Assemblea Generale di Assindustria di Firenze - (presso il Palazzo dei Congressi, Auditorium, piazza Adua)

Centoundici offuscato
Buongiorno a tutti
Saluto il Presidente del Senato e lo ringrazio molto di essere con noi il presidente del governo cioè il personale tutte le altre autorità il sindaco della nostra città alta prefetto e tutte le altre autorità
Ringrazio tutti voi di essere qui numerosi e ringrazio in particolare coloro che dicono a Firenze che hanno immagino festeggiato ieri sera un evento che far ripartire Firenze sotto un certo profilo calcistico speriamo che anche la nostra economia possa ripartire così come auguriamo alla Fiorentina di riprendere il suo perciò non vedo l'ingegner Zanica ma forse sarà ancora preso dai festeggiamenti notturni
Per i lavori della nostra Assemblea prevedono nella parte pubblica il saluto del presidente il governo regionale
Claudio Martini il mio intervento e l'intervento conclusivo del presidente del Senato Marcello Pera quindi chiedo al presidente del governo regionale di portare il suo saluto a questa Assemblea
Sì buongiorno a tutti
Porto volentieri questo breve saluto
Anche perché sono davvero interessato nel nell'ascoltare
La relazione dice Curzi
Credo che l'occasione di oggi sia importante da molti punti di vista
Anche perché viene in coincidenza con
Alcuni passaggi istituzionali molto importanti alcuni eventi elettorali soprattutto importanti non non mi riferirò tanto alle agli aspetti locali credo che in questa occasione forse interessi molto di più la dimensione europea
Anche perché buona parte delle questioni
Con le quali ci confrontiamo tutti i giorni ormai nel nell'azione dei governi regionali ma anche delle imprese e dei sistemi economici territoriali
è proprio la dimensione internazionale
Allora proprio per concentrare in pochi minuti il merito il mio saluto io vorrei fare riferimenti a due spetti soltanto il primo è proprio quello del
Della necessità di porre tutti insieme
All'attenzione della nostra attività
Il tema della competitività internazionale
Dei nostri sistemi economici
Delle dei nostri sistemi di imprese e anche delle nostre istituzioni
Presumo che il presidente Ceccuzzi dedicherà a questo
Una parte del suo del suo la sua relazione
La generale proprio perché so per avere con lui parlato più volte in questi queste settimane
Che il problema di una nostra collocazione
Internazionale di una nostra capacità di competere
Nell'Europa ma anche in riferimento ai grandi mercati internazionali è una delle
Delle grandi priorità della Toscana
Stiamo in particolare in questi ultimi mesi
Affrontando la grande questione di di come
Costruire le condizioni di una ripresa reale forte efficiente
In una situazione nella quale la competizione si va allargando il giorno dopo giorno
E nella quale problematiche come quelle per esempio della Cina dell'India
I nuovi grandi Paesi che entrano direttamente in competizione con i nostri prodotti diventa per noi non fattore di ripiegamento su noi stessi o di panico ma al contrario fattore di evoluzione
Senza dimenticare poi che siamo in una situazione nella quale permane un un cambio fra euro e dollaro sicuramente impegnativo per le nostre produzioni e questo è un fattore che e destinato probabilmente a durare ancora qualche tempo vedremo poi quali saranno le eventuali novità che ci verranno dalle elezioni americane dalle nuova situazione di quel Paese
Ecco a questo riguardo io vorrei dire che a me sembra molto importante vorrei sottolineare solo questo aspetto che sul tema di una capacità di competizione di competitività su tutti i mercati internazionali
Del sistema toscano vi sia una una forte sintonia una grande capacità di lavorare insieme da parte delle istituzioni delle imprese dei sistemi territoriali
Perché ormai appare a tutti noi è chiaro che da soli nessuno è in grado di vincere questa competizione
C'è bisogno di una grande capacità di fare sistema di lavorare insieme
E questo è un punto dal quale non si può prescindere
A questo riguardo vorrei dire e concludere questo primo punto che proprio lunedì prossimo la Giunta regionale terrà una sua riunione straordinaria
A Bruxelles
Alla presenza del presidente Prodi di altri commi stante i numerosi commissari del dell'unione e di dirigenti
Importanti di tutte le DG significative dell'Europa
In quell'occasione noi vogliamo porre proprio questo tema
La necessità
Che l'Unione Europea si doti
Di una strategia sulle questioni dell'industria
Che abbia la forza di difendere la competitività
E la capacità di promozione dei nostri prodotti su tutti i mercati del mondo
Io la dico semplicemente perché ha un obitorio come questo non credo ci sia bisogno di farla molto articolata può avremo occasione di discuterne meglio a me basterebbe
Che sull'industria Oro crea che chiamata a competere appunto con i cinesi con gli indiani eccetera chi fosse anche solo la metà dell'attenzione del sostegno che viene data all'agricoltura europea
Per esempio sarebbe già un segnale di importi importante ma per dirla in termini più generali credo che non sia immaginabile
Che nel mentre vi è una politica agricola comune che sta cercando di arrivare ad una fase nuova innovativa manchi completamente una politica industriale che riesca a farsi che non assistiamo ad una completo spostamento
Dice Intra Lita di tutta la tematica del manifatturiero ormai su altri continenti noi abbiamo delle carte importanti da giocare soprattutto sul terreno della qualità dell'innovazione
E della e del contenuto anche in materiale presente dentro nostre produzioni credo sia una
Una grande questione e non si può affrontarla se non in una visione ormai comunitaria facendo assumere all'Unione Europea un punto assoluto di iniziativa su questo tema
La seconda e ultima osservazione che volevo fare riguarda
Uno strumento che noi abbiamo
Usato molto in questi ultimi tempi che credo immagino sarà al centro del della relazione del presidente Ceccuzzi
Vale a dire l'esperienza del Patto per lo sviluppo e l'occupazione il patto per lo sviluppo qualificato maggiori e migliori lavori in Toscana
Noi abbiamo fatto questa esperienza concludendo la positivamente
Qualche settimana fa
Devo dire che
Io trovo
In queste settimane nel reincontrare uno per uno un po'tutti i partner sociali del nostro tavolo di concertazione trovo molta soddisfazione è un certo orgoglio di essere usciti in Toscana a fare
Questo speranza
Forse anticipando un po'per certi aspetti alcune nuove sottolineature sul valore della concertazione che poi in queste ultime settimane abbiamo ascoltato a cominciare dal presidente Montezemolo per dire poi anche di altri
Beh in Toscana sulla concertazione abbiamo lavorato o senza mai interrompere questo loro questo questa esperienza
Risultati nuovi sono io voglio dare atto al dal presidente Ceccuzzi all'associazione dei degli degli imprenditori della Toscana e alle altre componenti sociali
Di aver affrontato questo passaggio con una forte convinzione di dover fare anche una cosa nuova
Una concertazione che certo riprende le tradizione nostra regione ma le traduce anche in alcuni esperienze nuove
Quali ad esempio la volontà di far seguire ad un documento generale di analisi e di condivisione su obiettivi anche alcuni specifici progetti immediatamente cantierabili usiamo questa
Quel quel questa locuzione quattordici aree progettuali le abbiamo definite così immediatamente cantierabili che parlano di infrastrutture di formazione di promozione di ristrutturazione dei nostri stessi distretti industriali
E io credo che questa sarà per la nostra regione un banco di prova assolutamente decisivo
Io voglio intendere così il patto che abbiamo insieme firmato qualche settimana fa c'è la volontà non soltanto di condividere degli obiettivi ma anche di metterci insieme
A farli diventare realtà attraverso un lavoro concreto nella loro progettazione in fondo il tema che abbiamo voglio concludere con questo
Il tema che abbiamo oggi e che probabilmente l'economia toscana
Può
Tessere già entrato può entrare diciamo in questo periodo in una fase di ripresa probabilmente il punto più basso della parabola l'abbiamo abbiamo toccato
è stato sicuramente un periodo molto lungo che ha prodotto grandi seri problemi nella nostra struttura produttiva
Però ci sono davanti a noi le possibilità di una forte ripresa o comunque di una ripresa soprattutto qualitativa
Io penso che dobbiamo oggi molto insistere sull'elemento della qualità della ripresa e della capacità di essere competitivi sui mercati mondiali
Io penso che una di queste qualità
Che la Toscana oggi a e proprio la volontà di lavorare insieme di fare sistema da parte delle sue componenti principali le istituzioni
E intanto le istituzioni fra di loro e questo non è non è cosa che succede in tutte le regioni e qualche volta non succede neanche da noi quindi stiamo cercando su questo di fare passi avanti importanti e poi le istituzioni e le forze sociali
Per se questo non riusciremo a fare concretamente intorno ai progetti che abbiamo definito e se soprattutto insieme sapremo opporre il tema della competitività dei nostri sistemi nella dimensione internazionale de io credo che avremo creato le condizioni perché la Toscana Possessed è tra le prime Regioni accoglierei il il vento nuovo della ripresa e dare anche soddisfazione ai nostri territori i quali in questo periodo credo lo possiamo dire con una certa soddisfazione
Nonostante tutte le difficoltà sono però riusciti a mantenere quegli elementi di coesione sociale di riduzione della disoccupazione e di volontà di innovazione che fanno che sono diventati i tratti distintivi del nostro territorio
Ringrazio molto il presidente Ceccuzzi per l'invito che mi ha rivolto voglio confermare qui l'assoluta disponibilità della Regione Toscana di essere parte attivo di tutti i grandi progetti di innovazione di competizione su cui lavoriamo e mi auguro vivamente che da questa Assemblea vengono ulteriore elementi che ci spingono attrarre insieme buoni risultati in questa situazione grazie buon lavoro
Passo allora alla mia relazione ringraziando molto il presidente Martinelli ha ricordato alcuni passaggi che anch'io ricorderò perché riteniamo di aver fatto un lavoro che serve alle imprese
Signor presidente del Senato autorità colleghi amici signore e signori questa nostra Assemblea coincide con l'inizio di un nuovo ciclo politico
In Europa e nel nostro territorio un nuovo Parlamento europeo nuove amministrazioni locali
Un nuovo quadro di rapporti ed equilibri fissato dal voto popolare sul quale augurabile che si costruiscano le basi per il completamento delle riforme istituzionali
Sui risultati non abbiamo Espresso e non esprimeremo alcuna valutazione politica si tratterebbe di opinioni certamente legittime per ciascuno di noi come singoli imprenditori e come cittadini
Ma sarebbero fuori luogo per un'associazione come la nostra
Che fa della propria indipendenza e totale autonomia da partiti e schieramenti uno dei cardini della sua ragione d'essere ed uno dei punti di forza della propria capacità di rappresentare gli interessi dei propri associati e quelli più generali della collettività
Questo non vuol dire che ci sottraiamo dall'assolvere un ruolo politico in senso anche lato anzi non rinunceremo mai a mettere all'ordine del giorno della politica
I temi e Priori
Da di interesse collettivo da affrontare lo abbiamo fatto a livello nazionale lo abbiamo fatto anche nella nostra provincia di Firenze
Dove abbiamo presentato la posizione dell'imprenditori ai candidati sindaci ed a candidati e la presidenza della Provincia sulle problematiche
Che a nostro giudizio in una visione strategica di medio-lungo periodo dovrebbero essere affrontate nell'arco del prossimo mandato amministrativo
Non è stata un'invasione di campo
Ma il contributo di chi non si rinchiude in una antistorica visione particolare corporativa dei propri interessi e vuole concorrere a costruire una nuova duratura prospettiva di crescita economica e di sviluppo per tutta la nostra area
Si è chiusa da pochi giorni una campagna elettorale nella quale il normale necessario confronto di uomini e di programmi
Ha lasciato troppo spesso il posto austeri le polemiche ed a dibattiti nominalistici
Come se si potesse fare politica attraverso lo scontro
Piuttosto che nella ricerca propositiva di soluzione alle urgenze che abbiamo di fronte queste sì da discutere da verificare
O si inverte questa tendenza o il declino è assicurato a farne le spese dell'Europa la grande assente dal dibattito non solo in Italia
Ho detto che da parte nostra non vi è alcuna valutazione politica elettorale ma come imprenditori non possiamo esimerci dall'esprimere una forte preoccupazione
Per l'elevatissimo astensionismo che ha caratterizzato le votazioni perfino nei Paesi di recente ingresso nell'Unione
Per il marcato riferimento alla situazione interna dei singoli Paesi piuttosto che a giudizio sulle scelte politiche da compiere in Europa
Per il successo di forze e movimenti che pur di segno opposto sono uniti da opinioni decisamente anche europee
Di fatto in tutti i Paesi dell'Unione siamo stati incapaci di pensare europeo
Ed abbiamo guardato al nostro contingente o in misura anche maggiore abbiamo manifestato totale disinteresse da qui la nostra preoccupazione
Perché oggi più che mai e proprio l'Europa lo scenario rilevante della nostra attività d'impresa e l'orizzonte delle nostre opportunità
Quando le imprese italiane magari dopo qualche esitazione un timore iniziarono a confrontarsi con il mercato europeo considerando che proprio grande mercato di riferimento altri eravamo negli anni se sali inizi degli anni sessanta
Rifiutavano l'idea stessa dell'Europa
Accenna questo aspetto non per rivendicare ruoli di primogenitura che non ci spettano ma per sottolineare come per le impresa il tema della crescita dell'Europa come istituzione come mercato e danni di importanza vitale oggi vorremmo vedere consolidato il ruolo dell'Europa come forte ed omogeneo soggetto politico in grado di stare autorevolmente sulla scena delle relazioni internazionali
Capace di confrontarsi nella competizione pesa più accisa dalla globalizzazione delle vicende economiche con le altre aree di rilevanza mondiale ahimè ben più omogenee e più forti istituzionalmente
C'è un pesante deficit di coesione che paghiamo tutti in termini di autorevolezza
E un deficit di governance che genera burocrazia
Allungamento dei processi decisionali disparità di regole nei mercati nonché una normazione eccessiva che tende a creare lacci e laccioli anziché flessibilità e liberalizzazioni
La firma della Costituzione europea anche per le forti ma probabilmente necessarie mediazioni su cui nasce non può che essere considerata un punto di partenza l'apertura di una nuova fase piuttosto che un traguardo raggiunto
Con l'ingresso nell'Europa politica dei dieci nuovi Paesi si è realizzato un processo di riunificazione con un potenziale di portata epocale
Ma questo gigante geografico ha bisogno di regole comuni e condivise che portino in tempi non lunghi ad un'area economica e politica omogenea
Capace di giocare il ruolo che le spetta nella competizione internazionale non soffocata da divieti e inutili orpelli
Se questo processo di omogeneizzazione sarà guidato con sagacia e lungimiranza e ripeto in tempi ragionevoli l'allargamento dell'area comunitaria potrà rappresentare un'occasione formidabile di sviluppo
Se invece il disegno politico economico di integrazione venisse a mancare
I particolarismi pre varrebbero e si rischierebbe di avere un corpo di gigante sulle gambe di un anno
E la stessa frammentazione di interessi e particolarismi che abbiamo scontato e scontiamo quando in compagnia di pochissimi altri paesi
Ci troviamo a difendere i nostri di marchi di origine dalla concorrenza sleale dell'economie del far East e non solo del far East
Oggi le nostre produzioni sono fortemente penalizzate da quattro fattori concomitanti
La forza dell'euro il crollo della domanda le nostre principali mercati di riferimento
La concorrenza sempre più agguerrita da parte di economie che beneficiano di condizioni di cambio favorevoli e di mercati poco regolamentati il mancato controllo dell'importazione di beni contraffatti
Sul made in Italy e siamo fuori tempo massimo si può discutere se made in Italy vuol dire produce solo produzioni Italia vuol dire certamente vuol dire qualità certamente vuol dire riconoscimento delle nostre peculiarità oggi le nostre imprese sono in affanno pur dimostrando nel Complesso ottime doti di resistenza
Non c'è declino ma la situazione non è facile ognuno deve fare la propria parte le imprese ma anche le istituzioni a partire da Bruxelles
Dove fino ad ora
Si è ritenuto di rispondere alle sfide della competizione globale dei mercati solo con gli esercizi dialettici e di compromessi o peggio ancora con tatticismi vetro del diplomatici e mi riferisco all'ultimo negoziato
Sul commercio internazionale
Non cerchiamo né sussidi né protezioni ma chiediamo decisioni politiche e interventi rapidi
La situazione è grave per affronta l'adeguata mente l'intera filiera istituzionale Europa Stato Regioni deve fare sistema in questa materia si gioca allo sviluppo non solo di una parte importante dell'industria fiorentina ma di tutta l'industria italiana
Fare sistema a livello di filiera istituzionale non significa omogeneità politica ma capacità di svolgere fino in fondo il proprio ruolo in un armonico sviluppo delle proprie competenze
Come Confindustria Toscana abbiamo avanzato proposte di politica commerciale di politica industriale che riguardano alcuni settori portanti della nostra economia e tra tutti quello della moda che ha sicuramente un impatto rilevante nella nostra regione
Dicevo in primo luogo c'è la tutela e la promozione dei marchi ma non basta ci vuole reciproche reciprocità di accesso nei mercati reciprocità non è una parola da convegni è una necessità di politica economica
Occorrono strumenti tutela nei flussi commerciali
Per attenuare le asimmetrie del nella concorrenza e le perturbazioni del mercato arrecate da grandi paesi esportatori come la Cina si debbono eliminare le forme distorsive della concorrenza dumping ambientale sociale ed economico
E anche qui è necessario un forte impegno della unione europea per tutelare l'industria oggi esposto ad una concorrenza no mala
Si deve intensificare la lotta alla illegalità della e dalla contraffazione rendendo più efficace il sistema dei controlli presso le dogane comunitarie
In sintesi ci vuole più Europa nel rispetto dei valori distintivi di ciascuno Stato e all'interno di esso delle singole aree regionali
Da questi soggetti attendiamo un rinnovato sforzo comune che consenta alle imprese europee di tornare a scommettere sulla propria capacità di competere
Oggi la competitività è un problema europeo ma tolti alcuni Paesi per la maggioranza e i nostri parla del messaggio di Lisbona sembra essersi smarrito dentro una realtà che vede un generale invecchiamento delle popolazioni
L'arroccamento su modelli di stato sociale inadeguati e dai costi insostenibili un fisco oppressivo e non incoraggiante perché vuole innovare e crescere
Un insufficiente grado di infrastrutturazione un elevato livello di protezionismo un limitato tasso di liberalizzazioni in poche parole
Gli obiettivi di Lisbona che se raggiunti si avvicineranno alla competitività economica dell'area nord americana sono ancora lontani
è auspicabile che il nuovo Parlamento la nuova Commissione l'allargamento ai dieci Paesi che si sono aggiunti di hanno rinnovato Space lancio nel senso ora indicato
La politica italiana deve guardare maggiormente all'Europa essere più incisiva nelle scelte di politica economica europea
Un atteggiamento meno deciso potevamo permettercelo quando con gli altri Paesi avevamo un rapporto di cooperazione e competizione quando la nostra moneta riusciva a colmare i deficit competitivi del sistema Italia
Abbiamo fatto grandi sacrifici insieme agli altri nella moneta o per entrare insieme agli altri nella moneta unica cioè nell'euro
E non sono finiti questi sacrifici in termini di il potere di acquisto
Non dobbiamo esserne pentiti mai sacrifici debbano ora seguire i frutti attesi dobbiamo colmare il divario che separa la nostra economia da quelle più avanzate del continente rimuovendo le cause che penalizzano la nostra competitività dai capi infrastrutturali all'insufficiente capacità di attrarre investimenti dalla fiscalità troppo onerosa
Ad una pubblica amministrazione che non riesce a rinnovarsi ed a semplificare ripeto semplificare le procedure
Dalle mancate liberalizzazioni ai deficit nei campi della ricerca e dell'education
E se vogliamo essere capaci di svolgere insieme agli altri Paesi che costituiscono la spina dorsale della nuova Europa quel ruolo propulsivo innovativo che appare indispensabile
Non possiamo non guardare anche al nostro sistema Paese non possiamo non guardarci negli occhi ed avviare una nuova stagione politica che miri alle soluzione di questi problemi anche dal punto di vista istituzionale
Non giova un sistema paese in cui molte grandi riforme necessarie compresa la riforma federale
Sono ferme in mezzo al guado tra annunci riletture compromessi agguati parlamentari
Una lettura frettolosa
Dell'intervento del presidente Montezemolo ha fatto supporre una marcia indietro di Confindustria rispetto al federalismo non è così
Le imprese continuano a sostenere l'opzione federale come elemento di modernizzazione del sistema istituzionale capace di avvicinare i livelli di governo alle reali esigenze del territorio quello che non vogliamo è un federalismo confusionario e conflittuale
Che aumenta i costi e introduce pericolosi elementi di litigio di litigiosità tra i livelli di governo non è ammissibile che in questo Paese i rapporti istituzionali tra governo centrale e governi locali siano in larga misura basati sui ricorsi alla Consulta
Ne va della credibilità delle istituzioni ne va dell'applicazione di un federalismo fecondo capace di rispondere alle esigenze tipicità nell'unità nazionale e nel contesto europeo
Abbiamo davanti due anni elettorali l'ha ricordato anche il presidente Montezemolo recentemente in un suo intervento in un'assemblea di altra associazione
L'anno prossimo toccherà alle elezioni regionali e quindi sarà la volta e le politiche
Consentitemi di credere o di auspicare o disperare o come volete che malgrado ciò ci si renda conto da parte di tutte le forze politiche che il tempo degli scontri personali e nominali è fuori luogo in un Paese moderno e che si ritrovi un clima di normale confronto sulle proposte e sulle idee
Un Paese ordinato nel quale il rispetto e riconoscimento istituzionale non mortificano la competizione politica ma ne esaltano le funzioni rappresenta un terreno fertile per riavviare lo sviluppo delle imprese
Anche perché noi il sistema delle imprese non possiamo permetterci due anni di non governo dell'economia
Il tempo dell'economia scorre oggi rapidissimo rischiamo di pagare cari i ritardi che generano una sfiducia diffusa che condiziona non solo l'immagine del Paese ma lo stesso andamento delle attività economiche
Oggi l'economia della nostra regione come quella di tutto il mondo del resto
è interessata da grandi cambiamenti
Rimane intatto il serbatoio di imprenditorialità diffusa che è stata la risorsa primaria su cui Firenze e la Toscana hanno costruito la loro storia di benessere e coesione sociale
La rapidità dei cicli innovativi la mutevolezza delle tendenze del consumo la mancanza di punti di riferimento stabili che deriva dalla globalizzazione dell'economia rendono oggi mercati più dinamici accrescono la complessità delle strategie delle imprese
Non è facile capire la direzione del cambiamento ma corre imparare a convivere con esso e possibilmente a guidarlo
Ci sono fattori contingenti che deprimono deprimono il tono della nostra economia ma ci sono anche segnali
Che danno il senso delle potenzialità esistenti ed aiutano a disegnare possibili scenari futuri dal nostro osservatorio riusciamo a intravedere questi segnali di cambiamento oggi ancora deboli ma che sicuramente si consolideranno in futuro
Avanza la diversificazione settoriale
La meccanica trova nuove attività applicative acquista dinamicità una nuova industria alimentare meno mass market e più di nicchia attento ai cambiamenti nel gusto dei consumatori e alla crescente domanda di qualità
Il distretto così richiamato di Jarno Valley supera bene gli affetti della bolla finanziaria della net economy
Si consolida la presenza dell'industria del lusso che riesce a fondere capacità manifatturiera tradizionale con logiche di gestione innovativa
Nasce l'industria del benessere e del tempo libero come quella legata al turismo culturale rurale
Sono pochi tratti che disegna una realtà industriale dove certamente non mancano i problemi ma che altrettanto certamente non può essere descritta con l'immagine del declino e della decadenza vi sono grandi opportunità di crescita sulle quali dobbiamo investire
In altri termini
Ci rifiutiamo di guardare al futuro con le lenti Trichet abbiamo passato un periodo difficile in cui la crisi economica dei Paesi europei è stata forse la più lunga del dopoguerra
Ed è stata intrisa di fatti come il terrorismo internazionale la guerra che hanno profondamente minato la fiducia di tutti nel Foot
Sono certo che l'industria di questa provincia di questa Regione non cederà mai neppure intellettualmente alla tentazione di mettersi nella scia di coloro che colpiti dalla sindrome del declino sono più portati alla rassegnazione che alla volontà del di riscossa
Ne sono sicuro perché credo nello spirito tenace dell'imprenditore di questa terra
Continueremo a fare il nostro mestiere anche se cambiano gli scenari noi crediamo nell'impresa e crediamo nello sviluppo del nostro territorio
Firenze la sua provincia resteranno una grande realtà industriale non diventeranno una Disneyland della cultura la conoscenza sarà la molla del nostro futuro industriale
Certamente a fronte di aziende solide e redditizie c'è chi fatica a tenere il passo dello sviluppo tecnologico e dei mercati
Perché il suo posizionamento e non gli permette più di accumulare le risorse necessarie per gli investimenti da troppo tempo attendiamo una ripresa E come Europa non siamo finora riusciti ad agganciare anche se forse qualche timido segnale cominciamo a intravedere
Ma in un momento di crisi non vi è alternativa
Occorre una strategia di reazione occorre tornare a innovare occorre ripensare la nostra strategia di sviluppo di medio termine anche riconsiderando i nostri cicli produttivi ed il nostro posizionamento sul mercato occorre che anche noi come associazione
Assumiamo nuovi impegni nei vostri confronti nei confronti di tutti gli associati
Non possiamo non partecipare a questi ripensamenti sul futuro delle imprese
Con il contributo della Camera di Commercio che ha affidato ad una società di alta consulenza aziendale il compito di assistere i nostri imprenditori in questi processi
Abbiamo dato corso alla prima di queste iniziative
La nostra associazione apre così un nuovo fronte a favore dello sviluppo andando ad analizzare i processi
E andando e gli scenari con le loro mutazioni e non solo a proporre politiche industriali
Per in banche per interventi nelle aziende che contribuiscano a superare l'attuale stato di crisi
Abbiamo costituito un gruppo di lavoro misto con l'Università di Firenze
Con lo scopo di arrivare non alla solita comprensione che non serve ma ad una definizione dei rapporti tra impresa e mondo universitario che vada nella direzione della concretezza e dell'effettivo contributo all'innovazione ed alla ricerca applicata
Il momento non è facile ma non è da noi farci sopraffare dalla sfiducia dalla rassegnazione la prima risorsa competitiva siamo noi stessi e i collaboratori che abbiamo intorno le nostre piccole imprese
Aiutate ad interpretare le nuove sfide ed a comprendere nuove prospettive saranno capaci di imboccare sentieri del cambiamento e crescere progressivamente anche sotto il profilo dimensionale
Siamo uomini che sanno esprimere con grande impegno e passione il loro lavoro imprenditoriale in un orizzonte di responsabilità sociale consapevoli della centralità dell'impresa nella società
E sempre più attenti ai rapporti e legami con gli altri operatori economici così come il contesto territoriale ed allo sviluppo del capitale umano
è questo il messaggio che arriva anche dalla nuova Presidenza confederale
Con coraggio e orgoglio oggi ribadiamo che l'impresa è anche un soggetto pubblico sente la propria responsabilità sociale intende perseguire l'etica della trasparenza nella gestione
E vuole concorrere insieme alle istituzioni e agli altri soggetti della società al progresso economico e sociale dell'area in cui opera
Ma chiede reciprocità chiede il riconoscimento del proprio ruolo sociale e delle proprie legittime finalità chiede in una parola
Che cade il cliché dell'industria nemica dell'ambiente dissi Patricio delle risorse naturali sfruttatrice del lavoro dell'industria da tollerare come un male necessario della contrapposizione fasulla tra piccola e grande industria
E la risposta positiva questa richiesta non deve rimanere fine a se stessa ma deve avere come conseguenza comportamenti coerenti da parte degli altri soggetti istituzionali economici e sociali
Si è da poco insediata la nuova presidenza di Confindustria che come sistema toscano abbiamo sostenuto tra i primi in Italia
Abbiamo chiesto una Confindustria che con la passione e l'entusiasmo degli imprenditori italiani sapesse farsi carico delle sfide che abbiamo di fronte perché chi le rappresenta l'impresa
Non può limitarsi a contemplare la crisi ma deve affrontarla facendo leva sul tradizionale punto di forza nostri e di tutto il sistema Paese
Abbiamo indicato quattro priorità che dovranno entrare subito nell'hacienda Della Nova Press che avverrà a breve sarebbero dovute entrare ma sono entrate nell'agenda della nuova presidenza confederale
La difesa e la promozione del made in Italy la rimozione dei nodi infrastrutturali che frenano la nostra competitività rischiamo italiani fuori dalle grandi reti europee intere aree
L'innovazione spingendo sul rapporto diretto e concreto con università e centri di ricerca una partnership da costruire tra in prese e sistema bancario
Una Confindustria capace di mantenere una visione alta e laica della società esercitando un ruolo propulsivo e mai difensivo
E di tenere fermi quattro valori che come industriali fiorentini abbiamo sempre avuto presenti nella nostra azione l'indipendenza politica culturale operativa per agire in totale autonomia
Nell'interesse delle imprese italiane dello sviluppo del Paese il rispetto del Senato nel senso dell'osservanza delle regole dell'eticità comportamentale ma anche dell'ascolto
Le radici che si traducono nella valorizzazione degli elementi originari della nostra identità tra cui il ruolo centrale delle associazioni territoriali come casa e gli imprenditori
E l'associazionismo valore fondante del nostro sistema che si riverbera positivamente su tutta la società
Gli abbiamo chiesto una Confindustria unita orgogliosa del contributo dato alla crescita economica e sociale del Paese
Che tenesse alto il livello del dialogo senza inutili di compiacenze o sindromi da fortino che recuperasse il dialogo con gli attori sociali primo tra tutti il sindacato
Mi sembra che dal possiamo essere molto soddisfatti del programma del presidente Montezemolo
La competizione internazionale ci vuole in prima linea a difendere le posizioni di benessere che abbiamo faticosamente conquistata negli anni
L'alternativa è cambiare il nostro modello economico e fare della nostra area un grande parco giochi magari per turisti mordi e fuggi non credo che sia ciò che vogliamo
Ma non basta la retorica delle buone intenzioni ci vuole uno sforzo di sistema un anno fa nel breve intervento di saluto dopo la mia elezione a presidente dell'associazione ripete il concetto del fare sistema
Abbiamo cercato di metterlo in piedi e di farla funzionare
Infatti ci vuole consapevolezza che fare gruppo e sinergia con le altre in prese bancarie commerciali finanziarie artigiane con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni non è uno slogan ma un impegno serio di non breve durata
Che richiede da parte di tutti uno sforzo consapevole grande capacità di comprendere anche le ragioni degli altri reciproca legittimazione
I problemi finanziari come finanziamenti per lo sviluppo delle nostre imprese le nuove regole del credito il maggiore impegno di capitali da parte degli imprenditori
Non si affrontano nella contrapposizione tra banca e impresa o nell'accusarsi reciprocamente di varie mancanze
Si deve invece incontrarsi e discutere con l'obiettivo di trovare insieme soluzioni condivise coscienti che facendo squadra sarà più facile vincere la sfida contro il declino
E questo vale anche per i rapporti con le altre categorie economiche proprio a Firenze tutti insieme abbiamo cercato di superare ogni futile tatticismo nell'affrontare questioni di comune interesse
Guardando avanti ed avviando una strategia in cui il raggiungimento di obiettivi primari avesse la prevalenza rispetto a scelte di parte
Alle altre associazioni come noi rappresentative di interessi economici rivolgo grazie di essere qui e un cordiale saluto
Quanto al rapporto con le organizzazioni sindacali ritengo che a noi qui a Firenze in Toscana faccia particolarmente piacere il clima che si è instaurato con l'avvento di Luca di Montezemolo
Alla presidenza di Confindustria e spero che sia un clima che dura abbiamo sostenuto quella linea in tempi non sospetti e possiamo rivendicare insieme alle organizzazioni sindacali di non avere mai interrotto il filo dei nostri rapporti
Ed oggi stiamo lavorando insieme per dare a tali rapporti una nuova spinta capace di aiutarci a determinare obiettivi comuni ed un cammino per raggiungerli anche quando essi dovessero riguardare situazioni di crisi
Proprio in questi giorni stiamo lavorando a un verbale che fissa questi obiettivi con le organizzazioni sindacali è importante che insieme comprendiamo che anche nei momenti di contrapposizione di contrasto
Il mantenere fermi il rapporto relazionale e gli obiettivi condivisi rappresenta una base certa per aiutarci a superare le difficoltà lo sviluppo e la coesione sociale sono strettamente legati
Solo riuscendo a costruire un quadro generale di compatibilità sarà possibile assorbire le posizioni estreme
Che rischiano di costituire un ulteriore freno non solo al recupero di competitività e lo sviluppo delle imprese ma anche a tutto il territorio
E anche alle organizzazioni sindacali che sono qui presenti va il mio saluto più cordiale
A livello toscano l'ha ricordato il Presidente Martini nel suo intervento
Abbiamo sottoscritto con il governo regionale e le altre parti sociali un nuovo patto
Nel quale lo sviluppo del territorio declinato in tutti i suoi aspetti si coniuga con l'impegno della crea la crescita delle imprese che si riconoscono come elemento fondamentale della società toscana
Non abbiamo richiesto aiuti mirati fatti solo per noi
Abbiamo individuato una serie di progetti quattordici dal ricordato il Presidente Martini per creare le condizioni per la crescita dell'impresa e per il loro riposizionamento sul mercato favorendo innovazione ricerca e tutti siamo chiamati a condividere questo obiettivo finale costruire un nuovo sviluppo di qualità per la nostra regione che passa anche dalla nuova stagione di industrializzazione
è una grossa scommessa in cui non ci sono vincitori e vinti ma o tutti i vincitori o tutti vinti
Sviluppo qualificato per noi significa innovazione internazionalizzazione difesa e tutela del made in Italy i settori che sono da sempre i nostri punti di forza devono consolidarsi e qualificarsi
I settori a maggior valore aggiunto ed a più alta intensità di conoscenze e di ricerca devono svilupparsi più rapidamente
Il patto ha indicato la strada di un nuovo posizionamento del nostro sistema produttivo regionale
Nella difficile competizione internazionale le sfide sono difficili bisogna fare sistema su alcuni obiettivi fondamentali
Occorre più innovazione per favorire l'aggregazione di territorio di filiera ci vuole una maggiore internazionalizzazione serve maggiore efficienza nella della pubblica amministrazione
Da raggiungere semplificando innovando con l'ausilio delle nuove tecnologie ma anche attraverso l'introduzione dell'analisi di impatto della regolamentazione è questo un punto che a noi preme molto perché la semplificazione vuol dire meno costi
Del per le nostre aziende
Occorrono il potenziamento della rete infrastrutturale e logistica della regione
Occorre una committenza pubblica che valorizzi il tessuto imprenditoriale del territorio una maggiore qualificazione delle risorse umane
E infine
Un sistema bancario che sia partner della nuova infrastrutturazione della Toscana attraverso il project financing o altri strumenti
Che agevolino la realizzazione delle grandi opere sostenga il cambiamento l'innovazione e l'internazionalizzazione delle imprese premiando chi fa seriamente industria anche ristrutturando sì
Il patto traccia una strada concreta da seguire nei prossimi anni
Un risultato conseguito anche grazie al metodo della concertazione non di maniera
Che ci ha consentito un lavoro strettamente legata a contenuti ed obiettivi condivisi con il patto ci auguriamo si possa inaugurare una nuova stagione del fare di cui come imprenditori sentiamo una forte necessità
E questa è la concertazione se vogliamo non una stanca ritualità che accompagna l'attività di governo un estenuante ricerca del consenso peggio ancora un luogo di compromesso ma una sede di confronto anche serrato
Che si traduce in atti concreti su cui convergono risposti tutti gli attori dello sviluppo del territorio
Oggi che questo metodo di confronto si estende anche ai livelli provinciale comunale e assolutamente necessario condividerne gli obiettivi e gli scopi
Ma sia chiaro che al di là delle parole della loro etimologia su cui si può discutere
All'infinito è indispensabile che vi sia la voglia lo spirito di dialogare ma nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali perché la responsabilità di decidere di governare non può essere concertata
Con questo spirito e con queste finalità abbiamo posto ai candidati in occasione delle recenti elezioni amministrative lo ricorda tra l'inizio il tema dello sviluppo perché lo sviluppo non è un optional ed è l'unica carta vincente da giocare per la nostra aria nei prossimi anni
Firenze la sua provincia vivono da sempre in un'economia globale
Da sempre la loro immagine loro attività economiche sono internazionalizzate
Grandi imprese storiche ne hanno superato danni confini la popolazione ha nel suo DNA all'intraprendere
Questo territorio oggi ha bisogno di te ha bisogno di tornare a pensare in grande di non fare solo l'ordinario ma soprattutto lo straordinario che significa Grandi Progetti e scelte coraggiose sempre in funzione dello sviluppo
Firenze è una delle prime città d'arte del mondo
E per questo normalmente ricordata fai una definizione che non è esaustiva
Per descrivere la complessità del suo territorio
La provincia di Firenze e anche la capitale del made in Italy ma è una delle prime realtà industriali del nostro Paese
E qui oltre a un tessuto radicato e diffuso di piccole e medie imprese che ad un terziario avanzato di grande dinamismo sono prese
Ti primarie industrie metalmeccaniche metallurgiche farmaceutiche agroalimentari
Insisto su quest'ultimo aspetto perché lo stereotipo Firenze capitale del restarci mente della cultura che ancora oggi e la nostra bandiera senza rinnegare la non fa giustizia di queste ultime caratteristiche che sono state dei forti driver di successo per tutta la nostra area nel manifesto distribuita candidate c'era chiaro l'impegno che oggi voglio ribadire qui per il futuro del del nostro impresa e noi come associazione faremo un pressing e stretto nei confronti degli amministratori locali
A loro chiediamo di lavorare per lo sviluppo del territorio aiutando così la competitività delle aziende da loro crescita l'insediamento di nuove attività
Dobbiamo fare un salto qualche qualitativo sul fronte delle dotazioni materiali e dei servizi e sul fronte della capacità di amministrare
Per questo ci adopereremo per favorire un impegno forte convinto sia della parte pubblica che di quella privata
Il primo obiettivo a cui mirare è una grande moderna Città Metropolitana integrata nella sua area vasta con un'economia basata sul motore dell'industria manifatturiera di qualità della conoscenza e del turismo dotata di welfare efficiente ed economicamente sostenibile
Continuerà la nostra disponibilità al dialogo al confronto sulle idee e sui programmi sui progetti nel rispetto delle diversità istituzionali e dei differenti ruoli ma sposteremo l'attenzione sull'effettivo per il operatività non a caso abbiamo posto a tutti i candidati negli enti locali che hanno chiesto di confrontarsi con noi di accettare un'agenda con scadenze annuali definite per la verifica degli impegni presi
Che valesse per le nuove maggioranze ma anche per le nuove opposizioni il cui ruolo è determinante nella realizzazione dei programmi
In questa prospettiva abbiamo individuato sette priorità inutile che vada molto a fondo su questi temi perché il documento è comunque a disposizione giù
E indispensabile superare i confini amministrativi attuali ormai fittizie anche economici e di individuare aree omogenee di sviluppo all'interno di un disegno di governo complessivo dell'area almeno metropolitana abbiamo salutato con soddisfazione l'impegno sottoscritto da trentatré candidati sindaci dell'area che si sono dichiarati pronti ad indire un referendum su questa materia è una direzione di marcia da percorrere quanto prima
Senza dimenticare le interrelazioni che si devono creare tra l'area metropolitana istituzionalizzata e gli altri territori della provincia che hanno scelto per ragioni politiche o per naturale collocazione di non farne parte perché il nostro obiettivo è di evitare la marginalizzazione dei territori e quindi delle imprese ivi localizzate
C'è il tema delle infrastrutture dove o si inaugura definitivamente la stagione del fare o il nostro territorio rischia il collasso occorre un programma di vasta portata e di forti investimenti che faccia recuperare il tempo perduto e che va dalla realizzazione della circonvallazione nord Firenze ai collegamenti viari aree di parcheggio e servizi aggiuntivi per la zona di Novoli alla rimodulazione dei servizi e delle infrastrutture di trasporto da e verso la città
La nostra mobilità e tarata su flussi di traffico di vent'anni fa
Serve un ripensamento del sistema ferroviario la mobilità su rotaia deve trovare un efficace collegamento nel trasporto pubblico da rendere davvero alternativo al mezzo privato ma senza demagogiche imposizioni
Ed anche collegamenti regionali nazionali e internazionali devono essere adeguati
Sono necessari un sistema aeroportuale toscano efficiente il linea con gli standard internazionali bisogna farla questa pista trasversale bisogna farla Firenze
La realizzazione della bretella Barberino Incisa la costruzione del termovalorizzatore che è l'unica alternativa le discariche non più compatibili con la tutela dell'ambiente
C'è la materia dei servizi pubblici la cui gestione deve rispondere alle esigenze delle imprese
Energia rifiuti acque trasporti sono voci che incidono pesantemente sul conto economico delle aziende e pesano sulla competitività del territorio
La riduzione dei costi passa dalla revisione del modello di gestione
Non bastano apparenti privatizzazioni serve una gestione industriale con piena responsabilità nella conduzione e obiettivi chiari
C'era un welfare dove diciamo no a un abbassamento del livello di assistenza e di tutela ma fortemente sia al miglioramento dell'efficienza e all'attenzione ai costi quello che serve
è una nuove forte integrazione con i servizi privati e con il volontariato che soprattutto nel nostro territorio risorsa preziosa
Ci sono la cultura il turismo dove chiediamo azioni concrete creative di promozione del prestigioso brand di Firenze del territorio che la circonda azioni che avranno successo solo se tutte le amministrazioni locali
Sapranno creare un collegamento operativo tra cultura e turismo
E solo una guida unificata affidando una delega di forte rilievo politico sarà possibile evitare la dispersione delle risorse in mille rivoli e manifestazioni gestiti da troppi enti magari in concorrenza tra loro
Occorre infine un forte rilancio delle attività fieristiche congressuali
Serve un'offerta di livello alto
Che assolva anche alla funzione di ulteriore try no per i riposi o per il riposizionamento del territorio e in questo quadro Firenze Fiera dovrà portare avanti il programma tracciato dai soci attualizzando la sulla base delle esperienze maturate nell'ultimo periodo ci sono la formazione la scuola dove sono già presenti interventi misti pubblico-privati per creare scuole specializzate post-diploma
Formare quadri e risorse capace di inserirsi immediatamente con successo nel sistema produttivo
E grazie a questo impegno che oggi si può parlare di una vera e propria industria della conoscenza proprio qui a Firenze recentemente la nostra scuola di scienza aziendale sta lanciando come sapete un corso di formazione
Per immigrati con l'obiettivo di formare dei quadri che aiuteranno le nostre industrie nei paesi di loro provenienza e questi sono fatti che contano e che pesa e c'è il marketing territoriale
Che deve favorire facilitare contatti inserire nostra impresa nei circuiti internazionali attrarre investimenti essere il mezzo per consentire il recupero di contenitori di pregio architettonico come ulteriori elementi per lo sviluppo
Quello fiorentino un territorio appetibile può diventare sede privilegiata di centri di direi decisionali e di ricerca a livello internazionale
Vado a concludere questa relazione forse un po'lunga ma essendo la prima dopo dopo giovane presidenza mi vorrete scusarmi
è stato un anno impegnativo un anno nel quale
La nostra associazione si è impegnata su molti grandi temi
Primi tra tutti quello della competitività della città e della sua provincia ed il necessario rilancio del nostro sistema economico moltissime le sfide
Che oggi si pongono al nostro territorio alle istituzioni e alla classe politica alle parti sociali
Ma anche e soprattutto hanno i stessi
Come industriali siamo particolarmente sensibile a queste sfide perché sappiamo il prezzo che si paga hanno saperle affrontare adeguatamente
Alle imprese non è consentito adagiarsi in pigrizie opposizione di comodo o coltivare il vizio della sfiducia non lo è stato in passato non può esserlo oggi che queste sfide si fanno sempre più minacciosa
Non è nostra abitudine chiedere impegni solo agli altri
Sappiamo che da parte nostra occorre aggiornare il modo di fare impresa investire maggiormente ricerca innovazione
Aumentare il nostro tasso di internazionalizzazione non solo esportando ma anche producendo all'estero senza dismettere l'investimento in Italia
In una parola
Dobbiamo rafforzare la posizione competitiva delle nostre imprese
Lo lo lo sappiamo come fare imboccando Cile manici
L'associazione deve fare la sua parte a fianco degli imprenditori
Nel corso dell'assemblea privata che seguirà questa ne parleremo più diffusamente ma mi preme qui sottolineare che attuata la revisione statutaria ed una necessaria ristrutturazione organizzativa interna
Assindustria e ora fortemente impegnata nel supporto alle aziende
Per mobilitare le verso nuovi investimenti e innovazione di processo e di prodotto per la per la nove i mercati in un quadro di verifica del loro posizionamento strategico e dello sviluppo per potenziale del settore in cui opera
Voglio riprendere un concetto che a me sta a cuore
Come ci sentiamo in prima linea mobilitati per far vincere le nostre in prese la partita della competizione globale
Ci dobbiamo sentire anche in prima linea per innalzare la capacità di tutta la nostra area di creare valore
Poiché l'impresa non è un'isola felice e l'importanza e il territorio nel quale essa inserita è sicuramente un fattore determinante della sua competitività noi siamo convinti che il nostro territorio abbia le carte in regola per posizionarsi tra le realtà leader della nuova Europa ed è questa l'opzione strategica che proponiamo alla città e la sua provincia
Lo chiediamo alle altre forze economiche a quelle sindacali a quelle culturali
Procediamo alle forze politiche lo chiediamo ai nuovi amministratori che si accingono a prendere le redini della Provincia e dei Comuni qui lo chiediamo anche alle forze di opposizione che si formeranno
Spetta a loro compiere le scelte che possano favorire la crescita
Spetta a noi parti sociali sollecitare queste scelte e sole e si sostenerle con coerenza consapevoli che la buona amministrazione deve esserlo non soltanto nei contenuti ma anche nei tempi
Sottolineo anche nei tempi
Nella mansarda queste richieste pressanti non ci dimentichiamo che la nostra autorevolezza
La nostra leadership sul mondo della produzione sono strettamente legate alla nostra capacità come sistema industriale
Di imboccare di nuovo il sentiero dello sviluppo con rinnovato spirito d'intrapresa
Perché la cultura del declino non fa parte del nostro essere imprenditori e perché sappiamo bene che vince chi accetta il rischio e non si nasconde dietro paraventi di comodo o rendite di posizione grazie di avermi ascolta
Allora la parola ringraziandolo di nuovo del suo intervento al presidente del Senato senatore Marcello Pera
Signor presidente
Regia Asso Industria a Firenze signor presidente dalla Regione
Signor sindaco colleghi parlamentari autorità tutte signore e signori io vi ringrazio in primo luogo degli inviti che mi avete fatto partecipare a questa la vostra Assemblea vi porterà il mio saluto augurio personale tanti più cordialmente perché si tratta di Firenze dunque della mia regione anche della mia Terna cercherò brevemente di ricambiare la cortesia che mi è stata usata con alcune riflessione che mi sono state stimolate dalla lettura attenta prima dall'ascolto altrettanto attento adesso della la relazione del presidente Ceccuzzi
Il presidente ha iniziato con ricordare che questa Assemblea
Coincide con l'inizio di un nuovo ciclo politico con riferimento all'elezione del Parlamento europeo e adesso con l'approvazione del Trattato costituzionale europeo
Io credo che possiamo dire che siamo all'inizio anche di un nuovo ciclo economico con riferimento agli ultimi indicatori che riguardano il nostro Paese
L'uno e l'altro ciclo hanno certamente luci e ombre
Ma poiché le luci ci provengono da una nuova opportunità politica europea ed economica italiana io credo che si possa fondatamente
Ritenere che le ombre si stia nordica dando alle nostre spalle
Oggi possiamo dirci sufficientemente fiduciosi circa le possibilità di imperfezioni di quel terribile circolo negativo in cui il mondo proprio mentre assaporava ottimisticamente gli sviluppi della democrazia e della economia apparentemente senza limiti
Era precipitato l'undici settembre due mila uno
E quando dico fiduciosi non intendo naturalmente dire in attese
La fiducia non lo si aspetto
La si prepara e come un bene sul mercato cioè
E fa utili se lo si produce
Ma veniamo ai due cicli nuovi che si intravedono cominciando da quello politico europeo
Ha ragione il presidente Ceccuzzi quando dice che l'elevatissimo astensionismo che ha caratterizzato le votazioni
Mostra che di fatto in tutti i Paesi dell'Unione siamo stati incapaci di pensare europeo
è così purtroppo
E neppure in quei Paesi dell'Est Europa
Per i quali soprattutto noi italiani ci eravamo spesi parlando di ricongiunzione avvenuta dell'Europa piuttosto che di una
Larga mento concesso neppure in quei Paesi il pensare europeo è diventato un pensare diffuso
Perché
Io temo che la risposta sia questa
I cittadini dell'Europa non pensa all'Europeo
Perché l'Europa medesima non si sente europea
E con ciò intendo dire che loro ostenta darsi una propria identità politica
A identificarsi in un soggetto unico ad essere un unico protagonista
E anche coloro che a costo di mettere a rischio la unità dell'Occidente
Hanno pensato ho continuano a pensare all'Europa comodi un contrappeso o un contro bilanciamento della superpotenza americana
Non sono poi stati capaci di definirne i connotati
Si può voler essere un contrappeso
Mappe ora per esserlo realmente
Bisogna definirsi e dotarsi come tali
E competere con l'altro peso sul medesimo terreno
Che poi è principalmente quello economico e quello militare
Questo oggi l'Europa non sembra intenzionata a fare
Perché resti a sopportarne i costi
Perché manca di fiducia nelle proprie capacità
E perché non apprezza più
Il senso della propria storia
Cito il caso del richiamo alle radici cristiane già inserite nel preambolo del Trattato
Almeno nel primo preambolo perché come si sa
O forse come non si sa
Il Trattato costituzionale contiene singolarmente ben due preamboli uno generale e uno all'inizio della parte seconda che costituisce la Carta dei diritti
Non si creda che questo richiamo da parte di coloro che lo hanno sostenuto sia solo una questione accademica o storica o filosofica
Si tratta di qualcosa di più ben di più importante perché si tratta di identità
Più precisamente si tratta di sapere se l'Europa intenda essere una multiculturali e semplicemente aggregata zona di libero scambio
Con un minimo di istituzioni che la regolano
Oppure se vuole essere almeno in prospettiva
Un soggetto unico
Con propri specifici principi e valori
Essa tra questi principi e valori debbono rientrare
Non come accidenti storici capitati non si sa come ma come pilastri fondanti
E portanti
Di civiltà
Quella rispetto della persona
Quel primato dell'individuo quella distinzione fra l'individuo e lo Stato la società e lo Stato la religione dello Stato
Che sono venute all'onore del mondo
E non solo del mondo europeo
Grazie al cristianesimo
Si tratta di sapere se l'Europa crede davvero in questi pilastri che sono quelle che le hanno consentito di produrre la rivoluzione scientifica
Siamo a Firenze possiamo ricordare
La rivoluzione tecnologica la rivoluzione economica le rivoluzioni politiche le grandi conquiste sociali
Oppure
Se l'Europa li sente così fragili questi pilastri da provare il timore anche ad affermarlo dei
E io temo che di questo si tratti
Ed è per ciò che temo che oggi l'Europa fatichi a sentirsi europea
Soprattutto in un momento in cui l'Occidente
L'America con l'undici settembre l'Europa con l'undici marzo
Sono fatti bersaglio del terrorismo islamico
Riconoscersi o meno di una identità che ha radici tanto nella tradizione giudaico cristiana quanto nella tradizione greco-romana classica
Costituisce una differenza fondamentale
E non perché dobbiamo fare una guerra di religione contro qualcuno
Ma perché se qualcuno dichiara
Come di fatto dichiara di voler fare una guerra di religione contro di noi
Dobbiamo almeno essere consapevoli di chi siamo
Perché noi siamo un bersaglio e che cosa noi dobbiamo difendere
Oggi purtroppo su questioni essenziali come la politica estera la sicurezza la giustizia la fiscalità il welfare l'Europa una identità unità non c'era
O se ne ha una non è tale da essere competitiva con quella delle principale aree con cui dobbiamo confrontarci sul mercato geopolitico ed economico globale
è incoraggiante
Che negli ultimi giorni l'Europa abbia fatto progressi politici
E in questo senso si deve registrare la recente firma del Trattato costituzionale
Quella firma ha svolto la funzione di un altro
Di uno stop rispetto ai rischi di disaffezione anche di disgregazione di cui l'astensionismo elettorale ha mostrato i segni
Ora
All'altro dallo stop dobbiamo far seguire una marci avanti marci
Poiché il ciclo politico europeo si è invertito proprio rispetto ai segni negativi u o almeno si è arrestato non non dobbiamo fermarci
E dobbiamo avere la consapevolezza che la unione istituzionale europea
Segue e non precede l'unione delle politiche con Mosca come si dice oggi dalle Poggi SIS sociali ed economiche dei singoli Paesi europei
Se queste diventeranno convergenti
Allora quella cioè la istituzione diventerà unitaria
E se quella diventerà unitaria
Cioè se avremo un'Europa con una sola voce in tutti i settori che contano allora l'Europa diventerà competitiva
In concreto questo vuol dire riforme del mercato del lavoro
Dei sistemi pensionistici del fisco del welfare dell'istruzione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica
Vuol dire rimettere in moto quella carta di Lisbona
Per come ha ricordato il presidente Ceccuzzi sembra esserci smarrita
Meglio di altri assai meglio di altri
I nostri imprenditori sanno che il valore aggiunto dei nostri prodotti sui mercati del mondo
Dipende dalla nostra capacità di produrre
Dalla nostra creatività dalla nostra qualità dal nostro stile dunque dagli investimenti in risorse e uomini che consentono a tali capacità di svilupparsi
Il tema delle riforme anche alla base dell'altro ciclo commi sono difficili unici cioè quello economico italiano gli indicatori dicono che a partire almeno dagli ultimi quattro mesi
Il fatturato industriale sta crescendo e così la produzione le esportazioni di ordinativi consumi delle famiglie
Sono segnali e non ancora decisamente marcati
Ma sicuramente assai più marcati di quelli dei mesi precedenti e certamente di quelli dello scorso anno che si è chiuso con molto in cifre in rosso anche in Toscana soprattutto per quanto riguarda l'esportazione degli investimenti
Sul terreno delle riforme da fare per l'Italia vale ciò che si è detto per l'Europa
Si tratta di riforme istituzionali e di riforme economica
Le riforme istituzionali solitamente non guadagnano la prima pagina dell'attenzione dell'opinione pubblica
Ed è un errore
Perché la stessa fortuna economica di un Paese
Dipende dall'assetto istituzionale tramite questo dal sistema politico
Tutti conveniamo che la stabilità dei governi è un bene
C'è un bene l'alternanza delle coalizioni
Che è un bene la demarcazione dei poteri
La definizione dei liberi di decisione l'attribuzione delle responsabilità e così via
Se ciò concordo con il presidente Ceccuzzi quando dice che non giova un sistema paese in cui molti grande riforme necessarie compreso la riforma federale sono ferme in mezzo al quattro
Il federalismo è una realtà
E sarebbe decisamente antistorico metterla in discussione
Non è antistorico però dargli una forma ordinata
Dopo quella imperfetta approvata nella scorsa legislatura
Non è antistorico evitare che la distribuzione delle competenze fra Stato e Regioni finisca sistematicamente davanti alla Corte costituzionale la quale si trova costretto a surrogare
Le lacune del legislatore
E non è antistorico chiedere alla riforma in corso
Che non attribuisca come l'attuale testo purtroppo
Attribuisce al nuovo Senato federale
Poteri di veto sulle principale politiche dei governi
Quello di cento testo oggi è quello di centrosinistra domani e così via
Poiché come ho già detto la stessa competitività economica del nostro Paese dipende anche dall'assetto istituzionale
Io credo che gli imprenditori si debbano porre il problema e contribuire a risolvere ogni spirito di collaborazione con le istituzioni
Quanto alle riforme economiche
Le quattro priorità che sono state indicate dal presidente Ceccuzzi sono per unità di tutto il Paese oltreché dell'economia
Provinciale di Firenze Tosca la promozione del made in Italy
Lo scioglimento dei nodi infrastrutturali l'innovazione una diversa partnership impresa banca richiedono in primo luogo l'impegno del governo oggi di questo governo e della sua maggioranza
E lo stesso vale per la riforma del sistema pensionistico
Il sistema fiscale
Della tutela del risparmio
Che devono seguire
A quelle già adottati del mercato del lavoro che porta il nome di Marco Biagi
Delle grandi opere infrastrutturali e della scuola
Tutti sanno che i grandi risultati si ottengono quando in molti si uniscono attorno ad un grande progetto e ne diventano assieme protagonisti
Ma su questo fare assieme su questo fare sistema
Vi sono in corso tante dispute
è un pura vive che le discussioni sul metodo
Non sostituiscano quelli sul merito
Perché si perderebbero tempo prezioso e posizioni vantaggiose per la ripresa che si annuncia la tutela del risparmio ad esempio non può essere paralizzata dalle considerazioni sulla fortuna di questo o quel tale e così per la riforma fiscale io sono certa
Che in particolare gli imprenditori della mia terra
Con la loro storia
La loro cultura la loro capacità di cui io come il loro siamo orgogliosi vorranno e sapranno essere tra i protagonisti di questa stagione di riforme grazie a tutti devo
Allora signor la la parte pubblica della nostra assemblea termina qui spesso accompagniamo al presidente del Senato se da è ancora un attimo di tempo prima di uscire dalla stanza per ragioni di sicurezza
Taglia Michy che vogliono restare soprattutto ai colleghi
Che parteciperanno coi successivamente all'assemblea privata all'appuntamento senza nessun riferimento parlamentare ma è al corridoio dei passi perduti si chiama così