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Fassino spiega le proposte dei Ds per risolvere la crisi Fiat e per tutelare i posti di lavoroRoma, 21 novembre 2002 – Una nuova ricapitalizzazione del gruppo, collocando sul mercato le aziende che non fanno parte del core business di Fiat; un piano industriale più efficace per rilanciare il settore auto; infine un'azione pubblica che sostenga con ammortizzatori sociali e incentivi l'occupazione e il futuro dell'azienda.
Queste le proposte dai Democratici di Sinistra lanciate nel corso di un incontro organizzato per discutere della crisi che interessa la Fiat.Piero Fassino, che ha concluso … i lavori della giornata, ha ribadito che la famiglia Agnelli dovrebbe ''collocare sul mercato quelle aziende appetibili che non fanno parte del suo core business''.
Secondo il segretario della Quercia “non si capisce perché Fiat debba essere per forza presente nel settore delle assicurazioni o in quello avionico”.
“Solo così - ha aggiunto Fassino - si potranno liberare risorse, per permettere una forte ricapitalizzazione e dare così più garanzie alle banche''.
Quanto al ruolo del governo, Fassino ha ripetuto che “di fronte alla crisi Fiat appare chiaro che il ministro delle attività produttive non è un interlocutore riconosciuto dal sistema produttivo industriale, e quindi non svolge alcuna funzione ne di guida ne di indirizzo”.“Finora - ha detto Fassino - nessuno del governo ha fatto niente.
Non c'è un ministro dell'industria che faccia da pilota della situazione, che faccia da regia e da guida.
La verità è che a fronte della crisi del sistema industriale non corrisponde una politica industriale vera da parte del governo.
Mai - ha concluso - l'intervento di un ministro delle attività produttive è stato così rarefatto”.Concludendo il suo intervento il leader dei Ds ha ricordato che il 1 dicembre ci sarà a Torino una manifestazione nazionale dell'Ulivo a sostegno della crisi Fiat.I rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm che hanno partecipato alla manifestazione hanno insistito sul fatto che a loro avviso serve un nuovo piano industriale che preveda l’intervento pubblico nel capitale dell'azienda.
Queste le proposte dai Democratici di Sinistra lanciate nel corso di un incontro organizzato per discutere della crisi che interessa la Fiat.Piero Fassino, che ha concluso … i lavori della giornata, ha ribadito che la famiglia Agnelli dovrebbe ''collocare sul mercato quelle aziende appetibili che non fanno parte del suo core business''.
Secondo il segretario della Quercia “non si capisce perché Fiat debba essere per forza presente nel settore delle assicurazioni o in quello avionico”.
“Solo così - ha aggiunto Fassino - si potranno liberare risorse, per permettere una forte ricapitalizzazione e dare così più garanzie alle banche''.
Quanto al ruolo del governo, Fassino ha ripetuto che “di fronte alla crisi Fiat appare chiaro che il ministro delle attività produttive non è un interlocutore riconosciuto dal sistema produttivo industriale, e quindi non svolge alcuna funzione ne di guida ne di indirizzo”.“Finora - ha detto Fassino - nessuno del governo ha fatto niente.
Non c'è un ministro dell'industria che faccia da pilota della situazione, che faccia da regia e da guida.
La verità è che a fronte della crisi del sistema industriale non corrisponde una politica industriale vera da parte del governo.
Mai - ha concluso - l'intervento di un ministro delle attività produttive è stato così rarefatto”.Concludendo il suo intervento il leader dei Ds ha ricordato che il 1 dicembre ci sarà a Torino una manifestazione nazionale dell'Ulivo a sostegno della crisi Fiat.I rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm che hanno partecipato alla manifestazione hanno insistito sul fatto che a loro avviso serve un nuovo piano industriale che preveda l’intervento pubblico nel capitale dell'azienda.
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