"Una forza riformatrice fuori dalla soap italiana. Verso il congresso radicale: le alleanze possibili" l'articolo di Emma Bonino pubblicato oggi su La Repubblica. Le posizioni anticoncordatarie dei Radicali. Le iniziative al Senato di Marco Boato insieme ai Radicali e ai Socialisti. L'informazione di Radio Radicale e il valore del suo archivio. La formazione dei Verdi e il loro rapporto con i Radicali. Il rapporto del nuovo soggetto politico composto da Radicali e SDI con l'Unione

Una forza riformatrice fuori dalla soap italiana e l'articolo del è il titolo dell'articolo scritto da Emma Bonino quest'oggi sul quotidiano la Repubblica chiediamo un commento sul su questo
Articolo a Marco Boato che parlamentare del dell'Ulivo Presidente Gruppo Misto della Camera ben conosce Emma Bonino ben conosce
Le cose che Emma Bonino scrive le cose di cui le quali Emma Bonino scrive in questo articolo Marco che giudizio ai
Ma io ho letto con una grande interesse questo antico Emma Bonino
C'è una sostanziale condivisione delle delle sue analisi anche delle sue proposte poi ognuno di noi ha la sua sensibilità mette poi in primo piano
Alcuni temi rispetto ad altri ma complessivamente io trovo intanto molto importante che Repubblica l'abbia pubblicata sia pure rubricata come una lettera ma in questo è un vero e proprio articolo anche impegnativo sul piano storico politico e culturale e credo che questo intervento ridia una dignità e una visibilità di iniziativa politica che è in corso da parte di radicali e socialisti per dar vita a un nuovo soggetto politico nell'ambito del centro sinistra in vista delle prossime elezioni politiche ridia visibilità e dignità perché non credo di essere l'unico ho seguito anche e soprattutto grazie a Radio Radicale con una certa concerto disaggio le vicende dell'altro dello scorso fine settimana
Che hanno riguardato il congresso non congresso del corre del Nuovo Psi
Siccome di questo questo riferimento all'iniziativa radicale e socialista e al protagonismo di queste iniziative all'interno del centrosinistra dell'Unione questo riferimento era permanentemente presente in quel dramma in quei drammatici tre giorni che hanno vissuto gli esponenti del Nuovo Psi
E tutto questo è stato vissuto in un modo
Un po'penoso devo dire e ha rischiato agli occhi della grande opinione pubblica perché poi i telegiornali ne hanno parlato molto radio radicale anche GR Parlamento avevano trasmesso in diretta quindi si può presumere che centinaia di milioni di migliaia di italiani abbiano seguito quelle vicende e non credo che ne siano sostanzialmente usciti entusiasti bene questo intervento di Emma Bonino su Repubblica a me pare che rimetta al centro il significato di questa iniziativa che io trovo condivisibile e positiva
E glieli dia anche la dignità della storia dei contenuti dei riferimenti interni internazionali in una storia italiana ed europea non soltanto
E non soltanto europea a me è venuto e quindi io di questo sono molto contento e sono anche convinto
Se c'è un limite che io vedo non è nel fatto che questa iniziativa si faccia
Ma lo dico senza senza fare il grillo parlante ma forse che la maturazione di una certa di questo genere poteva verificarsi con almeno con un paio d'anni di anticipo
Io ho sempre visto con
Difficoltà
In questi anni almeno
Sì in questi anni un un prevalente differimento anche nei dibattiti nel negli interventi a radio radicale che io ascolto sempre
Prevalentemente di bilanciato con baricentro sul centrodestra un incremento sembra molto critico debbo dire sempre con
Attenzione quelli che sono i valori della storia radicale però non c'è ombra di dubbio che per alcuni anni l'universo radicale senza mai venir meno ai propri valori ai propri obiettivi
Ripeto pienamente condivisibili a gravitato di più sull'area del centrodestra anche criticamente che non verso il centrosinistra io ricordo che un paio d'anni fa
Invitato a un congresso radicale da da Daniele Capezzone non poté partecipare
Ma inviai un breve messaggio in quel congresso si doveva proprio discutere fra l'altro anche di una scelta che già allora premeva per i radicali fra centrodestra e centrosinistra ma che allora non venne fatta
E io suggerì
Con grande rispetto in questo mio intervento scritto breve intervento scritto che ho ritrovato recentemente fra le mie carte
Che sarebbe stato giusto che prevalesse quello che a mio parere è nel DNA della storia radicale com'è nel DNA ovviamente della storia socialista una riferimento
Alla visto in una logica di di coalizione in Iraq ora riferimento alla coalizione del centrosinistra sia pure con un atteggiamento critico di riflessione di proposizione perché del centro sinistra sono compresenti molte anime molte culture e
So bene che posizioni che hanno assunto storicamente i radicali che io stesso ho condiviso non sempre sono state accettate da da alcune aspetti del della cultura politica o da alcune componenti della cultura politica del centrosinistra però la strada intrapresa in questi mesi io la trovo la strada maestra
L'aspro la trovo una strada che investe veramente sul futuro facendo tesoro del della ricchezza e dell'esperienza del passato
E sono anche convinto che aveva un risultato positivo non sarà strabiliante perché bisogna costruire delle cose
Farle passare nella grande opinione pubblica sono convinto che sarà un risultato positivo lo sarà positivo per questa iniziativa radicale e socialista con tutti gli aggettivi che vengono usati in in questo caso sana a mio padre era un grande arricchimento politico e culturale dell'esperienza dell'Unione ripeto so Emma Bonino fa riferimento a questo che ci sono anche nell'Unione che nell'Unione ci sono anche resistenze
A volte perfino diffidenze
Forse in qualche caso minoritario perfino qualche idiosincrasia ma questo è sempre stato sia nella storia radicale sia per altri aspetti nel nella storia nella storia socialista
Io sono fondatore dei Verdi da vent'anni vivo l'esperienza verde cerco di viverla
Con il massimo di coinvolgimento della coalizione da quando esiste il centro sinistra e con il massimo di apertura per cui io non nel dire tutto questo non è che che che io cancello la mia identità
Dico che anche per l'esperienza verde che molte volte Center seccata sia con l'esperienza
Radicale che con l'esperienza socialista anche me per pensioni ed un confronto con questo nuovo soggetto politico che si sta fermando non può essere che di stimolo positivo di arricchimento e chissà
E chissà nel futuro non lontanissimo perché la situazione politica italiana in un rapido movimento potrebbero anche intrecciarsi dei dialoghi di rapporti non di tipo elettoralistico cartelli elettorali biciclette tricicli o cose di questo genere ma rapporti di tipo politico di tipo culturale di tipo etico e così via
Io lo dico anche a partire dalla mia esperienza personale può interessare forse poco
Agli ascoltatori di radio radicale però nel leggere Emma Bonino mi sono tornate in mente molte molte aspetti della mia vicenda politica personale perfino di quella familiare io sono figlio Roma di una cattolica di un laico che entrambi hanno fatto parte del Partito d'Azione
Che hanno fatto parte della Resistenza mia madre cattolica mio padre laico mio padre è stato poi nel stia all'epoca in cui il Psi era frontista quando per intenderci Nenni riceveva il via Premio Lenin
Ma dopo il congresso di Varese del cinquantasette quando il sia cominciato autonomizzazione
Da da da questo filo sovietico sciagurato che l'aveva caratterizzato nel i primi anni del dopoguerra mio padre entrò nel Park nel partito socialista e quindi io sono cresciuto in una famiglia in cui ai valori della fede cristiana cui nella quale io mi riconosco tuttora si sono sempre accompagnati una forte dimensione laica una forte dimensione socialista
Una forte dimensione fra virgolette anche anticlericale
Cristiana ma non clericale e anzi antica contraria agli aspetti di compromissione fra la Chiesa del potere che purtroppo avevano caratterizzato tutto il periodo del fascismo e non soltanto allora personalmente mi ritrovo
Non so se questa sarà la battaglia da fare nell'immediato e e anche con possibilità di riuscita ma non credo sia un errore da parte di Emma Bonino richiamare che le storiche battaglie radicali e non solo radicali anche socialista la Costituente
Contro il concordato essere cattolico e cristiano quale io sono non vuol dire obbligatoriamente aderire alla scelta concordataria che fu fatta nel ventinove e che fu un elemento di consolidamento M del fascismo lasciata concordataria fu fatta anche nel trentatré all'inizio del nazismo pensiamo quali sciagurati esiti ha avuto che essa
Questa vicenda fu riproposta di costituzionalizzare atta
Con l'articolo sette al ex articolo cinque poi divenuto articolo sette
Alla Costituente ma noi sappiamo che fu fatta per una scelta di non rottura con la Chiesa cattolica di allora da parte della democrazia cristiana del Partito comunista di allora forse che sul piano tattico Togliatti fu anche lungimirante ma la componente socialista di allora in alla Costituente fu fu contraria
Su dicembre sul piano personale perché queste vicende sono anche vicende di storia di cultura di biografie guai essere biografia prevalgono sulle scelte politiche il congresso del Nuovo Psi è stato una somma confliggente di storie biografiche di biografie personali meglio
Che Cain che rivendicavano ciascuno ha il suo pezzo di sei verità scagliato brutalmente contro gli altri
Questo non porta da nessuna parte ma che poi una scelta politica per emergano anche i dati di biografie personali di storie collettive e questo è bello per esempio
Io ho cercato di ricordarmi diciamo io cattolico democratico e cristiano critico e poi appartenente alla nuova sinistra all'inizio degli anni settanta ho cercato di ricordarmi quando nella mia vita ho intersecato per la prima volta i radicali e scavando nella memoria proprio leggendo l'articolo di Emma Bonino
E che anche perché parla del Concordato mi sono ricordato che la prima iniziativa a cui ho partecipato insieme radicali
è stato in un cinema di piazza Ferretto a Mestre e io sono veneziano di nascita riesame della Venezia città storica ma si attiva si tenne a Mestre con Gianfranco Spadaccia e altri soggetti diciamo altre persone
Della Mondo veneziano ma Gianfranco Spadaccia veniva posta da Roma presenza attiva sulla l'undici febbraio del mille novecentosettantuno
Già nell'anniversario dei Patti lateranensi ci fu un'iniziativa a cui io partecipai e io che sono che da cattolico ma da cattolico non clericale da cattolico anti concordatario
Il primo incontro che ebbi come esponente radicale di cui sono rimasto amico sono amico tuttora Gianfranco Spadaccia col quale poi sono stati insieme anche il collega al Senato
Nella decima legislatura è stata proprio sul tema concordatario e due anni dopo quando mi sono sposato nel dicembre del settantatré sono stato uno dei pochissimi tanto che ci fu un comunicato critico da parte del Vaticano
A scegliere il matrimonio anti concordatario nel senso di sposarmi
Prima in comune e il giorno dopo in chiesa in modo che il matrimonio religioso non avesse effetti civili perché ritenevo che le due sfere dovessero rimanere rimanere distinte anche nella scelta
Del del matrimonio
Era l'uno due dicembre del settantatré proprio e il Vaticano allora fece da Vaticano siccome qualche giornale ne parlò credo il giorno allora Giancarlo Zizola scriveva sul Giorno e scrisse un articoletto su questa mia scelta
Su questa nostra scelta
Ci fu un comunicato stampa in cui vaticano stigmatizzava
Chi ci faceva la scelta del matrimonio anti concordatario commesse
Sacramento religioso deve sapere necessariamente una connessione con l'aspetto civile
Ovviamente ce l'ha solo da quando c'è il concordato ma niente vieta che le due cose siano tenute distinte e separate come io ritengo giusto che sia ho citato questa ricordo personale il mio primo incontro dei radicali
E anche una scelta di vita personale
Settantatré per dire che anche questo tema che Emma Bonino tocca un tema che mi trova sensibile se io debbo dire sinceramente quello che penso io trovo molto difficile oggi riproporre il comune obiettivo politico
Diciamo praticabile
Almeno in tempi brevi il superamento del regime concordatario che del resto è costituzionalizzato
Penso però che in tutto questo dibattito che ha attraversato questi ultimi anni e in particolare questi ultimi mesi sui rapporti fra Chiesa e politica
Fra laicità dello Stato e scelte religiose siccome sono i temi che io vivo nella mia vita personale ripeto io non mia fede cristiana e ho sempre vissuto in politica ma non ho mai creduto all'unità politica dei cattolici non sono mai stato nella democrazia cristiana
Of sempre fatto scelte di piena autonomia e laicità sul piano politico come le ho fatte anche sulle recenti
Referendum riguardante il fecondazione assistita insomma
Credo che comunque tener vivo anche un dibattito serio sereno rigoroso rispettoso
Debba è bene che dica io queste cose che sono cattolico perché si capisca che non sono scelte contro la Chiesa sono scelte contro c'è allegare sono valutazioni contro scelte storico istituzionali che possono esserci e non esserci
Uno può essere cattolico negli Stati Uniti negli Stati Uniti non esiste regime concordatario ne esiste in Francia quindi non c'è niente di obbligato sono tutte scelte di carattere virgolette di carattere temporale
Sono scelte fra istituzioni non non la Chiesa come comunità e chi ha detto risale ma non a caso c'è un trattato fra due Stati lo Stato a recitare vaticano
Lo Stato italiano
Poi ricordo personalmente questo per far capire perché sento molto questa vicenda e la sento con simpatia che io poi sono entrato per la prima volta
Alla Camera e poi per la prima volta al Senato due legislature dopo
Sempre con un rapporto molto stretto nel primo caso con la vicenda radicale nella seconda casa ossia con la vicenda radicale che con quella socialista che con quella verde nel settantanove io sono entrato alla Camera danno un iscritto ma come candidato nelle liste del Partito radicale e non fui l'unico in quel in quell'occasione di un gruppo parlamentare che passò da quattro a diciotto erano numerosi i colleghi che entrarono con con quella esprime grande bella esperienza politica
Pur non essendo iscritto al partito radicale e ed è due legislature dopo nella tesi quella era l'ottava legislatura nella decima legislatura io fui eletto come senatore di Trento nella regione Trentino Alto Adige col nel collegio di Trento con una lista del tutto inedito che non si era creati nessun'altra parte d'Italia salvo in Trentino Alto Adige che che comprendeva un accordo che quasi anticipava il maggioritario che comprendeva il Partito Socialista Italiano il partito socialdemocratico italiano i radicali
E vero di Corinne cioè la composizione bilingue dei Verdi nel Trentino Alto Adige Südtirol questa alleanza Psi Lips DPR verdi colline
Ebbe un grande successo e io fui protagonista diciamo insieme ad altri di quella vicenda io fui eletto di questa vittoria nel resto d'Italia in alcune regioni sarà fatta un'alleanza sì DPR quindi interessante ricordare che adesso lasciando
L'aspetto dei Verdi che mi riguarda personalmente che ha riguardato la mia esperienza in Trentino Alto Adige dall'ottantasette al novantadue
Ma voglio ricordare che in otto regioni italiane ci furono per il Senato
Liste comuni anzi gruppi di candidati così si chiama tecnicamente comuni fra socialisti socialdemocratici e radicali che portarono un certo numero di senatori credo undici se non ricordo male undici senatori
In parlamento il capogruppo dei socialisti all'epoca al Senato fabbriche poi fece anche il ministro più avanti era eletto in questo modo Gianfranco Spadaccia Lorenzo Strictly diverse Franco Corleone che furono i miei colleghi al Senato colorati in questo modo e allora al Senato si formano anche questo è nella memoria dei radicali e di radio radicale ma non tutti quelli che ci ascoltano se sono giovani se lo possono ricordare si formò un piccolo gruppo formato di sei senatori che si denominava Gruppo Federalista Europeo ecologista
Questo piccolo gruppo di sei senatori era fatto di tre senatori radicali di due senatori socialisti e di un senatore verde che ero io
Ma eletto come erano con questa i vini coalizione neanche tanto mini per dir la verità e per tutta la legislatura cinque anni dall'ottantasette al novantadue lavorammo insieme
Avendo però essendo i due socialisti a sostegno della maggioranza pentapartito di allora
E i tre radicali che io all'opposizione un gruppo di sei due maggioranza quattro l'opposizione abbiamo lavorato per cinque anni col massimo rispetto reciproco con grande solidarietà e ancora adesso questa iniziativa questa esperienza e nella memoria di di tutti noi e di molti che l'hanno vissuto allora al Senato perché avevamo saputo diventare interlocutori e della maggioranza e dell'opposizione
Dell'opposizione ora facendo pur essendo solo in sei anzi quattro per quanto riguarda radicali e me
La faccenda delle battaglie memorabili nel Senato nel Senato di allora ecco ho voluto ricordare questo proprio per dire che anche il mio ingresso in Parlamento una volta alla Camera e due legislature dopo al Senato
è stato segnato la prima esperienza da un rapporto diretto che i radicali
La seconda esperienza da un rapporto con socialisti socialdemocratici radicali e verdi perché nel frattempo era nato il soggetto politico che crede che io Alexander Langer e tanti altri l'avevamo contribuito a costruire ma anche in questo ci fu nella fase delle origini un rapporto stretto fra l'esperienza verde l'esperienza radicale
E e prima ancora
L'abbia prima legislatura del settantanove le ho ricordato di i miei capigruppo furono all'epoca nella prima metà legislatura Adelaide Aglietta che poi è stata anche parlamentare europea dei Verdi
Che ricordo sempre e la seconda signor secondo capogruppo alla Camera è stata Emma Bonino
Per dire quanto si intrecciano i fili della storia collettiva e anche
E anche personale io poi nella fase finale di quella legislatura ho distinto negli Estrada da le io e altri dal punto di vista parlamentare furono anche anni difficili ma dal punto di vista dei valori e del dialogo e molte volte centinaia di volte di iniziative comuni
Dentro e fuori il Parlamento e sui diritti umani contro la pena di morte sulla democrazia eccetera sono state queste iniziative comuni che durano tuttora le che hanno attraversato ormai decenni hanno avuto i primi elementi di fecondazione allora
Ecco usato il termine fecondazione in senso politica in questo caso la fecondazione non è assistita in questo caso e prima ancora nel settantotto
Alcuni di noi che provenivano dall'esperienza della sinistra parlamentare Lotta continua
Durante la quale ci fu un rapporto molto stretto anche allora qui radicali pochissimi ricordano perché son passati più di trent'anni che il quotidiano radicale Liberazione quotidiano
Che uscì per la prima volta credo settantatré uscì come supplemento e inserto al quotidiano della sinistra parlamentare Lotta continua
Questo per far capire che su certi valori
Su certi valori già allora un dialogo anche se da posizioni politicamente molto distante si era intrecciato a tal punto che un giornale era supplemento all'altro e per altri aspetti Marco Pannella per esempio era stato addirittura direttore responsabile
Di Lotta continua non avendo alcuna responsabilità politica su quello che scrive la nota continua ma dando un servizio garantista a alla possibilità di uscita di uscita di quel giornale ma non fu solo un servizio fu anche l'occasione di un inizio di dialogo di confronto che portò all'uscita di questo quotidiano Liberazione fatto dal partito radicale di allora come inserto al quotidiano Lotta continua che arrivava in tutte le edicole Italia mentre Liberazione altrimenti non sarebbe arrivata
Alexander Langer e io
Finita l'esperienza di Lotta continua nel settantotto
Demmo vita all'esperienza di no alla sinistra e noi e link
Noi dell'Inter significa nuova sinistra in lingua tedesca in Trentino Alto Adige e anche quell'esperienza che ebbe un notevole successo
Fu fatta da alcuni di noi Sandra anche Langer e io
In particolare ma molti altri a livello locale
Penso hanno altri bus per esempio
I D'Alto Adige hanno altri bus oggi direttore di un importante quotidiano alternativo in lingua tedesca Bolzano che si chiama Tares Tiroler Tageszeitung
Demmo vita un'esperienza comune fra queste esponenti della nuova sinistra di allora e i radicali una delle primissime esperienze di radio radicale che era nata nel settantasei a Roma fu di affittare
Dopo l'esperienza analoga a Trieste qualche mese prima nella primavera del settantotto nell'autunno al settantotto
Venne affittata una radio locale a Trento venne ribattezzata radio radicale e per tutta la campagna elettorale esistette allora non esisteva radio radicale a livello nazionale esistito una radio radicale a Trento
E nel io che ascolto radio radicale anche di notte qualche settimana fa mi è capitato di ascoltare di notte dall'Archivio storico di radio radicale vizi di Aversa una straordinaria interno dialogo da radio radicale del Trentino
Di Marco Pannella con un un paesano trentino che parlava in dialetto e che dialogava con Marco Pannella è una strada di una trasmissione che gli ascoltarla distanza di ventisette anni mi ancora emozionato da tanto era bella ed era intensa umanamente e sono felice che radio radicale l'abbia ritrasmessa vuol dire che questo materiale esiste ancora negli archivi ripeto è una radio radicale solo trentina queste veniva ascoltata solo una parte
Di una parte del Trentino quell'esperienza de Grande successo da lì poi nacque anche l'esperienza dei Verdi sia trentini che sudtirolesi
E nella fase iniziale della nascita dei Verdi italiani ci fu un dialogo molto forte
Fra impotenti gli iniziali verdi di allora
L'esperienza radicale quando alla fine degli anni ottanta
O affianco all'esperienza dei Verdi del Sole che ride
Nacque l'esperienza dei cosiddetti allora Verdi Arcobaleno
I Verdi Arcobaleno ebbero due componenti al loro interno una componente che veniva dall'esperienza che si stava consumando di demolire democrazia proletaria pensiamo Edo Ronchi per esempio o Gianni Tamino
E l'altra fondamentale esperienza poi veniva dal dei radicali
Adelaide Aglietta fu protagonista e fu eletta al Parlamento europeo
Non cancellando l'esperienza radicale ma a partire dalle la fase della dispersione dei radicali in varie esperienze
Venne eletto al Parlamento europeo nella lista dei Verdi Arcobaleno e all'inizio degli anni Novanta i Verdi Arcobaleno e le liste Verdi di allora confluirono in un unico soggetto che sono gli attuali gli attuali verdi e Adelaide Aglietta per due volte è stata nel Parlamento europeo ed è stata anche preside copresidente del gruppo parlamentare verde al parametro però come prima di lei lo era stato Alexander Langer
Non so se il team chi ci ha ascoltato
Da radio radicale Sissi annoiato io spero di no ovviamente chi è più giovane scopre anche attraverso le mie parole ma altre possono parlare di tutto questo
Un pezzo di storia che magari gli mancava ma chi è più anziano chi è abituato ascoltare da decenni ormai radio radicale
Forse avrà ritrovato frammenti di storia che magari non sempre si ha l'intelligenza magari anche quando le strade si sono distinte politicamente di di valorizzare di ricostruire e di ritessere insieme ecco io per concludere questa lunga chiacchierata restano una riflessione che mi crea anche una certa emozione sul piano umano voglio dire che ho apprezzato molto questo intervento di Emma Bonino
Credo che debba su questo debbano riflettere non solo i socialisti e radicali che sono oggi protagonisti di questa importante e positiva iniziativa alla quale faccio veramente di cuore i miei migliori auguri
Ma soprattutto direi devono riflettere i non socialisti non radicali cioè tutte quelle altre componenti del centrosinistra e dell'Unione
Che consentendo o dissentendo a mio parere dovrebbero avere prima di tutto una grandissima attenzione all'arricchimento importante e positivo che questa scelta che non è una scelta di schieramento ideologica ma una scelta di arricchimento politico culturale
Che questa scelta porterà anche a tutta l'esperienza dell'Unione bisogna avere una grande laicità delle scelte sia per chi è credente sia per chi non lo è e bisogna avere una grande consapevolezza che la parola unione che è molto bella
E che richiama all'unità
Richiama anche un L'Unità alle attraverso un ricco pluralismo politico-culturale attuale ma anche storico che tutto nell'interesse dell'Unione di valorizzare anche per il futuro