I rapporti dell'Ucraina con la Russia alla luce delle recenti elezioni presidenziali. I rapporti della Russia con i paesi occidentali

Torniamo a parlare di Russia facendolo con Paolo Calzini che insegna relazioni internazionali alla John Hopkins University di Bologna Sokal similari in crisi ucraina la sconfitta della Russia
E di Putin in una in una contrapposizione in solamente pressoché totale perché non solo con gli Stati Uniti c'è stata questa contrapposizione ma anche con l'unione europea
Che ripercussioni ha avuto in Russia e tra gli osservatori internazionali
Ma diciamo agli operatori internazionali intendiamo gli occidentali
Qui naturalmente c'è sempre così posizione comprare auto il prezzo agli americani di europee gli europei dell'Est gli europei occidentali
E ci sono due due grandi linee di interpretazione che partono da questi fatti quella realista con ripetuta in quella piuttosto liberaldemocratica
In questa parte prevale naturalmente una visione relativamente critica
Pessimistica delle nuove tendenze
Che si vanno manifestando da parte della Russia di Putin
Sul piano interno perché c'è una stretta politica c'è un intervento dello Stato nell'economia dedicato Khodorkovskij
E ci sono anche fatto nuovo delle tensioni sociali legate alle riforme sulle pensioni sui benefici sociali e poi c'è una situazione nel Caucaso del Nord intorno alla Cecenia che è preoccupante sul piano interno poi c'è questo quello a cui lei allude da il fatto che molti dei suoi consiglieri hanno sbagliato completamente della loro politica verso l'Ucraina cocaina
Perché pensavo di poter influenzare le elezioni invece le hanno centrato in modo negativo e adesso si apre uno scenario complesso in cui l'Ucraina
La Georgia forse anche altri
Dati dello spazio ex sovietico l'Armenia e la Moldavia
E vengono in qualche modo condita agganciarci dalla russe che è impossibile però a ridurre i rapporti e avere un rapporto più equilibrato nel rapporto con la Russia da una parte con l'Unione europea e gli Stati Uniti
Dall'altra
Quindi prevale come dicevo in questo momento una visione come dire più critica di quella che l'andamento della politica la politica la politica russa
Nell'analizzare la politica interna diciamo questa questa visione far parte della scuola parte realista
C'è l'impressione che lo slancio modernizzatore riformatore di Putin un trattato molto sottolineato nella prima fase quella della prima ciclo dalla sua presidenza si è in qualche modo impantanata bloccata
Ci sono molti che parlava di Turati una regressione e cioè ieri sotto il profilo diciamo delle istituzioni politiche democratiche
E forse anche per l'organizzazione economica c'è una regressione non un progresso
Ecco realmente padri paradigma interpretativo quello di di rifarsi al modello occidentale della democrazia
Del mercato quel dunque interpretazione ha un riscontro anche in politica estera
Perché qui dice appunto sulla base di questi sviluppi l'atteggiamento verso l'Ucraina prima ancora verso la Georgia in particolare emerge emergono delle contraddizioni
E soprattutto emergere appunto una mancata di prospettiva realistica da parte della Russia
Cioè la Russia non è la Russia Putin e i suoi consiglieri non sono in grado apparentemente di valutare esattamente le tendenze all'interno dello spazio ex sovietico che rimane nella loro la loro priorità liberazione che si basa su due punti dapprima appunto è che manca una capacità di analisi cioè nel contesto internazionale visto ancora al secondo schemi che naturalmente non sono più quelli del del del periodo sovietico ideologie comma
Appunto la Russia portata sempre a reagire a interventi esterni c'è anche una vena di opportunismo per i rapporti per esempio con l'Iran in un il commercio delle armi e via dicendo
E il secondo aspetto che
La politica estera russa è ancora condizionata
Da uno schematismo burocratico ricito cioè vien fuori ancora in qualche modo un'imprevista sovietico e poi quello che era emerso dopo tre giorni del clan
C'è un po'anche questo battere sulla congiura esterna cioè sull'immagine del nemico esterno al di là del terrorismo ma insomma c'era l'impressione che ci fossero forse occulte all'esterno
Della Russia che che tendessero a indebolirla quindi questa diciamo è la scuola
Critica negativa bella voti non l'ha detto esplicitamente come Putin ha parlato esplicitamente di un nemico esterno che è comunque hanno fatto marcia indietro non ha precisato che ora marito ma
Si è creato un clima in cui appunto alla stretta politica interna corrisponde una mobilitazione in qualche modo di tipo nazionalista di tipo la Russia forte fra adesso sentenze senza portare all'estero tutto questo ma indubbiamente ci sono ci sono questi elementi
A quel perché fisico a questa scuola diciamo che interpreta punto negativamente o criticamente i supplizi russi attuali se ne contrappone uno invece diciamo più positiva
Questo voi due scuole di un dibattito che ormai in corso da parecchio tempo
Quella diciamo più più positiva uno accetta cioè sottolinea che ci sono citazioni però ritiene nella politica estera farlo
Però ritiene che tutto sommato Putin continui a voler portare avanti una politica come ci definisce di pragmatismo
Cioè che che sta attenta ai rapporti di forza rapporto mezzi
Diessini e quindi questa nasce in particolare da da da due elementi che la Russia continua a volere essere accettata
Come ci dice come membro normale della comunità internazionale vuol collaborare all'ordine internazionale e qui si sottolinea la cooperazione tra Russia e Stati Uniti e in particolare nella lotta al terrorismo le preoccupazioni comuni occidentali russe sulla proliferazione nucleare
E prospettiva però questo discorso alla distanza il fatto che la Russia rimane comunque un elemento riequilibratore in e ora al via dei rapporti con la Cina e grosso modo anche col col mondo col mondo musulmano quindi tutto sommato si ritiene oscillazione nei su e giù
Però l'importazione è fondamentalmente diciamo quella di un Paese che in qualche modo difende i suoi interessi nazionali ma vuole
Come dire continuare a cooperare
Con l'Occidente
Questa diciamo interpretazione della politica estera russa chiave pragmatica a questa corrisponde naturalmente
Un'interpretazione anche in questo senso più positiva anche degli sviluppi interni
Quelli sottolinea cioè l'atteggiamento l'Occidente deve essere di tolleranza di pazienza la Russia ha fatto ha fatto molti passi in avanti anche qui ci saranno il su e giù
Però bisogna tener conto diciamo c'è questa visione storicista quel punteggio del passato del passato sovietico dell'autoritarismo zarista
E quindi quindi no no non si può chiedere come dire un passaggio rapido
A altri modelli querelle vanno come si dice criticamente occidentali cento Ricci
E quindi bisogna importante accettare questa questa l'interpretazione il fatto che la Russia faccia una sua scelta
Come ci dice anche che russi fichi i modelli occidentali soprattutto un grande Paese non ha una tradizione democratica
E quindi punta allo sviluppo di un corso di modernizzazione e di evoluzione troppo mettere qui si riprende un termine russo il marito cioè in parte democratico in parte autoritario e quindi tutto questo fa considerato in una prospettiva come dire sul sul sul tempo sul tempo lungo sul insomma c'è una visione più diviene che in certo senso tiene conto di tutta di tutta la vittoria russa
E in conclusione concluderei con questo
Qui c'è una torre di tutto il problema come interpreti che cos'è il rapporto fra politica sviluppi interni russi
Di politica e di economia e azione internazionale cioè l'Occidente quanto per guardare gli sviluppi interni in funzione della politica estera russa come partner possibile o invece come come come come attore che potrebbe arrivare al confronto perché qui voglio dire sul piano sul piano esterno
Interrotte saranno i rapporti tra la Russia all'Unione europea e gli Stati Uniti nello spazio ex sovietico cioè in Ucraina in Georgia perché qui Georgia ricordati e via dicendo che qui si apre il secondo me una una nuova parte in cui la Russia si trova in qualche modo in difficoltà perché rischia di perdere
Diciamo quella priorità di influenza che aveva avuto nella regione e che tradizionalmente vuole mantenere mentre diverso in questi regimi diversi Paesi tendono muovere a un rapporto perlomeno più equilibrato
Con l'Occidente anche qui e concludo
Le scuole sono le due che dicevo prima una realista e una liberale riguarda gli atteggiamenti che l'Occidente può a vere
L'infatuazione diciamo liberaldemocratica
è quella poiché si richiama al contesto concetto della pace democratica cioè l'ente ha un'evoluzione interna di tipo democratico voluto modernizzatore non ci si può aspettare dalla Russia
Un atteggiamento di politica estera coerente costruttivo prima o poi ci saranno tensioni perché la connessione politica interna politica estera che è molto molto forte
Per un una parte proprio dalla scuola realista invece no non è necessario e quindi prego nell'impianto del passato gli altri paesi cioè ci può essere un sistema interno diciamo che non corrisponde ai modelli democratici occidentali un sistema interno autoritario paternalista
Che però assicura e qui è la parola d'ordine stabilità all'interno e che porta avanti una politica costruttiva con l'Occidente e quindi come dice in inglese quel dunque c'è di filiere quelli che sono gli sviluppi interni dagli sviluppi internazionali
Il principio che chi critica sempre al sempre sostenuto per giustificare una certa politica dagli Stati Uniti in che rapporti di cooperazione con regimi autoritari nelle fasi precedenti
E qui si arriva questa è veramente la conclusione a una valutazione e la previdente ad interessi comuni fra l'Occidente e la Russia per esempio di carattere economico o fa perché etico il mercato viene scandito porta eccetera anche qui operato da una valutazione sul piano dei valori cioè si possono avere rapporti positivi che limitano gli interessi anche perché come si dice in termini generali valori ai quali si richiama a regime russo non sono almeno per ora quelli occidentali della democrazia e del mercato
A fine febbraio ci sarà il vertice di Bratislava tra Bush Putin
Non ha l'impressione che ci sia una situazione di stallo tra nelle relazioni tra Bush Putin tra gli Stati Uniti la Russia
Certa c'è questo fatto perché c'avevo salutato con favore l'elezione di Bush perché il rapporto personale Bush Bush Bush Putin e perché tradizionalmente i democratici nel circolo chiuso la questione dei diritti umani dei valori della Cecenia
E quindi si ritiene che i repubblicani in qualche modo garantirebbero una maggior continuità comici o anche per il rapporto personale che tutti Putin Bush è il problema però è che qui il contesto generale è cambiato perché sull'Ucraina e anche sulla Georgia e gli Stati Uniti sono impegnati
Si sono impegnati a sostenere questi regimi
E tengono tecnica portare avanti questa questa politica e quindi qui rientra in una fase in cui aperta una riscossa di prima non ci sono solo contralto a livello di valori ma ci possono aiutare anche contrasti a livello a livelli a livello di interamente e qui tutto il discorso di Bush sull'esportazione della libertà anche se è stato poi condizionato a così a un discorso più pragmatico è però proclamare orecchie russe può suonare in qualche modo in qualche modo preoccupante
Vedremo però come diceva lei c'è una sanzione di Rapallo
Staremo a vedere quale può essere l'apporto della Russia
Con gli Stati Uniti tenga conto che sempre in questo periodo c'è uno stallo anche dei rapporti con l'Unione europea tutta una serie di questioni quindi diciamo una parte appunto non dico involutiva che sarebbe tregua ma però
Appunto come diceva lei abbastanza di metallo è abbastanza problematica nei rapporti della Russia sia con gli Stati Uniti ossia con l'Unione europea
Grazie al professor Paolo Calzini della John Hopkins University di Bologna
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