica
Perché
Da secoli nella postfazione di Stefanini lo racconta bene il Libano non è concepibile
Come semplicemente uno stato islamico non lo è non lo è mai stato e molto difficilmente lo diventerà è invece una polveriera di questa nuova guerra rispetto alla quale a cominciare da Israele cioè da quelli che lui ci sono veramente che quindi non fanno come spesso purtroppo capita nella politica nostrana
I guerrafondai a parole gli armiamoci e partite quelli che il problema ce l'hanno in casa e quindi non possono limitarsi ai proclami con questo non si tratta con quello non si parla sì chi fa politica e cerca sponde diplomatiche è complice del terrorismo lui invece
Sì
Studia a partire dal conflitto di quest'estate che ha avuto come caratteristica concludo subito stupiscono per la lunghezza che ha avuto come sua caratteristica il silenzio del mondo sunnita
Che non ha certo fatto il tifo per Hezbollah mentre Israele bombarda dal Libano del sud a partire da questa contraddizione decisiva interna all'Islam
La speranza che è una speranza affidata alla capacità diplomatica e alla capacità di interposizione dell'Unione Europea quell'Europa che guarda caso nel momento drammatico in cui scoppia l'incendio nel nel giardino del vicino nella cave del vicino torna necessaria
Riscoprì
Ineludibile bene che sia capace di azione diplomatica nei confronti della Siria che tenti disperatamente ma sulla base di argomenti molto concreti disprezzare un'alleanza Siria e Iran
Di per sé innaturale e comunque deflagrante per il nostro futuro disinnescare Hezbollah significa fare politica significa intraprendere un'azione molto più complessa che non la forza brutale delle armi che da sola come spiega bene già mi Calessi non non è stata capace nonostante i rapporti di forza nonostante le tecnologie perché oggi nella guerra asimmetrica quelle da sole non bastano più
Grazie
Sono la parola d'autore Gianni Fenzi
Grazie mille a tutela in particolare grazia di chi festa che per primo ha rifiutato vicende scrive un libro
è stato veramente abile perché mi ha preso alla sprovvista avevo ancora il fango del Libano sui stivali mi chiama mise descrive questo libero in trenta giorni
è stato il primo che rifiuta convinse migrazione all'editore Boroli perché per prima mi ha messo un contratto davanti agli occhi mette lo firmerà poi comincia a scrivere per una dovrà consegnare entro brevissimo
E io presa sprovvista dissi va bene così è nato questo libro sono state mai nato grazie al direttore Belpietro che da mille novecentotrentaquattro sopporta le mie tre figlie per riuscire ad andare in posti che lui Cuneo Sessanio dei mandare nessuno
Una volta che si è convinto perfino a fare un albero nell'epicentro di Ebola inserire questa per venire poi dopo tre o quattro giorni riuscì a convincerla
Riuscì anche a ma comincio a farmi affrontano nel Bengodi americani a Falluja dietro un po'più dura però alla fine Fiesse dice sempre di sì non su come rischia convincerla
Cominciasse preoccupato per non so quanto durerà ancora è un grande galleria che invece è un amore mancata messa e quelli che si vedono una volta hanno bellissimo rapporto ama la moto non si incontrano più facemmo questa firmate fu bellissimo però perché era un agosto tranquillissimo del
Il due mila uno c'era stato un atto tragico Caravà un attentato una pizzeria con tantissimi morti in in Israele Gaber che era doveva doveva diventare diretta La sette mi se perché non facciamo una storia sulla liceità e sul
E io andai a raccontare cosa Iceta andare da da tutti i capi di Hamas ottica piacer islamica come si celino scegliete come lo si trova mi ricordo che quando gli consegna la cassetta
Era l'undici settembre e tornare a casa nemmeno mise in potrà riflesso mi riposo e virile Ventavoli che bruciamo e
Diciamo che ebbe un certo tempismo quella storia ma dimentichiamo fatte ringraziamenti doverosa e con la quale però io parlassi perché bravissimi commentatori e analisti hanno abbiamo già spiegato tutto volevo spettanza l'appello di me a questo punto ecco io cosa ho fatto cercato soltanto in effetti di raccontare perché raccontare potevo raccontare sapevo
La cosa strana è che in effetti raccontare secondo me era la cosa più importante quando mi son messo davanti non al foglio bianco a quei duecentocinquanta terribili fogli bianchi che avevo davanti quel
Con l'altro undici settembre come mi chiamo Vichi festa
è riempire queste duecentocinquanta cinquanta fogli con tante cose che sapeva ma mettendo in fila e dandoli in un ragionamento logico non era facile anche perché ci sono dei fatti terra
E per quanto egli sapesse come gli scriveva mi sorprendeva non ecco devono incominciare apprende l'inizio della storia di Hezbollah
Novembre mio se non tra due
Insigni un ragazzino a diciotto anni e prende la sua merce una Mercedes Carrier quattrocento chili esplosiva e il novembre del mille novecentottantadue quindi mancano diciannove anni al due mila e uno all'undici settembre due mila uno
E dentro una casa nel quartier generale di tiro
Dove c'è il quartier generale degli israeliani e fa centocinquanta morti fra le forze israeliane
Quelle la prima bomba umana una bomba umana di cui nessuno conosce il nome per quel nome viene tenuto segreto inizia non ne sapeva il nome appena nell'ottantacinque quando tre anni dopo quando Hezbollah dia ma il suo primo manifesto manifestata non è mai cambiato
Ma poiché nel nell'aprile di cioè cinque mesi dopo nell'aprile del
Mille novecentottantatré mentre in corso la prima missione di pace cui partecipa anche il nostro esercito Sacile italiana con il generale Angioni
Salta l'ambasciata americana
Potete immaginare oggi salta sono ambasciata americana venisse rasa al suolo
Dico l'ambasciata americana non trova nulla trovarono il il semaforo all'incrocio più vicino cara circa un chilometro era fuso incrociatore Guadalcanal cara a cinque miglia dalla costa venga scosso dall'onda d'urto dall'esplosione
Nel novembre dello stesso anno
Nel mille novecentottantatré
La caserma dei marines davanti ero porta ben fatta saltare
Da un cane dal primo camion bomba della storia pilastri muore una stessa neanche un'ora dopo saltava la caserma dei parà noti si francesi duecentocinquanta morti nella caserma americana
Settantacinque morti nella caserma francese un'ecatombe
La la missione di pace ben interrotta ecco cosa vediamo qui vediamo tutti gli emblemi quelli che adesso sono diventate cose familiari
Gli attentati multipli come se a suo tempo l'attentato suicida
La capacità di colpire colpire al cuore e metterla paura trasferire la paura nel cuore dell'Occidente nel cuore di chi sta conducendo un un una missione di pace
Quindi veramente
Hezbollah lo lo capisco non erro capisco ripercorrendo quello che già sapeva ma che non ho mai messo su carta e veramente l'antesignano di un cervo terrorismo e quello che getta i codici getta la Bibbia di come sarà il futuro terrorismo islamico ma lo fa in maniera molto diversa
Ecco paragonare Hezbollah ad Al Qaeda come è stato fatto alcune volte c'è veramente una follia
Perché noi per scrive questo libro per dare un titolo questo libro ieri di feste siamo sentiti
E la vittoria ci siamo chiesti ma come come raccontiamo nel titolo e abbiamo dovuto per forza ricorrere ha un titolo che si diceva Hezbollah che l'unica parola nota e poi tre fasi il Partito di Dio del terrore del welfare
Però perché Hezbollah non è
Un partito un movimento una milizia unitaria e tutto questo e di più
E innanzitutto il primo partito veramente integralista il primo partito che nascessero si struttura come partito di Dio
Come partito della Umma ciò che la comunità islamica come figlio però come dirà poi nel manifesto del mille novecentottantacinque il figlio di Khomeini perché questa forse si è dimenticato poi a venticinque anni di distanza dalla nascita di Hezbollah si è dimenticato quel manifesto con qui nel mio novecentottantacinque hezbollah rivela il nome del suo primo attentatore suicida ma dice anche cose molto importanti così significative la prima cosa significative che dice
Noi riconosciamo le vele agli atti fra chi la giurisprudenza islamica e chi ha inventato giusto de il concetto di medagliati fra chi di giurisprudenza islamica
Inventato la costituenti gente per primo introdotto come concetto di di governo l'ha inventato la Costituzione islamica del di Khomeini
E debbo la cosa dice in quel manifesto mia cellula cinque il nostro leader supremo
L'ultimo deciso di tutte le nostre azioni e l'Ayatollah Khomeini quindi non siamo un partito libanese non siamo un partito che nascente soltanto in Libano sia un partito che nasce in Libano per sono partito uscita su un partito islamico ma siamo soprattutto un partito che si rifà a quella per la Rivoluzione islamica iraniana
E ci e chi e poi supremo decisore sempre in base a questo manifesto che Hezbollah ricordiamocelo per quanto Hezbollah poi abbia cambiato mille volte volto non ha mai rinnegato questo primo manifesto non è questo magnifico manifesto non è mai stato cambiato
Chi è maestro modificato il supremo decisore l'ultimo decisore quello che decide chi è il il segretario generale di Hezbollah quindi anche lo stesso una strada e la suprema guida iraniana Khomeini prima agli Khamenei e oggi Nasrallah venne Benedetto si dal dagli organi interni di dalla Suprema sciura di Hezbollah ma venne investì l'investitura finale spetto ad Alì Khamenei
Ecco quello che si dimentica spesso e questo questo piccolo fatto che si considera Hezbollah come movimento capace di agire
Indipendentemente sulla scena libanese invece non è non è solamente un partito politico ma è anche un partito politico ma è soprattutto e anche su e anche una una pedina importante un'articolazione delle rivoluzione islamica iraniana
E in questo se in questo senso arriviamo al secondo punto partito del terrore ecco altro allora Al Qaeda usa violenza fine a se stessa il terrore e la politica di Al Qaeda
L'attentato di Al Qaeda serve a spargere la paura instilla la paura l'attentato di Hezbollah non serve soltanto a est dalla paura serve a determinare una svolta
A rendere favorevole alla svolta nell'ambito di quella che e la politica di Hezbollah ecco la prima fa politica quando la politica si ferma inizia il terrore
Il terrorismo colpisce il la colpisce le basi americane colpisce la base francese quando Hezbollah e stufo della presenza multinazionale quando da da Teheran arriva al arriva la richiesta di mettere fine alla presenza internazionale sul sul treno libanese la stessa cosa succede con nella vicenda gli ostaggi capito degli ostaggi negli anni ottanta ottanta ostaggi occidentali vengono rapiti molti di loro non torno a casa torturati alcuni restano prigionieri per cinque sei anni
Fa dalla che il
Ispiratore il padre noi parleremo Ayatollah padre spirituale di di di Hezbollah
Fa dalla dalla
Quando i venti quali alcuni francesi emissari venga francesi vengono a chiedere di fare qualcosa per
Per gli ostaggi francesi dice be sapete
Dovete considerare che qui ci sono tre chiavi per aprire la cassaforte degli ostaggi la mia chiave la più piccola
Quel siriana è un po'più grande ma se volete la chiave che veramente che apriva la cassaforte allora dovete rivolgervi a Teheran perché solamente li troverete la chiave che vi può aprire e infatti gli ostaggi gli ultimi ostaggi
Che vengono liberati tra l'altro con la con l'intermediazione di vitaliano
Vengono liberati quando quando è morto Khomeini quando è finita la guerra con l'Iraq quinte quindi l'Iran quando è morto Khomeini ed è andato il potere la San Gianni quando l'Iran desidera ritornare sulle scene internazionali e non più come un nazione ispiratrice del terrore ispiratrici movimenti come Hezbollah ma come una nazione che vuole riprendere i contatti con l'America vuole ricominciare a commerciare con l'Occidente vuole diventare grande potenza grande potenza uscita
Sopravvissuta allo scontro con l'Iraq è sopravvissuta a Saddam Hussein
Ecco dunque in questa chiesa viste e poi l'altro l'altro aspetto lato spetta importantissimo che come dicevamo come ben detto anche bel pietra e quello del e quello del welfare inizialmente la vocazione di Hezbollah non è quella di fare opere di bene inizialmente Hezbollah vuole effettivamente creare lo Stato islamico
Pensa anzi di poterlo fare ma si scontra con una realtà che quella libanese una realtà lontanissima da quelli che sono e quello che il fondamentalismo quelli che sono le regole integraliste e quindi ai primi anni al sud
Soprattutto nel Sud nel la farebbe capo
è l'Hezbollah non riesce ad imporre quelle che sono quello che vorrebbe non vuol riesce a imporre la sharia quindi cambia regole passa dall'applicazione integrale della sharia alla politica e all'azione sociale
Con questa dal dal dalla fine degli anni ottanta quando cambia cambia strada cambia rotta Hezbollah diventa il principale operatore di operatore all'interno sociale all'interno dello Stato libanese ricostruisce le case costruite nel conflitto lo stato della lega addirittura hezbollah esula una struttura che si occupa solo di costruzioni abbiamo visto nell'ultima guerra quando il giorno dopo
I bombardamenti israeliani il giorno dopo la fine dell'armistizio arrivato agli ingegneri di Hezbollah che prendevano le misure delle case constatava i danni ed hanno la ricevuta e probità case diceva fra una settimana di pagheremo
Cresce in contanti una certa somma con cui potrebbe affittare una casa per un intero anno nel frattempo navi costruiamo la casa
Con questa ma non così sono solo case costruiscono moschee costruiscono scuole costruiscono ospedali
è chiaro non non lo fanno solo perché sono buoni o fanno perché fanno politica lo fanno perché attraverso la costruzione del della solidarietà creano il consenso e questo gli permette di trasformarsi da milizia in partito politico ed è partito politico in parità un partito che oggi aspira al governo
Altro fatto importante importantissimo nel parlato che a Lerna mi mi preme sottolinearlo ancora ecco oggi esaurito consensi bolla dobbiamo capire quale sia il ruolo di Hezbollah ed è importantissimo capire che Hezbollah non rientra sulla mente nell'ambito
Un po'conosciuta un po'chi è un po'evidente abbastanza della con normale contrapposizione tra
Stati Uniti
E Islam
Non è orienta soltanto nel scontro fra civiltà ce lo scontro la falda molto più importante molto più profonda che rischia veramente distruggere il Medioriente e nello scontro su tra sunniti e sciiti quel quella cui stiamo assistendo in questo momento quello cui stiamo assistendo da dicembre
E lo scontro forse decisivo tra l'Iran da una parte ira anche aspira a diventare grande potenza vera grande potenza ricordiamoci che l'Iran ha vinto la guerra in Iraq senza sparare un colpo lasciando farla guerra gli americani
Essi americano luce se l'ultima offensiva di la promesso offensiva di Bush e dei suoi generali non riuscirà ad aver la meglio all'Iran avrà l'egemonia in Iraq senza aver combattuto quella guerra
Ma in ultimo interesse l'ultimo fine l'ultimo obiettivo del dell'Iran è quello di una costruzione un asse sciita un grande asse città che appunto come già si diceva scendendo nei confini iraniani se voi guardate del carta geografica opere immaginate attraversa l'Iraq del Sud dove abita il settanta per cento della popolazione sciita irachena
Attraversa la Siria dove come ricordava guard grazie all'investitura di Moussa Sadr
Che fece Moussa Sadr fu l'uomo che inventò che eritreo che diede coscienza gli Sciti del Libano ma aveva studiato in Iran aveva vissuto in Iran e lo fece nel settantasei lui diede l'investitura di
Nazione scita alla minoranza alauita di
Del della famiglia
A Sassari è il passaggio più difficile provocasse nel passaggio più difficile è e poi
Il passaggio invece più semplice del Libano perché il Libano un milione un milione di Sciti possono veramente ambire contro il potere
Gli unici che sono contrapposti decisamente non soltanto gli Stati Uniti e la Francia ma è stata l'Arabia Saudita l'Arabia Saudita per la prima volta ha deciso di mostra i muscoli perché ha capito che se si fosse lasciata estromettere dall'Iran e avesse lasciato cadere i governi fa signora nelle mani di Hezbollah lo la lira sarebbe diventato veramente potenza egemone nel Medioriente Area Abdullah di Arabia Saudita per la prima volta è uscito
Dalla normale ritrosie saudita e da
Apertamente appoggiato Ford signora ecco questo forse l'elemento che molto spesso ci sfugge che è in atto questo scontro pesantissimo difficilissima
E in quest'ultimo
In quei in questa visione non possiamo dimenticarci la presenza dei nostri soldati cioè che è una presenza problematica difficile io direi avventata dire che quella missione strategica decisa con molta avventatezza
Certo c'ha la possibilità di giocare un ruolo di far giocare un ruolo e Unione europea ma ricordiamoci che c'era anche la visita di Israele di uscire da un conflitto da cui non sapeva più come uscire
E in quel in quel frangente Israele decise di fidarsi di una forza multinazionale di delegare quella guerra che lui non sapeva non poteva portare a termine a una ha una forza Muse multinazionale io direi che la nostra la decisione di andare a portare a termine l'emissione
E se non è stata una decisione è stata regione molto avventata e lo stiamo vedendo oggi oggi nostro esercito praticamente e link certamente svolge una funzione perché quindici mila soldati
In un nel sud del Libano in un fazzoletto di terra sono una massa critica credo è difficile il passaggio di Hezbollah ma quando rendita difficili passaggi di Hezbollah prendi anche molto probabile la possibilità di una reazione di un'azione che può non essere pacifica questo per quel molte volte io dico stiamo attenti commissione perché se ci andrà bene nel cinema solamente avendo speso molti soldi
è ringraziamo il cielo se ci andrà bene grazie
Gambolò
Un minuto per
Sì faccio solo solo osservando le le cose che ha detto già mica Lessinia
Forse si capisce perché è importante questo libro perché rimette insieme tutta una serie di cose che non successe negli ultimi trent'anni dai rapimenti di attentati la nascita dei kamikaze con spiegato prima ma soprattutto si capisce che è cambiato qualche cosa
Per anni i Paesi arabi hanno finanziato tollerato sposato la causa palestinese in funzione
Anti israeliana ma in realtà non vi hanno mai creduto fino in fondo non a caso i rapporti tra palestinesi dei paesi confinanti Paesi arabi non sono mai stati eccellenti vi sono stati come sappiamo molti scontri molte molte lo stesso Arafat è stato costretto ad andarsene da alcuni Paesi dalla Giordania dopo la famosa serve un settembre nero insomma ci fu uno tutto l'asse di cose ma perché ma perché i palestinesi erano degli arabi più laici che vi fossero nel nel nel mondo arabo
Qui invece che cosa succede succede che l'Iran trova finalmente terreno fertile negli Sciti che fanno capo a Hezbollah cioè trova finalmente qualcuno che parla il suo stesso linguaggio riesce mandando questo questo in mamma ha bussato era che aveva studiato altera né vera ed era legato a Khomeini
Dove riesce a far crescere in sostanza una un partito di Dio riesce a far crescere un partito militare di Dio un qualche cosa che si fa politica come dicevano sia guard che già mica Lessinia ma soprattutto fa anche la guerra e la fa in modo forte perché la fa in modo forte perché gli iraniani pompano quattrini in grandissima quantità
Alimentano per la prima volta forniscono a questo a questo Partito di Dio a questo strutto a questo esercito veramente organizzato missili come mai erano stati forniti perché a differenza dei palestinesi diventa un problema serio vero concreto per Israele lap questa questa opposizione di Hezbollah perché questi senza sprecare molti molti uomini a differenza cioè non non fanno solo attentati suicidi sparano missili e riescono a colpire le città israeliane anche all'interno non solo ai fa ma addirittura spingersi più in là
E quindi diventa un problema di sicurezza nazionale e c'è l'Iran dietro tutto ciò c'è l'interesse geopolitico dell'Iran c'è l'interesse militare
Io credo dicevo prima che spesso noi
Cioè forse per distrazione forse siamo occhio poco attenti alla politica internazionale sicuramente ne capiamo pochissimo
Così come capimmo pochissimo della rivoluzione di Khomeini che fu intesa come una grande rivoluzione
Di quasi una Fill inizio della libertà in quel Paese che era l'Iran abbiamo capito nulla l'Occidente appoggiò molti molti intellettuali sul appoggiarono quella rivoluzione fu il disastro l'inizio di un disastro per quel Paese
Che già era voglio dire gestito come era gestito ma soprattutto fu l'inizio di un disastro anche per il resto fu l'inizio di Hezbollah e di molte altre cose dei sequestri dei rapimenti degli attentati dei kamikaze
Se noi non riusciamo a ripercorrere la storia comprendere che spesso le semplificazioni fatte anche sui kamikaze su su questo giovani che si fanno uccidere che sognano le famose vergini de non è così il Partito di Dio ha delle motivazioni forti molto molto più forte di quanto l'UDC immaginiamo
E quindi se non riusciamo a comprendere questo sarà difficile poiché riusciamo a comprendere tutto ciò che accade in in quell'area mediorientale
Le altre
Io non li faccio così religiosi
Non faccio così religiose in particolare Ahmadinejad oggi e quando si esibisce in quegli odiosi sermoni negazionisti e quando sviluppa con abilità tattica notevolissima
La l'arricchimento dell'uranio nel nel sesto nei suoi stabilimenti
C'è
Una anche legittima e comprensibile aspirazione a ripristinare un ruolo imperiale che nella storia per secoli e secoli quella ha avuto c'è la volontà di controbilanciare le armi nucleari dei vicini
C'è l'aspirazione a capitalizzare
In questa dorsale che descriva prima Gianni Calessi in credo decisivo sia il percorso verso il bar in gli Emirati Arabi l'Arabia Saudita l'una presenza città molto consistente nei luoghi del petrolio
Quindi senz'altro cella risveglio islamico c'è l'integralismo fenomeni culturali
Dei quali noi non abbiamo tenuto abbastanza conto nel passato ma adesso non penserei che la loro forza la fede semplicemente c'è un calcolo tattico molto preciso
E rispetto a questo calcolo tattico condotto tra l'altro con notevole abilità negoziale
Sia da parte di Ahmadinejad che di Nasrallah politici entrambi abili
Proprio su questo punto debbo dissentire dal definizione della presenza della forza multinazionale semplicemente come avventata
Naturalmente se già amicale sin vuole dire che notevolissimo lo rischio
Si sono assunti
I governi che hanno inviato lì le truppe non posso che essere d'accordo con lui ma sono molto convinto del fatto che il rischio ancora più grande sarebbe stato quello di stare a casa di lasciare che lì la faccenda si consumasse sulla base di quelle forze interne
Che già rischiavano di spezzare il fenomeno questo sì più suggestivo e interessante che abbiamo conosciuto nel Medio Oriente dopo l'undici settembre del due mila uno quella Rivoluzione dei Cedri cosiddetta nella quale abbiamo visto i giovani figli
Di una memoria insanguinata della guerra civile degli anni settanta ottanta di quel Paese che sanno dai loro genitori cosa ha voluto dire quella tragedia
E che anzi Ende vanno in piazza e occupavano le strade di bevuti innalzando in una mano la croce e nell'altra il Corano per dire per favore cui di guerra di religione non ne vogliamo più e i siriani di maglia li vogliamo mandare a casa la capacità politica di sostenere questo movimento che poi dopo l'assassinio di Hariri ha visto cadere altri più con leader coraggiosi non era semplicemente un fatto di pur doverosa generosità
O così appoggio morale da parte del nostro no a un nostro interesse strategico resta un nostro interesse strategico così come Resta un nostro interesse strategico che lei queste i nostri soldati rischiando molto me ne rendo conto ma giochino che cosa la una capacità di interdizione in particolare garantiti dall'ombrello protettivo della Siria perché parliamoci chiaro di questo si tratta
è associata che ha detto non faremo del male ai vostri soldati faremo in modo che i nostri soldati non vengono massacrati
Il una corsa contro il tempo perché non c'è il minimo dubbio che da sola la presenza di questi soldati che oltretutto dà questa sensazione di e sta lì a fare il nulla ma non si capisce cosa dovrebbero fare
E il fondamentale che stiano lì ha un senso soltanto se comincia la corsa contro il tempo della politica della diplomazia nel frattempo perché l'assoluzione
Lei la si trova attraverso un rapida costituzione entro l'anno entro il due mila sette dello Stato palestinese la soluzione si trova nel capacità o meno di staccare la Siria dall'Iran impresa improba ma insomma tra poche settimane ci troveremo di fronte alla scelta di chi sosterrà necessaria avviando un'azione militare contro l'Iran
E di chi viceversa lo considera un gesto dissennato tra i quali il sottoscritto voglio dire
Qui stiamo giocando con il fuoco e l'unico modo di spegnerlo non è quello di mandare più soldati di avere una presenza militare ma poi di fare politica di fare diplomazia in B
Israele in Siria col con l'Iran perché l'alternativa l'abbiamo già vissuta in Iraq
Con quell'esito del conflitto che tutti abbiamo davanti agli occhi e sappiamo che potrebbe diventare addirittura molto ma molto peggio tra pochi mesi con l'Iran
E ma Calessi piccola replica Garden
Ecco io penso che sia stato un errore quando si è deciso dal invio della missione perché si è pensato di creare una missione che fosse alternativa a quello che era il ruolo giocato dagli Stati Uniti in Medioriente e che per questo si gli Stati Uniti hanno chiesto di alta certo ma che si potesse fare o di non poter ma che si potesse fare una missione alternativa andando a seguito della Francia
E l'errore di valutazione dal mio punto di vista e che secco in consiglio sbagliato in questa nel pensare che sul Libano Francia Stati Uniti avessero obiettivi diversi in Bretagna
Gli obiettivi da Francia e degli Stati Uniti rispetto al Libano sono assolutamente coincidenti tant'è vero che i primi far votare scrivere una mozione che chiedeva il disarmo di Hezbollah furono Francia e Stati Uniti
Esattamente pochi mesi prima della morte di raffica veri e forse fu proprio quella mozione fatta anche con l'appoggio di raffiche arriva a costare la vita a due anni fa al all'ex primo ministro libanese ma vado un po'oltre perché ti dico che secondo me è assolutamente inutile anche pericolosa se missione in questo momento perché Hezbollah
Ha spiazzato quella missione
L'ha spiazzato portandosi due passi avanti mentre noi pensavamo a come mandare i nostri soldati Hezbollah pensava già come prende il potere in Libano Hezbollah aveva già ben chiare le proprie mosse a settembre quando è uscito dal conflitto e sbotta Nasrallah già sapeva
Che avrebbe fatto di quel conflitto non vinto da Israele
La carta permette l'incrocio di governo e far signora accusato di aver tradito gli interessi del del paese e lanciare la sua operazione per conquistare il potere
Noi siamo andati siamo diventati in quella missione dal mio punto di vista uno strumento nell'ambito della politica sono punti di vista nel nell'ambito delle politiche di Nasrallah
Napolitano che guarda anche la molto più lungimirante rispetto alla nostra mente noi pensiamo di fare una bella missione di pace
E abbiamo dimenticato nel frattempo che è uno degli obiettivi di quella mozione di quel del dell'Istruzione anzi unite era soprattutto il disarmo di Hezbollah
Apre quando io per tre volte ho chiesto al comandante del lo scorso dicembre il comandante le nostre forze se per lui quello l'obiettivo che lui indica le soldati per tre volte lui ha girato intorno all'argomento e mi e poi mi ha detto che per il momento quello non era un obiettivo mentre uno degli obiettivi soluzione era sicuramente il primo era quello di ripristinare la sovranità del governo libanese sul sud del Libano ma è difficile farlo quando l'esercito nelle mani di un di un capo di stato maggiore che
Che è stato messo al potere dal presidente siriano molto difficile
Ecco forse in questo ma abbiamo peccato non abbiamo guardato alcuni e non abbiamo considerato che la politica della Francia nel caso del libero andava contro quella che era la politica americana ma era assolutamente simile forse ne ha chiarito in fretta
Nella solita vecchia chiave come Colorni colonizzatrice della Francia che
Rivendica il Libano non per portare la democrazia ma per i suoi antichi riti coloniali grazie delle
Abbiamo assistito a un dibattito diciamo così su quello che viene dopo libero perché nel libro si raccontano soltanto fatti e sono molto belli e divertenti un'ultimissima battuta perché come ci conosciamo da trent'anni
Quando eravamo giovani ci occupavamo di rivoluzioni moltissimo sia di quella sente sia di quelli di destra di come si sconfigge un rivoluzionario di destra come Hitler sia di quelle di sinistra cioè il fatto che
Non c'è solo la politica nella rivoluzione c'è un movimento di massa molto più complicato e e io credo che noi nel Paesi islamici tra fenomeni rivoluzionari stiamo assistendo
E qui i soliti soldatini americani
Per cui sarebbero molto utile anche quelle europee che vanno riaffermare un certo tipo di evoluzione qualche piccolissimo risultato l'hanno portata perché
La saldatura fra Arabia Saudita Iran e sinistra basista che in qualche misura era possibile adesso obiettivamente
Non è più possibile quindi
Certo farei guerrafondai da casa una stupidaggine
Ma ogni tanto quelli che fanno la guerra mettendoci dentro il naso servono anche è quelli che da casa commentano
Comunque al di là dei commenti ribadisco leggete questo libro e sono tutti i fatti le chiacchiere che abbiamo fatto voi non c'entrano assolutamente
Grazie affidato