L'intervista è stata registrata lunedì 15 dicembre 1986 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Minori, Onu, Unicef.
La registrazione audio ha una durata di 18 minuti.
Rubrica
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Credo che se qualcuno di voi si fermò momento a pensare che cos'è la realtà dell'infanzia su che cosa è la realtà del bambino
Di giorno nel mondo
Beh molti di voi cominciano a riflettere sull'importanza dell'Unicef perché ne parliamo questa sera perché con noi in studio crei quindi è veramente un onore per me avere il Presidente dell'Unicef Italia Arnoldo Farina ecco in studio
Credo che sia uno dei personaggi più impegnati da sempre sulla realtà e sulla condizione dei bambini di tutto il mondo perché è importante riflettere su quelle realtà che sono lontane da noi che ne pensa non esistano solo perché non la vediamo da quanto tempo è presidente dell'UDC penso mi interesso dell'Unicef da sedici anni
Lo abbiamo costruito poco a poco proprio perché abbiamo scoperto certi valori legati all'infanzia
Ecco per esempio quello che dico spesso io in tutti gli ambienti cattolici o laici abbiamo fatto una scoperta drammatica i bambini non chiedano di venire al mondo sa è una scoperta di niente perché si tratta
Di dare a della gente che viene chiamata in questo mondo a dare non la morte ma la vita
Perché è un fatto a mio giudizio straordinaria abbiamo scoperto che su questi valori il diritto all'avvenire il diritto alla libertà e alla democrazia ma dobbiamo anche dire alla società che c'è bisogno di una cultura dell'infanzia come diciamo ai ragazzi che si devono preparare a cambiare il mondo nella giustizia sociale perché non ci può essere né libertà né democrazia se muoiono ogni giorno come oggi sono morti quaranta mila bambini per fame ecco questo è il mio impatto poco a poco nella società italiana io posso dire devo dire non certo per orgoglio ma perché una sfida a tutti gli uomini a quelli che ci ascoltano in questa trasmissione che occorre assumere un l'atteggiamento diverso verso i nostri figli bisogna che ci sia questo confronto tra l'educazione nella famiglia e la vita sociale che i nostri figli devono vivere con gli altri perché il mondo è cambiato è diventato un villaggio grazie alla televisione noi siamo vicini in tutte le case come stiamo stasera con tutti i romani diremo tutti gli italiani che ci stanno vedendo e ascoltando e nel necessario quindi che ogni cittadino sa
Via che i figli vanno serviti nella società in famiglia è un patto nella società è un altro quaranta mila bambini oggi
Qualora Guede io spesso e Dio solo sa quanto mi dispiace di queste
San quaranta mila bare quanto quanto spazio prendo no io
Io la ringrazio ma voglio dire mi sta aiutando perché spesso sentiamo un po'un tetto non rigore morale per amor di Dio la retorica lei devi immaginare queste Montagnola io le chiamo piccole colline i quaranta mila innocenti tra l'altro
Possono colpevole di qualche cosa uno potrebbe anche discutere
Ma quaranta mila esseri umani che soci muoiono perché le loro mamme i loro papà non hanno niente non hanno avuto niente
Va dagli da mangiare datagli da bere acqua potabile che provoca tutti i disastri che provocò l'acqua inquinata e quindi
Ci sono duecentottanta mila bambini che muoiono ogni settimana e la cosa drammatica è un'altra sembra mette aggiunta noi parliamo di fame parliamo di denutrizione immaginiamo
Questi bambini che addirittura denutriti scheletri e invece purtroppo la denutrizione all'ultimo stadio si manifestano alla forma drammatica come siamo abituati a vedere ma in realtà è l'uno per cento
C'è questa emergenza silenziosa di cinquecento milioni di bambine un'emergenza silenziosa
Che ci dice che dobbiamo fare qualche cosa per aiutarle io però credo una cosa fa peccato di ottimismo però
Vedo che se ne parliamo di fame se ne parliamo di
Di soffre Enza di dolore c'è quantomeno una generazione forse due nel nostro Paese che sa materialmente e l'ho provato sulla propria pelle che cosa vuol dire fame che cosa vuol dire dolore che cosa vuol dire vedere un bambino morto magari sotto un bombardamento pure magari non li ho visti ecco la sua generosità e se mi permette purtroppo questo per il mi confesso una cosa pre essere presidente dell'Unicef in un mondo che e abbiamo la fortuna e la sfortuna di vivere in Italia quando parlo con lei mi rendo conto che è una fortuna quando parlo con altri invece mi sembra di essere in un Paese che ha sporto una però essere presente l'Unicef in un posto in cui bene o male vedere il la morte in faccia piuttosto raro che effetto fa io capisco io io credo che sia importante anche il lo spago lo sport il il divertirsi però andare a raccontare queste cose la gente che magari non a tutte le voglie di sentirla che effetto fa dico che lei veramente mi sta mettendo a mio agio per
Finire l'impegno che mi lega a questa grande grande battaglia vede
Siamo arrivati
Al punto in cui io dico in nome di Dio e dalla ragione Dio appartiene a ciascun uomo la ragione appartiene a tutti a tutti insieme voglio dire e allora noi stiamo dicendo due tre Cotec io chiamo esercizi di libertà primo esercizio degli
Berta i bambini non chiedono di venire al mondo seconde sentito di libertà Noè diciamo che non bisogna
Far piangere la gente sui quaranta mila bambini ma dare ai ragazzi ai giovani agli adulti la possibilità di legare i loro diritti ai diritti di tutti gli altri essere umani un diritto che voglio per me deve essere riconosciuta a tutti gli altri bambini o essere umani dell'e allora in questa maniera il discorso diventa formativo e informativo questo è il nostro disaccordo
Diciamo nel nostro Paese il discorso che noi facciamo e questo non dovette rinunciare alle vostre giovedì come lei giustamente non dovete rinunciare ai vostri sbagli a lavorare a guadagnare appunto appare la famiglia migliorare a dare i figli vestiti dita a una sola condizione non lo diciamo anche i bambini non dovette rinunciare al vostro con a una sola condizione che quando lo mangiate pensate fortemente
Che questo con hanno diritto di mangiarlo tutti fabbriche del mare in questa maniera come lei giustamente ha osservato crescendo questa nuova e nell'azione può dare un contributo che speriamo sia risolutivo realtà lei mi sta dicendo che noi salviamo questa gente per salvare noi stessi a guardi su questo io non mi stancherò mai di dirlo
Anche se prova serve possibile dare un po'di scandalo in realtà l'Unicef lavora per i nostri figli lei pensi che nel due mila e quindici ci saranno su questa terra sette miliardi di essere umani
Di questi sette miliardi di essere umani dentro solamente un miliardo e mezzo saremo visti passare hanno visi pallidi e allora quel miliardo e mezzo del
Convivere con cinque miliardi e mezzo gli esseri umani che soffrono fame sette malattia se non ci rendiamo conto di questo se non facciamo quello che io chiamo il confronto storico la riconciliazione storica perché la storia deve aiutare i popoli a stare in sì e me ed una essere divisi e non a rinfocolare orgogli nazionalistici e nonno a presentare i patti passati nel senso dell'odio nel tempio del rancore guardare invece al tronco al rancore di oggi ed corre via oggetto amato da quaranta mila mamme
Che oggi piangono la morte di un figlio questo è l'insegnamento della storia di ieri e di oggi la giustizia sociale abbiamo visto come stiamo tentando ci stiamo avviando a questa unità del pianeta Terra e avviando già questa unità nel tento storico dalla parola perché ormai attraverso i mezzi di comunicazione di massa e la televisione come dicevamo prima il mondo e un della già allora dobbiamo assolutamente non come dice Sciascia non dobbiamo inquietare gli dèi perché complicato ma dobbiamo inquietare gli uomini
Molto giusto se lei me lo consente nel
Tre le parlava mi è venuta in mente un flash l'immagine che ho visto molto tempo fa che mi sono raccolto scusi essere molto significativa parte che il i bambini sono una una costante della tragedia io cordoglio e ne parleremo perché l'immagine proprio del terremoto in Irpinia ma riguarda anche i bambini di Sabra e Chatila Beirut bambini senza mani perché il che vanno i giocatori esplosivi lì perché la guerra fatta anche sui bambini ricordi bambini Mauritania che vivono in una una che dai una bidonville il di una città che dieci anni fa era per cinquanta mila persone oggi no aspetta il PC volte Carioti è così bambini raccontano e testimoniano le tragedie del mondo riflessi e mi è venuto in mente mentre per la vera legato alle spine quando ci fu il terremoto e c'era la neve faceva molto freddo scendemmo giù io vedevo queste montagne di vestiti che venivano mandati
Abbandonati in un negli angoli perché la gente mandava le magliette mandava le scarpe da tennis e lì erano dieci gradi sotto zero mandala quell'ho quello che aveva smesso quello che era un di più il cappotto vecchia senza rendersi conto che il problema non è quello magari lo spirito era molto beh lo molto significativo approda Maronato né con il cappotto vecchio al bambino africano che si risolve il problema problema è un problema di informazione di sensibilizzazione dei che ritorna l'Unicef io la ringrazio molto densa che in Irpinia così abbiamo Antonioni
Preso l'impegno preciso da novembre al sette febbraio
Di costruire scuole nelle zone punta del terremoto di maggiore andiamo dal novanta per cento nove il sette febbraio di
Sono andato con Eduardo De Filippo anche perché doveva fare la pace con Napoli se lei si era ora vendo con noi e disse scrisse una poesia splendida splendida per l'obiezione e venne a dire io son venuto qui perché gli atti
Ma colorite ma noi abbiamo portato a Napoli per stare insieme ai bambini durante il periodo del sette il sette febbraio intervenuto anche il ministro dalla pubbliche su sì e non è che era mi pare quadrato ecco venne anche lui con noi e siamo stati con rappresentanti barra Agazzi di ottanta Paesi del mondo
Son venuti con me a Napoli per dire ai bambini napoletani grazie per l'esempio che ci avete dato di questo disastro naturale che è diventato un esperienza per voi di amore e di solidarietà è stato o questo il grande impatto con Napoli né con Napoli abbiamo una cittadinanza a Napoli straordinari ecco questa maniera come dice lei di avvicinarsi alla gente non per quello che può essere una un sollievo momentaneo perché abita durante l'emergenza è necessario Sabra e Chatila lei ha citato nel Libano Unicef affatto tante di quelle cose come li ha fatti nel Vietnam del Nord e del Sud come li fa oggi in Afghanistan come li fa in Cile in Angola e Mozambico
Però tutto questo ha valore solo se proiettato in una presa di coscienza che sia come impostazione di valori e non soltanto nella Gitti io une o i piccoli aiuti ci vogliono sicuramente però non danno la sensazione per costruire la pace o del costruire la società Vasco discorso in questo
Abbastanza incardinato su due argomenti perché io mi dico adesso una persona seria come lei il Presidente in una struttura che fra le più prestigiose del mondo perché l'Unicef
Credo veramente non è una di quelle cose di cui chiaramente ma capita di non poter mai parlare male perché
Tutti la conoscono tutti sanno che importanza insomma una persona che concreta come l'ennesima iscrivere al partito radicale ecco io ho espresso
Io ho espresso un valore che in questo Paese
Se non viene espressa prima la lealtà verso coloro che si sono battuti per la fame nel mondo quando nessuno ci credeva è finalmente se mi permette la gran
I tutine che è una virtù laica anche cristiana ne è una dovrebbe essere una virtù un laica se vogliamo
Costruire la società quando io ho incontrato la carissima Emma Bonino con Marco
Abbiamo parlato che cosa pensavo di fare io io non sono radicali non è una questione di militanza in questo momento sono degli uomini e chiedono si può discutere come l'ok però la maniera però chiediamo una simpatia una solidarietà con il partito radicale e e nessuno meglio di me siccome io cerco non è facile comunque cerco di esprimere lealtà e creati più fine io ho espresso al partito radicale agli uomini del Partito Radicale lealtà e gratitudine
Io non lo so io più va avanti più mi rendo conto che per il partito radicale ha molti difetti tantissimi però delle ha dei punti di Fermi positivi che sono il coraggio il rigore la fantasia presenti la mi sto chiedendo quanto coraggio serve a un personaggio così esposto come il presidente dell'Unicef decide e aderire a una a un branco di pazzi di fondi di di pagliacci come i i radicali quando lei dice giustamente da non radicale nel momento in cui mi chiedono una mano gridano aiuto io sono le è però insomma non mi non ha qualche difficoltà quando vanno i convegni nella conca sì
Io ricordo
Quando Marco Pannella per primo inizio questa battaglia
Ricordo che abbiamo fatto assieme all'UE uno di quelle trasmissioni in televisione dedicate al
Si chiama tutte le cose alla RAI
Per gli organismi eccetera ricordo che
Prego sino a minacciare i programmi dell'accesso ecco io ricordo che mi rivolsi Pannella
Scopre ci diamo del tu perché conoscevo caro Marco
Via via prestato questo caro Marco me lo son portati dietro per anni
Ma anche la gente ha visto
Che la mia adesione
La mia amicizia come Emma Bonino con altre non è una questione di militanza politica
E che io vivo il dramma dentro di me mi mi dispiace spero che qualche telespettatore non dica e fare retorica ma non so come fare
E che io vivo in maniera violenta l'immagine storica di un bando
Vino che muore perché nasce in Africa
E a tutto se nasci da Amburgo a Milano può apparizioni olio ed è un'ingiustizia ancora più obiettiva io la chiamo un'ingiustizia cos'
Chi è evidente e ciascun uomo ciascun essere umano
Darebbe l'anima
Io invece ho dato soltanto un po'di realtà ipotesi
E quando vado in giro a parlare e quando qualche d'uno mi chiede come mai io ho dato questa mia lealtà questa mia gratitudine io dico la stessa cosa ovunque
La virtù della gratitudine è una virtù che dovremmo tutti rispolverare perché la società è diventata veramente sta
Banca Carime io la ringrazio adesso
Ed è venuto qui questa sera
Credo che avete presidente dell'Unicef lo dicevo in apertura è un consentito giustamente diceva Farina
Passato già non esiste la retorica ma si parla di queste cose è un onore per me avere Rina qui in studio questa sera
Può sembrare retorica insomma vivete la come volete per me non lo è per me è importante perché uno che ogni giorno convive con il problema della fame non lo invidio per niente con il problema della fame copro prevale la violenza sui bambini col problema della tragedia dei più deboli che non hanno diritto neanche di difendersi diceva che in fondo si tratta di di decidere da che parte si decide di nasce
Per sapere se si vive o si muove beh
Qualcuno di voi ha avuto cadere
Le immagini che abbiamo girato in Africa gli auguro di non avere dimenticato
Bene grazie a voi per l'ascolto grazie no presidente Farina e noi ci risentiamo domani sera alla stessa ora grazie a tutti voi
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