La nostra scuola

Fotografi
Se ognuno può prendere posto così possiamo cominciare grazie
Beh in qualità di presidente della Stampa estera sono molto onorato di avere con noi oggi
Il nuovo sito
Ti faccio
I decreti della stampa estera penso che non solo mio collega Piero Ostellino
Ecco io mi chiamò io sì bar solo al neopresidente della stampa estera
Cercherò di introdurre il libro per qui ci siamo quale dito dei del del sindaco letizia Moratti e in cui ha fatto una cosa
Molto molto coraggiosa in Italia direi che forse impensabili impensabile dopo dopo come ho letto il libro quarantacinque tentativi di riformare il il sistema educativo in in Italia
Ma forse la alla riforma la riforma Moratti commenta come si usa dire
è stata forse un po'
Troppo troppo Mazzanti troppo avanzata troppo troppo forse troppo moderna per
L'Italia che come osservatore straniero non ama tanto a cambiare cioè vorrebbe vorrebbe rimanere
Voleva rimanere come come era vuole dire che le cose rimanessero così nonostante che il mondo
Praticamente tutta l'Europa sta cambiando in una velocità supersonica italiana è rimasta sicuramente nel punto di vista del del del della distruzione rimasta molto molto indietro basta basta vedere di allievi che escono dalle scorre tedesche
Francesi che che alla fine riesce a dialogare con loro in inglese
Gli studenti italiani che praticamente niente non hanno nessun nessuna chance per inserire diciamo nel mercato di lavoro europeo che adesso si sono aperti orizzonti veramente nuovi e senza un'adeguata istruzione
Penso che sarebbe molto difficile io non non voglio parlare dei dei meriti di questo di questa riforma perché non è il mio compito però non c'è dubbio perché la la riforma l'intenzione della riforma in dare un salto di di qualità che non c'è stato nel sistema educativo italiano un salto di qualità e in qui quello che che a me leggendo
Vivendo qua quello che mi ha dispiaciuto di più e vedere che
Le forze politiche che vengono vengono al potere non è che il si interessano molto della della qualità del di questa riforma di ritrovare i punti positivi
E di sviluppare ma di bloccare in questa riforma cioè il primo il primo atto io no non faccio un discorso a favore del ministro ma sembrava veramente un po'assurdo che alla fine dell'anno scolastico
Fra le prime la prima cosa forse che ha fatto il nuovo ministro Fioroni e di più o meno bloccare la la riforma non insomma c'è un c'è un tentativo anche non di faldoni Zala di trovare i punti magari ci saranno anche dei punti positivi non è possibile in qualsiasi riforma ci sono dei punti positivi ma invece è stato subito bloccata e si è dato un segnale che questa riforma che magari
Il ministro Moratti ha lavorato per per tantissimi anni era pensata con con tanto amore per per gli studenti senz'altro non per nuocere immateriale per darvi un un un una chance per poter entrare nel del mercato del del lavoro europeo
è stata qui è stata congelata come come si dice non lo so sempre futuro
Il nuovo ministro dell'istruzione potrà magari incontrarsi con il ministro Moratti per discutere sul sui cambiamenti per trovare i punti i punti positivi
E da cui partire perché è una riforma della scuola italiana e è necessaria
Quello che che a me mi fa male come osservatore che diciamo la la politicizzazione del della società italiana prima vengono i politici
Sono gli interessi dei politici che praticamente sono molto più importanti del bene dei degli studenti del del della del bene della del del loro sviluppo
Dell'Oro accrescimento e questo lo trovo un fatto veramente abbastanza singolare non lo so se ci sono in altri Paesi questa volontà che i sindacati
Ed è forse politica o no bloccano delle delle delitti interattivi di modernizzare il Paese
Qui purtroppo succede c'abbiamo un nuovo governo il nuovo Governo
Purtroppo ha bloccato questa riforma senza tener conto dei dei dei dei dati positivi
Questa sera sicuramente sentiremo questo libro è importantissimo perché da una una nozione si si impara tantissime cose chiarisce
Come il pensiero del del ministro Moratti ex ministro Moratti
Sul sulla scuola da da tante tante spiegazioni risponde a tante domande che ha posto Piero Ostellino
Penso che senza avere pregiudizi chiarisce a tantissimi persona tantissime persone che magari sanno pochissimo del della riforma e non non l'hanno studiato abbastanza di capire più di approfondire sui suoi intenti di questa riforma e che cosa potrà portare di buono al sistema scolastico italiano ovviamente agli allievi io lascerei la parola al visto al Piero
Al a Piero Ostellino al collega
Per sentire
Ma io devo dire innanzitutto che io sono semplicemente il comprimario oggi ce ne sono signore che era comprimario anche nel libro cioè nel senso che al posto delle domande e il ministro ha risposto ma perché come dire nata questa curiosità
Perché quando è uscita la riforma Moratti io ho letto alcune cose della stessa erano mi sono come dire un po'i no innamorato di culturalmente come vecchio liberale
Perché ho visto che la riforma tendeva ad inserire degli elementi di flessibilità nel sistema rigido napoleonico
Io sono un grande ammiratore della Francia tanto è vero che civico sei mesi all'anno però non sono un grande ammiratore di Napoleone cioè nel senso di questa rigidità del suo sistema
Amministrativo scolastico eccetera Napoleone non era un liberale rapidamente a un autocrate
Il sistema scolastico diffuso in Europa e in particolare nel nostro paese visto che parliamo di quello è un sistema rigido dove tutti era un sistema rigido tutti devono studiare la stessa cosa perché tutti che studiavano la stessa cosa approdavano tutti allo stesso risultato e poi tutti si aspettavano virgolette imposto dallo Stato perché il essendo lo Stato
Il patrono di questa scuola nella quale tutti studiavano le stesse cose con la promessa che poi avrebbero esercitato tutti
Quel mestiere in funzione delle cose che ho imparato evidentemente si aspettavano un posto qui una delle ragioni per le quali io mi sono tra virgolette subito innamorato culturalmente di questa riforma era proprio per questo
Perché mi ricordava quella splendida prediche inutili di Luigi Einaudi appunto sulla sulla scuola italiana è la polemica contro il sistema napoleonico contro la il valore legale della laurea insomma tre cose che il noi vecchi liberali io sono sufficientemente vecchio per aver frequentato persino Luigi Einaudi quindi immaginatevi voi
Mi hanno fatto innamorare però non conoscevo la signora Moratti
E allora così è venuto un po'a me a loro l'idea che fallisse la pena parlarmi poiché il diavolo si annida nei dettagli cerchiamo di entrare nei dettagli
Ne abbiamo parlato con la casa editrice Rizzoni che anche la casa editrice del mio giornale
Sul quale io avevo appunto scritto un editoriale positivo nei confronti della della riforma ed è nata questa intervista
Ecco io non conoscevo ripeto la signora Moratti che mi ero non avevo né pregiudizi favorevoli pregiudizi contrari anche perché non mi reputavo e non mi reputo né un fan del centrodestra né tanto meno un fan del centrosinistra tra l'altro erano quasi vent'anni che non votano
E quindi non avevo pregiudiziali di sorta né favorevole negativo bene ho passato una quindicina ventina di ore con la signora Moratti ne è venuto fuori questo libro
E il primo giudizio me l'hanno dato appena uscito in libreria due giovani dei democratici di sinistra due DS due giovani di trent'anni
Due avvocati abbastanza fermati i quali mi hanno telefonato subito mi hanno detto ma ci ha mandato in libreria per comprarlo può invece ci siamo seduti in libreria l'abbiamo letto d'un fiato
Tutti e due
E poi una cosa ci è piaciuta che di questa riforma si parla molto male senza conoscerla
Mentre qui grazie alle domande che sono state fatte finalmente si conosce e si sente anche il tuo modo di come dire di affrontare i problemi c'è un modo molto empirico poco ideologico c'è un modo attraverso il quale cercare di far capire conoscere per deliberare diceva il vecchio inaudite per far capire ai lettori che cosa e questa riforma visto che in Italia c'era l'abitudine di parlarne male soltanto per il fatto che veniva da un esponente del governo di centrodestra
Bene io passato queste quindici ore ed è nato questo libro che è un libro su soprattutto a mio avviso di grande documentazione sulla sulla riforma c'è dice innanzi tutto che cos'è la riforma poi dopodiché si potrà discutere sulle risposte che dal ministro Moratti magari anche sulle mie domande però resta il fatto che l'approccio è strettamente empirico
Bene in queste quindici venti ore che abbiamo passato assieme assieme al mio amico Paolo Glisenti che mi che è stato caporedattore mio quando io ero direttore del Corriere
Io ho scoperto la signora Moratti il ministro Moratti ma anche il futuro sindaco di di Milano
Ed è avvenuta una metamorfosi dal Sergio punto di vista politico abbastanza interessante
Cioè io che non avevo votato per vent'anni e ho deciso che sarei andato a votare per la signora Moratti sindaco di Milano perché la signora Moratti
Che la signora Moratti mi era piaciuta non perché fosse di destra o di sinistra di alto di basso Pater quello che diceva per l'approccio che aveva il problema io credo che sarà un ottimo sindaco proprio per questo perché non è ideologica non è non ha dei pregiudizi di nessun genere cioè affranta le cose come stanno e questo è stato anche il senso vero della riforma
è nato questo libro non è uscito sui giornali nemmeno una citazione perché eravamo in campagna elettorale
E siccome il Condi Danto della signora ahimè non aveva scritto un libro per la par condicio non si poteva parlare di questo
Compreso compreso il mio giornale che è uscito mercoledì con il liberale con un bel con un bel con un bell'elzeviro ma io non mi lamento sono quarant'anni che lavoro al Corriere
Io sono rimasto sempre lì ho visto girare tutti attorno quindi per carità no non mi scandalizzo di questo però sono sono cose che succedono succedono a noi liberali io sono torinese che cresciuto alla scuola di di bovini di passare da tre
E quindi somma a questo tipo di approccio anche po'disincantato tanto disincantato appunto che per vent'anni non votarlo adesso appunto le come appresso tutta la famiglia Ostellino compresi i generi le i consuoceri e compagnia bella siamo andati tutti ascoltare per lei ma per il sindaco Moratti proprio in funzione della esperienza che avevo avuto ecco questa è quella che io vi raccomando nella lettura del libro
Cioè che libero empirico nel quale si racconta e si descrive che cos'è la riforma senza i motivi propagandistici senza alcuna intenzione propagandistica si può leggere
Il libro e dire non sono d'accordo su questo aspetto su quell'altro ritengo che la storia e la riforma Moratti come dire sto dice lo stesso ministro
è un work in progress è una cosa che progredisce nel tempo che è destinata a progredire nel tempo
Anche attraverso la sperimentazione come diceva come dice l'empirismo anglosassone i miei amati illuministi scozzesi da De vidi un Madama Smith
Ma persino a poco perché non era propriamente un uno scozzese
La sperimentazione il trae & Terror è quello che fa un Paese liberale che lo fa sperimentale
E questo prova il fatto che il nostro Paese non lo sia per il fatto che come è cambiato il governo la sperimentazione è stata immediatamente bloccata
Perché le sperimentazioni in Italia non si fanno perché non si sa bene dove potrebbero arrivare magari finirebbero contro contraddire i nostri pregiudizi ideologici e quindi è meglio le sperimentazioni non farle
Ecco il nostro presidente prima diceva che noi siamo un Paese conservatore
Ahimè le reazioni alla riforma Moratti sono emblematiche di questa tendenza di questa natura conservatrice del nostro Paese
Io credo che il motto di diciamo così
Ecco per esempio io ho sempre pensato o per lo meno mi è sempre stato detto che essendo liberale ero io il conservatore poi invece ho constatato che i progressisti sono quanto di più conservatore ci sia nel nostro Paese perché non vogliono cambiare
Ecco è quello che sta accadendo adesso se io dovessi suggerire alla a questi conservatori della sinistra italiana un unici no lo chiamerei giù le mani
Perché giù le mani dalla Costituzione Julie male dalla riforma giura chi giù le mani dal federalismo giù le mani da tutto purché non si faccia niente beh la signora Moratti ha fatto qualche cosa ha fatto qualche cosa di molto importante dopo ottant'anni e questo è il suo gravissimo peccato
La signora ha fatto qualche cosa di importante in Italia far fare aver fatto qualche cosa di importante
Ci si attira immediatamente addosso lire non tanto dei politici che rappresentano che non godono di quell'autonomia di cui noi immaginiamo quanto delle lobby
Degli insegnanti e di tutti coloro che ruotano attorno alla scuola che Premolo sul mondo grazie
L'auspicio l'auspicio Mineo l'auspicio di un ecco ripeto di un liberale e che la la politica riacquisti la sua autonomia
Plauso autonomia dagli interessi organizzati dalle lobby da tutto ciò che impedisce nel nostro paese di cambiare di migliorare
La signora mormora te senza badare alle lobby e gli interessi organizzati andata avanti per la sua strada è questa la ragione per la quale è stata attaccata ma questa e anche la ragione per la quale un vecchio liberale come me che non votava la finalmente votata ed è ritornato a votare grazie
Bene io ringrazio fa Piero Ostellino per questa presentazione sulla sullo spirito proprio della riforma e ringrazio moltissimo anche presenta stampa estera vorrei proprio partire da qui non è un caso che siamo qua oggi è una scelta la stampa estera dopo una scelta perché questa riforma la riforma della filiera della conoscenza io non parlerei solo di scuola parlerei di università e di ricerca si è fortemente ispirata alle migliori pratiche internazionali
Io prima di iniziare il mio lavoro il mio lavoro non è iniziato con una blocco come dire delle riforme precedenti senza una valutazione nelle riforme che erano state fatte
Tant'è vero che una riforma sia stata bloccata alla riforma della scuola ma l'altra la riforma dell'università ha proseguito suo cammino quindi una scelta di valutazione prima che di blocco come dire di tipo politico o ideologico
Ma iniziando questo percorso che è appunto il percorso che poi ha portato a riforme profonde non solo nella scuola ma nella scuola nell'università e nella ricerca
Il mio ancoraggio sentì questo posso parlare è stato proprio quello di collegarmi alle migliori esperienze internazionali e quindi sia in sede europea che in sede OCSE quindi la verifica benchmark ho fatto l'ho fatto proprio con tutti quei Paesi che nel tempo avevano prodotto i migliori risultati sia per quanto riguarda la scuola per quanto riguarda l'università e la ricerca
Partivamo da una situazione per quanto riguarda la scuola una situazione non positiva bassi livelli di apprendimento alti abbandoni una
Non perfetto equilibrio tra le tre grandi missioni della scuola quindi sapere sta per essere saper fare
Uno scarso rapporto tra la scuola e il mondo esterno quindi una forte autoreferenzialità del sistema scolastico una
Organizzazione diciamo della macchina amministrativa che certamente mostrava delle inefficienze in modo particolare in relazione a al bilancio
Che
Per presentava appunto una forma forte situazione di deficit allora eravamo ancora nel due mila e uno quindi ancora in lire dieci mila miliardi di vecchie lire di deficit che abbiamo coperto quindi adesso il bilancio sostanzialmente in attivo
Quindi la decisione della riforma della scuola poi vero premente anche a quella delle università e della ricerca
Nasceva proprio da un dalla constatazione di dover operare per migliorare innanzitutto i livelli di apprendimento e per migliorare i livelli d'apprendimento operare con una direi inversione molto partimmo otto particolare ma anche molto semplice
Partire dalla centralità della persona piuttosto che non darla centralità dell'amministrazione e quindi della centralità di tutte quelle lobby che sono stati qui ricordate docenti ho diciamo personale dell'amministrazione che tendevano a vedere la scuola in maniera centrata sulla appunto sull'amministrazione non centrata sull'utente sulle famiglie e sulle sugli studenti
Abbiamo lavorato per ottenere dei risultati che
Devo dire anche membri in breve periodo sono stati ottenuti io ricordo che nel due mila e tre l'Alitalia ha avuto la dalla Commissione europea
Fu un ottimo nella pagella che tutti gli anni la commissione da tutti i Paesi
E l'ottimo era proprio per la riforma sulla scuola e per la ricerca per le iniziative prese allora non c'era una riforma di per quanto riguarda ancora la la ricerca alle iniziative presa nel campo della ricerca l'abbia lavorato per ottenere i risultati che abbiamo ottenuto concentrandoci su cui su alcuni strumenti
La centralità della persona come ho detto declinata poi in una serie di iniziative che sono poi tradotte in nella legge nei decreti
Delegati
La personalizzazione della scuola quindi una scuola che crea opportunità per tutti quindi non una scuola
Uguale per tutti noi abbiamo in Italia una bassissima mobilità sociale
Buona parte di questa bassa mobilità sociale deriva proprio da una
Scuola che non è capace di superare le differenze che ogni alunno si porta dalla propria storia familiare quindi una scuola uguale per tutti
Significa una scuola che perpetua le differenze che ognuno si porta dalla propria storia familiare quindi una scuola personalizzata
Personalizzata attraverso diverse strumenti dalla tuttora al portfolio delle competenze a e le ore opzionali personalizzate a scelta degli alunni quindi una forte personalizzazione dei percorsi
Delle facendo un'analisi internazionale questo era uno dei tre
Pilastri sui quali tutti i sistemi che aveva che hanno dato i migliori risultati si sono basati
Finlandia Svezia Canada stava Gran Bretagna tutti i grandi Paesi grandi e piccoli paesi che hanno dato i migliori risultati in termini di livelli di apprendimento avevano e hanno come
Uno dei pilastri fondamentali la personalizzazione dei percorsi
Non si sente
La personalizzazione dei percorsi
E quindi questo è stato uno degli elementi sui quali abbiamo lavorato abbiamo lavorato poi per una scuola più moderna una scuola più europea
Una scuola che potesse dare ai nostri giovani quegli strumenti
Concreti tali da poter affrontare diciamo l'inclusione sociale e l'inclusione professionale quindi una scuola più moderna e Piuro Peia
Ricordo che allora nel parlo del due mila e uno Mouna prima analisi ci diceva che solo il cinquanta per cento dei laureati non parlo dei dei ragazzi usciti dalle scuole ma dei laureati
Lara lese quindi o una lingua quindi un a anch'un livello bassissimo di capacità di rapportarsi a livello internazionale ai propri coetanei
Una scuola che capace di creare maggiore opportunità di di anche di inserimento nel mondo del lavoro quindi una scuola meno autoreferenziale a una scuola più la aperta attraverso tutta una serie di di opzioni di percorsi quindi dall'alternanza scuola-lavoro
Alla sistema di istruzione e istruzione formazione professionale e quindi un sistema unitario ma un sistema
Con una suddiviso in nel sistema dei licei nel sistema dell'istruzione formazione professionale con la possibilità di passare sempre
Da un sistema all'altro
Una scuola capace di dare risposte a circa trecento mila Giovanni
Che dai quindici ai diciotto anni erano fuori dal sistema non avevano me non otteneva non è una maturità né una Biondi romane una qualifica
Abbiamo ottenuto nati risultati credo significativi in soprattutto per quanto riguarda gli indicatori europei che ovviamente per noi era una bussola sono una bussola spiega indicatori europei ci davano diciamo cinque grandi indicatori ai quali rapportarsi da qui al due mila dieci
Prevedendo un interim report che è stato all'interim report del mese di febbraio questo febbraio ma purtroppo credo che eravamo già in par condicio quindi siccome non c'era niente dall'altra parte l'interim riporta qua in Italia è stato assolutamente ignorato adesso come non siamo più in par condicio dopo quelli che sono i numeri dell'interinale porta di Brussel
Livello di scolarità eravamo sessantotto per cento di ragazzi che concludevano il secondo il ciclo d'istruzione superiore siamo settantadue per cento quindi in quattro anni quattro punti di miglioramento
Dispersione scolastica l'altro indicatore eravamo un venticinque per cento di dispersione scolastica siamo un venti per cento quindi cinque punti in meno di dispersione scolastica
Liberi competenze per gli adulti quindi adulti informazione permanente altro grande capitolo molto importante per terra diciamo la possibilità di rimanere nel mercato del lavoro quindi non essere marginalizzati avendo competenze che diventano obsolete eravamo un cinque per cento siamo un sei virgola otto
E da ultimo lauree scientifiche
Il nostro Paese arranca ha superato oggi al due mila cinque quello che era l'obiettivo europeo del due mila dieci
L'obiettivo europeo del due mila dieci era un più quindici per cento di lauree scientifiche noi a oggi abbiamo ottenuto un più venti per cento di incremento di lauree scientifiche
Questi erano i quali quattro obiettivi ce n'era uno un quinto che non abbiamo misurato in termini numerici che era all'incremento delle competenze di base anche su queste siamo migliorate quindi io credo di poter dire che come in tutte le cose certamente anche la in questa riforma è migliorabile
Però l'auspicio è certamente quello di non bloccare una riforma in maniera particolare non bloccare la sperimentazione perché la scuola italiana
Grazie all'autonomia e alla sperimentazione è sempre stata capace Carlo della scuola reale in qualche modo di far fronte alla mancanza di capacità politica di avere un disegno strategico e di portarlo a termine
Ora avendo avuto la capacità di portare a termine un disegno politico sarebbe assurdo bloccare quello che nella nostra scuola è sempre stato un grande valore
L'autonomia scolastica ch'esce rafforzata da questa riforma e la possibilità di sperimentare migliorando naturalmente laddove possibile
Per quanto riguarda l'università il diciamo che i temi problemi che abbiamo trovato erano più o meno gli stessi quindi alto alti abbandoni
Basso numero di laureati avevamo sessantacinque per cento di abbandoni quindi un bassissimo numero di lavorati rispetta gli immatricolati finanziamenti a pioggia quindi tutte le università finanziata nello stesso modo
E uno scarsissimo cito solo naturalmente quelli più importanti uno scarsissimo raccordo tra le università
E il mondo del lavoro risultato un disallineamento molto pericoloso tra i laureati e le professionalità richieste invece dal mondo del lavoro
Siamo intervenuti siamo intervenuti con una anche qui con una riforma con diverse riforme riforma di tipo amministrativo fondamentale io mi auguro davvero
Che il nuovo ministro non blocchi questo provvedimento che un provvedimento di tipo amministrativo quindi bloccati in maniera molto semplice
Abbiamo rivoluzionato sistema di finanziamento delle università
Le università non sono più finanziate in sulla base del numero di iscritti ma sulla base di criteri di merito quindi numero di iscritti tolte le matricole i fuori corso
Qualità della ricerca e coerenza tra i percorsi di studio e gli sbocchi professionali misurati a tre anni cinque anni di distanza
L'auspicio davvero che questo provvedimento non venga modificato le resistenze corporative su questo molte mutamento sono state fortissime
C'è c'è voluto un anno per mettere a punto il modello un anno per discutono con le università un anno perché le università si apprezzassero alla fine del terzo anno il presente a conferenza dei rettori
Chiedeva altro tempo non atterrato distribuire solo il cinque per cento del totale del fondo ordinario di finanziamento con questo modello
Io ho resistito quindi in questo momento il cinque per cento il finanziamento è fatto sulla base questo moderno è poco e troppo poco per andare incontro a una modifica sostanziale di università che devono sempre di più
Essere competitive a livello internazionale quindi la l'auspicio davvero che questo provvedimento non venga bloccato
Abbiamo attraverso una serie di interventi mirati siamo riusciti a abbassare il livello di abbandono che adesso del sempre levato me del quaranta per cento rispetto al sessantacinque per cento
E abbiamo intensificato il raccordo con la al mondo produttivo attraverso diversi strumenti questo raccordo ha già avuto degli esiti positivi attraverso per esempio una maggiore capacità da parte delle università di raccordarsi appunto al mondo produttivo su grandi progetti strategici creando quindi anche una nuova politica industriale che è nata da una visione della investimento nella conoscenza fatta dalle università e dai centri di ricerca
Un il terzo settore nel quale abbiamo operato è stato il settore della ricerca nell'ambito della ricerca avevamo partivamo da una investimento in declino quindi da un uno e trentasette di Investimenti tra pubblico e privato
Della negli anni novanta eravamo scesi a uno uno zero sette piano piano siamo risaliti ancora poco però siamo risaliti così come siamo risaliti per il sistema universitario quindi sistema universitario avuto un miliardo in più di finanziamenti in questi cinque anni il sistema scolastico avuto cinque miliardi in più di finanziamenti in questi anni quindi l'incremento è stato un incremento come dire compatibile con la finanza i conti di finanza pubblica però cinque miliardi per la parte scuola uno per la parte università
E il l'investimento nella ricerca è tornato a crescere da un uno zero sette al numero sedici dato ultimo Istat del due mila e due naturalmente il dato del due mila e quattro sarà superiore siamo intervenuti focalizzando la ricerca su tre grandi obiettivi la ricerca per la qualità della vita la ricerca per la competitività del Paese la ricerca per lo sviluppo su sostenibile
Con una serie di iniziative di provvedimenti ricordo solo alcuni dei più significativi
L'approvazione di distretti di alta tecnologia un diciamo un politica molto innovativa
Che parte dalla ricerca per farsi tassi che la ricerca diventa una leva di politica industriale per la competitività del Paese
Forti investimenti in progetti in grandi progetti strategici
E una forte internazionalizzazione per la prima volta Progetti l'abbiamo firmato più di ottanta progetti di partenariato con oltre ventuno Paesi tutti in reciprocità di fondi partendo da parte da MIT quindi partendo da due delle più prestigiose università del mondo
Nei settori di punta di queste università quindi per intenderci pone metti abbiamo firmato accordi nel settore delle neuroscienze
Del linguaggio uomo-macchina del sistema dell'intelligenza artificiale
E con narra nel sistema delle nanotecnologie applicate alla diagnostica e nel sistema la medicina genomica e poi genomica quindi potrei citarne altri col Giappone abbiamo firmato accordi sulla robotica umanoide quindi tutti accordi firmati con i centri di eccellenza dei Paesi con i quali abbiamo firmato con in reciprocità di fondi e con laboratori congiunti per avere la possibilità di avere ricadute scientifiche e industriali nel nostro Paese
Questa diciamo politica ha incominciato a dare risultati ne ricordo uno perché credo che questo sia un risultato importante l'aumento del numero dei brevetti nel partivamo da un numero di brevetti piuttosto basso abbiamo incrementato in termini percentuali negli ultimi quattro anni del quarantasette per cento i brevetti depositati presso l'Europa
Questo molto in sintesi il lavoro fatto qualche un'annotazione rispetto all'attualità io ascoltato letto con non ho ascoltato Ho letto con interesse le la relazione del governatore Draghi su tutto il tema che riguarda il capitale umano e l'innovazione per la competitività del Paese
E tutto il dibattito che ne è seguito in relazione alla merito dei docenti il merito dei ricercatori questa è una politica che noi abbiamo già iniziato quindi non dobbiamo inventare niente dobbiamo solo proseguire su una strada che è già tracciata
Per quanto riguarda la filiera della conoscenza capitale umano innovazione un'unica grande amarezza quella di Andrea di vedere aver visto smembrare i ministeri creando
Creando due ministeri non si può intervenire nella filiera della conoscenza se non si parte
Da una politica che è una politica unitaria non si può pensare di avere ricerca di qualità e quindi intervenire
Nell'area della ricerca se non si ha una scuola dell'infanzia di qualità quindi la filiera della conoscenza è unica molti paesi hanno seguito il nostro esempio noi stiamo tornando indietro questo è un segnale molto negativo perché non si può pensare a innovazione che è una delle parti ultime della ricerca se non si collega come giustamente ricorda il governatore Draghi alla al capitale umano
Quindi un forte dispiacere per aver visto un lavoro importante peraltro voluto dal ministro Bassanini
E da noi applicato
Per lavorare appunto su un'unità di sistema
Una seconda annotazione quella della blocco della sperimentazione hanno già detto io credo che la scuola italiana abbia sempre vissuto in maniera positiva le sperimentazioni e quindi credo che questo blocco di sperimentazione
Una ritorno a un passato remoto prima dell'autonomia scolastica perché la l'autonomia scolastica ha sempre concesso le sperimentazioni io quando ho firmato dal ministro di gli esami di maturità firmavo oltre seicento prove diverse
Non ordinamentale le prove derivanti da percorsi sperimentali quindi qui siamo a un ritorno davvero remoto ma insomma vedremo speriamo che il ministro ci ripensi
Ultimo punto il tema del merito
Bello interessante questo dibattito ripeto non c'è da inventare niente il l'articolo ventidue del contratto collettivo da me firmato
Prevedeva e prevede un rinvio all'Aran per la la valutazione dei docenti anche in base al merito
Dopo un intenso dibattito in sede Arantxa si è raggiunto un accordo che esiste quindi invito chi ha la responsabilità di governo a vederlo
è un accordo che già esiste
è un accordo che prevede ovviamente con un rinvio a una fase negoziale ma prevede due punti importanti una riconoscimento per dati oggettivi quindi per un pubblicazioni per anzianità dati oggettivi ma anche un riconoscimento per una valutazione individuale della professionalità dei docenti questo riguarda i docenti per quanto riguarda i dirigenti scolastici c'è già
L'articolo venti del contratto dei dirigenti già prevede una valutazione individuale e per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo nell'area di di appartenenza c'è è già possibile uno sviluppo di carriera legato alla formazione legato alla selezione legato quindi anche un percorso di valutazione
Io voglio davvero sperare che questo percorso di merito continui perché se non continuiamo su questa strada del merito
Certamente non saremo capaci di raggiungere quegli obiettivi ai quali ci invita a molto giustamente il governatore
Ecco chi avrebbe delle domande siamo siamo aperti
Solo che
Per Milano l'economia reale sono l'unico no che muscoli
E voglio farvi permettano che fa che io sono un Empirio critici sta nel senso che sono andato marxista
Questa riforma che venga realizzato ad altro congresso del primo congresso della Federazione giovanile comunista il rapporto Virgolo vivevo fece l'intervento presente a Vendola dell'attuale Presidente da Repubblica che ieri allora insegnava nella scuola di partito luglio mi sono formato Dario Fo perché chiedevo era una riforma
Per carità
Limitatamente a quello che può essere una richiesta di un di un di un giovane e la riforma che lei ha fatto io quando ho letto la legge sulla sua riforma ho detto finalmente è andato a casa nostro vecchio prevista oggettive ed è arrivato la legge una legge moderna naturalmente io marxista non sono più consono ma è stato il re Empirio criticismo si chiamava e lo voglio dire perché comincia a piacere gli assegni pagati perché per la regia di questa frattura ad avviso no fa male non fa pena il problema è è che è cambiata la scuola bisogna difende la sua riforma
E io ho retto notizia del del vostro ritorno ieri pipa soltanto ieri mattina chiedo l'altro ieri mattina sul Corriere sono andato a comprarmi un letto ho annotato
Lo avrei osservazioni da fare ludico osservazione della è che non si può fare una riforma con la sua senza spendere porti con molti soldi di propaganda
Come se vedesse allacciato prodotto fuoco occorre che lei anche se il sindaco di letargo non si dimentichi di aver fatto questo
Qui va fatto una battaglia continua nel Paese probabilmente c'è bisogno che ha letto che fra cinque anni in Parlamento e vado a fare il Pd sono il nuovo perché cento i cambiamenti che richiedessero già chiesti vanno fosfato sicuramente farà ma in Italia non si può dopo sessanta anni data da da da quel chi sa solo che è stato andava a scuola tassista fatta per una scuola classista e se c'è una cosa che ancora oggi è un fuzione dalla quale secondo beh non sia abbastanza badato ad anche la sorregge che le scuole medie italiane
Fanno una portano alla decimazione cioè la scuola dell'obbligo viene superata da tutti stante in classe a fare gente più o meno a fare niente tranne coloro che vanta l'effigie dei gesuiti a scuola gli alterativa Maggi raso al liceo
Semplicemente in condizioni di essere bocciati è una ripresa tempietti regole Lecce
Meno male che con tutti i settori che lei ha fatto c'è la possibilità di scappare di qua o di là ma altrimenti pensiamo all'altra cosa che ho scritto tante volte che ho visto con piacere che il governatore grati
Draghi ha ha ripreso è quella di dire che si constata che l'accesso all'università è fatto è un paio la questione di classe perché queste sostanze Abete quello che dice cioè che può scavalcare dicevo quasi nessuno di quelli che vengono date data genitori operaia da genitori operai
E e non hanno poi i soldi la capienza per capire che il figlio non ha basi e i soldi per andare a far petizioni evento è stato alla scuola pubblica quindi complimenti enormi e ringrazia venti per questa legge piccolo appunto bisogna fare l'opinionista d'se no non si passa
Qualcuno
Sinistra la la mia
La mia è una domanda che ha un contenuto più politico
Devo dire non sono un allarmista di solito non ho mai pensato di lasciare il mio Paese per andare in esilio come altra intellettuale non lo pensa nemmeno ora
Però spesi protesi ripresentarsi se sono favorevoli ad esse sono Gaetano Quagliariello sono senatore di Forza Italia
Però alcuni segnali
Mi ha mi devo dire di questo scorcio di legislatura che ha iniziato mi fanno mi fanno temere e da qui la mia domanda
Le faccio qualche esempio
Lei giustamente ha detto che alcuni dati non sono stati dati non sono stati forniti agli italiani perché si era in regime di par condicio
Ho l'impressione che in regime di par condicio si sarebbe dovuti a essere anche il sabato prima delle elezioni di Mila dove invece il servizio pubblico il TG tre affatto una trasmissione in orario di punta riportando una serie di notizie non vede che evidentemente investivano in prima persona il l'operato di uno dei due candidati in una elezione comunale e tutto ciò s'in barba alla par condicio acquistò la trasmissione ha tra le altre cose partecipato il ministro modificare il sottosegretario Modica il quale si è preoccupato di ritenere il sottoscritto in conflitto di interessi perché aveva aveva ricoperto la funzione presidente di una Scuola di dottorato che lei innovativa che lei aveva avuto il merito di istituire e non si è
E non si è
Non è cambiato
In passato
Sì ecco e non si è neanche peritato di valutare il proprio status è un eventuale conflitto di interessi per quel che di concerneva in più questa scuola di
Dottorato è stata da lei
Aperta contemporaneamente e parallelamente su un metodo altrettanto innovativo con una scuola di scienze umane che ha sede a Firenze e che diretta dal professor Schiavonetti avevo visto qui e presieduta dal professore Checco
Ora questo parallelismo tra le due scuole
è completamente scomparso negli interventi dell'attuale governo il fatto che queste due scuole abbiano lavorato insieme
E sullo stesso metodo di comune accordo e con grande profitto è completamente scomparso
Una delle due sembra essere la sentina di tutti i mali l'altra viene semplicemente omessa ancora
Il sindaco di Pisa Fontanelli
Il presidente della provincia di Lucca hanno ritenuto di poter intervenire valutando i programmi di quella scuola senza ricordarsi che c'è un principio che è quello della libertà di insegnamento che dovrebbe valere per tutti è infine in un'intervista nella quale si chiesto che cosa va avrebbe voluto fare delle nuove scuole di dottorato
Introdotte dal ministro Moratti il nuovo ministro ha detto che non sapeva ancora quale comportamento macché cento che quei quanto fatto dal ministro Moratti sarebbe stato revisionato questo detto testualmente
Ora tutto ciò e qua vengo alla domanda non crea per chi crede nei principi liberali il dubbio che si sia in presenza di una operazione egemonica
Insomma il fatto che un nuovo governo metta il becco all'interno delle università pensi di poterle revisionare a me sembra questo una cosa molto grave e che non va persa di vista perché certamente non c'è
Un pericolo di regime laddove c'è un cambio delle istituzioni anche se questo cambio delle istituzioni e molto radicale ma se a questo cambio delle istituzioni così radicale
Si associa un invece una colonizzazione delle istituzioni culturali del Paese e la politica interviene pesantemente su queste in barba a qualsiasi principio di autonomia
Ecco e allora questo rischio diventa effettivo è reale e forse varrebbe la pena di vigilare vorrei sapere Ministro il suo parere ha proposto
Sì accolliamo altre domande coi il ministro risponderà
C'era il giornalista francese al collega nasceva la dose
Non c'è una Nissan se non riusciamo ad essere figlia o di pareggi condividi credo pienamente quello che ha detto il collega io essi Barsi e sul merito della riforma che è sempre ne difficoltà cambiare questo Paese in Francia nella scuola
Il ministro socialista tempo fa diceva che si doveva dei cadesse in mani scassare il Manuzzi mi sembra anche lei noto più che abbatterlo dice più o meno la stessa cosa
Niente acconto che è altrettanto difficile le mie demandati dunque Khamenei io il signor travolto l'elogio anime devo fare
Una meccanica
No anzi nel pensa che lei ha sofferto di un deficit mediatico esponendo la sua riforma tutte queste critiche che sanno chi si sono fatte a questa riforma si è parlato di selezione per esempio si fa l'atto di
Nan penso che attori fa mai stata spiega spiegata male e da queste opere
Ha difficoltà anche a Piero Radaelli al grande pubblico
Ovviamente l'altra domanda ma lei ha già risposto mi sembra su quello che i temi del futuro governo che cosa può fare che cosa rimaneva della sua riforma troppo la ringrazio
Ma io sulla domanda che riguarda ringrazio innanzitutto per la sua che non era una domanda era una una c'è un elemento di così di considerazione per quanto riguarda la domanda al senatore Quagliariello ma io sono convinta del valore delle istituzioni forse sarò ottimista ma penso e spero che le istituzioni nel nostro Paese possano continuare a svolge nel ruolo che devono svolgere quindi un ruolo prima di tutto istituzionale prima che politico
E quindi voglio sperare che anche i nuovi ministri riconsideri no o le diciamo le le le prime iniziative che hanno fatto oppure pensino prima di diciamo intervenire in modo come dire così li invasivo come quello che lei prefigura io non sono a conoscenza di questo quindi ma certamente la libertà di insegnamento della libertà e dell'organizzazione di scuole d'eccellenza come la sua o come la scuola dell'Istituto di scienze umane presieduto dall'altro storico è diretto darla preso Schiavone sono tali per cui credo che sia impensabile voler metter mano all'interno di un'organizzazione che fatta da liberi docenti quindi credo che sarebbe violare un principio come dire di estrema con con estremi racconti conseguenze negative quindi voglio sperare che non non sia così
Per quanto riguarda
Come dire il parallelismo sottratta queste scuole è vero queste due scuole sono nate come ho così come è nata l'altra scuola la scuola dei due Politecnici di Milano e di Torino che non ha chiesto nulla
A diciamo l'istituzionalizzazione quindi ha preferito fare un percorso più lungo ma senza richiedere l'istruzione in stazione quindi io credo che queste due scuole dovrebbero essere considerate nello stesso modo quindi e quindi una mi auguro che non non ci sia revisione che se revisione dev'esserci non sia una revisione come dire che che leda i diritti di autorganizzazione delle delle due scuole o della scuola della sua scuola se se di questo parliamo
Devo anche ricordare che io otto ho trovato questo Progetto mi riferisco in questo caso l'Istituto di scienze umane che era stato prefigurato dal ministro precedente pero rimasto nel cassetto e io l'ho estratto dal cassetto a terra grande come dire merita grande attenzione di chi me l'ha proposto quindi quindi depresso Recco del professor Schiavone che ringrazio perché in Italia non esisteva un istituto di scienze umane abbiamo avuto la l'onore di presentare quel questo istituto a Parigi alle calze collant
E abbiamo trovato un interesse grandissimo va al le Lettres gran secolo erano riunite per la prima volta a Parigi quello quasi mai si riuniscono insieme credo che il giornalista del Figaro lo sa quanto è difficile avere insieme ecco l'abbiamo avute sono hanno mostrato un grande interesse rispetto a questo all'Istituto di scienze umane
è un fiore all'occhiello non del governo ma del Paese ecco io credo che se mi sento di fare un invito è questo
Consideriamo l'interesse del paese a prescindere da chi lo governa dal punto di vista politico se riusciremo a lavorare su questo percorso che è un percorso di democrazia matura allora davvero riusciremo a fare l'interesse del Paese se non ci riusciremo allora nessuno può AdvoCasting il meno di lavorare per per il Paese perché così non è quindi la democrazia matura richiede anche la capacità di saper salvaguardare conservare quanto di positivo è stato fatto certamente guardando avanti migliorando perché tutto è migliorabile per quanto riguarda la sua domanda è bella interessante ma certamente può esserci anche stato un deficit di comunicazione quindi io questo non lo escludo nel modo più assoluto
Però lecito forse due episodi che possono essere significativi
Io ero stata invitata a Ballarò un qualche anno fa probabilmente è stato considerato che la mia presenza Ballarò forse era stata positiva non son mai più stata invitata
Poiché ho pensato che potesse essere utile inviare alla ai docenti un'agenda che in qualche modo conteneva anche i la riforma i diciamo le la informava riguarda la riforma sono stata sanzionata dalla Corte dei Conti
Perché avrei speso dei soldi in maniera indebita informando i docenti rispetto ai contenuti della riforma ecco lascio a lei giudicare se c'è stato un deficit di informazione che naturalmente ci può essere stato e non no non non non metto in dubbio o se non ci può essere anche stato una volontà di non informare
Grazie
Sì un attimo la replica no no io volevo soltanto aggiungere qualcosa a proposito del deficit di informazione
Come diceva
La signora Moratti può darsi anche che ci sia stata ma io non credo che ci sia stata in ogni caso la funzione del libro è anche quella di diffondere informazioni ma io credo che il deficit di di informazione in Italia si chiami semplicemente pregiudizio ideologico oppure cultura non empirica non implica io che non sono un civil servant come la signora Moratti mi posso permettere certe libertà che invece non si riserva non se lo può permettere
E allora lecito
Un episodio e come io reagisco questo tipo di cultura l'episodio recente quando io sono a Milano
Diciamo sei quattro mesi all'anno come succede si sparge un po'la voce Ostellino tornato non è più nella sua Provenza chiede e finisco col come come dire con l'essere invitato a destra e a manca
Recentemente ad una cena con molte persone
Una signora tavola ad un certo punto ha detto purché non si tocchi la Costituzione
Io poi che la conosco bene ha detto maturi lettera costituzione no
Allora scusa perché dice che non bisogna toccare
E allora eccolo quello che io suggerisco a ciascuno di voi che a condizione che non sia un si misero in quando mi capita in queste circostanze di essere appunto interrogato in questa maniera giù le mani dalla Costituzione ma la Costituzione non l'ho letta
Io mi rivolgo al mio interlocutore sempre allo stesso modo se lei ha letto Guglielmo di Ockham
Guglielmo di o come era un francescano del mille trecento che aveva scritto delle cose sul autonomia della società civile nei confronti del papato naturalmente il novantanove per cento della gente dice no non l'ho letto a questo punto io dico allora con lei non parlo
Secondo me è l'unico modo per difendersi
La parola
Ma io sono mi chiamò mi chiedo da Valle sono un modesto insegnante di scuola media superiore
Ecco
E qui arrivando in ritardo purtroppo ho avuto la percezione di vivere in un altro pianeta
O meglio diciamo un nel pianeta diciamo di un pianeta diciamo di un mondo di un mondo normale e civile
E viceversa stamattina quando stavo quindi a scuola vedendo l'istituto in gran parte già vuoto
No cinque giorni dalla chiusura ma già la settimana scorsa parecchie classi
E in gran parte assenti
Non ho potuto fare altro che
Che confermarmi nella mia opinione convinzione che il problema della scuola sia stato almeno da un quarant'anni da quanto hanno tolto il latino il problema della formazione e verrà reclutamento degli insegnanti
Al dire dato dei programmi diciamo con quindi da confermare quelli tradizionali poi da rinnovare con le sperimentazioni e così via e proprio stamattina mi chiedevo vice
Dicevo tra me e me che
Nella scuola a partire dalla materna non dovrebbe mettere i piedi
Chiunque non abbia fatto studi classici poi può essere il polverone alzi matematica nel senso che la natura in economia ma come presupposto dovrebbe esserci la conoscenza
La conoscenza del greco del latino dell'italiano però la tematica
E poi tutto il resto all'inglese al cinese verso cioè di tanto da fare
Perché il vero problema siamo stati e siamo noi ora voi assunti diciamo assunti informatico ma le brioche con l'articolo diciassette anch'io ne ho bisogno beneficiato a suo tempo al alcuni parecchi ci siamo rimboccati le maniche abbiamo cercato di di prepararci altri no
E specialmente nelle realtà provinciali oppure nelle periferie delle grandi metropoli la scuola quindi è stata concepita come ecco diciamo il posto pubblico dove così si tira avanti accampare quinti se quindi evitato diciamo incidenti da querela da da tribunale
A fine giornata
Fine rese vere percepire lo scrivente e non è che e in questo impartito sono rimasto un po'deluso ministro dalla dalla dal suo diciamo confidare nel nel qualcosa in più con il fondo d'istituto pure con che esso con i progettini vari quinti i corsi di recupero che io ribattezzato corsi di recupero Oro perché si parte sempre nei consigli di classe
Da quanti soldi sono disponibili quante ore non da che cosa ci sia da fare
E allora vorrei che vorrei chiederle diciamo dopo la sua esperienza che cosa fare per toccare proprio qui diciamo alla radice
Il problema
La formazione degli insegnanti a partire da quelli della scuola materna
Perché poi tutto il resto discende da qui perché è un barese degna ante e sarà lui che deve perché deve studiare quello che non ha studiato prima non tanto che devo aggiornarsi che deve quindi per colmare le lacune che non si possono odi che si hanno comunque i primi anni salvo che deve andare a teatro salvo e che deve diciamo o legge delle pubblicazioni via via che vengono diciamo suonate di anno in anno non c'è bisogno
Che qualcuno glielo dica e se non sa questo vuol dire che non è adatto a fare l'insegnante che ha sbagliato mestiere ma d'altra parte neanche glielo possono ricordare dirigenti che spesso vengono da esperienze sindacali che hanno per loro
Diciamo per loro vizio di accontentare tutti per non avere avere ribellioni quotidiana perché a parte l'ultimo l'ultimo collegio ma da tre quattro cinque anni forse già prima i tempi di dire maori che Berlinguer
Tutti i collegi sia primo né si concludevano come assemblee sindacali come il quindi il Governo ci ha dato tanti Europ poi la la Regione adesso anche alla Provincia
E quindi non si è più parlato di dati che per esempio mi aspettavo che lei ecco e eliminasse alle assemblee di istituto
Vero spreco di tempo ma verrà diciamo avviamento alla illegalità dei ragazzi
Non è vacanza però si fa vacanza e così via e soprattutto che io diciamo non sono molto d'accordo con le sperimentazioni perché data dal sessanta al settanta settantacinque si è andati progressivamente minimizzando gli obiettivi programmi fino a ridurci propria
Al nulla almeno delle realtà riferì che è più un provinciale poi in alcune opere nelle grandi metropoli
Però io purtroppo
Ritrovato operare
Di provincia un altro una diciamo segnalazione che vorrei fare se non era non è il caso anche di vedere
Ecco la la diciamo la situazione dei disabili dei diversamente abili
Come sono stati diciamo denominati ultimamente e perché magari in via sperimentale Cindy si sta arrivando alla conclusione che
Grazie a lei sia per le scuole perché l'impianto perché anche non è che si sia riusciti
Da quindi ad aiutare loro
Crescendo senza sacrificare gli altri questo di solito un insuccesso quindi un suo potere sia sulla
Come nel formare veramente gli insegnanti e sia poi anche su questa questione visi Pisanu comunque la ringrazio per quello che ha fatto come
Sia rimasto al suo posto
Grazie
Ma
Per quanto
Gli avversari fai allora faccio un'altra domanda
Allora faccia la la domanda anche dopo conoscevo se c'è qualcuno prima io posso rinunciare
Perché soltanto una richiesta di di io approfondimento
Sotto il professore Giuseppe refrigerio ordinario di Pedagogia dell'università di Cassino
Volevo fare due punto maggiormente
Poiché dal dibattito che è seguito alla riforma
Qualche aspetto non è risultato così chiaro come altri la licealizzazione
Questa traduzione Ibra otto Licei di precedenti canali formativi che erano di indirizzo tecnico-professionale
Hanno prestato il fianco a serie critiche
Ho sentito lei in televisione anche letto sulla stampa blu che resisteva in un qualche modo leggendo poi anche qualche considerazione dei tecnici che la alla assistevano in questo settore mi pare che la risposta fosse che la traduzione in otto licei fosse dipendesse prevalentemente dalla umanizzazione di questi studi o dalla umanizzazione della tecnica
Se fosse vero questo probabilmente la giustificazione piuttosto debole
Ad ogni modo chiedevo considerato che questo aspetto
è è stato abbastanza severamente criticato qual è della giustificazione teorica per cui l'abbia lei abbia resistito molto seconda questione la questione del della divaricazione dell'Abu fra licealizzazione e percorso di formazione professionale
La richiesta di la considerazione che si fa ora e diciamo e ciò che si si si sostiene che verrà modificato sembrerebbe la procrastina azione della dell'attacco cioè a dire non più la scelta così come oggi dopo il primo ciclo ma dopo il biennio questo sarebbe nel disegno della centrosinistra per la modificazione
E allora chiedo
Perché non si poteva condividere questo fatto considerato che il secondo ciclo in fondo è articolato in bienni
E che lei stessa ha sempre sostenuto di portare la intanto nella legge è prevista l'obbligo scolastico per almeno dodici anni fino al diciottesimo anno di età
Dicevo considerate le critiche mosse ed è un punto forte della sinistra questo
Come mai non si è pensato qual è la giustificazione anche di questo fatto che rapportata a resistere fino fino alla fine una considerazione al di là di queste due domande
Personalmente sì sì finisco presti visto subito
Personalmente non avrei tanti timori così come sono stati espressi circa Lara la radicalità la radicalizzazione della diciamo riforma della della controriforma se potessimo dire io non credo molto che la sinistra abbia oggi molti Pontida modificare su questa riforma
Ma qualche alcuni punti di carattere probabilmente secondario
Non avrei tutti questi timori in questi giorni controllando la stampa ho notato per esempio che al di là di alcuni articoli favorevoli mi pare che ieri Barbiellini Amidei
Scrive chiedeva di don ritoccare profondamente questa riforma ma limitarsi semmai a quegli opportuni ritocchi che dovessero essere necessari per la silenzi rovesciato non più tardi di due giorni fa mi pare poi ieri o ieri l'altro l'ex ministro Berlinguer anche lui pervenendo sosteneva anche lui questa tesi e cioè a dire non riformare per ragioni ideologiche ma addirittura chiedeva il ritorno al merito
Proprio quel merito che Luís e diciamo così ha cercato di introdurre e che i i di accostato a quello che gli è costata allora anche uomini voglio dire di governo di sinistra e così via oggi in qualche modo cominciano a chiedere che intanto non si azzeri la riforma e che poi se si deve fare si rifletta non per ragioni ideologiche ma si faccia per ragioni di carattere tecnico scientifico grazie
Una figura
La Camera dei deputati in questa legislatura un ringraziamento è un impegno agli autori a Piero Ostellino una delle poche firme che ha avuto il coraggio di dire la verità sulla riforma Moratti
Da autentico liberale
Che lui amiamo leggiamo e e ora stimiamo anche noi un po'di più dopo che questo questa questo suo atto e a letizia Moratti che non ha voluto risparmiarsi ancora una volta dopo aver concluso il il il suo mandato e aver dimostrato invece per tratti tanto tempo troppi anni
La bontà di questa legge di stampo liberale ed europeo soprattutto questo un impegno alla Camera questi principi troveranno non solo assillo
E attraverso il il nostro gruppo le nostre il nostro partito ma credo che commi cominceremo ad essere sempre di più quelli che credono in questa grande opportunità
Che è stata creata nella scorsa legislatura quindi non tutto è perduto continuiamo a sperare sicuramente perché i anche in Italia
Mi riferisco cautamente a lei ci possa essere un futuro migliore per i nostri giovani grazie letizia grazie
Io rispondo a queste ultime due domande poi per motivi istituzionali diverse sono costretta a lasciare
Terrà vorrei rispondere all'insegnante che ma giustamente poneva il tema della formazione come il tema principale la legge cinquantatré
In realtà si occupa di formazione degli insegnanti
Prevedendo un percorso molto preciso quindi una laurea triennale dopo la laurea triennale una laurea magistrale
Con un accesso si modo già prefigurati
Un percorso sarà anche poi potrà portare alla l'inserimento nella nella scuola un tirocinio dopo la la laurea magistrale
E solo dopo ma la diciamo l'inserimento nella diciamo nella nella nella scuola quindi i percorsi saranno inizialmente divisi un cinquanta per cento ancora ovviamente sarà dedica da una un percorso che sarà lasciato ai agli attuali precarico quelli che diciamo che ancora devono inserirsi nella scuola
Ricordo che noi li abbiamo ereditati trecento mila quindi siamo riusciti a assorbirne ad assumerne cento sessantacinque mila quindi abbiamo ridotto il precariato storico di un sessanta per cento purtuttavia ancora rimangono
Quindi cinquanta per cento invece che poi diventerà la la totalità quando il precariato sarà completamente assorbito
Con questi percorsi laurea triennale laurea magistrale tirocinio
E una concorso a programmato quindi alla la fine di questo percorso noi avremo insegnanti più giovani
Più qualificati e con una certezza di posto e quindi con una certezza di posso significava anche a vere insegnanti più motivati rispetta un ingresso che certamente non sarà l'ingresso così come adesso dopo i dieci quindici anni a volte di appunto di precariato quindi la formazione degli insegnanti e certamente come giustamente lei ha ha ricordato un tema fondamentale ma è trattato dalla riforma noi eravamo arrivati a diciamo quasi a chiudere questo tavolo tecnico università
E scuola quindi uno degli dà anche dei motivi per i quali
Mi rammarico che il ministero si è diviso e che in questo momento saranno due ministri a dover dialogare su questo tema quindi allora era molto più semplice perché il tavolo era un tavolo unico università
E scuola insieme per prefigurare il miglior percorso didattico per gli insegnanti
Quindi con molto giusta la sua osservazione ma ci sono tutte le premesse per arrivare a una qualità degli insegnanti e ricordo anche quanto d'ho già detto prima il merito non dimentichiamolo c'è già nel contratto nazionale
E previsto quindi si tratta solo di
Attuare il contratto collettivo nazionale già con un accordo che è già stato siglato in avanti
Per quanto riguarda il tema invece da lei sollevato sulla ha licealizzazione del appunto degli istituti tecnici io
Devo ricordare questo evidentemente è uno dei deficit di capacità quindi di comunicare allora il titolo quinto non non quello voluto dal Governo presieduto il Presidente Berlusconi quello darla diciamo del Governo precedente quindi quello attualmente in vigore
Aveva una sorta di buco nero per quanto riguarda la scuola istituti tecnici
Prefigurava due percorsi i licei e la formazione professionale
Degli istituti tecnici se n'era completamente dimenticato quindi non si sapeva che che fine potessero fare gli istituti tecnici erano Licei o erano istruzione formazione professionale di competenza delle regioni
Allora in un percorso che è durato almeno tre anni molto approfondito di incontri con diciamo le più diverse un rappresentanze di professori di docenti di tecnici del mondo produttivo siamo arrivati a una strutturazione dice lei che se lei guarda le ore i programmi i lavoratori le ore di laboratorio
Sono la modernizzazione degli istituti tecnici
Questo è stato fatto perché in assenza di una strutturazione fatta in questo modo gli istituti tecnici statali fiore all'occhiello della nostra istruzione e formazione professionale sarebbero stati passati alle regioni
Che non hanno fondi non hanno Budget non hanno capacità ordinamentale organizzativa per a lavorare su questo settore quindi la scelta è stata modernizzazione
I licei ovviamente liceo tecnologico e l'economico sono come dire la modernizzazione degli istituti tecnici e vanno nella direzione europea perché molti degli istituti tecnici attuali
Richiedono dall'Europa lauree triennali quindi non era pensabile proseguire su una strada puramente tecnica perché l'Europa ci chiede per le professioni pregiate per le professioni delle direttive europee
Di avere
Una laurea almeno triennale quindi il percorso che è stato fatto che è stato condiviso condiviso dal mondo produttivo condiviso
In assoluto da tutte le componenti è stato un percorso in qualche modo obbligato da dal Titolo quinto che noi abbiamo ereditato io sono contrario al biennio unico lo dico in maniera molto chiara perché
Ho visto
Ho visto le migliori esperienze in Europa
A come esperienze parlo dell'esperienza tedesca parlo dell'esperienza di tante esperienze
Che nascono da diciamo dai sistemi sistema il liceale il sistema di istruzione e formazione professionale divisi con la possibilità di passare sempre da una canale all'altro quindi da un sistema all'altro
Il la riforma che era stata fatta precedentemente che prevedeva prima un anno e poi un secondo anno quindi il biennio era una riforma che portava a un obbligo di frequenza e non di risultato
Ma noi ai ragazzi vogliamo dare un risultato o un obbligo di frequenza io credo un risultato i nostri ragazzi hanno diritto di avere un percorso di istruzione
O istruzione e formazione professionale che li porta ad avere un diploma una una qualifica
Ho visto e spero di sbagliarmi che nell'attuale programma della del centrosinistra
L'istruzione e formazione professionale non porta l'università allora mi domando se è classista la nostra che porta fino all'università può è classista quella del centrosinistra che non porta all'università da un percorso di istruzione e formazione professionale perché la nostra dopo un quarto anno e un quinto anno integrativo porta fino all'università
La loro si ferma al quarto anno allora
Io interporto come classista questa perché si ferma al quarto anno perché non dà la possibilità ai ragazzi che fanno il percorso di istruzione e formazione professionale di andare all'università
A nostra da la possibilità di andare all'università ovviamente con un anno integrativo
Ecco quindi io credo che anche su questo ci sia da fare una formano forte riflessione
Altra riflessione sul tema degli abbandoni
Perché con il lascia il Tardelli diciamo nel la del sistema liceale ma anche la possibilità di assolvere il diritto dovere cioè l'obbligo scolastico nel sistema di istruzione e formazione professionale
Noi siamo riusciti a far rientrare nel sistema
Cento venti mila ragazzi dei trecento mila che dai quindici ai diciotto anni non avevano né un diploma né una qualifica
Cosa succederà di questi ragazzi se non saranno capaci di fare il biennio unico e cosa succederà della grande tradizione dei nostri licei e della grande tradizione dei nostri istituti
Tecnici cioè abbassiamo compriamo i licei a tre anni abbassiamo comprendiamo l'istruzione tecnica professionale a tre anni io non credo che questo sia nell'interesse
D UE di percorsi di qualità comprimere in tre anni allungando una scuola media con un Progetto
Che mi sembra la quello colletto si tratta di un progetto che a innalza solamente con un obiettivo di orientamento io penso che più di orientamento i nostri ragazzi abbiano bisogno di insegnamento poi hanno anche ovviamente bisogno di orientamento
Però attenzione perché indica noi partivamo da quei livelli molto bassi in quattro anni abbiamo ottenuto dei risultati significativi
E voi mi insegnate che risultati significativi nelle riforme si vedono nel tempo non li abbiamo ottenuti però grazie a una sperimentazione perché la sperimentazione
Dei due canali di Cheney e istruzione formazione professionale è partita per tempo la provincia di Trento è partita ad esempio fin dall'inizio
E dà un giudizio estremamente positivo della riforma quindi questa mia come dire appello a rivedere il il tema della sperimentazione proprio dettato dall'esigenza di verificare sul campo e poi naturalmente capire se se ne sono necessari degli aggiustamenti perché come in tutte le riforme ma certamente degli aggiustamenti potranno essere necessari ma bloccare il processo significa davvero riportare l'Italia una situazione pericolosamente arretrata io mi auguro che questo non avvenga
Grazie o o sindaco ex ministro al collega Piero
Tutti ottenuti volassero
Scusa
Certezza come
Spettano
Ma proprio della stagione tra grazie
Grazie
Allora