I cristiani e il valore della politica. Senso, contenuti e soggetti di una buona politica per l’Italia di domani

Di lavori del nostro convegno
E credo
E credo che già da ieri si è emersa chiara
Da parte di tutti quanti noi
La convenzione che stia crescendo nel Paese il di più il desiderio forte di una buona politica
Credo che per molti di noi sia una gioia ritrovarci qui ad Assisi dopo un anno
Un anno fa proponemmo il tema il frammento dell'insieme per parlare dei credenti e della società italiana
Dei nuovi fermenti sociali che premevano alle porte
E della nuova progettualità politica che timidamente si stava affacciando
Proponemmo qui il tema di ricostruire dal basso luoghi dell'incontro laboratori e crocevia
Luoghi dell'incontro laboratori crocevia dove potessero coniugarsi coscienza religiosa impegno civile responsabilità politica
Luoghi dell'incontro laboratori e crocevia dove potessero incontrarsi tutto il popolo della solidarietà e della consapevolezza civile
Volevamo così contribuire a mettere a disposizione del Paese tutte le grandi energie vitali di cui dispone
Contribuire a leggere in profondità la realtà i bisogni di questo paese di cittadini che lo abitano
Contribuire a guardare largo nel tempo e nello spazio nel futuro nell'Europa nel Mediterraneo
Contribuire ad offrire una casa comune a tutte le culture a tutte le esperienze collettive di individuali della sinistra e del riformismo
Contribuire a dare prospettive strategiche programmatiche ad un'alternativa di centrosinistra
Per tutto questo ci siamo impegnati consapevoli della modestia delle nostre dimensioni
Morgan José delle nostre radici della nostra cultura della nostra esperienza storica
Partendo di qui abbiamo deciso di andare avanti e rinnovando profondamente i nostri strumenti di lavoro
Abbiamo trasformato la nostra rivista non solo rivedendo l'impostazione grafica ma soprattutto rendendo la sempre più crocevia di voci e di esperienze dell'Italia solidale
Abbiamo costruito eventi di riflessione in tutta Italia sui temi forti della condizione umana civile e politica aprendoci al confronto con tutti coloro che abbiamo trovato interessati allo sviluppo il riscatto civile morale del nostro Paese
Abbiamo partecipato con impegno alla campagna elettorale per le europee
Dove pur non avendo candidati direttamente legati alla nostra esperienza ci siamo spesi per il successo della lista Uniti nell'Ulivo e per quei candidati più convinti del ruolo dell'Europa nel mondo
Ci siamo impegnati nelle elezioni amministrative dove abbiamo anche messo a disposizione del nostro partito e della nostra coalizione le nostre più risorse più qualificate
Abbiamo lanciato un laboratorio di formazione politica aperto a tutti coloro che vogliono approfondire il senso e i contenuti della vocazione politica
Un laboratorio politico formativo rivolto in particolare ai giovani
Ed è per me una grande gioia che tutti i giovani che hanno partecipato al nostro ultimo campo scuola abbiano volute siano oggi qui presenti
Domani forse ci daranno anche un piccolo contributo di riflessione su quello che no stanno elaborando dopo il campo scuola
Dice un antico proverbio cinese se vuoi avere un anno di prosperità coltiva il grano se voi avete dieci anni di prosperità pianta gli alberi se voi avere cento anni di prosperità coltiva le persone
Quello che avevamo ascoltato e dibattuto qui un anno fa è stato alimento e bussola del nostro impegno sono stati fatti passi importanti avanti dalla nostra associazione dal nostro partito dalla nostra coalizione
Anche se la casa dei riformatori che è stata indicata da Romano Prodi anche ieri ha ripetuto per dare unità le forze del centrosinistra a ben altro respiro Prodi infatti ci invita tutti ad andare al di là delle pur gloriose tradizioni dei cattolici democratici e del movimento operaio
Per trovare una sintesi nuova all'insegna della responsabilità e della solidarietà
Ma anche importanti novità provengono non solo dalla politica ma dei mondi vitali che guardano con attenzione e simpatia al centrosinistra a partire dal sindacato
Molti segnali ci sembrano positivi ma il cammino è ancora lungo
Avevamo nel cuore la speranza di un mondo migliore ma eravamo consapevoli delle sfide e delle minacce di fronte a noi
Da pochi giorni viviamo la gioia della liberazione delle due ragazze
Voglio esprimere questa gioia con le parole con cui l'annuncio della liberazione è stato dato da un ponte per lo energie nelle quali erano impegnate le due volontarie
L'unica notizia che aspettavamo è arrivata ci sarà tempo per ricostruire Oro vogliamo solo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questo meraviglioso risultato a partire dal mondo arabo e musulmano che in tutto il mondo e in Iraq si è mobilitato in modo corale
Un ringraziamento alla società civile alle forze politiche alle organizzazioni religiose alle organizzazioni della resistenza irachena
Un ringraziamento alla società civile alle forze politiche italiane
Un ringraziamento ai governi a quelli italiani a quelli dell'aria
Molti sono stati partecipi seguendo la linea del dialogo e della collaborazione abbiamo detto all'inizio di questa vicenda che il rapimento dei nostri quattro operatori di pace era una metafora della guerra che in Iraq ci sono milioni di altre persone ostaggi della guerra e della violenza prigionieri e rapiti
Non ci scorderemo di loro chiediamo a tutti di non scordare
Vorremmo sperare che anche la liberazione delle margherite possa essere una metafora della fine della guerra e dell'occupazione
Che possa prevalere anche per tutti gli iracheni Italia del dialogo e che tacciano le armi purtroppo questo non è vero perché le notizie di questi giorni come dire sono sempre più drammatica
Resta quindi questo nodo drammatico e inquietante che sembra aggravarsi ogni giorno di più
Quello della guerra e della folle disumana sfida del terrorismo internazionale
Innanzitutto della guerra in Iraq qualcuno un anno e mezzo fa aveva annunciato la fine della guerra le oggi quel disgraziato Paese
Dopo decenni di sanguinaria dittatura è un campo dove ad un'illegittima e sbagliata azione militare si contrappone un indi un intreccio indecifrabile
Fra resistenza nazionale religiosa terrorismo internazionale delinquenza comune
Al di là del deserto Siria con la questione fondamentale della Palestina continua a produrre lutti e dolori nell'impotenza del mondo
Ci siamo già dimenticati della strage nozze sia ignoriamo le decine di guerre che insanguinano tante parti del mondo
Di fronte a tutto ciò quello che preoccupa maggiormente è il senso di assuefazione
Sembra essersi placata l'indignazione collettiva per questa guerra ingiusta
L'Iraq Israele Palestina Ossezia Sudan sembrano appartenere a mondi lontani
La tribù ci invia quotidianamente immagini di sangue che sembra una parte del re appartenere ad una fiction quando in realtà è in gioco la pace nel mondo
Un'altra sfida che crescono le disuguaglianze una globalizzazione finanziaria ed economica non governata continua a produrre guasti forse irreversibile
Importanti analisti mondiali ci dicono che si accentuano le povertà e le disuguaglianze tra i popoli e le nazioni negli ultimi quarant'anni la differenza di reddito tre venti Paesi più ricchi e venti i Paesi più poveri del mondo sembra essere raddoppiata
Scriveva un ex presidente della Banca mondiale quando si arriva al punto in cui la metà del mondo guarda la televisione l'altra metà che muore di fame la civiltà è giunta alla fine
Sono tornato da pochi giorni da un viaggio in Africa un grande stupendo continente sta morendo e quando sopravvive e solo per elemosina come non ricordare le parole del grande pontefice Paolo sesto
Politica e ottenere per diritto ciò che viene concesso per beneficenza
Ma il tema dell'uguaglianza non è solo un problema di più giusta distribuzione delle ricchezze delle risorse
Si pone con forza il tema della sostenibilità
Cioè del cambiamento del modello di vita di economia e di educazione
Sul controllo dell'energia è stata scatenata questa guerra sanguinosa che sta sconvolgendo il mondo
Lo sconto lo sconvolgimento climatico è una realtà
Nella cittadella assediata dei ricchi non si pone l'interrogativo sulla praticabilità del suo modello di vita
Ci dispiace che anche da sinistra qualcuno sostenga che la missione futura dell'Italia e lanciarsi alla conquista dei mercati del nuove classi emergenti in India e Cina assetate di simboli del successo
Per offrire loro Ferrari mozzarella abbigliamento di lusso
La sinistra e invece chiamata lo studio attento di una situazione esplosiva e lo studio rigoroso della transizione praticabile perché vuol parlare senza ipocrisia di pace o di diritti universali di cittadinanza
La sinistra oggi più di ieri è chiamata a progettare la Casa delle uguaglianza
Dovremmo meditare in chiave antropologica e politica e non solamente religiosa la parabola che ci proponeva la liturgia di domenica scorsa
Non ci sarà pietà per il ricco e Pollone che non ha guardato Lazzaro alla sua porta
La terza sfida per me quella europea
Solo pochi mesi fa abbiamo votato per il Parlamento europeo
Tra meno di un mese a Roma verrà firmata la nuova Costituzione europea tutto questo avviene nell'indifferenza generale
La firma della Costituzione appare come un atto notarile
Eppure in un mondo sempre più piccolo solo l'intesa molti il polare tra le grandi aree del mondo può realizzare più pace e più sicurezza meno disuguaglianza globale
E per questa intesa
L'Europa la storia la cultura la forza economica pre svolge un ruolo da protagonista principale
Un ruolo che potrà svolgere se ci sarà un vero coinvolgimento del popolo europeo che faccia emergere quell'ansia di pace e di solidarietà espressa nemesi trascorsi per questo motivo siamo stati particolarmente lieti ieri sera della presenza del Presidente Romano Prodi che c'ha parlato del futuro dell'Europa
Ed abbiamo però anche apprezzato Romano Prodi che con consapevolezza europea a partire da novembre con pienezza e chiarezza di responsabilità dovrà assumere il compito di guidare la coalizione che auspichiamo
Sarà la maggioranza e il governo che entreranno in carica dopo le delezione del due mila e sei
E infine una piccola osservazione sul nostro Paese
Il nostro Governo sta sbandierando in questi giorni i recenti dati sull'occupazione e non dice che questi dati nascondono la totale precarizzazione mascherata con la flessibilità precarizzazione che colpisce soprattutto il mondo giovanile non dice che esiste una vera emergenza salariale
Dieci milioni di cittadini vivono con meno di mille trecentocinquanta euro al mese non dice che il nostro sistema economico vive una grave fase di declino perdendo presenza in competitività
Una situazione che genera un sentimento diffuso di incertezza e di insicurezza al limite della paura
Il centro sinistra deve trovare il coraggio di riassumere una parola ormai dimenticata programmazione una parola che ha caratterizzato la politica del centro sinistra dei primi anni Sessanta
La sera alla politica che rinnovata nei contenuti in grado di mettere a sistema ed orientare l'eccezionale ricchezza di risorse umane intellettuali scientifiche sociali ed economiche di cui il nostro Paese dispone la consapevolezza dei problemi che sono di fronte a noi ci ha motivato ad offrire questo nuovo incontro proponendo di partire dagli elementi fondamentali che sono alla base di una seria azione politica
Per riflettere insieme e per proseguire insieme a sognare un paese ed un mondo migliore
Ed abbiamo deciso di partire dal valore della politica
Siamo consapevoli che la politica non è un valore in sé ma una categoria del vivere collettivo la politica non è valore in sé
Anche politica quella dei sanguinari dittatori e anche politica anche se preferiscono chiamarla antipolitica quella che garantisce chi è già garantito
Per noi il valore della politica e altro
A noi interessa riflettere sui valori della buona politica sulla politica fondata sui valori dell'uguaglianza e della solidarietà
Quella politica che combatte ogni discriminazione della politica che sa coniugare innovazione e diritti la politica in grado di dare voce agli ultimi a chi non ha voce non ha potere
La politica che è in grado di parlare ai giovani perché se la politica non è una risorsa per i giovani è destinata a fallire
A noi interessa quella politica che ha fame di speranza
Abbiamo scelto per questo la via del riformismo ma il riformismo senza aggettivi è parola ormai abusata
Pensiamo che il solo riformismo in grado di dare risposte credibili è un riformismo esigente ed intransigente
Quel riformismo che non si limita a preoccuparsi di come la ricchezza si crea si conserva aumenta ma che si dà pensiero di ciò che è più importante la distribuzione di la ricchezza
Un riformismo quindi che ha soprattutto a cuore la giustizia
Questa politica che ci sta a cuore si dovrà definire proibì attivi mezzi e soggetti che debbono essere rivisti ripensati forse riscoperti e reinventati
Da qui le quattro sessioni di di questo convegno
Ci stiamo confrontando su questi temi con voce diverso della politica e della società
Perché sappiamo che è forte nel Paese soprattutto fra tutti coloro che guardano con speranza ad una prospettiva di centrosinistra la voglia di unità vera
Vediamo con preoccupazione da alcune parti la difesa delle singole identità
Ma la sola difesa dell'identità rischia sempre di essere un atteggiamento di conservazione
Al contrario la messa a disposizione di tutte le identità forti per un progetto comune sguardo positivo al futuro
Diceva Mimmo Lucà lo scorso anno
Per rendere più viva la propria identità non serve difenderla in una Nostalgia che la Mura nel suo passato è necessario aprirla quella feconda contaminazione con altre culture che rinnova ringiovanisce quanti si adoperano per rispetto dell'uomo oltre le frontiere della razza della nazionalità delle provenienze chiedono alla politica un rinnovato impegno affinché non si realizzano sospesa realizzino sospensioni del diritto
Una sfida che può fare di tanti frammenti un mosaico di speranza e di fiducia perché costruita sul telaio della giustizia
Fa anche quest'anno abbiamo voluto aprire e chiudere il nostro convegno
Con due meditazioni quella che avete già ascoltato affidata al pastore valdese Domenico Maselli e quella che ascolteremo domani affidata la biologa affossarne Virginia
Connotando così la nostra scelta di essere un movimento politico organizzato di credenti impegnati a sinistra
Credenti che traggono alimento costante della parola di Dio consapevoli tuttavia che è una parola che non dà ricette ma inquietudini pone domande interpella in profondità
Affida la nostra responsabilità le sfide della storia
Per dei credenti quindi ma credo anche per gli altri può esserci politica solo se c'è conversione
Partendo da questa consegna considerazione vorrei concludere con alcune frasi che il sindaco La Pira pronunciò nel mille novecentocinquantanove davanti al Soviet Supremo del Cremlino
L'anno è mille novecentocinquantanove
Parole di incredibile attualità il mutato scenario politico
Diceva la Pira signori io sono un credente cristiano e dunque parto da questa ipotesi di lavoro
Credo nella presenza di Dio nella storia nell'incarnazione Resurrezione di Cristo e credo nella forza storica della preghiera
Perciò secondo questa logica ho deciso di dare un contributo alla Costco esistenza pacifica fra Est e Ovest come dice il signor prosciolto
Facendo un ponte di preghiera fra Occidente e Oriente per sostenere come posso la grande edificazione di pace nella quale tutti siamo impegnati
Il nostro comune programma costruttivo il nostro disegno architettonico deve essere queste dare ai popoli la pace costruire case fecondare i campi aprire officine scuole ospedali ricostruire aprire ovunque le chiese le cattedrali
Perché la pace deve essere costruita ad ogni livello della realtà umana livello economico sociale politico culturale e religioso
Soltanto così il nostro punte di pace fra Oriente e Occidente diventerà incrollabile e così lavoreremo per il più grande ideale storico della nostra epoca un pacifico tempo di appello io credo che queste queste parole di la Pira possano introdurre bene i lavori che stiamo per iniziare allora do la parola a Franco che do a Franco Passuello che dovrà svolge la sua comunicazione
Dicevo solo una piccola premessa
Forse non ci avete fatto caso ma nel programma sono l'unico relatore che non ha qualifiche sotto
è una cosa non è che una svista mi è stato chiesto ha detto io non ho qualifiche
No no no non era questo
Mi serve perché questo mi dà una libertà che altre volte non ho venuti non ho avuto
L'unico titolo a cui posso intervenire è quello di una biografia che però in gran parte alle mie spalle
Di una passione e di un'attenzione che mi ha sempre collocato per tutta la vita su questo crinale del rapporto fra società e politica
Sono arrivato a trentotto anni di anche lì
Ma in questi trentotto anni sono sempre stato impegnato in un partito
E sono sempre stato impegnato a sinistra
Ovvero è meglio che si
E testo mi dà diciamo la possibilità di affrontare il tema il rapporto fra società e politica
Senza una etichetta io non parlo da partito ne parlo dall'associazione
Parlo da uno che ha tentato di tenere insieme le due cose è insomma gli è costato qualcosa
Proprio perché si lavora su un crinale difficile
è duro praticare i due versanti
Lasciatemi dire una cosa per tutto il tempo che ho pensato a quello che dovevo dire oggi
Sono stato accompagnato da una memoria di una persona che come me
Per tanti anni
Con amicizia fraterna e con tante avventure trascorse insieme ha fatto questo stesso tragitto e appagato
Con incomprensioni
Sto parlando di Tom Benettollo
Tom
Un uomo giusto l'amico fraterno è uno che per tutta la vita
Ha lavorato su questo crinale
E proprio perché le difficoltà del rapporto tra società e politica nascono da un ritardo di aggiornamento della cultura politica
Non è mai stato diciamo così sugli altari
Nemmeno del partito in cui ha sempre militato
E purtroppo se ne è andato
Ricevendo grandi
Attestati a posteriori Masséna andati in un momento in cui questa difficoltà c'era ed era presente e lo faceva soffrire
Ecco io parto finite le premesse parto su un punto
Ieri sera Romano
Prodi
Diceva beh
Nel novantasei
Abbiamo calcolato ottanta mila persone si misura in movimento si riferiva probabilmente comitati per l'Ulivo
Adesso ce ne vorranno il doppio
Fu un vero
C'ero lo posso dire ma non è tutta la verità
Perché allora al di là delle forze politiche al di là di questo valore aggiunto diciamo di un pezzo di società civile ma anche di ceto politico che si mise al lavoro con questo spirito unitario
Ci fu anche l'emergere chiaro di una coalizione sociale
Che fino a quel momento non era apparsa
Che ha avuto un certo ruolo anche riconosciuto
Non so se qualcuno di voi c'era sicuramente però qualcuno lo ricorda
L'intero associazionismo italiano che stava lavorando al nascente forum del terzo posto al settore
Invito a Romano Prodi alla Gran Guardia
A a Padova e sotto statuti e
C'era anche CE
E sottoscrisse con lui un patto esplicito politico
Perché parlo di questo non perché voglia sopravvalutare questa cosa ma per riprendere un punto attorno al quale ruoterà tutto il ragionamento che cercano di fare lo ricordava Mimmo ieri
Senza una coalizione sociale
Noi potremmo al limite anche vincere le elezioni ma non potremo governare
C'è già capitato
Mentre allora la coalizione sociale
Era come dire
Era un'altra stagione per il sindacato ovviamente
Era un'altra stagione anche per l'associazionismo che era nella stagione più alta
Tanto è vero che è stata poi grazie al Governo perché vi stili i sondaggi ci davano perdenti e mi ricordo quando Romano venne al Congresso delle ACLI do io sono a Napoli dove io fu rieletto presidente
Lo invitai a intervenne parlando a tu per tu in quei giorni i sondaggi
Non è che fossero stampo favorevoli e quindi non è che stiamo parlando di qualcosa che è andato sull'onda di un opportunismo ci fu una scelta per la società
Ora è molto più problematica la questa condizione sociale
Perché troppe cose hanno camminato a distruggere io le accenno solo per non essere lungo pensata quello che è accaduto per quella che si è sempre chiamata la coalizione propone la crisi del welfare il diversificarsi e la crisi stessa della cittadinanza
Hanno stanno sfaldando quella che è sempre stata
La grande coalizione carretto la democrazia soprattutto in Europa
Non è più così semplice ci
Le figure sociali che non hanno più un interesse diretto a sostenere il peso il costo di quella solidarietà di quel grande progetto crescono
Pensiamo solo al conflitto generazionale che al quale stiamo assistendo che è stato ricordato
La coalizione sociale oggi si può ricostruire soltanto se viene pensata come Progetto
E sa bene e ben oltre le tradizionali campagne elettorali visto che abbiamo due anni ci si lavora duramente sopra
Per questo è urgente io spero che abbia ragione Romano quando lo dice
Che sia superata questa dinamica un pochino autoreferenziale del ceto politico del centrosinistra che si guarda il proprio ombelico e nel frattempo non si preoccupa molto che chi guarda da fuori
Non è che ne ricava tanti ragioni di speranza
Questo è il problema che mi sta più a cuore per non parlare in astratto della questione
Questo è il punto
Che lo descrivo così
L'avanzare di quella che ieri Romano chiamava la tirannia dei media
Che il documento
Della Settimana sociale ci che citava anche minimo dei cattolici chiama all'emergere di nuovi poteri che attraverso
Non la chiamano tirannia dei media ma il concetto è lo stesso l'uso dei media porta può portare diciamo un suo a uno stravolgimento della democrazia questo tipo di prospettiva che è già davanti ai nostri occhi alla quale mi aggiungere una più pratica
Il quasi monopolio delle strategie moderne di Marchetti che costano qui parlo per esperienza personale per averci provato da segretario all'organizzazione dei DS senza soldi non si fa il marketing
Da una parte ci investivano
Decine di miliardi di qua parlavamo di centinaia di milioni capite bene che
Poi si è visto anche un pochino non è decisivo ma conta conta
Ciò voglio dire non c'è sono le televisioni
C'è il marketing politico che ha dimensioni strategiche e dimensioni pratiche
Operative dentro la campagna elettorale ma che preparato da fior di esperti a lunga gittata
L'unico modo che abbiamo noi di rispondere quindi certo fa utilizzare anche questi strumenti ma
Ma lavorare da subito alla costruzione di questa condizione sociale e qui vengono al pettine tutti i nodi che non abbiamo sciolto
E lo dico sapendo
Che nessuno se lavora male se lo dico che il problema non riguarda oggi soltanto
La riforma dei partiti più volte annunciata e mai fatta
Ci abbiamo provato
Io c'ho provato anche non solo teoricamente diciamo anche mettendoci sulla mia testa
Riguarda anche
Una difficoltà oggi
Di tutte le grandi organizzazioni sociali
Nessuno se ne abbia a male
E è casa mia
Ma esprimere una politicità generale
O no
E questo perché perché le cose di cui parliamo hanno effetti pratici
Tra gli iscritti di tutti i grandi porti associativi ci sta gente del centrodestra ci stanno i leghisti ci stanno quelli di AN cita non era così ancora nel novantasei cominciava ma non era ancora così
Non era ancora così
In più c'è l'altra cosa quella che dice già accennava questo ti vedo non ti vedo legato al fatto
Che dovendo vivere dovendo negoziare le opportunità di accesso
A a al alcol collegamento che parlo soprattutto dell'associazionismo naturalmente non del sindacato
Mentre il primo discorso vale anche per il sindacato ci c'è il fatto che soprattutto in un quadro politico che tra la nazionale le regioni dove ormai tutte le cose è a macchia di leopardo
E quindi scegliere politicamente come hanno ora noi facemmo nel novantasei scommettendo su una vittoria che non era sicura è difficile da farsi oggi
Io la dico così
Fra le conseguenze drammatico chiave di lettura importante il mio ragionamento
Che oggi stanno di fronte a noi
C'è questa
L'avvento dell'economia dell'informazione globale finanziaria
Il padroneggia mento che essa fa non solo delle televisioni ma dell'intrattenimento come strumento strategico del suo marketing si sta trasformando in una crisi di autonomia della società e della politica
Non celi una divisione del lavoro tra chi fa il sindacato ti fa l'Associazione io che faccio il partito io che faccio l'amministratore lì non c'è bisogno che qualcuno lo pensi non c'è un grande fratello poi magari qui
Potremmo anche individuarne qualcuno ma non è il problema è la struttura portante di questa economia che porta lì
L'autonomia della società oggi va pensata coltivata progettata
Starei per dire formata
Emerso anche ieri questo problema
Guardi generata continuamente
Altrimenti l'intero campo sul quale noi insistiamo
Quel nodo vitale dove il conflitto industriale crescita della cittadinanza crescita dalla democrazia si sono tenuti insieme reciprocamente e hanno prodotto una grande stagione dello sviluppo democratico
Altrimenti Cuesta proprio questo punto essenziale su cui tutti abbiamo lavorato oggi anche il sindacato non è più soltanto sindacato dell'amore anche sindacato dalla cittadinanza basterebbe guardare le cose concrete
A
Se noi non stiamo attenti proprio questo punto se c'è questo nocciolo duro della del della della resistenza della durata della democrazia stile europeo si sta dissipando
Stiamo quindi parlando di vincere sulle elezioni soltanto per mandare a carne per carità ci mancherebbe
Da un pensiero un po'più lungo e al quale
Ho sentito un ecco di questo nel modo in cui Romano e m'è piaciuto moltissimo ma ieri sera perché il respiro che ha avuto ruoli no nella prima parte dell'asse del suo
Però non è che sia tanto di casa nel nostro ceto politico
Quando si discute che ha un percentuale in più io poi ho lavorato
Dal comitato organizzativo dell'Ulivo per le candidature la volta scorsa le assicuro che pensi erano molto corti
E ci torneremo a quel passaggio
E non a caso la giallista venendo un conflitto tra la nuova leader tra la leadership che torna in campo e un certo modo di immaginare la prospettiva
Allora se è vero questo
Che il luogo dove ogni riformismo insiste
Quel nesso forte che ho detto
Tra lavoro cittadinanza e democrazia
Se è vero che qui Rick c'è un rischio gran se è vero che c'è una perdita di autonomia della società per cui non basta più
Come era una volta ritagliare sulle grandi fratture sociali sulle grandi disuguaglianze sociali un'organizzazione una presa di coscienza e mettere in corpo un grande movimento collettivo non basta più
Non è più possibile questi
Non c'è altra strada
Di
Di quella che metterci in cammino subito tutti per essere in grado di sviluppare dalla società e dalle istituzioni il lavoro che è necessaria
Non so come altro dirlo
Lo so che è una esperienza che può apparire risibile
Ma quando noi abbiamo immaginato
In un piccolo gruppo di persone
Che la crisi
Dell'associazionismo degli anni settanta il suo schiacciamento fra lo Stato e il mercato
A meritava una risposta
Parlo anche nella mia associazione all'inizio ci hanno quasi riso dietro
Però poi è nata una nuova dimensione della democrazia quelle che io chiamo una democrazia civile
è un po'diverso dalla democrazia sociale o anche economica che adesso chiamiamo normalmente terzo settore
E che
Riguarda soggetti che associano qualche milione di persone
è stata una costruzione progettata voluta perseguita
Che per la prima volta visto collaborare ben prima che a livello politico tutte le aree culturali del Paese erano state divise nel nel nella democrazia bloccata della guerra fredda
Però bisogna progettarlo e volerlo
Bisogna anche correre dei rischi avere il coraggio di qualche scelta
Incontriamo subito
è un modo
Abbiamo detto tutti negli ultimi tre anni c'è stato il ritorno dei movimenti ritorno di una domanda della politica
Dopo un primo momento di sbando che non dobbiamo mai dimenticare che c'è stato ma anche nel nel nel né i partiti del centrosinistra alla fine si è espressa una nuova attenzione
Ciao
Si è espressa una nuova attenzione
E
Però farei una notazione semplice eravamo all'opposizione
Quindi come dire era abbastanza immediata la convenienza di caricarsi di domande anche radicali che venivano dalla società parlo dei partiti in questo caso e portarle diciamo così utilizzarle anche
Per rafforzare ce n'era bisogno in quel momento la nostra azione di posizione di opposizione
Nonostante questo ci sono stati tanti problemi
Nonostante questi
Solo che oggi
Siamo io penso credibilmente nella possibilità di andare al governo di vincere le elezioni
E non basta più occhieggia are dare sponda
Alle domande che capì che in vengono dei movimenti
Perché se poi voi al governo e non sa in grado di dare risposte di governo a quelle domande ti succede perché ci è già successo
E qui c'è un nodo e dobbiamo sciogliere
è qui che io mi permetto di come dire
Avanzare nomi con una critica ma una proposta anche al alle organizzazioni sociali
Se
Le domande che crescono nella società
Che sono lo dico solo di di di sfuggita nel testo scritto e l'ho preparato cioè non lungo una lunga analisi ma non mi pareva il caso di oggi di Amman dirgliela
Semmai negli atti se non metteremo
Sono anzitutto domande di libertà
E di sviluppo delle persone
E ci sono anche domande dei soggetti deboli
Le due cose ed è importante esperire riuscire a interpretare e rappresentare tutte e due le cose
Questo è importante
Dicevo dunque che
In questa fase
Se
Queste domande radicali
Queste domande che parliamoci chiaro i movimenti hanno dimostrato il rappresentate non solo dalla da da dalla rappresentanza politica ma anche dalla rappresentanza sociale consolidata
Se queste domande non giungono al rapporto con un patto programmatico
Con il centro sinistra già in una forma progettuale già mediate da un ragionamento che è stato fatto dentro la società e che badate non è compito solo di una campagna elettorale sarà impossibile questo
Se non si fa questo lavoro corriamo dei seri rischi
Allora è finita per sempre l'epoca in cui un partito come era il partito pedagogico di massa può essere sia movimento sia
Può essere partito di lotta e di governo per dirla con una tradizione da qui vengo anch'io
Non è finito per impossibile
Per il frammentarsi degli interessi per tutte le cose che conosciamo bene
Un partito che pretende di farsi movimento si suicida oggi se vuole essere partito di governo
Quindi questo nodo
Di come le domande che crescono nella sua dice nella società incontrano un percorso pensato organizzato negoziato lo accennava però faceva riferimento alla filippina Luigi ciò ieri non so se lo ricorda
Se non c'è questo questa sta sto per dire infrastruttura
Che dal sociale passa al Civile dal civile al politico sarà complicatissimo declinava
Sarà complicatissimo
Perché vedete dei movimenti si spremono tutte quelle domande di quella cittadinanza diffusa molecolare che fuori dai nostri recinti organizzati e che giunge poi e improvvisamente diventa dirompente per noi prima che per l'avversario com'è già accaduto
Come può accadere ancora
Quindi io quindi
Badate questo non si può fare in una logica di schieramento io non posso chiedere
A Savino Pezzotta
Di schierarsi non lo farò mai lo so bene non sto chiedendo questo sono già schierata ecco note come persona parlavo dell'attualità nell'organizzazione accostando il conguaglio si nasconde il ho capito bene ho capito bene dedicata non sto chiedendo quel bene io sai
Ti dimentichi ciò lavorato molto colto il predecessore Cavanda colpevole desiderati se se Censis e speriamo che non poteva fare altrimenti
Questo mi rassicura non è sempre così ma insomma ecco facciamo facciamo tech sia così magari se è così io ne prendo atto però io non chiedo questo nonché ad uno schieramento di partiti di partitica
Ci può essere come dire un patto non scritto da questo punto di vista chiede invece dei percorsi ordinari
Che esigono due cose uno una riforma seria dei partiti
Due questa questa crescita di una dimensione civile ordinaria della democrazia
Perché non abbiamo tempo di costituirla con grandi processi e che ma anzitutto costruita nelle cose
Non so anche qui non è che poi si parta da Gerson piccole cose anche grandi che crescono penso al recente documento sindacato terzo settore ma bisogna andare più in là e oltre
Esso non voglio dire che sarebbe interessante che Pera iniziativa autonoma
Ma il posso permetterlo di dirlo proprio perché non partorisce non parlo da un partito parlo come essere umano
Che crescessero nella società
Dei forum della società civile in tutte le realtà dove questo è possibile attorno a fasce tematiche che son quelle che ci stanno a cuore il lavoro il welfare ci certo poi la pace tutto quel che volete voi e che su questo si chiamassero a raccolta
Proprio perché non c'è bisogno di schierarsi perché siamo già lì senza se non ci sente se questo viene meno siamo morti
Questo il punto e far crescere questa dimensione che allora poi nella fase in cui io debbo costruire a Mila una coalizione sociale dal punto di vista delle forze politiche o degli interlocutori
Gli devo chiedere di schierarsi o di rischiare chissà che ma bada una serie di patti programmatici
Concreti
L'affondo sulla dimensione locale perché lui dove si può fare senza grandi ragionamenti
Si può fare nel concreto magari a partire dai punti di falsa che abbiamo dove governiamo
E dove magari proprio lì invece spesso e difficoltà di rapporto fra gli attori sociali e le istituzioni e più grande
Forse sto sognando
Ma se non si mette in campo una nuova unità una vera coalizione sociali democratica
Di tutte le forze organizzate perché poi i singoli cittadini altra questione di tutte le forze organica che hanno retto nonostante tutto che stanno reggendo fino a quando
Se il quadro continua così
Se non si fa leva su questo per come dire avviene poi un'interlocuzione ordinaria aperta
Allora poi anche l'interlocuzione quel molto i movimenti no non non non sarà così dirompente
In fondo si può dire quel che si vuole e il mio pensiero va qui ancora al ruolo straordinario secondo me che a settembre svolto gente come Tom veneto al Forum sociale
Sia quello a cui ho partecipato Kabuto qualità in fondo è ordinario
Perché in America latina c'è un'altra realtà
Che il sindacato le diverse forze forme della cooperazione dell'associazionismo del terzo settore
Io penso che questa sia la prospettiva giusta anche qui da noi
è una sinistra un centrosinistra
Che non pensano che questo sia un compito oggi assolutamente prioritario secondo me
Sono autolesionisti
Sono autolesionista
Te
Certi partiti si devono riformare qui lasciatemi fare una battuta
C'è una grande discussione di tipo politologico su questo me ne son dovuto ho dovuto imparare qualche anno fa
Dove sostanzialmente i politologi spingono il partito essenzialmente ultima cosa che dicono vi preoccupate sostanzialmente a spingersi verso l'essere una macchina
E selezione i candidati elabora un programma politico compete per legge all'elezione compete per il Governo una specie di infrastruttura tra le litorale
Perché sta fra i compiti elettorali compiti istituzionali secondo me questa concezione molto libera che ha fatto molto preso anche nella sinistra italiana
In quella di altri Paesi assai prima
Va bene quando ci troviamo in presenza di una dinamica sociale equilibrata
Dove esistono le condizioni reali di una di una alternanza dove gli squilibri di potere non sono così drammatici
Perché qui sta il nodo
Il drammatico squilibrio tra la nuova potenza dell'economia
Globale
Dell'informazione e gli strumenti i dati della politica non solo nazionali
Questo era bellissimo il ragionamento di Romana Gas
Parlava di quarant'anni però non abbiamo bisogno di
Di qualcosa che fermi il processo
Se non c'è questa capacità diciamo così
Dentro la normale democrazia dell'alternanza di una fase che non c'è più quel compito del del partito si poteva anche immaginare oggi semplicemente non si dà anzi
Il ritirarsi del partito da un rapporto reale con la società
Nei termini che ho cercato di dire concerto con un ostaggio del partito di massa
Sta concretamente facilitando le derive
Populistiche né autoritarie di personalizzazione drammatica della politica
Questo staccata
Abbiamo tentato anche noi di competere sullo stesso terreno del marketing della personalizzazione siamo perdenti in partenza
Perché insisto su un punto
Il populismo di Berlusconi può promettere tutto procurarsi vuoti andare al Governo fare i propri interessi e poi ricomincia Nonino
Noi al governo dobbiamo andarci per riformare e per riformare a noi serve il consenso attivo del paese
E per avere il consenso attivo del Paese qui Romano ce l'ha chiaro non siete riusciti a fargli tirar fuori una parola sul programma perché sa che oggi di una parola per dire dividere
E se non c'è un processo che come dire elabora dal basso
Certo sulla base di una proposta di un di un di di un di una capacità di dare prospettiva politica
Se non cresce dal basso una coalizione sociale attorno al programma
Poi quando andiamo a governare succede perché c'è già successo governiamo bene e perdiamo le elezioni
La riforma dei partiti secondo me io mi sono fatto questa convinzione che il problema non è di modellistica
è che il ceto politico più consolidato non la vuole
Perché cambiare costa
Probabilmente spiazza proprio le dinamiche attuali di formazione dei gruppi dirigenti e
Lo dico per esperienza io non lo dico teoricamente
Lo dico per esperienza nessuno se ne abbia a male
Penso però che questo è il nodo
Che se il partito
Non se li immagina come cerniera
Fra società non tra società e politica in generale ma tra società civile e politica
Cioè come quell'attore che siccome alle mani le le le le le radici saldamente impiantate attraverso la Rete delle sezioni e di tutte diciamo quelle case della cittadinanza a politica attiva che possono e debbono diventare gli insediamenti territoriale del partito
Cittadinanza politica attiva
Se non c'ha questo radicamento
Se non
Ah i Circuiti ordinari di interlocuzione con la società chiaramente secondo me non ne usciamo
La cosa che mi meraviglia me che nell'esperienza che ho fatto ma il partito dentro il quale parliamo
Su questo erano tutti d'accordo però poi non so perché ma se perfino fa cambiato molto uno Statuto al congresso di Torino che però poi non è non è che abbia che sia stato molto applicata
Lo so questa è una malignità cancellate
E
Sono una mezz'ora leggermente abbondante sì finisco
è chiaro che qui c'è un punto urgente
A me sta molto a cuore che nel partito si discuta ci sia un bel pluralismo
Mi sta più a cuore
Ormai da tifoso diciamo così che si ponga mano seriamente a questa riforma del partito
Sta proprio a cuore perché mi sta a cuore il bene della sinistra il bene di questo Paese
E secondo me se non si investe rapidamente in questa direzione avremo tempi Buy
Certo mi si può dire fine ma il ragionamento ma noi qui siamo pressati
Allora
Questo stesso ragionamento del siamo pressati mi è stato fatto in tutti gli anni precedenti
Noi siamo sempre pressati da una scadenza elettorale
è sempre queste scadenze elettorali sono decisive adesso facciamo questo che poi faremo il resto del resto non viene mai
La mia proposta esattamente la mia proposta la mia
Ipotesi di così che getto
Era esame esattamente il contrario noi abbiamo un biennio un po'nevralgico
Regionali
Politica
Mi sembra che la scadenza regionale servus potrebbe essere la l'occasione per intanto sperimentale ecco a cominciare a costruire delle dimensioni locali come fondo hanno fatto i sindaci di cui parlava e tanti altri di cui parlava Mimmo ieri delle coalizioni sociali locali
Legate a temi anche molto
Aderenti e al alle questioni territoriali
E far crescere attorno a questo a questo primo tempo diciamo così anche quel lavoro che Romano farà comunque per sfigurati
Non spetta certo Cagliero dice lo dica qualcuno ma che da solo secondo me non basta non basta oggi un viaggio per l'Italia sia la situazione è quella che dico io
Poi io posso anche sbagliare anzi sicuramente sbaglia
E poi progressivamente dentro queste coalizioni far e germinare anche diciamo una negoziazione continua di un profilo programmatico
Che nell'anno successivo sarà come dire già dentro le primarie potrà avere già una consistenza diversa e le primarie potranno già contare diciamo su un'attenzione della società
Diversa
Perché ci sarà già stato un'apertura un'apertura reale un un quasi capovolgere la logica
Dal ceto politico la società no dalla Società al ceto politico e su questo
Andare a vincere le elezioni perché le elezioni si possono vincere e soprattutto andare poi a governare
Riformando seriamente il paese di Candido che si possono vincere io concludo per scontato
Tutto quel che so mi dice che si potevano vincere anche nel due mila uno
E che la mancanza di unità della coalizione
Che ha impedito di vincere e guardate cosa sta pagando il Paese
Basta
Grazie Franco adesso
Come dire intorno a questa comunicazione
Incominciamo a raccogliere cominciamo a raccogliere i contributi
Che vengono da da varie parte del mondo politico sociale e civile
E e speriamo di avere anche un po'di spazio alla fine per un po'di base podi di batti un po'di interazione con Conte tra tutti quanti noi
Il primo a intervenire Massimo Campedelli che è presidente del non alla un movimento che guarda a un'altra parte del mondo ma che un'altra parte del mondo che c'è estremamente vicina
Grazie grazie l'invito di oggi grazie per le parole di Franco io
Mi sono segnato quattro cinque frasi che Franco tu hai detto stamattina
E che fan parte un po'della degli interrogativi delle domande di questi due anni di di presidenza di questo pensa non governativa tu hai parlato di lavoro cittadinanza e democrazia di autonomia della società civile che va formata di democrazia civile come come dire superamento di una democrazia formale
Di domande di libertà di domande soggetti deboli eccetera eccetera allora mentre parlavi e mentre ascoltavamo insieme queste questi spunti che nascono oltre che dall'intelligenza del cuore
Ne è venuto in mente
Come prima cosa
Un rapporto che è appena uscito da qualche mese di UNDP il Hope nutre la seconda solo diciamo in inglese in in spagnolo o quant'altro cioè dell'organismo di uno delle migrazioni unite che si occupa di sviluppo
Ed è un'indagine sulla democrazia in America Latina
Ora
Dentro questo ragionamento me pare e io vorrei poi andare a chiudere su un punto che tu hai detto cioè bisogna pensare a coalizioni sociali locali in una logica progettuale bisogna costruire coalizioni sociali locali bene così fece il produttiva così con le Nazioni Unite
Voi sapete che in America Latina negli ultimi venticinque anni quasi tutti i Paesi hanno avuto hanno ottenuto la democrazia formale
Negli ultimi anni il consenso dei cittadini latinoamericani Miano intervistate diciotto mila
Campioni ponendo un fatto interviste in profondità indagini dialoghi confronti da dai vari presidenti ex presidenti eccetera eccetera
Insomma il dato di fondo che salta fuori è che c'è un costante e progressivo pericoloso ritiro di consenso della democrazia da parte dei cittadini latinoamericani
Impuro io sono stato la settimana scorsa
Toledo che fu divenne presidente dopo Fujimori
Ricordate cosa
Che storia aveva Fujimori bene
Toledo oggi ha un consenso e si vanta del dodici per cento della popolazione
Fino a qualche mese fa non superava il sei per cento per le strade di Lima si raccolgono fondi
Per la campagna prossima possibile di Fujimori
Ma lo dico questo perché perché l'elemento che salta fuori da
Da quel mondo e quindi vengono in mente le parole di chi mi ha preceduto nocumento RAI c'è una gattina presidente c'era prima Enzo Melegari
Enzo diceva in modo a volte un po'provocatorio sarcastico guarda che non è vero che l'America Latina e in ritardo
è un po'più avanti di noi su una serie di cose bene se pensiamo alla democrazia scusate alla politica mediatica che si diceva prima
Se pensiamo alla precarizzazione dei conti del del mercato del lavoro e quanto si diceva all'inizio se pensiamo ai progetti ai processi di conflitti locali pesate la Colombia no quarant'anni di guerra civile
E fa più morti di tanti altri posti che noi conosciamo
Eccetera eccetera eccetera bene se vediamo tutto questo ci accorgiamo io credo che ci siano alcuni elementi che ci riportano poi anche da noi perché in un articolo uscito su un quotidiano latinoamericane importante qualche giorno fa c'era scritto con la democrazia non si mangia
Negli ultimi anni i processi di diciamo aggiustamento strutturale neo liberisti chiamiamoli come vogliamo globalizzazione forzata
Accorpamento da parte degli Stati Uniti nell'ambito dell'arca dei Paesi latinoamericani eccetera eccetera eccetera tutto questo ha creato un un clima di sfiducia approfondissimo
Ha creato un impoverimento della ante anche dei ceti medi guarda caso ci sono una serie di sintonie
Ha creato un processo di emigrazione che oggi rappresenta di fatto la valvola di sfogo per tantissime famiglie latinoamericana Ecuador Perù la prima voce nel PIL sono le rimesse degli immigrati
Allora c'è un collegamento dentro tutto questo
A mio parere
E dove sta
Abbiamo
Un nesso forte tra precarizzazione sociale ed economica
Il lavoro è questione politica determinante dice il primo
Ritiro della fiducia della della nei confronti della democrazia
Indebolimento delle istituzioni
Come condensato del bene comune direbbe don Ugo
Processi di emigrazione e quindi impoverimento antropologico della base sociale
E qui io ricordo qualche anno fa uno slogan di un amico Gianni pensa bene quando eravamo ancora quasi ragazzini
Da responsabile dell'AGESCI in Calabria
Lancio che non so se era solo farina del suo sacco ma insomma a me rimasto impresso
Che bisognava lottare per restare in Calabria che restare per cambiare mi pare che la cosa posso oggi valere per tanti tante parti del mondo condizione di immigrato rimesse nuovi assetti economici globali
Allora il primo punto a mio parere che salta fuori tutto questo ragionamento è proprio questo
I processi sociali ideali economici dentro i meccanismi di una democrazia formale che non riconosce i bisogni e le domande reale dei cittadini
Portano a come dire a rendere ancora più fragile che a un ritiro di consenso profondo da parte delle
Della popolazione nei confronti delle forme democratiche
Aggiungere due o tre elementi ancora perché ci sono le risposte che sta nascono Franco diceva prima ragioniamo sui processi sociali reali sulle coalizioni locali eccetera eccetera riporto corra solo due dati e poi voglio chiudere su un ragionamento di fondo
Dove l'idea che queste coalizioni sociali non possono essere fatte come dire con dei territori chiusi meno dimensione aperta di partenariato territoriale
Un altro dato ancora per ragionare insieme noi chiediamo un paese in cui i processi di della politica della migrazione crea come dire figure ombra no crea persone non registrate
Credo che l'elemento che più colpisce in questi giorni e poi la storia che si paga l'affitto in Libia per come dire per portare la i centri di cosiddetti centri accoglienza
Bene anche qui un dato Perù mille centottantadue mila vent'anni di guerra civile interno Sendero luminoso NTA eccetera eccetera
Secondo i dati raccolti negli anni anni fa sembrava che i morti in questo periodo fossero stati più o meno trenta venticinque trenta mila
Recentemente la Commissione per la Verità e la riconciliazione una delle tante commissioni per la verità e la riconciliazione dell'America latina di tanti Paesi qualche male eccetera eccetera
Ha raccontato che questa prova questi morti invece sono stati tra i sessantacinque settantaquattro mila facciano settanta mila come mai non c'erano come questo scarto perché molti non erano registrati anagrafe
Perché molti non esistevano come cittadini
Il settantacinque per cento di queste persone parlava solo inglese sua cioè non parla lo spagnolo hanno le popolazioni degli altipiani delle delle valli della della selva erano la gente che veniva ma sull'atto sia resa interisti sia delle forze regolari sia dai paramilitari da tutti quelli che volete
Ora io non so quanti sono oggi
I morti non registrati
Immigrati non solo quelli che conosciamo poi sui giornali perché si scopre che una baracca del mare arriva sulle sponde di di nostre coste arriva sulle nostre coste e ci dice che guarda caso lì tre quattro cinquanta trenta bambini donne e piccoli lattanti eccetera sono morti nel frattempo ma anche gli altri
Per le nostre strade sono piene di signore e signorine spessissimo portate con la violenza stare sulle nostre strade
Sono irregolare
Spesso spessissimo e noi non sappiamo che fine fanno
Ma la fila potrebbe continuare no l'elenco potrebbe continuare
Un terzo un terzo spunto riguarda un'esperienza che abbiamo in corso
Con a sto punto con la segreteria di diritti umani del governo Lula sulla formazione della gente dei diritti umani
Che poi tradotto noi vorrebbe dire formazione riconoscimento tra tono e vorrebbe dire la formazione riconoscimento delle figure del terzo settore
Bene il crinale ancora una volta è quello tra soggetto sociale tra cultura politica protagonismo politico e competenze reali
Io credo che nel ragionamento sulla formare l'autonomia e l'asta civile oggi dobbiamo anche qua da noi per esempio porsi il problema di quanto un terzo settore sia sempre una buona parte del settore sia sempre più spinta a ragionare interni di efficienza efficacia ed economicità e non è male ragionare in questi termini dimenticandosi però che non si sono non sia solo operatori non sia solo come dire professionali ecco ma c'è una componente in più che fa parte della storia che ci sta alle spalle e che la domanda oggi di fondo di cui a cui dobbiamo dare risposte allora tutto questo vorrei andare a chiudere su un punto rilanciando una il ragionamento almeno uno spunto che ho colto
Dall'intervento di Franco
Tragga diceva lo ripeto bisogna costruire coalizioni sociali locali come Progetto
Beh io credo che pensando uno strumento molto semplice peraltro più o meno utilizzato in modo corretto che si chiama cooperazione decentrata
Io credo che queste condizioni sociali locali visto che i nostri territori visto che i soggetti reali dei nostri territori i giovani gli imprenditori
Le forme le le le organizzazioni sociali di terzo settore le organizzazioni che sia sempre di più si muovono in una visione internazionalizzata c'è sempre di più i ragazzi su internet prendono il biglietto aereo low cost e vanno che ne so
In Africa piuttosto che da un'altra parte vanno dove vogliono bene in questo processo di internalizzazione che fa parte oramai che è un elemento imprescindibile della nostra diciamo realtà sociale del nostro modo di vivere insieme
E che si accompagna di fatto al fatto che i nostri territori sono sempre più proiettati in termini economici sociali politici ci presenta in una visione internazionale bene io credo che allora usando bene degli strumenti che già ci sono e pensando di costruire coalizioni locali
Che abbiano questa visione internazionale si può creare davvero dei ponti prima si citava la Pira
Si possono creare dei ponti per costruire coalizioni
Gli occhiali o meglio tra locali
Vicini e lontani affinché quel processo di democrazia di rafforzamento di di partecipazione di alternativa che sia qua possa essere vicino accompagnato
Magari con quella città da dove viene la signora peruviana
Che o in casa nostra ogni casa del vicino sta aiutando qualche nostro anziano a stare meglio vivere negli ultimi anni la propria vita grazie
Grazie
Andiamo rapidamente avanti il prossimo contributo
Di Raffaele Cananzi già presidente dell'azione presente l'azione dell'Azione cattolica
Attualmente impegnati reagire politicamente un'associazione che si rifà al pensiero di Lazzati con il quale noi abbiamo scambi continui collaborazioni molto forte in vari campi della formazione della riflessione dell'elaborazione poi grazie
Sì ecco io ringrazio gli amici che hanno voluto invitarmi a questo nostro incontro col quale partecipò già da ieri con grande interesse ne ho ascoltato oltre che con piacere anche con viva attenzione la relazione dell'amico Luca
Che è stata molto ampia
Particolarmente interessante
Devo dirvi con molta franchezza
Che pur militando in altri ambiti politici la mia esperienza e ecclesiale e politica
Naturalmente ho apprezzato molto la relazione di Lucca e mi ritrovo sostanzialmente in tutte le indicazioni di carattere generale che sono state offre direi che di quella relazione tre profili mi toccano più da vicino e su questi intendo dire oggi qualche parola
Il profilo dell'inquietudine cattolica
Il senso della politica è il rapporto fra ittica e Police
Dico subito che
Secondo il mio modesto avviso nella mia visione Della situazione contemporanea
Ritengo che bisogna che ci diamo da fare tutti
Quindi parlo del ceto politico ma parlo anche delle formazioni sociali
Perché la politica oggi compia un salto di qualità abbiamo bisogno di una come posso dire in qualche modo nuova politica
Per vincere le sfide attuali della democrazia sulle quali non mi soffermo alcuni hanno detto ieri altri diranno oggi pomeriggio
Per non rendere queste il punto molto delicato che gioca tra techno Croazia e poteri economici per non rendere alla democrazia solo formale
E soprattutto per rispondere alla complessità dei problemi che oggi ci troviamo davanti
Sui quali sarebbe estremamente utile fare non un lungo elenco ma un lungo approfondimento cosa che naturalmente in questa sede non è possibile fare
Dico all'amico Passuello che sulla base della mia modesta esperienza politica ma soprattutto sulla base della mia esperienza di cittadino non credo molto nel nella riforma dei partiti
I partiti oramai queste questione che ci portiamo avanti da lunghissimo tempo
Non riesco ad ed è vero all'osservazione
Che c'è il grandissimo rischio di cadere
E anche da quest'altra parte diciamo del fronte politico in una condizione di populismo e una condizione di personalizzazione della politica se non si riesce a trovare uno strumento adeguato per compiere questo salto
Di qualità della politica e per in qualche modo indurre i partiti più che aspettare da loro ma indurli in qualche maniera
A riformarsi e probabilmente lo strumento al quale bisogna fare riferimento nel contesto
Più generale
E quello della grande coalizione sociale e democratica dentro la quale naturalmente i partiti devono trovare una loro collocazione e possono trovare una loro collocazione soltanto se armonicamente connessa al resto
Della coalizione sociale democratiche perché quando diciamo sociale io non mi riferirei soltanto diciamo al così detto corpo sociale distinto dal corpo politico
Ma includere in questo tema del corpo sociale naturalmente anche i partiti politici che hanno una funzione eminentemente sociale sia pure in una chiave peculiare in una chiave specifica che appunto la chiave politica
Il contributo dei credenti e quindi dei cristiani
Per questa
Per questo salto di qua
Vita della politica
Io lo troverei soprattutto in una precisazione che molto spesso ci sfugge cioè vorrei fare riferimento a quella che la categoria del regno noi molto spesso facciamo riferimento alla categoria della chiesa
Noi in quanto credenti siamo chiamati a costruire anche attraverso la chiesa con la Chiesa il regno non la Chiesa
La chiesa e una realtà che come lo stesso con Ciro la definisce mezzo e strumenti per la costruzione del re e quindi i credenti i cristiani sono coinvolti in una duplice realtà sotto questo profilo nella categoria del Regno
Sede esto Città di Dio e Città dell'uomo Chiesa e Stato religione e politica due realtà questo è il punto sul quale poi si può svolgere il tema di etica e politica di laicità che già ieri è stato toccato tutte queste questioni anche attinente al tema
Della bioetica tutte queste vicende hanno bisogno di avere dei punti di riferimento molto chiaro
Cioè due realtà che oggi soprattutto oggi non vanno confuse perché la confusione di queste due realtà
Genera il pericolo del fondamentalismo religioso
Non vanno peraltro separate queste realtà
Perché la separazione di queste due realtà re comporta il pericolo diciamo così dall'altra parte di un laicismo qui ritorna Lazzati il nostro maestro il quale parlava di una distinzione per unire
Per unire sostanzialmente queste due realtà nell'ispirazione nella coscienza nel servizio di testimonianza diciamo che sotto questo profilo siamo chiamati anche a rendere ragione della speranza che innovi costruendo la città dell'uomo
In quest'ottica in questo quadro possiamo dare un contributo per un salto di qualità della politica
Anzitutto nella considerazione
Che la politica non è tutto
E quindi per noi credenti il volere concedere alla politica questa onnicomprensività in qualche misura non è possibile per la ragione che ho detto prima perché ci muoviamo tra due realtà
La politica peraltro ricordava ieri don Ciotti e giustamente e per noi la più esigente più che la più alta mi pare che Paolo sesto dicesse proprio la più esigente forma della carità
Ed io soggiungere certamente nell'ordine temporale per non creare confusione
La politica è certamente importante anche se non è tutto ma è importante perché senza la politica
Questo è la ragione del nostro impegno dell'impegno diciamo così generalizzato dei cittadini ma dei credenti in particolare perché la politica anche qui ci torna comodo la espressione Lazzati Anna e per la soluzione globale dei problemi mio ricordo che quando facevo campagna elettorale in una zona del Mezzogiorno
Dove in definitiva la disoccupazione giovanile raggiungeva quasi il cinquanta per cento
Dicevo ai miei elettori un domani se dovessi essere eletto deputato non venite a chiedermi la raccomandazione per la soluzione del problema di vostro figlio disoccupato
Perché io dovendo fare politica devo interessarmi in modo particolare della risoluzione del problema della disoccupazione non del singolo disoccupato in quanto tale la il problema del singolo disoccupato viene risolto nel quadro della soluzione del problema della disoccupazione quindi la politica importante per questa soluzione globale dei problemi
In cui sostanzialmente si costruisce attraverso cui si costruisce la città dell'uomo che come sappiamo e per quanto è possibile dicono i nostri documenti anticipazione riflesso della città di tiglio tenendo sempre distinta la città dell'uomo dalla città tutti
Credo che su questo versante dobbiamo assumere per quanto è possibile sempre maggiore consapevolezza del nostro compito
E quindi svolgere un compito che eminentemente politico organizzare il consenso e la partecipazione dei cittadini governare la cosa pubblica
Persuadere sulle modalità di graduazione di soluzione dei conflitti di interessi di conflitti vitali di conflitti economici di conflitti sociali al fine di conseguire il bene comune che tale proprio perché non contraddice al bene delle parti ma perché essendo comune naturalmente risolve in buona parte diciamo i problemi di tutti
Ed è in questo quadro che bisogna secondo me avere una conoscenza approfondita
Dei termini dei problemi politici che ci riguardarlo
E da assumere una forte responsabilità personale e delle formazioni politiche
Insomma se si può dire forse in una sola parola e meglio che prima che noi parliamo di uomini quelli della politica di potere
Riusciamo ad intravedere
In queste persone soprattutto uomini e donne di coscienza non perché il potere non serve
Ma perché il potere serve nella misura in cui e dettato da questo elemento fondamentale della coscienza sul quale non mi soffermo
Questo salto di qualità della politica
Serve anche per guardare avanti
Per guardare avanti come ha fatto ieri sera Romano Prodi
Cioè giustamente qualcuno ha sottolineato commentando il discorso di Prodi
Dice il presidente dalla Commissione europea c'è venuto a dare diciamo un quadro complessivo dell'Europa e del cammino dell'Europa ma con grandi segni di speranza
Io credo che anche da parte nostra dobbiamo mettere in questa ricostruzione del senso della politica in questo salto di qualità questo guardare avanti cogliendo i segni e le realtà del presente
Prevedendo l'in qualche modo gli sviluppi eliminando per quanto è possibile le negatività e incentivando invece le positività che pure ci sono
Vi sono tracce palpabili per esempio di un consumo poteri cosmopolitismo dal basso
Vi sono segni di consapevolezza
Verso una società civile mondiale
Vi sono movimenti di pensiero radiazioni che sulla persistenza di una globalizzazione
Con un forte impatto sulle società nazionali richiede che esse non vengono egemonizzata e dalle ragioni del profitto ma che questa globalizzazione si svolga su scala planetaria
Nelle ragioni e sulle ragioni della solidarietà
Rispetto alle guerre preventive non e ai terrorismi sempre più crudeli dall'inizio di questo nostro secolo vi sono pacifisti e pacificatore
E certo che il mondo soffre dell'insicurezza globale
Soffre di incertezza di paura di angoscia questi sono i sostantivi più il muso e nonostante guardate questo sembra il paradosso del momento
Nonostante l'unipolarismo date il sistema internazionale l'aria che si respira non è di ordine democratico ma di confuso disordine
Vi sono regole e comportamenti funzionamenti diversi nei distinti e plurali assetti internazionali
Penso alla moneta al commercio all'ambiente alla sanità alla lotta al narcotraffico alla giustizia sui crimini contro l'umanità
Vi è una diversità di regimi in ciascuno di questi ordinamenti in tutti questi ordinamenti sia pure particolari a livello internazionale
E egemone per esempio la potenza statunitense in questo contesto ci ricordava ieri sera Prodi decolla l'Asia Cine di India regredisce la la politica internazionale forse prima di tutte le altre politiche proprio perché i problemi connessi a questa sono quelli della pace e della lotta e della vittoria sul terrorismo la politica internazionale impone un salto di qualità
E questo salto di qualità significa concretamente probabilmente secondo quello che mi pare cessioni di sovranità
Che bisogna pure compiere costruzioni delle democrazie continentali il tema dell'Europa ecco innestato in questo contesto assai più ampio se così si può dire
Diciamo la verifica la riforma l'incremento e nello stesso tempo il decollo di molte istituzioni internazionali la riforma dello naturalmente tutto questo passa come posso dire
Per un salto di qualità che innanzitutto un salto dello spirito un salto della coscienza un salto dell'etica cosmopolita
Un salto della volontà peraltro presente con i movimenti che si sono mostrati nel corso di questi anni c'hanno detto della volontà di arrivare ad un momento universale
Di pace e di concordia
Sul rapporto etica politica vorrei dire qualche cosa anche perché ieri questo tema è stato toccato secondo me su qualche profilo forse e il caso ancora di soffermare l'attenzione comune
A me pare che qualunque decisione politica anche sulla base della mia modesta esperienza non può essere assunta che in conformità ad un valore o in difformità a un disvalore
Più vicino o più lontano questo problema del giudizio etico posto a base della risoluzione politica
Ritorna già il tema del limite della politica al quale ho fatto prima riferimento e sul quale ci sarebbe da parlare molto a lungo
Già il tema del limite dalla politica indica questo rapporto stretto che è necessario tenere nella nostra visione e normalmente così tra il momento etico il momento politico è il momento economici questo passaggio che in definitiva dice come l'economia e la politica non possono non fare riferimento ad un termine valoriale che noi normalmente diciamo valore e
Che cosacca
Perché qui nasce il problema della laicità delle istituzioni laicità della politica laicità dello Stato che cosa HT
Quando questo valore al quale si fa riferimento sul terreno politico sul terreno economico e un valore in qualche misura strettamente legato ad un credo religioso
Accade che il valore deve scomparire o accade che il valore invece sì
Connette contestualmente tra gli altri valori sociali che sono presenti io non avrei dubbi
Cioè evidentemente se si tratta di un valore naturalmente questo valore viene ad essere inserito in quanto parte
Di un valore di un concerto numero della popolazione pensiamo a dei valori eminentemente cristiani pensiamo per esempio al tema della vita
Che ti ritorna anche in questo momento
Nelle pieghe della vicenda politica italiana
Naturalmente su questo su questo valore della vita che noi abbiamo in un'accezione particolare nella difesa della vita e dell'uomo immagine di Dio non può non essere presente nella realtà valoriale della Società italiana qual è il punto delicato attraverso cui bisogna secondo il mio avviso tenere d'occhio questa condizione per evitare sia fondamentalismi di un di un verso per esempio quello religioso sia fondamentalismi di altro verso il fondamentalismo per esempio laicista il laicismo per evitare l'una o l'altra forma io credo che queste valli questi valori debbano rispondere ad una duplice condizione
Quando rispondono a questa duplice condizione possono essere certamente assunti
Nel panorama valoriale
E quindi nel panorama etico della nazione del continente e naturalmente offrire il loro contributo per quanto riguarda anche la soluzione dei problemi politici le due condizioni mi sembrerebbero questi che sul piano teorico il valore non contrasti con una ragionevole ragione umana
E sul piano pratico l'attuazione di questo valore sia altrettanto ragioni ci sono dei valori per esempio
In alcune religioni che in realtà contrasto Loggia contro il senso di raggio prima di contrastare contro qualche norma specifica l'altra condizione e che questi valori non contraddicono specificamente a valori costituzionalmente sanciti o comunque tutelati da norme del diritto pubblico voi sapete la quest'
Io nel recente del burqa che anche nel nostro Paese si è verificata bisogna vedere in quale misura questo che può anche essere un costume che esprime un valore religioso contrasti in qualche maniera con norme di ordine pubblico del nostro ordinamento così la questione del velo
Così la questione del crocefisso grande o piccolo tutte tematiche che in definitiva possono e debbono essere risolte in virtù nome di una estraniarsi ore del valore dal contesto valoriale ma di un esame del valore attraverso la luce di queste due condizioni per vedere se siamo ingrato più o meno di farli rientrare nel contesto italiano attraverso che cosa
Perché poi questo è l'altro punto
Sul quale poi non dobbiamo lamentarci perché noi invochiamo la democrazia certo la democrazia non è la dittatura della maggioranza
Bisogna tener conto anche di quelle che sono le espressioni
Della minoranza sia nella società sia nel Parlamento non dobbiamo cadere in queste forme di dittatura della maggioranza soprattutto quando andiamo
A legiferare su argomenti così delicati fermo restando che argomenti come quelli della fecondazione assistita se è opportuno in qualche misura proprio per il limite dalla politica si evita di farli entrare nell'agone politico se è necessario come necessario per quanto riguarda la legge italiana
Di avere una legge si provvede alla legge
Ma nel provvedere alla legge appunto sia riguardo a questo sistema di valori e poi si decide sostanzialmente democraticamente
Ma con una democrazia aperta
Nel pieno di allo quei nel pieno confronto e con la capacità appunto di risolte
Nell'interesse del bene comune che non è soltanto
Il bene parziale
Di una parte della società mai appunto il bene di tutti in una visione di questo tipo sostanzialmente allora è possibile pensare ad un fruttuoso rapporto
Che generi un salto di qualità della politica nel momento fra
L'etica e la politique rapporto rispetto al quale credo dobbiamo temere ampia considerazione soprattutto in un contesto contraddittorio complesso e difficile qual è il contesto della contemporaneità chiudo con una
Battuta rapidissima su quella che ieri Mimmo Lucà chiamato l'inquietudine cattolica dico soltanto perché la mia antica esperienza ecclesiale antica perché finita nel novantadue sotto questo profilo di presidente nazionale dell'Azione cattolica ecco mi induce a dire una parola su questa vicenda di a chi eccidio
Guardate vicenda che io metterei eminentemente nell'ambito intra Ecclesia mi pare che anche l'amico Luca questo lo abbia detto
Che però devo sottolineare che va guardata con una particolare attenzione anche nell'ambito intra ecclesiale
Perché la ricchezza del
Comunione e l'unità delle diversità non è l'uniformità quindi il rispetto profondo della spiritualità dello stile della tradizione della storia dell'Azione Cattolica Italiana e il rispetto profondo della spiritualità dello stile della storia DCE
Naturalmente che sono spiritualità in qualche modo modo di porsi rispetto alla Chiesa e al mondo in maniera diversa tutto questo va rispettato
Ma non per diminuire diciamo una presenza qualificante
Del Cristianesimo nella nostra società
Ma per renderlo più ricco più che per renderla più ricca questa presenza e per consentire attraverso questo diciamo un ulteriore passaggio anche nell'ambito della vita ecclesiale
Dove non la discordia che non c'è mai stata hanno scritto i giornalisti l'odio la discordia emittenti
Non c'era questo c'era una difficoltà di dialogo che oggi invece si è meglio aperto e questo lo guardiamo naturalmente con grande interesse
Però vorremmo che nessuna strumentalizzazione
Ne dentro né fuori la chiesa ne venisse fuori da questa vicenda dialogica così ricca e che invece attraverso questo sottolineo
La vocazione dei lanci
Che quella di trattare le cose temporale secondo il disegno di Dio venga lasciata responsabilmente ai laici
Perché non si abbia da vere una divisione della chiesa per un intervento non opportuno dei pastori nella vicenda politica anche Italia
Grazie Raffaele Cananzi diamo adesso ascoltiamo l'intervento di Fabio Mussi
Con responsabilità rilevanti a livello istituzionale come vicepresidente della Camera
Rilevanti responsabilità a livello politico con motore vuole esponente di una componente che ha mi anima il pluralismo interno del nostro partito
Ho letto la relazione di Mimmo Lucà
Ed ho seguito con voi stamane l'introduzione di Franco Passuello
Percorsa da una inquietudine politica che sento molto vicina al mio stato d'animo attuale
Io come forse più di voi sanno sono un non credente
Che però ha sempre sentito il fascino del discorso su Dio
Prova a seguire con partecipazione intellettuale passione umana
I percorsi del pensiero e della coscienza religiosa e sono cattolici praticanti militanti una parte importante dei miei migliori amici con cui condivido la vita
Qualche anno fa mi è capitato di parlare all'Assemblea dei cristiano sociali mi pare fosse il periodo
In cui stavamo insieme costruendo dal PDS i DS
E dissi lì una cosa che da cui vorrei ripartire
Prendetela nel suo senso
Un po'astratto e simbolico dissi
Che mi sembrava che i cristiani in politica avrebbero dovuto agire essi Deus non dare Tour
Come se Dio non ci fosse nel senso che
Il pluralismo delle scelte etiche libertà
Ma la laicità naturalmente non appartiene all'ordine delle scelte che
è un fondamento politico essenziale di qualunque programma democratico
Quel principe delle città
Che mi sembra così clamorosamente violato da leggi come quella sulla procreazione assistita e su questo punto
Ho un parere un po'diverso da quello che ho letto nell'azione di minimo
Al contempo penso che inno credenti dovrebbero agire
Exit è un sta retto come se Dio ci fosse effettivamente cioè come se la politica
Dovesse sempre riferirsi a qualcosa che egli è fuori di essa in senso tecnico e pratico
Che riguarda principi di valore superiore non voglio dire degli assoluti ma principe di valore superiore forse il deus
Di cui parla un non credente come me dentro quella parola che col da qui parte il minimo nella sua relazione il senso il senso
Cioè noi dobbiamo sempre riferirci al senso delle cose che un senso che
Sale dal fondo e incontra il linguaggio naturalmente questo incontro tra il senso del linguaggio è diventato Franco son d'accordo con te molto complicato in un sistema sociale nel quale rischiamo la tirannia dei media che è cambiato molto
Il modo come il senso si manifesta
Ora noi ci muoviamo qui ragioniamo
In una prospettiva di governo cioè siamo dentro una battaglia politica
Che dovrebbe e potrebbe e dovrebbe dovrà portarci
A
Ad un cambiamento molto importante in questo Paese per questo Paese dopo l'esperienza della destra di Berlusconi
Un cambiamento un
Un nuovo patto un nuovo progetto
Il nuovo schieramento sociale un Governo
E questa prospettiva di governo naturalmente usiamo nell'NN nostre discorsi parole chiave
Che però hanno bisogno di essere guardate meglio
Usiamo spesso
Io ho guardato un po'alcuni dei documenti usciti recentemente ve lo dico perché ho fatto fa un po'un'analisi di frequenza ci sono tre parole che hanno una frequenza altissima in tutti i discorsi che vengono pronunciate intuito volete che vengono scritti dalla nostra parte
Credibilità
Riformismo
Classe dirigente
Noi penso che siamo consapevoli che
In molte parole
Ai merry suonano come in un vuoto
Perché si è aperto un vuoto
Nel mondo
I punti identitari
E
Perché che definiscono nuovi confini
Sono oggi l'ideologia del mercato le identità religiose spesso piegata da fondamentalismi
Da tutte le parti
E le appartenenze
Ideologia del mercato identità religiose appartenenze etniche si è come rubare il fatto
Uno spazio che è stato nel corso degli ultimi secoli e lo spazio dei grandi progetti politici e umani
Che a loro modo hanno dato un senso all'agire politico
Liberalismo comunismo socialismo popolarissimo
Qui è come se si fosse aperto improvvisamente un vuoto e
Il potere tende sempre più ad affermarsi perse stesso a farsi se stesso valore
Fuori dato proiezione verso orizzonti
Più larghi che coincidevano una volta con progetti e poi rivelate sia alcuni sbagliati altri limitati altri fallimentare altri tragicamente fallimentare
Un potere che si afferma anche in forme nuove
Con metamorfosi spiazzanti guardate il gruppo che attualmente dirige la maggiore potenza del mondo non sappiamo bene come definirla sa definito neo conservatori ne ho colto
Ho visto che un ex ministro Aman personalità importante come RAI del governo Clinton ha inventato l'altro giorno una una nuova definizione per tentare di afferrare questa questa strana figura nuova di al potere avrà con cioè i conservatori radicali
Nessuno poteva pensare che conservatorismi e radicalismo potrebbero anche potessero andare a nuove nozze
Creando forme di potere politico
Che oggi ci fanno interrogare sul destino dei paesi dove se si esercitano i anche su quelli del resto del mondo
Noi usiamo parole
Io vorrei che Berbatov provassimo ad approfondire più accuratamente il linguaggio nostro innanzitutto per criticare poi quell'altrove noi diciamo spesso classe dirigente vorrei
Mi conforta le cose che ho sentito di Campedelli sull'America latina sul Perù
Che non li conquista assidui il plurale tornassimo a dire
Le classi dirigenti noi ci battiamo non solo per un cambio di classe dirigente che il modo in cui rappresentavano il problema il Pareto io Michels
No che non ritornassimo a dire come diceva Gramsci e le classi dirigenti il nostro progetto è quello di di di far venire alla superficie Lilli Lilli scomparsi quelli che non hanno potere quelli che non hanno parola quelle che non hanno voce
Quelli che sono ormai la maggioranza nel resto del mondo ma anche dentro le nostre società
Che subiscono che sono vittime di rapporti di di di potere di subalternità
Cioè che il nostro Progetto ci fosse effettivamente l'avanzamento all'emersione di uomini-donne Cetti categorie interessi sociali che oggi sono oppresse non solo il cambio di una classe dirigente
Noi diciamo credibilità
Riformismo
E sono parole giuste ma non credo chiede una politica che dovesse privarsi di grande progetti di cambiamento sociale
Su scala nazionale su scala globale
Potrebbe potrà mai più essere lette le dighe credibile le riforme sta
Sentito riduzione della Rocca mi ha interessato perché
Infatti usare questa immagine
E come se fossimo sovrastati da uno Tsunami queste grandi ondate di violenza di di di di di di forza esplosiva di di grande violenza che si originano qualche volta da terremoti
Qualche volta da treni donde che sovrappongono l'uno sull'altro alla fine alzi gli occhi e c'è questa massa d'acqua decine di metri che spazza tutto via e come se noi fossimo
In un treno di onde storiche che che chiese si si infrangono tutte nello stesso momento perché siamo
Come dire già ad un Bilancio del trentennio a globalizzazione globalizzazione vero se dice normalmente da quando nonna Lirussi si mosse sei milioni d'anni fa Haddad dalle piane dell'Etiopia è cominciata la globalizzazione c'è un
La specie che si diffonde nel mondo ed una civiltà che diventa sempre più globale ma insomma a parte questo dato così banale
Noi siamo al bilancio di un trentennio almeno dall'indomani della sciocca Petroli Doremi novecentosettantatré che è quello che è stato chiamato alla globalizzazione liberista di una inaudita accelerazione della libera circolazione di capitali e siano in grado di di di di fare un bilancio e naturalmente non è vero che è cresciuta la povertà assoluta è vero quello che ripete sempre Romano Prodi che ci sono tre miliardi di persone l'India la Cina mettiamoci l'Indonesia sono adibiti in Sudafrica di grandi paesi che non non è vero che stanno peggio di come stavano trent'anni fa
Ma il punto che rende il mondo un vulcano sul loro ad esplodere sono le le diseguaglianze che sono cresciuto
E il non regge un mondo in cui si vanno progressivamente aprendo le diseguaglianze tra chi ha
Potere informazioni cibo tecnologia denaro
E chi non ce l'ha cioè stamane su un giornale un rotocalco un'intervista bellissima di un quindi una donna fatte ma Minus evidente scrittore un libro recentemente cara One una scrittrice marocchina che dal dal dal suo mondo dice ci sarebbe bisogno di un di un di nuovo principio di uguaglianza che che che scaturisca dal mondo islamico
Lei dice l'uguaglianza innanzitutto
Potere viaggiare per il mondo senza rischi
Secondo
A
Bene garantito per tutti un lavoro sono cose semplici ma e un programma hutu utopistico e straordinario se noi potersi muovere senza rischio per il mondo avere tutti un lavoro
Quindi la globalizzazione e la sua crisi le tetto noi siamo sull'onda di una crisi di una forma di civilizzazione che è stata quella cominciata un paio di secoli fa dei combustibili fossili
Siamo al picco di Guberti e quel matto che nel mille novecentocinquantasette sostenne
La crisi di questa forma di civilizzazione fondata su queste energie si avrà non quando avremmo bruciato l'ultimo vari petrolio ma quando avremo bruciato un barile più della metà del delle delle scorte ci siamo
Ci siamo
E allora il problema è se si muta modello sociale
Perché non è possibile che il mondo possa sopravvivere
Se sei miliardi di persone aspiri ad Anna consumare tutti non dico i quattordici
Mila kilowattore l'anno che consuma un americano ma i sette mila cinquecento e consumo l'europea c'è un problema di cambio di modello e anche di un enorme salto di tecnologie
Se invece saremo in mani nelle mani dei matti che pensano di far la guerra per controllare quel che resta nel serbatoio
Siamo perduti
Globalizzazione Civita del petrolio e siamo ad una crisi delle istituzioni politiche mondiali è stato quasi portata a zero il sistema delle istituzioni costruito sulla base dell'esperienza tragica delle due guerre del Novecento
E dodici la maggior potenza del mondo non è in grado di esercitare una effettiva egemonia
E a promettere qualcosa molto la crisi degli Stati Uniti d'America come come come forza di Risi come come potenza di riferimento ad Addis discorso di Bush alla Convenzione repubblicana fa tremare
Noi vogliamo così una società di proprietari
Una società di proprietari
Compassionevole verso i disgraziati che non ce la fanno
E con la guerra terremo il conflitto lontano dalle nostre frontiere
E l'annuncio dell'Apocalisse
è una politica che si rispetti
Fa i conti innanzitutto con questi aspetti qui
E noi non possiamo adattarci alla violenze alla guerra
E alla banalità del male lo scrisse andare in The parlando de de de dei campi di concentramento ma siamo al di là del dente del dell'immaginabile
E la la strage degli innocenti di due mila anni fa a Betlemme
Tra dieci e venti bambini uccisi è uno scandalo che dura da due mila anni
Quella di Beslan in epoca di televisione durata quarantotto ore con i trecentocinquanta bambini
Dov'è la soglia
Io penso che noi dobbiamo risollevare perentoriamente il non uccidere come comandamento assoluto
E affermare il principio che la guerra deve diventare un tabù
Io non capii
Io non capisco le esitazioni nel nostro campo su questi aspetti e dobbiamo
Come fa a Prodi che ha che questa corsa quella là dice bene insomma ricostruire un sistema nuovo di istituzioni internazionali
In cui l'Europa rappresenta davvero una grande carta per l'umanità
E dobbiamo
Cominciare a
Definire
Un nuovo inventario dei beni comuni dell'umanità
Un nuovo inventare del bene comune dell'umanità
L'acqua dolce quella degli osceni le foreste l'aria non sono di nessuno sono di tutti
L'assistenza sanitaria e medicinali non ha segreti per tutti
L'informazione il sapere e tecnologie disponibili devono essere accessibili a tutti
Questa cosa comincia a diventare coscienza comune e
Mi pare che ci sia una nuova forte gravità azioni di idee intorno ad una massa di significati comunismo è finito e nessuno rimpiangerà ma
Comune comunità comunitario ciò chi è comune all'umanità questo invece torna a diventare il grande problema dei tempi nostri
Una parola sola per pochi secondi
Sulla questione più politica il punto dell'inquietudine di Franco che anche il mio
Il novantasei ed oggi io penso di essere
Testimone di di queste due stagioni politiche
Sono uno tra quelli che ha creduto più fortemente al Progetto Comune all'Ulivo
Fini
Però devo testimoniare che c'è qualcosa che che che deve essere aggiustato non c'è qualcosa che si è logorato
Io mi ricordo il novantasei si correva ma c'era un fiume che ti precedeva andava più forte di te
Saliva dal basso un una partecipazione i comitati le Lella l'agente Lele i fax dei manifestini gli inviti e le manifestazioni le spillette i i i simboli autoprodotti
E la politica è come se seguisse un fiume ora non è così
Ora non è così
Ora ci sono più progetti spesso con formule complicate che scendono non salgono
C'è come
Lo dico per me non lo dico per per altri non non pensiate che voglia qui aprire una polemica
Ci accomuni impoverimento oligarchico dei processi unitari c'è meno popolo e più due o più Stati maggiori
C'è troppo idea di di di gruppi di comando vidi timoni di cabine di regia non abbiamo bisogno di di di fare un film di masse non non di cabine di regia
E questo lo sento come un tecnico come un pericolo
Il fondamentale rapporto della politica non la società anche della politica con i movimenti dice Franco i partiti politici non possono farsi come tali movimenti
Mahon trovato una frase Luisa Pattero che mi è piaciuta che parlando ai movimenti spagnoli per la pace eccetera
Ha detto a loro io sono il capo di un partito socialista sulle grandi questioni noi litighiamo insieme
Lui li tiriamo insieme
Ho trovato anche un'altra intervista che ha rilasciato su un giornale inglese di Zapatero che dice
A I Don't Want ubbie Great leader non voglio essere un grande leader voglio essere un buon democratico
Mi è piaciuta
Credo che noi abbiamo bisogno
Di questo processi unitari ma di e diede rimescolamenti culturali siamo tutti un po'meticci ma
Farli salire farli scendere
Allora ci si mescola
Ma non si va da nessuna parte con una pura
E va orazione delle identità facendo evaporare le identità temo che ci si muova poco
Insomma come capirete
Penso che
Un programma di governo deve essere una cosa molto concreta molto concreta
Credibile
Ma niente può essere credibile se diventa puro pragmatismo
Una volta si diceva ho bisogno di utopia forse questo termine non possiamo riproporlo perché non abbiamo bisogno di certi di di andare a cercare isole che non ci sono posti che non esistono esiste un posto che si chiama mondo
Dobbiamo riscoprire il principio che l'umanità è una
E muoverci da questo angolo di mondo
Per dare una risposta alta alle aspirazioni ai bisogni del resto dell'umanità
Grazie all'onorevole Mussi abbiamo ritrovato la stessa amicizia che trovammo a Firenze se non sbaglio quando venite 'sti l'altra volta
Sì insomma pur
Due con il piacere di
Ringraziare e salutare l'onorevole Marisa Abbondanzieri dei Democratici sinistra che qui presente con noi e partecipa ai nostri lavori
Una un'informazione che è richiesta i partecipanti a questo convegno della Lombardia
Si incontreranno alle quattordici e quarantacinque nella saletta qui accanto per discutere le loro il loro futuro adesso la parola a Savino Pezzotta Savini era già qui con noi un anno fa ma da allora
è passato molto tempo molto più tempo di un anno nella vita nella storia del sindacato per cui anche ciò che è maturato e cresciuto è e di interesse del lavoro che stiamo facendo
Dai ringrazio per la per l'invito e poi vengo anche volentieri
Ma io parto un po'dalle provocazioni di verso Hello proprio intendendo la provocazione come un richiamo alla vocazione Sendak
Perché credo che bisogna tentare nel limite delle possibilità cercando anche di cogliere le cose che qui sono state da
Definire un po'con libertà
Quello che si intende e darci anche atto dalla buona fede che non sempre avviene
Lo dico perché ti sono cose sulle quali io tenterò di dirla come la penso in modo molto sereno
Ecco io credo sì delle grandi difficoltà
E credo che sia arrivato il tempo ma non so se ce la faremo
Così premetto anche che ha dico che il tempo sarebbe utile non so se saremo in grado di farlo
Di valutare con libertà la questione sindacale a nostro parere perché oggi in Italia c'è una questione sindacale
Sulla quale non abbiamo mai riflettuto attentamente nel noi del sindacato dando per scontato
Che tutto va bene importante che vado a vedere la mia organizzazione prendo tre voti in più alle RSU la faccia dieci iscritti le ho risolto il mio prestigio
Io credo invece che vi sia una questione sindacale la pone un problema del sindacato che è il suo ma che ha perfino democrazia italiana
Pertanto sarebbe tempo non so se ce la facciamo ma non so se ce la faccio io cioè non non accuso nessuno
Se tra facciamo uscire dagli schemi dentro i quali e a questa vicenda e dentro
E dentro viene giudicata valutata
Verificata
Vi è una questione vera e credo che sia
Perché che sia un un dato di fatto e lo si vede sotto gli occhi poi ognuno di noi cerca di negarlo cerca di scappare sfuggirci mai qui
E questa questione sindacale messe in evidenza
Da almeno due questioni
O forse anche tre ma due sicuramente sono quelle che incidono di più
Da un lato
L'affermarsi progressivo
Del modello bipolare è la prima volta che questo avviene
Ed è la prima volta che il sindacalismo italiano si trova a fare i conti sono un modello al quale non era abituata
In modo molto netto perché prima ognuno c'aveva i suoi referenti più o meno di comunicazione fatte secondo le proprie storie le proprie tradizioni
Oggi questa scombinato
E sindacato italiano per come ha fatto per la complessità della sua natura della sua storia
Non può riprodurre in Italia lo stesso schema che si riproduce nelle altre democrazie bipolari
Dove la cosa è molto più chiaro
Ma per storia tradizione
Per lui siamo di fronte a questo primo problema
Che per la prima volta si pone al sindacalismo italiano sul quale il sindacalismo italiano non ha mai fatto delle grandi persone approdate intatto in diversi modi a seconda delle organizzazione delle sperimentazioni
Non tutte sono andate bene
Tutte nelle mie né vetture c'è un fatto punti
Uno rimane lì come questione che però ci interroga profondamente
Perché dovrebbe interrogare tutti noi il partito perché anche i partiti da una parte del sindacato
I partiti dico anche le coalizioni avverto che lo aggiornano nel vecchio schema
Per cui mi piacerebbe tanto un sindacato amico sindacato subordinato il sindacato vicino un sindacato collaterale lo sindacato Cilia Travel prendiamo tutti però una cosa così
Perché prima viene la politica e poi dopo la politica arriva il sindacato adesso vediamo come come ce lo teniamo legato
Non c'è una discussione vera su quello che è il sindacalismo e pertanto di come lo si affronta la seconda questione io credo
E anche quella della fine dei partiti dei partiti ideologici o programmatica bianconero che però tutto sommato avevano la capacità
Di trasmettere una visione del mondo poi era differente ma in una visione del mondo che uniformato alla società uniformare il mio modo di pensare sapevo che agivo dentro degli schemi di aver prefigurate che oggi non ha più
E per questo per il sindacato forse più che per altri problemi
Forse più che peraltro
Perché per nostra natura per le debolezze che noi abbiamo rappresentato lo schema ideologico le grandi narrazioni e ti davano più sicurezza
La chiarissima
Oggi non abbiamo più e dobbiamo costruirci levare l'azione da noi cosa
Difficilissimo
Ecco perché io credo che allora a siamo chiamati a discutere ha come ridefinire
Molti dei nostri concetti di fondo
Il primo è come stiamo nella società
Non è non glielo diamo per scontato ma non è più così scontata
Tante ore noi una volta potrà pensavamo di essere la società
Non riusciamo più cioè siamo una parte fra la fatica a pensarci una parte dello sociale
Facciamo fatica perché la nostra tentazione
Noi pensiamo di rappresentare i poveri non è vero
Nel quale noi rappresentiamo
Assolutamente
Ma questo ha delle implicazioni e su un modello di pensiero che l'ha costruito su questi elementi
Per cui dobbiamo ridefinire come stare nella società
Come
Riusciamo a stare in combinazione con altri soggetti che non hanno confini
Quanti fanno sindacalismo non essendo sindacati
La tentazione ce l'hanno le forze politiche lacerando il ma c'è anche dentro la società quante forme nuove di rappresentanza del lavoro nascono
E che si sindacalizzati proviamo a pensare alle associazione professionale
Per cui anche il nostro dire stiamo nella società oggi è diventato un una cosa estremamente complicata che Cozza con quello che noi Inter gli ormeggi e continuiamo a pensare
Perché continuiamo a pensare di essere quelli che rappresentano i poveri proletari quelli che rappresentano gli sociale eccetera forse invece siamo una parzialità dentro e sociale dentro le forme della rappresentanza
Non abbiamo chiarito come ci rapportiamo con la politica parlo in termini generali quali ognuno di noi ha dato le risposte di organizzazione per carità
Ma non c'è tra le tre grandi centrali confederali un'idea di come rapportarsi con la polizia
Ognuno ha la sua
Ma questo rende complicato il mondo abbiamo visto noi gli anni due anni passati abbiamo visto i macelli poi la colpa è mia la colpa tua non serve a niente il problema e che contiamo macerie
Per quello che è passato detto il sindacato negli ultimi due anni
Di chi è la colpa lasciamo perdere che non non serve a molto
Mamma Celli ne abbiam fatti e
Perché non era chiaro come in una situazione bipolare il sindacato si rapporta con la politica
E la tentazione direttamente o indirettamente di incidere sulla politica ci attraversa
Ad incidere in termini forse rovesciati dal passato c'è una tentazione oserei dire neo laborista che noi diventava hanno parte politica dentro gli schieramenti politici
E questo ti ha fatto dei danni enorme
Credo che questo non abbiamo chiarito
Se non ognuno per sé
Il rapporto con l'istituzione
Rapporti dei governi
Che vanno amico governo nemico
In una democrazia per un sindacato se la questione del rapporto con le istituzioni locali territoriali nazionali su un problema che lei vede risolvesse
Ma è un problema che abbiamo
Non è ancora chiaro
Bene non ho risposte né ho problemi appena
Pesaresi risposte vere direi
Cioè non sono abituato a essere reticente
Non abbiamo ancora chiarite qual è il nostro apporto cambiamento del capitalismo italiano e non solo
Il capitalismo non è quello che ci rappresentiamo
Non è più quello Perrone derivata da un'altra cosa rapporto tra banche finanza e impresa piccolo-grande proviamo a pensarci un attimino non l'abbiamo ancora chiarito siamo ancora dentro lo schema vecchio
Molto vecchio ce lo portiamo dentro e poco oltre che siamo una classe dirigente del sindacato tutto sui netta
Ed è già questo è un bel problema non parlo di me prese almeno io dicono che a sessant'anni
Ha fatto l'operaio aspetto dentro a una cultura industrialista classista più o meno mascherata otto attorcigliato ma è così
Non abbiamo colto forse fino in fondo il superamento delle dimensioni che assiste la mobilità sociale che si è determinata in questo Paese tra gli strati sociali nelle professioni di modo di pensare
E poi il tema del benessere mai mai mai affrontate per quello per benessere istruzione
E hanno cambiato la nostra base hanno cambiato la soggettività delle persone che rappresentiamo Enrico di Navarra tentare a pensare di rappresentare come permettevamo dieci anni fa quindici anni fa non è più così poi ci scappano di mano perché poi fanno i contratti individuali
Poi ci scappano di mano quando i contratti da soli
Perché lei soggettività le individualità che è cresciuta non è in grado non viene colta e rappresentata dal sindacato perché perché perché ci dà fastidio
Che non è nella nostra cultura perché il collettivo inteso così pesante ancora la dimensione più alta che abbiamo
E poi la gente si fa perché quella gli accordi io cordoni o cose sotterranee per la propria professionalità per le proprie cose che fanno da soli e questo fa sì che il sindacato costantemente perda quell'elemento di autorità regolativa dei rapporti di lavoro
L'altra cosa la dico sommessamente avendo tante colpe
Non siamo stati in grado di capire che cosa significa con l'aumento della femminilizzazione del mondo del lavoro
Perché non è solo una questione Banana non applaudite perché poi io non è che sia proprio lui lo sa ma alla vetta no no no problema dirlo non è tornano a proposte o problemi
Ma è ma ma perché quando ragion per essere chiari
Lo dico perché almeno avverto come come problema il fatto che l'aumento delle donne nel mondo del lavoro e non ha cambiato solo io l'entità numerica e cambia il modo dal rapporto tra persone lavoro
Il rapporto tra uomo e donna nel lavoro
A questo aggiungo ed è un problema più grosso per il sindacato che per il resto la società ed è un problema per la società ma è un problema più grosso per noi l'immigrazione
Che cosa cambia la presenza di immigrati dentro la realtà lavorative in termini di cultura in termini di pensiero che come incide sui modelli contrattuale io ho visto il lo scandalo quando a Milano si è fatto una contrattazione dei colori ai lavoratori di religione islamica gli si è dato il tempo e la preghiera per noi è una nuova
Quando mai noi abbiamo pensato anche da cristiani il tempo per di andare a dire Padre Nostro mai
No Emilio mai fatto Dudley abbia fatto cioè vuol dire che c'è un processo che ci cambia dentro per avere assistiamo il più delle volte
Ed ecco allora c'è una questione sindacale questo Paese ed è questo
Cioè cambia quello che era il nostro quadro di riferimento ma no cambia solo all'esterno sarebbe talmente facile se cambiasse solo l'esterno mi ci confronteremo
E che queste cose mi attraversa da un mai ha fatto fatica a cogliere proprio perché mi attraverso la mia fatica più grande parlo di me e non di altri la mia fatica più grande accogliere ciò che mi attraversa non ciò che mi succede
Perché attraverso il mio mondo quello che io dovrei rappresentare
Ecco perché allora io credo che forse va ripensata va affrontata questa pistola in termini molto laici molto aperti in termini di libertà
Sapendo che nessuno possa un modello preciso ormai abbiamo dei modelli
E sono quelli che storicamente il sindacalismo ha messo in campo e che andrebbero riconosciute Como modelli legittimi perché la storia per capire poi come si può come si può procedere quello che poi si è presenta tutto qui come in una società di questo titolo che la conoscevamo attraversata dall'inizio del benessere dei cambiamenti dalle Metamorfosi e tutte queste cose come il sindacato
Afferma un'idea di tipo partecipativo
Che poi è quella che rende cittadini quelli che noi dovremmo tentare di rappresentare nelle loro differenziazione per cui la partecipazione nega
Nei confronti della politica dell'economia dentro la realtà del sociale e pertanto quale riformismo sindacale ottime mettere in campo perché il tema che abbiamo ancora del riformismo sindacale
Cioè in grado di cogliere i notai se no succede come succede in altri Paesi d'Europa datate che è un'inquietudine vera in Europa pezzi fanno questi accordi io non so se sono cattivi voluti sei fa un sindacato secondo me non sono tutti perché c'aveva una necessità però riducono gli orari aumentano le cose prima visti tutti no il che vuol dire che qualche elemento di mutamento se non lo affrontiamo in termini diretti ci viene imposto dalla realtà e dalla situazione
Ecco noi siamo
Un problema
Questo problema che all'interno
Ecco allora che quando mi si parla di fare dei Forum del sociale di alcuni Chadir come faccio a fare un fronte del sociale quando fra le tre grandi organizzazioni sindacali non riusciamo a convergere se dobbiamo cambiare o non cambiare il modello dalla contrattazione
Non riusciamo a convergere su quali sono le forme della democrazia su qual è il modello sindacale
Non riusciamo a capire come ci dobbiamo rapportare con la politica ma posso e le posso fare tutti i forum e voglio ma il problema è qui
Nate roditore che così a me no incominciamo a capirci insomma
Queste sono anche peggio di come ho capito io naja e lo dico con molta serenità e poi difendo il mio modo di essere il modello per la mia organizzazione sono anche un po'estremista tante volte in questo mio fare ma mi sembra anche corretto
Perché non mi basta
Convertino solo se fare lo sciopero una tantum
Perché non cambia nulla
Io rifletto su quello che è avvenuto negli ultimi tempi possiamo farla la riflessione senza utilizzarsi racconta ma noi abbiamo usciamo da una situazione in cui abbiamo
Ma non uso la parola causando una brutta parola
Dove abbiamo avuto dei problemi
Ne ha usato una parola più dura
Perché sulle pensioni proviamo a riflettere sull'estensione certa del governo è brutto e cattivo
Mi ha fatto piacere per carità abbiam stupide però è dal mille novecentosessantotto no che non si faceva una riforma delle pensioni senza concordare col sindacato
è una difficoltà un problema e per me è un problema
Però si è fatto
Non è che siamo stati a guardare perché abbiamo fatto quanti scioperi abbia fatto il pieno
Tre scioperi generali
Però il problema è
Per un sindacato dopo tre scioperi generali devo dire ai lavoratori che non ha cambiato la riforma delle pensioni
E che è passata quella del governo
La concertazione dov'è finita
La politica dei redditi svanite
Cioè dovesse usare la parola che non voglio dire perché poi ci sono i giornalisti era scrivono subito evidente titolo dovrei dire una cosa brutta cara questa è la realtà
E se non prendo atto di tessere perché siamo divisi ma poi ci dicono no perché non siamo in grado di costruire un progetto comune perché non ce l'abbiamo fatta
Perché sulle pensioni abbiamo avuto qualche timidezza di troppo
Nello stilare questo governo e nello sfidarlo in te perché sapevamo che una riforma bisognava farlo dovevamo avere una capacità di una proposta diversa e quando le proposte sono circolate la mia la sua quella degli altri abbiamo avuto la grande libertà i demonizzati gli uni e gli altri
Bellissimo
Però ecco la il risultato è questo
E io ne prendo solo atto cioè atto con amarezza perché non è che questo
Cose avvengono e non lasciano segni
Perché Imbaccari età io non ho mai avuto problemi poi ciò che raccontano altre cose male semper a fare lo sciopero
è grave tanto devo rendere conto a ti chiedo di perdere ore tempo dei risultati che gli ho portatore
Se non la disattenzione l'abbandono passa con Menem
Ma andrebbe cambiata in molte parti
Però io voglio capire se siamo in grado con le organizzazioni sindacali
Sulla realtà sapendo che c'è un debito pubblico che c'è una città sa che non è colpa nostra per carità la colpa del Governo di tutto vanno facciamo l'elenco se siamo in grado dentro per i parametri di fare una proposta più equo
Perché se no passa colori
Forse non passa neanche la nostra per carità ma tentare sì è doveroso e per me questo è riformismo perché se invece dobbiamo dire più uno il primo quello che voleva Zito più quello che vuole la UIL più quello che vuole la CGIL facciamo lo sciopero generale dice al Liberati la coscienza ma non abbia cambiato nulla
Questa che bisogna dirci poi non è che una più moderato l'altro più amico dal governo che sono sempre storielle prenotando dicevo io sto solo una parte perché penso che fino a che ho quattro milioni di iscritti starà a parte quelli che sono lavoratori
Retata quando dite che è una se uno un'organizzazione sindacale prende rimbeccato dalla Confindustria come ho sentito fare da qualche dirigente sindacale a me io rabbrividisco
Rabbrividisco lo ritengo una stupidata
Chiunque l'abbia detto
Perché vorrei no nel rispetto di Pessotto si coglierebbe sotto l'imbecille per carità che è sparito ma i miei quattro milioni di iscritti sono quattro milioni di lavoratori
Però io devo fare i conti con questa allora ci sarebbe la necessità
Una riforma del sindacalismo
La riforma del sindacalismo in Italia non passa attraverso l'evocazione dell'Unità è un'evocazione
Perché non ci sono le condizioni
Una riforma del sindacalismo passa attraverso il primo e il riconoscimento il pluralismo sindacale per noi è difficile
Difficilissimo per nove parla per noi
Non per i partiti
Perché ognuno di noi pensa di essere il modello
E se il giorno in cui noi riusciamo a riconosce che ci sono tre modelli belli legittimi posso incominciano anche a contaminarsi
Nella misura in cui io ho un altro propone il suo come modello e io che costruisco le barriere ma grandi altre no cioè fatto così non c'è e non c'è dubbio che faccio Esino ogni tanto a questa vertenza siccome io sono un po'un porcospino tiro fuori gli aculei subito
La seconda è avere il coraggio dalla convergenza e coraggio dalla convergenza è fatto da mediazione
E tante volte le mediazione che fai con un altro possono crearti problemi cadono se sei un dirigente che i temi problemi casa i tuoi problemi in casa richiesti citate ma il tuo compito primario a tentare una mediazione con gli altri
Se vogliamo riformare il sindacalismo in Italia
Che poi vedere quali elementi di modernità noi riusciamo a a mettere in campo
Via possibile questo ecco io mi ha un po'di luce
Dico sarebbe desiderabile
Sarebbe necessario
Sarebbe inutile
Le condizioni non so se ci sono ma non accuso nessuno ha perché buona parte dipenderà anche da me
Però questo è è la situazione
Che oggi il sindacato confederale parlando qui con molta libertà ha in campo
Per venire alla politica io credo che noi io queste questioni
Delle coalizioni cioè io non sono molto interessato a coalizioni per vincere o perdere le elezioni
Non mi interessa
Perché il mio mestiere è un altro
No no no prospettiva elettorale
Glielo dico perché è bene che si sappia perché vuol dire cambiare il rapporto tra i partiti
Che hanno un'esigenza elettorale
E le rappresentanze strutturate prima non siamo un movimento il cui si parla in movimento e a differenza
Tra noi e i movimenti e sei milioni di movimenti normalmente sono organizzazioni Suicide no raggiunto l'obiettivo scompaiono come se mai no noi abbiamo come obbligo la permanenza
La strutturazione
Pertanto non c'è una roba pesante basta vedere quante quante persone mettiamo in campo per cui il problema è quello del rapporto tra la rappresentanza sociale strutturate la rappresentanza politica
Che forse va rivisto un attimino
Io credo è possibile la data non nego la possibilità di dare vita intrecci confronti definizione di obiettivi
Colle alcun le forze che stanno dentro le organizzazioni sociali movimenti dentro la società a seconda degli obiettivi oggi partecipiamo a questa cosa sulla Costituzione domani se non c'abbiamo vogliono anzi partecipiamo dove ci sono delle competenze gran bene alimento alla società
Il problema è come mio però mi confronto con gli schieramenti dalla politica con tutti gli schieramenti
Perché faccio del principio della mia autonomia
L'elemento dell'autonomia della politica
Il partito la rappresentanza politica deve avere una sua autonomia soprattutto oggi una sua libertà perché ed è cambiato il quadro
Si potrebbe ancora parlare oggi di un partito operaio un partito alla classe operaia un partito ai lavoratori no sbagliato
Sì è così io che sono una rappresentanza dei lavoratori dipendenti devo avere quell'autonomia di rappresentare quella parzialità rispetto a una forza politica che può avere un'attenzione a quel ceto sociale ma che ha una una visione più generale
E la mia politicità sta nella mia parzialità
Certo che è una parzialità orientata all'interesse generale se non non sarà in un sindacato confederale ma è sempre parziale la mia autonomia la garanzia dell'autonomia dell'autonomia della rappresentanza politica
E pertanto va colta come
Diciamo una ricchezza per tutti e due
Ecco perché allora io vorrei capire perché è questo allora mi dice come mi devo collocare io voglio mantenere
Una
Possibilità
Proprio perché sono non rappresentanza parziale
Una possibilità di fare accordi o scioperi nei confronti di qualsiasi tipo di governo
Senza per questo essere criminalizzato
Perché voglio avere il mio diritto di sbagliare
Dovrei avere questo
Ma serve anche alla politica avere qualcuno che mantiene la sua libertà e pertanto si dialetti Zaccon la politica perché rappresenta bisogni immediati da parte dei bisogni di una parzialità pertanto tiene vivo il dibattito perché il giorno in cui io mi in troppo sono intruppato
E il bisogno non lo rappresento più perché è un altro schema giusto che lo schema che la politica
Allora una un rapporto tra il sociale il politico oggetto deve essere mantenersi non rapporto delle Autonomie che si dia le Tizzano vicendevolmente
Questo è il modello su quale bisognerebbe convenire
Se non ci facciamo solo del male
Oppure creiamo e aumentiamo alimentiamo le nostre fratture
Perché vedete io non voglio che se ha vinto c'è il centrosinistra venga meno lo stimolo che io posso mettere in campo
La mia organizzazione non adesso dove nel periodo dal centrosinistra per le persone
No va bene dirlo
No bisogna dirlo
Non abbiamo vissuto bene perché avevamo visto tempo dia un morbido aumenti no
Tanto era il governo amico allora adesso mi fate fare uno sciopero al giorno allora difficile farne uno ogni due anni
Da dove parlarci chiaro o che abbia dovuto fare una manifestazione da soli quasi forse per carità se da soli contro una finanziaria del centrosinistra
Ecco perché dico io vorrei mantenere questa questa dimensione
Cioè la mia libertà la mia autonomia è il presupposto per l'autonomia dei partiti per la potevo per l'autonomia dello schieramento perché alla fine la politica deve decidere tante volte non può decidere che contro di me
Poi userò le armi che sono mie
Ma è così se no la democrazia un'altra cosa del consociativismo ci scambiamo un po'di Rove
Per carità
Però io credo che proprio qui l'interazione tra politiche e sociale e cioè nella misura in cui si mantengono vive le Autonomie le diverse capacità di progetto
Era da quello che oggi manca però
Io non so se posso criticare no non critica dico solo quello che penso Sedo oggetto vado da un'altra parte dirò altre Rove non
Come leggo io oltre la situazione al centro sinistra
Le date lo dico perché
Penso sia giusto rifletterci allora dico come la penso Lively voi potete pensare di non è perché vuole
Non mi convince questa discussione continua lunghissima che non finisce mai sulle forme sulle leadership prego però per carità
Appartiene a questo ambito è importante
Però mi lascia un po'così
Prendiamo non è una una cosa più concreta sulla quale a me piacerebbe molto avere un un confronto sulla Finanziaria
Io vorrei capire se dopo aver detto che il Governo ha sbagliato ed è vero che il Governo ci ha portato a questa situazione ed è vero
Ma i capelli se oggi il centro sinistra
Forse al governo con questo situazione che finanziaria farebbe
Come affronterebbero che se nel debito pubblico come affronterebbe la questa dello stato sociale come affronterebbe la questione delle tasse come affronterete da questo del Mezzogiorno ecco io lo vorrei sapere con questa situazione
Perché quando arriverà al governo questa situazione sarà proprio prevede a saperlo prima
Certo che è difficile
Ma ora chi crede nella democrazia dall'alternanza deve deve deve avere questi due metri e parametri misura perché questa mi consentirebbe di avere la stessa interlocuzione che oggi magari negativo col Governo
E salterebbe il mio ruolo di parte sociale anche nei confronti di quelle che oggi sono all'opposizione
Mentre io oggi sono costretto
A inseguire la finanziaria del governo
Ora è la questione del progetto non è secondaria per uno che crede nella democrazia dell'alternanza come credo la mia organizzazione avere dei progetti alternativi è importante
Ma dico di più secondo me è importante per avere un buon governo comunque
Perché è la qualità del progetto dell'opposizione prendevo hanno anche il governo degli altri
E pertanto rendevano l'interesse generale
Perché dico secondo me la bisogna porta sì fare uno sforzo maggiore per portare a compimento questo percorso democratico dentro il quale io credo che anche quella che prima ho chiamato la questione sindacale forse riuscirebbe a sbrigare alcune cose
E renderebbe più forte poi non sono io che devo portare i voti al centrosinistra il centrosinistra che deve conquistare i voti dei miei dei miei scritti ai lavoratori niente deve esserlo arma come fa
Lo deve fare sono modo avendo un'interlocuzione chiara con me su un progetto su una strada su un percorso non sul fatto che ha detto la finanziaria non va bene ne farei una grandissima che io poi la leggo dicono come fa a stare in piedi
Perché essere riformisti significa serve ad est
Poi certo l'utopia il sogno li abbiamo tutti sono la faremo questo mestiere non faremmo altro
Però io credo che oggi i problemi siano di questa natura
Per cui ecco io credo che
è possibile dentro la società trovare delle convergenze sui bisogni sulle emergenze sulle progettualità che stimolino proprio che non la politica però in quella distinzione che cercavo di delineare prima cioè
Cadendo chiarezza anche da parte della politica
Che la libertà del sindacato la sua autonomia è un bene per la collettività
Non un limite attua un po'un rompi pal
Però è meglio avere un rompi palle che che avere qualcuno di subordinato per per fare meglio per fare meglio
L'ultima battuta la riserva alla questione che qui è stata affrontata io no no no
Tutti gli elementi che hanno altri però che riguarda quello che sta succedendo all'interno dei dei credenti usare sempre un po'meno questa idea di mondo cattolico che mi sembra anche qui la costruzione di un recinto
Ma io credo che quello che sta avvenendo sia provvidenziale
Il fatto che la Nostalgia dal farsi parte dei credenti che dovrebbero essere universale sia una cosa provvidenziale
Perché il tempo in cui io l'ho fatta questa esperienza del per il tempo in cui ne fummo costretti
Fummo costretti dalle contingenze storiche dalle cose a farsi parte è stata una lacerazione del nostro essere cattolici
è stata una sofferenza
Il fatto che noi oggi possiamo uscire da questa sua
Coerenza e cominciare a essere Chiesa
Il Prodi
Che diventa l'elemento dall'espressione comunitarie pubblica della fede e poi impegnarsi
In libertà
Perché proprio perché credenti siamo liberi almeno così ci hanno insegnato
E poi impegnarsi in diretta laddove ognuno di noi ritiene più giusto nel sociale nel politico a destra sinistra e centro poi l'esame di coscienza se lo fa Luís non lo posso fare io per tutti
Mi dispiace anche che ogni tanto ci siano dei di chi fa l'esame di coscienza agli altri che ho sempre è una cosa bellissima con inizio pretese che indica nel nel mondo cattolico per usare un brutto termine come dicevo prima ci sono troppi che battono il mea culpa sul petto e gli altri tre sarebbe meglio che ognuno se lo battesse tasse anche da questo punto di vista la questa libertà che vedo che intravedo nascere che è una libertà che proprio perché la la fede ha bisogno di una significanza sociale una significanza pubblica si ritrova dentro la dimensione Dalla Chiesa
Come strumento come comunità come percorso verso quello che per noi è importante no la tesa l'avvenuta l'apocalisse che non è quella brutta cosa che diceva prima Museo poca disse qualcosa a livello permane no
Che avvenga questo è importante
L'unica cosa che io direi a chi come voi fa politica
Lasciate che questa primavera sboccia
Lasciate alla libera
C'è troppa una tensione per vedere dove Lion rientriamo pensate ad andare secondo me va bene così grazie
Cioè grazioso vino prezzo notevole già abbiamo la parola barbone pur possibili già come il suo Cernobbio applauso alle spalle del suo con la cosa gli sta più a cuore la coordinatrice delle donne depuratrice Destroy sì sì intanto volevo ringraziare animo e tutte le amiche
Vedo qui dei cristiano sociali naturalmente gli amici che mi hanno invitato a questa a queste giornate di incontro così belle appassionati
Allora io so perché sono state invitate qui almeno lo credo e l'hai detto tu stessa ora no e togliete la cosa più importante quindi mandato
Dunque penso è che io ho letto nella relazione della bella relazione di Mimmo un passaggio quando diceva noi non non la ricordo a memoria ovviamente
La faceva riferimento al fatto che cristiano sociali sono l'unica reti organizzata nella nella sinistra capace di portare appunto un pensiero una riflessione di cui abbiamo avuto oggi grandi importanti testimonianze allora io credo di essere stata invitata qui per una ragione simile e cioè perché nel panorama politico italiano
L'unica in Rete organizzata di autonomia
De femminile
Fra il le democratiche i Democrat cioè NI Democratici di sinistra
Guardate nel corso di questi anni di questi lunghi anni tante cose sono mutate io sono una che vede abbastanza sempre carica di speranza guardando bene come voi i drammi del mondo nei grandi cambiamenti
Che ci ha proposto la politica e che ci proponeva anche stamani Franco Passuello nella sua relazione
Si è disperso qualche cosa e qualcosa è nato fra le dispersioni per cui non ho rimpianto perché quando le cose cambiano c'è una ragione ma fra le disposizioni c'è stata sicuramente quella
Ma che
Ha visto o chi ha avuto come conseguenza il fatto che nessuno dei partiti qui devo dire
Sia della coalizione democratica dell'Ulivo
Sia dei partiti dell'intero arco costituzionale hanno ritenuto di voler mantenere oppure volere rinvestire quindi ricreare ricostruire una rete autonoma
Chi elaborasse un pensiero per le donne delle donne per le donne e che elaborando questo pensiero fosse in grado di avanzare una proposta a tutta la società italiana
Io credo che in questo fatto cioè nel fatto
Nella rinuncia di grande parte dei partiti attuali
Ci sia una delle ragioni per cui la politica ecco qui venivo al punto della nostra riflessione di questa mattina la politica abbia perso molte delle sue opportunità
Molte delle sue chances e molte delle sue fascinazioni
Pecche io son d'accordo con Franco Passuello
Mai come ora il mondo nel mondo sembra essersi spezzato
Addirittura un processo di incivili mento lo chiamava Mimmo Lucà nella sua relazione ma si diceva Mussi ma quale soglia quali soglia
Dovremo ancora vedere dicevano dicevano altri amici stamattina cos'altro deve succedere perché non ci sia una scossa una grande scossa una grande volontà di rinascita
Capace di abbracciare il mondo
C'è bisogno quindi di politica di una politica in grado di produrre pensieri coraggiosi di produrre questa scossa
Invitava Prodi risiera di avere una pazienza di ricostruzione sì c'è bisogno di questa politica io son d'accordo Passuello col tema questa politica deve innanzitutto
Decidere quali saranno non solo son d'accordo con te in movimenti non solo le coalizioni le coalizioni sociali
Ma quali saranno le persone che animano questi movimenti quelle quali si ogni sociali in grado di dare quella scossa
Io sai che da sempre Passuello anche quando abbiamo lavorato io mi onoro di questo di avere lavorato con te
Nel partito da sempre ho detto non c'è un indistinto una politica che voglia dare questa scossa capace di pensieri coraggiosi è una politica che qua i saliscendi ere le porzioni di Società cui riferirsi
Non è una prova e certi una politica che ha l'ambizione di parlare a tutte e a tutti ma poiché in questo tutti e tutti sa scegliere esattamente come sta scegliendo valori di fondo
Vi abbiamo parlato ieri pomeriggio
Ne ha parlato ieri sera il presidente Romano Prodi mi abbiamo riparlato stamattina cioè valori intoccabili dava di fare libere quotidiano di uguaglianza del Nord uguaglianze quelle delle solidarietà e delle nuove solidarietà
Quello della pace e della non violenza quello della ridistribuzione delle risorse per la ridistribuzione delle libertà
Ma insieme a questi grandi valori la politica almeno la politica che piacciono a me deve far sapere scegliere con i con le sue proposte con i suoi atti con le sue coerenze le parti di società lei persone da rendere come si dice
Movimento di più classe dirigenti di quei valori cioè da rendere talmente protagonisti
Per fare in modo che quei valori possano camminare e allora vengo credo la ragione per cui voi mi avete invitata penso che sia essenzialmente questa io penso voglio fare un un ragionamento limpido con voi molto breve ma limpido e schietto che
Appunto quelle porzioni di società
Quelle potenziali porzioni di classi dirigenti quelle potenziali porzioni di coscienza in movimento siano oggi rappresentate dalle donne del mondo e dalle donne del nostro Paese che ahimè
Non hanno ancora piena cittadinanza nella politica nelle proposte della politica nei valori ricordati dalle leadership della politica nei programmi della politica
Ebbe io stato schietto spesa Bertelli che spezzò otto accettò di essere scritte anch'io allora guardiamo al mondo appunto perché devo essere velocissima ancora ieri nella parte di dibattito in questa sala
Bellissima
Un confronto bellissimo
E ancora nelle grandi interviste che abbiamo visto squadernati è sotto i nostri occhi da tutti i leader del centro sinistra in questi giorni
Ancora dal presidente Prodi mi permetto di dirlo corretto anche lui me ne sentirei descrivere
Le povertà del mondo scusate innanzitutto le grandi diseguaglianze del mondo letto aperta del mondo
Le nuove
Barbarie del mondo
Non sento mai una descrizione badate non è un caso non è per mancanza di tempo
Non è per mancanza di conoscenza di statistica del fatto che
Nei soggetti del mondo le donne sono quelle che pagano maggiormente le povertà
Subiscono maggiormente le barbarie subiscono maggiormente le violenze
Tanta conflitti
Dimenticati i cosiddetti dimenticati non ci sono solo le guerre che turbano prendono nelle nostre coscienze quotidianamente attraverso i media ci sono anche i conflitti oggi più dimenticati
Il novanta per cento delle vittime sono civili scusate l'ottanta per cento delle vittime sono civili e fra questi il novanta per cento
Donne e bambini
Si parla di femminilizzazione della miseria
E qui arrivo al punto
Si parla
Dalle persone lungimiranti dei grandi studiosi dai leaders con i pensieri profondi del fatto che questo sia il secolo delle donne in che senso nel senso che la qualità la democraticità la civiltà
Di questo secolo dipenderà dal riconoscimento in primo luogo dei diritti umani delle donne e della dignità femminile del benessere eppure tuttavia
Ancora adesso
Se voi andate a vedere nei programmi nei nuclei programmatici in quel chiavistello programmatico in quelle parole chiave programmatiche di cui parlava anche ieri sera il presidente Prodi non si fa mai non si danno ma non non si mette mai al centro come si dovrebbe presto che viene ritenuto da tutti
I lungimiranti appunto i portatori e le portatrici di pensieri coraggiosi la questione chiave non si può più dire diritti umani si deve dire diritti umani a partire dai diritti umani delle donne perché mai come ora né i fondamentalismi ne parlava Mimmo Lucà nella sua relazione parlo adesso dei fondamentalismi dei paesi occidentali vendi vedi fondamentalismi di George Bush uno dei temi della campagna elettorale di George Bush
L'acqua il il tentativo cioè la la proposta di rimettere in discussione i diritti a partire dai diritti delle donne a partire dai diritti delle donne sulla propria libertà e la propria autonomia
Questo è un tema che sta tratteggiando la nuova cultura delle grandi destre mondiali
è il tema che drammaticamente in modo non devo dirlo ancora più drammatico e e più brutale caratterizza il confronto nell'Islam quindi all'inizio di questo secolo lo stiamo parlando d'altro all'inizio di questo secolo
Ha un tono dignità diritti umani libertà autonomia condizione di benessere delle donne
è il termometro
Delle civiltà nelle civiltà e allora posso dire un un nuovo ordine mondiale quei pensieri coraggiosi che obbligano uno scarto nelle nostre idee nelle nostre proposte e le nostre coerenze non solo obbligano la pazienza ma anche uno scatto
Non possono prescindere da questi dati lo dico alle amiche agli amici che mi ascoltano quelli lungimiranti rifiutate ogni proposta programmatica
Che non faccia i conti con questo grande tema perché non riguarda la singola donna non riguarda tutte le donne ma riguarda la libertà di ognuno
Secondo punto tutto questo
E ancora vero
E altrettanto vero
In Italia quando Franco Passuello diceva qual è
Quel canale quel tramite quella coalizione sociale che può aiutarci a ricongiungere quella politica la buona politica la chiama virtù la nuova politica alla società ma quel canale quel tramite che tu lo chiami coalizioni sociali io lo chiamo élite consapevole ognuno o movimenti delle coscienze ognuna il proprio linguaggio in Italia se vogliamo rivitalizzarlo se vogliamo ascoltarlo se vogliamo lasciarlo libero di dare frutti diceva sarebbe Savino Pezzotta mentre anche qui non può prescindere danza per guardare la realtà
Che in Italia qua mi spiace ma avere tempo per parlarne ma guardate la condizione femminile ancora così come nel mondo è il termometro di quello che io voglio dire
Ma noi pensiamo che un programma per il governo di questo Paese quel patto degli innovatori di cui sento parlare poi un nuovo patto sociale destini bocca
Fra l'alleanza democratica la federazione
Che nel muore che dovranno istituì Lare pomici Tadini italiani ma poi sei Salento credibile e io aggiungo vincente se non intercetta una questione irrisolta nel nostro Paese ma io dico di no non ci sarà mai l'unità fra la politica e la società
Se non si intercetta la coscienza femminile e come sono le donne nel nostro Paese in due parole ma rappresentano molto bene quello che dico io da una parte sono quelle ancora penalizzate
Perché è così
E lo si vedrà sul fronte del lavoro sono quelle meno occupate pensate al Mezzogiorno
Un pezzo d'Italia da parte d'Italia che al ventisette per cento delle donne della che lavorano ma come si può pensare di parlai di modernizzazione se la prima di moda delle mode abitazioni
Non viene affrontata da un po'dal programma della grande coalizione dicendo diamo un lavoro
Con delle garanzie nei diritti o più un lavoro che abbia anche una flessibilità garantita ma diamo un lavoro alle donne a partire dal Mezzogiorno non esiste un programma di modernizzazione che non faccio i conti con questa realtà
Pensiamo al lavoro pensiamo appunto al carico sulle spalle delle donne tutte cose conosciutissimi pensiamo
Anche in Italia il fatto che le donne siano fra i poveri più poveri e fra i ceti medi che rischiano lo scivolamento in povertà siano quelle che non rischiano di più eppure guardate l'altro insomma l'altro aspetto pensate in Italia qual è la porta che potenzialmente appunto può innovare le donne perché perché si presentano come le più formate le più capaci quelli chi si diploma Noè e e si laureano meglio dei loro coetanei maschi perché son quelle che leggono di più perché son quelle che viaggiano di più perché son quelle oggi soprattutto le giovani donne che non rinunciano
Non rinunciano a volersi realizzare non rinunciano alla propria autonomia economica la propria libertà
Qui si è parlato tanto di denatalità ma parliamone democraticamente del problema della denatalità in un programma per il futuro di questo Paese e intanto parlarne democraticamente significa fare i conti che non possiamo separare la la
Desiderio di essere madri delle donne già italiane dal desiderio di essere madri delle donne immigrate che sono
E che quindi dobbiamo dare è ormai un dato sulla denatalità un dato demografico che tenga conto delle donne italiane del donne che stanno per diventare italiane delle immigrate per essere davvero democratico insomma
Democratici e davvero inclusivi ma a parte questo aspetto che dico perché mi interessa molto
Ma dove son tornate le donne a fare i figli nel nostro Paese
Quasi finito dove
In Emilia Romagna
E guardiamo i dati perché e in Lombardia cioè nella regione in cui si la le donne hanno più opportunità di la pubblico e quindi possono vedere garantita un minimo un minimo di autonomia economica e i e sperare in una realizzazioni disse di riuscire di avanzare
In Emilia dove questa possibilità di lavoro è accompagnata da politiche pubbliche
Quindi insomma il problema demografico è legato oggi a due parole politiche pubbliche per il lavoro e politiche pubbliche per i servizi
Questo poi non è un grande segreto è inutile che facciamo molti studi poi dobbiamo essere bravi nell'avanzare le proposte ma queste sono le cose che ci dicono le giovani donne le giovani donne nel loro immaginario pendono due tre figli
Due-tre figli desiderano avere figli ma rinunciano perché non sono disposte non solo disposte perché più coscienti di loro stesse
Ad avere quei figli in condizioni di totale precarietà
Senza poter mantenere una cappa senza aver i quattrini per una casa in affitto
E senza vere possibilità di avanzamento e di intanto di entrate poi di avanzamento nel lavoro
Quindi perché dico le donne sono il soggetto più interessato a fare un patto di innovazione
E a scrivere quel programma ma certo bisogna saperli ascoltare bisogna sapere vedere che c'è questa realtà e invece quando io sento le incarichi cinque punti anche di recente i cinque punti le cinquine forza di questa grande
Modernizzazione che noi proporremo per la riconquista di questo Paese i punti
Che riguardano le donne non ci sono quasi mai se non nella parte del web fare delle politiche pubbliche che voi sapete a che non sono più sufficiente
E qui per chiudere io non posso svicolare da un problema
Io ho letto nella relazione di Mimmo nel dibattito ieri per la parte che ho seguito e anche di stamani l'interrogarsi intelligente vivo appassionato sul tema della laicità
Su come si interpreta la laicità una laicità non indifferente una laicità che faccia i conti col pluralismo culturale e dico
Una laicità Mai come ora lo diceva ieri Vannino Chiti lenta della possibile di di possibilità di dialogo di convivenza leva della costruzione di una
Insomma di un'etica pubblica condivisa lei Isabella ostruzione di una comunità condivisa cioè di una terra che sia di un una terra di tutti
Allora io so ho letto nella relazione di Mimmo ma ne conoscevo le posizioni ovviamente è di quell'opinione dell'opinione che ci vede insomma
Mi vede a vere rispetto a Mimmo tanti di voi un altro punto di vista e allora permettetemi di dire poche cose guardate io penso questo io penso che noi
Ci siamo comportati qui posso dire proprio Nowy perché eravamo noi
Come democratici e democratiche di sinistra limpidamente nella battaglia che abbiamo sostenuto alla Camera e al Senato per cambiare la legge sulla quella proposta di legge allora la proposta
Sulla fecondazione assistita
Estere guarda quando dico limpidamente dico limpidamente perché prima ne sono testimone le nostre deputati i nostri deputati i nostri senatori le nostre senatrice abbiamo avuto un grande confronto fra di noi
Permettere a fuoco per costruire una piattaforma in cui potessimo sentirci tutti rappresentati tenendo facendo vivere i nostri punti di vista il nostro pluralismo nella battaglia pubblica da condurre alla Camera che al Senato
Al Senato in particolare c'è qui Giorgio Tonini di fianco a me
Abbiamo voi siamo andati a fondo abbiamo tolto il abbiamo tentato di andare a fondo in questa battaglia ritirando la proposta
Alternativa trovammo costruito come democratiche di sinistra
Avanzata dalla nostra senatrice vittoria Franco abbiamo delegato completamente in accordo pieno e unitario a Giorgio Tonini via Del Pennino parla un senatore del centrodestra no la cioè la battaglia per avanzare proposte migliorative di quel testo non devo dirvi nulla crudele inaccettabile isolato in Europa Isley CPP
E stato rifiutato o è stata rifiutata ogni proposta
Persino quegli emendamenti diciamo di buon senso di buon senso che avrebbero non eliminato ma ridotto la vergogna di quella Licci la legge sapete che è passata
è passata
Noi abbiamo riflettuto qui parlo per me non abbiamo riflettuto io ho riflettuto a lungo naturalmente aprendo un confronto soprattutto fra le donne del mio partito sul che fare
E abbiamo preso in esame tutte le soluzioni
Non abbiamo mai scartato fin dall'inizio la soluzione referendaria pecche noi ecco qui il punto vedi Mimmo lo dico sinceramente qui come Totti in segreteria che ovviamente sostenuto fino in fondo le tue posizioni
Perché non avevamo alle spalle un'altra ferita
E la la ferita che vanno alle spalle e quella
Del fallimento precedente quando pure al governo c'era l'Ulivo e c'era il centrosinistra
E con il governo dell'Ulivo e del centro sinistra noi non eravamo riusciti
A dare a alle donne e agli uomini questo Paese una legge di speranza equilibrata e saggia con vincoli limiti è ovvio ma di speranza equilibrate essa
La ragione quindi di fondo
Che ha fatto sì che alcuni di noi non tutto il partito perché è un partito pluralista e quindi rispettoso delle differenze ma che alcuni di noi intraprendesse ero la strada referendaria è stata proprio questa
è stata una ragione legata alla fiducia che abbiamo nelle persone tutto qui
E non a caso abbiamo lavorato per mesi per costruire uno schieramento largo trasversale e purista
Che sottoponesse all'attenzione delle donne e gli uomini di questo Paese raccogliendo le firme quesiti mirati a cancellare le parti peggiori che la legge per questo motivo noi non abbiamo ha diritto al referendum abrogativo totale perché vogliamo Melli vogliamo una buona legge
E abbiamo costruito pazientemente a questo schieramento largo e trasversale dove ci sono donne uomini della scienza della politica delle associazioni dei movimenti credenti non credenti che a sostegno
Di della cancellazione della richiesta di cancellare le parti più gravi della legge forse per questo c'è stato qualche ritardo ma ecco volevo la vostra attenzione su questo punto
Per cui ci siamo trovati a raccogliere le firme all'inizio di settembre
Per i tempi tecnici depositi i quesiti in Cassazione dovevamo avere il via libera della FIAT ebbene riflettiamo tutti insieme per un momento
In tre settimane
Forse un giorno di più
Abbiamo raccolto settecento cinquanta mila firme per ogni quesito
I radicali sulla loro linea ch'io non condivido mi hanno raccolte avendo disposizione molto più tempo comunque novecentocinquanta mila firme e allora vuol dire che c'è qualcosa
C'è qualcosa che maturato sapete nelle coscienze delle donne e degli uomini perché io che ho fatto tanti banchetti
Ve lo assicuro in tante città diverse di questo Paese
Ai banchetti si avvicinavano donne uomini giovani e vecchi tante coppie con il loro bambino tanti anziani anziani che certamente non praticando la fecondazione assistita o signore della mia età che pure non pratica erano
Che si avvicinavano proprio perché chiedevano con quella firma di riparare un danno badate un danno inflitto
Alla speranza
All'amore per la città alla possibilità con la ricerca di curare malattie oggi inguaribili
E un danno inflitto altra taglio che ogni per sognare ogni coppia quando deve affrontare scelte così delicate
Scelte così difficili anche per quella coppia io credo per me è stato un insegnamento lo dico sinceramente ognuno ha fatto cenno alla propria vita personali io rospo io ho fiducia nelle persone l'avrete capito speranza sempre per il giorno dopo ma un insegnamento non mi aspettavo una cosa così
Cioè non mi aspettavo questa disponibilità a volere umanizzare la politica le leggi che viene da tante donne da tanti uomini di questo Paese io ora come come rispondere a quella domanda di umanizzazione di speranza io dico questo dico una cosa poi mi piace che ci sia Toni dopo di me che punto s'ne ha avuto avuto parte nella battaglia al Senato è parte importante io dico questo non per quanto mi riguarda non è una posizione del partito la mia o facendo una buona legge
O andando serenamente referente te lo dico dico qui onestamente
Faidate
Facendo una buona legge perché io voglio vorrei come credo tutti noi una buona legge che sia in sintonia non con quelle più avanzate europee ma che faccio una media insomma della legislazione europea
Che si ispiri a principi di pluralismo etico all'esperienza della comunità scientifica internazionale al valore della laicità che unisce le persone
E che quindi ha un riferimento ora quella buona lì ci sono i quesiti mirati sono depositati c'è una buona legge che si
Assorba quei quesiti mirati quei quattro quesiti mirati che io e tanti di noi si sono sentiti di sostenere e se no il referendum io lo so che su ma io spero che magari non ci si arriva ma dubito sapete perché un Parlamento terribile
Ma insomma referendum valga lo dico a voi
Insomma parlammo di pensieri coraggiosi di atti coraggiosi di coerenza e coraggiose
Pazienza sì per scrivere i programmi ma anche qualche scarto
Ebbene io l'ho detto lo penso so che qui non tutti la pensiamo nello stesso modo ma vi chiedo i referendum sulla centonovantaquattro
Il referendum sul divorzio hanno reso il nostro Paese più umano più laico o civile o l'ha fatto arretrare io credo che l'abbiano reso nell'insieme più responsabile più laico più umano e più civile grazie
Grazie adesso gli ultimi due interventi sono interventi di di famiglia allora io chiederei se possibile di essere un po'concisi per consentire tanto
Per consentire anche qualche altro intervento non programmato generoso Aldo Preda oppure onestà Turner andava a fumare la Regione dicono
Test c'è sì credo che ci sia scegliere
Ultima USA robot uno motivato pesante
Pesante perché abbia seguito
Attentamente i tredici sono stati forse la tesa
Del pranzo è superiore l'atteso di intervento mi Eligio sottolinea no
Io io cercherò di fare molto rapidamente anche perché poi io mi limito accordargli un consiglio siano liberi e qui vicino
Vi vorrei consigliare di andare a prendere un libro
E poi di leggervelo potrei finire qui
è un libro che io le
Toh durante il
La quest'ultima settimana di sedute alla camera
Davanti allo sconcertante dibattito che c'è stato sulle riforme costituzionali dico sconcertante per non dire altro
E il libro si intitola la parola ed il silenzio
Il silenzio lo citava ieri anche don Ciotti provetta letto in questi giorni lo stesso libro che raccoglie scritti e discorsi di un vecchio di un vecchio monaco Giuseppe Dossetti del Periodo ottantasei mille novecentonovantacinque
Un cammino il suo che passa attraverso lunghi silenzi poiché riflessioni pubbliche molto rare
Che propongono nuove e diverse in quegli anni ottantasei novantacinque teniamo presente che
Entra sulla sulla
Molti problemi che si pongono alla sua coscienza proprio davanti alla alla nuova formazione politica che quello di Berlusconi provenienti sì proprio il morale
Rischi per la costituzione e rischi per la democrazia
Poi in alcune lettere agli amici soprattutto a ad un amico che gli avevo Benigno Zaccagnini
Nonché in alcuni suoi interventi pubblici si pone alcuni problemi per cercare di trovare la parola giusta
E fa tre riflessioni abbastanza importanti delle butto larsen svilupparle più di tanto per la ripresa da quella della condivisione
è una parola che usa che usa ripetutamente però non è la solita monotona non creativa condivisione della politica ho che viene usata parole più usate fra i partiti e qualche cosa di diverso
Afferma che la novità non può venire dall'alto e che essa deve nascere dall'invenzione della gente
Dal basso
C'è il rischio che oggi la politica s'qui quali siano i nostri desideri eccelle rimandi subito dopo
Credo che c'è da riflettere su un concetto anche di Fabio stamattina no il torrente di qualche anno fa che che veniva prima
Della della politica sull'esperienza dell'Ulivo eccelle rimandi subito il giorno dopo impacchettati
Non dobbiamo fare la fatica della ricerca non dobbiamo immaginare più di tanto non dobbiamo confrontarci non dobbiamo pensare
Poi fa una seconda riflessione sempre Dossetti che chiama Mitologia sostitutiva anche questa non è una riflessione forse si pone in questi giorni
Così lui la chiama ed è la prevalenza assoluta della sovranità popolare
Io Orando che la vigente Costituzione afferma sì che la sovranità appartiene al popolo ma aggiunge che essere esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
In questa riflessione ci cade dentro un sacco di altre ditte riflessione
L'illusione di una democrazia diretta condizionato dei referendum
Dalle grandi campagne mediatiche
Dalle pulsioni istintive dagli impulsi emotivi
Dalla culto del leader attenzione c'è cominciai prossima settimana mi sembra il sette a Bologna la settimana sociale dei cattolici è un fatto importante anche per i relatori che ci sono
Che nonostante gli indirizzi dal sei ha preso dei relatori che credo che siano punto di riferimento
Importante anche per i non cattolici che ha come tema la democrazia nuovi scenari nuovi poteri
Interessanti sono i documenti preparatori
Propongono certamente cinque punti la deriva populista
Il rapporto tra informazione e democrazia
L'esigenza di regolare il mercato il depotenziamento dello stato sociale la promozione della coscienza civile
Non vorrei che questi documenti scavalca sarò anche molte posizioni ultime della Grande alleanza di centro sinistra
Il terzo punto che si propone Dossetti è quello del silenzio
Come lo motiva do se lo motiva per due categorie di persone
La prima categoria quella dei monaci è di sei Bonetti sanno stanno zitti se non pensa non se non riflettono
Lo devono fare perché cose per capire la parola di Dio
E i politici
I politici lo devono fare per capire la società
Il rischio ma dice Visco è molto semplice e questo lo sviluppo in una lettera bellissima che io indirizzata non a me
Il rischio di cioè per i monaci è quello di dimenticare la strada per Gerusalemme per il regno e per i politici e per i politici è quella di dimenticare
Che il fine essenziale
è il ritorno all'uomo e perché esso si faccia
Sì tazza del potere uno strumento di sviluppo della comunità
Mi chiedo davanti agli sterili dibattiti della politica se abbiamo la percezione di tutto questo se abbiamo la percezione della maturazione
L'Europa senza collettiva
Pur davanti
E viene forse prima della società civile pur davanti alla sepoltura della nozione dell'idea stessa dalla politica
Se abbiamo la percezione pur davanti allo svilimento di valori culturali e progettuali
Pur davanti al passaggio della rappresentanza dal canale politico a quello televisivo questo Piero un disagio che Dossetti denunciava in modo forte
Pur davanti ad un forte rigetto non della democrazia ma del sistema dei partiti
Mi chiedo se abbiamo la percezione di una società spontanea a volte si guidata da all'opinione corrente ma il più delle volte orientata dal bisogno di dare un senso all'istanza della democrazia e dei cittadini
Ed è a questa società spontanea che rischia di contrapporsi oggi il sistema dei partiti vecchi e nuovi
Ma rischia di contrapporsi anche anche un prepolitico io ho prestato la
Comuni la comunicazione di Pezzotta però io credo che ci dobbiamo anche porre un altro problema questa società prepolitica è organizzata come sessanta anni fa
Non solo il sindacato
Noi abbiamo tutti il disagio di rapportarsi anche il governo di centrosinistra ma anche l'opposizione di centro sinistra con il conto questa società civile organizzata che molto frantumata
Che ha disavanzo e noi siamo disagio
Ma io credo che sia anche organizzata come il mille novecentoquarantotto dove erano tempi diversi da quelli attuali
E quindi stiamo attenti anche su questi e questa credo che abbiamo davanti e quindi una grande scommessa
E questa scommessa non può essere vinta da un progetto pur bello costruito a tavolino ai vertici
Ho dalla propaganda del pensiero politico o dai vertici sempre più vertici dei partiti
Forse qualche anno fa andava bene così adesso non va più bene
E allora da per comprare questo libro visioni Molino potrà varate lo trovate anche probabilmente più vicino il per idea grazie
Bravissimo altre
Per lo scoppio sì ma insomma adesso l'ultimo alla concrete chiudiamo questa prima mezza giornata di lavori con l'intervento Di Giorgio
Dunque tra le le cose più belle della vita
Cioè quella di vedere come il lavoro che si fa
Vada avanti e prosegua
Attraverso altre persone
E io credo di dover esprimere insomma tutta la la soddisfazione ovviamente il va allegramente la gratitudine a chi
Ha lavorato e continua a lavorare per questa iniziativa di Assisi che sta diventando ormai mi pare una
Una bella tradizione
Perché attraverso di questa si vede come
Il movimento dei cristiano sociali resti
Una realtà viva
Le una realtà che è in grado di dare di dare tanto io credo
Pur nella sua umiltà nella sua modestia che l'hanno sempre contraddistinto
Sia al nostro partito sia la coalizione di centro sinistra e chissà
A tutti gli uomini di buona volontà
Credo che la cosa più importante di iniziative come queste sia
Quella di vivere
Un'esperienza come quella che si fa in queste giornate un po'faticose
E tuttavia interessanti un'esperienza
Che mette in collegamento nei fatti la società con la politica
Che è proprio a partire da questo che vorrei proporvi
Il tempo è quello che quindi cercherò di di di non so bene come fare ma insomma cercherò di fare il più più rapidamente possibile
Di mettere in relazione la società e la politica attraverso tre parole chiave che a me sembrano le parole più importanti che poi sono emerse da questa mattinata di lavori aperta da da Riccardo poiché la relazione di di Franco e via via
Le tre parole sono queste la prima è pluralismo
La seconda è bipolarismo Laterza e laicità
Io credo che queste siano le tre parole chiave attraverso le quali noi oggi possiamo guardare al rapporto tra società e politica in termini moderni e in termini nuovi
Dapprima innanzitutto il pluralismo
Più realismo che innanzitutto istituzionale le istituzioni democratiche sono diverse per missione per compito per responsabilità e ciascuna nel suo ordine hanno la medesima dignità
Da questo punto di vista io non accetto minimamente non mi riconosco affatto in questo clima di autocritica che ci viene chiesto sulla riforma del titolo quinto beh possiamo aver sbagliato il metodo aver fatto un'accelerazione Brusca alla fine della legislatura avere ignora inserito elementi di strumentalità della riforma la costituzione di questo dobbiamo chiedere scusa al Paese non dobbiamo chiedere scusa delle nostre ragioni le ragioni che attraverso le quali noi abbiamo completato un disegno costituzionale in chiave pluralistica
Quando si dice che lo Stato che la Repubblica si costituisce di Stato Regioni e autonomie locali non è una forzatura è una cultura democratica e federalista che noi abbiamo voluto
Inserire dentro la Costituzione attraverso un dibattito lungo si può discutere sull'opportunità io trovo sbagliata l'autocritica sulla fondatezza e sull'importanza di questa di questa riforma
Il pluralismo istituzionale ma in questa sede innanzitutto il pluralismo sociale
Per brevità io su questo non ho altro da dire
Se non condividere pienamente ciò che ha detto Savino Pezzotta
E c'è stato qualche momento critico nel quale è stato difficile essere dalla parte delle ragioni della CISL nel centrosinistra e dei DS in modo particolare
E però abbiamo visto che quella cultura pluralista che oggi Savino CIA
Richiamato con tanta passione con tanta lucidità
Si è rivelata più lungimirante
E di di altre culture
Che pensavano alla spallata immediata a spallate immediata non ha avuto successo la cultura del pluralismo ha più benzina nel motore
Naturalmente lui ha detto giustamente non ce n'è una superiore dobbiamo lavorare insieme dobbiamo trovare insieme un punto di vista comune e questo è quello che è davanti al movimento sindacale in questo momento
E tuttavia guai a noi se considerassimo estranee al centrosinistra e anche al nostro partito ai DS la cultura pluralista di cui Savino Pezzotta UDC ha parlato credo che uno dei meriti
Forse meno riconosciuti ma dal mio punto di vista più profondi di Fassino sia stato quello di aver dato piena cittadinanza questa cultura nel centrosinistra e nel nostro partito in modo particolare che quello che aveva meno
Alle spalle attenzione a questo tipo di cultura
Ma il pluralismo è anche pluralismo nel rapporto tra la società e la politica
è un modello diciamo così di democrazia
No qui il nelle sue celeberrime riflessioni sull'America lui va in America e poi torna in Francia e scrive un librone alto mezzo metro
Su i pregi e difetti del modello americano e ciò che gli europei e dovevano imparare dagli americani dice è inutile chiamare un popolo
A scegliere ogni tanto i rappresentanti del potere
Perché questo raro e Breve esercizio del suo libero arbitrio per quanto possa essere importante non gli impedirà di perdere gradualmente la facoltà di pensare e sentire agire perse
Ben presto diventerà incapaci di esercitare il grande e unico privilegio che gli rimane
E cioè il voto le nazioni democratiche che introdussero la libertà nella sfera politica nel momento in cui aumentarla del dispotismo in quella amministrativa furono portati a strani paradossi
Se si devono trattare affari minori per cui tutto quello che si richiede il buonsenso il popolo ritenuto impari al suo compito ma quando in palio il governo di tutto il Paese il popolo ha investito di poteri immensi
Il popolo diventa alternativamente il trust urlo del sovrano e il padrone di se stesso più che il re meno che l'uomo
Dopo aver esauriti i vari sistemi di elezione senza trovare quello che loro convenga le nazioni democratiche insoddisfatte continua a cercare come se il male che hanno rilevato non dipendesse dalla Costituzione del Paese piuttosto che da quella del corpo elettorale
Perciò è difficile capire come uomini che hanno completamente perso l'abitudine dell'autogoverno riuscirebbero a scegliere propriamente coloro da cui devono essere governati
Ecco il popolo che ha perso l'abitudine all'auto-governo non poche scegliere male coloro da cui deve essere governati allora c'è una
Un rapporto strettissimo
Tra una cultura civile e politica diffusa
Civile e politica diffusa c'è la politicità del popolo c'è una dimensione politica e civile diffusa e l'esercizio della democrazia
Per questo il pluralismo delle istituzioni è fondamentale l'esercizio dell'autogoverno è fondamentale
Anche per evitare che l'esercizio del voto degeneri in quella che abbiamo chiamato tante volte il modello plebiscitario cioè si sceglie un padrone e poi ci pensi lui
Il pluralismo secondo punto
Se il ponte secondo punto chiave il bipolarismo
Savino diceva stamattina giustamente noi abbiamo facciamo la fatica lo diceva dal punto di vista del sindacato di innervare il pluralismo di vivere il pluralismo sociale dentro un modello politico bipolare
Ora io credo come ha detto Romano Prodi ieri sera noi siamo nati noi cristiano sociali
A nostra volta siamo nati nel bipolarismo per noie diciamo così l'acqua nel quale ci muoviamo
Siamo totalmente contrari siamo sempre stati contrari a qualunque rigurgito neo proporzionalista e che nostalgico rispetta una politica che non che non era bipolare che non consentiva quello che Ruffilli chiamava al cittadino di comportarsi come arbitro di esercitare la funzione fondamentale dell'arbitro
E vorrei dire anche che noi siamo per una politica decidente
La politica deve decidere lo ha detto anche Savino prima non è contraddittorio esercitare il pluralismo valorizzare il pluralismo sociale e guardare a un modello politico decidente
Perché se non decide la politica decide qualcun altro
E mentre la politica può essere condizionata attraverso il percorso democratico può essere incanalata nel percorso democratico altri poteri non sono democratici
Quindi una politica debole non è un potere debole è un potere forte altrove rispetto alla politica
Per questo noi ci siamo sempre battuti dal movimento referendario in avanti su tutta la vicenda delle riforme costituzionali per avere un potere capace di esercitare democraticamente la funzione della decisione
Prima Aldo citava Dossetti
Io inviterei a leggere anche un altro libero non ho letto questo lo guarderò seguito al il essere il consiglio di Aldo c'è un altro libro sempre del Mulino
Un'intervista lunga
A Dossetti a Lazzati
Raccolta da due intervistatori d'eccezione leopoldo Elia e Pietro Scoppola
Di un po'di anni fa
Di un po'di anni fa quando alla all'inizio degli anni ottanta si ricominciava a parlare di riforme costituzionali eccetera e Dossetti dice lo abbiamo fatto una stupenda prima parte della Costituzione
Che che dà alla nostra repubblica degli obiettivi giganteschi è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Per rendere l'uguaglianza effettiva no
Articolo tre secondo comma è un manifesto da far tremare le vene ai polsi perché è un manifesto programmatico che dice la repubblica non è
L'arbitro nel potere che e sta nella società ma deve cambiare i rapporti di potere dentro la società rimuovendo gli ostacoli che impediscono l'uguaglianza effettiva
Poi dice purtroppo la contingenza politica nella quale ci trovavamo all'ora
Costrinse a fare una seconda parte della Costituzione che non consentiva al potere politico di esercitare questa funzione
Perché noi abbiamo dovuto fare una seconda parte lo dice per colpa tra virgolette di De Gasperi e Togliatti che saggiamente deciso così al dovrà perché l'alternativa era la guerra civile
Hanno fatto un sistema in cui tutti si guardano in cagnesco e il problema è impedire la decisione
Impedire la decisione
Allora noi abbiamo invece bisogno diceva Dossetti allora di e di ritrovare il momento della decisione se vogliamo dare continuità e
Vogliamo dare sviluppo alla prima parte della Costituzione io vorrei che noi non ci dimenticassimo questo
Perché guardate la cultura del pluralismo sociali e istituzionali è fondamentale l'ho detto dal primo punto ma è altrettanto importante una cultura della efficacia del sistema politico
Perché un sistema politico che non decide è un sistema politico che non è democratico tantomeno dal punto di vista di una forza di sinistra
Perché mentre la destra si può accontentare di della società che trova e quindi non ha bisogno della leva politica per il cambiamento la sinistra che vuole cambiare la società nella quale sta abbisogna di questa leva politica
Se non c'è questa leva chi lo fa il cambiamento
Allora il pluralismo è un peso e un altro peso deve essere la decisione queste due cose o vanno insieme oppure se non c'è pluralismo la decisione diventa plebiscitaria e diventa un sistema autoritario ma se non c'è la decisione il pluralismo diventa fotografia dei rapporti di forza nella società
Guai a noi se ci dimentichiamo questo elemento
E noi tante volte nella discussione sulle riforme costituzionali oggi ce lo stiamo dimenticando come stiamo rischiando di fare autocritica non per le forme per il contenuto del pluralismo che sta dentro il titolo quinto allora Titolo quinto più governo del primo ministro sono due elementi due facce della stessa medaglia noi abbiamo bisogno che Prodi quando va al governo quelle cose che ha detto ieri sia in grado di farle perché si è in grado di farle attraverso lo strumento politico di cui lui ha parlato ieri e le istituzioni che gli consentano di farlo perché se il primo pirla della nostra coalizione lo manda a casa
Questo non deve essere possibile deve essere possibile che Romano Prodi dice andiamo a casa tutti e detiene il Paese sì è giusto che io vado a casa
L'altro elemento fondamentale del bipolarismo
è che oggi il bipolarismo non è mite
E ha ragione Piero Fassino nella sua bella mozione quando dice noi siamo per un bipolarismo mite
Che cos'è
Il bipolarismo oggi oggi bipolarismo è una specie di guerra civile fredda noi tendiamo a interpretare il bipolarismo così
E cioè tra noi e loro non c'è nulla che ci accomuna
Qualunque forma di dialogo vista come un tradimento
L'unica cosa che ancora non abbiamo usato sono le armi da fuoco
Il bipolarismo non può essere guerra civile fredda e se dall'altra parte lo interpretano così noi dobbiamo dirgli di no
Di una volta ho fatto un dibattito con Pancho Pardi nel mio collegio
Se Pancho Pardi mi accusava di essere uno del dialogo
Io gli ho detto che quando ero studente a diciassette anni fa anche un po'prima
Nel mio liceo tesi un giornalino che si chiamava dialogo
Ora io ho sempre creduto alla cultura del dialogo e non sarà Berlusconi a farmi cambiare idea
Perché Berlusconi non ci crede di una cultura del dialogo noi sì
Allora se io voglio essere contro Berlusconi contro il berlusconismo
Devo essere per la cultura del dialogo cioè devolvere del bipolarismo un'altra idea rispetto a quella che la propaganda della destra tende ad accreditare
Il bipolarismo non è il conflitto tra due visioni opposte irriducibili
Il bipolarismo è la competizione civile tra due diverse convergenze verso l'interesse del Paese come ci dice il Presidente Ciampi
Due diverse convergenze verso il bene del Paese se poi i loro barano al gioco e fanno un altro gioco non è una buona ragione perché noi facciamo il gioco loro perché noi diventiamo come loro a forza di fare il gioco come lo
Questa è un altro elemento assolutamente fondamentale
Allora pensarla così credere in un bipolarismo mite non è cedimento a Berlusconi ma è la vera alternativa al berlusconismo cioè tenere aperta l'idea di una politica diversa appunto una politica mite
Infine sempre sul bipolarismo il bipolarismo pone il problema del limite
Del partito di fronte alla società
Qui c'è
Un pezzetto di De Gasperi
Quando De Gasperi scriveva per il futuro insomma due in piena seconda guerra mondiale uno scritto che l'UE pubblica con
Con uno pseudonimo
E questa è un'idea che che noi dobbiamo fare nostra cioè dobbiamo fare nostro memori prete rilanciare con grande decisione il partito è un organismo limitato
Che non ha da proporsi di fare o innovare in tutti i campi
Perché è consapevole che altri organismi sociali agiscono nello stesso tempo e nello stesso spazio su diversi piani
Noi non ci presentiamo e questa questa idea limitata del partito dive deriva a sua volta da una idea limitata della politica di cui poi dirò sul tema della laicità con cui chiudo
Noi non ci presentiamo come promotori integralisti di una palingenesi universale
Ma come portatori di una propria responsabilità politica specifica ispirata sia al nostro programma ideale ma determinata anche dall'ambiente di convivenza in cui esso deve venire attuato
Questa secondo me
Uno degli elementi fondamentali nel dialogo tra società e politica
Che la politica ritrovi la sua modestia
Noi possiamo fare poche cose
Poche cose importanti ci dobbiamo concentrare su quella dobbiamo avere strumenti possibili per decidere
Per il resto lo deve fare la società da sola
E la società che ha la sua politicità se non c'è una società politicamente cattive responsabile consapevole non c'è politica che tenga
Non c'è politica che tenga allora l'ultimo punto è la questione della laicità
Che la la terza la terza parola chiave
Ora
Laicità si può intendere su questo la la mozione di Fassino brutta gliel'ho detto quindi gli ho detto che la deve riscrivere quel pezzo alla ma trovo scritto male
Si parla in un certo punto di società laica
Che era soci Dallari Kabul
Assocerà il plurale
Sì ma le istituzioni sono laiche la società la società
è scritto male la parte sulle sulle questioni etiche non non rende ragione
Di quello di cui parlava prima Barbara cioè della grande la
La grande lavorazione che nel fuoco della battaglia in questi mesi è stata portata avanti
Allora io credo che la laicità
In questo momento debba essere interpretata così in parte lo diceva Mussi stamattina io lo dirò con altre parole ma c'è una certa consonanza su questo punto
Lo diceva Etsi Deus non dare tour pezzi devo stare Ettore cioè
Da una parte i cristiani come se non ci fosse il dio dall'altra parte i non credenti come ci fosse Dio
C'è un libro una non libro una un numero della rivista Humanitas
Dell'inizio di quest'anno in cui c'è un dialogo tra due grandi cervelli del pensiero contemporaneo uno e Jürgen Habermas
E l'altro è il cardinale Ratzinger
Due persone di livello intellettuale cosmico per così dire e in sostanza io mi volevo leggere qualche cosa ma ormai non c'è tempo ve lo manderò per e-mail
In sostanza loro si incontrano su questo punto
E cioè la religione e la ragione
Sono due dimensioni dell'esistenza umana
Che devono essere entrambe valorizzate e devono controllarsi reciprocamente vigilare reciprocamente l'una sull'altra
Guai se non c'è la vigilanza della ragione sulla religione
Vediamo cosa succede in alcune parti del mondo ma noi ne abbiamo esperienza diretta perché non è che quello che fanno gli islamici oggi noi mai visto in vita nostra
Diciamo che abbiamo una lunga esperienza di una religione non filtrata dalla ragione
E dalla
La parte però dice Faber ma se la ragione illuminista che non abbia capacità autocritica su di sé e non colga nel pensiero religioso il richiamo al limite nei confronti della ragione stessa è una ragione destinata a perdersi
Perché non abbiamo visto anche i disastri compiuti dalla ragione illuministica
Perché vogliamo dire che
Quella quella cosa che è accaduta che ha consentito l'allargamento della
La riunificazione anzi l'unificazione come ha detto Prodi ieri sera dell'Europa partiva proprio da questo assunto cioè che è possibile una ragione perfetta che prescinde dal limite dell'uomo
Ecco allora io credo che il terreno dalla laicità sia questo
E cioè sia nel dialogo questo ci dice una cosa fondamentale con la quale chiudo
Nessuna delle culture storiche di cui parla il centrosinistra è autosufficiente se una delle culture storiche del centro sinistra si ritiene autosufficiente è votata al suicidio
Un suicidio terrorista che e uccide tutti gli altri
Per cui non c'è un'identità che precede c'è un'identità del centrosinistra che si costruisce insieme
Allora noi su questo diciamo sul referendum per esempio sulla
Io ho scritto un articolo sull'Europa dicendo non firmo
Ma smettetela di di attaccare i Democratici di sinistra sul referendum
Da parte di coloro che hanno detto ti no ai nostri tentativi di mediazione di cercare un punto di equilibrio che non è attenzione il compromesso
Diciamo mercantile io do una cosa a te tu dai una cosa a me vede no troviamo il punto ditemi Rita
Mettendo insieme ma permase
Ratzinger cioè qual è il punto nel quale la ragione deve fermarsi perché dice top però quello che mi dicono questi forse non è del tutto sbagliato e qual è il punto nel quale la religione deve fermarsi perché dice no attenzione io invado
Una sfera che deve essere tutelato nella sua autonomia nella sua libertà qual è il punto questa era la ricerca non è una cosa politicista
Cioè ci mettiamo lì e vediamo quanto cede la Margherita quanto cedo io però in cambio mi dai un posto in consiglio d'amministrazione
Questo è vergogna ma invece no qual è il punto di verità che insieme dobbiamo costruire
Che poi è quello che sente il Paese perché non abbiamo detto su questo ci deve essere una legge condivisa l'abbiamo detto anche i nostri pastori ci siamo permessi di farlo osservare anche diciamo così insediate sia Mimmo meglio in varie occasioni
Riserve serve anche alla Chiesa che non sia miope che sia lungimirante che voglia seguire l'insegnamento di Ratzinger vi serve una norma condivisa perché solo una norma condivisa una norma forte
Che incardina l'etica ma voi pensate se noi fossimo riusciti a fare in Parlamento una è una norma condivisa
Che prendeva sul serio il punto a cui è arrivato Piero Fassino Piero Fassino davanti a una platea di donne non davanti alla platea di preti davanti alla platea di donne di sinistra
Scatenate giustamente contro quella legge ha detto noi dobbiamo tenere conto della dignità umana dell'embrione
Allora voi immaginate riprendere questo fino a tirarlo cioè fare una norma su questo che partisse da questa idea
Nell'autonomia con i cinque punti che avevamo indicato di per cambiare quella quella legge poi tirarlo vedere come alla luce di questo principio gestire non cambiare gestire la legge centonovantaquattro
Alla luce del principio della dignità umana dell'embrione
Non cambiare la legge che è una stupidaggine ma come gestirla
Valorizzando quella che Giovanni Berlinguer chiama la libertà di non abortire
Che va tutelata insieme la libertà di abortire
Invece il filo si è spezzato
Filo si è spezzato perché l'hanno voluto spezzare perché quando noi i DS dicono ci sono cinque punti
Cioè cos'è questa se non la proposta di un dialogo e dell'idea di poter incontrarsi morente pone si incontra quasi fare referendum adesso il problema nostro qual è
è quello di evitare che il referendum sia
L'ennesima occasione nel quale due culture si contrappongono sorde l'una all'altra questa è la nostra preoccupazione
Io la tutela piena solidarietà Barbarossa abbiamo fatto dibattiti alla festa dell'Unità lei stessa nei ogni tanto bene gli fanno onore e piacere di invitarmi a queste cose
Io ho sempre detto il referendum deve servire a riaprire la questione in Parlamento perché se non c'è il referendum una questione Parlamento non sia checché ne dica quella che io chiamo la signorina pillole del giorno dopo e cioè la ministra Prestigiacomo che si sveglia sempre giorno dopo
Ma gradevole piccolina da guardare ma è una pillola del giorno dopo
Bisognerebbe pensarci prima come insegnano le buone mamme insomma alle loro figlie
Ecco
Allora il problema nostro è qui adesso dobbiamo gestire questa fase questa fase che è molto delicata e dobbiamo però gestirla con quell'idea dell'Ulivo che deve trovarsi a partire dalla complementarietà delle culture su questo una chiosa con cui chiudo
Un altro punto che non mi piace anzi che non condivido
Gliel'ho detto a Fassino nella riunione che ha fatto quel gruppo al Senato che chiedo formalmente lo chiedo anche da qui chiedo anche a minimo di lavorarci a tutti noi di lavorarci che deve essere assolutamente cambiato
è il passaggio sull'identità del nostro partito lì c'è uno svarione storiografico che ancora più brutto in quanto non rileva una malizia
Ma una disattenzione e è più grave
Perché ci fosse un disegno politico ci si confronta non si accetta
L'ho visto anche nella l'Abi l'avvenire di George Weah indotti a Catania di mozioni perché da anzi Barone aveva
Volevo dire
Poi dico dico anche una cosa che ti piacerà su questo
Attenzione dissi dice questo oggi sull'Avvenire c'è scritto i DS sono quei bravi cristiani si eccetera che sono confluiti scusate i cristiano sociali
Sono quei bravi cristiani che sono confluiti nei DS non siamo confluiti da nessuna parte non abbiamo fondato i democratici
Quindi si è a PDS
Ai laburisti ai repubblicani night abbiamo fondato insieme
Ora noi siamo piccoli come il Burkina Faso loro erano grossi come gli Stati Uniti d'America ma all'ONU il Burkina Faso all'Assemblea a lo stesso voto del delle degli Stati Uniti d'America
Almeno a la stessa dignità
Almeno a la stessa dignità
Allora io non posso accettare che il mio segretario al quale voglio un gran bene perché è una persona d'Oro da ogni punto di vista il mio segretario mi scriva
Che c'è stata la svolta dell'ottantanove bellissime eccetera eccetera poi c'è stata la trasformazione del PDS in dieci cents questo lo dice Berlusconi lo può dire Fassino gli ho detto ma passino davanti ai senatori
Lo dice Berlusconi PC PDS DS i DS sono stati fondati dal PDS e da altri questo perché lo dico non solo perché insomma noi è l'unica cosa cui teniamo la nostra dignità poi il resto sappiamo di essere diciamo così abbastanza disinvolti sulle nostre sorti ma
Lo dico per i DS e lo dico per l'Ulivo
Perché se noi smarrire amo il senso che ci portò a quell'avventura con tutti i suoi limiti le sue debolezze le sue fragilità cominciare dalle nostre perdiamo anche lì il filo
Perché noi facemmo quella quella cosa a Firenze la famosa Cosa due e quindi del Morigi nei DS
No no perché c'era problema organizzativo ingegneristico di sistemare un po'di posizioni personali o c'era il problema di trasformare il PDS per camuffare un po'meglio
Noi l'abbiamo detto perché c'è sempre la solita idea cioè che le culture da sole sono sterili e solo se si mettono insieme come dimostra da ultimo la vicenda della fecondazione assistita come dimostra il dialogo fecondi Simo che c'è stato tra Fassino e Pezzotta sulla questione sindacale solo se si mettono insieme le culture sono feconde
Ciascuna per conto suo siccome le buone cose non nascono per partenogenesi o per clonazione non siamo contro la clonazione siamo invece per l'incontro tra diversità e enti forza di questo filo che noi oggi parliamo della federazione perché tra l'altro possiamo dire che la Margherita c'ha seguito su quella strada e forse ha fatto per certi versi ora ha prodotto un risultato anche migliore del nostro sotto certi profili sotto altri no sotto certi profili sì
Perché la la loro contaminazione a volte è perfino più riuscita più efficacemente della nostra e per questo oggi DS Margherita possono pensare di fare insieme una cosa un partito dei riformisti di fare insieme quella cosa di cui ci ha parlato Prodi Prodi ieri sera
Se noi spariamo questo filo diciamo che il PDS si è trasformato in via S. a me adesso il problema è mettere insieme la nostra identità socialdemocratica con l'identità del popolarismo e del cattolicesimo sociale
Che starebbe nella Margherita e qua non c'è per con la cultura laica e di non so cosa abbiamo perso la bussola non è più abbiamo fatto un torto ai cristiano sociali che sarebbe poca cosa
Avevo scritto e
L'avevo scritto
Sul guarda con realismo culturale sul quale è fondato sono fondati DS del quale Franco ha lasciato una traccia nella storia indelebile
Sì con quello Statuto che parla del personalismo cristiano come una delle cultura su cui si fonda l'identità democratici sinistra noi su questi io gli ho detto appassionati
La condivido la mozione mi piace l'insieme sulle scelte fondamentali sono d'accordo questo non piace a Mussi ma poi dico una cosa che gli piace
Però su un pugnale loro che quella chiuso dello scrittore sulla stessa Oggero anchilosi embrionali democristiano che ho scritto io con le mie mani né confermo
Però dico c'è un un punto su cui sono in dissenso tre punti subiti dietro questo è il punto di dissenso
Ultima cosa quella che forse deciderà a Fabio ho visto su un'agenzia oggi si dice ai cristiano sociali aderiscono alla mozione Fassino
Io penso che firmerò la mozione Fassino stavolta
Nell'ambito della discussione libera che c'era dentro il nostro partito noi abbiamo dismesso
Idea dell'adesione collettiva al partito tant'è vero che da quest'anno finalmente cioè le doppie penserà quella dei cristiano sociali
Quella dei DS per chi vuole
Io credo che sarebbe assolutamente inopportuna una decisione collettiva una mozione credo che noi dobbiamo restare uno spazio di libertà quale noi siamo poi i dirigenti del gruppo dirigente gli iscritti a livello di base ma perché uno se ritiene dal punto di vista cristiano sociale che la mozione di Mussi sia migliore non avevo non l'avevo da sottoscrivere o io credo che sia poi ci saranno delle iniziative ci possesso iniziative anche collettive dei cristiano sociali
Che aderiscono a questa o a quella mozione
Credo che sarebbe una una deviazione sbagliata è una impoverimento dalla nostra ricchezza della nostra vitalità se noi dall'adesione collettiva al partito passassimo la visione collettiva la corrente questo non è nell'interesse dei cristiano sociali credo non sia nell'interesse dei DS grazie
Allora Melle grazie a Giorgio quindi
Diamo qui in questa sessione mattutina
Mimmo mia promesso son venute in mente che lo spazio per un po'di dibattito quote confronto l'isola nel pomeriggio buona quesito
Sta a me di sostituirla
Silvio Lai addio siamo i due presidenti dell'assemblea nazionale dei cristiano sociali e come li ricordavo prima scherzando quando c'è bisogno di far rispettare i tempi faccio io la presidenza invece quando c'è più da fare dei ragionamenti completa scritte
La fa lui
Questo per dire che siamo consapevoli della fatica che ha comportato per tutti noi il direi la quasi giornata intera di ieri
La giornata intera di oggi avremmo ancora domani con la parte più politica con il confronto con me Fassino
Però conosciamo questa nostra modalità di lavoro sappiamo che poi alla resa dei conti è quella che ci ha permesso di portare sempre avanti con coerenza
Le nostre opinioni
Credo che i cristiano sociali che da dieci anni continuano a essere una presenza non testimonianza all'interno dello schieramento di sinistra e adesso dei DS e non riuscirebbero ad andare avanti se non do essendo sempre costretti a dar conto delle loro ragioni a spiegarle sia in ambito ecclesiale sia in ambito politico mille e mille volte questo è il modo
Vivo per cui alla fine siamo così desiderosi anche attenti di essere preparati competenti è in grado di affrontare il confronto e la discussione
Questo ci permette anche di provare a seguire il mutamento continuo
Che avviene a livello europeo ad oggi c'è stato giustamente ricco dato a livello internazionale e che avviene in questa transizione infinita che il percorso che l'Italia sta affrontando da più di dieci anni e che sembra con segnato dalle modifiche costituzionali non avverrà mai fine
Questo pomeriggio prosegue idealmente il discorso che abbiamo iniziato ieri soprattutto stamattina
La relazione tra la politica e le varie forme organizzate di movimento ma anche in organizzazioni forti come ci ha ricordato Pezzotta
Che sono presenti nella società civile individuando anche ed essendo già questa una sede di dialogo e di confronto ma riconoscendo anche la necessità di strumenti nuovi e di possibilità di riconoscere un'autonomia forte anche di capacità organizzativa e di capacità di incidere sulle scelte politiche che questo mondo chiede con forza sullo sfondo
Ma Europa di questi giorni all'attualità di questi giorni la ripresa della discussione sulla riforma costituzionale
Io dicevo ieri sera quando sono intervenuta per provare a snidare Prodi sulle domande italiane
E cosa che non c'è riuscita con molta abilità ha evitato di entrare ovviamente per serissime ragioni politiche che siamo ben in grado di comprendere probabilmente lo ammetto nel mio caso io sono segnata dall'esperienza bolognese che è quella dei Comitati Dossetti dove l'allarme sulla Costituzione fu lanciato nel novantaquattro per la cronaca
Il giorno dopo in cui mio fratello ha preso i voti in quella comunità quindi noi già in quel momento sentimmo le prime
La difficoltà della chiesa che tenta di cercare la risposta alle proprie crisi di vocazione alla scrisse tieni Zazie onere della società
Insistendo sulle strutture organizzative e citò gli oratori
Se voi pensate che adesso abbiamo il tema della legge sugli oratori vedete come alcune cose possono essere quando si è molto lucidi
Anticipate con quasi dieci anni rispetto al momento in cui poi vengono poste all'attenzione generale
Quella sera intende fare la discussione sull'intangibilità della prima parte della Costituzione e le preoccupazioni sulle modifiche alla seconda parte dibattito che è di questi giorni
Quando l'abbiamo costruito quando Mimmo costruito l'ipotesi dalla giornata di oggi penso che se presente
Una riflessioni in cui ci si chiedeva appunto quali nuove regole ci serve e ci servono in questo nostro Paese per dare spazio e voce alle realtà locali alle autonomie locali
Articolate diverso e sul nostro territorio e al vasto mondo delle forze sociali che sono presenti adesso siamo anche
Legati alla discussione attualità di una riforma che viene avanti che ai miei occhi ma saranno gli interlocutori di oggi poi a dire meglio
Sembra una maionese impazzita al più che una riforma organica magari non condivisibile
Già al centrosinistra è stato detto stamattina ricordato era intervenuto con una riforma recente che attiene al tema del federalismo
In quella riforma ricordo c'è anche il passaggio sulla sussidiarietà verticale od orizzontale che è uno dei temi di oggi
La mia impressione è che Rispetto alle discussioni che abbiamo fatto tre o quattro anni fa e forse anche prima sui temi della sussidiarietà questo tema incontri meno attenzione e sia in questo momento meno sentito anzi c'è una preoccupazione diffusa che sia un modo dietro il quale si nasconde un ulteriore smantellamento dell'UE nel fare e quindi la preoccupazione
Di caricare sulle spalle del terzo settore responsabilità grosse e compiti rilevanti senza possibilità di ricorrere a una relazione positiva
Con il sistema pubblico e con il sistema dei diritti dei cittadini
Mi sembra quindi che sia un po'cambiato rispetto a quella che era l'impostazione che avevamo di fronte qualche anno fa è vero che il tema della sussidiarietà per tutti noi è un tema importante perché veniamo nella stragrande maggior parte ma non solo veniamo ci siamo ancora dalla realtà del volontariato dell'impegno nelle associazioni che fanno parte della nostra esperienza diretta
Ecco un'introduzione poi sarò poco attiva no sarò più possibile educata messo proprio era ricordare a tutti di contenere i troppi interventi anche pur sapendo che è anche bello insomma poter svolgere con calma
Un ragionamento soprattutto per un motivo lo dico insomma non c'è che si non è che si vuol tagliare ma
Prima è già stato detto diversi di noi hanno voglia di intervenire dopo aver ascoltato tante cose per è un giorno e mezzo si anche voglia di portare il proprio contributo di dire la propria opinione vorremmo provare a lasciare un piccolo spazio finale oggi dove sia possibile prevedere qualche intervento e quindi interloquire ecco tra chi è sul tavolo della platea e soprattutto noi che abbiamo in questa appuntamento annuale il momento più ampio di confronto
La comunicazione di oggi
L'abbiamo chiesta dal professor Pizzolato professore di diritto pubblico presso l'Università Bicocca di Milano
E il tema vastissimo si regolerà avendo seguito immagino anche una parte del nostro confronto una democrazia a più dimensioni sussidiarietà federalismo e partecipazione
Grazie
Io ringrazio il cristiano sociale per l'occasione che mi viene data ringrazio tutti della pazienza anche perché so bene che nel pomeriggio momento e in cui la testa
Funziona poco
Per cui mi scuso in partenza se magari la prima parte risulterà teorica forse
Magari il posto contata sono i soliti discorsi poi nella seconda parte
Cercherò di venire più ad alcuni nodi politici costituzionali
Io non non sono un appartenente cristiano sociali sono un simpatizzante sono solo un ulivista messo sempre ritenuto tale
Ma sono particolarmente contento di essere qua per due motivi
Perché
Vedo in questa
In questo non un movimento in questa idea politica incarnazione forse ad oggi più coerente e principio personalistico
E principio personalistico credo che sia l'apporto più significativo che dei cattolici possono dare all'Ulivo
E anche quasi il personalismo servono a cosa acquisita dalla mai anni che
Che Dossetti appunto ma poi la Pira finché è stato
Tra noi Aldo Moro
Hanno insegnato a partire dalla Costituente cos'è il personalismo ma nel mondo cattolico in primis secondo me non si è ancora compreso ancora oggi è dato leggere che personalismo sarebbe il rovesciamento non più l'uomo per lo Stato ma lo Stato per l'uomo questore indubbio coglie solo un aspetto però Del Piero cioè il voltare pagina rispetto all'esperienza e totalitari liste fasciste ma non coglie l'altro aspetto del vero che l'emergenza culturale cioè il personalismo e l'antitesi dell'individualismo liberale noi oggi siamo nel pensiero unico liberale tant'è che chi non si colloca nel pensiero liberale è un mito illiberale per definizione
Per cui la centralità del del prima e del principio personalistico l'altra cosa che mi rende particolarmente felice essere qua che a
Punto e cristiano sociali fanno parte di un partito più ampio che fa parte di una coalizione più ampia in cui cattolici e non cattolici dialogano
Un altro grande equivoco presente nel mondo cattolico e quello di partire spesso con l'impostazione per cui noi siamo noi cattolici sono cattolico portatori di un diritto naturale lì dunque di
Posizioni che si presumono eterne
Fondate dalla natura e che dobbiamo semplicemente imporre alla città chiedendo la conversione non
La persuasione
Ecco io vorrei dire anche se questo è un accenno che so bene un po'Complesso il diritto naturale personalistico non ha niente a che vedere con qualcosa di immutabile di fisso di statico il diritto naturale per noi è
La perfezione dell'essere umano alla perfezione l'essere umano ce l'ha insegnato San Tommaso c'era assegnato prima ancora restò tre avviene nella società nella storia nella cultura
Per cui il diritto naturale del personalismo cattolico è un diritto naturale chi fa i conti con la storia con le necessità delle mediazioni con il
Con la città non impone alla città non alla logica della conversione alla logica politica della mediazione e del confronto
Vengo alla prima parte premetto io parlerò soprattutto dei allora il tema è è immenso lo faceva rilevare
Donata Lenzi adesso
Democrazia più dimensioni sussidiarietà federalismo partecipazione io svilupperò soprattutto il nodo del rapporto tra democrazia e sussidiarietà
Col federalismo lascerò qualche qualche cenno alla fine naturalmente a convento parziale del Progetto ma tra di noi ci sono
Autorevoli interlocutori che possono integrare quello che io lascerò
Lì il punto di partenza della mia analisi e che secondo me dobbiamo tornare interrogarci su cosa intendiamo per democrazia
Io penso che non possiamo isterie direi il concetto di democrazia in una semplice selezione dei governanti ecco questo è era un dato scontato forse del analisi ma
Ma io vorrei partire da lì
E vorrei partire da una definizione che di democrazia atta un grande giurista a mio avviso che Pietro Barcellona basso forse personaggio noto credo
Ai più che assume la democrazia come la forma riflessiva della Costituzione sociale dice Barcellona non c'è democrazia delle regole che non sia una democrazia delle forme di vita
La forma complessiva della Costituzione sociale
Cioè la democrazia è legata
A mio avviso strutturalmente all'esistenza di uno spazio simbolico e collettivo
è legata alla presenza di un ethos di un costume diffuso
Che consente all'identificazione e promuove l'autoriflessione
Punto di partenza un po'forse astratto
Ma in realtà concretissima a mio avviso la democrazia cioè presuppone che un agente sia popolo c'è abbia una coesione che questa coesione sia fondata sul metodo so sul modo di sentire comune su cui può appoggiare la legge
E allora il problema principale della democrazia e che un agente deve diventare popolo
Cioè deve deve avere questa coesione
Ora questo problema ne non l'abbiamo mai avvenuto perché
Perché era dato per risolto
Originariamente dallo Stato nazionali in cui la coesione era di natura quasi in appunto nazionale etnica
E in Italia questa coesione era poi garantita dalla larga diffusione ma quasi globali diffusione della
E cattolicesimo che era certamente
Ha una dimensione trascendente ma
Ma si incarnava i Riuniti cacche era diffusa
Ora globalizzazione non voglio torna
Eh sì queste cose secolarizzazione hanno asciugato questo ITO sconti Rizzo
Quello che poteva essere una priorità contato cioè un'omogeneità di natura nazionale di natura etica oggi varie acquisito va riconquistato
Dunque la strada della trasformazione di un agente in popolo non è più la stare la strada del
Della comunanza di natura etnica nazionale ma è una strada che passa attraverso la moltiplicazione delle arene di discussione pubblica la moltiplicazione degli spazi in cui è possibile costruire uno spirito comune
Cioè il tessuto comunitario cui viso e necessariamente omogeneo che è a base della democrazia non è più un dato di partenza ma una finalità il cui perseguimento passa attraverso la moltiplicazione degli spazi pubblici di partecipazione
E la linea di Harper Massa in contrapposizione anche sul concetto di Costituzione europea non un'unione su basi etniche ma un'unione sulla base di una
Comunanza di spazi pubblici
Perché è importante questo è importante perché la legge deve poggiare su un ethos condiviso se la legge non poggia su un ethos la legge intesa come la volontà degli organi rappresentativi rappresentativi di cosa appunto se la legge non appoggio sul metro s'è facile che la legge possa diventare spregiudicata
Perché non incontra un terreno ittico pronto a tagliare la legge stesse incontra sono una molteplicità di opinioni che però fluttuano in maniera volatile dall'inizio alla fine di una trasmissione
Su queste basi io credo la democrazia è fragilissima in partenza
Oltre tutto per noi
E quello che avviene negli Stati Uniti con il Patriot Act e emblematico a mio avviso una democrazia che non ricerca questo spazio comune simbolico e che confida nel nello spontanei aggiustarsi di etiche individuali alla fine distrugge se stessa
La tentazione forte di ogni e che ogni interesse si affidi a qualcuno che gli garantisca i bisogni essenziali e questo porta a contraddire
Può portare a contraddire anche i principi liberali su cui era strutturato quel sistema
Oltretutto a questa idea a questa idea esigente di democrazia una democrazia ripeto basata su un ethos sul tessuto comunitario coeso ci porta anche il personalismo
E personalismo
Ci ricorda costantemente che è il Music fund dal dio
Cioè l'identità l'identità è un processo relazionale non è un dato acquisito di natura
Di personalismo secco è questo la in profondità l'obiezione all'individualismo c'era la pretesa dell'individuo di auto costituirsi a partire
Da se stesse a partire da da propri diritti naturali anche qua secondo me l'insegnamento di Pietro Barcellona essenziale
La nostra la modernità giuridiche basata sull'assurdo di diritti naturali che nascono prima del diritto di pretesi individuali prima di accorgersi che c'è l'altro
A cui rispondere
Il personalismo da questo ci dovrebbe tenere alla larga personalismo appunto l'idea che Lionello l'identità del mio si costruisce solo nella relazione
L'identità è un processo relazionale appunto ma questo se noi ci pensiamo da una grande responsabilità questa presupposto da una grande responsabilità alla politica
Perché intesa in un senso personalistico la dignità umana non può essere considerato un dato scontato
Che la natura elargisce gratuitamente ma è una conquista
è un farsi storico attraverso l'organizzazione di rapporti sociali di rapporti economici e rapporti politici i cui
La dignità e la creazione di condizioni dignitose per ogni uomo è il fine della politica ed è quello che noi intendiamo compensiamo con la formula del bene comune
Insieme cioè di quelle condizioni di ordine materiale e spirituale che consenta nel pieno dispiegamento della personalità di ogni uomo
Ora
Se nel personalismo la dignità umana è una conquista non un assunto noi vediamo almeno a me pare di vedere ma ce lo stanno dicendo tutti i sociologi
Che il il clima culturale penale il caro
Per questo che è un po'
Ho inteso concentrare il mio intervento sulla sussidiarietà
Perché secondo me la grande urgenza e riacquisire il senso autentico dalla sussidiarietà in nome della sussidiarietà lo si diceva prima oggi si consumano attacchi allo Stato sociale si consumano
Attacchi addirittura alla relazionalità in nome di una libertà di scelta che è un principio che come cercherò di dimostrare è estraneo alla sussidiarietà
I sociologi ci ripetono dicevo che la nostra società molecolare una società atomizzata nonostante le comunicazioni facili
La Società individualistica
E in questa temperie culturale di tipo individualistico la democrazia non potendo poggiare sul netto Kiss condiviso tende a diventare mera tecnica sulla procedura la democrazia il raggiungimento della maggioranza
Si pretendono
Decisioni dagli individui spezzando le solidarietà che ne rafforzerebbe Roll identità
Non c'è più l'idea di un progetto politico che MIDI Bizzoni
Un progetto politico in qui pari bisogni entrino in mediazione in gradazione
C'è solo un insieme di interessi individuali che si coalizzano si scontrano fino a divenire gli uni maggioritarie gli altri minoritari
E l'idea sottostante l'idea culturale sottostanti insidiosi stima che l'interesse particolare e componente dell'interesse generale senza bisogno di trasformazioni senza bisogno di entrare in mediazione
L'interesse individuale componga di interesse pubblico
In fondo in fondo e quello che è anche diffuso nel costume no Berlusconi ma che importa
Se quello che ha fatto l'importante che come lo ha fatto per sessi in grado di farlo per gli altri
Cioè non c'è un'incompatibilità tra l'utile individuale l'interesse generale quasi che l'interesse generale appunto recuperando un un un postulato del pensiero liederistico si componga magicamente dal perseguimento individuale di un interesse appunto egoistico
Ma cittadino dunque non si chiede più di far parte di qualcosa ma si chiede semplicemente di scegliere
Si chiede di essere consumatore non di essere cittadino che appartiene a
Non vi è più uno spazio pubblico ma che è la risultante di traiettorie individuali
E questo genera un problema un problema grosso perché i bisogni individuali questo avviene anche nell'ambito del volontariato nell'ambito del terzo settore
I bisogni individuali o i bisogni sociali primo no primo anno per essere riconosciuti per essere soddisfatti dalla politica
Ma la società si disinteressa del momento della mediazione
La mediazione è rimessa integralmente le istituzioni le quali a loro volta non hanno l'autorevolezza di far per fare la mediazione si limitano a sposare in una logica lobbistica gli interessi più forti
A me sembra dunque che l'emergenza forte sia la mancanza dall'oggi al livello politico inteso cioè come livello che aggrega che si aggrega e aggrega in vista di una progettazione complessiva
La progettazione sintetica della città
La la sorte della scuola pubblica a me pare emblematico la scuola pubblica
E il tentativo di una comunità e di riflettere sui propri significati di auto riflettere sulla propria storia comprendere
Ciò di cui fare una trasmissione culturale e oggi cosa diviene indice un erogatore di servizi alla pari di un erogatore privato
In una logica di concorrenza che rinuncia
Alla ricerca di ragioni comuni è un erogatore di servizi
L'erogatore di servizi necessario perché la Costituzione ce lo dice ma in fondo mal tollerato anche dissi vorrebbe uno stato semplicemente regolatore a che serve lo Stato produttore di servizi
Ora questa è una teoria come vi dicevo come a me pare come identificato ad esempio da un da un giurista americano che amo citare in questi casi si chiama San Spagna la teoria del consumatore
L'obiezione che si deve fare a questa teoria del consumatore è un'obiezione duplice molto banale ma che il caso che riprendere l'interesse individuale non coincida con l'interesse collettivo ritorniamo a dire queste cose banali anche l'interesse individuale nasce già condizionato socialmente
Questo lo aveva già detto Marx
Ora io insisto molto su questo tema della sovranità del consumatore che diventa l'emblema della cittadinanza perché a ben vedere almeno così a me pare il tema della sovranità del consumatore torna a galla
In maniera sotterranea ma nemmeno troppo
Torna a galla semplicemente
Dietro all'enfasi con cui si celebra anche da parte cattolica il principio della libertà di scelta
Che è promosso al criterio di regolazione dell'organizzazione sociale e soprattutto per quel che a me che interessa esteso l'organizzazione dei servizi della persona alla persona che si porrebbero equiparati a mercati ma quasi mercati
Nella logica della libertà di scelta l'autonomia dei cittadini consumatori che delle famiglie diviene un presupposto indiscutibile
E corrispondentemente viene Mino ossia continua la necessità dell'intermediazione che viene infatti screditata come paternalismo dei pubblici poteri
Mentre il personalismo l'autonomia è una conquista sociale chi richiede un accompagnamento di contesta accompagnamento comunitario nel principio la libertà di scelta l'autonomia è un presupposto assiomatico
Non si può mettere in discussione l'individuo e capace di Scelta
In questo scenario a mio avviso incompatibile col personalismo comunitario li azione pubblica non deve in alcun modo alterare il gioco delle preferenze individuali anzi l'obiettivo è quello di liberare le preferenze individuali come
Con la riduzione fiscale
Che lasci inalterata la capacità di consumo o con la dotazione di strumenti finanziari che sostituiscono l'erogazione pubblica disservizi il tema dei voucher
Lo stato sociale il ridotto a un'erogazione finanziaria
Oppure semplicemente alla riduzione della pressione fiscale cosa c'è dietro c'è dietro l'idea che
I cittadini sono autonomi capaci di Scelta e quello che era l'obiettivo dei diritti sociali cioè l'acquisizione dell'autonomia diventa un presupposto diventa il punto di partenza
E di nuovo c'è dietro a me pare illusione che si possa costruire una felicità e una libertà individuale a prescindere dagli altri
A mio avviso di fronte a questa autentica emergenza culturale della libertà di scelta e credo che tra cattolici questo ossia un un discorso che dobbiamo fare e perché è un'insidia per vedere magari vederci accontentati col piatto di lenticchie della scuola cattolica
Il personalismo ci invita a riconoscere
Il rilievo pubblico anche delle scelte private è proprio l'opposto il punto di partenza del personalismo non il rilievo
Come si può dire l'autonomia privata portata principio di regolazione pubblica il personalismo ci invita ad andare nella direzione opposta a riconoscere il rilievo pubblico anche per le scelte private di consumo ad esempio intendo dire cioè che contro l'impoverimento della sfera di cittadinanza che è ridotta schiera di consumo
L'evoluzione orientata personalistica mente deve andare verso un accrescimento della responsabilità civica anche delle scelte di consumo
Questo è un tema perché io qua c'è e non è il tema di oggi ma il ruolo del consumo il peso crescente delle associazioni dei consumatori il tema della responsabilità d'impresa
Sono temi cari che stanno emergendo SISTAN interamente che dovremmo riprendere
Ora il principio che sovrintende a questo
A questa ricco
Pone personalistica del livello politico al principio di sussidiarietà appunto
Se il principio di sussidiarietà
è declinato in tanti e tali modiche oggi parlarne e quasi inutili è diventato un principio
In cui ognuno si riconosce
Nominalmente salvo poi scoprire che ognuno lo vede un po'a modo suo
Il costituzionalista di fronte alla pluralità delle interpretazioni dei principi di sussidiarietà di fronte un critica Rio quello di interpretare la sussidiarietà in maniera coerente con il resto dei principi costituzionali
Perché non si può pensare che il che con la sussidiarietà si sia voluto mettere nella Costituzione un corpo estraneo
E dunque noi dobbiamo perseguire tocchiamo
A maggior ragione nel nel centro sinistra ma
Un interprete senza senza connotazioni di parte qualsiasi interprete della Costituzione che si serva dei criteri ermeneutici normali deve legge di principio per l'idea di sussidiarietà alla luce del principio personalistico
Ora questo in cosa si traduce si traduce nel fatto
Che anche la decisione politica la decisione politica cioè la Scelta che compete agli organi di governo di una comunità
Non puoi illudere il momento di confronto con le formazioni sociali deve scaturire dalle formazioni sociali perché sono nelle formazioni sociali in cui
Lo abbiamo visto si forma l'identità individuale l'ethos collettivo la decisione etimo pratica solo se il potere non pretende di esaurire su di sé la volontà popolare mortificando ogni altro contropotere
Ma sei interpella i gangli costitutivi del tessuto sociale
La decisione che viene dal potere e democratica solo sei scende a confronto con le formazioni sociali perché è lì che matura l'identità individuale l'identità sociale
Un potere quanta anch'quand'anche ha legittimazione democratica che sfugga a questo principio di confronto con le formazioni sociali
Tradisce
La sua natura democratica e per questo che in origine all'inizio del mio intervento richiamavo l'insufficienza della concezione la democrazia come nella selezione dei governanti
Per questo anche che secondo me è il luogo di ricostituzione della politica non può che essere il territorio l'ambito locale perché è nell'ambito locale che si può ricreare quella dimensione orizzontale
Di confronto tra soggetti sociali che apra alla sintesi politica
E quando parlo di livello locale mi riferisco soprattutto al Comune
Ora in questa questa visione dei principi di sussidiarietà mio avviso è pienamente coerente con quanto è prescritto dall'articolo centodiciotto della Costituzione che
Se lo si legge con attenzione impegna i cittadini singoli e sociale e associati a farsi carico dei retta mente dell'interesse generale
C'è attenzione qua non rovesciamo il significato di questa interpretazione di questo articolo il centodiciotto non impegna
Lo Stato riconoscere qualsiasi forma di iniziativa sociale qualunque essa sia non è un principio di legittimazione dell'azione sociale qualsiasi essa sia è un principio più che di emancipazione sociali di responsabilizzazione sociali l'impegno ai livelli sociali ad assumere l'interesse generale
Il centodiciotto impegna la Repubblica nelle sue varie articolazioni
A riconoscere autonomia e rilievo pubblico ai soggetti che si facciano carico dell'interesse generale non qualsiasi sia la logica d'azione dei soggetti privati
Non v'è più lo spazio con la sussidiarietà abbia un'intesa
Con il centodiciotto per una libertà autore tre iniziata che lasci cioè solidarietà in mediazione alle sole istituzioni pubbliche
Questo a mio avviso un limite storico della nostra democrazia lapsus la solidarietà è stata cioè espunta dalla libertà e ha trovato rifugio solo le l'autorità pubblica o in quelle manifestazioni di libertà
Che erano quotate professionalmente alla solidarietà
Con ciò compiendo sì nei fatti quella separazione tra libertà e solidarietà che smentisce il tratto più profondo della nostra Costituzione
Che fuori io richiedo qui ieri come aspetti complementari di una stessa libertà che si riconosce il responsabile della società perché riconosce il suo debito nei confronti della società stessa
Multare tempo cioè anche per la sinistra e per i cattolici soprattutto nell'ambito della sinistra
Non di inseguire come si è fatto per certi aspetti anche giustamente negli anni Sessanta e Settanta lì spinte libertarie del soggetto
Ma di far percepire nella nuova temperie culturale insofferente dei limiti
Di far percepire all'individuo la solidarietà di destino che lo lega alla sua comunità agli altri e dunque di percepire la sua libertà Comito uno e non come una priorità assolutizzare
Permettetemi di una citazione inusuale va detto che forse c'è qualche ragazzo qualche giovane sana
Meglio di me che Vasco Rossi canta con gran successo
Che si distingue dall'uomo comune quello che risponde solo a se ecco a me pare che sia esattamente il contrario
Sì risponde solo a se rappresenta oggi esattamente il modo comune di sentire che banalmente superficialmente auto centrata ebbe l'urgenza culturale la ricostruzione del noi
E dunque dell'origine dei limiti anche dell'autonomia individuale e questo è possibile ripeto se si interpreta correttamente alla luce del personalismo il principio di sussidiarietà
Ora il principio di sussidiarietà
Alla luce del principio personalistico dicevo è proprio questo
è la descrizione
Di questa traiettoria del soggetto che a partire dalla famiglia arriva fino alla società politica
Nel processo di costituzione della propria identità necessariamente si apre agli altri a partire dalla famiglia
Che è un po'la custode della solidarietà
Che deve regnare tra i cittadini fino aprirsi a forme di solidarietà più ampie che trovano il loro culmine nella Società politica che può avere sembianze storiche dello Stato Hudel livello sopra statale
I principi di sussidiarietà pertanto non è in alcun modo una valorizzazione del particolarismo in sei
Né tanto meno mira all'interruzione dei nessi di collegamento tra le varie articolazioni sociali
Intendo dire che nonostante quello che spesso si legge e si dice il principio di sussidiarietà non è un principio di chiusura dei vari livelli sociali su su se stessi in una logica di spartizione rigida di competenze
Bensì designa il movimento umano di apertura progressiva che non travolge le forme intermedie ma le altre alle forme successive
Di ogni livello sociale o istituzionale del ricreazione lo Stato sussidiario rispetta l'autonomia in quanto gradino di questa scala
Ma deve trattarsi di un'autonomia che non si restringe ma che apre i propri membri al livello successivo e li rende responsabili della società
Nel suo complesso
Per questo possiamo dire che la logica della sussidiarietà e integrativa la logica delle tre elette non contra positiva alta auto pubblico o privato
La logica della sussidiarietà è quella di raccordare istituzioni pubbliche capacità sociali in Rete o meglio in un solo tessuto sociali cui visivo
Date queste premesse a me pare che sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale sono solo frammentazione di un unico principio frammentazioni che possono anche essere danno così
Se assunte in una logica contro appositi IVA
Una diffusa tendenza contrapporre Pubblico e privato conduce il mio rare che l'ente pubblico con la sua organizzazione è un elemento costitutivo e indefettibile della coesione sociale
E non può essere semplicemente considerato un freno delle energie sociali un concorrente sleale degli stessi
Ora questa la premessa teorica che io volevo fare
Adesso rapidamente perché mi rendo conto che gli porto via tanto tempo arrivo alle ricadute
Che forse solo la parte che che può apparire più concreta di questo discorso
Le ricadute politiche la prima ricaduta una democrazia porse una visti che è una democrazia costituzionale
Dunque si deve muovere intero quei principi che sono il patto intergenerazionale e che danno voce al Litta ossa e che si ritrovano nella Costituzione
Certo anche la Costituzione anche il patto intergenerazionale può essere modificato ma secondo la logica necessariamente graduale dell'etica
Non secondo colpi di mano
è evidente che in questo clima culturali individualistico la legittimazione della Costituzione in crisi
Una democrazia di individui non può rinvenire al proprio interno una ragione plausibile per impegnare la Società per politica nel perseguimento di finalità stabilite
Le finalità della politica devono essere continuamente rinegoziati attorno al ventaglio di interessi che gli individui hanno in quel momento
In quel personalismo è una democrazia costituzionale e quant'
Scusate lasciti scesa di di tono io dico che qua il passaggio dal proporzionale al maggioritario andava fatto meglio
E cerco di spiegarmi
Non voglio voglio rassicurare tutti non voglio riaprire la la disputa maggioritario proporzionale grandi meriti al maggioritario di Aguirre
Composto una dinamica bipolare una dinamica bipolare che si forma prima delle elezioni
Però io dico questo
Il sistema maggioritario destinato a funzionare a mio avviso sei le regole costituzionali non fanno parte del bottino di chi vince
Cioè se lei regole costituzionali sono un qualcosa di indiscutibile
Allora chi perde sacche anche perdendo il vincitore rimarrà nell'alti e ho tracciato dalla Costituzione rimarrà cioè fedele alcuni principi in cui lui stesso si riconosce
Quando invece nel maggioritario la posta in gioco comprende la Costituzione chi perde perde tutto
E la contesa si fa drammatica allora Lia voglia
Accoglie a richiedere la legittimazione dell'avversario ma la legittimazione di costa la legittimazione si basa sul riconoscimento di una base comune ma se questa base non c'è perché dovrebbe essere la Costituzione
Cioè senza voler qui ad auspicare un ritorno indietro io ai tempi ho votato no era un proporzionalista però non non non auspico questo
Ripeto ci si poi non vorrei incorrere negli anni Elvira del Professor Ceccanti che che so che è un sostenitore è oltretutto con maggior competenza di me della della democrazia maggioritaria studiato
La
No no mai allora voglio non voglio tornare a questa però credo che converrà che il maggioritario funzionasse si stabilizzano le regole costituzionali il che vuol dire tecnicamente oggi irrigidire al centotrentotto ma non irrigidire come propone
Il progetto di revisione costituzionale
Che vuole condurre al referendum anche in caso il Parlamento raggiunga la maggioranza più esigente dei due terzi perché lì anzi di secondo me la variazione è un po'si è un po'insidiosa perché secondo me
Si vuole dare comunque la possibilità
Di di travolgere anche una mediazione così larga raggiunta usando magari del potere mediatico che sappiamo oggi come distribuito
Prima cosa acquista la democrazia maggioritaria funzionasse è stabilizzata la regola costituzionali in Inghilterra funziona benissimo grazie la Costituzione consuetudinaria tutti vi si riconoscono come al proprio portato storico come le proprie radici
Storiche
Seconda cosa la democrazia personalistica è una democrazia economica
Cioè in cui la il principio personalistico il principio di sussidiarietà anche se confusamente spero di averlo fatto capire un principio di cucitura dei rapporti sociali
Non si può pensare che i rapporti economici seguano regole eterodosse siano solo regole tecniche o sfuggano alla politica Energy
Il secondo me ho cercato di dimostrarlo in altra sede nemmeno questa la logica della Comunità europea a volte a ai nostri governanti piace attribuire alla comunità europea delle scelte i cui invece le responsabilità sono nazionali
L'esperienza distruttiva a mio avviso di democrazia economica nel senso in cui lei intende quella dei patti territoriali
E si traducono teoricamente poi qua ci sono interlocutori che ne conoscono anche risvolti attuativi
Traducono l'intuizione per cui la coesione tra istituzioni comunità locali soggetti economici non è zavorra per lo sviluppo economico ma elemento di forza e di traino
La coesione del territorio elemento strategico sia per il Welfare della comunità che vi risiede sia per il suo sviluppo economico
E questa correlazione non è casuale i rapporti economici sono costitutivi dei rapporti sociali non sono segmenti isolabili che seguono logiche autonome
Ho ancora in Estremo atti in estrema sintesi abbiamo vista il mercato ha bisogno di fiducia la fiducia un meccanismo relazionale
Che rimanga al clima sociale complessivo è dunque interpella la politica
E per questo che dico nel mercato deve emergere la voce dei consumatori deve emergere la pluralità dei Soggetti i lavoratori gli imprenditori e i consumatori
D'altra parte invece dall'altra parte si coltiva ancora un'ideologia ingenuamente marginali mistica che mira a rompere le solidarietà con il pretesto di non distorcere le curve di preferenze individuali
Nella colazione dei rapporti economici questo impeto individualistico si traduce ad esempio nell'abbandono della concertazione
O nel tentativo di ridurre l'influenza della contrattazione collettiva per restituire all'individuo come si dice un'autonomia negoziale che ne valorizzi il talento
Inutile dire che anche in questo campo l'impoverimento delle tutele dei soggetti sociali tali individuo in questo caso nessuno status di lavoratore solo la vertigine della libertà
Prendendo le realtà soggetto condizionato in nome della flessibilità sempre più sradicato da riferimenti personali familiari e territoriali
Il rischio è che in questo modo il lavoro non sia più come voleva la costituzione in fattore di costruzione dell'identità
E dunque di partecipazione sociale ma che anzi sia un elemento alienante che isola che assorbe integralmente la persona impedendone un pieno sviluppo perché ne comprime gli altri riferimenti essenziali la famiglia il territorio la democrazia personalistica e democrazia economica oltre che democrazia costituzionale
Età democrazia solidale anche qua anche qua democrazia solidale noi qua abbiamo i due modelli che si contrappongono e secondo me è purtroppo non coincidono sempre con il centro sinistra centrodestra
Noi abbiamo il modello personalistico che benissimo incarnato a mio avviso dalla legge trecentoventotto del due mila mi spiace che non ci sia l'onorevole Turco a mio avviso ha fatto una legge che traduce molto bene ha fatto arrestata
Sì ma ha promosso una legge che traduce bene principio personalistico perché
Perché richiama all'universalismo perché il bisogno non è un evento patologico una colpa ma è una condizione strutturale dell'uomo ogni uomo è debole
Anche se non sempre una condizione attuale dell'uomo
Cioè mentre l'individualismo vede nell'uomo
In fondo un colpevole della sua debolezza il personalismo precedenti
Nel dei bolidi incarnazione più autentica dell'uomo ogni uomo i titoli
E la trecentoventotto sposa questo orientamento e da questo orientamento traduce un impianto
Universalistico e soprattutto interpreta bene personalismo perché cerca la promozione delle debolezze valorizzando il tessuto sociale comunitario
Sussidiarietà orizzontale e sussidiarietà verticale limitando l'iniezione di mercato queste sono le logiche di fondo della trecentoventotto ma anche della legge otto tre tre del settantotto sulla sanità
La logica di fondo del reddito minimo di inserimento che oggi è stato abbandonato in in favore di un reddito di ultima istanza che risponde ad altre logiche oltretutto non c'è
Dall'altra parte invece sfruttando le suggestioni confuse del principio di sussidiarietà
In base al principio di libertà di scelta si cerca
Di valorizzare l'autonomia
L'autonomia
Essenzialmente appunto che intesa come libertà di scelta sta faticando il soggetto dalle sue appartenenze comunitarie i
Poi fondato sul principio di sussidiarietà sappiamo bene Formigoni si ritiene un grande interprete della sussidiarietà a me pare che il pluralismo della sussidiarietà
Lo scritto e l'ho ripetuto tante volte sia il pluralismo dei mondi vitali in cui soggetto è inserito e al di fuori del quale il pluralismo rischia di essere unicamente mercato concorrenziale
Sotto questa luce la libertà di scelta non può che essere intesa come la pretesa di vedere riconosciuto il ruolo assistenziale del proprio contesto sociale e la logica della trecentoventotto e non come la celebrazione di un autonomia individuale assiomatica ma spesso problematica
Quando invece la libertà di scelte affermata come espressione di un esercizio di valutazione in base all'efficienza il pluralismo e di tipo competitivo
E siamo in presenza di una logica mercantili mistica e non del principio di sussidiarietà
Bisogna stare attenti principi libertà di scelta
Che prevede il ci dell'uomo spaesato in giro col suo voucher non c'entra niente con la sussidiarietà sussidiarietà e valorizzazione dei contesti sociali non dello sradicamento del soggetto che va col suo buono in cerca dell'erogatore migliore
L'ultimo punto chiedo scusa delle della lungaggine sulle riforme istituzionali qua credo che Professor Ceccanti e forse qualcun altro non avranno molto da ridire
Io credo che la forma
Di governo verso cui ci porta il il Progetto di cui si sta discutendo in Parlamento non abbia abbia poco a che vedere con
Alcuni postulati personalistici
Perché non si cerca neanche più se se noi guardiamo bene l'obiettivo di rendere la maggioranza indipendente dalla minoranza no siamo a un passo ancora più avanti si cerca di rendere i leader slegato dalla sua maggioranza
Roma è un passo successivo in un delirio di semplificazione che dov'è porta non si ferma
La posta è sempre più alte cioè perché maggioranza sia autonoma dalla minoranza oramai è nei fatti questo governo vanta una maggioranza di più di cento
Seggi no adesso non basta nemmeno quello è il leader che deve essere incondizionato del nemmeno dalla sua stessa maggioranza
La nostra Costituzione alla costituzione forse indice sono ingenuo a ricordarlo alla Costituzione che assegnava la centralità al Parlamento come luogo di mediazione come luogo di composizione
Tutte le istituzioni della sintesi oggi sono in crisi Parlamento presidente a Repubblica che condannata a diventare un cerimoniere
Finalmente titolato a parlare ma solo di quello di Risorgimento e poco altro
Corte costituzionale Corte costituzionale attenzione questo un punto delicatissimo della riforma quindici membri otto tra presidente repubbliche supreme magistrature sette di Dini elezione parlamentare
La percentuale di influenza politica sulla Corte Costituzionale aumenta
Aumenta fortemente e attenzione siccome la Corte costituzionale la pura necessariamente a undici membri su quattordici
Vuol dire che se il Parlamento come ha dimostrato nel due mila sarà lento
Nel sostituire i membri a corte costituzionale c'è un serio serissimo rischio di paralisi dell'unico organo di garanzia che forse rimane ancora efficace in Italia undici per eleggere De Siervo e Vaccarella che sono gli ultimi due di nomina direzione parlamentari c'è voluto Professor Ceccanti lo ricorderà più di un anno un anno e mezzo c'è voluto credo
Ora questo questo progetto a me pare sia nella forma di governo che nella forma di Stato non abbia niente di che ci possa soddisfare forma di Stato la seconda camera i nostri costituenti la volevano la camera dei corpi sociali questa un Senato che vorrebbe essere senato federale ma tutti lo dicono dice persino Formigoni non ha niente di Senato federale
è un Senato esattamente come lo conosciamo oggi noi
Ora
è evidente che in questa situazione istituzionale la mediazione la mediazione è spuntato il tutto e bollata come consociativismo
è talmente spuntato all'orizzonte valoriale della vita istituzionale e politica che la si vuole o la si tenne incarnata solo come parte e cioè nelle vesti ambigue di un partito di centro eterna tentazione
Riducendo così alla logica di schiarite di schieramento anche quella che dovrebbe essere una metodologia pro propria di ogni politico che sia realmente interessato alla ricerca del bene comune
Come dire la mediazione non ha luogo nelle sedi diventa partito ma questa è la morte della politica grazie scusa
Subito la parola per continuare il dialogo e anche per chi ha problemi di tempo alla Professor Ceccanti dove sei nato
Anzi
Io grazie
Ma diciamo io ho letto purtroppo questo bellissimo convegno cause concomitanze vari l'ho potuto seguire poco ho seguito questa bella relazione
Giuridica che quindi mi sgrava da un compito di ragionamento giuridico stretto di fondamenti di Filippo Pizzolato poi ho letto la bella relazione politica fatta ieri da Mimmo Lucà e quindi navigo più basso di entrambi i loro quindi navigo su dettagli chiose perché condivido la sostanza del ragionamento
Ora
Qui purtroppo il tempo scarse verrebbe sulla base di questi due testi di Mimmo Di Pizzolato verrebbe voglia di dire tante cose però
Proviamo rapidamente a stringere all'interno per la parte che mi è stata chiesta
Ma l'atteggiamento della maggioranza in questo testo che cambia molto
Che già è cambiato moltissimo il pezzo già votato degli emendamenti e subemendamenti annunciati
Sono molto diversi per cui l'ottanta per cento le cose detto Pizzolato già non ci sono più sono altre ancora
Per cui navighiamo un po'nell'indistinto infatti io non l'ho scritta lamenti e mi scrivo sempre un testo però non l'ho scritto perché varia tutto talmente che non era il caso poi era datato
L'atteggiamento della maggioranza però un po'simile
A quello che diceva Bismark Bismarck diceva che le leggi sono come le salsicce
Non chiedetemi vai che materiale c'è stato messo dentro mangiate nel caso di salsicce otto accettato in caso di leggi ma non vi ponete palle ma da dove viene il materiale con cui sono state fatte ora questa è una visione sacrale che quello che ha deciso il potere politico che ovviamente noi non possiamo condividere o invece vogliamo esattamente capire cosa ci sia dentro la salsiccia riforma costituzionale che c'è nella gita però
Noi dobbiamo stare attenti
A non scambiare i fini e mezzi
Per dire il ragionamento che ha fatto Pizzolato sulla sussidiarietà è perfetto perché lo banalizzo all'estremo lui dice
Sistema scolastico c'è stato un vecchio centralismo questo indifendibile c'è il sistema dei voucher dei buoni scuola questo rompe la prima parte la costruzione c'è la legge di parità che l'innovazione giusta oggi il come intendere la costruzione oggi lo banalizzo all'estremo però questo è lo schema
Ci sono vecchi modi di concepire i fini costituzionali lo statalismo scolastico c'è un modo eversivo di rompere i valori costituzionali il buono scuola c'è un modo sensato di fare innovazione dentro la costruzione che la legge di parità
Questo schema dobbiamo averlo sempre presente quando facciamo un ragionamento di difesa di fine la costruzione ma di innovazione dei mezzi perché altrimenti rispetta un avversario che propone mezzi confusi o cose del genere
Difendere i fini difendendo staticamente mezzi è incomprensibile
C'è una bell'esempio storico c'è questo libro molto bello dall'ex ambasciatore Martinetti
Sulla nascita del nuovo partito socialista francese che parlato parla dell'adesione dei cattolici abbaglio socialista francese perché Martini e fu quello incaricato di gestire l'operazione
Del nuovo Partito Socialista
Che cita un caso storico molto interessante però leggo perché molto divertente il ventisette novembre mille novecentocinquantotto sono invitato dalla Casa della cultura di Milano fare una conferenza sul tema
La Francia diventerà fascista
Il cartoncino d'invito porta la frase seguente intellettuali milanesi non possono assistere la caduta della Quarta Repubblica senza provare scontento davanti una disfatta che non concerne solo la sorte la Francia la sala è piena si rifiuta molta gente quando arriva la tribuna ricevo una vera ovazione
Percepisco immediatamente il malinteso per tutti coloro che sono la io sono un eroe antifascista un futuro combattente alla macchia che viene a lasciare l'ultimo messaggio e compagni italiani
Ora io mi proponevo di analizzare hanno Inzaghi fenomeno gollista nella sua complessità sì una certa forma di fascismo si era imposta in Algeria no non era affatto probabile che trionfa se in Francia
Sì il regime che voleva instaurare Degora dei tratti autoritari no non metteva per niente fino al gioco democratico la mia conclusione queste parti inclusione che ci deve restare in mente
Era che bisognava fare apparire il secondo termine di un'alternativa
Tra la difesa dello statu quo le proposte del gol e che era per questo agente di rinnovare la sede di definire i contorni di una sinistra moderna
Leggo anche la chiosa per questo il messaggio chiave ma leggo fino alle più divertente anche questo
Così tanto per un momento a modificare questo discorso poi ho deciso di tratte di confermarlo senza cambiare gli argomenti nella misura in cui parlavo leggevo la costernazione sugli occhi dei miei uditori
Ciò che dicevo sembrava vero incredibile accecamento e una colpevole debolezza
Come qualcuno che conosceva la storia d'Italia aveva potuto dimenticare la lezione degli anni Venti Mussolini anche lui aveva in un primo tempo fa finto di rispettare il gioco parlamentare poi pian piano era arrivata la dittatura del partito unico è senz'altro quello che avrebbe fatto dei voli in Francia bisognava essere pazzi per non capirlo
La mia conferenza fu un vero disastro
Ma gli antifascisti di Milano poterono felicemente riceve delle testimonianze che conta dissero invio e che li confortano per molti anni nella visione semplificatrice
Che erano del gollismo ci vado là poi tredici anni per riuscire risale la china che ha normativo ci ha visti altri dieci per vince le presidenziali spero che senza paragonare Berlusconi a Degortes ad una grave offesa regionale del volte si otterrebbe nella tomba
Ci mettiamo un po'meno tempo a elaborare una proposta alternativa che sia sufficientemente innovatrice credibile perché questo è il nodo allora
Cosa dice il testo
Perché io penso che sia importante fare le battaglie culturali ma partiamo e testi il testo sul rapporto centro-periferia
Come per il pezzo che è stato votato è un pezzo di radicale ricentralizzazione del sistema
Che in sostanza fa ritornare al Titolo quinto precedente alla riforma del due mila uno
Resta è perfetta su questo aspetto la parte la bozza Fassino perché la bozza di Fassino testi federalismo dice
Forse noi abbiamo commesso un errore votando da soli la riforma tensione però faccio una piccola chiosa provincia Pizzolato può essere certo opportuno alzare il quorum per la revisione costituzionale
C'è un progetto che ho curato anch'io con la altre persone che costruisce uno statuto l'opposizione maggioritario trovate sul fornì Quaderni costituzionali anche in forma di emendamenti al testo attuale le costruzioni più recenti stabilisco un quorum diversi per la modifica da parte dei principi per la parte organizzativa
Io penso che sarebbero opportuni due terzi per la parte di principi non esageriamo con la parte organizzativa perché se alziamo troppo il quorum per la parte organizzativa rischiamo perché si di fronte a necessità di riforma l'incapacità di riforma la costruzione viene aggirata
Faccio un piccolo esempio
Nel preambolo la costruzione portoghese c'è scritto che si assume come obiettivo la transizione al socialismo perché questo lo imposero la parte rivoluzionarie militari
Questo spiega perché il signor Barroso che è diventato presidente la Commissione europea
Dedica un partito analoga Forza Italia che si chiama socialdemocratico
Per paura di essere messi fuori legge dobbiamo Franca transitare al socialismo ci scriviamo socialdemocratico siamo i meno socialisti tra i socialisti dopo di che è evidente che non ci sia stata in Portogallo e sulla transizione socialismo perché
Quando si esagera nel blindare i testi si producono questi effetti di aggiramento ora ma torno al punto chiave
C'è anche il referendum finale quindi non è del tutto vero che una minoranza in voti sopra rappresentate insetti può fare cosa mi pare perché esiste questo momento di sfogo finale il referendum non basta dobbiamo migliorare però attenzione perché non esageriamo anche con revisionismo sul Titolo quinto perché poi l'opposizione diventata maggioranza tuona fatto la campagna per il no sul Titolo quinto
C'è stata solo una campagna per il sì
Allora dice però giustamente Fassino probabilmente non abbiamo fatto un errore politico approvata da soli però la direzione non è stato più decentrato era la direzione giusta bisogna proseguirla
Terzo aspetto alcune cose le possiamo correggere
Ora un minimo di ricentralizzazione sulle materie era doverosa perché c'è stato qualche eccesso
Devo dire che poche persone allora lo dicevano una tra queste era Mimmo Lucà non so se c'è qui che aveva provato a dire che forse elenchi Matera un po'troppo favorevole la periferia e c'era un eccesso di
E infatti la le correzioni su Energia telecomunicazioni infrastrutture a favore del centro sono ragionevoli
Però il testo fa molto di più
Le correzioni e i pezzi sulla devolution praticamente azzera no la portata eversiva precedenza devolution
A questo punto quell'articolo sulla devolution che ha delle affermazioni demenziali tipo definire esclusivo una competenza su cui però che sta anche gli altri elenchi di competenze e quindi sia si vuol vende una cosa che non c'è
In sostanza a questo punto sulla base di quei tre commi si può fare qualche ora di dialetto a scuola
Decide lei delle divise dei vigili urbani e poco altro
La verità è che cosa succede sul resto su come sono scritte le lenti di materia oggi c'è un perfetto articolo giuridicamente precisissimo di Violante Bersani sul Sole ventiquattro Rio rinvio alloro testo che spiega che esso schie scritto molto male in quelle materie porterà del caos qualsiasi elenco di materie in qualsiasi Stato scritto dal meglio degli e Sperti non elimina il contenzioso perché la realtà sfugge
La le materie le leggi le materie su cui si fanno leggi non sono accettabili come dei salari
Il problema vero è chi decide in caso di contenzioso questo epocale siccome contenziosi ci sono se un sistema è accentrato decentrato lo decide
Chi è abilitato a decidere in caso il contenzioso e il testo del titolo quinto a un'unica procedura il Governo impugnare leggi regionali alle regioni in pugno legge il Parlamento e decide un giudice terzo che la corte il no il testo dei federalisti evolutivi del titolo quinto ha creato altre due meccanismi paralleli al ricorso alla Corte che sono meccanismi in cui in sostanza la maggioranza parlamentare centrale tutte le materie regionali le fuori centro a Nizza che c'è una procedura che si chiama l'interesse nazionale si riunisce in pompa magna il Parlamento in seduta comune
E distrugge le leggi regionali certo le regioni poi possono ricorre alla Corte però ricorda la Corte
Non contro una legge votata dal Parlamento conto o c'è un contenzioso di fronte deciso dopo che si è riunito in pompa magna il Parlamento in seduta comune solennemente ha detto che una legge regionale la conta interesserebbe nazionale la corte ha potrebbe avere dei forti polemiche anche simbolici a dar torto un Parlamento in seduta comune che si riunisce e che porta che una legge regionale contro l'interesse nazionale
Un Parlamento che decide una cosa del genere che sconfessato così dalla corte giorno dopo dovrebbe andare a casa si dovrebbero fare nuove elezioni non contenti di questo c'è poi la clausola di supremazia che anche il centrosinistra voleva ma il centrosinistra voleva scrivere in fondo all'articolo centodiciassette per dire che gli elenchi di materie erano flessibili e che per l'unità giuridica economica dello Stato costato poteva fare anche legge materie regionali
Se gli andate a vedere dove l'hanno messa loro hanno messo l'articolo centoventi dentro tutti i poteri sostitutivi
E ci sono sette otto casi non sono iter giuridico economica per cui lo Stato centrale può fare leggi sulle materie regionali
Senta quindi una maggioranza centrale attribuire
Il ricorso alla Corte colori ora Applause supremazia per fare leggi sulle materie regionali l'interesse nazionale per colpire leggi regionali volta per volta sceglierà quella delle tre che gli permetterà di aver ragione delle periferie soprattutto le periferie governate dagli altri
Quindi il testo come è uscito è quanto di più accentratore giacobino possa esistere quindi non c'è l'Italia spaccata in venti c'è la maggioranza parlamentare centrale che è in grado di distruggere le regioni governate dagli atti solo per ordinarie perché la speciale poiché non sono uscita a fare un bel macello hanno avuto invece una blindatura prodotto nomina veramente ottima le cui avranno dei problemi anche vai a fa la campagna per il no
Nella Regione Sarda perché lì si dice che d'ora in poi deve gli statuti speciali si cambiano solo se sono d'accordo con la Regione una garanzia del genere non c'era mai stato quindi attenzione perché noi dobbiamo fare una campagna molto dura contro la riforma ma non perché spacca l'Italia in venti perché accentra tutto in maniera terrificante
Era partita come somma di cose diverse la devolution interesse nazionale ma ora a un indirizzo chiaro un indirizzo di centralizzazione scura
Vengo qual è la parte forma di governo anche qui da parte forma di governo quando riscritta
Prima il potere di scioglimento Cino del premier
Non dobbiamo più dibattere di questo brano di battere il fatto del potere di scioglimento ora ce l'hanno Follini e Pecoraro Scanio nel testo che sarà votato nei prossimi giorni perché c'erano Follini e Pecoraro Scanio
Perché c'è questa idea
Giusta in termini di fine la maggioranza deve rimanere la stessa
Nel corso legislatura quella che deriva dal voto popolare dubito qualsiasi persona ragionevole che si ispiri ai nostri valori essere contrari a questo
Perché le idee di Ermanno Gorrieri sull'uguaglianza non si possono penalizzare quei governi balneari hanno bisogno di essere alzati da governi che durano cinque anni con un mandato popolare
Crede di Carniti sul reddito di inserimento non si possono realizzare poggiando su transfughi che tra un sfumato l'opposizione alla maggioranza per bilanciare quelli che scappano
Non a caso tutti noi ci ricordiamo il potenziale riformista del governo Prodi ma non perché Prodi fosse più bravo i D'Alema chiamato ma perché aveva la forza il plusvalore mandato popolare e non era basato su un po'di persone raggranellare per tenere in piedi la maggioranza ora però questo testo dando una definizione statiche quantitativa di maggioranza produce un effetto paradossale
Ti dice il testo tutte le volte primo ministro viene meno ciò che chiede lo scioglimento
Il presidente i sogni a meno che una maggioranza assoluta di parlamentari ma solo di quelle che ha votato la fiducia al primo governo
Accetti indicano premiante cosa vuol dire questo sei una maggioranza parlamentare il cinquantadue per cento
Chi ha il due per cento minaccia non la crisi di governo che minaccia di far cadere la legislatura quindi Pecoraro Scanio se ne vinciamo le elezioni con questo testo costituzionale tutti i giorni potrebbe dire al nostro presidente del Consiglio Prodi
Ho metti questa cosa strampalata e mi è venuto in mente stamattina magari sulla fecondazione Stracuzzi metti l'adozione ai single oppure io faccio cadere il governo quindi il testo che va in noi questo non è stato ancora votato in questi termini ma il testo che ha imposto l'UDC che ha avuto un ruolo meritorio
Nel correggere alcune cose sul federalismo il testo che ha imposto l'UDC ma no perché l'abbiamo scritto male loro sapevano benissimo che cosa voleva dire scrivere questo emendamento vuol dire che Follini al potere di scioglimento nella maggioranza di centrodestra
Quindi il testo è un po'cambiato
Ora i qui la mozione la bozza di mozione Fassino resta un po'generica perché dice che noi siamo per un potere di scioglimento che il premier chiede presidente Repubblica valuta servili sì o no però c'è scritto
L'aviazione dovremmo dove dovremmo andare che mi sembra molto equilibrata è scritta in maniera perfetta nell'emendamento ventitré punto cinque a firme
Carlo leoni e Boato Bressa amici Cabras Cusumano Fistarol Intini Loiero Maccanico Maran Marone punti e che Olivieri Pappaterra Soda Zanetta Sgobio Fanfani
Vi risparmio la norma cosa dice questo sottoscritta da tutti i deputati del centrosinistra
E codifica in maniera diversa l'idea che la maggioranza non cambia quindi ogni volta che il premier cade o che chiede lo scioglimento
Non si va a nuove elezioni se c'è un nuovo premier eletto al Parlamento il Presidente da Repubblica valuta lunghi se la maggioranza e la stessa e se si tratta di prosecuzione del programma approvato inizio in natura
Quindi il Presidente da Repubblica ritrova un ruolo di custode della sovranità popolare
E contemporaneamente il sistema acquisisce flessibilità ma non nel senso che il Presidente della Repubblica a un premierà Miccoli dallo scioglimento è uno stile non gliel'ho dato
Perché la di speranza discrezionalità del presidente pubblica incardinati in due punti chiave il rispetto della maggioranza
Uscito dalle elezioni e del programma portato nell'atto della fiducia saranno inseriti natura
Questo che sta scritto nel nell'emendamento condiviso da tutte le opposizioni secondo me dovremmo spiegarlo bene perché ha il pregio vincolare chiaramente al mandato popolare di trovare il ruolo del presidente Repubblica d'Italia dal sistema un minimo di flessibilità guardate che c'è uno degli emendamenti concordati i capigruppo e la maggioranza che dice che se il premier ottiene la fiducia su una questione di fiducia
Ma ha vinto perché gli dava da qualche parlamentare che all'inizio non ha avuto la fiducia si va tutti a votare
L'immagine Prodi quando ha posto la questione di fiducia senza signor Riotta avesse deciso bontà sua non di Autolib al taxi dopo che si era già arrivato la prima volta vince la trecentotredici a trecentododici no non valeva perché voto gli autori otto si va allo scioglimento anticipato anche se il governo funziona c'è una cosa demenziale c'è scritto un testo per cui anche anche sulla forma di governo si può criticare questo testo si può bombardare molto si possono sostenere cose
Alternative sensate alcune delle quali non lo sa nessuno Manasse parlamentare non già scritte però dobbiamo dire quelle giuste non quelle che risalgono a precedenti stesure del testo
Ora chiudo su un ultimo punto
Questo nostro dibatto sulla costruzione sembra dimenticare una cosa fondamentale che passerà avanti alla riforma costituzionale il tasso di costruzione europea
Che a fine mese si firmarono la costruzione europea
Dopodiché dovremmo avviare la procedura di Interna di recepimento di questo accordo
Ora e qui io penso che sarà inevitabile andare anche in Italia un referendum popolare quanto meno perché in Francia si fa così in Spagna si fa in questo modo
Mi sembra difficile che un testo così impegnativo ce la possiamo cavare solo con una approvazione parlamentare obiettivamente si giustifica male
Qui però abbiamo una serie di problemi perché soprattutto noi decise ci troviamo al confine tra più mondi e nel referendum sulla Costituzione europea si preannunciano una serie di obiezioni infondate
Che rischia di sommarsi tra di loro di rendere problematico risultato quando meno di non renderlo efficace come si vorrebbe interni consenso popolare
E ci sono dei settori di cattolicesimo come dire è un po'più tradizionalista che considerano la mancanza del termini radici cristiane nel preambolo una della carte diritti e nel preambolo generale
Una motivazione sufficiente per portare no
Al referendum come se la ce lo potevano anche scrivere magari citando anche tradizioni laiche quelle islamiche sarebbe stata la soluzione più più sensata probabilmente però non si può negare che il testo
Il testo come scritto non sia innerva quando ne leggiamo la dignità umana da dove viene la dignità umana no
E valere che su un foglio sono già comparsi i vari articoli di cattolici tradizione alcuni dei quali di Comunione e Liberazione che sostengono che se si fa il referendum bisogna votare no perché non ci sono radici cristiane in Testori ci sta
E questo è un pezzo poi c'è l'altro pezzo qui si sostengono delle cose inverosimili ma diciamo in parte fintanto che sosteneva solo Rifondazione comunista si può capire dato il tipo di elettorato
Ora ci si è messo anche Cesare Salvi che ha abbandonato Jospin che perizia costruzione hope e acceduto alle posizioni Fabius sostenendo che la costruzione europea Massacre diritti sociali
E io francamente era poi Pizzolato quella studiare anche meglio di me si può sostenere tutto a posto io ho Pizzolato potremmo intrattenervi per un'ora su come avremmo volentieri scritto la costruzione europea e tutti i difetti che essa una cosa non si può dire che la costruzione europea Massa che diritti sociali
Tutti noi facciamo una retorica della corte di Strasburgo per la corte di Strasburgo la convenzione di Strasburgo grande avanzamento e diritti non c'è un diritto sociale scritto nella Carta da comizio nota di Strasburgo giustizia della Cartesio Espoo
La dichiarazione universale dell'ONU sui diritti umani non c'è un diritto sociale
Questo per questo il primo documento in cui c'è una codificazione diritti sociali in Europa sessanta non c'è più nessun documento che che tutela i diritti sociali in Europa
Non so se rendo l'idea questi diritti alcuni dei quali si potevano scrivere anche meglio peraltro non sono solo dei residenti ma in tutte le popolazioni dei Paesi terzi che si trovino lavora in Europa
Anche qui non so se rendo l'idea in termini diritti agli immigrati che non votano purtroppo referendum che cosa significhi la clausola finale dice che se c'è il dubbio tra queste clausole quelle costruzioni nazionali se si devono applicare entrambi e c'è un livello maggiore tutela si applica la Costituzione nazionale quindi c'è una norma di salvaguardia ora quindi e qui siamo alla demagogia pura demagogia pericolosa perché dipinge la coalizione che si tende al governo due dei quali le idee il candidato premier Prodi e Giuliano Amato hanno scritto questa costruzione
Quindi qui io capisco le esigenze politiche congressuale dei DS per carità siamo tutti peccatori però se da qui se ne deve ricavare che molliamo su principi chiave e raccontiamo cose che non esistono la cosa mi sembra
Preoccupante quindi inviterei fin d'ora immaginare ovviamente non solo noi una forte campagna per spiegare la costruzione europea perché
Comunque sia io immagino che questo referendum si farà molto prima di quello del referendum sulla Costituzione
Che sta andando di fatto a dopo le politiche prossime
Vorrei chiudere
Con un punto a punto bisogna appunto non scambiare mai la difesa di Fini con una identificazione troppo rigido dei fini e mezzi ma infine vanno difesi in maniera intransigente anche la laicità dello Stato per
Sorato parlava
Giustamente del personalismo ma personalismo si è forgiato in battaglie storiche il personalismo vuol dire
Che nella guerra di Spagna avevano ragione illegittimo governo anticlericale e nomina il generale Franco dittatore cattolico
A favore del quale i vescovi invitano a combattere
Per vantaggi per la Chiesa istituzione perché il cattolicesimo democratico e questo la grande battaglia di Mounier e Maritain è disobbedito ai vescovi spagnoli
Personalismo cristiano che da noi si Embassy personalismo Maritain e Mounier l'uomo molestate coniuge no vuol dire delle battaglie storiche vuol dire cattolici baschi e catalani che combattono con la Repubblica perché è meglio un governo democratico anticlericale che un dittatore clericale questo è una scelta di più e che cosa che è stata poi codificata allagato una spesso il primato della democrazia se perdiamo alcuni elementi chiave non riusciamo poi a rintracciare una logica d'insieme
E il personalismo cristiano e nomine che dice no ai partiti cristiani che dice la presenza dei cristiani nei partiti della sinistra non comunista
E appunto nei suoi messaggi neutralizzati per anni per esempio da noi e convegni culturali che la democrazia cristiana si utilizzando niente ha sempre detto guai a quelli che fanno diremo che Prato esagerava aveva probabilmente torto in quel momento però il prezzo il nome se lo può dire alcune cose abbastanza preciso alcune battaglie storiche abbastanza chiare
Il anche appunto sul valore della democrazia rispetto ai singoli privilegi che si possono negoziare o dal mese di luglio è morta la maestra unica
Maria De Lourdes è spinta assiduo che è stata
Una responsabile dell'associazionismo cattolico il primo ministro in Portogallo l'unico primo ministro donna che ci sia mai stato all'Europa del Sud oltre Edith Cresson c'è questo libro molto bello scritto due anni fa per i suoi settant'anni
Che ricorda oggi siamo sul Portogallo e quindi proseguiamo il Portogallo ricorda questo episodio se qualcuno di voi ha visto il film Capitani d'aprile si ricorda che c'è questa insurrezione pacifica
E c'hai Nale dialettica iniziale tra la parte dell'esercito che voleva una successione autoritaria soft a regime liberandosi al dittatore proseguendo un regime autoritario
Questa dialettica prosegue per i mesi seguenti la signora tentativo che poi sarebbe diventata Presidente del Consiglio
Era ministro degli affari sociali e Presidente della Repubblica del generale de Spinola che era il teorico di questa idea un fascismo senza dittatore
Girate Spinola va a presiedere il Consiglio dei ministri cioè guardare che domani ci sarà una bella manifestazione di piazza la maggioranza silenziosa perché questa vostra democrazia che voi volete crea troppa confusione decimo non sanno decimo solitaria ve lo faccio vedere domani io
Bene Noriko e ministro che si iscrive a parlare la signora pinta si ricordi
Molto pacata molto tranquillo temperamento assolutamente pacifico appare dice solo due parole c'è la testimonianza l'ex presidente del Consiglio all'epoca che ciò racconta
Cioè si alza e dice se non fossi stata figlio di un generale lei mi avrebbe fatto preoccupare siccome sono figlio di un generale ci sono abituati a non mi preoccupo per niente io penso che noi dobbiamo avere questo spirito
Saggio di resistenza che difende integralmente i fini ma ragiona sensata sull'ente sui mezzi grazie
Grazie al professor Ceccanti al nostro Stefano Ceccanti per il suo contributo sempre eclettico e capace di riportarci alla dimensione internazionale lo salutiamo perché deve andare via
Salutiamo invece ringraziamo di essere presente oggi insieme a noi l'assessore dell'Umbria la formazione professionale Gaia Grossi che è arrivata
Grazie
A testimonianza dell'attenzione insomma che la Regione sta dando come adatto e nelle altre occasioni alle nostre iniziative
Vi informo poiché abbiamo ricevuto telegrammi di aiuto di sostegno che non vi leggo perché così riduciamo un po'i tempi come ci siamo detti prima
Dall'onorevole Valdo Spini l'onorevole Chiara Moroni e dal senatore Nicola Mancino
Ecco abbiamo concentrato la prima parte di attenzione su questo tema così di grandissima
Attualità non lo sarà per diverso tempo della riforma costituzionale forse possiamo ritornare un attimo alla parte che riguarda in sviluppo del ragionamento di stamattina
La relazione al rapporto con quelle mondi sociali che sono stati così ben rappresentati nella relazione del professor Pizzolato do quindi la parola Maria Guidotti che presidente nazionale Hauser
Grazie buonasera a tutti
Io vorrei fare qualche considerazione sulle riflessioni molto interessanti a mio parere del professor Pizzolato
Io sono convinta che l'urgenza di oggi che ci riguarda direttamente io parlo come così persona che ha esperienza
Nell'associazionismo sia proprio quello di riflettere sulla dimensione pubblica sulla funzione del pubblico esattamente per quel che mi riguarda nei termini che ci diceva il professor Pizzolato
Perché molto presente e molto trasversale non so se è sempre come scelta consapevole oppure come diciamo riflesso bella
Cultura così fra virgolette dominante ma questa idea che l'interesse privato
Coincida ossia parte dell'interesse generale
Dell'interesse privato intendendo anche quelle degli associazioni non solo del singolo cittadino
E questo condiziona pesantemente il rapporto che il mondo dell'associazionismo a per esempio con la pubblica amministrazione e quindi
Con il sistema dei servizi e quindi anche se questo diventa a mio parere prioritario assolutamente fondamentale con i diritti delle persone
Con la qualità delle prestazioni con i diritti d'appello delle persone e con la funzione stessa dello stato sociale
Cerco di fare alcuni esempi per porre dei quesiti per provare ad essere più chiara
Se la sussidiarietà è quella che ci diceva Pizzolato e per me deve essere quello sono d'accordo con questa impostazione
Allora bisogna riflettere anche sulla natura e la funzione dei soggetti che dovrebbero essere e sono soggetti protagonisti di questi Dea di sussidiarietà
E che cosa è prioritario
La prima questione
La partecipazioni mi pare diventi elemento assolutamente fondamentale cioè il carattere democratico partecipativo delle persone delle associazioni se la dimensione pubbliche è quell'insieme
Di piazze dico di luoghi in cui la partecipazione deve esprimersi allora l'associazionismo deve essere questa occasione cioè di dare potere ai cittadini nel senso di acquisire consapevolezza dei propri diritti ma anche ricostituire quella cultura dell'assunzione di responsabilità
Per cui si rivendicano diritti si diffonde una cultura del diritto ma anche della responsabilità solo in questo senso io credo si possono costituire relazioni dove l'ha perso una
Si ridefinisce come noi e non come individuo cioè come individuarli si muove egoisticamente
Io penso scusatemi per brevità insomma scritto lì le cose un po'con con il machete però che le associazioni oggi non siamo questo prevalentemente ma quello che prevale è il profilo gestionale cioè di erogatori di servizi
Questo essere erogatori dei servizi è sicuramente un tratto distintivo delle associazioni e tale deve rimanere
Ma se questa esperienza di fare servizi non si trasforma in pensiero sociale in pensiero politico io credo si perde un tratto che ASP deve essere assolutamente costitutivo invece se dobbiamo anche avere quel ruolo di contribuire alla rafforzamento a rinsalda mento della democrazia che
Quella cosa lì che diceva così beni Pizzolato insomma e non la ricerca della maggioranza e non aspetti puro e semplice seppur fondamentale esercizio di voto
Allora queste associazioni scusatemi la generalizzazione naturalmente all'interno ci sono tante articolazioni diversificazioni bisognerebbe discutere molto io
Sta in questo momento parlando di un rischio insomma ecco quindi perdonate quella che può sembrare una semplificazione una generalizzazione insomma un po'
Un po'troppo forte
Però non siamo questo cioè c'è molta poca attenzione a questo profilo partecipativo e quindi di centralità del cittadino centralità della persona
E riflettiamo molto poco sul fatto che non basta essere parte o iscritti ad un'associazione un sindacato eccetera per dire che si esercita cittadinanza
Cioè questo esercizio ha delle caratteristiche ben precise oggi non riflettiamo molto sul fatto che siamo sempre considerati consumatori spettatori clienti utenti degli utenti non so ma cittadino a un'altra cosa
E purtroppo questa semplificazione consentito neanche di dirlo non è appannaggio di una sola parte politica
Questo è il rischio più grande e
Questa idea che le l'associazionismo che gestisce anche servizi
Però deve essere prioritariamente altro è qualcosa che non piace
Che non piace molto neanche alle amministrazioni io parlo per esperienza diretta cioè è più semplici della pece questo da fare e chi è che lo fa chi è che lo fa a queste condizioni
No qualche volta certo anche qui le le modalità con cui questo rapporto si può esercitare sono tante però anche la cultura della politica amministrativa deve cambiare cioè come si amministra e sollecitare anche a che i soggetti che intervengono questa pluralità di soggetti siano un po'anche scusatemi terne rompiscatole nel senso che porta un pensiero anche non so non solo risorse gestionali ma un pensiero che aiuta anche la politica non
A
Riacquisire a una maggiore a concludere il rapporto con la realtà insomma con la concretezza ad essere il più espressione del territorio
Spesso invece ci capita
Di vedere il pubblico come in funzione d'uso cioè il pubblico mi consente di avere un rapporto di convenzione di appalto sia per fare dei servizi quindi acquisisco un mio potere che è un mio spazio di mercato
Beh io credo che questo con l'idea di partecipazione di democrazia di ricostituzione di questa dimensione pubblica cioè di un rapporto più saldo amichevole tra l'istituzione pubblica il cittadino abbia ben poco a che fare anzi rischia di essere una sorta di cavallo di Troia del dell'obiettivo posto del di segno opposto anche qui porto un un esempio
I piani di zona che dovrebbe essere l'attuazione di quella scusatemi bella legge che appunto la trecentoventotto del due mila di di organizzazione dei servizi
Delle prestazioni socio assistenziali
Ci sono delle belle esperienze di piani di zone in cui vediamo che comincia a crescere questa nuova cultura amministrativa davvero si può cominciare a parlare di alcuni embrioni di amministrazione
Condivisa
Per lo più Gaia Grossi è lunga e una di quelle
Regioni in cui questa esperienza si sta faticosa ma Bell anche come dire una bella sfida anche non beh laboratorio di crescita si sta provando a fare ma tanti troppi tavoli di zona sono dei tavoli di spartizione
Per quanto riguarda il nostro ruolo delle associazioni in cui non si parte da una rilevazione che diciamo pomposamente epidemiologica di bisogni del territorio
Ma io sono a quel tavolo sono in grado di offrire questo quello entra nel piano di zona
Non importa se quella è una priorità un bisogno di quel territorio
O almeno una priorità fatto nel modo in cui io lo faccio allora in quel caso l'interesse particolare cioè dell'associazione diventa o lo si fa coincidere con l'interesse generale poi i cittadini devono te quello hanno e quello prendono allora qui non c'è quindi quella evoluzione quella rinnovamento la sussidiarietà e tutt'altro
E e lo stesso quando si forza su queste si dice e si dà un'interpretazione letterale di quel comma che non mi ricordo scusatemi insomma ma del del centodiciotto che dice il la lo Stato sostiene sostiene l'iniziativa di
Cittadini
Sì ma mi ha fatto molto piacere che sia stato menzionato ma ci deve essere un ruolo della politica cioè non tutti i cittadini si associano per vari motivi optando iniziativa spesso perché non sono in condizioni di poterlo fare
No qualche volta per scelte ed è giusto che come dire di conoscere anche questa scelta ma spesso non sono in condizioni di associazioni proporre iniziativa cittadini non è così semplice
E allora solo chi si associa impone le proprie priorità o anche il cittadino che ha più strumenti di altro impone la propria priorità o non ci deve essere un ruolo fondamentale della politica che seleziona poi le priorità
Perché appunto è l'unica a mio parere che può dirsi rappresentare l'interesse generale in quanto sede di mediazioni proprio dei bisogni si assume di questo anche le responsabilità
Ma se il mondo della Sace dell'associazionismo non fa questo cioè non ripensa a se stesso prima di tutto cioè il suo essere il suo modo di essere le sue caratteristiche e quindi quanto queste siano funzionali agli obiettivi che si pongono che quello punto e che appunto della evoluzione della persona di una sua maggiore dignità come è stato detto non c'è una diffusione di questa cultura consapevolezza del diritto beh allora forse si deve chiamare lobbismo che è una cosa
Scusate che è una cosa diversa
Cioè ci si associa
Non ci sta per affermare dei propri interessi quelle persone si associano per affermare questi interessi dopodiché e altro però
Cioè ha una sua legittimità anche questo me altro non si può usare queste categorie indistintamente per parlare di democrazia di sussidiarietà di anch'
Intanto generale quando deve fare sintesi nelle sedi in cui si confronta in cui le varie espressioni qui si confrontano l'associazionismo e di per sé un particolarismo perché comunque ci si associa sulla base di in tema di una scelta di una che beve concorre alla formazione
Dell'opinione dell'opinione pubblica anche di quel letto sul pubblico ma concorre non può pensare di appropriarsi
Di appropriarsi di questo
Ecco io un'ultima cosa vorrei dire
Quando una che
Cioè quella sorta di mediazione che nella lunga discussione sosta sussidiarietà che ha trovato chi ha favorito logicamente chi contro ideologicamente per fortuna poi si è composto un forno in quest'idea
Largamente composti in questi dati sussidiarietà con integrazione che io condivido
La bella un una
Come dire una mediazione che ci ha consentito di ritrovarci tutto su questo è stato comunque il pubblico mantiene il controllo
Tutto il resto può essere delegato né io sto verificando questo
Finché il pubblico che non gestisce più servizi non ha più la cultura la capacità del controllo
Cioè questo è il dato dovrebbe fare una funzione superiore quando non partecipa più in nessun modo alla e definizione del processo con cui quel servizio si fa di come come fa a controllare qualcosa di cui non conosce le conduzioni minime di organizzazione
Poi non c'è più neanche fatto di concorrenza di verifica insomma fra vari si è però il punto fondamentale secondo me questo che non si può controllare qualcosa che non si conosce e allora anche quella funzione che abbiamo ritenuto di garanzia anche era sufficiente a garantire comunque che i diritti dei cittadini Fossa facessero sempre capo all'istituzione pubblica se non c'è più
La funzione della gestione non dico complessiva di ritornare ad essere un festival ma almeno di una parte dei servizi si perde quella culture quella capacità di controllo per cui questa funzione che abbiamo ritenuto determinante diventa puramente formale
E allora si mettono in discussione alcuni punti costitutivi ecco allora io dico se noi scusate
Ci riteniamo come
Possiamo esserino moglie siamo ma come possiamo essere ci riteniamo dei soggetti importanti
Per la politica e con essa dobbiamo interloquire molto in maniera molto significativa è sostanziale
Della di questo sistema è democrazia dobbiamo pensare però anche riflettere
Sulle nostre caratteristiche sulle nostre funzioni e quindi sulla coerenza tra il nostro modo di essere e le funzioni degli obiettivi e funzioni che vogliamo assolvere gli obiettivi che diciamo di voler perseguire
Grazie a Maria Guidotti per questa sottolineatura
In molti che son presenti in sala che hanno hanno avuto come me
Responsabilità amministrative sanno bene che è verissimo ma non solo non si riesca a fare controlli non si sa più fare la programmazione e qualche volta non si riescono più a individuare le priorità
Aggiungo che voi bisognerebbe sempre tener presente che in ogni macchina
Quando si deve tagliare si taglia prima quello che sia dato fuori quello che c'è dentro quindi va poi a finire che quello che rimane che continua avere una sua stabilità e la burocrazia e quello che viene ridotto esporta il peso delle carico delle gli ultimi durissimi anni diventa l'aria dei servizi e soprattutto dei servizi affidati al mondo del terzo sottoporre credo che sia esperienza quotidiana di molti che ci lavorano
Ecco noi abbiamo ancora tre interventi stasera siamo stati credo
Tutti i relatori sono stati abbastanza attenti e nel rispetto dei tempi penso che potremmo farcela a dare alle sei a trenta assetto un minimo di sei d'accordo
Spazio alle possibilità per voi per tutti noi di interloquire direttamente
Naturalmente gli interventi che potete fare riguardano tutto l'arco di qualche abbia discusso non solo non solo adesso ma non solo quest'ultima sessione
Silvio Lai
Grazie
Mi dispiace che non ci sia la sua Professor Ceccanti che insomma ha tentato di tranquillizzarci con quella
Rappresentazione della della figlia del generale io non sono figlio di generale però non sono neanche figlio di farabutto e siccome quelli che stanno cambiando in questo momento la Costituzione sono dei veri e propri farabutti
Insomma ci sono riusciti corregge Gaspard ci sono usciti con lodo Schifani solleciti conteggi che allora interessavano io non sono mica sicuro cadono interessi davvero cambierà la costituzione modo favori alcuni processi piuttosto che altri quindi
Siamo sicuramente attenti ai mezzi
Piuttosto che i fini stiamo attenti a tutto quanto però c'è un processo
Però c'è un processo che insomma è nelle mani di un odontotecnico
è che è nelle mani anche di personaggi che hanno una cultura dell'istituzione assolutamente
Proprietaria indica insomma io non mi tranquillizzo stiamo attenti e non mi tranquillizza
Anche perché non è soltanto il danno rispetto all'oggetto finale quello che dobbiamo era quelle che sono i processi che conseguono acciocché sostanzialmente sta avvenendo io ho per le mani un un sondaggio dell'ISPO
Che dice che nel due mila e due il venti per cento dei cittadini italiani e lo stile la devolution a luglio due mila e quattro due anni dopo era già il ventotto per cento da luglio a settembre due mila e quattro il ventotto per cento inventato trentadue per cento
Con significative maggioranza cioè numeri molto più alti dal centro al Sud Italia comprendendo nel centro anche l'Emilia Romagna ci sono ovviamente
Dimensione che hanno che fare con il disagio sociale dimensioni che hanno che fare con le appartenenze di partito però soprattutto la crescita del disagio nei confronti della devolution deve far in qualche modo preoccupare
Allora siccome io penso che
Il
Le scelte rispetto al Titolo quinto
Quelle fatte dal centro sinistra possono essere discusse per il metodo ma non certamente per il merito e cioè per il processo che è stato in qualche modo attivato perché per la prima volta nella sua storia dal mille ottocentosessantuno uno Stato decide di spogliarsi volontariamente e organicamente di compiti e risorse in favore del sistema locale
Cioè non vorrei sostanzialmente che per come lo si sta gestendo in questa fase oltre al timore che cresce nella cittadinanza rispetto al tema della devolution
Cresca in qualche modo anche una disaffezione nei confronti dei valori di principi che c'erano nei confronti di un processo di riforma federalista dello Stato ovvero di regionalismo più forte
Ma non di un regionalismo che fosse semplicemente lo spostamento all'ente Regione di una sorta di riproduzione locale dello Stato
Ma di un ente regione che fosse delegato in qualche modo di funzioni
Compiti generali che dovevano regolare le attività dei centri di potere diffuso in particolare gli enti locali questa era il principio c'è una Regione
Che era un nodo di un sistema a rete nella quale si articolava un nuovo rapporto invece sta diventando la replica di un sistema nazionale a livello locale con tutti i difetti
Di quel sistema e con in più la perdita del valore dei valori che erano in qualche modo presupposto della riforma federalista dello Stato della riforma del titolo quinto della Costituzione
E lo si sta facendo in qualche modo bruciando quello che si chiama normalmente capitale sociale di fiducia nelle istituzioni
Che non è una roba che cambia da elezioni elezione funzione due mesi prima elezioni funzione i primi due mesi poi è un capitale che ci vuole del tempo per ricostruirlo ci vuole tanto tempo pazienza fiducia e bisogna triplicare gli sforzi per ottenere qualche modo quello che si distrutto una volta
Allora quello che stiamo bruciando e che sta bruciando e davvero una risorsa essenziale invece per la nostra per il nostro Paese
E lo si sta bruciando bruciando nonostante le rassicurazioni insomma della confusione ma un po'mi confermano andando verso la direzione che porta le autonomie regionali a destra una sorta di anarchia federale in cui non si capisce esattamente qual è la sfera delle competenze autonome per impossibilità individuarle
Cioè quando come diceva prima
Ceccanti non si capisce se la funzione sta nello Stato e la stessa poi scritta che le Regioni nella incomprensione in definizione siamo dentro una logica di Anarchia che pericolosissima dal punto di vista del riconoscimento dell'istituzione la definizione responsabilità pericolosissima
E siamo anche dentro un Processo che sostanzialmente avvia un conflitto perenne venne continuo tra istituzioni che sono ugualmente legittimate a decidere ugualmente parimenti costituzionalmente
E in più dentro un gioco che poi è quello della devolution
In cui il conflitto tende alla disgregazione perché anziché esserci le garanzie perequative che avevamo individuato queste non ci sono
E in epoca di integrazione interdipendenze questo oltre che essere anacronistico porta diretto allo sfascio
Tra l'altro con la logica di abbandono in qualche modo nel quadro delle frodi fiscali di una parte delle risorse che prima invece erano anche destinate per esempio le risorse più deboli penso per esempio regioni a statuto speciale quando si fa una riforma
Fiscale per esempio sull'IRPEF e sull'IRPEG e si diminuisce l'IRPEF e dell'IRPEG e in una regione a statuto speciale il settanta per cento di queste non la Regione il trenta per cento allo Stato chi perde di più e la Regione
E se queste logiche ci sono perché ci sono dei getta economici e sociali quello che si sta facendo impoverire non soltanto in termini assoluti trasferimenti finanziamenti ma in termini relativi in misura maggiore laddove c'è il disagio
E quando pensiamo presenta l'abolizione dell'edizione dell'IRAP che peraltro è destinata alla sanità
Sostanzialmente stiamo parlando di una riforma che a costo zero per lo Stato perché si tratta di fondi che vanno direttamente alle Regioni
Insomma alla fine andiamo verso una strada di indebolimento dell'equità distributiva che la vera esplosione e che insomma possono farla anche con confusione può essere anche una cosa che fece dopo lezioni
Ma insomma si tratta anche di argomenti che non hanno svolto il sapore costituzionale ma anche il sapore politico
E che questo sia l'indirizzo bisogna dirlo con chiarezza spiegarlo e siamo una bella campagna sulla questione della Costituzione europea dobbiamo continuare a spiegare che questa riforma
Devoluzione mistica a sostanzialmente alla base una certezza di disgregazione di forma disgregata io dello stato di abbattimento e di condizioni debolezza maggiore delle regioni deboli
Allora questa è la dimensione in qualche modo della dell'oggi cade la riforma federalista però a me interessava affrontare un tema dentro in qualche modo la sollecitazione dato dal titolo che è quello della
Delle Ger la democrazia più dimensioni non come dimensioni legate a sussidiarietà federalismo e partecipazione
Ma forse perché figlio anche del somma del dei tempi del insomma della fantascienza The articolata più dimensione significa spesso anche mondi paralleli
E allora la in qualche modo la sollecitazione che a me è venuta nel nel nel leggere meglio questo questo titolo è questa
Forse lo scorso anno avremmo parlato di politica più dimensioni e parlavamo di politica più dimensioni quando parlavamo di pluralità di soggetti della politica che devono mettersi
A rapportarsi tra di loro e non soltanto i partiti dovevano mettersi all'ascolto dei movimenti ma anche i movimenti vanno mettessero scopre i partiti per
Entra in qualche modo questo circuito un circuito un circuito positivo foto insomma quest'anno è come se avessimo fatto in qualche modo un'evoluzione ragionato della politica abbia dimensioni ragioniamo della democrazia più dimensioni
La democrazia contiene anche la politica e la politica è uno degli strumenti
Essenziali dei soggetti essenziali rispetto alla democrazia
Però stiamo spazzamento affrontando un mare più grande rispetto a quello che stavamo affrontando lo scorso anno lo scorso anno i fermenti agitavano il mare stanco della politica quest'anno c'è un problema di democrazia
Bene
Lo ha detto bene anche minimo nella sua nella sua relazione siamo in una fase che mette radicalmente in discussione i partiti anche come soggettività
Cioè l'anno scorso ne ci chiedevamo come mettere in contatto i partiti come fare in modo che i partiti raccogliessero le istanze che provenivano i fermenti che provenivano dalla se ci dalla dalla società oggi siamo in una fase in cui la democrazia interrogare il ruolo costituzionale dei partiti
Mi ricorda un po'il tema di Dossetti quando parlava di notte e della comunità di notte per della comunità quando parlava in qualche modo della di soggetti che diventavano soglie nella solitudine in qualche modo si trovavano ad avere difficoltà a relazionarsi con resto della democrazia con resto della della politica e li interrogano soltanto nella dimensione nazionale ma l'intero anche nella dimensione locale voglio dirlo in questo in questo modo sostanzialmente
Io penso che
Stiamo vivendo effettivamente un tempo è un'epoca di dimensioni e di comunicazione insieme
Beh non c'è più la dimensione della politica e dei suoi rappresentanti istituzionali e basta anzi anche un'epoca in cui ci sono in qualche modo contrapposizioni minuti in cui gli attori di queste contrapposizioni sono anche in grado di trovare sempre più spesso mediazioni
Fuori dall'istituzione sempre più spesso anche di gestire autonomamente
La risoluzione dei problemi ecco se c'è un dato saliente di questo fase del conflitto sociale contemporanea è proprio questa capacità di trovare mediazioni fuori delle istituzioni e spesso fuori dalla politica
Anzi in questi casi rapporto con la politica è soltanto uno delle relazioni possibili mentre invece nel recente passato quando c'erano anche i grandi pensieri grandi sistemi politici
La politica era l'assoluzione e come diceva stamattina Pezzotta dentro quei contesti divisione del mondo si trovavano i posizionamenti e anche le soluzioni
Adesso l'epoca delle dimensioni richiede una un riposizionamento in qualche modo della politica ma soprattutto dei suoi rappresentanti istituzionali e in qualche modo chiede alla politica una sorta di vita nuova cioè i processi che ci sono in atto fanno
In qualche modo i conti con una duplice difficoltà
Non abbiamo un di meno di partecipazione abbiamo un di più di partecipazione il teme che questa partecipazione non riesce ad essere accolte incontrata
Dalle forme tipiche di partecipazione di consenso quelle che sono formalizzata né carte costituzionali cioè i partiti
Cioè la democrazia che per sua stessa ragion d'essere richiede forme adeguate di partecipazione
Rischia di avere in qualche modo come soggetti riconosciuti partiti nello stesso tempo i partiti vivono una difficoltà a raccogliere del tutto e raccogliere adeguatamente in maniera ampia il il il consenso e anche la partecipazione del phone partecipazione voglio fare delle genti
Perché non sono Santo i partiti che mancano in qualche modo l'incontro e vivono come mondi paralleli con la partecipazione riflettiamo per esempio sullo sviluppo delle ONG e sul ruolo che queste hanno nelle guerre del nostro tempo
La politica normalmente quella degli Stati resta ai margini dei loro interventi anzi questi soggetti talvolta rispondono in modo contrapposto e alternativo alle scelte degli Stati possiamo pensare immergersi oppure medi sessant'frontiera
Ma anche alle iniziative di quei gruppi di pace in terra di embargo
è in questi casi le azioni che sono poste in campo non vadano alle politiche di una parte dell'altra vengono messe in atto e basta ma sono politiche che vengono messe in atto
Assolutamente in contrasto addirittura o allontanandosi da quella che è la ragion di Stato pensiamo all'embargo proprio dei Paese e a quelle associazioni organizzazioni che stanno lì dentro
Insomma
Si tratta di soggettività soggettività che vivono all'atto e a latere delle istituzioni e dicono anche a latere dei partiti ecco
Nell'epoca della politica società e dei partiti Società queste profezie invece l'avevano cittadinanza i partiti ieri stata ricordata mi pare ieri
Il insomma Giorgio la Pira pensiamo a Giorgio la Pira su iniziative di pace in Indocina in Russia
Oggi queste iniziative non hanno più cittadinanza dentro quelle che sono le forme di partecipazione costituzionale che sono i partiti ma anche la stessa lo stesso esempio delle due Simone
Loro sono andati a cercare la loro voglia di partecipazione all'anno percorre una strada che era quella dell'Ira che era totalmente lontana da quella che nel percorso normale di partecipazione dei soggetti
E tant'è vero che oggi le istituzioni Berlusconi ma anche i partiti si affiancano per essere legittimati in termini di partecipazione
Cioè avviene esattamente il contrario ciò che prima era interno oggi a parare l'esterno non è parallela esterno soltanto i partiti e parallele spero anche alle istituzioni
Allora è chiaro che in questo modo si rischiano e si accentuano le distanze tra politica e partecipazione tanto
Che poi diventa automatico pensare alla politica dei partiti come luogo soltanto del potere del governo privo di slancio ideale e legato soltanto esclusivamente alla gestione e all'imitazione
Del contingente così sembra lontana città da Vasco Rossi se non sbaglio Pizzolato io cito cito Gaber
Quando Gaber negli anni settanta a parte somma cantava libertà e partecipazione pensando la partecipazione dentro il pc in quel momento
Oggi non lo canterebbe più in quel modo probabilmente lo direbbe in un'altra in un'altra logica però la libertà era una modalità che si raggiungeva o era un valore che si raggiungeva attraverso la partecipazione oggi lo diremo con Amartya Sen rispetto ai temi della
Della società
Ecco ai più che mostrano voglia di politica di Portici fazione le istituzioni non solo i partiti appaiono lontani
Dall'essere ospitali quindi lontani anche dall'essere garanzia di libertà i partiti e anche le istituzioni per questo dico
La democrazia più dimensioni ma anche comportamenti individuali e vado a concludere perché non voglio essere eccessivamente lungo stanno facendosi carico di indizi di indicare altre strade
Insomma l'aumento del consumo etico responsabile lì fuori ci sono dei prodotti che sono significativi ma i dati sono che sta aumentando moltissimo il consumo
Epico responsabile così visto come aumento in qualche modo la sensibilità verso le questioni internazionali così come cresce
Cresce e un segno anche il no di quel sondaggio il perso alla ISPO alla devolution la sensibilità rispetto alle scelte della politica allora dicevo
Per insomma per
Per procedere
Cosa significa concretamente che siamo di fronte a una democrazia che deve ricercare deve stare attenta alle maggiori dimensioni a più dimensioni non solo la politica
Quando nel mille novecentonovantasei l'Ulivo L'Ulivo avviò il suo percorso avvia un percorso che aggregava professioni intelligenze associazioni quel mondo nel frattempo dopo aver raccolto tutta la la la propria voglia di partecipazione e aver L'Espresso dentro percosse l'Ulivo si è disgregato oggi non c'è quel mondo oggi non c'è quel mondo
Prodi tenta giustamente di ricostruirlo riavviando un percorso un percorso analogo
Però io questa sensazione
Che il percorso analogo non sia sufficiente a recuperare a recuperare il livello di passione e partecipazione che c'era otto anni fa
Perché nel frattempo è successo che sia la percezione sui partiti sia la percezione sul sistema nostro sistema democratico non è aumentato il livello di accoglienza e di percepito di luogo partecipativa al contrario al contrari i partiti stessi si sono
Allora impadroniti di spazi che invece in quella fase non stati lasciati adesso il il percepito della federazione e certamente in una direzione di nuova apertura ma non è sufficiente perché la federazione tra partiti
è come se noi dovessimo cercare sostanzialmente di attuare la sussidiarietà non solo sotto il profilo istituzionale ma sotto il profilo politico nella costruzione tra soggetti parimenti legittimati che non sono soltanto i partiti
Per costruire una fase nuova di questa coalizione e non è la replica del novantasei non è la replica novantasei
D'altronde quelle che Pizzolato chiamava modalità istituzionali di partecipazione che io tradurre in Ghost Arnas la tre due otto e non modalità sostanzialmente di governance le conferenze di servizi piani territoriali son tutti strumenti di governance
A cui le istituzioni modelli istituzione ed hanno risposto sotto questo aspetto e a cui la politica non riesce ancora a dare una risposta continuativa
Di Governance
Che deve avere uno spazio che non è soltanto quello della politica modello mille novecentonovantasei o modello lo scorso anno ma che richiede sostanzialmente una modalità innovativa di fare sussidiarietà dentro i partiti ecco se c'è una sfida che la che i partiti devono raccogliere per non rischiare
Delle degenerazioni a sinistra a destra si va normalmente verso modalità leaderistica e a sinistra sia verso modalità movimentisti che che però hanno la stessa inefficace dal punto di vista del cambiamento
Se non si affronta questo tema se non si affronta questo tema se non lo si affronta come sfida dentro i partiti dentro il nostro partito in particolare
Che per esempio un distacco enorme tra lo Statuto lo diceva Passuello e quella che è la realtà in termini di occasioni di partecipazione e di apertura e di modalità sussidiaria
Di accettare in qualche modo un compito di catalizzatori Dino DiDoRe progettualità piuttosto che di tradizionale
Struttura di gestione del consenso se non si raccoglie questa sfida se non si riprende il rischio che i partiti tenderanno a decrescere ulteriormente in termini di fiducia
Ma i partiti io credo che non esista una democrazia senza partiti
Tenderanno a portare anche la democrazia in termini in confini strade di Mina la sfiducia allora riprendere questo delicato Filo di Arianna mi sembra che sia il compito che la politica deve affrontare deve affrontare in termini istituzionali
Inventando rafforzando gli strumenti di governance che esistono ma pensare che la governance non si fa nelle istituzioni e poi cioè non si può fare le istituzioni strappi farla anche dentro il nostro sistema democratico
Grazie a Silvio Lai io primo dato per scontato che ci conoscessimo tutti ricordo che è consigliere regionale per la regione Sardegna gruppo DS che è il presidente
Della nostra assemblea nazionale
Silvio a riaperto portando in alto il confronto anche sul tema della riforma partito penso che sarà occasione di discussione tra di noi dopo e magari con forza è un altro messaggio che aggiungiamo alle cose che Mimmo dovrà raccogliere e presentare domani mattina
Achille Passoni
Tipi mi permetto di di fare una una piccola forzatura secchi le passo nella segreteria della CGIL
Se non è cambiato qualcosa fino a qualche mese fa sin qui in particolare la sanità il welfare il sette de c'è un passaggio oggi permette in ci siamo incontrati in altre occasioni altri dibattiti e che so che potresti su questo approfondire
La convinzione che intervenire sulla seconda parte della Costituzione non abbia conseguenze sulla prima questo è stato parte dell'intervento di Ceccanti io posso essere d'accordo quando si parla delle polizie
O un po'più di perplessità quando si parla di diritto alla salute grazie che
No hai perfettamente ragione
Quando si interviene sul terreni
Che portano che partono dalla
Dai mezzi
E cioè dalle forme organizzative
Per
Mettere
Beh in discussione la sostanza infine cioè il diritto alla salute
Evidente che il cerchio si chiude
Quindi si chiude
Si chiude dentro un'idea neoliberista che ha in campo in campo da tre anni
Cerca in tutti i modi di far saltare
Il principio dell'universalismo cioè dalla
A parità di diritti in questo caso sapute ma valgono i diritti fondamentali
Su tutta
Su tutti noi su tutti i restanti diritti fondamentali
Queste è una strada che è stata imboccata è stata imboccata che qui in modo non diretto non viene dichiarato il gioco c'è un attacco strisciante si tagliano i finanziamenti si impoverisce sistema assieme
La discussione si chiama insomma
La sostanza poi queste
E dentro l'idea
Della devolution
Poi non so Ceccanti e a che punto è arrivato anche lui a che punto siamo arrivati tutti ma insomma dentro quell'idea c'è la fine del sistema sanitario nazionale la fine del sistema sanitario nazionale la fine della l'universalismo della salute punto io la faccia un po'un po'rozza ma siccome sono totalmente d'accordo con consiglio RAI bisogna avere anche delle parole
Chiare semplici fosse anche pesanti in alcuni momenti io credo che questo sia il momento
Qui il tema è la qualità della democrazia del nostro Paese è da stamattina che giustamente noi ci interroghiamo su questo punto
La stessa azione di pensionati porti più stonato porta
Su un versante
Riconduce quel versante a questo tema genera cioè della qualità della democrazia di questo Paese
In queste ore
Ci ha c'è un attacco alla Costituzione
Pesantissimo
Io credo che appunto si debba dire con la forza necessaria che
C'è chi
Si oppone
A quella
A quel disegno con la forza necessaria
Confesso di aver avuto un attimo di smarrimento
Di fronte alla votazione del primo articolo
Della costituzione sono rimasto un attimo
Stupito non capivo il senso di quella
Di quella votazione poi mi pare che il centrosinistra abbia ampiamente aggiustato il tiro
Così come continua ad avere qualche dubbio quando sento la parola dialogo
Usata in una fase nella quale
Il dialogo mi pare francamente
Precluso impossibile
Io ho ascoltato Tonini stamattina devo dire con grande con grande attenzione ma su questo punto mi permetto
Mi permetto di di sollevare un dubbio mi piacerebbe continuare questa discussione con lui
Certo che se in astratto il tema è preferiamo dialogo o preferiamo lo scontro c'è diciamo e catalana
Ma il tema va posto nella situazione politica data
Non è un assunto generale
Oggi con questo governo non c'è alcuna
Possibilità di dialogo
Nei suoi fonte costituzionale né sul fronte politico
Questa è la mia opinione
Qui c'è tutta un'alternatività
Che non ha scorciatoie che non alternative cioè è quella bisogna dirgli di no e contrapporre in questo
Qui sì c'è un problema e non basta dire di no
Bisogna dire no perché e che cosa si contrappone accetto
Io non c'ero ieri sera ma stamattina ho ascoltato
Sì da presidente Prodi
Avrebbe diciamo un attimo ancora rinviato al tema
Io sommessamente capisco ma a un certo punto sul programma bisognerebbe incominciare a discuterne
La forma è importante ma il contenuto presto o tardi sarà tema in cui
Chiamare più soggetti a discutere
Perché è una discussione tutto interno alle forme
A non fa partecipare
Non crea partecipazione
La limiterà
Rende tutto più difficile si rischiano politicismo mi che non aprono ha una partecipazione più ampia
Sono cose importanti assolutamente importanti ma possono vivere in un rapporto di massa solo se sono accompagnate
Anche da
Secondo me se sono accompagnate anche da un contenuto da una voglia di chiedere partecipazione per fare per costruire per avere un programma alternativo a questo
Il tema
Della democrazia della qualità della democrazia e a me pare
Uno dei temi centrali da cui si dipana
Si dettano anche tante questioni dell'economia della del sociale
Oggi questi due il tema dominante
E in questo interrogarci sulla qualità della democrazia io credo che sia legittimo
Bossi gli interrogativi che stamattina si è posto Savino Pezzotta
Cioè è giusto interrogarsi anche sulla qualità della democrazia del sindacato
è giusto interrogarsi sulla
Sulle difficoltà sui problemi
Che esso attraversa
Ed è anche corretto interrogarsi sul tema dell'autonomia
Io vorrei
Interloquire con Savino
Perché te penso che questo sia un punto molto importante
Il bipolarismo ammesso in discussione
Un modo di declinare l'autonomia
Tradizionalmente assunto dal sindacato oppure no
Questo interrogativo un interrogativo di una qualche importanza
Io eviterei le semplificazioni
Conteneva Paul mille domande e provare a dare qualche prima risposta è andata avanti a interrogarsi
Partiamo da un punto
Una delle differenze sostanziali
Tra sistema
Maggioritario bipolare e sistema proporzionale di prima
è che il sistema bipolare individua il governo prima che si voti
Il sistema proporzionale no lo costruisce dopo
Il programma di governo è il programma col quale ha una coalizione chiede il voto agli elettori nel sistema bipolare
Nel sistema proporzionale il programma di governo e la mediazione
Tra i partiti
Che una volta eletti in Parlamento
Costruiscono per formare un governo
E i programmi possono essere diversi nel corso della legislatura
Se questa differenza non è marginale come io immagino non lo sia
L'autonomia del sindacato può misurarsi di volta in volta come si misurava prima
Nel momento della formazione del governo
O dei governi durante da legislatura perché ce n'erano tanti
Oppure impatta e si misura nel momento della definizione del programma di governo
Guardate che il programma del centrodestra come è ovvio non è identico al governo al programma di un governo di centrosinistra e gli interessi che rappresenta sindacato possono essere ininfluenti
Di fronte a uno scenario così diverso
La vittoria del centrodestra declinava a quello che sta capitando lo sapevamo nel due mila e uno che finiva così
Il sindacato non lo scoprì di volta in volta quando va all'incontro con il governo
Che cosa si trova di fronte
Poi onestamente devo dire che non pensavo di trovarmi di fronte
A questa devastazione pensavo un po'meno ma sbaglia
Ma la linea di di tendenze del tutto evidente
Allora
Lui si pone un problema che prima non avevamo
Che prima non aveva
Ma certo non è uguale
Per gli interessi
Insisto che poi dobbiamo rappresentare concretamente
Che vinca uno schieramento piuttosto che un altro
Se è così la questione dell'autonomia diventa sempre di più questione di autonomia di progetto e di programma
Cioè il sindacato diventa davvero più autonomo se è in grado di avere un programma col quale interloquisce
Con lo schieramento che si presenta alle elezioni in teoria con tutti gli schieramenti
In teoria con tutti gli schieramenti
Ma alla fine dovrà ben dire
Che c'è qualcosa che età vicino ai più uno piuttosto che qualcosa Greta vicino al più romantico
Nella sua autonomia
Avendo Luís
Un progetto e un poca e misurando le coerenze
Degli schieramenti su questo progetto su questo programma
Poi c'è l'autonomia
Delle scelte
Qui insomma
Che è finito il collateralismo e la cinghia di trasmissione
Insomma non è che è finita adesso
Diamoci un po'tutti atto che siamo cresciuti che siamo diventati maggiorenni che di acqua ne Ponti sotto i ponti ne è passata insomma questo sindacato italiano
Non solo negli ultimi anni
Ma in tutta la sua storia
Ha saputo segnare diversità profonda anche con i partiti di riferimento
Tutto sindacato italiano
Da Di Vittorio sui fatti d'Ungheria fino a a tante altre scelte di di tutti i sindacati
Quindi anche questo non è in discussione
Allora quando si dice
Autonomia
E la si declina come
Come ho avuto l'impressione che la si declina se questa mattina
Io su
Temo temo
Che ci sia una sorta di indifferenza
Una chiusura
Una chiusura difensiva
Che credo non sia giusto
Credo che non sia giusto
L'autonomia del sociale insisto
Assume la sua forza e pesa nella politica
Se riconosce lo spazio della politica se difende gelosamente lo spazio suo
Ma se riesce a interloquire con loro fare in modo che i due spazi interloquiscano
Perché se no il rischio è andando andando girando girando e che si mette in discussione anche la qualità della militanza
Dei singoli
Dei sindacalisti
Guardate che la nostra storia è fatta anche di questo
Ed è una storia
Io dico gloriosa fosse sbaglio ma
Ci sono dei momenti in cui bisogna usare anche delle parole insomma che abbiano
Un senso
La nostra storia gloriosa sta anche in questo rapporto tra i singoli dirigenti sindacali con la militanza politica
Cioè dalla capacità di trarne anche dalla militanza politica e nella militanza politica
Una dimensione
Più alta più complessiva più forte
Del proprio lavoro sindacale
E oggi tutto ciò è ancora più importante quando si discute della qualità come faceva adesso l'AIMA anche stamattina Passuello cioè delle forme dell'organizzazione della politica
E come si sta in quelle forme non abbiamo più le sezioni
Delle fabbriche le cellule
Il Gip
Non ce l'abbiamo più quella forma
Onestamente a meno
Non si piaceva un granché però no non c'è più quella forma beh
Ci vogliono nuove forme
Ma
I lavoratori
Questa parte così importante la vita di questo Paese
Come la incrocia la politica
In che ruoti in che forme
Non lo incrocia più nel luogo di lavoro bene
Cioè bene
Non è che non c'è più
Dovrà incrociare come lo incrocia
Anche qui come si
Qualifica
La
Mo'Croazia
Anche nell'accezione di Pizzolato
Della persona
Per la costruzione possono andare al Nord individualismo nella
Nel principio personalistico come come ecco come avviene tutto ciò
Questo non significa
Voglio dirlo con chiarezza non significa che poi di fronte ad ogni scelta del Governo ci possa essere e ci debba essere un atteggiamento sindacale di contrattazione
Anche di riduzione del danno sì anche deduzione del danno
Il nostro mestiere anche questo
Ma quando è possibile
Quando è possibile
Ora adesso io non voglio polemizzare lo dico molto sommessamente
Ma
Io non so se l'esempio
Migliore dell'autonomia sindacale
Possa essere l'atteggiamento della CISL D'Antoni nei confronti del governo D'Alema
Alla fine della legislatura
Forse
Io indico invece altri due esempi
Chi autonomia
Del movimento sindacale da quel governo
No da quel governo dai governi Prodi
D'Alema Amato
Mille novecentonovantasei
Tasso di inflazione programmata
Prodi lo fissa nel DPF troppo basso
Troppo basso
CGIL CISL UIL ricordino
Siccome e
Presidente Prodi diciamo ciao anche un certo carattere non gradisce il no
Lo dico così
Figlia no non gradisce il no
Sì incalza sentenza molto
Però aumenta dello zero cinque quella quel tasso
Aumenta dello zero cinque
E un altro esempio di autonomia e quando questo sindacato dice di no alle trentacinque ore
A quell'accordo nefasto
Prodi Bertinotti sulle trentacinque ore diciamo no
A me queste due paiono esempi un po'più diciamo
Positivi di autonomia
La vicenda della manifestazione al sabato che sostituisce lo sciopero
Conto D'Alema come è finita la storia
Non so dire se sia davvero l'esempio
Quindi questo è fuori discussione
Questo è fuori discussione sindacato contratta con i governi e con i palloni che ci sono da sempre
Anche con il governo Berlusconi
Per ridurre il da
è però se il governo Berlusconi non ti ricette
Perché ha un'idea della democrazia plebiscitaria nel quale sindacato
Se non ti convoca neanche quando fai lo sciopero generale di che cosa stiamo discutendo
Ma proprio sulla Finanziaria voglio dire assai rinomato accorsa
Savino dice qual è la proposta
Del sindacato
La proposta del sindacato e la piattaforma delle
Cinque mesi fa abbiamo elaborato una piattaforma che nella sua impostazione alternativa questa Finanziaria
Perché questa finanziaria non è emendabile
O dopo di che se il due per cento come tetto massimo diventa al tre per cento perché la
Il governo ci convoca e si contratta io prendo e
Sia chiaro io lo prendo perché sono soldi che poi toccano i lavoratori perché se si tagliano i finanziamenti ai comuni alle Regioni alle Province chi ci rimette due quindi chi ci rimette la mia gente alla nostra gente
Ma Dio non c'è lo sviluppo non ce la Mezzogiorno non c'è la prospettiva di uscita dalla crisi di questo Paese
E in questo c'è la piattaforma del sindacato
E anche la sfida al centro sinistra a Susa
Sulla Finanziaria
Allora è vero
Questo Paese sta al disastro
Sta al disastro sul Tirreno produttivo dobbiamo chiamato declino Presidente da Repubblica non gradisce chiamiamolo Giovanni
Ma il sistema produttivo di questo Paese messo così
Lei politiche di questo Governo hanno portato il debito pubblico al centocinque per cento
C'è una Finanziaria da ventiquattro miliardi che tutti dicono essere insufficiente cioè ci sarà una manovra di aggiustamento in corso no sette miliardi lo abbiamo già aggiustato con la manovrina di
Di giugno c'è chi parla di quaranta miliardi
Quaranta miliardi sono ottanta mila miliardi delle vecchie lire e cioè Amato novantadue
Quindi alla situazione disastrata
Però attenti alla responsabilità nazionale
Attenti
Perché qui siamo arrivati tra responsabilità precise di qualcuno
Che ha fatto delle scelte politiche precise
Non ci si è arrivati per volontà non si capisce di chi
E allora un'opposizione a un sindacato che venisse chiamato
A intervenire non solo ciò che è così che cosa può dire
Che chi ha condotto questo Paese in questa situazione adesso si assume la responsabilità di uscire
E la prima strada per uscire da questa per assumersi questa responsabilità è cancellare tutte le leggi
Che ha fatto in questi quattro anni che ci hanno portato in questa situazione
Perché se non si capisce mai da che parte si comincia e se no finisce io so già come finisce
Finisce con i sacrifici che bisogna fare per risanare il Paese peccato che voi sa che dice per risanare il Paese l'abbiamo già fatti e l'avevamo risanato questo Paese e l'abbiamo portato in Europa
Questa idea dell'Alleanza socialdemocratica
Medea
Interessate nel passo di capire che
Savino avesse dei dubbi su questa
Su questa proposta
Si tratta di discutere
Discuta va be'capire bene l'autonomia di ognuno dentro questa
Alleanza sociale
Forse fosse conviene
Provare
A separare qualche problematica
E trovare a costruire intorno a quella problematica questa alleanza
Il Forum del Terzo settore ci propone
Un'alleanza per il welfare
Credo che si chiama così
Prove
Cioè la messa insieme di tutti coloro soggetti collettivi persone istituzioni forze politiche
Che hanno un'idea comune
La sussidiarietà
Dei servizi da persona dell'universalismo dell'Uefa eccetera
Bene quella fosse può essere una strada
Una strada da imboccare su grandi questioni
E questa è l'Uefa
è la democrazia
è quello che è avvenuto oggi a Roma con la grande assemblea con sola
La distruzione nella seconda parte della Costituzione
Proviamo a mettere insieme i pezzi in questo modo conteniamo riflettere continuiamo riflettere
Però
Però al due mila sei non è lontana
Va bene a riflettere ma fosse anche qualche decisione qualche azione nel giro di poche poche settimane sarà meglio prenderla perché temo
Che mo'che ci sia si sia già un po'eroso
Il credito
Che avevamo come centro sinistra
Portato a casa l'indomani azioni
Bisogna invertire velocemente quella tendenza io non ho mai pensato
Per la verità che quel credito significasse già
Diciamo voto attivo
Certo significava messa in crisi del blocco sociale centrodestra
Temo che il blocco sociale del centrodestra stia ritrovando qualche ragione di coesione
E noi si sia in un bel casino
Grazie del killer Passoni dalla parola Luigi Viviani senatore i DS
Treni fondatore dei Cristiano sociali
Con la responsabilità di tirare le fila di starci in un quarto d'ora così abbiamo il tempo di allora prima credo che faccio fatica a
Rispettare entrambi le indicazioni che mi dà la moderatrice
Sia perché con non è mio compito tirare le fila e devo dare un modesto contributo sia perché gli stimoli che ho sentito anche negli interventi precedenti
I nei dibattiti precedenti sono tali che i miei inducono a esprimere una serie di
Considerazioni spero di stare in tempo che sfora il meno possibile
I termini che mi sono stati dati allora partirei dalla ottima introduzione di Pizzolato che ha fra l'altro delineato le caratteristiche di una democrazia personalista
Come dire che è frutto
Della cultura politica dei cattolici democratici in larga parte italiani e non solo italiani
E chi ha avuto una notevole influenza nella definizione della nostra carta costituzionale e direi anche almeno in parte nelle vicende politiche del nostro Paese
Solo che poi che la politica almeno io la intendo così
L'arte e la scienza di costruzione
Del bene comune il ITL miglior bene comune possibile
Credo che bisogna fare alcune precisazioni quando dico possibile vuol dire un bene comune costruito facendo i conti con la realtà facendo i conti con la storia facendo i conti con il proprio tempo avere la capacità di leggere
I così detti segni dei tempi la realtà in cui viviamo
Che operare delle scelte anche di mediazione nel senso che possibile vuol dire non una riduzione
Minimalista ma vuol dire
Come dire fare i conti nella realtà in cui viviamo in termini positivi in termini di tensione dicevo di ricerca della migliore soluzione
Nel senso che nelle scelte delle persone nelle scelte politiche non c'è mai un bene assoluto una scelta meglio di tutte le altre
C'è sempre un limite e ci si ed è possibile sempre superarlo almeno e poi quello che Moro chiamava il principio del non appagamento nell'agire politico
Allora proprio perché è questo dobbiamo partire dalla realtà e oggi noi chiediamo nel nostro Paese non solo nel nostro Paese una fase di crisi della democrazia
Ci sono parecchi libri sul tema ma i cui titoli sono molto esplicativi molto significativi si parla di posto e democrazia di Democrazia senza libertà per citarne alcuni tra i più noti e recenti
La democrazia è in crisi essenzialmente su due punti cruciali della sua qualità del suo funzionamento è innanzitutto in crisi di legittimità ed è in crisi di efficacia
E in crisi di legittimità nel senso che
Manca una insufficiente quelle Tuscolo elettivo di cui parlava Pizzolato
E questo dipende da varie cause io unica ne individua essenzialmente quattro
La prima è la crisi dei partiti
Tale i partiti sono in crisi nel nostro Paese sono in crisi in tutto il mondo hanno meno iscritti
Pensa nel nostro Paese
In negli ultimi dieci anni sono calati a meno della metà
Siamo meno del quattro per cento della popolazione gli iscritti ai partiti
Che come dire è un fenomeno diffuso in tutto il mondo hanno meno soldi meno militanti meno strutture
E quindi hanno una capacità di influenza
Nella società ridotta
Hanno mantenuto due funzioni fondamentali
La prima è quella di organizzare e gestire le consultazioni elettorali
Che è una funzione molto importante perché poi da da come andranno si decide il governo del Paese il futuro della politica del Paese e l'altra è la selezione della classe dirigente sono due funzioni importanti
Che però risentono anche queste diciamo della crisi più generale vissuta dai partiti
Questo vale anche nel nostro Paese vorrei dire brevissimamente alcune cose su questo punto
Guardando in particolare al centrosinistra
La crisi dei partiti nel centrosinistra italiano vuol dire alle seguenti corsi oggi nessun partito e autosufficiente capaci di rappresentare un'alternativa di governo del paese
Solo a livello di coalizione questo è possibile
E credo che il livello di frammentazione del centrosinistra italiano lo rende strutturalmente inidoneo ad essere una coalizione come si dice a vocazione maggioritaria appuntare
Normalmente e fisiologicamente al governo del paese
Perché l'esperienza di governo di centrosinistra manifestato quest'che questa frammentarietà è stata in contraddizione con le esigenze di stabilità
Quali erano necessarie per gestire le riforme i programmi le politiche che erano state scelte il che vuol dire e un movimento piccolo che non ha una grande storia e una grande né buoni da difendere dovrebbero di chi dovrebbe dirlo con maggiore chiarezza vuol dire che questi partiti Candy sono partiti che hanno
Culture politiche storie tradizioni anche prestigiose ma sono partiti di transizione
Cioè vuol dire che la federazione non è fine a se stesso
Ma Noè credo dobbiamo dire chiaramente individuare anche una prospettiva anche un punto di arrivo nel partito riformista
Perché altrimenti succede quello che è successo negli ultimi mesi anche prima delle elezioni europee
Dove della lista unitaria hanno parlato di più quelli che erano contrari quelli che erano a favore
E oggi c'è un cannoneggiamento sistematico da parte chi una certa parte della sinistra e non solo dalla sinistra contro l'ipotesi di partito riformista cioè si vorrebbe fare una federazione
In qualche modo fini a se stesse e io credo che con questi limiti
Noi non daremo molto lontano e quindi bisogna noi non abbiamo grandi portieri da difendere ma proprio per quello dovremmo dare un contributo
Nel in questa direzione ci nella direzione di fare come dire di indicare il punto di arrivo di un cammino e non fare come dire un cammino su una strada senza uscita perché credo alla fine pagheremo dei prezzi molto elevati
Seconda questione il logorio delle regole
Che mette in crisi i partiti
Va be qua come dire le e al sono all'ordine del giorno io su questo punto ha già detto tantissimo Ceccanti
Vorrei solo fare anche da da persona che ha vissuto questo problema all'interno dell'area chi l'ha vissuta con maggior patto si nord est del Paese vorrei dire alcune cose
Primo questa ipotesi del federalismo
Est è stata vissuta con una fortissima semplificazione
Fare il federalismo sembrava un certo momento come dire risolvere tutti i problemi
Fare più politiche pagare meno tasse e vivere tutti felici e contenti in qualche modo
C'era cioè una visione semplificatoria e fondamentalista del federalismo
I risultati che ci ha illustrato Ceccanti oggi ha dimostrato che
Guarda caso quando si affrontano i problemi con forte contenuto ideologico senza attenzione
Alla realtà alle dinamiche reali possibili si determinano spesso risultati contraddittori c'è oggi noi abbiamo una riforma che ha come tratto caratteristico soprattutto rispetto alla riforma del titolo quinto la una forte centralizzazione
Che è esattamente l'opposto però siccome l'importante affermare un principio ideologico poi i risultati passano in secondo piano
C'è un altro aspetto che voglio sottolineare su questo punto ed è che sento all'interno della sinistra critiche molto diffuse sulla riforma del titolo quinto e io ero tra quelli che non era certamente entusiaste
Allora
Però francamente io ritengo che quella riforma che ha dei limiti evidenti e certamente come dire è stato un errore aver l'ha fatto solo a livello di maggioranza però anche degli elementi positivi
Che a mio avviso chi coloro che l'hanno prodotto a coloro che l'hanno varata dovrebbero difendere
Perché io credo che se faremo il bilancio alla fine di questa operazione sicuramente la riforma del Titolo quinto varata dal centrosinistra complessivamente sarà migliore e va nella direzione di un effettivo
Federalismo o rispetto a quella varata dal centrodestra
Mentre invece tanti discorsi che sento la premessa uno che schifo
La riforma del centrosinistra anche da parte di coloro che l'hanno portata i l'ha votata con convinzione anche persone che oggi occupano quando occupato altissime cariche della Repubblica
Tra l'altro anche qua questa cultura questa vulgata federalista per cui tutto deve essere semplificato c'è un attacco continuo ah ecco agli accuse dette competenze concorrenti
Ora è vero l'ha detto Ceccanti io sono d'accordo che nella in quella riforma c'erano eccessive materie che erano state date come competenza o esclusiva o concorrente alle Regioni
E chi è giusto che siano competenza esclusiva dello Stato alla luce anche dell'esperienza recente di gestione di quei problemi di quelle di quei settori
Però ricordiamo sempre che le competenze concorrenti rappresentano il luogo di un federalismo solidale il luogo della solidarietà fra istituzioni
Non si danni avviso un federalismo solidale fatto di una rigida distinzione fra competenze dell'uno per la complessità dei problemi da affrontare
Che hanno una dimensione nazionale spesso sovranazionale ma anche una dimensione locale allora è nell'integrazione nella cooperazione fra queste dimensioni Eno
Dalla conflittualità così come è stata la cultura e la pratica che ha informato gran parte diciamo della gestione anche delle scelte che sono state fatte in questa materia
Terza questione c'è un caldo in dubbio della partecipazione dei cittadini nel voto
Anche se l'Italia rappresenta ancora un'eccezione in positivo rispetto al quadro internazionale però non c'è dubbio che c'è una tendenza al calo al calo del voto ma anche al calo della militanza degli interessi eccetera
E qua come dire vorrei introdurre qualche considerazione sulla questione della sussidiarietà che dovrebbe essere come dire lo strumento della partecipazione positiva
Ecco io credo che
Parlare di sussidiarietà va be dobbiamo sconfiggere quelle visioni ideologiche
Meno Stato più mercato anche meno Stato più società che qua e là vengono indicate come punti di riferimento di una corretta secondo loro sussidiarietà
Ma lo diceva credo bene Pizzolato la sussidiarietà è la valorizzazione massima diciamo del tessuto positivo di relazione di quello che chiamiamo capitale sociale presente in una società il quale non deve solamente essere titolare formale di funzioni ma deve dimostrare sul campo la positività di queste de nelle dell'esercizio di queste funzioni allora vorrei fare qualche esempio e mi scuserà Passoni se e tra gli esempi essendo come dire essendo un ex ma avendo anche vissuto sia pure da posizione
Di politico alcune vicende anche recenti e meno recenti del movimento sindacale
Farò qualche considerazione qualche caso anche critica però da parte di uno che non solo ha vissuto gran parte della sua vita del sindacato ma che ieri e oggi consigliare il sindacato non solo una colonna
Della democrazia del nostro Paese ma anche uno dei protagonisti
Positivi complessivamente positivi diciamo di quanto di buono è stato fatto sul terreno economico sociale
Culturale
Formativo in questo Paese negli ultimi decenni
Allora credo che coniugare da parte del sindacato delle parti sociali la sussidiarietà vuol dire innanzitutto come dire
Ecco nell'esperienza del nostro Paese ha voluto dire per esempio concertazione
Allora io considero questo un grande e chi in grande passo in avanti del ruolo del sindacato verso la politica in generale nella società che ha avuto negli ultimi decenni grandissimi effetti positivi
Però
Nella mia esperienza devo dire che anche
Nei momenti in cui questa concertazione è stata praticata ci sono stati dei limiti per esempio nei confronti del governo di centrosinistra allora
Qual è stato il limite fondamentale io con che considero come dire la concertazione non solo la stipula di un patto fra governo e parti sociali
Ma vuol dire impegno concorde di tutti gli attori a realizzare gli obiettivi
E nel caso specifico anche della realtà italiana non vuol dire solo a mente politica dei redditi cioè quindi moderazione salariale
Che tra l'altro su un altro fronte ha creato qualche problema recenti in termini di livello dei salari ma questo è secondaria
Ma anche su altri terreni
Per esempio ritengo che la concertazione sarà tanto più positiva i tanto più efficace quanto più sarà accompagnata da un'attiva è innovativa attività contrattuale
Perché perché questo è il contributo diretto immediato che fa parte del DNA delle parti sociali
Diciamo alla evoluzione positiva dalla società anche all'attuazione di quel di quel patto allora che cosa è successo col governo di centrosinistra
E successo
Che come dire è stata una concertazione un po'strana perché sono stati fatti patti come il governo da parte di parti sociali che non andavano d'accordo tra di loro
Per cui come dire trovavano l'intesa nel rivendicare nel confronti di governo che di fare certe cose per cui poi nella gestione era il Governo Quai des va a fare le parti sociali
Che fermo restando che c'era la moderazione salariale ma che sostanzialmente controllavano
Da qua e in atto e io non lo considero un atto di grande autonomia anche il quasi sciopero della CISL
Cioè
E che era un atteggiamento secondo me scarsamente interpretabile dal punto di vista delle categorie anche dell'autonomia sindacale si si autonomia enti intendiamo dire che il massimo dell'autonomia il conflitto
Mi sto ivi assunto in termini astratti sì nel caso specifico
Era un sindacato che avevamo fatto un patto con il Governo e che e come dire a lui vendicava
In qualche modo tradendo i contenuti di quel patto e io risultati sono chiari perché non ha avuto effetti significativi il patto di Natale del novantotto
Eppure era un fatto importante
Tra l'altro tra parentesi prevedeva un aumento del contributo per la formazione dallo zero trenta allo zero cinquanta e sappiamo quanto questo problema è importante quanto l'Italia indietro su questo punto
Pensate che
Nel mese di agosto è entrata in funzione a leggi in Francia chi assicurato ogni lavoratore dipendente di qualsiasi settore il diritto di usufruire di venti ore all'anno per la formazione continua per legge
Poi verrà applicato non so come verrà però però da parte della Francia
Che in e dal punto di vista della Spesal del sistema scolastico e formativo nel nell'insieme spende esattamente il doppio del nostro Paese
Quindi è già a questi livelli e raggiunge ulteriori con qui ulteriori risultati ulteriori conquiste in termini di diffusione concreta del diritto alla formazione
In sostanza cosa voglio dire
Quello che è mancato è questa
Diciamo convergenza anche tra le parti sociali e nell'esperienza dei primi anni del governo Berlusconi io come dire detenuto le cose dalla politica ho vissuto una situazione un po'paradossale
Do atto al governo di centrodestra che batteva in testa il sindacato su questo non c'è dubbio ai diritti dei lavoratori
Con una Confindustria che era il suggeritore di questa linea politica eccome
Un conflitto sindacato governo e assenza di conflitto di rapporti fra sindacato e Confindustria io ritengo che questo sia non sia stato il modo migliore per affrontare questo problema
Cioè quanto più
C'era necessitati confliggere col Governo tanto più bisognava nei confronti di chi era il vero protagonista il vero suggeritore perché questo è bastato che cambiasse
La linea della nonché cambiata la linea del governo perché però non c'è dubbio che oggi il governo ha quanto meno più difficoltà
A a a realizzare quella linea nei termini e nei modi con cui l'ha realizzata nei primi due anni
Allora cioè io Trent sono stato dieci giorni fa una commissione parlamentare in Olanda
E anche la c'è una situazione analoga alla nostra cioè c'è un governo di centrodestra che cerca di smantellare
Gran parte di conquiste molto rilevanti fatte dai governi di centrosinistra in particolare credo anche del primo ministro fin Koch ex sindacalista
Però la c'è una situazione un po'strana mentre c'è uno scontro duro col Governo e anche con imprenditori in materia pensionistica
Invece in poteri di politiche del lavoro abbia imprenditori e sindacati d'accordo contro il governo di centrodestra perché credo c'è una preoccupazione di difendere un patrimonio
Di convergenza politica che ha dato risultati molto significativi in particolare in termini di occupazione non solo di occupazione per cui tutti s'è quello secondo me vuol dire che eravamo a uno stadio
Un po'più elevato e secondo me bisogna che
E adesso che è cambiata anche la dirigenza lavorare in questo senso cioè tanto più quanto la concertazione soffre tanto più ci deve essere un sostegno che deriva da intese di carattere contrattuale questo vale anche nei confronti della legislazione del Parlamento in questi anni
Abbiamo sofferto il Parlamento e normalmente della scienza diciamo anti accordi contrattuali in materia di politiche di diritto del lavoro
Di riferimento mentre sappiamo tutti che le leggi migliori sono quelle che sono anticipate totalmente o parzialmente da intese sindacali
Purtroppo questa è un limite e mi auguro che le parti sociali svolgano per perché aiutano anche la legislazione legiferare in questa materia così complessa e così dinamica senza un punto di riferimento che deriva dall'intese delle parti che tra l'altro a livello europeo hanno valore al punto tale da recepire le direttive comunitarie in questo senso
Secondo me è un problema serio che vada che va superato
Ultima questione
Il dominio
Di fatto della comunicazione mediatica nei confronti dei cittadini
è il nostro Paese da questo punto di vista credo rappresenta un estremo
E tenete presente che il peso il grado di influenza di mezzo dei media e tale
In un Paese nel quale c'è un libretto recente scritto dall'ex ministro De Mauro che dice che i due terzi non come i due terzi degli italiani
Fanno alcuni non ci riescono e comunque al massimo fanno fatica a recepire dei testi scritti di contenuto elementare per indicare il livello in cui si trova diciamo il grado di cultura e di istruzione medio del nostro Paese in questa situazione è chiaro che gli effetti sono devastanti
Probabilmente noi abbiamo fatto una dura battaglia contro la legge Gasparri ma complessivamente nel Paese non si è percepito il valore drammaticamente devastante di questa legge dal punto di vista del consolidamento della dell'assetto di potere esistente quindi dell'assetto di condizionamento dell'insieme dell'opinione pubblica
Concludo con un'ultima considerazione
No di fronte a questa crisi è chiaro che c'è un problema di responsabilità che compete a tutti in particolare a ai cristiani e noi che siamo un movimento di Cristiano la sinistra credo dobbiamo essere consapevoli particolarmente di questo
Devo dire che da questo punto di vista la crisi è grave
Mimmo e ha fatto bene ha fatto un esame critico che condivido larghissimamente su questa ripresa dei cattolici
O Smimmo han detto questa mattina Pezzotta detto lasciatela cresce Renon create problemi è una primavera
Io sono perfettamente d'accordo lasciamola crescere
Con una piccola preoccupazione non vorrei che che crescesse in serra
Cioè che crescesse in serra
Cioè non con un confronto diretto con la realtà che non facesse i conti con la realtà e siccome l'attenzione
Deriva anche da possibili anche con analisi distorte Mata possibili conseguenze sul terreno politico
Io credo che uno dei terreni di verifica e quello del rapporto cristiani politica oggi nel nostro Paese
Senza fare analisi pregiudiziale pregiudizialmente negative però da parlamentare
Voglio portare un'esperienza diretta
Siccome ne abbia parlato Mimmo nella relazione condivido quello che ha detto non detto che ne ha parlato anche Giorgio Tonini stamattina a famosa questione della legge sulla fecondazione assistita
Allora tutti noi abbiamo detto che è una cattiva legge chiudiamo è una cattiva legge
Però vorrei come dire spiegare cos'è successo in Parlamento nel suo iter in questi mesi
Allora intanto in Senato sia nella precedente legislatura e si è in questa legislatura è stato sostanzialmente tagliato fuori nel senso che non ha avuto un qualsiasi possibilità
Di incidere nel testo della legge proveniente dalla Camera poiché il Senato nonostante i suoi limiti considerato la Camerata e i rapporti politici sono un pochino meno rigidi credo che su argomenti del questo genere
Si poteva come dire assegnarli una qualche spazio questo non è avvenuto
Nella legislatura precedente pur chi è passato un emendamento frutto di una tra maggioranza trasversale si è bloccato tutto non si è fatto niente testimonianza che non c'era nessuna disponibilità di dialogo
Allora in questa legislatura certamente l'ha spiegato Giorgio nel momento in cui c'era una evoluzione
Anche da parte di coloro che erano stati contrari nella legislatura precedente verso un atteggiamento di ricerca di mediazione ci siamo ritrovati Comuna medesimo testo con rigidamente blindato precostituito senza nessuna possibilità
Con queste piccole varianti nel testo dell'altra legislatura si prevedeva una forma di fecondazione eterologa attraverso l'istituto dell'adozione dell'embrione nobiltà cioè fine nobilissimo però in realtà era una fecondazione eterologa con la stessa
Forza si è sostenuto in questa legislatura che la fecondazione eterologa era uguale da un punto di vista generale quindi assolutamente intoccabile
Adesso si è fatta la legge
Tutti sapevano che si sarebbe andati a un referendum le firme sono state raccolte adesso le stesse persone
Che prima sosteneva no alla fecondazione eterologa sia pure che poi hanno detto no assoluto alla fecondazione eterologa oggi
Sono quelle che più belloccio ma incominciamo a cercare una mediazione è chiaro che non ci sarà nessuna mediazione possibile che non contenga in qualche modo una intervento anche sulla fecondazione eterologa
Beh questo però è questo il modo di Illy divise era la politica da parte dei cristiani in Parlamento
E questo il livello di autonomia personale di di rispetto dalla io credo che non solo otto siti e Lazzati come è stato detto ieri ma anche De Gasperi si rivolta nella tomba per le battaglie che ha fatto nei confronti anche del papa di allora per mantenere l'autonomia delle scelte
Anche di mediazione politica dei cattolici
Ecco questa è la situazione in cui ci tre-quattro vedo che c'è un problema di responsabilità nostra di responsabilità anche della pedagogia della Chiesa verso i politici
Per cui non basta dire che bisogna essere favore fedeli ai principi e poi magari sono i vescovi che fanno le mediazioni politiche come avvenuto anche di recente
Concludo dicendo Mazzolari Primo Mazzolari diceva che in momenti migliori della vita della società e della chiesa sono stati quelli nei quali i cristiani sono stati attraversati da un'inquietudine
Ecco io mi auguro che il nostro movimento piccolo modesto abbia però una funzione che contribuisca a far crescere una certa inquietudine in modo tale da sollecitare le coscienze ad assumere una responsabilità autonoma che consenta effettivamente di risolvere i problemi vieni grazie
Allora molto sinteticamente chiedendo di stare lì dieci minuti o vi minaccia di rifilargli la storia del sindacalismo autonomo da cui io provengo sull'autonomia c'ha una lunga sulla propria posizione
E Nanni Russo poi c'è Marco Tam
Se ci sono altri però me lo dicano subito così riusciamo a programmare gli interventi
Grazie
Io vorrei fare due sole osservazioni relativamente all'intervento di questa mattina Di Giorgio Tonini intervento che in larga parte ho condiviso
Ma su due punti mi trovo un po'in dissenso
Tonini ha detto che la democrazia deve essere pluralista che decidente
E su questo credo che nessuno possa fare obiezione
Certo pluralista e certo anche decidente il processo democratico deve saper produrre delle decisioni
Però sotto questo concetto di democrazia decidente
Se ne può sottintendere un altro almeno nel dibattito corrente questo c'è e c'è stato anche un riferimento nell'intervento di Tonini cioè è giusto si dice per riformare la Costituzione per accrescere tipo Ottieri decisionali del governo ecco io su questo sono fortemente contrario
E credo che sia una visione oggi nomi aderente alla situazione
Per la verità di riforme costituzionali si è cominciato a parlare da una ventina d'anni e forse anche di più
Ed è vero che nei vari tentativi che si sono fatti le commissioni che si sono succedute in Parlamento il tema della efficacia della decisivi della capacità di decisione era un tema ricorrente
Ma in quella situazione effettivamente quel problema si poneva perché con il sistema proporzionale si era conosciuta una stagione nella quale effettivamente il problema delle decisioni del governo era un problema reale
Oggi la situazione rovesciata
Non è più quello il problema il problema è opposto
Cioè è ridare capacità di rappresentanza al Parlamento valorizzare il Parlamento rispetto al potere esecutivo valorizzare l'equilibrio dei poteri questo è il problema oggi noi stiamo assistendo col sistema maggioritario ad un eccesso di potere esecutivo
E il governo l'esperienza di questi anni e lo sta dimostrando tende a sottomettere a sé è il Parlamento il Parlamento rischia di non svolgere più il suo ruolo ecco che allora il problema è opposto non dobbiamo puntare a riforme che accrescano il potere dell'Esecutivo
Dobbiamo evitare tutto questo e semmai valorizzare per quanto è possibile l'autonomia del Parlamento quindi il problema è diverso questo secondo me è un problema reale
E l'altro problema oggi è quello dei potere di controllo del potere di garanzia
Il pericolo vero oggi e di a vere la tirannia della maggioranza noi la stiamo sperimentando
Il governo Berlusconi attentato sta tentando di sottomettere a sé tutti i poteri di controllo
L'azione contro il sindacato si inserisce in questo contesto l'azione contro la magistratura si inserisce in questo contesto il tenta il il tentativo che nel progetto di riforma di modificare la composizione della Corte costituzionale si inserisce in questo contesto allora il problema è il contrario per questo io credo che debba esserci oggi una forte opposizione contro questo tentativo di riforma costituzionale non solo sui temi del federalismo per i motivi che sono stati spiegati
Ma anche sul problema dell'esecutivo del primo ministro della riforma della Corte costituzionale
La seconda osservazione che volevo fare queste il tema del il tema del
Del bipolarismo mite del dialogo sì o no lo ha già detto Passoni condivido pienamente secondo me è un problema mal posto
Non c'è dubbio che si debba essere per un bipolarismo mite protocolli vuol dire che la la politica è fatta di dialogo è fatta di costruzione di progetti di confronto non mi ha fatto certamente di
Di scontro e tanto meno di insulti deve essere moderata nel linguaggio ma dicendo queste cose diciamo delle cose scontate
Però il confronto
E il bipolarismo sia pure con mitezza deve essere fermo e risoluto
Vedete
Molte volte si parla di bipolarismo avendo in mente dei sistemi che sono diverse dal nostro no e non abbiamo alle spalle una tradizione di polare
Abbiamo realizzato questo sistema pensando alle società anglo sassone dove cento una sostanziale condivisione del quadro complessivo dove c'è una comune cultura
Dove non ci sono le storie di divisioni di separazione di contrasti che abbiamo alle nostre spalle in Italia in altri Paesi del continente europeo
La situazione è molto diversa se fossimo in una situazione nella quale l'alternanza è tra chi governa in un modo e chi governa null'altro ma nel quadro di principi condivisi e non c'è dubbio che il dialogo sarebbe nelle cose oggi noi siamo di fronte ad un governo di centro destra che non si limita a governare banale
Perché se si limitasse a governare ma Land Ricci proporremmo di governare meglio quando andiamo al potere
Ma sta proponendo si di smantellare il quadro istituzionale e quindi secondo me lo dobbiamo dire non mi è catastrofismo
Si sta proponendo e purtroppo sta realizzando di minare nelle fondamenta al nostro sistema democratico
Perché il sistema democratico non è fatto di elezioni ogni cinque anni in cui poi i cittadini delegano al potere ad un governo è fatto di partecipazione di confronto continuo
è fatto di contrappeso tra i potere è fatto di limiti e della maggioranza c'è una maggioranza che governa deve essere capace di rispettare i propri limiti di rispettare gli altri pot
Ieri se pretende di sottomettere tutto asse smantella il quadro costituzionale allora di fronte a questo l'opposizione non può essere una opposizione ai margini deve essere un'opposizione di fondo deve essere un'opposizione centrale deve essere un'opposizione risoluta
Non con insulti incerto
Ma con un linguaggio fermo che faccia capire che la nostra visione
Delle cose e delle istituzioni è una visione opposta e i cittadini devono essere consapevoli del rischio che in questo momento vivono quelle istituzioni democratiche che hanno garantito per cinquant'anni questo il grande significato della nostra Costituzione una convivenza civile pacifica in condizioni politiche difficilissime
Noi stiamo mettendo a repentaglio quel bene
Preziosissimo che è stato per tutti l'accettazione di regole condivise questo è un attentato forte è grave
Contro la nostra democrazia contro il quale dobbiamo reagire con estrema durezza
Marco abitano consigliere alla Regione Lombardia
Sì brevemente credo che vada ripreso anche come indicazione di programma
Per la lista unitaria è per noi l'aspetto della sussidiarietà e del federalismo visto in questi eventi del nord che ne stanno sperimentando in particolare in Lombardia cosa succede
Noi crediamo che sia in atto una sussidiarietà inversa non solo perché Formigoni ha governato da dieci anni ma perché ha introdotto un forte attacco al sistema del servizio sanitario nazionale rovesciando pesi di costi diretti sulle famiglie
Sui Comuni e recentemente in una iniziativa non priva di significato sulla festa dei nonni che significa rimettere in campo tutte le risorse dopo le famiglie anche i nonni perché sostituiscano i doveri del sistema sanitario nazionale e regionale cosa sta succedendo
Noi crediamo in
Poi più ripresa e che adesso penso
Vada assolutamente definita
Non c'è più un confine tra ciò che sociale e ciò che sanitario ciò che è diritto del Comune
Della famiglia e ciò che è diritto del sistema sanitario nazionale sui LEA c'è confusione c'è discussione c'è un'erosione oggi
In Lombardia ma credo c'è una grossa preoccupazione anche in altre regioni del Nord c'è uno stato di confusione tra l'assessorato alla sanità e l'Assessorato alla famiglia e servizi sociali
Oggi in Lombardia l'assessore ai Servizi sociali dispone di cinque mila posti letto negli ospedali di riabilitazione
E Luigi che dispone di questi posti letto e non il sistema sanitario nazionale l'assessore alla sanità
Oggi il l'assessore ai Servizi sociali della regione Lombardia a cinquantacinque mila posti letto nelle case di riposo dove c'è una prevalenza sanitaria
E dove ai cittadini con un forfettario cinquanta per cento viene imposto di pagare competenze sanitari oggi laudi l'assistenza domiciliare
Con questo voucher socio sanitario assolutamente ambigua e un apporto di definizione scusatemi il termine
è del sì della Assessorato ai servizi sociali Abelli è un uomo di Formigoni fondi Coni da dieci anni perfettamente cosciente di questo oggi si chiede ai Comuni di fare le fondazioni per la prendere la gestione degli ospedali oggi dopo dieci anni che non ci sono investimenti degli ospedali lombardi perché si sperava che il privato facesse dei passi avanti nell'investimenti ma questo non è avvenuto perché il privato ha capito che
Con quattrocento giorni di ritardo dei pagamenti non c'è un grosso business neanche in Lombardia
Si riprende a fatica la ricostruzione degli ospedali lombardi a oggi la sanità è sotto attacco con questo sistema confuso ecco perché ho voluto toccare questo passaggio denunciando il sistema lombardo che ha visto in Formigoni un protagonista di questa cosa perché credo che anche tra noi non è chiaro ciò che sociale ciò che sanitario bisogna che il la lista unitaria se facciamo i programmi definisca assolutamente i diritti soprattutto nel campo degli anziani
Per i disabili
Delle persone con handicap io spero che le regioni che più hanno fatto esperienza in questa in questo settore ci diano chiarezza e recuperino ritardi che Nord accumulato però attenzione quando si parla
Di diritti bisogna mantenersi saldamente costantemente
Fermi sul fatto che la sanità oggi il cittadino non deve pagarla anche quando è anziano anche quando in casa di riposo anche quando è a casa e ha bisogno di assistenza domiciliare quando si fa un coinvolgimento ambiguo con la cosiddetta integrazione sanitaria di compiti dei comuni di compiti delle famiglie di compiti dei servizi sociali
Se si tocca la sanità si fa confusione alla fine il cittadino paga paga con l'addizionale IRPEF
Paga coi voucher socio sanitari di cui non sa neanche come gestirli è vero che i diritti esigibili poi devono essere coscienti bisogna sapere come gestire con quali libertà di scelta fino in fondo c'è
Il diritto di utilizzare questo voucher però nello stesso tempo bisogna porre dei confini precisi senza nessun cedimento questo è un compito di programma che i cristiano sociali devono portare direttamente nella discussione politica per il programma del Listone grazie
Vento
Ringrazio Marco Tam per questo ragionamento
Forse sarebbe bene che ci trovassimo poiché quelle che si occupano di sociale
L'esperienza di chi è Lombardia spesso anticipa purtroppo quello che sta poi venendo fuori viene proposto a tutti come modello nazionale per esempio sul riparto della spesa
Tra socio sanitario
A
Io volevo affrontare il tema delle associazioni partendo da un esperienza che affatto detto fa cento a Genova nell'ambito sapete che Genova quest'anno è capitale europea della cultura in quest'ambito io gettito nel Progetto proprio di rapporto con le associazioni cercando di promuovere la partecipazione appunto a questo evento di capitale europea della cultura
E da questa esperienza ho potuto constatare che esiste una ricchezza associativa che va molto aldilà
Delle associazioni istituzionalizzate che sono cioè quelle con le quali solitamente la solita politica a dei ha dei rapporti
E e che tentano anche queste associazioni a trasformarsi in istituzioni mentre invece esiste una pluralità
Di associazioni i i minori che spesso sono lontane dalla politica che la politica non ascolta io in questo lavoro ho privilegiato proprio questo settore
Di associazioni e ho potuto constatare appunto una forte domanda di partecipazione è quanto diciamo un ente locale o un evento come questo apre le porte la partecipazione c'è
Per esempio o io ho messo insieme circa duecento associazioni che hanno lavorato nell'arco di un anno su diverse aree tematiche non solo di una associazioni di promozione culturale ma anche associazioni di promozione sociale e la quota perché solitamente la tendenza dominante di ogni associazione e quella diciamo di rapportarsi con associazioni simili
Mentre invece la sfida culturale quello è stato un po'la sfida culturale quella rimettere insieme associazione di matrice che che svolgono attività culturale con quella che svolgono anche attività di promozione sociale Beha alla fine di di questo lavoro che è stato sintetizzato anche in un volume che ho dato anch'panini odi circa trecento pagine che raccoglie questa esperienza e è stata presentata un'assemblea pubblicato l'han partecipato più di cinquecento persone quindi questo vuol dire che esiste una ricchezza soggettiva che spesso la società politica non conosce quindi il problema che io pongo è questo
E questa costituisce anche una sfida culturale nel definire la forma partito
Quale rapporto esiste tra appunto questo momento associativo diffuso e la forma partito cioè esiste un partito che ascolta che riesce ad accogliere questa ricchezza
Oppure neri questa è invece la tendenza dominante
Il partito si rapporta soltanto diciamo con le associazioni che già sono esse stesse istituzioni per cui in tutte le riunioni abbiamo sembra presentante
Del terzo settore che diventa anche lui ormai diciamo parte del ceto politico infatti diciamo partecipa alla distribuzione delle risorse pubbliche quindi quando parliamo di associazione dobbiamo concepire l'in senso dinamico
Perché altrimenti appunto abbiamo sempre una visione molto istituzionalizzata e non cogliamo la dinamicità sociale
Esistono anche esperienze positive significative diserzioni e che lavoro in questo senso che sono veramente aperte alla pluralità a diciamo del monto associativo
Però all'interno del partito la concessione dominante del pluralismo non è quello di ascoltare la pluralità che emerge da all'interno della società ma in genere si identifica il pluralismo come pluralismo di componenti storiche esistente nel partito per cui punto
E in genere queste componenti storia solo le componenti che provengono dal PC PDS quindi un momento nella mozione dei faziosi parla di trasformazione non è una svista probabilmente anche ormai è è una costatazione forse anche di una realtà esistente
Quindi noi invece dobbiamo riuscire anche niente questo congresso di inserire come il tema della forma partito come apertura reale a alla pluralità esistente nella nella società perché la cristallizzazione io vedo delle componenti storiche in correnti
Si traduce prende le periferiche dell'Impero e non sono né per il libero ma ma ovunque non non si può che tra loro e una spartizione di potere per cui ci deve essere la presentante diciamo della minoranza ovunque oppure il rappresentante della maggioranza ovunque e quindi e questo provoca anche a un decadimento
Nella selezione dei gruppi dirigenti esegue duty degli rendendo formale sulla base appunto di questa cristalizzazione il mio corrente quindi noi dobbiamo porre con forza il problema anche effettivamente di una riforma della forma partito e qui esistono anche degli strumenti i che si usano in Sociologia se lo vedessimo per esempio un'inchiesta sul sugli assessori consiglieri regionali e parlamentari di ogni regione chi sono da dove vengono scopriremmo che diciamo in gran parte hanno una provenienza comunica quindi c'è una difficoltà reale di rinnovamento nei processi di selezione dei gruppi dirigenti anche per una questione e diciamo di dinamica tipica di tutte le organizzazione che chi ha il potere tenta mantenerlo
Ora quindi questa è una costatazione ovvia che però insomma un un partito è un moderno deve cercare anche gli strumenti per favorire u n ricambio ovvero che non un ricambio una selezione che avviene come solitamente avviene per cooptazione
Quindi su questo io direi che se noi riuscissimo a fare un documento da presentare come cristiano sociale debba essere un elemento centrale
Non tanto per rivendicare nulla quanto per prefigurare una forma partito che sia effettivamente abitabile dalle persone che hanno voglia di impegnarsi o che sono impegnati che
A livello sociale che però che hanno una diffidenza nei confronti della politica perché l'indirizzo la politica appunto semplicemente come spartizione di potere
Quindi siccome appunto a perno il potere è un mezzo
E non un fine però questo poi dobbiamo riuscire Arata Sorma all'ordine nella prassi e anche nelle forme organizzative che aiutano appunto a cambiare anche questa concezione
Grazie al vento
Con questa ultima intervento che rilancia la questione della proposta di Passuello stamattina lenti che preciserei così dopo tutto il dibattito di oggi
Individuazione di spazi pubblici di piazze di confronto dove si trovano i rappresentanti dei partiti delle associazioni dei movimenti però transitori a tema
Perché così è società di oggi e la e ce lo raccontava mobile in movimento dobbiamo essere capaci di seguirla
Bene possiamo scendere le scale e andiamo a cena
Domattina alle nove
Domattina alle nove