"Piero Calamandrei grande umanista e grande laico" - organizzato dal Gruppo de "I Centouno" nell'ambito della Settimana Laica (presso la Sede della Cassa di Risparmio, Sala Incontri, via dei Pucci 1)

Nel nome di Piero Calamandrei intendendo celebrare Inés Calamandrei
Come recita l'intestazione della manifestazione
Un grande umanista è un grande laico
In effetti questi due valori sono costantemente presenti in Calamandrei
Anche
In quel suo aspetto che probabilmente è quello più conosciuto cioè
Il suo rifiuto del fascismo
E la sua adesione che alla resistenza
Come scrive Galante Garrone in un articolo che venne pubblicato dal Ponte nel mille novecento cinquantotto
La guerra di liberazione fu da parte del nostro popolo la riscoperta degli ha dignità dell'uomo questo secondo Galante
Garrone
La visione
Della guerra di liberazione da parte di Calamandrei e così prosegue Alessandro Galante Garrone
Il detto di Beccaria secondo cui non vi è libertà ogni qual volta le leggi permettono che in alcuni eventi l'uomo cessi di essere persona
E diventi cosa
Questa rivendicazione della dignità dell'uomo fu come lepri grammatica definizione di ciò che nel suo momento più alto gli era apparsa la resistenza rivendicazione della libertà dell'uomo persona e non cosa
Calamandrei dunque fu oppositore al fascismo
E membro e cantore della Resistenza secondo la definizione di Aldo Garosci
In nome della religione di libertà di Benedetto Croce e di una moralità riconducibile direttamente al pensiero di Giuseppe Mazzini
è il caso di ricordare infatti che il padre di Calamandrei Rodolfo era stato deputato repubblicana
Ma noi abbiamo inteso anche ricordare Calamandrei con questa manifestazione grande umanista
E in gioventù i versetti Calamandrei era stato poeta e fu per tutta la vita pittore e autore letterario
E poesia altamente ispirata la lapide dettata per l'immaginario monumento a Kesselring ricordate lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi danno italiani
Ma con che pietra
Si costruirà a deciderlo tocca a noi e poi
Però sì
Non proseguo invece io perché questa manifestazione
Deve proseguire con gli ospiti illustri che abbiamo
Prima di tutto
L'onorevole Lelio Lagorio
Che
Porterà una testimonianza anche del contatto diretto che lui ebbe con Calamandrei essendo stato discepolo e giovanissimo collaboratori
Dopo l'onorevole Lagorio
Dei terremo e vi sarà presentato dall'autore stesso un bellissimo documentario su Calamandrei realizzato da Giovanni Herrera
Per la Rete due
Della televisione di Stato
Poi
Ci sarà
Penso e spero anche tempo per qualche vostro eventuale intervento io ringrazio i nostri relatori ringrazio soprattutto l'onorevole Lelio Lagorio al quale do subito la parola
E il fatto che vedremo fra poco
Il conduttore che
Illustri personaggi della cultura e della politica italiana
Vi parleranno
Di Calamandrei che la sua vita delle sue opere
Io non credo che si debba e che si possano anticipare niente
Non si possa aggiungere niente
Se mai ci potremmo fare questa domanda
Ma Calamandrei che farebbe oggi
Che penserebbe oggi Calamandrei di questa Italia del due mila quattro
è una domanda alla quale è difficile rispondere io penso forse impossibile
Sia perché dobbiamo rispetto
Ha un grande che non c'è più da molto tempo
E anche perché
Calamandrei
Pur essendo un gigante della cultura italiana del Novecento è pur sempre figlio del suo tempo
E i tempi sono cambiati
Perciò quello che può restare
Tale giungere in questa sede e qualche
Piccolissima postilla
Per cercare di lanciare qualche piccolo segnale di luce se è possibile
Chi era Calamandrei
All'avvento del fascismo aderì
All'Unione Democratica Nazionale di Giovanni Amendola
Liberale
Fu al fianco di Benedetto Croce
Liberale
Quando fu lanciato il coraggioso
Manifesto della cultura italiana contro il regime fascista
Aveva amicizie il i suoi referenti erano
Per esempio De Ruggiero
Calogero
Liberale
Salvemini
Liberale e socialista
E amico strettissimo era Arturo Carlo Jemolo
Liberale cristiano
Liberali tutti
Duri intransigenti liberale
Quando Firenze fu liberata
L'autunno del quarantaquattro Calamandrei
Tornato al suo posto di rettore dell'università alla quale l'aveva chiamato l'anno prima il governo Badoglio
Ebbe la cattedra di diritto costituzionale
Teneva anche quella di diritto processuale civile ma si appassionò alla cattedra per qualche tempo si appassionò alla cattedra di diritto costituzionale
Per quel primo anno accademico dopo la Liberazione
O le tenere un corso direzioni
Intensissimo che fu raccolto in dispense mai pubblicato
Stupendo per chi lo ha potuto frequentare i diritti di libertà
La democrazia intorno alla quale Calamandrei lavorava in quel suo corso era
La democrazia liberale classica
Il corso si teneva nell'aula magna della facoltà di giurisprudenza Laura era sempre gremiti Issey
Centinaia e centinaia di studenti appassionati
Dalla manderei fu applaudito
Acclamato
E contestata
Per i contestatori Calamandrei sì era bravo ma aveva sbagliato
Il Rettore della liberazione
Questo corso o il primo corso di diritto costituzionale nell'Italia liberata nell'Italia della Resistenza doveva scegliere un altro tema non quello che aveva scelto diritti di libertà perché
Diceva di contestatori questo tema e di destra
Quando il Partito d'azione si sciolse
Calamandrei
Aderì non al Partito socialista di Nenni come fece la stragrande maggioranza del Partito d'Azione
Ma aderì al Partito socialista di Saragat
E il diciotto aprile del quarantotto si comportò di conseguenza
A quella democrazia egli stava socialdemocrazie li stava un po'stretto costretta
E comincio a criticarla
Era un'anima politica inquieta
E critica oggi critica domani Fini di col irritare il gruppo dirigente socialdemocratico e un bel giorno la direzione del partito socialdemocratico prosodia spenderlo
E intervenne Saragat di persona
E li separano tra i una grande anima democratica è un maestro la socialdemocrazia non se ne può privare
Aveva cara una rivista la rivista il Ponte fondata nel mille novecentoquarantacinque e il ponte
Coltivava
Mese per mese fascicolo per fascicolo il fiore del liberalsocialista
Calamandrei era un tenaci Issey difensore
Dei confini della propria cultura della propria moralità della propria politica e dei propri ideali
Un giorno mi dette un grosso libro da recensire era uscito in quel momento era un libro dedicato
Agli Stati dell'Est
Da poco tempo entrati sotto l'influenza sovietica
E in carico Calamandrei incarico inserì queste Agnoletti che era redattore capo di darmi una diritta
Io ero iscritto al PSI
Inserì Pessagno letti venne da me e mi disse
Ricordati
Che il ponte non è l'Avanti
Noi siamo liberal socialisti
Non socialista
Queste sono penso
Le radici profonde di Calamandrei
E mi auguro che sia il suo insegnamento duraturo
Era uno scrittore giuridico di rara finezza
Rara finezza
Ed era un professore bravo buono
L'ultima sua opera giuridica organica le istituzioni di diritto processuale civile in due volumi
Non era un Manuale giuridico era un romanzo
Non un romanzo voglioso un romanzo appassionante
E gli studenti lo leggeva l'odore leggevano imparavano sul serio il diritto
E credo che molti abbiano conservato questi due volumi di Calamandrei delle librerie personali come una cosa sacra
Agli esami era un po'
Può bravo comprensivo
Padre
Non paternalista pagare
Ma diciamo così un po'di manica larga
E e gli studenti lo sapevano e quant'dovevano dare l'esame primo e diritto costituzionale poi di diritto processuale civile si informavano sempre prima se a presiedere la commissione d'esami c'era il professor Calamandrei senologo
E avendo un giorno che
Caro l'andai all'improvviso non potete venire all'università a presiedere la commissione di esame
Il TAR
La folla di studenti che si accalcava nell'anticamera non faceva altro che dire ma il professore viene Matteo Carradori viene allora e ricordo come se fosse oggi
Un giovane assistente con la luce luciferina negli occhi
Rivolgendosi a quella turba turbata
Mi disse Eda il professore oggi non c'è per voi oggi è finita la cuccagna
Era
Un professore
Bravo
E può
Grande e buono
Come rivelano le sue opere letterarie
E forse anche la sua pittura intendo poco di opere letterarie ma di pretura ancora meno
Però leggendo mi son reso conto che ha e buona
La sua penna era agilissima
Sapeva toccare
Il fondo del cuore le corde del cuore
E allora
Se anche voi
Come capita a me
Pensate ancora che Edmondo De Amicis sia
Sia
Il costruttore
Il cantore
Di una Italia civile e onesta
Con sentimenti delicati e eroici di ad un tempo quei sentimenti che fanno
Del nostro Paese una un faro di civiltà nel mondo allora ecco
Io mi permetto di dire
Mettete Piero Calamandrei
Nel solco di questa scoria
Grazie
Grazie all'onorevole Lagorio che come sempre che abbiamo ascoltato non solo con interesse ma veramente rapiti
La parola a Giovan
Herrera che ora vi presente il documentario che poi dopo vedremo
Dopo le parole di Lagorio un credo di dover aggiungere
Perché ha delineato proprio la personalità che io spero poi risulti dal dal documentario
Documentario ha un compito non è per gli addetti ai lavori
Però io credo che ci sia un ignorante
Nell'ambito di i giovani non per colpa loro che
Forse una parte degli iscritti a giurisprudenza dell'Università di Firenze perché magari studia nel diritto costituzionale rito processuale civile
Lo conosco ma per il resto ho fatto un'indagine tramite alcuni giovani
Signora che cosa sia che che che figura sia quella di Calamandrei
Che tra l'altro costituente
Vittore
Giurista
Avvocato
Era un umanista a tutto campo oggi non ci sono più umanisti scorrette
Dell'università
Ricorderete il tutto siamo alle specializzazione della specializzazione
E messo pochi di questi docenti hanno una visione a largo raggio come l'aveva Calamante
In questo documentario voi troverete le testimonianze di Bobbio di Amato di Ruffilli purtroppo
Ucciso dopo due settimane che lo aveva intervistato
E poi anche di Enzo Cheli e di Paolo Barile
Io direi semmai aggiungo due parole dopo che l'avete visto per segnalarvi due-tre particolari
Che si possa cominciare senz'altro
Ma
E quindi
Lo avrai
Camerata che se la Regione il monumento che pretende da noi italiani
Ma conche pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi
Non coi sassi affumicati dei borghi inerme straziati dal tuo sterminio
Non con la terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità
No non con la neve inviolata delle montagne che per due inverni più sfidarono
Non con la Primavera di queste valli che ti vide fuggire
Ma soltanto con il silenzio dei torturati futuro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo patto giurato fra noi uomini liberi volontari sia durarono per dignità
Non per odio
Decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo
Su queste strade
Se vorrai tornare
Ai nostri posti ci riproverà ai morti e PD con lo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora è sempre
Resistenza
Epigrafe per i caduti di Cuneo di Piero Calamandrei
Tu sai che io da Piero Calamandrei
Allora tu sai
Era un sostenitore ed era l'esistenza nella telefonia mondiale
Tu sai che rabbia
No
Tu lo sai mi raccomando
Della sì nominare un sostenitore della esiste ed è la seconda guerra mondiale
Chi è che ha scritto la Costituzione col nel gennaio anche
Però Andrea colate turistico allora regolare
Volevo dire volevi dire con altri giudici
Piero Calamandrei nacque a Firenze il ventuno aprile mille ottocentottantanove il padre Rodolfo avvocato e giurista fu deputato repubblicano a Firenze nel quartiere di Santa Croce
Calamandrei conseguita la licenza liceale al Michelangelo dove studiarono anche Carlo e Nello Rosselli si laureò a Pisa in giurisprudenza con una tesi sulla chiamata in garanzia
A ventisei anni conseguì la cattedra di procedura civile
Insegnò all'Università di Messina del mille novecentodiciotto poi a Siena e successivamente a Firenze dal mille novecentoventiquattro fino alla fine dei suoi giorni
Di educazione repubblicana interventista nel mille novecentoquattordici partì volontario per partecipare alla prima guerra mondiale
Fu il primo ufficiale ad entrare a Trento così scrive alla moglie amata dal fronte infine senza fermarmi nel Borgo Nuovo che porta diritto al centro della città
Cominciai a sentire le grida di gioia dalle finestre e dai marciapiedi e mi accorsi che qualcheduno cominciava rincorrermi per farmi fax mi pareva di ritrovare in ogni mano che mi si tendeva una persona cara pertanto conosciuta ritornata dopo lunga assenza io non sapevo dire altro che il fratello tratte finalmente
Toccata venti anni prima era Piero Gobetti
Quando ormai le ultime voci liberi si stavano spegnendo
La quale riprendendo l'idea di Carlo osserva Alessandro Galante Garrone sulla partecipazione alla prima guerra mondiale sta
La scoperta sorprendente del mondo degli umili e dei diseredati quell'aura vagamente socialista e un tantino degli amici si Anna di cui vi dicevo prese corpo
E si traduce in una nuova sensibilità politica che più tardi avrebbe dato i suoi frutti
Se aggiunga che fu proprio allora da ufficiale che gli fece la sua prima prova divoratore di grande oratore celebrando in un commovente discorso ai soldati l'anniversario del sacrificio di Cesare Battisti
E anche quella di avvocato difensore davanti ai tribunali di guerra vincendo col calore dell'umanità la durezza delle leggi militari e il rigore come poi scrisse argutamente della Castrense disse iuris vizio o Botturi fior
Fin da allora egli sentiva che per riprendere una sua felice delicati immagine sulla bilancia della giustizia la gentilezza di una rosa dovesse pesarle chiude i libroni dei codici sull'altro piatto
Fu ogni somma l'esperienza della guerra che gli fece meglio sentire il pulsare della vita degli altri intorno a sé e a rivelargli l'inestimabile valore sociale
Di una interpretazione profondamente umana delle leggi affidata al travaglio della coscienza e al magistero della parola
Nel mille novecentodiciassette nacque il figlio Franco
Col quale intratterrà per tutta la vita un rapporto difficile segnato da forti incomprensioni che si spiegano anche nel più ampio conflitto di due generazioni che assistevano a profondi cambiamenti culturali e politici
A lui dedicò un libro i colloqui con il figlio Franco ma questo non fu il primo né l'ultimo scritto letterario di Calamandrei
Nel mille novecentoquarantuno scrisse anche l'inventario della casa di campagna
E la personalità di Piero evocavano Andreini solo quella di grande giurista uomo politico ma anche fondamentalmente una personalità di di grande livello culturale anche dal punto di vista letterarie
L'esempio sappiamo che tutta per tutto il corso della sua vita Calamandrei continuò
Le lettere enorme coltivo da dilettante
Ma lei coltiva un proprio come elemento costitutivo della sua personalità
E in questa attività e inizio molto presto nel mille novecentosei cadde inizia a collaborare al giornalino della domenica arrivando a livello per ragazzi conosciamo i racconti per bambini
E questo questa attività questa attività continua letteraria continua
Proseguì nel corso della sua libera raggiungendo direi culminati con la pubblicazione
Di idee vedove di alcune novelle è che sono raccolte nel volume la burla di primavera e fiabe che pubblicò nel mille novecentoventi che pochissimi conoscono pochissimi all'abuso la fortuna di poter aprire ecco in queste fiale che apre un'attività di caramelle cerchiato tardare consistenza letteraria del Calamandrei scrittore l'elemento di collegamento tra le fiabe attività favolistica l'attività poetica ricavando lei elementare della casa di campagna sono proprio i colloqui con Franco scritto per rievocare l'infanzia di un figlio
Per documentare direi anzi i rapporti che intercorrono tra padre e figlio inventario della casa di campagna contiene tutte respinte che avevano indubbiamente collegate
Alla visione che Calamandrei aveva del mondo e della vita ma contiene anche questa germinazione direi gli elementi spontanei naturali che fanno della casa di campagna veramente un piccolo capolavoro della narrativa e della tradizione toscana
A questo aggiungerei come ultimo
Corollario che mi sembra indispensabile il gusto per l'ironia tipica del toscano dell'intellettuale Tosca
Calamandrei non risparmia mai e la battuta ironica
Non Cindy sottrae mai ecco al gusto per l'intervento anche diciamo una gustosa mente burlesco
Uno a uno i primi segnali della nascita del fascismo stimolarono Calamandrei a dedicarsi alla politica un impegno che lo accompagnerà fino alla sua scomparsa già nel mille novecentodiciannove collaborò all'unità di Gaetano Salvemini scrivendo su questioni scolastiche
Nel mille novecentoventidue con Carlo e Nello Rosselli Ernesto Rossi e nello tra quando i Calamandrei fondò il Circolo di cultura una libera palestra di dibattiti aperto a varie correnti di pensiero frequentato soprattutto da giovani
Tra i tanti temi trattati la questione meridionale la riforma universitaria la rivoluzione russa il sindacalismo rivoluzionario il sindacalismo riformista il socialismo
Il Circolo di cultura può essere considerato il primo momento della maturazione politica di Calamandrei in questo circolo di cultura primeggiava la figura di Salvemini h secondo me Salvemini attacca l'ispiratore del tale
Sì Fortore
Grazie presidente
Cedente quindi era un maestro
Maestro di storia e un ma maestra di storia e politiche politicamente impegnata
Aveva scritto quel tocco morbido sulla rivoluzione francese quindi propri ideali inviare libertà sono convinto che Salvemini abbia avuto un effetto determinante sopra questo strazio foto andrei ma anche sono scelti capelli per fare Nello Rosselli fratelli Carlo erano stoccate come storico considerava pratica dagli alberi
Il Circolo di cultura fu distrutto dai fascisti il trentuno dicembre mille novecentoventiquattro e cinque giorni dopo il prefetto di Firenze ne ordinò la chiusura Calamandrei partecipò al movimento clandestino Italia Libera che spiegherà più tardi il movimento Giustizia e Libertà poi il Partito d'Azione
Fu anche uno dei fondatori e diffusori del foglio clandestino Non mollare
Nel mille novecentoventiquattro aderire all'Unione nazionale di Giovanni Amendola l'anno dopo sottoscrisse il Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce
Durante il Ventennio rifiutò varie volte l'avversario del partito fascista ma fu costantemente escluso dalle Commissioni universitario intensa fu la sua attività di studioso del diritto dal mille novecentoventiquattro fu condirettore della rivista di diritto processuale civile e del foro toscano
Professor Cappelletti
Qual è il rapporto tra Calamandrei giurista e Calamandrei uomo politico a dire che un rapporto molto stretto che non si ritengo che non sia esatto dire che Calamandrei scrittore politico sia nato soltanto nel dopoguerra già nei suoi scritti di giurista lui aveva sempre un impegno anche poi tipico è il grande trattata sulla Cassazione civile del mille novecentoventi quando gli attentati
Nel quale c'era un impegno sia nel senso di unificare la Cassazione prima c'erano varietà sezioni regionali in modo da assicurare la unitarietà del diritto nazionale e l'ulteriore impegno col con quel trattato sulla tassazione era quello di esaminare di studiare di approfondire un istituto che è nato tipicamente dalla rivoluzione liberale dalla rivoluzione liberale nel senso cioè di garantire quel principio di legalità che può assicurare
La il controllo del potere il controllo del potere esecutivo
Che deve muoversi sempre nell'ambito della legalità il controllo anche delle attività private
E quindi dell'attività giurisdizionale dei giudici che devono applicare che sono soggetti al ha diritto al principio di legalità come principio politico e non soltanto giuridico questa si ritrova in tutte le opere giuridiche di Calamandrei
Quale significato aveva aperto Calamandrei il processo ma il processo per Calamandrei era uno strumento era visto come strumento di libertà direi che se c'è un principio che si ripete che si ritrova sempre un valore che si ritrova sempre nelle opere giuridiche e politiche di Calamandrei e proprio questa idea della vita processo è strumento di garanzia della libertà e anche di democrazia
Perché nel processo si verifica quel fenomeno per cui le parti stesse vanno dal giudice con i loro problemi con il loro voto con le loro necessità Condi con i loro conflitti
E il giudice decibel soltanto sulla base e nei limiti di quello che le parti portano di quelli problemi che le parti portano il giudice secondo lei è ancora attuale il pensiero di Calamandrei giurista beh io direi che Calamandrei giurista
Non soltanto attuale ma e un precursore
Non è che tutto quello che c'è stato di importante che c'è stato nel trentennio dopo la sua è una continuazione di quello che Calamandrei come precursori aveva Centrica
Quello che Calamandrei si potrebbe definire così
è stata quella rivoluzione copernicana
Nell'ambito degli studi giuridici per cui mentre prima si studiavano le norme si studiavano i creatori di Nora nella nuova tendenza di studi si studiano piuttosto i consumatori del diritto dello shopping non più quelli che producono ma quelli che hanno bisogno che domandano diritto e giusti
Nel mille novecentotrentasette fu nominato membro della Regia Commissione per la riforma dei codici e con Carnelutti redenti fu uno dei principali ispiratori del Codice di procedura civile che entrò in vigore nel mille novecentoquarantadue
E dove trovare una formulazione giuridica gli insegnamenti del CEO venda in quei tempi il più insigne studioso della materia
La sua fu una collaborazione squisitamente tecnica e fu sempre chiara anche nel dopoguerra la sua assoluta indipendenza politica e culturale in questa delicata teste
Comunque
Mille novecentoquaranta scoppia la guerra
Calamandrei che nella sua villa del povero
Così scrive nel suo diario
Ore diciassette
Forse stasera Mussolini parlerà essa via Roma forse per eliminare del mondo la guerra bisogna cominciare col fare un impero sotto la dominazione di uno solo
Ha bisogno di Dante
Forte dei Marmi Pancrazi mi ha telefonato per avvertirmi che alle sei Mussolini parlerà al popolo che dirà
Immediata dichiarazione di guerra o ultimatum di pace
In questa mezz'ora quell'uomo ripassa il suo discorso di la vita di tutto questo popolo di pecore e appesa a quella
Ora sono le sei facendo sentire radar è una serata bellissima serata Serena rinfresca silenzi induce fruscio di mare
Dalla finestra la mia destra visure si riflette nella vasta di mare tra i pini
A dare l'idea abbattute è angosciante sono giù inattesa sulle poltrone messe all'aperto alpini
Questi istanti vanno colti forse come ultimi di una denuncia epoca finita
Ricorderemo forse per tutti gli anni che ancora ci restano forse pochi prestissimo
Franco è a Roma anche lui starà in ascolto
Povere creature umane
Tutti nati non si sa perché a soffrire in ascolto
La
Gli attacchi
Alternativi
Fra male parlerà
La la
Ad aspettarli io intanto
Chi c'era
Senza neppure tentare di giustificare la pugnalata attrito nella schiena del ferito che si difende dall'aggressore
Infangare così enorme che se ne rimane come schiacciati
Mentre la tragedia sale si intensificano i suoi rapporti con la Libia ci sono militanti
In alcuni momenti oltre ad arrivare i diari la sua angoscia sente il bisogno di riflettere sulle sue origini sulla sua infanzia
Il mille novecentoquarantuno vede la luce l'inventario di una casa di campagna
Dopo quasi cinquant'anni ora che tutti quelli che si ad un alano avvenga sotto il gran Pino sono spariti e dispersi
è venuta la malinconia di tornare a monte auto
Ecco il dolce paesaggio accogliente fedele in mezzo al quale io vissi quegli anni incantati
L'atto di medie con linee accomodate su diversi ordini di uno stesso scenario quasi a rincalzo in modo che da ogni apertura l'orizzonte fasciata quelle verdissime la prima linea subito si affaccerà lo spunto un'altra più arretrata che ciascuno ha in trasparente azzurro quelle camere tutte uguali si aprivano su un lungo corridoio conventuale Acqui penombra era resa più cupa da certa stampa a colori rappresentanti le erogazioni del Vesuvio
Ah se ripenso a quel corridoio mi pare che la morte invece che spopola e Appiah moltiplicato gli inquilini dall'uscio di ognuna di quelle camere s'affaccia cura e mi guarda non colui che da vivo cervicale
Ma tutta una folla di figure somiglianti a lui che pur Testini
Ognuno di essi ora che non c'è più
Si è dissociato in come sfocato nel mio ricordo in una serie di immagini che rappresentano tutte la stessa persona ma colta in diversi momenti della sua vita scalati di precedente c'è mi pare che questi diverse tratte ingialliti dello stesso originali si osservino tradire si confrontino
E che l'ultimo solo che verace guardi sconsolatamente tutti gli altri che l'hanno preceduto e preparato
E che in pianura
Pongo in quarantena in quarantatré Calamandrei fu denunciato da spia nomine per disfattismo le offese al Duce nel mille novecentoquarantatré fu diffidato dalla polizia
E il rettore dell'università di Firenze professor Serpieri lo invitò a scrivere una lettera di omaggio a Mussolini in mancanza della quale non si garantiva la sua incolumità personale
Invece di scrivere la lettera di sottomissione Calamandrei si dimise da professore
Colpito da mandato di cattura sia lontano da Firenze e si rifugiò in Umbria ad Amelia in località Colle cello
Mi angustia di essere qui così inerte inutile si dirà che nei momenti del più cupo dolore quando nella mia città tutte le persone di buona volontà tenevano i loro posto io disertato
Questo discorso certamente però se chi lo fa ma come avrei potuto stare a Firenze e Pardi qualcosa di ufficiale anche semplicemente insegnare o fare l'avvocato a contatto con quei delinquenti
Quando fu il tipo di opposizione di Calamandrei al fascismo
Per la posizione di indicatore un'opposizione di carattere morale l'opposizione tic che poi fu l'opposizione caratteristica degli intellettuali dei grandi intellettuali d'Italia
Basta pensare accorcia
In altri lo stesso
Fu un'opposizione di coloro che avevano rifiutato il pessimo prima di tutto per ragioni morali
Ero con l'opposizione alla all'abuso di potere lascia perché Ria e non c'è il tempo anche una certa accettano facilmente del dei riti fascisti
Una una poco con la Resistenza conto o controllare Ettore
Indifese diremo così di uno stile più limpido shopping più chiaro più incisivo e più più più realistico quest'l'opposizione
Mica male e poi è espressa molto chiaramente nei media che sono l'ultima opera pubblicate proprio importantissima perché mostra Coop qual è stato giorno per giorno
Lo stato d'animo di una di un intellettuale di un uomo di cultura di concludono che apparteneva a quella che io chiamo ritardi e civile nei confronti nei confronti di Italia Walter
Calamandrei si reca a Roma liberata dove incontra il figlio Franco che fu uno dei più attivi protagonisti della Resistenza ed apprende che il figlio arrestato riuscì ad evadere prima di essere portato alle carceri tedesche di Via Tasso
Qui il venti luglio del mille novecentoquarantaquattro il colonnello Spy sette la Commissione di controllo interalleata gli offre il posto di sindaco di Firenze non appena sarà liberata Calamandrei rifiuta sa che il Comitato di Liberazione toscano ha già designato Gaetano Pieraccini
Dell'agosto torna a Firenze subito dopo la Liberazione
Ai suoi occhi appaiono le profonde ferite inferte dai nazisti
Ma quale potenza di solidità
Quella morbidezza
In questa Turi tedeschi ci si dovettero rifare più volte gli altri punti pasto Minardi ai piloni rovinare un al primo scoppio
Punti a Santa Trinita no
Alla prima esplosione che fu sul catino mentre quattro agosto scollo appena le spalle e restò in piedi
Allora qui manicotti dovettero ricominciare da capo e tentarono invano di far saltare i piloni poi fallito ancora il tentativo lavorare no alla disperata tutta la notte avviluppati in una gabbia d'esplosivo l'intera arcata
E solo così vicino all'altro oggi è un'altra cosa
Questo affannarsi notturno di ombre spietate contro il ponte che resisteva somigliava a una scena di torture
Anche il più bel ponte del mondo colpevole di aver resistito fu condannato a perire di morte lenta
Sotto i supplizi dei torturatori tedeschi
Nel settembre del mille novecentoquarantaquattro fu nominato rettore dell'Università di Firenze al momento dell'insediamento pronuncia un discorso vibrante di alta intensità morale
Il periodo degli esami fascisti ai quali bastava presentare un titolo militare per essere promossi ai fini gli studenti che hanno fatto il loro dovere verso la parte devono essere aiutati Paul metterli in grado di recuperare il tempo perduto nello studio non con l'aprire la strada agli ignoranti che vorrebbe dire tradire la scienza e continuare a danno degli stessi giovani l'abituale menzogna fascista
Ma nel preparare questi corsi universitari di integrazione non possiamo impedire al nostro pensiero irregolare a un altro ritorno agli studenti dai campi di battaglia alle aule di studio
Nelle nostre case devastate e saccheggiate noi contempliamo con una stretta al cuore i cumuli di macerie che riempiono le stanze senza tetto
E cerchiamo di riconoscere in quel crollo i ricordi degli oggetti più familiari più cari
Risolto il grande errore
Affiorano le cooperative che alcuni vecchi libri
Istituti rimasti fino a scappare sommersa dai calcinacci
Ecco che riassume deliberiamo Gaetani rispondevi amaramente
Le loro pagine sono sgualcita e strappati ma ci si può leggere ancora
Guardiamo Galileo dialogo dei massimi sistemi
In questa Beccaria Dei delitti e delle pene e quest'altro ancora Mazzini i doveri dell'uomo anni o giovani in alto i cuori con questi tre libri anche se altra biblioteca non ci rimane che se possiamo rimetterci conferiti alla ad esser certi in questa nuova Europa che si annuncia dal sangue dal dolore che l'Italia ancora qualcosa da dire agli uomini di tutto il mondo
Con la liberazione inizia il periodo più intenso della vita politica e dell'impegno civile di Calamandrei i
Nel mille novecentoquarantacinque fu un bel po'una delle riviste culturali e politiche tra le più prestigiose del dopoguerra
Alla quale collaboreranno uomini delle forze laiche socialiste che contribuiranno al rinnovamento del Paese
Tra i suoi più stretti amici Enzo De frequency Agnoletti Tristano Codignola Alessandro Galante Garrone Norberto Bobbio Carlo Furno e tanti altri
Il nostro programma è già tutto nel titolo e nell'emblema della cooperativa
Un ponte crollato e tra i due tronconi delle dire rimaste in piedi una trave lanciata attraverso per permettere agli uomini che vanno al lavoro di ricominciare a passare
In questo titolo in questo emblema c'è soprattutto il proposito di contribuire a ricostruire l'unità morale dopo un periodo di profonda crisi
Nell'ottobre del mille novecentoquarantaquattro Calamandrei rifondò il circolo di cultura intitolandolo ai fratelli Rosselli le cui salme furono portati a Firenze nel mille novecentocinquantuno
Nominato nella Consulta nazionale poi eletto alla Costituente per il Partito d'Azione di cui fu uno dei fondatori durante la clandestinità
Detenuto
Morale della sua poliedrica personalità era finita da poco la guerra era finita da poco nel tenta io ero magistrato decisi di dimettermi ed entrai nello studio del professor Calamandrei ed entrai all'università
Come suo assistente
In realtà eravate io conoscevo già da molti anni la conoscevo circa dal mille novecentotrentotto e erano rimaste memorabili nella mia memoria appunto le serate di antifascismo che avevo passa trascorso a Firenze presso di loro
Dopo la liberazione ci rivedemmo e degli per prima cosa si offrì di fare la prefazione ad un mio libretto che stava per uscire gran titolato appunto orientamenti per la Costituente dal nulla egli era stato per tutta la vita il mio maestra maestro nella scienza lui volle che io mi occupassi espressamente il diritto costituzionale e non di diritto civile io nasce civili
Domando perché diceva che occorrevano dei giovani Filippi studiassero questa nuova materia nuova per l'Italia in fondo dove è facile
Maestro nella professione maestro impareggiabile nella Commissione il cadavere un avvocato civile di di cause soprattutto non di affari e le sue difese scritte e orali restano assolutamente memorabili insomma
Non era famoso lui delle discussioni soprattutto nelle riuscire a battere gli avversari anzitutto in un primo momento riassumendo ripetendo ma riassumendo arricchendo i loro stessi argomenti ed è per poterli poi per poterli combattere meglio e con maggiore
Fu protagonista come avvocato nel processo Renzi è arrestare ecco in quello contro il torturatore fascista fiorentino carità
E nel processo Danilo Dolci di cui fu l'appassionato difensore Danilo Dolci fu arrestata il due febbraio mille novecentocinquantasei
Per aver promosso e capeggiato a Trappeto in provincia di Palermo una manifestazione di protesta contro le autorità che non avevano provveduto a dare lavoro ai disoccupati della zona
Dolci indusse i disoccupati a protestare iniziando lavori di esternamente assestamento di una vecchia strada comunale
Il carattere singolare la Danilo Dolci è proprio
Di quest'uomo di cultura e per manifestare la sua solidarietà ai poveri non sia completato della parola parlata scritta dei comizi degli ordini del giorno e dei messaggi ma ha voluto vivere la loro vita soffrire la loro pane dividere il loro esercizio scendere nella loro portata direzione per aiutarli a ritrovare qui a reclamare la loro dignità e la loro prevenzione
Qui il fuori di qui siamo in molti a pensare ER ripetere e da cultura si pone serviva e operosa qualcosa di meglio dell'inutile e arida erudizione non deve appartarsi dalle vicende sociali
Tutto questo lo diciamo e lo scriviamo da decenni ma tuttavia siamo incapaci di ritrovare il contatto fraterno con la povera gente
Aiutati signori giudici con la porta sempre aiutate i morti che si sono sacrificati
E aiutate Id a difendere questa Costituzione che portare a tutti i cittadini del nostro Paese pari giustizia Ippari dignità
Calamandrei fu definito la Edo della Resistenza
Le sue innumerevoli epigrafi sparse in tutta Italia sottolineano senza retorica con efficace schietta intensità episodi e uomini degli anni tragici che precedettero la liberazione la nascita della Repubblica
La madre
Chiediamo scusa per questo inconveniente tecnico voleva dovremmo riuscire a rimediare
Inserendo
Un VHS al posto del CIPE
Il suo sorriso attendeva sull'uscio
Per annunciare tedesco era pronto
Ma quando in un unico sparo caddero in sette dinanzi a quel modo la madre disse
Non vi rimprovero figli determinato tanto dolore
L'avete fatto per un'idea
Perché mai più nel mondo altre madri debba soffrire la stessa mi appena
Ma che ci faccio qui sulla soglia se più la sera non tornerete
Il padre forte che rincuora i nipoti
Dopo un raccolto ne viene un altro
Ma io sono soltanto una mamma
Uffici di casi vengo con voi
Nel mille novecentoquarantotto fu deputato per unità socialista fino al mille novecentocinquantatré quando fondò Unità Popolare con Ferruccio Parri Tristano Codignola e altri personaggi che si ispiravano al filone liberal socialista
Questo fu uno dei periodi più intensi della sua attività politica in una lettera Codignola in cui descrive i suoi faticosi impegni professionali e politici in tutta Italia così scrive io non ne posso più
Proprio non ce la faccio
è questione di salute fisica e dieta
I premi può convincendo io scriverò nel ponte
Che i professori devono fare il professore
E i deputati il deputato
Fare insieme tutte e due le cose non si può
Io in ogni modo non ci riesco più
Unità popolare raccolse alle elezioni del sette giugno mille novecentocinquantatré appena trecento mila voti e non riuscì ad eleggere nemmeno un deputato ma impedì che scattasse la legge maggioritaria chiamata dall'opposizione legge truffa
Questa legge prevedeva per la coalizione che avesse raggiunto la metà più uno dei voti espressi
L'assegnazione in premio di un certo numero di seggi in Parlamento la coalizione formata dai democristiani socialdemocratici liberali e repubblicani ottenne solo il quarantanove virgola otto per cento dei voti
Cosa rimane oggi della sua opera di giurista che soprattutto di costituzionalista
Vorrei sapere qual è no il ruolo Calamandrei aveva due
Pregando alla Costituente come rappresentante del Partito d'Azione
Partito d'azione nella primavera del mille novecentoquarantasei
Aveva presentato un programma proprio per l'edizione costituente che era un programma di riforme istituzionali molto incisivo titolazione punta costruzione di una democrazia sociale che era centrata su due aspetti repubblica presidenziale e riformato in senso fortemente autonomistico dello Stato uno Stato regionale ai confini del federalismo e Calamandrei sviluppo comunità coerenza a questo programmatiche era stato citato soprattutto però mise nel suo intervento il suo lavoro in questi qui e anche una serie di incontri personali che derivava dalla sua formazione culturale dalla sua preparazione tecnico e anche dal suo senso morale
Da Calamandrei che intervenne nel lavoro la Costituente
Quattro punti fondamentali
Il punto delle libertà libertà individuali sociali su cui la madre sosteneva l'esigenza di fare norme precise norme precettive non programmatiche uccellini
Il punto della forma di governo dove pienamente il proprio affermava una repubblica presidenziale una capo dell'esecutivo eletto dal popolo intorno a un programma di legislatura
La parte punto relativo alle garanzie giurisdizionali dove investigatori seconda sottocommissione relatori potere giudiziario relatore sulla Corte costituzionale
E poi punto relativo ai rapporti tra Stato e Chiese la battaglia che Calamandrei finisce contro l'articolo sette trappisti
Sul problema delle libertà individuali e delle libertà sociali il senatore Ruffilli esprime questa opinione
Calamandrei individua il problema di fondo che è quello della diversità dei diritti sociali rispetto ai diritti individuale e presenta una soluzione
Che forse in quanto tale abbastanza trattata perché pur cambiando posizione da una vitale favore nel corso per la Costituente tuttavia arriva alla conclusione dell'opportunità di eliminare il richiamo ai diritti sociale in quanto a suo avviso se sarebbero state inventate che la proclamazione di un'esigenza di una aspirazione senza che ad essi potesse seguire un'effettiva realizzazione perché lucidamente da questo punto di vista Calamandrei pensava che per realizzare davvero i diritti sociale occorreva che prima si fosse avuta lui diceva una rivoluzione sociale comunque una profonda trasformazione dei rapporti sociali se la soluzione trattata però essi è prevalsa l'altra soluzione quella di metterli costituzione noia Calamandrei dobbiamo una indicazione presto preziosa di fondo che rimane sicuramente del tutto valide cioè la necessità di legare la realizzazione dei diritti sociali a comportamenti
Che riguardino l'intero complesso dei cittadini l'intero complesso delle istituzioni da questo punto di vista noi possiamo dire accettando una nota dicotomia che mentre i diritti individuali si fanno valere nei confronti dello Stato persona attraverso in particolare poi in tribunale in caso di violazione nel caso dei diritti
Sociali invece questi intanto ci possono essere realizzati in quanto diciamo lo Stato-comunità o per usare la formula della Costituzione la Repubblica nel suo Complesso
Realizzi anzitutto le risorse indispensabili e poiché impieghi nel migliore dei modi per la diserzione di questo direi appare chiaro così su questo punto come del resto su altri punti
A Calamandrei il noi
Dobbiamo per un verso la individuazione del problema di fondo la illustrazione di una soluzione che allora risultata
Sconfitta il richiamo a principi fondamentali di comportamento per il singolo e per le istituzione per avere davvero una
Diciamo uno Stato comunità una Repubblica
Democratica
Fondata a sulla partecipazione dei cittadini e finalizzata al servizio del cittadino
è stato detto che Calamandrei perse alcune battaglie
Una di queste fu quella condotta contro l'articolo sette della Costituzione
Dove è sancito il reciproco riconoscimento tra Stato e Chiesa cattolica
Caravà lei fu molto sensibile alla libertà di alle libertà o alla libertà delle minoranze libertà di religione e di culto DTT lingua di espressione del pensiero di attività politica
E in questa libertà di andare controcorrente per intero dice che era una divetta tradizionale naturalmente vero
Ora coerentemente a questo atteggiamento egli si comportò nei confronti dell'introduzione di quello che era l'articolo cinque poi fu l'articolo sette della nostra Costituzione cioè del rapporto privilegiato diciamo così tra Stato e Chiesa cattolica
Su questo articolo sette vi fu battaglia e Calamandrei condusse una lunga battaglia
Sia contro il primo la prima di queste aziende fra lezioni che si lega all'articolo sette sia contro la seconda
La prima affermazione quelle che aste appunto si riferisce alla pari sovranità fra Stato e Chiesa cara madre sosteneva un totalmente inutile riconoscimento in Costituzione di una sovranità straniera contro il secondo comma che richiamava i Patti lateranensi caramente lei avvertire dice guardate questi patti contengono una quantità di disposizioni che sono del tutto inconciliabili con le altre libertà affermate nella stessa Costituzione
Noi facciamo un lavoro profondamente contraddittorio
E la storia successiva gli ha dato ragione la battaglia fu persa allora ma gettò i segni di quella che è stata poi la vittoria degli ultimi anni con la modifica fondamentale dei Patti lateranensi effettuata dal governo Craxi lei diciamo che non è medicine cileni nella la linea azione materia ci sono molti nuovi
Costituzione nel titolo quarto della seconda parte utilizzare dove trova emerge la figura di calabrese però questo punto aveva tre obiettivi fondamentali
Voleva che ci fosse un riconoscimento costituzionale germi principi essenziali civiltà giuridica oramai acquisita la coscienza l'abolizione della pena di morte di retroattività della legge penale la riparazione dell'errore giudiziario questi tre punti lei ritrova rispecchia così poiché l'en plein puntò su alcuni principi organizzativi della giurisdizione la battaglia fece fu quella dell'unità della giurisdizione cioè la corruzione di giudici speciali
Caravà Andrea diceva il giudice deve essere unico attualmente il cittadino non sa chi può per ciò che non avveniva da punizione giurisdizioni amministrative contabilità e su questo Calamandrei inizialmente la prostituzione lei trova il divieto istituiremo riduzioni speciali però trova anche la conservazione delle giurisdizioni esistenti il Consiglio di Stato della corte dei conti
Poi la punto dove Calabresi l'impegno di più in questa parte del potere giudiziario sul tema dell'indipendenza questo punto Calamandrei lo sviluppo sua relazione iniziale Progetto
Sottolineati la magistratura avrebbe potuto raggiungere la propria indipendenza solo attraverso un organo di autogoverno cioè normale fatto prevalenza dei giudici che amministrasse le carriere di giudici la nomina le promozioni trasferimenti questo era degli praticamente il richiamo alla costruzione del Consiglio superiore della magistratura come organo di autogoverno dei giudici
La Repubblica nei suoi primi quarant'anni di vita ha visto succedersi quarantaquattro governi una media di uno ogni dieci mesi
La stabilità è oggetto di un sempre più vivo dibattito fra le forze politiche e tra i costituzionalisti così si espresse Calamandrei in sede di dibattito sulla Costituzione
Se si presuppone che per molti anni per decenni un partito che riesca a conquistare la maggioranza non ci sarà e si dovrà andare avanti con dei governi di coalizione
Ma allora bisognerà cercare di strumenti costituzionali i quali corrispondono a questo diverso presupposto che è la coalizione
Per questo noi avevamo sostenuto durante la discussione alla seconda sottocommissione in verità però senza insistere di molto perché ci trovammo subito isolati
Qualche cosa che somigliasse ad una repubblica presidenziale o per lo meno a un governo presidenziale in cui si riuscisse con appositi espedienti costituzionali a rendere più stabili e più durature le coalizioni
Aveva ragione hanno Calamandrei a sostenere questa tesi
Aveva ragione Calamandrei probabilmente Calamandrei che allora aveva torto però affinché quarant'anni ha finito per avere ragione perché dico questo
Nel quarantasei quarantotto quando la Costituzione venne fatta le forze politiche italiane erano profondamente divise fra di loro
E divise da una divisione di quelle pericolose di quelle che io ho paura se vai al potere tu tu hai paura se vado al potere io
Quando tra i partiti destinati ad essere una maggioranza dell'altro posizione si determina una frattura di questo genere adottare un sistema di governo che consolida il potere della maggioranza
Presente il rischio di accentuare la frattura e di far venire meno quelle basi essenziali di convivenza e di accettazione delle stesse regole fondamentali che sono essenziali per il regime presidenziale
Cioè i regimi presidenziali funzionano bene nei paesi in cui tutti maggioranza e opposizione sono d'accordo sulle regole fondamentali
L'Italia di quegli anni era un Italia divisa in partiti che sulle regole fondamentali non erano d'accordo e il problema della costruzione della democrazia italiana allora
Era quello di ricreare un tessuto nel quale poco alla volta tutti imparassero a riconoscersi nelle medesime regole del gioco
Quindi quello che Calamandrei intente inveiva dai governi deboli nascono le dittature storicamente poteva essere temono tu in quel momento da un sistema al Governo
Ed in effetti la costituzione al governo debole che sicuramente tale era e tale è rimasta negli anni cinquanta nella fase difficile in cui si è formata la convivenza e servite ha formato da Marco
C'era un governo c'era un Parlamento nel quale i partiti si trova e dagli scontri spesso frequenti nelle piazze spesso anche sanguinosi si passava ad un parlamento nel quale ci si trovava più ampia
A domanda che sorge dopo quarant'anni
Dopo un periodo nel cuore nell'insieme le forze politiche e sociali italiani hanno imparato a convivere con la democrazia
E probabilmente si sta formando quel tessuto di valori omogenei ecco a questo punto la domanda di Calamandrei diventa molto più pertinente di quanto non lo fosse quarant'anni fa
E oggi c'è da chiederci se in queste aree pubbliche istituzioni che servono più per rappresentare che non per governare sono istituzioni ancora attuale
Con la domanda di Calamandrei quindi era una domanda forse come qualcuno ha detto presbiterio era una domanda che allora valeva molto meno di quanto non valga
Nel mille novecentocinquantacinque Calamandrei si recò in Cina a capo di una delegazione formata da uomini di cultura di varia estrazione fu in quell'occasione che incontrò il figlio Franco allora corrispondente dell'Unità
Franco così scrive nella prefazione diari del padre a proposito di quello che fu il loro ultimo incontro l'ultima volta che lo incontrai nell'ottobre del cinquantacinque a Shanghai parlammo per ore a quattrocchi nella sua camera d'albergo
La fiducia di mio padre la mia
Che è un mondo migliore stava avvenendo di emancipazione degli uomini e dei popoli si confrontarono quel giorno nel colloquio più concorde che avessimo ma io punto
Uno
Calamandrei morì il ventisette settembre del mille novecentocinquantasei
Vicino a lui la compagna della sua vita da sposata quarant'anni prima che condivise le sue ansie le sue gioie e che così la definì in una lettera
Tu sei quello che veramente conta
Che veramente resta
Così scrisse Enzo Enriques Agnoletti di Calamandrei letterato umorista giurista avvocato professore parlamentare sempre scrittore e uomo privato ci pare che abbia una sua unità
Che il letterato scriva descriva di Pinga ritratti situazioni paesaggi avvenimenti e Brandi ma sempre senza abbandonarsi mai all'oggetto al discorso all'opera d'arte sempre per scoprire qualche cosa al di là
Qualche cosa della società umana in tutti i suoi aspetti Comes Sempre volesse prepararsi a proporne una migliore
L'uomo scrittore giurista
Innanzitutto cittadino della città futura che ha avuto in animo e per cui ha combattuto è testimoniato eppure uomo moderno con la mestizia solitaria la chiarezza del pensiero e della ragione il riso anti idolatri con che serve anche sua rompere pregiudizi e a liberare l'animo dalla paura ancestrale
Dello spirito ironico dei fiorentini Calamandrei dava questa interpretazione in una conferenza ripetuta in quattro città svizzere ad un anno dalla morte
Si dice ancora che un fiorentino è pronto a rinunciare a un'amicizia pur di non rinunciare a un motto di spirito
Una delle gioie del fiorentino è quella di guardare i suoi simili e magari se stesso come se fossero caricature evidenti
Di cogliere con una chiarezza irriverente talvolta spietata gli aspetti ridicoli di un personaggio fuori un caso e questo vedete non per cattiveria non per malignità
Ma quasi per tenere in esercizio questo dono di vederci chiaro di non lasciarsi illudere dalle finzioni del conformismo
Sotto questo Motteggiana resta c'è un fondo di serietà e di mestizia
Spesso il riso è un modo per nascondere il via una forma di riservatezza di discrezione pudore per non mettersi a parlare di quelle realtà gravi e pubbliche
Sono il dolore della morte
Dolce città Firenze piena di incanto ma è un pensoso interrotto
Non è un incanto fatto per stordire si per dimenticare
Ma è un incanto consapevole memore responsabile
Anche il paesaggio toscano con quelle pietre i cipressi con lui
In paesaggio pieno di limpida grazie
Ma anche di chiaroveggente mestizia
Non per nulla i cipressi e sugli alberi partite brevi anche la inviare dei cimiteri
Agente Toscana è stato osservato giustamente si è sempre nutrita riguardare inviso alla morte
Il pensiero della morte
E come disciolto nell'aria questo paesaggio cristallino
I caratteri essenziali dell'uomo libero lei così ha scritto sono essenzialmente il bisogno di verità
E la fede nella ragione si può applicare questa definizione scatta la manderei quale fu il suo messaggio politica minime Saglio de bersaglio di valutare quanta epocale bersaglio dell'uomo libero
L'uomo libero che va non aveva però dimenticato che la libertà non può essere compagna dalla giustizia libertà dall'uguaglianza Elia rientra in quel filone di pensiero che è stato ispirato dai Bardaro scelti a caso per caso Rosselli che aveva scritto
Nell'esilio in Francia il compito fondamentale pensato al socialismo liberale ma era altro lo stesso filone di per la riduzione liberale di Gobetti vuole dire una Ronconi ideali di libertà più avanzato Carmela soltanto la libertà degli antichi potremmo dire ma era la libertà dei governi o combattivo
Però una volta l'ho chiamata libertà dei posteri vale a dire la libertà che dove comprende tenuta fra i suoi valori fondamentali anche una più più ampia
Più ampia certificato
Se voi volete andare in pellegrinaggio
Nel luogo dov'è andata la nostra Costituzione
Andata nelle montagne
Dove caddero i partigiani
Nelle carceri dove furono imprigionati
Nei campi dove furono impiccati
Dovunque è morto un italiano
Per riscattare la libertà la dignità andate io Giovanni col pensiero
Perché nata la lotta costituzione
Da da addetto ai lavori voglio solo sottolineare la bravura di giovani avverrà nella realizzazione di questo documentario non è semplice anche reperire il materiale
Proprio Salerno entrato nello sprecate nello di Enrico Maria che entrata nello spirito ma appunto di di di Calamandrei
Della voce di cuccioli
Perché quando per l'appunto si è interrotto il
Quando il regista ha detto entra in quella cabina leggi con calma e piccola la cabina
Fai stopper se ti manca l'aria a un certo punto si interrompe sotto
Perché l'avevo detto che mentre apre la porta intesi sta che era troppo piccola quindi hai fatto bene a interrompere poi si rifà invece piangeva perché aveva interpretato uno dei fratelli Cervi
Nel famoso film sui fratelli Cervi prevista all'inizio per ragazzi che non sapevano che non sapevano
Ente di Calamandrei io chiesi il permesso alla preside di potere andare lì durante l'intervallo
Poi quando ci fu fu proiettato era una sera
Dell'inverno dell'ottantasette in terza serata di sabato questa mi telefona e mi dice ma lei come ha usato dicono lei come usato vuol dire ai ragazzi
Che cosa significava per il nome
Perché questo purtroppo è il difetto mia moglie è stata alla scuola Giotto le maestre ti insegnavano lo diciotto insomma voglio dire anche a questo punto di vista a questo livello un pochino più impegno per i ragazzi giovani non sarebbe male
Bobbio e termino
Mentre mettevano le luci attrezzato anonimo vicolo Valdina
Tutto l'apparato mi fa dice mi fa la domanda
Fu una delle domande di Roma ora aspettiamo le luci nono e comincia
Sì ma e ci vuole micro
No io voglio sapere se va bene così
Va da sé che questo è un atto di umiltà
Perché ci sono delle mezze figure
Che si impossessano e microfono
Sforano i tempi recita avete visto grande Poppi ok parla
Precisamente in pochi in pochi in pochi secondi e dice le cose che che abbia
Tutto tutto il merito quindi Vantaggiato
Io devo ringraziare l'onorevole Lelio Lagorio devo ringraziare Giovanni Errera devo ringraziare ringrazio volentieri e tutti voi dico anche a conclusione che per noi del Gruppo dei Cento uno aver potuto
Mettere a fuoco uno degli esponenti più alti della cultura laica soprattutto un fiorentino è motivo di orgoglio e continueremo su questa strada noi non demorde Remo mai la fiammella della cultura laica liberale e riformista continueremo a tenerla Cestio spero con l'aiuto anche di tutti voi grazie