"L'amico americano: la politica estera italiana tra antiche fedeltà e nuovi scenari" - organizzato dalla Rizzoli Corriere della Sera, dall'Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e dallo Iai (Istituto Affari Internazionali) per presentare il primo numero della rivista "Global Fp" (presso la Sede dell'Ispi, Palazzo Clerici, via Clerici 5)

Grazie glielo dico in due parole chi si sia poi ti passo subito
Grazie
Grazie molte
Signore e signori
Come padrone di casa
Sono veramente molto lieto di dare
Una
In una occasione
Che per me per i coloro che si sono accinti a questa impresa particolarmente gradita
Li abbiamo riuniti in una tavola rotonda per parlare
Nella politica estera italiana dei rapporti con gli Stati Uniti d'America continuità e discontinuità
In questo importante campo
Perché ci sembra che in qualche modo sia il tema dominante nel dibattito di politica internazionale
In questo momento
Ma l'occasione c'è offerta dall'uscita la primo numero qui Global FP in collaborazione
Tra
Il gruppo RCS periodici
Vispi
Ho l'onore di presiedere Floriani l'Istituto Affari internazionali e
Ora imporre sì l'autorevole rivista di Washington
è un evento molto lieto per me
Lo dal FP
Riprende risponde uscite in un veste interamente nuova con degli obiettivi nuovi
E sotto l'autorevolissima direzione di Ernesto Galli della Loggia
Credo che non potrebbe esserci
In Italia in più autorevole gruppo di RCS Periodici è una più autorevole personalità
Di Galli della Loggia per mettere un timbro su una rivista di politica estera
Chi si avvale come voi sapete di nella partecipazione dalla collaborazione di di un'autorevolissima rivista americana
Non dico altro riprenderò magari la parola quando parleremo del tema che ci siamo
Proposte lascerei subito la parola a Ernesto Galli della Loggia
Grazie all'ambasciatore Biancheri grazie a voi tutti di essere qui per questa occasione diciamo così di Battesimo di questa nuova
Rivista
Per la la quale occasione abbiamo pensato appunto a fare questa tavola rotonda su un argomento di così stretta attualità due parole però le devo dire ritualmente su
La la rivista che oggi vede la luce
è una rivista come dice il suo nome
Dove direi appunto insieme a fine poi si è importante appunto però
La parola globale che forse più che alla politica estera in senso tradizionale all'Africa i rapporti tra gli stati tanti cancellerie le relazioni internazionali tradizionalmente intese vorrebbe prestare
Aiuto potrebbe prestare attenzione invece non invece cominciamo inoltre ai grandi mutamenti di scenario che oggi attraversano
Il mondo e per la prima volta forse insieme al mondo anche la vita quotidiana di tutti
Basta sfogliare un quotidiano
Degli ultimi forse anni negli ultimi due anni tre anni per una data va indicata simbolica dall'undici settembre del due mila uno e vedere quanto ormai la politica internazionale
Qui abbiamo punto it direttore folli che potrà eventualmente darci anche la sua personale testimonianza quanto la politica internazionale si è ormai diventata
Assolutamente centrale nella Vita quotidiane e quindi anche nella redazione dei giornali nelle pagine di un giornale grandi mutamenti di scenario dicevo sono i grandi mutamenti determinati dai flussi finanziari dallo spostamento delle popolazioni dai le tensioni
Tra le religioni tutto ciò che appunto va sotto il nome può Piccio ma per capirci di globalizzazione
Vorremmo Cupar ci di questi in che modo in un modo più approfondito evidentemente una rivista trimestrale più approfondito di quanto possano fare i quotidiani che pure ormai spessissimo dedicano pagine e pagine a a un singolo avvenimento in un singolo una singola giornata ma evidentemente un bimestrale a una possibilità anti spaziare un po'di più
Approfondire appunto questi temi rispetto a quello che può fare un quotidiano con un tipo di taglio saggistico ma di saggistica non accademicamente pesante quindi senza notte ma
Una saggistica che riesca a produrre quella che si chiama buona divulgazione
Lo facciamo con le forze
Di un gruppo come la Rizzoli con alle forze di dei due più importanti centri di ricerche italiane in campo tra politica essere cioè lo IACP
Italiani
E lo facciamo con la partnership di questa rivista come ha ricordato l'ambasciatore Biancheri rivista americana Foreign policy che perché io così occupa di di questi argomenti sa essere un sì una sede di importanti importantissime analisi di diciamo così quello che adesso si chiama si usa chiamare un importante think-tank
Dove a cui collaborano studiosi autorevolissimi noti anche in Italia il prossimo numero probabilmente pubblicheremo presente un saggio di Samolaco fintanto che come noto insomma no una persona ben nota saggista uno scrittore di cose internazionali molto note anche Civitali
L'ultima parola per dire cosa ci aspettiamo non ci aspettiamo travolgenti
Tirature naturalmente un giorno di lista già nel non può allibire a questo ma e in una situazione in cui come dicevo la politica estera sempre di più
Diventa un elemento importante della vita politica interna dei Paesi oltre che appunto della
Vita
Costituiti quindi la vita quotidiana
Pensiamo che il campo della relazioni internazionali della della scena internazionale sia un campo dove esistono in Italia voci significative importanti autorevoli ma dove appunto c'è ancora lo spazio
Una voce
Nuova come la nostra
Ciò detto facendo gli auguri più caldi a questa nuova rivista che vede la luce
Darei la parola a quello che si può considerare fondo sì il padrino
Cioè poltroncine Romiti dal presidente della RCS in qualche modo
Gli spetta
Partecipare alle al Battesimo ordine con e quindi per lui brevemente la parola
Non so se m'ha voluto fare un complimento quando ma chiamato padrino vuol dire invece in termini che sa cosa vuol dire fallire una parola ambigua c'è molto ambito molto ambigua perlomeno nel lessico comune
A b al pallino di un battere insomma io prendo la parola per pochissimo unicamente per dire che quando mi è stato proposto la possibilità di stampare di deve dire questa nuova rivista ci abbiamo riflettuto un pochino perché di riviste ce ne sono tante modi di essere e di modi di interpretare un po'il mondo ciò amo avevamo anche qualche piccolo timore che evidentemente la rivista andasse veramente a colmare un qualche vuoto che di cui nella parte nella lettura Cile fu di cui ci fosse bisogno che fosse riempito
Poi abbiamo ragionato a lungo naturalmente come voi sapete Galli della Loggia un nostro carissimo del medico editorialista conosce molto bene la materia
E ma ma l'avevamo anche in queste esami queste discussioni ci cominciavamo che valeva la pena di rischiare appunto di evitare una nuova rivista con questi contenuti
Soprattutto poi era il partner che c'abbiamo intorno ad ammettere già citati abbondantemente di iscritti IAI
L'alba al l'abbigliamento al Foreign policy americano e la novità che si voleva dare se voi guardate la lista
Il nuovo Oropesa Rizza si chiama F Global FP ma poi sotto c'è scritto come indicazioni dei contenuti della rivista cerchietto politica Golo balle economia e idee ecco la parola idea Mennea non voglio dire che mi ha convinto che bisognava bah valeva la pena di correre questo rischio iniziare questa nuova avventura che mi auguro sia felice che porta i traguardi ma la parola idee nel momento in cui qui nel nostro Paese male solo sentiremo poi nella tavola rotonda ma anche in campo internazionale siamo così bloccati da purtroppo avvenimenti tragici purtroppo presi ogni giorno dalla Contini dalla gravidanza tutto quello che sta avvenendo di tragico e e di completamente fuori controllo che la parola idee cioè germogliare dire di nuove idee
Cercare che in questo momento scuro
Che il mondo attraversa e che attraversa l'Europa e che filmico con mio secondo il mio parere attraversa particolarmente l'Italia ecco questo periodo oscuro con l'apporto di nuovi idee le nuove argomentazioni con avete visto fortuna vede ancora fatti in tempo i proponimenti anche con le discussioni
Che questa rivista si ripromette di suscitare ecco mise niente a me personalmente mi si è detto vale la pena e quindi siamo qua
Siamo qua oggi
Quando nasce un giornale un nuovo giornale è sempre un giorno felice perché giornale sinonimo di libertà ad idee tanto più esistono punti di vista differenti tanto più esiste la libertà esiste il il modo di far progredire il mondo
Quindi io mi augurerei che specialmente col proprio con l'ambasciatore Boris Biancheri
Che c'ha cortesemente prestato questa magnifica sala questo magnifico palazzo per questa nascita
Che questi siano presupposti di a vere moltissima fortuna e che il la lista
Sia una lista e non solo venga letta ma che determini un qualche cosa di nuovo di cui come ho detto prima mi sembra che ci sia proprio bisogno soprattutto di idee
Io volevo dirvi solo questo mi riprometto di intervenire
Nella discussione che come avete letto dall'invito dall'invito riguarderà appunto la politica estera italiana nei confronti soprattutto degli Stati Uniti d'America e vi ringrazio per la vostra presenza qui
Diciamo che a questo punto è finita la parte cerimoniale di questa di questo incontro e invece possiamo
Entrare nel merito per l'argomento scelto come concetto della tavola rotonda l'amico americano la politica estera italiana tra antica fedeltà e nuovi scenari
Le persone riunite intorno a questo tavolo esprimono competenze ruoli di biografie molto diverse
Che quindi sarà interessante affrontare questo argomento da questa molteplicità di punti di vista e chi cominciamo con il presidente Formigoni che tra l'altro
A
A lungo mi pare sia accarezzato l'idea di far svolgere una politica estera alla alla sua regione insomma una politica estera
Regionale non in concorrenza con quella dello Stato italiano ma sicuramente con una particolare diciamo così accentuazione che forse in un quadro del federalismo che
Ormai e alle porte
In misura ancora maggiore di quello già varato nella scorsa legislatura forse potrebbe anche su questo offrire un argomento di riflessione anche se forse nella sua politica estera il ruolo degli Stati Uniti era molto sullo sfondo perché erano molto lontani
Gli Stati Uniti darei a lui la parola
Grazie
Ma innanzitutto
Voglio accomunarmi anch'io al felicitazioni per la nascita di questo nuovo strumento di documentazione di dibattito che trovo particolarmente utile interessante era
Cogliere appunto novità tensioni riemergere di antichi problemi in questa fase delle vicende del mondo particolarmente critica nello stesso tempo particolarmente stimolante
Quanto alla
Convocazione la chiamo così di Galli della Loggia non abbiamo mai preteso evidentemente di parlare di una politica estera delle regioni
Più semplicemente
Ritengo che riteniamo che all'interno delle linee fondamentali che competono agli Stati nazionali oggi competono competeranno sempre di più mi auguro all'Unione Europea
Le regioni e soprattutto le grandi regioni italiane ed europee possano in qualche misura debbano svolgere
Un'attività di relazioni internazionali con altre regioni
Sì all'interno dell'Unione europea anche se i rapporti interregionali
Tra regioni dell'Unione europea potrebbero essere ascritti ormai più a relazioni di politica interna che di politica internazionale
Sia con Regioni paesi extra Unione o anche contestati
Delle varie aree del mondo e la Lombardia certamente in questi anni si è cimentato anche con un crescente convinzione
Insisto dentro il quadro delle relazioni Pietro qua della politica estera cacciata dal Parlamento al governo nazionale
A cogliere opportunità di rapporti istituzionali politici anche
A fomentare relazioni economiche e commerciali di scambi culturali
Credo che il bilancio possa e se l'importante che in effetti
Ci ha dato motivo di qualche soddisfazione anche per il crescente interesse
Il diversi operatori
Economici dell'università culturali che ci accompagnano sempre più spesso all'interno di questa relazione
Quindi il tema che oggi ci viene sottoposto per qualche considerazione è un tema certamente di più ampia portata quale mi limiterei a fare qualche osservazione a sollevare qualche interrogativo L'amico americano certo credo che la definizione sia corretta i legami che ci uniscono agli Stati Uniti
Sono legami profondi non soltanto interesse politico ma credo ci siano legami qualche modo di sangue di comune discendenza non solo biologica ma culturale e storica
Andando molto lontano ma soltanto per tratteggiare
Qualche riferimento nel tempo
Abbiamo scoperto insieme
Il primato della regione con i filosofi greci già cinque secoli prima di Cristo
Siamo passati insieme con Tucidide dall'etica alla storia
Roma ha creato oltre due mila anni fa un delitto che tuttora alla base di tutte le moderne legislazioni europei e americani siamo finito di questa storia
Anche se l'America una storia
Molto più recente dal punto di vista della Costituzione sabato
La civiltà alla quale apparteniamo e questa civiltà la civiltà della dignità della persona l'attività che non con il cristianesimo
Ha scoperto il valore della laicità
L'idea di un destino comune costruito però attraverso l'assunzione di personale di responsabilità
Quel contesto culturale che ha permesso la rivoluzione scientifica quella industriale
Voglio cioè dire che
Rintraccio anch'io quel comune interesse di lungo periodo di cui parla Galli Della Loggia
Tanto più che tanto più a mio avviso deve essere affermato in un momento come questo nel quale la minaccia terroristica Michela più d'ogni altra cosa io penso a distruggere questa nostra identità comune fondata su questo complesso di valori che ci distinguono nettamente dalle altre culture
Qualcuno domenica si domandava
Se gli europei considerino se stessi avversari del terrorismo islamico
Solo in quanto e per quanto alleati degli americani o anche perché portatori in prima persona dei valori propri della civiltà occidentale
è una domanda che ha diritto di cittadinanza vedere alcune reazioni che alcuni atteggiamenti europei oggi
Credo che sia chiaro
Da che parte mi schiero voi da che parte credo opportuno
Che il nostro Paese debba schiera
Certo all'interno di questo contesto
All'interno dei nuovi orizzonti della globalizzazione ma anche dalla minaccia terroristica che si è venuto a Conte
Articolando in queste stagioni
La politica estera italiana è stata costretta
Qualche mutamento a qualche aggiustamento di rotta rispetto
Al precedente asse che vedeva tenute insieme
Con una certa abilità io credo la fedeltà all'alleato americano da una parte e il dialogo e la collaborazione altrettanto quotidiana
Con la Francia e la Germania
Le mutazioni nel quadro internazionale intervenute nelle ultime stagioni hanno spinto il governo italiano secondo me giustamente
A stabilire
Una gerarchia diverso tra queste due scelte
A privilegiare
Il rapporto con gli Stati Uniti
A riconoscere realisticamente
Il fatto che viviamo in un mondo
Che è contraddistinto
Dalla permanenza di un'unica superpotenza e quindi dalla capacità né i fatti di questa superpotenza di esercitare un Gige Monia
Quindi una nuova fase dalla politica estera italiana
Che gioca innanzitutto primariamente nel rapporto con gli Stati Uniti giudicando
Che in forza di questo rapporto che può essere promosso il massimo di sicurezza possibile per il nostro Paese
Il massimo di pace possibile il massimo di integrazione possibile
A livello mondiale
D'altra parte noi
Ci togliamo vive una fase nella quale
L'alleato amico americano
Ha compiuto scelte
Che stanno portando delle conseguenze che meritano di essere
Giudicate in una prospettiva futura ma anche per quello che comportano nell'immediato
Voglio dire io credo che
La permanenza del privilegio
Nel rapporto di alleanza con gli Stati Uniti d'America
Ci debba portare
Ad alcune scelte conseguenti ferme dal punto di vista della collocazione ma altrettanto libere dal punto di vista dalla valutazione
Forse qualcuno ricorda che la mia personale posizione di fronte alla possibilità di un'azione di guerra nei confronti dell'Iraq è una posizione di Forte le sita
E continua ad esserlo ancora oggi
Io ritenevo che i tre continua a ritenere che l'Iraq non costituisse una minaccia militare
Che non fosse provato il possesso da parte dell'Iraq di armi di distruzione di massa che non fossero provati legami tra le decine dittatoriali era che non
E il terrorismo islamico
Credo che quanto accaduto in questi mesi
Confermi la buona fondatezza di quelle perplessità
E che la situazione che si è creata sul terreno oggi
Di a dimostrazione che quelle che quei timori erano fondati
Non c'era un legame organico in altri termini tra Saddam e Osama Bin Laden
è stato eliminato Saddam e questo è un bene
Da tutti i punti di vista
Purtroppo una delle conseguenze non volute ma con cui dobbiamo fare i conti e che l'Iraq è stato liberato da Saddam Hussein
Ma è stato
Occupato anche da Osama Bin Laden
Questo dal punto di vista delle valutazioni e delle osservazioni che insisto credo dobbiamo continuare a rivolgerci con grande libertà
Mentre dal punto di vista dei comportamenti
Credo che una volta dichiarata la guerra è iniziata la guerra un paese alleato degli Stati Uniti
è un paese che fa un calcolo preciso degli interessi poco e degli interessi del mondo non possa che tenere la linea di condotta che correntemente l'Italia ha tenuto
Non solo credo che il nostro Paese debba continuare a mantenere
La presenza dei propri uomini in Iraq ma credo ci sia da uguale sì che questa scelta sia confermata
Agli atti quarantotto Paesi che sono presenti
Con le loro forze in Iraq
Un coinvolgimento dell'ONU è intervenuto
Nei mesi scorsi
è utile che ci sia
Una crescita
Dalla
Per la capacità di di convincimento della volontà di raggiungere ulteriori accordi
Nella comunità internazionale perché il ruolo dell'ONU
Cresca ulteriormente
E perché le bandiere dell'ONU possono essere ulteriormente presenti in quella terra
Sarebbe sbagliatissime o non solo
Un ritiro
Di qualche Paese dall'Iraq ma sarebbe
è sbagliato che non si ponesse in campo ogni capacità di coinvolgimento delle opinioni pubbliche perché sentano giusta e legittima questa posizione
Di fronte al terrorismo
Però l'unico atteggiamento non non c'è un solo atteggiamento doveroso e possibile di fronte al terrorismo c'è il dovere morale della fortezza
Che è anche una virtù cardinale cristiana c'è il dovere morale di porre in atto una difesa adeguata
Sul piano militare che è difesa del diritto delle nostre popolazioni
C'è il dovere di lavorare su un altro versante
Perché siano accolte
Tutte le condizioni oggettivo soggettivo soggettive che possono dare un qualche alibi al terrorismo
Certamente non è accettabile la tesi di coloro che vogliono fornire alibi al terrorismo in nome della povertà
Delle masse arabe
Tuttavia c'è un dovere dell'Occidente di lavorare perché siano tolte le condizioni di povertà e di isolamento in cui le vivono alcune centinaia di milioni di persone
C'è un dovere dell'Occidente dalla comunità internazionale di lavorare perché siano tolte
Le condizioni di guerra guerreggiata in Palestina in Medio Oriente sembra di fare auspici fondati sul nulla certi aspetti
La l'angoscia che ci domina di fronte a quello che vediamo quotidianamente pari appunto vi mandare in un futuro impossibile da prevederne la soluzione di quel conflitto ma questo non toglie
La necessità della nostra politica di sapersi misurare anche con questa speranze con questa prospettiva di lungo termine
Voglio dire che a fianco del dovere
Legittima difesa
Stalla necessità di poterci misurare e di poter promuovere
Un rapporto diverso che sappia andare a distinguere
All'interno del mondo mussulmani no
Le le Sperini istmo con cui non è possibile un compromesso
La vicenda le centinaia di milioni di persone portatrici di una fede diversa dalla nostra con cui è necessario e doveroso dialogare
E forse mi avvio alla conclusione e in questo spazio
La possibilità di un'azione nuova da parte dell'Europa
Può essere l'Europa
Il continente capace
Di convincere l'amico americano a mentire alle a molti la penalizza il proprio approccio ai problemi alle crisi internazionali
Per far questo l'Europa deve da una parte abbandonare ogni velleità di contro bilanciamento europeo dell'America e dall'altra optare decisamente per un rinnovato partenariato
Non governa apparire troppo presuntuosamente europeo nel dire che noi dobbiamo e possiamo pensare di aiutare gli Stati Uniti lavorare una dottrina alternativa a quella della pura contrapposizione militare
Al terrorismo
Dobbiamo il Pons possiamo pensare ad un rafforzamento dell'Unione europea non per contrastare gli Stati Uniti ma per essere il partner
Perché lavorare una risposta al terrorismo che sia oltre che militare anche politico culturale
Era appunto come accennavo prima e lavorare non nuova concreta azione che aiuti le masse giovanili avrebbe ad uscire
Dalle prospettive disperante di di disoccupazione di marginalizzazione crescente
In altri termini per mettere in campo un'Unione europea che non dimentichi anzi che valorizzi
La sua natura anche di Europa mediterranea capace di intessere di rafforzare il dialogo con i Paesi della sponda sud
Del mar Mediterraneo
Credo che da questo punto di vista il dibattito tra di noi vada realmente approfondito proseguito perché da questo punto di vista le pagine di Global FP potranno offrirci un contributo importante e stimolante e di questo ringrazio coloro che ne hanno preso l'iniziativa
Il presidente Formigoni ha accennato alla svolta che c'è stata indubbiamente nella politica estera italiana con l'avvento del governo centro destra
Adesso vorrei chiamare a intervenire Stefano Folli vendetta del Corriere che forza punta una posizione
Molto importante proprio per capire secondo lui questa svolta è stata innanzitutto una svolta veramente importante una svolta radicale ed è soprattutto tuo giudizio una svolta destinata a durare
Oppure che sarà in qualche modo riassorbita con lo svolgersi degli avvenimenti magari ad opera degli stessi autori della svolta stessa che che profondità cioè consistenza questa svolta
Che sicuramente all'apparenza ci è stata significativa
Grazie ma
Permettimi per rispondere a questa domanda di fare
Un un piccolo passo indietro nel senso che aprendo questa bella rivista io ho avuto l'impressione
L'impressione di aprire
Una rivista
Come poteva essere in anni ormai lontani il mondo di panno nel senso che e davvero una rivista in cui si dibattono delle idee
Cosa che accadeva
Con riviste di minoranza che si rivolgevano
Non ha grande pubblico ma a un'élite
E che nell'Italia
Del dopoguerra
Svolgevano una funzione culturale di grande spessore
Il mondo in particolare
Mi sa che ho citato questa testata
Nell'Italia dominata da grandi schemi ideologici da grandi rigidità
Poneva
La questione di fondo
Chi era
La capacità di sviluppare il senso di una comunità atlantica tra tra due sponde dell'oceano
E quindi di dare un senso all'alleanza politica militare con gli Stati Uniti
Che non poteva appunto ridursi semplicemente a un patto
A un patto politico ma doveva
Esplorare altri
Spetti
Fino a imporre in Italia punto dominata da
Ideologia e imporre il senso di un'appartenenza di una comunità
Ora qual è la differenza ce ne sono tantissime talmente fra l'Italia di allora e l'Italia di oggi ma a una in particolare e che
Allora c'era quasi una una frattura fra la tensione morale culturale di una rivista come il mondo
O di altre riviste simili e la grande stampa d'informazione legale sta per informazione all'epoca era
Abbastanza
Poco permeabile a questo tipo di di temi di riflessioni
E quindi la funzione di integrazione di supplenza di queste riviste era particolarmente
Era particolarmente importante oggi
Global effetti
Comincia il suo percorso in una situazione diversa nel senso che come ricordavi proprio tu Ernesto nell'introduzione le pagine dei giornali oggi sono ricche di approfondimenti sui temi della politica internazionale
Tuttavia
è chiaro che
Gli spunti gli stimoli critici
Le osservazioni
Che in un mondo in cui il flusso dell'informazione sui fintamente più importanti
Dell'Italia degli anni cinquanta e sessanta ecco l'integrazione
Tra il ruolo di una rivista come FP
E la stampa quotidiana per come è venuta a configurarsi in questi ultimi
Decenni studia vent'anni almeno
Ebbe pone nuove sfide
E ci pone una serie di interrogativi che davvero ci possono stimolare
Non è un caso che questa rivista
Nella sua originalità che la rende differente da altre riviste che si sono occupate in questi anni politica internazionale non è un caso che questa rivista riprenda e porti in Italia
Uno stile
Americano
Lo stile
Delle riviste di idee
Che in in America si è
Si è espresso molto più che nel nostro Paese
E che ha convissuto
Con lo sviluppo di una importante è libera stampa d'informazione
Quindi riviste con una circolazione limitata ma con una grande influenza nel dibattito politico e culturale
Questo io credo che debba essere il nostro auspicio che
FP
Integrata in un certo senso ideale con la funzione che svolgono le grandi testate informazione Possa svolgeremo nel nostro Paese nel dibattito del nostro Paese quella stessa
K quel capacità di influenza che viene svolta negli Stati Uniti dalla consorella
E questo avviene naturalmente
Principalmente
Con la capacità
Di cogliere nella realtà tumulto ante che ci scorre accanto ogni giorno cogliere quegli aspetti quelle idea appunto
E quelle novità
Che i grandi giornali
Forse
Hanno più difficoltà a cogliere prigionieri come sono dell'attualità ma che possono poi a loro volta sviluppare portare all'attenzione di un grande pubblico
Questo per dire che
Il tema che ci è stato proposto
Che fa riferimento
All'amico americano
Ci porta esattamente a riflettere su quello che è stato in questi decenni
L'amico americano in un'Italia
Che è cambiata ma in cui alcuni sentimenti ancora tenaci
Sono duri a morire perché l'amico americano
Era davvero tale
Per una parte del mondo politico per una parte dell'ambiente intellettuale che nell'Italia degli anni cinquanta sessanta e poi settanta
Si poneva i problemi che ricordavo prima cioè di rendere
Le due sponde dell'Atlantico realmente amiche realmente capaci di sviluppare
I temi che deriva da una radice comune
Ma amico americano era anche
Scritto con la K
Negli anni prima delle
Grandi ideologie e poi incerto
Ideologismo
Incerto terzomondismo
Diciamo gli anni
Che hanno accompagnato e seguito alla sessantotto sono stati anche gli anni degli americani con la k
Gli anni del terrorismo in cui del primo terrorismo in cui
Si vedeva sempre ovunque la mano della CIA
In una dibattito politico e intellettuale sempre dominato da stereotipi mano che morivano le vecchie ideologie avanzavano gli stereotipi
E gli era difficile era difficile contrastare questi stereotipi un po'per la mancanza talvolta di gli strumenti culturali dei guanti
Un po'per anche diciamo pure la rinuncia da parte
Da parte di alcuni giornali almeno svolgere questa funzione di contrasto
Allora
Oggi siamo di fronte a una situazione direi
Diversa l'undici settembre
è davvero uno spartiacque pone tutti questi temi e in particolare il rapporto tra noi e l'America
Sotto una luce che non è nuova realtà non è affatto nuova ma è resa
Il di bruciante atterrita
Diciamo anche
Urgentemente posta in termini diversi dall'esplosione di questo nuovo terrorismo globale
Ed ecco allora che il rapporto con l'amico americano per un verso si riallaccia alla tradizione a quello che è stato aneddoto essere nel corso di questi decenni un corretto rapporto tra i tra il governo di un Paese come l'Italia
Che il governo della principale nazione del mondo fondo
Io credo che
Nel corso del dopoguerra
Due fossero gli obiettivi che occorreva e che non sempre puro perseguiti
Quello di tenere sempre l'America
Gli Stati Uniti ancorati all'Europa
E quindi porre il problema del rapporto tra noi e loro
In in modo tale da fare emergere per quanto sta avendo naturalmente fare emergere nel nel dibattito interno americano le voci della cultura più saldamente ancorata alla radice europea e dall'altra parte
Nell'ambito europeo temere la Germania ancorata all'Europa
Impedendo alle invece di fuggire nella tentazione di rivolgersi a destra
Secondo una delle tradizioni che ben conoscete della politica estere tedesca
Bene questa questa doppia convergenza oggi
Oggi va vista alla luce di quello che è accaduto l'undici settembre
L'ha vista a quella di fronte a quella che è la sfida del terrorismo globale
E all'interno di questo discorso è chiaro che la domanda che Italia lo Giappone cioè
La politica
Esterno di Berlusconi che cosa ha rappresentato rispetto a tutto questo è una domanda stranamente legittima
La risposta
Deve tener conto secondo me di un dato
E cioè che
Berlusconi è stato presentato tra l'altro come l'erede
Politico di una
Di un mondo è stato rappresentato
Dalla Democrazia cristiana
La democrazia cristiana esclude diciamo la sua componente di sinistra
E dal partito socialista craxiano
Ed è vero
è vero anche che
Questo mondo esprimeva una politica estatico sto diversa
La politica estera di Craxi
Il rapporto collare mediterranei rapporto con Arafat ma certe visione del Medioriente e la politica estera espressa della tutto negli ultimi anni diciamo del della democrazia cristiana sia le scale
Sarebbe triste analisi Andreotti Forlani e anche una politica estera che
In qualche modo Bloody viva certe suggestioni
In qualche modo accarezzava l'idea che l'Italia potesse svolgere una funzione l'area mediterranea
Che certamente esisteva in questo ha ragione il presidente Formigoni di Steva esiste un interesse particolare dell'Italia nell'area mediterranea ma non poteva a mio avviso in nessun modo rappresentare un'alternativa a un rapporto solido e saldo con gli Stati Uniti
Ebbene
Queste sul jazz suggestioni che cito appunto che c'era una lunare a il mondo cattolico in un mondo socialista e comunista maggior ragione
Berlusconi e le ha le ha totalmente capovolta pur essendo erede politico
Di quella intesa tra il Caf Craxi e Berlusconi ha dato una sterzata alla politica estera italiana indubbia
Credo che non ci sia mai stato un governo così filo israeliano ad esempio e dire naturalmente anche filo americano come il Governo il governo di Berlusconi
Questo che cosa significa significa che Berlusconi ha colto indubbiamente l'evoluzione dei tempi raccolto da questo punto di vista l'eccezionalità dell'undici settembre due mila e uno
Ha colto la necessità di garantire la sicurezza dal nuovo terrorismo in onda rapporto forte e solido con l'alleato americano
Ha colto anche la necessità di operare per quanto sta nel governo italiano per dividere l'estremismo arabo dal moderatismo arabo per esempio abbiamo pubblicato giusto ieri un'intervista con il re di Giordania il quale dava atto dove
Posso investo regno su e pone il problema di fondo del vitale sarà o non sarà il dividendo italiano in Iraq
Sì beh dice delle cose
Che ovviamente accettano alla premessa cioè che l'Italia ha fatto bene essere a Nassiriya che prende malissimo a ritirarsi
Inseguendo le suggestioni pacifiste ma si pone anche il problema di che cosa è andata a fare veramente l'italiana Silvia che ci sono delle contraddizioni anche rispetto alla linea
Verso la la guerra irachena che l'Italia ha avuto che non sono state ancora spiegate perché l'Italia non ha partecipato alla guerra come ha fatto la Gran Bretagna come ha fatto a modo suo persino la Spagna si può rimediare tutto simbolica
Però oggi si trova in Iraq con una posizione un po'ambigua no
E sotto comando
Anglo americano quindi in qualche modo fa parte del patto incubazione però tiene a marcare la sua pre che la sorprendente in realtà sorta ha soltanto un contributo pacifico
Allora qual è effettivamente il dividendo che l'Italia si propone da questa sua azione
Silvestri dice ma possono salpa non lo sanno nemmeno gli italiani non sono ancora ben posti questo problema hanno voluto dare un segno un senso simbolico alla loro amicizia verso gli Stati Uniti
Ebbene se questo se questo cosa vuol dire che questa svolta che c'è stata e che va valutato nella sua importanza non è stata sufficientemente approfondita in tutte le sue implicazioni quindi quindi è anche possibile che questa svolta
Posso essere abbastanza superficiale
Che possa in qualche modo è stato rimesso in discussione da evoluzioni
Politiche interne nostre o della scena internazionale
Quello che è vero quello che io credo si possa e si debba fare in questo senso Global FP darà un contributo che io credo assolutamente fondamentale
E saremo ben lieti come Corriere Della Sera di sviluppare insieme questi temi io credo che questa rivista darà un senso al rapporto fra Italia e Stati Uniti porrà il problema
Di andare al di là della premessa da tutti accettata che debba esserci un'amicizia che dagli Stati Uniti ma bisogna vedere come che cosa significa in concreto che cosa significa per esempio il sviluppi
Della strategia di Bruno che cosa significa il rapporto con un PRI il quale si propone per la presidenza degli Stati Uniti ma dice resteremo in Iraq si pone il problema che Harry di non indebolire la strategia antiterroristica che Bush ha posto in essere
Questi sono temi che riguardano il governo italiano ma riguarderanno anche il futuro governo italiano anche un governo che in futuro potrà essere guidato da una coalizione di centrosinistra dovrà porsi inevitabilmente questo tipo di problemi
Quindi io credo che il nei prossimi tempi i prossimi anni saranno estremamente ricchi di riflessioni sulla politica estera da questo punto di vista Global FP darà un contributo dal fin dal suo primo numero che io credo estremamente utile e positivo
No con eccede nei limiti prossimo partecipante alla così descritta nella lista di discussione siamo tra diciamo tutti i padri fondatori Tilli club effetti
Cioè appunto
Lo IACP Istituto affari internazionali egli appunto presidente rappresenta
Un istituto dal punto insieme agli spilli l'unico in ente chiamiamolo così della politica estera italiana da questo punto di vista il rapporto sì Italia Stati Uniti l'amico non danno e sullo sfondo la costruzione europea che è sempre un po'
Il welter agonista di questa scena
Come come si profilano
Ma registra una presenza infarto consentirmi il fare autunnale considerazione
Com'è chiamato tu prima cerimoniale ma insomma vorrei S. esprimere innanzitutto il PPI piacere di essere qui e di essere
Tre solisti e presentare un'iniziativa congiunta dei due istituti che che tu gentilmente detto sono i maggiori centri di Politiche Internazionali d'Italia
Non è comune nel nostro Paese che paese particulare no a vedere delle cose che si mettano insieme che lavorano insieme e ricordo qui il fatto
Che Logli agli spicca oltre a fare questa rivista fanno anche da alcuni anni il volume annuario l'Italia e la politica internazionale assieme quindi è ormai urna
Alleanza una sinergia con
Collaudata di cui io penso che il paese e la riflessione sulla politica internazionale nel nostro Paese
Tacca dottore vuole beneficio la seconda cosa questi considerazione chiamiamola cerimoniale ma invece problemi di sostanza può riprendere quanto dicevi tu
Sulla significatività di aver scelto un partner come
Fuori alcolici
Fuori ipotesi di sedi è una rivista che impostato il discorso sulla politica internazionale in termini nuovi
Sviluppa il tema della globalizzazione
Quindi della delle nuove relazioni internazionali
Di quel campo in cui la divisione fra politica interna e politica estera non non non è più così detta come e il passato e che in fondo attraverso e lo sviluppo dell'interdipendenza e offre un dei nuovi campi dei nuovi spazi per migliorare un quadro internazionale che altri venti rischia fortemente più una crisi di rottura
A
Dice di la
La mimica americano dell'Europa
Attirò la vostra attenzione sul un articolo che c'è in questo numero
Che iscritto da un neocon come si dice nel linguaggio neoconservatore che presenta il movimento neoconservatore lo fa con una certa ricchezza di argomenti non priva di
Auto ironia e significativo anche del fatto che il campo Hillary flessione di quest'importante
E il gruppo di pensiero di questo importante scuola di pensiero che c'è stata negli ultimi due anni negli Stati Uniti
è stata avendo adesso urna in cambiamenti io personalmente ritengo una crisi
John Aitken Berri scrive nell'articolo di apertura della rivista dell'Istituto di studi strategici di Londra Survival un articolo che comincia con l'espressione il momento del neo conservatori eh
Finito
Forse un po'polemico lui è notoriamente un liberale internazionalista e quindi evidentemente la pensa differentemente però nell'articolo di Max Boot perché quello che noi pubblichiamo e si vede già il senso di Hughes una correzione e di rotta io penso che questo sia uno sviluppo favorevole perché un certo atteggiamento di tipo poco poco unilateralista un po'di teologico no o con noi o contro di noi
Sia un ottimo un'ottima sponda a quello che Stefano Folli diceva l'americanismo l'antiamericanismo con la K cioè incita sviluppa incoraggia una contrapposizione
I neoconservatori sono una scuola di pensiero
Perché ha avuto negli ultimi due anni notevole influenza sulla politica estera americana ma non è la politica estera americana donne l'America
Si dirà ma allora tu pensi ai giri democratici non necessariamente io credo che ci siano dei democratici che non sono esattamente amici dell'Europa pensai per esempio ai protezionisti a quelli che vogliono mettere le tasse sull'acciaio
E e eccetera eccetera
E ne e violare le regole del da Baiutti io
E peraltro sono convinto anzi conosco diversi repubblicani che la pensano diversamente dai neoconservatori penso per esempio a Elgin Vectra per Brent Scowcroft al presidente dalla Commissione esteri del Senato Richard Lugar al senatore Chuck Yeager che visiterà le l'Italia fra poche settimane ecco questi sono a mio avviso paghiamo dell'amico americano questi sono i della l'amico
Gli amici dell'Europa e sono quelli che ritengono e che la continuità
Di un asse portante
Delle relazioni internazionali affidato alle al rapporto fra Europa schietti uniti sia essenziale e questo significa che bisogna riprendere il dialogo sul multilateralismo
Sul ruolo delle istituzioni internazionali
Con la differenza di opinioni che abbiamo avuto anche nel passato e che continueranno e col continueranno ad esserci quindi amico americano certamente sono perfettamente d'accordo conformi dobbiamo mantenere questo rapporto vitale però bisogna scegliere
E gli amici giusti
Io la sensazione che la questa fase di grossa crisi che c'è stato nei rapporti fra le due parti
Detto Atlantico sia il con tutte le difficoltà che attraversiamo in questo momento sia però in in via Titti il miglioramento
Galli della Loggia e diceva e il ruolo dell'Europa il ruolo che la Costituzione
Certamente
C'è oggi negli Stati Uniti
Se non l'amico americano una discussione
Se l'unificazione europea e ancora nel loro interesse i i prevalentemente basta leggere l'ultimo Miccichè biblici al nell'ambiente dei neocon si ritiene che l'unificazione europea si è diventata una cosa da abbracciare
Ecco queste sono i segni di quello che io ritengo non sia un atteggiamento amico nei confronti di Europa che noi dobbiamo incoraggiare ma ripeto una punto di vista è un punto di vista non
Decide dominante non è un punto di vista che tre barra nella ritengo che prevarrà quale che sia l'esito delle elezioni quale che sia l'esito delle elezioni in materia di
Nel quale io qui non entro che ovviamente l'Europa non vede più aspettare
Dagli Stati Uniti e
Un delle benedizioni io penso che la politica estera americane nei confronti dell'Europa dell'unificazione europea sarà crescente mentre uno Dick
Po'pragmatico
Se l'Europa
Un attore credibile
Le gli Stati Uniti a hanno tutto l'interesse e questo la posizione degli americani internazionalisti che siano repubblicani Russia democratici
Hanno i panini di interesse al lavorare in partnership con l'Europa
Madeleine Albright è ha detto che gli Stati Uniti sono la potenza indispensabile nell'equilibrio mondiale oggi sostanzialmente è vero e le e difficile concepire un ordine internazionale senza il consenso degli Stati Uniti senza la partecipazione senza l'intervento del ristretti però è anche abbastanza chiaro ed è crescente mente percepito negli Stati Uniti che è molto difficile per loro realizzare questo ruolo decisivo nel mondo da solo
Hanno bisogno di di un partner io credo che l'Europa un l'Unione europea rappresenti non è una potenza non ha una potenza indispensabile però è il partner
Indispensabile ovviamente lo è lo può essere tanto più in quanto è capace di esercitare un ruolo di potenza e quindi non ritirarsi sono perfettamente d'accordo né dobbiamo prese essere presenti nelle situazioni di di crisi peraltro
La la solita anche presente in undici se non vado patente il nuovo in undici diverse
Ho operazione di peacekeeping nel mondo nell'anni ancora quindi su cui svolge un ruolo un ruolo significativo e in quello che gli americani chiamano nation building
Nei Paesi che hanno avuto la guerra io preferisco parlare di piste dell'inglese in in questi vent'anni a organizzare fare l'istituzione un compito molto difficile che richiederà molto tempo
Non è una cosa che si possa giudicare se ha successo e nello spazio di un anno o due per un'opera lunga come si vede quello con da quello che sta succedendo nei Balcani
E chiaro che l'Europa deve capire del sapere per sviluppare
Sempre di più degli strumenti comuni a questo lo scopo
Politica estera italiana io ritengo che la politica estera italiana abbia bisogno di essere
Rinfrescata dire di avere delle delle nuove capacità dei nuovi approcci però rispetto al passato la svolta che diceva
Galli della Loggia facciamo attenzione a non buttar via il bambino insieme all'acqua sporca
E l'Italia ha saputo fare una cosa abbastanza bene è stato negli ultimi cinquant'anni è rifiutare la scelta fra l'Europa e la Bank fra nell'Unione europea l'integrazione europea e l'alleanza
Ecco questo qui è un un dato positivo della storia dalla politica italiana non buttiamo non votiamo l'ovvia teniamolo e sappiamo lo valorizzare
No in
Forse non ci possiamo permettere ma comunque sia non abbiamo interesse a dover scegliere una linea francese che per l'Europa contro l'America vi è una linea inglese che sta talvolta contro americani è una lady inglese che per l'America e talvolta contro l'Europa la l'Italia ha saputo conciliare questo qui è un dato di partenza positivo per la politica estera italiana che non significa che va ingessata assolutamente no
Anzi
Le sfide cambiano
Infatti cambiano e quindi bisogna saper fare a ogni volta intraprendere mettere degli degli strumenti
La Costituzione che a cui faceva riferimento Galli Della Loggia
è a mio avviso uno strumento
Con delle insufficienze ecco delle imperfezioni certamente ma uno strumento
Importante per consentire all'Europa di essere un pochino più potenza mentre è e i i il partner che dicevo che dicevo prima e se si riaprono come sembra
Della possibilità di riprendere in mano questa Costituzione
Dell'attuale semestre irlandese io credo che sia un dato positivo che aumenterà la capacità degli europei di essere quel partner efficace oltre che indispensabile che dicevo prima
Come giusto il come vi siete sicuramente accorti per mia funzione di suggeritori di temi non ha una grandissima fortuna nel senso che poi ovviamente coloro che prendono la parola parlano delle cose a cui sono di qui sono più interessati però io così non desiste o da premia
La funzione che mi sono attribuita in particolare a Michele salvati
Che sicuramente non è mai stato uno di quelli che ha scritto americano amerikano con la Kappa
è stata una pressione continua ad essere una persona di sinistra e oggi il problema dell'amico americano rappresenta sulla scena della sinistra
Un problema particolarmente acuto particolarmente importante quindi forse appunto
Con lui mi riuscirà di avere maggiore fortuna che con gli altri che sono intervenuti cioè suggerirli le di fissare un po'la sua attenzione su questo tema perché penso che sia oggi un tema importante molto sentito
Dall'opinione pubblica oltre che da chi
Chi fa la domanda
Grazie Ernesto questa volta c'hai preso dolcezza che proprio di questo volevo parlare età andavo cercando quelli con i temi non tanto di mia competenza un attimino l'incompetenza
Su questioni di politica internazionale nella quale abbiamo l'ambasciatore Biancheri questo Cesare Merlini
Con i quali è impossibile competere evidentemente non era su questo l'Europa la che due erano le aree di minore in competenza unica quelle economica
Che è singolare sul quale la vecchia rivista globale l'aver insistito molto e spero che tornerà insiste il futuro guidate Lost la differenza lo iato
Di velocità e di dinamica economica tra gli Stati Uniti d'Europa detta propri Italia se volete è straordinario quest'anno per tutti questi dieci anni diciamo falsa una specie di regole del pollice molto semplice negli Stati Uniti crescono ai ex l'Europa cresce a un mezzo x e l'Italia cresce a un quarto X
Questo è grosso modo ride sostanzialmente quell'anno diciamo quest'anno
Le da tutte le previsioni devono andare negli Stati Uniti crescevano grossomodo al quattro per cento l'Europa sarà molto bene se crescere al due credo sarà abbastanza bene sembra crescere con l'uno uno tre come dunque questa è la regole allora
Questo è un tema che ha delle ripercussioni politiche internazionali evidenti perché la forza capacità di intervento dipendono anche da queste banali questioni economiche
Spero che
Global ritornerà su questi temi non era di questo punto che volevo parlare del sì
E un'altra area nella quale occulta volt per metro di politica e di partecipazione politica una minore di competenza che è quella della posizione
Difficile della sinistra moderata dopo Nine Eleven dopo dopo
No l'undici settembre e comunque dopo la guerra in Iraq che questo foglio tornare
Allora
Parlo della posizione della sinistra moderata grosso modo in Italia del centrosinistra quinta posizione che Margherita e una parte consistente dei DS hanno sostenuto
La tua ce lo sveglia
Di questi
Qual è il ci sono due motivi di difficoltà credito abbastanza forti
Da un lato
C'è la convinzione in quest'area politica euro condizione del tutto legittime che condivisa dalla stessa area politica
Largamente in Europa e non
E anche infrange consistenti degli Stati Uniti che la guerra in Iraq si è stato una scelta sbagliata per le ragioni che sono già state dette
L'esponente Presidente Formigoni e sulle quali non esiste
è una convinzione profonda direi sostenibile
Decorosamente sostenibile con l'abbondanza di argomenti e comunque quella che hanno
Dall'altro lato però nello stesso modo sei questa stessa area
La convinzione profonda che gli Stati Uniti
Non più America col k agli Stati Uniti siano un Baluardo indispensabile di fronte
Di fronte al terrorismo internazionale
Diciamo le ragioni di civiltà che anche qui sono state sostenute che quindi e quindi diciamo uno iato tra Stati Uniti Europa sia la cosa da evitare è il più con la maggiore con la maggiore intensità
Questa è una prima contraddizione o la prima difficoltà come si fa
Quando si ha la convinzione che hanno sbagliato sono il partito più forte non ci si può staccare da questo tante questo pane è assolutamente essenziale come si fa a fargli capire che dovrebbero cambiare rotta
Senza con questo diciamo fare alzare il livello dello scontro comunque del dissenso in maniera tale da creare una difficoltà Onlus scavare un solco che sarebbe utile soltanto al terrorismo internazionale
Questo il primo dilemma che ha un secondo dilemma migliore ma in realtà importante
A che fare con la presenza fortissima di movimenti pacifisti in tutti i Paesi
Europei e segnatamente nel nostro
No
Allora come aggirò come intervenire su questi diciamo viventi pacifisti cioè consegnarle in un certo senso all'avversario manicheo comunque segnarli tutti quanti col il gessetto nero del
Diciamo del manicheismo dell'ISPI l'estremismo o o realtà entrare e cercare di scomporre apprezzando di questi movimenti la un elemento di partecipazione democratica che è importante guardate nella stessa manifestazione di Roma i giornali hanno molto sottolineato che comprensibilmente
Gli episodi che hanno
Portato al lavoro città di Fassino dal corteo la sua entrata con la sua rapida uscita a seguito delle minacce che gli sono state rivolte
Ma voi date coloro che vi hanno partecipato a questo enorme
A queste norme manifestazione di ben pochi si sono accorti di questo e una grande quantità di queste persone che abitavano manifestare una genuino desiderio di pace e una forma di partecipazione democratica elementare molto semplice molto basilare ma per noi che ci lamentiamo che la democrazia non è sufficientemente sentito partecipata per noi che ci lamentiamo in continuazione
Che il cittadino elettore è diventato un cittadino consumatore diciamo fenomeni di questa portata non sono fenomeni che è un movimento di sinistra
Anche moderata siano irrilevanti e possono essere consegnati all'avversario maniche l'avversario
Che di strumentalizzare ebbe
No tutelare la seconda difficoltà che esiste
Allora
Dico subito
Io non so quale sia il modo di uscire sono due difficoltà reali il modo con cui diciamo la sinistra democratica
Italiana ed ha detto con la quale i movimenti io ritengo che ha preso mi sembrano tutto considerato modi accettabili e che
Corrispondono a modi analoghi presi da movimenti democratico moderati nell'ambito in ambito europeo dove tutti i due elementi
Da una parte la necessità dell'alleanza forte con gli Stati Uniti è però anche insieme la volontà di segnalai esprime di fatto che quella scelta unilaterale è stato una certa sbagliata
No devono essere in qualche modo raccolti allora come si fa a segnalare che questa scelta sia sbagliata anche a me non piacciono particolarmente
Non mi piace affatto anzi che la posizione di termini perentori come è sembrato essere il termine posto da sa Pattero se ognuno sarà intervenuto Ifop diversi nota donne già intervenuto più volte perché da questo punto di vista non ce ne andiamo io credo che porterà ad effetto
Una minaccia di questo genere ma
E deve esistere all'interno del rapporto tra amici profondità amici che sanno che non possono essere no scollegati l'uno dall'altro che devono fare fronte comune devono avesse devono poter esistere momenti dialettici anche robusti anche di discussione intensa anche discusso in cui si alza la voce
Spesso si alza la voce che con gli amici fa capire
Che una scelta è stata sbagliata se questa è la propria profonda convinzione
Quali siano non lo so mentre non termini perentori ma tempi più husky o comunque diciamo ci sono armi diplomatiche anche intense
E anche comportano non degli ultimato ma che comporta comunque delle prese di posizioni robuste mediante le quali si cerca di convincere un alleato che ha che ha sbagliato
E per quanto riguarda diciamo i movimenti
L'esperimento in massa di questo genere sarebbe una vera iattura se questi venissero dominati
Completamente da voci estremistiche se quelle norme componente di chiamava fra virgolette mamme e bimbi che sono andate a manifestazioni rudimentali elementari germaniche finché ne avete voglio dire
Che non conoscono nulla della sofisticazione dei rapporti di potenza dei rapporti di forza di cui sono intessute le relazioni internazionali
Se queste venissero messe in braccio e completamente ai Frari Bertinotti o che io o altri insomma o anche peggio voglio dire su Bertinotti tentato quasi tutta ci
Visto come si dice non non violento cambia contro
è un grande furbacchione canta
Questo è la cosa detto questo sarebbe un vero peccato e quindi secondo me bene ha fatto Fassino cercare di andare forse in modi non erano
Educare da un vicolo laterale da una traversa di via Nazionale eccetera perché non si è messo alla testa del corteo sapere ieri a Torino per un convegno su Bobbio
Il mattino ma insomma fossero nel più importante che occupasse del posizione da cui non poteva essere scacciato doveva difendere il suo diritto a partecipare a manifestare
E doveva dire dove poter dire a questi alle mamme dei bigodini sono fra i tantissimi giovani
Qualità perché il nostro modo ragionevoli affrontare la cosa è l'unico possibile quando poi si arriva a prendere posizioni di paese
E quindi delle posizioni politiche meditate ma noi siamo con voi un desiderio di pace nel mondo difficile che c'è Donnel mondi Renica o che avete in mente voi
Cioè noi vogliamo la stessa cosa siamo pacifisti come voi Belmondo che c'è questa è la cosa che le si è affermata con forza però date questi movimenti sono importanti i commi sono so quanti fossero quanti siano stati voglio dire
Ma è proprio tanti tanti
Vedete parenti amici eccetera e questi movimenti poi contano le forma l'opinione pubblica più di quanto un'immagine di voi date che la grande ondata
Anche da un punto di vista la più di bieco calcolo elettorale la grande ondata del sessantotto la vedete ancora nei voti oggi i sessantottini
Ancora oggi hanno sessanta più o meno volitivo cinquantotto e cioè quella generazione l'intero e ancora la generazione che vota più a sinistra
Cioè partecipare intensamente a esperienze collettive è un modo di partecipare alla politica molto diverso
Da quello cui io Ernesto siamo abituati ma in modo molto intenso che forma opinione non possono essere abbandonati
Oh io credo che anche lì Fassino abbia fatto bene fosse ah deve insistere di più da da un messaggio diverso e poi finisco con un ospizio che altrimenti la prendo troppo lunga
Lo specie questo speciale semplicemente che con opportune modificazioni in corso d'opera
Centrosinistra e centrodestra questo state fatte delle critiche specialmente gli apprezzamenti delle critiche specialmente da Stefano Folli sul comportamento siamo sulla sterzata della politica estera italiana operata Berlusconi unica comunque opera e poi ministro degli Esteri Luigi fatto quindi ha preso in mano esattamente nel momento cruciale
La politica estera italiana e anche dei suoi difetti c'è stata una stessa troppo rapida creato dei problemi con il groppo e altre cose ecco Firullo futuro che mi auguro non troppo lenta in cui ci saranno altri
Siamo un centrodestra e un centrosinistra più ragionevole io Janus auspico che una posizione comune un molto vicina non seriamente alla spessa che riflette interessi nazionali profondi no sia fatta propria da tutte e due
Da tutte le due del tutto i cui due capo schieramenti portati la politica estera è una cosa molto importante non può subire diciamo scossoni io strattoni per me e per contingenze nazionali poco riflettuto no e deve invece guardare diciamo al sodo dell'interesse nazionale del Paese
E quindi l'auspicio è che un futuro ci possono essere tra una fusione più vicina da parte del centrosinistra da parte del centrodestra opportunamente cambiati opportunamente riformulata
E che tenga conto di un interesse nazionale che non può non essere interesse riguarda sia gli Stati Uniti si all'Europa e con molta forza voglio dire senza mai abbandonare l'uno Collalto delle due polarità che l'Italia deve essere insieme grazie
Che allora adesso come ultimo nella nostra tavola rotonda mentre salutiamo il presidente Formigoni che ci deve lasciare per impegni precedenti
Do la parola all'ambasciatore Biancheri che cianosi dovrebbe assumersi il compito
Non facile ma neppure difficilissimo insomma per una persona poi della sua esperienza di tirare un po'le file di questa discussione di fare quelle che appunto in ogni buona tavola rotonda si chiamano me conclusioni a lui la parola
Grazie
Ma fortemente non è facile tirare delle conclusioni perché
Il tema
E e di quelli che che in un certo senso rifuggono da delle conclusioni è un tema ancora in in divenire e quindi e d'altronde molte idee sono state sollevate e avanzate non tutte conciliabili dei punti comuni certamente ci sono perché mi sembra che per quel che riguarda il rapporto tra Italia tra Europa e gli Stati Uniti e la crisi che è stata denunciata dalla guerra in Iraq sull'errore che la guerra in Iraq comporta sul dal danno che ha provocato a queste relazioni mi pare che tutti più o meno siano d'accordo anche se non è facile dire come poi deve essere superata questa crisi e che cosa si posto in concreto fare per superare la crisi
Ma io vorrei senza andar troppo fuori dal seminato
Chiedere un momento
L'acqua la politica estera americana che l'altro poco del nostro dilemma
Come e perché si è evoluta in che direzione si è evoluta in quest'ultimo periodo
Storicamente la politica estera americana oscilla fra delle fasi di internazionalismo delle fasi di isolazionismo
Sarebbe lungo ripercorrere tutte le tappe ma grosso modo abbiamo sempre un ciclo isolazionista è un ciclo internazionalista
Internazionali saranno vuol dire
Agire internazionalmente per il bene del mondo vuol dire essere presenti nel mondo che fase in cui l'America tende invece a ripiegare
Al proprio interno ora
Quando Bush è andato al potere
Attraversato una fase di assenza dalla vita internazionale
Si è circondato di persone che non appartenevano
Allora turarsi del padre
E ancor meno a quello di Clinton beninteso
Non ha preso con sé disco Croff legal Barbieri Jim Baker che erano gli internazionalisti di Bush padre che internazionalista era
Ha preso invece dei neoconservatori ti più o meno un sono alcuni di più altri di meno come da Condoleezza Rice come ove Wolfowitz crudele certa gente che apparteneva ad altre concezioni che se mai ritornava all'epoca reaganiana ma neanche tanto prelevandoli più che altro dai think-tank
E infatti da qui la politica di Bush è stata una politica isolazionista all'inizio
Ricordo solo alcune tappe il protocollo di Kyoto chiusa al primo atto
Ma ricordo il la Scarl lo scarso interesse del primo bus per il problema mediorientale non ha non ha mandato nessuno a Taba i negoziati
Che i primi otto mesi dell'amministrazione Bush sono stati
Dei mesi in cui l'UDC dispetto non solo non ha avanzato delle iniziative internazionali ma direi si è se mai disdetto da delle iniziative internazionali
Questo è finito bruscamente con l'undici settembre
Ma allora chiediamo c'è ancora un momento in che cosa l'undici settembre così diametralmente diverso da quanto non era accaduto nella storia americana prima
Il terrorismo esisteva
L'Intelligence lo denunciava proprio in questi giorni abbiamo Ilie Reims per vedere fino a che punto anche l'amministrazione Clinton sapeva dalla minaccia terroristica e perché ha o o non ha agito a questo riguardo
Nulla di quello che è l'assetto del terrorismo globale del terrorismo internazionale era ignoto anche alla prima amministrazione Bush e anche gli attacchi terroristici nei confronti dell'America c'erano stati
Ma ricordiamo solo per percorrerle brevissimamente le tappe
Beirut
Le ambasciate americane a Nairobi a dare sarà l'incrociatore Coop Lockerbie la discoteca di Berlino se noi sommiamo i morti americani per terrorismo prima dell'undici settembre arriviamo ai mille settecento mille ottocento e non è che sia una cosa indifferente
Per un'opinione pubblica
Ma dentro dicono il suo orrore sono duecento morti gli americani sia pur scaglionati nell'arco di alcuni anni non moltissimi anni ne hanno avuti
Conto esatto io non l'ho mai insomma sentito far delle cifre intorno fra il mille seicento e mille settecento intende che cosa ci si mette dentro
In che cosa
Invece l'undici settembre è profondamente diverso
è profondamente diverso perché si passa negli Stati Uniti
Tutti gli altri attacchi terroristici erano fuori dagli Stati Uniti
E fuori dagli Stati Uniti si può anche rispondere con un isolazionismo
Se questo tom dramma si svolge solo se io sto fuori e accettabile ludico che tutti fossero di questa idea ma è concepibile che io reagisco ritirando le all'interno io ho inteso perché ero nell'estate del due mila e in America il discorso che Bush elettorale Bush fece in Florida
Dove in un modo assolutamente sorprendente bussa per pochissimo di politica estera e devo dire la verità l'ha sempre detto
L'ho detto io non ho bisogno di sapere che cosa sia il bene e il male perché il colosso io ho bisogno di sapere cosa il Kosovo
Perché quello non lo so che ho bisogno di gente che mi dica che cosa il Kosovo
In quel discorso di politica sa che io sentivo in Florida certamente c'era una audience prevalentemente latino americana
L'unica elencò i Paesi che erano veramente importanti e quali erano i paesi veramente importante
Per gli Stati Uniti
Il Canada
Il Messico
E la Gran Bretagna
La Gran Bretagna considerata un'appendice degli Stati Uniti
Un'appendice storica
E il Canada e Messico lascio a chiunque abbia la conoscenza di una carta geografica identificare che cosa questo vuol dire ha fatto anche un un accenno al resto dell'America Latina
Bene con questa concezione che è una concezione isolazionista
E devo dire sorprendente perché di solito è raro che
Un capo futuro capo di Stato si vada
A impegnare con una lista di chi è più amico e chi è meno amico fra tutti i propri amici
Lui fa le prime esperienze in politica estera che sono fondate su un isolazionismo sul ritiro da fuori non si vuole mischiare dentro la vicenda mediorientale se ne guarda bene
E l'attivismo che aveva avuto Clinton nell'ultimo tempo che non lo segue affatto c'è chi gli consiglia di farlo
Ma una volta che l'attacco si verifica nel centro degli Stati Uniti gli è impossibile avere
Una posizione isolazionista
E quindi bisogna tornare
A essere internazionalisti non internazionalisti ripeto nel senso che bisogna procurare il bene al mondo l'internazionalista e se sono bisogna esserci
Ecco la reazioni di Bush
Ed è
Da da dall'undici settembre ed è soprattutto diciamo
Dal in dal discorso fondamentale dello Stato dell'Unione che lui ha fatto
Nel nel gennaio del due mila e due
In cui lui ha definito la sua politica estera
In cui vede tre
Tre pericoli che poi sono tre parti di uno stesso pericolo
Che sono il terrorismo che sono quelle che lui chiama i tiranni
Cioè il male
I portatori del male
E
Le tecnologie
Tecnologie che forniscono i portatori del male la possibilità di vedere gli stracci
Bene questa la politica americana
è stata definita molto chiaramente questa politica americana la combinazione di questi nemici gli faccio una breve
Signor parente il tempo che riguarda quella in Iraq
Io credo che
O a pensare che il tutto la costruzione dalla guerra in Iraq rispetto all'opinione pubblica americana sia stata una menzogna e francamente ingenuo primo perché accingendosi a entrare in Iraq si sarebbe visto sì o no le armi di distruzione di massa c'erano c'erano
Io credo che esisteva un
Notevole il dubbio
Che armi di distruzione di massa ci fossero un notevole il dubbio non la certezza sentendo che non ci sono ma un notevole dubbio dubbio nel quale fra l'altro molti democratici l'hanno incoraggiato lunga che Cesare Merlini citava
Diceva non dobbiamo mettere Saddam alle strette perché se lo mettiamo alle strette dove capace che ci manda una bomba di distruzione di massa sul nostro territorio quindi credeva Lugar stress all'esistenza di queste armi
E la probabilmente la querela che va il risultato di
Di molteplici
Ragionamenti
Di cui l'uno e quello dell'esistente la possibile esistenza di armi di distruzione di massa cosa che per il presidente degli Stati Uniti è inaccettabile come rischio non è inaccettabile la certezza e inaccettabile anche un una parte di rischio che questo fosse possibile
E poi esistono evidentemente anche altre componenti
L'approvvigionamento di petrolio che certamente è stato una delle componenti sono
No non non le royalties delle compagnie petrolifere americane comunque sono ma diciamo larga la garanzia dell'accessibilità delle riserve petrolifere mondiali ma qui entriamo dentro un fatto
Troppo complicato
è un fatto
Che dopo l'undici settembre non ci sono più stati attacchi in territorio americano
Carità nessuno è profeta Grassi che una notizia domani ci smentisca
Però
La strategia terroristica è abbastanza sofisticata ha dimostrato di avere capacità di sofisticazioni tali da non fare escludere che sia una scelta
Mentre gli attacchi terroristici si sono moltiplicati in altre aree
In particolare il terrorismo in
Attraverso varie componenti e forti in Iraq contro gli americani ma fuori dall'America non dentro la
E a che cosa può attendere questo
Ma io credo che possa tendere a una nuova fase di isolazionismo americano alla lunga e infatti negli Stati Uniti questa tendenza fra i neoconservatori c'è
E cioè ma se stare né in giro per il mondo porta questo io rientro
Quello che mi importa e che non sia colpita l'America
Quindi
E qui vengo
Alla politica estera italiana come componente di una direi più vasta politica estera
Perché il logoramento delle posizioni americane fuori altrettanto pericoloso
E forse ancor più pericoloso
Per gli Europei
Di quello che non sia stato l'undici settembre
Perché può benissimo riportare Bousquet sempre avuto questa tendenza a guardare con diffidenza il resto del mondo ed approvato nei primi otto mesi della sua amministrazione se resterà presidente degli Stati Uniti a ritornare su una fase di ripiegamento quindi
Quello che porta la politica estera italiana temere
Le cose che sono state dette sulle quali non torno
Sono state dette ampiamente praticamente da tutti quelli che sono intervenuti questa sera
Hanno anche questa funzione
Attenzione il problema è che
Non quando noi parliamo diciamo di una maggiore consultazioni una maggiore apertura
Di un contributo maggiore che gli alleati degli Stati Uniti possono e debbono dare ne parliamo in termini generici perché di fatto in materia di lotta al terrorismo se questo è il tema fondamentale del mondo in questi anni
E io credo che lo sia
Bisogna dire che
Delle idee propositive nuove
Non sono state avanzate
Anche nel momento di crisi quando
In seno al Consiglio di Sicurezza c'erano le due posizioni la posizione americana posizione franco-tedesca che si confrontavano
Ci sono state in Italia come altrove moltissime manifestazioni contro Bush ma io non conosco nessuna manifestazione pro Chirac no perché non c'era nessuna manifestazione proceda perché Chirac non portava un'idea propositiva della lotta al terrorismo
Che cosa si portava l'idea diciamo se vogliamo dire negativa non negativa da un punto di vista etico ma negativa da un punto di vista azione della non guerra
Ma la in azione non necessariamente una proposta
E in effetti negli nel momento di crisi che quello sul quale noi dobbiamo in qualche modo rientrare e il nostro giudizio e soprattutto il nostro giudizio per il futuro nel momento di crisi non ci sono state due proposte che in qualche modo si contrappone dissero
Esisteva una politica americana
Decisa andare in una certa direzione con questo amalgama fra tiranni tecnologie e terrorismo
E è un è un'altra politica che diceva di no
E di fatto questo situazione non è radicalmente mutata
Non c'è una strategia
Zapatero
Se vogliamo incorporare come un elemento nuovo un
Nel gioco politico Zapatero dice io me ne vado se entro il trenta di giugno
La sicurezza dell'Iraq non è affidata alle Nazioni Unite cosa
Non mi sembra che le Nazioni Unite in questo momento sono particolarmente pronti a fare ma ammesso che lo siano
Ma non è che allo stesso tempo propone una strategia
Presidente Formigoni ha ne ha parlato
In termini
Propositivi ma in termini propositivi di carattere generale non in termini propositivi concreto cioè cosa fare domani
Ecco questo a me sembra che sia il vero noto di fronte al quale ci troviamo e io personalmente non ho certo più immaginazione degli altri
Quello che so tale e che occorre far tutto ciò che è possibile perché non gli Stati Uniti non rientra in una nuova fase di ripiegamento perché se entra in una nuova fase di ripiegamento
Allora le strategie terroristiche certamente avranno avuto successo
E direi che l'episodio Madrid in qualche modo può rientrare io non so perché non non conosco la mente di Al Qaeda di Osama Bin Laden
Gli strateghi di Al Qaeda o di altre organizzazioni terroristiche una potrebbe rientrare in uno scenario di questo genere e questa mi sembra parlando di politica estera italiana in questo momento
Fuori la priorità che poi questa politica non abbia ancora non abbia portato su altri risvolti dei compensi come giustamente è stato anche qui detto che non abbia avuto una contropartita francamente mi sembra mi sembra meno importante indica che sia del tutto da trascurare ma mi sembra meno importante rispetto alla vera e propria sostanza di questo problema
Mi rendo conto che non ho riassunto in un modo
Istituzionale il problema o o soprattutto detto quelle che sono le mie idee ma partendo dal presupposto che tutti riteniamo abbiamo tutti ritenuto che certamente l'operazione irachena si è risolta
Sino a questo momento in in un
In un senso nocivo per quel che riguarda la lotta al terrorismo che in un senso positivo
Credo che malgrado questo
La necessità di ancorare gli Stati Uniti fermarli da un possibile ripiegamento verso se stessi rimanga ancora per l'Europa e quindi per l'Italia
La più alta di tutte le priorità
Con osservazioni conclusive non chiamiamolo conclusioni ma conclusive si
Con le osservazioni conclusive l'ambasciatore Biancheri che ringraziamo ancora ringrazio ancora per l'ospitalità in questa sede chiudiamo la tavola rotonda grazie a tutti di essere