L'amor sacro e l'amor profano. Cultura e sviluppo, arte e mercato: l'intesa è possibile?

Buongiorno a tutti e grazie a nome del Sole ventiquattro Ore del nostro gruppo per la vostra presenza questo convegno dal titolo la morsa con l'amor profano cultura e sviluppo arte mercato cuore denari l'intesa è possibile coi spenderò qualche parola per spiegare questo titolo
Forse un po'ermetico da certi punti di vista ma voleva innanzitutto ringraziare tutti voi per la vostra presenza ringraziare i nostri ospiti non tutti sono arrivati ma tutti hanno confermato il loro arrivo in particolare il professor Strinati e su un aereo in volo da Roma e quindici raggiungerà nei prossimi nei prossimi giorni
Io pregherei il presidente del nostro gruppo editoriale professor Innocenzo Cipolletta di rivolgerci su saluta il suo benvenuto come padrone di casa
Siate qui a questo nostro convegno L'amor sacro e l'amor profano colture sviluppo arte e mercato quale denari lite se possibile
Io penso che se io dicessi di no che non è possibile voi non ci credereste quindi non lo dicono e quindi per noi è possibile lo è stato lo è sempre stato possibile questo binomi un'altra parte
Se oggi sfogliamo i giornali vediamo
Che il lusso cresce in Italia il made in Italy il lusso cresce
E la cultura è un lusso nel senso positivo del termine non nel senso della inutilità il lusso non è inutile è qualche cosa che ha qualità al suo interno e qualche cosa che ci fa crescere
Intimamente
Ebbene io credo che questa binomio sia non solo possibile ma auspicabile nel nostro paese e di questo si discuterà oggi volevo solo fare una
Bene riflessione da economista se me lo consentite come ancora sono il nostro Paese ha scoperto nel corso degli ultimi anni risollevandosi il successo che nel continua ma viene sui mercati interni internazionale con le nostre produzioni attraverso una personalizzazione delle sue produzioni
Noi siamo personalizzando i prodotti che siano macchinari che ormai non facciamo più prodotti standard ma facciamo prodotti specifici per specifici clienti che siano i i beni della dell'abbigliamento che siano i beni della casa che siano i servizi le macchine utensili e qualsiasi cosa è la personalizzazione cioè andare verso il cliente quello che sa risollevando le sorti dell'industria italiana
Andare verso il cliente significa abbandonare quello che era il mondo delle commodities dei prodotti a basso costo in qualche misura disponibili per tutti per fare prodotti che siano confezionati e attenti a quelle che sono le esigenze del cliente
Ecco anche per la cultura vale questo principio se vogliamo che il binomio e l'intesa fra cultura e sviluppo vadano avanti ne siamo un Paese che dispone di moltissimi beni culturali dispone di una storia tradizioni non sta ammette l'imputato
Abbiamo
Anche renderci conto che per perché il binomio con lo sviluppo si coniughi questi questi beni devono essere in qualche misura portati a quelle che sono le esigenze della cliente la cioè del pubblico della gente e questo che significa fare l'impresa sulla cultura lo stiamo facendo porto un unico esempio che riguarda recentemente la città dirlo ma le lezioni di storia che si stanno ottenendo all'Auditorium di Roma con un'affluenza mostra rispetto alle attese iniziali dimostrano che se si confezionato un prodotto culturale
Che si adatta alle attese e alle possibilità della gente si trova la risposta e si riesce a crescere tutti quanti insieme
Ecco io credo che questa giornata siccità una mano a crescere in questa direzione sia un fatto positivo sia per la cultura che per l'economia di questo Paese Dubino al mio che non esiste perché le due cose devono poteva andare insieme
Quando lavoro a tutti quanti
Grazie
Grazie professor Cipolletta che per queste riflessioni da economista non soltanto per il saluto da padrone di casa e adesso prego Ferruccio de Bortoli direttore del Sole ventiquattro Ore
Di fare il suo intervento
Grazie Salvatore con giorno a tutti grazie di avere accettato il nostro invito a Mila semplicemente un saluto l'occasione è un'occasione importante
Fa parte di un'attenzione che l'intero gruppo non soltanto il Sole ventiquattro Ore ha nei confronti del mondo della cultura che vede non soltanto come fenomeno economico
Volevo sottolineare in questo piccolo l'indirizzo di saluto iniziale ai lavori della nostra giornata come nel con Agnes Il Sole ventiquattro della domenica che diretto da Riccardo Chiaberge
Seguiamo settimanalmente il mondo della cultura nelle suoi vaniglia spetti con un originalità che c'è riconosciuta sette riconosciuta dei molti lettori e per questo vi ringraziamo noi abbiamo assistito in questi anni e potranno testimoniarlo alcuni dei protagonisti
Di questo fenomeno
Non soltanto italiano anzi questo diciamo che è una buona pratica che è stata spostata anche all'estero di cui dobbiamo essere fieri
Alcuni dei protagonisti che sono qui presenti dello potranno poi testimoniare siamo passati da un interesse che le aziende per la cultura che era semplice sponsorizzazione la ricerca di un ritorno di immagine un iniziativa per quanto notevole ma spesse volte episodica siamo passati alla condivisione di veri e propri progetti culturali cioè le imprese si sono fatte carico
Di progetti culturali e vasto che ispirò che riguardavano non lo consola spesse volte anche nel momento in cui decidevano di globalizzare si apre con un'attenzione particolare anche a quello che rappresentava la radice della coppia origine territoriale insomma questa bisogno anche di riscoprire identità tesori appartenenze
Ecco questo è stato diciamo uno dei fenomeni degli ultimi anni estremamente importante poi diciamo che la cultura è entrata nelle aziende fortunatamente c'è sempre stata ma in maniera più parchi particolare anche negli ultimi tempi
E ne abbiamo discusso nella settimana della cultura d'impresa
Di Confindustria che appena terminata ma anche fortunatamente diciamo che la cultura aziendale poi si vede
Espansa evita riguardato anche il il mercato con la cultura perché non è un peccato
Ovviamente
Il grande tesoro di cui disponiamo la grande ricchezza che può essere un moltiplicatore cultura ecco se possiamo usare questo termine moltiplicatore culturale per lo sviluppo del nostro Paese ecco se questi teso questi beni
Culturali artistici possono essere gestiti anche con dei buoni criteri aziendali noi pensiamo che sì posso avere non solo una gestione più efficiente
Entità e le varie strutture soltanto museali ma anche poi la possibilità di fare veri e propri investimenti il cui ritorno è un ritorno che spesse volte sottovalutiamo ma che soprattutto diciamo nel combinato disposto con il turismo e con tutta l'industria che è legata poi all'attività turistica può rappresentare veramente uno dei grandi vantaggi competitivi italiani nove applicabile
E vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Grazie grazie al direttore Ferruccio de Bortoli Russo Cipolletta il direttore de Bortoli hanno già illustrato le ragioni di questo convegno ma consentitemi di aggiungere due parole per spiegare questa iniziativa e per spiegare anche il titolo perché questo convegno per innanzitutto per il radicamento molto forte nella cultura del nostro gruppo editoriale dunque tra del Sole ventiquattro Ore dell'esigenza
Di soddisfare i bisogni dei lettori di rendere loro un servizio all'interno dei quali bisogni servizi abbiamo individuato già da molti anni parliamo di circa un quarto di secolo ormai lì Illy interesse per la cultura abbiamo è stato ricordato dal posso Cipolletta da da Ferruccio de Bortoli il nostro supplemento domenicale quel supplemento non nacque come una cosa così occasionale ma nacque anche con una certa forzatura rispetto al alla cultura corrente del tempo anche nel nell'ambiente industriale che si chiedeva come mai il giornale dell'economia dovesse aprirsi
Alla cultura nacque quell'inserto proprio perché sentivamo che c'era una domanda sempre più forte da parte di lettori nostre non nostri
Cioè c'è una domanda anche sul mercato dell'informazione che chiedeva
Una informazione nel campo come nel campo culturale sempre più ampio sempre più insolita sempre meno banale
Sempre meno legata ai luoghi comuni sempre meno legata ai conformismi dominante e insomma nacque questo inserto che nel tempo si è consolidato ha raggiunto una sua identità raggiunto un suo primato possiamo dire
Ha soddisfatto una fetta di elettori conseguimento interessi di elettori molto forte che si è rafforzato nel tempo quindi questo interesse per la cultura è un una presenza forte nella storia del nostro gruppo e dico storia perché fin dalla fondazione del sole più di cento quaranta anni fa la cultura era un tema presente nelle pagine del l'esile giornalino
Che nacque nel mille ottocentosessantacinque quindi è un filo che si dipana
Lungo la storia del del giornale
Accanto a questa questo radicamento c'era consapevolezza come ha detto da ultimo Ferruccio de Bortoli ma l'aveva anticipato anche Innocenzo Cipolletta che la cultura sia un importante fattore di sviluppo dell'economia di una comunità di un Paese ed volutamente uso un'espressione un po'banale fattori di sviluppo perché dietro questa espressione banale
Ci possono essere molti equivoci
E lo sforzo che vogliamo fare oggi con questo convegno è proprio quello di andare a fondo di questi equivoci e capire come questo rapporto tra la cultura l'economia può essere un rapporto utile fruttuoso non ha cercato da interessi di parte ma che fa bene alla cultura e fa bene all'economia
Quando si comincia a discutere infatti del rapporto in pratica fra cultura economia molti punti di dissenso possono nascere perché da un lato c'è la convenzione
Che la cultura debba essere corrotta dalla perfida e fredda logica economica
Dall'altro lato c'è la convinzione Amba a altrettanto ingenua che la cultura sia un'azienda un'impresa che posso essere gestita esclusivamente con meccanismi di impresa e realtà non è così sono due mondi che hanno la loro importanza che devono dialogare sempre di più e qui veniamo appunto al titolo
Sintetizzati in questa immagine che alle spalle di Severino Salvemini mia cioè in questo grande capolavoro di Tiziano una delle icone della cultura italiana la mossa e l'amor profano un quadro dipinto da Tiziano a venticinque anni nel mille e cinquecento quattordici che ne abbiamo scelto perché perché questo titolo che realtà sapete un titolo posticcio ma su tutto questa immagine
Ci sono sembrate poter riassumere un pochino quelli che sono i corni del dilemma intorno ai quali dobbiamo discutere cioè il rapporto tra la morsa diciamo così la cultura e l'amor profano diciamo così l'economia e quindi abbiamo scelto questa immagine questo titolo per introdurre il tema della giornata
Sul quale abbiamo chiamato a discutere alcuni tra i gli esperti più significativi del nostro Paese e in conclusione della mattinata il ministro dei beni e le attività culturali il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli che ci raggiungerà fra poco ex sì
Discuteranno quindi di questo tema del rapporto tra economia e cultura che è un rapporto che per troppi anni soprattutto nel nostro Paese è stato trascurato
Ed è un rapporto che spesso ha avuto dei termini inutilmente secondo me conflittuali sul quale invece bisogna ricostruire un consenso proprio perché la cultura di venti
Una grande molla di sviluppo per il nostro Paese è questo l'hanno capito in tantissimi altri Paesi del mondo
è stato capito da molte aziende che puntano scommettono sulla cultura e di questo primo testimonianza oggi a lo hanno capito molte comunità locali in molte città lo ha capito l'opinione pubblica la testimoni testimonia la la presenza vostra il consenso che questa iniziativa avuto presso il largo pubblico fra di voi c'è
Ci sono esperte ci sono politici ci sono anche lettori del Giornale ci sono persone interessate genericamente al tema della cultura c'è uno spettro interessante molto ampio della Società italiana che individua proprio questo tema
E nel modo in cui oggi lo stiamo coniugando uno delle delle chiavi con le quali si può cambiare e modificare migliorare anche il lo sviluppo economico del nostro Paese e quindi queste due signore le faremo dialogare oggi dialogheranno fra di loro a secondo le voci che si presteranno a a dare loro voce appunto alla morsa quell'amor profano la cultura e alla economia e non sarà questo un incontro occasionale o finale perché su questo tema vista anche la storia del nostro gruppo siamo intenzionati a proseguire il sogno tiratore proseguirà nell'attività di approfondimento di questi aspetti del rapporto tra economia e cultura dei temi della cultura e anzi il nostro gruppo ha aggiunto una serie di attività rivolta al popolo organizzazione di eventi anche culturali che abbiamo chiamato e ventiquattro o e ventiquattro secondo dove mettete l'accento proprio per sottolineare l'impegno concreto che mettiamo su questo tema
Rafforzato anche dalla disponibilità di questi spazi di altre che presto si apriranno in questa bellissima sede di Renzo Piano quindi ripeto la giornata di oggi non è una giornata conclusiva ma è una giornata iniziale di una serie di attività che da qui ai prossimi mesi svilupperemo io sono stato chiamato per qualche interesse dovuto nei mesi scorsi con forse poco più sopra
Animare diciamo questo dibattito lo faccio molto volentieri ci sono qui tanti amici e credo che sia proprio il caso di cominciare voglio una ancora una volta ringraziare tutti voi per la vostra presenza ringraziare generale Damiani che si sono affiancati
Per questa giornata grazie relatore che vi presenterò di volta in volta
E grazie al ministro poi lo faremo quando arriverà più tardi
Cominciamo con Severino Salvemini professore sta Bocconi dove prorettore insegno organizzazione del lavoro e dirige ancora Rossi
Il corso di laurea non sono più proprio non si è più prorettore ma dirige corso in economia per le arti la cultura e la comunicazione
A lui naturalmente spetta il compito di apre i lavori nella deste dando voce all'amor profano perché darà voce alle ragioni dell'economia parlando su questo tema lo sviluppo si tinge di bello la cultura come fattore produttivo nell'economia simboli
Ah per Severino poi parlare da sola sei l'amor profano ma poi parlare vestito naturalmente
Si sente sedi buongiorno a tutti per la parola dal podio semplicemente non per amore del proprio ma perché ero preparato degli appunti troppo grandi mi sono prigioniero di queste pagine che se non mi cadrebbero lì
Grazie molte dell'invito a Salvatore Carrubba e gli amici del Sole ventiquattro Ore e
Che ricordo essere stato sicuramente antesignano in questo tema del raccordo tra l'economia e la cultura quindi mi fa molto piacere poter essere qui e poter aprire in un certo senso questo questo percorso di discussione
Il mio intervento in quanto il profano in quanto disse dissacratore del sacro
è un intervento di che vuole precisare come la cultura può rendere competitivi e quindi come la cultura e risorsa primaria è fattore cruciale del processo produttivo
E quindi il primo punto e da da esplorare e proprio questo collegamento che per tanti anni è stato scollegato tra economia e cultura
Che per per molto tempo è stato una specie di di ossimoro cioè l'economia come diceva prima Salvatore Carrubba
Stato considerato per molti anni elemento razionale delle decisioni umane mentre invece cultura sempre avuto anche se forse stereotipato e pigramente un'accezione romantica e passionale economia espressione delle regole delle norme e delle procedure cultura espressione dell'intelletto dell'emozione Ughi genio e sregolatezza come si usa dire
Economia imprenditori con i piedi per terra cultura intellettuale nella sua torre d'avorio economia che si fonda su fattori competitivi deterministici opportunistici
E cultura per la sua natura disinteressata no perché ebbene di merito e quindi concetto astratto l'identità la tradizione e la memoria la sapienza tutte cose che sembrano essere meno opportunistiche rispetto all'economia diciamo che partiamo da lì perché in un certo senso la distanza e questa è la distanza in cui per l'operatore economico
La cultura diciamo per l'imprenditore più che per il bene cioè la cultura è un magnifico lusso la cultura è una finestra di evasione rispetto alla routine quotidiana la cultura è un modo per esorcizzare talvolta anche sensi di colpa troppo speculativi
E quando siamo diciamo nel nel bene della cultura e come diceva Ferruccio de Bortoli mecenatismo sponsorizzazione comunicazione sostanzialmente un'appendice cioè prima si gestisce l'impresa poi se l'impresa va bene ecco che parte dei dividendi vengono canalizzati in questa attività culturale
Per l'operatore culturale la l'economia è un qualche cosa da guardare con distanza con sospetto con cautela e business
Mercantilismo che a volte un concetto che esprime un po'di spregiativamente il mercato
Per l'operatore culturale economia e fruizione di massa con tutto l'elemento di appiattimento dell'eccellenza artistica che vuol dire Massa
Per l'operatore culturale economia è una contaminazione negativa in particolare se consideriamo i sacerdoti della cultura come i detentori in un certo senso della qualità alta
Dell'arte della cultura mi viene in mente mi avrebbe fatto piacere poter avere in questo Ring dall'altra parte Salvatore Settis quando Settis che comunque un buon amico e ci vogliamo bene
Un po'di mesi fa su Repubblica esce con un articolo e dice il museo non è un'azienda no
Mentre invece io sostengo che il museo che ovviamente ha degli obiettivi che non sono Calamo chiaramente economici è un'azienda e ci mancherebbe altro se non dovessero essere un'azienda come un'azienda è un giornale come un'azienda è un'università con un'agenda una famiglia ecco questa distanza di cui abbiamo parlato tra economia e cultura fortunatamente negli ultimi anni si è progressivamente colmata e credo che diciamo utilità nel nella convergenza sia stata proprio anche dei mezzi di comunicazione come Sole ventiquattro Ore
Innanzitutto la nuova generazione susseguirsi di generazioni più moderna e più giovani
Aiuta perché il background educativo è più ibrido le persone che si occupano di economia che fanno studi economici che poi entrano in prese sono preparati fortunatamente non solo di economia così come quelli che si occupano di arte di musica di cinema
Di narrativa eccetera
Non sono solamente degli e Sperti di storia dell'arte cioè c'è stata un'ibridazione una contaminazione delle discipline e questo consente probabilmente di vedere qualche cosa in modo più convergente
La crescita dei consumi culturali dei mercati
Il il fenomeno che la cultura avuto in termini di attrattività nel territorio tutti gli studi per esempio quelli che prendono l'abbrivio dagli studi di Florida sulla
Come i talenti riescono ad arrivare nel territorio se il territorio a rischio di spazi culturali
Aiutato molto a capire che c'è comunque un collegamento che un collegamento e virtuoso
Il fatto che poi ci siano diciamo condizioni di risorse scarse dal punto di vista economico e per cui anche le istituzioni culturali debbano fare i conti con fenomeni di economicità
Aiutato il fatto che le ore di lavoro sì compenetrano con molte ore non lavorative aiutato a capire che il non lavoro deve essere progettato dovessero organizzato deve essere valorizzato dovessero imprenditoria Lizza atto e alla fine c'è stato un po'questo superamento diciamo del autoreferenzialità otto il cui al suo Ramsay probabilmente era un motto che andava bene diciamo alla metà del Novecento adesso forse si tratta anche di capire quali sono gli impatti le ricadute
Ecco se io dovessi vedere qual è stato lo sforzo maggiore a recuperare questo collegamento io credo che lo sforzo maggiore sia stato fatto dalle istituzioni culturali
Cioè c'è stato un recupero di cultura economica di sensibilità economica molto più dalle istituzioni culturali che non è invece dall'impresa cioè se io devo puntare un diritto di condanna dal punto di vista del ritardo credo che l'impresa siano un po'in ritardo da questo punto di vista e io sono convinto che il figlio di lo dico proprio qua che in un certo senso e il il tempio o il Forum del pensiero di impresa
I figli del fordismo i figli del manufatturiero abbiano fatto e facciano ancora molta fatica
A recuperare tutta una serie di valori estetici di valori simbolici che sono tipici della della cultura
Ne parlo con con cognizione di causa perché per esempio nella nostra università io vedo che ancora il tipo di materia il tipo di tecnica il tipo di metodologie che sono insegnate sono delle metodologie manageriali dure
Cioè sono delle metodologia razionali sono delle mitologie cartesiane c'è ancora moltissimo determinismo ingegneristico no nelle cose che noi insegniamo e questo in un certo senso non è male
Però non viene colmato da tutta una serie di attenzioni e di sensibilità a quelle che un filosofo come Vattimo un momento in cui definisce la post-modernità
Cita come la cultura delle mezze verità cioè se noi siamo così attenti a e convinti
Che le armi razionali siano quelle che possano risolvere qualsiasi problema aziendale qualsiasi problema economico ecco che quando ci troviamo in una situazione di mezze verità che poi è tipico del momento della post-modernità
E quindi se volete tutto nella discussione del del pensiero debole facciamo fatica accogliere questi questi spazi che sono gli spazi intermedi
E qui c'è tutta la discussione se volete tra il tangibile e l'intangibile tra il materiale e l'immateriale
Allora perché sostengo che le persone di impresa non sono ancora arrivate pienamente sull'immateriale perché ormai l'economia anche se parliamo di economia manufatturiere economia di beni economie di merci l'economia e fortemente immateriale e fortemente simbolica ed ecco perché sostengo che la cultura l'arte è patrimonio economico del processo produttivo è proprio un input della filiera economica del processo produttivo
E però difficile accogliere questo questo concetto ed è particolarmente difficile da cogliere questo concetto se noi siamo intrisi da più di un secolo di cultura economica cultura manageriale di carattere razionale cartesiano
C'è una battuta che vorrei usare per per per dare il significato di questa cosa
Il romanziere Joseph Conrad dice
Con una con una frase che forse non è molto politically correct nei confronti di sua moglie dice come faccio a far capire a mia moglie che mentre guardo fuori dalla finestra sto lavorando
Ecco mi sembra bellissima questa frase cioè noi che siamo prigionieri di una cultura economica nella cultura manageriale della cultura aziendalistica
Basata sui fatti sul sulle merci sul mettere diciamo le mani dentro gli ingranaggi facciamo fatica a pensare che l'esplorazione simbolica le esplorazioni materiale sia parte del nostro processo produttivo
E vengo quindi al secondo punto che chiamerò con un bruttissimo termine la culturali Zazzera dell'economia
Ecco io non faccio parte della schiera dei corretti declinisti come li chiamava Mario Monti domenica sul Sole però sicuramente diciamo c'è una crisi odierna del canonico modello industriale no cioè la crisi dei distretti il dibattito sul declino la fine del sul famoso volo del calabrone italiano e tutto questo CD porta ad approfondire necessariamente la scarsa innovatività delle nostre imprese
Io credo che le aziende devono recuperare molta più innovazione di quanto per anni è stato millantato con un generico made in Italy
E credo che questo potenziamento dell'innovazione della fertilità debba avvenire attraverso degli schemi che sono degli schemi molto più devianti rispetto a quelli analitici consolidate
C'è bisogno di talento creativo e il talento creativo ha un collegamento importante con la cultura nel senso che a quel punto la cultura diventa un asset fondamentale
Non sta dicendo io di nuovo perché si conosce gli studi che ha chi chi ricorda la storia di Adriano Olivetti Adriano Olivetti insegnava praticava queste cose cioè incardinarla tutta una serie di elementi di nuova estetica sia nei prodotti pensate alla famosa Valentina sia nei palazzi sia nella città e così via
Però bisognerebbe recuperare queste cose e rinnovare lo spirito Olivetti hanno un po'dappertutto
E questo anche nel dibattito nostro sentivo prima le presentazione del presidente Cipolletta di del direttore de Bortoli vuol dire andare un po'oltre
Rispetto semplicemente al tema della modernizzazione delle istituzioni culturali del managing dell'istituzione culturale
Cioè
Gli effetti benefici dell'economia sulla cultura non sono solo limitati al fatto che in questo momento i musei siano meglio gestiti e valorizzati che le istituzioni editoriali o quelle cinematografiche o quelle musicali siano meglio gestite meglio finanziate eccetera
Ecco io credo che ci siano dei vettori importanti che producono degli affetti i così detti spillover proprio nell'economia in generale
Diciamo che la cultura aggiunge una serie di significati economici al prodotto
Il valore d'uso dei prodotti che quello che viene fuori dalla economia del del Novecento
Ci diceva che il il valore è il prodotto per quello che il servizio per quello che
Ecco oggi noi comperiamo dei prodotti o compriamo dei servizi non solo per la loro funzione d'uso
Ma per la valenza simbolica tra la valenza educativa chi e nel servizio sacche conta l'esperienza esperienza e un elemento denso intangibile
Conta l'emozionalità conta l'appartenenza ad una comunità
Ecco le imprese oggi producono e vendono prima di tutto i significati che questi oggetti incorporano
D'altra parte se no non sarebbe comprensibile perché un paio di jeans che costano sette euro fatti in Italia o un o in fare IST possano essere venduti a centoquaranta perché diciamo un paio di occhiali come questi che probabilmente ha una montatura che costano sette euro io li pago cento
Perché dopo vediamo il caso del caffè no perché ci occupiamo del caffè addirittura in una dimensione simbolica perché anche l'acqua minerale non la comperiamo solamente perché disseta ma per una serie di altre cose
Perché la macchina industriale talmente corredata di servizio che ormai più il servizio più nella relazione con il fornitore che quella che conta rispetto semplicemente alla funzione della macchina
E quindi tutto questo ci dice che
Diciamo c'è un po'una sostituzione del capitalismo industriale con il capitalismo culturale forse una frase un po'troppo esagerata
Ma ci dice abbastanza bene che ormai anche se volete la distanza che c'era una volta tra il mondo industriale nel mondo dei servizi si sta colmando c'è c'è una convergenza tra le neo industrie e le le imprese di nero servizi che superano quelle del tre Doors tradizionale che aveva sempre imposto una risposta secca stai o di qua o di là ormai diciamo tutte e due producono valore con le idee con i legami con il sense making che non è più legato semplicemente ad una logica di tipo umano sotto derogato solo Mazzone
Quindi c'è questo progressivo superamento della concezione comunicazionale della cultura cioè che le impresa in particolare quelle che hanno forte responsabilità sociale investono in comunicazione sponsorizzazione mecenatismo no investono in cultura perché la cultura è un qualche cosa che serve perché è un qualche cosa che aiuta le risorse umane dell'impresa ad essere in sintonia con il busto con l'avanguardia del gusto dei propri consumatori
Che aiuta a capire come mai un'automobile deve essere simbolicamente esteticamente bella perché se no altrimenti anche se ha delle prestazioni motoristiche
Eccellenti non la vendo più e quindi per usare un termine che un motto che una volta si diceva cioè che carmina non Dante Panem è qui in questo momento forse Carmina Dante Panem cioè bisogna investire molto sui Carmina
Proprio per poter recuperare quel tipo di sensibilità che in questo momento dobbiamo mettere dentro il processo produttivo
Ecco perché io prima dicevo le imprese si muovono tardivamente perché alcune imprese hanno imparato un po'ad abitare in questo ambiente di post-modernità
Dove non si producono si vendono semplicemente oggetti che vengono definite nella loro prestazione utilitaristica però molto deve essere ancora fatto
Anche perché diciamo tutto il dibattito del post industriale del postmoderno del post fordista eccetera e denso di nebbie di foschia e non c'è si discute tanto ma poi dopo chi effettivamente lo per razionalizzare sono pochi
Un elemento cruciale l'elemento della formazione per cui prima Salvatore Carrubba diceva questo è e l'inizio di un percorso il mio incoraggiamento e e che sia un percorso anche formativo nel senso che mai come in questo momento mostre biennali
Momenti musicali eccetera
Possono essere utilissimi per risorse umane di impresa per capire dove sta andando in questo momento l'avanguardia in quanto quell'avanguardia si riproduce nei gusti del consumatore dei clienti
Il terzo punto che a questo punto vorrei toccare e mi avvio alla conclusione è che la cultura costa
Cioè valorizzare la cultura ha sicuramente un costo e il costo ha dei costi opportunità nel senso che come abbiamo visto nei momenti di finanziaria nel momento in cui noi abbiamo delle risorse dobbiamo cercare di trovare delle priorità di investimento però c'è anche un forte costo della non cultura
Allora dobbiamo cercare di capire che laddove non investiamo in cultura ci facciamo del male proprio perché non stiamo investendo in quegli elementi di competitività che sono tipicamente del nostro Paese
Anche perché investire in cultura e qui parlo invece non tanto a livello nazionale ma a livello locale vuol dire che occorre dare la città di quegli spazi
Che poi possono essere utili per aiutare la contaminazione delle tribù creative la fertilizzazione incrociata la dissonanza cognitiva
Prima commentavamo l'apertura che c'è stata ieri sera della Triennale in Bovisa
Io credo che questo sia stata un'operazione estremamente lungimirante perché il fatto di mettere insieme in Bovisa uno spazio di arte contemporanea il Politecnico un pezzo di Conservatorio un istituto farmacologico eccetera questo sicuramente da un crocevia di popolazioni di comunità che si occupano di cose estremamente importanti che si sono messi insieme possono produrre quella dissonanza cognitiva che è quella che poi dopo gli studi
Della
Creatività urbana ci dicono essere il principale elemento per attrarre
Creativi in Italia
è chiaro che bisogna quindi abbandonare una politica avessi dualistica
Una concezione si dualistica della politica culturale
Noi veniamo da una storica marginalità per cui nel momento in cui c'è da tagliare qualche fondo in finanziaria i primi fondi che saltano sono quelli del FUS cioè il Fondo unico dello spettacolo la la giustificazione è che la cultura non porti voti io mi chiedo se in questo momento sono mai stati fatti bene i conti se sia vero o no che la cultura non porti voti sicuramente bisogna lavorare una policy culturale
Orientata alla competitività dell'impresa
Che mette insieme sicuramente i ministeri che si occupano di benedire attività culturali ma anche i ministeri che si occupano dell'economia e che abbia una serie di passaggi importanti
Tra cui io personalmente non conosco pur essendo un economista quindi dovrei avere questo tipo di Pallino non vedo la necessità di mettere come priorità il combattere gli sprechi c'è ancora spesso c'è questa litania che il mondo artistico è un mondo sprecone
è un mondo che dovrebbe essere criminalizzato per il modo diciamo non accountable con cui gestiscono gli investimenti io credo che invece qui siano stati fatti moltissimi passi avanti ci sono molti fattori meritocratici
Prima molto modestamente Salvatore Carruba citava il suo periodo di Assessorato alla cultura a Milano io credo che siano stati inseriti in quel momento per quanto riguarda la città di Milano moltissimi criteri che hanno aiutato a premiare i comportamenti virtuosi e credo che questa sensibilità che il mondo artistico ormai nei confronti dell'economicità sia tale da spazzare il terreno dalle demagogia sui fondi del cinema sugli allestimenti faraonici eccetera io credo che è stato già fatto l'operazione di combattere gli sprechi
Invece ci sono delle cose che sono delle cose più importanti dal punto di vista la policy culturale
La prima cosa secondo me è la necessità di essere assolutamente by partisan dal punto di vista politico perché spesso nel nostro sistema bipolare un po'imperfetto prevalgono ancora i giochi delle coalizioni rispetto all'interesse della nazione o rispetto all'interesse della città
Chi è attento anche alla commistione delle dinamiche politiche con le dinamiche culturali vede che c'è un sottile Processo di eliminazione delle Autonomie
Nel momento in cui questa Autonomie sono troppo indipendenti Rispetto alle coalizioni del momento politico
Poi ovviamente c'è la necessità di a attivare delle risorse economiche alternative con della nuova finanza con delle tecniche di defiscalizzazione con una presenza più consapevole da parte delle fondazioni bancarie
Con l'orientamento dei fondi l'otto su progetti che siano progetti pluriennali e così via
Il lungo termine è un elemento cruciale
La cultura ha tempi lunghi non può essere relegata la cultura del rubinetto c'è oggi chiudo e poi domani apro
Lo start-up di un museo ha bisogno di dieci anni
La stessa cosa nel momento in cui mettiamo un auditorio Omo in un terreno che magari è stato desertificato da tanto tempo e quindi non si può elaborare una una politica culturale che sia di breve termine e quindi proprio perché non non può essere di breve termine deve essere by partisan perché può superare ampiamente un periodo semplicemente di Giunta
L'altra cosa è che bisogna fare in modo che le giovani generazioni imparino la cultura a scuola e attraverso i mezzi di comunicazione
Qui sempre per citare l'amico Settis nel famoso libro che secondo me è un libro che basta va tenuto nel nello scaffali lo di chi si occupa di queste cose che il suo libro patrimonio spara
Lui dice
Andiamo a vedere qua lei nel nel nostro Paese la lo studio della storia dell'arte vediamo lo sconquasso
Nel nostro Paese bisognerebbe studiare storia dell'arte molto di più di altri paesi europei proprio per la responsabilità che abbiamo nei confronti del patrimonio nazionale di tipo culturale
Ecco bisogna ricominciare dalla scuola non solo storia dell'arte ma anche sulla storia dell'audiovisivo sulla storia di altri fenomeni culturali e sicuramente tra i mezzi di comunicazione il dito l'appuntato sulla televisione
Nel senso che bisogni uscire dal trash bisogno uscire dal dalle commesse dai commissari dai carabinieri dalle casalinghe più o meno disperate dalle talpe dalle isole e qui se vediamo fortunatamente il luogo la nuova Honda
Che sembra caratterizzare i palinsesti del due mila sette si vede che ci dovrebbe essere un'attenzione in seconda serata molto più forte alla ai temi diciamo dalla cultura spera
Un altro titolo è di
Tutto il tema delle delle nomine
Le nomine sono spesso volute come nomine obbedienti
Ecco io credo che per quanto riguarda chi ha la responsabilità delle nomine di musei ed istituzioni di teatri eccetera
Non bisogna cadere nella tentazione di barattare il funzionamento con nomine obbedienti questo invece ancora molto molto presente l'ingerenza del politico
E molto presente sia nel momento dalla nomina che in un momento successivo
E bisogna fare in modo che tipo E.R. responsabilità di nomina tolleri definitivamente l'indipendenza di giudizio su queste cose
E l'ultima cosa e creare una politica territoriale dove gli spazi culturali siano degli spazi culturali proprio che e Levino aumenti no elaborino
Una creatività cioè i luoghi della cultura in una città possano essere davvero la spina dorsale per attrarre non solo i talenti dall'estero ma per fare qualche cosa di nuovo per la competitività
I settori culturali possono insegnare molto all'economia
Nel momento in cui cercano di conciliare ogni giorno l'emozione e la regola e questo diventa sempre più attuale nel mondo delle economia proprio perché come abbiamo detto ognuno di noi ognuno delle persone che poi dopo lavora ai diversi livelli a livello direttivo livelli intermedio deve cercare di conciliare questa competenza
Il fatto di conciliare l'emozione la regola e anche un qualche cosa rende anche divertente il nostro mestiere
E chiudo con una citazione diceva nella pianista cubano Compay Segundo che era quello di Buena Vista Social Club diceva governare la contraddizione tra estro razionalità e l'arte di vivere
E Compay Segundo però attivo e particolarmente brillante dal punto di vista musicale è morto a novantasei anni grazie
Grazie Severino
L'amor profano era molto simpatetica oncologo sacro quindi mi pare un ottimo in un'ottima introduzione ai nostri lavori siccome la cultura e anche sorpresa rottura io
Vi propongo di tollerare una piccola rottura al nostro programma visti i riferimenti iniziale che ha fatto
Severino Salvemini alla responsabilità delle imprese
Ci sono diversi imprenditori tra di noi e ce ne sono anche nel Pannella delle che estate sia delle testimonianze chiamerei proprio Andrea Illy che è stato anche avvocato
Da Severino Salvemini per reagire alle sollecitazioni che affatto Severino Salvemini su questo punto prego tutto really imprenditore è inutile che vi ricordi che cosa produce Andrea il
Grazie buongiorno signore buongiorno signore sono naturalmente felicissimo di essere qui con voi
Soprattutto perché il tema mi appassiona come Alfredo Prete modo di sentire credo che tutti siate consapevoli del fatto che l'Italia è mondialmente riconosciuta come il Paese del caffè
E a giusto titolo
Da un lato perché in Italia effettivamente il Paese che ha iniziato il consumo di caffè nel mondo occidentale all'intorno del mille seicentocinquanta Venezia
Il Paese che da subito la ereditò bevanda ufficiale la cultura tant'è che ne sono nati i luoghi e proprio in Italia caso raro assieme alla lingua francese la tedesca dove c'è la lo addirittura l'omonimia tra il prodotto e il luogo di consumo
Da lì si sono sviluppati caffè questo fortissimo legame
Tra citare la bevanda il luogo e la cultura il caffè poi con l'accelerazione degli stili di vita nel corso dei secoli dopo la rivoluzione industriale hanno sotto saputo trasformarsi su verso un consumo più veloce verso il mondo del Parma
Il mondo del bar oggi è qualcosa di incredibile
Non so se ne siete consapevoli ma c'è un baro ogni quattrocento abitanti in questo Paese il che denota naturalmente quanto radicato e nell'abitudine dei cittadini frequentarli perché è ovvio che se si sta in piedi con uno scontrino medio di qualcosa come due euro qualcosa
Un un bar ogni quattrocento abitanti per campare almeno ci dobbiamo andare tutti più Italia poi ci sono alcune città che si sono diciamo particolarmente distinte in questo legame tra il caffè la cultura cito in particolare Venezia Napoli Trieste Torino
Dove ancora in Italia si trova la più alta concentrazione mondiale di caffè storici oltre che come già citati caffè e anche dal punto di vista tecnologico Italia è stata al paese che ha innovato di più tant'è che le propalazioni se vogliamo più conosciute al mondo ormai noto scusate intenzione italiana
Allora prego
In Italia siano nati almeno quattro delle sette innovazioni radicali che hanno connotato il settore del caffè nel secolo secolo scorso
Quindi questo vuol dire che nel corso dei secoli né in Italia si è formata sedimentata una cultura del caffè che a tutti gli effetti una fetta consistente dello stile di vita italiana al pari della
Nodale pari del design al pari del cibo al pari delle bellezze del nostro Paese
Questa cultura basata su tre assi
Almeno io la interpreto così il primo asse e quella del già menzionato cultura del prodotto e del luogo che quindi vada una pianta
Prodotta nel sud del mondo a una tazzina servita a un cliente possibilmente entusiasta
Il secondo asse della cultura del caffè quello dell'espressione come ho già detto il caffè bevanda ufficiale la cultura in particolare ha ispirato artisti
Figurativi scrittori e anche musicisti dalle e poche più morte
E il terzo asse della cultura e quello della interculturalità ovvero il cosmopolitismo
Che vede riti e tradizioni familiari sociali del consumo del caffè variare a seconda dei luoghi non è necessario neanche cambiare Paese in Italia pasta cambiare città per trovare stili e costumi diversi
Ma questa interculturalità vuol dire anche l'esotismo della dei paesi produttori tutti nel Sud del mondo la maggior parte dei quali con culture millenarie che sono di grandissimo passione da scoprire
Ecco bisogna considerare anche il contesto economico in cui operiamo
Tutti sappiamo perché se ne parla moltissimo di globalizzazione ma pochi parlano di uno degli aspetti più perniciosi della globalizzazione che la iper competizione che ne deriva
I per competizione significa che ormai la concorrenza e senza confini e purtroppo anche molto spesso senza regole
Questa iper competizione comporta
La ricerca in particolare settori così competitivi come quello del caffè dove c'è una compie concorrenza feroce alla ricerca per la sopravvivenza di una unicità
Essere in grado di esprimere a livello di azienda di prodotto e soprattutto di marca una unicità unicità che deve essere basata naturalmente su degli elementi estremamente rilevanti quindi che siano che guidino l'acquisto quindi le mozioni citate da Salvemini sono ovviamente importantissimi deve essere un'unicità autorevole quindi fondata su una legittimità ed infine una unicità che sia anche sostenibile difendibile nel tempo e non possa venirci parte dei concorrenti
La neve quindi ovviamente nella ricerca della nostra strategia nel continuo affinamento della stessa siamo al perseguimento alla ricerca di questa unicità incoerenza ovviamente con il nostro DNA perché ogni azienda più simile a un essere biologico che non ha qualcosa di materiale e quindi ha un DNA ecco di questo DNA si può riassumere in tre parole chiave immissione passione ossessione fin dalla fondazione dell'azienda nel mille novecentotrentatré da mio nonno
C'è stata questa missione di fare il milione casse che esista oggi la nostra missione la cito per far vedere la coerenza canta così deliziare il consumo Terre di caffè di tutto il mondo con il miglior caffè che la natura possa dare la cui qualità viene esaltata dalle migliori tecnologie
E l'emozione e il coinvolgimento intellettuale che deriva dalla ricerca del bello in tutto quello che facciamo
Con questi valori quindi siamo alla ricerca di una strategia che ci permetta di perseguire l'unicità nella nostra passione per l'eccellenza
Questa strategia si chiama in buona sostanza caso Kakà tossico calo Kakà tosse quella parola greca antica non traducibile in nessuna lingua contemporanea che stabilire bello e ben fatto perché le due cose sono inscindibili
Perseguiamo questo calo Kakà tosse attraverso tre metà progetti
Il primo metà Progetto metà programma meta vuol dire che sono senza confini né spaziali e temporali
In questo primo Poeta programma e quello per l'appunto della cultura del caffè e quindi cerchiamo di coprire i tre assi della cultura che ho già menzionato con una progettualità interna
La cultura del caffè come prodotto come luogo viene coperta dalla Università del caffè abbiamo fondato un'Università del caffè nel due mila tre
Che attualmente divisa in tre dipartimenti il primo dipartimento rivolto ai produttori di caffè si tratta di puro addestramento andiamo insegnare loro come produrre la qualità dei critiche poi compriamo per contenere la qualità che ricerchiamo
Il secondo dibattimento è però già più legata alla cultura anche affluiti IVA e quello rivolto al mondo dell'ospitalità esercenti baristi questo genere di persone che si occupano della del servizio allora andiamo insegnare non solamente una conoscenza profonda del prodotto che servono ma anche l'arte del servizio
Mutatis mutandis quello che si fa con i sommelier nel mondo del vino è il terzo dipartimento e quello che inaugurato proprio nei giorni scorsi con uno straordinario successo proprio qui a Milano ed è rivolto ai consumatori ai consumatori proponiamo un percorso didattico che vada l'arte della de degustazione all'arte della preparazione fino alle conoscenze generali di ciò che interessa della cultura del caffè
Secondo asse quello dell'espressione siamo molto attivi nell'arte contemporanea da quindici anni abbiamo il Art Collection che sono ormai diventate la collezione di oggetti d'arte
Più completa
Che quanto meno a mia conoscenza che esista al mondo tant'è che siamo diventati in qualche misura degli operatori culturali delle artistici partner delle più importanti istituzioni e in particolare la Biennale di Venezia
Dal punto di vista della letteratura siamo attivi siamo casa editrice quindi nel nostro statuto della Illycaffè siamo casa editrice
E abbiamo delle organi diciamo noi stessi via di di pubblicazione una bellissima rivista benone piace tanto tematica che si chiama il Wolves
La casa editrice all'interno dell'azienda siamo partner del festival la letteratura di Mantova fin dalla sua partenza produciamo delle piccole placchette che accompagnano il momento di piacere della famosa nel caffè
Nell'arco della giornata ed infine sulla ultimo aste che quello della interculturalità
Siamo in particolare attivi alla valorizzare la coltura dei Paesi produttori attraverso il progetto in un principio che assieme a Sebastião Salgado
Ci vede mostrare la realtà la bellezza umana la cultura dei Paesi produttori ai nostri concittadini
Secondo metà Progetto i luoghi di culto perché se una cultura cultura non è solo il sapere ma è anche culto vero rito quindi il luogo di culto ci vuole un luogo di culto e questo è il luogo di culto per antonomasia il caffè italiano
Per coerenza quindi abbiamo reinterpretato in chiave contemporanea la cultura del caffè italiano e lo stiamo localizzando attraverso una catena in franchising che si chiama espressamente Illy
Di cui sono aperti credo entro fine anno i primi centoquaranta punti vendita e si sta rapidamente diciamo internazionalizzato ma altresì anche valorizzazione dei luoghi di culto dei nostri migliori clienti perché siamo serviti in più di cinquanta mila pubblici esercizi nel mondo dove cerchiamo di arricchire con questa cultura autentica italiana
Anche il i luoghi dei nostri clienti
Terzo ed ultimo metà Progetto luoghi di culto gli strumenti di culto ovviamente strumenti di culto sono sostanzialmente la tecnologia a cui ci si faceva riferimento nella missione che sono avvocati al perseguimento della perfezione in tazzina
La nostra obiettivo utopico quanto si vuole e che tutti i più di sei milioni di tazzine del nostro caffè che vengono consumati ogni giorno siano tutti altrettanto perfetti nella perfezione nel servizio e a questo contribuisce in maniera preponderante oltre al caffè stesso la tecnologia della preparazione nella quale siamo anche molto attivi proprio domani avrò occasione di annunciare e il lancio di una operazione in campo di una tecnica di preparazione tutta italiana anche questa che oggetto di valorizzazione strumenti di culto ovviamente oltre la componente tecnologica che permette la performance devono svolgere una funzione e la definizione migliore che ho trovato del design il design io quello che permette di valorizzare la funzione quindi noi siamo sicuramente attivi nel campo del design a tutti i nostri oggetti cercano una oltre nella forma oltre che la valorizzazione della funzione anche dell'emozione e lo facciamo sempre rigorosamente per coerenza con Designer italiani
Vado in chiusura sugli aspetti organizzativi citati
Da Severino
Bene
è un mestiere difficilissimo questo che vi ho appena citato
è anche divertente
Siamo solo all'inizio
Noi abbiamo appena spetta Buttazzo dietro alle spalle la cultura dei fronzoli perché Ali a Trieste non so se si dice anche in italiano c'è questo affrontano che vuol dire quei pezzi di tessuta sulle che sventolano che diciamo contribuiscono solamente Arnone aspetto diciamo estetico
E quindi all'inizio questa progettualità così forte nel campo dell'estetica della ricerca del bello veniva considerata come fronte a realizzare veniva visto come una uno spreco una perdita di tempo
Speriamo appunto a nel cambiamento che a questo opporvi siamo pronti megaprogetto culturale ha necessitato
Nel cambiamento organizzativo nelle a a terra incamerato tutte le
Sentenze necessaria siamo un'azienda che ha un'arma irachena
Una volta eletto che un artista quindi trovate voi un'altra azienda alimentare che abbia un Ardabil rector ve lo spiego naturalmente
IBA accetta devono essere coerenti
E poi deve convergere anche tutto il sistema di comunicazione noi recentemente abbiamo varato questa campagna pubblicitaria insieme alla bellezza un gusto
La bellezza per definizione l'espressione della cultura ed è quella che da l'emozione perché la cultura di per sé semmai viene vista come qualcosa di distante
Il rischio però della banalità si distrae un minuto o per questioni di persona un po'distratta o per questione di Baget se il rischio sempre di cascare nella banalità quindi una e veramente nel Cile il paragone con la Olivetti lo faccio spesso al nostro interno bisogna che questo discorso della cultura diventi cultura aziendale
Quali sono i risultati
Sicuramente dai lì con la sua personalità della marca come la sua posizionamento ricitarlo coalizzarsi attraverso di ciò ha contribuito a globalizzare l'espresso italiano nel mondo noi siamo presenti in centoquaranta Paesi più di cinquanta cinque per cento credo quest'anno delle nostre vendite
Vengono da fuori dall'Italia e siamo partiti che eravamo decisamente uno dei mille Torre fattori italiani con un mercato tutto domestico quindi come direbbero gli inglesi e americani so fare soprusi
Ma bisogna guardare anche gli effetti non positivi perché sul piano della concorrenza seppure vero sia vero che la Illycaffè una delle aziende che è cresciuta di più a livello mondiale negli ultimi dieci anni penso che saremo tra le prime cinque o sette aziende in termini di tassi di crescita negli ultimi dieci anni ma è anche vero che siamo stati superati largamente da in particolare un paio di concorrenti
Perché cito questo
Certamente il fatto che questi concorrenti
Ci avevano superato e un problema strutturale un problema strutturale in quanto si tratta o di immense multinazionali che quindi competono con un una dotazione di patrimonio di mezzi finanziari
Comparabile a quello che un prodotto lordo di un Paese intero oppure sono aziende di provenienza americana che quindi sono dotati di un vantaggio competitivo paese che l'Italia se lo scordano pone anche sognare
Ma il motivo per cui cito questo è perché anche un problema istituzionale perché guarda caso i concorrenti che più di tutti sono riusciti a superarsi hanno utilizzato a piene mani che cosa proprio la proprietà intellettuale
Il patrimonio e la cultura del caffè italiano
E questo è un problema istituzionale perché la Illy Caffé ha fatto di tutto in tutte le istanze possibili per cercare di proteggere la proprietà intellettuale dell'Espresso dell'espresso italiano fino a cercare di lettura di proteggere l'Espresso napoletana
E sono sempre Stati
Delle opposizioni
E quindi è anche un problema antropologico
Perché si sarebbe potuto proteggere L'Espresso italiano a tutto vantaggio del nostro Paese spesso ma ci sarebbe voluto un approccio di competizione competizione che vuol dire cooperazione per ciò che si può far solamente assieme e competizione perciò che si può fare solamente da meglio da soli ecco questa competizione non c'è stata se la protezione della proprietà intellettuale questo italiano non c'è stata che per colpa dei concorrenti che non hanno voluto farlo
E adesso ne pagano le spese il sistema Paese se cito questo è ovviamente non per fare polemica ma per dare un contributo al fatto che lo sfruttamento veramente completo della cultura a livello macro economica implicante un patto per la stessa
Grazie
Grazie a lei il quale mi pare abbia completato molto efficacemente le all'all'intervento di Severino Salvemini sottolineando quanto appunto l'aspetto in materiale sia importante in una grande azienda sottopongo alla vostra ammirazione il fatto che egli si sia prestato un convegno che manda prevede coffee break
Infatti adesso ad aggiungere poltrone per alla nostra tavola Tonolini non andate via poi semmai circonciso Cirith Foccillo eremo alla fine prego gli altri nostri relatori lo stesso Dottorini perché è scappato venga venga Dottorini venda su Goff
Prego Francesco Micheli Umberto Paolucci Vittorio Sgarbi che ci sta raggiungendo e Carlo Fuortes di salire il professor Strinati dove a a cinque minuti di cammino
Tutto questo in atti Strinati
Queste
è colpa
Bene allora riprendiamo rapidamente
Buongiorno col basta
Così
Allora vorrei introdurre adesso un un'altra un'altro Tanzi due altri temi il tema della cultura musicale il tema del territorio
Qui abbiamo fa a sinistra che a destra un imprenditore particolarmente sensibile al tema della cultura lo è sempre stato nel corso alla sua carriera da imprenditore Francesco Micheli rettore finanziere ma che oggi è attivamente impegnato nel campo della cultura voi l'avete visto presentato come presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ma come sapete anche così le amministrazioni della Scala presidente del Teatro Arcimboldi e adesso coinvolto in questo grande progetto che riguarda la collaborazione tra due grandi città come Milano e Torino
Sul piano della cultura in particolare della cultura musicale e alla mia destra Carlos Fuentes forte se che l'amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma uno dei grandi
E quindi uno degli dei protagonisti nove grandi fenomeni nella fioritura culturale lo sto Paese l'esperienza dell'Auditorium e della e del Parco della musica di Roma io chiederei ma Francesco Micheli di cominciare questo Giro introducendo questo tema immagino che si è particolarmente importante questo anche della collaborazione tra sotto diversi soggetti istituzionali come le grandi città come Milano e Roma vi raccomando a tutti l'esercizio disciplinato della risorsa tempo ma sono sicuro che essendo uomini d'impresa conoscete il valore di questa risorsa prego Francesco sarò brevissimo grazie
Devo dire che quanto introdotto da il suo Cipolletta da Ferruccio de Bortoli quanto era illustrate in modo chiarissimo esemplare del professor Salvemini e perfetto per quello che si sta facendo in questa in questo lancio di questo grande festival internazionale che comincerà a Milano proprio nel settembre dell'anno prossimo lo Salvemini ha spiegato veramente molto bene ricordando anche Richard Florida con me il connubio il il correre assieme di attività imprenditoriale e cultura sia prologo a risultati straordinari proprio in termini di crescita non solo di qualità della vita di stile di organizzazione proprie giornate di lavoro
Tutto quello che fare da dimostrato di crescita in America dove questo è avvenuto ma anche proprio come crescita economica dal Papa per esempio di Roma qualcuno ha calcolato che il Pd Roma stia crescendo del quattro e mezzo
Per cento proprio per il risultato di questo grossissimo sforzo che è stato fatto e mi fa piacere che sia presente anche lei per questa per questa discussione per questa riunione perché la dimostrazione di come appunto l'attenzione al fatto culturale
Sia veramente un elemento straordinario di crescita e di sviluppo è chiaro che è una città come Milano che non aveva non ha finora un festival internazionale
Ed è veramente incredibili auditu perché è una città che comunque in Europa si pone in questo modo io cominciai già più di vent'anni fa
Derivato con Maurizio Pollini a perseguitare le amministrazioni di allora per cercare di far nascere questo festival sul modello già allora
Di quello che faceva Baldassa Torino eravamo agli inizi di questa di questo festival straordinario di Torino Settembre musica che adesso compie trent'anni
E malgrado l'attenzione anche ultimo avviso l'attore Carruba che era stato molto sensibile non siano ancora riusciti a fare queste cose viceversa lo si può fare è stato è stato promosso è stato lanciato e mi è parso opportuno e qui mi riallaccio proprio la tua osservazione gemellare in qualche modo Torino perché ma non solo per motivi economici motivi economici sono del tutto evidenti diciamo Torino
Già funziona trent'anni benissimo
In settembre e conveniente fare un festival perché non c'è praticamente nulle in settembre la gente torna dalle vacanze felicissima di fare qualche cosa di nuovo gli organizzato ma soprattutto le grandi orchestre che girano per l'Europa costano molto meno e sono a portata di mano quindi si catturano con più facilità
Se noi avessimo dovuto fare un festival Milano avremmo dovuto sospendere
In un lavoro titanico almeno tre anni per poter organizzare qualche cosa che che è molto importante perché sarà un'invasione veramente di musica una sorta di su un'amica musica Ale che invaderà la città per tre settimane con presenze molteplici durante la giornata e quindi potete immaginare tenuto conto che i musicisti hanno gente che funziona tre quattro anni sarebbe stato sicuramente impossibile farlo subito da soli viceversa
Agganciandosi al treno di Torino è possibile già partire da settembre quindi motivi economici pratici
Ma a Torino anche per altre ragioni per ragioni diciamo culturali per ragioni di dissimili Anza tutto considerato Torino e Milano rappresentano un mondo che è molto simile molto vicino
E patto per ragioni sociali per ragioni culturali per ragioni urbane sono città in cui c'è comunque un comun denominatore che per Torino e per Milano è forse rappresentato proprio da quell'attenzione per il fare per il fare bene quindi un rigore un'intensità e una cultura che tutto considerato si riallaccia ci sono ragioni storiche in fondo
A Milano il rigore il fare che legato alla cultura austroungarica atte resi Anna quello che faceva commuovere rimpiangere tanto a Castiglioni no il il ritorno a quei modelli e e Torino insomma la sua vittoria l'amore per il dettaglio i tipi Bolognani
è di è un aggancio a diciamo a quella cultura protestante valdese forte calvinista
Che in qualche modo appunto è una cultura popolare e che unisce queste due entità per cui dicevo al di là della ragione che nomi che ci ha veramente qualche cosa che per Torino poi è una Franco Filia per per le per Milano e forse una un un un approccio ancora più europeista qualche cosa che ci porta alla Mitteleuropa che ci porta a un fare assieme e quindi alla possibilità di realizzare nello stesso modo qualche cosa che è estremamente efficiente estremamente efficace proprio per quella per quel tasso di sviluppo che si può anche calcolare come apporto della cultura a quello che viene fatto sul piano economico nelle città
Ecco allora che questa questo fatto determina una constatazione che Milano e Torino hanno forse i pubblici dal punto di vista musicale più interessanti d'Italia
Perché sono è un sono pubblici che operano in e che diciamo agiscono sono presenti fortissimamente in entrambi le città e che seguono gli eventi musicali con un'attenzione particolare per dire una cosa molto sono molto attenti non so i programmi di sala di studio rilegge uno
C'è una grossissima attenzione anche alla musica contemporanea alla sperimentazione
E ieri che qualcuno citato di l'inaugurazione della triennale della Bovisa
E che è un fenomeno formidabile e il Conservatorio di Milano sarà presente appunto con la parte di musica contemporanea musica Elettronica proprio perché tutto si Toni resta bene assieme la cosa molto importante che c'è alla Bovisa un Museo del Bambino ecco purtroppo la la conoscenza che è stato detto la storia dell'arte un peccato di omissione enorme poco studioso dell'arte in Italia ma quello della musica ancora peggiore
Oggi praticamente nella prima infanzia annuncia insegnamento musicale si sa benissimo come viceversa l'insegnamento musicale dalla prima infanzia sia stato viario come ginnastica per il cervello al di là del piacere proprio del fenomeno
Musicale spesso e nel Museo della musica che c'è
Che si farà del bambino che si farà alla Triennale sarà anche quello è un elemento in cui la presenza del Conservatorio potrà coniugare elementi nuovi di crescita proprio per per un'attenzione che comunque il Conservatorio da con manifestazioni che vengono fatte con enorme successo proprio per i bambini cercando di sopperire a quello che la istruzione ordinaria Nonda comunque venendo al Festival dicevo prima sarà un veramente una grande invasione musicale
E sarà un'immensa platea che va da Torino a Milano facilitata anche dall'alta velocità che si sta facendo
In un momento storico quel particolare perché non a caso la più grande operazione di concentrazione bancaria sta venendo proprietà Milano e Torino
C'è tutta una serie di cose che vanno in quella direzione quindi ripeto non a caso certe volte
Questi fenomeni apre a Vendola per simpatia Bitossi si creano un po'tutti assieme
E quindi potremmo avere questa manifestazione che sarà per quanto riguarda Milano presenza forte nei siti più diversi e quindi ci saranno le sale dedicate tradizionale d'apertura sarà alla Scala fatto il programma verrà presentato a primavera prossima penso che si chiuderà proprio a agli Arcimboldi ma tutti i giorni ci saranno quattro cinque sei manifestazioni dalle maratone cioè da qualche cosa che comincia al mattino finisce la sera facendo delle grandi integrali riguarderà tutte le culture musicali non solo musica classica ma anche la musica diciamo leggera ma colta il jazz e il rock e altre manifestazioni che riguardano altre colture un'altra caratteristica che unifica in modo irreversibile a Milano e Torino e l'attenzione per culture diverse il festival di Settembre musica
Dedica tutti gli anni parte del programmazioni a colture
E di altri paesi l'anno scorso è stato il Vietnam e Afghanistan posso dire che prossimo Festi Rasini che riguarderà sia a Torino che Milano sarà dedicato in parte alla musica coreana
Ecco l'attenzione è straordinario basta dire che a Torino ci sono stati più di settanta mila spettatori a queste manifestazioni seguite veramente come grandissima attenzione ci sarà una lo stesso approccio in termini diciamo di costo dei biglietti cioè io sono contrario alla musica regalata alla musica gratis perché tutto si svilisce basta farla pagare poco otto rinnova la politica dei prezzi bassi la stessa verrà utilizzata anche a Milano di e questo crea veramente un'attenzione fortissima anche perché la gente a Torino fa Delfino incredibile per avere i posti quindi c'è proprio una carica un'attenzione e sono sicuro che lo stesso verrà a Milano perché noi vediamo che tutte le volte che viene proposto qualche cosa che non sia trash che non sia c'è un'attenzione e una cura
Anche la musica contemporanea che spesso fa sorridere quando eseguita molto bene quando gli stessi musicisti che le esegue oggi la ci credono a dei successi straordinari vi dicevo il festival sarà questa
Questa invasione musicale tutti diciamo i principali siti saranno attivati in questo tutte le istituzioni milanesi saranno invitati a una a manifestarsi e a contribuire dal successo del Festival anche luoghi non necessariamente dedicati alla musica quindi saranno attivate per esempio ecco una cosa mi ha fatto molto piacere
Che come prima reazione da quando è stato annunciato il festiva dalla Fiera di Milano la nuova Fiera che aveva già programmato stampato i manifesti il grande evento della Salone della musica
Che riguarda non solo gli strumenti musicali ma anche gli strumenti di fusione per i grandi eventi eccetera che era previsto per maggio
è stato spostato a settembre proprio per farlo in coincidenza con il festival e quindi capire anche del manifestazioni che avverranno in Fiera
Così altri siti particolari della citata certi cortili Milano dei cortili bellissimi che potranno essere fatti rivivere musicalmente e perché no anche questa questa questo stupendo Auditorium mi auguro possano essere utilizzato per qualche manifestazione di ecco quindi è un è un è un'opportunità che penso potremmo anche sfruttare i e questo ripeto
Sarà veramente una spinta molto molto forte
Perché tutto considerato esistono quattro mila cinquecento cinque mila persone tra Milano e Torino che sono gli affezionati della musica che sono presenti più o meno sempre e lo stesso pubblico che si ritrova in tutte le sale
Ed esiste una sorta di muro invisibile rispetto a tutto il resto della popolazione ecco il festival dimostra che questo muro si può rompere i e quindi diventa anche una forma quasi di apostolato per la musica che ripeto è un elemento di veramente di produzione molto molto importante per lo sviluppo anche economico e e l'esempio è stato proprio l'apertura e con questo chiudo per mantenere i tempi cui mi inviti
L'esempio è stato l'apertura del festival di settembre musicale
Dell'anno scorso che è avvenuto con un concerto diciamo
Al limite dal punto di vista programmazione molto scontato la la Nona di Beethoven con la Filarmonica della Scala col Coro della Scala diretto da Chung
Ma fatta dove a Palazzo Isozaki di fronte a dieci mila persone uno spettacolo assolutamente impressionante con i maxischermi con un sistema di riproduzione perfetto
Ecco è stato una cosa veramente incredibile perché vedere dieci mila persone in silenzio io dicevo sembrava una sorta quasi poco una pala quattrocentesca confondono con tutte le sto in stile che salivano
Veramente uno spettacolo unico inimmaginabile diciamo in situazioni normali ebbene di queste dieci mila persone io penso che forse due mila conoscevano la musica che il pezzo che ascoltavano e le altre otto mila sono rimaste stregata in un silenzio formidabile e sono esplose poi in applausi degni di un concerto rock ecco questo e con questo chiudo è l'esempio di come in effetti un grande festival internazionale sia estremamente importante per inciso dico questo Festival si pone già adesso come il terzo in Europa
Essendo i primi due Salisburgo e Lucerna direi quasi irraggiungibili perché hanno dei Budget che sono da dieci a quindici volte rispetto a quello milanese torinese essendo Paul partiti tantissimi anni fa
Grazie
Non saluto al professor Strinati che ci ha raggiunto gli facciamo prendere potenziato attualmente e per un'esperienza che sta per partire un'esperienza invece consolida salire di quel papaveri di quella di Roma lo fa il dottor Carlo su Carlo Fuortes che Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma
Sì buongiorno dunque io attraverso la nostra esperienza la curva
Vorrei cercare di rispondere alle domande convegno
E quindi a Monza campane possibile intesa tra cultura e sviluppo arte mercato pure denari ecco io attraverso uno di loro non solo dico che è possibile ma direi che è anche indispensabile spero questo era chiaro
Da dall'intervento che faro ha messo dunque non voglio citare voglio citare cifre e infatti l'unica cosa che devo dire che devo ricordare e che e non si sente più
L'unica cosa che devo ricordare l'unico dato che voglio ricordare che nel due mila cinque
L'Auditorium Parco della Musica soli tre anni dalla sua nascita e è diventato il più grande complesso musicale europeo con più di settecentoventi mila spettatori paganti oltre ottocentoventi e Segrate
Questo anche grazie evidentemente alla non solo l'attività della Fondazione Musica per Roma anche quella dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia che e ospitata all'interno ecco
Alla casa all'interno dell'Auditorium Parco della Musica
E
Questi sono risultati evidentemente che non ci aspettavamo a tre anni sull'A tre anni dalla nascita
Come è stato possibile raggiungere questi risultati in soli in soli tre anni ecco io vorrei focalizzare solo cinque punti che poi sono uno strano mix di culture sviluppo di arte e mercato
Il primo sicuramente è stata la disponibilità di un luogo straordinario quello l'Auditorium Parco della Musica disegnato da Renzo Piano e mi viene facile adesso citarlo in questo spazio che peraltro a molte a molte cose che lo ricordano Pero penso che molti di voi siano venuti in Auditorium e è facile riscontrare dei delle parti architettoniche molto simili
E Latilla Liedholm è stato il primo grande segno di architettura contemporanea nella città di Roma nel dopoguerra e per questo forse avuto un in un mi uno straordinario valore simbolico per la città e per i cittadini queste sicuramente è stato un fattore che aiutato enormemente in una fase di start-up
Evidente sembra banale dirlo ma senza questa uditori Omo
Tutto quello che siamo riusciti a fare in questi tre anni in un altro luogo non sarebbe potuto fare
è un complesso molto grande oltre novanta mila metri quadri tre sale sale studio e quant'altro non non voglio Tindari tediare con cifre però è molto importante
Il tema strutturale che spesso in Italia viene trascurato
Se non ci sono delle grandi strutture per la cultura
I grandi progetti in effetti non funzione qui mi riallaccio anche a quanto diceva poc'anzi Francesco Micheli su l'idea di creare il binomio Torino Milano e quindi di sfruttare anche quest'asse che sicuramente dotata di grandi strutture e infrastrutture
Il secondo punto fondamentale
E stata la programmazione ci fu un grande dibattito alla nascita dell'Auditorium se dovesse essere solo la sede della musica classica in tempio della musica classica
In realtà così non è stato fin dal primo anno l'Auditorium Parco della Musica ha ospitato Non solo musica classica ma tutti gli altri generi e non solo i generi musicali ma anche teatro danza letteratura
Il mix assolutamente pluri disciplinare orientato al nuovo e molto internazionale questo per Roma è stata assolutamente una grandissima novità
L'Auditorium attualmente a Roma anche se non dovrei dirlo io e visto come luogo della contemporaneità della modernità da questo punto di vista e questo sicuramente ha ha favorito il nascere di questo rapporto con il pubblico
Che è vero lui Francesco Micheli parlava di Torino e Milano Roma era molto indietro da questo punto di vista lo dicono le statistiche
Però in tre quattr'anni son fatti passi avanti enormi al punto che attualmente appunto come dicevo l'Auditorium e primo complesso musicale
E
Dicevo diretta di logo della contemporaneità e da qualche anno a questa parte diciamo gli ultimi anni abbiamo cercato di allargare idea di spettacolo a sostanzialmente i confini dello spettacolo a tutti a tutta la cultura e quindi da un anno e mezzo si ostinano regolarmente Festival della scienza
Un festival nella Filosofia
Quest'anno si farà un festival della matematica con la cura di Piergiorgio Odifreddi
Abbiamo fatto lo ha ricordato il presidente Cipolletta una rassegna di lezioni di storia che hanno avuto un successo
Addirittura travolgente per noi quasi inaspettato quasi cinque mila persone ogni giorno una domenica sì una domenicano
Arrivano in Auditorium
E ecco
è molto importante capire la relazione che c'è tra questa programmazione e il mercato e la domanda
Un po'
Sì e molto importante dicevo
Capire la relazione che c'è tra questa fra questa programmazione e il pubblico e la domanda non abbiamo fatto questa pronta programmazione per il nostro piacere quindi non è soltanto la morsa ecco che ci ha portato a allargare il campo della programmazione sostanzialmente a tutto quello che poteva essere ospitato in Auditorium ma la finalità molto preciso è stata quella di allargare interesse del pubblico potenzialmente a tutti i cittadini
Il vero fattore determinante nati da Dean istituzione culturale credo che sia il rapporto con il pubblico
Spesso questa cosa viene un po'trascurata nelle nostre istituzioni spesso Rose istituzioni culturali sono un po'autoreferenziali
Considerano il pubblico una variabile secondaria io credo invece che il pubblico e quindi il mercato sia assolutamente funzionale a un disegno culturale Complesso questo quello che stiamo cercando
Di di fare in Auditorium all'inizio nei primi anni si pensava che l'Auditorium potesse in qualche modo come dire cannibalizzare mangiarsi tutta la domanda di spettacolo della città potenzialmente lo poteva fare
Questo non è stato non è successo questo
I dati indicano che la domanda di spettacolo a Roma cresciuto in misura più che proporzionale di quanto non sia cresciuta la domanda dell'Auditorium quindi non c'è stato un effetto di sostituzione ma un effetto moltiplicativo
Questo penso che sia un dato che deve far riflettere la domanda Kultur va la cultura evidentemente non è un bene a domanda rigida e un bene che e la pente sì
In presenza di un'offerta qualitativa evidentemente si può stimolare può crescere se questa offerta qualitativa non c'è la domanda rimane addormentata quindi da questo punto di vista credo che è molto importante considerare la programmazione in funzione dei possibili risultati sul pubblico c'è un altro elemento molto importante che spesso viene dimenticato e che questi tipi di servizi i servizi culturali le mostre gli spettacoli usano una risorsa
Che per molti di noi è molto più scarsa del reddito ed è il tempo il tempo è una risorsa particolarmente scarsa nelle nostre società per una fascia medio-alta di consumatori
A differenza del reddito evidentemente il tempo non Pomentale fatto di ventiquattro ore e tutti questi servizi consumano tempo
Tutti questi servizi consumano tempo quindi se noi Magini amo di allargare vogliamo allargare il mercato cercando di parlare sempre alla solita nicchia di mercato arriveremo assolutamente alla strutturazione
Nuova Offerta produrrà effettivi sostituzione non effetti aggiuntivi
Un grande economista che ha studiato queste cose Becker
Chiamava questi consumatori addicted erano dei veri e propri consumatori drogati che in qualche modo avevano saturato totalmente il loro tempo disponibili quanti di noi non sono riusciti andare vedere un film una mostra
O uno spettacolo di teatro per mancanza di tempo
Quindi in una città l'unico modo vero
Di allargare la domanda culturale di questi servizi e quella di allargare i fruitori le persone fisiche e quindi cercare di spostare
I consumi
Il tempo utilizzato
Da dal ristorante dallo sport dalla televisione Dalì incontro con gli amici a questo tipo di servizi questo quello che e accaduto in Auditorium è a Roma in questi ultimi in questi ultimi anni
Un altro aspetto fondamentale qui siamo sicuramente sull'amor profano e stato o la governance che ci siamo tanti e il l'assetto economico finanziario che ci siamo dati
La Fondazione Musica per Roma è una fondazione è una fondazione culturale
Molto capitalizzate la fondazione culturale più capitalizzata d'Italia a circa trentacinque milioni di euro di fondo di dotazione interamente versato
Questo è stato possibile grazie al contributo innanzitutto della Camera di commercio di Roma
Il suo presidente e la Camera di Commercio Andrea Mondello l'ho fatto una scommessa nel due mila uno questo in tempi non sospetti prima che ci fossero i successi che abbiamo ottenuto investendo venticinque milioni di euro nell'auditorio in questo è un dato ha solamente unico a livello nazionale la scommessa è stata nel immaginare che un auditorium potesse essere non soltanto un volano di sviluppo culturale ma anche un volano di sviluppo economico turistico sociale questo è è stato evidente che non è solo l'auditorio ma Roma negli ultimi anni Hardy tassi di sviluppo turistici molto più elevati che non la media nazionale ma anche la meno delle città d'arte quindi non c'è dubbio che l'offerta culturale abbia generato questo volano
Il rapporto con la città e chiudo perché se il tempo se il tempo non me lo concede il rapporto della città è stato fondamentale
Roma probabilmente per troppo tempo ha guardato unicamente al suo passato qui io
Il professor Strinati che da questo punto di vista e l'autorità massima nella nostra città del patrimonio artistico
Che conserva la stessa la città stessa però probabilmente si è un po'adagiata sullo straordinario patrimonio archeologico e artistico
Probabilmente dimenticando che non è possibile vivere svilupparsi senza avere un'attenzione al presente e al futuro da qualche hanno direi fondamentalmente dalla amministrazione Rutelli poi proseguiva fino a quella Veltroni quindi da una quindicina d'anni da una dozzina di anni c'è questa attenzione c'è questa grande attenzione
E cioè considerare la cultura e le arti come un fattore strategico della politica
Amministrativa direi di una città quindi non solo dal punto di vista culturale ma dal punto di vista della vivibilità e del welfare complessivo della città
E un humus assolutamente fondamentale nel quale ha prosperato l'Auditorium senza questo humus probabilmente queste spari questa esperienza non sarebbe potuta generare
Grazie
è un'illustrazione molto efficace completa dello di un'esperienza importante innovativa per il nostro Paese quale quella di Roma in questo settore della musica che è un settore che tante sorprese poi Riserva come ricordava Francesco Micheli come dimostra l'esperienza proprio di Roma quando si va ci si mette sul mercato e si sollecita l'interesse del pubblico
Adesso passa la parola al cuore lavoro Umberto Paolucci
Beh Coluccio un altro imprenditore o grande mela Ger signor chairman di Microsoft Europa vi dell'East Africa quindi un nome legato all'innovazione al cambiamento sul ma e anche da poche settimane Presidente del del e e già sì
Da una settimana oggi da ustione già presidente dell'Ente quindi il tema che abbiamo abbiamo concordato con lui e e investire in cultura e promuove l'Italia proprio per sottolineare e per i prodotti e per introdurre nel nostro del nostro dibattito questo tema del rapporto tra lo sviluppo della cultura e la promozione complessiva del nostro Paese prego c'è un sistema se fanno da qui prego
Grazie
Il il compito che mi è stato dato così non lo capite quello di parlare della intersezione fra cultura e Monti correlati e tecnologia dell'informazione e della comunicazione
E opportunità correlate
è evidente che non ci sono stante la situazione del nostro Paese
Dell'opportunità migliore più concrete colonnare tornei più rapidi
C'è combinare questo amore sacro con questo amore profano così come da questo bella titolo
è chiaro che questo si può fare dopo aver fatto una serie di altre azioni io credo che se si vogliono avere degli effetti a lungo termine
E poi torno a quelle messe nel breve bisogna forse il problema della dell'educazione della formazione di base dei nostri Giovanni
Perché in termini di di di di cose che durano di più e che quindi possono avere impatto più nel lungo
Certamente sono i giovani durano di più
E certamente le cose che ci vengono dal passato che sono arrivate da quello che facciamo ora dalle nuove tendenze quindi dal valore della cultura anche questa una cosa più dura di più allora mettere insieme in un'equazione forte
Giovani a beni culturali fare sì che si sia una formazione di base fin dall'inizio proprio in ogni tipo di professione
Che permetta di apprezzare di valorizzare di sviluppare queste componenti culturali credo che sia una buona cosa che ho vissuto tutta la mia vita professionale a cavallo fra cui gli Stati Uniti
E apprezzo la grande focalizzazione grande senso proprio di approfondire fino in fondo l'argomento che la ho visto però il rischio è quello di così di vedere solamente gli alberi a perdere foreste di sapere tutto di una cosa nulla del resto
Sei ricordiamo in antico i grandi architetti i medici i giudici che cos'erano in primis erano erano uomini di uomini di pensiero erano filosofi erano letterati quindi credo che questo vada vada fatto
Dopo questa velocissima premessa il mio contributo viene delegittimato dal mio lavoro il motore soffermato nel sotterraneo una universo che può dare tantissimo che ancora non ha dato quello che può dare e che sta attraversando un periodo molto bello molto promettente nel senso che quello che ne abbiamo davanti in termini di impatto di cambiamento del nostro modo di vivere grazie al software
E molto di più di quello che abbiamo dietro cioè la velocità del cambiamento sta aumentando e non bisogna fare l'errore di pensare che sotterrati tonici e sia una faccenda che riguarda
In senso stretto il computer in senso stretto le macchine
Riguardano gli uomini riguarda riguarda noi questi strumenti ormai sono disegnati pensati
Non solo come oggetti di lavoro ma per trasmettere passioni emozioni sentimenti
E quindi così devono essere sviluppati così devono essere progettati tenendo conto che sono degli strumenti che ci aiutano a vivere a tutto campo sono degli strumenti che
Ormai sono un milione un miliardo il personal computer che abbiamo senza contare incompiute che le monete refrain automobili in caso dappertutto sono un miliardo stanno andando a una velocità incredibile in termini di miglioramento dicono che possono fare
Gli schermi più grandi più piccoli la velocità
Delle connessione di internata capacità dei dischi
Tutto quanto cambia molto velocemente tant'è vero che un miglioramento dell'ordine di un milione avvenuto in un numero di anni relativamente basso
Allora quello che noi dobbiamo fare davvero metabolizzare potenziale di queste tecnologie applicarlo settore per settore per fare nascere dei modelli virtuosi dei modelli di business dei modelli
Culturali anche che tengono conto del fatto che questa tecnologia esistono che tengono fonti conto del fatto che abbiamo in tasca degli strumenti potentissimi forse il il fattore limitante più ostativa in questo momento la capacità delle batterie che non sono andate avanti così velocemente come come del resto di fatto noi dobbiamo immaginare che in un futuro molto prossimo praticamente domani tutto quanto
Quello che esiste sarà rappresentato in forma digitale anche i i musei più remoti avranno la possibilità di avere i loro contenuti forma digitale tutto quanto sarà trasmesso in forma digitale tutto quanto sarà gestito utilizzato valorizzati forma vigilare quindi digitale da un lato incombe se ne abbiamo paura dall'altro lato come un sole che che sorge e allora venendo al nostro punto nostro punto di di oggi cultura beni culturali il digitale le vere culturale credo che una reale mozione che qui si è alle porte e certamente per farla cadere e noi siamo quelli che se accade ne abbiamo più vantaggio di ogni altro Paese vista la quantità di cose che abbiamo bisogna no mettersi d'accordo bisogna dare le priorità giuste bisogna definire gli standard giusti bisogna stabilire come si lavora insieme bisogna stabilire gli obiettivi di riutilizzo delle cose che si fanno quindi non a chiudersi dentro in tante piccole
Enclave magari super virtuose in serie ma poi non aperte all'e sterno bisogna veramente
Inter operare bisogna veramente pensare in grande e pensare che lo spazio che noi abbiamo davanti non è uno spazio che riguarda solo me stesso in questa sala queste citava questo Paese dallo spazio dal quale ed ora dicono che abbiamo fatto i balordi quello che stiamo facendo e vanno dalla nostra parte
O potenzialmente al pianeta come come mercato e fatto se riusciamo a fare bene questo non riusciamo a spargere una sorta di di polvere magica su tutto il resto che facciamo su tutte le beni meccanici industriali riusciamo se riusciamo a a fare bene questo lavoro quindi credo che sia fondamentale fare una cosa uso questa parola
Integrare integrare tutte le varie cose che noi abbiamo dinamicamente e quindi mettere insieme i vari contenuti i vari contenuti
Artistici culturali e musicali in ogni forma
Fare in modo che questi contenuti siano collegabili da Solferino anni contesti in ogni percorso quindi un percorso che può essere di valorizzazione aziendale che può essere di valenza valorizzazione turistica che può essere di utilizzo da parte degli studenti piuttosto che degli studiosi
Gli oggetti sono sempre gli stessi però i percorsi che vengono dinamicamente istante per istante creati se riusciamo a metterci d'accordo sull'i soldi Stendhal sulla interoperabilità sulle forme di catalogazione
Questi percorsi possono essere infiniti e da questi percorsi può nascere mi ricollego a quello che dicevo all'inizio
Un colpo più veloce di ogni altro
Io su al nostro PIL davvero direttamente o indirettamente le mie esperienze in questo campo
La prima cosa che ho fatto quando biglietto aveva comperato il Codice Leicester di Leonardo da Vinci nel novantacinque abbiamo fatto tre mostre sono andate avanti per molto tempo prima ancora che venissero portasse a casa a Seattle questo codice
E abbiamo per la prima volta ha fatto adesso altro che permetteva di navigare in un contenuto non sono naturalmente a ribaltare lo scritto con uno specchio per poter leggere Leonardo ma creare tutti i riferimenti
E e avere dei computer in modo che la visita fosse una visita per i giovani per per i ragazzi e la durata media era un'ora e mezza perché c'erano venticinque computer poi ventotto nell'ultima me l'ultimo sipario
Dopo quello che ha fatto altre cose recentemente la Fondazione Zeri è stato aperto un museo a Bologna dall'università
Sempre con un'ottica non non commerciale ma di servizio donando il nostro lavoro il nostro sforzo credo che l'opportunità penso sia quella di fare in modo che questo salto che io noi consegniamo a rendere disponibile per chi lo voglia naturalmente ci possono essere dei costi di allacciamento sia usato al massimo livello possibile sodalizio forse estrarre tutto il valore
Possibile
E certamente uno dei valori è stato ricordato dal suo Carruba e e anche quello dell'ospitalità del turismo naturalmente il turismo non è un turismo ma sono cento turismi
Con con N provenienze diverse dei nostri potenziali ospiti ecco il M punti di interesse dal turismo congressuale a quello che è interessato lo shopping quello che ha interessato appunto ai contenuti
Artistici avevano dobbiamo anche qui mettere insieme in maniera dinamica e maghi maniera integrata al bisogno tutto quello che non riusciamo ad offrire con una grande obiettivo quello di rendere semplici le cose
Cioè più e la complessità sottostante più deve essere il nostro sforzo nostro sforzo di avere cose semplici semplici da utilizzare semplici da capire semplice da comunicare in modo che le persone possano acquistare
Mentalmente praticamente tradurre il loro desiderio di di essere con noi di visita al sicché altissima in tutto il mondo in realtà debba essere fatta una lunga marcia dalla Cina per venire qua ma che si è facile farlo ritrovare quello che si vuole grazie anche al nostro lavoro allora in conclusione alle cose che si possono fare certamente fare massa critica lavorare insieme la l'ammissione della dell'agenzia che ho l'onore di presiedere Agenzia nazionale del turismo è proprio questa cosa deve fare un centro di di di di consulenza e di coordinamento di uno sforzo che è primariamente della regione
Di un'offerta che è primariamente di del mondo privato e quindi non possiamo fare il nostro lavoro se non siamo credibili se non siamo efficienti nel proporre network nel proporre contati nel proporre progetti valorizzare al massimo anche le cose di cui stiamo parlando
In questo in questo convegno e naturalmente visto che non ho chiesto di farlo mio così punto d'attacco preferite quello di dell'innovazione tecnologica che manca che manca anche perché gli altri tre sono mediamente piccole quindi questo è sicuramente un punto di grande focalizzazione
Entusiasmare e dobbiamo entusiasmare l'ho detto all'inizio lo dico adesso che sta finendo c'era ovviamente osservare ovviamente osservare i nostri ospiti deve aggiornare i nostri clienti ed entusiasmare i nostri protagonisti dove entusiasmare i nostri giovani perché scegliendo una loro strada magari in questo campo ce n'è bisogno
Assumano un'identità assumono identità nel quadro di un'identità più grande che è quella del nostro Paese in ogni settore nel quale noi decidiamo e sapremo essere vincenti vi leggo la frase che ho letto qualche giorno fa di di Vittorino Andreoli
Senza identità all'individuo un sacco vuoto insufflato dai rumori sono loro animarlo il cellulare la televisione l'iPod e silenzio mette angoscia ricorda la morte sempre più senza il rumore sembra di non esistere
Quindi il cogito ergo sum diventato ai Podda farai ecco noi dobbiamo
Ai porti a Formia quindi ma il ponte non è poco lo dobbiamo fare in modo che ci si è seguito cioè che non sia una faccenda di di di persone con i capelli bianchi o senza come me ma sia una faccenda che trovo movimento collettivo importante
Discetta di professione di scelte di attività e di allocazione
Del proprio entusiasmo quindi la dobbiamo fare in modo che questo settore sia sempre più con un termine americano cultura e la tecnologia può sicuramente aiutare a fare queste soste può dare un grosso contributo grazie
Grazie al presidente Paolucci e naturalmente da parte nostra l'in bocca al lupo molti cari auguri per l'attività di presidente dell'Enit
Diamo questa parte con Vittorio Sgarbi assessore alla cultura di Milano con lui abbiamo concordato un titolo Squillante cultural potere potere alla cultura
Che vuole un po'sintetizzare il tema che immagino adesso affronterà Vittorio cioè quello del responsabilità delle istituzioni tra l'altro ce ne sono molti rappresentanti restituzioni oggi quali ringrazio di saluto per la loro partecipazione
E do la parola a Vittorio Sgarbi
Confidando nella
Presento del ministro Rutelli
Per una serie di
Incidenti
Che sono accorsi nelle le ultime ore
Rispetto la sua precipua funzione di tutore del patrimonio artistico e anche di responsabile di quella vasta ed estesa attività museale
E espositiva
Che trova il suo cardine nuovo seppure non so quanto efficiente
Proprio a partire da Milano anzi da Cortina quando io gli rivolsi una lettera aperta
Per indurre secondo ragione e non secondo prepotenza
La Pinacoteca di Brera a prestare il dipinto di Mantegna per una mostra di Stato voluta dal ministero con un comitato nazionale via finanziato con un milione di euro quelle mostre
E con una volontà espressa del ministro delegato al turismo oltre che i beni culturali di estendere le capacità di attrazione di quella mostra attraverso una serie di suggestioni che lui stesso chiedeva a me naturalmente chiedendo a me anche mi ero già accomodato come la leggenda non sa rifiuto del venticinque novembre del Milano questo il due mila cinque
Alla richiesta del ministro detto potresti perlomeno prestare i dipinti che sono le tue pertinenza in pinacoteche statali i dipinti sono tre un Cristo morto che tutti conoscono sul quale non era stato fatto nessun intervento di esibizione e di allargamento della sua presenza nel museo per sottolineare il quinto sembrava Della Morte di Mantegna quindi una mostra parallela una mostra in più una qualunque attività promosso dal Museo ho richiesto da taluno
Il
Sangiorgio dell'Accademia di Venezia altro edificio altro ad abbia collega statale
E il San Sebastiano della Ca'd'Oro comprato dal conte Franchetto il mio ottocentonovanta ed esposto in una grottesca griglia Oscar piana in quello che fu un museo mirabile del collezionismo in un gusto dannunziano che è stato smantellato dalla idiozia e architetti ignoranti e incapaci che non avendo gusto
Pretendono di imporre il loro disgusto smontando collezioni meravigliose che poi diventano sacre a nulla perché a quel punto il dipinto potete fare anche nel cesso
E non avrebbe nulla di cui dolersi perché dove sta fa comunque orrore ebbene oggi il dipinto nel quinto secolo della morte di Mantegna non è visibile né nel museo nei mostra atteggiamento di sequestro del patrimonio di tutti da parte di una sovrintendente che io oggi l'annuncio
Denuncerò alla magistratura tanto per capire la mia moderazione rispetto a quello che meritano funzionari che pensano di giocare col patrimonio che non è loro
E lo dico con un'assoluta serietà e senza pensare di contraddire i miei colleghi che ammiro e stimo e che hanno avuto da me non un contrasto ma un tentativo di rimettere ordine a quello che è un grande disordine
E che questa Commissione continuerà a riprodurre visti i rappresentanti che la compongono tolto l'amico Vitta Zelman che hanno una visione come dire privatistica del patrimonio pubblico perché la parola privato che una parola oggi in questo convegno particolarmente utile non è un significato relativo a la proprietà perché se noi dovessimo considerare che ciò che è privato
è privato dovremmo immaginare che i Poldi Pezzoli o che il museo Guggenheim fossero luoghi chiusi e invece sono luoghi aperti molto più delle collezioni pubbliche come la collezione
Diretta dal sensore Carrubba e da me
Che è la collezione d'arte moderna di un di Milano che infatti non si vede in quanto è pubblica quindi ne siamo privi quindi diventa privata
Privato è ciò di cui siamo primi e pubblico e ciò che è di tutti
Allora il privato e l'atteggiamento e non tanto la proprietà di chi ritiene che i beni siano suoi per tante ragioni ora nel caso nel dipinto in esame
Si tratta di un'operazione piuttosto di perversione personale c'è l'idea che il dipinto debba essere messo in una laboratorio di guarda caso prima quando c'è la manifestazione
Su Mantegna e tenuto lì sotto osservazione nessun intervento chirurgico dura otto mesi
Il dipinto è restaurato dal quattordici maggio di quest'anno e non è esposto a me e al museo né alla Mostra mi pare un atteggiamento intollerabile
Per cui un funzionario decide per puro capriccio di innalzare vedere un dipinto al pubblico
Avrei voluto dire queste cose al ministro che sta già ma non intendo su questo punto cedere di un millimetro perché quella battaglia nacque da una sua sollecitazione e da quella è nata la commissione per stabilire quali mostre meriti di prestiti
In opportunamente e senza alcuna cognizione della questione l'assessore intermedio fra Carruba M zecche
Ha osato dire che la mostra di Mantova non aveva requisiti scientifici forse non sa di Halloween quella mostra di Mantova tutti i requisiti possibili
Con tutti i commissari e tutti i direttori di musei e tutti gli studiosi che hanno studiato negli ultimi anni Mantegna non solo ma un sovrintendente con qualche sua come dire originalità ma molta apertura qual è il dottor Trevisani aveva giustamente ritenuto che da un museo statale quale Brera
A un museo statale quale quello di Palazzo Ducale
L'opera potesse essere serenamente trasferita facendo cento chilometri centoventi chilometri ed essere accolta colà poi per ragioni di Stato abbiamo ritenuto che dovesse essere esposto tranquillamente Della mostra dei dipinti dove si mostra come è opportuno come importante anche a sei mila persone al giorno
Nella sede di Palazzo te e dove il curatore naturalmente non era contento di averla perché lo disturbava altre bizzarrie il mondo è pieno di di perversioni mentali per cui un capolavoro arriva che Genova Borrelli perché mi disturba detto questo
è certo che affronta questo argomento in una tavola rotonda come questa perché non c'è sviluppo c'è non c'è senso dello Stato e cioè coscienza che alcune iniziative rappresentano una identità non solo della nazione ma anche dei luoghi di formazione della sensibilità perché i giovani non vadano nelle discoteche
Nei luoghi dove circola la droga ma abbiamo la possibilità di rimanere stupefatti dalle opere d'arte conoscendole
E quanti giovani
Che inseguono miraggi fasulli non conoscono il Cristo morto di Mantegna e non l'avrebbero conosciuto e non lo conoscevo ebbero se non ci fosse la volontà di esibirlo in mostra che non sono affatto come ieri sera ho sentito nella nel servizio televisivo sulla Commissione
Mostre più o meno di poco interesse qual è il giudizio con cui il ministro può dire quella va bene quella non va bene se c'è una mostra che va bene per accogliere tutti dipinti di stato di un pittore e quella di un comitato nazionale che lo celebra
E qualunque altro atteggiamento l'atteggiamento di funzionari che tradiscono il loro compito anche di formazione civile dei giovani che vanno verso come dire Obiettivi falsi e di mancanza di conoscenza che sono quelli che ottenevano le menti
Detto questo se l'assenza di Rutelli mi induce a fare questo discorso che qualcuno gli riferirà rispetto la commissione da lui insediata
Il mio intendimento era viceversa di rivolgermi all'amico che ruba che ha voluto questo
Bel convegno in questo bello spazio architettonico fra tanti de farti nelle città italiane fra cui l'Ara Pacis voluta per l'appunto dal quale ministro quale ha dato subito l'esempio
Di una diversa visione dell'architettura contemporanea rispetto a quella manifestata dal privato ancora una volta il privato Il Sole ventiquattro Ore chiama un grande architetto che piano il cui progetto per la Fiera e molto meglio di quello che ha vinto il concorso non si capisce perché
E dà un esempio di cosa è lo Stato lo Stato è questo che un privato costruisca un'architettura che ha un senso nel rapporto con la città
Invece una violenza speculativa è quella di un sindaco e poi di un ministro che legittimano un errore fuori proporzioni come la copertura dell'Ara Pacis
Criticata non da me e da sempre e da me bloccata quando era al governo Maragno dal Times che l'ha fatto nero per quanto merita di essere fatto quel intervento grottesco dell'architetto Meier è ancora una volta lo Stato tradisce perché prima la città del suo decoro
E quindi il privato compie un'impresa pubblicamente benemerita lo Stato priva la città di una qualità architettonica che la città di Roma ovviamente meriterebbe
E non mi pare da alcuno difendibile se non per ragioni politiche quella della scatola pompa di benzina od altro a cui essa possa essere paragonata come chiunque sa se la va a vedere
E procedendo all'ordine di queste conservazione vorrei anche farne un'altra che mi occorsa ieri sera prima di arrivare a Carrubba
Facendo una visita con la presidente della Regione Sicilia il quale alla richiesta del cardinale Tettamanzi agito in maniera molto più rapida del ministro Rutelli canale detta Manzi
E il monsignor Crivelli vogliono immaginare per il Museo Diocesano una mostra di un solo dipinto e hanno chiesto a me di fare una intermediazione morale e cercare di ottenere quello che vorrebbero me l'hanno chiesto alle sette di sera e alle nove l'avevano già ottenuto ed è l'annunciata di Antonello della Galleria di Palazzo Abatellis
Allestita da Carlo Scarpa l'opera il capolavoro di Antonello non mi pare che questa mostra che quest'opera sia dannoso spostato dalla Sicilia e il presidente della Regione né accordato il prestito tra febbraio e marzo nel Museo Diocesano mi sembra un esempio lampante di superamento della inutile commissione in nome di valori più complessi
Che appartengono a una ragion di Stato che vale sia per la formazione sia per la circolazione delle opere d'arte
Non mi si potrà dire che sarà una mostra particolarmente scientifica quella di un solo quadro ma è importante che Antonello venga dalla Sicilia a Milano e che la Sicilia sporti no alla mafia ma la bellezza e sia davanti a tutti l'eccellenza di quel dipinto
La velocità con cui il presidente Cuffaro noto mafioso ha fatto questa scelta mi pare di gran lunga più intelligente che non la lentezza di commissioni
Sapete che quello che giustamente ha risposto a un vero mafioso come Santoro il quale parlando del popolo prendo ottocento mila euro
All'anno ed è tutto contento della povertà degli altri gli ha risposto con la coppola all'agguato che in televisione si fa ogni volta che occorre diffondere la come dire leggenda della mafia prevalente per un'isola in cui tante altre cose non la mafia meritano di essere esportate e fra queste Antonello
Esempio di potere alla cultura di cultura al potere e non di prepotenza perché tenere chiuso a Palazzo Abatellis annunciata vuol dire destinarla una circolazione di pubblico di circa cento persone al giorno
Così come vale appunto per il caso del Cristo morto poterla vedere e farla conoscere e arrivare a Milano in una sede straordinarie quel museo diocesano è un simbolo importante di risarcimento anche morale
Detto questo sulle questioni appunto che investono anche l'attività milanese fuori della dell'assessorato e in piena collaborazione con la diocesi per questa importante proposta
Che ieri abbiamo aperto e chiuso rapidamente mi arriva una terza ragione di protesta mi chiama il primo antiquario italiano e dopo la morte di Apolloni
Giovanni Pratesi il quale mi dice bei tipi i tuoi amici del Sole ventiquattro Ore
Di così
No non ha fatto riferimento preciso in realtà riferimento è l'amico che ruba dice ma ti pare che nel giorno in cui Milano illustre si illumina
Da un lato con l'apertura della Bovisa che cosa che io dentro di me plaudo Ivo sommamente oggi con la collezione Borromeo che viene riportata nella città dopo che fu ad essa preclusa sta arrivando il ministro nel mille novecentoquattordici con la chiusura della collezione in Palazzo Borromeo
Ma dice Bay tipiche mentre c'è in mente e cioè una grande mostra di avanguardia in qualche misura di apertura
Rispetto al modello delle mostra dell'antiquariato corrente in Italia
E che tiene insieme l'antico e il moderno giustamente così come la Bovisa e il Poldi Pezzoli contemporaneamente mostrano due aspetti dell'Arte a Milano quella che aperta verso il futuro e quella che ne celebra il passato
Venti i tuoi amici del Sole ventiquattro Ore che non hanno invitato neanche un antiquario
A parlare di un tema che è tipico del nostro mondo io ho preso atto della sua protesta e la ribaltato all'amico
Route all'amico Rutelli
Sì sì no no amico amico Ferri ne ho anche parlato di De fino adesso mi dispiace avere potevo parlare prima di The Robot sbagliato i tempi insomma
Ho fatto un elogio del Presidente Cuffaro
E poi insomma il resto con lo sconto più tardi invece no ero arrivato invece a prendere ripeto Carrubba perché Carrubba organizzato questa bella tavola rotonda e questo incontro credo importante non guardando i calendari tema abbastanza importante perché noi abbiamo una città nella quale contemporaneamente le istituzioni
Inaugurano mostre senza mettersi d'accordo non c'è comunicazione non c'è coordinamento della straordinaria attività
Di Milano che è di gran lunga più importante di quella di Roma rispetto alla proposta di mostre concerti teatro contemporaneamente oggi abbiamo la mostra di Boccioni di Tamara de Lempicka di Israele di Serrano di baschi a di Martini di Hartung alla Bovisa di Van Gogh al Museo Diocesano
A di della collezione del principe del Liechtenstein e di Bo dei Borromeo oggi dal al Poldi Pezzoli
Le mostre di fotografia del fotogiornalismo al museo di via Sant'Andrea insomma una quantità di proposte storia di cui nessuno sa che non c'è un manifesto
Non c'è un libretto che metta insieme le cose quando il Comune stampa un libretto non inserisce il Cenacolo di Leonardo perché dello stato non c'è Brera perché dello Stato e per cui percorro arriva a Milano Brera in un'altra città un'altra Milano
E quindi in questa logica la comunicazione quella che prima di tutto difetta una città impresa come questa e contemporaneamente oggi inaugura la mostra dei Borromeo al Poldi Pezzoli
E una mostra del occhio clinico ceri fotografie molto importanti sul tema
Della scienza al museo comunale in Santo André via Sant'Andrea alla stessa ora per cui è probabile che questa mancanza di coordinamento quando il ventidue Carrubba incardinato questa tavola rotonda non abbia pensato che oltre alla Bovisa lungamente annunciata come prospettiva nuova della Triennale ci fosse anche il Mint e quindi io stesso di dono giustificazione perché qui sia assente
In questo tavolo in cui tanti di noi hanno anche competenza in questa materia l'amico Strinati ha sempre seguito con grande attenzione le mostre
Mercato e le mostre d'antiquariato in Palazzo Venezia si è assente la voce
Di un mercante d'arte che il riferimento principale del privato
E cinque di quel collezionismo virtuoso che a Milano soprattutto fa sì poi che le collezioni
Diventino pubbliche la Jucker la Jesi la vitali che diventano poi un arricchimento per le pinacoteche nazionali diventando quel bene privato e pubblico due volte
Pubblico perché è stato comprato secondo il principio indicato nell'architettura del Quattrocento veneziano per esempio in Ca'Dario normanna OBIS dogmi né non no bis quindi si acquista
Per tutti così come si costruisce un'architettura a Roma come a Milano per tutti non contro qualcuno o per in qualche modo valorizzare una personalità di architetto il nonno Visdomini a Venezia significava che il potere delle famiglie si rifletteva anche sul nostro della città le collezioni milanese sono diventate in larga misura del per quello che riguarda il primo Novecento collezioni pubbliche qual è il problema che non hanno una sede non c'è una sola
Pinacoteca d'arte moderna che raccolga insieme gli spezzoni comunali
E statali di queste collezioni e la collezione Jesi in una specie di mercatino peggio di qualunque mostra di mercato dell'antiquariato dentro Brera allestita
Nel poco spazio che adesso è stato destinato con i capolavori più straordinari dello per cento italiano
E quindi è evidente che per quegli acquisti la fonte e ora il mercante che oggi manca che molto spesso e nella Arte Contemporaneo moderna e dell'arte antica hanno aperture culturali che segnano delle nuove piste seicento fiorentino per esempio era in atto soprattutto grazie ai mercanti
Ora un altro mercante ha fatto un colpo che meriterebbe di avere un premio invece che un biasimo ed è un un il padre un padre un po'rustico un uno di questi che hanno cominciato il collezionismo e l'antiquariato avendo una cultura molto modesta e poi oggi il figlio giovanissimo è diventato un antiquario di primo ordine Fabrizio Moretti
L'episodio investe anche questo il nostro ministro che forse non lo conosce ebbene a Roma qualche anno fa
Questo mercante un po'rustico vede un dipinto completamente sporco e lo acquista per ottanta milioni la vicenda è ben nota al mini all'ex ministro Paolucci a Strinati
E ne conosciamo tutti l'ingiustizia che investe questo privato a proposito del tema privato pubblico compra un dipinto che pulito risulta essere Giotto può capitare può capitare che si compì un dipinto di Giotto anche un dipinto di Masaccio anche un dipinto di Gentile da Fabriano
Quello che fu comprato per esempio l'antiquario Voena pagato
Duecentocinquanta milioni a Parigi è stato poi acquistato da Brera ed è la parte superiore del Polittico di Valle Romita capolavoro Gentile da Fabriano
Che Brera presto a spezzoni esattamente come produce la mafia una fetta sì una fetta no mandato a Fabriano quando con tre milioni di euro imprenditore
Merloni produsse la mostra di Gentile da Fabriano e si vide risponde Dino da Brera per il prezzo di un dipinto che nessuno conosce
Perché pochi guardano di fu mandato diviso a metà perché metà era buono e metà era un po'più fragile altra follia della visione schizofrenica di chi gestisce il patrimonio pubblico ma ancor più quello che è toccato al povero Moretti o il Moretti prende il dipinto
Si prende il rischio dell'acquisto così come un privato deve fare
Domando
Una volta che l'ha acquistato la banda vorrei niente all'estero per avere la possibilità di venderlo fuori viene autorizzato il suo spostamento all'estero quando viene punito all'estero risulta che è un dipinto
Di Giotto ma in realtà purtroppo non eri Giotto e forse neanche Di Pietro Cavallini di un pittore romano dei primi del Trecento su cui il figlio di Strinati ha scritto una bella quando rientra in Italia essendo diventato un po'più bello decidono di sequestrare glielo
Questo fa il nostro ministero decidono che il dipinto nonostante che è stato regolarmente esportato nonostante che deve essere bloccato perché Famiglietti ha deciso che siccome importante
Non può più essere del privato che l'ha comprato il quale non lo può più vendere all'estero e si trova col dipinto sequestrato avendo tutte le carte che legittimano la sua esportazione quindi esportazione e importazione temporanea che ne garantisce la libertà di movimento
Questo tipo di atteggiamento punitivo io ho tentato invano di fare come dire
Respinti di rimettere in ordine i cervidi riabilitare ha un atteggiamento invece di compiacimento
Ha visto la totale sordità del ministro Urbani ovviamente non essendo in grado di avere sensi di alcun tenga alcun tipo non ha reagito in alcun modo e quindi Buttiglione era distratto da quello problemi cristiani dal preservativo dei temi che occupano spero che Rutelli fa va faccia una ricerche verifichi come sa bene Strinati come sa bene Paolucci
Che si è fatto un esproprio un privato limitando la proprietà di un dipinto importante peraltro non importantissimo
Che gli ha legittimamente comprato che ha pulito che ha studiato come nel novanta per cento dei casi fanno gli antiquari che trovano un'opera alla scoprono il loro il merito e poi la pubblica non la fanno conoscere quindi fanno un'operazione di esibizione quel dipinto potrebbe poteva essere esposto per esempio nella mostra fatta
Sulla arte del primo Trecento a Roma ma non il voto non è stato esposto perché c'era una questione giudiziaria del tutto illegittima
Che impedisce ancora una volta in pubblico di trarre beneficio dalle intelligenza di un privato l'intelligenza di Poldi Pezzoli intelligenza di Jesi l'intelligenza dei Borromeo l'intelligenza di quanti hanno acquistato non per loro ma per tutti questa ingiustizia il caso specifico dell'antiquario Moretti
Merita un atteggiamento nuovo di apertura verso chi riconosca il suo buon diritto leso dal ministero ma perfettamente inteso da quello che assiste come
Esperto di parte Moretti che nientemeno che Paolucci il quale Paolo lentamente con l'argomento
Ha un po'sofferto di essere stato messo da Bersani in pensione ma insomma sarà pronto ancora credo dialogare con Rutelli a spiegargli bene questa vicenda
Arrivati a questo punto io credo che il senso del mio ragionamento sia abbastanza chiaro e cioè che il privato e il sangue quando un privato se voi pensate che la mostra di Mantegna di cui si parlava mostra di Stato con un comitato nazionale ha avuto un milione di Euro dal ministero e i dieci milioni di euro da banche privati vedete che per una proposta di una grande personalità dell'arte con beneficio universale il privato entra e potentemente se voi aveste ascoltato
Quello che sarebbe
Dal mio punto di vista l'ideale Presidente del Consiglio e cioè il dottor Bazoli per un ragionamento e non tanto perché abbia nessuna buona ragione personale di fare questo ragionamento io non ho votato nessuna
Nessun presidente del Consiglio forse neppure Berlusconi quando fu al Governo perché in nessun discorso da Andreotti a Ciampi a Dini a quanti sono c'è stato mai un solo riferimento al patrimonio artistico italiano
Quando io chiesi a Berlusconi di inserire la Fenice
Che doveva essere ancora restaurate del Teatro Petruzzelli Lutz cancellò il capitolo e parlo del ponte di Messina che avete visto che fine ha fatto che un'altra questione non so perché suggestioni tanto dice il nome Fenice e parli al mondo DC Messina e parli a quattro picciotti non riesco a capire quale sia però questo è avvenuto anche con quel governo ebbene quando il dottor Bazoli è venuto c'era presidente Micheli a illustrare la programmazione della Scala
Che veniva incardinata per quest'anno ha fatto un ragionamento così alto rispetto al dovere di chi ha un Dana dichiara il danaro di darlo la comunità
Non per ragioni di senso di colpa o come ha fatto Scrovegni perché dove evidentemente riscattare il padre usuraio perché le banche sono i luoghi in cui il danaro comunque si accumula deve essere anche destinato con le ragioni che le fondazioni conoscono al bene di tutti ma per un sentimento profondo
Del valore del patrimonio artistico nella identità della nazione nel suo sviluppo per la formazione per la capacità di produrre economia nuova per la forza straordinaria che ha questo che
Non tanto i giacimenti culturali di memoria De Micheli si Anna
Ma proprio il fatto che quando si parlava Ciampi parlava all'epoca della possibilità che l'Italia dovesse entrare perché gli scaraventa in Europa di come il nostro patrimonio
E la banca che abbiamo quello che vale l'occupazione non c'era nessun'altra nazione non si può non investire su quello eventualmente Giulia Maria Crespi lo ricordo ogni giorno errato un modello straordinario l'unico modello che il ministero non ricordare con attenzione ci per un dipartimento
Fai per far capire come si restaura e allora ecco l'ultimo punto
Che ieri mi è occorso nel lungo divagare delle mie giornate milanesi sono entrato in Palazzo Reale
E ho visto
I tanti problemi che abbiamo la Sala delle Cariatidi l'ultimo restauro che è stato fatto da uno degli ambienti bombardati
Una sala che quella dove c'è il centrotavola importante be'devo dire che se tanti problemi ci poniamo per il teste d'un'opera d'arte dovremmo essere lo dico agli amici Artioli Francesco molto più attenti nel restauro architettonico che non diventi falsificazione finzione c'è un teatrino
Per cui la la sala aperta anche una brava restauratrice Cavazzano lini realtà
è una un falso in intollerabile non ha nessuna volontà
Di alludere né al tempo che lo ha reso disadorno né a una restauro che prudentemente mostri le tracce del danno che ha avuto è una rinnovamento tipo grande albergo trovo che questo sia il tema su cui occorre che i ministri pongono attenzione
No sulle questioni di un quadro il dottor Moretti ma su come il patrimonio artistico viene restituito nella sua integrità
Filologica nella sua facciano il suo volto e quindi occorre molta attenzione
Negli interventi architettonici per evitare che si abbia l'effetto grande albergo cioè gli orrori arabi del Principe di Savoia e degli altri alberghi affidati a restauri
Che non sono restauri ma sono rinnovamenti devo dire che mi ha colpito abbastanza perché confidavo che quell'ambiente fosse ma guardando gli specchi e guardando gli intonaci e guardando le scagliò lei guardando i colori prevalenti mi sono reso conto che lì c'è un errore che va sanato
E allora
Questo è uno dei temi che aveva fondato Pratesi rispetto al patrimonio che i privati raccolgono con la loro intelligenza il tema forte e quello della tutela della identità delle città
Impedire gli orrori di Monticchiello e abbiamo visto che non sono state in grado di farlo
Impedire una serie di violenze grecità patiscono oggi Piacenza oggi ancora attraverso l'arroganza del potere locale la Città di Imola ovunque le città sono messe a Ferro e fuoco da speculatori e una sovrintendenti distratti che non guardano la città nella sua integrità
E questo è un tema importante c'è l'immagine che noi lasceremo e questa chi de Tura ha detto mostra in maniera abbastanza eloquente per cui fatte queste considerazioni generali su cultura e sviluppo la parola sviluppo da una prova molto ambigua cultura rispetto vorrei dire
E sostituire definitivamente alla parola riqualificazione la parola riparazione ripariamo i marciapiedi ai pavimenti non riqualifichiamo piazze con arrivi architetti incapaci
Alla chiesa di Santa Maria delle Grazie previsto dal Comune l'intervento di un milione trecento mila euro per riparare la piazza io credo che con venti mila euro potresti fare molto meglio basta togliere quelle schifose fioriere e liberare la piazza farla essere quello che
La parola riqualificazione invece
Fa prevedere che arrivi un talento formidabile dell'architettura che ridefinisce lo spazio e per esempio distruggerà per sempre nell'area della Fiera con il progetto Citylife che insieme ai tre più o meno malinconici grattacieli
Come dire penduli
Prospetta anche una una alterazione dello spazio urbanistico dell'area di Giulio Cesare e della stessa prospettiva che dovrebbe essere rispettata con gli edifici importanti che negli anni venti e trenta sono stati costruiti la insomma
Il tema della città è un tema importante con interventi del ministro Rutelli mi sono sembrati
Molto autorevoli specie su Monticchiello su Mantova sul rischio che patisce quella città per una speculazione che va impedita ma mi pare che sviluppo vada inteso la parola cultura non solo rispetto alle mostre
Alla tecnologia le mostre applicata ma alla difesa della memoria nella città
E dentro i palazzi arte mercato pone il problema del della dolente assenza dei mercanti che in questo momento illustrano con l'impresa di Mint
Un'idea nuova
Di rapporto fra il collezionismo antico pensiero moderno tra parte Brera ne è la prova da una parte ai i dipinti dal Quattrocento in un altro han detto vai la collezione Jesi in un altro ambito ancora la collezione Lamberto vitali che è una miscela
Di archeologia di arte medievale e di arte rinascimentale
E soprattutto di arte moderna in particolare di Morandi
Cuore danari
Ecco forse la conclusione che è sbagliata non c'è un'intesa possibile c'è una e identità oggi Milano una città importante perché il mercato dell'arte rispetto a questo tema la ritrova come capitale
Non esiste la possibilità di immaginare che un luogo si illustri per l'arte
Se non è egemone sul piano economico un rapporto studiato da Marx è molto semplice per cui dove tu ai medici ai la Firenze del Rinascimento dove tu hai batte la Roma barocca
Dove tu hai il danaro dell'industria ai le grandi collezioni quindi non è un intesa possibile è non c'è non si può immaginare uno steccato è un combattimento di uno contro l'altro il privato e pubblico talvolta spesso tragicamente il pubblico è privato
Grazie a Vittorio Sgarbi
Un saluto al ministro per i Beni e le attività culturali vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli che ci ha raggiunto saluto al prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi Dido presto la parola dobbiamo chiudere
Il nostro cerchio dando la parola del sopruso Strinati grazie Vittorio Sgarbi
Se posso aggiungere solo un chiarimento alla sul misto che mi ha tirato in ballo nata abbiamo detto forse tu non è ancora arrivato che questo è il primo di una serie come non ci sono gli antiquari ci sono molte categorie che non sono rappresentati oggi potremmo qualcuno l'ha eccitato i mercanti d'arte i collezionisti
I organizzatore di mostre gli editori fra Aldo tutte persone che ci sono in questa sala e che avrebbero motivo per prendo la parola ti lamenti in questo dibattito
Quindi ne parleremo ancora né in altre occasioni con loro continueremo invitare te mi assumerò la responsabilità di indicare quanto alla data volevamo avevamo scelto due mesi fa una giornata consola per farmi vedere bene la struttura di piano e quindi non potevamo fare diverse
Vediamo in giro dando la parola all'amor sacro perché colosso Strinati lei ha perso la mia confusa presentazione quest'incontro dicevamo l'amor profano Silverio Salvemini che ci ha detto le ragioni e l'economia
La mossa e la cultura il titolo della sua relazione del suo intervento appunto la cultura presa sul serio sottolineare come questa intesa anche secondo noi è possibile dall'inizio ma partendo dal rispetto assoluto per la cultura e per quello che rappresenta
Perse e quindi do la parola al professor Strinati che non solo rappresenta in questa nostra presentazione alla morsa ormai padrone della borsa dal morbo fanno come sovrintendente del Polo museale roba prego sono
Grazie
Illustri colleghi ed amici Bongiorno
Non non sono il padrone beninteso del del del dipinto che da che dà lo spunto a questo incontro però
Voglio dirvi una cosa che
Quando
L'incontro di oggi è stato concepito
E ho avuto il piacere di essere invitato quindi
Mi ha colpito una coincidenza segue vorrei approfittare delle cioè l'occasione per per dire
La coincidenza queste proprio in quel momento nella nell'ambito del
Galleria Borghese dove dove questo quadro di Tiziano e conservato proprio in quel momento stavamo concludendo alcuni amici colleghi ed io
Un lavoro per un un piccolo libero
Dedicato proprio a questo quadro tutto incentrato su questo quadro
L'occasione diciamo è stata buone
Per me per altri colleghi
Riflette ancora una volta sul quest'opera famosa sul sul suo significato
E ho notato che in in realtà la
L'argomento c'è alla base di questo incontro effettivamente in qualche modo è davvero connesso in un modo in una maniera profonda a questo dipinto dalla sua storia
E abbiamo per riconsiderato insieme agli autori di questa pubblicazione
La mente otto più più famoso che riguarda questo quadro
Che è noto a molti ma che io mi mi permetto di di rammentare anche perché ci vuol poco per dirlo come loro sanno
La Galleria Borghese la la raccolta dei dei principi Borghese e l'edificio che la ospita
Divenne proprietà dello Stato
All'inizio del del novecento
I motivi per cui ciò accadde sono numerosi sono anche abbastanza banali la la famiglia
Borghese aveva avuto come tante altre famiglie nobili romane non solo romane alla fine dell'ottocento traversie notevoli
E c'era la necessità insomma in sostanza di di vendere
Fu messa in vendita
Tutta la grande villa e con dentro la palazzina
Che si fece come sempre si fa in queste circostanze cioè una trattativa tra la famiglia nell'occhiello che l'amministrazione
E
Il il ministro dell'epoca Ruggero Bonghi un un luminare diciamo del
Nel campo della istruzione pubblica come all'epoca si diceva riuscì a concordare un prezzo
Diciamo vantaggioso per lo Stato e lucrativo
Per la famiglia mentre si stavano sottoscrivendo gli accordi per il passaggio quindi della villa di tutte le sue pertinenze cioè della palazzina borghese della collezione in essa contenuta lo Stato
Si fece vivo il barone
Roche horror film o se si preferisce la pronuncia francese
Il quale fece una proposta consapevole del fatto che la famiglia borghese aveva necessità di
Insomma di denaro
Chiese alla famiglia e al ministero una cosa disse c'è un
Vorrei comprare un quadro della raccolta uno solo
L'amor sacro e profano di Tiziano il resto non mi non mi piace non mi interessa ma quel quadro si
E offro
La stessa cifra
Per la quale lo Stato compra tutto
La villa
La palazzina tutte le opere dentro quanto e un milione e due va all'epoca qui lire tradisse io pago un milione e mezzo l'amor sacro e profano di bassa e poi voi fate quello che volete
Ruggero Bonghi tutto il ministero si opposero
Si opposero per un alto senso occulto dello Stato aveva l'opera non poteva essere esportata
Così come nessuna opera della collezione Borghese legata confida commissione poi
Quale sarebbe passata allo Stato
Con grandissimo rammarico dei principi non ci fu nulla da fare
La seduzione del danaro la proposta ulteriore del barone docente di
Cosa fare degli stanziamenti anche a favore dello Stato sempre povero ci italiano
Non mossero la ferma e solenne decisione del ministero
La Galleria Borghese sarebbe divenuta un bene pubblico
Sarebbe stata sempre aperta al pubblico
E l'amor sacro e profano ne fa parte organicamente e
E quindi sarebbe rimasta seguirono altre discussioni interessanti ma il risultato fu questo l'amor sacro e profano oggi appartiene allo Stato italiano ed è un emblema un simbolo a Desenzano e oggi per noi
A proposito di questo simbolo ci fu un risvolto tragicomico
Il barone Rotschild era una persona molto colta
Durante alcune conversazioni con i nostri
Funzionari i nostri colleghi dell'epoca a un certo punto
Di Chiesa ormai so Barone ma
Sì va be questo è bello sto quadro va
Ma perché vuole proprio quello perché non vuole il Caravaggio il Bernini
Pare si racconta che il barone avrebbe risposto anche perché
Intanto il bellissimo poi questo titolo è così insomma emblematico su non so sono solo parole volevate dove sta suggestivo
Meraviglioso e un esperto dell'epoca disse sì eccellenza però è è falsa
Non è mica vero che si chiama
La Borsa altro e profano questo quadro ha come
Perde dunque fascino e Milano che guardiamo non lo perde perché lo chiameremo sempre l'amor sacro e profano ma non è mica intitolato così app barone rimase perturbante eccome intitolato
A questo punto alcuni doti alcuni sapienti vissero questa domanda eccellenza
E mal posta
Infatti nessun dipinto antico è intitolato non insiste il titolo
Come siamo e allora la Divina Commedia Orlando Furioso sì la letteratura
Questa è la grande differenza che gli antichi mescola parole alcuni sapienti
Attribuivano alle arti figurative rispetto al patrimonio scritto
Le arti figurative non sono scritte si qualche cosa magari ci può essere scritto nell'Annunciazione per esempio si può essere scritto Ave Maria Gratia Plena su su un dipinto adesso del Beato Angelico sì certamente questo è vero
Ma non è quello che rende essenziale l'opera figurativa l'opera figurativa essenziale proprio perché alla immensa fortuna di non essere scritte nessuna lingua non ha la necessità della traduzione
Cosa che invece qualunque testo letterario va
Si disse che uno dei grandi elementi che distinguono la storia delle arti figurative alla storia alla letteratura filosofia
Del teatro
E la titolazione
Sembra una banalità ma non lo è sì certo se Tiziano fosse il cui
Posto che gli sia veramente l'autore del quadro perché c'è più anche chi ne dubita egli si chiedesse maestro
Considerato questo quadro ma insomma cioè ma che vuol dire ma le domande intitolata come titolare la Primavera del Botticelli a primavera ma no
In realtà il quadro antico per gli antichi rappresenta qualcosa non è intitolato mentre è vero che la Commedia di Dante e intitolata la commedia e questo titolo la dice lunga sui contenuti
E che è un poema intitolato L'Orlando furioso ebbe sì
è molto importante rispetto all'opera
E quindi il barone rimase male insomma allora
Non c'ha manco un titolo e vale un milione e mezzo sì sì sì proprio per questo vale un milione e mezzo perché il titolo non ce l'ha sbagliati ha dato allora
E qui accanto è un'altra cosa interessante che anche i grandi studiosi sommi eruditi rimasero Tito bacia veramente non ricordo anche lì per lì il professor Venturi
Adolfo Venturi illuminare della del degli studi di storia dell'arte in Italia era all'epoca quello che oggi potremmo definire il numero uno e aveva delle idee molto precise su questi argomenti sul rapporto tra la cultura e lo sviluppo professor Venturi tra l'arte e il mercato anche tra il cuore e e i denari
Anzi forse l'uso della parola cuore come vogliamo intende oggi all'epoca forse ancora più marcato il professor Venturi
Era considerato non il più grande storico dell'arte italiana ma a dire la verità lo storico per antonomasia
Bisogna considerare
E può esserci utile
Per avere un'immagine più profonda della materia bisogna considerare e quando lo Stato italiano con però la Galleria Borghese con tutti i suoi beni la disciplina che noi coltiviamo l'amico Sgarbi io stesso altri tantissimi ambrato presenti in questa sala quella che segnò la storia dell'arte italiana insomma
A veniva esercitata aveva un senso molto diverso dall'attuale
E quindi la valutazione del patrimonio
La stima finanziaria
Il concetto stesso di valore di un'opera d'arte la e la parola valore per assente questa questa doppia polarità insomma il senso il significato profondo il nutrimento morale e spirituale che che da e il il costo
Ma questo
Sempre stato sempre sarà
Ecco in quel momento della storia della nostra storia tra gli ultimi anni dell'ottocento i primi sei novecento
Questo argomento era al centro di un dibattito culturale molto sentito e il più alto esponente di questo dibattito e Adolfo Venturi il grande storico dell'arte italiana
Venturi era un uomo ancora giovane nel mille novecentouno era nato nel mille ottocentocinquantasei
E
Aveva per così dire percorso tutta l'ardua e difficile strada che anche noi percorriamo oggi cioè quella della ricerca di un senso profondo del nostro patrimonio anche l'UE si pose il problema che poc'anzi
Professor Sgarbi a
Delineato secondo naturalmente lottizzato alle secondo la sua la sua visione ma certamente largamente condivisa anche Venturi si fosse questo quesito
Circa cento anni prima dei di questo momento eccetto che perché il patrimonio artistico è importante perché lo dobbiamo studiare perché dobbiamo farne oggetto di una scienza specifica
Una scienza
Uno uno dei primi punti del del
Del Venturi fu il dibattito corre l'ambiente dannunziano
Ambiente dannunziano che era entusiasta naturalmente stanziato dall'idea dell'acquisizione della Galleria Borghese e che comunque veniva bollato dal grande studioso grande filologo quale Venturi era come un ambiente fuorviante in qualche modo rispetto ai quesiti che noi ci poniamo ancora oggi
Perché è veramente importante
Proclamare la pubblicità nel senso di patrimonio fu per il pubblico
Di più del patrimonio artistico
Perché questa concezione di patrimonio artistico deve deve e può radicarsi nelle nostre coscienze e farci pensare che effettivamente in quelle grandi settori della produzione romana
Che magari non ha avuto un titolo ma un senso l'ha avuto e come perché questo fatto assenso ha importanza
Nel dibattito sulla Borsa che però fanno di quegli anni questo argomento emerse emersi è fortemente
Ma dunque sale si chiedeva il barone masse in questo quadro non è intitolato L'amor sacro e profano perché noi di lo chiamiamo così ma allora che senso ha cioè evidente c'è una donna
Già è un quadro a Amoroso e su questo non ci sono ombre ombre di dubbio usa solo due due donne una poi sembra avere la dea dell'amore e quindi ed a credere esiste che l'argomento sarà l'amore
Su questo non c'erano dubbi poi una e non da quindi Amore profano l'altra è vestita quegli amori sacrosante una è oggetto delle nostre attenzioni intellettuali
Diciamo così con versatile eccetera e l'altra della non è dei nostri appetiti sessuali essendo nuda un'interpretazione cari amici a dir poco demenziale e tuttavia dato si potrebbe facilmente ribaltare sostenendo che è molto più attrattivo nella cultura di oggi l'abito piuttosto che il nudo che più
Importante
Sono studiare la tipologia dell'abbigliamento per stimolare la nostra virile
Sessualità il velo e la minigonna e il dunque insomma quello che si vuole e invece una cosa spiega è una donna spiattellato avuta così potrebbe a tranci meno da delle nostre e circonvoluzione complicazioni intellettuali infatti questa tesi viene sostenuta si è rivolto alla demenza sulla demenza cioè alcuni eruditi dissero
Sì certo è che la Borsa altro e l'amor profano volendosi ben intendere che la Borsa altro è il nodo e lavoro profano è perché il vestito racconta
Come come mai possibile perché
Sì ricordo Tiziano segue la dottrina vero della filosofia neoplatonica
Che si diffonde nell'ambiente veneto nella sua giovinezza ciò è vero soprattutto nei grandi ambienti della cultura ebraica che tendevano a leggere assimilare il retaggio immenso del platonismo in un filtro in una chiave
Della cosiddetta teoria d'amore vi sono innumerevoli libri scritti in ambiente veneto sull'argomento è bene che cosa si sostiene in questi libri alcuni questi libri
Che l'allegoria suprema
Del vero che coincide col divino beninteso
Appunto la il tema della nuda Veritas proveniente dalla meditazione dei diciamo dei filosofi platonici e neoplatonici
Da da Plotino spesso a J. misto Platone il principe dei dei filosofi rinascimentali che col suo sommo pensiero aveva da pochi anni quando Tiziano eseguì l'opera illuminato le menti
è vero degli studiosi di filosofia
Con la teoria della nuda Veritas quindi l'interpretazione fu questa illudo lire le la l'emblema vedere sì ma in realtà è l'emblema della nuda Veritas
La donna vestita simboleggia invece la profondità vale a dire il mondo e terreni no il mondo è probabilmente una sposa una una donna che si sia ci si si disse questa teoria si accinge a
Alle nozze perché è vestita da sposa i filologi chiarirono che l'abito che quella donna indossare l'abito della sposa
Tipico nella primi anni del Cinquecento e quindi si disse certo quello è l'amore sacro e quello e l'amor profano fino a che arrivo un grande studioso inglese che disse è una un dibattito senza senso perché questo titolo è stata appiccicata al quadro nel Settecento
Da un notaio hotel facendo l'inventario non sapendo che cosa dire avrei chiesto che che rappresenta sto quadro e qualcuno gli avrà detto va
L'amor sacro e l'amor profano in realtà la l'emblematica vicenda di questo quadro
Ci porta proprio nel cuore di della questione cuore denaro il valore della Shelley voleva questo quadro a tutti i costi ed era disposto a pagarlo tantissimo visto che i denari ce l'aveva ma perché lo voleva a tutti i costi non aveva la possibilità di contemplare un nudo femminile in altro modo senza spendere un milione e mezzo di lire del tempo e probabile dissi che la risposta sia sì
Sicuramente poteva farlo ma egli affermava in un momento in cui la storia dell'arte dei nel nostro paese stava nascendo rinascendo su base filologica affermava il principio supremo del dell'approccio al patrimonio artistico quello
Allego Rizzato tanto bene a parer mio
Non so se
Ci posso essere d'accordo o meno con queste tesi ma insomma allego Rizzato così bene dalla frase detta
Nel famoso romanzo e ancor più famoso film
Conosciute in Italia col titolo questo sì il titolo c'è davvero il il silenzio del degli innocenti
Quando la psicologa sapete la storia la va ai ai intervistare il super criminale Hannibal Lecter colui che mangia le sue vittime
L'uomo spaventa Devole però
Egli stesso psichiatra e forse ci sarà lista non mi ricordo bene
Illustra dietro la gabbia perché un più terribile assassino che esista e la giovane
Lo interroga per per per sapere da lui i segreti naturalmente a cui deve arrivare e si misura con questo mostro che però è un genio naturalmente egli dice e lui gli dice tu non arriverai mai alla verità
Tu non sei capace sono ancora donna tu non sai nulla e lei gli dice va be'ho capito allora che cosa debbo sapere dimmelo tu brutto mascalzone e lui gli dice ma è molto semplice cosa voi voi sapere
Tutto questo a bere l'essenza in questo caso del male
La la psicologa star sta conducendo una una indagine perché trovare qualcun altro super criminale uguale ad Hannibal Lecter e lui gli dice devi desiderare devi desiderare
Ecco la chiave
Del della conoscenza profonda
Questo fece
Il barone Rothschild egli desiderava non desidera vedere una donna dura desiderare la morsa del profano di Tiziano
E quindi era disposto a spendere moltissimo perché sosteneva la tesi in concreto che desiderando molto sì attribuisce un valore economico finanziario altissimo al bene stesso e il bene culturale
Si chiama così ormai l'abbiamo chiamato così perché attenuati insomma
Perché ci fa bene
E perché vale tale tanto perché noi lo desideriamo ecco che cosa vuol dire quando si dice il patrimonio artistico e la nostra identità
Eh sì perché l'identità bisogna desiderarla perché se uno non la desidera non c'era
Con tutte le conseguenze entrino e questo comporta sul piano della vita sociale economica e politica amministrativa
Quindi in effetti è vero
Nella visione del barone lo shahid nella nostra che il il bene culturale il veicolo supremo di desiderio e quindi è il luogo della coincidenza tra il sapere tra i più alti valori del diciamo della cultura siano messi titolati o no
Questo non è strettamente necessario e la dimensione economica economicistica la quale non può non esserci altrimenti il bene non non sarebbe tale quindi non esiste una dimensione sacra una dimensione profana del concetto del patrimonio esistenti la dimensione del patrimonio e allora è giusto che il quadro sia stato intitolato arbitrariamente Amor sacro e profano perché il titolo è sbagliato
Però il tema è giusto
E quindi come spesso succede nella storia della cultura equivoci ed errori fatti da menti intelligenti sono il veicolo
Più diretto e più potente per arrivare
A quella sera del desiderio cioè di fatto la cultura perché cari amici disse
Se la cultura non nell'utilizzo dei desideri ditemi voi per quale motivo dobbiamo perdere tempo a leggere libri giornali e andare a vedere i musei salpare tutelare le opere e discutere in questa sede di un argomento così importante invece
Una vecchio suddiviso illogico
Mi ero mi vogliono invece volevo operative sedute volevo che la chiusa conseguenza va be'dell'attuale
è giusto che l'invito sia sequestrato
L'imbarazzo parliamo di invidia qualità non debba però cinquecento anni fa
E non mi viene la giusta così dalle
Quanto è un dai carabinieri nell'aprile
Va be'però
Bisogna sempre sa rispondere alle alle domande dunque l'assessore professore amico Vittorio Sgarbi ha raccontato
Questo aneddoto di cui e cioè lo lo lo riassumo in due parole l'antiquario Moretti compera una un dipinto che in un'asta
E quel dipinto in quell'asta è qualificato come ottocento non so insomma un'imitazione ottocento di un'opera tra
E
Portare il dipinto all'ufficio esportazione del ministero per i Beni culturali e il i funzionari della commissione vedo nel quale veniva ci si può esportare ma certo nessuno asportare opera debole
Debole tendente al medio al modestissimo
Quindi non indispensabile al patrimonio che questa è la clausola qual qual è il criterio sulla base del quale tu dai l'autorizzazione non no all'uscita di un'opera d'arte se se valuti che fa parte del patrimonio
Valutazione certamente con un margine di soggettività con tutte le cose di questo mondo i funzionari dicono può uscire
A questo punto dopo e a questo punto che cosa succede che che poi può darsi che mi sbagli alla ricostruzione vantato Vittorio mi mi corregge succede che il il
Ecco
Allora non mi sbaglio allora venivano
Il quale il quadro se viene riportato in Italia viene riportata in Italia
Con la formula della temporanea importazione cioè viene presentato di nuovo questa volta proveniente dall'estero i funzionari firmano va bene
Temporanea importazione perché è importante questo fatto perché la temporanea importazione è uno strumento per poter fare lui uscire le opere quando vogliamo
Se io per esempio ciò un quadro mio
C'è una casa a Roma lo lo portò di nascosto a Lugano poi mi presento all'ufficio esportazione di di Roma e precettato avere questo qua da Luca ho sempre tenuto lì tanto chiaro
E quindi vorrei la temporanea importazione ce l'ha questo quadro è un bel Caravaggio sigle ce l'avevo nella mia nonna me
La comprato dal maestro
Sì allora va bene adesso attendiamo la temporanea importazione brutto delinquente perché i funzionari hanno capito benissimo però non possono dimostrare niente
Perché è perché in questo modo quel signore ha ottenuto il permesso di esportazione no perché il la temporanea importazione implica
L'uscita quando vuoi tu perché tu porti dentro l'Italia un qualche cosa che non fa parte del patrimonio stava all'estero quindi te la puoi di portare fuori quando voi allora
Arriva il quadro di Moretti e si fa la temporanea importazione c'è sì un'opera debole
Però che succede che viene restaura ecco viene pulito guariti la sfida al l'abile restauratore
Il viene punito e
Miracolo al di sotto della debolissima
Deve ignobile stesura ottocentesca che lo faceva qualificare questo quadro opera i emerge la somma è divina mano del grande Giotto
Perlomeno secondo alcuni studiosi e il professor Todini grande studioso da tutti rispettato scrive un memorabile articolo
Da quasi tutti rispettato scrive con un memorabile articolo
Alle e concludiamo memorabile articolo dove dice o scoperta questa somma opera di Giotto e anzi posso dire che
Tutta la storia quest'opera fu dipinta da Giotto per una chiesa a Roma rara Minerva fu messo lei poi fu portato frutterà una una certa cappella per quella cappella spiega tutto per filo e per segno
E quindi gli altri colleghi studiosi come come d'uso leggendo l'articolo del professor Prodi edicola povero viene non ci capisce niente questo non è Giotto ma si vergogni comincia un dibattito questa è normale tipico
E chi dice e Giotto che dice che il Cavallini chi dice che non è Cavallini io coi ne so qualcosa di questo dibattito scientifico perché l'Italia ha avuto la bontà di citare mio figlio Tommaso è un giovane anche lui si dedica a queste discipline
Ed è proprio appassionato di questo mondo è ha partecipato al dibattito sul sul dipinto al dibattito scientifico dicendo che non è Giotto è un pittore d'un altro pittore sempre però antico sempre sommo eccetera eccetera
Quando il Moretti va a riportare fuori all'estero
Il quadro con la temporanea importazione si scatena una disputa filosofica che è un locale vorrei dire quella che San Tommaso d'Aquino nella summa teologica chiama de quindi calate cioè
Da questo naturalmente non è nei verbali dell'Ufficio esportazione però è proprio così cioè si dice ma l'oggetto che tu mi porti
Dicendo che alla temporanea importazione infatti il do il certificato lo dice è lo stesso che l'ha ottenuta no
Perché dal meditate e che che e consiste dov'è l'essenza della cosa nella sostanza materiale nella forma in materiale o nella sapienza in sé per sé medesima questo avrà
Anziana realtà
Agli atti
E la traduzione letterale di un passo dell'Aquinate da da me venerato
Grandissimo su su un sommo filosofo questo dice San Tommaso d'Aquino i gli i funzionari applicando sinteticamente quell'altissimo pensiero del del filosofo di Aquino dicono ci vuole fregare brutta delinquente
Ecco
Perché questo non è lo stesso quadro che noi abbiamo approvato e gli abbiamo dato ad imparare importazione è un'altra opera dunque quest'altra opera essendo come quindi date diversa
è non può avere la temporanea importazione come dire io c'ho un documento dove c'è scritto avere Claudio Strinati e però vedo vedo un'altra persona voto non sei tu ci ma come non sono io il quale quello è stato pulito a dice Moretti
Qualificato mi sarei prima la vittoria come persona di non somma cultura ma un po'rustico e in effetti Moretti con argomenti non insomma fisico non filosofici di Genova io di farlo debbo venderlo debbo portare in America dove mi danno i soldi voi mi rovinate
A e allora alcuni funzionari dicono ed è no
Valga il vero quello quello della filosofia tomistica
Tucci volete negare e il quadro non è quello che alla temporanea perché quello della temporanea una valida proposta dell'Ottocento indubbiamente
Ma se al di sotto appare altra cosa nell'altra cosa ora che noi dobbiamo giudicare qui inizia la disputa di cui ha detto loculo vittoria cioè il ministero dice no io non posso darti questo permesso perché tu non dico che tu mi volevi raggirare
Ma atto Mihai presentato un bene diverso e a quel bene io non posso dare il permesso di esportazione perché lo proclamo
Facente parte del patrimonio artistico nazionale sarà Giotto non sarà Giotto ma certamente un'opera del Trecento
Di pittore romano dell'epoca e
Con la penuria che il patrimonio artistico nazionale a di quei beni perché quasi tutta la pittura romana del Trecento è andata distrutta
Appena ritroviamo un elemento lo dobbiamo preservare e e allora e allora comprate dalla strada esclama Moretti e speriamo e se lo compra insomma
Grazie al professor striate
E presto
Questo duetto con Vittorio Sgarbi c'è pronto poi su un tema molto concreto promettiamo che su questo continueremo a lavorare promettiamo che il prossimo quadro sarà questo benedetto quadro di Giotto faccio vedere almeno per capire se è bello seduto ringraziamo il ministro per per la sua presenza per la sua partecipazione gli do la parola riassumere presidente tutto quello che è stato detto in questa mattinata è un po'Complesso ha sentito quest'ultimo scampolo
Il professor Salvemini all'inizio della mattinata facendo le parti dell'amor profano cioè dell'economia ha introdotto alcuni temi ha richiamato anche le aziende a un le aziende italiane
A essere attenti su questo aspetto del patrimonio immateriale che così importante anche per la produzione tanto più quanto l'industria diventa approdo industrie i servizi e non più manifatturiera ha sottolineato l'importanza dei valori e simbolici l'importanza che anche le aziende colgono questo aspetto ha concluso
Con due punti che vorrei richiamare la sua attenzione uno che sicuramente le sarà caro cioè il non ridurre la cultura l'aspetto residuale delle politiche pubbliche Manzi mettano al centro delle politiche pubbliche e poi alcuni il Consiglio alcuni suggerimenti alcuni alcune chiavi per poter operare ne ricordo alcuni la necessità di procedere con una logica molto by partisan in questo ambito e la esigenza di avere una programmazione pluriennale di avere un lungo termine per poter costruire e consolidare il patrimonio culturale anche quello nuovo per esempio i musei la necessità di procedere a delle nomine che siano sempre insindacabili dal punto di vista della dell'autorevolezza delle persone che si va a nominare nel gestione del patrimonio culturale e poi le altre testimonianze alcune le ha sentite
Dottori li ha insistito su questo aspetto e ha raccontato un'esperienza molto interessante per la sua azienda che ha scommesso
Proprio per vincere lì per competitività che si realizza
Sui mercati internazionali in seguito alla globalizzazione ha scommesso su questo aspetto di materialità di patrimonio culturale che una tazzina di caffè incorpora e trasmette e rappresenta Francesco Michielli Carlo Fuortes hanno portato l'esperienza musicale di due città come Milano e Torino tra parentesi e Roma
Un'esperienza che si sta avviando importante anche per quello che riguarda la collaborazione con i Comuni importante
Sul piano della musica con Milano e Torino un'esperienza invece consolidata come quella di Roma e con l'esperienza di musica per Roma Paolucci neo presidente dell'Enit e infine e ci ha portato lo si spense dimena Ger
Del settore del del dell'informe del software e a concluso con sottolineando l'importanza che questo ma patrimoni patrimonio culturale a per la promozione nostro Paese
Sottolineando la parola che vuole riprendere che la prole entusiasmo come sia importante
Anche per chi fa cultura soprattutto per chi fa cultura trasmette entusiasmo e quindi far creare dei pubblici nuovi che siano sempre più attenti al mondo e la cultura in molti interventi poi è tornato l'esigenza di fare in modo che per esempio i media la televisione la scuola si occupino di quiz di più di questi temi perché la società che si formarono società che si forma e si è sempre più attenta sensibile partecipata
Entusiasta sui temi della cultura Sgarbi la sentito non lo sintetizzo perché fa da solo la parola al vicepresidente del Consiglio e ministro per i beni attività culturale
Grazie grazie caro Carruba vi ringrazio tutti
Un certo senso questa occasione fa seguito
Alla settimana
Che la Confindustria tiene tradizionalmente non partecipa ad un incontro a nella sede romana Confindustria sul tema la cultura d'impresa argomento che fino a un quarto di secolo fanno si poteva usare sì forse si poteva riferire all'esperienza di Olivetti l'esperienza
Di di Rea
Ma poi ha iniziato divenire un fatto condiviso da quando Anzaldo ha iniziato a cercare di raccogliere testimoniare una è una esperienza circa venticinque mi fa un'esperienza industriale
Dichiarandone il valore culturale per la nazione
So bene che i temi così vasti tra l'Alto rappresentante da una partecipazione così autorevole e sottolineo così rappresentativa per esperienze concrete può spingere chi è chiamato e ve ne ringrazio molto a concludere
Il incontro avendo anche avuto la pecca di non assistervi interamente fare un discorso troppo vasto e troppo comprensivo di argomenti diversi
Io vorrei concentrarmi su un paio di questioni fondamentali la la prima vorrei dire core business ovvero sia il compito al lavoro e debbo fare come ministro per i Beni e attività culturali con riferimento alle risorse pubbliche o una riflessione
Ma sul rapporto tra economia e cultura tra arte e impresa che forse non calza malissimo tutt'altro a Milano
Vorrei iniziare con una piccola nota riferita alla prima parte della Melania mattinata milanese sono stato a scala o salutato e incontrato risme o omaggiato Zeffirelli di cui si festeggia una specie di Giubileo perché cinquant'anni fa inizio
Alla Scala
E visitato questa bellissima mostra realizzata insieme al ministero per i beni attività culturali con Casa Ricordi di grandissima suggestione ve la consiglio bellissimo per quanti non avessero ancora visita perché permette anche al grande pubblico di sfogliare gli antichi testi spartiti originali ritrovare le tracce
Verdiano in questo caso
Legate alla Ibra con sussidi molto suggestivi nuovi che mettono in contemporanea addirittura la la visione di alcune rappresentazioni della idea il testo
Musicale diciamo così la la tipico strumenti i figurini
Ho visto un pubblico straordinariamente attento e
Stimolato anche da questo incontro
Tecnologicamente assai Bem strutturato per me questa è anche l'occasione per riaffermare da parte del ministero che Guido la forte la volontà di una forte fortissima collaborazione con le istituzioni milanesi e lombarde qui rappresentate l'assessore alla cultura con la regione con il sindaco
Con la Provincia mio impegno
Per il mio mia intenzione e sarà oggetto di un serio duro lavoro affrontare alcuni dei temi fondamentali non è questa l'occasione per farlo certamente anche il tema della Scala e tra questi può che la Scala conosciuto nell'ultimo anno in particolare ma anche in precedenza dei tagli nei trasferimenti assolutamente
Drammatici
Quest'anno noi ricostituire emo graduale gradualmente a partire da quest'anno significativamente già quest'anno gran parte delle risorse del destinato al fondo per lo spettacolo e non c'è dubbio che la Scala debba vere tra tutte le altre istituzioni le fondazioni gli enti lirici
Una posto particolare perché noi dobbiamo selezionare anche sulla base della disponibilità delle risorse farlo a partire da quelle grandi istituzioni che sono capaci di conquistare prestigio credibilità per la nostra nazione a livello internazionale la Scala e la prima tra queste
Certamente a Milano vedo qui la nostra nostro direttore
Se Francesco noi abbiamo grandi temi aperti e io spero nell'arco dei prossimi anni che sapremo conclude risolverli penso Brera e al suo rapporto con l'Accademia penso alla fruizione del c'è una
Polo vinciano penso alla grande potenzialità che ci si apre con l'acquisizione alla fine di quest'anno di Palazzo Litta fatto straordinariamente importante positivo meraviglioso
Per la città di Milano potrebbe diventare anche un un avamposto per illustrare la grande pubblico una specie di preparazione della visita a Santa Maria delle Grazie
Penso naturalmente
A gli aspetti contemporanei sui quali poi concluderò cioè al fatto che così come bene va bene fece leghisti Sole ventiquattro Ore anche ricreare Renzo Piano di di realizzare questa struttura questi questi uffici questa sede di lavoro e di innovazione
Nel campo dell'editoria credo che noi tutti dobbiamo sapere quanto per la nostra Italia
L'innovazione che scaturisce dal mondo del design'dalla relazione tra creatività e produzione ecco quanto siano determinante quanto Milano sia cuore internazionale
Di queste attività di queste capacità e quanto sia compito del ministro pro tempore per i Beni e attività culturali di sapere bene che a Milano è fondamentale occuparsi auspicabilmente bene della scala di Brera delle altre straordinarie eredità che abbiamo ma anche naturalmente relazionarsi in modo costruttivo creativo
Con il mondo della creatività contemporanea è questo mi porterà dicevo la fine a concludere in relazione con il mondo dell'impresa e forse con il tema fondamentale che avete che avete scelto mi debbo però innanzitutto due parole su quello che intendo fare
E nella la il nuovo governo intende fare per quanto riguarda le politiche per la cultura la situazione veramente tosta come sapete
Perché il bilancio della cultura dei beni e attività culturali è riferito al bilancio dello Stato valeva nel due mila e uno massimo storico lo zero virgola quarantotto per cento
Del Polo della del bilancio costa zero virgola quarantotto
Nel corso degli ultimi anni questo questo numerino è venuto scemando ed è arrivato se lo proiettiamo sul due mila e sette allo zero virgola ventisei
Qualcosa che penso debba fare vergogna al nostro Paese
A tutti fa non mi sentirete fare in questa veste un discorso politico anche se certamente come ricordava giustamente prima Vittorio Sgarbi discorso politico per eccellenza che si richiede a un governo decisore pubblico chiunque abbia la responsabilità anche tanto più vorrei dire se elevata nella vita
Nazionale di comprendere quale
In Italia esposto della cultura
E allora non c'è dubbio che il primo dovere di far crescere queste questi quattrini
Questo avviene in misura dignitosa nel per il per la Finanziaria per il due mila sette ma certamente in un quadro che tutti voi conoscete essere ancora piuttosto non in un modo
Adeguati tuttavia c'è un'inversione di tendenza vibrazione tendenza significativa anche con diverse norme che ci permettono di gestire con più flessibilità le risorse che abbiamo perché questo il secondo grande proposto non soltanto ne abbiamo pochi soldi per la cultura ma non li spendiamo
E io ho scoperto con raccapriccio
Verificando non solo dalla lettura delle informazioni stampa
Che poniamo sull'anno due mila cinque di quel
Quella accetta così esile le risorse pubbliche destinate ai beni culturali
Circa settecentocinquanta milioni di euro sono andati
Non spesi
Mille cinquecento miliardi di lire siamo bilancio così
Miserevole
E una quota così rilevante non viene neanche impegnata viene salvaguardata questo un fatto positivo perché il ministero dispone la contabilità speciale
E questo è un bene anche perché non sfugge a nessuno che come ho ricordato parlando alla congresso del Fai paio di settimane fa una cosa è costruire un marciapiede è una cosa è fare uno scavo archeologico non c'è dubbio che ci sono tempi
Lunghi c'è una cautela c'è una necessità di progettazione di controllo di verifiche
Dal basso passo da eseguire e tuttavia
Anche in questo balletto uno dei punti strutturali di criticità di difficoltà del ministero è la carenza di personale umano cioè a dire la l'invecchiamento gravissimo dei nostri quadri i nostri dirigenti nostri funzionari e la loro veloce fuoruscita senza potere consegnare la loro esperienza dei giovani
A causa della mancanza di concorsi alla mancanza di personale tecnico-scientifico ed anche amministrativo che quando parliamo di spendere i quattrini dobbiamo avere delle figure tecnico amministrative in grado di fare ecco problemi con cui ci misuriamo ed ecco mio obiettivo fondamentale
Ottenere più risorse nella legislatura con una graduale ma costante crescita delle disponibilità e a vere una capacità formidabile mentre maggiore un vorrei vorrei usare questo avverbio non a sproposito ma consapevole che davvero necessità di spendere i quattrini che lo Stato cessi
Ci sono alcune iniziative che in parte sono note che riguardano la migliore organizzazione del ministero su cui non torno e alcune che riguardano in particolare la relazione tra
Economia e cultura che forse ebbene sfiora cui è bene accennare intanto dentro la riorganizzazione del ministero c'è la ricostituzione del Consiglio superiore dei beni culturali
Nel quale avrà sede per la prima volta una commissione comitato di settore dedicato proprio a economia e cultura
Qualcuno ha preso male penso che sia male prenderlo male perché così come c'è il comitato di settore per archeologia per
Le le diverse discipline gli archivi e biblioteche impensabile che cent'anni dopo la nascita
Di questa gloriosa istituzione fondata nel mille novecentosei non si dia corso anche ad un modo per porre istituzionalmente al di là dell'attività del ministro della
Struttura amministrativa in questo luogo che è un luogo di elaborazione di consiglio alto
Del lavoro culturale delle attività culturali della nazione non ci sia un luogo nel quale alcune personalità possano esercitarsi ad incrociare i temi che si incrociano per l'appunto tanto autorevolmente qui oggi ho insediato come ministro l'economia una commissione mista sui temi dell'economia e della cultura è stata affidata la presidenza
Di Davide Croff presidente la Biennale questa bugia ha prodotto un primo
Risultato di proposte analitico interessante intendo fare in modo che questo lavoro duri per l'intera legislatura e si traduca anno per anno in una serie di proposte concrete non sfugge a nessuno riguardanti in primo luogo incentivi e defiscalizzazioni sostegno alle sponsorizzazioni ed altre attività delle quali anche qui oggi certamente e attraverso professor Salvemini in particolare si è
Parlato
A marzo si terrà la prima Conferenza nazionale sulla sul tema tecnologie per la cultura volta a fare emergere l'immenso comparto produttivo italiano
Che agisce in ambito culturale
è chiaro
Di questo comparto vada la piccolissima vada restauratore citato da Vittorio da suo Strinati cioè da mondi artigiani di eccellenza da quel restauratore fenomenale che ho che sta per chiudere mantovana questa perché o della sua attività perché nessuno la segue che ha
Restaurato
L'orologio dei Mori Latorre dell'orologio su piazza San Marco a Venezia con anni di cura mirabile
Parliamo quindi di segmenti di eccellenza dell'artigianato italiano
Ma parliamo di impresa che opera nel settore le costruzioni imprese go operano al settore le l'illuminotecnica nel settore
Delle nuove tecnologie connesse alla fruizione al godimento del patrimonio storico-artistico in generale dei beni culturali e anche dello spettacolo ecco l'Italia è leader nel mondo anche in questi settori non ha una comprensione soggettiva probabilmente di esserlo come Paese e l'occasione prima sarà un primo appuntamento questo del marzo che si si terrà al San Michele
Permetterà di fare incontrare questi diversi settori e di sostenere il nostro paese anche laddove quella straordinaria aspettativa che c'è verso l'Italia verso i nostri tecnici verso il nostro saper fare perché possa diventare capacità economica meglio organizzati quando i cinesi faccio solo questo esempio per farne decine
Stanno hanno chiesto hanno concordato con il nostro Governo con il precedente governo e noi daremo seguito attueremo perché tutte tutti ci deve essere un filo di continuità di coerenza per tutte le attività
E abbiano un senso un valore nel nell'esercizio di questo compito istituzionale il il governo cinese vuole aprire un centro per il restauro
Che sarà tra l'altro luogo assolutamente visibile col sapere che sono restauratori italiani stanno operando ad esempio nella Città proibita siamo noi richiesti
Dappertutto ai livelli più complesse più significativi
Beh quel centro diventerà un punto di riferimento per l'intera regione andando persino oltre
La Cina impensabile che le imprese italiane e lì si recano non abbia un punto di riferimento che se anche Fattori di coagulo di tipo industriale sapendo che parliamo di mondi molto diversi che dialogano tra di loro che interloquiscono tra di loro e tuttavia che hanno potenzialità enorme in Italia
Qua non non stiamo parlando di una segmento di nicchia stiamo parlando di una opportunità
Veramente straordinari
Vorrei entrare nel tema
Che mi è stato sollecitato anche parlandone prima con non c'è Enzo Cipolletta della relazione tra
La cultura e il turismo perché c'è un pochino di
Ma insofferenza diciamo così da parte di chi si occupa della conservazione della tutela e c'è un pochino di
Banalizzazione da parte di chi è
Imprenditore del turismo rispetto a tutta una serie di definizioni che noi ripetiamo sempre che spero siano bandite per sempre
Giacimenti
Non c'è un dibattito cioè giustamente culturali
Il nostro petrolio
Non c'è un dibattito al quale io non partecipi ogni santo giorno che ci manda il creatore nel quale l'oratore non si esercita il dire quale percentuale dei beni culturali mondiali risiedano in Italia è un esercizio che attira sempre uditorio
E sarà quaranta sarà cinquanta sarà il settantatré volte ho sentito dire che l'ottanta del Tour è un esercizio ridicolo
Però diciamo
Fa funziona per quanto riguarda perché anche scientificamente
Immotivato diciamo così e non interessante posso dire così tutti convengono che l'Italia è il più bel paese del mondo aziendale più grande patrimonio culturale storico artistico archeologico paesaggistico del mondo perché questo è
Qualcosa che può diventare ricchezza se lo mettiamo in un circuito intelligente integrato con la ospitalità
Con il turismo
Ora i dati del turismo ci dicono che il trentaquattro per cento degli arrivi nel nostro Paese ventinove milioni di persone
Sono stati resi tre G strati degli esercizi ricettivi delle città d'arte attenzione quando parla di eccessi ricettivi parlo il fatto che uno dei grandi compiti che avrà
Un manager di primissimo ordine internazionale quale Umberto Paolucci che ha accettato generosamente indicare l'agenzia per il turismo
Sarà di fare in collaborazione col dipartimento che la presidenza del Consiglio di fare un po'di luce sui numeri sui conti ho scoperto un mese fa dichiaro la mia ignoranza
Totale ma non con secondo me siamo in buoni sono in buona compagnia che
Non solo noi avremo prossimo anno in Italia attraverso il turismo crocieristico sette milioni e duecento mila visitatori e siamo i primi nel mondo
A che questi sette milioni duecento mila turisti i quali sbarcano a Savona a sbarca a Civitavecchia vano visitare Roma sbarca a Napoli da visitare Pompei e così via
Questi sette mila duecento mila turisti non vengono conteggiati agli arrivi in Italia perché non dormo un'Italia e dormo nelle loro nelle loro nella nave insomma che se gigantesche
Sbalorditiva e fabbriche che sono queste ma tra l'altro gran parte di queste costruita in Italia
Ecco
Il turismo culturale
Italiano è qualcosa per cui anche coloro che sono i depositari titolari del turismo tradizionale forte del nostro Paese
Citiamo la riviera adriatica citiamo Righini Rimini non è più soltanto da tempo non vengono registrati come
Turisti d'arte ma sono sempre di più coloro che vanno a visitare il tempio Malatestiano son sempre di più quelli che vanno a visitare i castelli del Montefeltro sono sempre di più quelli che ha adottano Itinerario turistico-culturale
Eno gastronomico cosa altrettanto fondamentale Caro villi
E quindi l'integrazione formidabile l'Italia ha perso molte posizioni il turismo congressuale che il segmento più ricco il governo quest'anno attribuito un vantaggio
Con una detraibilità dell'IVA per il turismo congressuale che ci aiuterà una cosa importante ma chi viene in Italia per turismo congressuale sceglie l'Italia e le associazioni e le organizzazioni professionali che lo fanno scelgono l'Italia
Venendo a Milano perché sanno di potere visitare il Cenacolo auspicabilmente non solo per vedere se quella veramente un maschietto dopo una una femminuccia ovvero
Con la seconda secondo Dan Brown ma a hanno altre tante altre possibilità Antoine tante altre possibilità meravigliose son certo che Sgarbi e
Le amministrazioni ancora di più miglioreranno questa capacità però voglio dire il turismo congressuale si fa volentieri in Italia ma noi non abbiamo un centro congressi a Venezia
Noi non abbiamo strutture adeguate certamente aiuterà molto la la la Fiera Rho-Pero ma indiscutibilmente abbiamo bisogno di connettere questa opportunità anche ai percorsi specificamente legati alla cultura per quando vengono manager quando vengono turisti che hanno interessi economici per i loro per i loro affari
E vengono anche vengono più volentieri ecco vengono ammine Apollo spunteranno trovare delle bellissime opere di architettura contemporanea provengono più volentieri
In Italia dobbiamo dagli strumenti per intrecciare queste due attività in maniera crescente verso un compito di Milano secondo me assai importanti questo mi permette di dire che se è vero che il mercato della cultura in Italia
Tecnicamente
Non esiste ovvero esiste in una misura estremamente limitata se diamo alla parola mercato l'accezione che ha in tutti gli altri settori
Produttivi
è vero che
Il modo di fare impresa nel settore culturale lascia trasparire un'attenzione crescente
Nei confronti degli interlocutori diciamo così di sistema verso le istituzioni i mezzi di comunicazione
Le imprese diciamo alla ricerca del consenso e spesso dei quattrini spesso del sostegno ne abbiamo una realtà importantissima che sono la Fondazione una realtà nuova e determina abbiamo una serie di e il loro apporto decisivo Guzzetti ha fatto davvero cito Luís per tutti un immenso lavorerebbe ha dato una priorità veramente
Adeguata alla all'impegno incultura però sappiamo benissimo che nell'insieme resiste nel nostro Paese
Da una parte una permettetemi di dirlo nel rapporto tra l'impresa cultura una certa indifferenza nei confronti del pubblico dei consumatori e di che cosa si dà a loro soprattutto considerando una specie di fissazione per gli eventi
Che non sempre
E adeguate
Si è conclusa ieri la la se concluso ieri lavoro di questa importante c'era anche Massimo Vitta Zelman a farne parte della commissione presieduta
Dal professore Miliani che ha consegnato un meraviglioso rapporto meglio perché di sole tre pagine scarno bellissimo sui testi di che cosa fare a proposito dei prestiti dibattito altro che c'è stato a proposito della Cristo morto del Mantegna
Di Brera rispetto alla Mostra a Mantova di cui anche Sgarbi è stato protagonista con cui abbiamo sul su caso su quella che ho trovato una buona soluzione ma soprattutto abbiamo
A partire da questo dibattito definito una commissione che dialogherà con le regioni sono organizzatori ampi robusti di mostre e di eventi con i comuni non ci dimentichiamo che il maggior numero in USA in Italia riguarda musei civici
E quindi parametri riguardanti prestiti sono molto importanti per tutto il sistema culturale italiano per la grande editoria della cultura che qui è autorevolmente rappresentata
Perché ha in Milano il suo cuore il suo centro vitale ora io spero che va da questo lavoro scaturisca anche un poco di disaffezione verso le mostre dozzinali
Evento che svuotino il valore diciamo così non solo dalla fruizione permanente della cultura ma soprattutto l'attenzione verso mostre di grande qualità verso eventi culturali di prima grandezza
è un dibattito serio riguarda e attraversa anche il mondo che si che si riunisce qui però l'altro l'argomento vorrei portarvi e che parte dalla mia esperienza di sindaco di Roma
Riguarda la connessione tra il tessuto produttivo tra le vocazioni di un territorio
E le funzioni della cultura oltre che l'intreccio di queste con l'ospitalità con il turismo quando noi Valerio inizia son diventato sindaco a fine novantatré iniziato Nizza novantaquattro
E mi è stato chiarissimo che nessuna città può vivere
Di una monocultura che sia l'automobile o il porto e tutto sommato non abbiamo visto
Due delle più grandi città del Nord negli ultimi vent'anni dimostrare che sono passate dalla crisi di una monocultura alla resurrezione
Di una cultura industriale Torino per l'automobile Genova per il porto dalla sua crisi e iniziale sua straordinaria ripartenza ma tuttavia pur sapendo bene che una città tanto più una metropoli ha bisogno di un di un integrazione un'interazione tra tante attività produttive
Mi era chiarissimo che Roma doveva riscoprire le sue capacità in termini di accoglienza e di valorizzazione del patrimonio culturale storico artistico connessa anche la sua fruizione
Questo dato i risultati amico Fuortes che qui presente testimone di un'esperienza che giustamente Carruba definiva consolidata ma e consolidata per la sua qualità non lo è per i tempi nel quale operato perché la l'Auditorium Città della musica
Che abbiamo realizzato e che è diventata un'istituzione la più grande istituzione europea dal punto di vista della partecipazione di pubblico all'istituzione giovanissimo
Sorgerà a pochi passi da lì il maxi museo delle arti contemporanee
E diventerà un distretto a maggior ragione questo
Fondamentale per la cultura bene io penso che le città il territorio il tessuto della nostra comunità nazionale che un tessuto straordinario perché è diffuso Italia otto mila comuni di quegli otto mila comuni circa sette mila esistevano già nel mille cinquecento
E ce n'erano migliaia di atti che comuni oggi non sono ma che c'entri Borghi realtà straordinarie erano allora bene l'Italia ha bisogno
Di valorizzare il suo tessuto profondo la bellezza di questa mostra Mantova Verona Padova sul Mantegna da questo senso cercheremo di fare
Qualcosa di non dissimile in occasione la mostra che si annuncia per Piero però Francesca non sarà solo Arezzo minerario Pierre francescano che va verso anche Urbino rinveniste essa
Oltre che Montecchi e Sansepolcro però
Questo riguarda la messa a valore messa a sistema di beni e servizi questo ci è mancato i servizi connessi a questa potenzialità
Siamo molto indietro
E questo è una grande missione che insieme dobbiamo realizzare
Comparto diciamo così delle industrie dell'industria dei servizi per il turismo e settori che si occupava la cultura perché non basta un evento occorre organizzare
Un apparato una intessuto
Che resti nel tempo che non si esaurisca dopo che quell'evento si sia
Esaurito quindi questo l'ho detto criticamente prima deve essere molto più di quanto non avvenga oggi orientato al pubblico ai bisogni al pubblico
Al cliente direbbe Illy direbbe Michele giustamente
Al cliente nel senso più degno del termine per migliorare l'Offerta crescere managerialità crescere autonomia e appunto coordinare l'offerta turistica l'offerta culturale e una delle più grandi occasioni
Economiche di crescita e di crescita di identità e di crescita di organizzazione
Imprenditoriale che il nostro Paese negli anni a venire
E credo che la dobbiamo cogliere come tale come una straordinaria opportunità di integrazione
Ecco concludo con una considerazione che riguarda più direttamente arte e impresa
Senza avere tralasciato di dire che
è evidente che tutto ciò di cui parliamo ha bisogno per essere vissuto dal grande pubblico di un'attività di promozione
Dei fattori della nostra identità culturale nazionale
Che si leghi ai due grandi veicoli di crescita culturale che non sempre
Sono tali si dimostrano tali che funzionano come tali
La scuola
Io ho proposto di ricostituire forme di insegnamento della storia dell'arte nella scuola italiana
E anche insediamento otto dell'arte legata ai differenza del territorio qui c'è un aspetto positivo di una cultura autonomistica federali
Perché è evidente che ai ragazzi delle scuole e la Basilicata bisogna spiegare che cos'era Metaponto mentre è meno se è meno significativo spiegarlo a un ragazzo di Cuneo o di Ancona
E allo stesso tempo bisogna che i i i giovani lombardi studino il significato dei Gonzaga il significato di Mantova il sì e e lo lo studino correlazione a allarmante
E al mecenatismo non soltanto alla connotazione
Del territorio quindi insegna lineamenti fondamentali della storia dell'arte per tutti debbono tornare nostra scuola e valorizzazione degli elementi legati alle peculiarità
Del territorio secondo la televisione
Cioè e in generale in media noi dobbiamo far ripartire vedo qui operatori di di primo ordine del nostro servizio pubblico dobbiamo fare ripartire una capacità del
Servizio pubblico di parlare meglio di cultura e spero anche assieme alle emittenti
Private
Credo che in questo si possa aprire una emulazione positiva c'è uno spazio e comunque c'è un dovere che noi abbiamo oltre che quelle nicchie spesso eroiche che vengono assicurate dal in particolare dal servizio fu
Fino a qualche tempo fa
Il consumo
Fatto economico ecco rispondeva la soddisfazione di un bisogno
E oggi naturalmente l'incontro di oggi testimonia quanto
Lo si debba riferire non più lo si possa riferire a valenze più complesse valenze che riguardano l'identità l'esperienza estetica
La partecipazione
Per altri significati
Questo ha cambiato profondamente la relazione tra arte e impresa
Che non è quindi al massimo bio qualche forma di contaminazione ma dentro una indipendenza reciproco
L'Italia
è al primo posto nel mondo
Pensiamo al recupero di tradizioni pensiamo alle imprese contemporanei penso Bisazza Friuli
Che ha riscoperto la organizzazione industriale con riferimento ai mosaici
Pensiamo Salviati con il vetro soffiato pensiamo hanno Nino con la grappa
Che a inserito rapporto dinamico con il mondo dell'arte la sua attività produttiva
Ah pensiamo alla costruzione di esperienze complesse giustamente è stato citato Illy
Perché il Liga dato voluto tutt'al più me mi vedrete una tazzina come retribuzione dei faccio un po'di un po'di pubblicità Maxicono crea corsi forse una anche un una come si chiama
Giusto una bustina di una bottega freno però ed è vero che che Illy ha dato il senso anche la sua promozione naso pubblicità che assolto assaporare in assaporare il caffè il caffè italiano è un'esperienza umana esperienza
Personale cultura
E da questo anche la la ricerca l'attenzione estrema al design l'attenzione estrema ai segni che voi presentate non è un caso che tanti dei nostri grandi stilisti e creativi ne cito una
Per pari opportunità vorrei citare qui a Milano mani e tanti altri cito
Prada che non a caso ha commissionato ai maggiori architetti al mondo la costruzione dei suoi negozi così come Bulgari e Prada chiesto a Ridley Scott di girare uno spot sulla donna di oggi
Nell'affermare questo profilo della produzione contemporanea la ricerca la qualità estetica il trasmettere un'esperienza fondamentale c'è un altro tipo di esperienza italiana molto importante che la speditezza
Della creatività nelle organizzazioni
Pensate a Benetton fabbrica Treviso pensate a Pitti immagine
Con questo Pitti immagine Discovery diciamo tante cose molto interessante e poi
L'amico Napoleone ha tradotto in questa associazione molto importante che si chiama Altagamma che raccoglie e che raccoglie tante delle in prese creative del nostro Paese
Ecco questa è la realtà italiana è una realtà gigantesca
è una realtà che noi dobbiamo rendere
Facendo perno su Milano
Più consapevole
E più robusta nel senso anche del dibattito culturale che ne consegue
Il mio amico Giuliano da Empoli Mina ricordato un bel saggio di dare trovo sobri che è uno dei più importanti economisti la cultura che ha fatto un'analisi che trovo molto suggestiva sulla industria creativa
E ha detto che le industrie creative sono strutturate in una serie di cerchi concentrici che si irradiano a partire dalle idee che combinandosi con un numero sempre maggiore di altri fattori produttivi danno origine a una gamma di prodotti sempre più ampio
Al centro di questo modello c'è la produzione creativa
Delle arti in senso stretto musica danza
Teatro letteratura arti visive incluse le nuove forme artistiche come la video arte
Secondo Cerchio formato dalle industrie che producono congiuntamente beni e servizi sia culturali che non culturali
Si tratta del cinema della radio della televisione che naturalmente dell'editoria sottolineo straordinaria crescente collaborazione con qui il presidente Motta tanti autorevoli
Leader del mondo dell'editoria milanese lombarda nazionale che abbiamo iniziato realizza l'editoria ma anche ai confini
C'è un terzo cerchio le industrie che operano essenzialmente fuori dalla sfera culturale ma ai cui prodotti potrebbe essere ed è attribuito un grado significativo di contenuto culturale pubblicità architettura naturalmente le attività connesse al turismo
Cito adesso citando
Nel caso italiano certamente anche modo e pesare
Bene se seguiamo questo ragionamento cioè vediamo che nella evoluzione recente del sistema produttivo italiano c'è una quarta cerchia
Che potrebbe essere rappresentata da tutte quelle produzioni che all'origine non hanno nulla in comune con le industrie creative
Ma che ormai come dicevo prima cominciano a condividere con loro una serie di caratteristiche fondamentali dal contenuto simbolico
All'importanza la proprietà intellettuale perché ci rendiamo conto che la cultura e oggi al cuore del nostro sistema produttivo
Ancorché in nessun modo non liberamente sul piano tecnico possiamo dire che ci sia in Italia un legame
Classico
Tra l'economia la cultura
E questo lo si deve al talento italiano
Ecco perché la politica industriale adattata al ventunesimo secolo è una politica industriale che non può prescindere dai valori che in questa sala sinti si ritrovano
Che in questa sala si incontrano e che voi nei vostri interventi e con il vostro lavoro e con la vostra passione ingrediente decisivo
Avete illustrato come si diceva un tempo
E quindi mio ragionamento spero sia stato chiaro noi abbiamo un preciso dovere di rafforzare il compito pubblico
Per la cultura
Abbiamo la consapevolezza che cultura in Italia significa moltissimo cultura il territorio dunque sviluppo di attività e di servizi che sono connesse
Alle vocazioni del territorio e sempre di più
Alla organizzazione dell'ospitalità di chi piuttosto che il made in Italy pensa al perdonatemi experience in Italia non l'abbiamo vissuto in Italia
Anche perché spesso il made in Italy non è davvero fatto Italia ecco spesso disegnato in Italia
Ma l'Experience in Italy
è unico
E allora nostra capacità di tenere assieme queste capacità
Storiche e quelle contemporanee a mio avviso trova un punto di vista congiunzione formidabile nella realtà produttiva di Milano se è vero come credo sia vero che
L'industria di oggi non può prescindere dai contenuti dai valori e dalle ispirazioni che le derivano dalla cultura ringraziamo
Grazie
Grazie Presidente ministro deridere Attività culturali Francesco Rutelli credo che sia inutile tentare una conclusione anche perché abbiamo detto questo è il primo della serie appuntamenti e quindi ci vedremo in altre occasioni ringrazio tutti voi un particolare
In particolare quelli che sono rimasti in piedi invito a bere un bicchiere e nell'ingresso attraversato il cortile saliti al primo piano
Grazie