Tra gli argomenti discussi: Destra, Msi.
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La rivista proposta ha organizzato sabato e domenica scorsa un convegno dal titolo i lei traguardi per l'Italia degli anni novanta
Proposte una delle più importanti organi di dibattito politico della cultura di destra e di fatto al convegno non partecipato politici intellettuali di quell'area politica ed intellettuale
Nel corso degli interventi di Dominika si è svolta una tavola rotonda sulla cosiddetta crisi della rappresentanza ovvero sull'assetto dei poteri la partitocrazia e la crisi del mondo moderno
Abbiamo fatto una sintesi dei contributi più significativi coordino coordinatore della tavola rotonda
E Mario Mazza nella rivista stessa il primo intervento del professor Domenico Fisichella che tratterà della rappresentanza politica e di quella degli interessi il voto ha detto non riesce a coprire l'intero arco della rappresentanza
O abbiamo cava afferra sul rapporto fra frammentazione sociale culturale e la nascita azione della società italiana
Fini sul sistema dell'informazione tre Magna sulla crisi della forma forme di rappresentanza fra i giovani ed infine chiude questa sintesi un secondo intervento del professor Domenico Fisichella
Dunque il tema della nostra tavola rotonda come già detto Mennitti
è relativo ai problemi della cosiddetta rappresentanti
Vedete
Che si tratta indubbiamente di un problema che ha trovato anche di recente nelle ultime settimane oppure negli ultimissimi giorni motivi di conferma della sua attualità e della sua importante
Già era stato lo ricordiamo tutti nella scorsa estate a cavallo della soluzione chiamiamola così data alla crisi di governo alla crisi del pentapartito trattato un vasto dibattito sulle pagine di molti giornali sulla partitocrazia
Sulla degenerazione operata all'interno dalla vita politica italiana
Non la classe dirigente che appariva finalmente la maggior parte anche degli osservatori interamente assorbita dalla tutela dalla salvaguarda la conservazione dal consolidamento dei propri interessi di potere
Di qui la denuncia in quel periodo preciso
La denuncia tra l'altro presentata con un linguaggio con uno stesso sviluppo logico che fino ad allora in gran parte erano stati patrimonio retaggio quasi esclusivo di certa pubblicistica di certa critica di destra la denuncia dunque di un distacco ormai difficilmente colmabile per quello che si definisce comunemente il Paese legale dal paese reale dall'Italia del palazzo rispetto all'Italia della gente comune
è accaduto in tempi ravvicinati che questi temi questa polemica questo dibattito ha trovato nuovo alimento
Da patti che sono stati presi ad esempio a modello per alimentare nuove polemiche
Basti ricordare i recenti aumenti di stipendio per i parlamentari con tanto di segretario che molti definiscono polemicamente portaborse
Basti ricordare la spartizione
Realizzato dopo anni di grave e colpevole ritardo dei vertici dell'ente televisivo di Stato da parte di tutti i partiti del cosiddetto arco costituzionale riesumato per la circostanza
Oppure ancora più recentemente la spartizione questa volta limitata si sta meglio evidentemente imposti ai partiti di governo
Degli enti bancari di molti istituti di credito con le polemiche che ne sono seguite
Mentre cadevano questi fatti una settimana fa a Torino soltanto un caso mai pienamente significativo decine di migliaia di cittadini scendevano in piazza a protestare a contestare
La politica fiscale del governo mettendo sotto accusa esplicitamente la classe dirigente che quella politica aveva realizzato soprattutto negli ultimi anni rendendola insopportabile ai contribuenti
E dunque è possibile tentare di risalire credo da un fenomeno da un episodio come quello di Torino che ha voluto citare al nostro tema di fondo che quello appunto della rappresentanza e altri casi potrebbero essere citati basti pensare all'annoso mai vertenza dei medici o comunque alle manifestazioni che dei ceti professionali partono sempre più numerose e sempre più insistite nei confronti della classe dirigente porta sempre lo stesso sotto accusa
Si potrebbe allora chiedere più in generale non soltanto chi e che cosa rappresentino oggi i partiti politici in Italia quali interessi quali ceti sociali quale categorie professionali o più in generale se qualcuno avesse ancora voglia
Quali teorie economiche rappresentino con la loro politica o quali visioni del mondo addirittura ma chi ti potrebbe chiedere anche chi è che cosa rappresentano gli osservatori quegli intellettuali quei giornalisti che sempre più spesso si pongono si autocontrollo dalla parte del cosiddetto Paese reale ponendo sotto accusa la classe dirigente
Quindi non soltanto chi rappresenta Ciriaco De Mita macchina presidente Eugenio Scalfari quando si crea per te stesso il ruolo di disturbatore del manovratore di turno
Ma che si può anche chiedere correttamente credo
Chi è che cosa rappresentino anche i marciatori Torino chi e che cosa rappresentino i medici
Oggi alla ricerca di interesse di tutte le maggiori rispetto a quelle che vengono garantite alla categoria
Chi ha presentavano ieri i commercianti rivolta contro Visentini
Il presentano insomma è cosa rappresentano già da interessi immediati e concreti tutti i ceti professionali in atteggiamento di di vivace contestazione
Della rappresentanza che viene realizzato dei loro interessi
E delle loro aspirazioni
Si vanno manifestando insomma trovano sempre conferme nuove dalla realtà
Soggetti sociali che chiedono e cercano quindi di instaurare rapporti politici diversi meno subalterni rispetto a quelli finora realizzati nei loro confronti
Rapporti porta di partecipazione comunque le richieste sembrano almeno a chi parla ancora confusi ancora contraddittori ancora troppo variegate incapaci di di giungere ad una unità e ad un atteggiamento unitario appunto di intenti
Né sembra che la logica voti trattrice e la struttura clientelare possano garantire ancora una volta possono colmare quel porco di cui si è parlato all'inizio
L'attuale classe dirigente in buona sostanza e incapace di interpretare adeguatamente questa esigenza che salgono dal Paese reale
Ed interpretare anche i bisogni di una società in continuità verissima trasformazione lo abbiamo visto anche nel corso dalla prima giornata del convegno
Si tratta di quella stessa società che oggi si ribella confusamente contraddittoriamente ma comincia a ribellarsi che pure i partiti egemoni hanno invaso
Non tanto con le loro idee ma con i loro uomini in tutti i centri di potere centrale e periferico con i loro fiduciari con i loro galoppini
E ora per approfondire queste tematiche per dibattere questi teneva in vita voglio al Pd che già Minniti vi ha presentato il potere che siete tutti d'accordo la tavola come in questo modo conteggi dite possibile d'orizzonte per consentire a tutti di parlare quindi per tre volte
Con la colazione della mattina brevità esiti simili chiedo scusa anticipatamente se il richiamo fosse anche Pato durante lo svolgimento la tavola rotonda
Comincerei dal professor Fisichella
Al quale chiedo di tornare su una tesi sostenuta in un recente articolo apparso sul tempo
L'ha indicato nella crisi di identità nella crisi di rappresentatività un dato che accomuna tutti i partiti politici in Italia
Alle che era questo che si erano ti dava proprio nessuno
Beh
Non si salva con proprio nessuno è un problema che eventualmente viene dopo prima si parla del genus e poi si parla della specie se prima si affronta il problema
In termini globali poi eventualmente si valuta se e in che misura ma ciascuno alle sue colpe ciascuno ha le sue responsabilità
E proprio per
Prendere le mosse dal tema dalla partitocrazia al quale lei faceva cenno vorrei cominciare con il rilevare che in verità la problematica della partitocrazia
Non non è una come dire una esclusiva della destra perché potrei citare un autore che già agli inizi del Novecento ben prima quindi della prima guerra mondiale aveva posto in termini precisi Molise offro Worthy nella sua opera i partiti alla democrazia aveva posto in termini precisi
Questa tematica ma del resto lette Maranini e Luigi Sturzo sono altri due nomi che entrambi hanno posto il tema della partitocrazia in termini molto precisi e e da gran tempo quindi direi che la destra partecipa di questa problematica ma non è la esclusiva per così dire portatrice non è la esclusiva sottolinea attrice sul piano culturale
Esiste certamente una crisi di identità è una crisi di rappresentatività delle forze politiche con riferimento proprio alle cose che lei prima aveva richiamato
L'emergenza di ceti nuovi la complessità soprattutto della società nella quale noi ci nella quale noi viviamo è che viene delineando i suoi contorni in termini che ancora non ci sono estremamente precisi perché non sappiamo abbiamo dei modelli sulla società postindustriale ma in realtà su questa modellistica teorica esiste poi un dibattito si tratta cioè di andare a vedere se e in che misura questa modelli dica teorica trova delle conferme nella realtà quindi anche da questo punto di vista non tutti i lineamenti
Del della realtà nella quale noi viviamo e che soprattutto e nella soprattutto nella quale noi vivremo sono ancora precisati
Esiste un problema di ceti edito un problema di categorie lei ha detto esiste anche un problema di visione del mondo a per così dire messo insieme problemi che attengono a livelli di analisi viceversa Diversi perché certamente la rivendicazione di certi interessi da parte di certi ceti in qualche misura si collega ad una concezione del mondo può collegarsi ma non è detto che ciò sia necessariamente vero
Può esserci un per così dire un rivendicazionismo limitato a alla dimensione meramente economica o alla dimensione meramente dello stato sociale
Indipendentemente poi dalla capacità di percezione di questi ceti e di questi gruppi di una qualche visione del mondo che stia alla base dei loro comportamenti e del resto assistiamo certamente ad una crisi delle ideologie tradizionali che gridi della molteplicità delle ideologie tradizionali dico tradizionali per dire di matrice ottocentesca non per dire del filone tradizionalista va da sé
Che cosa rappresenta Scalfari e si potrebbe dire che rappresenta la sua capacità di di richiamare lettori che pur sempre è un fatto significativo in un in un mercato in un mercato della comunicazione di massa
Ma il problema grosso effettivamente quello dei partiti qual è la loro rappresentatività beh qui si è comunque si confrontano come sempre del resto si sono confrontate due problematiche
E c'è la problematica di tipo democratico tradizionale elettivo
E la problematica viceversa della rappresentatività degli interessi di ciò che gli interessi hanno alla base sotto il profilo categoriale vale a dire il problema meramente numerico non riesce a dare risposta alla questione circa la rappresentatività anche delle categorie sono due concezioni
Per così dire della rappresentatività e della rappresentanza
Le quali oltre certi limiti entrano in una rotta di collisione fino ai a certi limiti si possono fare combinare
Il criterio numerico e la mela rappresentatività dei cittadini in quanto tali nella loro indistinzione
Si assumono i cittadini in quanto si ritiene che al di là della diversificazione degli interessi singolari e settoriali
Che caratterizzano questi cittadini per la molteplicità dei ruoli che si occupano ci sia anche un interesse di tipo generalista dico
Al quale si risponde per così dire con il criterio di tipo numerico elettivo
E questo è un dato da tenere presente proprio perché appunto accennavo c'è una molteplicità di ruoli
Nessun uomo è solo cittadino nessun'uomo è solo parte della sua categoria o del suo gruppo professionale
Questo è un dato da tenere presente come un dato diciamo così di Fisiologia di normalità ognuno di noi ricopre una molteplicità di ruoli siamo contemporaneamente
Figli siamo contemporaneamente genitori siamo contemporaneamente produttori siamo contemporaneamente generalisti nel momento in cui votiamo in un certo modo siamo dunque espressioni per così dire di una pluralità di esperienze che corrispondono ad altrettanti ruoli la questione che certamente oggi si pone di fronte a quella che indubbiamente una crisi delle categorie tradizionali di tipo classico stai della dicotomia poi classista
Da una parte il proletariato e dall'altra parte il
Il borghese oggi in realtà questo discorso non vale più ovale in termini molto relativi
E su e quindi perché perché si sono moltiplicate a dismisura le categorie le professioni gli interessi e i punti di riferimento anche
Civili e culturali oggi si tratta in qualche misura di rivisitare criticamente il problema della rappresentanza di assumere come un dato normale il fatto che di per sé l'elemento elettivo eppure il significativo non riesce a coprire
Tutta l'area della rappresentatività e si tratta perciò di trovare delle istituzioni che in qualche misura integrino quella che è la dimensione ineliminabile del del voto come impatto tendenzialmente generalisti col perché perché il problema è il problema è di un ruolo che i partiti svolgono surrettiziamente
Perché i partiti tentano di fare questa operazione di essere contemporaneamente espressione dei grandi orientamenti
E espressione di una molteplicità di interessi che spesso finiscono per confliggere bisogna assumere consapevolezza del fatto che mancano delle sedi istituzionali nelle quali la espressività per così dire delle delle dimensioni pluralistica dell'esperienza sociale sia essa culturale sia essa economica
Possano manifestarsi
E dunque si tratta di prevedere accanto alle istituzioni della rappresentanza politica situazioni istituzionali che consentano di articolare e di aggregare in termini
Più più compiuti più aperti più espliciti di quanto oggi non accada il il il quadro della rappresentanza
Vorrei glielo meglio cavate da allora se esiste un rapporto provando comprovate ad allargare il discorso quale rapporto dunque se esiste
Per la frammentazione e la contraddittorietà di cui già si è parlato di cui dà prova la società italiana
E quindi l'affermazione di una cultura laicista che ha trovato anche terreno molto fertile va detto se la nella critiche forse continua al di là di certi successi personali
Della del dell'attuale pontefice sia delle responsabilità che qui nel concreto nel quotidiano di lei fanno capo direttamente rappresentanti politici di quella cattolicità di quell'aspirazione
Per no
Va bene una volta c'era una volta unitaria che si chiamava cattolica
Questa Italia è scomparsa
Per dirla con me il filosofo Del Noce
Non esiste un Paese più secolarizzato interno
Naturalmente nell'ambito di un certo tipo di civiltà ora come è potuto avvenire tutto questo
Fermo restando un fatto
Oramai incontrovertibile e cioè che esiste una profondissima crisi di identità nel mondo cattolico
Ora è vero è potuto avvenire anzi emerso è uscita allo scoperto è esploso il fenomeno conciliare soprattutto quello post-conciliare
Il che ha accelerato una sorta di di fuga il Movimento centrifugo
In un mondo cattolico che prima nell'età Pacelli Anna non parlare dei secoli andati appena altrimenti incasellato rigido monolitico
Ma c'era qualcosa già prima del Concilio c'è stato specialmente io mi riferisco sempre al lato laico non religioso non voglio entrare nella materia ecclesiale
C'è stata sempre una venatura direi
Che ha che ha minato alla base la questo monolite
Una venatura composta da due anime
Del mondo cattolico laicale italiano
Un'anima che chiamiamo così potremmo definire spiritualista intimista progressista
E un'anima tradizionalista a ritira se vogliamo conservatrice
Il conflitto fra queste due anime esposto in maniera era esploso in maniera anche detto al presidente forse eclatante ai tempi di Pio decimo San Pio decimo papa Sarto
Canonizzato nonostante certe opposizioni parentesi cercherò di essere breve però ci sono delle code le annotazioni parere venerdì farla
Tra l'altro avevano imputato nel processo di canonizzazione il peccato di fumare il sigaro e dunque questa rallentato forse per trent'anni il il la beatificazione di papa Sarto
Ora parlato a come dire bruciata
Per ha ghigliottinato questo questo movimento centrifugo che allora si chiamava modernismo e che sotto vari nomi risorto valido
Fino al Concilio
O meglio fino a qualche consiglio Concilio a canalizzato questo movimento il Po Concilio lo ha debordato lo aveva buttato nel mondo la vitale che è successo
è successo che fino al mille novecentocinquantotto cioè fino alla morte e alla fine dall'età parcelle Anna e prima che cominciasse il processo le ditte parcellizzazione come è stato chiamato in simbiosi con la destalinizzazione in Russia
Il mondo cattolico non è ha bisogno di essere di non ebbe dubbi porsi dei problemi di rappresentanza
Era rappresentato rappresentato univocamente
Chiaramente noi i più diciamo quelli che hanno più anni che mi ascoltano ricordano i baschi verdi richieda le adunate oceaniche che ripetevo infatti Gerda fu accusato per varie titolo di essere un un seguace del defunto eccetera
Ora mi in quella fase storica del cattolicesimo non si potevano problemi di rappresentanza la rappresentanza era quella propria e travasate in una società civile per la Chiesa cattolica
Ora se c'è una cosa paradossalmente può essere definita così però se c'è una cosa più democratica dalla Chiesa cattolica nonostante il suo verticismo e sonorità ritmo credo che non esista al mondo perché perché da nessuna istituzione è possibile vedere che un figlio di contadini come per esempio Papa Giovanni assurga alla più alta cattedra spirituale dell'umanità
Che faccia poi apre alle spalle è un altro discorso però voglio dire come rappresentanza è una rappresentanza che non non esiste da nessuna parte del mondo né io né alcuno tempo storico ora che cosa voglio dire con questo
Quindi vuole quando
Sarebbe quasi oracolare allora comincia a suonare qualche secondo Lorenzo no l'apparato c'erano elementi che casa significava no non vorrei essere allargare un po'il ricordo significava
Quella certa fase del mondo cattolico che da parte anch'io sono cattolico penso anche voi da parte nostra c'era la proposizione di un progetto ben definito che era quello della civiltà cristiana
La città cristiana più globalmente intesa un progetto che è stato ferito a morte come poi mi vedo dai cattolici stessi grazie
Vorrei
Vuole chiamare in causa adesso Massimo Fini che per molto tempo è stato accurato sul mensile Prima Comunicazione rubrica che si intitolava s'intitola tuttora continua anche senza di lui dialoghi sull'informazione fino anche perché abboccare
Gli elementi portanti di questi dialoghi che faceva parte del Comune quindi Antinori preferire Chievo quello che
E quindi vorrei chiedere appunto prendendo a spunto questa sua pubblica Fortunato totalmente al di là dei ruoli
Qual è oggi appunto il ruolo del giornalismo italiano torna a chiedere in buona sostanza dopo tanto non tanto chi rappresenta De Mita ma sempre per tornare al classico esempio preso a modello questa mattina
Il presidente Eugenio Scalfari quando lo sponsorizza e questa contribuzione dura per tre anni o quando è storia recente annunciata rottura del fidanzamento
Questa alla difficile a cui rispondere io vorrei di essere Breve vorrei però
Premettere una cosa il il problema della partitocrazia inizia da da molto lontano inizia dal celle
Il
Lama per esempio quando una volta raccontò come era diventato sindacalista disse queste disse il sindaco di Forlì doveva essere un comunista e fu compagno Franco Abruzzo cinque fette un azionista il presidente da Provincia un repubblicano
Sì segretaria Camera lavoro socialità ed era toccato a me
Quindi voglio dire la lottizzazione è a i suoi prodromi allora attualmente a sua volta una riflesso di quello che era successo prima è chiaro che a a il rimbalzo da un da da un da un regime a partito unico era quello poi di un regime a più partiti occupanti varie tappe della istituzione
Il il allora però la lottizzazione si limitò per molti anni alle istituzioni oggi è arrivata come voi sapete dappertutto ci sono le banche le camere di commercio riporti i conservatori IACP io una volta fece un elenco di qua di di quanto era insomma avvenne una colonna di di giornale in questa in questa nella lottizzazione ci stanno anche i giornali ovviamente ci stanno in in in in prima persona e giornali soccorso nei quotidiani la lottizzazione bassa attraverso due
Due due città Frati c'è lo Stato basso che quello dei comitati di redazione
Lottizzati alla maniera del del manuale Cencelli anche se adesso c'è un minimo di così di di di di decadenza di questa pratica nello strato alto che sono le copie tale quali sono sempre inevitabilmente in un sistema come questo dove i partiti hanno questa importanza sono sempre legate alla al al potere politico paradossalmente lo dico con grande amarezza perché il giornale lo ripeto ma vittime padovana di Scalfari di Repubblica Repubblica è a suo modo un giornale
Che pur essendo dentro al palazzo fino in fondo sfugge in qualche modo alla regola della lottizzazione tant'è vero che si vede che Scalfari prende le più dalle frane posizioni a differenza di di di di di a distanza di qualche di qualche anno
Cioè voglio dire la Repubblica o il Giornale di Montanelli sono due esempi e per quanto per quanto appunto la Repubblica in modo che la linea anche poi è Scalfari fa è un partito asse ma proprio perché è un partito apre e tutto sommato meno legato meno legato alla a all'alloggi ai ai partiti di quanto non si di quanto azionato i giornali meno meno meno a fare questo questo è un è un dato di cui bisogna bisogna tenere conto negli altri giornali la cosa è molto più schematica cioè dico che ha sempre grazie a un esempio emblematico cioè
Il il il il giornale può essere di volta in volta di coloratura più o meno riversa al suo interno si giocano appunto no non c'è assunzione oggi per esempio credo che non abbia che non sia centralizzata al al Corriere
Il il questo perché avviene poi nei giornali esempio perché il il giorno idrovia che è diventato un giornale lottizzato per un popolo cambiamento della società italiana cioè
Mentre un tempo c'erano delle classi e i giornali rappresentavano queste classi tempo collegate a questa o la borghesia e quindi non era molto disponibile a essere a essere influenzato Rai partitivo appare in Praga a che nel suo interno entrassero entrassero personaggi dei partiti oggi non rappresenta più nulla e quindi al suo interno
è diventato un un contenitore vuoto per l'occupazione
Dei partiti questo che promette di col Corriere ma riguarda l'amante la maggioranza di quotidiani italiani
Repubblica ripeto che ritorneremo coi è un caso più diverso più straordinario Scalfari ecco un partito è però una col diverso dall'essere un servo di un partito
Marzio Tremaglia che è anche dirigente delle organizzazioni del momento sociale sia fondato il Fronte della Gioventù allora
Mi chiedo di parlare un po'di questa crisi infine mette a punto le organizzazioni giovanili dei partiti
Ecco un'altra faccia della crisi di cui si parla anche in questa sede
I giovani sembrano molto più interessati ad altre forme di mobilitazione di degno su temi concreti basti pensare alla pace o alla difesa dell'ambiente
Oppure a interessi e a occasioni di dibattito di mobilitazione o di militanza
Diverte dalla semplice spera partitica o politiche basti pensare al meeting di Comunione e Liberazione parliamo un po'di questa crisi è l'altra faccia della crisi riguarda i giovani
Anch'io non prevedo non per sfuggire alla domanda ma per ampliare un momentino discorso anche perché è evidente che la crisi della rappresentanza delle organizzazioni giovanili rientra discorso molto più vasto
E cercando di vederlo dall'aspetto dei dei rappresentati cioè voglio dire ora come ora chi deve essere rappresentato e in che termini vuole essere rappresentato è significativo che per esempio le agitazioni studentesche
Sia dell'ottantacinque che di quest'anno e questo è un dato importante Agnès sembra ed è una considerazione forse un po'triste ma sembra realistica
Hanno mosso i giovani più come fruitori di un servizio insufficiente che come classe autonoma portatrice di valori di culture o di specifici differenti dal resto della società
Ieri lo diceva molto bene Urso nella sua relazione di un tema che è riapparso e significativa Mantova al
All'incontro della Confindustria sui problemi della formazione professionale e del sistema educativo i fischi per la Falcucci che non son costati molto perché penso che è come sparare sulle sparare sulla Croce Rossa e percettive
E gli applausi per Agnelli arrivati insieme da parte dei giovani che avevano bigiato scuola per andare a Claudio Ranieri fiscale la Falcucci su un dato significativo che personalmente non mi esalta affatto ne ha ne esaltano gli appalti ad Agnelli magico però devo prendere
In sostanza ieri è stato descritto come proprio dalla crisi del sistema di immissione sul lavoro dei giovani che escono dalle scuole superiori e dell'università si sia generato un movimento che non è più un movimento in sé per sé antisistema ma è un movimento di richiesta di adeguamento al perfezionamento delle delle prestazioni che sistema dell'educazione deve dare che qui c'è un numero rilievo molto più importante sette avendo presente quanto è stato detto sulle trasformazioni se non nel post industriale sicuramente nel terziario avanzato
Per il porto che il sistema della formazione della formazione permanente del rapporto scuola lavoro del di un futuro che probabilmente ci rimanderà scuola molto più spesso di quanto non sia accaduto fino ad ora in cui la mobilità sul lavoro e sulle nuove professioni sarà molto più alta riveste per i giovani di oggi che già ora in presenza della crisi
Occupazionale che tutti conosciamo trovano difficoltà immense ad inserirsi nel mondo del lavoro
E che per di più richiedono di poterlo fare con strumenti formativi adeguati
Ma
Il il tema che sembra implica io sia implicato per lo meno queste considerazioni è un altro e cioè quello dell'assoluta insufficiente dov'è stato detto
In parte sia da Fisichella perché anche da Mantovani dell'assoluta insufficienza degli strumenti di rappresentanza
Non solo in termini di legislazione scolastica dove va be'istituzionalmente esisterebbero degli organi decreti delegati queste cose qua Ferretto che hanno lasciato veramente lo spazio di un mattino ma in termini molto più ampia parte la rotta rap del voto in quanto strumento di rappresentanza complessivo
A parte le varie proposte che tra le tante riforme istituzionali prevedibili sono state sono state avanzate l'Assemblea rappresentativa degli interessi di cui parla per esempio Miglio
A parte tutto ciò il problema è che non si è ancora probabilmente riusciti a trovare un qualche cosa che rappresenti i nuovi rapporti di dominio i nuovi rapporti di forza che nella società in via di cambiamento si stanno instaurando
Che sono sempre più rapporti
Non di non rapporti per così dire verticali di oppressione
Non più rapporti tra sistema rapporti orizzontali cioè rapporti di emarginazione centro-periferia nel senso che scomparse o in via di di estinzione la classe operaia
Il problema non è più tanto di tutti Domine ricchi di è dominato ma di chi può accedere a certi santuari della conoscenza del sapere ai master o alle sedi di informazioni privilegiate da chi invece ne ha escluso oltre a ciò anche qui stai chiudi mini per favore cancro quando vado fuori tempo
Anche qui poi perché vi è una ricchezza non soltanto giovanile ma che mi sembra si stia estendendo
Di vedere riconosciute delle specificità che sono che sono particolari che sono peculiari vi è per esempio una domanda di appartenenza per così dire a gruppi a formazioni a modi di espressione della realtà giovanile non soltanto giovanile che è assolutamente nuova che in qualche maniera è importata anche da Oltreoceano il localismo il del centralismo l'attenzione appunto i problemi della pace del pacifismo il Meeting di CL e compagnia bella
Ecco di fronte alla perdita del valore di identificazione dei giovani come classe che è sicuramente in via di di diminuzione fosse solo per ragioni demografiche ci sarà sempre più un problema anziani le sempre meno un problema giovanile che ci piaccia o meno almeno finché non rompano ci si deciderà a rimediare alla denatalità
Ecco c'è però ed è questo un tema importante
Questo video per cui a questa domanda di appartenenza di appartenenza a gruppi di appartenenza realtà specifiche che si di Ferentino e che hanno specifiche richiesta nei confronti della società civile
Non viene data risposta ne vengono dati i canali di rappresentanza
In conclusione quando per esempio diamanti diceva
Noi forse non siamo ancora non abbiamo perquisito una cultura industriale già pretendiamo di parlare di post industriale ecco ci sono alcuni Autori abbastanza letti tre giovedì o almeno tra certe élite giovanili che ci piacciono meno penso per esempio Ivanisevic che teorizzano addirittura il salto della padre industriale piena per giungere a un tipo di società conviviale ridotta dell'autoconsumo
Tutto sommato che qualcuno intende regressiva di ritorno al passato in cui non siano necessarie le grandi strutture ma così i piccoli i piccoli centri di sopravvivenza ecco per tutte queste realtà che sono l'antenna argenti che poi in parte ci piace e in parte no riparte veicolano valori positivi in altre regressivi in altre in altri termini ancora possono andare nel senso di una reintroduzione della politica
Vera nel giro degli interessi e nel circolo così dell'ARPA intanto partitica non esistono dei canali di rappresentanza
Non esistono né a livello istituzionale né se non come auto rappresentanza a livello culturale e questi mi sembra siano problemi a cui si dovrà dare un termine abbastanza bene una risposta se non si vuole continuare a lasciare non sono inespressi ma anche incapaci a contribuire a una revisione una riforma profonda della società tutta intera delle istanze che
Bene abbiamo
Abbiamo esaurito dopo il primo giro di interventi e strada facendo con la forza avete intuito abbiamo anche consumato le le speranze erano poche già in partenza per la verità di poter avere un terzo di nuovi interventi a disposizione
Speriamo direttamente con il secondo e conclusivo intervento che lascio libero che mente perché gli spunti di riflessione anni avete forniti molti cominciando poter Fisichella nel limite invalicabile dei cinque minuti
Il limite invalicabile è inutile cominciare a parlare mica per niente ma visto che le sollecitazioni sono tante
Le sollecitazioni sono sono del resto le undici e mezzo appena le sollecitazioni sono tante i temi sono purtroppo numerosi e lo dico con molta franchezza
Non sono riuscito a capirebbero che tutto si collega nella realtà e quindi tutti i problemi sono collegati ma nello stesso tempo per conoscere i problemi bisogna distinguerli e qui ho la sensazione che si sia fatta un po'una insalata russa di problemi
Per cui io non riesco a cogliere con certamente colpa mia della mia inettitudine intellettuale ma non riesco a cogliere di che cosa stiamo parlando di quale rappresentanza stiamo parlando abbiamo messo dentro troppa roba la secolarizzazione
Il Papa la società postindustriale il fatto che ci fosse il CNL all'origine del della della partitocrazia o della lottizzazione e così via
Gli spunti quindi sono diventati troppo numerosi per fare un'analisi con il rigore che dovuto il concetto di rappresentanza può voler dire molte cose c'è una rappresentanza sociologica
C'è una rappresentanza politica c'è una rappresentanza culturale c'è una rappresentanza simbolica se non diciamo di che cosa stiamo parlando ognuno dice segue il suo discorso
Le sue così le sue preoccupazioni personali ma non troviamo quel terreno comune di analisi che poi ci consenta di guadagnare qualche cosa in questo tipo di di di lavoro che stiamo facendo questa mattina
Comunque io cercherò di richiamare alcuni elementi che mi pare più significativo di dibattere
Mantovani mi ha chiesto perché si esprime con l'attuale perentorietà Fisichella quasi che io avessi bisogno diciamo così di essere imbeccato per essere più o meno perentorio semplicemente perché vedo una crisi più difficile da risolvere è più complessa e quindi da questo punto di vista è evidente che il tipo di analisi diventa più perentorio perché andiamo verso un quinto scioglimento anticipato delle Camere perché andiamo verso l'imbottigliamento sistematico della capacità di decisione di opzione di Scelta delle forze politiche e così via
Dunque esiste un problema oggi più difficile di prima sotto il profilo veri per esempio dei rapporti fra le forze politiche
E questo rende la crisi più complessa rende l'aprirsi di più difficile da risolvere
E rende anche la riforma della partitocrazia per qualche rispetto più tutti gli atti
Io devo dire la verità sono rimasto un po'colpito dal pur pur avendo fatto questa questa dichiarazione di difficoltà sono rimasto un po'colpito dal fatto che il direttore del Secolo non soltanto abbia rivolto i suoi strali nei confronti del paese legale queste comprensibile da parte di un partito di opposizione ma
Ha coinvolto in questa sorta di negativo sistematico anche tutto il Paese reale allora a questo punto a che cosa ci appelliamo per modificare i termini di una situazione che comunque va modificata il Paese legale non ci sta bene
Il paese legale leale non ci offre nessun appiglio non rimane che la bomba N quella che elimina gli uomini lasciando integre le cose per cui ci terremo il Colosseo ci terremo il Campidoglio cosa che mi va benissimo eliminiamo l'Italia
E e a questo punto no io ho la sensazione che pur nella difficoltà singolare
Certamente
Dei problemi che ci troviamo di fronte
Dobbiamo nuovamente imparare a distinguere perché l'arte del conoscere l'arte della distinzione e poi solo attraverso la capacità di distinguere
Possiamo metterci nelle condizioni di operare con quel realismo che è necessario in ogni situazione di crisi perché le situazioni di crisi si affrontano certamente anche attraverso i grandi meccanismi simbolici
Ma intendiamoci bene dobbiamo anche se vogliamo superare una crisi valutando i costi delle delle risorse che dobbiamo impiegare per il superamento delle crisi e valutando i costi
Delle soluzioni alternative alla crisi dobbiamo anche conservare il realismo e non pensare che si possa solo attraverso il mito e Sam per il realismo affrontare un problema di queste proporzioni di questa partita pur non negando il ruolo e l'importanza ripeto che la dimensione simbolica
Il dottor diamanti ha detto che non è quelle italiano una società industriali già pensiamo alla società postindustriale il che vero o perlomeno così io ho riassunto è vero e non è vero cosa voglio dire allora espongo il mio punto di vista in verità che più di una Italia c'è certamente un Italia che già alle soglie del postindustriale
E probabilmente per certi rispettivi entrata ma c'è altrettanto certamente una Italia che compie adesso i primi passi nel processo di della della della della della industrializzazione
Questo dà la misura di che cosa della difficoltà della sintesi
Perché una cosa è l'Area post-industriale della nostra società una cosa e l'area otto industriale della nostra società sono non soltanto due meccanismi economico-sociali diversi sono anche due realtà culturali diverse
E questo rende difficile trovare un'alternativa che sia nelle condizioni di
E qui liberare
Questa realtà un'alternativa voglio dire in termini anche politici non soltanto in termini sociali e culturali il problema della visione del mondo intendiamoci bene non riguarda soltanto l'Italia
Esiste una crisi delle visioni del mondo che riguarda tutta la nostra realtà contemporanea sia al mondo occidentale sia al mondo orientale ma siamo davvero sicuri che non ci sia nella realtà orientale una crisi dei valori una crisi
Della visione della Weltanschauung c'è esiste ed è forte ed è grossa e certamente esistente un problema di questo genere anche nella nostra realtà chiamiamola così occidentale
Qui il tema della secolarizzazione che ha toccato il dottor Capoterra a una sua rilevanza perché non vi è dubbio
Che la esasperazione pluralistica di colla esasperazione non dico il pluralismo culturale la esasperazione pluralistica
è stato un fattore di disintegrazione di quelle forme di koinè che in qualche misura ma e il processo parte da lontano
Non nasce oggi o non nasce ieri a mezzo millennio di vita questo problema oggi siamo arrivati a quella per così dire eterna iper compattazione del del del pluralismo in virtù del quale ogni valore essendo uguale agli altri è estremamente difficile fissare una scala di valori
E questa è la condizione mi pare del del sistema del sistema culturale nel quale di bella
L'esperienza di questa epoca del mondo conto del mondo del mondo occidentale
E vero esiste una domanda di appartenenza la domanda di appartenenza si presenta sempre in maniera acuta nelle situazioni di crisi
Perché nelle situazioni di crisi che gli uomini si sentono soli che gli uomini si sentono per così dire soggetti della sindrome di catastrofe
Non siamo a questo punto intendiamoci bene siamo realisti non vi è dubbio le per esempio nel caso italiano c'è stata una espansione del momento economico pur con tutti quegli elementi di ambiguità e anche di inquietudine e di incertezze
Che possono sta che sono stati sottolineate che possono ulteriormente essere richiamati c'è stata tuttavia una espansione
Dell'economico che ci impedisce ancora di dire che siamo che viviamo una crisi per così dire di disintegrazione della personalità
Però proprio perché la società postindustriale mette meno comparativamente l'accento sull'economico e più comparativamente l'accento sul simbolico questa crisi della dimensione culturale diventa più pregnante diventa più aggressiva
E i giovani soprattutto e lo abbiamo visto anche interviste clamorose come quella del figlio di Agnelli e i giovani sentono meno il rilievo della dimensione economica sentono di più il rilievo di altre dimensioni da qui il senso della loro caduta
Dell'idea di appartenenza e il tentativo di recuperare la domanda di appartenenza
Eccome
E e qui mi pare d'aver letto proprio in uno dei numeri scorsi riproposta
E non vi è dubbio che esiste una crisi della forma partito che riguarda anche la destra e non riguarda solo gli altri partiti non ricordo che ha scritto quell'articolo molto interessante sulla sezione e sulla solitudine
Del del e sulla sulla solitudine che questi giovani
Della della generazione più recente avvertono quando vanno in queste sezioni di partito che hanno superato ormai la loro funzione anche aggregante non soltanto operativa dal punto di vista organizzativo ma anche di aggregazione culturale di aggregazione
In termini di di di intersoggettività
E e visto una una crisi della forma partito e intendiamoci bene questa crisi della rappresentanza che investe la globalità investe anche la destra
E e quindi io il fatto che ci sia questa consapevolezza da parte della destra della crisi e certo un fattore positivo ma si stia attenti la la destra non è esclusa
Dalla crisi della rappresentatività dalla crisi dei valori dalla crisi del del senso di di identità
Le soluzioni sono certamente difficile
Io credo che un convegno di studio come essenzialmente questo deve soprattutto in questa fase non perché il tempo adesso mi rendo conto è tiranno e non voglio non voglio prevaricare sulla indicazione che ci ha dato il nostro il nostro presidente
Del il nostro moderatore
Dico che se non altro nella fase dello studio dobbiamo imparare a distinguere i problemi valutarne l'insieme la complessità
E l'elaborazione poi culturale l'elaborazione
Della di di una nuova visione del mondo questa è un'impresa che non può esaurirsi in un partito anche se un partito può essere strumento per la veicolazione per la diffusione per la organizzazione di certi segmenti della società lungo lungo un tracciato lungo un determinato indirizzo
Io avrei molte altre cose da dire per la verità però non voglio sottrarre tempo agli altri amici che
Partecipano alla tavola rotonda
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