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Roma, 7 febbraio 2004 - Oggi si parla di istituzioni e allargamento: dibattito sulla Costituzione europea e i negoziati in seno alla Conferenza intergovernativa.
Il problema irrisolto è quello del voto a doppia maggioranza nell'Europa allargata, ma anche la politica agricola comune è sotto accusa, come sottolinea il recente rapporto Safir, che spinge a privilegiare invece la ricerca.Partecipano Monica Frassoni, copresidente dei Verdi al PE, molto pessimista se si dovesse tornare indietro sugli accordi già raggiunti durante il semestre di presidenza italiana, Guido Bodrato eurodeputato PPE, … della Margherita, più ottimista, anche se teme un compromesso al ribasso, Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Bonino, anch'egli contrario a compromessi, ma favorevole al "Direttorio" di Francia, Germania e Gran Bretagna, anche se segnala l'assenza dal dibattito di Italia e Commissione Europea, e Fabrizio Coricelli, professore dell'Università di Siena, già economista al FMI (Fondo Monetario Internazionale), alla Banca Mondiale e Consigliere Economico alla Commissione Europea, autore con Tito Boeri del libro "Europa: più grande o più unita?".I due economisti italiani, nel libro edito da Laterza, si sono chiesti se sarà possibile avere una Europa più grande e nello stesso tempo più unita.Tra meno di due settimane si riunirà quello che tutti chiamano ormai il "direttorio", il vertice tra Gran Bretagna, Francia e Germania per coordinare le proprie politiche in un gran numero di settori.
Aumentano i timori - scriveva qualche giorno fa il Financial Times - che Parigi Londra e Berlino svolgano un ruolo dominante nell'Europa a 25.
Solo pochi giorni fa il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione in cui si sostiene la necessità di rilanciare la Cig (Conferenza intergovernativa) per dare una "Costituzione" alla UE.
L'auspicio è quello della ripresa dei lavori della Cig prima del primo maggio, data dell'allargamento ai 10 nuovi paesi.
Il problema irrisolto è quello del voto a doppia maggioranza nell'Europa allargata, ma anche la politica agricola comune è sotto accusa, come sottolinea il recente rapporto Safir, che spinge a privilegiare invece la ricerca.Partecipano Monica Frassoni, copresidente dei Verdi al PE, molto pessimista se si dovesse tornare indietro sugli accordi già raggiunti durante il semestre di presidenza italiana, Guido Bodrato eurodeputato PPE, … della Margherita, più ottimista, anche se teme un compromesso al ribasso, Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Bonino, anch'egli contrario a compromessi, ma favorevole al "Direttorio" di Francia, Germania e Gran Bretagna, anche se segnala l'assenza dal dibattito di Italia e Commissione Europea, e Fabrizio Coricelli, professore dell'Università di Siena, già economista al FMI (Fondo Monetario Internazionale), alla Banca Mondiale e Consigliere Economico alla Commissione Europea, autore con Tito Boeri del libro "Europa: più grande o più unita?".I due economisti italiani, nel libro edito da Laterza, si sono chiesti se sarà possibile avere una Europa più grande e nello stesso tempo più unita.Tra meno di due settimane si riunirà quello che tutti chiamano ormai il "direttorio", il vertice tra Gran Bretagna, Francia e Germania per coordinare le proprie politiche in un gran numero di settori.
Aumentano i timori - scriveva qualche giorno fa il Financial Times - che Parigi Londra e Berlino svolgano un ruolo dominante nell'Europa a 25.
Solo pochi giorni fa il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione in cui si sostiene la necessità di rilanciare la Cig (Conferenza intergovernativa) per dare una "Costituzione" alla UE.
L'auspicio è quello della ripresa dei lavori della Cig prima del primo maggio, data dell'allargamento ai 10 nuovi paesi.
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