"Il decreto sulla par condicio della primavera '95 , il dibattito sui problemi dell'informazione, Forza italia,i Radicali, la Corte Costituzionale.." servizio realizzato con documentazione tratta dall'archivio di Radio Radicale

La par condicio argomento nuovamente oggetto di dibattito e che vede tra l'altro Forza Italia
Impegnata nel ribadire inqualificabile tesi secondo la quale i partiti in campagna elettorale non devono disporre di spazi televisivi uguali per tutti ma devono poter dire la loro soltanto in base alla forza elettorale acquista in passato testi che sia applicata
Presente nella campagna elettorale del novantaquattro avrebbe dovuto vedere Forza Italia esclusa dalle principali tribune elettorali radiotelevisive
Sarà il tema che caratterizzerà le registrazioni d'archivio che abbiamo scelto questa volta la prima è del sei marzo mille novecentonovantacinque quando il cosiddetto governo
Tecnico guidato da Lamberto Dini decise di varare il decreto recante disposizioni urgenti
Sulla parità d'accesso ai mezzi di informazione
Durante la campagna elettorale referendaria denominato decreto sulla par condicio quello stesso giorno
La Lista Pannella organizzo sul tema un convegno abbiamo tratto tre interventi
Quello dell'ex parlamentare radicale riformatore Peppino Calderisi
Quello che pronuncio Marco Pannella
L'intervento dell'ex parlamentare segretario radicale Sergio Stanzani
Io mi aspettavo nel momento in cui su questo della cosiddetta par condicio costituiva uno dei quattro punti del
Programma del governo Dini che si facesse tesoro dell'esperienza della scorsa campagna elettorale
Nascosta campagna elettorale molti hanno lamentato che i in realtà la competizione si è svolta diciamo solo a livello di chiaramente a livello nazionale ma che poco spazio è stato dato
Ai candidati nei collegi uninominali
E mi che aspettavo che da questa
Rilievo di carattere politico se se andasse a scavare sulle ragioni per cui ciò era avvenuto e sicuramente una delle ragioni per cui ciò avvenuto oltre a una comprensibile diciamo
Funzionamento dalla campagna tra lo scorso anno in chiave di
Scontro tra due schieramenti
Che aveva quindi polarizzato a livello nazionale l'attenzione ma certamente uno dei motivi per cui è accaduto quello che molti hanno lamentato e appunto che da parte delle emittenti
Locali in realtà da parte di molte di esse sia rinunciato di fatto a fare
A prendere iniziative di diffusione di programmi di propaganda elettorale proprio per i vincoli burocratici amministrativi per le incombenze che di fatto hanno consiglia per le per possibili sanzioni
Che in molti casi poi hanno colpito emittenti per anche a volte delle viste delle incapacità impossibilità di
Ottemperare ai vari obblighi nei termini di legge a hanno colpito appunto le emittenti locali eh e c'era da Petacchi dicevo che un intervento sulla cosiddetta par condicio dovesse essere un intervento volto a facilitare le possibilità di campagna elettorale laddove la legge cinquecentoquindici aveva di fatto creato un ostacolo alla possibilità di svolgere anche a livello locale un'adeguata campagna elettorale
E quindi mi ha mi aspettavo personalmente che si intervenisse per esempio
Sulla a articolo uno della legge cinquecentoquindici per eliminare quanto meno alcuni aspetti perché certamente a livello si può sostenere io credo che sia più temibile che con tutte le emittenti locali in realtà c'è un'equiparazione con la stampa e quindi ci deve lasciare libertà come per i giornali di fare o gli affida le proprie posizioni di fare la propria i propri interventi ma certamente si può sostenere che a parte le parità di condizioni per le tariffe degli stati up appagamento cicche perché le stelle le emittenti intendono svolgere una attività di propaganda elettorale debbano per comunque garantire degli spaccati di tribune
E condizioni di parità ma poi lasciare trasmissioni informative telegiornali alla libertà delle emittenti così come avviene per la carta stampata questa dovrebbe essere a mio avviso il criterio
Laddove appunto io non sono esperto nel settore ma se esistono settecentocinquanta emittenti
Se esiste quindi una pluralità di presente che come quella della carta stampata
Si può pensare porte ripeto a concepire una normativa che per quanto riguarda ripeto le emittenti che vogliono svolgere campagne prevede al meglio partiti tribù una una normativa molto semplice quindi anche facilmente applicabile e controllabile
Ma poi lasci libertà per trasmissioni informative e soprattutto dei giornali
E invece siamo di fronte all'orientamento esattamente diametralmente opposto con una normativa farraginosa che ma per capisce in maniera enorme
Per i vincoli burocratici amministrativi con la mafia anche molto poco comprensibile di difficilissima applicazione sicuramente e illiberale e autoritaria che se quella del l'anno scorso era una normativa che ha ostacolato occupa quasi impedito la campagna elettorale a parte in molte emittenti
Credo che questa sia una normativa in grado di assicurare con la matematica certezza l'impossibilità da parte di qualunque emittente
Di svolge praticamente con un minimo di serenità
Un un un un impegno una trasmissioni in occasione delle campagne elettorali perché dicevo parta chiedo leggere la la legge e i vincoli
E le cose che vengono appunto dette in questa legge per rendersi conto di questa affermazione la legge
Distingue credo giustamente
Le vari tipi di trasmissioni a secondo che siano di propaganda elettorale di informazione elettorale o di pubblicità elettorale fa questa distinzione questa mi sembra una distinzione
Giusta può promette punto sempre sullo stesso piano emittenti nazionali ed emittenti locali non c'è assolutamente mai nessuna differenza fra queste le emittenti che sono concessionari di punto così concessioni a livello nazionale e quelli a livello locale non c'è mai alcuna differenza fra questi due ambiti credo questo sia appunto uno dei limiti
Notevoli di questa di questa legge qui non entro su quelle che sono evidentemente le questioni che riguardano anche la questione delle emittenti concessionarie di a livello nazionale
A livello delle apre mittenti qui si prevede nell'articolo due la propaganda elettorale figlia
Vedi spaccati di propaganda per tribune politiche che le emittenti sono obbligate a mettere a disposizione si lascia al garante la il compito di stabilire quali siano le trasmissioni
Rilevanti ai fini della competizione elettorale ecco quindi a credo che ci sia una punto interrogativo cioè per ciascuna delle settecentocinquanta emittenti garante dovrebbe intervenire e dire quali sono
Le trasmissioni riconosciuto dal garante come ha rilevanti ai fini della competizione tra le in corso o che qui si sta parlando o quanto meno di tribune
Politiche che ogni mittente obbligata a a mettere a a disposizione oggi sono sempre per quanto riguarda la propaganda elettorale
Al comma quattro altre parti che gli editori ed emittenti private possano offrire gratuitamente anche qui con una serie di modalità stabilite dal dal garante e con criteri Pisapia anche dalla commissione parlamentare secondo codici deontologici adottati dalla concessionaria pubblica dall'emittenti private dadi editori
Questo è per quanto riguarda diciamo la cosiddetta propaganda elettorale cioè per propaganda lo lo lo lo ripeto s'intende l'esposizione come qui dice la legge
Sulla stampa l'imprevisto di radio televisive delle caratteristiche oggettive e soggettive delle linee di programmi generali e specifici dei soggetti politici
Poi si parta la legge parta la pubblicità
E elettorale e qui riguarda la normativa sugli foto evidentemente è una problematica che suona forse dal la questione specifica ma forse ebbene comunque darne conto
La normativa attuale vietava agli spot se non quelli che annunciavano dibattiti tavole rotonde conferenze e discorsi e quindi era una normativa ipocrita che consentiva comunque o in qualche modo un aggiramento qui essi c'è un divieto assoluto negli ultimi venti giorni e prima dei venti giorni dal Periodo delle iniziò la campagna pare che la la la caratteristica fondamentale di questa legge
E che la normativa non si applica solo agli ultimi trenta giorni ma che applica dal momento dalla convocazione stessa dei comizi elettorali
Quindi per tutto il periodo
A partire dalla convocazione dei comizi e qui si parla di divieto di spot contenenti prospettate le informative ingannevoli ci sono qui le considerazioni che ha fatto Amato
Disabitati risposte che favoriscono ingiustamente i soggetti politici interessati
Sì è mio slogan comparativi che veramente un concetto inconcepibile perché credo che una campagna detrarre fino svolga sulla comparazione delle diverse
Formazioni in campo o denigratorio che usino tecniche di suggestioni tali da promuovere un'immagine negativa dei competitori e credo una normativa assolutamente oltre che i liberali impossibile applicare di fatto questa normativa sugli spot
Io dico la mia posizione resta in in in Commissione e che una volta che c'è un tetto delle spese elettorali
Che è previsto anche per i partiti un tetto di circa dodici miliardi fermate se non erro una volta che c'è un contributo elettorale che di oltre novanta miliardi quindi un contributo per le grandi forze politiche voglio ricordarle anche maggiore del tetto di spesa
Arriva sui diciotto venti miliardi per le grandi forze politico una volta che c'è una normativa di questo tipo che garantisce le risorse e garantisce un tetto massimo
Dire poi come ciascuna forza politica debba usare o non usare questi risorse e ritengo una cosa non è concepibile se ne vogliamo aiutare
I i cittadini gli elettori a sapere capire quali sono le informazioni in campo in un periodo di transizione del sistema politico di trasformazione del sistema politico credo che anche la conoscenza poi degli stessi simboli attraverso un uso degli spot debba essere evidentemente assicurata perché è una garanzia della conoscenza delle stesse soggetti che sono in capo lo dobbiamo facilitare le scelte chi è per il non prendere
Impossibile la conoscenza da parte dei direttori una cosa e la parità di condizioni per i vari soggetti una cosa è escludere arbitrariamente forme di propaganda che tra l'altro e qui un'alta osservazione che io faccio con queste tipo di normativa pezzi intervieni per assecondare per diciamo a favore di un certo modo
Di funzionamento di a di alcuni partiti immotivato modello di partito politico a discapito di un altro modello di partito politico cercherà mente un partito politico che si basta
Un partito d'apparato burocratico di massa che si basa su sezioni funzionari sedi etc e che svolge naturalmente la propaganda attraverso questo tipo di sistemi non avviene ad avere dei vincoli rispetto al suo modo di operare rispetto a partiti a soggetti d'opinione
E che vogliono rifuggire addirittura dalla divenire soggetti i partiti d'apparato burocratici come altri e che quindi lentamente nelle difficoltà imposte alla comunicazione politica
I soggetti politici che vogliono fare la comunicazione politica della discussione sulle idee e proposte che non vogliono essere soggetti che si insediano secondo un certo tipo di logica i partiti d'apparato burocratico di massa che sono per certi versi a mio avviso superate
Dalla storia dei fatti ma c'è un intervento che va a penalizzare evidentemente quelle formazioni che sono appunto formazioni più impostate su un certo tipo di modello ma questo diciamo era una argomentazione che esula dal campo nostro pc
Un altro articolo articolo quattro sull'informazione elettorale
Riproduce appunto la normativa da cinquecentoquindici quindi anche per le emittenti private si prevede che in tutti i programmi e servizi di formazione corale ci debbano essere quelle quelle garanzie di parità di trattamento obiettività completezza e imparzialità della stessa per cui e credo l'esperienza delle emittenti
è stata vista anche dei telegiornali bisogna andare e col bilancino le notizie non e così non c'è possibilità di dare le notizie in funzione della reale o secondo evidentemente come viene interpretata da da da da
Da chi è da chi svolge appunto i telegiornali
Secondo la importante le notizie come avviene per la carta stampata ripeto ma si deve garantire col bilancino anche le stesse tre missioni informative dei telegiornali la parità assoluta in ogni singolo telegiornale col impossibilità molto spesso da parte dei mittenti svolgete questo
Quelli svolge in questo modo la stessa attività informativa perché non siamo in un sistema con due candidati non siamo in America un inviterà non c'è purtroppo lo dico io il bipartitismo per cui la regola della a parità di condizioni non è così facilmente applicabile in molti casi dare la parità nei confronti di una dieci quindici venti e più soggetti politici diventa molto spesso una fatto quasi tecnicamente impossibile per una serie di emittenti locali in modo particolare
Ci sono poi qui la normativa sulle trasmissioni di
Intrattenimento sul polso
Con un
Una serie di norme che qui vi leggo
Sempre per lo stesso periodo le trasmissioni di intrattenimento su argomenti economici sociali e politici organizzate con la presenza di soggetti politici ospiti rituale pubblico sono programmate condotte nel rispetto i principi di correttezza imparzialità
Di cui la presente legge specialmente vietato che l'articolazione delle trasmissioni sia di per sé stessa lesiva della parità di trattamento dei soggetti politici le trasmissioni perdete sono ammesse degli ultimi cinque giorni
Della campagna elettorale soltanto a condizione che ad essi siano invitati a condizioni paritarie i rappresentanti della totalità dei soggetti politici interessati
Una normativa ripeto che do una cosa è applicato alle emittenti nazionali una cosa applicarla le emittenti locali
Poi si dice per il periodo sempre di tutto il periodo dalla dalla dal momento della della convocazione dei comizi e questa è una è una questione molto grave una norma molto grave dei programmi radiotelevisivi informazioni anche non elettorale riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica
La presenza di soggetti politici e loro esponenti ammessa esclusivamente nei limiti e l'esigenza di assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione mio dispetto in quanto compatibile la parità di trattamento con una disparità cioè fra telegiornali delle emittenti e giornali della carta stampata che a mio avviso e particolarmente non accettabile inammissibile in in questo contesto
Poiché era di statistici Prina sulla sondaggi che però qui trascuro sapete che poi ci sono due articoli l'articolo per articolo nove che introducono il l'ordine dei giornalisti e questo comitato nazionale
Dell'ordine giornalisti si chiama il comitato per la correttezza esatto come nostra collettività si
Fusco come suo messaggio
Qualcosa
Sì ma si son rivale Carlo
Fa vi leggo qui la legge anche qui i miei istruttiva illuminante la lettura stessa legge
I giornalisti conduttori registi dei programmi radiotelevisivi di propaganda e informazione plurale i rispettivi detto responsabili nonché i giornalisti otto nella propaganda elettorale diritto responsabili quotidiani
O periodico su quale apparsa parametrare contenute rispetto al codice deontologico emanato dall'ordine dei giornalisti
I conduttori tristi programmi televisivi di propaganda e informazione Thrale che non appartengo alla violetti sono ciononostante tenuti ad osservare lo stesso codice
E si fruito presso il Consiglio nazionale l'ordine giornalisti comitato per la correttezza il comitato è composto eccetera
E quindi c'è l'inserimento appunto di quel dell'ordine di questo organismo corporativo
Che deve appunto
Sorvegliare sulla
Deontologia delle delle dei giornalisti delle delle delle delle emittenti
Ed i giornali
Poi qui c'è il concetto di definizione della parità di trattamento tra i soggetti politici un articolo
Che
Diciamo fissa al di là delle cose che poi dovrà fissare la Commissione parlamentare il garante fissa una serie di criteri che riguardano gli spazi per la quota diciamo uninominale maggioritaria e per la quota proporzionale
Qui c'è a mio avviso una norma che non è accettabile perché si parla di dare maggiori spazi ai due maggiori raggruppamenti non so come si possa stabilire prima del voto Alicia ma i due maggiori raggruppamenti
E evidentemente non è possibile e poi stabilisce dietro a dei criteri all'interno dei vari soggetti che formano un raggruppamento che mi sembra una interferenza nella libertà che ciascun la coppa mento dovrà evidentemente darsi per proprio conto
Credo che qui sia da distinguere una spazio prioritario per e diciamo la campagna relativa atti ai raggruppamenti che partecipa nel nell'ambito di un reale maggioritario e ai soggetti che partecipano a quota proporzionale ma non si possa certamente restringere dei tempi ai due maggiori
E ha
E qui si arriva poi alle misure di e controllo
Che sono e qui alle misure di controllo ai provvedimenti d'urgenza del garante e alle sanzioni ed è una normativa di estrema
Delicatezza
Che fa comprendere se ancora c'è forse qualche dubbio che l'atteggiamento che quasi sicuramente le emittenti potrebbero mettere in atto di fronte a questa legge potrebbe sostano quello di astenersi da fare qualunque da qualunque campagna elettorale perché cui si comincia con l'articolo undici misure di controllo
Dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto la concessionaria pubblica e le emittenti private Pippo Hütter emittenti private sono tenuto in onore di devono registrare su supporto magnetico la totalità dei programmi trasmessi quotidianamente quotidianamente la Guardia di Finanza
No la polizia postale la Guardia di Finanza provvedi a ritirare presso il domicilio indicato dall'emittente ai sensi dell'articolo due comma quattro le registrazioni la programmazione delle ventiquattro ore precedenti
Eredi di un verbale contenente tutte le indicazioni necessarie ad identificare i programmi registrati la quale di finanza stabilisce le modalità procedimentali delle operazioni di ritiro
Comma due il Garante stabilisce le modalità con cui circostanze nell'ambito da propria competenza registrano i programmi di emittenti private estivi hanno poteri disegnata al garante e corrette competenti le presunte violazioni di disposizioni dettate ad esempio leggi dalla commissione parlamentare la gara
Ai fini della vigilanza del controllo all'emittente nazionale ripeto di applicazione di berretti il garante si avvale anche del Centro nazionale di controlli mi serviva dialettiche del mito delle poste e telecomunicazioni
Procedimento di accertamento delle copie violazioni ciascun soggetto politico direttamente interessato può denunciare entro dieci giorni dal fatto l'avvenuta violazione delle disposizioni la presente legge di quelle dettate da Commissione veramente alla gara l'annuncio è comunicata anche a mezzo telefax alla concessionaria pubblica l'emittente privata o all'editore presso il domicilio eletto e ed inoltre garantirà al Circosta interiormente competente e al gruppo la Guardia di Finanza nella cui competenza territoriale rientra il predetto domicilio direttori o dell'emittente
Entro le sei ore lavorative successive al ricevimento annuncia il gruppo competente la Guardia di Finanza provvedere capitare a soggetto competente per istruttoria la registrazione del programma oggetto da ad un ciak e in via in piena copia di questi qualora le violazioni denunciate a attengano a programmi di propaganda pubblicità informazione travi trasmessi da emittenti privati a diffusione locale
Nell'ambito dei campagne elettorali perizia di consigli comunali provinciali del sindaco ed è presente la Provincia perché questa mattina riguarda tutti i tipi di elezione
Il correlate per idealmente competente convoca immediatamente anche a mezzo telefax presso la propria sede il denunciante di altre parti interessate per un'audizione da tenesse entro i due giorni lavorativi successivi al cemento dal entro il secondo giorno lavorativo successivo l'audizione degli interessati correlate completa l'istruttoria redige un parere se del caso una proposta motivata di sanzione indirizzata garante
Il garante entro il secondo giorno successivo al cedimento del parere e della proposta di sanzione emana se del caso i provvedimenti di cui l'articolo quattordici e qui poi ci sono i provvedimenti d'urgenza del garante e pare le varie sanzioni io qui ora vi dovrei leggere perché credo che ripeto la lettura di questa normativa sia quanto mai significativa ma non voglio appesantire troppo questa mio intervento e voglio ricordare che fra le sanzioni c'è anche l'oscuramento
L'oscuramento delle emittenti
Per in certi casi da una ventiquattro ore ma per quanto riguarda però le sanzioni
Ci sono anche le l'oscuramento fino a quindici giorni coll'obbligo per quindici giorni
Di mantenere fissare immagini con la dicitura la trasmissione presente mittente inibita da garante per violazioni delle disposizioni sulla parità di trattamento durante le campagne elettorali quindi credo che non sono esperto settore ma tenere un un po'oscurato l'emittente per quindici giorni significa credo forse far sparire letteralmente l'emittente dalla dalla dalla dalla impossibilitato a telecomando insomma degli dei dei cittadini che vedono che vedono la televisione quindi si tratta ripeto di una
Normativa che assolutamente illiberale che di fatto ripeto va a impedire qualunque che lo possibilità di intervento di presenza delle mittenti nella campagna elettorale è una normativa che impedisce la campagna elettorale e che non è in grado di assicurare la parità di condizioni parità di correzioni vorrebbe dire a mio avviso dettare poche norme fatte bene che prevedono degli obblighi di parità ma senza mettere lacci lacciuoli vincoli incombenze burocratiche tali e sanzioni e modalità di applicazione delle stesse
E tali da dibatto togliere qualunque ruolo alle emittenti nelle campagne elettorali
Ma poco più
Di poche parole per c'è la presenza
Sia registrata non solo come presenze ovviamente
Spirituale e morale e politica perché su questo su questi temi credo che da qualche decennio
Facendo del male o del bene questo non lo so ma sicuramente abbiamo cercato di ottenere quel risultato che adesso abbiamo per eccesso
Se d'un tratto forza delle quali avendo e non essendo nulla ma vendo tutto quasi attraverso il falso servizio pubblico attraverso il monopolio pubblico parliamo ancora di pochi anni fa sembra liberale di secoli fa
Sui problemi dell'informazione
Non amavano discutere e non discuteva
Adesso che che accada si vedono per mille motivi ma in realtà il chiodo fisso e quello appunto liberale della parità di condizioni di partenza bisogna anche sottolinearlo lotte civili e in particolare su quelle elettorali
Ma anche gli eccessi sono dei difetti e specularmente audio sono eguali a ieri
Da
Un parlamento linciato e terrorizzato quello precedente a questo
Si sono ottenute delle norme da società piagnone diffidente antidemocratica antiliberale
Di abolizione della campagna elettorale di fatto e questo è quello che hanno pagato tutti est media e politici e cittadino
Già nelle elezioni dello scorso anno
Nei quali gli spazi di base
Gli spazzini magari conquistati poi da forze del dissenso con il digiuno o con la protesta perché in presidente sicuramente le forze del danaro erano troppo presenti
Ma quella troppa presenza delle forze del denaro di regime essendo presenza di campagna elettorale diciamolo pure consentivano delle possibilità di forme di presenza le quali essendo tra virgolette estremamente motivati è un po'disperate ma pregnanti probabilmente riequilibrare l'anno il rapporto forze di opposizione vera parlo di quelle vere e profonde
Con tutta la loro forza umana di comunicazione in quei pochi minuti
Mentre dall'altra parte vi era il dilagare del presenze più o meno burocratiche stanchi a volte grottesche e ridicole perché conquistate solamente con il danaro ma senza nessun autenticità erano dei boomerang
Le riforme ma si è risolto di fatto attraverso la vecchia illusione
Degli impotenti
Rabbiosi i quali cercano all'esterno di sé dallo Stato dalle leggi è con leggi avrebbe potenti e leggi dilaganti si deve e non abbiamo previsto sarebbe arrivato a cercare di regolare per legge
La devo dire già cercano in tutto il mondo di regolare anche per legge
Quella facoltà inerente antropologicamente alla alla vita umana di ingerire quello che si vuole no ma qui adesso invece più direttamente il problema è di evitare che
Il presentatore dollari provare per abbia un tic più magari che possa essere interpretato all'occhio che può sembrare ammiccante no il tono dell'essere obiettivo questa la cultura ignorante
Pur dirla che sia quella che del quale il ministro Gambino si fa e si è fatto si fa o il governo si vanno lo sappiamo e non lo so bene ancora tramite no appunto questa culture l'impossibile quella che attraverso lo Stato per tenta di regolare tutto è uno strafalcione culturale ed è espressione però anche della cultura
Che viene rilanciata la cultura che è stata a regime
In realtà che pretende di oggi invece presentarsi come cultura libertaria o liberatoria
Ma io quello che so
Che
Quella legge per esempio mi impedisce nella mia nel mio nel collegio nel quale io fossi candidato tra virgolette sinistra cioè in Europa ecco altrove
Ma vidi sinistra
Di fare una grande sottoscrizione
Rivolgendomi tra virgolette al popolo ai lavoratori ai poveri perché attraverso una grande sottoscrizione
Mi giunga ufficialmente tanto di quel danaro che sia già a dimostrazione di quanto con loro
Che sono dalla parte dei poveri in realtà sono ricchi anche di quella povertà nel momento dello scontro e dall'altra la forza del danaro quale deve potersi esprimere in democrazia
La quale quindi avrebbe cerco dalla sua maggiori spazi maggiori presenze ma che a livello dei collegi uninominali cento mila ecco quello è l'uomo quella è la donna
Del potere del danaro e non degli interessi diffusi la legge invece di fatto impedisce alle televisioni di dare notizia o di approfondire questi aspetti la legge mi impedisce di fare a sottoscrizione popolare perché se la faccio oltre cento milioni
Sono del fa di Jeanne nell'area del reato dell'illecito a meno che non li faccio per portarle picchiare non dichiarati
Ma se io avessi per arrivare alle televisioni per comprare spazi già sul piano del Copa questo mi sarebbe precluso
Evitando anche quindi quella possibilità di riequilibrare
In un periodo di trenta giorni
Lo strapotere che c'è durante tutto l'anno durante molti anni normale devo dire fisiologico fra le forze tra virgolette del danaro e quelle delle alternative o dalle forze popolari e degli interessi diffusi
Quindi io voglio dire questo non è sul quale mi auguro che si riesca a mobilitare l'istinto vitale del televisioni private in Italia in questo momento dico proprio l'istinto vitale
Credo che questa manifestazione questo lavoro ritrasmesso quanto meno da radio radicale molto potrebbe essere spero lo strumento per un'ora Assemblea nazionale
Numerose e folta di operatori e delle televisioni private di operatori nel settore e anche dei questi famosi
Semiologia e via dicendo che abbiamo in giro e che non si riesce mai poi se non come consulenti pagati
A a vedere nei momenti buoni e giusti
Dare una mano a che pile quello che si fa si deve fare quindi
Ti volevo ringraziare presenti credo che questa iniziativa è un'iniziativa che va rilanciata dalla istituzionalizzato anche al di là del momento elettorale ma prima credo che nelle prossime ore giorni
Si possa intervenire ho avuto occasione cambiare anche su questo qualche impressione in queste ore con il Presidente del Consiglio con altri io credo che nessuno ancora abbia bene compreso quanto l'invocata a parità di condizioni significa mettere in causa intanto le leggi può quelle che volevano essere di garanzia democratica che regolarità nel settore
Soprattutto quelle approvate sotto la sferza
Dei nuovi moralisti
Che sono quei fastidiosi personaggi io dico sempre che almeno i democristiani socialisti una forma di riconoscenza all'arrivo
Perché essendo partitocratica nessuno prevede non hanno mai preteso di insegnarci l'onestà
Mentre io vi sono altri
I quali dal TG uno TG due finché ci sono stati Alma monopolio da tutte le tribune o da tutti gli spazi per trent'anni in questo Paese
Hanno dato un'informazione di regime
Violenta e crudele col sorriso naturalmente di quelli che sembrava tenere salotto
Contro le quali noi abbiamo dovuto rischiare la nostra pelle politica ma non solo politica
Per trent'anni
Sono gli stessi quelli che oggi sono i moralisti
E quelli che raccontano che esiste qualcuno che ha il potere su sei reti televisive nazionali
E che l'una musa
Ecco costoro credo rappresentino veramente l'estremo oltraggio
Ma la verità del dibattito democratico non una parola di autocritica
Non ha mai ancora pretendere di comanda
E ancora pretende di dettare legge ma sulla base appunto di una pretesa moralistica di essere loro corretti proprio loro che sono stati quelli che ha hanno al contrario di democrazia democristiani e socialisti contemporaneamente imposto questo regime di disinformazione
Col tono col quale il rivoluzionario dette le nuove regole della virtù pubblica delle virtù privata e poi anche della virtù dell'informazione grazie
Questa legge è ritenuto è una dichiarazione dei principi va be'che sono polli e un esempio per esempio le cioè certo punto il garante dovrebbe andare a sindacare a capire a vedere quando checché il comportamento è un comportamento che surrettizio quando è che un comportamento va bene
Non è solo questo l'aspetto perché tutto l'articolo dieci se non mi sbaglio adesso eccetera ma gli articoli per esempio che definiscono io non sono non so chi è che lo diceva così in disaccordo sul fatto che sia opportuno distinguere la la pubblicità
Dalla dalla proporre dalla propaganda perché secondo me questo aiuta a configurare dei momenti dall'intervento dell'emittente in una campagna elettorale un momento come questo però non è un un elemento diciamo di grandissima importante importante è come e in virtù dica cosa va bene si debba sottoporre a un controllo qualitativo prima che quantitativo va bene il comportamento va bene dell'emittente
Cioè noi ci troviamo di fronte a una legge che guarda caso raramente ha ottenuto un consenso così unanime di giudizio e di valutazione negativi
Questa legge è stata ed è contrastata messa in crisi
Avversata ma non solo da chi in effetti ne dovrebbe assumere e diciamo poi il patrocinio e la attuazione ma a quanto mi risulta guarda caso anche le forze politiche
Siano di una parte del signor peraltro nei confronti di questa legge va be nessuno che io sappia ha espresso pareri va bene di assenso ma sono state sono una summa di critica
Allora di fronte a una situazione di questo genere
L'ipotesi che faceva presente venerdì Paolo vigevano e cioè che in definitiva il governo si appresti
A emettere un decreto legge ecco un'ipotesi a mio avviso che meriterebbe va bene così una
Processo
Di
Contestazioni e rivoluzionaria pacifica
Guarda fa caso da parte di
Ecco io voglio essere molto esplicito
Banca parte di chi essendo poi in teoria e in pratica anche i maggiori interessati
Di fatto sono quelli che finora salvo gli organismi rappresentativi ma io qui mi riferisco alle emittenti locali in quanto tali
Va be'cioè come emittenti locali non come avverte e Ferretti va bene come organismi nell'associazione che le rappresenta
Cioè c'era il proprio essere scattato dovremmo essere presenti a un movimento di ribellione
Che se non si verifica come sì mi sembra che non si stia verificando in questa circostanza
Effettivamente deve portare a fare qualche riflessione su questo settore così bistrattato
Del settore radiotelevisivo in particolare mi riferisco a quello televisivo italiano che ne ha costituito di costituisce uno degli aspetti diciamo
Peculiare
Bene questo settore va be'diciamoci la verità è finora sopravvissuto in virtù di quale assistenza se divina umana questo lascio va bene alla interpretazione del di ciascuno
Ma certamente senza mai dare dimostrazione di avere una consapevolezza del suo ruolo complessivo
Ma arroccandosi spesso e volentieri e credendo con questo voi di salvare se stesso e gli altri in quelli che erano e particolarissimi interessi va bene localistici di rapporti anche politici
Particolari dovuto alla zona l'ambiente in cui l'emittente operava
E pensando sempre di potere in una qualche misura va bene godere della protezione del parlamentare o dalla forza politica bene che in quel momento in quella circostanza in quella situazione gli era più vicino
E questo ne abbiamo delle dimostrazioni numerosissime con risultato
Che almeno per quanto io ne sappia non c'è stata una delle dichiarazioni o delle iniziative assunte da forze politiche nazionali o anche in ambito locale ma qui qualche mi interessa sottolineare
E lo Stato nazionale che abbia effettivamente portato
Un vantaggio
Va beh alla emittenza locale o che abbia delineato che abbia contribuito va bene rivendicare nel settore bene televisivo privato e nel rapporto del settore televisivo privato col pubblico
Una funzione un ruolo un diritto di esistenza nella propria peculiarità e nella propria specificità di fatto l'emittenza privata anch'essa ha vissuto all'ombra di quello che era il contrasto fra il duopolio e soprattutto coi fra l'elemento del duopolio che operava in ambito privato
Nei confronti dei quali gran parte dell'emittenza privata a manifestata la sua avversità e la manifestata tanto più quanto più attraverso rapporti più o meno bene espliciti più o meno va bene perbene le chiare va bene in effetti voi queste emittenti locali o queste parti di emittenti locali da questo boom duopolio dal contrasto fra il duo il fra i due componenti del moto Cormio non portasse alloro venne qualche vantaggio
Quindi in conclusione a me sembra che questa circostanza metta in evidenza un fatto che è quello più urgente preliminare
Che non vedo come si possono uscire ed è già un danno grave da una situazione che riconfermi per prossime scadenze elettorale quelle che sono le norme in vigore io non vedo neanche i tempi per migliorare quelle norme perché già per far questo per esempio le emittenti locali avrebbero dovuto bene selezionare avendo come oggetti Obiettivo no non la proposta di legge che oggi è in teoria davanti al Parlamento ma proprio la legge preesistente
E cioè l'aggiornamento la modifica l'adeguamento di quelle norme anziché in fondo
Entrare il dibattito con delle norme nuove che si sapeva già che come orientamento eccetera non avrebbero potuto fare altro che arrecare danno perché poi in definitiva la risposta la domanda che ci dobbiamo fare ma questa situazione
Che è caratterizzata in questi temi
A chi giova
Ci sarà qualcuno al quale va be'porta vantaggio o che crede di avere vantaggio da una situazione di questo genere così caotica
Cioè tale che poi in effetti l'unico risultato è di richiamare sulla settore privato ancora una volta un'attenzione il nome e in virtù non tanto di quello che sono gli interessi effettivi degli operatori e sogni settecentocinquanta ma ancora una volta solo è unicamente ed esclusivamente nei confronti della Fininvest è di Berlusconi che in definitiva con questa realtà nulla hanno a che vedere perché a un certo punto se il problema è quello il problema non doveva essere quello dalla par condicio che è una preda scusate per i fondelli
E tutti lo hanno sempre saputo e lo sanno
Ma casomai è quello del proprio di del problema di fondo della compatibilità o meno di un personaggio che esponente politico di primo piano e che è anche proprietario
Di una certa realtà televisiva questo è un discorso diverso nei confronti dei quali si può essere di un'opinione o dell'altra ma è il venti ancora una volta il falso scopo l'obiettivo non dichiarato di questa iniqua folle demenziali
Operazione che oggi va sotto il nome di par condicio io mi chiedo come mai un governo tecnico di professori di Jaime
Possa essere stata capace o possesso è stato indotto a fare una proposta come quella che in fondo voi oggi abbiamo il dovere di prendere in considerazione fintanto che questa proposta è portata innanzi al Parlamento deve essere discussa dal Parlamento
Quindi a chi giova a chi giova
E io qui non voglio entrare nel merito politico perché evidente io ho delle idee molto chiaro imposto precise chi sia o quasi chi vuole parti politiche chiari attraggono va bene il vantaggio o raggiungono o vogliono comunque tranne due delle un vantaggio
Era una registrazione del sei marzo novantacinque momento della convegno dalla Lista Pannella
Sul provvedimento della par condicio
Facevamo prima riferimento alla singolare posizione di forza Italia sugli spazi televisivi da assegnare alle forze politiche masse all'entità della loro rappresentanza parlamentare tre foto ridi questa tesi dice
Anche gli unito adesso parlamentare di Forza Italia ma nel novantacinque firmatario insieme a Marco Taradash entrambi erano deputati la Lista Pannella
Di questo comunicato
Ci auguriamo che il governo Dini sappia affrontare la questione della par condicio elettorale
Garantendo il rispetto dei valori generali della libertà di informazione e al tempo stesso la doverosa premessa secondo cui le liste all'al nastro di partenza della competizione elettorale
Devono avere uguali opportunità di accesso a tutte le trasmissioni di propaganda
A tal fine
I seguenti suggerimenti
Primo tribune elettorali estendere l'obbligo di svolgerà un circo di tribune elettorali a tutte le reti televisive nazionali garantendo a tutte le liste presenti nelle medesimo ambito territoriale condizioni uguali di accesso
Secondo pubblicità televisiva
Abolizione del divieto di trasmettere spot elettorali con la condizione che ha tutte le liste e candidati siano garantite identiche tariffe
Terzo carta stampata garantire il rispetto è mediato dalla rettifica nella stessa pagina nella stessa posizione
Con identico risalto dotando l'Autorità di garanzia della potere d'imposizione della rettifica ed efficacia immediata sanzione della suo mancato rispetto questi dunque i consiglieri che Elio Vito a Marco Taradash davano
Al presidente Dini il ventisei gennaio mille novecento novantacinque
Ancora il mio invito è chiamato il primo Calderisi
Sarà il protagonista della registrazione che ascolterete adesso dal venti marzo di quell'anno
La proposta che il gruppo progressista i popolari la Lega anche Rifondazione Comunista vogliono assumere come testo base
E la proposta di legge Bassanini firmata anche da Elia Mattarella Ronchi
Bielli dosi Vignieri paesane Corleone dell'atto Camera due mila centonovantaquattro che a nostro avviso non ha in realtà nulla a che vedere con la cosiddetta par condicio ma che di fatto rappresenta una abolizione tout cour della campagna elettorale della possibilità di campagna elettorale
E la proposta di legge Bassanini rappresenta a nostro avviso un vero e proprio attentato alla costituzione avviene in particolare travolto l'articolo quarantanove della Costituzione
Perché in base a a questa proposta di fatto potrà esistere solo il partito d'apparato burocratico di massa e viene di fatto abolito il partito d'opinione che si basa sulla comunicazione politica attraverso i mezzi di informazione di massa
E dobbiamo dire subito che se divenisse legge questa proposta Bassanini occorrerebbe promuovere immediatamente un referendum abrogativo
L'abbiamo chiesto su questo argomento su questa questione un incontro urgente con il presidente della Repubblica
Ma veniamo nel dettaglio per capire per comprendere il perché di questa posizione come deputati riformatori come appartenenti per tanti anni al partito allora il Partito nazionale partito radicale ci siamo sempre battuti
Storicamente da trent'anni per la par condicio ma questo provvedimento e quello di cui si discute in realtà non ha nulla a che vedere con la par condicio basta leggere l'articolo due della proposta Bassanini
Nei trenta giorni prima del voto sarà vietata qualsiasi inserzione pubblicitaria anche sulla stampa non solo sulla televisione
Per intenderci non si potrà acquistare un qualunque spazio sul Corriere della Sera o su qualunque altro giornale
Per pubblicare per esempio il programma di un partito di una coalizione
Non si potrà attraverso un'inserzione pubblicitaria
Far conoscere il contrassegno del partito politico della coalizione né annunciare un comizio questo nei trenta giorni prima del voto questo vale ripeto non solo per le televisioni sia nazionali che e locali ma anche per la carta stampata
E e invece nel Periodo che intercorre tra l'indizione dei comizi elettorali e il trentunesimo giorno prima del voto
Ci potranno essere inserzioni appagamento ma potranno riguardare soltanto la denominazione della forza politica il contrassegno e l'appartenenza del soggetto politico dura determinata coalizione
Peccato che i contrassegni si depositano
Solo trenta giorni prima del voto addirittura venticinque per le elezioni regionali e che quindi in tutti quei casi di contrassegni nuovi di forze politiche nuove o comunque di contrassegni nuovi evidentemente non è possibile mai fare un'infezione per far conoscere ai cittadini addirittura la il simbolo di un partito perché prima non c'è ancora e di trenta giorni è vietato
Anche l'attuale vicenda in corso nel Partito popolare o la considerazione di un sistema politico in rapida e anche convulse evoluzione che quindi a sta cambiando completamente la geografia politica del nostro Paese e non induce ad alcuna riflessione ieri i proponenti di questa proposta che appunto intendono vietare impedire così che i cittadini possano conoscere addirittura quali sono i contrassegni
Delle varie forze politiche
Alle emittenti locali sono settecentocinquanta emittenti locali televisive e oltre due mila radiofoniche
Sarà di fatto impedito da questa legge ancor più di quanto già non sia venuto con la legge cinquecentoquindici del novantatré sarà di fatto impedito di svolgere un qualunque ruolo di informazione la campagna elettorale
C'è una disciplina che li accomuna a quelli nazionali senza invece nessun parallelo con la carta stampata
Una concezione della par condicio di burocratiche di fatto inapplicabile
Una normativa estremamente complessa con sanzioni pesantissime indurranno la quasi totalità delle emittenti locali ad astenersi da qualsiasi trasmissione e informazione sulla campagna elettorale
Tutto questo come si può ben vedere non ha nulla a che vedere con la la parità di accesso ai mezzi di informazione di massa da parte delle forze politiche in realtà quello che si vuol perseguire un altro obiettivo è l'obiettivo della soppressione
Delle campagne elettorali o di fatto le si vuole si vuole consentire che le campagne tra ali possono svolgere soltanto attraverso gli apparati burocratici dei partiti e i loro insediamenti nelle istituzioni in questo senso la proposta Bassanini modifica di fatto e stravolge l'articolo quarantanove della Costituzione
Perché di fatto consente solo l'esistenza del modello di partito d'apparato burocratico di massa che quindi ha un forte capacità di insediamento nelle istituzioni una forte capacità di presenza nel territorio ma e si esclude il partito il modello di partito d'opinione che si basa appunto sulla comunicazione politica ecco basta pensare io ho fatto ero sono stato tesoriere del partito radicale per tre anni basta vedere i bilanci dei il partito radicale prima credo adesso anche della Lista Pannella Riformatori
Per guardare che oltre il novanta per cento delle spesse che il partito radicale allora oralità Panella ora appunto impiegano nella campagna elettorale il novanta per cento e passa e di spazi sono spese e relative agli spazi all'acquisto di spazi sulle e i giornali e sulle emittenti televisive cioè spese tutte che sarebbero ora vietate io oltre il novanta per cento partito legale Elisa ve ne sono partiti partiti eticamente opinione
Un'ultima considerazione poi passo la parola ad Elio Vito riguarda un'altra colossale Bugia
Che viene detta a proposito della e campagne tra Lecce e quella dei mezzi finanziari eccola qui va fatta un'opera di verità
E vogliamo ricordare che già la legge cinquecentoquindici del novantatré a elevato in modo considerevole il rimborso elettorale per la Camera e senato per cioè per lezioni politiche sono previste oltre o novanta miliardi di rimborso elettorale
Novanta miliardi di rimborsi e tonale vuol dire che una forza col venti per cento circa per fare un esempio
Con i meccanismi di ripartizione a un rimborso di oltre venti miliardi di lire quando la stessa legge fissa come tetto di spessa Massimo
Dodici miliardi quindi è già una non senso una questione del genere altre quarantacinque miliardi nota di previsti per le campagna elettorale per le elezioni europee e ora per le regionali la nuova legge ha già previsto oltre sessanta miliardi
Di contributo elettorale complessivo con un tetto di spesa di circa dieci miliardi ecco quindi il fatto stesso che siano previsti addirittura dei rimborsi enormemente maggiori dei tetti di spesa la dice lunga la dice lunga su in realtà e il tipo di contributo non è vero innanzitutto che non ci sono le risorse finanziarie
E in realtà e l'entità di queste risorse maggiori detti fa capire che l'alta quello che si persegue un contributo che in realtà è un finanziamento pubblico
Ai partiti un finanziamento che non deve essere speso per acquistare spazi di informazione dei mezzi
Televisivi o sulle giornali ma che deve evidentemente solo a pagare i debiti deve servire solo a pagare i debiti solo a pagare i funzionari e sedi di partito
Questa è il disegno di legge sulla cosiddetta par condicio undicenne legge appunto che non ha nulla a che vedere con la par condicio ma con una diverso obiettivo in contrasto con quella che la nostra carta costituzionale su questo ripeto deputati riformatori
Chiedono un incontro urgentissimo con il presidente Repubblica e ci auguriamo che il governo si ci si dice ora dovrebbe fare un decreto legge ma ci auguriamo non riguardi e non tocchi questo
Non abbia questa impostazione ma e in ogni caso su questo perché il governo si era impegnato altrimenti passo la parola io abito per queste concezioni ed altri
Sì Peppino Calderisi ha spiegato molto bene la gravità delle proposte che sono state presentate delle quali sta discutendo da alcune settimane la prima Commissione affari costituzionali
Io per rendere con un paragone non in maniera efficaci ma in maniera simbolica il significato delle proposte di legge sono state presentate dai progressisti ma in qualche misura alle quali si richiama anche il primo disegno di legge presentato dal governo al ministro Gambino
E con l'effetto di queste proposte di legge di queste leggi se approvati e sui partiti leggeri sui partiti di opinione sarebbe tale che per descriverlo basta pensare dall'altra parte dalla parte inversa all'effetto che avrebbe sui partiti di massa un decreto legge che per stabilire la par condicio
Prevedesse un numero massimo di sezioni diete nere avverte in ciascuna città prevedesse un numero massimo di funzionari che i partiti debbano a vere e prevedesse il numero massimo di sezioni di funzionari in misura ridottissima
Quindi si tratta evidentemente di un provvedimento che non stabilisce le regole attraverso le quali si deve svolge la campagna elettorale ma consentendo a tutti di utilizzare in mezzi di informazioni mezzi propaganda come si ritiene quindi di scegliere che tipo di modello di partito
Si vuole essere ma è semplicemente un provvedimento che propone di limitare lo svolgimento la campagna elettorale e quindi far sì che possono essere solo alcuni partiti
A fare la campagna elettorale alcuni modelli di partite come appunto se si volesse dire che l'Unità non può avere in campagna elettorale un numero DT di cottura addirittura superiore chessò le trenta mila copie o altri temi del gene perché di questo si tratta l'effetto che la par condicio
Avrebbe così impostata avrebbe sui partiti che vogliono fare campagna elettorale che vogliono essere dei movimenti d'opinione alleggerite utilizzare quindi lo strumento della comunicazione politica sarebbe un effetto di questo genere ma vediamo
All'atteggiamento del governo e a questo annunciato decreto-legge liceo pure hanno che naturalmente il Consiglio dei ministri di oggi nella provincia il decreto legge sarebbe un vero e proprio schiaffo al Parlamento per una ragione molto semplice che la Commissione sta discutendo non nel voto inutilmente da alcune settimane ma sta progredendo nella ricerca di un testo che possa risolvere delle questioni complicate e complesse quali quelle della par condicio che tra l'altro questo decreto legge se approvato dal governo sarebbe un vero e proprio schiaffo perché interverrebbe alla vigilia
Nella riunione della Commissione affari costituzionali previste per domani mattina alle undici
Sarebbe uno schiaffo al Parlamento che contraddirebbe anche lei ha ripetuto e costante affermazioni del ministro Gambino rese in Commissione confermate può anche in altra sede
Le dichiarazioni del ministro cammina che dicevo come su una materia del genere il governo potrebbe ricorrere eventualmente allo strumento del decreto legge solo sulla base di un accordo che coinvolgerebbe tutte le forze politiche o gran parte delle forze politiche quindi solo per la necessità
Di fare entrare in vigore questo testo rapidamente prima che cominci la campagna elettorale delle elezioni regionali il governo potrebbe rendere il servizio le forze politiche di adottarlo come decreto legge
Ma non è invece l'adozione di un decreto legge su questa materia in assenza di un accordo tra le forze politiche con un un iter parlamentare
Avanzato
Dei lavori in commissione che ha già detto Peppino Calderisi voglio solo ricordarvi che la necessità di un decreto legge in questa materia non si avverte non perché non ci sia la necessità ed esigenze di regolamentare la campagna elettorale ma per una ragione molto semplice che vi è già una legge in vigore che la legge cinquecentoquindici del mille novecentonovantatré e quindi una legge recentissima che per la par condicio non valgono qui delle considerazioni
Che sono state fatte in occasione dell'approvazione della legge elettorale regionale per cui l'assenza di l'approvazione di un anno di una nuova legge per quanto imperfetto avrebbero portato i cittadini al voto con la proporzionale in questo caso una legge che regola l'accesso lampade ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali c'è giace già una legge che limita fortemente l'utilizzo degli spot ed è appunto la legge recente entrata in vigore già un anno fa tra l'altro la decretazione d'urgenza in materia elettorale e vietata dalle nostre leggi della nostra Costituzione
Qui non siamo in materia propriamente elettorale siamo in materia chi prossimo puramente riguarda anche le competizioni elettorali addirittura lo Stato Calderisi riguardo all'assetto dei partiti la forma il modello di partite la forma stessa della politica quindi evidente che un decreto legge che andasse a regolare nell'attuale condizione questa materia a nostro giudizio sarebbe un decreto legge gravemente viziato e l'incontro che chiediamo al capo dello Stato e anche un incontro per chiedere vedente mentre questo decreto legge non sia firmato dal capo dello Stato e che sia consentito invece al Parlamento di concludere rapidamente
L'esame dei diversi disegni di legge è possibile fare una norma una legge ancora possibile fare una legge che regoli davvero la parità di condizioni in campagna elettorale che non limiti all'accesso a nostro giudizio si e possibile superare alcuni errori
Impostazione presente nell'attuale legge cinquecentoquindici
E possibile sicuramente respingere il testo di legge presentato dall'onorevole Bassanini ed altri deputati dei gruppi di progressisti della Lega
Ed è anche possibile evidentemente andare oltre il primo disegno di legge presentato dal ministro Gambino su questo in Commissione vi sono state altre proposte lo stesso relatore Nania ha cercato
E sta cercando di trovare un punto di mediazione fra i diversi gruppi che a nostro giudizio pur non essendo completamente soddisfacente su quella mente
Non la quei limiti gravissimi che hanno gli altri disegni di legge segnatamente quello del collega Bassanini eccone ci auguriamo che domani mattina in Commissione sia possibile innanzitutto discutere liberamente dell'approvazione della scelta
Di un testo e soprattutto che questo testo venga che adottato davvero per regolare liberamente le campagne elettorali non Pera avvantaggiare con la scusa di star così dettando
La par condicio di avvantaggiare delle forze politiche solo quelle forze politiche che hanno gli apparati dei partiti tradizionali di massa rispetto alle altre
Così dunque Peppino Calderisi ed Elio Vito e dal venti marzo novantacinque l'ultima registrazione che vogliamo far riascoltare dal dieci maggio di quell'anno
Quando i radicali organizzare una conferenza stampa in occasione della sentenza della corte costituzionale con la quale si dava ragione alla comitato promotore dei referendum promossi in quel periodo che aveva fatto ricorso contro l'articolo del decreto sulla par condicio
Per imitava di fatto alla propaganda dei vari temi referendari
Un primo aspetto
L'aspetto più Nomisma anche non mai disse di di smettere di sottolineare ed è
Il significato complessivo dormono dalla Corte Costituzionale nel nostro ordinamento che qualche volta puoi esser che le cui sentenze qualche volta possono esser criticate criticabili possono dar luogo la discussione ma anche stavolta si rivela un significato una collocazione importante della Corte è capace di sottolineare e di intervenire
Anche in tempi rapidissimi come avvenuto in questa vicenda a tutela dei diritti costituzionali la seconda una seconda votazione che è di carattere che già più all'interno dalla sentenza
Riguarda un profilo processuale sui poteri dei promotori del comitato dei promotori del referendum ma la giurisprudenza la Corte costituzionale aveva detto fin sì so che la parte so che la parte più interessante l'ultima però ci sono una serie di presupposti che non sono che sono significativi
La giurisprudenza la corta l'ho sempre detto che i promotori erano legittima erano poteri dello Stato per quanto riguarda l'attivazione del referendum
Questa è la prima sentenza è il primo caso in cui la Corte Costituzionale ritiene che i promotori siano poteri dello Stato
Non solo per quanto riguarda l'attivazione del referendum il far partire il referendum ma anche per quanto riguarda la tutela di tutta la sfera del corretto svolgimento la campagna referendaria e questo è un passaggio in più
Rispetto alla precedente giurisprudenza
Una seconda cosa da sottolineare questa è veramente molto importante nell'attuale
Situazione politica e costituzionale del Paese è che la corte
Muta orientamento comunque corregge il proprio orientamento allentamento espresso in una sentenza dell'ottantanove in relazione alla utilizzabilità di questo strumento giuridico
Che il conflitto di attribuzione fra poteri contro il decreto legge una sentenza l'ottantanove la quattrocentosei ottantanove ha detto che il decreto legge non poiché il conflitto attribuzione non poteva essere esperito contro le leggi e gli atti equiparati alla legge quindi decreto regio decreto legislativo con questa sentenza la Corte ritorna indietro rispetto o corregge quell'orientamento e dice che anche in considerazione
Dell'uso e dell'abuso e dei pericoli per l'ordinamento democratico che un uso eccessivo del decreto legge può comportare
è opportuno ed è necessario che il decreto legge possono essere attaccato con lo strumento particolare del conflitto d'attribuzione fra poteri mi rendo conto che la cosa può sembrare un po'tecnica ma è importante che questa cosa
Venga sottolineata è la prima volta è una sentenza è un ulteriore passo nella giurisprudenza della Corte
A colpire e a diminuire la collocazione del decreto-legge nell'ordinamento cioè si tratta
Di fare di portare avanti quel passaggio politico istituzionale che tende a ridurre l'utilizzabilità e l'utilizzazione l'uso e l'abuso continuo confusionario
Che rende che mette a repentaglio le situazioni giuridiche del decreto legge questa sentenza sotto questo profilo è importante anche sotto questo profilo perché da un colpo all'utilizzazione del decreto legge e USA
E in questo caso non solo usa parole
Dure contro un decreto legge ma lo colpisce anche quindi non è solamente fatti parole e che non lo molla continuate la vigilanza del Parlamento per conto loro certe acidamente Duca
Il il terzo l'ultimo passaggio fondamentale la sentenza e quello con cui la sentenza annulla l'articolo tre comma sei del decreto legge da un punto di vista tecnico la sentenza si applica solamente referendum e infatti il dispositivo dice che non spetta adottare con riferimento alle campagne referendarie
La disposizione di cui all'articolo tre comma sei e annulla il tre comma sei in relazione nella parte in cui intero intero certo nella parte in cui si applica le campagne referendarie
Il ragionamento che la corte questo
E la Corte non entra o meglio sembrerebbe approvare non si pronuncia esplicitamente su gli articoli uno due e tre del decreto legge in relazione alle campagna elettorale
Pur se poi qualcosa dice qualche dubbio esprime per qualche altra parte la salva salva una distinzione non convincenti sì ma fa pubblicità e propaganda
Poi però dice accogliendo un motivo che era stato esposto nella nel Monella ricorso che in materia referendaria
Questa distinzione fra pubblicità e propaganda non è accettabile perché in materia referendaria il carattere binario sì o no della scelta Fassi che
L'attività di convincimento degli elettori non debba necessariamente a vere quelle caratteristiche
Che la quel decreto legge definisce di propaganda ma posso anche essere fatta
Posta anche essere fatta scusatemi devo ritrovare il passaggio ecco qui nelle campagne referendarie le forme espressive della propaganda vengono invero in larga parte a coincidere con le forme proprie della pubblicità
Con la conseguenza che per queste campagne gli effetti delle limitazioni introdotte in materia pubblicitaria possono risultare aggravati gli effettivi o azioni introdotto sultano aggravati
Fino a ridurre al di là della ragionevolezza gli spazi informativi complessivamente consentiti ai soggetti interessati alla promozione e all'opposizione quesiti referendari e allora conclude la Corte
Poiché in materia referendaria il carattere binario sì no
Della Scelta Fassi che s'la
Propaganda posso assumere toni talmente sintetici da essere equiparabile alla pubblicità
Il divieto di pubblicità negli ultimi trenta giorni è illegittimo negli ultimi trent'e qui la corte introdurre vi sono due
Punti della sentenza la Corte illegittimo negli ultimi trenta giorni a decorrere a far data dalla campagna elettorale in avanti
Ed è ancora più legittimo se le campagne si sovrappongono cioè
I veri in in da domani la pubblicità si potrebbe fare ma è ancora è stato illegittimo che non si sia potuta fare per la non sovrapposizione fra campagna elettorale campagna referendaria
Questo è il significato giuridico della sentenza
Una sentenza a mio giudizio di grandissima importanza
Di grandissimo significato in cui io credo che lo sulla Tilla corte il fatto che la corte a Berlino conclusi rapidità vada apprezzato poi da domani partiranno le discussioni esser finita otto sette nove sei
Dieci a cinque all'unanimità chissà forse molti di voi sapranno che scritta otto sette io non lo so o nove a sei rimane il dato fondamentale finale dell'attività della corte
E io credo cosa altro non sono tredici adesso se resosi se no no no no perché erede del numero comprese quindici alla Sala affinità forse allora sette asse ma insomma
Otto a cinque io credo che
Il risultato sia importante ma da domani sia ancora più importante sia ancora più importante che tutti i soggetti che sono interessati a questa sentenza sappiano dimostrare di meritare questa sentenza cioè sappiamo dimostrare che il Paese le forze politiche la forza sociali si sanno
Comunque regolamentare anche in questa situazione e
E che i referendum soprattutto non sono solamente i referendum sulla televisione ma sono anche i referendum ma che sono stati promossi da Marco da Peppino IVA Strictly verso da Elio Vito e che hanno e che sono stati i referendum che hanno provocato questo conflitto d'attribuzione io mi fermo perché la mia parte alla parte più giuridica più tecnica le conseguenze politiche lei illustre hanno Marco Peppino meglio
Voilà grazie
Calderisi
Molto brevemente
Devo esprimere innanzitutto la soddisfazione
E se mi consentite anche l'entusiasmo
Nel
Prendere atto di questa sentenza
Della corte sul decreto legge sulla cosiddetta par condicio
Soddisfazione ed entusiasmo per il esser riusciti come promotori come Comitato promotore del referendum ad intervenire su una questione di così
Forte rilevanza e centralità nella vicenda politica
Su un decreto profondamente illiberale da regime autoritario
E nell'aver provocato la caducazione di una parte fondamentale di questo decreto che veniva impedire come ha impedito anche per altri versi la campagna precedente lo svolgimento della campagna stessa consentendo ai cittadini di conoscere per deliberare
Soddisfazione ed entusiasmo per il ruolo che viene riconosciuto ai promotori come ha detto il professor Caravita c'è un riconoscimento un ampliamento dei poteri di intervento de il comitato promotore del referendum e di questo siamo ben lieti perché il promotore ferendo ma dovranno credo anche ben utilizzare questo riconoscimento
In relazione ai tentativi in atto e proprio in questo momento anche io vengo dalla commissione
Lavoro dove si sta tentando con una frode assoluta di evitare di scippare il referendum sulle trattenute sindacali
E credo che questo ampiamente o dei poteri di conosci mento del potere e del ruolo dei promotori nella difesa del diritto dei cittadini a pronunciarsi sul referendum soprattutto la misura in cui le freno è stato già indetto il tentativo di evitarlo con una legge fraudolenta credo che sia un fatto significativo ripeto anche per le tutele che il promotori delle sue dovranno mettere in atto nei confronti di questi tentativi fraudolenti di scippare la volontà popolare il diritto dei cittadini ad esprimersi
Soddisfazione ed entusiasmo nella vedere caduta una norma particolarmente grave particolarmente liberale e autoritaria
Suo contro la quale avevamo riversato in tutti modi in Commissione e i nostri attenzione e nostro tentativo di evitare norme di questo tipo
Tentando di far capire che una cosa era la parità di condizioni una cosa era all'abolizione della possibilità di svolge la campagna elettorale che questo decreto a realizzato ha realizzato in campagna
è elettorale per le amministrative e rischiava di realizzare anche per la campagna referendaria evidentemente la corte potuta intervenire sotto solo sotto il profilo delle questioni poste da il comitato promotore dei referendum e quindi a esaminato solo gli aspetti relativi alla vicenda dei referendum era campagne tra le per i referendum ma io mi auguro che questa decisione voglia portare anche ad un ripensamento complessivo di tutta la materia anche per quanto riguarda la disciplina delle campagne tonali
Che non credo possano essere regolata da norme ripeto così i liberali io mi scuso se devo andar via ma come vi ho detto
C'è una questione abiti da lavoro i ladri ha un lavoro come dice Marco bisogna andare a intervenire
Aggiungere solo
Sette del
Addetti emerge ma io volevo solo aggiungere una piccola considerazione naturalmente per quanto riguarda gli effetti della sentenza sulla campagna referendaria sono evidenti già chi mi ha preceduto si è soffermato su questo la sentenza renderà semplicemente possibile lo svolgimento della campagna elettorale sui dodici referendum
Quello che non è stato possibile delle scorse elezioni amministrative con questa sentenza sarà possibile per una campagna elettorale sui dodici referendum che sono importanti delicati e chi giungo in un momento difficile della vita politica il nostro Paese
Ma ci sono degli effetti complessivi che la sentenza a anche con riferimento ad alcune scadenze ed anche in riferimento alcune cose che sono scritte nella sentenza stessa
C'è una sentenza pur nei limiti del richiamo dell'intervento fatto dal comitato promotore agli effetti del decreto par condicio sulla campagna referendaria dice qualcosa anche più in generale sul decreto
Io credo che su questo qualcosa o più in generale che ora vedremo che dice la sentenza il governo dovrà tenerne conto il decreto legge sulla par condicio scade il prossimo diciannove maggio
Ne siamo riusciti in queste settimane in Commissione a fare sì che qualsiasi tentativo qualsiasi possibilità
I farà vere al Governo una sponda su una maggioranza possibile su un consenso parziale
Su un alibi per poterlo reiterare con delle modifiche non giungesse
Il governo ora si trova quindi alla vigilia della reiterazione della scadenza per l'eventuale reiterazione del decreto in assenza di un consenso parlamentare di raccordo parlamentare su questa materia e con una sentenza della Corte
Che va a intaccare profondamente il decreto stesso per cui la prima richiesta duramente
Che il governo a questo punto non reiteri
Il decreto legge sulla par condicio considerando anche il fatto che non è vero come è stato scritto questa mattina alcuni giornali
Che su questa materia non esistono disposizioni legislative perché esiste una recentissima legge la legge cinquecentoquindici che disciplina proprio la propaganda e la pubblicità elettorale Am ricordava giustamente Marco perché abbiamo contrastata proprio su questa materia ma che cosa dice
Il decreto legge anche oltre la sentenza sui referendum
Dice che un limite temporale ragionevolmente contenuto per lo svolgimento della pubblicità
Può trovare giustificazione nel fatto di privilegiare la propaganda sulla pubblicità e questo ne fa riferimento alle campagne elettorali politiche
Quindi la corte indica che il limite temporale eventuale di da introdurre deve essere ragionevolmente contenuto
E qui invece di un'abolizione tout court della pubblicità elettorale non vi è alcun limite temporale ragionevolmente contenuto e dice che questo limite temporale eventuale deve essere finalizzato al solo scopo di privilegiare la propaganda che il decreto legge sulla par condicio rende impossibile abolisse al pari della pubblicità
Quindi la corte indirettamente con queste cinque righe a pagina ventitré di maggio che ci sono di estrema importanza pone delle condizioni fortissime al Governo ma al Parlamento per intervenire sulla materia dello svolgimento delle campagne elettorali politiche si può introdurre un limite ragionevolmente limitato per lo svolgimento per limitare la pubblicità elettorale ma solo se questo ragionevole limite finalizzato a privilegiare la propaganda elettorale dei mezzi d'informazione radiotelevisiva non è possibile fare come ha fatto il decreto sulla par condicio anche per le campagne elettorali politiche abolire la pubblicità elettorale e contemporaneamente abolire anche la propaganda
Attorale da questo punto di vista quindi mi pare che la sentenza sia ad una straordinaria importanza
Il fa il la soddisfazione dei promotori come renderete conto evidentemente giustificata sia per l'effetto immediato che da domani sarà possibile far conoscere
Finalmente cittadini quali sono i referendum qual è la posizione del comitato promotore e anche naturalmente per i sostenitori avversari quali sono le loro ragioni
Ma anche per gli affetti più generali che questa sentenza produce su un provvedimento che sicuramente è stato in questo periodo uno dei provvedimenti più i liberali più autoritari che è stato approvato dal Governo Dini e che avuto delle incidenze fortissime sullo svolgimento in condizioni democratiche della lotta politica del nostro Paese
Vorrei fare prima un'annotazione non è un complimento ma lo implica abbiamo messo molti anni prima di riuscire a a trovare ad affiancare integrare la tenacia e l'intelligenza la sagace
Di Peppino Calderisi ed Elio Vito
Che compagni del nostro movimento
Con una capacità e una volontà la rettitudine scientifica tale che ci consentisse
Di mettere con le spalle al muro
In questa circostanza anche e io parlo ovviamente in termini unità abitative professor Caravita
Anche questa Corte costituzionale la quale sapete quali sono le convinzioni criminali
L'entusiasmo mi sembra non fuor di luogo di nuovo
E per i motivi ricordati di merito
E perché vorrei fare un riconoscimento al presidente
Baldassarre
Il presidente Baldassarre l'unico al quale si può riconoscere
Per la sua feroce avversione
Alla materia referendaria
No no di Colle si può riconoscere al maestro il professor Baldassarre in base ai suoi scritti scientifici
E ai suoi le sue dispense che io conosco addirittura nel corso e che l'utente
Ed è quindi sintomatico
Che la corte presieduta oggi da questo
Sensi atto del diritto ma anche operatore
Si limiti non si limiti
Se volete semplicemente a due parole una cinque dell'articolo tre
Ma lo annulla
Tutto quanto
Certo per il resto è la corte che io conosco
Posso dire subito che mi pare evidente che la Corte non perde occasione nemmeno questa
Per aumentare il perimetro
Delle sue prerogative e competenze per esempio
Da una parte ribadisce intorno quasi solenne la propria competenza in termini di necessità ed urgenza dei decreti
In un tema e quindi abbastanza scottante intermedi assetto costituzionale
Ha segnato appunto e qui proprio dice no no ci sono io è indubbio e quindi fa un altro passo nella direzione che io non condivido
Non condivido e politicamente per quel pochissimo cosicché tutto il cittadino che si curvano intanto su queste cose qualche trenta quaranta anni nemmeno nel merito insomma con tutta l'umiltà che l'altra cosa c'è anche
Una esplicita
Critica anche se non lo nomina al Parlamento perché parla al Presidente della Repubblica se mi si consente se non dell'uno strafalcione professore
E perché parla di attenuata testuale vigilanza
Alla difesa della Costituzione in termini decreti
E va anche al di là perché non dice nemmeno vedere cioè sì e poco attenti
Alla a chi deve e chi chi ha il compito di e il compito di c'era il Parlamento e il presidente a Repubblica di sicuro prima ancora
Quindi e individuiamo lo questo che almeno perché c'è una dinamica interistituzionale costituzionale
Nell'ambito di questa tendenza è indubbio ecco un altro motivo di entusiasmo tattico no
Si promuove ulteriormente la caratteristica nostra come portieri veri e propri potere nemmeno contropotere
E come professor realizza indicato andrebbero importante perché dice non solo che valiamo esercitiamo legittimamente le funzioni di potere
Oltre quello che presenzia al mente c'era riconosciuto ma mi pare che dica addirittura almeno fino al referendum tenuti e quindi a mio avviso tratteggia una nostra possibilità che è di un'importanza immensa
Perché ci consente di intervenire sui risultati e io se mi si consente a questo punto significa che se le leggi viva l'anno
In modo macroscopico come la legge Vassalli Orengo dal civile al giudice qui mi pare si tratteggia la potenziale prorogatio delle funzioni del potere
Anche ad atti successivi successivi in questo in determinati nel tempo
No dove potessimo
Riscontrare una patente violazione di quanto con questo strumento legislativo indiretto popolare poi divenuto legge nel nostro Paese e viene smentito dall'altro potere il Parlamento
Non so se mi sono allargato troppo ma insomma
Personalmente mi pare che da scalare
Ancora c'è tutto quanto ha detto che solca la vita non ribadito Peppino ed Elio
Questa è una risposta
Alle richieste che noi abbiamo fatto
Erano mirate
E mi pare che certo da questa sentenza Seat prende l'occasione
Tecnicamente è comprensibile
No di evocare anche la materia elettorale non solo referendaria
Nella preoccupazione patente possiamo dire che che non si prese in modo automatico
L'estensione
A tutta la par condicio in materia anche elettorale no della decisione della Corte
Ma sottolineo non se lo si faccia in modo automatico
Se troveremo modo per produrlo sotto altra veste non abbiamo purtroppo in Italia meccanismi costituzionali le minoranze parlamentari gruppi parlamentari dovremo arrivarci
Che possono divenire recite aumentare a gettarsi ecco sia chiaro vale una regola certa di come l'olio
Quindi a questo punto
Mi pare che anche da questo punto di vista al solito si è lavorato bene
Possiamo ritenere che quella intensa c'è un'altra cosa deve stare molto ma molto attenta anche la signora Fininvest
In questa sentenza perché
Noi abbiamo sempre contestato una visione che omologhi il le e televisioni private di mercato con quelle del servizio pubblico
Sta di fatto che questa la tendenza è la realtà legislativa italiana no che sia dovuta affermando con queste leggi restando assolutamente ferma la mia personale ostilità a questa competenza rispetto al settore privato
Perché qui poi verranno fuori come son venute fuori gli altri settori della Costa Rica prima la costituzionalità poi la rilevanza costituzionale poi quanto no ci si può arrivare a tutto
Però vi viene detto che gli spot si possono fare
Perché in qualche misura diciamo la propaganda e da spocchia
Dove c'è il sì e il no non è complessa
Ma viene anche evocato il criterio
Che la propaganda è il bene primo e la pubblicità o sbaglio questo mi ha colpito quindi se la signora di Fininvest può immaginare a questo punto di farci da domani una caterva di Scotti
Abolendo totalmente il diritto alla propaganda come ha fatto
Per le elezioni politiche
Si viene si verrebbe a trovare in due casi ove su quelli che gli interessano ma pare che gli interessano solo quello del no può e questa un'operazione truffaldina ha una valenza truffaldina
No e si continua a discutere in otto utili no no no e via dicendo mentre sappiamo che i referendum sono quelli che sono e quindi va modulata eccetera
Quindi sia nel caso in cui la Fininvest si occupasse solo dei tre referendum
Per radio televisivi o dei quattro
Ci troveremmo a mio avviso in un forte conflitto
Perché censure Webber completamente pubblicità e propaganda no sugli altri su tutti gli altri referendum
è evidente dovrà vigilare che la sua pubblicità
Abbia uno spazio ecco rispetto a quello dalla propaganda no mi sembra che e lo diciamo quindi con per quel che mi riguarda sono confortato voi sapete
Dalla mia indignata protesta contro la Fininvest da due mesi a questa parte sono confortato adesso mi pare anche dalle ragioni che ci sono state riconosciute per le ragioni che ci sono state attribuite al di là tra l'altro e quindi questo in particolare mi sentivo di aggiungere punto ringraziando ancora molto
Il professor Caravita
Per questa cresciuta
Rafforzare il nostro Paese dichiara ma la scienza giuridica
La scienza applicata
Peppino Calderisi in particolare gli auditor introspettivi perché sono stati coloro che hanno formalmente no a nome dei comitati
Promosso questa azione
Era una registrazione andrà dal dieci maggio novantacinque con questo intervento di Marco Pannella termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio