Questioneitalia. Crescita, buona politica, centralità dell'impresa

Silvio completate riusciamo a cominciare anche la parte pubblica
Deve
Iniziamo anche la parte pubblica dell'assemblea due mila sei di Unindustria Padova
Chiamo qui sul palco il neo eletto presidente il dottor Francesco Peghin
Autorità signori e signore care colleghe e colleghi do il benvenuto a tutti voi qui presenti gli autorevoli ospiti che tra breve saliranno su questo palco
Ringrazio per la loro presenza il nostro vicepresidente Alberto Bombassei al quale voglio esprimere la stima l'apprezzamento degli industriali padovani per il lavoro appassionato che sta svolgendo i tavoli delle relazioni industriali
E il presidente del Banco Popolare di Verona e Novara avvocato Carlo Fratta Pasini interprete con il suo gruppo di un Nord Est che sa crescere senza perdere la da natura popolare e il radicamento
Quesito non rivolgere un caloroso saluto al presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan e al sottosegretario allo Sviluppo economico Paolo Giaretta
Due padovani non sono molti anime che hanno saputo conquistarsi uno spazio d'influenza nella scena politica nazionale
Signor sottosegretario imprenditori non hanno pregiudiziali ideologiche come accade nostre aziende imprenditori giudicano dei fatti
Misureremo il governo abbiamo sempre detto dai singoli atti e dalle scelte complessive non daremo deleghe in bianco non faremo sconti non ce lo consente il fiato sul collo della competizione
Sei mesi di legislatura sono un tempo troppo breve per fare bilanci ma il nostro giudizio parziale sull'azione del governo Prodi ed insufficienza
Al promettente esordio di luglio
Ecco adesso Bersani editorialista
Al promettente esordio di luglio con il decreto legge Bersani sulle liberalizzazioni e l'indirizzo strutturale del DPR è seguita una legge finanziaria per dirla con l'economista che tassa troppo taglia poco e non riforma nulla intendiamoci una manovra forte che riportasse rapidamente il deficit sotto il tre per cento è un fatto importante e necessario oltre che un obbligo europeo invertire la corsa del debito pubblico tornare a crescere negli ultimi due anni
è un obiettivo responsabile del Governo
Ma secondo obiettivo dichiarato dalla finanziaria quello dello sviluppo è in larga misura assente salvo per la riduzione del cuneo fiscale provvedimento positivo e atteso da tanto tempo
Che è però ampiamente bilanciata da una autentica grandinata di altri tributi e oneri di vario tipo
Una manovra di trentacinque miliardi dei quali diciannove di maggiori entrate nette non potrà che avere un solo risultato cento aumentare le tasse frenare la crescita
C'era bisogno di questa cura da cavallo quando lo Stato ha incassato trentatré virgola otto miliardi di maggiore gettito se ne sono valutati gli effetti depressivi
Non si incide sui grandi capitoli di spesa pubblica e di conseguenza non restano che le briciole per le infrastrutture l'università la ricerca
Vale a dire per il futuro di tutti gli italiani l'industria non può più permettersi di essere dissanguata da una politica suicida fatta di nuove tasse addizionali e costi indiretti per finanziare una spesa enorme e senza qualità
Metteteci nelle condizioni di competere smettetela di spremere le aziende per garantire la sopravvivenza alle troppe l'Italia che ancora esistono nel Paese
Il Governo e la maggioranza che lo sostiene abbiano il coraggio di cambiare rotta da politica economica metta l'impresa al centro delle decisioni riconoscendole il ruolo di motore di sviluppo
Perché se non ci sono imprese che producono non c'è ricchezza da redistribuire
Signor sottosegretario le riconosciamo la volontà e l'impegno di migliorare la manovra ma le voci riformiste rischiano di essere vasi di coccio nella coalizione di governo
Questa sala così piena e così carica di attese testimone alla Padova che ha voglia di lavorare e di guardare lontano è una Padova che c'è e dobbiamo far risaltare la Padova di un'industria
Abbiamo vissuto mesi intensi di straordinaria anche sofferta partecipazione associativa ci siamo confrontati sulle idee e sulle persone
A volte ci siamo anche divisi avendo però chiaro tutti l'obiettivo un'associazione più forte più unita più presente nelle scelte strategiche del territorio più vicine alle sue impresa
Un'associazione capace di stare un passo avanti sulle frontiere competitive del fare impresa
Capace diritte rappresentare senza mediazioni di sorta gli interessa di voi associati nei confronti delle istituzioni del sistema creditizio e finanziario delle altre parti sociali
è questa l'indicazione forte che ho ricavato dagli incontri dei colloqui con gli imprenditori in tutta la provincia
Ed è questa la rappresentanza forte che vogliamo per la nostra associazione una rappresentanza che sappia rigenerare tra gli imprenditori orgoglio e appartenenza identità per Progetto
Sono convinto che per portarla avanti efficacemente dobbiamo essere uniti e liberi da condizionamenti partitici l'autonomia è per noi un valore irrinunciabile perché significa indipendenza e credibilità
Siamo un'associazione forte la nonna in tutta Italia con mille novecento in prese oltre sessantasei mila detenuti un'associazione rappresentativa degli interessi delle aziende ma responsabile verso interessi più vasti della collettività e del territorio
Insieme lavoreremo come siamo abituati a fare in azienda con obiettivi precisi compiti chiari risultati misurabili dei quali dare conto all'unico azionista di riferimento gli imprenditori di un'industria
Con lo stesso spirito ci impegneremo verso Roma per far contare come merita quel modello di sviluppo di cui voi siete i campioni
A Confindustria chiediamo di impegnarsi con fermezza per dare maggiore tutela e rappresentanza a tutte quelle piccole imprese che subiscono non solo gli effetti della globalizzazione ma anche le troppe e costoso inefficienza del Paese
Queste piccole imprese sono l'ossatura del sistema produttivo veneto e nazionale
Dopo un lungo periodo di difficoltà in cui il nostro Paese ha sperimentato la più bassa crescita del dopoguerra l'economia mostra segnali di recupero che però sono ancora selettivi e strutturalmente deboli
Il due mila sei è stato un anno promettente ma il miglioramento della congiuntura non è un dato acquisito stabilmente
La brusca frenata della locomotiva americana l'euro troppo forte le tensione sui costi le materie prime l'aggressività di Cina e India nel mercato globale sono le trappole che insidiano il cammino delle aziende
Non c'è nulla insomma che giustifichi facili entusiasmi dobbiamo concentrarci sulle nostre criticità e sulle cose da fare per agganciare la ripresa nella media di quest'anno il prodotto interno lordo dovrebbe crescere dell'uno virgola sette per cento il tasso più elevato dal due mila e uno nei primi dieci mesi la produzione industriale mostra un aumento vicino al due per cento
L'erosione delle quote di mercato del made in Italy dovrebbe essersi arrestata
Dopo anni di contrazione dei volumi tornando ad aumentare non solo le esportazioni valore ma anche in quantità
E i nostri flussi sono in aumento anche verso i Paesi emergenti come la Cina la Russia e i Paesi OPEC
Consolidare questa tendenza ed evitare che si limiti ad un fenomeno effimero è il compito che tutti noi abbiamo davanti
L'industria ha fatto e continua a fare la sua parte a chi ci dice di tirarci sulle maniche rispondiamo sono anni che ce ne stiamo Rimbaud candore
Non è difficile dimostrare che la ripresa in atto è in larghissima parte merito delle imprese che stanno compiendo grandi sforzi di trasformazione la selezione sta facendo emergere le imprese migliori quelle capaci di reagire di rinnovare i prodotti di andarsi a cercare nuovi sbocchi dove più intensa è la domanda
L'industria padovana si è messa in prima linea riqualificando i suoi prodotti guadagnando competitività sudando ogni singolo euro di fatturato
La tanto auspicata scossa alla fine è venuta e continua a venire dal mercato che sta facendo bene il suo mestiere e h e che ha trovato imprenditori che sanno fare bene il loro
Ma forse le buone notizie finiscono qui perché un'analisi attenta mostra non pochi elementi di preoccupazione il primo è che l'economia italiana continua a mostrare un rito di sviluppo che è il più basso tra i maggiori Paesi europei
L'Italia cammina in un mondo che corre con il rischio di farsi sorpassare dagli altri Paesi con i quali ci misuriamo
Il premier spagnolo Zapatero annunciato che prima del due mila e dieci da Spagna supererà l'Italia per PIL pro capite e noi ci sentiamo appagati di una crescita dell'uno virgola il secondo elemento di preoccupazione è che comunque anche in senso assoluto cresciamo troppo poco
Un sistema come il nostro che avanza ad un ritmo inferiore al due per cento difende con difficoltà i livelli di benessere conquistati chi resta indietro vede diminuire il proprio tenore di vita
Arriviamo quindi al nodo della questione la caduta della prova produttività
Le cause sono molte e molti devono essere i problemi da aggredire
Agli imprenditori compete la scelta dei modelli organizzativi e dei livelli tecnologici ai sindacati dobbiamo dire con chiarezza che la flessibilità è una delle questioni centrali per un recupero di produttività
La ripresa in corso abbiamo detto frutto di salutare reazione di molti imprenditori non di politiche pubbliche per la competitività che non sono state certo il pezzo forte dei governi degli ultimi dieci anni
Ma l'industria italiana non può restare ancora a lungo fa oggi più di sempre l'industria ha bisogno di politica di una cornice di buone politiche in grado di migliorare l'ambiente competitivo e di aggredire i lacci strutturali del Paese
Non trovo parole migliori di quelle del governatore della Banca d'Italia Draghi tornare alla alla crescita
Oggi è questa la priorità assoluta della politica economica italiana
Che cosa chiedono le imprese non sussidi né assistenza abbiamo bisogno di una politica economica dirette a migliorare il funzionamento dei mercati la concorrenza e il sistema finanziario ad orientare in modo efficiente le scelte dell'impresa
Di un programma serio di recupero del deficit infrastrutturale investimenti nella ricerca e nel capitale umano liberalizzazione ristrutturazione della pubblica amministrazione
Abbiamo bisogno soprattutto di uno Stato moderno meno burocratizzato e vessatorio più amichevole
Non è più tollerabile una burocrazia da quarto mondo una giungla normativa che costa ogni anno le imprese tredici virgola sette miliardi cinquantasette milioni di giornate di lavoro solo per adempimenti
Ventiquattro giornate perse per ogni piccola azienda
La semplificazione deve diventare un chiodo fisso del Governo
è vero che una finanziaria non può risolvere problemi che sono strutturali ma dalla prima finanziaria di questa legislatura era lecito attendersi un disegno politico più chiaro e deciso in favore dello sviluppo quel disegno noi non lo vediamo nelle nostre imprese siamo abituati a non accontentarci mai a migliorare e ad innovare assente ci aspettiamo che la politica le istituzioni facciano la stessa cosa cambiando marcia soprattutto non possiamo mettere la marcia indietro
Voglio dirlo con chiarezza
Va respinto il tentativo di riportare indietro la legislazione del lavoro a quando il nostro sistema era considerato il peggiore d'Europa
Diciamo un fermo no ad ogni ipotesi di abrogare cancellare superare cambiare quelle normative che dal pacchetto Treu alla legge Biagi hanno introdotto alcuni principi di flessibilità organizzativa
La verità e che occorre più flessibilità dentro le aziende sul mercato vi sono ancora troppi vincoli che limitano la possibilità di adottare modelli organizzativi più avanzati
Negli ultimi anni e così sfatiamo falso pregiudizio investimenti nell'industria sono cresciuti di circa il trenta per cento in più rispetto a quelli dell'intera economia
Ma l'ampliamento della capacità produttiva si scontra troppo spesso con le rigidità che riguardano il lavoro e non solo penso agli orari all'uso degli straordinari alle difficoltà di lavorare il sabato
Dovremmo poter premiare i lavoratori che più contribuiscono i successi delle imprese con un più stretto legame tra retribuzioni e produttività risultati riproporre l'ingessatura del passato non dà maggiore di garanzia di stabilità i giovani ha solo l'effetto di tenerli fuori e per più tempo dal lavoro regolare
Il rimedio la così detta in sicurezza di alcuni contratti di lavoro non è quindi il ritorno a forme di rigidità ma una crescita forte che moltiplichi le opportunità e generando più risorse rende possibile un moderno sistema di ammortizzatori sociali
Con la stessa fermezza respingiamo una politica ambientale contrarie ostile a ogni logica di sviluppo
La proposta correttiva il Codice ambientale presentata dal governo ci riporta indietro di quindici anni toglie certezza normativa sui rifiuti sopprime le poche semplificazioni previste introduce norme semplicemente inapplicabili
Un vero atto di ostilità contro l'impresa e messe sotto processo inquisitorio invece di incentivare la realizzazione di opere come gli impianti di recupero dei rifiuti o gli inceneritori si alimenta una burocrazia ambientale inutile e improduttiva
Così come è scritto nel decreto correttivo è inaccettabile era presente un incentivo a chiudere o a delocalizzare
Vogliamo ancora credere che non sia questo l'obiettivo servono dunque modificherà diretta radicali come ormai chiedono anche le regioni e i sindacati
Ma c'è un'altra preoccupazione che ci tocca da vicino
Nel nostro Paese l'impresa anziché essere al primo posto protagonista riconosciuto dello sviluppo si ritrova spesso nel ruolo scomodo dell'ospite a volte non gradito
Eppure se c'è un Paese in Europa che dovrebbe rilanciare la cultura del rischio questo è il nostro guardando alla qualità modesta del nostro confronto pubblico sui temi della concorrenza della crescita viene il dubbio che vi siano ancora troppe riserve sull'economia di mercato troppe tossine antindustriali
Un vero di pregiudizio e un sedimento di residue ma diffuse paura della modernità fa sì che vi sia maggior consenso nella politica nella società sulle misure che limitano l'attività di un'impresa soprattutto industriale anziché su quelle che la incoraggia
Quando si manifesta per esempio contro l'alta velocità la costruzione di una centrale o di un semplice termovalorizzatore
O per stare più vicini a noi contro il passante di Mestre Polo orbitale di Padova si dice no la competitività e lo sviluppo si rinuncia al futuro
è un'attitudine trasversale a forze politiche Enti locali e comitati come pure a molti cittadini che si illudono di mantenere lo stesso livello di benessere senza pagare alcun prezzo lo sviluppo
Pronti però a protestare vivacemente alla prima interruzione di energia elettrica con l'ennesimo ingorgo stradale
Bisogna reagire a questa cultura diffusa sottilmente anti industriale trasmettere l'idea che lavorare produrre sia anche un elemento di civismo noi imprenditori vogliamo sentire il Paese le istituzioni con noi avvertire che la cultura di impresa è un valore condiviso
La cultura d'impresa fa parte di quei tratti distintivi del nord da cui nascono domande alla politica e dalle istituzioni che non hanno trovato risposte adeguate
Sta qui io credo l'assenza di quella questione settentrionale che molti commentatori hanno proposto il tema è questa difficoltà di relazione questa percezione forte che si anche hanno gli imprenditori che politica e cultura di impresa non si incontrino
è un grande punto interrogativo per tutto il Paese ma è naturale che la voce si alzi di più da quelle aree dove la cultura di impresa è diffusa e radicata dove diventa richiesta d'autonomia di governo fondato sulla sussidiarietà di rispetto dell'iniziativa imprenditoriale
Per capire meglio guardiamo i numeri
Il Veneto e la Regione che genera un decimo del PIL nazionale e il tredici virgola sei per cento dell'esportazione
è l'area più densamente popolata delle medie imprese leader redditività e valore aggiunto i numeri dell'economia ci dicono che le imprese ci sono e che fanno la loro parte confrontiamo lì con quelle sulle infrastrutture
In Veneto circola l'otto virgola due per cento degli autoveicoli su una rete stradale che appena il cinque virgola otto per cento di quella nazionale i chilometri di strade ogni dieci mila abitanti sono i due terzi della media nazionale
Per ogni dieci mila abitanti ci sono due virgola cinque chilometri di rete ferroviaria contro una media di due virgola sette come si fa a competere in questa situazione
La prima grande questione da affrontare allora il deficit di infrastrutture negli ultimi trent'anni il sistema dei trasporti regionale è rimasto pressoché invariato
Con la legge Obiettivo qualcosa si è sbloccato ed interventi come il passante di Mestre da Pedemontana veneta con la Valdastico Sud sono stati decisi in alcuni casi già avviati resta il problema drammatico delle risorse
Il Presidente Galan assunte iniziative che vanno nella direzione giusta ricercando alleanze con le altre regioni del Nord
Il documento comune parla di vera emergenza di ipoteca sul futuro parole forti che condividiamo totalmente e che richiedono una risposta chiara concreta da parte del governo
Va scongiurato il rischio che a gennaio chiudono i cantieri del passante per mancanza di risorse e per il protagonismo di un ministro
Per questo apprezziamo la disponibilità della Regione a farsi carico del muto di seicentotrentasette milioni per consentire la prosecuzione dei cantieri e la difesa del principio che i super profitti maturati delle autostrade vengano investiti nei territori attraversati
è un principio di federalismo che consideriamo irrinunciabile
In modo analogo si potrebbero finanziare le tratte a est di Milano della linea Transpadana ad alta capacità per le quali non c'è alcuna risorsa assegnata
Sul corridoio cinque ci giochiamo il futuro dobbiamo tutti prenderne coscienza superando i localismi e le miopie
Ma l'incognita delle risorse finanziarie riguarda anche la politica industriale
è corretto che Regioni ed enti con Enti locali siano chiamati a dare un contributo al contenimento della spesa pubblica tuttavia senza riforme che riducano i costi di funzionamento
E senza dare attuazione al federalismo fiscale i tagli decisi con la Finanziaria si tradurranno in una riduzione degli incentivi delle spese di investimento
Per limitare l'impatto negativo sulle imprese chiediamo la regione più coraggio nei processi di riduzione dei costi
Ricordando che la spesa sanitaria che assorbe da sola l'ottanta per cento del bilancio viene finanziata per il quarantasei per cento dall'Iraq cioè dall'impresa
Un'altra questione sulla quale sollecitiamo la Regione e gli enti locali è la semplificazione legislativa e delle procedure
Abbiamo bisogno di semplificare di agevolare che iniziativa di favorire lo sviluppo non di introdurre nuove difficoltà burocratiche e rende più complicato il quadro per le imprese perché così facendo si genera incertezza e si scoraggia la crescita
Si può fare senz'altro molto e a costo zero la lotta agli sprechi e all'inefficienza deve essere incessante
Ma un nuovo disegno del Veneto del futuro non può prescindere da un forte indirizzo politico il Veneto ha bisogno di una visione di lavorare a un obiettivo chiaro e condiviso fare di questa Regione un'area leader in Europa per capacità di produrre reddito e benessere per attrazione di capitali e competenze Fini
Ci sono grandi potenzialità ed energie inespresse ci sono giacimenti di talenti e di risorse voglio dirlo chiaro non riusciremo a liberarle fino a che non avremo seppellito un localismo che ci sta uccidendo
Non a parole ne abbiamo spese troppe anche noi imprenditori ma nelle scelte strategiche e nei comportamenti
Il primo localismo da seppellire è quello all'interno del nostro sistema associativo veneto dobbiamo dare per primi l'esempio che per far contare il Veneto bisogna agire insieme non possiamo chiederlo agli altri se non lo facciamo prima in casa nostra
Sul piano economico valga per tutti l'esempio delle autostrade delle multiutilities dove non si è riusciti a dare vita ad una sola aggregazione a livello regionale
Altre regioni vicine ci danno lezioni in materia di concentrazioni lo stesso dicasi per il sistema fieristico e darò portuale una condotta illogica e senza prospettiva
Al presidente Galan chiediamo di riprendere con forza un'azione politica e di moral suasion per una concentrazione delle aiuti le teste delle società autostradali
Una messa in rete di fiere e da rapporti ricercato tutte le alleanze funzionali a questo risultato
Il banco di prova delle reali volontà politica sarà liberare quote di controllo pubblico di Utilities ha rapporti per contrastare il neo statalismo municipale favorire una vera concorrenza liberare risorse pubbliche per investimenti nel territorio
Un nuovo disegno del Veneto del futuro non può prescindere dall'Europa e dalla nuova collocazione Gekko no mica che questa aveva assunto nella progressiva integrazione verso est
Se la Cina e per molti lontana l'Europa conta orientale non solo è vicina ma esprime una forte domanda di beni e servizi coerente con ciò che noi sappiamo fare meglio di altri
Dobbiamo guardare in quella direzione con l'intento di radicare il maggior numero di impresa in un'area dove duecentocinquanta milioni di consumatori aspirano a standard di vita e analoghi ai nostri
Il processo di rinnovamento dell'industria padovana non conosce soste e ha per protagoniste le aziende di ogni settore e dimensione
Molte di queste hanno operato in un tempo relativamente breve un forte riposizionamento prodotti migliori per clienti sempre più esigenti nuovi investimenti produttivi una sempre più marcata internazionalizzazione
A chi parlava di declino abbiamo risposto con i fatti dopo cinque anni tre più difficili abbiamo un livello di disoccupazione che non supera il quattro virgola quattro per cento un dato significativamente positivo se confrontato con gran parte delle regioni europee
Allo stesso tempo l'export ha ripreso a trainare l'intero sistema locale anticipando la tendenza nazionale e confermando una vocazione per noi irrinunciabile
Tutto ciò si badi bene non vuol dire che abbiamo già risolto i problemi posti dalla trasformazione dell'economia mondiale ma significa che siamo sulla buona strada
Abbiamo molte ragioni per crederlo
Innanzitutto la presenza di molte medie imprese che rappresentano oggi il vero punto di forza del capitalismo italiano
Queste imprese sono il perno di una Rete attraverso cui si propagano l'informazione la conoscenza dei mercati i nuovi standard operativi e anche le imprese più piccole riescono a connettersi al mercato mondiale
La nostra provincia inoltre continua a caratterizzarsi come aree di riferimento di un nuovo capitalismo delle competenze il terziario avanzato fatto di professione disservizi ad alto contenuto di intelligenza destinati all'impresa industriale
è questo il profilo dell'industria moderna il mix vincente tra un manifatturiero più globale più specializzato e tecnologico e il nuovo capitalismo delle competenze
Questa dinamica disegna una chiara prospettiva di sviluppo e suggerisce strategie di medio termine a Padova abbiamo bisogno di un disegno strategico per il futuro di un progetto forte e condiviso entro il quale incanalare le energie che esistono e qui mi piace sottolineare la novità di progettare Padova che consiste nell'individuare attraverso il confronto di tutte le associazioni di categoria e della loro camera di commercio
Le linee di sviluppo a medio termine sulle quali costruire un'agenda di progetti da discutere con gli altri attori istituzioni università sistema creditizio fondazioni credo infatti che un'industria
Se vuole incidere sul futuro padovano debba fare insieme quindi prima di tutto lavorare con le altre associazioni di impresa rafforzando il coordinamento perché le imprese possono essere diverso ma lo sviluppo è una sfida comune
Se la nostra evoluzione e verso il capitalismo delle competenze è chiaro a quale ruolo centrale debba avere l'università su questo terreno ci confrontiamo danni negli ultimi con qualche risultato
Il parco scientifico e Veneto Nanotech sono realtà importanti seppure costruite con fatica sono convinto che i tempi richiedono ahinoi all'università una poderosa accelerazione indispensabile e anche il contributo del sistema bancario
Prestare denaro a fronte di garanzie non è l'attività che ci si aspetta da un banchiere moderno con le banche dobbiamo lavorare per far crescere un rapporto fondato sulla valutazione della prospettiva imprenditoriale e sul supporto alla globalizzazione
Al tempo stesso auspichiamo che le concentrazioni necessarie per competere non facciano smarrire quella prossimità e quel radicamento che è stato una leva del nostro sviluppo e che deve continuare ad esserlo
Ma il futuro dalla nostra provincia non può prescindere anche da un grande progetto per il turismo per farlo uscire definitivamente dalle difficoltà in cui si dibatte e per farne un vero protagonista dello sviluppo nei prossimi anni un protagonista dimensione industriale
Esiste infine un'agenda di Padova che riguarda il governo del nostro territorio ci sembra stia dando effetti positivi il passaggio dei tradizionali piani regolatori ai nuovi strumenti urbanistici concertati con i quali riqualificare il territorio condividiamo la politica che guida il processo di pianificazione provinciale di privilegiare lo sviluppo dei poli industriali del sud della provincia stimolati anche dalle importanti modificazioni viaria in corso
Ci preoccupa invece la mancanza di scelte urbanistiche sulla Zibba è reale il rischio di subire una zona industriale in trasformazione va su un agglomerato di condomini di rivendite commerciali casuali irrazionali soggetta evidente speculazione
La riflessione sull'attuale zona industriale di Padova stretta nei suoi confini anche per la contrarietà dei Comuni contermini deve essere profonda libera da condizionamenti legati ai confini comunali in questo la Provincia potrebbe rivestire un ruolo di coordinamento
La pianificazione territoriale in corso è l'occasione per dare qualità alla fase di sviluppo appena intrapresa
In questa logica vanno create le condizioni per attrarre nel nostro territorio investimenti ad alto valore aggiunto poli tecnologici managerialità cervelli
E va perseguita con più determinazione quella dimensione di area metropolitana che il Comune di Padova sta promuovendo
Cari colleghi ho cominciato questa relazione con le nostre critiche alla finanziaria e con la constatazione amara che la cultura di impresa non riesca a sfondare in questo Paese
Di fronte ad una manovra che ci preoccupa dobbiamo e vogliamo comunque essere propositivi la logica dello sfogo non ci appartiene per cultura e per prassi vogliamo guardare al futuro
Una volta terminata la battaglia sulla Finanziaria chiediamo a Confindustria di aprire un confronto strategico con il governo sui grandi temi della produttività delle liberalizzazioni del welfare della sburocratizzazione
Temi fondamentali per la vita delle imprese e di tutto il Paese ponendosi obiettivi chiari da perseguire fino in fondo senza compromessi
Voglio chiudere con un pensiero su di noi
Unindustria Padova a un profondo radicamento territoriale rappresenta una parte fondamentale della storia economica nella nostra provincia
Esprime una cultura dello sviluppo del fare impresa che costituisce insieme un grande patrimonio e un motore di crescita per il nostro territorio
Un patrimonio di cui essere orgogliosi questa cultura di impresa vogliamo metterla al servizio di un nuovo grande Progetto di sviluppo
Grazie
Tra i chiamare ora sul palco Gianfranco Fabi vicedirettore del Sole ventiquattro Ore che ringrazio che ci introdurrà gli ospiti e la tavola rotonda
Molto amati da complimenti per la relazione una relazione che introduce appunto il tema
Questione d'Italia lo vedete le città buona politica centralità dell'impresa che cosa si può fare e che cosa si deve fare che cosa può fare ciascuno al proprio posto
Ha chiamato molti ambiti questi niente la sua relazione la politica impresa
La l'università in territorio ognuno con un suo ruolo allora come si può rispondere a questa esigenza che traspare nelle parole appunto del presidente di una volontà di crescita del capire che le possibilità
Di crescita sono molte le potenzialità altrettante gli ostacoli ci sono individuali è già un passo avanti per superare
E allora invito i partecipanti alla tavola rotonda Giancarlo Galan presidente della regione Veneto
Il senatore Paolo Giaretta sottosegretario allo Sviluppo economico
Con Alberto Bombassei
Vice presidente di Confindustria prevede relazioni industriali negli affari sociali il dottor Carlo Fratta Pasini presidente del Banco Popolare di Verona e Novara
Soltanto Pasini
Prego residente
Dopo le signore non ci sono Silvio non lo so gentiluomini alla Presidente Galan azione a
La chiamata direttamente in causa in termini molto specifici questo Veneto è un veneto che che cresce che vuole crescere che vuole crescere ancora di più
Ha bisogno di cultura d'impresa ha bisogno di mettere in rete d'impresa ha bisogno di elementi di mercato anche sul fronte pubblico mettere in Rete diceva il presidente
Mettere in rete riutilizzi smettere in rete gli aeroporti mettere in rete le autostrade ecco il Veneto come Regione cosa può fare
A me è piaciuta questa relazione ovviamente
E io replico e dico che con la moral suasion se fa ben poco perché vale valgono altri principi
E questo Veneto ha una difficoltà rispetto alle altre regioni e così fa presto a dire le altre regioni si concentrano sul sistema fieristico tema il sistema fieristico delle fiere lombarda e Milano
E basta e il sistema aeroportuale della Lombardia o del Piemonte sono Milano Torino
E qui in Veneto ci sono sette città che si equivalgono cinque perlomeno delle sette secoli fa e con il che dà spazio a voi localismi anche i peggiori allora io credo che ci sia bisogno di cultura d'impresa niente no Suma amici la cultura d'impresa è quella che voi riscontrata ogni giorno a scuola quando gli do cento quanto la cultura dominante che non è quella la nostra mostra continuamente le industrie vivace sempre il quadretto con l'industria i pesci morti l'olio che esce dall'inglese l'inquinamento atmosferico nel nubile
Tutto fa schifo quello che riguarda l'industria non c'è un libro di testo non c'è un dépliant non c'è uno scritto non c'è una persona nelle nostre scuole Erika che le imprese sono quelle che hanno costruito la ricchezza di cui noi oggi possiamo non c'è
In questo d'altra parte
è facile capire anche perché Caforio litigano anche con qualcuno polemizzano con Jarrett targhetta del difensore del sistema
Imprenditoriale e del sistema artigianale in particolare si è ritrovato a difendere il sistema industriale quello artigianale insieme a quelli che vogliono rifondare il comunismo o i verdi ma adesso mi spiegate come si fa
E quelli che danno questa cultura di impresa l'elevato di dovermi fermare perché sulle sul sistema fieristico sulle municipalizzate sulle autostrade Meg ci torniamo meno promette questo
Diamo una priorità a questi questi elementi cosa vede come prioritario per lo sviluppo del Veneto adesso spero che non ci sia nessun giornalista che fino ad oggi io sono medico non ama prendendo fra me e lei come ieri io nessuno sabato sono stato a Cortina c'era anche Andrea Riello vedere il nuovo operato pena sono trova tutto il pomeriggio non sono me ne sono andato dopo aver salutato passato con tutti
Prima della rappresentazione teatrale giornalista titolato il giorno dopo Galan deserta la celebrazione del cosa ma insomma allora io faccio una critica alla relazione la faccio amichevole un punto carente
E quando si parla di autostrade tre non non basta non mi accontento che industriali di Padova i predetti indicano occorre una maggiore concentrazione del sistema autostradale no quindi a schierarsi
Allora o si sta con Di Pietro o si sta con le concessionarie
Me lo dico apertamente così sto a presidente dell'avvocato e sta io sta con Di Pietro grazie non so se questa frase può essere colta come rivoluzionari ma vi vi posso tracce congrega certo perché non è tollerabile perché sottrae risorse a livello pubblico che le potrebbe gestire diversamente e soprattutto sottrae risorse ai privati uso stemma che si basa sulla concessione
Con la quale concessione si da sia alla gestione sia la concessione spezza con i guadagni connessi a in gambe lecco dopo di che cosa fa una concessionaria prende la concessione per trent'anni investe non investe ma insomma vediamo ma soprattutto che cosa fatta bene a siccome qui ci sono anche consiglieri d'amministrazione diverse autostrade alcune società create ad esempio così critico i miei Serenissima Costruzioni la quale cosa fa
Partecipa senza fare gli appalti partecipa alla costruzione delle nuove infrastrutture così perché vengono affidate in house come si dice
è la stessa cosa vale per le municipalizzate eh la Serenissima ne ha costruite sedici o diciotto di società interamente costruite sulla base i suoi dirigenti dei suoi dipendenti
Sottraendo risorse al privato nel caso di così critico anche amici sta critico e niente nel caso di APS e non è la stessa cosa se Carella munito di ben realizzata
La municipalizzata fonda diversa crea diverso e diciotto anche in questo caso tredici società
PS pubblicità dieta fino a piazza sicurezza che cosa fanno sottraggono al mercato dei privati
Io trovo che sia un sistema inconcepibile abbiamo lottato insieme l'industriale per decenni contro il panettone di Stato e ci troviamo il latte municipalizzate
Credo che sia anch'ecco
Quei grazie grazie all'erario copia del senatore Giaretta su questo tema sul fatto di restituire al mercato
La l'ambito di ma no va in cui lavorano giudici palizzate ma anche sul fronte più generale delle liberalizzazioni presidente industriali non ha mancato quel gesto perché non ha mancato
Modo note critiche valutando le liberalizzazioni iniziali al decreto Bersani come positive
Di un governo che poi andato un po'alla deriva sul fronte dell'impostazione dello sviluppo ecco su questo fronte che cosa è possibile recuperare sottosegretario Giaretta
Io penso che il problema della crescita sia il problema principale del nostro Paese negli ultimi dieci anni siamo cresciuti circa un terzo di quanto si è cresciuti gli Stati Uniti circa la metà di quanto ci è cresciuta a Francia e Spagna abbiamo un problema vero di competitività
Dell'insieme dei fattori dello sviluppo del nostro Paese
Bisogna che affrontiamo questo nodo guardate io dico ordinò anche delle cose scomode però qui c'è un pezzo di classe dirigente non siamo qui per fare
Diciamo di inizi sono le cose comode
Per ridurre la pressione fiscale di questo paese primo elemento per il recupero di competitività e per fare un'infrastrutturazione adeguata cioè una visione di investimento pluriennale non si riesce a fare queste cose senza due grandi missioni che il Paese deve assumere
Il controllo della spesa pubblica
Noi spendiamo ogni anno settanta miliardi di Euro
Riprendiamo dalle tasche dei cittadini e dell'impresa per darli ai grandi investitori internazionali
E secondo una lotta seria all'evasione fiscale perché guardate che nessun Paese stai diedi avendo tra il venti e il trenta per cento del PIL sottratto al prelievo fiscale perché vuol dire che quelli che pagano ne pagano troppi queste sono due grandi missioni che il Paese deve affrontare io penso che la finanziaria vada in questa direzione questo è un punto di diciamo abbiamo sentito molte critiche anche qualche applauso sulle critiche tempi una poetica Milano City io che cosa però sono convinto guardate
Nella Finanziaria c'è questo intervento forte della riduzione sulla tassazione del lavoro io capisco che sia dato per scontato però guardate guardate che sono a regime sono sei miliardi di euro sono la priorità assoluta delle leggi finanziarie con quei sei miliardi e amici potevano fare anche delle cose diverse
Finalmente si torna a parlare in questa finanziaria di politica industriale era un termine scomparso politica industriale vuol dire un po'di disegno un po'di soldi anche
Ci sono cinque grandi progetti di innovazione uno riguarda MD vitelli mi sento di dire leggo ogni progetto armi capomastro di questo progetto
Che è quello per il made in Italy sarà guidato da un uomo d'impresa del Nord Est perché dobbiamo dimostrare che il nostro territorio sa insegnare al resto d'Italia come si fanno le cose
La spesa pubblica c'erano altre cose il il credito di imposta Perrelli automatico per l'innovazione il fondo per la crescita di impresa il fondo per la finanza d'impresa
Mi dite sempre quando girò mano fatte niente per ridurre la spesa pubblica B cominciamo che qui entrare nel merito
Intanto diciamo negli ultimi cinque anni la spesa pubblica corrente cresciuta di due punti questa legge finanziaria l'afferma incomincia a ridurla
Però sono le cose sono o non sono tanto in Italia alla fine sono i consuntivi e allora io dico bisogna incominciare intervenire sui fattori che alimentano l'impresa e rimettono la spesa pubblica
Facciamo qualche esempio Giancarlo tu meriti ti sei messo insieme con quelli dei comunisti eccetera venti devo dirti che un ministro dei trasporti
Che città e che è stato designato da un partito che si chiama ancora partito comunista comunisti italiani no
Be'quel ministro dei dei trasporti sì ma quello del Tesoro a impiantato la liberalizzazione di Alitalia c'è finalmente si chiude la fornace di i che bruciava milioni e milioni di euro e l'ha fatto un ministro diciamo di un governo di centrosinistra oppure
Sviluppo Italia è un mostro è un mostro io ormai sono in Parlamento che un po'di tempo l'avevo lasciato nel Duemila che aveva trecento dipendenti oggi Sviluppo Italia ne ha tre mila e accento settantasette società partecipate ognuno con il suo consiglio di amministrazione ognuno col suo amministratore delegato abbiamo deciso di chiuderla abbiamo deciso di finirla con questa alimentazione di spesa improduttiva
Stamattina in finanziaria abbiamo deciso che delle sette scuole di formazione della pubblica amministrazione Italia abbiamo sette se ne fa una sola e sia seria che sia come l'ENA francese e non occasioni di avete mai sentito parlare del CIP sei è un bel meccanismo per cui un pugno di impresa e non più di quelle che stanno sulle dita di due mani incassano ogni anno
Un rilevantissimo incentivo che pesa sulle bollette dell'impresa e delle e dei cittadini
Per produrre energia elettrica che dovrebbe essere da fonti rinnovabili in realtà e da fonti assimilate cioè fanno esattamente come gli altri finita questa cosa non c'è più
Questo è un governo riformista secondo me perché queste cose quando si tolgono vi assicuro
Vi assicuro
Che non è facile ma le reazioni sono tante nell'architettura dello Stato crea un molto complessa Province e i Comuni e gli enti locali le comunità montane le regioni che sono tutte fonti di spesa ecco le ha parlato di cose riescono a colpire l'azione va benissimo la Sviluppo Italia tre tanto bene ma se la la burocrazia da sta così vasta si riuscirà poi a incidere e no e di i fatti ci sono c'è anche la la la chiusura delle sedi ad esempio periferiche dei ministeri e la loro accorpamento però voglio cogliere
La sollecitazione che veniva da Giancarlo
Questa mostruosità della allargamento della Rete delle aziende locali
Guardate che c'è in questo momento all'esame del parlamento un disegno di legge che si chiama lì liberalizzazione dei servizi pubblici locali
Vediamo chi rosso varati Betty sono temi che passano tra tra gli schieramenti
Ci sono i difensori dell'una e dell'altra parte questo genere Paolo nell'articolo tredici del decreto Bersani poi quando vi siete accorti
E facendo quella roba alle giunte del settore agricolo tolto no anche nel giorno di Sant'Oreste Vargas Cattaneo assolvere particolare vere Giancarlo però sapere
Che c'è stato un bellissimo ordine del giorno
Votato in Parlamento che ha messo sotto il governo
Votato in Parlamento da Forza Italia da Rifondazione comunista e io voglio invece che facciamo un'alleanza tra quelli che ci credono che questi sono i passaggi necessari per il nostro cliente su qualche fronte solo una battuta al possibile allargare un po'la maggioranza magari per le cose che servono al Paese la maggioranza più larga possibile
Alberto Bombassei vicepresidente di Confindustria sul fronte della burocrazia la la presidente in posto in rilievo in molti punti fatto dei loro beni costo ma anche l'incidenza della burocrazia
E la crescita dell'inglese è una battaglia da Confindustria
è una battaglia che molto difficile
Ma noi abbiamo fatto e lanciato questo progetto sul fatto della competitività dove ci sono un po'tutti gli argomenti
Essendo difficile questa sera mi sembra che sia sia d'esempio di riuscire sempre a depurare l'interpretazione di destra o le interpretazioni di sinistra
Chi riuscirà a capire dove dove sta veramente il problema si fa un po'un po'fatica quindi ogni tanto si dà ragione a da una parte ogni tanto
La fatica di estraniarsi da questa da questa parte e cercare di esaminare i problemi credo con con grande con grande puntualità io mi ritrovo molto sulla relazione che ha fatto il presidente sulle cose che sono state dette con alcune precisazioni fra cui questa della burocrazia CIPE carità sicuramente vero tutte queste cose che si sta facendo sì saranno le sicuramente che si saranno realizzate saranno buone sta di fatto che il costo della politica in Italia nona pari in nessun Paese europeo che compete con noi
E quindi credo che in qualche modo vada rifondato questo in materia interessato
Il concetto di a vere dalle Comunità montane ai comuni alle Province alle regioni allo Stato all'Europa secondo me c'è un eccesso di sutura che sicuramente costa e alla fine non solo dobbiamo subirne il costo ma dobbiamo subito neanche poi le varie i vari livelli di di di di di chi legge che si tante volte si contrastano
Allora io credo che si riuscissimo veramente a guardare i problemi per quello che sono l'ho detto prima lo riconfermo oggi
La sensazione di del mondo del lavoro che credo che sia il mondo reale e non perché il resto irreale ma che è quello che crea la ricchezza del Paese il prodotto interno lordo e fatto da chi lavora dalle aziende che producono il resto non voglio dire che sono chiacchere nessuno me ne voglia comunque voglio usare un termine in senso negativo ma e lì che dobbiamo che dobbiamo agire e allora quando qualcuno dice che dobbiamo crescere
E lo dice lo dice sicuramente lo dico degli economisti internazionali come abbiamo visto in questi ultimi mesi lo dicono dei degli economisti buoni italiani ne abbiamo di presenze in Italia qualcuno anche fuori
Lo dice il governatore della Banca d'Italia vedo che tutti citano il governatore che una persona al di sopra delle parti dove ha detto che siamo abbiamo la necessità veramente di crescere ma per crescere dobbiamo fare delle cose diverse da quelle che stiamo facendo lo dico lo diciamo in maniera i Modest anche noi come Confindustria che dobbiamo crescere
E però c'è una cultura o una parte di cultura di questo governo
Mi riferisco tanto per non fare nomi a Giordano dove dice ma non date ascolto le chimere che dice Confindustria
Cioè
I problemi sono diverso Epifani si vede che la stiamo rischiamo può ascoltando sei c'è a questa premier però però quando sente parlare questo signore francamente preoccupa e non poco
Cioè c'è in quel momento un distacco così forse
Dal mondo della politica al mondo reale che non può che preoccupare
Quindi le cose che diciamo e in quel progetto che abbiamo fatto nobili faccia tanto documento della nuova politica industriale è stato detto bene prima
L'Italia da troppo tempo manca di una chiara politica industriale quando dico politica industriale dico una politica che tenga conto delle esigenze da riprese di un mondo che si è realmente globalizzato che si è parlato troppo di globalizzazione senza averla realmente subita secondo me in futuro sarà ancora peggio
Perché credo che l'ondata forte di Cina India non sia ancora così forse vi do un dato che chiedo che necessariamente debba far meditare
Se noi pensiamo che fatto cento il prodotto esportato soltanto il tredici per cento è considerato un prodotto high tech la domanda è
O noi completamente cambiamo completamente il nostro approccio è quindi trasformiamo alcune delle nostre aziende
In prodotti a più alto contenuto intellettivo le cose che richiamava il presidente prima ho sicuramente saremo destinati a perdere una gran parte della produzione ecco ma in questa prospettiva tenuto conto che c'è un pregiudizio anti industriale possiamo dire che in futuro in
Italia che molti descrivono come postindustriale ancora nell'industria nel manifatturiero nella possibilità di trasformare questo manifatturiero per essere competitivi a livello globale
Sì la risposta credo che sia sia chiaro che non è che abbiamo tantissime alternative francamente non vedo l'Italia che qualcuno dipinto una specie di grande Disneyland del cane non sia capace neanche di far turismo quindi mi meraviglierei no io credo che la nostro DNA e comunque manufatturiero va cambiato il manufatturiero come
Le due cose che sono state richiamate prima dicevo prima
Oltre che le imprese che devono investire devono fare tutte le cose che sono siamo abituati a fare forse un po'di più ecco non sono molto d'accordo nel dire che le imprese hanno sempre fatto il loro dovere io credo che un po'di sana autocritica anche gli imprenditori devono farla
E credo che invece sia giusto che qualche risultato che si ottiene adesso sia anche frutto di una rinnovato impegno degli industriali
Ma sono le altre cose che oggi competono e non sono più le aziende soltanto passo nei territori io poi non so se sono l'entità territoriale e la Provincia o la Regione
A ci sarebbe molto da discutere
Ma sicuramente per far competere un territorio con un altro gol territorio vuol dire che devono esserci libanese ma deve esserci l'altro sistema che il sistema della formazione il sistema delle università il sistema bancario c'è il sistema della la finanza che deve essere molto più vicino riprese per fare sistema le infrastrutture
Cioè tutto quella serie di elementi che concorrono del fare una un territorio competitivo non competitivo altro dato questo zitto
C'è uno studio della comunità europea sulla logistica che da come tutte le medie e poi da interpretare
Un costo medio della logistica del prodotto del quattordici per cento cioè da quando si tratta la materia prima alla distribuzione completa
Normalmente incide per un quattordici per cento ebbene in Italia questo quattordici per cento supera il venti per cento
Siamo penalizzati di sei punti per la mancanza di strade di ferrovie di porti e di quelle che si chiamano normalmente appunto di R. opporsi
Ecco allora queste son le cose a posto non le sfide vere del futuro c'è non possiamo investire tutto quello che vuole possiamo fare tutti gli sforzi che vogliamo
Ma continueremo ad assistere a una lenta migrazione
Già nostro paese a Paesi che sono più attrattivi da un punto di vista industriale io credo che questo è un'inversione di tendenza che abbiamo l'interesse di fare per le imprese ma anche per interventi a favore del nostro paese è colei che ha fatto un po'di autocritica in un certo senso mi che Onassis Fratta Pasini regole e in queste dovrebbero imparare un po'dalle banche concentrarsi un po'di più avere un po'più voglia di diffondersi di fare delle e chi gli aveva una massa d'urto un po'maggio è in fondo l'Italia è ancora farà io mi devo inglese l'esempio delle banche di questi anni
Sia è un ottimo esempio io credo che si siano le concentrazioni sicuramente le hanno rese molto più forti
Forse gli hanno un po'distratte da quello che il il compito che a cui noi speriamo che quello di accompagnarci nelle fusioni di accompagnarci nel processo di terra il senso
Io credo che spero credo che sia in qualche modo finito questo modo di aggregarsi sicuramente oggi con banche più forti ma dico anche
E non è piaggeria per
L'avvocatura prevalente ma credo che in qualche maniera sì anche un approccio diverso fatto da persone molto più dinamiche fu meno banchieri e un po'più manager che solo chi era presentato qui ma parlo di profumo parlo di Passera che approcciano il problema in maniera molto più imprenditoriale non che non lo fosse prima ma forse proprio anche per una questione di età son molto Dina
E in questo momento banche forti sicuramente possono dare molto più aiuto e molto più aggregazione al sistema delle imprese
Quindi vedere non due sistemi che competono che sono comunque in contraddizione ma che lavorano da partner veri e propri per affrontare la competizione a livello internazionale grazie presentiamo passeremo a Carlo Fratta Pasini presidente della banca o con l'aria di Verona e Novara
Già una banca che si è concentrata che si è fusa che che guarda allo sviluppo allora che cosa può fare anche riprendendo le parole del presidente Pechino che chiedeva alle banche di accompagnare la crescita e dovrà essere solo evocato vi denaro fin dove possono
Fu in Office dove vogliono ma accompagnare la crescita che cosa possono fare le banche con un modello di crescita
Credo che l'espressione di Bombassei meritano di essere ripreso innanzitutto fosse possiamo essere di stimolo già nel modo in cui operiamo molto la la banca ha scoperto di essere a tutti gli effetti non un'istituzione
Di pubblico interesse ma una azienda industriale solamente da pochi anni no e quindi ha acquisito una vera e propria cultura d'impresa solo in tempi recenti però è stato un'acquisizione
A mio avviso molto forte come sempre i neofiti noi convertiti hanno una spinta magari maggiore di Chia quel tipo di cultura in casa da tempo e quindi abbiamo cercato di interpretarla
In modo abbastanza coerente quindi accettando anche tutte le limitazioni alle complessità che derivano dei processi di integrazione che sono complessità di tipo finanziario composita ovviamente di tipo industriale sono complessità di tipo manageriale perché dobbiamo cercare di riportare ad uno no integrare di modelli di business nei confronti delle rispettive comunità
Lo abbiamo fatto perché abbiamo immaginato che questo desse sostenibilità al nostro alla nostra capacità di stare ci rispettivi mercati di poter acquisire tutti i vantaggi che derivano dalle economie di scala e di scopo nei lavori di produzione mantenendo per quel che riguarda il mio gruppo invece la distribuzione frazionata vicino al territorio prossima nei confronti degli imprenditori
Ecco io credo che la la prima cosa e forse cercare di invitare gli imprenditori a liberare questa loro grande capacità che qualche volta e maggiore io lo dico spesso se volete un po'lo slogan ma dico i nostri imprenditori sono spesso più bravi che ricchi devono avere coraggio di avere dell'impresa misura delle loro capacità e non del loro portafoglio no talvolta siamo proprio bloccati da questa idea il dover possedere l'azienda al cento per cento e alla fine le le capacità patrimoniale degli imprenditori diventano in qualche misura la dimensione limite della loro impresa chi ha portato avanti processi di crescita Kia fatto finanza d'impresa chi alla fine accettato anche la quotazione di andare sul mercato credo che ha portato avanti progetti che senza queste vere sarebbero stati destinati a rimanere piccoli e medi credo che in questo con questa spinta si può andare certo noi possiamo essere di stimolo stiamo lavorando su questo siamo anche stimolati dai nostri clienti
Ieri col mio gruppo ovviamente come banca locale immaginare di essere all'estero no
Stabilmente a fare banca non solo a fare uffici di rappresentanza era qualcosa di assolutamente diverso da quella che era la nostra approccio tradizionale business oggi siamo nell'Est europeo ci stiamo andando con sempre più convinzione perché ci sono dati prima i nostri clienti e ho quindi il l'internalizzazione è un comune è un punto diciamo centrale della politica di crescita Ray affiancandole in paese pensa che resti europeo e in questa dimensione quello visto da qui dal Nordeste possano essere una soluzione alla prospettiva della crescita
Ma credo di sì ovviamente su questo credo dobbiamo riconoscere in genere le imprese arrivano sempre prima no anche anche delle paghe innovative quando quando Unicredito arrivato in Polonia le grandi imprese italiane erano in Polonia otto dieci anni prima oggi vediamo le nostre imprese italiane che vanno in Cina e in India
Probabilmente no no qualcheduno anche a livello di impresa l'industria finanziaria assicurativo bancaria seguirà l'esempio delle delle nostre imprese credo che sia quasi un un elemento una forza reciproca che deve che deve in qualche misura continuare ovviamente
Lo scopo credo che poi però è quello di cercare di vivere questa internazionalizzazione da protagonisti cioè di coniugare la in modo attivo perché quando come un anno fa no si accusavano le banche il problema le banche italiane le banche estere io credo che il tema è molto semplice cioè quando una parte italiana viene venduta ad una banca estera per dire un esempio che credono novità avanti abbiamo solo si possa fare non è un esempio di internazionalizzazione è un esempio come quando l'impresa italiana viene venduta certamente e lo stesso fenomeno Maître coniugando in modo attivo e altro coniugando in modo passivo per e diverso per l'azienda ma è diverso anche per il territorio che ci sta intorno ecco quello del territorio come la mettiamo con la questione settentrionale esiste un problema di di un'ode che rischia di essere penalizzato perché troppo forte
Guardi io credo che siano cose che appassionano diciamo più i sociologi enoteche che chi lavora in banca però credo di sì che esista ma se volete esiste una esiste una questione che del del Nord di un certo modo di fare impresa di un certo modo di approcciare di la i temi fondamentali come il lavoro la crescita la produzione la ricchezza la distribuzione esiste un problema anche della Provincia rispetto alla città metropolitana che si intreccia in tutto questo c'è un tema del Veneto rispetto del Nordeste rispetto al Nordovest certamente ci sono questi temi secondo me esistono ecco lei c'è poi il fatto che effettivamente l'impressione che la politica romana da tempo non colga
Questa specificità questi valori questo slancio che è tipico del Nord Est questo c'è ecco e credo che che la situazione attuale
La percezione che ci possa essere una cultura
Anti cultura d'impresa no magari sposata
Ha un atteggiamento un pochino British un pochino da grande impresa diciamo rispetto alla piccola e media impresa un approccio se mi consentite un pochino protestante anche a queste tematiche beh ecco il Veneto la cultura del nord est si sente oggi io credo un pochino o incompresa dalla politica romana sottosegretario Teresa capo politico del nord est che si trova dei palazzi romani avverte questa ostilità di una politica un cuoco umana posta affaristica un po'
Bloccati che ha qualche difficoltà a cena
Non c'è un non assente nessuno può consolidare mamma insomma tanto questi signori ci conosciamo da molti anni per cui chiedo all'epoca trailer mica raccontare
Non c'è una ostilità ideologica c'è certamente il rischio di una incomprensione
E questo è un problema che dobbiamo opporci come gruppo dirigente di questo territorio
Le detta legge finanziaria io ho cercato di fare la mia parte
Per intervenire abbiamo avuto degli incontri con presidente Associazione di categoria con tanti amici imprenditori
Penso di poter dire senza presunzione proprio perché mi conosce da tanti anni sapete che non sono uno sbruffone penso però di poter dire che essere stato presente
Della cosiddetta cabina di regia ha consentito di far sentire la voce di un certo modo di essere impresa e se certe cose sono state introdotte sono state corrette
Penso alla norme sull'apprendistato era un'assurda aggravamento della contribuzione penso l'eliminazione dell'imposta di soggiorno
Penso alla eliminazione di ogni previsione di tassazione sulla successione di impresa penso alla riduzione dell'INAIL dei contributi Inail
Penso anche a qualche cosa del territorio padovano abbiamo risolto il problema finalmente degli ammortizzatori sociali del settore termale vero segretario del regista Favarin lo sa bene
Abbiamo fatto un piccolo imbroglio con le l'onorevole Zorzato per portare qui siamo la Fiera tre miliardi di euro alla Fiera
Di parlare diciamo cose che fai perché hai alle spalle un territorio e riesci a spiegare a chi fa fatica a capire
La realtà di come è fatta un pezzo d'Italia guardate il vero nostro problema alla fine questo io sono convinto che la legge finanziaria il Bilancio per l'impresa sarà un bilancio positivo tracciò che ricevette e ciò che date vi assicuro che il bilancio sarà positivo lo vedremo tra un anno la chiusura anche dei vostri bilanci però quello che avverto girando l'Italia e in modo particolare girando questo territorio
è questo dramma che il dramma del nostro paese non è questione della politica di centrodestra dalla politica il centrosinistra questo enorme scarto che c'è tra la velocità dei cambiamenti che sono necessari nelle in prese per competere che non riguardano solo gli imprenditori riguardano anche i lavoratori di questi interessi lo scarto tra questa velocità e la lentezza delle decisioni della politica
Questo è il dramma del nostro Paese Giancarlo ci riguarda tutti perché ognuno di noi può fare il suo comizio diciamo seconda dell'ambiente tu vai un po'meglio qui io vado meglio da qualche altra parte però alla fine il vero problema è questo c'è questo scarto lo dobbiamo colmare bisogna che ci sia una competizione della buona politica qui avete scritto crescita
Torneremo lì le chiavi vanità dell'impresa e la sfida deve essere su questo prima facevo la battuta su Alitalia ma non per lui perché so che sarà un cammino difficile non è una passeggiata abbiamo deciso di mettere sul mercato ma non sarà una passeggiata
Ma se ci daremo una mano insieme la buona politica
E la buona borghesia produttiva intellettuale di questo Paese
Che vuole reggere la sfida del cambiamento che non pensa scusate che la protezione sia la tariffa minima obbligatoria non è quella la rotazione e fare bene il proprio mestiere qui io penso che l'Italia potrà farcela così
Grazie qui qualche problema di rapporto accessi una una innovazione tutta record assoluti d'Italia per carità
E vero forse se l'avessimo fatto quindici anni fa sarebbe stato meglio ma anche adesso che con grande enfasi si dice liberalizziamo e poi c'è qualcuno come Bertinotti che ogni tanto confonde la Camera con la Camera del lavoro emerge attenzione è vero liberalizziamo però non si tocca non si tocca il personale no c'è ma chi vuoi che compito Alitalia con questi sono raccordo comprare via Flora forse quale analoghe ecco ma allora con queste cioè
Concetto buono applicato bussole direi che cosa regole di quaranta o cinquanta anni insomma posso dire una cosa insolita vero niente è vero ci sarà una battaglia nel attagli Asciano nella discussione del nostro Paese
Per come sarà fatto il bando però consentitemi Bombassei io sto seguendo anche il dossier liberalizzazione gas è una grande questione perché in Italia cioè sostanzialmente un monopolista
Che possiede la rete del gas stiamo cercando di intervenire
Perché sia scorporata come prevista dalla normativa europea perché ci si è un po'più di concorrenza
E comincia a intervenire presso i tuoi colleghi di Rovigo processi no no voglio dire una cosa con gli altri voglio dire
Una cosa elitaria parla che ho letto le dichiarazioni ho letto le dichiarazioni di Bertinotti non le condivido
Ho letto anche però un comunicato di della Giunta di Confindustria che mi ha detto che non dobbiamo correre troppo sullo scorporo di Snam Rete Gas
Bravo nelle società alone accendiamo una popolosa che fare la battaglia perché la liberalizzazione questo Paese si era una cosa seria perché i nemici guardate
Ce ne sono tanti e sono dappertutto naturalmente il centro la destra e la sinistra indubbiamente va su questo sportello posso essere d'accordo i limiti ce ne sono dappertutto gli interessi sono molto forti e dividere e soprattutto coordinare gli interessi è la cosa più difficile e ha poi a questo compito deve assumersi sono e deve svolgevano il compito di coordinare gli interessi e fare gli interessi complessivi di tutti tenendo conto anche però delle delle logiche di mercato e della democrazia che in fondo la il mercato nella politica la presidente calando ritornando un attimo alla questione settentrionale
Qualche problema con gomma non solo sul punto di vista politico non solo dal punto di vista delle degli schieramenti ma qualche quella di logica politica esistenti
Qualche mese in non so se di come eversiva probabilmente sì ma la questione settentrionale è una cosa assolutamente semplice scontata evidente c'è una parte del Paese il nord in particolare questa parte Bernardo
Con questo tipo di industria che continua a produrre a generare reddito prodotto interno lordo utili per poi tardi una da parte dell'Italia che fa esattamente l'opposto e questa parte d'erba sia stufata
Noi siamo pur pagare Vincenzo quarto nel quale tutto qua
Due esempi proprio quelli in cui sono state delegate gli unici due esempi cui sono state per davvero delegata alle Regioni delle funzioni e dei compiti
La sanità nella gestione dei rifiuti
Ma sulla sanità ci sono nove giorni cinque regioni italiane Lombardia Veneto nell'ordine Lombardi è molto più grossa di noi Lombardia Veneto e poi Emilia
Sì sì Toscana e Piemonte quasi con zero contributi mantengono la sanità e tutte le altre regioni d'Italia
Pagate voi
Proposta irachena
Rifiuti tre anni fa io fui l'unico presidente in Italia
Che alla richiesta mio amico Gianni Letta che mi chiese di accogliere un po'di rifiuti della Campania
Ha ragione come ci sarà gestita e governata stupenda mente bene
Io mi rifiutai fui l'unico
Tre anni dopo ricompare esattamente la stessa questione o deve io mi domando
Quanti inceneritori quanti termovalorizzatori quante discariche sono state fatte in
Campania
Zero
Nel frattempo non è che non sia successo nulla mica sono tutte in campagna no voi noi il Nord avverte il Settentrione paga l'asporto rifiuti in dei rifiuti campani che vanno in Germania
Parliamone
Non ci siamo stoffe questa banale doganale e tutta acqua e fino a quando qualcuno non capiva
Che occorre diversificare le possibilità la Basilicata Roma nessun motivo al mondo di chiedere più autonomia più federalismo fiscale più deresponsabilizzati
No ad un assembramento Aversa contrario ecco fino a quando non si riconosce che l'Italia possono esserci regioni che hanno più compiti più responsabilità più autonomia soprattutto dal punto di vista fiscale altre che ne chiedono meno
Allora non si risolverà nessuna questione settentrionale se come l'hanno già fatto per cinque regioni quelle a statuto speciale in Italia ma che lo facciamo per la SARS Gazzi rilievo e concludere con un ultimo Giro tra
Perché c'era questa
Conversazione guardando magari avanti non solo ai problemi ma ai passi da compiere magari con un po'di ottimismo e riprendendo anche uno dei temi della relazione del presidente Peqin lì il capitalismo delle competenze allora capitalismo delle competenze colori dilettante cose già i suoi brevetti o di un capitale che non è solo il capitale
Il capitale fisico capitale
Che che di cui parliamo ma il capitale umano capitale di intelligenze capitare da passione capitale della volontà e quindi anche dell'ottimismo deve andare avanti che cosa si può fare poté nell'ottica della centralità dell'impresa e quindi del ritorno della cultura del rischio della cultura del merito della cultura della capacità rispetto alla cultura il fondo della burocrazia di quello che si è sempre fatto e quindi della procedura
Cosa si può fare per ridare spazio all'inventiva in questo Paese e in fondo alla creatività
Io comincerei in questo senso Fratta Pasini la creatività ovvero uno spazio in questo Paese deve avevano sparsi in questo Paese si può essere ottimisti sul futuro di questo Paese
Credo che si debba essere ottimisti no vedendo anche l'andamento dell'economia nonostante tutto quello che che che avvenuto nel passato la capacità di ripresa del nostro tessuto economico la tenuta in fondo anche di quello sociale io credo che dobbiamo essere assolutamente ottimisti
Dobbiamo probabilmente avere coraggio di inserire io credo qualche discontinuità no prima si accennava al tema del liberalizzazioni e delle privatizzazione
è una strada che credo che sia in qualche misura obbligata no abbiamo fatto anche il nuovo governo ha fatto un passo avanti con il decreto Bersani e poi ha fatto sostanzialmente si è fermato il tema delle municipalizzate
Parlava prima il Presidente Galan Lodi termovalorizzatori che non si fanno qui la colpa se volete un po'di tutti noi
Il in questi giorni ho letto il governo bloccato i termovalorizzatori in Sicilia no che sono il frutto di un processo che derivava da un'emergenza rifiuti di quattro anni fa ma al tempo stesso a Verona non lontano abbiamo un termovalorizzatore che non è mai partito
Che è costato decine di milioni no
E che è fermo da anni e oggi è assolutamente fermo è immaginabile che in un'impresa privata errori ne fanno sia i privati sia i pubblici si è ripreso informa spacca se quelle in forma cooperativa come la nostra banca però gli errori viva dio in un in un'impresa non pubblica si correggono in qualche modo cioè qualcosa avviene gli investimenti non resta nulla
Ad arrugginire questo non succede onestamente a no in piena Calabria succede a fianco della nostra autostrada Serenissima e dell'infermo datata da danni allora io le dico che è unica in Germania i nostri rifiuti a spese del campanile no non li mandiamo Latiano Padova non le mandiamo là però è indispensabile che ci sia una società come si diceva prima o questo almeno municipalismo per cui no poi si clonano continuamente queste attività gestite al cento per cento del pubblico io credo che si servirebbero degli elementi di forza è stato assai assai accennato prima il tema delle concessionarie autostradali io credo che anche questo è un tema
Al rilevantissimo
La concessione un pezzo di carta
Io credo che e e che ha un valore immenso è giusto che lo Stato nel momento in cui le attribuisce lo fa la dia a chi la paga di più non ci sono non ci sono storie nei momenti e assenso nel momento in cui si costruisce l'opera nel momento del rinnovo perché è una cosa evidentemente eccezionale non transitare attraverso una gara io do solo un esempio no voi siamo soci di due concessionarie autostradali a prevalenza pubblica
Che si incrociano fatalità nel territorio veronese no
è stata recentemente una delle due a recentemente rinnovato gli appalti per la gestione delle stazioni di servizio dell'o il e non noi va be e l'aumento della redditività è stata di nell'o in è stata più del doppio nel no no ed è stata tre punto cinque volte
Ci sono concessionari che non rinnovano da quarant'anni va bene le sub concessioni nel nel nelle
Dei grill e nelle stazioni di servizio allora dico e che magari vanno a a gestire il rinnovo della concessione su dei piani industriali che sono fatti su dei sotto ricavi sistematici di tutto quello che non è il ricavo dal pedaggio ecco sono piccoli esempi ma credo che dobbiamo avere coraggio perché la creatività nasce se c'è un ambiente diciamo che sia in qualche misura disponibili allora avanti a mio avviso con le liberalizzazioni con le privatizzazioni e avanti anche con una spinta diciamo apportare cultura di impresa secondo nella nelle amministrazioni e nella gestione della della formazione e dell'alta istruzione perché l'altro tema grande è quello dell'università no se noi non riusciremo io credo appostare competizione e selezione nella proposta universitaria dei nostri territori evidentemente non stiamo guadagnando
Non stiamo dando sostenibilità a questa nostra cretina selezione che deve essere nell'università non solo verso gli studenti ma anche verso il Golfo e soprattutto i professori sono garantiti
è chiaro che anche gli studenti devono poi hanno la tentazione come capitava negli anni sessantotto di essere garantiti sottosegretario Giaretta
Allora questa cultura del merito questa cultura della capacità e quindi anche una ricompensa al merito la cultura che venga più rischio delle garanzie fosse fa un po'fatica
A fare strada arrivano a fatica nel nostro Paese perché il nostro è un Paese molto ingessato guardate
C'è questo dato che spaventoso due terzi dei profitti generati dal sistema delle imprese maggiori si generano in quattro settori che sono quattro settori protetti che si chiamano autostrade telefonia Energia e televisione
Non è possibile
Non è possibile quindi quando insistiamo sulle liberalizzazioni non è per un vizio ideologico
è perché una ingabbia Tura del paese che il Paese non può più sopportare e quando si inizia anche naturalmente bisogna che tutti facciano la loro parte perché io sono convinto che non ci saranno grandi cambiamenti della legge trenta
Ma quella parte di mercato che è cambiata
Non possiamo chiedere ai sindacati di accettare che li cambiamento c'è stato ipo in questa qua parte protetta il cambiamento non c'è
Quindi dobbiamo fare questo secondo passo bisogna reintrodurre questo concetto di merito è difficile vedo qui in prima fila il Magnifico Rettore dell'Università con cui abbiamo parlato molte volte
Si fa la battaglia per perché aumenti per i trasferimenti alla Università
Non è proprio così vero che abbiamo fatto la finanziaria della spesa pubblica perché stanno lamentandosi tutti cavità diamo le risorse però voi sapete che in Italia c'è un grande problema perché l'Università di Padova non è uguale ad altre università e se io aumento la spesa per tutti non faccio una buona politica quindi bisogna reintrodurre concetti di merito
Nel premiare le pubbliche amministrazioni positiva fatto lavorati
è quello che aveva fatto la Moratti che si sta
Se in armeria Moratti aveva fatto altre no poi entrerò nel merito allora per fare queste cose io lo dico molto seriamente insomma molto guardate per fare queste cose
In un Paese che ha spaccato politicamente a metà nessuno dei due schieramenti da soli ha la forza di farlo questo insuccesso la storia degli ultimi dieci anni
Io non penso a pasticci diciamo di incontri penso ad una concorrenza della politica che si giochi sulle cose importanti del Paese
Vorrei vedere nessuno che capeggia manifestazioni perché si vogliono mantenere indebita le tariffe minime garantite perché questo legittima altre manifestazioni di vuole avere il contratto garantito
E l'Italia non fa siamo un Paese un po'dopo manicheo un po'troppo poteva una particolare troppo manicheo corporativo
Presidente Galan questo manicheismo di vedere un po'dall'altro lato Tevere non ha battuto mare dall'altra il Nord rispetti confronti del sud della sinistra rispetto alla destra
Forse politicamente è un è un peso anche per una crescita nella modernità nella nella cultura del confronto della concorrenza del mercato
Anche per capire Fratta Pasini parlava di errori che si commettono anche la politica però i fan che si fa fatica a riconoscere gli errori in un certo senso però questa questa cultura invece che del confronto della crescita della concorrenza a livello politico dovrebbe fare strada
è successo sarebbero da fare il discorso alla fine che le cose importanti valori l'impresa non sono né di destra né di sinistra e quindi guardiamo insieme riaverlo io non lo dirò mai
A c'è un modo di affrontare ematologa Fontana
Per cui io concorrenza ognuno sa come la penso sono fortemente favorevole al sistema maggioritario che è una delle poche grandi con queste che sono state fatte in questi anni credo che su alcuni temi ci debba essere anche una convergenza ma se riesco che ci sia grande chiarezza
è proprio per questo che io uscirò da questa bella assemblea e voglio anche augurare Francesco Bellini anni e anni di successi e di stima incondizionata come ha avuto il suo predecessore Luca Bonaiti che ringrazio a nome
Fra le varie
Eravamo resta un qualcosa con cui andiamo a casa un po'delusi
E perché resta una grande fiducia nel futuro a parte le convergenze che ci possono non possono esser io le dico sono ottimista per questa parte del d Italia
Per il Nord arrestarlo se non altro per non perché siamo più bravi perché sono nato per una cosa che è fortunata una posizione strategiche geografica assolutamente straordinaria
Se non siamo incapaci nel non sfruttarla neppure parzialmente ma basta essere mediamente bravi i prossimi dieci quindici anni vedranno ancora un veneto destinato a grandi successi
Però quando si guarda al futuro bisogna farlo togliendosi dubbi sul passato
E io se fossi un imprenditore avremo un dubbio
E vorrei avere qui
Più che Bombassei del quale sono note le le le simpatie le tradizioni sono lo conosciamo bene non è mica un'amica vissuto lontano da qui non è quindi Luca di Montezemolo da chiedergli una cosa che è in dubbio per davvero eccome
Imprenditore e mi chiedo a lei Presidente
Hai fatto un'operazione assolutamente inconsueto
Ai collocato Confindustria sulla posizione più a sinistra e più schierata politicamente della sua storia dal dopoguerra a oggi legittimo e non contesto la legittimità
Contesto non capisco poi alcuni meccanismi per cui il presidente degustare diligenza che dalla prima fila urlavano Berlusconi a casa a casa come se fossimo lo stadio adesso si candida a succedere a se stesso la terza o quarta volta capisco meno questi meccanismi
Ma mi domanderei ed è è hai fatto questa operazione
Che cosa abbiamo avuto in cambio
Perché se il cambio è stata la finanziaria ci hanno fregato vi hanno fregato anche ad Andrea Riello che vai un po'a contando al così dopo un inizio brillante di indipendenza dalla politica hai avuto qualche momento di tensione questo io chiederei ma perché ci siamo schierati per la prima volta nella nostra storia del dopoguerra così smaccatamente da una parte l'avremmo fatto in cambio di un vantaggio ci vuoi dire quale neanche avuti tu personalmente ne ha avuti Confindustria ne ha avuti qualche tuo amico ma vince perché se noi sapessimo straordinaria fregatura e credo che sia quella che hanno preso tutti gli italiani Spiazzi Presidente Galan ecco gli urlai far concludere
Bombassei sul fronte proprio guardando anche la politica concreta in fondo siamo fatti di politica concreta di scelte concrete politiche gli imprenditori sono costretti a fare politica però guarda all'Italia come ha
Qualcosa che può uscire a
A guardare a una modernità è un Paese che che vuole se vogliono nonostante alcune posizioni su queste posizioni sono chiare Alberto Bombassei
Io non sono Montezemolo e quindi sembra interrogare la una risposta così così chiara ma però penso che qualche cosa possa dire nel merito io ero anch'io in riva al fiume di quelli prima fila a Vicenza ma non ho visto nessuno che gridasse Carmelo prove storiche economiche Caracciolo che ci crede giuro bellissima Giuseppe locale duro siamo a Mantova quindi credo che non al di là della bravura dialettica anche di vicenza sigla e come quella di oggi chiaramente io credo che la risposta è sì è quella che volontariamente non c'è uno schieramento di Confindustria ed era esattamente quello che propriamente sia calato che qualcun altro voleva io credo lo sforzo grosso che è stato fatto da Confindustria e di non essersi schierati
Credo che questo sia il Corriere della Sera al dibattimento forse mai ricorrere varare avvertenze ma qua allora diventa a volte a volte il duello lo sa voglio dire lo stesso chiediamolo nostro giornale di cui noi siamo sì ho visti che al Sole ventiquattro Ore spesso e volentieri dedica quasi più spazio a all'al sindacato che neanche a dipende voglio dire è un qualche cosa i giornali lasciamo juventino perde io credo che al di là delle simpatie personali o delle antipatie che ciascuno di noi può avere io ecco rifiuto l'etica dura del fatto o l'etichetta
Che
Confindustria si è schierata diedi qui né di là credo che ciascun può imprenditore prende le sue posizioni ma credo che lo sforzo almeno quello va riconosciuto di non essersi schiera poiché sia deluso non sia deluso cioè anche anche la presidenza di prima di cui io facevo parte per cui non non non ho nessun tipo di di critica da fare in quel in quel momento si era ancora più smaccatamente forse schierato e poi forse la delusione
è arrivata anche per questa ragione io credo che l'autorevolezza corretto prima lo ripeto e l'autorità che con cui oggi possiamo parlare e proprio perché
Non siamo coinvolti a che fare proprio l'autorevolezza che a me non è vero io io credo che e per l'Europa e lo riconosce riconosce l'opinione pubblica
Ce lo riconoscono le istituzioni e se in qualche modo noi abbiamo in qualche modo possibilità di interloquire
Con qualsiasi tipo di governo e proprio perché ci cita ci viene da questa distanza che vogliamo prenda dalla politica ciò non toglie e credo che la dimostrazione di quello che dico sia che in questo momento
Ma non lo dico dico io ma lo dice Montezemolo lo dice sistema confindustriale le cose che sono state secondo me sbagliate sono state fortemente criticate
Non abbiamo preso tutto quello che è venuto è chiaro che su un programma e con franchezza il fatto condivido quello che è stato detto alla fine i conti si faranno alla fine
Il fatto di avere tre punti di cuneo fiscale ecco do non non diciamo che è sbagliato anche quello oppure che non che aria fritta perché non è mai successo nella storia passato di aver avuto comunque un aiuto di questo tipo
Domanda risolverà tutti i problemi queste assolutamente no
Ed è per quello che ho detto prima invitavo un pochettino tutti a buttare dietro la finanziaria che fatta male gestita peggio comunicare ancora ancora ancora peggio
Ecco però guardiamo momentino avanti se effettivamente c'è la volontà che è stata immersa che è uscita anche oggi di fare qualcosa di costruire qualche cosa lo vedremo il secondo me lo vediamo dei prossimi mesi quello che a qualcuno di loro ha chiamato la fase due ebbene nella fase due vogliamo dire con autorevoli con autorevolezza la nostra per fare quel patto di di competitività che abbiamo detto
Patto che coinvolge non soltanto le parti sociali quindi sindacato impresa ma con che si allarga oggi il fatto di concertare non è più la concertazione
A tre governo sindacato e Confindustria ma credo che allarghi il sistema al sistema della finanza al sistema alle alle alle strutture locali quindi è un qualche cosa che va Barri inventato per ristrutturare il Paese
Mi lasci dire ancora una cosa perché è stata nominata più volte mi ero cercato di tacere essendo avendo un po'di conflitto di interesse ma do devo dire comunque sul discorso delle concessioni e sulle autostrade
Io non condivido affatto quello che è stato fatto io rappresento in a in Autostrade una minoranza di alcuni fondi americani allora una concessione che viene firmata
E che viene firmata con una durata di dieci numero di anni mi ricordo sono diciotto venti quello che dove ci sono delle regole ben precise
E viene fatta e su questi dati vengono investiti dei soldi è una società quotata quindi una società pubblica e una mattina si sveglia un ministro po'creativo anche lui e dice signori con decreto legge
Dal dodici di ottobre il gioco non è più così si cambiano le regole
Ebbene non lo ripeto qui il commento di alcuni investitori americani non si è mai visto neanche nelle peggiori repubbliche del Sudamerica delle cose zero agli investimenti che non sono era equamente le buone le guerre nuovo testo poziore da troppo tempo contesto questo questo concetto degli investimenti mancati
Poi c'è da modificare qualche cosa si potrà vedere però senza entrare nel merito
Ci sono delle cose Orsi decisione o delle inadempienze sicuramente vanno colpite ma non si cambiano le regole in corso d'opera ciò sarebbe una partita di calcio di tribuno fa rigore cioè non l'ho guardata a cinque minuti fa
Si può giocare con le mani ma non ma non esiste cioè veramente stiamo facendo una figura pessima nel mondo finanziario internazionale
E questo per perseguire un qualche cosa e poi effettivamente se ci sono degli investimenti da fare e non li fa col soldi e del pubblico ma ben vengano
Francamente è un pessimo esempio che stiamo dando al mondo internazionale
Insomma se è stato abile ma non farò vincente
Inserita la ecco poi possiamo vi spiego altre cose per esempio ci sono le le più basse tariffe d'Europa sul percorso stradale una una borsa Rita che più bassa di altre di altre nazioni tutte cose che provi maison comunicate banale
Ma comunque ci sono dei valori allora io non condivido che ci sia una Regione che sia azionista di un'autostrada quando lo possono fare benissimo dei privati
Possiamo sbagliato a fare le regole si possono ci potranno eventualmente modificare sbagliato sei io sono stato sindaco della mia città avevo due concessionari autostradali
La Padova Brescia e la Società Autostrade dalla Padova Brescia son riuscito a farmi fare la tangenziale nord e continua ad avere egualmente pingui profitti dall'autostrada e non si è riuscito a farmi fare un'ora chiedete dell'ingresso della zona industriale
Cioè non non sempre il pubblico armi amministra ora diciamo macchiate Emiliano l'altro strade non sarà mica Santo Di sicuro avrà fatto anche però voglio dire concettualmente
Sono degli errori politicamente clamorosi che pagheremo per anni a livello di di caduta di immagine dove a divaricate dei Crispi Civis che sarebbero siccome tra approfondire questo
Lei prendere mettere io quella della cultura delle regole in un Paese che ha bisogno di essere credibile a livello internazionale perché ha bisogno anche di attira i capitali internazionali
Per poter crescere quindi per entrare scoppiano titolo da della competizione globale solo come in questo modo occhio attraverso una capacità di rispettare le regole rispettare la credibilità rispettare anche le potenzialità interni di ognuno ecco i casi particolare avremo modo di discutere andando avanti ogni giorno si fanno i giornali sessuale degli eroi sì e coprono il giorno dopo ogni anno si fanno le assemblee si può anche discutere di questo ma importante poi giorno per giorno essere aperti essere aperti alla discussione come lo siamo stati
Sperando di non avervi annoiato io vi ringrazio e lascio la parola ancora per il saluto finale al presidente Francesco Petillo Viazzi
Io vorrei ringraziare i nostri ospiti per i contributi senz'altro stimolanti e credo che le imprese stiano continuando a fare la loro parte ma che non debbano assolutamente essere lasciata sola
Abbiamo posto delle critiche anche forti sulla Finanziaria su alcune misure del governo ma credo che dobbiamo guardare con ottimismo al futuro credo che gli imprenditori
Quando criticano criticano sempre in maniera costruttiva ci sarebbe da preoccuparsi quando solamente quando gli imprenditori si rassegna as ma non ci rassegneremo
Grazie presso sopraggiunti così numerose ci ci vediamo al cottage che abbiamo appena preparato
Insomma