"La partecipazione per un nuovo patto sociale" - org. da Alleanza Nazionale (presso Palazzo Marini, via del Pozzetto)

Allora trascorso il rituale quarto d'ora accademico apriamo i nostri lavori ringraziandovi per aver accolto il nostro invito
A questo convegno promosso dalla gruppo di Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati ma Promotor diciamo effettivo e l'onorevole Pasquale Viespoli neo sottosegretario alla Welsh Farrah lavoro
Il quale ha inteso dare con questo convegno una manifestazione di grande attenzione da parte del nostro partito ad un tema che può sembrare eccentrico rispetto al dibattito
Culturale e sociale di questi di questi tempi ma poi vedremo dei lavori stessi emergerà che non è così
Partecipazione può patto sociale capovolte
Tale sono naturalmente comprese lo diremo anche delle considerazioni di natura istituzionale quindi la partecipazione vista nel suo complesso non soltanto come fattore economico e sociale realizzativo diciamo così e su questo si intratterranno i nostri interlocutori sia nella tavola rotonda di questo pomeriggio che nella tavola rotonda che seguirà questa sera
Dopo aver fatto gli onori di casa cedo la parola al presidente del gruppo di Alleanza Nazionale alla Camera dei deputati l'onorevole Gian Franco Anedda per un saluto introduttivo
Ma debbo devo confessare che quando ho appreso all'argomento del del convegno avuto un attimo di panico
E dopo il panico l'istinto della fuga
Poi come sempre la riflessione
Dalla riflessione nasce nato il le ringraziamento al sottosegretario Viespoli
Innanzitutto per l'invito
Ma soprattutto per avermi chiamato ad introdurre i lavori credo voi in virtù della della carica crea momentaneamente ricoprono un certo sollievo per il contributo le conoscenze di cultura che posso dare
Perché il panico
Ma perché sono immediatamente sorte scontare gli interrogativi
Che cosa significa partecipazione
Partecipazione di chi a che cosa
E il titolo partecipazione per un nuovo patto sociale parrebbe restringere l'argomento in realtà lo allarga
Perché il patto sociale come diceva l'amico Malgieri riguarda tutta la società
Tanto più
Che nel dibattito che seguirà all'ambito viene ho appare essere ristretto la la partecipazione nell'ambito dell'impresa
Il che significa che l'argomento noto complesso e ottobre benessere molto molto più alto molto più più largo
Mentre nel pomeriggio
Sarebbe limitato al dato economico alla partecipazione quindi e rapporti
Tra impresa e lavoro tra sindacati
E impresa
Con un linguaggio ormai scomparso
Avremmo detto tra capitale e lavoro
Io ho tradotto per me il per le l'argomento per dare queste brevi considerazioni di saluto
Partecipazione dei cittadini a tutta la vita della società
Qualcosa di più e di diverso
Del dell'antico per allora rivoluzionario
Patto sociale ipotizzato dal russo
Coinvolgimento diretto in una società complessa e è articolata
Come la nostra
Il che pone il tema della rappresentanza
Se la società è articolata
Come se non con la rappresentanza questa partecipazione
Sia
E allora il discorso non è diventato il più semplice ma si è complicato
Si è complicato perché ha dato luogo alle alle vere domande in un tema che antico quanto e antica alla Democrazia giacché sappiamo tutti che agire tutti insieme quando ci si riesce
Significa difendere meglio gli interessi di tutti
Ma
A questo punto si sono aperte
In che come me pieno di di interrogativi e di perplessità che rivolgo che rivolgo a me stesso
E questa rappresentanza come si realizzano
E cioè come si realizza alla effettiva partecipazione
E come si concilia alla effettiva rappresentanza
Con il diritto di letto
Senza il quale
La partecipazione quasi non esiste se non e come vedete il circolo
Si chiude
Attraverso quella regola
A Oria Ferrea della democrazia che la regola dei numeri
Con l'ulteriore interrogativo e però poema
Maranini individuo tanti anni fa
Che attraverso i numeri si può creare anche la dittatura della maggioranza
E a questo punto io con abile artifizio che è soltanto consapevolezza dei miei dei miei limiti
Subentra l'istinto del quale ho parlato all'inizio alla fuga
Lascio
Alle persone che seguiranno che tanta maggiore competenza parleranno dell'argomento di indicare e so quanta malizia e in questa conclusione
Di indicare le strade
Gli strumenti
Con una certezza con una consapevolezza
Se soltanto si riuscisse
A piccoli piccolissimi passi
Arrendere effettiva la partecipazione di tutti a tutto il complesso della società
Se cioè si rendesse possibile la partecipazione alle scelte perché in fin dei conti tutti
A qualunque livello della Società di questo ci rammarichiamo
Forse non si potrà ottenere la pace ma certamente si riuscirebbe
Ad ottenere due risultati una maggiore serenità
è una maggiore serenità nella discussione quando le tesi sono contrapposte vi ringrazio e buon lavoro
Grazie alla Presidente Anedda per il saluto e per le riflessioni soprattutto che
Che ha svolto
Beh non rimane altro che introdurre i nostri lavori dando qualche coordinata chiedendo agli amici
Lo vorranno fare di intervenire su queste cose ma evidentemente anche su altro io ricordo semplicemente che la partecipazione è un'idea antica infatti o prima
Detto che può sembrare eccentrico parlarne io credo che sia pur purtroppo eccentrico Induno averne parlato non parlarne abbastanza di un grande tema politico che per restare soltanto alla all'appena trascorso novecento
All'interessato molte famiglie politiche molti intellettuali ricordo così a volo d'uccello come si usa dire le tematiche intorno alla democrazia
Diretta elaborate da Giuseppe Rensi per esempio nel mille e novecentodue nel suo esilio
Di di Lugano rosse penso certe tematiche affioranti in alcuni ambienti del sindacalismo cattolico dei primi del Novecento in relazione alla diffusione per esempio della Rerum Novarum
Se penso a quello che è stato il travaglio del sindacalismo rivoluzionario in Italia incentrato appunto
Sulla democrazia diretta o per lo meno sulla diffusione e della necessità della democrazia diretta e quindi della partecipazione attiva dei cittadini se penso tutto il dibattito che è arrivato quasi fino a noi e che ha visto impegnati uomini come
Come come Capuana come per piccole come Operti come Vinciguerra
Come Carlo Costamagna uomini di appartenenti a diverse famiglie politiche che il tema della partecipazione lo hanno sentito in maniera come dire specifica è stato si è parlato anzi se ne parla in questi giorni in occasione dell'uscita di un libro che lo ricorda Di Camillo Bellizzi Pellicani lo Pellice negli anni tra in un grande sociologo con gli il dottor Gambescia se vorrà ci dirà anche di Camillo Bellizzi Camillo perizia sotto uno dei teorici
Che maggiormente ha fatto circolare talune idee intorno alla partecipazione mutuando per esempio
In Italia quelle da da da dall'aggiornare voglio dire diffondendo in Italia quelle che erano le tematiche intorno alle pale si formò la la la la scuola di Werner somma arte optando per citare un solo nome
Ma al di là degli esempi diciamo oggi noi ne parliamo perché contrariamente a quanto a quanto si pensa la democrazia in Occidente sta conoscendo momenti di debolezza segnalati da grandi studiosi
La democrazia non è un uno frutto particolarmente sano ecco per dirla per dirla tutta
E la causa io credo che sia ma non solo io naturalmente credo che sia proprio nelle forme di partecipazione o di non partecipazione ai processi politici e sociali che abbiano sempre più assenti
I cittadini noi infatti sappiamo che la democrazia prevede una cittadinanza attiva e da attenta agli sviluppi della cosa pubblica prevede una cittadinanza informata sulla politica e quindi capace di scegliere tra le diverse opzioni proposte dalle forze politiche stesse
Ed è impegnata quando è veramente tale quando il Veneto la democrazia compiuta impegnati in forme dirette o indiretta appunto di partecipazione sappiamo e basta scorrere i giornali era soltanto uno sguardo a quello che accade nell'ambito politico dei nostri giorni sappiamo che la realtà è davvero ben diverso
Sono dei punti che io che io cito che magari se vorranno gli amici poi potranno sviluppare e l'interesse per la politica mi sembra che sia abbastanza circoscritto
La la la escrescenza maggiore l'iceberg di di questa di questo fenomeno è l'assenteismo la disaffezione come si usa dire alla politica l'assenteismo elettorale disaffezione verso il politico
Gli strumenti dell'intervento della partecipazione mi pare che si siano ridotti alquanto perché i partiti politici per come non li abbiamo conosciuti dopo una loro eccessiva prevalenza sulla società che ne ha segnato appunto la degenerazione
Nota anche come partitocrazia per restare al Maranini citato
Da Gianfranco aumenta beh oggi vivono una crisi da dimensioni inquietanti per cui non si sa chi dei con la più eccome
Il consenso o chi dovrebbe veicolare
La divaricazione tra rappresentati e rappresentanti è sempre più ampia ed è nell'ordine delle cose
I cittadini la società civile quella che si usa chiamare società civile mi pare che si rispettino sempre di meno nella cosiddetta società politica riproponendo un tema antico e che credevamo di aver archiviato quello cioè della dicotomia tra Paese reale e paese legale
Le forme di intervento si sono assottigliate mentre sono cresciuti i condizionamenti
Delle oligarchie economiche e finanziarie come lo sono peraltro quelle della tecnocrazia sulla politica stessa quindi i processi di formazione della decisione risentono di scelte o comunque di una attività che avviene al di fuori della cosiddetta società politica molto spesso sfugge al controllo della politica stessa
E poi il rilievo assoluto nessuno sfuggiva evidentemente a nessuno nelle democrazie moderne il rilievo assoluto dei mezzi di comunicazione di massa nella formazione della coscienza su la conseguenza la creazione di una società non di una società politica ma di una società a quando sembra di capire di una società di consumatori
Ci sono molti teorici
Che arrivano a sostenere che la cittadinanza ormai piuttosto che fondarsi su quei diritti che conosciamo chiede da una parte con la nostra tradizione civile da centinaia e centinaia di anni
La cittadinanza coincide con la funzione di consumare cioè essere cittadini significa essere consumatori cioè quanto di più lontano voglio dire dalla partecipazione quindi e al centro di questa società di consumatori vi è l'individuo in quanto consumatore sollecitato ad ampliare i suoi bisogni e non ecco la la gravità della della data della della situazione diciamo e non la persona rapidi l'individuo in quanto consumatore non la persona che come sappiamo è portatrice di valori
Quindi alla fine le strutture
Della partecipazione a me sembra che davvero dando un rapido sguardo non mi sembrano le posso messe
Individuabili altrove se non in alcune forme di volontariato per esempio
Ed è qui anche l'attenzione che bisognerebbe conferire a questo aspetto della vita dalla vita sociale insomma il sistema rappresentativo puro non soddisfa più e neppure soddisfa la rappresentanza formale a cui esso e correlato le decisioni che vengono prese altrove ratificate probabilmente da organismi che sono sì dopo visto formale rappresentativi terminata realtà Mammolo solo dal punto di vista della sostanza dei contenuti
Io mi domando se e domando ovviamente agli illustri ospiti che sono a questo tavolo
Se la democrazia diretta può essere considerata la soluzione per qualche tempo è stata parcheggiata nel alcune forme anche parossistica e vorrei dire di referendari Isma'somma hanno portato a ritenere questo dunque
Io ritengo personalmente che potrebbe esserlo con la democrazia diretto soltanto se i cittadini fossero consapevoli e non indotti
A compiere determinate scelte cioè sia monde vi fosse una adeguata educazione civile politica sociale
Data dalle strutture naturalmente formative ed è ciò che manca a mio modo di vedere posso sarò eccessivamente pessimista e ciò che manca secondo me nelle democrazie moderne
Il problema si pone anche nell'economia e nei processi produttivi perché la partecipazione come nuovo diritto di proprietà c'è stato tutto un filone soprattutto agli anni Sessanta diffuso in Gran Bretagna
Del conservatorismo o perlomeno si rifaceva al conservatorismo in quando
Soste che sosteneva che la partecipazione proprietario la democrazia per dire meglio per usare un
Non me un linguaggio che adottava negli anni Sessanta la democrazia proprietaria ecco conferiva la nuova cittadinanza insomma sono materiali di discussione evidentemente ma ad ogni buon conto il nuovo diritto di proprietà io credo che dovrebbe occupare
La riflessione di quanti sono consapevoli che l'uomo non esaurisce se stesso nel consumo delle cose di ciò che produce e quindi si pone il problema
Di far convivere la democrazia e l'economia di mercato o perlomeno l'economia sociale di mercato se è in grado di il definirsi in questa maniera
Cioè a dire i diritti e le possibilità di coniugare libertà dei singoli ebbe esigenze della comunità che sono poi le esigenze della solidarietà che rimandano perlomeno alla solidarietà
Io credo che noi assistiamo al prodursi di un divario tra due sistemi che dovrebbero tenersi
Due sistemi appunto che sono quelli del capitalismo del capitalismo avanzato e dall'altro della democrazia non partecipate
Questa è una denuncia tanto per fare alcuni riferimenti denuncia che sono state fatte da non certo nostalgici di un'antica idea di partecipazione io penso tra gli altri ad una Robert Ballard
Che ha messo in discussione proprio la democrazia americana in in questi termini qualche anno fa finita insomma allevato per la terza uno splendido saggio intitolato sulla democrazia in questi giorni
è in libreria un un saggio altrettanto splendido per certi versi anche se peraltro insomma diciamo poco condivisibile anche da parte mia la Democrazia senza libertà di Friday Zaccaria che è il direttore di Newsweek Zaccheria sostiene che la democrazia in Occidente tende a finire intima col dire di liberalità per le insufficienza che sono state richiamate prime fra insufficienze partecipative e di controllo sostanzialmente
Lo ha denunciato una persona che presto che a me e molto cara lo ha denunciato e per tempo d'un certo questa insufficienza o questa contraddizione
Domenico Fisichella soprattutto in un libro come l'altro potere libero di alcuni anni fa e nel più recente edizioni e democrazia nei quali si è chiesto come sia stato possibile il prodursi
Una sorta di spossessamento delle ragioni della politica nell'ambito del Mondi arrivismo
A vantaggio di centri di potere finanziario e mediatico
Che hanno prodotto le svolte e populiste che segnano molte democrazie occidentali e credo che oggi ci si stia interrogando
Più o meno tutti dando da dai diversi ambiti politico-culturali proprio sulle sui guasti e sulle distorsioni che il populismo sto portando nelle moderne democrazie
Lo ha denunciato da ultimo va denunciato da ultimo Colin Croce un libro discutibile se volete non a caso intitolato semplicemente ed è eloquentemente
Posto democrazia nel quale cruccio che peraltro insegna mafie Fonzie a Firenze
Sostiene che il tramonto della democrazia rappresentativa e inevitabile su un orizzonte segnato dall'affarismo
Delle lobby dall'emergere gli aggressivi leader populisti dalla sondaggi Isma'e tutto ciò che è connesso appunto ad un sistema mediatico abbastanza distorto
Se lo è chiesto in molti saggi che neanche che neanche cito anni fa Anhalt Dahrendorf annunciando un dibattito che mi pare ci stia esplodendo per le mani proprio in questi in questi in questi mesi
Per concludere è possibile ecco e lo chiedo ai nostri amici interlocutori
Che hanno gentilmente aderito a questo invito è possibile chiedo a tutti voi attori attivare delle forme di partecipazione tali da rivitalizzare la democrazia e se naturalmente la risposta è positiva quali possono essere queste forme di partecipazione
Lo chiediamo a monsignor Fisichella innanzitutto che è il rettore della Pontificia Università lateranense oltre che me lo lasci dire
Monsignor Fisichella il nostro il mio cappellano perché è il cappellano del parlamento del Parlamento italiano lo chiediamo a Ferdinando Adornato presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati
Al dottor Carlo Gambescia sociologo e al dottor Giano Canessa gesto dovrebbe raggiungerci tra qualche minuto Antonio Polito il direttore del ancora malato mi dispiace per gli facciamo tanti auguri quindi ecco quelli che siamo e quindi nel dare la parola senz'altro ad Adornato perché tra l'altro mi aveva chiesto che poteva restare con noi per poco tempo abbiamo è una giornata come dei un po'disgraziato che abbiamo appena finito di votare la Finanziaria e ci sono due decreti in scadenza che devono essere convertiti
Entro entro questa sera quindi abbiamo veramente il tempo
Contato come come si suol dire ecco io chiederei ad Adornato se è possibile davvero riattivare queste forme di partecipazione io chiedo
Anche in riferimento alla uscita recentissima di qualche settimana fa di un suo splendido saggio pubblicato da Mondadori
Perché si intitola la nuova strada
Che insomma reca anche una sottotitolo nega che occhieggia evidentemente all'Ettore per non essere più un ex né posta e questo vuol dire naturalmente molto ma in questo libro che è un densissimo
Breviario di considerazioni moderne post moderne vorrei dire
Mi pare che Adornato tra le molte cose che
Che mette in questo libro ci mette soprattutto una particolare attenzione nella ribadire la centralità della persona e lo fa proprio nel senso almeno spero dell'interpretato bene in cui mi sono richiamato anch'io qualche istante fa alla persona quando dice mettere al centro della cultura mondiale la dignità della persona umana è il ruolo ordinatore dell'uomo
Ora tutto quanto questo può bastare o almeno e questo il
Punto dal quale partire o ve n'è un altro ancora per ricostruire quelle forme di partecipazione e dunque di compiuta democrazia che in qualche maniera ci sono state sottratte
Grazie Gennaro Malgieri io
Vi chiedo scusa ma appunto dovrò poi dopo pochi minuti
Tornare alla Camera ma ci tenevo a essere qui per testimonianza di di amicizia con Gennaro e e anche di vicinanza al tema che
è stato scelto
Per questo dibattito
Il tempo che ho mi ma credo un po'per tutti perché non è che si può parlare troppo lungo mi obbliga essere assolutamente scarno nella riflessione e questo è un altro motivo per chiedere scusa ma anche perché delle comprensione perché è evidente che ciascuno di noi si affiderà alla capacità propria di esporre manca l'intelligenza di chi ascolta perché vengano perdonate evidentemente omissioni
Sintesi eccessive
Resoconti sommari di quello che si va per proporre
Ma rispondere a tutte le domande che Malgieri ha posto pressoché impossibile
Risponda in modo molto diretto e forse eccessivamente
Succinto alla domanda finale perché
Si assiste a una crisi della partecipazione
La mia risposta no non ve la faremo bella spiegherò poi più di tanto e che questo avviene nei Paesi occidentali
Da quando
E più evidente un certo declino
Di
Di passione
Per la religione
E per i caratteri spirituali della vita
Dell'uomo e anche della vita pubblica dello
Vi chiedo perdono la mia risposta su questo punto
Si ferma qui
E quindi è evidente che è implicito che per recuperare
Spirito di partecipazione occorrerebbe avere un recupero della
Bondi lo della fede in senso
Brutto diciamo ma della capacità di credere anche di immedesimarsi in alcuni valori spirituali della vita
Altrimenti fuori da questo c'è evidentemente il destino della onnipotenza tecnologiche e consumistica e quindi
Il fatto che ciascuno di noi si senta atomo e individua
Solo non necessariamente a sociale però solo
Vorrei partendo da questo
Dire che per comincerà disboscamenti tema enorme qui proposto
Si dovrebbe
Riflettere sulla circostanza che son diverse diversi tipi di partecipazione la parola partecipazione e troppo e troppo grande troppo generale in fondo troppo generica per restituire
Tutte le sfaccettature che ciascuno di noi immagina intorno a questo tema
Allora propongo soltanto una distinzione Trinacria
Esisteva una partecipazione emotiva
Intanto la partecipazione sempre riferita a una a un qualcosa a cui si crede di di di dover appartenere o di appartenere o comunque un qualcosa di riconoscibile che si sceglie come sede della della propria volontà di partecipare
La partecipazione emotiva
Dovrebbe essere in molti Paesi lo è nel nostro di meno
Intanto per esempio l'idea di nazione
La partecipazione emotiva al concetto di patria
Una partecipazione emotiva l'appartenenza alla terra che inizia visti nasce
Da questo punto di vista direi che la freccetta
Su questo concetto di partecipazione va verso l'alto cioè noi stiamo passando da una fase nella quale il concetto di patria era
Svillaneggiato comunque considerato ai margini
E solo una certa cultura di destra
Ne voglio dare qui testimonianza saputo tenerlo
Invita in piedi e oggi grazie a tantissime cose che non ho il tempo ovviamente di
E anche di citare e direi che questa freccette invece verso l'alto cioè la partecipazione emotiva al concetto di padre di nazione è in crescita
Dico emotiva perché certamente anche poi oggetto di una razionalità consapevole ma generalmente è una cosa istintiva che noi
Per tanti motivi ripeto vi chiedo scusa non li affronto per brevità non abbiamo saputo frequentata per l'ideologia per la storia nazionale
Per il fatto che e dubitabile che l'Italia sia mai stata effettivamente una nazione
Come diceva Hegel per la Germania deve verso tempo relazione soltanto nel concetto ma non nella nella nella realtà nella pratica adesso questo processo a un'inversione di marcia
Quindi questa lancetta Gennaro la mettere questa precesa la metterei verso l'alto cioè una crescita del della partecipazione emotiva
Anche perché poi evidente che nazione è anche il ritorno alla prima risposta che ho dato e anche unità spirituale spedite per in qualche modo per questa via c'è anche una crescita del di una spiritualità
Collettiva
Non c'è bisogno di evocare la nostra mente da questo punto di vista la reazione dei familiari e dei colleghi delle dei ragazzi morti assiri sarà stato un momento di intensissima qui forse anche imprevisti
Va bene previsto messaggio emotivo e spirituale intorno alla alla all'unità degli italiani
Un secondo tipo di partecipazione quella di cui più diffusamente in genere si discute è quella consapevole
è una partecipazione consapevole
Che si può avere intorno
Alle strutture del sistema politico e del sistema democratico tende poi questo che è stato più a lungo l'oggetto della introduzione di di Malgieri
Qua io credo che bisogna fare atti
Un dal mio punto di vista ovviamente
Che può non coincidere con quello di tanti altri amici che sono qui al tavolo bisogna fare attenzione perché
Ci sono due processi che possono essere confusi tra loro e che invece a mio modo di vedere non vanno confusi
Parlo soprattutto dell'Italia per la verità e in questo momento
Il primo processo è un processo di
Superamento dei canoni
Tradizionali della democrazia della Prima Repubblica
In fondo alla
A una democrazia fondata sull'asse partito Stato Società
In ordine di importanza secondo me nella ideologia da prima Repubblica
Si va sostituendo una per ora vaga
Aspirazione
Ma comunque un effettivo concreto inizio di una stagione nuova intorno all'asse
Individuo comunità governo
Qui partito Stato Società individuo comunità governo si tratta di due
Concezione diverso
La prima seppure in modo rozzo possiamo farla risalire alla filosofia pubblica della democrazia continentale in particolar modo quella che noi abbiamo avuto in eredità alla rivoluzione francese
La seconda si può fare invece anche qui in modo rozzo ma comunque sintetico far risalire al alla filosofia pubblica della rivoluzione americana
Nella quali i i partiti non sono
Il tutto diciamo della vita della vita pubblica com'era per noi nella nella appunto nella democrazia post bellica come è stato per la democrazia postbellica
Ma sono semplicemente i collettori
Del consenso elettorale intorno ad alcune issue programmatiche che di volta in volta vengono consegnate all'opinione pubblica
Questo primo processo che evidentemente in atto
In Italia
Non va dicevo confuso
Con un processo di
Indifferenti Isma'politico prodotto dalla
Trasformazione del cittadino del consumatore
Cui faceva riferimento giustamente Malgieri
La mia vertenza non confondere a non sovrapporre questi due questi due percorsi perché la tentazione di sovrapporre molto forte
Non è detto in altri termini che una democrazia fondata sull'asse individuo comunità governo implichi inevitabilmente una partecipazione alla politico alla democrazia minore
Di una democrazia fondata sull'asse partito Stato società non eletto
Se ciò avviene
Ma basta una controprova non credo che
I processi di trasformazione del cittadino il consumatore possono essere
Vivi e operanti anche in una democrazia fondata sull'asse partito Stato Società è una è un percorso è una tendenza mondiale che giustamente Malgieri ricordava
Ma che è universale perché attiene in parte alla caduta di spiritualità di qui dicevo in parte a una imperizia nel governo della globalizzazione
In parte attiene alla al declino della funzione di unificazione etico politica degli Stati nazione
E in parte avviene nella obbligatorio consegnare organismi sovranazionali quota del nostro potere
Ma non dicevo il mio punto di vista il suggerimento di non confondere questi processi
Perché la partecipazione
Non è detto che debba essere solo quella politica che tradizionalmente l'Europa conosciuto nel Novecento
Il concetto di partecipazione
è un concetto secondo me che va che non va imprigionato solo nelle categorie della politica
Perché esiste infine un terzo livello dalla partecipazione che o la partecipazione a una comunità
La partecipazione alla comunità
Può essere
Non necessariamente quella una comunità politica ma può essere quella una comunità religiosa
Può essere a una comunità professionale
Può essere a una comunità locale
Per territoriale
Può semplicemente essere la partecipazione a una comunità provvisoria o temporanea per esempio una comunità che la scelse per ottenere
Un risultato
Una comunità che nascesse
Per fare del volontariato ricordava Gennaro o addirittura beneficenza
Oppure per organizzare meglio la vita scolastica di un territorio o il rapporto delle famiglie con una scuola
Potrei continuare a lungo cioè esempi di comunità civili
Presso le quali il cittadino
Genitore professore semplicemente essere umano che vive in una città in un Paese può consegnare anche molto più facilmente quasi una missione della sua vita
Voi sapete per esempio che nella vituperata democrazia americana vituperata dal punto di vista del del concetto di cui stiamo di cui stiamo parlando il livello di partecipazione anche per le caratteristiche del territorio perché a parte le grandi città America un'immensa distesa di province anche spesso isolate della loro
Solitudine metropolitana in cui le le persone
Perfino per il ballo delle delle debuttanti come servizio per il la festa di un collegio o di una scuola mettono in moto processi di partecipazione persino i di dettaglio non è nella cura dei particolari da i festoni come sono disposte le sedie per
Vivendo quell'evento hanno europee ci fa un po'sorridere da quell'evento comunque un evento che caratterizza la loro vita che segna anche il ritmo che viene ricordato nel tempo che viene consegnato alle alla memoria
Così anche le comunità religiose
Di comunità religiose
Poi ci possono anche essere quelle un pochino più estreme diciamo alle comunità religiose sono evidentemente dei veicoli di partecipazione totale
E la forza di questa democrazia e civile è
Diciamo così organizzata appunto dicevo lungo l'asse individuo comunità governo non è detto che sia inferiore nella spinta del cittadino dell'essere umano a sentirsi coinvolto insieme agli altri esseri umani metodi sia inferiore a quella che si organizza lungo l'asse appunto partito Stato Societ
Diversa ancora
è
Il concetto di partecipazione economica che non può essere affrontato in questo in questo quadro
Verrà discusso nel panel successivo
Il rapporto di partecipazione con la propria impresa o di coinvolgimento anche economico nei destini della propria impresa e un'altra questione ancora
E anche questa questione non non è indipendente a mio modo di vedere dal tipo di sistema politico che si che si dividersi appunto quello per intenderci che viene dalla eredità delle ulcere francese o quello che viene dall'avidità la rivoluzione americana ci ci post in tutte e due
Questi filoni possono prevedersi forme di partecipazione al capitale di cogestione nell'impresa di coinvolgimento dei singoli lavoratori nel destino
Del destino della propria del proprio luogo di lavoro
Naturalmente anche qui e ringrazio
Gennaro di averlo ricordato
Il concetto fondamentale resta quello della centralità dalla persona e dell'individuo
Perché esistono anche modelli collettivista ICI o cooperativistiche estremi
Devo della partecipazione di impresa se non vogliamo restare l'Europa del Novecento andiamo al Giappone
E evidentemente lì si determina
Un primato del collettivo sull'individuo mentre nel modo qualsiasi sistema cooperativo con sistema comunitario qualsiasi sistema anche di relazione di partecipazione tra impresa e lavoratore deve sempre comunque fondarsi sulla libertà della persona
Nella visione come un rifiuto dell'adesione non può essere immaginato come un sistema coattivo
Infine esiste la partecipazione alla memoria
Che a mio modo di vedere nell'era della globalizzazione
Ora è prezioso alla memoria e al Progetto che a mio modo di vedere Robredo azione ci viene sempre più immediato
Io in altri termini tra l'altro ritengo che
Uno dei
Di pericoli i rischi maggiori che avere la globalizzazione ci consegna davanti non è quello economico
Cioè che le aree più povere del pianeta posso che sta più povere perché viceversa
E è sicuramente vero il contrario la storia dell'umanità è una continuano percorso di globalizzazione in cui
Molti stanno ancora male ma molti sono stati sempre meglio
E invece culturale
Perché il rapporto col passato
Tende a diminuita ad allentarsi
Paradosso che abbiamo i computer che ci consentono di navigare anche nel passato come ci pare che la memoria sta lì sul tavolino ma noi la frequentiamo sempre di meno
Il computer dotati di memoria prevedono secondo me persone che li usano dotati sempre meno vedremo
E anche la progettazione perché fino a cinquanta quaranta anni fa a progettare un qualcosa in qualsiasi ramo della vita anche politico ma professionale
Era relativamente semplice perché il caso che poteva cambiare questo nostro progetto questa nostra previsione sul futuro
Poteva agire uno su cento insomma novantanove su cento ne sapevamo colera l'orizzonte possibile del mondo
Oggi invece è tutto il contrario si crea questo ulteriore paradosso per cui più il mondo assume i caratteri la nostra intelligenza della nostra culture
E e meno
Ebbene progettando il
Perché la nostra intelligenza e poliedrica imprevedibile
E quindi anche il mondo diventa imprevedibile perché assume tratti dal nostro intelligenza e che e questo ci mette nelle condizioni di poter progettare poco perché non sappiamo le notificato del nostre previsioni può essere completamente sbagliato perché fra due anni può partire un cosa del tutto nuova dette uno che vuole fare un'impresa fatto partire tecnologia del tutto nuova i suoi calcoli devono essere fatti hanno anno dopo anno non possono essere calcoli che riguardano un decennio quindi la capacità di selezione sia del passato
Sia del futuro ci costringe quasi a vivere una sorta di eterna permanente dittatura del presente
In queste condizioni la nostra partecipazione
è molto molto complicata perché abbiamo questi due handicap
Da questo punto di vista
Sotto quest'altra ultima voce di partecipazione bisogna annotare sul nostro block notes che la scuola l'università i sistemi di formazione sono oggi l'unica leva possibile
Da poter usare da parte dell'umanità ovviamente riformando lì perché così come sono non vanno bene
Per imprimere memoria una sicuramente una memoria ragionevole ma anche una capacità di progettazione un pochino più raffinata in società che tendono a vivere nell'oblio del proprio passato e nell'ignoranza nell'incertezza del proprio futuro
Riuscire a fare in modo che easy i valori di una Società nazionale anche quelli spirituali possono essere trasmessi ancora è secondo me la scommessa principale da questo punto di vista perché rischio poter blackout ciò che questi valori non possono essere più trasmessi allora
Concerto di partecipazioni inteso a questa maniera finirebbe per svanire del tutto
In altri termini più i legami tra le famiglie le sta i sistemi si allentano più i nostri pensieri devono farsi forti ed essere capaci di combattere la debolezza del tempo
Presente che abbiamo che abbiamo davanti quindi da questo punto di vista il
Ricostruire io nel mio libro Gennaro avuto la bontà visitare tento di studiare come possibile recuperare i pensieri forti che sono state di questa parte dell'Occidente che abbiamo via via progressivamente
Dimenticato ma credo che questo sia l'antidoto
Perché in fondo senza un pensiero forte che in tutte questi settori che ho cercato di esaminare sotto le diverse
Accezione di partecipazione se non c'è un pensiero forte che mi guida direi che la noia
E il disincanto possono evidentemente impedirmelo convincermi a non partecipare grazie
Grazie all'onorevole Adornato per le riflessioni che ci ha proposto le soprattutto per aver mio solo cento
Sulle molteplici declinazioni della partecipazione all'interno della comunità a me sembra che questo sia un tema assolutamente decisivo per riuscire a comprendere l'incongruenza del presente all'interno di una democrazia parzialmente compiuto soltanto all'apparenza compiuto quando invece i legami come dice Adornato pare che all'interno dalla comunità si allentino
E l'unico antidoto può essere appunto la riscoperta di un pensiero forte o come si diceva una volta di pensieri lunghi in grado appunto di collegare passato presente di farci sentire davvero partecipi
E di una koinè di una comunità di un mondo nel quale appunto tutto quanto quello che noi facciamo che viviamo nel presente deve necessariamente essere rimandato al passato come legittimazione e nel futuro proiettato per potersi in qualche maniera compiere da questo punto di vista la partecipazione non è più soltanto in venga fatto
Nando a sottolineare una più soltanto partecipazione politica ma è partecipazione comunitaria che diviene partecipazione culturale e ancor più in maniera compiuta partecipazione spirituale e soprattutto se sia la capacità di recuperare i valori della persona che oggi sono stati come dire delegati alla a rappresentare soltanto dei bisogni elementari e non ad esaltare le funzioni individuali che ciascuno di noi
Può evidentemente o saltare con sulla base delle proprie capacità delle proprie attitudini del proprio rapporto che riesce ad istituire con la sua comunità di appartenenza come queste considerazioni che a me sembrano francamente molto interessanti ed in qualche maniera spostano anche l'asse del nostro del nostro riferimento del nostro orizzonte dalla partecipazione politica ad una partecipazione più complessiva beh io ritengo che questo è un altro degli elementi che può attivare la discussione questo pomeriggio e con dalle parole di Adornato ora passiamo le parole di Giano Accame che per conoscere qual è il suo pensiero sulla partecipazione attuale delle culture delle della partecipazione egli sente di dover in qualche maniera aderire
Mai il tema si è così allargato ed elevato che quarti parso di aver sbagliato a convegno
Mi ha confermato invece che sono nella sala giusta la presenza dei Maurizio Castro in prima fila che è uno dei massimi esperti e operatori prendi
La la stessa presenza ho ritrovato del sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli
Mi ha invitato
Pensavo che il tema forse il più specifico più diretto
Che il tema riguardasse
La mancata applicazione per oltre mezzo secolo di un articolo nella Costituzione l'articolo quarantasei che prevede la partecipazione dei lavoratori
Agli utili ma soprattutto con la cosa più importante alla gestione dell'ente
è un tema che sotto il profilo operativo de iure condendo verrà approfondito nella seconda parte del questo convegno dai diretti utenti del la materia
Principali
Dirigenti delle grandi organizzazioni sindacali padronali dei lavoratori ma che nella prima parte in produttiva
Vede l'opportunità di identificare quali sono le specifiche famiglie di cultura che hanno contribuito a sviluppate la mentalità la concezione partecipativa
L'idea della partecipazione un'idea negli altri paesi prevalentemente socialdemocratica
Ma in Italia forti matrici da una parte di origine mazziniana l'idea di capitale e lavoro nelle stesse mani
Di origine cattolica dall'acqua da raggi del primo anno in poi che sviluppando già una cultura precedente ogni enciclica sociale
Raccomanda sollecita l'applicazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa ma c'è in Italia soprattutto un forte del filone dev'essere addirittura imprenditoriale di una cultura partecipativa io mi richiamo a a adotterà episodi fondante di questa cultura il primo e sono un paio di messaggi pubblicate da Filippo Carli un economista che è stato l'economista principe da il dall'associazione nazionalista del movimento nazionalista e quello che insieme a Rocco a tracciato i lineamenti economici del movimento nazionalista
E che nel mille novecentodiciotto ancora prima finezze la prima guerra mondiale nel maggio del diciotto in una rivista e imprenditoriale alle industrie italiane associate ha pubblicato due saggi né che ho recentemente riprodotto per il loro interesse che sono proprio dedicati all'idea partecipativa era anche essendo appena esplosa la rivoluzione sovietica era l'idea dei cosa fa nel dopoguerra
Nel reimmettere milioni di Giovanni nel mondo del lavoro nel mondo da attività come cercare di contrapporre altre formule alla formula della lotta di classe che allora sta di vantando
Il particolare interesse degli articoli dei Filippo Carli
Appunto di avere una matrice
Che precede il fascismo che si sviluppa addirittura alla destra del fascismo
In una rivista imprenditoriale e partendo da un personaggio che era direttamente impegnato dalla parte degli imprenditori perché era segretario di una camera di commercio dalla Camera di commercio di Brescia insomma quindi in Italia nelle la destra tra le prime a manifestare l'importanza all'interesse a questa nuova formula
Nella rivista industrie italiane illustrate
Il dibattito sull'idea partecipativa se sviluppo per un paio d'anni e fu concluso dall'industriale rosse delle lame Rossi destino il quale riconobbe
L'utilità dei coinvolgere rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione all'impresa e notata in questo veniva nel diciotto diciannove
Quando una larga parte dei lavoratori dipendenti
Era ancora analfabeta o poco acculturata insomma e quindi c'è un elemento di anticipazione molto intelligente da parte
Di un settore delle in preda di un settore illuminato dell'impresa perché intravvede l'utilità dei coinvolgere rappresentante dei lavoratori nei consigli di amministrazione nella definizione delle strategie aziendali
Le proposte dei Filippo Carli vennero immediatamente riprese da
Filippo Tommaso Marinetti nel programma di un partito politico futurista e poi dal primo programma dei fasci di combattimento
Nel il ventitré marzo mille novecentodiciannove
è un'idea che un nel fascismo poi come una specie di fiume carsico si è inabissata per i compromessi che sono necessarie compromesso con con la monarchia con l'esercito con il grande capitale le ragioni per cui appunto tutti teorici tutti i teorici e del totalitarismo
Riconoscono che in Italia non vi fu un vero sistema totalitario ma ho avuto un solo sistema autoritario per la varietà delle componenti che il ritorno a agitate del regime
Il sistema partecipativo venne ripescato
Proprio alla degli via del crollo
Nella primavera del quarantatré dal nuovo ministro delle Corporazioni Truglio Giannetti che veniva dal sindacalismo fascista era evidentemente un po'tardi e il sistema viene riproposto e lei è un momento su cui si deve fermare la nostra riflessione
Viene riproposto in quella parentesi drammatica che fu la guerra Repubblica sociale italiana
Repubblica sociale italiana che sotto il profilo della cultura segna un momento particolarmente alto perché vediamo Marinetti il padre delle nostre avanguardie che sul letto di morte scrive la sua ultima poesia per la decima Flottiglia Mas
Vediamo gentile morire per la sua fedeltà Mussolini alla Repubblica Sociale morì assassinato lasciando lasciando ai posteri Genesi e struttura della società lo un grande con grande libro di Filosofia politica e civile vediamo
è Zara Pound il più grande riformatore del modo di fare poesia in lingua inglese che scrive due dei suoi Cantos in italiano per la Repubblica sociale italiana e poi imprigionato
Esprimerà al al il punto più alto dei Cantos ecco i Canti pisani lei appena uscito dalla gabbia dove gli americani avevano chiuso
Per quasi un mese riunire un momento alto dalla cultura ed è un momento alto anche nella cultura politica nella cultura partecipativa perché allora vi fu il tentativo di realizzare la socializzazione ma vi fu o ad esempio la rivista Repubblica Sociale Command io sto argenti col ministro Tarchi
Che rimane un testo di studio stato ripubblicato in edizione anastatica nei suoi sette numeri un testo di studio che sotto il profilo concettuale e culturale
Dell'idea partecipativa resta di estrema importanza nonostante i limiti dell'esperimento che fu fatto in condizioni impossibili di guerra civile e anche con alcune tale perché troppo marcato da intenzioni propagandistiche e anche dai intenzione un po'da sottintesi vendicativi nei confronti della classe imprenditoriale che aveva appoggiato il fascismo finché non che le cose andavano bene nel Paese nell'agganciare è ovvio che la partecipazione non può essere intesa come una formula punitiva benché benché la partecipazione a ha fatto la fortuna
Dell'economia tedesca spostarsi nella seconda metà del secolo ritornata nella seconda metà del secolo
Al al terzo posto nelle classifiche mondiali produttive ma dove le dea partecipativa
Era stata quasi imposta dagli alleati la mette esprimo un inizialmente come formula punitiva gli industriali tedeschi che avevano collaborato troppo strettamente col nazismo sembra un castigo per l'impresa
E ne è stata la forza perché in Germania come in Giappone
Dove sotto altre forme l'idea partecipativa ha animato il progresso industriale lo sviluppo industriale nella seconda metà del novecento
In Germania il sistema delle imprese come evidente dal dal successo dell'economia tedesca è stato non indebolito
Ma ha rafforzato dalla partecipazione perché tutta una serie di occasioni conflittuale e sono state risolte in origine all'interno dei consigli di sorveglianza delle impresa invece di scatenarsi in conflittualità più estesa questo è una una delle formule uno due che ha contribuito non la somma ma certo non è stato una palla al piede dell'impresa tedesca ma ha contribuito al suo sviluppo
L'idea partecipativa riprendendo appunto il mito della socializzazione dalla Repubblica sociale italiana mito che in qualche modo è stato tradotto
Ripreso dalla Costituzione repubblicana l'articolo quarantasei ricordiamo che la Costituzione che banalmente normalmente si dice nata dalla Resistenza
Contiene al suo interno come riconoscono storici di sinistra come Silvio Lanaro Muddy forte di buona impronta nazionale il conto assorbito molti elementi
Dell'aggio su Kubrick cistica e della giuslavoristica della prima metà secolo detto schiettamente della giusto pubblicistica della giusto lavoristica fascista insomma e quindi
I gli articoli
Che riguardano le strutture economico-sociale la nostra Costituzione hanno assorbito gran parte della cultura precedente del resto abbiamo l'articolo sette della Costituzione addirittura immessi e e e e il Concordato fatto da Benito Mussolini con la Chiesa e quindi non possiamo dire che è la Costituzione abbia totalmente ignorato il travaglio di idee la costruttività delle idee precedette bene su questa base sì e al Movimento Sociale Italiano che la la la CISNAL argilla UGL hanno per decenni e continuato a proporre la soluzione partecipativa proporla e inutilmente
Come proposta di bandiera destinate a a a premere sprofondata in qualche cassetto di Montecitorio perché inutilmente perché non esisteva allora una maggioranza possibile intorno a queste idee ma anche perché queste idee erano di partecipazione di collaborazione tra capitale e lavoro spinte alla emissione
Di membri estratti dalla dai di dai dipendenti nei consigli di amministrazione era difficilmente proponibile nei decenni in cui larga parte
Della classe operaia era infeudata al mito dalla lotta di classe a questo punto
Immettere
Rappresentanti che venivano da da partiti marxisti le ministri che sognavano una società totalmente alternativa
Nei consigli di amministrazione sarebbe apparso o uno strumento eversivo no una sostegno dello sviluppo dell'economia italiana
Il quadro cambia il quadro cambia da quando caduto il Muro di Berlino scomparsa all'Unione Sovietica
Modificato il Partito Comunista in un partito di socialdemocrazia moderna scomparso addirittura come motore di storia e il mento dalla lotta di classe questa forma di collaborazione
Diventa proponibile non solo proponibile ma dovrebbe teoricamente a vere facendo dei conti trasversali una basta maggioranza
Nel nella camera e nel Senato per poter essere applicata ecco questo oh volevo richiamare mi sembra giusto richiamare e precedenti culturali di questa idea
E che oggi sembra arrivare al traguardo sia pure con una formula la formula che è stata proposta da alleanza nazionale che di partecipazione a dosi omeopatiche soltanto per certe imperiese che che che e scelgano questo modello per farsene finanziare da un'apposita legge che che che è stata immessa
Nel nel quadro della legge finanziaria per l'anno prossimo ecco l'augurio è che finalmente dopo oltre mezzo secolo dinanzi a questo forse il della costituzione repubblicana l'articolo quarantasei
Per iniziativa dalla destra ma col concorso
Di tutte le altre componenti cattoliche socialdemocratica e che convergono nell'idea partecipativa possa finalmente realizzarsi
Grazie al giamaicano per le considerazioni che ho svolto soprattutto per aver richiamato
Gli elementi partecipativi presenti nella Costituzione repubblicana per quasi come se una sorta di filo ideale della idea partecipativo non si sia interrotto nella nel nostro Novecento lo ringrazio
Che mai la particolare anche per Ifi riferimenti culturali all'attività svolta da Filippo Carli nella prima nei primi trent'anni del novecento e alle suggestioni che non sono soltanto suggestioni
Io le chiamo così ma in senso ovviamente
Molto positivo e suggestioni a un diane che ci raccordo lo una certa idea
Di partecipazione che Lidia partecipativa dunque abbia attraversato il Novecento anche dal punto di vista istituzionale ma io credo che lo abbia testimoniato in maniera molto eloquente la destro fin dal suo sorgere nel dopoguerra come ha ha ricordato anche Giano Accame e colgo l'occasione per rilevare una volta di più come anche in questa legislatura Alleanza Nazionale abbia presentato una proposta di legge sulla partecipazione che è in discussione qui abbiamo l'onorevole Nino Lo Presti che è stato nominato relatore della stessa e ci auguriamo che nel corso della legislatura posso diventare legge con questi ospiti io cedo la parola presto ma per prima di dico di completare di completare le presentazioni e prima di cedere la parola alla monsignor Fisichella che ringrazio ancora per aver accettato il nostro invito ricordo quanti non l'hanno visto entrare che è presente qui con noi il presidente di Alleanza Nazionale e vice Presidente del Consiglio onorevole Gianfranco Fini che salutò affettuosamente
La parola a monsignor Fisichella
Ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto
Sono convintissimo anche che nessuno dei presenti si aspetterà
Da un teologo soprattutto da un vescovo di entrare nel merito delle questioni che il titolo del convegno
Pone sul tappeto io mi limiterò essenzialmente a questa prima parte le culture della partecipazione
E per la competenza che mie data cercherò di intervenire brevissimamente come hanno fatto gli altri relatori cercherò di intervenire proprio su questo aspetto in che modo cercando di rispondere anche alla domanda che l'onorevole Malgieri ci poneva come riattivare le forme della partecipazione
Vorrei essenzialmente esprimere tre concetti
E il primo è questo
Una partecipazione reale è possibile nella misura in cui recuperiamo il senso della propria identità
è sufficiente che noi facciamo un rapida carrellata intorno a questa sala per cercare di comprendere quanti hanno meno di trent'anni e se verifichiamo quanti hanno meno di trent'anni vediamo subito al primo Cuddia che siamo molto in pochi siamo non perché io ci sia ma perché siamo è un nostro partecipativo
Essenzialmente siamo con meno di trent'anni probabilmente in sala saremo cinque persone
La cosa non è indolore
La cosa deve far comprendere invece come mai
Il problema è che noi stiamo concludendo un'epoca un'epoca culturale
Un'epoca culturale che normalmente chiamiamo quella della modernità
E si sta aprendo non sappiamo ancora quando opera quanto tempo si sta aprendo una nuova era una nuova epoca
Che chiamiamo in maniera in quanto mai direi con poca fantasia post modernità
Che cosa si sta verificando tra la conclusione di questa epoca e l'apertura della nuova si sta verificando appunto quello che la crisi di identità
Una crisi di identità molto forte che porta soprattutto le nuove generazioni a rinchiudersi all'interno di se stesse e quindi a vivere di quella forma di individualismo di cui parlava precedentemente Ferdinando Adornato culturalmente questa non è una cosa indolore
Perché se pensiamo che nel momento del passaggio culturale tra un'epoca ed un'altra noi stiamo ponendo delle premesse premesse fondamentali premesse che appunto
Prepareranno quello che sarà di qui a cento anni probabilmente quanto verrà ricordato come post modernità il momento del passaggio che ne viviamo è appunto un momento determinante
I fenomeni culturali non sono mai dei fenomeni che passano mai nessuna epoca che passano con la rapidità con cui noi applichiamo le etichette cioè diamo i nomi
Io non credo affatto che noi nonostante tutto quello che si scrive in proposito che noi siamo già nella post-modernità
Beh non siamo affatto nella post-modernità noi siamo in un momento di passaggio
Se noi dovessimo calcolare quando si è realizzato il passaggio dal Medioevo al periodo appunto della modernità sono passati almeno centocinquanta duecento anni
Pur con tutto il i cambiamenti veloci che noi a qui noi siamo sottoposti ugualmente il passaggio dalla modernità post-modernità impiegherà almeno centocinquant'anni
Questo significa che noi siamo a metà del guado siamo a metà di questo passaggio cinquant'anni fa un autore estremamente acuto che scriveva e insegnava a Monaco la Christie dice Weltanschauung
Un autore come Romano Guardini scriveva un piccolo volumetto quanto mai direi attuale da Sandy abbiano Rizzari la fine dell'epoca moderna
E cinquant'anni fa perché eravamo nel mille novecentocinquanta si incominciava già parlare di fine dell'epoca moderna noi siamo ormai nel due mila e ha una data come questa continuiamo a parlare di conclusione fine dell'epoca moderna
Una partecipazione quindi sarà possibile nella misura in cui verrà recuperata l'identità
Quale identità innanzitutto dire di identità personale
Perché il soggetto oggi vive di una profonda crisi
Una crisi che non lo porta più a concepire con determinazione quello che è la propria esistenza
Ma vive appunto in una situazione frammentaria
Si è parlato precedentemente negli interventi precedenti di una della necessità di una ragione forte
Condivido pienamente questa dimensione
Perché oggi c'è chi teorizza
Tra i filosofi soprattutto i filosofi italiani teorizza appunto una
Ragione debole
Se la ragione e debole l'identità del soggetto sarà inevitabilmente debole
E i nella debolezza di questa ragione noi viviamo della frammentarietà che non è soltanto una frammentarietà di posizioni
Una frammentarietà di conoscenze ma è soprattutto una frammentarietà come mancanza di unità della identità del soggetto
Siamo quindi spaesati per alcuni versi non sappiamo dove stiamo andando c'è incertezza del futuro perché il futuro non si può mai conoscere
E quindi inevitabilmente se non c'è una identità personale molto forte non c'è possibilità per un soggetto di doveva partecipare o la forma della partecipazione che ne segue
Sarà inevitabilmente una partecipazione debole una partecipazione frammentaria
Sarà appunto a quel livello di una partecipazione emotiva per cui passato il momento dell'emozione o dell'interesse per quello passa anche la forma della partecipazione stessa
Perché questa identità possa rafforzarsi è inevitabile che ci sia più forte il senso di appartenenza
Le viviamo appunto come è stato detto anche in precedenza viviamo con una profonda crisi del senso di appartenenza
Non sappiamo appunto a chi apparteniamo dove stanno le nostre radici
E il problema quindi di una storia
E di una tradizione
Non può esserci storia se non c'è il senso di una tradizione e non può esserci nessuna costruzione del futuro se non c'è un senso di trasmissione di valori che sono stati appunto determinati determinanti nella costruzione della storia
Questo ritengo che sia una dimensione importante perché il senso di appartenenza specifica appunto quello che è la peculiarità della partecipazione che i soggetti danno
Quando ha donato parlava di quello che avviene negli Stati Uniti
è un Paese che conosco alquanto bene per averci insegnato per diverso tempo
E per conoscere chiaramente come cultura quello che emerge immediatamente è appunto il senso dell'appartenenza
In qualsiasi modo voi pagate con dei cittadini americani voi vi riterrete sempre nella identità dell'essere americano ai americana and we Americans è la prima dimensione che emerge nel momento in cui si parla con una persona di questa nazione
Cioè il senso dell'appartenenza
Ma quel senso di appartenenza attenzione è determinato ed è stato ha realizzato in forza di una continua crescente tradizione che è stata immessa in quella realtà
Perché se voi andate nelle università o nei college voi vi accorgete subito che non avendo una profonda tradizione culturale come l'abbiamo noi che ha più di due mila anni perlomeno un tre mila anni di storia come l'abbiamo noi qui a Roma
Inevitabilmente voi vi accorgerete che ci sono elementi che mi fanno sorridere
I nessuna delle nostre università probabilmente si potrebbe rivedere quello che può essere una divisa o un anello al dito che possono avere alla conclusione del collegio
Quello che ne vediamo nei fine che ci fanno sorridere è invece una forma per creare tradizione e senso di appartenenza
Quando noi vediamo al al Vito degli americani un determinato anello andiamo subito a chiedere a quale Colle già appartiene
E il senso dell'appartenenza a quel College è il senso di una identità che ha acquisito ecco perché più c'è senso di appartenenza e più c'è senso di identità e reciprocità
Questo per quanto riguarda appunto la prima dimensione in risposta alle domande che l'onorevole Malgieri ci alla domanda che l'onorevole Malgieri ci poneva
Home riattivare la prima forma quindi attraverso la quale si può riattivare è il senso della propria identità collegato con appunto il senso dell'appartenenza il secondo aspetto che vorrei sottolineare anche qui brevemente è che non può esserci autentico senso di partecipazione se non c'è una assunzione di responsabilità
Ne parliamo troppo poco di questo ed è giunto il momento proprio perché siamo nel passaggio culturale a cui accennavo è giunto il momento di recuperare fortemente il principio di responsabilità
Essenzialmente rinchiusi all'interno della individualità che è stato il tratto direi saliente della scoperta della modernità e anche il suo grande limite inevitabilmente noi viviamo con una forma di de responsabilizzazione
Questo lo si nota appunto in una mancanza di partecipazione che segna quello che il concetto della tecnica
Se non recuperiamo il senso di responsabilità e corresponsabilità rischiamo che non vi sia autentica forma di partecipazione
Ma qui vorrei anche aggiungere dicendogli sul tema della responsabilità alcuni elementi che aiutano e che favoriscono il primo punto a cui avevo accennato che è appunto quello della identità
Perché ci sia vera responsabilità è necessario vera corresponsabilità e necessario che vengano poste in atto due elementi
Il primo è quello della libertà del soggetto
Una libertà autentica
Ma noi comprendiamo la libertà
Ed è
Responsabile e genuina la libertà nella misura in cui si confronta con la verità
Se non c'è verità e se il soggetto la persona non è posta dinnanzi alla verità non potrà mai compiere gesti autenticamente leader e in questo senso appunto la dimensione consequenziale che quella del rispetto nel momento in cui si partecipa si esercita la propria libertà
Che è una libertà appunto di adesione è una libertà di responsabilità alla partecipazione che viene data ma questa responsabilità deve necessariamente coniugarsi con la con il rispetto delle altre posizioni delle altre identità che sono presenti nell'unica dimensione del rispetto sottolineo questa dimessi del della partecipazione sottolineo questo aspetto perché inevitabilmente la cultura piuttosto dominante purtroppo e quella che fa emergere la dimensione del dominio e del possesso
Il che significa che tutto deve essere posseduto e tutto deve essere dominato ma venendo meno alla dimensione che è appunto forma della responsabilità del rispetto nei confronti degli altri vorrei fare un piccolo esempio
Ed è un esempio che tocca anche alcuni elementi che abbiamo vissuto in questi giorni nelle settimane scorse
Io mi domando proprio davanti a questo cambiamento culturale che viviamo
In che modo c'è una nostra partecipazione e quindi un esercizio di libertà e di responsabilità nei confronti della natura
Perché la prima responsabilità è la prima partecipazione che dobbiamo avere mi scusino gli imprenditori presenti ma quello poi tocca la seconda parte ma soltanto a livello di provocazione
La prima partecipazione che si deve a vere e nei confronti di ciò che è basilare
E alla base a fondamento della partecipazione c'è una responsabilità per la natura e c'è una responsabilità per chi nella natura il posto a capo della natura ed è appunto la persona umana
In che modo viene rispettata la natura in che modo in questa natura Cida l'espressione della propria responsabilità
Se io penso alle polemiche che sono sorte nei giorni scorsi sulla fecondazione assistita debbo dire che evidentemente c'è stato una situazione conflittuale determinata appunto da una mancanza di informazione reale
Che permettesse la partecipazione concreta a questo tipo di legge che è stata fatta
Io ritengo che siamo davanti ad una legge quanto mai lungimirante
Una legge che non è una legge cattolica e ho avuto modo di dirlo ma anche chi conosce chi non conosce se non l'abc del cristianesimo sa che quella non può essere definita una legge cattolica
Non lo è perché evidentemente i principi del cristianesimo sono ben altri ma senza senza dubbio quello della legge lungimirante
Perché è una legge che consente di poter dare una dignità alla persona e un profondo rispetto alla natura
E se noi non incominciamo a pensare a costruire in questo senso dubito che ci possa essere una reale partecipazione responsabile alla costruzione dei questo Paese nelle nuove generazioni
Quindi non un dominio sulla natura
E dall'altra parte un rispetto per la scienza non per la tecnica
Una distinzione che non è stata fatta appunto nelle settimane scorse è stata proprio questa
Io vedete mi rifiuto di dover pensare che uno scienziato come è avvenuto possa cercare di mettere insieme delle cellule
Di Donna e delle cellule di coniglio dove vengono conservate tracce di DNA di coniglio o di mucca
Come è stato fatto in alcuni laboratori di questo mondo
Allora qui non siamo più davanti alla scienza
Qui siamo davanti alla capacità di una tecnica di dove ha potuto ma la scienza è una cosa molto più seria perché la scienza sa porsi dei limiti la scienza sa porsi e sa essere responsabile
Ecco perché dico la partecipazione reale può essere corrispondente nel momento in cui la libertà e io rispetto portano a quella ulteriore espressività di identità personale come avevo accennato nel primo punto ma responsabili perché cosa partecipazione perché cosa
Io direi sic et simpliciter dobbiamo diventare responsabili per la vita
Per la vita punto
Per la vita in tutte le sue espressioni
Perché c'è una vita naturale
Che non può trovare alterazioni c'è una vita sociale c'è una vita politica c'è una vita economica noi dobbiamo essere responsabili per la vita
Dobbiamo partecipare a questa dimensione che innanzitutto basilare e a partire da questa concezione si delineano i diversi elementi sui quali poi si sviluppa e si determina l'esistenza personale
E da ultimo vorrei richiamare a un terzo aspetto e appunto quello che vuole considerare l'uomo mai come un mezzo ma sempre e soltanto come un fine
Vorrei richiamare e dato l'abito che portò mi è consentito ad alcune parole che il quattordici novembre del due mila e due Giovanni Paolo secondo pronunciava nella sua storica visita alla Camera dei deputati
Il Papa diceva così
Decisiva
E la presenza dell'animo di ciascuno di una viva sensibilità per il bene comune
Le sfide che stanno davanti a uno Stato democratico esigono da tutti gli uomini e le donne di buona volontà indipendentemente dall'opzione politica di ciascuno
Una cooperazione solidale e generosa all'edificazione del bene comune della nazione
Tale cooperazione peraltro non può prescindere dalla riforma dal riferimento ai fondamentali valori etici iscritti nella natura stessa dell'essere umano
Questa citazione del Papa che parla di cooperazione ma cooperare è inevitabilmente un sinonimo di partecipare
Ci indica che siamo dinnanzi ad una decisiva decisiva azione che può essere posta in atto a partire il Papa si rivolgeva chiaramente fallimentari a partire dalla concezione del bene comune e in vista
Con avendo alla base
I fondamentali valori etici iscritti nella natura
Come si vede questi non sono di per sé elementi cattolici definibili cattolici questi sono elementi naturali sono elementi razionali
Sono quegli elementi che consentono appunto nella partecipazione di avere uno spazio molto più ampio al di là della differenziazione politica dei partecipanti
Allora a questo punto voglio concludere
Sempre ieri cercando di risponde alla domanda che mangerecce aveva dato
Io ritengo che
Un'autentica partecipazione è un autentico spazio per cercare di specificare ulteriormente o di dare un contributo al futuro possa essere quello di per riaprire i tre canali di comunicazione
Essenzialmente per una serie per una serie di cause che debbono essere viste che sono state viste che potrebbe essere anche esplicitate essenzialmente io vedo che tre elementi sui quali la vita di una persona si sviluppa non sono più capaci ad una comunicazione non sono più comunicanti tra di loro
Ed è il problema della famiglia
è il problema essenzialmente della società ed è il problema religioso
Io ho apprezzato molto quello che ha detto Adornato in precedenza dicendo che viene meno il senso dalla partecipazione perché poi alla fine viene meno anche la visibilità del senso religioso
Ma se noi fossimo capaci di rendere di nuovo comunicanti questi tre evasi
Famiglia pensiamo ad esempio al tema della scuola e pensiamo al tema della comunità cristiana
Per quello che può riguardare evidentemente la mia presenza questo convegno nel ci troviamo che essenzialmente questi tre poli non comunicano più tra di loro
Dove che troviamo ad esempio la presenza dei genitori nella scuola
Diventa sempre di più un elemento raro il doveva valutare il senso di responsabilità che i genitori hanno nei confronti dei figli che vanno a scuola
La scuola non comunicano un comunicato
E non potendo comunicare rimane interrotto tutto un canale privilegiato che è quello della formazione se la famiglia delega
E delega alla scuola e delega la comunità cristiana per i due aspetti viene meno una comunicazione ugualmente tra questi fatti io ritengo che una prima partecipazione
Sia quella di rimettere al centro delle nostre attenzioni il tema della famiglia
Perché nella misura in cui la famiglia è capace di essere soggetto comunicativo
Soggetto che non delega ma soggetto che forma allora inevitabilmente avremo la possibilità di guardare al nostro futuro al futuro delle giovani generazioni con maggiore con maggiore impegno e con maggiore realismo
Ecco se in questa responsabilità ecco responsabilità tre canali fondamentali su cui la vita di una persona si fonda possono riaprire e diventare di nuovo comunicanti allora le forme della partecipazione potranno essere chiaramente studiate riviste ma in ogni senso ci sa saranno saranno forti e tali perché avranno esplicitato una identità del soggetto lo faranno sentire appartenente gli daranno la possibilità di esprimere al meglio le proprie azioni la propria soggettività
In una responsabilità edibile a tatuare e inevitabilmente permetteranno di vedere che questo soggetto che questa persona
Non venendo mai utilizzato come un mezzo ma sempre come un fine
Le diverse forme di partecipazione lo aiuteranno a crescere sempre di più chiara
Grazie monsignor Rino Fisichella
Per quello che ha detto per aver situato in un contesto culturale prepolitico il grande tema della partecipazione
Con i richiami assolutamente condivisibili almeno da parte mia
Alla necessità di un recupero dell'identità del senso dell'appartenenza delle radici per poter essere consapevoli di essere parte attiva di quella che precedentemente chiamavamo comunità ma anche nella nella individuazione di un altro degli elementi della partecipazione attiva che quello del recupero del principio di responsabilità come della libertà del soggetto e quindi elementi tutti che immettono alla considerazione dell'uomo come un fine quindi sostanzialmente la partecipazione vista anche con una una qualche forzatura qualcuno potrebbe dire a me sembra del tutto pacifico
La partecipazione come uno degli elementi del grande contesto del diritto naturale o comunque di un universo difforme e di valori che si rifà al diritto naturale che il e e l'ampio alveo nel quale tutti quanti noi dovremo in maniera evidentemente diverso a seconda delle sensibilità
Di di ciascuno tutti quanti situarsi nel diritto naturale non si può discutere proprio perché è diritto naturale che questo richiamo io ho cercato in qualche maniera di prenderli in questo modo dal da da da ciò che monsignor Fisichella detto io credo che sia come dire il modo migliore per richiamarci ad un'idea alta di partecipazione
Capace di andare oltre la politica e la socialità per essere appunto inserito in quella dimensione culturale che può farla essere accettabile anche da chi
Proviene da orizzonti politici e culturali molto
Diversi e molto lontani detto questo io do la parola all'ultimo dei nostri dei nostri ospiti di questa sera al dottor e Carlo Gambescia sociologo che naturalmente darà una lettura in chiave sociologica del tema delle culture della partecipazione previo pagamento ringrazio di avermi dato la parola
Sono l'ultimo a intervenire quindi sono un po'così il cireneo pro portare la croce magari dire cose anche
Dico spiacevoli però più concrete cioè cercare di capire che cos'è la partecipazione e soprattutto che cos'è la partecipazione in termini economici però è bene intendersi io sono uno studioso di Sociologia dell'economia economia intesa però come processo culturale cioè non come un fenomeno che secondo una celebre definizione si occupa soltanto delle scelte dell'uomo in presenza di risorse scarse
Studiare l'economia come processo culturale significa
Studiare l'economia
Come processo che riguarda lo studio dell'uomo in relazione per usare una bella espressione di monsignor Fisichella dell'uomo come fine e non come mezzo
Quindi l'economia da un punto al punto di vista delle implicazioni socioculturale ecco vorrei dire che così per riassumere interventi che sono sono stati prima del mio
Tutti di grande interesse data agli spunti dell'onorevole Malgieri nei rapporti tra sulla crisi della partecipazione vero
I rapporti tra tecnocrazia e politica tra oligarchie politiche
L'accenno a Bellizzi è vero Belize si interessò di partecipazione attraverso Ferrarotti
Che era suo allievo sappiamo tutti che Ferrarotti partecipò all'esperienza Olivetti Ana dedico socialisti Ivo e perizie eseguite questa cosa da lontano perché anche insomma per questo passato scomodo
Fascista eccetera critico e perizia lato si interessò anche di problemi di sociologia industriale
Molto bello anche l'interesse nelle l'intervento dell'onorevole Adornato che ha scomposto dire analiticamente in maniera molto interessante anche da un punto di vista sociologico tutti gli aspetti del concetto di partecipazione emotiva politica comunitaria economica
Di memoria
Interessante soprattutto il mio punto di vista anche l'intervento del dottor Giano Accame perché ha messo in luce come certi processi storici sociologici siano estremamente compresi il fascismo fu qualcosa di più di un fenomeno di dico così autoritario politico sette anche riceve al suo interno vari fermenti
Dal punto di vista del cattolicesimo sociale dal punto di vista del repubblicanesimo pensiamo per esempio i rapporti tra Carta del Carnaro Repubblica Sociale per dirne solo una
Insomma è un aspetto a mio avviso interessante perché ci permette di studiare comunica e molto più avverte certi fenomeni fino a poco tempo fa completamente così neglette non studiati da storici e socio quindi grazie del
L'ho apprezzato moltissimo l'intervento di monsignor Fisichella che condivido in toto lui problemi sul recupero dell'identità sul
Sul problema del Pentium pensiero debole dice non ci permette di affrontare nei termini giusti perché sono i problemi oggi sulla cultura del possesso
Quindi l'ho apprezzato moltissimo ripeto vengo adesso a quello che il mio intervento io veramente pensavo che appunto qui dove si parlare essenzialmente di partecipazione economica e ho preso degli appunti che seguirò
Più a più o meno re cerchiamo intanto di che cosa si intende per partecipazione economica da un punto di vista tutte
Però la partecipazione azionaria
Del dipendente che poi alle stacca la cedola diciamo così
E tutto sommato la forma se mi si passa l'espressione di più nuova
Poi abbiamo la partecipazione agli utili di impresa
Che spesso non è molto ben vista dal punto di vista così del mondo del lavoro dei lavoratori particolato le polveri rendendo il tuo ricordo per esempio un progetto di un americano Warsman negli anni ottanta si parlò molto di Pesaro caduto da sale da da Laterza
E questo proponeva al lavoratore di scambiare quote di salario fisso con quote di partecipazioni variabili insomma il certo per l'incerto
è un po'gli si forniva un po'la corda l'espressione un po'porta la qualifica
Poi abbiamo la partecipazione alla cessione dell'impresa
Attraverso la codeterminazione delle strategie aziendali e questa è la era la forma più importante di partecipazione perché
E il lavoratore viene coinvolto
Nelle scelte strategiche di fondo in subordine c'è una quarta formalità di codecisione
Che riguarda la partecipazione non alle decisioni strategiche ma la tutela degli interessi dei rappresentanti all'interno dell'impresa quindi problemi di curare i problemi di lavoro eccetera eccetera
Parliamo in termini numerici no a grandi linee che Sini
Partecipazione agli utili
Vi partecipa in circa il cinque per cento dei lavoratori
L'anziano
Quindi sono sette ottocento milioni di lavoratori circa quaranta sessanta milioni di lavori sono interessati
Più limitati
Sono i casi di partecipazione alla gestione dell'impresa poche poco tra virgolette decine di milioni di abbiamo la Germania e cosa strana un Paese che non è ancora influenzato in Messico
Per dire due casi eccetera
In Germania dove si è particolarmente applicare a questo tipo di società di partecipazioni come partecipazione azionaria partecipazione agli utili dell'impresa e partecipazione alla gestione dell'impresa abbiamo circa due milioni e mezzo di lavoratori interessati
Teniamo un secondo punto quali sono i requisiti sociologici di lei socioculturali per le ragioni che ho spiegato poc'anzi della partecipazione
Distinguiamo tre piani culturale politico economico culturale quindi piace citare Luigi navigheranno liberale intelligente
In particolare o da un suo volume lezioni di politica sociale credo che Einaudi non abbia più di stampa
Luigi Einaudi diceva
La partecipazione agli utili quindi parliamo di una forma minima di partecipazione non crea la pace sociale l'Annunziata
Questo che significa
E la partecipazione richiede da un punto di vista sociologico socioculturale
Un clima culturale in cui prevalgono i valori della solidarietà e della fiducia di fiducia
Un elemento come dire per inoltre trovare precontrattuale denunciare le parole dico che in uno dei padri del pensiero sociologico e i moderni incostituzionali
Che significa
Che se prevale la fiducia
Io ti do una cosa perché mi fido di te il perché c'è un obbligo di tipo contrattuale
A questo punto penso
A ciò che ha detto monsignor Fisichella alla cultura del possesso
Questa cultura del possesso del do ut des S nella migliore delle ipotesi non è che
Pacini di
La via la strada della partecipa
Passiamo al piano politico
Questo viene dei capacità e cultura di governo
L'idem sentire
La capacità di mediazione
E nel caso anche della decisione democratica che si discutevano così decide
Indica pure l'importanza del nesso tra partecipazione politiche redistributive
Perché attenzione la partecipazione può essere applicata all'interno dell'azienda ove necessario un quadro più generale di di cori distributivo fiscale di politica di degli che crei le condizioni di uguaglianza decrescere tutti insieme
Abbiamo poi un terzo aspetto economico
Incide in via
Al capitalismo partecipativo per eccellenza quello che miscela Betta chiamato capitalismo renano che a me piace definire capitalismo dolci nell'obiettivo di diritti sociali
L'impresa intesa come comunità
E non come pacchetto di azioni per ricordare nascerebbe spezzoni di Gates insomma
Di queste cose se ne
A questo punto però attenzione voglio sottolineare sotto il profilo economico
C'è anche un problema di dimensione delle imprese
Perché spesso viene però sono sociologo e non è poco
Però quando si parla di partecipazioni Sabin tenere presente la struttura monopolistica
Del capitalismo in genere
Sia sociale che azionari di tipo americano
Quindi se non si procede a una riforma del mercato una ristrutturazione di questo tipo di capitalismo cosa molto di
Qui ci sono interessi gruppi costituiti eccetera eccetera
Se si coprono i lavoratori Attraverso uno tutte quelle forme alle citate poc'anzi si nascondono i lavoratori monopolisti
Cioè il difensore di un'impresa di devo monopolistica e questo ci riporta al Processo al progetto di quotazione degli anni ottanta
Nel capitalismo partito quindi c'è un pericolo di questo tipo partecipazione ma anche legislazione antimonopolistica non non semplici Authority eccetera c'era ma una porta e legislazione io credo che i veri liberali su questo
Dovrebbero concordare gruppi come viene altre esperienze a una visione sociale dell'economia eccetera
Teniamo passiamo adesso alla teoria realtà
La situazione attuale
Sul piano sul piano culturale come ha ben mi dispiace qua torna ma è un intervento che a me ha colpito ripeto condivido in toto
L'intervento di monsignor Fisichella prevale l'individualismo trionfa il contrattuali ritmo come giustamente l'onorevole l'Algeria accennato all'inizio del suo intervento è una cultura del consumatore
Quindi nell'uomo come mezzo non come fine
E questo determina un clima anche di sfiducia difficili diffusasi pensa a se stessi al massimo la propria famiglia o
Uno trova alla al proprio al proprio nucleo locale regionale pensiamo anche a certe correnti politiche c'è venuto qui a fare
A certi Rodomonti eccetera prevale una mentalità contrattualistica
Il concludesse come dicevo prima io do una cosa a te perché poi dopo sei costretto dal contratto a darne una mente
E non va non va non basta
Passiamo al piano politico sempre più l'irrealtà
Si va dal rifiuto del compromesso all'assistenzialismo puro
Cioè abbiamo le varie correnti ci sono le ricorrenti liberiste che rifiutano ogni forma di intervento statale ogni forma di mediazione cioè voglio nel mercato selvaggio dall'altra parte c'è una certa sinistra liberale o meno che vuole riproporre la
Sì senza lirismo puro ecco da questo punto di vista la partecipazione potrebbe rappresentare una terza via
Non è facile
Però una terza villa e qui attenzione il punto importante vorrei che tutti capissero bene questo punto
Uscissero dalla qui con la consapevolezza di questo fatto signora l'importanza di una concertazione delle politiche
Perché a mio modesto avviso non c'è partecipazione senza concertazione e politica
Politiche fiscali che sappiano redistribuire la ricchezza espongono tutti sul grande qualità
E peccato perché in Italia anche se non abbiamo avuto una vera e propria concertazione la svedese una tedesca
Però abbiamo avuto qualcosina anche noi dopo il centrosinistra negli anni settanta anni Ottanta insomma il suo senza andar far nomi eccellenti
E poi abbiamo anche le tradizioni come giustamente ricordava prima Giano Accame esistono tradizioni cattoliche repubblicani socialiste
Sia detto senza offesa produrrà cinque
Favorevoli a quel mix partecipazione redistribuzione
Con licenza fa
Veniamo al terzo piano piano economico purtroppo quasi unioni si guarda troppo al modello americano che deve essere presentato come il motore della globalizzazione il capitalismo dolce sociale Emma il pistone qua si parla male dei tedeschi pensare i socialdemocratici tedeschi che fanno una politica liberali della liberista questa grave
Si punta sullo sviluppo economico pura e semplice come una specie di scatola magica uno mette dentro cose dall'altra viene con il progresso la crescita nove
E i pochi massivo i ceti medio bassi
Leggerezza e grave questo è molto grave ma tornerò nell'ultima parte del mio per
E più
Che fare
Che fare costruire una cultura della partecipazione puntare sulla coscia sulla concertazione
Sulla collaborazione fattiva col sindacato
E i settori imprenditoriali più sensibili rivalutare il capitalismo sociale di mercato in sede europea e non è facile
Di qui l'importanza di un collegamento con le forze vive della sola riterrà quelle cattoliche socialiste democratiche social-liberale io ho citato un pensatore come Inaudi ma ci sono dei liberali attenti al sociale
Per una società partecipativa nel discorso più ampi
Perché e quindi lancio da sociologo mi mi trasformo il storico chiedo scusa di questi perché il secolo breve appena finito
Non è stato altro attenzioni novecento bene riflettere su questo punto non è stato altro che un tentativo della politica e della cultura
Devo operare la propria sovranità perduta sull'economia
Perché vedete l'evoluzione del capitalismo si è come dire sviluppata presse un abbiano avuto nel settecento ottocento il capitalismo dei grandi capitani d'industria
E poi nel Novecento la maglia nera il capitalismo delle grandi società per azioni e a quel punto lì
L'economia ha preso il sopravvento sulla socio
Allora per certi aspetti nella prima dell'annuncio non si è cercato di controllare questo fenomeno
In che modo purtroppo in due forme aberranti questo bisogna dire il fascismo di tipo tedesco o comunque altre forme autoritarie e comunismo di di porto di arrivo quella e la risposta abbagliata
Ecco forse in quel caso è bene parlare di male assoluto
E mentre ci restava un'altra risposta innovativa porta a dire di prosa apportatrice di progresso economico sociale politico quella post bellica
Basata in Europa sull'economia sociale di mercato pensiamo la Germania Carpiano anche a De Gasperi a quello che poteva essere il centrosinistra per certi aspetti non è stato anche accetta politica di concertazione degli anni settanta
Appena abbozzata appena abbozzata
Che però
Questa economia di socia sociale di mercato a sfondo cattolicoliberale socialdemocratico da circa un ventennio è sottoposto a una pressione fortissima
Finanziarie ultra capitalista che precarizzato e rende sempre più difficili condizioni qui ritorno sul ceto medio di quel ceto medio attenzione di quei due terzi della società che ha rappresentato l'ossatura sociale storica di questi trent'anni Trenta gloriosi come li chiamano i sociologi francesi di progresso composto di operai piccoli professionisti commercianti insegnanti artigiani
Ecco e qui chiudo
La partecipazione dei distributive concertativa potrebbe rappresentare una buona risposta alla crisi del ceto medio
Perché tutto ricordare loro nei prossimi venticinque anni forse anche di me si giocherà sulla crisi del ceto medio perché se questo capitalismo questo ultra capitalismo continuerà a incalzare la la società cerca sicuramente rischia di sbriciolarsi
Quindi una buona risposta alla crisi di questo ceto medio alla salvezza del capitalismo sociale di mercato che tutto sommato ha dimostrato di funzionare
E della stessa Europa grazie
Grazie al dottor Carlo Gambescia per le considerazioni che ho svolto in merito alla partecipazione economica che è una delle culture della partecipazioni quindi la sua relazione lo rassicuro subito tutt'altro che ciò implica rispetto a quello che ci sono degli anzi completa
Ritengo il quadro delle osservazioni che sono state in questo pomeriggio ho proposto io personalmente considero assai gli attuali le riflessioni di Gambescia in merito alla perché di quello poi che che si che si tratta in merito alla crisi del neoliberismo nel cercare di dare risposte soddisfacenti nel bar nel mondo globale appunto a tutte le richieste di solidarietà e di realizzazione né individuale ha richiamato evidentemente alcuni esempi che sicuramente fanno parte della nostra cultura partecipativa a prescindere dalle dalle opzioni politiche che poi nelle quali questa cultura partecipativa si è concretizzata nel Novecento e ritengo che costruire come ha detto Gambescia una cultura della della partecipazione credo che serva riattivare quella capitalismo sociale di mercato più sopra
In Europa in questo momento segna il passo quindi mi sembra che le sue osservazione sue riflessioni sono assai attuali e si situano appunto nell'ricordi quella considerazione più vasta della partecipazione che attiene ad una rivitalizzazione dei meccanismi istituzionali sociali ed economici nella comunità io non devo fare una sintesi evidentemente di quello che si è detto mi sono limitato ad alcune osservazioni preventive nella mia introduzione gli interlocutori che ho cercato di stimolare con le mie domande mi pare che hanno risposto anche ben oltre le mie intenzioni
Dando un quadro assai esaustivo di quelle che sono le culture della partecipazione del nostro tempo e di Comense sono praticabili dal punto di vista focale politico istituzionale e naturalmente
E naturalmente economico li ringrazio ancora una volta tutti da Giano Accame
A Ferdinando Adornato da monsignor Rino Fisichella attaccarlo Gambescia ringrazio naturalmente tutti quanti
Voi per aver accolto il nostro invito del sei Stati così pazienti nell'ascoltarci e per le conclusioni do senz'altro la parola al coordinatore di Alleanza nazionale l'onorevole Ignazio la Russa grazie
In realtà credo che Gennaro Malgieri abbia svolto già benissimo il mio compito quello di tirare
Molto autorevolmente di mele conclusione di questo interessante dibattito un dibattito che Pasquale Viespoli che in questo momento è impegnato dirà colla nostro Presidente
Fortemente voluto e che ha fatto bene a volere con insistenza al di là del momento in cui il cane un momento in cui si discute di tante altre cose che magari distolgono l'attenzione ieri del della stampa o non fanno accendere i recettori delle principali tv lo vedremo peraltro vedremo perché ci sono anche io credo che
Devo aggiungere qualcosa alle conclusioni che pure a Roma Gennaro e già attivati
Lo lode lo posso
A fare solo cercando di dare una risposta sintetica estremamente sintetica ma che tenga conto degli interventi che ci son stati alla tua domanda come attivare la cultura della partecipazione e il tema credo sostanzialmente del dibattito della tavola rotonda che si è appena che si è appena sostanzialmente conclusa
E mi pare che ripercorrendo gli interventi la prima risposta è che un primo un punto necessario per riattivare la cultura e la tradizione e quello di attivare la memoria
Non mi può essere cultura della partecipazione se in cui si immagina se che partiamo dal punto zero
Se non si tenesse conto con la nostra memoria storica istituzionale che come ha detto il Giano Accame che vi è una preciso punto di riferimento nella nella storia istituzionale prima ancora che sociale italiana della cultura della partecipazione fatto bene a ricordare che la nostra Costituzione repubblicana a in un travaglio di idee in cui furono sicuramente partecipi padri costituenti ha tenuto e ha mutuato molto più di quello che è comunemente si intende ricordare gran parte del percorso culturale prima ancora che istituzionale partecipativo che era avvenuto
Tra le due grandi guerre e durante la seconda guerra
Mondiale
Io credo quindi che la memoria sia essenziale cioè il convincimento che quando si parla di cultura della partecipazione non si inizia da zero non si è in una fase in cui bisogna inventare tutto ma al contrario è stato detto che l'altro punto essenziale perché vi possa essere una cultura della partecipazione e quello della identità e credo che nel nostro ambiente si sfonda una una porta a tener alta
A sottolineare la necessità della identità in qualunque percorso culturale a maggior ragione nella discorso culturale della partecipazione perché tutta la nostra
Vita politica è permeata dalla cultura della partecipazione non soltanto nell'aspetto sociale ma in ogni aspetto della Vita culturale e politica della destra de la Destra storica italiana partirà dall'immediato dopoguerra per non parlare di quella di quella precedente storia valori tradizione capacità di
Ricercare i momenti di appartenenza come è stato giustamente sottolineato sono necessari se si vuole dare alla termine partecipazione un significato vero concreto che non sia soltanto una verniciatura di situazioni sociali sulle quali ci può essere di volta in volta accordo o meno raccordo sicuramente un percorso per arrivare ha una cultura della partecipazione anche in assenza di strumenti legislativi istituzionali ma vedremo che alcuni istituzionali esistono già e quello della pratica del dialogo
Il dialogo in sede politica ma soprattutto il dialogo in sede sociale
E per quanto riguarda la destra credo che e questa aspirazione non è mai venuta meno lo dico con piacere alla presenza anche degli autorevoli relatori del convegno della tavola rotonda che seguirà
A noi appartiene da sempre non solo a noi per carità ma non è mai venuta meno alla destra il desiderio la volontà di una ricerca costante di dialogo con le parti sociali
Era anzi ci beccavamo noi da giovani anzi di essere l'alternativa a una sorta di cultura della contrapposizione quando dicevamo che fosse necessario ricercare anche in assenza di momenti istituzionali e legislativi
Di percorsi capaci di superare la dicotomia tra le classi sociali siamo cresciuti con questa aspirazione con questa cultura oggi più che mai
Accanto alla memoria accanto all'identità la il percorso della confronto del dialogo dell'incontro dell'attenzione alle parti sociali diventa una modo necessario se si vuole davvero rispondo sempre alla tua domanda attivare la cultura della partecipazione ma accanto al dialogo
è necessario un lavoro e istituzionale e legislativo quello istituzionale nella strada della cultura della partecipazione ha già fatto
Un lungo il percorso io non ho bisogno di sottolineare a voi come il concetto di democrazia diretta che vicino in qualche modo a un concetto di democrazia partecipativa se non è il sedile e com'è oggi un percorso compiuto non è solo
Un'aspirazione certa non è interamente compiuto
Ma ricordo che non molti anni fa a parlare di democrazia diretta parlare di una cresciuta partecipazione dei cittadini nelle scelte politiche istituzionali era quasi un'eresia
Era in qualche modo un finestra socchiusa la sua Bissi di dittatura odi plebiscitario Nismo o di percorsi sicuramente che l'ha lei i puri della democrazia
Rifugi Ivanovič addirittura condannavano con una violenza e una acrimonia degno è sicuramente di migliore causale la cultura della partecipazione si è sicuramente realizzata in parte naturalmente nelle forme di elezione diretta
Negli enti locali nel sindaco nella provincia in gran parte nella direi non in gran parte nelle regioni e il dibattito che è in corso per dare alle nostre istituzioni al premierato alla Presidenza della Repubblica una forte maggiore connotazione di democrazia diretta sono sicuramente un lavoro che va verso
Quella cultura della partecipazione di cui Tucci chiedevi i modi
Come attivarla
Credo che al lavoro nelle istituzionale possa soprattutto in campo sociale account trovare spazio in maniera maggiore di quanto è avvenuto in questi ultimi anni
Un percorso legislativo
Per dare regole precise a quella MIP testimoni tedesca che tanta fortuna ha avuto nella crescita dell'economia dalla Germania
E che può essere mutuata solo parzialmente naturalmente in palio meglio che solo una parte di ciò che noi desideriamo si debba e si possa fare come cultura della partecipazione in materia in campo sociale
Ma che sicuramente un punto di riferimento non prete non prego erba ma della dell'epoca della assoluta modernità e della
Della fase in cui questa questa fase in questa questa tesi non può essere confusa con assenza di desiderio di democrazia e di libertà e allora la legge che per esempio anche Alleanza nazionale relatore Lo Presti è stato già ricordato ha presentato alla Camera e che aspetta di essere discussa è una testimonianza precisa del nostro desiderio anche in questo campo rispondendo sempre alla tua domanda di attivare nel modo in tutti i modi possibili questa cultura
Della partecipazione in sintesi dunque
Memoria rivendita dialogo sociale lavoro istituzionale proposte legislative sono il percorso che noi indichiamo per accrescere per attivare per far fare passi avanti a quella cultura della partecipazione che chi è propria
Che ci ha sempre è animato e che in qualche modo riesce ad entusiasmare anche i dibattiti delle nuove generazioni a cui almeno io sono particolarmente attenti ma perché e concludo attivare la cultura della partecipazione non solo perché la riteniamo una cultura che produce effetti utili alla società ma anche perché e la necessaria preparazione a una più vasta cultura della comunità o se volete cultura comunitaria che attraverso la partecipazione mette insieme quei valori
E quelle e quei momenti dello spirito dell'economia della politica che sono alla base di quella convivenza
Civile e sociale a cui non solo noi destra ma a cui la destra sicuramente aspira allora io credo che questo dibattito sia andato nella direzione giusta
E mi auguro che tu caro Malgieri abbia avuto nel corso di questi interventi certo sintetici una risposta incoraggiante alla tua speranza di vedere già nelle prossime settimane nei prossimi mesi e non nei prossimi decenni
Una accelerazione di quella cultura della partecipazione che riteniamo tutti serva a far crescere nella comunità
Della nostra Europa i valori protagonismo la capacità della nostra Italia grazie
Il mio compito finisce qui possono alla all'onorevole Viespoli
Grazie cambiati
Vediamo un attimo di pausa no attese dei cinque minuti di pausa insomma riorganizziamo il tavolo Angeletti già arrivato grazie a Dio è arrivato Cetica
è arrivato Pezzotta è in arrivo e venticinque minuti e poi riprendiamo subito il convenuto Castro presente
Ci siamo Usai è presente quindi tutti i soggetti tanto silenzio tanto seviziata accomodare
Davanti sì sì
Casa di Rove chiamarsi
Siamo finì al centro provvista
Buffo che ci vediamo
Età
No nel frattempo che arriva la sedia perché l'abbia alcuna intenzione di lasciare a piedi destra lasciare in piedi la CGIL ringrazia Dio
Nel frattempo io da lei subito la parola al ministro Matteoli per introdurre i lavori di questa seconda tavola rotonda grazie grazie perduto per l'invito
Ho assistito all'ultima parte della precedente sessione
Ho risentito linguaggi cari la cultura della partecipazione
E mi rendo conto che dovendo introdurre questa sessione di tempo a disposizione per la sezione pomeridiana
Di questo convegno così ricco di di interventi mi permette soltanto qualche breve riflessione
La prima Cuesta poiché ci troviamo tra persone concrete che vuole io no arrivare a raggiungere gli obiettivi del no al parlarsi addosso ma vogliono vedere realizzati obiettivi delle loro politiche
Ed anche in tempi ragionevolmente Derelli
è necessario quindi un richiamo alle varie componenti sociali affinché
Sia pure nel rispetto dei reciproci ruoli si avvicinano ad una più fattiva collaborazione
Quando parlo di obiettivi ragionevolmente dire mi mi rendo conto di dire cose
Sotto certi aspetti anche assurde visto che di questo problema della partecipazione se ne parla
Da decenni
Senza per ora essere
Senza però l'aver raggiunto praticamente nessun obiettivo
Quando
Però tale collaborazione venne a mancare operazioni così complesse che vanno ad impattare con i diversi interessi che caratterizzano il mondo del lavoro come sono quelle sulle quali stiamo dibattendo sono sistematicamente destinate a mio avviso al fallimento
Si badi bene nonché la scarsa collaborazione che spesso dobbiamo registrare tra le parti sociali a volte
Degenera in vero contrasto all'interno delle stesse organizzazioni portatrice di interessi comuni
Intendo tra sindacati Diversi tra componenti imprenditoriali di pari livello ma anche tra amministrazioni centrali e periferiche terzino oltre al ministero
E che il sottoscritto che è stato chiamato a introdurre questo dibattito dovrebbe venerando conto dovrebbe rimanere sulle Generali
Ma permettetemi soltanto una cenno anche per il mestiere che sto facendo in questo momento della mia vita politica quello del ministro è un settore quale quello della salvaguardia ambientale
è importante che mi soffermi un momento perché assumono nei confronti delle esigenze dei lavoratori
Ma più generalmente di tutti Ict
Dini cioè l'importanza che l'ambiente e la tutela
Del territorio assumono oggi
Nei confronti delle esigenze dei lavoratori tutti i cittadini sono certamente importanti e allora una corretta politica ambientale deve sicuramente
Stare a cuore al sindacato
Io sono stato invitato spesso dalle organizzazioni sindacali soprattutto dalla CISNAL devo dire a partecipare a dei dibattiti sulle problematiche ambientali e mi ha fatto porto piacere perché
Se deve stare a cuore il sindacato questo non solo ha risvolti positivi nei confronti della salute del lavoratore ma anche sull'occupazione sullo sviluppo economico sociale
E a questo proposito basti pensare alla questione energetica o al problema del cosiddetto cambiamento climatico o al tema della sostenibilità dello sviluppo dello sviluppo commessi
Dice oggi dello sviluppo sostenibile
Non sono certo io a dire questo ma il Parlamento il Parlamento ha recentemente nell'approvare la legge deleghi alla Camera in materia ambientale mi impegna ad organizzare con le categorie imprenditoriali e con i sindacati momenti di consultazione
Che precedono l'attività normativa del ministero
Ma alla interno di questa ottica sono anche documenti internazionali dell'Unione europea dell'ONU Göteborg per Lisbona lì dove affermano che stante la piena competitività internazionale solo uno sviluppo sostenibile potrà garantire la piena occupazione
Nella dichiarazione conclusiva
A chiusura del vertice di Johannesburg
Così come a dare Us per il benessere e l'ambiente per uno sviluppo realmente sostenibile abbiamo raccomandato a tutti i governi
Uno maggiore coinvolgimento dei gruppi economici e di quelli sociali e quindi
Di coloro che operano e lavorano all'interno di una impresa ecco la partecipazione entra praticamente da tutte le porte e da tutte le finestre un esempio
Concreto di ciò che si può fare in questo ambito la reciproca non si trova nella certificazione Emas
Alla quale attribuiamo interessanti potenzialità si tratta di intervenire nelle aziende che intendono operare
Nel maggiore rispetto possibile nei confronti dell'ambiente e per questo ottenere una specifica certificazione le aziende sono consapevoli che questa caratteristica
Le porte ad acquisire maggiore fiducia da parte del consumatore e in definitiva del cittadino ma anche dico io con forza lo stesso lavoratore che opera all'interno dell'azienda così come gli altri cittadini
Può beneficiare di una maggiore trasparenza
E belli degli indubbi vantaggi in indiretti arrecate all'ambiente stesso
Quindi riagganciandomi a quanto detto in apertura a proposito della necessità di una stretta comparve collaborazione tra le parti sociali
E sulla necessità di procedere celermente
Voglio ricordare che già nel mille novecentoquarantasette io mi sono
Imbattuto una cosa
Interessante nel mille novecento quarantasette il ministro
Dell'industria e del commercio dell'epoca
E il quarto gabinetto De Gasperi il ministro allora era Giuseppe Togni lo scorsa settimana Ende il Parlamento sono è stata ricorda è stato ricordato il centenario della nascita di Togni tre erano i relatori opera Casini come presidente della Camera l'altro era il ministro Marzano perché Togni è stato per tre volte ministro dell'industria quindi delle attività produttive
E l'altro fu chiamato io perché Togni era toscano io ero ministro toscano e fui chiamato
A parlare naturalmente per poterlo dire qualcosa che ricordasse l'attività di questo ministro mi sono andato a vedere un po'di carta ho scoperto
Che nel mille novecentoquarantasette Luís aveva presentato in Consiglio dei ministri ed era stato approvato
Un DPCM sulla costituzione della commissione per la formulazione di proposte sui modi e limiti della collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende industriali ma interessante è stato andare a vedere cos'era scritto in questo DPCM e sono andato a vedere le proposte di legge che sono all'attenzione del Parlamento dopo uruguagi cinquantacinque anni
E ci sono nella proposta di legge sicuramente presentata e sottoscritta da trentadue parlamentare di Alleanza Nazionale sono riprese sono riprese quelle finalità da realizzare
Con la immissione dei lavoratori nella gestione aziendale diceva allora sto DPCM erano tre il primo
Una maggiore responsabilità da parte dei lavoratori alla produzione
Stessa e di indiretto e interesse alla vita dell'azienda non più in funzione estranea troppo spesso sterile agli interessi materiali e morali dello lavoratore
Ma appare tutte della stessa vita il secondo punto diceva una pia più ampia ripartiti azione del profitto e la terza un aumento o comunque un miglioramento della produzione
E a questo proposito fu emanato un decreto sì certo poi i risultati sono stati se non è che poi si è realizzato ma anche subito dopo la caduta del fascismo
C'era già chi pensava a questo
è passato più di mezzo secolo
Senza che si siano fatti passi significativi a riguardo
Insomma l'articolo quarantasei della Costituzione aspetta la sua applicazione
Gli scenari cambiano ogni giorno nella vita politica moderna la globalizzazione o viene criminalizzata osannata
E quindi la necessità di incidere sulla salvaguardia occupazionale anche attraverso strumenti di responsabilizzazione di tutti coloro che vivono all'interno di una impresa è diventata a mio avviso
Insostituibile non possiamo più rinvia
La cultura antropocentrica che tipica
Di chi appartiene alla nostra forza politica non può che considerare la risorsa umana il BN più importante per l'impresa
Il rischio che abbiamo perché c'è un rischio e concludo dopo il definitivo fallimento del sistema marxista
Non può vincere un liberalismo da padrone delle Ferriere
L'arte nativa non può che essere quella di dare ascolto anche ai rappresentanti dei lavoratori che devono assumersi la responsabilità di una impresa
Portare il loro il loro contributo io credo che attraverso questo questo dibattito anche le proposte di legge che sono all'attenzione della Camera
Possa servire se a migliorarle ma soprattutto a creare nell'opinione pubblica un interesse per questo importante aspetto della vita delle imprese grazie
Ne approfitto per ringraziare tutti i partecipanti a questo confronto ringraziare il segretario cioè le orge leccesi che il dottor Maurizio Castro
Casa dio della CGIL Angeletti della UIL
Usai per Confindustria in attesa che arrivi segretario Pezzotta di salutare e di ringraziare per la sua presenza il permesso impegno il vice Presidente del Consiglio onorevole Fini
Io farò soltanto una breve considerazione per per avviare diciamo il confronto
Credo che oggi si possa dire anche la luce dell'articolo cinquantuno della finanziaria
Lo dico per per brevità per sintesi che arrivato il momento per avviare il cantiere della partecipazione
Nel senso che l'articolo cinquantuno rappresenta un punto di riferimento determina una modalità operativa
Concretizza la possibilità di avviare fasi di sperimentazione
E quindi rende molto più concreto il confronto il dibattito l'esigenza comunque di affrontare il tema della partecipazione per la centralità che questo tema
E rispetta le nuove relazioni industriali e rispetto ad altre questioni aperte nel confronto nel dibattito sociale politico
Si pensi alla Società europea
Insomma ad una serie di riferimenti che non possono essere correttamente affrontati se non si situa in maniera puntuale e precisa
Il tema il confronto sul tema della partecipazione
Quindi l'articolo cinquantuno della finanziaria
Che in un qualche modo anticipa accelera rispetto alle stesse proposte di legge
In discussione nel nel Parlamento ad iniziare dalla proposta di legge vede primo firmatario
L'onorevole Cirielli relatore l'onorevole Lo Presti
E che all'attenzione della Commissione presieduta dall'onorevole Benedetti Valentini Lo Presti e Valentino i quali poi chiederò di del portare un contributo al al confronto e al dibattito perché è importante anche riferimento
Al contenuto all'iter di una normativa che in un qualche modo viene anticipata attraverso l'articolo cinquantuno della della finanziaria
Peraltro ricordo a me stesso nello stesso libro bianco sul mercato del lavoro seppur nelle pagine finali del libro bianco non per questo meno importanti
Il riferimento al tema della partecipazione era un riferimento preciso anche se
Forse rispetto allo stesso libro bianco che segnalava da una parte l'esigenza di attivare diritti di consultazione di informazione dall'altra situava l'attenzione più sul tema delle nuove relazioni industriali per fare un salto di qualità
Che fosse diciamo segnato dalla cultura partecipativa e della responsabilità
Lo stesso articolo cinquantuno della finanziaria determina un passo in avanti perché in realtà si passa dai diritti di informazione di consultazione alla partecipazione relazione risulta relazione di gestione che è un passo in avanti di grande impatto e di grande e di grande rilievo
E tuttavia parlare di questi temi ed anche di di di di di di quello che intorno per esempio al tema della partecipazione finanziaria richiama anche la riflessione sulla stessa riforma delle pensioni sull'utilizzo del Tieffe per per per determinare questa possibilità reale di concretizzazione di questa di questa formula
Il ruolo centrale e il ruolo delle parti sociali al di là diciamo della scelta del Parlamento
Senza alcuna forma di dirigismo c'è una centralità per l'attivazione della sperimentazione ma complessivamente per legare le varie questioni aperti e che hanno al centro il tema dalla partecipazione
C'è l'esigenza della funzione propulsiva determinante delle parti delle parti sociali
Sì che non potevamo non fare proprio alla luce di questo lavoro parlamentare ma non solo di questo lavoro parlamentare un confronto che vedesse protagonista le parti sociali sindacato i rappresentanti di Confindustria
E anche la presenza di del di Maurizio Castro che e come dire qualche sperimentazione sul terreno la già praticata la già concretizzata e che in un qualche modo anche segno di una testimonianza operativa che già si è realizzato in un grande gruppo come quello che lui dirige in relazione alle risorse alle risorse umane
Quindi io inizierei
Subito questo questo confronto magari sentiamo dinamicità al confronto possiamo fare profitti due geni tavolo in modo che sono non ho neanche il problema di individuare
Come dire
L'avvio dei lavori
Io inizierei proponendo questa domanda
E possibile aprirlo questo cantiere
è opportuno aprirlo questo cantiere
Rispetto al tema della competitività rispetto al tema siamo dell'investimento in capitale umano come elemento centrale dell'impresa
E insomma per affrontare più largamente il tema della responsabilità sociale
Inizierei appunto a porre questo interrogativo partendo dal segretario dell'UGL
Cetica
Perché intanto ringrazio l'onorevole Viespoli sottosegretario esporli vicepresidente del Consiglio comunque Alleanza Nazionale e per questo invito ma soprattutto per aver rimesso
Al centro del dibattito politico il ruolo del lavoro nell'economia partendo proprio dal tema della partecipazione negli interventi che ci sono stati prima né prima tornata di questa tavola rotonda sono state la partecipazione sto
Da declinata dal punto di vista culturale storico sociologico in tutti i motivi possibili con interventi di altissimo livello che abbiamo ascoltato tutti credo con grande interesse
Credo che in questa seconda fase torniamo passa un po'dalla tavola rotonda già a una tavola rettangolare c'è una tavola con qualche spiego che ci sono imprenditori
Sindacalisti a questo tavolo quindi quel cantiere di cui parlava prima
Sottosegretario Viespoli è un po'Kater forse un po'rumoroso nel senso che prima abbiamo visto il progetto adesso parliamo come questa casa può può venire su quindi parliamo anche di fatti concreti di cose specifiche gli aspetti legislativi allora io vorrei dire che intanto in un panorama molto vasto molto ampio di proposte di legge sulla partecipazione a dimostrazione della vivacità ed era vitalità
Del dell'argomento la proposta che porta la firma di Viespoli di Cirielli
Di Benedetti Valentini di Lo Presti senz'altro la proposta che almeno dal nostro punto di vista affronta meglio la la questione della della partecipazione
Perché a differenza delle di tutte le altre direi tranne forse una
Coniuga sia gli aspetti della partecipazione azionaria che gli aspetti per noi fondamentali della partecipazione alla gestione
Insomma me tempo insieme quelli che che sono
Che sono gli esperimenti di codeterminazione gestionale modello Zanussi per intenderci visto che c'è qui dottor Castro
Con quelli che sono i modelli di partecipazione azionaria modello per capirci insomma dei vecchi Alitalia visto quello che sta che sta succedendo
E quindi ecco una per la prima volta queste due cose vengono messe insieme in questo modo
Io voglio dire che come ho detto lava la partecipazione capisco che mente quella alla gestione e fino ad oggi abbiamo avuto una partecipazione meramente azionaria diciamo che è partita in grande stile su larga scala
Dalle prime privatizzazioni che ci sono state dieci anni fa delle delle banche delle banche IRI del Credito italiano della Banca Commerciale io personalmente ho partecipato come dipendente a quella del Credito Emiliano sono arrivato lì con grandi speranze perché rappresentavo tanti colleghi avevamo tante azioni pensavamo di avere tante azioni
Poi ci siamo scontrati con l'impossibilità di far valere il diritto delle cosiddette minoranze dico cosiddette perché poi a volte anche da posizioni di grande minoranza si riesce a entrare nel board delle grandi per le grandi aziende credo che il presidente dell'Inter con qualcosa di spendendo meno di quanto ha speso per l'ingaggio di di di un di uno dei tanti campioni che ha entrato nel nel consigliarmi sessione di Capitalia concreta una vicina
Di miliardi però c'è questo questo questo problema no che poi ha avuto una degenerazione che però è durata dieci anni con le stock opzione
Con questa carota messa davanti no a al manager mente che ha spinto il management stesso a fare operazioni sempre più rischiose sempre più i limiti a volte anche della legittimità che ha provocato quello che tutti quanti
Rompe gli scandali
Walter com'e poi anche con quello che è arrivato fino fino a noi noi stiamo pagando in questo momento una finanziarizzazione spinta dell'economia no al Cirio Parmalat tutto quello che sapete benissimo allora io direi
Che c'è per usare un'immagine una differenza forte tra la partecipazione azionaria la partecipazione alla gestione in questo in queste settimane questa settimana su su Famiglia Cristiana c'è c'è un un inserto bellissimo
Fanno curano invece un libro siamo la bellezza di Dio l'arte ispirato dal cristianesimo
Il numero di questa settimana parla della pittura del del Quattrocento quindi da Masaccio a Piero Della Francesca ecco la differenza tra i due tipi di partecipazione secondo me la stessa differenza che c'è fra la pittura del trecento e la pittura del Quattrocento l'abito del Trecento era una pittura bellissima perché poi c'è Cimabue Giotto bidimensionale cioè la pittura bizantina
La pittura del Quattrocento riscopre la prospettiva quindi la partecipazione alla gestione una partecipazione che da al lavoratore una prospettiva direi anche per quello che ha detto prima monsignor Fisichella quindi anche una identità da restituisce all'uomo che lavora no l'identità l'appartenenza
A ha un ruolo e l'OCSE cosa importante fondamentale visto in televisione qualche sera fa a Ballarò un giovane che aveva fatto in diciassette anni trentasette lavori aveva soltanto sette anni di di anzianità valevole per la pensione
E ha detto
Il problema è che ho perso l'identità
Allora molto flessibile cifra molto flessibile
Quindi ecco io credo che bisogna puntare su quest'altro aspetto della della della partecipazione ma partecipazione appunto che le dia valore al al lavoro tutti quanti ricorderete senz'altro che negli anni settanta le locandine delle delle delle banche della stessa FIAT no portavano scritto non il capitale sociale
Ma i lavoratori
La FIAT avevano centottanta mila lavoratori la banca azione lavoro settanta mila volato quello era il rating il rating dell'azienda non era tanto
La capacità di fare finanza ma la capacità di creare lavoro oggi per assurdo assistiamo al contrario cioè alla capacità di distruggere lavoro fa salire le azioni in in Borsa quindi tornare a questo progetto della partecipazione tornare al Progetto intero
Se mi posso permettere di viaggi
Perché Biagi voleva in realtà a realizzare un mix tra flessibilità partecipazione e nuovi diritti
Noi siamo ancora fermi con la legge che porta il suo nome
Alla prima parte cioè la parte della flessibilità bisogna coniugare e fare anche gli altri gli altri passi successivi verso una partecipazione che invia al lavoratore il diritto di entrare nel nelle stanze dove si decide il proprio futuro questo sistema funziona è stato ricordato anche la tavola rotonda
Precedente ha dato grandi ha dato grandi risultati in tanti Paesi a partire dalla Germania dove con questo governo è stata addirittura rafforzata nel senso che è stato abbassato il quorum dei lavoratori necessari per
Poter realizzare
Gestioni partecipative quindi io credo che se si riesce a veramente far camminare più speditamente
Questo questi progetti di legge che sono in discussione alla alla Camera noi affrontiamo meglio una fase sicuramente difficile dell'economia come quella che stiamo attraversando
Grazie
Anche per per consentire diciamo un una un ascolto anche più partecipato il che a seguire mi permetto anche vera finanziaria sarà approvata solo stasera di leggere il primo comma dell'articolo cinquantuno che riferimento come dire per per per il famoso cantine di cui parlavo prima
Cioè quando dice che è sostituito presso il ministero del lavoro delle politiche sociali un fondo speciale per l'incentivazione alla partecipazione dei lavoratori nelle imprese di seguito denominato Fondo
Il fondo interviene in sostegno di programmi predisposti per l'attuazione di accordi sindacali osservi societari
Finalizzati a valorizzare la partecipazione dei lavoratori ai risultati o alle scelte gestionali delle imprese medesime con la dotazione finanziaria con l'articolazione poi successiva
Che dovrebbe dar corpo acquista in prima impostazione
Abbia passare questo punto a ad Angeletti e poi continuiamo il il confronto che mi pare inizi in maniera anche serrato dinamico tale da consentire
L'argomento per noi veramente interessante sono veramente sinceramente grado all'Alleanza nazionale di averlo
In qualche modo rilanciato in una fase nella quale sembrava come dire un'esperienza Breve illusoria ed accantonare tra le esperienze buone non riuscire
Perché
Non abbiamo fatto di Troncon grasso gonfio slogan il sindacato dalla partecipazione
Quindi questo testimonia la nostra intensità su cui culturale e politica su questo tema
Malgrado le apparenze cioè malgrado il fatto che oggi appare essere un tema non nel cuore né nella mente del non dico dei lavoratori ma neanche le organizzazioni sindacali nei ancor meno delle organizzazioni degli imprenditori
Io sono magari ingenuamente ma profondamente convinto che questo il tema che ci permette di a bere un'idea positiva
Del nostro futuro
Il rapporto la partecipazione
Tenta di dare una risposta intelligente una domanda fondamentale
In una società aperta
Democratica
Necessario l'equilibrio dei poteri
Chi è
Che garantisce l'equilibrio
Nei confronti del potere economico soprattutto di quello strutturato
Non le società sovrannazionali
Al di là del fatto che posto che la politica oggi abbia ancora gli strumenti per farlo
Domanda sua uguale adesso è inutile dare una risposta
Cioè una domanda ancora prima
è utile
Sia la politica l'unica risposta e l'unico livello di equilibrio di contropotere
Al capitalismo Primo ascoltando un relatore che ha detto delle cose Asso permesso mente condivisibili e credo anche oggettivamente condivisibili cioè che nel Novecento questo drammatico problema
Ha avuto e mi ha risposto anche le più radicali del tentativo di condizionare i capitalisti
Alla all'istinto di potenza della politica
E quindi di condizionare l'economia ai fini Potenza
O addirittura la sua eliminazione o dal nazismo al fascismo e comunismo sono stati due risposte che hanno
Che si commentano da sole
Ma anche
La questione fondamentale che in una impresa
Il contropotere cioè il bilanciamento dei poteri
Cioè il far sì che la l'impresa
Non avendo Forte e ragionevoli e accettabili vincoli
Nel conseguire il suo successo cioè accumulare profitti fare investimenti cresce eccetera eccetera da parte di norme politiche con finalità politiche
Non c'è che un la strumento non c'è un che è un altro soggetto
Che può realizzare questo equilibrio che sono i lavoratori
Cioè coloro che sono la vera Inter fa gli attori o i contatori del successo dell'impresa
La risposta il quindi il rapporto tra
Tra il lavoratore e l'impresa e l'equilibrio che si realizza non è una questione e squisitamente sociale
La qualità di queste equilibrio
E la connotazione politica di questo equilibrio con nota la società
Un po'non è più il problema della classe operaia e dell'imprenditore non siamo più nelle società industrializzati non c'è più la lotta di classe eccetera eccetera
Nessuno ci pensa più siamo al massimo a forme di radicalismo contrattuale ma non più un modello ideologico minimamente serio tale avere una qualche fascino uguale gestione da da
Però è la cosa chiave e il cuore il cuore
Il cuore è il problema che tipo di Ca'di di capitalismo eccome
Sì
Condiziona quali sono i limiti in cui è giusto condizionare il sistema capitalistico senza cadere nella ma riduzione delle libertà economiche
Per questo la cosa importante io credo che
Sia inevitabile per una società italiana ed europea riaffrontare questo termine questo problema
Non semplicemente con l'animo del un esperimento o di un atteggiamento
Come dire vediamo di fare qualcosa di buono
Di eticamente
Buono no
Perché il simbolo il modello del capitalismo che abbiamo davanti è un modello che funziona grazie al fatto che è riuscito grazie alla globalizzazione risolve uno dei suoi problemi fondamentali che è quello dell'allargamento dei mercati il capitalismo conoscere conosceva grigio ogniqualvolta il mercato
Non si espande quindi e implacabilmente la sua capacità di creare ricchezza
Tende a ridursi
Nella globalizzazione
La risposta da un contrattuali sta
Americana
Non è in portabile io il aggiungo al di non per una serie di giudizi o di categorie politiche
Ideali etiche morali sociali
In America non ci piace noi siamo una società solidale e la solidarietà un valore così importante così preminente
Al quale dobbiamo piegare anche le regole
E i rapporti gomme con i quasi dieci sarà capitalistico no io penso che sia impossibile portarlo perché quello che funziona il modello di capitalistico di società contrattuale
Contrattualistica che funzione gli Stati Uniti d'America non può funzionare a noi perché noi siamo diversi dagli americani su un aspetto fondamentale
Il senso di identità il monsignore ha spiegato perfettamente una cosa che gli americani solo la la Società americana non si disgrega
Pur essendo fortemente individuale fortemente basata sul denaro sullo scambio sul sistema contrattuale perché nelle fabbriche americane si scriveva non cento anni fa e dieci mila dieci anni fa quando avevano un po'di crisi
Vai americani avete mai visto scritto in Italia contro la FIAT
E ma questo ho visto coi miei occhi nelle fabbriche della General Motors scritto così
Ciò è lì il senso di identità nazionale è in gran è un collante così forte
Così massiccio e così preponderante che la società è in grado di assorbire un sistema di rapporti sociali che tenda disgregazione in una società come la nostra
Come l'Italia oggi e come lo sarà anche fra BTP e così come l'Europa purtroppo uno è questa la nostra storia e non ci possiamo fare assolutamente nulla possiamo medicarlo aiutarla ma non basta dire io sono italiano
Per evitare che i conflitti tra gli interessi degli egoismi individuali o collettivi non ci mettano le condizioni di di dei far degenerare il nostro
Vivere comune no e la cosiddetta società sia in grado di tenere
Abbiamo esperienze sotto gli occhi ogni cinque minuti di cui di quanto o stiamo ogni qual volta come dire al bivio fra la disgregazione pone il tentativo di evitare la disgregazione della Società italiana
Ancora abbiamo adesso il mito dell'Europa che che che funziona per un po'
Per cui i numeri d'Europa abbiamo so fatto la il lodo Maccanico e cose del genere ma e paradossale
E paradossale
Cioè dargli stimoli Anza della fragilità del nostro della coesione la coesione in un Paese come il nostro e in Europa e anche una posizione che si deve fondare sull'onda l'assetti sociali
Cioè sulla percezione che i cittadini hanno e i lavoratori hanno di essere e dividere in una società donne non sono abbandonati
Anche se noi dovremmo superare l'idea dello Stato che deve risolvere lutto nove qualunque problema abbiamo e ce lo Stato che deve risolvere questo è un mondo che
Ci ci stiamo abituando a ad abbandonare
Ma sicuramente il modello organizzativo della società nel suo complesso dal luogo di lavoro alle organizzazioni sociali alle organizzazioni politiche alle istituzioni del Paese
Devono avere questa funzione devono trasmettere questa questione questa idea
Siamo dei cittadini abbiamo dei doveri e di diritti e tra i doveri sono tutti quelli che dovrebbero essere ricordare ogni giorno ma tra i diritti c'è anche quello che non siamo abbandonati e che la nostra esperienza umana
Travagliata dove attraversiamo fasi piacevole meno piacevoli
Viviamo una società nella quale quando non siamo in condizioni di farcela da soli
Ci aiuta
Non è che cita del tutto dalla bara la cosa perché questo qui è anche questo un illusione che però insomma non ci lascia soli
La partecipazione cioè il fatto che l'azienda dove lavori
Il suo destino il modo come viene gestita la possibilità che ha di garantirti dei diritti un luogo un dei redditi o un significativo livello di
Auto realizzazione è un fatto assolutamente fondante per la coesione di una società come questa come questa nonché sia patologicamente così come storicamente la bianco eredita dai quelli prima di lui l'hanno costruita italiana ed europea perché non da avverrà noi non ricorderemo e forse neanche i nostri nipotini lo ricorderanno il fatto che si possa scrivere in una qualche fabbrica come per superare il contratto tra quanti soldi vedere quante ore devo lavorare io sono europeo e comprate europeo
Quando questo avverrà allora non avremo più bisogno di per oggi e per i decenni futuri il problema della partecipazione non è semplicemente attribuibile a una questione come dire della qualità delle relazioni industriali
Grazie
Allora
Io credo che Angeletti abbia posto ovviamente la sintesi corre sempre il rischio di essere approssimativa
Rispetto ai contenuti del suo intervento ma abbia posto almeno tre questioni raccordandosi in un qualche modo con della riflessione di di ordine politico culturale o di cultura politica che ha caratterizzato la precedente tavola rotonda e cioè a dire primo l'elemento identitario un fatto di coesione
La fragilità dell'elemento identitario soprattutto nel caso nazionale per certa misura anche europeo determina l'esigenza a maggior ragione di attivare forme di partecipazione sul terreno sociale come garanzia di coesione
La terza è che bisogna costruire un modello che non è un modello che possiamo importare ma che è un modello che deve tener conto di questa identità di carattere europeo significa storia cultura tradizioni quant'altro
Ora io anche per dare ordine lavori gli eredi fare così
Adesso do la parola a rappresentanti di Confindustria tu lo sai
Poi Arran CGIL a casa Dio quindi a Castro pure al segretario Pezzotta che salute che ringrazio per la sua presenza anche per consentirgli diciamo di avere un quadro più puntuale delle cose che finora ci siamo ci siamo detti e che si arricchiranno del contributo innanzitutto i rappresentati dei contributi
Grazie sottosegretario io potrei avere
Minimo di imbarazzo nel fare una prima valutazione sull'articolo cinquantuno però credo di poterla fare senza nessun imbarazzo nel senso che ci sono gli atti parlamentari gli atti delle audizioni in commissione dove come Confindustria abbiamo Espresso no una contrarietà ma una qualche riserva e quindi non mi sento per niente imbarazzato su questo punto perché non posso soltanto adesso motivarla per dare una risposta alla domanda che lei ci pone che fa posto a tutti noi se è possibile aprire un cantiere
Io credo che il cantiere si aperto
E io credo di poter anche affermare
Con una grande serenità che un'organizzazione come Confindustria
è pronta a continuare a lavorare in questo cantiere a condizione che ci si lavori tutti insieme con lo stesso spirito perché dico che questo cantiere aperto perché io ho spesso la sensazione che quando parliamo del tema della partecipazione a un tema sul quale come non dico studiosi perché sarebbe eccessivo ma come operatori delle relazioni industriali
Un tema che gestiamo da moltissimi anni
Da molti anni ci ieri spendiamo ci impegnamo sul tema della partecipazione
E ci rendiamo anche conto ma a volte non abbiamo il coraggio di dirlo che noi come modello di relazioni industriali di tipo partecipativo siamo un bell'esempio d'Europa
Io non credo che che come sistema di relazioni industriali italiani italiane noi abbiamo proprio questa necessità mi sembra che anche Luigi l'abbia detto adesso di andare in portare dei modelli certo è che a mio giudizio non dobbiamo importarlo attraverso strumenti legislativi io questo un aspetto sul quale insisto muto e con gli avvisi colleghi segretari e generali e confederali CGIL CISL e UIL e spesso ce lo siamo detti anche intorno ai tavoli
Il fatto che su questi temi come su altri e noi vorremmo fare il nostro mestiere insieme
Cioè come parti sociali come lavorazione delle parti sociali è vero nell'articolo cinquantuno c'è un importante anche riferimento a decreti che lei
Come ministero farà sul funzionamento di di questo fondo
In relazione a eventuali avvisi comuni o addirittura accordi interconfederali che ovviamente sono ancora più forti degli avvisi comuni
Però io credo che visto che è stato richiamato all'inizio allora mi sento di poterlo fare anche io ciò che è scritto anche nel nel Libro bianco sul mercato del lavoro che io condivido molto
Anche per questo aspetto il fatto che una società di tipo partecipativo signora società più avanzate più evoluta delle altre è vero
Ma è anche vero che diventa di tipo partecipativo intanto in quanto le parti sociali siano in grado di realizzare questo progetto
Io non credo che la partecipazione possa essere fatta per editto del principe
Non ci sono almeno nel nostro modello per come le abbiamo costruite le nostre relazioni industriali perché l'abbiamo perché non ci possiamo dimenticare che almeno a partire dalla metà degli anni Settanta superata la fra la fase grave conflittualità che ha investito questo Paese e che una in qualche misura ancora noi stiamo scontando a distanza di trent'anni ma a partire dalla seconda metà degli anni Settanta
Noi abbiamo noi per dire con fiducia il giaciglio vide ma qui non dimentico le altre confederazioni datore di lavoro parlo per me e per non posso parlare per gli altri ma confido togliere CISL e UIL in sede centrale
E a livello di categorie cominciando dalle principali cominciando dalle principali abbiamo costruito sistemi di tipo partecipativo che negli altri paesi europei non si sono mai sentiti sognati di fare anzi adesso trovarci nel due mila tre
Di fronte a interventi di direttive europee e il mio riferimento è alla Società europea che è un'area direttiva che dovremo realizzare entro il due mila quattro e credo Pierpaolo che dico anche a Giuseppe
Che non abbiamo nessuna difficoltà a dire che come Confindustria CGIL CISL e UIL da alcuni mesi stiamo lavorando insieme
Per vedere di offrire al governo un testo di avviso comune in questo caso o ancor meglio di accordo interconfederale per il recepimento nell'ordinamento italiano della direttiva europea della direttiva europea sulla società europea
A a e da qualche mese che ci stiamo lavorando abbiamo delle obiettive difficoltà perché anche quella direttiva
Da per scontato da per automatico il prendere nel nostro sistema modelli che sono proprie di altre realtà industriali che hanno alle spalle ordinamenti giuridici modalità di relazioni industriali completamente diversi dai nostri
Nel gli ultimi nelle ultime settimane in questi giorni noi stiamo discutendo a livello europeo intorno a un altro intervento
Di direttiva che quella sulla fusione delle società transfrontaliere è un altro tram è un disastro
è un disastro perché tutto ciò che ci arriva come vincolo per cui la cogestione pagine chiamiamola con loro col nome tecnico sotto la quale va a questo
Forma di partecipazione la cogestione diventa uno strumento che comunque anche nel nostro ordinamento italiano deve essere assunta per legge è un errore
è un errore ma non più come conferito come sistema delle imprese siamo contrari a questo tipo di partecipazione ma è che non ha nulla a che fare quel tipo di soluzione con il nostro modo di fare la sua industria allora
Concludo rapidamente
Anche l'articolo cinquantuno è una cosa molto molto diverso da le due direttive alle quali ho fatto riferimento però a ecco perché la nostra valutazione con un qualche riserva critica a questo contenuto addirittura di sostegno economico all'attività negoziale delle parti sui temi della partecipazione ma io non non credo che le parti sociali italiane le piccole o grandi imprese che siano hanno bisogno anche di un sistema un sostegno economico non vorrei ecco qual è la mia preoccupazione lo dico con grande serena tranquillità la mia preoccupazione che non vorrei che ci fosse un uso improprio che se non vogliamo dire distorto
Di questo strumento
In funzione dell'esistenza di sostegni economici ma perché dovremmo avere sostegno economico abbiamo mai avuto sostegni economici per fare accordi di accordi su questi temi che sono temi di partecipazione si fanno intanto in quanto si trova un giusto punto di equilibrio
Allora concludo su quello che a mio giudizio potrebbe ci deve vedere impegnati perché non vorrei che a volte i temi della partecipazione presi in termini generali ci porti non posso delle derive sulle quali poi è facile fare o demagogia o sociologia spicciola
Noi abbiamo già oggi un
Modo per fare partecipazione in senso reale cioè quella che si misura quella che ha un peso concreto sulla quale lavoratori e imprese possono veramente verificare la validità del loro grado di Matt del grado di maturità delle loro relazioni industriali nei luoghi di lavoro
Che è un po'moderno molto semplice che intanto deriva da quel protocollo del ventitré luglio novantatré
Mai troppo Benedetto anche se
Abbiamo la necessità a quando sarà possibile quali saranno le condizioni
Di di rivederlo dimetterlo appunto di attualizzano rispetto alla situazioni economiche del due mila tre due mila quattro e anni successivi ma comunque sia già lì cioè qualcosa quando
Parliamo di partecipazione distinguendo ma non entrò in questi dettagli che già nelle relazioni precedenti sono state ben definiti tra partecipazione di tipo politico e partecipazione di tipo economico che non sia la
Quella la la la distribuzione di azioni eccetera che non è partecipazione di tipo economico ma la patria sole tipo economico e quando fra lavoratori impresa c'è un arco interessamento sulla gestione economica dell'impresa sull'andamento economico dell'impresa allora nel novantatré
Uno degli elementi importante di quell'accordo è stato anche la individuazione della sede aziendale come la sede dello scambio vero
Sul piano economico fra l'interesse delle aziende gli interessi dei lavoratori attraverso cosa attraverso il meccanismo dei prendi di di partecipazione premi di risultato allora
L'esperienza che ci dice di questi dieci anni e che non è che questi premi di risultato abbiano entusiasmato molto
I sindacati perché poi i lavoratori non lo so ma i sindacati no perché
Superato un primo una prima fase nella quale i premi di partecipazioni premi di risultato sono stati effettivamente con quelle caratteristiche di variabilità perché collegati a parametri eccetera così come previsto la faccio breve
Dove nella seconda fase e ancora di più in questi ultimi due tre anni e qual è stato l'orientamento Sala
Ci siamo molti colleghi che fanno il mestiere che faccio anch'io
Il il risultato è stato che si è voluto il consolidamento dei risultati economici acquisisce quindi se andarci piano piano ricreando forme di premi fissi non legate niente allora
E concludo veramente io credo che sul tema della partecipazione grande attenzione ci deve essere e noi siamo pronti a ragionare anche in termini di accordi interconfederali da rivedere su questi aspetti
Proprio nella gestione economica che poi è uno degli aspetti che l'articolo cinquantuno
Tocca la partecipazione dei lavoratori ai risultati economici dell'impresa e quindi vedere quanto siamo capaci
Veramente a legare premi risultati economici a una coinvolgimento dei lavoratori però e chiaro io so bene perché
Di queste cose ho avuto occasione di parlarne con i colleghi di reggere CISL e UIL eccetto che alcuni
Alcune aree muore
Che ne legittimamente le organizzazioni sindacali hanno sempre avuto che se non mi sbaglio nella nel la tavola rotonda che ha preceduto a questa sono stati opportunamente ricordato e cioè il fatto che legittimamente le organizzazioni sindacali ritengono che il rischio d'impresa non Possa influire più di tanto do Surrender sul reddito economico del lavoratore ebbe questo è un bell'argomento che dovremo affrontare che dobbiamo essere in grado di affrontare perché cioè le le due cose insieme non possono stare partecipazione vuol dire anche partecipare a dei rischi se si vuole tutto garantito allora
E si immagina che la partecipazione sia solo di tipo politico beh è un pezzo del problema non è tutto il problema grazie
Io ringrazio te lo sai perché come dire ha determinato un elemento di dialettica rispetto rispetto al tema evidenziando dal punto di vista rappresentanza sociale che lui esprime alcuni punti di criticità tuttavia però mi permetto prima la parola casa Dio poi magari se l'onorevole presso i interviene sulla sulla legge
Impegna anche sull'articolo cinquantuno
Prevedere la però la casa di soltanto per fare una una considerazione brevissima Nigella
L'articolo cinquantuno della Finanziaria non mi pare in tre gamba tesa rispetto al ruolo e all'autonomia delle delle parti anzi in un qualche modo indica un percorso che ha come primo elemento fondamentale
L'accordo sindacale che poi deve essere concretizzata attuato e quindi su questo e per questo il suo vice anche un fondo per incentivare diciamo e quindi determinare le condizioni perché questi programmi frutto di questi accordi possano essere almeno sperimentati
La parola casa di rappresentanza la CGIL
Sì grazie per l'invito ci sono
La presenza via mia organizzazione qui dimostra non soltanto la doverosa cortesia verso gli organizzatori l'amico Viespoli
Ma un interesse reale alla tematica al cantiere
Qui si parla
Vorrei portare qualche materiale spero fondi di pessima qualità
Partecipazione non nozione
Densa di valori positivi
Simbolici ma non solo simbolici e vanno apprezzati
E che credo siano condivisi oggi nelle culture di base di ciascuno di noi ciascuno dei soggetti importanti del panorama nazionale che si misurano in qualche modo con le dinamiche con le questioni che attengono alle relazioni nelle imprese nel sistema economico quale che sia il percorso culturale
Di cui ciascuno è portatore
Allora qualche rapidissima considerazione su due piani della questione
Partecipazione nella dimensione di impresa
Partecipazione più in generale come questione che attiene ai sistemi di relazione
Che attengono alle relazione di lavoro ed economiche e più in generale nell'impresa
Io penso lo dico con modesti e non vorrei essere frainteso come grande rispetto dei valori positivo
Che sono sottesi a questo problematiche proprio tutto il suo pregresso rielaborazioni
Anzi se guardo al passato dico dalla punto di vista della mia organizzazione autocritica mentre riconosco i tanti valori
Di cui densa la storia di questa elaborazione
E però proprio rispettando consapevolmente tutto questo mi sento di affermare quindi per ragioni diverse da quelle che dicevo rosari
Che considero nella
Confrontando il tema livello di impresa
La declinazione del tema partecipazione
In termini di partecipazione economica
Come la questione molto simbolica molto ricca di grandi valori però senza futuro
Molto datata
Otto legata al passato
Ripeto lo dico con rispetto
Provo a spiegarmi penso che nelle
Come dire nel nel favorire e sostenere un legame diretto anche di questo tipo della Singer singolo lavoratore dei lavoratori organizzati nella singola impresa presso cui si opera sì un vincolo di rigidità
Per tutti per tutte le parti rapporto che mal si concilia con modelli organizzativi le dinamiche di un'economia sempre più mobile
Sempre più bisognosa di modelli organizzativi flessibile
Sono convinto di questo non considero la comunità l'impresa
Soprattutto oggi soprattutto per il futuro
Non considero l'impresa come una un soggetto unitario
Una comunità in questo senso
Considero l'impresa come un luogo di relazioni fra soggetti che diversi sono diversi resta individualmente e collettivamente punto di vista che vivono perché interessi di cui sono portatori diversi sono i diversi restano che nell'impresa si relazione o no ad un fine condiviso in ragione di una obiettivo che lì
Si condivide
La funzionalità di quegli impianti la produzione di beni e di servizi di ricchezza
E quindi devono trovare dei modi per regolare questa correlazione dei modi condivisi
E i modi condivisi che prevengano che scongiuri no venire la degenerazione della relazione in una fase di conflitto eventuale
Ma che appunto animi diranno avvio argini e regole alle modalità di ricordi di relazione che però si esaurisse nel contenuto dalla prestazione
Poi singolo lavoratore i modelli di vita cambiati voluti anche dal punto di vista del rapporto con la ricchezza finanziaria con le risorse personali
Diventa anche soggetto attivo dell'economia in generale di altri circuiti economici rispetto modo tradizionale ritornello l'operaio povero delli della prima fase dell'industrializzazione
E investe anche missili ma investe nelle modalità che il mercato dell'investimento finanziario ripropone perché nell'impresa presso cui lavoro
A che fine temo anzi che queste questi indirizzi possono distorcere possono essere un elemento di disturbo rispetto alla necessità di gestiti in maniera fluida le relazioni presso
Penso allora che partecipazione in senso più moderna guardando al futuro a livello di impresa sia una riqualificazione un lavoro di riqualificazione dei sistemi di relazioni delle regole di garanzia
Sì è questo il modo moderno per destinare Penati
Record titolazione anche negoziale
Perché appunto soggetti della relazione sono diversi e diversi resta non si annullano in una Entità Superiore che l'impresa
L'impresa hanno interessi ciascuna delle parti a interessi
Ma come dire la identitarie di per sé il punto di vista è diverso
Allora non soltanto atti negoziali le sedi di ionizzazione dottor custom veri davvero
Quello che ha maggiore esperienza e cultura di noi almeno certamente di me su questo
Ma anche strumentazioni che piccante commissioni bilaterali o altro ma dedicati a cosa dedicate a fornire alle parti elementi cultura di conoscenza di riflessione
Più evoluti e più avanti perché nel momento in cui questi precipiti non poi nell'esercizio negoziale che la modalità della relazione dentro l'impresa
Siano come dire di qualità alta non rischino di produrre conflitto quando non c'è ragione o quando ci sarebbero state diverse per poter risolvere quel problema
Fornisca alle parti materiali ideali idee proposte questo lavoro strumentazioni di supporto acché l'atto negoziale sia un atto sempre di più costruttivo ma sia praticato e continuerà a essere pratica secondi verrà sarà praticato da soggetti che ancora diversi restano
E penso che introdurre elementi diversi in questo sia un rischio soprattutto rispettando il valore anche margheritini dal punto di vista simbolico gli altri ipotesi tuttavia sia un elemento confliggente con le necessità di una moderna organizzazione dell'impresa
Una battuta solo per quanto riguarda tenuto la partecipazione nella dimensione più generale fuori dall'impresa nel al sistema delle dei rapporti economici delle relazioni economiche e di lavoro
Ecco io qui penso
Penso che ci sia non esclusivo ma importantissimo un tema che è quello del legittimazione dalla rappresentanza dei grandi soggetti collettivi per un verso
Lo dico vige Angeletti Nico Savino Pezzotta non
Abbiamo tra di noi c'erano nella grande pregresso di questa discussione non voglio fare battute banali sono un patrimonio comune riflessione di discussione di consensi e dissensi fra di noi che molto grande
Dico bisogna che la riprendiamo nei modi possibili questa questa questione
Perché fondamentale bisogna affondare se ragioniamo di partecipazione dei grandi soggetti della rappresentanza sociale degli interessi sociali nelle dinamiche economiche più generali
Dobbiamo questi soggetti devono essere reali devono essere fondati e fondati in cosa affondati nella loro rappresentatività reale
E questo in qualche modo deve essere riconosce una volante proprio mi madre prego mi mancava quella questione noto detto no minaccia un grande pregresso mi sembrava che ci non mancasse la pietra filosofale che risolve tutti i nostri problemi
Il primario io ho detto e tu sai bene che penso che questo sia tutt'altro che l'unico aspetto però insomma da lì comunque dobbiamo passare prima o poi nei modi possibili
Non lo so mi dispiace se questo disturbo però non cambia il problema soprattutto non cade il mio modo di pensare così come
Ceduti
Recito non c'è nessuno ne ho parlato soltanto di legge
Ma briccone i modi possibili ma sereno chiaro l'abbiamo fatta anche di recente assai discusse allo Stato
Eh ma insomma vogliamo diventare sindacali di Stato rimane infraquinquennale infatti io pensavo io pensavo di essere in una sede in cui stiamo provando a ragionare di cose da affrontare non non non capisco di processi cadente Anzio
Il ragioniamo delle cose che ci diciamo qui
E proviamo prendesse sul serio
Io penso che questo sia un problema
Attorno al tavolo cui stiamo discutendo in tutte le occasioni di incontro generale e non è colpa specifica di nessuno
La situazione italiana ci consegna un dato che poi fra di noi ce lo diciamo sempre ma come diavolo facciamo fare accordi in un tavolo in cui siamo sessanta di cui quarantotto rappresentano se stessi e sua zia il presidente e qualche amico
Poi ce lo diciamo fra di noi
Ce lo diciamo
Allora cerchiamo delle strade Savino nuove per quanto mi riguarda nuove
Però ci vogliono bisogna provarlo se non daremo mai qualità e certezza
Soprattutto non daremo mai autorevolezza se parliamo di da preti di partecipazione a chi deve partecipare rappresentando uno dei soggetti collettivi
In maniera laica trasparente senza legge come volete discutiamo di premiamo discuterne perno e l'altra cosa
Con anche con gli altri amici le organizzazioni sindacali denunciano impresa l'UGL che era qui
E l'altra questione generale questo lo dico mi permetto e poi davvero voglio rubare altro tempo
Agli interlocutori che hanno responsabilità politiche
Che operano nell'ambito della politica responsabilità di governo
Comunque con che esprimono l'esercizio che esercitano il potere Paul della rappresentanza politica nelle sue varie forme
Partecipazione c'è un problema grande che aveva sparato da tutti e nuovo che come si regola il rapporto tra
Rappresentanza sociale tutte le rappresentanze sociali
E l'esercizio del potere politico
Soprattutto in un sistema divenuto e di questo mi rallegro vorrei che lo fosse in modo più perfetto per quanto mi riguarda bipolare
Questo è un grande tema di ricerca
Vale per le organizzazioni del lavoro secondo me ma io penso vale anche per l'organizzazione di impresa
Io credo valga anche per i soggetti della politica mi permetto
Che sia importante interrogarsi su questo cercare nuove strade
Cercare come dire contenuti modalità forme per dare certezza anche a questo rapporto altrimenti soprattutto in un sistema politico divenuto e me ne rallegro bipolare
Semplificate divenuto bipolare
Si rischia che gli interessi sociali nelle forme di rappresentanza che studia siano condannati dalle cose e non dalla loro malvagità dalle cose
Ah oscillare tra subordinazione perché in ultima istanza poi chi è eletto è altro dal Governo risponde al suo elettorato sul suo programma capisco bene che questo è legittimo naturalmente
Rischia però la rappresentanza sociale diversamente di oscillare sempre di volta in volta tra sub subordinazione in ultima istanza e lobbismo soltanto e questo né l'uno né l'altro sono partecipazione
Vogliamo ragionare seriamente di partecipazione anche in termini macro non solo una dimensione di impresentabile bisogna affrontare questa questione
Poi io spero di che troviamo i modi per affrontarla senza fare arrabbiare il mio unico Serino sulle forme per regolare la rappresentanza ma se vogliamo parlare di partecipazioni in termini macro in ogni caso questi due fondamenti sono ineludibili per tempo perdiamo ad affrontarli più tardi potremo discutere con qualche effetto di queste questioni
Grazie
Caselli opposto una serie di questioni di temi
Sicuramente diciamo di grande confronto digradante vivace con emerso nell'accento immaginiamo nei contenuti
Che però debbono richiamano anche le forze politiche oltre alle forze sociali e fare una riflessione su come si lega questo sono o sistema questa questo raccordo tra tra politica istituzioni così come emerge diciamo al sistema bipolare e rappresentanze sociali tema sicuramente andrà va approfondito magari ci candidiamo per ulteriore prossimo confronto il convegno nel frattempo darei la parola Maurizio Castro
Che appunto ha sperimentato concretamente su un terreno difficile esperienze di carattere partecipativo prima di dare poi la parola a prezzo
Ma devo essere sincero il garbo la lucidità settecentesche con le quali Giuseppe che serviva espone le sue tesi rendono difficile un contraddittore di trovare il coraggio persino ruvido della verità ma
Sono costretto
Io credo invece a differenza di quanto ha elegantemente argomentato Giuseppe Casadio che l'impresa e l'impresa moderne l'impresa postmoderna
Debbano giusta venduto appunto porsi come comunità
Come organismo uno indivisibile nel quale convergono confluiscono si risolvano interessi
Rappresentati rispettivamente almeno a cimenti in nome e per conto della proprietà
E dalle associazioni sindacali in nome e per conto dei lavoratori interessi che sono sci diversi
Nella provenienza sociale ma sono identici nello scopo nel telo se n'è Lazio politica ecco io sono convinto che l'impresa comunità se non societas dei manici arte non gazzelle Shasta sia tale soltanto quando radicalmente i radicata mente riscopre la sua politicità
Ma se il ragionamento potrebbe prendere il truce lodevoli pieghe e filosofiche
Mi piacerebbe invece declinarlo con tutta l'area concretissima rusticità Speedy ogni giorno è impegnato nell'agone competitivo internazionale
Per dire allora che in questa prospettiva io sono assolutamente convinto che il tema della partecipazione lontano dalle piacevolezze convegnistica
Riproposto con forza l'articolo cinquantuno della finanziaria dal percorso mi auguro non accidentato
Il disegno di legge c'è Vieri cui Lo Presti relatore pongono invece un tema Chio qualificherei proprio giuridicamente sotto il profilo della necessità e dell'urgenza
Il tema di dare concretezza compiutezza ma teoricamente inveramento effettività il tema della partecipazione è un problema che ha a che vedere con la necessità e l'urgenza di dare risposte ai problemi generali che la competitività di questo Paese e della competitività dell'impresa che questo Paese innervano
Faccio degli esempi deliberatamente frammentati Rhapsody ci soltanto per suggerire agli amici che ci ascoltano degli elementi di riflessione
Perfetto della legge Biagi
Profondamente radicalmente
Cambia
Anche se vi sono ancora resistenze renitenza e reticenze si è passati da un modello fortemente centralizzato a un modello inevitabilmente in ottavi mente federali basato plurale
Periferiche Zagato sushi dializzati
Ma si pone comunque
Il tema della governance il tema del reggimento di questo nuovo modello contrattuale e mi auguro che presto le parti sociali sappiano trovare sul territorio che la riforma gli assetti contrattuali risposte di coerenza
Alle novità legislativamente così posto
Però queste esigenza di reggimento passi
Ed è caduto esaurito il modello tradizionale modello centralistico al modello burocratico il modello affetto dalla sindrome di Palazzo vi dico quello che in qualche misura sorreggeva
La contrattazione la regolazione contrattuale beh sequestro non c'è più qualcosa lo deve sostituire per mantenere coerenza dimensione di organicità
Ad una contrattazione che corre altrimenti il rischio di perdersi innato migrazioni frammentazioni
Insidiose dei costitutive del strutture attive di quella solidarietà fondamentale che anche prima Luigi richiama ed allora questo non può essere che un nutrimento un'alimentazione un supporto un sostegno per dirla come altri dal di sotto
Questo non può che chiamarsi partecipazione
Tenuto almeno il modello tradizionale burocratico dispositivo regolativo centralizzato se vogliamo davvero dare vita e corpo e anima
A un modello sushi viario penalizzato ebbene dobbiamo alimentarlo con un elemento di razionalità complessiva che non può non chiamarsi partecipa
Altri temi
Che si declinano sotto la voce di necessità ed urgenza pensiamo proprio la prospettiva della seconda metà della legislatura
Al tema di quello che noto come il declino industriale di questo Paese bene un elemento fondamentale di questo declino industriale questa crisi di competitività del sistema il nanismo da cui sono strutturalmente apprezza le piccole e medie imprese
Ebbene pensiamo soltanto amici alle straordinarie opportunità
Si squaderna no che si discutono dinnanzi a noi se utilizziamo lo strumento della partecipazione per aiutare le piccole e medie imprese in quel momento competitiva mentre delicatissimo che il momento in cui devono crescere e spesso devono crescere
Per la vicenda collegata ad un salto ad una cesura generazionale culto appunto abuso anche ad una cesura dimensionale di necessità per poter competere su mercati sempre più complessi di crescere di irrobustirsi partecipazione questioni sporta decisiva anche in termini
Di reperimento di capitali oltre che in termini di reperimento di risorse competenziale esperienziali per avere più successo pensiamo alle privatizzazioni che tanto faticosamente malamente hanno accompagnato gli ultimi anni B.
Io credo che senza scivolare ancora una vecchia idea prima tra il nocciolo duro la public company ebbene sì posso immaginare
Ad una public company di cultura italiana non di cultura anglosassone che non può non essere alimentato ad un ricorso vigoroso la partecipazione dei lavoratori nelle fasi della privatizzazione delle grandi imprese pubbliche
è una straordinaria opportunità per queste impresa di radicare la propria competenza distintiva
Perché ecco ancora un altro livello ripetiamo che non esita dell'urgenza le imprese ma non soltanto italiane ma Lovati dimostrato limpidamente una letteratura ormai consolidati Sima che è diventata addirittura come dire burocraticamente recepite documenti europee
Vi è un nesso eziologico diretto potente
Tra capacità competitiva dell'impresa e Passoni partecipati vita di quella medesima impresa
Quelle che vincono il vagone competitivo sempre più internazionalizzato sempre più globalizzato sono proprio quelle imprese che sanno accompagnare all'apertura internazionale una densità una intensità una materialità di radicamento
Di capacità di espressione di liberazione del proprio codice genetico il proprio patrimonio genetico fatto d'intelligenza esperienza e competenza fatta della gente delle persone che abitano
La storia di quell'impresa delle terre nei quali la storia di quell'impresa ma più come dire vive e dalla quali feconda
Parliamoci con grande come dire schiette
E lo dico con affetto l'amico Giorgio Usai amico così vero e così sincero da consentirmi anche qualche osservazione
Come dire in uno dei prodotti più esangui
Della contrattualistica interconfederale negli ultimi anni
Quel patto per la competitività sottoscritto all'inizio di luglio di quest'anno
In termini di vacuità penso che fosse stato superato solo dalla coordinata nel novantotto
Sì nobilmente disquisisce di tocchiamo
Tali finanziamenti alla ricerca e sviluppo alla innovazione tecnologica benissimo giusto perché perché serve a dare slancio alla competitività dell'impresa vivaddio
Come possiamo lamentarci che l'articolo cinquantuno e l'impianto complessivo della legge Cirielli ci propone trovare anche risorse finanziarie il sostegno
Nel momento nel quale riconosciamo riconosce le stesse Unione Europea che la partecipazione del motore nel propulsore di competitività
è assolutamente indispensabile alle imprese italiane aprire partecipazione più partecipazione così come assolutamente indispensabile a quelle medesime impresa avere più innovazione tecnologica più ricerca più o antichi e quant'altro egualmente indispensabile e quindi si debbano trovare modi non convenzionali
Per affrontare il tema è se serve anche una cultura per come dire che la promozione economica ben venga realisticamente pragmaticamente laicamente riconosciuto aperta
Anche perché e assolutamente europea la dimensione culturale di quei due provvedimenti che io Pasquale continua a considerare organicamente integrati fra loro cioè la cinquantuno articolo cinquantuno della finanziaria da venticinque
è assolutamente ora però il fatto che questa per la prima volta è una proposta di legge che affida la volontarietà
L'impresa lavoratori associazioni sindacali
La decisione di costituirsi in forma partecipativa e tutta la logica europea della Best pretese tutta la logica europea del benchmark è tutto alla logica dell'esperienza intorno al quale si accumulano altre esperienze ed esperienza un'esperienza di prezzi insieme
Fanno nuova regolazione di fatto e il più bell'esempio amici
L'articolo cinquantuno legge Cirielli quelle che l'amico Marco Biagi chiamata adesso studioso che devono sostituire il tradizionale approccio centralistico regolativo autoritativo della Storia delle relazioni industriali e della storia della
Legislazione in materia di lavoro di questo Paese che hanno rappresentato
Pallore in questo Paese momenti di propulsione del decennio dal novantadue ad oggi ma che oggi potrebbero convertire si rapidissimamente il momento di freno nel momento di inibizione e di opposizione
Ad una crescita competitiva che va drammaticamente riattivata per impedire che il Paese davvero lucciole nella crisi in una crisi gravissima e quando questo tema che Gaggi gliela più volte
Correttamente sollevato la scelta che questo Paese non può non porsi
Trovando già una risposta alla scelta medesima Paolo cosiddetto modello mai fortemente giungo della viabilità alla competitività internazionale la via bassa quella che gioca appunto sull'innovazione quella che gioca sull'approccio difensivo i corti ebbene ebbene partecipazione si iscrive tanto più automaticamente quanto più fortemente nella notte cugina di alta al miglioramento della qualità competitiva del sistema del sistema Paese
Molto mi è dispiaciuto anche in ambienti a esplicita vocazione cultura cooperativa
E partecipativo una certa quale sciatteria che ha accompagnato un elemento politicamente decisivo nella modernizzazione dal centro del paese che è stato l'articolo cinque
Quarantatré prima cinque
Questa sciatteria va assolutamente eliminata grande convegno di oggi serva soprattutto a fare un'agenda fra tutte le forze che si ispirano nitidamente alla cooperazione e alla partecipazione
Perché si dia una mossa incomincia ad operare concretamente con un'agenda un primo elemento in agenda ricordava anche Giorgio Usai è che entro l'otto ottobre dell'anno che entrava approvata
Va recepita la la direttiva europea sulla partecipazione dei lavoratori nella società europea a perfettamente don Giussani quando dice
E il rischio che incombe su questo recepimento e quello di una importazione coattiva di modelli voci
Che discendono dalla Mito investimento teutonica piuttosto che dalla partecipazione baltica giustissimo malore in modo per sfuggire a questi insidia il modo per sfuggire a questo pericolo nove è quello di approcciare difensivamente
Staticamente paralizzata mentre il tema ma di dare invece motore all'attività contrattuale esercitata a livello confederale producendo un avviso comune che non si limiti
E non si limiti
A mettere un po'di ordine in quella disordine Artissima materia della direttiva dell'otto ottobre due mila uno numero ottantasei ma
Tabacci scriva fondi costituisca una via italiana una via italiana è contrattuale negoziale alla partecipazione questa è la sfida
Che le grandi confederazioni
Che la Confindustria deve accertare sino in fondo quella stessa Confindustria
Che ha rappresentato uno degli elementi più straordinari di innovazione politica in questi ultimi anni e che solo su questo capitolo è stata meno scintillante su altri Maccia ancora la possibilità c'è ancora il tempo perché rimedi
Anche ripeto ludico evidentemente senza ipocrisie
Per fedeltà compiuta e coerente
Al modello proposto da Marco Biagi quante qua tante ore abbiamo passato discutendo sulla ineludibilità
Della partecipazione come elemento costitutivo di più moderne relazioni industriali non può essere cancellata quella pagina del libro bianco
Altrimenti e si corre un rischio invincibile
I turisti invincibile quello di impedire elementi portanti del sistema di esplicare sino in fondo le nostre ordinaria potenzialità
Ad esempio vedo un Podini
Opacità in quella proposta delle forze del centrosinistra che è stata forzosamente recepita nel disegno di legge Cirielli governato Balo prende
Per quando si parla di partecipazione finanziaria
Sentore che Giare
I piani mai tenere questo modello così socio al democraticamente anni cinquanta un modello che l'Europa stessa abbandonato e che non capisco perché noi dobbiamo tardivamente scimmiottare il problema vero amici
E che la partecipazione
Non come scopo quello di trasformare il dipendente
Un socio di capitale altrimenti ha persino ragione e l'amico Giuseppe Casadio né individuare persino profili di conflitto di interesse
E di trasformare il dipendente non socio di capitali beni socio di lavoro
E io non riesco a capire come si possa porre al centro del dibattito culturale di questo Paese il tema della responsabilità sociale dell'impresa
Senza considerare una conseguenza necessaria
Di un modello edificato sulla responsabilità sociale dell'impresa il tema dentro l'impresa stessa dalla partecipazione
Io vedo di banche nei quali si preoccupano di rigidissime ipocriti si messe lezioni morali sui tipi di investimento come possono affermare che questo è l'adempimento di responsabilità sociale d'impresa
Declinando praticando magari un modello unilateralista nelle relazioni industriali
Io credo che tutte le parti
Le parti sociali
Le parti politiche perché mai tema è stato il più trasversale di quello che la partecipazione non a caso ricordavamo come sostiene impone Marco Biagi che apparteneva ad un'area culturale nutrita di tradizione riformista di tradizione cattolica cioè due voci
Non incastonati di armi a destra tradizionale
Eppure un pensatore forte e vivo e vero
Della partecipazione ecco essendo materia trasversalismo avamposto in agenda oltre alla sfida contrattuale del recepimento attraverso avviso comune in pochi mesi
Direttive europee e tra l'altro chiedendo al governo naturalmente in una logica leale e corretta di scambio che rinunci alla facoltà dell'otto in auto questo è lo scambio politico il governo italiano non si avvale della facoltà concessa dal Consiglio europeo di Nizza di andare alla Pigna Houten cambio alle parti sociali s'impegna un avviso comune un vero e forte avviso comune che costitutivamente deliri
Gli elementi di una partecipazione di base negoziale
Padrone che tutti insieme approviamo facciamo approvare in fretta la Cirielli
è un'occasione probabilmente irripetibile
E io non credo che sia come che le sue pretese vulnus
All'autonomia delle parti sociali un provvedimento legislativo come erede Cirielli proprio perché essa rimanda delega attiva commette alle parti sociali l'integralità della gestione dell'esperienza quindi viene assoluta e piena integrazione coerenza reciproca Cecilia vietata la legge Cirielli attività negoziale
Io credo però che culturalmente questo Paese abbia bisogno di un messaggio nitido e questo messaggio può venire solo dall'approvazione della legge l'approvazione rapida la legge
Altrimenti ripeto decadrebbe la necessità decadrebbe l'urgenza la serie C sette urgenza saranno decadute
Vorrà dire che questo Paese aveva smarrito una irripetibile occasione
Di camminare
Di talmente sulla via ardua ma esaltante della modernizzazione della crescita sociale della crescita civile della crescita politica della crescita morale grazie
Grazie al dottor Castro primo commento il suo intervento credo che vi siano materialità dei per aiutare anche la riflessione ulteriore
Del segretario Pezzotta quando la parola
Grazie grazie vip l'opportunità ma io parto da una premessa
Siccome campi tutti a discutere
Che la partecipazione incostante necessarie tutti guardiamo porta avanti quello che si può fare
Io mi vorrei soffermare svolgendo un attimino guarda indietro con tutta l'attenzione
Che è sempre meglio non guardare indietro ma quando guardando indietro si parla del presente io credo che qualche riflessione sul presente sulla contingenza e bisogna farla sì vogliamo fare i percorsi che qui venivano richiamati revoca
Perché io non sono molto riorganizzazione molto preoccupato
Di ciò che sta succedendo
Noi avvertiamo
Che vi sia in atto non so se in modo esplicito cosciente o in condizioni
Un processo che sta distruggendo
Gli elementi di tipo partecipativo
Che abbiamo messo in campo negli scorsi
Mi riferisco a due elementi importantissimi
Che sono la conservazione e la politica dei decreti che era due elementi partecipative fortemente significativi
Noi avvertiamo
E non è da oggi lo avvertiamo da quando qualcuno dovranno precedente portato a Palazzo Chigi trentasei rappresentanze tanto per dire quando inizia questo processo che adesso si è accentuato presentato in una fase a mio avviso pericoloso
Noi stiamo uscendo da quel modello che per dieci anni che tutti gli anni Novanta ha consentito di realizzare cinque proprio
Abbassare l'inflazione
Tutelare il potere d'acquisto dei salari le repressioni
Contribuire al risanamento del debito pubblico
Mantenere un alto livello di coesione sociale
Rinnovare i contratti interni fisiologico
Tutte queste cose non ci sono più
E questo avviene nel silenzio assoluto e anche dei nostri mi sono contraddittori controparte chiamiamoli come gli ambiti dalla Confindustria così almeno nel silenzio assoluto
Sia più interessati tutti a dire poi finisce sulle pensioni rispetto invece è un modello di governance partecipativa che bene o male aveva messo in crisi
Io vedo con molta preoccupazione
Con un breve indebolimento di questo moderno
Lascia spazio in modo sempre più progressivo
A elementi conflittuali che si accentuerà
Perché se non c'è una politica dei redditi
Se manca un governo delle dinamiche se si definisce un tasso di inflazione senza concordarlo
Se le deve inflazione si lascia andare come sta andando dei ministri dei prezzi vanno come stanno andando non sono ma non è
Che la coalizione resta
Io non saprò mai andremo a rinnovare contratti l'anno prossimo vi ho qualche preoccupazione perché parametri di riferimento non ne abbiamo più
Restava l'anno di partecipazione vanno stiamo uscendo dal modello col Deportivo
Che è il paradosso di questo tempo
Perché lei bene o male ci sono stato da aggiustare sarà stata una regolare
Ma io credo che il tema della concertazione tra l'individuazione degli obiettivi comuni su cui determinare delle coerenze gommoni era un elemento altissimo di partecipazione di questo Paese
Noi abbiamo assistito in un anno dire che basta con la contrattazione Burton andiamo al dialogo sociale non si è capito bene che cosa del dialogo sociale il dato vero e che ci troviamo tutti qui senza politica dei redditi senza colpe con i contratti che si rinnovano analogo
Ecco perché io dico è paradossale dal discorso che stiamo facendo oggi anche se importante poi anche a dire alcune
Io credo che allora la proposta
Che abbiano avanzato come CISL e rete continuano da mesi a dire mettere sul tappeto
Che è quello di un nuovo modello contrattuale non ha nessun obiettivo
Che per noi è importante di un modello contrattuale che definisca una capacità di intervento maggiore ai livelli decentrati dove anche la negoziazione è una formula la partecipazione
E pensare che la contrattazione modello contrattuale non sia una forma di partecipazione balia c'era un po'dialettica appunto a un accordo
Pertanto è il primo strumento nella partecipazione sequestro mentre la partecipazione eccessivamente concentrato sulla divisione nazionale il lavoratore partecipa poco
Partecipa indirettamente quando noi ragioniamo sul nuovo modello contrattuale perché abbiamo l'idea
Di partecipazione ma abbiamo un'idea che faranno una revisione dell'attuale modello contrattuali ci possa portare a ripensare i contenuti o la filosofia nell'accordo del ventitré luglio come governance partecipativa generale di questo Paese
Perché è quest'auto centrata di centratura sulla politica che decide da sola
Quasi non avesse l'IMI che varia
Quando la politica non riconosce i suoi limiti commette degli errori
La politica deve riconoscere che nella governabilità dei fattori sociali dei fattori economici ha dei limiti e i limiti sono dati da quelli Kiarostami chiamerebbe le mani
Così chiari nelle mani del mercato no i gli agenti che indichi agiscono al mercato siccome non ci sono mani fisiche gli agenti che infame mercato nel mercato moderno sono le forme dalla rappresentanza
Pensare di intervenire di governare il tutto senza tener conto e senza coinvolgere il proprio rappresentante apporta le contraddizioni e i conflitti di cui anche in questi giorni noi noi assistiamo ecco perché
Bisogna se parliamo di partecipazione bisogna riprendere questo tema
E allora dire se siamo disponibili a rivedere il modello contrattuale dando più spazio al modello decentrato perché è l'elemento partecipativo dei lavoratori attraverso la negoziazione
Oppure no
E si nella revisione del raccordo al ventitré luglio no ripristiniamo i criteri dalla politica dei redditi perché vi voglio dirlo la politica dei redditi e poi i criteri della contrattazione se no tutti marchi forti diventano nulli
Se non c'è un quadro generale che faccia passare una serie di elementi la mia preoccupazione deriva da questo Gallo che noi stiamo vedendo e assistendo e un'uscita da un modello partecipativo
Un'accentuazione degli elementi di conflittualità lo dico oggi e per domani e note domani se funzionano un po'di di di Casini non si dica ancora il sindacato non rappresenta nessun lo dico con molta chiarezza perché Bruno delle cose che io contesto questo governo in questa fase non entro la dialettica sulle pensioni per carità
Cioè aperti la gestiremo ma con il testo proprio il fatto che abbia voluto uscire dal modello che invece non modello necessario e incardinato nei concetti che qui venivano dette venivano vecchio seconda premessa
Parlare di partecipazione se vogliamo veramente un sindacato che fa partecipazione ignora che sino al sindacato autonomo
Perché è un sindacato schierato politicamente o che sia io che vie una un programma elettorale di una dall'altra parte
Nei insana partecipazione
Perché se io scelgo aperta con una parte invece che con un'altra è chiaro
Che la parte il governa mi considera una parte alternativa pertanto non instaura quegli elementi concertativi la concertazione dei con la autonomia del sindacato
La sua separazione
Rispetto alla dimensione degli schieramenti politici favorisce
I processi partecipativi
Perché si presenta come una rappresentanza certamente politica ma diverso
Come la rappresentanza sociale e pertanto non interpretabile secondo lo schema della politica
E pertanto favorente l'elemento partecipative sia col quando vinci come ci collochiamo in una democrazia dell'alternanza partecipazioni sia quando ricevono sia con riguardo se parliamo di partecipazione e di una differenza della rappresentanza
Io credo che qualche revisione all'interno del sindacato italiano sarebbe bene che qualcuno lo fa testo
Perché
La metto qui così anche questo se no non parliamo di partecipazione
Parliamo di un'altra cosa legittima
Giustificabile ma che si pone al di là dello schema di quegli stiamo discutendo seconda cosa il tema della rappresentanza e rappresentatività
Io non ho problemi ad affrontare il tema
Dico che non lo voglio per legge no di aggiungo un qualcosa in più
Non mi basta dire quanto peso come organizzazione
Per poter validità validare o meno un accordo perché sentiamo su questa questione io voglio sapere
Anche le forme con cui partecipiamo al raggiungimento di un accordo perché se io c'ero
Sulla base dei numeri che hanno che un determinato accordo non si fa mai perché io non sono d'accordo e quindi a trovarla regolari
Sì è vogliamo regolare
Ecco perché io non son d'accordo sull'entrare su questo terreno
Perché non si revoca solo si approva se disapprova silenzi regola anche cammino percorso
E se no non siamo in un altro schema siamo in un'altra visione del mondo
Perché se io vado a fare una trattativa
Con il dichiarato intento implicito o esplicito e siccome mi antipatico quel datore di lavoro mica la trattativa io non arriverò mai all'accordo
E siccome c'è una regola che mi impedisce di arrivare all'accordo anche in termini diversi magari che non andiamo molto lontano allora se facciamo una regola
C'è anche la regola di come si chiudono le trattative
Così come chi partecipa si assume la responsabilità eh se no veramente il giochino dell'egemonia implicite
Ritorna sempre fuori
Perché se io abbandonai dalla trattativa quelli che restano hanno il diritto di concluderla o no
Oppure quando io lo conclusa devo avere di fare dei riti strani che non appartengono alla mia dimensione associativa
E perché se mangiamo diventa un gioco al massacro l'area di come lo si è giocato però voglio che si ripeta
Perché anche questa è una questione se sia partecipative voce non sia partecipativi
Ecco allora rame le regole che io voglio negoziali se entriamo sul terreno della regolazione bene vogliamo tutto venne
E si sa dove si finisce
In un caso di questo genere strizza dove si ride si Nardin altri Paese hanno trovato alle commissioni di arbitrato per risolvere i conflitti io siccome non voglio Commissione d'arbitrato perché preferisco destinerà un rametto Polito però è chiaro che se si va al sulla strada del genere Artemi cioè strumenti di questa natura diventano necessari per cui aprire inviterei molto
Il mio amico Caselli o a riflettere con attenzione su questo tema
Perché essi infiliamo in una cosa che stravolge il nostro modello e io non sono non sono proprio d'accordo
Sono invece l'accordo con Castro
Che bisogna fare la l'agenda sulla pervenuta la partecipazione
E forse anche individuare quale può essere la via italiana la partecipazione che diceva però che la premessa che dicevo prima
Perché se non si ristabilisce la premessa negli anni i i prossimi mesi non saranno mesi partecipativi
Saranno mesi un'altra natura
Perché io sono convinto la mia organizzazione non dare voti è convinta
E bisogna andare con decisione comporta sul terreno da parte di una filosofia economica
Ma riscontriamo che la domanda di partecipazione sta crescendo
Nei luoghi della produzione di beni e di servizi
Proprio perché sono all'ordine del giorno proteste di concentrazione dall'impresa
Fusione nazionali internazionali che mutano la natura stessa
Del capitale ma produttiva finanziario
E ha chiesto ma la stessa capacità delle aziende di evadere
Dalle regole della trasparenza dal controllo dagli azionisti dall'informazione ai lavoratori
Non alle regole dalla governance mai a merenda contro la Cirio alla Parmalat e l'ho saputo dai giornali
è possibile
Oppure bisogna che vi ponga qualche altro problema
Quando parla di par derivatore per me significa che una esigenza vera mi si pone anche nei momenti estremamente delicate come queste
Perché proprio è mutata o in parte la natura
Del del sistema della del capitalismo perdita con una parola
Che rende bene l'idea buttata la natura capitalismo e chi è vero che bisogna avere strumenti di controllo strumenti divisione che non siano più quelli tradizionali sulla convalida l'addizionale alla fine mi comunicano a quello che è successo
E quello che è successo guarda caso lo pago io forse più degli altri io dicendo
Mondo del lavoro allora che dico anche qui l'esigenza di aprire un nuca anale un percorso sulla partecipazione e data dal mutarsi dalla realtà
Perché abbiamo veramente questa queste questioni
Il notaio che odia proprio
Le urgenze dalla competitività
Determinano anche di portarsi a nuove nuove opportunità
Per il capitalismo complessivo per competere sui mercati mondiali
E portato a la necessità di richiedere ai lavoratori di partecipare alle sorti dell'impresa
Non solo con il contributo del loro lavoro
Ma anche con un'adesione culturale alla missione aziendale che poi le cose che stanno facendo
Il problema è serio siamo fare solo l'impresa
Forse anche lavoratori nella costruzione di un'adesione alla missione aziendale sono partecipi e determinano alcune condizioni
Perché oggi dopo che si era pensato che tutto si sarebbe tecnologica tecnologie Rizzato
Il contributo del lavoro umano sta ritornando all'estero un contributo centrale
Ecco perché noi consideriamo la partecipazione in tutte le sue forme una questione decisiva di straordinaria attualità indispensabile per raggiungere uno sviluppo compatibile e ampliare le forme della democrazia
Se è vero che abbiamo conquistato forme di democrazia politica sempre meno partecipative pause qualche domanda ce la dobbiamo fare anche sulla democrazia politica perché afosa di usare la televisione potrei fare per però avete la partecipazione al caso notando che hanno spiegato in televisione come si cambiava il sistema pensionistico una grande partecipazione Novaretti a canali unificati
Però dica bisogna rifletterci un po'no
Anche visto che in questi giorni e qualche elemento di riflessione si viene anche dal Colle forse qualche riflessione ce la dobbiamo fare
Però dico se è vero che però le conquiste tutta il Governo della democrazia politica sono state fatte
Bisogna fare lo stesso percorso sul terreno della corruzione per noi
Il lavoratore non è
Un oggetto è un soggetto che sta dentro la dimensione di impresa non ha più dentro di sé le caratteristiche di elementi di subordinazione deve essere reso protagonista e pertanto responsabile e consapevole di quanto avviene
E poi che però ecco gli strumenti sicuramente non c'è solo un modello
Di partecipazione abbiamo visto prima i modelli dalla parte di un'azione sindacale
Che sono un modo di far partecipare i lavoratori all'impresa che è quello dalla negoziazione dalla contrattazione
Voglio sono altri modelli che vanno dalle regole della governance diritto societario perché veniva citato partecipazione dei lavoratori alle sedi decisionali responsabilità sociale dell'impresa e sono gli elementi nuovi
E poi tutta la questione anche dei rapporti sociali in economia come l'azionariato ai dipendenti io non lo escludo
Non me la sento di
Si tratterà di regolarlo probabilmente Italia uno statuto diverso alla rappresentanza dei lavoratori
Come diritti di formazione o o tutte queste cose che dobbiamo cercare di mettere in The
Sono queste diciamo le premesse che consentono alla mia organizzazione di proporre una nuova cultura dell'essere
Ma anche per fare impresa
Ed è su questo che diamo una valutazione sostanzialmente positiva
Sul fondo a sostegno dalla partecipazione previsto in Finanziaria
Noi abbiamo criticato e tutta questa finanziaria e giustamente
Soprattutto per alcuni elementi che sono poco partecipativi come condoni sono di una partecipazione eccezionale occulta
E sono molto partecipative e si di partire
Ho capito come devo fare per tra i prossimi dieci anni
Lavorare comunque no ha detto che se vuole fondo a sostegno alla partecipazione
Io credo che vi sono degli elementi positivi e che risiedono nel fatto l'istituzione di un fondo a sostegno è una novità inedita per la legislatura italiane perché positivo
Fatto positivo
Il fondo viene dotato anche di un
Cospicuo finanziamento di inizio
Il fondo è deliberato e pertanto cioè e siccome c'è bisognerà tentare di farlo funzionare
Poi gli strumenti io credo e mi sento un po'da Usai
Gli strumenti a sostegno delle innovazioni contrattuali che sono sempre stati nel non è la prima volta pertanto può essere uno strumento a sostegno di una forma di negoziazione sul terreno partecipativo io non la vedo male
Perché è questo l'abbiamo fatto anche per altre cose ritengo che sia un fatto positivo che ci sia
La seconda cosa che rilevò come via italiana interessante
Sono le proposte di legge parlamentare per lo statuto partecipativo
Eccoli qui c'è una proposta che è stata depositata
Primo firmatario e Tirelli di AN ci sono altre gli altri gruppi io credo che se siamo convinti che esiste una via italiana alla partecipazione dovrebbe fare uno sforzo per fare per unificare in Parlamento le diverse proposte
E vedere se su questo terreno si è possibile fare un accordo fra chi governa e chi sta all'opposizione perché è una cosa che ci vuole un po'di là della dialettica fra governo e opposizione rarefatta che sia questa
Questa proposta parlamentare che contenga alcuni contenuti per noi interessante debba essere valorizzata attento
Nel testo parlamentare non viene avviene adeguatamente valorizzata la via contrattuale cose penali fare qualche correzione vi sono
Tante volte si ha l'impressione in questo testo
Che possa diventare uno strumento di iniziativa unilaterale delle rappresentanze delle aziende
Probabilmente se andiamo verso uno statuto partecipativo nella distinguere le rappresentanze tra quelle sindacali e quelle partecipative cioè alcune correzioni questa legge bisogna fare per questo decreto che visto che sono depositati altri progetti di legge in parlamento bisognerebbe fare uno sforzo per vedere se è possibile unificarle uno
E attraverso l'unificazione aprire un confronto con le parti sociali per vedere questi elementi a cui accennavo sia un elemento contrattuale sia la non unilateralità dell'utilizzo da parte dell'Asia l'altra questione riguarda questo grande tema della responsabilità sociale dell'impresa
Noi abbiamo sempre detto che è un tema importante e interessante
Però crediamo che sia un'impresa hanno la responsabilità sociale sull'esterno perché a dispetto si parla e l'ambiente le condizioni a via di tende non può non avere una responsabilità al suo interno
E pertanto da inventare quegli strumenti partecipativi che noi non abbiamo trovato purtroppo dentro i vari progetti di responsabilità sociale dell'impresa e ci sono perché se vogliamo che la responsabilità sociale dell'impresa sia vera vera occorre che tutti i soggetti che fanno impresa
Siano coinvolte in termini più forte di quanto non non ce ne sono perché io credo che sia tentato importante l'incontro di oggi
Sarebbe importante anche che proseguisse tra le parti sociali per vedere proprio veramente se quello che diceva Castro di un'azienda di una via italiana la partecipazione siamo in grado di metterla in campo di realizzarla e di farla funzionare
Grazie io proprio a seguire da lei la parola l'onorevole Lo Presti che il relatore della proposta di legge Cirielli perché lo posso dare una risposta siamo in tempo reale alla riflessione che almeno su questo punto il segretario Pezzotta ma anche altri facevano per poi tirare brevemente le conclusioni mi rendo conto diciamo che a camminare in grave ritardo io sarò telegrafico ritenga la vostra partecipazione restauri anche perché l'ultima parte l'intervento segretario Pezzotta mi dà la possibilità proprio di dare quelle risposte comunque
Quelle indicazioni che fosse avremmo dovuto dare magari all'inizio di questo dibattito perché di comunico che siamo in Commissione lavoro e le Commissioni riunite al lavoro e finanze la Camera vi spiego perché sono Commissioni riunite che si occupa di questo problema siamo già ad un livello di lavori abbastanza avanzato
E le proposte di legge sono diverse e tutte hanno una propria filosofia quella Cirielli e credo così come riconosciuto dallo stesso dottor Castro quella che riassume più filosofia la filosofia della partecipazione intensa nel senso di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle imprese e quella della partecipazione intensa nel senso di coinvolgimento dei lavoratori nella distribuzione degli utili delle imprese che sono due filosofie di fondo che animano evidentemente
Il concetto di partecipazione
Queste proposte
Sono state portate all'attenzione dei delle due Commissioni riunite perché la proposta benvenuto
Di che delinea anche il campo di partecipazione con riguardo a partecipazione aiuti alle imprese è una proposta di competenza specifica la commissione Finanze perché parla di partecipazione e di azionariato dei lavoratori
E dunque il lavoro che stiamo svolgendo in commissione nelle due Commissioni è proprio quello di in qualche modo coordinare le filosofie di queste proposte
Arrivando ad un testo che sia condiviso e sul quale potremmo può eventualmente aprire un'ulteriore fase di confronto già una prima fase è stata sviluppata allorquando tutte le organizzazioni sindacali
Sono state ascoltate dottor Catto già ho già avuto modo di partecipare a ad alcune audizioni in commissione lavoro
Faremo quindi questo definitivo lavoro di sintesi tra le proposte poi potremo ulteriormente a confrontarci quello che voglio dire io è che la proposta che discuteremo in commissione lavoro
E una proposta che pendente tenta di di realizzare quelle condizioni di partecipazioni contrattuali e politico istituzionali
Che non siano semplici forme di distribuzione del reddito perché non dobbiamo cadere
In questo in questo diciamo inganno cioè nel considerare la partecipazione come qualche cosa che serva soltanto per dare ai lavoratori la possibilità di avere qualche cosa in più sullo stipendio stipendio che peraltro non viene minimamente coinvolto non potrebbe mai essere coinvolto è intaccato da qualsiasi tipo di forma partecipativa che l'impresa dovesse proporre contrattualizzare con i sindacati quindi finché non si o semplici ripeto forme distribuzione degli Yoma dinanzi alle quali attraverso proprio quegli elementi di responsabilità e corresponsabilità
E si possono rafforzare l'identità e il senso di appartenenza si possa incrementare la fidelizzazione dei lavoratori alla propria impresa e quindi si possono creare quelle che noi abbiamo definito la proposta Cirielli parlo di noi come Alleanza nazionale
E quella che noi chiamiamo chiamare la cosiddetta comunità di destino io ho sentito parlare di comunità e di destino ma l'assemblaggio dei due termini comunità di destino è proprio contenuto nella nostra proposta
Che e quindi idealizzata un modello partecipativo
Che posso in qualche modo rendere competitiva l'impresa e la mette in condizione di navigare nel grande mare della globalizzazione in qualsiasi condizione di tempo
E allora la filosofia che ci spinge è proprio quella di comunque voglio rassicurare Confindustria di comunque rendere i modelli partecipativi assolutamente volontari non c'è nessun nessuna intenzione
Da parte del Parlamento del governo delle istituzioni di imporre per legge un modello partecipativo ma semmai di delineare delle coordinate nell'ambito le quali le impresse
Nella loro autonomia con la loro libertà e i sindacati rappresentanti lavoratori ma i lavoratori soprattutto i lavoratori a livello evidentemente
E decentrato possano concordemente stabilire quali modelli adottare quali strumenti adottare presento potrebbe essere uno strumento interessante quello di prevedere a fianco del salario
Già contrattualizzato un saga un salario partecipativo che sia svincolato dalle dinamiche specifiche del salario
Contrattualizzato e che sia legato ai risultati dell'impresa è questo
Risolve in nuce il problema della partecipazione azionaria che qualcuno guarda in modo sospetto per la verità anche io ho qualche perplessità ma è giusto anche tenere conto di queste ipotesi anche perché il codice civile già prevede forme di partecipazione azionaria e allora e con le filosofie che ispirano evidentemente la la la il nostro il nostro intendimento ed è credo diciamo corretto immaginare che nel prossimo anno almeno la Camera deputati possa arrivare ad una approvazione di questo testo che ripeto sarà largamente condiviso non vogliamo fare leggi a colpi di maggioranza
Perché proprio il livello di di intervento che ci siamo prefissati è un livello alto un livello che veda il coinvolgimento e la piena condivisione per riscrivere
Un nuovo patto sociale ma soprattutto per riscrivere un nuovo
Modello di sviluppo che possa fondarsi sul sacramento superamento di quella conflittualità che purtroppo ahimè con forme diverse e con evoluzioni sicuramente significative ha contraddistinto gli ultimi a niente al confronto politico sindacale al nostro Paese allora su questo su questo testo testo che anche che che poi attingerà dal punto di vista delle risorse al finanziamento contenuto
Nella nella legge nell'articolo cinquantuno alla finanziaria con questo testo di legge con questo testo noi e ci prefiggiamo questi obiettivi sono obiettivi sicuramente alti obiettivi di un certo spessore di un certo rilievo e il coronamento di un diciamo sogno della destra politica che ha sempre su questo su questo fronte tenuto alto una una bandiera noi speriamo di ripeto allargare comunque è sempre di più il confronto il confronto perché un un sentimento di partecipazione una un nuovo i un nuovo sentimento di identità lo si può creare anche dando delle indicazioni alle quali poi le parti sono
Tali possono liberamente aderire con questo spirito lavoreremo e spero di trovare di perché troveremo in questo senso di gradimento di tutti grazie
Ricordo brevemente innanzitutto ringraziando tutti i partecipanti a questo confronto che è stato a mio avviso di grande significato di grande
Di grande importanza di grande rilievo che come dire meriterebbe di essere ulteriormente approfondito mi rendo conto ma i tempi ci consigliano di rinviare ad un'ulteriore occasione magari convegnistica per sviluppare alcuni dei temi che pure sono emersi come elemento di dialettica molto molto forte molto significativa ringraziare quindi tutti i partecipanti per questo contributo fare soltanto una brevissima è rapida considerazione conclusiva io ho iniziato dicendo verifichiamo se anche alla luce dell'articolo cinquantuno della finanziaria sia possibile aprire il cantiere della partecipazione
In riferimento alla concretezza che sull'articolo cinquantuno si svolgono sviluppare nel rispetto dalla capacità delle parti sociali di individuare percorsi per l'attuazione di elementi di programma contenuti all'interno dell'articolo stesso e come dire aprire il cantiere la partecipazione in senso molto più ampi più va
Azioni che consentono a questo modello di relazioni esterno ed interno all'impresa di trovare sempre ulteriori ci Costanzo occasioni di concretizzazione per determinare una condizione che come dire riconosce
Non solo sul terreno della partecipazione una centralità al ruolo e la funzione delle parti sociali e che cerchi di costruire o il sistema
Dove la politica
Non ha una dimensione totalizzante della rappresentanza che anzi riconosce il loro la funzione delle autonomie sociali e come dire
Sa che governare una società complessa come la nostra richiede questa fatica molte volte questo esercizio di una sintesi istituzionale sociale che tenga insieme la rappresentante la dialettica tale rappresentanze politiche sociali nel rispetto dell'autonomia delle parti che elemento fondamentale per costruire convergenze e per costruire partecipazione reale sul terreno del relazione non solo sul terreno delle relazioni quindi lo sforzo credo debba andare in questa direzione capisco la riflessione che un po'ha come
Una le parti sociali ed in particolare alcune con più forti spiccata sensibilità sul terreno della cultura della partecipazione che come dire c'è questa sorta di pregresso che corre il rischio non qualche modo di condizionare un presente tre che mentre discute di partecipazione scivola rispetto a modelli partecipativi o di relazioni istituzionali in senso parte c'
Il prato che finora hanno caratterizzato il rapporto tra le forze tra le forze sociali io credo che oggettivamente
Nel corso di questi anni qualche concreto Paolo risultato di un dialogo non sempre facile molte volte difficile in ogni caso si sia determinato comunque ritengo e concludo come espressione politica che Leanza nazionale ritengo che almeno come parte politica noi continueremo a muoverci nell'ambito di una cultura della coalizione che ci contraddistingue ma con la volontà di determinare una caratterizzazione sempre più forte tre nel riconoscimento del ruolo della funzione della coesione sociale con un grande valore per governare la modernità senza essere diciamo travolti e anzi cercando di di determinare un profilo di carattere politico di carattere culturale carattere identitario che vada nel segno di un modello partecipativo raggio delle relazioni di un modello partecipativo nelle impresa ed una capacità diciamo di tenuta del rapporto tra sistema politico e sistema e sistema sociale e anche questo è un
Sfida aperta per tutti come governare la complessità rispetto al futuro forse ci sono anche elementi di passaggio devono portare come di so di fare una provocazione finale verso una concertazione che abbiamo conosciuto verso una partecipazione che invece dobbiamo insieme tentare di costruire vi ringrazio
Sì
Cioè
Le