Festa dell'Unità, «Da cento anni dalla parte del lavoro». Incontro con Guglielmo Epifani

Banale
Sostanza
Bisogna
Mangia una
Ordinasse
Sì ma sono due
E amanti
è una
Buonasera a tutti
Grazie accomodiamoci per favore tale era come sempre la sala piena grande successo la festa nazionale a Pesaro
Ma buonasera a voi sedermi e naturalmente anche che ci sta seguendo da casa tramite irride TV che come sapete da quattro anni si accende con la festa nazionale dell'Unità quest'anno trasmette in diretta su Nessuno TV sul canale otto nove zero di Sky e su cinquantatré emittenti locali che coprono l'intero territorio nazionale allora come ben sapete appuntamento con il segretario generale della CGIL un appuntamento tradizionale qui alla festa dell'Unità quest'anno diciamo impreziosito arricchito anche dal fatto che è una ricorrenza importante perché si celebrano i cento anni della nascita del più grande sindacato Italia naturalmente di questo ne parleremo con Guglielmo Epifani ma prospettive ricorderemo le tappe salienti di questa storia e soprattutto le prospettive future per il sindacato ma è evidente che l'attualità preme qui ci sono molti giornalisti molti colleghi che aspettano di sentire che cosa avrà da dirci Epifani sulla Finanziaria il dibattito come sapete accesso di questi giorni e allora io vi presento subito i colleghi che come condurranno questo serata Sergio Rizzo del Corriere della Sera
Buona sera a Bareggio volessero tutti Riccardo Barenghi della stampa
No io li colleghi reale gli occhi
Buonasera buonasera
Preferisce stare sola
A me mi hanno detto tutto a sinistra pence
Il primo graffio della ieri buonasera a Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
Va bene non esageriamo no se no poi sembra che Epifani gioca in casa e non mi pare
Come va Epifani giorni Doria
Da giorni
Sono interessati ma anche il grande lavoro di grande Grande attenzione sì allora come bello
E il bello delle chiese
Come dicevo prima non so se lei ne ha sentito voi parleremo senz'altro dei centrali della CGIL diciamo nella seconda parte perché qui ci sono tanti colleghi che aspettano notizie fresche sul tema d'attualità so che è una questione spinosa
E io proprio da questo comincerei insomma lei più volte ha detto non ci sono governi amici si valutano volta per volta per le scelte che fanno ridere
Ovviamente giusto che un sindacalista dica questo ma le chiedo questo immaginava qualche tempo qualche mese fa insomma di potersi presentare davanti a una platea come questa o quella della festa nazionale dell'Unità in posizione
Diciamo
Di scontro annunciato con il Governo Prodi sulle misure per risanare l'Italia considerato il fatto che insomma partivate da un analisi diciamo non distante sullo stato disastroso dei nostri conti s'immaginava questo
Ma intanto
L'altro giorno abbiamo prego presentato una
Inchiesta da parte dell'IRES CGIL
In cui ha chiesto a molti lavoratori compresa una parte importante di iscritti alla CGIL
Che cosa pensano del rapporto tra sindacato e politica
E e la risposta più grande che c'è stata assegni contrassegna da questo fatto la maggior parte dei nostri iscritti ci chiede
Di essere autonomi e la maggior parte dei nostri iscritti ha più fiducia nel centrosinistra rispetto al centrodestra
Sta dentro questa polarità i problemi di cui stiamo discutendo
Abbiamo appoggiato perché condividevamo il programma con cui il centrosinistra ha vinto le elezioni non abbiamo ovviamente nessuna Nostalgia sul passato perché il passato ha creato al Paese ai lavoratori e pensionati un sacco di guai chiediamo però al centrosinistra di fare bene di attuare il programma di fare le cose per cui è stato chiamato a governare il Paese
Facciamo una moratoria sugli applausi siamo un applauso alle tre risposte va be va bene delle domande delle domande però tutelano
Senta naturalmente entreremo anche nel dettaglio di queste cifre ma le posizioni cioè cerchiamo di semplificare le posizioni a questo punto sembrano abbastanza rigide no Prodi e Padoa Schioppa ripetono che la manovra resterà di trenta miliardi anche se la sterzata sullo sviluppo in queste ultime ore appare abbastanza chiara oggi Fassino da del velleitario chi rinuncia del rigore e dice ineluttabile toccare pensioni sanità pubblico impiego insomma tutti cosa succederà di fare se le cose restano così si va a una bimba nuovo mobilitazione qual è la sua previsione
Allora provo un po'intanto a dire
Quello che che io penso che il governo dovrebbe fare
E prova a essere anche molto chiaro su questo passaggio perché il passaggio più delicato da cui discendono tutti gli altri passaggi
Io da tempo da qualche settimana leggendo i dati mi mi ero fatto la convinzione che questa crescita economica che sta attraversando il Paese
Abbia generato un flusso di entrate
Superiore al previsto
Questo non avviene solo in Italia questo è un problema che sta avvenendo in Francia in Olanda in Germania
Perché ad essere onesti
Non vedo come Tremonti possa avere indovinato nell'ultimo mese quello che non ha indovinato in cinque anni e pur capendo
Che la lotta all'evasione che questo governo intende fare da un segno positivo va da sé che non può dare un segno positivo così grande in poco tempo
Quindi il vero problema su cui nessun economista si esercita ma invece dovrebbe farlo e capire perché come rincresce il PIL del Paese cresce di molto le entrate il risultato quale che a fine agosto
Il disavanzo di cassa del paese è fermo a ventotto miliardi di euro
E ormai in molti scommettono che si arriverà a fine anno con un disavanzo di poco superiore ai cinquanta miliardi di euro
Se così noi arriviamo a fine anno con un disavanzo attorno al tre sei tre sette
Dopo di che tra altre sette due otto c'è uno zero nove
Questo vuol dire che secondo me se non cambia la tendenza si potrebbe fare una manovra di quindici miliardi perché ci vogliono gli Investimenti
E di circa undici miliardi per arrivare al due otto
Questo non è che era scritto
è qualcosa che sta avvenendo in queste settimane
Ora siccome questo è un passaggio delicato perché io voglio fare il rigore
Voglio farlo con criterio voglio tenere l'equità e non voglio compromettere lo sviluppo attorno a questo problema bisogna risolvere le questioni
Che cosa quindi perché ho fatto questo ragionamento
Io non credo che il Paese possa spalmare in due anni la finanziaria perché non ce lo fa fare Bruxelles e perché se spalmiamo
Italy risparmiamo anche gli investimenti e il Paese ha bisogno di fare investimenti sociali e sull'innovazione sulla formazione adesso
Ma non voglio neanche prendere diciamo a circuito chiuso una cifra se questa cifra non è in relazione con i processi economici bere
Se no succede come avvenuto l'altro giorno
Bersani il giorno prima ha detto la manovra di trentacinque miliardi il giorno dopo Padoa Schioppa è andato a Telese ha detto la manovre di trenta miliardi
è chiaro che questo genera confusione non puoi passare da un giorno all'altro da trentacinque a trenta se non in ragione di qualcosa
Bisogna spiegare innanzitutto hanno voi e al Paese questa questione sull'andamento dei conti
E voglio essere ancora più chiaro
Il governo ha di fronte a sé diciamo due scelte ma devi scegliere quale scelta fa non può stare in mezzo se non sbaglia e prende schiaffi da destra e da sinistra
La scelte queste
Il governo riconosca che con la crescita dell'economia si può fare una manovra che raggiunge il due otto intagli Investimenti con una manovra più bassa e si assume il coraggio di dirlo
Oppure il governo può fare l'altra scelta dice riconfermo i trenta miliardi ma allora per cortesia
Spiega il quattro cinque miliardi in più che non servono a raggiungere il due otto dove vanno e a che cosa Van
Io sono disposto all'una strada o all'altra strada non sono disposto a dire trenta a prescindere se si può fare con ventisei
E non sono disposto a dire trenta se non mi si dice prima i cinque miliardi in più dove vanno
Perché a quel punto io solo per accertare il taglio di ma perché quei cinque miliardi mi vadano in investimenti sociali gli investimenti sugli anziani investimenti sulla formazione e sulla ricerca sullo sviluppo e sul metodo l'unica cosa che non si può fare non direi una cosa non vera e l'altra aggiungo perché lo voglio dire con chiarezza basta leggere i giornali di questa mattina
Il fondo del suo giornale Barelli
Un giornalista non amico del sindacato dice la vera discussione questa fare una manovra più bassa con gli investimenti previsti o fare una manovra più alta con più investimenti ma questa è una discussione onesta lo dice il Riformista lo dicono i giornali di destra ogni governo capisce che questo passaggio lo deve affrontare con trasparenza oppure secondo me stando un po'al centro finirà per non fare un
Una buona navigazione parlamentare non so se sono stato chiaro io c'ero
Cercato di esprimere nel modo più chiaro possibile e credo che questo vada fatta
Anche perché aggiungo non stiamo parlando così di di cosine perché stiamo parlando di tagli di venti ventidue miliardi di euro cioè tagli in settori fondamentali
Una parte sarà anche spreco ci sarà bisogno di razionalizzazione sarà alle cose che è giusto che vengano tagliate
Ma talvolta sappiamo che quando tali un trasferimento l'ente locale costretto a mettere una tassa a mettere un ticket sappiamo che si riduce il fondo alle regioni una parte di quel fondo poi viene compensato con altre politico con minori servizi
E la stessa cosa per non parlare della previdenza ne parleremo dopo dei problemi che genera quindi bisogna stare un po'attenti io sono per il rigore aggiungo però con due aggettivi
Il rigore ingiusto
Non un più di rigore se non c'è bisogno
E a un rigore dal volto umano cioè che si preoccupa anche che dietro questo rigore non venga sacrificata quella parte del Paese che in questi anni è stata già colpita è stata già sacrificato
Il discorso il discorso di Epifani mi sembra chiarissimo ora però io volevo fare un passo indietro tornando a quello diceva nella nel suo intervento nella sua domanda Mannoni
E programma dell'Unione è stato un programma elaborato con molto tempo con molta attenzione con molte voglio dire trattative ma insomma discussioni confronti tra i partiti dell'Unione anche immagino io sì lo so insomma con le parti sociali con soprattutto i sindacati e la CGIL in particolare ricordo che a marzo si è svolto il congresso della CGIL dove io ero presente venne anche Romano Prodi Prodi fece un discorso che ricalcava era quasi una fotocopia i giornali scrissero è quasi una fotocopia della relazione di Epifani e disse anche il nostro programma il programma della CGIL sono coincide l'uno con l'altro più o meno e così e anche di far nelle sue conclusioni diciamo
Sottolineo questo aspetto citato polemiche per questa suscitando polemiche magari ci torneremo il sindacato amico il sindacato non amico collateralismo via dicendo
Quello che mi chiedo che penso si chiedono in molti come mai improvvisamente San fuochi d'artificio perché siamo s'è una sconfitta è una domanda come mai improvvisamente a settembre anche a luglio ma insomma comunque a settembre
C'è una tale precipitazione come se tutto quello che era successo prima che si era detto prima è scritto in duecentosettanta e passa pagine del programma non esistesse e si va diciamo a una finanziaria o a una un annuncio di una finanziaria che insomma per almeno per quanto riguarda la parte di risanamento cioè in questo caso dei tagli non non è molto diversa dalle dall'impostazione delle finanziarie dei governi del del Governo che c'è che che ha preceduto questo cioè il governo Berlusconi ecco come mai questo sub domandare la domanda perché sì diciamo così ci fosse stato Berlusconi ci fossero stati Berlusconi e Tremonti ad annunciare quello che faccio un po'il provocatore
Ad annunciare quello che oggi ve viene annunciato da Padoa Schioppa e anche dal segretario del partito dei DS Fassino nell'intervista
Alla a Repubblica cioè tagli a pensioni e sanità Pubblico impiego ecco se non ci fossero stati questi personaggi tra i personaggi del centrosinistra i personaggi dei DS ma altri personaggi della destra io credo che la CGIL la CISL e la UIL avrebbero già indetto uno sciopero generale per il quindici settembre allora come dire è tutto un po'strano e anche tutto un po'forzato lo capisco perché è evidente che se un governo è più vicino politicamente socialmente e culturalmente chiaro che un sindacato si comporta in un certo modo e non si comporta proprio nello stesso modo con cui si comporterebbe con chi
Diciamo difende altri interessi e non nasce per difendere gli interessi che in qualche modo anche il sindacato a dire e difende però diciamo una cosa su questo insomma c'è una una strana situazione intanto
Ci sono stati degli atti del governo che hanno segnato una rottura con gli atti del governo precedente sono venuti incontro a richieste che aveva fatto la CGIL penso in modo particolare alla politica estera noi avevamo criticato la politica estera del governo Berlusconi perché aveva reso l'Italia sostanzialmente non autonoma come soggetto il ruolo internazionale a partire dal Medio Oriente dal Mediterraneo i primi atti del nuovo governo sono stati straordinariamente importante
Se ne è parlato se ne parlerà a quello che è avvenuto l'Italia si è messa a disposizione di un progetto di pace nel Libano lo ha fatto con convinzione ha sfidato grandi paesi ha vinto la missione sarà difficilissima però il Paese ha dimostrato di avere un nervo di avere un'idea di avere un progetto
La stessa cosa con gran parte delle liberalizzazioni volute da Bersani
Perché per anni e anni sarà spiegato al paese che l'unico problema era il costo del lavoro la flessibilità del lavoro gli oneri del lavoro che tutto ricadeva sul lavoro pubblico privato
Ecc e per la prima volta si è cominciato ad aprire il mercato su professioni per anni considerate intoccabili così come la terza straordinaria novità in materia di immigrazione
Per quanto il tema sia delicato gli atti compiuti dal ministro Amato sono atti
Che che vengono incontro a quello che noi pensiamo chi c'era al congresso della CGIL si ricorderà io dissi testualmente un
Se volessi dare un segno di cambiamento partirei dal diritto di cittadinanza ai figli di migranti che nascono nel nostro Paese una cosa giusta degna che che hanno gli Stati Uniti che hanno gran parte dei paesi europei il farlo una grande una grande rottura con l'idea e la concezione della Bossi-Fini
Ma questo semmai a me genera un problema
Perché avendo cominciato così bene non si può sulla legge finanziaria proseguire meglio questo è il punto che come cittadino elettore sento avverto e mi tengo dentro ma arrivo alla sua domanda
Secondo me dicevo prima che è stata un po'sottovalutata la ripresa e la dimensione delle entrate
Non è stato neanche colto se non dopo il fatto che la vera insidia che aveva lasciato Tremonti non era tanto sui conti del due mila e sei
La vera insidia che aveva lasciato che ha lasciato era sulle proiezioni sul due mila e sette faccio degli esempi per farmi capire di come complicato per il governo la navigazione
In termini previdenziali si parla della questione dei coefficienti
Di trasformazione previsti dalla riforma Dini cosa ha fatto il vecchio Governo non li ha adottati
Però li ha computati nella finanziaria dell'anno prossimo cioè si è comportato come se li avesse già fatti ma in realtà non l'ha fatto quindi è chiaro che pone il problema nuovo in un dilemma
Se non lo faccio devo addirittura metterci dei soldi per compensare se lo faccio incontro po'di problemi sociali
La stessa cosa l'ha fatta sugli organici e sul turnover ha già computato per quanto riguarda tutto il lavoro pubblico il blocco del turnover per il due mila e sette e il due mila e otto così che quando noi andiamo a dire oltre quelli prima naturalmente quando noi andiamo a dire al governo per cortesia mi assume i precari
Il governo vi dicessi voglio assumere i precari
Tenete presente che abbiamo il turnover già contabilizzato nella finanziaria dell'anno prossimo
E potrei aggiungervi una sfilza di cose in cui gradatamente ci si è accorti che le finanziarie false hanno proiettato tutti questi limiti dispensa negli anni successivi
Per questo io Oddo al governo
Come posso dire una per una prego un'apertura di credito stante le difficoltà da cui parte per cui non è il mio un giudizio a priori ma capisco che in queste difficoltà è complicato fare fare la manovra quello che chiedo però al governo conoscendo queste difficoltà di farlo con con attenzione di farlo con misura di farlo con criterio di farlo assumendo delle priorità
A me
Una manovra finanziaria che deve essere di rigore di sviluppo e di equità non può trasformarsi in una manovra che taglia la spesa previdenziale per otto nove miliardi di euro questo non va bene non va bene come segnale e non va bene
No Rizzo ti do la parola subito però fra un attimo a vincere sostanzialmente somma Barenghi sia accusato Epifani somma no accusato ha posto la questione di dire forse no la CGIL in particolare più tener anche gli sforzi questo governo sarebbe sarebbe stata molto più dure nei confronti come le persone ma insomma la sinistra no però vengono anche a lei critiche di segno opposto cioè no fanno la critica di essere eccessivamente duro ad esempio l'altro giorno su Repubblica Eugenio Scalfari scarso rigore dopo una serie di considerazioni su quello che dovrebbe fare un fare il governo
Dice epifania molto stupito Luís perché più degli altri perché questi principi note delle delle delle competenze degli ambiti nei quali si deve non si deve giocare la partita li conosce meglio degli altri faccia scioperare i suoi organizzati se il risultato non gli piacerà della finanziaria
Ma ci rifletta bene e calcoli costi-benefici perché qui non è in gioco una norma di legge ma un governo e una legislatura cioè dei con attenzione
Sindacati operazione Epifani perché insomma la materia incandescente
Sappiamo su quali basi fragili posi questo governo quindi diciamo se anche la CGIL dà una spallata è la fine
Sì no ma la tesi di Scalfari un'altra che io cotto avendo io ho detto e confermo
Che tocca al Governo e al Parlamento indicare quale egli il saldo del finanziamento della manovra di bilancio come è sempre stato perché è una responsabilità eminentemente politica se il governo dice trenta si assume la responsabilità di trenta
Ma se io ritengo numeri alla mano come ritengono gran parte ormai degli economisti italiani che quella manovra si può fare con ventisei o se si fa con trenta vuol dire che ci sono soldi che possono essere investiti ho il diritto di dirlo
Ho il diritto di dirlo perché se tu metti la la la la la stessa sotto la sabbia non fai un'operazione di trasparenza sicuramente non faccio un'operazione che fa bene alla gente che noi rappresentiamo quindi
Quindi le due cose stanno tranquillamente assieme vede poi io non sono di quelli che siccome lo dice Padoa Schioppa se ritengo che sbaglia non li posso dire che Padoa Schioppa sbaglia perché sbaglio io sbaglio a luglio non è che esistono sbagli simmetrici
Io penso che abbia sbagliato all'inizio
Io l'ho detto in faccia lo dico qui pubblicamente non ho nulla di cui
Come dire non ho due voci in due ambienti la dico esattamente a lui come la dico qui all'inizio ha sbagliato previsioni o meglio ha sottostimato il valore della crescita il valore delle entrate io gli ho anche detto
Che prima si riconosce meglio è perché più si trascina il problema più complicazioni ci saranno talvolta meglio un atto di onestà affatto un minuto prima che arrivarci dopo in condizioni peggiori
Rizzo
No è un mi pare una questione molto intricata questa per tutta una serie di ragioni se faccio un passo indietro per esempio
Io ricordo che ministro dell'economia dichiarò che l'Italia era combinata peggio che nel novantadue e tutti si aspettavano questi soggetti Lionel salvo poi presentò un DPEF con trentacinque miliardi di insomma in manovra
Diciamo prevista per la finanza
Avvertendo che esisteva il pericolo delle imboscate estive
Quindi già faceva intendere che ci poteva essere forse Rifondazione forse Comunisti Italiani forze inerti pronti a diciamo
Attaccarlo su queste su questa su questa linea del rigore
Improvvisamente a un certo punto scopriamo che le cose vanno talmente bene che ci sono cinque miliardi
E ciò Marzano
Allora qui però bisogna capire che cosa è accaduto io sono tre sono anche d'accordo con Epifani sul fatto che forse la manovra
Potrebbe anche diciamo diventare terreno di discussione non essere più un'icona
Numero che il ministro con mia dice bisogna fare per forza
Però attenzione bisogna capire cosa è successo e che cosa sta succedendo perché se non facciamo questo operazione rischiamo di trovarci Niguarda noi non sappiamo quante di queste entrate siano strutturali e quante siano invece dovute posso alla faccia feroce di Visco per esempio
Al fatto che molti contribuenti infedeli si sono impauriti del fatto che arriva un governo no che aveva promesso di fare la lotta senza quartiere cosa fiscale quindi sono corsi in banca pagare l'IVA che prima non pagavano questo non è ancora non lo sappiamo
C'è un problema di cui insomma in questi Bin questi giorni pochi pochi pochi commentatori accennano
E stamattina Bersani ricordava che l'Italia è un Paese dove dopo dodici anni il debito pubblico è tornato ad aumentare adesso questa cosa è una cosa molto pericolosa molto pericolosa per tutto quello che implica perché significa che il debito pubblico italiano potrebbe essere da un grande atto si dice in termini tecnici e le agenzie internazionali di rating potrebbero decidere che il nostro debito pubblico che non siamo un un un debito un creditore così affidabile quindi non sa l'italiano si merita un un'affidabilità inferiore quindi i nostri interessi potrebbero aumentare quindi questo potrebbe avere un impatto terrificante sui conti pubblici se pensiamo a quella che è la il volume la mole del nostro debito pubblico quindi
Bisogna andarci con i piedi di piombo aggiungo una cosa aggiungo il fatto che certamente non giova alla finanziaria quella che sarà c'è questa balletto di cifre cioè Rifondazione che dice facciamo di quindici Verdi Faciolati venticinque stasera Epifani che mi dice facciamo di ventisei
Perché questo perché diventa un problema politico io penso che Epifani sia consapevole di questo cioè che il morto ha detto che questa sera buttare via di Padoa Schioppa
Diciamo può essere un morta ha detto che si aggiunge agli altri quindi che crea difficoltà ulteriori non so
Io guardi io penso che il Paese abbia un enorme debito pubblico penso che è un problema che va affrontato abbiamo già affrontato negli anni passati e andrà affrontato nel presente e nel futuro su questo non ci può essere discussione
Io intendo però mettere insieme una politica di rigore che non mi ammazza questa ripresa che c'è e mi consenta nel rigore di affrontare la stabilizzazione del rapporto tra debito e PIL del Paese io non mento nessun morta retto io do un consiglio Padoa Schioppa
Vorrei che lui si rendesse conto che una parte delle difficoltà
Derivano da quello che è successo
E che riflettesse se non è meglio
Dire con chiarezza se la cifra resta di trenta i soldi in più dovevamo oppure dire prima che si può fare con meno perché temo che da qui a dicembre questo film non finisce
Non finisce no ma non perché lo dico io io potrei non parlare ma la situazione è questa allora da un Consiglio di finirla e si può finire se si fa come suggeriscono
Cioè se si riconosce che la strada è una o l'altra e per sempre la si riconosce
Perché se invece si va avanti così né di cifre ne avremo una al giorno e una a settimana e questo davvero non fa bene perché so anch'io che siamo sotto l'osservazione dei mercati internazionali ma d'altra parte ma c'è un paradosso in questa vicenda i mercati internazionali si sono allarmati quando Padoa Schioppa ha detto invece di trentacinque la facciamo di trenta e con trenta raggiungiamo lo stesso obiettivo
I mercati internazionali non sono attenti all'obiettivo sono attenti alla dimensione della manovra quasi che ci sia una dimensione della manovra scollegata dai dati veri della finanza pubblica
Vorrei un governo che fosse in grado di dire la manovra è questa perché risponde a questa finanza pubblica
Perché le cifre meno dicono e di fronte a Bruxelles dice per cortesia sto facendo quello che abbiamo pattuito e non mi fai la ramanzina una lezione tutti i giorni perché anche così
Si generano problemi e si chiedono in retorica Epifani scusi troppo ma non è forse il problema questo che se prima si è passati da trentacinque a trenta e i mercati internazionali dice lei
Almunia che non le sta molto simpatico mi par di capire se eh sì anche se in parte
Ha detto attenzione avrà se adesso da trenta si scende a venticinque reti ventisei che cosa succede è questo il problema
è questo il problema che ha Padoa Schioppa mai più no mi scusi ma noi non possiamo ragionare sui numeri così perché se no venti trenta quaranta cinquanta sono numeri tirati a casa
Io poi dietro i numeri vedo anche problemi perché non è adesso stiamo parlando di numeri parleremo cioè dei problemi ma dietro i numeri ci sono problemi perché se i numeri crescono
Ita di crescono e se tagli crescono la condizione delle persone peggio ora quindi ci son problemi seri nella previdenza nella sanità nei trasferimenti agli enti locali negli investimenti quindi non è che possiamo scherza io chiedo un rigore sui numeri
Che mi si spieghi bene perché il numero è questo o ai quello e lo si dica con forza e con chiarezza al Paese in Europa
Chiedo un rigore innanzitutto nella scelta dei numeri della manovra di politica finanziaria questo è il problema se cui oggi vedo troppa
Troppa questioni e una volta che decide il governo a quel punto tutto il governo si attiene a quei numeri per questo suggerivo la strada di scegliere perché se non si sceglie questo balletto continuerà e questo sì non fa bene al Paese e su questo convengo
Il Paese non può trascinarsi per settimane questa discussione se non la credibilità europea e non c'è dubbio che viene messa in discussione bel modo d'uscirne secondo me e quello che provavo ha suggerito all'inizio per un semplice motivo perché è onesto
Non c'ha dentro e onesti
Riconosce i numeri per quello che sono dice a questo numero corrisponde questa scelta all'altro numero l'altra scelta io scelgo questo
Faccio un'operazione di trasparenza che quando si tratta di numeri e sempre la strada migliore perché se no restano i sospetti
Se non restano le cose non dette faccio un altro esempio per farmi capire
Se si potesse fare una manovra di ventisei
E mettiamo che molte forze politiche son convinte di questo come si fa spiegare a queste forze politiche che si può fare di trenta se non spieghi perché di trenta
Vede quale l'imbuto in cui si è messo il governo
Se torna indietro
Sgomento e mercati ed ha ragione Tremonti se va avanti incontra difficoltà perché la gente ritiene anche sulla base di dati che si può fare una manovra più piccola e dentro questa contraddizione mi devi uscire io sto dando se posso dire tra virgolette
Una mano secondo me al governo approvare a uscire in maniera seria dal problema in cui per tante ragioni si è venuto a mettere questo il suggerimento quindi aiuta non il contrario di Nanni Moretti direbbe continuiamo a farci del male
Fare preparate la domanda come si suol dire ce l'hai già pronto al salto ma diciamo a proposito di numeri di scelte da fare e poi ci sono certe certe cose che colpiscono di meno l'opinione pubblica nonno prima proprio forse sì verrebbe colpita se ne venisse Resa cosciente in maniera adeguata per esempio uno studio dalla CGIL di questi giorni no che lei conosce bene naturalmente circa due terzi dello rettori italiani guadagnano al massimo un milione e trecento euro metti al mese
Al questi sono
Convocazione no quelli sono soltanto mirata quelli sono solo mille quattordici anni Mannoni
Hai messo meglio negli stessi ma va bene
Mille trecento euro netti al mese no queste sono cifre insomma spaventoso che fanno pensare cioè non sarebbe meglio se le scelte no no ragioniamo di grandi numeri va bene trent'anni miliardi venticinque e se lei ci ha spiegato quanto sia importante perché dietro questa entità poi si sinapsi ce l'hanno scelte taglio eccetera
Ma se anche si partisse da queste cifre qua insomma nata da queste situazioni qui
Beh noi non è che abbiamo solo questo il problema non abbiamo il problema delle retribuzioni che mediamente superano di poco mille duecento euro ed è la condizione molto più diffusa
Abbiamo giovani precari che arrivano a guadagnare tre cinquanta quattrocento euro al mese abbiamo le pensioni che nella stragrande insieme a maggioranza non arrivano a mille euro al mese cioè abbiamo una situazione dei redditi che particolarmente
Particolarmente esposta ma perché prima facevo ragionamento sui grandi numeri
E perché se ci fosse qualche risorsa in più nel ragionamento che facevo in una delle due ipotesi e allora capirei che si può anche usare quella risorsa per aiutare a sostenere gli eredi della condizione delle persone
Perché insomma a me non è che piace molto che taglia un trasferimento e poi un anziano mi paga di più una ricetta una prestazione
Taglio un trasferimento e mi chiudono un asilo nido comunale pubbliche son costretto a pagare mille settecento ottocento euro al mese per portare i bambini all'asilo nido
Le persone dietro cui Grandi numero dietro Italy c'è poi la condizione delle famiglie la condizione degli anziani la condizione delle persone quindi ci vuole una misura e una manovra equilibrata che stia attenta all'equità e stia attenta al rigore
E per questo che non mi piace una discussione che parli solo di quello che si taglia
Vorrei una discussione in cui assieme al rigore ci sia anche quello che invece si sostiene quello che si promuove quello che si investe quello che si decide di fare abbiamo il problema della politica fiscale verso i lavoratori dipendenti
Abbiamo il problema degli incapienti tra i pensionati abbiamo il reddito da pensione abbiamo la non autosufficienza abbiamo il fenomeno del precariato che dobbiamo ridurre ed eliminarlo queste questioni in qualche misura sono sparite
Anche dal modo di comunicazione della politica finanziaria del Governo e questo mi dispiace
Perché davvero sembra che tutto si giochi solo sulle cifre astratte o solo sui tagli c'è bisogno di rimettere di rovesciare
Il senso della manovra partendo da quello che il governo intende fare o quello che noi riteniamo che il governo debba fare per sostenere queste persone perché se no davvero
Diventa tutto un
Un linguaggio in cui la gente capisce che capita qualcosa sui tagli e non trova mai la propria condizione come può essere sostenuta Roma può essere difesa o come può essere affrontata
Da questo punto di vista bisogna anche che il governo cambia un po'registro e purtroppo però è non è dipeso da noi se tutta la discussione i tagli tagli le pensioni la previdenza e la sanità
Vorrei almeno che accanto a questo si cominciasse a discutere anche di quello che si fa per sostenere le condizioni redditi le persone gli anziani i giovani precari e tutto questo non lo vedo
Io sono contento ho chiesto al governo di aprire una sede di confronto perché fino a oggi non l'abbiamo avuta nella sostanza
Perché almeno partendo dalla politica dei redditi e poi dallo sviluppo perché almeno in quella sede possiamo dire al governo le cose che noi riteniamo essenziali che vadano fatte che debbono trovar posto
Nella Finanziaria propriamente la finanziaria sarà avrà un giudizio in cui c'è dentro
Quello che si fa per le persone che noi rappresentiamo quello che si fa per i giovani per i ragazzi per gli anziani per lavoratori e quello che appartiene alla sfera dei tagli alla sfera di sacrifici
Ma non possiamo trasmettere un messaggio in cui c'è solo sacrifici e non c'è la logica invece che parla anche ai problemi delle persone che poi in gran parte sono le persone che danno fiducia a questo governo a questa a questa maggioranza pensiamo solo ad esempio
è uno degli argomenti che ha usato anche nei colloqui con il governo
La stragrande maggioranza degli insegnanti ha votato per questo governo e ci vogliono politiche sulla formazione sugli investimenti sul precariato che parlino anche alle persone che hanno fiducia in questo governo non è un governo tecnico
Non è un governo tecnico
La stessa cosa vale per gli anziani per le altre categorie insomma questo è un governo politico che aveva un programma che ha avuto mandato in cui tante persone hanno espresso fiducia e consenso io credo che bisogna tenerne conto
Bisogna tener conto dei numeri e bisogna tener conto del cuore della passione ed è la condizione delle persone che rappresenti da politiche anche questa governare anche questo amministrare anche questi
Così qua dentro non c'è nessuno che guadagna un milione e trecento euro al mese mi pare di aver capito
Sono mille sei anni sono no no zone quelle che guadagna Italia un milione di euro al al all'anno sono mille quattordici persone
Il quattordici
Vorrei conosce qualcuno no
No cioè sì qualcuno la conosco insomma perché per il mio lavoro a che fare anche con con imprenditori quindi ritengo ci siano anche loro
Parenti
No comunque sei significativo come questa sala sta ascoltando Epifani questa sera no cioè tutta questa questi ragionamenti insomma critici sulla sull'operato del governo con grande attenzione con un po'il segno di quello che sta succedendo
In questo quadro nel Paese una parte del Paese altamente esattamente perché io sono concordo anche se magari non di opinione non interessa ma concordo con quello che diceva Epifani
All'inizio cioè parlando delle
Delle altre cose che ha fatto questo Governo insomma degli esordi in politica internazionale nella insomma vi devo dire
Quanto io sia uno molto ipercritico ma insomma lì non ho l'ho avuto niente da dire soprattutto sulla missione in Libano e però adesso stiamo parlando appunto di dell'atto forse fondamentale anzi sicuramente fondamentale che contraddistingue qualsiasi governo appunto la legge finanziaria l'economia e quindi la vita la vita delle persone
Giustamente Epifani dice
Vorremmo anche capire come e dove e cosa si farà sul sul versante dello sviluppo sia della dell'aiuto della della dell'investimento diciamo sulla vita delle persone in particolare che poi sono quelle che sostengono che hanno votato in gran parte questo governo ma non solo perché se no insomma l'Italia sarebbe divisa a metà metà poveri da una parte e metà ritti dall'altra e non è così non è così diciamo che è molto più trasversale però io sono costretto in attesa di sapere quali saranno le misure diciamo positive di questo governo che potremmo ne discuteremo sono costretto a tornare un momento sui tagli non mi interessano i veri numeri grandi numeri saranno trenta miliardi di cui quindici in Italia e quindi saranno ventisette di cui sedici vitali quindici insomma non lo so in ogni caso certo numero di miliardi di tagli su saranno previste e io vorrei capire segreta sapere dal segretario della CGIL
Quali che in genere di tardi siete disposti a visto che dei tagli ci saranno voi accettate che ci siano quali generi vitali e siete disposti ad accettare insomma a non protestare quando saranno attuati
Ma in generale noi tutto quello che riguarda spreco e inefficienza
Moltiplicazione dei centri di spesa che non sono coperti da una logica funzionale tutto quello che c'è nel bilancio pubblico e c'è molto che può essere ridotto noi non abbiamo mai nel passato e mai oggi sollevato problemi non voglio fare propaganda perché poi i problemi sono complessi anche in questi casi
Però è evidente che abbiamo una pletora di di consigli d'amministrazione di enti di società talvolta secondo me anche il costo della politica un po'eccessivo potrebbe essere ridotto esemplificato
Tutta questa parte noi siamo disponibili come siamo sempre stati disponibili che che qualcuno pensi ad affrontare anche problemi di razionalizzazione del comparto pubblico
Le grandi riforme del comparto pubblico le ha volute prevalentemente la CGIL ne siamo un fattore di innovazione nella Repubblica non di conservazione
Quando si è trattato di razionalizzare la localizzazione degli ospedali
Che pure ci costava problemi fatica non abbiamo avuto obiezioni l'abbiamo accompagnata con intelligenza quindi tutto quello che efficienza qualificazione
Anche del lavoro della funzione pubblica centrale o decentrata noi abbiamo sempre dato e continueremo a dare
Una disponibilità altro naturalmente
E pensare che lavoro pubblico non abbia un valore non abbia valore importante per le persone che ci lavorano per il Paese per i cittadini
Così come noi sappiamo che anche nel campo della sanità per parlare ci sono regioni virtuose ci sono regioni che invece non sono virtuose e capiamo che non puoi far pagare alle regioni che si fanno bene le cose
E diciamo i costi e i ritardi di altri che le regioni che hanno più problemi debbono fare efficienza debbono fare come anche questo è un processo che noi facciamo così come non è vero che sulla spesa previdenziale noi non pensiamo di dover contribuire anche per il due mila e sette
Abbiamo dell'idea e quando si apriva una trattativa lo diremo
Ma non si può chiedere su questo su quello su quell'altro di affrontare i problemi con improvvisazione con leggerezza quando dietro questi problemi ci sono attese ci son condizioni ci sono ci sono problemi io oggi detto ad esempio sull'età pensionabile e sbagliato adesso dire cinquantasei cinquantasette cinquantotto cinquantanove così non ha alcun senso non ha alcun senso
Noi abbiamo fatto una riforma importante la riforma portato soprattutto nel lungo periodo porterà dei risultati lascia dei problemi
L'unica cosa che non si può fare con la legge finanziaria soprattutto in una logica di tagli affrontare una rivisitazione della riforma previdenziale non lo abbiamo fatto con nessun governo e non lo faremo neanche con questo governo su questo si può stare tranquilli
Lo abbiamo detto con chiarezza un conto sono i risparmi previdenziali per il due mila e sette che si possono con intelligenza fare
Un conto è affrontare attraverso la finanziaria la riforma della riforma questo non può essere per serietà verso le persone che rappresentiamo e per serietà verso la complessità
Delle questioni
Che noi dobbiamo toccare anche quando sento parlare l'innalzamento dell'età pensionabile
Come se noi non sapessimo che l'età media della vita si è allungata di due anni e mezzo e dieci anni e cioè come se vivessimo sulla luna e non qui o come se la nostra gente non capisce
E si vividi più potresti avvenire oltre a tanti problemi positivi anche un problema di equilibrio e di rivisitazione del welfare però è che si può dire ad esempio
Lavorare cinque andar via cinquantasette anni così e così per chi se uno ha cominciato a quattordici anni e ha lavorato quarant'anni una Fabre cani turni di lavoro
Io penso che abbia diritto andare non ci sono molte altre situazioni in cui si può stare cinquantasette sessanta ci sono posti dove la gente vuole stare fino a settantadue settantacinque anni
E poi si vede dove chi sono gli ambasciatori non se ne andrebbe mai via nessuno i prefetti
Mozione delle primarie nel suo i presìdi di cattedra direttori non se ne va via mai nessuno ma
Diciamo che c'è un rapporto tra letta alla soddisfazione la fatica quando inizi affrontiamole con un po'più di attenzione perché così come abbiamo fatto nel passato
E poi affrontiamole con un po'di rigore quando noi facemmo la riforma Dini noi negoziamo quasi sei mesi
Non uscì mai nulla per non allarmare per non indispettire qui abbiamo passato tutto agosto con le pagine dei nostri giornali pieni di ipotesi di idee venivano tutte dal Governo derivano dalla ragioneria da ma non funziona così
Poi ci si preoccupa che la gente corre a pensionati sì ma per forza quando vede che che che arriva non sa che cosa può capitare chi può dice va bene intanto io vado in pensione per questo dicevo ci vuole anche un po'
Di attenzione quando si affrontano questi problemi perché son problemi delicati
Quindi per capire le pensioni si può discutere ma fuori dalla Finanziaria
Non c'è dubbio
Anche noi abbiamo tante cose da vedere sulla vecchia riforma
Dovevamo fare la previdenza integrativa e la previdenza integrativa in parte ancora al palo dovevamo affrontare i contributi figurativi per tutti i lavoratori intermittenti per le donne e non sono mai stati fatti
Dovevamo e dobbiamo affrontare il problema tanto più se si innalzano i contributi dei parasubordinati che cosa gli si dà in cambio perché non puoi solo chiedergli
I soldi e contemporaneamente non gli dai diritti tutele e protezioni abbiamo qualche problema di equità c'è questo piccolo problema che io ho sollevato
Di cui credo che però alcuni giornali proprio continua a non parlare dei dirigenti d'azienda che a me ma un po'scandalizzato perché
Durante il governo Berlusconi Maroni decise di far confluire Limp dai cioè l'Istituto dirigenti aziendali dentro l'INPS che cosa succede e dodici opponendo
Succede che quest'anno quel fondo è in passivo di due miliardi di euro qui sono quattro mila miliardi delle vecchie lire avviene che i parasubordinati finanziano le pensione di dirigenti d'azienda
E quando
Anche sul suo giornale si dice Epifani e la CGIL pensano più ai padri che non è figli e poi dirò perché non è affatto vero prima del rapporto padri figli che c'è
Vogliamo per cortesia risolvere questi problemi che gridano vendetta perché è inutile che poi affrontiamo i grandi temi se prima polemiche
E lo stesso ci sono altri fondi ci sono perché i dirigenti generali dello Stato a differenza di tutti gli altri invece di aver calcolata la pensione sugli ultimi dieci anni ce l'hanno su cinque perché c'è perché ci sono figli
I figliastri io
Allora io sono per vederle tutte anche al rapporto padri figli anche il problema delle tutto
Però per cortesia facciamolo con ordine
Partendo dalle questioni che non vanno da come chiamiamo a più equità più solidarietà come diamo una mano alle pensioni dei figli perché anche quello sarà un problema ed è un problema
Di grandissima portata e e affrontiamole tutte ma affrontiamolo in una sede propria e per quello che ci riguarda e non abbiamo un problema in più
Che quando affronteremo queste cose le vogliamo affrontare parlando con i lavoratori con i pensionati cioè parlando con la gente che rappresentiamo non possiamo far le cose così da un giorno all'altro
Perché il nostro metodo l'altra volta la riforma Dini
Fu approvata da un referendum in cui votarono milioni di lavoratori nel nostro Paese la vogliamo fare alla luce del sole discutendo sentendo le opinioni valutando le ipotesi che si possono fare quindi non è un no è un sì
Ma un siffatto così
Non usi col fatto male e partendo dalle cose giuste che si devono fare
Prima delle altre
Allora io vorrei diciamo come ho rinunciato più avanti e parlare anche del tema che poi quello che
Alla base di questo nostro incontro dice anticipi Centanni sindacato non soltanto del parlante storia una sola per ribadire il il Bologna in una i compiti del sindacato
A questo punto dello
Proprio esistenza però siamo ci sono anche le questioni politiche non Rizzo che sono strettamente legati a quanto abbiamo detto fino adesso no perché la situazione politica del governo anche la precarietà
Dell'esecutivo
Sono riferibili poi anche a certe scelte che vengono fatte o non vengono fatte o certe confusioni o indecisioni di cui parlava fino adesso Epifani
Deve stare nella testimoniava e nella testimonianza quello che sta dicendo se il segretario CGIL ieri c'è stata una l'altro ieri c'è stato unanime del dei tenti di essere in cui
Se detto ma reazione perché noi dobbiamo fare soltanto la figura di quelli che chiedo ricordo che chiedono rigore dopodiché dice rigore ci vuole perché certamente noi abbiamo il problema
Che se non facciamo una Finanziaria di rigore non aggancia una ripresa se non agganciamo la ripresa tutto quello che sta succedendo è perfettamente inutile e questo è vero
Prenderò anche la prima parte cioè è vero anche che all'interno del dell'esecutivo ormai si sta producendo questa questa frattura fra i Tieste e in parte anche la Margherita che fanno i rigoristi quelli che vogliono piantare il paletto nella bandiera di voci ma sul tre per cento assolutamente eccetera e gli altri che fanno i Pierini Alfonso Gianni che dice facciamo una Finanziaria quindici miliardi Pecoraro Scanio che dice facciamo la diventi c'è te Valeria quindi diciamo e c'è anche o il sindacato che giustamente dal suo punto di vista fa
Su questi era
Al punto che c'è qualcuno che sta cominciando a vedere in quello che sta accadendo oggi rivedere il fantasma del novantotto nove la famosa vicenda D'Alema Cofferati
Io però una curiosità
In particolare la domanda che volevo fare Epifani è questa poniamo che la Finanziaria come dicono mo'alcuni del centrodestra sia l'occasione del del di un vero crack del Governo per del Governo Prodi che rifondazione buttava lì al tavolo
Se non è Rifondazione Di Pietro pure Mastella
Insomma il quindici di gennaio sarà anche un po'di base anche De Gregorio emanata il quindici gennaio Romano Prodi fra la sorpresa generale sale Quirinale rassegna le dimissioni cosa facciamo torniamo a votare
Intanto
Da adesso parlo per i contatti avuti non ho non ho questa sensazione avverto che ci son divisioni punti di vista diversi ma non ho colto e nessuna forza politica che ha chiesto di incontrarci l'idea che il governo possa cadere questo credo
è un sentimento che accomuna tutte le forze politiche e questo implica però che ci sia una responsabilità solidale maggiore perché se no si può anche cadere senza senza volerlo è talvolta può capitare che nessuno lo voglia e poi finisci esattamente esattamente
Io credo che il Paese non ha bisogno di un governo né che cada né di un governo diviso e in difficoltà
Io penso che il Paese abbia bisogno per le cose che son successe in questi anni di un governo forte autorevole
A livello internazionale ed europeo che abbia chiaro
Le cose delle priorità delle sue scelte
Se invece per caso
Per ragioni che oggi possiamo non sapere non conosce
Dovesse arrivare una caduta di questo governo io sono per la via maestra in un sistema bipolare
Quando un governo cade si torna si torna alle urne si torna a votare si rimette mano ai cittadini elettori il diritto di decidere non mi piacciono soluzione intermedia
Pastrocchi maggioranze variabili c'è un bene fondamentale della democrazia dell'alternanza matura che va difesa soprattutto per il futuro questa è una grande conquista dalla quale non possiamo tornare indietro alla palude in cui si ci potevamo fare a destra a sinistra foto
Guardi voglio essere preciso fino in fondo
Preferisco che il centrosinistra in quel caso ritorni all'opposizione pur di salvare il meccanismo in base al quale i lavoratori il cittadino decide chi governa e chi sta all'opposizione perché la regola fondamentale sulla quale
Ricostruire ancora meglio il futuro del Paese
Lei però
Qualche mese fa se la immaginava questa coalizione di centrosinistra dell'Unione così litigiosa diciamo quando quando eravamo in campagna elettorale insomma e si lavorava al programma in naturalmente la le le il lei la colla dell'antiberlusconismo era molto forte cioè immaginava adesso diciamo le cose come stanno io credo che nessuno qua dentro
Immaginasse un inizio di governo no così difficile no così precario al di là dei numeri eppure anche quelli con
Eppure anche se ma non è soltanto una questione di una cioè che tutte le forze a partire dalle più piccole ma anche le altre debbano su ogni cosa differenziare assi
Lei dice
Forse al fondo non c'è intenzione probabilmente così di rompere di far cadere il governo però voglio dire dai e dai alla fine un logoramento e dei fatti da immaginava queste
Ma intanto una parte la responsabilità di questo risiede nel del sistema elettorale che il centrodestra ha voluto perché ha creato una frammentazione è una competizione in un partito contro l'altro
Io
Io per mesi lo sanno i compagni della CGIL ho detto lavorate al programma preparata al programma attorno al programma ricostruite una una solidarietà un'identità ma era un'idea di programma in un meccanismo maggioritario in cui attorno al programma ricostruisce l'unità gli interessi di tutti
Hanno fatto una riforma elettorale che accentuava il peso proporzionalisti col di ogni partito e chiaro che a quel punto è nessun partito contro l'altro anche dentro lo stesso schieramento politico quindi va da sé che noi e il problema dei numeri è sarà anche un non problema ma e un governo che non sa se al Senato a ogni seduta alla maggioranza o non ce l'ha mette il governo onestamente in fibrillazione tutti i giorni perché basta un senatore in vita in meno basta De Gregorio di turno che oggi fare ho letto decide di stare qua Lai eccetera si capisce come sono messe per questo però ci vorrebbe
Un sovrappiù di di attenzione di responsabilità perché perché se no il problema ovviamente esiste ed è un problema molto molto pesante
E e poi c'è una grande frammentazione questo è un male della del nostro Paese
Tutta l'alleanza di centrosinistra nove raggruppamenti
Insomma il se io guardo alle esperienze europee non vedo cose analoghe vedo anche più partiti ma si contano sulle dita di una mano poco più quindi abbiamo tanti da una parte e tantissimi dall'altra ci vorrebbe uno sforzo di razionalizzazione dell'esistente perché così onestamente
Insomma mi pare più complicato siamo l'unico Paese in Europa che ancora due partiti comunisti
Che questo è che questa è una straniera
Siamo un Paese in cui spesso a un personaggio si lega un partito e un movimento e anche qui sta ed è una cosa che normalmente nelle democrazie più mature non ci sono abbiamo in Europa partiti da una parte e dall'altra molto grande molto rappresentativi quando va male arrivano al venti venticinque per cento quando vi
Con arriva al quaranta quarantacinque per cento ed ha Dinoi e questo processo ancora non c'è quindi abbiamo tanti premi dentro questa è umanamente naturalmente abbiamo accennato il tema il partito democratico su questo io presumo credo che tu su questo voglio fare una domanda o no perché sono
Già che c'è già che siamo qua già che se in piedi come si dice
La prima
Qual è la sensazione anche qui vediamo qual è la sensazione della gente insomma è che questo Partito democratico sta nelle cose
Sta nel nell'animo di tutto tra le persone che sono qui che sono andati a votare in corso di Kennedy in questi anni
Che hanno fatto le file di notte davanti a un negozio per votare alle primarie
Eccetera e che ogni volta che si esprimono dicono che queste la prospettiva cioè non ha più nessun senso avere due partiti Ilvo Diamanti dice che non ha più nessun senso nemmeno avere tante feste io lo so che questo no una di Rifondazione una deliberazione a una Margherita una no
Facciamo una festa del partito democratico cioè
Però a parte questa che può essere una battuta d'altro questa festa bellissima riuscitissimo ma
E anche la sensazione sua che ci sono quindici persone insomma i leader politici che questo partito democratico non lo voglio non so o cercano di rinviare il più possibile questa data
No a fronte di mi no milioni di elettori i cittadini al centrosinistra eque è questo il problema o no perché poi nessuno lo dice chiaro cioè si cerca sempre di svicolare su tecnicismi politicismo ma è questo il problema o no secondo lei
Guardi io verso la vedo come tutti che c'è
Una
Normalmente e tanto più nei momenti elettorali una grande spinta all'unità in basso
Dovetti nella gente la gente preferisce quello che unisce rispetto a quello che divide il fondo in tutte le manifestazioni
Del centrosinistra la parola che veniva era unità unità Stati Uniti state assieme per cortesia non è una spinta ovvia
Soprattutto per quella parte del Paese che ha vissuto l'esperienza del governo di centrodestra con come un aggravamento dei propri problemi della propria condizioni
E i processi politici però hanno anche una loro difficoltà io vediamo girerò a Caorle
E discutevo per caso
A pranzo con esponenti della Margherita
Su questo rapporto con il Partito socialista europeo
Perché naturalmente mi dicevano ma noi non possiamo star dentro questo questo partito questa tradizione perché
Perché noi abbiamo un'altra tradizione e e io dicevo capisco
Ma come si fa a non avere in Italia
Nessun partito che sta dentro la grande tradizione del socialismo europeo del gruppo del socialismo europeo cioè
Come come dispensate che si possa avere questa anomalia italiana in Italia abbiamo partiti che stanno nel Partito Popolare Europeo
Se non ci fosse nessuno dentro il partito socialista socialdemocratico europeo avremo una simmetria Alitalia sarebbe un po'strana e questo le pare un piccolo problema
No mi pare un po'
Sono inserirmi come si risolve questo porno intanto uno no uno è se Epifani mi pare di sì però vorrei sa sentirlo dalla sue parole se è un diciamo così convinto sostenitore della necessità di fare questo Partito democratico oppure no e se pensa come ha detto Maurizio Mannoni prima che diciamo la casta la grande maggioranza o la grande maggioranza della base delle persone che votano della base di di questo partito di cui siamo ospiti stasera
Vuole sul serio fare un partito insieme alla Margherita oppure invece insomma non è così convinto e allora forse ma magari mi sbaglio lei frenate lei prudenza dei dirigenti forse hanno non sono solo politicismo ma anche hanno abbiamo così bene insomma no contesto mentre in insomma pongo una domanda un giorno
Che il Partito Democratico
Alzate la mano
Sa che ha ragione io
Persi
No
Ma io devo devo dire lo o anche già detto ho cercato di non
Ho guardato a questa discussione con grande interesse ovviamente però anche un po'di lato perché
Vedevo la la spinta all'unità ma capivo anche problemi che ci sono
Processi politici son davvero complicati mi devi fare con le persone devi aver chiari gli obiettivi valori programmi le identità e non sono cose serie non sono cosa che costruisce a tavolino
Non puoi chiedere a dieci persone di farlo
Devi convincerti tante persone a stare assieme in qualcosa che abbia una sua struttura non credo che abbiamo bisogno di partiti leggi ieri Urbani uscenti abbiamo bisogno di formazioni politiche serie
Che abbiamo identità un'appartenenza dei valori che mescole io storie culture non c'è dubbio che abbiamo bisogno di mettere assieme
Più storie
E quindi l'ho sempre guardato con attenzione ma anche stando mezzo metro e quando vedo poi le frenate capisco che che forse ho fatto bene perché
Devo dire la verità
Non mi con non mi stupiscono queste frenate perché perché ci sono dei nodi politici che se non li scioglie prima fai fatica poi a costruire le conseguenze del processo e poi per quello che mi riguarda io avrei un altro problema in un'eventuale aggregazione quale sarebbe il rapporto tra questa aggregazione il mondo del lavoro il problema delle condizioni delle persone che il sindacato rappresenta come vivrebbe questo partito il suo rapporto con il mondo del lavoro col mondo dei pensionati con i propri valori con la storia del mondo del lavoro io ho sentito parlare di tutto
Questo tema non l'ho mai visto affrontato
Spese per questo si affronta poco anche con i singoli partiti e non è che i lavori il tema del lavoro sia un tema centrale nella discussione degli ultimi anni purtroppo no
O no de parta o questo è vero cioè Maccio
Ma ciò nel momento in cui tu vuoi costruire un soggetto nuovo non può non porti il problema di come nell'identità nei valori di programmi questo partito sta nei confronti del mondo del lavoro delle sue realtà questo è evidente
Per questo dicevo
Che non Enzo ininfluente il tema dell'appartenenza
Vede
In Europa abbiamo una tradizione
Complessa della sinistra ma in tutte le sue variazioni tutte il tema del rapporto tra questo lavoro è sempre stato un problema
Anche laburisti inglesi
Io ad esempio sono rimasto colpito che quando Blake si candido
E non era ancora deputato
Chiese l'appoggio
Del sindacato
Il sindacato intervenne per sostenere Blair contro un candidato storico di quella di quella tradizione
Per cui un uomo come Blair che oggi viene talvolta considerato in parte ha ragione ma anche con qualche misura un uomo che ha fatto tante cose anche contro il sindacato
Deve la sua origine politica un forte rapporto col movimento sindacale britannico
Questo per dirle come nelle tradizioni questo rapporto c'è stato come c'è stato all'interno della Democrazia cristiana e del cattolicesimo sociale con il mondo del lavoro
Un'altra grande storia che va riconosciuta e rispettata
Quindi questo tema di come nella nuova formazione eventualmente il rapporto il tema del lavoro i diritti del lavoro come stanno e questa è una discussione che va fatta
Poi a me non mi sfugge che c'è anche il modello democratico americano
Dove anche qui come si sa c'è un rapporto tra i democratici americani e sindacati americani
Solo che quel rapporto talvolta è un rapporto solo di finanziamento di Locri sindacato americano finanze le campagne elettorali dei democratici
Americani diciamo almeno un rapporto strutturato sulle politiche sulle idee e sui programmi ma in ogni variazione si troverà un rapporto tra il mondo del lavoro il sindacato e queste grandi formazioni storie culture politiche
Per questo dicevo c'è un tema che non puoi espungere puoi trovare a farlo ma poi ti ritorna soprattutto in una realtà come quella italiana in cui lavoro le grandi organizzazioni sociali di massa sono qualcosa di particolarmente forte di particolarmente presente quindi è un tema che secondo me in ogni caso non può essere rimosso
Va bene allora diciamo sì abbiamo la parte finale della trasmissione
Questo li libro che ho tra le mani di consiglio perché è interessato alla storia del sindacato di andarlo a comprare qui alla libreria è un colloquio tra Epifani Vittorio Foa cent'anni dopo il sindacato dopo il sindacato io c'ho trovato tanti spunti preziosissimi Centanni
Non vi sentite in età pensionabile mi pare mi par di capire
Non ancora
Questo cammino lei dice lungo lungo cent'anni è tutt'uno con la storia politica istituzionale e culturale e civile del Paese no ed una rilettura essere pronta a dare risposte non superficiali alle scelte che dovranno che dovranno essere fatte
Ecco io le chiedo se non ci sarebbero tante tante cose da dire ma insomma gli argomenti sono un po'tolto tutto il tempo di offrire voglio leggere una frase di Vittorio Foa e chiedere se poi questo è il senso del nel sindacato
L'elemento dice Foa che a me e alla CGIL è parso sempre il più significativo della sua storia il fatto che i lavoratori mentre lavorano per sé lavorano anche per altri mentre lottano per i loro diritti lotta anche per i diritti di tutti
E questa ancora cent'anni dopo le sì questa è l'assenso del sindacato confederale
Per i testi non è che c'è un solo un sindacato ci son tanti modelli sindacali si può fare sindacato corporativo si può fare sindacato
Di mestiere si può fare legittimamente onestamente e poi c'è questa realtà del sindacato confederale sindacato confederale quello che mette assieme
Tanti tanti Diversi tante condizioni stando attento agli interessi di ognuno e anche a quello degli altri
E in modo particolare la CGIL in questo sindacato confederale e il sindacato che ha pensato a vivere questo rapporto con gli altri partendo sempre da quelli che stanno peggio
Da quelli che sono un po'più indietro da quelli che sono un po'più in difficoltà questa è la vera anima la vera identità della CGIL quindi in questa grande
Questa grande storia noi abbiamo cercato di restar fedeli a questo poi cambiano i Soggetti magari chi era debole fino a vent'anni fa oggi è forte
Ma anche oggi abbiamo tanti deboli tanti tanti
Magari spesso hanno la pelle è un cognome che non è la nostra pelle e non sono i nostri nomi magari sono i giovani delle periferie che non trovano lavoro entro una precarietà
Magari sono i tanti anziani soli che che fanno fatica a vivere in condizioni di reddito e di situazione difficile e a tutti questi noi cerchiamo di offrire
Una risposta una sponda spesso anche soltanto un'intenzione però cosa volete in un mondo in cui pare
Che tutto debba ridursi a mercato interessa mercantilismo a soldi il fatto di offrire spesso anche solo un'attenzione una volontà di fare poi magari non ci riesce
Secondo me rappresenta il senso per cui il sindacato rappresenta molto in questo Paese
Chiedo a fare che Arezzo di preparare una domanda conclusiva perché ormai siamo rush finale
Il sindacato è cambiato voi dite in questi anni sono è cambiato no il sindacato che si ribella al fatto che il lavoro possa diventare una posa residuale nel nostro Paese
Il sindacato che rivendica la propria autonomia lei dice
Pur sapendo che l'autonomia non si con questa mai una volta per tutte penso davvero che la CGIL sia del tutto torna su scelte forse con Mai come non mai accaduto nel passato ma ricorda anche le questioni proprio degli ultimi anni no il sindacato sembra che ai movimenti pacifisti no
L'immigrazione come ricordava adesso
E dice là dove la politica anche quella dei partiti d'opposizione non è riuscita a costruire il profilo di un'iniziativa di massa il sindacato è stato in campo e ha costruito reti e consensi
E questo nuovo ruolo del sindacato cent'anni dopo arrivare anche là dove la politica per i limiti che dicevamo anche fino adesso no che ci sono sempre più evidenti partiti che si identificano in un uomo solo
Frammentazione eccetera il sindacato
Senta di poter supplire a questo no no e non sostituivamo la politica però avvertiamo che per molte persone
Come dire il sindacato e la casa in cui si ritrovano in cui in cui in cui si sentono anche realizzati dal punto di vista del loro impegno sociale nel loro impegno impegno civile vede a me ha molto colpito che in questi cento anni se uno pensa alla alla storia istituzionale e politica del Paese vedrà tantissimi cambiamenti
E la CGIL
Avuto tanti cambiamenti ma è un'istituzione centenaria saremo anche un po'vecchi
Ma quando sei vecchio vuol dire che sei molto radicato che immesso radici così profonde che non c'è riuscito il fascismo Adeste parla non ci sono riusciti governi che chi volevano
Volevano Contini
Che quindi sei
Prevede
Voglio anche dire sempre sull'autonomia ritornando all'inizio autonomia e la maggioranza dei nostri iscritti guarda con fiducia alle forze del centrosinistra
Che noi e io in particolare ho anche una responsabilità in più
Io non posso avere oggi parole diverse da quelle che ho usato due mesi fa sei mesi fa un anno fa
Perché la CGIL era in campo prima in campo adesso s'deve stare in campo anche dopo
Sì c'è alla radice
E i problemi della nostra autonomia
Perché per me la CGIL non è qualcosa di chiuso
E qualcosa che è essenziale
La gente che che vi milita ed essenziale alla democrazia del Paese questo secondo me è il valore più alto che noi dobbiamo preservare
Rizzo e Berengario domande rapide perché siamo no io prodotti telegrafico esso non richiesto detratte anche molte critiche
Alla al sindacato nel suo complesso non soltanto CGIL DC di mi riferisco al sindacato confederale che diventato il sindacato che difende i pensionati che difende soprattutto che a molti iscritti soprattutto tra i pensionati che difende soltanto il lavoro
Dipendente a tempo indeterminato
Che legato diciamo che vive grazie ha delle
Regole che sono state anche sottoposto a referendum fra l'altro no molto discusso
Ecco che cosa c'è di vero in tutte queste critiche alcune alcune anche ingiuste che vengono fatte al sindacato ma altre forse nelle quali un fondo di verità cioè e non pensa che ci sia qualche cosa da cambiare proprio nel modo di fare sindacato confederale
Guardi intanto diciamo nostro sindacato vive sostanzialmente delle quote che lavoratori e pensionati liberamente versano
E e questo è un fatto importante perché
Sono quote spesso con salari bassi versare l'un per cento del proprio salario al sindacato non è
Non è come una volta oggi è più difficile lo sappiamo
Questo vuol dire che il sindacato vive perché lavoratori lo fanno vivere perché pensionati lo fanno vivere un sindacato che rappresenta molti anziani e molto pensionati al sindacato che sta dentro questa società perché il nostro è un Paese pieno di anziani e pieno di pensionati
Il fatto che ci sforziamo sempre di più di rappresentare i giovani precari
E uno sforzo che talvolta ci ci ci crea problemi nel senso che facciamo fatica io lo ammetto abbiamo ritardi ma un conto anche qui e ammettere i ritardi un conto è dire che non vogliamo affrontare la condizione dei giovani vede su questa questione per la legislazione sul lavoro quando noi
Abbiamo posto il problema della precarietà del lavoro quando tutti ci spiegavano che il fondo essere precari esterne è una cosa molto bella
Un desiderio così forte noi avevamo capito che questa era la condizione di Duna due generazioni di giovani in questo abbiamo capito interpretato il bisogno di questi giovani molto prima e molto meglio di tanti maestri
Che oggi ci spiegano che che che noi non ci occupiamo di questa di questa situazione poi bisogna fare di più poi bisogna fare altro poi abbiamo anche noi i nostri problemi le nostre burocrazie le nostre
Ma perché ma perché il sindacato ha fatto di persone cioè
Quando si parla del sindacato io vorrei che si avesse sempre a mente
Che il sindacato è fatto di persone che rappresenta hanno altre persone e che spesso vivono per queste altre persone e anche quando c'è bisogno di avere la critica più severa
Deve essere però sempre una critica che capisce
Che questo sindacato vive anche nelle sue contraddizioni per il fatto di essere Espresso
Rappresentato
Da persone quindi
Io credo che onestamente questo sia sia il bilancio del nostro ruolo e poi guardi
In questi anni non solo la CGIL aumenta iscritti a mente iscritti tra i lavoratori attivi
Se lei andasse a vedere i nostri nuovi iscritti vedrà che sono prevalentemente nel settore terziario
Vedrà che sono tanti giovani tante donne e tanti extracomunitarie tanti immigrati
Vuol dire che la CGIL intercetta i cambiamenti del mercato del lavoro perché entrano sempre più giovani sempre più donne sempre più immigrati tanto più nel settore dei servizi e poi siamo un sindacato che mantiene la sua presenza forte nel pensionate negli anziani e la sua presenza forte nei settori industriale che hanno fatto la forza storica della CGIL oggi e tenere assieme tutto questo è più difficile
Qui si abbiamo problemi inediti
Che una volta che una volta non c'era nei
Solo per dirle come anch'io sono esigente in questo non so se avrete letto questa inchiesta dell'Espresso sul caporalato a Foggia impressionante
Dove questo giornalista travestito da da africano andate in mezzo e raccoglitori di pomodoro organizzati da caporali i affatto un'inchiesta agghiacciante
Perché ha dimostrato come oggi in Italia c'è nuovi schiavi e vecchi schiavisti una realtà su cui ho detto bisogna fare di più
E l'ho detto
Mi hanno chiamato i compagni della Camera il lavoro di Foggia oggi per dire Guglielmo però volevamo dirti che dobbiamo sempre fare di più ma che noi siamo quelli in prima linea che più fanno
Che ci dice gli hanno le camere del lavoro a partire dalla Camera del lavoro di Cerignola perché dietro quel caporalato ci sono le mafie della Puglia le mafie internazionali che molti nostri compagni sono intimiditi
E io ho detto hai ragione
Ma pur facendo questo io penso che comunque c'è anche per noi bisogno sempre di fare di più e perché sa perché questo perché c'è una straordinaria lezione di Di Vittorio su questo punto
Che parlando della
Del risultato della FIAT
Del cinquantacinque i compagni che gli dicevano ma ci sono i padroni che favoriscono la CISL e la UIL c'è la chiesa che fa propaganda per gli altri
Ciccaci amici intimidiscono la nostra gente per questo abbiamo perso lui rispose
Avete ragione
Ma se anche ci fosse un dieci per cento che dipende da noi
Noi dobbiamo risolvere e affrontare quel dieci per cento non dobbiamo sentirci rassicurati da quello che facciamo ad al fatto che gli altri ci vogliono talvolta mettere a un anno questa è
Fino all'anno
Farlo magari possiamo arginare una una domanda a Epifani in quanto Epifani cioè personale sul suo futuro mi piacerebbe sapere se quando Epifani non sarà più segretario generale CGIL non sarà più sindacalista se farà politica e se sì se gli piacerebbe fare non so il Presidente della Camera oppure il sindaco di una grande città italiana
No guardi io faccio la cosa più semplice ancora dico la verità non c'ho pensato preferisco non dare risposte perché non vale Colombano c'è un motivo perché vedo talvolta che le risposte che si danno non corrispondono poi a quello che avviene allora del rispetto verso tutti preferisco dire adesso
Mi piacerebbe fare politica questo questo lo puoi allora si offre di fare le voglio fare un'ultima domanda conclusiva ho lasciato per ultimo argomento mai quello più importante della serata si prepari intanto volevo dire che sempre nell'ambito dei cento anni e festeggiamenti
C'entra nella CGIL ci sarà qui appeso ero l'undici settembre ore ventidue al questa struttura qua al Palazzo dello Sport ingresso gratuito la cantata dei cent'anni di musica di Nicola Piovani versi di Vincenzo Cerami
Recitante Massimo Wertmüller Orchestra diretta da Nicola Piovani
L'undici settembre
Quanto manca
Cinquanta secondi
A cinque minuti allora abbiamo ancora tempo non è la domanda scusi Wanda conclusiva ci voleva una risposta da un secondo
Vai allora hai finito le domande
Ultima non ho fatto il prezzo
Hai finito le domande
Va be'ma insomma allora un'altra domanda nella storia della CGIL diciamo nella parte nel dopoguerra perché se no andiamo troppo a indietro
Il momento più importante diciamo l'età dell'Oro è il momento invece più nero
Il periodo che era che secondo Epifani così a memoria
Ricorda in questo ribadisce che ci sono quell'anno CGIL ha avuto il suo ruolo più più più vero più importante quell'uscita fare più afose quello più becera nell'angolo
Semplifichiamo diciamo quello che le stime sulle poi ci sono tre no tre momenti ma dall'inizio del secolo di parte
Dagli scioperi dell'inizio del del Novecento per Barenghi riesce diciamo veniamo a in tempi più recenti del dal dopoguerra in poi
Ma guardi io la tesi della del ragionamento sul centenario che
La storia della crescita della dei diritti della condizione del lavoratore è sempre stata una crescita della libertà della democrazia del Paese
E per questo parto dallo sciopero del mille novecentoquattro
In cui quando Giolitti poi fa le elezioni
E vanno a votare in Italia un milione novecento mila persone quando nasce la CGIL i cittadini che potevano votare italiani erano un milione novecento mila perché non votavano tutte le donne non votavano la gran parte degli uomini
Oggi fortunatamente votano tutti ciò allora non c'erano i diritti elementari oggi ci sono i diritti elementari a me piace pensare ma non a caso e non per interesse
Che se c'è stato questo sviluppo un ruolo fondamentale l'ha avuto il sindacato della CGIL perché ha sempre tenuto assieme i diritti delle persone con i diritti di libertà e con la democrazia
Tant'è vero
Che quando arrivo al fascismo il fascismo colpi
Il Parlamento la stampa
Gli enti locali le comunità i comuni la cooperazione il sindacato le camere della no colpi grandi soggetti della democrazia
Quando rinacque il Paese
Diciotto e quarantatré quarantacinque
Lì ci furono quaranta mila deportati tra quei lavoratori quelli si sacrificarono per cosa
Per la democrazia per difendere le fabbriche in Italia quando sento spesso dire qual è il senso di responsabilità del sindacato
Un sindacato in cui ha sacrificato la vita di tanti suoi lavoratori per difendere gli impianti per cui fare ripartire la lotta al terrorismo
Gli anni bui quelle anche la pagina più buia quando vedevamo duecento cinquanta
Tra omicidi e ferimenti l'anno
Non capivamo che cosa stesse succedendo ci alzavamo con l'incubo di vedere di nuovo scie di sangue di dolore e di morte
E sapevamo che eravamo impegnati in mano dicevamo ai stipare isolare questo fenomeno qual è la pagina più buia ma anche la pagina più bella
Perché quando muore Guido Rossa lì il terrorismo perde nel suo disegno di entrare nelle fabbriche e Guido Rossa come vecchie
Replica
Quanti anni ma nel sindacato suggello praticamente da sempre perché sono a trent'anni di
Il vita di impegno quindi
Tolto il primo lavoro tutta la mia vita è stata la CGIL non s'è stufato
Guardi io
Anche qui con con franchezza fare il segretario generale di un di un sindacato lavoro molto difficile
Se lo fai con serietà con coscienza compassione ti prende tutto non c'è sabato non c'è domenica non c'è notte la testa non la stacchi maglie
E così
Poi quando vedi che hai degli attacchini che ti fanno arrabbiare devi cercare di non arrabbiarti
Quando sai che hai ragione però vedi che non te la riconoscono devi far finta che così va il mondo e e però poi c'è una cosa se no
Quando vedevo Cofferati che lavorava sempre io ero suo giunto mi chiedevo come facesse
Perché dico impossibile reggere quei ritmi di lavoro quello stress quell'impegno poi è capitato a me e vedo che chi riesco
Ma sa perché poi riesco
Perché c'è una cosa sola che poi ci dà la spinta ad andare avanti noi non abbiamo tante gratificazioni
Se io le dicessi lo stipendio dei nostri quadri dei nostri compagni e lei non ci crederà se io le dico che un membro dalla mia segreteria prende meno
Quasi di un consigliere circoscrizionale
Di uno dei vinti circoscrizioni di Roma nessuno so che ci crede mamma è così noi abbiamo una sola spinta
E l'affetto Kering conti nelle persone per le quali spendi la tua vita
E la tua la tua passione all'ultimo congresso nostro con la CGIL la cosa veramente che mi hanno azionato e vedere che dopo tanti anni di battaglie qualcuna le impresa qualcuna no perché
Guarda io non penso di essere come nessuno è infallibile quindi evidente che spesso si fanno anche degli errori ma quando vedi che la gente ti vuole bene
Riconosce che che cerchi di farle cosa onestamente lo fai così come tu sei capace di farlo
Ti riconosce quando passa poi ti dice tieni duro vai avanti così io dico sempre non esagerate lì c'è la vera spinta e la molla che ti porta ad andare avanti
Più importante
L'inter vince lo scudetto
Credo
No ma bisogna c'è un antefatto noi due abbiamo la stessa
Fede calcistica e quindi viviamo da decenni lo stesso dramma sì ogni volta che ci incontriamo ci raccontiamo i guai che la nostra squadra del cuore invece siccome non so rispondere a questa domanda voglio dirle che invece negli anni ha molto colpito la morte di questo straordinario cacciatore
E davvero voi lui come tanti altri ce ne sono però davvero rappresenta il volto pulito del nostro sport del nostro calcio
E non mi è piaciuta e non mi piace che lo si scopra sempre quando qualcuno non c'è più
Vorrei che i riconoscimenti
Arrivassero quando puoi fare non solo quando non ci sei più questa è una lezione un po'amara che credo il nostro sistema sportivo dovrebbe dovrebbe riflettere perché lo sport
Come è stato ai nostri tempi e per molti giovani
L'educazione al rapporto con gli altri
Un po'come una volta era l'oratorio le sezioni di partito i circoli di quartiere e il modo con cui tu entri con gli altri avere uno sport pulito prepara anche i giovani ad avere un Paese più pulito
Riccardo Barenghi
Di vana