Il dibattito sul ritiro del contingente militare italiano dall'Iraq

Presidente c'è il il premier Berlusconi Now l'ha detto chiaramente rimane un giudizio non positivo sul le ricostruzioni però dall'Iraq non ritorna indietro e non per la richiesta del governo di Baghdad per lei di gente di quel popolo ma non certo per la vicenda calibri
Ma e ho apprezzato il discorso del premier mi è sembrato un discorso estremamente equilibrate dignitoso
Che ha affrontato la realtà per quello che è questa divergenza fra la relazione degli Stati Uniti è quella del governo italiano
Con l'intenzione anche appunto di approfondire ulteriormente queste divertente di consentire anche dalla magistratura italiana di andare maggiormente a fondo
E questo logicamente non può andare a inquinare i rapporti che ci sono fra il nostro Paese e gli Stati Uniti per quanto riguarda la questione del ritiro anche lei una una posizione molto equilibrata oggi che un governo legittimo insediati in Iraq che ha chiesto alle forte di militari presenti appunto sul territorio iracheno di affiancare l'azione del governo per garantire sicurezza e stabilità fin quando governo iracheno non sarà in grado di fare tutto questo autonomamente per cui la nostra tradizioni in Iraq va mantenuta e mi sembra che però nel suo ultimo passaggio il leader abbia anche sottolineato l'importanza di decidere non in modo unilaterale ma assieme agli alleati una futura strategia di ridimensionamento della nostra presenza militare e noi come lega Nord da da molto tempo sosteniamo quel patetica vediamo appunto che sia venuto anche il momento di concordare con gli iracheni di concordare con gli alleati
Una parte di riduzione della nostra presenza militare per cui complessivamente un intervento molto equilibrato che mi sembra ER tatto anche apprezzato dall'opposizione perché ho sentito l'intervento di Fassino e non aveva sicuramente dei toni aspri