Interviste ad Antonello Falomi, Giovanni Crema, Maria Grazia Pagano e Natale D'Amico sulle posizioni politiche dei Democratici di Sinistra e sui rapporti con la Margherita e con La Rosa nel Pugno

Radio radicale abbiamo quel cono e Antonello Falomi senatore attualmente candidato indipendente per Rifondazione in Calabria e e senatore Falomi e mi pare di capire lei tempera nel vecchio Pci il PDS se non ricordo male
Lei candidato indipendente Rifondazione Comunista Lanfranco Turci candidato nella Rosa nel pugno e di esse che fanno perdono pezzi a destra e sinistra
Beh certamente diciamo io esse stanno vivendo come dire una frase
Di difficoltà corre messa allora spiazzamento serio che ha prodotto sulla sinistra non soltanto in Italia ma in generale in Europa
Il processo di globalizzazione che ha messo in crisi categoria fondamentale io penso che i DS in questo spiazzamento non abbiano ancora trovato come dire ultima ubi consistam mai quindi come dire Man
Comincia come dire si muovono e come dire cercando di tenere dentro cose molto diverse tra loro senza una chiara scelta
E questo credo che l'elemento che poi alla fine porta queste contraddizioni insomma sono cambiati tanto dicono però in realtà forse non non sono cambiati bene
Se non il regione si non sono cambiati bene nel senso che io vedo che sperimentano a come dire ammettersi all'altezza dei problemi che i processi di globalizzazione capitalistica stanno mettendo col sul tappeto né carne né pesce
Esattamente dovrebbero ritrovare come dire un ancoraggio ASS a mio parere la probabilmente Sideri e sicuramente non è lo stesso parere Lanfranco Turci dovrebbero trovare un ancoraggio a sinistra soprattutto nel mondo del lavoro ma anche diciamo in quella realtà sociali che sono state al centro i grandi movimenti in Italia e nel mondo è inutile provare almeno un un ancoraggio sicuro si esegue su posizioni più più liberali o più socialisti diciamo così esattamente questo il punto il tenente
Io ho l'impressione che il loro continua ad attardarsi su una di politiche su una identità che possiamo definire di tipo blairiano è un'identità a mio avviso in crisi come dimostrano bocciamo il ridimensionamento di Blair
In Inghilterra come dimostra l'insuccesso di Schröder come dimostra
Come dire il fallimento delle sinistre in Francia sul referendum per la Costituzione europea chiarissima negazionismo Antonello Falomi senatore terminato indipendente per Rifondazione ma l'ascolto come sempre vale a dire
E lo dica l'abbiamo ora qui con noi ancora una volta Giovanni Crema dello SDI rosso nel pool senatore crema
Fino a poco tempo fa eravamo abituati a socialisti in qualche modo passavano i dieci ore invece il processo si è invertito qualche DS passai radicali socialisti della Rosa nel Pugno qual è il suo giudizio l'analisi politica perché beh andando adito alla storia anche
Dopo i fatti d'Ungheria
Squadra robusta prima di Ungheria del cinquantasei su cinquantasei se una squadra robusto di comunisti del nome di Giolitti Loris Fortuna per fare due nomi a me cari
Entrarono nel PSI ora
Non lo si tratta di una crisi e di identità e di valori politici come allora però è molto significativo che personaggi del calibro dei compagni che hanno scelto Rosa nel Pugno dimostrino un malessere che peraltro viene da lontano
Che Travaglia ai Democratici di sinistra io credo che e molti abbiano ha capito anche chi rimarrà a fare cabaret corale nei DS
Il raccordo con la Margherita è un accordo di potere hanno un accordo che intendeva costruire un soggetto riformista equivoco
Non l'hanno accettato sia perché l'impostazione base del progetto e moderato Rutelli lo rappresenta in maniera è chiara e neanche possono accettare che il rapporto di forze due uno
Lega preponderante la Margherita nelle impostare l'agenda politica
Invece dei DS e quindi i due uomini liberi gli spiriti liberi dei Democratici di sinistra sono certamente a disagio chi non
Legami particolari e di potere col suo partito ho fatto una scelta libera che va rispettata
E però c'era il pubblico con un ottimo acquisto Centaro senatore Graeme avanti la lista Milano somiglia un po'piccolo compromesso storico
Bassa direi che per i personaggi che per il modo con cui si è arrivati alla composizione pare un compromesso per il potere
è un pateracchio storico debbo essere sincero come suo storico che ai socialisti abbiamo versato avevamo perfettamente ragione aveva delle motivazioni politiche profonde Berlinguer riteneva di questo Paese non si potesse governare
Con lei cinquantun per cento il colpo di Stato nel Cile aveva messo in seria difficoltà la coscienza comunista nel prospettare una alternativa di sinistra nel Paese e qui mi pare ci sia sulla necessità di mettersi insieme per il terrore che Prodi facesse una sua lista io credo che invece si doveva nell'equivoco di fondo
Dura scelta
Della Margherita sei dei DS e fare una scelta di chiarezza se Prodi voleva fare della sua lista col suo nome la facesse e andavamo al confronto elettorale tutti legati insieme un progetto politico secca ma sì il processo del partito democratico andasse avanti la rosa e quindi dovrebbe esserci esserne parte secondo
Sì ma loro non è questo
Non è questa lista e questa è una lista di potere ritmi tutt'altra cosa tutt'altra cosa l'americano medio la Rosa nel Pugno
Come fondamento la prospettiva di costruire un grande partito laico liberale democratico riformatore in questo Paese quindi vi sarà
Protagonista ne sarà l'asse portante e chiaramente non ci rivolgiamo come dice Pannella Bonino Boselli ci rivolge un promo l'uomo ai Democratici di sinistra perché riteniamo più vicini
E certo su un progetto politico che non può essere quello
Che oggi il progetto politico della vecchia Democrazia cristiana della Margherita ringraziamo Giovanni Crema della Rosa nel Pugno scrivono Scuto come sembrano si mittente ovvero da radio radicale abbiamo ora qui con lui Maria Grazia Pagano vicepresidente vicario dei senatori DS presidente pagano mai però che che si sono irritati per la decisione di Lanfranco Turci
E evitati sono dispiaciuti e ovviamente
Io ho seguito la vicenda di Lanfranco dall'inizio nel senso di Lanfranco sulle questioni della della fecondazione assistita
Ha dato una grossa mano all'interno del partito alle donne del partito per portare avanti la battaglia insieme per la verità con la segreteria del partito e in particolare col segretario che si è speso come anche lo stesso Lanfranco ha riconosciuto su questi temi
Naturalmente nel percorso Lanfranco allora ritenuto che questi termini potessero essere difesi in maniera probabilmente più facile più in maniera libera senza bisogno di mediazioni all'interno di una coalizione
Nella Rosa nel Pugno
Io non posso giudicare come dire il percorso personale di una persona come Lanfranco Turci che è stato che ha una grande storia
Della sinistra italiana sappiamo tutti che è stato segretario regionale dell'Emilia è stato presidente cooperative è stato sottosegretario nel governo Prodi quindi come dire ha una storia molto consolidata e di forza immagino che sia stato
Una sola percorso anche dalle rosso
E quindi io rispetto la sua decisione evidentemente non la condivido perché il progetto che non li abbiano all'interno anche della stessi Democratici di sinistra è quello di costruire tutti insieme un grande partito riformatore il quale ovviamente ci deve essere anche la Rosa nel Pugno però io credo che si rafforza questo Progetto rimanendo ovviamente
Di doversi per dare più opportuni e mi viene vicino in futuro proprio il partito democratico
Partito riformatore la Rosa nel Pugno e messa da parte mai Thuram voglio dire sarebbe abbastanza innaturale che la cosa si svolgesse in altra maniera nel senso che quello che diciamo l'ispirazione laica cioè mancherebbe un pezzo anche forte noi del partito democratico meno adirata IDV a battaglia che si fa con una legge elettorale veramente scellerata in cui sì Patti coalizioni a dividersi perché in realtà questo è ogni partito Mele essere visibile ovviamente quindi chiaramente c'è questa competizione tra partiti di la stessa coalizione mi auguro che un attimo dopo dopo le variazioni ci si ricomponga un quadro interno interno al quale si possa costruire il progetto al quale noi abbiamo dedicato parte della nostra vita politica siamo Maria Grazia Pagano vicepresidente ricade su di esso
Ed ora andiamo decisamente argomento le Generali le manovre nell'alta finanza in quello che resta dell'alta finanza italiana ne parliamo con la quale D'Amico già sottosegretario di Stato al Tesoro senatore
D'Amico ma le Generali sono rischiano di essere per così dire attaccate dal capitalismo non italiano da capitali italiani
Ma diciamo si parla tanto di grandi player internazionali l'Italia un vero grande player internazionali che Generali
E in più generali per il mestiere che fa cioè l'assicuratore e come dire una società che dispone di risorse finanziarie sono le riserve a fronte dei rischi che assicura di dimensioni gigantesche
La gran parte del potere di Mediobanca nella finanza italiana è stata legata e era legata al fatto che il medium manca sostanzialmente come è stato alla fine affermato controllava generali questo gli dava un potere di placement di collocamento di titoli di titoli delle imprese
Assistite da Mediobanca Italo dalla Mediobanca un potere molto forte
Perché sostanzialmente Mediobanca poteva influenzare le scelte di Generali e l'attiva la vocazione del delle riserve finanziarie di generali
Chiaramente un punto il grande player internazionale forse anche il grande boccone possibile diciamo nella finanza internazionale generali i movimenti quale assistiamo dimostrano che si è riaperta una battaglia su Generali noi ricordiamo che c'è stata una battaglia un paio di anni fa su Generali sostanzialmente le grandi banche italiane ed è l'unica occasione probabilmente di questo dopoguerra fecero blocco intorno a Generali
E come dire stabilizzarono l'assetto di controllo di Generali oggi di nuovo si muove l'assetto proprietario di Generali io credo che questa sia la partita finanziaria del prossimo futuro
Molti guardano alle banche ma forse la questione decisiva ripeto è quella relativa al grande player internazionale che Generali ma bisogna difendere l'italianità come diceva il vecchio governatore no io sono contrario a difendere l'italianità di alcunché nel senso che voglio dire il mercato è bene che svolga la sua funzione nel settore della finanza in particolare insomma mi pare che il sistemi più efficienti sistemi che lasciano più spazio diciamo alla al funzionamento del mercato
Detto questo ammesse in baracche come dire ogni paese o l'establishment che il problema oggi che di fronte all'establishment italiano all'establishment finanziario italiano e appunto mantenere una capacità di influenza su Generali immagino che questo sia il problema che dominerà i nostri i prossimi mesi della finanza italiana
Si guarda molto al riassetto del sistema bancario italiano ma strettamente legato con questo problema c'è il problema di Generali dissi come le banche italiane gli assetti di controllo delle banche italiane sono all'avviamento instabili
Cioè sono composti intorno a sindacati rivolto appena un anno grandissimo numero di azioni che come dire sono piuttosto sono rimasti piuttosto fermi in questi anni
Ma legati a questa instabilità degli assetti proprietari delle banche italiane c'è anche un problema di di instabilità potenziale dell'assetto proprietario di milioni di debiti Mediobanca e di Generali soprattutto e quindi questo è il tema che dominerà i prossimi mesi io penso che guardando al gioco che si è riaperto lo diciamo con la scelta del nuovo governatore della Banca d'Italia una persona più aperta al mercato di quanto conservazione accetta di rendere possibile non rilanciare per iniziativa politico dell'autorità ma rendere possibile una riorganizzazione degli assetti proprietari delle banche italiane
Si riapre anche la questione relativa generali a me pare auspicabile nel complesso che la finanza italiana partecipi al grande gioco europeo anche con pochi soggetti
Il senatore D'Amico il terzo territori sarà se sarà buono sconto come sempre dalla grafica