Media e conflitti: comunicazione, rappresentazione e marketing delle guerre

Saluti al convegno
L'ha già
Passato la prima giornata
Diamo per prima la parola al magnifico rettore dell'Università di Bologna
Grazie professore grandi saluto
Signor sindaco
Gli assessori borghesi della regione Alvernia della Provincia
Saluti colleghi italiani stranieri
Gli amici giornalisti tenuti non soltanto alla tutta Europa siamo arrivati anche da molto lontano adesso
Voi saluto miei cari studenti
Per me un grande onore e un piacere insieme al signor Sindaco aprire questa seconda giornata del convegno internazionale sui media e conflitti
Vorrei dire questo che sempre più spesso si fa riferimento
Quando si parla dell'università
Alle sue responsabilità sociali
Ma il
Il più delle volte il riferimento alla sola attività di ricerche in campo scientifico tecnologico
Ricadute economiche
Sociali dell'Università
Io invece non soltanto perché Guido
Uno studio generale
Un'università che fortunatamente è uno studio generale sono convinto
Non solo dell'importanza altrettanto rilevante della ricerca in campo umanistico
Ma anche della significhi della dell'alto significato che questa ricerca può dare ad alcune fondamentali domande
Nascono quotidianamente da questa società così complessa in ebollizione
In modo tragico
Talora davanti ai nostri occhi cioè tutta la difficoltà che
Che oggi corre chi vuole raccontare
Gli eventi laddove si svolgono i conflitti
Io non sono uno specialista
Ma danno specialista mi mi piace ricordare come tutti noi riconosciamo un ruolo importante alla racconto che i mezzi di comunicazione di massa fanno della realtà
E delle conseguenze che questo racconto
A nel formare l'opinione pubblica
Soprattutto in situazioni difficili come sono quelli di un conflitto aperto
Ora non è retorica affermare che la rappresentazione che i giornalisti danno della realtà
è così importante
Per la coscienza che il grande pubblico a dei problemi del mondo
Pertanto analoga alla responsabilità sociale
Che ha l'università nell'approfondire questi temi
Magari insieme a coloro che vivono quotidianamente raccontano
Gli eventi del mondo che vivono direttamente gli eventi del mondo
Allora questo significa per l'università dare una risposta utilizzando
I nostri compagni competenze che sono tre ore il ti pragmatiche alla domanda sociale di approfondimento ditemi di qualità
E queste compito essenziale della ricerca umanistica
In questo convegno
Nella giornata di ieri
Linguisti sociologi semi ottici politologi storici
Del nostro dipartimento di scienze della comunicazione
Della nostra facoltà di Scienze politiche
Dell'università
La sapienza dell'università milanese Iulm
Dell'università di Siena negli stadi Nottingham negli stadi Glasgow hanno presentato i risultati delle loro ricerche
E confrontato le metodologie
Adottate
Ora a me pare questo un compito centrale per lo sviluppo della ricerca confrontare le metodologie elaborate dalle diverse discipline sul terreno concreto della ricerca trovar le relazioni e le condizioni che possono aumentarle la significatività
Raggiunta da ogni disciplina
Questa interdisciplinarità ricercata sul terreno della ricerca mi pare un obiettivo che vale la pena di perseguire con tenacia
E passione
Le relazioni ieri sono state eseguite da molte del relatore di oggi in qualche misura esse stesse cedere le azioni costituiscono uno degli oggetti della ricerca in quanto dietro ad ogni testo giornalistico
C'è sempre
La figura di una personalità di un intellettuale di un operatore della comunicazione che attraverso la sua professionalità
Ci offre la sua rappresentazione della realtà
Oggi i protagonisti sono alcuni tra i più autorevoli giornalisti che provengono dai diversi Paesi e diverse testate diverse culture
L'analisi accademica di ieri si confronta oggi con la riflessione che i giornalisti fanno sul loro mestiere
Sulle condizione il quale questo mestiere si sviluppa
Sul mutamento
Di questo mestiere
Tutte considerazioni che influiscono tutti affetti fenomeni che influiscono
Sulla possibilità di raccontare la realtà
Allora il rapporto tra studiosi e giornalisti si fa in questo modo più serrato
Sicuramente interessante non solo per gli addetti ai lavori ma per tutti noi
Questi sono alcuni dei motivi che mi fanno dire come la scelta di organizzare questo convegno ossia è stata una scelta appropriata
Che mi portano a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la relazione la realizzazione di questo convegno
I ringraziamenti più puntuali
Abbia già fatto il prossimo grande li farà ancora al termine
Della sua interruzione
Ma a me non rimane che tanto a ringraziare il professor grandi
Voluto questo convegno con tanta
Passione si potrebbe anche dire tanta caparbietà
E ringraziare tutti le personalità che sono intervenute per sostenere questa nostra esperienza intellettuale comune grazie
Aggiungo i miei saluti e quelli del magnifico rettore degli gli altri rappresentanti delle istituzioni io sono molto contento di ospitare in questo palazzo avito palazzo la casa dei bolognesi
Da secoli il luogo che ospita chi amministra la città
è un Palazzo carico di storia
Palazzo nel quale si sono svolte tante vicende che hanno
Dato peso importanza alla comunità bolognese
è un luogo nel quale da qualche tempo noi ospitiamo
Esclusivamente ma abbiamo voluto tracciare consapevolmente questa linea di demarcazione
Occasioni di riflessioni di ricerca dibattiti
Quell'occasioni nelle quali si misurano culture diverse nelle quali le persone le donne e gli uomini cercano insieme
La strada del giusto e dalla verità ove possibile
Questa Sala che ci ospita
Ecco carica di storia qui
Il ventidue febbraio del mille cinquecentotrenta venne incoronato imperatore Carlo quinto
Bologna divenne in quella fase per quasi un mese la capitale del mondo
Perché nessuna città in Europa era in grado di ospitare tanti dignitari
E le corti scesero Bologna ma lasciassero non soltanto per questa banale ragione fisica
Ma perché Bologna era un punto di riferimento
Importante
Per quel mondo
Io spero che questa comunità continui ad esserlo torni adesso lo più di quanto forse non è stata in tempi recenti grazie
Alla presenza dalla più antica università del mondo grazie ad una radice che vuole nella cultura
Uno dei tratti identitari più importanti di questa comunità ecco perché e per me è importante che la discussione che avete avviato ieri proseguo oggi in questo palazzo in questa sede come elemento di continuità come tratto distintivo
Di una scelta di politica amministrativa che abbiamo voluto fare vi confesso poi che nel salutarvi provo anche una punta di tristezza perché io vorrei vivere in un mondo nel quale gli invitati di guerra non avessero lavoro dedicassero la loro sapienza e la loro professionalità d'altro so che non è così
E mi rendo conto forse che per costruire quel mondo serve
Tanto lavoro compreso quello che farete questa mattina e che avete cominciato a fare ieri
Da cittadino voglio essere informato e voglio essere informato nel migliore dei modi possibili
Con il massimo di obiettività perché credo che la conoscenza sia alla base di qualsiasi processo che costruisce in radica la pace
Certo non basta
Non c'è solo il sapere bisogna poi essere mossi da intenzioni positive bisogna far sì che si creino le condizioni materiali perché le follie le follie degli uomini non attecchisca no perché la politica e la diplomazia del nuovo ruolo preminente risolutivo tutte le volte che si annuncia un conflitto
E sarebbe utile parlare prima delle ragioni che possono determinare un conflitto non discutere successivamente degli effetti disastrosi che questo produce
So che non è compito vostro non nemmeno per intero compito mio però in questa città vorrei come ho detto più volte insieme ad altri contribuire a costruire una cultura di pace pensando soprattutto i giovani
E allora la democrazia che serve come fondamento alla pace passa da una corretto esercizio delle funzioni quotidiane che le singole persone
I soggetti di rappresentanza collettiva devono svolgere per dare sostanza la democrazia
La democrazia è fatta di regole condivise ma poi è fatta della loro leale attuazione
Tornò sulla corretta attuazione delle regole condivise si crea il consenso il consenso una delle strade per estendere e rafforzare tutti i processi democratici
Ecco perché quando al di là di quello che io vorrei come immagino tutti voi si determinano dei conflitti
Coglierne le ragioni spiegarle farle conoscere descrivere esattamente quel che succede anche gli orrori di quel che succede non è soltanto un modo corretto concreto ed efficace
Chi svolge re la funzione del giornalista una funzione sempre più delicata e sempre più pericoloso
Come tanti fatti anche recenti dimostrano ma è un modo per dare senso alla vita comune per costruire quelle precondizioni che possono aiutare poi tutti hanno ripetere errori partendo proprio dalla conoscenza di quel che è stato che delle ragioni che sono state calpestate delle condizioni che non si sono determinati
Io so che per questo è molto importante il vostro lavoro
Il modo con il quale lo svolgete il linguaggio che utilizzate
Ciò che dal vostro lavoro arriva a noi semplici e a volte attoniti spettatori di grandi negativi eventi
Seguirò con anche per queste ragioni con attenzione non soltanto personalmente
Ma interesse della comunità che li ospita che il vostro sia un lavoro efficace che anche la discussione di questi giorni abbia alla fine un prodotto che viene tutti a lavorare meglio
Ad essere ancor più professionale di quanto lo siete sempre
Ai giovani che sono qui ad ascoltare e a noi che vi osserviamo che ascoltiamo
Da un luogo vicino svolgendo funzioni di rappresentanza istituzionale posso venire da quello che voi affronterete da quello che approfondire tre
Non soltanto il vantaggio di fruitori del vostro lavoro un lavoro ancor più qualitativo di quello di prima
Ma anche di percettori delle condizioni che attraverso un lavoro fatto bene
Possono creare determinare le condizioni che dicevo prima necessari per avere una pace che duri nel tempo
è un po'singolare quasi paradossale pensare alla pace parlando dalla guerra ma questi tempi grami ci costringono a queste comunque per questa ragione per queste ragioni sono contento di ospitarvi qui
E penso che il lavoro che farete sarà un lavoro utile per voi ma lo sarà ancora di più per noi che siamo fruitore la vostra fatica grazie e buon lavoro
Buongiorno e ebbe con sincero piacere che porto a questo convegno il saluto dalla Provincia in particolare dalla Presidente Draghetti impossibilitata essere presente questa mattina
Un ringraziamento al magnifico rettore all'Università di Bologna agli organizzatori di questo convegno professor Roberto Grandi che approfitto anche per ringraziare per l'importante collaborazione
Che dall'interno del tavolo provinciale per la pace promosso dalla Provincia di Bologna in piena sintonia di intenti anche con il Comune di Bologna
La nostra adesione a questa iniziativa che anche tradotte in un convinto patrocinio a due forti ragioni che sono presenti anche nel programma di mandato di questa di questa Giunta per questo mandato amministrativo
La prima risiede nelle politiche di pace per la pace
Le politiche di pace all'interno della nostra comunità quindi vale a dire una tensione quotidiana
A promuovere una cultura di partecipazione è una cultura di incontro di rispetto delle diversità di cooperazione di responsabilità nei confronti delle generazioni future quello che noi chiamiamo la pace vicino
E per la pace politiche per la pace che vuole vogliono promuovere la cooperazione e la solidarietà internazionale e dar vita in particolare attraverso la scuola di pace e di Monte Sole che vede provincia di Bologna e comune di Bologna presenti a lavorare insieme
Dar vita quindi a momenti di studio approfondimento e formazione contro i conflitti che quella che noi chiamiamo la pace lontano
E la seconda ragione è rappresentata dall'importanza che lo stesso documento di programma segnala comunicazione che intesa soprattutto come strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini e della comunità le scelte del governo locale
E proprio siamo convinti anche con un uso efficace della comunicazione che si costruisce la pace
In questi ultimi decenni il rapporto tra informazione guerra è cambiato il principale fattore di cambiamento a nostro avviso è costituito dal passaggio da una guerra eminentemente combattuta da militare al fronte alla guerriglia agli scontri etnici
E ancora di più al terrorismo a forme di violenze che possono colpire ovunque
Il concetto di guerra quindi è diventato talmente ampio da acquisire vaghezza e confondere a volte anche la mente di qualcuno che parla di pace in zone di guerra e viceversa
Questo è anche il motivo per il quale sono sempre di più le vittime civile rispetto ai caduti militari ed è probabilmente la causa anche la causa del tributo di sangue sempre maggiore pagato dai cronisti di guerra ai quali va tutto il nostro rispetta la nostra gratitudine
Quindi la guerra senza fronti di guerra una guerra diffusa
Non solo comporta maggiori pericoli per gli atti della stampa ma li rende sempre più spesso soltanto testimoni improvvisi di un singolo avvenimento che quasi sempre quasi sempre tragico
Per contro le tecnologie dell'informazione le tecnologie della comunicazione li rendono s'spesso terminali di un'enorme quantità di informazioni che a volte non è possibile sottoporre a verifica
Si sente sempre più spesso dire che la presenza dei giornalisti nei tratti di guerra si possa considerare a volte superata
Personalmente penso che fatta salva la sicurezza delle persone soprattutto nei confronti dell'odiosa incivile pratica dei rapimenti
Sotto gli occhi di tutti gli avvenimenti di questi ultimi mesi
Credo che
Sia importante che i politici siano perché anche se non possono raccontarci ciò che direttamente vedono ci possono comunque aiutare a capire anche solo continuando descriverci la sofferenza dei popoli che subiscono la follia della guerra
E con la speranza che in futuro possono essere presto essere sempre chiamati di più cronisti di pace non cronici di guerra
Quindi sono tutte queste le ragioni che ci hanno così spinto ad aderire in modo convinto a questa iniziativa come cittadina anche come amministratore conto molto su occasione di approfondimento di confronto come questa
Quindi nel ringraziare ancora una volta gli organizzatori formula tutti voi più sentiti auguri per la miglior riuscita di questa iniziativa grazie
Buongiorno
Porto il saluto di Vasco Errani presidente della regione Emilia Romagna a tutti voi e a tutte voi un ringraziamento al magnifico rettore e al professor grandi per aver voluto e saputo fare ancora una volta di Bologna attraverso Alma Mater
Punto centrale di riflessione di elaborazione non ortodossa libera
E sono certo utile alla alla comunità giornalistiche quindi
Ai cittadini
Non poteva forse che essere Bologna città ospitante di questo evento
Basti ricordare la laurea in scienze della comunicazione basta ricordare la scuola di giornalismo l'impegno e la continua relazioni insomma che questo mi vestita saputo e voluto negli anni definire con le istituzioni con il corpo sociale vivo vero di questa comunità non soltanto non soltanto regionale
Le vostre riflessioni
Considerando quanto giochino i media nel rapporto fra realtà immaginario
Si giocano allora molte sfide molte sfide che al servizio della comunità dei lettori dei cittadini io sono certo potranno essere ulteriore strumento ulteriore strumento di verità
C'è chi parla di fine del giornalismo di guerra ci chi parla di
Sostanziale predominanza dei mezzi tecnologici con tutto quel che accade
Mezzi tecnologici che dal blog alla Rete stanno in qualche modo modificando
Quella professione
C'è chi parla di giornalismo embedded c'è però chi è ancora sui luoghi nei contesti nei quali la realtà si definisce questi sono giornalisti e giornaliste
Sulle cui spalle spesso ricade anche la possibilità ovvero la necessità per l'intera comunità globale di potere al prendere capire conoscere
Senza le mediazioni che la politica troppo spesso richiederebbe e in qualche modo continuamente agisce
Per
Sostenere continuare
Nell'inganno perpetrare nell'inganno dell'emergenza nella sbando rifrazione della corruzione dei contesti locali
C'è un Occidente per il quale un neocolonialismo
Anche armato
Può e sembra essere l'unico riferimento l'unico orizzonte al quale tendere
Dal quale far discendere un nuovo un nuovo ordine mondiale
Non sappiamo quanto questo neocolonialismo questo totalitarismo anche economico
Invece di fatto non riesca a rappresentare oggi e domani speranza futuro per una parte straordinariamente rilevante della popolazione del mondo
E allora sono certo
Ci sarà bisogno c'è bisogno finché vi saranno guerre finché di saranno inganni
In che vi sarà la politica non è in grado di rappresentare e di quindi condividere i bisogni delle persone di giornalisti che raccontino con tutti i mezzi a loro disposizione fossero necessariamente elettronici
La realtà la verità
Servono questi uomini e queste donne ed è per questo che davvero sono certo
I lavori di queste giornate così intensi così caparbiamente voluti dal professor Roberto Grandi rappresenteranno un altro passaggio importante appunto al servizio al servizio della comunità perché non accada più se possibile
Tra alcuni mesi sarà il decennale
Che come accade appunto a Srebrenica tutti c'eravamo ma nessuno non c'era per fermare quello che di terribile è accaduto buon lavoro a tutti voi
Io
Il compito avrei di parlare delle ragioni di questo convegno dovrei prima fare un'informazione di servizio che vi sono alcuni problemi per la traduzione simultanea determinate dai cellulari accesi
Se fosse possibile
O quanto meno non utilizzare il cellulare in questa in questa sala
Il tema di questo convegno internazionale incentrato sul rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa i conflitti è divenuto come abbiamo sentito negli interventi che mi hanno preceduto in questi ultimi anni di grande attualità
Gli eventi che si sono succeduti all'undici settembre due mila e uno e quelli più recenti che hanno interessato il conflitto il post conflitto in Iraq hanno posto all'ordine del giorno del sistema politico dei media e della pubblica opinione internazionali il rapporto media e conflitti
Il più delle volte sono stati singoli eventi che hanno occupato le prime pagine dei giornali e gli spazi dei telegiornali
Tanto che spesso il dibattito si è incentrato sul singolo evento senza collocarlo in un contesto più ampio
E quindi senza definirne le relazioni con altri eventi precedenti rischiando di non fare comprendere fino in fondo il significato più profondo
Anche del singolo episodio
L'obiettivo che ha spinto unibo cultura il Dipartimento di Scienze della comunicazione e la Scuola superiore di giornalismo entrambi del nostro ateneo ad organizzare questa due giorni di riflessione
E la convinzione che è possibile partire dalla realtà che oggi davanti agli occhi di tutti noi per superare la cronaca e iniziare a rispondere alle domande profonde
Funziona sì che la cronaca stessa ci pone
Dalla giornata di ieri sono venuti alcune importanti indicazioni su come raggiungere tali risposte
Venti ricercatori provenienti da università inglesi ed italiani hanno parlato dei risultati delle ricerche che sul tema medie conflitti stanno portando avanti e delle metodologie tra loro molto diverse che utilizzano l'interesse accademico su questo tema è cresciuto in questi ultimi anni tanto che stanno aumentando gli insegnamenti universitari su medie conflitti e in molti atenei operano osservatori osservatorio e laboratori che archiviano ed elaborano dati
Alcuni esempi ci sono stati proposti proprio ieri la che azzanna Lisi ha permesso a colleghi del nostro ateneo l'elaborazione digitale di venticinque mila parole tratte dei servizi di giornalisti embedded realizzati durante la guerra in Iraq
La ricerca dell'Osservatorio medie Conflict della facoltà di Scienze politiche di Bologna applicato la Fey Manaresi acciocché apparso su quattordici testate internazionali durante le tre settimane di guerra guerreggiata in Iraq l'Osservatorio Media Word dell'Università la Sapienza di Roma analizzate consumi mediali e le attese del pubblico durante l'undici settembre la guerra in Afghanistan e conflitti in Iraq il Center for post scosso i calcio s'dell'Università di Nottingham ha presentato ricerche su conflitti non più di attualità dalla Grecia dei colonnelli alle immagini dei conflitti passati in settimanali quali Picciolo poste parimenti le ricerche presentate ieri si sono incentrate sia sua analisi di testi non solo materiale informativo scritto o televisivo ma anche testi cinematografici e teatrali
Sia su come il pubblico recepisce tali testi e che senso vi attribuisce
Oltre alle ricerche alle quali ho appena accennato mi piace ricordare il confronto tra le rappresentazioni dei media della guerra in Kosovo Fo in Kosovo e il senso comune realizzato da un'équipe di ricerca di scienza della comunicazione di Bologna
La ricostruzione delle rappresentazioni socio narrative del conflitto Occidente terrorismo islamico veicolate dall'informazione
E le percezioni che di tali rappresentazioni si sono sedimentate nel pubblico elaborate da ricercatori dello Iulm di Milano
Così come le reazioni del pubblico britannico verificate in Focus group confrontate con i risultati delle analisi del contenuto delle emittenti televisive britanniche elaborati dal Blears boh Media Group
Da ultimo le ricerche realizzate con approccio semiotico da ricercatrici del nostro dipartimento di Scienza della comunicazione di Bologna su testi diversi
Soprattutto le immagini informazioni veicolate dei miti e delle vittime dello Tsunami piuttosto che di quelle della strage di Beslan o delle carceri di Guantanamo Abu Ghraib Bagram in queste ricerche si individuano narrazioni sorrette principalmente da stereotipi passionali ed emotivi con forte impatto emozionale sul pubblico occidentale che portano a invocare costruire una sorta di compassione universale
Pendente ad esorcizzare il potenziale di orrore di sciocca nei confronti per esempio di torture e abusi
Ricerche metodologia confronto era il tema della giornata di ieri raccontare le guerre un mestiere sempre più difficile è il tema domanda di questa seconda giornata
L'oggetto dei nostri discorsi è il medesimo la rappresentazione dei conflitti fornita dai mezzi di comunicazione di massa
Ma il punto di vista è differente
Da quello del ricercatore più interessata ad approfondire i processi di costruzione di senso che derivano dalle rappresentazioni dei mass media
A quello del giornalista che in quanto autore dei testi di questa rappresentazione riflette maggiormente sul processo
Di costruzione di tale rappresentazione ossia su come si stia modificando il modo di fare informazione sui conflitti e che conseguenze queste modificazioni hanno sull'informazione che ci raggiunge le possibilità delle pratiche professionali giornalistiche di raccontare i fatti
I rapporti con le fonti e condizionamenti che trovano nel realizzare i servizi giornalistici sono temi di grande rilevanza sociale perché i racconti giornalistici contribuiscono non dobbiamo dimenticarlo al processo di costruzione dell'opinione pubblica
Fin dalla guerra di Troia chi è al potere e intendo ottenere l'assenso interno ad una dichiarazione di guerra cerca e propone motivi che vengano ritenuti plausibilità i più e però con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa che la propaganda e la promozione dei conflitti affinano le proprie tecniche di persuasione
Rimanendo all'interno delle democrazie che definiamo occidentali
Ritroviamo importanti antecedenti nella propaganda britannica durante la guerra di Crimea o nell'opera di persuasione di George Crane pubblicitario esperto di relazioni pubbliche e consulente della Campania per la rielezione del presidente Wilson quando a capo del come che un public information tentava di convincere il pubblico statunitense della necessità dell'intervento nella prima guerra mondiale
Le tecniche proprie delle relazioni pubbliche della pubblicità si sono da allora sommate
Alle altre modalità attraverso le quali i governi e sistemi politici in primo luogo sì sono relazionati al sistema dell'informazione per condizionare e talvolta a controllare più o meno esplicitamente ciò che i giornalisti raccontano attraverso le parole e le immagini fu nel mille novecentosessantotto che le informazioni sull'offensiva del Tet e la strage del villaggio
Mai lei for avvenuta il sedici marzo cioè diciassette anni esatti domani e raccontata da sei morti cards
Aprono la strada a immagine racconti giornalistici in forte contrasto con la rappresentazione governativa del conflitto
Tanto che non pochi osservatori hanno scritto enfatizzando forse eccessivamente una variabile rispetto alle altre che la guerra del Vietnam è stata persa dagli statunitensi soprattutto sul terreno dell'informazione interno
La lezione del Vietnam è stato in ogni caso studiata dagli stati maggiori di tutto il mondo
Tanto che le guerre delle FARC Kant Malvinas dell'ottantadue e l'invasione di Grenada e Panama da parte degli statunitensi sono descritte come guerre invisibili
Ottenute grazie a danno un accurato controllo del flusso di informazioni attraverso la selezione delle notizie e l'imposizione di un modo patriottico di descrivere gli eventi bellici
La prima vera e propria prova del fuoco su larga scala di questo nuovo modo di rappresentare o di non fare rappresentare la guerra si ebbe al tempo della prima guerra del Golfo
Dove la campagna di persuasione de L'opinione pubblica l'idea del conflitto iniziò ben prima della guerra guerreggiata
Evidente nel sabato e dom un lato grandi agenzie di pubbliche relazioni che operavano in particolare per l'emiro del Kuwait e dall'altro il Pentagono con la sua Sy otto il marketing della guerra
Sì viene da allora definendo come uno dei possibili campi di specializzazione del marketing
La madre di tutte le battaglie si trasforma per il sistema dei media in quella che Mimmo Càndito definito la madre di tutte le truffe i giochi Information Bureau a daranno
Funziona come un'enorme struttura di controllo di tutte le informazioni impedendo per quanto possibile qualsiasi iniziativa autonoma della stampa
Considerato però che i media di tutto il mondo avevano bisogno di notizie di immagini si optò per una tattico posta a quella thatcheriana del mille novecentottantadue saturare tutti i canali di informazioni e immagini
Giornalisti che non venivano inseriti nel pool di combattimento diventavano i mediatori dell'informazione confezionata dal Pentagono immagini di guerra tecnologiche chirurgica con bersagli sempre colpiti e limitati i danni collaterali
Una fonte d'informazione diverso importante nella storia del giornalismo di guerra è rappresentata dalla presenza di Peter Arnett della Cnn che ha continuato a trasmettere da Baghdad le informazioni che il governo iracheno gli permetteva di fare circolare
Controllo delle fonti giornalistiche da un lato e produzione di informazioni propagandistiche dall'altro questa è stata la prima guerra del Golfo e in buona parte la guerra in Kosovo
Tutte le parti in causa hanno preso consapevolezza che la gestione dell'informazione necessaria per vincere una guerra e che accanto alla guerra sul terreno si combatte una guerra mediatica
La guerra in Afghanistan si muove su un binario analogo con due varianti derivate dalla strage delle Twin Towers dell'undici settembre
Venne creato l'Office of strategic influence presso il dipartimento alla Difesa statunitense con l'obiettivo di controllare le informazioni dei media
Se anche l'ufficio fu chiuso dopo forti polemiche la scelta strategica i finanziamenti adeguati sono rimasti bene inoltre chiesta le maggiori reti televisive di porre in atto misure patriottiche di autocensura quali per esempio la non trasmissione dei comunicati di Bin Laden per non favorire i terroristi
Informazione di guerra ma anche tutta la comunicazione politica del dopo undici settembre è stretta nella morsa tra il diritto di informare da un lato e il diritto di proteggere la sicurezza nazionale dall'alto
In questo conflitto la voce diversa sul terreno di guerra non era quella della Cnn ma di Al Jazeera che attraversi propri corrispondenti in Afghanistan inviato informazioni con un'ottica e una sensibilità giornalistica specifiche e diverso
L'ultima guerra del Golfo è stata quella che negli anni futuri rappresenterà un importante caso di studio soprattutto per le tecniche di marketing che sono stato utilizzate nella fase prebellica
Il meccanismo attraverso il quale si vendono le guerre è semplice e banale nella descrizione delle sue diverse fasi
Costruire
E poi rafforzare una sensazione diffusa di paura
Indurre sfruttando il timore di attacchi terroristici un incremento dei giusti strumenti di sicurezza fino a farli giungere al punto di richiedere misure di sicurezza forti e magari estreme anche a discapito delle libertà individuali
Creare stati di paranoia fino a giungere ad un'accettazione la più generalizzata possibile dell'idea che solo una guerra preventiva possa eliminare il pericolo è chiaro che per ottenere questi risultati è necessario che l'agenda dei mezzi di comunicazione di massa e la loro visione degli eventi coincida il più possibile con quella governativa il che significa un'azione continua incisiva nei confronti delle testate informative questa seconda guerra del Golfo e interessante anche per un'altra ragione
Ha prodotto una grande quantità di immagini che a differenza dei casi precedenti provenivano da una pluralità di fonti
In primo luogo i giornalisti embedded incorporati nelle unità militari vestiti da militari ai comandi dei militari guidati dei militari hanno informato con i criteri di professionalità che si possono mantenere in questi casi di forte contiguità
Poi giornalisti unilaterale
Quelli presenti all'interno del fronte non incorporati in unità militari hanno rischiato molto per fornire immagini informazioni non controllate dei vertici militari
Importanti documentazioni che difettava non necessariamente di una visione d'insieme
Infine un centinaio di giornalisti rimasti a Baghdad hanno raccontato la guerra dall'interno della città con limiti
Che c'erano
Due altre novità
La prima è la presenza massiccia significativa di giornalisti di testate arabe delle informazione scritta e televisiva e cui notizie sono state spesso riprese anche da altre testate
Legittimando definitivamente ruolo autorevole dell'informazione araba
La seconda dei blocchi redatti da giornalisti o da altri testimoni che fornivano un'informazione non sottomessa ad alcun controllo della quale era però difficile verificare l'attendibilità
Non è forse un caso che la seconda guerra del Golfo sia stata contemporaneamente la guerra con il maggior numero di fonti di informazione e con il maggior numero di reporter uccisi sul campo
Ai quattordici reporter morti durante il conflitto ufficiale si devono aggiungere tutti quelli uccisi nella fase successiva tra i quali il nostro Enzo Baldoni
Questo conflitto anche rappresentato una novità da altri punti di vista
Le testate informative hanno assunto un ruolo talvolta di mediazione talaltra di veri e propri soggetti politici in riferimento a singoli fatti come i sequestri
Da media che rappresentano gli eventi a soggetti che promuovono direttamente gli eventi
L'altra caratteristica da sottolineare e che i giornalisti da testimoni degli eventi
Quindi in qualche maniera tollerati dalle varie parti in conflitto
Sono diventati materia di scambio attraverso la pratica dei sequestri non possiamo non ricordare l'avventura di Giuliana Sgrena con il suo incredibile epilogo e quella di Floro asso pena e del suo interprete iracheno Hussein Hanoun non ancora conclusa
Oggi più di ieri il racconto giornalistico dei conflitti è considerato strategico da tutte le parti in causa che conoscendo bene le logiche dei media tendono ad utilizzarla i propri figli è sufficiente ricordare come caso emblematico che l'attentato dell'undici settembre è stato costruito con le tecniche di costruzione dei media e venti con un livello di notiziabilità transnazionale
I diciotto minuti tra la deflagrazione del prima e quella del secondo aereo contro le torri
Sono state sufficienti perché le varie postazioni televisive si fossero fissate sull'immagine delle torri riprendessero così indiretta il secondo scoppio
Come avviene alle postazioni televisive nella ripresa di media ed enti programmati in precedenza
Se c'è chi vuole fare sì che il conflitto venga interpretato come un'azione di promozione
Ed espansione di democrazia ciechi contemporaneamente veicola messaggi che tendano ad interpretare questa azione con una nuova crociata contro il mondo islamico
Il conflitto e anche un conflitto sul significato da attribuire agli eventi
Decidere per esempio chi delle parti in causa il barbaro influenza sicuramente i sentimenti che l'opinione pubblica internazionali avranno nei confronti del conflitto stesso
Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie tra le quali telefoni satellitari a disposizione dei corrispondenti
E l'influenza dei mezzi di comunicazione di massa sono rilevanti in questa battaglia all'ultimo sangue per il controllo del significato da attribuire agli eventi
E i giornalisti sono stretti tra il dovere professionale di raccontare la realtà
E la ricerca e verifica delle condizioni minime per potere realizzare con serenità credibilità e autovalori autorevolezza questo compito che tristezza amici giornalisti
Quando abbiamo letto la vostra ultima cronaca da Baghdad dove ci avete fatto capire che non era tanto per mancanza di sicurezza che ve ne andavate quanto per l'impossibilità di informarci in maniera minimamente credibile
Che impressione ci hanno fatto le dichiarazioni di chi ha sostenuto che in queste condizioni la sola possibilità di seguire i post conflitti in Iraq e farlo da Amman oppure da Washington
Che sensazione di impotenza nel sentire che un governo come quello italiano preoccupato dell'elevato rischio che si corre rimanendo a Baghdad si è sentito costretto a esortare i giornalisti italiani a non tornare a Baghdad e quindi a non seguire gli eventi sul terreno questi sono i temi che l'attualità ci propone e che s'accompagna la quegli oramai tradizionali sul perché solo certi conflitti diventano notizie
O ad altri che sottolineano le conseguenze sull'informazione del passaggio da guerre caratterizzate da un territorio e da contendenti precisamente definiti e riconoscibili
A guerre come si dice dei territori a Lizzano in cui il terreno del conflitto è ovunque
Sono guerre con un inizio ma di cui è impossibile indicare una fine certa perché il momento terminale sempre necessariamente spostato in un futuro indeterminato
Queste in maniera sintetica sono alcune delle ragioni di questa due giorni di dibattito che è stata resa possibile non solo dallo sforzo di unibo cultura del Dipartimento di scienza della comunicazione della Scuola superiore di giornalismo ma anche dal Consorzio università città dalla Regione Emilia Romagna dalla Provincia di Bologna dalla maison fra un set di Bologna e dal comune di Bologna che ci ospita in questa sala
Grazie a voi gentili relatori di ieri e di oggi e grazie al pubblica corso ieri e stamane buon lavoro a tutti voi
La prima sessione
Con il collega Angelo Varni direttore della scuola di giornalismo
Chiamo
Siamo al tavolo
Partecipanti a questa prima
Tavola rotonda
Ti presento molto rapidamente abbiamo anche
Un piccolo problema tecnico di
Accorciare il più possibile i tempi di questa tavola rotonda per recuperare un ritardo iniziale
Che del resto era inevitabile
E che è servito poi per ascoltare
Oltretutto la relazione così precisa
Ed esauriente nella sua capacità di offrirci il tavolo dei problemi da analizzare svolta da Roberto grande Roberto grande che voglio personalmente ringraziare a cortesemente fatto riferimento
A clienti compresa la scuola di giornalismo che dirigo e le istituzioni che hanno contribuito a questo convegno certamente questo convegno è soprattutto opera sua opera Della sua
Del suo desiderio di conoscere sempre in maniera sempre più approfondite il mondo delle comunicazioni prendendo spunto da questo evento straordinario
Eccezionale
Ma chi lo diventa sempre meno delle guerre e del necessità di informazioni connesse agli eventi conflittuale
Allora a questo tavolo abbiamo alcuni tra i maggiori cronisti di guerra
Che possono tentare in qualche modo di rispondere ai quesiti ora avanzati
Dal professor grandi parlo del Bari attua Anna che il fondatore il direttore di più importante giornali occidentale si occupa dei problemi del mondo arabo al accusarla Rabi mai e soprattutto un grande conoscitore credo almeno se non mi smentì era del rapporto esistente rapporto spesso difficile
Rapporto esistente tra la comunicazione che passa in Occidente e la comunicazione che passa nel mondo arabo
Abbiamo poi due giornalisti di due grandi quotidiani italiani Massimo Alberizzi ringrazio particolarmente perché arrivato all'ultimo momento da cartoon ma con un viaggio credo avventuroso e comunque faticoso
Massimo Alberizzi Corriere della Sera come dice il corrispondente del Corriere della Sera
Utilizzatore anche scusate la brutta parola di altri media e e importante naturalmente che e lo dice anche il titolo della tavola rotonda che ci si allarga la considerazione di tutta la in quantità di media che servono ormai al giorno d'oggi per allargare la conoscenza dell'informazione su gli eventi del mondo Massimo Alberizzi collabora partecipa anche a venti informativi radiofonici televisivi e quant'altro
Al di là quindi della carta stampata Ugo tran balli Il Sole ventiquattro Ore
Scrittore di libri mentre Alberizzi credo sia soprattutto esperto come tutti questi giornalisti si occupa a tutto tondo della realtà internazionale me soprattutto esperto del mondo africano
Uno Tram balli credo che abbia una esperienza anche lui molto vasta ma forse soprattutto tra Medio Oriente e darsi Aspet stato il punto focale della sua attenzione poi Cindy Polinisso e che della BBC
Che
Copre con il notiziario radiofonico gli eventi internazionali abbiamo poi come di scarsa anta
E delle sue ricerche ha già parlato nell'introduzione alla la mattinata Roberto Grandi abbiamo l'one Armand della Università di Bologna
Linguista che analizza
In una ricerca comparata tra RAI b e BBC analizza i le metodologie di linguaggio la copertura che il linguaggio offre delle conflitto in una approfondite
Ricerca presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università
Di Bologna
A lei come di Scala San di questa tavola rotonda cederei immediatamente la parola per suggerire alcune tematiche che possono incontrare l'attenzione dei nostri interlocutori grazie
Grazie
Altri temi
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Primo
Va bene
Regole certe vedeva che ha solamente di ossa dove ci vorrebbe lasciare l'altra guerra la Siria o l'Iran
Quindi il giornalista ed editore tirando adesso una specialità sono veramente dei giornalisti di guerra
Non possono fare nient'altro ci può sorprendere il russo di fare qualcosa alta deserto giornalisti sportivi perché questo perché di questa quello sono veramente molto molto come dire aveva visti siamo dei giornalisti della guerra abbiamo l'esperienza ma di dieci anni di quindici anni diventando
E se Maputo che siano le uniche cose che possiamo comunicare da quella parte del mondo versava estroverso negli otto verso Washington
Soprattutto nell'arco degli ultimi cinque anni per questo primo secondo e tre volte portata da questo continente questa parte del mondo sottratta all'americana ha avuto luogo il primo è il seguente
E cioè l'emergenza del sesso la crescita dei mass media arabe per la prima volta vedete i mass media arabi che diventano vuote portate deve però affidabili cosa che non era così dieci anni fa secondo punto dal cioè il ritiro dei mass media anglosassoni o almeno non sono più i mass media dominante della nostra parte del mondo e la carica che diverse altre fatte nel modo per cui ripeto una sofferti discesa di ossia rendere oppure dalla BBC
Di questa parte del mondo prima avevano veramente il monopolio delle notizie conseguentemente avevo un impatto sulla nostra mentalità trasse il patto che è una sorta di perché i giornali sono come si diceva prima turismo nascosto
Quindi una sorta di camouflage
Allora se non sia un il giorno del sta allora non si è più al sicuro si può essere uccisi qualsiasi venuto si può adesso le ferite io ad esempio o sappiamo ciò che è successo appunto a diversi giornalisti dell'Assia il verme a quando non si sono fatti coprire sono usciti appunto allo scoperto
Facciamo subito di farebbe però dal sostituirà che appare oggi così grave perché altro sfiora è stata veramente velocissima diventare fosse la numero uno a livello di mass media arabi è diventata uno dei numeri uno a livello mondiale
Al Jazeera forse è stato un errore americano lo ammetto perché le verità dall'inizio appariva ancora appunto aprire essere nostri vicini dell'Iraq stavo Nicola già dei baschi verdi ai mass media arabi ad essere più professionali più liberalizzato e hanno cominciato subito con le frange
Del mondo arabo con il Qatar hanno parlato subito con popoli molto ricchi
Non riuscivano a capire veramente come la la vera e propria trasformazione dei mass media e questa parte del mondo ecco quindi il piano originale
E glielo pensate voli tutto alla guerra
Golfo erano foto dominanti potevano qui andare avrei farà ricreare la forma di quest'area parco come meta i loro requisiti
E quindi nata cresciuta se sviluppata Al Jazeera e sarà prima uno la guerra del golpe stava lamenta la guerra vi sia nelle la Seconda guerra Praderio dirà che è stata veramente la guerra di Al Jazeera
Per fare un piccolo passo indietro e Al Jazeera sapete cominciato versare una figura dominante da quando appunto è decollato se volete terrorismo mondiale ma faccio riferimento all'Afghanistan
Al Jazeera fette avuto veramente una vision cioè ha creato degli uffici in Afghanistan una sede in Afghanistan
Ebbene la prima volta la gente ha veramente visto proprio le lettere la scritta Al Jazeera su tutti gli schermi della televisione del mondo arabo non lo è più finalmente la BBC dalle che finalmente si è nel c'è un alfabeto arabo c'è scritto Al Jazeera in alto a sinistra
Questo è veramente da quello di fondamentale a livello visivo
Quindi il corrispondente di Al Jazeera tessera Levoni corrispondente a Kabul allentato inizio a questa copertura mediatica dalla guerra contro il terrorismo
Invece di essere compensata parla per questo sforzo
E invece di ricompensare Al Jazeera per aver creato questa fonte di notizie c'è stato una sorta di boicottaggio
Così la lista ancora allo scoperto
è stato poi arrestato
è stato collegato Al Qaeda semplicemente perché aveva degli ottimi rapporti con persone sei che gravitano attorno ad Al Qaeda ma dal punto di vista professionale stato giudicato come un sospetto e ripeto è ancora dietro le sbarre di una prigione spagnola
E di nuovo dio sa quando uscirà perché appunto è stato accusato di aveva contribuito a coprire Biella delle io stesso l'ho intervistato ma per la metà sale un giornalista arabo purtroppo oggi vuol dire essere sempre un sospetto essere sempre un terrorista fino a che con grande fatica non si dimostri la propria innocenza ecco ciò che è successo a te si era l'unico e vedete dopo i bombardamenti di Baghdad appunto sosta Temporary morti anche a livello i giornalisti perché magari come dire a volte la verità non doveva arrivare in televisione bombardamenti quindi anche sulla serie di Al Jazeera
Era Caputo che anche ce ne sia Jazeera fanno fatica a lavorare fanno veramente fatica a coprire
Per quanto riguarda questa guerra col terrorismo e ricordo anche l'Afghanistan prima ho lavorato a Londra per venticinque anni come corrispondente come reporter quindi assolutamente chiedevamo una riceva una una intervista magari con la Thatcher piuttosto che con Blair negli ultimi anni
Bene ora metterà un un grande lusso di poter fare un'intervista alla faccia questo ricordo ma per quanto riguarda quindi degli appuntamenti con il ministro degli Esteri bisognerà aspettare degli anni semplicemente per capire cosa succedeva in in avaria magari Beha c'era c'era c'è la BBC ce l'ha il Times il Guardian c'era magari anche il Corriere della Sera nei Paesi arabi
Ma non decadale televisivi
Annalisa
Però da quando è nata Al Jazeera rafano appunto c'è quest'influenza viaggia su tutto quanto il mondo arabo tutto è cambiato
Finalmente arrivano persone addirittura lo polare cioè del primo ministro che dice senta non è che ci fatto un'intervista magari col primo ministro lo volete un articolo su Toni Blair quindi capite che se diventati importanti ma prima non era così come ce la verità supplicare l'intervista prima
Non ci veniva offerto assolutamente niente
Se volete fare qui nell'intervista magari presidente vista tempi c'era da aspettare qualcosa come trecento anni
Dopo la guerra del Golfo guarda caso immediatamente il presidente Bush ha chiesto di essere di preso da Al Jazeera ai propri debba popolare ha chiesto l'intervista stessa cosa fatta di Colin Powell
Questo è veramente un indicatore un indice del fatto che i mass media arabi sono finalmente è uscito allo scoperto e sono diventate importantissime ripeto non era così circolate ovviamente ancora meno dieci anni fa
Altra cosa che veramente sono incredibili per noi ne stiamo soffrendo i questa parte del mondo
Noi siamo effettivamente questo momento terrorizzate come giornalisti e di lingua araba perché siamo sospettati sempre di non essere abbastanza professioniste
Il racconto qualcosa giusto a livello di esempio qui faccio riferimento alla mia esperienza assolutamente praticano non faccio riferimento alla metà palazzo né accademica né alla teoria ad esempio solitamente ricevevamo del inedita Al Qaeda
Quando ricevevamo delle e mail da Al Qaeda terreni però subito mandataria assieme alla BBC ma erano sempre in arabo per cui molto spesso queste tv non avevo ripetutamente traduttore arabo la nostra lingua e l'arabo noi capiamo la lingua di Al Qaeda
Per cui immediatamente possiamo adesso pubblicare fare vedere queste in merito qual è però il problema
Credo che siamo sempre sospettate siete sicuri che arriva dal Cai da siete sicuri che arriva da Bin Laden siete sicuri che non arriva da Bin Laden
Quali signori sono giornalista da venticinque anni io sono un giornalista so cosa vuol dire lavabo e la mia lingua ho studiato Al Qaeda per gli ultimi dieci anni perché non vi fidate
Per però sapete va a voi se piena rabbia sette in Medioriente c'è da stare attenti veramente io sto scherzando ma sta succedendo queste
Ad esempio dopo il mese di aprile due mila e tre sono state abbastanza fortunati da a ricevere una lettera manoscritte inviata proprio al nostro giornale è stato Balanescu per me ho fatto la notizia
Ma se tema come fa sapere che è stata musei che ha scritto questa lettera
Come ha controllato
Io dico signore ma io lo conosco abito qui alla mia lingua o i miei mezzi per controllare questo conflitto non ci siete solamente vuole
Ma nessuno credeva che avevamo ragione fino a quando il Sunday Times in Inghilterra Portogallo letta la qualche fantomatiche Sperto ha fatto una perizia calligrafica se ho detto sì sì a Saddam Hussein ed il nuovo abbiamo bombardato il giornale con questa notizia la notizia la mia
Stesso discorso come abbiamo ricevuto gli il da alcuni componenti di Al Qaeda che appunto si vietava la responsabilità delle atrocità appunto di Madrid e con gli attentati e di nuovo non vi dico quante critiche sono arrivate abbiamo subito detto allora Al Qaeda non potrebbe essere colpevole invece avevo detto certo sì che Al Qaeda perché hanno scritto a noi ci hanno informato la fonte assolutamente attendibile
Non vi dico coi portavoce a quota americani tutto ciò che hanno fatto ciò ha subito detto no no attenzione non è un giornale affidabili lo possiamo credere ad Al Jazeera
Questo è il nostro problema quando riceviamo delle informazioni civili vengono ad esaminare e non siamo accettabili non veniamo considerato la fonte di notizie accettabile
Sicuramente l'aspetto che almeno spero cambierà
Altro punto di vista di mass media americani soprattutto anglosassoni ci accusano di essere dei partisan cioè di essere di parte un po'troppo nazionalisti ma attenzione è veramente la stessa cosa in questa parte del mondo sono veramente peggio di noi noi siamo terzo mondo noi siamo indietro ma attenzione signori ma voi avete dei vede che sono ancora più sofisticate sono partisan anche questi sono parte di parte anche queste
Ho visitato l'Afghanistan sono rimasto una decina di giorni conosco dei talebani o in produco con la sua storia di Osama Bin Laden alcali eccetera
Ed è subito i Taliban sono diventati una superpotenza poi gli americani hanno cominciato a bombardare l'Afghanistan dopo dieci giorni di tesa ampissimo bombardamento e di deflagrazione
Allora abbiamo la supremazia in Afghanistan la supremazia aerea
Ma attenzione ma è ovvio che avete la sola parziaria tutti quanti utilizzavano appunto iliaca calmati Italie vaga appunto solo sui carri armati
E non sanno come usarle erano appoggiati seduti sopra i carrarmati per forza l'America aveva una supremazia era i Taliban non hanno aerei è inutile fanno notizia
Per quanto riguarda poi anche i missini DbT quindici in diciassette beh ce ne sono alcuni che solo a terra perché mancano i pezzi di ricambio però solamente cibi che possono lanciati ma queste non possono mai essere lanciati perché praticamente sì lei
Facciamo partire comunque non tornerebbero queste Ray perché beh non non non non non non reggerebbe l'appunto Vuolo forse arriverebbero alla missione mano tornerebbe indietro
Allora così diceva che saremmo sei aveva la bomba atomica mila duecentonovantuno il Sunday Times che io rispetto dice Saddam musei in è a sei mesi dalla prontamente o di una testata nucleare
Ma non avevamo scoperto forse scusate di qualche milione di anni prima
La stessa propagare è stata poi ripetuta
E il la la supercar una foto ebbene di nuovo Elisabetta in sarà o il Tai l'Italia graffe sapete già cosa interi Telegrafo non fatemi ridere
Ed è di nuovo anche dall'avvocato notizia lui fra sei mesi avrà la bomba atomica abbiamo scoperte invece era stata distrutta qualcosa come dieci anni prima
Di nuovo signore è un discorso propagandistico altro punto di cui voglio parlare velocissimamente date me magari il tempo limite grazie mille
Perché è molto interessato molto che voto scusate
Aldo Busi equivale a parlare
Le cosiddette scuse
I mass media americani e recentemente hanno preso questa decisione
E cioè effettivamente che nonna stavano i investigando abbastanza lo stava ricercando abbastanza i piani del governo per quanto riguarda appunto
Tutti quanti governi tutti quanti parlavano delle armi di distruzione di massa quindi il New York Times si è scusato signori c'ha detto scusate ci siamo sbagliati abbiamo fatto un errore
Ma quando quando sono scusati gruppo la fine della guerra dopo un paese distrutto dove poche lire a che è diventato falso stato un un l'arresto la miseria cosa ce ne facciamo noi di queste scuse dove portare i cento mila feriti e centinaia di migliaia di morte
Questa è la tragedia qui siamo davanti altro che scusa questo l'atteggiamento americano nei confronti dei nostri mass media inaccettabile
Ricorda poi due anni fa gli americani hanno mandato una delegazione in questi nostri paesi per capire perché noi utili abbiamo giravamo gli americani ma immaginate era qualcosa di molto accademico perché insomma non ci vuole tanto ma insomma
Scusate a qualcuno ha fatto la domanda scusate ma perché ci odiate ebbene abbiamo quindi fatto la discussione anche a sulla reporter il ricordo anche il collega appunto che lavorava Caligari di questo studio
è un arabista appunto
Ricordo appunto i suoi commenti euro collega quota è stato ambasciatore anche in Siria per diversi anni non sull'esile ma che diversi altri Paesi e ricordo questa frase perché appunto mi diceva l'abbiamo scoperto che c'è odio odio fra gli arabi fra i musulmani siamo arrivati a dei livelli veramente allarmanti bisogna fare qualcosa ecco che sia troppo tardi
E e quindi ha detto beh guarda caso gli americani stanno cominciando a capire la verità
Noi abbiamo speso qualcosa come un miliardo di dollari in public relation in campagne mediatiche Remondi arabi
Nei mondi appunto a musulmani un miliardo di dollari tutto questo quindi per dire che non ce l'abbiamo fatta e mi ha detto guardate biblica dovete fare e di consigliare di a raddoppiare questo
Il porto due miliardi di dollari perché appunto bisogna contrattaccare quanto la propaganda
Si stava dicendo appunto ci vogliono più soldi
Io ho detto senta signora se lei pensa ancora che sia un discorso di soldi questa pentola del Medioriente l'ho forato che bolliva ribollire e scoppiare
Il problema non è un discorso di venditori di commercianti di denaro
è il prodotto il vostro prodotto è marcio e distruttivo siete veramente in fase di distruzione non di costruzione siete voi a dover cambiare vostre politica verso di noi non si può andare avanti questo modo perché mette in pericolo tutto il mondo
Cosa hanno fatto hanno raddoppiato i soldi due miliardi di dollari spesi adesso per la propaganda ovvero stazioni televisive stesse campagne un po'come dei dittatori
Hanno quindi creato qualcosa come cinque nuovi stazioni televisive Indira Ca'loro pensano che possono vincere la guerra dai guerra pardon in questo modo in mezzo alle vallata le montagne
Altro punto se mi permettete discorso Democracy allora lei assieme a Sydney decide il tale sapete tutti quanti posti giornali questa mattina forse accendete la tv saltate parlando appunto che parlano di democrazia nel mondo allo tutti i palati democrazia tutti la vogliono
Ma a modo loro la il famoso stile americano Cadorna il nostro stile democratico
Per cui programmi giornali notizie titoli turchi palla di democrazia ma attenzione noi non avremmo una vera e propria democrazia dalla nostra parte del mondo non ce l'avremo perché abbiamo punto due casi Israele e il discorso del petrolio due grossi problemi statico del petrolio
Pecori che stava erede verso una figura dominante la nostra parte del mondo per cui se accertati Israele come superpotenza nucleare allora se può esser Juana Calà democratici
E di nuovo
Se accettate che gli americani debbano dominare il comparto petrolifero allora potete fare quello che volete potete idee dalla monarchia come l'Arabia Saudita vede diventare utile dittatore rete fare qualsiasi cosa col vostro popolo però attenzione accettato il dominio americano dei campi petroliferi questo il problema
Se il Libano vestita punto opporrò democrazia a livello di amministrazione settimo stavate ma carico di governo attenzioni questo casa abbiamo la a a primavera di Beirut ma sapete gli Hezbollah attenzione queste ho peccato questa non è democrazia questa è una dittatura e dopo o se siete un giornalista arabo se magari vita tensione l'Iraq non va meglio adesso questo delle non c'è stato dopo stata musei immediatamente si è accusati di supportare la dittatura di essere antidemocratico
Ma non c'è queste dirà che non c'è niente diretta dopo due anni manca la corrente manca l'acqua manca la sicurezza manca il governo non c'è
Niente c'è solo morte morte ancora molte città completamente crollate distrutte ma se lo dite allora voi supportata salda mossa è a questo allora supporta appunto sa Dabo sei non è questo che succede
Stessa cosa sia dico questa è la democrazia veramente spezzata marcia Bush che ha istigato appunto questi questi movimenti abbiamo avuto elezioni in Afghanistan le elezioni in Iraq elezioni in Palestina ma c'è qualcosa che non va e adesso abbiamo la primavera di Beirut
Ma con queste elezioni in Afghanistan collezioni dirà che sì va bene abbiamo avuto elezioni ma che è risultato hanno avuto hanno cambiato qualcosa hanno avuto impatto su qualcosa no sul nulla
è una situazione veramente basata sulla tragedia è veramente tragica noi
Dei mass media arabi di lingua araba stiamo davanti a delle sfide incredibili che dobbiamo raccogliere tutti insieme siamo terrorizzati da questo emerge di questa nuova tendenza ai new con cioè dalla mia sezione americana un vero e proprio terrore
Perché di nuovo asse accettate la versione americana della democrazia la loro pensione di guerra la loro versione di mass media siete un brav'uomo
Se non lo accettata allora di vedere subito un terrorista supportata sa Dabo sei sette per la dittatura e magari lo dovete essere niente bianco Honda o l'operato dei mass media classe mille
Superfluo qualsiasi commento a questo intervento di natura molto demente e passo subito la parola a Massimo Alberizzi
Molto interessante l'intervento
Di Abdel che
Al difetto solamente Delmi rubato una parte di quello che io volevo dire
Prima di tutto vorrei però ringraziare Bologna dove torno sempre molto volentieri
Io collaboro un po'con la biblioteca Cabral io mi occupo di Africa e quindi è una delle istituzioni più importanti del nostro Paese
Collaborò vuol dire che siccome noi giornalisti collezioni amo montagne di documenti un bel giorno deciso di di regalarli alla biblioteca perché almeno potesse farne qualcosa invece di finire spazzatura io sono un convinto sostenitore che il rapporto con l'università è importantissimo perché voi siete dei ricercatori noi siamo persone che arrivano sul campo descrivono Marzio molto superiori più superficiali di noi però vediamo cose che voi non vedete magari quindi l'elaborazione
E la collaborazione può essere fondamentale per riuscire a capire
Quello che sta succedendo
In questo mondo ci sono parecchie domanda che dobbiamo porci nel proprio nel rapporto tra miti al conflitto
Io volevo ricordare che in questo momento il Parlamento italiano sta discutendo una legge per applicare il codice militare
Di cui avrà
Ai giornalisti impegnati nelle guerre dove sono impegnati militari americani quindi questo vuol dire che non si possono rivelare Segreti di Stato ma Segreti di Stato possono essere anche il fatto che un maresciallo ruba in cucina per esempio diventa un segreto di Stato
Quindi questo punto per limitare la io direi per limitare proprio la libertà di stampa la libertà d'informazione
è una cosa che sta passando un po'subdolamente perché nessuno ne parla anche sul l'emotività
Dei rapimenti di questa guerra scusate io prendono voce son tornato ieri come ricordava dub Balfour dal Sudan dove ci sono quarantacinque gradi quindi sono troppo sballottato
Appunto stanno succedendo che le cose molto gravi come ricordava del il mese scorso Eason Jordan che il capo della Cnn aveva denunciato il convegno di dall'osso Davos che gli americani sparano deliberatamente sui giornalisti
è stato accusato proprio come ricordava Luís anche se non su queste cose ma questa cosa in particolare è stato accusato di essere antipatriottico antiamericano
Ormai in America la CNN è stata sul passato dalla Fox io ricordo in Pakistan Ronaldo Rivera col mitra
Che in Afghanistan appena entrato diceva col mitra anti al televisore se io trovo Billardello ammazzo ma che il giornalismo è mai questo
Questo non è giornalismo piste partigianeria questa fa parte la propaganda ed ecco che noi giornalisti davanti ai conflitti dove ci sono degli Stati
Dobbiamo lottare contro la propaganda quel momento de L'apoteosi della propaganda la propaganda da dire studiata come ricordava il professor grandi destinata punto per punto minuto per minuto io ho seguito tutta la guerra in AN in Somalia che precedente delle alle guerre
In
In
In Iraq e la seconda guerra dell'Afghanistan guarire poi seguito la parte in Pakistan della guerra
Gli americani lo cambiato hanno cambiato tattica da Mila I dal Vietnam a oggi che è stata raffinata loro hanno perso la guerra in Vietnam perché perché proprio Olam terza sul piano della pubblica opinione della pubblica informazione
E quindi quando poi c'è stato episodi Giuliana è stata attaccata durante e il trasferimento era rapporto allora tutti ci siamo domandati se Edison Giordano avesse proprio ragione a quel punto era Luigi l'anti patriottico stava solamente dicendo la verità
Andando a ricercare le fonti
Si vede che il l'attacco Giuliano è un attacco annunciato
Perché che era già stato scritto quello che poteva cadere a un giornalista
Proprio che c'era di che è una delle corrispondenti più apprezzate della BBC durante un'intervista alla radio aveva chiesto a un signore del Pentagono che cosa nessun ci poteva succedere giornalisti non embedded e loro a Luís aveva risposto
Possiamo possiamo bombardare le postazioni di telefoni satellitari oggi telefoni satellitari sono molto piccoli quindi comunque loro monitora mi monitorano il come successe un capo ceceno possono tirare il missile perché funziona col gel per GPS e quindi so esattamente il punto da cui sta telefonando
E chi possiamo attaccare rispose lei disse ma allora a vi rendete conto di quello che può accadere non importa li abbiamo avvisati non ce ne frega niente gli abbiamo avvisati fu la risposta
Quindi Katie reagì dicendo che il Pentagono non voleva che circolasse informazioni non controllate
I giornalisti a questo punto diventa una forza in campo cioè dobbiamo renderci conto di questo noi siamo nemici
E di di tutte le parti a decorso gli americani useranno le tecniche sofisticate per colpire direttamente con un missile appostazione sottratte dita ma effettivamente io credo che tutte le forze in campo tutte le forze militari siano ostili alla Pubblica Informazione perché
Mettono in moto una apparato di propaganda che può essere appunto sofisticato nel calderone degli americani meno sofisticato quel degli italiani perché purtroppo molto spesso
Gli ufficiali di pubbliche relazioni il giorno prima aspiravano con un cannone magari erano Granatieri visto che cosa sai fare vendiamo in Afghanistan e facciamo il
Il Pubblico public information officer chi magari non parla una parola d'inglese una parola di francese non possono quindi interloquire con i due giornalisti di altri paesi e quindi sono piuttosto non per colpa loro naturalmente ma ma ma ma per colpa di come come funziona l'apparato vengono messi a trattare con i giornalisti e non sanno farlo quindi con delle cose poi poi di clamorose rivelazioni perché non dovrebbero fare
Questo tipo di apparato ovviamente esiste anche tra i i miliziani del forse diciamo non ufficiali
Mi ricordo per esempio che il generale Aidid insomma le aveva un apparato un apparato di
Pubblica informazioni che era molto molto più
Più sofisticato di quello americano infatti nonostante infatti ha vinto la guerra ed è uscito dalla Somalia scortato dai blindati americani
I media sono fondamentali perché possono colpire al cuore del sistema ma un giornalista italiano una seria può andare a vedere cosa fanno i nostri militari e vedere sono in operazioni di pace non Lazio al sogno di guerra
E quindi che far capire se il nostro governo sta barando o non sta barando
E questo ovviamente dà fastidio non solo i militari presenti sul campo ma anche ai governi che
Che sono
Che sono presenti sul teatro delle operazioni
è bene ricordare che i militari americani sono stati sempre assolti per questo quindi vi ricordate quando l'ho colpito l'hotel palestra in ecco devi charter della Sky News vide esattamente quello che stava succedendo possibile che i militari americani che sono in grado di fare quelli operazioni chirurgiche perfette non sappiano che l'hotel parestesie solo più voi giornalisti
Ecco credo che quindi siano veramente delle delle scuse e quelle che vengono cercate quando si dice che non
Non
è stato un caso anche l'attacco al Giuliana Sgrena io non credo che Giuliana Sgrena conoscesse qualcosa di particolare
Che desse fastidio le medicali se lo avesse saputo credo che veramente la macchina sarebbe stata ridotta in poltiglia e non ci sarebbe nessuno in grado di raccontare qualcosa piuttosto c'è proprio un
Nelle regole di ingaggio o non c'è un'attenzione particolare sui media non ci sono attenzioni particolari simili Emilia vanno attaccati perché il loro stesso essere in quel posto da fastidio non li vogliono tra i piedi non ci vogliono tra i piedi non ci vuole tra i piedi nessuno si fa fatica a entrare per esempio quello che sta io vengo dal Darfur quello che sta succedendo in Darfur
E ho passato venti giorni la mia fatica riuscire a trovare a bucare la burocrazia cominciando da il visto che non ti danno quindi devi avere l'amico al ministero dell'interno che per caso faceva il corrispondente con me da Nairobi quindi amico mio quindi ogni telefono di Porto
Il foulard di Hermès che mi costa più del biglietto aereo alla moglie e allora l'unico avevo visto sotto banco
Entro in questo modo e poi ha i permessi di viaggio per andare in Darfur allora devi chiedere i permessi di viaggio dell'amico all'altro ministero quindi andare parlarlo invitarli a cena tutte le volte cercare il permesso di viaggio per arrivare in Darfur
Finalmente arrivi dal Ford ritrovare un interprete che non si arabo perché se un interprete arabo i ieri dal furia degli africani è utile non ti parlano perché lo guardano con sospetto
E tutta un apparato che tende proprio a limitare il il l'attività dei mass media non ci vogliono da quella parte e quindi tutti stanno barando
Anche ovviamente io sono entrato in Ciad quei guerriglieri in dal dal chador scusate in Sudan cogliere ieri l'anno scorso e anche guerriglieri ti fanno vedere naturalmente quello che vogliono ti possono fare vedere sei in mezzo al deserto sempre lo stesso villaggio bruciato da diversi punti di vista
Probabilmente era erano diversi però non sai qui son morte centocinquanta persone potevano essere tre quattro non lo so le le le le ovviamente molto difficile
Prima appunto abbia mi chiedeva qual è la tua sensazione son veramente morti io posso dire solo questo i dati ufficiali sono quelli del volo fu Program
Che siccome sfama le bocche c'è un censimento preciso delle persone che sta scavando quindi possiamo dire che nei campi ci sono un milione e duecento mila persone che in Ciad ce ne sono duecentottanta mila Luni chiedeva quanti sono i morti
E e non lo so inteso dire le fonti ufficiali parlano di settanta mila
Morti però è un dato che noi prendiamo potrebbero essere trenta mila dieci mila venti mila c'è qualcosa ovviamente però è un dato difficilmente controllabile quindi proprio non gli abbiamo veramente tutti
Tutti contro le fatalità che sono accadute in Afghanistan
I bombardamenti della della di Al Jazeera come ricordava Al Jazeera che viene cacciata dal dall'Iraq in questo libro Iraq libero democratico Al Jazeera non può non potrà smettere ma allora c'è qualcosa che non quadra che non funzione
Gaucci e cellule c'è stata una bomba vagante che ha colpito Abu Dhabi Television
Nello stesso giorno è stato colpito un fuoristrada della Reuters
Mazandaran ma è morto il cameraman della Reuters dell'agosto due mila tre è morto mentre stava firmando le le prigioni di di di Abu Ghraib e il collega di France de Britt nega
Che rappresenta lo faceva dice guarda che eravamo qua da da tre quarti d'ora sapevano perfettamente che eravamo do giornalistico amici hanno c'hanno targhe dato apposta
Quindi noi veramente a questo punto dobbiamo anche guardarci da quello che erano una volta delle delle delle che potevano essere delle fonti di informazione i giornalisti embedded ingerite embedded certamente se non puoi fare altro quello ma di solito si può mettere davanti sotto ben un questo questo reportage è stato sottoposto a censura cosa che esiste per esempio di Israele timidezze questo lo porta che è stato sottoposto la censura che giornalisti e beh non c'è ma in realtà sono giornalisti censurati naturalmente perché di fatto vedono quello che che che che gli vogliono far vedere
Quindi è una visita guidata con una visita turistica certamente rischi di meno
Però ai questo ha il problema di
Di appunto di riuscire a capire chi problema di non riuscire a capire sì quello che sta accadendo
Peraltro i meccanismi propaganda funzionano anche sul fatto perché non abbiamo parlato si parla molto ovviamente l'Iraq dove sono convolti o di Afghanistan gli americani gli italiani
Ma ci sono questi conflitti dimenticati che purtroppo si sono quelli che io seguo soprattutto perché in Africa in questo momento momento ci sono conflitti
Dimenticati perché il il la grande ombra dell'Iraq ovviamente arreso al terebrato un po'tutto
Io la prima odioso arricciato l'anno scorso son passato ero in in Darfur ero con il collega Jonathan Clayton del del Times di Londra abbiamo fatto questo viaggio assieme abbiamo organizzato assieme sia del seme Cerruti una serie C guarda che ma perché siamo qui
Questi si ammazzano da cinque anni e nessuno ha mai detto niente
Nel Sud deejay famosi janjaweed esistono data da da da vent'anni dall'ottantuno e nessuno ha mai detto niente i massacri sono in continuazione perché oggi tutti i media è arrivata anche dopo qualche giorno Christiane Amanpour
Sono qui oggi siamo tutti qui era il balzo dallo scorso marzo prima tutti qua c'è stato un meccanismo che ha ha portato tutti i miti e noi l'abbiamo un po'ricostruito così le elezioni americane sullo sfondo del novembre dell'anno scorso
Il voto nero che doveva essere conquistato
Le lobby cristiane
Capito don cattoliche devo dire ma fondamentaliste cristiane stanno giocando un ruolo nefasto del Sudan perché arrivano con dieci mila Bibbie prima di dieci mila pacchi diviso che sono essenziali
E e allora è stato messo questo quel in moto un meccanismo che ha portato prima
Probabilmente la Reuters o e quindi le agenzie l'Associated Press la France Press che hanno messo al mandato del loro le le loro agenzie sia scritte che televisive mettendo in modo questo era poi arrivato il mio Stein polpo sottoposto e qualcuno ha detto attenzione i morti sono cento mila al lancia queste cose assolutamente incontrollabili devo dire
Io lo sto dicendo e non dovevamo andarci offre abbiamo fatto bene ad andarci solo mi sol mi son guardato perché ci andiamo cinque anni dopo a seguire queste cose allora questo meccanismo mette in moto il il clan il circolo dei giornalisti il il club che arriva il circo dei giornalisti arrivano tutti quanti Papa parla uno uno comincia l'altro scrive l'altro il terzo euro pubblica scrive in omaggio al Corriere la sera arriva al Sole ventiquattro e questo per l'Italia ma ovviamente invidia si parla della Cnn che arriva appunto viva al BBC quindi la si rende costretta a mandare qualcuno poi cominciano i miliardi insomma e Craxi il il circo si muove e quando si muove il circo poi tutti per due mesi parole questa cosa
Oggi non ne parla più nessuno nonostante che al Consiglio di Sicurezza si discutano iniziative di boicottaggio sul Sud hanno in Bicocca giù sul Sudan
L'unica cosa che appunto rimane sono i grossi interessi i su che si stanno giocando su tavoli diversi
Dove appunto la Cina che c'ha in mano le concessioni gli americani che hanno hanno hanno cercato di fare la pace nel sud hanno mobilitato la pace il sud grave le concessioni petrolifere concessioni petrolifere chiudo tra un secondo sono dati alla Cina gli americani sono arrabbiati e quindi hanno riaperto
Il il conflitto ma tutte queste cose sfuggono queste analisi ah i ai grandi giornali perché poi in realtà i grandi giornali cosa voglio la storia come si diceva prima allora duecento donne stuprate sì che forse saranno l'accusate di adulterio mettiamo questo grande pezzo
E per carità lo metto interessante sicuramente ma poi manca secondo me soprattutto Rimini Amy italiani
La l'analisi del perché accadono queste cose
Quindi per tornare
Al col vorrei un po'al al volo rientrare sulla sulla questione appunto dei militari militari sono antagonisti dei giornalisti antagonisti
Perché loro devono difendere appunto con la propaganda alcune posizioni io credo che per esempio sia stato sbagliato
E ne che non è non ho letto i giornali molto bene gli obici su internet ma possibile che nessuno dica che la commissione d'inchiesta
Su quello che è accaduto Nicola Calipari siano posizioni fino a che non è indipendente perché fatta dai militari hanno detto non ci mettiamo un generale italiano cioè c'è un generale italiano ma attenzione
La filosofia dei militari è la ragion di Stato quella dei giornalisti è la verità che è completamente diversa dalla nostra dal dalle due le due
Le due e ideologiche sono abbiamo filosofie che sottintendono questa qua sono completamente diversa da una parte la ragion di Stato dall'altra la verità
Questo mi pare che sia quindi conflittuali Sivo
All'interno del rapporto media conflitti
E la problematica questo rapporto che d'altra parte esiste da quando esiste opinione pubblica necessità di intervento che operino in pubbliche d'altra parte le guerre militare e i giornalisti sono sempre stati
Drammaticamente in scontro adesso questo scontro si è ampliato da terra ricchezza dei mezzi d'informazione data la il desiderio dell'opinione pubblica di conoscere di più la capacità di conoscenze se si pensa alla prima guerra mondiale quando addirittura i giornali amici venivano obbligati a non mandare il Corriere della Sera da Cadorna veniva obbligato a non mandare i propri corrispondenti al fronte addirittura certe c'era meno ecco di questo perché evidentemente c'era meno
Effervescenza e sui temi della comunicazione ma il problema è sempre questo è un problema esista aggravando ulteriormente per tutte le problematiche che sono state adesso
E non certe e quindi panorami difficile da da scrutare ora chiederei l'intervento
Corriere e alla Sole ventiquattro Ore
Al nostro ospite
Ugo entrambe le che abbiamo già presentato nelle sue multiformi e attività nel campo della informazione internazionale prego
Permettetemi con dovuto rispetto di diffidare dire occasioni come queste
Perché tendono a sviluppare uno dei difetti che importanti quanto il diritto l'informazione dei giornalisti cioè il nostro ramo può pure il nostro egocentrismo giornalista poi è particolarmente malato ed egocentrismo quindi ci fate sembrare particolarmente importante e ci fate amare noi stessi più di quanto non meritiamo
Quando muore un giornalista di solito si scatenano sempre stupiti i dibattiti
Una delle ultime volte addirittura qualcuno proposto di mettere un carabiniere alle spalle di ogni giornalista ma sul non per controllarci ma solo per difenderci come guardia del corpo
Qualcun altro di metterci dei camici bianchi come gli arbitri delle partite di cricket
O di andare con un ombrello per riconoscerci sul campo
Quando muore un giornalista è un fatto normale come la morte di un soldato di un civile in un campo di battaglia
Nel momento in cui siamo nel campo di battaglia nel senso più ampio del termine non vedo perché non dovrebbero spararci diciamo io non mi indigno se mi sparano
Non mi indigno se tentano di non farmi descrivere quello che voglio di non Inpdap mila possibilità di informarmi come voglio fa parte del gioco e questa cosa non è più difficile di quanto non sia sempre stata dalla strada dei conflitti
Io non sono d'accordo col mio amico Mimmo Càndito con quello che è scritto spesso sul suo bellissimo libro che è l'unico vero testo sui sul giornalismo di guerra
Non sono d'accordo che oggi si è più difficile ma anziché una ma è più facile per molti versi o meglio diciamo non è che sia facile è sempre difficile ma è meno difficile di quanto non fosse prima
Ci sono i mezzi di comunicazione diversi vi rendete conto cosa pochi sono vecchio sufficientemente per ricordare la telescrivente molti di voi non sanno nemmeno che cosa sia la telescrivente contigue studenti
Il tempo perso per semplicemente cercare come comunicare una via di comunicazione in generate scrivente o una linea telefonica in certe parti del mondo assolutamente inesistente pensate il tempo che perdevamo e che non dedicava amo alla ricerca della notizia la ricerca delle fonti solo per cercare di come mandare il pezzo che stasera avremmo dovuto mandava che poi tu puoi anche andare nel posto più bello del mondo
Seguire l'avvenimento più tragico più drammatico fare il pezzo di quei pezzi di denuncia quelle che già adesso mi becco il più edizioni ma se poi non lo mandi tu hai preso un buco mentre invece il Corriere e se ne è stato davanti alla Cnn in albergo la mandato tardato il buco
Pensate come appunto è molto più facile grazie appunto alla alla Cnn poi la Cnn è diventato un uno strumento di formazione un pochettino più ambiguo bene ne sono nati altri è nata la Fox Di Resta nessuna ma sono nate altre esigenze più a sinistra prestate il fenomeno di Al Jazeera il fenomeno rivoluzionario di Al Jazeera
E c'è stato spiegato come adesso la stampa stampa araba si è diventata finalmente autorevole quanto quanto la nostra occidentale
Poi anche ad Al Jazeera diventato uno strumento più ambiguo ed è nata alla rabbia alla rabbia e finanziata dai sauditi che non hanno nessun interesse di informarci eppure però hanno l'interesse a vendere perché se poi tu non dare notizie anche nell'auto in sala banche lo può quella è l'opinione pubblica araba che esiste a dispetto di quello che spesso a Camden e vide o in tante altre occasioni e l'Occidente credo pensava
Sono costati perfino i sauditi a Finzi a finanziare una televisione che è vera che è reale quindi tutto quanto molto più facile alta di prima e se a me non è data la possibilità di informare benissimo Circe c'è internet
Ci sono cento altri modi di comunicazione c'è c'è per esempio tutto un canale non ufficiale un canale alternativo certo non è verificabile come relativamente relativamente verificabile la mia informazione sul giornale così autorevole come il Sole ventiquattro Ore
Ma è un movimento un dibattito che si muove ma soprattutto ne stiamo parlando di qualcosa che equivalente al sesso degli angeli perché il corrispondente di guerra come Figo non esiste
Io quando ho cominciato questo mestiere al Giornale di Montanelli tengo a sottolineare di Montanelli non quello di adesso
Io ho cominciato mi ricordo sono andato in Afghanistan con i mujaheddin due mesi e tre giorni dopo essere tornato dall'Afghanistan io facevo il giovane cronista consigliere comunale il consiglio comunale dal come cronista comunale e ho seguito una seduto seduto a doppia in consiglio comunale dove si è votato il bilancio e tre giorni prima ero con i mujaheddin
In una zona tra l'altro poiché diventata molti anni dopo sarebbe diventata famosa come torno a bordo
Non esiste la figura dell'inviato di guerra del corrispondenti quelle chiunque anche un grande come Bernardo Valli poi torna a Parigi e scrive di qualcosa di diverso fa delle analisi
Dopo essere stato a Baghdad quindi questo vuol dire che nessuno di noi è altamente specializzato nei giornali desiderano specializzarsi prematuramente ci sono già
Giornali come sistemi come quello informativo dei delle insomma del sistema dell'industria scusate dell'informazione americana molte più specializzato noi siamo un pochettino più artigianali ma in Italia ricordo quando andai a Mosca da un giorno all'altro
Mi ritrovai dal Pakistan a Mosca dove dovevo studiare leggere imparare rosso mentre s'mandavo i pezzi mentre invece Bill Keller corrispondente allora degli ottanta emittenti oggi direttore del dirottamento
Prima di andare a Mosca fece quattro mesi nel sulle montagne del New England in una Dacia costruita dal giornale con degli insegnanti di uso di storia di letteratura russa è tutt'al quindi ci si deve adattare ma i corrispondenti di guerra di per sé non esiste
Ultima cosa non solo nessuno mi insegna come protegge armi se sono in una zona di guerra ma ma non non se io vado seguire l'asso in un convegno della su tubi a Santa Margherita Ligure se facesse il Sole ventiquattro Ore o vado a Baghdad del mio stipendio resta uguale diventa lì che sono la mia famiglia se mi sparano ma per me non cambia nulla
E credo che fosse certo se sia giusto così perché spero voglio pensare che sia un una forma di dignità e di civiltà pensare appunto che non si debba istituire per definizione alla figura del corrispondenti di guerra perché non siamo punto militare anche se appunto sui militari poi tornando al discorso della come come stiamo sul campo di battaglia io non li vedo istintivamente con i miei nemici a volte possono essere utili a volte la quello che militari mi vuole dare che serve a lui dal punto di visto propaganda magari serve a me anche per informare una forma una una fetta di informazione
Perché quasi ovunque io vada comunque non posso dare l'informazione generale né io né a me né giovane mi chiede se sono a seguito sul campo di battaglia un determinato avvenimento di avere un quadro generale ma di fare conto di quella battaglia questo vedere che esistono cento modi diversi informare anche sul campo di battaglia e io non posso pretendere che la mia vita sia preservata né pretendere che il mio diritto all'informazione sia garantito quando su un campo di battaglia normalmente sono in gioco
Valori morali anche più alti del mio del diritto di informare penso a chi combatte per la la nascita di uno Stato del suo stato che non ha ho interessi ben più importanti di quello mio di mandare il pezzo entro stasera
Ci sono soldati che stanno pensando a salvare la loro vita non devono non ma non non hanno tempo di pensare a salvare anche alla mia anche la mia devo fa parte del gioco e devo accettare questo fatto
Ben sapendo che io la deve la verità non ve la posso dare perché non ho voglia non voglio dato che la verità io diffido dei giornalisti che dicono sono qui per dare la verità perché la verità prima di tutto non esiste
Esiste la mia visione di quello che sto vedendo e magari quella che il giornalista che ha dieci metri per me è completamente diversa dalla non credo di essere così importante non sono un sacerdote non voglio darvi la verità non voglio nemmeno parlavi di giornalismo come lo definiscono alcuni miei colleghi
Oggettivo
è una stupidata rogiti vita non esisteva che se io vado a vedere un autobus israeliano saltato per aria con donne e bambini civili e vecchi nel cui nel centro di Gerusalemme io non riesco adesso l'aggettivo io mi indigno
Ma se io poi il giorno dopo passo la giornata alla alla alla al checkpoint di calare in via per dire io mi indigno del comportamento degli israeliani
E non non chiedetemi di farvi un pezzo sul sul massacro degli a della gente che sull'autobus di farvi un pezzo oggettivo perché allora andati via compare Topolino
E non vi chiedo di di di don pretendo di vendergli un pezzo oggettivo quando descrivo come vengono trattati i palestinesi perché non posso fare un pezzo Egidio perché sono un essere umano e questa fosse la mia qualità principale come giornalista
Magari non di essere oggettivo ma di sviluppare più di voi lettori certi certi come dire certe sensibilità umane quindi anche il diritto di indignati non posso pretendere che su un campo di battaglia i militari e i guerriglieri mio organizzino un c'è un ufficio ad una una tribuna stampa
Credo sia più giusto e più corretto che i giornalisti sportivi a San Siro si indignano perché Galliani
Fa dà spazio solamente a Sky perché Sky pagato uno l'idea che se interista io un amico che è palestinese e non contente anche interista pensate un po'
Perché lì è giusto è giusto che rivendicano i giornalisti della stampa scritta uno spazio te perché lì la Sky c'era perché paga e gli altri no ma io non posso chiedere qualcosa di simile in un campo di battaglia
Tutto è molto diverso tutto molto più ambiguo tutto è molto più ingiusto
E io faccio parte di questa ingiustizia nel momento stesso in cui arrivo certamente mi mi indigno mi arrabbio se mi sparano scientemente addosso ma non mi arrabbio se se vengo coinvolto in una sparatoria
E e piango se uno ha un collega ma perché lo conosco non mi indigno perché hanno ammazzato un giornalista dove indigna Merola perché hanno ammazzato donne e bambini civili hanno mazziato anche dei soldati se vogliamo so questi soldati stia ragazzi mandati americani
Che quasi non hanno ancora la cittadinanza americana vengono già mandati lì non a Luino Novak questo soldatino il diritto di sopravvivere anche sparando mi come ce l'ho io di sopravvivere raccontando la faccia di quel soldato
Il
Il problema secondo me
Più importante ci sono tanti problemi e vi invito soprattutto a voi i ricercatori voi studenti che studiate
A non focalizzarli su un su un attimo su un'ingiustizia su una determinata su un determinato saliente del nostro mestiere che così appunto ambiguo fosse coraggioso ma comunque difficile complesso punto in difficilmente di cui è difficilmente individuabile sono individuabili diritti doveri e responsabilità
Però come italiano devo dire perché poi alla fine io mi devo
Con il confronto per fortuna questa è la mia grande fortuna questo mestiere di confrontarmi con colleghi di tanti altri Paesi diversi che hanno le loro difficoltà alle loro realtà
Però quella fine io faccio un pezzo per il mio giornale mio giornale deve vendere nel mercato italiano deve trovare
Lettori italiani poi anche questi cioè anche i lettori hanno la loro responsabilità
Perché quando non so dopo quindici giorni un conflitto finisce perché il lettore si stufato di leggere questa gli articoli di quel conflitto ne torniamo a casa ma in quel con quel conflitto quell'alta continua
Ma non la gente non è più interessata anche voi lettori avete questa responsabilità ma lasciatemi tornare al punto finale volevo punto che mi preme molto
Improvvisamente nei conflitti
Molto più dei conflitti passati
Ci siamo all'improvviso trovati di fronte a un altro nemico un nemico che colpiva alle spalle un da da da punti da zone di Tiro dove non immaginavamo che si tirasse nemmeno non solo che non si tirasse sull'alle nostre spalle marker nemmeno non si dovesse tirare anzi doveva essere la nostra no nostro scudo alle spalle improvvisamente dopo l'undici settembre
Qualcosa è cambiato cioè improvvisamente il nostro mestiere è diventato più difficile ma non perché ci sparavano sparavano ancora prima non perché siamo diventati embedded Hapoel ultima parentesi
Non demonizziamo la definizione di embedded
E magari Presidente quando scriviamo su giornali italiani o scrivete testi tedeschi cercate anche sinonimo italiano di Abete
I giovani si sono sempre stati embedded tranne che alcuni conflitti perché in alcuni conflitti quali in genere informali cosiddetti informali e le guerre civili o il conflitto come quello tra i siriani e palestinesi sono stato un esercito è un'entità
Certo lì è più facile andare allora quando vivevo a Boy Ute dovevo solamente scenda deciderà la mattina dopo aver preso quattro ma sbotta il mio mio Bess caffè turco medium decidere a quale dei vari piccoli conflitti dovessi seguire ma in genere i grandi conflitti i giorni sono sempre stati embedded
Embedded in sé non è così negativo
Intanto perché non posso pretendere che mi garantiscano lungo il diritto di andare dove e quando vuole perché come dicevo anche il conflitto è una cosa seria oltre che il mio lavoro
Ma ma poi Ian dipende come può essere embedded può essere embedded come giallista dalla Fox o come il collega che stava col settimo cavalleggeri della Cnn è stato corrispondente a Mosca con me
Che stava sul sul carro armato del Settimo Cavalleggeri diceva abbiamo stiamo avanzando abbiamo colpito Falluja stiamo aggirando Falluja abbiamo fatto fuori duecento nemici
Oppure c'è il giornalismo embedded come per esempio l'ultimo grande scoop quando i soldati americani hanno assassinato un guerrigliero
Iracheno dentro una moschea quello che quelli che hanno preso le immagini dall'essere Bisi e CBS erano embedded c'è modo e modo di essere andato ma nemmeno queste voleva fatemi tornare conclude al vuole ma quale premio che mi preme che è quello punto dell'undici settembre improvvisamente è cambiato tutto e cambiato il panorama nei nostri giornali
Nei nostri editori
Improvvisamente è stato sempre più difficile a raccontare il nemico
L'ideale è sempre quello di mettersi nei panni dell'avversario per cercare di capirlo ma l'ideale per me è quello di in generale di non individuare un avversario mentre invece adesso ci veniva chiesto ordinato ci viene chiesto è ordinato e di individuare il nemico
E tentare di raccontare il nemico è diventato sempre più difficile cioè se io qui faccio un esempio se io cerco di è chiaro che moralmente mi indigna il fatto che dei palestinesi usino la Roma lo strumento del terrore è inaccettabile posso fare alla considerazione che storicamente tutti i movimenti di liberazione prima di diventare governi e Stati hanno fatto uso
Del del Ter dello strumento del terrore Mazzini compreso però e immorale accettare che qualcuno possa salire su un'auto USA fa fuori donne e bambini
Però fino a prima come giornalista
Non solo alle onde avevo il diritto ma credo fosse il mio dovere di giornalista chiedermi come cavolo fosse possibile che improvvisamente una generazione di giovani palestinesi anziché andare a scuola e nell'università perché ci sono i desidera della verità adesso decide di fare un suicidio di massa ci sarà Ponale devo pure cercare una ragione devo pure da Omero
Un significato politico tutto questo il fango improvvisamente diventata mi poneva mi collocava nella categoria degli antisemiti così pure tre cercare di criticare per esempio la o ditta un'analisi il conflitto americano
Diventavo assolutamente un antiamericano o anche adesso dopo le elezioni dove pur sottolineando il coraggio di otto milioni di iracheni che hanno avuto il coraggio rischiare la vita e andare a votare
Poche semplicemente quello che dove avrebbe dovuto essere una parte naturale del mio lavoro c'è quella per esempio di via B. ecco da ora in poi quale diventano di file difficoltà della gestione dei no
Difficoltà come hanno votato è stata una vittoria dell'amministrazione USA certo è vero è stata una vittoria amministrazione Bush ma fa parte del mio lavoro e non nascondiamocelo questo perché a volte anche se mi dà fastidio dirlo ci sono dei conflitti anche quelli più immorali e questo anche per spiegare quanto difficile il nostro lavoro anche i più immorali come conflitti come questo che qualche risultato indipendentemente anche dalla loro lontano quota in caso dalla Queriniana Chloé ecco però poi se poi aggiungo beh dava ad esso parliamo di quali difficoltà alla questione degli sci che ha momento no allora sedimentazione torni ad essere una generica
Questo è il problema
Quando anche i tempi della guerra fredda c'ero io lavoravo per un giornale conservatore allora come il Giornale di Montanelli tengo a sottolineare di Montanelli
Però quando sono stato prima con i mujaheddin in Afghanistan e poi quando ero corrispondente a Mosca invitato dai sovietici a vivere un mese con i soldati sovietici che si ritiravano io ho potuto benissimo raccontarle il sole la basculante era una battuta che non si doveva scrivere
La vita del soldato Ivan una delle come l'asfalto lo esotici dalla pioggia il cadavere riverso in una pozza di sangue le banalità
Potevo raccontare la vita dei soldati racconti spiegare come i soldati russi vedevano i mujaheddin che per noi erano dei dei guerriglieri per perché combattevano per una causa per voi erano dei farabutti degli assassini dice potevo raccontavo Montanelli non mi non mi non mi censurava
Improvvisamente però questo adesso dopo l'undici settembre non è stato più possibile la stampa americana addirittura per sei mesi ha avuto un blackout poi però si è rimesso in moto grande meccanismo della democrazia del sistema democratico americano che aveva tanti difetti però non ha questo difetto
Noi molto meno
E concludo con una con una considerazione
E di titoli di ricordato della questa di prendere nota di non vi sarà sfuggito che all'inizio di questo anno
Due in poi due due direttori sono cambiati in due importanti quotidiani italiani Corriere della Sera Il Sole ventiquattro Ore
E tutte e due sia mi richiede bottiglia hanno sentito l'esigenza di allora articolo di fondo
Di
Di sottolinea in genere degli articoli di fondo quando direttore comincia sono delle banalità dei profuma ringrazio il mio predecessore ringrazio editore il nostro lavoro il nostro dovere verso i lettori bla bla bla
Invece questa volta tutte e due le due importantissimi quotidiani due più importanti quotidiani del Paese insieme a Repubblica
Hanno sentito il bisogno di dedicare una gran parte dell'uovo dello editoriale di di di esordio alla al Po e i problemi della libertà di stampa a dire qualche cosa no
Vorrà dire che in nel nostro Paese c'è qualche problema rispetto a tutto questo vorrà dire che il conflitto facilità nel nostro Paese ha inciso in maniera più brutale molto oltre di quanto fosse il delegittima dibattiti e quando e concludo come come inviato di guerra quando ha un inviato in generale e in particolare un inviato di guerra
Impone il politicamente corretto e lei li il limite il margine Laraia devo del del politicamente corretto
Tu uccidi il giornalista e l'inviato di guerra molto più di quanto non possono fare i soldati e guerriglieri
Gambale è con tutta evidenza ha puntato il dito contro il sovraccarico ideologico che dopo l'undici settembre
Sta distorcendo il lavoro tradizionalmente complessa e difficile delle dell'inviato di guerra inviato di guerra che certo non è una categoria indubbiamente è forse opportuno pensare comunque settore del mondo giornalistico che quando va all'estero quando si impegna in panorami internazionale così vasti abbia una competenza specifica e conosca il mondo doveva a muoversi per offriva al lettore anche per avere tutto sommato una maggiore possibilità di collegamenti di protezione del suo lavoro ora l'ultimo intervento
Di Cindy podi mise della divisi prego
Hanno sì venne mai io dissi
Stranezze
Cioè Sanna e sente anche Enza
Amo starmene mai vivissima adattate
Bravo zaini summit intensiva fine
Gualazzi
L'ex giorno in cui ne prescinde insieme la proliferazione straordinaria di informazione e formazione istantanei tutto quanto è indiretta sullo schermo nell'Aida
Non ci può aspettare due settimane prima di riavere certe foto mentre tanto se ne parlava che ieri carne che era quella della velocità anche trasmissione con Italia delle immagini
Per cui quando abbiamo visto ciò che è successo a Beslan siamo stati inondate di immagini che ovviamente ci colpiscono ci giocano questo è il termine giusto
Perché effettivamente infiammano anche la nostra rabbia la strizza l'indignazione per l'India domando
Quanto duri però questo show quanto dura quindi questa indignazione per quanto rimangono in questa sensazione quale quindi la nostra capacità nella rispondere veramente a queste immagini come diceva appunto Susan Sontag
Sono sicuramente come dire pensammo trasportati via allontanate dalla diffusione senza fine dell'immagine appunto scabroso per cure
Temo che la mette che noire quando dicono entrambe veramente un calando il Comune il tamburo solamente i poche privilegiate con la TV e la radio ma i consumatori notizie ridiventato ovviamente capite bene una progettuale significa attivissima dell'intera popolazione mondiale
Penso quindi che tutti quanti ne siamo stati immesse all'interno di un pubblico tipo cinematografico quando si tratta pronto alla copertura
Via di di cui arrabbiare di ben dell'isolante
Ecco quindi perché c'è questa enfasi sull'interattività sul ubiquità quindi sulle varie colonne che abbiamo c'era sul giornale piuttosto che sulle facce i visi che vediamo in televisione pure sui siti web che consultiamo ormai diverse volte al giorno e
Diventa un pochino una sorta di sport da spettatore epigono qualcosa quelli che ci bombarda di tante formazione
La devo qualcosa veramente che ci copre come una una cascata d'acqua che ci dica per un attimo ma poi dopo cioè se si allontana le mani ha mosso la papera poco bagnate
E quindi marcare no non voglio più verso giornaliste questo momento voglio essere appunto un una consumatrice approdo per capire cosa succede a livello delle informazioni per cui ove metterebbe a quota la possibilità la volontà forse di preoccuparmi per cerca di capire cosa sta succedendo
Devasta purtroppo la gente fa le persone che appunto dalla banda arati informare o devastata non esiste più ed è quello che io vedo lo vedo appunto tra i giovani lo vedo fra gli studenti lo vedo anche fare così la gente normale comune
Diranno a ogni giorno se posso utilizzare appunto quella terminologia per descrivere magari anche il pubblico di oggi
Quindi tutte quante le volte che noi giornalisti appunto ci allontaniamo da programmi che abbiamo fatto e io faccio riferimento proprio al mio lavoro all'ombra
E magari un bel ci occupiamo di più di quello che ha pensato il mio editor piuttosto che il revisore della notizia sul giornale ha pensato rispetto a quanto volgare abbia pensato a rispetto al pubblico
Quindi un pochino troppo entri se volete che vedrebbe l'avete messa sulla saturazione delle notizie ma non si parla abbastanza del pensare a qua stiamo raccontando dicendo comunicando per cui potremmo magari esseri telespettatore che oggi sono come dire seduti al cinema ma in prima fila era proprio la moto a Como mandiamo a
Caporale tutte quante gli eventi vediamo le slide e diapositive le immagini
Mando ormai siamo dappertutto e non so se mi televisivi cioè tra quanto alla casa ne abbiamo le televisioni uno ENEL cucina Polato e in camera da letto Quarato magari nella nell'acquario di casa per quello che sanno sfugge mai
Quante volte da senza palla l'approdo di Falluja Elia dal tarda poi questi a r io è proprio tutta quanta la nel i filmati notturni queste luci
Qualcosa un pochino come dire come vedere un po'qualche thriller americano magari qualcosa appunto che l'hanno già visto che il ritardo ora quindi mi faccio queste domande per cui forse facciamo vedere tanto ma abbiamo meno ecco
Sono forse dell'UE Handley impatto delle notizie vere e proprie proprio perché se ne parla così tanto perché abbiamo questi schermi così pieni così onnipresente erano nessuna risposta brillante eccezionale per quanto riguarda questo Mandara così è una sorta di
La di persone personale che volevo fare come giornalista alla ventunesimo secolo
Spesso si parla di volerlo al nero negativo Caligiore deprimente che col del giornalista di oggi
Ma invece mi avventurare fino a dire che i mass media non stanno tanto andare al inculcare certi da René consumatore
Con un pensiero indipendente io penso che ne potremmo però a rischiare proprio di creare una sorta di disimpegno di allontanamento il via
Ne ballo chiaramente il termine giusta proprio per cercare di capire cosa facciano veramente Aia consumatori di oggi i consumatori di notizie
Penso che questo vorrebbe avere delle implicazioni ripercussione politica molto molto importante per la società democratica penso proprio che come giornalista e il abbiamo prende in esame considerare questo punto con grandi si
Attenzione cara se nel
Inizio dei i diversi mezzi di comunicazione ora io
Chiederei a la nostra di scarsa sei
Le domande che ha posto all'inizio hanno trovato una qualche risposta in queste
Sì risponde al cognato una ripristina frase in verità sebbene sa e mitiche silente al Gawain Hatria gesti con essenze Rai spende elemento meschino
La seguente cioè i giornalisti praticanti veramente che lavorò credo che ci sia un legame fra l'ideologia di identità culturale i mass media solamente che qualche risposta Jolla abbia o meglio l'abbia avuta
Qualcuno crede effettivamente profondamente che ci siano questi legami e anche questo una profonda palesemente appaltato capito quindi questi collegamenti alla parametrato giornalismo occidentale
Per quanto riguarda Massimo Alberizzi allora io non sono sicurissima sette sei questo meno perché magari tese ci sono comunque delle verità e al tempo stesso dai giornalisti sanno cosa la verità per come nel suo caso non sono sicuro
Una una se stelle nel vecchio FI sia Jackie pizzeria effect è atteso il signor direi bis sede paese peloso il giorno di San
Parto dal soffitto
Poi Gualdo gli affreschi e poi al la gente Ugo tran balli descrive la stessa stanza dicendo la gente c'è Deaglio di poi guarda questa poi sta quindi non esisti diamo le voi leggete leggete due descrizioni da stanza che sono oneste
Allora io ho parlato di ricerca della verità cioè la differenza quando uno dico i militari ritengono che sia più importante la ragione di Stato che la ricerca della verità la ricerca della verità esiste
Perché uno può ricercare deve ricercare proprio andando alle fonti
Sì la ricerca Rita io questo lo dico perché ho avuto uno scontro col generale Fiore chi era il comandante del la missione italiana
Io sono convinto perché ho le registrazioni che due italiani due ufficiali italiani ammazzati il quindici settembre del mille novecentonovantatré nel porto di Mogadiscio siano stati ammazzati dagli americani io ho le registrazioni perché monitora o le radio
E io registrazioni qui circensi stanno tirando ci stanno attaccando marchi sono sono i nostri sono i vostri o sono gli Emirati o sono gli americani ho tutta la registrazione questa conversazione
In Italia le ho detto che sono i somali
Io ho detto non sono stati i somali
E congelare il fiore in televisione durante un marito Maurizio Costanzo Show gli dissi voi per voi è più importante la ragion di Stato che la ricerca della verità io ho cercato la verità
Poi voglio dire in qualche modo poi do la mia versione della verità loro danno una versione che invece vuole essere più attinente alla e questo è un altro problema della diplomazia
La diplomazia nega alcune cose evidenti che i giornalisti dovrebbero invece rivelare in qualche modo
E quindi beh Cocco forse mi sono espresso male volevo proprio puntualizzare questo anche con appunto Hugo che
Sette cadaveri siano anche perché Prandelli chiaramente tiene a estremamente chiaro pesca
Questa ocra porta molta o poco chiaro tra
Le PET vita e Quarin coi secchi in farmacia piatti di cacciagione in Astrid links con la cultura Equality RCA concesso no signorilità esatta educazione modo di ragionare linguaggio perfino il linguaggio incide sull'obiettività
Forza forza ma stante per in un certo senso una risposta alla sua domanda di fondo in qualche modo lodata focoso appunto della questione della delle culture e delle ideologie
Sottolineando appunto che lo scontro fra civiltà funzionale è un dato di fatto come dicevo prima nella difficoltà a nord da parte nostra di raccontare il nemico e devo dire che anche nelle opinioni pubbliche c'è questo andando sembrando in giro molto partecipare a a incontri così di questo genere può perché quella marci di sempre di chi vuole e perché quando si diventa sempre più e che si va sempre di più a questi convegni sempre di meno al fronte
La ho notato nell'opinione pubblica la paura povero pubblica italiana la sincera paura di di questa di così del dente la passare in questo caso specifico del musulmano che prima non c'era prima c'era molta più comprensione
E non basta questo a spiegarlo solo perché è aumentata la la l'immigrazione dai Paesi del Magra è vuoto e prese in Medioriente poco
Al Qaeda e le reazioni
Ad Al Qaeda la alle provocazioni di Al Qaeda hanno creato quello che volevano cioè c'è un'effettiva paura
Dell'opinione pubblica europea e italiana nel nostro scalo specifico e c'è anche un'effettiva paura nell'opinione pubblica alla pace c'è effettivamente un un via vai di una margine che si apre sempre di più fra fra noi e per esempio la cultura che dopo la quale dopo avere rapporti più ideale più stretti
Con così per esempio quelle quelle musulmane del Mediterraneo c'è diventa sempre più difficile ha raccontato quello quando ci sono grandi firme
Non faccio i nomi per esempio non so vuole fare il nome di una famosa giornalista Toscana che è stata anche una grande inviata di guerra ma non faccio nomi
Scrivono libri sull'odio libri antisemiti perché se cioè se avesse scritto delle cose così sugli ebrei sarebbe stata giustamente accusati dancer di antisemitismo avendolo scritto anche sugli arabi che fanno la pipì sui monumenti italiani che sono tutto il male possibile beh anche quell'antisemitismo sembrerebbe allora quando dei grandi mette la palla se anziché insegnare anziché spiega cioè segnale no forse non dovrebbero insegnare ma anziché dare un quadro c'è un tentativo di spiegazione diventano anzi i maggiori provocatori vecchia voglio quella gente fa più fatica e più giornalisti meno importanti come noi poi fanno più ancora più fatica a cercare di dare una spiegazione più normale
Bene grazie a tutti dobbiamo lasciare il tavolo alla successiva tavola rotonda esso le modificazioni del giornalismo di fronte alla trasformazione dei conflitti
Bene credo che
Presiede se mi lascia
E a cambista
Qualcuna ma avevo anche sexies ascende Simone in invece hanno allo ma ti senti annessi quel degli enti Kress siamo trascendenza Mrs
Domande
Ieri abbiamo assistito alla sessione più teorica alla quale hanno partecipato insegnanti dell'Università di Bologna insegnanti professori di università straniere
Si sono occupati del giornalista di guerra del rapporto tra i media la guerra oggi ascolteremo altre persone altri
Rappresentanti del giornalismo quindi chiederò ai colleghi agli illustri colleghi di parlare del loro ruolo di giornalisti chiedo loro anche di parlare del rapporto tra il giornalista conflitti quindi mica in conflitto
E poi avremo al momento di dibattito quindi spero che avremo abbastanza tempo per la incoraggiare molti di voi a fare domande a quelle domande ai nostri relatori per poter respirare più a fondo alcuni dei temi che verranno toccati e dai nostri redattori
Quindi ora durante questa sessione probabilmente anche durante la sessione successiva ci saranno probabilmente delle sovrapposizioni quindi io mi scuso per questa dato che abbiamo che siamo un po'in ritardo ora vorrei presentarmi ogni rappresentante del nostro Pannella e poi comunque sicuramente riuscirete a conoscerli meglio sono persone che hanno una lunghissima esperienza nel reportage di guerra il primo signor Thomas si sette del giornale niente zero recentemente coperto il compito a dire Baghdad quindi rate ma anche sì signora Pakistan quindi inizieremo subito con Thomas
Grazie
Grazie vorrei ringraziare per aver meditato della grande onore di essere quindi è un po'imbarazzante per me sedere qui con persone che hanno già parlato con moltissime cose da vivere io purtroppo non è poi così tante cose da dire comunque vi ringrazio tanto per avermi invitato
Vorrei parlare di alcuni piccoli dettagli e che riguardano il giornalismo di guerra questi piccoli dettagli
Inverno si fanno riferimento a Baghdad tra io sono stato a Baghdad come giornalista di guerra vorrei parlarvi del modo in cui il regime ha cercato di influenzare CE io in questo momento sto parlando dell'anno due mila e tre parlo della strategia della regina è quello che voleva ottenere qual era l'obiettivo nel due mila tre che a regime per la guerra era già iniziata e quindi per il regime la speranza di poter affermare la guerra tramite il Consiglio di sicurezza o mezzi diplomatici era praticamente a livello zero quindi questa possibilità non c'era più la guerra stava proseguendo
Perciò avevano cercato e cercavano di spedire altri messaggi dita trasferire alcuni messaggi ovvero la guerra non stava andando bene quindi avevano bisogno di trovare delle storie di successo dalla loro parte
New finché c'erano molte perdite umane moltissime vittime umane quinti quando un giornalista voleva coprire una storia che riguardava un paziente ricoverato all'ospedale di portati a regime il loro
Incoraggiava sicuramente perché questo è un modo per emozionare colpire l'ordinanza occidentale quindi si faceva molta leva su questa perdita di persone innocenti di vittime umane ed incivili
Ve ne parlerà comunque più tardi dopo avervi mostrato la mia breve presentazione e comunque prima mi par di quest'argomento vorrei offrire alcuni spunti per la discussione successiva e mina la mia osservazione principale che da allora quindi io mi mostrava delle diapositive e che la guerra quindi ciò che cosa è successo della guerra dopo la guerra questa è l'altra domanda a cui dovremmo rispondere perché la guerra sa ancora continuando lo sappiamo il presidente Bush ha dichiarato la pace nell'aprile due mila e tre
Ricordiamo tutti la scena dell'aereo con la scritta missione compiuta ma che cosa è stato compiuto questa una buona domanda perché la guerra sta ancora continuando a Giuliana Sgrena
E altri colleghi hanno pagato sulla loro pelle
Questa continuità della guerra sappiamo che
I giornalisti stessi sono costretti estremi subiscono una continua a minacciare la loro vita quindi questa è la domanda fondamentale
Sappiamo
Lei sogni stante la domanda sogna e Stan diventerà un bianconero dell'informazione come ad esempio è la Xantia al giorno d'oggi in cui nessun giornalista andrebbe in cui nessun giornalista sarebbe disposto a rischiare la propria vita
L'altra domanda che vorrei porre miei colleghi chi qual è il futuro per Noemi
Ci sono tante innovazioni ne abbiamo parlato e abbiamo parlato del anche dei giornalisti improvvisati ad esempio sempre fatta da alcuni casi avvenuti
Ad esempio nella prigione di Abu Cray per mentre
Oppure se pensate anche all'ozio Nami
Pensate che dei turisti si trovavano colonna e la propria macchina digitale telecamera quindi abbiamo visto che esistono delle persone che si improvvisano giornaliste per la mia domanda è e queste futura del giornalismo
Ci sarà sempre più spazio per i giornalisti improvvisati e sempre meno spazio per i giornalisti professionisti e quindi questa è la mia domanda
Relativa al futuro
Io
Be
Mi chiedo queste cose a volte forse sufficiente anche solo un'immagine interessante per essere definiti un giornalista secondo voi è così è questa la situazione attuale che cosa ne pensate
Il collega di Al-Quds Al-Arabi ha detto arriva Al Jazeera attualmente
è una rete che una persona intelligente guarderebbe be'la mia domanda no perché non guardo neanche fax Signoressa
Questi due media non comunicano nel fax niente né al Chelsea era giocano giocano con le emozioni delle persone giocano con l'ideologia e quindi
Per me Al Jazeera non è un buon esempio
Per creare un dialogo tra le civiltà secondo me è piuttosto il contrario
Se avete avuto la possibilità di guardare Fox università credo che anche questo sia sicuramente un canale molto pericoloso e quindi vorrei iniziare con due slogan prima di cominciare con la mia
Presentazione della
BBC lire a lo slogan Making senza vetro McKean senza Vittorio significa trasmettere le cose per trasmettere anche un senso un significato il secondo me è questo
Basta slogan sicuramente molto utile è lo slogan che dovremmo tutti adottare sapete qual è lo slogan della Cnn qualcuno lo conosce qualcuno conosce le ossa e lo so che andrà a Siena in tal caso
Bene lei lo conosce che cosa importante per la schiena Enna è importante trasmettere un senso un significato e la Cnn
No
L'importante per l'assieme a me essere i primi a sapere
Quindi BPER First ce n'è lo slogan della Cnn ora molto velocemente torniamo al due mila e tre
Come vi ho detto se no no presentazione molto veloce un briefing molto veloce se le strategie di comunicazione di Mohamed alzano
Il famoso ministro dell'Informazione dell'Iraq
Questo è il tipo di storia con cui ci voleva alimentare questo nella
Marzo due mila e tre un Moon era stato colpito appartato questa è una cartina di patate potete notare le e le posizioni del pilota potete vedere la grande croce la grande croce fa riferimento al alla sede del ministero dell'Informazione
Verso mezzanotte avevo forse lunedì mattina non ricordo esattamente a che ora comunque
A quell'ora qualcuna a è riuscito a ad abbattere un un aereo colpendo da un ponte potete vedere pagliaccio
E quindi si è cercata poi è iniziata la ricerca del pilota
Le persone hanno cercato di fare delle fotografie di capire che cosa stesse succedendo
E Dino non dimenticate che questa metà marzo del due mila e tre la guerra che iniziata e ci sono dei
Dei bombardamenti e tutte le notti a partita da parte anche anche di giorno
E quindi questa è la situazione negli Stati Uniti nell'Europa occidentale
Sicuramente si parlava di questa storia si parlava del fatto che un pilota era stato colpito che si trovava ora sicuramente se stava nascono nascondendo vicino al fiume chiedere
Comunque non è successo niente di destra no non è stato trovato il pilota siamo nati tutti a dormire prevedete invece in basso Nutella Palestina il
Vedete la parte gialla forse non vedete molto bene comunque quell'hotel Palestine
E ora di notte come ti ho detto a tutti i giornalisti e quindi
Ora si trovano non sentono più presso il ministero dell'Informazione ma se fa vanno Terna stanno cercando di dormire
E poi improvvisamente arrivano delle macchine della polizia si sentono degli spari e quindi il pilota il pilota si trovano ora vicino sulla riva del del fiume potete vedere la forma del pietre del pilota e quindi queste al momento in cui
Se è cominciata sia ricominciata la ricerca di pilotare lungo il fiume e coi quindi di notte come già detto i giornalisti si trovava nell'Otello e abbiamo cominciato tutti a cercare il pilota vicino all'Otello
Quindi è abbastanza strano non vi sembra beh questo è stata una delle strategie direi per comunicare che la guerra non stava andando bene
E che il pilota era stato colpito
Questa storia poi è stata pubblicata danaro a ritenersi ovviamente il ministro dell'informazione iracheno diciamo il ministero della disinformazione dell'Iraq
A
Costretto poi in media ovviamente a chiedere a porre domande agli americani gli americani hanno dovuto rispondere alle domande e questa la reazione dei militari americani hanno affermato non abbiamo niente
Da dichiarare
Quindi gli americani
Dicono che non hanno niente da dichiarare che non le è successa questa è la storia molto strana
Questa è l'informazione di guerra proprio quello di cui sta parlando questa il secondo fronte dazione diciamo due informazioni diverse che si combattono e si scontrano tra loro agenzia che si scontrano tra loro
Quindi sembra che la parte americana
Abbiamo sì abbastanza credibile e sembra che informazione degli americani si avanzano abbastanza incredibili americane affermano che non successo nulla e quindi sembra abbastanza veritiera o comunque un esempio per fare capire lo scontro di informazioni veramente siamo a sei aprile due mila e tre
Quindi verso la fine della guerra
Ora abbiamo un in carrarmato un carrarmato che fatto colpito vicino a sud di Baghdad tra e questa è la scena
Se ricordate alla presentazione di ieri vediamo stato moltissime immagini perché secondo me le immagini possano trasmettere molto
Io quindi assetato di includere il Vieri tutte le immagini che potevo e anche oggi bene mosso alcune questa è la scena abbiamo dei soldati iracheni su un carro armato americano
E probabilmente nostro quelle che a spada lo può leggere il nome della fermata si chiama Coco nel sangue spagnolo
è un nome abbastanza strano per un carrarmato
Quindi qui potete vedere
Soldati iracheni sia questo il nome
Se volete la spiegazione la chiedete l'amico spagnolo quindi
Soldati
E a che ne dicono che hanno vinto se non riuscite a colpire una cara ammalato quindi sono i vincitori benissimo bravissimo guardate
E ora stanno sparando Jenna in alto verso l'alto è sempre bello l'immagine che viene bene in televisione
Bene anche questa interessante se potete vedere guardate guardate da vicino al carrarmato questa è la parte dietro anche la scena che abbiamo visto prima
E abbastanza strano perché vedete che c'è un Nabucco a nella fiancata del carrarmato vedete
Be'questo abbastanza strano mi sembra che le cose non quadrano tanto a questa la parte dietro della carrarmato
E potete vedere anche l'esplosione della bomba immensa il carattere provocato dalla bomba
Mi sta mostrando tutte queste immagini non è niente di nuovo comunque
Quindi questa interessante
Con me abbia detto se trattabili piccole informazioni sulla guerra
Mai sulla scena sul momento non abbiamo notato prosegue Rossella davanti carrarmato sembra che salari qualcuno abbia cercato di tirare il carrarmato
E sicuramente i carrarmati non partecipano alle guerre con questo triangolo davanti terra il traino
Quindi è abbastanza strano
E sicuramente s'e triangolo non si dovrebbe trovare dalla parte del nemico
E potete notare queste attrezzature per trainare villa carrarmato questa strano
Anche queste
Questo questa artiglieria non sembra molto efficiente cosa ne pensate non sembra nuova sicuramente è stata distrutta
E quindi quella era l'ultima scena e qui avete l'intera storia
Perché che cosa è successo
Ciò che è stato
Riportato e che sicuramente si è fatta una battaglia tra carrarmati e che
Quella cosa buona delle querele zero ad oggi è che le persone che partecipò alla guerra non telefoni satellitari e quindi
Talmente sicuramente non per la prima volta me sicuramente in futuro appunto sarà possibile continuare a comunicare quindi tutti questi inventa i giornali Hearst
Questi giornalista invertite possono telefonare loro colleghi ovviamente non mio perché io lavoro per un giornale molto piccolo sono pochi corrispondenti ma sicuramente la dolce presso la noi sa
O altri comunque hanno giornalisti embedded a parità deve in tutti i posti e quindi è i giornalisti
Possono telefonare
Io sono d'accordo non si può mai conosce la verità perché non sappiamo quale sia la verità però comunque si può telefonare al collega
Dall'altra parte invece dall'altra parte si possono fare domande si può chiedere che cosa sta succedendo
Quindi questa è un piccolo esempio sicuramente un esempio totalmente insignificante se pensiamo a al panorama generale della guerra ma comunque dobbiamo considerare anche questi dettagli quindi la straniera c'era un caro ammalato una distruzione si può telefonare collega chiedendo è vera questa storia che cosa sta succedendo
E io ai Tree prendono il privilegio di lavorare per un periodico settimanale e quindi noi siamo tornati a casa con queste immagini abbiamo posto delle domande abbiamo chiesto che cosa è successo che storia strada
E quindi se sono analizzate le domande abbiamo avuto tempo per analizzare il fatto la situazione
E poi e collega detto Baia un amico evidenti cioè e quindi ora lo chiamo e chiedo informazioni abbiamo effettuato la telefonata al giornalista embedded e questo giornalista mette da ci ha spiegato la situazione questa molto importante quindi è un punto molto importante che dobbiamo comunicare tra di noi noi giornalisti tra di noi
Magari anche il corrispondente del Washington posto il iniettava imposta magari o o molti perlomeno se questa non è possibile il perché c'è concorrenza all'interno di ogni Paese dovremmo sicuramente collaborare con i nostri colleghi internazionali negli italiani con gli spagnoli quell'inglese eccetera quindi secondo me questa elemento è l'elemento fondamentale sederci assieme ravvisare assieme la situazione io non sono un esperto militare mammut
Comunque capisco quando le cose non quadrano perfettamente
Lascio questa ha finito
Nome stanchi voi marci grazie a Thomas il prossimo relatore
Ricco Deaglio che negli ultimi cinque anni è stato il direttore del Diario e prima è stato corrispondente da tutto il mondo parlerà
Delle conseguenze della guerra in Iraq
Parlerà anche
Di una delle grandi conseguenze ovvero l'uccisione dei giornalisti lui a esperienza personale perché Informagiovani era uno uno uno dei giornalisti uccisi apparteneva sociale la parola del ricordo
Membri tanto
A questa già questa sessione
Io voglio dire
Due o tre cose all'inizio poi voi
Parlare un attimo di Enzo Baldoni anche per dire che cosa qual è stata se se se così si può dire la lezione della sua
La sua avventura irachena
Ma volevo prima dire tutte le cose riguardo all'argomento generale che è stato trattato questa mattina facendo due casi specifici
Allora è ovvio che tutti sanno diciamo che di lo sforzo di convincimento dell'opinione pubblica mondiale la giustezza di questa guerra è stato assolutamente enorme ha coinvolto tutti
E dei passaggi si sanno un pericolo reale di una di una esplosione nucleare perché Saddam in grado di di farla in pochi mesi un pericolo reale legato alle armi di distruzione di massa
Di qualsiasi genere se fossero un pericolo regionale rappresentato dall'Iraq e così via e tutto questo ha comportato diciamo un'enorme macchina di di di propaganda di convincimento compreso il convincimento tentato convincimento dell'ONU
Nella formazione della coalizione tutto quanto insomma credo che la cosa sia nota si è trattato sicuramente di un uno dei più grandi pacchetti diciamo complessivi per convincere il mondo i singoli governi ad appoggiare ad appoggiare questa guerra perché era ineluttabile
Ora se noi guardiamo le cose da due anni di distanza dovremmo tagliare diciamo qualche lezione da di funzionamento di questa macchina perché uno può sostenere effettivamente che diciamo la la propaganda o comunque un una un atteggiamento appunto di media molto costi Pati molto costretti rispetto alla verità ufficiale sia ancora vincente ma potrebbe anche sostenere che probabilmente moltissimi cambiamenti nell'opinione pubblica e quindi portati dai media di fatto sono serviti sono hanno ottenuto il risultato di un cambiamento di di di posizioni di verità nel giro di appena due anni cosa che non era mai successo per una guerra prima
Se si parla per esempio per la guerra in Vietnam che ormai è una guerra di tutto e più di trent'anni fa
Noi sappiamo che ci misero anni anni anni per aver semplicemente una conoscenza di quello che stava accadendo laggiù
In una posizione tra l'altro in cui gli Stati Uniti avevano inviato molti più soldati soprattutto avevano la leva obbligatoria cosa che adesso non c'è più da tanto tempo negli Stati Uniti
Quindi diciamo secondo me stiamo vivendo diciamo dei dei momenti molto diversi da quelli che hanno in passato nel senso che i cambiamenti sono molto più rapidi per esempio la storia delle del del questo della presenza di armi di distruzione di massa diventata
Evanescente nessuno ne parla più nel giro di sei mesi
E così via la bomba atomica di Saddam eccetera ma ci sono tu questo diciamo è un è una diciamo noi Meuron è un fenomeno che ha molte sfaccettature per esempio è stato già ricordato ma se se mettiamo insieme i casi abbastanza impressionante vedere come da quando è cominciata la guerra sono saltati i vertici della BBC inglese
Che aveva avuto l'impudenza di denunciare di fatto il governo sull'affare che lì cioè sullo scienziato
Suicida che aveva che aveva dichiarato che insomma i suoi dati le sue notizie date dal governo erano state manipolate vi ricordate non è stata rese più sexy per convincere per convincere l'opinione pubblica del Paese della necessità di entrare in guerra
Abbiamo assistito alle dimissioni non è legatissimo a questo ma in qualche maniera lo è alle dimissioni di Danna etnie che il più famoso giornaliste anchorman americano
Su una storia di del servizio militare di Bush eccetera una storia in cui lui semplicemente ha chiesto alla sua azienda la CBS se aveva intenzione di difenderlo in una causa
Che la CBS e fatto capire che no perché costava troppo e quindi era meglio che si sistemasse la questione mi desse le dimissioni e abbiamo ancora assistito alla
Praticamente al licenziamento auto licenziamento del direttore delle news della Cnn
Pella la vicenda che è stata ricordata prima cioè una sua affermazione non so quanto comprovata e non so quanto corredato da prove e cioè che l'esercito americano sparare intenzionalmente sui giornalisti
Chiaramente non embedded e che c'è una lista di giornalisti uccisi apparentemente per incidenti mentre in realtà potrebbero essere stati uccisi di proposito
Quindi diciamo i cambiamenti nel nel nel mondo dei media i cambiamenti che hanno portato i cambiamenti che portano
Al al
Alle modificazioni insomma dell'opinione pubblica come vedete sono molto grandi molto rapidi sia per l'estrema grande capacità di tecnologia nuove quindi di rapidità
Se uno pensa per esempio che le foto delle torture dei soldati americani ad Abu Ghraib le hanno mandate dagli stessi soldati a casa
Tramite tramite e-mail tramite computer nella maniera più
Diciamo più semplice familiari si rende conto insomma di quanto di quanto sia cambiato sia cambiato il mondo sia anche dicevo per questo per i cambiamenti diciamo nell'opinione pubblica si anche come questo provoca un terremoto eh no ammette nei grandi nei grandi network eleganti media
E allora a questo proposito vi molto in breve mentre io vorrei però ricordare un caso secondo me clamoroso che proprio riguarda media riguardo all'argomento della nostra discussione su cui secondo me si è detto ancora troppo pochi bisognerebbe approfondire ed è il caso della Spagna
Cioè la Spagna e dell'attentato che noi oggi sappiamo essere stato fatto da uomini legati ad Al Qaeda l'undici marzo cioè pochi giorni fa fa di un anno fa e come voi vi ricordate si votava dopo settantadue ore c'erano settantadue ore prima del voto
Con un governo che era in carica il governo ha suonato il centrodestra è uno sfidante socialista che Zapatero
Voi vi ricorderete che l'uso dei media fatto da parte del governo spagnolo fu in quel caso clamoroso e brutale nel senso che venne ordinato
Ai giornali anche i giornali diciamo come El Pais che sono giornali non sostenitori del governo praticamente ordinato di dire che l'attentato era stato operato e letta
Letta è il maggior nemico diciamo interno che contro il quale il Fronte popolare al governo a Sly aveva una posizione molto dure molto molto potente diciamo motivata anche dal punto di vista della propaganda
E poi vengono avvertiti tutti gli ambasciatori la televisione venne avvertita così la sera alla televisione venne trasmesso un film sulle atrocità dell'ETA e così via
Beh molto semplicemente diciamo il il governo aveva pensato benché si sapesse già dalle prime ore che la la paternità dell'età in quell'attentato era perlomeno dubbia che ebbe molto più facilmente con l'attentato di matrice islamica radicale islamica
Ecco nonostante questo evidentemente il governo pensava che controllando tutti i mezzi di informazione per al treno settantadue ore la sua posizione elettorale ne sarebbe stata avvantaggiata
Lei gli successe che ci furono due due network di fatto come network radiofonico che si chiama Cadena Ser che è un catena di addio praticamente di proprietà del Partito socialista spagnolo
E un avete televisiva che sia in ma che si emenda España nel senso che ha un'autonomia gestionale dalla CNN americana
Le quali due reti radiofonica e televisiva hanno cominciato a mettere in dubbio la versione citando poi tra l'altro quello che si diceva in tutto il mondo cioè che la matrice islamica radicale e soprattutto poi hanno convocato attraverso attraverso questi mesi poi attraverso gli sms milioni di persone
Hanno convocato le persone a manifestare in nome della verità sotto tutte le sedi in Spagna del del Partito popolare
Questo avveniva esattamente Saba il sabato vigilia d'elezione quello che doveva essere un giorno come in tutti in tutta Europa il giorno prima delle elezioni e dedicato al silenzio la riflessione tutto questo la Spagna invece la piena di gente che tumulto amava di fronte alle sedi del Partito popolare cioè di fronte alle sei del Governo
Poi voi sapete che il
Le lezioni si svolsero il giorno dopo il Partito socialista a dispetto di tutte le previsioni Vincent abbastanza clamorosamente e un mese dopo o forse qualcosa di più di un mese dopo
Zapatero ritiro completamente tutto il contingente spagnolo dall'Iraq cosa che aveva promesso in campagna elettorale e che
Fece immediatamente dopo con grande scandalo internazionale ci state anche molte ripercussioni italiane di questo
Ho citato questo esempio perché mi sembra che
La possibilità
Di che in media possano avere un un impatto ancora più diciamo clamoroso inaspettato di quello che che che uno potete immaginare nel passato è dimostrato proprio dal dal caso spagnolo e quindi in questo caso molto molto banalmente diciamo si tratta di proprietà dei mezzi di informazione in questo caso sia sia nel nel Spagna sia la Cadena Ser e hanno diciamo mezzi di informazione di poche tavole Gatti più o meno strettamente a ad una forza di opposizione che aveva le sue politiche da con
E questo credo che che insomma voglia voglia dire qualcosa l'altra cosa
Che riguarda è stata citata questa mattina ed è stata citata dal professor grandi via il cambiamento dell'opinione pubblica americana al tempo dalla guerra in Vietnam quando diciamo i giornalisti americani
Trasmise e a mio parere trasmisero soprattutto non tanto la bontà o letti citavo la moralità della guerra quanto l'andamento della guerra e vale a dire le sconfitte
O per lo meno lo stallo che l'esercito americano subiva in Vietnam la quantità di morti e di feriti che c'erano ma anche i soli forse soprattutto il fatto che è una guerra che non aveva via d'uscita
No
In cui detti molto difficilmente si poteva immaginare un momento in cui ci sarebbe stata una vittoria o per lo meno la famosa e siete state G. un passaggio di potere che permettesse alle truppe di tornare e in particolare di non essere più ammazza
Quindi una cosa che riguardava essenzialmente lo stato della situazione sul campo cioè l'andamento militare
Ora se noi guardiamo quello che succede nella Guerini anche vediamo che c'è pochissima informazione sull'andamento militare della situazione come ce n'è stata molto poca dall'inizio della guerra
Molto molto semplicemente diciamo noi usiamo adesso divide la questione in due fasi c'è stato una guerra che per la superiorità tecnologica americana
è stata velocissima c'ha occupato meno di due settimane dal dall'invasione fino alla riva Baghdad
No e poi di e quindi questa è stata tutta la parte vincente
E poi c'è stato un dopoguerra che è stato mal gestito o o comunque imprevisto per cui ci sono delle difficoltà nel dopoguerra
Mentre non si dice ancora adesso se ci sono delle cose molto generiche in genere si leggono vaghe sul sul fatto che insomma una testamento di una polizia irachena è molto va molto più a rilento del previsto e che quindi insomma per almeno un anno due anni due anni e mezzo tre anni così ci sarà bisogno di mantenere un forte contingente di truppe
Ora se noi ricordiamo il giornalismo militare nello quando comincia la guerra lo vedevamo ogni sente revisione avevamo gli e Sperti di armi e gli esperti di strategia e gli ex generali in pensione
Il venditori quelli veri viste di anni ce n'era di tutti i colori no nei nostri talkshow e tutti assicuravano Lara sicura
Insomma
Sicura vittoria il bene che aveva portato a tutti la nuova tecnologia e tutto quanto il sette io credo che
Adesso queste cose non si vedono più per esempio sul della situazione sul campo si conosce molto poco ci sono si sa che ci sono queste zone fuori controllo ma se sa molto veramente molto poco di quello che succede quotidianamente a Mossul armati eccetera
Dello stesso assedio di Falluja
Una delle cose che interessavano maggiormente Giuliana Sgrena
Si sa pochissimo no si sa esempio si sa c'è un conteggio dei morti che che per lo meno che equivoco perché l'esercito americano dice deve avuto centoquaranta morti e circa ottocento feriti
E da parte invece per gli assediati diciamo degli insorti si è calcolato una cifra tra mille quattrocento e mille seicento morti
E e però non c'è
Cenno Paola di un solo ferito nella parte dei farlo Gianni diciamo così e quindi questo è una cosa che statisticamente non credo che funzioni insomma ci dovrebbero essere dei feriti anche dall'altra parte come mai non ci sono dei feriti è uno dei misteri quella settimana di assedio di Falluja
Quindi questo lo dico perché sarebbe diciamo interessante fosse sax potrebbe costituire di nuovo anche una possibilità di di di svolta almeno in quello che penso Prima Repubblica sapere come l'andamento militare della guerra ma invece e per quanto riguarda noi italiani sapere
Nel dettaglio o per lo meno informai quando si può perché ormai le restrizioni sono tante qual è il il ruolo effettivo dei nostri da emigrante sono tantissimi soldati italiani a Nassiriya che apparentemente stanno Acqua chiamati chiusi per evitare
Occasioni di incidenti
Se partecipano appunto ad operazioni di guerra o no e cosa ci stanno a fare se necessario che siano tre mila per svolge compiti sta mento se potrebbero essere ridotte ecco tutto quanto io lo vedo
Lo vedo molto diciamo
Limitato Suter lo vedo un giornalismo molto non non non ci si applica diciamo secondo me molto molto su questo
Io vado di corso dire
Ricordare soltanto due cose procure ricordare di sfuggita una è che c'è una proposta che vorrei qui ricordare che viene dall'associazione Daniel per il giornalista americano del Wall Street Journal che venne rapito e poi ucciso sgozzato HC in Pakistan
Dell'associazione fanno parte i genitori familiari e numerose personalità americane che chiedono praticamente che ci sia
Da parte delle grandi autorità internazionali la dichiarazione di uno status
Per i giornalisti
E quindi che diventa la il rapimento l'uccisione o comunque la sì rapimento e l'uccisione fondamentalmente di persone conosciute come giornalisti un crimine equiparato ai crimini di guerra
E comunque con pene detentive altissime comunque un crimine macchiato di particolari infamie
E questo è il volto specialmente diciamo per la patente di sequestri al PIME
E la seconda cosa che vorrei ricordare credo che qualcuno dei di quelli di diciamo dei veterani di Baghdad se lo ricorda e a una una cosa speculare a questa appena ci fu una liberazione di Baghdad vennero messi su numerosi giornali
Adesso i giornali in linea ci sono tantissimi
Ma in particolare io mi ricordo proprio lì in quel periodo che c'era un giornale fatto da giovanissimi inglesi venticinquenni appena usciti da una scuola di giornalismo che si chiamava Baghdad balletti in che veniva diffuso in tutti gli alberghi in inglese
Che ARO proprio una una un caso di già da scuola di giornalismo siamo qui facciamo di giornalismo libera indipendente ci parliamo con la pubblicità siccome Diack avrà una fase di Lehman di emancipazione economica di grande cose eccetera eccetera ci sarà chi vuole investire e facevano vero giornalismo di inchiesta cioè andavano negli obitori avete i morti si chiedevano
Come si poteva rimettere insieme l'acquedotto eccetera ceto oppure quali era l'andamento della prostituzione valutato cosa di questo genere è un bellissimo giornale durò otto numeri e poi improvvisamente chiusa e il ragione per cui chiuso e benedetta dal suo direttore ed è molto semplice eccessi come loro avevano molto informatori molti Sterling molti iracheni che lavoravano con con loro con il giornale Intelligence americana aveva chiesto praticamente imposto che venissero passati tutti nomi e che loro facessero insomma per conto dell'Intelligence stessa
Non più da giornalisti ma da spie nei confronti di quello che avete di fronte a questa prospettiva ragazzi che erano molto idealisti hanno chiuso batte i burattini e se ne sono tornati ventitré questa lo stato delle cose
Io
Diciamo potrei aver finito ma di voglio invece però ricordare perché ci tengo particolarmente il
Collaboratore di Diario Enzo Baldoni che ha perso la ritieni Ackom mai
Quasi sette mesi senza che lui è morto con ogni probabilità il ventisei agosto del del due mila quattro
La sua vicenda credo che oggi sarebbe irripetibile come già allora cioè quasi un anno fa ormai era impensabile che questo potesse succedere cieco questo per dire che anche la la situazioni neanche evolve in maniera molto rapida
Baldoni a partito da solo dovesse dopo essersi preparato molto con indizi collegamenti studiato netto il per mesi
Dopo uno un po'di permanenza a Baghdad in cui aveva girato dal conosciute è un bravissimo fotografo e a teneva un blog per cui quando poi abbiamo recuperato su computer abbiamo vista la massa e la quantità di lavoro di informazione che aveva raccolto ma diciamo alla fine
Lui si recò alla Croce Rossa era stato un volontario della Croce Rossa quando era giovane Baldoni aveva cinquantasette anni
E li convinse in qualche maniera ad organizzare un convoglio umanitario per portare viveri a
Moqtada Al Sadr
Il leader sciita ribelle che asserragliato nel Mausoleo di Ali Anna già e quindi lui il suo interprete
In qualche maniera inferno suonarono la la truppa Della Croce Rossa i funzionari e gli addetti della Croce Rossa Italiana
A a Baghdad e li convinsero ad organizzare questo convoglio che portava acqua portava medici portava medicine vende e via di seguito
Durante questo questa andata all'andata il convoglio venne attaccato se saltano un po'di vetri ci fa ci fu alcun ferito però proseguì carico fino a Najaf
Non riuscì ad entrare nel mausoleo di Alì però presto delle cure alle persone cioè andavano in giro con il con i megafoni Anna già dicendo cioè la croce rossa italiana ci son dei medici se ci sono dei feriti ci han detto che ci ci sono delle cure
E credo che abbiano le testimonianze sono che hanno curato qualcosa come cinquanta feriti dai colpi d'arma da fuoco nel giro di due ore
Poi si sono mosse in un'altra moschea che la moschea di Kufa li hanno continuato a curare i feriti e poi quando sono i partiti la mattina la mattina dopo presto per torna a Baghdad di nuovo il convoglio è stato attaccato
E in questo caso la macchina dove c'erano Gai per Baldoni
Ha subito l'onda d'urto dello scoppio loro sono stati rapiti via Ibra è stato ucciso subito
Baldoni è stato ucciso dopo pochi giorni
Praticamente senza nessuna via di nessun tipo di trattativa
Ora ma il conto
Questa cosa per due motivi all'epoca quando noi abbiamo ricostruito tutta la sua vicenda abbiamo visto quante persone c'erano quanti freelance quante attività di diverso tipo associazioni volontarie c'erano e lui aveva in contatto
Scozzesi e inglesi dai stesse un un palestinese
C'è hanno Alain contato e i francesi c'erano le le le le tue Simone terrà in conto al c'è una quantità di gente che si muoveva apparentemente ancora abbastanza libera
Pensate adesso al clima e all'ambiente che ce che abbiamo visto nel caso di di Giuliana Sgrena tutto ciò non è più possibile a segno di una situazione che e ancora più deteriorata e all'epoca il rapimento di un giornalista non era non era pensabile tanto non c'erano stati particolari casi prima sono sono sono venuti dopo
Ecco e agosto questo forse una delle ragioni che per cui si è potuto fare anche molto poco
Però quella bella azione cioè l'organizzazione di un convoglio della Croce Rossa che porta aiuti a degli assediati dall'alto persino al nostro presidente del Consiglio aveva telefonato personalmente Bush perché da dismettere l'assedio di un'agiata
Ebbene questa cosa non è stata assolutamente ricordato in Italia per motivi che sono
Praticamente è molto mediocre diciamo molto piccoli molto di piccole Cajelli piccoli funzionari
Tale Giovanni
La croce rossa italiana e il governo italiano eccetera si sono ben guardati dal dire che Baldoni faceva parte di un convoglio della Croce Rossa che è pur sempre una istituzione riconosciuta a livello internazionale quindi a difendere il proprio arbitro
Fecero circolare delle notizie false che dicevano che Baldoni forse è andato a caccia di scoop che era scomparso creata solo che non c'entrava con la Croce Rossa e tutto quanto
E credo che
Poi è possibile che fosse la sua sorte potesse essere la stessa ma forse poteva non esser la stessa se si fosse stato e questo questo supporto lo dico ancora diciamo con una certa dose di animosità
E di polemica anche perché quando abbiamo potuto incontrare poco fa i due giornalisti francesi Chesnot e Malbrunot che son stati rapiti dallo stesso gruppo capito Baldoni nello stesso posto nello stesso giorno
Ci hanno raccontato come procedevano
Io al pittore in questo caso
Cella la loro inchiesta per capire se una persona è una spia di fatto
Guardano su Google
Digitando il nome Baldoni Enzo lui ho detto sono un giornalista e invece divenuto poiché è un pubblicitario milanese
E questa cosa di qua da e hanno detto che perlomeno non non mi tornava e che quindi se si faceva spacciare personalista mentre un pubblicitario doveva essere una spia
E la cosa è probabilmente durata due o tre giorni dopo di che l'hanno ucciso in quanto Spina
E quindi questo diciamo quello che si trova
Sul campo
Credo che in generale noi paghiamo e con come come abbiamo visto poi finisco perché serranda svolto di quello che abbiamo visto anche adesso diciamo con il rapimento e la liberazione di Giuliana Sgrena noi abbiamo credo in qualche maniera anche una certa ambiguità no del nostro stare lì
Perché
Siamo di missione di pace ma non siamo lì in missione di pace siamo Rimini migliori alleati degli americani e però nello stesso tempo se se capiscono qualcuno di noi
La nostra popolazione
Scende in piazza e nessun governo può permettersi il lusso di di non assecondare diciamo una una voglia di queste che anche e ha una voglia di disimpegno da questa situazione di fatto a una case soldati di non avere più niente a che fare con tutto ciò ecco vedete siamo siamo in una situazione
Difficile quanto i media possono cambiare
E possono fare svoltare od orientare una situazione di questo genere io penso tantissimo assolutamente tantissimo e i media italiani per quanto riguarda l'Italia in particolare grazie
Grazie
Grazie ricco ci deve lasciare
Beh ricco tra poco dovrà prendere un treno comunque ora passiamo al prossimo al relatore
Ha chiesto comunque di veloce di esserlo di poter essere veloce perché preferirebbe lasciar spazio alle domande ecco Rampetta Sanna da venticinque anni giornalista e lavora per l'evening Standard
Attualmente lavora allora appunto per le standard è stato corrispondente di qua
Grazie io invece parlerò da un punto di vista leggermente diversa
Io parlerò della seconda guerra del Golfo mi sono occupato molto la e la seconda guerra nel Golfo mi sono occupato molto anche della del ruolo dei giornali sembra lentezza della rapporto dizionari si embedded con il governo
Il ministero della difesa la cosa molto importante e molto interessante che
I i funzionari ufficiali se sono molto interessanti interessati nella i sono stati molto interessati nella televisione e nonna nei giornali e quindi nella stampa nei nei giornali stampati nella stampa
Si è osservato molto e ci si è occupati montano della televisione i governi si sono preoccupati molto delle immagini trasmesse dalla televisione non solo ai critici di sinistra ignoranza ma anche Al Jazeera e attualmente a rabbia
Si occupa della copertura della dell'attività delle forze americane grande e e la Gran Bretagna nel deserto
Queste immagini non vengono trasmesse sono in Inghilterra America ma anche in Iraq cordialmente ma allo stesso tempo le terribili immagini della precedenti Abu Ghraib per hanno mostrato la situazione disastrosa e inoltre vorrei sottolineare l'importanza delle tecnologie le macchine digitali economiche che hanno spedito a casa le terribili immagini della curva
La guerra è stata coperta da tre principali gruppi indie impenitente un gruppo molto controverso che viaggia e lavora soprattutto con il gli inglesi e gli americani con le truppe inglesi americani e poi invece il un gruppo di stampa a Baghdad acque appartenuto e ha partecipato a Tommasi fece
No
Partecipato molto attivamente cercando di interfacciarsi con il regime ed è inoltre il gruppo invece del Kuwait
Che si occupava soprattutto del di giornalismo tramite MT tecnologici satellitari eccetera quindi in modo significativo molto tragico tutti e tre i gruppi hanno riportato delle vittime tra i corrispondenti e tra lo staff di supporto che avevano portato con sé si è trattata di una guerra di propaganda che a mostrato latti
Più positivi più negativi del lavoro del reportage di guerra de reporter di guerra
Purtroppo
Se non ci sono state molte vittime
Molti dei miei quelle che hanno riportato ferite sono stati vittime
Quindi
Ricordiamo però che le storie possono essere fuorvianti lievi incidenti o episodi mostrate in televisione indiretta come la distruzione della statua di Saddam Hussein
A Baghdad possono essere fuorvianti ricordiamo anche le storie di fra le braccia e secca che poi si è rilevata fittizia
Ci sono state molte storie uno ad esempio della più corrispondenza dette lettere croste che è andato a Falluja che ha parlato con pazienti con dottori dell'ospedale erano che a disco perché ha scoperto poi che le storie rivelate dal Washington post non erano vere la stessa cosa è successa con altri giornalisti un reporter di vecchio stampo a ha cercato di scoprire l'estasi Tattoo rete della storia di Abu Chrysler e no utilizzando proprio il vecchio la vecchia metodologia di andare sul posto parlare quelle persone secondo il giornalismo classico
Bene ha scoperto anche questo aspetto della storia del target questo aspetto della guerra quindi la
Il terrore le tragedie che l'ha precedenti a poca e per
Secondo me durante questa quel razzo è stata una saturazione di immagini
Saturazione di immagini relative ai combattimenti in regime di Saddam Hussein ma nel maggio due mila e tre quando l'amministratore americano abolito l'esercito iracheno alle forze di polizia in servizio
Civile in Iraq ha mica scritto e pochissimi articoli sui giornali americani
Guardando indietro nei giornali di quel periodo non c'è neppure un giornale inglese che ne parli e comunque quella è proprio il momento in cui il reportage che abbiamo visto a Falluja
è stato più a rischio di scomparire ed ora è praticamente impossibile a causa dell'Ellera Chimenti e delle esecuzioni dei giornalisti che ci
In tali dei casi di cui abbiamo parlato precedentemente qualunque reporter che voglia andare a Baghdad e verificare qualunque U
Episodio denunciato dall'inglese dagli americani e dai sarà eccessivamente a rischio
Io penso che il lavoro dei giornalisti di vecchio stampo sedimentato impossibile con questa guerra
Qualunque reporter sia tornato dall'Iraq all'arma americana inglese o di qualunque Paese sia tornato dall'Iraq ha affermato esattamente la stessa cosa impossibile rimanere nel Paese al testo
Abbiamo ha visto alcuni esempi di reti sia occidentali che arabe
Che hanno detto che ora il il ruolo del giornalista di guerra è finito probabilmente è morto con l'inizio dei rilievi rapimenti ed esecuzioni
è lui che ANAS sigari
Ricco porto ancora deve lasciarci grazie ai grandi grazie passiamo indirettamente abbiamo avuto
Marco Guidi e nostro ultimo relatore
Attualmente il direttore
Capo del Messaggero Marco
Perché ripeterò cose che già sono state dette ma è quasi normale facendo lo stesso mestiere e è abbastanza facile Coin condividere le stesse opinioni secondo leggo di solito chi mi conosce sa che parlo a braccio ma stavolta avevo alcuni punti da mettere a fuoco
Il primo è che dall'ottantanove a oggi è cambiato il mondo sono cambiate moltissimo le guerre ma quello che è cambiato di meno probabilmente propri giornalismo è cambiato meno di tutto il resto comunque
Con la fine dei blocchi con la dissoluzione dell'Unione Sovietica è scomparso il nemico
Quello con la N maiuscola ma in compenso sono apparsi tantissimi nuovi piccoli e grandi nemici vediamo il terrorismo islamico di volta in volta i serbi gli iraniani i somali nordcoreani siriani cubani
Naturalmente i cubani e poi forse tra breve anche il Venezuela di Chavez no e di conseguenza però è cambiata anche la guerra la guerra tradizionale quella che ci ricordiamo noi vecchi fatta di fronti di armate che si contrappongono di battaglie campali di scontri per cene per mare la stessa battaglia delle Falkland Malvinas fu una guerra tradizionale con la sicuramente gli attacchi aerei eccetera eccetera
Invece dalla caduta del Muro in poi abbiamo contato eseguito solo guerre asimmetriche guerre civili guerre di sterminio guerriglie e terrorismi vale ho oltretutto anche questo va ricordato e va ricordato sempre dalla caduta del Muro a oggi sono avvenuti alcuni cambiamenti che hanno influito potentemente sulla professione di giornalista in generale di inviati in particolare
Ricordo
O la sua pressione più attesi satellitare non solo è possibile rimanere in contatto costante con la propria relazione quando e come si vuole ma è anche grazie all'accoppiata cellulare computer e molto più facile accedere l'agenzia conoscendo in tempo reale quello che magari a te è invece sfuggito
Questo ha determinato un cambiamento epocale e diciamolo facilitato moltissimo il mestiere
Ricordo erano i tempi del immediatamente precedente l'invasione del Kosovo nel novantanove da parte del gruppo occidentali
E noi da Skopje Macedonia tutte le sale si metteranno in contatto con i colleghi che stavano a Belgrado o comunque in Serbia e con quelli che avevamo la Albania e alla fine potevamo scrivere
Con un quadro assolutamente preciso della situazione da tutte le parti in lotta cosa fino a pochi anni prima assolutamente impensabile no
Ma al di là degli aspetti tecnici
Che indubbiamente hanno cambiato di parecchi lavoro dell'inviato bisogna sottolineare un altro aspetto insieme preoccupante e ormai generalizzato che è già stato messo molte volte il rilievo stamattina nessuna delle parti in causa vuole più giornalisti dove si combatte
Le spiegazioni di queste tre menti simili a dei risultati anche se differente da motivazioni che uniscono Stati Uniti e Croazia Serbia iracheni sono varie
Nella ex Jugoslavia nessuno vuole in sostanza testimone delle continue atroci violazioni di diritti umani del diritto di guerra di qualsiasi diritto che venivano commessi ogni giorno e purtroppo da tutte le parti in lotta
Scura
A maggior ragione voglio qui ricordare visto che stiamo ricordando che i colleghi che non ci sono più Antonio Russo Antonio Russo era inviato di Radio Radicale
Ucciso in circostanze oscure o forse addirittura fin troppo chiare in Georgia da dove copriva la guerriglia cecena
E di Antonio Russo fu il solo giornalista rimasto a Pristina durante la pulizia etnica serba e grazie a lui sapevamo quali capitava ai kosovari ogni giorno perché servi non sono mai riusciti a beccarlo riusciva sempre a trovare un telefono e un appartamento
Ho ma non è stato solo dall'ex Jugoslavia nemmeno l'America voleva tuttora liti tra i piedi scottata sicuramente dall'esperienza degli atti mamma
Per la prima guerra del Golfo tentò di tempere ritenere semplicemente lontano la stampa ci riuscì solo in parte e allora per la seconda guerra del Golfo ha inventato da un lato i giornalisti embedded sottoposti non solo un racconto sempre parziale
Ma votati per forza di cose a una serie di restrizioni
Inoltre agli embedded facevo da contraltare quelli sistemati nelle basi di comando lontane centinaia se non migliaia di chilometri da teatro operativo che si dovevano accontentare delle conferenze stampa e delle verità scettica dei comandi naturalmente ogni inviato degno di questo nome attentato a modo suo di violare queste restrizioni spesso riuscendoci altre volte finendo prigioniero degli iracheni come e successore Enzo Bianchi che sentirete o di pomeriggio
Ma in realtà delle battaglie della seconda guerra del Golfo a parte
Qualcosa su quella di Baghdad nessuno ha mai saputo nulla o quasi eppure noi sappiamo che le divisioni Medina in buco dono sono due divisioni corazzate irachene sono state distrutte letteralmente in combattimento ma nessuno ne sa assolutamente niente oggi a con questa dell'Iraq no poi da parte irachena come noto esistevano un comici si o ministro l'informazione e qualche terrazza di hotel entrambe postazioni francamente poco attendibili per raccontare una guerra
Oggi a con questa deriva anche avvenuta la situazione è andata peggiorando ormai lo sappiamo tutti è pericoloso ma soprattutto è quasi del tutto inutile spostarsi non diremo per l'Iraq che proprio impensabile ma per la stessa Baghdad
I giornalisti di guerra si trovò semplicemente della condizione di non poter svolgere il loro mestiere
Dal momento che non può essere chiamato a fare l'inviato di guerra lo stare chiuso in hotel a ricevere le informazioni dagli stringa magari via telefono o rischiare la pelle o la libertà o entrambe le cose per fare un servizio da qualche parte
Ma non è tutto
Ci sono anche altre guerre
Per prima quell'in Cecenia di cui è stato parlato ma quella del Darfur in Congo
Tutte guerre che come quelli come quelle anch'io in altri molti paesi africani si svolgono senza la minima copertura o con scarsissimo copertura giornalistica
Da quelle zone ci hanno poche notizie ma soprattutto pare che la stampa italiana salvo lodevoli tipo Alberizzi
E isolate eccezioni non interessi nulla di quanto sta capitando
Di fronte a tutto questi giornalismo si è modificato ma non solo e semplicemente perché sono in troppi a non voler permettere la presenza il lavoro la nave dei giornalisti
Tanto per fare un esempio c'è voluto il tragico incidente De Nicola Calipari per far capire che i posti di blocco americani si sparse saprà consigliare di sorta
E per fare emergere per un attimo solo le numerose stragi di civili iracheni effettuate senza motivo se non la paura dei sudate americane checkpoint
E poi tutto in realtà e basta e passato la stanza in secondo piano anche questo aspetto
Certo ci sono tanti modi per continuare a dare notizie ma spesso si tratta di notizie rituali uno uguale all'altra parliamo per esempio una tentato di kamikaze alla fine risulta terribilmente uguale a quello del giorno prima e a quello del giorno dopo cambiano solo il numero e la quantità delle vittime e fare giornalismo corri serve a rendere l'idea di un Paese completamente ingovernabile ma io voglio io mi chiedo ancora quanti sono stati serviti sulla città irachena quanti quelli che mettessero in rilievo sul serio come la mancanza di energia elettrica a due anni dalla conquista di acqua di benzina in un Paese che produce petrolio di fognatura e con le foglie che scoppio di servizi essenziali stiano colpendo forse più degli attacchi terroristici tutti quanti cittadini iracheni poco e niente insomma di fronte alla ovvia trasformazione dei conflitti di fronte l'altrettanto ovvio mutamento delle parti in causa della guerra che non vogliono non tollerano la presenza della stampa e cercò di ostacolare qualsiasi tipo di informazione indipendente
Appare chiaro come il giornalismo più che modificato si sia adattato
Adattato malamente
Adattato a denti stretti anche perché nulla e nessuno
Sono riuscite a sostituire l'occhio del giornalista nulla nessuno sostituisco le interviste i servizi sul posto riportarci viaggi perché l'occhio l'orecchio il cervello la sensibilità del cronista queste sono le vere armi dell'inviato che non potranno mai essere eliminati per alla fine del giornalismo
Tutto il resto
Cerchiamo di capirlo è un adattamento forzato a una situazione che peraltro peggiora di giorno in giorno e questa è il grande rimpianto di chi fa questo mestiere grazie
No caro anche ampi ma a al al alcun appalto ed ex Cascione daccapo loquaci intenderà altrove
Paio di domande che abbiamo già raccolto dal pubblico e dalla primaria che vuole come esaminare con un po'più di profondità la seguente
Sarà diverse parlava dei rapporti dall'azioni per quanto riguarda le notizie di guerra i conflitti vero e proprio della perché non continuare a capirne qualcosa in più ovvero commessi rendicontano queste notizie la parte giornaliste
Che se l'effetto può avere un vero effetto sulla continuazione della guerra ora questo rapporto c'è più forte e più stretto di quanto immaginiamo Toma suoi forse province dove primo
Sette una interessati se la domanda dunque penso che l'effettiva la si faccia riferimento Ruanda tutto quanta come della preparazione che è stata effettuate il denaro investito anche nella preparazione appunto dalla guerra mediatica del secondo Fronte
Per io direi di
Che è una guerra che non narrata su con ciondoli notizie forse non accadere anche ricordiamocelo diciamo assieme un attimo a fare l'ultima pare vada poto faccia riferimento al Darfur verrà perché magari non ci siamo andati cinque anni prima da questa cosa aveva qualcosa a che vedere con le elezioni arrivino American
Sicuramente se c'ha un impatto anche per questo ci vuole la che si intreccia perché l'America risiedono così interessate al fatto che noi dovessimo a raccontare le loro storie
Perché era un po'interessantissimi a ciò che noi raccontavamo insomma delle loro vite ma perché è veramente voleva l'appunto essere in televisione ventiquattro ore su ventiquattro sempre vicino alla compagna carrarmati beh c'è una marea di teorie su tutte queste domande che quindici dalla tante risposte
Per quanto riguarda quindi la guerra dei ma spiega una guerra di ma spedire di ideologia e di dati di fatto
A volte c'è una filosofia soggiacente praticamente Sordello Bugie raccontate bene forse magari voleva semplicemente nasconda la verità piuttosto che magari fa sì che è la la Bugia riesca meglio o forse perché sanno che sono tutte bugie comincia a lavorare affinché la Bugia venga detti in modo migliore
O ancora perché voleva fare veramente vedere certe campi di battaglia e non altre ancora al settanta la guerra sulla fronte mediatico magari non la si riesce veramente a vincere neanche un campo di battaglia sotto domanda per crampi
Pensi che questa guerra mediatica si sovrapponga e si accavalli veramente con la guerra vera sì sicuramente sì c'è un influsso incredibile più grave di quanto pensiamo l'America vuole evitare decretava forse tutte le debolezze vogliono evitare questo bagno di sangue che appaia in televisione
Per cui appunto non vogliamo vedere scappare tutti quanti i nemici a cui si spara contro cui si spara perché sappiamo bene che l'opinione pubblica appunto detta interamente come si percepisce la guerra come va avanti
E che la punta oggi che abbiamo veramente come dire uno tutti quanti indossiamo degli abiti democratici per cui veramente questo messaggio viene traslato hanno trasferito in ogni a canale televisivo e pensate anche che magari Clinton a da risposto alla copertura mediatica la guerra sui Balcani ma penso che in fin dei conti di taglio corto gli americani sono andato nei Balcani come persone che apre la porta la pace proprio come risultato delle notizie televisive in America che faccia vedere tante atrocità
Le chiese i mercati che saltava denaro alle bombe bambini questa Plutone affetto incredibile sull'opinione pubblica americana pure suo congresso americane per terminare su Clinton
Che sappiamo era molto molto riluttante nel fare coinvolge le truppe americane nei Balcani Marcues attuare
Evasione nel Kosovo è stato risultato diretto del modo in cui serie di contapassi parlava la guerra
Per sicuramente l'invasione Lem
Alle è e c'è un altro problema però io non sono del tutto d'accordo con quello che hanno detto i due colleghi adesso
Io credo che le caratteristiche dell'informazione fatte adesso dall'Iraq riescono meravigliosamente meravigliosamente tra virgolette
A conciliare gli interessi degli americani della guerriglia e del terrorismo di Al Zarkawi esattamente ci fanno vedere solo le cose che vogliono far vedere cioè attentati
Bombe kamikaze e basta
Che vanno esattamente nell'interesse di Al Zarkawi
E di premier di Negroponte ed è ed è e dell'ultimo uomo del Mukhabarat siriano iracheno che ancora nascosto da qualche parte a Falluja
Io credo che esattamente la copertura cioè la non copertura della guerra che si sta facendo a definire vada bene esattamente nell'interesse dei due establishment i quali evidentemente pensano entrambi alla lunga che vinceranno secondo me alla breve sta perdendo la società civile irachena ma questo è un altro discorso
E
Dove se possibile ancora un altro articolo quello di cui si è parlato molto oggi è anche ieri ovvero del discorso di andate giù l'esempio di quello che vuole fare veramente avanzare una proposta che si basa effettivamente sull'esperienza diretta che o per quanto riguarda poi disco sembra dei giornali esempi quindi facciamo riferimento anche diversi colleghi che appunto erano sarebbe sulla linea del fronte erano degli Alberti giornalista ma io parlavo con i accomandanti ero lì con i generali vi ricordate comandate guardava dall'elezione giorni stava dalla data di elezione questo giornalista che ne sta parlando mi ha detto guarda io ho visto un cane o che stabilizzi sta dirigendo proprio verso le le truppe inglesi
Bello a detta potrà comandante
Troppo secondo il comandante ha istruito uno dei suoi uomini di fare esplodere con il camion
Non sapevo neanche cosa fosse quel cane degli innocenti oppure degli amici
Ma il corrispondente di bici garante veramente preoccupatissimo nel riconosce a vedere che era l'unica aveva svolto un ruolo fondamentale che aveva purtroppo contribuito a fare esplodere sottolineare con i camion i quella parte del mondo
Quindi una delle domande fate decreterà la seguente
Se voi fate riferimento a queste azioni è un tema dei giornali sono fa parte adesso dell'effetto guerra
Cioè cercare di capire quindi perché si comportano così e mi diceva che si comporta così gli amici la domanda per il pane il giornalista perdite è un target legittimo dalla guerra
Per carità ma si ricomincia da tre
Sono stato anch'io giornalista di tipo embedded ora io non non non
So come tu voglio definirei giornalistica magari sono allattati alle straniere chi era la meta embedded chiedo allora e comunque sono del colosso di copertura nostra comunque per quanto riguarda appunto le affossare anche con i fatti con la la fanteria potrò ero decisamente embedded
Allora in questo caso appunto c'è il il casco la riforma la cute si lavora con loro quindi come mi posso aspettare magari che qualche nemico ambiva veda quindi capisca che io sono il giornalista e non sono il assoldata foto questo caso ameni queste due casi veramente era impossibile farsi vedere spiare consensi segno di distinzione e arabi possibile
Dopodiché per quanto riguarda questo proprio dalla per giornalisti da io credo che si uniscono solamente molto importante perché dal visto che sono europeo che arriva da un baccalà o culturale totalmente diversa questa ragazzini americani
Vedo quello che stava facendo li vedo che il tipo di musica ascolta la sera sono ragazzini che a diciannove anni che Vannini Jarach non hanno assolutamente idea di dove sono detenute sia lire accreditava che sono lì e questo interessante da vedere approntare un dilemma certo ci smarrisce ma come giornalista da questo finito bisogna pure capire anche le loro storie i loro Belgrado per capire cosa fanno e come si comportano
D'altro canto
Ma sono anche un obiettivo ciarpame io rendo conto adesso Prato arriva anche un altro argomento perché allora ci domandiamo i più sicuri essere embedded tono qualcuno magari ci scopre mi trova mi mi mi ferma all'interno di un bel gruppone perché io se i soldi con i soldati ma anche dei costi
Praticamente da da solo comunque naso ecco mi domando foto
Quale sia questa risposta questa domanda della pericolosità dell'essere o non essere embedded
Come diceva Marco se non si parla appunto alla gente se non sapremmo cosa spesa la le donne magari quel Paese dove l'avete perso qualsiasi collegamento con se si può che Calamo forse mai avuto con gli iracheni e questo vuol dire quindi parlare solo attraverso dati americani B distorce completamente la scuola non ho non credo che eh sì possesso a benedire ma solo parlando con loro ma dalla metà alla Medea come risolvere tutto Marco
Spesso invece che
Gli inizi operatore potrebbero aver ucciso Thomas
Perché no ma ho forti dubbi comunque rapporto opposta penso
Penso che non sia molto probabile però tutto è possibile francamente
A proposito di embedded
Tutti siamo stati almeno una volta gli embedded di qualcuno
Quando in Afghanistan si passava di là colmo coinvolgenti magari travestito travestiti da mujaheddin eravamo in realtà embedded con induce venti io credo che l'embargo serva no
Ma servono a dare un aspetto particolare ad una guerra e vadano accompagnati da giornalisti che fanno altre guerre serviva anche che stava a Baghdad appare Stane sentirla barzellette di Alibaba che raccontava stiamo vincendo quando gli americani hanno quattrocento metri
Serviva dall'idea di un regime di una di una cosa
Serviva ma anche quelli che andassero in giro il problema che oggi quelli che vanno in giro non ci sono più diciamo solo degli embedded nella testa soprattutto
Ai che
Angelo Giuseppe
Gravano come capitale se va da parte tua per quanto riguarda quindi questa posizione di grande compromesso per quanto riguarda appunto di embedded
Una tragedia appunto quando i giornalisti
Un bel appunto comincia a parlare di ambedue i tordi unilaterali o di obiettivi questo un museo comparirà la metà restante parlarne
Avendo visto ciò che ha fatto Daniel Pearl e poi la sua la sua temete Poletti uccisione in Pakistan
Beh sicuramente come dire impossibile per un ordinario normale giornalista potrà lavorare da solo in alcuni casi per cui Soldi razionalistica frammento che si comporta in questo modo che sono detto dei gruppi operativi ha spesso possono scoraggiati dal uscito da solo e semplicemente perché scompaiono in ambienti ostili
E quindi sicuramente queste persone sono veramente molto molto potenti si sentono molto potente nel fare ciò che vogliono della destino di alcuni giornalisti
Penso che da me ancora dieci minuti e quindi magari se volete tutta domande da parte del pubblico prima della pausa pranzo ci potrebbe essere un interesse anche da se ti ha domande da studenti che pazientemente c'era scontato è oggi poco lo dico anche senza sedia o adesso o pausa pranzo prego
Allora venerdì sera
Ma che il problema è che nel tempo a quei qualche ansia qui presente il Sir dei Eva che se passa il sì
E tutto le immagini che noi chiediamo sulle televisioni del nostro Paese come ha detto Marco
Non raccontano mai quello che noi facciamo giorno per giorno in Iraq
Le elezioni ultime cui limiti che hanno avuto
Hanno ottenuto il trentun per cento di donne elette
Che è enorme per un Paese come l'Italia
Una di queste era medico a Bassora insegna all'università
E raccontava quelli che sono i problemi reali
Ecco questi problemi non fanno notizia
è giusto che ci sia ogni giorno l'automobile che esplode
Ma come dicevano queste donne
Noi siamo qua
Abbiamo passato tre guerre abbiamo continuato a vivere
La società civile si organizza attenta di organizzarsi
Ecco che ci piacerebbe che questo avvenisse
Io credo che
Questo e ciò che oggi ha impedito in Iraq
Di vedere che cosa la società civile che pure esiste sta facendo per continuare a vivere che in ogni caso anche nei conflitti più forti
C'è una società che tenta di continuare a vivere e questo è credo importante soprattutto per i cittadini di altri paesi
Anche
Poi che la nostra ce la siamo già detta tutti e ce la deve ma anche nel pomeriggio visto del qua ci sono tantissimi studenti che hanno la la folle posizione fare i giornalisti
E poiché prima alla fine molti mi hanno fatto delle domande fuori dalla Cosa perché non prendete voi microfono non perché non mi fa non fai tu la domanda che mi ha chiesto di fare
E qualcosa da dire cioè visto che sei giustamente è stata criticata discorso i giornalieri dei temi che fanno pochissima carriera avanti
Ma lei non se ne chiederei sino a questi medici igienisti indagine umane il cavallo di Troia cena insieme dividervi così a mantenere il controllo sentivo cretino la domanda
Anche appare a lei quella che dato
Ma cauti
E dall'altra
Abbiamo aiutato a Botteghe beh quei guai come all'Apollo
Ha chiesto sì avviando italianissima indenne non segna poi a dividendi e contaminati bistecche noi siamo entrati in campo
Sicuramente serve anche per dividerci a controllarci ma lo sappiamo lo sapevamo già prima
Non è una grande scoperta il problema ecco medico che ogni giornale in teoria dovrebbe avere un embedded uno a Baghdad è un cane sciolto
Naturalmente questo è praticamente impossibile però embedded sappiamo perché cosa hai lì
Sta nell'embedded come mi pare abbia osservato tra balli perché è un un embedded diceva avanziamo col settimo Cavalleria ma un'altra embedded ha visto quello di Falluja che finiva un ferito iracheno festa del bene bene dal fare poi il suo lavoro in un certo modo o in un altro indubbiamente il tentativo degli embedded è per controllare per dividere ma ognuno fa la sua gara ragazzi no sì non è Nicola partite di calcio ci gioco delle cose ognuno fa la gara sua coi tu giochi con le mezze che ha io gioco quei mezzi che ho
Io ha avuto ormai visti istituti
Due
Scusate microfono spento se si potesse tenuti
Io vorrei aggiungere come ha detto il professore si tratta di riportare conflitti lei bombardamenti eccetera però
Lei che stava parlando in effetti della cavallo di trial di estrazione quindi dal farci fuorviare distoglie l'attenzione dalla storia vera e propria questa Berio sono d'accordo alla mia frustrazione fatto di non riportare sulla storia vera e propria
Infatti ad esempio il fatto che mancasse l'elettricità in Iraq questa sarebbe la vera storia e perché non se ne parla noi ad esempio sono dati una centrale e elettrica abbiamo parlato con gli ingegneri e abbiamo sentito tutta la storia abbiamo cercato di capire abbiamo parlato di sanzioni abbiamo parlato di della dei problemi di energia dell'impossibilità di riparare la centrale
Io russi avevano lasciato alla stazione quindi la stazione non era mai stata ricostruita l'abbiamo cercato di capire questa storia e queste sono le storie in cui io sono interessate in cui sarebbe interessata a mia mamma in cui sono interessati anche i lettori quando torno dal mura anni bando mitili conio Bossone mi dice al bar
In queste sono cose noiose non devi parlare di ciò perciò io sono d'accordo solitamente con buoni purtroppo se cerca ciò che fa notizia le bombe sembrano fare più notizia sembrano essere più interessanti
E la storia della centrale elettrica era troppo piccola era troppo ininfluente person non non se ne ha parlato più di tanto quindi
Ad esempio parlando di Osama Bin Laden lo scontro di civiltà
Perché non si parla anche di petrolio il petrolio non è la vera liberal commenta al centro Dini un di tutto e la guerra in Iraq ma e quante pagine di giornale parlano degli interessi petroliferi dell'Italia dell'America
Mi non esistevano indisturbati in un'industria petrolifera in Italia il francese non sono forse interessati russe non sono forse interessati all'aglio
Addetto alle scusate in Sudan e in Cina perché non se ne parla perché ai giornali non parlano di questo argomento che sicuramente ha un grande importanza una grande influenza sul conflitto quindi mi queste son le mie frustrazioni
In come giornalista sentire delle vere storie se le persone reali e in secondo luogo trovare le grandi immagini importanti secondo me dovremmo cercare di parlare anche delle più piccole delle piccole storie delle grandi storie di tutto trovare un compromesso forse grazie
Jack vorrei
Sottolineare due frasi che abbiamo sentito precedentemente dai nostre relatori Marco
Ha suggerito
Che forse siamo embedded nella testa quindi embedded mentali
E poi vorrei anche ricordarvi ciò che ha detto Thomas ovvero
Lo slogan della BBC
Mac senza vitto quindi trasmettere un significato la mia domanda perciò sarebbe
Se noi li sovrapponiamo questi due concetti embedded nella testa e McCain senza Vitocco
Quindi il senso è già in vendette
Forse come conclusioni a questo incontro beh potremmo dire sei senso è già indette de quale senso potrà essere trasmessa in futuro dei giornalisti
Quella è lavoro del giornalista
Se fosse semplice fare giornalista lo farebbero tutti a quindi
Io penso che sia impossibile per chiunque
Combattere una guerra andare in guerra vedere una guerra e tornare con un'unica teoria un'unica metodologia per spiegare quello che succede credo che dovremmo andare effettuare dei reportage vedere le cose comunicare con i lettori con i telespettatori e poi proprio da queste le persone cominceranno a comprendere abbiamo altri due minuti Thomas
Vuol dire qualcosa
Cioè non ci sono ci sono tanti embedded quanti giornalisti ci sono l'abbiamo visto prima ci sono degli embedded che caricano col settimo Cavalleria degli embedded che vanno dalla moschea di Falluja degli embedded come la nostra Monica Maggioni che cercano di fare un servizio dignitoso e non di parte stanno schierati eccetera ma non ci sono stati soglie Bad ci sono tanti giornalisti anzi ogni giornalista ogni inviato di guerra fa in realtà parte assai pertanto di ambedue sono un tentativo di controllo che poi non funziona sempre poi ci sono altri modi di raccontare e mi sembra che almeno fino a un certo periodo dall'Iraq non abbiamo potuto esaminare tantissimo nuovi diversi di raccontare
C'era che si sentiva più o meno embedded nella testa chi non sentiva per niente Bad sta poi al lettore fare le proprie scelte anche perché grazie a Dio si possono scegliere canali televisivi quotidiane settimanale DiVersi euro in cui ognuno può riconoscersi
Gianpiero Giansanti sono un giornalista mi sembra che appunto si sia molto enfatizzato l'aspetto degli embedded io personalmente sono stato alcune volte in Iraq ho passato alcuni mesi con i militari italiani a Nassiriya quindi formalmente diciamo così in verde ma ciò non venga impedito assolutamente di fare il mio lavoro cioè nel senso che ho potuto intervistare a esponenti di di movimenti civili donne la Società Civile uscire da solo con un driver assumendo mie rischi senza alcun tipo di controllo censorio da parte dei militari italiani certamente dovendo accettare alcuni diktat però mi ricordo è questo dipende ripeto dalla volontà del singolo
Dove ero io appunto nella base militare italiana cioè no altri giornalisti che facevano altre scelte cioè quello di stare dentro la base attaccati a di internet e parlare da Nassiriya di quello che succedeva a Baghdad e quindi dell'autobus perché così mi chiedevo giornale voglio dire
Nessun tipo si tratta di essere coraggiosi o sudditi da questo punto di vista il problema molto grave è quello che accennava al volo appunto Alberizzi che riguarda il fatto che in realtà impossibile ormai per quanto riguarda gli italiani seguire gli eventi in Iraq io ad esempio due mesi fa ho chiesto di poter seguire allo stato maggiore del se ci tagliano le elezioni andassi via
Ciò mi è stato impedito perché a livello governativo del governo italiano è stato posto un veto per ragioni di sicurezza i giornalisti italiani non possono più andare Grazia trovo che sta cosa clamorosa cioè noi come italiani stiamo da due anni in Iraq per consentire il passaggio democratico
Con le elezioni eccetera guarda guarda caso durante più elettorale a fine gennaio non c'era nessuna copertura giornalistica in forza di questo rito
Un altro aspetto che accennava sempre al Alberizzi riguardarla la riforma del codice militare per cui i giornalisti che si troveranno in situazioni di conflitto saranno soggetti a corte marziale a discrezione dei comandi per cui se io parlo magari con un esporre commenta Anna sia di Moqtada Al Sadr perché voglio capire
Alcune cose posso essere accusato di intelligenza con il nemico
Quindi questo è un aspetto nello stesso tempo un'altra cosa un'altra informazione e che da diversi mesi il Ministero della difesa italiano ha ha messo in piedi i cosiddetti medi uniti e compatti in che sono delle strutture
Appunto dei dei gruppi di soldati dei reporter a tutti gli affetti Concardi più camere
Gruppi appunto di di di di rapporto che assicureranno assicura un già da adesso
La copertura video la copertura informativa che potrà servire a quanti cioè a nuovi non posso raggiungere e questo viene già utilizzato in parte dalla RAI e in parte dai media se ci sono le famose Evelina no per cui non potendo stare lì delli forniti dall'ufficio stampa
Del ministero fornisce di grazie questi materiali che ci servono poi per informare i voi e il popolo italiano questo mi sembra questo è il vero aspetto molto molto preoccupante cioè un vulnus reale alla libertà di formazione di di informare non quello se si embedded Onno questo come diceva giustamente Marco dipende dalla soggettività dalla bontà della persona grazie
Anche anche il Codacons Griffen
Beha aveva nato il Time algia sa al Just a scannarsi fra eccessi sei va esigua eccellente
Ai tempi ai agoni ponti o Lozzi Waltz ormai o necessaria ricadesse dazi c'è siete Point Sambin vuoti il silenzio vuol credo che i fan bresciani o lei sì ISEE il ICI a Linuccia ex crea me
Contribuenti italiani devono pagare per l'intervento in Iraq ma poi non vengono informati
Su ciò che succede alle tasse che hanno pagato con le tasse che hanno pagato quindi io sono assolutamente d'accordo con lei dobbiamo assolutamente andare in Iraq anche se siamo sotto minaccia nella mia paese
C'è molta
C'è molta attenzione soprattutto per il fatto che il Governo ha deciso di spedire dei militari c'è molta attenzione quindi io ritengo che in Italia anche voi state finanziando lo show e quindi dovete avete bisogno diritto di ricevere una copertura giornalisti grazie grazie a tutti grazie anche per il contributo dal più
Orientamento
Verdone corrisponde avvenga
La pregherei di recarsi la pregherei di
Allora come vedete
Iniziamo quasi in orario
Io approfitto dell'amicizia dei nostri ospiti e della tarda età da cambiare leggermente il modo di lavoro ma poco nel senso che inizierò brevemente
Apporrò delle poche domande due domande ai nostri intervenuti che non presento perché voi avete nella cartella nato biografia lunga per ognuno di noi salvo credo che per il nostro amico veronese che comunque come vedete che era troppo corta che ha scritto solo Corriere della Sera perché ubi maior
Noi stiamo combattendo contro la lobby quindi non presenterà ai nostri ospiti ringrazio il nostro ospite che essendo francese ha accettato di parlare inglese quindi voi capite che questo è un tradimento
Dei sacri Lombri francesi per cui da Jack elenca in poi la grande rosse se finiremo vigna padre contro nella no no no allora ognuno di noi parla ittiche site l'eclettica si mette in cui d'acqua no accorrono anche qui parleremo ovviamente come ognuno nella propria lingua condono bello stile di questo convegno noi italiani come voi sapete nel Salento articolare chiamo difendendo la nostra lingua quindi cerchiamo di imporla dove è possibile e quindi cominciamo i nostri lavori nostri lavori avverranno in questo modo
Quattro minuti per porre due interrogativi ai nostri amici grosso modo dieci minuti quindi questo è un po'di terrorismo psicologico che faccio fin dall'inizio per parlare poi ci sarà un di scarsa che porrà delle domande e poi ovviamente un secondo giro di tavolo e vorremmo lasciare invece un po'di spazio alle domande da parte vostra tutti gli amici intorno a questo tavolo ci tengono molto che voi facciate domande
E quindi noi abbiamo preferito accorciare i nostri tempi per lasciare più spazio inizio io
Dicendo due cose io credo che in questi due giorni sono emerse due specie di leggende
Che dicono due cose molto diverse sul giornalismo
C'è la leggende ingenua che qui è apparsa poco ma che resta nell'aria in quei giornalisti sono la nostra unica fonte per conoscere la verità sono sul luogo delle guerre evidentemente c'è un risvolto molto tragico ultimamente di delle persone che hanno sacrificato la loro Vito hanno sofferto molto e come dire un modo di fidarsi di credere in questo giornalismo che anche se ha qualche volta lascia un po'perplessi però è un modo di credo e non avendo altre fonti possibili a cui riferirsi
Ed è quello forse della gente comune che crede ancora nel giornalismo specialmente quello scritto forse con un qualche trascinamento di un'altra leggenda
E poi ce n'è una come dire perversa pessimista che tra l'altro è emersa qui specialmente dagli amici giornalisti che
Va che potremmo mettergli un titolo che in questi questi due giorni è emerso molte volte ebbe del giornalismo che vuol dire i nostri amici giornalisti sono sul luogo si fa per dire sul luogo dove avvengono i fatti sono sul una terrazza di uno prestare hanno poche notizie se non quelle
Che sono passate dalla censura non hanno fonti dirette tant'è vero che quando hanno fonti dirette subiscono come dire una grande violenza e via di questo passo
Io credo che nessuna di queste due leggende sia vera fino in fondo
E credo che tutto sommato chi è sul luogo chiaramente in questo caso in Iraq ma prima ancora in tutte le guerre che di cui ahimè purtroppo abbiamo dovuto avere notizia erano un po'tra le due tra i due però c'erano sul luogo dovevano combattere contro la censura in un certo senso non avevano altre possibilità e quindi fosse proprio qui tutta la natura vera del giornalismo di guerra cioè come combattere prima di tutto contro la censura come avviare accesso delle fonti quali fonti
Come tutto sommato dare un'idea di fatti come dire molto grandi visti magari donna visuale molto ridotta è chiaro che il giornalista embedded che su un carro armato al di là del fatto che alla censura fede un'azione di guerra ma non ha l'idea di quanto sta succedendo è chiaro che il giornalista virgolette cattivo che riceve le veline non non non ha la capacità di tradurre tutto questo io vorrei sentire dei nostri amici veramente e concretamente quando si è là
Quando si è sul teatro di guerra come si combatte tra queste tre cose tra la difficoltà fra l'altro alla come dire una certa Crudup crudeltà comunicativo ovviamente che la censura militare o politica eccetera eccetera ed è chiaro che le vecchie etichette
Di essere come dire
Dopo guardava essere come dire credibili per proprio lettore oppure essere anche parte San diventa molto difficile cioè a fare sapere da voi cosa viene concretamente tutti i giorni quando si deve combattere realmente tra queste due cose
La seconda domanda anche perché la seconda domanda più che una domanda è un tema come detto il secondo tema è questo è anche il titolo della tavola rotonda quindi in qualche misura dobbiamo avvicinarsi lì e si parla di narrazione intendere come nella nel titolo della nostra tavola rotonda
Vorrei far riflettere su un fatto dichiarazioni non possono essere che piccole narrazioni brevi narrazione ognuno di loro ogni giorno scrive un articolo sessanta cento tre minuti due minuti non può essere che un un piccolo pezzo
Ma io ho l'impressione che queste piccole storie nell'insieme specialmente dal punto di vista dei lettori dei fornitori non riescono a costruire la grande storia allora noi abbiamo molte notizie
Ma ci mancano come lettore parla come lettore ma ci manca molto spesso il contesto ci manca molto di spesso la chiave di riferimento otto tutto queste notizie hanno dei grandi buchi stamattina abbiamo ricordato Falluja non abbiamo più saputo nulla è un buco grosso
Ci sono altri buchi
Cosa sta succedendo adesso che la democrazia sia imposta ma virgolette cosa sta succedendo realmente la
Come fa la popolazione a sopportare mancanza di luce piatta di gas come fa la con la polizia locale resista al fatto che siccome essendo irachene a noi non interessa e quindi hanno conti non le contiamo nemmeno più ma tutti i giorni hanno decine di morti e via di questo passo
Allora abbiamo dei buchi abbiamo delle narrazioni a volte molto bello e molto efficace dove gioca la loro professionalità dello IOR di loro dà il meglio di sé spesso dove gioca come è stato detto molto bene stamattina non solo la professionalità ma le sensibilità nella persona del giornalista come uomo del cercare di prima di tutto capire poi di trasmettere e quindi come come anche qui come si fa a resistere anche perché poi i giornalisti sono però sono anche loro a ad avere un'idea di vivere dentro una grande storia di cui per necessità devono dare piccole tranche piccole spie piccoli flash
Molto spesso questi piccoli flash sono di fatto fattualmente
Subito i fatti ma molto limitati perché la censura da poco spazio sui fatti veri su quanto avviene pensate al discorso che dicevo prima sul numero dei morti che noi che noi sappiamo solo ci sono americani sono numeri se sono italiani ovviamente sono un grande numero molto significativo se sono di altri Paesi anche nella coalizione meno se sono iracheni non conta
Allora come si fa a stare lì dentro come si fa costruendo giorno dopo giorno una piccola storia e a trasmette al lettore l'idea che sta succedendo una grande storia perché poi le grandi storie sono il terrorismo sono la guerra tra non lo dico io non mi piace ma insomma è una citazione è una guerra tra religione una guerra tra civiltà
Che cosa avverrà lì
Questo non è solo l'Iraq e poi ho percepito e che adesso si comincia a parlare di altri paesi eccetera eccetera allora le grandi narrazioni grande modo in cui ognuno di noi sarebbe non più come lettore ma come cittadino come persona che partecipa a queste cose che si sente dentro
Che non ha solo la commozione limitata del piccolo fatto ma che poi mette in moto la sua testa alla sua sensibilità diciotto scienza anche come cittadino lettore
Ecco tutto questo io chiederei anche ai nostri amici
Come vi ho detto quattro minuti sono stati quattro minuti e trenta quindi a questo punto passerei
La parola i nostri amici noi nei nostri accordi non abbiamo preso accordi sull'ordine e quindi voce diamo la parola segno lo lasciamo la signora penultimo Cina la signora per allora cominci pure
Allora allora iniziamo da sì sì la signora dell'ultima perché le star sempre alla fine prima ci sono
Il gruppo i minori coi quando il il pubblico è riscaldato come avete sentito ha cominciato mastaba umana basta Brecht ma sciocca come le ore cioè la nostra tavola rotonda sarda
O il sì opposti perché è che
C'è un suggerimento di un sondaggio d'opinione ma mi sembra che lo potremmo rimandare allora visto che lui ha proposto la sua penultima questo punto cominci tu questo agire così volente
Praticamente per non non non sprecare dieci minuti volevo precisare io sono qui
Credo per uno scherzo dalla mia amica Marcella Emiliani che mi ha invitato io ho capito che era una discussione accademica su temi molto rilevanti per la nostro lavoro non immaginavo di trovarmi diciamo in in piazza Maggiore con un pubblico veramente da da concerto quindi se sapevo fare pensato due volte ma ormai sono in ballo
E la seconda cosa che io mi ero ripromesso quando avuto l'invito di venire a parlare ma anche di venire ad ascoltare perché mis mi interessava il lavoro che era stato fatto sapevo che erano state fatte delle ricerche nuove con dei metodi di indagine nuovi sul nostro lavoro e quindi mi ripromettevo di di impararmi molto
Viceversa ennesima dimostrazione che uno la realtà è diversa dalla rappresentazione che ce ne diamo questo caso della prefigurazione io sono arrivato a Bologna un'ora fa perché non non sono riuscito a venire primaria da Roma e dunque mi dispiace se le cose che dirò
Vengono dette all'oscuro di tutto del del lavoro che è stato fatto e del lavoro che è stato presentato
Soprattutto alla giornata di ieri al convegno
Detto questo
Dovrei dire qualcosa sul sul triangolo diciamo fra media conflitti e opinione pubblica sul potere che l'interazione tra i mezzi di comunicazione e conflitti guerre hanno il potere che questa interazione a di forti forgiare l'opinione del pubblico e a nessuna conferma del fatto che sto invecchiando vorrei citare un aneddoto autobiografico
Sicuramente la mia personale formazione le mie personali opinioni prima che io fossi in questo triangolo appartenessi al vertice diciamo meglio quand'apparteneva al vertice pubblico quand'ero giovane sicuramente il mio modo di pensare è stato molto fortemente influenzato
Dal dai conflitti e dalla rappresentazione che i mezzi di comunicazione di dei conflitti davano e mi riferisco a un episodio specifico che metto armati in mente preparando questo intervento degli edemi anni di ginnasio alla metà degli anni Sessanta
In cui e avevo circa quindici anni si cominciava ad affacciarsi sul mondo si cominciavano a leggere i giornali e nella nostra classe si era scelto come terreno neutro come mezzi come si come giornale
Al di sopra delle parti Obiettivo perché si fece un gran parlare della ricerca dell'obiettività quindi non sembra l'obiettivo Epoca settimanale oggi defunto che era un po'il il Life il pari ma ci tagliano
Infatti mi sarebbe interessato tra le altre relazioni sentire quell'appunto su su pari marce che c'è stata ieri e che faceva un grande uso che era il veicolo nel panorama dei mari italiani del grande fotogiornalismo
Avevate il Copyright di del di Time Life insomma ed era un bellissimo settimanale all'epoca dove peraltro lavoravano quelli che erano i grandi fotogiornalisti italiani delle allora negli si discuteva della guerra del Vietnam eravamo farà veramente ragazzini e ed eravamo divisi sulla guerra del Vietnam e chi insomma chi era dalla parte gli americani che era dalla parte dei vietnamiti sostanzialmente ripetendo le opinioni ricevute in famiglia bene
A un certo punto usciva una foto in bianco e nero che io ricordo vivissimo a mente
Di uno dei dirigenti sudvietnamiti Cauchi che era un comandante militare poi assurto anche al potere politico un uomo degli americani
Che diciamo la cui effigie era stata inchiodata su un albero e veniva presa all'ANCI di pomodoro da parte la popolazione sudvietnamita questa immagine
Ebbe un effetto fortissimo su di me cioè mi praticamente io sono diventando diciamo una persona di sinistra all'epoca adolescente influenzato da questa da questa immagine quindi dalla rapida la rappresentazione che quel giornale mi dette
Della guerra che era la guerra dell'epoca le il conflitto vietnamita che allora era ancora in linea in fasce ogni fase diciamo ascendente
Ecco quindi sicuramente su di me questo potere è stato esercitato restato fortemente esercitato mi sembra che come sempre più concreto non non saprei trovare allora la domanda mia e questo potere esiste tuttora esiste ancora questa questa formula questa miscela che attraverso la Bindi Prisma mediatico a il potere di forgiare così fortemente l'opinione la mia risposta essi ma cioè io penso che questo potere ci sia ancora macché i mezzi di comunicazione oggi trenta quarant'anni dopo non sono più soggetto di questo diciamo della formazione di questa opinione ma sono veicolo ecco e questa secondo me è la differenza capitale di di media non so non hanno più o non hanno più tanto una capacità di elaborazione autonoma sono grancassa sono amplificatore sono distributore di una verità in qualche modo preconfezionata
Qui vorrei rispondere al primo interrogativo
Posto da Marino Livolsi
La visione diciamo eroica una visione soggettiva la visione del giornalista che sfida il pericolo per portare la propria testimonianza e la visione pessimistica
Io non vorrei rispondere maniera diciamo democristiana però secondo me tutte e due sono vere
E soprattutto sono vere se ne facciamo la distinzione fra giornalisti media io ho il massimo rispetto per la professionalità l'impegno dei miei colleghi salvo dimostrazione contraria naturalmente e segnatamente dei colleghi che
Seguono le storie più difficili e più pericolosi
Ho il massimo rispetto per i colleghi che sono hanno continuato ad andare a Baghdad quando la situazione è diventata vie più pericolose che hanno continuato a rischio come sappiamo ex post della propria vita ad uscire dall'albergo e non restare in albergo quindi direi che questa visione è intatta almeno per quanto mi riguarda anche dopo quasi un quarto di secolo di professione
Ma quello che è cambiato il sistema dei media cioè questo questo atteggiamento questo questi valori portati dalle singole individualità un tempo erano avevano il vento in poppa andavano con la corrente oggi vanno controcorrente
Vanno contro il sistema fanno contro il flusso che remano contro ecco
Quindi in questo sta il pessimismo c'è stata secondo me un'inversione di corrente
E non parlo ripete ancora molte delle singole professionalità ma del sistema dei media nel suo complesso cioè dieci minuti non mi posso addentrare soprattutto non sono un accademico per questa devoluta anche ascoltare ma sicuramente è una cosa che tutti noi noi faro di Mérimée colleghi viviamo
Io vorrei fare solo un esempio che non riguarda di diciamo la fase calda della guerra irachena ma la fase precedente
Perché sicuramente se ne vogliamo periodi Tzara la guerra in Iraq non è cominciata con i bombardamenti del marzo due mila tre
Bensì è cominciata poco dopo l'undici settembre quando si è cominciato a parlare né mezzi ricordi informazione
Debitamente informati a monte che l'Iraq era un probabile obiettivo ricordo e questo fu detto fin fin prima della della guerra l'Afghanistan poi ci fu quello strano interludio in cui si pensava che ci potesse essere un'altra piccola guerra in Somalia per estirpare diciamo eventuali nuclei di Al Qaeda in Somalia si è ricordato io me lo ricordo perché fu mandato a Mogadiscio
Diciamo dalla parte sbagliata perché per non accadde nulla però insomma con altri colleghi ci trovammo lì e poi dopo venne fuori tutto i quell'anno di terribile preparazione
Il due mila due il due mila due nel quale giorno dopo giorno giorno dopo giorno giorno dopo giorno quotidiani televisori tutto il mondo network parlavano delle armi delle mitiche armi di distruzione di massa
Ora io penso non l'ho fatto questo lavoro forse qualcuno di quelli che hanno parlato ieri l'ha fatto ma che se noi andiamo a vedere
La raccolta del mio giornale per permettermi Pio ma anche altre
Su questa questione nell'anno due mila due penso che ci sia da vergognarsi penso che noi scopriremmo
Che non abbiamo fatto che i media non il giorno l'hanno fatto il loro lavoro che veniva premiato chi la diceva più grossa
Che veniva premiato chi dava fuoco credito alla fonte più screditata per esempio l'Iraqi National Congress per citare quella più famosa purché andasse nel senso di di di spararla più grossa di idee che Saddam aveva non una tonica ma dieci non un razzo ma mille aveva l'antrace aveva questa aveva quello era in contatto con Al Qaeda e così via salvo poi come sappiamo scoprire che era tutta una panzane
Però non si poteva scrivere non si poteva dire il flusso era troppo forte
Ecco quindi questo lasciando perdere la fase diciamo così eroica calda della guerra se ne conserviamo tutto quest'anno di preparazione penso che la diagnosi pessimistica sia fondata ultimo punto spero di stare ancora
Nel nel tempo nei tempi dire che non è un caso che questo convegno ieri oggi parla moltissimo della guerra irachena sicuramente
E è una guerra ancora in corso una guerra che all'attenzione del mondo
E quindi merita diciamo il nostro esame critico e la nostra riflessione però io diciamo sono specialista gli ingordi dico ironicamente in nei così detti nelle cosiddette guerre dimenticate queste ti conflitti dimenticati ogni volta che sento questa espressione dico uffa quando l'ha letto il mio articolo scusi cioè voglio dire io diciamo così cerco di guadagnarmi il il il mio stipendio
Ricordando che esistono dei conflitti che altrimenti diciamo pensa con la presenza di credere senza magari io ci vado ogni tanto a mettere il naso
Sarebbero ancor meno ricordati
Allora
Naturalmente cerco di riflettere mi danno cercare di capire perché questi conflitti sono così dimenticati perché gli accenti vanno da tutt'altra parte
E credo che sia anche qui credo che la situazione sia peggiorata rispetto a venti o trent'anni fa
E anche qui credo che non c'entrino le individualità le singole professionalità c'è sicuramente una resistenza dell'apparato mediatico diciamo a interessarsi del di guerre che non siano guerre chiavi in mano che non sanno guerre che hanno tutti che sono delle guerre diciamo full operational dove sono impegnati grande esserci dove sono impegnati grandi flussi di denaro grande armamenti interessa diplomatico e così via
Spetterebbe da parte dei mezzi di comunicazione che e si servissero ad accendere i riflettori laddove c'è il buio ecco così non è e questo il secondo e ultimo motivo di pessimismo grazie
Non voglio rubare tempo però questa sottolineatura su la memoria sempre più corta che ne abbiamo più ci dimentichiamo conflitti ma ci dimentichiamo che la ragione del conflitto che invece sta sotto i nostri occhi sono questa memoria Brera un po'distratta credo che forse dovremmo
Come come tema importante affascinante Patrick
C'è una lista di questi locali Abbott il prodotto iniziò
Vuol dire veramente comunicare comunicare come io cercava di comunicare all'inglese oggi e mi scuso per il mio inglese
In qualità di giornalista quindi sto anche facendo un sacco di lavoro pratico se mi permettete nonno sono molto bravi in teoria per cui mi sto semplicemente cercando se è possibile fare teoria sul giornalismo scosso arrivato qui questa splendida città ieri ho visto che era pronto per poter analizzare il modo in cui i mass media avevano fatto copertura dell'evento iracheno all'esatto Software sorte che secondo me è stato caveat veramente da persone con un forte handicap mentale e quindi sicuramente non apre solo molto questo tipo di lavoro che hanno fatto oggi lo si sentirà la le mie parole
Allora undici settembre questa portato delle nuove sfide antiquate mass-media Beppe Rovera qui dobbiamo anche ammettere qualcos'altro e cioè che anche essere questo magari fa molto male alla nostra immagine tutte quante
Queste immagini si vendono e si vendono molto meglio forse per la pace
Quindi quali sono le nuove sfide quelle sono le nuove responsabilità dei nuovi giornalisti reporter di membri però anche attività dalla stessa società
Prima di tutto non possiamo coprire appunto giornalisticamente parlando la guerra come un incidente automobilistica non possiamo raccontare la storia come se fosse appunto un insieme solamente di emozioni
Ma l'abbiamo la stessa libertà di stile la stessa della tali scegliere nostre parole nel coprire appunto un conflitto in questo caso ogni parola conta soprattutto se il vostro Paese ha coinvolto sia direttamente che indirettamente questo è motivo per cui ad esempio i francesi non sentiamo lo stesso coinvolgimento dalla guerra che la rispetta magari a voi italiani piuttosto che i colleghi inglesi o tanto più americani
Quindi tutte quante questa responsabilità sono molto di vasta le guerre precedenti quelle che ho coperte anch'io in invece eliminare in Etiopia in Pakistan
In Irlanda del Nord questi conflitti i fatti di oggi in questa sorta di guerra del terrore veramente acquisito andava dimensione sono atipiche sono asimmetriche statali combattere nemici terroristi tutto qua travetti così diverso rispetto a tutti quanti gli amici della guerra fredda
Per quanto riguarda quindi le nostre risposte devono essere nuove così come nove devono essere le tecniche è un nuovo modo quindi di coprire le guerre e questo ci spaventa e spaventa gli altri
La guerra in Iraq ha creato un nuovo tipo di giornalismo il famoso giornalismo embedded tecnicamente ed emotivamente ostaggio quindi a queste nuove tecniche embedded quindi nascoste isolata al mondo vero dalla prospettiva globale del conflitto
E cosa ancora più importante isolati anche dall'altro lato dall'altra parte questi giornalisti embedded nascoste non posso la mente più che dire attraverso gli occhi del soldato e mai trasportano degli mente no dando a mangiare di proteine a volte Moriano con loro
Credo che sia veramente questa la mentalità molto molto pericolosa questa mentalità Ambra di Non mi piace proprio così nella vita vera dalla vita vera devono sempre essere in grado giusto di scegliere di fare delle scelte con chi torniamo giusto
Però dobbiamo essere anche in grado di sentire i nostri figli che i nostri sentimenti e la sensazione cerca di capire quali sono le sindrome specie va veramente capire che sono le vittime che sono anche i colpevoli del conflitto per cui questa nuova visione così a supporto viva del della guerra potrebbe essere distorta forse perché semplicemente l'abbiamo percepita così per molto tempo fosse per poco tempo tutte più complesso gli oppressi di oggi possono essere gli oppressi del domani gli oppressori di oggi possono essere quei di ieri e di domani
è tutto più confuso e all'interno di questa stanza chi stato oppresso qualche tempo fa potrebbe diventare un oppressore futuro speriamo di no
Tutto questo vuol dire spesso evitare di prendere come dire le parti quindi di stare dalla parte di stare dall'altra questo parrebbe essere fosse a volte un po'troppo facile per il nostro mestiere
Tutti quanti lo dobbiamo essere tanto obiettivi possibili ora sta veramente l'intermediario e non il predicatore dobbiamo quindi raccontare ai dati di fatto e non la fiction
La notizia Potì termini italiano notizia papà vuol dire qualcosa di nuovo Amy uso un dato di fatto è la realtà è una notizia non è una fiction non è una novella punto
Tanto meno questa che fa record la religione con la teologia con le ideologie
Appunto come Itanium Avella ci farebbe pensare
Quando quindi ci sediamo da una parte o dall'altra dopo quindi fa riferimento a una parte o all'altra cercare di trarre comunque le stesse persone gli stessi paesaggi fare lo stesso ritratto in modo tale che può sempre essere un pochino più a facevano a contare e anche fallaccio la possibilità della conta diversamente
Tutte quante le storie stalle che passò troppo diverse non saranno mai vere anche questo discorso proprio fa c'è da dire che era andata fare quindi queste circostanze di fatto di narrare la narrazione avallamento l'importanza diversa questo lo deve semplicemente non solo raccontare la guerra del Vietnam la primavera ma dalla seconda guerra mondiale
L'America ad esempio hanno sosterà da una parte trovata la propria la Mondial è crollata la seconda guerra mondiale quindi la copertura mediatica diventata di parte da parte loro
Una storia vera buona non vuol dire necessariamente staranno voglio essere ammette dato di fatto vogliono spesso delle storie che hanno magari un fine pedagogico magari col famoso a Happy End oppure una un fine triste
Ecco perché questa mattina è stato utilizzato da illa riferimento al Washington post per cui varie storie una sorta di fiabe che riguardava la guerra al terrorismo il femminismo questa punto semplicemente per scusare anche sono è necessario il tentare una per quello che ha fatto
Faccio riferimento all'informazione alla ER reporter televisione molto spesso quindi dobbiamo fare queste scelte prendere delle decisioni in cui a decidere con la propria testa andare al di là delle mozioni
Tutto ciò vuol dire che c'è bisogno di un insieme di comportamenti analiticità capire veramente bene con la alta capire questa realtà in modo tale da non cadere gli stereotipi e in modo particolare che quando appunto il vostro Paese è coinvolto in una guerra
In questo tempo quindi il via Guerra bisogna saper far riferimento agli timori irrazionali alle mozioni anca la rabbia raccontare quindi una strada bella giusta non è abbastanza Pisogne chiesta di più chiari possibili a raccontare navale e quello che è successo
Il Natale a dare il giusto come dico io cibo agli occhi per cui fare veramente leggere ciò che è vero ciò che vogliamo precotti dalla legge
Tutto questo vuol dire evitare di dare cattive informazioni
Questo discorso funzionano solamente gli Stati democratici ma questo può succedere effettivamente un pochino dappertutto ivi compresa che i nostri Paesi d'Europa
Dobbiamo anche noi a resistere contro qualsiasi pressione conti nazionalismo contro l'atto di patriottismo e troppo elevate perché nostra la vuole coprire degli eventi scriverà di dati di fatto e Nonda ripeto ancora una volta a scrivere delle storie buone e belle positive politicamente corrette
C'è sempre discorso appunto cominciamo il francese di stare né dalla parte del diavolo né dalla parte dell'oceano blu per cui sempre in mezzo
Questo vuol dire fa riferimento a ciò che ci dicono i nostri governi ma avere sempre un filtro filtro anche nei confronti dell'opinione pubblica che magari a volte potrebbe lanciare di slogan troppo naturalistici
Piuttosto che l'etica professionale l'oggettività l'obiettività il cercare appunto di devo evitare qualsiasi intrusione fatte
Le passate si diceva che il pubblico ha il diritto di sapere certe sempre avere ancora vero quello che invece non è nuovo e qui apro la parentesi questa è ancora una una spina tutti quanti lo dobbiamo fare il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto
A carico delle tecniche nuove con le tecnologie nuove in una scrittura che oggi diversa malefiche sempre quella dare il massimo possibile di informazioni per quanto riguarda appunto la rendicontazione di ciò che succede in un certo ma era un campo di battaglia
Forse certe Pacioni impossibile da fare in Iraq con l'abbiamo vista appunto quando i giornalisti gli stati rapiti prese in ostaggio dirittura rapiti uccisi lo sappiamo fin troppo bene
Quindi la situazione quindi di belligeranza facciamo riferimento alla nostra passione ma attenzione anche ai vari Stati politici che ci possono condizionare attenzione al terrore spesso è difficile quindi lavorare in base alla obiettività quindi come giornalisti come giornali dove sono veramente il riflesso allo specchio delle nostre società
Non è veramente sufficiente potere formale quindi dare delle notizie a raccontare a narrare una storia le notizie devono quindi ricevere un feedback essere inserite nel nostro contesto perdono quindi Walter e una visione Clara fare uno zigzag attraverso le masse andare a spiegare ad esempio cos'è veramente il Medioevo riempie cos'è l'Islam cos'è l'adeguamento alla tentata mento cosa vuol dire accettare non accettare quello sonori diverse scuole di pensiero tutto ciò non sono solo parole
Ecco perché fa riferimento al gli attacchi di New Yorker qualcosa che ci attacca la la la testa la mentalità agli occhi ci ha fatto volere leggere ci ha fatto giudicare questo vuol dire quindi evitare veramente di stereotipo di evitare di Tivoli timori che Parolisi spara ancora ama veramente applicare la correttezza politica per quanto riguarda l'evitare uno potenziale scontro tra civiltà
A parte tutte quante queste sfide quindi che hanno veramente una grandezza che era inimmaginabile solamente alcuni anni fa che hanno scosso così tante anime che hanno cambiato le nostre abitudini le nostre tradizioni
E la sostituzione vogliamo quindi criticare fare qualche confronto lanciare anche dei moniti e soprattutto se necessario fare anche lui critica perché sono sempre costruttiva
Molto spesso infatti chi critica i mass media in queste ore è possibile Betica referti nostri punti di forza ma si dimenticò altrettanto spesso le debolezze ritorna quindi a rendicontare a raccontarle velocemente scavare Vito queste debolezze
Non abbiamo sentite poi di fare un doppio controllo un triplo controllo come dice oggi illesa americano magari avuto molto da fare quel giorno e magari non abbiamo potuto rappresentare la tendenza generale il trenta di quel giorno ciò non toglie che ha rimaniamo comunque veri effettive e reali e non c'è mai molto tempo magari di coraggio potenza Garoli prima della a scadenza
Allora da tutto questo insieme Quirico subito alle conclusioni dopo questo grande insieme di idee tutto questo vuol dire che c'è sempre un pensiero davanti alla nostra testa non solamente tenta la testa condividiamo sfortuna vulnerabilità con i politici quello che diciamo quello che scriviamo ma che quello che vediamo è subito stampato e subito inviato via radio e televisione ormai vediamo sentiamo tutto tutti qua Cesarone qualsiasi errori di ortografia qualsiasi errore di concerto e subito
è affidato a noi c'è subito restituito e siamo subito criticati per queste e faccio foto appunto con il criticato se volete Marconi politici perché molto spesso non ciò discorso di precisione ma di condizione
A chi vorrà faticavano a Putin uffici che magari scrivono per poche persone forse lo siamo meno fortunate di questi esamina fortunati anche di che scrive novelle romanzi
Gli scrittori per cooperiamo in un modo che è molto diverso che al di fuori di questa frontiera che oltre a questo questo grande questa maglia frontiera questo bordo finale esterno dei Paesi e quindi non è fiction classe mille
Ah se inverte a o dei turchi unionista fra otto anni storia del secondo quanto sarà responsabile
Ford assorto hanno storie aura colleghi sfrontato esco vuol Sei Venezia bad news orgoglioso Now lisce sei reti
Falbo storie sarebbero gli storici respiro
Now io ci hanno spiegava otto Tuatha About responsabile più ok
Parto se il soprattutto il suo
Ho
Buona sera allora intanto Patrice io concordo
Praticamente con tutto questo tuo lungo elenco di a impegno e di regole deontologiche della del giornalismo se tutto quello che tu hai detto è vero ed è vero
Weah finta né col gioco non abbiamo fatto bene il nostro lavoro quando si tratta di analizzare quello che è successo con la guerra in Iraq
Concordo anche con quello che ha detto Pietro Veronese che i i media sono
Cambiati in questi ultimi anni perché troppo spesso sono un ad una mera funzione di amplificare quello che le fonti ufficiali ci racconti detto questo io vengo anche se adesso sono prestata alla politica europea per almeno un periodo continua ad essere giornalista continua anche scrivere libri non successa mai che essere giornalisti quando lo si è fatto compassione perché diventa un modo di rapportarsi alla realtà
E quindi continua a pensare che il compito principale dei giornalisti sia quello di monitorare i centri di potere ecco detto questo voi potete immaginarvi quanto sia difficile essere dei bravi giornalisti
Allora che cosa arriva al pubblico davvero quando si racconta un conflitto
E partiamo dal conflitto iracheno che quello che
Che il il più recente è quello anche che io personalmente poi ho seguito per molti mesi
Quello che ci ricordiamo probabilmente anche meglio
Io credo che in una società dove c'è sempre di più la tendenza verso il pensiero unico
E verso una società che va verso una concentrazione dei media sempre più forte
Il rischio che ci arrivi una informazione mucca è altissimo e lo abbiamo visto nella guerra in Iran con la guerra in Iraq
Non dimenticate di Mai che con quest'ultimo conflitto è stata messa in moto una macchina di propaganda di dimensioni che mai avevamo visto prima
Questo almeno io credo un po'rifacendomi alla mia esperienza personale un po'
Ascoltando giornalisti più più anziani di me che hanno una memoria lunga lunga che sempre bene a vere
E e questa macchina di propaganda è stata talmente forte che persino quelli Dinoi
E ce ne sono alcuni seduti in questa sala che hanno coperto alla guerra irachena che non credevano
Alle panzane sulle armi di distruzione di massa il legame di Saddam Hussein con sua con Al Qaeda a un certo punto
A poche ore dallo scadere dell'ultimatum degli americani quindi a poche ore dallo scoppio della guerra
Ci siamo guardati a Baghdad dei nostri piccoli lerci uffici E.T. del ministero dell'Informazione ci siamo detti ma forse ci sbagliamo noi fosse qui davvero c'è un rischio
Che vengano utilizzate delle armi di distruzione di massa armi chimiche armeni biologiche quelle caso specifico
Alcuni di noi non erano dotati di tutto l'equipaggiamento che avevano i colleghi americani e anche molla maggioranza degli altri colleghi maschera antigas tutta eccetera eccetera tanto non sarebbe servito a niente in caso ma comunque
Era una sorta di anche questo faceva parte di tutto di tutta la macchina propagandistica se pensate che sono stati messi in piedi dei Corsini tutti i grandi Paesi che si stavano mobilitando a coprire questo grande evento della guerra dei corsi per fare dei giornalisti dei piccoli militari dei piccoli Guerrieri
Dove siamo andati per imparare sono italiani siamo contro un pochino più come a quelli che hanno fatto il corso in Inghilterra facevano praticamente una specie di servizio militare
Velocissimo che insegnava loro come come essere appunto temibile dei giornalisti
Inge ingiuste in questa in questa specie di battaglia quando ci si dimentica che i giornalisti non sono mai ovviamente parte di nessun conflitto giornalisti per definizione sono fuori dai conflitti fuori dal gioco delle parti fuori dalla propaganda
E in una posizione neutrale
Vi dico questo perché persino nonno alcuni di noi che avevano letto decine e decine di pagine del lungo rapporto
Degli ispettori dell'ONU sono centinaia di pagine che loro hanno scritto per spiegare che la minaccia delle armi di distruzione di massa in Effetti non c'era non c'era più in Iraq questo quello che realtà già l'ispettore avevano scritto tra il novantuno e il novantotto
Anni in cui loro sono stati in Iraq allora come è possibile che
Due Bugie grandi come una casa dette propagate dalla unica superpotenza al mondo insieme al suo fedele alleato inglese siano riuscite a invade rally intero pianeta come è stato possibile o contino chieda però ancora oggi
E naturalmente accanto a tutte le considerazioni sulla macchina propagandistica potentissima non posso non fare anche un mea culpa e dire che evidentemente anche noi giornalisti da qualche parte abbiamo sbagliato
E abbiamo sbagliato soprattutto se Giorgia Brivio Buscè anche Tony Blair come si dice in inglese Krüger Weiwei dette cioè sono riusciti a farla franca
Sono riusciti a farla franca perché Bush è stato rieletto Blair verrà rieletto e vi ricordo che in una democrazia il patto di fiducia tra i governati e i governanti e essenziale e quando il politico che mi governa che mi rappresenta mi mente mi ha mentito in modo così clamoroso si rompe un patto di fiducia e questo in una democrazia e continuo a pensare che sia estremamente grave
Allora forse dobbiamo cominciare a ragionare in termini un po'diversi è vero che parte di questa macchina di propaganda messa in piedi dagli americani degli inglesi facevano c'erano i giornalisti embedded
Non è che non ci siano mai stati dei giornalisti in venti ci sono stati anche nella seconda guerra mondiale cioè dei giornalisti al seguito delle truppe
L'invasione
Quello che non era mai accaduto che il giornalismo embedded venisse organizzato e strutturato in modo così scientifico come questa volta anche perché quando Rumsfeld il capo del Pentagono aveva deciso che un numero alto di giornalisti dovevano seguire le truppe americani americani inglesi era perché loro pensavano di fare questa grande cavalcata attraverso il deserto iracheno dal Kuwait zitti verso la capitale Baghdad in pochi giorni
Circondati da iracheni con i fiori in mano che cantavano e chiede dicevano Benvenuti Benvenuti e questo però non è accaduto e allora sarebbe stato appunto molto
Interessante molto utile avere tutti questi giornalisti che raccontavano questo grande trionfo invece questo grande trionfo in questi termini non c'è stato
Allora però cosa è successo che comunque giornalisti embedded siccome devono sottostare a una rigida censura militare raccontano dei pezzetti di realtà della guerra io poi c'è qualche di essere laica io personalmente non l'avrei mai fatto il giornalista in Belgio
Però capisco anche che in alcuni casi con con i giornalisti pochi per la verità che hanno resistito a questa tentazione quasi irresistibile di identificarsi con i militari
Ecco quelli che hanno evitato questo processo di identikit edificazione ci hanno raccontato dei pezzi di verità sulla guerra che altri non hanno fatto e quindi ci hanno raccontato che la guerra e sempre
Distruzione morte e violenza
In questo caso da guerriera che ne ha voi avrete forse notato che la Cnn è stata soppiantata da un'altra televisione americana
Olmi uso ventiquattro su ventiquattro la Fox Television apposte le bisarche molto più patriottica molto più aggressiva molto più filo Bush molto conservatrice
E e in questo c'è naturalmente sempre poi un rischio quando i gli apparati militari gli apparati mediatici sono hanno legami troppo stretti e in questa guerra è stato evidente che i legami erano assolutamente strettissimi a Baghdad i giornalisti americani avevano e i loro campi sia a Washington New York che poi i loro capi a Baghdad avevano rapporti quotidiani con il Pentagono con la Casa Bianca tra l'altro erano un inferno loro e le loro informazioni perché ogni giorno ce n'era una nuova un giorno bisognava andarsene da Baghdad che cercavano di convincere anche noi altri colleghi stranieri che bisognava andar via perché lanciavano le i bomba che avrebbe per
Praticamente neutralizzato tutti i nostri mezzi
Di comunicazione poi perché ci sarebbe stata la guerra civile poi perché Baghdad sarebbe stata oggetto di un diluvio di bombe per cui la morte era praticamente certa e così era tutti i giorni tutti i giorni più volte al giorno e questo tutto questo materiale se è un do informativo qualche volta anche formativo veniva da questi colleghi americani che parlavano tutti i giorni più volte al giorno con i capi militari e politici a Washington
Che alla Casa Bianca Pentagono
Però poi c'erano anche le astuzie della storia in tutta questa macchina propagandistica perché a un certo punto il quindici febbraio eravamo tutti a Baghdad ci è arrivata la notizia da ho visto anche le immagini di centocinquanta milioni di persone nel mondo che sono scese in piazza e hanno detto no a questa qua
Nonostante questo come voi sapete la guerra avuto luogo lo stesso e poi c'è stata un'altra cosa novità una cosa molto interessante con questo conflitto che per
La prima volta sia il giornalismo embedded perché la propaganda e mediche americane è stata contrastata dai network arabi dalle tv arabe e questa è una novità estremamente interessante estremamente importante
La verità è che ormai nella nell'uso dei media tutti sono diventati molto più bravi compresi i terroristi tante che guardate
Come utilizzano e in particolare la televisione i terroristi o i i resistenti proprio su questo anche spenderò due parole sull'utilizzo delle del del linguaggio
Quando rapiscono delle persone che adesso fanno i piccoli video li mandano alle ma Al Jazeera uguale Arabiya quindi alle reti che poi sono sicure che le diffonderanno eccetera eccetera quindi vedete come da entrambe le parti poi in media come giustamente faceva rilevare Pietro Veronese rischiano di essere di semplici amplificatori ed ecco perché la responsabilità dei giornalisti è oggi più forte e più grande che mai e bisogna esserne consapevoli e bisognerebbe
Aderire anche una una capacità di autocritica molto molto più forte perché giornali come il New York Times a sei mesi dalla fine ufficiale della guerra un certo punto e non i pittori territoriale si è scusato con i propri lettori per avere creduto in modo così
Acritico quasi al alla storia delle armi di distruzione di massa
Ma veniamo per un attimo alla a quello che succede quando appunto la narrazione quando c'è la narrazione di un punto di vista solo che il nostro
E quindi l'opinione pubblica non capisce
E quando la narrazione e edulcorata
E quindi quello che accade quello che arriva allo spettatore all'ascoltatore è una serie di emozioni e quindi ancora una volta non capisce
Questo il grande il grande problema che oggi si tende a informare su grandi avvenimenti come sono
Di avvenimenti bellici in termini di emozioni
E in termini di punto di vista di un solo punto di vista perché se no qualcuno capirebbe che per esempio in Iraq non sono tutti terroristi
Ma è evidente che non sono tutti terroristi da dove dovrebbero venir fuori tutti 'sti improvvisi terroristi in un Paese in cui comunque sotto la dittatura non c'erano né gli estremisti religiosi perché minima tutto represso e neanche il terrorismo
Allora bisogna distinguere bisogna essere attenti all'uso delle parole del linguaggio
E io siccome mi sono sempre battuta quando lavorava ancora la RAI al TG uno per un oculato utilizzo delle parole ho avuto sempre molti problemi perché per esempio mi sono sempre rifiutata di dire e di definire tutti i terroristi quelli che operano in Iraq oggi
E le stesse scuole militari americane distinguono tra resistenza e tra terrorismo ci sono delle distinzioni anche ma semplice da spiegare
I terroristi sono quelli in genere così ci spiegano le scuole militari americane sono quelli che hanno come target come obiettivo degli obiettivi civili e che fanno vittime tra i civili
La resistenza i resistenti armati sono quelli che colpiscono obiettivi militari obiettivi che ritengono in collisione in collusione con il potere militare il potere occupante
Prevedete che già cominciamo a fare delle distinzioni allora fosse cominciamo a capire Alfonso cominciamo a capire che in Iraq
Quando gli americani hanno fatto un sondaggio qualche mese fa che diceva che nove iracheni su dieci consideravano gli americani non una forza di liberazione ma una forza di occupazione ecco che allora forse si capisce
Da dove viene tutta
Tutta questa
Anche questo rigore nei confronti degli americani soprattutto degli americani ma insomma in generale delle cosiddette forze di coalizione come dette io dico già subito cosiddette Forze di coalizione sono delle forze che occupazione questo il termine esatto
Voi seguite con attenzione i telegiornali italiani e poi mi dite quante volte sentite utilizzare la parola terrorismo e quante volte viene usata in modo improprio quante volte sentito utilizzare la parola forze di occupazione ma di eccetera eccetera eccetera ma se vogliamo capire la realtà bisogna chiamare le cose con il loro nome se no non si capisce così è stato con i mercenari moderni o per coro che utilizzato una volta il termine moderni mercenari parlando di questo che ormai un esercito in Iraq di quindici mila persone sono questi agenti di sicurezza che vengono strapagati giustamente o ingiustamente non mi interessa
Per difendere
I convogli militari i businessmen di i ministri del governo iracheno eccetera eccetera eccetera non ho avuto il caso dei quattro italiani voi spesso fanno anche Intelligence aprono anche per i servizi
Quel vengono in genere dalla stampa internazionale considerati chiamati come dei moderni mercenari non si capisce perché
A un certo punto anche questa parola sia diventata assolutamente inutilizzabile parlo per l'Italia
Così come per esempio altro utilizzo del linguaggio scorretto
Quando si chiamano i soldati italiani una missione di pace quelli che si trovano in Iraq
Ma suo ci dobbiamo mettere d'accordo perché se il ministro degli Esteri
Chiede con insistenza quasi proibendo ai giornalisti italiani di andare in quel Paese perché quel Paese c'è la guerra perché è pericoloso
Allora o ci atteniamo a questa a questa tesi a questa lettura della realtà e o qualche e quindi non possono essere lì per una missione di pace
Oppure se no
Cioè la Quercia
E in Iraq c'è la guerra che ci piaccia o no così come ancora una volta opera una resistenza armata e operano i terroristi è vero che ci sono anche i terroristi oggi in Iraq e vero così come è vero che ci sono degli estremisti religiosi che operano in Iraq c'è un c'è una grande confusione oggi nel Paese così come è vero che dopo le tanto declamate elezioni irachene
Il Paese non è cambiato io per prima peraltro
Mi inchino davanti a quegli otto milioni di iracheni che sono andati al voto pur rischiando la vita e penso che queste elezioni possono comunque aprire una fase nuova che potrebbe portare verso un processo di democratizzazione
Formulo così la cosa perché secondo me i tempi sono molto lunghi e molto complicati e quindi quando mi hanno chiesto la mia opinione sulle elezioni irachene dato detto per
Prima cosa che siccome non c'erano osservatori internazionali non si capisce perché gli americani anche noi diamo subito detto che erano elezioni libere e democratiche ma come libere e democratiche
Intere zone del Paese non potevano andare al voto perché non c'era la sicurezza mi risulta che di una democrazia premesse di una democrazia sia la sicurezza in questo caso non non valeva più come non vi non valevano di più i criteri
Che
Sono valsi per le elezioni in Ucraina per le lozioni in Palestina sono data io come come
Electro al monitor o come osservatore
Internazionali per quelle lezioni via vi assicuro che ci sono dei criteri in base ai quali si giudica un'elezione libera democratica criteri che non si potevano applicare alle elezioni irachene ma siccome bisognava dire che lì era approdata la democrazia allora quelle sono state subito
Decantate come delle grandi elezioni libere e democratiche
Avrebbe dette come difficile dischi districarsi poi da giornalisti in questo linguaggio così manipolato perché questo è quello che accade sempre più spesso che le parole il linguaggio i fatti vengono definiti
Dal linguaggio dei militari e dei diplomatici
E allora ci ritroviamo di fronte a parole come la road map il processo di pace
Per esempio un'altra grande manipolazione linguistica parlando dei territori occupati sono territori occupati i territori palestinesi occupati da Israele da tanti anni
E a un certo punto si è cominciato a dire dischi Utic terre Torrence quindi territori disputati in italiano so bene come si tradurrebbe
Che vuol dire un'altra cosa
Va
Tutto questo calato in una realtà politica internazionale in cui sicuramente per gli Stati Uniti di George Bush ma anche per altri paesi purtroppo anche per l'Italia c'è una tendenza a leggere la realtà
Del mondo in modo molto molto manicheo in termini di lotta del bene contro il male voi capite che siamo alla all'emotività per eccellenza
E con l'emotività e le emozioni non si fa buon giornalismo siccome non si fa neanche buona politica
Alla fin fine ma sicuramente non si fa buon giornalismo perché come giustamente ci ricordava il nostro collega francese il bravo giornalista
Deve cercare di non essere vittima della propaganda né dell'una né dell'altra parte
Deve cercare di double check le sue fonti d'informazione quindi di incrociare le sue fonti di informazione deve cercare di non dare opinioni ma di raccontare i fatti e non la fiction e quindi tutti questi sono dei doveri difficili da rispettare in tempi di guerra molto difficili io credo che su questo chiudo perché ho già superato anch'io il mio tempo anche se ci sono molte cose ancora da dire ma magari poi voi avrete delle domande al riguardo io penso che comunque
Sia per quanto riguarda la copertura della guerra irachena sia per quanto riguarda cupo tiro di altri conflitti continuano ad esserci colleghi che ostinatamente cercano la verità poi la verità è come l'obiettività non si raggiungerà mai ma averlo come obiettivo e fondamentale per essere dei bravi giornalisti perché allora si hanno anche più chance per raggiungerlo grazie
Io credo che voi abbiate la mia stessa sensazione cioè che c'è stato un filo rosso intendo non c'è atto gestito dalla regia di questa tavola rotonda per cui è emerso un discorso unitario senza senza volerlo ne abbiamo cominciato a parlare di potere mediatico
Non dei giornalisti mediatico abbiamo detto che questo potere capace di costruire una nuova realtà o una fiction
Se vogliamo e ovviamente dentro questo contesto c'è la necessari per una grande responsabilità non so il carattere ontologico ma direi anche mi è piaciuto molto processo tra l'altro anche professionale perché usare un termine piuttosto che un altro può veramente dare una chiave di lettura particolari
Come vedete noi stiamo quasi rispettando i tempi il nostro collega di scarsa tutta ha poco tempo per fare le domande i nostri amici hanno poco tempo per rispondere perché poi arriveremo le domande che fate voi
Sì grazie allora avendo poco tempo più che domande butto solo due punti per una possibile discussione collegandomi alle cose
Che sono state dette sia dal giornalista delle Monda sia da Lilli Gruber in particolare sull'idea di una deontologia un appunto del mestiere di giornalista io vorrei sperò se mi permettete fare un piccolo passo indietro visto che qui il lavoro di questi due giorni eh
E è stato un lavoro anche con gli studenti colleghi ricercatori dell'università ecco credo che
Bisogna forse anche smetterla di usare questo
Luogo comune dei di chi si è di chi fa ricerca sui media come se fosse appunto il professore un po'trombone che da da casa si guarda si guarda le la televisioni tranquillo in poltrona e poi finisce lì il suo compito ma io credo che proprio per la cosa che diceva Lilli Gruber e anche e per l'intervento di Di Pietro Veronese credo che ci sia un ruolo e di critica attiva di
Lilli Gruber prima parlava di e il monitoraggio del potere fatto dai dai giornalisti ecco credo che chi fa ricerca sui media abbia il dovere oggi di fare monitoraggio su chi fa monitoraggio in qualche modo cioè visto che la Gruber prima diceva insisteva su questo problema delle del del linguaggio ed è una cosa di cui ci occupiamo qui della manipolazione delle parole del muso e di una deontologia delle parole ecco credo che per noi si importante smontare criticamente il meccanismo di di di produzione direi linguistica di queste di queste parole della guerra ed è una cosa che abbiam tentato di fare qui e quindi molto rapidamente uso anche questo poco tempo a disposizione per collegarmi a ad alcune cose dette in questi giorni in questi due giorni di lavoro
Ad esempio il fatto della narratività è venuto fuori molto anche nelle
Nel adesso nel nei nostri interventi beh
Se intendiamo per narratività la faccenda di un semplice racconto le cose non tornano e ha ragione Marino Livolsi narratività va be'piccole narrazioni uno racconta quel che vuole la sua verità eccetera
Se la intendiamo invece come uno dei meccanismi fondamentali di quella manipolazione di cui parlavate voi ad esempio il l'idea che la guerra sarà una guerra per la democrazia
è il fatto che la guerra sarà una guerra di civiltà il fatto che e la guerra di dell'Iraq viene presentata comma verrà proprio per azione di marketing come guerra di liberazione compiuta da degli alleati contro un grande dittatore cui basti ecco tutto questo
E è un problema di narratività per noi perché si occupa di linguaggi vale a dire non un'idea di narratività in senso banali ma un'idea di narratività come macchina di produzione del senso
Allora aggiungo un altro punto molto rapidamente io ho l'impressione fosse una cosa un po'può essere sia stata trascurata in questo convegno anche perché il tempo non è stato tantissimo e il problema delle della forma del conflitto attuale ne ha parlato un poi un po'ieri Marcella Emiliani l'impressione che oltre ammidi ha incontri più noi dovremo pensare come dire a qualcosa come la forma del conflitto proprio per le cose che dicevamo cioè è possibile un po'di contanti studiosi penso talent shows in Francia ad esempio
Che proprio la forma del conflitto di questi ultimi venti o trent'anni si sia trasformata in maniera così radicale da e inglobare quindi a e obbligare ad essere in qualche modo embedded la stampa e i giornalisti
E cosa intendo per questo dico quando si parla di forme attuali della guerra in cui la pianificazione viene pensata nei termini di un buon racconta ancora una volta di un modo di pensare agli invasione dell'Iraq prima con né
Un una bella sigla di apertura Puy mostrando la statua di Saddam che viene abbattuta no con trenta persone attorno etc ecco tutto questo fa parte di una oltre che strategie di manipolazione mediatiche io direi una vera e propria strategia di guerra
Laddove la forma della guerra in qualche modo tende a coincidere non è una metafora una boutade messa di così tende a coincidere con la forma stessa della comunicazione è stato detto più volte ma non in termini come dire
Superficiali è stato approfondito da studiosi ripeto alle diciotto s'infrange insiste su questo punto dice la il modello attuale a partire dagli anni novanta della guerra
Imperiale americana e un modello delle di guerra di tipo narrativo in cui Primo ci devono raccontarle cosa secondo devono gestire rimessi fra informazioni
Terzo sì la logistica magari trascurando la comunque su Sensini Arak no in qualche modo creandosi poi dei problemi non da poco successivamente di controllo del territorio eccetera
E quarta cosa è appunto la questione di dare una buona coerenza questi conflitti ecco io credo che sia un po'questo il problema allora fa sul un ultimo passo indietro perché ripete importante questa attività di media monitoring e aggiungendo fra parentesi ricordando che negli ultimi anni è successa anche una cosa importante sono stati
Citati rapidamente i Bleus pensate i blog di guerra fatti dagli stessi soldati pensate però a tanti casi di comunicazione
Diffuse dal basso penso al caso dell'Italia del G otto di Genova in cui il ruolo spesso degli informatori si è diffuso e la gente ha preso le videocamere essere portate dietro e in qualche modo la stessa e canali ufficiali ad esempio i pensa alla RAI in Italia a usati materiali dei media attivisti che erano in giro per le strade l'ora se si è creato un avvierò chiedere proprio sfondamento delle frontiere fra chi produce e chi riceva no allora proprio per questo c'è bisogno forse di nuove funzioni di filtro critico sulle che lavorino precisamente sull'analisi dei discorsi dei linguaggi che mi sembrano un po'le cose che dicevano sia
Lilli Gruber che era un mese prima mi fermo qui più coese come domande come spunti di discussione grazie
Vogliamo fare un brevissimo secondo giro con lo stesso bene Pellicano Nese
A Barcellona
Premette brevemente le ultime cose che sono state dette mi trovano tutte sostanzialmente d'accordo
Però fare un un soltanto un passo in più cioè se non quello di periodi siamo e vede diciamo le ultime delle grandi guerre della seconda metà del secolo ventesimo fino alla guerra in Iraq cose dette peraltro anche nel nel testo che l'unico documento che vi ho compiuto nel convegno che ho avuto modo di leggere il testo di Roberto grande
Sibila nel rapporto di forza che c'è fra appunto strategie fonda fra l'altro fra i due narrativi diciamo la narrativa e di chi la guerra la fa la DC della vuole e la narrativa di chi la guerra osserva la cerca di dei costruirla di esaminarli di esaminarla indipendentemente dalle motivazioni originali sia in maniera autonoma allora questo rapporto è cambiato nel in un senso che è sicuramente sfavorevole ahimè ai media
Il Ternana rimarrà come esempio maggiore di come i media furono capaci di rovesciare la narrativa sulla guerra ci sono libri bellissimi che raccontano me questa accadde
Penso libro di Nishiyama che per me è un riferimento assoluto insomma come su Comit e poi semplicemente dalla banale constatazione che quello che i reporter vedevano non era quello che poi trovano nei comunicati stampa o nelle
Conferenze stampa e il doloroso cammino che dovettero fare per rimettere insieme appunto quello che loro vedevano accomuna narra con la narrazione
A un periodo diciamo di interregno un periodo di paura a un periodo di paralisi a un periodo di guerra nascosta di cui il l'esempio maggiore sicuramente la prima guerra del Golfo al Golfo a queste invece grande sicurezza ha questa capacità di imporre
Appunto una narrativa i mezzi di comunicazione di massa io penso che noi siamo in questa fase quindi questa è la fase nella quale noi dobbiamo col mare noi dobbiamo Jacchia appare noi dobbiamo portarci a un livello di sofisticazione che necessario per far fronte a questo nuovo nuova capacità rinnovato potere di imporre la propria narrazione
Il permesso
Qualora dovesse Marsh più tutelabile giusto copro lo sponsor
Gruber perché relativamente Favalli l'obiettività oggettività difficile da raggiungere
Possibile per arrivare più in là possibile anche se non a livello Massimo per quanto riguarda il discorso di monitoraggio dei media che queste fondamentale ma non è l'unico lavoro fatto dagli accademici a lavoro fatto dal pubblico
Con M. mass media ma comma dirà se altre cose quindi questo caso abbiamo
Diverse problematiche che di gente che potrebbe non essere d'accordo con chi dico quello che siamo noi con ciò che diciamo Mario e con ciò che viene fatto televisione quindi ma sono persone che lavorano in altri media che seguono altri media gente cavalletti magari più i giornali urgente che si rifiuta di guardare il telegiornale quindi attenzione sempre alle a responsabilità come dice la foto prima di lui perché il nostro lavoro ecco concludere con questo punto
Volevo dire una cosa che sembra
Si dimentica spesso
Fermo restando che i giornalisti devono dare innanzi tutto le notizie raccontare i fatti
La conseguenza del racconto dei fatti e delle notizie è che l'opinione pubblica
Può cambiare opinione può farsi un'opinione e può cambiare
E questo capite che estremamente rilevante in una fase
Storica in cui c'è ripeto una tendenza verso il pensiero unico verso una omologazione omogeneizzazione
E
Bisogna essere secondo me particolarmente vigilanti in un Paese come l'Italia dove abbiamo un problema
Democratico con la nostra carente libertà d'informazione soprattutto quella televisiva questo un dato oggettivo leggevo oggi che anche l'ONU ci bacchetta
Dicendo che il fatto che abbiamo un presidente del Consiglio
Che non si concentra nelle sue mani non solo il massimo del potere politico economico ma che controlla direttamente o indirettamente anche tutti i grandi mezzi di comunicazione di massa
Un problema per una democrazia e un problema per la libertà d'informazione quindi capite che tanto più i giornalisti devono essere consapevoli della responsabilità che che si devono assumere è appunto quella di turno quello che ho detto all'inizio di essere
Coloro che monito monitorano i centri di potere poi concordo con Patrice però che qualcuno monitori in monitorati e va bene
Ma che i primi che monitorano il nostro lavoro sono e il pubblico i lettori gli ascoltatori
Gli spettatori
L'interesse va bene abbiamo iniziato un dibattito interno ma lo prendiamo
E allora noi abbiamo tempo come avete visto che siamo stati veloci perché volevamo andare la pala lavori quindi da questo momento in poi vorrei vedere prima mano
Se ha una voce stentorea
Se no qui può venire qui non sono
Yoshio chiedo solo domande brevi risposte nuovi poche domande molto breve volevo chiedere perché le cose che non siamo apriamo patto parlato spelling son molto in questi giorni l'aspetto della formazione dei giornalisti perché secondo me la situazione di oggi è dimostrata in tutti gli interventi anche nelle altre sessione di uno Stato è questo il problema
The land Edirne stellari poi problemi etici e The Truth e possibile di fare untori modificazioni della formazione giornalistica per adattarsi e e erano non c'è due senza combattere queste tendenze un modo per esempio potrebbe asse quello di promuovere molto di più
Un aspetto internazionale ogni forniscono giornalistica anche per i pezzi per inviare dei ho parlato con lui
Dell'alcol
Al pranzo dicendo e l'UDC che loro hanno il loro Paese una fondazione già destinato boh ma non con un profilo facilmente
Internazionale scontenti queste la diffusione di questi scuole i folti riedificazione
C'è una veste nel cosmo capita l'altra cosa fondamentale che secondo me importante anche per i giornalisti di ricordare e il fatto che le notizie si diffondono in tanti mute pertanto i livelli a proporlo internet eccetera anche c'è un grande perfetto delle altre menti ai fumetti si sono fumetti alternativi fumetti politicismo di più ciò che che avvenute nel peraltro mai certezza e quindi la cultura popolare a anche un gran
Forza per quanto ricavate sensibilizzazione ONU del pubblico alla necessità di esseri critico a ogni fonte d'informazione anche tra i giornalisti perché i giornalisti sono un male e poi cosa fondamentale per democrazia è un pubblico critico quinti c'è un medicazioni telegiornalista né dichiarazione del pubblico
Grazie
Prego
Abbiamo anche un microfono vacante
Faccio solo il rospo missioni fu quassù due quattro Minutes politici sì uso al consumo passando con sconfitto curiose comincia a essere qui conclude
Uccisi lo stesso invidio sul conflitto il solo su due il musulmano corsi
Lo sul conflitto esistono principi Fulda s'
No qui Phantom F sì sì Dos scavo fu qui c'è sfera cernuschese sul ricca non guidato Sex and o fugoide qui c'è si schiera segue sul masso stralci del a cui o no sei sì e se ci riuscite guerre
Due gruppi frode con successo
Poi Luis Missouri olandese Ron anch'Cianciulli whisky Mosca concesso al cerchio il riuso professore qualcuno X io tutto spesso presso il fa un rifiuto pregio seguisse un soprusi disabili per si sono resi di Jimmy in questi luoghi su rimarremo sempre ma questo è un piccolo concludo pubblico Joss Crescini ossia chiusi verso
Adesso
Non lo vedo egli avanza
Allora devo fare una domanda perché sulla critica forse allora tutti gli interventi di ieri e di oggi sia parlato dei vari problemi della presentazione di questo conflitto si è parlato dei di censura se Prodi linguaggio con la signora Gruber si è parlato
Si è parlato anche della propria rappresentazione del contesto poco ordine in cui sono state le poche notizie
Tuttavia secondo me si è trascurato un pochino il fatto che la spettacolarizzazione con cui sono state dettate notizie l'importanza in sé però alla temo Tivo è stata una forma anche di autocensura non è necessario essere embedded per censurare il sì a volte nel momento in cui le uniche notizie vengono date sono quelle che vanno a colpire di più quella quell'aspetto che forse quello che primarie era più legato alla cronaca rosa adesso comunque si fa giornalismo di guerra simile la cronaca rosa spesso nel linguaggio anche così come l'utilizzo scorretto
Per esempio andando a soffermarsi molto pesantemente con grande forza su quello che è il numero delle vittime oppure con la rappresentazione Choir presentazione del sangue anche quando non necessario con
E soprattutto
Con incentrare l'attenzione su determinati aspetti trascurando quelli appunto dagli aspetti contestuali quelli che servirebbero un pochino a dare un'idea più generale di ciò che sta avvenendo anziché dell'evento particolare o del della cosa
Oppure del già nell'evento momentanea del momento
E poi volevo dire che è stato trascurato anche porsi in questo dibattito quello che è l'apporto di di quelli che sono i nuovi media e appunto lo diceva il Signore
L'allargamento e lo sfondamento d'la barriera fra ascoltatori e produttori di informazione
Adesso noi sui su Indymedia Palestina possiamo vedere le foto fatte che tenta da i palestinesi del conflitto il Pisa tra Israele e Palestina
Adesso ne abbia abbiamo differente tipo di informazione forse un pochino più ampio e mi sembra che si che lo stiamo lasciando pochino fuori dal tempio l'informazione non so per fare gol
Soprattutto
Volevo anche sottolineare quello che era di fare il differente atteggiamento degli arabi che oltre ad aver prodotto dei media propri soprattutto per quanto riguarda gli eventi recenti in Libano dimostrato una nuova sensibilità ai media abbiamo assistito a manifestazioni
Di due parti opposte in Libano abbiamo si stira le manifestazioni degli Hezbollah in cui capeggiava Locatelli come Zubin somma Azuma auto porpora stereotipo problem a dimostrare che le manipolazioni dei media potevano essere non gli interessavano come per cui c'era la padronanza di sapere che l'inquadratura stretta aumentava
Oppure le il mostrare la carta d'identità libanese alla telecamera in per poter dimostrare di non essere manovrati dal governo siriano
Che sono state due operazioni di grande consapevolezza che onestamente a me mi hanno stupito nel nell'osservare queste nel vederli comunque anche presso chi di media stessi
Poi ce n'è uno poi c'è una domanda ma è una domanda la
Scusami ma balcone allora una domanda cioè più che una domanda volesse una serie di considerazioni molto secche su alcuni dati che abbiamo già discusso ieri il primo dato è che come ha fatto rilevare nel mio intervento la fiducia del pubblico
Rispetta i media durante la guerra dell'Iraq raggiunge il più vi punto più basso dopo l'undici settembre e l'Afghanistan quarantadue per cento i critici contro darsi più bassa
E l'altro dato che volevo citare il fatto che sui media generalisti in particolare sulle diete formate da sotto i piedi di approfondimento informativo di approvvigionamento informativo
E la dimensione delle diete che fanno riferimento alla sola Divou aumenta come mai si era visto a questo collego una ragionamento che è uscito fuori parte che quello della narrativi già azioni e televisiva dei conflitti
Orlin parlava di sala un byte sa di frasi ad Effetto
Che con formule estremamente semplificatoria e e anche estremamente pericolose per la loro capacità di polarizzare gli atteggiamenti in buono cattivo Bianconi reo
Sono più adatte per il discorso televisivo espressioni come l'asse del male espressioni come il dittatore spietato la costa sono quelli che poi hanno costruito la guerre hanno costruito il nemico
Però ecco accanto a questo tipo di ragionamento io dico
Anche un un altro fatto giusto dirci che il pubblico
Può avere un ruolo critico e di osservazione di monitoraggio rispetta i media però occorre anche prendere atto del fatto che il contesto
Impone al pubblico anche dei limiti
Ed è il nostro anche io lo sento anche con un nostro compito quello di capire quei quali siano i limiti in cui è è confinata alla negoziazione di significato da parte degli attori sociali e trovare delle strade alterne
Una sollecitazione
Fiamma Manola è un'arma
L'armamento quella
Buona sera io volevo fare un paio di brevi provocazioni di cui la prima cioè il primo esempio di giornalismo embedded probabilmente abbiamo visto nella guerra del Vietnam
Quando i giornalisti erano al seguito del militare
Ne ricoprivano anche un grado militare quello di maggiore però se visto come come è finita la storia nel senso che la libertà anche questo grado militare presso paradossalmente le dava il via dato anche la libertà la somma per farne imporrebbe un'informazione quanto più possibile pulito
Secondo me a chiamare ambedue i giornalisti della seconda guerra del Golfo forse li chiamerà in prigione o qualcosa del genere potere è un termine più forte la seconda rispetto a quello che diceva prima la signora Gruber
Penso che gran parte della gente in questa sala se d'accordo nella nel qualificare come ha fatto la signora Gruber la situazione politica italiana che è sicuramente una situazione anomala dal punto di vista della democrazia
Però
Se
Andiamo a vedere quelle che sono le classifiche di libertà d'informazione che vengono messa annualmente rete da Reporter senza frontiere
Si può notare che per quanto letale fra i Paesi democratici siamo a un livello molto basso cioè dopo il trentesimo posto però se guardiamo le classifiche degli ultimi tre anni dal due mila due a oltre due mila e uno non mi ricordo al due mila quattro
Stiamo risalendo posizioni io mi chiedevo come questo sia possibile sapendo che comunque sia Reporter senza frontiere è un'associazione molto molto qualificato grazie
Visto però c'era una mano dietro la cui scomparsa
Poi dopo due qua poi
Sì ma mi sembrava che di fast la ah no non è una
No dove c'è una ragazza fosse efficace il problema la la la ragazza e dietro di te forte per o un microfono fortissimo
La guerra
Durante la prima guerra nel Golfo sia nella tentazione di vedere la guerra da lontano da Artemide Giovan si sentirà tanto conto adesso del nel problema opposto dichiarate intenzioni di sapere tutto quando invece non si sa niente partire dalle vittime
Proprio andando un po'contro quello ha detto Regazzoni marittime sono numeri ma distruzione riniti mi difficilmente si vedono in televisione e questo qui mentre si è una cosa anomala che si deve parlare di guerra non avere come principale personaggio comunque personaggio narrante Praderi vittime
Il ragazzo presso
E già il microfono volevo semplicemente chiedere se a suo avviso signora Gruber
è possibile nell'Italia berlusconiana di Rossella e di Mimun così presi ad esempio specificare qual è il reale motivo d'interesse dell'Italia su una seria in particolare su sui po'sui suoi pozzi di petrolio perché a me pare che quest'ancora non sia stato fatto
Allora per il momento l'ultima domanda poi se voi siete d'accordo ma che ne tagliamo rispondiamo a questo primo giro ci metteremo partecipo sei ore e poi facciamo secondo sia le domande il spunta la regia mi ricordino
Assistiamo all'ultima domanda si inutilmente leggendo marketing che i giornali e l'informazione sono un prodotto purtroppo ultimamente è un prodotto fatto male rivolto a un pubblico pochissimo qualificato
Appunto la qualificazione del pubblico è in caduta verticale se stiamo osservarono soli dati di alfabetizzazione italiana
Eccetera per cui penso che i media non solo falliscano la loro missione diciamo di avvicinarsi alla verità ma trascurano completamente quella che una supposta funzione didattica verso la comunità dei lettori del
Allora io direi che per il momento pensa al primo giro quelli tireremo
Con Roberto su quanto dura la secondo sessione io credo che adesso non riusciamo l'ordine però anche qui è stata più volte chiamato in causa ognuno di noi non risponderà alle tutte le domande chiaro che sceglieremo
Sì
Allora il sulla prete narrativa
La prima narrativa
Probabilmente cruciale
Perché se la pre narrativa venisse fatta dai giornalisti pre narrativa una guerra visitata dai giornalisti
Come il fuoco come si vede
Probabilmente
Alcuni conflitti si potrebbero anche evitare
Nel concreto se la narrativa della crisi irachena quindi la prima relativa fosse stata fatta con un occhio
Fortemente critico
Rispetto a quello che gli americani e gli inglesi s'ci spiegavano esseri motivi per i quali era indispensabile andare
In guerra contro l'Iraq
Forse a saremo riusciti a mobilitare ancora di più l'opinione pubblica e forse a quel punto sì si poteva a vere almeno ottennero e qualche ancora qualche mese di lavoro per i gli ispettori dell'ONU che erano già in Iraq anche se francamente io penso che
Ecco come tu sai meglio di me
Gli americani questa guerra l'hanno decisa molto molto tempo prima della Primera attiva con degli obiettivi ben precisi
Nel momento in cui l'hanno decisa hanno cominciato a mettere in moto
Tutto il marchingegno della macchina propagandistica e quando Bush ha avuto sul suo tavolo i sondaggi che gli dicevano che la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica americana era a favore della dell'intervento contro l'Iraq ha detto LexCorp
Questo è sulla spettacolarizzazione bene sono d'accordo e la la guerra come ricordava prima Patrice
è un intanto si si si vende molto meglio della pace la guerra proprio perché la guerra e di per sé in un grande spettacolo tra virgolette molto tra virgolette ovviamente ed è certo che proprio per questo i giornalisti sopra quei parlo naturalmente
E già istituite Vizzini
Hanno il dovere di raffreddare il mezzo di comunicazione televisivo hanno il dovere di
Depotenziare il potenziale emotivo perché se no si rischia appunto di avere solo emozioni e di non capire il contesto
Sui nuovi media sono d'accordo oggi con le nuove tecnologie digitali che sono accessibili ormai a vaste e vasti strati della popolazione
Queste nuove tecnologie diventano esse stesse mezzi di comunicazione d'informazione un esempio per tutti
Le foto fatte ad Abu Ghraib come voi sapete nella prigione irachena delle torture degli americani contro detenuti iracheni sono state fatte da Soldati americani
Motivo a me poco comprensibile pensavano che fosse molto carino stare lì a fotografare secondari
I detenuti che stavano torturando e poi a un certo punto queste foto sono state date da alcuni soldati ai ma grandi mezzi di comunicazione poi sapete com'è andata la storia e la CBS
Li voleva diffondere poi l'ha rimandata inviate per una settimana perché il Pentagono fatto molta pressione sulla CBS e comunque c'era già un giornalista uno che vi segnalo se volete davvero leggere
Articoli di un professionista di altissimo livello da tanti anni è un signore che Scame Seymour riuscì il quale aveva già fatto la sua inchiesta e comunque avrebbe pubblicato tutto quello che sapeva sua concreta sul New Yorker dove in genere scrive
Per quanto riguarda i Saud Weisz che sono adatti alla tv questa purtroppo non è una novità lo sappiamo lo sappiamo da anni che le guerre sono preparate e poi fatte a misura di televisione e quest'ultima non ha fatto eccezione
Sulla situazione italiana non mi risulta questo progresso della libertà dell'informazione in Italia mi risulta invece come ci spiega oggi anche l'apporto dell'ONU che stiamo andando indietro
Del resto basta guardare la televisione e ognuno di voi può giudicare da sé
Concordo con chi ha detto che questa ultima guerra si pensa di sapere tutto quaranta non si sa nulla
Questo perché come abbiamo già spiegato più volte le fonti di informazione sono molto ben custodite controllate manipolate ma di questo tipo arriveranno i colleghi che ci seguirà anche ci seguono dopo
Sui reali interessi dell'Italia nella Siria sapete che io non ho mica una risposta a questa domanda resta per me e continua a restare per me un quesito senza una risposta soddisfacente nel senso che da quello che mi risulta diciamo la nostra visione alla fase del cosiddetto dopoguerra iracheno non ci ha portato grandi vantaggi in termini di contratti nella ricostruzione dell'Iraq
è vero che non siamo in una zona con grossi giacimenti petroliferi il sud dell'Iraq la provincia dove si trova anche Nassiriya ma francamente non
Non lo so ancora
I non mi risulta neanche di avere letto delle inchieste o delle o delle voto per avuto delle informazioni allevavano
Un'ultima cosa l'informazione è un prodotto sicuramente l'informazione prodotto viene trattato come un prodotto e questo in parte
Ma anche giustificato ma l'informazione intendere informazione non è come vendere delle saponette
A anzi amplifica più questions sono hanno reso il question
E quel controllo sia andato in più
Tu che ti involtini Pittis sudati soltanto il Pian lui figlio se al puzzle rasatura Ruocco rispondo all'Italia guida pratica lp intuisco l'oltraggio all'Islam anzi soltanto il best del PAI sostituti nel scusa già nell'Islam quella
Un invito correntisti CSV ogni sicuro subito il vizio per controversie tutti quindi
Ricade in senza scendere riserve nello scialle ritmo così solo questo Copeland
Costui ha già la keniota Human Being senza
Un po'noi dobbiamo lottare contro questo aspetto perché
Sappiamo in questo contesto che
Io sono d'accordo comunque a volte è vero alcuni giornalisti alcuni giornali dimenticano la loro missione educativa nei confronti dei lettori non è sempre semplice compiere questa missione ma dovete ricordare che dovesse essere in grado di
Verificare le informazioni che che trasmettete
Dovete anche cercare di capire che i lettori potrebbero non avere il background necessario per comprendere bene
Perciò poi dovrete cercare enti
Educare anche non dimenticare la funzione educativa del giornalista nei confronti del lettore qualcuno ha parlato delle vette Giannelli resta commercio analisti imprigionati ed era io non ho letto qualcosa al proposito io credo comunque che non si debba mai dire una cosa così ma fare un'affermazione di questo tipo noi siamo giornalisti
Esistono dei giornalisti Ambente dei giornalisti non è un teste già ma comunque ritengo che non si debba mai parla del giornalista e commenti giornalisti prigionieri io so che la posizione sociale dei giornalisti non è sempre al meglio nonostante il fatto che
Quando si è presenti e sul campo c'è molto clamore sembra molto alla moda esterno la corrispondente di guerra Mahmoud comunque ritengo che non siete mai neanche mai dire che il giornalismo si trova attualmente al suo livello più basso non è assolutamente vero ci sarà sicuramente un momento in cui il giornalismo
E sarà anche peggiorare se guardiamo alla storia sicuramente c'è sicuramente fatto un periodo in cui il giornalismo era livelli inferiori o comunque screditato e eccetera però comunque
No ovviamente
Il rapporto con le istituzioni è importante
La popolarità dei giornalisti è sempre collegata alle istituzioni alla sottomissione che certo
Io volevo dire qualcosa brevemente solo su spettacolarizzazione e nuovi media sulla spettacolarizzazione sono d'accordo darà quello che ho cercato di dire quando ho detto che i i media tendono a dare la priorità o dare spazio soprattutto alle guerre che ha definito chiavi in mano le guerre full occitana intendendo per furono ce l'hanno con lo spettacolo la rappresentazione delle mettersi
Se penso per esempio a contrario al Darfur penso che il Darfur uno dei motivi per i quali non è mai veramente entrato nell'agenda internazionale mai veramente entrata
Questa tragedia nella coscienza dell'opinione pubblica occidentale pur ritenendo le ultime stime che questa guerra sia costata fino adesso cento ottanta mila morti centottanta mila morti e perché questa guerra non è diciamo non è documentata non è vista una guerra senza in ma è una guerra che ha pochissime immagini diciamo non è full optional è un modello molto molto rudimentale diciamo mi sa qualcosa Massimo Alberizzi
Delle poche poco diciamo delle poche limitate immagini che questa guerra non è sostanzialmente documentata documentata tutta di seconda mano attraverso il racconto appunto la debole la fragile la perdente narrativa dei profughi
Quindi son d'accordo diciamo la la spettacolarizzazione vince diciamo sì se vogliamo usare un espressione porre trova l'aspetto la spettacolarizzazione è funzionale al disco al discorso dominante funzionale alla narrativa domina
Invece sui nuovi media io non sono d'accordo cioè non sono d'accordo in questo senso
è sempre benvenuta e sempre benedetta la moltiplicazione delle fonti d'informazione e la popolarità azione dei mezzi di divulgazione nella medesima informazione
Lei questo discorso sui blog mi mi ricordo mi fa venire in mente quello che si diceva in Italia le riflessioni pre sempre di Umberto Eco all'epoca sulle radio libere quando si diceva che bastava un gettone del telefono perché le radio libere
L'avventura da libri venne in epoca pre telefonini
Bastava avere un gettone del telefono per diventare giornalista proprio qui a Bologna nel mille novecentosettantasette Cerami Chronic cioè si di di chi partecipa alle cortesi fermava la cabina metteva il soggetto ne faceva la la radiocronaca no
Quindi sicuramente meglio è meglio avere a discutere meglio te una una una macchina digitale sia ci sia stata in maniera parata diciamo non sicuramente funzionale all'intenzione di chi faceva quegli scatti per documentare poi le torture di Abu Ghraib e così via
Però questo non cambia secondo me i dati del problema non altera i dati del problema questo voglio dire
Cioè è sempre una fu una fonte diciamo così alternativa sento una fonte debole
O marginale rispetto appunto ai grandi flussi e l'informazione o di nuova discorsi dominanti in più aggiungo che in questo momento dalle ultime cose che si leggono negli Stati Uniti d'America
C'è una paradossale alleanza tra popolo dei blogger e amministrazione repubblicana che dirigono il loro fuoco concentrico dall'alto e dal basso contro i cosiddetti mainstream media cioè i grilli grandi giornali americani come ad esempio il New York Times o i giornali appunto
Liberale
Ci sono dei siti ci sono dei blog dedicati esclusivamente a fare le pulci presenta i cronisti politici del mio al Times a cogliere in castagna appunto come accaduto al vicepresidente uno dei vicepresidenti assieme a me per le dichiarazioni che ha reso al Forum di Davos che conseguente si è dimesso a fare campagna contro Dan Rather per aver dedicato quel rapporto che fosse dimostrato fallace sul servizio militare i Bush in campagna elettorale e così via quindi addirittura diciamo alcuni commentatori alcuni analisti dei problemi dei media in America temono il nasce diciamo di una nuova di un di un nuovo linciaggio diciamo i a mezzo blog ecco quindi secondo me questa la diffusione di questo nuovo mezzo di espressione non non garantisce nulla in termini di di contrasto diciamo ancora una volta alla narrazione domina
Aggiungo una piccola cosa su questo perché collegato con una delle domande
No volevo chiarire perché mi sono un punto interessante la discussione cioè non a priori un nuovo mezzo crea sparsi nuovi di formazione possibilità di di via acquisizione di informazioni obiettive ma trasforma per così dire lo statuto stesso dell'informazione penso al caso appunto che si era contava storico delle radio libere ma penso al caso anche dei dei blog di guerra statunitensi il problema è che c'è un inseguimento continuo fra chi pianifica la guerra e nuove fonti d'informazione quello cioè e in sé è un blocco può essere manipolato ad esempio dai servizi segreti americani che vanno a vedere cosa pensano i soldati o cosa dice certa gente sulla guerra
Così come può essere fu modo canale per immettere false informazioni manipolare quindi la stampa cioè io penso che ci sia più un meccanismo di continuo inseguimento d'altra parte però è vero che si è aperto questo mondo nuovo di di altri canali che interagiscono con i canali tradizionali che assolutamente oggi fondamentali quando il giornalista stamattina vero dal pubblico di ricordava il combattere Thynne invidia combattimenti gli enti recenti anche istituiti dall'esercito italiano né quello se non punto anche proprio dal punto di vista del linguaggio televisivo veti negli atti interessante perché significa che e significa che i soldati sono buttati non più solo di e di armi ma di mezzi per competenti per riprendere loro stessi mentre combattono e mettere in giro queste immagini
Allora con piccole videocamera mano magari montati sui fucili a Rovereto allora cosa significa che li abbiamo sicuramente una mescolamento di ruoli di fonti richiesta di sta proliferando in maniera incredibile però dall'altro significa anche che e le fonti come Die Hard alter Reno diventano sempre più confuse possono essere utilizzate per creare non so effetto nebbia effetti intossicazione eccetera per cui a priori d'accordo che non non è una novità positiva
Questa delle viva punto dei blog di internet senza però possono essere utilizzati come è accaduto per produrre fonti nuove di informazione dal basso solo
Ok noi ci abbiamo ovviamente a chiudere
Però ovvi motivi così accademica sono garantiti mi vieta di andare avanti per le quattro cinque ore che ho chiesto
E quindi ci avviamo alla chiusura io vorrei dire solo due cose la prima io non volevo rispondere però una cosa sono stato tirato un po'per i capelli come uno dei dieci responsabile scuola giornalismo che esistono in questo Paese
Mi sarebbe molto piaciuto parlarne fin qui le scuole giornalismo hanno avuto vita difficile adesso solo cominciano a ingranare io credo che quello che era l'obiettivo principale del quel giornalismo prima insegnare a scrivere bene oggi si è evidentemente molto limitato e quindi ci diamo ci daremo da fare
Io chiudo con una semplice cosa una cosa che ha detto credo veronese che mi hanno molto colpito c'è una madre attività di chi fa gli eventi o ricostruisce cioè non ad attività di chi io serve ne riferisce e c'è anche una nave attività comuni c'è un inizio di chi riceve queste notti e qui credo che siamo stati un po'tirati per il cappello e per i capelli noi che facciamo questo mestiere nel senso che stanchi e noi non solo monitorare con severità che mi sembra una cosa che non facciamo più da molto tempo ma come dire trasmettere certi modi di lettura che sono diciamolo pure un pochino più scientifici che non impressionisti sì
A lavorare con i nostri studenti perché queste cose ci opporremo non siano una come dire cose che essi di cui si parla solo nei convegni e credo che anche noi siamo stati come dire che la più violentemente per la giacca perché anche noi si assuma il nostro ruolo
Io ho come parte finale due cose da dire la prima
La faccia con molto piacere la seconda meno la prima di ringraziare persone grandi e tutta l'équipe perché ci ha permesso di lavorare in questi due giorni è stato una splendida organizzazione un bel lavoro e quindi credo
La la minaccia che ci vediamo qui ogni tre mesi ma questo ne parliamo la seconda cosa in me purtroppo una notizia che sembra vera io spero ancora con un po'di ottimismo che non lo sia ma credo che un nostro soldato oggi sia motori
Io penso che sarà un caso che dovremmo guardare bene come dicevo prima anche come cittadini
Sapremo poco credo di questa cosa poi arrivava un cumulo di retorica nazionale
Poi subito dopo seguirà uno scontro politico molto ideologizzato ma quelle che sono le ragioni perché noi siamo la per riprendere un'espressione retta credo che neanche in questo caso
Sarà un'occasione utile quindi io spero ancora non volevo neanche dire facciamo un minuto di l'accoglimento spero ancora che non sia vero con questo augurio chiediamo chiudiamo qui e passiamo la palla ai nostri amici della tavola rotonda dei no
Tutti tutti vogliono tutti vogliono
Insomma
Non dottor
Poi
Da fare
Bene forse si è liberato anche qualche qualche sedia quindi chi è in piedi può approfittarne
L'onorevole come il pifferaio pesce con tutti coloro che sperano di darle un di intervistato da
Ecco io
Per chi ci sono alcuni temerari che da ieri mattina che sono qua che hanno seguito i lavori del del convegno altri si sono aggiunti nel nel frattempo siamo arrivati all'ultima
All'ultima tavola rotonda l'ultima tavola rotonda un vantaggio uno svantaggio
Lo svantaggio è che
è stato detto più o meno tutto
Il vantaggio come diceva Bernardo Valle che ci possiamo permettere di dire cose futili
E leggere visto che le cose rilevanti sono state affrontate da più punti di vista
Ecco io stamane ho fatto un'introduzione abbastanza lunga e quindi non prendo spazio per
Fare ulteriori puntualizzazioni anche perché le cose dette oggi mi sembra che
Si pongono un po'all'interno del quadro che è stato enunciato
Avevamo dato un titolo anche questa quarta tavola rotonda per quanto i titoli possono avere un valore nell'orientare era selezione delle notizie rapporto con le fonti tema che ovviamente è già stato affrontato anche da altri
Ecco io prima di dare la parola
Ai
Coloro che sono qua commette che presenterò di volta in volta
Utilizziamo la in ordine alfabetico
Ecco l'unica cosa che mi sembra che sia apparsa un po'uscito in riferimento anche al titolo che avevo dato a questo
A questa seconda giornata raccontare le guerre un mestiere sempre più difficile punto interrogativo
Quello che è emerso un po'è che da una parte un mestiere più facile
Perché si diceva ci sono delle facilitazioni ovvio ed evidente il fatto di avere un telefono satellitare fa sì che tu non debba passare il tuo tempo a cercare un luogo da cui poter ritrasmettere eccetera il fatto che tu eventualmente puoi metterti in connessione con altre fonti
Ci sono una pluralità di fonti
Ecco però nonostante questa che è una facilitazione diciamo tecniche anche quindi rispetto al mestiere rimane pur sempre un mestiere abbiamo sentito difficile se si vuole fare
Così come si ipotizza debba debba essere fatto proprio perché ci sono altre che si stanno preparando per fare in modo che certe versioni vengano presi
Propagandate piuttosto che altre io quindi do immediatamente la parola per non portare via altro tempo magari poi dopo dibattiamo discutiamo in ordine alfabetico quindi avrei Samir Arcari ghiotte che è
Ma responsabile di Al Jazeera
Opinionista di Al Jazeera
E della televisione pubblica palestinese PDS e essendo a Roma
Da molto tempo ci parli in italiano fantastico
Quindi
Come
Io ringrazio professore
Grande
Ringrazio tutti organizzatore di questo convegno sono felicissimo a tornare nella mia città che consentono Bologna perché io ho studiato nella vostra città a questa meravigliosa università
Comunque mie colleghe quasi non hanno lasciato niente da dire però io vorrebbe all'imprenditore alcuni punti molto importanti di questo difficile lavoro nostro soprattutto per il titolo di questo di cui essa naturalmente
Seduta nostra che le fonti di informazioni è come se prendono le fonti di informazioni è una questione importantissima
Io direi che per avere delle fonti di informazioni è vero che di bisogna intrecciare tante informazioni da più parte io ho avuto l'occasione di lavorare nel Cynthia stampa in giornali quotidiani radio televisione quindi l'esperienza mia sarà una testimonianza quasi da determinati fatti episodi
Noi eravamo abituati a mandare le mosse corrispondenza per via scritta con una busta che andava e Nerio per il giornale del coi e potete immaginare come erano i tempi scritte a penna semplicemente a penna
Su una misura de righe in lingua araba
Poi le cose sono sviluppati mi ricordo un episodio anzi un evento storico del secolo scorso quando hanno sparato a Giovanni Paolo sesto a Roma nella piazza del Vaticano io ho dovuto cercare un telefono pubblico con i gettoni
Ci ho messo due ore per avere gettone per poter dettare la prima notizia in Kuwait
Dell'assassinio del babbo avevo soltanto un mezzo vicino a me per poter sapere qualche cosa in più
Cioè chi l'ha sbarrato la sparato una persona si sono viste tante persone con i capelli ricci
Se pensa che sono mediorientali eccetera eccetera eccetera tutta la storia eravamo nel settantotto e già era chiaro
L'orientamento del pubblico verso quale parte per cercare l'assassinio per fortuna hanno catturato Abigià e poi la storia è andata avanti
La tecnologia moderna e che è cominciato hanno cominciato a usarla esattamente durante un episodio anche boccale
L'ultimo vero dotta mento e ridotta mento del meno io kuwaitiano Al Jaber Ria dell'aprile del mille novecentottantotto e quel famoso aereo
Dove hanno gettato i primi due ostaggi dal finestrino a Cipro se vi ricordate poi atterrato ad Algeri
Io facevo parte dell'agenzia stampa del Coni siamo recati lì come una équipe per ordine dell'agenzia sono rimasto sedici giorni interi all'aperto senza dormire senza tende mentre le altre erano e in albergo per dirvi delle tecnologie moderne e da dove prendere le fonti della tua notizia un episodio una testimonianza
Noi sapevamo che l'aereo era già lottato da parte duri e Colombo de Gorrieri libanesi di abolire non si capiva bene però si credeva
Che c'era ematemesi anni addietro un famoso ricercato era da parte degli Stati Uniti d'America e Libano che lui era al capo comando
Bene è arrivata la si è indenne all'epoca arrivata con le queste telecamere spaventoso e paurose con laser
Al buio se vedeva esattamente tutto sotto l'aereo mentre la RAI colleghe della RAI adesso non cito nome erano adesso famosi erano con le solite telecamere che tutti sappiamo altro che Lasa non si vedeva assolutamente un accidente
E il contatto tra la torre di controllo è il commando e il capo commando
Adesso tutti in crisi io facevo il mio lavoro svolgevo il mio lavoro non ero coi Tiano lavoravo per un'agenzia kuwaitiana
Dapprima
Il primo episodio clamoroso e le quel dirottamento è stato quando e due lottatori hanno permesso a tre giornalisti uno arabo
Un occidentale uno algerino di salire a bordo dell'aereo per poter parlare con il capo commando
Bene c'è stata una lotta accanita coltello perché sale sul sull'aereo morale
Hanno scelto gli americani hanno scelto un collega egiziano che cura la sanità americana a me m'hanno escluso perché lavoravo per la cura ma l'ho detto The sbarrano sopra quindi non puoi salire
A all'algerino Lando certo normale morale
Quando hanno cominciato a parlare noi che eravamo sotto nel piazzale abbiamo sentito tutto il discorso del capo commando
Per la BBC
Qualcuno ha messo un microfono piccolo come giornalista egiziano che è stato e immediatamente preso dalle autorità algerine hanno espulso perché hanno scoperto che aveva e presso naturalmente degli accordi all'insaputa loro
Quando al momento della liberazione dell'aereo io sono riuscito a interpretare una frase detta dal capo comando
Allora ho telefonato e immediatamente tramite il centralino l'aereo era visto quelle telecamere in Kuwait ho potuto interpretare la frase perché il cavo con bando ha cominciato leggendo un verso del Corano
Un verso del Corano che diceva testualmente quando sei in grado tu puoi perdonare
Allora io ho telefonato ho detto liberando gli ostaggi entro al massimo al massimo un'ora o due ore e il direttore ma detto se sbagli sei licenziato in tronco
Dieci minuti dopo hanno liberato l'aereo questo per parlare del linguaggio e della cultura nel lavoro giornalistico
E linguaggi è molto importante la capacità anche dei interpretare alcuni episodi bene se tu vuoi andare a cercare fonte di notizia
Per un evento del genere è assai più facile devi cercare fonti di notizia per l'episodio del dai ANAS Baines
Siamo andati ad Alessandria d'Egitto avevamo una sola fonte
Per raccontarci davvero la storia tra dei ANAS panzer dove delle faide era la zia ci hanno impedito letteralmente di mettersi in contatto persino via telefono con il questo un altro naturalmente il problema che i giornalisti affrontano io struttura il mio tempo e non due tardivo di un secondo
Credo che noi come giornalisti arabi come giornalisti che hanno a che fare anche come formazione culturali o politica di quel mondo lì siamo di fronte a parecchi problemi di una strutturante nostro lavoro
Noi dobbiamo usare la parola Marte ore OC riso
Noi dobbiamo usare la parola Resistenza occupazione stamattina al direttore del Diario spontaneamente dice dal momento della liberazione di Baghdad
Io per me è come arabo come posso dire la violazione di Baghdad sì devo fare una curva la liberazione di chi da parte di chi è stata liberata Baghdad
Allora validate è stata occupata dagli iracheni italiana vera che Ligabue son venuti da fuori per liberarlo quindi alcune termine possono deflettere
Tutti i problemi che ci stanno delle informazioni nel campo dell'informazione tutte abbiamo parlato di propaganda tutti abbiamo parlato sono talmente del l'informazione il giornalista ha un compito sacrosanto quello de trasportare la notizia
De trasmetterla non si possono dire opinioni non si possono fare commenti se non sono richiesti ebbene e questo naturalmente ci deve insegnare un'altra cosa
Qual è la natura di un conflitto che io affronto quali ENEL con la natura di un episodio che io compro come diciamo la copertura stampa io devo capire tutte queste cose nel giro di pochi secondi per poter essere fedele a una cosa
Fedele al rispetto dell'intelligenza del mio lettore del mio ascoltatore del mio telespettatore questo è il criterio e messe insieme per ogni giornalista che può lavorare in questo campo
Ma
Qualcuno ha chiesto come vive il giornalista arabo
Quali sono le difficoltà che il giornalista arabo stamattina il collega abbia varato quando i cui mi onoro di aver lavorato con lui per tre anni quando m'hanno cacciato via dall'agenzia stampa del Kuwait mi hanno licenziato per la col bambino ad aver detto che nel mondo arabo non esiste democrazia e questo nel mille novecentonovanta durante l'invasione del Kuwait e che il comma i tre Marra vicino all'Iraq anche per altre sei mila anni Saddam Hussein ce ne andrà la famiglia sa passano andrà ma il Kuwait rimarrà vicino all'Iraq e che noi pagheremo
Quella è seconda guerra del Golfo qua siamo i termini questa la prima o la seconda o la terza guerra per me e la terza questa ultima l'invasione del Kuwait era seconda
Io ero anch'io la che è la prima guerra del Golfo ma perché lì si sono morti e un milione di ragni anni ed acqua o un milione dichiara che né quella lì non è guerra
Per l'Occidente prima guerra è quella del coi e la seconda questa Debuchy no
Quando ci sono in giro milioni di vittime allora quella lì non è così data neanche guerra che è una passeggiata quella iraniana che si motivi erano le stesse
Ecco come bisogna usare e come bisogna capire l'arabo o il giornalista arabo come dire
Il sindacato dei giornalisti arabi oramai del solito finito morto seppellito dopo l'invasione del Kuwait perché aveva la sede a Baghdad
L'unione dei giornalisti palestinesi e dopo di accordo di Oslo mostrati sia corde di e pace tutto quello che vogliamo
E e lì anche comincia tutto noi voi abbiamo un altro problema in più come palestinesi
Che ci sentiamo palestinese c'è sentiamo alla BCE sentiamo cittadini di tutto il mondo ma il conflitto nostro non dura da sei mesi a sette mesi ma dura da cinquantasette anni la cinquantasette anni noi usiamo usiamo noi come giornalisti avari una parola in arabo Ortenzi riff The cifre quasi intraducibile nelle altre lingue cioè scavare queste Bel Kaseh scavare le le piantagioni di alberi dei palestinesi e gettarli a migliaia e ha cominciano anche a scavare nella mentalità della gente ecco alcune terminologie alcuni termini sono molto importanti perché ci portano da nettamente anche alle condizioni in cui lavora e il giornalista arabo come giornalista occidentale
Allora io dico che noi come giornalisti dobbiamo anche capirci dobbiamo cercare di dialogare cominciamo anche a scambiarsi delle esperienze per potere essere fedeli alla nostra missione
Un altro problema molto grave secondo me
E quello di svolgerlo dare già in anticipo come ha detto Abdel bare stamattina giustamente l'arabo perché ci sono tanti esteriori tipi
L'arabo non sa fare giornalismo l'arabo e per natura bugiardo perché solo chiacchiera parla bla bla bla bla è bassa darà pure dice mai la verità
Eccetera eccetera sono tutti esteri ottimi poi accumulazione dei pregiudizi che alla fine mostrano che questo non sa lavorare invece la grande sorpresa non è stato soltanto con la nascita di Al Jazeera ma se ve le cordate un programma magari che era poco visto che si chiama Funari News
Che parecchi parlavano a Funari News alcuni anche italiani che lavoravano gli Stati Uniti d'America parlo della lì novanta
Prima e dopo Oslo quando parlavano delle prime tv libanesi tipo quelli indipendenti dallo stacco Balelli Bissi
E delle capacità tecnologiche né queste tv ecco la nascita di Al Jazeera poi è stata una sorpresa una sorpresa per le stesse americani soprattutto per gli stessi israeliani
Se per la prima volta all'arabo ha potuto raccontare tutti gli eventi tutti ripreso di tutte le guerre con la sua lingua e diverso da come raccontano le altre e questo mi sembra ovvio
E qui si comporta anche alle responsabilità e sto per concludere alle responsabilità nel parlare persino noi abbiamo affrontato io per esempio ho avuto non so se da la fortuna una disgrazia
Di
Mi sono trovato alla RAI e quando Osama Bin Laden ha trasmesso dapprima il primo messaggio se vi ricordate e prima dell'invasione dell'Afghanistan poco prima quella nel campo di addestramento e l'ho tradotta indiretta
L'ho tradotta interezza per la prima volta sentendo quel linguaggio suo
Così
Da un attore
In una piazza grandissima perché parlava i soldati di dover essere in tempo per dare ogni parola vera reale di che cosa ha detto realmente Osama Bin Laden bene dopo tre o quattro mesi dopo tutto quello che è stato fatto esce un giornale del Nord
Dice
La mafia o non so la mafia palestinese alla Rai no citandomi nome e del cognome il traduttore officiale di Osama Bin Laden contando di Al Qaeda l'ultimo episodio di Giuliana Giuliana io ma hanno fatto sentire l'ultimo messaggio del mio dei dei rapitori l'altro giorno
L'ultima altra settimana hanno sentito Sky News mi hanno telefonato ero sul cellulare
Mi hanno detto senti esce lo traduce in diretta di consentite indiretta via cellulare sarà molto difficile perché non sto sentendo bene
Hanno detto adesso traducevo così poi noi facciamo la pulitura Lugli amo bene a voi verrà e quattro laddove o ora mi hanno fatto sentire
Io prima di ogni frase ok traducevo poi commentavo di non sono sicuro al cento per cento morale sono andato lì
Lo scritto lo tradotto tre volte quattro volte cinque volte poi grande programma serale che l'amica Lilli conosce meglio di me
Porta a porta la signora cosa dice
Bruno Vespa di perché impersona dice
Il rapitore loro ultimo Ovidio hanno detto che Giuliana Sgrena lavorava per i servizi segreti di Saddam false no nossignore non hanno detto così
E tradotto talmente bene non ha nuovo accennato assolutamente a Saddam azione la frase erano
Seguita ed immediatamente senza fermarsi perché era parlato non era scritto quella frase di era parlata non scritta aggiunta quindi hanno detto abbiamo creduto prima che lei lavorasse per i servizi segreti
E poi immediatamente ai tempi ai tempi verde perso ai tempi delle se ben diritto regime
Però
Recentemente ha svolto un lavoro giornalistico molto obiettiva molto ecco e noi dalle nostre indagini abbiamo accertato che non c'entra niente ecco la messaggio naturalmente non fa testo la parola dei la vettori non fa testo la peggiore delle altre però siamo responsabili anche noi come giornalisti di dire le cose come stanno credo che hanno pari fatto la rettifica dopo
Io dico che
E lavoro giornalistico una grande responsabilità
Richiede innanzitutto rispetto totale dell'intelligenza altrui dell'ente reggenza del cittadino dell'intelligenza del consumatore di questo prodotto
Lasciate anche diciamo lasciatemi dire che noi come giornalisti
Arabi soprattutto che abbiamo le due culture io da tantissimi anni qua come il collega del baratto anni abbiamo vissuto qua noi siamo fatti della nostra vita qua come tante vedo qua professionisti seri
Che propongono dalla Siria da Libano dalla Palestina abbiamo dato anche una parte della nostra vita anche nella vita italiana che noi abbiamo guardato con la guerra non come una guerra di liberazione ma con una guerra
Contro una nazione intera una nazione che noi vogliamo per essa un futuro di libertà un futuro di democrazia contro questi regimi oppressore tutti quanti
Non escludo nessuno bisogna avere sembra anche il coraggio di dire due cose e pensarne e scriverne anche questa fase qua
Perché il futuro della pace riguarda tutti quanti soprattutto il Mediterraneo soprattutto nel terrario come anche tutti questi popoli perché commentando Giuliana e concludo
L'altro ieri indiretta
Per un'ora la tv che ha avuto a Brescia ha chiamato un cittadino da Mussolini era che no piangeva ha detto faccio appello a voi semi sentiti in Italia vi sentite in tutto il mondo ci stanno massacrando
E state difendendo Giuliana Sgrena e qua nessuno ci difende
Aiutateci aiutateci aiutati CIPE ringrazia
Ecco mi sembra che con forza sia emerso uno del dei temi di questo convegno che
La posta in gioco ovviamente è una posta in gioco sul significato delle cose
Cioè sappiamo che le battaglie sono due livelli ma la battaglia è più importante non è quella sul Tirreno fisico nella battaglia sulla definire il significato di ciò che sta vedendo e siccome tutte le categorie possono essere interpretate in maniera diversa e chi riesce a imporre la propria stamattina iniziando il mio intervento ho ricordato come la guerra di Troia che noi conosciamo ha avuto un grande giornalista che l'ha raccontata dal suo punto di vista se giornalista ovvero l'avesse raccontata da un altro punto di vista avremmo avuto un'altra storia e un altro racconto e anche l'altro problema che è apparso e quello che ogni per definire l'identità abbiamo bisogno di avere gli strumenti della nostra rappresentazione cioè dell'autorappresentazione
Quando la rappresentazione di chi siamo ci è dato ad altri ecco che allora questo problema nascono a questo punto nascono dei grandi problemi perché l'immagine che abbiamo è soltanto quella che gli altri ci danno e leggendo un po'di letteratura su quello che è avvenuto e sta avvenendo con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione araba così interessante e come questi incidono all'interno
All'interno del del mondo arabo e e del mondo islamico più in generale come loro stessi abbiano consapevolezza della propria identità attraverso queste emittenti questo credo che sia un fatto un fatto fondamentale
Che ovviamente ci deve ci deve fare riflettere ora la parola a Lorenzo Bianchi che
In via inviato perché io sulle definizioni del del resto del Resto del Carlino
Il quale ha fatto corrispondente in alcuni conflitti alcuni in alcuni casi è stato anche preso ha passato ha passato delle ore non non belle
Adesso direi che
Ti lascio la parola era affrontare il tema di oggi
Ecco mi permetterete
Affrontando il tema delle fonti di cominciare raccontando
Quel piccolo incidente che capitò a me e ad altri sei giornalisti italiani
A Bassora il ventotto marzo del due mila e tre
Nono giorno di guerra
Nel tentativo di appunto fare quello che si dovrebbe e cioè reagire
Alle notizie di una fonte
Cercando di andare a controllare sul campo e di persona come stanno le cose
Bassora era un caso quasi di scuola nel senso che nella nel dispiegarsi l'offensiva verso nord era la città era Kennan più importante
Soprattutto era stata al centro di un bombardamento di notizie
Diffusa dal comando della coalizione
Abbastanza interessanti e curiose
E poi oltretutto riprese puntualmente da alcuni giornali
Qualcuno per esempio aveva titolato che i marines erano entrati nel centro di Bassora
Si diceva che forse pronta a scappare una rivolta degli sciiti
Si diceva addirittura che
Al alcune
Parti della città alcuni quartieri avessero tramite loro rappresentanti
Organi politici avessero tentato di convincere la divisione della Guardia repubblicana che da difendere la città a uscire per evitare il massacro di una resistenza
Casa per casa isolato per isolato e si diceva ancora altra notizia inquietante e anche orripilante che potesse esserci una grave emergenza umanitaria che coinvolgeva cento mila bambini
C'è stato un avvicinamento alla periferia occidentale della città che di risparmio no assolutamente non facile perché noi non eravamo tutti noi sette non eravamo giornalisti embedded non eravamo associate nessuna unità di combattimento eravamo degli unilaterale che per arrivare sul posto dovevano arrangiarsi alla meglio intrufola andassi
Oltre le i divieti e i checkpoint dei kuwaitiani che avevano l'ordine categorico è assoluto dire spingerci in qualche modo queste riuscito e siamo arrivati fino alla periferia appunto cimentare di Bassora fino a un certo ponte sul canale basterà
Dove in un primo in una prima giornata parlando con il la gente che scappava dalla città abbiamo avuto la sensazione che tutto quello che veniva raccontato forse
Un castello colossale di menzogne
Il secondo giorno
Un po'per sbaglio Popper forse temeraria voglia di spingersi il più avanti possibile abbiamo superato l'ultimo checkpoint dei deserti tratti inglesi unità corazzata delitti inglese e ci siamo infilati dentro la città
Laddove di persona e de visu abbiamo potuto vedere che invece Bassora era perfettamente nel controllo degli iracheni che infatti ci hanno arrestato
Nesso prima in una sede del partito batte poi spedito con un convogli etto abbastanza così quasi suicida perché erano in pieno in pieno corso i bombardamenti
Alleati per seicentocinquanta chilometri siamo arrivati a Baghdad per poi abbiamo ritrovata all'hotel palestra in Lilli E.T. alter nostri colleghi che stavano seguendo la guerra dalla ma noi eravamo una condizione un po'diversa
Perché eravamo c'era Bernardo anche naturalmente eravamo
Detenuti nel senso non potevamo assolutamente allontanarsi dall'albergo non potevano comunicare eravamo dei dei detenuti alberghieri vigilati da un gruppo
Della Polizia Mukhabarat che era la polizia del regime che si occupava degli stranieri
Uno potrebbe dire e ce lo siamo chiesti anche noi naturalmente
Se valeva la pena rischiare tanto
Se l'hanno chiesto anche altri allora lì
Lì scatta la risposta che
Il reporter
Dovrebbe sempre dare
Sarà un briciolo di realtà ma quel briciolo di realtà siamo molto affezionati
Lo diceva Gabriella Simoni in Ampezzo recente
Se vedi racconti e racconti quello che vedi e questa è
La nostra
Scomodiamo una parola grossa insomma con grande rispetta e qualche tremore questa è la nostra etica
Questa è la nostra onestà nel fare questo mestiere
Ed è o non è Stacche si trova a battagliare con macchine
Sempre più agguerrite e sofisticate
Nel
Tentare di incanalare questa risorsa ormai strategica che è l'informazione in un conflitto ne abbiamo avuto ne abbiamo avuto tante prove ma successivamente noi allora naturalmente il giorno ventotto di marzo
Non credo che avessimo neanche il sospetto della complessità del meccanismo che stavamo sfidando
Ne abbiamo avuto conferme pesanti voi nei tempi successivi ho qui sotto gli occhi sotto gli occhi un un articolo del New York Times è uscito il tredici dicembre
Che racconta
Che per un certo periodo molto breve al Pentagono aveva funzionato un ufficio ha detto alla influenza strategica
Che poi era stato chiuso da Rumsfeld quando la notizia era trapelata sui giornali
Ma
Ed era un ufficio la il cui compito era sostanzialmente quello di ammannire storie preconfezionate a giornalisti di paesi stranieri ma poi questo intento
Era rimasto evidentemente nell'aria e nella struttura militare e nell'estate del due mila e quattro il comandante in capo delle forze americane e alleate in Iraq il generale casi aveva addirittura fuso gli uffici della pubblica informazione con quelli a detti alle operazioni
Di guerra psicologica suscitando fra l'altro cosa che mi ha sorpreso quando l'ho letta la reazione critica del Capo di Stato Maggiore Generale Richard mais
Il quale non era assolutamente convinto della bontà di questa operazione
E questo tema
Rimasto ancora aperte non definito
Perché affrontato da una direttiva segreta che il New York Times
A scoperta o che la direttiva trent'trent'tre mila seicento i operazioni informazione del
Dipartimento della Difesa
è rimasta in questa direttiva come problema non ancora risolto
A livelli
Più
Modesti se volete sempre dal New York Times è uscito di recente è uscito di recente la notizia di un servizio televisivo
Preconfezionato
Sulla
Giubilo di un iracheno
Emigrato negli Stati Uniti per la caduta di Baghdad
Che è stato
Regalato e trasmesso da una televisione di Kansas City
Laddove il presunto iracheno festante era un dipendente dell'amministrazione Bush
Quindi diciamo
C'era c'è
Un'esigenza che forse non è neanche
Raccontata fino in fondo
Di
Reagire criticamente
Alle informazioni che ti trovi
Sul campo di battaglia ed è un'esigenza che adesso è particolarmente difficile perché la macchina militare più potente ha acquisito grande consapevolezza e sofisticazione su questa cosa le ultime notizie per esempio sulle modalità della cattura di Saddam Hussein ci hanno di nuovo confermato
Che l'opinione pubblica mondiale è stata e americana e irachena è stata truffata anche su quella storia
Perché
La ricostruzione con le immagini
Di Saddam trovato infilato Saddam
Trovato infilato come il famoso ragno nel buco in quell'oculo piccolissimo coperto da una lastra di ferro
Erano una assoluta creazione dei
Dei militari addetti alle informazioni in realtà c'è stato
Un soldato che ha raccontato una storia completamente diversa e poi lo stesso Saddam al suo avvocato nel primo incontro ha raccontato una terza versione
è difficile
E difficile reagire ovviamente con i piccoli modesti mezzi del reporter
Come diceva grandi Rin
Non ma non non non crede in Dio come gli autori degli editoriali insomma ma solo in quello che vede è difficile reagire e difficile reagire a queste operazioni ci si prova e nell'Iraq di oggi se mi permettete questa ultima
Annotazione
Per non occupare quei troppo spazio con una difficoltà aggiuntiva
La difficoltà aggiuntiva
Sono
Ahimè i pericoli dei Porter che vanno sul campo perché
Diciamo l'altra campana
L'altra barricata della guerra
è una campana che tendenzialmente li respinge come nemici
Quindi li può anche sequestrare per fare soldi
Ci sono
Ci sono due filoni nella nella resistenza irachena
Di di tutti e due abbiamo avuto qualche notizia sui giornali e sul loro atteggiamento
Il ventuno settembre due mila quattro le monde ha pubblicato
Una
Qualche frase sui giornalisti
Che attribuiva all'Imam della moschea sunnita Abuanin fa di Baghdad
Diceva la nuova strategia di sequestro di tutti gli stranieri riguarda pure i giornalisti alcuni nella resistenza irachena
Accusano i giornalisti
Di essere degli agenti della CIA anche se tutti i giornalisti se ne andassero dall'Iraq
Forse che la Resistenza ha bisogno di loro
Dietro naturalmente c'è di più se anche una maggiore complessità nel senso che il combattente jihadista o integralista
Sostanzialmente ritiene che
Intanto la sua lotta a avendo alla dalla sua parte trionferà comunque quale che sia la reazione dei mass media e dei loro rappresentanti
E poi il ruolo del giornalista non lo può assolutamente riconoscere nel senso che sarebbe il canale di un'opinione pubblica che in questa concezione non esiste l'opinione pubblica è il la somma di individui e l'individuo
Il set con me consumatore come pensatore autonomo è una bestemmia rispetto all'unità della comunità dei credenti e quindi l'ha detto ai mass media che potrebbe eventualmente contribuire alla formazione dell'opinione dell'individuo
Un canale assai poco interessante l'altro filone della Resistenza è quello battista
E qui ci sarebbero c'è anche qui una una citazione della
Del capo della del gruppo Esercito di Maometto
Il quale dice qualunque visitatore del fronte ostile anche se fossero il papà o Al Sistani devono presentarsi senza l'orologio il cellulare qualsiasi apparecchio
Che emette segnali non rilasciate alcuni intervista televisiva o radiofonica specialmente se trasmessa indiretta
Quindi anche qui la diffidenza
Per
L'eventuale stia del fronte avverso
Cosa che mi ricorda molto direttamente quello che era un po'l'atteggiamento Bielli anche lei si è scontrata tante volte della precedente regime nei confronti dei giornalisti si era sempre dietro il sospetto che potesse essere un agente di chissà quale altra potenza e che quindi doveva essere controllato a seguito passo dopo passo se ricordiamo tutti le famose guide che tentavano di non mollare sì
Neanche un minuto qualche volta poi magari con qualche piccola sommo qualche distrazione si riusciva a fare qualcosa ma insomma
L'atteggiamento era un po'quello e mi ricordo quando quando eravamo appena stati portati a Baghdad
Tutt'ci portarti fuori sul prato per domenica inezie fu quel grandissimo ricorderà il litigio fra gli uomini del ministero dell'Informazione
Invece i i i nostri sorveglianti che rispondevano al ministero dell'Interno
E il problema formalmente era che noi non potevamo uscire dall'albergo e quindi non potevamo fare Quincy pasti per andare nel giardino ma poi sì fu spiegato da qualcuno dei carcerieri che invece il sospetto peggiore era che nelle nostre frasi Ezio Pasero io potessi può lanciare chissà quali segnali in codice che dovevano essere recepiti da chissà quale servizio
In questa situazione
In questa situazione e poi credo che Bernardo molto meglio con più efficace né potrà raccontare cose
Lo scoramento del reporter è grave perché
Da un lato c'è una macchina che produce al delle sofisticate o meno De Rita
Difficile da controllare perché non si può andare sui posti e dall'altro c'è un altro versante che sul quale e con il quale l'interlocuzione è praticamente impossibile
E quindi il ruolo del reporter diventi si assottiglia
Fino a diventare quasi un periodo ipotetico del terzo tipo
Concludo
Dicendo che io però non faccio parte della scuola che dice bene allora quel Paese in quel paese non si può lavorare non si può lavorare soprattutto con me si piazza cioè andando sul campo parlando con le persone trovando delle storie che abbiano un senso
Generale anche simbolico e che quindi facciano capire meglio una situazione rispetto a quello che può esserci nella grande maghe ma della tanta informazione disponibile
E allora
Si chiude riflettore oppure l'altra scuola che dice che quella direi prevalente del giornalismo anglosassone che dice beh no meglio il poco meglio
Andare in giro più o meno camuffati con le barbe lunghe
La diretta esce stare nei posti nella casa di un interlocutore viene intervistato particolarmente conosciute fidato al massimo mezz'ora
Per non dare tempo di organizzare il sequestro sulla strada del ritorno meglio quelle poche cose che si riescono a vedere da stringhe re interprete giornali locali sul posto che chiudere completamente
La visuale su questo Paese ecco io sono di quest'idea vi ringrazio
Ecco
Ora Angelo lo dice prima di darle la parola
Devo per ringraziare proprio chi mi ha aiutato nella scelta del
Dei giornalisti che sono stati sono stati invitati quindi
Marcello emiliani la quale mi ha suggerito ha contattato ha fatto in modo che venissero la maggior parte dei giornalisti italiani Marcello emiliani
è passato da e passata pur rimanendo dalla nell'ambito giornalistico dall'ambito giornalistica quello accademico quindi ieri ha presentato questa sua nuova
Esperienza questa osservatorio media e conflitti della facoltà di Scienze politiche
E quindi con la sensibilità di chi ha lavorato sul campo per anni ecco io credo che chi ieri a
Assistito alla presentazione dell'Osservatorio può capire come ecco da questo da questa duplicità di competenze possano nascere dell'esperienza di grande interesse
Questo osservatorio che è stato reso possibile a Scienze politiche anche da
Un'altra collego un'altra amica Anna Maria Gentili la quale danni molti anni che sta portando avanti tematiche su media conflitti sui Paesi di cui le cui guerre si dimentica neanche le non guerre proprio la vita di questi Paesi viene dimenticata a Scienze politiche ed è chiaro che
Chi fa cose poco di moda
Poco poi a dalla vita
Purtroppo le cose sono così quindi è giusto ringraziarlo ma questo ringraziamento è anche a Lilli Gruber che quando ci siamo visti qualche mese fa a presentare l'ultimo suo libro a Scienze della comunicazione che ho parlato di questo convegno e mi ha detto devi chiamare Angelo rodizio allora io mi sono fidato di Lilli Gruber ma come sempre avviene in questi casi uno va su Google
E dice perché dovrei chiamare Angela rodizio sono andato suo Gruber e lo potete farlo può fare chiunque di voi e ho trovato una storia affascinante
C'ho trovato una storia affascinante
Diedi una giornalista giovane che a ventotto anni ha cominciato a fare
E andare sul campo poi dopo è stato una grande giornalista la televisione
Televisione pubblica spagnola
Ha seguito le guerre
Poi è diventata corrispondente da Gerusalemme ha seguito l'ultima guerra e ha fatto il diciotto dicembre mi sembra del due mila e tre l'ultimo suo servizio
Perché per una di quelle storie che si leggono nei libri dei libri gialli di solito insomma si leggono un'accusa che in italiano si direbbe di malversazione ha fatto sì che venisse così licenziata licenziata in tronco
E quindi ha chiuso con la televisione pubblica spagnola con un grosso un grosso scandalo che c'è stato nel Paese proprio perché era una giornalista
E estremamente noto e la sua modalità di fare informazione una modalità diciamo che si differenziava dal mainstream delle quindi
Una storia affascinante a questo punto di vista che ha verificato anche voglio dire sulla
Sulla propria pelle che cosa vuole dire fare fare questo mestiere
è e quindi sono molto contento di conoscerla in carne e ossa dopo avere letto questa questa sua avventura se andate molto bella perché ci sono i commenti di di vari giornalisti di chi la conosce di chi in qualche maniera dice forse se la cerca perché insomma facevo un po'troppo
La prima donna un po'troppo la giornalista altri dicevano che era bravissima altri che in un mestiere così maschilista come sostanzialmente questo
è riuscita a fare cose che nemmeno gli uomini facevano e quindi riaffermando il maschilismo della propria ideologia quindi nella sua storia quello che ho visto c'è c'è un po'di tutto quindi così con questa curiosità che io la presento e quindi la parola abbiamo scritto giornalista freelance perché una volta che si è licenziati da giornalisti per un editore si diventa freelance
Torneranno in questa azienda
Allora
Diceva grande giornalista di guerra un grande corrispondente di guerra famoso per un suo libro chiamato aveva i dieci giorni che sconvolsero il mondo di orrori
A prima di fare la rivoluzione in Russia era andato nei Balcani e aveva coperto le prime guerre balcaniche mille novecentododici mille novecentotredici e aveva scritto ed è un libro che si chiamava la guerra nell'Est dell'Europa
In questo libro lui che scrisse
Nelle guerre esce fuori emerge la le cose emergono le migliore corse delle persone e dei posti e anche le cose peggiori
Quindi semplicemente io mi limito a raccontare le corse come le ho guardate come le ho viste
Questo è la conclusione dei giorni è stato sempre un mio principio fondamentale professionale magari anche personale
Credo che dipenda molto a posto per il titolo di questa a tavola rotonda che sono le fonti no
Questa sentenza di già un rito viene a dire che non servono i pregiudizi e sono stati nel paradiso che vicino a Bassora o per dirla più precisamente fra Bassora Nassiriya e ad amare
In realtà e Edouard salire aveva tutta la ragione la ignoranza e la cosa più pericolosa è rendendoci conto che siamo un'università dobbiamo anche suo toh lineare questa cosa della conoscenza e di andare nei libri di andare a studiare perché la cosa più importante quando un giornalista si avvicina una fonte qualsiasi in un posto qualsiasi come diceva sembra dei direttore
Epico mitologico come voi come volete chiamarlo del Washington post quello che scopre di Castel Watergate la cosa più importante per un giornalista quando si avvicina una fonte e farla sentire a suo agio
E la cosa più importante per fare sentire a suo agio una persona che tu non conosci niente
E farla sapere o farla capire farle capire che tu sai qualcosa avvilenti questa persona di questo posto quindi il segreto è molto semplice bisogna studiare
Dall'università a tutto tutta la vita credo che la cosa una delle cose più belle del giornalismo e quindi non si può mai fermare imparare deve imparare sempre deve studiare sempre io per esempio per l'arteria
Che ho visitato per la prima volta nel mille novecentottantotto quando ho fatto il primo servizio sul fronte con l'Iran sono Stio irachene ci hanno portati a Faone al sud
E poi ho fatto il primo pezzo per un giornale non lavorava ancora la tv che ho inviato via telex
Da allora ho coperto sempre tutto l'Iraq per quindici anni continuamente ho fatto tutte le guerre lilla novantuno due mila tre eccetera eccetera e sono andata sempre nel frattempo hanno in tutto questo tempo avevo un libraio armeno
Al quale io davo dei soldi
Perché mi comprasse dei libri alla fine mi sono fatto una biblioteca abbastanza importante sull'Iraq
Credo che ho dei libri veramente bellissimi è uno di questi libri che vi volevo parlare perché ieri ed oggi abbiamo parlato tanto veri imperfetti giornalisti allora ho trovato che c'è in due volumi
Di un giornalista inglese che si chiama ed monco candele
Che scrisse quello che si chiama
Esattamente si chiama la la campagna della Mesopotamia
Nel morire di Udine
Fra
Per loro e che gira tieni avevano questa abitudine e storica di affrontare Demba Sorio occupanti
Con il caos c'è che loro veramente per una questione di carattere ma anche per un affare tattico e strategico riprodurre riproducevano il un caos locale che poi consumato alle condizione del posto creava per invasori delle situazioni anche dal punto di vista resterebbe estensione come dicevo prima molto difficile da sostenere
Credo che se veramente qualcuno avesse letto questo qua
Il libro è del mille novecentodiciannove le cose magari sarebbero stati un po'diverse anche leggendo i libri della Gertrude Bell c'è quando si parla dell'Iraq se deve pensare che come tutti o quasi tutti i Paesi arabi sono dell'entità atti ufficiali che si sono fatte a tavolino perché interessava avere il controllo di questo dell'altro lo si può capire per esempio la storia del Kuwait dell'Iraq se non si capisce come la Gertrude Bell esser Persico schiera l'inviato della sua maestà britannica non si riunisce una volta nel deserto dicendo non possiamo creare un Paese indipendente con tutto questo petrolio quindi dissero no no meglio facciamo due Paesi è quindi fecero l'Iraq e il Kuwait io ho visto io stesso ho visto nel mille novecentonovantuno durante la guerra come Peter Arnett corrispondente della Cnn comprava un tappeto
E il tappeto era al tappeto dell'Iraq con la Provincia numero diciannove essi Makrem Kuwait inclusa nel tappeto ovviamente perché quella un tappeto antico
Quindi questa è un po'la la guerra del più bel devo dire che sono altri due volume di lettere perché anche lei lavorava per il Foreign Office dice che quando si Independiente salirà nel nella nel mille novecentoventuno
Lei che lavorava già per era la segretario di evitarle nell'ambasciata britannica avanzata avevo due compiti principali che erano tenere i contatti con i sunniti a Falluja
Cioè lei andava fa Luigi ogni fine settimana praticamente per vedere in via uomini nove di Falluja sunniti e poi andava a trovare ANAGE al daccapo alzate Al Sadr che era la famiglia Al Sadr che se distribuisce per la Siria se distribuisce per anche il il divano negli anni ce la Persia allora e la Mesopotamia che la lira
Ed è un tipo molto colto che aveva cassa i cataloghi delle ultime pubblicazione dei libri che sa di Tavano a Parigi avrei dovuto e le leggeva tutti quindi io mi dico se qualcuno se mettesse lì a studiare un po'magari andare nelle fonti si troverebbe affari come questi qua e li voglio dire per non allungare la corsa
Un altro libro meraviglioso comprovato è un anonimo però un anonimo meraviglioso questo anonimo è firmato da un tale caracca CUS
E secondo me leggendo il libro questo cara accuserebbe un diplomatico britannico
Il libro parla della caduta della monarchia britannica scusatemi per la monarchia irachena nel mille novecentocinquantotto quando la rivoluzione la prima rivoluzione la prima uccisione della famiglia la ci sono effettiva la famiglia reale dell'ultimo re
Si sa al secondo
Crea la Repubblica in Iraq e questo signore cara accusa e scrive questo libro per fare capire ai britannici che lì c'era uno scontro di opinione pubblica cioè che quello che i britannici credevano da Ira tieni non era era tutto l'opposto di quello più iracheni Pensacola pensavano dei britannici
E scrive questo libro devo dire che Carratta accusa era un leader alla britannico che feci fronte agli invasori romani
Che fu fu fatto sì fu fatto prigioniero si e portato a Roma ha davanti all'imperatore Claudio Claudio non rispetto tanto
E lei perdono la vita
No
E quindi è molto divertente che lui firmasse con tratta Cosimo dicendo restò facendo quello che magari britannici i militari si credo che non ha tradito ne apprezzano la patria perché io sono veramente qualche capisco perché iracheni fanno certe cose però perdonate no
Quindi è veramente divertente rilevo
Questa corsa che Louie scrisse nel mille novecentocinquantanove vizi per concludere c'è bisogno ci sono bisogna c'è bisogno di due corse dobbiamo essere neutrali è mischiare le relazioni internazionali come facciamo nelle relazioni personali
Con persone che non la pensano come noi dobbiamo comunicare conciliare Ali in verità onestà e sinceramente come mai fatto prima d'ora
Dobbiamo lasciare da parte per sempre contro ogni tentazione qualsiasi opportunità le intricate favorevole a dinastie che solo sono apprezzeremo le agli apre secoli ai nostri occhi
Dobbiamo lasciare ogni riluttante proprio villa condurli a quel tempo dobbiamo dopo scusate dobbiamo veramente accettare felicemente se possibile che tanto dire attiene come ogni arabo hanno il loro punto di vista tanto se ci fa piacere come se no non devono essere dubbi se qualcosa va storto di tornare al vecchio gioco o pensare che può andare venne alla fine
L'altra corsa e lasciare andare il nostro pugno ancora pronte chiamo la Dinastia fa semita in Giordania dove i bambini sono colpiti coi ferri ha solo l'ergastolo ma anche nel regime nel potere
Dove la maggioranza o di altre come primato Abdallah e tuttavia sosteniamo inseriti come in curva imparentata o Adem
Se li lasciamo andare avremmo un po'di fiducia è un po'di volontario affetto se no la sto ridacchia Nasser ripeterà ovunque solo che con maggiore conseguenze
I britannici che criticano il loro governo sono sovente accusati di essere anti britannici
Poco dopo la rivoluzione in Iraq the Times pubblicò una lettera di un inglese che conosce bene l'Iraq io credo che era lui stesso e spiegava con moderazione parte del punto di vista ramo per gli ingressi di vanità parlavano della lettera anti britannica
Perché capire quelli che sono denominati Bossi implica essere sleali
Usare la propria immaginazione sembra di essere sleale è sleale descrivere come stanno le cose per tante persone assistono soltanto due parole loro e noi poco importa sapere chi abbia rayon
Chi è il vero traditore chi è veramente anti britannico non può essere anti britannico chi chiede un cambiamento della politica che ci ha portato disastro dopo disastro
Non chi insiste che la politica deve essere passata sulla realtà e non sull'illusione
Non può neanche essere Aguanno buono per la l'Inghilterra reagire Susy è
Dritto
Intrighi
La lealtà non vuol dire che facciamo di gare per forza la Gran Bretagna tanto perché ha poi alla povertà dei milioni di donne e bambine
Perché su spente la corruzione che l'azienda le stesse fondamenta di un Paese perché lascia sparare contro i giovani fino a questo momento Gran Bretagna è stata l'avanguardia dell'opinione pubblica mondiale
No non puoi Robbie Khaybar ritento giustifica i semi seduta con smentite Spy salsa Skip prezzi
Cullati dipende corazze volevamo fuori a un a un a Xian bis
Britannica ischio mille ente assi Fassino apre Bingley ti before il ai diaspora or Nacional buono Cindy inappropriati Touadì scassinata policy wiccan con fine a Marcel Stuart menziono per spedire sì
Data hanno sax sì guantate schizzi bantu in fine agli anitra assolve di briganti Gwen indi Sastre tue brina sono di interesse
Guanda con Macy libri in a Baudo Volvo in accostati Pisa necessari a su quella spiego ho scorso This is not tecnica litri Sant'it is just madre l'inno alla una signora squadra va in senso X-Files Politi sì anzi Cucuzza per fax dubbi da Little trenini vinto a ai finti importa from the new i dati allora guiderò io
Nasce
Credo che anche per ai nostri giovani delle scuole di giornalismo ci sia l'insegnamento che è importante imparare la tecnica ma
La tecnica si impara se si vuole ecco bisogna aveva una competenza tale per cui ti permetta di riuscire poi a comprendere il significato dei di ciò che c'è stato e Nendo
Sono stati due lunghi giorni
Anche se lo possiamo dire con leggerezza il premio perché è rimasto vuoto qua fino all'ultima dissentire Bernardo Valli io sono un grande ammiratore di Bernardo Valli soprattutto
Perché così i pezzi che scrive c'è ovviamente il contenuto di quello che dice sono le osservazioni che fa gli ultimi pezzi da da da Baghdad indica la la situazione
Di di di di solitudine in cui ci si trovava
Era la descrizione di quando andavi al ristorante come ti trovavi
Di come ci dovete andare del cambiamento che c'era in precedenza quindi di come anche la vita quotidiana ti cambia e quel cambiare nella vita quotidiana significa proprio perché la biografia di ciascuno di noi dicono i sociologi è legata a quella che è la storia più generale nella quale ci muoviamo e queste Lero
Quindi ai giovani dico che bene che siete rimaste fin qua qualsiasi cosa dica leggero futile come come ha promesso in precedenza noi lo ringraziamo di essere venuto
Ripa
Non ho certo
A causa cioè mai
In questi due in questi due giorni un giorno e mezzo ho avuto l'impressione di essere uno di quegli insetti voi avete letto dalle Metamorfosi di Kafka
Cui si trasforma i protagonisti di essere stato vivisezionato su in uno studio durante un corso di Entomologia
Così dei sezionata come se il corrispondente voi dite i corrispondenti di guerra e cercano poi di spiegare che il corrispondente di guerra non esiste
Fosse qualche cosa di scientificamente
Comprensibile non credo Haff mi dispiace per il professor grande che è si occupa di scienza delle comunicazioni ma le comunicazioni l'informazione non è una città in
E non è neanche un'arte
A mio avviso e non soltanto a mio avviso un artigianale
Che ha come cioè ha una funzione precisa
E quello di informare
Ora capite che anche l'artigianato faccia una seggiola bella che poi finisce in un museo un bel trovò un bel tavolo eccetera ma in generale artigianale
E il giornalista
Di che cosa tratta il giornalista qui ho sentito spesso dire che corrispondente di guerra lo metto tra virgolette il reporter non ha sempre una visione d'insieme
Non c'era
Non può averne
Io voglio ricorre a un'altra immagine letteraria ricordate Fabrizio del Dongo alla battaglia di batterlo
Cosa vede
Il cumulo dei cavalli
Le tette della vivandiera
Vede passare nel fondo l'imperatore a cavallo che credo un sergente o non so chi gli dice che perché siccome non ha orpelli da una decorazione probabilmente all'imperatore
Ma Fabrizio non sa che abbatterlo cambia un mondo oppure ritorna un vecchio mondo
E così il il reporter è quello che che vede a quella che si chiama la verità del momento che è una verità
Assolutamente fragile come lo dice la stessa espressione lei non è stata del giornalista e quella di seguire i mutamenti di quella verità del momento anche avendo il coraggio di contraddirsi
Alle dodici e trentacinque ci sono tre morti
Alle due i morti viventi quattordici alle otto di sera Giuliana Sgrena liberata nel trionfo alle otto e quindici si scopre che il suo accompagnatore è morto
Quindi è inseguendo questa verità del momento che si arriva poi quante volte ma quante volte un reporter
Un corrispondente viene tradito dalla propria verità
Credo che
Se devo enumerare
Vi lunghe esperienze
Che non sono un merito ma sono un fatto anagrafico
Ho seguito le delusioni sono state costante una volta con un mio amico morto di recente meno fraterno amico e Tiziano Terzani facevamo dei SIN Cazzaro molto di più
E quando si sbaglia la ma abbiamo enumerato tutte le fregature che abbiamo preso negli ultimi trenta quaranta e sono stati infinite infine
Io nel ne cito alcune chi non poteva essere innamorato della rivoluzione cubana
Io quando vado a l'Avana vedo la faccia di Che Guevara meraviglioso
Che aveva la pancetta voglio dire io l'ho conosciuta per una pancetta e quindi aveva un grande fascino per le donne ma era bello nel nel busto
Se tutto era bello
E il hub la bellezza di Fidel Castro da Di Camillo Cienfuegos la freschezza di quella rivoluzione entusiasta
Ho fatto la la lo sbarco nella Baia dei porci ero era esattamente quello che sognavo quando sognavo di fare il giornalista fumavo sigari fu Baquba netto sento ANVA andavo facevo il bagno in piscina e alla mattina prendevo una macchina con aria condizionata e andavo al fronte
Alla Baia dei porci dove c'erano gli ultimi combattimenti la sera ritornato e poi andavo c'erano bellissime ragazze alla neve che sognano la rivoluzione era la tutto quello che uno poteva sognare
Ci sono ritornata ai sessantacinque Cuba
Dio che tristezza era la campagna contro gli omosessuali
Avevo fatto credo da Cienfuegos fino all'Avana dopo quando è stata programmata Repubblica socialista
Le caserme studiato i testi
Insieme a un mio amico conservatore reazionario terribile che era Max Claudel Figaro mi diceva questi sono comunisti io dicevo non è vero non è che fosse un un peccato esserlo non esserlo ma mi sembrava impossibile e ho scritto credo allora scrivo per il giorno c'era un rotocalco con lunghi articoli ho scritto una serie di cinque articoli per dimostrare che Cuba non poteva diventare comunista
Nel sessantacinque era un regime comunista già pesante e deludente
Con qualcosa che ancora mi commuove devo di
Se vado avanti poi verso posta eccitarne non so una crisi del Congo Lumumba per voi è una cosa remota beh Lumumba
Io sempre comma scopre per caso ci trovammo due nella stessa camera Ali o Paul ville che oggi si chiama che in Sciascia lui scriveva sulla macchina da scrivere se Tom Daschle
Quest'uomo è pericoloso io dall'altra parte sognava Lumumba ero terzomondista
Era era l'emancipazione era l'indipendenza di tutta l'Africa usi mezzi destinate ventenne reporter vivere l'indipendenza di dieci quindici Paesi
Straordinario
è stato un disastro ho esaltato se culture in Guinea è diventato un sanguinario
A a nel Ghana
Come si chiama adesso non ricordo con Roman Croma entrato matto consistito in una volta avere un pupazzo vicino vestito da bersagliere immaginate e la l'Algeria la serie è stato il sogno
Stata la rivoluzione che ha affascinato tutta una generazione
Addirittura riversavano sulla rivoluzione algerine pensavamo che la rivoluzione algerina avrebbe fatto quello che l'Europa nel dopoguerra non era riuscito a fare
Non avevamo capito niente
Perché se avessimo visto
Quella che è la vita quotidiana algerina la condizione della donna le condizioni del lavoro era chiaro
Io sono ancora fedele soppressione algerina è un paese che amo adoro perché è stato paese che ha conquistato col sangue la propria libertà ma non poteva creare regime
Ed è franato
Poi però l'Algeria scusa questo passo fatta a spasso addirittura scavalco quasi trent'anni
Ha saputo vincere una grande battaglia l'unico Paese arabo che è riuscita a vincere la battaglia contro l'integralismo con una guerra civile e questa è il grande merito è algerino quindi mi sono riconciliata con l'Algeria
Passa appassionante in Vietnam
Con l'Algeria il Vietnam è stata la vita di della della mia generazione
Il Vietnam e mi ricordo con Tiziano il Chino
Colpiscono e sei sempre con il guerrigliero contro il potente sei un giornalista sul posto
E un vecchio direttore reazionario Times aveva ragione però di avvertire
I giornalisti non entusiasmante vi tanto per il guerrigliero e quello che insorge
E con quando mi entusiasma The pensate a quel che diventerà quando sarà al potere
E
Tiziano ha scritto un bellissimo libro
Io ho pianto il giorno della liberazione
Dell'occupazione se volete di Saigon da parte delle truppe del Nord
Ero in Portogallo a seguire
Un'altra
Storia che la rivoluzione portoghese e non essere dopo anni e anni che ho seguito in Vietnam quel giorno che conclude una guerra dei trent'anni
Che non era soltanto alla guerra americana c'era stata anche la guerra francese prima anche quella giapponese
E lui è rimasto e l'ho invidiato e ho pianto di rabbia di non essere a Saigon
è scritto un bel libro Louis sulla salgano liberate entusiasta
Dei
Budoia dei soldati che erano entrati a Saigon
Perché non avevano
Immediatamente nell'immediato
Fatto tutte le vendette che si pensa quando finisce una guerra che ad una guerra civile
Durissime
Poi
Tiziano ha rinnegato quel libro perché perché anche Vietnam c'è stata la storia dei boat people
Il Vietnam che aveva
Due danno solo i boat people milioni a un milione più di persone gettate fuori dal Paese perché non potevano vivere ma fa anche i campi di concentramento di rieducazione
E abbiamo il nostro carissimo amico Cao già o che era stato un intellettuale coraggioso che finisce
In un campo di concentramento
Dove si logora e poi moriva poco dopo e quindi
Tiziano rinnega questo rito
E Tiziana veicoli io con lui in maniera forse meno passionale
Perché ero più vecchie sono vecchio di cui anche se vi è morto
Molto prima
La Cina
Mao
Mondo nuovo l'uomo nuovo non vi racconto Tiziano addirittura aveva era un dirigente di Olivetti quando gli hanno offerto una borsa di studio a New York per imparare il cinese ha mollato tutto e partito con con la moglie Angela
E per diventare corrispondente a Pechino e per conoscere la Cina siccome nessuno lo mandava a Pechino è andato a Singapore lì ci siamo conosciuti per anni io il corrispondente allora perenne estremamente per il Corriere della Sera avevamo due guerre il Vietnam la Cambogia
E poi Tiziana riesce finalmente andare a Pechino scopre
Il nuovismo e questa forma burocratica di comunismo e arriva a detestare talmente la Cina in siempre
Per colpa del nove virgola che quando c'era il dover il passaggio di Hong Kong mi voleva convincere che l'armata cinese evento sarebbe entrata un conga avrebbe imposto il comunismo mentre era chiaro
Che era un congresso e col suo modello conquistava il resto della Cina come poi è accaduto però capisco la sua personalità e ci sono altri fatti ancora finisco questa lista un po'funebre ma
La Cambogia
Io mi Cambogia di se avessimo avuto delle responsabilità
Come hanno avuto nel nostro nella nostra società europea coloro che hanno appoggiato
E direi quasi nazi
O lo stalinismo
Deteriore piccole
Noi abbiamo
Parlato bene dei Khmer rossi perché erano la stampa in generale era per i che meno si perché era il guerrigliero Chicco c'erano i pc in quanto i due americani che che bombardavano il Paese il cammello rosso era nella foresta non era possibile incontrarlo
Siamo trovati cliniche Merlo se non c'è bisogno e Tiziano anche lì anch'io
In maniera più modesta e Tiziano Puja denunciato su Spiegel con quale scriveva il massacro cambogiano dopo anni dopo e facendo anche lì un mea culpa
Di me a colpirmi accorta Tiziano è andato in India fatto bene
Ha trovato un paese tollerante contro i suoi drammi finito sul crinale dell'Himalaya per scrivere un libro un bel libro che ancora in vendita ed è morto
Poi
Parteciperò
Però voglio
Angela prima ha citato John
Io citerò anche ma Kyuss destino
è vero che noi abbiamo e Tiziano con il suo libro sulla liberazione di Saigon che ha poi
In un certo senso rinnegato
Sbagliando
Perché in una bella testimonianza queste a testimonianza del momento del giornalista
E quella che resti
è un momento che va collocato e John ride scovando scrive i dieci giorni che sconvolsero il mondo
Poi il comunismo sovietico abbiamo sappiamo come è finita ma la Rivoluzione d'ottobre che lui racconta è la testimonianza che vale che resta non sono i commenti che ci dicono poi come la lungo il comunismo sovietico si è dissolta ed è fallito
Resta è una testimonianza di un momento storico straordinario che poi è finito come finita tragicamente
Un altro ematico
Il corrispondente del New York Times che raggiunge Castro sulla Sierra Maestra ed è scrive il Castro di allora giovane avvocato liberale
Vattimo spago duramente questo questa testimonianza però la testimonianza di Castro sulla Sierra Maestra è una pagina che a me interessa di più
Di tante altre che hanno fatto le analisi sulla decadenza o la degenerazione
Del regime castrista
E per non parlare poi di Snow
Stella Rossa sulla Cina è quello che racconta una pagina fantastica è la lunga marcia di Mao giovane
Poi Dio mio anch'io quando poi ho saputo che il maoismo alto
L'inganno una lussuria simile in una specie di Cinecittà dove ballare il tango con le sue segretarie
Nel vicino alla città proibita mi sono sentito anch'io nel mio piccolo tradito da Mao però l'immagine della Lunga Marcia
La testimonianza che vale
Lo voglio dire con questo voglio dire semplicemente
Che
Il
Il mestiere
Del cronista del reporter un molto fragile molto labile
Ripeto il coraggio e di correggere la nostra testimonianza noi vediamo il sedere del cavallo come Fabrizio del Dongo al massimo il seno della vivandiere quindi va ancora bene
E poi tutte le altre piccole scene di una battaglia oggi non so i mezzi tecnici ne hanno parlato i nostri colleghi ci consentono di avere anche una visione più ampia di quello che facciamo
Quello che siccome molti di voi
Sei conoscenza delle comunicazioni o scuola delle scuole di giornalismo
Credo che che cos'è un giornalista insomma io non lo so
Ha ragione Angera
Quando
Il reporter va anche in Iraq e come lei giustamente citava i libri che bisognerebbe leggere
E io ne ho letto uno ultimamente che ne ha fatto cambiare l'immagine di Baghdad che avevo e mi ha fatto vedere ancora quant'era grande la mia ignoranza
Quando si sedevamo la guerra e le vicende successive
E essendoci stato quel nel sessantatré addirittura durante il colpo contro Cassano di cui non vi voglio parlare se non ci confondiamo le idee
Ma un bellissimo libro che agire da Pillon
Di uno scrittore di un ebreo
Di
Baghdad
Che oggi insegna arabo perché è un grande arabista e amava il mondo arabo in cui era nato e ha vissuto l'adolescenza e la giovinezza
Il quale abbandonato Baghdad nel quarantotto
Quando comincio e anche prima quando cominciò l'esodo degli ebrei io ho scoperto che la Baghdad dove io mi aggiravo durante la guerra deserta e che quindi dove non vedevo nulla di bello
Perché la città è nuova e ha il fascino dei Fido il fiume del Tigri che l'attraversa ma non è una bella città nel deserto
Era in realtà
Trent'anni prima quarant'anni prima in una città con almeno un terzo della popolazione
E di un mondo cosmopolita Babilonia pensate quello che era allora Babilonia
Ma piloti era a Baghdad con la chiama Babilonia
Una meraviglia nemmeno Miglio un mondo in cui vivevano ebrei e arabi vivono insieme certa con tensioni etniche ma con dei giovani ebrei che volevano imparare la cultura araba e con dei giovani arabi che volevano imparare
La cultura ebraica e in questo libro struggente che io ho scoperto scritto almeno a più di trent'anni fa ho scoperto una nuova Baghdad
Ho scoperto che cosa può in fondo la mia grande ignoranza
Quindi
Le due cose che credo bisogna avere facendo questo mestiere
Nel migliore dei modi è carattere
Perché bisogna vincere la propria vanità
Bisogna vincere
Il proprio giornale direttore che vuole questo vincere il desiderio di soddisfare il lettore e di soddisfare naturalmente i potenti del momento
E la seconda cosa
Leggere se non proprio studiare Angelo almeno leggere che è una delle grandi delle grandi
Cose meravigliose che si fanno quando si viaggia e anche si seguono le guerre perché al contrario di quello che si pensa
Anche a Baghdad ci sono delle loro infinite in cui non si fa assolutamente niente e quasi nessuno mi telefona e quindi ci sono anche nelle guerre dei momenti meravigliosi
Grazie a Bernardo Valli abbiamo ancora un quarto d'ora scarso quindi darei la parola alla collega Sorrentino dell'Università di Firenze per alcune annotazioni su quello che è stato detto e magari per un ultimo veloce giro tra chi è già intervenuto
Ma sento una persona contatti
Do alla fine di due lunghissime giornate
Per di più intervenendo dopo quattro interventi così interessante e che devo dire per certi versi anche emozionanti mi guarderò bene da fare altre domande e quindi mettere alta carne al fuoco cercherò soltanto in spero di farcela non più di dieci minuti
Ce la farò
Didi cagionare un poi intorno a quello che a me sembra di aver capito
Il primo la prima la prima riflessione riflessione che mi consola io come come Roberto come Marina e come tanti altri
Questa mattina ci occupiamo di comunicazione di giornalismo da da da insomma per quanto mi riguarda da più di vent'anni però dalla parte dello studio della riflessione della ricerca e della didattica
E mai come in questi ultimissimi mese anni questo è un per come è un ennesimo incontro-dibattito seminario su questi temi
Mai come in questi ultimissimi tempi sto vedendo un grande interesse da parte di giornalisti per questo momento di riflessione
Un
Trovo né tra i giornalisti tali persone più più più più più consapevoli di questa professione una po'di smarrimenti
Un
E lo SMA dallo smaltimento nasce un nascono una serie di domande quelle questo smaltimento questo senso
Dello mestiere sia venuto anche oggi molto bene fuori e quindi io sono molto contento perché credo sia fosse venuto una stagione perché appunto i rapporti tra chi insegna fa ricerca riflette su questi temi chi poi invece realmente la fa sì poi ci si possa confrontare meglio
Ma veniamo esattamente al tema che questa quarta tavola rotonda ci proponeva il rapporto con le fonti e il lavoro di selezione uno studioso americano parla del rapporto left tra fonti giornalisti con un tiro alla fune
è sempre stato così e devo dire mi stupisco di vedere alcuni che si stupiscono che ad esempio in un teatro di guerra
Le forze militari cercano di non dire anzi di deviare anzi di manipolare è sempre stato così e sarà sempre così come peraltro gli ultimi interventi sì in particolare quelli di Angela e quelli Bernardo Valli hanno in qualche modo
Detto meglio di quanto io non riesca a fare
Ciò su cui bisogna interrogarsi fosse e che queste fonti di informazione per tutta una serie di motivi che ovviamente non ho il tempo di esporre oggi sono diventati molto più abili
Ecco c'è quel processo che io chiamo di evoluzione comunicativa delle fronti stamattina al non mi ricordo chi diceva la ragione dei militari e le aveva ragion di Stato quindi il segreto non è nemmeno più così
Un nel senso che sono passati dalla difesa all'attacco dal segreto ai invece cercare di dare una definizione della situazione che si imponga che per un giornalista e peggio nel senso che la la fune non soltanto diventa sempre più doppia ma è anche scivolato ossa
E quindi la presa diventa più di questa evoluzione delle fonti
Come le possiamo declinare a possiamo declina in tre modi le fonti sono molto più professionali nel gestire la comunicazione giornalistica
Ripeto prima si parlava mi pare che Bianchi abbia articolatamente sottolineato appunto la la la la la il il lavoro di manipolazione dei fatti
Deve il dei militari dei merita i miei cani in Iraq ma basta guardare la storia della seconda guerra mondiale e totalmente costruita sulla grande lavoro di intelligenza comunicativa
Ma non è soltanto la professionalizzazione e anche ci sono anche altri due settori Duarte fatte due altri fattori d'alta e la moltiplicazione delle fonti un e questo piatto e anche un elemento abbastanza positivo
è un terzo fattore e l'articolazione del campo comunicativo
Cioè non soltanto le fonti diventano più abili a gestire la comunicazione anche la comunicazione giornalistica non soltanto diventano molte di più ma hanno al loro disposizione un sistema comunicativo il sistema dei media lo lo si ricordava a chiusura della precedente tavola rotonda molto più articolato e diversificato ecco allora questo pone nuove domande
A chi fa il giornalismo e anche a chi studia come nel mio caso il giornalismo per esempio modifica totalmente il processo di selezione delle notizie
Un
Non c'è più una selezione nella carenza per cui il giornalista doveva andare a cercare notizie
Ma oggi c'è una situazione nell'abbondanza e credo che le giornate di ieri e di oggi ci hanno dimostrato che abbiamo un'abbondanza di notizie di eventi di fatti di fattori di posso dire anche in un terreno apparentemente
Sdrucciolevole scivoloso come il campo di battaglia
Il problema non è che non ci sono notizie e che ce ne sono troppe
Ed è difficilissimo verificande perché sappiamo benissimo che molte sono le cosiddette notizie del diavolo no
Parlavo ultimamente con con dei giornalisti che opportunamente dicevano oggi non abbiamo più il problema delle cinque da più ma la prima domanda quando ci arriva una notizia
E chiederci a chi giova
Perché mi è arrivata questa notizie sul poi capirete quindi come si sposta il confine del lavoro giornalistica e Carlo il problema è di selezionare nell'abbondanza
E con un ulteriore elemento di difficoltà che secondo me denunciati nota quello smaltimento dei giornalisti che anche oggi ho notato in
Tanti interventi
C'è di doverlo fare in un processo produttivo proprio degli apparati giornalistici che diventa sempre più veloce
E che diventa sempre più qualcuno oggi ha usato questo termine che a me piace poco spettacolarizzare
Un
Io uso in termini diversi ma diciamo sicuramente comunque e sicuramente un processo produttivo in cui le logiche dell'emotività trovano una fonte di accreditamento maggiore che nel passato per motivi anche questi che molti di voi
Già conoscono e che però anche in questo caso hanno anche degli elementi di positività il processo di Poe polarizzazione che sta dietro queste logiche emotive e spettacolari Bisanti anche dei lati e dei lati positivi
Però mi domando tutto e qui mi sembra di cogliere un accordo sulle cose che da ultimo ci ha detto Bernardo Valli
Mi domando
Ma
Questo che stiamo descrivendo questo processo di selezione in questo ambiente
Produttivo sempre più veloce e sempre più rapido e con un come dire un conto apposito ove nel tiro alla fune sempre più abile
E l'unica forma di racconto dei fatti che abbiamo e allora cerco di spiegare meglio qual è la mia domanda siamo sicuri che poi in realtà
Se per esempio parliamo di giornalismo e guerriglia
L'unico luogo dove noi dobbiamo andare a guardare sono i porta di guerra in questo son d'accordo con Bernardo Valli ma qualcun altro ha detto adesso ricordo privando dice il corrispondente di guerra non esiste
E se noi guardiamo il lavoro quotidiano metodico quotidiano ma inevitabilmente circoscritto che ci ha raccontato da ultimo stasera molto bene
Ci hanno raccontato i giusti i primi due interventi evidente che la battaglia del povero reporter sul campo nei confronti di un pesce una fonte sempre più di fonti sempre più organizzate da abili è una battaglia impari ma grazie a Dio però la definizione della situazione il frame tanto per usare un termine molto adoperato ieri non nei dato dalla contrapposizione tra queste fonti abili e dal povero e porta sul terreno di guerra con le mani nude
Ma il campo giornalistico è una cosa molto più complicate articolata io sempre più sto parlando e sto lavorando proprio su questo concetto di allargamento del campo giornalistico che non è soltanto un modificazione di tipo quantitativo ma anche una porno di filiazione di tipo qualitativo adesso nono ovviamente il tempo per entrare nel merito ma dico soltanto che dalla battuta Uno Mattina o addirittura alla vite indiretta o addirittura anche ditemi voi qualche altra cosa fino ai libri di giornalisti e non solo di storia liste non solo di studio se non solo che ne troviamo negli scaffali delle principali librerie noi stiamo davanti ad un e ad uno stesso processo
Che io definisco appunto di articolazione ampliamento del campo giornalista
E allora nel giornalismo non lo andiamo dobbiamo andare a vedere soltanto del giorno dopo giorno perché altrimenti ha assolutamente ragione Bernardo Valli un con questa sua immagine
Pittoresca ripresa dalla battaglia di quater lo che e già impressa nelle vostre nella vostra memoria
Sicuramente non può che essere una cronaca di Minitalia ma grazie a Dio il giornalismo e anche la somma di tutte queste cose e la ridefinizione quindi attraverso questa somma
Pelle processi di formazione dell'opinione pubblica io per esempio ma non vorrei aprire il dibattito su questo punto non sono assolutamente d'accordo con quel clima pessimistico piove ispirato oggi come per dire
C'è poco da fare da parte ci siamo noi che stiamo alla ricerca della verità dall'altra parte ci sono degli strumenti sempre più potenti di manipolazione di questa verità e dove andiamo a parare e allora no
Se io volessi raccontare con una sorta di metafora calcistica per esempio l'evoluzione del rapporto tra giornalismo e guardia negli ultimi trent'anni
Potrei dire che sicuramente in Vietnam il giornalismo avvinto sicuramente nella seconda guerra del Golfo come ci invitava a fare l'amico Samir prima il giornalismo ha perso e il potere militare che ha vinto
In quest'ultimo in quest'ultima ancora in corsa drammatica partita
Avrei difficoltà a definire bene chi ha vinto e chiappe
Un per restare nella metafora calcistica stiamo una sorta di pareggio un pareggio molto combattuto spesso e volentieri anche giocato realmente da tante parti incombe
Allora
Il punto e qui davvero davvero chiudo il punto è che queste queste cose che vi dicevo l'evoluzione delle fonti questa loro maggiore sempre maggiore abilità dall'altra parte questa ridefinizione del campo giornalistico impone ai giornalisti anche
D'iniziativa OCSE altre domande
Stamattina si aggiornava sul concetto di oggettività non oggettività il problema non è tanto quello il problema e dare per scontato che bisogna passare dalla esaustività
Un del racconto alla
Inevitabile e l'inevitabile parzialità del racconto in quello che qualcuno chiama giornalismo interpretativo il problema vero che il giornalismo interpretativo richiede un di più di rigore
Un di più e mi ha fatto molto piacere che Angela e poi da ultimo anche Bernardo Valli l'hanno richiamato un di più di studio di riflessione
Di quella che io non sto incominciando a chiamare ultimamente di responsabilità riflessiva oggi fare il giornalista i drammaticamente più complicato Didier
E vorrei chiudere con l'annotazione che oggi sta mattina ma colpito di un intervento non ricordo quale qualcuno che diceva io quando vedo i morti ISE in un autobus israeliano
A causa di un kamikaze palestinese mi indigno così come mi indigno quando poi vado nei territori palestinesi e vedi che condizioni sono ridotti
Dalla azione degli seria ecco io credo che il rigore della della giornalismo interpretativo sia il rigore che porti Anna Sanna indignazione
Ma un'indignazione che non sia di parte né ingenua come quella che con ovviamente la modestia che deriva da una speravo dinari a vita professionale ci ha raccontato Bernardo Valli
Ma da una indignazione che sia per usare un termine molto di moda lo ha poco praticata bipartisan non un'indignazione che sia quindi davvero derivante dalle rigore dello studio e della riflessione perché io credo che il messaggio che c'è venuto da ultimo esattamente questo
Oggi avere a che fare
Con il sistema sempre più complessa delle fonti mi chiede più rigore più comprensione più conoscenza e capacità di condivisione quindi attrezziamoci a fornire le nostre mani dovuti di questa capacità di studio e di riflessione che mi fa molto piacere notare arriva dei nostri amici giornalisti
Chiunque può chiunque di voi può replicare
Vuoi cominciare tu
Quale
No ha detto il povero cronista record sul no
Oggi il cronista un tempo quando oggi io ho applicato e molti applicano questo sistema di scrivere Bindi editoriali supposto
Cioè io detesto chi non stacca il proprio sedere dalla poltrona il giornalista e quello che deve andare sul posto e quello che deve andare a verificare i fatti o a vederli fatti non li può verificare prende un frammento ma quel frammento di serve
E siccome i mezzi tecnici
Il computer come si è detto il satellitare se ne consentano di avere un il resto quello che accade nel mondo è possibile quindi fare il convento l'editoriale come si dice pomposamente
Sul posto e molti anche colleghi del mondo anglosassone che resta sempre un giornalista un giornalismo migliore del nostro per il semplice fatto che loro appartengono a una civiltà mercantile non ci siamo arrivati tardi
Noi abbiamo più il pamphlet della notizia che era necessaria all'imperialismo mercantile
Anglosassone rispetto invece al imperialismo
Tipicamente francese pamphlet pista e quindi più più diciamo così spirituale che ha culturale
Il questo è un punto il secondo punto no Sorrentino la l'immagine di Fabrizio Del Dongo non è pittoresca è una delle più belle pagine della letteratura
E questo citate pala questo volevo
Cioè io solo due parole perché molto importante capire una cosa che lavoro dei giornalisti talmente
E ho voluto adesso con tutte queste mezze tecnici chi ce le chiede ancora di più di studiare bene la situazione come ci sono
Cioè studiare sempre di più per poter veramente deflettere bene la cronaca dei fatti infatti come vogliamo
Un esempio semplicissimo
Noi abbiamo assistito in tutti questi anni soprattutto dopo l'undici settembre all'uso sempre attorno al linguaggio a certe parole per esempio la parola Hawass
Allora se noi avevamo tutti i giornali italiani davano no loro allargandolo al Mar loro alla l'altro giorno
E ne a Roma e afferenze stavamo parlando tra di noi non so che non m'ero accorto che
A San Bassano al il capo del partito dell'Hezbollah se chiama Hassan Nasrallah e guarda caso che il vescovo il cardinale cattolico di Bayreuth se chiamano a San Rossore uno è salpata dici ma come ma quell'unicità
E quello di ma dico ma sai che come si chiama il primo nome Esso ERG primo nome si chiama Nasrallah e quindi ai cristiani
E interpretano l'ad Paolo alle Dio Hawa perché la lingua araba come me anche alcuni concetti
Per esempio io
Che so benissimo
La storia dell'Iraq perché l'ho vissuta anche in Palestina nel sessantasette e quel ciò che tutti noi abbiamo preso
Quando sento che ma sapete quanti erano i librai in Iraq sapete allora
Nessuno sapeva quanto erano ma nessuno ha saputo perché sono andati in Palestina dopo che e dopo quale scandali dopo quali tentativi quando alcune cose toccano il problema il problema essenziale del Medioriente intanto è il problema palestinese è la madre di tutti i problemi del Medio Oriente
Su questo non si può non si può uscire in secondo luogo se vogliamo interpretare le cose anche che non come giornalisti Marco politicamente come cittadini che abbiamo il diritto anche di interpretare noi dobbiamo prendere in considerazione
Che forse il novanta per cento della guerra scatenata dall'amministrazione mio conservatrice americana è stata per conto anche della destra israeliana delle quote capeggiata da Sharon più se queste qua
Quando noi cominciamo a interpretare certi fatti e certe politiche
E scrivendo su queste fatte allora per forza dobbiamo usare un linguaggio in modo che possiamo trasmettere almeno una parte della verità che tutti cerchiamo è vero che la per età e relativa ma è ancora più vero che tutti noi dobbiamo cercare anche ritrasmettere relativamente qualche elemento di verità
Le nostre notizie grazie
Angelo intervenire intervenire
Nessun'altro può intervenire mi sembra che dopo questa due giorni possiamo possiamo concludere io vi ringrazio di essere venuti ringrazio soprattutto
Gli studenti e cittadini che sono voluti venire qua questi due giorni ci hanno seguito grazie grazie a tutti alla prossima volta