"Arcipelago media"

Tenendo che la televisione scusi perché i mass media facevano il discorso del rito come integrazione universalistica in quanto di mass media dilatato i confini dell'appartenenza politica
Vin uniscono la carica ideologica e favoriscono la forse super partes
Questa tesi mi sembra che si possa riproporre anche in questa sede
E c'è
I mass media vanno oltre il discorso della stampa della stampa e del giornale
La tesi che sostengono questi sociologici è la seguente
Che mentre la stampa e il giornale
Far rimanere il dato ideologico è il dato morale nelle parti chi è laico rimane laico che cattolico chi comunista rimane comunista cioè la stampa consente il rapporto di giudizio di fronte alla realtà
Il mass media invece la televisione in particolare crea una omologazione sociale
Propone il senso universalistico della cerimonia
In questo senso il rito omologa più M del giornale e si stabilisce
Sotto questo profilo la nuova per esempio figura dell'iter
I leader De Mita o Almirante su divento mossi pronunci funzionali perché la loro immagine diventa non più un'immagine di parte nella televisione ma diventa in qualche modo l'immagine di getto e quelli che ascoltano la televisione
Uno dei fenomeni più interessanti che abbiamo vissuto in Italia è stato i funerali di Berlinguer
Per tre ore questo corteo funebre
è stata l'apoteosi dell'iter e Mammano che il corteo si svolgeva ripresi in quel modo dalla CIA di la la televisione
La televisione diventava più della piazza tanto vero che la televisione riusciva prenderete particolari del rituale che quelle persone che stavano sulla piazza di San Giovanni non tutti devono possedere e non può avevano possibilità di averla
Tramite questi particolari
Questa ritualità de di di Berlinguer la televisione di Stato che riprende così
Diventa il leader anche Oropa tutti gli italiani intorno a luglio l'affetto più grande si è avuto con le musiche quando Pajetta finisce la sua orazione funebre il primo inno suonato dall'impianto predisposto l'inno di Mameli
E quanto lettere cariche riprendono Pertini per l'ultima volta che tocca la bambina
Lo stesso impianto musicale intona Bandiera rossa l'integrazione tra il momento particolare Partito comunista e l'integrazione della comunità nazionale raggiunge così il suo culmine
Queste sono delle tesi che sono state avanzate
Poi si pone il problema
Anche in questa sede sarà posto con l'autorevolezza il problema
Della prima più umana e cioè io faccio lo scrittore quindi occupo di cose molto esplicite l'avventura che noi corriamo è quello di leggere dei libri forse non corriamo nessun'altra avventura
E inoltre sull'altro avviso Giraudo e allora il problema è di vedere
Se indipendentemente dalla volontà dei singoli uomini
Della volontà dei singoli partecipanti dei di coloro che formuli programmi
Il mezzo diventa il messaggio
E quindi si pone il problema di stabilire se
Il mezzo in sei come tale indipendentemente dalla volontà di coloro che comunque Pisano il messaggio diventa messaggio esso stesso
E questa è una teoria dell'impersonalità del mezzo di diffusione del mass media
La Commissione di vigilanza o i partiti potranno muoversi come credo lo però il mezzo se diventa una forma autonoma di fronte i compilatori loro volontà dei soggetti
Questa è una tesi molto rischiosa evidentemente perché annullarla volontà del soggetto e la volontà dell'uomo
Sono tutti i problemi e che evidentemente sono collegati
Sono grossi poi ci sono i problemi piccoli quelli che deve affrontare Servello puzzo della commissione vigilanza il presidente la commissione vigilanza che sono i problemi della quotidianità che hanno tutto il loro peso
Naturalmente tra questa grande massa di grossi problemi
E i piccoli problemi
Noi crediamo che ci sia un collegamento
E non ci possono essere grandi problemi che non siano collegati con i piccoli come i problemi dei piccoli problemi della quotidianità non possono decidere autonomamente se non guidate da un'eticità perché attinenti chiediamo nella idea della prassi della corona che età
E la cosa peggiore per per una società col nazionale e pensare alla cronaca e non pensare che in qualche modo si debba fare anche della storia
Ed allora ecco che il problema che si pone e quello da più più volte avanzate
Del rapporto della tecnologia
Nei confronti della scienza
C'è la tecnologia non è che l'applicazione della scienza
Ma è un'applicazione estremamente veloce voglio dire che e la scienza in sé
A tempi di movimento che possono essere diversi a secondo delle società nazionali o secondo i periodi storici del Galileo durante il periodo del Medioevo il momento della scienza diventava tecnica nello spazio di cinquant'anni
Oggi il momento della scienza diventa tecnica nello spazio di pochi anni
Questo procedimento espulsi estrema velocità tre momento scientifico il momento tecnico
Crea indubbiamente delle grandi disfunzioni spesso e volentieri ci sono dei momenti nella vita dei popoli dopo il processo di decelerazione può essere più civile che il processo di accelerazione
Secondo situazioni
Ora indubbiamente che cosa avviene tecnicamente in questi mezzi attraverso i satelliti artificiali
Che succederà tecnicamente veloce la scienza già ci arrivate ma tecnicamente cosa avviene quando il satellite a Ginevra e così via di seguito determinerà
La funzione di Presa e di distribuzione di programmi ecco tutti questi sono problemi che indubbiamente probabilmente oggi verranno qui qui non si tratta della difesa soltanto delle proprie posizioni politiche certo politica
Ma si tratta
Di un'apertura
Su una tematica estremamente vasta il titolo di questo
Di questa nostra riunione arcipelago media il titolo probabilmente dolosi riversa credo forse arcipelago l'arcipelago è diventato un il sinonimo di angoscia da quando
Pasternak prive strugge dischi dopo perché la parola è diventata di attualità attraverso il dissenso l'arcipelago al tempo di ovvero era una serie di isole dove il nostro eroe Ulisse andava alla ricerca della propria Itaca
In questo invece l'arcipelago è diventata una magica contro geni Ski non c'è dubbio la parola arcipelago vuole significare l'angoscia
L'angoscia di vivere dell'arcipelago
E l'angoscia di vivere senza libertà
E quindi sì e non è strano che si prenda questo titolo arcipelago in un paese
Dove in nome della libertà questo è il punto centrale si vuole costituire una condizione di mass media estremamente disponibile all'idea di libertà
E poi i media arcipelago medio è il titolo del convegno mediare una parola latina che poiché se i gli inglesi stessi sono approfittati anche delle parole in questo caso si sono approfittati della parola media
La media mass media però c'è la mediazione che si dovrebbe stabilire gli la media Anita che si dovrebbe stabilire tra questo
Questa forma di comunicazione
è praticamente il popolo l'attenzione di una cosa molto importante
E quindi siamo lieti che manca sia tra noi è una cosa molto importante perché chi ha funzioni di stabilire questo rapporto di mediazione tra il potere tra l'informazione
E si trova in una posizione di grande difficoltà anche perché e qui concludo la diversità e tra l'idea di comunicazione e l'idea di informazione
Qui c'è una grossa differenza sociologica che la comunicazione e nasce da una visione di libertà mentre informazione stesse nasce solo da una visione di potere
Non sono due due nomi solo due maniere di fare e di muoversi
Concludo
Le due relazioni che qui saranno portate avanti questa mattina dopo i saluti
Una è di Franco Servello
Sul titolo informazione e libertario
L'altra e di Enzo erra l'immagine della realtà e la realtà dell'immagine
Poi sarà presentato un dossier a cura dell'amico Massimo Magliari nel pomeriggio le testimonianze saranno avanzate
Da Beha cava a terra Ciocci Paolo Orsina Selva e Torchia
Continueranno con le comunicazioni e vedremo come metterle insieme
Danzano lo porto Mantovani
Mennitti Pozzo Rauti lusitani e Tatarella concluderanno naturalmente giustamente Giorgio Almirante l'altra parola che qui emerge chiaramente accanto quel famoso Alvaro l'arcipelago e immagine
è una parola che è venuta fuori coi mass media immagini dal mille novecentoquaranta oggi quarantacinque oggi un mio amico sta facendo un vocabolario interessantissimo sono venute fuori oltre mille settecento parole
Nel vocabolario nuovo italiano
In Italia grosso modo noi abbiamo
Il vostro vocabolario ci comprende quaranta mila parole ma normalmente noi parliamo con uno settecento ottocento parole
E oggi sono venute fuori del mio centotrentacinque radio oltre mille cinquecento parole nuove
E molto interessante per stabilire il la profonda trasformazione non solo sociale non solo politica non solo culturale ma linguistica della nostra collettività nazionale
Una di queste parole nuove arcipelago ma l'altra è l'immagine ecco noi ci forse questo convegno l'immagine importante perché bisogna vedere quanto l'immagine reale e quanto l'immagine a sua volta in base alla teoria di ma Luhmann crea la realtà
Perché questo è il grande pericolo poi dei mass media che crea una realtà che non esistono cioè fanno solo l'immagine e questa è una parola in
Questa è la parola nuova ecco con questo convegno noi ci proponiamo di dare un'immagine
Di consapevolezza di cultura e di aiuto a tutti coloro che in qualche modo la furono in questo campo così difficile grazie
Quindi
Certo allora all'onorevole Servello grazie molto
Innanzitutto ringrazio anch'io a tutti i presenti
Ringrazio
Sì
Ringrazio anche il presidente Francesco Grisi che con la sua premessa direi ha indicato le linee maestre di questo nostro incontro
Il panorama italiano della informazione dell'editoria si presenta come un caso unico anomalo senza precedenti
Da un verso è caratterizzato dalla massiccia invadente aperta utilizzazione del mezzo pubblico per fini privati ovvero per fini di parte e di partito
E dall'altro verso i caratterizzato dall'altrettanto massiccio invadente tentativo dei gruppi violentare dirigere la pubblica opinione
Osserviamo infatti la realtà odierna dell'informazione
Da una parte vediamo sempre più chiaramente la mano pesante dei partiti e dei super partiti
Che agisce sugli organi di informazione bloccando le testate come fossero pedine di un gioco riservato al Palazzo
Dalla designazione dei direttori all'assunzione dei redattori
Dalla linea politica da seguire ai finanziamenti bancari tutto transita dalle stanze del palazzo
O dalle mani influenti e tentacolare i dei consiglieri del principe celesti Misasi Mastella Amato può Acquaviva e derivati
E questa utilizzazione privata degli organi di informazione avviene sia sul versante della cosiddetta stampa di informazione indipendente sia sul versante dell'informazione di Stato come la RAI che dovrebbe essere informazione pubblica
Dall'altra parte vediamo i potentati economici scendere in campo in prima persona o indirettamente per gestire orientare la pubblica opinione
Il caso più clamoroso e quello della figlia un caso unico è anomalo se si considera che negli altri Paesi lavoro svaghi ora Fordo la Honda o la General Motors non hanno fatto niente di analogo
A parte la possibilità di condizionare la stampa grazie al forte impatto pubblicitario la FIAT oggi controlla tre dei quattro quotidiani più diffusi in Italia Corriere la sera ha detto lo sport e lo sta senza contare la folta galassia gli altri organi di stampa come che ruota intorno a queste testate
Il quarto più diffuso quotidiano la Repubblica e a sua volta la punta avanzata ad un altro potentato economico Caracciolo Mondadori con la protezione di De Benedetti
Che controlla complessivamente altri undici quotidiani locali nove grandi settimanali tra cui L'Espresso e Panorama ed una miriade di periodici oltre la casa editrice Mondadori
Al di fuori dei potentati economici a cui si aggiunge un terzo gruppo del petroliere Monti affiancato dal costruttore rampante dei Ligresti
Gli organi di stampa più significativi restano nelle mani dei mandare in atti politici infatti gli altri più importanti quotidiani sono di proprietà pubblica anche se sono stati praticamente appaltati ad alcuni partiti occorrente di partito
I casi del giorno il Messaggero e il mattino sono lì a dimostrarlo
Un discorso analogo va costituendosi nel campo dell'emittenza dove ci si avvia verso un pioppo olio determinato politicamente infatti in previsione della interconnessione concessa anche all'emittenza privata che consentirà ai network di avere programmi indiretta e quindi un loro telegiornale lo scenario dell'emittenza va organizzandosi su tre linee
La linea dell'emittenza pubblica rappresentata dalle tre reti televisive da quella radiofonica anch'essa gestita con denaro pubblico per Fini i partiti
In secondo luogo il Polo di Berlusconi con Canale cinque Italia uno e Rete A quattro che si vuole gravidanze prevalentemente nell'area socialista
Ed un terzo polo intorno all'euro tv di Tanzi e ora del costruttore e finanziere Romagnoli notoriamente orbitante nell'aria e mi chiamò
In questo quadro ci può bene comprendere come il pluralismo sia solo un'espressione retorica per non dire oligopolio
Non esiste un solo quotidiano significativo in Italia che sia realmente totalmente emanazione di un editore puro la cooperativa giornalistica e di proprietà dei suoi lettori
E non è certo un solo organo di informazione pubblica che esso televisivo di carta stampata che sia realmente pubblico cioè ha aperto a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento
è un discorso analogo può farsi anche per i supporti paralleli come il caso della Sipra agenzie pubblicitarie dalla TV di Stato e di alcune testate
Allora cronistico regime di monopolio corrisponde una gestione dell'ente le radiotelevisivo all'insegna dello spreco e della inefficienza
Le risorse ingenti di cui dispone sono gestite con improvvisazione l'organico è gigantesco è sottoutilizzato sono quattordici mila cinquecentosessanta dipendenti con un costo annuo di settecento un miliardo
Gli appalti esterni si moltiplicano a ritmo vertiginoso con la spesa di duecentocinquanta miliardi all'anno più cinquantacinque miliardi per le coproduzioni
Gli sprechi sono all'ordine del giorno nella politica degli acquisti e fanno lievitare oltre misura il mercato dei programmi
Vi è poi da una da notare che la tv di Stato anziché agire da calmiere
E da punto di riferimento qualitativo per la emittenza privata è andata al contrario al rimorchio della stessa emittenza privata
Attraverso una forsennata gara al rialzo dei compensi agli dove agli storiche televisivi a cui ha corrisposto una gara al ribasso nella qualità culturale ed educativa del mezzo televisivo divenuto sempre più contenitore commerciale
Una gara in cui la RAI ha scontato gli oneri senza potere dei benefici come dimostrano le recenti fughe di Pippo Baudo e di Raffaella Carrà verso il privato
Recenti avvenimenti hanno portato alla ribalta anche il grave problema di disciplinare l'uso dei mezzi di comunicazione e la libertà di manifestazione del pensiero occorre stabilire un codice di comportamento una sorta di Magna Carta e di galateo dei media
Pensate al caso dell'Istituto di o autodisciplina pubblicitaria
E suggestivo che in un ambiente che potrebbe più di tutti volersi sottrarre ad ogni regola le imprese stesse ci siano date un codice di comportamento
Regole che tendono a mettere al riparo il cittadino da veicoli d'inganno
Dallo sfruttamento della credulità da danni s'e psichici dall'offesa delle convinzioni morali o religiose spingendosi fino alla denuncia dei pericoli per la salute e la sicurezza
Il Codice di autodisciplina prevede un Giurì delle sanzioni una vasta azione di prevenzione
Secondo noi è cosa saggia
Ma è pur sempre prova della latitanza del legislatore
Che non deve inventare nuovi lacci allo sviluppo dell'iniziativa privata ma doveva prendere posizione sulle possibili aberrazioni di uno degli aspetti più delicati e sottili della comunicazione quello della comunicazione pubblicità
Più in generale occorrerà mettere in campo ed io come parlamentare mi sento coinvolto responsabile una proposta per giungere ad una formulazione aggiornata di un diritto delle comunicazioni Dimas
Occorre trovare per il sistema dell'informazione una disciplina normativa che elimini l'attuale situazione da Forrest che non giova a nessuno
Le imprese multimediali sono costrette a vivere fuori dalla legge norme esistenti sono ingarbugliate contraddittorie
Io prendo ad esempio il diritto di rettifica di una notizia
Trattato dall'articolo otto della legge sulla stampa dall'articolo sette della legge cento tre del mille novecento settantacinque
Che risolve in modo diverso sanzioni ed obblighi a seconda che si tratti del servizio pubblico radiotelevisivo delle tv private via etere o delle tv private fra l'altro per ora inesistenti fra noi Viacard
Un vero pasticcio
Per non parlare della diversità di trattamento per il reato di diffamazione a seconda che sia consumato a mezzo stampa oppure con il mezzo radiotelevisivo
Occorre una lago regolamentazione occorrono delle leggi se non si vuole che vincono i peggiori perché in assenza di regole di criteri oggettivi vincono sempre i più furbi e i più potenti
Per lungo tempo una diffusa retorica politico sindacale
Ha sostenuto che il pluralismo dell'informazione vuol dire essenzialmente poter scegliere tra molte testate
In realtà lo scenario precedentemente descritto e la dimostrazione che non basta la molteplicità delle testate per avere una effettiva libertà di informazione
Occorre che queste testate siano qualitativamente differenti invece assistiamo alla moltiplicazione dell'uguale e ad una sostanziale omogeneità ideologica dell'informazione
è stato osservato recentemente che la stampa odierna riconosce un pluralismo in cui la destra rappresentata dal liberalismo moderato del Giornale di Montanelli il centro è rappresentato dal liberalismo moderatamente progressivo del Corriere la sera
E della stampa e la sinistra rappresentata dal liberata di Repubblica
Per essere un pluralismo non c'è male solo tutti liberali tra virgolette naturalmente al di fuori non c'è posto e loro reali motivi di scontro e di polemica vertono quasi sempre sulla lotta per le tirature quasi a confermare proprio nel luogo in cui dovrebbero fiorire dei tre che quel che conta sono gli interessi
In Italia si può calcolare che esistono circa quattrocento mila lettori di destra che comprano almeno un quotidiano al giorno
Il dato si può desumere su rapportando il numero dei quotidiani acquistati ogni giorno in Italia secondo i dati Ads
Con il numero di elettori che votano a destra si badi bene in questa cifra sono calcolati
Solo coloro che comprano quotidiano e non coloro che leggono un quotidiano che sono molti di più secondo i dati i seggi per ogni copia venduta di un quotidiano bisogna calcolare mediamente almeno si è detto ma non basta
Il riferimento ai lettori di destra e limitato solo a coloro che votano Movimento Sociale prescindendo cioè dalla più vasta aria di opinione orientata sui tre e valori di destra
Bene pur facendo questa doppia Tara restano quattrocento mila lettori di destra che ogni giorno contro un quotidiano e sono costretti ad acquistare per mancanza di alternative giornali che di destra non sono né si dichiarano tali è un paradosso ma se si esclude il Secolo d'Italia che copre peraltro solo un lettore su quindici e sovente come secondo giornale sollecito un quotidiano che rappresento in questa cosa leggono allori quattrocento mila lettori di destra
Il larga parte i quotidiani moderati ci può approssimativamente calcolare che il patrimonio di acquirenti del Giornale di Montanelli
Il tempo il giorno Alitalia che ammonta complessivamente a circa quattrocento mila copie vendute ogni giorno sia costituito almeno al cinquanta sessanta per cento da lettori di testo eppure quei giornali orbitano in aree non di destra
In senso elettorale orientano i loro lettori verso i partiti di maggioranza
La seconda fascia di lettori di destra
Si disperde e ripiega sui quotidiani regionali e locali una terza fascia più ridotta ma più qualificata costituita soprattutto dalle minoranze giovanili e intellettuali di destra compra abitualmente Repubblica
Questa mancanza di alternative ha soprattutto due risultati opposti e complementari
Da una parte il senso di disagio e di insoddisfazione verso il quotidiano acquistato letto con critico distacco o con ampie riserve
Dall'altra parte la tendenza alla omologazione delle opinioni dei gusti e dello stile di quei quotidiani tendenza alla lunga logorante pericolosa per la permanenza di questi lettori in un orizzonte di restare a livello di periodici il discorso è forse ancora più netto poiché non esistono settimanali di opinione che rispecchino quanto meno l'orientamento di quotidiani come il giornale il tempo il giornalista
Questo campo i tipi di risposta del lettore di destra sono i seguenti primo il ripiego su settimanali di varia estrazione leggeri o appartenente ormai ad una tradizione di famiglia Domenica del Corriere gente oggi secondo la omologazione a Che Guevara di opinione pur lontani dalle profile come fanno Rama L'Espresso L'Europeo rassicurati dalla loro struttura almeno apparente di contenitori neutri di notizia terzo
La disaffezione verso i settimanali scarsa e poco significativa la fascia di elettori che continua a comprare il borghese
Inutile aggiungere che il processo di omologazione di elettori di destra e favorito da due fattori il dominio televisivo e la fase di dei digitazione parola molto difficile nell'arco degli anni settanta e avvenuto graduale soffocamento di quotidiani e settimanali di destra da Roma al giorno all'Italia di Giovanni dà vita allo specchio e al Borghese di una volta
Osservando ora nel complesso quel fenomeno era portandolo anche a processi paralleli dalla ghettizzazione dalla destra o le scissioni politiche pilotate
Si può ben comprendere che con la graduale scomparsa risponda ad un disegno ad una strategia per soffocare gli spazi di destra
Un discorso questo che aveva età un duplice scopo da una parte restringere l'area di destra
Obbligare i lettori ad omologarsi ad altre letture e ad altre aree
In prevalenza moderate convinti che il loro passaggio sarebbe stato gradualmente anche un passaggio elettorale
E dall'altra parte restringere gli spazi operativi e professionali dei giornalisti e degli enti l'intellettuale di destra costringendoli a scegliere dalla professione e le idee
Sostenere che quegli organi di stampa siano finiti per logoramento interno
Per perdita progressiva dei rettori o per saturazione di un tipo di giornalismo ideologizzato il combattivo e largamente in essa a questo piatti unici pompati rispondere con due argomentazioni
In primo luogo ed a spiegare come mai alla progressiva scomparsa di queste voci giornalistiche di destra non abbia fatto riscontro un'altrettanta progressiva scomparsa dell'elettorato di destra che in questi anni non solo non si è ridimensionato
Ma alcuni casi si è persino consolidato
In secondo luogo bisognerebbe porre mente alla storia di questi giornali quando è iniziato il declino del Giornale d'Italia del Roma
Quando la proprietà variamente pressata se non addirittura ricattata ha dovuto procedere ad una neutralizzazione del giornale
I direttori di destra sono stati restituiti sono subentrati altri direttori più graditi al Palazzo ed i giornali hanno assunto posizioni centriste socialdemocratiche o neutrali
Che senso aveva ad esempio realizzare a Napoli un giornale di questo tipo c'era già al mattino a coprire egregiamente quella fascia Napoli aveva invece bisogno di un giornale di protesta nazional popolare
Che senso aveva un giornale d'Italia centrista e moderato sarebbe stato un inutile doppione del tempo
E il declino del borghese quando è esploso in modo irrimediabile rimediabile quando non ha più rappresentato l'elettorato di destro nell'opinione di un gruppo aderente a Democrazia Nazionale oscillando poi tra conservatorismo e Andreotti
In una recente intervista una vecchia volpe dell'editoria come Edilio Rusconi interrogato sulle ragioni dell'insuccesso del settimanale
Inizialmente Daloui parato rispose più settimanale avrebbe avuto successo i lettori se ci fosse collocato su posizioni apertamente di restare ma io non volevo fare un settimanale del genere e in effetti il declino del settimanale è legato al suo non essere né carne né pesce chi meramente timidamente destrorso e formalmente liberaldemocratico
Come è avvenuto di fatto il condizionamento del potere a parte il terrorismo psicologico di cui è stata intestata l'Italia negli anni settanta per sogni iniziativa di destra un terrorismo che arrivava fino all'edicola le pressioni del palazzo sono venute essenzialmente in due modi operando a monte sulla proprietà creando moltiplicando problemi di ogni genere imprenditoriale e sindacale sulle fonti o sulle attività del gruppo ci pensi alla vicenda parallela della Foppa Lauro ed è Roma
Operando a valle chiudendo il rubinetto della pubblicità secondo Eugenio Scalfari un organo di stampa può vivere se i ricavi della pubblicità sono equivalenti ai ricavi delle vendite e abbonamenti nei giornali di resta quel rapporto si è gradualmente frantumato
Discorso analogo può farsi per la vittoria di destra in poco più di un decennio abbiamo assistito al declino del mondo editoriale di destra fa casa editrice riviste culturali
Edizioni del Borghese la casa editrice Giovanni volte la Fenice le testate come la testa di conciliatore Latorre numerose altre
E poi la riconversione di case editrici come la Rusconi dopo la liquidazione del suo direttore editoriale che avevano in passato fornito alimento nobile per la cultura dire Resta ancora in vita è vero un una vivace galassia di piccole case editrici e cooperative librarie
Ma operano con grave carenza di mezzi e poggiano sullo spontaneismo e sul volontarismo evidente che in queste condizioni si verifichi un graduale impoverimento intellettuale della destra
Questa eclissi dell'editoria dire strappo ma con una serie di riflessi a sui lettori si verifica quanto già si diceva a proposito dalla mancanza io riga di informazione di destra omologazione ai gusti e alle idee dominanti dispersioni in ambiti neutri di lettura disaffezione alla lettura stessa B
Sugli autori di destra provoca uno stato di frustrazione
Che riconduce a non trovare stimoli e sollecitazione alla scrittura a non avere mezzi né tempo disponibile per passare per il pensare e produrre a cercare altri campi più neutri di espressione se non addirittura mimetizzare se stessi e le proprie idee
Per trovare spazio di pubblicazione altrove
Evidente che un tipo di editoria volontaristica
Non distribuita nel circuito ordinari delle librerie non gratificante neanche dal profilo economico
Può sussistere in epoca di clandestinità o in società non le ha volute nel settore dei mass media ma in un'epoca in una società multimediale come la nostra non ha molto senso concentrare le proprie energie rassegnandosi in partenza ad un esito limitato cinque
Infine si produce una dispersione di idee
Autori e filoni culturali di destra e noto che ormai molti autori di destra siano pubblicati dall'editoria ufficiale e persino di sinistra
Questo se da una parte un bene perché consente di far circolare idee e modelli di destra anche in ambiti più vasti e diversificati bianco anche vero che questa autorità in dono esorcizzare atti con certe prefazioni di comodo vengono valorizzati nel loro nel loro aspetto più conforme ai valori dominanti vengono confusi in un paesaggio privo di radici e di appartenenza vengono Iotti e volgarizzato i ad uso commerciale
Il vantaggio di un'ampia circolazione di idee di destra ha come dura controparte l'espropriazione di quelle idee dal mondo di destra
Anche nel caso dell'editoria le ragioni che hanno provocato questa polverizzazione della pubblicistica di destra si ripropongono in tutta la loro evidenza
Ad esse si aggiungono due fattori a la mancanza di una grande rete distributiva
Come è noto i piccoli editori
Sono solitamente adottati dalla grande distribuzione Rizzoli Mondadori Rusconi Messaggerie italiane a cui la editoria di destra non ha avuto finora possibilità d'accesso
Be il successo di una casa editrice legato sia la possibilità di raccogliere recensioni ospitalità nella grande stampa
E questo per le consuete ragioni è molto più difficile per l'editoria di destra sia la possibilità di poggiarsi ed essere veicolata da una struttura giornalistica ampia e diffusa
La crisi della stampa di destra c'è dunque riversata anche sull'editoria di testo
Questo scenario del mondo dell'informazione e la stampa e dell'editoria pure a noi uomini di destra due problemi da affrontare e due battaglie da combattere
La prima battaglia da combattere il primo problema da affrontare e la denuncia afferma documentata implacabile delle anomalie del sistema informativo italiano
La lotta contro i tentativi di concentrazione e di monopolizzazione dell'informazione pubblica e privata
La battaglia per un salto qualitativo dell'informazione e dell'editoria contro la logica faziosa
E la tendenza al ribasso qualitativo che si è verificata in questi anni contro l'utilizzazione privata del mezzo pubblico da parte di gruppi e partiti e contro l'ingerenza pubblica di strutture private che rispondono a disegni di Robbie e potentati economico finanziario
La seconda battaglia da combattere e invece la sollecitazione la valorizzazione e la creazione di un polo informativo editoriale di destra in grado di rappresentare con mezzi adeguati un solo un'area ampie attualmente sguarnita ma di rappresentare più vasta mentre una voce fuori dal coro
Una possibilità di lettura e di cultura diversa di informazione ed interpretazione differente
La prima battaglia ci può condurre nel segno della protesta lucida e non indiscriminata rigorosa e costante assecondava tagliava condotta nel segno della proposta offrendo cioè un'alternativa concreta a regime dell'informazione
Cosa si può fare in concreto per arginare radici informazione di regime per riqualificare i mezzi d'informazione per contribuire a cambiare il servizio pubblico televisivo
Movimento sociale italiano si batte in primo luogo per stabilire regole trasparenti e meccanismi oggettivi per disciplinare limitare le grandi concentrazioni di testate che soffocano il vero pluralismo
In questo senso chiediamo che venga abbassata l'attuale soglia che stabilisce off-limits per la concentrazione delle testate e che vengono rigorosamente controllate le partecipazioni indirette o dissimulata
Chiediamo altresì che siano considerate con la stessa normativa antitrust anche le cosiddette concentrazioni trasversali che riguardano cioè non solo la stampa quotidiana manchi periodici ed editoria la televisione
In questo quadro ci battiamo e ci batteremo
Per tutelare restaurare la dignità e il ruolo dei giornalisti
Va difesa la loro autonomia la loro professionalità al giornalista va restituita la centralità nella confezione del giornale garanzia indispensabile per la qualità e la libertà dell'informazione quanto riguarda il servizio pubblico televisivo
Un evento sociale italiano chiede l'abolizione del cannone televisivo
è una tassa iniqua che diviene ancora più ingiusta con l'utilizzazione a fini privati del servizio pubblico
L'a questo proposito il movimento sociale lancia un preciso aut aut alla televisione di Stato
Ora la tv torna svolgerà concretamente il suo ruolo il servizio pubblico aperto rivolta a tutti gli italiani uscendo dalla logica nella spartizione della lottizzazione di regime
Ho diremo la raccolta di firme per indire un referendum abrogativo sul ruolo pubblico della radiotelevisione
E l'ambito di una utilizzazione qualitativamente migliore del mezzo televisivo
Va posto con fermezza anche il problema della selvaggia aggressione pubblicitaria
Occorre stabilire con più rigore e con più fermezza una soglia invalicabile della pubblicità televisiva tutelando in modo particolare i bambini aggrediti da una raffica di spot pubblicitari durante le trasmissioni per l'infanzia i cartoni animati e firma
Nell'opuscolo in distribuzione è configurata la possibilità di creare un movimento per la difesa dell'utente dall'aggressione pubblicitaria
Inoltre il Movimento Sociale Italiano propone di favorire anche attraverso agevolazioni fiscali una distribuzione più razionale e più utile alla comunità degli investimenti promozionali
In modo che ad una parte destinata per la pubblicità corrisponda un'altra parte di investimenti per sponsorizzare iniziative per la difesa dell'ambiente del patrimonio artistico e naturale promozione di ricerche scientifiche o di alto valore culturale
è un modo sano intelligente per promuovere un marchio un'immagine contribuendo anche a tutelare i beni della comunità nazionale per quanto riguarda ancora la televisione
è urgente e necessario valorizzare le produzioni televisive cinematografiche italiano
E assurdo che si debba importare il novanta per cento delle fiction televisiva come ha dichiarato Berlusconi dagli Stati Uniti e dal Giappone
Bisogna valorizzare il Merini tali incoraggiare incentivare la nostra creatività artistica la nostra imprenditoria anche per difendere la nostra cultura il nostro gusto la nostra identità nazionale questo senso noi proponiamo che stabilisca un rapporto proporzionale tra i film importati dall'estero e le produzioni italiane
Davanti a questa massiccia interventi invadenza altri paesi hanno stabilito misure preventive per difendersi da una colonizzazione selvaggia
Che non è si badi bene solo una colonizzazione commerciale imprenditoriale ma è una invasione nel campo dei gusti e dei costumi che produce un nuovo annichilimento della propria identità e civiltà
Partendo da queste considerazioni vanno studiate normative per tutelare promuovere il prodotto italiano e più vasta mentre la nostra cultura cinematografica la nostra arte la nostra inventiva
Questo senso bisognerebbe porre allo studio del Parlamento una legge per stabilire una soglia minima di produzione nazionale per la tv
Nessun autarchiche autarchia naturalmente ma un muro un maggiore equilibrio tra quanto viene dall'estro e quanto il prodotto in Italia modo che ci sia per esempio un cinquanta per cento almeno di produzioni nostra in secondo luogo sarebbero da incoraggiare le iniziative di coproduzioni europee certamente più vicina e più congeniali al nostro modo ad essere alla nostra cultura alle nostre esigenze
E la società del villaggio globale evocato prima dal nostro Presidente Grisi non è vero che scompaiano le patrie semplicemente si spostano i confini più che i confini territoriali bisognosi oggi difendere i confini culturali d'un popolo i confini di civiltà di una nazione questa esigenza assecondai alimenta
La vitalità del nostro sistema produttivo e ci consente di combattere in scenari mutati la nostra battaglia per la difesa dell'identità nazionale in tutti i suoi campi infine per combattere la DC informazione di regime blackout tu di notizie sul movimento sociale italiano
Che abbiamo documentato nel quaderno di analisi e proposte che è stato qui distribuito bisogna superare l'attuale pluralismo monco
Che caratterizza l'arcipelago dell'editoria dell'informazione vogliamo dare una voce adeguata a quelli italiani che non hanno voce e sono in tanti quegli italiani che non sono rappresentate da un giornale da una emittente da una casa editrice
In un pluralismo monco come il nostro amputato della destra non vi può essere rispetto della verità
Diamo voce alla destra per dare voce alla libertà
Leone Servello grazie Boltro regole servendo della relazioni così importante e così piena di suggestioni che ci hai dato
E cinema c'è manca forse il Presidente della RAI ma non puoi fare a meno ascolta il saluto tuo hai dato a tutti i congressi li devi dare per forza anche a questo è è obbligatoria questa volontà
Parentale
E questo mi pare giusto D'Alema succede
Un applauso cioè
Abbiamo da annotato l'attenzione con cui inseguiva la relazione di Servello questo era importante sì certamente mio dovere quello di ascoltare
Sentire tutti gli interventi e le relazioni sul temi che istituzionalmente interessano il mandato che in questo momento sto svolgendo e in questo senso in questo ruolo sono qui venuto ad ascoltare naturalmente
Le Hideki agli onorevole Servello autorevole membro della Commissione parlamentare di vigilanza ha espresso preso buona nota
Naturalmente rifletterò anche su di esse come su tutte le altre idee che ascolto che senti su cui rifletto e auguro naturalmente a voi buon lavoro e naturalmente seguirò anche sia pure non direttamente in presa diretta ma come dire per mestiere possiamo seguire anche indietreggia differita le idee le riflessioni che qui saranno fatti naturalmente perché nel nel debito conto grazie e buon lavoro grazie
Contro e naturalmente come avviene nelle buone famiglie a dobbiamo sentire tante voci presente Ciampi il dottor Fedele Confalonieri che il consigliere delegato della figura
Per Canale cinque se ha la cortesia di venire a portarsi anche non solo il suo saluto ecco non solo dei suoi fan
Soltanto un saluto brevissimo e complimenti per il livello di questo incontro
Ovviamente credo che le accuse di non pluralismo che faceva in generale l'informazione ci tocchino molto poco
Penso che le nostre quel poco di formazione che noi possiamo fare e cerchiamo di fare con gli antica che tutti conoscono la mancanza della diretta e poi ovviamente il confrontarci con un colosso come la Rai
Hanno dimostrato che un pluralismo da noi esiste tutte le forze politiche sono ugualmente rappresentate e naturalmente sono rappresentate da privati io credo che maggioranza filati quello che dice Servello che debbano esserci editori io penso che la maggior garanzia invece è la pluralità delle voci dei giornalisti l'indipendenza dei giornalisti non abbiamo un'esperienza con un giornale di cui siamo da poco
Quasi proprietari in assoluto però di fronte a grosse personalità a personalità che professionalmente hanno saputo conquistarsi una loro indipendenza una loro voce autonoma
è chiaro che l'editore può soltanto a bocciare anzi essere contento che abbia una audience come ce l'hanno e parlo di Montanelli e quindi penso che vada caro Servello messo l'accento
Sulla sui singoli
Quindi cercare l'indipendenza dei giornalisti del degli uomini di cultura degli uomini degli scrittori questo più che parlare di lei ha accennato anche l'Antitrust è molto tesa la sua relazione molto interessante ma leggerò poi perché a tante getta molti semi però io credo che parlare di antitrust dire invece del venti per cento di quindici nella proprietà delle testate credo che non sia questo il punto per l'indipendenza l'indipendenza è che i giornalisti possono veramente esplicare loro lavoro e naturalmente senza censure da parte dei direttori ecco perché lo sa meglio di me che l'unico potere che ha un direttore editore
E quello di licenziare di direttore se l'idea dei direttori morto capaci molto bravi voglio vedere se lei mette a repentaglio una tiratura e quindi il conto economico di un'impresa editoriale
Per far passare una certa linea editoriale quindi io credo di informazione e formazione diamo ai professionisti sempre più e professionisti e questa sarà una garanzia di libertà a mio modesto parere
Complimenti per ricordo grazie molte
Grazie al dottor Fedele Confalonieri ma non possiamo fare a meno e dove avere avuto soltanto il saluto di manca pregare il vicepresidente della RAI
Di volermi Viezzoli di volerci forte portante qualcosa di più che il suo saluto e la ringraziamo veramente
Apprendo non capita spesso di parlare dopo il presidente quindi dovete scusarmi ma prendo la parola solo per manifestare la mia adesione a questo convegno il cui livello è già stato sottolineato per riconfermare che tutto quello che viene detto che viene espresso le critiche i rilievi
Soprattutto le critiche e rilievi formano per noi un patrimonio dal quale non possiamo prescindere proprio la professione quindi direi direi che nel parlare dopo il Presidente è imbarazzante parlare dopo Confalonieri per me è un piacere perché non credo molto nei alla pax televisiva né alla guerra credo ad una ad un sistema misto in cui ciascuno eserciti il proprio ruolo con la massima onestà professionale
Quindi io mi associo pienamente alla introduzione del presidente che è stata veramente un accenno di Sociologia dell'informazione che andrebbe approfondito non mi associo totalmente vivente alla relazione del cervello anche perché ma sarebbe lungo ma alcuni dati per esempio fanno parte di una letteratura che andrebbe pro imprese io ho tutto il rispetto per la commissione di vigilanza quindi Servello però ci sono alcuni dati per esempio gli appalti
Che dall'ultimo bilancio non per merito naturalmente del nuovo consiglio d'amministrazione ma per merito proprio di del di tutta l'azienda sono diminuiti di una per sembrare quasi come il trenta per cento ci sono altri dati anche altri rilievi ma non è qui il caso di sottolineare questi aspetti su cui andrebbe più più riflettuto più meditato comunque ho voluto portare anche la mia adesione perché non sembrasse che la mia fosse una presenza solo così una presenza formale al muro al convegno miglior successo
Rizzoli abbiamo anche molte testimonianze scritte che ci sono pervenute ci sono amici che che c'hanno mandato molte lettere tra questi una diretta all'onorevole Franco Servello da parte di Biagio Agnes se che dice che non mancherà di dedicare molta attenzione ai risultati di questo convegno e poi altre altre solidarietà in sala inoltre accanto agli onorevoli deputati che sono qui per lo capisco il vicedirettore generale della RAI TV dottor Emilio Rossi forse il dottore Emilio Rossi vuole intervenire noi saremmo veramente grati
Grazie molto comunque della sua presenza come d'altro canto grazie anche a Jader Jacobelli che qui fra noi da scrittore a scrittore
Ricordo per la futura memoria ricordo il tuo libro sul Pico della Mirandola
Lei a fare carica stiamo interne in cui nuove e adesso andiamo avanti
Come avevamo stabilito con la relazione prima di Massimo Magliaro con la relazione di Enzo era che tratterrà questo tema l'immagine degli la realtà
E la realtà dell'immagine non è pirandelliano questo titolo e proprio da erra quindi la parola a Enzo erra ringraziando ancora Franco Servello per questo tema informazioni e libertà che ha trattato
E il titolo della mia relazione mi porta inevitabilmente ma prendere le cose un po'più alla larga di come sono state molto concretamente risse fino a questo momento
Che vorrei partire
Dall'ormai lontano mille novecentottantaquattro
Quando vesto
Era alla fine del suo lungo sfibrante doloroso interrogatorio
Avevo detto tutto ha messo tutto si era piegato a tutto
E l'inquisitore o Brian
Vi compare un premio
E gli dice fammi una domanda chiedimi qualunque cosa avrai disposto
E Preston chiede
Esiste il Grande Fratello
Risponde l'Inter Orlin vincitore certe il Grande Fratello esiste ma chiede ucraini chiede vincitori esiste allo stesso modo in cui esistono io
Risponde l'inquisitore tu non disposti
Ecco Emile novecentottantaquattro è passato noi possiamo ormai dire l'ormai lontano mille novecentottantaquattro con uno di quei luoghi comuni che costituiscono ma nostra neo lingua possiamo rassicurarci
Mille novecentottantaquattro è ormai lontana
Il Grande Fratello non esiste educati si stia
Ma esistiamo
Esistiamo allo stesso modo in cui ora quel descriveva l'esistenza
Totale
Incombe
Tangibile di questo grande fratello che però nessuno aveva mai visto di persona esisteva solo nella proiezione che i mezzi di comunicazione davano nelle casse negli occhi nelle orecchie di milioni di uomini
Noi esistiamo allo stesso modo io me lo chiedevo venendo qui
Dicevo vado a partecipare a un convegno ma questo convegno
Che avrà certamente una realtà precisa per me e per quanti vi parteciperanno esisterà anche per gli altri
Farà parte della giornata politico culturale così come milioni di uomini vari costruiranno dentro di sé tra questa sera e domattina dai telegiornali e dai giornali
Entreremo in quello che per tutti è il mondo reale esistere il parroco
Entrando qui mi sono rassicura così che si stia sul cielo
Forse sarà anche merito
Del presidente della RAI e del dottor Confalonieri che hanno portato con sé i propri mass media ma insomma questi mass-media sono e ci stanno dando una esistenza reale che si può paragonare a quello del Grande Fratello esistiamo quarto almeno quanto il Grande Fratello
In questo
Tranquillità
Esaminiamo un po'più da vicino il problema il problema identico
Il problema non nasce con i mass media
Nasce da quando l'uomo ha cominciato a esaminare con la ragione i suoi rapporti con la realtà
I suoi rapporti con le cose il rapporto dell'immagine che si faceva delle cose con le cose stesse
Il valore delle informazioni che egli traeva dal mondo
Comincio a chiederselo Zenone non sa nulla Zeno
Quando mise in dubbio una informazione precisa che gli veniva dalla realtà inizio Achille che afferrava la tartaruga ma mise in dubbio ma critico e la smontò dimostrò che non era possibile Achille non poteva afferrare la tartaruga quindi quella informazione che egli riceveva dalla realtà adesso i sensi
E era sbaglia evidentemente sbagliata andava corretta
Se non è non riuscì mai a dimostrare che quella informazione era sbagliata
Copernico e Galileo invece circa due mila anni dopo
Riuscirono perfettamente a dimostrare che un'altra informazione che fino a quel momento era stata data per assolutamente indiscutibile perché i sensi la trasmettevano in modo incontestabile inconfutabile e cioè che il sole girasse intorno alla Terra ebbene quell'informazione era sbaglia non rispondeva al vero andava interamente rovesciata era la terra che girava intorno al sole Copernico Galileo riuscirono a dimostrare che questa informazione che per migliaia e migliaia di anni gli uomini avevano preso per buono era falsa era sbagliata
E siccome ciò quindi a dubitare un po'di tutto fino a quando Cartesio mise in dubbio tutto e
Le informazioni che l'uomo riceveva dal mondo e fondò su quel dubbio l'unica certezza dalla quale poi tutte le altre informazioni potevano essere valutati di paglia e dopo di lui Berto lei però rovesciò questo discorso e
Pretende
Di poter dimostrare che il mondo stesso consiste nelle informazioni che emette che noi riceviamo esse est per Cecchi l'essere e la percezione tanti dopo di lui separò invece radicalmente
Il mondo dalla realtà da quello dell'informazione pertanto insisteva un mondo delle cose in sé al quale noi non arriviamo né coi sensi né con la Regione
Esiste per noi soltanto secondo canti il mondo dei fenomeni cioè delle informazioni che le cose ci mandano e che non corrispondono alle cose stesse Heger poi risolse questa antinomia facendo dipendere
L'essere stesso e non l'immagine dell'essere dal pensiero umano dunque problema antico quello dei nostri rapporti con ciò che ci circonda ma per la quasi totalità dalla sua storia della sua vita l'umanità si è posto questo problema
Quando ancora con le cose che la circondano aveva un rapporto diretto mediato mediato solo dai suoi sensi e dalla sua mente
L'uomo aveva la sensazione di essere come a bordo di coinvolgono fatto di strumenti senso e di pensiero attraverso il quale comunicava con la realtà e del quale non era del tutto cento
Ma oggi
Oggi l'uomo non ha più questo rapporto diretto o lo ha solo in parte perché alle Morogoro costituito dai suoi sensi e dalla sua ragione sia giunto un altro gigantesco Complesso e per larghissima parte hanno gli stessi sconosciuto involucro che è costituito da una massa immensa di informazioni prodotta dai cosiddetti mass media
E io pronuncio media
Ho metrici
Alla latina nel senso di mezzo e anche nel senso di Trani nel senso di mediazione
Certo noi riceviamo ancora informazioni dirette dalla realtà usciamo di qui guardiamoci e lo guardiamo gli alberi palazzi le strade ma queste informazioni sono una minima parte
Rispetto a quelle che riceviamo dai giornali dai telegiornali dalla radio da tutti gli strumenti elettronici con le quali noi comunichiamo col mondo intero per nuovi non raggiungibile
Dai nostri sensi siamo avvolti in questo girò che ci circonda ci avverte ci notifica ci dice così è avvenuto ma anche città nasce ossario avvenuto e ci informa limitatamente su un evento ci informa invece abbondantemente su un altro elemento ci proietta una certa immagine della giornata che corrisponde in minimissima parte acciocché veramente avvenuto a ciò che veramente abbiamo intorno
L'uomo e quindi
Da alcuni decenni a questa parte non più a diretto contatto con la realtà ma e a contatto con una immagine della realtà che viene proiettata su di lui dai mass media e che costituisce la parte incomparabilmente maggiore della sua esperienza quotidiana l'uomo dunque si trova a vivere in questo mondo in parte reale e in parte non reale e deve fare i conti con il suo
E chiediamo allora
Prima di tutto il Nantes e innanzitutto questa immagine della realtà
Così come è proiettata
Dai mass media europea
E prima ancora o essere reale
Purtroppo facile rispondere
Che ha questo domando si deve rispondere di no
L'immagine proiettata dai mass media non è reale e non può esserlo non può esserlo perché materialmente i mass media non possono trasmetterci tutta la massa di informazioni che al loro disposizione noi siamo ormai circondati da una rete
Telegrafica telefonica di telescriventi di comunicazioni visive audiovisive via satellite
Che rovesciano sulle stazioni televisive e sui giornali una tale massa di informazione che fare una cernita è assolutamente indispensabile assolutamente necessario fa parte del lavoro quotidiano di tutti e quindi
Come ha dimostrato brillantemente Byrd Bourne Chailly
I mass media hanno innanzitutto la funzione selettiva selezionano cioè il patrimonio quotidiano delle informazioni fanno una share Nita e scelgo quel che per noi poi costituire all'immagine della realtà questa immagine viene scelta viene costruita viene messa insieme da un lavoro collettivo
Nel quale la partecipazione dei singoli non voglio dire che scompare ma indubbiamente è ridotta al minimo
Questa scelta ripeto è strettamente connessa alla funzione dei media non è eliminabile idee
Io sono quindi arbitri
Di questa immagine della realtà che si proiettano su di noi decidono quale questo quale dovrà essere questa immagine l'oliva riceveremo senza avere nessun potere su di essa in media stessi non ha
Un potere eccessivo perché hanno appunto solo un potere di selezione non possono non selezionare non possono darci l'intera realtà e dunque da questa scelta praticamente dipende tutto
Dipende quello che noi sappiamo e quello che noi non sappiamo dipende ciò a cui diamo importanza e ciò a cui non diamo importanza i fatti che trascuriamo quelli che invece consideriamo angosciosi terribili noi siamo facciamo un esempio tra i tanti siamo portati a considerare tragico terribile incombente quotidiano
Il disastro di Beirut
Non consideriamo con la stessa angosciosa insistenza per esempio il dramma dell'Afghanistan cito esempi a caso o il dramma dei profughi dal Vietnam dei quali veniamo a sapere soltanto di tanto in tanto
Che è una nave carica di profughi è sprofondata nel mare oppure è stata presa dei pirati a Colonia mostra vedo solo in quel momento mentre se un colpo di cannone sfascia un edificio a Beirut lo sappiamo invece subito immediatamente pochi minuti dopo
Colpi non voglio dire che il dramma di Beirut non sia terribile voglio soltanto dire che viene operata una scelta dovuta talvolta anche a necessità tecnica ben otto ci sono telecamere nel Mar della Cina non ci sono
E quindi noi lo consola veniamo sapere un'altra non la veniamo sapere così nasce l'immagine della realtà
Che che per noi come vedremo
Finisce per essere poi il vero vi è poi un altro elemento questo è un elemento oggettivo vi è poi un altro elemento soggettivo che è assolutamente ineliminabile anch'esso fa parte della natura stessa dei mass media e questo elemento soggettivo sono giornalisti chiamano
Noi siamo uomini non siamo neutrali nessuno di noi lo è nessuno noi non siamo macchine fotografiche nessuno Dinoi
Prende un fatto e lo raccontasse eticamente ciascuno di noi e portato questo fatto agli interpretarlo alla luce dei suoi gusti delle sue esperienze
Della sua cultura
Delle sue tendenze
Dall'opera
Collettiva dei giornalisti da questo filtro costituito da coloro che raccolgono le informazioni e le raccontano nasce una ulteriore modificazione io non voglio dire
Adulterazione della realtà ma certamente una ulteriore modifica della realtà
Dopo la scelta iniziale la selezione iniziale del flusso delle notizie operata quasi meccanicamente automaticamente dai mass media interviene l'interpretazione da parte di coloro che operano
Su queste notizie precise informazioni e le trasformano in quello che le possiamo considerare il prodotto finito quello che giunge fino a noi
E il giornalista a sua volta però è condizionato da un altro elemento che è di nuovo oggettivo
Il giornalista lavora in un'azienda
Non scrive col carbone sul muro quello che crede depositare su un taccuino e distribuire il taccuino il foglio che i fogli del taccuino i suoi lettori lavora in un'azienda
è l'azienda giornalistica produca essa carta stampata o sia essa un'azienda televisiva
L'azienda è un fatto tecnico economico industriale assume leggi sue regole sue esigenze suoi bisogni suoi problemi
Ineliminabile
Il giornalista inserito in questa realtà produce Attraverso questa realtà non vi è una comunicazione diretta tra il giornalista e il suo pubblico neanche tra la personalità soggettiva e ammettiamolo pure deformante del giornalista e il suo pubblico il giornalista passa attraverso il giornale certo l'indipendenza del giorno del giornalista a parole e difesa da tutti nella realtà è un fatto scarsamente possibile e come vedremo nell'Italia di oggi ormai quasi completamente impossibile vediamo
E in concreto
Che cosa avviene in Italia è stato già dimostrato da Franco Servello
E sarà poi documentato dal dossier che Massimo Magliaro presenterà
Che in Italia ci stiamo avviando
Verso un sistema formalmente pluralistico ma sostanzialmente mono che siamo in presenza di un impossessamento totale del mondo dell'informazione da parte di poche centrali
Pubblica e privato
Al punto che la distinzione stessa tra pubblico e privato accerti affetti accendini concreti pratici operativi non dico che sta scomparendo ma si sta facendo sempre più evanescente
Tutti sapete
Della strage dei direttori che ha contraddistinto gli ultimi fatto mai avvenuto nella storia del giornalismo italiano probabilmente non ancora fitto
Cioè tutta una trasformazione in atto che corrisponde certamente a precise direttive politiche ma io non credo solo a precise direttore direi a precise
Direttive politiche
è molto più probabile che le cose stiano come l'ordine dei giornalisti denunciava poche settimane fa di ombrelli editoriale del suo organo ufficiale oggi informazione
Denunciando appunto
L'esistenza di un panorama dell'informazione quale quell'ormai dominante in Italia
Condizionato da un intreccio tra interessi finanziari e rapporti di polizia di potere politico economici
Palesi o occulti che nulla hanno a che spartire nella stragrande maggioranza dei casi e per generale convinzione con le esigenze e le caratteristiche delle vere imprese editoriali
E a sua volta la Federazione della stampa recentissimamente si schierava
Contro una politica editoriale che io a ormai come obiettivo oggettivi per i obiettivi principali l'omogeneizzazione dell'informazione e la concentrazione nelle mani di pochi delle fonti primarie delle notizie
Tale eh la situazione e a questo punto noi dobbiamo chiederci
Come sia avvenuto
Che è il mondo dell'editoria il mondo giornalistico che solo fino a pochi anni fa ribolliva dei fermenti di rivolta di indipendenza
Metteva in questione è indubbio il potere stesso dell'editore di poter dire alla sua però nella gestione dell'azienda
Che l'editore stesso manteneva come mai
Il brevissimo giro di pochi anni siamo passati al polo opposto
E assistiamo a questa totale presa di possesso del mondo dell'editoria e quindi del mondo dell'informazione da parte di pochi gruppi così come gli organi della categoria l'ordine e la Federazione della stampa denuncia
Bene difficile non ammettere
Che le radici di quello che sta avvenendo oggi si debbono purtroppo cercare proprio in quei fermenti di ribellione che si agitano anni fa e che portarono il disordine la confusione e l'irrazionalità
Nel mondo giornalistico nel mondo dell'informazione
Ha osservato
Recentemente Mario Cervi sempre sull'orlo sull'organo ufficiale dell'ordine dei giornalisti che vi fu un tempo in anni ruggenti in cui giornalisti pretese ero di aprire per le nomine dei pittori direttoriali un diritto di designazione di veto mentre ora i giornalisti sono in posizione diversa difensiva avallano più o meno entusiasticamente mugugnano senza convinzione ma in sostanza decide soltanto la proprietà teleguidato da Ono dal Palazzo vi furono anni in cui il sindacato di categoria si illuse di essere tramite i comitati di redazione il super direttore dei quotidiani italiani
La dirigenza giornalistica fortissimamente volle che gli editori più o meno oscuri
Non avessero voce in capitolo nella linea politica dei quotidiani quando i quotidiani erano tutti in deficit anche perché il loro prezzo con l'assenso dalla Federazione della stampa era tenuto artificialmente basso
Quegli editori avrebbero dovuto limitarsi a ripianare le perdite a fine d'anno
E per il resto lasciar fare all'Assemblea era una follia osserva Cervi e fece la fine di tutte le follia dirlo
Per aver voluto prendere l'autobus ho sbagliato i giornalisti hanno mancato l'autobus giusto
Il risultato è che i giornalisti hanno perso ogni voce in capitolo per Moggi quando pure potrebbero rivendicare una perché la maggioranza dei quotidiani produce utili e non perdete
Adesso sì sarebbe possibile dire agli editori voi pensate a incassare i dirigenti noi pensiamo a far bene il giornale
E a questo riguardo
E si collega a questa diagnosi una diagnosi solo apparentemente diversi diversa fatta da Piero Ostellino nell'ottobre poco prima di essere una delle più illustri vittime dell'ondata che stava per venire
Ostellino disse queste cose a un convegno sull'informazione promosso dal Senato il tuo e presieduto dal senatore son fatti Secondo Ostellino c'è stata una prima fase dal mille novecentoquarantotto al mille novecentosessantotto di omologazione del sistema politico da parte dei mass media di accettazione dei suoi valori e di sostanziale sostegno c'è stata poi la seconda fase che va dal sessantotto all'ottanta di divergenza rispetto al sistema politico ma contemporaneamente di convergenza rispetto a nuove forme di legittimazione ideologica
Un periodo in cui sono state rimesse in discussione alcune verità accettate passivamente dal cittadino rivede dai mass media rispetto al sistema politico
Ma fu anche è questo il punto il periodo in cui il giornalista italiano sia più connotato in termini di parti di città
Il giornalista così ha interpretato la fenomenologia sociale politica con i Marotti troppo spesso di vedere oggi via senza verificare empiricamente ciò che accadeva e così dal mille novecentottanta in poi c'è stato il cosiddetto riflusso
Il giornalismo politico non è più integrato Andrea apocalittico
Alla funzione sociale che si attribuiva al giornalista no sia sostituita una logica prevalentemente di mercato cioè si è sostituito il profitto che in termini di funzionali e di conto economico ha prevalso sul profitto ideologico
Di conseguenza il giornalismo politico entrato in crisi
Non ha più dato un'adesione incondizionata al sistema politico ne ha perso solo per il sostegno ma contemporaneamente ha perso con la spinta al cambiamento e alla contestazione del potere costituito che l'aveva caratterizzato nel periodo mille novecentosessantotto mille novecentottanta
Sembra almeno apparentemente privo di autonomia culturale perfino di autonomia professionale
E in conseguenza ha finito per accedere completamente la guida della sua attività a questi nuovi centri di potere editoriale che se ne sono impadroniti e la guidano ormai in modo praticamente disposti che cosa dei consensi
Ne consegue una immagine della realtà italiana
E lo ha già detto
Servello
Coloro che hanno preso la parola dopo di lui hanno cercato di mettere in discussione particolarmente il dottor Confalonieri hanno cercato di mettere in discussione
Ne consegue un'immagine della realtà italiana che è sostanzialmente monocorde
è sostanzialmente unitaria del suo apparente pluralista è una realtà che viene esaminata da diversi punti di vista di cui vengono sottolineati parecchi aspetti diversi ma che nella sostanza ha un suo molto ha un suo disegno a una serie di valori dominanti che sono tali per tutti ai quali tutti i mass media in misure sia pure diverse fanno riferimento per cui riversa Lupoi sul pubblico questa immagine costituita e nutrita di questi valori che sono quelli in sostanza che sono stati posti alla base dell'Italia dal dopoguerra così come essa uscì dalla sconfitta e così come si è sempre voluto che restasse allora e oggi e come si tenta di farla restare anche per il domani
Sono
Ecco nasce questa realtà presentata sotto varie di e diversi aspetti ma sostanzialmente unitaria e si proietta
Sostanzialmente in tre direzioni noi crediamo che da questa immagine scompare tutta una parte della nostra memoria storica
Tutto ciò
Che ha costituito la storia d'Italia nella prima parte del secolo viene regolarmente presentata attraverso servizi giornalistici attraverso rievocazioni ma anche attraverso i telegiornali sotto una luce sotto un aspetto particolare
Noi abbiamo un continuo stillicidio non voglio dire quotidiano ma certamente settimanale di consegna di medaglie riscopre menti di lapidi di celebrazioni di consegna di bandi di attribuzione di onorificenze
Tutto è sempre in una stessa precisa direzione
Tutto teso a rievocare un certo mondo ed escluderne compra completamente è un altro come se quest'altro mondo non avesse fatto parte della storia di cui dal nostro Paese
Come se quest'altro mondo non fosse stato vissuto sostenuto e sofferto da milioni di italiani che pure alla storia di questo Paese partecipare
In questo i mass media si sono posti deplorevoli mette
Alla retroguardia perché è
La scienza storica
Anche se per più di vent'anni attentato
Di interpretare scientificamente è storicamente ciò che era avvenuto in una certa direzione ha dovuto poi rinunciarci
E oggi voi potete trovare in qualsiasi libreria opere non voglio dire serene ma almeno dotate di una certa base di oggettività
Oggi nessuno storico serio
Oserebbe sostenere che la guerra per esempio scoppiata per la follia di Hitler oppure che l'Italia ha partecipato alla guerra per la furia di Mussolini questo voi non lo troverete scritto più in nessun libro di storia che sia prodotto negli ultimi dieci anni però lo sentirete ripetere dai nostri mass media
Dalle pagine divulgative dei quotidiani dalle telecamere dalle rievocazioni della televisione soprattutto da questo stillicidio continuo quotidiano se periodico
Che rievoca continuamente una certa realtà e ce la riporta davanti con l'intenzione di dirci che quella è una realtà unica e sola che non ve ne sono altre oltre quella che è oltre quella e il confine
Dall'altra parte si può intravvedere qualcosa però di cui non mette conto occuparsi voi non avete mai visto
In esso una delle tavole rotonde che i a getto continuo vengono proiettate attraverso i nostri canali televisivi che si sia chiesto
Per esempio un fascista di dire la sua opinione sul fascismo nessun organizza Rebbe una tavola rotonda sul comunismo senza chiamare un comunista che venga a dire la sua opinione sul comunismo
Ma non è mai avvenuto questo da un'altra parte si discute e si parla del fascismo dalla Repubblica sociale della guerra
Senza che nessuno dei protagonisti di questi fatti sia stato chiamato a dire la sua ne parlano tra loro gli altri stanno sul fondo si ci sono ma non è il caso di disturbare
Questo dunque per quanto riguarda la memoria storica del passato che però si proietta terribilmente sul presente
In modo incombente sul prezzo
Poiché i mass media giornali ma soprattutto televisione radio
Ci danno
Quotidianamente
Un complesso di valori
Ispirato non voglio dire nemmeno al più basso di durissimo
Ma alla più spicciola quotidianità
Alla vita concepita come interesse immediato
Diretto pedestre è tutto un susseguirsi
Di problemi del posto della carriera
Dell'aumento retributivo di grandi lotte combattute da una categoria per strappare un aumento contro un'altra categoria che preme per assicurarsi a sua volta un potere d'acquisto maggiore della categoria che ha appena vinto una grande battaglia
E tutto
In una proiezione oltre la quale non altro si vede che questo proiezione poi attraversata dal filone della pubblicità che abbassa il merci fino a tutto che
Vende che nutre questa visione della vita
Delle immagini che servono allo smercio dei suoi prodotti
Escluso rigidamente da tutto questo ogni idea che la vita possa essere invece responsabilità il sacrificio
Dedizione a qualcosa
Edizione agli atti Fede in un'idea dare senza ricevere invano voi attendete che i mass media ricordino l'uomo che egli è un uomo anche e solo per questo
Si passa poi alla proiezione di questa concezione della vita della politica quotidiana
E qui noi vediamo che la realtà politica viene sì certamente presentata nelle sue diverse forme
Il centro centrosinistra il pentapartito la sinistra anche la destra certamente rifiniti di misura sia pure ridotta come adesso vedremo anche la destra
Ma
L'idea centrale e che questo sistema politico non sia il migliore del mondo sia il solo sistema politico esistente al mondo
Che non abbia alternative che non siano concepibili alternative a questo sistema concepito nella sua globalità nella sua totalità
Non di solo finestre su qualcosa di diverso nel campo spesso dalla democrazia tutti sanno in teoria lo sanno tutti
Che vi sono infinite forme dalla democrazia sparse nel mondo è che la nostra certamente non può nemmeno lontanamente aspirare ai essere considerata la migliore e purtuttavia l'impronta che viene data alle cronache politiche quotidiane questa
Esistente solo questo sistema
Altri sistemi non sono concepibile non sono pensabili si può operare per modificare i rapporti di forza all'interno di questo sistema
Ma non si può nemmeno lontanamente pensare che questo sistema posso essere giunto al punto che
Al di fuori di esso si possa trovare una soluzione diversa che lo modifichi o lo sostituisca
E poi si può operare all'interno di questo sistema
Ecco io mi riporto un'analisi presentata dal deputato radicale Massimo Teodori a quello stesso convegno organizzato dal Senato dalla Repubblica è presieduto dal senatore Franco
Secondo l'onorevole Teodori
Dal primo marzo al trentuno agosto mille novecentottantasei i vari soggetti politici governo presidenza dalla Repubblica partiti e Parlamento occupavano complessivamente il venti per cento dell'informazione dei telegiornali
Che è già una cosa hanno perché l'attività politica viene presentata come se fosse un quinto della vita totale
Di questo venti per cento proseguiva Teodori la parte del leone è stata fatta dai partiti che rappresentano il settanta per cento dell'informazione relativa a questi quattro soggetti politici
Mentre al parlamento viene dedicato lo zero ottantatré per cento dall'informazione dei telegiornali
Dal quattro al due al sei e sette per cento dell'informazione politica globale
Per ogni minuto dedicato dal per dal TG uno al Parlamento ve ne sono quattordici dedicati ai partiti per ogni minuto dedicato al governo nove ai partiti
Di questi la Democrazia Cristiana il quarantaquattro per cento dell'informazione il Partito socialista il venti per cento il Partito comunista il dodici per cento il Partito repubblicano il sei per cento
Il partito liberale il cinque per cento il partito socialdemocratico il quattro per cento mentre radicali missini e debole proletari vanno al di sotto del due per cento
Concludeva quindi l'onorevole Teodori
Che le notizie politiche e le notizie che riguardano il rapporto tra società il sistema politico non sono Dante in quanto hanno valore di notizie ma riescono a passare sul video solo nella misura in cui ogni partito ha diritto a una certa porzione di informazione
La notizia non esiste in quanto tale ma in quanto rientra nella possibilità che dia un certo spazio perché si dia un certo spazio al partito con una funzione che grosso modo
Può essere definita di stabilizzazione elettorale e questo a me sembra il punto poiché
Stando così le cose
Diventa veramente impossibile
Che è nel Paese nasca un'idea nuovo
Che si formi una corrente culturale politica ideale diversa da quelle dominanti il problema badate bene non è per la destra quello di dire voi mi date solo il due per cento dell'informazione
Io ho diritto all'otto al sette e mezzo all'otto per cento il problema non è questo se anche avessimo l'otto per cento che ci spetta la situazione non cambierebbe
Il problema è completamente diverso il problema è che deve farsi strada nell'immagine della società italiana che viene proiettata dai mass media deve farsi strada una diversa corrente ideale che nel Paese è presente nei mass media no e quindi stacca nettamente la realtà del Paese dalla immagine del paese che viene proiettata immagine
Che diviene reale per tutti
Che esercita un'influenza totale sulle menti sulla coscienza e sulle anime per cui quando si va poi a operare su questa opinione pubblica con la propaganda
O anche con gli con i giornali che si riescono con i libri che si riescono a stampare a destra si trova già un un si trova l'immagine che è divenuta realtà
Ci si scontra controllare alta dell'immagine dopo la lotta contro l'incombente realtà dell'immagine
Proiettata dai mass media è una battaglia di libertà
Che la destra deve combattere non per sé ma per tutti
Deve combattere per spezzare
Questa prigione psicologica e mentale per restituire agli italiani la coscienza di ciò che sono stati di ciò che sono di ciò che possono essere molto la possibilità di essere qualcosa di diverso da ciò che esso generale
Le due relazioni così
Le due relazioni
Signori miei c'è il pericolo che Enzo erra prenda più applausi di Pippo Baudo a questo punto preoccupa la casa più preoccupante allora del preoccupante comunque adesso dopo le due relazioni che certamente hanno dato una visione problematica non dogmatica ma problematica della questione pur salvando le proprie posizioni di destra e giustamente di Franco Servello e di Enzo erra adesso siamo a questa radiografia del potere editoriale a cura dell'ufficio stampa del movimento sociale Destra nazionale quindi un documento ufficiale che ci viene presentato da Massimo maglia devo soltanto
Devo soltanto dire per tutti gli amici
Che questo convegno stamattina finisce dopo la relazione di Angelo maglia iniziale confuso subito dal regredita rose color bordeaux che uccide di più a Franco Babbo ecco poi parla dopo Massimo parla Franco Baldo chioccia
Nel pomeriggio si ricomincia alle ore quattro precise
Dico quattro precise facciamo tre tre quarti a norma quattro precise con interventi viene cade a terra
Orsini Sella e top e con la comunicazione in data di rapporto di Mantova di Mennitti di posso di Rauti universitario di Tatarella
Naturalmente non in questo ordine perché può potrebbe essere qualche deputato deve fare qualche intervento alla Camera quindi necessariamente lordi per qualche variante conclude speriamo alle ore
Diciotto l'onorevole Giorgio al mediante questo dell'ordine dei lavori di Varedo quindi adesso diamo la parola boh che oggi tutti aspetti vero subito dopo Massimo Magliaro abito va be la parola Massimo grazie
Dalla cui sia di Enzo erra arriveremo a questa piccola prosa
Quanti saluti elettori nelle ultime settimane ne abbiamo contati almeno otto Piero Ostellino Corriere della Sera Vittorio Emiliani al Messaggero Franco Cangini al Resto del Carlino
Tino Neirotti alla nazione Gianni Letta al tempo Marco Leonelli al piccolo Amedeo Trentini all'Adige e Michele Torre a Stampa Sera
Solo in un caso in quello del Secolo decimo nono questo cambiamento al vertice è stato determinato da cause che con la politica editoriale non hanno nulla a che fare
Si tratta forse del più vasto terremoto direttoriale degli ultimi anni e comunque le più vasto terremoto direttoriale che in così poco tempo abbia investito giornali di così grande tiratura di così grande prestigio
Un mercato complessivo quotidiano di sette milioni trecentosettantasette mila lettori secondo i dati aggiornati degli seggi ma non è soltanto questo insieme di fatti e di dati che ci fa accorgere che il mondo dell'editoria giornalistica e non so giornalistiche non solo giornalistica è in Italia investito da un impetuoso vento di cambiamenti
Questo vento scaturisce essenzialmente da tre fattori che tutti insieme hanno determinato il risanamento medio dei giornali
L'aumento dei lettori l'aumento degli introiti pubblicitari che dopo la lunga ubriacatura televisiva tornano a riversarsi nelle casse delle imprese giornalistiche e i benefici della legge dell'ottantuno sull'editoria
Le aziende risanate si accingono ad affrontare l'importante scadenza dell'ottantotto quando il prezzo dei giornali sarà liberalizzato in modo da non ricadere nella vertigine del deficit da qui i cambiamenti organizzativi ai quali assistiamo in queste ore
Ma cambiamenti di vertice così concentrati nel tempo non si erano mai visti
è un caso che essi siano avvenuti proprio quando si è cominciato a toccare con mano che una formula politica era entrata in limiti abilmente in crisi
Che un governo stava per cedere e che al posto di un altro governo si profila uno scontro elettorale di proporzioni colossali al centro del quale c'è il controllo dei prossimi cinque dieci anni di vita politica del nostro Paese no non era e non poteva essere un caso allora c'è da dire che questo vento impetuoso non ha soltanto cause prettamente editoriali ma prima di ogni altra cause politiche
D'altra parte che il rapporto fra il potere politico il cosiddetto Quarto potere in un sistema di democrazia parlamentare degenerata cioè in partitocrazia sia di interdipendenza reciproca
Di mutua assistenza in termini legislativi e finanziarie in termini di propaganda
Altrimenti detta di mediazione politica con gli attori non è una sorpresa per chi come noi vive in prima persona quotidianamente da anni questo rapporto che di per sé tende ad espellere quella forza che ancorché popolare per i consensi che riceve non appartiene al Palazzo
Non è in grado di far parte di quella logica di mutua assistenza perché non in grado di proporre o subire scambi
Il fenomeno degli editori impuri cioè di quelle di imprenditori che si buttano nell'iniziative editoriali soltanto per diletto al pari dell'acquisto di una squadra di calcio o per convenienza e non già per vocazione
Ovvero la morte di quelli che una volta venivano chiamati gli editori puri nasce da qui da questa intromissione partitica dell'editoria che impone a chi si occupa di editoria di non andare tanto per il sottile e di badare al sodo
E il soldo e di fare servigi al potere politico perché questo in cambio possa approvare leggi e fare aprire le casseforti delle banche controllate a favore dei giornali
La storia come è arcinoto ma vale la pena ricordarlo non foss'altro che per mettere i puntini sulle i la storia nasce con Enrico Mattei spregiudicato imprenditore spietato corruttore
Leni allora siamo negli anni Cinquanta ha un bilancio di due mila miliardi
Partecipazioni in centotrentatré Società il suo cane con la lingua di fuoco da Metanopoli esteso le sue zampe spigolose al petrolio mondana mondiale alle vetrerie ai cementi alle assicurazioni ai concimi e dulcis in fundo all'editoria
Con l'appoggio di Amintore Fanfani allora uomo di punta
Con l'appoggio di Amintore Fanfani allora uomo di punta della sinistra assistenziale e clientelare tra Lucrezia cristiana Enrico Mattei tre il primo impero economico pubblico della partitocrazia antifascista
Nel novembre cinquantotto l'ENI di Mattei compra il giorno un quotidiano creato due anni prima con un grande dispendio di mezzi e con un vivace senso dell'attualità dall'editore Cino Del Duca e dal giornalista Gaetano Baldacci
è una pista all'acquisto che esula dalle competenze istituzionali dell'ente di Stato tanto che l'allora presidente del Consiglio democristiano Adone Zoli apprende la notizia di questa operazione da una interrogazione parlamentare
Al momento dall'interrogazione Zoli nega addirittura che l'ENI tra virgolette uscito avesse alcun interesse un rapporto di proprietà con il giornale
Non è stata però nulla un po'di tempo dopo soli però costretto a smentirsi contrariamente alle affermazioni fatte in piena buona fede dice il giorno divenuto di proprietà dell'ENI
Ma penso ma aveva agito non solo fuori dalle sue prerogative dando l'assalto ad un giornale giovane già affermato ma si è addirittura posto in posizione di sfida verso il governo democristiano
Perché questo acquisto
Perché gli sinti schiava dei controlli del ministero delle delle partecipazioni statali peraltro affidato come rivelò poi nel sessantotto Montanelli ad un suo ex gale e per avere a sua disposizione un po'diano forte che potesse difendere il suo gruppo la sua portata politica nel cuore della capitale economica italiana Milano
Ma il costo del giornale era sin da allora molto alto sicché l'ENI da allora si sobbarca il passivo via via astronomico del giorno
Nacque l'assistenzialismo giornalistico di Stato
Mattei non si ferma qui però finanziò giornali altrui perché lo appoggiassero e con i danari dell'ENI riversati su giornali e giornaletti riviste rivisti manovra politica mente all'interno del suo partito la Democrazia Cristiana come l'interno di altri partiti
Ma non ho per che cosa erano gli anni in cui si tentava di gettare le basi del centrosinistra cioè di spostare verso il PSI una buona parte della centralità della politica italiana e dei suoi affari mentre in politica estera Mattei puntava al mondo arabo in funzione anti atlantica
Da allora i tentativi di vendita del giorno non si contano più ma tutti si è sistematicamente opposto il governo
Adesso ma sarà vero si dice che l'affare interessi Rusconi mentre c'è chi azzarda anche qui il nome di Berlusconi certo è che il passivo del giorno malgrado l'ENI ha toccato vertici davvero da capogiro tali per cui ventiquattro miliardi di perdita del tempo appaiono una mancia
Quello del cinquantotto sull'atto di morte editori puri e l'inizio di quelle Baroni e disperato che oggi hanno dilagato a tutti i livelli e che dei giornali sempre più e sempre meglio intendono fare dei terminali obbedienti al potere politico
è stato quello quello che il professor Carlo Sartori uno dei massimi studiosi dei problemi dell'informazione ha chiamato la giungla infida ma qual è la posta in gioco
Quale natura quale obiettivo finale si prefigge quali traguardi punta quel rapporto di interdipendenza reciproca quel patto di mutua assistenza di cui poco fa si diceva
La partita è il villaggio dell'informazione
La Società italiana per quanto concerne grandi comparti socio economici e produttivi articolata in questa maniera gli addetti al terziario raggiungono cinquantasei per cento quelli al settore industria al trentatré per cento e quelli al settore agricolo l'undici per cento
La prevalenza del terziario sta cambiando la nostra società
Il professor Domenico De Masi titolare della prima cattedra Sociologia del lavoro presso la prima Università di Roma
Acutamente detto che una società siffatta è caratterizzato dal potere non più connesso alla proprietà dei mezzi di produzione che restano tuttavia importanti quanto piuttosto la proprietà dei mezzi di ideazione
I meccanismi conoscitivi quelli decisionali quelli subliminali sono sempre più nelle mani di una tecnologia avanzata che sostituisce o The indi a sostituire l'intuito il buonsenso la conoscenza diretta e personale che prima avevano accompagnato gli uomini nel corso dei secoli
Lo sbocco di questo processo è che il peso che assumerà nel tempo l'informazione sarà crescente essa resterà quel che è sempre stata cioè il mastice che tiene uniti tutti i fattori sociali
Ma la sua diffusione la sua potenza la sua velocità di smista mento e di elaborazione il ruolo che manterrà in tutti i processi decisionali ne faranno un terreno privilegiato se non addirittura il terreno prioritario della contesa politica
E sa sarà la causa della progressiva omologazione culturale delle singole società nazionali via via dai grandi sistemi di valori di disvalori nei quali solo geograficamente prima e anche geopoliticamente poi il pianeta è suddiviso infine dell'intero pianeta
Andremo incontro sempre secondo questo processo che non sarà veloce alla creazione di un unico villaggio dell'informazione fatto di quelle interazioni che finora hanno caratterizzato soltanto le piccole comunità locali
Il bandolo della matassa di questo processo in fondo al quale c'è il villaggio dell'informazione e nelle mani di pochi con potenza economica forte con professionalità collaudata poi specializzazione garantita
Quanto più il sistema complessivo dei mass media giornali pubblicità cinema televisione radio editoria sarà nelle mani di pochi centralizzata organizzato professionale tanto più sarà costoso tanto più adesso potranno avere accesso solo selezionate con i Cartier finanziaria
Una informazione così gestita sarà per definizione onnicomprensiva
Sarà cioè informazione e formazione nella quale il resoconto sarà frammisto la sua interpretazione in modo da non lasciare spazi alle scelte individuali
Ecco perché sin da ora tutti i mass media ed anche i giornali ai quali in particolare questo dossier dell'ufficio stampa delle messe gli dedicato debbono occuparsi di tutto delle cose importanti delle cose futili
Ecco perché fra i politici ecco perché i giornali scusate sono diventati altrettanti contenitori ed ecco perché fra i politici c'è la corsa ad apparire in quelli che si chiamano i contenitori televisivi
Già oggi l'individuo la comunità sono appioppati in una vera e propria matassa di informazioni che viaggia su una media differente
Questo fatto comporta che come ha detto il professor De Masi la selezione delle informazioni ne ha parlato erra poco fa non avviene con la fatica necessaria per accedere alle loro fonti quanto piuttosto con la fatica di disattivare tutte le fonti concorrenti eccetto quella desiderata
Ma l'omologazione cose
è confermare e rafforzare modificare rimuovere un giudizio un valore e dirottare l'interesse tra pubblico pignoli di Riotta la Ranco di utenza passiva da problemi cruciali a problemi secondari e ridurre le facoltà critiche
Questo sistema informativo formativo accrescerà la vulnerabilità della gente e l'unico antidoto sarà sarai idee sin da oggi quello della disinformazione cioè della attivazione di sistemi informativi alternativi che facciano fare corto circuito agli uomini nel quale si nasconde il potere del villaggio dell'informazione
La partita in gioco è questa alla quale possiamo aggiungere quella del giornale personalizzato ci si riceve a casa via computer che tutto è meno che personalizzato perché è eterodiretto vetro costruito quella dei giornali di una catena quali gli uni agli altri vedi caso Monti di questi giorni
Quella dei giornali fatti con il materiale già scritto titolato impaginato dalle agenzie quella dall'Abi l'accesso al satellite della ricezione la ritrasmissione dei programmi televisivi il satellite diverrà un vero e proprio elettrodomestico facilitando così l'sviluppo transnazionale del fenomeno quella del controllo delle agenzie pubblicitarie quella del controlli della probità delle foreste per produrre sempre più carta eccetera
è una partita che si gioca fra lobbies e logge e il cui destinatario il complesso dei componenti di una comunità nazionale
Possiamo fissare quest'analisi con una frase che potrà forse apparire semplicistica e ad effetto ma che profondamente veritiera una frase di Richard Tobin uno dei massimi studiosi americani di media
L'uomo più potente degli Stati Uniti non è il presidente o il segretario di Stato un senatore o governatore il presidente dell'Att io della Università di Harvard l'uomo più potente il responsabile di turno delle agenzie associate Press con United Press International quale che sia il suo nome in un'ora qualunque del giorno o della notte
è una frase che ci dà modo di entrare nel mondo dell'informazione accentrate dei suoi meccanismi in particolare ci dà modo di affrontare il primo segmento fondamentale di questo meccanismo che quello delle agenzie
Le agenzie hanno un potere enorme lo esercitano dietro le quinte chi svolge la professione giornalistica sa chieste sono vira a scrutinio per l'informazione e si offrono i primi mattoni che l'edificio giornale sia esso scrittura di ho trasmesso tre trasmesso
Un resoconto apparentemente veritiero ma magari carente per qualche aspetto dell'alta
Ne ha parlato l'amico erra monco che fa il giro del mondo che viene così come riprodotto dei quotidiani che arriva quindi così come è stato concepito
Dall'Agenzia direttamente alla pubblica opinione e più importante di tanti commenti di cosiddetti leaders opinione letti forse soltanto degli addetti ai lavori
Il recente viaggio del Papa in Cile e la meccanica per esempio degli incidenti al parco in sé di Santiago del Cile hanno dimostrato quanto questi rilievi siano concreti e realistici se non addirittura d'obbligo
La base di quel villaggio di cui parliamo sta nella informazione tendenziosa e l'informazione tendenziosa viene ma può anche non venire proprio dall'agenzia ama dire Sergio lepri il direttore dell'Ansa che la metà dei giornali italiani è fatta con i notiziari della sua agenzia ed è vero cosa sarebbero dunque i giornali italiani senza quel cinquanta per cento di Hans basta questa domanda per capire quanta importanza ha oggi un'agenzia
E sa il volano di base della informazione e controllarla significa controllare l'informazione alla radice alla fonte prime star di su tutti i commenti e tutta l'interpretazione
Vediamo dunque in mano a chi stanno le agenzie italiane Anza
E la prima agenzia del nostro Paese una cooperativa formata dagli editori dei giornali italiani
Il suo rapporto preferenziale con l'istituzione governo la rende per così dire l'agenzia ufficiosa del nostro Paese avuto contributi dallo Stato italiano per duecentoventicinque miliardi in ottantaquattro e per poco meno di due miliardi in ottantacinque mancano ancora i dati dell'ottantasei
Agenzia giornalistica Italia e la seconda Agenzia e di proprietà dell'ENI un'altra creazione di Mattei come la RAI TV come il giorno e pubblicata col denaro pubblico e dovrebbe perciò garantire un'informazione pluralistica
Ma come la RAI TV il giorno e al servizio di talune lobbies di potere
La tendenziosi dati suo notiziari e provata il suo pacchetto azionario composto dal novantasei virgola cinque per cento di azioni della finanziaria di Todi alle pubblica S.p.A.
Che composta dall'ENI dall'Agip dalla Saipem dalla SNAM dalla Snam Progetti dalla soffitta ed altre cinque per cento di azioni della società finanziamenti idrocarburi S.p.A. va S.p.A. a sua volta composta dalle stessi dagli stessi enti
Adnkronos è la terza e socialista
Il suo pacchetto azionario diviso per il due per cento alle persone fisiche dall'attuale direttore Pippo Marra di Vittorio Parrini e per il restante novantotto per cento in una società di capitali formata al novantotto per cento da la Piemme editoriale finanziaria dove i pm sta per Parrini e Marra composta a sua volta cinquanta per cento da Marra al più cinque per cento da Parrini e dal quarantasette virgola cinque per cento dalla S.r.l. Parrini
H nata come agenzia dalla Confindustria stata affidata da un gruppo di industriali privati dalla stessa Confederazione degli imprenditori che mi considerava troppo onerosa la gestione ad essa sono collegati poco meno di quaranta quotidiani provinciali il suo pacchetto azionario composto in una maniera molto complessa che non leggo
Nella quale c'è ci sono danari anche di per esempio di Mario Ciancio creditore della Sicilia ma è anche azionista di minoranza della Repubblica de L'Espresso
L'agenzia Asca e l'agenzia più vicino alla DC una volta feudo dell'onorevole Piccoli attraverso la solita affidavit oggi nelle mani di un gruppo di industriali romani che fa capo al deputato democristiano e imprenditore Giancarlo Abete ante e l'agenzia creata recentemente dal gruppo Monti per fornire servizi omogenei a giornali dalla catena ed agli altri che intendono servirsene nel suo pacchetto azionario non figurano capitali diversi da quelli di Monti
A CL agenzia giornali locali creata dal gruppo Caracciolo con la stessa finalità dell'ante serve a giornali differente orientamento
La sua redazione composta in prevalenza da giornalisti usciti dai travagli finanziari della stampa di sinistra dal manifesto a Paese Sera da allora alla stessa unità Radiocor e l'agenzia economico finanziaria il cui pacchetto azionario formato al quaranta per cento da una società cooperativa che ha dato all'Ansa ed al sessanta per cento cose da di capitali creata dalla fine con Cinzia di informazioni economiche
Nella quale c'è capitale riversato abbattuto e credo che quando si parli di Vaduz se non credo si possa parlare di Doria pura
Al fianco delle agenzie di informazione quotidiana abbiamo ricordato soltanto quelli più importanti ma ce n'è una miriade che dite di una vita magari grama che pur dire c'è quello che potremmo chiamare l'istituto della velina è un istituto del quale tanto si parla ma che molto poco si conosce
Esso riguarda esclusivamente la cosa però ci interessa direttamente il mondo politico i servizi politici dei giornali le veline ce ne sono almeno sei
E se sono il prodotto di una sub categoria che non mi pare proprio possa essere portata ad esempio di professionalità indipendente dalle lobbies di potere
E nel loro piccolo sono un esempio di quell'informazione accentrata omogenea omologata che noi con questo convegno denunciando e veniamo ai quotidiani
L'editoria quotidiana e oggi dominata da un fenomeno che possiamo chiamare di gigantismo
Sono in corso manovre contro manovre per dar vita al quotidiano da un milione di copie un gran contenitore ecco che torna questo modello intercategoriali categoriale Doni comprensivo contenitore di informazioni e di pubblicità di svago e di opinioni più o meno libere un contenitore per sua stessa definizione buono per tutti i tipi di pubblico il milione di copie quando la Repubblica ha lanciato il portfolio il concorso del portfolio le ha raggiunte sin dalle prenotazioni nelle edicole
E per non essere da meno il Corriere della Sera come di recente ha confermato a Prima Comunicazione il suo direttore generale Alberto Donati ha investito ben venticinque miliardi in supplementi omaggi carica luci vari ai lettori
Il milione di copie un fatto che implica sommovimenti grandiosi di carattere editoriale veri e propri smottamenti di miliardi per investimenti e riconversioni
Il gruppo Monti per esempio mira a fare un unico giornale con edizioni interregionali lo ha confermato sempre a Prima comunicazione del suo direttore generale Andrea Riffeser
E proprio per questo è nata la dignitosa e logica uscita di scena di Franco Cangini dalla direzione del quinto giornale italiano il Resto del Carlino
Il gigantismo il frutto forse inevitabile forse perverso della moltiplicazione dalla pubblicità
Non è vero che il vortice di miliardi di pubblicità riversati sulla RAI TV e sulle mittenti televisive del gruppo Berlusconi era destinato a lasciare a secco la carta stampata è avvenuto il contrario e pochissimi lo avevano previsto
La pubblicità subito un effetto moltiplicatore era nuovamente invaso anche le pagine di carta stampata
La domanda di spettacolo così aumentata anche nei giornali
Ha detto il leader dei pubblicitari italiani
Giulio Malgara presidente dalla della utenti pubblicità Associati dateci dei contenitori e noi di riempire modi pubblicità
Il che agli occhi degli editori ha significato subito dateci un giornale con una audience di taglio televisivo con due-tre milioni di lettori e il fiume tra pubblicità investì anche le aziende di dirci di quotidiani
Ecco dunque da cosa nasce la corsa al gigantismo
Ma i suoi rischi ovvio sono almeno due il primo e che l'autonomia dei giornali di chi dirige gli fa in primo luogo sembra addirittura banale osservando proprio i giornalisti ormai espropriati dalla loro centralità nell'azienda giornale finisca
Perché i compagni di cordata peseranno sulla Littoriale in modo soffocante
Il secondo rischio che i giornali dipenderanno sempre di più dal flusso di miliardi che proverà da un mondo che non sarà quello tra informazione e con lo spettacolo ma che sarà quello per esempio dei pannolini o della passata di pomodoro del camembert francese
Entrambi questi rischi esporranno ancora più di quanto non lo siano oggi i nostri giornali attesi di tipo ciclico determinate dall'anno un'affermazione del prodotto pubblicizzato o del gruppo di prodotti pubblicizzati
Due sono i grandi imperi de la stampa italiana quello controllato dalla ITT italiana edizioni S.p.A. e dalla Gemina S.p.A. da una parte e quello controllato dall'editoriale la Repubblica dalla Mondadori dall'altra
C'è poi quello controllo dalla Poligrafici editoriale spacca e poi via via gli altri poli di questo grande arcipelago in movimento chi si cela dietro queste società anonime
Il primo impero si chiama Agnelli il secondo Caracciolo Scalfari Mondadori il terzo si chiama Monti
Il tredici dicembre ottantacinque la Gemina S.p.A.
Già presente con il quarantasei e il ventisette per cento delle azioni nel pacchetto azionario del gruppo Rizzoli Corriere della Sera acquistava dalla Mittel S.p.A. e dal cavaliere del lavoro Giovanni Arvedi azioni che le consentivano di arrivare a cinquantacinque cinquantaquattro per cento
Della partecipazione al capitale della Rizzoli
Determinando così come denunciava nella sua relazione dello scorso trentuno maggio lo stesso Garante per l'editoria Mario Sinopoli una posizione di contro lo ai sensi dell'articolo due mila trecentocinquantanove del Codice civile richiamato dall'articolo uno settimo comma della legge quattrocentosedici
Ma la Gemina S.p.A. andava avanti
Allo scadere dell'anno proprio il trentuno dicembre ottantacinque la Gemina S.p.A. acquistava alterazioni del Nuovo Banco Ambrosiano e raggiungeva così il cinquantanove ventisei per cento del totale del pacchetto azionario della Rizzoli sicché allo stato attuale i cento le i centoquarantuno milioni centosessantasette mila quattrocento azioni
Della editoriale Quotidiani S.p.A. questa nuova ragione sociale della Rizzoli sono così suddivise ottantasette milioni e passa alla Gemina S.p.A. trentatré milioni e passa alla iniziativa Meta S.p.A.
Nove milioni quasi dieci al cavaliere del lavoro Giovanni Arvedi e altrettanti dieci alla Mittel S.p.A. ma cos'è la Gemina S.p.A.
Lo possiamo sapere dal testo del sindacato di blocco che è allegato a questa documentazione delle azioni delle società centocinquantasei milioni di azioni sono della finisse Sadik che di rappresentata da Cesare Romiti cioè niente
Centotré milioni
Di azioni sono della Binder stecche di rappresentata da Carlo Bonomi ottantanove milioni di azioni di proprietà sono di Bach di Mediobanca e sono di Mediobanca che vi è rappresentata da Enrico Cuccia anche trentotto milioni di azioni soggetta d'obbligo di acquisto
Sessantadue milioni di azioni sono nella SMD che che è rappresentata da Luigi Orlando diciannove milioni di azioni sono della Pirelli e C che verrà presentata da leopoldo Pirelli e dieci milioni di azioni sono della Lucchini spacchi della Pisana dall'attuale presidente della Confindustria Luigi Lucchini
In deroga a questo patto il dodici dicembre ottantacinque entrata con una quota dell'uno e quarantotto per cento la spina euro Gai di Carlo De Benedetti proprietario della Olivetti
La cordata non vede dunque presenti di toni puri e politicamente a fare abbastanza omogenea nell'impegno verso i partiti che possiamo individuare nell'aria di centrosinistra e di sinistra si va infatti dal democristiano Orlando via via fino ad Agnelli a De Benedetti le cui posizioni politiche credo tutti conosciamo
Quest'operazione ha trovato subito dopo la sua conferma nello spostamento del direttore de la Stampa Giorgio Fattori al vertice della Rizzoli una sorta di proconsole della dinastia Agnelli nella nuova provincia editoriale dalla FIAT
Ed è la nomina di Gaetano scartò chiave l'altro validissimo collega
Dall'ufficio di corrispondenza statunitense del cuore della sera alla direzione del giornale di Torino e recentemente con la nomina di Ugo Stille amico di vecchia data di te per i rapporti personali e familiari con gli Agnelli alla direzione del giornale di Milano e dal primo maggio ci saranno altri due passaggi per linee interne per così dire dalla Stampa trasmigrano Corriere Della Sera colleghi colleghi Gianfranco piazze sì forse Lietta Tornabuoni
Il ventisei maggio tanta se si è svolta un'assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della Rizzoli
Tra le altre decisioni l'assemblea ha stabilito la fusione dell'editoriale correre della Sera S.p.A. con la nuova edizioni sportive S.p.A. che pubblica la Gazzetta dello Sport
Cosa controlla questo blocco controlla quattro quotidiani Corriere lo scoprire la sera la stampa Stampa Sera Gazzetta dello Sport per una tiratura complessiva di oltre due milioni di copie medie quotidiane
La media annua di questa tirature di poco meno di settecento milioni di copie che rispetto al totale complessivo medio nazionale della tiratura quotidiana che è di due milioni ottocento mila copie circa da un indice di concentrazione del blocco pari al ventiquattro novantatré per cento il secondo comma questo il punto dell'articolo quattro della legge quattrocentosedici sull'editoria stabilisce invece che il tetto non scontati del venti per cento
Rispetto poi al totale complessivo medio interregionale della tiratura che di un milione duecentosettanta mila copie l'indice di concentrazione del blocco arriva addirittura cinquantaquattro ventisette per cento
Il terzo comma lettera b dell'articolo quattro della stessa legge quattrocentosedici fissa invece al cinquanta per cento il tetto non sfonda bile di questo secondo tipo di concentrazione
Corriere della Sera stampa Stampa Sera resettato lo sport sono come tutti quanti sappiamo stampati a Torino a Milano quindi sono fuori dalle norme previste dalla legge
Controlla poi dieci settimanali oggi amica all'Europeo Domenica del Corriere il mondo fra gli altri un quadri settimanale diciotto mensili fra i quali Capital
Un impero di queste dimensioni al quale va aggiunta una partecipazione sia pure minoritaria l'attività delle Cartiere Burgo S.p.A.
Macina un vortice di miliardi difficilmente con mensurale occupa decine e decine di migliaia di persone
Soprattutto costituisce un colosso col quale il potere politico deve venire a patti per quella logica dello scambio dell'interdipendenza tra assistenza reciproca di cui abbiamo detto e come può questo colosso stare contro il Palazzo sesso è parte costitutiva del Palazzo
L'altro impero quello Caracciolo Scalfari Mondadori ed è un impero non meno grande
Lunedì ventinove settembre ottantasei l'editore della Repubblica Carlo Caracciolo fratello di Marella Caracciolo moglie di Gianni Agnelli ma questa è soltanto una comicità è andato a Milano con un volo Alitalia che da Roma è partito alle ore dieci a Milano incontrato Mario Formenton il presidente dell'Arnaldo Mondatori Editore Leonardo Mondadori il vicepresidente
Nel corso di quell'incontro sono stati perfezionati i particolari dell'operazione
Che ha consentito attraverso uno scambio di azioni il controllo da parte della Mondadori di un pacchetto di azioni dell'Espresso attorno al trentotto per cento ed il controllo della maggioranza assoluta riterrà della Repubblica da parte dell'editoriale L'Espresso
Nello stesso momento i due gruppi hanno deciso di a quotazione in Borsa della Repubblica della Amef finanziaria che controlla il cinquanta virgola trenta per cento da Mondadori editore il capogruppo alla cordata
Operazioni finanziarie soltanto esercitazioni come le definì ironicamente Eugenio Scalfari certo che hanno si è trattato del varo di un altro impero concorrente di quello controllato dalla FIAT
Vediamo quanto è grande questo secondo impero controlla dieci quotidiani la Repubblica il Tirreno il Mattino di Padova la Nuova Venezia la Nuova Sardegna la Provincia Pavese la Tribuna di Treviso la Gazzetta di Mantova la Gazzetta di Reggio la Gazzetta di Modena per una tiratura complessiva di ottocentocinquanta mila seicentoundici copie quotidiane secondo i dati ufficiali degli seggi contro la dodici settimanali fra i quali Panorama L'Espresso epoca
Controlla quattro quattordici Natali diciassette mensili tra i quali Storia illustrata tre Three settimanali fra i quali nuovi argomenti la rivista di Moravia e periodici vari controlla poi due agenzie di informazioni giornalistiche per quotidiani l'agenzia giornali locali l'abbiamo parlato poco fa
E la Quotidiani Associati composta tra l'altro da redattori provenienti da testate di centrosinistra e di sinistra quattro concessionarie di pubblicità la pubblicità se la Manzoni la GP e e la STR
Una divisione pubblicità date la Mondadori due finanziari lamette che abbiamo visto poco fa e la Finegil
Contro la la più grande d'antica editrice del nostro paese la Mondadori il più grande stabilimento di stampa quello di Verona che lavora anche per conto terzi sei centri di stampa per quotidiani locali
Infine due cartiere
I due gruppi uniti vantano una forza lavoro di ottocento di otto mila duecentottantuno dipendenti almeno i dati dell'ottantacinque tra giornalisti impiega operai e dirigenti nel portafoglio di questo impero figurano sessantadue Società di vario tipo oltre quell'editoriale di società commerciali grafiche cartaria finanziaria
Una forza immensa dunque e soprattutto una forza che come dimostrano i risultati di vendita di Panorama e da la Repubblica è in netta espansione
Ma e lo sottolineo
Tanto per dire quanto complessa e poco ferrea sia questa spartizione della stampa della Mondadori fa parte per un sei e zero cinque per cento delle azioni la Mediobanca al centro anche dell'operazioni relative all'Impero Agnelli tutto si tiene dunque
Fra i due poli principali la nostra editoria non può dunque che esserci una sorta di patto di non belligeranza
La feroce concorrenza esistente oggi fra Panorama e L'Espresso
Che ha rappresentato un po'il sale o se volete il pepe della vittoria settimanale così difficile perché così già esplorata e perciò in questo quadro secondo la logica di questo Papa do destinata a cessare magari con una divisione precisa di linea di modo editoriale e perciò come si dice con il solito termini importato di target cioè di mercato
Ma la morte avvenuta poche settimane fa di Mario Formenton ha determinato un terremoto che va al di là del fatto per così dire personale
Formentone era il presidente dell'azienda Italia nelle sue mani l'otto e ventiquattro per cento delle azioni
Le altre erano e per ora sono solo per ora suddivisa così il quattordici a zero otto alla Mondadori il quattordici e zero otto a Leonardo Mondadori vicepresidente responsabile per la divisione libri dalla casa editrice
L'otto e ventiquattro a Cristina Mondadori la vedova di Formenton il sei e venti a Luca Formenton
Il sei e venti a Silvia Formenton il tredici e dieci alla Finanziaria p a s il sei zero cinque Mediobanca con abbiamo detto poco fa
Due quattordici alla Panini International S.p.A. il due novantuno all'Arnoldo Mondadori editore attraverso l'acquisto di proprie azioni secondo quanto previsto dall'articolo
Due mila trecentocinquantasette del Codice civile il restante a mille azionisti minori
Questo il quadro nel quale sono inserite proprio in queste ore le manovre borsistiche per l'acquisto di azioni tra società in borsa tutte le bocche sono cucite ermeticamente sul nome o sui nomi degli acquirenti
E si dice accorrono senza verifiche le smentite a titolo puramente legislativo c'è da dire che i nomi di cui si parla sono quelli soliti di Carlo De Benedetti e di Silvio Berlusconi e se invece fosse anche qui la Gemina S.p.A.
Anche questa morte improvvisa di Formenton ha perciò dato un colpo d'acceleratore molto forte alle manovre per mettere le mani su queste enormi leve di potere editoriale e quindi politico
Il risultato sarà certamente che ad entrare in forze con forze fresche in questo Polo vedremo non c'ha un parvenu nel senso letterale della parola ma undici ad cioè un abituale frequentatore dalla nuova stanza dei bottoni dell'editoria non già un editore puro non Paperon de'Paperoni al di sopra di ogni controllo finanziario
Altro intero crudo il gruppo Monti
Si tratta del terzo impero che popola l'arcipelago del quale ci stiamo occupando
Il suo nome formalmente è poligrafici editoriale S.p.A. il suo pacchetto azionario suddiviso in poche mani il cinquanta e ventisette per cento lo tengono ben saldo quelle di Attilio Monti petroliere finanziere spregiudicato ma anche Fortunato
Sono divise in questa maniera il trentasette trentatré per cento e nelle mani di Oscar maestro uno dei padroni la pubblicità italiana il dieci per cento nell'azienda costruzioni italiane lo zero zero due per cento della General buste di Giorgio Menarini
E lo zero trentanove per cento della Gennaro Fabbri S.p.A. in questo pacchetto c'è un tredici e trentatré per cento di tale Fabio Fabbri
E l'ex presidente dei senatori socialisti nonché ex ministro delle politiche comunitarie qualche parlamentare volenteroso potrebbe anche accertando credo che sarebbe interessante
E via altre fino a fino a finire pacchetto azionario si è fatto un gran parlare recentemente di denaro fresco in particolare dell'imprenditore rampante e sicuro meneghino Ligresti in arrivo nelle non magre casse di Monti
Ma allo stato delle cose non ci è consentito dire se quanto queste voci corrispondano al vero certo è che Ligresti e uno di nomi ricorrenti per le operazioni in corso nel mondo dell'editoria quotidiana
Come Figaro lo si trova Di Lallo si trova di qua di sotto di sopra ma di concreto finora almeno nulla di luci dice anche a proposito dei movimenti relativi al tempo ma come vedremo anche queste voci non sono vere neanche a Roma
Cosa controlla questo impero controlla tre quotidiani il Resto del Carlino la Nazione il piccolo e un'agenzia per la informazione giornalistica quotidiano Lampre
Si tratta del quinto e del sesto quotidiano del nostro Paese in termini tirature
Soprattutto si tratta di due quotidiani il Resto del Carlino e la nazione che hanno operato in termini di monopolio assoluto nella fascia centrale del nostra penisola cioè l'Emilia Romagna Toscana Marche Umbria almeno fino fino a poco tempo fa allorché su questi mercati sono affacciati tentativi di concorrenza peraltro non sempre riusciti vedi il caso dell'edizione Miliano romagnola del giornale ma talvolta anche usciti verità sulla Repubblica
Operare in regime di monopolio regioni a così alto rettili una così consolidato livello culturale come è facile comprendere significa molto in termini di peso specifico da far valere a Roma come si dice
Questo regime di monopolio addii numerica lo illustrano per il Resto del Carlino si tratta del novantuno novantadue per cento dei proventi della punta più alta fra tutti i quotidiani italiani nella zona geografica comprendente appunto Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo e Molise
Per la nazione si tratta nella stessa zona dell'ottantanove diciotto per cento
Del totale delle sue vendite ma questi tre quotidiani insieme significano un totale di due milioni settecentoquattro mila lettori medi al giorno
Altro polo editoriale Berlusconi nella tv private già un impero del solito nella carta stampata lo sta diventando ed è Silvio Berlusconi ed è il quarto polo emergente per l'editoria
Tredici giorni fa ha rilevato cinquecentotrentasei mila azioni della FIAT S.r.l.
La società composta da cento giornalisti del Giornale Nuovo a dodici mila lire ciascuna il sessanta per cento per la società che controlla il trentasette tre per cento della società copia di dizioni S.p.A. che pubblica appunto il Giornale Nuovo
A questa quota va aggiunto il fatto che Berlusconi possedeva già il trentasette virgola cinque per cento delle azioni della società attraverso l'editoriale e finanziaria
Berlusconi in altri termini è diventato il primo proprietario de la società che pubblica il giornale la rimanente parte del pacchetto azionario suddivisa così il quattro e quattro per cento agli eredi di Gianni Granzotto il quattro e quattro Indro Montanelli il quattro e quattro a Gian Galeazzo Biasi Vergani per un totale del tredici al due per cento
Il dodici per cento la Hire di sviluppo dito viale S.p.A. di cui fanno parte l'Istituto De Agostini signori Emilio Pucci Sotti Marco Boroli e Achille Boroli
Va aggiunto al controllo del giornale anche il controllo del settimanale più venduto in Italia sta sui due milioni di copie vendute Sorrisi e Canzoni TV intimamente coperto da dall'editoriale Finanziaria S.r.l.
Nel portafoglio della Fininvest figurano poi per restare nel comparto editoriale la società italiana editrice Stampa Trichet sia esse la Sereni azienda grafica di vittoriale
La società grafica novarese la solita editrice lombarda figurano poi società che operano nell'edilizia né servizi relativi a diversificate nel settore immobiliare nella intermediazione finanziaria nell'elettronica nella produzione televisiva e nella gestione di impianti televisivo
La sua forza lavoro ottantaquattro era almeno ufficialmente di mille settecentosettantasei unità
Adesso dopo il boom televisivo dei tre canali privati che a Berlusconi fanno capo credo che anche senza sbalzi senza sbagliare si possa moltiplicare questo plafond almeno per venti
Il mille novecentottantacinque veniamo un altro polo editoriale pro della Rusconi è stato per i video Rusconi per suo figlio Alberto un anno decisamente buona
Due anni fa infatti Rusconi in un altro dei grandi poli la nostra editoria giornalistica ma anche libraria hanno partecipato alla cordata peraltro fallita per l'acquisto del gruppo Rizzoli e all'acquisto invece riuscito del più diffuso giornale pomeridiano di Italia la notte
I miliardi ricavati dalla vendita di Italia uno a Berlusconi sono stati cioè investiti dai muscoli per rafforzare anch'essi i loro gruppo nel settore tradizionale che quello dei periodici in quel periodo i Rusconi hanno infatti acquistato anche e di moda ma mettendo però le unghie anche nel settore dei quotidiani
In quel periodo si parlava di Rusconi come di possibili acquirenti anche del tempo del giorno
L'ingresso del comparto dei quotidiani ha rappresentato per i muscoli comunque lo si voglia giudicare un salto di qualità significativo perché questa casa editrice si è avventurata dalla per lei tradizionale categoria un po'soffice felpata
Dell'editoria per la famiglia italiano per il pubblico femminile meritoria politica
E questo salto lo ha fatto stravolgendo il carattere della notte
L'amico Enzo erra queste cose le ha vissute in prima persona e con lui le ha vissute e sofferte un altro collega che stimo molto e che certamente non si meritava questi avvenimenti Livio Caputo
Da giornale popolare e diventato ma politicamente di qualità e diventato un giornale dove le esigenze di vendita superano quelle della credibilità e dell'affidabilità
è stata una scelta di mercato forse certo è stata una scelta che ha fatto comodo a chi sulla piazza di Milano si è trovato il campo sgombrato come d'incanto sul fronte politico occupato appunto dalla notte permettermi di chiamarla così dalla notte di nutrizione prima e Di Livio Caputo ed Enzo verrà poi la Rusconi editore controlla pertanto la notte centosedici mila copie tiratura ogni giorno secondo almeno gli ultimi accertamenti ufficiali tre settimanali popolari cento sopra tutte e sette mensili la sua forza lavoro è di otto mila quattrocentotrentotto unità ma nell'arcipelago media ci sono altri poli molti altri poli che rispetto a questo fanno davvero la parte delle piccole isolette sperdute in realtà sono anche sì quasi dei continenti Giampiero Pesenti
La sua Italmobiliare possiede due milioni cinquecento mila azioni che compongono l'ottantatré trentanove per cento del pacchetto azionario che la solita partiti partecipazioni editoriali S.p.A. il dodici e cinquanta per cento di questo pacchetto azionario della comma in testa
Formata dai signori Pietro Palombi e Domenico Salvatore crollino resta un quattro e dieci per cento che della persona fisica di Gianni Letta
Queste sono che rimane come sappiamo tutti presidente del consiglio di amministrazione del tempo forse questa la spiegazione
Queste sono le componenti dalla solita editrice romana che pubblica il tempo nessun mutamento azionario c'è stato sinora
Siamo nella condizione non so se c'è l'amico Franco bando qui ma credo che lo possa confermare perché se ne è parlato in relazione al tempo siamo nella condizione di poter affermare con certezza che nessun mutamento azionario almeno finora è avvenuto nel pacchetto del tempo
Naturalmente ciò che non ha tenuto finora non è detto che non possa avvenire fra poco
Ma presenti sempre attraverso la sua Italmobiliare possiede una cospicua quota il trentatré per cento del pacchetto azionario della società editrice siciliana S.p.A. che pubblica la Gazzetta del Sud
Stefano Romanazzi possiede il quarantuno e sessantasei per cento
Che ha aggiunto al trentatré trentatré per cento del figlio Stefano fa un totale del settanta settantaquattro novantanove per cento della il Cai S.p.A.
Che a sua volta possiede il ventisette trentatré per cento del pacchetto azionario della Finetti la quale a sua volta possiede il novantatré per cento dell'editrice del sud che pubblica la Gazzetta del Mezzogiorno il secondo giornale del Meridione d'Italia
Nel Sud e nelle infatti addirittura novanta tre tredici per cento del suo totale
Ma la Marazzi ha messo le mani di recente anche su un altro giornale meridionale il mattino il primo del sud
Che nel Sud e vende il novantuno trentadue per cento del suo totale lo ha fatto con operazioni che neanche alla Presidenza del Consiglio dei ministri che abbiamo interpellato appositamente sono in condizioni al momento di presentare fatto sta che in questa maniera Romanazzi ha nelle sue mani il controllo di primi due giornali meridionali Montedison
Questa industria pubblica e qui giustamente ha ricordato l'amico Enzo erra il cambio tra la invasione del meccanico reale da parte dell'industria pubblica alla presenza massiccia delitto di privati ma la Montedison rimane pur sempre un polo importante la Montedison
Come
Se non continuavano come vogliamo certamente non è niente non è è un concorso un consorzio di società comunque
Questa industria possiede il cento per cento del pacchetto azionario da sui tetti dice il messaggio vero che pubblica l'omonimo giornale romano della Montedison fanno parte a loro volta Gemina S.p.A. in Mediobanca S.p.A.
Il cerchio con Agnelli con Mondadori dunque si chiude almeno in parte
Ente nazionale idrocarburi legni abbiamo già detto che la sua proprietà del giorno poi via via ci sono i Ciancio i Bonino i Perrone la Confindustria
Tutti a popolare questo grande arcipelago dalla carta stampata
I quotidiani italiani sono settantotto complessivamente rendono ogni giorno cinque milioni di copie più o meno e marciano verso il novanta con un buon incremento vendono per il quarantotto e zero sei per cento al nord
Per il trentatré settantanove per cento al centro per il quindici e sessantotto per cento al Sud e per i due ottantotto per cento nelle edicole delle stazioni ferroviarie
Sono dati che impongono una riflessione a tutti politici e giornalistici
I giornalisti emerge da questi elementi un doppio elemento un doppio dato primo la divaricazione tra Sud e Nord esiste anche come per il tasso di informatizzazione secondo i giornali più importanti più pesanti più influenti più ricchi
Più fattori di opinione pubblica sono al nord del Paese
Con la vostra pazienza tanto un ultimo calcolo un calcolo partitico per così dire relativo cioè a quella che in gergo televisivo si chiama zebratura politica
Prescindendo ovviamente dai puritani ufficiali di partito possiamo senza smentite sostenere che all'aria democristiano appartengono Alto Adige avvenire Corriere Adriatico corriera retino Corriere del Giorno Corriere dell'Umbria Corriere di Siena Espresso sera Gazzetta del Sud giornali libri Sciacca il Gazzettino il Giornale di Vicenza il giorno il mattino il tempo L'Adige la Gazzetta del Mezzogiorno la Gazzetta di Ancona la prima Pina la provincia di Como la provincia di Cremona la Provincia Pavese l'Arena la Sicilia L'Eco di Bergamo libertà Messaggero Veneto ore dodici
Sono ventotto quotidiani per un totale di sette milioni cinquecentonovantacinque mila lettori medi quotidiani al quale naturalmente dobbiamo aggiungere come d'obbligo il TG uno e GR due
All'aria del pentapartito appartengono invece entrare perché il pentapartito intendo tutti i partiti laici diciamo
Ciascuno dei quali ha un referente particolare per ciascuna delle testate che adesso Elenco con un calo del pentapartito complessivamente appartengono Bergamo oggi Brescia Oggi Corriere della Sera Gazzetta di Mantova Gazzetta di Modena Gazzetta di Parma Gazzetta di Reggio giornale di Calabria Giornale di Sicilia il centro che malgrado il nome edito da un socialista
Il Giornale il Giornale di Napoli il lavoro il Messaggero il piccolo il Resto del Carlino il Secolo decimo nono Italia Oggi la nazione la notte la stampa L'Unione Sarda
Sono ventidue quotidiani per un totale di undici milioni ottocentocinquantacinque mila lettori quotidiani negli ai quali anche qui dobbiamo aggiungere TG due GR uno GR tre il TG tre come tutti quanti sappiamo e in mano alle Botteghe Oscure
Quel che resta è poca cosa dunque sono briciole
Siamo forse avviandosi dunque verso il modello Murdoch Murdoch è un cittadino australiano che nel suo Paese possiede undici quotidiani due settimanali due case editrici tre catene televisive una casa cinematografica una grande tipografia
Il cinquanta per cento da la più grande catena di linee aeree di alberghi
Una società di allevamento di bovini ma editore il cinquanta per cento di una società di software per computer una casa discografica il monopolio del petrolio nel suo Paese che in Gran Bretagna possiede quattro quotidiani un settimanale tre case editrici un canale televisivo una tipografia una compagnia di trasporti che negli Stati Uniti possiede quattro quotidiani cinque settimanali sette reti televisive due società cinematografiche una tipografia una società di distribuzione video
è un uomo in carne e ossa esistere non è un'invenzione di cortisone stiamo andando anche noi noi Italia ovviamente non c'hanno i missini verso questo traguardo spero vivamente di no
Perché il grado di omologazione che questo gigantismo determinerebbe sarebbe insopportabile per ogni coscienza che non intende accettare il cervello all'ammasso questo a grandi linee l'arcipelago dei media almeno dei media quotidiani di carta
E animato da motoscafi d'altura da piroscafi veloci e comodi ricchi e lussuosi da barche a vela da comunissimi fuoribordo domenicali anche da qualche barchetta a remi ed è il nostro caso l'importante è saper remare rimane forte bene
In questo scontro di titani fatto a colpi di cifre con nove o dodici zeri di tecnologia avanzata di migliaia e migliaia di persone di firme celebri o celebrati di arruolamenti improvvisi ma anche di rovinosi fallimenti di gloria ma anche di polvere
Fatto comunque di una gran voglia di farci tutti ragionare allo stesso modo che poi è il modo che piace essere dal Palazzo di farci diventare come gli uomini alta di Aldous Huxley
Fatto cioè di una sottile e insidiosa spinta verso una modalità di totalitarismo fatto di radici culturali nazionali ed europee strappate fatto di memoria storica spenta fatto di linee di condotta collettiva univoca
Appunto omogenee qui quel che conta e crede nella forza delle provvidenze anche perché la loro politica spettacolo passa le nostre idee no
Lasciò
Massimo Magliaro che ci ha dato una relazione su cui possiamo concretamente intessere grossi fatti perché come si fa discutere gran parlare così senza tener conto di tutti i dati che terrà hai fatto una ricerca formidabile
Che è costata molta fatica questa relazione la vecchia costata molta fatica di ricerca d'archivio faticoso insomma dico tutto questo tutti dobbiamo essere grati Franco ci ha dato tutti questi dati
Le tre relazioni di questa mattina si completano a vicenda quella di Franco Servello quinto di Enzo erra e quella di Massimo Magliaro abbiamo tutti i dati del potere discutere
E questo è già importante fondo la nostra funzione
La nostra funzione era quella di fornire tutti i dati per poterne discutere il Movimento Sociale Italiano Destra nazionale non è solo il partito dove spesso si fa della retorica delle discussioni a caso e improvvisate
E diventa ed è un partito sei fino dove le relazioni vengono discusse affrontate si ci si confronta cioè vorrei dire è una cosa importante in questa Economia della cultura italiana
Bene e a questo punto se Franco Baldo Franco Battocchio ci ET siamo felici di aver mentre noi perché Tucci testimoni sei premio Cirri quest'anno mille novecentottanta
Ci devi portare la tua testimonianza
No mi dispiace di essere l'ultimo datore di questo importante convegno
E praticamente di minimizzato l'ultimo scusa l'ultimo oratori della mattinata la perché alle quattro si riprendono i lavori siccome faccio il commesso viaggiatore devo partire loro chiesto di poter anticipare
Questa mia testimonianza che dicevo che minima in me questo convegno che affronta che affrontato e sta affrontando così importanti problemi approfondisce con tanta serietà e di portare soltanto un aneddoto un aneddoto di cui io sono stato testimone non edotto storico che credo abbia la sua importanza soltanto per dimostrare allacciandomi alla magistrale relazione che ha fatto l'amico verrà di come in Italia possono essere usati i mass media e soprattutto la televisione senza usare parole grosse
Senza dire che alle volte ci vuol fabbricare la verità si può dire che alle volte questa verità può essere non dico tanto manipolata quanto per lo meno trasfigurata o comunque strumentalizzata il caso storico l'aneddoto minimo che mi coinvolge è quello qualcuno di voi lo ricorderà qualcuno dei meno giovani della famosa fame in India nel mille novecentosessantasei allora mio direttore era un personaggio favoloso Renato Angiolillo grande scommettitore e chi soprattutto aveva il gusto di indovinare qualcosa di diverso
De delle cose che piacevano al gregge
E così immaginò che quella campagna lacrimogeni anche la televisione di Stato e molti giornali autorevoli uno scatenato commuovendosi improvvisamente del problema storico antichissima ancestrale della fame in India
Fosse così un diversivo tra l'altro c'era una crisi di governo mi pare un Governo Moro e sono esaminate potrebbe precisare quale che non si riusciva a fare non si riusciva a varare era certamente una crisi meno bizantina di quello attuale ma comunque molto laboriosa
E allora occorreva un grande diversivo nazionale inaspettatamente venne in soccorso un accorato appello del Papa Paolo sesto un grande Papa ma anche un papà tormentato pieno di problematiche di dubbi
Di commozioni improvvise di scoperte
Così insomma che mandavano poste per suscitare emozioni e meditazioni
E così non so se ricevete Teresa di Calcutta oppure scoprì lancio un un appello accorato perché l'India in quella stagione così rischiamo lo sterminio per fame parola che piace adesso i radicali e naturalmente gli fece ecco o così perché non poteva non far riecco il presidente dell'ONU tanto
Un po'meno il la FAO perché in un suo direttore era un indiano si chiamava se ne sapeva quello che accadeva nel suo Paese comunque li si accordò dietro tutta una campagna lacrimogeni di proporzioni colossali
Tutti all'ora di pranzo potrei fare i nomi degli autorevoli colleghi ma mi dispiace visto che era tredici Lecce gratificato dalla sua cordiale presenza di questo convegno comunque l'ora di pranzo autorevoli colleghi ci diceva poi mangiati bambini fregi dell'India muoio di fame
E poi parti arrivare a dire corrispondenze drammatiche disastrose
E il mio direttore mi manda in India rimanda in India Cossu dice ma sta conservino è mi convince tanto Prato il mio direttore o specializzate in sottoscrizione ha inventato il cuore di Roma che era una rubrica
Dove dove dove si facesse spesse volte appello alla generosità
Rubrica nata in maniera pittoresca perché lui si era commosso
Vedendo cadere il e azzoppa arsi un cavallo di un vetturino in via del Corso lì per lì vi sono molti cavalli con questa rubrica rata così rifacesse posizioni su tutto sottoscrizioni e questa volta invece non si accoda o le sottoscrizioni che tutti gli altri giornali facciano io vado in India io né uno di più primo servizi importante che faceva ero un po'emozionato Azimut arriva in India
E andai dall'ambasciatore perché non sa più a chi rivolgermi ambasciatore signora Lanza di Trabia un vecchio diplomatico molto onesto molto otto per bene che mi dice ma in Italia siete impazziti tutti sì ma non è vero niente certo che è vero che noi di farmene diamo aiuta sempre di fame non è che noi in questa particolare congiuntura e mi feci vedere un rapporto che aveva mandato al presidente della RAI Quaroni in cui lo scongiurarla divenire a bordo di una nave con la farina di Pantanella chiede che noi mandavamo stavo per mandare in India per sfamare gli indiani
Contemporaneamente
Sergio Zavoli che pare fatto carriera
Era e che allora chiamavamo il commosso viaggiatore perché perché che raccontava sempre con molto Pato se tutte le sue storie faceva ripetere i suoi operatori va bene i paria che sdraiati per terra con le vacche
Che che gli ho ricavano sopra diceva ecco questo anno sta per morire di fame tutela io mi ricordo che Ciro era un po'spaesato
C'erano pochi soldi primeggiare nella pochi stabilire in un alberghetto la sera andavo in questi grandi alberghi restano i miei colleghi autorevolissimi dove c'era anche uno che poi fatto ulteriore chiarire perché adesso sta dalla parte dei dei cosiddetti padroni perché Giovanni Giovannini e all'inviato della Stampa e e tutti quanti concordavano anche persino il numero dei morti da dare il giorno dopo i giornali va be'facciamo mille centodiciassette euro mille centodiciassette come si potessero conta e io li guardavo così poi mandai queste queste corrispondenze tra l'altro per far risparmiare il mio giornale dico alle nostre chiarire dove c'è c'è un frate che di queste piccole miserie andava Lario porto e davo i fuori sacco a ai piloti dell'Alitalia che portano ci portarono sul perché non era una cosa disse ti sia attualità mio direttore voglia dei servizi usa un reportage una corrispondenza giorno per giorno
E il mio giornale prendevano queste corrispondenze che domandavano come si suol dire con le molle ci ma guarda che sto cretina Mazzola tutti i giornali dicono così questo vi dice il contrario l'unico che diceva le stesse cose che dicevo io era dette Pegolotte un collega mi piace ricordare della Nazione di Firenze che si trovava in India per caso perché andava a in Corea per fare dei servizi sulla nazionale di calcio che poi avrebbe dovuto incontrare Italia e batterci Allodoli campionati mondiali l'unico sono tutti quanti gli altri delineavano questo pianeta sterminata dalla fame che era l'India bene un comunque Angiolillo scommesse su di me e pubblicò questi articoli
E io li sarei ritornata in Italia probabilmente con la carriera finita stroncata perché tutti azionari sono diceva l'esatto opposto se non mi fosse venuta in aiuto e non mi avesse salvato personaggio basta anzi portate che si chiamava Indira Gandhi
Perché Indira Gandhi diede l'interno intervista a un giornale inglese in cui disse dice ma in Italia nel resto del mondo l'ONU tutti matti sicomoro per la nostra sorte
Attico sequestrata questa nostra sorte quella che si dicesse risata se non c'è nessuna congiuntura particolare il il certo abbiamo bisogno e non chiediamo l'elemosina comunque non vogliamo l'elemosina quindi questa campagna non solo non ci commuove marci indigna io mi ricordo la sera ambasciata questi autorevoli colleghi porre fra Mellone Unamuno che leggerò il dispaccio d'agenzia trasmesso discreti Kiss bianca erano tutti io personalmente avevo vinto
Ero solo è infatti presso il mio direttore sono diventato così insomma sono diventato un personaggio da utilizzare ulteriormente
Però se non ci fosse stato Indira Gandhi che avesse dato questa intervista io ero il procuratore tutti gli altri hanno detto la verità
E infatti poi il al ritorno un editore che mi piace ricordare un uomo coraggioso controcorrente Giovanni Volpe
Mi mi fece fare mi pubblico questo libretto che intitolato lacrime Bugie per l'India che appunto non tanto una così la raccolta del mio reportage quanto la tesi laico c'è il il la testimonianza di di un'avventura professionale che sarebbe potuta finire molto male soltanto perché avevo la colpa di aver detto la verità
Siamo allora preghiamo Emilio cava a terra
Grazie molto
Buonasera dunque la mia vuole essere soltanto una testimonianza dall'interno della redazione delle redazioni
Ed è una testimonianza che non vuole assolutamente essere un cahier de doléances
Ma una radiografia di cosa può succedere a un giornalista quando non è del regime
Due dunque sono le esperienze che dirò in sintesi e due i dati positivi che stanno a contrario
Prima esperienza Giornale d'Italia giornale italiano i tempi diciamo di Bagram e poi Giovanni
Finché resse la gestione confindustriale del tempo e la gestione montiana della prima fase cioè di centrodestra nessuno e beh nulla che dire per gente come me che non Singh eretti a e dunque non aderisce alle tesi alle suggestioni del regime
Senonché ceduta la testata ad altri proprietari
E giubilato Alberto Giovannini subentrò un collega che non nomino non mi piace fare delatore
Il quale come prima cosa
Accantono tutti quelli che erano diciamo di un certo colore politico tra cui il sottoscritto che da redattore capo erano gli tolse la qualifica non poteva però lo accantono prima di accantonarlo però dunque di accantonare parliamo prima zone mi chiamò da parte da solo a solo mi disse senti fammi oltre tutto questo collega
Militò in anni lontani laddove meditato il se senti fammi un piacere non mi mettere i bastoni fra le ruote sa io devo cominciare adesso tutto statene buono da una parte vedremo come andrà poi Petrovic utilizzati eccetera va be se non che questo collega dopo avermi accantonato non soltanto si dimenticò che io fu costretto a dimettermi ma diciamo montò sul cavallo di battaglia e si scatenò contro tutto quello per il quale ho lavorato io
Secondo esempio la notte
La notte gestione diciamo nutrizione presenti vengo presenti l'ingegnere presenti il vecchio
Bene e qui secondo me vada fatto uno appunto ai parlamentari cioè a dire il la legge sull'editoria
Varata anche dal Parlamento
Ha vanificato il rapporto di lavoro
Per cui il contratto nazionale di lavoro per noi non esiste più
Basta che un giornale dichiari lo stato di crisi
Che tutto si vanifica
Per cui il il relatore o il caporedattore o chiunque insomma sia della redazione abbia compiuto cinquantacinque anni viene automaticamente costretto o andare in cassa integrazione o a dare le dimissioni
Per cui anche per quanto riguarda la notte io sono stato costretto a dare le dimissioni avendo compiuto cinquantacinque
E questi sono i due lati negativi vediamo i due lati positivi perché c'è sempre una legge di compensazione violenza positivi sono uno laico un ecclesiastico il primo laico
C'è stato da oramai sono più di quindici Anna quindici anni fa
Di comandante Borghese che per ragioni che non starò qui a dire rifiuto durante la sua latitanza ridare l'intervista al Corriere dalla Sera per darla sottoscritto per il Giornale d'Italia
E questo fu una grande soddisfazione ai fini così della come dire della valutazione di un certo tipo di battaglia con lo conduce la seconda soddisfazione professionale
Est ne parlavamo signor la Ferla il quale non soltanto ha concesso soltanto a me l'intervista nei tempi in cui fece la il gran salto
Mantenere una soddisfazione sarei ma quando chiuse i cancelli della fraternità San Pio decimo di Albano laziale davanti alle telecamere dalla televisione
Giornali di regime facendo entrare solo un reprobo come il sottoscrittore concedendo l'intervista
Io vorrei comunque concludendo senza per questo rammaricarmi perché sono cose che uno sceglie scientemente
Vorrei dire che se c'è una iniziativa parlamentare da prendere è quella di dare addosso alla legge sull'editoria vanificato la perché ha ridotto la per la categoria allo stato di sudditanza estrema grazie per aver nascosto
Canonico
Per quelli che sono venuti soltanto nel pomeriggio ho il dovere di comunicare
Che stamattina ci sono state tre relazioni
Uno di Franco Servello sull'informazione la libertà
Uno di Enzo erra sull'immagine della realtà e la realtà delle immagini e l'ultima di Massimo Magliano su un dossier tutti straordinari interesse di ricerca che anche critica sulla situazione editoriale italiana
Inoltre sono state avanzate molti saluti tra cui quello del presidente della radio del vicepresidente e di altri amici
Poiché stamattina non era presente tra noi mai presente su questo pomeriggio il presidente dell'ordine dei giornalisti l'amico Giuseppe Morelli vorremmo pregarli di prendere la parola
Vorrei
Io
Sono grato presidenti amici
Agli amici che hanno organizzato questo incontro di studio per avere volto l'invito anche alla presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
Per il quale non può mancare una parola di apprezzamento per l'iniziativa proposta promossa in particolare per le motivazioni di profondo rilievo e significato professionale che sono all'origine
Oltre che per lo stimolante tema all'ordine del giorno
Dobbiamo essere sempre più consapevoli degli impegni che attendono il nostro ordinamento professionale nelle sue diverse strutture giuridico istituzionali
Mentre avanza l'esigenza di ordinarle profondamente e con attitudine governarle
Valorizzando tutte le intuizioni e le sensibilità presenti per garantirne il più razionale ed organico Indirizzo e unità
La nostra professione lo diciamo ormai da tempo vive una fase delicata di radicale trasformazione
Alla ricerca di senso di spazi di iniziativa di autonomia
Perché concorrono insieme a spezzare una continuità inerte
Il ridisegnando la presenza il ruolo nella struttura dell'ordine professionale che rappresenti il valore della garanzia giuridica e morale del giornalismo italiano
I processi di radicale innovazione insieme alla nuova dignità viale crescente peso che vengono attribuiti al valore della professionalità
Fanno riemergere rilevare le prerogative di una professione prigioniera forse di una gestione prudente del proprio status più che volta a promuovere un suo ruolo sociale politico e culturale
Rileviamo l'emergere di nuove realtà e figure professionali mentre le condizioni del nostro lavoro si stanno modificando anche per effetto delle nuove tecnologie e realtà dell'informazione
Che inducono a nuove e diverse organizzazioni produttive
Permangono inoltre nell'ordinamento giuridico normi anacronistiche che sono in contrasto con il pieno e concreto esercizio di una libertà che la giurisprudenza costituzionali ha definito pietra angolare dell'ordinamento democratico norme che determinano per la discrezionalità che in esse insita sintomi non lievi di conflittualità e lacerazioni nei rapporti con i poteri costituiti che informale
Rapporti che vanno profondamente riconsiderati nell'interesse della intangibilità delle garanzie costituzionali della libertà di stampa e del suo compiuto esplicarsi
E in rapporto a queste garanzie e condizioni che debbono muoversi le iniziative di riforma della legislazione professionale penale con essa incompatibili
Per dare un quadro nuovo di certezze e regole all'attività dei soggetti pubblici e privati che operano nel campo dell'informazione delle comunicazioni di massa
E per assicurare all'intero sistema uno sviluppo istituzionale coerente con l'interesse generale del Paese e con i valori della costituzione
Per questo dobbiamo recuperare ogni ritardo e superare ogni inerzia e stimolare c'è ad una più diversa consapevolezza e responsabilità per promuovere definire una dimensioni più propria più selezionata più attrezzata del ruolo e della funzione del giornalista
Se davvero vogliamo realizzare una più piena centralità della nostra mediazione professionale
Per contribuire così a restituire forza e di iniziativa e nuova dimensioni al nostro sistema informativo
E alle strutture ordinative perché siano garanzia di efficienza istituzionale di apertura e di prestigio della professione
è un'occasione da non mancare se vogliamo credere in un futuro serio del nostro lavoro nella prospettiva della Società della comunicazione e delle diverse realtà ai modelli di lavoro che diffusamente emergono e che l'ordinamento deve essere capace di governare e garantire per questo dobbiamo essere in grado di valutare il senso della creatività della innovazione delle nuove esigenze dei nuovi richiami professionale certamente in questa prospettiva dobbiamo fare ogni sforzo ed immaginario ogni iniziativa tutti insieme ma soprattutto esprimere ogni capacità di lettura dei segni diffusi di profondo malessere di Sancho che attraversano oggi del giornalismo italiano che registra a nostro vedere sintomi di ripiegamento di caduta di ambiguità
Una più approfonditi adeguate iniziativa istituzionale potrà essere capace di ridurre le ragioni chi oggi frammentano impoveriscono la ricchezza e la complessità della nostra condizione
E saltando il comune patrimonio professionale nonché gli strumenti di autogoverno posti a base a garanzia del sistema al servizio del giornalismo e del suo stesso rapporto con l'assalto con la società civile e le istituzioni
E un impegno di lavoro che richiede il più serio vincolo di collaborazione
Capacità di iniziativa e di proposta nuova ma soprattutto il recupero delle condizioni e dei collegamenti più opportuni perché stimolino che arricchiscano li attitudini operario a generare i consensi necessari
Attorno a lui occasioni comuni di lavoro di confronto di scelta che l'esperienza associativa istituzionale porta con sé per dare risposte agli interrogativi seri Ali aspirazioni e alle comuni esigenza della professione della società
In questo quadro vogliamo porre il nostro impegno per la riforma dell'ordinamento professionale come gestione dell'autogoverno della categoria ma anche come tutore della qualificazione culturale del ruolo professionale
E soprattutto come garante dell'autonomia e dell'indipendenza del giornalismo e della sua responsabilità verso la società
L'ordine
Il rimani una struttura necessaria una realtà che può non essere ignorata e con pregiudizio considerata
Ma con la quale è necessario confrontarsi questo sì
Ponendo ogni attenzioni al modo non sempre ingiustificato e immotivato con il quale si valuta e si verifica la reale identità e validità
Dell'ordinamento e in particolare la sua capacità di garantire professionalità qualificazione dimensione di ontologica nonché l'iniziativa di autonomia
Nel rivendicare le ragioni di fondo che ancora oggi sorreggono la nostra Istituzione professionale e l'inquadramento innesta della professione dobbiamo saper valutaria pieno ogni ragioni di polemica o di distacco di indifferenza
L'ordine quindi che non può e non deve essere considerato un inutile bardatura corporativa
Un vincolo pericoloso per il libero esercizio del diritto all'informazione di essere informati si deve porre però come una realtà e un patrimonio insopprimibile per la categoria un punto di riferimento e di garanzia e devi operare in un quadro di recuperato ruolo e di profonda riconsiderazione
Per accrescere la credibilità e l'immagine dell'unità di indirizzo dell'ordinamento che deve sentisse comunque ed essere capace di riconoscere ogni profilo professionale nonché di tutelarmi relativo e serio reale esercizio
In particolare di fronte alla crisi che investe complessivamente il sistema informativo italiano al suo interno nelle sue articolazioni Esterne
Che necessariamente si riflette negli organismi che ne sono espressione
Anche per l'ordine professionale si pone il problema di ridisegnare la sua presenza ma soprattutto il suo ruolo istituzionale e politico e culturale
Non si tratta di costruire una semplice immagine puri influente
Bensì di definire una diversa collocazione giuridiche professionale
Strutture capaci costantemente di riproporre di esprimere nuove dimensioni di professionalità e di dignità al servizio del giornalismo e della società anche nel suo rapporto
Con il mondo delle realtà che lo circonda
Tutto questo oggi non può essere più affidato a nostre espressioni di sensibilità alle nostre interpretazioni più o meno adeguate rispondente al ruolo affidato ci di autogoverno e di disciplina della professione
è necessario invece una nuova realtà ai architettura legislativa e regolamentare che ci rendono capace di contribuire con più intempestività e di incisività a determinare la realtà della professione
A garantire che si formi e si determini in modo corretto e non deviante a individuare le reale diversità a vigilare perché lo status professionale si è rigorosamente garantito e rispettato perché funzionale alla responsabilità che svolge nel sistema dell'informazione e delle comunicazioni di massa
Per tutto questo abbiamo bisogno di nuovi strumenti giuridici ed istituzionali
Capace di far corrispondere a queste esigenze l'ordinamento professionale che in un disegno riformatore necessariamente deve investire con il ruolo istituzionale primario il livello tecnico strutturare organizzativo
Per assicurati al nuovo ordinamento efficaci strumenti di intervento di garanzia di tutela di efficienza istituzionale
In questa prospettiva ogni cura i d'iniziativa prioritaria e un impegno che queste circostanze ci fa confermare in maniera forte
Deve essere rivolta i nodi non ancora risolti dell'accesso e della formazione
Per Dario al nostro ordinamento nuovi meccanismi nuovi meccanismi istituzionali e tecnico-organizzativi capace di assicurare ad assecondare i profondi mutamenti tecnologici ed ordinativi che operano nel mondo dell'informazione
Dunque e l'intero modello professionale e formativo che impone una profonda riflessione culturale e tecnica e politica
Nella fase di trasformazione innescata dai profondi e pervasi di processi di innovazione tecnologica e di crescita civile
Quindi e l'iniziativa dell'ordine professionale già si indirizza in questo campo
Urgono profonde modificazioni al vigente sistema di tirocinio con nuove modalità e rapporti con le strutture di formazione capace di evitare un addestramento improvvisato e ripetitivo
Senza realizzare conoscenze competenze e valori
E comportamenti tecnico professionali adeguati
Per questo emerge la necessità di individuare più idonee forme e strutture in grado di meglio e più ampiamente realizzare in un moderno ed aperto sistema dell'informazione
Soprattutto i diritti di eguaglianza e di lavoro costituzionalmente protetti
Che richiedono ogni attenzione vie d'impegno l'ordinamento professionale per il riconoscimento delle quali diritto e del pari valori formative professionali a tutte le vie condizioni di accesso alla professione
Perché nessuna si è di per sé stessa preclusive pre determinante ma tutte di pari dignità giuridiche professionale quando ne ricorrono severi requisiti e le modalità richieste
In questa occasione non posso non non rilevare la opportunità e quindi anche dichiarare ogni apprezzamento dell'ordine professionale
Per l'unica proposta iniziativa legislativa presentata in Parlamento che riflette appunto queste esigenze questi bisogni della nuova professione giornalistica
Dovuta appunto all'inizio all'all'iniziativa del gruppo parlamentare del movimento sociale Destra nazionale
Il problema di una nuova forma di accesso e di reclutamento
E già parte qualificante dicevo della nostra iniziativa e rappresenta un impegno primario del nostro mandato da unire ad una congiunta azione di tutti gli organismi di rappresentanza che operano nel campo dell'informazione
Riteniamo possa essere questa la prima e più adeguata risposta quante delle giovani generazioni avvertono il fascino particolare della professione giornalistica ne subiscono il dinamismo e la carica vitale talvolta ne soffrono le deduzioni
Ma sempre giovani animati da autentica passione mossi da quella tensione morale che distingue è stato rilevato il vero giornalista da colori quali interpretano il mestiere solo in chiave strumentale
Per affrontare tutti questi problemi che rappresento non enormi arretrato di questioni e di non risolti
Riteniamo occorre aprire una nuova fase per la vita del nostro ordinamento associata ad un impegno che richiederà ampiezza di orizzonti
Ed una capacità forte da combinare con la presenza di un altrettanto qualificata esperienza professionale competenza
Che ci devi appartenere come iniziativa istituzionale e culturale
Le scuole di giornalismo nascono per preparare le future leve dell'informazione su basi meritocratiche
All'insegna di una professionalità che non posso portare e cessioni nel nome di quelle pratiche all'italiana che si chiamano favoritismi raccomandazioni coptazioni amicali lottizzazioni
Dunque e nonostante tutto le scuole di giornalismo saranno una realtà irreversibile
Dobbiamo mettere adesso a confronto le varie esperienze analizzarle comparativamente estrarne il meglio per costruire non un modello unico da imporre come struttura obbligatorio dalle Alpi alla Sicilia
Ma per trovare insieme una certa indispensabile convergenza di indirizzi e di metodi scuole di tipo universitario dove prevale la formazione teorica massima ideologica scuole a carattere seminariale che intendono aggiungere un di più di cultura generale alla specifica formazione professionale
Scuole a indirizzo sociologico che pongono al centro della loro preoccupazioni il profilo del giornalista interprete mediatore della realtà del suo tempo
Scuole aziendali infine che vogliono completare la preparazione tecnica fornita dalle redazioni e dalla tipografia
E scuole che preferiscono puntare su una formazioni miste di incrociata nozioni tecnico professionali e culture generale specifiche
Come già opera nell'ambito dell'ordine professionale della Lombardia
Presso l'istituto di formazione al giornalismo
La necessità
E l'urgenza di realizzare una nuova regolamentazione contrattuale e legislativa per l'accesso e la formazione non hanno più bisogno di essere dimostrate
La rivendicazione di tale regolamentazione per noi sarà un punto centrale di nuova legittimazione dell'ordine professionale
Consapevoli che una nuova professionalità nell'informazione non può più essere raggiunta né percorrendo la vecchia via negli accontentandosi di iniziative sperimentali certo benemerite per la carica innovative che contengono ma non sempre compiute da organiche
Rispetto agli obiettivi più avanzati raggiunti dalla ricerca e finalizzati agli accertati Scotti della formazione del giornalismo dell'era elettronica
Con questo auspicio e con questo serio comune impegno di lavoro che vuole stimolare i ogni attenzioni ed interesse delle forze politiche sociali e di ogni competenza e sensibilità
Rinnovi il mio saluto il più vivo apprezzamento dell'ordine professionale per queste iniziativa di studio che testimonia dello sforzo di riflessione e della volontà di confronto non solo sulle trasformazione del sistema editoriale
Ma anche se le sue prospettive che delineano
E su quello che su quale sarà la professione del domani grazie
Grazie presidente
Grazie presidente
E quando tu parlavi
I così vicino all'onorevole Almirante mi ha detto speriamo che tu ucciderai in questa relazione per potere essere stampata agli atti
Perché insieme con tutte le altre nazioni e mi sembra che porta ad un contributo di notevole importanza critica anche a questo nostro convegno per i temi che infettati ringraziamo molto
Sono poi arrivate numerosi telegrammi e molte adesioni al nostro convegno da cui si pone sempre più l'esigenza di stampare gli atti del mandarli a quelli che non sono venuti fra gli altri telegrammi dobbiamo ricordare le quello del professore
Pietro a Donnino che scrive a Franco Servello un con un ringraziamento per l'invito e gli auguri di buon lavoro
Oltre a questo c'è una comunicazione interessantissima sono esattamente nove pagine che io non leggerò naturalmente sei nove pagine mandate da Gustavo si queste tutta la relazione in queste nove pagine fra le altre cose faccio subito stralcio sul un punto soltanto che mi sembra che possa molto interessanti ed è questo
Dice
Per la gran parte della pubblicistica italiana esiste solo la teoria della pericolosità dell'estremismo di destra
Traggo proprio uno spunto io non ho mai nascosto nel racconto delle violenze di destra nei miei commenti che ci fosse una frangia di quella parte che faceva attentati che credeva nell'uso della forza
Ma ugualmente considerato che mancasse la base ideologica politica i collegamenti internazionali per dare a quella violenza di destra il carattere di un disegno organico anche le sanguinose drammatiche stragi di piazza Fontana dell'Italicus della stazione di Bologna su cui ha avuto parole di fuoco
Non potevano subito essere attribuito Anteo fascismo intendendo con questa attribuzione colpite non irresponsabili Ciocchetti io aspetto ancora ma più spesso un partito politico come il Movimento Sociale Italiano da cui mi dividono profonde differenze ma quale non può essere attribuito una colpa non accertata né dichiarato un ostracismo pregiudiziale
Così io mi sono sempre opposto inoltre a quella sottile mistificazione espressiva che la definizione dell'arco costituzionale si trova d'accordo con lei dell'arco costituzionale questa parola magica
Per dirla con un linguaggio fa un familiare dice lui parola Mancino bidelli protesta con questa parola magica per dirla con linguaggio Cafagna è stata inventata dal Partito comunista italiano
E adottata da altri maestra parola magica è un non senso politico Endemol democratici l'arco costituzionale permessi ma è stato e nell'arco di quelle forze parlamentari che il Presidente della Repubblica consulta regolarmente nelle fasi più importanti della ditta politica nazionale questi mi pare che erano due cose da dire leggo soltanto la conclusione
L'influenza dei partiti e questa conclusione amara
Multa pessimista info l'influenza dei partiti nel sistema pubblico di informazione
Fa parte del sistema
Inutile farsi illusioni
Finché non si corregge sistemi finché non si corregge il sistema agricolo sostituisce riportando i partiti alla loro vera funzione di orientamento della gente nelle grandi scelte non di gestori del potere il solo antidoto che giornalisti cominciando dei direttori possono e devono adottare e quello di costituire una forza personalità redazionale con l'alta qualificazione professionale e morale
E poi parla per lui e di avere sempre pronta in tasca la lettera di dimissioni
Per tirarla fuori appena il potere esterno tenti di imporre qualche scelta che non sia in linea con la coscienza del giornalista
O con il consenso del pubblico ottenuto con il controllo della verità dei fatti e con l'onestà dei commenti
Era una confessione autorevolissima poi una professione costruita e insomma nove pagine scritte appositamente insomma tornerò secondo la la novità
Il segretario ha sempre ragione aveva dell'onorevole Pivetti enti allora adesso vorremmo pregare devo dare la parola al presidente della Federazione della stampa però vorrei pregare l'amico Guido Guidi siccome aveva chiesto
Via con ali che gliela nella riunione di decreterà andar via presto ecco se cortesemente diamo prima la parola diagonale cioè il vice segretario della Federazione nazionale della stampa per un breve saluto grazie molto
Io ringrazio di avermi consentito di prendere la parola prima del presidente relazione alla stampa Guido Guidi e visto che il saluto lo farà lui sì io non faccio un saluto lo farà lui quando aveva trovato gli occhiali perché c'è un problema di occhiali
Per leggere la sua relazione che hanno fatto relazioni
La mia piccola testimonianza
Come vice segretario di questa federazione della stampa dove però è avvenuto un fatto importante che è stato sottolineato anche nel dossier che ho cercato di leggere con un minimo di attenzione
Alle venti pieghe degli impegni del giornale
La Federazione della stampa per sedici anni è stata retta da uno schieramento
Che faceva capo a determinate forze politiche
Era una cinghia di trasmissione ed in particolare era la cinghia di trasmissione
Di partiti
I quali forse per affinità elettiva
Si ritrovano sempre affianco quando si trattava di gestire guidare controllare passante italiani
Diciamo che è una gestione Catto comunista dopo sedici anni questa gestione Catto comunista non c'è più
Si è creata una nuova maggioranza
Di cui faccio parte
E si è
Determinato diciamo spero quantomeno
Una in versione di tendenza
Un'inversione di tendenza difficile perché
Quando poteva contare sul supporto
Propagandistico
Di apparati di partito così consistenti la Federazione della stampa all'esterno aveva un'immagine
Molto forte
Adesso non può contare
Su questi apparati di partito
Tenta però di dare ugualmente
Un'immagine altrettanto forte
Con che cosa con l'iniziativa
E io qui mi voglio rifare un attimo a quello che ho letto sul dossier
Per indicare le linee di tendenza l'indicazione che questa forma nuova Federazione della stampa
Intende sviluppare
Leggo
Per scalzare o almeno per ridimensionare il sistema di potere che si è impadronito dell'editoria occorre un'azione che non può essere più condotta dei giornalisti attraverso il mondo professionale ma è di natura politica e come tale spetta direttamente al partito
E io ovviamente non mi posso trovare d'accordo sul fatto è più che legittimo che un partito di vendichi a se stesso la necessità di modificare un determinato sistema di potere
Che si è impadronito della stampa sulla diagnosi di questo sistema di potere siamo grosso modo tutti quanti raccordo
Noi però della Federazione della stampa rivendichiamo il diritto anche il dovere e in fondo anche la capacità
Di non demandare ai partiti
A quel partito a questo partito a qualsiasi partito il compito
Di ridimensionare migliorare modificare questo sistema di potere
Lo intendiamo farlo in prima persona perché altrimenti cadremmo
Nel vizio passato creeremo una cinghia di trasmissione per altri partiti non per quelli passati sempre cinghia di trasmissione Sereno
Dunque in quindi intendiamo svolgere con i partiti un confronto sì Morante vogliamo svolge un'azione di stimolo di controllo addirittura anche di polemica in qualche caso per respingere i partiti i quali sono soltanto loro quelli che possono modificare questo sistema
Di potere
Ad operare concretamente sul piano legislativo per compiere quell'azione che modificano questo sistema di potere
Lo presenteremo un pacchetto un pacchetto che possiamo definirlo pacchetto sull'informazione
E chiederemo a tutti i partiti di impegnarsi
Di darci delle risposte su questo pacchetto
Per modificare per esempio la legge sull'editoria per trasformarla leggende di Doria sull'editoria e legge sull'informazione
La legge sull'editoria è stata una legge che poneva al centro la figura degli editori e noi chiediamo che
Dopo aver risanato gli editori non dico che risaliva ai giornalisti ma che quanto meno al centro all'informazione venga posto chi deve stare al centro l'informazione che non è l'editore ma è il giornalista giusto
Chiederemo presidente dell'ordine accennato al problema legge sull'accesso al della legge di riforma dell'ordine da cui deriva il problema dell'accesso che è stato citato
Nel dossier i nostri organismi rappresentativi ordine dei giornalisti penetrazione nella Santa nulla possono
Per modificare
L'accesso alla professione
Questa è un'iniziativa che va presa soltanto sul piano legislativo e noi anche su questo cercheremo di svolgere un'azione di stimolo ed anche di provocazione perché la provocazione alle volte
Può fare bene
Io come vice segretario la Federazione della stampa avrei finito
Ma vorrei fare un piccolo
Un altro piccolo intervento Franco altri due minuti e parlare non come vice segretario federazione la stampa ma come Arturo diagonale giornalista del Giornale
Per
Una così diciamo testimonianza diretta di quello che può essere il rapporto
Di un giornalista con questo sistema
Di potere che è stato denunciato contestato
Io mi trovo in una situazione
Diciamo difficile
Perché scrivo su un giornale
Il cui pubblico dai dati
Che sono stati riportati dal dossier peraltro ben fatto
Il pubblico è per larga parte elettore di destra
E il dossier c'è una piccola USA dice il Fondo voi del giornale siete un giornale che avete elettori di destra ma poi non vi collocate a destra o comunque non vi dichiarate a destra in altri termini saremmo colpevoli di appropriazione indebita
Io non lo so se compiamo dell'appropriazione
Indebita rivolgendoci a dei lettori
Che si colloca si collocano a destra dico però che il nostro rapporto con questi lettori
Non è un rapporto facile
Perché perché forse il discorso sarebbe lungo ma cercherò di sintetizzarlo in poche battute perché non è una non è facile il rapporto che si sta tra giornalista
E
Forza politica rappresentativa di quegli elettori
Movimento Sociale
è un partito che
Per troppo tempo dovuto vivere sulla difensiva
Per troppo tempo è stato rinchiuso nel cosiddetto ghetto
Formato da quella che è da quella berrà azione
Dell'arco costituzionale
E forse per questo motivo ecco qui in cella
Mia testimonianza critica
Che non vuole essere contestazione ma semplicemente
Contributo
Forse per questo motivo dopo
Aver avuto la tendenza anzi direi che forse ha avuto la tendenza a dividere i giornalisti in due categorie nette precise giornalisti avversari
E i giornalisti di casa
Perché perché era il modo normale e per difendersi da un'aggressione che
Che gliel'ha portata
Ora però
Quei tempi mi sembra che siano cambiati
Grazie a una serie di circostanze grazie anche agli sforzi fatti nello stesso momento cruciale
Diciamo gli anni del del ghetto sono finiti
E quindi
Quella catalogazione quella differenziazione netta
Giornalisti nemici giornalisti
Amici ma amici in senso stretto ma credo che debba essere un attimo riviste
Debba essere rivista considerando mettendo una terza categoria
Giornalisti che non vogliono essere né amici né nemici
Ma che rivendicano il diritto
La contestazione della critica così come lo rivendico verso tutte quante le altre forze politiche perché perché attraverso questa contestazione questa critica forse sbagliando forse compiendo atti di presunzione sono convinti di poter contribuire
A rompere ancora quei mattoni che ancora esistono
E che ancora simboli Zano quel ghetto
Questo lo dico francamente non per un atto di affetto
Nei confronti del movimento sociale poi ognuno ovviamente fa le sue scelte
Sono tutte quante legittima
Ma perché
Oggettivamente è una forza politica quarto partito italiano non può continuare arrestare alla finestra
Danneggia se stesso Ardenne già soprattutto il paese grazie
Diagonali per il suo contributo che come lui ha detto non è contesta attivo ma è un contributo critico soltanto desidero leggere quel punto dell'arcipelago media preparato dei Quaderni di analisi e di proposta della democrazia
Delle MSI democrazia azionaria di informazioni nazionale il quale dice fra l'altro
Il quale dice tra l'altro che dice questa per scalzarlo almeno per il ventitré nel sistema di potere che si ripetono dell'editoria con un'azione che non può essere più condotta dai giornalisti attraverso il mondo professionale ma di natura politica e come tale spetta direttamente al partito
E fino a qui va bene non è che rispondo leggo completamente soltanto questo punto a pagina trenta
Il punto centrale si riferisce questa frase come tale
Va rimesso agli organi direttivi del movimento perché individuarli le possibili linee di azione e di decisioni ricatti
Cioè vorrei dire e chiudo un discorso interno del movimento che un discorso pubblico quindi questo no questo era interessante sottolinea poi la ringraziamo anche il suo intervento perché questa norma
Questa riunione quest'incontro sta a significare e che il tempo in cui mise considerarne gli avversari come nell'altra parte realmente finito il fatto di questo convegno stallo star dimostrare quindi lei ha gratificato il nostro al convegno di quello che il termine sta facendo grazie
Adesso la parola prima a Oliviero Beha poi a Giorgio otto Torchia e poi a Franz Maria D'Asaro segue cioè essere Mantovani e poi gli altri deputati che sono per
Buonasera a tutti dunque
Quando mi ha invitato a questo convegno tempo fa
E gentilmente correttamente era la mia parlato naturalmente del del tipo di convegno dell'argomento del convegno e mi ha premesso però è giusto che ti dica chi l'organizza
Bene io voglio dire naturalmente ho accettato volentieri se per prendo il pretesto da questo discorso per per accennare all'argomento e per dire che non vorrei che capitasse più cioè credo che un Paese civile un Paese democratico un Paese colto nel senso più pieno del termine non debba aver bisogno nell'appunto non era che ha fatto benissimo sul mestiere
Ma non debba aver bisogno di premettere o opposte mettere chi organizza il convegno se il convegno è giusto se l'argomento del convegno e un po'le se si conquista un una dimensione sociale e politica dignitosa si deve fare comunque senza senza colori di partenza poi si vedrà l'arrivo a quello che si riesce a raggiunge naturalmente la cosa buffa che debba appunto premettere al mio alla mia testimonianza questa cosa io considerato indipendente di sinistra per io mi onoro di essere più indipendente che di sinistra in questo caso in in senso lato e credo che questo Paese debba riconquistare un minimo di indipendenza e un minimo di socialità generale poi ognuno ha le sue idee e il rapporto si basa sulla rispetto reciproco
Questa questa piccola premessa va in direzione da mia testimonianza perché quello che mi è successo e che adesso brevemente racconterò per chi per chi non lo sa
Riguarda proprio la mia battaglia personale di difesa di una dignità appunto personale professionale messa messa a repentaglio
Credo che quello che è successo a me sia semplicemente l'esasperazione di una situazione di stampa molto molto fiacca eticamente a livelli davvero come dire riprovevoli immaturi colpevoli delinquenziali
Dunque
Ancora una premessa quello che sto per raccontare non è semplicemente il rapporto fra un individuo e un giornale c'è fra il sottoscritto il giornale la Repubblica anche se si può leggere anche così anche su esclusivamente così ma forse questo è meno interessante
è una testimonianza che vorrebbe mettere a fuoco la difficoltà se non addirittura l'impossibilità di fare in un certo modo il proprio lavoro
Dunque io sono quelle quel mariuolo che tre anni fa fece un'inchiesta sui famosi o famigerati campionati del mondo di calcio in vinti dall'Italia in Spagna solo quella famosa diciamo partita con il Camerun
Che l'argomento fosse molto poco sportivo calcistico e toccasse invece il costume nazionale
è evidente sia a chi mi leggeva tarda alcuni anni da una decina d'anni su Repubblica sia a chi vede i fatti del costume e lo sport in questo senso in Italia importantissimo con un altro occhio con un altro spessore
Qui si trattava di mettere indiscussi in tanto di fare il proprio lavoro e poi soprattutto di mettere in discussione l'uso delle delle vittorie calcistiche del costume calcistico non la vittoria in sé quella era una un aspetto meno interessante
Bene io sono stato mandato da il direttore di Repubblica dal mio diretto ex direttore poi ex direttore adesso poi spiegherò perché nuovamente direttore in questo momento
Ha in Africa a fare un'inchiesta sono tornato con con quest'inchiesta con un filmato con del con delle documentazioni e Scalfari da allora praticamente si è rifiutato di ricevermi
Seduta tredicenne si è rifiutato di pubblicare ma ha mandato una lettera in cui mi spiegate per motivi personali non poteva pubblicare inchiesta senza nemmeno volerle esaminare quindi a priori
Mi ha lasciato l'affidare da tutta la stampa italiana a metà fra il fastidio di dover mettere mano a un argomento delicato come la vittoria fra virgolette politica
Fra virgolette forse potremmo levarle tra virgolette ma comunque politica dell'Italia i campionati del mondo e problemi oggettivi di stampa di fastidio di stampa
Quindi nessuno in quel momento si è sentito in dovere di fare proprio mestiere andando a verificare quanto ci fosse di vero no su quella su quella su quel fronte sul fronte diciamo che la cronaca della vicenda
Si noti bene che il secondo livello di questa vicenda cioè uscendo dal dal primo dal dal livello di cronaca
Puramente stretto cioè della corruzione o meno della partita secondo livello cioè la famosa in parla dell'età del calcio in Italia la sua indiscutibili ITA non è mai stato toccato
In realtà occupandomi o di costume in un certo modo appunto da molti anni
Pretendevo che si si può si potesse lasciare da parte potesse venire usato solo come pretesto il caso Camerun per discutere dell'Italia
Per discute pasoliniana mente dell'Italia di quanto affida di sé al calcio di quante un popolo tifoso di quanto il tifo nel calcio polsi travasi nel ti fu politico per esempio nel tifo partitico e via dicendo quindi il discorso tirando comunque Mitolo il gomito si poteva solo dare benissimo poteva permetterà di spot
Veramente una discussione un dibattito grosso sull'Italia Oggi quest'
Qui data in quel momento non ho potuto scrive su una su un giornale naturalmente
Praticamente sono stato son stato spostato dalla dallo sport di Repubblica alla cronaca mi hanno lasciato inoperoso per una decina di mesi io avvisato che non esistendo più i duelli in qualche maniera avrei chiesto come si dice giustizia e in ragione della faccenda con con una causa evidentemente è stata presa come una specie di di minaccia velleitaria
Occhio fatto causa sul diritto-dovere di cronaca c'è proprio alla radice del del mio mestiere alla radice dei problemi dell'informazione credo che sia impossibile sostenere che un direttore Possa non pubblicare una in un'inchiesta senza nemmeno esaminarla dopo inchiesta poi di questo pacco di questa portata dopo aver mandato lui stesso un un giornalista in un po'in una vicenda così specifica in Africa insomma non era uno scherzo
Bene ho fatto caso chiesto un miliardo di danni
Simbolici voi potrete sorride sulla simboli cita di un miliardo di danni già fatto una certa impressione devo dire perché hanno cominciato a sbarellano sul miliardo di danni che io chiedevo a due persone singole cioè al direttore al direttore e al vicedirettore di Repubblica
Bene mi hanno sospeso dalla dalla redazione mi hanno impedito di entrare in redazione ho impugnato questo provvedimento il pretore del lavoro mi ha reintegrato ha perlomeno in redazione quando arrivata questa restare integra sono stato licenziato licenziato in tronco perché la motivazione fu la motivazione più immediata fu oltre l'avverbio terrorismo di fondo questo era scontato ma fu che non ho dimostrato di non aver fiducia nei confronti del datore di lavoro
è straordinario perché mette in discussione per esempio la stessa mozione per il nuovo direttore in tutti i giornali tutti coloro che votano sfiducia dovrebbero essere licenziato in tronco
O la causa è riuscita a durare ventidue mesi
Ventidue mesi per una causa di lavoro di questo tipo un mese fa ho vinto questa causa sono stato reintegrato nel posto di lavoro
Naturalmente nel nell'assenza in tutto questo periodo di qualunque tipo non voglio dire di conforto ma di qualunque tipo di interesse politico e professionale da parte del cosiddetto sindacato di categoria
Cioè non è successo niente in questa storia nessuno si è sentito in dovere di andare a capire che cosa che cosa stesse succedendo
Ho avuto una censura totale per esempio alla RAI o nelle varie televisioni mi è stato detto che naturalmente non potevano mettersi contro l'establishment dello sport da un lato e la Repubblica con quello che rappresenta in questo Paese la Repubblica dall'altro
La Repubblica il gruppo Caraccio Mondadori e compagnia bella
La cosa bellissima è stata che in un in questi tempi così con apparentemente concorrenziali non c'è stata nemmeno una controparte che m'abbia detto ah beh allora
Visto che gli Orazi si comportano così ti prendiamo nelle nelle file dei Curiazi no è stato semplicemente tappato il buco e non se ne è parlato più
Beh nonostante questo apparentemente perlomeno sono sopravvissuto per cui vinco questa causa un mese fa
I anche un passo indietro sono uscito a collaborare con il Messaggero per cui deve debbo a persone perbene il fatto d'aver continuato perlomeno a scrive su un giornale
E devo ricordare qui spero che se ne ricordi anche lui perché se no sarebbe un brutto segno per la sua memoria una mia intervista all'onorevole Almirante di un anno fa
Dunque si sono sport come pretesto naturalmente
Una un mese fa vincola causa scrivo a tutti i consiglieri di amministrazione di Repubblica informandoli che avendo vinto una causa aspettavo di essere integrato per riprendere a lavorare
E mando anche una lettera diciamo così privata anche qui con tutte le virgolette del caso
A Piero Ottone perché Piero Ottone non posso dimenticarmi che di questi tempi dieci anni fa era come direttore del Corriere la sera un referente fuori dall'ordinario per tutta la stampa italiana quindi gli ho scritto dicendogli Carotone stavolta le scrivo da collega non come consigliere delegato di Repubblica
Ma appunto da collega con un passato così prestigioso per chiedere il suo interessamento in una vicenda come questa lei crede che potrò riprendere a lavorare come mi spetta come ha stabilito il pretore
Non mi è arrivata risposta nessuna di queste lettere mi semplicemente arrivato una lettura di risposta globale in cui appunto si diceva che tale lettera doveva essere intesa come risposta a tutte le lettere che gli ho mandato
Da parte della l'amministrazione della casa editrice della del proprietario Repubblica cioè Caraccio insomma firmata da da Carlo Caracciolo in cui si diceva che io venivo reintegrato perché naturalmente il pretore lo ha stabilito ma che mi dovevo ritenere naturalmente esente da qualunque impegno lavorativo ed esonerato dal presentarmi in redazione non ricordo se si dica nella lettera esonerato si dicesse esonerato pure
Inibito una cosa di questo genere ho diffidato insomma comunque il senso è quello fu no no dispensato no perché paiono dispensatore parola da cambusa me lo ricorderei non non era mi pare fosse inibito ho esonerato
Temi ma non è questo il punto ricordo che negli ultimi dieci anni
La rubrica delle lettere di Repubblica si è molto si è molto ingrossata con le lettere tutti coloro che per esempio alla RAI o in altri giornali non potrà venivano pagati per non lavorare
Io ho fatto subito causa adesso naturalmente spero che i danni si tripli Dino comunque ho chiesto il diritto il diritto al lavoro che evidentemente per Scalfari compagnia non coincide con il diritto allo stipendio e adesso sono in attesa di di risposta
Questa mia storia e praticamente inedita perché salvo piccole cosettine piccoli pezzettini sui giornali sembra che nessuno l'abbia interpretata come una battaglia per la libertà di stampa
Io sono ancora in attesa di vedere che e in qualche maniera in questo Paese in termini di informazione sì di acconto di questo tipo di di di diciamo di contenzioso per il diritto dovere di cronaca e per la libertà di stampa e di questi giorni il fatto che è stato denunciato dalla Federazione a stampa in ampio con ampio anticipo il contratto di lavoro dei giornalisti
Uno dei punti in discussione appunto la figura del direttore il direttore padrone il direttore editore anche se è un caso che riguarda solo Scalfari a mente fra i grossi soltanto Scalfari
Ecco credo che forse a questo punto applicato al mio esempio potrebbe rendere si sono stato troppo lungo mi devo scusare torna per cento dei grazie insistenti e
Credo perché applausi
Prima la nostra per carità
Anche perché trattandosi della Repubblica non ci fa piacere scrivere la solidarietà fra all'amico
Be'acqua al quale auguriamo diventare presto miliardario a furia di cause perché etico dico da tre milioni adesso arriveremo a cinque sei con tanti auguri l'onorevole Almirante si augura vorrei lei poi potrà finanziare in qualche modo il movimento sociale
Dico attentissimo presidente ha trovato gli occhiali per avrà il presidente Guido Guidi a
Signori amici
Innanzitutto vi ringrazio per averci invitato a questo convegno e vi porto il saluto della Federazione non stampa
Anche perché
L'onorevole Almirante uno dei più anziani e illustri colleghi
L'anziano sicuramente anziano sicura
Sì appunto italiana uso del quarantaquattro diverso Rancagua quindi stiamo
Dunque se territoriale e oggi è uscito dal lungo tunnel della crisi e si avvia verso anni di espansione
Possiamo quindi ben dire che sono ormai alle nostre spalle gli anni in cui l'editoria italiana soprattutto quella quotidiana caratterizzata da un deficit strutturale
Sì esistono delle isole
Delle quali cellule molto importanti
Tra queste il tempo che spero che esca il più presto possibile e il giorno di vita
Ma tutti gli attori gli altri giornali di grande rilievo sono floridi
E non sanno investire i loro tenacia
La legge sull'editoria che da un lato sostituito le provvidenze a pioggia con criteri selettivi legati alla tiratura
E dall'altro ha previsto dal battito delle facilita la trasformazione e l'adeguamento teorie tecnologico del settore
E stata nonostante i suoi limiti o lo strumento di grande respiro
Una sorta di ingessatura che ha consentito le strutture editoriali di rinsaldare il sì e di svilupparsi
La trasformazione tecnologica di quasi tutte le aziende ha consentito infine con l'abbattimento dei costi di produzione il risanamento economico dei giornali
A questi benefici si è affiancato l'aumento delle tirature delle vendite l'incremento degli introiti pubblicitari
E veste perché è stato e coste e che è stato costantemente in crescente aumento nonostante la concorrenza dell'emittenza privata e della RAI TV
Questo sviluppo ci pone innanzitutto di fronte all'esigenza di uno sforzo di riflessione
Non solo sui mutamenti avvenuti nel sistema editoriale ma anche su che cosa il sistema sarà in futuro
Il che si va già delineando e quale saranno professione del giornalista domani
Il dato di partenza di risanamento strutturale del settore che oggi produce profitti deve portarci però ad alcune considerazioni
Intanto perché il produttore innanzitutto perché produttore di profitto
Nel settore editoriale rientra a pieno titolo in una logica di mercato
Pur restando un insieme di aziende di tendenza
Ciò significa che gli imprenditori entrano in questo settore non più per garantirsi soltanto utili politici ma per ricercare soprattutto utili economici sì è vero quindi che la logica imprenditoriale governa
Il settore questo significa che occorre valutare in termini differenti i comportamenti dell'imprenditore editoriale
Da come essi venivano valutati nel passato quando rispetto rispondevano invece a logiche diverse
Logica imprenditoriale significa fare le proprie scelte prendere le proprie decisioni programmare di investire rispondendo ai criteri e alle leggi di mercato
Ed è in questo quadro in questa ottica che dobbiamo correttamente valutare
Un fenomeno che ha oggi insieme valenza di economia classica banche valenza politica
Quello cioè della concertazione
Perché anche nell'editoria come in ogni altro settore economico leggi del mercato spengono l'imprenditore che tale vorrei essere
Verso la concentrazione
Una concentrazione non meno preoccupante che ha obiettivi economici ed è tesa a garantire l'acquisizione di spazi di mercato e larghe di economia e larghe economie di scala nella logica della concorrenzialità
Ecco perché registriamo oggi e il fenomeno sarà sempre più accelerato nei prossimi mesi nei prossimi anni una tendenza crescente alla concentrazione
E questo in verità
Francamente ci preoccupa non poco
Ci preoccupa non poco non soltanto per la diminuzione dei dei posti di lavoro che è un problema notevolmente importante ma perché
Finirà per incidere certamente sul problema della informazioni
Noi abbiamo alle viste
Già una delle delle grosse catene tipo cambino nazione
Il piccolo e forse domani qualche qualche altro giornale
Anche importante dico
Esiste un'altra catena
Costituito dalla cattedra Gazzetta del Mezzogiorno ed al Mattino di Napoli poi esiste il gruppo Caracciolo che al di là delle colonie societarie concentra oggi un quotidiano nazionale un settimanale nazionale una catena di quotidiani locali ed è un'agenzia di servizi ed usa le tecnologie per una marcata omogeneizzazione della informazione che coincide che incide sull'autonomia
Anche formale delle singole testate
Un altro problema che ci ha fatto né ci preoccupa e che dovrebbe
Vorrebbe tormentare anche nel mondo politico
Il problema della lottizzazione
Non tanto nella nell'editoria diciamo così della carta stampata
Ma soprattutto nella RAI
Dove le assunzioni
Sono state fatte e purtroppo continua ad essere fatte secondo criteri
Di di scelte politiche
Per cui continua
A dirsi che vengono assunti dieci giornalisti
Di cui tre di un colore politico reti un altro tre di un altro ancora ed è uno bravo
Per questo
Come
No
Noi speriamo di risolvere rapidissimo chi chiede di risolvere il problema in qualche modo e soprattutto di difendere l'autonomia
Dell'editoria della carta stampata
In modo da evitare questa lottizzazione e che veramente incide sul sia sul piano dell'informazione in maniera notevole
Purtroppo noi vorremmo essere aiutati da lei
Dal Parlamento
E mi rivolgo all'onorevole Almirante soprattutto
Perché sino alla fine della della professione
La fine della professione e ritorneremo a vecchie organizzazioni che non non mi piace qui ricordare ma che hanno così
Vanno forzato il certe situazioni e da un certo a Baggio convinto della autonomia ed è la libertà di stampa
Grazie a lei presidente
I letti e gli illustri si stanno
Grazie presidente adesso noi abbiamo un problema vorrei pregare tutti gli amici che intervengono di potersi tre perché così dobbiamo dare spazio a Rauti a Minniti a Pruzzo a Rositani a Tatarella e poi soprattutto all'onorevole Almirante quindi metto un minuto
Non è o meno troppo
E allora dico a questo punto quindi vorrei pregare gli amici di voi questi tutto va agli atti quindi tutto si potrà leggere comunque andiamo avanti Giorgio Torchia
Lo stabiliamo i canini vite così lo dicevo come una raccomandazione amichevole nelle strade limitrofe
Il nonno convegno per le questa al quale il piacere di assistere mi pare che il tema sia da dell'Obiettivo cioè su una tematica molto mirata alla problematica
Interna
Da quello che il rapporto stampa partiti nella realtà italiana
Io mi permetto di passare ad altri l'obiettivo un po'grandangolare
C'è la testimonianza potrebbe Nissim soffermarmi su casi italiani avete dire anche molte cose amene però ritengo di poter portare sia pure in termini telegrafici un contributo più pertinente a quella che è la mia attività professionale la mia specializzazione in questi anni
Essendo inviato speciale avendo ahimè coperto le aree di crisi e di rivoluzioni e di guerre degli ultimi trent'anni ho potuto fare una verifica nel corso di questi anni di quello che e sul piano italiano e sul piano internazionale quel famoso binomio di cui tanto si è parlato soprattutto sino a qualche anno fa cioè la famosa completezza ed obiettività dell'informazione
Debbo dire a nostra consolazione e anche un po'la nostra soddisfazione questo convegno poi nella testimonianza
Che i tempi sono cambiate abbastanza che cioè un processo critico ha fatto sì che
Certi Anni di Piombo abbiano lasciato il posto a delle valutazioni più serene anche in questo campo
Però io cito tre esempi tra le moltissime esperienze che io potrei qui invocare rischiando di fare un po'la parte del miles gloriose
Che secondo me sono emblematiche dei tempi che abbiamo vissuti più piuttosto che di quelli che stiamo vivendo e che ha hanno però informato d'informazione per quanto riguarda le tematiche internazionali
Prendendolo così dal cestello delle mie dei miei ricordi delle mie esperienze ieri vorrei con estrema diciamo sintesi consentite fare presenti che sono gli atti in ampi l'Iran e quello ancora attuale dell'America Centrale
Sul Vietnam
Io sono stato protagonista di una serie di assurdi comportamenti mistificazione da parte di bisogna riconosce di grandi doti di larghi settori dell'intera stampa internazionale
Mi ricordo una volta
Per dare un esempio di come le cose andavano lì come effettivamente era impossibile tracciare un discorso che fosse veramente obiettivo e tendesse a dare alle situazioni il valore che realmente avevano i protagonisti loro naturale i dildo lineamenti
Mi ricordo che una volta in Cambogia che del del complesso della situazione indocinese era Arconte lamenta quello che si possa ritenere la più con la altri pericolosa più confusa per i giornalisti perché mancando l'infrastruttura militare americana che assicurava una una possibilità logistica e di movimento e anche di relativa sicurezza in Cambogia foto a Phnom Penh era veramente poteva succedere qualsiasi cosa e non a caso in Cambogia c'è stato il massimo tasso di mortalità tra giornalisti fotoreporter eccetera
Mi trovavo nel mi trovavo nella zona di me lungo al di là dalla parte del fiume e l'esercito cambogiano mi porto insieme ad alcuni colleghi tra cui alcuni collega americana vedere quello che era a giudizio del comando delle forze armate chimere un massacro dei Khmer rossi era un villaggio
Devastato da un combattimento in una piazza c'erano ammucchiato in una un numero piuttosto impressionante di cadaveri
Dalla ricostruzione che ero riuscito a fare interrogando le persone emergeva con estrema chiarezza che quel massacro era stato perpetrato da Khmer rossi
Consultazione tra i giornalisti mi trovai soprattutto a parte i giornalisti americani una accanimento nel ritenere che quel massacro era stata fatto dall'esercito boh governati
Beh io dicevo ma scusate mettiamoci d'accordo su un punto qui tutti gli elementi di giudizio che non stiamo raccogliendo militano a favore di questo tipo di interpretazione dei fatti la risposta era non è vero perché le persone del villaggio sono state
E contattate degli elementi del Governo il quale mi seduce Petrini l'impressione quindi questa la versione benissimo sui sui giornali io sul mio giornale
Il tempo uscì facendo resoconto e stabilimenti e di altri parlanti questa staticità su altri giornali uscì invece il il massacro attribuito al governo in un secondo tempo
La le le le prove che si ebbero che si trovavano per ammissione stessa dei Kim Rossi quale dichiarano che vuole avevano dovuto punire giustiziare dei servi della che dell'imperialismo vena conferma la nostra versione dei fatti
Ma il motivo ricorrente era in Vietnam per passare dalla dallo scenario cambogiana con avete la vita questa tesi di fondo una grande insurrezione popolare che riceveva per caso degli aiuti dalla potenza del nord ma del tutto imposte da necessità storiche
E politiche ma non mi fa fatto determinante ai fini dalla risoluzione della lotta e un imperialismo quell'americano Ciaccia
Alla vigilia tra caduti i secondi sono scappata secondo il ventisette aprile Saigon è caduto il trenta
Il venticinque io Egisto Corradi uno dei più famosi rinviati speciali italiani del più famoso in assoluto in campo come istituzione nel nostro mondo siamo andati in una zona del del del Mekong
In piena situazione poco di collasso delle forze governative con la con la radio già il fondo che dava
Questa pelle popolo in Vietnam in soli cinque perché mille anni non ti si presenterà un'occasione nuova per poterlo fare nella zona del delta del Mekong la situazione era di una tranquillità assoluta la consistenza pensionati
Siamo ci ed arrivare fino accanto oltre
Senza vedere barricate insurrezione chiediamo soltanto l'esercito che cominciava a sbandare anzi ed era sotto il peso il peso per la sconfitta
Ritorniamo a Saigon
Io vado per la verso la zona solo che e vedo che Cheney Carmati lo dovete meriti che stavano venendo in condizioni molto particolare siamo riusciti a scappare da Saigon benissimo
Da un Congo
Dove io riparare vivi poi l'ha telefonato del del carrarmato t. cinquantadue sovietico che sfonda i cancelli del palazzo di banchieri ma non una folla di popolazione in armi che aveva invaso il palazzo una grande mistificazione di potere tiri di migliaia di elementi con che veniva a a rapportare che cosa un'interpretazione per la guerra del Vietnam che ha fatto storia sì a un certo punto fino a quando non sono arrivati poi Orsanic pentiti a dire va be'ma insomma allora avessimo sbagliato il che è umano ognuno di noi era propri vele cambia
Cioè il diritto di cambiale di cambiale ha diritto di di porsi che le nei confronti a realtà come più gli suggerisce la propria coscienza o di convincimenti pochi studi però questo tipo questa è un tipo di critica gli ho rivolto spesso alla nostra categoria intesa anche in campo internazionale
Però
Se si sbaglia bisogna poi avere anche il la necessità di meditare sulla possibilità di ripetere gli stessi errori nel caso dell'Iran e cerco rapidamente di arrivare sino alla conclusione l'America centrale
L'interpretazione di queste masse enorme veniva veniva presentata in chiave progressista in chiave di di un di un di un di una grande epopea ebbero liberatrice per il le
Periferie Pellino e mi ricordo ancora una visione di me scusate delle il dettaglio diciamo di colore in pigiama che nel parco tele di terranno urlava rivolto ad alcuni carissimi amici e colleghi vi pentirete perché i preti me la faranno pagare il referto perché in quel caso il Mullah detti fatti serrata ampiamente ragione
Ne paga molto recente stando a cena
In quel di Teheran in un contesto molto tormentato de quest'ultima guerra Iran e Iraq da me vissuta con Murdoch con molta partecipazione
Che mi ritiro in un teatro che fra l'altro un collega presente D'Asaro in anni
Trascorsi ben conobbe
Fini in quella in quella situazione un esponente governativo mi confessava candidamente davanti a del caviale che famosi incendio del cinema di Abrams decorano state massacrate alcune centinaia di persone da da un incendio doloso ha provocato
Allora si disse dagli agenti della Sava e non scrivevamo che pur essendo il regime dell'Iran degli Liegi veloci a un regime sul quale bisogna soffermarsi anche con un minimo di discorso critico e che voglia aprire una parentesi va anche detto che spesso ma non è il caso della Cia che va valutato anche un po'anche comune maggiore prudenza e con maggiore revisionismo senese mi fate passare la parola non c'è dubbio che spesso ci siamo trovati ah nella valutare che le la difesa dei cosiddetti i difensori della civiltà occidentale a difende dalla gente indifendibile si mi perdonate fra la la la conchiglia il concatenarsi di ripetizioni
Ora però in questo caso mi confessava che quando voi
Dicevamo della leggendo delle del cinema di Abadan non poteva essere stata provocata dalla sabato perché non obbediva nessuna logica di strategia del potere ma allora si disse che erano state non solo la Sabatini che lo sapete neanche gli agenti israeliani a farlo oggi mi confessava tranquillamente causati loro cioè i Mullah a dare fuoco al cinema di Abadan perché quella fu una delle grosse provocazioni terminarono profondamente regime Croce
E se mi consenta deve questa confusa carrellata abbiamo una situazione in atto oggi l'America centrale io ho vissuto fu tutta la tutto l'evoluzione e la situazione in Salvador e Nicaragua
Per quanto riguarda lei il sabato sforo le famose elezioni in cui Duarte doveva decidere si decideva le elezioni Duarte
La stampa internazionale la la la grande maggioranza che quella italiana
Sostenevano Duarte con fantacalcio Duarte democristiano beninteso era un fantoccio nelle mano di una di una trinità militare
Che non ci sia la violazione di diritti civili che non c'era nessuna udienza popolare da parte Duarte e così via quando la mattina si andò a votare che alle cinque del mattino
La popolazione si affollava i seggi affrontando le sparatorie all'hotel cammino reale San Salvador si sparse il panico
Perché molti colleghi in soprattutto americani che avevano le dirette non sapevano come giustificare ai loro giornali e alle loro televisioni questo capovolgimento di situazioni
E per cui ancorate ancora ho negli occhi le ricorda telefonico tra un carissimo amico che telefonando al costo del giornale diceva ma scusa un attimo diceva riferendosi alla al al collega che si trovava in una città italiana se ma io se questi vanno a votare mica glielo posso impedire io la so l'avete pure di facciata col Barcellona
E e alla fine si scoprì che Duarte aveva un'udienza popolare e che nell'ambito nella realtà Centro America Paul complessa autoritaria e e piena di di problematica sociale quel tipo di relazione di elezioni era relativamente libero
E il discorso e concludo si sposta al Nicaragua dove abbiamo assistito a delle cose esilarante per cui le elezioni che erano non erano democratiche in Salvador diventano di moka pieni cara
Ore il disco se li paragona non questa profondità in questa sede
Credo che al di là di una valutazione maniche Istica del problema sandinista ci sia
Anche la possibilità di una comprensione del fenomeno per taluni versi proprio in questa sede
Però non c'è dubbio
Che tutti gli elementi che configura il regime sandinista e che configurano le scelte che alla fine i sandinisti hanno fatti non lasciavano spazio
Che è una scelta autoritaria ma certo totalitarie che ben poco ad democratico e c'è voluto moltissimo ancora oggi esistente a dare a quei fatti a quelle realtà interpretazione che in altri casi in altre circostanze quei sensi datata
E la conclusione di questa mia confusa Breve insomma non telegrafica testimonianza e che se l'arcipelago e qui il gioco va al di là della complessità dell'informazione sull'arcipelago
Dei media in Italia per quanto riguarda l'obiettività dell'informazione la completezza d'informazione resta un labirinto come descrive questo manifesto ci sia di consolazione che questo labirinto dire di confusione di idee interpretazioni attesi di storie preconcette
E di realtà falsate è un arcipelago di complessità che riguarda purtroppo la stampa internazionale nel suo complesso e non soltanto l'Italia grazie
Grazie calca per la sua comunicazione
Certamente tutti tutti noi abbiamo invidiato non c'è suggerisce ne vedo che gestisce rendendo tutto il mondo ed ha dico aggirato dovunque emendarle voi che che avventura Splendor Raudive avventura spedire vissuto questo uomo e poi mi ha fatto ricordare una frase di Longanesi
Cliccando lui diceva che alterando nel parco in pigiama Ettore avuto ragioni quando Longanesi diceva quando si è in pigiama sia sempre raggiunti allora individuando era un'altra cosa di adesso la parola a Franco varia dice se gradisce presidente del Sindacato Libero scrittori Italia mi accontento
Sì io dovrei aprire il capitolo delle comunicazioni quindi vi risparmio testimonianze che abbiamo avuto in abbondanza però il cortese richiamo che ha fatto Giorgio Torchia agli anni passati in quelle zone forse mi offre il pretesto per introdurre l'argomento delle comunicazioni
A proposito del difficile rapporto che c'è fra il potere il giornalista soprattutto quando il giornalista non appartiene agli apparati di sistemi del sistema
E in un episodio del mille novecentocinquantotto quando mi trovavo a Baghdad per il colpo di Stato del generale Kassem la prima cosa che feci arrivando a Baghdad fu quella di andare all'ambasciata d'Italia per essere un po'guidato pilotato
E mi lo devo anche protetto in una situazione drammatica come quella che imperversava a Baghdad nel cinquantotto mi presentai all'ambasciata d'Italia che era circondata dai carri armati
E mi presentare i al al nostro rappresentante che era il ministro plenipotenziario
Della chiesa non dalla Chiesa della chiesa e lo trovai in giardino in questo giardino arido terribilmente bruciato dal sole con due due foglioline di Erba che lui si ostinava ad innaffiare nella speranza di farlo cresce
E mi accolse così dice vede ci circondano con i carri armati con la scusa di proteggerci in realtà noi siamo prigionieri beato lei che può girare per Baghdad giri giri mi faccia sapere che sta accadendo
Ecco questo è un tipo di rapporto fra i giornalisti continuando comunque chiudo la parentesi perché bisogna chiudere con le testimonianze che sono state abbondanti
E affronto
E aprono il capitolo delle comunicazioni
Mi devo riferire a qualche episodio da comunicare però vorrei fare una premessa
Vorrei partire dalla constatazione che facciamo tutti e banale e ovvia ma bisogna ribadirla
Che la moderna informazione spettacolo e sempre più esasperatamente spettacolo non risparmia nessuno tutti gli indù urgono
Anche il Papa e me ne può dare atto l'amico che era a terra anche il Papa il quale ha capito
Che la comunicazione spettacolo può anche favorire
E agevolare la missione evangelica nel mondo
Anche i giornali sono ormai dei palcoscenici
L'impaginato ore tradizionale si è trasformato in uno scenografo che gioca con le fotografie e i titoli per la rappresentazione quotidiana della commedia della vita della commedia italiana della telenovela italiana e ogni giorno ci presentano una puntata
Di questa interminabile Historia
Le conseguenze sono positive di questa informazione spettacolo quando l'emozione quando la la l'emulazione stimola la competitività e quindi affida un po'lo spirito critico e il confronto
Negativo quando l'informazione spettacolo diventa programmato strumento di persuasione
E di questi giorni ecco che siamo alla comunicazione e di questi giorni preoccupante risultato di un'indagine di opinione condotta fra ragazzi e adolescenti degli Stati Uniti
Ai quali è stato chiesto come si comporterebbero se si trovassero nella condizione di dover rinunciare al padre ho all'attivo
Ebbene il trentadue per cento
Ha detto che rinuncerebbe al padre
Di fronte a così drammatica crescita della dipendenza televisiva giovanile
Con i gravi disturbi fisici e psicologici che comporta dall'obesità alla progressiva perdita delle capacità critica
Vari collegi Statunitensi cominciano a praticare cure di dissuasione fazioni anti TV
Mentre a New York già da qualche tempo funzionano due istituti specializzati proprio in terapia di disintossicazione dalla dipendenza televisiva
Ciò non significa per carità
Ne deve significare che la tv debba essere ritenuta comunque sempre dannosa per i bambini
Significa invece che bisogna tener conto dell'estrema fragilità dei ragazzi istintivamente portati a vivere a imitare vicende nelle quali quali spazi sempre si identificano
Quale beneficio di ragazzi traggano dalle trasmissioni culturali sempre che presentato in maniera piacevole
E quale pregiudizio invece loro derivi dalle massicce dosi di violenza volgarità sul saggio di televisive sarebbe inutile sottolinearlo se non per riflettere
Sull'allarmante realtà
Che per i ragazzi tra i sei e i quattordici anni la tv attualmente e la principale occupazione del tempo libero
Il mezzo televisivo si rivela purtroppo sempre più spesso come un mezzo diffusivo di fatti criminali con una intensità di corrente suggestioni iniziative davvero imponenti
Dosi massicce di omicidi
Estorsioni attentati esecuzioni rapine stupri servizio incendi furti risse sequestri e ricatti escono a fiumi dai teleschermi
Provocando ogni giorno irreparabili danni
In Germania si è arrivati al punto che due ragazzi di quattordici anni
Hanno ucciso un bambino di nove soffocando lo con una coperta soltanto per vedere se e quando si muore veramente come lo fanno vedere in tv
Fra i ragazzi secondo un sondaggio la credibilità della tribù prevale di gran lunga su quella della radio
Che al secondo posto poi su quella dei periodici che al terzo infine buono ultimi nella classifica i quotidiani
Chi è intossicato da largo consumo di televisione non se ne accorge più
Ma chi come credo la maggioranza
Delle persone qui presenti ma chi ha un approccio incostante con il ritiro e in qualunque giorno indugia nel ruolo di passivo ricevente non fatica a rendersi conto di aver subito un lento processo di assuefazione
Che assomiglia molto ad una condizione di lucida ipnosi
In quello stato di soggezione anche se ha reagito criticamente al messaggio televisivo
Ha assorbito influenze indotte molto di più di quanto abbia sospettato né i ragazzi lo abbiamo già indicato
Le dosi del messaggio entrano più facilmente attraverso le deboli difese critiche
L'immagine della realtà e la realtà dell'immagine il titolo della stimolante relazione
DR
Realisticamente si potrebbe azzardare una più maliziosa definizione
E cioè la realtà infatti e la sua interessata rappresentazione
Fra l'una e l'altra la mediazione cioè noi
Cioè il ruolo dei media
Destinatario il povero utente quasi sempre considerato potenziale cliente commerciale o ideologico di un messaggio di tutti
Perché la formula funzioni
Nella misura più larga possibile è necessario abbassare il livello critico
Del destinatario
E qui siamo tutti testimoni testimoni quotidiani dalle sapienti manipolazioni
Con le quali certe informazioni prendono alla larga l'argomento
Alla stregua della della della
Della preparazione di un'operazione
Che precede l'intervento più
Questa cloroformio iniziazione
Dei ceti subalterni
Basterebbero queste poche considerazioni non soltanto per rimarcare i pericoli connessi al cattivo uso dei media
Ma anche per riflettere sul potere di regime che incombe sovrasta e condiziona il sub potere dalla stampa non sempre docile ma nemmeno sempre contrapposto
Con l'imposizione di modelli socio Polito Cocu politico-culturali stereotipati accompagnati dalla compressione soppressa attrice delle aree che non intendono il regime intarsi
Il potere suscita l'adesione questi schemi riuscendo spesso a dare ai singoli la sensazione di una libera scelta partecipativa
Il che consente ai persuasioni di essere potere lasciando ai sudditi la pagante soddisfazione di sorreggere lo come proiezione della propria libera volontà senza sospettare e forse perché non lo vogliono sapere
Di essere stati massicciamente inquadrati al servizio del potere
Chi più e meglio del giornalista cari colleghi e consapevole del fatto che il pensiero dei ceti subalterni e mediato sino ad essere influenzato condizionato e persino pilotato dai mezzi di comunicazione di massa
Il potere sa benissimo
Che il mito della massa
Vince sempre su quel diffuso tipo di uomo che ha paura di essere se stesso
Che trova sicura che trova sicurezza soltanto nel gruppo e che per queste ragioni è sempre disponibile compilerà capacità critica a farsi promuovere dalla sua frustata singola entità componente della massa
Illudendo se stesso di aver seguito una libera scelta
Il trucco funziona anche con coloro che per connaturato individualismo dovrebbero essere refrattari alla massificazione
Prendiamo l'esempio dell'intellettuale
Dell'intellettuale che ambisce al successo di massa
Se vuole raggiungere questo traguardo se gli piace stare in vetrina se intende diventare un prodotto di consumo non altra strada che piegarsi all'industria culturale di regime
I cui manovratori saranno magari così bravi da propagandare con ipocrita esaltazione l'inesistente isolamento il fantasioso anticonformismo e la mai espressa ribelli nel ribellione al consumismo di quel personaggio
Una volta il potere era la concreta manifestazione della personalità giuridica dello Stato
Oggi si intende ben altro
La capacità di dominio la conquista degli strumenti capaci di influenzare la volontà altrui
L'avvento delle nuove tecnologie ha complicato con un carico di rassegnazione e le profezie di Orwell oggi ci fanno considerare compiuto precisione con più fondato ottimismo la situazione
Almeno per chi
Spero come tutti noi rifiuta la disperante filosofia dell'ineluttabile
Il tipo di uomo nel quale noi crediamo
Non può che continuare ad opporre un combattivo rifiuto
All'ipotesi di lasciarsi masticare dominare da una rivoluzione tecnologica di smaliziato
Noi sappiamo che a fronte di così angosciose prospettive
C'è la salda e collaudata certezza che soltanto quando l'uomo ha dimostrato di saper controllare umanistica mente i risultati delle sue ricerche e pregna re di spiritualità le sue conquiste ha potuto dare
Un senso compiutamente scientifico al perfezionamento delle proprie facoltà creative realizzatrice
Guai dunque a mettere sullo stesso piano
L'intelligenza umana e la moderna tecnologia considerando quest'ultima addirittura dotata di personalità propria quasi indipendente dall'uomo
Trovare il nuovo dell'antico diceva Gioberti
E la sola innovazione possibile nelle cose ideale
E non soltanto nelle cose
Se guardiamo infatti al nostro antico al nostro mondo antico di giornalisti scopriamo che lo scambio di informazioni
Fu probabilmente il primo atto dell'intelligenza il primo passo sulla via delle comunicazioni il battesimo della civiltà
A pensarci bene ci siamo noi
Se non i posteri gli uomini del futuro ai quali i nostri lontani inconsapevoli colleghi delle caverne vollero lasciare con i graffiti un'informazione figurata sulle pareti delle grotte
E noi come loro non abbiamo forse affidato un graffiti analogo inciso su una piastrina di platino ad una mini astronave spedita a cercare altre civiltà al di fuori del sistema solare e a far conoscere
La nostra esistenza nell'universo
Rispetto ai nostri antenati del passato noi antenati dei cronisti del futuro abbiamo il privilegio di poterci regolare sulle esperienze remote vicine degli antenati del nostro presente
E abbiamo anche il privilegio di poterci ancorare ad un punto morto fermo e molto soli
Contro il quale il potere dal regime contemporaneo nemmeno tenta di misurarsi
Ed è la certezza che il mondo antico è sempre un preciso riferimento anche per intuire il futuro
In fondo chiunque oggi legale storia delle civiltà antiche e siamo in pieno boom in questo genere di editoria
Cerca inconsapevolmente le proprie radici
E la spiegazione della propria evoluzione
Non a caso Lord Byron
Lord Byron non sosteneva che il passato è il migliore profeta del futuro
Proviamo a chiederci ad esempio a che punto saremmo oggi con l'astronomia
Se i sacerdoti babilonesi doti giornalisti vissuti ottocento anni prima di Cristo non avessero cominciato ad annotare per secoli tutti i fenomeni celesti e le loro impercettibili variazioni
Senza il fondamentale contributo di questi cronisti delle stelle la scienza moderna sarebbe priva di dati e di osservazioni che sono risultati essenziali dalla scuola alessandrina in poi per lo studio dell'astronomia
Persino l'oroscopo che pur ci fa sorridere resiste da trionfatore sulle pagine di tutti i giornali e diretta filiazione della ciclicità del cosmo intuita dai babilonesi
Il giornalista sempre accompagnato l'evolversi della storia dell'uomo
Un mestiere se non balia se non vogliamo chiamarla missione e testimonianza della continuità di una tradizione che tale resta e resterà anche attraverso tutte le innovazioni tecnologiche presenti e futuri
Uno dei peggiori inconvenienti del mondo moderno ebbe a dire una volta estende non è la perfezione dei mezzi ma la confusione dei fini
Nel giornalismo di oggi nessuno può contestare la perfezione dei mezzi
Ed anche l'eleganza del prodotto ma pochi possono piegare la diffusione
Della confusione della diffusa confusione dei finti
Una confusione e che tutti coinvolge
Perché si cela sì Simitis si mimetizza si giustifica e si legittima dentro il magico brevetto della libertà di stampa
Sarebbe sproporzionato
Evocare lo spirito lo spirito di Madame Roland
Ninfa Egeria dei girondini per ripetere con lei mentre passava davanti alla statua della libertà sulla carretta che la conduceva al patibolo la celebre investiva o libertà quanti delitti si compiono in turno sarebbe sproporzionato perché nessuno in questo regime condotto al patibolo nessun delitto almeno nel senso di crimine legalizzato si compie in nome della libertà
Non viviamo tempi in cui i vessilli della libertà come tante volte è accaduto una la storia diventano alibi per la violenza del potere
Viviamo tempi che per convenienza e convenzione si usa definire normale tempi in cui la bandiera della libertà pende pigra e inerte senza vento di verità dai solenni pennoni del Palazzo
Più raffinati più sottili più subdole sono diventate le arti cloroformio santi del potere
Nome della libertà di ignorare celebrerà il duecentesimo anniversario di quell'orrendo episodio perpetuato sia lungo nella storia sempre in nome della libertà dalla concierge ieri a piazzale Loreto
Tutto
Tutto normale dunque secondo quella condizione di dorma Lita splendidamente sintetizzata da bersagliere con questa caustica verità
Nei Paesi con la libertà di stampa le cose importanti a sapere sono quelle che non accade di leggere perché i giornali sono liberi di non pubblicare
Ecco questa è la condizione del nostro tempo dove nessuna violenza ma una diffusa e generalizzata bramosia di opportunismo ha provocato spesso una volontaria rinuncia alla libertà in nome della libertà
E mortificanti dimissioni dall'intelligenza individuale per consegnarsi all'intelligenza collettiva del regime
Decisamente aveva ragione Gustavo les Bonnes quando sosteneva che la libertà nella maggior parte dei casi altro non è che la facoltà di scegliere la propria schiavitù
E queste molto peggio della censura e l'outsourcing l'Autocar strazio senza possibilità per i dissenzienti all'interno degli apparati di far valere il loro dissenso
Vengono zittiti in nome della libertà cioè del diritto della maggioranza di imporre ai solitari contestatori le proprie scelte le proprie manipolazioni le proprie omissioni propri fans
E magari si condisce la solenne lezione di democrazia
Con quella gesuitica invenzione che la cosiddetta completezza dell'informazione
Anche questa concepita come un diritto
E però il diritto del potere di ignorare le idee le opere le iniziative i programmi dei gruppi estranei da avversari del regime e fra questi innanzitutto e soprattutto le idee le opere le iniziative programmi dell'Opposizione nazionale
Come difendersi allora
Intanto non sottovalutando il fatto che anche la così generalizzata massificazione del conformismo
Il potere non resta mai al di sopra di ogni sospetto e poi rivendicando a titolo di gruppo ma anche a titolo personale il diritto ad essere informati e non persuasi per poter giudicare autonomamente secondo lei individuali capacità critica
Infine rifiutando i messaggi che sono espressioni del dominio sulla massa e che servono al potere per dirigerla e di influenzarla sfruttando la domanda crescente di informazione
In quanto all'avvento delle moderne tecnologie e mi avvio a concludere
La nostra visione umanistica del mondo
Che tale resta anche nella prospettiva del più fantastico illirico avvenire meccanico ci pone al riparo dai dubbi su come affrontare le incalzanti trasformazioni strutturali della società del nostro tempo alle soglie del nuovo millennio
Non è pensabile che qualcuno di noi
Possa farsi incontrare in compagnia dei coloro per i quali non rappresenta un dramma l'ipotesi di sacrificare alla macchina anche una piccola parte dell'intelligenza o una minuscola particolar della nessuno di noi attribuirà Maya la macchina alcuna sacralità
Il pericolo di questa possibile già degenerazione di abdicare cioè al primato dell'uomo per privilegiare una spiritualità della macchina era stato avvertito da un grande Point reti
Il quale nei sonetti di Orfeo
Si preoccupò di avvertire che la macchina non è temibile sino a quando l'uomo la considera strumenti può però diventare molto pericolose minacciare ogni conquistasse l'uomo le concede di diventare spinto
Quale deve essere allora
Al cospetto di tante inquietanti prospettive mentre siamo in transito attraverso una di quelle stagioni della storia che Dante chiamava età grossa il nostro atteggiamento
Innanzitutto quello di intendere al meglio il tempo provvisorio del presente nella serena certezza che dall'inizio del mondo sino alla sua fine c'è qualcosa che di stime nato a restare silenziosamente immutato nel ruolo
A dispetto di tutte le pur provvidenziali e magiche invenzioni tecnologiche al di sopra dei tutte le manipolazioni e di tutte le barricate ideologiche
E per intendere al meglio il nostro tempo considerandolo un corridoio di transito verso i misteri del futuro nulla di più raccomandabile che vivere una la consapevolezza di essere al contempo Eredi ed antenati
Delle idee delle conquiste delle tradizioni e delle passioni di quelli che ci hanno preceduto e di quelli che verranno nel ciclo inarrestabile del divenire il tempo anche il nostro tempo come diceva quindi AMBLAT e il dono dell'eternità grazie
Grazie Maria
Cerca anche lei a casa perché malgrado abbia fatto il condirettore del Secolo d'Italia tuttavia è rimasto sempre un poeta nonché le due cose sono collegate ma insomma dico sembra rimasta senza dunque
E grazie voto
E allora
Dopo aver ricordato
Ma che sembra Roland la famosa rendez si è una donna mila di lire etiche visiva o libertà quanti delitti si Combating nome che dei siamo Fanfani quanto i governi siccome costituiscono in tuo nome nessuna vediamo a detta dei saluti il saluto ce lo porta il presidente dell'Agis e l'avvocato Bruno tramite il dottor Luigi Filippi che qui fra noi che ringraziamo che il capo dell'ufficio stampa e delle relazioni pubbliche
Anche Gaetano casi si scusa molto di non essere per noi ma e nel Consiglio nazionale del lavoro e quindi si porta il suo saluto poi dopo comunicare chissà se fortuna che Paolo Orsina donne qui tra noi che ci consente e stanno sudando esattamente in Africa il che ci consente in fondo
Di potere così andare avanti nel nostro lavoro pregando i nostri amici che devono intervenire di considerare la possibilità di chiudere rinchiudere questi nostri lavori verso le sette la parola adesso a Domenico no prima aveva chiesto Domenico Menniti siccome delle preparati tutto il suo discorso per la Camera dei guanti sapidi dirai a Fanfani dovrà e dico prego prego Minniti
C'è voi poi si prepari dopodomani l'amico mantovano
Sì dopo le tre relazioni svolte stamane io ho pensato che una breve comunicazione
Dovesse riguardare un argomento specifico ed ho pensato che un argomento specifico dovesse anche essere un po'collegato alla mia responsabilità nell'ambito del partito dove dirigo il settore della propaganda
Per cui questa comunicazione si riferisce al rapporto fra politica e mezzi di informazione particolarmente al rapporto fra politica e il nuovo mezzo televisivo e al ruolo che l'arrestato svolge e che soprattutto deve svolgere per potere imporre la propria presenza io leggerò questa comunicazione per mantenermi rigidamente nei limiti dei dieci minuti
Quindi mentre si stava svolgendo questo nostro convegno sui media a poche decine di metri si sta consumando l'ultimo atto della nona legislatura
L'ultimo atto di uno spettacolo politico che offre uno spaccato significativo dei rapporti nuovi che si sono instaurati nella società italiana quante Corsi affastellate lungo il cammino della crisi e quante immagini stereotipate scaraventate sugli schermi delle televisioni sulle pagine dei giornali nelle case degli italiani
La grinta di Craxi la rabbia di De Mita
Le maggioranze che non ci sono più e quelle che ci sarebbero ma non si manifesta e poi la stretta di mano tra Craxi e De Mita Rimini gli insulti di Formica le provocazioni di Martelli i tre si dei socialisti il se
Dei comunisti
La vistosa assenza di Andreotti dai banchi del governo la sceneggiata di Capanna l'ostruzionismo radicale il tempio di Juan secca perché ha il gusto dell'orrido
Chi ha il buon gusto deve accontentarsi delle apparizioni piuttosto piuttosto rata del nostro segretario del partito che peraltro lo dico gli ho fatto omaggio l'altro giorno nella volume pubblicato recentemente da che e Tina ce lo indicano come uno dei personaggi televisivi più interessanti e della politica italiana
La vita parlamentare scrive Poggi tende a ridursi ad un palcoscenico altamente visibile sul quale vengono in scenari degli scontri rumorosi rituali altamente prevedibili le istituzioni non sono più la sede della politica e non lo sono nemmeno i partiti
Lo show è diventato il messaggio chi rimane nell'ombra non è più colui che agisce colui che decide e solo un semplice spettatore mentre i veri protagonisti sfilano sotto le luci
Scrive giustamente Carandini su Repubblica di martedì
Come nella moda così nell'industria degli spaghetti e dei computer
Nella gestione di banche o di bottega nell'amministrazione delle Poste nella gestione della finanza pubblica la regola invariabile questa il potere sta nel successo
Il successo nella notorietà la notorietà nello spettacolo lo spettacolo nell'apparizione assidua sui più potenti media
E chi non appare non esiste soprattutto in politica
Già Gerry Brown notava se una persona non si vede in televisione politicamente non è una persona non esiste per l'elettore anche se questi l'incontro di persona la sua era l'esperienza dell'America degli anni Cinquanta ma l'Italia di oggi che l'America di ieri
Continua Carandini
Sarebbe dunque opportuno fare uno sforzo per spegnere i riflettori sul palcoscenico riaccendere le luci in sala e guardarci in faccia così come siamo veramente tutti gli attori e tutti spettatori scopriremmo che la politica non è Martelli che sul teleschermo si morde il labbro pensoso dei destini della patria
E neppure che l'economia e Gardini che sorride festante per aver conquistato il trentasette per cento della Montedison e insieme il primato delle foto in prima pagina
Ma e possibile spegnere i riflettori e ancora possibile farlo
Quando Lucky Lucan si propose di spegnere i riflettori sul terrorismo brigatista per bloccare l'espansione del fenomeno aveva certamente ragione ma la sua proposta contrastava con la legge di questa società
Con quella legge dei media che secondo lo stesso studioso canadese ha fatto sì dal ridurre il mondo in un grande villaggio a prua ne era cosciente dell'esperienza americana dove spesso la violenza è soltanto un modo per uscire dall'anonimato
Ma aveva dimenticato la legge di questa società
Lo stesso vale nel mondo della politica ci piaccia o no il politico nostrano quel vecchio animale formatosi nell'era tipografica sembra a disagio nella nuova società
Dove la comunicazione avviene in tempo reale dove si afferma una nuova forma di una vita tribale
Il sistema mediale è cambiato il popolo è diventato il pubblico affermava che utilizzava
In politica estera oggi proliferano le guerre simboliche condotte a colpo di notizie
Le conferenze stampa hanno preso il posto dei messaggi diplomatici gli opinion me costituiscono sostituiscono gli ambasciatori o diventano addirittura ambasciatore e se n'è accorta la chiesa così come se n'è accorta l'Unione Sovietica
Ora io non voglio mancare di rispetto a Pertini
Ma fu proprio lui fu proprio il suo modo di gestire la presidenza delle pubblica che ci ha dato la dimostrazione palese di qual è il livello di spettacolarizzazione della vita politica Pertini che accarezza i bambini Pertini che firma l'assegno morali Pertini che programma le sue uscite che tanto piaceva alla gente comune e persino il Pertini di Vermicino il Pertini che non riuscì a diventare il protagonista di un salvataggio che non riuscì ad interpretare il generale Custer
Alla carica contro il male
Lo stesso dibattito politico diventa un palcoscenico dove gli attori cercano di enfatizzare al massimo la loro recita drammatizzato gli avvenimenti
Di qui la politica come spettacolo l'enfatizzazione degli eventi e dei personaggi il rilancio dei protagonismi e degli antagonismi Craxi contro Berlinguer prima Craxi contro De Mita oggi di qui la costruzione di una sceneggiatura che fa vivere tutti nell'attesa di un gran finale un finale peraltro sempre annunciato ma che è scritta nel tempo
Osservava pochi giorni fa Massimo Salvadori sulla stampa che nella società si nota un tasso relativamente basso di conflittualità
Per contro aggiunge l'articolista la conflittualità partitica è fortissima e tale da suscitare seri timori i partiti si scannano nella pubblica piazza
Dando in chiave politica una versione della guerra per bande
Al punto che i leader dei maggiori partiti i quali fino a ieri governavano insieme il Paese sul fondamento di una certa concordia si minacciano reciprocamente parlano gli uni degli altri come di pericoli per la democrazia
La campagna elettorale diventa così frenetica
Arrembante nervoso le squadre scendono in campo ma non ci sono avversari soltanto nemici da battere addirittura da uccidere
Le rispettive tifoserie sono coinvolta vengono incitata lo scontro e non c'è nessuna giustizia sportiva che minaccia provvedimenti
è il preludio al pomeriggio della verità
Quando vespai Santa al masse si collegheranno con piazza del Gesù con via del Corso per mostrarci le faccende smorfie degli sconfitti e dei vincitori secondo le prime proiezioni proiezioni della Doxa
E il condottiero sconfitto dovrà sacrificarsi e sarà sacrificato
Il popolo è diventato il pubblico di spettatori passivi
Viviamo nell'impero dei media che impongono le loro leggi alle quali non si può sfuggire assistiamo da semplici fruitori alla sempre più esasperata personalizzazione della leadership politica all'incarnazione del messaggio che ciascuna forza politica intende trasmettere prevale il leader sul singolo partito prevale il candidato sulla proposta politica
Sono entrate prepotentemente in gioco delle componenti fino a pochi anni fa estranee alla politica
Le doti di affabilità la carica di simpatia sono diventate più importante di una capacità di elaborare tesi politiche
Il sostegno dirò di e di benevole attenzione dei centri di pressione sono prevalenti rispetto alla qualità dell'uomo politico alla sua preparazione specifica la sua cultura al suo grado di affidabilità per gli elettori
Anche Danovi marcia grandi passi il modello americano
Nel quale si può dire da sempre l'immagine del singolo schiaccia le specifiche etichette connotazioni partitiche nel quale spesso una trasmissione televisiva può decidere chi debba guidare per quattro anni la più grande potenza mondiale
Celebre fu in a tal proposito il dibattito televisivo fra Nixon e Kennedy durante la campagna del mille novecentosessanta Nexo scrivono i giornali sembrava grigio e malato
Il suo restituirà grigio e saliva sul fondo grigio dello studio era dimagrito molto durante la campagna elettorale e le sue camicie erano troppo grandi sudava molto e il suo trucco cominciava a disfarsi
L'effetto globale era simile a quello della scena finale del film Morte a Venezia di Visconti
Kennedy invece era abbronzato dopo aver fatto la campagna elettorale in California aveva un vestito blu scuro e sembrava sufficientemente eloquente è sicuro
Nessuno ricorda quello che si dissero tutti ricordano il sudore sul viso di Nixon Kennedy l'eroe Elettronica vinceva non soltanto il dibattito ma anche l'elezione
Nell'epoca di Candy il Presidente americano divenuto un divo e nel giro di dieci anni veri divi dello spettacolo si sono vendicati che sono diventati i politici Jane Fonda Brigitte Bardot Melina Mercuri Robert Redford fino ad arrivare a Ronald Reagan
Nel suo famoso dibattito televisivo con Carter Reagan non disse molto di più che non agli altri argomenti ma lo disse con più calma e con più autorità di Carter sapeva e sa controllare alla perfezione l'espressione del suo viso ed atonalità della sua voce
Siamo giunti al punto che vi è una preoccupazione assoluta ed esclusiva per l'immagine è una trascuratezza per le parole
Ed arriviamo a Maurizio Costanzo alla Carrà ADRAI in il messaggio politico non viene più veicolato attraverso le tribune politiche sempre meno attraverso i telegiornali che sono notoriamente lottizzati
Viene proiettato dai salotti di Bongiorno Raffaella o sulle pedane di Domenica In il telespettatore infatti e ormai preparato ad accogliere e a selezionare i messaggi politici che si qualificano come tale
Lì
Respinge i figli tra gli utilizza come più gli fa comodo invece non è corazzato nei confronti dei messaggi che appaiono sotto altra forma
Nelle trasmissioni di intrattenimento in quelle pseudo culturali o nei contenitori televisivi quando il messaggio pubblicitario appare nella
Nella sua veste ciascuno di noi infatti ha già interiorizzato una reazione protettiva agli strumenti per difendersi dal tentativo di persuasione però quando le notizie politiche vengono veicolate sotto altra forma
Noi dobbiamo azionare una difesa nazionale nuova e selettiva siamo quindi più esposte alla persuasione
L'irruzione dei media nella vita di ogni cittadino ha comportato quindi una sosta un sostanziale mutamento delle regole del gioco
Mentre questi potenti strumenti sono di fatto asserviti agli interessi e ai bisogni della classe dirigente che vuole perpetuare il proprio potere
Il sistema della comunicazione imposto dalle regole della politica spettacolo si rivela il più idoneo a consolidare il potere e insieme a condizionarne gli sviluppi ciascuno sembra costretto a recitare la parte assegnata agli nel copione si prenda una sera qualsiasi un telegiornale qualunque un mezzobusto a piacere
Dunque ecco la nota politica della giornata la DC vuole salvare le ragioni dell'alleanza cinque ma non è disposta a subire imposizioni da parte degli agli atti inaffidabili
I socialisti si dicono disponibili al confronto ma pongono la pregiudiziale del referendum
I laici sono divisi fra quanti riecheggiano le posizioni socialiste e quanti si mostrano più sensibile alle rivendicazioni democristiana
I comunisti vogliono superare il pentapartito e salvare la legislatura e il movimento dell'Alitalia e voglio etologia italiano naturalmente chiede le elezioni politiche anticipate sembra che non faccia altro dall'inizio nella legislatura almeno così sembra quanti purtroppo sono tanti hanno nel mezzo televisivo il solo mezzo di informazione e di conoscenza della realtà
Siamo di fronte ad una situazione stabilizzata dal punto di vista partitocratico che ha trovato nei media un alleato preziosissimo
Rompere il circolo vizioso impossibile con le armi e gli strumenti tradizionali della politica tutti devono fare i conti con la nuova società comunicativa tutti devono fare i conti con questa società anche le singole forze politiche ma forza al di là delle immagini che passano attraverso il tubo catodico
Possono tornare ad essere le idee impresso un possibile veicolo per rimettere in movimento la situazione si tratta di individuare lanciare argomenti che rispondono ad esigenze diffusa e a bisogni reali
Per quanto riguarda in particolare la destra no il movimento non sa l'italiano il tentativo da compiere è di coniugare questa strada obbligata
Della presenza e del controllo dei nuovi strumenti per la comunicazione politica e la diversità del messaggio che si vuole trasmettere progettualità cultura e fantasia sono le componenti da mettere da nazione non nuove ma poco utilizzate dagli altri
Ed è forse su questo incerto ma affascinante crinale che la destra deve collocarsi
Per farsi conoscere è riconoscere nella pura affollatissima John della politica spettacolo
Ti ringraziamo molto simili sembra quasi un romanzo quello che ti c'era con tanto un'utopia della realtà o l'immagine di una realtà che non c'è ringraziamo che adesso abbiamo questa situazione
Lo porto lo porto allora c'è Cesare Mantovani subito dopo Cesare Pozzo
Dove c'è il lei c'è inserito in una volta sola
Lei ce lo chiediamo avviene a Vienna penso che io penso che nel salutare Cesare Mantovani che il diretto responsabile secolo saluto tutti gli amici del secolo che sono qui presenti e li ringraziamo della loro operatività
A me dispiace amici e colleghi di non avere potuto seguire
Interamente questo convegno ma ve ne chiedo scusa
Oltre che persona che si interessa e che parla dei giornali ahimè per ragioni d'ufficio sono persone che un giornale deve in qualche modo contribuire a farlo
Mi dispiace però di non aver potuto seguire interamente i lavori del convegno perché da quel pur poco che ho sentito
Mi è parso di cogliere
Un dato importantissimo
Un dato di analisi importanti
è facile quasi esce quasi scontato che si parli dei condizionamenti del sistema informativo è ormai un vecchissimo cavallo di battaglia e per noi anzi è un referente
Però il dato importante per me ha detto ai lavori di questo convegno eh che si è tentato e in gran parte secondo me ci si è riusciti in questa sede
A spiegare i nuovi meccanismi per il condizionamento del sistema informatico
Che non è più quello neanche di dieci anni fa non dico di vent'anni fa non è neanche forse per certi aspetti più quello di tre quattro anni fa
Avete sentito attraverso le brillanti come sempre intelligenti e spiritose parole dell'amico Mennitti
Quali nuove sottili formule di condizionamento
Oggi il sistema del del dell'informazione spettacolo e dello spettacolo informazione abbia
Abbiamo sentito tutti
Quello che diceva l'amico Giorgio Torchia
Se chi la mente notava ed è importante questo notarlo
Siamo in una fase di ripensamento
Rispetto a vecchi miti vecchi tabù
Degli anni scorsi
Io mi permetterei di aggiungere benché fosse implicito in quello che il collega Torchia ha detto
Che ahi noi i ripensamenti arrivano sempre dopo
Quando invece nascono nuove deformazioni Nuovi miti nuovi tabù che bisognerà aspettare forse qualche altri dieci venti anni
Qualche qualche altro trauma collettivo nazionale o planetario
Perché siano soggetti a ripensamenti
Abbiamo sentito tutti quello che diceva il presidente della Federazione della stampa il collega quindi
A proposito del cambiamento che è intervenuto nel sistema dei media
Per cui si è entrati in una fase imprenditoriale anche dei media
Sì in cui la logica di mercato conta molto più di quanto non contasse in passato almeno come linea di tendenza e salvo le eccezioni
Ecco però anche a questo proposito benché
Sia implicito in quello che magari non ha detto per necessaria brevità non ha potuto per dire per necessaria brevità del collega quindi io aggiungerei un chiarimento ulteriore vero sì che oramai il sistema dell'informazione non è più dominato soltanto dalla logica politica
Ma è condizionato ed è ispirato anche alla logica imprenditoriale ma logica politica e logica imprenditoriale si sono sommate si sono sposate non per un effetto di libertà non per un affetto di effettivo pluralismo ma per condizionare razionalizzare diversamente le imbavaglia Mentor il condizionamento del sistema informativo
Non è ci troviamo di fronte secondo me
A due logiche convergenti e interagenti
Una logica politica che mira quindi al conformismo una logica di mercato ed imprenditoriale che mira quindi ad esaltare il consumismo
Le due logiche ti si intersecano si aiutano a vicenda e contribuiscono insieme con sistemi più raffinati con sistemi più persuasivi con sistemi più sofisticati
A creare la fatuità di un mondo la falsità di un mondo la stagnazione di un mondo
Importantissimo in questa logica
è il ruolo che la pubblicità oggi esercita sui mezzi di comunicazione sociale su quelli che si chiamano i mass media
Oggi la pubblicità è tra le componenti dei ricavi forse al sessanta settanta per cento il che significa che un giornale
Non si tiene tanto sulle copie comprate su quanto il lettore conferisce comprando le copie ma sulla quota di pubblicità che riesce ad accaparrarsi
Questo produce provoca una deformazione del mezzo di comunicazione sociale
Perché se il mezzo di comunicazione sociale deve veicolare come si dice adesso messaggi anche pubblicitari anche e soprattutto consumistici
Il mezzo di comunicazione deve affermare valorizzare e diffondere un sistema di vita che sia consumismo
E deve quindi sostenere Pseudo valori funzionali al disegno consumistico e di mercato
Le tue la oggi che si sommano
Perché un sistema politico funzionale al consumismo tollera e consente in certi certi entro certi margini anche aiuta questa logica di consumismo
Il sistema consumistico trova razionale e funzionale il sistema politico
E il sistema di pseudo valori che a questo sistema sottende e quindi lo sostiene no e quindi dobbiamo lottare operare contro due logiche concomitanti che mirano insieme a stravolgere
Gli autentici valori a mistificare gli autentici valori e ad affermare delle Pseudo perita che siano funzionali agli interessi del potere politico e agli interessi del potere industriale e con
Questo lo dico perché
E vengo rapidissimamente perché la mia in sostanza non vuole e non può essere una comunicazione non ha comunque di queste pretese vuole essere una riflessione ad alta voce
Che sommessamente faccio insieme a voi
Avendo avuto l'opportunità di seguire una parte interessantissima come tutto il resto immagino di dei lavori
Vengo quindi a quello che propriamente è la mia più limitate più specifica competenza il ruolo quindi di un giornale di partito
Giornale di partito e poi di un partito speciale come il movimento sociale italiano
In questo quadro di convergenti conformismi politici e consumistici di cospirare anticonformismo i politici e consumistici evidentemente il ruolo di un di un giornale del Movimento Sociale Italiano che è partito d'opposizione ma di alternativa prima di tutto in termini morali prima di tutto in termini di visione della vita prima di tutto in termini di concezione di verza dell'uomo non può che essere il ruolo di questo giornale
Un ruolo di che livello per quanto sia possibile
Nella nelle due convergenti e cospira antilogica e contro l'uomo è contro la verità dobbiamo aprirci dei varchi
Aprire ai privati
Dobbiamo in sostanza dire quello che nessun altro mezzo di Mimì comunicazione sociale
Può dire al permesso di dire dobbiamo dire aggiungo anche non per pessimismo perché foglio vorrei essere onesto intellettualmente prima di tutto con me stesso dobbiamo dire quello che obiettivamente risulta impopolare che la gente non gradisce nemmeno più sentire
Perché
La gente condizionata da questi Pseudo sistemi da questi i sistemi di pseudo valori politici e consumistici ed esistenziali certe cose non se ne vuol mica sentir dire
Non se la vuole più sentire non le vuole leggere non le vuole vedere non le vuole ascoltare
è più comodo e più gratificante
Pensare immaginare che in fondo il mondo sia solo un problema un problema di pappa col pomodoro di scelta tra quella quell'altra Salza
E che quindi sia anche un problema di scelta tra quelle quell'altra salsa politica e partitica che sostanzialmente fungibile l'una con l'altra
Sostanzialmente non alternative ma semplicemente intercambiabili
Certo ad esempio
Non piace
Ce ne rendiamo conto e me ne rendo conto per sé personalmente
Non piace sentire il giorno di Pasqua
Leggere del giorno di Pasqua su di un giornale che in seguito a certe a certi scenari dette del dialogo tra Est ed Ovest che si paventano che si manifestano la pace in Europa
Potrebbe essere il pericolo di nuovo dopo tanti anni certe o il giorno di Pasqua hanno i tutti compresi noi stessi umanamente
Può far più piacere sentire parlare del tempo che fa se c'è la rete del fine settimana sarà sarà propizio non sarà propizio quale sia al costo dell'abbacchio ed quali eventualmente altre carni si possano mangiare si possono consumare in alternativa all'abbacchio se per caso costa troppo caro
In sostanza
Non piace sentire
Quello che l'uomo moderno l'uomo attuale
Sopraffatto dai messaggi gratificanti e beati ficcanti
Del sistema
Non vuole più sentire
Perché non vuole più porsi problemi perché non vuole avere angosce perché non vuole avere dubbi non vuole affrontare quella che è la realtà
Ecco quindi che il ruolo al di là del dato politico immediato di battaglia politica
Di un giornale di partito e del Giornale dell'unico partito ripeto che è alternativo in termini morali prima ancora che in termini politici e di regime
Non può che essere il ruolo di far suonare dei campanelli d'allarme
Sia pure flat
Di tentare di aprire gli occhi di tirare la giacchetta di porre dei problemi che altri non osano e non vogliono porsi e porre alla pubblica opinione
Chiaro quindi che non può che essere un ruolo minoritaria
Giornale di partito è un giornale di un partito come il nostro non può attendersi grandissimi mercati di vendita e di diffusione
è un ruolo scomodo
è un ruolo doveroso è un uomo con è un ruolo coraggioso
Però la scomodità al dovere coraggio non fa tiratura
Questo però non significa che un giornale di partito
Che pure deve pagare un costo un costo a questo ruolo questo non significa che un giornale di partito debba essere necessariamente un giornale qualitativamente brutto o scadente ci sono dei pregiudizi in questo senso pregiudizi facili pregiudizi che possono correre soprattutto sui giornali letti da coloro che non hanno la bontà e nemmeno alla curiosità di leggere poi i giornali di partito ci sono come in tutti i campi dei buoni e dignitosi i giornali di partito ci sono dei pessimi e disgusto così i giornali di partito onestamente
Io credo che per quanto riguarda il Secolo d'Italia
Ecco non voglio non voglio esagerare preferisco peccare semmai di modestia come si suol dire ma noi siamo da sempre
E lo dico lo dico di fronte a il direttore del Secolo d'Italia di anni scorsi Nino Tripodi siamo da sempre nei livelli dei giornali più che dignitosi di parti
Ne
Significa deve significare questo
Questo ruolo particolare che dobbiamo svolgere che il giornale del partito debba necessariamente essere un peso morto insopportabile per il partito
In termini economici
Io direi che nel nostro piccolo ma non più tanto piccolo come poi vi dirò per darvi anche una buona notizia
E con quella finirò
Nel nostro piccolo di partito prima di tutto prima che di giornale
Noi abbiamo saputo dimostrare prima degli altri
Che riuscivamo a permetterci il lusso di essere quel giornale che dobbiamo essere
Senza dover pensare irrimediabilmente insopportabilmente in termini economici sul partito
Come voi tutti saprete o quasi tutti saprete
Il giornale che aveva un deficit sia pure modesto in senso assoluto ma relativamente pesantissimo per le condizioni per le capacità finanziaria del partito
Oggi è avviato a quasi totale Risanamento
Questo cosa significa questo significa che anche un giornale di partito anche il giornale di un partito difficile e scomodo come il Movimento Sociale Italiano che quindi deve essere difficile e scomodo come giornale
Può razionalizzare sì può intelligentemente organizzare dosare le proprie forze
Può consentire anche un certo adeguamento non dico miglioramento qualitativo del prodotto
Significa soprattutto che nel suo genere come
Medium ma particolare
Può farsi rispettare può farsi apprezza
E questo grazie
Alle forze del Partito grazie a ai consensi agli aiuti agli appoggi
Della milizia di partito il Secolo d'Italia la ampiamente quasi raggiunto
E a riprova di questo io vorrei ecco questa è una buona notizia che voglio lasciare a conclusione di questa mia non comunicazione ma riflessione ad alta voce
Volevo dirvi che quando purtroppo dovemmo interrompere
Le pubblicazioni per due mesi tre mesi perché dovevamo fermarci dovevamo raccogliere le nostre forze valutarle prima di tutto
A riaggiustare ac
Non dico riposare ac
Perché in quel periodo probabilmente lavorammo molto di più
Di quando il giornale uscì pure usciva regolarmente ebbene quando noi dovremmo fermare un attimo la nostra marcia
Vendevamo otto otto
Oggi vendiamo quattro volte quel tono
Abbiamo quindi fatto un bel tratto di strada
Merito di tutti merito soprattutto di che il giornale prima non lo comprava e adesso lo compra merito direi soprattutto di chi prima non lo comprava e adesso lo lo lo compra
Perché da parte di chi il giornale faceva prima fa adesso farà domani l'impegno di coraggio di dedizione e perché no un pizzico anche di intelligenza è quello di sempre rimarrà quello grazie questo io io volevo dire e concludo
Perché è vero sì che è difficile per noi svolgere questo ruolo di che livello
Fra le due opposte logiche cospira anti contro la verità
Ma non è impossibile e lo stiamo dimostrando noi come Secolo d'Italia e come movimento socialità
Grazie Volta Mantovana Resta chiacchierata di questi interventi ad alta voce così meditato adesso deve parlare cioè essere poco so poi Pino Rauti poi Guglielmo Rositani poi Giuseppe Tatarella poi Maceratini poi Tripodi se desidera portare un saluto e poi Giorgio Almirante abbiamo anche dei turisti scusa tanto perché non c'era adesso dopo
Ecco subito appena
Io annotato con estrema attenzione
Gli scontri ogni sono stati offerto dalle relazioni dalle tre redazione di base così sì sì ho capito ricche di di riflessione di dati
E di impostazione non soltanto tattiche ma anche strategica
Di una
Posizione di impegno
Del nostro partito nei confronti del problema della informazione della informazione radiotelevisiva
E più bassamente del problema della editoria
Però
Di tutti gli interventi che sono a questo punto già quattordici caro Presidente ero segretario del partito io devo fare da parte mia giustizia sommaria perché sarei un pessimo giornalista se non obbedisce a una regola fondamentale
Che è quello di prendere i treni l'orario e quello di prendere il telegiornale Bontempi utili perché
La sintesi dei lavori del nostro convegno arrivi alla all'opinione pubblica
Sarei anche un pessimo componente della commissione di vigilanza se ripetessi Passuello che è stata la sostanza tutto il nostro impegno
In quella sede contro il monopolio della televisione contro la lottizzazione contro tutto il malcostume che che figura poi del resto
Come denunzia nel
Nella pubblicazione a cura del partito verrebbe varie relazioni che noi abbiamo avuto incarico da parte del segretario del partito di fare sui vari argomenti
Quindi io desidererei soltanto leggere un brevissimo tratto finale della relazione via della comunicazione che io mi ero proposto di fare rimettendo per il resto il documento alla alla presidenza del Pesaro stampati gli atti d'indagine si esce benissimo nell'appunto per questo
E quindi il mio concorso è più quello di un di un ascoltatore attento di quanto è stato detto in questa sede che non come esercizio personale di di protagonismo in in questo convegno devo però ecco questo ci tengo a rilevarlo perché coincide in sintesi estrema sintesi con le posizioni di fondo delle tre su cioè che cosa ci proponiamo nel quadro di un impegno di lotta per la libertà di informazione
E io devo rilevare a questo punto saltando tutti e due considerazioni sul sui ripeto sui mali della disinformazione che del resto noi denunciamo da parecchi anni
E
E arrivo direttamente la parte propositiva
Perché se questo convegno deve segnare un momento di riflessione deve essere anche un momento di proposta
E devo dire che gli interventi Esterno mi hanno particolarmente colpito
Perché sono rispetto a a posizioni protestatari è che che ci sono
A posteriori essere effettuate a posteriori del tutto ininfluenti sono invece estremamente importanti le sortite di alcuni di alcuni ambienti perché sono stati rappresentati ma negli ambienti professionale ad altissimo livello noi dobbiamo prendere atto di questo elemento nuovo scaturito in questo convegno e devo ringraziare da parte mia coloro i quali hanno portato questa voce di anticonformisti
E di verità
Nel nome di una battaglia di libertà che noi rivendichiamo come titolo proprio di ambizione intellettuale e culturale della nostra parte politica io mi rendo conto che anche se mi ero proposto di essere estremamente sintetico mi sto avviando involontariamente del tutto involontariamente a un'analisi che pretenderebbe da parte mia una attenzione che non può essere risolta in pochi minuti di intervento
Ripeto il las la sostanza dell'intervento lo rimetto alla presidenza del convegno
Il mio contributo è una dichiarazione di estrema disponibilità sul piano di una difesa della libertà di informazione verso e soprattutto rivolta agli ambienti professionali che ci hanno interessate hanno richiamato la nostra attenzione ed è un fatto nuovo questo assedio sia stata sede non solo di protesta
Ma di denuncia da parte di giornalisti e di ambienti professionalmente poi
Altamente qualificati
Desidero soltanto concludere brevemente affermando che questa disponibilità rientra in un impegno che va oltre evidentemente le scadenze elettorali
Di convegni in questo momento se ne prenderò parecchi questo è un convegno del tutto particolare denso di significazione e di riflessione politica culturale intellettuale spero che questo sia arrivato alla alla intelligenza critica che coloro i quali sono intervenuti non come proprio rischi la nostra vita interna di partito ma come protagonisti di una battaglia di libertà nella informazioni in Italia grazie
A onor del vero devo dire che questa i sottolinea dichiarazione di disponibilità riguarda un amico un piccolo episodio una volta e missili mi rivolse accise nel pozzo per una trasmissione dell'accesso
E tu con autorità
Interventisti testo la commissione De vizia eccesso e in una settimana ci fascisti carente la trasmissione questo per un ringraziamento pubblico che ti dobbiamo a nome
A nome di molti amici del sindacato quindi chi vuole accedere si rivolga al culto
Sì grazie
La parola per un piccolo una piccola variazione c'abbiamo un amico giornalista di grande valore
Che Gianfranco De Turris Gianfranco De Turris per favore si occupa del G e vetri ma poi si occupa di Fantascienza e non diciamo di San di Fantasia della letteratura meglio detta così no adesso spiego quindi diamo la parola per pochi minuti Gran Bretagna pochi pochi troppo perché mai paraurti Grazzini
Dunque io volevo fare degli appunti sopra degli in fare alcuni appunti sulla questione della società informatica
E poi parlare della critica che è stata fatta da questa letteratura fantascientifica molto prima al ai mezzi di comunicazione di massa usati in modo perverso cioè soprattutto a televisione la pubblicità
Mi scuso per la voce tra parentesi e molto prima che non i grandi saggisti che si sono occupati a questo su questo argomento quindi
Diamo una delle tante definizione della nostra società civiltà potrebbe essere quella che fa riferimento all'informazione cioè radiofonica televisiva informatica telematica
Pubblicitario indipendentemente dal suo valore cioè dal suo essere veritiero falsa una civiltà meglio una civilizzazione nel senso negativo che dava spendere questo termini contrapposti un tutto in cui l'informazione è tutto può tutto fa tutto e dove si
Senza informazione non vi è nulla non si può nulla e non si è soprattutto nulla la Società dell'informazione in effetti riuscito a creare una scorta di invisibilità raggiungendo lo scopo c'era un tempo tipico della magica e che è stato al centro di molte fantasticherie pseudo scientifico
Nel senso che quasi come per la filosofia idealistica si può dire che è un fatto un avvenimento una persona non esistono sono quindi invisibili alla gente comune Celine formazione questa volta con la i maiuscola non ne parla uno che di solito non si conosce quindi non è mai avvenuto se non ne trattano giornali televisioni e radio nell'immediato
E in un futuro più lontano cinema libri e documenti enciclopedia l'episodio con le persone delle cose che lo hanno determinato e invisibile permeabile cioè l'attenzione della gente
Che non essendo stata avvertita informato non lo conosce lo ignora non lo conosceva e continuerà ad ignorarlo finché qualcuno o qualcosa non è tratterà non si tratta comunque di una questione nuova anche se oggi è portata ai limiti estremi data la diffusione dell'informazione e da sempre ciò di cui non rimane una documentazione una memoria storica
E come se non fosse mai successo
Facciamo un esempio d'attualità
Suscitò molto scalpore discussioni a non finire anni fa all'epoca degli anni di piombo più duri durante il sequestro Moro la proposta di merci salme clou Anna di combattere il terrorismo staccando la spina cioè imponendo
Che i mezzi di di comunicazione di massa di venissero come lui disse cassa di risonanza
Dell'impresa e dei documenti dei terroristi si parlò di metodi antidemocratici e ci fu addirittura chi fece riferimento alla censura che all'epoca fascista dici vigeva per i fatti di cronaca nera
Non era così naturalmente nel Codice di autodisciplina che si impose la stampa italiani in proposito limitando all'essenziale le notizie soprattutto quelle riguardanti i comunicati delle varie organizzazioni sovversive avuto i suoi effettivo efficace si deve notare inoltre che l'uso dell'informazione per modificare la realtà specialmente quella del passato è stata ed è forse ancora di uso comune nei Paesi a regime comunista
E notissimo come nelle pubblicazioni ufficiali russe cinesi esempio tipico l'enciclopedia sovietica
Fatti e personaggi compaiono soprattutto scompaiono vengono minimizzati o enfatizzati a secondo della situazione politica interna di qua di quale fazione o indirizzo prevalga in quel dato momento
E quanto portò alle estreme conseguenze George Orwell nel suo notissimo mille novecentottantaquattro
Dove il protagonista Winston Smith lavora in un apposito ministero non solo per modificare la storia quella dei libri ma addirittura la cronaca quotidiana per adeguarle senza contraddizioni alle mutevolezza delle decisioni politiche
Si è accennato quindi a ammette l'UE ne ha ormai il primo libro del sociologo canadese la sposa meccanica peraltro tradotto solo di recente in Italia è del cinquantuno mentre il saggio di diede la notorietà la Galassia Gutenberg e del sessantadue lo scrittore inglese pubblico invece il suo romanzo dello quarantanove sono date da tenere presente perché proprio in quel periodo nasce si sviluppa dando il meglio di sé un tipo di narrativa che ha contribuito molto alla critica del condizionamento imposto alla personalità umana Hernanes media
Soprattutto televisione pubblicità mi riferisco alla so se al science fiction conosciute in Italia con il nome di fantascienza sociologica che si può dire vide la luce quasi contemporaneamente alla rivista americana Galaxi uscita nel cinquantuno
Gli autori che Sordi non sulle sue pagine avevano di fronte a loro la società statunitense degli anni Cinquanta non diversa da quella italiana del molto diverso da quello italiano dello stesso periodo
Per loro critiche quelle meglio riuscite quindi non contingenti possono riferirsi benissimo all'Italia degli anni settanta e soprattutto tanta facciamo qualche rapido esempio
Ray Bradbury è senza dubbio l'autore che con la sua cultura umanistica il suo carattere individualista e la polemica contro l'inurbamento forzate la mani meccanizzazione eccessiva
è riuscito più efficacemente illustrare gli orrori della civiltà industriale succube dei mass media Marte ricordare il suo Fahrenheit quattrocentocinquantuno del mille novecentocinquantatré il titolo fa riferimento alla temperatura qui brucia la carta
Dove ad una civiltà di massa condizionata dalla televisione si contrappone una civiltà individuale agreste del libro anzi di uomini libero perché ognuno di essi ricorda a memoria un classico della letteratura mondiale
Invece nella città allagata la gente vive imbambolata di fronte schermi televisivi grandi come una parete su cui vengono trasmette trasmesse soap opera cioè saghe tipo Dallas Dynasty ho capito
Che non soltanto sono interminabili ma totalmente coinvolgente
Creando un mondo fittizio nel quale si immerge ipnotizzato lo spettatore nel quale così si astrae dimentica il mondo reale il suo Britten abbrutimento morale e psicologico
Il pericolo della televisione come medium che riesce a creare un mondo secondario negative pericoloso è stato sfruttato dagli scrittori americani a diversi livelli sia simbolici che concreti
Nel Veneto cioè è il nome che si dalla prateria sudafricana che è scritto nel mille duecentocinquanta
Sempre Bradbury immagina che un gruppo di ragazzini si medesimi tanto nella visione dei programmi televisivi
E sviluppi che sviluppi un odio tanto profondo nei confronti dei genitori che vorrebbero de di spogliarmi dai sì che riescono a rendere vive le immagini che vedo in questo caso le belve che abitano il vento in modo da vendicarsi crudelmente tramite sette cattivi parenti
In sud e canali di Richard McPherson che del cinquantuno degli dagli schermi televisivi emergono dei muscoli dei mostri chiaramente simbolici cioè delle enormi bocche che mangiano gli spettatori
Roberto Scettri nel suo il premio del pericolo del cinquantotto immagina che la posta in palio di un popolare concorso a premi televisivo sia la vita del concorrente in gara
Anche il condizionamento che si atto attraverso la pubblicità è stato al centro di molte storie di fantascienza di quel periodo una denuncia che pur se soltanto sul piano della narrativa popolare
Ha preceduto quella di Vespa card del suo famoso nel suo famoso iper sua soli occulti che del cinquantasette nel romanzo I mercanti dello spazio del cinquantatré Frederik Pohl descrive una società del futuro che si è diffusa anche sugli altri pianeti del sistema solare
In mano alle società pubblicitarie che si combattono fra loro per la preminenza né più né meno che i vari clan della mafia della camorra
Nel tunnel sotto il mondo del cinquantacinque lo stesso scrittore immagina che per sperimentare l'efficacia di un certo slogan o un piano pubblicitario di lancio per un nuovo prodotto
Le compagnie crei non delle cittadine in miniatura in cui degli automi dotati di coscienza sperimentano sulla loro psiche la validità o meno di questi slogan il dramma nasce dal fatto che uno di essi si accorge di essere un burattino in mano aiuti da superiori
Tutte queste visioni negative apocalittiche quasi di un futuro molto prossimo allora negli anni Cinquanta oggi praticamente di tutto il nostro presente hanno avuto lo scopo di metterci in guardia nei confronti di alcuni pericoli non immaginari ma reali allora negli Stati Uniti oggi in Italia
Non si è trattato dunque gli oppure di pura e semplice evasione
Di pura e semplice divertimento indipendentemente dalla loro qualità letteraria che peraltro in brand Pulici ha sempre e non si può dire quindi che non siano riusciti ad avvertirci per tempo e e a sufficienza addirittura prima dei critici e dei saggisti certo più famosi che questi scrittori confinati su di questi scrittori confinati su riviste specializzata concludo
Le prospettive sono allora rosse o nere ci sono possibilità di salvezza individuale di fronte allo strapotere del condizionamento dei mass media oppure no
Da quanto si è visto a parte l'esile filo di speranza che sia nella conclusione di fare nati quattrocentocinquantuno sembrerebbe di no eppure potrei dire avanzando un'ipotesi del tutto fantascientifica che una soluzione ci sarebbe proprio cavalcando la tigre cioè sfruttando proprio l'aspetto più negativo della civiltà dell'informazione
Quella sua caratteristica di rendere invisibile ai più
I fatti i fatti le cose le persone di cui non parla delle quali non trasmette informazioni
E cioè in un futuro prossimo venturo nel quale tutto sarà informatizzato nel quale tutto verrà codificato nella mia nelle memorie elettroniche dei computers nel quale il CIPE
E i microchip conterranno la memoria del mondo nel quale nulla dovrà sfuggire all'elencazione catalogazione memorizzazione di queste macchine naturalmente allo scopo di rendere tutto rapido efficiente funzionale alla portata di tutti
Nel quale dunque saremo una serie di impulsi elettronici in quei codici binari ebbene allora forse qualche fortunato mortale potrà arrendersi del tutto invisibile potrà vivere una vita e la più completa pace e tranquillità come se non esistesse agli occhi elettronici delle macchine e di conseguenza gli occhi delle persone che delle macchina dipendono autorità o meno sarà sufficiente un intraprendente riesca a cancellare tutto quello che lo riguarda
Nelle memorie dei computers per non esistere nei loro confronti basterà sopprimere tutte le informazioni che lo riguardano
Per essere del tutto ignorato dalla società e vivere magari in Campania come gli uomini liberi libro di Bradbury la sua vera vita non sempre l'invisibilità dunque può risultare un fattore negativo
Grazie allora abbiamo Pino Rauti Guglielmo Rositani Giuseppe Tatarella e Maceratini e poi Tripodi e Almirante
Vediamo gli amici che sono fuori vinca di entrare sequestro
Cari amici neanche questa mia come molti altri rinvenuti neanche questa mia dicevo sarà una comunicazione come pure avrei voluto e dovuto fa perché ho pensato che di comunicazioni già ce ne sarebbero state molte che avrei parlato ad ora tarda
E quindi forse sarebbe stato meglio agli effetti della economia generale della riunione rassegnare agli ascoltatori anche agli organizzatori
Assegnare alcune riflessioni sul tema così come sugli interventi che mi hanno che mi hanno preceduto anche con qualche annotazione io mi rifaccio a quello che ha detto stamane il presidente amico crisi quando ha detto ci hanno dato enorme materiale sul quale riflettere che la discussione aperta
E quindi dicevo anche con qualche annotazione e così non voglio dire critica ma certamente incontro qualche punta di perplessità ecco su talune cose che io che io che ho sentito
Non vorrei ecco lo dico così come ha detto un po'i lavori che un
Ascoltato ore medio ed esterno uscisse dopo aver sentito le tante cose belle bellissime che qui abbiamo detto e che anch'io spero mi appresto a dire
E con con una sorta di pessimismo nell'anima ecco perché noi dei confronti di questo di questo insieme di strumenti i mass media e abbiamo non soltanto lui una sorta di rapporto di di di odio e di amore greco di di passione e di angoscia al tempo al tempo stesso
E così li vediamo per quello che fanno di negativo
Per l'egemonia che hanno per le conseguenze negative che provocano per per
La presa del potere del palazzo che indubbiamente veicolano
E quindi ci attardiamo a descrivere e questo tipo di meccanismi e questo tipo di di conseguenza io vorrei però far notare ecco per esempio
Che primo ecco noi non possiamo sfuggire alla sfida che ci lanciano questi questi questi meccanismi
E l'amico l'amico magliaro ha parlato di gigantismo della stampa italiana la soglia del milione di copie quelle
Le scatole cinesi delle partecipazioni azionarie ecco Magliaro e la stampa italiana si sta adesso e con grande ritardo adeguando alle dimensioni perché oggi dalla stampa in tutti i Paesi industrializzati
Che quando ne sentiamo parlare del milione di copie che i nostri editori o i nostri direttori si sognano e non dobbiamo dimenticare che in altri Paesi e parlo soprattutto dei due poli dell'Occidente industrializzato perdersi quali andiamo anche noi su questo piano in Giappone negli Stati Uniti
Beh ci sono come sai benissimo per i giornali che pendono quattro cinque sei sette milioni di copie ecco quindi questo a Tokio diceva segretario del partito la ricorderò più quando stavo al tempo se lo ricorderanno i numerosi colleghi del tempo che sono stati qui sono ancora qui
Quando vennero quelli del doppio a Sacchi Shinbun e Vito che il nostro sistema di di inoltro delle copie si misero letteralmente le mani nei capelli perché stavamo ancora lì
Con le con con le etichette con la colla roba del genere loro già allora erano ad otto milioni di copie poi hanno superato con tutti questi sistemi e questa è la realtà ecco queste e il mondo nel quale nel quale nel quale viviamo e che al quale dobbiamo guardare
Senza pessimismo perché sennò corriamo il rischio di apparire come quelli che vengono dal villaggio televisivo ma un po'dal villaggio degli avi e che stanno lì al Muro del Pianto dicendo
I giornali son diventate questo la televisione e questo bollo ok martedì scorso accanto si è aperto il ventitreesimo Pico ventitreesimo mercato internazionale dei prodotti audiovisivi
Al quale partecipano quest'anno cinque mila e settecento tra espositori e partecipanti con trentadue Paesi nuovi perfino lo Swaziland
Trinidad e Tobago sono presenti a canne del Palazzo dei Festival di Cannes con affari un fatturato si prevede di mille cinquecento due mila miliardi
Oltre cento Paesi sono presenti queste sono le dimensioni e non si può pretendere di di di di dire con una Cinquecento andiamo alle Mille Miglia e quindi le mille miglia sono perverse no oggi oggi ci sono le mille miglia
E tutto gigantesco nella società industriale
Il problema ecco non però ad operare la solita frase ecco il problema per non vederlo pessimistica mente e con poco un po'nostalgici muova villaggio direi anche ammesso che la stampa a suo tempo sia stata libera io per esempio non ci credo
Perché la stampa era parzialmente libera nell'epoca in cui la vita politica e culturale era di natura elitaria allora forse qualche direttore aveva questa funzione ma nel momento in dal momento in cui la stampa allora la televisione non esisteva si è trovata ad essere uno strumento informativo di massa ed è chiaro che allora è entrata necessariamente nelle nelle nelle nelle regole del gioco economico che sono le regole di questa società
Noi non dobbiamo parlare dei mass media per come li vorremmo vedere noi nel nostro Stato nella nostra società nella nostra città del sole quando riusciremo a realizzare a picco per come sono attualmente nella meccanica e nella dinamica
Delle mondo occidentale senza
Nel pessimismo i ottimismi direi con le con il coraggio della della ragione e della speranza nello sforzo e nel tentativo ecco il punto ecco di vedere se in tutto questo insieme di meccanismi non esista il un qualche bandolo della matassa che ci permetta di ampliare i i varchi come diceva come diceva con immagine suggestiva e comunque valida
L'amico Cesare l'amico Cesare Mantovani quindi niente
Niente niente pessimismo ecco per esempio non non vorrei che si fosse pessimisti e con riferimento a quello che ha detto l'amico Servello pur nella pregevolissimo a relazione che ha fatto sulla editoria di destra
Che è vero caro Servello
Che ci sono delle difficoltà in tutti questi piccole case editrici ma ma un momento queste piccole case editrici hanno stampato ancora l'anno scorso più titoli della maggior parte delle case editrici avversarie
E hanno venduto decine di migliaia di copie e c'è una crisi molto più grave
Che imperversa nell'editoria altrui che ormai stampa soltanto per riempire il Rayman del reo Po oppure i depositi per delle delle delle varie case editrici perché perché ecco era era diceva
La stampa è molto più a sinistra di quanto non lo sia la ricerca storiografica è vero
Ma c'è una spiegazione noi in Italia ci troviamo un questo livello e di fronte a questa singolarità
In base alla quale tutta l'ondata di contestazione
A un certo punto ha lasciato la società civile sia inserita i livelli decisionali per cui noi faccio un solo esempio fra i tanti
Abbiamo oggi professore a sinistra e studenti che non lo sono più a sinistra oggi i professori sono a sinistra rispetto agli studenti perché sono gli ex sessantottini
I quali stanno nelle redazioni dei giornali i quali stando nella radio i quali stanno nella televisione ma sono sono un fenomeno in liquidazione ecco non è che dobbiamo vedere con un'egemonia
Che che apre una fase della vita politica italiana sono un fenomeno in liquidazione perché alle loro spalle hanno la crisi delle loro culture delle loro ideologia e delle loro esperienze sociali
E e scelto fanno muro lì ma ma dietro quel muro e non c'è più niente
Non c'è più niente
E allora perché perché non citare i sintomi di questa crisi è uscito un libro Giampiero Mughini ecco di quelli per aver voluto che si parlasse per dire che la crisi è loro non è nostra
Noi abbiamo delle difficoltà e dei problemi e perché li abbiamo e qui in questo settore vengono avidamente al tema per per uscirne perché oggi i mezzi di comunicazione di massa operano sembra lapalissiano il dirlo opera in una in una società di massa
E hanno attraverso soprattutto lo strumento televisivo hanno la capacità mai posseduta prima nella storia dell'uomo
Dove tutto si fermava un po'alla superficie oggi hanno la capacità di incidere di scavare di plasma di plasmare con la loro sostanziale pericolosità
Ed è funzione quindi di enorme rilievo sulla quale ci dobbiamo intrattenne scavare nella società civile
E qui io cominceremo individuare subito rapidamente quello che ho chiamato prima il bandolo della matassa sono stati citati tanti autori tanti pensatori
MEC Luca soprattutto il villaggio televisivo quella ricerca richiesta di di staccare la spina
Ma noi non possiamo staccare la spina rispetto a questi problemi ecco perché dicevo li dobbiamo affrontare Chico anch'io un pensatore uno scultore un sociologo che acquisizione recente di una certa nostra cultura di analisi sociale sociologica il torni interessi
Torni sostiene che c'è una diversità ontologica ontologica che porta poi a diversità come dire antropologica e nella natura stessa dell'uomo comunque dei loro comportamenti sociali
Tralascio uscita civile e la comunità
La comunità nazionale
Io direi che la comunità nazionale quella che non li sentiamo ecco qualche che è una trasposizione delle nostre idee perché ha una sua omogeneità la comunità nazionale
Mentre non ce l'ha la società ha un suo destino comune e sente nei momenti di rischio di pericolo di tensione ideale di a vere un destino comune ha una specificità che la rende tipica questa comunità ha un suo spessore
Che è frutto dell'accumulazione direi stratigrafica delle sue esperienze storiche in Francia per esempio
Recanti questo si poteva dire c'è la grande polemica
In vista in occasione del bicentenario della Rivoluzione francese ma c'è uno schieramento enorme larghissimo dilagante il quale sostiene che mentre si festeggiano i duecento anni
Beh infinite cose contestano questa ricorrenza perché la Francia non ha duecento anni la Francia ne ha mille anche di più
Ne ha mille dal tempo di Ugo Capeto con tutta la sua storia splendida e variegata ne ha due mila o tre mila come sostiene Braudel Fernando de la sostenuto con la scuola delle delle delle Sanna quindi c'è questa diversità fra società civile come si usa dire e comunità nazionale la società è la risultante delle strutture di quelle produttive di quelle socio economiche del progresso industriale ci porta il rischio quale
Almeno per una impostazione politiche culturali e al tempo stesso che dal nostro versante voglia impostare e chiarirsi questi problemi
A mio avviso non dico che non ci siano altri punti di vista per carità tutti egualmente legittimi io inviterei e sottolineare questo questo punto di vista il rischio qual è che anche gli strumenti di comunicazione di massa a cominciare dallo strumento principe della televisione allontani nulla Società lati vari team ulteriormente dalla comunità nazionale
La rendano una sorta di mondo del tutto astratto
Strato come contenuti ma artificiale ed ed artificioso che è dominato soltanto dalle regole dell'economia del commercio degli ha fatte il successo materiale fine a se stesso
Pervase soggiogato questo questo questo quid di società dalla ricerca del massimo profitto mentre la comunità
è un organismo vivo legato alle sue radici che ha come punti di riferimento oltre alle regole dell'economia i valori
Le cose che non si misura le cose che non si contano ma che veramente contano e che sono invece la misura degli uomini della collettività della capacità di fare storia
In qualche misura e civiltà
Così impostando le cose io ho praticamente concluso come come come spunto che ho voluto dare alla discussione ecco sul nostro versante politico non dovremmo accettare un poco alcuni vecchi vecchi schemi
Che riguardano per esempio il rapporto tra televisioni pubbliche televisioni private perché non interessa se pubblica o privata una struttura televisiva interessa per quello che veicola
Per i contenuti per il maggiore o minor livello di resistenza che oppone a questo tipo di di di di deviazione o di degrado se si vuole e debbo dire che anche da questo punto di vista io per esempio sono ottimisti
Io ho preparato firmata anche il collega Servello a suo tempo una lunghissima interrogazione alla Camera che riguarda tutta un'azione e in materia televisiva è stata proposta ai ventuno Paesi che compongono il Consiglio d'Europa con la costituzione di una società già finanziata dai ventuno governi che ha cominciato a lavorare a battersi e che ha come scopo ecco questo le note positive ci sono
Quello che in tutta Europa viene sentito come una necessità cioè la difesa delle produzioni nazionali ed europee al tempo stesso perché il mercato di canne
E tutte le occasioni televisive si svolgono sulla base di fatto molto semplici
Che queste strutture pubbliche e private al tempo stesso egualmente grigie mediocri nei loro contenuti se vogliamo
E tutte queste strutture non producono per riempire la grande richiesta di di prodotti televisivi che esiste che viene colmata invece poi dalle dalle pubblicazioni americane
E non è vero che quando si fanno e produzione in questo senso non non si riesce ad avere successo perché per esempio il più clamoroso successo della televisione tedesca di recente
E stato
Un serial in undici puntate intitolato indovinate un po'AIMA parola tabù fino a qualche tempo fa in in Germania perché ha significa patria ma padri alla tedesca
Patria come come come terra come radici come tradizioni ed è la storia di una piccola comunità in un paese e per per oltre cento anni appassionato la Germania ventuno milioni di ascoltatori molto più di dall'asse di tutto il resto e qualora c'è spazio
C'è speranza c'è modo di combattere
Se noi diamo questo tipo di indicazioni culturali a questo che non è un Moro che che di per sé e sbagliato perché allora sarebbe come dire non so le macchine sempre più potenti sono sono sono sbagliate nono però
E l'uso che se ne fa e la debolezza del potere politico e la perché la e la previdenza o l'egemonia dei poteri economici e la ricerca del massimo profitto mentre noi parliamo in questi giorni cari amici e colleghi io considero che l'Europa
La cultura europea la civiltà europea hanno avuto una colossale sconfitta della quale non si è accorto nessuno
In Francia sorge il pascolo di Disneyland nella vallata della Marna ci lavoreranno quattro anni e porteranno un pezzo non di America di concerto americanismo artificiale che farà cultura
Genocidio culturale farà dico io
Nei prossimi nei prossimi anni
E se teniamo conto che in questi settori televisivi anche per effetto dei Sapelli di tutto ciò che che che porterà la tecnologia nei prossimi quindici anni si impegneranno in tutta Europa trenta mila miliardi non ci rendiamo che questa è la sfida è essenziale
Ma che non la possiamo affrontare soltanto avendo due punti di riferimento primo
Lo spazio europeo
Che è la indispensabile dimensione che permetta di affrontare Hinault eliminabili contenuti come dire di carattere quantitativo che ormai questi open queste queste strutture Deborah retta ai giornali cala alla radio e alla televisione
Perché altrimenti si fa soltanto ripeto delle battaglie di retroguardia secondo la battaglia sui contenuti in veri di carattere culturale che sono italiani ed europei al tempo stesso su queste indicazioni e con lui possiamo considerare che
Non potendo staccare la spina
Ed essendo poi anche questo campo come qualsiasi campo della vita e della politica un rapporto di forza noi possiamo crescere in modo da portare avanti con le nostre tesi e con le nostre idee quel senso della civiltà e della storia che è alla base della nostra
Grazie
Varcare dall'onorevole Rauti fiaccato una
La la viviamo una linea da percorrere dai dai camminare da esplorare già su cui possiamo lavorare tutti insieme Gendubbi su questo
Sono tutte in linea che poi possono trovare accordi possono trovare cento movimenti convergenze la parola adesso a Guglielmo Rositani
Dopo parla il cantare
Intaccare
Prendo la parola perché invitato nella mia qualità di sindaco dalla RAI
E quindi l'invito la mia comunicazione al problema comunicazione RAI
La Rai come tutti sanno nella qualità di concessionaria del servizio radiotelevisivo all'obbligo di garantire e di attuare un servizio di diffusione ispirato ai criteri d'una corretta
Pura rispiega informazioni
Questo pluralismo
Che anche insito
Nella legge sia la centotré che la dieci
è sulla bocca di tutti i politici italiani
Dalla Commissione di vigilanza ai vari rappresentanti
Negli enti radiotelevisiva
è un termine che ha visto discutere ed esprimere opinioni pareri chilometri
Perché su questo termine il pluralismo
Si sono scritti pagine intere di giornali libri interi
Ed è chiaro che tutti
Sì l'ho trovato su posizioni pregiudizialmente contrastanti
La maggior parte a partire da premesse diverse
Per cui le conclusione poi sono state evidentemente naturalmente diversificate differenzia
Ma su alcuni punti sono state tutti concordi in una in due concetti
Del conducente viene si chiamo non la completezza e l'obiettività
La completezza e l'obiettività sono due concetti due termini
Che vogliono dire tante cose di difficile interpretazione ma principalmente di difficilissima attuazione
A nostro parere tentando di dare
Noi una definizione di questo pluralismo c'è capitato anche in consiglio d'amministrazione la RAI di intervenire in questo senso
Ci siamo limitati ad ora premessa perché forse poveri deve entravamo uguale agli altri nel tentativo di voler continuare la conclusione
E cioè abbiamo detto che a nostro parere una informazione per essere pluralistica deve avere almeno due garanzia di partenza
La preparazione e la serietà professionale di chi le scrive la scrive la trasmette
L'autonomia del professionista dal potere partitocratico lottizzato Orio e nepotismo non so quanti di questi professionisti siano in questa fortunata condizioni
Ho l'impressione che siano pochi
Ma
Diventa estremamente pesante e difficile
Raggiungere poter ottenere questo stato di obiettività se teniamo conto anche della particolare strutturazione del nostro regime
E se teniamo conto anche del eccessiva eccezionale
Importanza che rivestono il servizio dei mass media sulla informazione quindi sulla pressione che vengono esercitate sugli utenti
Certamente non possiamo essere d'accordo con chi questa mattina ci ha onorato dalla sua presenza col presidente la RAI
Che in aula una sua relazione ha definito tentando di definire il pluralismo come una pluralità di voci
La pluralità di voci il caro presidente della RAI significa voler definire e ufficializzare la lottizzazione
Perché la problematica oggi non significa pluralismo
Perché significato lottizzazione il TG uno la decide il TG due attesi il TG tre al pc il GR due alla BCE altezza IG uno e del GR uno associata vorace e così via di seguito la pluralità delle voci significa lottizzazione
E allora
Noi non siamo d'accordo su questa
Definizione anche perché se guardiamo alle vicende interne della RAI vi posso dire soltanto quello che un sindaco è autorizzata a dirvi
Abbiamo ragione quando attribuita ma manca quel significato di quella sua dichiarazione
Perché hanno scritto ha detto in questi giorni
Che il pluralismo e la professionalità è stato fatto sono state fatte salve perché le nomine fatte nell'ambito dei giornalisti nell'ambito del day by dirigente delle varie strutture hanno avuto come premessa indispensabile quella della professionalità
Vi posso dare solo qualche notizia
Solo su tredici mila e cinquecento dipendenti della RAI
Sono avvenne seicento circa i dirigenti chi si intende di così amministrative se rende conto il come siamo arrivati ad una forma Abi norme di organizzazione di un'azienda di questo porta riconosce seicento dirigenti in questi giorni
Circa centocinquanta sono di nuova nomina erano funzionari passati
Al
A fare i dirigenti
è di di quel nell'ambito di queste seicento almeno duecento sono stati promossi nell'ambito della categoria dirige non vi dico che grazie alla lottizzazione
Questi sono state alcune di queste sono state nominati hanno fatto una carriera rapidissima alti aspetto lo venti anni
Alcuni di questi sono state promosse in due fasce diverse nell'arco di un mese e mezzo
Di questi seicento dirigenti voce costante nell'ambito della RAI soltanto venti meritavano appunto vista professionale di essere promossi
Vi rendete conto che cosa significa la lottizzazione nell'ambito di questa azienda e cioè cosa significa in termini di informazione
In termini di formazione sia giornalistica che interne di formazione dei contenitori ha fatto bene Menniti a riferirsi a questo aspetto importante
Che era la miglior modo Olmi peggior modo a secondo dei punti di vista di fare politica la presenza dei politici nei contenitori
Voi vi rendete conto come questi giornalisti
Per carità ci saranno anche i bravi dal punto vista professionale bravissimi come sono costretti ad essere condizionati dal potere politico quella dentro viene esercitato in maniera scientificamente da farmacista
Divisi i posti secondo le tessere e non certamente secondo la professionalità e secondo le competenze
E allora informazione di partito informazione distorta informazione faziosa informazione disinformazione rispetto ai partiti che non sono graditi informazione a servizio del potere
E la prova
Che stanno cambiando strategia nell'ambito della RAI a proposito dei contenitori della presenza politica dei contenitori io le posso dare due testimonianze
Perché
Là dentro non faccio soltanto il controllore dal punto di vista amministrativo del merito dell'amministrazione
Ma mi preoccupo di garantire quel minimo di pluralismo come lo intende manco come lo intende Agnes e cioè di quella minima presenza del partito nei telegiornali e comunque nelle manifestazione che il nostro partito va organizza tutte le volte che il sottoscritto telefona per informare quelli dei telegiornali o cose varie che c'è una redazione del partito mi creano difficoltà ma non tanto alla fine ci vanno
Voi non avete idea le difficoltà che ho dovuto superare quando ho chiesto di far andare Almirante a Domenica in Oderisi contati ha dovuto superare in questi giorni il ventotto di questo mese
Almirante andrà a Mixer con l'intervista che fa minori enorme difficoltà per chi è appunto a danno questa grossa importanza la presenza dei politici nei contenitori è voi non avete idea quello che mi stanno facendo per il processo del nulla di alla dal calcio
Io avevo segnalato doverosamente l'onorevole Servello onore Maceratini per essere invitati lì rispettivamente per l'Inter e per la Roma
Il compagno che dirigerà la cosa anch'essi mi ha ordinato di ecco per dirvi che cosa significa la in questo senso lei formazione e l'importanza che questi signori danno a questi fenomeni
Allora
Che cosa fare di fronte a questo stato di cose
Indubbiamente pare essere presenti se qualche volta abbiamo anche minacciato di occupare la RAI era è chiaro no una minaccia strumentale una minaccia che aveva un significato politico che voleva raggiungere meramente alcuni risulta io vi dico che
La lottizzazione non è arrivata al giornalista arrivata le strutture e quando si fa il palinsesto di una rete scientificamente questi organizzano i programmi per potere inserire i personaggi le idee le posizione politiche
E se voi avete l'occasione di guardare la televisione cosa che io non ho mai mani racconto nelle gonne riferiscono che ogni passaggio ogni contenitore ogni programma ogni trasmissione
Il suo ospite alla sua posizione politica il suo orientamento da dare alla massa degli utenti allora
A parere mio
Che fare per risolvere questo problema
La RAI è un'azienda che produce che fa le coproduzioni
La RAI oltre a sperperare denaro l'abbiamo denunciato in tanti modi e oggi è l'ultima notizia che il magistrato ha sequestrato la documentazione relativa a quella trasmissione
Buonasera no Buonasera Raffaella di cui qualcheduno ha parlato prima di me io noi pensiamo che soltanto il tentativo questa è una proposta concreta che i nostri parlamentare la rigenera come se vigilanza hanno fatto
Una organizzazione unitaria della da azienda RAI
Cercando di abolire l'ICI le circa settanta piccole repubbliche che esistono là dentro che operano autonomamente con proprio Baggio iter assumono autonomamente soltanto cercando di cancellare questa autonomia dando l'organizzazione unitaria
Un ritorno alla meritocrazia la presa professionalità forse forse riusciremmo a realizzare quel pluralismo che basandosi sui valori comuni del popolo italiano
Possa garantire le varie tendenze le varie opinioni le varie culture grazie
Grazie
Grazie
Grazie accogliendo radicali non solo per questa sua comunicazione ma anche per l'opera che così meritoriamente svolge mentre la RAI né al sindaco e quindi poi abbiamo Giuseppe catene e poi c'abbiamo marcire
Siamo cittadini eccolo tu vorresti che non parlasse perché
Caro Presidente e caro Segretario cari amici la mia comunicazione relativa ed è breve
Ed è collegata alla presenza illegittima
Ed inquinante della finanza pubblica nell'editoria
E una comunicazione su un settore della vita della stampa italiana
La presenza inquinante illegittima della finanza pubblica nell'editoria e nella stampa
A quattro strumenti si realizza in quattro modi attraverso quello appariscente
Della proprietà e della gestione esempio il giorno l'agenzia Italia in tipografia San
Attraverso l'altro strumento quello sofisticato
Più pericoloso pirandelliano
La proprietà della testata all'istituto di credito
La gestione a una società privata il controllo politico ad un partito politico esempi
La Gazzetta mezzogiorno il Mattino di Napoli giornali sportivi
Eviti Anna c'è un terzo modo di intrusione della presenza pubblica nell'editoria ed è quello condizionato
Io potere pubblico io parte politica ti do un appalto Tumi finanzi un giornale
Lei sembra corre veloce al costruttore Bontempi presente nell'editoria per i favori ricevuti da un ministro socialista
C'è il quarto modo di presenza della finanza pubblica nella editoria ed è quella che le lusinghiere quell'attraverso il modo pubblicitario il Budget pubblicitari degli enti a partecipazione statale
Che finanzia tutte le riviste quasi tutte le riviste di partiti diari di correnti e di gruppo
Senza nessun riferimento alla norma pubblicitario che prevede l'investimento pubblicitario in nome di un rapporto costo benefici lettori utilità della zia
Io brevissimamente negherò il quattro punto inquinanti illegittimi della presenza della finanza pubblica nell'editoria per proporre come riflessione le misure che un partito di destra della libertà deve attuare per far finire questo scarto
Primo punto quello appariscente
Proprietà da parte dell'ENI del giorno dell'agenzia
E possibile e ingiusto e costituzionale che un ente di Stato abbia
Un quotidiano
Abbiamo un Giora sia presente
Lo stesso sostenitore della presenza
Della mano pubblica nell'editoria
Bocca ha scritto recentemente su Repubblica con grande onestà intellettuale
Che se la presenza dello stato nel la stampa era giustificata con Mattei
Perché in quel periodo si potevano determinare rapporti economici e svolte politica perché il giorno fu acquistato dall'ENI per favorire il centrosinistra et alcuni equilibri economici
All'interno del mondo petrolifero mondiale
Ha detto Bocca
Che quei motivi per cui allora si giustificava politicamente la presenza dello Stato nella stampa oggi sono venuti meno per quale motivo al mondo il contribuente italiano deve pagare
Ultimo bilancio dell'ENI del giorno dieci miliardi di perdite nell'ottantasei
Per capire il giorno a disposizione della Democrazia Cristiana
Del sistema della partitocrazia
Per quale motivo al mondo per quale motivo al mondo l'Agenzia Italia deve essere finanziata con denaro pubblico per quale motivo al mondo lo Stato deve fare il tipografo deve essere proprietario della tipografia San al Milan
Che il legislatore cari amici si sia reso conto di questa
A Berlanda e situazione
Lo si desume dalla legge sull'editoria fatto bene cara terra dire che nostro compito dovrebbe essere sarà quello di chiedere le modifiche alla legge sull'editoria
L'articolo uno della legge
Dell'ottantuno sostiene che le partecipazioni statali che la finanza pubblica può avere può avere deviazioni in società editoriali ma deve subito comunicare queste partecipazioni
Al Garante e dice e dice a partire
Dalla data di entrata in vigore della legge tali enti e società non possono costituire acquistare acquisire nuove partecipazioni in aziende editoriali di giornali o periodici che non abbiano esclusivo carattere tecnico inerente all'attività dell'ente o della società
Questo è il legislatore si è reso conto della indifendibili tanto in materia di principio della tesi che lo stato Demetra disposizione dei partiti del sistema della partitocrazia soldi dei contribuenti per fare un giornale questa norma del comma undici dell'articolo uno è definita dei giuristi in dottrina una norma ad esaurimento cioè una norma che ha bloccato ora inquisito che noi dobbiamo porci in questo convegno oltre questo convegno è il seguente questa norma e abbia esaurimento come dicono i giuristi ore una normativa esaurite è cambiata a mio parere ecco la mia riflessione è una norma che va cambiato
Il partito della destra della libertà della trasparenza deve farsi promotore in richieste al corpo elettorale e successivamente in ambito parlamentare della necessità di abolire la norma che consente agli enti di Stato di a vere azioni in società editoriale
Perché la norma è anticostituzionale
Perché la Costituzione prevede fra i partiti l'Atac
Edizione di un giornale è affidata a una maggioranza governativa a una lottizzazione governativa e quindi essendo la gestione del giornale un fatto di maggioranza e istituzione un fatto contro le minoranze e quindi viola la par condicio fra i partiti quindi è chiaramente anticostituzionale la norma che assegna allo Stato la possibilità di affidare alla maggioranza al governo di affidare
La possibilità di gestire e di dirigere un giornale Secondo esempio e più grave del primo l'esempio del giorno è meno grave rispetto alla situazione surrettizia gravissima dopo Cristo giuridico del Mattino di Napoli e dalla Gazzetta del Mezzogiorno
Caro segretario cari
Amici
Nel mille novecento settanta circa su pressione della destra che ha fatto una grande battaglia contro la Banca d'Italia che autorizza il mattino
Che autorizzato il Banco di Napoli da dire la proprietà aggiornati che dalla gadget mezzogiorno ci fu una disposizione della banca d'Italia di vietare alle banche agli istituti di credito di avere la proprietà del giornale
E la disposizione della Banca d'Italia
è stata capovolta a vantaggio a vantaggio della Democrazia cristiana e dello stesso Banco di Napoli con un artificio giuridico
E politico che in un altro pare paese democratico e con dibattito fra i cittadini avrebbe portato a una rivoluzione culturale sull'argomento
Il la legge
è stata aggirate in questo modo
La Banco di Napoli rimane la proprietà della testata
La proprietà della testata Martino la Gazzetta mezzogiorno e tutti i vari giornali sportivi collega
Sport sud eccetera eccetera
Laggiù istrione la gestione del giornale è affidato ai privati con un procedimento hanno che è il seguente il prima toh il privato che alla gestione dei due giornali a è regolamentata da una società il nome della quale che sceglie il direttore non è la società il gruppo societario che nella società privata ha il cinquantun per cento
Lo scegli o chi ha il quarantanove per cento e non scende d'accordo con il proprietario della testata
è il proprietario della testata che il Banco di Napoli oltre a scegliersi il direttore come vi dimostrerò
Fra poco il il Banco di Napoli proprietario per la testata scegli all'interno della società i sindaci
I sindaci di questa società per patto sociale per patto notarile con documentazione io fornirò fa per per cui il il vero proprietario e ancora mentre parliamo il Banco di Napoli
E la nostra differenza
Rispetto a posizioni critiche sul Banco di Napoli e sulla editoria pubblica nel Mezzogiorno non ci differenziamo dalla recente presa di posizione del Partito Socialista Italiano il Partito Socialista Italiano emesso a un comunicato pubblico
Riunendo i parlamentari della Campania ed è la Puglia e i sindaci deve città della Puglia e dalla cantante
Per sostenere l'illegittimità non di questa procedura giuridica l'illegittimità dell'accorpamento Gazzetta del Mezzogiorno ma cadete mezzogiorno mattino dicendo che agiscono in
Ma di monopolio violando la legge sull'editoria chiedendo una divisione una divisione per cui secondo la logica socialiste che è diverso dal nostro logiche una battaglia di principio la Gazzetta del Mezzogiorno deve essere gestita dal suo
Scelta diversa da quella che ha in gestione il mattino per cui dividendosi le due società il Banco di Napoli deve dare la caccia per mezzogiorno al partito socialista e il mattino la Democrazia Cristiana rispettando quella logica lottizzato vince che esiste all'interno della finanza pubblica quella primaria per cui il giorno è diretto da un giornalista democristiana e contemporaneamente l'agenzia Italia dirette da un esponente del Partito socialista
è una situazione divertente allora caro Segretario che nella norma nella norma è fissato testualmente all'articolo nove del contratto quando si le testate devono scrupolosamente conservare il carattere di organo di informazione libertà
Di Indirizzo nell'ambito dei principi è delle norme costituzionali etiche dei interessi del Mezzogiorno
Per un contributo allo sviluppo di una linea politica democratica per una morboso sviluppo sociale ed economico della vita nazionale
Cioè il Banco di Napoli nel contratto che fa con le altre due società private sostiene sostiene in un una norma contrattuale
Che la gestione futura politica deve venire nell'ambito dei principi e delle norme costituzionali niente da scandalizzarsi se per principi costituzionali è il riferimento tipico tutti tipico e semantico per cui a volte
Siamo la discriminazione verso il Movimento Sociale Italiano che non rimpiangere secondi direttore a turno nei principi costituzionali viceversa lo sviluppo di una linea politica democratica è una formula fatta all'epoca per sostenere che questi già Unali dovevano appoggiare la linea di centrosinistra cioè è stato codificato in un atto civilistico contrattuale contrattuale che la politica dei i giornali nel Mezzogiorno nessuna politica praticamente che deve prescindere dal Movimento Sociale Italiano nel pluralismo e dal partito comunista come eccezione
Che per quanto riguarda una delle due società è stato inserito il Partito Comunista ufficialmente tramite la presenza di un imprenditore come comunista in un consiglio di amministrazione testardo maestro smascherato non smentito denunciato per prima da un giornale non sospetto lontano mille miglia da noi il manifesto de al sette tre settantatré quando dice colga alla copertura di Tortorella querce ore Trivelli che garantisce così un minimo di presidente del PC nel giornale la Gazzetta del Mezzogiorno cioè vedete il quadro come si utilizza il denaro pubblico il Banco di Napoli che all'articolo undici dice alle due società per nominare il direttore
Per la nomina all'esercizio di funzioni il licenziamento del direttore responsabile delle testate è condizionato al preventivo nulla osta della Senna ce la Società del Banco di Napoli con previsione di immediata risoluzione in casi di inadempienza così potete capire il meccanismo in un del quale l'onorevole De Mita si è nominato il suo giornalista alla direzione del mattino è una battaglia di libertà che noi dobbiamo fare denunziando che se c'è un imputato in questa situazione rispetto all'obbligo contrattuale e il Banco di Napoli perché dice Caro Meli la la disposizione contrattuale che la il giornale Deva adempiere alla funzione di difendere gli interessi del Mezzogiorno quando è noto e comprovato che uno del dei blocchi al lo sviluppo del Mezzogiorno è stato il Banco di Napoli
Che avrà rastrellato soldi nel Mezzogiorno e li ha portati al nota a danno del Mezzogiorno spesso cioè è una situazione quella della stampa pubblica con la presenza di di istituti di credito per Cunego avremmo prospettare lane ci sita non come fa il partito socialista un quotidiano a te un così grande di prospettare la tesi rigorosa da un punto di vista giuridico e politico che gli istituti di credito come disse a suo tempo la Banca d'Italia non devono soltanto non c'è si dirà non debbono avere la proprietà di testata perché in effetti il proprietario della gestione anche e Banco di Napoli perché il contratto infatti in modo tale in modo tale per cui che designa il direttore e l'affida a per la società che in sedi in Piazza del Gesù e che ha il quarantanove per cento il gradimento deve essere del Banco di Napoli chi ha la maggioranza il cinquantun per cento società privata ha solo l'obbligo di avidi e l'utile di dare copertura questa operazione della
Un pubblico Banco di Napoli Democrazia Cristiana col Banco di Napoli che ci guadagna perché nel contratto iscritto che avrà circa tre miliardi all'anno di utile per questa cessione questa gestì perché da ai privati ecco perché questa grande campagna di libertà che da destra si può fare solo da destra si deve fare deve avvenire a tutti i livelli perché è stato già denunziato alla
A servizio crede di Torino a questo patto parasociale illegittimo illegittimo dove si dà notizia che il collegio sindacale nominato per un terzo dal Banco di Napoli e quindi è presente nella vita di controllo e quindi di gestione
Che l'affidabilità che il socio di maggioranza ha diritto a nominare il direttore e quindi dobbiamo far questa grande battaglia di libertà contro il mattino del che il giornale più velenoso nei nostri confronti e che nei confronti del partito con mister che puro attaccato per questa vicenda ha cercato di qui ingraziarsi allo facendo due giorni dopo l'interrogazione del deputato comunista Vacca Contri Mattia facendo intervista fatta sulla situazione politica italiana ecco come gestiscono il potere per avere un partito comunista che retrocede dall'attacco invitano il deputato comunista che ha fatto l'attacco a far le interviste sul lattine sulla Gazzetta del Mezzogiorno quest'opera di denunzia noi lato B
Dobbiamo portare in questo convegno fuori da questo convegno e denunciando altresì
Altresì gli altri due punti e concludo e concludo quello relativo alla
Agli appalti
I numeri quali l'imprenditore Buontempo oggi in Italia ha avuto tutto e appoggia determinate correnti e partiti socialisti quella del modello signorile un fatto notorio pubblico che la destra dobbiamo denunciare portare avanti nel quadro di una grande battaglia di principio indifesa della trasparenza e della libertà d'opinione così come dobbiamo fare accanto ad Amman per la moralizzazione per la moralizzazione delle spese inutili inutili inutili che le partecipazioni statali fanno sui giornale di partito è stato troppo bello vedere l'ultimo numero di Mondoperaio caro Segretario che addirittura intitolato un articolo che mi ha fatto molto piacere dicendo che bisogna Desio fidelizzare
Le partecipazioni statali e naturalmente scriveva quest'articolo grazie a una rivista che vive Mondoperaio con tutte le pubblicità anche noi come il secolo come giornale diaria che a lettori superiori superiori certamente al mondo operaie non riusciamo ad avere Cecchi
Tu un disegno di utilizzare il denaro pubblico per motivi partitocratiche la nostra battaglia quale dimostrare che il denaro pubblico dovesse per la funzione pubblica perché la battaglia anti partitocratica la tipica battaglie di libertà della destra della libertà
Che ha ragione servendo quando dice che quest'intervento meriterebbe un convegno
è vero sarebbe perché è un intervento di cane impegno il rapporto tra economia e cioè puntiglio
Puntiglioso commenta gareggiando critico è un convegno un convegno che meriterebbe questo intervento Welles pubblica e ci auguriamo che si fa sì eccetera possiamo fare appare me Bari e due penale nella sede del mattino va be'ed essere l'amico Pasinetti
Ci avviamo verso la conclusione dopodiché il saluto ci sia io darò una mano a questo cortese invito del Presidente si abbiamo la conclusione anche perché siccome l'amico Tatarella parlato venti minuti e non posso sperare di valere più della metà parlo per dieci minuti va bene Pinuccio parla benissimo allora io sono stato chiamato ad illustrare la posizione del nostro modo mento in ordine a un problema che è stato qui sollevato dal presidente dell'ordine dei giornalisti e dal presidente della Fed è stampato
I colleghi Morello seguiti i quali fra le tante cose che ci hanno detto ci hanno ricordato che sul tappeto della rivendicazione della stampa che aspira ad essere libera e indipendente il più può si ride nei limiti in cui queste cose possono aversi cioè bruciante per i giornalisti il problema della tutela del segreto professionale del segreto sulla fonte di informazione
è un vecchio problema che ha portato diciamo la verità alcuni giornalisti a conoscere le piacevolezze delle carceri italiane perché essendosi essi rifiutati di comunicare al giudice il nome della fonte da cui avevano tratte alcune notizie sono stati arrestati per testimonianza reticente e quindi poi costretti in vario modo a reagire a questa che i giornalisti considerano una imposta una imposizione
Ora i termini sono molto semplici la legge del sessantatré la legge professionale dei giornalisti all'articolo due stabilisce chiaramente che i giornalisti sono tenuti rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario DS e questa è la loro legge professionale
Però nella pratica e con l'applicazione del trecentocinquantuno del codice penale non è considerato il giornalista una delle categorie sono i medici sono gli avvocati sono i i i religiosi che sono degni possono astenersi dal dal testimoniare quindi i giudici hanno praticamente applicato nei loro confronti questo aut aut molto autoritario o mi dice Chiti ha detto queste cose o tu finisci in carcere e allora i giornalisti dice c'è una evidente contraddizione fra una legge che ci obbliga a conservare il segreto sulla fonte e una legge quella penale che invece ci obbligherebbe a riferire al giudice da chi abbiamo appreso queste notizie ora la tematica estremamente com'Resta bella risparmio però prendo l'impegno di consegnare agli organizzatori del convegno una relazione più ampia sull'argomento perché ritengo sia importante dare a tutti i giornalisti italiani il significato di un atteggiamento che era responsabilmente il nostro movimento assume sull'argomento noi abbiamo con i colleghi della commissione Giustizia sentendoci con altri amici camerati del partito che si occupano di questi problemi abbiamo individuato una linea che è sostanzialmente questa
Mentre sia i comunisti proposta di legge Violante sia illiberali proposta di legge Sterpa tutto sommato nulla innovano perché dicono che il giornalista può temere il segreto sulla fonte ma in realtà se il magistrato richiede al giornalista per esigenze dell'accertamento in sede penale di conoscere la fonte il giornalista è tenuto a rivelargli la noi invece capovolgiamo i termini della questione e diciamo che il giornalista deve fare il giornalista che il poliziotto o il magistrato devono fare rispettivamente il poliziotto il magistrato che giornalista il diritto di tenere riservata la fonte fiduciaria da cui ha preso la notizia ovviamente assumendo da quel punto tutte le responsabilità a Luís derivanti dal fatto che ha rivelato alcun e cosa per cui se ci sarà la rivelazione di segreto istruttorio rivelazione di segreto di Stato diffamazione e quant'altro risponderà personalmente per le notizie che avrà pubblicato ma non potrà essere costretto a riferire da chi ha preso le notizie e vide è una forza di opposizione come la nostra ha interesse a che la stampa sia tutelata sotto questo aspetto perché è evidente che le notizie contro il Palazzo non potrebbero giungere se chi le manda un giornalista può temere di essere poi riscoperto ho smascherato con tutte le conseguenze che noi conosciamo in sostanza noi vogliamo dire ai giornalisti
Vi tuteliamo la vostra professionalità vi diciamo che voi potete tenere segreta la fonte fiduciaria che a voi ha dato le notizie in cambio vi chiediamo di non diventare il luogo della fonte fiduciaria che vogliamo insieme a voi difendere la foce fiduciarie di questo regime e grazie ma
Evidentemente anche il si pone il problema di un altro convegno
Che questo è un argomento evidentemente si pone il problema di un altro convegno no è una cosa molto molto importante dicevo questi ultimi Inter
Venti dimostro perché ci sono problemi concreti per la famiglia e prego il presidente del partito Porteño Tripodi si porta il suo saluto poi l'onorevole Almirante
Cari amici vivezza perdonare ma io proprio non prevedevo
Di avere questo onore di
Porgere un saluto e di cercare
Di riassumere qualcosa che mi è rimasto di questa giornata di massima attenzione portata alle vostre relazioni
Nei giorni scorsi proprio alla vigilia della festività pasquale
Ho voluto rivedere in televisione
La trasmissione
Di quel filmato di Zeffirelli il Gesù di Nazareth
Credo che sia capitato anche a voi traendone almeno io profonda e sincera emozione
E ancora una volta lasciandomi a riflettere la frase
Che Pilato
Dice innanzi a Gesù portato alla sua presenza
Atto dice il quid est veritas
Che cosa è la verità
Ancora una volta mi è capitato di pensare
Che si è dovuto aspettare secoli e secoli almeno ritengo dodici secoli
Perché è un grande filosofo italiano
Perché un santo della Chiesa cattolica Tommaso d'Aquino
Desse una risposta al quid est veritas di Ponzio Pilato
Allorché Tommaso d'Aquino disse
Che la verità e nella coincidenza
Tra ciò che si dice che ciò che si fa
Tra quel che pensiamo e diciamo
E quel che poi traduciamo né i fatti e nella realtà
Che ho ripensato stamattina proprio a tutto questo mentre ascoltavo Enzo erra
Che con felice sintesi
Da Zenone accanto
Ha presentato la
Ricerca della dissociazione che c'entra l'essere e il sembrare
Che è proprio e di Secchia dissociazione tra ciò che si è e e ciò poiché si dice senza esserlo
Questo molto tra il sembrare l'essere che è tradotto nel dramma che noi oggi viviamo
Nasce con la Rivoluzione francese Robespierre e fu il grande maestro dell'ideologia
Ecco da quando fu inventata l'ideologia caro Guerra c'è proprio questa dissociazione che tu giustamente sottolineati
Tra l'essere il sembrare una ricerca che non porteremo a termine fino a quando non guarì demo
Di tutta l'eredità che attraverso il pensiero razionalisti con partendo da Cartesio giunge ai tempi recenti
Io ho visto poco citato e me ne compiaccio Piero
Un libro che è uscito nei giorni scorsi nelle scorse settimane qualche mese addietro è libero di Giampaolo Pansa carte false
è un libro agghiacciante
E se dovessimo dire ex ore tuo e te you dico se noi dovessimo proprio giudicare la dissociazione del di cui parlava R. coi loro ora accennavo
Accanto a tutto quello che in questo convegno abbiamo detto dovremmo esibire le pagine
Se sincere di confessione
Con cui Giampaolo Pansa giornalista di Repubblica
Molto bravo
E confessa di avere sbagliato tutto
Quello che Panza chiama
Il giornalista dimezzato
è proprio quello che Mantovani ci diceva allorché parlava di questa di questo connubio che si è creato tra la logica del del del del del del pensare tra la logica politica e la logica dell'imprenditore politica e imprenditoria nel campo della stampa della televisione di tutti i canali dell'informazione sono giunti a questo a creare questo intellettuale questo giornalista
Dimezzato per quel che pensa e quel che fa cioè un giornalista quindi incapace di raggiungere la verità e fino a quando non avremo raggiunto la verità noi avremo tolto la base morale all'uomo
E allora a che serve questo nostro convegno quando avremo stampato gli atti come mi auguro che si possa fare di questo convegno se una sintesi sarà data trovare e dopo della sintesi una deontologia altrimenti sarebbe stato tutto inutile un fine da raggiungere io credo che da questa sintesi
Questo fine dovrebbe sorgere la possibilità di creare Anco nel campo dell'informazione quella integralità dell'uomo
Che in quel ventennio che non possiamo dimenticare fu indicata che costituì la cultura rivoluzionaria di quell'
Ventennio e che resta ancora Massimo fine per il movimento sociale italiano da proporsi e da raggiungere
Allora siamo alla conclusione abbiamo avuto complessivamente tre relazioni cinque testimonianze dodici comunicazione e cinque venticinque interventi di grandissimo valore
Devo a nome vostro pensa ringraziare chi ha organizzato questo mobbing l'amico era è cani come gli arabi hanno una grande responsabilità o realizzati Fineschi o questo convegno in maniera magistrale che l'amico Servello contro con tutti quanti gli anni gli altri gli atti che hanno collaborato insieme
E ringraziare anche voi della vostra pazienza
Conclude quindi commenta il segretario del partito georgiana
Cari amici non vi spaventate io un antico record di durata alla Camera dei deputati questa sera stabilirò il record alla rovescia cioè il record della brevità non soltanto per sottrarmi dopo tante ore ad una qualche fatica ma soprattutto perché questo splendido convegno non ha bisogno di essere concluso perché è stato in se stesso concludente conclude
è stato uno spettacolo di armonia che è andato al di là delle mie speranze vi ringraziamo
Perché è stata una bella cosa senza senza una regia almeno apparente vi è stato non conformismo non conformità distanza varietà di opinioni ma reciproco rispetto e reciproca comprensione K città e possibilità di parlare non solo tra noi ma anche in proiezione esterna molto apprezzato le presenze dei giornalisti e dei dirigenti delle associazioni giornalistiche e del presidente della RAI TV che hanno voluto venire qui
Dando luogo insieme a tutti noi e per nostra iniziativa e mi permetto dire per nostra volontà a quella politica del confronto che dopo la politica della protesta il dopo l'
Politica dalla proposta e connesse rappresenta rappresenta ormai la tendenza di marcia di tutto il movimento sociale italiano Destra nazionale come segretario del partito vi ringrazio
Ringrazio voi che avete avuto una iniziativa che l'avete portata avanti senza nessun mio merito suo che non ho fatto altro che partecipare ascoltare e augurare grazie perché avete realizzato molto bene sono state splendide le relazioni di apertura dall'onorevole Servello dell'amico Erna dell'amico Mariano sono stati perfetti tutti gli altri interventi
Come segretario del partito del tutto come giornalista e come parlamentare debbo aggiungere qualche rapidissima notazione prima di tutto garantisco la stampa a breve avere
Il termine degli atti di questo convegno suggerirei la stampa in tanti un pool Coletti come quello che è stato fatto perché un volumone grosso non lo raggiunge uno questi sono più antiche sono ottimamente presentati secondo suggerirei che in ogni capoluogo di regione se non ci sono subito le elezioni adesso nelle prossime settimane se ci sono le elezioni dopo le elezioni suggerirei in ogni capoluogo di Reggio non è convegni di questo genere con la con l'invito e ci sarà certamente la presenza dei giornalisti locali e anche dei dirigenti della RAI TV locali credo che in tutta Italia si possa prendere questa iniziativa poi suggeriscono i prossimi giorni una riunione del segretario del partito con i presidenti dei gruppi parlamentari con quei parlamentari che si occupano particolarmente di questi problemi per una maggiore nostra per una ancora maggiore nostra partecipazione ai lavori della Camera e del Senato c'è stato dato atto stamattina lo avete udito e mi ha fatto enorme piacere che lascio la proposta presentato finora alla camera era pronto
Essa del Movimento Sociale Italiano ma bisogna completare allargare il quadro anche alla luce degli ultimi interventi che ci hanno indirizzato lungo la strada giù
Già non solo per sollevare scandali ma anche per fare proposte concrete specialmente dirette a tutelare la professionalità giornalistica parlando sempre come giornalista
Non tutte le mie notazioni possono essere positive quanto la situazione anzi sono d'accordo con Rauti non facciamo del pessimismo però Raucci sarà d'accordo con me non far siamo dell'ottimismo rendiamoci conto ecco mi viene a mente sempre il titolo di un bel libro del Maranini studioso liberale il tiranno senza volto
Il tiranno senza volto dallo studio del Maranini la partitocrazia
Nel
Nostro quadro di osservazione attuale tiranno senza volto è la partitocrazia in quello che chiamiamo ormai che tutti chiamano il regime che chiamiamo noi soprattutto qualche volto soltanto noi il sistema in questo momento il tiranno senza volto e al potere e al potere ed esercita il potere no sul plesso
Ora siamo abituati da tanto tempo quando si parla di potere di conquista del potere siamo abituati a pensare in termini militari il golpe lo pseudo golpe
I carabinieri la polizia stragi di Stato e via dicendo no è molto più sottile la conquista del potere che lor signori hanno determinato e si sono in tutte le nostre case si è parlato per accenni a al male che stanno facendo i nostri bimbi e i nostri nipoti sapete quanto questo tema sia da me sentito in maniera del tutto particolare
Entrano in questo momento mi sono i stiamo parlando entrano nelle nostre case Coni il film mezzi adatti a corrompere o ha tentato di corrompere la gioventù e i programmi largamente largamente sono intonati quanto soprattutto le più reazioni tratte da dal film di recente edizione i programmi sono largamente dominati dall'odio dalla faziosità dalla dal culto della strage dal culto della morte sono sono cioè è veramente un un pericolo quello costituito dall'attuale RAI TV e in parte anche da qualche tempo in libera notturna bisogna stare molto attenti a questo riguardo dicevo il tiranno senza volto perché questa è la partitocrazia
Che si esprime in Italia in maniera diversa badate è stato detto da qualcuno mi pare d'aver ci sono tanti tipi di democrazia in questo momento nel mondo ma uno dei peggiori è senza dubbio quello quello nostrano ce ne accorgiamo ogni qual volta ci troviamo a contare tuo soprattutto con la RAI TV ma anche a contatto con la stampa con la stampa cosiddetti indipendenti io per farvi sorridere un momento e poi finisco rapidità vi cito un episodio che mi riguarda personalmente
Essendo io deputato non dovrei essere vanitoso invece io ci sono l'unico deputato vanitoso che esista quando mi accingo a pronunziare un discorso alla Camera il che avviene molto di rado io penso che quel discorso pancia rivoluzionare il mondo
E che tutti i giornali se hanno costretto il giorno dopo a parlarne ampiamente mentre penso ciò penso anche il contrario perché sono fermamente certo che nulla di simile avverrà però in questi ultimi giorni ci sono rimasto veramente male ve lo confesso io presi un turno unico deputato presuntuoso perché ho fatto un discorso sul cosiddetto governo Fanfani e sono riuscito più per sua intemperanza che per mia bravura a impiegarlo in una polemica diretta si è alzato in piedi due-tre volte mentre io parlavo mi ha risposto io controrisposto mi è sembrato di aver controrisposto assai bene mi è sembrato che egli avesse fatto cattiva figura che avessi fatto buona figura e siccome sono vanitoso come nessun altro parlamentare l'Amati dopo i giornali mi son fatti portare in camera mia prima del solito il diciotto appena mi sveglio mi portano i giornali però voluto svegliarmi prima perché ero sicuro di qualche titolo sottotitolo trafiletto citazione che pianto scarica vicina no occuparono non una parola quelli che hanno fatto molto hanno detto ha parlato anche il onorevole Almirante oppure hanno parlato e mi essi niente assolutamente niente sebbene quelle incidenti Now l'avesse fatto un certo rumore i giornalisti ne parlavano del Transatlantico ecco questa è la situazione
In questo momento più che in altri momenti attenzione parlo ai missini in questo momento la congiura del silenzio e stava scendendo su di noi più che in altre occasioni perché se si va incontro ad elezioni perché non è sicuro ma è molto più va bene lor signori tengono che il movimento sociale italiano possa rappresentare l'unica novità cioè l'unico successo può essere rappresentato dalla mi pare legittima aspirazione del movimento sociale italiano ad avanzare e allora cala la congiura del silenzio e il controllo si estende a tutte le testate a tutte le testate è ovvio che le testate di partito ci comportiamo secondo l'interesse di quel taglio di quel tra l'altro partito ma tutto non c'è stata né indipendenti le più indipendenti dei liberali dei liberali Issime dei civili dei civilissimi le imparziale in parzialissime tutte le testate congiurano e la televisione congiura e Lara gli ho congiura e larga parte delle tele libere sono costrette perché la libertà illimitata a congiurare si va innanzi si va incontro ad una situazione difficile
Alla quale dobbiamo dobbiamo saper reagire questa di di oggi è una ottima pedana di reazione le riunioni che faremo a livello regionale saranno un'altra ottima pedana di rilancio le proposte parlamentari che porteremo avanti saranno un'ottima per la dipinti rilancio anche se dobbiamo io non amo le OPA nel Lazio e quindi non consiglio né a me stesso né a voi Jesse alla Pannella che non risolverebbero nulla incide graverebbero sul piano dello stile però teniamo conto siamo in guerra nel confronto per di Meglio lor signori sono in guerra contro il popolo italiano al quale negano la libertà perché la libertà che conta non è soltanto la libertà fisica la libertà morale libertà spirituale quando lor signori attraverso la RAI TV di Stato
Quando lor signori riescono a operare quello che i francesi chiamano le Buratto e grande Cranko rimboschimento dei cervelli rimboschimento diceva agli amici miei dittature tirannie
E a regime il sistema chiamato lo come volete non c'è libertà in Italia non ci sarà libertà in Italia libertà vera fino a quando la vera liberazione non ci sarà celebrata e non a colpi di moschetto
Ma a colpi di i programmi
Con la immagine vera del popolo italiano la immagine vera delle parti politiche a cominciare dalla nostra questa è la battaglia che abbiamo impegnato da quaranta anni e che io non sono pessimista non so nemmeno ottimista non abbiamo ancora vinto io credo però che stiamo cominciando a vincerla sul senso ed è questo l'auspicio che io traggo da questo meraviglioso il convegno che voi avete in materia trova la vostra attenzione e con la passaparola grazie