"Intervento pubblico in economia: le partecipazioni statali"

Se non esistesse né comunitaria una politica del Governo italiano di difesa degli interessi nazionali anche a questo proposito è necessario a mio parere superare un approccio astratto all'europeismo e a volte ci fa Werder e come è stato il caso recente dei contributi
Degli aiuti alla industria cantieristica delle battaglie fondamentali per la difesa della dipendenza del del nostro Paese
Credo che questi e anche quello del coordinamento della politica delle commesse pubbliche siano le questioni fondamentali che emergono da questo convegno
L'esigenza di efficienza quindi sì noi solleviamo
Non è in contrasto con la battaglia dello sviluppo e dell'occupazione
Ma è un tutt'uno
E stando sottolineando come il problema non sia soltanto l'EP senza reticenza Tom l'assistenzialismo
Con la marginalizzazione dell'industria sia abbia non creazione di occupazione ma soltanto distruzione di risorse e l'esperienza della nostra regione il Friuli Venezia Giulia
Del e l'avvilimento del ruolo dell'amministrazione statale quella parte del Paese entro un è la più lampante dimostrazione
è la dimostrazione di quello che poi diede finiva tutto ha bisogno di chi vorrebbe una nuova qualità dello sviluppo sì ma l'allargamento della della base produttiva del Paese
Noi abbiamo combattuto questa battaglia e la stiamo combattendo per
Un rinnovamento dell'industria a partecipazione statale nella nostra regione
In particolare per la rinnovazione nell'industria navalmeccanica
Per una profonda ristrutturazione e i due cantieri che esistono nella nostra regione Mergheni Monfalcone e l'Arsenale Triestino San Marco
Beh io avevamo un profondo rinnovamento di tutte le altre aziende a partecipazione statale abbiamo accolto in questo senso le proposte che sono stati avanza e nelle conferenze di produzione che dal movimento sindacale proposte estremamente concreti ed estremamente irrealistiche
Ci siamo battuti per l'applicazione di una legge nazionali che prevede una conferenza regione partecipazioni statali
La Regione Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale minga dei poteri di intervento diretto
Nella politica industriale
Ma a fino ad ora questi sforzi sono stati vani a causa di un disinteresse dei fatti
Da parte dell'amministrazione regionale che ha procrastinato indefinitamente la convocazione di questa contenenti anche avrebbe dovuto essere annuali mentre sono cinque anni che non si svolge e accanto a questo c'è c'è stato uno scarso impegno nelle finanziarie
Deliri ad affrontare seriamente i problemi del degrado delle singole industrie con il conseguente aumento della cassa integrazione e la soap diventa di queste industrie soltanto grazie a commessi episodi riteniamo che ci debba essere una svolta in questo senso e che la svolta debba avvenire su piani diversi
Da un lato l'impegno deliri nei servizi soprattutto nelle infrastrutture avanzate
Un ruolo diverso della Smith che cito centri soprattutto nell'applicazione industriale e della ricerca nel collegamento fra le strutture di ricerca che sono presenti a Trieste
Con la struttura industriali regionale e nazionale
Una introduzione massiccia delle innovazione nell'industria esistenti siano navalmeccanica che nella DC all'Istica
E una diversificazione dell'industria a partecipazione statale tale che permetta un rapporto ostruttiva produttivo con l'industria privata sia per quanto riguarda la cantieristica i grandi spazi occupati per esempio dai cantieri di Monfalcone possono essere l'occasione per un rapporto con l'industria privata sia per quanto riguarda l'indotto e per quanto riguarda aspetti di servizio la produzione
Sia per quanto riguarda industriale siderurgica
Riteniamo di concentrare su queste proposte la nostra battaglia c'è una battaglia dei listini che solo cc da questa conferenza vale a dire per l'allargamento della base produttiva per il recupero di una funzione dell'industria di base dell'introduzione massiccia delle nuove tecnologie in questa industria tali che le permettono un rilancio e rafforzino
L'autonomia
L'indipendenza del nostro Paese e languido la sua base di
Nazionali vanno nel sangue una parola attorno Giuseppe nati
C'è un tema che mi sta molto a cuore non da ieri ma da qualche decennio
E che è quello dell'internazionalizzazione
Tema al quale accennato brevemente ma efficacemente la relazione generale di Borghini
Dell'Inter Lazio imitazione mi sono occupato per qualche decennio ossia alle inizia la Montedison sia di nuovo all'ENI e negli ultimi anni al al dice che sta lasciando in questi giorni prima facendo Ritter razionalizzazione in questi ultimi anni aiutando le imprese sul prodotto medie a farla
E certo
Questa parola internazionalizzazione
E spesso usata in modo troppo generico e qualche volta impreciso dell'imprecisione più frequente e quella che incontriamo quando sentiamo parlare con gioia di internazionalizzazione dell'economia italiana solo perché il vincolo estero e molto altro cioè siccome vincolo estero siccome l'import-export incide sul commerciale per italiano
Per circa un cinquanta per cento
Allora siamo internazionalizzate con non è questa l'internazionalizzazione alle quale alludeva Borghini sicuramente queste interviene l'internazionalizzazione diciamo
Mercantile l'Inter atteggiamenti di cui noi abbiamo bisogno è quella strutturale cioè quella data dei flussi di investimenti e sotto questo aspetto la situazione del nostro Paese non è soddisfacente
Io ho levato un grido d'allarme su questo tema gli importante convegno alla Bocconi qualche anno fa
Le cifre allora non erano disponibili oggi sono disponibili c'è un bellissimo studio che io vi segnalo che uscito aveva recentemente a cura del che nella con la collaborazione dalla boccone dell'Istituto Commercio estero Lilli Liga appare come il nostro Paese abbia una rapporto edizione assolutamente non da adeguata alla sua collocazione nel mondo industriale per quanto riguarda appunto i flussi di investimenti dall'Italia diverso vitali cioè l'internazionalizzazione strutturale in Italia non è parte in centra hanno incluso di quel sistema di alleanze caratterizza il mondo industriale in questo momento dall'Area blandita tra l'Atlantico al Pacifico nell'ambito dell'area del Pacifico
Non abbastanza non abbastanza in questi ultimi anni si è fatto qualche progresso soprattutto per quanto riguarda cancellato il mito fasullo del pericolo Italia degli anni Settanta ricordarli tutti la pistola sulla copertina di una rivista tedesca no
Chiarito che l'Italia è un Paese costruttivo ivi influssi degli investimenti esteri verso italiano imponibile sono ricominciati sul notevole scala su scala minore dall'Italia verso ebbene molto importante che questi due flussi siano invece correlati Palmiro
Anche perché la debolezza dell'internazionalizzazione dell'economia italiana Boy si riflette su alcuni aspetti quello di Napoli zone generale di ieri dalla debolezza strutturale del nostro sistema impronte che sbarra cioè la prevalenza Bella con dei dei fattori ad alta tecnologia nell'impatto la Mini minor peso dall'alta tecnologia nel nostro disposte a nome nostro Thuram alquanto abbiamo dare più vita intenzione
Allora dover fronteggiare questo problema dell'internazionalizzazione e Bergamo le partecipazioni statali le partecipazioni statali soprattutto legni hanno nel campo dell'internazionalizzazione antiche importanti benemerenze dei non soltanto per gli investimenti minerari Mann anche Melandri importanti iniziative che hanno preso ebbene veramente strano il fatto che non sia sfruttati in alcun modo la sinergia pure esistente tra l'attività all'estero delle aziende a partecipazione statale dei parenti le sinergie tra le aziende dei premi le sinergie tra le aziende ma partiva sempre da lei e quelle dell'area privata grandi medie piccole non escluse le cooperative
Il cui peso al commercio estero italiano è andato vigorosamente crescendo negli ultimi anni
A testimonianza emblematica
Dell'importanza delle partecipazioni statali sul fronte dell'internazionalizzazione stavano episodio molto piccolo forse non a tutti no la Fia abbandonato precipitosamente gli Stati Uniti alcuni anni fa rientrerà negli Stati Uniti
Sulla scia dall'operazione altrove l'Alfa Romeo la povera Alfa Romeo è quella che vessata tormentata e in difficoltà eccetera ma che consenta la piazza con la sua tecnologia di riprendere un disegno stabiliti
Naturalmente l'internazionalizzazione non è soltanto una scelta delle imprese e anche una scelta dei governi
Nel rapporto globalità dello Studio Ambrosetti distribuisce periodicamente ad una ristrettissima élite del mondo finanziario italiano era scritto qualche mese fa
L'Italia è carente per quanto riguarda la politica governativa dell'internazionalizzazione sta scritto rapporto progetti che ovviamente non è una forza dell'opposizione perché queste viti invitato ad Ambrosetti per non rappresenta sicuramente l'opposizione
E quindi è una constatazione
Molto fredda molto obiettivo
Che ci porta al discorso della necessità di una politica industriale forte e coerente che veda tra gli obiettivi non soltanto il potenziamento dell'innovazione nell'ambito Italia nella torre eburnea Italia ma un potenziamento dell'innovazione attraverso il sistema di alleanze come fanno tutti i nostri maggiori concorrenti rinnovazione non nasce dall'isolamento nasce dalla collaborazione per fare la collaborazione occorre una forte politica di sostegno che metta le nostre imprese e qui riprese partecipazione statale possono avere qualche cosa da dire molto efficacemente
In condizioni di dialogare costruttivamente con le imprese giapponesi americani e di altri Paesi in maniera sistematica
Ben costruiti
Ma è anche parte di internazionalizzazione e di una forte e coerente politica economica estera e tutti sanno e anche questo è una constatazione che viene far da indipendentemente dalla collocazione degli osservatori a né alla maggioranza né all'opposizione tutti sanno che la politica industriale italiana beh fragile non è né forte né coerente anche per quanto riguarda i fronti teste lo spezzettamento del commercio estero italiana
Delle politiche delle relazioni economiche internazionali il nostro Paese e noto a tutti occorrono delle misure di coordinamento che non vengono assicurati soltanto dall'esistenza di organi collegiali come il cipresso
Tutto questa materia è stata più alte analizzata in varie sedi ed è parte importante del discorso dell'internazionalizzazione
Io credo senza illusioni e senza ottimismi senza ingenuità che le partecipazioni statali possano essere parte importante possedesse iniziatori di un disegno globale di internazionalizzazione di cui il nostro Paese ha bisogno possono farsi iniziatrice di questo disegno perché hanno la forza tecnologica Ramones organizzativo per farli hanno le basi all'estero per poterlo fare sia attraverso gli investimenti milionari si attraverso quelli manufatturiere sia attraverso le basi finanziarie debba vibrazioni statali hanno all'esterno e con tutto questo può consentire di dare un forte sostegno mettendo da parte la guerra di religione tra pubblici e privati
Anche all'interno del settore del più generale di tutte le imprese pubbliche e private grandi medie piccole come accennavo poco fa comprese quelle cooperative il cui risvegli e la cui spinta internazionale in questi ultimi anni è stata motivo di grande soddisfazione per tutti quelli che osservano il furbo il fenomeno in commercio estero Italia
Sotto questo aspetto l'internazionalizzazione deve essere sempre più al nel curare non dalla retorica ma dei fan ma di concreti del mondo dell'impresa e naturalmente anche del mondo politico che deve attraverso il governo verso il Parlamento assicurare un sostegno sistematico a misure di internazionalizzazione per quanto riguarda in particolare le piccole e medie imprese che ne sentono l'esigenza ma che senza uno integrazione stretta con le grandi imprese per esempio con le partecipazioni statali hanno difficoltà ad attuare un disegno di integrazione di azione che è pure nel loro interesse
E qui mi fermo grazie
Nazionale ha suonato Giuseppe Ratti per la partecipazione il contributo che ha dato i nostri lavori la parola Michele Vianello responsabile
Della Partito comunista della zona di Marghera
Ma sono d'accordo con un contenuti della relazione soprattutto come la scelta politica fatta oggi dal nostro partito di porre all'attenzione del dibattito politico i problemi inerenti il ruolo delle partecipazioni statali
In particolare in questo mio intervento anche sulla base dell'esperienza di un grande polo industriale a forte presenza di partecipazioni statali come quello di Porto Marghera
Io intenderei soffermarmi principalmente attorno a questa elemento che noi indichiamo con forte preoccupazione di marginalizzazione
Del sistema delle partecipazioni statali questo inteso non solo dal punto di vista della quantità della presenza delle partecipazioni statali ma soprattutto dal punto di vista della qualità
E dal ruolo che le partecipazioni statali giocano attorno a grandi processi di natura economica per il nostro Paese nel mio caso di un'area importante come quella di Porto Marghera
E soprattutto direi per il ruolo che noi abbiamo mi pare la relazione lo sottolinei molto bene il ruolo che le partecipazioni statali possono giocare attorno ad alcuni interventi
Definiti sistemici il punto che mi par di dovere sottolineare segnalare che riguarda Porto Marghera ma sono convinto riguardi tutti i punti garanti politici vecchia industrializzazione di base ho presente del molto bene l'efficacia dell'intervento del compagno Bertinotti di ieri
è il punto che a fronte dell'abbandono e del ridimensionamento di alcune produzioni di base
Io qui non intendo appunto come dire a criticare l'abbandono di alcune produzioni di base che probabilmente in anni passati ancora oggi si pone come un dato inevitabile ma il dato da sottolineare come a fronte
Dove l'abbandono di queste produzioni di fase non corrisponda da parte delle partecipazioni statali un nuovo impegno
Più avanzato attorno ad attività materiali e immateriali a più alto valore aggiunto e a più alta competitività io vorrei sottolineare un punto come ci sia una effettiva difficoltà da parte delle partecipazioni statali di passare da una concezione da una iniziativa
Attorno alla integrazione di alcuni cicli produttivi
Penso a questi grandi poli che non sono solo poli industriali sono attori industriali integrati dove i sottoprodotti di produzione di alcuni grandi comparti di base sono usati anche da altri industria ecco a fronte
Dell'abbandono di questi integrazioni fra produzioni di base
Non si presenta un salto di qualità attorno ad integrazioni appunto di sistema di partecipazioni statali in produzioni a più alto valore aggiunto in produzioni in cui si mette in risalto un forte patrimonio di professionalità e di conoscenze che esistono questo mi pare abbia un duplice risultato negativo e prima che ci sono delle forte conseguenze sul piano occupazionale all'interno di questi bolidi
Perché appunto ripeto a fronte dell'abbandono di alcune produzioni di base non esiste
Un nuovo impegno più avanzato attorno ad altre produzioni e non penso
Che la politica di ammortizzatori sociali sia di per sé o uno strumento di politica industriale o come dire uno strumento che da solo può risolvere alcuni alcuni problemi sia perché penso soprattutto alla nostra area non c'è un riflesso che ne mancare un riflesso tendente a qualificare un tessuto di piccole e medie imprese che in tutti i casi lavora ed è stato un come dire fattore di produzione un elemento di ulteriore trasformazione di di questi io penso soprattutto ad alcune possibilità che esisterebbero che rimangono inespresse nella metallurgia non ferrosa penso ad alcune produzioni che rimangono inespresse attorno alla chimica
E la seconda cosa da sottolineare in queste aree l'abbandono
Di un patrimonio impiantistico di ricerca e di professionalità che esiste che è consolidato che probabilmente in gran parte pari qualificato ma che tuttora presente che sarebbe sbagliato dov'era dover abbandonare
Perché appunto sottolineo la possibilità e la necessità di un intervento delle partecipazioni statali in un'area come queste in un'area come quella di Porto Marghera di vecchia di vecchia industrializzazione
Siamo di fronte a secondo me ad una situazione lo confermano anche i dati locali di ulteriore sviluppo noi abbiamo subito negli anni scorsi un processo di prima trasformazione ti prima ristrutturazione
Ripeto alcune delle quali assolutamente inevitabili che ha comportato nel corso di degli ultimi dieci anni la perdita di venti mila
Abbiamo
Benissimo un attimo il microfono
Noi abbiamo avuto alcune trasformazioni alcuni cambiamenti alcune ristrutturazioni nei settori chimici nella navalmeccanica nella siderurgia
Mi stupisce ad esempio una cenno che faceva ieri il ministro Darida che mi pare rimpiange se lei calma per i disastri che ha commesso questo ente nella zona di Porto Marghera mi sembrano rimpianti che francamente non hanno alcun fondamento mi pare che appunto la fine di questo risultato sia stato una profonda ridimensionamento delle capacità produttive dell'industria di base
Oggi noi ci poniamo il problema dell'allargamento della base produttiva si sottolinea a fronte non solo di una situazione generale sul di grandi indicatori economici straordinariamente positiva ma anche perché questo il dato da sottolineare noi ci troviamo di fronte ad aziende quanto meno in quell'area
Con i conti e come alcuni sistemi produttivi profondamente risanati
Ci siamo sbizzarriti un po'a fare una bilancio consolidato dell'impresa partecipazione statale di Porto Marghera non ci troviamo di fronte ad imprese largamente inutile
Che hanno in gran parte del Senato i loro conti che hanno investito che hanno un apparato industriale che oggi potrebbe essere messo a disposizione dello sviluppo l'elemento che noi invece dobbiamo sottolineare è come in questa fase noi sottolineiamo un profondo abbandona da parte delle partecipazioni statali di settori estremamente importanti
Come le partecipazioni statali sempre meno in quell'area siano un soggetto imprenditoriale
E questo vorrei sottolinearlo poi citerò alcuni casi a differenza di un rinnovato impegno da parte dei privati questo un dato assolutamente nuovo ed assolutamente inedito
E questo sia sul piano industriale ma soprattutto poi dato vorrei sottolineare che riguarda il futuro attorno ad alcune grandi opere fra strutturale che riguarderanno il futuro della città storica di Venezia su cui noi riteniamo le partecipazioni statali un loro ruolo debbano averlo e su questo mi soffermerò un attimo più avanti
Però dal punto di vista della politica degli investimenti produttivi
Sia dal punto di vista di processo che di prodotto ripeto assistiamo ad un nuovo impegno dei privati mai come in questi ultimi anno e mezzo è previsto per il prossimo anno l'abbiamo assistito a così tanti interventi da parte dalla Montedison
Sia dal punto di vista di prodotto sia che dal punto di vista di processo consolidando alcune produzioni di chimica di base ma consolidando che alcune produzioni di fibre
Dal punto di vista delle partecipazioni statali invece l'impegno ci pare sia ancora un impegno assolutamente insufficiente l'unica mi pare iniziativa di rilievo dal punto di vista imprenditoriale è questa joint venture attorno alla quale lui attribuiamo un valore positivo fra Enichem e ai sia ai però la produzione per la produzione del del del PVC
Le scelte ripeto ancora una volta delle partecipazioni statali se come tralasciano settori estremamente importanti
Io mi riferisco ad esempio all'alluminio noi sottolineiamo colgo anche questa sede
L'estrema gravità delle scelte che sta attuando le mie CS
All'interno di questo comparto
Perché depotenziano tolgono ogni possibilità di film di futuro allo sviluppo di alcune lavorazioni alla verticalizzazione di alcune produzioni però vinse la possibilità di abbandonare progressivamente nel tempo alcuni importanti produzioni voglio sottolineare ancora una volta in modo assurdo sia nel metodo sia nel merito con il quale la fissità sta privatizzando la del tassista ci pare un modo francamente discutibile dal nostro punto di vista pura sapendo che all'interno di alcune produzioni in tutti i casi
Vanno ridiscusse pari visto il loro il loro ruolo
Infine vorrei sottolineare mi pare lo giustamente sottolinearsi il compare il segretario regionale del Friuli il ridimensionamento la politica discutibile
Nel settore della navalmeccanica ma il punto su cui mi interesso un po'di più soffermarmi perché forse quello più importante perché indica le linee di tendenza e come le partecipazioni statali siano assolutamente assenti o in gran parte assenti
Attorno ai grandi processi di trasformazione inerenti agli interventi sulla città storica
Mi riferisco in particolare agli interventi legati agli stanziamenti per la legge speciale per Venezia mi riferisco soprattutto al consorzio per l'expo al di là del giudizio non positivo che noi diamo come Partito Comunista attorno a questa operazione ma ciò che mi interessa sottolineare
E la tendenza nella quale una tendenza nella quale le partecipazioni statali non ci sono io vorrei invece sottolineare come l'assieme di queste attività siano in gran parte se non quasi totalmente egemonizzata e dalla FIAT
è grave secondo lui almeno per due motivi il primo perché si tratta pur sempre di investimenti nei prossimi anni per una cifra inerente due mila miliardi
Certamente è un dato da dover sottolineare io qua non voglio dire su questo voglio essere molto molto esplicito noi non pensiamo che le partecipazioni statali devono essere un po'come il prezzemolo in ogni affare ci devono essere partecipazione stata non è questo il punto il punto più importante è che la somma di questi investimenti diretti e indiretti
Stanno mettendo in moto emetteranno soprattutto alcuni grandi filoni produttivi un primo c'è un primo filone produttivo di ricerca che è legato alle tecnologie del disinquinamento
Ed è legato alle tecnologie del disinquinamento direi legato ad alcune operazioni sul campo su un tessuto vivo come quello della laguna della laguna di Venezia
C'è la possibilità torno ai dati del disinquinamento da alcuni interventi concreti e reali di disinquinamento di mettere in piedi un sistema di banche dati
Ed un sistema di informazione da dare poi per interventi successivi
C'è da mettere in piedi un intero filone di tecnologie legati problemi del disinquinamento dell'intervento sull'ambiente
Io voglio sottolineare come attorno alla questione dell'utilizzo di questa grande fonte nuova di informazione e di affari esista un problema in tutti i casi che noi ci poniamo
Di controllo democratico sulle scelte che verranno fatte sul flusso di queste informazioni sull'utilizzo che di queste informazioni verranno fatte
E c'è un secondo terreno estremamente importante sul quale appunto noi riteniamo sarebbe necessario un intervento di questo genere
Che riguarda finito che riguardano assieme compresso dei lavori civili che si dovranno che si dovranno svolgere da esperienze impiantistica estremamente importanti pensiamo a tutto il sistema di chiuse e di difese a mare che si potrebbero fare le ricadute
Produttive ed occupazionali che si potrebbero creare attorno a questo dall'assieme dal Complesso di questi investimenti di questo nuovo terreno di ricerca ci pare che settore delle partecipazioni statali in modo quantomeno discutibile sia sia assente l'ultimissima l'ultimissima questione e che legato a questo esista un progressivo disimpegno attorno i settori di ricerca anche qua mentre Montedison
Sta investendo rilanci propri centri di ricerca le partecipazioni statali abbandonano posano io penso soprattutto al centro al centro della della sa Mimma e rapporti che questo aveva con piccole medi presi sei sotto la loro riqualificazione tecnologica
I nuovi prodotti di nuove tecnologie
Ecco mi pare che questi siano l'assieme dei problemi l'assieme delle cose che si pongono nella nostra mi pare tutto sommato stiano a confermare alcune impressioni alcuni degli orientamenti di base che erano posta nella relazione che nei documenti che ci sono stati dati
Grazie la parola compagni Giovan Battista Zorzoli del consiglio d'amministrazione dell'ENEL
Care compagne e cari amici ecco io credo
E qui condivido in pieno quanto diceva ieri compagno Macciotta che la relazione introduttiva di Borghini rimette da un lato al centro
Del dibattito il ruolo delle partecipazioni statali con una serie di indicazioni estremamente importanti ed estremamente puntuali ma dall'altro bisogna difendersi
Dal rischio che tutti si dicano d'accordo sulle proposte che sono avanzate che sono oggetto di questo dibattito
E bisogna quindi e io cercherò di farlo nel mio intervento individuare quali sono i reali no di su cui necessariamente si aprirà un confronto e una dura battaglia politica e lo farà toccando con uno soltanto degli indirizzi strategici
Che erano presenti nella relazione di Borghini quello relativo al grande tema dell'innovazione e del ruolo che le partecipazioni scritti statali possono e debbono vivere
A tal fine e qui io vorrei cominciare vado per con alcune semplificazioni che mi sembrano confortare questo tipo di ragionamento comincio da una osservazione forse apparentemente marginale e nel suo interessante intervento ha fatto ieri il professor Prodi quando ha detto
E il sistema delle partecipazioni statali forse potrà avere una sua valenza molto ridotta rispetto a oggi nel momento in cui si andasse a un'integrazione su scala europea ricordo testualmente che ha sottolineato che l'esperienza americana insegna che a quel livello non c'è più bisogno più mercato le dimensioni sono sufficientemente
Ampie per cui non c'è più bisogno di realtà di strutture come ad esempio lì sistema delle partecipazioni statali in Italia ecco
Qui arriviamo al punto
Non è così
Perché negli Stati Uniti d'America
Le condizioni di Scajola e di mercato sono una condizione ex necessaria per un processo moderno rinnovazione ma non solo di per sé sufficienti
Gli Stati Uniti d'America Pilotto hanno il processo innovativo soprattutto attraverso alcuni grandi interventi pubblici le stivali
E i programmi spaziali sono tu strumenti tipici attraverso cui passa oggi il processo di innovazione all'interno degli Stati Uniti dammi e non sono certo
Soprattutto estiva non è certo il lo strumento che noi proponiamo quote possiamo pensare balletto nel contesto europea
E si badi bene che quando si parla di questo tipo di programmi non è tanto importante anche se ha una sua importanza
Le risorse finanziarie che attraverso programmi di questo genere vengono fornite anche al processo di ristrutturazione di innovazione e di sviluppo industriale dei servizi e molto più importante un altro aspetto
Perché quando il governo federale americano si pone come obiettivo
Lo sviluppo per esempio di un sistema laser in grado di abbattere
Un missile in certe condizioni
Non finanzia soltanto per la ricerca e per lo sviluppo ma definisce l'oggetto diventa il committente diventa il mercato ha costruito a priori il mercato per cui sì sviluppa questo tipo di innovazione
E che non è perché proprio il dramma di eureka attiva pervenire al caso europeo al di là
Delude difficoltà d'accordo d'intesa su scala europea è proprio questo che eureka non può fissare essendo rivolta a ad un'attività di ricerca e sviluppo
Con applicazioni a livello di mercato non può fissare
L'oggetto finale con tutte le specifiche perché altrimenti avremmo una programmazione di tipo sovietico con tutti gli errori che questo comporterebbe che ha comportato natura fissare una cosa di questo genere mediante grandi finanziamenti come quelli di Orca che sono necessari che vanno richieste che vanno portate avanti
Non esauriscono il problema di fondo
Di proporre
Per un mercato che ancora non c'è
Metterci a nel caso che i programmi militare
E quindi di produrre elevato coefficiente di rischio e a redditività differita quindi il problema del ruolo delle partecipazioni statali nel processo di innovazione che è un problema che va al di là della dimensione nazionale
Il processo di internazionalizzazione quello che fa
Le condizioni necessarie il fiato il respiro di sinergia
Ma richiede pur non elimina per per sua natura automaticamente il problema del rischio e della redditività differita ecco quindi questo Gianni un grosso tema su cui io credo che se andiamo a verificarlo nel non credo l'ambizione politica di rilancio del ruolo delle partecipazioni statali acquisisce
Una sua importanza valenza
E vorrei citare
Un secondo esempio
Di tipo opposto se vogliamo in cui certamente la responsabilità primaria e del Governo denuncia e non di chi dirige il sistema delle partecipazioni statali
L'Italia che a questo sistema complesso ed articolato
Non ha mai
Indirizzato e parlo di quel tale intendo il governo non ha mai indirizzato questo sistema che è anche un grande utente d'innovazione oltre che produttore d'innovazione
Come sistema in grado di appoggiare promuovere la politica di innovazione nel nostro Paese io cito un esempio soltanto per brevità di tempo il problema dell'automazione d'ufficio
In questo momento nel complesso sistema delle partecipazioni statali
Sta andando avanti questo processo è chiaro che questo processo non è un processo che può essere governato imposto in moto rigido dall'alto ma un conto e lasciare l'autonomia e la flessibilità è un conto tacere
Non dare alcun Indirizzo non tentare nessuna sinergia
Per quanto riguarda un processo di automazione d'ufficio che se fosse in qualche modo almeno all'interno
Dei singoli enti o delle singole finanziarie coordinato in modo più ragionevole potrebbe diventare un formidabile strumento di promozione dell'innovazione ora su questo evidentemente non si fa nulla e questo per esempio e
Una carenza di Pinga del sistema delle partecipazioni statali perché non è vero le imposte private giustamente si comportano in questo modo perché la Comau
Principale produttore di robot italiani è quello che è sul mercato internazionale perché ha avuto un cutter market un mercato proprio che è quello della mia che gli ha consentito di farsi le ossa e sperimentare e di diventare quello che è diventato ora dal punto di vista rete dell'automazione d'ufficio di sistema delle partecipazioni statali anche per la sua diversità di bisogni ed esigenze di obiettivi di organizzazione sarebbe un settore ampio ed articolato in cui offrire occasioni programmate dallo sviluppo dell'automazione d'ufficio e tutto questo in realtà non è accenno soltanto perché mi sembra che sia stato adeguatamente sottolineato anche dalla relazione introduttiva
Il ruolo che le partecipazioni statali possono avere per l'innovazione nel Mezzogiorno un'innovazione che va vista non solo come innovazione tecnologica ma come intervento complessivo
Per tutte quelle infrastrutture moderne
Che sono di tipo territoriale finanziario tecnologico al trasferimento delle conoscenze
Promozione e commercializzazione che il Mezzogiorno di quel magico in un giorno e particolarmente carente e voglio ricordare un altro aspetto
Che storicamente è stato portato avanti
Dalle partecipazioni statali al pilota avvenuto alcuni ASP parti delle partecipazioni statali e che oggi certamente molto debole
Io faccio che qui un esempio per chiarire Placente
Storicamente la stampa e oggetti
Parlo anni sessanta e stato un grosso strumento positivo
Per lo sviluppo della politica ENI nei paesi del terzo
L'offerta di servizi di capacità di ingegneria e di progettazione è stato un grande strumento positivo e per l'Italia e per i Paesi che lo aspetta
Oggi esiste un altro strumento molto più moderno all'interno dell'ente
Che però non svolge con la stessa forza
La stessa funzione oggi c'è presepio limitata all'interno dell'ente tutt'a livello degli anni ottanta anni Novanta proprio svolge la stessa funzione
Ci sono possibilità e anche opportunità alcune sono state anche prese in esame
Di aiutare all'organizzazione generale del sistema informativo della Pubblica mercatone del funzionamento
Del sistema pubblico in molti Paesi emergenti che hanno bisogno di modernizzarsi rapidamente in questo senso questo lo strumento che non eliminavano Sampras getti evidentemente ma lo strumento complementare più moderno però non sia oggi lo stessa
Forza lo stesso capacità imprenditoriale la stessa modernità che si aveva vent'anni trent'anni fa e queste sono cose su cui si gioca fortemente anche la presentazione arresto e consentitemi un ultima una penultima annotazione
L'innovazione per un processo lungo
Che parte da lontano che non si improvvisa che costituito di molte fasi
è evidente che noi oggi in Italia
E è stato alla storia degli ultimi anni abbiamo dovuto rispondere caduto risponde il sistema produttivo italiano ha delle emergenze all'esigenza di ristrutturarsi e rinnovarsi rapidamente
Per far fronte a un tipo di concorrenza di trasformazione interrogazione
Ma questo ha significato innovazione di processo tempo innovazione di prodotto e quando si parla di innovazione di prodotto
Mentre l'ovazione di processo lassi importa pagandone i prezzi anche in termini di pendenza tecnologica abbastanza agevolmente l'innovazione di prodotto
Senza un minimo di capacità autonoma e di e di quindi programmazione strategica rischia di e essere parziale partiva e insufficiente ieri il professor Emilio e ho apprezzato molto questo ha fatto ha dato alcune indicazioni in questo senso ricordo per in particolare sullo sviluppo dei nuovi materiali che uno degli indirizzi strategici delle partecipazioni statali
Ma io vorrei ricordare il problema grosso delle biotecnologie
Ora non è possibile che sistema delle partecipazioni statali in Italia non assuma questo come uno del proprio BPVi strategici e da questo punto di vista sarebbe interessante sapere cosa ne in pratica delle convenzioni tra lirica e l'università italiane per creare dei poli di eccellenza la sensazione che sia e che sia stato un ottima idea che però no da tarda
Ho a quagliare a produrre risultati anche perché non può essere lasciata alla spontaneità ma deve avere dietro una volontà strategica e politica dell'IRI
Di utilizzare queste competenze per dei programmi molto specifici ultimo punto per capire che l'innovazione chiamo in causa poi una serie di altre tematiche non specifiche ieri è stato ricordato anche dal professor Prodi il problema
Per protocollo ieri
Dei risultati per ora non entusiasmanti e dell'esigenza di andare oltre
E io credo che non si può che essere d'accordissimo percorso necessita di sperimentare allargare di approfondire il protocollo rilevato collo ieri va inteso come l'avvio di un processo
Che alla fine se vuole soprattutto garantire che l'innovazione vada avanti con il massimo di efficienza di tempestività e di razionalità
Significa un coinvolgimento attivo
Di tutte le risorse umane presenti nel sistema delle partecipazioni statali e allora il problema della
Del coinvolgimento attivo pone subito un grosso problema io da solo il titolo perché e noto
Credo la maggior parte dei presenti
Pone anche il problema della fine di una serie di discriminazioni di carattere politico che mortificano
Molte risorse umane e ne impediscono la piena valorizzazione il processo innovazione ha bisogno anche di questo strumento
E quindi la più completa valorizzazione delle risorse umane e non è solo qualcosa che dobbiamo richiedere per giustizia e per correttezza politica ma per consentire un reale sviluppo di questo sistema
Grazie la parola al compagno Roberto Cappellini della segreteria di Milano
Abbiamo fatto bene a promuovere questo convegno sul ruolo delle partecipazioni statali
Si sentiva da tempo l'esigenza di aprire un confronto serio su questo tema del nostro stesso partito con le altre forze politiche sociali con le stesse partecipazioni statali con i lavoratori
Un confronto capace di fare emergere con chiarezza
L'esigenza di fare imprimere al sistema delle partecipazioni statali
Un netto mutamento di rotta un profondo rinnovamento per riacquisire quel ruolo propulsivo che il sistema delle imprese pubbliche
Ha avuto in altri periodi dello sviluppo del Paese
E che ha smarrito in questi anni di grande trasformazione
Questa fase concordo pienamente con la valutazione espressa nella relazione di Borghini sostanzialmente questa fase di ristrutturazione Rizzi è chiusa concerto permane il problema di bordate al termine la ristrutturazione in alcuni comparti di base
Ma il sistema dell'impresa sia risanato
Sostanzialmente abbiamo detto dal punto di vista finanziario abbiamo allora ecco il punto una grande occasione che non può non essere colta
Del riposizionare le partecipazioni statali sulle nuove frontiere dello sviluppo
E questo è decisivo per il Paese punta il potenziamento delle partecipazioni statali
In una fase di ristrutturazione di crisi e grave
Ma più grave sarebbe in una fase di ripresa e di possibile sviluppo questa esigenza di un mutamento netto di rotta mi pare non sia espressa nei gruppi dirigenti delle partecipazioni statali
Secondo
Questo depotenziamento non è il risultato ineluttabile oggettivo dei processi di ristrutturazione
Non c'era altro da fare
A nostro parere si poteva fare di più e diversamente questo depotenziamento è conseguente alla linea di deregolamentazione e neoliberista impressa dal governo voluta dalle forze conservatrici finalizzata ad interessi privati secondo l'equazione che ciò che è bene per l'impresa privata e bene per il Paese
Questa equazione avuto il suo massimo di applicazione per la FIAT
La pubblicizzazione delle perdite della privazione azione dei profitti che parlava Borghini nella relazione ne sono il corollario finale di questa logica
L'accettazione da parte delle Pbs di questa logica non era scontata non è stato e questo è un dato politico inequivocabile
In terzo luogo la critica politica dunque che noi esprimiamo è netta alle partecipazioni statali non sono l'hanno avuto un ruolo imprenditoriale
Ma hanno sostenuto la riorganizzazione dell'impresa privata accollandosene i costi economici produttivi e sociali altro che logica di business di performances questi anni ciò che si è chiaramente visto sono stati business dei privati si fa fatica a pensare ad uno delle partecipazioni statali
Ciò non deve significare non distinguere le differenti responsabilità
Derivanti dalla politica economica del governo oppure dall'assenza di una politica industriale questo sarebbe sbagliato stanno ruba una linea imprenditoriale pubblica
Fortemente subordinata alla logica privata non è conseguenza meccanica è una scelta politica
Quando parliamo di riposizionamento riforma e rilancio delle Pbs sappiamo che molto dipende dalle linee economiche e programmatorie definite dal governo ma ciò non basta
Non è sufficiente se parallelamente non si afferma una piena autonomia nelle scelte e nella gestione da parte del sistema delle partecipazioni statali
Quando parliamo di deficit di imprenditorialità
Non pensiamo solamente alla qualità del management
Ma pensiamo al contrario alla capacità di intraprendere nei nuovi settori e di farlo in piena autonomia
Questa opera di rinnovamento questo mutamento di rotta finalizzato allo sviluppo per essere realizzato ha bisogno di un vasto schieramento di forze politiche innanzi tutto a sinistra lady di forze sociali innanzitutto dei sindacati
Del consenso dei lavoratori del protagonismo dello stesso management
Senza questa iniziativa politica unitaria senza questa mobilitazione di energie non si potrà sottrarre del bar decifrazione statali ricatti e alle logiche spartitorie e lottizzanti Ricci di cui lei ha parlato ampiamente Borghini nella relazione
Nella costruzione dello schieramento riformista
Dobbiamo dircelo con franchezza Company siamo in ritardo
Questo convegno raggiungerà il suo scopo se creava le condizioni politiche per realizzarlo
Ebbe dei comunisti un problema non lo è da tempo
Commette un grave errore quelle forze che pensano di dipingere così come portatori ancora di una concezione vetero statalista
Ciò non significa che non esistono nella nostra iniziativa limiti o ritardi
Lo abbiamo ribadito anche al diciassettesimo congresso
Il problema per i comunisti per la sinistra non è la quantità di pubblico nell'economia non è questo che vogliamo discutere semmai e la sua funzione
Ecco allora che il confine Pubblico e privato non è un a priori un dato ma non è neppure quel confine mobile definito di volta in volta attraverso le categorie del business e della Performance
Il confine non è una linea geometrica è un dato politico
Per noi comunisti quel confine e di volta in volta fissato sulla base della maggiore o minore capacità necessario per orientare e finalizzare i processi di accumulazione
Quel tanto che basta quindi parliamo il ruolo di funzione e non di quantità indefinita
In questo modo intendiamo quando parliamo di affidare alle partecipazioni statali un ruolo strategico strategico perché può raccontare lo sviluppo reale delle forze produttive con la trasformazione della società
Le partecipazioni statali per noi comunisti sono degli strumenti operativi essenziali della programmazione democratica
Fuori da questa logica rimane per le partecipazioni statali la linea della subordinazione ed al depotenziamento strategico
Gli obiettivi prioritari
Che definiscono un riposizionamento delle partecipazioni statali finalizzato alla qualificazione dell'apparato produttivo
E a rimuovere i principali piccole lo sviluppo sono stati ampiamente descritti nella relazione di Borghini e mi trova pienamente consenziente
Ciò però non basta
Io penso che le partecipazioni statali non debbano caro smarrire quella funzione di riequilibrio e di correzione di cui ne parlava lo stesso Borghini dalla relazione
Di correzione delle tendenze negative del mercato
Funzione svolta anche nel passato e che deve oggi essere ripensata alla luce dei cambiamenti che sono intervenuti
Questa funzione di riequilibrio non è per noi comunisti intesa
Come puro intervento assistenzialistico questa è stata la concezione predominante della Democrazia Cristiana
Il riequilibrio non è solo una categoria sociale essa esclusivamente una categoria economica e politica
Contrastare oggi le tendenze negative significa contrastare essenzialmente le nuove forme di concentrazione e di dominio
Quella quarta fase di fusioni di cui parlava il professor Prodi non è oggettiva o agnostica
Proprio la caduta di un ruolo il depotenziamento di ruolo dalle partecipazioni statali l'assenza di un intervento progressista dello Stato nell'economia in una fase delicata di ristrutturazione di riconversione hanno favorito e questo dobbiamo dircelo
Hanno favorito quella straordinaria e preoccupante concentrazione produttiva economico-finanziarie di potere di cui abbiamo parlato nel recente comitato centrale
Non si tratta di ostilità
Nei confronti dei privati
Ma creare quelle condizioni per cui si affermi un'effettiva sinergia tra pubblico e privati nell'interesse del Paese
Allora la logica da affermare è quella di dare al privato quanto è possibile e di dare al pubblico quanto è necessario questo significa però erotico anche con un senso di autocritica
Uscire da un certo genere di cinismo che può apparire anche incapacità di scelta
Con questo convegno io penso che dei passi in avanti importanti sono stati compiuti noi dobbiamo discutere sul ruolo delle partecipazioni statali sapendo che significa anche scegliere
Bisogna definire quali sono i settori definire gli accordi le partecipazioni di maggioranza e di minoranza
Lo dobbiamo fare noi per poterlo chiedere agli altri in questo senso noi non ci convincono non ci convincono le affermazioni fatte la linea espressa dal professor Prodi circa le intenzioni di riposizionamento ad esempio dell'IVRI
Quello che possiamo registrare ad esempio in un'area importante come quella lombarda
Deroghe l'insieme delle partecipazioni statali
Bene in sostanziale ritirata dall'apparato produttivo da Montedison prima
La SME e l'Alfa Romeo la Delta Sider l'Ansaldo l'Italtel la Breda Fucine l'area di Sesto in sostanza noi continuiamo a misurare una riduzione di peso e di ruolo e di punizione
In un'area Angelo dove internazionalizzazione dell'economia e innovazione
Della d'apparato produttivo provano
Per eccellenza uno dei terreni più favorevoli allora io ho terminato noi pensiamo che decisivo per lo sviluppo del Paese della presenza delle partecipazioni statali
E una qualificata iniziativa delle partecipazioni statali nel mondo bancario e nell'intermediazione
Ciò può garantire
Ma ecco qui non basta la presenza nel mondo bancario una maggiore presenza
Il dato anche qui è politico non garantisce di per sé una maggiore trasparenza
Questo noi chiediamo alle partecipazioni statali un'iniziativa un ruolo imprenditoriale capace di garantire il massimo di trasparenza e il massimo di articolazione del mercato finanziario per rompere posizione di predominio
Di potere
Dire che l'IRI deve garantire il pluralismo e l'articolazione del mercato finanziario
La crescita di nuovi soggetti significa superare la logica della semplice performances del business
Svolge le quel ruolo passato al contrario su un criterio che risponde agli interessi generali dell'economia del Paese
In questo senso si muove la linea che vuole una Mediobanca al servizio di tutta l'impresa e non solamente dalla figlia
Le partecipazioni statali sono dunque punizione dello sviluppo di una economica effettivamente viste su questa strada i dirigenti delle partecipazioni statali troveranno la più ampia disponibilità iniziativa del Partito comunista
Un ultimo flash e mi scuso questione della democrazia
Io penso lo dico molto schematicamente
Penso che confinare il tema della partecipazione dei lavoratori all'interno della sola sfera delle relazioni sindacali sia insufficiente
Ciò non significa che noi non dobbiamo dare piena attuazione di sviluppo al protocollo ieri
Penso però che si possano dare avanti per questo io penso necessario creare esperienze sperimentazioni che permettono una maggiore coinvolgimento e forme di rappresentanza
Ringrazio la
Diamo la parola al compagno Walter Galbusera segretario nazionale della UIL
Ringrazio questo invito che ci consente di Bartali alcune riflessioni su questo tema così complessa ma anche altrettanto decisiva per lo lo sviluppo economico e per l'occupazione
Vi sono questioni di di di metodo e di merito
Credo che la l'aspetto più importante su una materia come questa attenga alla definizione delle regole
Le regole cioè la loro trasparenza sono l'unico riferimento che ci permette di dare un giudizio o chi abbia il massimo grado di oggettività i di neutralità nel senso che tanto più chiari sono le procedure tanto più facile verificare il rispetto il discostamento paese
Questo è il tema centrale crediamo nel dibattito sulle partecipazioni statali
E certamente può essere arricchito da valutazioni di merito infinite ma che altrettanto certamente sicuramente deve avere nelle sue regole nelle sue nella certezza delle sue procedure il caposaldo di garanzia
Che
Al di là dei discorsi dei ragionamenti e dei progetti che naturalmente hanno un'abilità e una loro validità non si affermi però una gestione di tipo particolare che non risponde agli interessi generali
Voi avete delineato l'una percorso avete individuato dei soggetti avete cercato di individuare anche le garanzie credo che sia corretto collocare all'interno dei cicli del CIPE cioè degli organismi del Governo direzione economica
L'aspetto diciamo così iniziale del processo di di definizione dei progetti i percorsi degli obiettivi delle partecipazioni statali
Non vi è dubbio che il sistema quanto meno l OLAF non afflitto da gravi patologie
Il rapporto tra esecutivo e assemblea elettiva è un rapporto come dire
Fisiologico nel senso che si presume
Che l'orientamento di governo ritrovi
Lei l'orientamento dell'assemblea una sua conferma se così non fosse evidentemente il governo sarebbe da modificare e credo che però al di là di questo un semplice ragionamento non si possa andare editore può essere un soggetto responsabile
Il principio di responsabilità di decisione di unicità di governo è sostanziale
E noi credo che debba essere minimamente epilogo che vogliate mettono in discussione riproponendo una concezione assemblearista sia pure a livello parlamentare quindi certezza di responsabilità controlli da parte del Parlamento e regole trasparenti l'articolo non possono che essere allo stato delle cose le stesse regole che si applicano non si applicherebbe ora in una struttura privata un principio cioè di responsabilità a cascata
Da questo punto di vista hanno ragione di Vitra presidente io non li ho ascoltati tutti ieri io leggo dalla stampa che hanno rivendicato l'autonomia nei confronti delle forze politiche direi che questo tipo di affermazione dovrebbe essere però anche leggermente come dire aveva ripensata anche considerata alla luce del fatto che pur tuttavia qualcuno che così non si può non essere mi sembra che questo discorso di autonomia
Già che è corretto inserisse laddove venisse eccessivamente generalizzato sarebbe più come una forma come dire di vezzo culturale che noi di comportamento politico vero vero e proprio tutti i presidenti degli enti tutto il consiglio di amministrazione Solomon
Nominati dalle forze politiche si può discutere se debba concorrere a questa indicazione anche l'opposizione non avremo credo problemi su questo ma non v'è dubbio che la titolarità la targa che porta con sé e ciascuno di questi componenti del de de delle assemblee
Dei consigli d'amministrazioni o dei presidenti è indubbiamente politica certa e la professionalità un elemento sostanziale ma non possiamo sottacere che
Un soggetto che si assume la onere di compiere un'indicazione esiste e questo è un soggetto politico ma è altrettanto vero che una volta che viene affermato affermata questa scelta tocca a costoro e a coloro che nella scala del sistema complessivo hanno le responsabilità colpire le altre scelte da questo punto di vista è giusto non interferire
Il presidente dell'ente disegnerà con il consiglio di hanno quel comitato esecutivo con la con la Giunta e con la il consiglio di amministrazione la struttura sottostante delle finanziarie là dove esistono le finanziarie a loro volta
Desiderando i responsabili dell'impresa e così via
Naturalmente non metto qua in discussione il fatto che debba esistere a finanziare potremmo tranquillamente ridimensionare e razionalizzare la struttura delle partecipazioni statali in alcuni comparti mi interessa soltanto affermare il principio di responsabilità
Che vede guidare qualunque ragionamento circa le la riforma laddove occorresse
Delle partecipazioni statali il discorso delle regole ed ai controlli mai controlli che non possono che venire in questo contesto in via successiva evidentemente
Vieri può di deve essere anche la possibilità di intervento
In un punto delle partecipazioni statali laddove fossero si verificassero dei fatti inaccettabili i toni soggetto politico quindi per l'azionista a questo intervento deve essere fatta non già in via di letta
Dal soggetto politico sull'impresa ma attraverso quello di naturali e quelle vie che sono sancite dal Codice civile e appunto dalle dalle procedure
Quindi tutto sommato si tratta più di far funzionare il sistema di farle funzionare correttamente che diventare delle nuove vedendo le nuove regole si tratta di rispettare quelle che ci sono
In questo senso occorre però anche certe non limitarsi a fornire proposte circa le procedure ma bisogna anche tentare di dire qualcosa nel merito perché questo poi diventa il terreno su cui e utilizzando le regole si misura la qualità la validità delle proposte la correttezza di comportamento dei soggetti chiamati a realizzarla
Da questo punto di vista credo
Che se qualche parola si può spendere sul riassetto dei dei grandi enti la si può spendere nel senso che se noi ragioniamo in termini di organicità di intervento non c'è dubbio che qualcuno di questi deve essere come dire ridefinito
Non c'è dubbio però che il in questo contesto l'ente che dimostra la maggiore eterogeneità e proprio ieri
E proprio dire che Hass che assomma in sé funzione di manifattura funzioni di servizio funzioni addirittura di servizio sofisticato qual è quello di una banca
E quindi delle due l'una passa una linea si propone la linea di sinergia complessiva globale e tutto è sinergico evidentemente a questo punto lo sbocco dovrebbe essere quella di fare un solo ente se tutto sinergico
O se invece si ragiona in termini di organicità non v'è dubbio che il sistema l'eccezione che balza all'occhio è proprio di ieri
Ed è lì che dovrebbe essere spezzato in due e naturalmente a avvia assestati queste due parti con ciò che rimane del sistema delle partecipazioni statali
Perché questo è l'elemento principale di anomalia in questa ottica che peraltro io credo di dover condividere
Un secondo punto riguarda il concetto
Di obiettivi e il concetto di strategicità e di essenzialità che a questo che avesse solo commesso
Avete definito una formulazione che mi che ci trova concordi
Rendere compatibile il massimo di sviluppo con il massimo di occupazione
Questo crediamo debba essere l'obiettivo di una struttura pubblica dividendo dell'efficienza diffondere l'efficienza però considerare all'interno dei parametri di efficienza l'obiettivo di massimizzare l'occupazione
Non credo sia il caso di entrare in particolari non abbiamo bisogno di formule matematiche in questo caso abbiamo bisogno di orientamenti politici e per un sistema così complesso e così importante queste due regole sono più che sufficienti efficienza economicità
E sviluppo dell'occupazione ed è su queste due su queste giù questi due obiettivi che debbano essere misurati successivamente i comportamenti e i risultati dei managers a partire dai presidenti degli enti
Sul concetto di strategicità invece vorrei tornare o un po'più diffusamente con qualche riferimento concreto
In effetti questo concetto ha perso un il suo valore come dire canonico strutturale è un termine che varia di volta in volta
Noi non siamo più in grado di dire che cosa è strategico
Che cosa sarà strategico per per dieci anni o per cinque anni noi siamo in grado di dire cosa è strategico oggi
E quindi il concetto di di strategicità non è più una formula che si deve riprodurre dovunque ma è il semplice venti un ragionamento economico fatto al momento al momento in cui stiamo discutendo
Può essere che alcune produzioni considerate ieri decisive oggi non lo siano più il caso classico credo per esempio della della di alcuni rami della metallurgia
Certamente alcuni poco alcuni alcuni metalli sono diventati assolutamente inutile perché le serie sono scoperti altri
Ma può essere anche il caso di qualche di qualche cosa che ieri era considerato invece assolutamente marginale anche perché agli albori di una nuova civiltà e oggi invece diventato assolutamente essenziale e poi ancora certamente c'era distingue tra manifattura e servizi
Ora da questo punto di vista e qui torniamo alle regole
Vi deve essere un soggetto e che credo non possa che essere il CP confortato naturalmente dalla
Orientamento dal controllo del Parlamento
Che individua a scadenze dico ravvicinate tra virgolette
Ho all'occorrenza là dove si pone il problema il carattere strategico di un settore o meno cioè in poche parole che decide se vi partecipazione statale debbano vi ed ebbe debbano entrare devono uscire da un settore laddove si verificano alcune circostanze
Questo comportamento però non viene tenuto nei fatti nell'attuale contingenza
In almeno due circostanze ecco la più la più rilevante che mi pare che però sfugga al dibattito anche del dei partiti della sinistra o anche la sinistra al governo
è quello che attiene al futuro delle telecomunicazioni in particolare della industria manifatturiera delle telecomunicazioni
Ora
Mi pare che
Con il passaggio dell'Alfa Romeo nel sistema privato che è stato
Sostanzialmente condiviso da quasi tutto lo schieramento politico
Vi sia stata anche l'occasione per sottolineare come e limiti avrebbe dovuto rilanciare riaffermare la sua presenza nei settori manifatturieri a partire da quello delle telecomunicazioni
Ora bisogna prendere atto che al di là delle assicurazioni di Darida che dice solo la metà della situazione
Questa vicenda si muovono in direzione esattamente opposta
Vero è che con la costituzione della Telit si dà vita all'assetto paritetico comunque il controllo di un istituto pubblico che attualmente è collocato nell'area pubblica
Ma è vero anche
Che il passo successivo di quest'operazione dell'operazione
Di rilancio di riassetto delle terrecotte la manifattura nelle telecomunicazioni non potrà che essere un processo di concentrazione che coinvolge una delle grandi imprese multinazionali detentrice di una tecnologia sofisticata
Non avevo tempo non ha molta importanza che questa sia Eriksson che sia
CGIL nella loro versione che sia Siemens ciò che ha importanza e che il nuovo assetto quello che succede RAI sì
Un Milan ma alla joint-venture tra
Scusate edili sarà determinante ai fini della proprietà e del controllo e questo significa che con questo atto noi trasferiamo il controllo del settore manifatturiero italiano e quindi dell'Italtel dall'aria pubblica all'aria privata questo è un dato inequivocabile che esce dalle ammissioni parziali che vengono i soggetti politici competenti e dalle reticenze che vengono dai soggetti imprenditoriali
Il professor Prodi è un abile pifferaio
Sono numerosi e che che nelle varie realtà sono anche molto piacevoli
Il la signora il suo motivo mi pare che anche qui sia stata sostanzialmente quello di rivendicare
Anche ai gruppi dirigenti delle partecipazioni statali
Una sorta di delega in bianco quasi totale quasi totale un appello a non disturbare il manovratore
Senza dare quei chiarimenti politici espliciti e chiari
Che consentano di riuscire ad apprezzare nel al suo fondo nelle sue linee strategiche quello che è il comportamento vero delle partecipazioni statali oggi ci si avvia a vendere ai privati l'Italtel
Ora si dice questo è un delitto contro l'economia no non è un delitto contro l'economia io credo che dovremmo considerare legittima anche una posizione che considera la produzione manifatturiera nel settore delle telecomunicazioni privatizzabile
è è una posizione dignitosa da un punto di vista industriale economico e politico ma ciò che è inaccettabile e che sotto l'egida della difesa dalla presenza pubblica in questo settore si porti avanti invece una politica di smantellamento di privatizzazione perché questa è la sostanza poi alla fine della strategia e delle scelte che compie Liri
E quando lo smantellamento graduale ma inesorabile della presenza dell'IRI nel settore industriale e manifatturiero questo è l'unico elemento che emerge con chiarezza lei comportamenti e non dalle chiacchiere
Del professor Pardi
Lo stesso discorso lo potremmo fare per del Tassitani in cui improvvisamente si scopre che domani mattina si farà un'operazione di cessione di un grande settore della siderurgia non si sa chi non si sa come mai
Non si sa con quali finalità e non si sa con quali soldi soprattutto assistiamo paradossalmente alla teorizzazione di una linea politica di intervento delle partecipazioni statali
Che e non solo vendono ciò che al limite dovrebbero tenere ma addirittura Vendola finanziando sistema privato perché non vi è dubbio ormai chiaro che il modo migliore di rendere il modo migliore di vendere non è quello di rendere il cinquantuno per cento
Il modo migliore di vendere se si vuole vendere e quello di vendere il cento per cento
Non ha senso non ha alcuna ragione
Soprattutto dettato da ma i comportamenti e ed è la radice le pratiche che si riproducono giorno per giorno vendere i cinquantuno per avere sostanzialmente inutilizzato il capitale azionario che rimane anzi utilizzato soltanto almeno da parte pubblica per un finanziamento surrettizio all'economia privata
Vi sono altri sistemi se vogliamo se vogliamo davvero mantenere una presenza in una associazione con il mondo privato bisogna pensare e non ai soliti complicati e qualche volta nascosti e segreti patti parasociali magari pensare di introdurre anche qui delle regole certe delle norme giuridiche per esempio quello concetto che si materializza in altri
Legislazioni delle golden share delle azioni cioè che permettono di esprimere un parere vincolante sulle scelte più importanti delle delle delle società queste somme
Lo riflessioni che non ci sentiamo di fare in merito a questo dibattito importante che voi sollevate sul sistema delle partecipazioni statali
Mi permetto di fare una rapida valutazione anche sulla partecipazione che è stata oggetto di una comunicazione a questo convegno noi siamo aperti a sperimentare forme più varie di partecipazione
Credo però che abbiamo una necessità e cioè quella di individuare anche qui Comi chiarezza con trasparenza con certezza una proposta
Troppo spesso il sindacato la sinistra si muove su questo terreno quando le affermazioni vaghe vaghi
Che non sono sostenute da proposte precise da strumenti definiti noi chiediamo ai compagni comunisti
Di misurarsi con il movimento sindacale con tutta la loro capacità di proposta e di iniziativa ma di farlo come delle proposte che siano definite si parla di un comitato di sorveglianza se questo fosse la riproposizione del modello della legislazione tedesca noi saremmo molto interessati a capirne il significato valutarlo da approfondirlo
Non mi pare che siamo ancora in grado di dire questo le formule sono ancora generiche
In ogni caso io vorrei ribadire ancora una volta che noi non possiamo misurarci confrontarci con una società così complessa e con l'economia così difficile da governare senza vere la convinzione della necessità della chiarezza degli strumenti della trasparenza delle proposte
è della efficacia dei Progetti
Grazie ringrazio il compagno Galbusera della UIL le per il contributo che ha dato i lavori a questa discussione rassicuro che ci impegneremo a proseguire questo confronto con me tutto il monumento sindacale
Ricordo che avevamo stabilito sin dalla mattinata che le conclusioni compagno lacrime
Saranno alle ore dodici e non alle tredici come previsto do la parola al compagno Michele Magno della commissione problemi del lavoro dall'ideazione del partito
Nella nota preparatorio del convegno
E nella relazione del compagno Borghini
Si pone con giusta enfasi il tema delle forme e dello sviluppo della democrazia industriale nelle imprese pubbliche
Ora va detto con chiarezza che su questo tema
Pende oggi una preoccupante ipoteche di natura politica
Mi accennava ieri Bertinotti le hanno invece da frutto l'onorevole Darida e il professor il professor Prodi
Eppure tale ipoteca l'hanno firmata il gruppo dirigente dell'IRI
Il ministro delle partecipazioni statali e il governo nel suo insieme quando hanno consentito all'Inter sindaco di giocare un ruolo inaccettabile nelle le trattative per il rinnovo per il contratto dei metalmeccanici un ruolo di controfigura della Federmeccanica in questa vertenza la figlia della Confindustria hanno sempre menato la danza
Liri e la sua associazione hanno sempre subito e sono sempre stati alla coda
è un fatto grave che ribalta una lunga e per molti versi positiva tradizione di rapporti sindacali
è un episodio che rischia di incrinare fortemente la stessa credibilità di un sistema di relazioni industriali moderno e avanzato
Che negli anni passati ha visto proprio nelle partecipazioni statali esperienze importanti di confronto e di elaborazione
Ora a mio avviso è difficile non la scorgere anche in questa vicenda se non la subalternità quanto meno una vistosa perdita di autonomia dell'imprenditoria pubblica nei confronti del padronato privato
Autonomia delle aziende a partecipazione statale pari dignità tra impresa pubblica e privata mobilità dei confini tra settore pubblico e privato
Sono stati questi tre motivi dominanti dei discorsi svolti guida i presidenti degli enti di gestione
Ma alla prova dei fatti questi obiettivi sono ancora solo delle intenzioni anche se certamente condivisibile
La mappa del potere economico del Paese profondamente cambiata
Legge Monica delle grandi concentrazioni industriali e finanziarie private e indiscussa
Numerose imprese pubbliche vero si sono risanate ma il ruolo Risanamento più che imprimere un impulso a una nuova politica industriale meridionalista al servizio dell'innalzamento della produttività generale del Paese
Si accompagna una ridimensionamento della presenza pubblica nell'apparato produttivo
Una verità senza unico insomma una vera e propria dieta dimagrante senza conoscere peraltro il peso forma a cui si vuole arrivare
Se questo fenomeno per molti aspetti erratico e casuale divenisse irreversibile
Il risultato non potrebbe che essere come messo in evidenza bene nella comunicazione di Laura Pennacchi e Sergio Ginepri quello di riproporre una funzione di supporto subalterno al sistema delle imprese private
Funzione svolta prima accollandosi le aziende stimate non più remunerative e ora accedendo quelle valorizzabili all'interno delle strategie altrove
La privatizzazione in definitiva di per sé non garantisce alcun rilancio può invece essere uno strumento utile nell'ambito di una riformulazione chiara
Delle priorità delle partecipazioni statali e di una individuazione di precisi poli di sviluppo settoriali e territoriale
Il compagno Borghini ha identificato in maniera stringente quelle priorità io mi chiedo
Se possiamo davvero accettare l'esclusione di fatto dal loro novero del Mezzogiorno o meglio dell'idea di una nuova grande industrializzazione del Sud che tra l'altro sta animando il dibattito e l'impegno di tante forze intellettuali e sociali annui vicine
Mi chiedo anche se sia proprio scontato che indeterminati rami di attività
Come in una seria politica di risanamento ambientale le partecipazioni statali non possano dare anche un contributo diretto e specifico all'aumento dell'occupazione in particolare di quella giovanile
In questo caso sarebbe possibile utilizzare le imprese a partecipazione statale
Quale mezzo è sede per un governo pubblico dei processi di ristrutturazione che invece continuano a svilupparsi sulla base di esigenze e calcoli incontrollabili
Ricordo qui a mero titolo di esempio l'aria dell'informazione
In cui la presenza pubblica non riesce a porsi quale soggetto attivo de di direzione dei processi di riorganizzazione del settore
Ma anzi subisce passivamente i fenomeni di dipendenza culturale indotti da uno sviluppo tecnologico in mano appalti conglomerate internazionale
La sfida tecnologica lo diceva Borghini esige di essere guidata e in questo ambito l'impresa pubblica può svolgere un ruolo qualificante allora ridefinire le regole di convenienza dei protagonisti del mercato contrastare il comando finanziario sulla produzione orientando la verso Fini di vera utilità sociale possono essere questi terreni per una rilancio effettivo del ruolo delle partecipazioni statali sugli obiettivi indicati dalla relazione della competitività internazionale dell'innovazione e della creazione di una rete di infrastrutture moderne per lo sviluppo
Su questi terreni credo possono svilupparsi e sono necessarie una nuova concezione e una nuova pratica di democrazia economica
Su questi terreni va cercata una risposta alla spinta alla concentrazione del potere che segna la fase odierna
Nell'arco delle risposte possibili credo che rientrino pienamente anche ipotesi di partecipazione dei lavoratori all'accumulazione
Nella comunicazione distribuita cerco di argomentare ha necessità di non scartare pregiudizialmente proposte concernenti nuove forme di solidarietà collettiva che da un lato accrescano il potere e la ricchezza dei lavoratori e che dall'altro contribuiscano ad indirizzare le risorse verso il lavoro e i bisogni sociali più avanzati
Ma qui si è parlato soprattutto di relazioni industriali nell'azienda e nel sistema delle imprese pubbliche
Ecco su questo punto stavolta d'accordo con Prodi sarei cauto e prudente nel liquidare o superare un'esperienza che è ancora in fase di gestazione
Dell'evoluzione delle relazioni industriali italiane la prevalenza dell'aspetto conflittuale è stato sicuramente un elemento di forza perché ha messo in rilievo l'autonomia di classe del movimento dei lavoratori e ha evitato una commistione dei ruoli ma nello stesso tempo ciò ha rappresentato un limite ha determinato una situazione di precarietà
Infatti una democrazia industriale che sia affidata soltanto ai risultati della contrattazione resta dipendente in modo esclusivo da rapporti di forza che sono molte e i cuori e non introduce istituti procedure regole ricco di comportamento che siano capaci di consolidare le conquiste realizzate e di assicurare la governabilità dell'impresa
Per queste ragioni in cui si via si racchiude credo il senso e il valore del protocollo IRI sarei più propenso a cercare le strade per un potenziamento di questa linea di relazioni industriali
Che oggi nona credo alternative credibili almeno in una prospettiva immediata
So bene che il protocollo e la sua applicazione incontrano ostacoli e un certo scetticismo diciamoci la verità
Anche all'interno del movimento operaio
A torto o a ragione ad esempio il sindacato ha rinunciato vi è la fase più delicata dello scioglimento del dilemma tra FIAT e Ford per l'acquisto dell'Alfa Romeo a far pesare l'assunzione in eredità del protocollo come una delle condizioni di fondo per una scelta o meglio nell'opzione a favore della FIAT ha considerato più rilevanti altri parametri e criteri di giudizio
L'esperienza ci dirà se questo modo di ponderare la questione e stato lungimirante un migliore resta il fatto che è un po'tutta la macchina del protocollo procede a rilento e vero
Procede a rilento a partire dalla designazione dei rappresentanti dei comitati bilaterali paritetici questa difficoltà tecnica però allude ha un problema di carattere politico quello dei rapporti tra comitati organizzazioni sindacali e consigli di fabbrica
Questi rapporti non sono ancora del tutto nettamente decifrabili
E forse non lo saranno fino a quando nelle strutture del sindacato a partire da quelle di base continueranno ad essere separate funziona per così dire partecipative e potere negoziale
Nella riunificazione di questi due momenti pertanto più che in una loro ulteriore disaggregazione in altri organismi di controllo e livelli di rappresentanza va forse cercata l'assoluzione di quel problema
Un potere unitario di codecisione in azienda che deve poggiare inoltre su una legislazione di sostegno all'informazione alla contrattazione
Vendetta su un piede di parità imprese pubbliche e private che dia stabilità a diritti e norme in larga misura ancora affidati a rapporti di forza contingenti
Una legislazione di sostegno che potrebbe rappresentare una tappa innovativa della legislazione sociale italiana e un non trascurabile punto d'intesa
Per l'iniziativa parlamentare e politica delle sinistre per concludere la questione principale che abbiamo di fronte il nuovo sistema di relazioni industriali
E quella di legare saldamente vorrei che questo punto non fosse mai dimenticato di legare saldamente dicevo i temi della condizione operaia a un punto di vista autonomo dei lavoratori sull'organizzazione del lavoro
Ha una capacità di progettazione organizzativa basata sui valori della professionalità e del decentramento degli sbalzi di autonomia decisionale dei tecnici dei guadagni dei ricercatori dei progettisti dei lavoratori tutti
E lungo questa strada penso che si può ricomporre la persistente fattura tra una democrazia degli e Sperti e una partecipazione effettiva dei lavoratori alle decisioni dell'impresa
Attraverso il compagno Michele Magno
La parola al dottor Sergio Castellari direttore generale per gli Affari economici del ministero che partecipazioni statali
Ho seguito con molta attenzione ieri la relazione del dell'Onorevole Borghini e devo dire che la relazione ha finito per pormi alcuni interrogativi
E quindi su alcuni temi che mi sembra opportuno approfondire o chiarire meglio io cercherò di portare oggi la mia attenzione il primo e direi più fondamentale degli argomenti e degli interrogativi che pone la relazione dell'onorevole Borghini e non solamente la relazione ma anche successivi interventi
Sviluppati su questo argomento è in realtà illa direi oramai ventennale problema qual è il crollo delle partecipazioni statali
Però la domanda va posto tenendo presente che la domanda si fa oggi c'è alla luce di una serie di evoluzioni
Della politica industriale delle vicende industriali a livello nazionale e internazionale per cui anche il concetto
Il ruolo delle partecipazioni statali va visto oggi
Richiamarsi come molti fanno
Al Criterion dei settori di alta tecnologia innovativi e ai settori delle infrastrutture e dei servizi
L'azzurro come si adombra per individuare i ruoli uno ruolo che alcuni enti possono svolgere nella dello sviluppo dell'economia nazionale a me
Sembra un equivoco da chiarire sul quale bisogna a arrivare chiarire
Perché chiarire perché
Quando si dice per esempio anche
Che lo Stato deve essere presente nei settori ad alto rischio e a ritirare la redditività particolarmente differita
Quando si dice che lo Stato deve essere presente nei settori di alta tecnologia e innovativi o nelle infrastrutture in realtà non si dice anche che in questi settori sono tranquillamente presenti anche industrie imprese private
Non c'è praticamente settore di alta tecnologia oggi
Non c'è settore innovativo non c'è settore delle infrastrutture
Nel quale noi non evidenziamo la presenza anche della grande impresa privata
Oggi
Rispetto al passato il problema della redditività particolarmente differita come elemento che giustificava la presenza di un'impresa pubblica
Finisce per essere inconsistente a mio giudizio e perché questo perché ricerca e innovazione sono impegni aziendali
Che generalmente vengono sostenuti finanziariamente dallo Stato attraverso apposite leggi alla quale quali possono accedere tutti imprese pubbliche e imprese private
E oggi d'altra parte
Possiamo dire che non c'è settore di alta tecnologia appunto nel quale anche l'impresa privata nonna realizzi dei prodotti particolarmente validi altrettanto validi di quanto sono i prodotti realizzati dalle partecipazioni statali
Nei bilanci delle aziende
La
Quella che un tempo era la redditività particolarmente differita viene coperta appunto
Da quei finanziamenti pubblici che rendono questa redditività nero differite
Quindi rendono questa disse questa redditività
Accertabile e determinabile a livello di bilancio dell'impresa in termini di tempo che sono considerati sufficienti dall'impresa privata per entrare in quel settore
Quindi
Se attraverso una nuova politica che lo Stato il Parlamento il Governo
Hanno sviluppato che quella del sostegno finanziario
Alle imprese che intendono entrare in certi settori eguali la redditività sia particolarmente differita
Tutti o nei quali ci sia un alto rischio dovuto al fatto dell'innovazione tecnologica che deve essere perseguita ma se lo stato adottato questo criterio e ha determinato era
Il fatto delle leggi che vengono ad essere utilizzabili da tutti i cooperatori non può essere più questo concetto che definisce
Che lo spartiacque tra quello che è un ruolo dell'impresa a partecipazione statale un ruolo dell'impresa privata
Allo stesso modo quando si parla di servizi e infrastrutture e si dice che le partecipazioni statali hanno una grande missione quella di operare nel settore dei servizi e delle infrastrutture
Anche qui non li vediamo quanto meno nel settore delle infrastrutture
Che oggi operano insieme a grandi imprese a partecipazione statale anche imprese private
Nel manifatturiero
Voi sapete benissimo che in tutti i settori
Più delicati e più avanzati oggi sono presenti industrie pubbliche industrie privato nell'aeronautica sono presenti industrie private industrie pubbliche nei sistemi spaziali e nei sistemi di difesa sono presenti industrie pubbliche industrie private
In una certa misura anche se molto vivo nel minore inferiore sono presenti anche nelle telecomunicazioni
E allora
è chiaro
Che tutto questo porta concludere che rispetto al passato rispetto a un passato nel quale ad esempio la redditività particolarmente differita della ricerca petrolifera
Era stata coperta è assicurata all'ENI attraverso la rendita Metallifere
è chiaro che parlamento e governo debbono individuare e debbono indicare in moto diverso più preciso e a seconda delle politiche industriali che intendono sviluppare
Dove
Considerano fondamentale la presenza di industrie che sono lo Stato sia pure organizzato imprenditorialmente con la formula della Società per azioni oppure dove ritengono che questo ruolo non debba essere assolto dallo Stato ma debba essere lasciato al libero gioco delle forze private del capitale brillato
Volendo cercare di entro