"Le sfide del Governo, la costruzione del Partito Democratico". Terza giornata

La Panini e a seguire l'incontro
Ringrazio tutti per essere qui anche quelli che hanno fatto tardi ieri sera al box
Magari si qualcuno può chiamare quelli che stanno fuori ci mettiamo un po'più ordinati in sala perché se no si fa fatica poi a seguire come a ha detto Stefano adesso vorremmo fare i briefing dei gruppi di lavoro
Nell'ordine nel nel quale sono indicati nel programma parte
è una una sola inversione
Che riguarda il gruppo sulle potenzialità del Mezzogiorno per dare la possibilità poi a alla corazza di ripartire per racchia impegni a casa
Io credo che ci possano possiamo dare circa sette otto minuti per ciascun gruppo di lavoro poi possiamo avere una mezz'ora di discussione dei dei briefing
E fare anche qualche intervento anche diciamo un po'sulla complesso dei nostri lavori
Possiamo ascoltare il messaggio che il segretario dei DS ci ha inviato e infine vorrei proporvi una bozza di Lettera aperta della quale abbiamo parlato ieri
Che poi metteremo sul sito di mense sulla quale si potranno mo'fare commenti dare suggerimenti
Sottoscrivere per poi poterla nel giro di pochissimi giorni inviare a di destinatari
Pregherei i la corazza di di intervenire e poi nell'ordine il gruppo quale Europa le le politiche per l'Energia competitività sostenibile istituzione il gruppo sulla riforma delle istituzioni
Buongiorno a tutti
Devo dire che la discussione del workshop sul potenzialità del Mezzogiorno Espace è stato abbastanza articolata spero di riuscire nei dieci minuti a sintetizzare
Una discussione che non c'è dubbio anche sul Mezzogiorno si lega alle vicende del Paese
Penso diciamo alla politica estera ruolo dell'Europa
Al ruolo del Mediterraneo
E al ruolo che l'Italia rispetto ai temi della pace e della sicurezza svolge può svolgere nel mondo
Specializzazione produttiva federalismo riforma della politica
La discussione che ne abbiamo fatto sì e molto intrecciata con il titolo
Di questa di questa tre giorni sfida di governo e costruzione del Palio democratico
Assumendone anche una caratteristica è una declinazione
Come dire
Meridionale
Cercando di comprendere di capire sostanzialmente come anche la costruzione del Partito Democratico a maggior ragione per le caratteristiche le peculiarità del maggio giorno di tale ci verrò
Alla fine di questo ragionamento tende ad oscillare su un asse Hershey che come dire assume le caratteristiche gli estremi
Tra politica estera e federalismo anche nel Mezzogiorno
In una dimensione politica istituzionale di una dimensione politica ed economica
Tra quelli cioè del come l'Italia sta nel mondo gli obiettivi di Lisbona è sull'altro estremo il governo del territorio
Da una parte innovazione produttività competitività conoscenza
Dall'altro la capacità di legare questi obiettivi ad un equilibrio che appunto riguarda gli strumenti per il governo del territorio mi riferisco in particolare
Alla rafforzamento che in questa lunga transizione politica e istituzionale del Paese c'è stato della rappresentanza istituzionale territoriale elezione diretta dei presidenti regioni di presente le Province dei Sindaci della preferenza unica
E appunto eh si scopre la difficoltà diciamo un'esperienza anche di direzione politica come la mia
Che molto spesso agli obiettivi di Lisbona corrisponde una grande difficoltà di trascinare di governare un'articolazione vasta plurale diversificata degli attori istituzionali politiche sociali sul territorio
Dico questo perché io penso che il primo punto nella nostra discussione che è stato anche alimentato dal dibattito del workshop sia esattamente il tema della spesa pubblica delle politiche pubbliche dell'articolazione dei centri di spesa e della governance cosiddetta multilivello cioè anche rispetto alle caratteristiche alla cornice di una nuova questione meridionale tra federali tra come dire dentro anche una riflessione che riguarda l'assetto la collocazione del Mezzogiorno dentro il Mediterraneo il tema del federalismo nel Mezzogiorno d'Italia
Assume una necessità impellente rispetto io credo d'un impalcatura istituzionale della pubblica amministrazione dentro la quale il Mezzogiorno può valorizzare le sue potenzialità
Lo dico perché anche una nuova classe dirigente che sta emergendo e che vede una delle contraddizioni maggiore nella costruzione nella composizione della crisi della sinistra e della crisi del blocco tradizionalmente democristiano nel Mezzogiorno d'Italia
Deve fare i conti in una impalcatura istituzionale differente che è mutata nel corso di questi anni e gli anni novanta ad oggi per rapporto tra innovazione e consenso e nel Mezzogiorno una qualche peculiarità nel momento in cui una classe dirigente si cimenta nel governo locale dei governi regionali il rapporto tra innovazione consenso e spesa pubblica rappresenta io credo uno dei nodi principali per il quali è impellente una discussione una ricentralizzazione sui temi all'assetto federalistico dello Stato
Ora qui potremmo discutere su quale tipo di federalismo non c'è dubbio però che è necessario in una visione del Paese
Determinare o comunque intervenire sulle determinanti che hanno costruttiva hanno costituito hanno come dire impedito
Una crescita se non per una parentesi alla fine degli anni novanta di crescita del Mezzogiorno rispetto alla del Mezzogiorno rispetto al nord del Paese qualità dei servizi con le collettivi livello di competenza inefficienze e mercato dei capitali scarsa infrastrutturazione carenza dei Blue beni pubblici pubblica amministrazione cioè può politiche di contesto
Politiche che forse detto anche in un contesto dove anche come questo alimentano ed è uno Ria alimentari io credo uno dei beni principali del Mezzogiorno d'Italia che forse uno dei beni materiali più importanti che quello reputazionale
Perché l'assetto sostanzialmente di una pubblica amministrazione di un'infrastruttura di un'efficienza della pubblica amministrazione
Costituisce uno dei beni fondamentali che quello della reputazione cioè una prima possibilità se volete anche prepolitica
Nella quale è possibile che in un territorio possano esserci Investimenti e risorse umane contenitore possa essere accogliente rispetto agli investimenti e risorse umana
E credo che intervenire sulle determinanti che hanno diviso sostanzialmente a che hanno caratterizzato i divari di crescita dell'Italia
Siano necessità del Paese
Per cogliere le opportuna del Mediterraneo se non ci sta dell'Italia
Io penso che serva al Paese guardare per qualche serve all'Italia un sud logisticamente attrezzato che guardi al Mediterraneo
E da questo punto di vista è emerso con forza come dire il ritorno ad una riflessione che riguarda più in generale un piano della mobilità nazionale quasi a dire che la TAV servì a Gioia Tauro
Gioia Tauro serve alla TAV
E che Gioia Tauro non può sostanzialmente
Costituire un elemento di potenzialità se per esempio c'è una strozzatura sull'asse adriatico
Sul corridoio otto cioè immaginare un sistema logistico della pubblicità nazionale
Che tra corridoi uno corridoio otto corridoio cinque possa collocare al meglio rendere come dire la mobilità fruibile sia in termini di merci che di persone l'intero Paese
è una logica quella di una visione generale della mobilità come tutti voi comprenderete che cozza molto con gli assetti di governo del territorio
Dove è molto più semplice il ricordo corre anche ad una divisione ad una parcellizzazione delle infrastrutture meglio una cosa piccola adesso non integrata in un sistema di carattere nazionale perché è quella che produce anche un consenso immediato che sta si svolge dentro
L'arco diciamo di una legislatura che produrre invece un'innovazione di sistema necessaria
Necessaria al al Mezzogiorno d'Italia e al Paese aggiungo che mobilita e anche mediterranei anche turismo facendo una battuta da questo punto di vista anche qui si è concentrata l'attenzione del workshop
Che anche quando si discute di mediterranei di turismo e quindi di mobilità di persone non c'è dubbio che soprattutto nel Mezzogiorno il tema dei sistemi urbani e territoriali e l'interconnessione tra sistemi urbani sistemi territoriale assume una grande rilevanza
Eccezionale il traffico diciamo il tempo di percorrenza tra Bari e Salerno
O tra Taranto e il Golfo di Policastro ci dice che non basta essere belli per attrarre turisti una società low cost è necessario essere veloci
Quindi diciamo il tema dell'interconnessione dei sistemi urbani dei sistemi territoriali ancor di più nel Mezzogiorno d'Italia assume una caratteristica che determina deve determinare un'accoglienza straordinaria aggiungo
Sul tema della mobilità delle persone dei Medea merci che non si tratta così come è stato anche fermato dal presidente dell'autorità portuale di Napoli
Di costruire nuovi porti forse di scavare quelli che ci sono ma in realtà di integrare anche un'idea della mobilità della logistica tutto ciò che e ricerca e ricerca sulla mobilità
Sostenibile quando la ricerca può essere integrata soprattutto nel Mezzogiorno
A è l'integrazione tra logistica e specializzazione produttivo
Quando il settore dei servizi anche connesso a settori tradizionalmente maturi può determinare un salto di qualità e faccio qualche esempio che prende diciamo maggior ragione io quando parlo di settori maturi
Vi posso riferire all'agricoltura
E tutto ciò diciamo che può rimanere rappresentare l'investimento agricolo nei prossimi anni nel Nordafrica
Invece di rappresentare una minaccia può essere una grande opportunità cioè la possibilità per il Mezzogiorno d'Italia o per i produttori di organizzare i produttori e destagionalizzare i prodotti come è chiaro necessita di una logistica di una catena del freddo nel Mezzogiorno d'Italia per fare in modo che le proprietà visivi organolettiche di quei prodotti possano risalire per i mercati dell'Europa
E dico anche diciamo che da questo punto di vista si Espresso più in generale una apprezzamento è una valutazione positiva sul documento
Industria due mila e quindici dentro il quale come dire il Mezzogiorno ha necessità di scavare uno spazio di scavare uno spazzino intrecciando io credo settori maturi così come dicevo prima ma anche spazi aspirazioni differenti più alte più avanzate
Vede anche sul settore come quello delle costruzioni anche qui riferimento non è casuale che ha rappresentato buona parte anche di un blocco sociale politico dalla Democrazia cristiana
Discutiamo anche di questo nel Mezzogiorno è la relazione tra politica e impresa tra politica e affari tra politica
E consenso queste undici quei settori che può attraverso l'innovazione di sistema e di prodotto costituire anche un elemento di grande straordinaria novità e mi riferisco alla ricerca sui materiali
Da costruzione mi riferisco tutto ciò che rappresenta
La tenuta sismica en di questi di nella costruzione di edifici e mi riferisco tutto ciò che può essere integrato mettendo a sistema anche materiali
Che magari conservano calore quindi tutto il tema delle energie e delle energie rinnovabili come tema anche che cambia e trasforma il rapporto tra uomo e ambiente
Quindi anche a settori maturi come quello delle costruzioni è possibile individuare compromessi avanzati blocchi sociali di riferimento e politiche specializzazioni produttive che guardino al rapporto tra innovazione e consenso e poi e mi avvio a chiudere
Anche provare a costruire qualcosa di più
è stato sostenuto da più parti anche da
Tecnici e esperto diciamo del ministero sviluppo economico la necessità di organizzativo o meglio di costruire le condizioni perché ci sia un'industria organizzata sui bisogni di una domanda globale presente anche nel Mediterraneo mi riferisco al benessere alla salute ai servizi pubblici a quei rifiuti ma mi riferisco anche a ad alcuni dei progetti di ricerca industriale
Che sono stati portati avanti nel sesto programma quadro e poi in continuità nel settimo programma quadro nel quadro e diciamo nel queste ne che riguardano la sicurezza e lo Spazio Ambiente Energia la prevenzione del rischio il patrimonio culturale e paesaggistico l'informatica e la telecomunicazione cioè anche lì
In questi settori
Noi viviamo io credo una grande dimensione forse a noi non tutti chiara
Europea di l'alleanza sulla ricerca industriale ma la grande difficoltà di ricondurre nelle applicazioni nell'ingegnerizzazione di questa ricerca industriale i processi produttivi
Direi quasi così affianco i settori maturi dovremmo essere in condizioni di suggestionare assi suggestione darci anche per un Mezzogiorno che sia paesaggio della conoscenza
E quindi scuola sistema formativo università cioè costruire quelle condizioni
Di contesto reputazionali capaci di fare in modo che capitali e persone possano venire nel Mezzogiorno Italia implementare costruire processi
Produttiva e muovere da questo punto di vista è un tema che intreccia le sfide di governo
El partì la costruzione del Partito Democratico a maggior ragione nel Mezzogiorno d'Italia
Nuove impresa e professioni e nuove generazioni come agenti e motori Soggetti che muovono nella direzione nell'innovazione del cambiamento
Il ruolo delle PMI
Che diciamo anche molto spesso sottovalutato nei nostri ragionamenti la riorganizzazione del sistema degli incentivi che c'è comincia a esserci abbastanza robusto nella finanziare nel documento se due mila e quindici certezza selettività automaticità capacità di costruire condizioni per il trasferimento tecnologico eh efficientare la pubblica amministrazione costruire condizioni soprattutto per le PMI
Di agevolazioni o comunque gli strumenti pubblici di relazione con un nuovo sistema del credito che si annuncia con l'accordo di Basilea due più complicato
In un analisi diciamo di merito nella stessa richiesta e agevolazione accredito concludo con il dire da un punto di vista politico
E io penso che la suggestione diciamo di un Mezzogiorno che abbia queste caratteristiche
Può essere la base attorno alla quale nella quale sulla quale costruire un progetto politico nuovo
Io penso che sia anche per il Mezzogiorno arrivato il momento di cogliere lo scalino dell'innovazione
Prima che altri siano già passati su questo scalino
E l'abbiano indebolito perché ho l'impressione anche diciamo nei miei pochi anni di esperienze di impegno politico
Che nella discussione del dibattito sul Mezzogiorno si tende sempre a rincorrere ciò che da altre parti è già stato maturato c'è stato consumato forse uno sforzo anche di immaginazione di creatività rispetto e attorno ai temi della conoscenza e della ricerca industriale dovremmo farlo
E il partito democratico incrocia esattamente queste contraddizioni a questi temi
Perché o il Partito Democratico riuscirà a cogliere questa sfida che è una sfida di compromesso alto tra innovazione consenso nel Mezzogiorno
Tra interessi nuovi interessi consolidati nel Mezzogiorno
Cioè a ricomporre sostanzialmente una crisi che non è solo quella della sinistra ma anche di un blocco democristiano e moderato che ha avuto un suo ordinamento enduro sua straordinaria forza
Sapendo che non basta più un'alleanza nel comporre questo compromesso e questa mediazione e necessari un partito e per portare diciamo più in avanti
Anche sulle sfide di governo questo compromesso e questa mediazione io penso si sia ancor di più la necessità che il partito democratico sia anche la guida nella sostegni a processi di concentrazione di concertazione e di confronto con le parti sociali
Sostanzialmente che aggreghi le forze del lavoro e dell'impresa rispetto ad una guida rispetto ad una funzione rispetto ad una di o di una missione certo
Che come dire ridurre le quantità di un Ahold e comandi economie di una vecchia economia del Mezzogiorno d'Italia
E Mammano trasferire qualità innovazione in quel sistema significa avere ammortizzatori sociali perché per gestire una guiderà una missione una rispecializzazione
Con quelle caratteristiche quelle priorità del Mezzogiorno d'Italia ci vogliono molti teatri sociali altrimenti questi processi anche di confronto di concertazione di guida di missione sarà difficile
Governarli io credo che su questo crinale si potrà vincere nel Mezzogiorno anche la sfida di governo e la costruzione del Partito Democratico
Per il gruppo quale Europa
Dunque in estrema in estrema sintesi la discussione del gruppo è stata
Forse più interessante delle aspettative
Nel senso che appunto i temi Europa rischiavano di cadere in una consuetudine di crisi invece il il dibattito è stato unanimemente riconosciuto come interessante
Molto molto vivace quindi non è facile sintetizzare una prima valutazione diciamo condivisa è stato il fatto di non sottovalutare
Dimensione della crisi che nonostante i recenti segnali di recupero d'Europa sta ancora attraversando ed è una crisi che si crollo Canella nel più ampio processo di globalizzazione che tutti conosciamo è una crisi che ha motivazioni profonde
E
Che appunto trova nel fallimento del dell'implementazione degli obiettivi di Lisbona
Così come nel il fallimento ratifica del Trattato costituzionale alcuni elementi alcuni riferimenti di riconoscimento uno dei punti
Quindi l'importanza di non sottovalutare i caratteri strutturali della crisi e quindi anche i caratteri strutturali che la risposta alla crisi deve cercare di avere una delle considerazioni forse più interessante è stato il fatto che di fronte alla spinta della globalizzazione alla paura che questa suscita nelle popolazioni europee
La tendenza diciamo contrari al processo di integrazione europea attualmente in atto è quella della deriva mercantili Istica
Da della globalizzazione all'interno delle delle economie dei Paesi europei io per il fatto che i paesi europei e e i loro governi invece di cercare di creare una cornice unitaria che possano Gina are diciamo le spinte la globalizzazione
Vadano ma diciamo ad accreditarsi a cercare individualmente degli spicchi e delle aree di mercato e il dibattito sulle sulle politiche di energetiche fra i più significativi a questo riguardo è stato fatto l'esempio
Dell'unanimità sull'importanza di costruire una politica europea dell'energia e poi questo il fatto è questo in tre in contraddizione con a i vari premi al Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri che si vanno ad accreditare a Mosca cercando degli accordi energetici
Individualmente più vantaggiosi questo è uno un esempio delle delle varie spinte centrifughe che a livello economico agiscono sotto la crisi del processo di integrazione europea e quindi e una seconda considerazione è stata riguarda il fatto che c'è un fallimento il Trattato di Maastricht il nuovo Trattato costituzionale hanno sostanzialmente fallito
Nel cercare di tenere insieme le due tendenze che il processo d'integrazione europea ha sempre avuto ovvero da un lato
All'idea anglosassone di una grande area di libero scambio dell'altro l'INVIM impianto più continentale
L'impostazione più volta rafforzamento il processo integrazione tale definizione istituzioni più forti quei il tentativo di una sintesi fra queste due tendenze all'interno dell'Unione per
Fino ad ora è fallito
E quindi è sembrata diciamo
Sembra insufficiente la risposta il giudizio di insufficienza nei confronti della risposta che la Commissione Barroso sta cercando di fornire a questa crisi
C'è l'idea che poi che la crisi ha un fondamento economico
Sì è necessario investire solo sulle politiche prevalentemente sulle politiche economiche per un rilancio del processo integrazione è sembrata sbagliata a varie persone che sono intervenute perché insufficiente perché rischia di è stato detto accelerare diciamo spingere ancor di più le tendenze centrifughe
E di non essere sufficiente se non si dota se non se queste politiche non avvengono all'interno di una cornice istituzionale e di processi decisionali chiari
E difficile insomma
Cerca di aggregare il consenso dei cittadini europei
Anche in un quadro economico eventualmente più positivo se non si capisce intorno a che cosa lì si chiama ad esprimersi
Perché infatti l'altra valutazione che nonostante questa i caratteri strutturali della crisi del processo integrazione europea il consenso dei cittadini nei confronti dell'Europa continua ad essere alto e questa è una contraddizione sulla quale bisogna lavorare e bisogna lavorare
Nella direzione di un di una ripresa del dibattito sul processo costituzionale europeo insomma
Bisogna trovare il modo per continuare a far confluire queste due spinte diciamo l'interpretazione più pragmatiche più inglese
L'interpretazione più continentale più istituzionali sta verso un involucro unitario che è stato unanimemente riconosciuto come il Trattato costituzionale europeo non è morto perché è già stato ratificato da sedici Paesi che rappresento la Montella
La la maggioranza della popolazione non solo degli Stati ma anche le popolazioni europee e quindi si è immaginato anche un'ipotesi di percorso per riprendere appunto il il la strada del rilancio del processo costituzionale europeo
E
Un'occasione fondamentale sarà chiaramente la presidenza di turno tedesca e il fatto che il periodo cruciale la fine sarà cruciale per poter rilanciare processo costituzione europea o si collocherà fra la presidenza di turno tedesca della prima metà del due mila sette la presidenza di turno francese della seconda metà del due mila otto
La presidenza di turno tedesca probabilmente non sarà sufficiente come occasione per il rilancio perché tutti aspettiamo le elezioni francesi e probabilmente l'avvicendamento alla guida del governo inglese di della prossima primavera
Ma
Di lì in avanti l'idea e quel nel nelle varie di Boyle posizioni che si è tema di dibattito di idee quella di una Conferenza intergovernativa come anche accennato dall'intervento del ministro D'Alema Firenze il ventisei ottobre
La Conferenza intergovernativa che Salvi la parte le parti più importanti e più innovative del Trattato costituzionale
Che sono state appunto che credo sia importante
Se importante citarle come il ministro degli esteri dell'Unione o per la presidenza stabile dell'Unione Europea
Il conferimento di forza giuridica vincolante della Carta dei diritti l'introduzione di meccanismi democrazie dirette di più chiaro sistema della ripartizione di competenze delle fonti legislative cioè l'idea di sa
Di creare una cintura di protezione interno al Cuoa all'interno del cuore del dibatto del del Trattato costituzionale
E poi diciamo cercare delle soluzioni per una una soluzione unitaria diciamo l'idea comunque che è emersa è quella che diciamo le istituzioni continuano ad essere un punto di riferimento fondamentale e assolutamente integrativo
Del del dibattito sul bilancio
Delle politiche economiche in questo quadro si è fatto anche riferimento alla necessità di un rilancio di alcune politiche keynesiane all'interno dell'Unione UPEA al fatto la Commissione Barroso sta cercando di stravolgere l'agenda di Lisbona già debole per alcuni sospetti in origine
E al fatto che
Appunto questa tendenza va in parte arginato ed è stata avanzata la proposta di un certo interesse di un nuovo l'idea di lanciare un ruolo mondiale
Delle euro come valuta mondiale di riserva e in questo quadro all'interno di questa prospettiva
Ah mantra Forster la battaglia per l'unificazione diciamo per un seggio unico dell'europea nal all'interno del Fondo monetario internazionale
Ovvero farne solo una battaglia diciamo di bandiera ma legarlo anche a questa possibile prospettiva di mondializzazione dell'euro come valuta di riserva mondiale non in competizione un'alternativa al dollaro ma come alternativo punto di riferimento poi appunto la necessità finché non si era giunti a ratifica il trattato costituzionale il rilancio delle cooperazioni rafforzate
è emersa anche la proposta di un certo interesse
Di unificazione fra la Banca Europea degli Investimenti e la Banca centrale europea si è detto che la banca Europea degli Investimenti per così come com'è collocata non riesce ad avere ancora una sua funzione
Si è ribadito il fatto le politiche fondamentali sulle quali un europea deve continuare a insistere in termini processo unitario sono quelle energetiche sono le politiche dell'immigrazione le politiche dell'ambiente chiaramente le politiche della ricerca
E il punto di fondo insomma è stato
Si è valutato che la crisi motivazionale il processo integrazione o peana chez dal fatto che il processo di integrazione
Diciamo fino ad oggi ha avuto una spinta fondamentalmente Interna motivata la pace fra i vari paesi al raggiungimento di un equilibrio gelo politica interna chiaramente al tema della della guerra fredda da allora in avanti
La sensazione è che appunto l'Unione Europea e lepre le spinte
Diciamo favorevole al processo integrazione vengano prevalentemente dall'e sterno e quindi per arginare per rafforzare le proprie istituzioni proprie politiche rispetto al processo integrazione
Diciamo l'idea dell'Unione europea è uno strumento sul quale sul quale far leva
In questo quadro e quindi unione europea come diciamo
Fondamentalmente anche come strumento di proiezione esterna fondamentale per la sua per la sua politica estera in questo quadro si anche valutato anche se abbastanza marginalmente diciamo rispetto alla discussione
L'assoluta rilevanza e la coerenza e la costituzione di un partito democratico in questo percorso
Perché sì e questo è l'orizzonte e se l'Unione Europea deve fra fronte dopo verrà affrontato sue sfide interne a grandi sfide di carattere mondiale
Che siano esse la globalizzazione o rinnovate sfide per quanto riguarda la sua politica estera
è chiaro che diciamo le forze democratiche una forza democratica e si raccolga Allen che all'interno europea
Cercando di estendere i confini magari della forza del del Partito socialista europeo come strumento di come cassa di risonanza come strumento di rafforzamento dei valori del multilateralismo internazionale della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e gli altri valori fondamentali diciamo nei quali si conosce
La sinistra europea il rafforzamento di questa struttura all'interno del nostro Paese il rafforzamento di questa struttura il suo possibile allargamento anche in sede europea sono individuati come strumenti fondamentali all'interno del Parlamento europeo all'interno delle istituzioni europee
E per cercare di rafforzare in questo quadro anzi avrebbero indiscutibilmente l'effetto di un rafforzamento diciamo delle politiche di centrosinistra all'interno delle delle delle istituzioni europee che ancora patiscono un deficit democratico ha un deficit
Di capacità di incidenza della politica allora interno a questa siamo in estrema sintesi è stata la valutazione poi lavoreremo appunto una nota
Sintetica conclusiva
Ci vuole molta energia per arrivare fino al palco non essendoci gradini
Dunque devastato dalla parte sbagliata se la ricorda
Avere il giusto e l'ingiusto infrastrutture fondamentale neanche il tempo avverte dunque il gruppo dell'Energia molto
Disomogeneo però molto ricco di contributi e ringrazio tutti quanti quelli che hanno partecipato in particolare Aurora che ha dato un contributo essenziale ma anche gli altri che ripeto non erano tutti esperti di e regia quindi anche poi le proposte
Che andremo a fare tengono conto anche se vogliamo di queste diverse visioni all'interno del gruppo
Ed abbiamo iniziato con una riflessione legata anche a quello che è il bel programma dell'Unione per poi andare a definire quello che secondo noi deve essere la politica energetica poi che dovrà portare avanti Partito Democratico o che ci piacerebbe che fosse condiviso nella programma che nella non è manifesto ne sono in programma operativo del partito democratico
E per quanto riguarda il programma dell'unione c'è sembrato molto chiaro per quanto riguarda le questioni di politica energetica anche se ci sono uno due punti in particolare che secondo il partito democratico dovrebbe andare a chiarire
Rispetto alla programma che comunque ovviamente se non programma di tutta quanta
L'unione ovviamente andare un po'a dettagliare in particolare i punti sono due uno o la questione della indipendenza delle società che gestiscono le reti attraverso la separazione proprietaria delle reti Elia dall'impresa ente e questo che è un punto essenziale per il gruppo di lavoro
Ci risulta essere leggermente in contraddizione con quella che è invece l'emendamento alla Finanziaria che posticiperei ebbe l'obbligo di riduzione sotto il venti per cento della quota azionaria di Annie in Snam Rete Gas
E quindi potrebbe essere sintomatico di un percorso che porti ad un come dire un rinvio una essere più lasche dispetto a questa necessità di indipendenza delle reti
L'altro tema che necessita un chiarimento e quella questione della politica ignaro genetica e in particolare per quanto riguarda l'ambiente non sappiamo che c'è un forte impegno nel portare avanti l'Obiettivo di Kyoto all'ottanta per cento con Sos misure nazionali che sostengono il raggiungimento di questo obiettivo
In realtà gli strumenti proposti quale l'immissione trading e le incentivazioni delle fonti rinnovabili a volte sembrano e più che a volte ieri abbiamo visto dati specifici di questo sembrano più strumenti di politica industriale quello diciamo ci rendiamo conto che è forte ma insomma sembrano più condiziona dalle nobili diciamo forti che sono il nostro Paese che non invece strumenti per arrivare alla obiettivo del ottanta per cento
Di Kyoto
Detto questo allora l'esigenza è quella come dicevamo che ci sia un piano energetico del Partito Democratico non inteso come una pianificazione e programmazione centralistica della delle scelte
Bensì come una & oggi dice non in cui vengono tracciate le linee guida per lo sviluppo di sistemi energetici compatibili con l'ambiente il territorio e anche se vogliamo la cultura sociale che c'è in questo momento in questo senso uno dei grandi temi presente in questo momento sul tappeto e rapporto con i territori e il fatto che gli enti locali riescono a rappresentare sufficientemente la volontà dei territori ieri Bersani ieri l'altro Bersani
Ha parlato di processi inclusivi questi sono assolutamente essenziali nei momenti in cui si vuole andare a a realizzare grandi opere affinché non andiamo a incontro a fenomeni di che fanno sì che ci sia una versione aprioristica
Ogni volta che si vuole andare a definire una nuova opera gli enti locali stessi dicevo hanno strumenti quali preventivo bilancio partecipato che dimostrano che ormai non è più sufficiente quel tipo
Di rappresentazioni istituzionali territori ma occorrono strumenti diversi strumenti di democrazia partecipata esistono varie metodologie per questo
E bisogna quindi metterle in atto ma le proposte concrete del gruppo di lavoro
Le nostre concrete riguardano in primo luogo la riduzione della concentrazione dell'offerta attraverso anche il rafforzamento dei compiti dell'autorità per energia elettrica e questo in linea con quanto già fatto peraltro dalla disegno di legge Bersani
Il secondo punto è la riduzione della componente A tre nella tariffa elettrica
Attraverso la ridefinizione del meccanismo CIP sei ora questa cosa molto tecnica e io non sono un tecnico e ieri però nella esposizione devo dire ottima che hanno fatto Gallo e Aurora su questo tema
Devo dire emerso una struttura della bolletta energetica che forse tutti quanti voi sapete
Che è pazzesca cioè questi elementi che noi siamo adesso dicendo
Sono tali per cui la nostra bolletta lievita in continuazione per andare a destinare questo tipo di contributi poi magari neanche nella direzione per cui sono stati inseriti nella bolletta stessa
Terzo punto le eliminazioni di meccanismi efficaci onerosi quali contratti interrompi Mili e la remunerazione della capacità di generazione
Anche questo un altro tema che è stato molto ben sviluppato ieri nel gruppo di lavoro che evidenza dei sistemi che dovrebbero consentirci nel momento in cui c'è un blackout
Di intervenire ma poi hanno all'atto pratico dimostrato che questo non succede quindi questo va nella direzione di come dire togliere comunque dalla bolletta elettrica
Dei balzelli che noi paghiamo senza sapere neanche che li paghiamo e comunque che non vanno nella direzione dell'Obiettivo per cui sono stati inseriti l'ultimo l'ultima proposta che va in linea con quello che si diceva prima del rapporto coi territori di una politica più trasparente che informi meglio i territori di quelle zone l'opportunità nei momenti noi in cui noi andiamo a realizzare nuove opere
In particolare l'idea di trasformare la cosiddetta sindrome Nimby not in my backyard ormai Mindy poi diventato un sinonimo anche dei tassisti che non vogliono avere penalizzazione proprio il territorio metaforico ma insomma di trasformare invece questa sindrome Nimby in una sindrome Pin vice please in my backyard cioè i territori devono arrivare a far delle gare per a vere
Le opere nell'ulteriori perché portano ricchezza e devo dire ieri tra l'altro nel gruppo di lavoro c'era anche una ragazzo di Legambiente Edoardo Zanchini che cito che ha una posizione assolutamente equilibrata rispetta l'impatto delle opere l'ambiente
E in particolare il l'ambiente risulta migliorato a seguito di una grande opera se questa nei fatti maniera corretta quindi anche il rapporto con l'ambiente gli ambientalisti volessero e deve essere per il partito democratico un rapporto assolutamente positivo e costruttivo
Per il bene il futuro dei nostri figli nipoti quelli che saranno l'ultimo tema è rapporto con l'Europa
Il rapporto con l'OPA è Complesso anche a fronte di una forte a simmetria
Che c'è stata nel recepimento delle direttive europee che non dovrebbe motivare tentativi di conservazione dei campioni nazionali anzi dovrebbe portare ad un confronto politico forte in cui l'Italia dovrebbe avere un ruolo di leader e in particolare nella definizione di un pacchetto di direttive terzo pacchetto di direttive in questo momento in discussione potrebbe essere veramente l'occasione per l'Italia per non per per a spingere verso una maggiore reciprocità dei vari paesi europei
Nell'attuazione di queste direttive quindi deve essere assolutamente unite una un momento che deve essere colto dall'Italia per rivedere questa asimmetrie portare invece l'Europa in un piano di maggiore omogeneità
Queste sono le nostre conclusioni niente ringrazio ancora il gruppo di lavoro che è stato veramente molto molto produttivo
Grazie Patrizia
Penultimo gruppo competitività e sostenibilità
Buongiorno a tutti
Il gruppo di lavoro competitività e sostenibilità ha rappresentato una sfida importante per questo convegno di Modena due mila sei soprattutto per il fatto di aver accettato una sfida che è quella di mettere insieme DiVersi aspetti che caratterizzano la politica industriale
Aspetti che dovrebbero caratterizzare in maniera forte il programma di governo e soprattutto quello che dovrà essere il partito democratico
Quello che è emerso dalla discussione del gruppo di lavoro è stata la necessità di immaginare politiche orizzontali che non siano caratterizzate da approcci settoriali in cui diversi settori sono separati tra loro ma far sì che la sostenibilità venga individuata come un fattore di competitività e di rafforzamento del sistema industriale
Uno dei dei punti su cui abbiamo iniziato a ragionare ieri quando abbiamo presentato l'obiettivo del gruppo di lavoro è stato proprio quello di riuscire ad affrontare quali sono le differenze
Le separazioni tra una politica industriale basata sugli incentivi su una politica industriale che tenga conto della necessità e dell'esistenza di grandi aziende nazionali sulla necessità di non avere una politica industriale rivolta soltanto ad alcuni settori o soltanto alle PMI
Se immaginiamo anche la suddivisione dei workshop che hanno caratterizzato questo nostro incontro immaginiamo quanto sostenibilità e competitività siano presenti in maniera orizzontale su tutti i temi che abbiamo affrontato perché prima ad esempio il problema del Mezzogiorno è anche un problema di rilancio del Mezzogiorno attraverso politiche di competitività di sostenibilità
Altrettanto lo è il rilancio delle politiche europea in termini di rilancio della sostenibilità come fattore di accrescimento della competitività di un Paese
Questo è quello che è emerso con forza dal lavoro
Che abbiamo condotto ieri tra l'altro con una una buona partecipazione in termini anche di interventi e di apporti
Immaginavo ad esempio quanto sia importante la trasversalità di questi temi applicata a elementi come il sistema della formazione della ricerca scientifica al sistema dell'innovazione tecnologica e della ricerca applicata
Tutti elementi l'abbiamo visto prima il settore dell'Energia e un settore strategico per aumentare la competitività del dell'Italia e fondamentalmente legato esattamente ai temi della sostenibilità
Quindi abbiamo immaginato come la sostenibilità rapporti sa rappresentare un elemento base un elemento forte che caratterizza anche il nuovo prossimo Partito Democratico questo è effettivamente il messaggio che può scaturire da questo da questo nostro incontro i temi che abbiamo puntato sono stati tanti soprattutto quello che è emerso è che la sostenibilità non può essere visto come un settore marginale come qualcosa che viene allegato dopo alle strategie come qualcosa che può essere in qualche modo una Auction al quello che è uscito ieri fuori e che la sosta in vita non può essere considerata un lusso
La sostenibilità e quei il quel fattore che caratterizza le politiche industriali e le politiche di sviluppo di un Paese moderno e avanzato
Una cosa che molto ricorrente il chiedersi perché l'Italia non può essere la Finlandia
E anche in questa anche in questa domanda ci potrebbe essere molto di questo ragionamento che abbiamo iniziato a fare oggi
Dicevamo la necessità quindi di individuare politiche che siano il più possibile orizzontali che tengano conto delle diversità del sistema industriale
E che ci siano politiche industriali che tengano conto di questi principi principi che sono sanciti dalle strategie europee di Lisbona di Göteborg e che devono essere trasformati anche strategie nazionali in termini di politiche concrete
Uno degli aspetti che abbiamo dibattuto Pius
Più ampiamente e sono stati le e sono state le capo le possibilità di incrementare rafforzare gli aspetti strategici contenuti ad esempio industrie mila e quindici industria due mila quindici in questo momento rappresenta un importante strumento per il rilancio del sistema industriale all'interno di industria due mila quindici possono essere identificati fattori di integrazione e di rafforzamento della sostenibilità come fattore
Competitivo
Abbiamo iniziato ad accennare alcune di quelle che potranno essere anche delle proposte operative
La prima proposta operativa è sicuramente il il coordinamento tra politica europea e politiche nazionali
Un aspetto che secondo me manca oggi a livello nazionale ad esempio e il raccordo tra quello che è previsto attraverso industria due mila quindici
E ad esempio il piano di crescita e occupazione previsto per l'attuazione della lista della Pro della strategia di Lisbona queste uno dei primi punti da colpire far sì che ad esempio il picco il piano crescita occupazione non sia un allegato presente all'interno del ministero delle Politiche europee perché è un adempimento chiesto da Bruxelles ma che diventi uno strumento strategico per il rilancio del sistema industriale competitivo dell'Italia
Le altre proposte sono molto più operative sono quelle che concludono in qualche modo anche il pay perché abbiamo predisposto per questa discussione e sono quello ad esempio di aggiornare e attuare la strategia nazionale di sviluppo sostenibile
Che è contenuta nella delibera CIPE del due mila due e che attualmente risulta in gran parte inattuata
Iniziare a ragionare su che cosa significhi rinnovare e attuare sistemi di incentivazione per le imprese legate a obiettivi di sostenibilità
Far sì che entri nella politica nazionale un aggiornamento non violazione degli strumenti di fiscalità ecologica e quindi iniziare immaginare
Principi di fiscalità ecologica che siano finalizzati allo sviluppo e alla crescita e la competitività
Rafforzare coordinare le linee strategiche per il rilancio rinnovazione la rivide la ricerca scientifica Traverso le riforme degli enti di ricerca in primis il CNR e l'Enea che oggi rappresentano uno degli elementi di declino dell'Italia in questo momento
Le politiche della sostenibilità e le politiche della ricerca l'innovazione tecnologica sono tra quei bacini che rappresentano maggiormente le sacche di precarietà del lavoro presenti in Italia
Questo potrebbe essere uno dei punti da da attaccare nel senso che sui settori che rappresentano la maggior strategicità per lui il rilancio dell'Italia e presente la maggior parte di precarietà e di non continuità delle politiche questo è uno degli aspetti
Ce ne sarebbero molti altri secondo noi la sfida è quella che queste questi ragionamenti non finiscano oggi
Che questo diventi uno dei punti sui quali continuare a investire e sui quali allargare il confronto e lo scambio di idee l'imporre la questo lavoro che abbiamo compiuto oggi è stato importante ma lo sarà se non finisce oggi grazie
Massimo per l'ultimo briefing sullo sui gruppi di lavoro
Poi se ci sono con menti
O interventi
Buongiorno a tutti
Il panel sulle riforme istituzionali è stato piuttosto travagliato come immaginate le riforme strutturali su un tema molto caldo e da venticinque anni meno male se ne parla con esiti alterni
Condirezione diverso e quindi sostanzialmente la cartina di tornasole di quello che è successo ieri mattina
è un po'un dubbio ma non tanto sul merito ma quanto sulla capacità di questa classe politica
Di essere in grado di riformare non sostituzioni
Questa tra un po'il problema che è stato sollevato in diversi in diversi modi da coloro che sono intervenuti in maniera piuttosto attiva quindi realtà la direzione verso cui tendere si è identificata contrario diciamo così cioè l'obiettivo verso cui tendere e dare una risposta certa a quella che è stata declamata come una crisi della politica crisi della politica alla quale bisognerebbe dare una risposta tramite
L'efficienza dei procedimenti decisionali e una maggiore trasparenza soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra eletti ed elettori
Ovviamente le problematiche relative ai alle riforme istituzionali vanno inquadrati in un più ampio sistema all'interno del quale la prima la prima fra le cose e il partito democratico
Questo oggetto questo soggetto misterioso di cui abbiamo parlato in maniera diffusa ieri e che dovrebbe essere comunque un soggetto unitario trasparente per cui l'abbiamo capito innovatore
Rinnovato e appena fatto ma soprattutto per quanto riguarda le tematiche scusa e deve essere un soggetto che funga da baricentro
Per le politiche istituzionali del centrosinistra
Affinché vi sia efficienza dei processi decisionali questo nuovo soggetto deve essere un baricentro e quindi l'abbandono nel momento in cui si entra all'interno delle aule parlamentari di tutte quelle che sono dinamiche una animistiche
E allo stesso tempo di tutti quelli che sono i veti dei piccoli partiti che bloccano
Li procedimenti decisionali di un partito che possono essere effettivamente democratico effettivamente europeo e che posso portare all'interno di un quadro di regole certe a delle decisioni concrete
Siamo partiti da da cosa c'è sulla carta ad oggi per quanto riguarda la riforma del sistema elettorale che sono un po'il tema più caldo e più dibattuto sulla carta e solo due linee sostanzialmente una linea minimalista diciamo così la la linea Chiti D'Alimonte attraverso la quale si tende per non diciamo così scontentare le piccole forze politiche interno al nostro stesso stesso schieramento
Si tende a modificare il nostro sistema elettorale
Per varianti marginali
Quindi sostanzialmente l'abolizione della possibilità di candidature multiple che sicuramente è un qualcosa di positivo
L'abolizione del premio di maggioranza conferito a livello regionale e non a livello nazionale che sicuramente un fattore positivo
E comunque altre altre innovazioni sulle quali non non entro nel merito perché dovremmo parlare mezz'ora
Ma comunque delle innovazioni che non spostano il problema che postula questo sistema elettorale e cioè il minare
Le basi del bipolarismo tramite la scomparsa dei collegi uninominali
E dall'altro accanto l'incentivare il frazioni ISMU delle forze partitiche
All'interno del Parlamento e ancor prima l'altro schema alla Scala referendario allo schema referendario ammira tramite l'abolizione della possibilità di attribuire il premio di maggioranza
Alle liste coalizzate
Mira ad inserire nel nostro sistema istituzionale un bipolarismo
Che passi dal bipartitismo ciò vuol dire mira a rafforzare le basi della competizione bipolare
Questi sono stati gli approcci su quello che c'è
E poi meno male emerso la necessità di un approccio di sistema pur nei dubbi sulla fattibilità politica di rapporto di questo tipo ma non tanto perché non vi sia la volontà della popolazione ma quanto perché vi sono resistenze
Molto forti in un ceto politico particolarmente radicato e minoritario
L'approccio di sistema cosa dovrebbe fare dovrebbe avere come obiettivo principale il radicamento del bipolarismo l'alternanza che oggi indebolito dal Porcellum
Il cosiddetto Porcellum ove sono sistema elettorale
Che minima dal basso
Le coalizioni dovrebbe essere sicuramente sostano sostituito da un sistema elettorale di tipo uninominale maggioritario nominale possibilmente a doppio turno
Nel quale si ricomponga no quei conflitti che sono emersi dal primo turno
Secondo obiettivo e la coesione e la stabilità e si può raggiungere guardiamo bene solamente attraverso l'eliminazione della frammentazione all'interno degli schieramenti
Il grosso cancro del nostro sistema politico istituzionale è la frammentazione interni schieramenti sembra la malavita Massa non si pone se non si pongono delle regole nel momento elettorale attraverso le quali si disincentiva hanno le pratiche fra azionisti che e poi nel momento postelettorale quindi regolamenti parlamentari si impedisce alle forze politiche sono presentate coalizzate di sciogliersi andare da solo
Automaticamente il frazioni ISMU interno al sistema politico rimarrà sempre
E l'ultimo obiettivo e non è l'ultimo ma sarebbe anche il primo per quanto perché siamo in un regime democratico è riavvicinare gli eletti agli elettori
Questo sistema elettorale come sapete tutti e dico delle validare questo la platea assolutamente informata e quindi non non dico nulla di nuovo su questo punto di vista questo sistema elettorale sicuramente toglie completamente dalle mani degli elettori la possibilità di scegliere i candidati
Conferendo alla dando la comune dono alle segreterie di partito che ricordiamoci bene sono il cinque per cento i militanti rispetto alla popolazione
Necessario sarebbe nell'ottica di un partito democratico parlare anche di forma non solo di sostanza e cioè dare la possibilità a tutti gli elettori di scegliere direttamente i propri candidati
E questo lo si può fare o con liste bloccate corte però c'è il rischio in un sistema partitico frammentato come il nostro si possono dare il via a un ritorno al proporzionale ancor peggio con le preferenze
Che inserire Bur ulteriore strabismo nel nostro sistema
Cioè da un lato ci sarebbe la competizione fra lo schieramento allo schieramento B dall'altro fa il partito allo spread patito di con le preferenze sarebbe la competizione fra il candidato ai cani otto B all'interno del partito
Ed è tutto il contrario di ciò che abbiamo bisogno abbiamo bisogno di stabilità abbiamo bisogno di un sistema decidente
E quindi con le sue nominale pur con i dubbi che abbiamo tutti Espresso sulla fattibilità al momento di una riforma elettorale di tipo riformista e quindi debba avere fu un ampio respiro un respiro di lungo termine
Non debba essere una riforma alla stregua delle riforme riforme The direi che sono state fatte negli ultimi anni che risolvono di problemi contingenti ma non rimettono in un'ottica futura il sistema su dei binari attraverso i quali possa funzionare
L'abbandono di D'Amico animistiche quindi la la base ci siamo anche posti il problema di come fare oggi per risolvere questo problema l'unico quadro tra i due quadri
Che abbiamo visto precedentemente cioè il quadro mi minimalista quello di modificare per parti marginali l'attuale sistema elettorale e dall'altro la spinta referendaria che per certi versi costringa i partiti
A metter mano ad una riforma elettorale che effettivamente faccia funzionare la democrazia
Tramite
Delle regole certe che portino a un superamento della crisi della politica che percepita in maniera molto forte dei cittadini
L'unica cosa sarebbe spingere sulle sulle dinamiche referendarie sulla raccolta finto se firme del referendum abrogativo perché come obiettivo a quello di rafforzare il bipolarismo pur con tutti i limiti che alla proposta referendaria perché risolve solamente una parte dei problemi di cui abbiamo bisogno e la parte è quella del rafforzamento del bipolarismo
Poi ritorna ai collegi dovranno farlo se vorranno farlo le forze politiche
Per riavvicinare la politica a coloro che sono storie l'altro lato temo e concludo per un secondo al tema del del leale promettono quinto anche in questo caso molte sono state le le i dubbi sulla fattibilità di interventi di sistema sul Titolo quinto interventi veramente riformisti sul Titolo quinto
è passato un po'la linea che sarà molto difficile lo faranno che lo faremo coloro che che sono direttamente impegnati in politica non è il mio caso
Prima della sostanza però anche in questo caso sarebbe necessaria la forma cioè senza una sede all'interno della quale ieri Confort ricomporre i conflitti fra centro e periferia
Ciò vuol dire all'interno della quale ci siano da un lato i rappresentanti delle Regioni ma allo stesso tempo questi rappresentanti abbiano la possibilità di incidere politicamente sulle scelte fatte al centro
Non vi sarà mai un federalismo cooperativo come necessario che sia Allo stesso tempo non sarà possibile sperimentare in una maniera sensata e il meno possibile schizofrenica un federalismo fiscale
Perché non vi sarà una sede all'entrata la quale porre delle regole di uguaglianza per tutto il territorio Allo stesso modo sarà molto difficile procedere sulla strada del federalismo differenziato
Che pone dei problemi ma neppure sicuramente di maggiori qualora non vi siano delle serie A dentro delle quale ricomporre i conflitti grazie
Grazie Massimo io prima di eventuali interventi da parte vostra Vorrei chiedere al sindaco di mondi di Modena Giorgio PD di intervenire
Qui stamattina
Ringrazio anche per la presenza qui con noi il senatore Barbolini ora dopo l'intervento del sindaco se ci sono interventi da parte vostra di commento su usi
Sui ok civili workshop
E poi l'intervento previsto di Di Stefano Bonaccini e possiamo ascoltare il messaggio il segretario
Ha per prima cosa vorrei scusarmi con gli amici e i compagni qui presenti per non avere potuto seguire nei giorni scorci vostri lavori ed impegnato fuori città per altri impegni
Io insegno che l'Università di Modena mi hanno chiesto di colleghi Donato Università di partecipare a un seminario ritenuto opportuno farlo
Mi pare che il tema che voi in questi giorni avete affrontato
Abbia una forte caratterizzazione positiva per alcuni significativi elementi di novità che avete introdotto
Il primo mi pare
Evidente che quello più eclatante e quello che più ha fatto discutere
L'importanza che ha il fattore generazionale NI momenti di transizione che caratterizzato un'evoluzione per lungo tempo preparata e che deve portare ad obiettivi significa significativi ambiziosi per se noi ci guardiamo indietro è ci voltiamo indietro è indubbio che nel passato questi momenti hanno avuto grande significato
E cioè la generazione che ha iniziato a fare politica alla fine degli anni sessanta
La generazione che ha iniziato a fare politico o che comunque la generazione giovani impegnati in politica
Alla fine degli anni ottanta
Hanno sicuramente rappresentato un elemento di rafforzamento e di rinnovamento per e la politica italiane in particolare per la sinistra di assoluto rilievo
A me pare che in questa occasione
La sensibilità
A fare in modo che una fase di transizione assolutamente determinante che corona quelle precedenti e che ci proietta verso un assetto dei la rapporto fra cittadini e politica assolutamente nuovo debba essere caratterizzata da un'importante e significativo ricambio generazionale
Tra l'altro
La discussione sul Partito Democratico che si è sviluppata nei mesi scorsi
A posto in luce alcuni elementi al cui interno questo del fattore generazionale ha indubbiamente importanza significativa
A Porto a posto in evidenza beh innanzitutto un asse com'che potremo definire strategico che riguarda il peso specifico di una forza politica cioè se noi ci guardiamo attorno in Europa esiste in entrambi gli schieramenti una forza politica che ha un peso numerico molto più significativo rispetto a quello che attualmente le forze politiche hanno in Italia
Ma poi c'è un secondo fattore che si collega direttamente al primo e cioè l'elemento che porta gran parte di questa frammentazione
è tutto legato alle generazioni precedenti e cioè le generazioni che si sono affacciate alla politica
Al dall'inizio degli anni novanta in poi
Hanno conosciuto la coda per non dire la parte risolutiva
Del precedente conflitto tant'è vero che hanno rappresentato una forza significativa per quello che poi sarebbe diventato l'Ulivo
E ormai sono cresciute all'interno di questo contesto in un contesto caratterizzati in maniera più significativamente bipolare in cui quelle distinti quelle divisioni sembrano ancora ormai molto lontane e hanno perso gran parte della loro ragion d'essere
Ecco questo è un elemento
Che non deve essere
Solo considerato come un fattore come dire di trascinamento un fattore che abbiamo subito qualche cosa che ci siamo ritrovati e ci spinge ad andare in una certa direzione no è molto di più
In realtà
Gli elementi che hanno portato a Vecchi divisioni
E che fino ad oggi non hanno consentito la formazione di una grande forza politica che abbia che sia prevalente all'interno del centrosinistra
Sono elementi che mantengono una loro vitalità
Ma la loro vitalità non è più tale da potere fondare las determinante della forza politica che invece si costruisce oggi su una strategia completamente diverso cioè si costruisce su una un progetto politico
Che è omogeneo e in grado di diventare sempre più omogeneo che mette al centro i temi fondamentali del del lavoro dell'ambiente
Della solidarietà della legalità e i temi che ormai caratterizzano le politiche del centrosinistra
Collocando lei vecchie appartenenze in un contesto che non è affatto trascurabile ma che possono rappresentare una componente di pluralismo di quella che sarà una forza politica più ampia e soprattutto più forte è come pare che
Se noi mettiamo assieme questo elemento
Con il fattore generazionale generazionale abbiamo oggettivamente un dato che si fa valutare come questo sia un progetto che a una base solida rispetto al quale ci possiamo impegnare anche per vedere come le positività che oggettivamente mette in campo possano essere rafforzate e come i profili problematici che ci sono ancora e che devono essere sciolti
Possano avere una valida soluzione
A me pare che
L'elemento ulteriore che spinge in questa direzione nasca anche potremmo dire usando un termine un po'generico ma che rende dalla diversa composizione sociale
Che ha l'attuale generazione dei trenta-quarantenni rispetto a coloro che avevano le redini diciamo della politica solo quindici o vent'anni fa
Molto spesso si tratta di persone impegnate all'interno di attività assai varie ma attività che comportano un significativo e forte impegno intellettuale
Che
Sono cresciute e vogliono continuare a crescere e in questa loro formazione e diciamo in questa capacità di diventare sempre più padroni del settore a cui si sono dedicati
E guardate questo introduce un elemento di novità che finalmente scioglie alcuni vecchi equivoci dell'antipolitica qui non c'è più politico di professione il politico prestata alla politica e qui c'è una intera generazione al cui interno
Levare le modalità con cui ci si approccia la politica fanno tutto uno per a vere una forza politica estremamente radicata estremamente significativa
è che vorrei sottolineare questa caratteristica generazionale proprio e chiamarla in causa come garanzia rispetto alla forza che potrà avere questo Progetto di evoluzione
A mio avviso noi siamo maturi per questo sforzo e l'idea stessa di organizzare come avete fatto un incontro che Mirri
Abbia proprio come obiettivo sentendo incerto uso che si è saputo della vostra generazione di parole di origine abbia anglosassone che abbia come target quello della diciamo fascia generazionale che si deve preparare a fare il salto per rappresentare diciamo l'asse portante della nuova formazione politica qui io non solo
Ritengo che
La positività con cui anche i mezzi di informazione hanno valutato questo appuntamento e anche un certo disorientamento che ha creato in coloro che appartengono ad altri orientamenti politici sia significativo di un punto che avete certamente segnato a favore non solo vostro ma dell'intera politiche vi ringrazio che nega di averlo di aver pensato a Modena come sede di questo incontro cioè
La
Constatazione che siamo in presenza di una forte realtà di un forte cui un coinvolgimento generazionale che ci può portare con forza a discutere in maniera sempre più approfondita di questo obiettivo che il Partito Democratico vi ringrazio
Ringrazio anch'io il sindaco per questo suo così le belle parole e per averci ospitato in una città che è veramente un esempio di buona amministrazione da parte del centrosinistra
Vorrei dare la parola per Reggio un paio di commenti sui briefing workshop
E poi i un intervento di Di Stefano Bonaccini
A sente sono Giuseppe Rao io solo un commento poi interezza una cosa un po'di carattere generale io ho dei seri dubbi che con il sistema uninominale si provochi un avvicinamento alla politica vorrei dire
L'uninominale un sistema per catapultare dei singoli leader nazionali nelle realtà più diverse costringere le persone a votare spesso contro volontà
Persone che non si sono scelte che spesso non si sono neanche volute io penso che il sistema invece del sistema elettorale toscano quello che vede il premio di maggioranza alla coalizione che vince con liste bloccate di sono d'accordo con liste bloccate per impedire quel mercimonio terribile che sono le lotte tra i singoli candidati quello sia il sistema migliore va comunque a parte questo io penso che qual è la grande sfida che noi dobbiamo affrontare la costruzione di un Paese forte in grado di contribuire ai processi di Nova qua Miccoli
Mi perdonerà Paola ai processi di innovazione nell'industria nelle scienze e nella cultura
Noi come Paese ieri sera Alfredo Reichlin c'ha dipinto un Paese in gravi difficoltà forse nel privato lui anche più pessimista ebbene noi dobbiamo essere consapevoli di questo
Noi all'Europa non siamo più in grado di dare contributi in questi tre settori fondamentali per cui se noi pensiamo all'Italia che grazie al duro lavoro e all'avviso
Di persone cito Mattei Adriano Olivetti terrà tra tra l'industriale ma anche nella politica potremmo avere degli esempi
Importanti era riuscita ad avere un ruolo importante nel mondo perché siamo in Europa se possiamo partecipare in modo significativo
Quello che
Enzo Grilli ha ricordato qualche tempo fa che la nostra presenza nel G otto non è più giustificata
E presto si porrà anche questo problema
E se vogliamo se noi in questo momento partecipiamo a pieno titolo al dibattito nella comunità internazionale lo dobbiamo anche alla politica internazionale di questo governo che ci ha ridato visibilità e presenza
Ma questo però ci induce a un'altra osservazione importante storicamente il nostro Paese per ragioni anche geografica geografiche e il terreno di battaglia di interessi molto superiori ai nostri
E il tema dell'interesse nazionale
Che Alfredo più volte ci ha ricordato è un tema decisivo cioè come noi come comunità nazionale riusciamo a essere coesi e ad affrontare le sfide che ci arrivano non soltanto da questi conflitti più fu più grandi di noi ma in generale a tutto i processi che sono in corso nella comunità
Nella Comunità nata internazionale io non voglio ripetere
Riprendo Enrico ricordare alcuni fatti del passato e anche del presente al nostro Paese spesso proprio perché Crocevia
Di tanti atterriti internazionale spesso è stato sotto attacco e spesso la classe politica non è stata in grado di difenderlo
Per cui io credo che il nostro messaggio importante se questo dobbiamo lavorare duramente ci vorranno anni e anni per ricostruire questa solidità che abbiamo perso perché altrimenti nel futuro
L'abbiamo detto più volte siamo cinquanta milioni di gli abitanti tendiamo ad invecchiare avremo un ruolo sempre più marginale tenendo conto poiché il mondo si sta spostando a oriente un altro tema fondamentale che ha trattato ieri Aracri sul quale merita una riflessione che non abbiamo avuto tempo di fare in questi giorni la crisi dell'Occidente di fronte all'emergere di nuove o comunque di antiche civiltà che tornano a essere dominanti nello scenario internazionale
Ringrazio
Secondo intervento
Poiché non ci sono altri interventi chiudiamo anch'prego
Allora io mi chiamo Stefano Consiglio partecipato al gruppo quello su competitività sostenibile ma
Diciamo mi sento di intervenire dopo aver sentito un attimo le conclusioni del primo gruppo quello sul Mezzogiorno e quindi essendo persona che nasce nel Mezzogiorno e vive lì
Sento necessario dire qualcosa su quella sulle conclusioni di quel gruppo
Perché devo manifestare una profonda sorpresa
In una relazione di venti minuti
Fra un po'cattivo devo dire di un po'sfocata
Non si è mai parlato di criminalità
Allora
Io
Se se pensiamo di poter ragionare di mezzogiorno non dicendo una volta la parola criminalità camorra o sistema come lo vogliamo chiamare adesso
Grandi età mafia
Cioè non trovo grosse differenze fra quelle che diciamo erano le fesserie di Lunardi che diceva bisogna convivere con la mafia
Con la strategia dello struzzo che non dice nulla su questo
Cioè denota cioè se se io avessi fatto sentire magari mi perdonerà che ha fatto quelle conclusioni perché magari se ne è parlato è sfuggito eccetera
Ma le persone che io conosco ieri si parlava di in mettere la spina per prendere la corrente
Allora quel discorso avrebbe cioè a me ha provocato una grande sensazione di a assenza di consapevolezza di quello che sta succedendo
Nel Mezzogiorno probabilmente vivendo a Napoli lo vivo ancora di più questo
Nel nostro gruppo si è parlato di tutela dei campioni nazionali
Allora nella nostra realtà vuole non può esagerare il campione nazionale sono i vari clan i Casalesi Mazzarella che sono campioni nazionali nel mercato della criminalità organizzata mondiale sono bravi in quel business
Sono soggetti che sono internazionalizzati
Sono diversificati operano nel business della droga
Altra parola di cui non si parla
La droga è al di là di una delle problematiche sociali e un enorme business
Che permette a questi gruppi di essere internazionalizzati diversificati nel commercio nell'edilizia
Nel tessile nei trasporti nei rifiuti e questo è un problema nostro ma è anche un problema di tutti quanti voi perché io credo che in moltissime
Imprese che operano qui sul territorio nel mondo dell'edilizia hanno strettissime connessioni con i signori della provincia di Caserta e della provincia di Napoli non è soltanto un problema nostro
Perché le discariche abusive sono le discariche delle imprese del centro del nord dell'Europa
è un modo per risolvere i problemi di tanti industriali del territorio del centro e del nord a danni delle popolazioni versate e che poi attivano le famose sindrome Nimby
è un sistema che è il vero sistema di Welfare
Il timore di intervenire legato a questo inutile che che ci giriamo intorno se si fa un attacco vero
A queste realtà si mette in crisi il sistema economico di certe zone del Mezzogiorno
Centinaia e centinaia di famiglie vanno sul lastrico ma non solo quelle di che che che che campano sullo spaccio macché ruota intorno a questa Rete loro sì che sono stati in grado di mettere insieme un sistema di piccole e medie imprese che lavorano per loro
Allora se noi non come dire non partiamo da questo assunto e non riteniamo che più avanza il sistema criminale il campione nazionale nel business della criminalità
Più arretra il sistema dell'economia sana
L'altro giorno sulle nostre pagine locali si diceva che i gli industriali di una zona ha nella provincia che sia di Casandrino
Hanno oggettive difficoltà iniziano a immaginare politiche di delocalizzazione perché non possono far venire parte del Potenza perché sono al fuori perché adesso stanno cercando di allontanare i rifiuti dalle città amare me li lasciano nelle zone industriali
Sono sommersi da rifiuti
Devono andare a lavorare con le mascherine
Ora questa né come dire non parlare di questo
Ed è molto preoccupante
Quindi io mi scuso perché questo è uno sfogo magari o diciamo chi mi ha preceduto ha illustrato però ribadisco attenzione che qui tanto più loro sono forti tanto più l'economia legale in crisi e non c'è un problema di attrarre
Nuove iniziative imprenditoriali e il vero problema è cercare di mantenere le pochissime che ci sono ora se non si affronta questo nodo se non si parla di come legalizzare occupò oltre diciamo inibire lo spaccio della droga
Il lottare realmente mettendo insieme il pilastro della repressione se voi andate a Napoli l'ottanta e il novanta per cento delle persone vi dice ben venga l'esercito se parallelamente viene un sistema di welfare che sostituisce il sistema della camorra questa è la realtà
Probabilmente a Modena a Siena a a Roma questa cosa non è ancora ben percepita
Quindi se vogliamo ragionare di mezzogiorno
Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è un problema da affrontare e avere il coraggio di non fare la strategia dello struzzo come mi sembra ci sia molto il pericolo che questo avvenga
Barella
Ah sì Gianni scusa
Si è dimenticato scusa c'è
Oppure diciamo un problema relativo al discorso istituzioni
Lancerei la proposta insomma di
Capire come si può fare mettere
Sulla nostra agenda diciamo nell'immediato
Non so adesso che documentazione uscirà da qui ma comunque è chiaro che questo lavoro che poi continua a nel quotidiano
Rispetto alle istituzioni ci sono
Alcune cose secondo me sono strategiche fondamentali
Da gennaio chiusa chiusa la finanziaria
C'è un problema di
Funzionamento
Dell'esecutivo cioè bisogna far qualcosa porre immediatamente il problema perché le competenze sono state disarticolate frammentate
è quindi questa organizzazione delle delle dell'esecutivo non e e e disfunzionale con un tasso non accettabile al percorso decisionale alla dalle proposte legislative che e quant'altro insomma
Per spiegarmi
Diciamo nel campo del del dell'economia reale la vere il creato divi suddiviso ministero quello del ministero per lo Sviluppo trasporti infrastrutture senza che ci sia
Con grandi difficoltà di coordinamento del delle delle problematiche e in un Consiglio dei ministri che assolutamente pletorico e quindi non riesce a trovare una sintesi insomma
è un problema che va immediatamente affrontato perché sommando chi vede dal dentro queste cose sa che diciamo ci sta un percorso che stanno i processi del funzionamento della del governo no si formano le proposte all'interno del del singolo ministero singolo comparto dopodiché c'è un percorso per arrivare al Consiglio dei ministri un percorso successivo per il Parlamento laddove ci vuole il Parlamento quindi questo è un problema secondo me urgente i tempi di funzionamento degli Stati moderni non consentono più di avere esecutivi fatti nel modo in cui ha fatto l'esecutivo italiano che quello diciamo così rimasto quello diciamo che si si è formato nel dopoguerra sostanzialmente insomma
E poi i era quello dei dei tempi della Prima Repubblica dove non c'era alternanza di governo dove le funzioni rese da le amministrazioni e anche dalle magistrature serventi di Bo consiglio di stato corte dei conti eccetera stavano comunque nell'alveo di equilibri immutabili e quindi diciamo così
Non sconfinava hanno poi dopo nella trattativa sulla decisione politica dei singoli problemi
La l'altro aspetto che è è urgente e mettere nell'agenda del governo da subito il problema della della riforma della pubblica amministrazione
Diciamo
Partendo dal fatto che la pubblica amministrazione italiana pubblica amministrazione che c'ha tra il trentacinque e il quaranta per cento di backoffice nessun soggetto pubblico-privato correggere
In questa condizione con lo sapete benissimo e non è mai bisogna porre il problema diciamo di una
Riscrittura dei processi e delle posizioni sostanzialmente nella funzionamento la pubblica amministrazione in relazione alle funzioni e servizi che questa deve erogare è chiaro che non è una cosa è una cosa che richiede molto tempo non si abbia mai però nel modo giusto quindi è un altro tema secondo me da mettere all'ordine del giorno
Terzo tema è la riforma del bilancio
Questo è il il bilancio italiano legislazione vigente è un bilancio che non pone i singoli pezzi del i singoli ministeri
Di fronte al problema di
Diciamo di avere la responsabilità della spesa cioè di avere degli obiettivi e di raggiungere questi obiettivi con le risorse a disposizione e quindi diciamo pesa molto
Sulla scelta delle priorità che diventa poi tutto a tutta politica subisce una serie di e non e non comporta un'assunzione di responsabilità quindi questo è un altro tema che va posto all'ordine del giorno ha anche a che fare naturalmente con la legge finanziaria il funzionamento del Parlamento
Ho e le e e poi aggiungerei
E che si siccome si è parlato di rapporto centro autonomia Titolo quinto
Giustamente federalismo fiscale eccetera
Un altro tema importante e quello del funzionamento del patto di stabilità interno noi credo come paese abbiamo avuto un grande aiuto nell'aggancio all'Europa
E e chi ha vissuto questo periodo dall'interno delle macchine dei ministeri economici sa bene che quanto sia importante il fatto che una volta ogni sei mesi
Vengono a vedere a verificare
Che è
Quei numeri diciamo così che tu hai dichiarato come le le coordinate della tua politica
Del dei tuoi conti diciamo così sono dei numeri che sono supportati da da politiche e da da decisioni che e comportano poi dei risultati coerenti nel senso che molto banalmente quelli vengono e ti dicono ma insomma tu
Hai assunto queste misure fiscali perché pensi di avere dei soldi a lotta all'evasione pensi di farci sopra so quattro cinque miliardi di euro
Queste misure che è assunto non sono adatte a raggiungere questo obiettivo quindi tu non stai dicendo la verità stai attento correggi ti perché non ce la farai a raggiungere quegli obiettivi e poi crei dei problemi al sistema Europa e a tutti gli altri Paesi
E
Con il funzionamento del Patto di stabilità generale dell'Unione Europea noi abbiamo avuto molto valore aggiunto che siamo stati costretti a mettere ordine
E i nostri conti
E nella coerenza delle nostre decisioni questo non avviene allineate nel rapporto tra tra Stato centrale e autonomie locali perché io ho ascoltato l'ultimo intervento non voglio diciamo riaprire la discussione ridente mentre non ce n'è il tempo però ci ci sarà un problema per il quale
Nel momento in cui
In altre parti d'Italia
Diciamo ed la spesa sanitaria e comunque diciamo un problema sul quale si discute perché c'è una forte giusta pressione ad ottenere servizi in questo campo diciamo così che è prioritario da parte dei cittadini
E allora ci sono le ragioni che magari non stanno proprio in equilibrio
Ma comunque fanno ogni sforzo e i risultati di quello sforzo e anche diciamo quel di più che ci mette lo Stato centrale nell'accogliere le loro richieste poi alla fine si traducono veramente nel mantenimento di servizi ai cittadini
Non avviene così
In alcune regioni del Sud dove il debito relativo alla sanità non lo conosciamo completamente perché forse ce n'è una parte corposa che è sommersa
E nel momento in cui andiamo appresso a questo tipo di situazione ai cittadini in servizio non arriva assolutamente niente perché questa roba si ferma
Prima
Diciamo e diciamo ingrassa dei settori dove diciamo la criminalità
E e diciamo altri interessi diciamo che sono borderline poi alla fine consapevolmente di di questa del del della criminalità o sono semplicemente corposi interessi
E industriali oh oh oh oh oh oh oh
O di altri settori per poi acchiappano diciamo così il cento per cento di questo sforzo che viene fatto beh questo avviene perché lì ci sono classi dirigenti che da anni non vengono richiamate alla coerenza delle delle loro decisioni perché se funzionasse il patto di stabilità interno naturalmente uno dei temi poi ci sono quindi funzionasse lo Stato
Nell'esercizio
Diciamo dei propri doveri noi avremo una situazione nella quale non sarebbe possibile pescare a Delhi Piton me nel bilancio pubblico per diciamo fornire servizi in mancanza dei quali naturalmente il cittadino possa rabbia perché non ce la sa che la responsabilità non è dello Stato centrale sa che è degli amministratori locali degli amministratori interregionali e quindi con loro dovrebbe prendersela
Quindi insomma
L'altro aspetto vorrei proporre e è l'aspetto il patto di stabilità interno e cioè come si e si fa in modo che in tutto questo discorso
Che riguarda le Autonomie la la la del federalismo fiscale e quant'altro che fare col titolo quinto insomma il rapporto dello Stato centrale e le Regioni
E i comuni ci siano ci sia un percorso no che
Aiuta a funzionare e quindi tutto si basi diciamo sulla coerenza a cascata dei vincoli che anche lo Stato centrale e anche un sistema di monitoraggio che sia adatto
A ad affrontare l'argomento
Ora la parola Stefano Bonaccini per suo intervento voi c'è un ultimo intervento e in quindi in dieci minuti
Vediamo il video di Fassino
Il suo vista allora perché anche lo sforzo che Piero fatto ieri pur non potendo partecipare merita comunque di essere ascoltato credo che la mancanza di D'Alema e Fassino sia stato ovviamente
Una mancanza assolutamente comprensibile visto che speriamo che dopo il voto di di ieri e quello che accadrà poi il Senato sì posso far sposare per il Paese a una fase davvero nuova io dico anche mi auguro per la vite sistema politico italiano è vero però che indubbiamente al di là della mancanza di D'Alema e Fassino
Che avrebbe potuto forse dare più titoli sui giornali ritengo sia stato utilissimo fare questa tre giorni si chiede sempre alla politica di entrare di più nel merito dei problemi
E il fare uno sforzo diciamo così di competenza di professionalità di dibattito poi evidente anche nel sistema comunicativo dei mass media si privilegia sempre però la rissa o lo scoop o diciamo così il gossip io penso abbiamo dimostrato avete dimostrato che si può discutere seriamente anche di temi come dire che già nei titoli avvocato situazioni molto complesse in un mondo come questo
Noi ora abbiamo di fronte un un dibattito delle prossime settimane che dovrà riprendere rispetto al tema del Partito Democratico che direttamente inutile ce lo nascondiamo collegato al tema del Governo
Al di là degli esiti che entrambe le prospettive avranno ma che sono indù indissolubilmente legati se non altro nell'evocazione degli a discussioni che sono state riportate in particolare
L'intervento di Bersani dell'altra sera
Questa è stata una finanziaria è una finanziaria che sicuramente migliore di come è apparsa e appare che porterà al Paese un beneficio in dubbio per poter ripartire mettersi in condizioni in carreggiata di poter portare al Paese
Ulteriori necessità e riforme che merita il tema però è se quelle riforme questo centro sinistra lì sopra e le vorrà affrontare abbiamo detto che ci sono state carenze di leadership politica di comunicazione io ritengo che soprattutto è mancata una mission una visione di insieme Comune dal comunicare al Paese
Penso che si possa recuperare
Se adesso
Gianni ne citava alcune alcune riforme immediatamente da domattina vengono messe nell'agenda politica del Paese del Governo
Da quelle della pubblica amministrazione che diciamo sempre come uguale in tutta Italia da quelle come diciamo così delle liberalizzazioni il cui primo tentativo del primo decreto verrà Bersani-Visco ha dimostrato che scossa al Paese possono dare e però lì mi affrontavamo una parte come dire comunque minimale rispetto al bisogno che c'è
Penso anche ai temi intreccia nascondiamo di parole che potrebbero apparire tabù rispetto anche una parte del nostro elettorato che quello della previdenza che se invece affrontato in maniera intelligente potrà vedere a mio parere il consenso di una gran parte del Paese dico questo tema della visione di insieme e di parlare un Paese che ha bisogno enorme di essere modernizzato
E che col tema della modernizzazione se vuol stare al passo
Lo dicevano anche alcuni interventi questa mattina con l'Europa rispetto alle sfide che l'Europa si troverà di fronte con una parte del mondo emergente che rischia di superarla non solo negli aspetti della crescita e con Monica economica ma anche in quella diciamo così di comparti come quelli della ricerca dell'innovazione che hanno visto
In questo nel secolo precedente invece non solo gli Stati Uniti ma anche l'Europa essere da notevolmente davanti oggi rischiano di essere anche in questo campo vedere una crescita di intellettualità di intelligenze
Enorme rispetto a quanto un continente vecchio come il nostro Possa produrre
Se questa sfida delle riforme la sapremo fare il centro sinistra avrà il coraggio di farlo allora forse si potrà recuperare anche rispetto a un elettorato che oggi non nascondiamocelo in maggioranza sicuramente è critico colle scelte che il governo ha fatto lo dico perché in realtà non è vero che non si possa fare una politica seria riformista che abbia anche poco di moderatismo
Penso né i due esempi più concreti che abbiamo avuto le nostre spalle in questi mesi che hanno visto gran parte del Paese convinta di quelle scelte
La politica estera e citavo il primo decreto Bersani-Visco perché quei provvedimenti quelle scelte hanno indicato per questo Paese
Dentro al sistema europeo rispetto hanno indicato un futuro che cittadini ha compreso bene da un lato l'idea di governare essere protagonisti non da soli in un mondo che vuole essere multipolare per avere un governo reale che si possa tradurre in come dire
Anche visioni diverse ma in un sistema di relazioni non governato dalle bombe ma dalla diplomazia dall'altro il tema di come dire liberalizzazioni che al di là del merito
Che non tutti sicuramente conoscono hanno percepito gran parte anche di coloro che non ci hanno votato come una scossa al Paese per portare questo Paese e lo sanno bene come dire le generazioni più giovani a poter vedere finalmente rompere dei gusci
Il tema del merito della competenza di essere giudicati per ciò come dire che si vale e non per le spinte che si hanno l'idea di rompere corporativismi rendite di posizione privilegi
Io penso che le riforme che sono state evocate anche in questi tre giorni debbano tornare a guardare lì
è evidente che questo ha a che fare col Partito Democratico io sono tra quelli che pensa che se vi fosse oggi in questo Paese è già pronta una grande forza riformista questa si chiami come la si vuole la Finanziaria sarebbe stata diversa
Perché nove partiti realtà sono tredici partiti non nove come è stato detto in questi giorni che hanno partecipato al cartello del governo e con tredici partiti era come dire indubbio che ci sarebbero stati oltre cento ministri e sottosegretari
è evidente ci sia democratico proporzionale tu devi rispettare anche piacciono la come dire il riconoscimento di chi anche per un voto che ha permesso di di vincere
E e allora anche questa come dire barzelletta che nasce proprio democratico grande forza unitaria non riduce la frammentazione che una parte se ne va be'guardate il tema non è domattina e posto umani
Se nasce da forze trenta quaranta per cento secondo voi il tema della frammentazione politica non trova successivamente immediatamente un dibattito che si apre non è così negli altri grandi democrazie occidentali
E comunque voi credete che tredici partiti di cui il più grande al diciassette per cento se si trovassero di fronte una forza che al trenta quaranta
Possono con l'uno il due tre per cento condizionare come stanno facendo l'azione di governo al di là della legittimità delle posizioni chiunque allora io penso che da questo punto di vista
Noi il tema di un Paese che si vuole modernizzarsi debba mettere in campo politiche più unitarie
E che non risentano del fatto che ovviamente in un sistema peraltro istituzionale elettorale come questo chiunque debba differenziarsi di più da chi ha vicino che dall'alto a Pato schieramento politico per dimostrare la propria esistenza ma io penso che tutto questo i cittadini
Riceverebbero un messaggio molto chiaro
Ieri a Bologna è stato presentato a un seminario Istituto Gramsci un sondaggio su gli elettori di centrosinistra diessini e della Margherita di Bologna
Su come come dire se ritengono sarebbe utile alla nascita di una forza nuova come quella che tutti noi vorremmo ho tanti di non veder costruita la quasi totalità dell'elettorato DS e tre quarti con la Margherita dice che si ne vede la necessità
è evidente che questo ha a che fare però col come e col che
è indubbio perché
Solo dire che serve non basta
è importante è tanto ed è per questo che sarebbe utile cominciare a farlo
Mettendo i piedi nel piatto e non solo evocando lo come enunciazione e mi pare che ciò che sta accadendo come discussione dibattito stia ritardando troppo il merito dei problemi che abbiamo di fronte
Io ho letto prima quello che Stefano porterà dopo come proposta di lettera aperta da mandare a Rutelli e Fassino
E a Prodi la condivido molto nelle critiche che fa costruttive perché poi in realtà ci interessa tutti
Mi pare uscito molto chiaro in questi giorni la necessità che serva a questo Paese come per citare Reichlin una grande forza nazionale riformista di stampo riformista europea maggio
Maggioritaria che abbia l'interesse generale da offrire al Paese lo metta di fianco come dire lo metta sempre davanti a quello particolare Prato questa è stata la grande funzione che hanno avuto le grandi forze nazionali nel dopoguerra a partire dal PCP ossia la DC e l'abbiamo discusso l'altra sera in quel dibattito interessati alla Camera di Commercio
E per fare questo però allora è evidente che serve grande coraggio perché guardate non c'è mai riuscito nessuno in questo Paese nel dopoguerra a unire partiti già esistenti e farlo mentre si governi ancora più complicato
Io sono come dire oggi alla guida insieme a tanti altri anche della mia generazione della seconda federazione d'Italia dei DS ma quotidianamente sentiamo sento il peso della difficoltà
A rigenerare partecipazione politica perché gli strumenti che dove ancora oggi mettiamo in campo sono gli stessi strumenti nati cresciuti nel Novecento dove i contenitori che hanno come dire messo insieme milioni migliaia di persone sono quelli che però come dire sono stati cresciuti in quella storia di divisione anche del mondo e della Società italiana e gli strumenti per fare politica che noi oggi abbiamo solo per il novanta per cento ancora quelli
Che spesso non intercettano le necessità delle nuove generazioni abituate ad altri modi anche di interloquire di linguaggi di strumenti
Avete visto che son nel nel la ricerca dell'Eurispes ieri l'altro
Gli adolescenti italiani ritengono la politica incomprensibile l'ottantacinque per cento di essi se non ci poniamo questo problema noi rischiamo come dire si di fare bene le giunte così le Amministrazioni governare dove siamo forti abbastanza bene ma le diamo un contributo alla necessità alle necessità che sono emerse che questo paese
A per finire
Dunque serve che noi entriamo nel merito delle questioni a partire da come si costruisce una grande forza come questa
Non rinviando i problemi
Non contrapponendo i gazebo le sezioni preparate c'è bisogno di tutto di l'uno dell'altro e anche di qualcosa in più e soprattutto poi provando a porci teme che abbiano che fare anche con le regole piacciono rispetto alla selezione
Della classe dirigente del futuro ed è giusto che noi coinvolgiamo sempre più persone perché
Io che non sono in fase delle primarie in assoluto però è vero che quando tu dai strumento a chi aderisci voti votavo si sente se non militante fino in fondo ma comunque lettore
Di quella parte lì devi dare ogni tanto lo strumento di potere essere Luís protagonista nella scelta di chi lo rappresenta
E dall'altro il tema di rappresentare
E far partecipare scusate la brutalità della parola alcune cose cori che sono completamente assenti dalla
Anche da come scusi scrive Lupo dirigenti dei partiti che Orvieto l'ha dimostrato in maniera eloquente i giovani e le donne
Se non poniamo questo problema questi problemi non rischiamo di non dare un contributo a ciò che può avvenire lo dico perché il punto di vista ci son state anche ironia sul tema dei trenta-quarantenni peraltro essere giudicati giovani
A quarant'anni lo si dice in Europa come dire risulta una barzelletta
Noi abbiamo bisogno però di farlo a rischio che qualcuno dica bollette escludere una parte no il tema è che la parte e già esclusa dei partiti attuali ed è quella sotto i quarant'anni per gran parte ve lo dice uno in una federazione dove si può vivere invece molto bene
Perché noi qui l'abbiamo fatto
Non dico fin troppo ma continuamente questo tema del ricambio generazionale si è fatto ma non basta
Non è sufficiente arrivare a guidare i partiti io o essere nelle giunte eccetera è il tema di come si dà un contributo affinché questo possa diventare un fatto normale non straordinario
Posto che noi non dobbiamo assolutamente dare l'idea generasse talmente di voler aprire la porta quelli che vogliamo far entrare per fare uscire dalla finestra qualcun altro c'è bisogno dei contributi tutti peraltro
Il fascino il merito l'intelligenza intervento dirà che ha dimostrato come si possano essere peraltro più giovani ottantacinque anni a volte anche di alcuni venti o trentenni e comunque chiudo
Mi pare che da qui posso uscire un'idea importante se non altro su un segnale abbiamo approvato a parlare di futuro il nostro è un Paese in cui sistema politico aria di polemica troppe volte discute anche sulla necessita di una nuova forza
Con la testa rivolta al passato e io credo lo diceva molto bene il sindaco PD questo debba essere il segnale che noi facciamo uscire se vogliamo non fare solo un contributo politologi come dare un contributo vero necessità che abbia
Ecco è ora
Apposta possiamo vedere il video con il messaggio chi ci ha inviato il segretario dei DS Fassino che
Comunque ringraziamo perché stamattina ha dovuto ieri ad operare un intervento insomma un impegnativo intervento alla Camera che appena fatto
Alcune alcuni minuti fa ci servono circa venti secondi per preparare
Al vostro convegno per questo modo insolito con cui mi rivolgo a voi
Agli impegni parlamentari legate all'approvazione della finanziaria hanno reso impossibile
Chi oggi potesse essere a Modena
Anche con questo mezzo peraltro è una tecnologia innovativa come si dice oggi desidero affrontare il sia pur brevemente i temi che con più tempo e spazio avrei potuto affrontare direttamente con voi
Mi riferisco in particolare al tema che mi è stato proposto da Stefano Fassina e cioè le prospettive del partito democratico le sue ragioni i suoi obiettivi
Credo che per riflettere sul Partito democratico
E su questo progetto si debba partire andato molto semplice
Veniamo da una lunga transizione politica
Che dura ormai in Italia da sedici anni
Senza che questa transizione abbia conosciuto un approdo finale
Il sistema politico istituzionale continua a essere fortemente fragile e sottoposto a continue tensioni
Sia nel funzionamento del Parlamento dal rapporto tra Parlamento e governo sia nella dialettica politica dei partiti in particolare nel rapporto tra maggioranza che opposizione
L'Italia invece bisogno di trovare un punto di stabilità di certezza istituzionale che politico come condizione per affrontare le grandi sfide che ha il Paese di fronte a sé
E allora perché un partito democratico la prima ragione
Per cui il progetto del Partito Democratico appare una necessità storica
Attiene ai grandi cambiamenti che hanno investito la Società italiana negli ultimi quindici vent'anni
Anche l'Italia come altre nazioni come il mondo intero nel passaggio di secolo dal novecento al due mila ha conosciuto grandi trasformazioni che hanno investito tutte le fondamentali variabili intorno a cui si era costruita nel corso del Novecento l'esperienza culturale e politica sindacale della sinistra e del riformismo italiano
Sono venuti cambiando i pilastri culturali e ideali intorno a cui la sinistra ha maturato e costruito la sua identità che le sue esperienze pensiamo per esempio a come è cambiato il lavoro non solo nella sua composizione materiale nella sua distribuzione quantitativa e qualitativa ma anche la sua percezione valoriale
Ora io non credo che un partito democratico di questo nuovo secolo debba essere meno attento al lavoro di quanto non lo siano state le organizzazioni politiche e sindacali dalla sinistra nel Novecento
Ma certamente la rappresentanza del mondo del lavoro la sua tutela
Andrà perseguita in modo radicalmente diverso dalle modalità e dalle esperienze con cui l'abbiamo perseguita nel Novecento
Se non altro perché siamo passati dall'organizzazione del lavoro fordista ad un'organizzazione del lavoro invece del tutto diverso e più flessibile più mobile più fluido
Siamo passati dal ciclo produttivo meccanico ciclo produttivo informatico con tutti i cambiamenti che questo ha determinato
Nel lavoro nella sua quantità nella sua distribuzione nella sua qualità nel rapporto tra lavoratore e lavoro
Oppure pensiamo a come si è modificato profondamente il rapporto tra dimensione nazionale del mercato e dello Stato
E i processi di integrazione sovranazionale
Interdipendenza globalizzazione e come tutto questo abbia cambiato radicalmente la capacità regolativa dello Stato sia la sua capacità redistributiva in termini di reddito sia la sua capacità regolativa in termini di politiche sia macroeconomiche sia macro sociali
Oppure ancora pensiamo a come con la globalizzazione l'interdipendenza
E i processi di integrazione sovranazionale
Sia venuto cambiando il rapporto tra la sovranità degli Stati i luoghi e centri di decisione che stanno al di là degli Stati che però incidono ogni giorno sempre di più nella vita della nostra società se solo si pensa
Che un terzo delle decisioni che investono la Società italiana vengono prese a Bruxelles e non più a Roma
Potrei continuare facciano altrettanti esempi per dire che nel secolo nuovo abbiamo bisogno di un pensiero nuovo non perché il pensiero riformista e della sinistra del Novecento sia stato sbagliato ma perché quel pensiero
Ha fatto i conti con una società diversa da quella di oggi e noi abbiamo bisogno di un pensiero nuovo per interpretare una società nuova un riformismo nuovo per un mondo nuove e quindi in Partito democratico intanto come
Risposta questa prima esigenza un grande partito democratico riformista capace di dare
Al riformismo quel profilo culturale ideale politico progettuale di cui c'è necessità nel mondo di oggi
La seconda ragione attiene
Alla storia
Del riformismo italiano dalla sua
Alle sue tante identità
Sappiamo tutti che nel corso del Novecento il riformismo italiano è stato rappresentato da più correnti ideali culturali e politiche
Un riformismo socialista che ha dato luogo nel corso del Novecento a tante forme politiche sindacali un riformismo cattolico democratico e cristiano sociale un riformismo liberaldemocratico
Questi riformismi nel corso del Novecento
Non solo hanno dato luogo a partiti distinti ma si sono fortemente contrapposti in termini culturali ideali politici e negli ultimi cinquant'anni del Novecento dalla Repubblica la formazione Repubblica in poi hanno queste riformismi sono stati collocati in campi politici opposte
Bene
La questione che si pone oggi e
Quei riformismi che nel corso del Novecento nell'Italia sono stati distinti e tra loro opposti possono rincontrarsi e possono essere rappresentati da un soggetto politico unitario
Se volete tradire la porrò la questione in altri termini è possibile oggi unificare quello che la storia ha diviso è possibile dare al riformismo italiano le sue molte plurali culture un'unica rappresentanza politica unitaria
La risposta del partito democratico e la sfida
è la risposta a questa sfida essi è un sì a questo interrogativo
è possibile unire quello che la storia diviso sei per tante ragioni ma sostanzialmente due
La prima nel corso del Novecento quei riformismi erano separati e distinti perché avevano letture diverse della società e sulla base di letture diverso della Società Italiana offrivano alla società italiana proposte diverse in competizione addirittura in conflitto
Oggi non è più così
Da undici anni a questa parte da quando esiste l'Ulivo
Le principali correnti e culture riformiste italiane nell'Ulivo hanno già avuto una casa comune lì si sono reincontrati hanno costruito una comune lettura della società italiana che via via sono venute costruendo una comune proposta politica per i problemi dell'Italia che il suo futuro
E la seconda ragione è che quelle divisioni che nel corso del Novecento erano così accentuate erano infatti risate soprattutto nella seconda parte del secolo
Dalla divisione dell'Europa
Del mondo dell'Europa e anche dell'Italia
In campi contrapposti
Quella divisione che contrapponeva capitalismo comunismo e che ha diviso il mondo l'Europa divideva anche la dialettica politica italiana ed enfatizzava la contrapposizione di campo tra i riformismi e che rendeva rigido le il sistema delle loro relazioni
Impediva la possibilità di costruire un progetto comune
Anche questa seconda ragione venuto meno dalla caduta del muro di Berlino ad oggi l'Europa il mondo l'Italia non sono più diviso in due non a caso l'Ulivo l'abbiamo fondato dopo la caduta del Berlino del Muro di Berlino non avremmo potuto fondamentali
E in questi anni
Le forze riformiste italiane hanno già via via
Ha avuto la capacità di costruire un'elaborazione comune un progetto comune lo hanno fatto tra il novantasei e due mila uno governando il Paese lo hanno fatto tra il due mila uno due mila sei
Nell'opposizione lo hanno fatto preparandosi all'appuntamento del due mila sei
Comma il rilancio dell'Ulivo e via via tutto questo va dimostrato che è possibile
Dare al riformismo italiano una rappresentanza politica unitaria
La terza ragione per cui
Si può io dissi alla sfida del partito democratico e che questa sfida non comincia oggi
Quegli undici anni di esperienza dell'Ulivo che abbiamo alle spalle sono già stati il terreno di incubazione
Non solo dell'incontro delle culture riformiste della costruzione di una progettualità comune ma anche di un processo di progressiva unificazione politiche organizzativo tra le forze del riformismo italiano
Nel due mila quattro le elezioni europee nel due mila cinque l'elezione regionale nel due mila sei alle elezioni politiche le forze riformiste si sono presentate agli elettori non più con il loro simbolo identitario di partito ma col simbolo unitario dell'Ulivo
Nel due mila sei troppo
Le elezioni politiche abbiamo costituito in Parlamento i gruppi parlamentari dell'Ulivo abbiamo già cioè unificato il nostro elettorato che abbiamo unificato la rappresentanza istituzionale dimostrando che è possibile costruire in Italia un grande partito riformista che rappresenti almeno un terzo del Paese perché questo è l'esito dei voti raccolti dall'Ulivo nelle tre consultazioni con appena citato e dimostrando che è possibile avere una gestione politico istituzionale come accaduto in questi momenti mesi in Parlamento unitaria dell'unico adesso viene naturalmente il passaggio più delicato più difficile
Abbiamo unificato l'elettorato presentandosi col simbolo Ulivo abbiamo unificato i nostri la rappresentanza istituzionale costituendo i gruppi parlamentari adesso si tratta di fare il passo più complicato più complesso ma anche più appassionante
Trasformare l'Ulivo in un vero e proprio partito capace di vivere nella società comunque grande partito democratico riformista
In grado di rappresentare le aspettative le aspirazioni le domande i bisogni di milioni di donne e di uomini del nostro Paese
Anche qui la discussione aperta
Sui caratteri profilo le modalità con cui costruire questo partito se ne è discusso nel seminario di Orvieto dar vita da Orvieto è partito un percorso il dibattito discussione di riflessione di costruzione che avrà un passaggio fondamentale nei congressi dei partiti costituenti l'Ulivo
Nella tarda primavera del due mila sette e poi questo percorso continuerà nell'Assemblea costituente
Del partito dell'Ulivo
A cavallo tra fine due mila sette inizio due mila otto e poi ci sarà tutto il lavoro di radicamento del partito l'obiettivo essere pronti per le elezioni politiche del due mila nove le prime elezioni politiche generali che si svolgeranno in Italia
Dal due mila sei ai prossimi
Alcuni nodi brevemente
Vogliamo costruire un partito un partito
Vuol dire aderenti
Centinaia di migliaia di aderenti un partito vero un partito di massa un partito che abbia radici non un movimento di opinione
Ma un partito al tempo stesso moderno aperto in osmosi costi in Costa continua con e costante con la società civile
Spesso nel dibattito anche in queste settimane scorse intorno al seminario divieto si rappresenta questa discussione sulla forma del partito in termini che a me paiono astratti e falsamente di le matrici
E cioè si contrappone un partito la sua struttura a una domanda un'esigenza di partecipazione dei cittadini in realtà essere partito
Con centinaia migliaia di aderenti con una presenza in tutti i comuni italiani con delle radici profonde nella società con un'attività che non sia limitata le campagne elettorali essere c'è un partito strutturato
Non contraddice affatto
A modalità di partecipazione democratica di protagonismo dei cittadini anzi io sono convinto sulla base dell'esperienza
Che mi viene da tanti anni di di attività politica che se si vuole promuovere partecipazione protagonismo dei cittadini una forma aperta innovativa di fare politica un partito è tanto più necessario
Io sono favorevole per esempio che si adotta il metodo delle primarie come metodo consueto ordinario di selezione di tutte le candidature che vengono avanzate agli elettori in ogni ordine e grado di elezione
Sono favorevole a forme di consultazione referendaria periodica degli elettori su grandi decisioni che l'Ulivo o domani poi democratico debba prendere per esempio mandiamo non mandiamo i soldati in Libano sarebbe stato interessante far pronunciare centinaia di migliaia o milioni di persone
Sono favorevole alla rotazione degli incarichi
Dei dirigenti dei gruppi dirigenti ai mandai mandati a termine per favorire il ricambio delle classi dirigenti al voto segreto per eleggere ogni e qualsiasi dirigente cioè a tutto ciò che può determinare un'apertura un'osmosi una partecipazione dei cittadini
Ma chiunque faccia politica sa che tutto questo non si realizza senza un partito che sia fortemente radicato nella società che abbia la capacità di organizzare tutto questo
E di promuovere tutto questo
Non ci sarebbero stati mai quattro milioni trecento mila cittadini alle primarie del sedici ottobre del due mila e cinque senza l'attività di dieci mila organizzazioni di partito dei DS della Margherita
E le altre forze politiche l'Ulivo che per mesi e mesi hanno lavorato a preparare quell'appuntamento
Così come centocinquanta mila cittadini toscani non avrebbero mai partecipato nel due mila cinque alle primarie
Per elegge per scegliere i candidati al Consiglio regionale la lista dei DS se non ci fosse toscano un partito forte radicato capace di a organizzare un'attività politica
In ragione tale da aprire
Ogni possibile spazio di partecipazione citati quindi un partito radicato forte e al tempo stesso capace di essere attento aperto la partecipazione aperta ai saperi aperto alle competenze aperto alla società in un rapporto continuativo
Mosè con la società
Un secondo nodo è la collocazione internazionale di questo partito
è un altro tema che si discute
Spesso la tesi mia dei DS molto nota noi pensiamo che il Partito Democratico dovrà essere ancorato fortemente alla famiglia socialista europea e internazionale ma non per una ragione ideologica
Non mi sfugge non sfugge a nessuno che il Partito democratico in Italia nasce dalla confluenza dall'incontro tra diverse culture riformiste Italia
Chi si riconosce come me e i DS nei valori della socialdemocrazia chi si riconosce in altri valori di altre culture riformiste
Quando noi diciamo che il Partito democratico deve essere ancorato
Al partito socialista europeo nell'Internazionale socialista non lo diciamo per chiedere un'adesione ideologica la socialdemocrazia a chi socialdemocratico non è noi facciamo
Una considerazione molto più politica e cioè un partito democratico italiano è nasce per essere una grande forza riformista
Una grande forza riformista se vuole pesare insito nel mondo di oggi non può chiudersi soltanto in un orizzonte nazionale deve avere una collocazione europea e mondiale
E la collocazione naturale di un partito riformista italiano e il luogo dove ci sono gli altri partiti riformisti
E per ragioni storie che non dipendono dalla buona o cattiva volontà di nessuno se uno guarda all'Europa vede che la famiglia riformista fondamentale
è ha famiglia socialista e socialdemocratica perché in quasi tutti i paesi europei la principale forza riformista un Partito Socialista socialdemocrazia
E se si guarda al mondo si vede che l'Internazionale socialista è oggi la più grande famiglia progressista
Del mondo nel quale non solo sono presenti tutti i partiti socialisti e socialdemocratici storici classici ma anche tante forze che non vengono dalla storia delle socialdemocrazie l'African National Congress di Mandela al fatta di Abu Mazen il Partito Liberale colombiano il partito del popolo di Benazir Bhutto
Il partito dei lavoratori di nulla Union Sirica radicato di Alfonsine che io sia e tanti altri
E quindi al punto che il partito democratico americano ha stabilito in questi anni via via crescenti rapporti con l'Internazionale socialista e dichiara di voler intensificare sempre di più
E quindi se ci sono le aiuterà Saso sesta una pluralità di forze progressiste di diversa ispirazione orientamento
Perché non portare lì anche il partito democratico Italia
E infine
La terza questione che certamente andrà discussa la discussa eccome
Da oggi alla nascita
Del partito
Democratico si costruisce questo percorso sapendo che si tratta di mettere insieme
Donne e uomini che vengono da esperienze culturali politiche diverse
Che si tratta di fare incontrare il partito democratico sia i partiti riformisti GTS la Margherita ma non solo socialisti repubblicani altre forze politiche sono l'espressione è un pensiero e una cultura riformista
Di fare il contado questo con tantissime donne e uomini che in Italia sono tanti che si riconoscono nell'Ulivo si riconoscono il progetto proprio democratico ma non necessariamente si riconoscono i partiti che promuovono questo progetto e quindi si tratta di aprire un cantiere
Che sia capace di individuare da qui a quando il partito sarà costituito a regime tutte le forme transitorie per far vivere la compresenza dell'organizzazione politica e dei cittadini
Naturalmente tutto questo
Ha un senso in quanto si abbia chiaro
Il profilo ideale
Che la visione
In cui noi collochiamo il partito democratico la tavola dei valori come spesso si dice
Rivogliamo ovviamente dare vita a un grande partito democratico e riformista
Che sia capace di ispirare la propria azione di giorno ai valori che segnano le culture riformiste progressiste i valori di libertà di liberazione umana di giustizia di uguaglianza di solidarietà
I valori che sono capaci di costruire
Un mondo nel quale a ciascuno vengono offerte pari opportunità e si sia capace di redistribuire i benefici della ricchezza dell'accumulazione economica sociale e culturale che il mondo produce
Vogliamo un partito che si batta per una società di uomini e donne libere di una società vogliamo partito si batta per una società laica
In cui le scelte di vita di ciascuno sono tutelate rispettate la libertà individuale si coniuga con una responsabilità con cui ciascuno deve esercitare la propria libertà
Poi siamo un grande partito progressista riformista democratico che assolva in Italia alla stessa funzione a cui da tempo assolvono in altri Paesi grandi partiti progressisti riformisti socialisti e socialdemocratici
Il partito democratico non rappresenterà tutto il centrosinistra centrosinistra continuerà a essere una alleanza perché nel centrosinistra ci sono
Rifondazione Comunista c'è il partito di Di Pietro l'UDEUR di Mastella e quindi centrosinistra sarà sempre un'alleanza plurale ma non è indifferente se questa alleanza
è guidata da una forza principale grande che per la ricchezza del consenso elettorale
Ampiezza delle sue radici
Forza del consenso che nel Paese raccoglie credibilità della sua classe dirigente sistema di relazioni internazionali rappresenta un punto di certezza di solidità e di stabilità
E vengo così all'ultima questione nel partito democratico in questo senso rappresenta anche la risposta politica ha un problema istituzionale irrisolto
Noi da tempo ci siamo
Incamminati sulla strada di un sistema politico bipolare
Nel quale quando si va a votare i cittadini sono chiamati a scegliere tra un'opzione progressiste un'opzione conservatrici
Ed è bene che sulla che sia così e continui a essere così e io credo dobbiamo essere tutti contro le nostalgie di tornare a un tempo in cui il modello bipolare della democrazia dell'alternanza in Italia non c'è
Però dobbiamo sapere che in euro in Italia come in tutta Europa il bipolarismo non è bipartitico nessun Paese europeo neanche più in Inghilterra esistono solo due partite sistema bipolare in Italia in Europa eppure i partiti
Ed è in tutta Europa caratterizzato da tre caratteristiche la prima
Ovunque quando si va a votare gli elettori scelgono tra un'opzione progressista centrosinistra mozione conservatrice centrodestra e così anche l'Italia
Ovunque quelle due opzioni
Sono non due partiti ma due alleanze ed è così anche in Italia
Ovunque in Europa
Quelli quei due campi che sono due alleanze hanno il punto di forza sia nel centrodestra sia nel centrosinistra nel fatto che c'è una forza principale grande che guida ciascuno dei due campi questo è il punto di fragilità del sistema politico italiano
Sul versante del centrosinistra la costituzione del partito democratico tende a risolvere questo problema un grande partito democratico riformista capace di raccogliere il consenso elettorale un terzo del paese che con la sua forza le sue radici Guidi un'alleanza di centro sinistra maggioritaria questo è il progetto che vogliamo mettere in campo è un progetto ambizioso appassionante
Così come è difficile e complesso e dall'esito non scontato
Molto dipenderà dalla determinazione con cui lo si perseguirà per quello che mi riguarda la mia determinazione piena come quella di tutti i DS
è un progetto che corrisponde a una domanda vera che c'è nell'opinione pubblica negli elettori un recente sondaggio che abbiamo fatto dice che l'ottantacinque per cento degli elettori dei DS e l'ottanta per cento degli elettori della Margherita vuole il partito democratico
è un progetto che corrisponde a una esigenza storico e politica del nostro Paese
Dobbiamo metterci a lavorare con grande lena
Avendo ogni giorno lo scrupolo di far diventare questo progetto il punto di riferimento non solo per quelli che si occupano di politica per funzioni istituzionali o professionali ma di una grande platea di donne e di uomini di giovani
Che vogliono che questo Paese sia un Paese moderno efficiente capace di dare ai propri figli alle proprie impresa le proprie famiglie i propri cittadini più certezze più sicurezze
E pensano che il partito democratico sia lo strumento per tutto questo
Noi per questo Obiettivo lavoriamo e sono sicuro che voi e mi state ascoltando sarete protagonisti di questo di questa bellissima avventura grazie dell'attenzione e buon lavoro a tutti
Roberta distribuirà le copie la bozza della lettera K che abbiamo preparato
Possiamo fare una breve discussione una lettera di di una cartella anche meno quindi non non ci vuole molto a leggerla possiamo fare una breve discussione
E poi chiudere io colgo questi mini in questa occasione per fare alcuni ringraziamenti veramente non formali innanzitutto alla Federazione dei DS di Modena che ci ha ospitato modo con grande diciamo efficienza e anche calore il calore umano quindi ringrazio
Stefano Bonaccini in particolare il Segrate di assi di Modena e anche tutti gli altri che hanno lavorato alla realizzazione di questo appuntamento
Stefano Vaccari Luca Gozzoli e poi Roberta Barbara Anna Nadia Simone e Alessandro ringrazio anche Erika che è avvenuta
Da Roma e a contribuito diciamo dal nostro versante Nance alla
Realizzazione di questa iniziativa
Mi pare che siano stati dirige tre giorni di lavoro
Positivo un buon clima tra di noi abbiamo ammortizzato mi pare bene assenze importanti abbiamo fatto una discussione inutile io credo che da qua
Possiamo andare avanti nei prossimi mesi in modo
Da poter dare un contributo al processo che ora Fassino ci ha ci ha descritto
Appena siete pronti possiamo diciamo aprire un breve dibattito con l'obiettivo di chiudere intorno a alle tredici e trenta
Va bene
A
Manca
Ma siete lenti a
A
E anche una proposta
Io ovviamente insomma voleva bene volevo aggiungere una cosa perché io ovvero ce lo dico qui pubblicamente in questo contesto io volevo aggiungere una cosa dopo la costruzione di una nuova etica pubblica
Verso casa
La laicità la laicità dello Stato
Vorremmo sentirli più consumi sulle sui contenuti nella parte che riguarda vorremmo sentire lei al terzo capoverso
La laicità dello Stato perché naturalmente per me ci sono appunto le come forse per altri altri altri contenuti sono importanti e caratterizzanti di una di una scelta su come per come per mail come fondamentale
Allora per me io la laicità dello Stato che etica pubblica estensione dei diritti civili naturalmente un paio l'idea che nel nel nostro Paese esista una non la famiglia ma le famiglie
Per me è una cosa fondamentale
E mi
è determinante nella scelta di condividere un percorso o no
E poi faccio una proposta quindi se siete d'accordo asta scout inserire la laicità dello Stato
Una proposta non so se ci riusciamo cioè si è praticabile qui a un certo punto e si dice nella lettera perché non utilizzate la tecnologia dei nuovi mezzi di comunicazione noi faremo la nostra parte
Allora perché non pensiamo con appunto attraverso la Rete che Stefano Fassina insomma ha messo in piedi non pensiamo di fare a una newsletter sua di costruire una u invece un qualche cosa di tangibile anche via internet c'è una newsletter che possano accompagnare questo processo e Possa anche un po'contaminare
Attraverso i contenuti questo processo c'è entrare anche un po'dentro i contenuti non so questo quante possibile quante praticabile intanto ci vogliono ovviamente anche delle risorse economiche sia quanto meno riusciamo a immaginare di poter trovare delle delle piccole risorse per fare casomai è una newsletter
Soltanto via internet
Luca in alto
Di
Pregherei interventi brevi data allora e tenendo conto che ovviamente non non concludiamo qui la discussione altereremmo aperta
I prossimi giorni
Io sarò molto breve due cose la prima forse possiamo segnalare che nel chiedere un iter più partecipativo nell'elaborazione dei contenuti del progetto il Partito Democratico dovremo forse richiamare l'esperienza che è stata fatta incontro dei questi ultimi anni impreparazione la campagna elettorale
Di iniziative di coinvolgimento maggiore come sono state ampio il la fabbrica del programma o quant'altro cioè richiamare il fatto che il successo elettorale che abbiamo avuto nel quest'anno è stato dovuto in parte anche alla grande mobilitazione diffusione delle occasioni di partecipare direttamente
O inviando anche contributi scritti e che questa modalità che ci ha fatto vincere elezioni sembra che in qualche modo stiamo abbandonando il momento in cui procediamo la formazione il partito democratico e questo sarebbe un errore sicuramente
Dal punto di vista dei contenuti del del dei temi mi limito a segnalare forse Stefano saprà in potrà già prevedere che cosa propongo di aggiungere quello che riguarda il tutto la tematica riguarda la trasformazione demografica che ancora trasformazione di stili di vita e che comporta tra le sue varie conseguenze anche quello dell'immigrazione
Su poi credo che Massa così grazie
Massimo Mezzetti poi
Brevissimamente mi associo a quello che diceva Paola prima sul tema laicità dello Stato un riferimento insomma ma l'altra cosa era nel penultimo paragrafo diciamo capoverso
Non è eccesso quasi di riferimento esclusivo a un processo costitutivo e costituente Didier se margherite tutt'al più l'associazione io fa riferimento anche a un come dire
Si è aperto un processo che probabilmente nella Rosa nel Pugno porterà degli sviluppo gli sviluppi si è aperto un altro processo anche all'interno dei Verdi col congresso dei Verdi che potrebbe portare anche questo ulteriori sviluppi e quindi liberare energie che possono guardare fra localmente appalti democratico
Ecco io ora allargherei anche a tutti gli altri interlocutori prudente la cultura socialista ambientalista che possono essere interlocutori validi per il processo costituente non non lascia l'esclusiva esclusivo noi di essere Margherita e associazioni
E lui poi Federico
L'ho letta in fretta quindi probabilmente mine sfuggito qualcosa
Anch'io faccio presente che non comprendiamo perché non sa partecipazione dal basso io specificherei a livello provinciale
Proprio per andare più nel territorio qui si parla solo di sezione DS e circoli da Margherita aggiungerei naturalmente le associazioni e appunto gli altri partiti che a questo processo possono essere interessati
E quindi da laddove in fondo mettiamo cercheremo di lavorare sul territorio con i dirigenti DS Margherita
Le associazioni cittadini per l'Ulivo ha una sua socia tranquilli o le mettiamo tutte o associazioni rappresentate la società civile ma mettere mette anche tutti gli altri partiti che possono essere interessati non ho visto accenni o mi è sfuggito a qualcosa sulla legge elettorale
Mentre mi sembra che sia stato ripetuto in più occasioni che il referendum la legge elettorale un passaggio fondamentale grazie
Sarò brevissimo mi pare pure io forse l'ho letto velocemente mi è sfuggito qualcosa ma mi sembra ci sia un non sei qui tour nel senso che al cosa è nella seconda capoverso si contesta diciamo come i criteri con i quali sono state stato selezionato il manifesto c'è la redazione del Manifesto per il partito democratico in fondo si dice tenteremo di costruire dal basso un manifesto per il partito democratico
Voglio dire
Il la consequenzialità delle due cose sarebbe rivediamo i criteri con cui diciamo si sta per definire il manifesto il partito democratico così lo leggerà mi sembrerebbe un messaggio pragmatico come dire un pochettino più concreto un pochettino più forte
Vogliamo come dire ripartire ridefinire
Il percorso verso quanto meno il manifesto diciamo per non citare le altre cose gran
Prego
Evitare che ogni
E voglio dire soltanto una cosa brevissima diciamo la terzo capoverso c'è riferimento la dimensione pubblica del sentimento religiosa che forse un po'in contraddizione con un principio di laicità dello Stato
In quanto per una separazione diciamo anche la sfera civile dello Stato in senso stretto a quella dimensione religiosa forse l'espressione non rende Monte linea soprattutto se accomunate non esenzione dei diritti civili
Grazie
Altri
Un secondo mi associo a quanto ho solo detto manco un accenno sulla progetto orale laicista di avere istruzioni efficienti
E poi regole democratiche anche all'interno del partito democratico grazie
Altri ancora
Bene vi ringrazio per contributivi velocemente avete dato mi mi sembrano tutti spunti molto molto rilevanti
Sul soltanto su uno magari può essere utile un chiarimento prima di chiudere riguarda quello che diceva Michela sulla dimensione pubblica del sentimento religioso
Io non lo penso in contraddizione con la la città dello Stato mi pare un dato di fatto che il sentimento religioso sconfina nella dimensione pubblica il punto è proprio riuscire a definire un quadro di regole che mantenga la laicità dello Stato nonostante una insopprimibile dimensione pubblica del del sentimento religioso probabilmente possiamo scriverlo meglio ci lavoriamo un po'anche se ti viene in mente una formulazione
No no no ma ci ragioniamo ci ragioniamo su questo io
No questo è un dibattito chiaramente dibattito molto complicato dove non è che ci c'è qualcuno che c'ha la verità ci sono posizioni
Sine die
Va bene mi sembra che un po'un punto dove scemo grande attenzione CD ci ci lavoreremo prego su questo una cosa specifica
Io sono un difensore della laicità dello Stato sono anche però un credente sono un protestante dove abbiamo una visione dove abbiamo una visione particolare della pace dello stato e sulla laicità si è aperto un dibattito da tempo molto approfondito
Che ha visto anche il superamento di un'idea laica dello Stato che è fatta di dimensione unicamente privata della religione che si contrappone a dimensione pubblica aver mal su questo scritto è uscito anche adesso
Uno libro una cosa molto interessante proporremo anche riprendere una dal punto di vista la dizione
Dove Luís brevissimamente ho visto qui a destra e dove
Luigi praticamente dice che non possiamo su primer appunto la dimensione pubblica che ormai la religione non la Chiesa perché non c'è solo la Chiesa cattolica ma dimensione religiosa assunto laddove però decidiamo e questo potrebbe essere specificato in due parole
Il riconoscimento a dimensione religiosa pubblica la religione
Laddove però nessuno può obbligare che la propria morale religiosa diventa legge organica è ricompreso per tuffi se lui parla dell'overlap laddove la dimensione mora repubblica si concilia un quella religiosa tutto ciò che in più e propone a Reggio non può diventare legge per tutti scusate compensato possiamo lavorare su questo concetto ed elaborato questo volo soltanto dire
No questo è già diverso invece ci si lavora però questi
Sì sì
Sociale finale
Convincimento passare
No ma io ora io e non non voglio non voglio non voglio fare questo è un dibattito veramente molto interessante magari avremmo potuto scusate
Scusate scusate scusate Paola
Ma
Se è stata disciplinata Pianese scusate
Non possiamo fare ora questo dibattito molti di noi hanno i i treni abbiamo cioè io ho scritto pubblica perché diciamo non non a caso sociale non mi soddisfa rispetto al pubblico ma non voglio come dire imporre una una visione ce ne sono altre che sono altrettanto altrettanto o laiche
Proviamo a a ragionarci io vi chiederei due cose perché per concludere la prima coordinatore di gruppi di inviare per e-mail a America
Le sintesi che hanno illustrato questa mattina in modo che le mettiamo sul sito la seconda è di va be'invieremo ai partecipanti quelle di cui abbiamo le e-mail questa di questo testo quale metteremo sul sito dell'Italia ce la farà e di Nancy
E quindi vi chiederei di intervenire in quell'occasione con commenti e suggerimenti nel giro di pochissimi giorni cerchiamo di di finalizzare di di di giovani di di chiudere questa lettera di ed inviarla
Ringrazio tutti a presto
La mettiamo