L'intervista è stata registrata martedì 12 maggio 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Elezioni, Parlamento, Partito Radicale.
La registrazione audio ha una durata di 22 minuti.
10:00
09:30
9:00 - Roma
9:15 - Roma
9:45 - Roma
9:45 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
12:00 - Roma
14:30 - Roma
15:30 - Roma
Giuseppe ma come cioè Romano quarant'anni da quattordici anni lavora nel settore carcerario direttore di carcere attualmente vice direttore di Rebibbia Nuovo Complesso a Roma
Collaboratore della rivista nuova polizia e e del quotidiano il Messaggero proprio sui problemi del settore carcerario
Autore di un libro di prossima pubblicazione sulla sua esperienza in questo ambito iscritto al Partito socialista da molti anni
Dall'ottantasette iscritto anche al partito radicali
Giuseppe Marco Beci eh candidato per le elezioni del quattordici e quindici giugno nelle liste della Rosa nel Pugno nelle liste del Partito Radicale lo abbiamo qui in studio a radio radicale e e credo la prima domanda da farti sia come mai eccettuato questa candidatura nelle liste del Partito radicale come ti sei avvicinato a questo partito perché questa cani Datura
Ma lady Laura io penso che per me questa candidatura e trovammo insieme dagli amici compagni radicali
Credo che sia stato un fatto naturale ma io ho una lunga
In militanza forse in sordina perché non è mai stata ufficiale non è mai stata una grossa militanza nel Partito Socialista
E io ho un impegno un impegno professionale che svolgo ormai da quattordici anni una delle istituzioni forse da frontiera il carcere
Naturalmente ho seguito sempre molto da vicino le battaglie nel Partito radicale sui temi dalla giustizia
E a questo punto credo che forse diventava uno sbocco naturale l'approdo al partito radicale
Perché io credo che del partito radicale si può criticare tutto
è giusto che si critichi tutto però credo che forse sia stato il partito che in tema della giustizia abbia visto più a lungo e meglio di tutti quanti gli altri partiti quindi dire che è stata una
Una un approdo naturale verso un partito che nei confronti del quale io ritengo di avere molta assonanza di avere molta molte cose in comune
Tra l'altro lasciami dire anche un'altra cosa insomma io
Sono un funzionario dello Stato che se è arrivato dove è arrivato ha fatto tutto da solo non ho padrini non ho protettori nessuno ha mai speso una parola per me ho sempre disputato e e la logica della raccomandazione
Beh a questo punto credo che forse il partito radicale era il mio referente politico più naturale
Ecco Giuseppe vorrei partire proprio da questa tua esperienza professionale in questa nostra chiacchierata anche perso nel farti conoscere chi ci ascolta tuta quattordici
Nell'isola ma lavori nel settore carcerario ai lavorato in Diversi carcere iniziato nel carcere minorile e ora sei a Rebibbia
Vorrei che tu ce la racconta si è un po'questa esperienza anche per arrivando ai giorni nostri come sappiamo radio radicale se n'è occupata forse più di altri organi di informazione proprio in questi mi sì direttori di carcere sono scesi in campo per portare avanti le loro rivendicazioni come categoria professionale trascurata da tutti e tutto è stato uno degli animatori anche del sindacato dei direttori di carcere che si è formato vorrei che tu a partire proprio dalla tua esperienza professionale si spiegazioni qual è la vostra situazione
Ma milioni proprio in questi giorni stavo facendo un bilancio di questa esperienza di questi anni in questi quattordici anni di lavoro e devo dire con molta onestà con molta sincerità che veramente sono con considerando anche il periodo di universitari periodi militare che ho fatto
E che sono arrivato dire al minimo per poter al minimo degli anni che mi consentono di andare in pensione quindi di mollare tutto
Ho pensato anche a questo ha pensato anche di nel Bilancio che sto facendo la mia terra nella mia vita le mie prospettive future anche a questo
è un bilancio
Se dovessi tornare indietro e con bilancio di dire un bilancio estremamente positivo positivo anche se mi è costato molto è costato sacrifici non sulla minima alla mia famiglia
Costato sacrifici non solo in in termini in temi dei anche economici perché io ho vissuto solo ed esclusivamente del mio lavoro e di quello di di mia moglie
Gli spostamenti andare le varie missioni poi alla fine non è che sono la grossa vendita dicono ma
Ma mi è costato emicostato anche in termini in termini morali tutto questo perché non è facile fare il direttore di carcere
Come lo faccio io
Con una certa impostazione in una certa maniera
In una situazione e la situazione attuale non è facile naturalmente tutto questo ha un prezzo a un prezzo che io ho messo in conto tante che ho avuto alcune disavventure giudiziarie in questi anni Soro attualmente sottoposto a procedimento disciplinare
Ecco sono cose che di cui non ho mai parlato oggi è la prima volta che parlo di queste cose di queste vicende personali perché pur
Scrivendo molto sul carcere collaborando con la polizia con molti amici collaborando anche con lo stesso Messaggero lavorando su questo ipogeo questo libro che io chiamo chiamerà un libro testimonianza per me è un libro testimonianza
Ecco che la prima volta che parlo di queste vicende perché perché non è non c'è il problema Giuseppe ma come ci credo che esista un problema oggettivo progressista oggi un problema
Di che non solo mio ma credo che tutta l'intera categoria e di tutti gli operatori penitenziari ecco
E quindi
Una un impegno che lei soprattutto se dovessi sintetizzare un impegno di democrazia milioni con impegno che io se dovessi appunto dare una un'etichetta l'odierno definire come un impegno di democrazia in una struttura
Che indubbiamente di
Democratico ancora molto molto
Ecco io volevo chiederti una cosa Giuseppe tutti trovi iscritto e adesso anche candidato nelle liste di un partito che partito anche di detenuti tu sai che soprattutto durante la campagna per i dieci mila iscritti per la sopravvivenza del Partito Radicale sono giunte
Al partito radicale le adesioni e le iscrizioni di personaggi che vanno dal mondo del terrorismo con la criminalità organizzata o comune comunque di molti di
Tenuti e tu che diciamo se è un un po'almeno apparentemente sull'altro fronte della barricata rispetto all'interno del carcere rispetto ai detenuti
Cosa che effetto ti fa trovare Tim nello stesso partito con Piromalli piuttosto che con Franceschini
Ma vedi Laura io dico che certo sono dall'altra parte perché
Devo essere dall'altra parte
Perché io credo anche in questo stato Ivo nel entrare in servizio ho giurato fedeltà leggi repubblicane alla costituzione e quindi non Mido
Lungo e mezzo foglio e perché credo che sia forse una grossa opera poi mi si cicatrice quella di confondere i ruoli di confondere i ruoli io sono certamente dall'altra parte
Il problema è vedere come questi ruoli come questi giocano quali che tipo di rapporto che tipo di approccio ci deve essere tra questi ruoli ecco allora io credo che
La lotta alla criminalità
Che passa anche attraverso il carcere quindi devi passare anche attraverso il carcere vada pro affrontata dal card all'interno del carcere dal carcere con strumenti diversi da quelli che possono essere gli strumenti di prevenzione con gli strumenti di polizia o gli strumenti giudiziari credo che lo strumento forse più idoneo per il carcere sia quello che la contrapposizione culturale Aldo al crimine ecco quindi il mio impegno è in questo senso per cui direi che non c'è in questa questa contrapposizione pre con
Cioè non c'è questa essere comunque dall'altra parte della barricata essere tra virgolette nemici certamente c'è un impegno mio quotidiano tutti i giorni e credo che questa sia la testimonianza più viva testimonianza quella che poi alla fine paga
Della contrapposizione della cultura del diritto alla cultura del non diritto alla sottocultura del crimine
Ecco ma all'interno del carcere in questi anni abbiamo avuto delle modifiche
Abbastanza rilevanti sono state approvate fra l'altro proprio negli ultimi mesi alcune leggi che cambiano un po'il volto nelle carceri italiane dalla legge cosiddetta Guzzini di riforma penitenziaria a quella sulla dissociazione dal terrorismo
Ecco secondo te in che modo questo rapporto fra carcere Società si va evolvendo senza Enzo positivo o meno e rispetto al partito radicale quanto il ruolo che i radicali in carcere hanno avuto che tutti gli riconoscono ha giocato in questo senso
Ma il carcere vedi in questi anni è profondamente cambiato è profondamente cambiato e credo anche certamente l'impegno del partito radicale su questo è fuori discussione io o presi pubblicamente posizione quando i radicali furono accusati di andare a prendere i voti all'interno delle carceri
Presi pubblicamente posizione con un articolo che fu pubblicato sul reporter a proposito del processo di Napoli al processo non organo
E presi pubblicamente testimonianza della
Della del modo cristallino con cui radicali entravano in carcere svolgevano i deputati parla i parlamentari radicali la loro la loro funzione ispettiva che prevista dall'altro dalla dalla dalla Costituzione
E dicevo indubbiamente il carcere è cambiato
Ma è cambiato però perché è cambiato il detenuto perché è cambiata la cultura perché è cambiata la società esterna e comunque la società esterna poi alla fine riflette i suoi effetti positivi o negativi all'interno del carcere
Mi rattrista il fatto che il carcere non è molto cambiato per gli operatori e se il carcere è cambiato molto
Nutro non grande merito riconosco all'amministrazione o agli stessi operatori il carceriere cambiato per forza di cose
Ecco forse per questo certamente c'è stato negli ultimi anni una una un cambiamento di rotta da parte della direzione generale
La direzione generale ha fatto molto per avvicinare il carcere alla collettività per abbattere molte molte barriere
Però ritengo che il carcere è cambiato perché è cambiato si è imposto ecco mo'io penso al movimento per esempio della dissociazione cioè movimento una dissociazione credo che si sia veramente imposto da sola insomma in noi
Mento della non violenza al momento della della diciamo della manifestazione quindi del dissenso ma le dissenso espresso in maniera di
Mettiti attiva ma mai espresso in maniera violenta quindi la consapevolezza dei propri diritti del proprio ruolo insomma sono cose ormai presa di coscienza
Che forse sono state direi determinate più da movimenti esterni e ed interni al carcere che forse dalla Rato burocratico amministrativo tant'è che a questo cambiamento del carcere per i detenuti dei detenuti non ha fatto seguito
Il cambiamento
Per il personale che opera all'interno del carcere
E questo è il dramma oggi che noi viviamo cioè il dramma io ritengo che il problema non è tanto più ai nostri problemi nostri calci non sono più rappresentati dai detenuti ma il problema le nostre carceri e l'apparato burocratico amministrativo la macchina
E soprattutto gli uomini insomma noi dobbiamo oggi veramente metterci
Rimboccarsi le maniche andare a una grossa riforma dell'amministrazione penitenziaria nel suo complesso e degli operatori penitenziari a loro pressoché soprattutto cominciando da quella secondo me imprescindibile riforma che la riforma del personale di custodia insomma ecco ma che purtroppo insieme ai referendum è stata scippata dalla definii anticipata di questa legislatura perché la Camera dei deputati aveva comunque apro vado con la bozza una legge stralcio di riforma degli agenti di custodia che in qualche misura prevedeva era rispetto al passato certamente fortemente innovatrici perché prevedeva
La smilitarizzazione di questo corpo prevedeva forme di sindacalizzazione e prevedeva quindi una un addestramento ed una ad una reclutamento
Quindi versi una maggiore professionalità dell'agente di custodia questo tutto questo è stato fortemente rimesso in discussione direi azzerato dalla crisi di di governo certamente con il nuovo Parlamento credo che gli sforzi dovrebbero
Dovranno essere indirizzati soprattutto su questa riforma
E credo che anche per questo poi il sindacato
Il nuovo sindacato dei direttori delle carceri con tutte le contraddizioni con tutti i limiti di questo sindacato con i rischi che questo sindacato forse perché sono rischi che vanno tenuti presente come il rischio certamente dell'isolamento
Il rischio della corporativismo e questi sono rischi che vanno tenuti presenti però io credo che il sindacato cui a questo punto dovrà dire anche qualcosa si dovrà pronunciare su questi su questi temi
E speriamo che queste cose pesino anche un po'con rispetto a questa campagna elettorale
Che i partiti prendano anche coscienza del fatto che ci sono anche dei grandi esclusi dalle riforme in senso positivo sicuramente che sono avvenute nella cultura rispetto al carcere per che la legge sugli agenti di custodia poi bene ricordarle una delle numerose vittime cioè di questa scioglimento anticipato delle Camere in poi e quindi il rischio che si corre questa
Pericolosa contrapposizione tra il costo dei custodito questa pericolosa cioè si fanno le leggi per loro e non si fanno per loro al
Loro doti tu qui si poi ogni luce comuni che circolano in su cioè si rischia di creare una nuova si rischia di creare coi suoi contemporanei più
Una interna che tutto sommato cioè che è bene invece evitare questo non perché bisogna andare alla grande ammucchiata o bisogna andare alla confusione dei ruoli come dicevo prima non ho assolutamente io credo invece che
Carcere debba avere anche certamente a questo ruolo di contenimento a questo modo questo ruolo custodiale la quale non si può prescindere insomma ecco il problema e di come fare custodia il problema è
Di
Di di rendere invivibile all'interno del carcere e la vita e di consentire all'interno del carcere gravità continua ancora quindi instaurarsi di rapporti di di di di di relazioni di una di un ordinato riveli ecco tanto per riprendere i termini fa molte ordine disciplina orge di cibi ma un ordinato e disciplinato svilupparsi le relazioni umane questo forse dovrebbe essere il senso più proprio della detenzione
Oltre naturalmente ad un processo secondo me ormai uso quel termine che è entrato nel linguaggio comune molto brutto ma comunque mai abbastanza significativo di un processo di graduale dei carceri già azione quindi andare rivedere tutta una serie di reati
Che ormai non sono non hanno più quell'allarme quell'allarme sociale che aveva una volta e per i quali veramente la ossa del carcere sì ma risposte stupita sposta violente assunta senza senso insomma quindi a volte gratuita insomma spesso gratuita
Ecco quindi c'è questo direi in parole parafrasando un po'quello che
è stata la battaglia continua ad essere la battaglia del partito radicale per la giustizia giusta credo che forse accanto a questa battaglia lo dovremmo mettere la battaglia per un carcere ci
Sul c'è giustizia giusta carcere giusto intanto per tornare a troppo alla attualità della vostra
Situazione come direttore di carcere mi sembra che voi avete già preso delle iniziative avete già attuato delle giornate di sciopero le prima in credono alla storia si che hanno portato al alcuni risultati sono un'altra degli incontri a delle prese di contatto con alcuna forza politica
Cioè così ma soprattutto sono hanno avuto una serie di effettivo uno uno sette interno nel senso di farsi sentire di rompere l'isolamento anche che mo'per molti anni ci ha diciamo condannati in isolamento diciamo culturale isolamento abbiamo sofferto un po'del processo di emarginazione che ha sofferto in questi anni il carcere insomma ecco noi come operatori direttori in testa abbiamo un po'subito questo processo ci stiamo scollato di dosso certamente anche anche questo insomma e quindi recuperare il senso
So che la categoria recuperare il senso del proprio ruolo questo è stato fatto naturalmente in maniera discutibile è stato fatto ma e certamente però un fatto estremamente positivo tant'è che lo sciopero che abbiamo fatto il venti uno mi pare il ventidue aprile scorsi
è stato uno choc che ha visto la partecipazione credo del novantaquattro novantacinque per cento degli aderenti dei direttori di carcere quindi questo come primo effetto secondo effetto è stato quello di far meditare un puntino due organi politici e il ministero soprattutto su quelle che erano le nostre esigenze che non ci sono soltanto esigenze economiche di ordine economico economiche certamente che non si può fare il direttore carcere guadagnando un milione trecentocinquanta mila lire al mese ecco competenza responsabità ventiquattresimo mese ai guadagni con tutti i sacrifici ma le dico ma non solo la responsabilità perché poi
Ma il problema è il peso che questo tipo di lavoro porta cioè moltissimi di noi
Quando escono quando avrò terminato il lavoro portano il peso delle delle dei problemi che hanno lasciato all'interno del carcere insomma
Come come noi direttori così anche gli educatori assistenti sociali questo è un tipo di lavoro che poi col passare del tempo logora insomma del Pescante
Credo che vada riconosciuto anche sul piano economico
Ma sarebbe riduttivo secondo me se si pensasse che tutto può risolversi con di aumenti economici
Problema che poniamo il problema secondo me molto più vasto molto più grande di lei anche molto più pregnante
Io l'ho scritto l'ho detto e credo che non mi stancherò mai di ripeterlo il problema che noi poniamo un problema di democrazia all'interno del carcere
è un problema di di presenza è un problema di partecipazione è un problema veramente ecco di trasparenza ma non trasparenza tanto per riempirsi la bocca è un problema di e
Ita spara in sei effettiva di gestione di gestione democratica del carcere ecco su questo credo che bisogna
Fare ancor lavorare molto lavorare molto naturalmente cercando tutte le alleanze possibili e cercando anche tutte le persone disposte tutte le persone di buona volontà a lavorare su questo terreno
Ecco e c'è da augurarsi al punto che dopo le elezioni le forze politiche si ricordi non vi siano noi abbiamo speso noi abbiamo sospeso lo sciopero c'era un'altra tornata di scioperi dall'undici al sedici azioni
Sì ma cioè li abbiamo sospesi perché riteniamo che in una situazione di campagna elettorale in Parlamento sciolto e quindi un governo anche abbastanza ridotto nei suoi poteri non sia un interlocutore valido
Sospendere lo sciopero non significa revocarla non significa abbandonare quelle lotte significa invece magari ritardare di qualche di qualche mese ma certamente ecco appena la cover la situazione politico generale
Ci consentirà di di riprendere il dialogo e quindi di portare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze politiche tutte nostro problema che non è il nostro problema ma il problema del penitenziario del carcere in Italia
Ecco io credo che poi senz'altro la lotta sarà ripresa
Per concludere Giuseppe dal quattordici giugno mancano manca poco più di un mese quali sono le ragioni per cui tutto che se oggi anche candidato nelle liste del Partito radicale inviterei tutti a votare per il simbolo della Rosa nel Pugno
Ma io certamente per i termini per il modo di essere partito
Tra virgolette del Partito Radicale
Credo che ci sia bisogno di una oggi nel quadro generale politico di un
Di un movimento di rimettere in moto un pochino un sistema che
Va verso un ingessamento pericoloso
E certamente qui i partiti minori che forse è forse l'agire forse quell'aria che si chiamava agraria laico socialista forse a la possibilità di giocare le sue carte
Il partito radicale proprio per le sue caratteristiche di essere poco partito forse e più movimento proprio per la sua capacità di puntare di volta in volta su obiettivi specifici proprio per la sua capacità di aggregare anche persone che magari ideologicamente vengono da esperienze diverse credo che sia oggi lo strumento più idoneo al momento per potere
Incidere su certe riforme
Parlo per esempio e mi riferisco non solo ai temi grandi temi della giustizia del carcere ma anche al grande tema della riforma elettorale che è stata una battaglia iniziata dal partito radicali ecco questi sono
Temi credo che Quinzaine vanno sentiti ormai tra direttore Ettore più che le grandi impostazioni teoriche i grandi in le grandi impostazioni ideologiche può
Ho letto
L'azione concreta l'azione di tutti i giorni vuole veder risolti i problemi di tutti i giorni che sono quelli che poi alla fine incidono pesantemente sulle nostre condizioni e che sono quelli che determinano i
Livello di civiltà coi un paese ecco perché quindi la mia scelta di entrare se voi iniziati entrati fare magari portatore d'acqua insomma nel Partito radicale perché credo che questo sia il momento
Più opportuno per fare questo
I tempi ti ringrazio e ti auguro buon lavoro e speriamo di risentirsi presto dei nostri microfoni senz'altro la presto
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0