XVII congresso del Partito Comunista Italiano

Congresso del Partito Comunista Italiano
Rassegno le dimissioni dal comitato centrale della Commissione centrale di controllo del collegio centrale dei sindaci eletti al sedicesimo congresso
A nome del comitato di presidenza
Della commissione dal comitato centrale
E dalla Commissione centrale di controllo incaricata di preparare il congresso sottopongo alla valutazione e all'approvazione delle delegate dei delegati
Le seguenti proposte per la presidenza del congresso il compagno Alessandro Natta
Le compagne e compagni della direzione a uscente
La presidenza della Commissione centrale di controllo uscente
Ieri gli oboi sì presidente del collegio centrale dei sindaci uscente Luciano lama
Pietro Folena il segretario nazionale della FGCI
Fiorenza anatemi responsabile femminile nazionale dalla FIGC
I segretari regionali del partito i segretari delle federazioni di Mila no Jenova Bologna Firenze Roma Napoli Palermo Antonio Rubino responsabile della sezione esterni Armando Sarti presidente del consiglio di amministrazione dell'Unità la rappresentanza dei fondatori e veterani del partito Camilla Ravera
Batterista santi a
Avremmo Scappini
Arrigo Boldrini presidente nazionale dell'ampi medaglia d'oro della Resistenza
Le medaglie d'oro al valor militare della Resistenza Gina Borellini Carla Capponi Giuseppe Marras Giovanni Pesce Marioli sì Roberto Vatteroni il resto serve in rappresentanza dei caduti nella lotta di liberazione
Giuseppina Zacco la Torre il rappresentante delle famiglie dei caduti nella lotta contro il terrorismo e la mafia
A donna a Lino mi presidente della Commissione antimafia Nicora Badaloni presidente della Fondazione Gramsci Silvana Landriani Presidente del Centro Studi di politica economica Giuseppe Boffa Presidente Centro studi di politica internazionale
I rappresentanti della cultura Giulio Carlo Argan Marcello Buiatti Roberto Fieschi Renato Guttuso Cesare Luporini Luigi no no Ettore Scola
I rappresentanti delle assemblee elettive regionali e locali Gian Franco Bartolini presidente della regione Toscana Germano Marri Presidente della Regione Umbria Lanfranco Turci presidente della regione Emilia Romagna Emanuele Sanna presidente del consiglio regionale della Sardegna
Renzo in beni sindaco di Bologna
Franca Prisco capogruppo al Comune di Roma Fiorenza Bassoli sindaco di Sesto San Giovanni
Michelangelo Russo capogruppo del Pdci alla Regione Sicilia Eugenio Madeo presidente della provincia di Cosenza
Antonio Pizzinato segretario generale della CGIL
O meglio Prandini presidente nazionale cooperative e mutue
Rino Serri presidente dell'ANCI nazionale Anita Pasquali dal movimento delle donne Mauro Tognoli ogni segretario nazionale della CIA Andrea
Giacomo Zwickel segretario nazionale complice Confesercenti
Massimo Bellotti vicepresidente con coltivatori le compagne segretari di federazione responsabili femminili regionali responsabili di sezioni di lavoro del Comitato centrale Tiziana ristampe
Angela Bottari Nadia mammone Daniela normanni
Paola Bottoni Mariangela Grainger Roberta caldi
Aureliana Alberici Adriana Arnoldi Romana Bianchi
Berto Ricci a Bertolino tecnico dell'Olivetti di Ivrea Vincenzo Barbato operaio Alfasud
Alessandro Ramazzotti dell'azienda energetica Municipale di Milano Liliana Fois mila Ettore della Carbosulcis
Camillo Vertemati operaio della Pirelli Michele Zazzaro operaio Aeritalia di Napoli Ornella Barra funzionali a Tex il Valentino a Roma
Antonio già nell'area operaio FIAT Mirafiori Torino Luigi Sardi ingegnere Ansaldo meccanico nucleare di Genova Rosita Marchese impiegata RAI di Napoli
Paolo Cattabiani coltivatore diretto presidente del racconto coltivatori di Reggio Emilia
Pierino in qualità segretario della federazione di Colonia
Due Verstappen e meno sciabordio rappresentanti delle minoranze etniche di lingua tedesca e di lingua slovena
Ci sono osservazioni e proposte
Se non ci sono mette in votazione la presidenza del congresso chi approva alzi la delega
Chi non approva
Chi si astiene
La presidenza e apre all'unanimità
Assume la presidenza effettiva dalla prima seduta il compagno Paolo Bufalini
Come
O un uomo in un uomo uno
Un
Un
Un'unione
Bene
Un po'
Prego compagni
Compagne e compagni delegati
Desidero innanzitutto rivolgere a nome del congresso
Un caloroso saluto alle delegazioni straniere
Più di cento
Dei partiti comunisti
Dei partiti socialisti socialdemocratici laburisti
Dei movimenti di liberazione nazionale
Di altre forze progressiste democratiche di pace
Un cordiale saluto e ringraziamento rivolgo alle delegazioni dei partiti democratici italiani
Alcune delle quali guidate dai loro segretario alle delegazioni dei sindacati dei lavoratori
Delle organizzazioni e associazioni cooperative imprenditoriali culturali femminili studentesche combattentistiche partigiana
Saluto e ringrazio le eminenti personalità dell'arte della scienza della cultura presenti al nostro congresso
Saluto e ringrazio gli esponenti del corpo diplomatico
Ai giornalisti e agli inviati della radio e televisioni rivolgo uno augurio di buon lavoro
Ed infine un saluto a tutti gli invitati
Ed in particolare ai compagni di Firenze e a tutti coloro che con la loro opera assicurando il migliore svolgimento dei nostri lavori
Alle forze dell'ordine e ai compagni dei servizi di vigilanza
Compagne e compagni delegati prima di dare inizio ai nostri lavori vogliamo rivolgere il nostro pensiero
Ai tanti i nostri compagni che sono scomparsi nel periodo di tempo che ci separa dal sedicesimo congresso
E per essi tutti ricordare i massimi dirigenti del partito i compagni membri del comitato centrale della Commissione centrale di controllo
Mancato al partito e all'Italia
Mancato al movimento internazionale di lotta per la pace e la libertà e il socialismo Errico Berlinguer
Lo ricordiamo come si vede
Con intensa commozione affetto e gratitudine
Egli fu colto dal malore mortale nel pieno delle sue forze e del suo impegno
Non intendo non posso qui oggi commemorare
Enrico Berlinguer
Succeduto nella guida del partito a Togliatti e al Longo ha lasciato dell'opera sua una impronta profonda durevole
Egli ha perseguito con originalità e tensione ideale e morale gli obiettivi della difesa della democrazia italiana e del suo sviluppo
Gli obiettivi del risanamento della vita pubblica
E dell'organizzazione dello Stato nella direzione di una trasformazione democratica e socialista della società dando particolare attenzione all'emergere di nuove contraddizioni di nuove esigenze di forze nuove
Ha dato la preminenza ai decisivi problemi della pace e da quelli dello sviluppo ed emancipazione di tutti i popoli del mondo
Si è battuto per questi obiettivi e per il disarmo
Con ampiezza di visione
E passione ideale unitaria
Ed insieme con realismo e di incisività di proposte iniziative fino agli ultimi giorni della sua vita
Egli ha affermato e nel concreto perseguito la inscindibile unità di socialismo democrazia e libertà
In questa prospettiva ha chiaramente visto e valorizzato la funzione specifica dell'Europa del movimento operaio occidentale e dalla sinistra europea
è scomparso Umberto Terracini
Viva viva è nella memoria di tutti
Ed è parte di primo piano della storia d'Italia e del movimento comunista socialista e democratico internazionale
L'alta la sua figura di strenne deciso combattente per la libertà e il socialismo di intellettuale parlamentari Insigne di militante operoso instancabile
Sono scomparsi Arturo Colombo Antonio Roasio
Vittorio Vidali
Forti combattenti agli uomini eminenti del movimento operaio italiano e internazionale
Non sono più fra noi altri valorosi e cari compagni i quali tutti hanno lottato contro il fascismo nella Resistenza in questi decenni per la causa della democrazia e del socialismo
Vi basti ricordare Vittorio Bardini
Anelito anelito Barontini Giulio Cerreti Luigi volano
E ancora Antonio Cigalini Francesco Leone Billie Schiapparelli Mario Palermo Pietro Grifone
Franco Rodano anni Amerigo Terenzi
Luigi Porcari Marino Mazzetti Davide Lajolo Carlo Venegoni Luigi Piras sto Luigi Marra
Dorotheum Angius covoni Claudio truffe ed Alfonso Leonetti
Ed è scomparso un grande intellettuale di questo secolo che fu amico di Gramsci amico di Togliatti
Ed è stato sempre vicino alla lotta e alla vita del nostro partito Piero Sraffa
Per concludere ricordo la cara compagna Adriana Serrault
Membro della direzione della segreteria donna di forte personalità che ha dato un contributo instancabile prezioso alle lotte del partito in particolare nel campo della liberazione dalla donna
E il caro compagno Dario Valori esemplare militante
Esemplare militante socialista e comunista ed esimio parlamentare
Ad essi tutti e ai tanti che non ho nominato ma il nostro commosso e riconoscente pensiero
Vi invito ad un minuto di silenzio
Compagne e compagni delegati in una situazione come l'attuale che non esitiamo a definire cruciale per il mondo per l'Europa e per l'Italia
Per corinzie stretti la contrastanti sentimenti di preoccupazione e di speranza
Da elementi negativi e distruttivi ma anche da forze innovatrici ed energie costruttive
Grandi e giustificate sono le attese per il diciassettesimo congresso nazionale dal partito comunista italiani
Arriviamo a questa nostra assise dopo una lunga intensa campagna precongressuale che si è svolta sotto il segno della consapevolezza della funzione nazionale rinnova attrice del nostro partito
E delle sue accresciute responsabilità nel concorrere a determinare quello che sarà il futuro corso politico e il tipo di sviluppo del nostro Paese
Il dibattito che ha preceduto questo congresso
Costituisce una novità degna di nota sia per uno sviluppo inusitato della nostra Interna dialettica sia per la più compiute metodiche informazione che se n'è andata all'opinione pubblica
Tutto questo ha portato la vita democratica del partito su un terreno più avanzato ma ha anche comportato il sorgere di problemi nuovi Complessi che dobbiamo risolvere
E ci riusciremo io credo
E ci riusciremo
Io credo se terremo ferme alcune linee di condotta e di azione che appartengono al nostro costume di comunisti al nostro stile
E innanzitutto chiarezza delle posizioni diverse e anche divergenti
Rispetto reciproco e lealtà rigore politico e intellettuale congiunto al spirito di comprensione e tolleranza
Lavorando con un tale metodo
Ispirandoci a questi valori
Si garantirà la prima delle condizioni che possono assicurare l'unità sostanziale del partito unità cui sempre attraverso la libera dialettica dobbiamo tendere ad arrivare
L'altra fondamentale condizione la chiarezza della linea e della per esperti in prospettiva politica
Decisa con il più ampio consenso e la maggiore consapevolezza possibile
Non tolgono la sostanza della questione comunista
Coloro che si pongono di fronte ad essa in termini astrattamente ideologici o secondo abusati schemi di ingegneria politica
Tralasciando ignorando la realtà ampia di una forza radicata nella società coinvolta quale protagonista nelle sorti della nazione e della democrazia
Certo non si vive solo di tradizioni e nemmeno delle glorie dei meriti del passato
Ma proprio da questo patrimonio che abbiamo costruito in sessantacinque anni di lavoro e di lotte di nuove elaborazioni politiche teoriche traiamo la forza e la capacità di porre oggi a noi stessi e a tutte le forze democratiche popolari italiane
I problemi del governo delle innovazioni che percorrono e trasformano la realtà del mondo contemporaneo e del nostro Paese
Sappiamo che ciò comporterà sempre più una modernamente un rinnovamento del nostro partito e di tutti i partiti
A questo compito il nostro diciassettesimo congresso è chiamata a dare un nuovo contributo e d'impulso
Cade questo nostro congresso nel quarantesimo anniversario della nascita della Repubblica italiani
Quarant'anni sono trascorsi da un evento che rigenerano il paese
Che fu il coronamento della lotta antifascista della Resistenza
Fu il frutto della più ampia unità nazionale la quale tradusse quella lotta è quella resistenza in guerra di liberazione nazionale vittorioso
Questo avvenne nel quadro della vittoria sul nazifascismo
Da parte della grande alleanza dell'Unione Sovietica con gli Stati Uniti d'America con la Gran Bretagna con le altre potenze democratiche
Con tutti i popoli che s'erano ribellati al barbaro disegno di dominazione mondiale di di Hitler e di Mussolini
La resistenza della Repubblica diedero al mondo la prova che in Italia erano scese in campo e si erano affermate sulla scena nazionale quelle grandi masse lavoratrici e popolari
Che erano rimaste escluse dal processo risorgimentale e dalla fondazione dello Stato unitario e che diventando le protagoniste della nostra storia nazionale
Aprivano al Paese una prospettiva di rinnovamento profondo democratico e sociale
Quell'unità nazionale che allora si raggiunse Debray poi vinte dalla Costituzione repubblicana
Che per i principi di libertà
Democrazia e giustizia sociale Hennessy essa in essa sanciti e per il programma riformatori Inessa tracciato
E resta una delle costituzioni più avanzati
Oggi in base ad una ormai lunga esperienza che ha anche messo in luce limiti e disfunzioni
E a seguito delle stesse conquiste realizzate e sotto l'urgente dei problemi nuovi si richiede che vengano apportate modifiche al sistema istituzionale
La Repubblica ebbe a dire Togliatti deve rinnovare l'Italia ma le cose non si vede sono andati in modo assai contraddittorio rispetto a quel fine
è indubbio che vi sono stati importanti conquiste dei lavoratori è una espansione della vita democratica apprezzo di dure lotte di grandi sacrifici dei lavoratori e delle masse popolari
Vi è stata una crescita economica è uno sviluppo complessivo del paese ma è ben noto si tratta di uno sviluppo contorto squilibrato
Che ha accentuato antiche ingiustizie antichi mali e mi ha generato divo
Lungo questo quarantennio il sistema politico istituzionale uscito dalla Resistenza è fissato dalla Costituzione
è stato salvaguardato nelle sue fondamenta
Ciò è stato il risultato al di là di divisioni aspri contrasti ed urgenti è stata il risultato di un concorso delle forze politiche e sociali
Che erano state segnate nel profondo dal fascismo e dalla lotta contro di esso
E avevano potuto così esprimerebbe un tempo e ad un tempo formare la salda coscienza democratica del popolo italiano
Il quarto per questa ragione ha saputo ha saputo resistere ai colpi duri e ai ricatti e alle manovre insidiose agli attacchi ai complotti delle forze reazionarie del terrorismo delle forze eversive
Oggi incalzano con i problemi irrisolti contraddizioni e minacce nuove
I valori della democrazia e della nazione sono stati sempre danno impostati vissuti una visione ampi
Non corporativa non provinciale
Bensì nazionale e internazionalista
E con una partecipazione continuamente alle alimentata dalla nostra coscienza dei combattenti per il socialismo
Alle battaglie per la pace nel mondo per la libertà dei popoli per la indipendenza degli Stati per lo sviluppo di tutte le aree del mondo a cominciare da quelle economicamente arretrate
Per la costruzione di un nuovo ordine economiche internazionali
Il nostro internazionalismo inoltre lo abbiamo vissute affermato in termini di adire nuovi adeguandoci ai mutamenti della situazione politica
Assumendo le necessarie e opportune iniziative autonome che servissero ad estendere il fronte della distensione della cooperazione del disarmo
Tale nostra impostazione tal nostra condotta ci sono rivela rivelate valide giuste nel passato
Ma tanto più lo sono oggi quando tutte le novità e mirabili e drammatiche nel mondo odierno quando tutte le contraddizioni laceranti dei pericoli che corre l'umanità così come le sue possibilità e prospettive di salvezza e di rinascita
Pongono la vita del nostro Paese ma il pianeta in ogni sua parte nessuna esclusa sotto il segno della interdipendenza e dunque della indispensabile collaborazione e cooperazione pacifica
Di una consistenza che sappia divenire convivenza tra tutti gli Stati tra tutte le libere nazioni a cominciare dalle due maggiori Potenza
Per primo Togliatti chiaramente ride che con l'avvento degli armamenti atomici l'umanità entrava in un'epoca nuova la pace diventava necessità assoluta e obiettivo prioritarie
Ne derivava non sono impostazione nuova dei rapporti internazionali ma la premessa di una strategia rivoluzionaria nuova IPCA coerentemente seguito questa strada
Percorrendo la avanti da Luigi Longo ai de e da Enrico Berlinguer ed oggi sino alle tesi
Che noi discutiamo
Di fronte alla gravità di questi problemi e di quelli che Travaglio nel nostro Paese balza io credo con rinnovata forza ed evidenza l'attualità della ispirazione nazionale e unitaria che ci ha guidato ma questa nelle condizioni odierne profondamente mutate non potrà tradursi nel concreto che in termini di profondamente nuove è chiaro che non ci si può limitare ad amministrare gli assetti attuali senza proporsi ed avviare subito l'opera di trasformazione occorre rinnovare la nostra società
Anche in base alle esperienze criticamente valutate sin qui fatte in Europa e nel mondo ebbene
Per realizzare un'opera di tale portata io credo occorre anche ritrovare un nuovo terreno unitario sul quale si sviluppi
Nella chiarezza la lotta per un'alternativa di Indirizzo di programmi di classe dirigente di governo l'alternativa democratica per la quale noi ci battiamo in quali ma oggi e per quali lì
è questione centrale del dibattito di questo congresso ed ora compagne e compagni buon lavoro a noi tutti
Verso ancora
Signor giudice divisi
Compagne e compagni
Vi leggo ora il testo di un messaggio
Che
Vorremmo inviare al presidente della Repubblica
Senatore Francesco Cossiga
Presidente della Repubblica
Il diciassettesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Le rivolge signor Presidente un deferente saluto
Nella memoria viva e operante della resistenza antifascista della guerra di liberazione
I Comunisti Italiani riaffermano la loro fedeltà ai principi e ai valori della costituzione
Che sono a fondamento della Repubblica e che nel suo magistero hanno supreme garanzie
Il Partito Comunista Italiano nel quarantennio di vita repubblicana è stato costantemente impegnato per la pace e l'indipendenza della nazione
Ice tirato la sua azione all'esigenza del progresso e della giustizia
Della salvaguardia dello sviluppo della democrazia contro il terrorismo e ogni altra insidia si è battuto nelle lotte e che hanno fatto avanzare la nostra società con questo spirito di militanti della pace
Della democrazia e del socialismo all'inizio del nostro congresso ci rivolgiamo a lei signor Presidente
Pregandola di accogliere con il nostro saluto l'augurio più fervido di buon lavoro al servizio dalla Repubblica e dell'Italia il diciassettesimo congresso dal fascicolo giurista
Interpretò questo grande applauso comune approvazione del Congresso di questo messaggio che quindi noi inviamo
Sono ora lieto di annunciare al congresso
Che ci fanno l'onore di essere presenti
Alte personalità eminenti personalità
Eminenti personalità prima di tutto della Repubblica italiana
Innanzitutto il Presidente del Senato
Relatore Amintore Fanfani
Ma vorrei anche rilevare che sui banchi di questa nostra presidenza siede la presidente della Camera dei deputati
Abbiamo così qui all'apertura dal nostro congresso
I rappresentanti del più alti rappresentanti del Parlamento italiano
Di quel parlamento che è stato riconquistato e rinnovato dalla lotta antifascista e dalla resistenza
Che per noi tra tutte le istituzioni rappresentative la espressione prima e più alta
Della sovranità popolare e che noi abbiamo sempre posto al centro del sistema democratico istituzionale italiani rivolgo perciò un caloroso saluto al presidente Fanfani e dalla presidente io
Abbiamo inoltre l'onore di a vere fra noi
Presente al nostro congresso
Il presidente del Parlamento europeo
Il
L'illustre un uomo di Stato e parlamentare signor pr fra l'ente
è una presenza la sua assai gradita
Ma anche significativa e importanti all'Ulivo a lungo il saluto caloroso e il ringraziamento del nostro congresso
Ed ora alla parola il compagno Paolo Cantelli segretario dalla Federazione di Firenze
Care compagne e compagni delegati amici ospiti
I comunisti fiorentini rivolgono a tutti voi un saluto caloroso e fraterno è la prima volta che un congresso nazionale del Partito comunista si tiene nella nostra città
Ne abbiamo sentito tutto l'onere e la responsabilità e insieme l'importanza e il valore dell'appuntamento
Firenze ha sempre posto al centro del suo divenire l'incontro tra le genti la sua volontà di pace e di confronto fra tutti stabilendo così nel tempo un nesso inscindibile tra solidarietà e libertà individuale
La nostra tradizione culturale civile politica lo testimonia in ogni tempo qui si sono parlati e hanno iniziato a comprendersi popoli estati divisi dalla cera azioni profonde
Qui gli uomini del dialogo e della pace hanno moltiplicato gli sforzi perché i conflitti le guerre cessassero
I Paesi del Mediterraneo in particolare hanno trovato confluenza di propositi nelle sale di Palazzo Vecchio nelle Aule delle università e nelle piazze austere di questa città
Siamo certi che in un momento come l'attuale carico di tensioni di disegni di guerra e di odi questa Assise nostra sarà uno stimolo in più
Perché ancora una volta da Firenze si alzi la voce della ragione e della saggezza perché venga ascoltato l'imperativo della pace e da qui si possono avvertire i nuovi segni di una primavera duratura
Noi lo vogliamo con tutte le nostre forze e anche per questo motivo siamo orgogliosi di avervi qui
Siamo certi in altre parole che dalla relazione del compagno Alessandro Natta dal dibattito di questi giorni dalle decisioni che seguiranno il nostro congresso verrà un aiuto alto e duraturo
A dare più consapevolezza e più forza all'insieme dei comunisti fiorentini e toscani e di questo vi ringraziamo
Del resto da pochi mesi siamo impegnati qui a Firenze in una coalizione di governo che ha Reeperbahn ha riaperto dopo un periodo di rapporti difficili nella sinistra una prospettiva positiva
Nuovi equilibri politici si possono consolidare la solidarietà di governo infatti non si basa su affinità di tipo ideologico sui tradizionali rapporti di collaborazione tra le forze della sinistra
La coalizione fonda se stessa su un progetto di lavoro da realizzare e supplico Rita definite in Comune da affrontare
Di fronte alla Giunta di Firenze vi sono piani che ridisegneranno il volto e le funzioni della città
Questa impostazione ci ha permesso di superare divisioni a sinistra e di trovare un confronto vivo e leale con il Partito liberale
Dobbiamo essere in grado insomma di guidare processi di cambiamento che ci vengono imposti dai tempi dall'innovazione che opera in ogni campo insieme allargare la nostra capacità di alleanza e di governo
Non è certo un compito facile anche perché coincide con la crisi e l'attacco allo stato sociale
Si tratta oggi di ridisegnarla i contorni sapendo che l'obiettivo nostro rimane quello di mutare la qualità dello sviluppo
Del resto senza questo sforzo non si affronteranno le questioni nazionali e per prima la questione meridionale che ormai non è più soltanto un problema di sottosviluppo di ritardo nella crescita
Ma è soprattutto un problema di qualità dello sviluppo generale del Paese
E la qualità richiama implica problemi di governo e di politica interessa cioè ognuno di noi
Ecco perché cari compagni e compagne della Sicilia della Calabria e della Campania voi che combattete nella trincea più esposta i processi di degrado di eversione
Di criminalità economica e sociale non vi vogliamo soltanto ripetere una solidarietà verso una lotta è una causa giusta
Ma che viene considerata lontana vogliamo invece sottoscrivere un impegno di lotta perché quella battaglia costituisce ormai un nodo da affrontare in ogni parte d'Italia
Perché quelle storture stanno dentro la struttura più intima dello stato di tutto lo Stato in tutto il Paese
è qui la vera questione morale che dobbiamo porre ancora con determinazione al centro della nostra battaglia politica
Questo congresso compagne e compagni costituisce un fatto culturale di estremo interesse e anche per la nostra città
Firenze in questo mille novecentottantasei la capitale europea della cultura tante iniziative sono in cantiere e tanti fatti culturali si di spiegheranno nei prossimi mesi
Già questo già questo avvenimento ne costituisce un tratto fondamentale
Noi speriamo soltanto di saper trarre poi a Firenze nel nostro lavoro quotidiano tutti i possibili frutti di quella lavorazione più generale
Per noi comunisti comunque resta un convincimento profondo riforme istituzionali lavoro e sviluppo pace sono le necessità dell'Italia
Di fronte a queste necessità nazionali mettiamo al servizio il lavoro e la lotta del nostro partito
Graditi ospiti stranieri e italiani rappresentanti dei partiti comunisti operai
Dei partiti socialisti socialdemocratici dei movimenti di liberazione nazionale
Compagne e compagni venuti da ogni parte d'Italia i comunisti fiorentini vi porgono un caloroso benvenuto è un fervido augurio di buon lavoro grazie
Ringrazio
Ringraziamo il compagno Paolo Cantelli per il saluto che ci ha portato le cose interessanti e importanti che ci ha detto rinnoviamo il più affettuoso augurio di buon lavoro e di ulteriori successi
Al Partito Comunista fiorentino partito così forte e così vivace come tutti lo conosciamo
E adesso la parola a Massimo Boggio Antino sindaco di Firenze
Firenze
Accoglie con soddisfazione il diciassettesimo congresso nazionale del Partito Comunista Italiano
Una grande forza politica costituzionale
Sceglie la nostra città
Come sede di io suo dibattito nella scelta di una linea politica che concorra ad interpretare e a definire la nostra società nella nostra epoca
Alle conclusioni di questo congresso
E il mondo politico
Nazionale e internazionale
Guarda con vivissima tesa
Consapevole
Che nel delineazione degli anni a venire
Non si potrà prescindere da essa
Perciò a Firenze tutta intera non solo la mia persona
O l'Amministrazione da me presieduta
Vi rivolge il suo saluto
Non esiste un'altra a Firenze infelice locuzione fortunatamente accantonata
Firenze
Ha una fisionomia vivace e variegata
Insieme ad altre forze socialiste laiche anche piccole ma ricche di tradizioni di storia
Rivali di significati il vostro partito
E al governo di questa città che tanto significa nel mondo intero
Noi sappiamo che è l'essenza della democrazia
Non coincide necessariamente
In un governo basato su una semplice addizione numerica degli eletti
Per questo teniamo ad interpretare le esigenze dell'intera comunità
Privilegiando il momento amministrativo su quello politico
Anche se ben sappiamo che essi non sono disgiunti
Non prevedibili
Alla realizzazione delle quali pur tuttavia ognuno di noi a suo modo gradualmente lavora
Fino a che queste trasformazioni
Se si verificheranno non CBA no altre misure di interpretazione della realtà
Il nostro sistema democratico consiste a mio avviso nella istituzionalizzazione degli antagonismi
Ritengo però che l'esasperazione di questi antagonismi porti all'isolamento
All'inazione
All'allontanamento dalla realtà
Ad una Bisanzio chiusa nelle sue mura
Credo invece che sia possibile trovare elevati comuni denominatori tra diverse forze politiche
Per il progresso e per lo sviluppo dalla nostra società
Poiché a Firenze
Si è stabilita una coalizione diversa da quelle consuete
Sottratta alla logica degli schieramenti precostituiti
E non è la prima volta nella sua storia
Anche relativamente recente
Questa città è stata definita da alcuni da noi da amici da compagni
Un laboratorio un momento di sperimentazione
E a noi sta bene questa interpretazione
Purché è questa sperimentazione e la si osservi con attenzione
Perché riteniamo che essa non sia necessariamente un passaggio un'esperienza destinata ad essere bruciato
Partecipiamo insieme con fiducia a queste esperienze
Il messaggio di Firenze è un incentivo per noi ed è al tempo stesso noi le speriamo un impulso anche per la vostra forza politica
Operiamo vogliamo creare qui insieme generosamente
Senza preclusioni senza grettezza convinti come siamo
Che se è vero che sarà il giudizio popolare quello che conterà è pur vero che sarebbe esercitazione esteri la tentare con Vanni accorgimenti di erodere l'elettorato degli altri partiti
Ciò significa sminuire la nostra vocazione civica
Perdere
La propria identità
Un'operazione in definitiva che non paga
è infantile
Che una parte politica
Presuma di volere le altre fatte a sua immagine et similia
Questa sarebbe oltretutto alla negazione degli antagonismi del pluralismo
Perciò assisto attonito
Alle pretese di coloro che al Partito Comunista Italiano richiedono prove suppletive della sua maturità democratica
Questo esame di maturità il Partito Comunista Italiano
L'ho passato da tempo e a pieni voti
Chi pensa così auspica nei fatti un Paese rappresentato da un bipartitismo che per l'Italia non è un modello valido
E anzi una ipotesi nella quale i connotati delle due forze opposte sarebbero destinate a stemperarsi
E di valori ideologici a confondersi nella logica degli affari
Firenze e città di arte e di cultura
L'espressione artistica e culturale
E un ponte più solido fra i popoli che non è i trattati
Constatiamo che in questa direzione segnali significativi e generosi si manifesta
E ci dicono che l'Europa non può restare divise in due mutilata
E che non è detto che gli scismi siano eterni
Anzi l'esperienza storica prova il contrario
E Firenze fuori di ogni astratta invocazione alla pace
Può trovare delle radici della sua origine nella sua immagine di città di cultura alimento per far progredire questo colloquio
Fra voi
Ci sono circa centodieci delegazioni di Paesi stranieri
Ad esse Firenze in via il suo cordiale saluto
E se Firenze attende in Palazzo Vecchio che il Palazzo del Popolo anzi il palazzo dei popoli
Non ho la vocazione del veterano
E vi prego di perdonarmi
Sì concludo il mio saluto con una memoria che risale ormai quarant'anni fa
Che in essa Trovo le ragioni di quel che ci unisce
Che sono infinitamente più grandi di quelli che ci divide
Alcuni di voi
Ed io con loro
Hanno preso questa verità negli anni della Resistenza
Scrivevamo allora sui muri
Con quelle cornici che colava no
Pane pace
Queste parole erano al tempo stesso verità
Simbolo incitamento
Oggi pane e simbolo dell'aspirazione alla piena occupazione che metta così gravemente distanti
Pace non è raggiunta e precaria e compromesse in tanti Paesi
Riflettiamo a quelle parole
E ridiciamo oggi che il nostro pensiero
Il nostro confronto
E il confronto fra i popoli
Noi non vogliamo i siano affidati ai proiettili alle armi
Questo applauso esprime l'apprezzamento il caloroso ringraziamento al vostro all'intervento dell'illustre maestro Masi curdi Boggian fino sindaco diffidenze
Al quale rinnoviamo l'augurio di buon lavoro e successi dall'amministrazione da lui guidata insieme con l'augurio il saluto a questa città
Che come ben argomentato bolgia inchino non per caso insieme capitale della cultura e in questi decenni è stata io credo resterà ancora una capitale della pace
A questo punto
A questo punto prego il presidente del parlamento europeo
Il l'onorevole signor Pierre fra l'ente di volere prendere la parola
A novembre del parlamento europeo
Un saluto cordiale e Toltechi tornerà il sesto
E l'uno permette protetto ma no due punti ne vedo ma l'odio o fosse
Ondata di Tozzi
Accordo la parola
Dopo sette acquoso comunque
Lady risono devo troppo alti
Un motore Turkle rapporto s'tipizzata Scoppa bollono logopedia
E il palle situa glielo dovrò e oltre la vodka partissi
Caro Mondo reso noto di un partito avveniristico Italia
Il solo sul posto Esopo la più pardon senz'altro
Invece su Isoradio cotture Issey McCauley Cervetti Pajetta Fanti Barzanti è tutto risolto cos'è salito calmo
Oliva dedicherò s'ideologiche
Chi sono le stesse dose in Société pluralista
I leghisti pub birrerie forze politiche Democratic Italia Obama cablato Books è come l'ideale Tropea
O il mondo uno rosa restituisce Osoppo per con esso dog raudi Fikri il tempo atterrato tra Progressio so qu'Asimo
Uno doveva Boncompagni tali pull a Volos dove la costruzione europea senta Miloš ore sull'ora Milva stoccato comparsa chi la rete desideri supporre di Davos italiani Dole Colombo che Pulfero s'ter governo Montaldo pure forme delle tratte
Le risulta Dossetto un ferroso nudo su uno dei suoi il Four colletto torna con affetti alcol Paolo nato
Nel gruppo a Colorno europea buon Sapa a barchessa determinazione
Dalle buon concludiamo stritolata Ennio tra sei pallottole Commissione restituisce un del presente ha detto di no ad Assab laddove mo'collega Altiero Spinelli
Leso ammissione
Nudo con lui rampollo cotte
Sono da affrontare legge il fischio d'uopo tu
Delfini economico
Destini tecnologie
Testi Ossi solo però durasse più vite
Loro
Nuoto
Proprio se durante mocassini
Del duo al loro do la solita lite ad orecchio e per i diritti Amoruso
Notturno abissi o la più
Duarte Tudor fra Dossetto Coop
Otite Polytechnic Beretta ovvio
Capo Abdul giù verso l'asse il mondo paragone Sossio Ussel Rubis dura per
Vivo a Vittoria viveva gruppo a me la libertà
Questo applauso vennero unguenti
Nel
Dire all'illustre Presidente del Parlamento europeo quanto importanti e gradite siano state le sue parole
I quali ci confermano nel nostro impegno per l'unità e l'autonomia dell'Europa
Compagnie e compagni
Dobbiamo ora procedere a innanzitutto vi comunico questi dati l'organizzazione del congresso ci comunica che dall'inizio del congresso cioè dal questa mattina sono presenti mille sedici delegati su un mille e novantuno eletti dobbiamo ora passare all'approvazione dell'ordine del giorno del congresso
L'ordine del giorno e si propone reca primo un moderno un moderno partito riformatore
Un programma è un'alternativa per l'Italia e per l'Europa
Secondo approvazione dei documenti politici e organizzativi
E delle modifiche allo statuto
Terzo elezione degli organismi dirigenti e di controllo
Avete sentito qual è l'ordine del giorno che si propone vi domando se vi sono osservazioni proposte
Se non ci sono vuol dire che l'ordine del giorno è considerato approvato oppure vogliamo votare votiamo Chieppa è d'accordo alzi la delega
Sulle deleghe
Chi è chi non è d'accordo
Cioè qualcuno no no non c'è nessuno chi si astiene
L'ordine del giorno approvato all'unanimità
Ed ora alla parola il compagno Alessandro Natta per la relazione
Allora
Compagni
Compagnie delegate e delegati
Noi
Siamo qui riuniti
Per trarre le conclusioni
Di un'esperienza democratica
Che ha pochi paragoni possibili
La discussione che ci ha impegnato per molti mesi nei congressi delle sezioni e delle federazioni e ancor prima di essi
A appassionato
Non solo i comunisti
Ma moltissimi che comunisti non sono
Altri
Che duramente ci averne sono
Una parte vasta
Della pubblica opinione e non solo italiana
Ne è un segno
La presenza di tante delegazioni e personalità
Del nostro e di altri Paesi
A tutti
I compagni gli amici italiani
E di ogni parte dell'Europa e del mondo che sono nostri ospiti come in passato o per la prima volta
Comunisti socialisti socialdemocratici laburisti
Ai rappresentanti dissestati di partiti di movimenti politici sociali e culturali voglio rinnovare anch'io il saluto è il più sentito ringraziamento
Noi abbiamo vissuto lo ripeto
Una straordinaria esperienza democratica
Non sempre
Le notizie che sono state fornite sui reali contenuti del nostro dibattito erano le più corrette e precise e taluni
Dei numerosi commenti apparivano animati da assiomi pregiudiziali
Piuttosto che dallo spirito critico sia pure il più severo
In ogni modo vi è stata in questa attenzione il riflesso di un'attesa forse mai così garante
Per le decisioni che assumerà una forza tanto rappresentativa come la nostra
Un'attesa
Che in molti esprime anche attraverso il pungolo della critica la speranza in un nostro miglioramento e avanzamento
In altri all'opposto il desiderio che noi non ce la facciamo nel compito che con questo congresso ci siamo assunti questo desiderio
è ispirato dalla dottrina
Secondo la quale i comunisti italiani seppure hanno rappresentato qualcosa nel passato sono comunque al termine
Della loro capacità creativa
Credo
Che possiamo ragionevolmente dire che il nostro congresso ha già deluso e deluderà ora questa previsione e smentire la questa dottrina
Fissiamo ci siamo proposti il compito di aprire una nuova fase dalla nostra politica
E di promuovere con Rinnovamento ideale e programmatico organizzativo del nostro partito
Questo rinnovamento
Noi lo porteremo a fondo
A partire da qui
Vogliamo anche un ringiovanimento del partito e dei suoi quadri
Ma non vi è differenza
Tra le generazioni comuniste
Tra vecchi e giovani quadri nell'impegno per andare decisamente avanti
Per tracciare nuovi orizzonti
Per cambiare noi stessi se vogliamo cambiare lo stato e la società
La prima prova
Di questa volontà
E stata nell'ampiezza
Nella sincerità
E nella passione dalla nostra discussione
Non abbiamo avuto paura così come avevamo annunciato di aprire porte e finestre
E di guardare anche impietosamente hanno gli stessi ancor prima di giudicare gli altri
Nessuno ha potuto disconoscere la democraticità di queste esperienza
Rispetto alla prova che stanno offrendo altri partiti italiani che pure vanno ai loro congressi qualcuno anzi c'ha guardato con stupore
Come se prendessimo un po'troppo sul serio l'impegno per la democraticità della discussione
Da parte nostra riscontro
Consideriamo significativo il fatto
Gli altri partiti primo in ordine di tempo la Democrazia Cristiana sia vino alle loro assise congressuali senza che si possa parlare di un dibattito comprensibile
Rifugge
Dalla aperta discussione solo chi non si sente intimamente sicuro delle proprie ragioni o peggio
Chi teme gli alzare i livelli ti avvolgono inquietanti e realtà
Questi timori noi non li abbiamo avuti
E credo che dobbiamo tutti compiacerlo ci dalla grande prova che è stata fornita
Dando un esempio di limpida discussione democratica
Noi non abbiamo assolto soltanto ad un dovere averlo sono gli stessi è vero lusso l'opinione pubblica che ci segue
Ma verso l'insieme dalla democrazia italiana
Nel momento in cui tanto vivace e così ingiustamente generalizzato è l'attacco anche sprezzante a tutti i partiti politici
Sappiamo benissimo
Così come fu chiaro
Fin dai tempi più antichi del mondo antico che quando furono sperimentate le prime forme di al reggimento democratico
Che la democrazia non è senza rischi
Né negli Stati né in alcuna altra associazione umana
Ma nessun rischio è maggiore dell'assenza del libero dibattito e della Carrà delle idee
E noi saremmo davvero degli ipocriti se fossimo capaci di discettare solo per l'esportazione della forza creativa della democrazia
Abbiamo compiuto
Un nuovo grande passo avanti nel nostro modo di essere e nessuno ci farà tornare indietro
Naturalmente
Naturalmente questo non vuol dire che noi non dobbiamo vedere i limiti che il nostro dibattito ha avuto limiti di quantità e di qualità
Nei congressi
Così come è avvenuto alle altre volte si sono impegnati soprattutto i quadri più attivo
La parte militante del partito
Non è un piccolo numero perché si tratta di centinaia di migliaia di donne e di uomini
Ma non possiamo considerare ce n'è appagati
è evidente che è un partito di massa non può non avere livelli DiVersi di attività politica tra i suoi iscritti
E noi abbiamo sempre giustamente polemizzato contro chi definisce come puramente passiva alla iscrizione quando si apriva di un alto impegno militante poiché anche al soltanto il gesto della delusione ad un partito che si propone come il nostro ideali di trasformazione sociale rappresenta una prima rottura
Una nuova consapevolezza una volontà di ritrovarsi con altri in una comune aspirazione e in una lotta comune
è dovere nostro però
Portare il massimo numero di iscritti a partecipare alle scelte e non già perché non dobbiamo essere sinceramente fieri di una delega che pure esprime una grande fiducia
Ma perché il primo compito nostro è proprio quello di costruire non un ristretto quadro di partito ma una grande forza consapevole
La vera e propria avanguardia abbiano rinnovamento delle classi dirigenti del nostro Paese
Sappiamo assai bene
Di andare controcorrente
Anche per la penetrazione dei mezzi di comunicazione di massa
Sempre più forte si fa la dottrina e la pratica secondo cui lei insistenza spessa di una vasta pause di massa viene considerata una zavorra
Una remora rispetto alla necessità
Delle a rapide decisioni e delle tecniche di persuasione imposte dei tempi moderni
Anche tra forze di sinistra
Vediamo tornare seppure con nuove definizioni vecchie pendenze Cesaris Piquet
Senonché
Dietro l'immagine dell'impervio decisionista del leader
Sta piuttosto qualcos'altro
E cioè la sfiducia nella possibilità di fare del partito politico quale cosa di diverso da una semplice funzione
Dei mezzi di comunicazione di massa e delle pratiche di condizionamento dell'opinione pubblica
Noi ci battiamo contro questa tendenza non perché abbiamo pochi o nessuno degli strumenti molteplici della comunicazione
Ma perché essa dimostra di essere sbagliata anche la
Dove Viera o vi è un possesso monopolistico degli strumenti delle informazione dato che la realtà
Non può alla lunga e issare camuffata oltre misura
Soprattutto
Viene però qui per noi una questione che riguarda le nostre stesse ragioni costitutive
La nostra presenza come quella di ogni forza progressista cesserebbe di aver significato se rinunciassimo alle il primo dei suoi essenziali valori
Vale a dire cioè
Che senza la crescita della consapevolezza senza l'impegno dei singoli
è del tutto privo di senso parlare di un processo di emancipazione sociale e di liberazione umana
Ecco perché noi dobbiamo trarre lezione dalla esperienza e saper organizzare i nostri dibattiti in forme anche nuove e i nutrita
Pur senza rinunciare al bisogno
Di una visione di insieme come quella che si è cercato di offrire con un documento Complesso come le tesi dobbiamo sapere coinvolgere nelle scelte su singoli problemi e su soluzioni precise la più grande parte dei nostri compagni
E dobbiamo trovare anche le forme per le consultazioni che vadano al di là degli iscritti e si rivolgano ai lavoratori e al più vasto numero di cittadini
Ma dobbiamo trarre lezione dalla grande esperienza compiuta anche per quanto riguarda la qualità del nostro dibattito certamente il nostro primo dovere è quello di capire bene il significato e gli esiti del confronto che gli è stato
Larghissimo
è stato il consenso alle tesi tanto più convinto quanto più frutto di un confronto reale
Ma noi
Intendiamo anche il senso delle obiezioni e delle posizioni contrastanti con le tesi anche quando non le condividiamo
In esse
Si esprime prevalentemente al di là di singole formulazioni il timore che possono affacciarono si posizioni subalterne
O rinunce alla nostra autonomia di giudizio e di azione nell'opera volta a cercare di modificare la realtà
è un timore che non trova un effettivo fondamento nelle nostre tesi e nella nostra politica ma che tuttavia
Dobbiamo saper raccogliere anche perché esso non si esprime se non in piccola parte nella forma di una Nostalgia conservatrice
Ma è alimentato piuttosto dalla presenza nelle nostre file di militanti che hanno partecipato ai guardano ai movimenti dai quali il nostro tempo è segnato
I movimenti per la liberazione dalla donna per il riscatto dei popoli oppressi i movimenti pacifisti ed ecologisti
Noi
Dobbiamo essere fieri gli avevo saputo esprimere una politica che ha innestato sull'antico tronco del movimento operaio
I germogli di nuove posizioni e culture che esprimono la consapevolezza acuta
Di contraddizioni antiche che ora vengono in più chiara luce
E di contraddizioni nuove che lo sviluppo stesso reca con sé
Ma allo stesso tempo compagnie e compagni
Noi dobbiamo ricordare bene che il dovere di un grande partito politico
Che vuole essere tra i protagonisti del risanamento del rinnovamento
E dalla trasformazione dalla società e dello Stato
Consiste innanzitutto nel dare concretezza positiva alla denuncia e alla protesta che nasce spontanea
Guai a noi se ci fossimo accontentati
Di estrarre predicatori
Di una società avvenire senza trarre dagli ideali i nostri e dall'analisi delle contraddizioni e dei mali sociali obiettivi politici per se guidi lì effettuati in mente
Il primo insegnamento di Togliatti
Fu proprio in questa lezione di politica
Proprio nello strappare il nostro partito dal rischio della predicazione fine a se stessa dalla pura denuncia e del propagandistico il problema
Il problema è che ci siamo posti e ci dobbiamo porre sta proprio nella esigenza di costruire una fase nuova della nostra politica
Noi non abbiamo convocato questo congresso con anticipo
Per perché colti dall'angoscia dinanzi ai risultati elettorali
E d'altronde
I fatti stessi
Si sono incaricati di smentire quella in fasi chi ha voluto trasformare l'esito delle elezioni amministrative e del referendum in una sorta di resa dei conti finale
Le cose non stavano così
è stato salutato recentemente comunque fatto positivo la rissa Lita dei socialisti francesi al trentadue per cento dei voti
E dunque noi avremmo potuto trincerarci dietro cifre che sono davvero Halfaya rilevanti per qualunque partito dalla sinistra in Europa
Il trenta per cento delle amministrative le farà anta sei per cento in un referendum in cui eravamo praticamente soli non sono il segnale di un distacco dai sentimenti
Non sono il segnale di un distacco dai sentimenti dei lavoratori e del Po
Ma noi abbiamo giustamente ha rifiutato
Questa linea difensiva
Altro è il dovere di un grande partito come noi siamo
Al di là delle campagne elettorali e le io loro risultati
Che non dobbiamo dimenticarlo mai
Non riflettono c'erano otto una condizione di pari possibilità tra le forze in campo vi è qualcosa di più profondo che ci deve preoccupare
Così
Come preoccupa le forze più grandi e Serri e dalla sinistra europea ecco il vero tema del nostro congresso e delle tesi che abbiamo proposto
Il tema è quello di contribuire ad un riscatto e ad una controffensiva delle forze di sinistra duramente colpite in molti dei Paesi più avanzati dall'ondata conservatrice
Il tema è quello di fare in Italia
Del partito comunista dinanzi alle trasformazioni profonde della realtà una forza sempre più atta ad esprimere capacità di governo programmi e soluzioni all'altezza delle sfide attuali
è qui il centro delle tesi degli interrogativi che esse si pongono e delle risposte che si sforzano di tale
Vale a dire che noi non abbiamo replicato con una scrollata di spalle al problema posto dai molti fuori e dentro le nostre fila
Che ci hanno chiesto
Di ridefinire le ragioni stesse di un movimento
E di un partito che affonda le sue radici nel lontano sorgere di una società industriale e ne accompagna lo sviluppo ora che non solo si annunciano ma sono già in atto così profondità la SFOR mansioni nei mezzi e nei metodi di produzione
Noi avremmo potuto rispondere illustrando l'evidenza dalla nostra forza chi ha alle sue origini in una storia gloriosa
Ma l'orgoglio per la nostra storia
Non ci può bastare
Anche se abbiamo il dovere di contrastare con nettezza
La tesi di quanti la riducono ad una serie di manchevolezze di errori se fosse così non solo noi non saremmo quello che siamo ma non sarebbe così vivo è così vitale il movimento operaio e democratico italiano
Risultato dalla nostra lotta non sta soltanto nell'ampiezza
Dalle consenso raccolto ma nelle influenza esercitata sul complessivo sviluppo democratico del Paese
E anche su altre forze politiche culturali morali del nostro Paese anche quando esse ci hanno aveva un salto e ci ha per possano
Vengano oggi invocate da molti le ragioni della modernità
Ce ne compiacciamo
E con esse
Sì vogliamo misurare affondi
Ma prima
Non si può e non si dovrebbe dimenticare mai
L'originalità del contributo dato dai Comunisti italiani in lunghi anni ad una moderna Rifondazione del movimento operaio
Pare talora che tutto il nostro contributo
Compreso quello dell'ultimo decennio
Non sia consistito in altro che nel mantenere ferma un'etichetta ideologica superflua
Ho obsoleta sopra una pratica di piccolo cabotaggio
Chi ha ragione così
Dimentica Attraverso quali elaborazioni
E quali battaglie abbia dovuto passare l'opera ancora oggi incompiuta e all'affermazione la difesa il consolidamento della democrazia italiana
Dalla conquista dalla Repubblica e dalla Costituzione alla restaurazione conservatrice dalle battaglie per riconquistare
Gli elementi essenziali di uno stato sociale fino alla lotta contro il terrorismo
Sia chiaro
Noi non invochiamo le ragioni di una continuità senza rotture
Abbiamo rivisitato la nostra storia con spirito critico e abbiamo saputo operare con nettezza le cesure che erano necessaria
Ma non siamo disposti
A gettare via
Quasi fosse cosa indegna il patrimonio immenso di elaborazione distaccano Rifici di latte di cui ha fatto il nostro passato è che fa parte ormai bene il patrimonio di tutto il movimento Calaiò è dalla nazione
Il sogna tuttavia guardare con esattezza il senso più profondo di questa nostra storia
La identità comunista italiana
Non si costituisce per l'astratta fedeltà verbale ad una idea e ad una speranza
La cultura politica dei Comunisti italiani rovescia l'ideologismo Dom Matticchio di tanta parte della tradizione terzi internazionalista
La forza di un'idea
Che voglia intervenire sulla realtà non si può approvare altrove in enti che intervenendo nella realtà
La identità dei Comunisti italiani si costruisce dunque erano le concrete politiche
Elaborate tappa per tappa
Dalla vicenda
Travagliata e terribile che va dal Congresso divisione che si tenne proprio sessanta anni fa e in cui gli ha laici Giacomin chi è il primo grande mutamento di rotta
All'ottavo congresso in cui Togliatti porta tutto il partito sulla linea della via italiana al socialismo
Fino allo sforzo di questi anni e a quello di oggi in cui tutti noi siamo impegnati
è una identità la nostra che si costruisce dunque nelle cambiamento
Nell'anno ridiscussione continua di se stessi dalla propria politica e delle proprie ragioni
Ecco perché non solo non abbiamo avuto paura ma abbiamo sollecitato noi stessi questa riflessione a radicale
Sul nostro partito è sulla sinistra in Italia e in Europa
Solo chi ha perduto ogni futuro solo chi è davvero in declino ha paura di Apricena rare se stesso
La destra non ha avuto i suoi successi per la novità del suo bagaglio culturale
Come altre volte avvenuto nei periodi di restaurazione l'apparenza di dinamicità
è piuttosto venuta dalla staticità delle idee e delle politiche delle sinistre nel mondo in chi ero
Dinanzi ai mutamenti profondi che avvengono nei sistemi produttivi e dinanzi ai risultati stessi delle lotte e delle politiche e delle forze progressiste
Di questa ridiscussione
Noi possiamo essere tanto più sicuri
E più sereni
Perché partiamo non soltanto dal permanere di una grande solita forza
Ma perché noi avvertiamo il grande ruolo che ha avuto il nostro partito nel nostro Paese non solo Ines
Abbiamo attraversato un Periodo di smarrimenti assai più avanti
Tutte le forze progressiste di sinistra
Dopo le grandi speranze
Che nell'animo di un enti è una generazione si erano aperte nelle stagioni alte delle lotte studentesche dalla Galante ha ripreso operaia
Sul finire degli anni sessanta e dopo la vittoria dal Vietnam
E qui da noi dopo le incrinature di un sistema di potere manifestate sì con il referendum sul divorzio
E con i nostri risultati elettorali di dieci anni fa
Non è qui il luogo per tracciare un'analisi visto
Contribuite contribuire e tuttavia
Va segnalato nella sede politica un duplice divario di quella stagione in Italia
Il primo
Fu nella risale distanza tra lesto preme esaltazioni
E le possibilità reali delle forze di sinistra le quali non giunsero mai tutte insieme alla soglia del cinquanta per cento
Un secondo e più grave scarlatto
Fu nella divaricazione
Davvero impressionante
Torna il senso di responsabilità
E anche di saggia moderazione
Di cui il detto lo approva i comunisti consapevoli che i loro successi non li esentava uno dal dovere di fare i conti con le altre forze politiche gli interessi che essi esprimevano e l'aut Tusa dita
Anche l'affaire allaccia delle a resistenze in cui si imbatte il tentativo di avviare la compiutezza la democrazia italiana
Era questo duplice Barracco
Che posso la predicazione estremistica giunta sino al terrorismo
Ed è così
Che si arrivo anche all'assassinio di Aldo Moro il cui sacrificio il Comunisti italiani non hanno dimenticato
è tempo tempo compagne e compagni di dare una valutazione serena anche del periodo della solidarietà nazionale
Degli successi da cui essa fu segnata
Ma anche del significato che essa volle a vere
Oltre che s'dei suoi a risultati non io rilevanti sul piano economico che su quello dell'ordine democratico
Nella solidarietà nazionale
Non siano riassumeva l'idea del compromesso storico
Ma queste ne questa idea voleva alludere all'il bisogno di cambiare qualcosa pur di non cambiare nulla in noi stessi
Ottenendo e quasi richiedendo una legittimazione dall'antagonista tradizionale
Chi non è accecato
Dalla passione di parte
Deve pur riconoscere che poche altre volte
I comunisti hanno cambiato tanto disse stessi innanzitutto ma non solo sul punto decisivo dalla loro collocazione internazionale quanto hanno cambiato con la direzione del compagno eolico Berlinguer
Ho letto stamane
Ho letto stamane
In un commento al nostro congresso che la novità di questo congresso
Sarebbe nell'assenza di Berlinguer
Ma Berlinguer e qui più che mai con voi care compagne e compagni
L'idea
L'idea del compromesso storico
L'idea del compromesso storico alludeva a qualcosa di più profondo
Essa accoglieva cioè
Un Dante della realtà e che sta ancora dinanzi a noi
Come giungere a significativi mutamenti di Indirizzo nelle politiche negli affetti economici e sociali
Senza generare le reazioni più estreme chiara fresca la lezione Cile come evitare nelle società sviluppate che alle fasi di inasprimento della lotta sociale
Corrisponda una svolta reazionaria piuttosto che un effettivo avanzamenti
La espressione
Compromesso storico e che ci siamo non solo l'idea del patto costituzionale
Ma anche quelli implicita intesa tra movimento operaio e forze economicamente dominanti da cui è scaturito ciò che viene chiamato lo stato sociale
All'estrema acutezza
Delle resistenze interni e internazionali di fronte al tentativo di sbloccare anche con il massimo senso di responsabilità la situazione politica italiana
Si issò motto Ottavia non dobbiamo dimenticarlo l'immediato inasprimento dei rapporti a sinistra nonostante la identica collocazione parlamentare
E la difficoltà di una piena coerenza poiché la macchina
Le intuizioni giuste
E lungimiranti come quella dall'austerità
Ed è la esigenza di un programma a medio termine non cadevano in un terreno band di soldato
E si scontravano a sinistra
Non solo con le deluse le speranze
Ma con un divario addirittura strategico rispetto all'esigenza di alternativa intanto affermata dai compagni socialisti
Fu difficile
Dopo il fallimento della solidarietà nazionale
Salvaguardare lei ha ragioni della sinistra
La parola stessa fu contestata
è in larga misura ripudiata come espressione generica e inconcludente
Oggi di fronte alla corposità delle politiche conservatrici e restaurate Ricci ma anche di fronte ai primi segni e del loro declino
Si tende anche in Italia ad un ripensamento
Nell'area culturale socialista e in quella nuovi più vicina di troppo facili ed estreme liquidazioni
è stata giusta
Anche se non senza errori la nostra resistenza di questi gli anni dobbiamo porre chiediamoci
Quale Hopa la nuova sarebbe mai possibile oggi sia avessimo acconsentito anche noi non già ad una riflessione critica che è pienamente nostra ma ad una tale si scambiano Lezza di valori
Per cui si poteva definire come riformista una pura e semplice ha riverniciato urrà delle politiche neoliberiste
Ciò è oggetto ormai di critica acuta
Anche nelle fila socialista
Ma questa critica
Non avrebbe alcun consistente punto di appoggio se essa non trovasse nel partito comunista una forza che ha saputo reggere con lei iniziativa politica e con la lotta
La nostra stessa resistenza
Io ripensamenti che percorrono le forze di sinistra italiane e tanta parte delle forze socialiste e socialdemocratiche europee non potranno tuttavia ottenere risultati vittoriosi se tutti insieme non sapremmo misurarci con la sfida vera dei tempi nuovi
Sarebbe stavano
Che è proprio il movimento operaio
Di ispirazione socialista
Il quale trae origine dalla comprensione dei rapporti materiali nuovi che si creano ottimo agli uomini con il mutare dei mezzi di produzione
Non fosse capace di guardare fino in fondo alle trasformazioni è vengono introdotte dall'applicazione delle nuove tecniche
è una nuova rivoluzione
Come è stato ampiamente documentato
Ha classe operaia
Così come noi siamo abituati a concepirla non è affatto scomparsa ma dobbiamo vedere con nettezza e chiarezza il processo di trasformazione delle classi e dei ceti sociali
Il moltiplicarsi delle nuove professionalità
E la scomparsa continua di più antiche funzioni
Il contemporaneo estende russi dall'area del lavoro dipendente ma anche dal lavoro autonomo il permanere come dato essenziale delle grandi concentrazioni e la loro internazionalizzazione
Ma anche l'estendersi delle unità produttive medie piccole
Dobbiamo vedere che la contraddizione di classe non scompare nella Società delle nuove tecnologie ma muta grandemente le sue modalità
E che essa comunque non risolve in se stessa
Le altre contraddizioni a partire dalla divisione dei ruoli lavorativi e sociali sulla base dei sessi o dal rapporto tra l'ambiente e sviluppo
è già nota e dobbiamo coglierla una critica corretta e consapevole alle società capitalistiche avanzate
è un è critica che possiamo tanto più oggettivamente sviluppare quanto siamo stati capaci di guardare senza infingimenti e con piena lucidità di giudizio alle contraddizioni dei Paesi socialisti
Chi si lì ci si invita
A liberarci
Da ogni forma di messianismo
Da ogni sorta di Filosofia dalla storia che ritenga in essa implicito il fine al socialista di cui parliamo
Ma questa liberazione l'abbiamo compiuta da gran tempo noi diciamo altra e opposta a cosa
E cioè
Che proprio le grandissime novità
Che sono il risultato delle scienze positive
Confermano più che mai la intuizione chiesta all'il fondamento di ogni idealità socialista cioè che ha bisogno sempre di più
L'intervento programmatorio e a razionalizzatore l'intesa e l'intervento sociale
Non vi è un unico possibile uso dell'innovazione
Tant'è vero che essa si accompagna con la piaga della disoccupazione tecnologica così come non vi è un uso solo di qualsiasi tecnica
Fino al punto estremo ma non paradossale cui assistiamo ancora in questi giorni e che giunge sino all'avvelenamento letterale degli alimenti e dall'acqua da bere
Non ci deve essere insegnata la esigenza del mercato
Ma siamo piuttosto nove
Nintendo non solo noi comunisti ma l'insieme dalla sinistra che dobbiamo rivendicare con orgoglio di aver visto per primi che senza regole senza intervento sociale senza programmazione senza una funzionalità nuova dello stato si può arrivare alle conseguenze più folli e criminale
Noi non dipingiamo per nulla
Un quadro a fosche tinte dei Paesi capitalistici sviluppati
Ne siamo così sciocchi da predicare la possibilità della fine di tutte le contraddizioni
Male l'altra cosa e considerare il profitto come un misuratore della efficienza di un'impresa altra cosa rigida quello ha valore assoluto
è inaccettabile questa moda secondo cui tutto il male starebbe oramai nell'intervento pubblico e tutto il bene nel privato così come non è vero il contrario
L'intervento
L'intervento pubblico può degenerare in burocratismo
In cliente lirismo
In corruzione
La concezione dallo Stato
Come valore assoluto porta alla tirannide
Ma la teorizzazione del profitto come valore assoluto
Porta a considerare il commercio della droga come la migliore delle imprese e può dare al privato anche il volto dei Sindona Dale caldi o di questi avvelenatori di cui si parla
L'equilibrio
L'equilibrio fra Stato e mercato va ricercato secondo logiche differenziate specifiche
Ciò che certamente so è sotto i nostri occhi
è l'assurdità del contrasto tra le immense possibilità offerte dalle conquiste dell'ingegno umano e la condizione disperante
Di tanta parte dell'umanità e anche il perdurare nelle società più ricche di un'aria di indigenza e di emarginazione vastissima
Ecco il compito che sta dinanzi a noi gli alla sinistra europea
Abbiamo tutti insieme bisogno di un grande al rimodellamento programma
Adesso stanno concretamente lavorando ad esempio i socialdemocratici tedeschi
Dopo il contributo importante offerto dai socialdemocratici svedesi sotto la guida di palme la cui memoria anche qui noi vogliamo onorare
Adesso
Adesso vogliamo lavorare noi in questo congresso
E con la convenzione programmatica che abbiamo annunciato nelle nostre tesi non si tratta di indire una manifestazione ma di proseguire in quell'opera di coerenza rispetto alle esigenze immediate e a quelle di più lungo termine che è una forza di governo
Come noi siamo anche dalla opposizione deve avere
Accogliamo pienamente
La sollecitazione i tanti amici e compagni
Alcuni dei quali ci onoriamo gli ha vere tra i nostri eletti che con le loro lettere hanno voluto intervenire nel nostro dibattito invitandoci a questo dovere
Qui sta lo sforzo racconti
E il rinnovamento oggi necessario e pieno di conseguenze il tentativo di dividere la sinistra e i comunisti stessi
Fra coloro i quali vorrebbero soltanto migliorare le esistenti
E coloro che invece vorrebbero sto più audacemente cambiarlo
Fra coloro i quali avrebbero il coraggio del pragmatismo e pelli e che posso chiedere però la fermezza dell'utopia
è in verità un tentativo in se stesso non soltanto scontato ma in larga misura duramente smentito dalla realtà
Un pragmatismo senza valori
Senza saldi punti di riferimento ideale e morale porta come si è visto ha conseguenze politiche e pratiche assai gravi
Fino alle peggiori forme di scadimento e di corruttela
Un rifugio nella bella intenzione
Nella bella frase e nei buoni propositi senza concreto riferimento alla realtà qui al modo di agire sopra di essa non ha alcuna sostanza
E porta alle medesime penose conseguenze
La vecchia disputa
Fari Forme in rivoluzione tra massimalismo e riformismo è alle nostre spalle
Ben più avanti è il dibattito nella sinistra europea e nelle nostre stesse figlie
Il problema è quello della individuazione esatta
Delle misure delle politiche per il Breve per il lungo periglioso e dunque del nuovo livello a cui deve porsi una politica riformatrice
Noi interveniamo in questa discussione
Come chi ha la consapevolezza di avere visto non solo la giustezza della lotta per lo stato sociale
Ma di averne tra i primi sottolineato anche i limiti
Il limite innanzitutto di intervenire solo nel processo Dell'Amore distribuzione del prodotto del reddito prodotto e non anche
Nel processo della accumulazione
Perciò troviamo oggi così importanti convergenze con le forze dalla sinistra che questi limiti hanno esperimenti dato anche in un'opera concreta di governo ma troviamo soprattutto un punto di incontro e di intesa essenziale su ciò che costituisce il problema cardine
E cioè la questione dei rapporti internazionali della guerra e della pace la questione da cui ogni altra dipende
Su questo tema decisivo
Come su ogni altro il dibattito nel nostro congresso numero riprende al punto in cui l'abbiamo lasciato quando approvammo le tesi o quando discutemmo nei congressi federali
Noi dobbiamo guardare a queste discussioni passate ma anche e soprattutto a ciò che è accaduto sotto i nostri o troppo spesso nel dibattito che si è fin qui svolto queste esigenze estate in tutto o in parte rassicura
Dobbiamo innanzitutto a chiederci sì abbiamo proposto correttamente il tema della distensione internazionale scrivendo come facemmo dopo l'incontro di Ginevra
Mi pare che sia stato del tutto giusto guardare con speranza ma con prudenza al primo avvio di ripresa di un processo di distensione
Da allora fatti nuovi che sono avvenuti a confermare la possibilità e le difficoltà
Ma anche a marcare assai vivamente il carattere contrastato e arduo dal processo in corso
La ripresa dell'iniziativa da parte dell'Unione Sovietica dopo così lunga stagnazione
è stata rafforzata dallo svolgimento del congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica
E si è visto quale fattore positivo di movimento esso ha possa costituire costituisca quando sia coerentemente svolta
Così come è avvenuto anche durante l'ultima crisi nel Mediterraneo con le proposte sul ritiro delle flotte delle due grandi potenze il punto piace paradosso sopra tutti essenziale
E l'affermazione del segretario Corbaccio sulla unitarietà del processo in atto oggi nel mondo e la impossibilità di fare fronte alla enormità delle esplosive contraddizioni senza una grande impresa comune tra Paesi estati a regime diverso
A partire dalle interruzione della Carraro ER mista che disperde immense risorse
Noi troviamo qui una posizione per cui i comunisti italiani si sono battuti
Sino dalla lontana polemica di Togliatti eravamo negli anni Cinquanta con il gruppo dirigente sovietico a proposito del mutamento della natura della guerra nell'epoca tonni
Parrebbe più tardi vana utopia
E quasi la caduta in una sorta di proselitismo imbarazzante l'auspicio che Berlinguer fece al quattordicesimo nostro congresso
Di un governo mondiale di fronte ai rischi incombenti e alle tragedie già in atto
Non lo ero
Era il bisogno di tracciare un nuovo orizzonte
Di indicare una idealità nuova
Per i parziali obiettivi di lotta che tappa per tappa bisogna porsi era la esigenza di rompere con antichi ideologismi che affidavano al trionfo finale
Della trasformazione socialista
La soluzione dei problemi perché qui
E ora bisogna affrontare
La peculiarità
Dei Comunisti italiani
Fu nel fatto che anche quando essi praticarono scelte di campo non si rinchiuso Rho impure contrapposizioni ideologiche
Gli elementi manichei cuore presenti in quelle scelte
Non prevalsero sulle motivazioni politiche ancorate ai nostri doveri verso il nostro popolo è verso la nazione l'esigenza della lotta antifascista prima e quella poi di far fronte allo squilibrio atomico dissotterrare la guerra fra i
Stupisce
E addolora il fatto che in qualche posizione
Di dirigenti socialisti posso a prevalere rispetto all'opera che Nenni compito in quel periodo lontano
La critica per l'unità con i comunisti vista comunale in se stesso rispetto alla comprensione dei problemi ai quali all'ora occorreva risponde
Comunisti e socialisti detto valore insieme un comune contributo
Grande e decisivo alla rinascita democratica e ad evitare che le tensioni della guerra fredda degenerassero oltre ogni misura
Abbiamo rifiutato da tempo
Ogni scelta di campo
Questo rifiuto
Che oggi confermiamo pienamente
Nasce anch'esso da una visione al responsabile della realtà internazionale
Da bisogni politici del Paese e dallo sforzo per sollecitare il contributo che l'Italia può e deve dare alla superiore causate alla pace
Ogni mutamento non concordato negli equilibri faticosamente costruiti può oggi trasformarsi in tragedia
è perciò dall'interno delle alleanze pattuite
All'estero e all'Ovest
Che ciascun Paese deve portare il proprio contributo al processo della distensione del disarmo bilanciato e controllato delle graduale superamento dei Bleus
Qualcuno
Si è stupito che noi abbiamo salutato come positivo il nuovo colosso internazionale della politica sovietica
Quasi che con ciò confessarsi Moro i nostri giudizi di ieri
Al contrario
Quei giudizi noi abbiamo conferma
E la visione di ciò che è mutato nella politica estera dell'Unione Sovietica ora uno spicchio di successo nelle radicali riforme annunciate
Non ci porta ad oscurare la visione delle molte dure e irrisolte questioni a partire da quella democratica è in contraddizione grave con se stesso piuttosto chi non compresa però tempo
La necessità di una critica seria e di fondo e passo all'applauso per il nuovo senza aver osato combattere ciò che era vecchio
Possiamo
Possiamo
Possiamo oggi
Tanto più apprezzare i gesti i volti alla creazione di un nuovo clima internazionale
E ad una ripresa del processo di distensione quanto più
Nella pienezza della nostra autonomia noi concepiamo in termini politici e non ideologici la nostra posizione nei confronti dell'Unione Sovietica
Per la linea della distensione noi ci siamo battuti politicamente e periodicamente
Stabilendo un inscindibile rapporto tra idealità socialiste e cultura di pace
Affermando la coesistenza
Come un obiettivo primario e irrinunciabile definendo la sicurezza come una necessità collettiva e globale e cioè
Come un bene che non può essere visto più come ottenibile al di fuori di una grande intesa comunque
In tale visione
Consideriamo anche di grande rilievo la politica estera della Cina
Volta a contribuire alla costruzione della politica della pacifica coesistenza
Per ragioni che saldano la causa universale e della pace ai compiti immensi che quel Paese sta affrontando
Per elevare e a non rinnovare la vita di un miliardo di uomini
La coesistenza non può essere praticata come intervallo da utilizzare per il consolidamento delle proprie posizioni di forza in vista dalla successiva per la fretta dei missili come costruzione di un regime di relazioni internazionali
Che garantisca i diritti dei popoli e riconduca contrasti e crisi e competizioni alle ragioni della cooperazione e della pace
Il traguardo della coesistenza suppone la fine della disputa tra le superpotenze per la supremazia nel mondo e sul mondo
Il superamento di ogni concezione integralisti Ica e totalizzante del processo storico e dell'Avvenire umana
L'affermazione piena e fattuale che indipendenza e interno di tendenza costituiscono esigenze dominanti nella realtà contemporanea
è ben vero
Che la costruzione di una vera e duratura pace demandare assai oltre poi che una tale costruzione tocca un modo di essere del genere umano che affonda la propria radice ben lontano nella storia degli uomini
Abbiamo perciò pienamente apprezzato il valore ideale morale della lettera contro il sistema di guerra e di dominio
Rivolta al nostro congresso da tante eminenti personalità cattoliche
E indipendenti tra cui ci sia concesso di ringraziare in particolare la signora Eleonora Moro
Noi
Noi sentiamo
Profondamente
L'esigenza di un vero rinnovamento culturale per l'affermazione della pace e avvertiamo il rifiuto di tanta parte delle giovani generazione per un bagaglio di idee mortifere
Che attraversato come un luogo comune delle più diverse posizioni ideali cogliamo l'impegno dalla Chiesa cattolica a riesaminare il proprio stesso passato per poter schierarsi sempre più nettamente così come ha fatto piano avvalorare il bisogno di scelte di pace
Continua qui ad esserci la necessità di un incontro sincero tra credenti e non credenti tra mondo cattoliche non cattolico
In una animo di tolleranza e di comprensione che ponga fine ad ogni spirito di crociata pur nel proseguimento delle discussioni e della gara fra i diversi convincimenti
Sì dei dunque
Anche da questo nostro congresso l'appello ad unire tutte le forze nella costruzione di una comune cultura di pace e nella ricerca di concrete soluzioni di pace
Soprattutto a quest'ultimo obiettivo occorre che attendano le forze politiche
E adesso come avevamo previsto incontrare esistenze dure
La conferma del mutato atteggiamento sovietico non determina un processo automatico
Anche se occorre vederlo accentuato in ogni parte del mondo i contrasti tra le forze che spingono per impedire ogni processo di distensione quelle che porre mano in senso opposto
Noi non potevamo illuderci di essere di fronte a un cammino lineare
Chi oggi si stupisce per le resistenze che il si manifestano più o meno apertamente da ogni parte ha evidentemente sottovalutato il valore dirompente delle iniziativa di pace
Ha davvero scambiato Comuna politica forte l'accettazione della sfidava gli ambiti
Le resistenze non potevano che essere come scrivemmo nelle tesi le più dure
Non abbiamo mai messo in ombra d'arresto e per questo le tendenze dell'amministrazione reca
Ed è stato
Ed è stato uno spiacevole artificio polemico
E Dunga Ravera umore politico quello di chi ha voluto presentare il nostro partito come cedevole verso le tendenze reaganiana
Non ci sono nel nostro partito amici del Ray canizie
Il vero
Il vero problema
Il vero problema
Il vero problema è come si sconfigge
Un corso politico che noi riteniamo rischioso per il mondo e rischioso dallo stesso popolo americano
Il peggiore modo di affrontare la questione
Sarebbe quello di non fare distinzione tra popolo e il Governo cosa che vale per ogni paese del mondo
E di non vedere la differenza tra le diverse forze politiche in campo negli Stati Uniti e tra le diverse forze che compongono la stessa amministrazione arreca
Senza questa capacità
Si ricade in forme di sommarietà
Che non appartengono alle nostre la tradizione di cultura e non si riescono a comprendere le incertezze i contrasti le contraddizioni che si sono manifestate e si manifestano su ogni punto
Sulle Filippine sul Nicaragua e ancora recentemente sul medesimo causò libico
Quante lotte compagne e compagni
Dovemmo affrontare nel corso della guerra vietnamite
Contro chi voleva insegnare a noi e ai vietnamiti stessi che la trattativa non era utile e necessaria
Che le contraddizioni interne agli Stati Uniti erano solo un abbaglio revisionista
Che solo la East illusione dalla lotta armata avrebbe potuto giova fu il tempo nella Cina popolare di quell'esplosione di cui oggi compagni cinesi ci dicono i danni terribili
Macché allora Moretti esaltavano contro di noi
E contro le nostre osservazioni critiche
Compreso qualcuno che non ha mai smesso di volerci dare lezione ora da sinistra ora da destra ma sempre inconsapevole Luís delle lezioni dalla storia
Una grande forza politica come la nostra non può indulgere a schematismi a semplificazioni o peggio a forme di demagogia e se lo facesse pagherebbe ossa in casa
Sarebbe davvero una sciagura se noi pensassimo che gli Stati Uniti si riassumono nell'organismo o che l'insieme delle classi dominanti si riconoscono tutte nella politica dall'Amministrazione attuale e in ogni suo gesto
Voi svelte non fu certo un rappresentante delle classi subalterne
E non lo furono e non lo sono io Kennedy
Ma pure in una comunanza di interessi
C'è un abisso politico tra le diverse forze in campo un abisso giunto sino all'assassinio di un presidente e di un candidato alla preside
Discutiamo dunque con piena ampiezza
E con serietà di studio sulle radici economiche sociali politiche interne ed internazionali della politica restauratrice dall'attuale amministrazione americana
Ma non dimentichiamo di avere di fronte una realtà estremamente complessa che sarebbe vanno grave ridurre ad una sola componente è un'esigenza innanzitutto di serietà culturale ma è anche un dovere politico essenziale
Una grande forza non può fare politica avendo rapporti con una parte sola del mondo
Senza parlare e discutere con tutti con serietà e con rigore il proprio punto di vista
Abbiamo sottolineato
A Pechino e ha mosso
Come noi riteniamo giusto e saggio
Impostare una politica di distensione guardando agli interessi di tutte le forze in campo
Senza una tale visione non vi è propriamente neppure una politica ma solo una forma di propaganda
Ciò riguarda però anche noi e la nostra politica seppure in una parte e in un ruolo che sappiamo limitati ma non trascurabile
Perciò noi abbiamo chiarito
Nel momento stesso dalla controversia con gli Stati Uniti a proposito dell'uso dalla base di Sigonella
Che noi non confondiamo la lotta contro la politica dall'amministrazione Reagan come l'antiamericanismo
Siamo per un'autonoma iniziativa italiana ed europea
Nell'ambito dei patti sottoscritti ma non intendiamo però ciò dare a questa autonomia
Il senso di un rovesciamento dei rapporti storicamente stabilitisi tra Europa e Stati Uniti
La nostra critica alla politica dall'amministrazione Reagan e alle tendenze che in essa si esprimono avrà tanto maggiore valore è tanta maggiore serietà
Quanto più sapremo rivolgerci anche al popolo e a tutte le forze democratiche americane
Tra le quali crescono i dubbi per una politica estera che dimostra di perdere l'iniziativa e appare sempre più rischiosa e tra le quali crescono le critiche
Per una situazione economica che non è più così sicura come prima pari
Le misure assunte
Innanzitutto con il ridimensionamento del dollaro se hanno allentato alcune preoccupazioni per le esportazioni americane non hanno però risolto tutti i problemi a partire da quelli del bilancio
E ci si chiede
Come sia possibile che è il Paese più ricco del mondo possono aver ancora una massa così grande di indigenti e assurdo
Non vedere la profondità delle interni e contraddizioni e i problemi seri che si pongono anti al popolo e alle forze politiche degli Stati Uniti
è dunque con questo animo che sviluppiamo la nostra critica l'amministrazione statunitense innanzitutto per la sua grave linea internazionale
E però gli ostacoli che vengono posti ad un positivo avanzamento delle premesse create a Ginevra
L'affermazione
Che l'iniziativa di difesa strategica
Costituisce una priorità
E all'amministrazione americana assolutamente non negoziabile getta un'ombra preoccupante sul negoziato che si svolge a Ginevra e che per accordo tra le due grandi potenze concerne contestualmente tre materie le armi strategiche i missili intermedi è appunto l'armamento spaziale
Che trattativa diverrà mai se si dice che se uno dei tre punti non c'è nulla da negoziare
Ed era un sintomo rumeno allarmato allarmante la ripresa degli esperimenti nucleari nel Nevada in risposta alla moratoria sovietica la sospensione
Che oggi viene annunciata
è un segno di successo possibile dalla ragione e noi ci auguriamo che inviti una ripresa dello spirito di Ginevra
Ma per ciò che riguarda la militarizzazione dello spazio noi lo abbiamo detto
Lo ribadiamo da qualunque parte essa venga ci sembra una vera follia
Non solo perché lo scudo nasconde la spada
Era eventuale assoluta sicurezza dell'uno può generare l'incontrollata paura dall'altro ma per il nuovo spero però di immense risorse anche nell'ipotesi di un accordo tra Stati Uniti e Unione Sovietica sulla ricerca spaziale per fini militari noi non deflette avremmo dalla nostra opposizione
E la proseguirà in mosse mai con raddoppiato vigore
Ed è per ciò che richiediamo che venga respinta la rinnovata pressione per l'adesione dell'Italia al disegno di Guerre stellari
Non regge
Non regge
No corregge
Non regge alla distinzione tra delusione politica all'iniziativa di difesa strategica e accertazione dalla partecipazione delle imprese europee alla realizzazione del programma
Quanto inconsistenti
Sia questa distinzione
è dimostrato dall'accordo quattro che il governo tedesco occidentale è stato indotta a cui è stato indotto il Governo dalla Repubblica federale tedesca nelle scorse settimane
In più le esplicite dichiarazioni dell'amministrazione statunitense hanno anche pesantemente ridimensionato le illusioni circa il volume di affari
E la ricaduta tecnologica che si determinerebbero per l'industria dall'apparato scientifico europei dalla partecipazione a questo progetto
Non è in tale modo
Che può avanzare ancora la scienza noi
Facciamo nostro il giudizio negativo
Espresso in materia dalla più grande parte degli scienziati italiani europei e statunitensi
E condividiamo pienamente
Il documento dei partiti socialisti dei Paesi appartenenti all'alleanza atlantica
Che nello scorso novembre hanno motivatamente ha respinto l'iniziativa reaganiana
Facendo appello a che l'Europa si concentri nella ricerca per l'uso pacifico dello spazio come ipotizzato dal Progetto eureka
E ci rivolgiamo prima di tutto al Partito Socialista Italiano perché onori pienamente la sua firma sotto quel documento
La leale la leale
La leale accettazione della partecipazione dell'Italia all'Alleanza atlantica e alla NATO chiede innanzitutto al rispetto delle sue motivazioni difensive dei suoi limiti geografici dei diritti di sovranità del nostro Paese
Abbiamo posto per ciò come essenziale
E tanto più ora dinanzi alle prevedibili conseguenze di una intollerabile tensione nel Mediterraneo la questione dello status dalle nostre basi l'accettazione dall'alleanza non può determinare comunque alcun obbligo di adesione all'iniziativa di difesa strategica
Ne finalizzata
Ad una colossale riarmo che assegnerebbe e sassi
L'irrimediabile o subalternità e non solo tecnologica dei paesi associati alla egemonia della potenza leader e dei suoi disegni planetario
Tutt'altra è la via da percorrere per avvicinare il traguardo dalla coesistenza
Da una parte la via del negoziato paziente per la distensione e per il disarmo reciprocamente controllato
Dall'altra parte la via strettamente intrecciato alla prima del rispetto del diritto violato e da ripristinare
In Medio Oriente e in Afghanistan nella penisola indocinese in Centro America nell'americana Tina e in Africa Australe
Si tratta di una vitale è questione di principio che non sopporta eccezioni
Abbiamo costantemente ha ribadito per ciò che concerne l'occupazione dall'Afghanistan
L'Unione Sovietica assunto nel recente congresso del PCUS l'impegno al ritiro delle proprie truppe auspichiamo e chiediamo che questo impegno si traduca rapidamente in realtà ne deriverebbero un nuovo prestigio per l'URSS e una nuova spinta alla distensione
Ma anche gli Stati Uniti
Avrebbero solo da guadagnare e darebbero un grande contributo alla distensione se l'amministrazione Reagan rinunciasse all'aggressione contro gli Unni Cavanagh
Re pugni a
Non è poi mia
Occorre poi mia alla morale e alla ragione l'equiparazione proclamava il corso e Ortega
Parla la causa del popolo filippino e lei impresa dei contras quali che possono essere le fragilità e i problemi
Del nuovo regime sandinista non si può paragonare una cricca di ladri e di sfruttatori carichi di miliardi rubati al loro popolo
Non si può paragonare questa critica ai laici e ai sacerdoti del Nicaragua che c'era Carlo di trarre il loro Paese
Fuori da un pauroso sfruttamento dalla miseria dalla dipendenza e così io vorrei che si levasse
Di qui anche più forte l'espressione dalla nostra sdegnata condanna controllo razzismo che insanguina il Sudafrica e la nostra solidarietà
E la nostra solidarietà
La nostra solidarietà a mantella ai nere e ai bianchi che si battono con tanti sacrifici ecco l'indomito coraggio
Per rispetto nel rispetto dei diritti e dei popoli essenziale alla causa della pace
Ciò vale anche per la io risolta tragedia dal Medio Oriente che più da vicino ci investe
Più che mai
Noi sentiamo gli aveva avuto ragione
Nella lotta che conduciamo da Granta
Non solo non è giusto
Che per la tragedia del popolo ebraico
Tutta scritta dalla civiltà cui anche noi apparteniamo
è tutta maturata in Europa continui a pagare dopo trent'anni l'incolpevole popolo arabo palestinese
Bis era russo concentrato nei campi oggetto di massa anche noi in Funny da ogni parte non è giusto
Il terrorismo
Contro i cittadini
Ignari e innocenti
Non ha nulla da spartire con le idealità e in metodi dalla lotta taxi o Nale di rivelazioni
E ne costituisce anzi l'antitesi
Esso va combattuto
Ma ci sarà sempre
Ivi si presterà
Se non cessa la disperazione di un popolo in chi ero
Una disperazione che spinge alla negazione dalla vita e del mondo
Una nuova tragedia matura e lo vediamo ogni giorno che passa senza riconoscerlo al popolo palestinese il diritto all'esistenza nazionale
Un territorio a uno stato così come è stato riconosciuto e vada a tutti riconosciuto il diritto all'esistenza di Israele
Noi abbiamo criticato e Amber Rossato
Molte posizioni e minacce
Del presidente libico Gheddafi
Sì anche alla proclamazione di tutto il Golfo della Sirte a zona di sovranità dalla Lippi
Ma non vi è vero pensa
Che non abbia la sede di trattativa cui prima di tutto qua in particolare le più grandi potenze debbono ricorrere nella consapevolezza dalla propria responsabilità
Ed è comunque inaccettabile
Che all'insaputa del Parlamento e a quanto pare dello stesso governo l'amministrazione americana
Decida di rischiare la guerra alle porte di casa nostra con una flotta che parte dalle nostre parti
La reazione
Dei Paesi europei e dell'Italia stessa ha abbreviato l'avventura ma non ha fatto cessare il perito
Gli Hare ed esplicite misure
Vanno assunti per garantire un uso delle basi italiane secondo i vincoli della NATO
E il Governo italiano ha il dovere in proposito di mantenere non con noi ma con tutto il popolo gli impegni solennemente assunti
C'è bisogno però di andare più a fondo
La proposta sovietica di una conferenza per la pace nel Mediterraneo
Coincide con la idea lanciata dieci anni fa dall'onorevole Moro anche con il sostegno dell'opposizione comunista
Di avviare le procedure per la convocazione di una conferenza per la pace e la sicurezza nel Mediterraneo
Ecco una urgenza per un governo che voglia assumere iniziative concrete dinanzi ad una tensione sempre più preoccupante
è possibile invertire l'attuale tendenza alla degradazione dalla situazione
Ed è possibile creare le condizioni per l'affermazione del diritto di tutti i popoli e della pace nel Mediterraneo e nel Medio Oriente
Ma per farlo bisogna che l'Italia e l'Europa scendono più il solo Tana entra in campo
Con la loro iniziativa con la fermezza di chi ha da difendere un interesse vita ma non solo per la crisi mediterranea
L'Europa potrebbe avere una funzione decisiva
Ma la direzione conservatrice
Dei Paesi europei più forti
E la Bisogni ore dalla sinistra
Intorno all'idea europea Istica e alla possibilità di una comune politica europea almeno sui temi essenziali dalla situazione internazionale
Continuano a fare della Comunità europea
Non molto di più di una intesa economica
Essa stessa
Assai incerta e parla vagliata e incapace anche di offrire una sufficiente resistenza alle pretese egemoniche degli Stati Uniti anche in campo economico
La nostra scelta europea compagne e compagni è dunque una sfida poiché dopo tanti anni di esperienza l'Europa non si manifesta ancora comunale era entità politica
Noi ci battiamo per una integrazione reale però reali elementi di sovranazionalità
Per un inizio almeno di politiche comuni innanzitutto sui grandi temi del rapporto Este Ovest e torna al nord e il sud del mondo
Il ribasso del dollaro e il crollo del prezzo del petrolio di molte materie prime danno nuove possibilità ai Paesi più industrializzati
Ma in molti casi non risolvono
Ed anzi aggravano lo squilibrio generale e innanzitutto la Carrisi pauroso ad la maggior parte del terzo mondo oppressa da una montagna di debiti
Di mille miliardi di dollari
Paesi sempre più indebitati
E sempre più impoverito
Secondo i dati della Banca mondiale
Ventidue miliardi di dollari sono stati i trasferimenti netti di risorse dal sud al nord non dal nord al sud dal Sud Albino
L'America Latina ha trasferito cento miliardi di dollari negli ultimi quattro anni inverno russo i paesi più sviluppati
Anche sul piano dei rapporti economici mondiali
Il neo liberismo affatto pieno fallimento
Non solo perché si è aggravata la condizione di continenti Intrieri primo fra tutti l'African materie che hanno cominciato a farsi sentire anche nel nord del mondo
Le conseguenze del mancato sviluppo e della insolvenza dei Paesi debitori
Di fronte ad una tale realtà
Dinanzi ad un processo al crescente di internazionalizzazione del capitale finanziario
Nessun Paese europeo può farcela Dassault
Gli Stati nazionali da un lato non accettano il processo di integrazione politica ma dall'altro sono in realtà sempre di più questua appropriati di molte capacità di decisione dalle concentrazioni finanziarie produttive multinazionali
Una risposta
Alla disoccupazione tecnologica il ritorno per quanto graduale ad una politica di pieno impiego una ripresa su nuove basi dello stato sociale di una linea riformatrice chiede una concertazione europea
A partire dalle forze di sinistra e progressista
E noi vogliamo proporre di qui
Che si pensi e sia Biri il lavoro per un incontro programmatico delle forze progressiste di sinistra dell'Europa comunitaria
Comprendiamo che gli ostacoli sono grandissimi
Per le profondità delle divisioni che in molti Paesi esistono e che anche in Italia se si sono in una certa misura attenuate non sono state però superata
Le differenziazioni
Passano non solo tra i partiti Cong nome diverso ma attraversa hanno le stesse sigle siano esse quelle dei comunisti io quelle dei socialisti
Non mancano però segnali positivi
E il più recente dei quali è stato la convergenza in Portogallo per il presidente della Repubblica
Soprattutto importante è stato l'incontro di fatto nei grandi movimenti e nelle parole d'ordine per la pace il disarmo un nuovo rapporto con il Terzo Mondo
Ci consideriamo parte integrante della sinistra europea
Proprio perché ci sembra che una comunanza oggettivamente esiste
Ed esiste soprattutto la necessità di intendere per tutti che anche in questo campo o ci siano i norma Ossi decade
Sono molto più coese oggi pur nella varietà delle denominazioni le forze moderate e conservatrici
Il problema che noi poniamo non è quello della riduzione alla unicità di politiche e di comportamento
Tanto più che noi parliamo della sinistra nell'accezione più ampia
I partiti certamente ma anche i sindacati le associazioni e cooperative i movimenti le forze di sinistra di origine cristiana e cattolica
Continuiamo innanzitutto a pensare ad un riavvicinamento dei due grandi filoni in cui si è scisso il movimento operaio
E nello stesso tempo ti sembra indispensabile tendere ad un dialogo più ampio poiché non vi è altro modo di organizzare una risposta forte
E vincente contro la destra
E certamente un'impresa ardua Matera essa vale la pena se il Congresso acconsentirà di impegnarsi a fondo
Il peso del passato e Galante
Ma è ingiusto farlo gravare più del dovuto sulla prospettiva delle giovani generazioni
Sono esse prima di tutto
Soffrono delle politiche conservatrici e di un uso distorto della innovazione
E sono i giovani
Che hanno bisogno è che possono contribuire da protagonisti ad una stagione della sinistra europea
Radicalmente nuova per obiettivi per culture per modelli di vita piano soluzioni concrete
Il rilievo
Il rilievo decisivo
Che noi diamo
Al contributo
Che il nostro partito può e deve portare
Con la peculiare fisionomia che gli deriva dalla sua cultura dalla sua tradizione al processo di costruzione
Dell'unità dell'Europa e della sinistra europea non offusca la consapevolezza della specificità dei problemi che oggi abbiamo di fronte in Italia
L'Europa alla quale noi guardiamo non è infatti negazione dell'autonomia o dell'identità nazionale
Abbiamo del resto ha avuto anche di recente nei giorni della crisi di Sigonella neanche in quelli dell'intervento americano nel Golfo della Sirte
Un moto d'opinione pubblica che ha dimostrato come sia vivo e forte fra il popolo il senso della dignità della sovranità
E dell'indipendenza del nostro Paese
Ma dignità sovranità
Indipendenza
Si tutela no veramente se si attua una politica che sia capace di evitare
Che si aggravi la subalternità dell'Italia né ai pur necessari processi di integrazione economica e tecnologica internazionale
Se si assicura al nostro Paese un ruolo attivo in politica in economia sul piano culturale
Se si conseguono gli indispensabili traguardi di modernità di efficienza di progresso civile
L'altra parte diventa oggi sempre più evidente
Il reciproco condizionamento tra la dimensione internazionale e quella internazionale dei problemi
Sottolineare come noi facciamo
Che le grandi questioni internazionali ma anche i problemi dalla sfida tecnologiche dello sviluppo vanno visti nella dimensione europea non può costituire un alibi per non affrontare in Italia
Il persistente inquinamento della vita pubblica
Il dissesto dalla macchina statale
Gli squilibri e le contraddizioni economiche e sociali la fragilità del sistema formativo e della ricerca
Abbiamo parlato nelle tesi
Di fallimento del pentapartito
E non mi sembra davvero per i mesi che sono trascorsi da allora il bilancio dell'attuale governo sia migliorata
Gli sono state come tutti ricordiamo le traversie dalla legge finanziaria
Che non solo hanno visto i partiti di governo contrastanti e divisi sui più diversi problemi la maggioranza più volte battuta dall'opposizione
Macché soprattutto hanno messo in evidenza l'assenza di una politica all'altezza delle maggiori esigenze del Paese
Poi è venuta la verifica
Che è tuttora in corso e a proposito dalla quale non si è neppure capito bene che cosa veramente si intendesse verificare
A parte la controversia anche esso ha risolta del resto con formule ambigue
Non a caso variamente interpretate dalle diverse parti si reca i talenti della cosiddetta alternanza tra un socialista e un democristiano a Palazzo Chigi io non voglio dire con questo
E il problema
Di chi sta alla presidenza del Consiglio non ha alcun rilievo politico
Ma il punto decisivo e lo dimostra proprio il bilancio politico di questi anni è di vedere quale sia il segno dell'azione di governo di un governo
E questo governo non accerto fornito approvava di una politica riformatrice
L'accordo per prolungare non sappiamo di quanti mesi sin verso la fine dell'anno la durata dell'attuale governo non può nascondere questa realtà
Dobbiamo chiederci però se questa prospettata nuova intesa sia il segnale di un superamento reale delle contraddizioni un indice di ritrovata salute o di raggiunta stabilizzazioni
Il fatto è che il perdurare del Governo non ha significato
E non significa il superamento dei motivi che hanno portato a mancare gli obiettivi stessi che erano stati dichiarati ciò non significa che nulla sia stato fatto
E noi stessi abbiamo incoraggiato e anche sostenuto quegli atti del presidente del Consiglio e del Governo
Che anche parzialmente dimostrassero una volontà di tenere in qualche modo conto degli interessi nazionali
Più è avvenuto in particolare dalla politica estera a proposito del Mediterraneo e del Medio Oriente ma la stessa politica e stava non può limitarsi al Mediterraneo al Medioriente
Ed io ho ricordato oggi i problemi assillanti oggi sul tappeto del Progetto di difesa
Strategica la fragilità dell'iniziativa per la distensione per una politica economica finanziaria come non sale che meglio garantisca i legittimi interessi dell'Europa e del nostro Paese
Nella politica interna
E in particolare in economia i risultati sono quelli che si conoscono e che anche il presidente del Consiglio al congresso recente della CGIL ha implicitamente annota
Ai sacrifici richiesti ai lavoratori
Gli alianti i trasferimenti finanziari a favore delle imprese non ha corrisposto
Ne nei gruppi economicamente dominanti né né i loro alleati politici una effettiva disponibilità
Per scelte di politica economica a favore dell'occupazione e dello sviluppo in particolare nel Mezzogiorno
Questo discorso significa in definitiva che il famoso accordo disegno dell'acconci a rotazione ecco fallì
Ma anche rispetto alla dichiarata volontà che l'attuale governo aveva elevato come bandiera
Di dare maggiore efficienza e dinamismo al sistema economico e alla macchina dello Stato di rimettere ordine nella finanza pubblica
Di affrontare nella politica dei redditi i temi del lavoro e del Mezzogiorno di modernizzare la vita del paese
Noi siamo nella sostanza al punto di prima
è vero che in questo momento
Una congiuntura particolarmente favorevole può alleviare i problemi più assillanti dell'economia
Ed è vero che assistiamo incerti i ceti ad una sorta di euforia per il livello dei profitti per il boom della Borsa
Per il rilancio dei consumi opulenti per l'accumulazione straordinaria di ricchezze
Resa possibile sia dalla crescita dei profitti sia è forse ancor più dai meccanismi della rendita finanziaria e te alla e dalla evasione fiscale ma oggi noi rischiamo di pagare molto caro il fatto di aver rinunciato a guidare secondo un programma la grande ristrutturazione dall'apparato produttivo
Essa è stata affidata alle pure logiche di mercato e alle politiche monetarie
Le imprese sono state spinte a risanare ossia riconquistare produttività
Ed efficienza essenzialmente Attraverso drastici tagli della mano d'opera e la razionalizzazione delle produzioni tradizionali
Di qui un triplice Effetto negativo
Non si è allargata la pause produttiva siamo diventati ancor di più tributari dall'estero per ciò che riguarda i prodotti ad alta tecnologia
Si sono scaricati costi della ristrutturazione sul bilancio dello Stato
L'Italia si dice spesso ed è senza dubbio vero è un Paese vitale ma non per i risultati dell'opera di governo
L'inflazione è calata essenzialmente come conseguenza del calo dei prezzi internazionali ma senza che sia stato intaccato il differenziale tra l'Italia e gli altri Paesi
I salari sono stati bloccati o sono diminuite
Un corpo è stato dato al potere contrattuale dei sindacati
Nulla di consistente è stato fatto per affrontare seriamente il problema della disoccupazione
Il debito dello Stato è conosciuto a vette mai toccate non ha smesso di allargarsi il divario tra il Nord e il Sud del Paese
Accanto ad una diffusa ricchezza vi sono fenomeni gravi ed estesi di emarginazione
I guasti appaiono
Ancora più profondi e diventano ancora più evidenti se dalla realtà economica e sociale si passa a considerare quella civile e cultura
Considerate compagne e compagni
Qual è il volto dell'Italia che emerge da Lino tizi eh di cui in questi giorni sono pieni i giornali
Certo l'italiano nel solo a quella dei delitti e dei misteri che segnalare il caso Calvi o quello di Sindona
Non è solo quella dalla mafia ed è la collusione tra mafia il potere non è solo quella dall'avvelenamento dell'acqua e del vino dei dissesti ideologici ed ambientali
Della distruzione di tanta parte del patrimonio artistico e culturale del paesaggio e dall'ambiente ma se l'Italia è anche questo non si può dire
Che ciò avviene senza responsabilità è senza colpe di chi ha governato da assai
Ho letto ho letto
Ho letto in questi giorni che è uno dei ministri più attaccati per gli inquinamenti di cui tanto si discute
Ha dichiarato che non aveva diritto di criticare chi nel corso degli anni passati aveva lamentato l'eccessiva ingerenza dell'intervento pubblico
Sembrerebbe un ragionamento ineccepibile
Ma quel ministro dimenticava con troppa disinvoltura di essere un uomo della Democrazia Cristiana
Cioè del partito che è il maggiore responsabile sia delle inefficienze e delle degradazione degli strumenti dall'intervento pubblico sia dell'ulteriore corpo che negli ultimi anni è stato dato a tali strumenti in nome delle ricette
Neo liberiste
La verità è
Che alle radici dei problemi dell'economia e della società italiana non c'è mai stato un eccesso di programmazione
Non c'è mai stato uno stato che volesse essere troppo capace di intervenire per orientare e dirigere la verità e semmai l'opposto
Che è stata troppa assenza di programmazione troppe incapacità di dirigere e di contro ha troppa inefficienza e burocratismo
è qui che occorreva e occorre intervenire creare uno Stato e una società più moderna ma è proprio qui che il pentapartito anche in quest'ultimo triennio è del tutto mancata
C'è chi si mostra sorpresa
Perché
Nonostante questo bilancio negativo nonostante i contrasti
E a più riprese e sui più diversi terreni sono esplosi nella maggioranza nonostante l'evidente logoramento dalla Ford Moller le ripetute sconfitte subite in Parlamento il Governo
è riuscita ancora una volta ad assicurarsi un ulteriore navigazione non sappiamo quanto tranquilli
Gli analisti dalla politica
Si sono affrettati a mettere in evidenza i contraddittori caratteri del cosiddetto governo debole che galleggia sulle acque agitate dalla politica e trae la sua forza proprio dalla sua fragilità all'Inter in si sono rivolti a noi per dirci
Che questa capacità di tenuta o anche solo di galleggiamento dovrebbe indurci a rivedere le nostre posizioni
Perché dimostrerebbe l'inattualità della proposta dell'alternativa democratica e anche del governo di programma
Ma il vero è che la tenuta del pentapartito
E solo la testimonianza di una situazione di stallo
E di impotenza per il permanere non più dichiarato ma per l'assistente della convenzione per escludere pregiudizialmente i comunisti
La situazione del nostro Paese
Dimostra al contrario che c'è un gran bisogno di una svolta politica e morale
Un'alternativa di programma che si contrapponga all'vuoto di programma e alla e Aronne ITA delle scelte caso Ali e contraddittorie che l'attuale maggioranza in Stream
La tenuta del governo indica un'altra cosa
Che è una svolta quale quella che indichiamo non può essere semplicemente lo sbocco di contrasti nella maggioranza o il punto di arrivo quasi meccanico
Dell'esaurimento della forma
Qui risiede
Il problema politico che sta di fronte al Congresso e all'azione che svilupperemo dopo il congresso
L'alternativa bisogno per realizzarsi di una forte iniziativa programmatica
Di un ampio movimento di lotta
Della costruzione di un'alleanza riformatrice che può diventare maggioranza solo unendo la sinistra che oggi è all'opposizione
E le forze riformatrici e progressiste che oggi stanno nell'attuale
Schieramento di governo poniamo al primo punto
E all'affermazione di un programma innovatore
Garantito da una nuova direzione del Paese il tema decisivo del risanamento della vita pubblica del nuovo rapporto che occorre costruire tra Stato sistema politico Società
L'Italia e alle prese più che mai con la questione morale
Frutto diretto dalla crisi profonda del sistema politico
Essa riguarda non solo il compimento del costume pubblico ma la deformazione del regime democratico una prevaricazione dei partiti e delle correnti di partito sulle istituzioni
è davvero inutile richiamare episodi rinnovare denunce
Basta ricordare l'illegalità diffusa i poteri paralleli comunque legittimi le mille pratiche
Che al allontanano la costituzione materiale la quella scritta la cliente agli Zazie ore dalla politica e dall'amministrazione
Fino alle trame eversive alle deviazioni dei servizi alle stragi impunite
Tutto ciò deriva da un colosso politico ma certo anche da difetti istituzionali che vanno corretti la grande riforma di cui tanto si parlò è rimasto poco o nulla
Poca annoio ora risollevare in termini corretti
Questo problema come decisiva ed urgente questione dalla nazione
Le riforme istituzionali
Vanno pensate in funzione dell'espansione della democrazia
E dei diritti dei cittadini della limpidezza dei processi decisionali dell'efficienza dei meccanismi istituzionali della trasparenza e distinzione dei poteri
Abbiamo bisogno di un Parlamento realmente sovrano e deficiente
Posto al centro di tutto il sistema di un esecutivo razionalmente organizzato ed effettivamente capaci di decidere di un sistema delle autonomie
Che sia non solo strumento di partecipazione
E articolazione dello Stato ma soggetto del Governo e dalla programmazione del territorio di un potere giudiziario la cui indipendenza sia rafforzata e resa funzionale dalla modernità delle leggi e degli strumenti di e di un apparato pubblico
Selezionato con criteri di merito responsabilizzato seriamente chiamato a rispondere in prima persona
Si tratta dunque di ben altro che di una revisione del Regolamento i parlamentari
L'effettiva incidenza del Parlamento fa tutt'uno con la qualità e la rapidità del suo lavoro comunale ridefinizione del suolo nuove dei suoi poteri
Per questo
Si pone necessariamente una questione di struttura e noi la vediamo risolta in una riforma monocamerale accompagnata da una riduzione del numero dei parlamentari
Non è stato recato finora nel su un valido argomento contro questa proposta constatiamo anzi che anche il presidente del Consiglio
Nel ribadire la sua nota versione al voto segreto
Ha dovuto tuttavia riconoscere che il maggior difetto è insito nell'esistenza di due camere aventi eguali balzi elettive
E dei quali poteri le riforme istituzionali comunque non vanno pensate in funzione dell'una o dall'altra prospettiva politica
Non è proprio ad esempio pensarle in funzioni dall'alternativa e ciò non solo perché non è giusto ma anche perché disarmante
E può piuttosto generare attesissimi che richiamare l'attenzione sulla complessità e concretezza delle soluzioni da proporre in ogni campo e delle lotte per sostenere
Il tema dello stato ed è la sua funzione strettamente s'intreccia con la svolta di linea economica su cui lavoriamo
Qui il punto essenziale non sta nel definire la rilevanza determinante di ben precisi obiettivi
Da questo punto di vista le convergenze paiono grandissime
Nessuno nega a parole la centralità dell'occupazione
Ho la necessità del rilancio dello sviluppo per sanare i drammi del mezzogiorno e anche ai fini di uno stato sociale riforma
Lo scontro avviene sulle scelte necessarie a raggiungere quegli obiettivi
La difficoltà asta nel riproporre l'obiettivo del pieno impiego nel tempo della rivoluzione tecnologica che non può e non deve essere negata ma non può essere considerata come cosa neutrale
Emerge ovunque leone ITA delle soluzioni conservatrici concepire la modernità come subordinazione la modernità come subordinazione passiva all'innovazione e ai processi di integrazione internazionale apportate ai più gravi risulta ciò è vero anche in Italia
Non si affronta la sfida se non con una correlazione stretta tra l'industria e servizi la scienza la cultura diffusa alla scuola l'ambiente l'amministrazione pubblica
Vale a dire che i problemi del progresso civile del Paese
E delle riforme in settori fondamentali come quello dalla scuola e della formazione dell'Università e della Ricerca la diffusione della cultura e della tutela ambientale la valorizzazione
Delle risorse umane e sociali non è
Quali cosa che si aggiunge al tema dell'ammodernamento tecnico o dell'innovazione
Ma è in centro della modernità di un Paese la Parsi
Della sua competitività internazionale e il fondamento della sua capacità di guidare anziché essere guidato dalle novità tecnologiche
Queste ciò che noi intendiamo come innovazione di sistema
La serietà e la coerenza programmatica non consistono in un minuto elenco che pure ci vuole ma in una riconsiderazione dalla politica riformatrice
Quello che a noi sembra l'errore di fondo commesso da forze che pure si dicono moderne è di avere pensato come essenziale soltanto l'accumulazione interna all'impresa
Noi non contestiamo questa necessità ma sottolineiamo che l'accumulazione diventa sempre più un fatto sociale e cioè dell'insieme del sistema
L'introduzione e la diffusione delle nuove tecnologie appare fortemente condizionato molto più che nel passato da fattori di natura sociale e politico istituzionale perciò i paesi più moderni in senso complessivo accumulano vantaggi nella cava mondiale
Ma esattamente per la stessa ragione altri Paesi come il nostro se non vogliono subire un declino e avere un posto marginale
Nell'internazionalizzazione dell'economia si trovano di fronte alla necessità stringente non solo di specifiche politiche industriali ma di riforme più complessive
Della struttura sociale
E e statali pensiamo soltanto
All'enorme problema
Di tutor sosta di tutto il sistema informativo e formativo
Enorme dico non per retorica poiché da esso avviene in esso si manifesta in primo luogo li incivili vento di una nazione
Dei caratteri riduttivi e parziali e talvolta culturalmente avvilenti del sistema informativo io non voglio parlare basterebbe la vergogna
Gli avere lasciato per oltre un decennio privo di qualsiasi legge un così delicato e vitale settore per di screditare di fronte al mondo in chi ero i governi che hanno diretto il Paese
E che si sono esplicitamente dimostrati incapaci di giungere a qualsiasi accordo
Nonostante l'impegno dell'opposizione
Altro che colpe del Parlamento in quanto tale questo è un caso clamoroso di una maggioranza divisa incapace che impedisce al Parlamento un qualsiasi un qualsiasi possibilità di decidere voglio ricordare invece la contezza del problema formativo proprio perché qui si sta molto rischiando
Noi per primi abbiamo sottolineato la esigenza di pensare alla istruzione come un sistema formativo allargato ben sapendo che la scuola non può tutto da sola
Ma una scuola in cui si forniscano le conoscenze al più alto grado possibile
Valide per inserirsi in un mondo del lavoro così dinamico e in cui si getti non le basi culturali
Per una capacità di discernimento di discernimento consapevole una tale scuola eh essenziale
Ma questa scuola dunque deve essere pluralistica non ideologizzare ante deve fornire gli elementi della reciproca comprensione della tolleranza non del fanatismo
è qui la modernità della scuola pubblica
E dal nostro precetto costituzionale sarebbe un regresso grave non nun progresso favorire il ritorno a forme separate distruzioni
La scuola pubblica italiana a grandi risorse ed ha anche ottenuto risultati che non vanno sottovalutati
L'università italiane è ricca non solo di storia ma di capacità agli Tissi né e la resistenza alle riforme
La chiusura culturale la colpevole i nero sia dei governi a dominanza democristiane con ministri quasi sempre democristiani alla pubblica istruzione che ha generato i guasti gravi che si debbono da tempo lamentare ma dovunque
Non bisogna fornire reali di a chi ha così pesanti e responsabilità
Il rinnovamento
La qualificazione la serietà degli studi non passa per l'incentivazione con danaro pubblico a un'istruzione di parte o peggio ad intraprese scolastiche speculativo
Ponendo
Ponendo la questione di un rinnovamento della struttura statale e sociale
Non poniamo dunque problemi che riguardino solo quegli strati della popolazione che si possono considerare il terzo più debole di un Paese
Da noi il Mezzogiorno disoccupati i propone per i più emarginati certamente sono temi che li riguardano
Perché sono grandi temi di progresso di eguaglianza di giustizia ma già il Mezzogiorno
è più che mai oggi una questione nazionale
Che coinvolge in modo sempre più drammatico il futuro dell'intera economia per intero la società e della democrazia italiana
Ma si tratta di coniugare giustizia e civiltà con sviluppo ecco perché ne sono coinvolti anche gran parte degli strati più forti
Tali temi possono perciò rappresentare la base oggettiva di un'alleanza che i colleghi gli strati meno protetti con il movimento operaio nelle sue componenti tradizionali e con i lavoratori tecnici e intellettuali in rapido aumento con le nuove competenze
Con i ceti emergenti delle professioni e del terziario avanzato Conicchio larghi settori dell'artigianato dell'impresa contadina del commercio con quella imprenditorialità dinamica
Che sia disponibile ad una alleanza per il lavoro e lo sviluppo nel quadro di rinnovate a relazioni industriali
E di un effettivo governo democratico dell'economia
è un ruolo di primo piano
E decisivo spetta in questo quadro al movimento cooperativistico nucleo essenziale e vitale di un nuovo modo di pensare l'impresa e l'associarsi spesso delle i minori in paese
Ma l'alleanza
Pesa fra interessa
Ecco perché noi ne consideriamo parte determinante i movimenti delle donne
Pensiamo alla nuova domanda di lavoro ai caratteri nuovi dalla doppia presenza femminile di cui abbiamo recentemente discusso
Con le donne comuniste il movimento dei giovani che lottano per il lavoro e che nei mesi scorsi hanno dato luogo a manifestazioni imponenti e da Nespresso
Una forte domanda di rinnovamento
E ancora i movimenti ecologisti ambientalisti che si battono per la difesa del patrimonio
Culturale dalla natura le forze riformatrici del mondo della scuola dell'università della ricerca ciò non significa naturalmente che ogni obiettivo di ogni movimento di lotta sia da assumere come tale
Lo vediamo chiaramente nel dibattito vivo che vi è anche tra di noi sulla questione dell'uso dell'energia atomica
Il punto è un altro
Tuttavia anche a me
Che pure
Ho già espresso la mia opinione
Insieme con la maggioranza del Comitato centrale
A proposito della differenziazione energetica e dunque dell'uso limitato e controllato del nucleare
Non può e non sfugge il senso complessivo di questi nuovi movimenti di opinioni
Il segnale che essi rappresentano nell'avanzare di nuove contraddizioni e di nuove sensibilità
Questo è il vero e grande problema
E i fatti confermano quanto sia giusta la consapevolezza così diffusa
Soprattutto dalle più giovani generazioni della drammaticità del problema rappresentato dal rapporto tra sviluppo e ambiente una drammaticità che investe una enorme quantità di situazioni dobbiamo stare attenti che la giusta attenzione posta sul nucleare non metta in ombra altari e ancor più assillanti i pericoli che portano fino alla vera e propria strage di questi giorni
Ha ragione su questo punto L'Osservatore Romano che scriveva qualche giorno fa siamo arrivati al punto che la vita di un uomo vale meno dello smercio di una bottiglia di vino
Meno rilevante mi pare invece la differenza la difficoltà
Meno rilevante mi pare invece la difficoltà apposta da ciascuna singola questione
Perché se per esempio
Davvero i sorgessero impossibilità
Per la realizzazione del piano energetico deciso dal Parlamento a causa di profonde differenze tra le opinioni popolari piuttosto che il decidere di non decidere
Come hanno fatto per un decennio i governi sui precedenti piani allora e meglio rimettere in qualche forma alla dei rimettersi in qualche forma alla decisione dell'insieme del popolo su scala nazionale guardiamo dunque
Guardiamo dunque
Guardiamo dunque ad un vasto hanno detto di forze sociali e culturali
E insieme alle forze politiche di sinistra e progressiste che fanno parte dell'attuale maggioranza quando parliamo di una nuova grande alleanza delle forze riformatrici
L'invito all'appuntamento della convenzione programmatica
Vuole richiamare ad uno sforzo comune in una impresa nella quale da anni davvero sentiamo di non poter andare avanti da soli
Un processo che è fatto di precisione d'analisi e di proposta e di sviluppo di un movimento reale molto a cambiare la situazione e i rapporti di forza
Essenziale
All'avvio di un nuovo corso politico per il lavoro per lo sviluppo per le riforme era ruolo del movimento sindacale
Le sue capacità di reagire alle difficoltà e alle derisioni degli ultimi anni il rilancio della sua iniziativa in forme adeguate alla nuova situazione creata nella fabbriche fuori dalla fabbrica
Dai grandi e sconvolgenti processi di ristrutturazione tecnologica e produttiva
Del tema del sindacato
Si è discusso molto
Per i nostri congressi
Ma è anche un tema che ha visto in questi mesi realizzarsi importanti fatti nuove c'è stata la chiusura di tutto una fase delle relazioni industriali e dalla politica sindacale
E l'avvio di una fase nuova con segni significativi di ripresa pur tra molte difficoltà e non senza incertezze dell'iniziativa unitaria dei lavoratori
E c'è stato il congresso della CGIL dal quale è scaturito un forte impegno di ripensamento di rinnovamento ed anzi di Rifondazione
Parlare di questo congresso
è per me l'occasione per rivolgere anche un fraterno saluto al compagno lama che dopo tanti anni
Ha lasciato
Che dopo tanti anni ha lasciato la CGIL per venire a lavorare qui con noi nel partito ebbe a rivolgere l'augurio più affettuoso al compagno Pizzinato che con tanta passione tanto impegno ha avviato il suo lavoro effettuazione di più
Ma parlare ma parlare del congresso della CGIL e soprattutto l'occasione per ricordare ad amici e a critici che non abbia che non abbiamo discusso tanto del sindacato terra ha mai sperarlo
Le forze sindacali
Sono grandi falde mature
E non sono i comunisti
Ma altri che negli anni passati hanno troppo concesso a logiche di partito dico o di governo
Noi ne abbiamo discusso invece per ribadire e lo vogliamo fare anche qui il dovere dei comunisti
Dico operare alla ripresa del processo unitario nell'autonomia e nella democraticità della vita interna del sindacato
Le difficoltà che il sindacato deve affrontare sono assai grandi proprio per le modificazioni nei metodi e sugli assetti produttivi
Ci pare giusto per ciò
Lo sforzo che la CGIL ha compiuto per congiungere il tema della vita democratica del sindacato alla indicazione di una nuova piattaforma di no
Ed è di qui
Che anche noi dobbiamo ripartiti
L'ampiezza dell'aggregazione necessaria
Per l'alternativa e affidata non già ad una scelta preliminare
Ma al confronto programmatico allo svolgersi di reali processi di maturazione e dislocazione delle forze sociali e politiche agli determinano sì del consenso
Non c'è dunque
Contraddizione
Tra la prospettiva dell'alternativa
Che l'obiettivo fondamentale per il quale già ora lavoriamo e la proposta avanzata nel corso di questa legislatura del Governo di programma
Da qui all'alternativa non c'è la terra di nessuno
Cioè la lotta politica reale
C'è il segno da imprimere al governo del paese
è assurdo pensare che ci possiamo acconciare ad una qualche forma di appoggio subalterno al pentapartito
Il pentapartito è da superare non solo perché è negativo il suo bilancio
E perché è un suo sostanziale mutamento di linea è impensabile ed è infatti negato da questa stessa verifica
Esamineremo quando sarà conclusa questa lunga serie di incontri se qualcosa di nuovo verrà proposto e non mancheremo comunque al nostro dovere di esercitare un'opposizione rigorosa e coerente
Ma dal momento che riteniamo insostenibile e dannosa la continuità di questo quadro governativo avevamo ed abbiamo l'obbligo di indicare una via d'uscita che non sia quella
Di un nuovo dissolvimento anticipato delle canne
Sì è questo
Si vorrà ancora una volta arrivare deve essere chiaro fin d'ora che ciò sarà la prova di una comune al responsabilità e incapacità delle forze al Governo
Noi ha l'obbligo di indicare una soluzione possibile positiva abbiamo risposto con la proposta del governo di programma
Essa non è una invenzione tattica perché non punta a rimescolare purché sia le forze lasciandone sostanzialmente invariato il prodotto non è una pura petizione metodologica
Sulla priorità procedurale della convergenza programmatica è invece una critica nella pratica del vizio di origine del pentapartito
Del suo essere un aggregato pregiudiziale di forze eterogenee
Collegate in un compromesso di basso profilo all'insegna della governabilità e del preambolo anticomunista
La priorità programmatica obbliga tutti anche noi ad un altro modo di fare politica e rovescia le logiche pregiudiziali di schieramento e quando abbiamo detto che un Governo di programma non sarebbe stato una riedizione della solidarietà nazionale
Non intendevamo esorcizzare un esperienza ma ricordare che in essa mancò un raccordo tra esigenze di corresponsabilità
Voglio mamma e composizione del governo in una fase tanto drammatica per il Paese sia chiaro
Non ci muove
Nessun assillo ministeriale anche se non abbiamo la vocazione dell'opposizione perenne
Unico assillo e a rispondere al meglio alle necessità del Paese che per noi coincidono strategicamente
Con la necessità di un processo di alternative
E vediamo che c'è un'urgenza dei tempi generata dalla gravità dei problemi confermata dall'esito cui ci pare avviata questa ennesima verifica Ina
Sappiamo bene che rispetta la proposta
Che abbiamo avanzato nell'attuale quadro parlamentare chi foglio rifiuto durante la crisi governativa dell'autunno scorso
E vediamo oggi anche se un'attenzione più costruttiva si è manifestata in diverse forze politiche che non cessano le sordità le resistenze i rifiuti
E allora allora compito nostro è quello di rafforzare l'opposizione contro scelte che abbiamo giudicato e giudichiamo fallimentare
Incalzeremo
Come ogni Energia
E con la nostra capacità propositiva governo e partiti per affrontare e risolvere anche parzialmente i problemi più urgenti
Per spostare forze sociali e politiche
Per fare avanzare nelle con capretto l'alternativa
I comunisti
Non hanno dimenticato mai
E non debbono dimenticare che non c'è idea e proposta per quanto giusta è valida che possa a fermarsi senza l'iniziativa è senza la lotta
La costruzione
La costruzione di una nuova alleanza riformatrice l'esigenza di un'alternativa di programma ma anche si badi
Le possibilità di tappe intermedie chiedono a sinistra forme di intesa che sono ancora oggi assai lontana
Ci si è detto
E a questo fine
Noi comunisti
Dovevamo ripensare noi stessi
E qualcuno ha dubitato o dubita
Che fossimo capaci di farlo
Abbiamo dimostrato
E stiamo dimostrando il contrario
A meno che non si intenda la pura e semplice nulli Filca azione
Più che del nome della cosa stessa che noi siamo e rappresentiamo
Ma quanto più noi veniamo ragionando sui limiti nostri e gli errori
Tanto più ci sentiamo in dovere di chiedere un analogo sforzo agli altri è innanzitutto ai compagni socialisti
In effetti
Un ripensamento nell'area culturale nelle file della minoranza e dalla maggioranza del Partito socialista è venuto avanti in corrispondenza di questa reciproca riflessione vi è stato anche qualche episodio di diretto dialogo tra i due partiti
Sono state promosse comuni iniziative culturali di rilievo
Ci sono registrate convergenze
Sono aspetti importanti della posizione internazionale dell'Italia
E su alcune serie questioni portata la decisione parlamentare oltre che sul giudizio e relativi ad avvenimenti esterni alla competenza governativa il dialogo tra comunisti e socialisti è stato ed è significativo nel sindacato nella cooperazione in quelle amministrazioni in cui un'intesa è stata rinnovata qualche compagno
E qualche amico ci ammoniscono a considerare che in questo allentamento di tensione
In questo clima relativamente migliore vi sarebbe stata anche una intenzione strumentale
Al fine di una migliore trattativa con le altre forze del pentapartito e in vista anche della scadenza elettorale più o meno vicina Quetzal Silvia
Sarebbe strano
Che un partito non pensasse anche a queste cose
Ma
è anche vero che pensare solo all'interesse di partito può portare completamente fuori strada
Non ci turba soprattutto
Che il Partito Socialista pensi di ottenere un miglior risultato elettorale con un meno astrologa porto al sinistro
Al contrario
Ciò conferma quello che ha sempre abbiamo affermato noi stessi e che i dati provano e cioè che nel rapporto al sinistro avviene più forza al Partito socialista
Se noi fossimo angosciati per le sorti elettorali allora noi non proporremo neppure una linea di alternative
Perché non ci sfugge affatto sebbene sembri sfuggire a molti compagni socialisti
Che muovendo sì coerentemente su questa linea il partito socialista alle più grandi possibilità di rete
Il contrasto non nacque del resto perché noi contestarsi mo'o perché contestiamo al partito socialisti al suo gruppo dirigente la volontà di un più largo consenso
O di sempre più ampi spazi di direzione politica
Il contrasto venne dalla concreta linea di governo in particolare nel campo economico sociale
E non è più dubbio oramai il giudizio sul chi ha guadagnato e chi ha perso in questi anni e dal disegno politico di rottura a sinistra
E di emarginazione di una parte così consistente dalla sinistra
Come il nostro partito con un recupero assai pesante addirittura di pregiudiziali ideologico
Noi vedemmo chiaramente che nell'offerta democristiana
Della presidenza al segretario del partito socialista
Vi era un segno della sconfitta democristiana alle elezioni e dalla nostra tenuta che unita quella socialista segnalava la persistenza di una grande area di sinistra
Ma vedemmo anche l'intento democristiano di generare una nuova rottura a sinistra
E di recuperare il partito socialista lungo una linea assai pericolosa di rafforzamento del potere tradizionale della Democrazia Cristiana
Sarebbe stato assai grave
Se noi non avessimo contrastato con Energia questo disegno
Oggi che si può misurare sulla base dei risultati
Appare chiaro non solo a noi che quell'estremo inasprimento che si ebbe nella conflittualità a sinistra il solo a sinistra verrà destinata a colpire gravemente
Prima che noi gli interessi popolari via incardinare le motivazioni di fondo del Partito socialista
E in definitiva la sua forza stessa che intanto esiste in quanto così ampia è Larrea della sinistra
Hanno incassato risultati consistenti le forze economicamente più forti
E ha incassato la Democrazia Cristiana che è stata addirittura portata a governare città in cui la sinistra è largamente maggioritari
A soffrire di una tale linea è stato anzitutto la politica delle riforme cui è mancato il sostegno non solo a Kabila e dell'UNITALSI vista
E cioè delle forze sociali ad essere più interessa
E non mi sembra che si possono attribuire soltanto alle colpe dei singoli che pure ci sono certe forme di scadimento morale dei compagni socialisti hanno dovuto lamentare nelle proprie file
Le posizioni di potere porre ottenute ampiamente dal Partito socialista
Non danno cerotto maggiore forza morale se se non si giustificano rispetto ai valori che si dice di perseguire noi
Non abbiamo una visione schematica e rigida delle forze in campo nella società e nello schieramento politico
Lo testimonia proprio l'ispirazione ampia e dinamica dalla proposta di Alternativa democratica ma non bisogna mai dimenticare
Che esistono forze e culture progressiste riformatrici e forze e culture moderate e conservatrici e financo reazionario
La distinzione talora non può incidere coi confini dei ceti sociali e dei partiti mai se esiste
Di qui viene alla nostra critica alla linea dalla rottura a sinistra seguita dal Partito Socialista ma anche ad ogni risposta settaria ad un tale errore
In realtà ovunque le forze conservatrici nel perseguire la spaccatura della sinistra
Si propongono l'obiettivo di circoscriverlo ne è una parte nella subalternità alla politica moderata
Che vi spinge al né un'altra o le altre vero lusso lassù beh è un unità al settarismo
I comunisti hanno avuto ed hanno l'ambizione di interpretare il ruolo
Che si sono assunti
Di grande forza della sinistra riformatrice salda sul terreno della democrazia a Perrotta al nuovo ma non hanno mai pensato
Ad una sorta di monopolio ed hanno riconosciuto e riconosciamo cono pienamente le ragioni molteplici di una pluralità di forze di sinistra
La sinistra
In Italia non è maggioritaria
Come non lo è stata per lungo tempo in altri Paesi può divenire uno però
E può ambire ad un'alternativa come è accaduto in altri paesi ma divisa nell'urto delle sue componenti essa non può perseguire un più ampio consenso intendo un consenso coerente e utilizzabile né può aspirare ad una funzione di vita
Ma può tutt'al più ottenere per pesta o quella sua parte un destino di comprimario
Qui sta non l'unico problema ma accerto un problema essenziale
E la linea il programma che noi abbiamo proposto a questo congresso vogliono costituire costituiscono una sfida
è una proposta unitaria
Non proponiamo un patto ideologico anche se siamo pienamente impegnati nel confronto ideale e vogliamo tenere viva una prospettiva storica di ricomposizione
Non sfuggiamo alla esigenza di concepire l'alternativa
Comunque grande disegno capace di affrontare le tematiche nuove che oramai pongono l'accento sulla qualità dello sviluppo
E chi è dono una vera e propria riformulazione di una politica riformatrice
Ma ciò non esclude ed anzi impone dice arrecare praticare convergenze collaborazioni tra tutte le forze di sinistra sulla base di un confronto più ravvicinato nella parità
E nel rispetto reciproco
E occorre promuovere i fatti occorre che il miglioramento del clima sita Mahmuti coerentemente in passi concreti
A partire da quelle situazioni locali dove matura una svolta nel governo amministrativo e dove il palo ora la svolta è un'urgente necessità
Per la vita dalla gente Carla normalità democratica
Lasciarsi rinchiudere
Nella gabbia dalla formula Penta partitica
Non giova neppure al ruolo dei partiti intermedi di Democrazia laica e socialista la cui fondazione è nero rosse quando superata la stagione centrista inizio innanzitutto con il Partito repubblicano di la Malfa una linea di movimento queste eredità
Accerto lasciato un segno è tuttavia garantendo può è passato
Non si tratta di chiedere ai repubblicani e socialdemocratici ai lupi Al-Ahly egli radicali qualcosa per i comunisti ma per se stessi si perché le ragioni di queste posizioni politiche non possono essere e non sono quelle di correnti interne ai maggiori partiti della coalizione ma ci sembra di forze piano dal svolgerà una parte è una funzione autonoma nell'iniziativa una la proposta sulla base della cultura e dalla storia di ciascuno
Quanto più essi accettano di mimetizzarsi e quasi di scomparire subendo anche il suo il tema di un obbligo necessitante
Per il sostegno di una formula prefissata
Tanto più S ci lasciano soli contro coloro che sostengono una drastica riduzione del sistema della rappresentanza
Noi non condividiamo questa opinione
Proprio perché è a nostro avviso erronea
Una tale riduzione che ignori la importanza di aderire alle molteplici sensibilità e culture ai fini stessi dalla saldezza democratica
Ma allora la rigidità e la fissità di schieramento diventa una sordità è una rinuncia
E infine la riconferma in questi anni
Della linea secondo cui la pregiudiziale di schieramento anticipa ogni serio programma ha pesato non solo sul Partito Socialista e sulla forza internet
Ma anche su tutta quella parte della Democrazia Cristiana che vuole presentarsi come erede di Aldo Moro
Nell'atteggiamento dalla segreteria democristiana
Di fronte al decisivo tema dalla democrazia incompiuta si è manifestata una contraddizione di fondo
Da un lato si sottolinea che la Democrazia Cristiana è alternativa al Partito Comunista
E si rivendica insistentemente che il pentapartito sì con notti agisca come alternativa hanno così facendo si delinea con nettezza nel partito comunista uno dei poli tendenziali dell'alternativa
Ma dall'altro lato la segreteria dalla Democrazia cristiana avanza la pretesa talora in forma di a Perrotta intimazione
Di classificare il Partito comunista italiano come una forza organicamente
Inabilità
Non legittimata al governo del paese
è dall'onorevole De Mita
L'alto concetto secondo cui e vi sarebbe una estraneità della cultura e del metodo del nostro partito rispetto ad una concezione democratica aperta io occidentale della società e dello Stato
Queste posizioni offensive
Verso una così gran parte del Paese
Era un sola storia reale del partito comunista costituiscono un evidente arretramento rispetta posizioni che pure erano state maturate nella DC burocrazia cristiana
In epoca non meno remota
E falsificano l'oggetto e il terreno dei contrasti
Presentandosi comunale di edizione appena mimetizzata dell'antico metodo della pregiudiziale ideologica e cioè della demonizzazione dell'avversario per rivendicare su questa base il potere come una necessità
Altro è il nostro approccio
Noi partiamo dall'idea così nettamente espressa da Berlinguer che è assurdo concepire qualsiasi formazione politica e dunque anche la Democrazia Cristiana
Come un'entità metafisica storicamente immodificabile
Il contrasto tra noi e la Democrazia Cristiana non è scritto nelle stelle
Per noi come per la Democrazia Cristiana deve valere la concezione stabilita nella Costituzione
I cui principi e valori consentano anzi sollecitano sviluppi e innovazioni della società
Che per quanto ci riguarda collimano con la nostra prospettiva il contrasto non è e non può essere dunque sui valori costituzionali
Maestro gli indirizzi sulle scelte politiche gli interessi di riferimento è sola prassi di un sistema di potere obsoleto è fonte di deformazioni è sulla concreta opera di governo
Il contrasto
Si è fatto più letto negli ultimi anni in ragione del fatto che il segno dominante nella politica democristiana è stato il neoliberismo una visione conservatrice
Della modernizzazione un'involuzione privatistica assistenzialistica dello stato sociale
La Democrazia cristiana e appare usò sempre più sotto l'assillo di recuperare posizioni di potere che la riduzione del consenso e la dinamica politica li aveva fatto per è a questo fine
Che si è incendiata a far sopravvivere in ogni modo una coalizione ormai consunta sollecitandone come cemento essenziale un impegno
Anticomunista ed è a questo fine che si è andata alla ricerca di un recupero di investiture improprie ed esterne
In tal modo però non si dà vita ad una linea che ambisca ad affrontare secondo un disegno strategico di quadri che respiro come pur si era annunciato i temi irrilevanti del passaggio d'epoca
Qui in Italia e ignoro
Piuttosto si ritorna alla piattezza di un'impostazione neo centrista vale a dire di una difesa dei più potenti interessi costituiti con l'aggiunta del tradizionale assistenzialismo
E si intende bene perché lo schieramento doroteo rivendica su questa strada il suo prima
L'asfittico avvio del processo congressuale
Della Democrazia Cristiana non ha finora messo in evidenza le nucleare Ossi di posizioni che si aprono a sollecitazioni porpora esenti
Nella tradizione e nella pausa elettorale di quel partito
E più in generale nel mondo cattolico verso soluzioni più avanzate delle contraddizioni attuali
L'alternativa democratica non può non connotare anzi il relazione a questi fatti di oggi
Essa non ha per fine e Naomi sconta uno spostamento a destra della Democrazia Cristiana ma si ripromette di battere una politica di destra quali si manifesta in concreto
Non è un'operazione di potere finalizzata a cacciare pregiudizialmente la democrazia cristiana all'opposizione
Anche se una tale eventualità
Deve essere considerata come un aspetto possibile
Della normalità democratica particolarmente importante in un paese dove il problema è quello di un eccesso di stabilità nei ruoli di governo l'alternativa
è una strategia positiva
Che vuol fondare una diversa politica per seguire un ricambio di classi dirigenti una nuova direzione politica governativa
Essa si configura dunque comune esigenza democratica prova Himalaya dopo quarant'anni di blocco del sistema politico
La più stolta infine e falsa delle obiezioni mosse alla proposta di Alternativa democratica è che si tratterebbe in fin dei conti di un'alternativa di tipo laicista
Con il recupero anche di elementi anticlericali
Tutta la nostra elaborazione
E la nostra condotta
Che tanto hanno contribuito allo stabilirsi dalla pace religiosa nel nostro Paese non solo garantiscono da simili ritorni indietro
Ma positivamente comportano nel processo gli alternativa non solo la presenza dei cattolici che già sono numerosi nelle file nostre di sinistra
Ma di quelle forze di ispirazione cattolica che possono convenire solo un programma innovatore nel pieno rispetto dei propri convincimenti
La politica di alternativa non è incerto e non potrebbe essere una dichiarazione di obsolescenza della questione cattolica
Non è e non può essere rappresentata anzi contraffatta comunale in talmente o del nostro impegno nei confronti di una realtà così complessa è grande e vitale
Troppo spesso mortificata in politica dal vincolo democristiano
Se così fosse la nostra sarebbe una linea ben povera di respiro strategico di spessore culturale di tensione morale
Al contrario noi guardiamo a oggi
Alle culture e alle forze cattoliche con un'attenzione e una sensibilità acuite proprio dagli affetti delle sconvolgenti ristrutturazioni e cambiamenti di questi anni
Ed essi sollecitano una più piena dislocazione democratica dell'impegno sociale e civile dei cattolici
Non intendiamo quindi riaffermare soltanto la validità e l'autonomia dell'ispirazione cristiana in un disegno di trasformazione dalla nostra società
Lo abbiamo già fatto vaghe lanterne
è un riconoscimento tuttavia che occorre ribadire proprio nel momento in cui si manifestano tensioni neo integraliste conservatrici che puntano a recidere il legame
Tra presenza cattolica e vocazione riformatrice e a scoraggiare le forze più avanzate presenti nella stessa democrazia cristiana
Sono tendenze che trovano una risposta sempre più alta
All'interno stesso della comunità ecclesiale
Perché è evidente il danno immenso generato da un rapporto meccanico tra fede e politica Bonde scaturito e scaturisce piuttosto una strumentalizzazione della fede che il contrario
L'alternativa democratica non è un processo politico a una sola dimensione
Non si tratta quindi soltanto di fare una corretta politica rivolta ai cattolici
Bensì gli elaborare un programma riformatore
E una politica nei quali il cristiane le cattolico possono pienamente a riconoscersi esprimere l'autenticità dalla propria ispirazione e del proprio impegno sociale e civile
Il nostro impegno dunque
Non è il solo quello pur fondamentale del dialogo
E neppure solo quello altrettanto essenziale
Di affermare il principio pluralistico come al regolatore dalla nostra vita sociale politica culturale e civile no la sfida è venti altra essa concerne i caratteri di una forza riformatrice moderna
Ecco il tema che noi proponiamo ai il Paese ai partiti alle forze intellettuali ma che abbiamo posto nel corso di questa relazione innanzitutto hanno gli stessi al nostro partito
Certo bisogna essere attenti
Compagne e compagni
E vado al termine
Nel proporre il tema della crisi dei partiti politici
La trasformazione
Che essi hanno subito
E stanno subendo
è abbastanza evidente
Ed è sensibile il distacco
Che soprattutto tra le giovani generazioni si manifesta rispetta la partecipazione alla militanza politica nei partiti
Tuttavia gli indici elettorali italiani rimangono tra i più alti del mondo
E i collaudati meccanismi dell'uso del potere dimostrò ritenere assai bene
Cioè il segno di una penetrazione negli interessi e di una partecipazione assai diverso da quel che noi immaginiamo e che certamente sarebbe auspicabile ma non nemmeno e anzi è forse ancor più coinvolgente
Penso alle imminenti elezioni regionali siciliane
E alla fatica grande
Dei nostri compagni dinanzi ai sicuri torti altrui di lanciano pessima amministrazione e agli esenti ancor più scandalosi ma penso anche alla loro fatica di fronte ad un sistema di potere capillare a clientele estese a mezzi imponenti a strumenti di comunicazione parziali ed ostili
Non occorre che dica qui il sostegno morale e materiale che è necessario dare da parte di tutti i compagni e di tutto il partito
Ho fatto questo esempio per ricordare una realtà più generali
Dobbiamo cioè essere consapevoli che al divario enorme delle possibilità materiali esistente nonostante il successo democratico ottenuto con il finanziamento politico dei partiti e nonostante l'impegno davvero straordinario dei nostri militanti e sostenitori a questo divario non si fa fronte soltanto con una campagna che ci vuole che c'è stata che deve essere
Di più sostenuta per il diritto ad una corretta informazione ma si fa fronte soprattutto mutando profondamente la qualità del nostro modo di essere
La lezione delle ultime amministrative è assai significativo
In tutti i congressi delle città dove il risultato è stato deludente
Anche se quel risultato non giustifica rovesciamento delle alleanze
Si è constatato che le amministrazioni democratiche di sinistra andarono allo scontro anche dove non vi erano apertamente divise in una situazione di grave logoramento per responsabilità dei rapporti politici senza dubbio ma questi stessi rapporti si erano tanto più tesi a logorati
Quanto più veniva meno l'iniziale fra l'amore la prospettiva di un rinnovamento reale
Nella soluzione dei problemi corposo i concreti lungi da noi lo smarrire il senso
Straordinario dell'esperienza delle giunte democratiche di sinistra
Oggi che hanno già preso da qualche tempo il via giunte attenta partitiche il confronto si fa più chiaro
In ogni modo una rottura fu operata con i metodi del passato
E i comunisti
Citando i nomi dei sindaci che essi hanno dato alle città che hanno contribuito ad amministrare non solo non hanno da arrossire come accade ad altri ma possono andare a me orgoglio tuttavia
Tuttavia tuttavia è innegabile
Che i mutamenti economici e sociali
Nelle città e soprattutto nelle maggiori le difficoltà finanziarie le responsabilità crescenti avrebbero richiesto una più efficace conoscenza della realtà
Un adeguamento della cultura del partito un più stretto rapporto con le popolazioni ecco il problema del partito
Noi dobbiamo sapere andare oltre le soluzioni che noi stessi proponemmo
E che furono in altri momenti efficaci
Ma per farlo dobbiamo rimettere in discussione anche la forma del partito
La sua capacità di collegamento con la Società con i saperi con il modificarsi degli interessi e delle sensibilità
Guai a noi se rinunciassimo h
Sono ostro modo di essere dei nostri strumenti fondamentali innanzitutto la nostra stampa innanzitutto
L'unità e rinascita un'opera di risanamento finanziario e di rinnovamento è iniziata ma sentiamo tutti e in primo luogo i compagni che più ci lavorano che occorre andare avanti con coraggio e con idee nuove
Parlo del funzionamento spesso del centro del partito dei regionali delle federazioni che forniscono una intelaiatura solide robusta
Ma in cui un opera di ripensamento funzionale di snellimento di responsabilizzazione i precise di elevamento culturale va ovunque compiuto parlo però soprattutto dall'organizzazione di base della sezione che ha costituito e costituisce
La struttura portante dalla nostra organizzazione
Ma sappiamo che la sezione territoriale che è indispensabile ovunque nona la stessa efficacia nel piccolo e nel grande centro la dove fa tutt'uno come una forma di organizzazione di vita popolare e dove invece può assistente ospitare una piccola riunione politica
Per questo accanto alle sezioni territoriali da tempo abbiamo quelle di fabbrica di azienda dell'università
Ma se anche queste indispensabile
Non ci dà ancora tutto quello che è necessario in una società così complessa ricordiamo compagne e compagni la grande lezione di Luigi Longo
Un partito moderno del rinnovamento e dalla trasformazione sociale deve essere anche capaci di inventare continuamente nuove forme di organizzazione
Se vogliamo oggi
Un più forte partito di programma e di lotta assai più stretto
Deve essere l'intreccio problema per problema con le capacità tecniche per potere scegliere decidere ed agire con piena conoscenza
Se vogliamo come dobbiamo volere piena coerenza programmatica ponendoci sempre dal punto di vista dei lavoratori è dalla parte meno difeso dal popolo abbiamo bisogno di maggiore competenza
Il partito di programma che intendiamo sempre di più costruire deve sapere utilizzare la parte migliore delle capacità e dei saperi di ciascun campo contano non i progetti generici ma le politiche lo sforzo puntuale e preciso per individuare gli obiettivi avrebbe a medio allungo terzo
E ciò è tanto più necessario quanto più lo sviluppo della vita democratica del partito pone in maggior luce
La ricchezza di culture e di posizioni presenti Ines ma l'obiettivo del dibattito
E dalla stessa lotta politica e Sempre la ricerca di un punto di composizione di sintesi
La ricerca di un indirizzo unitario
è un grande tema
Quello del rapporto tra la democrazia è unita
Non si tratta solo della dialettica di posizioni politiche e programmatiche nei gruppi dirigenti ma anche di differenti sensibilità ed esperienze derivanti da collocazioni di Verro disse nella realtà politica e sociale
Dalla amplissima articolazione di funzioni e di compiti che contraddistingue oggi la collocazione dei comunisti in molteplici campi di attività
Basti pensare al sindacato al Parlamento alle rappresentanze istituzionali agli enti locali ai movimenti e alle organizzazioni di massa
Noi non facciamo della unità come si dice un feticcio
E tuttavia
Se un partito cessa di essere un organismo politico unitario nega anche la propria ragione d'essere
Ecco la sfida
Ecco la sfida
Ecco la sfida che ci viene lanciata
Dalla stessa crescita democratica dalla società
Dagli sviluppi dal decentramento dal consolidamento di una strategia dalle Autonomie
Che abbiamo affermato come tra l'atto costitutivo dalla nostra visione della società dello Stato e del partito spesso a questa concezione
Non dobbiamo e non vogliamo rinuncia
Sentiamo la ricchezza enorme
Che viene dal sistema Complesso in cui si articola la presenza dei comunisti dalla valorizzazione di seggi e di momenti specifici di iniziativa e di elaborazioni
I comunisti solo per l'autonomia piena del sindacato della cooperazione dei movimenti e delle organizzazioni di massa in cui sono presenti
E una distinzione più precisa va anche stabilità rispetto alle rappresentanze elettive
Nel rispetto del ruolo e delle funzioni degli organismi dirigenti del partito
Va definita con più rigore la responsabilità primaria
Delle rappresentanze istituzionali nel Parlamento nelle regioni negli enti locali per le scelte racconti housing ciascuno dei quadri istituzionali che adesso è completo
Ma noi faremmo un danno alla democrazia italiana
Se dimenticassimo che il segreto vero
Del nostro contributo alla sua salvaguardia e al suo consolidamento sta nell'esserlo ci mossi come partito unitario nel suo seno e unitario verso gli altri sulla base di una visione comune
Dei problemi dalla società e dello Stato
L'espansione della democrazia deve mirare a questo
Che la ricchezza delle idee
La l'articolazione delle funzioni della direzione i momenti di autonomia nell'elaborazione rafforzino il partito nel suo carattere
Comunque al Po che sa muoversi unitariamente non per forzate omogeneità per composizioni diplomatico parlamentari del nostro confronto politico
Questa unità non è la nostra l'unità nasce e si rafforza sì ad ogni livello via una direzione forte
Non per intero io
Ma per qualità cioè per flessibilità per prontezza per capacità progettuale per le conoscenze che in campo ora e per il rapporto che crea con le competenze al nostro unità
Ha bisogno di un alto che Lima
Politico e morale
Ha bisogno del rispetto di un codice di comportamento non iscritto
Ma essenziale
Nel costume dei comunisti
La serietà intellettuale
Il rigore dalla modestia lo spirito di tolleranza di ascolto di comprensione reciproca la latta contro ogni spirito di faziosità
Il partito ha bisogno di dirigenti sperimentati è dovunque
Anche lì un solido
Ed è selezionato apparato il movimento operaio e popolare deve battersi contro formidabili organizzazioni ricche di ampia e capillare gli apparati ah se vogliamo dirigenti funzionari Eno
Che siano all'altezza dei loro compiti
Noi dobbiamo obbedire nelle scelte
Ai carrettieri dalla capacità della dedizione al lavoro dell'integrità
La via
Che abbiamo imboccato non ha nulla a che vedere con le soluzioni che di volta in volta sono state data questi problema
Noi respingiamo il centralismo di matrice staliniana
La concezione del partito come organizzazione suprema ma respingiamo forni anche forme più moderne e ovattate di centralismo plebiscitario
Ci chiedono
Si chiedono
Si chiedono se possibile veramente evitare il formarsi di correnti di frazioni
Di gruppi
Io credo che una distinzione netta
Vada opera e assurdo negare l'esistenza ovvia e inevitabile di affinità di culture
Dico locazioni sociali
Dissensi Vilita
Soffocata dalle è sbagliato
Ma un altro modo per non soffocare sulle sarebbe quelle sarebbe quello di avvalorare il frazioni
E cioè io non la donarono sì per la separazione degli uni dagli atti
Ciò non favorisce la circolazione delle idee
Ma la blocca
Ciò genera non la discussione ma la ostilità reciproca ciò determina il luogo dell'autodisciplina di partito la disciplina di frazione
D'altronde la cronaca di ogni giorno
Ci mostra quale fattore di degenerazione incontrollabile dei partiti e della vita democratica nel suo insieme
Sia venuta anche la questo frantumarsi di gruppi in cui spesso eh irriconoscibile la motivazione politica
Ma se il manifestarsi di affinità tendenziali è inevitabile e il loro cristallizzarsi ratio Nisticò è un bando
Non c'è altra strada che quella di rafforzare e a regolare comprò precisione il dibattito interno
Rendendolo norma dalla nostra vita di partito
E confermando così con maggiore ragioni l'esigenza dalla piena unità nell'attuazione delle decisioni di tutti o della maggioranza
L'unità del nostro partito
E la comunanza ideale della sinistra non si fonda però soltanto su ragioni politiche
C'è qualcosa che va oltre
E che non dobbiamo mai dimenticare
E l'attaccamento e la passione profonda per i valori attorno ai quali è cresciuta la lotta del movimento operaio
Perché sono il risultato non solo di uno spontaneo sentimento
Ma di un lungo sforzo culturale
La passione per la causa della giustizia
Leggo agli Ansa
Della libertà
Non vi è contraddizione
Tra la concretezza della politica e l'attaccamento a queste ragioni di fondo
E se e quando viene allora vuol dire che c'è qualcosa di profondamente sbagliato
Noi non pretendiamo
Né di possedere il vero
Ne è di essere superiori a tale
E quando che Rai si parlò di egemonia non intendeva Cerro otto legga grossolanità che gli sono state attribuite al prova come i fatti provavano è la radice del fanatismo
Non la nostra cultura storica critica scientifica
Noi sappiamo di essere una associazione umana fallibile
Come tutte le altre
Ma non rinunciamo a pensare
Che non è fatale vivere in un mondo in cui prevalga il più forte il più violento in cui prevalga come è stato detto la vere rispetto all'essere
Se questa
Secco resta
Se Besta
Sei Cuesta care compagne e compagni
La nostra di vero sita teniamo c'era
Prendiamo in sala
Ma
Ma se questa parola non piace togliamola pure di mezzo l'importante è la cosa la cosa
L'importante è che noi non pensiamo che laicità voglia dire assenza di principi ideali e morali perché è vero perfettamente il contrario
è il dogmatico che può giustificare
Ogni S uguale a noi giovani attende sognando di essere Sempre nel vero Lai e laicità vuol dire confronto e coerenza parla valori e fatti
Stava idealità e politica
Io sono certo
Che da questo congresso
Proprio perché abbiamo molto discusso
Uscirà un partito rinnovato
Innanzitutto nelle idee e più saldamente unito
E l'unità dei comunisti non è un bisogno di parte ma un bene per la causa dei lavoratori della democrazia della nazione andiamo avanti compagne e compagni è andata avanti
Soprattutto voi
I giovani compagne e compagni e andate avanti voi compagni della Federazione giovanile comunista
Voi
Chiave per voluto
Può
Che avete voluto giustamente un rapporto nuovo con il partito
Fatto di autonomia e di reciproca discussione
E che avete avuto il coraggio di rischiare
E di sfidare il nuovo
E che così facendo avete già saputo arrendervi protagonisti di movimenti nuovi una associazione umana
Il languidi Insiel rischia di spegnersi
Quando cessa il dialogo tra le generazioni
Quando l'anziano
Si chiuderà la saggezza o nello sconforto o nel cinismo di un'esperienza vissuta
E il giovane ignora che la sua forza vitale la sola speranza il suo più pronto a Hume
Hanno bisogno Santorre di misurare russi con il bagaglio dalla memoria storica
Noi comunisti non vogliamo fare questo errore non dobbiamo fare Estero
Avanti dunque tutti insieme compagne e compagni dalla franchezza e fraternità del nostro dibattito l'Italia ha più che mai bisogno dei comunisti
Il fatto
Nel
Ora
Il
Prego i compagni di restare in aula i sedute per favore perché è la seduta non è ancora terminata
Prima della conclusione della seduta del mattino la presidenza d'deve anche dare alcune informazioni circa lo svolgimento ulteriore dei nostri lavori ma prima di dare queste informazioni
Ho il piacere di comunicare alla congresso
Che c'è giunto nel frattempo il messaggio di risposta del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Al saluto che questa mattina al congresso gli ha inviato do lettura del messaggio del Presidente della Repubblica
Alla presidenza del diesel del diciassettesimo Congresso del PC
Ricambio con viva cordialità il saluto e l'augurio cortesemente rivoltomi dal diciassettesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Alla vigilia di un importante momento di riflessione e di impegno
Il quarantesimo anniversario della fondazione della Repubblica
Conclusione coronamento della lotta per l'indipendenza nazionale per la democrazia
Voglio ricordare il contributo di pensiero di azione e di sacrificio che i comunisti italiani hanno dato insieme con le altre forze antifasciste alla nascita allo sviluppo e all'affermazione della Italia moderna
All'insegna degli irrinunciabili valori di indipendenza di libertà di giustizia di progresso e di pace racchiusi nella nostra Costituzione
Un grande lavoro attende tutti coloro che in quella che in quei valori fermamente credono e che a questo sviluppo intendono operare
Con fruttuosa concordia e con ricchezza di specifici contributi alla costruzione di una città di una città umana più libera e più giusta
Come in questo spirito è stato politicamente sconfitto il terrorismo
Ogni altra minaccia libera e civile convivenza del popolo italiano sarà abbattuta se continuerà ad essere operante la fedeltà ai principi che sono alla base della Costituzione repubblicana
Garanzia e punto di partenza di ogni ulteriore progresso della nostra patria buon lavoro al diciassettesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Firmato Francesco Cossiga
L'applauso del congresso sottolinea l'alto significato del messaggio augurale che il Presidente della Repubblica ha voluto inviare al nostro partito per lo svolgimento di questa Assemblea
E credo di interpretare i sentimenti di tutti i congressisti
Rinnovando i fervidi saluti gli auguri che già gli abbiamo espresso di buon lavoro al servizio della Repubblica e dell'Italia
C'è un altro messaggio
Di cui ho il piacere di dare notizia il messaggio che ci giunge dalla compagna Camilla Ravera senatrice a vita fondatrice del partito comunista
Al diciassettesimo congresso del partito
Per ragioni di salute dieta impossibilitata a partecipare al congresso auguro a tutta l'Assemblea congressuale pieno successo e proficui risultati vivi e fraterni saluti Camilla Ravera
Io propongo interpretando l'applauso del congresso di inviare alla compagna Camilla Ravera un telegramma nel quale ringraziarla per i suoi saluti
Rivolgerle un augurio di buona salute ed esprimerla è soprattutto l'affetto profondo che tutti i comunisti italiani hanno nei suoi confronti
C'è John Dom un messaggio anche dal presidente della corte della Comunità europea al signor giacché per loro amareggiato di non poter partecipare per precedenti impegni invidio auguri di buon lavoro
Altri messaggi ci sono giunti da personalità politiche istituzionali e ne do notizia al Congresso per il rilievo di queste personalità che hanno inviato i loro messaggi augurali il presidente della Corte Costituzionale Livio Paladin
Il vicepresidente della Camera dei deputati Vito Lattanzio
Il presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Franco Bonifacio
Il governatore della Banca d'Italia Carlo Ciampi
Il Presidente del Consiglio ha ragione Regionale della Lombardia Fabio Semenza
Il presidente della Regione Piemonte Vittorio Beltrame il segretario generale dell'UIL Giorgio Benvenuto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando la segreteria della lega delle Autonomie locali e il senatore Francesco De Martino il compagno Francesco De Martino che ringraziamo vivamente con grande calore assieme a tutti a tutte le altre personalità per il messaggio augurale che ci ha inviato
Do la notizia delle dell'ulteriore prosecuzione dei nostri lavori prima di tutto la presidenza del congresso è invitata a riunirsi alle ore sedici cui nel Palazzo dei Congressi nella sede della commissione politica
Invece la i lavori dell'assemblea plenaria i lavori congressuali riprenderanno alle ore diciassette prima di tutto per votare il Regolamento del congresso
L'istituzione delle commissioni e la loro composizione la segreteria del congresso e poi per dare avvio al dibattito sulla relazione del compagno nata invece questa sera alle ventuno si riuniscono le commissioni del Congresso di cui oggi pomeriggio decideremo l'istituzione grazie
Vi leggo intanto due messaggi che ci sono pervenuti
Onorevole Alessandro Natta augurando buon lavoro al diciassettesimo congresso le compagne e compagni laboratori della Standa di Roma in lotta contro i due mila novecento licenziamenti
Chiedono solidarietà tutto il congresso intervento immediato rispetto a licenziamenti subiti compagni e compagne Standa aroma credo che con questo applauso noi si unifichiamo la vicinanza nostrane la comunanza di intenti con questi nostre compagne e compagni a lavoratori e lavoratrici in lotta
Impossibilitato a partecipare vostro congresso ringrazio cordialmente per il cortese invito siamo assai interessati per gli sviluppi che i vostri nuovi indirizzi politici potranno avere nella vita economica del paese ed in particolare per il futuro dell'agricoltura italiana
Stefano Palmer presidente della Confagricoltura
Naturalmente ringraziamo anche il presidente la Confagricoltura di questo messaggio augurale che hai voluto inviare al nostro
Congresso
Propongo adesso compagni e compagne che procediamo in questo modo intanto procedendo alla elezione della segreteria del congresso
Poi procedendo alla discussione e all'approvazione del Regolamento del congresso
Poi se si andar cordolo aprì dei di il dibattito e la discussione
è io alla fine della seduta possiamo invece discutere le proposte che la presidenza farà per la commissione politica per la commissione d'organizzazione per la Commissione elettorale per la commissione verifica poteri che abbiamo discusso nella presidenza e che stiamo preparando in modo tale che le compagne e compagni delegati così ce l'abbiano davanti e possiamo così evitare una lunga lettura di molti dei molti dei molti nomi
Vi prego adesso compagni e compagne però di prendere posto e di di seguire la lettura che farò della proposta per la segreteria del congresso
La proposta è la seguente
Si propone la segreteria del congresso sia composta dalle seguenti compagne e compagni
Alfonsina Rinaldi
Riccardo Biki
Giuseppe dama Marta Doni Raffaella Fico retta Sandro Frisullo Luciano Lusuardi Vincenzo Marini
Massimo Micucci Armellino Milani e Luciano Pettinari
Si propone che la compagna Alfonsina Rinaldi che è membro del Comitato centrale sia responsabile della segreteria del congresso
Ci sono osservazioni a questa proposta che fa la presidenza
Mi pare di no
Nessuno
Dobbiamo procedere all'elezione compagne e compagni vi prego allora chi è favorevole alla proposta alzi la delega
Chi è contrario
Nessuno chi si astiene
Va bene la segreteria del congresso è stata eletta alla unanimità
Vi leggo ora la proposta a nome della presidenza del congresso di Regolamento per il diciassettesimo congresso nazionale del nostro partito
Questa proposta di Regolamento naturalmente formulata a norma dell'articolo diciassette dello sta tutto
Intanto
La la proposta di Regolamento si apre con la proposta di costituzione delle commissioni del Congresso
Le Commissioni del Congresso si propone che siano le seguenti la commissione politica la commissione elettorale la commissione per le questioni del partito le modifica dello statuto
La commissione verifica dei poteri del congresso
Si propone che queste commissioni nomini nei loro uffici di presidenza
Possono poi suddividersi in sottocommissioni e gruppi di lavoro nominare uno o più relatori per la presentazione delle proposte in Assemblea
La segreteria del congresso che abbiamo adesso eletto riceve le iscrizioni a parlare degli aventi diritto
Delegati membri uscenti del comitato centrale della commissione centrale controllo del collegio centrale dei sindaci
Sui vari punti all'ordine del giorno e lei sottopone all'ufficio di presidenza
Riceve gli interventi scritti nei tempi stabiliti dalla presidenza
Riceve inoltre
Nei termini stabiliti dal Regolamento gli emendamenti proposti per iscritto dai delegati e li passa alla commissione politica
Infine assiste la presidenza in tutte le questioni che attengono alla materia del Regolamento alla disciplina dell'Assemblea
Alla vigilanza al coordinamento dei servizi al rapporto con le delegazioni italiane e straniere ai verbali del congresso alle questioni più generali attinenti ai lavori congressuali e del corso delle votazioni
I documenti del congresso e gli emendamenti
I documenti tesi e programma approvati in seduta comune
Dal comitato centrale dalla Commissione centrale di controllo sono la base per la discussione congressuale
Ogni delegato delegata può proporre emendamenti ai documenti congressuali da presentare alla con alla segreteria del congresso entro le ore tredici di giovedì dieci aprile gli emendamenti approvati dai congressi dalle federazioni si considerano ripresentati dalle rispettive delegazioni
Sono a disposizione dei delegati e delle delegate i documenti congressuali i testi degli emendamenti approvati dei congressi di federazione
Gli emendamenti proposti nel corso del congresso nazionale da singole delegate e delegati e dalla commissione politica
I delegati inoltre possono prendere visione presso la segreteria del congresso
Degli emendamenti che sono stati respinti nei congressi di federazione ma che hanno tenuto almeno il venti per cento dei voti
La commissione politica
Nei suoi lavori prende in esame i documenti congressuali
Gli emendamenti approvati nei congressi di federazione
Quelli presentati da delegate e delegati nei termini di tempo fissati
La commissione politica rinvia senza voto alla stesura definitiva gli emendamenti considerati formali o di significato redazionale
Wome presentare nuove formulazioni
Anche raggruppando emendamenti analoghi o riferiti alla stessa problematica
Fermo restando il diritto del presentatore di richiedere la votazione su quelli che egli ritiene non assorbiti nella nuova formulazione
La commissione politica può formulare il testo di una mozione politica finale
A conclusione dei suoi lavori la commissione politica riferisce in Assemblea
Propone con parere motivato l'accettazione o la ripulsa dei vari testi da sottoporre al volto
Sul parere espresso dalla commissione sono ammessi due interventi uno a favore e uno contrario della durata di tre minuti ciascuno
In presenza di più emendamenti alla stessa tesi o Allo stesso capitolo del programma
L'ordine delle votazioni è il seguente
Primo gli emendamenti soppressivi di una tesi o di un capitolo del programma
Due
Gli emendamenti interamente sostitutivi del testo di una tesi o di un capitolo del programma
Tre gli emendamenti che si oppongono si inseriscono si aggiungono al testo di una tesi o al testo di un capitolo del programma iniziando da quelli che il presidente ritiene più lontani dal testo originario
Le tesi del programma emendati dal Congresso così come eventuali mozioni politiche vengono sottoposti al voto finale dei delegati e delle delegate
Infine la commissione per la verifica poteri assicura il computo dei voti predisponendo le opportune misure organizzative
Metodo di votazione
Tutte le votazioni in sede di congresso
Sono decise mi riferisco al metto in votazione dei documenti sono decise con il metodo del voto palese a maggioranza assoluta dei presenti fatto salvo infatti precisa il Regolamento
Quanto indicato all'articolo venticinque dello Statuto per la richiesta approvazione a scrutinio segreto degli organi dirigenti
Constatata all'unanimità
O la maggioranza a favore o contraria il Presidente dichiara all'esito della votazione
Senza la conta dei voti con la formula il Congresso approva il congresso non approva
La verifica con la conta delle varie espressione di voto a favore contrari gli astenuti
Viene fatta su indicazione del Presidente solo nei casi di difficile o incerta valutazione del risultato della votazione
In caso di parità dei voti la proposta si intende non approvato
Ultimo capitolo procedure per le elezioni degli organismi dirigenti e di controllo
Le riunioni riservate ai delegati alle delegate per ascoltare le relazioni della Commissione elettorale si propone che siano tre
Nella prima riunione la Commissione elettorale propone il metodo le procedure di votazione
Nella seconda riunione la Commissione presenta le proposte nominative per la lista degli organismi dirigenti di controllo sulle quali si apre la discussione la commissione raccoglie proposte e osservazioni delle delegate dei delegati
Nella terza e ultima riunione la Commissione presenta la lista definitiva che viene votata con metodo e procedure decise dal Congresso
I criteri di scelta i metodi di votazione di elezione dei componenti degli organismi dirigenti di controllo sono regolati come ho già detto per la verità dagli articoli ventiquattro e venticinque dello Statuto
Questa è la proposta di Regolamento che pongo qui adesso in discussione
Un po'di
Alla prova
Diciamo
Allora non ci sono obiezioni compagni e compagne
Se non ci sono obiezioni lo mettiamo in votazione
Non c'è nessuno
Va bene allora vi prego di preparare la delega
Chi è favorevole alla proposta di Regolamento che ho letto è pregato di alzare di alzare la delega la mano con la delega
Va bene
Chi è contrario
Chi si astiene
Va bene e provato approvato
A questo punto compagni e compagne dovremo approvare un'altra decisione molto importante per i nostri per i nostri lavori
Si tratta di stabilire il tempo di intervento
Il tempo per ogni intervento per ogni delegata ho delegato che chiederà la parola che avrà la possibilità di prenderla nel congresso
La proposta che è la presidenza formula è che il tempo di intervento sia di quindici minuti precisi
Ciò anche per consentire al maggior numero di i compagne e compagni che lo chiederanno di poter prendere la parola nel corso del nostro del nostro congresso
Ci sono osservazioni
A questa proposta
Non ce ne sono
Metto ai voti anche questa proposta chi è favorevole è pregato di alzare la delega
Chi è contrario
Chi si astiene
Va bene allora il limite di tempo per ogni intervento è fissato per tutte le compagnie i compagni di quindici minuti
Ecco
Come ho già detto allora compagne e compagni adesso noi apriremo la discussione il dibattito del nostro congresso i compagni della segreteria dei servizi l'organizzazione del Congresso stanno predisponendo la lista delle commissioni
Che vi sottoporremo poi all'esame all'esame e al voto all'esame e al voto alla fine di questa di questa seduta
Possiamo ora iniziare allora il dibattito dando la parola per prima la compagna Ilaria Perrelli responsabile del circolo liberazione ragazze di Napoli
Si prepari compagno Gianni già tre escono delegato di Ravenna
Compagni e compagnie nei ragionamenti nelle iniziative nel protagonismo politico delle ragazze e dei ragazzi in questi mesi che ci sono alle spalle
Nei progetti per il futuro
A me sembra ci si è attestato ci sia forte e prepotente il bisogno di sognare e costruire nei fatti nuovi orizzonti di liberazione umana per ognuno di noi per la nostra vita
Il bisogno la voglia cioè di cimentarci con le spiega e le potenzialità alte che la rivoluzione tecnologica offre e insieme di sperimentare strade percorsi Movie per superare vincere vecchie e nuove emarginazioni antiche e nuove barbarie ragionando e facendo i conti con la realtà
E la realtà di Napoli e del sud il destino delle ragazze di Napoli e del Mezzogiorno e spesso amaro tormentato drammatico
Le storie di Giacomina Belcastro e Angelo Eliseo sono ancora tutte davanti al nulli
La vita di queste due quattordicenni
Con le loro speranze le loro fatiche con i loro sogni e le loro cioè Colella romanze e le loro umiliazioni
Il loro volere felici la dieta è la storia di Angelo e Giacomina solo davanti a lui e dobbiamo leggerle per quelle che se solo uno
Non discende singole episodi isolati ma tutte dentro una sorta di arretratezza civile e culturale sociale ed economica politica del Mezzogiorno
Quella barbarie che tante volte abbiamo di Muti denunciato fatta di sfruttamento del lavoro nero di prepotenze camuna di caporalato di vecchia concezione della famiglia di pervicacia patriarcato
Eppure sappiamo bene che il Mezzogiorno non è soltanto questo
Il Mezzogiorno ha il volto moderno lotta per il cambiamento vince battaglie referendarie apporto scala mobile e guardando annui alle ragazze e ai ragazzi il Mezzogiorno ha il volto dei duecento mila che il dieci dicembre dello scorso anno in base però le strade i vincoli le piazze di Napoli
E parlarono al cuore di questa città
Parlarono denunciarono manovre clientelari illegalità diffusa sprechi e inefficienze degrado e arretratezza parlarono il postino domande alte i loro diritti lavoro e qualità della vita libertà e dignità
Parlarono al cuore di questo Paese forse non altrettanto alle istituzioni al sindacato alle forze politiche
A partire da contenuti di quella marcia dalle idee e dai fatti che abbiamo messo in campo il movimento per la pace e contro la camorra di giovani dell'ottantacinque per cui abbiamo lottato in questi anni e mezzi
Vorrei provare a ragionare cercando di capire superare le nostre inadeguati se non sempre fino in fondo abbiamo saputo farci capire abbiamo saputo costruire tutte le alleanze necessarie abbiamo lavorato con continuità con la forza che sappiamo e nelle nostre domande nei nostri contenuti
La porta dei giovani di un soggetto che vuole il cambiamento
Ma è anche vero che troppo spesso siamo rimasti sui hanno pesato e continuano a pesare i ritardi del sindacato delle forze politiche del nostro stesso partito ritardi e inadeguatezze sarò schematica
Che mi sembra si possono riassumere così
Talvolta è prevalsa una visione della politica troppo distratta rispetto ai bisogni e sentimenti troppo lontana dalla vita della gente dalla vita quotidiana che è fatta
Pace contro la camorra quelli che sono stati al centro delle manifestazioni dei ragazzi dell'ottantacinque quelle che sono stati al centro il dieci dicembre
Sono innanzitutto contenuti e domande di radicale trasformazione sulle esigenze diffuse di libertà e civiltà di lavoro e nuovi rapporti interpersonali tra i sessi rifiuto della violenza
Sono per noi ragazze che intanto eravamo alla marcia naturalmente l'affermazione insieme di un cammino di parità che avvertiamo solo in parte ha compiuto e mi riferisco al bisogno di lotta nel movimento delle donne
E la voglia di far ridere
Prego scusa ricompaia Brivio prego i compagni delegati e invitati di ascoltare confidence degli interventi è di non fare riunioni particolari del corso dei nostri lavori compagnia hanno bisogno di fare questa riunione sono pregate di utile a cuore usati comma ter
Solo per le ragazze dicevo tentando eravamo la marcia naturalmente l'affermazione insieme di un cammino di parità che avvertiamo solo in parte compiuto e mi riferisco a tutto il movimento un delle donne
Gli ha dato e la voglia di far vivere le differenze
Un'idea più alta della liberazione che riassume contenga in sé i contenuti stessi nell'emancipazione ne esprima tutta la radicalità e la carica di trasformazione un'idea alta della liberazione contro cui è in atto un'offesa contro l'offensiva conservatrice ideale e materiali di proporzioni inedite
La legge finanziaria la campagna sulla botte contro i consultori un'idea di liberazione che fa fatica anche mezzo annui con le ragazze
Avvertiamo ad esempio rischi di arretramento rispetto al passato rispetta i contenuti all'elaborazione della settima Conferenza delle donne comuniste
Nell'impostazione e nel dibattito congressuale ho avvertito il rischio che si attenua se l'idea rivoluzionaria su cui Berlinguer raggio non si può insieme con noi alla settima Conferenza
Delle donne come soggetto politico dell'alternativa dei contenuti della rivoluzione femminile come contenuti centrali come parte fissa dell'idea di nuovo socialismo come agli atti spesso lo devo dire a chi sentiamo sulle forse la stessa solitudine che hanno vissuto e vivono quotidianamente tante compagnie
Ma tornando ai contenuti che riteniamo centrali per costruire il progetto e le alleanze dell'alternativa
A me sembra siano essenziali le questioni della qualità dello sviluppo e del Mezzogiorno qualità del lavoro e cultura della vita libertà e nuovi diritti
Innanzitutto un'iniziativa forte sul Mezzogiorno sulla vita dell'assetto guardando a tutto il divario che oggi c'è con il resto del Paese al divario che è di qualità ma anche di quantità servizi ambiente e strutture produttive
Divario che è soprattutto democratico politico istituzionale che riguarda il tipo di Stato il modo di essere la produttività delle istituzioni
Nessuna sviluppo umano è possibile e realizzabile senta spezzare il peso oppressivo di mafia e camorra che vivono dentro l'economia dentro lo Stato dentro il cortile
Senta ragionare su quel costo di civiltà che sono i due milioni di disoccupati innesti le migliaia e migliaia di ragazze del sud che costituiscono la componente più forte della disoccupazione circa il sessanta per cento
Sono ragazze che hanno studiato e portano dentro di sé come un dato naturale il diritto al lavoro come obiettivo irrinunciabile della propria dignità
E non un lavoro qualsiasi ma insieme un ripensare un volere una nuova organizzazione del lavoro tempi orari e perché no una dizione evidenza della fissa categoria della produttività
Lavoro e questione meridionale come priorità generali e insieme una nuova idea della modernità nuovi diritti individuali nuova solidarietà
Un'idea nuova della modernità non quella che penalizza ulteriormente il Mezzogiorno
Non quella che vede che che voglio lo sviluppo del Mezzogiorno simile a quello che è avvenuto nel Nord o con gli stessi criteri
Di sviluppo subito che si vuole dipendente e assistito ai margini e processi di innovazione di ricerca di sviluppo
Un'idea nuova della modernità che sia insomma un ripensamento del tema spesso dello sviluppo della sua concezione dei suoi contenuti delle sue finalità
Uno sviluppo con al centro l'uomo i suoi diritti diritti e bisogni di libertà di cultura di progresso di pass qual è la sfida dunque davanti a lui
Vorrei dirla così a me sembra che tutto mutamenti sociali antiche e nuove contraddizioni nuove tecnologie nuove domande di libertà
Pongo la necessità di un governo ripropongono una lasci la necessità forte di rinnovamento insieme della società delle istituzioni dell'economia vi propongono cioè una nuova idea della democrazia e dello sviluppo partendo dai contenuti e dai soggetti dell'alternativa
Guardando al futuro ha bisogno di socialismo te per noi giovani è parte della nostra vita dei nostri sogni delle nostre utopie ecco che Krizia del nostro bisogno profondo di rinnovamento della politica
Sentiamo sappiamo che è in atto uno scontro di proporzioni inedite una sfida difficile per il partito per legare la cultura della sinistra
Noi giovani comunisti con il congresso di Napoli la scelta della rifondazione abbiamo raccolto la sfida è necessario che la raccolga anche il partito
Pena il suo allontanamento dalla società e dalla gente dai problemi e dai fatti da quella politica di ogni giorno concrete ideali insieme con cui bisogna misurarsi
Una sfida che innanzitutto domanda di rifondazione della politica delle sue forme del modo stesso di essere anche nel nostro partito nella sua cultura della sua volontà di rinnovamento
Una sfida che anche una speranza ed una necessità per noi giovani per lo stesso partito
Di questa sfida noi vogliamo starci noi giovani comunisti con la nostra capacità di lotta con le nostre idee con la nostra iniziativa la nostra autonomia
La parola al compagno
Gianni già fresco delegato di Ravenna si prepari la compagna Antonella Spaggiari
Care compagne e compagni
Innanzitutto devo porgere al Congresso il saluto fraterno e caloroso dei comunisti emigrati
Di quelli che sono tra noi delegati delle organizzazioni all'estero e di coloro i quali hanno dato vita anche nei Paesi di emigrazione han vivace intenso dibattito congressuale che non ha precedenti anche all'estero come diceva nata stamane
Dibattito al quale ovunque è andata all'attenzione delle altre forze politiche italiane e straniere e di tanta parte delle forze sociali
Ovunque dalla Svizzera Lussemburgo
Al Belgio alla Repubblica federale tedesca in ogni Paese europeo dove più antico è il saldo è il nostro insediamento politico e dove le condizioni generali democratiche consentono un più ampio e libero dibattito
All'Argentina dove abbiamo salutato la riconquistata democrazia costituendo a Buenos Aires la prima federazione del PC dell'America Latina
Alla lontana Australia i nostri compagni ovunque hanno dimostrato una giusta considerazione per le proposte politiche e la battaglia del nostro partito
In questa fase d'altra parte non potrebbe essere diversamente se si considera che l'esperienza vissuta dai comunisti nell'emigrazione così come l'esperienza Della quasi generalità degli emigrati italiani è quella che già indicammo nella nostra conferenza di Roma nel mille novecentottantaquattro
Il partito si è mosso su quel binario in Italia e all'estero
Per la verità dobbiamo dire un po'perché autocriticamente più all'estero che in Italia
Per dare uno sbocco positivo alle esigenze dell'emigrazione dei diritti del lavoro della scuola della parità tra uomo e donna dell'istruzione professionale delle pensioni
Della valorizzazione delle rimesse dell'inserimento per i rimpatriati e così via opponendosi al vento conservatore di destra
Che puntava sugli emigrati sperando di farne un facile capro espiatorio della crisi un elemento di divisione dei lavoratori nei diversi paesi persino il pretesto per gli antistorici razzismi e le odiose campagne xenofobe
Noi abbiamo considerato da sempre
L'emigrazione come una delle grandi questioni nazionali e tale la consideriamo oggi
Anche se tante condizioni sono mutate
Anche se la situazione è spesso contraddittoria riaffermiamo che si tratta di uno dei più gravi e irrisolti problemi della vita politica economica e sociale del Paese
Senza la cui soluzione non vi potrebbe essere politica di ripresa e di sviluppo
La crisi di questi anni particolarmente dei Paesi europei ha messo in evidenza quanto la nostra analisi fosse giusta circa un'Italia che presentava i tre record negativi di cui parlava Berlinguer
Il massimo di inflazione il massimo di disoccupazione il massimo di emigrazione e che andava incontro a una stretta tra le più pericolose gravi
A questo il governo contrapponeva una sua visione ottimistica ESA a
Una sua visione ottimistica che esaltava prima con un presuntuoso salto di qualità che non c'è mai stato
Poi più modestamente con una crescita dell'attenzione politica verso l'emigrazione risolto sì nel tradizionale immobilismo la verità è che eravamo e siamo di fronte a problemi nuovi
Che si accumulano quelli tradizionali non risolti e che gli uni accanto agli altri sono di una portata tali che rendono intollerabile più che mai la contraddizione di fondo del nostro Paese
Quella di essere il più grande esportatore di manodopera fra i Paesi capitalistici e chi non ha vere una politica nazionale per l'emigrazione
Questa è la maggiore delle responsabilità della Democrazia Cristiana trentennale che si ripercuote anche sull'attuale governo il cui bilancio nonostante le ripetute promesse è sempre all'anno zero
Anzi
Una recente pubblicazione del ministero degli Esteri sugli aspetti e problemi dell'emigrazione italiana
Cancella le illusioni di quanti Polledri polemizzando con noi si sono ostinati a considerare l'emigrazione come una libera scelta
E sottolinea che l'apertura di una così profonda e vasta crisi economica accentuato tutti gli aspetti negativi al punto che anche i rimpatri non dipendono da scelte volontarie bensì dalle crescenti difficoltà occupazionali nei tradizionali paesi di accoglimento e negli ultimi anni sono rimpatriati centinaia di migliaia di immigrati
Oggi questa Italia conosce tutte le facce del fenomeno migratorio
Quella dell'emigrazione che continuano
Quella dei rimpatri forzati dai paesi in cui la crisi produce xenofobia e disoccupazione
Quella di serbatoio di giovani senza lavoro nel Mezzogiorno nelle stesse regioni dalle quali parti nel dopoguerra la grande ondata
Dell'esodo meridionale quella infine che rappresenta la vera novità
Della nostra storia
Data dal milione forse un milione e mezzo di immigrati
Dai paesi poveri del Terzo Mondo venuti a cercare in Italia l'asino che la nostra Costituzione promette è un lavoro che consenta
La sopravvivenza
Nelle nostre tesi noi non abbiamo un capitolo a sé stante per gli emigrati
Così come gli era stato in altri precedenti congressi
In qualche organizzazione all'estero questa scelta è stata criticata con argomentazioni in sé non contestabili
Ma che a mio avviso sottovalutano lo scenario nuovo in cui si collocano oggi i problemi dei migranti che non sono più solamente i problemi dell'emigrazione italiana
Le tesi pongono questa questione giustamente al centro delle grandi contraddizioni del mondo moderno
Considerandola una conseguenza del non risolto rapporto tra il nove industrializzato e il sud del mondo come uno dei tanti
Come uno dei temi e problemi che ci coinvolgono direttamente
Non soltanto per una doverosa solidarietà nei confronti di coloro che soffrono ma per l'esigenza di un grande cambiamento per affermare la pace colmare gli squilibri le disuguaglianze e ingiustizie
Quando noi affermiamo che la nostra linea
Mira a garantire agli immigrati stranieri in Italia
Quella tutela e quei diritti che rivendichiamo per i nostri emigrati all'estero non facciamo una affermazione di propaganda
Ma poniamo un problema politico di grande attualità
Che va ben oltre il metodo degli aiuti ai Paesi poveri
E poniamo in termini nuovi e moderni anche la nostra questione nazionale immigrazione e la nostra rivendicazione della identità nazionale
A me pare che la scelta delle tesi non abbia alternativa se vogliamo fare compie un passo in avanti alla situazione e comprendere la drammatica attualità di un problema
Al quale come scritto nei documenti congressuali le grandi società industrializzate
Non sanno dare risposte democratiche se ci guardiamo intorno vediamo il rischio di ondate xenofobe e di preoccupanti forme di razzismo
La ripresa elettorale di le Pen in Francia né un sintomo per non parlare delle ASS con delle sconcertanti crudeltà e non solo delle profonde ingiustizie
Raccontate nel suo libro
Da Gunther ugual s'vale barra lo scrittore tedesco che per oltre due anni ha voluto vivere la discriminazione dei turchi immigrati nella Repubblica Federale di Germania
Noi confermiamo tutto il nostro impegno a favore dello Statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori emigrati
Come l'impegno per tutto ciò che di tanto significativo importante è contenuto nel comma nel rapporto della compagna Francesca Marinaro
Sul quale nel Parlamento europeo è stato possibile realizzare un'ampia convergenza che è andata oltre l'arco delle fortezze forze di sinistra ed ha isolato il razzismo di le Pen
Insieme a ciò poniamo tra gli obiettivi immediati dei prossimi mesi
La elezione democratica dei comitati consolari
E la convocazione della seconda Conferenza nazionale dell'emigrazione per la quale chiediamo al governo un impegno tassativo che non oltrepassi la primavera del mille novecentottantasette
E di qui che dobbiamo partire
Non per un'analisi a sé stante quasi corporativa ma per richiamare l'impegno dei comunisti in Italia e all'estero di fronte alle attualità dell'immigrazione e a tutte le facce che essa presenta oggi
Guardandoci dallo ripetere immagini che non corrispondono più alla realtà e non corrispondono alla visione che hanno dei problemi politici e sociali la seconda e la terza generazione
Ma al tempo stesso rifuggendo dalle misti piccanti analisi di chi legge le statistiche italiane
Che sono sempre più vicine al cosiddetto saldo zero cioè alla parità tra di espatrio e i rimpatri come se fossimo ormai prossimi alla fine dell'emigrazione
Chi afferma questo non solamente commette un errore orrore di analisi
Ma dice il contrario della verità
E offre un alibi ai governi che hanno rifiutato di fare e ancora rifiutano una politica nazionale
Che affronti le questioni e i problemi poste dall'emigrazione che non sono solamente questioni residuali del passato
Anche se beninteso oggi si presentano in modo nuovo e diverso da Paese a Paese e da generazione a generazione vi sono cinque milioni di italiani emigrati nel mondo
Che non rappresentano una realtà omogenea perciò a maggior ragione vi è la necessità di una politica nazionale italiana qual è quella che noi vogliamo fare scaturire
Dalla seconda conferenza
D'altra parte i saldi migratori delle regioni del Mezzogiorno continuano ad essere negativi e il cosiddetto saldo giro non corrisponde al lo spaccato delle regioni mai meridionali
Dove abbiamo avuto il massimo di emigrazione nel dopoguerra abbiamo oggi il massimo di disoccupazione giovanile e contemporaneamente il rimpatrio di centinaia di migliaia di immigrati per i quali il rientro equivale spesso ad una seconda emigrazione di questo cari compagni ne discutiamo troppo poco persino tra di noi
Vi è l'esigenza di andare a un confronto con la politica dell'Italia e anche con la nostra politica e a misurare troppo angusto ruolo che possono assolvere le nostre federazioni all'estero
Troppo deboli organizzativamente
Inadeguate
Nonostante il sacrificio e l'impegno
Delle compagnie dei compagni se in Italia non solo la direzione ma tutte le organizzazioni locali e regionali delega non loro la politica del nostro partito per gli emigrati
Se il problema a quella porta
Se il fenomeno ha queste dimensioni e prospettive ma dobbiamo da questo congresso in poi più che aggiornare le analisi rendere più attente le nostre organizzazioni in Italia e pensare
Alla nostra convenzione programmatica come al momento in cui assumiamo e facciamo nostro
Le risultanze minuti cioè il le risultanze della seconda Conferenza nazionale dell'immigrazione che non sarà la Conferenza dei comunisti ma la conferenza di tutti gli emigrati
Concludendo compagne e compagni voglio ricordare che il diciannove marzo
Si sono svolte in Olanda elezioni dalle quali è venuto il primo esempio nel mondo in cui gli stranieri immigrati hanno potuto votare ed essere eletti nelle liste dei partiti nazionali olandesi
Io mando dal Congresso un affettuoso abbraccio all'unico italiano eletto il compagno Gino scalzo emigrato siciliano presidente della Filettino landa eletto consigliere municipale attenti nella lista del partito socialista olandese
E voglio ricordare che proprio alla vigilia di questo congresso
Il nostro Parlamento avviato l'approvazione della legge per la tutela dei diritti degli stranieri immigrati in Italia
Affermando che essi godranno della parità di trattamento e pieno uguaglianza di diritto rispetto ai lavoratori italiani
Certo restano tanti problemi aperti soprattutto per chi considera veramente di essere parte della sinistra in Europa restano aperti
Tanti problemi ma una cosa è certa
Che si può dare una risposta democratica e civile ad Angelo Pavia e si può avviare una politica di ripresa e di sviluppo a livello di una civiltà che già si definisse postindustriale queste l'impegno per il nostro domani
Queste la sfida democratica
Che noi lanciamo a tutte le forze democratiche e innanzitutto alle forze socialiste italiane europee con le quali siamo gomito a gomito ogni giorno nei Paesi di emigrazione
Compaiono approvando a tutti i compagni che prenderanno la parola
Di tenersi entro il limite dei quindici minuti altrimenti io sono costretto se vi sarà data la possibilità ai da rompere i compagni oratori è la Copa do ancora tutti i delegati minimo di silenzio e di attenzione per e di non far riunioni e conversazioni particolari nel corso dello svolgimento del congresso
Vorrei anche fare una comunicazione si invitano tutti i delegati a compilare con attenzione il questionario che hanno trovato nella cartella il questo dialogo ha posto dell'urna che i compagni e troveranno all'ingresso della sala
Il questionario deve essere riconsegnato improrogabilmente entro le ore venti di sabato dodici aprile do adesso la parola alla compagna Antonella Spaggiari delegata di Reggio Emilia si prepari il compagno Gunther staff Fleur
Sull'esigenza di compiere per il nostro partito un passo in avanti nell'elaborazione c'è consapevolezza generale che si è espressa nel documento di tesi e nell'ampio dibattito precongressuale
Rinnovamento e la parola forse più ricorrente invocata come esigenza pressante o attratti constatata come elemento di forza di un grande partito qual è il nostro partito che sente viva l'esigenza di accelerare il dibattito politico ed una maggiore maturazione politica in riferimento alla credibilità della linea di Alternativa democratica
E il riferimento alla nostra proposta di governo di programma come primo passaggio nel ricambio di governo del nostro Paese com'è emerso chiaramente della relazione del compagno Natta
Io ho colto nelle tesi soprattutto laddove definiamo la nostra idea di socialismo forse non delle novità assolute perché ciò che vi si afferma era conseguenza di atti politici e scelte compiute negli anni ma ho colto dicevo un approccio ed un'analisi dei fenomeni dinamica sganciata dal fissità ideologiche
Un approccio insomma non dogmatico ma critico realista che ci fa dire che per noi il socialismo e inteso come principi e valori da attuare nella storia
Nelle situazioni che cambiano da Paese a Paese da epoca a Epoca alleando le forze che di volta in volta sono disponibili ad impegnarsi
Sono affermazioni credo di valore liberatorio e ci aprono grandi possibilità di incontro con forze che seppure diverse da noi per storia o provenienza
Possono condividere con noi gli obiettivi di pace di disarmo di sviluppo di democrazia e di civiltà
Con il capitolo che le tesi dedicano nascente europea io credo che si sia raccordata l'affermazione teorica ad una realtà che nei fatti già esiste e che noi abbiamo determinato con le nostre scelte
Non è che in realtà non scegliamo oggi di essere parte integrante della sinistra europea è un dato di fatto come comunisti che mentre riconosciamo il valore delle nostre lotte e delle nostre conquiste
Il valore della nostra storia
Riconosciamo di essere eredi di tutto ciò che di democratico di avanzato di progressista via nella storia dei Paesi europei
Non siamo in sostanza comunisti che nostro malgrado viviamo nella capitalista e nemiche Europa ma siamo comunisti che con la nostra storia abbiamo contribuito a tratteggiare queste società
Pur essendo ancora in presenza di forti contraddizioni
Io credo che le nostre posizioni le nostre analisi sulla politica estera siano anche e più chiare
I nostri giudizi sulle grandi potenze i nostri pronunciamenti contro una divisione del mondo in blocchi contrapposti il nostri impegno a sviluppare nuovi rapporti tra gli Stati con autonomia e lucidità di giudizio
Senza prevenzione ma guardando in faccia la realtà ha certamente comportato scelte coraggiose che hanno provocato anche forti discussioni nel partito
Ma esse rappresentano anche un indubbio elemento di forza del Partito Comunista Italiano
Che è a differenza di altri paesi gli altri partiti comunisti europei ha davvero sottoposto i propri principi alla verifica critica dei fatti e delle idee
Rinunciare al dogmatismo preferire la verifica alle certezze assolute significa assumersi un compito non facile ma ci consente anche di ancorare saldamente il partito ai mutamenti sociali in atto
Ci rende attuali e no datati e consente un approccio dinamico e non statico all'analisi dei fenomeni e dei mutamenti sociali che interessano fortemente il nostro Paese
Questi sviluppi hanno rimesso in discussione una serie di meccanismi che sembravano consolidati in particolare si è modificata la struttura industriale aumenta la disoccupazione anche se sono aumentati i profitti
Il deficit dello Stato ha superato il valore della produzione annua del Paese
L'introduzione massiccia di nuove tecnologie ha profondamente mutato i caratteri del lavoro
La diffusione dell'elettronica e dell'informatica cambiano i processi produttivi e modificano i rapporti fra l'impresa e il mercato
Mutamenti così profondi non si limitano soltanto al campo della produzione ma investono gli assistenti sociali il modo di pensare e di vivere delle persone
Siamo in presenza di una società più mobile più complessa più articolata e frammentata
Cui l'elaborazione dell'informazione e la sua maggiore diffusione hanno dato connotati veramente nuovi che non solo sono in atto ma sono già avvenuti
E in questa società che pare voler appiattire i singoli concentrando le decisioni in mano di pochi si affermano di converso di più le singole soggettività le individualità che non sono necessariamente il frutto della cultura della nuova destra ma a mio avviso anche i risultati di una nostra azione politica
Che ha contribuito a mutare i caratteri di questa società
Ecco perché non dobbiamo rivolgerci ai nuovi ceti sociali e ai lavoratori che hanno sempre più peso nella società dei servizi e dell'informazione
Con spacco puramente elettoralistico o strumentale
Ed ecco perché non dobbiamo guardare all'innovazione Comina tranelli del nemico ma come ha conoscenze strumenti e tecnologie che noi stessi dobbiamo sollecitare se vogliamo che le imprese siano esse pubbliche private o cooperative rimangano sul mercato
E se non vogliamo poi lasciare ad altri lo spazio per definirsi forze del rinnovamento e della modernità
Dando poi così del PC un'idea di forza politica di retroguardia che non sa guidare processi di rinnovamento
Io lavoro in un'impresa cooperativa ed anche lì evidente come l'innovazione non sia una strada che senza conseguenze si può scegliere o no scegliere di percorrere anzi diventa colpevole non adottare nuove tecnologie quando il confronto quotidiano sul mercato lo impone
Cambiano repentinamente nell'impresa le figure professionali la tradizionale fase di produzione diventa sempre più controllo dei processi automatizzati
Crescono e si diversificano le figure professionali legate all'area commerciale
Della finanza della gestione delle risorse umane della ricerca innovativa sul processo sul prodotto e sul servizio che spesso lo deve accompagnare sul mercato
E di problemi relativi alla competitività e dalla redditività dell'impresa sono problemi con cui obbligatoriamente si confrontano non solo i gruppi dirigenti ma i quadri e tutti i lavoratori
Il vecchio rapporto di lavoro si trasforma diventando sempre più apporto di lavoro e capitale e ci può consentire di sperimentare almeno nella cooperazione una maggior partecipazione dei soci a rischio d'impresa
Se ciò come credo non deve solo funzionare a rovescio quando cioè c'è un'azienda cooperativa da salvare o che va male e farla con i sacrifici dei soci
Sperimentare nuove forme di democrazia industriale porsi questi problemi significa forse rinunciare a discutere di come l'accumulazione viene poi ridistribuita
Significa forse negare la socialità dell'impresa cooperativa non credo anzi questi sono nodi centrali
Io non credo che socialità ed accumulazione siano per forza in antitesi
Anzi permane a mio avviso l'esigenza di un rapporto più stretto e corretto con lo Stato con le sedi della programmazione con l'ambiente sociale circostante
Con i lavoratori del sindacato superando però una concezione esclusivamente quantitativa dell'occupazione dipendente nelle cooperative
E lavorando sempre più in direzione della qualità dell'occupazione ed è la diffusione dell'occupazione indotta anche indipendente ora autonoma
Dobbiamo saper promuovere una nuova imprenditorialità cooperativa anche nel campo dei servizi all'impresa o alla persona
Per soddisfare le nuove esigenze creando nel contempo nuove impresa ed occupazione laddove l'intervento pubblico non riesce ad arrivare o dove comunque non è in grado di proporre soluzioni ottimali
E noi comunisti a noi comunisti io credo è richiesto in questa fase più che la modernità
Formale il realismo e l'attualità dell'analisi e della proposta politica
Così mentre parliamo di nuove tecnologie di impresa e di mercato
Di nuove soggettività esprimiamo anche la forte consapevolezza che questi cambiamenti nell'economia e nella società italiana si accompagnano la presenza di vaste aree di emarginazione o di strati sociali più deboli
Ma per difendere meglio i più emarginati e i più deboli e importante la proposta di una nuova unità delle forze del lavoro peraltro positivamente sperimentata
In certe aree del paese e che però già oggi anche in Emilia ad esempio si pone in condizioni diverse
Perché regge sempre meno un semplice richiamo alla purezza di classe
O d'una concezione delle alleanze rigida che delimiti il campo il ceto medio tradizionale o lo allarga al massimo a qualche quadro o tecnico comunque nostro
Nelle tesi sul ruolo della classe operaia si riconosce la diminuzione del suo peso numerico e si esprime una nozione più allargata di laboratorio di classe lavoratrice
Qui davvero credo che l'enunciazione teorica segue a distanza la realtà dei fatti
Ma ciò che voglio evidenziare è che mentre se ne ribadisce il peso politico essenziale
Si afferma un'eguale ruolo un'eguale autonomia un eguale dignità e legittimità di altre forze a guidare un processo di trasformazione sociale
Ed una certa diffidenza che ancora a volte manifestiamo sulla presunta non completa affidabilità del tecnico del professionista del medico o anche di settori dell'imprenditoria
è solo una discussione viziosa se davvero noi intendiamo la politica come progetti e programmi su cui chiedere impegno ed adesioni nel contesto sociale e politico che negli anni cambia la novità del governo di programma al di là della definizione deve significare credo il passaggio dalle dichiarazioni di principio alla realizzazione di fatti cose progetti concreti
Per la soluzione dei problemi del Paese
Uniti prima di tutto come sinistra su programmi e su idee ma non certamente chiusi ad un confronto con la DC se non peraltro sollecitarne una più forte dialettica interna se è vero che noi comunisti lavoriamo per far convergere su di un programma di sviluppo economico e sociale
Un ampio arco di forze che è pur essendo anche antagoniste sul piano sindacale socialmente diverse
Possono perseguire obiettivi di sviluppo di piena occupazione e di giustizia sociale sociale
Puntando in primo luogo sulle forze della sinistra senza chiudere spazi di confronto e di contributo anche ai cattolici
La complessità dei fenomeni e della società nel suo divenire richiedono però noi comunisti di evitare le semplificazioni le generalizzazioni gli slogan e gli atteggiamenti aprioristici
Certamente più facili da assumere ma assai poco produttivi
è così ci troveremo nei confronti di queste forze del lavoro a contenere a volte spinte corporative che esistono ma anche a riconoscere soggettività capacità ed aspettative di riconoscimenti personali legittimi che non possiamo non considerare coda appiattire
E questa riflessione mi rimanda al ruolo della sezione che nelle teche le tesi definiscono punto fondamentale dell'attività del partito è che qui e che su cui molto si è discusso anche nella fase precongressuale
Credo che la sezione sia un mezzo insufficiente a rappresentare tutta la parte la partecipazione politica dei comunisti nella società
E lo è soprattutto nei confronti di quei nuovi soggetti che nel nostro programma politico ci proponiamo di avvicinare sempre più hanno voi
Si è detto che i compagni che si impegnano inserzione o nel partito sono sempre meno numerosi perché pesano troppo poco nell'assunzione delle decisioni o perché è troppo scarsi sono i livelli di democrazia
No mi pare un punto fondamentale o meglio non può essere questo l'unico approccio a fare una riflessione sul partito e le sezioni certo la democrazia importante e probabilmente ne serve anche di più
Ma già tutto il dibattito precongressuale mi sembra un buon esempio di democrazia con un confronto e di una discussione anche forti di differenti posizioni sui nodi di fondo della nostra politica
Ben venga un confronto schietto senza reticenza confronto che può solo giovare al pc alla definizione della proposta politica confronto che deve riconoscere però anche regole precise da tutti accettate e rispettate
Che ci sia eviti un frazioni Smochina se stesso od un modo non l'ITIS ma certamente impossibile per un grande ricco partito come il nostro
Quindi anche più democrazia quindi vivacità di confronto ma non come fine ma come mezzo per garantire l'effettiva rispondenza tra partito e società
Perché non è inevitabile un minuto e ho finito
E non vorrei sbagliare però in certe esasperazioni del concetto di democrazia si può anche ritrovare un'idea totalizzante del PC concepito come fine appunto e non come mezzo della nostra politica di rinnovamento brevemente e concludo
Voglio dire che intanto mentre riconosciamo che le soggettività diventano più marcate dobbiamo anche riconoscere che i luoghi e le forme dell'impegno politico e sociale hanno proliferato quindi sia diversificata anche la presenza dei comunisti
Ma soprattutto mi sembri inadeguata la proposta di adesione politica
Che noi delle sezioni proponiamo a chi è nostra elettore ho anche scritto ma non militante
Proponiamo un'adesione totale che a volte rischia di imporre troppo le forme in modi i tempi e di luogo della presente in sezione o addirittura anche fuori da essa
Rischiamo con il nostro atteggiamento di compagni troppo stressati di allontanare anziché avvicinare al lavoro nel partito tutti coloro e sono sempre più numerosi disposti a concedere sì un'adesione ma non totale parziale
E soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne soggetti meno uniformati e meno in prima fila ma non certamente meno interessati e disponibili ad un impegno politico
Dobbiamo dimostrare un secondo
Va be'un'apertura maggiore no pretendere con atteggiamenti censori il rispetto totale della nostra liturgia grazie scusate
Compagnie continuano a pervenire al nostro congresso
Messaggi di saluto di augurio da parte di numerose personalità della vita politica e culturale del nostro Paese
L'ultimo elenco dei messaggi pervenuti è il seguente hanno inviato auguri e saluti il dottor Antonio Ghirelli capoufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri
Il dottor Antonio Maccanico segretario generale alla presidenza della Repubblica Severino Gazzelloni
Il senatore il senatore Claudio Napoleoni presidente del gruppo Della scrisse indipendente al Senato della Repubblica la signora Marisa Bellisario presidente della società Italtel
Il professor Giorgio Salvini e il professor Francesco Calogero dell'Istituto di fisica dell'Università di Roma
La signora Maria Pia Fanfani il presidente della Croce Rossa Italiana
L'onorevole Giancarla coprimi anni del gruppo degli dipende di sinistra
Il dottor vincendo solo undici segretario generale della Camera dei deputati il professor Carlo rupia premio Nobel per la fisica
Il magistrato Adolfo Beria di Argentine
L'onorevole Mario Compagnoni presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati libero Bigiaretti
L'onorevole Salvatore Lauricella presidente dell'Assemblea regionale siciliana
Dottor Nicola Di Cagno presidente del consiglio regionale della Puglia
Noi ringraziamo tutti coloro tutti questi che hanno voluto inviare al nostro congresso auguri e salute
Do la parola adesso al compagno Gunther staff Laird delegato di Bolzano si prepari il compagno Nicola Badaloni
Libere che non si è neanche non Hassan Livio fine nonché ladrone
All'alt mia somala stimano molto sparse di chiudesse pontile cresce dato nome l'andazzo organizzazione da Capri PC Citicorp Handis insieme senza impatta Itaca comunisti scippata Italians sui problemi
Introduzione compagne e compagni
Volare svolgerà un intervento su una questione che potrebbe sembrare particolare
Ma che ha una sua valenza nazionale ed internazionale
Come ha dimostrato la storia anche recente
Svolgo questo intervento come esponente di una Federazione autonoma Lore lingue e come esponente comunista di lingua tedesca
A parte mente quindi alla più grande minoranza nazionale presente sul territorio dello Stato
Appartenere ad una minoranza etnica nazionale
Militare in un partito comunista nazionalmente forte che parte integrante della sinistra europea come giustamente e detto nelle tesi nella relazione dal compagno nata vivere in una zona che sta nel cuore della ROPPA
Ora sta strategicamente tra nord e sud
Dalla cultura italiana e quella tedesca
Porta inevitabilmente a riflettere su tre questioni
Primo quale peso appare un po'l'oggetto di prova progresso e di trasformazione socialista sul titolo zona di confine
Ed in una regione di frontiera e come detto plurilingue su cui pesa una forte cultura e tradotto tradizione ostile
Al comunismo fra virgolette
Quale peso alla collocazione europea del nostro partito la scelta di campo occidentale sempre fra virgolette
L'essere appunto parte integrante dalla sinistra europea
Secondo
Quale concreta politica possono sviluppare Comunisti italiani tedeschi e latini in Sud Tirolo Alto Adige per liberare energie di progresso
Per coniugare alla giusta e sofferta conquista dell'autonomia e della tutela delle minoranze tedesche la linea nello Stato italiano
Un'altrettanta compiuta democrazia in termini di autogoverno e di partecipazione
Fatto questo che manca soffocato da una politica fortemente conservatrice del partito che raccoglie il novanta per cento dei consensi dalla minoranza nazionale di lingua tedesca la sentirò la Volkspartei
E la sua alleato politico storico la Democrazia Cristiana
Terzo
Quale funzione può e deve oggi a sollevare il Partito Comunista nazionale
Tutto il partito non solo la piccola federazione autonoma di Bolzano
Leggo forte da la più grande minoranza nazionale del Paese
E né con forte dal pericoloso aumento rafforzamento delle tensioni ed ai nazionalismi io emergenti
Nel merito dalla prima questione credo che il fatto
Credo che il fatto che il Partito Comunista Italiano abbia operato una scelta europea essi aree ed ecco e compatte eccita di tutto ciò che ne democratico di avanzato di progresso di vista
Viene alla storia e nella cultura del Paese europee Pozzi tedesca la condizione prima a fare politica
No non essere partito perdente chiuso ai margini delle dinamiche reali subalterno all'altro altrui certe e di fatto non credibile
C'ha ancora più valido per i comunisti che agiscono in una zona plurilingue Kolci via di diverso e culture storia il fatto per esempio che i comunisti siano impegnati palla
E
Spinge ad ampliare la relazione di cooperazione e di collaborazione dai Paese europei
E quindi sul Tirolo in particolare a potenziare le più a parte positive relazioni con il Tirolo del Nord era austriaco
Che come è stato neutrale svolge un ruolo particolare non lo ha nel nel cuore dell'Europa e più in generale con l'aria di lingua tedesca
Le proposte
Per esempio contenute nelle tesi
Di impegnarsi per la creazione di zona denuclearizzata e deve essere precisata ed è trovare concrete modalità di attuazione
L'impegno per la pace essenziale per far progredire un processo di convivenza e di collaborazione ad altra popolazione di Mars
La piena autonomia internazionale dal Partito comunista italiano la scelta irreversibile di uso socialismo fondato sul pieno dispiegarsi della democrazia e della libertà
Ci fa davvero avevano tutte le carte in regola però dialogare con le grandi forze progressiste socialiste socialdemocratiche
Austriache e tedesche da loro Apa più in generale ma la Federazione autonoma di Bolzano sono boccate d'ossigeno tutte quelle iniziative che il Partito Comunista prende in direzione dal rafforzamento della sinistra in Europa
è un ex e l'agente incontro nata vanti è un importante esempio per questo
Ed è importante a mio avviso questo nostro essere parte dialettica dal travagliato dalla sinistra in Hopa
Di fronte alla crisi economica di fronte ai problemi e alle con tradizione dello stato sociale
Difficoltà sono infatti comuni fondamentale ricercare la nostra identità non certo appiattita supposizioni tradizionalmente socialdemocratica
Nel contempo a partecipare all'attenta riflessione in atto all'interno delle stesse forze socialdemocratiche sui limiti dalle politiche europee di pura e semplice redistribuzione del reddito
E allora
Ecco allora che di fronte alle nuove forti contraddizioni poste dallo sviluppo di fronte alle grave conseguenza delle scelte dalle politiche di destra
Attualmente è senz'altro ridicola diete
E che in Alto Adige hanno trovato un terreno fin troppo facile
è necessario indispensabile dare più forza all'iniziativa alla cultura alla pratica della sinistra in Europa
Così come è importante guardare ai movimenti che si sono sviluppati o regionalmente soprattutto nella Repubblica federale tedesca sui temi della pace e dell'ambiente
Parola forzamento nel ventaglio di forze che si contrappongono alle politiche di conservazione e di restaurazione
Va sempre tenuto in considerazione piaccia che accade nell'area di lingua tedesca nel bene e nel male
I fermenti che lì si sviluppano le opinioni che si formano hanno una ripercussione forte
Anche est se anche se non certo meccanica ma mediata da molteplici fattori solo il Sud Tirolo e anche sul Trentino
Nel merito alla seconda questione credo che vi sia un forte intreccio culturale e politico con la prima
Il rafforzamento di un'opinione progressista democratica
Nell'area di lingua tedesca un clima di distensione in Europa sono le condizioni perché Südtirol-Alto Adige possa sprigionare
Le sue energie positive
Le sue potenzialità migliori perché non muoia il Progetto di una terra non più stretta tra nord e sud
Ma via di comunicazione tra il nord e il sud appunto in cui i nazionalismi e più chiusure siano superate
Ora il Partito Comunista convinto autonomista e convinto assertore della difesa ed allo sviluppo delle minoranze nazionali
Di fronte al fatto che al processo autonomistico
Bollo auto e condiviso da un ampio schieramento di forze sociali e politiche segni paese pesa pesantemente il passo e mostri limiti enormi sotto il profilo della democraticità
Non può accogliere la crisi la sua crisi la sua involuzione
Il pericolo di rito di un ritorno catastrofico indietro pena una sua progressiva Maggini marginalizzazione politica
E su questo punto ci vuole chiarezza assoluta
E determinazione conseguente nelle indizi iniziativa quarant'anni dalla fine dal fascismo
E quattordici anni di autonomia su base provinciale non hanno prodotto un grado soddisfacente di pacificazione di convivenza di autogoverno dalle popolazioni di pluralismo politico e culturale
L'MSI ha raccolto i frutti di una gestione nazionalista e conservatrice dall'autonomia provinciale portata avanti dai sorte Ricci
Allora è necessario che il partito con coraggio serietà come ha fatto nel corso del suo al congresso provinciale
Individui e realizzi una linea di riforma dalla colletta politica autonomistica
Che senza cedere di una virgola sul piano dell'adesione convinta all'autonomia e alla giostra tutela dei veri diritti di minoranza
Sia però in grado di ridare fiducia ai molti cittadini lavoratori giovani di lingua italiana che hanno scelto la strada dalla poppa poi protesta nazionalista
E contemporaneamente che si presenti alla popolazione di lingua tedesca con tutte le carte in regola per essere considerato un interlocutore politico valido
Ciò significa intrecciare le più ampie e plurilingue alleanze sociali e politiche per introdurrà i giusti correttivi sul piano legislativo legislativo laddove necessario
Ma anche e soprattutto su quello sociale del vivere quotidiano in grado di ridare democraticità al processo autonomistico
Riformare l'autonomia dal di dentro
Si potrebbe dire contrastando con rigore chi da destra nel la vuole affossare
E ciò è un fatto eclatante sul Varda santo italiano ma non meno pericoloso anche sul versante di lingua tedesca
è in sintesi
Estrema il nostro concetto politico
Ciò è possibile se si fa maturare movimento forte democratico oppositivo e non solo negativo e potere statale io
La fattibilità di questo progetto è collegato all'impegno che le forze democratiche tutte
Non solo in sede locale ma a livello nazionale
Mettono per fare il ma fa sì che il Parlamento seriamente verifiche cha che non ha funzionato nel modello altra regge a gestione Astra Pedicini
E introduca anche quelle necessarie modifiche a livello legislativo
In grado non di risolvere guai a noi se pensassimo che il problema sia solo istituzionale ma di favorire favorire una pratica di governo democratico dell'autonomia in altra regione
Il governo non può continuare a non so niente
Si pensi che siamo arrivato al punto che il Parlamento dovrà discutere una petizione dal messe che chiede l'abolizione di principi fondamentali dallo statuto di autonomia
Necessario che soprattutto le forze che hanno dato via l'autonomia riflettano in sede locale in sede nazionale
In Parlamento da superare il coppe i colpevoli ritardi di ieri e di oggi dello stesso comma uno in materia di attuazione dall'autonomia e per contrastare logiche verticistiche
Non basta riscoprire l'Alto Adige una tantum
I comunisti hanno fatto molte proposte il problema e discutere e prendere decisioni
Compagne e compagni
Novantotto conservazione divisione contrapposizione nazionalistica nella nostra terra
I tormenti positive nell'aria laica in quella cattolica sia di lingua italiana che di lingua tedesca
Devono però a trovare un parlamento ed un governo attento ed è in grado di dare segnale di pacificazione adeguati
La questione altoatesina non è questione che interessa solo i bolzanini
è questione nazionale ed è questione internazionale
Non è possibile che nel cuore dell'Europa si rafforzi un modello politico economico culturale altamente conservatore fomentatori di conflitti sempre più forti
Che potrebbero sfociare nel vicolo cieco cieco dalla violenza
Ecco che siamo arrivati alla terza questione posta all'inizio
Il Partito Comunista Italiano tutto il partito comunista da sempre attento ai problemi delle minoranze da sempre attestato su posizioni avanzate
Di tutela di salvaguardia di sviluppo DS non può a in una fase così difficile e piena di pericoli di involuzione non farsi carico dal problema sudtirolese
Prezzo oppure tiri dritto per i popoli Guidi o a Blevio prelibato
La questione altari gel così acuta così particolare
Solleva il problema di quale politica il partito nel suo insieme intende sviluppare la la minoranza tedesca latina il Progetto di un'altra legge come laboratorio europeo di tolleranza di convivenza e collaborazione proficua da poco tra popolazione e di storia lingua cultura di massa
Hanno bisogno dell'impegno teorico e pratico di tutto il Partito Comunista Italiano
In questo senso io come sudtirolese insieme agli altri compagni sito Alesi
Insieme ai comunisti di altre minoranze nazionali e linguistiche intendo contribuire a delineare una politica complessiva del partito su queste delicate ma importantissime tematiche
La parola al compagno Nicola Badaloni si prepari la compagna ed a fine di
Compagnie compagni
Qualcuno ha sostenuto che il nostro congresso sarebbe stato un momento di transizione
Ciò forse giusto da un punto di vista immediato ma il rapporto del compagno tratta lo ha smentito
Dispiegando
Quello insieme specifico di propositi di programmi e di scelte che noi veniamo prefigurando
Dalla traccia del suo discorso
Tengo pongo subito questi interrogativi che mi sembrano importanti
è occasionale
Che un gruppo di nostri amici intellettuali
Di diversa esperienza
Si siano rimessi a pensare in questi mesi
Proprio in occasione e intorno al nostro congresso
è un caso che tra essi che terrà esitanti abbiano cercato di pensare una strategia di progresso e di lotta sociale
Diversa da quella che negli anni passati sembra
L'ha dominata dallo smarrimento e dall'arroccamento
Non è tutto ciò
Da mettere in relazione con il nostro sforzo di pensare in modo diverso di idea di alternativa aggiornandola e concreta Vendola
Un punto fermo che ha promosso le riflessioni e talvolta le ricerche di questi intellettuali economisti scienziati delle cose umane
E della natura politici artisti giornalisti
è io credo che accogliendo la democrazia come valore
Noi nel contempo ci siamo mossi nell'intento di sviluppare la libertà
La realizzazione delle persone per aprire un più ampio campo di uscente agli individui umani
è finito il tempo in cui anche all'interno dei settori avanzati della cultura
La valorizzazione degli individui cosiddetti superiori era Pio Rizza nata insieme a una spietata filosofia della selezione
Si è trattato in parte si tratta ancora
Di una visione Pseudo scientifica
Che qualcuno giustamente definisce crudele apologetica perché pronta a difendere l'emarginazione e a gabellare il potere come merito e la ghettizzazione come necessità
Oggi la cultura vuole andare oltre il Meo individualismo
Spietatamente borghese degli anni ottanta
E ricongiungersi invece al valore della persona ricongiungere invece al valore della persona l'idea di socialità è quella di eguaglianza complessa
Che sappia promuovere una grande capacità inventiva
Un esteso campo di libertà di scelta di partecipazione
Lo stato riformato
La società in movimento dal basso e dall'alto
Devono saper creare opportunità per tutti gli individui
E devono metterle in grado di elevare la loro cultura e di definire quella sfera di valori che sono da ritenere storicamente primari non è certo frutto di improvvisazione il fatto
Che Antonio Giolitti cercando di riferirsi a tali valori
Per raggiungere e avvicinare i quali non esita a sostenere la via riformisti Ica
Usi la formula da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni
Egli pone tale formula
Come bussola di orientamento ideale di un'azione che si svolga del presente
E qui io devo osservare
Che questa formula assomiglia molto a quella di Marx
Ma Mars diceva ciascuno secondo le sue capacità
E non da ciascuno cioè ciascuno da spontaneamente e gioiosamente secondo le sue capacità
E per concludeva a ciascuno secondo i suoi bisogni
E questo è il punto debole diciamo il punto diversità in cui Marx forse più forte
Ma c'è un punto che in cui anche Giolitti ha ragione voi tutti ricordate che è una forma mi dispiace di farvi pensare a queste cose dopo
Dopo la densa relazione compagno adattabili fa di farli costringe Hardy di nuovo a pensare
Voi tutti ricordate che è una formula simile definitiva nel progetto di Marx una fase dello sviluppo storico egli si rileva nel programma di Gotha riferendosi a questa fase
Con lo sviluppo generale degli individui quando con lo sviluppo generale degli individui sono cresciute anche le forze produttive tutte le sorgenti della ricchezza sociale scorrono in tutta la loro pienezza
Sicché allora l'angusto orizzonte giuridico borghese può essere superato e la società può scrivere sulle sue bandiere ognuno secondo le sue capacità a ognuno secondo i suoi bisogni
Il punto forte del di della trasformazione che il giudizio dato a questa porta questa favola sta nel fatto che il bisogno non è visto come un bisogno afasico come una fase ulteriore ma anche se attenuato nella prima parte del discorso è tuttavia visto nel presente
Come un bisogno del presente che per esso tale che interessò il tempo si è come compresso non è un paradosso
è un'assunzione di responsabilità che ci impegna nel profondo
Il superamento del neo individualismo borghese si può ottenere solo se la pratica del comunismo e la sua etica
Si presentano come garante bisogno del presente
In grado di sprigionare comportamenti e progetti che siano avvertiti dai soggetti umani come adatti al presente oltre che al progresso futuro
Certo la situazione va analizzata per ciò che stamani nata da fatto con tutto con tutta la pienezza della sua intelligenza che
Però che perciò che e la predominanza della logica del capitalismo del profitto diceva lui non va accelerata
Ma la concretezza all'impegno di vita all'onestà
Di chi crede che questo modo di produzione non sia il culmine della civiltà umana come scrittore le nostre tesi delle forse sentire già da ora farsi sentire già da ora
Per questo è un altro nostro amico Vittorio Foa
Ci indica che la libertà deve essere recuperata come valore permanente e di progresso
Che il Global risma deve essere abbandonato
Che un'azione di governo che si ispiri a questi principi deve puntare sulla qualità dello sviluppo
Sul rinnovamento della cultura e dell'istituzione sull'impegno di gruppi che sappiano guidare la massa popolare
Ha una forma di partecipazione solidale inventiva legalitaria nel senso complessa della parola
E pronta a lottare contro le ha la selezione crudelmente dell'imposta non dalla scienza ma dal ma ma dal malgoverno e dal cattivo uso delle forze produttive
So che è facile a rivolgermi l'obiezione
Che tanti di questi motivi forse tutti questi motivi sono presenti nella nostra tradizione
Anche teorica da Labriola a Gramsci a Togliatti fino a Berlinguer
Ma sarebbe errato non comprendere quanto di rivivere di rilevante sia quanto rilevante sia il nostro a confrontarci con queste proposte
Quanto sia attuale contro il dominio del capitalismo usuraio per usare un'espressione di Federico Caffé
Riportare in campo una politica estera e interna che tenga conto delle rovine che questa forma per il capitale così crudamente analizzata da Marx produce sulle piccole
E grandi nazioni e sulla nostra stessa domanda interna
Conta oggi che siamo aperti a queste correnti della cultura scientifica filosofica e politica
Pensiamo a viceversa consapevoli che in questi anni troppi nostri compagni sono restati come affascinati dall'analisi del potere tralasciando
Quella delle possibilità che si aprono a uno stato riformato e a un governo riformatore
è giunto il momento che la nostra cultura si dimostri capace di far sprigionare da questa immagine fondante
Della libertà comunista tanti saperi particolari
Si mostri in grado di distinguere ciò che nella presente società va mantenuto e ciò che da essa va espulso per realizzare nella pratica ciò che la scienza ha inventato
Dalla piena occupazione di Kensal lo sviluppo qualitativo di MIR dal fino alla flessibilità delle decisioni e alla disponibilità delle loro alle loro revoche che costituiscono il nucleo forte della scienza e sperimentali
Oggi applicabili alla tecnologia cioè a quella che Marx chiamava seconda natura appunto perché può essere più flessibile e più disponibile ai bisogni umani
Quando non sia volta a diventare la prima quando non sia volta a devastare la prima e originaria natura
La nuova rivoluzione industriale favorisce questo sviluppo il bisogno di comunismo non saldava esperienza intellettuale e culturale del nostro tempo
Se vogliamo realizzare tutto ciò aprendo nel presente
Agendo nel presente non prevede non perdendo di vista il lungo periodo allora una nuova cultura politica
Deve farsi strada non solo fra gli intellettuali ma Franco ma anche fra i militanti e i dirigenti del nostro partito
Che nella politica di alternativa devono ritrovare il senso sia di valori già vissuti sia dalla nuova cultura politica occorrente per la loro attuazione
Dirigenti e militanti devono saper capire con quanta penetrazione le forme molteplici che la politica assume nella vita privata e pubblica dei cittadini
Perché l'esigenza di trasformazione sorge da tanti gangli vitali della società e nessuno di essi può essere tagliato via
Ho fiducia che il nostro europeismo possa spingere le altre forze della sinistra a percepire questa fusione di valori e di tempi che qui si propone di percorrere la via di una solidarietà di intenti e di lotte che ha un bisogno profondo del tempo
Questa idea deve potersi affermare non solo fra noi in Italia
Ma anche a superare le aspre difficoltà create dalla diversità della cultura e dello sviluppo l'alternativa democratica può spingere a una solidarietà internazionale delle forze di progresso
Che senza voler fare del nominalismo de leche monismo culturale
Possa di fatto costituire una grande forza liberatrice ed emancipate dice
Do adesso la parola alla compagnia ed affanni delegata di Livorno parlerà dopo restano all'ultimo l'autore della assoluto di oggi il compagno Ugo Pecchioli
Care compagne e cari compagni io voglio ripulendo alcuni punti che il compagno una da trattato nella sua relazione stamani
E sui quali la mia attenzione molto forte
Perché ritengo siano davvero importanti e fondamentali ai fini che un moderno partito riformatore deve porsi per determinare profondi cambiamenti della società
Io Elenco brevemente questi punti e cerchiamo di chiarire prima di tutti a me stessa perché insieme ad altre naturalmente
Devono costituire i contenuti di quelle politiche alle quali il compagno nata a fatto riferimento la questione morale il nesso occupazione innovazione la formazione lo stato sociale
Parto dal primo perché lo ritengo prioritario fondamentale e Dante pregiudiziale
Perché come è stato detto interessa e comprende il risanamento della vita pubblica e non riguarda solo il costume ma il funzionamento stesso della democrazia
Sono stati fatti molti riferimenti ai problemi che sono sotto gli occhi di tutti
E che producono ed hanno prodotto forme di degrado morale e civile e che hanno fatto affermare in passato ma anche adesso che siamo di fronte ad una crisi della politica
Ad un mutamento di atteggiamento e di impegno da parte di una parte della gente ma che noi dobbiamo contrastare con tutte le nostre forze perché come ebbe a dire il compagno Berlinguer in una intervista rinascita nell'ottantuno
Comunista non può rinunciare ad un progetto di possibile cambiamento di costruzione di una società nuova più umana più giusta più alta
Aspetti quindi questi di una diversità alla quale nel senso a cui faceva riferimento il compagna Marta io mi sento ancora attaccata
Poi possiamo anche abolire il termine non è una questione nominalistica
Credo che la nostra debba essere una lotta senza quartiere
Perché quella della trasparenza della chiarezza della eliminazione di zone d'ombra dietro le quali possono nascondersi affarismo
Faccendieri intrallazzi golpismo coperture di operazioni criminali droga camorra mafia racchette è una richiesta pressante che soprattutto i giovani
Il primo intervento che abbiamo ascoltato stasera lo ha confermato ma quella grande parte della società pulita avanzato dalle forze politiche e sociali alla nostra in particolare alle forze della sinistra
Ho insistito su questo punto sollecitata da quella notazione che il compagno nata affatto riguardo alla sincerità della discussione fino alle impietosita
E poiché da questo congresso da riuscire un impegno rinnovato il più forte
Per contribuire alla costruzione di una strategia per la sinistra italiana ed europea di cui ci sentiamo parte non secondaria
Per raccogliere la sfida dell'innovazione del cambiamento il campo deve esserne sgombro da remore da sospetti da ipoteche da carichi pendenti
Noi non vogliamo avallare alcune affermazioni che alcuni politologi italiani e dotate d'Oltralpe vanno sostenendo ponendosi interrogativi sul futuro della sinistra
Lo ricordava anche il compagno nata a Rio
Facendo un cenno alla straordinarietà del Congresso come se fosse una conseguenza delle sconfitte dell'ottantacinque e quindi noi ci interroga Assimoco su dove andiamo che fine faremo come più grosso partito della sinistra italiana
Vorrei ricordare qui un brano del di uno scrittore francese Baudrillard nel suo libro la sinistra divina in cui compie un'analisi duramente critica sulla sinistra in Italia e in Europa e si pone alcuni interrogativi dove va alla sinistra perde terreno quali le cause è la crisi dell'immaginazione politica che ha generato e largamente diffuso l'indifferenza delle masse verso la rappresenta la rappresentanza politica
Sono i comportamenti di alcuni politici che hanno il sapore della Performance
è la spettacolarizzazione della politica che corrode allunga andare la credibilità di alcune forze anche della sinistra che si vorrebbe rappresentativa dei valori
Fondamentali ma che spesso sopravvive affidandosi alla gestione più o meno cinica di una crisi radicale permanente
A questi interrogativi vengono date delle risposte che io non condivido ma il rischio che sia la gente a dare quelle stesse risposte anche da noi esiste
E può determinare maggiore distacco tra governanti e governati fra la società e i palazzi
L'attardarmi su questo punto
è dovuto al fatto che da qui poi discende la possibilità di costruzione di quelle politiche o progetti o programmi
Sui quali costruire alleanze possibili e credibili che consentono di comprendere e capire che cosa vogliamo fare come e perché e per raggiungere quali obiettivi
Mi rendo conto che
La brevità del tempo non consente di approfondire alcuni punti ma io credo che poi ciascun compagno
Rifletterà come me del resto su queste cose perché ritengo che siano davvero fondamentale
E vengo al secondo punto che è poi come dire
Un esempio di come un partito di governo come noi diciamo di essere anche se qualcuno afferma che non ne possediamo la cultura e sono d'accordo che noi invece lo siamo
Non abbia fatto le scelte vocazionali dell'opposizione per lo ricordava il compagna Marta
Di come un partito dicevo deve muoversi per affrontare un problema che è al centro del dibattito politico nel Parlamento nel partito nelle forze politiche e sindacali
L'occupazione legata anche all'innovazione
è un tema centrale è fondamentale qualunque progetto si faccia per la nostra società e per il nostro futuro
Tuttavia questo tema questo argomento questo problema rimane spesso impigliato nei giochi della politica e non risulta essere sempre una priorità
Spesso noi ci siamo attardati nell'analisi anche puntuale si sono messi in luce cause strutturali e congiunturali
Ma non ci si è confrontati con l'ipotesi che le soluzioni tradizionali potranno essere i futuro ma già oggi lo sono comunque inadeguate rischiando di non poter raccogliere la sfida dell'innovazione
E assistendo impotenti all'aggravamento del fenomeno
Io qui vorrei ricordare il compagno Napolitano può esserne buon testimone come il in conto che nella Commissione Bilancio si ebbe con i rappresentanti del settore delle partecipazioni statali lire in Finmeccanica
E alta Romeo parlando della ristrutturazione dell'Anpav e quindi dell'uscita dalla crisi
Di questa industria automobilistica che investe problemi occupazionali al Sud al centro e al nord in Toscana noi siamo toccati da questo problema
Fu detto
Non ricordo se da Prodi o da presidente della Finmeccanica che nel settore auto a livello internazionale ci sarà nell'ottantasette ci saranno nell'ottantasette settecento mila posti di lavoro in legno
Quattrocento mila di questi settecento mila in Europa e la domanda che noi ci poniamo è e in Italia visto che il problema ci investe abbastanza da vicino
Ecco allora che per questo come per altri problemi occorre mettere insieme quelle competenze quelle risorse intellettuali scientifiche tecniche a cui il compagno Natta ha fatto riferimento
E che ricordava anche il compagno Badaloni nel suo intervento precedente per costruire il programma per un eventuale governo di cui naturalmente dovremmo far parte
Ma anche per una sorta di governo ombra che ci consenta di trovare un terreno nostro di confronto e d'incontro nel partito è fuori
Che via tutti gli elementi per valutare la capacità la volontà la possibilità che un partito come il nostro a deve giocarsi con i problemi del Paese
E che avrebbe la capacità di aggregare il Milan pregare risorse umane diverse attorno proprio a progetti e proposte articolate secondo criteri di fattibilità
Il terzo punto che nella relazione ha trovato quello spazio che non aveva trovato nelle tesi ma io sono convinta che le tesi sono come dire un progetto di massima mentre il programma
Quel programma che nascerà dopo dovrebbe essere un progetto esecutivo pronto per essere messo in atto e quindi verrà io spero preso in considerazione dopo il congresso
Questo problema dicevo il problema della formazione e quindi la scuola dei istituzioni formative e il loro rapporto con il mondo del lavoro
Questo settore investe fortemente il problema dell'occupazione
Il rapporto formazione dei giovani mercato del lavoro nuove professionalità ma anche donne scuola mercato del lavoro e nuove professionalità
Ed allora la nostra attenzione deve essere meno discontinua e meno determinata da un rapporto causa effetto che viene scandito nel tempo
Il sessantotto e il settantasette l'ottantacinque e che quasi sempre è sfuggito e continua a sfuggire ad ogni nostra capacità di previsione
Anche in questo campo l'iniziativa nostra deve essere più pronta a cogliere il nuovo ed a sostenerlo ricercando e mantenendo alleanze con il mondo della scuola
Con una parte importante del mondo cattolico con le forze di progresso
Ma soprattutto garantendo che ho qui una qualità della scuola statale all'altezza delle esigenze vecchie e nuove dei giovani del mondo del lavoro della società
Se vero che il mutamento sociale passa obbligatoriamente attraverso la scuola ed invece noi ci troviamo spesso spiazzati da disinvolti mutamenti
Di scelte di campo come il ricercare nella scuola privata la soluzione della in edicola pezza della scuola statale
Ho la proposta di stralcio per l'elevamento dell'obbligo dalla legge di riforma della secondaria in una fase avanzata di discussioni
Due proposte che sembrano reciprocamente ininfluenti
Ma che se messe in correlazione ripropongono situazioni di ingiustizia e ineguaglianza situazioni che abbiamo cercato di combattere e che tornerebbero a penalizzare i giovani dividendo con loro
Che possono permettersi di scegliersi la scuola e che magari hanno deciso di avvalersi dell'insegnamento della religione
Da coloro che segnava quattordici però a sedici anni lasciando la scuola obbligatoria e la formazione per mettersi alla ricerca di un lavoro che non c'è
In un mercato del lavoro che si restringe e che sempre più espelle mano d'opera soprattutto femminile e la relega perché non gli ha consentito di formarsi in settori meno qualificanti e meno remunerativo noi abbiamo ascoltato in apertura della seduta del pomeriggio il telegramma delle lavoratrici della Standa
Ebbene care compagne cari compagni le lavoratrici della Standa vengono espulse non soltanto perché vogliono manodopera più qualificata ma addirittura usa nucleo interno ancora più perverso
Vicenza non le più vecchie perché dicono che al banco davano stare alle più giovani alle più graziose
Nessuno credo contesta una validità alla bellezza e alla gioventù ma non per questo si devono penalizzare persone che probabilmente sono state giovani e a loro modo anche graziose
è importante allora avere un nostro progetto complessivo di politica scolastica che la riguardi tutta e che Deja a chi è coinvolto il segnale forte che questo settore non è marginale
E noi diventa importante solo quando altri ne scoprono l'importanza strategica e ne vogliono disporre
Proprio domenica sul Corriere della Sera
Parlando di un convegno nazionale della Democrazia Cristiana sui temi dell'istruzione in Italia
Sembra che il ministro Falcucci che è ministro della pubblica istruzione
E il vicesegretario della Democrazia Cristiana Bodrato che è stato ministro
Della pubblica istruzione abbiano scoperto che risolvendo i gravi problemi della scuola si favorisce l'occupazione giovanile potevano scoprirlo un po'prima e caso mai far percorrere un itinerario più rapido alla riforma
Della scuola da quella materna fino alla scuola media superiore ma io voglio ricordare anche perché ieri sera si è svolta qui a Firenze
Una grossa iniziativa organizzata dal coordinamento dei genitori democratici e dal cd a cui erano presenti il senatore Ferrara Salute il deputato il collega Spini il deputato prodotta
Io il rappresentante del Partito Comunista
Sui problemi dell'insegnamento delle della religione nella Palazzo della Provincia di fronte ad una sala piena con la gente in piedi è seduta per terra
è venuta fuori una richiesta pressante al di là del dibattito sull'insegnamento della religione che corre il rischio di sconquassate relata basta già debole scuola italiana
è venuta fuori una richiesta pressante soprattutto ai partiti della sinistra e in particolar modo ieri sera al Partito Comunista perché non si lasci la scuola come terreno
Di conquista esclusivo di una forza politica che l'ha gestita da oltre quarant'anni e che l'ha ridotta nello stato in cui noi la conosciamo oggi
Un'ultima questione
Care compagne e cari compagni a cui accennerò appena perché ritengo che il tempo sia tiranno sito scaduto rispetto scaduto pur nella consapevolezza della delicatezza vastità importanza che riveste ed è quella dello Stato sociale è un crocevia dal quale passano i bisogni vecchi e nuovi della gente riguarda tutte le generazioni alle categorie sociali ma proprio per questo coglie toglierlo dalla stagionalità nel senso che non lo si può affrontare solo nell'imminenza o durante la discussione sulla legge finanziaria
Comporta scelte economiche e finanziarie ed è soggetto a sollecitazioni pressanti dei categorie nei confronti delle quali non ci si può non mostrare sensibili
Pensionati handicappati donne giovani cassintegrati fasce di povertà vecchie e nuove ma anche qui o si fa una proposta che sta dentro un progetto complessivo
Come a chi e che cosa erogare o saremo costretti a recuperare i tagli a correggere ingiustizia parziali tentando di rassicurare di volta in volta alcune categoria senza però esprimere un vero progetto politico
Lasciando spazio a chi vuole l'abbattimento dello stato sociale e l'allargamento della privatizzazione dopo avere fatto scempio attraverso l'assistenzialismo clientelare più sfacciato vedi i recenti casi della campagna
Questi sono solo alcuni esempi perché mi sono sembrati centrali e fondamentali ai fini
Della partecipazione e gestione del mutamento che stanno avvenendo nella società già oggi e che nel giro di pochi lustri cambieranno profondamente non solo i modi di produzione questo sta già avvenendo
Ma la stessa qualità della vita facendoci correre il rischio di una nuova e più netta
Divisione internazionale del lavoro accentuando le distanze non solo fra i Paesi ricchi e i poveri ma producendo nuove forme di subalternità economica tecnologica e culturale grazie
Bene
La parola al compagno Ugo Pecchioli che il voto ho ricordato prima l'ultimo l'autore dello stupro di oggi
Care compagne e compagni
La relazione del compagno Natta credo abbia giustamente avvertito
Non possiamo e non vogliamo nasconderci le difficoltà siamo in una fase cruciale
In cui tutto il movimento nelle tecnologie nella produzione nella dislocazione dei poteri nelle forze sociali
E anche dei modi di pensare edifica e c'è il rischio che le forze di progresso in Italia in Europa
Non sappiano imprimere il loro segno sui nuovi processi
Per dirigersi verso la soluzione e non l'aggravamento
Delle grandi questioni del mondo contemporaneo
Ora in questa situazione a restare abbarbicati al passato
Metterebbe in gioco non tanto il futuro del partito
Quanto la possibilità di bloccare l'offensiva neo conservatrice
E di fermare i processi di deterioramento del tessuto democratico
Per questo abbiamo voluto anticipare il congresso per andare con coraggio con rigore a una nuova operazione di rinnovamento della nostra politica e del partito
Che è condizione essenziale per riaprire orizzonti e prospettive vincenti alle forze del cambiamento
Naturalmente questo impegno per portare il partito all'altezza delle sfide dei problemi di oggi
Non può certo indurre a smarrire la consapevolezza della parte determinante che abbiamo avuto nella storia del nostro Paese e anche nelle vicende di questi ultimi anni
è un grave errore ragionare come se dietro di noi ci fossero soltanto errori e Rita
Come se non ci fosse invece la grande forza e autorevolezza che ci viene da tante esperienze da innovazioni anche di principio
Da tante necessarie battaglie combattute in questi anni
A mio avviso è in queste coordinate che si muovono i documenti congressuali
Come ha detto il compagno nata stamattina esse hanno certo bisogno di essere aggiornati arricchiti
Rispetto soprattutto al significato di nuovi avvenimenti di grande portata internazionale e interno
Il congresso nazionale fondandosi sui dibattiti che lo hanno preceduto ma senza esserne negli stessi termini la ripetizione deve prefiggersi come ha indicato nata nella relazione una sintesi uno sbocco in avanti nel massimo di unità ma anche di chiarezza
In altri termini la sostanza di quei documenti
Io credo che debba essere difesa perché si esprimono una linea politica che non solo non può essere tirata un po'da tutte le parti
Ho neutralizzata in mediazioni pasticciate
Ma che rappresenta un punto alto della nostra elaborazione ed è una base forte per un incisivo rilancio della nostra iniziativa nella nuova realtà
Io concordo col giudizio del compagno nata
Dall'andamento del dibattito precongressuale
è emersa ed è bene che a ciò sia stata offerta l'occasione la Resistenza nel partito di una diffusa inquietudine
Di una preoccupazione rispettabile ma io ritengo erronea come se il partito misurandosi con le grandi novità ai problemi di oggi
Corresse il rischio di smarrire o di attenuare la sua peculiarità di forza animata dalle idealità del socialismo
Di un partito che vuole lottare per profondi cambiamenti sociali e politici
Secondo me soprattutto in questo senso si spiegano gli esiti di alcune votazioni precongressuale
Questo non può stupire
Di quanti voti avrebbero raccolto e emendamenti che in qualche modo a suo tempo avessero fatto riferimento
A posizioni di perplessità esistenti nel partito verso la svolta del quarantaquattro e la costruzione del partito nuovo
Non solo
C'è anche il fatto che l'impegno per definire oggi una nuova fase della nuova politica della nostra politica passa nel corpo del partito attraverso generazioni esperienze culture diverse secondo quei connotati che ci caratterizzano come il partito che vuole essere grande forza politica laica programmatica
Di tutto questo bisogna certo tener conto
Ma è necessario credo parla chiaro la lotta per fare avanzare nel nostro paese nell'Europa occidentale una prospettiva socialista è la ragione stessa della nostra esistenza come partito
Ma il cammino non è tutto traccia
Siamo in campo aperto le vie di avanzata verso soluzioni socialista che rispondano alle esigenze di una società come quella italiana e più in generale di questa parte del continente non stanno scritte in alcun libro
Quel libro dobbiamo scriverlo noi le altre forze della sinistra europea attraverso l'elaborazione e l'iniziativa in movimenti per spingere in avanti una politica europea di pace e di progresso
Per assumere nei fatti la direzione dei processi di trasformazione di innovazione per finalizzare il cambiamento alle esigenze dell'occupazione di uno sviluppo diffuso di una nuova qualità della vita
Della salvaguardia dell'ambiente per rinnovare le istituzioni e la politica il problema cioè non è quello di fare pesare sulla linea politica del partito il condizionamento di qualche presunta ipoteche a più di sinistra
Ma quello di uscire dal Congresso con una giusta linea politica e con la capacità di farla vivere con forza e con rigore
è vero tutti hanno dovuto riconoscerlo della preparazione del congresso è stata ricca aperta tuttavia per qualche suo aspetto ha rivelato posizioni politiche che di fatto rimettono in discussione acquisizioni o conquiste storiche del nostro movimento cioè la concessione la concezione stessa del partito che essa e vuole fare politica che per questo guarda non soltanto alle forze che già lo seguono o addirittura a parte i DS ma al grande arco di quelle potenzialmente disponibili e che possono scendere in campo grazie all'iniziativa alla capacità nostra di vedere le contraddizioni insite della politica avversarie
Certo non ci basta più Togliatti per agire nell'oggi
Ma uno dei suoi grandi insegnamenti non va dimenticato
Se si ritorna alla pura denunzia alla pura agitazione propagandistica agli schemi ideologici ha una qualche che forma di ossessione definitoria allora si fa arretrare la politica si riducono ossia annullano
Gli spazi e le possibilità della battaglia politica è un'osservazione che vale tra l'altro a fare il mio per quei compagni che contestano il giudizio delle tesi sulla complessa realtà degli Stati Uniti e di fatto adombrano un imprevedibile rimprovero alla nuova dirigenza sovietica che con la sua iniziativa politica con le sue proposte di pace dimostra di riuscire invece a vedere i punti deboli della aggressiva politica di Reagan le contraddizioni che questa politica crea
In Europa e nel mondo
Gli stessi Stati
A mio avviso una rigidità analoga è emersa anche per quanto riguarda la questione del governo di programma
Che qualche compagno tende a trasformare in una sorta di sorvegliato speciale ingabbiano il dolore in mille condizioni politiche
Facendone in definitiva al suo contrario cioè un governo che assuma come preliminare la logica degli schieramenti
La mia convinzione che posizioni di questo tipo indeboliscono anziché rafforzare come presumono di fare la prospettiva dell'alternativa
Non c'è soltanto il fatto che il governo di programma corrisponde a viversi gente del paese i cui problemi di fondo restano irrisolti
E sono ancora una volta delusi nella schermaglia di potere in atto fra Damon zia cristiana e il Partito Socialista dalla quale non dobbiamo certo farci condizionale cioè il fatto che nonostante qualche segno di miglioramento di clima nei rapporti tra i due grandi partiti dalla Sini sto italiana non esistono oggi le condizioni per l'alternativa ma essa trarrebbe certamente un forte impulso dalla conquista di due di due novità che sarebbero dirompenti di fronte al quadro di fallimento e per certi aspetti di degenerazioni cui è stato portato il nostro sistema politico
Mi riferisco a un limpido confronto sulle scelte sui contenuti programmatici come unica base per il determinarsi delle maggioranze di governo e ad un preciso formale riconoscimento dei i titoli del nostro partito ad essere parte del governo di questo Paese anche se nessuno può dire in anticipo nella complessità e imprevedibilità degli eventi
Ali potranno poi essere le concrete caratteristiche di un governo di programmi
In questo sta la coerenza tra la proposta di governo di programma e la prospettiva dell'alternativa
Domandiamoci infatti
Cosa sarebbe mai in alternativa se davvero le fossero di ostacolo questi due punti indicatori di per sé dell'avvio di una inversione di tendenza nella politica italiana
A quei compagni che si oppongono al Governo di programma perché non proclamiamo preventivamente l'esclusione della Democrazia Cristiana
Probabilmente sfugge la necessità di non bloccare aprioristicamente la possibilità che possano trovare più adeguate sto essi Ona le potenzialità democratiche oggi conculcati che anche in seno a questo partito esistono
Non possiamo del resto ignorare che la stessa costruzione dell'alternativa pone delicati problemi di salvaguardia e non di lacerazione de L'Unità della nazione
In sostanza la nostra politica in ogni suo atto deve stimolare nuove prese di coscienza anche all'interno della Democrazia Cristiana
Credo abbiano fatto bene i compagni che hanno insistito sulla necessità di definire meglio le priorità programmatiche questo va fatto
Non si dimentichi tuttavia
Che l'accentuazione della nostra caratteristica di forza idonee al governo significa più cose i programmi che vogliono aprire un destino politico non possono essere operazioni di puro raziocinio
Devono nascere il rapporto con spinte e convincimenti reali delle forze decisive della società con movimenti di massa e di opinione pubblica con un grande ruolo delle forze della cultura del qui in questo rapporto fra scelte programmatiche forze sociali democratiche culturali e iniziativa politica e movimenti di massa c'è il vero punto debole sul quale concentrare l'attenzione e operare una sterzata in sostanza l'alternativa il ricambio di forze dirigenti che superi la democrazia zoppa in tempi politicamente utili
Non può che essere il risultato di un processo di aggregazione di forze sociali e democratiche che faccia perno sull'intesa tra comunisti e socialisti di un generale spostamento a sinistra degli equilibri ed era porti politici che si realizzi attraverso grandi capacità di Progetto e di lotta di fronte ai nuovi problemi della società in trasformazione e di un tale processo
La lotta per e conquistare quello che abbiamo definito governo di programma può essere a mio parere un momento significhi significativo restando ben fermo come ha detto Natta
E per quanto ci riguarda non abbiamo impazienza e di tipo governativa
E che anche dall'opposizione sapremo comunque fare la nostra parte per sbloccare la vita democratica
Determinante per l'alternativa e il nostro rapporto con i compagni socialisti la costruzione di questo rapporto non può passare né attraverso la illusione dei problemi neutra esso reciproci accomodamenti bensì attraverso il confronto amichevole maschietto sui problemi sulle prospettive del Paese dell'Europa e del mondo
Abbiamo già messo in luce dir rinunciabili significati di principio dalla nostra collocazione del nostro essere parte integrante della sinistra europea l'interesse per noi di tante forze socialiste sociali europee non può certo fondarsi sulla tesa di qualche nostra improbabile conversione
Abbiamo possiamo continuare ad avere un ruolo perché siamo questa forza che ha saputo nel passato essa oggi rinnovarsi con coraggio ma che non intende perdere i collegamenti con la propria storia con le proprie peculiarità e su questa base che sotto le diamo la dimensione europea dalla nostra politica ben sapendo che la nostra battaglia per l'alternativa e parte dell'impegno per un'Europa occidentale
Che nel rispetto dell'alleanza internazionale di cui è parte abbia un ruolo di pace e nella quale avanzino nuove politiche riformatrici e di progresso per questo ci allarmano
Le tensioni che vorrebbero riportare l'Italia e l'insieme dell'Europa occidentale a condizioni di subalternità completa i disegni aggressivi dell'amministrazione americana
Non ci sono però solo le tensioni vengono anche determinandosi delle controspinte delle nuove esigenze di autonomia e anche atti che sono coerenti Accio nell'esempio l'atteggiamento dell'insieme delle forze democratiche italiane di governo dell'opposizione di sinistra durante la sfida dalla Sesta Flotta americana nel golfo della sinistra ed è in questo quadro ed in questo quadro non possiamo ok apprezzare la positiva novità da parte sovietica di riconoscere il ruolo importante che l'Europa occidentale nella sua autonomia può svolgere ai fini di una politica di pace di disarmo di cooperazione internazionale
E su queste basi compagni per concludere
E su queste basi che dal dibattito straordinario che ci ha portato al diciassettesimo congresso esce un partito che è già diverso
Non perché intenda dividersi come tanti avversari e anche qualche amico hanno sperato ma perché credo abbia esplorato le vie per conquistare proprio tra le nessun confronto schietto delle posizioni una più ricca e qualificata unita una più ricca capacità di impegno intellettuale e di iniziativa politica
Come dicevamo all'inizio del pomeriggio alla elezione delle commissioni di lavoro dello congresso che abbiamo stabili Todi costituire
Saranno bisogna hanno distribuito e sono in corso di distribuzione gli elenchi delle proposte che la presidenza il Congresso avanza per la costituzione di queste commissioni nel frattempo io do notizia di altri messaggi che ci sono Giunti di saluto e di augurio ci hanno però fatto la compagnia Teresa Zaccheo sere tali alla sezione di Latiano in provincia di Brindisi il compagno le il mi presidente dell'Amm qui di San Giovanni Valdarno i lavoratori dello standard in Milano il lotta con i lavoratori delle altre sedi contro i licenziamenti
Figlio di fabbrica del per chimico di Brindisi che sono in lotta per la difesa dell'occupazione in quello stabilimento
Esprimiamo ai lavoratori della Standa di Milano e i lavoratori del Petrolchimico di brevi
Sì sì la nostra solidarietà e il nostro augurio per la loro lotta i compagni
Credo che ci sia bisogno di qualche minuto perché i compagni possono leggere le proposte che la presidenza del congresso anche tramite consultazioni che sono venute con le diverse le negazioni avanza per la costituzione delle commissioni io vorrei però avvertire i compagni che dagli elenchi che sono in corso di distribuzione sono saltati alla battitura della degli elenchi due nomi che la presidenza propone quello del compagno Alborghetti che credo sia delegato di le
Ecco se non vado errato per la commissione sui problemi del partito e quella del compagno Lotito delegato di Matera per la commissione politica
Dopodiché è bene aspettare qualche minuto tre o quattro minuti perché i compagni possono prendere visione di queste proposte che la presidenza avanza al congresso
Va
Be'
Di
Allora
I compagni hanno preso visione no no aspettiamo
Guido
Di Lecco
Di lecco Guido Alborghetti
Quattro minuti
Significa per l'Italia
Angela
Venduto appena
Allora possiamo procedere compagni credo che ci sia stato il tempo sufficiente per una lettura degli eventi
Io volevo dire nel frattempo che la presidenza formula queste proposte per lei per la commissione di politiche per quel la sul partito per quella elettorale per quella verifica dei poteri anche sulla base di una consultazione che la Presidente
Essa avuto come i responsabili delle delegazioni delle varie
John italiane
Prego i compagni anche lì stanno seduti di prendere posto se facciamo così ci sbrighiamo se lavoriamo in modo ordinato oggi
Vediamo più presto
Allora ci sono compagni che intendono fare osservazioni avanzare e proposti intorno alla composizione delle commissioni del congresso prego
Uno che prenda nota del fatto sull'onda
Gatti delegato di Modena ma vedendo le proposte ho notato
Mi scuso lentamente quali compagni però conosco ma non mi sembra che ci sia nessuna presenza di compagni particolarmente impegnate sui problemi della Greco dura almeno in modo continuativo sia nella commissione politica né in quella elettorale
E in un momento dove i problemi dell'agricoltura sono abbastanza significative sono abbastanza centrali che ha sentito alla satinate sulle nel mirino un problema la legge spese pluriennali problema della politica comunitaria eccetera
E tenuto conto che nel documento di tesi credo nella voto finale dovrà l'agricoltura trova trovare uno spazio se non quantitativo almeno qualitativa o diverso dicevo noi credo dovremo anche dare impegnare quanti compagni in queste Commissioni e considerato che il compagno Barca responsabile sezione agraria è nella commissione Statuto i compagni di Marino che nel passato da questi impegni ugualmente nella commissione Statuto ecco io propongo di impegnare o questi compagni poi decide la Presidenza o un altro nome che propongo il compagno Bellotti vicepresidente della coltivatore nazionale nelle due Commissioni sia in quella politica per la continuità per il problema e di elaborazione politica sia in quella elettorale però ovviamente per la composizione degli organi credo che sia un dato questo che darebbe un segnale anche al partito tutto io Lella problematica agricola che rientro complessivamente la nostra politica beve ci sono altri compagni che andò avanzare proposte
Non è vedo pur essendo
Non vedo nessuno che avanti chiede di parlare
Bene io se non c'è nessuno che chiede di parlare su questa proposta che la presidenza avanza io mi permetto di interpretare il l'opinione della presidenza dicendo che secondo me è del tutto possibile accettare la proposta che è stata fatta per l'illusione compagno Bellotti non ho capito bene dove il compagno proposto di includere lo dalla politica bene e allora questa cura dove questa non lo so se posso accettare se non ci sono obiezioni da parte di assunti compagno
No benissimo allora io metto ai voti di votiamo commissione per commissioni o insieme votiamo commissione per commissione metto ai voti la colpa composizione alla commissione politica chi è d'accordo al di là dei nega
Giunco
Chi è contrario
Chi si astiene approvata la commissione per il partito chi è d'accordo è pregato di alzare la delega
Giù
Chi è contrario chi si astiene approvata Commissione elettorale chi è d'accordo è pregato di alzare la delega giù chi è contrario chi sia spie
Ed è e approvata Commissione per la verifica dei poteri chi è d'accordo è pregato di alzare la delega giù chi è contrario chi si astiene anche questa Commissione approvata dal Congo esso debbo fare delle comunicazioni importanti l'ufficio di presidenza del congresso e con
Nato per domattina alle otto e trenta qui nei locali del congresso la commissione partito e sto a tutto
Si riunisce
Così li unisce qui l'ho indicato il giorno ma arguisco che sia stasera alle ventuno tutte le commissioni si riuniscono stasera alle band uno la commissione partito e Statuto si riunisce presso la Casa del popolo Andrea del salotto via Manara otto che è qui vicino e dentro la casa del popolo bici di Gerico di Care c'è un ristorante CEO ad un polmone che aspetta alla fine la seduto davanti alle edicole L'Unità e di fronte all'ingresso e i delegati in viale paura per trasportare i compagni che fanno parte di questa Commissione in questa casa del popolo la commissione politica e quella elettorale e la commissione verifica dei poteri si riuniscono qui nei locali del congresso alle ore ventuno voglio ricordare ai compagni che è possibile utilizzare qui un self service per la cela per i compagni naturalmente che debbono partecipare ai lavori queste condizioni ma anche per gli altri compagni che lo deciderà solo la seduta riprende domattina alle ore nove e precise prego la massima puntualità e i primi scritti sono il compagno Michele Galan il compagno Antonio Pizzoccaro e la compagna Giovanna
Una Uberto la seduta è tolta
La seduta
Qui
Quella quindi qui quanto qui quest'qui quindi qui quindi qui quindi qui qui quindi questi qui qui quindi qui qui quel qui quindi quella quanto qui quindi quella qui qua qua qui questa quindi quanto
Quel quindi questa quel quindi qui qui quella qui quanto quanto qui qualche qui quattro qui quindi qua qui
Qui quindi quella
Quella quindi quanto quindi quattro quindi quindi qui qui qui qui qui qui qua quella qui quindi quanto quindi quindi quindi qui qui
Qui quindi quindi quanto quanto quindi quindi qui quindi qui questo
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Qui quest'qui quindi quindi qui qui quanto quattro quindi quindi qui quattro quella quindi quella quella quasi quindi qui
Questi quindi quanto qui qui quindi questi qui quanto quindi qui quindi quindi quindi qui quasi quindi quindi qui qui qualche qui
Quella quindi quindi quindi quindi
Quattro quindi quanto qui qui quindi qui qui qui qui
Quindi