"Il pluralismo dell'informazione, il messaggio alle Camere di Ciampi, il dibattito che si svolse a Montecitorio nel luglio 2002..." servizio realizzato con documentazione tratta dall'archivio di Radio Radicale

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio questa volta abbiamo scelto registrazioni recenti del luglio due mila e due
Quando nelle aule semideserte di Camera e Senato si discusse sul contenuto del messaggio dal Presidente della Repubblica Ciampi sul pluralismo dell'informazione messaggio più volte evocato in queste ore come all'origine
Nel rinvio alle Camere
Della legge Gasparri sul riassetto del sistema televisivo che escutiamo dunque una sintesi di quanto accadde a Montecitorio il venticinque luglio due mila e due interventi preceduti
Per una maggiore comprensione del tutto dalla lettura del messaggio del presidente Ciampi effettuata dalla presidente della Camera Casini
Due giorni prima
Onorevole presidente ho l'onore di trasmetterle il messaggio che avvalendomi della facoltà conferita dall'articolo ottantasette secondo comma della Costituzione invio alle Camere in materia di pluralismo e imparzialità dell'informazione
Voglia cogliere onorevole presidente i sensi della mia più alta considerazione
Il testo del messaggio inviato ci dal presidente della Repubblica è il seguente ne do lettura
Onorevoli parlamentari
La garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta
Si tratta d'una necessità avvertite dalle porte politica
Dal mondo della cultura dalla società civile
Il principio fondamentale del pluralismo sancito dalla Costituzione e dalle norme dell'Unione europea e ha colto in legge dello Stato il viluppo Attolini importante sentenze della corte costituzionale
Il tema investe l'intero sistema della comunicazione della stampa quotidiana e periodica al radio diffusione e richiede un'attenta riflessione sugli apparati di comunicazione
Anche alla luce delle più recenti innovazioni tecnologiche e della conseguente diffusione del sistema digitale
Il mondo appare sempre più un insieme di mezzi e di reti interconnesse che abbracciano l'editoria giornalistica la radio televisione le telecomunicazioni
Per quanto riguarda il settore della stampa
La legge cinque agosto mille novecentottantuno numero quattrocentosedici fissa limiti precisi alle concentrazioni e detta norme puntuali per la loro eliminazione ove esse vengano a costituirsi
Secondo i dati forniti dal presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella sua relazione annuale sull'attività svolta presentata il dodici luglio scorso
I limiti posti dalla legge alle concentrazioni in materia di stampa risultano rispettata
Per quanto concerne l'emittenza televisiva
Dopo la sentenza ottocento ventisei del mille novecentottantotto nella quale la Corte Costituzionale affermava che il pluralismo non potrebbe in ogni caso considerarsi realizzato dal concorso tra un polo pubblica un polo privato
Il Parlamento approvò la legge sei agosto novantadue centoventitré per disciplinare il sistema radiotelevisivo pubblico e private
Si tratta della prima legge organica
Che nel suo articolo uno dopo aver affermato il preminente interesse generale della diffusione di programmi radiofonici e televisivi definisce i principi fondamentali del sistema
Il pluralismo l'obiettività la completezza e l'imparzialità dell'informazione
L'apertura alle diverso Pinto opinioni tendenze politiche sociali culturali e religiose nel rispetto della libertà e dei diritti garantiti dalla Costituzione
La successiva legge trentuno luglio novantasette duecentoquarantanove hai scritto unito l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e ha dettato norme con le quali ha percorso precorso con lungimiranza il tema della cosiddetta convergenza multimediale tra telecomunicazioni e radio televisioni attribuendo all'Autorità indipendente competenza su entrambi i settori
Dato essenziale della normativa in vigore e il divieto di posizioni dominante
Considerate di per sé ostacoli oggettivi all'effettivo esplicarsi del pluralismo
La giurisprudenza costituzionale sviluppatosi nell'arco d'un quarto di secolo ha trovato la sua sintesi nella sentenza quattrocentoventi del mille novecentonovantaquattro
Nella quale la corte ha richiamato il vincolo imposto dalla Costituzione al legislatore di assicurare il pluralismo delle voci
Espressione della libera manifestazione del pensiero e di garantire in tal modo il fondamentale diritto del cittadino all'informazione
Questi principi hanno avuto conferma nell'aprile scorso nella sentenza centocinquantacinque due mila e due della stessa corte
Che richiamando i punti essenziali delle precedenti decisioni ha ribadito l'imperativo costituzionale
Secondo cui il diritto d'informazione garantito l'articolo ventuno dalla Costituzione
Deve essere qualificato e caratterizzato tra l'altro sia dal pluralismo delle fonti cui attingere conoscenze notizie
Così da porre il cittadino in condizione di compiere le proprie valutazioni avendo presente punti di vista orientamenti culturali politici differenti
Sia dall'obiettività e dall'imparzialità dei dati forni sia infine dalla completezza correttezza e continuità delle attività di informazione erogate
Tale sentenza e particolarmente blu significativa
Laddove pone in rilievo che la sola presenza dell'emittenza privata cosiddetta cosiddetto pluralismo esterno non è sufficiente a garantire la completezza e l'obiettività della comunicazione politica
Ove non concorrono ulteriori misure sostanzialmente ispirate al principio della parità di accesso delle forze politiche cosiddetto pluralismo interni
I principi e i valori del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione nel settore delle comunicazioni elettroniche
Sono stati richiamati hanno trovato sistemazione organica in quattro recenti direttive del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione Europea che dovranno essere recepite dai Paesi membri entro luglio del due mila e tre il contenuto di queste direttive e in sintonia con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea che nel secondo comma dell'articolo undici sancisce espressamente al rispetto del pluralismo e la libertà dei miti
Nelle premesse di tali direttive sono indicate le finalità d'una politica comune europea in materia di informazione
Viene in particolare definito il concetto di libertà di espressione precisando che questa comprende la libertà di opinione e la libertà di trasmettere informazioni e idee nonché la libertà dei mezzi di comunicazione di massa e il loro pluralismo
In particolare nella direttiva denominata direttiva quadro viene specificato che la politica odio visive la regolamentazione dei contenuti perseguono obiettivi di interesse generale
Quali la libertà di espressione il pluralismo dei mezzi di informazione l'imparzialità la diversità culturale e linguistica l'inclusione sociale e la protezione dei consumatori hanno appena dei minori
Si fa obbligo agli stati membri di garantire l'indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione in modo da assicurare l'imparzialità delle loro decisioni
è riservato grande spazio all'assetto del mercato e all'esigenza di assicurare un regime concorrenziale
Nel volgere di pochi anni anche l'Italia disporrà delle nuove possibilità che l'evoluzione della tecnologia mette a disposizione dell'emittenza radiotelevisiva
Questo sviluppo produrrà un allargamento delle occasioni di mercato
E rappresenterà un freno alla costituzione e al rafforzamento di posizioni dominanti pur necessaria considerazione delle dimensioni di chieste dall'esigenza della competizione nell'ambito del più ampio mercato europeo e mondiale
La legge trenta marzo due mila e uno numero sessantasei
Prevede in proposito che le trasmissioni televisive dei programmi e dei servizi multimediali su frequenze terrestri devono essere rabbia esclusivamente in tecnica digitale entro l'anno due mila e sei
E tuttavia il pluralismo l'imparzialità dell'informazione non potranno essere conseguenza automatica del processo tecnologico saranno quindi necessari nuove politiche pubbliche per guidare questa imponente processo di trasformazione e questo un problema comune a tutti i Paesi europei oggetto di vivaci dibattiti e di proposte innovative
Onorevoli parlamentare
La prospettiva della nuova realtà perché allora oggi il quadro normativo offerto dalle recenti direttive comunitarie e le chiare indicazioni della Corte costituzionale
Richiedono l'emanazione di una legge di sistema intesa regolare l'intera materia delle comunicazioni radio delle di pelle di fusioni dell'editoria di giornali e periodici ed i rapporti tra questi mette
Nel redigere tale legge occorrerà tenere presente per quanto riguarda la radio televisione ruolo centrale del servizio pubblico
Il trattato di Amsterdam che vincola tutti i Paesi dell'Unione Europea muove dal presupposto che sistema di radiodiffusione pubblica negli Stati membri direttamente collegato alle esigenze democratiche
Sociali e culturali di ogni società nonché dall'esigenza di preservare il pluralismo dei mezzi di comunicazione
Nell'atteso testo normativo dovrà trovare coerente sistemazione la disciplina dei tutela dei minori troppo spesso non tenuta nella dovuta considerazione nelle programmazioni delle emittenti televisive
è fondamentale inoltre che la nuova legge sia conforme al Titolo quinto della Costituzione che l'arte che all'articolo centodiciassette
Assegnato alle Regioni un preciso ruolo nella comunicazione considerando questa materia ricompresa nella legislazione concorrente
Insieme a quella della promozione dell'organizzazione di attività culturali che ne costituisce un logico corollario
Secondo la riforma costituzionale spetta allo Stato di determinare i principi fondamentali indette materna mentre alle Regioni e conferito il compito di sviluppare una legislazione che valorizzi il criterio dell'articolazione territoriale della comunicazione come espressione delle identità e delle culture locali
Nella definizione di tali principi fondamentali lo Stato svolge la sua essenziale funzione di salvaguardia dell'unità della nazione e delle identità culturale italiana
E si costituiscono la più valida cornice entro la quale Trovesi plica azione il pluralismo culturale ricchezza inestimabile del nostro Paese sorgente di libera formazione della pubblica opinione
La cultura questo è il mio convincimento profondo e il fulcro della nostra identità nazionale
Identità che ha le sue radici nella formazione della lingua italiana e che negli ultimi due secoli si è sviluppata in una continuità di ideali e di valori dal Risorgimento alla Resistenza alla Costituzione repubblicana
Nel preparare la nuova legge va considerato
Che il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione così come lo spazio da riservare nei mezzi di comunicazione alla dialettica delle opinioni sono fattori indispensabili di bilanciamento dei diritti della maggioranza e dell'opposizione
Questo tanto più in un sistema come quello italiano passato dopo mezzo secolo di rappresentanza proporzionale alla scelta maggioritaria
Quando si parla di statuto delle opposizioni e delle minoranze in un sistema maggioritario le soluzioni più efficaci vanno ricercate anzitutto nel quadro di un adeguato assetto della comunicazione che consenta all'equilibrio dei flussi di informazione e di opinione
Anche a tal fine la vigilanza del Parlamento
In coordinamento con l'autorità di garanzia potrebbe estendersi all'intero circuito mediatico pubblico e priva allo scopo di rendere uniforme ed omogeneo il principio della par condicio
Parametri di ogni riforma devono in ogni caso esteri concetti di pluralismo ed imparzialità
Dirette alla formazione di un'opinione pubblica critica e consapevole in grado di esercitare responsabilmente i diritti della cittadinanza democratica
Riassumo le condizioni fin qui le considerazioni fin qui svolto
Dalle quali emergono alcuni obiettivi essenziali
Specificazione normativa tenendo conto delle variazioni introdotte dalle innovazioni tecnologiche in continua evoluzione
Specificazione normativa dei principi contenuti nella legislazione vigente nella giurisprudenza della Corte costituzionale
Attuazione delle direttive comunitarie che l'Italia dovrà recepire entro il luglio del due mila tre
Definizione dunque Adro normativo per l'attivazione della competenza concorrente delle Regioni nel settore delle comunicazioni secondo quanto previsto dall'articolo centodiciassette del nuovo Titolo quinto della Costituzione
Perseguimento dello scopo fondamentale di meglio garantire attraverso il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione i diritti fondamentali dell'opposizione e delle minoranze
Onorevoli parlamentari
Ho voluto sottoporre ai rappresentanti eletti della nazione queste riflessioni
Perché avverto che sta a noi tutti provvedere per il presente al tempo stesso guardare al futuro
Prefigurando e preparando con lungimiranza
Un sistema di valori e di regole che salvaguardi e sostenga la vita e l'azione delle nuove generazioni
Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione delle reti di comunicazione e qualcosa di più di un avanzamento tecnico configura un salto di qualità
Multa il contesto nel quale si esplica la vita culturale e politica dei popoli apre straordinarie possibilità riconoscente di nuovi servizi di partecipazione di crescita individuale e collettiva dobbiamo vivere questo momento di transizione con consapevolezza e fiducia
Un processo di innovazione affidato alle forze della società
Promosso e accompagnato dall'azione pubblica in un'appropriata cornice normativa e la base per una nuova stagione di sviluppo morale e materiale della nazione
E questa una sfida che coinvolge tutte le istituzioni saper tradurre l'innovazione in una grande opportunità di formazione per i cittadini
Non c'è democrazia senza pluralismo e imparzialità dell'informazione
Sono fiducioso che l'azione del Parlamento saprà convergere verso la realizzazione piena di questo principio Carlo Azeglio Ciampi compra firmato da Silvio Berlusconi presidente del Consiglio
Il
Onorevoli colleghi
Sì amo gratti al presidente della Repubblica
Perché il suo messaggio nasce dalla fiducia e dar rispetto che il Di ripone nel Parlamento
Questo dunque il contenuto dalla messaggio inviato alle Camere dalla Presidente della Repubblica Ciampi il ventitré luglio
Due mila e due letto dalla presidente della Camera Cassini
E ascoltiamo adesso alcuni degli interventi che caratterizzarono nel dibattito che si svolse a Montecitorio il venticinque luglio di quell'anno il primo intervento è quello che pronuncio il socialista Bobo Craxi
Il messaggio del Presidente della Repubblica alle Camere solleva questioni centrali per la vita democratica del nostro Paese
Un messaggio opportuno più che mai ed è rivolto a tutto il Parlamento ma in particolare si rivolge alla maggioranza di questo Paese perché sappia affrontare in maniera convincente tutti i nodi che sono legati alla questione del pluralismo e dell'informazione
L'ingresso prorompente decisivo dei mezzi di comunicazione di massa impongono al nostro Paese e dalla politica
Un rigoroso adeguamento ed aggiornamento delle proprie normative sapendo nel calibrare con equilibrio e saggezza il proprio impegno legislativo se il capo dello Stato inteso richiamare la nostra attenzione
Vuol dire che egli al pari di molti di noi avverte che al nostro sistema democratico se ne affiancato uno nuovo
Che quello video Crati col che senza i necessari controlli senza robusti contrappesi produce squilibri vistosa iniquità e onorevoli colleghi noi
Lo sappiamo bene
Perché non possiamo non ricordare la vera e propria gogna mediatica a cui sono stati letteralmente sottoposti parlamentari uomini di Stato partiti letteralmente travolti dallo squilibrio informativo e dalla faziosità degli operatori dell'informazione e allora non ci fu nessun Presidente della Repubblica che osasse intervenire
Il problema è accentuato dall'impianto maggioritario del nostro sistema politico
E dal mutamento rapitori traumatico e dalla presenza di forze politiche nuove che esprimono sensibilità ed esigenze che non facevano parte del Vocabolario della politica sino ad un decennio orsono
C'è un problema generale
Che riguarda la riforma del sistema dell'informazione nel suo complesso la necessaria apertura della nostra azienda radiotelevisiva verso un modello di public company
Un controllo più robusto sull'informazione
E di tutta l'informazione pubblica e privato c'è un problema che riguarda la tutela delle opinioni delle minoranze e c'è un problema che riguarda la cultura nazionale e la nuova spinta di carattere regionalista
Noi che siamo stati nel passato nella maggioranza politica di questo Paese
Come ho detto prima abbiamo conosciuto tutti gli affetti perversi di una informazione che sfugge a qualsiasi tipo di controllo
Oggi siamo praticamente e drammaticamente alle prese con i problemi di una minoranza politica spesso ignorata dei mezzi audiovisivi
Ma proprio perché siamo stati noi
Socialisti repubblicani forse essenziale e determinante di questo Paese e noi non possiamo non vedere le anomalie gli squilibri che questo nuovo sistema politico contiene in sé
Il problema dell'anomalia
Che sembra essere il cuore dell'azione politica dall'opposizione
L'ONU ma li accetta esistente e vistosa
Risolverla con i divieti le censure manifestamente un'azione che porterebbe il nostro Paese verso una china signora sconosciuta
Ma è esattamente la ragione per cui l'imprenditore della comunicazione è sceso sul terreno della politica
Ma il problema esiste
C'è e non si può fare finta di non vederlo
Esiste un problema di equilibrio dell'informazione certamente ma su questo terreno l'attuale opposizione ieri in maggioranza di governo non detta affatto una grande prova di pluralismo
Esistono problema che riguarda la difesa dei professionisti dell'informazione ma non vi possono essere amici da tutelare a seconda delle stagioni
Michele Santoro fu cacciato dalla RAI di Siciliano così come fu cacciato Sandro Curzi
Onorevoli colleghi
Presidente La Repubblica è un arbitro cui non può essere tirata la giacca per la propria convenienza è il presidente di tutti e non di una parte
E l'esigenza che gli ha richiamato vale per tutti vale per il presente ma soprattutto per il nostro futuro
Le sue parole i suoi inviti ragionevoli devono essere presi sul serio ho concluso
Non possono essere accolti da sorrisi di circostanza o peggio dalla diffidenza ma neppure dello strumentale entusiasmo di parte
Il suo messaggio un'ottima base di partenza per una discussione che deve vedere innanzitutto la maggioranza di governo capace di dare su questo terreno delle risposte convincente
Così dunque a Bobo Craxi ascoltiamo adesso l'intervento dell'esponente di Rifondazione Comunista
Francesco Giordano
Noi signor presidente abbiamo condiviso lo spirito e la lettera del messaggio alle Camere del presidente della Repubblica
Non essendo un rito frequente un rito a cui il presidente
Fare il corso con disinvoltura è la prima volta che esso avviene esso ha un valore in sé
Quel messaggio secondo noi pone un problema sulla democrazia nel settore informativo e carica di significato la necessità del pluralismo
Evidentemente la massima istituzione del nostro Paese all'armata dalla situazione di forte anomalia che si è creata per il perverso rapporto tra i poteri economici e il mondo dalla rappresentanza politica
Nel caso specifico di una concentrazione economica nel settore dell'informazione la ferita e secondo noi doppia perché incide sulla libertà non solo a comunicare ma anche ad essere informati
Da questo punto di vista noi vogliamo dirlo apertamente senza infingimenti la legge sul conflitto di interessi che vi apprestate a licenziare non risolve alcunché
Anzi legittima la clamorosa commistione tra interesse pubblico è interesse privato
E cancella secondo noi
Quel fondamentale riferimento costituzionale sancito dall'articolo cinquantuno della carta che garantisce il principio di uguaglianza di tutti i cittadini alle cariche elettive dello Stato
I nostri padri costituenti teorizzava no e formalizzavano la separazione netta tra impresa e politica
Voi fate di scendere dalle ragioni dell'impresa la necessità della politica
E oggi proponete una modifica dell'assetto istituzionale del nostro Paese in chiave presidenzialista per evitare che le forme consolidate della democrazia possono essere d'impaccio alle ragioni dell'impresa
Plebiscitarie ISMU controllo mediatico e grandi concentrazioni finanziarie
Questi sono gli ingredienti che impastate per favorire e valorizzare in tempo reale gli interessi dell'impresa nella competizione sullo scenario globale
Come si vede oggi con grande evidenza liberismo e concezione persino liberale dello Stato confliggono fino ad essere oggi incompatibili
Proveremo a contrastare questa volontà e questi processi e ad aprire un'iniziativa di massa sul pluralismo reale del sistema informativo
In questo senso i richiami del Presidente della Repubblica sono ineccepibili e puntuali
Quando si cita la legge duecentoquarantasette del novantasette si fa riferimento alla necessità di superare le posizioni dominanti
Così come le due sentenze della Consulta citate che parlano dell'incostituzionalità della proprietà di tre reti private
Appare evidente che con la citazione delle sentenze si conferma che il pluralismo non può essere solo Esterno come qui è già stato detto ma deve essere anche interno vale a dire parità di accesso delle forze politiche
Il pluralismo a cui pensiamo non può essere quello sancito dalla logica bipolare signor Presidente questa logica non è scritta dalla nostra Costituzione fino a che essa non è cambiata
Ma quello che intreccia il profilo della rappresentanza parlamentare con il profilo di rappresentatività culturale e sociale del Paese
Ci sono voci soggetti realtà sociali critiche verso il liberismo è verso la guerra che vengono escluse e qualche volta addirittura interpretate dal sistema in informativo pubblico e private pessimo al punto fino al punto di essere percepite come diverso è nella loro natura e nella loro finalità
Ci sono comitati promotori di referendum sull'estensione dell'articolo diciotto sull'ambiente e sulla scuola
Bene questi nonostante avessero persino titolo giuridico a guadagnarsi uno spazio nel sistema informativo
Nonostante abbiano raccolto centinaia di migliaia di firme
Hanno avuto il silenzio più assordante dei mass media neanche una citazione nel servizio pubblico
Infine mi pare si possa porre uno stop mi spiace che non ci sia in aula prego il ministro Gasparri a tutte le frenetiche fantasie di privatizzazione di parti del servizio pubblico
La dimensione pubblica del servizio e per noi l'unica garanzia sul suo carattere di autonomia
Se il Presidente della Repubblica
Chiede un controllo da parte del Parlamento attraverso i suoi organi di vigilanza anche alle reti private
Evidentemente sente che l'informazione e la comunicazione sono beni e risorse strategiche che non possono essere manipolate fino al punto da alterare i consensi e prospettare omologazioni sul terreno culturale e di società
Così come bisogna definitivamente mettere da parte un dibattito greve
Aperto sulla RAI in chiave di devolution
Ci sono il Presidente Ciampi lo ha detto in maniera inequivoca
Fondamentali e insostituibili diritti
Dell'identità culturale nazionale su cui non non si può disinvoltamente soprassedere
Con la stagione del digitale e di internet
I principi di imparzialità e di pluralismo dell'import dell'informazione non possono essere una mera conseguenza automatica del processo d'innovazione tecnologica e vero esattamente il contrario oggi siamo di fronte ad un bivio
O si investe sul rilancio della centralità del servizio pubblico
Sulla sua autonomia per fondare una grande democratico operazione culturale o la mercificazione e lo Lomu l'omologazione alle culture di mercato di impresa sarà L'amara sorte che ci spetta
Questa politica e l'esatto contrario della logica spartitoria Trappolino del controllo sul servizio pubblico allude ad un'altra idea plurale e democratica di società
In cui culture diverse si confrontano
E se il caso confliggono in cui i soggetti Diversi le forze sociali e associative possano esprimersi questa nuova democratiche idea del servizio pubblico come grande azienda culturale del Paese non c'era ieri e men che meno c'è oggi
E io credo che sia tutto da costruire questo modello di società e per poterlo fare bisogna sconfiggere i mercanti gli imbonitori e i conservatori dell'oggi
Grazie onorevole Giordano l'onorevole Caparini
Grazie presidente
Colleghi
Riteniamo le dichiarazioni del presidente dalla Repubblica condivisibili ma tardive il pluralismo e la libertà di informazione sono condizioni fondamentali per l'esercizio dei diritti dei cittadini sanciti dalla Costituzione
Partendo da questo assioma abbiamo invano sperato di sentire la voce del Quirinale a difesa delle minoranze per la tutela della democrazia
Cito le parole del presidente anche quando la RAI dell'Ulivo cancellava la lega dalla tv pubblica
Venne messo in atto una vera e propria campagna di diffamazione di falsificazione e di censura siamo stati insultati e calunniati ogni nostro atto strumentalizzato ho taciuto a seconda della convenienza
Sono state cancellate in milioni di elettori identità e culture diverse istante dirigenti che vogliono ieri come oggi cambiamento
Ma dal Colle il silenzio assoluto
Come quando per il solo fatto di parlare di libertà dei popoli molti di noi non solo politici ma studenti operai liberi professionisti vennero processati e condannati sulla base di un codice fascista
La tv pubblica tacque mentre i nostri seri venivano perquisite dalla polizia giudiziaria o fatte oggetto di attacchi di gruppi estremisti
Presidente ho invano atteso l'intervento del capo dello Stato quando incredulo ho assistito alle faziose trasmissioni di Santoro o alle esiti esibizioni coprofagia e che di Luttazzi
Ho sperato in un richiamo al rispetto dell'etica professionale quando un direttore di rete dell'Ulivo si vantava di aver fatto perdere un milione e mezzo di euro elettori al centrodestra
Purtroppo dal Quirinale nessun messaggio nessun intervento
Eppure la legge di sistema proposta dalla loro governi di centro sinistra era impantanata da anni in commissione al Senato perché l'allora maggioranza di centrosinistra non riusciva a trovare l'accordo tra le sue numerose componenti
Registriamo con particolare favore richiamo al rispetto dei principi del federalismo nel servizio pubblico ma mi permetta un appunto
Compito precipuo del servizio pubblico non esclusivamente quello di promuovere l'identità nazionale ma di valorizzare e diffondere le diverse culture
Lo e identità locali come sancito dall'articolo undici del contratto di servizio tra ministero orari in attuazione della convenzione che regola il servizio pubblico
Anche qui Presidente paghiamo paurosi ritardi uno standard qualitativo ed una netta differenziazione dei programmi e radiati dalle reti private implica per il servizio pubblico innanzitutto che si liberi dalla etero direzionalità e dalle genera lirismo tipico del modello pubblicitario commerciale e cerchi la propria missione in un servizio sempre più autonomo dalle ideologie nazional popolare e sempre più pluralista
Nel quadro della modifica federalista della Costituzione e del processo di devoluzione in atto
Rivendichiamo quindi la paternità della vocazione federalista del servizio pubblico confermata dalla delibera del consiglio d'amministrazione della RAI del sedici aprile del due mila due
Dove si rileva tra gli obiettivi primari di immediati quello di un attenti cattivo federalista le vengono individuate tre linee strategiche
L'intervento l'informazione di professione e di prossimità con i TG regionale di RAI tre
La valorizzazione dei centri di produzione e la creazione di adeguati spazi quotidiani sulle reti
Quindi dallo stato di una rete regionale ancora allo stato embrionale si deve ora passare ad una fase più matura ed estendersi ad una segmentazione strategica dell'intero palinsesto
Attraverso una programmazione su base macroregionale che coinvolga le tre reti
Infatti la citata delibera del consiglio d'amministrazione RAI sottolinea come le trasmissioni dovranno avvenire in contemporanea differenziandosi per le tre zone geografiche
A tal fine si deve incentivare il passaggio di attività verso il più centri di produzione togliendo a Roma l'attuale monopolio culturale
Presidente non può scucire la coincidenza temporale del suo messaggio con la polemica intentata dal partito RAI che vuole riaffermare il primato della capitale anche sulla scelta degli uscieri
Interpretiamo quindi il suo messaggio con un rinnovato stimolo al Progetto federalista
Presidente abbiamo particolarmente apprezzato il riferimento ad una più severa regolamentazione dei programmi a protezione dei diritti dei minori
Un recente studio ha fornito gli ennesimi dati agghiacciante
Nella fase che va dalla nascita la fine della scuola elementare un bambino assiste in tv oltre otto mila omicidi e a cento mila atti di violenza
L'abitudine alla violenza favorita dalla televisione conduce alla lunga i giovani a perder la sensibilità morale e perfino ad indebolire la consapevolezza della differenza tra bene e male tra giusto e ingiusto
L'assenza o la sottovalutazione delle problematiche morali già di per sé è una scelta ideologica negativa e capace di produrre effetti diseducativa e di enorme portata
La televisione trasmette implicitamente una forma di banalizzazione della vita di relativismo e Dini nichilismo etico carico di conseguenze negative per la crescita dei nostri ragazzi
Un'altra ricerca vi invito a leggere gli atti della Commissione parlamentare per l'infanzia riferisce che un telespettatore viene sottoposto in media circa due mila cinquecento scende di erotismo all'anno
Quindi non solo la televisione non educa ma genera un popolo di guardoni
Violenza e pornografia solo due veleni distillati da questa scatola magica
Vi è la manifesta volontà di demolire i più attenti ci valori morali la fedeltà e il mutuo rispetto vengono ridicola i dati a vantaggio degli alti valori
La legge Mammì prescrive all'articolo trenta è che nel caso di trasmissioni radiofoniche o televisive che abbiano il carattere di oscenità l'emittente colpevole viene punita con pene previste dall'articolo cinquecentoventotto del codice penale
Anche qui presidente la legge rimasta quasi due lettera morta
Presidente Ciampi il suo invito a guardare il futuro è condivisibile
Ma non ci può chiedere dimenticare il passato nel quale abbiamo assistito all'impotenza delle istituzioni che avrebbero dovuto garantire pluralismo imparzialità e rispetto delle regole democratiche
Ed è la presidente che non c'è democrazia senza pluralismo e imparzialità dell'informazione lo sappiamo molto bene noi che l'abbiamo provato sulla nostra pelle che abbiamo vissuto alla censura del governo di centrosinistra
Proprio perché conosciamo ideale profondi pericoli per la democrazia
Pongo promuoveremo una legge di sistema che garantisca i parà il pluralismo delle fonti e dei programmi stia tranquillo Presidente la cultura del pensiero unico e dalla censura non appartengono a questo movimento
Grazie onorevole Caparini era il rappresentante della lega il venticinque luglio due mila e due durante il dibattito che si svolse a Montecitorio
Scusa messaggio dalla Presidente della Repubblica Ciampi inviato alle Camere sul problema dell'informazione
I prossimi interventi che ascolterete adesso sono quelli del rappresentante dell'UDC Follini di Francesco Rutelli della Margherita di Butti di AN di Fassino dei DS di Paolo Romani di Forza Italia
Signor presidente
è la prima volta lo abbiamo notato in tanti che un messaggio del Capo dello Stato investe i temi della libertà del pluralismo
Della imparzialità dell'informazione
Voglio dire subito che noi condividiamo quel messaggio
Che certo non merita alcuni rilievi critici
Ci sono sembrati del tutto impropri
Possiamo considerare questa circostanza
Il fatto che per la prima volta appunto il messaggio riguardi questi argomenti come lo sottolineatura della centralità che il tema della informazione riveste in tutte le democrazie moderne
E possiamo considerarla anche come un richiamo più particolare al fatto che questi temi rimandano da sempre non da oggi da sempre
Nel nostro Paese
Alla esperienza
Democratica rimandano ad una serie di anomalie che caratterizzano vorrei dire storicamente la questione del rapporto tra le strutture portanti dell'informazione scritta e televisiva e la vita politica
Rivolte a tutti maggioranza e opposizione le parole del presidente Ciampi hanno trovato in tutti o quasi tutti maggioranza e opposizione attenzione e consenso
Ora poiché su questi argomenti serve da tempo
Una polemica politica Cesa e qualche volta fuori misura
Credo si debba partire da quelle parole per cercare il minimo comune denominatore di principi e di regole che possano essere condivise sappiamo tutti per esperienza lunga quanto questa impresa sia difficile ma sappiamo anche tutti che se l'impresa non verrà neppure tentata alla lunga risulterà più debole la qualità della nostra stessa democrazia
Il messaggio del capo dello Stato pone il Parlamento e più in generale la politica di fronte a tre fondamentali doveri
Il primo dovere è quello di legiferare
C'è bisogno di una legge di sistema
Noi siamo ancora alle prese con una legge che risale a dodici anni fa
E in questo campo dodici anni possono costituire una sorta di era geologica
Nel frattempo in tutto il mondo è cambiato lo scenario tecnologico sono cambiati i codici della comunicazione sono cambiate le logiche dell'impresa
Abbiamo ricevuto in eredità una legge che segmenta il mercato mentre in tutto il mondo il mercato tende a integrarsi e a cercare sinergie sotto il segno della multimedialità
Rimettere mano a quella legge a quell'architettura del sistema dell'informazione significa mettere il nostro Paese le nostre impresa quelle di oggi e quelle di domani
Nella condizione di misurarsi con tutto quello che avviene al di là delle nostre ormai fragili e permeabili frontiera
Il secondo dovere è quello di liberalizzare rendere più competitivo e insieme più pluralistico un sistema che appare in qualche misura troppo chiuso
Negli anni Ottanta l'avvento della televisione commerciale ha rotto gli argini di un vecchio monopolio pubblico a cui tanti Dinoi e tanta parte della politica erano rimasti a lungo affezionato
Ma quella rivoluzione imprenditoriale è rimasta per così dire incompiuta
Le due grandi emittenti del nostro Paese si sono affrontate scontrate duramente e al tempo stesso si sono trovate ad assomigliarsi più di quanto la loro concorrenza e la loro contrapposizione lasciasse prevedere ora avvertiamo tutti che quel duopolio inizialmente liberatorio rischia di diventare un limite che ci proponiamo invece ricercare di oltrepassare
Liberalizzare significa anche ripensare l'ammissione del servizio pubblico una vecchia concezione vede nel servizio pubblico la proprietà dello Stato e un alto grado di dirigismo culturale e tempo di aggiornare quella concezione è tempo di considerare che tutta l'emittenza televisiva per la sua influenza grandemente pervasiva costituisce il servizio pubblico quale che sia la natura e il colore del suo assetto proprietario
E del resto se viene ipotizzato che anche la emittenza commerciale sia in qualche modo ricondotta ad una forma di vigilanza istituzionale addirittura parlamentare
Ne discende per conseguenza logica che la tradizionale divisione del campo tra pubblico e privato perde gran parte del suo significato
Avviare una graduale e progressiva privatizzazione della RAI oppure ripensare la RAI nella chiave della public company di un azionariato diffuso
Sottratta a un gioco politico che tutti abbiamo praticato fin troppo e di cui tutti abbiamo riconosciuto diciamolo non senza un qualche grado di reciproca ipocrisia la inesorabile consumazione
Queste parole d'ordine lungamente minoritaria nel dibattito politico hanno diritto ad essere ascoltate e io dico anche per quanto possibile ad essere praticate senza suonare né eretiche né sconveniente
Liberalizzare significa infine favorire un pluralismo imprenditoriale che non può certo essere determinato per decreto ma che può trovare in una diversa e più favorevole legislazione il suo terreno di coltura
Esiste un fine un terzo dovere a cui le parole del capo dello Stato fanno riferimento e il dovere più difficile e più controverso
Quello di assicurare che il sistema dell'informazione dando conto di tutte le voci in modo equo non alteri i termini della competizione politica
Su questo argomento possiamo fare ognuno di noi siamo abituati a farlo un discorso partigiano
Gli occhi dei nostri avversari sono pieni di pagliuzze e qualche volta di vere e proprie travi
Personalmente considero che sia una trave e non una pagliuzza la linea che la RAI ha tenuto nella campagna elettorale di un anno fa
è stata una linea militante che ha preso posizione nel prendere posizione ha disatteso le ragioni del servizio pubblico
E riterrei un errore lo dico con lo stesso spirito se oggi una maggioranza di segno diverso cercasse di fare lo stesso uso e magari lo stesso abuso di una televisione che dovrebbe essere di tutti e soprattutto dei suoi abbonati e spettatori
Ma un discorso partigiano non ci porta lontano alimenta le rispettive propagande fino a renderle rumorose e contemporaneamente irrilevante
Credo che dovremmo riflettere tutti sul fatto che in questi anni sono finiti i partiti che avevano insediamenti televisivi fin troppo robuste e sono fioriti e si sono affermati partitiche televisivamente erano figli di un dio minore
Continuare a pensare che l'occupazione degli spazi televisivi porti con sé come conseguenza inesorabile la crescita del consenso elettorale significa indugiare in una visione antiquata e pedagogica del rapporto tra informazione e politica
Questo non esime nessuno ovviamente dal dovere di equità nella rappresentazione di tutte le opinioni
Ci spinge però a considerare che l'equità non consiste nella lottizzazione dei minuti consiste piuttosto nella varietà delle opinioni del pluralismo degli angoli visuali
In una scelta di libertà e nella libertà di informazione e non è la sua divisione che dobbiamo cercare la ragionevole garanzia di quel pluralismo e di quella imparzialità a cui il messaggio del Capo dello Stato ha fatto riferimento esistono diritti della opposizione tanto più esigenti in un sistema almeno tendenzialmente maggioritario esistono limiti ben precisi che conosciamo all'esercizio delle prerogative della maggioranza
Esistono regole e doveri a cui il sistema dell'informazione tutto è tenuto a conformarsi
Esistono soprattutto libertà fondamentali che una informazione libera può coltivare e fare crescere e dentro questo perimetro di libertà e di regole che dovrà formarsi una nuova legislazione in materia
Noi per parte nostra vi concorre Remo lo dico al Governo con tutta la lealtà di comportamento e con tutta l'autonomia di pensiero con cui concorriamo alla vita e spero al successo di questa maggioranza
Grazie onorevole Follini
Onorevole Rutelli
Grazie presidente
Il capo dello Stato ha investito il Parlamento di una responsabilità che dobbiamo saper cogliere ha concluso il suo messaggio
Con queste parole non c'è democrazia senza pluralismo e imparzialità dell'informazione sono fiducioso
Che l'azione del Parlamento saprà convergere verso la realizzazione piena di questo principio
Non è un male oscuro
Quello che affligge il sistema italiano delle comunicazioni
Il male e chiaro
E perciò il Presidente Ciampi ha dedicato proprio a questo tema il suo primo messaggio in oltre tre anni di presidenza il Tredicesimo dalla nascita della Repubblica
Uno strumento usato con grande parsimonia dal complesso dei suoi predecessori
Dove il male
In nessun grande paese occidentale un singolo proprietario detiene il novanta per cento delle risorse del settore televisivo privato
In nessun Paese al mondo grande o piccolo orientale od occidentale questo singolo proprietario e anche capo del governo
A questa posizione dominante a questo vero e proprio rischio di monopolio dobbiamo mettere mano siamo pronti al confronto sul terreno tracciato dal capo dello Stato
Se invece si vuole dare solo un'ennesima prova di furbizia il confronto si esaurirà ancor prima di nascere
E non possiamo permettercelo presidente
Troppi anni sono trascorsi senza soluzioni e il male si è aggravato
La nuova legge
Dovrà contenere cruciali indicazioni dalla tutela dei minori all'incentivo all'innovazione tecnologica rappresentata dal digitale
Per reti tre che peraltro l'inerzia del governo e la mancata conclusione dell'accordo di Rai Way rischiano di rinviare nel tempo
Noi non pensiamo lo sa il Parlamento lo sa il governo lo sa il Paese ad azioni per cui regolare significhi impoverire
Disperdere o mortificare risorse e professionalità nel settore pubblico ma anche in quello privato
Sono tre i pilastri su cui la legge a nostro avviso dovrà ispirarsi il primo superare posizioni dominanti applicando la legge che prevede che ciascuno non possa avere più di due concessioni come ha detto il presidente Ciampi
E guai a tralasciare questi da parte del suo messaggio
Dato essenziale della normativa in vigore è il divieto di posizioni dominanti
Considerate di per sé ostacoli oggettivi all'effettivo esplicarsi del pluralismo questa normativa ma applicata come ha ripetutamente indicato la Corte costituzionale cui il presidente ha fatto riferimento
Nel messaggio va applicata senza ulteriori rinvii magari mascherati dall'attesa di innovazioni tecnologiche
Futuribili
Questo sarà un vero banco di prova della serietà delle vostre intenzioni signori del Governo
Non si tratta naturalmente solo di rispettare le leggi vigenti questa è una buona regola quando si discute di leggi future ma anche di creare le condizioni minime
Per una corretta liberalizzazione per il superamento delle posizioni dominanti non riteniamo si debba farlo
Mettendo in discussione il duopolio televisivo nell'unico modo possibile facendo entrare altri protagonisti del mercato
Televisivo e per questo restiamo legati all'obiettivo
Di mettere sul mercato una lepre media sette è una rete RAI riteniamo che si debba farlo con una revisione degli attuali divieti di incroci che ferme restando le barriere anti Peretti
Per chi detiene quote dominanti del mercato pubblicitario senza le quali la revisione degli incroci sarebbe solo un ulteriore regalo al monopolista TV consenta una maggiore e migliore convergenza tra diversi mezzi di comunicazione
Secondo la legge deve indicare i principi generali cui dovrà ispirarsi il servizio pubblico quest'ultimo a nostro avviso articolato su due reti resta una risorsa decisiva Ciampi lo ha ribadito un patrimonio di creatività capacità professionali e tecniche di primissimo ordine che ci batteremo sempre per valorizzare la riforma del titolo quinto presidente che introduce la legislazione concorrente delle Regioni in questo campo richiede che il Parlamento fissi i principi generali di quella che resterà la principale azienda culturale del Paese
Sottolineo in particolare due di questi principi
La riforma del meccanismo di elezione dei vertici RAI
E va sottratta alloggi che di maggioranza la prima volta questo avvenne con il cosiddetto decreto salva RAI erano due presidenti che dovevano fare con le designazioni uno aveva l'orientamento dalla maggioranza l'altro della minoranza
Si è sbagliato successivamente hanno non modificare la legge io credo lei lo ha detto Presidente Casini
Questa che abbiamo avuto l'ultima deve essere l'ultima per davvero
Il necessario poi equilibrio tra un servizio pubblico aderente alla ricchezza culturale e civile del territorio e a un'autentica ispirazione
Federalismo sta e i principi ispirati dal Presidente Ciampi cito di salvaguardia dell'unità della nazione della identità culturale italiana
Identità che ha radici nella formazione della lingua italiana e che prosegue la citazione si è sviluppata in continuità di valori dal Risorgimento alla resistenza alla Costituzione repubblicana non c'è spazio in questo Indirizzo per chi volesse in nome di un immaginario spirito padano trasformare la RAI in uno spezzatino
Privo di solidità strategica di funzione culturale
Di coerenza imprenditoriale terzo
La legge deve individuare gli strumenti per un'effettiva garanzia di pluralismo politico e culturale
Una garanzia che come prevede la legge Mammì
E come ha ricordato pochi mesi fa la Corte Costituzionale va assicurata
In tutto il sistema televisivo pubblico e privato visto che anche le tv commerciali sono concessionarie di un bene pubblico limitato
Come le frequenze
Di richiami generici signor Presidente al pluralismo è lastricata la via dell'inferno
Quindi niente appelli vuoti ma come indica il messaggio un sistema di garanzia
In un sistema di garanzia si può anche prevedere un ruolo del parlamento purché questo si limiti a indirizzi e vigilanza generali e non sia un passo indietro rispetto alla necessaria maggiore autonomia
Del sistema televisivo dalla politica
Ma deve ed è partito in particolare ma deve prevedersi innanzitutto un ruolo decisivo dell'autorità per le comunicazioni
Perché questo Possa esplicarsi davvero occorre rivedere il meccanismo di nomina del suo presidente del suo vertice e non può più essere affidato direttamente al Governo
Ecco un altro banco di prova della serietà delle vostre intenzioni
Signori del governo anche se voi oggi vediamo nella configurazione di quest'aula non lo dico per mancanza di rispetto verso gli oratori verso i colleghi presenti ma certamente un segno di non adeguata considerazione per l'importanza del momento istituzionale cui il messaggio del Capo dello Stato ci ha chiamato e l'assenza dei leader del Governo e anche delle forze politiche parlamentari e purtroppo eloquente
Noi agiremo signor Presidente con serietà cercheremo di seguire l'impulso del Presidente Ciampi un impulso che chiarisce l'alto ruolo e le funzioni tutt'altro che formali del supremo garante dell'assetto istituzionale attuale questo contesto stato molto significativo il richiamo allo statuto delle opposizioni fatto al Presidente Ciampi
E per me permettetemi di dire
Perché questo si è accompagnato proprio in questi giorni a due alquanto imbarazzanti svarioni istituzionali
Da parte del capo del Governo il quale prima schizzato disegno di un presidenzialismo che non può esistere e proprio la riaffermazione da parte del capo dello Stato
Di quelle che sono nel nostro ordinamento le sue funzioni di custode della Costituzione e di garante delle istituzioni ha evidenziato tutta la differenza tra rifletta chi gestisce
Da chi guida l'esecutivo e chi interpreta
La correttezza
E si fa garante della vita delle istituzioni e poi anche ahi noi questo espediente tattico
Di tattica politica sovrapposto ad un atto del Capo dello Stato precisamente disegnato dalla Costituzione al di fuori delle prerogative del Presidente del Consiglio dei ministri
Concludo
Presidente ricordando che per quanto ci riguarda di questa serietà dell'impegno sui temi che riguardano le grandi regole della vita democratica e appunto lo Statuto del governo dalla maggioranza all'opposizione
Noi continueremo ad occuparci con intransigenza in particolare sul tema del conflitto di interessi
Se voi non accetterebbe di rendere la legge in discussione in Parlamento o meno indecorosa e meno inefficace scriveva
Colui che tutti consideriamo il padre della separazione dei poteri
Secondo un'esperienza e Terna chiunque abbia del potere e portato ad abusarne
Si spinge scrive Montesquieu finché non trova dei limiti
Perché non sia possibile abusare del potere è necessario che tramite la disposizione delle cose il potere fermi il potere il compito del Parlamento non è quello di votificio
Non è come quello di quei cori di tragedie greche che si lamentavano o al massimo esprimevano stupore
Qui nel parlamento c'è il potere democratico che controlla indirizza legifera sanziona l'esecutivo qui il Capo dello Stato ha incardinato un processo che deve portarci attraverso un limpido e leale confronto a decidere
Siamo chiamati a farlo noi siamo pronti a farlo la ringrazio
Grazie onorevole Rutelli
Onorevole Butti
Grazie presidente
Noi siamo lontani mille miglia da chi considera le parole del Presidente della Repubblica Ciampi eccetto testualmente soltanto banali luoghi comuni come ha detto il senatore Cossiga
Ma è del tutto evidente che nel messaggio di Ciampi accanto ad elementi di indubbio interesse e di indubbio valore vi siano anche delle sollecitazioni che possiamo garantire
Non trovano impreparato il mondo politico nel governo né tanto meno il Parlamento non vogliamo polemizzare sul tempismo o sull'anacronismo del messaggio del presidente
Non vogliamo fare come chi ci ha preceduti dietrologia e nemmeno ci affascina sapere se Ciampi nel suo messaggio intendesse parlare a nuora perché suocera in parlasse a nuora perché suocera intendesse come si suol dire
Noi riteniamo che sulle parole del Presidente non sia utile né tanto meno consigliabile speculare politicamente
Ciampi ha inteso comunicare alle Camere utilizzando uno strumento che previsto dalla Costituzione il proprio punto di vista in materia di informazione non è un atto straordinario ed anzi ci auguriamo che anche su altri temi
Il Presidente della Repubblica
Pazza sapere il proprio pensiero alle Camere e credere
Che il presidente abbia voluto mettere in mora il paramento o il governo
è una forzatura che non conviene a nessuno
Non conviene al centrodestra anche al governo da poco più di un anno non conviene al centrosinistra che al governo c'è stato per cinque anni lasciando irrisolti tutti i problemi legati al mondo dell'informazione e della comunicazione
E al Presidente Ciampi va riconosciuto un grande merito quello di avverrà riportati in Parlamento in queste mura un dibattito che si era sviluppato in modo disorganico
E assai disordinato sugli organi di stampa
Che hanno amplificato anche l'ignoranza nel senso di non conoscenza della materia di alcuni interventi e hanno infatti il dato inutili e sterili polemiche
Certamente quindi non è la sede più idonea ma il dibattito sull'informazione era già in corso mi piace ricordare la relazione del Presidente Cheli
Che il dodici luglio durante la presentazione dell'attività dell'Authority per le Comunicazioni in un suo passaggio ha chiesto chiaramente
Al Parlamento
Una nuova legge di sistema ma ancor prima vorrei ricordare l'impegno del ministro Gasparri risaliamo a maggio
Quando istituì una commissione ad hoc per parlare per elaborare una seria riforma del sistema radiotelevisivo e potrei concludere dicendo che in questo ramo del Parlamento
Giacciono diverse proposte di legge sul riordino del sistema televisivo presentato presentate da più colleghi di più gruppi in rappresentanza di più partiti politici
Può quindi essere considerato un fulmine a ciel sereno il messaggio del Presidente o è meglio definirlo un valido autorevole e prestigioso contributo al dibattito in corso
Non è opportuno speculare politicamente sulle parole di Ciampi se volessimo farlo noi dovremmo ricordare che il centro sinistra in venticinque anni non ha saputo forse non ha voluto
Risolvere il problema del sistema lasciando che il mitico mille centotrentotto ormai definitivamente consegnate ai posteri e alla storia
Ma Cissé negli armadi della commissione competente al Senato presieduta dal senatore Petruccioli con lo stesso Petruccioli che oggi guida la Commissione di vigilanza sulla RAI
Quanti litigi tra i partiti del centro sinistra in quella maggioranza e cosa invece sono sostanzialmente diverse ora perché in materia di informazione e di comunicazione e l'abbiamo dimostrato più volte il centrodestra è compatto
Ma è anche consapevole per questo tende la mano al centro sinistra
Che una legge così importante di riordino del sistema radiotelevisivo debba avere il massimo del consenso parlamentare
Estendiamo poi un pietoso velo sulla legge relativa al conflitto di interessi che avreste potuto risolvere rapidamente
In cinque anni di governo questo non significa o quanto meno questo cosa significa ed è una domanda che pongo ai colleghi della sinistra significa che intervenire legislativamente e farlo in modo organico
Su materie così delicate anche sconfinate non è facile per nessuno e voi avete dimostrato che per il centro sinistra addirittura è stato impossibile
Non siamo chiamati a rimediare una legge occasionale contingente utile a tamponare qualche falla che si è aperta qua e là ma siamo chiamati a forgiare un provvedimento di ampio respiro
Di lungo respiro legato anche all'incredibile processo di innovazione tecnologica che in corso che è stato più volte richiamato anche dal presidente Ciampi nel suo messaggio una legge attesa
Da decine di migliaia di operatori che ancora oggi navigano a vista attesa da milioni di cittadini
Qui siamo chiamati a volare altro colleghi a volare alto per affrontare nel modo migliore una riforma multimediale che sia figlia del nostro tempo così come era figlia del suo tempo la legge Mammì nel mille novecentonovanta che si fotografo il sistema dell'epoca ma che oggi pazze Arata e che non fosse una grande legge questo fu chiaro da subito
La superficialità delle CISL attore venne a galla immediatamente perché fu lo stesso presidente della Repubblica
Allora Presidente del Consiglio nel mille novecentonovantatré ad istituire un comitato interministeriale per studiare la riforma della legge Mammì quindi colleghi
Una legge di sistema che dopo tre anni già necessitava di riforma
Nemmeno quel comitato interministeriale ideato da Ciampi
Funzionò tanto che per tornare sul tema il centro sinistra attese il mille novecentonovantasette e lo fece con un'altra leggina superficiale un'altra leggina pavida senza coraggio contingente la legge Maccanico
Quella che viene ricordata solo perché in teoria avrebbe dovuto spedire sul satellite Rete quattro
E congelare le risorse pubblicitarie per il terzo canale RAI ovviamente in teoria noi non vogliamo ricadere nell'errore commesso e reiterato di affrontare superficialmente vastissima materia la legge che auspichiamo dovrà guidare guidare la rivoluzione digitale che è fissata per il due mila e sei anche se ha una data forse ottimistica
Forse la più ottimistica per quanto riguarda le previsioni
Europei europee dovrà fare proprie le risultanze del dibattito sul conflitto di interesse che dopo la pausa estiva terminerà al Senato dovrà eliminare il divieto di incroci tra editoria e televisione per far crescere le aziende e dovrà ridefinire l'ammissione del pluri citato a volte a bandiera servizio pubblico
Bisogna ridisegnare la funzione istituzionale del servizio pubblico
Individuandone esattamente anche il profilo qualitativo non ci bastano le quote di servizio pubblico vogliamo la qualità del servizio pubblico
E arrivando se sarà il caso anche come chiede l'Europa alla separazione contabile per far capire al cittadino utente con trasparenza e con chiarezza quali siano i programmi
Appunto di servizio pubblico pagati dal Canone e quali no e non fu un politico
Cari colleghi
Ma un professionista dalla televisione
Ad avere l'idea di identificare anche con apposita segnalazione visiva i programmi del servizio pubblico affinché la RAI potesse veramente come dice lo slogan fare di tutto con la pubblicità ma di più con le risorse del canone
Fu Giovanni Minoli uomo del centro sinistra epurato dalla RAI di sinistra uomo del centro sinistra reintegrato solo recentemente a RAI Educational alla faccia della lottizzazione del centrodestra
Dobbiamo pensare anche ad una legge che garantisca l'accesso al servizio pubblico e recepisca le direttive europee in materia di pluralismo perché non è più possibile assistere a trasmissioni di approfondimento
E vengono trasformati in pulpiti dai quali conduttore di turno proclama senza alcun contraddittorio le proprie inconfutabile verità assurgendo ed è questo il paradosso poi anche al ruolo di vittima e allora ci domandiamo ma i vari Biagi vari Santoro soci ci sono sentiti lambiti dai richiami del Presidente Ciampi
E ancora intendiamo un pluralismo di testate o intendiamo pluralismo ovviamente ed è stato di uno collegata alla all'orientamento culturale e politico pure un pluralismo all'interno delle testate all'interno delle trasmissioni perché il problema è qui
Dobbiamo dircelo senza ipocrisia
E ancora ci consentirete di rivedere quella che è una delle leggi più liberali del mondo quella sulla par condicio
Quanto meno per sfilare il mondo dell'emittenza locale da quel provvedimento emittenza locale che è stata vilipesa umiliata colpita da questa legge soprattutto in campagna elettorale mentre la carta stampata poteva
Essere libera di fare ciò che riteneva più opportuno
E Ciampi ha fatto un richiamo anche sulla tutela dell'infanzia
è importante stabilire per legge le sanzioni ministro Gasparri attivissimo su questo fronte
Unificare tutti i codici di autoregolamentazione
Ma un altro richiamo portante del messaggio e quello sulla chiamiamola così RAI federalista
E anche invocato la conformità della nuova legge ovviamente al Titolo quinto della Costituzione ha ragione perché non è più procrastinabile un chiaro confronto sul tema
Perché il presidente parla citiamo testualmente di comunicazione come espressione dell'identità delle culture locali
Parla cioè di federalismo dei contenuti
Che era l'elemento fondante delle battaglie non solo della lega ma di tutto il centrodestra non parla ancora di federalismo societario che cosa ancora diversa dal decentramento dalla produzione Rai è stata fatta troppa confusione
In questi giorni
E c'è chi invece parla tre tanto chiaramente di federalismo societario perdonatemi questo neologismo ma credo che renda perfettamente le idee
Coinvolgendo le Regioni gli enti locali in venti piccoli chiarimenti piccole RAI
Magari correndo anche il rischio di trasferire in periferia i tanti problemi dell'azienda che ancora non sono stati risolti e anche i governatori regionali non sono tutti d'accordo ma comunque il dibattito iniziato nessuna preclusione però attenzione
E mi avvio alla conclusione
Perché questa seconda ipotesi
Se non armonizzata se non ammortizzata
Troverai secco contrasto del mondo dell'emittenza locale quello stesso mondo che in tutti questi anni senza alcuna risorsa pubblica senza canone
Ha garantito un autentico servizio pubblico nelle zone più recondite nel territorio nazionale
Al nord come al sud in ogni nostro collegio elettorale c'è una piccola seria meno seria televisione locale e in aula c'è il ministro Gasparri che più di ogni altro ha mostrato attenzione verso il mondo dell'emittenza locale
Noi non facciamo anticipazioni sul futuro della RAI
Non vogliamo ingessare o anticipi il dibattito anticipare le nostre posizioni non parleremo di azionariato popolare di privatizzazione di holding ma il dibattito è aperto
Noi dubitiamo che l'attuale commissione di vigilanza sul servizio pubblico possa estendere le proprie competenze anche nell'ambito privato sono altri agli organi preposti basterebbe ovviamente far funzionare quelli ma anche su questo argomento siamo pronti a discutere
Alleanza nazionale auspica che il Parlamento possa essere coinvolto quanto prima
In un dibattito politicamente adulte maturo
Tecnicamente esaustivo
Non solo per dare risposte definitive a milioni di utenti a decine di migliaia di operatori che come dicevo prima navigano ancora
Nel buio ma anche per far comprendere al centrosinistra la volontà politica e la capacità di questo governo della sua maggioranza e del ministro delle comunicazioni che sta tentando al momento con successo di mettere ordine nel far West che ha ereditato grazie
Grazie onorevole Butti onorevole Fassino
Il Presidente Ciampi come tutti sappiamo
Una persona prudente
E anzi proprio per la sua prudenza riconosciuto dalla nazione intera come Presidente di tutti gli italiani
Se dunque ha ritenuto di dover ricorrere per la prima volta da quando è presidente del
Allo strumento straordinario del messaggio alle Camere io credo che di per sé questo solo fatto
Sottolinea non solo l'urgenza
Di affrontare con leggi adeguate un nodo cruciale per la nostra democrazia
Ma anche la gravità della situazione attuale
Che vede configurarsi sui rischi seri per un effettivo pluralismo
E per il diritto di tutte le parti politiche a vedere compiutamente rappresentate diffusione proprio pignola
Non è certo casuale che il messaggio presidenziale
Reciti per dieci volte la parola imparzialità
E per diciannove la parola pluralismo
Principi che sono stati riaffermate in venti undici discorsi dal Presidente Ciampi in diversi sede negli ultimi mesi
E non sfugge a nessuno
Che l'eccezionalità della forma scelta dal presidente sottolinea la preoccupazione per una sordità e un'insensibilità di troppi
è chiara la preoccupazione di fondo che ispira l'intervento del Presidente Ciampi
Il pericolo vero di ogni democrazia moderna e cioè l'affermarsi del consolidarsi nell'informazione di posizioni dominanti che possono influenzare distorcere la libertà d'accesso alle fonti dell'informazione televisiva
E dunque il pluralismo culturale e politico
Insomma il presidente della Repubblica svela al Paese l'esistenza di una patologia che consiste in un'idea sbagliata della libertà
Un'idea della libertà come licenza indiscriminata di una maggioranza al di là di ogni regola
E gli attacchi al giornalismo al mondo della cultura e perfino alla satira che sono venuti dal centrodestra dallo stesso presidente del Consiglio indicano che quella patologia e purtroppo radicata nella politica italiana
Sì perché la comunicazione e libertà
Più è libera più forte diventa l'esercizio del diritto di scelta dei cittadini
E tanto più seria è una simile preoccupazione quando si pensi all'esistenza di gravi situazioni di fatto che configurano già di per sé nel caso italiano rischi gravi di posizioni dominanti
Visto che il Presidente del Consiglio detiene come imprenditore tre reti televisive la principale società di pubblicità la principale casa editrice del Paese due quotidiani il principale settimanale di attualità politica
Situazione anomala a cui si aggiunge l'esistenza di risolti i conflitti di interesse che riguardano in questo delicatissimo settore appunto la propria opposizione stessa del capo del governo
Ne basta come ci ricorda ancora il Presidente Ciampi
Affidarsi allo spontaneo procedere dell'evoluzione di tecniche perché il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione non potranno scrive al presidente essere conseguenza automatica del progresso tecnologico
Saranno necessario nuove politiche pubbliche
Scriveva un uomo autenticamente liberale come l'ex presidente Einaudi
La Costituzione degli Stati moderni è fondata sul principio della maior pars della maggioranza
Eppure continuava Einaudi noi sentiamo di non essere persuasi sentiamo che vi può essere una tirannia del cinquantuno per cento altrettanto dura altrettanto odiosa come la tirannia dell'uno e dei pochissimi su cento parole non dissimili
Da quelle usate dal presidente quando scrive nel suo messaggio
Parla nel suo messaggio di uno statuto dell'opposizione e delle minoranze in un sistema maggioritario ritrova le soluzioni più efficace nel quadro di un adeguato assetto della comunicazione proprio perché è grande il pericolo più preziose allora sono le indicazioni che vengono dal messaggio del presidente io credo che sia responsabilità di questo Parlamento accogliere queste sollecitazioni
Serve un assetto garante di una vera concorrenza e pluralismo per tutti i soggetti che hanno un ruolo nella comunicazione
Mediante una liberalizzazione che non esaurisca l'informazione televisiva nell'attuale duopolio dominante RAI Mediaset
E che valorizzi energie competenze attraverso l'ingresso il rafforzamento di nuovi attori nel sistema lo diciamo senza alcun intento punitivo penalizzante anzi
Proprio perché un'azienda come Mediaset rappresenta un patrimonio di lavoro di professionalità e di conoscenze
Tanto più è necessario sottrarla sospetti di collusione con il potere politico vederle inserita in un sistema che favorisca una concorrenza reale e non fittizia
E allo stesso modo noi consideriamo di importanza strategica la necessità di difendere e valorizzare e qualificare il servizio pubblico
Finalità come anche indicato nei trattati europei e nelle relative direttive ricordate proprio dal presidente Ciampi non è venuta meno per il solo fatto che il settore ha conosciuto un'evoluzione tecnologica accelera
La RAI rappresenta la più grande industria culturale italiana
Una risorsa fondamentale un patrimonio prezioso per la crescita costante dell'identità nazionale dell'unità del Paese
E serve per questo una RAI liberata da condizionamenti e conformismi da estemporanea ipotesi di riorganizzazione politica logistica e tecnica che ne deprimono il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione
E serve un nuovo e più incisivo ruolo delle autorità di garanzia di controllo di vigilanza
Che ne rafforzi i poteri non solo per riparare la situazione di squilibrio oggi esistente ed evidente ma anche per permettere al nostro Paese un ruolo da protagonista nel futuro industriale del settore e nella prossima convergenza digitale
Risulta chiaro allora qual è l'intento
No rituale ma invece forte e in questo senso anche alto e nobile del messaggio del alle Camere del Capo dello Stato
E noi crediamo che non solo il Parlamento debba porre con mano a mano con urgenza la nuova legge di sistema e noi insieme alle altre forze del centrosinistra presenteremo una proposta di legge
Ma si deve aprire nel Parlamento e nel Paese una riflessione nuova e più matura rispetto a quella fin qui compiute
Vi è una sorta di angustia di insufficienza un prevalere di punti di vista tattici o gretta mente condizionate da interessi di parte
Che ha caratterizzato la discussione sulla riforma del nostro sistema radiotelevisivo e la spessa complessa vicenda del conflitto di interessi
Né si può tacere che nella stessa conduzione del servizio pubblico televisivo
Di questi ultimi mesi ha prevalso una Inés de quo una inadeguatezza una esaltazione smodata dello spirito di maggioranza che contribuisce a rendere ancora più preoccupante lo scenario per questo invitiamo ancora una volta a riconsiderare la legge sul conflitto di interessi e nel prossimo esame qui alla Camera dei deputati ad aprire finalmente un confronto vero per una legge seria ed efficace
E qualora ciò non avvenisse noi pensiamo che la legge di sistema debba essere l'occasione non solo per a dare attuazione all'indicazione del Presidente Ciampi ma anche l'occasione per riprendere i temi non risolti dalla legge sul conflitto di interessi
Ma la questione è che il Presidente ha voluto porre al Parlamento oltre il pur cruciale nodo dell'assetto del sistema informativo
Pone un problema più generale di assetti istituzionale del nostro Stato l'onorevole Fassino a tempo e sono armi sorvegliato io non le
Mi mi mi sembrava appunto chiedo se no no in questo caso schiera tre minuti anticipo
Proprio perché il pluralismo delle ed imparzialità dell'informazione costituiscono strumento essenziale per una democrazia compiuta non sfugge a nessuno come spia di fronte a noi il tema di come dare compimento ad una transizione istituzionale incompiuta
Noi sappiamo che la trasformazione dell'assetto politico avviato dal novantadue non è approdato ancora ad un assetto definitivo
Abbiamo avviato la trasformazione federalista dello Stato ma il quadro delle norme che regola la vita di molte pubbliche amministrazioni ancora figlio dell'assetto centralistico fino ad oggi vigente
Ne è stata introdotta quella Camera delle Regioni e dei poteri locali che darebbe coerenza rapporto tra assetto federale dello Stato e assetto federale del Parlamento
Abbiamo introdotto legge elettorale di tipo maggioritario ma regolamenti e norme che vigono nelle assemblee rappresentative rispecchiano logiche proporzionalisti che e delicati istituti parlamentari basta pensare alla Giunta per le elezioni la Giunta per le autorizzazioni a procedere le commissioni d'inchiesta
Si stanno trasformando da organi di garanzia in strumenti di battaglia politica che la maggioranza USA contro l'opposizione
Abbiamo introdotto de facto una forma di indicazione del primo ministro con l'indicazione del nome dei leader delle coalizioni nei simboli sottoposte al voto degli elettori
Senza che a questo corrispondesse alcuna riforma del governo e dei poteri di chi lo presiede
Potrei continuare
Ma credo che bastino questi esempi a dire che il tema delle riforme istituzionali e capitolo aperto che richiama le responsabilità di ciascuno
E noi questa responsabilità sentiamo di dover onorare
E per questo la ripresa dell'attività parlamentare avanzeremo proposte che consentano di dare all'assetto istituzionale della Repubblica forma compiuta e chiaro
Proposta che senza ricorrere assedi speciali dovranno trovare la loro sede naturale di confronto discussione e decisione in Parlamento e nelle sue commissioni ordina vi diciamo con altrettanta chiarezza che non ci interessa discutere di forme plebiscitarie
Non riteniamo che sia opportuno né utile per la democrazia italiana che vi siano forme di elezione diretta del Presidente della Repubblica o del capo del governo
Né tantomeno riteniamo utile la coincidenza della figura del Presidente della Repubblica con quella del capo dell'esecutivo
Noi riproponiamo la proposta che l'Ulivo indicò nel suo programma del novantasei del due mila uno
Legge elettorale maggioritaria a doppio turno
Indicazione preventiva del premier da parte delle coalizioni e dei partiti che si presentano alle elezioni affidando così ad un unico voto dei cittadini la scelta della maggioranza governativa e del capo dell'esecutivo
Rafforzamento dei poteri del capo del governo sull'esecutivo estensione di maggioranze qualificate nelle materie di rilievo istituzionale rafforzamento dei diritti dell'opposizione a cui vanno assicurate precise garanzie e tutte
E in questo quadro quello statuto dei diritti dell'opposizione che come ha ricordato Ciampi ritrova nelle norme sull'informazione un cardine essenziale
C'è bisogno insomma e ho concluso Presidente
Di un colpo d'ala collettivo
Che proporzioni tutto questa materia rispetto alle più vere e più alte finalità di salvaguardia democratica
Sottraendola ai rischi di una riduzione personalistica delle istituzioni
Una democrazia è forte e sana quando sa pensare le proprie regole non in ragione degli interessi dei singoli tanto meno di un singolo per quanto forte e potente possa essere ma in funzione di una difesa rigorosa e imparziale delle prerogative dei tutti
Ed è in fondo proprio questa consapevolezza che ispira mi pare il messaggio di Ciampi e noi a questa stessa consapevolezza intendiamo ispirare le nostre responsabilità e i nostri comportamenti grazie
Grazie onorevole Fassino l'ultimo iscritto è l'onorevole Romani ne ha facoltà
L'alto richiamo del capo dello Stato che condividiamo e sottoscriviamo pienamente
Si fonda su un principio con il quale tutti noi dobbiamo confrontarci
Adeguare il sistema della comunicazione alle nuove evoluzioni tecnologiche
Preservando e anzi estendendo il pluralismo dell'intero sistema
In coerenza con questo principio la maggioranza di governo stanno già lavorando ad un nuovo quadro di regole che proprio a partire dalla rivoluzione digitale in atto
Sappia trasformare questa nuova straordinaria opportunità di potenziare la capacità informativa del sistema della comunicazione in un quadro di nuove norme
Quello che occorre e a cui si deve puntare e insomma legge in positivo
Senza aprioristica e contrapposizioni imposizioni punitive e ripiegamenti rivolte al passato ai quali troppe volte in questi ultimi anni abbiamo assistito occorre invece una legge che dia più opportunità tutti
Più opportunità ai cittadini di essere informati
Più strumenti per le imprese per crescere ed essere competitive non solo in Italia
Più occasioni alle istituzioni alla pubblica amministrazione per mettersi al servizio della collettività
Si crea una nuova prospettiva per mettere da parte ogni polemica e senza contrapposizioni strumentali
In coerenza con il rito del Capo dello Stato
Quindi dare vita a una legge innovativa che apra anziché comprimere la straordinaria potenzialità di crescita e di moltiplicazione degli spazi informativi e di comunicazione che l'evoluzione tecnologica oggi consente se è vero infatti che il pluralismo e la pluralità dell'informazione
Sono i fondamenti della democrazia
Non devono più accadere episodi come quelli di un anno fa di un uso deliberato e strumentale del servizio pubblico che del pluralismo dovrebbe essere per definizione il principale interprete
Per demonizzare colpire una ben definita parte politica è sufficiente questo semplice principio per individuare quei fondamenti che dovranno ispirare la nuova legge di sistema in sintonia con i richiami del Capo dello Stato
Come ci ha ricordato proprio in questi giorni il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l'avvento del digitale terrestre ormai previsto e regolamentato non solo in Italia ma in tutti i Paesi europei
Cambia in modo radicale la prospettiva che ci fa guardare con ottimismo al nostro futuro che può fare esprimere tutte le potenzialità di crescita del sistema
Anziché immaginare soluzioni ispirate alla penalizzazione e alloggi che ormai definitivamente superata
Ecco perché credo che la nuova normativa possa e debba tradursi in cinque capisaldi fondamentali che trovano piena rispondenza nel messaggio del Capo dello Stato
Il primo l'ulteriore accelerazione per giungere il prima possibile con efficacia alla trasformazione del sistema televisivo con il passaggio dall'analogico al digitale
Si tratta infatti di una rivoluzione vera e propria
Che modifica strutturalmente gli spazi di comunicazione e di informazione sia nel numero moltiplicando lì per quattro cinque volte sia nelle modalità di fruizione consentendo approfondimenti ed interazioni sinora impensabili
Occorre quindi individuare tutti gli strumenti dalla pianificazione delle frequenze alle sperimentazioni dalla produzione alla distribuzione dei decoder
Sino agli incentivi per la loro diffusione perché tale passaggio che da solo apre il sistema senza nessun intervento di di di tipo diciamo ideologico possa essere rispettato e accelerato
Il secondo
Come ricordato anche dal presidente Ciampi occorre arrivare ad un quadro legislativo che affronti nel suo complesso l'intero sistema della comunicazione
Anche questo caso per dare più opportunità a tutti impresa e cittadini e istituzioni
Proprio grazie alla irreversibile convergenza digitale multimediale sarà quindi opportuno anche sulla base dei precisi riferimenti normativi in materia e delle esperienze recenti negli Stati Uniti
Eliminare vincoli anacronistici tra stampa e televisione
Ma anche individuare criteri efficaci e rispettosi sia delle esigenze del pluralismo sia delle dimensioni e della competitività dell'impresa al fine di definire soglie limiti per la tutela della concorrenza
Il terzo punto
Occorrerà affrontare con decisione il problema non più rinviabile della riforma del servizio pubblico radiotelevisivo e da questo punto di vista non si potrà che seguire la strada che da anni abbiamo indicato
L'apertura del capitale della RAI a un insieme di soggetti che anche in questo caso rappresentano una opportunità di crescita non solo per la RAI ma per l'intero sistema
Utenti cittadini gli stessi dipendenti RAI istituzioni quali Università e Fondazione
Che hanno l'opportunità di partecipare al capitale di una nuova Public Company dell'informazione e della comunicazione
E questo una strada non solo regina Ale ma anche progressivamente percorribile per dare dignità autonomia e indipendenza a un servizio pubblico che troppo spesso si è perso alla ricerca di una sua identità
Il quarto l'estensione della vigilanza del Parlamento sul sistema nessuna preclusione a parlare sul tema anche se è bene ricordare che l'Italia si è dotata di uno strumento di governo e regolamentazione del sistema della comunicazione l'autorità deputata proprio a una vigilanza sul nuovo sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni e sulle sue evoluzioni tecnologiche
Occorre quindi riflettere se non sia opportuno percorre una direzione già da noi intenzionalmente tracciata ad esempio in occasione del disegno di legge sul conflitto di interessi di potenziamento ulteriore dei compiti della stessa autorità e della sua capacità di intervento
Ampliamento dei compiti da definire e coordinare con i poteri di indirizzo e vigilanza del Parlamento
Quinto
Appare irreversibile l'introduzione del nuovo assetto televisivo di un quadro normativo che tenga conto della modifica della nostra Costituzione secondo quanto previsto dal nuovo Titolo quinto
Recentemente abbiamo assistito a polemiche e contrasti sulla localizzazione produttiva del sistema pubblico
Ma anche questo dibattito nasconde sostanzialmente la necessità di una maggiore attenzione alla complessa articolazione politica e culturale del sistema Italia
Il pluralismo e la rappresentazione di quelle diversità che sono sì sociali culturali e politiche ma anche geografica pluralismo verticale ma anche orizzontale
Siamo in fondo cercando di definire il ruolo del servizio pubblico che soprattutto nel campo dell'informazione aperte virgolette valorizzi il criterio dell'articolazione territoriale come espressione delle identità e delle culture locali
Io ho citato come ben sapete in modo letterale una frase del messaggio del Presidente della Repubblica
Ci saranno altre occasioni per analizzare in profondità quale sia il ruolo del servizio pubblico dibattito che si protrae negli anni e che non è mai stato risolto
Vorrei solo aggiungere che se da un lato contestiamo il fatto che il sistema pubblico dell'informazione possa diventare organo di parte
Dall'altro non siamo nemmeno interessati a un'informazione cloroformio esatta ed appiattita sul potere sul palazzo
Siamo tutti molto sensibili e la presenza nei telegiornali di ogni partito dal più grande al più piccolo
Ma siamo veramente sicuri che ad esempio i problemi dei sette milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà siano adeguatamente rappresentati nel sistema complessivo dell'informazione
Siamo proprio sicuri che le problematiche della sicurezza dei cittadini dei più piccoli paesi del profondo Nord invasi da poche decine di clandestini violenti e di fatti in regimi di coprifuoco dalle nove di sera in poi si erano conosciuti da tutti
Siamo proprio sicuri libere ha rappresentato il senso della solidarietà
Nei confronti di chi cerca asilo nel nostro Paese non per importare criminalità ma per cercare scampo dalla corruzione dalla repressione dalla povertà dei paesi d'origine
Ma come dicevo prima è un dibattito che avremo modo di approfondire cinque punti qualificanti sui quali ci sono idee precise e dunque in piena sintonia con il messaggio del Capo dello Stato
Cinque punti sui quali maggioranza e governo voglio intervenire presto e con proposte significative al contrario di quanto avvenuto nella scorsa legislatura con la passata maggioranza
Senza alcuna volontà di contrapposizione ma sulla base di precisi principi aprire il sistema un maggiore pluralismo moltiplicando le voci senza farne tacere nessuna o qualcuno in particolare
Favorire le opportunità di crescita per i cittadini le imprese le istituzioni accrescendo le innovazioni tecnologiche in atto
Rinnovare il servizio pubblico radiotelevisivo trasformando nelle caratteristiche salienti per avvicinarle cittadini incentivando le prerogative positive per l'intero sistema
Dare complessivamente più competitività al mondo della comunicazione dell'audiovisivo non solo all'interno del nostro Paese ma anche in chiave europea
Sia chiaro non vogliamo percorrere scorciatoia strumentali o soluzioni di comodo come qualcuno maliziosamente vorrebbe far credere
Vogliamo innovare profondamente dando opportunità tutte di crescere sostenendo l'evoluzione e l'alfabetizzazione tecnologica del nostro Paese conservando e sviluppando il tasso di pluralismo del sistema
Se su questo terreno sul terreno positivo delle riforme sarà possibile intraprendere un dialogo costruttivo con le opposizioni proprio sulla base del monito del capo dello Stato questo sarà prezioso
Altrimenti qualora prevalga la politica faziosa e strumentale questa maggioranza come ha già fatto in passato se assumerà fino in fondo le proprie responsabilità
Riformando in senso moderno e innovativo anche il sistema della comunicazione
E vincendo questa impegnativa scommessa sul piano dei contenuti e non delle polemiche dello Rizzante sul piano della crescita complessiva della comunicazione il Paese anziché delle strumentalizzazioni politiche grazie
Era una registrazione del venticinque luglio due mila e due con questo intervento dal parlamentare di Forza Italia Paolo Romani pronunciato alla Camera nel momento in cui si discuteva il massaggio data dal presidente Ciampi inviato alle Camere sui problemi dell'informazione si conclude qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio in precedenza avete ascoltato interventi
Da presidente della Camera Casini
Ti Bobo Craxi socialista di Giordano di Rifondazione Comunista di Caparini della lega di Follini dell'UDC di Rutelli della Margherita di Butti di AN e di Fassino dei DS