assemblea annuale Assindustria Terni

Buona sera
Benvenuti alla assemblea di Confindustria Terni
Cominciamo con il saluto
Del vescovo di Terni Narni Amelia monsignor Vincenzo Paglia
In altre situazioni ho detto la benedizione
Pilo Cingano ancor più perché questo assoluto va ad un'Assemblea oggi particolarmente numerosa tra cui vedo tanti volti amici ormai un'Assemblea che rappresenta senza dubbio non solo il passato il presente di questa nostra provincia ma certamente anche il futuro
E la presenza anche del ministro che saluto di cuore
Sta a sottolineare che non solo il suo ministero è un po'il futuro del governo ma certamente per quel che ci riguarda
La università e la ricerca toccano questa Regione Terni in maniera particolarmente significativa e per parte mia non posso che augurare a tutti voi
Un buon lavoro tenendo presente che tutta la
Permettete di così la famiglia degli imprenditori perché c'è una dimensione di solidarietà vicendevole che a mio avviso è particolarmente importante sottolineare credo che
E per parte mia c'è tutta la solidarietà ad essere parte anche di questo
Credo che Terni
La Provincia
Il Comune anche ovviamente ha bisogno come di un nuovo scatto da parte di tutti e congiuntamente
Per intraprendere i primi anni di questo secolo con una nuova Fantasia creatrice
Ognuno di voi
Giorno e notte rischia perché questa è dell'imprenditore ma credo che la solidarietà vicendevole il sogno di una comune prospettiva di sviluppo penso che ci possa rendere tutti molto più creativi di quello che da soli in genere
Grazie ecco perché il mio augurio è che tutti nuovi avendo nel cuore questi intero territorio ma l'Umbria
Perché penso sia particolarmente difficile già da sempre ma soprattutto oggi sia particolarmente difficile pensare un'Umbria divise in due in tre in quattro
A parte che siamo anche più piccoli
E oggi a dire anche del ministro esseri piccoli è segno di grande intelligenza e di grande fortuna se le unioni insieme perché forse nella Finanziaria ministro si riesce a entrare meglio o no
Se si è piccoli sì no va be'ma lecco verso in gara la mappa però capita
Faccia questa battuta per sottolineare che
Davvero credo il mio augurio davvero di cuore
è che lo sviluppo di tutta questa area di tutta questa regione come dire trovi nel cuore e nella fantasia di ciascuno di noi davvero un impulso in più un impegno più perché penso
Possiamo guardare assieme messe assieme un nuovo futuro per questa nostra regione e anche per questa nostra provincia grazie e buon lavoro
Grazie monsignor Paglia prima di addentrarsi un po'di più sui temi le problematiche la provincia di Terni vediamo quelle regionali con il presidente di Confindustria Mario fagotti
Vorrei fare una battuta dopo il sacro e il profano anche se Sant'Egidio in qualche modo
Come nome ricevuti
A nome di Confindustria Umbria rivolgo un cordiale saluto al ministro Fabio Mussi alla Presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti al presidente della Piccola industria Morandini alle autorità tutte che con la loro presenza onorano questa Assemblea
Un carissimo salute ed un vivo augurio ai colleghi imprenditori dall'amico presidente Stefano Salvati che anche dall'assemblea odierna vedono premiato il loro impegno per fare della loro e vorrei dire finalmente della nostra associazione un interlocutore attivo competente capace di concorre con il suo lavoro all'arricchimento del capitale sociale del sistema Umbria al precedente salvati desidero esprimere riconoscenza anche per il sostegno di contributo costruttivo che gli sta dando alla razionalizzazione del nostro sistema associativo e dal progresso al processo di graduale integrazione tra le associazioni di Terni e Perugia
Considero queste infatti un progetto fondamentale per modernizzare il nostro sistema di rappresentanza per renderlo più efficiente e funzionale per migliorare da crescere il livello dei servizi per le nostre imprese
Per conferire maggiore efficacia d'incisività alla funzione di rappresentanza della nostra organizzazione
Un progetto che varrà inoltre anche a dimostrare che noi imprenditori siamo capaci di porco avrebbe la strada della innovazione
Anche perché caricare del nostro assetto assorta organizzativo superando barriere campanilistiche che troppe volte nella nostra regione sono di poi di ostacolo al dispiegarsi di politiche da azioni improntate ad una visione complessiva dell'interesse generale
D'altra parte il ruolo che Confindustria Umbria chiamata ad assolvere nell'ambito della politica di concertazione cui si ispira l'azione del governo regionale
E che trova il nostro convinto consenso ci impone di darci un assetto che accresca la nostra coesione la nostra capacità una unitaria di rappresentanza di proposta
In questi giorni si sta definendo il nuovo patto per lo sviluppo che segnerà gli indirizzi strategici e gli obiettivi su cui la Regione tutti i soggetti firmatari si impegnano a far convergere per i prossimi Arni la loro azione nell'ambito delle rispettive competenze
Al fine di accrescere la competitività complessiva del sistema Regione condizioni indispensabili per lo sviluppo economico e per il miglioramento del livello generale di benessere della comunità regionale
Abbiamo da parte nostra concorso alla definizione delle scelte strategiche del patto nella certezza che le nostre imprese che anche nella fase di difficile congiuntura di questi anni
Hanno reagito al declino continuando ad investire da ricercare nuovi modi di produrre di servire il mercato
Faranno per intero la loro parte per imprimere nuovo impulso allo sviluppo dell'economia regionale
Ma crediamo che il loro impegno in questa direzione
Trovi efficace supporto nella definizione di del del di misure e strumenti di politica industriale nazionali e regionali finalizzati soprattutto verso obiettivi di ammodernamento e di innovazione del sistema produttivo
Come altre ci crediamo che tutti debbano impegnarsi per realizzare in tempi rapidi quanto previsto dall'auspicato par
Era e il recupero di produttività
Ripetutamente indicato dal presidente Montezemolo come vera emergenza per il Paese è una necessità forte anche per l'industria della nostra Umbria lo dimostra la crescita degli occupati degli ultimi anni non seguita da un proporzionato aumento del prodotto lordo regionale
Ecco perché riteniamo indispensabili politiche industriali volte a promuovere la crescita competitiva delle imprese con strumenti atti ad accrescere ad incentivare la loro proventi propensione ad investire ad innovare
A stabilire collaborazioni con il sistema della ricerca e sperimentare forme di integrazione ed a creare reti e filiere a sviluppare i processi di internazionalizzazione
Politiche industriali che sappiamo creare anche le condizioni che sappiano creare anche le condizioni più favorevoli per un nuovo posso azionamento competitivo dell'industria manufatturiera regionale
Da perseguire sia attraverso il ricorso ai nuovi fattori di competizione incentrati sull'innovazione
E sulla qualità da parte delle aziende che operano nei comparti tradizionali sia attraverso l'innesto nel tessuto produttivo di nuove specializzazioni caratterizzate da più elevati contenuti tenente tecnologici ed a maggior valore aggiunto
Sappiamo signor ministro l'importanza che riveste la ricerca per assecondare questo necessario processo di evoluzione del nostro sistema
Produttivo e sappiamo anche la difficoltà che si frappongono a ad un più ampio ricorso alla ricerca stessa da parte di un tessuto industriale nel quale è predominante la piccola dimensione ma siamo fiduciosi che la crescente attenzione
Dell'università alle esigenze l'innovazione delle imprese e su iniziative come il distretto tecnologico che oggi abbiamo visto ha fatto un passo notevole e in avanti rispetto alla sua realizzazione
Insieme all'opera di sensibilizzazione nostre associazioni possono determinare una programmi progressiva familiarizzazione con l'attività di ricerca anche da parte delle piccole imprese
Ed un recupero di competitività tutta l'industria manufatturiera il cui ruolo noi continuiamo a ritenere essenziale per l'auspicato sviluppo economico da regioni
Grazie per l'attenzione e auguri tutti di buon lavoro
Prima della relazione del presidente Salvador come tradizione vengono premiati i solfiti conferiti di Confindustria storici
Ce ne sono tre Guido Bernardini dal mille novecentoquarantanove settore trasporti
Al alla Guido Bernardi
Per ininterrotta edizione Confindustria Terni mille novecentoquarantanove due mila sei c'è un bel periodo diciamo siamo quasi del sessanta
Prego sì
Allora
Poi va inviato Berger Tacconi dal mille novecentocinquanta settore laterizi
E tagliare
E gli eredi Antonelli sono assenti verrà consegnato in un altro momento è tradizione anche di Confindustria incoraggiare la ricerca per cui c'è una borsa di studio per la ricerca sulle malattie vascolari al dottor Marco Giuliani
Ecco l'ascoltiamo la relazione del presidente ha salvato
Io mi voglio scusare con i colleghi in sala che spedì a mici che sono rimasti in piedi pregheremmo l'avvocato Ruozi il prossimo anno di ampliare questa sana
Grazie avvocato
Eravamo sicuri della sua disponibilità
Signor ministro autorità gentili signore signori care colleghe cari amici imprenditori le nostre valutazioni per lo stato delle cose
E le nozze forti preoccupazioni per il contesto europeo e nazionale
E per relative politiche macroeconomiche di supporto sono ripetutamente espresse dai nostri rappresentanti nazionali e ad esse di rinvio vorrei invece portare la vostra attenzione pochi e qualificanti temi che interessa il nostro lavoro la nostra ragione di essere imprenditori in provincia di Terni
Sono convinto infatti che il sentiero di riflessioni tracciato l'anno scorso che qualche fiammata polemica sollevo resta ancora valido nei metodi e nei contenuti
Non a caso dopo le perplessità dei primi giorni molti di quanti manifestarono dei dubbi hanno inseguito riconosciuto
Che in fondo alcune valutazioni ritenuti all'ora troppo critiche avrebbero potuto esserlo anche di più
Oggi più che mai
Il tema del rapporto tra classe dirigente e competitività del territorio e al centro delle analisi delle proposte delle verifiche
Quello che allora volevamo lanciare in effetti più che un messaggio era un incitamento ritenevamo urgenti infatti invitare l'intera classe dirigente ad assumere una diversa mentalità e allo stesso tempo volevamo richiamare l'attenzione di tutti gli attori locali
Al fine di cominciare ad abbozzare di comune intesa
Un disegno organico di sviluppo
Come nell'impresa anche nel territorio innovazione cammina sulle gambe delle persone
La consapevole e inconfutabile constatazioni che nell'economia senza più confini geografici sono i sistemi territoriali ad avere prevalenza
Spinge per un diretto impegno per le politiche di contesto
Compito dell'amministrazione e della classe dirigente e quella di rendere efficienti i sistemi territoriali configurare e individuare almeno le principali linee evolutive
Compito della politica e dell'intellettualità e definire modi appropriati per traghettare compiutamente una comunità di persone dal presente al futuro
Pertanto proprio perché spetta alla politica anticipare il futuro diventa indispensabile che in seno in politica maturino già nel presente le scelte più coraggiose
è necessario che la nostra provincia la classe dirigente
Sappia sistematicamente pensare e agire
Al di là della contingenza e guardare ciò che il territorio potrà essere tra dieci o vent'anni con un'idea chiara la sua collocazione nelle dinamiche economiche in continua evoluzione
A uno sforzo del genere noi imprenditori siamo pronti a concorrere in presenza di un serio programma di lavoro la nostra parte di contributo è assicurata fino a tarda ora
è convinzione mia non solo mia che gran parte del futuro di questa provincia di tutta la regione dell'intero Paese dipenda dalla capacità di valorizzare ciò che i territori dispongono a partire dalle risorse umane l'Umbria presumibilmente beneficerà ancora di un cospicuo ammontare di fondi europei
Comunque sempre più vincolati a Progetti efficaci dobbiamo ora esaltare la nostra capacità progettuale per far crescere l'economia della regione
Nei territori deve riproporsi questa sfida è una sfida che può essere vinta se sapremo sostituire ogni sempre più esigue risorse pubbliche la ricchezza prodotta dall'economia di mercato
E questa la visione che proponiamo per il futuro e garantiamo la nostra adesione e l'impegno incondizionato delle imprese permane
Certo l'apparato produttivo di oggi è radicalmente diverso da quello di trent'anni fa
Ma il quadro è analogo in tutte le regioni italiane in ognuna delle quali compresa la grande Lombardia si lamenta delle piccole dimensioni produttive
Figlie di un'epoca in cui le crisi energetiche i muri di Berlino
Nei rapporti di fabbrica alimentavano lo spappolamento e sostenevano la convenzione la convenienza del decentramento bonsai
Come preferisce chiamarlo il nostro caro amico professor Vinicio potrà chiari
Per noi imprenditori di oggi piccoli medi e consentite vuol dire anche grandi quello che conta è la voglia che abbiamo nel presente e per il futuro di lavorare e di dare il meglio di noi
Alle nostre imprese per renderle solide per farle durare e anche per farle crescere ogni volta che si può noi preferiamo guardare all'Umbria che cambia che si rinnova e progredisce anche in virtù del nostro lavoro affiancato dal rispetto per le istituzioni egli ha fiducia incide rappresenta con questo atteggiamento dopo lunga e laboriosa concertazione in Terna abbiamo aderito al Patto per lo sviluppo inutile innovazione e la coesione sociale dell'Umbria
Con lo stesso spirito costruttivo abbiamo contribuito di recente al suo rilancio perché possa entrare in quello che la Giunta regionale ha definito come seconda fase la seconda fase lo ricordo per i nostri Ray graditi ospiti con le parole del nostro Caro Presidente regionale Mario fagotti e quella in cui i fatti le realizzazioni concrete dovranno seguire enunciazioni formulate condivise
Dicevo poc'anzi grappa Rep che l'apparato produttivo di oggi di realmente diverso
Ottavi la provincia di Terni ha pagato molto per questa evoluzione
Tuttavia da alcuni anni in qua la strada su cui la Provincia Ternana intende incamminarsi ancorché ancora abbozzata
Sembra essere meno incerta e quella che prevede ricapitalizzare anni e anni di esperienza nelle produzioni industriali Perrier organizzarle ampliarle e diversificato nei oggi molte di quelle realtà sono più vitali che mai più solide e anche più grandi proprio come nei nostri obiettivi se ne hanno preziosi le testimonianze nel settore agroalimentare
Negli adulti istiga metalmeccanica nello stesso tessile abbigliamento nei trasporti nella distribuzione nelle attività di servizio alle imprese infine nell'edilizia
Guardando ai risultati positivi occorre riconoscere che davvero un peccato che in una provincia così piccola da apparire persino sottodimensionata quando si delineano le linee di uno sviluppo possibile
Non sempre si riesca a esprimere un pensiero corale che sia di orientamento per l'intero territorio
Un esempio evidente e noto e fornito dal fatto che termini la sua provincia si configurano come fascia di scambio in zona di interscambio vale a dire come bacino di approvvigionamento di beni e servizi
Per il grande mercato romano
Danni prendiamo atto dell'ingenti fenomeni di pendolarismo nonché dell'esistenza di importanti flussi di commercio verso Roma
E conseguentemente riflettiamo sull'opportunità di accorciare i tempi di collegamento con la Capitale con Civitavecchia
A fronte di ciò le risposte politiche appaiono più confortanti
Dopo i recenti interventi a Terni del presidente della regione Lazio Piero Marrazzo della nostra Presidente Maria Rita Lorenzetti e del nostro sindaco Paolo Raffaelli
Cinque anni sono infetti già trascorsi da quando noi avanzammo una prospettiva di lavoro chiara proponendo un importante realizzazione infrastrutturale la bretella di Passo Corese
Che potrebbe risolvere il problema diario e contribuire grandemente a rafforzare e stabilizzare delle relazioni economiche con Roma
E nel contempo gravare la conca ternana nel territorio nel mese della principale fonte di inquinamento e il traffico pesante lungo il raccordo Terni Orte
Sono consapevole di toccare un tema delicato si tratta infatti di un argomento che può facilmente portare a scivolare dalla considerazioni di concrete opportunità di strategia
Di sviluppo a proposizioni di impossibili
E inopportune proposte separatiste
Per questa ragione ebbene mantenere chiari elmetti alcuni capisaldi
Riaffermando ad esempio che la funzione territoriale che si vuole assumere nell'interesse di tutta la regione da San Giustino assalite arato
Per noi dunque si pone l'obiettivo come sintesi di un impegnativo programma di lavoro per lo sviluppo di questa provincia il rapporto con il Lazio
Un altro grande Progetto quello che mira a far compiere all'intera provincia un'audace Passavanti arricchendo il territorio della chimica e della siderurgia settori di arresto capisaldi irrinunciabili del nostro patrimonio produttivo con la ricerca e la sperimentazione dell'innovazione tecnologica le produzioni di frontiera
Il cammino è lungo e richiede una capacità di guida una governance molto attenta e precisa
In questa prospettiva quindi si rende necessario una gestione complessiva
Una politica per l'innovazione può davvero identificarsi come politica per lo sviluppo riassumere in sé le linee di cambiamento che riguardano anche altri campi d'intervento
Come la formazione la scuola e l'università
Le stesse infrastrutture a sostegno dello sviluppo
I fronti d'intervento per un effettivo miglioramento delle prospettive sono migliorare la visibilità dell'università e degli enti di ricerca diminuire il grado di Burago avrà capito
Burocratizzazione negli accessi e programmi di ricerca adeguare l'istruzione e la ricerca alle specializzazione dei singoli territori
In tal senso voglio ricordare il lavoro svolto all'interno del patto di territorio che con la definizione dello strumento distretto tecnologico
Oggi abbiamo avuto notizie molto confortanti da Perugia ringrazio vivamente il ministro Mussi
Ha individuato due specifici di settori di intervento per la ricerca e lo sviluppo di metà regali speciali siderurgici nelle nanotecnologie per i materiali polimerici
è molto facile lo sappiamo tutti bene che bisogna fare tante cose che bisogna cambiare il modello di intervento che bisogna cambiare il mondo
Cui ci siamo ispirati finora tuttavia io credo che dobbiamo concentrarci su alcuni punti specifici e dobbiamo assolutamente evitare
Di fare discorsi troppo generali di quelli cioè che ci vedono tutti d'accordo e che non ci portano da nessuna parte
In questo caso un elemento fondamentale di partenza sarebbe quello di un decentramento sostanziale di competenze dallo Stato alle Regioni accompagnato da una maggiore autonomia nel senso della sussidiarietà
A noi sta particolarmente a cuore l'identità e l'estensione di una presenza universitaria che riesca effettivamente a porsi quale elemento di catalizzazione dell'intera filiera
Che connette l'elaborazione teorica la sperimentazione accademica l'applicazione empirica e dunque che per metà dei per la traduzione della ricerca in innovazione
Noi abbiamo letto e condividiamo le università di oggi non può essere intesa come mera assistenza
Ai territori disagiati perché ciò rischia di giustificare presenze accademiche che concorrono ad abbassare il livello di tutta l'università italiane anche di quelle più prestigiose nello scenario europeo e mondiale
Il paradosso attuale infatti è
Che la pur positiva tensione volta a ricercare le migliori condizioni di accoglienza per gli studenti la quale spesso ci spingeva addirittura postulare la necessità di creare per così dire atenei sotto casa
Viziati degradare l'abbiamo letto sui giornali signor ministro e siamo d'accordo con lei le sedi universitarie a luoghi più simili a case di piacere piuttosto che a casi di cultura il Polo universitario ternano
Forte di un trentennale esperienza edificata nel rispetto della vocazioni più sentite il nostro territorio ha indubbiamente ha raggiunto una caratura di eccellenza
Guadagnava in forza della qualità della didattica e dei successi maturati nel campo della ricerca
è un fatto che la modernizzazione delle università europee con i loro ruoli correlati distruzioni ricerca innovazione riconosciuta non solo quale condizione essenziale
Per il successo nella più ampia strategia di Lisbona ma anche quale elemento della tendenza generalizzata a passare a un'economia sempre più globale basata sulla conoscenza
In una rinnovata visione del ruolo territoriale di ogni ateneo rappresenta uno una realtà rilevante
I consorzi universitari in quanto punto di incontro degli interessi degli enti locali delle imprese
Che mi sono soci e dell'università che il cuore della loro attività
Per tale ragione costituisce indubbiamente una rete di servizi azione fondamentale
La costituzione del consorzio per lo sviluppo del nostro polo universitario varato di recente nel quale si rispecchi non finalmente in maniera concorde gli interessi di tutte le nostre comunità territoriali
Come testimoniato dalla presenza tra i soci fondatori della Regione la provincia di Terni e dei comuni di Terni e Narni cui si è prontamente aggiunto il Comune di Orvieto
Si tratta di agli archi ARO in mente che un consorzio universitario moderno in linea con le direttive comunitarie si presti a perseguire raccordo funzionale tra realtà universitarie
Ricerca scientifica e le esigenze della società civile
Ai fini di un arricchimento complessivo della cultura e dalla professionalità esistenti sul territorio ospitiamo che il nostro lo diventi presto
Nei documenti programmatici ufficiali le priorità individuate sono generalmente quelle delle infrastrutture quelle di una politica di sostegno all'economia
Che confermi l'opzione industriale e allo stesso tempo punti sull'integrazione tra i settori economici
Ricordo in proposito innovativo accordo tra la nostra associazione e la Coldiretti provinciale per favorire l'utilizzo nell'industria delle materie prime agricole
Più volte in questi anni di servizio al vertice dall'associazione tra gli industriali della provincia di Terni e più volte anche nel corso di questa relazione ho sottolineato l'importanza di specifiche politiche per l'innovazione
L'associazione ritiene che il novazione la realizzazione del distretto tecnologico rappresentino perni fondamentali per la ricostruzione di un'identità del territorio
Sulla rilevanza e sulle prospettive del polo universitario tornano sono stati di recente in modo solenne spesse parole impegnative dal Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Perugia professor Francesco pistoni
Così ora con l'assicurazione di stabilità per il polo universitario con iniziative che ci attendiamo dal neocostituito consorzio
E con la presenza di aziende di respiro internazionale e di centri di ricerca oltremodo promettenti
è possibile pensare che siano fondate le basi per configurare l'area ternana come luogo privilegiato lo sviluppo di attività produttive innovative
Tecnologicamente avanzate e ad alto contenuto del ricerca scientifica
Il Luppi strategici più volte richiamati rigenerative alle infrastrutture
La grande problematica dell'energia e l'attrattività ingenue del nostro territorio provinciale stanno delineando percorsi di riposizionamento di grande interesse
Dato il successo dei quali dipende non solo il superamento dell'attuale fase congiunturale ma soprattutto la proiezione dell'economia e dell'industria Ternana nel mercato globale
Scusate rimangono senza respiro
Anche gli stessi nuovi progetti imprenditoriali presentati al bando aggiuntivo del contratto d'aria sono da assumere come dire dimostrazione e la forte propensione degli operatori
Locali ad investire a tal fine chiediamo anche al sistema finanziario
Una particolare attenzione per sostenere lo sforzo degli imprenditori
Asse strategico portante per la nostra provincia tuttavia è quella per il mantenimento dell'opzione industriale pur se vivificata dall'opportunità e prospettive di una crescente interrelazione tra i settori
Signore e signori posso dire che questa Provincia ha corso molto anche se talvolta non appare
A corredo al corso come si corre con i ceri nella città di Gubbio
Così Quadrelli portatori che si danno il cambio per sostenere la fatica di reggere sempre lo stesso cero e avanzare veloci nonostante la salita in direzione
Della meta finale
Un tipo di lettura dei dati storici mettere impasse sul nostro impoverimento relativo quando eravamo negli anni Cinquanta tra le province più ricche ci ritroviamo oggi dopo mezzo secolo tra quelle di media classifica o poco meno
Ma possiamo guardare a quegli stessi dati è un altro modo la provincia di Terni ha avuto la fortuna di poter raccogliere importanti attività industriali un po'prima di altre province
Tante industria e poca agricoltura
Erano l'ora un mix invidiabile lo sviluppo degli anni successivi ha portato l'industria ovunque anche nelle aree in ritardo di sviluppo grazie agli aiuti di vario genere
E le Province più povere allora hanno poi voi potuto correre di più
Per Terni da gran Dezza di un tempo si è trasformata in un Handicap
E il peso della ristrutturazioni e delle riconversioni con la perdita di migliaia di posti di lavoro può anche aver fiaccato le forze ma non ha fiaccato le speranze e la determinazioni
Negli ultimi decenni sono cambiate tante cose non sto qui a ricordare bene perché le abbiamo viste e vissute insieme del ricordo solo che ancora nel novantacinque Terni era al sessantunesimo posto nella gerarchia per prodotto pro capite
Eh sì allo stesso posto era nel due mila e cinque significa ECA che nonostante tutto le energie si sono indirizzate in vari rivoli ma non si sono perse
Se dunque rispetto ai parametri di confronto alla nostra portata i risultati non sono stati Toto tanto disastrosi
Ciò vuol dire che la comunità ternana non si è arresa e con le forze dei suoi imprenditori e dei suoi lavoratori ha fatto fronte alle crisi dei settori del modello gestionale
Cui facevano capo le unità locali qui presenti nella simbologia nella chimica e nel tessile
Il valore aggiunto dell'industria continua a essere superiore alla media nazionale quel che più conta il contributo delle piccole imprese manifatturiere alla creazione del valore aggiunto nella manifattura che adesso intorno al cinquanta per cento e linea con la media nazionale
Apprezzabile è stato dunque lo spirito di sacrificio e di abnegazione degli imprenditori e così il sostegno attivo e mirato da parte delle loro associazioni come quella che ho avuto l'onore di presiedere per due mandati
A tal riguardo voglio informare che l'ambizioso progetto di un'integrazione tra le due associazioni provinciali Terni Perugia Sempre più stretta oltre a creare un sistema di rappresentanza che ci consentirà di meglio intraprendere e sostenere le ragioni delle nostre imprese varrà anche a crescere la nostra forza è ora propositiva
Assicurare la coerenza delle nostre proposte con gli interessi generali della categoria
Con questo spirito ne sono convinto riusciremo porci obiettivi ancora più ambiziosi di quello dell'avvenuta rispetto al passato
Con la caparbietà di cui non possiamo fare a meno si può giocare anche la grande sfida intellettuale del rapporto tra piccole imprese locali e i grandi imprese multinazionali
Per i giorni emessi avvenire le occupazioni di impegno non mancano
La guardia sui temi della produttività della ricerca dello sviluppo delle produzioni locali della qualificazione della forza lavoro e della competitività del territorio deve restare alta
Ma soprattutto dobbiamo lavorare insieme per fare in modo che i paletti delle regole da applicare siano tali per tutti
E che il confronto tra le idee diverse porti a premiarli realmente le migliori
E questa la sola garanzia per far sì che la rincorsa tra soggetti privati e enti pubblici aspirazioni locali e interessi multinazionali porta a far conseguire all'intera comunità provinciale risultati
Di indubbio rilievo quando non di assoluta eccellenza
Signor ministro autorità gentili ospiti cari colleghi imprenditrici
Cari amici imprenditori signore e signori mi avvio a concludere desiderando lasciare spazio riservare attenzioni agli altri interventi che approfondiranno certamente per l'autorevolezza che caratterizza i nostri ospiti titolare invito qui
Richiamato
Tornare allo sviluppo è diventato un imperativo molto condiviso
Negli ultimi tempi lo sentiamo risuonare ai più alti livelli di rappresentanza istituzionale e come imprenditori ne siamo lieti profondamente lieti per egoismo perché non lo sviluppo il nostro lavoro
è ovvio è più agevole e meno stressante egoismo si ha come sottolineava Adam Smith si tratta di un egoismo che si traduce alla fine
In benessere collettivo perché il nostro Paese
Ha bisogno di tornare a crescere ha bisogno di recuperare le posizioni perdute ha bisogno di tornare a essere protagonista a tutto tondo sullo scenario economico internazionale
E lo sviluppo di questa Provincia in dell'Umbria in terra è dovuto oggi come ieri al contributo per le nostre piccole ma dignitose comunità ai politici chiediamo a Luigi garanzia dei momenti migliori
Nel senso delle istituzioni lo chiediamo con la chiara e speriamo comune consapevolezza che al centro di tutto prima di nonni nostro personale interesse
Ci sono gli interessi dell'Umbria dell'Italia dell'Europa e delle nostre famiglie dei giovani dei lavoratori e di conseguenza anche nelle nostre aziende e della loro capacità di competere
Bene con i politici il saluto del sindaco di Terni Paolo Raffaelli
Io complesso dev'essere stato molto molto colpito
Dal mix di equilibrio e di sensibilità
Che ho sentito nelle parole e nelle formulazioni
Il presidente dalla Confindustria Ternana Stefano Salvati
E credo che sia un vende il mio modo di concludere con una giornata di lavoro intensissimo quale quella che ha caratterizzato quest'oggi in Umbria
Il ministro della ricerca dell'università
Onorevole Fabio Mussi in una giornata che si è dipanata ma lo dirà
Certo meglio egli alla fine
Attraverso un percorso che a me pare
Nitidamente riassuntivo
Di questa nostra fase di svolta
E penso a Terni e penso all'Umbria quando parlo di fase di svolta
Abbiamo parlato di tecnologia non in astratto
Ma dentro il modello di governance del distretto tecnologico ci si è comprendo frontali con i sei gradi accademici delle due Università regionali quella
Statale quella per stranieri
Abbiamo avuto una colazione di lavoro e poi un una visita confronto molto utile in acciaieria nel luogo che fino a tre anni fa era il luogo dei dolori
Lungo il luogo
Come dire delle sofferenze
Fuoco e fiamme di questa città e che oggi parla un linguaggio diverso di investimenti Manzi
E poi il rapido confronto prima
Di questa riunione con il consorzio universitario che io l'onore di presiedere pro tempore insieme agli altri sindaci della provincia
Perché ma colpito l'equilibrio la sensibilità delle parole Di Stefano Salvati perché ci vedo una lettura altri
Del punto di transito a cui questa città e questa regione sono arrivate fa molto molto bene
L'ingegnere salvati
A farci riflettere su quanta strada abbiamo percorso in questo ventennio
Riflettere su quante cose sono radicalmente cambiati
La definitiva
E irreversibile conclusione
Della stagione
Delle identità mono produttive dei sistemi in mono relazionali Aubin relazionali la chimica la siderurgia
Con l'Energia
A fare da collante
E nello stesso tempo però il fatto che in questi anni sia stata travolta anche un'altra utopia illusoria che pure tanti danni ha fatto
Quasi quanti ne ha fatti i danni della dimensione Bedero mono produttiva
L'utopia del terziario avanzato sostitutivo di tutto il resto l'idea di uno sviluppo che potesse essere sviluppo senza basi materiali dello sviluppo
Di uno sviluppo meramente virtuale
Oggi e ci abbiamo messo tanto tempo
C'è costato fatica sudore credo che questa comunità cittadina e regionale possa dire veramente
Abbiamo rimesso il mondo sui piedi anche se faticoso camminare che anche se bisogna correre
Perché l'idea fatta di salvaguardia delle basi materiali dello sviluppo consapevolezza che senza la sfiducia siderurgia la chimica radicalmente innovato e senza l'energia a dargli capacità competitiva
Questo territorio un territorio che si affloscia
Ma nello stesso tempo la consapevolezza che questi settori che hanno fatto per cento vent'anni la grandezza dello sviluppo della nostra città e dei nostri territori di un'area vasta
Non basteranno da soli a garantire tutti buoni lavori e tutti buoni redditi delle giovani generazioni del
C'è questa consapevolezza Chiara Vetro la relazione che abbiamo sentito e c'è quindi la consapevolezza che parlare oggi in questa sede
Con il Ministro dell'Università e della Ricerca
Ha una valenza molto forte significa dire noi continuiamo ad essere la città dell'acciaio e dei polimeri incerto la città che ha bisogno di energia a basso costo per essere competitiva
Ma siamo anche la scritta che essa che se non si introdusse una dose massiccia cito Lisbona di economia della conoscenza
Dentro questo modello di sviluppo non si va da nessuna parte e che vede per esempio come esemplare
Quella straordinaria esperienza di valore nazionale che vede un soggetto della chimica del futuro della chimica ecologica come Nova monto sposarsi con le volontà di innovazione della Coldiretti
Dentro un'idea nella quale chimica e agricoltura vanno a braccetto e tracciano una via
Io credo che non a sproposito dentro questo discorso abbiamo sintetizzato nella filiera università ricerca innovazione trasferimento tecnologico diversificazione produttiva il passaggio dalla fase dello sviluppo duro della Seconda rivoluzione industriale che ha fatto grande questa città che l'ha trasformata non dimentichiamolo mai
Perché dimentica le radici è sempre una bestialità che l'ha trasformata in cento vent'anni da borgo agricolo spalmato sulla Flaminia con quindici mila abitanti a città industriale di dimensione europea
Dentro un quadro globale di contraddizione
Se questo è la strada da seguire credo sia con maggiore determinazione con maggiore sforzo da parte di tutti quanti perché
Tutti quanti abbiamo di più da fare
Istituzioni mondo dell'impresa mondo del lavoro quella del continuare ad incrementare la capacità di accumulo di conoscenza
Ma anche la capacità di smettere di giudicare i progetti e i percorsi
Dalle medaglie onorifiche dalle targhette sulle porte
Non serve mettere la targa facoltà di Biotecnologia
Serve costruire un sistema di ricerca biotecnologico realmente all'altezza delle potenzialità e delle vocazioni di questo territorio
Io credo che su questa via ci siamo messi credo che su questa via prime risposte ci siamo dati
L'errore più grande che potremmo fare dopo aver fatto forse per troppo tempo quello di auto flagellato cioè di avere l'impressione di andare sempre in discesa mentre invece marciavano faticosamente in saliva l'errore più grosso sarebbe pensare che a nuttata è passata e che siamo fuori dal guado
E invece rifaccio mia in un contesto diverso una frase che prima nella breve ma succoso riunione a margine con il consorzio universitario
Pronunciava il ministro Mussi siamo in un contesto in cui annotata da passa perché c'è un quadro complessivo di competitività del Paese che non regge come dovrebbe reggere
Perché c'è la montagna del deficit da scalare se vogliamo tornare a camminare in discesa
C'è bisogno di una modernizzazione forte delle nostre macchine a cominciare di quelle burocratico amministrative trasferendo risorse dalla spesa corrente agli investimenti alla promozione dello sviluppo
Però è certo che esse hanno tarda ancora non è passata in questa città e in questa regione noi abbiamo fatto sistematici e significativi passi in avanti
Verso la costruzione di uno spirito di squadra di coesione
Diventi davvero vittoriale capace di essere essa stessa identità territoriale
Fattore di sviluppo
Fatemi dire una cosa che non vuole essere piaggeria
Una sala come questa guardate che una piccola testimonianza
Come piccola testimonianza ma non piccola testimonianza sono state nei mesi passati altri momenti
Di confronto annuale dell'associazionismo economico e sociale di questa città che ha ugualmente messo tante gente intorno alle dinamiche della città è alla ricerca di risposte
Per questo credo su questa via che con uno slogan abbiamo riassunto come nuovo modello di sviluppo a più alto contenuto di conoscenza di ricerca l'innovazione
Di compatibilità ambientale di qualità sociale della vita credo che possiamo e dobbiamo procedere abbiamo a me sembra un linguaggio in comune e parlare in una città in una regione uno stesso linguaggio beh può servire a comprendersi bene anche quando si litiga
In un territorio si può anche confliggere ma confliggere dentro un linguaggio comunemente condiviso
Significa avere più possibilità di andare avanti io sono molto molto fiducioso anche se annotata da passa ancora ma abbiamo le risorse per fare Bush grazie
Andrea Cavicchioli Presidente della Provincia
Ma presidente questa volta debbo dire c'è un taglio diverso nella sua relazione
Che io ho apprezzato nel tono e nello spirito su due punti fondamentali
L'ottimismo razionale e la fiducia
Che come voi sapete sono elementi fondamentali specialmente per l'impresa
Con la consapevolezza ovviamente delle difficoltà che abbiamo ma anche con l'orgoglio di quello che è stato fatto insieme
Anche con il protagonismo di questa classe imprenditoriale
Sapendo bene
Che questa realtà ha superato degli esami difficilissimi
E se oggi siamo qui a discutere di sviluppo e lo facciamo in un certo modo per concerti dati certamente e questo è un elemento che ci conforta tutti
Essendo questa un'occasione non rituale giustamente dobbiamo dare alcune risposte anche alle sollecitazioni che il presidente nella sua relazione porta
Sulle infrastrutture
Noi abbiamo individuato l'insieme delle priorità e compiuto degli atti concreti
Le priorità che abbiamo inserito nel patto di territorio sottoscritto da tutti ovviamente anche dall'Associazione industriali indica come elemento Primo Rizzari è basilare il collegamento viario e ferroviario con Cividale
è un dato oggettivo ineludibile
Sappiamo bene e questo è confermato dagli atti
Che il collegamento con Roma giudicato assolutamente indispensabile di interasse notevole e elemento di interesse
Specifico
La presidente Lorenzetti lo dirà lei non debbo certo dirlo io
Ha dato l'assenso
Nell'ambito al Progetto di finanza che riguarda la Mestre Orte Civitavecchia alla prenderla per il Passo Corese questo è un dato di fatto
è un dato di fatto
Sapete bene quali sono
Le difficoltà che riguardano il Lazio con alcune scelte che sono state virtuose per quanto riguarda il collegamento con Civitavecchia anche in relazione alla sottoscrizione nell'ultimo protocollo che ha individuato le risorse e sapete bene quale sono ancora le difficoltà per quell'arteria neanche io giudico importante ed essenziale
Però siccome siamo gente che ragiona e fa le cose con una collaborazione anche con le altre istituzioni questo è il quadro di riferimento che insieme abbiamo delineando e portato avanti il presidente mangiava giustamente un'altra riflessione sui fondi comunitari
Sarà forse l'ultima opportunità che andrà vissuta
Con alcune caratteristiche peraltro già diverse rispetto all'altra volta
Qui io faccio un'affermazione avuto la responsabilità di coordinamento del tavolo che riguardava terrina di Amalia presidente speriamo e questa volta abbiamo la possibilità di votare
Anche l'orvietano con noi fra l'altro un loro desiderio perfetto
Noi abbiamo detto in quella sede e lo ripeto oggi ma credo che possa essere ampiamente confermato la Presidente Lorenzetti siamo disponibili a fare non non un passo indietro
Ma due o tre passi indietro rispetto a progetti che voi sede in grado di mettere in campo per far crescere efficacemente questo tessuto economico
è evidente è evidente che questo comporta
Dinamicità
Volontà di investire la voglia di collaborare il lavoro che abbiamo fatto insieme
Nel il tavolo che passato ma credo potrà essere rimesso in piedi è stato positivo abbiamo già un parco progetti va rivisto noi vi chiediamo di spingere e su questo siamo disponibili a fare la nostra parte
Ma anche a fare qualcosa riduce a mettere da parte qualche al nostro progetto a favore della sfida che insieme possiamo e dobbiamo lancia
L'università è stata
Un un impegno di tutti
Qui c'è il ministro io vi dico quello che ho detto sempre anche i sindaci con con i quali abbiamo collaborato qui non abbiamo mica bisogno di Barack non servono a nessuno
Noi abbiamo fatto un investimento serio che alcune caratteristiche fondato solo documenti specifici che hanno approvato a quel e segno sul quale abbiamo lavorato questo ai nostri impegno
Ed è un impegno ovviamente che ha bisogno e necessità giunto un ulteriore supporto che si aggancia quei documenti che si aggancia a quella cornice
E su quello stiamo lavorando e debbo dire impostazione del ministro con le difficoltà che stiamo vivendo
è unicamente con questi obiettivi
Da ultimo
Il presidente sollecitava giustamente
Questo ci riguarda quindi dobbiamo avere le carte in regola un pignorate già amento della pubblica amministrazione contegno dei progetti è vero è vero dobbiamo fare la nostra parte qui c'era presidente della regione io siccome sono abituato a dire quello che penso che in questa sede sono fortemente interessato a partecipare ad un dibattito che rispetti quello che ha scritto nel patto per lo sviluppo
Semplificazione spinta intorno agli enti elettivi
Semplificazione spinta intorno agli enti elettivi io dico
Se fosse possibile ma ovviamente qui qualcuno deve battere un colpo
Un equilibrio territoriale diverso anche all'interno dell'Umbria che spinga a favore di dinamica che ci consentono di fare le operazioni che stiamo facendo pensare allo sforzo della razionalizzazione sui servizi che la comunità ternana nel suo complesso sta portando avanti
Quello sarebbe un elemento essenziale
E su questo
Una riforma vera dove si individua un unico punto di riferimento per un procedimento dove non si inseriscono diversi enti pensare allo sforzo che voi fate anche per trovare un interlocutore cioè questa la riforma secondo me endoregionale dell'Umbria
Evidente che un elemento essenziale sarà il quadro di riferimento che verrà offerto dalla posizione che emergerà a livello di governo e parlamento che fra l'altro è prossima che ci darà anche la direttrice a questi
Sono alcuni degli impegna alcune riflessioni
Alcuni fra esce che dimostrano una sola cosa la volontà di collaborare insieme a voi per questi obiettivi e per far crescere questa comunità grazie e buon lavoro
Torniamo al mondo dell'industria con il presidente nazionale il compito di piccola piccola Confindustria Giuseppe Morandini
Signor ministro
Autorità presidenti
Gentili signore
Cari colleghi io
Vorrei farvi partecipi subito della grande emozione che provo nel prendere la parola davanti
A una platea di straordinari imprenditori quali voi siete quindi non può che essere particolarmente sentite caloroso il mio ringraziamento per l'invito che ho ricevuto
Al presidente Scafati
Al mio vicepresidente Antonio l'unica credetemi una forza della natura nel proporsi continuamente nuovi stimoli a richiamarsi continuamente alla concretezza delle cose la concretezza delle nostre attività
Credetemi che non è facile stargli dietro
Un ringraziamento allo straordinario staff di questa sottrazione e a tutti voi per il tempo che oggi ci dedicate in questa in
Contro
Prete io voglio scusarmi subito perché in questo mio intervento non vollero assolutamente alto
Non ho nessuna intenzione di parlare dei massimi sistemi
Voglio semplicemente provare a condividere con voi
Quella che è l'attività che la piccola industria sta portando avanti
Perché noi dobbiamo rispondere solamente a voi
Di quello che stiamo facendo
E queste occasioni per me sono fondamentali per capire se la rotta che stiamo tenendo è quella giusta incontra le vostre aspettative
O se pure secondo voi c'è la necessità di fare delle correzioni siamo sempre a vostra disposizione per cercar di orientare la nostra attività verso quello che voi ritenete più opportuno
E poi vi chiedo l'autorizzazione a potermi esprimere in quella che è la lingua ufficiale della piccola industria
Quell'industria lesa il signor ministro che speriamo possa contare su un riconoscimento ufficiale anche in Italia
La lingua più noi
Vogliamo si parli
Perché da imprenditori non possiamo più accontentarci
Di continuare ad ascoltare la splendida pronuncia che Paesi come la Cina l'India la Turchia ma anche la Francia la Germania Regno Unito la splendida pronuncia che questi Paesi hanno di questa lingua
Pensate
Qualche giorno fa qualche settimana fa in un Paese come il Perù
E con tutto rispetto ripeto il Perù è stato varato un piano per il sostegno strategico della piccola industria
Poi loro hanno la grande fortuna di avere una bellissima lingua musicale una lingua Monica e questo piano si chiama mi impresa
Che un nome bellissimo che nome che sa di futuro di voglia di fare di voglia di crescere di impegno di un di riconoscimento di un Paese presso quella componente produttiva che è l'industria di inferiori dimensioni
Quelle più piccole tutto questo in Perù
E noi in quegli stessi giorni purtroppo e lo dico per dovere di cronaca senza nessuna volontà
Polemica in quegli stessi giorni ci siamo trovati quarantasei devastanti correzioni al Codice ambientale
E ci siamo ritrovati l'emergenza di rivedere radicalmente la legge Treu Piazzi
Ecco il Codice ambientale guardate che abbiamo fatto un po'salto indietro di quindici anni
Abbiamo registrato l'ennesimo esempio di accanimento burocratico nei confronti soprattutto della piccola impresa
Perché sono quelli
Perché ogni nuovo adempimento ogni adempimento che si aggiunge pesa maggiormente quanto più piccole sono le nostre dimensioni
è quello che noi scontiamo e poi io credo che sia ora di finirla di fare i fenomeni nel recepire in modo sempre più vincolante restrittivo quelle che sono le indicazioni dell'Unione Europea
Non possiamo continuare ma nel Codice ambientale l'Unione europea permette lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti per un anno
Poi è arrivato un primo fenomeno detto no dall'anno facciamo i due metri e poi siamo arrivati adesso guarda ero
Con lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti
Tra legge tra un viado invece più facile
Le cose che funziona non si toccano punto
Si possono completare virgola si possono migliorare ma non si toccano pasta
Su questo tutto le gli strumenti che funzionano che hanno riscontro oggettivo dei numeri non possiamo intervenire sono strumenti che siamo disponibilissimi e tutti lo devono essere per essere migliora
E poi io spero
Che finalmente a gennaio veramente parta il tavolo della produttività perché questo è il grande differenziale che il nostro Paese deve recuperare e proprio in termini di produttività che noi dobbiamo dare la svolta
Che noi dobbiamo riuscire a recuperare quel differenziale che ci separa in modo così ampio da tutti gli altri Paesi perché e qui
Che si fa la competitività del Paese
E in quei mesi se quel tavolo partirà in quei mesi finalmente noi vogliamo capire se c'è una dichiarata volontà di mantenere questa vocazione industriale barra manifatturiera che è fondamentale
Anche nel nostro Paese
Questo noi vogliamo capire certo qui abbiamo l'obbligo di far lavorare tutti
Dobbiamo far lavorare quelli che non hanno un posto di lavoro ma dobbiamo far maturare anche quelli che annuncia al posto di lavoro perché noi non vogliamo più leggere sui giornali le polemiche sui fannulloni ma semplicemente perché quelli non si devono essere ci vuole rispetto per il proprio posto di lavoro ci vuole rispetto per l'azienda nella quale si opera ci vuole rispetto anche per la società perché col proprio lavoro e noi siamo responsabili anche nei confronti della società
E poi nessuno deve confondere ascoltatemi bene la legittima tutela sacrosanta dei diritti con la difesa ad oltranza dei privilegi che sono stati acquisiti
Perché ne abbiamo bisogno di due cose chiare la meritocrazia a tutti i livelli e in tutti gli ambienti in questo Paese della flessibilità a trecentosessanta gradi ma ne avremo bisogno domani mattina non fra mille anni
Da domani mattina bisogna parlare affrontare attorno a un tavolo questi argomenti e poi voi sapete bene nelle nostre aziende
Siamo abituati
A riflettere che per vincere dobbiamo puntare su quello che fa la differenza su quello che ci rende unici che ci rende unici nei nostri prodotti nel nostro ciclo produttivo e se questo consentono proviamo a livello Paese
Ma secondo voi cosa se non una piccola industria Azzi rende unici al mondo con quel patrimonio infinito di piccolo imprenditore che abbiamo sul nostro territorio
è qui che noi dobbiamo ascoltare invece l'Unione europea perché l'Unione europea dice pensate in piccolo prima
E dobbiamo avere la capacità di trovare strumenti e misure che siano dagli atti su quella che è la nostra dimensione perché quella l'economia di questo Paese dipende e dipenderà sempre dalla piccola industria inutile che andiamo a cercare altrove perché quella storia del nostro Paese quello sarà il futuro del nostro Paese
E allora gli strumenti vanno tarati su quella dimensione è quello che noi dobbiamo fare crescere perché fatto è un mondo è un patrimonio di uomini di impresa e che sono capaci di lavorare capaci di rischiare capaci di soffrire ma insomma a me io credo come a tanti di voi
In questi periodi difficili è capitato di pensare rientrando a casa dalla fabbrica la sera
Che il vialetto che stiamo percorrendo e si sta riportando a casa
In certi periodi più delle banche che nostro
Perché noi siamo il popolo con le garanzie reali nove signor ministro siamo quelli che per essere per avere credito
Noi siamo quelli che dobbiamo firmare rilasciare le fideiussioni e anche per questo vogliamo essere ascoltati vogliamo essere rispettati
Vede io qualche giorno fa a da un mio collega argentino ho sentito la discuta descrizione eccezionale di quello che è il piccolo imprenditore non ho mai sentito una così coinvolgente
Il piccolo imprenditore è il calciatore che batte il calcio d'angolo e danze in provare a segnare di testa queste quello che noi facciamo delle nostre imprese tutti i giorni
E questa è la nostra forza però attenzione come diceva il presidente Scaffidi prima attenzione che questo non diventi un altro limite
Perché in questo contesto noi abbiamo la necessità di non farsi distrarre dal nulla dobbiamo cercare
La crescita manda una crescita in senso assoluto che è un concetto che a me non piace
Lo dovremo cercare la giusta dimensione delle nostre aziende quella dimensione che ci consente di mantenere tranquillamente le nostre posizioni sul mercato a ognuno di noi è affidata la responsabilità di scegliere dove eccome vogliamo
Posizionarci
Dobbiamo riconoscere che su questa strada in questi ultimi giorni in finanziaria sono stati inseriti degli emendamenti
Molto interessanti molto importanti che vanno lungo la strada che la piccola impresa da tempo aveva indicato e sono emendamenti sui quali Antonio lumi ne sa qualcosa abbiamo lavorato parecchio il primo fondamentale una misura innovativa una misura che può servire no molto soprattutto le nostre piccole imprese ed è quella relativo l'incentivo l'aggregazione alla crescita dimensionale alla fusione
E ci permette di inserire nel patrimoniale dell'azienda che nasce da fusione delle plusvalenze legate Access Pitti immateriali ed immateriali attenzione fino a un tetto massimo di cinque milioni di euro
Questa misura eccezionale questo è uno strumento che per l'amor del cielo
Non farà scatenare le fusioni domani mattina però il compito nostro il compito della politica e quello di mette a disposizione di tutti noi gli strumenti poi ogni imprenditore riflette all'interno del proprio ufficio quel propri collaboratori e decide se vuole raggiungere con la giusta dimensione o se pure vuole continuare a battagliare con le dimensioni che ha in quel momento siamo riusciti ad avere una revisione
Fra virgolette umana degli studi di settore
Ed infine anche la tassa di successione è stata eliminata
Andando a rendere merito al ruolo che la famiglia nell'impresa eliminando la per quelle che proseguono danno continuità aziendale si impegnano ancora il futuro nello sviluppo della propria della propria azienda e prima signor ministro che avevamo molto apprezzato il credito d'imposta per i progetti i programmi di ricerca
Certo glielo dico subito le cifre vanno migliorate
Però abbiamo molto apprezzato lo spirito e molto apprezzata la direzione che lei ha preso benissimo
Non è finito quel lavoro e adesso bisogna darsi nuovi obiettivi e allora ve ne do subito tre veloci le ne parliamo subito anche a parte a margine del tavolo della competitività tre spunti ministro le tabelle di ammortamento
Ma ci vogliono tabelle che mutamento che rendano merito la capacità innovativa dei piccoli imprenditori
Parliamo tutti d'innovazione e gli ammortamenti sono tabelle che risalgono al mille novecentottantotto quasi vent'anni fa
Ma come si fa a ammortizzare per dieci quindici anni una macchina che norme utilizziamo per tre per due perché la vita media dei prodotti sia corsa drasticamente un prodotto dura sul mercato poco
E quindi dobbiamo aver la possibilità di ammortizzare penitente che servono le nostre macchine
Abbiamo bisogno di mettere mano con serietà e determinazione ma con grande tranquillità alla disciplina delle spese di rappresentanza
Non è possibile che facciamo le missioni all'estero parliamo di internazionalizzazione il piccolo imprenditore visita personalmente clienti tornando a casa da quegli impegni da quelle missioni ci troviamo a dover pagare le tasse sui costi che abbiamo sostenuto un'ultima cosa e questo io spero per possiamo chiudere se dovessi dare una priorità questa la priorità numero uno perché segnale di ripresa sono concreti è una revisione della disciplina del lavoro straordinario signor ministro
Il lavoro scardinare una cosa della quale la piccola impresa in questo momento ha assoluto bisogno e bisogna fare due cose semplici
Il lavoro straordinario deve essere reso conveniente per i per il dipendente ed essere fruibile per l'imprenditore passando almeno solo quelle ore lì con un'aliquota che sia un po'più vicina al dieci che al quaranta come adesso
Questo lo strumento che fa grande e la piccola impresa e se la piccola impresa diventa grande cresce di molto anche il nostro paese e poi ho sentito parlare in più passaggi dell'Energia
Per io vi dico una cosa sola a me piacerebbe poter lavorare in un paese dove se si crea un grande gruppo d'acquisto col mandato di comprare l'energia per l'anno successivo per tutte le piccole imprese
Beh io credo che a questo gruppo d'acquisto quanto meno le offerte dovrebbero arrivare
E invece il gruppo ve l'avevamo fatto
Avevamo dato mandato di comprare dieci miliardi di kilowatt per i piccoli imprenditori non solo non abbiamo pure ceduto le offerte Mazzi hanno detto addirittura che questi gruppi d'acquisto così grande sono l'ostacolo allo sviluppo del mercato di questo Paese
Del libero mercato
E i pochi operatori presenti e operanti su questo mercato ha detto la trattativa si fa direttamente con le piccole imprese bravi a tutto vantaggio loro e di un mercato che non c'è anche qui bisogna intervenire con grande grande decisione
Non posso prima di chiudere non scandire lentamente una domanda che faccio da tempo che da tempo mi turba e continuerò a farla fintanto che non riuscirò a trovare una risposta che ci soddisfi
Dove finiranno i soldi del TFR che finiranno ai fondi pensione
Vogliamo continuare a lasciarli investire secondo lo schema che stanno seguendo adesso in liquidità in titoli di Stato è una piccolissima parte nell'azionariato
Ma andate a vedere dove si investe con l'azionariato dall'estero signor ministro
Va a incrementare la competitività dei nostri concorrenti internazionali che magari già possono contare su un sistema Paese molto più competitivo del nostro
E allora io credo che anche su questo tema assieme dovremmo trovare il modo per indirizzare questi fondi di nuovo verso la piccola impresa
E sì mi permette signor ministro che vorrei congedarmi con una battuta un sorriso perché dobbiamo avere anche la capacità di scartare ogni tanto soprattutto in queste in queste occasioni e allora io le chiedo
Se siamo ancora in tempo
Potremmo pensare di presentare un nuovo emendamento alla Finanziaria
Che ci metta nelle condizioni di spegnere il microfono del ministro Padoa Schioppa quando sta per dire che se l'Italia non è competitiva grande responsabilità se l'all'industria
Privata perché dopo l'avvento dell'euro non ha saputo innovarsi
Queste sono cose che fanno male che non possiamo sentir dire
E lei crede che se questo fosse vero noi oggi potremo parlare davanti a una platea di imprenditori straordinari come questi che invece proprio perché hanno innovato stanno vincendo sul mercato internazionale
Anche questo se ce la facciamo signor ministro magari cominciamo a lavorarci da subito assieme grazie per l'attenzione
Infrastrutture innovazione la seconda fase del patto dello sviluppo tutte materie sulle quali da presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti potrà riflettere ad alta voce prima però Confindustria Bernie consigliere alla Presidente il by pass il progetto del by pass per la per la Cascata delle Marmore
Saluto a tutti permettete mi dopo questa giornata intensa un grazie sincero al ministro Mussi
Una giornata intensa caratterizzata io lo conosco da tempo in come altri
Dalla sua schiettezza dalla sua competenza e dalla chiamata all'assunzione di responsabilità non lasciandoci soli e non è buttando ci addosso
Le decisioni da assumere da soli ma dicendoci avanti con la qualità no e localismi e forte con il merito
Proprio tutti quanti sottoposti a valutazioni io vi sarò vicino con denari e risorse e tutto quello che servirà
Mi pare che in un ambiente come questo fatto in grande parte di imprenditori sia
Siano le cose giuste da dire le cose giuste che sono state dette da questa mattina fino ad oggi voi lo ascolteremo evidentemente e nei diciamo subito ministro Mussi accettiamo
Questo tuo modo
E questo tuo approccio è anche una sfida giusto
E vogliamo essere fare la nostra parte in modo serio
Grazie presidente salvati
è partito condivido la relazione molti spunti anche nei passi in cui ricordava i momenti duri in cui ci siamo confrontati
Anzi è legittimo serve utile nel momento in cui costruiscono passi avanti nei rapporti e nella concertazione in cui noi crediamo
Grazie presidente Servadio è partito dalla necessità di pensare il nostro sviluppo in altri sentieri di crescita come Umbria andando oltre i confini dell'Umbria giusto
Noi siamo molto legati alla nostra identità la nostra terra la nostra Umbria ci arrabbiamo quando gente senza cultura ci scambia per un qual sia si quartiere di Roma noi siamo l'Umbria ma non si rende Ambon non diciamo con questo che ci rinviamo quando parliamo delle nostre identità dei nostri aderisce lo facciamo perché vogliamo andare oltre i nostri stessi compiti amministrativi
Con lei il Sindaco Raffaelli con né il presidente salvati e con lei Presidente della Regione Lazio queste state voi a settembre abbiamo ragionato
L'Umbria è territorio snodo l'Umbria e terra piccola ma al centro dell'Italia un ruolo perse
Deve saper pensare in grande prima di altri con progetti lungimiranti se non vuole diventare bacino attratto da altri che pensano prima di noi più grande di noi e in modo più lungimirante
La massa critica è cosa seria
Le idee la creatività è un'altra cosa molto importante su cui noi investiamo e noi abbiamo l'ambizione di dire che possiamo essere noi fonte di attrazione senza arroganze ma con il modo giusto di porsi
Certamente l'Umbria territorio snodo con le regioni limitrofe qui abbiamo parlato molto
Ovviamente con la Regione Lazio siamo d'accordo su molti dei Progetti e non ci torno ma siamo d'accordo anche per quello che significa ulteriormente l'Umbria territorio snodo l'Umbria per ritorno snodo significa Berzo le grandi reti strategiche europee
Oltre che con le regioni limitrofe
Questo vuole se non l'Umbria che attraversata inconsapevolmente l'Umbria che pensa strategicamente il proprio sviluppo
Fatto di infrastrutture materiali e matto Oriali di creatività di innovazione di ricerca e quindi di lungimiranza giustamente
Presidente salva dice chiamata lungimiranza
Siamo in un tempo in cui c'è bisogno di pensieri lunghi indù di pensieri porti dell'INPS corti dell'intera classe dirigente non per cercare di tirarci la giacca la giacca l'uno con l'altro ma è vero
C'è bisogno dipinge pensile lungimiranti di tutti noi e qui
C'è sicuramente la classe dirigente dell'Umbria
Il qui la questione delle infrastrutture ha già risposto Andrea Cavicchioli concordo condivido
Queste sono le scelte strategiche della regione che gli ha ripetuto nei giorni scorsi al ministro Di Pietro e su cui vogliamo andare avanti rispettando queste
Queste priorità
Ancora
Vorrei dire al rappresentante dell'industria della piccola industria di Confindustria
L'Umbria
è una di quelle regioni che forse quest'anno sarà l'unica Regione d'Italia insieme a pochissime forze a non dover essere costretta a fare manovre io perse per pagare i debiti
Abbiamo i nostri aggregabili spezza perché anche questo sì chiedo ovviamente alla pubblica amministrazione grandi aggregati di spesa a partire dalla sanità trasporti sotto controllo i conti in ordine
Che mi pare una grande cosa
E non solo
Noi abbiamo ragionato come Umbria piccoli come siamo ma pur volendo utilizzare in modo integrato le risorse che abbiamo a disposizione di carattere comunitario nazionale e regionale
E concertando le scelte sui tavoli di concertazione il patto che qui è stato richiamato ha questo significato
Noi abbiamo costruito strumenti appositi per le piccole e medie imprese per l'impresa artigiana
E c'abbiamo investito
Ma non è colonne la consapevolezza che solo le piccole e medie imprese perché noi pensiamo anche e qui Terni pensiamo anche che la grande impresa e l'impresa multinazionale sia una grande risorsa
Che riverbera sul territorio innovazione competenza ricerca
E contemporaneamente sappiamo anche che non può essere una monocultura e sappiamo anche quanto sia importante quante volte abbiamo discusso salvati
Quanto sia importante avere in mente di piccole e medie imprese che non siano attaccate alle gonne che la mamma sta ma che ora ma che rappresentino una proposta reti di piccole e medi in pro in prese che sa stare sul mercato che Saba litigare l'essere subfornitura ma non in modo da diciamo subfornitura minoritaria con la logica e dell'essere è un figli di un dio minore non solo ma strumenti anche riguardante le garanzie certo piccole e medie imprese sono quelli che mettono il mattone altrimenti alle banche non si fanno avanti
Noi regione abbiamo costituito strumenti prodotti finanziari insieme agli istituti di credito e insieme Confidi per cercare di venire incontro proprio a quegli investimenti e quindi a quella necessità di garanzia battendo il rischio cercando di in coro diciamo in venire incontro sulla strada degli Investimenti e necessità di investire per le piccole e medie imprese non solo con interventi e Investimenti sostitutivi perché non bastano più ma con investimenti in innovazione e ricerca
Ancora come sanno bene anche qui molte delle categorie socio di categoria dell'impresa in l'ultimo triennio delle politiche comuni le risorse comunitarie due mila due mila sei noi li abbiamo concentrati e destinati in modo particolare a strumenti che mettessero insieme varie fonti finanziarie ad incentivare le aggregazioni fra imprese le reti i cluster le filiere l'abbiamo fatto per l'agroalimentare l'abbiamo fatto per l'industria e manifatturiero l'abbiamo fatto per la filiera turismo ambiente cultura
Certamente aspettavamo un governo che l'ha fatto con questa finanziaria che accompagnasse i pochissimi incentivi che noi possiamo dare con le poche risorse a disposizione a chi si aggrega
Irrobustendo sì e dando quegli strumenti che solo un governo nazionale può dare e come lei stesso ha riconosciuto ha dato con questa Finanziaria
Lo dico come dire con l'orgoglio e l'onore di chi sa di dover fare ancora tanti passi giustamente salvati dice e orari che cambiamo marcia tutti insieme eccetto è così
Ma con il nuovo l'orgoglio di dire non ci abbiamo pensato siamo consapevoli anche nella situazione del lunga nel sistema delle imprese che al di là delle grandi imprese multinazionali Thyssenkrupp e Nestlé e altre grandi impresse hanno una grande risorsa che sono la Rete delle piccole e medie imprese
Sappiamo che abbiamo problemi di produttività e di specializzazione produttiva sappiamo anche e abbiamo anche dovuto combattere per la verità nei confronti di regioni che avevano idee diverse dalla nostra ma alla fine abbiamo vinto noi proposte del discorso che facevamo di pomeriggio ministro Mussi
Cioè l'idea che la competizione sia solo sulle punte alte
Sono i campioni solo i leader e vi posso assicurare che nella definizione del riparto delle risorse comunitarie abbiamo dovuto combattere
Anche a contro certe regioni che invece avevano queste idee
E bisogna investire solo ed esclusivamente sulle punte alte invece noi abbiamo un'altra idea
E cioè che solo una competitività di sistema può far nascere e può avere sostenere non solo le i leader già esistenti campioni già esistenti ma può può spingere più in su anche altri campioni
Questo è il senso delle cose che noi abbiamo fatto consapevoli che ripeto dobbiamo ancora fare facciamo quindi nostro l'appello delle del presidente salpati consapevoli speriamo due mila cinque
Crescita zero il due mila sei la congiuntura
Sembra confermarsi con segnali positivi ma tutto è ancora da vedere
Il sistema economico regionale in questi brutti anni ha comunque tenuto e devo dire lo dicevo questa mane nella riunione per il distretto tecnologico l'attenzione all'innovazione e alla ricerca da parte delle imprese ai bandi che noi abbiamo fin qui fatto per circa venticinque milioni di euro
Testimonia l'attenzione del sistema verso un'altra idea di competizione frutto anche delle senza voler strafare ma frutto anche di politiche strumenti che abbiamo concertato su quei tavoli del patto ora bisogna capitalizzare anche questa congiuntura favorevole continuando ad insistere verso con questa tensione verso l'innovazione perché la volta delle sfide non finisce qui
Occorre tenere
E quindi da parte nostra con i prossimi strumenti comunitario e dovremo continuare a spingere in quella direzione
Produttività e specializzazione produttiva questo i problemi che abbiamo dunque aggregazione di imprese Blaster reti
Aggregazione fra reti di impresse e centri di ricerca università e strumenti finanziari a doppio queste quello per cui noi vogliamo lavorare nel prossimo periodo due mila sette due mila tredici certo
In modo particolare per la Rete delle piccole e medie imprese con strumenti a doppia per la rete delle piccole e medie imprese queste quello che andremo a negoziare a Brussel
La ricerca verso de e Larini e l'innovazione
Contiene in sé è prima di tutto un messaggio di significato politico permettetemi di dire così
Sappiamo tutti nella frenano proprio in questa giornata con il ministro che il progressivo invecchiamento della popolazione
Il ritmo della globalizzazione la crescita impetuosa delle economie dei Paesi emergenti sottopongono il nostro sistema sociale ed economico a pressioni molto pesante
Che ne mettono in discussione la sostenibilità futura noi non sono peraltro triste nessuno di noi lo è ma noi dobbiamo averne consapevolezza di che cosa significa sviluppo duraturo e sviluppo sostenibile
Analisi ormai acclarate non diciamo niente di nuovo quasi dell'ovvietà ormai dimostrano questa correlazione fra tassi di crescita
E l'impegno del pubblico e del privato del pubblico e del privato a costruire un'adeguata base scientifica
Un'adeguata base di innovazione e ricerca è una rapida diffusa utilizzazione questa è la strada maestra
Il futuro è ricerca innovazione come valori fondanti di una società orientato allo sviluppo all'avanzamento civile all'innalzamento anche degli standard di benessere
Di individui comunità e territori
Non è solo una partita economica e anche una partita economica ma noi crediamo che la qualità sociale e la cui si o nel sociale sia un fattore fondamentale un motore di sviluppo
Queste sono quello che noi crediamo l'essere le priorità della prossima stagione dei fondi strutturali grazie a quelle battaglie di cui parlavo l'Umbria è riuscito a portare a casa mi vari ripartito il fondo per le politiche regionali
Del fondo sociale europeo e del fondo per l'agricoltura circa un miliardo e duecento milioni di euro a valori costanti dei settori mi sette anni considerati grazie a quel riconoscimento e combattendo chi pensava solo ai campioni
Certo cambiano le modalità
Non ci sarà non c'è più l'ottantasette recinto non c'è più la zonizzazione
Cioè la concentrazione sugli obiettivi della strategia di Lisbona questo ci impegna in un passaggio culturale prima ancora che economico molto serio di tutti noi
Dal riparto percentuali Zardo con il bilancino oppure spalmato per la verità da un po'di tempo facciamo più però ricordiamocelo sembra che fa sempre bene dal riparto percentuali Zadra con il bilancino al riconoscimento del valore intrinseco
Della progettualità dell'impresa e della qualità del di questa progettualità dei territorio ovviamente tenendo conto le diverse condizioni di partenza
Ecco dove sta il protagonismo sociale economico dei territori delle classi dirigenti delle imprese delle istituzioni io ci credo moltissimo
Grandi azioni strategiche regionali ma deve esserci questo radicamento quindi cambiano le modalità e noi dobbiamo essere pronti ad accoglierle
Le prospettive per il ternano come per l'Umbria per l'Inter Umbria lancia una sfida per tutti noi
Abbiamo lavorato molto è stato ricordato dal sindaco e dal presidente della Provincia non ci torno perché il sistema tenesse con tutto quello a cui questo sistema quater mi è stato sottoposto materni
Terni e l'Umbria materni è stato abituato a misurarsi in comprando i momenti difficili è inventare sempre strumenti innovativi
Il patto di territorio è uno strumento innovativo responsabilità vantaggi localizzativi investimenti sulla logistica sull'infrastruttura Investimenti sulla società della conoscenza
E non è la prima volta che Terni pensa strumenti innovativi penso al contratto d'area penso al consorte volere industriali strumenti innovativi allora astro impatto di Dorio i territorio strumenti innovativo oggi
E quelli punti fondamentali e quali sono quelli che ci hanno visto ragionare nell'intubata questa giornata
Potenziamento della ricerca e dell'innovazione e quindi del polo universitario di terminali
Qualità detto ha detto giustamente il ministro dimostrare qualità la valutazione giusto e questo è quello che noi vogliamo dimostrare ancora l'istituzione del distretto tecnologico micro e nanotecnologie materiali speciali metallurgici meccanica avanzata meccatronica
è questione fondamentale su cui noi chiamiamo noi stessi per la parte che dobbiamo fare di sostegno ma anche alle imprese a metterci tutti insieme risorse perché e si vada avanti
Potenziamento delle infrastrutture e l'energia che stavamo proprio ragionando oggi in sede aste e specifici interventi di promozione industriale non più una visione solo di tipo difensivo o diciamolo di squadra proprio pochi giorni fa in Giunta
Patto di Dori Doria ancora una volta è uscita da un momento terribile che abbiamo passato
Vediamo di ragionarne di farlo diventare non più uno strumento di tipo difensivo necessitato dalla contingenza di grandi crisi ma uno degli strumenti uno delle modalità per quel cambio di marcia di cui ha parlato il presidente
Quindi una nuova stagione per le politiche di sviluppo locale quindi non basta più ragionare di capitale lavoro dobbiamo ragionare
E anche perché su questo non potremmo farcela competere con i livelli di incentivazioni delle regioni del Sud o dei Paesi di nuova adesione all'Unione europea questo dobbiamo saperlo ma dobbiamo compete su quello di cui oggi ragioniamo
Sul contesto giustamente finisce salvarli infrastrutture materiali e immateriali formazione del capitale umano ostruzione di relazione fra imprese livello delle competenze tutto questo e quello che noi vogliamo fare
Quindi mettere a sistema e valorizzare il potenziale imprenditoriale esistente medie e piccole imprese dinamiche che possono rappresentare motore di sviluppo e però insieme con loro soprattutto quater le grandi imprese
Non solo negoziare qui voglio dire la cosa su cui stiamo lavorando come Regione
Per quanto riguarda multinazionali e grandi imprese non solo negoziare gli affetti occupazionali delle reggo ricorrenti razionalizzazioni produttive vogliamo fare di più
Una progettualità di alto profilo ragioniamo sulla reciprocità sui vantaggi Locle l'euro con localizzativi e sulla reciprocità non ci impegnano supportare questi processi vediamo quali possono essere la Rete delle reciprocità
E questo è il processo di integrazione col territorio veniva ricordato
Questo il processo d'integrazione con un territorio portata avanti attraverso la ricerca la valorizzazione delle Camere con unità operative la ricerca di modalità o regge gli originali di relazioni con altri settori produttivi si ricordava Novamont
Plastiche biodegradabili ottenuta produzioni agricole un grande grande rapporti un grande accordo fra la voglia di reti e Novamont l'Atac sobri e non è un me le verticalizzazioni potenziale delle produzioni Thyssenkrupp una grande cosa su cui noi dobbiamo sapere insistere e dire sono un esempio facciamo di più si può fare
Questo è il senso
Delle del di più che noi vogliamo metterci utilizzando tutte le leve a nostra disposizione il distretto dei con logico va in questa direzione ma ne vogliamo accompagnare il distretto del cono logico anche con né risorse riguardante l'alta formazione i start-up gli spin-off
Gli assegni di ricerca per investire sul capitale umano
E perché questo possa accompagnare il processo Grande di innovazione c'è un'ultima cosa
Siamo piccoli
Non vi è piccola i problemi di massa critica ci sono ancor di più quando si parla di innovazione di ricerca
Dobbiamo sapere andare come dicevo al di là dei nostri confini regionali
Si diceva stamane l'accordo con la Regione Piemonte
E l'accordo fra i distretti tecnologici delle due regioni pensiamo che lì cioè la FIAT e non solo la FIAT fine prese reti università fra istituzioni in grado di raggiungere quelle masse critiche quelle opportunità che sono fondamentali queste la seconda fase del patto su cui noi vogliamo insistere
Un'azione della Regione che sia contemporaneamente locale
Per agire come intermediaria fra risorse e potenzialità interesse dei territori e aperta la dimensione sovraregionale e nazionale
Un ultima notazione quella di temi di politica industriale mi rivolgo ancora lei rappresentante della piccola e media industria livello nazionale abbiamo avuto modo come regioni in Conferenza Stato Regioni di ragionare
Con il ministro Bersani oggi di ragionare con il ministro Mussi
A proposito di industria due mila quindici e a proposito dei progetti strategici che sono contenuti nella Finanziaria nei fondi della finanziaria mi riferisco all'Energia
Mi riferisco a una grande cosa di cui abbiamo discusso oggi che riguarda proprio interventi per la piccola e media impresa come come impone come Progetto strategico
Questo è importante significa che sir investe sull'industria italiana e sulle politiche industriali che per tanti anni non ci sia investito più sulle politiche industriali abbiamo parlato molto di fisco ma poco di politiche industriali
Si ragiona di produttività dell'impresa e di innovazione di ricerca e c'è un altro fondo nella finanziaria prevista poniamo chiesto come Regione di accedere quello presso la Cassa depositi e presti ci mettendosi il cofinanziamento sempre su innovazione e ricerca per le piccole e medie imprese
Modalità unitari di gestione degli incentivi fra il ministero dello sviluppo economico il ministero università e con le regioni
Messer mette messi in Rete dell'impresa e sulla base di reciproche convenienze quelle cifre convenienti depuriamo parlato chiudo come regione abbiamo proposto al governo di essere dunque parte attiva
L'Umbria ministro signore e signori presenti
Farà come sempre la sua parte è piccola ma noi abbiamo sempre grande ambizione certe ambizioni cercheremo di farlo al meglio investendo sulla scelta della concertazione fra impresa e
Istituzioni mondo del lavoro e università grazie
Grazie presidente e ora l'intervento conclusivo del ministro Fabio Mussi
Cari amici il presidente ingegner salvati
Ha parlato
Alla classe dirigente
Io sento molto il peso della responsabilità in questo passaggio piuttosto difficile nel nostro Paese
Però voglio dire che
Voi voi uomini donne dell'impresa siete una parte essenziale della classe dirigente del Paese quindi
Ci si parla tra persone che sentono una responsabilità comune
E per trovare le soluzioni credo che occorra anche imparare a parlarsi chiaramente
Morandini
A
Invitato a parlare industriale ipse
è una lingua che capisco bene che non parlo ancora in modo fluente ma insomma proverò a
Studiarla quello che posso dirvi che anche ora non mi sentirete impara a parlare politichese quindi non di costringerlo ad imparare una lingua straniera
E vorrei partire dal racconto Breve proprio short story
Brevissimo
Dell'esperienza vissuta da parlamentare questi quindici anni
Sono entrato alla Camera nel novantadue
C'è stato un periodo anche che sono entrato come capolista dell'Umbria parato
Questa Regione ha conoscerla palmo a palmo
E in questi quindici anni ho avuto prima di diventare ministro entrare nel governo incarichi politici e istituzionali di un qualche rilievo
Come capogruppo del gruppo di maggioranza relativa come vicepresidente della Cam
E ricordo distintamente quel mille novecentonovantadue che spero nessuno si sia dimenticato
L'anno
In cui indio non c'è giorno no usciva qualche ministro nel governo inseguito da un mandato di comparizione
Arrivava qualche mandato di cattura per parti crescenti del Parlamento sparivano
Sotto i colpi di Tangentopoli i grandi partiti grandi partiti
Uno è il mio
Aveva fatto i conti con la sua storia Giada qualche anno pochi ottantanove novantuno
Ma sparivano i partiti che hanno fondato la Repubblica e la democrazia uno ad uno
Mille novecentonovantadue
Debito pubblico cento ventidue virgola cinque per cento del PIL deficit a due cifre tassi di interesse inflazione sei volte quelli medi europei
Io ho partecipato a diverse riunioni
Nelle quali si è discusso
Non eravamo propriamente al Governo ma c'era il governo Amato eravamo al governo anche allora
In cui abbiamo discusso se fosse inevitabile la dichiarazione di insolvenza dello Stato Collins il consolidamento del debito pubblico
In quell'anno
Settecento mila miliardi l'equivalente erano nelle nei portafogli delle famiglie un milione di miliardi nei portafogli delle imprese le impresse investivano il debito pubblico
E sembrava il Bengodi no
Dodici per cento quattordici per cento sedici per cento potevano valere i titoli di Stato poi passi il fatto che un prestito un mutuo
Potesse costare in termini di interesse il diciotto al venti ventidue ventiquattro
Tassi che oggi rientrano largamente nella legge che
Persegue l'usura
Siamo arrivati così dalla dichiarazione di insolvenza dello Stato la più grande tragedia della storia sociale di questo Paese col quattro dita argentina
Ho sentito qui con qualche brivido evocare un imprenditore argentino proporrei l'esempio di un altro Paese
Argentina
Poi abbiamo perso le elezioni novantaquattro poi è caduto un governo con le abbiamo rivinto il novantasei il nuovo governo primo Governo Prodi
E anche il ricordo le nottate insonni perché per entrare nel frattempo avevamo dal novantuno firmato gli accordi di Maastricht
Strategia di convergenza impegni
Novantasei
Andava in scadenza all'appuntamento fondamentale della lira nell'euro
Ho visto che una qualche stagione si è detto è tutta colpa vera nell'euro come sapete sono sciocchezze immaginate se oggi e in negli anni passati la nostra moneta fosse affidata alle fluttuazioni del cambio lasciamo stare diciamo perder le cose che che che che che sono propaganda senza il minimo fondamento centri
E ci trovammo un di nuovo a decidere
Prima finanziaria
Novantadue l'affrontammo con la Finanziaria di Amato novantatré mila miliardi
Poi veri Furno sessanta cinque sessantasei mila ma
Notte tempo il prelievo su sui depositi
Bancari quelle cose naturalmente evita mo'quello che succede quando si consolida il debito pubblico che tutti svegli la mattina c'è un signore vestito divisa militare
Che dice il governo di emergenza costituendosi stanotte ha deciso
Che il debito è consolidato
A lire svalutata del settanta per cento eccetera eccetera
Perché ci vuole forza militare in quei casi ovviamente per tenere un Paese che altrimenti esplode
Salta passammo novantadue con la Finanziaria di Amato e novantasette siamo di fronte di nuovo al bivio
Scadeva eccetera o dentro l'Europa fuori
E la prima finanziaria che presentammo trentatré miliardi trentatré mila miliardi come la Girani raggirati Maastricht e non ci sta addebito al deficit eravamo fuori parte
Prodi andò in Spagna a parlare con l'allora premier spagnolo per proporre un patto per chiedere un rinvio
E tornò molto scosso perché trova il premier spagnolo che visse per noi è un fatto di Honoré de Linda nazionale abbiamo preso l'impegno di preferenza
Mi sono trovato intorno al tavolo che di notte decise o si moltiplica per due
O non serve a niente sono sacrifici sprecati o ci rincorrono con Forconi o capisco
E il Paese capi
E l'Italia per la seconda volta
Quando nel due mila uno abbiamo lasciato il governo
I conti erano in ordine
La crescita era ampiamente sopra l'uno per cento e soprattutto l'attivo primario che è una voce fondamentale perché dice in quante cucchiaiate di Grasso si nuota
Era sopra il tre per cento
Passano cinque anni
E succede una cosa che provocherà molta fatica negli studenti del futuro sarà fatte molte tesi di laurea per capire come sia potuta succede perché vedete nel mondo ci sono Paesi
In cui i governi tengono stretta la spesa pubblica
Hanno tassi di crescita moderati e i conti in ordine
Ci sono Paesi che lasciano lenti e le briglia sulla spesa pubblica spendono
Alcuni paesi per esempio come gli Stati Uniti una parte del debito che ha massimi storici lo paghiamo noi tuttavia
Il debito è enorme e l'economia vola cresce tre tre cinque quattro anche se la vecchia Europa sta riscaldando le posizioni ma Paesi ai quali arriva un Governo l'obolo però voglio dire proprio così come la sento
Che riporta avvertite sotto al quattro fa dopo quindici anni di riduzione ripartire il debito
Aumenta di due punti di PIL la spesa corrente e al tempo stesso con il due mila cinque la prima volta dalla fine della guerra crescita zero
Spesa pubblica facile crescita zero qui bisogna farci le tesi di laurea perché non ci sono né manuali
Non c'è né manuali
Ho visto che Tremonti riscopre Marx e ora
E ci sarebbe bastato Adam Smith Ricardo anche Einaudi negli anni scorsi
E ci siamo trovati con un Paese con questi numeri di nuovo e con una perdita di produttività di competitività
Di investimenti e in particolare di investimenti e ricerca sviluppo ed un Paese che
A tra gli più sfavorevoli indicatori diseguaglianza del mondo
è partito il debito si è affermata la crescita ed esplosa la diseguaglianza presso il venti per cento dei redditi più alti quelli verificabili naturalmente
Il venti per cento eredi più bassi
Il nostro indicatori disuguaglianze anche quelli più sofisticati come l'indice di Gini dicono che siamo un Paese in cui in norme mente per fiutare disuguaglianza
Ed è un Paese in cui quattro milioni hanno lavoro precario
Ma i grandi Melegy aveva hanno Stocco Passion ne ha a bizzeffe e quelli pubblici che portano al fallimento le aziende pubbliche escono con milioni di euro di buonuscita
Non funziona
Sono cose che devono essere radicalmente corrette
Diciamo questa crisi dipende in parte da fattori di sistema da cui l'impresa dipende sono d'accordo
Burocrazia costi delle procedure pubbliche infrastrutture servizi servizi bancari
Ma in parte dipendono da fattori che dipendono dall'impresa
Prendiamo
Delle percentuali che sono le più terrificanti
Ricerca scientifica
In tutto il mondo mondo che con cui compete con noi
Per ogni dollaro euro che ci mette lo Stato
L'impresa ne mette due o tre
In Italia per ogni euro che ci mette lo Stato la l'impresa mette cinquantacinque
Prendiamo un altro indicatore
Un indicatore perché si capisce periodi di stagnazione l'impresa può avere anche un grande fatturato ma quell'anno va male ci ha Bilancio sarà in rosso non puoi chiedere Investimenti allora prendiamo l'indicatore assoluto della ricchezza che valore aggiunto quelle è ricchezza buona netta nuova prodotta
Voce R e S anzi R ed il resto and the però è un indicatore internazionale ormai pienamente accreditato Italia sul valore aggiunto
Inter ricerca e sviluppo due virgola tre
Medio Rope a cinque virgola otto Germania sette virgola cinque Stati Uniti otto virgola sette Giappone nove virgola sei
Noi abbiamo un deficit strutturale di Investimenti in innovazione ricerca sviluppo
Che riguarda in parte il pubblico perché siamo sotto anche alle medie pubbliche non è vero che il pubblico fa interamente il suo dovere
Sull'università spendiamo il pubblico zero cinquanta del PD
E tutta l'università vale zero ottantotto del PD gli Stati Uniti l'università vale dura e virgola sei del Pd ma all'uno virgola tre la metà
Quindi tre volte quel che spende l'Italia ce la mette lo Stato
Investimento pubblico
Quindi siamo sotto gli investimenti pubblici
E siamo sotto molto molto gli investimenti
Prima ora
Mi a fare tante cose non basta constatare a realtà perché poi l'Italia è anche un Paese che ha saputo storicamente
E chi è in grado di volare e di di di finire questo lungo rullaggio sulla pista che dura ormai da tempo immemorabile
Ma in grado di volare come dimostrano all le nostre le nostre capacità nostre qualità dei nostri nostri segmenti di eccellenza la nostra capacità competitiva nonostante tutto la nostra capacità di espandere
L'Italia dei Valori
Neanche segretissimi e nascosti
Che sono una premessa fondamentale per potere tornare a volare
Abbiamo preso i primi provvedimenti che riguardano un rafforzamento della concorrenza
E le liberalizzazioni gli svilupperemo
Prossimo batteria di di venti interventi sulle liberalizzazioni riguarda il settore dell'energia ovviamente
Che uno dei più concentrati e monopolistici
Privatizziamo l'Alitalia
Io non penso che occorra privatizzare tutto penso che ci sono dei beni comuni che non devono essere privatizzate l'acqua non deve essere privatizzata la conoscenza è un bene comune
Che può anche godere dell'investimento privato ma è disposizioni tutti Francis Bacon mille seicento all'idea non l'ha inventata ieri se c'ha circa tre secoli di vita
L'Alitalia la privatizziamo ora vediamo se qualcuno si fa avanti
Per comprarla che facciamo del Tfr Morandi e quello che finisce nei fondi pensione
è il mercato bellezza
I fondi pensioni vengono investiti dove hanno redditività
Dove hanno redditività io spero che ci sia un sistema più avanzato industriale della ricerca eccetera che dia una più alta redditività
Ma attenzione perché i fondi pensione non si piega non si può chiedere il rischio mal Venture Capital sei bisogna esigere il rischio
E noi siamo il paese dei del mondo sviluppato dove è meno diffuso
Il Venture Capital come non è vero che gli imprenditori italiani ho incontrato uno si dice il peccato non il peccatore che mi ha detto ma tu c'hai questo pallino al vento il capitale abbiamo messo anche nel Bersani Italia due mila quindici il fondo dei fondi
Per vedere disse sostenere queste forme di investimento
Assumendo sul pubblico una parte del rischio modello asiatico non modello americano dove il pubblico non assume niente di rischio modello asiatico dove il pubblico assume una parte del rischio c'abbiamo messo il fondo ho trovato un imprenditore che mi ha detto dice ma no ma questo è un tuo pallino tanto non ce la farei mai in Italia
Poi ho scoperto che egli partecipò possiede settanta fondi di Venture Capital negli Stati Uniti in Israele in Cina
Mi ha detto in quella negli Stati Uniti ho perso qualche soldo devo confessare
Però è stato compensato da fondo che avevo in Cina ogni dollaro che ci ha messo una guadagnati centocinquantadue
Il quindici mila per cento è un tasso di profitto piuttosto
Interessa
Il forum di di di Venture Capital funzionano così ogni tanto si perde dei soldi perché la cosa non funziona
Ma quando si investe in Google diciamo quelli che hanno vestito in Google se sono arrivati con una carretta dei soldi e son tornati a casa col camion con rimorchio
Questo governo
Vuole attivare meccanismi di mercato
Che spostino risorse
Verso investimenti che producono ricchezza e che comportano anche qualche rischio secondo tutte le indicatori internazionali ogni dollaro che si mette in RDS ne produce quattro
Ovviamente come il pollo di Trilussa lo so bene io ne mangio due tu punti è uno di media
Qualche volta si guadagna qualche volta all'investimento e redditività redditizio e qualche volta no ma il problema è di spostare tutta la nostra attenzione
Verso gli aspetti la Finanziaria un po'ci prova
In un anno con la parte dell'aggiustamento che vale quindici miliardi di euro
Proviamo a rientrare né a Maastricht e sotto il tre per cento il deficit e fermare l'avanzata del debito
Certo questi quindici miliardi sono fatti di tagli e tasse tagli pesanti non è vero che non c'è tagli
Pesanti
Lo sanno i Comuni lo sanno le Province Losanna religione lo sanno i ministeri tagli come non si sono mai visti
Del resto rispettiamo un impegno preso dal precedente governo perché l'accordo con l'Europa per rientrare in un anno la sottoscritto Silvio Berlusconi noi rispettiamo quell'impegno
In un anno
E comporta qualche tassa
Con con una progressività ovviamente ripristinare la progressività
La pressione fiscale avrà
Badate che Visco da sempre i numeri esatti
La pressione fiscale avrà gli de
Incremento questa ovviamente questo incremento diventa un rapido decremento
Se hanno successo e provvedimenti contro l'evasione fiscale
Che la maggior vergogna storica del nostro Paese
Le tasse non sono un po'una persecuzione sono il premio libertatis
Una società sta in piedi perché si regge sul patto fiscale
Quando ce n'è una parte così grande che lo viola il contratto sociale non esiste più e allora c'hai
I tassisti che non vogliono mollare sulle licenze i professionisti che vogliono tenore chiede mette tenuti chiusi gli ordini non vogliono mollare su una tariffa minima e non c'è più patto sociale
Il patto sociale si ricostruisce se ognuno
Esercita una responsabilità verso il proprio Paese in finanziaria c'è delle cose interessanti che riguardano gli investimenti
Cuneo
Infrastrutture
E anche ricerca
Ora io ho fatto un po'di
Così ho fatto un po'di agitazione per
Ridurre al massimo i tagli al bar jet dell'università e degli enti di ricerca
Riuscendo a tener fuori l'università dall'articolo cinquantatré che tagliava il dieci per cento Rizzon talmente riuscendo a tener fuori gli enti di ricerca dal tagliaspese del venti per cento dei consumi intermedi
Trovando centoquarantaquattro milioni in più sull'università centoventi sugli enti di ricerca
Non so al Senato forse c'è qualche novità interessante detto che sui Budget e sento la fatica dopo cinque anni di definanziamento
Perché hanno perso invece dice che gli ultimi cinque anni il venti per cento in valori reali delle risorse per loro disponibili detto questo però
C'è una parte
Alla quale vorrei richiamare tutti vorrei richiamare tutti perché
Come verrà spesa questa parte non dipende solo dal Governo
Di
Ente dal governo e dall'incontro del governo con Soggetti dell'imprenditoria della società della ricerca
Ci sono risorse fresche nuove grosse
Il film resta il fondo unico per l'innovazione
Quello
Botto ma
Quello la ricerca curiosity driven
Novecentosessanta milioni quasi un miliardo di euro in in tre anni
Il fondo Italia due mila quindici
Per l'innovazione industriale quattrocento quattrocento seicento aggiuntivi e che si aggiungono al finanziamento riconfermato delle leggi di incentivazione
Fanno nuovi mille duecento milioni un miliardo e due in tre anni
L'assegnazione di quel fondo come si dice top da un cioè su grandi settori che si scelgono una decisione politica i primi due indicati sono energie scienze della vita
Ed è del tutto evidente secondo me che il terzo si chiamerà ICT Information communication technology quelli vengano assegnati su progetti
Di ricerca libera o di ricerca e di applicazioni trasferimento industriale
E il fondo Italia due mila quindici al concerto
Di Bersani Nicolais e Mussi cioè attività produttive e pubblica amministrazione università e ricerca per la prima volta università ricerca stanche nel CIPE
Nella Finanziaria a volte si combatte per qualche milione di euro nel CIPE circolano invece tanti soldi meno di quanti si dicesse
Perché le infrastrutture famoso Legge Obiettivo le duecentocinquanta infrastrutture prioritarie vi annuncio
Che era stato annunciato un finanziamento delle duecentocinquanta opere certe da per centoventi miliardi di euro
Non è che non c'è nulla ma incassa ci sono quarantasette miliardi di
L'equivalente di settantatré miliardi di euro erano una truffa
Non Cinzio
Spenderemo no sono stati scritti ma non c'erano
Sono stati messi sul bilancio ma non ci sono
Erano voci erano voci ipotetiche non ci sono sono stati cercati non ci sono
Cioè quarantasette miliardi
Che dovranno essere spesi per le infrastrutture io proporrò che nel piano di infrastrutture abbiamo bisogno ovviamente qui ho sentito conosco lunga sono ci vengo in macchina
Strade autostrade e aeroporti eccetera
Ormai è un modo ottocentesco di guardare la cosa Senni grandi piani infrastrutturale non si mettono le grandi infrastrutture di ricerca
Perché una volta erano grandi acceleratori per la fisica nel nucleare o per la ricerca sulla materia ma oggi un grande laboratorio di biologia molecolare costa una barca di soldi
Noi siamo nei piani europea degli esteri le grandi infrastrutture ma abbiamo bisogno di un piano italiano per le grandi infrastrutture di ricerca alle quali possano accedere i ricercatori libere le impresse
E questo credo possa essere portato in sede di CIPE ne approfitto per aggiungere una corsa che da gennaio parte il settimo programma quadro
Sono cinquantaquattro miliardi di euro in sette anni anche questi assegnati sulla base dei progetti
Io ho trovato una situazione piuttosto imbarazzante nella prima riunione del Consiglio competitività di luglio perché l'Italia
Aveva firmato una dichiarazioni etica
Chiama bloccato
La ricerca sulle staminali ogni paese ha la sua legislazione ma si era bloccata intorno a questa questione
La procedura del settimo programma quadro c'era lo stallo
Poi l'Italia si è fatta portatrice di una soluzione di compromesso
Che vieta la distruzione di ulteriori embrioni per la ricerca delle staminali per tutti nel senso che la Commissione europea nulla finanzierà
Naturalmente restano le vecchie linee cellulari su cui si faceva già alla ricerca comunque lo sblocco di questo stallo ha consentito alla partenza del settimo programma quadro vi informo anche che ho trovato una situazione imbarazzante
Perché quel programma
Il governo italiano era contro l'Euro PA arresto cercansi il precedente governo
I due italiani che ci stanno lì sono stati non indicati dal governo ma cooptati dalla comunità internazionale
Europee
Ed era freddissimo intorno a programma i DS ricerca curiosity driven sette mila cinquecento milioni
Quando sono arrivato c'erano i Paesi che hanno meno piccola impresa di noi gli hanno grande impresa
Che si apprestavano a contestare in radice il programma per le piccole e medie imprese mille trecentocinquanta milioni che a noi interessa quindi l'ostilità per la ricerca fondamentale portava danni anche per la la la
Il capitolo che riguarda le piccole e medie imprese
Aver rimosso all'ostilità sulla ricerca fondamentale ha fatto rimuovere anche queste ostilità
Io penso che
Se facciamo le cose a modo se collaboriamo se usiamo le risorse che ci sono sì abbiamo un'idea molto concreta De che c'è da fare cose molto concrete la deviazione il sistema dei distretti industriali tecnologici delle filiere del trasferimento cose molto concrete
Tra sistema pubblico e impresa
Il governo se facciamo le cose giuste siamo in grado di uscire da
Dal da dalle acque basse
In cui ci troviamo danni
Badate qui stiamo parlando di economia la conoscenza non è solo economia
La conoscenza è un valore in sé la conoscenza e libertà
Che valore economico a che cosa serve conoscere la massa dei neutrini
Ho decifrare i manoscritti di come Run
Ho studiare il comportamento sociale dei pinguini al Polo Sud lo dico perché sono tre grandi progetti di ricerca in cui sono particolarmente impegnate in Italia
Che è probabile che
Scoprano qualcosa nel comportamento della
Delle delle specie che condividono con noi il pianeta scoprono qualcosa sulla massa di particelle da cui dipende la visione che abbiamo dell'universo scoprono qualcosa in antichissimi manoscritti che possono dirci
Qualche cosa ancora che non sappiamo di quella straordinaria figura che è stata Gesù di Galilea sono italiani che le stanno facendo a cosa servono niente a sapere di dove veniamo chi siamo
Questo vale di per sé il finanziamento pubblico all'università la scuola la ricerca
Poi c'è il trasferimento tecnologico e l'economia perché sempre più
Quella attuale si chiama economia della conoscenza non a caso perché sempre più l'economia funziona se incorpora uno stock e sufficientemente elevato
Di conoscenze di saperi di competenze tecnologiche di sistemi organizzativi
Io penso che ce la possiamo fare l'Italia non è proprio sperduta
Tenete presente che dobbiamo fare presto
Dal mille novecentonovanta ad oggi nel mondo
Si è passati da trecento a novecento miliardi di dollari in Università e ricerca scientifica triplica
Siamo a qualcosa di inedito e di mai visto
Il nostro Paese spende poco e riesce nonostante questa fare anche delle cose buone
Sì riorganizziamo il sistema è spendiamo di più tutti il pubblico e il privato ma in un sistema riorganizzato
Penso che abbiamo delle straordinarie chance
Le cose discusse sull'Umbria dimostrano oggi che si possono fare cose
Molto bellina
Metterle in rete nazionalmente e metterle in rete internazionalmente perché per esempio l'ultimo viaggio il mio viaggio in Francia
Il mio collega francese ha chiesto un protocollo di cooperazione tra le aree scientifico tecnologiche francesi e i nostri distretti industriali e tecnologici
Quindi c'è la possibilità di fare anche un salire un gradino
In termini di collegamenti sopranazionali ed internazionalizzazione del nostro sistema
Questo si fa in parte con l'opera del governo
In parte con l'opera dei lavoratori in parte con l'opera dei ricercatori e in parte una parte molto molto importante
Con l'opera degli imprenditori che in Italia sono prevale mente piccoli e piccolissimi
Ahimè qualcuno di grande in più ce ne vorrebbe
Perché l'impresa piccola e piccolissima al tempo stesso la nostra fortuna è nota condanna
Ha una straordinaria flessibilità e fantasia
E al tempo stesso spesso nella competizione internazionale sente il peso dei suoi limiti di dimensioni di capitalizzazione di internazionalizzazione eccetera
Quindi c'è bisogno di dare un sostegno per renderle o più
O più robuste sul piano della capitalizzazione delle dimensione le relazioni internazionali
Comunque piccole grandi piccole e piccolissime e medie la forza dell'Italia se ne avremo qualcuno un po'più grande da qui a qualche tempo è meglio ma partiamo da questa nostra base straordinaria
Di piccola piccolissima impresa vitalissima
E quindi questa è una delle carte essenziali che deve giocare il nostro Paese senza dirci sempre per forza che
Io naturalmente non Tien non mi aspetto che
Le vostre associazioni dicono che il governo ha sempre ragione
Non aspettatevi che il governo dica che hanno sempre ragione vostri rappresentanti le vostre associazioni rapporto deve essere franco dirci le cose
E trovare poi i punti di intesa su un progetto condiviso
Per il Paese
Non per la fortuna di questo o di quello
Noi abbiamo un soffio di maggioranza
Ogni volta che si va al Senato ci vogliono ridurci ore per il cuore due voti tre voti un voto
Tuttavia non me la sentirei di escludere che questo governo duri la legislatura
E non me la sentirei di escludere che in questa legislatura questo governo faccia anche qualcosa di buono
Spero discutendo con voi spero con la vostra collaborazione
Momento scusate vorrei leggere il nome dei colleghi eletti in Giunta
Sono Calia bastioni Giovanni Belloni via Antonio Casetta Franco Cesarini Giuseppe Cioffi Franco uscì Riccia
Gianfranco Di Matteo Filippo Garofoli Francesco Giovannini Gianluca Gori neri Stefano
Giulio Pallotta felice Bulzoni Renzo Latini Andrea Sabbadini
Mauro istruzioni Roberto avrebbe Mario tesserini Gino timpani Valente Danilo Valenti passano Zanini rigorosamente in ordine alfabetico trovieri Walter ma da oggi Giuseppe Gori Valentino viale Giorgio Buscarini Elio Simoni revisori Sergio asciutti Mauro Cardinali Vittorio Pellegrini Claudio Lolli ma dolci vari grazie e sopra abbiamo
La cena