Il lavoro vera ricchezza del paese

Ogni la parola a nata sì
Willer scrittori artisti grazie venerdì meglio dopo che metterà in replica
Citando Natale
Sì suoi
Io c'erano assenti segretario generale UIL
Allora diamo la parola Domenico Proietti vicepresidente carte grazie Domenico per l'impegno
Quello appresso dice il contrario buongiorno a tutti nostro congresso in questi due giorni strumenti importanti non solo la giornata ma a mio modo di vedere soprattutto il momento introduttivo con la relazione generale che ha tracciato in maniera puntuale quelle che sono le posizioni politiche sindacali focalizzazione soprattutto a indicare il percorso che non solo l'obbligo al movimento sindacale italiano deve seguire nei prossimi mesi se vuole volevo chiamare concorre in maniera positiva bene anzi dallo stupore nell'agosto chiama i vigili cancellato Lampasona soffermato attese rispetto alla relazione ripeto
Completa Angeletti soprattutto sulla battuta molto efficace vale a dire il vero alla mistica resa
Io credo che questa affermazione sia stato un'affermazione profondamente pensate valutare nel senso che la Mellone non vede mentre l'indiscusso il suo senso di responsabilità nazionale che abita con le sue scelte industriali e tutto il sindacato non ha bisogno di dare ulteriori segni di responsabilità di affidabilità è ormai il DNA dell'aprile del movimento sindacale italiano in questo senso di responsabilità nazionale il problema che non mi oppongo oggi un poco
è quello di tornare diventa al compiuto disegno di politica economica che non ci aspettiamo di trovare nel prossimo ddl
Che solo in questo modo possiamo ripresa quello che secondo noi è indispensabile anzitutto conferma la relazione dell'arredo della
Per il Comitato centrale di un anonimo sedici Tranfaglia relate comportiamo né su quello la politica viene e per chi ama lo ricordiamo no Vespignani questa prova i nuovi auditori all'ammenda allora sono io segretario di lasciarli ho detto quelle inglese che la politica dei redditi vogliono venire diverse insomma e questa è una visione pongo solo un accordo anche che la necessità di coniugare sviluppa dall'ufficio
Politiche di là editori dodicesima lavorerete lesiva che sembra prima possibile attesta attraverso la leva fiscale attraverso la domanda interna
Senta agile e sostenere gli investimenti e i consumi perché questa è la vera scommessa tornare a crescere attraverso una vera e propria politica economica orientata tale grazie c'è un altro aspetto all'interno di questo quadro della Filarmonica che l'avrebbe continuerà a portare avanti portandolo significa quello relativo alla legalità fiscale
Non dobbiamo rovesciare comune sentire che ci porta a pensare al pagamento delle imposte come una sorta di supplizi la sua pagare le imposte giuste come vorrebbe il dettato costituzionale è un elemento che caratterizza la cittadinanza di ogni persona accedere ai diritti di cittadinanza significa pagare il giusto pagare lavori che ha una grande tradizione sotto questo punto di vista continuerà nei prossimi mesi a sviluppare composta
Questa Poli
Il secondo punto che volevo trattare è quello relativo alla situazione civile che il nostro Paese noi non possiamo dimenticare veniamo da alcuni anni in cui si è c'è stata una vera e propria crisi civile della nostra società è passata l'idea che ognuno potesse fare da solo che ognuno si poteva arrangiare in qualche modo deboli e dei condoni una serie di legge che sono state fatte questa alludeva profondamente sbagliata un'idea che noi combattiamo come movimento sindacale perché noi vogliamo che le persone siano tenuti insieme da un comune sentire ci sia una
Riconoscenza un'appartenenza
Alla società italiana ma il lavoro da fare sotto questo punto di vista è complessa
Noi vediamo tutti i giorni che c'è una frattura in quasi tutti gli aspetti della nostra società
Investe la politica investo lo sport investe uno spettacolo
E patate non è un problema a mio modo di vedere di contrapposizione tra una ipotetica società civile buona è una società politica corrotta questa è una vecchia nanismo
Io penso che molto spesso la società civile
E tenta la la la classe dirigente
Ma il punto è un altro
Nella mia visione del ruolo dei gruppi dirigenti io assegna a questi il compito di indicare una direzione di marcia di dare un esempio
In sostanza noi dobbiamo recuperare una concezione della vita pubblica a tutti i livelli
Che era propria dei latini che intendevano la cosa pubblica come RSA severa
Come cosa da affrontare con la massima serietà ecco basterebbe questo chiunque è chiamato ad esercitare una responsabilità nel mondo politico sindacale economico sociale lo deve fare con serietà lo deve fare sapendo che del è un punto di riferimento dei cittadini e i propri comportamenti devono rispondere a questa serietà
Il terzo punto che vola affrontare e mi avvio alla conclusione
La natura
E la forza dell'essere sindacato alla Wind
Se da guardiamo in questi cinquanta e passa anni della nostra storia
Qual è stata la nostra vera forza il nostro vero prato caratterizzanti
Quando è andata ad aprile pochissimi avrebbero scommesso su quell'idea di uomini coraggiosi che hanno portato avanti la nostra organizzazione degna della contrapposizione ideologica gli anni sessanta negli anni in cui sono venuti meno i partiti di riferimento dal nostro sindacato pochissimo preposto me sulla capacità della vive di stare al pezzo di reggere il confronto
La nostra forza è stata la capacità di coniugare le diversità e il pluralismo di fare una sintesi e di trasformando è una ricchezza della nostra organizzazione
Questo significa che oggi abbiamo il problema non quello di un volo omologare tutte le posizioni talvolta organizzazione a quello di valorizzare le diversi dati puntuali smentite
Io credo che tutti noi siamo orgogliosi di stare nulla UIL nella quale quando non si è d'accordo su una posizione politica ci sentiamo comunque a casa nostra abbiamo pieno diritto di cittadinanza questa è stata la vera forza
Che noi abbiamo avuto in questi anni e questo vale per il futuro questo non significa che ci debbano essere rendite di posizione ci debbono essere rendite sulle idee che si riescono a produrre all'interno dall'organizzazione sotto questo punto di vista io ho trovato nelle parole del São generale una totale consapevolezza nel preservare e coltivare questo valore che per la UIL è un punto di forza imprescindibile
L'altro momento importante per la UIL è stata la capacità dei suoi gruppi dirigenti
Di saper anteporre l'interesse dell'organizzazione ai pur legittime aspettative personali io penso a uomini che ha conosciuto come Raffaele Vanni Giorgio Benvenuto Pietro Larizza e Adriano Musi
Che nel corso degli anni hanno sempre avuto questa stella polare nel loro impiego prima c'è la UIL poi c'è tutto il resto
E questo fa la differenza anche rispetto alla crisi che ha investito le forze politiche si richiamo la nostra stessa tradizione culturale politico non ci sono stati probabilmente uomini che hanno avuto lo stesso spessore la stessa capacità di analisi e di prevenzione
Ma
Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fossero state le scelti dai migliaia di dirigenti territoriali
Di categoria che con amore e passione determinazioni anno portare avanti la posizione della UIL a tutti i livelli quindi questi sono i valori che noi dobbiamo preservare voglio indicare in conclusione un punto futuro sul quale deve esercitarsi la capacità di anticipazione di avanguardia della UIL
Io credo nei prossimi anni Luigi nella relazione lo ha solo toccato ma lo approfondivo molto spesso negli interventi che ho avuto modo di sentire nella fase congressuale ma abbiamo la nuova frontiera per noi è l'Europa
Noi dobbiamo impegnarci a batterci e porre all'ordine del giorno il problema della costruzione di un grande sindacato confederale europeo
Perché nei prossimi anni in Europa si affronteranno i problemi per consolidare estendere i diritti per affrontare i paesi che sono entrati nella un'Europa e che entreranno questo è la nostra nuova frontiera sulla quale dobbiamo impegnarci un'ultima considerazione brevissima
La volevo fare su un aspetto
Non viviamo una fase di permanente transizione del sistema politica italiana
Il sindacato è riuscito per molti aspetti a essere immune dal travaglio che certa di questi anni perché come veniva ricordato degli interventi nei giorni precedenti
Il sindacato italiano ha una radice una rappresentanza reale della gente dei lavoratori e quindi è riuscito a gestire bene questo momento
Mai tra premi che abbiamo davanti e io credo che dobbiamo avere la capacità
Come abbiamo fatto in tutti questi anni di immaginare il futuro di progettare nuove stagioni è venuto in mente
Un articolo che comparso nel primo editoriale della rivista Giustizia e Libertà fondata nel ventinove a Parigi da alcuni esuli italiani in queste editoriale veniva scritto provenienti da diverse correnti politiche
Fondiamo un'unità d'azione giustizia libertà e il nome e il simbolo siamo repubblicani socialisti democratici ci battiamo per la libertà per la Repubblica per la giustizia sociale non siamo più tre espressioni differenti ma un trinomio inscindibile
Queste editoriale amici e compagni si intitolava non mollare
Oggi i problemi del Paese sono mi campate diversi ma credo che il nostro spirito nel nostro impegno caro sino al generale cari amici e compagni sia ancora quello non mollare non mollare non mollare mai
Grazie Domenico salutiamo il segretario generale della Chiesa e John Monks che sta partecipando ai nostri lavori in mattinata porterà il saluto da ora la parola al segretario generale dal della Uiltucs Brunetto Boco si prepari Regazzi
Cari congressisti
Caro Luigi
Un compito non facile
Dopo i cinque anni che noi abbiamo vissuto svolgeva e una relazione
E cercare di proiettare l'organizzazione
Verso gli appuntamenti difficili che ci aspettano
Questo compito è stato svolto egregiamente
E oltre che al mio consenso io porto quello della categoria alla relazione di Luigi
Il dibattito deve essere vero
Il consenso ad un impianto
Ma il ragionamento in un'organizzazione come la nostra non deve mai mancare
Abbiamo messo al centro una questione che è quella dei salari
E io mi permetto di dirlo a così in questi cinque anni la capacità di acquisto la capacità di acquisto
Delle degli strati della popolazione che noi rappresentiamo lavoratori dipendenti e pensionati si è ridotta notevolmente
Bene al di là di quelli che sono i tassi d'inflazione ufficiale
La domanda che io mi pongo
In questi cinque anni e più che cosa è cambiato nel Paese
In una società dove il fenomeno della precarietà è un fenomeno diffuso di massa e raggiunge proporzioni notevoli
E poche sono le famiglie che al loro interno hanno un figlio ho una figlia e che non trovano stabilità di lavoro
Un sindacato come il nostro che propone questo tema cioè quello dei salari e del recupero della capacità di acquisto in questo tipo di società e con questi cambiamenti bastano i contratti
Quando noi anche potessimo in un colpo solo in un rinnovo di un contratto
Realizzare un recupero economico tale da coinvolgere milioni di lavoratori che sono i lavoratori dipendenti e quest'altra parte quella dei precari
E l'altra parte che riguarda i pensionati
E non solo
Ma
E solo l'aumento di uno stipendio che permette di rilanciare i consumi
Quando in una famiglia è coinvolta nella precarietà dei propri figli o di chi ha perso il posto di lavoro e non lo ritrova può avere l'ottimismo per poter spendere impegnare i propri soldi dei consumi io sui giornali ho letto una strumentalizzazione nei confronti della relazione del nostro segretario delle posizioni dell'organizzazione
In alcuni giornali c'era scritto la UIL contrari alla politica dei redditi
Perché forse noi non siamo consapevoli che per mettere mano ad una politica vera che nel tempo realizzi un recupero degli strati che noi rappresentiamo
Non bisogna forse mettere in campo la politica fiscale di questo Paese
Non bisogna unire alla politica fiscale la politica contrattuale non bisogna unire una politica seria per combattere la precarietà e quindi puntare la stabilizzazione del lavoro
E questa che cosa si che Anna non si chiama forse politica dei redditi
Nelle nostre tradizioni nella nostra storia nel nostro DNA noi siamo il sindacato della partecipazione
Non siamo il sindacato del conflitto permanente della visione parziale degli interessi noi non guardiamo all'interesse dei lavoratori scollegati a quello che è l'interesse nazionale perché sappiamo che se non sappiamo collegare quindi portare a sintesi l'interesse di un Paese noi noi non facciamo quello dei lavoratori e delle lavoratrici
Perché in un Paese che va in crisi in un Paese che soffre a pagare sono sempre gli strati più deboli della popolazione e quindi soprattutto i lavoratori che noi rappresentiamo
Il tema della precarietà
è un tema Complesso
Che ha bisogno di una riflessione profonda su quello che è avvenuto in questi anni
E non basta una linea che ha come obiettivo quello di far pagare di più è una linea insufficiente
è giusto che i futuri lavoratori a progetto paghino una contribuzione previdenziale più elevata perché altrimenti noi costruiamo migliaia e migliaia e forse milioni di poveri per il futuro
è giusto che ha ai lavoratori a termini siano riconosciuti i diritti
è giusto immaginare progettare nel tempo anche sistemi di ammortizzatori sociali che incontrino i bisogni di questi lavoratori
Ma il punto vero quale qual è il limite nell'utilizzo delle forme di lavoro flessibili quando in un supermercato dove si fa la spesa tutto l'anno
Scatta il limite nell'utilizzo dei contratti a termine
Quando nei settori di nuova costituzione quali ad esempio i call center che dichiarando di avere cento mila lavoratori dipendenti scatta il limite dell'utilizzo del lavoro a progetto
Oggi questi settori sono costruiti nella stragrande maggioranza con lavoratori a progetto
E sono aziende ormai di centinaia di persone che hanno attività continuative che è vero che concorrono agli appalti pubblici e hanno il problema del massimo ribasso ma hanno attività continuative e perché il lavoro al Progetto
Allora il punto su questa questione
E quello di riflettere bene non può smentire noi stessi non per smentire noi stessi perché alla luce dell'esperienza che noi abbiamo fatto c'è la necessità oggi per combattere questo fenomeno non vi in rigidi re non di tornare ai vecchi sistemi ma quello di dare regole alla flessibilità
Il mercato non risolve da solo questi problemi perché quando l'economia va male si sostituiscono posti di lavoro attraverso lavoro precario che costa meno
E quando l'economia va male specie nei se va bene specie nei settori più precari si prende a piene mani per guadagnare di più solo le regole
Che modificano e cambiano le situazioni
E c'è bisogno di portare ordine tra ciò che spetta alla legge ciò che spetta la contrattazione uno dei danni principali che ha fatto il decreto attuativo della legge trenta ecco è stato quello di irrigidire
La legge
E quindi di emarginare il potere contrattuale la responsabilità delle parti sociali rendendo un mondo quello dell'economia del Paese pubblico-privato e dentro privato industria e terziario tutto uguale senza che la ripeto la responsabilità delle parti se non attraverso forzature che sono costati mesi e mesi di trattative e anche interventi strumentali del ministero del lavoro per bloccare le iniziative delle quote delle categorie
Va bene
I contratti hanno perso un ruolo e funzione
Quindi bisogna ripensare l'immaginare le regole io vengo da un settore che si chiama terziario
In molte zone del Paese specialmente nelle zone deboli del Mezzogiorno nel turismo della distribuzione si allarga il fenomeno e questa non è la legge trenta questa riguarda questo fenomeno riguarda la legge Treu
Si allarga il fenomeno di questi ragazzi ragazze studenti che vengono prese al posto dei contratti a termine con la scusa della formazione con la scusa della formazione si utilizzano a quattro lire
Non gli si applica nessun contratto vi si paga duecento centocinquanta euro di addirittura li paga solo le spese di trasporto di mensa
E questi sono fenomeni che voi con noi possiamo tollerare qui abbiamo esempi di precarietà andate a chiedere a queste ragazze quali contratti di lavoro hanno quelle che sono qui
E io ringrazio per il servizio che stanno svolgendo e per l'assistenza che ci stanno dando
Quindi parlare di politica dei redditi vuol dire aprire un disegno complessivo
Attenzione poi c'è una questione politica per la UIL noi abbiamo una visione della democrazia pieno che da offre sempre un'altra occasione e non esaurisce il rapporto democratico con il voto
Noi siamo rispettosi dei partiti e delle istituzioni e anche del voto dei cittadini
Ma noi crediamo nel dialogo nella dialettica che si realizza nella società che coinvolge e che ricerca il consenso che coinvolge i corpi intermedi della società e noi siamo fra questi noi non crediamo nell'idea di un Governo che prende il voto dai cittadini governa fa quello che vuole
Questa è un'idea balzana che è stata battuta in Francia e che è stata battuta anche nel nostro Paese
E quindi noi dobbiamo accettare una sfida quella di rilanciare un'idea di democrazia diversa
E quella del rispetto del voto dei cittadini e dei e dei programmi dei partiti ma c'è la funzione dei corpi intermedi la funzione del sindacato del dialogo con questo anche per adattare i programmi e anche per renderli compatibili con due regole quello dell'equità e della tollerabilità sociale
E questo discorso tutto questo discorso messi insieme si chiama concertazione
Di cui noi siamo gli ispiratori e la nostra tradizione ci ha portato a combattere per affermare questa questa idea di sindacato che il sindacato di responsabilità e di partecipazione che non annulla il conflitto e non annulla la volontà di combattere per conquistare
è un momento delicato e difficile
Il rischio che con una maggioranza di governo per la composizione che ha si realizzino sconfinamenti anche su questioni che riguardano
La vita e il DNA del sindacato
Esista il problema se si rilancia il dialogo e la concertazione che sia vera
E che quindi siano possibili intese
E che queste intese siano rispettate dalla maggioranza di governo e non ci sia Pierino che fa al più uno
E dopo cinque anni cinque anni che abbiamo vissuto probabilmente bisogna andare con prudenza gradualità
Anche se noi abbiamo concorso in modo massiccio a determinare il cambiamento che sia realizzato nel Paese
E forse meglio della pratica di accordi globali di patti globali e forse è preferibile la pratica degli accordi della scelta degli delle priorità e sul quelle misurarsi trovare le soluzioni e provare gli accordi
Sono tanti i temi che dobbiamo affrontare
C'è un problema di spesa pubblica
Che riguarda non solo gli impegni che il nostro Paese ha assunto nei confronti dell'Europa ma riguarda anche la posizione dell'Italia sui mercati finanziari internazionali
E quello che questo potrebbe significare di fronte a un peggioramento delle condizioni della nostra spesa pubblica sia quella primaria che è quella consolidata
Noi abbiamo una differenza con gli altri Paesi probabilmente non c'è più i grandi paesi dell'Europa non sono più virtuosi
Sono come noi però non debito pubblico consolidato che è molto molto inferiore al nostro questo il nostro grande grave problema
Abbiamo un problema
Abbiamo vissuto una fase del vedi elezioni con una pubblicità massiccia sulle grandi opere rischiano di rimanere lì tutta al palo
Con i risvolti negativi che queste possono avere per il futuro del Paese e per il volto i negativi che queste possono determinare nelle condizioni occupazionali del Paese
Abbiamo il tentativo di scaricare sui lavoratori pubblici
I problemi del Paese il sindacato non può mai rinunciare ai contratti
Però anche su cui anche bene affatto Angeletti
Esiste il problema del modello contrattuale della sua riforma
Perché continuare ad insistere sulla strada della biennalità significa creare costringere costringe i lavoratori ad essere in una situazione di conflitto permanente per i tempi che si mettono per realizzare i contratti e soprattutto è difficile sviluppare una politica di difesa e salvaguardia dei redditi guardate nove sono dieci anni e con la firma della CGIL non facciamo più il il biennio e se si fanno i conti sui risultati economici nonostante la realtà del nostro settore
Dei nostri contratti di lavoro noi siamo saliti nella scala dei valori delle diverse categorie
Cioè abbiamo difeso meglio il reddito no dei lavoratori a livello nazionale con contratti triennali e quadriennali che quanto non abbiamo fatto in passato con il biennio non solo ma se sia l'idea di rilanciare la contrattazione di secondo livello il biennio non è compatibile specialmente in settori come i nostri
Dove la diffusione della contrattazione aziendale doppie mole dove il panorama delle piccole e medie aziende notevole e abbiamo la necessità di sviluppare anche se gradualmente
E in modo compatibile col primo livello del contratto nazionale una contrattazione territoriale di settori specializzati
E questo aiuta aiuta perché avere tempi diverso e non solo sulle normative ma anche sul salario permette di fare una politica di gradualità
E su qui io apro una riflessione
Come è possibile uno sviluppo della contrattazione di secondo livello senza realizzare degli scambi
Io penso che la capacità di acquisto dei lavoratori non sia realizzabile attraverso idee che prevedono terapia sciocca non è una politica di barelle purtroppo è una politica che ha bisogno di tempi
Ma perché non rafforzare la scontrata azione di secondo livello applicando l'idea che ha lanciato oggi eletti e la UIL sulla detassazione degli aumenti perché gli aumenti derivanti della produttività non possono essere detassati
E già si è aperta una strada sui contributi previdenziali cosa che non va allargata
Ma su qui su questo si darebbe un contributo notevole e lo si darebbe ad un livello dove non c'è il compito di quel contratto di difendere il potere d'acquisto ma c'è il compito di sviluppare il potere d'acquisto
E quindi noi dobbiamo riflettere bene
Io penso che non sia il tempo delle divisioni questo perché i momenti che dovremo affrontare
A mio modo di vedere saranno difficili e delicati si scarica sul sindacato una grande responsabilità una grande responsabilità per il futuro e per le prospettive del nostro paese quindi il problema è anche di comporre una sintesi tra le tre organizzazioni sindacali che permetta di esprimere al pieno tutta la forza del sindacato
E non ci auguriamo che la CGIL non ci lasci da sola come ha fatto nel passato e che nessuno ci lasci da soli ma che sia possibile perseguire con realismo una strada che salvaguardi al meglio i lavoratori
Che affronti i problemi del Paese in una prospettiva di crescita non solo economica ma anche di crescita del benessere che corregga le distrazioni che sono state fatte nel passato
E che metta mano a una distribuzione equilibrata della ricchezza verso gli strati che noi rappresentiamo
Complimenti Luigi io credo che però
Nel nostro sindacato vada aperta una riflessione anche sugli assetti organizzativi perché queste sono strettamente collegati al futuro della contrattazione nel nostro Paese
Le cose sono cambiate nel nostro Paese molto sono cambiate molto e gli affetti organizzativi delle categorie sono ormai in conflitto quasi dappertutto
E dobbiamo avere la capacità di risolvere con la discussione con il dialogo i problemi che abbiamo non è possibile che noi continuiamo una guerra tra di noi
Facendo contratti al ribasso per sviluppare le nostre potenzialità organizzative perché questi mo'in questo modo non si fa un servizio nei l'organizzazione nei lavoratori si fa il gioco degli altri e non invece proprio per i temi e gli obiettivi che ci siamo dati dobbiamo giocare noi
E dobbiamo riuscire a trovare le soluzioni giuste ed equilibrate noi siamo una categoria delicata perché è una categoria di frontiera con diversi settori e io chiedo che ci si sieda un toro a un tavolo e si possa quindi noi trovare le sintesi necessarie
Per correggere i nostri difetti sotto questo profilo e quindi poter esprimere al massimo le nostre capacità nello sviluppo delle politiche e delle politiche contrattuali e nello sviluppo dell'organizzazione vi ringrazio
Grazie Brunetto da ora la parola al segretario generale della UILM Tonino Regazzi inseguirà poi Antonio Foccillo segretario confederale UIL
Le poste
Le armi dalla campagna elettorale che dura ormai da troppo tempo
Speriamo che arriva il tempo della ragione
Anche se ieri
Qui da questo parco autorevoli esponenti del Governo
Non ci hanno inviato segnali rassicuranti
Il tempo è ancora troppo breve
Da quando è stato formato il governo e credo che sia giusto dargli il tempo necessario per riflettere ancora
Ma il mese di luglio sarà un mese decisivo
Capiremo
Se siamo in grado se abbiamo realizzate le condizioni la politica buona per dare una risposta ai tanti problemi che ci sono o se pure continueremo a polemizzare piuttosto che dare delle risposte concrete quindi ancora un po'di pazienza ma ormai il tempo sta scadendo abbiamo un mese un mese buono un mese in cui il governo dovrà cercare di mettere insieme le buone idee per fare delle buone proposta
Questo vale per il Governo almeno per me per noi credo ma questo deve valere anche per l'imprenditore perché anch'essi da troppo tempo aspetto hanno attendono che ci sia qualcuno che risolve i loro problemi e chi invece questi problemi non si risolvono e da soli non si possono ridurre
Per queste ragioni il Congresso dalla UIL si svolge in un momento del tutto particolare
Gregge Ezio male
Ma questa volta non possiamo sbagliare
Anche il congresso precedente si è svolto in un momento opportuno buono qualche errore è stato commesso
Questa volta non possiamo
Dipende molto da noi dalla nostra organizzazione
Se saprà insistere sui valori fondanti sullo folla valori fondamentali che ha saputo portare avanti in questi anni proporre ai nostri interlocutori alle nostre controparti e fare in modo che il sindacato partecipativo diventa il sindacato di tutti
Ecco perché non possiamo sbagliare perché la UIL questa volta a ricade sulle sue responsabilità grossi pesi ristrutturo del nostro Paese lo dico con convinzione un po'per funzione
Perché penso che questa sia la politica buona il sindacato giusto
Capace di affrontare i problemi che ci sono in un Paese che lo consideriamo tra i Paesi ricchi e lo è ma che rischia di tornare indietro e andarmene andarsi annoverare tra i piccoli paesi anche nel contesto europeo
Sulla relazione di Luigi io uno unica osservazione da fare la faccia alla fine la ritengono buona relazione
E per questi incominciamo col dire che la riforma del sistema contrattuale come nulla affrontato non deve essere sicuramente un problema concreto maledettamente concreto come lo è e per noi almeno per la nostra categoria per i metalmeccanici si tratta di individuare una strada per affrontare i problemi il problema della contrattazione di secondo livello e quindi per questa ragione è un problema maledettamente concreto
Ma è anche un problema politico è un problema politico perché abbiamo scoperto se volete fare questo termini non gli Carlo abbiamo assistito a coloro i quali la riforma del sistema contrattuale non lo vogliono fare ci sono degli interessi diverso
Ci sono degli interessi per il sistema ambientale perché questo modo queste regole dell'accordo del ventitré luglio costano poco
Ci sono vento non lo stesso accordo del ventitré luglio
Una politica delle politiche da cambiare che una parte del sindacato non vuole non vuole cambiare ecco quindi che abbiamo dal Conte nel contempo un fronte che si snoda in due parti ma che conducono la stessa battaglia contro l'imprenditoria perché non vuole allargare la sfera della contrattazione di secondo livello
Ma contro anche una parte che non vuole cambiare una politica che non è più in grado di dare i risultati che dovrebbe dare cioè una buona politica sindacale
Ed è per questo che questa battaglia va fatta fino in fondo
Cioè dentro la relazione deve essere portata avanti con convinzione ma anche con caparbietà in modo tale di non lasciare illusioni e badate
Abbiamo il mondo da lavoro dalla nostra parte una battaglia che sicuramente noi possiamo vincere Mignogna essere convinti che questa è la strada bisogna essere convinti che questa è una battaglia che dobbiamo assolutamente vinti
Il secondo problema è quello della competitività
In questo ci sono questioni reale questioni concrete risposte da dare anche difficili ma è anche una battaglia culturale anzi prima di tutto è una battaglia culturale
Il mondo si sta evolvendosi sta cambiando il mondo del lavoro sta pensando
Che i problemi della fabbrica non sono più e non possono più essere affrontati come una volta considerandoli soltanto che sono i problemi del padrone
I problemi di una fabbrica sono anche gli stessi problemi e che ha che hanno i lavoratori se va bene la fabbrica sicuramente va bene per l'imprenditore guadagna di più non c'è dubbio ma se la fabbrica va bene i lavoratori sono più tranquilli i lavoratori lavorano
Guadagnano anche qualche soldo in più e quindi vi dormivano una volta ma loro vita molto più sereno ed ecco dunque io son convinto che questo cambiamento sia profondamente in atto richiesti commetteremmo un grave errore se non non continuassimo su questa strada con maggiore forza e con maggiore convinzione di quanto magari non abbiamo fatto in questi in questi anni ha detto dunque che il problema della competitività che è un problema grosso oggi infatti tutte le analisi lo abbiamo sentito anche ieri alla tavola rotonda alle tutti ronde l'ha detto lo stesso brevi del Presidente del Consiglio uno dei veri problemi anzi il più grosso problema e quello della competitività ora noi siamo sempre stati abituati a dire che questo è un problema che e del Governo ed è dagli imprenditori io sono convinto che sia anche un problema del sindacato
E cioè un problema del sindacato perché appunto come dicevo prima è un problema che riguarda e interessa i lavoratori che vivono nelle fabbriche quando la loro fabbrica non va bene si preoccupano
Vengono messi in mobilità vengono licenziati ecco dunque che noi dobbiamo cambiare avere un approccio diverso a queste problematiche affrontarle ed essere capaci di dare delle risposte
Io lo so bene che non siamo gli attori principali di questa vicenda occorra fare degli investimenti
Innovare fare ricerca fare formazione e questo ovviamente noi possiamo solamente sostenerlo rivendicarlo anche con forza ma certo spetta al governo spetta all'imprenditoria fare tutta questa parte
Ma c'era un'altra che è quello di un miglior utilizzo degli impianti che oggi è diventato come dire in una competitività sfrenata almeno nell'industria metalmeccanica che c'è non solamente a livello europeo ma a livello ormai mondiale
Ebbene l'utilizzo degli impianti è rimasta come dire quasi l'ultima spiaggia cui attaccarsi l'ultimo punto in cui cercare di essere competitivi con le altre aziende certi lo so bene che noi dobbiamo cambiare modello di sviluppo appunto ricerche innovazione formazione per indirizzare il nostro lavoro nel nostro ambiente verso prodotti di più alta qualità
Dove il valore aggiunto ci consentirà anche di chiedere più soldi ed avere più come dire più spazi manovra all'interno di questa vicenda oggi non pensare che l'utilizzo degli impiantisti una cosa importante sarebbe un grave errore e i lavoratori dicono con con interessa è questa vicenda e noi poi lo dirò con maggiore chiarezza quindi
Migliore utilizzo degli impianti ha però perso la buona flessibilità
Chi sta vanificando delle cose straordinarie
Dove i lavoratori partecipano a al lo straordinario giova all'uso dei sabati anche sapendo che vanno
Che devono coprire qualche sacrificio
A condizione di vedere che la propria tenda posso lavorare i prodotti che loro parlo siano competitivi e che ci sia prospettive in questa direzione bene noi dobbiamo essere portatore di questa politica noi su questa vicenda dobbiamo insistere
Traversa una battaglia culturale per cambiare quindi rafforzare e far vincere il livello partecipativo quindi si tratta di flessibilità vuole ed infine l'altro pezzo e quello delle tutte purtroppo in un mondo flessibili in una realtà dove la flessibilità coinvolge tutti
Noi coinvolge solamente il lavoratore a un lavoratore di queste industria quella nostra industria coinvolge tutti noi tutte il mondo e quindi è diventato un problema e il problema al quindi delle tutele un problema di cui noi ci dobbiamo preoccupare
Allora fin smetterla di fare polemiche assurde prive di ogni fondamento e fare in modo che questo governo decida nella costituzione di un fondo per le tutele capace inserire nel mondo del lavoro per i giovani che oggi convivono uno stato di precarietà ma che possano essere traghettato questo termine brutto modesto un mondo del lavoro buono un mondo del lavoro che confronti consenta loro di dire con maggiore finita
Perché noi abbiamo fatto una battaglia la difesa della legge Biagi contrariamente a tutto quello che si dice anche all'interno però qui
Perché noi siamo convinti che sia stato affrontato caricandolo di valori biologico
La la discussione attorno a questa legge invece di affrontarla per quello che tanto è vero che la legge Biagi sulla precarietà non c'entra assolutamente non c'entra proprio nulla e la precarietà che molti esportiamo dietro dal mille novecentonovantasette viviamo ancora quella precarietà e quindi la legge Biagi da questo punto di vista non c'entra assolutamente niente
Se ne stanno accorgendo dopo aver detto che bisognava cambiarla che vogliamo superarla bisogna fare queste prove se ne stanno accorgendo AG che le cose non stanno in questi termini
Il ministro del lavoro che conosce bene questi aspetti limitato a osservare solamente le sole due cambiamenti possono e devono essere fatti Fulvio ben tre volte e sullo stato di sapendo che sa benissimo luglio che queste due problemi
Se entrano per una percentuale assai minima e quindi non sono queste chiedono ai problemi della precarietà non sono assolutamente questi anni io osservo che invece sarebbero due cose importanti bisognerebbe affrontare e cercare di dare maggiore garanzia ai lavoratori ma esse sono buone
Provo a fare un esempio Giobbe impone quelli che si chiama i lavoratori squillo ben tutti quei lavoratori per i camerieri intervento che lavorano al sabato e la domenica non può essere una forma opportunamente corretta opportunamente corretta
Non può essere una forma di lavoro e che noi offriamo per uscire dal lavoro nero
Dal lavoro precario che pur onesta ma che comunque non sarà più lavoro nero
E così come lo staff leasing a tutti quegli appalti e dei subappalti degli appalti e dei subappalti in cui si è parlato qui opportunamente corretta e per un qualche garanzia in più non può essere la strada
Che evita che ti sia tutti questi sub appalti e subappalti dei subappalti con gravi problemi anche dal punto di vista dalla sicurezza
Bene io credo che valga la pena soffermarsi ragionare e poi capire che una legge occorre di alcune correzioni vanno fatte ma che il problema di fondo resta o c'è una quantità di lavoro per tutti oppure bisogna sapere a che attraverso questa strada bisogna bisogna passare io non lo difendo dal punto di vista geologico l'affronto nel merito l'abbiamo studiata l'abbiamo analizzato e siamo convinti che fonde le opportune correzioni la legge possa anche andare bene finché su questa strada che noi vogliamo fare questa battaglia
Battaglia che vogliamo vincere perché proprio su questo che i lavoratori si stanno convincendo che le polemiche non pagano anzi i primi a pagare sono sono qui in una battaglia culturale
Fa comodo oggi ad Epifani a venire qui a dire che per lui
Valorizzando l'accordo Pio vedere il parto recentemente in questi giorni
E dire che è quello il padronato l'imprenditore che gli sta bene
Io voglio rispondere che se fosse stato per lui e per la FIOM la FIAT non gli sarebbe già più e quindi bisogna partire da questi presupposti
Dal due mila due quando ti fornivano quel famoso protocollo insufficiente
E noi l'abbiamo giudicata come tale
Ma che era l'unica data a cui aggrapparsi abbiamo fatto la nostra battaglia facendo accordi diversi accordi senza la FIOM per poter gestire quella situazione
Fino ad arrivare ai giorni nostri in cui si incomincia a riparlare che la FIAT può ritornare ad essere una grande avviando nel nostro Paese bene pensi un po'esitante ritorni indietro di qualche anno ma poi solo di quanto il jolly qualche settimana i quali qualche mese fa quando ancora accusa anche un consulente dalla sua abitazione
Andava in televisione a dire K ma l'Athena dieci volte che la pirateria dieci volte peggio da Parmalat e quindi che dobbiamo essere preoccupati e che la FIOM celebrava un funerale Alanno smorfia quindi ecco che bisogna essere come dire consapevole delle cose Gargano in questo Paese
Noi abbiamo fatto le nostre battaglie anche con difficoltà con grande difficoltà a spiegare questi problemi ai lavoratori
Ma siamo convinti che l'abbiamo vinta noi non ha vinto Epifani con questo suo comportamento dice anche questo mi fa piacere che abbia rivalutato l'accordo affidate magiche anche queste cose che sono Giuseppe successe in questi in questi anni ma ciò non toglie che noi continueremo il confronto gli abbiamo fatto contratto insieme anche sulla FIAT ne faremo ancora un altro a condizione che sia fatto su questa strada e su questi importi
Due considerazioni finisco e la prima riguarda il problema
Delle elezioni delle Rsu corre cambiare le regole ma di questo avremo tempo di parlarne so che quando si parla di Pia de'soprattutto quando si parla di Mirafiori tutti però giustamente sì però
Noi al nostro interno sappiamo che è un problema vero ma che è un problema che abbiamo analizzato e l'abbiamo circoscritto
Abbiamo perso tre punti in queste elezioni a Mirafiori ma l'abbiamo perso al nostro interno quindi con problematiche Calamo dentro al nostro orrendo
Nel contempo a partire da nel mese di giugno fine maggio a fine giugno abbiamo fatto altre sei elezioni importanti
A partire dall'ex pm di Catania alla FIAT di Cassino alla FIAT di Pomigliano all'Iveco di Torino dove noi siamo la prima organizzazione quindi contemporaneamente si è fatta viva Fiore si è fatto anche tutta quella e quindi è vero è un problema e ci però qua lo affronta anzi l'abbiamo già affrontate cercheremo anche di dare delle risposte per recuperare ciò che abbiamo perso sono sicura che non recuperare però nel contempo abbiamo fatto altre importantissime elezioni nelle più grande fabbriche metalmeccaniche
E la figlia e noi è la prima organizzazione quindi questo ci consola che la magia che abbiamo fatto malati circoscrive il problema nella carrozzeria di Mirafiori ed è per questo chi sentiamo sufficientemente tranquilli
Per dare delle risposte e delle risposte concrete
L'ultima considerazione ebbe l'osservazione che volevo fare alla relazione di Luigi
Lui affronta il problema delle pensioni e in modo particolare a fondo il problema dello scalone
Per è una cosa brutta
La esteticamente e la anche dal punto di vista del sacrificio che noi che quella riforma chiede a questi lavoratori cioè tra quelli che vanno in pensione non è terminata condizione e il giorno dopo un'ora dopo si trovano a dover allungare sull'organico di tre anni
Che si affronti questo problema è che non si ricorda a me va benissimo ad una condizione però caro Luigi
E questo non va ad intaccare il coefficiente della rivalutazione delle pensioni perché la storia Loggia ascoltate l'ho sentito e cioè vale a dire
Siccome questa operazione costa sette otto mila miliardi settecentotto mila miliardi dove si prendono ad andare intaccare il coefficiente del rivalutazione delle pensioni passando di nuovo a dire trattenuta del potere d'acquisto delle pensioni
Sequestro da queste FS cambio fa ebbe essi Nerone che noi facciamo al mondo nostra al mondo da lavoratori al mondo del pensionato quindi è un problema vero ed è un problema concreto
Però attenzione che sull'altare di questo problema ancora più ancora più formale che sostanziale
Oggi lo dico in questi termini ancora più formale che sostanziale non vada ad incidere sulla tenuta del sistema pensionistico in quanto tale cioè sul valore e sul potere d'acquisto delle pensioni questo cambio sarebbe impari impagliato che noi lo facessimo finta va bene approntarlo va bene a ritornare se siamo capaci di trasferire sui pasti dalla generalità questo accordo ma non sa di cosa delle pensioni grazie
Grazie perdonino dando adesso la parola a Foccillo avremo anche un momento simpatico la delegazione brasiliana
Darà un riconoscimento al segretario generale della UIL
Luigi
Di chiediamo scusa perplessità
Breve pausa ma
Questi nostri amici e compagni che vedete sono i rappresentanti del sindacato
La siciliano con il quale come voi sapete noi abbiamo una decennale rapporto di amicizia
Grazie anche concretizzato non solo nella frequentazione
Nei congressi ma addirittura io sono andato una volta a parlare
Nella festa del primo maggio che vi garantisco è di dimensioni non immaginabili del proprio continente alla festa organizzata da forza sindacale
Anzi spero pure di egli andare
Sì o altro all'appello del primo maggio il Brasile e quindi per questo questi nostri amici gli ovuli presentare
Mi hanno portato un
Un omaggio per il quale noi ringraziamo per vedere come anche pesante oltre al più dall'altra molto bella
Collegio brasiliano del però come come la vedeva altre piante cercare italiana il meno possibile Carlo
Li ringraziamo e grazie a tutti voi
No perché come sapete
E è compatta
Prendiamo
Una volta dato bisogna pure ritenevo Brasile
Ringraziamo
Gli amici
Della delegazione brasiliana
E allora la parola Antonio Foccillo io questi secondi di recupero
Poi seguirà Fabio Canapa
Ma guardate
Cari compagni e care compagne io
Non devo parlare di questioni
Particolari perché la relazione
Di Luigi Angeletti e condivisibile quindi è giusto che non ci sia da parte mia
Sottolineature voglio cercare di fare un ragionamento un po'più teorico visto che mi accusano di essere teorico
Io credo
Di partire da una valutazione di che cosa è un congresso
Un congresso è un grande momento di aggregazione
Di coesione e di democrazia
E il pulsare privo di un'organizzazione
E l'orgoglio di tutti noi di esserci
E di essere lui
Vedete
Noi che li ripetiamo a volte e in con continuità dividiamo qualche volta con sufficienza qualche volta comuni duale
Ma pensate equity è una testimonianza di tante delegazioni dei sindacati internazionali nel due mila e sei
Vi sono ancora tanti Paesi che aspettano di poter celebrare un congresso libero
La democrazia la libertà
La partecipazione democratica
Dei cittadini e dei lavoratori sono fondamenti su cui si costruisce la civiltà civiltà economica civiltà giuridica civiltà associa e noi a volte diamo troppo per ineluttabile pensate invece e pensiamoci
Tutti i movimenti
Fondati sugli interessi materiali ed immediati se manca il fermento lo spirito l'idea l'opera concertata degli uomini di idee pendono fatalmente ad adattarsi alle circostanze
Fomentano lo spirito di conservazione e la paura dei cambiamenti
In quelli che riescono ad ottenere condizioni migliori forniscono spesso può creare nuove classi privilegiate
Questa è oggi la situazione anche italiana
Abbiamo abbandonato quella idea
Quell'ideale
Quel grande progetto
E diamo per scontato che troppe cose sono ineluttabili
Non sempre quando parliamo delle nostre iniziative delle nostre valutazioni ci mettiamo dietro una prospettiva non sembra pensiamo a costruire un grande progetto
Questa è la società italiana che tende a limitare che tenda a restringere che tende a decidere guardate che cosa è la parte la partitocrazia si dicevano che cosa sono i partiti
Sono comitati di affari in qualche caso sono rappresentanti dei propri segretari generali non c'è dietro idea non c'è dietro sogno non c'è dietro altro
Ebbene io sono convinto
Con
Quello che è successo anche in questi giorni
Le elezioni
Sulla Costituzione molti Dinoi pensavano
Che questo era un documento vecchio
Un documento che ha forse era vissuto con una certa un fastidio ebbene la Costituzione
Ha avuto un consenso ampio e ha dimostrato che la gente
I cittadini comuni vogliono vivere in una società coesa in una società che ha regole condivise in una società che ha valori e diritti fondamentali per le persone fra gli individui
La nostra Costituzione pure essendo una Costituzione nuova è una Costituzione che ci viene
Come si può dire
Vista con orgoglio dagli altri partiti e in quale dagli altri paesi e in qualche caso anche con invidia è una Costituzione di cui essere orgogliosi e i cittadini italiani l'hanno votato quindi l'idea di cambiare la società non può essere vissuta così con questa poca voglia di fare le grandi battaglie
Certo uno può essere accusato di essere un sognatore
Può essere accusato di essere pieno di utopia ma pensate
è possibile che nel mondo viene uno un solo modello economico e sociale
Che produce certe opportunità e ricchezze ma mantiene differenze e ampia ancora l'emarginazione ma pensate a quante persone anche oggi abbandonano le loro case
Mettono in dubbio la loro vita a rischio la loro vita
Si mettono a disposizione di personaggi strani
Per cercare un futuro migliore per i loro figli
è rischiano la vita rischiano tutto allora dietro quelle persone c'è Utopia o c'è voglia di riscattare di riscattare la propria vita ma soprattutto di dare un futuro migliore allora c'è ancora questo spirito questa voglia di cambiare le cose
Pensiamoci noi non dobbiamo avere paura
Di poter batterci per costruire un mondo migliore c'è ancora spazio per una società più giusta e più equa
C'è ancora la possibilità di ricreare condizioni di solidarietà umana per ricreare condizioni di coesione e di solidarietà fra le persone fra gli individui fra gli stati
Ecco
Il sindacato che cosa lei
Certo
C'è la quotidianità la pragmaticità dei fatti quotidiani
Ma in cento anni di storia il sindacato ha vissuto sembra grandi momenti di esaltazione grandi momenti di cambiamento in passato non c'erano
Rapporti di forza più forti come quelli di oggi il sindacato italiano il sindacato nazionale e internazionale se le costruito giorno per giorno con le battaglie
Con i rischi con la disponibilità di Dundee uomini e di tante donne che rischiavano parla la loro vita che ci mettevano la loro faccia e si battevano dietro alle bandiere del sindacato
Con grande orgoglio considerandolo un soggetto di cambiamento di profondo cambiamento
è un soggetto di equità e di giustizia sociale
Questo è il sindacato e questo è il sindacato che dobbiamo noi cercare di valutare guardate anche nel nostro Paese
Se voi leggete le discussioni gli interventi le valutazioni politiche e qualche caso anche le valutazioni sindacali sono fatta di momenti sono fatti di fatti contingenti non c'è una grande prospettiva ma voi pensate che così si può animare le persone si Momo motivare le persone si vuole ricreare concetto di militanza
Se i concetti sono immediati senza un progetto senza un'idea senza un'idea di cambiare le cose e allora dicevo il sindacato e in particolare il sindacato italiano ha costruito in questi cinquant'anni
Un insieme
Di norme giuridiche
Economiche ha costruito un Paese più civile un Paese più libero un Paese che a tutela e garanzie che ci invidiano nel resto del mondo
è stato questo sindacato italiano perché dietro aveva quell'orgoglio di battersi per questo progetto
C'era forse un'altra stagione politica c'era forse un altra stagione dalla cultura dei dei giuristi della cultura delle tutele e delle garanzie oggi forse non c'è più ma non ci dobbiamo ribattere perché tutte quelle tutele e garanzie che abbiamo acquisito nel tempo
Che abbiamo portato avanti con fatica e con grandi battaglie possono essere messe a rischio ogni momento in ogni occasione quindi dobbiamo rimotivare pari fare quelle cose una cultura dei diritti delle tutele e delle garanzie
Può essere ancora fatta ma se il sindacato come diceva qualcuno non è solitario sei intorno al sindacato le forze migliori della società
Quelle che hanno forse ancora l'utopia le porte dei giuristi le forze dalla politica le porte dell'economia sana ricreano queste condizioni
è finita quella stagione o possiamo ancora sognare
Io credo che ci sono tante speranze tante utopie e i sogni e i segni che vediamo
Dimostrano che la gente ancora cuore coscienza e che è disponibile a battersi per l'organizzazione sindacale quando l'organizzazione sindacale di da un'idea di da un valore gli dà una motivazione guardate
Voi non ci dobbiamo
Preoccupare se le nostre idee
Passano non passano diceva Vittorio Ubu che si può resistere all'invasione degli eserciti a quello che non si può resistere all'invasione delle idee ebbene compagni e compagne insieme tutti quanti costruì a migliaia costruiamo Progetti possiamo cambiare il mondo non è questa la società che vogliamo è fatta ancora di troppe differenze è fatta ancora di troppe iniquità
è fatta ancora di diritti non garantiti di libertà e di democrazia non purché non possono essere espresse è questa la nostra battaglia diamo speranze ed ambizioni proprio noi che siamo un popolo che ha acquisito l'ha conquistato
E che è riuscito a difendere tanta parte della sua civiltà giuridica economica e su questo che dobbiamo costruire sindacato guardate per tornare alla pratica perché questi ragionamenti poi alla fine rischiano di essere teorie se vengono legati alla pratica quando noi chiediamo e quello che han chiesto i cittadini italiani quando hanno votato la Costituzione così com'era quando chiediamo Investimenti per i contratti del pubblico impiego quando chiediamo che la sanità la previdenza che la scuola restino
Strumenti pubblici che siano innovati che siano in grado di produrre meglio lo chiediamo per tutti i cittadini non è una richiesta corporativa
Dietro a quella richiesta c'è un progetta e c'è un'idea che è quello che in cinquant'anni ha prodotto questo livello di benessere
Se la salita
Dice non funziona però se la sanità ha funzionato e ha dato la possibilità da questo Paese di avere un'età avanzata e grazie a quei servizi certo che devono essere migliorati ma come si migliorano certo che deve essere valutata la capacità e il merito certo che dobbiamo misurare la capacità che questi servizi siano efficienti e produttivi
Ma misurare questo significa investire
Significa investire risorse umane significa investire in tecnologia significa investire in prodotti e incapacità significa investire anche in valutazioni oggettive queste la battaglia
Che tiene insieme la teoria e tiene insieme la pratica ma noi dovessimo legare la nostra battaglia semplicemente nel rivendicare qualche soldo in più
Qualche difesa di posto di lavoro in più
E qualche altra cosa saremmo perdenti perché ci sarà sempre qualcuno che ci dimostrerà che la nostra rese improduttiva della nostra spesa è incapace se invece rafforzata da un Progetto
Da un modello di società da un modello di stato sociale da valori di solidarietà e di coesione
Allora la nostra battaglia può essere vinta
Guardate e concludo per stare nei dieci minuti io credo
Perché ne sono convinto
Ho cercato di spiegarlo nei congressi ne ho fatti tanti dove sono andato computer beh con più possibilità e queste non sono parole vuote
Non sono parole che si possono dire per avere un applauso sono le parole che fanno porta la nostra capacità di essere gruppi dirigenti guardate il sindacato non può essere fatta
Di piccole persone di piccoli uomini di gente che si accontenta perché noi facciamo un grande lavoro quello di dare noi agli altri e per dare noia gli altri ne dobbiamo essere convinti fino in fondo dobbiamo essere motivati dobbiamo batterci sapendo che stiamo facendo qualcosa di importante
E la UIL la UIL questa grande organizzazione queste un gran complessa
è un congresso che anche ieri che anche l'altro ieri ha dimostrato che siamo orgogliosi ma questa organizzazione può essere un modello perché non ce n'è un altro non è venuto un altro neppure da quelle che erano le dichiarazioni campata questo congresso dei segretari generali di CGIL visite è un'organizzazione che si basa sul pluralismo che è uno dei beni più grandi della democrazia il pluralismo significa confronto di idee rispetto delle alte altrui la possibilità di discutere di mediare secondo le diverse idee non siamo un'organizzazione monocratica non abbiamo dopo mi da imporre a nessuno la meta voleva essere ricevere e averli imposti dagli altri noi siamo un'organizzazione libera chiamo un'organizzazione che dobbiamo tutelare i dissenso perché nel nostro DNA
Ma un'organizzazione che si batte come diceva Luigi nella sua relazione attraverso proposte attraverso idee non abbiamo nemici da mettere al bando costruiamo giorno per giorno con caparbietà le nostre iniziative
Le poniamo a disposizione dei nostri interlocutori a volte di diamo qualche consiglio apportano lo Prignano a volte Lori pigliano ma nostra organizzazione non è nata per fare il massimalista
Conflittuale
Di un certo modo di fare sindacato autorganizzazione fatta per conquistare giorno per giorno riforme e cambiamenti modernizzazione innovazioni non siamo un'organizzazione conservatore
Ma una grande organizzazione
Vive se ci sono non solo un gruppo dirigente non solo strutture nazionali
Vive di quotidianità nei luoghi di lavoro nei territori e questa grande organizzazione c'è perché ci siete voi che avete la faccia pulita che siete i primi interlocutori dei lavoratori e tutti i giorni vi confrontate pazientemente ascoltate discutete
Noi siamo orgogliosi di essere narrante organizzazione ma siamo anche orgogliosi di avere militanti quadri e dirigenti come voi grazie
Grazie Antonio l'orgoglio non deve mai mancare Fabio Canapa
Segue poi Salvatore Busco
Amici e compagni
Ripartire perlomeno sul tradizione
Io ringrazio
Luigi
Che con la puntualità
La la concretezza
Dalla sua relazione tra pragmatica mi consente il rubare dieci minuti
E ad alcune considerazioni
Che vogliono indurre riflessioni di merito
Sul quotidiano dell'azione sindacale
E su quelli che possono e debbono essere i nostri orizzonti sindacali
Diceva adesso Fox
Che lui pensa
Di permettersi un approccio teorico ecco io credo di potermi permettere la stessa cosa
Sarà anche questi documenti su un vizio ma credo che ogni tanto sia opportuno anzi per essere sinceri credo che sia necessario
Rivisitare
Quella che vorrei definire in sintesi la la la filosofia sindacale
Alla luce
Dei tanti e continui cambiamenti
Negli ultimi anni
Cambiamenti così continui che come ricordava tre euro poco tempo fa in un altro convegno nel momento in cui lei approfondiamo per cercare una risposta
Quale scopriamo che quel cambiamento già cambiato
Ed è il cambiamento di cui da tanto tutti parliamo
Era stato
Se vi ricordate l'elemento di riferimento al congresso di Torino
Perché poi però
Continuiamo a riproporci secondo strumenti Kostroma enti e secondo modalità che magari sono stati determinanti in passato presentato sono stati importanti ma che oggi quanto meno sono tutti da verificare e da verificare alla luce del cambiamento che nel frattempo è intervenuto e dei cambiamenti che si stanno preparando
Non è
Non è credo i ferri del mestiere che dobbiamo verificare
E la stessa cassetta degli attrezzi che dobbiamo rinnovare
Un mio giovane amico metalmeccanico
E a
Qualche passione anche lui teorica
Nel diritto del lavoro
Suggeriva
Lavoro
Nostro Codice del lavoro abbiamo abbiamo lavorato
Credo che questo sia senz'altro esatto
L'auto imprenditorialità la la la la palla subordinazione la pure committenza comunque spostano quei concetti di riferimento
Che poi sono l'elemento caratterizzante e condizionante dei rapporti di lavoro presupposto di regolarità
Dei rapporti di lavoro
La CGIL da tempo giustamente si interroga noi dovremmo approfondire
Verifica analoghe se per esempio
E l'ebbero direzione ad essere ancora l'elemento caratterizzante della subordinazione o no a me
Invece presente il rapporto economico perso peso ad ogni rapporto di lavoro
è così una un attimo un'interrogazione e che butto lì ma voglio anche ricordare nel contempo che il lavoro non è non può essere una categoria chiusa
Non è non può essere una categoria è chiusa questo ce lo dimostrano i fatti non è un caso che le dinamiche e di rapporti economici e che rapporti di produzione
è solo uno continuamente
Dal seminato del libro quinto
Prendono spunto dal diritto civile pensiamo all'associazione in partecipazione pensiamo alle partite IVA quando non già come per le collaborazioni addirittura dal codice di procedura
Ecco
Credo che noi dobbiamo esaminare i presupposti di questo nostro mestiere
Rivitalizzare agli sulla base dei cambiamenti per rispondere al cambiamento e forse è il caso di dirti che è la stessa
Analiticità prescrittiva sempre più un particolare ma forse proprio per questo Santa di un'adeguata del nostro approccio giuslavoristico
Non è adeguata ai cambiamenti continui che abbiamo ricordava giustamente prima Botto e su questo sono senz'altro d'accordo che il limite forse maggiore alla legge Biagi è stato il fatto di aver
Ingessato
I rapporti è davvero eppure se richiamati quaranta volte poi reso più difficile l'intervento contrattuale
è una cosa che abbiamo sempre detto e abbiamo sempre detto che fondamentalmente questo ha tradito dal punto di vista metodologico quella che era stata l'intenzione principale sempre richiamata
Richiamata anche in una illustrazione
Attenta che Biagi fece al tenerne da Biagi senza dare il concetto di di di legge sono del concetto di una legge
Dava i presupposti di principio e presupposti di sanzione
Di una serie di condizioni che poi dovevano essere attuato ed adattate dalla contrattazione dalla contrattazione tra le parti dalla contrattazione nel territorio
Io io credo che sia difficile parlare di flessibilità
E nel tempo stesso fare riferimento per questa flessibilità qualche norma le norme possono essere più o meno precari Zanchi a seconda delle tutele che garantiscono non sono mai comunque flessibili perché per definizione non ne sono rigide
Io credo che parlare di adattabilità del diritto significa parlare della capacità della contrattazione di attuare i principi che Milito garantisce e sancisce e credo che questo sia uno sforzo di un rinnovamento che dobbiamo fare che dobbiamo proporre perché adattabilità significa che lo stesso principio è realizzato e questo è il presupposto dalla flessibilità nei luoghi Diversi nei tempi diverso in produzione produttive diverse garantendo per l'appunto il principio Magadha attendo anche la risposta alle esigenze che perché ci sono
Ci servono riferimenti certi e sanzionati ma ci serve una dinamicità negoziale solo negoziale
Per rispondere alle esigenze dalla produzione che sono le esigenze del lavoro
Il nostro mestiere
Non credo che sia che sia cambiata e non credo che si possa mutare oggi qualcuno dirà Mishnah che viene meglio di mestiere ma ma ma sempre la stessa cosa io credo che il nostro mestiere quello di tutelare i lavoratori
Ma dobbiamo che capire che ciò non consente di fermare il mondo
Le regole
Servono senz'altro ma non possiamo pensare che quelle regole debbono ingessare la dinamica dei rapporti
Dobbiamo dobbiamo pensare lo dico economico una metafora in termini molto stringenti
Se se c'è un problema di nuovi lavori se c'è un problema di nuovi rapporti economici
Il nostro problema è quello di nuove tutele il nostro problema è quello di ritornare a fare il mestiere che abbiamo sempre fatto con il quale ci siamo creati dei ricevimenti per l'appunto
Di diritto ma anche di fatto
Che garantiscono tutele e queste tutele dobbiamo continuare a garantire il Cile senza invocare quello che abbiamo realizzato sino ad oggi perché quello che abbiamo realizzato sino ad oggi e che è stato che è stato il vantaggio stratificato consentiti definirlo così dei successi di tante lotte è finito Coni con la mutazione con il cambiamento radicale dei rapporti economici dei rapporti di produzione dei rapporti anche sociali che sono intervenuti negli ultimi anni
E credo che se non se non sono ce ne accorgiamo di questo cambiamento
Credo
Che se a questo cambiamento non rispondiamo in termini concreti e coerenti
Forse Fran un poco
Sarà il sindacato
Se resta fermo ad andare andare fuori mercato
Questo cambiamento ci deve servire a dire che tutto quello che sette è servito fino a ieri
Può senz'altro essere riproposto ma per essere riproposto va verificato essa è necessario va va adattato
Lui era sua relazione come è stato colto comma grande con una interessante puntualità ieri da un quotidiano
Sosteneva che era necessario andare oltre le vecchie ideologie andare oltre la conservazione io credo che questo
Valga
Per tutta una serie di strumenti anche per quelli che sono stati
Più propriamente nostri più più impropriamente da umile pensa alla politica dei redditi Penta la concertazione
Va tutto bene riverifichiamo questo tutto rispetta le prospettive odierne rispetta la necessità odierna è difficile di parlare di politica dei redditi
Ne se non riusciamo a riparametrare urla
Con le esigenze di di di riforma fiscale che ci abbiamo che c'abbiamo oggi è difficile parlare di concertazione
Se non riusciamo ad evitare dando qualche regola e qualche definizione anche procedurale diverso e più in generale di questo di questo strumento se non riusciamo ad immaginare
Una forma che poi non diventi quella quella sorta di diritto di tecniche che che ha fatto diventare
Io questo l'ho l'ho sempre detto e qualcuno magari
Ma la tirava pure dietro crea il patto di Natale l'ha trasformato in un patto di Natale l'ha trasformato in una serie di cose che come siccome quell'accordo spesso diceva in una sua parte siccome fino ad oggi non abbiamo realizzato niente di quello che ci siamo
Decreti abbiamo concordato allora ricominciamo dal nuovo stava stava cappello delle parti sulla formazione
Ecco io voglio stare assolutamente dentro i tempi
E considero questo intervento appena cominciato già finito
Ma credo e ho parlato della cosa e mi sta più a cuore cioè del presupposto di diritto nel nostro mestiere
Ma credo che noi dobbiamo fare uno sforzo superare
Tanti degli assiomi quotidiani
Che ci riproponiamo che ci riproponiamo senza verificare penso per esempio al rapporto tra flessibilità e precarietà continuiamo tutti a dire che la flessibilità è una cosa diversa regalità figuriamoci senz'altro però dobbiamo anche dirci che la flessibilità è l'altra faccia dalla medaglia dalla precarietà se non riusciamo a dare a questa flessibilità una serie di risposte
Sul piano del sostegno una serie di risposte sul piano della garanzia e allora è inutile di proporsi l'intendimento che sono due cose diverse
Perché poi siamo noi stessi diventiamo in qualche modo agenti di questa penalizzazione e non possiamo continuare a dire
Che l'elemento qualificante della crescita dovrà essere alla ricerca la novazione figuriamoci se non è vero ma che senso ha dirlo se non ci diciamo insieme che è poi il problema di questa ricerca di questa novazione sta intanto nella nella nella dimensione aziendale e ce lo ricordava
In termini anche abbastanza nani dici
L'intervento di bellissima ma ce lo ricordano anche Prodi
E se non affrontiamo il discorso dalla dimensione non solo è difficile dare una risposta alla ricerca la novazione ma mi dite per esempio come facciamo a dare una risposta corretta e completa al rinnovamento del mercato del lavoro
Quando poi il mercato del lavoro il fatto in gran parte da aziende che se dico
Se Dio nella manca buona riescono a fare un'assunzione l'anno quello non è un mercato del lavoro non AltaRoma
E forse anche qui il discorso dimensionale diventa un discorso centrale per consentire una dinamica di tipo diverso per consentire la coniugazione delle tutele con la coniugazione delle esigenze
Produttive perché l'altro cambiamento che dovremo fare questo ne abbiamo un cambiamento forte forse più concettuale forse più ideale
è cominciare a ricordarci tutti i minuti del problema competitività non è un problema dell'azienda
Il programma la competenza è un problema che insieme all'azienda ce l'hanno i lavoratori perché come ricordava tanti anni fa LAM un'azienda che chiude non è un'azienda socialista diceva lui ecco allora un'azienda che non sta sul mercato non è un'azienda che concrete che consente occupazione che consente tanto più buona occupazione
Il programma competitività era responsabilità rispetto a questo problema è un problema nostro templi con atteggiamento e relazioni anche in questo caso relazioni fra le parti da rinnovare
Vedete la la la schematicità dei ricevimenti
E continuiamo ad averci un po'come come quello delle regole che propongono una certezza del diritto Como come una statua di marmo ecco invece dovrebbero proporsi alla come la garanzia dei riferimenti ecco del discorso alla nostra prassi non è un caso che alla fine diventa e unificante insisto non è un caso tra quelli tra gli stessi che tutto compreso sembrano stare agli antipodi di questa di questa dialettica tra le parti sociali e pensare a Confindustria e alla CGIL
Che troppo spesso si trovano assolutamente accomunati rispetto una serie di interessi che ora impietoso che uno impietoso sottolineare ecco a questo punto per chiudere questa riflessione
Vorrei solo dire
Forse questo qui ore subito di Luigi nel suo stentato minimalismo e devo dire tanto ostentata di indurre a qualche riflessione non sia non possono essere il punto di partenza essenziale quanto necessario di quella rilettura complessiva dei nostri orizzonti e dei nostri strumenti da riproporre non solo alla William al sindacato tutti
Ed è la ragione per cui
Credo che il nostro leader congressuale che è stato scandito dalla dalla Colonna sonora di Jovanotti Possa da Jovanotti riprendere un antro un altro riferimento
Forse per per essere possibile riproporci come come soggetto di cui vale la pena di fidarsi è opportuno rispondere anche quello che ci ricordava Jovanotti che la vertigine non è paura di cadere ma è voglia di volare
E dobbiamo riuscire a volare pensando non solo all'oggi al domani ma anche al dopodomani che l'unico modo per rispondere ai giovani grazie io
Salvatore Bosco seguirà poi l'intervento del segretario generale l'accesso John Monks
Salvatore Bosco segretario generale no ultima
Carissimi compagnie carissimi compagni desidero innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per la relazione di Luigi che condivido totalmente per la completezza e la lucidità dell'analisi
Per la originalità delle soluzioni proposte e per le capacità che ha avuto di offrire spunti e riflessioni interessanti al dibattito congressuale
In un momento così difficile come questo pieno di incognite che travalicano lo stretto ambito delle categorie e che rischiano di mettere in crisi la tenuta dei valori della solidarietà e della coesione sociale
Mi sembra importante testimoniare anche l'impegno dei lavoratori della pubblica amministrazione per contribuire a creare nella nostra società migliori condizioni di sviluppo di lavoro e di solidarietà
In questi ultimi anni tanto la pubblica amministrazione che il sistema economico e produttivo nel suo complesso hanno attraversato e stanno attraversando un momento difficile
Sono stati anni in cui il Paese non è cresciuto
Anni in cui le forze politiche egemoni operante in questo Paese hanno rotto il patto tacito che aveva consentito di far coesistere le leggi del mercato con lo sviluppo di una società solidale
Con troppa superficialità ed approssimazione si è messo mano al Progetto di ridimensionare se non addirittura di eliminare lo stato sociale
Privilegiando gli interessi di classe ed esaltante do gli interessi individuali troppo spesso e mancato un po'disse di buon senso sociale
Da parte di chi ha predicato magari in modo strumentale la logica della sua affare a tutto vantaggio solo di alcun ben precise categorie del Paese
Così dopo anni di scelte mancate o sbagliate una parte del Paese si è scoperta più povera più insicura con minori tutele e servizi peggiori
A questo punto crediamo sia indispensabile avviare una politica forte di impulso allo sviluppo e all'innovazione settori nevralgici per la crescita del Paese a partire dalle aree del Mezzogiorno
Deve essere impostata una seria politica di investimenti nelle infrastrutture delle energie nell'innovazione
Occorre una netta inversione di tendenza rispetta quanto è stato fatto finora
E ciò che è avvenuto nel basilare settore della ricerca ne è una chiara testimonianza
I fondi destinati alla ricerca non raggiungono oggi l'uno per cento del PIL
Con la conseguenza di collocare il nostro Paese nella scomoda posizione di fanalino di coda tra le nazioni cosiddette industrializzate
La ricerca l'innovazione tecnologica devono costituire la priorità di ogni seria politica di sviluppo
In Italia c'è bisogno di una politica forte seria convinta della ricerca sia a livello applicato che di base e questa non può essere delegata solo al privato
Dobbiamo chiedere che del nostro Paese si riprenda una politica basata sull'intervento pubblico per fermare l'emorragia dire sorse intellettuali
Per trasformare i nostri pure eccellenti livelli di sapere irreali opportunità di crescita e per investire nel futuro
Chiediamo interventi decisi in materia di potenziamento in tutti i settori di attività della pubblica amministrazione
Solo una pubblica amministrazione efficiente rafforzata nel ruolo e nelle funzioni può essere lo strumento attivo di una politica incentrata sullo sviluppo giusto è solidale della società
Oggi abbiamo una Pubblica amministrazione indebolita da una politica di privatizzazione dei servizi è di svendere immobiliari che hanno favorito determinati gruppi finanziari
Abbiamo assistito in questi anni ad una pubblica amministrazione oggetto di tagli alle risorse economiche da quelle umane
Che nonostante il lavoro e l'impegno dei dipendenti pubblici ha comportato uno scadimento della qualità dei servizi inoltre la scelta di privatizzare settori sempre più ampi della pubblica amministrazione ha provocato un aumento dei divari che delle sperequazioni all'interno della società e dei cittadini
In molti settori strategici dal Welfare la contrazione dell'offerta dei servizi pubblici sta determinando una nuova odiosa forma di divisione per calarsi con l'allargamento della forbice fra riti e poveri
Oggi i primi ricchi possono permettersi di affrontare le spese rilevanti dei costosi servizi privati
Mentre i secondi poveri sempre più numerosi vengono emarginati a causa della soppressione un riduzione delle strutture pubbliche di sostegno sociale
L'esercizio dei diritti alla salute alla pensione all'istruzione al lavoro è stato ridotto in servizi sempre più riservati solo a chi può pagare
Viene così inferto un duro colpo al modello di società solidale i cui valori costituiscono uno dei principali punti di riferimento del movimento sindacale
Ci attendiamo
Dal nuovo governo una politica mirata a restituire alla pubblica amministrazione quel ruolo indispensabile per garantire in ogni settore della società civile livelli omogenei di sviluppo di giustizia di solidarietà in una sola parola di benessere
Lo strumento essenziale di questa azione deve essere costituito da una pubblica amministrazione potenziata efficiente e vicina alle reali esigenze dei cittadini
Un primo banco di prova del nuovo governo è rappresentato dal documento di programmazione economica e finanziaria
Ci attendiamo un segnale di forte discontinuità rispetto alle politiche adottate in precedenza verso i problemi del lavoro pubblico chiediamo dal governo ieri non li abbiamo sentiti precisi impegni sui rinnovi contrattuali che smentiscano
Le allarmanti voci che circolano sui mass-media da qualche tempo riguardo una possibile moratoria di due anni sui contratti del pubblico impiego
Noi abbiamo sostenuto questo Governo sconti però non facciamo a nessuno se ciò dovesse avvenire consideriamo ciò una vera e propria provocazione alla quale risponderemo condurre azioni di lotta
Auspichiamo invece da parte del governo un'azione forte e decisa
Contro gli sprechi nella pubblica amministrazione
Ad iniziare dalla vergogna e dalla piaga delle consulenze che prosciugano le risorse pubbliche senza ottenere reale risultati sul piano dell'efficienza e della produttività dei servizi rivendichiamo
Una nuova politica occupazionale del pubblico impiego che ponga fine al blocco sistematico del turnover che è stata svuotata andò gli organici e innalzando l'età media dei dipendenti pubblici con gravi ripercussioni sull'efficienza dei servizi
Cioè pendiamo
Una soluzione all'annoso problema del lavoro precario attraverso la graduale stabilizzazione di tutti i rapporti atipici a tempo determinato attualmente esistenti nella pubblica amministrazione
Qui vorrei fare un inciso al compagno Pirani noi non abbiamo chiesto lo scambio di personale in servizio con e sono e pertanto la soluzione di altro personale
Noi abbiamo detto che all'interno della pubblica amministrazione come no del ministero alla difesa dove abbiamo venti mila operai in soprannumero perfetto dalla chiusura degli enti e degli stabilimenti e pertanto questo personale non può essere riciclato altrove
E stiamo assumendo nella stessa amministrazione personale precario a Malta
Professionalità è necessario ed indispensabile che ci sia lo scambio e pertanto un esodo volontario per consentire un ricambio nell'interesse del Paese dei lavoratori e di quella amministrazione
Un'altra questione sia ben chiara perché ieri non si è capito bene
Io capisco tutte le cose buone che ieri ha detto il presidente del consiglio però sinceramente sulla pubblica amministrazione ho avuto qualche dubbio sarà forse fra la mia ignoranza non aver compreso
Noi come Pubblico impiego non potremmo mai più accettare ulteriori emarginazioni
Il taglio del cosiddetto cuneo fiscale se avverrà sia ben chiaro che dovrà riguardare senza discriminazioni anche le categorie del pubblico impiego che non possono essere escluse da questo beneficio
Noi siamo pronti e disponibili a confrontarsi su tutti questi temi con il nuovo governo senza pregiudizi ideologici nel rispetto reciproco dei ruoli e delle prede colpi veri ciascuno
Siamo invece contraria ad accettare
Che il peso del risanamento ricada ancora una volta sulle categorie dei lavoratori dipendenti e in particolare sulle categorie del pubblico impiego questo non era possibile avvenuto sino ad oggi in futuro non sedere più realizzata
Nelle avviarmi alle conclusioni di questo mio intervento voglio pubblicamente ringraziare l'amico Luigi e tutta la segreteria confederale
Per il sostegno che ha sempre assicurato in occasione delle battaglie e abbiamo dovuto sostenere in questi quattro anni
Per garantire ai lavoratori del pubblico impiego il rinnovo dei contratti di lavoro e per protestare contro lo smantellamento della pubblica amministrazione
Un'ultima considerazione vorrei farla sulla proposta della UIL di non tassare i prossimi interventi contrattuali siamo d'accordo perché riteniamo utile e giusta questa rivendicazione ridurre le tasse sul lavoro è una scelta non solo di giustizia sociale ma anche di efficienza economica care compagne e cari compagni i problemi che abbiamo di fronte sono molteplici entrava leggano distretti gli ambiti delle singole categorie
Sono però convinto e con il contributo e l'impegno di tutti riusciremo a superare le difficoltà presenti
Garantire ai lavoratori ai pensionati alle donne alle fasce più deboli la popolazione
Una società più equa più giusta più solidale tra grazie Salvatore Bosco segretario generale pubblica amministrazione diamo ora la parola al segretario generale l'accesso John Monks
Un applauso da parte del Congresso
Seguirà poi Pasquale Rossetti è l'ultimo intervento dalla mattinata prima della replica del segretario generale
Presidente presidente allegra segnati in calo Fiesso gentili ospiti anch'io faremo strategia veramente per avermi invitato
Sopra sentirsi a variabili l'ambizione lento che non c'è sempre Stromberg ora ambizione di realizzare una proprio orografici c'è anche entrare un accesso più forte però per noi
L'Eurostat l'importanza fondamentale ai fini del nostro futuro collettivo presidente e un accesso potente ambiziosa poste deve rappresentare un ingrediente centrale appena dopo la seconda guerra mondiale vediamo l'Europa agli occhi dei suoi fondatori modelli Monnet Schumann ovviamente Spinelli
Rise rappresentava un processo di pace che era destinato a porre fine ai conflitti tra i popoli europei
La prima metà del ventesimo secolo è stata la più cruenta nella storia del mondo con due guerre mondiali che hanno devastato il nostro continente ma anche gran parte del resto del mondo
Sette
Invece la seconda metà del ventesimo secolo
è stato un periodo di pace in Europa
Chiaramente ad eccezione della terribile vicenda dei Balcani e la recrudescenza di alcuni antichi problemi in Irlanda nel nord e nei Paesi Baschi
L'Unione Europea ha rappresentato un contributo molto importante a questo stato di pace generale
D'altro canto però non dobbiamo mai ritenere questo fatto scontato e quando Giulio Tremonti recentemente ha paragonato la disputa italo franco belga riguardo al futuro della su Venezia
Un'impresa franco belga di servizi pubblici ha paragonato questo al mille novecentoquattordici va be'ci ha ricordato che le rivolte le rivalità europee possono comunque che accendersi in maniera improvvisa ampi e quindi non possiamo permetterci un atteggiamento di sufficienza
Ma non solo l'Europa ha rappresentato un processo di pace è stato anche un processo di prosperità S attraverso il mercato unico in particolare
Due risultati meravigliosi sono stati raggiunti innanzitutto c'è stato un miglioramento generalizzato nel tenore di vita
E l'Europa occidentale aveva i migliori e stati sociali migliori servizi pubblici e migliori i diritti dei lavoratori al mondo tutto questo associato a delle economie forte e dei tenori di vita molto elevate
Tra l'altro i Paesi più poveri rapidamente hanno colmato il divario rispetto a quelli più ricchi Chef Italia guidato questo processo negli anni cinquanta e sessanta
E poi è stata seguita in maniera eclatante negli anni novanta dalla Spagna e dall'Irlanda in particolare ma adesso l'Europa si trova a un bivio potrà andare avanti come nostri chiamo
Per diventare la protagonista per forgiare il nuovo ordine mondiale portando la giustizia e l'uguaglianza nella globalizzazione così come una rinnovata prosperità il progresso in Europa
Oppure invece il suo slancio si affievolì era e le otto nell'Europa tornerà indietro oltre staticamente ritornerà a essere un'area di libero scambio tra Stati nazioni ciascuno geloso delle proprie prerogative in concorrenza con gli altri
E il destino del trattato costituzionale dell'Unione europea sarà fondamentale
La cessi si trova a un bivio analogo uguale mi rendo perfettamente conto che colleghi sindacalisti italiani
Sono tra i primi fautore a favore dell'idea di un'estensione dell'accesso affinché diventi o una vera e propria organizzazione sindacale in grado di contrattare con i datori di lavoro europei
E in grado anche di forgiare mercato del lavoro europeo gli strati sociali e anche le prestazioni economiche nel nostro continente
Al momento dei rom noi siamo più che altro una confederazione dei federazioni nazionali di categoria che si concentra sull'influenzare più che altro istituzioni europee e cercando di far funzionare il processo del dialogo sociale con le organizzazioni datoriali europea
Abbiamo avuto successo e la UIL in particolare e gli altri sindacati italiani hanno svolto un ruolo veramente notevole per contribuire a questo successo siamo riusciti a portare dei cambiamenti fondamentali le diretti ritirasse pezzi tratti direttiva Bolkestein
In modo che diventasse anche una strada accettabile per l'Europa non semplicemente uno strumento di dumping sociale e quindi una corsa al ribasso tra Stati membri abbiamo interrotto la direttiva sui porti ultra liberal questa e abbiamo un nuovo programma di lavoro sulla dialogo sociale coi datori di lavoro abbiamo mediato un accordo sul PC
Nuove regole che sono ecocompatibili per quanto riguarda l'utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente pericolose però il vento contro i diritti sociali continua comunque a soffiare impetuoso proprio ieri ho letto l'intervista di Trichet ieri
Se la Banca centrale europea
Proprio relativa la situazione economica in Italia
In cui insisteva sull'importanza della moderazione salariale e l'esigenza da parte del nuovo governo di rispettare le regole del Patto di stabilità
Però il signor Trichet tralascia due dettaglio
Innanzitutto che il patto è un patto di stabilità e di crescita
Ha completamente trascurato l'idea di crescita campi e senza la crescita allora rimane sulla politica monetaria con rischio di peggiorare le condizioni di lavoro e le regole del mercato del lavoro insieme con un aumento nel lavoro precario e una diminuzione dei costi del lavoro
Nel contempo vuoi richiamo alla moderazione salariale novità ma sotto il governo Berlusconi lavoratori italiani hanno perso gran parte del loro potere d'acquisto uno il problema in Italia oggi e che i salari devono essere aumentati non diminuiti e questo per rilanciare il mercato interno e per sostenere la crescita
Grappe pro o
Abbiamo ampi dissensi con la PCM e dopo quest'ultima intervista da parte di pesce e sono pronto insieme a Luigi organizza e anche con gli altri segretari generali dei sindacati italiani di preparare una lettera congiunta proprio per rispondere a queste affermazioni
Ma possiamo andare oltre
Beh certo io sono d'accordo con i colleghi sindacalisti italiani che dobbiamo il nostro dovere
Dobbiamo avere anche una certa più forte queste
Ma la domanda per me come
è una questione di regole e tra l'altro al prossimo congresso dell'accesso a Siviglia
Cambiare magari le regole per dare maggiori poteri alla Chess per per dirigere le attività dei suoi membri questa è una risposta oppure c'è una diversa strada che possiamo seguire il futuro a mio avviso il nostro futuro non dipende essenzialmente dalle nostre regole
Il tipo di cambiamenti di regole che vengono considerati per dare alla cedesse un più potere costituzionale purtroppo secondo me sono destinati a dividersi piuttosto che unirsi e poi per quelle federazioni che non agiscono nel processo di contrattazione conto invettiva nei loro Paesi beh non posso trascrivere hanno un potere che non hanno in patria
Ma non ha forse c'è un'altra strada che ho produttiva e voi sapete che io ritengo che esista questa strada innanzitutto dobbiamo lanciare una campagna insieme per auspicare un quadro più forte diritti sindacali a livello europeo attualmente l'Europa sociale che partono stabilisce un diritto di sciopero per quanto riguarda problemi europei tutto dipende dalle leggi nazionali
E sappiamo che queste leggi non hanno una qualità uniforme per consentirci dirige le nostre energie la nostra forza dobbiamo mobilitarci a livello industriale praticamente questo significa attuare una campagna per ottenere una misura parallela se non più forte della cartella di reti fondamentali cioè la parte seconda
Della bozza di Costituzione europea una campagna molto ardua ma ne abbiamo bisogno questi diritti per contrastare questo nuovo capitalismo d'azzardo in cui le istituzioni finanziarie dirigono le attività del mondo sempre nel nome del valore per gli azionisti
In passato ritenevamo che le grandi aziende industriali alla fine condussero il gioco aziende come la fiaccola Tirelli e poiché le banche seguissero poi umilmente i loro passi ma questo è tutto cambiato sappiamo che gli istituti di credito i fondi prove dieci Panzer fonti di copertura il capitale di rischio solo loro che hanno il potere e i sindacati devono contrastare queste nuove forze in secondo luogo dobbiamo continuare a lavorare con il Parlamento europeo infatti il Parlamento adesso si è proposto come uno strumento molto più potente rispetto al passato ed è sempre stato un buon amico
Anche per quanto riguarda le nostre cause relativamente servizi porti l'orario di lavoro e le regole e quindi c'è il Parlamento può essere anche un nostro amico nell'organizzazione del lavoro dei i di lavoratori migranti
E poi vorrei cercare e di ottenere anch'io delle alleanze con i migliori datori di lavoro anche loro non vogliono essere comandati a bacchetta dalle istituzioni finanziarie che hanno questa prospettiva a breve termine
Certamente non andremo mai d'amore e d'accordo con i datori di lavoro però dobbiamo un attimino approfondire il nostro rapporto con i datori di lavoro migliore impresa paura infine dobbiamo incrementare la nostra attività per quanto riguarda il quadro economico europeo abbiamo bisogno di una politica economica che posso integrare la politica monetaria non dobbiamo avere paura di un gruppo d'avanguardia di paesi che sono disposti andare avanti per quanto riguarda alcuni argomenti fondamentali come le imposte sul lavoro e le strutture di corpo e scoprano Enzo
E inoltre non dobbiamo essere riluttante all'idea che le truppe di sindacati nove milioni magari di allora anche alle i sindacati di Eurolandia che possono coordinare le attività di contrattazione collettiva il mio collega Walter Cerfeda che lunedì era vostro ospite sta lavorando proprio su questa attualmente e sono molto lieto di vedere la rinascita del cosiddetto processo ritorna perché coinvolge e sindacati belgi olandesi perché francesi e tedeschi nella coordinazione coordinamento scusate rapidità della contrattazione collettiva quindi siamo a questo bivio ma col vostro aiuto non esiteremo
E non seguiremo la strada sbagliata
Andremo avanti ostinatamente in maniera pragmatica maniera ambiziosa pacco per combattere per i lavoratori e per combattere per l'Europa ma anche grazie per il vostro aiuto e in bocca al lupo per il futuro grazie ancora grazie Actelios John Monks a nome del congresso
Grazie a John congratula ciò guarda
Diamo ora la parola l'ultimo intervento Pasquale Rossetti segretario regionale della UIL Tama prima vorremmo con un saluto caloroso ringraziare l'amico Savino Pezzotta che partecipa ai nostri lavori
In questo
Il mio intervento
Vorrei partire anch'io come altri delegati da uno slogan che ha caratterizzato e caratterizza questo nostro congresso
Ovvero del quello che dice mi fido di te mi fido nella UIL
Io credo che nell'apprezzare questo Bogan bisogna avere consapevolezza tutti quanti assieme e questo duo che Anna non assolo valenza politica
Ma racchiude in sé un livello etico molto alto
Che viene affidato alla nostra organizzazione
Per fidarsi i lavoratori hanno bisogno di una proposta sindacale convincente e a danno bisogno di un soggetto che la propone la UIL che raccolga la fiducia dei lavoratori e che quindi da questo versante mette in campo
La questione
Do un livello etico molto alto
Ciò comporta evidentemente da parte nostra uno sforzo ulteriore nel caratterizzare la nostra organizzazione come un'organizzazione che sì rappresenta attraverso posizioni assolutamente trasparenti
Dettata da una solo a ed unica intenzione quella di tentare di tutelare al meglio le esigenze di quel mondo del lavoro e dei ceti sociali più deboli che noi rappresentiamo
Un'organizzazione la UIL quindi eticamente caratterizzata da dirigenti sindacali a tutti i livelli e sono individuabili per la trasparenza delle loro posizioni e per l'assoluta buona fede che caratterizza il loro agire
Questo quindi credo debba essere il primo messaggio
Che da questo congresso deve emergere con porta e lo slogan dal mio punto di vista Moffa per appunto raccogliere la fiducia dei lavoratori il mi fido di te
E poter poi sostenere una proposta che sia una proposta utile ed efficace
Sulla proposta
A me pare che la relazione di Luigi Angeletti post estremamente precisa ed estremamente dettagliata in sostanza bisogna avere la capacità di mutare un quadro sforzo economico che di fronte ai nostri occhi estremamente preoccupante
Un'economia in declino
Io ho solo un dato gli voglio ricordare per quel che riguarda il mio settore il settore del tessile abbigliamento e calzaturiero in questi ultimi anni abbiamo perso circa cento mila occupati
E il circa è per difetto perché in realtà con i dati dell'inizio di quest'anno siamo andati oltre
Questa cifra
Un tessuto sociale attraversata da processi di disgregazione diseguaglianze e l'incertezza per il futuro
Da questa situazione quindi la necessità di un disegno di politica economica che abbia come perno la crescita è un dato imprescindibile senza crescita senza sviluppo non vi è ricchezza da distribuire avremmo dei grandi problemi a difendere anche lo stato sociale in tutte le sue articolazioni così come oggi noi abbiamo ed una politica nello stesso tempo io qui sono completamente d'accordo con l'impostazione della relazione capace nel contempo di porre un argine anti di determinare un'inversione di tendenza in relazione alle profonde diseguaglianze
Che sono presenti nel nostro Paese di ingiustizie che continuano accrescere
Ha un bel ti a dire
Il vice presidente di Comindustria Bombassei ieri nella tavola rotonda che abbiamo fatto guardando Luigi a Luigi chiedeva ma dove hai preso questo dato per cui il quarantatré per cento dei lavoratori autonomi
Dichiara al fisco un reddito inferiore ai dieci mila
Euro
Basta rispondere peccato che Luigi non era presente alla presidenza altrimenti credo l'avrebbe fatta basta rispondere chiedi caro vice presidente di Comindustria alla Banca d'Italia e la Banca d'Italia
Che afferma che in questi ultimi anni si è determinato un'ulteriore ingiustizia nella distribuzione della ricchezza attraverso un meccanismo fiscale iniquo per cui coloro che più guadagnano meno pagano
E poi ancora sul tema delle ingiustizie delle diseguaglianze anche questo un secondo dato dal quale partire
L'Italia rispetto agli altri Paesi europei vede la più ampia differenza divertito tra le fasce più povere quelle più ricche dei suoi cittadini
Sono dati impressionanti sono dati impressionanti che evidentemente non hanno fatto altro che penalizzare il lavoro penalizzare i pensionati creare dei problemi a coloro che si affacciano sul mercato del lavoro e da questo versante
Bisogna
Superare questa discrasia questo paradosso per cui anche qui ieri alla tavola rotonda gli imprenditori diceva loro
Sì è vero assieme a noi dicono il lavoro è una risorsa per il nostro Paese però a questa affermazione non corrispondono infatti il lavoro è una vecchietta per il nostro Paese pantaloni solo sul piano delle affermazioni quando si tratta di dare reddito e condizione di lavorato dignitosa ai lavoratori a questo punto il lavoro non è più una ricchezza ma diventa un disvalore
è una situazione francamente inaccettabile da questo restante io anche con leggi Luigi sostiene con forza la necessità da questo versante di detta aspettare didatta stare gli aumenti contrattuali
Io non solo ho detto lo dico con franchezza sempre come sempre nel nostro dibattito se questa è la strada migliore può essere discutibile ma non v'è dubbio che la posizione della UIL l'autonomia Paci terra di porre al centro dell'attenzione di questo Paese un data assolutamente evidente cioè che la politica economica di questo Paese di questi ultimi anni ha determinato un enorme spostamento di reddito che dai ceti sociali più forti
Ai ceti sociali più forti invece di spostarsi verso è quello più debole è successa sono talmente il contrario il povero il più debole che ha regalato arrivi quella questo versante si può discutere
Qual è la strada per rispondere a questo problema ma non si può né discutibile il fatto che queste sia una questione centrale per quello che riguarda la nostra organizzazione ovvero della necessità veramente completamente Nottola slogan di dare una risposta e dei lavoratori in modo tale che abbiano un reddito dignitoso perché è un loro diritto averlo e anche perché appunto e condizione perché are crescita e sviluppo all'interno del nostro paese e quindi condivido totalmente la relazione relazione agli obiettivi centrali una politica economica che abbia come perno la crescita Istria capace di articolarsi in modo tale da dare valore al lavoro
La seconda questione che a me preme sottolineare come
Noi ci muoviamo in questa direzione da questo versante vestiti venivano indicate
Gli obiettivi che noi ci proponiamo ma credo che non dobbiamo smarrire la quarta corriamo questo rischio
Nello sforzo giusto che noi facciamo anche di parlare un linguaggio comprensibile immediato con i laboratori sulle cose concrete che intendiamo fare a volte possiamo corre il rischio di non collocare questi aspetti all'insieme di una strategia di natura complessiva che da a questa organizzazione un tratto identitario
Rispetto a come si posiziona
Nel contesto politico ed economico all'interno del nostro Paese alla da questo versante la questione della politica dei redditi e dalla politica della concertazione diventa una questione oggi è più attuale di ieri e quindi i singoli obiettivi che noi assumiamo io penso debbano essere collocati in una logica di politica concertativa di politica dei redditi che sia in grado di rispondere in maniera efficace problemi che noi ci troviamo di fronte a guardate bene la storia ci ha dato ragione
Non sono abituato
Ma l'apparenza data ragione cioè sul fatto del come oggi ancor più di ieri la politica concertativa la politica dei redditi sia la strada vincente
Per affrontare i problemi che ci siamo di fronte due esempi
Sulla efficacia della politica dei redditi quando l'abbiamo praticata in maniera seria anche se richiesta dei sacrifici nel novantadue novantatré a questo punto siamo stati in grado di superare una situazione difficile per il nostro Paese
Quando viceversa noi abbiamo praticate in questi ultimi quattro anni cioè quando il governo Berlusconi è stato di risolvere i problemi del Paese attraverso una politica priva di regole priva di comportamenti a questo punto al paese è precipitata in questa situazione di difficoltà
Che noi ci troviamo di fronte rispetto alla quale stiamo lavorando
Per risolvere questa situazione qui da questo versante io credo che la politica dei redditi e la politica concertativa debba continuare ad essere per la sua efficacia la cornice dentro la quale collocare le nostre iniziative
Collocare il nostro percorso collocare i nostri obiettivi specifici da questo versante Prodi ha detto ieri alcune cose verificheremo se sarà coerente rispetto alle cose dichiarate e su questo terreno poi si esercita come sempre
Un giudizio da parte della nostra organizzazione in assoluta autonomia così come è stato nel passato con gli altri governi infine l'ultima questione vi chiedo scusa se vi rubo qualche minuto ha terminato
La questione dell'unità sindacale
Anche qui dobbiamo tentare un pochettino di misurarci
Con una qualche discrasia
Chi è presente nel dibattito fra le tre organizzazioni sindacali
Cioè da una parte noi affermiamo tutti quanti assieme
Che abbiamo bisogno per potere un soggetto confederale forte rispetta gli obiettivi che abbiamo abbiamo bisogno di essere più uniti un sindacato dopo regole più forte o se è unito
Da una parte tutti quanti le tre organizzazioni fanno questa affermazione e poi c'è la discrasia il paradosso per cui invece di fare qualche passo in avanti rispetto alla unità ne stiamo facendo qualcuno indietro
è evidente che c'è qualcosa che non funziona e bisogna assieme le altre organizzazioni misurarsi con questo con questo prima anche qui credo che lui l'abbia fatto bene ha fatto bene Luigi
Nella sua relazione a non abbandonare questo terreno
A non chiudono stia una prospettiva dell'Unità che fra l'altro nella storia della nostra organizzazione hanno includere questa prospettiva aerea proporre all'altra organizzazione un modello di democrazia sindacale che sia in grado di evitare orlatura all'immobilismo quanto abbiamo opinioni diverse
Da questa realtà andava dato atto a Luigi nella sua relazione
Attraversa la tua proposta e come sempre le proposte sono discutibile ma va dato atto all'Unicef attraverso la tua proposta
Di un tentativo Chiara unirli in coerenza con la sua storia intenda porre in campo cioè sfidare le altre due organizzazione
Allora di comporre le diversità quand'esse visone ma ricomporlo attraverso un modello di democrazia sindacale che sia un modello condiviso a un modello utile
Quindi da questo versante io credo che bene Luigi abbia fatta sollevare anche questo problema e concludo veramente obiettivi ambiziosi
Si richiede una grande organizzazione credo che questo congresso dimostri che la grande organizzazione la UIL c'è e quindi sicuramente saremo in grado di fare la nostra parte
Grazie Pasquale a nome del quattordicesimo congresso do la parola per la replica al segretario generale della UIL Luigi Angeletti
Alla conclusione
Nel nostro congresso permettetemi di
Ringraziare
Un amico
Savino Pezzotta
Quando qualcuno
Forse scriverà
Fra qualche anno la storia del sindacato
Italiano ammesso che noi meritiamo tanto tanta attenzione mai ovviamente penso di sì
Probabilmente non potranno indiretti e Savino Pezzotta è stato un sindacalista coraggio
E noi come le sapide apprezziamo le persone coraggiose
Poi voi vi è la vostra benevolenza avrei consentirebbe
Di ringraziare una persona forse anzi sicuramente a nome vostro ma o è una questione
A cui tengo particolarmente personalmente
Io ho lavorato da quando sono stato eletto
Segretario della UIL
Con Adriano Musi e ho potuto constatare tutti i giorni
Le qualità di questo nostro amico di nostro questo nostro compagno
Di notte di lavoro
La competenza l'intelligenza la misura
Che ha spesso a me veniva un po'meno
E il grande apporto che esso ha dato
Lui ha dato alla nostra organizzazione
Si dice e io ne sono convinto che la porta di organizzazione
Sta proprio nella capacità di cambiare di cambiare i propri gruppi dirigenti di
Essere all'altezza di sostituire tutte le persone le donne e gli uomini che
Via via hanno delle responsabilità
E proprio in questa sua capacità si nota la forza di una organizzazione
Io ne sono convinto di questa
Teoria
Però sono anche convinto che ci sono dei contributi
Che quando vengono meno se ne sente la mancanza quasi ha rimane sempre la speranza di potrei come dire reintegrare migliorare però vi garantisco cari amici e cari compagni
Che
Per noi per la UIL
La
La perdita in senso positivo nel senso che se n'è andato a fare
Un altro lavoro va applicata la responsabilità
Ma il venir meno del suo contributo è una laguna
Alla quale ancora non abbiamo posto rimedio
E questo è per me e credo per tutti voi
Il vero riconoscimento che un'organizzazione come la nostra deve dare a un uomo che l'ha rappresentata con capacità dignità e onore come Adriano Musi
C'erano ovviamente altre occasioni formali sono state queste settimane
Per ringraziarlo
Però non perché io sia sbadato e anche così però non in questo caso che non ho voluto come dire
Cogliere altre occasioni
Dalla sua elezione al Parlamento da Repubblica oggi per ringraziarlo
L'ho voluto fare oggi perché voi siete la UIL
E lui è uno di noi
Secondo me era giusto che fosse qui oggi
Ringraziarlo per tutto ciò che ha dato alla nostra organizzazione
Noi abbiamo fatto un lavoro importante
E spero che
Profit può i cui benefici
Il Paese i lavoratori e ovviamente anche noi ne potremmo
Verificare nei prossimi mesi nei prossimi anni in questo lavoro che abbiamo fatto nel nostro congresso però tutto ciò non sarebbe stato possibile se molte persone
Non avessero lavorato per realizzarle
Per consentirci a noi venire qui parlare discutere
Lavorare e credo che sia non solo
Logico ma anche veramente importante ringraziare tutte queste persone
Le le nostre compagne dei dell'ufficio organizzazione della segreteria generale tutti i nostri amici e compagni della AUI il che hanno molto lavorato in questi giorni in maniera discreta ma secondo me molto essi efficiente efficace
A loro deve andare un nostro ringraziamento così come vogliamo ringraziare
Tutti coloro che hanno svolto quell'ingrato compito certe volte in grado di fare il servizio d'ordine cioè di fare in modo che le cose si svolgano nel miglior ordine possibile
Voglio ringraziare i doni D'Ascenzi che ha fatto questo lavoro la coordinato
Ha reso poi lui è molto bravo a fare queste cose
Quindi si le dogane funzionando veramente bene
Voglio anche ringraziare del nostri amici
Quelli che abbiamo potuto ascoltare del decoro di Santa siciliano all'apertura
Dei nostri lavori congressuali perché
Non so voi ma
Hanno veramente fatto una manifestazione una dimostrazione della loro grandi capacità di artisti e abbiamo ascoltato degli inni che a me
Che pure non sono nuovo ad ascoltarli hanno veramente colpito vi hanno veramente emozionato nel modo come sono stati eseguiti quindi voglio ringraziare di cuore anche però loro e incredibile volontaria disponibilità a fare ciò
Voglio anche ringraziare
Coloro che hanno allestito il palco
Un'impresa
Che ha fatto questo lavoro a noi sembra sito bene
Ogni abbiamo ascoltato i complimenti di molti di voi nel dirci che avevamo allestito un palco
Fatto bene che ha funzionato
è anche bello e la bellezza è un valore quindi vogliamo ringraziare per ciò che hanno fatto vogliamo ovviamente ringraziare
Tutti voi
Che siete venuti qui
Che avete seguito e partecipato ai lavori di questo congresso così come vogliamo ringraziare gli ospiti
Le delegazioni straniere i nostri amici e colleghi dei sindacati degli altri paesi i ministri della Finlandia e della Germania che ci hanno fatto l'onore di venire qui così come ovviamente i nostri ospiti nazionali a partire dal Presidente del Consiglio dai ministri che sono intervenuti sia la tavola rotonda che nel dibattito e tutti gli ospiti che c'hanno fatto questo onore di partecipare ai nostri lavori di ascoltare ciò che noi abbiamo da dire
Riconoscendo uscì quindi esplicitamente una ruolo una funzione importante in questa la società
I questo è il valore
Del nostro lavoro
Noi
Siamo importanti in questo Paese
La nostra forza
Sta nel fatto che noi viviamo
Tra
La Società italiana nella società italiana
Senza distinzione
Senza sentirci diversi
Questa è la nostra forza questo ci consente di partecipare rivivere a tutte
Le traversie
Le ansie i problemi
I sentimenti che attraverso la nostra società
Noi li capiamo
Perché li dividiamo
Il la nostra laicità ci consente
Di comprenderli fino in fondo
Non avendo nessun
Vedo davanti agli occhi
Nessuna ideologia interpretativa del mondo della società greca nella quale noi viviamo
Più siamo così più ci identifichiamo
Più viene hanno riconosciuti
Come italiani in Italia
Che hanno gli stessi problemi degli altri
Più aumenta la nostra
Capacità di interpretare di rispondere
Alle loro anzi ai loro problemi
Questa è la nostra forza
E in futuro non un futuro lontano il futuro domani
La nostra
Organizzazione
Deve essere in grado di proporre
Delle idee delle risposte
A una società così
Complicata
Divisa
Smarrita e senza significativi punti di riferimento
Tutti gli italiani che hanno più di trent'anni non ci sono abituati
Quelli che hanno meno di trent'anni
Non l'hanno conosciuta un'Italia immutabile
Piena di tanti punti di riferimento e di certezze profuse più o meno consapevolmente a piene mani
Ma questo è il vero profondo cambiamento di della nostra società
E in una società così complessa per usare un termine
Il legante
Ma in una società veramente policentrica
Da tutti i punti di vista
Il messaggio che si danno le idee che si propongono sono fondamentali
Sono molto molto importanti
Lasciano il segno nel bene come ma
E io credo che noi che abbiamo per la nostra parte questa responsabilità
E questo dovere così come tanti altre
Organizzazioni politiche sociali nel nostro Paese devono sempre fare una valutazione che una società così complicata deve essere trattata con cura
Questo è il vero problema
Non si può semplificare
Questo non è facile
I messaggi complessi sono difficili da reperire
Sono difficili da capire
I messaggi diretti
Sono più semplici
Ma sedimentano la società si rivolgono a dei settori
Altri a pezzi di società
Non è semplice per un sindacato
Svolge le questo ruolo
Però quello vero sforzo che noi dobbiamo fare nei prossimi nei prossimi giorni nei prossimi mesi nei prossimi anni esattamente questo riuscire ad essere meno superficiale
Di quanto l'URSS siamo forse stati ma di quanto sicuramente lo sono
I messaggi che ascoltiamo
E che ovviamente non hanno capacità di mobilitare la società perché nessuno troppo semplicistici
Che cosa noi vogliamo noi vogliamo modernizzare il Paese
Vogliamo
Rompere
Ridurre tutti quegli aspetti di arretratezza che nel nostro Paese ci sono
Dal punto di vista sociale della distribuzione del potere della distribuzione delle opportunità
Che sono diverse
E non razionalmente diverse
Nei personalmente distribuite
Tra i cittadini italiani
Per noi questo è il vero motivo del nostro agire
Fare dell'Italia un Paese più moderno
Questo
Messaggio e generi
è un messaggio condivisibile credo da tutti ma e ce ne
Perché generico perché sembra
Una affermazione
Sì squisitamente etica e politica
Oggi
Il vero sforzo che dobbiamo fare per farci capire
E spiegare
Che la modernizzazione del Paese
Il la sua possibilità di tornare a crescere
Non ci sono più
Divisibili
Noi siamo una società che è cresciuta
Anche avendo al suo interno
Elementi di
Conservazione di rischi conservatorismo più vi
Tratti addirittura Feudale
Ciò nonostante
Nei decenni che abbiamo alle spalle questo Società e lucida
A crescere
Da tutti i punti di vista non solo la pulizia del reddito appunto culturale politico il senso e la democrazia è una diventato un patrimonio della totalità dei cittadini italiani
Nessuno è più disponibile a metterla in gioco per nessun altro valore né scambiandola con con con un l'altro
Una cosa molto diversa dall'Italia
Non repubblicana
Ma al suo interno ha conservato tratti
Di arretratezza
Oggi questi tratti di arretratezza non sono più tollerabile
Perché senza eliminazione di ciò la nostra società non può tornare accresce
Quando noi ci battiamo
Per dire che bisogna a risolvere il problema dell'equazione dell'evasione fiscale
Vi garantisco
Che moltissimi italiani interpretano questa battaglia
Come una battaglia non solo tradizionale e doverosa da parte del movimento sindacale e dire a forze politiche che degna di tale nome
Marzo la Inter proprio la chiave della lettura del fatto che è giusto battere l'evasione fiscale
Che è una cosa riprovevole
Ma non si rendono conto fino a quanto e questi livelli inaccettabili
Di violazione della legalità compromettono il nostro futuro
Questo è un messaggio che ancora deve passare nella coscienza di molte persone
Quando in un paese
Ricco
Che fa parte pure dei G8 che inserito in un'Europa ci sono zone del Paese dove Lo Parco non comanda
Dove
Solo gruppi criminali possiedono il monopolio della forza
E il controllo sulle persone non sul territorio sulle persone che ci vivono e noi pensiamo che battere il tutto ciò
è un fatto etico è un sicuramente un fatto etico
E non è il frutto del sottosviluppo
Quante volte ascoltiamo
Messaggi del tipo eh sì se ci fosse più occupazione ci sarebbe meno criminalità
Questi messaggi sono sbagliati
La criminalità all'illegalità
Non è la conseguenza del sottosviluppo è la causa è una delle fondamentali cause del sottosviluppo
Questi sono i messaggi che noi dobbiamo riuscire a trasmetta
Questo significa appare un Paese moderno
Quando noi ci battiamo
Come sindacalisti il che ci dà lo dà per scontato
O si dà giustamente per scontato
Sul tema che i nostri rappresentati e anche quelli che non sono ancora iscritti alla UIL si scriveranno speriamo nel prossimo futuro cioè i lavoratori dipendenti e i pensionati si sono impoveriti
Che probabilmente questo è obiettivamente il problema o il problema principale non l'unico ma il problema principale
Che testimonia la scarsa capacità della nostra economia nazionale di crescere a tassi decenti paragonabili non alle tigri asiatiche ma paragonabili ai Paesi come noi
Si dice il si pensa
Che questo è una cosa da sindacalisti lodevole nessuno ovviamente la contesta servirà e poi politicamente poco elegante contestarla
E quello che si può sfugge
è il fatto che in un paese alle consiglia di mercato
Se l'allocazione delle risorse
Se la distribuzione della ricchezza avviene secondo regole che non hanno nulla a che vedere con la
Il lavoro che si fa
La ricchezza che si crea i la proporzione tra questo è ciò che uno ne percepisce il Paese
Non può funzionare
E il nostro paese non può più funzionare
è uno di Rama come in fondo ci sono sempre stati che abbiamo funzionato si è vero abbiamo funzionale abbiamo svalutato la lira ogni due anni
Il rapporto di cambio tra lira e marco tra dal mille novecentocinquanta alla due mila e molti dato è che abbia dato dieci volte
E abbiamo accumulato
Il centosei centosette per cento di debito pubblico
Perché è avvenuto tutto ciò perché è servito appare a pagare a compensare queste distorsioni
Questi tratti non moderni
Della nostra società la distribuzione della ricchezza è una cosa fondamentale
Non solo perché diffondendo la cresce c'è più gente che
Che può consumare e noi siamo un'economia basata sui consumi è bene non dimenticarlo mai
Ma esiste un altro fattore
Che per dirla con una battuta se i soldi vanno da ricchezza ma
Ai più furbi ai più prepotenti e
E non va ai più meritevoli ma voi come pensate che possa funzionare un meccanismo economico che consente di produrre maggiore ricchezza
Ecco perché quando noi diciamo
Che la battaglia per la
Giustizia sociale
Una battaglia fondamentale per far sì che il Paese possa crescere
Non si è
Separazione non si può essere separazione
Noi questo è il messaggio che dobbiamo riuscire a farlo penetrare nella mente di molti
Noi non stiamo
Delle organizzazioni sindacali conservatrici
Come spesso si diede dei e anche molti ci accusano aggiungerei quasi in buona fede
Di essere dei conservatori
Cioè di essere delle organizzazioni
Che si preoccupano solo di difendere ciò che hanno ciò che hanno conquistato
Mi sono smarriti preoccupati quasi terrorizzati dall'idea che la modernità cioè il nuovo secolo la globalizzazione i cambiamenti incredibili che stanno avvenendo nel nostro mondo
Sono destinati a farci scomparire
E quindi la nostra appare essere semplicemente una volta diretti
Basata su Bay valori
Anche ampiamente condivisi
Ma sempre gli studi e percepiti come una pura resistenze
Quando non è mai accaduto nella storia dell'umanità che la giustizia sociale
E il progresso lo sviluppo l'emancipazione dei dei delle persone coincide con lo sviluppo dell'economia col fatto che si creano ricchezza perché si può più distratti visivo più distribuire
Perché un Paese diventa forte può offrire opportunità proprio perché laggiù giustizia sociale ciò quel sentimento profondo che sta in dentro ognuno di noi
Che ci fa infuriare
Quando vediamo che ci sono dei primi clienti
Ma non ci fa infuriare
Se vediamo riconosciuto il merito delle persone
Quello che ci fa arrabbiare il fatto di una società nella quale
Non tutti gli italiani
Hanno le stesse opportunità
E uno dice
Sì forse non succede neanche negli altri paesi
Però
A differenza degli altri paesi a noi paragonabili
Da noi accade una cosa che non più accettabile
Che molti italiani
Devono la loro fortuna o loro anzi devono il loro futuro le loro prospettive del loro futuro alla fortuna di nascere in una famiglia giusta
Non di nascere intelligenti
Di nascere la famiglia giusta
Per cui queste erano soci da bloccare
L'unica società dell'Occidente che è bloccata
L'unica società dove le persone che nascono nell'ASS nei settori
Più deboli nella gerarchia sociale più bassa hanno quasi nessuna possibilità di a scendere
Quasi nessuna e più i giorni passano e più anni passano e più questa caratteristica si fa drammatica
Anzi adesso abbiamo cominciato scoprire un'altra realtà
Che anche coloro che sono nati in quelli che vengono chiamati i cedimenti hanno buone possibilità di retrocedere
E scarse possibilità di aumentar
Una società così è una società che uccide il futuro
Il proprio futuro
Perché l'uccidere la coscienza delle persone giovani
Che ebbe in dono e capiscono che in questo Paese
Non basta non serve quasi a nulla
Studiare darsi da fare inventare creare lavorare
Servono raccomandazioni questua l'ingiustizia questo blocca il Paese
Quando noi ci battiamo e lo dico con tutto la sincerità di cui l'essere umano è possibile
Quando noi ci battiamo per dire che bisogna valorizzare il lavoro
Che bisogna mettersi dentro la testa che il lavoro
è la cosa più importante che c'è una società organizzata oltre ad essere molto importante nell'esperienza personale di ognuno di noi
E che quindi bisogna ricominciare a ricostruire dei valori su cui riorganizzare una società partendo da questa constatazione che il lavoro delle persone
Cambia le cose
Se le cose possono funzionare più o meno bene perché queste persone sanno bene lavorare
E bisogna avere questa caratteristica lo riconosce e non è un discorso da sindacalista
Un'idea della società che abbiamo di fronte
Che buona che è vincente che deve poter vincere
Vedete
Noi adesso siamo sottoposti a questo dibattito
Che parte dal presupposto che il Paese è in affanno ed è in affanno
Ha un sacco di problemi
Dal punto di vista economico dei bilanci pubblici dei debiti che dobbiamo pagare
Dei posti di lavoro che non abbiamo in numero sufficiente e ne nella qualità sufficiente
E ovviamente
Un nuovo governo deve
All'obbligo non è un'opzione
All'obbligo è stato eletto per questo
Di dire come si fa
Che cosa bisogna fa
Per riuscire ad affrontare questi problemi e dai una soluzione
Che cosa è che noi non condividiamo che ci sembra il messaggio peggiore
E quello che dice
Ho se non lo dice
Lo fa intendere o peggio ancora lo intendiamo anche se non parlano
Cari cittadini italiani
Bisogna rimboccarsi le maniche
Bisogna fare qualche sacrificio
Un messaggio così
Ad una società come la nostra
Come in effetti concretamente il nostro Paese e un messaggio sbaglia disarmante quasi distrutti
Perché gli italiani sanno esattamente ciò che io ho detto fino a cinque minuti fa
Cioè che siamo molto diversi che abbiamo molte condizioni diverse e che forse la battuta realtà retorica tipica d'un sindacalista che dice ma noi abbiamo già dato rivolgetevi ad altri no
Appare essere la reazione come dire istintiva spontanea mai purtroppo è la verità
Purtroppo è la verità
Non si può dire
Che nel nostro Paese
La chiave per avviare il risanamento pubblico sta nel ridurre il numero dei dipendenti
Sapete perché non non si può dire e lo dice uno
Che ha vissuto per molti parte della sua vita
In in un ambiente di lavoro primato dove l'immagine del lavoratore dipendente pubblico era come sapete esattamente quella di
Viene spesso dipinti
Invece di dire
Ma noi un paese come il nostro ha bisogno o no
Di tutti quei servizi fondamentali
Senza i quali non esiste né attività economica nel vivere civile
Ho è possibile farne a meno
Domando è possibile farne a meno è possibile fare a meno degli insegnanti dei dipendenti pubblici dei degli infermieri degli agenti delle dogane di quelli che il controllo e garantiscono la nostra sicurezza
Può funzionare la società così no
Si può discutere se funziona bene
La vera sfida che un governo dovrebbe porre atti indagato
Non è quella di dire spendiamo troppo troppo dobbiamo tagliare
O ci sono troppe persone e dobbiamo mandare a casa
La vera sfida è quella di dire noi vogliamo far sì che questo Paese funzioni nei
Acqua vive
Da tutte quegli aspetti fondamentali che sono le cose pubbliche cioè di tutte quelle persone che lavorano per gli altri
E queste la sfida che ci dovrebbero fare
Perché se si fa l'idea che in fondo si possono tagliare
Centinaia di migliaia di posti di lavoro in maniera senza dire mai come il dove
Dall'idea che in Italia
I dipendenti pubblici sono una forma di imponibile di manodopera
Adesso lo posso dire no Chico perché non c'è più siccome la Democrazia Cristiana doveva risolvere i problemi di occupazione assunto milioni di dipendenti pubblici semplicemente perché così riduceva un po'il tasso di disoccupazione in cerca del Paese portava volgare bozza iniziale e si batteva contro la sinistra
Questa
E la caricatura dell'aria della verità nonché non siano tali fatti fenomeni di questo genere ma esistono al problema che bisogna far funzionare un Paese
Quindi chi governa ci deve dire
Come si pensa di farlo funzionare bene e sfidare i sindacati
I sindacati confederali a fare una politica che consenta di partito che i soldi che si impiegano necessariamente
E giustamente attraverso le tasse per erogare ai milioni di persone dei servizi e a tutte il sistema economico penso al quale non funzionerebbe
Come questo si fa in maniera più produttiva questa è la vera sfida
Perché questo significa avere un'idea fondamentali che il lavorare e la vera chiave di volta
E che bisogna discutere come si lavora come si vede gli pulisco le persone come si motiva il lavoro come si fa sì che il lavoro venga sul serio valorizzato non solo per coloro che lo fanno ma anche per coloro che ne ricevono i benefici
Questo è ciò che noi vogliamo
Noi non siamo diventati improvvisamente
Come qualcuno può sospettare
Un sindacato che ha dimenticato la concertazione e la politica deve
Assolutamente no anche se io non ne ho mai parlato nella mia relazione
Per villa come mio predecessore la politica dei redditi senza la concertazione solo a politica per tenere bassi salari
E noi non abbiamo da molto tempo
Avuto la possibilità di come dire di fare la politica la concertazione
Quella che ci siamo sottratti tirati indietro
Semplicemente
Si è è passata un'altra idea del Paese
Un po'immaginifica un po'televisiva
Lo ma un'altra idea del Paese reale e i conseguenze l'abbiamo sotto gli occhi non mi è sembrata un'idea vincente
Per nessuno quanto meno per noi
Noi vogliamo riprende la concertazione perché pensiamo che queste nostre idee buone e per i lavoratori ma buoni per il Paese abbiano un nuovo nel quale possono essere discusse e confrontate
Non un ascolto amichevole
Non una facoltà mi chiedo ma un luogo nel quale gli interlocutori
Sul serio valorizzino le persone che noi rappresentiamo
E quindi che ci siano in grado di ascoltare e di modificare degli orientamenti di cambiarli dei loro orientamenti quando le nostre proposte le nostre idee si rivela non migliori
Questo per noi è la concertazione
Ieri il
Presidente del Consiglio intervenendo e questo lo vogliamo ancora ringraziare al nostro congresso
Ha spiegato che lui che questo governo vuole la concertazione e che magari in un nella modo rituale con il quale sì e consumata anni dalla fine degli anni Novanta
E quindi anche invitato credo se ho capito bene coi ministri ad essere creativi
Porti a robot o meglio e ci ha chiesto che su questo lunghi anni di
Di mancanza Gordi concertazione non ci avessero arrugginito al punto tale da non essere più come dire adattino pronti ecco noi lo vogliamo rassicurarli
Portati lunghi anni non sono stati mai quasi mai piacevoli ma non ci siamo riusciti
Noi siamo sempre un'organizzazione e credo questo valga per la sicurezza la CGIL noi siamo sembra un'organizzazione in grado di pensare
Di battersi per ciò che pensa e di trovare delle soluzioni positive abbiamo però
La necessità oggi più che mai
Di cominciare a ridurre quella immagine
Che noi spesso proiettiamo senza volerlo
Ma la proiettiamo
Di estere un sindacato che si mette d'accordo solo quando deve respingere qualche
Questo è un libro
Un sindacato importante perché CGIL CISL UIL in questo Paese sono
Non vorrei dire decisivi
Sono importanti
Non può alla lunga
Però conservare prescrizione l'influenza la porta politica se si mette d'accordo solo quando bisogna dire di no a qualche cosa
E non ci salva nemmeno l'idea
Di dire pannolino diciamo no a tutti e appunto quindi siamo
Autonomi no non funziona purtroppo così
Il problema che la gente si ci ritiene che la nostra indipendenza nostro autonomia è importante
Ma la ritiene importante perché può predatori qualcosa di positivo vuole sentir dire sapere che cosa il sindacato è in grado di fare di proporre come si può concretamente cambiare la vita delle persone
Questa è una cosa sulla quale dobbiamo sul serio ancora lavora
Noi non possiamo semplicemente dire
Noi non siamo per la politica dei due tempi
Perché questo va bene voi dobbiamo subito declinare che cosa vogliamo cioè come si fa una politica di un tempo solo sì combini un risanamento una denuncia buona del delle
Delle dei conti pubblici è una politica per rilancio per lo sviluppo
Ecco perché noi così caparbiamente e troppo spesso da soli
Ci impegniamo a dire che forse bisogna fare una pole non solo dei combattiamo la Poli l'evasione fiscale no facciamo anche quale politica fiscale di terre
Se sul serio si dice
Che bisogna fare in modo di sostenere le forze le persone che esporta e non lo sviluppo che sono i motori dello sviluppo del nostro Paese e trascurare un po'di rendite
O di quella parte di cittadini italiani che si appropria
Semplicemente che sta la posto giusto
Al momento giusto
Di reddito molto più
Importante è molto superiore a quello che vari ai lavoratori
Quando noi diciamo che bisogna fare
Fare questo pare questa la signoria vostra molto semplice
Qui bisogna che il fisco cambi
Vanta già a vantaggio del lavoro e a svantaggio delle rendite
E bisogna avere un'idea di come ciò sia realizzata
Si può criticare ciò che noi diciamo
Non è bello non so è troppo fantasioso dopo innovativo di dire riduciamo le tasse sugli aumenti idee contrattuale
Io accetto tutte le critiche e tutti coloro che mi conoscono sanno che lo fanno che lo faccio in buona fede senza avere in coda di paglia
Non voglio però tappezziere qual è l'alternativa
Qual è la proposta che raggiunge lo stesso identico risultato
Questo per me significa
Un sindacato riformista
Un sindacato che essa indicare delle soluzioni che cambiano la realtà
E questo dà un senso profondo all'idea dell'unità tra CGIL settore questo dà un senso profondo non l'unità per difendersi
Perché l'unica per difendersi è automatica scontata ma del tutto insufficienti
Quello che noi vogliamo è avere un sindacato capace di diventare protagonista della modernità
E questa volta questa parola di non va contro di loro
Non va contro la gente che rappresentiamo
Ecco il senso delle nostre
Delle nostre cose leggo ciò che noi stiamo dicendo noi abbiamo una società nella quale ci sono qualche milione di concittadini
Che opera
Largamente nelle professioni
Che ha un sistema regolamentato Orio
E legislativo
Di come si entra in quel mondo
E dei benefici che
Sì meritavano
Veramente
Poco diverso da quello che c'era dell'Italia tenuta
Non c'è molta ditta
Si arriva da qualche come dire in qualche sui toni professionista non solo a stabilire quanta gente può fa parte del club
E quindi quante
Come dire come la divisione della torta tra i soci del TAR ma indicare quasi il nome per cognome
Per cui quel club eredità
Che cosa ci sa tutto ciò
Di in comune con il capitalismo
Con le economie liberali
Con le tanto declamati Paesi leader liberali capito dove il capitalismo gente ricchezza posti di lavoro e consenso
Negli stadi americani viene esattamente il contrario
è di questi giorni due testimonianze di che cosa significa essere un paese liberale e dove le ha classe dirigente è medica di questo qua il due uomini più ricchi del mondo
Hanno donato le loro ricchezze ai poveri
E hanno anche spiegato che non volevano lasciarlo ai propri discendente ai propri figli
Perché quelli se no avrebbero disturba oziose
Richiedo José e non avrebbero sfruttato ma il talento
Quelle loro capacità che il buon Dio gli aveva in qualche modo consegna
Vedete che cosa c'entra questo con un sindacato nulla
Sto facendo l'esaltazione
E lì a quasi come dire l'ideologia del Ca'della del capitalismo
Perché il capitalismo ha questo vantaggio
Almeno questo a fine a tanti altri ma quelli ci pensiamo noi a correggerli
Noi siamo attrezzati a correggere gli orrori e le strutture del capitalismo quello che ci riesce difficile e fare salto di mille anni
Trattare questo da decimo quello abbiamo qualche vera difficoltà culturale è è veramente difficile
Ecco perché vorremmo che fosse eliminato
E pensate
Che noi parliamo tutti i giorni veniamo bombardati da giustamente dalle preoccupazioni più o meno ansiose o più o meno ansiogene del fatto che la nostra società non è competitiva della nostra struttura non è competitiva che
Saranno costretti contro la volontà a portare i posti di lavoro le fabbriche fuori dall'Italia
Ma visite medie e non c'è mai stato una vera analisi che cosa significa in termini cotto di perdita di competitività di distruzione delle possibilità di creare buoni posti di lavoro il fatto che ci sono nomenclature
Corporazioni
Sì buono più utilizzano servizi fondamentali per le imprese e per le famiglie e ce le fanno pagare molto care e ovviamente di scarsa qualità
Questo è il Paese reale questi sono ipotetiche ci tengono un po'imprigionati
Se vogliamo fare un Paese competitivo bisogna eliminare questi tratti feudali queste corporazioni devono diventare come avvenne altri Paesi illiberali si deve uscire o ci dev'essere competitività
La liberalizzazione è lì che deve avvenire perché essa avvierà liberalizzazione solo per gli operai Cassidy ma voi cantare questo Paese possa andare avanti
Noi abbiamo la liberalizzazione del mercato in Italia funziona per gli operai
Per gli altri per niente
Non a caso infatti i salari
Perché tutta la ricchezza viene Grenada da quest'altra parte
Questo è ciò che quando noi parliamo bisogna liberalizzare bisogna che spostare incarico il fardello sulle altre spalle
Ma no perché noi siamo egoisti corporativi per da Baghdad perché il paziente se non si sposta questo fardello e non si alleggerisce quelli che devono correre fra quelli che devono lavorare produrre ricchezza
Come pensate che possiamo correre noi che abbiamo
Una zavorra sulle spalle che negli altri Paesi nostri concorrenti Ignone gli albanesi e mi scuso per gli albanesi o il rumeno i cinesi che hanno fari molto più bassi dei nostri non dobbiamo fare concorrenza con quelli no
Noi dobbiamo fare concorrenza un quelli che sono al nostro livello che hanno strutture sociali economiche paragonabile alla nostra
Per quale motivo dobbiamo competere con quelli con le lavoro
Ma è ovvio che il paese di Valentino
Se voi vedete quant'è che siamo andati in ginocchio
Esattamente quanto abbiamo dovuto smettere di proteggere con facciamo prima quando siamo andati in mare aperto la zavorra ha fatto affogare
Molti
è ha indotto un pessimo segnale
Che non dobbiamo tutto valutare
Perché anche tra le classi
Il segnale è stato avvertito forte e chiaro
Cioè che in fondo bisognava trovare una via d'uscita
Ho un'alternativa alla pura e semplice compie
Mettere soldi mettere fantasia mettere lavoro innovare fare le cose buone farle meglio degli altri
è faticoso è rischioso
Bisogna lavorare venti ore al giorno bisogna mettere tutta la propria intelligenza perché funzioni non è detto che riesce molto più comodo e cercare un altro sistema per prudenza
Limitare la libera ed per cui da noi cosa hanno fatto quando è stato privatizzato molte delle cose semplicemente abbiamo fatto qualche regalo ma non perché abbiano pagato poco
Qualche volta dello pure qui
Ma per un motivo molto semplice perché gli è stato garantito una rendita
Qualcosa da lasciare ai propri figli
Noi vogliamo liberare privatizzare perché qualcuno possa far metterci più soldi di quanto lo stato costa pare
E rendere l'impresa più efficienti migliore più grande
Assumere più persone farebbe più servizi no
è successo esattamente il contrario
Quante sono le le aziende che sono state privatizzate
Che hanno avuto più successo di quanto erano pubbliche
Non rispondete perché ho capito
Qualcuna di più la scopa
E tutta dicendo un sindacato che è ideologicamente favorevole
Ha liberalizzato a rivalità ma adesso la vera domanda quando qualche amico quattro un paio di diciamo assai ci fanno provento di diventi privatizzare la un'azienda qualunque io gli dico la prima cosa che vi dovete partire non so le regole tutte queste osservati Cupra
Chi è che compra fatemi dire chi è l'acquirente
Per vedere se è una persona che ha i soldi mezzi la possibilità di svilupparla oppure a chi è stato pappagallo utili un ragazzo
Queste sono tutti i cambiamenti che questa società deve fare
Se vuole sfuggire a quella che sembra essere una nota condanna cioè il frutto di
La perdita progressiva di Quinto di influenza di soldi che porterà inevitabilmente se non arrestata alla perdita di ruolo a livello internazionale noi non siamo una potenza militare né
Abbiamo né l'ambizione né mezzi per dire
Se cerchiamo di essere anche una media potenza dal punto di vista economico siccome non c'è più la buona fede non ci torno più frontiere cioè è del tutto indifferente dell'Italia che esistano risulta non interessa nessuno l'unica cosa che ancora conserveranno sarà quelle poche
Opere
Da parte che
Magari riusciamo a conservare perché noi siamo capaci pure di distruggere non valorizzare quello che abbiamo
Quindi il fatto che il nostro Paese sia in grado di reagire di modernizzarsi e fare queste scelte dolorose io capisco che
Quando dico è una battuta che mi viene proprio dal cuore che noi per riprendere lo sviluppo come diceva lo slogan è uno slogan corale che ha mi ha molto colpito riprenderà la camminare la cosa del centro dobbiamo riprendere il Paese deve ritornare a correre a adesso è un po'moderno
Per far questo bisogna trovare delle persone di buonsenso coraggiose che dicano a quella parte del Paese che ci viene frenati la festa
Non ci non ci possiamo più permettere quel
Questo significa duetto significa
Dare un messaggio positivo al Paese
Dare un messaggio non distruttivo ad una società complicata differenziata separata che in una purtroppo un'idea comuni se
Perché questo entità
Noi non abbiamo un'idea comune
Di questi
Tipico dell'Italia e del e di che cosa dovrebbe fare l'Italia ma questa è la realtà il compito di un sindacato come il nostro
Per la nostra storia per la cultura che noi rappresentiamo per le persone che noi stiamo e per le cosa quale noi crediamo
Deve essere un potente strumento in questa direzione
Questo un senso questo giustifica lavoro che faccia questo giustifica la militanza dentro l'ho qui questa funzione questo ruolo di essere un'organizzazione forte
Porte perché pensa per il Paese e dalle idee per il Paese
Su questo noi dobbiamo costruire i rapporti con la Sisley con la CGIL
Non una previsione
Quello diamo per scontato
Ma non basta purtroppo estere da per poter fare qualcosa di positivo per far qualcosa di positivo bisogna avere delle idee buone e poi essere uniti
Questo è ciò che noi vorremmo che si realizzasse in Italia nel sindacato confederali italiani
Non nessun atteggiamento
Nei pub di ottico ne settario neanche unitario con tutte le categorie dello spirito con cui si possono dipingere le nostre cose delle nostre azioni e ciò che noi diciamo ma questo è esattamente lo stile
I sindacati solo degli strumenti non sono
I sindacati fanno ricatta forme lottano discutono litigano dividiamo tra di noi
Facciamo gli scioperi manifestazioni perché vogliamo produrre qualche visita
Un cambiamento uno che possa dire sì questo questo mi è più hanno dato un po'di soldi più lavoro un po'meglio il l'azienda si sta più attenti a come
Emilio ambienti di lavoro e questo l'ha portato sino a pago due euro in meno di tasse
Questo lo ha prodotto il sindaco
La sua citando la quale di un vivo è un po'più giusta non è perfetta è un po'più
E di merito
Di quelli quelli hanno fatto devono fare tante altre cose ma questo l'hanno fatto questo è ciò che deve fare un sindacato che vuole essere un sindacato Vincenzo
Un sindacato buono per la Società del nei prossimi decenni quello che vuole essere la UIL
Noi abbiamo
Ovviamente
Molte cose da fare nomi
Solo tagliare detti abbiamo non solo un naturale processo di
Cambiamento del lavoro e quindi le nostre politiche per chiuderò il lavoro e nostre politiche per rappresentarlo
Noi siamo un sindacato come
Sono le altre due confederazioni basato su una concezione della rappresentanza del del lavoro e della sua tutela
Che praticamente sono rimaste più o meno immutate
Beh negli ultimi quarant'anni
E questo la dice lunga sul fatto una qualche riflessione dovremmo fare
Probabilmente anzi diciamo così sicuramente
Uno delle questioni che dovevo fare e ridisegnare modello con il quale si rappresenta il lavoro
Differente lavoro
Non è una questione
Solo
Come dire organizzativa di distribuzione del lavoro
Tra di loro
Ridisegnare le aree contrattuali tra le categorie
Per i divi evitare non come dire dicono o come dite il frapporsi ma come io temo il fatto che non decidendo chi lo deve fare non lo fa nessuno non è che lo fanno in due non lo fa nessuno e questo per me è il problema
Ma abbiamo anche un'altra questione che vogliamo rappresentare sul serio il nuovo lavoro quello che c'è
Malgrado gli sforzi che dobbiamo continuare per ridurre la precarietà
Per ridurre quel senso di impotenza di solitudine e di abbandono che hanno le persone
Quando si sentono
Dei tutto dipendenti niente armi nell'accezione per ragione che a questo termine
Del proprio datore di lavoro
Quello che noi dobbiamo
Comprende non è facile
E che tra delle regole che stabiliscono lavoro flessibile
E l'assenza di regole che è la precarietà c'è la differenza che passa tra un lavoro dipendente un serbo
Il lavoro del anche se a regime multe
Se viene trattato bene
Semplicemente a dispetto
Dipende dalla volontà
Benevolenza del da dove io
Noi siamo qui per evitare ciò
Ecco perché per noi la precarietà e insopportabile perché il senso del sindacato esattamente questo di trasformare come avvenuto più di cento anni fa quando siamo nati come sindacato delle persone che avevo diritti anche quando andava a lavorare
E quindi delle persone che bevono regolate da un conta ma accordi fatti ad armi pari
E noi abbiamo bisogno per non smarrire questo e certe volte la nostra pigrizia la nostra di mitezza Cheese fanno smarrire questa cosa fondamentale le politiche contrattuali non devono servire ai sindacalisti
Le politiche contrattuali devono servire agli utenti ai laboratori noi ci dobbiamo interrogare inoltre una cosa dica che non ci piace
Noi ci dobbiamo interrogare qual è lo strumento con il quale sul serio ci sono milioni di persone con lui a sulle quali non riusciamo a fare nulla
E se noi abbiamo una realtà nella quale ci sono milioni di persone che lavorano in aziende sotto i dieci dipendenti
Cari amici e compagni di dovete mettere dentro la testa Tegon tratti devono essere fatti anche a livello territoriale perché quelli sono figli come tutti gli altri
Sono lavoratori che devono essere protetti non possono essere abbandonati perché complicato
Cioè no di che cosa parliamo
Non possiamo parlare solo di quello che devono fare i parlamentari parliamo di lato di quel gioco dobbiamo fare noi
E se forme tradizionali
Di organizzazione
Non sono più corrispondendo trovate quadri non sappiamo più iscrivere un giovane
Le fa il collaboratore uno che fa il lavoro interinale a quale categoria lo scriviamo se nell'arco di un anno quando il fortunato negando entro quattro perché quando sfortunato ne cambia due perché poi non lavora
Abbiamo questi problemi o vogliamo trastullarsi
A lungo con questi problemi non cominciare invece sul serio
A riorganizzare il nostro lavoro
In modo tale che sul serio sia corrispondente all'idea che noi siamo qui per proteggere le persone e e per farlo
Concretamente ceo organizziamo
Chiediamo la gente di iscriversi di pagare
Di finanziare quest'organizzazione perché deve fare questo tipo di lavoro ecco tutti i cambiamenti che noi dobbiamo fare noi siamo così intelligenti
Così capaci così pieni di buonsenso così unitari e così compatti che lo possiamo fare senza traumi
Veramente tranquillamente
Proprio senza nessuna particolare trauma
Dobbiamo essere un po'meno piccoli
E fare sul serio queste cose allora cominceremmo a diventare sempre di più un grande s'indaga
Così come noi stiamo cercando con un certo impegno e anche con un po'di successo
A ampliare cioè approfondire a fare in modo che la nostra iniziativa sia sempre gli stessi
Abbiamo fatto delle cose che importanti che la maggior parte di voi non forse non conosce e anche coloro che la conoscono del la sottovalutano grandemente
Abbiamo realizzato l'abbiamo un vecchio centro di tutti Cerri Istituto di Studi storici che abbiamo così quasi ereditato quasi in abbandono
E lo vogliamo riattivare
Abbiamo messo insieme
Un comitato scientifico come si usa dire fatta da persone eccezionali
Persone che possiedono un patrimonio culturale
Ideale politico impressione
Noi li abbiamo rimessi insieme e avvio proprio partecipata prima che l'ho visto l'entusiasmo la voglia di fare di queste persone
Noi dobbiamo recuperare
Una nostra capacità di fare cultura
Di produrre cultura
Non solo buon pratiche sindacali
Di cultura politica di cultura sindacali di cultura sociale do il nostro messaggio deve essere chiaro dobbiamo riuscire a far sì che queste domande che Cis su uno
Sparpagliati
Ne Vasile nella nostra società abbiamo degli adulti
E noi siamo ci vantiamo secondo me con merito di esteri portatori delle migliori tradizioni della cultura politiche sociali di questo Paese ma che perché non lo faccia
Perché dobbiamo affidare la mente
L'intelligenza la passione di milioni di giovani
A culture un po'raffazzonate estemporanea secondo noi
Questo è anche un altro del Reno da di di lavoro del quale dobbiamo seriamente impegnati così come noi dobbiamo cominciare a sviluppare in maniera sinergica un l'attività del pool facciamo pugni lavoro internazionale
Avete visto quanta gente quanti delegazioni sono venute
Quasi tutti i parchi
Sono venuti non solo perché a Roma la bella città
Sono venuti perché la nostra organizzazione conosciuta
E apprezzato
Grazie al lavoro che molti di voi hanno fatto e fanno di avere rapporti relazioni abbiamo un istituto come della cooperazione che stiamo rivitalizzando che sta lavorando che ci fa conoscere per le persone perbene come lui chiama
Questi tutte queste energie devono cominciare ad il muoversi ed essere un po'più coordinati perché se no disperdiamo APPA abbiamo fatto di consiglio aderito da mattina sono venuti i nostri amici brasiliani
Guernica sono un rapporto politico abbiamo fatto le cose grandiose in Brasile cose innovative il sindacato dei pensionati ha aperto una scuola
Un doppio lavoro in una favela persino la vita effettivo non ha potuto che cosa significa in quella realtà trovare un luogo nel quale lì ragazzi possono andare in giro la strada addirittura
Fare la musica imparare un lavoro è una cosa grandiosa Chiellini ma nella storia rimane nella storia cambia la vita delle persone
Ecco che cosa è quella che noi dobbiamo fare una organizzazione come la nostra e ora ricominci come dire accorre finora abbiamo camminato a un passo più o meno spedito adesso dobbiamo porre
Perché il tempo che abbiamo davanti e Brecht il Paese ha bisogno di Gente come noi ha bisogno di organizzazioni che si mettono in modo se vogliamo come lui vogliamo farlo ripartire
Vedete ogni tanto capita
Di rispondere a domande che non vengono
Esplicito e
No
Sullo tutto coloro che non ci conoscono che ci conoscono molto marginalmente si pongono sembra domanda di
Di capire
Qual è la ragione la motivazione del no pagina
Perché fanno questa proposta perché fanno questa battaglia
Perché hanno questi comportamenti un cristallo schierati tutte queste cose queste domande capisco esteri
Noi a tutte queste persone con le quali vogliamo ovviamente via le vogliamo aiutare gli vogliamo dare una chiave di lettura
Autentica
La chiave di interpretazione autentica della nostra politica del nostro estere cui
Noi siamo un'organizzazione fatta da persone che vogliono bene al proprio Paese
Voi amiamo questo Paese
Noi vogliamo fare di questo Paese è un luogo dove noi e quelli nostri concittadini possano vivere bene
Posto a ognuno di noi e ognuno di noi dei nostri concittadini avere la libertà di realizzare la propria esperienza umana
Credeva bere una società che questa libertà e questa opportunità gliela consente
Per se per i propri figli questa leggetela Cursi Lauri
Leggetelo con questa chiave
E allora ci capirebbe nel e possiamo dire quello che è il bello slogan che di questa UIL ci si può fidare
Grazie a nome del Congresso Luigi
Amiche e amici compagni e compagne congressisti da ora la parola a Carmelo Barbagallo segretario organizzativo per gli adempimenti successivi
Bene cari delegati ai delegate se per favore vi sedete sei ci date una mano vedremo di spiegarci nel più breve tempo possibile
E allora
Dò