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Non basta la calendarizzazione a gennaio dei lavori della Camera.
Spiega Capezzone: «Parte un treno del quale sono assolutamente incerti la stazione di arrivo, le stazioni intermedie e soprattutto i tempi»Roma, 13 dicembre 2002 - «Non è un condono indulgenziale, ma solo l'eliminazione di una sanzione accessoria».
Il vicepresidente della Camera dei deputati, Alfredo Biondi sintetizza in poche parole le ragioni di una battaglia che in queste ore impegna 350 cittadini.
Sergio D'Elia, che … con «Nessuno Tocchi Caino» e l'europarlamentare radicale Maurizio Turco da tempo gira le carceri italiane, spiega in cosa consiste questa «sanzione accessoria».
«Se nel nostro paese una cella avesse due posti invece che quattro o cinque, se in carcere (non solo a 12.000 su 57.000 detenuti) fosse consentito il lavoro, se fosse possibile fare corsi professionali o fossero garantite le condizioni di cura, allora sarebbe giusto attendere la fine della pena.
Anche noi diremmo 'evviva la certezza del diritto'».
Così, evidentemente, non è.
Per il momento dunque i Radicali restano in sciopero della fame.
Il segretario Daniele Capezzone, insieme con la presidente Rita Bernardini e lo stesso D'Elia, sono ormai giunti al sesto giorno di astensione dal cibo.
Benché encomiabile per la sollecitudine con cui è arrivata, non basta la calendarizzazione a gennaio dei lavori della Camera voluta dal presidente Pier Ferdinando Casini.
«Parte un treno del quale sono assolutamente incerti e ignoti la stazione di arrivo, le stazioni intermedie e soprattutto i tempi intermedi e di arrivo» - osserva Capezzone.
I radicali e i parlamentari dei diversi schieramenti che appoggiano l'iniziativa chiedono «qualcosa di straordinario anche nelle vacanze di Natale che tali non sono per i detenuti e le loro famiglie».
E' ancora vivo infatti il ricordo di quel che accadde in occasione del Giubileo e della proposta del senatore della Lista Pannella, Pietro Milio.
«Due anni e mezzo di dibattito, - rammenta D'Elia - senza che si sia mai giunti ad una parola fine».Le prossime iniziative Della questione la delegazione radicale parlerà al presidente del Senato, Marcello Pera, questo pomeriggio.
Per mercoledì prossimo, invece, è prevista una conferenza stampa dei quattro vicepresidenti della Camera.
Tutti hanno firmato la proposta di sospensione condizionale della pena di Giuliano Pisapia ed Enrico Buemi, che, sebbene di minore portata rispetto all'indulto, ha il pregio di non richiedere la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera prevista per i provvedimenti di clemenza ex art.79 della Costituzione.
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