"1ª Conferenza Nazionale per il Lavoro" - organizzata dal Dipartimento Nazionale per le Politiche del Lavoro di Forza Italia

Primo passaggio forte
Il referendum e sicurezza venduti dopo la partita farlo fallire
Portare colto attenersi che caracolla referendum certa attingono da una certa parte l'uomo è un fatto parte spetta dall'Acea
E mi diverto e la costituzione da parte dei cittadini per ritenere utile o meno referendum quindi parlo palline la precondizione tappa Bertola
Abbiamo veramente pentiti impegnati fino in fondo
Per superare utilizzare questa opportunità che che viene data e anche i verbali tavoli da un po'al testo di riforma di lungo termine
Performante
Come Raffaele Bonanni al tema di questo pomeriggio di referendum
Poco fa
Stiamo al microfono Robert dolore
Quorum
Unitamente comunque Manetti puntualmente atomo pur non comunque
In un lavoro punto Robert De Lorentis presidente internazionale un cucù
Io ringrazio prima di tutto
Fiera internazionale
Vorrei non per fare l'artiglieria ma riconosce questo
Questi ambiti
Quanto orari sia
Da riconoscere a questo governo e a Forza Italia
Il coraggio di aver affermato
Prima di tutto attraverso il libro bianco
Alcune verità che erano sotto gli occhi di tutti ma che nessuno aveva il coraggio di sotto
Libro bianco
Sia detto con il coraggio dell'innocente di un bambino che Herrera nudo
Il coraggio di aver rivendicato al Governo il proprio ruolo che è quello di governare affermando che la concertazione è una cosa bella ma finché non produce in blocco e allora va superato e allora il governo delle
Il coraggio di aver ampliato la platea
Delle parti sociali dei soggetti al nel campo del lavoro includendo anche le libere professioni
E i consulenti del lavoro
E anche quando scordiamo
Che le polemiche sono facili il mondo della settimana scorsa titolava
Presunto contrasto attacco delle professioni
Al governo ma non dobbiamo scordare che e professioni dialogano qualcuno può anche rivendicare ma questo governo parla con le proprie mentre quello che lo ha preceduto voleva cancellare delibere per dal panorama italiano
Un plauso vorrei fare anche per aver dato conseguenza libro bianco di Dobbiaco una fotografia ma il Governo
Lavoro mister lavoro
Con i suoi collaboratori si sta orrendo operativamente per dare le acque l'azione a quelle che sono dare soluzione a quelle che sono le problematiche indicati dal libro bianco
Sono temi anche scottanti
Dire che la formazione non è efficace ok spesso è stata gestita più nell'interesse di chi la faceva
Chi la proponeva che non chi doveva essere formato è una verità
Essere conseguenti bisogna avere il coraggio di come si sta facendo
Di agire per cambiare le cose voleva aumentare la percentuale di donne al lavoro
è un obiettivo però va di pari passo con politiche attive concrete
Come si sta facendo non promuoviamo la creazione di asili nido
Nei posti di lavoro certamente diventa un esercizio di stile e dire che vogliamo favorire il lavoro delle donne
Collocamento una riforma del collocamento che arriva con vent'anni di ritardo meno male che è arrivata
Tutto il sistema collocamento italiano era ancora costruito sulla richiesta numerica di avviamento al lavoro e sulla gestione delle graduatoria e non su politiche attive sull'incontro fra domanda e offerta del lavoro
Un incontro nel quale giustamente la riforma riconosce un ruolo ai consulenti del lavoro
Sono certo sapranno esserne degni perché il consulente del lavoro sono uno dei soggetti
Staff fra datore di lavoro e lavoratori che ne tenne contatto questi due mondi e che certamente avrà occasione di favorire l'occupazione
I provvedimenti varati sono certamente perfettibili
Rigorosi per quanto riguarda i controlli ma come ha già detto qualcuno prima di me
Finalmente sono creati non con il pregiudizio di controllare le anomalie di controllare chi non vuole rispettare la legge noi abbiamo vent'anni di legislazione più italiana costruita soltanto in funzione degli evasori in totale sfiducia in quella che è la maggioranza dei cittadini italiani che vuole vivere nel rispetto delle regole
Certo non possiamo rinunciare come
Tutelare il lavoro cosiddetto precario le collaborazioni coordinate e continuative vanno
Rimesse nel loro alveo naturale però come anche questo qualcuno ha detto prima di me non possiamo neanche obbligare tutti a lavorare perché dobbiamo tener conto che qualcuno ha ben contento di lavorare in maniera in maniera precaria non tutti vogliono lavorare a tempo pieno e a tempo indeterminato
Quindi mi avvio alla conclusione per dire che
Anche la contrattazione collettiva è uno strumento certamente insostituibile
Però uno strumento che non può essere omnicomprensivo non può coprire ogni spazio
Che ogni situazione regionale locale o aziendale ha una storia asse e quindi alla contrattazione collettiva
Il compito di stabilire le condizioni minime del lavoro ma alla contrattazione decentrata quello di sfruttare le opportunità là dove ci sono certamente non dappertutto ci saranno
Gli imprenditori hanno necessità di certezze nel mille novecentottantadue si fece una riforma dell'indennità di anzianità
Perché il costo di quello strumento trasformato poi il trattamento di fine rapporto non era preventivabile è lo stesso problema che ha dato dall'articolo diciotto l'articolo diciotto
Non credo venga contestato per il principio che afferma per il diritto a non essere rimossi da non perdere il proprio posto di lavoro se non per giusta causa o giustificato motivo quello che è in discussione sono le tutele
Perché non è pensabile
Un licenziamento possa costare miliardi corsa una causa andare avanti per anni ora addirittura si vorrebbe estendere questo sistema anche le aziende con meno di quindici di il figlio veramente mi auguro che questo referendum fallisca
Molto è stato fatto è stato avviato molto resta da fare è stato detto nel campo della previdenza nel campo della sicurezza sul lavoro nel campo della formazione e della legislazione decentrato
Noi come consulente del lavoro come tecnici della materia materiali applicatori poi delle leggi siamo pronti a fare la nostra parte vogliamo offrire la nostra collaborazione
A chi opera dal governo per tentare queste riforme
E dal punto di vista umano vogliamo essere vicini e solidali con chi ha rischia del proprio per attuare queste riforme quindi un grazie sentito a Biagi che non c'è più ma anche a Forlani Sacconi a Tiraboschi per è una vergogna che debbano tirare con l'arco grazie
Grazie a Roberto Lorenzi stiamo questo punto da quel momento
Renato Brunetta unico parlamentare docente di Economia un'economista di fama internazionale non corretti numerosi
Gattinoni tutte Capezzone ventiquattr'ore normale responsabile del dipartimento per il programma di Forza Italia
Ma
Non solo stessi tendiamo bene comunque tutti quanti qui versarla fuori da questo la a livello di governo a livello di classe dirigente del nostro
Della portata rivoluzionaria
Della portata rivoluzione
Dal punto di vista del riformismo
Tentata caratterizzata se potete lettere il tipo di te li fondo e venire qui dentro o dentro o fuori per per aver la cosa migliore
Grazie
Ripeto
Non so se ci rendiamo conto della portata rivoluziona dal punto di vista del riformismo
Sempre rappresentato il libro bianco degli altri
La legge Biagi
E i decreti delegati che via via verranno
Io non sto
Forse
Una sorta di stanchezza
Forse
In seguito anche alla effetti psicologici negativi dovuti
A tanti mi di conflitto ha tanti mezzi di stampa negative ha tanti mezzi di in
Non è più che un venire
Avvocato prego lavoro con la polizia
L'atomo
Non è piacevole che molti di noi
Viaggino da
Questo non riprodotte però tutti tanta
Tutt'altro
Dobbiamo gridare forte
La qualità
Valore
Di quello che stiamo facendo tutti quanti ciascuno per la propria fa
A volte però
Tocca anche un po'di stanchezza
Prima un amico mi diceva Dini a dibattere con Ichino e con Tito Boeri
Li vuole vedere
I lavori vuole più forti degli opportunisti
E i conservatori chi vuole più vedere tutte
Scusate sarà forse la stanchezza finito ieri la campagna elettorale inferiori pertanto nota questa mattina partendo alle sette va bene tra potente con la madre
Li vuole più vedere quando vedo tutte
Da oggi
Minimizza
Il decreto delegato
Quando quando
è stata
Compromissorio
Che non ha intaccato nulla
Il mondo dei garanti
E che ha scaricato tutt'
Gli outsider
Vito
Il costo delle rigidità dedica
Ipocriti
L'Ulivo quelli come Lourdes
L'unico che ha fatto ostruzionismo
Sulla riforma Biagi
Ha fatto ostruzionismo in Parlamento sulla riforma Biagi per un anno
Attaccandosi altre testo dello Statuto dei lavori e lui non ha realizzato attaccandosi alle necessità degli ammortizzatori sociali che lui non ha realizzato lasciando scadere la delega che aveva vinto dal Parlamento
Il popolo
Luglio azienda poveri assieme ai che sulle colonne del Corriere della Sera
Pensava
Negativi
Petto
All'accoglimento
Contrattata quando invece
Ne abbiamo pubblicato
Ne abbiamo piene le scatole
Formato
E poi alla fine rispondono sempre e comunque al richiamo della
Di uno con i biologi
E non sono assolutamente no non vengo a dibattere con il pino Tito Boeri
Perché non sono a
Del processo riformatore Ina
Dobbiamo averne noi l'acqua
Prima di e non farsi condizionare dei titoli di Repubblica o del ritorno o del Corriere del dobbiamo averne noi la porta l'impianto letale
E non quattro gatti come o
Non me ne voglia d'organi
Io chiedo le sale con il coraggio di dire le cose come stanno davvero
E magari anche tirando per la giacca
Gli amici dell'impresa stessa i casi di far domanda per i partiti
Ai dibattiti televisivi fra referendum particolarità otto
Quando due poveri disgraziati io e Cazzola teniamo in piedi
Tutta la posizione della Casa delle Libertà e pratica la
Signori svegliamoci
Se non faremmo inadeguati
Rispetto al marco via e quello che lui ha fatto
Quello che lui ci ha lasciato
E un'operazione di riformismo europeo che non ha l'eguale
Me lo dicono in Europa al Parlamento europeo
Noi lo sappiamo
Ma forse non siamo stati sufficientemente in grado di dirlo fuori
Di farlo capire fuori
E lo dico accorato
Perché basta dire varando riforme la grande riforma la grande riforma e poi non siamo capaci a sufficienza di comunicare
Oggi i giornali erano tutti molto imbarazzate rispetto a quanto ha fatto meritoriamente ieri
Perché non sapevano neanche i più negativi non lo sapevano
Dove attaccare
Lo stesso titolo di Repubblica
Quando questa riforma elimina i tre milioni di co.co.co.
Frutto della cattiva riforma di Tiziano Treu io l'ho detto in televisione la precarizzazione l'hanno fatta i governi di sinistra la precarizzazione del mercato del lavoro l'hanno fatta i governi di sinistra perché incapaci di scegliere tra le vere riforme e il cerchiobottismo ritenere i diritti
Sedicenti cioè i privilegi cioè le rigidità scaricando su tutti gli altri le necessità oggettive
Di flessibilità e la stessa ambiguità schifosa limacciose
Se l'ala sinistra sull'articolo diciotto non se ne può più è un regolamento di conti a sinistra questa vicenda sull'articolo diciotto
Con comperati che porta tre milioni in piazza sui diritti
Giù le mani dei diritti e poi non va a votare
Con D'Alema
Che voleva cambiare l'articolo diciotto nel senso che poi il governo ha realizzato il governo Berlusconi realizzato che preparo un dispetto a Cofferati dice che va a votare malus siccome intelligente grande statista non dice come vota
Però affida al fido Caldarola il fatto che va a votare il più a Caldarola e vota sì
Non se ne può più
Di questi schifosi
Schifosi
Limacciose
Infami
Insopportabile
Conservatori
Non se ne può più
Non se ne può più di questa CGIL che si è messa a fare il partito
E che poi vota a maggioranza
Se partecipare o non partecipare al referendum sull'articolo diciamo
Però posso dire una cosa
Sono molto amareggiato anche dalla Casa delle Libertà
Su tutto questo
Fa finta di niente
Se ne preoccupa poco salvo pochi Sire nei che tengono la produzione
E si parla d'altro
Questo il cuore del riformismo oggi in Europa
Lavoro e pensioni che sono due facce della stessa medaglia
Che sono il cuore
Per riformismo ma anche il cuore del cambiamento o si riesce su questo o si va tutti a casa in Italia in Europa si perde la sfida della competizione
E qui sembra che sia from fatto maniacale di quattro reti
Siamo qua
Un po'è un po'la
Non ne posso più
Non ne posso più
Non ne posso più
Ciò nondimeno
Per
Il rispetto e l'onore che si deve a Marco in bisogna andare avanti
Anche perché la strada imboccata e bisogna portarla fino in fondo
Abbiamo stiamo concludendo la prima fase è solo l'inizio sappiano gli Tino i tre euro
I boeri sappiano che è solo l'inizio
Sappiano che solo di
E metteremo mano alla riforma delle pensioni
Lega o non lega è ora di finirla
Con le pensioni di anzianità padane
La più grande stupidaggine mai mette a
In questo settore
è ora di finirla
E metteremo mano alla contrattazione
Agli accordi di luglio
Ci sono delle condizioni oggettive
Lei euro
I bassi tassi d'interesse il non più pericolo di inflazione
E finita con la politica dei redditi finalmente e lo dice uno che la politica dei redditi la portata in Italia la realizzata in Italia la linea nei lontani anni Ottanta ma la politica dei redditi erosa Confalonieri privo di c'è qualche nel quando eravamo insieme
Ma la politica dei redditi è un antibiotico che se preso oltre il necessario
Fa male agli organi la politica dei redditi una messa tra parentesi del mercato della libera contrattazione dei prezzi
Serve solo quando c'è un pericolo superiore oggi ha un obiettivo superiore labili infrazione
Lei euro
Ma quando ti e bassa inflazione quando l'euro era giunto
Beh la politica dei redditi è solamente scambio politico
Quella che e ha voluto la CGIL sul finire degli anni novanta
Io dò attengo Averno di sinistra la moderazione salariale tu mi dai a me potere politico non si muove foglia che la CGIL non voglio questo era lo scambio politico contro gli interessi dei lavoratori che si ritrovano ad avere salari bassi
Insopportabilmente va
Contro gli interessi del paese che si trova ad avere
Che si trova ad avere bassa produttività bassa
Competitività
Ecco è ora di dire basta la politica dei redditi di tipo neo corporativo in un momento in cui non serve assolutamente più e fa male al Paese fa male i lavoratori riprendiamo il sì riprendete vita libertà di contrattazione Bonanni
E venti Repubblica
Riprendiamoci la libertà di contrattazione
E grazie alle buone regole e grazie alle buone regole e grazie alle buone regole al buon dialogo sociale
Alla bilateralità allora ruolo dei dei contraenti nel gestire il loro destino grazie a tutto questo Riprendiamoci la libertà di contrattare per dare i lavoratori salari migliori
Legati alla produttività flessibili legati all'impresa de
Ne discutiamo da troppo tempo
E non lo realizziamo da troppo tempo su questo il Governo non c'entra entrano le parti che le parti a partire dalla Confindustria prendano il destino nelle loro mani la smettano
Ad ogni piè sospinto di chiedere le sale verdi o restare dal al governo
Il Paese ha bisogno di buona contrattazione come ha bisogno di buone regole
Le buone regole stanno venendo fuori adesso vogliamo la buona contrattazione con chi ci sta
Con chi ci sta questo è il modo per spiazzare il PdL il modo migliore per spiazzare CGIL
Dicevo si torni alla contrattazione
Il quadro delle regole quello che ci stiamo dando sarà sempre di più quello europeo
Noi abbiamo bisogno di flessibilità abbiamo bisogno di federalismo abbiamo bisogno di articolazioni territoriali quanto più possibile perché con la moneta unica in un'area monetaria non ottimale la qualità la produttività si trova a livello decentrato si trova nella sussidiarietà
Questa è la grande sfida
Che abbiamo davanti
Dobbiamo realizzarla con tutti quelli che ci stanno con le professioni
Con i sindacati dei datori di lavoro con i lavoratori con i giovani
Non l'unto l'uno contro l'altro armati
Ecco questo il modo migliore per rispondere a Marco per onorare ma
Ma occorre che tutto questo ritorni ad essere politica e non tecnica Litta di questo o quel ministro di questo o quel segretario questo è il centro
Della politica oggi la questione sociale e al centro della politica oggi in Italia e in Europa
Quando qualcuno propone una strategia europea
Di riforma delle pensioni subito mille distinguo non è Maastricht mai Lisbona
Ma non significa assolutamente nulla quando il problema è un problema europeo
O quando si distingue tra incentivi disincentivi Bonanni io ho fatto la proposta ed è quella più di buonsenso
Chi vuole andare in pensione
In via anticipata
Si vada con il metodo contributivo
A partire dal novantacinque novantasei
E voi vi opponete fieramente ma perché l'avete accettato per i neo assunti e per quelli che avevano meno di diciotto anni di anzianità perché loro sono figli della serva
Chi vuole andare in pensione di anzianità
E io non lo chiamerei disincentivo ma come calcolo equo della pensione però a farsi pagare le pensioni dai figli
Si vada con i contributi effettivamente versati pro-rata e pro-quota naturalmente
A partire dal novantacinque con il ricalcolo e con il ricalcolo sulla speranza di vita non mi sembra eversivo tutto questo eppure stiamo ancora qui
Anche amici della CISL e della UIL lasciamo perdere la CGIL a minacciare scioperi generali sfracelli
Su una cosa banale come questa
Ecco quindi e finisco e scusate il tono
Ma non ne posso più ma non le posso sinceramente più
E smettiamola con l'ipocrisia
Il paese non ha bisogno di ipocrisia
La gente che ci ha votato
Non ci vuole ipocriti
Non ci vuole timorosi
Non ci vuole impauriti
Noi qui non lo siamo certamente dobbiamo gridarlo alto fuori di qua
Con i fatti
Con le parole
Con la testimonianza
Chiamo Roberto Confalonieri
Presidente di conferire
Sia legato Confalonieri segretario generale del sindacato per la dirigenza pubblica membro nel comitato di presidenza del nella presidente euro mentre deputato al Parlamento e consigliere del Comitato economico e sociale della comunità europea
Troppe cose presidente di Amici io non fa Rollo lunghe riflessioni sempre state gli interventi estremamente interessanti ed importanti
Tuttavia se me lo consentite tre soli approfondimenti legati all'esperienza e alle responsabilità che ricopre
E parto dall'esperienza
Giovane dirigente regionale all'inizio degli anni settanta fu mandato da Bassetti a trattare con le delegazioni governative per le deleghe alle regioni era il cui mandato per trattare la delega della formazione professionale
La formazione professionale era decisamente la cosa di serie B la facevano perché motivo assistenziale grandi gli istituti religiosi che volevano tutelare il cittadino l'uomo
E per inserirla armonicamente del lavoro c'erano organizzazioni datoriali di lavoro di prestatori d'opera per l'organizzavano ma non era riuscita a capire la sua strategicità per il mercato del lavoro che d'altro canto era dalle origini ci son presenti imminenti sindacalisti pezzettino Mirri mi considero anch'io tale il primo contratto nazionale di lavoro viene fatto
Da un prete viene firmato da un prete in seguito alla ricostituzione di una scuola di formazione professionale per i tipografi
Dopodiché questi tipografi devono essere inserite lavori questo prete si assume la responsabilità della parte pubblica questo perché si chiamava Giovanni Bosco obietto a che santo
Ma e collego in maniera profonda la salvezza dell'economia del cittadino alla sua formazione e al suo inserimento armonico è corretto nel mondo del lavoro
Oggi non è più così ma vorrei fare un secondo passo prima di agganciarmi al atto importante che il governo ha fatto ieri la mia esperienza di parlamentare iniziò alla fine degli anni settanta e la prima cosa di cui fu relatore fu il relatore sulla riforma della formazione professionale
Ci trovavamo ancora a considerare e chi percorreva i sistemi scolastici formativi principali come persona che avrebbe potuto procedere ampiamente nel mondo del lavoro eccetera e la formazione professionale ancora per i reietti che non avendo capacità o possibilità economiche per i non riuscendo neanche farla via mento al lavoro
Facciamo discoli formazione professionali senza rendersi conto della grande potenzialità che rapporto scuola-lavoro dava la possibilità dello sviluppo del lavoro spesso e le regioni che rivendicarono a fondo questa loro capacità e trovare un Governo solitamente sordo
Il timore del Governo di rendersi conto dei saperi soprattutto del lavoro sul territorio come diceva Brunetta andava valorizzati
I grandi scontri dall'umore con i vari Mr lavoreranno su questo la valorizzazione dei saperi soprattutto del fare dell'intraprendere come cultura permanente della mobilità del lavoro
Oggi dicevo la cosa non è più così e mi ha fatto piacere
Sentirlo dalla dall'assessore regionale al lavoro alla formazione professionale che ha imparato bene è stato mio illustre allievo premio di anni Fabian Mita io son felice dei suoi grandi successi perché risento
Tornare in quell'assessorato la cultura che avevamo vissuto assieme lo racconterà modo poco tempo fa anche insieme sul territorio è questa cultura che la il vero valore aggiunto nel mercato del lavoro e del prodotto da un esempio e poi passo immediatamente alta cosa
Massi un paio di occhiali costa settanta euro al negozio il suo il valore del prodotto un prigione la pur sette euro il resto è intelligenza commercializzazione Desailly assistenza clienti e quant'altro
Ed è il settanta per cento della forza lavoro non è industriale
E terziario heavy e l'intelligenza e la formazione costante continua la capacità di scommettere i saperi nella mutazione della società
Sottosegretario Sacconi sarebbe interessante andare a vedere perché lo novantadue per cento degli incentivi che me lo diamo diamo alle imprese industriali quando settanta per cento del lavoro e terziario commerciale e commerciale avanzato forse anche di qualcosa andrebbe riletta nei meccanismi di sostegno al lavoro anche grazie al discorso delle sovvenzioni di Stato
Mi dicono che c'è una commissione in corso con lavori in corso al Senato mi aspettiamo con attenzione risulta
Chiudo col discorso formazione passo al secondo elemento
Io sono segretario generale della Contri quindi sindacato più grande della dirigenza pubblica
Un discorso grosso va fatto per il pubblico impiego
Quando si mise mano all'inizio alla riforma della Pubblica mista azione riforma che devo dire condite c'erano anche stia andando avanti molto bene questo mio sta andando in una maniera io penso spero favorito che si anche uno dei momenti di riflessione
Di queste verifiche che farete tra poco la viviamo con sofferenza si va avanti indietro discontinuità
Ma se è vero che molto probabilmente i due terzi di quello che fa la pubblica amministrazione come servizi devono uscire sull'esterno devono venire privatizzate nel senso di compartecipazione di una forte guida il pubblica e una gestione anche private
Il discorso della mobilità del lavoro sui servizi
Viene fuori come momento strategico per portare la macchina pubblica efficiente da tre milioni ottocento mila dipendenti e due milioni è un sistema di servizi alla persone all'uomo dignitoso capace che dà occupazione che dà costantemente risposta al dalla giustizia del del nell'erogazione dei servizi ai cittadini
Quando il ministro Sirchia sta parla di esternalizzazione dei laboratori e quant'altro
Bisogna stare attenti intanto non togliere delle legittimi diritti e di uguaglianza di diritto alla vita la salute dei cittadini ma bisogna stare attenti ricreare contemporaneamente questo sistema sia tramite un sistema di garanzie pubbliche la Regione Lombardia in questo bene a operato e che viene ha dato indicazioni
Da ultimo ed è il terzo ultima riflessione perché si è fatto tardi ieri all'hotel Excelsior Gallia Milano c'è stato un evento estremamente importante almeno per me
La dirigenza del commercio dei servizi eccetera che si chiamava finirà che attualmente si chiama
Mendace Alitalia
Ha fatto un patto con la dirigenza Publicola conferire per vedere se è possibile aver un me ne Ager pubblico-privato conto tale mobilità nei prossimi anni nella gestione dei servizi del terziario avanzato e hanno aderito alla Confedir
Io mi sento gravato di questa responsabilità ma vedendo i problemi dall'interno ho visto esaltato coro che ricevo cinque minuti fa
Nella boro è l'intelligente la formazione la preparazione uno dei massimi e laboratori del prodotto del reddito della capacità di reddito
E lì viene ulteriormente esaltato
Quindi son questi tre elementi sistema formativo un sistema fu una mobilità pubblico-privato e le nuove professioni il nuovo agire
La grande riforma industriale cambio a tutti la ricchezza il costume è finita
Se si dovesse andare avanti soltanto col sistema del del manifatturiero l'Italia le colonie finita
Noi abbiamo altri economie che sono quelle nuove che son quelle della nostra intelligenza della nostra capacità nosta inventiva e questa legge li aiuterà rendendo mobili lavoro laddove abbiamo la forza maggiore intelligenza e la creatività Grazia Sacco
Chiamo microfono il presidente di Confcooperative Luigi Marino suo intervento atteso
Prego e spegne
Intanto ringrazio Forza Italia dell'invito che mi fa devo dire anche se il tempo è veramente tiranno che
Con Forza Italia ne hanno lavorato bene in questo inizio di legislatura anzi in questo lungo periodo dalla sinistra rilettura d'oggi
Per difendere per sostenere la cooperazione autentica
Cooperazione di cooperative autentiche
Dopo il ringraziamento voglio anche aggiungere che se ieri il Consiglio dei ministri non avesse approvato
La riforma del mercato del lavoro perché ha approvato la riforma
Avrei detto la verità aperto con due considerazioni che comunque faccio
Una che sulle mercato del lavoro le diagnosi anche le terapie
Sono ampiamente note
Non è che ci siano delle strepitosi invenzioni da fare
Il problema è la differenza e che tra chi fa e chi non fa tra i governi che fanno nei tempi giusti alcune cose che non le fa
Qui è stato evocato poc'anzi dal professor Brunetta
La riforma che fece il centrosinistra con Tiziano Treu
Arrivò in ritardo Enrico male ha detto bene
Prendiamo per esempio il lavoro interinale era stato già introdotto in Italia in Europa da diverso tempo
Arrivo tardi in Italia
Ed è arrivato addirittura scomunicato un mostriciattolo che non ha confronto con il resto d'Europa
La seconda cosa quindi è importante che il governo abbia fatto e fatto nei tempi giusti
A seconda osservazioni siamo preliminare
E che quando non ci Sivo quando in Italia si vuole finirebbe in un intervento o comunque nel corpo dell'intervento si introduce ad un certo punto il fatto che questo è un Paese che ha bisogno di riforme strutturali
Ci si prende sempre salvo poi accorgersi che le riforme strutturali poi si fanno qualcuna di queste riforme si fanno e quando si fanno molti molti nel nostro Paese presi da spirito di conservazione resistono
Anzi si mettono di traverso
Anche qui mi ha impressionato l'ha già detto mi ha tolto di fatto l'argomento il professor
Brunetta le impressionato la dichiarazione
Di Tiziano Treu
Che questa sia una riforma moderata una può dire che questa non è la riforma che volevo
Ma che questa fosse una riforma timida che questa sia una riforma timbrica e certamente incominciare a mettersi di traverso una volta che si bocca la forte strada riformista
Ora io non credo che dobbiamo usare toni enfatici però è indubitabile che in un'economia moderna e soprattutto nella nostra economia la riforma del mercato del lavoro
è non dico la madre di tutte le riforme però è indubitabilmente il pilastro fondamentale uno dei pilastri fondamentale per lo sviluppo
Quindi quello che io dico Forza Italia come rappresentante della più rappresentativa delle organizzazioni cooperative italiane
E che Forza Italia e il Governo debbono andare avanti con coraggio sulla strada delle riforme coraggio di cambiamento
Quel coraggio che era indicato nel libro bianco e che mette al centro proprio la discontinuità rispetto modelli precedenti
Poiché questo detto sarete tutte cose giuste molte cose gran parte giuste
Io ritengo che debba sottolineare due temi politici
Il primo che riguarda indirettamente il mercato del lavoro e che vediamo come piccola e media impresa e cooperative con un grande Nuvolone che si addensa sull'economia italiana ed è Basilea due
Noi riteniamo che Basilea due sia un grosso pericolo per il nostro Paese
Per la piccola e media impresa per l'economia del nostro Paese e quindi bene ha fatto il ministro Tremonti a incominciare ad assumersi come come politica come governo
Un tema così rilevante anziché lasciarlo in mano alle tecnocrazia che ancorché guidata dalle banche centrali sono pur sempre delle tecnocrazia
Il fatto che le nuove normative sulla concessione del credito
Dovrebbero basarsi
Ovviamente più sul grado di capitalizzazione che su altri requisiti
La dice lunga sul fatto che il nostro Paese fatto da tante piccole e medie imprese cooperative non del tutto Capatti capitalizzate
Ho capito computerizzate con i requisiti previsti da Basilea due comporta evidentemente un grande freno può comportare un grande film per l'economia del Paese e l'altro Nuvolone
Che si addensa che è oggetto non solo gli interventi precedenti ma mi pare anche nella tavola rotonda di oggi pomeriggio e il referendum sull'articolo diciotto
Noi della piccola della del mondo imprenditoriale
Eppure commettere gravi errori rilevate dal professor Brunetta come quello di costituire il comitato di Noemi non attrezzarsi per fare propaganda
Siamo ovviamente contrari lo siamo perché siamo profondamente contrari nei contenuti a questo referendum lo siamo perché lo riteniamo diabolico nel per il mondo politico
L'effetto
Di una approvazione del referendum non avrebbe solo conseguenze però professor Brunetta sulla sinistra
Avrebbe riflessi molto gravi non solo sulle piccole e medie imprese sulle cooperative avrebbe un riflesso gravissimo sulla politica generale del nostro Paese
Perché questi avanzamenti questa discontinuità questo coraggio dimostrato con la riforma approvata ieri
Non potrebbe non subirne le conseguenze
E queste sono fatti emblematici dei danni che l'ideologismo può ancora creare nel nostro Paese incrementando il sommerso riducendo l'occupazione incoraggiare e soprattutto affossando l'economia
Ma il referendum mi porta
A fare le ultime tre velocissime considerazioni
La prima e che con il referendum se l illusione
La parte almeno di chi l'ha proposta
Che attraverso i referendum si facciano dei passi avanti nella tutela del lavoro
E nel dare lavoro
E invece noi pensiamo che il riconoscimento dei diritti del lavoro
Che il creare lavoro è sempre il prodotto di soluzioni legislative e contrattuali tra le parti
Condivise ed efficace
Per questo per la prima volta mi pare sono ad un pizzico di ritardo non ho sentito e me ne compiaccio la parola concertazione
Questo governo se caratterizzato anche qui in discontinuità rispetto ai precedenti per avere messo parte il metodo concertativo noi non abbiamo versato una lacrima
La concertazione nel nostro Paese soprattutto nella fase finale quando non si è trovato più di fare sacrifici e consentì e consistita spesso in un confronto e indecisioni
In un tavolo a tre tra governo i sindacati in modo specifico CGIL CISL e UIL
E la Confindustria
Tutto il mondo della piccola e media impresa del lavoro autonomo commerciale artigianale faceva un altro ci propone
Un girone di serie B mentre nel girone di serie A diciamo nei play-off
Orzo cavano altre forze per questo è importante ragione professor Brunetta
Di ritornare ad accentuare il metodo della contrattazione dalla contrattazione
Della Billary bilateralità
Noi chiediamo che il governo e ha fatto bene Sacconi nella diamo atto e l'avere dichiarato subito dopo l'approvazione della riforma di aprire come prevede anche la delega un tavolo con tutte le organizzazioni imprenditoriale e con tutte le parti sociali
Io aggiungo con tutto il su contenuti e su tutti gli argomenti previsti dalla delega
La seconda considerazione è questa
Noi gli Stati ci dice che nel due mila e due gli occupati sono stati trecento mi pare quindi trecentoquindici mila
Di cui con un aumento dell'uno e mezzo per cento rispetto l'anno precedente e che di questi centoquindici mila sono di nuovo lavoro di lavoro a tempo di lavoro al termine di lavoro a tempo parziale
Questi posti non sono certo arrivati perché sono passate le cicogne ma sono arrivati
Quattrini possiamo ovviamente aumentare questa percentuale
Però al di là del fatto di un'ovvia
Constatazione che più occupati solo sempre un bene assoluto per il Paese
Va bene sociale un bene economico un bene come veniva ricordato per le pensioni perché occupazione pensione sono ovviamente due facce della stessa medaglia
Però noi sappiamo attraverso questi dati incominciamo a trovare conferma
Che è un altro fenomeno sta marcando il nostro Paese sta avanzando
E quello che ha più possibilità di trovare lavoro stabile un giovane che è passato attraverso la flessibilità di quanto ovviamente non ne abbia uno che atteso a casa un posto fisso
I dati di Obiettivo lavoro della sul nostro società che adesso non c'è per linee di cui Prato Fellini era vice presidente e vicepresidente
Di Obiettivo lavoro ci dicono che una giovane su tre trovò occupazione al termine del lavoro interno del periodo di lavoro interinale e che il settanta per cento nel medio lungo periodo dodici diciotto mesi trova un'occupazione stabile
Quindi la flessibilità e indubitabilmente il filtro attraverso il quale l'impresa
Passa prove passa un lavoro definitivo e su questo versante io invito il governo invito sottosegretario Sacconi a incentivare maggiormente anche strumenti del passato come la formazione e lavoro e come l'apprendista
Ogni scelta però di discontinuità
Ogni scienza discontinuità
Deve essere portata però in fondo
Ecco ripeto con coraggio e con coerenza
Io voglio soltanto di questa dei lega ed è la riforma che ieri è stata approvata dal Consiglio dei ministri del Consiglio dei ministri sottolineare questo aspetto incongruente
L'introduzione che è avvenuta in un Parlamento sempre difficile da governare della cosiddetta clausola sociale per la somministrazione di lavoro
Queste sono è un po'come è avvenuto per il lavoro interinale cioè durante il percorso nei provvedimenti più innovativi vengono sempre introdotti motivi di freno elementi di freno che poi vendono più difficile più complessa
L'applicazione soprattutto meno efficace l'effetto che può produrre una scelta innovativa
Come si può infatti ipotizzare di abrogare una legge che vieta l'intermediazione di manodopera con quella di somministrazione di manodopera
Colgo sulle sue legale di lavoro lasciando di fatto assicura andò però un trattamento perché subentra
Uguale a quello dei dipendenti della l'impresa utilizzatrice
Beh ogni impresa ogni azienda applica il troppo deve applicare il proprio contratto
E quel contratto di riferimento non può più essere se vogliamo rendere più flessibile questa parte del mercato del lavoro prendere presidio omologarsi appiattirsi ovviamente per legge sull'impresa che
Che
Domanda somministrazione ultimo argomento
Che riprendo direttamente dal libro bianco
Ed è quella nota che nel libro bianco fu dedicata proprio da Marco Biagi all'impresa cooperativa l'impresa sociale
Credo che in quella nota che non leggo sono dieci righe
Ci sia tutta l'attualità del lavoro in cooperativa
Come un lavoro moderno con un lavoro diverso dal lavoro nell'altra impresa
Ora io qui non voglio stare a dire noti come anche dei convegni della mia organizzazione dei congressi che la cooperazione supera il dualismo tra capitale e lavoro tutte così le lasciamo agli studiosi
Io vengo al sodo indubitabilmente oggi la cooperativa offre una prestazione lavorativa al lavoratore al cooperatore che supera la cristallizzazione del nostro sistema giuslavoristico sul lavoro
E e rappresenta una soluzione più attenta
Ora questa su questo superamento di una cristalizzazione storica
Bisogna che Forza Italia il Governo lo dicano perché non non lo vedo non lo sento
Prove all'informazione c'è nonostante quel che si dica in politica
Per Forza Italia e per il governo
Ebbene queste moderna interpretazione della figura del sociologo oratore ha trovato a differenza che con i governi di centrosinistra
Nel governo di centro destra una applicazione lucida coerente
Ottima per creare nuova occupazione
E il movimento cooperativo che occupa settecentosettanta mila dipendenti e che lo scorso anno due mila e due sul due mila e tre su due mila e uno è un intatto del quattro cinque per cento rispetto l'uno e cinque per cento sono posizioni riscontrabili non solo dalle revisioni ma dalle posizioni INPS di lavoro subordinato
Ebbene il movimento cooperativo a oggi a disposizione una leva poderosa per creare occupazione
Sono state introdotte con i governi di centrodestra è stata introdotta una normativa che garantisce il socio cooperatore ed ampia flessibilità però questo significa che al governo lo chiediamo una coerenza di andare fino in fondo nell'utilizzo di questo strumento
Perché questo è uno strumento dello scorso anno dato venticinque mila posti di lavoro in più e già quest'anno ha creato sedici mila posti di lavoro in più grazie
Ora prima di chiamare Giorgio Rembado presidente dell'acido arrivato proprio Sandro Bondi che porta unico breve contributo un breve saluto
Sì Sando poi deputato dal due mila responsabile nazionale dei Dipartimenti e portavoce di Forza Italia grazie
Meglio desidero ringraziare
Di cuore senatore Fabbri responsabile nazionale del dipartimento lavoro per avere organizzato questo importante momento di questo importante momento di riflessione e di studio che per una fortunata circostanza
Avviene il giorno successivo all'approvazione da parte del governo di questa importante riforma del mercato del lavoro una riforma del mercato del lavoro intitolata
Al professor Marco Biagi
Io voglio ricordare
Brevemente
Il significato del lavoro dei dipartimenti
I dipartimenti nazionali di Forza Italia sono la cerniera sono una cerniera sono nello di congiunzione
Di raccordo fra forza Italia e sui gruppi parlamentari di camera di Senato il gruppo parlamentare europeo
Oltre
Ad avere la funzione di sostenere il lavoro dei nostri parlamentari i dipartimenti hanno in questo momento anche il compito molto importante di informare di divulgare il più possibile di diffondere a partire dagli elettori di Forza Italia nel Paese i risultati ottenuti
Dal governo rispetto al patto sottoscritto con gli elettori rispetto al piano di governo annunciato durante la campagna elettorale agli italiani
I dipartimenti in fondo sono del movimento politico di Forza Italia i guardiani del programma i guardiani del piano di governo che ripeto abbiamo annunciato agli italiani dovrebbero essere sempre di più e lo stanno divenendo
Grazie agli sforzi di parlamentari come senatore Fabbri
Dei polmoni dei veri e propri polmoni
Dell'attività di Forza Italia
Di proposte di idee di suggerimenti di indicazioni insieme all'ufficio programma di Forza Italia diretto dal professore amico Renato Brunetta al servizio di forza Italia in tutte le sue articolazioni
Sia politiche nazionali sia territoriali e ripeto di supporto al lavoro dei nostri parlamentari questo è il lavoro che svolgiamo
Che ha trovato oggi un momento particolarmente significativo di risultati concreti
Io voglio per terminare questo breve saluto
Svolge le una riflessione politica di carattere generale che mi sembra opportuna in questi giorni io credo che da parte di tutti
Vi sia una diffusa preoccupazione
Però uno scontro politico che nel nostro Paese sì va facendo di giorno in giorno sempre più esasperato sempre più violento sempre più radicale
Uno scontro politico senza pause senza pacificazione io credo che sia questa una contrapposizione politica fra le forze politiche fra maggioranza e opposizione che alla lunga
Può
Sfibra are
La nostra democrazia alla lunga questo scontro politico può avere il risultato di mettere a repentaglio il tessuto civile della nostra democrazia
Io credo che questa contrapposizione permanente questa delegittimazione reciproca
Tra le forze politiche non possa giovare in alcun modo agli interessi generali del nostro Paese
Certamente questo non giova al Governo
Che in queste condizioni politiche certamente può fare più fatica
A realizzare il suo piano di governo ma un clima di questo genere non dovrebbe giovare neppure ad una opposizione che abbia a cuore l'interesse generale del Paese ad un'opposizione
E dovrebbe avere un carattere costruttivo un carattere propositivo nell'interesse proprio del paese io penso che le reazioni in questi giorni di fronte a questa riforma
Approvato dal governo dimostrino appunto che l'opposizione rinuncia ha questo carattere
Propositivo questo carattere propositivo questo carattere costruttivo per il bene del Paese a favore di posizioni radicali che peraltro nulla hanno a che fare con il merito e contenuti veri reali del provvedimento in questione
Io credo che
Sarebbe profittevole per intero paese se fra maggioranza e opposizione ci fosse un confronto fondato sui contenuti reati e ci fosse un confronto e una competizione per il bene del Paese ci fosse cioè una competizione su chi fa meglio le riforme
Su chi ha più capacità di cimentarsi sulla sfida della modernizzazione e della riforma del nostro Paese io penso che vincerà la gara finale non chi fa più polemiche politiche ma chi saprà dimostrarsi più quel rendite
Rispetto alle riforme di cui il nostro Paese avviso
Ripeto questo scontro politico così esasperato così di lacerante nel nostro Paese la fine
Non giova neppure l'idea che ne trasmettiamo della politica del nostro Paese di fronte ai cittadini un'immagine della politica che sembra agli occhi dei cittadini della maggioranza dei cittadini moderati di questo Paese e noi sentiamo di rappresentare due tifosi
Faziosi delle parti politiche più estrema la parte Maggiora la parte moderata di questo Paese che la maggioranza dell'Italia
è offriamo un'immagine della politica come un puro scontro di potere indifferente ai ripeto ai problemi reali del nostro Paese
Una bipolarismo di questo genere non può non può vivere nel nostro Paese
Il bipolarismo si può fondare
Su uno scontro ancora più aspro uno scontro ancora più aperto rispetto al passato fra i programmi fra le cose da fare ma deve presupporre una riconoscimento comune sulla base di alcuni valori che fanno parte dalla nostra vita nazionale di alcuni valori di alcuni principi fondamentali della nostra democrazia
In assenza di questo il sistema dell'alternanza bipolare Isma'
Tra somiglia di più ad una combattimento civile una guerra civile strisciante piuttosto che ad un vero confronto per il bene del nostro Paese ecco io credo che in questo modo noi offriamo di fronte al Paese la prova
Di essere una forza politica responsabile nazionale che fa sul serio
I conti con le promesse con gli annunci che ha fatto al Paese
Sta cominciando a dare la sensazione più che la più che la sensazione di fronte al Paese che l'Italia sta finalmente cambiando nonostante Tuccio tutto ciò che è accaduto nel mondo in Europa in Italia in questi anni l'Italia grazie
A questo governo sta finalmente cominciando a cambiare e stiamo finalmente realizzando quelle riforme importanti dell'economia
Sulla base delle quali abbiamo tenuto
Il consenso la fiducia e la speranza degli italiani grazie
Allora Giorgio Rembado ci sono ancora tre relatori come capita sempre che parla alla fine chiedo
Concentrazione sul tema
Evita particolare anche perché alla fine ha chiesto di intervenire il segretario generale della UIL regionale
Galbusera solitamente di Renato
Allora concluderemo
Con ribatte che pur
Ski anch'io intendo innanzitutto ringraziare per l'invito e non mi posso esimere dall'esprime una parola di apprezzamento per la felice quindi coincidenza che regala
Giornata di oggi quindi la lo svolgimento della prima Conferenza nazionale per il lavoro con l'approvazione ieri da parte così dei ministri dei decreti attuativi della legge Biagi
Si avverte nel Paese la consapevolezza che si è aperta una stagione decisiva
Per l'economia e il mondo del lavoro con la riforma Biagi il Governo ha compiuto un passo sicuramente molto importante
E un tassello fondamentale di un programma riformatore di ampio respiro che vedrà il governo impegnato ad agire su molti altri fronti io ne cito solo alcuni dati investimenti pubblici alla leva fiscale all'estensione alla riforma della pubblica amministrazione alla riforma dei emotimpano ordito attori sociali ma come al solito
Non ultimo il rilancio della ricerca legato agli investimenti produttivi
Fattore sicuramente di crescita per il Paese per l'occupazione e e per l'economia della nostra del nostro Paese
L'urgenza di attuare una riforma del mercato del lavoro deriva dal fatto che le modifiche le innovazioni avvenuta negli ultimi anni dei processi tecnologici e la globalizzazione dei mercati hanno messo in discussione il tradizionale modello di impresa
E al contempo l'ha creato nuove forme lavorative
Siamo di fronte ad una proliferazione delle forme atipiche che esige un'attenta riflessione su un aspetto importante di questa riforma
Ci riferiamo agli affetti sul sistema della progressiva applicazione del provvedimento in termini di una marcata e individualizzazione dei rapporti di lavoro
Una piena affermazione di questa tendenza alla molecola molecolari Zazie Ione di cui qualche tempo fa parlava il Censis con i suoi rapporti
Siamo appare a questo punto opportuno l'analisi da fare a consuntivo perché i rischi di un eccesso di Inti di individualizzazione vanno
Preventivamente evidenziati ed eventualmente anche diciamo regolamentati
Tale prende non va assolutamente dal nostro punto di vista demonizzato ma non va neppure esaltato eccessivamente quasi fosse la panacea di tutti i problemi del nostro sistema
Noi corriamo rischi di passare dalle la criminalizzazione mitizzazione che peraltro ci pongono solo uscire fuori scriva fuori strada e ci colloca in una logica fortemente ideologica
Non è neppure una novità
Considerato che l'individualizzazione dei rapporti lavoro un fenomeno a questi stiamo dalla seconda metà degli anni ottanta quando la dimensione della singola impresa piccola piccolissima
è diventata sempre più rilevante nel tessuto produttivo a danno Della dimensione settoriale ed aggregata
In tale contesto si inserisce quindi questa riforma del mercato del lavoro che si tradurrà in un ulteriore ampliamento della già estesa tipologia dei lavoratori atipici
Ciò detto ci sembra logico chiederci se questa individualizzazione spinta dei rapporti di lavoro posso a considerarsi un bene per il mercato del lavoro spesso in altri termini è utile domandarsi se è verosimile immaginare che ci saranno beneficiati da tale riforma a fronte di chi invece dovrà preoccuparsi della futura evoluzione del mercato del lavoro
Riguardo i beneficiati qualcuno sostiene che dovrebbero avvantaggiarsi soprattutto individui giovani neo molto giovani
E che l'ha già volato accesso al mercato del lavoro varrebbe fino a quando sono in
Lavoratori fino a quando si riferiscono curatori
Molto all'inizio della loro attività lavorativa probabilmente sarebbe invece tendenzialmente a rischio la maggioranza di coloro che a causa dell'età o della qualifica ordinaria si trovano in condizione di sostanziale debolezza contrattuale nei confronti di qualsiasi datore di lavoro
Un altro aspetto su cui credo sia necessario focalizzare l'attenzione e quello dell'impatto di questa riforma sul sindacato in proposito
C'è chi intravvede nella ricca articolazione di possibili contratti di lavoro il pericolo di un progressivo indebolimento e voli mento di qualsiasi sigla sindacale o meglio della forma sindacale
Atteso che organizzare una pluralità di lavoratori titolari di contratti individualizzati è obiettivamente molto più difficile comunque un compito
Diverso che organizzava tutela di una vasta platea di individui che aspirano ad avere protezione
Dai contratti collettivi
Io credo invece che questa sia un'occasione utile per un ripensamento sul modo di essere al sindacato e che quindi anche da questo punto di vista la cosa debba essere ampiamente studiata per trarne tutte le conseguenze possibili
Come ho già detto occorre predisporre una serie di contromisure
Affinché appunto alla flessibilità non voglia non sia scambiata per assenza di regole sul piano soggettivo la flessibilità si può e si deve tradurre in un processo che induca i lavoratori a fare di se stessi il centro delle proprie aspirazioni delle concrete possibilità di realizzarle
Questo approccio psicologico in passato tipico della dirigenza
E oggi comune a fasce sempre più ampie di lavoratori e potrebbe aumentare enormemente le probabilità di successo professionale si è accompagnato da adeguate condizioni di contorno senza le quali qualsiasi atteggiamento positivo rischia di naufragare
In un bilanciamento equilibrato tra flessibilità e tutele si gioca dal nostro punto di vista il futuro del mercato del lavoro
Ogni spinta dei strutturante del resto comporta rischi se perseguita senza equilibrio ciò che si deve perseguire quindi una flessibilità regolata che salvaguardi i diritti senza dover essere ingabbiati a vita anche noi dirigenti ci stiamo interrogando sulla necessità di rivedere il modello contrattuale finora adottato
Ne abbiamo dato prova con un recente contratto nel settore dell'industria
Stiamo andando in prospettiva verso un modello contrattuale che sposterà al baricentro dalla parte economica ad altri istituti quali in particolare la previdenza e l'assistenza integrativa e la formazione
Ma ciò che è più rilevante sposterà ruolo negoziale dal collettivo all'individuale
Ci saranno ancora naturalmente tutte le collettive ma tutela del singolo avverrà in larga misura dalle sue capacità personali ed al conseguimento degli obiettivi concordati all'interno dell'azienda
Per il sindacalismo dirigenziale questa sfida può apparire rischiosa anche si è in qualche misura la prosecuzione della sua storia
In questo scenario la semplice attività negoziale non sarà più sufficiente e la tutela dei diritti dell'hard operatori andrà garantita a prescindere dalla tipologia e dalla qualificazione del rapporto che potranno variare anche molte volte
Rispondere abbisogna di questo tipo comporterà un'azione di rinnovamento e rapido superamento degli schemi tradizionali
è per questo motivo che l'acida
Che tradizionalmente ha rappresentato i dirigenti di azienda
Si è aperta ai quadri a tutte le alte professionalità consapevole com'è che il dirigente può trasformarsi facilmente in professionali impara subordinato in consulente
Sono caduti i confini tra lavoro dipendente e lavoro autonomo ad alta qualificazione
Dobbiamo quindi operare uno sforzo sul piano culturale ed organizzativo per abbattere le barriere che dividono ciò che nella realtà ormai e ampiamente apicoltori condotto spesso lo stesso soggetto
In fasi diverse naturalmente della sua vita
Già ho ricordato come sia frequente la mobilità intersettoriale in particolare nel mondo privato
Ma ma voglio aggiungere che altre barriere tradizionali sono o si stanno stanno venendo meno e sono quelle tra pubblico e privato
è importante aggiungere che anche le diversità in questi due settori sono almeno in parte cadute e pertanto richiedono una sostanziale originalità di approccio unica condizione per poter interpretare i dati della realtà odierna
E per poter agire nel campo del sociale senza pregiudizi
Alcune delle principali antinomia storiche che hanno in passato ha fatto rime ritenere incomunicabilità mentre mondi sono venute meno
Le categorie da una parte del rischio e della sicurezza quali proiezioni della natura stessa del rapporto di lavoro del dirigente rispettivamente nel privato e nel pubblico non appartengono più al mondo di oggi
Oggi anzi siamo reduci da una lunga e difficile battaglia tuttora ancora non conclusa
Che
Ne è stata fatta non già per difendere la intoccabilità del dirigente pubblico ma solo per tutelarne l'autonomia professionale decisionale rispetta l'invasione di campo della politica che ne ha reso estremamente debole
La funzione attraverso in primo luogo
Una assurda precarizzazione della durata degli incarichi
Chi è arrivata abbia incarichi dal durata di poche mi di pochi mesi e non più di uno due tre anni
Una ulteriore domanda
E se la forte deregulation del mercato del lavoro sia funzionale o meno all'innalzamento del livello di competitività dell'impresa
In proposito non riteniamo del tutto infondate alcune preoccupazioni che stanno emergendo
C'è infatti chi crede sia lecito nutrire qualche dubbio
Non per professione di pessimismo perché animati da sterile prevenzione ideologica ma per alcune perplessità che cominciano ad emergere fra coloro che a vario titolo si interessano di organizzazione di impresa
In estrema sintesi tecnici quadri dirigenti cominciano a chiedersi sul mercato del lavoro che si percepisce in prospettiva poco deregolamentato e che consente ad un'impresa di utilizzare al proprio interno
Un numero più o meno rilevante di imprese terze ciascuno dei quali impiega lavoratori con differenti contratti atipici non si sia spinto ormai oltre le buone pratiche organizzativa
Si tratta di una questione che andrebbe affrontato in modo profondità e quindi non ne posso parlare in questa sede è di tutta evidenza ed accentuata deregulation del mercato del lavoro
Che si sta configurando internalizzate dall'azienda potrebbe condurre fatalmente alla stregua l'azione dell'intero assetto organizzativo
Concludo con il sottolineare che l'approccio diciamo problematico che ho cercato di dare a queste mie poche battute nasce da alcune considerazioni di fondo che vanno dal rifiuto culturale o delle parole d'ordine
Al fatto che noi siamo di fronte all'esperienza di un Paese qual è il nostro in cui spesso i cambiamenti nominali
Stanno dentro la vischiosità di sistema che rendono estremamente difficile poi contro il più tradurre questi in cambiamenti reali
Grazie Giorgio Rembado chiamo Roberto Radice presidente di Confapi del suo intervento sempre pregandolo ahimè gli ultimi vengono depenalizzati
Vivere un occhio attento
è stato ministro del primo governo Berlusconi Adige molte voci ricorderanno a questa sua corresponsabilità di perché Enrico Papi da tempo uomo esperto saprà sicuramente titolare anche forte
L'ora è tarda e per cui non voglio abusare soprattutto forse c'è anche un po'di calo degli zuccheri
Allora innanzitutto doveroso l'intero ringraziamento
Per essere stati invitati e poter portare di conseguenza
Da voci di corsa
Noi siamo sempre stati vicini sin dal primo momento ha progettato una un quarto dell'età al mio Presidente coinciso proprio con l'inizio del Governo Berlusconi
Amico senatore Fabbri credo che densa quanto facciamo presto in quanto ecco
O di una borsa
Proprio per guadagnar tempo non vi parlerò di tutto quello che è contenuto in quella borsa sono documenti importanti coincidono con un atto importante che è già stato citato che è stato quello terra decisione presa dal Governo ieri attraverso il Consiglio dei ministri
Si apre ed è stato detto una fase molto importante Coiutti consiglierò una serie di documenti
Che riguardano da istante
La Confapi in rappresentanza del mondo delle piccole e medie imprese reputa doveroso
Due parole però consentite nelle in un quadro toccando un quadro più ampio
Dentro quale il mondo del lavoro dal col mondo del lavoro non può perciò la situazione Fano
La situazione economica internazionale e in particolare la situazione economica del no
Noi siamo fortemente fortemente pro
La fase di industrializzazione testata subendo questo Paese davanti agli occhi di tutti e credo che nessuno possa dire il contrario
Ma soprattutto sappiamo e vediamo come l'economia e i motori dell'economia che erano stati gli Stati Uniti la Germania
La Cina stessa come nuovo Paese emergente il Giappone
Sono motori sono locomotive che non sono più in grado di trainare ed ecco la situazione economica generale
Di stato
Inutile dirvi che gli Stati Uniti stanno sfruttando stando spingendo al massimo da loro se fate due conti
Ha guadagnato io ha recuperato sull'Euro quasi trenta perché
E questa situazione malgrado le promesse formali prezzi dicono i politici americani dobbiamo tenere conto quella che è la situazione delle future elezioni e di conseguenza questo Governo americano opererà in una determinata maniera perché deve trovare e deve recuperare competitività al proprio interno
Questo oggi è il grande problema di recuperare competitivi
I tedeschi ed è già stato citato per cui non vado oltre sì preparano
E il premier tedesco ha fatto di inserire minacciando addirittura le dimissioni al proprio partito un intervento e un piano di interventi soprattutto che va a toccare quelle sono le strutture
Di un appesantimento di questo soffriva la germaniche soft soffriamo
In Giappone addirittura ti dà un segnale che anche con il tasso zero del denaro voi sapete è stato ritoccato
L'altro giorno ed è ed è bene che il denaro scenda figurarsi noi piccole e medie imprese che dobbiamo continuamente comprarlo sul mercato questo denaro però
Il Giappone spesso ci dà un segnale che anche con un tasso zero l'economia giapponese è un'economia
Ognuno cerca i cinesi stavano iniziando oggi l'ha fatta sta frenando questa situazione e di conseguenza quello che lo sviluppo diciamo
Della internazionalizzare dalla capacità dei motori commerciali di essere motore poi anche per noi anche se non poi negli ultimi dieci anni abbiamo di anno in anno perso pur essendoci un incremento dello sviluppo dei commerci mondiali noi inseriti in questa situazione abbiamo sempre e comunque perso qualche qualche
Oggi e credo proponete ce lo potrebbe forse ricordare insegnare c'è un tragico e premendo termometro per capire come vanno le sto che è quello del PD
E questo termometro cita la situazione
Difficile per non dire drammatica del nostro Paese
Perché è esattamente sempre la metà di quello che pure un PIL debole dell'Europa per non parlare di quello degli Stati Uniti indette
Allora
La via d'uscita
Noi e siamo preoccupati
Perché abbiamo visto che anche il governo Berlusconi
Fa un pochettino chiusi tentennato su determinate
La via di uscita non può che essere in noi stessi nella nostra capacità e nella nostra capacità però di recuperare ed avere competitività per essere sui mercati internazionali
E allora perché dico del al governo e approfitto scusate se vi rubo ancora qualche istante data la presenza qui gli uomini di governo
Di parlamentare parlamentari di di maggioranza gli uomini che possono influenzare queste decisioni ed è un momento delicato importante sapete sono appena usciti i dati Istat
E quello
è un tema molto importante e che invito tutti a leggere con attenzione e ad approfondire
Io reputo interessantissimo anche l'intervento del governatore dalla Banca d'Italia che ci dà anche noi delle indicazioni in un momento in cui il Governo è e devo dire sto apprezzando
Sta segnalando anche alle parti sociali il suo impegno a formulare documento di programmazione economico finanziaria in preparazione della futura Colosimo
E dico perché noi siamo fortemente preoccupati perché abbiamo visto che alcune spinte porterebbero sono portate
Egli alcuni atti del del passato che pur comprendiamo che pure anche noi apporto abbiamo per certi aspetti approvato ma diciamo sono lì limitativi volevano spingere soprattutto dal punto di vista dei consumi
Ma noi già allora ecco perché oggi credo che a maggior ragione posso sottolineare questo aspetto già allora e ci sono atti della Confapi che abbiamo presentato al governo già allora indicandone segnalammo
Che tutto sommato bisognava stare attenti perché anche se era doveroso le pensioni minime porta ad un certo livello anche se cominciare a toccare l'IRAP da sempre ne chiediamo addirittura l'abolizione anche se la detassazione e anche lì da sempre si chiede la detassazione delle imprese però lo sforzo è stato limitato della fascia bassa
Nella fascia bassa in della speranza perché se è stato così per lo meno venduto che questo fosse distico del corso
E non abbiamo ricordato lo ricordiamo ancora oggi
Che in situazioni di quadro economico difficile confuso come questo bisogna stare attenti perché quello che si pensa di mandare sui consumi sovente sui consumi non va o per lo meno la gente poi non spende
Pur avendo magari migliorando le sue potenzialità leva a rimettere nei risparmi e se d'altra parte la macchina produttiva del Paese e ferma e non gli si dà gli strumenti perché questa apposta operare
Signori io il futuro allora lo vedo molto nero e molto pure
Lo vedo meno nero e meno buio perché so che da parte soprattutto delle piccole e medie imprese o degli imprenditori italiani c'è una volontà di rimboccarsi le maniche c'è una volontà di operare c'è una volontà per quanto compete a noi per la nostra parte
Di recuperare competitività ma abbiamo bisogno incide abbiate anche che ci siano avviate di determinate situazioni
Che ci penso noto su
Nudi non voglio allungarmi troppo si è parlato di bar di Basilea due IVA io ricordo i costi dell'energia questo Paese paga Venezia più caro di quanto lo pagano i nostri parte europee i nostri partiti europei
Voglio ricordare
E se neanche parlato una situazione di una burocrazia che ancora e appesantimenti burocratici di cui soffre il mondo delle delle piccole e medie imprese
E anche qui dico e termino attenzione andato momentino a glielo dico soprattutto gli amici del sindacato ma anche a voi uomini di governo andato momentino è molto interessante ad esaminare la presentazione dei dati Istat alla luce anche di quello che l'Europa ci dà come indicazioni
Tra la micro impresa la piccola impresa veramente
Questo Paese soffre dinamismo e da vedendo i dati un eccesso di micro imprese
E attenzione non sono le microimprese quelli che sono la struttura portante dell'economia di questo Paese
Sono le piccole elementi dunque
La e attuale su su quei dati e molto molto importante l'aspetto che mi riguarda e mi complimento per lo sforzo che state facendo
E che io mi auguro si concretizzerà presto però e e con questo chiudo l'invito a veramente a guardare quali sono le problematiche perché le impresa e possono avere capacità competitiva
Guardate perciò e pigliate provvedimenti con la prossima Finanziaria sotto questo aspetto
Ricordato e qui voglio chiudere non porto più distintivo di Forza Italia per una questione di correttezza come presidente dell'associazione già lo feci quando fu il ministro tolse ma il cuore è sempre lì
E per cui io dico ricordate ci ricordiamoci quello che abbiamo sempre sostenuto
La ricchezza bisogna prima produrla e poi si può distribuire
Ma abbiamo visto nel passato quando hanno pensato di distribuire ricchezza senza averla prima prodotta quali sfracelli avevano compiuto grazie
Alberto Radice essendo un amico ha sopportato e-mail segnate allora chiamo il dottor Federico Vecchioni
Piccolo intervento in sostituzione del presidente di Confagricoltura avuto Bocchini impossibilitato gentilmente
Se vuole servire come foglie ricorrenti ANIE membro della giunta esecutiva Confagricoltura imprenditore agricolo e il presidente della Camera di Commercio apre un sito
Neanch'io porto ringraziamento come tutti per l'invito che Forza Italia fatto a Confagricoltura esprimendo a nome del presidente Bocchini della nostro giunta un grande apprezzamento per quanto è stato deciso ieri dal consiglio dei ministri
E anche una doppia soddisfazione che viene dal fatto di aver visto approvare una un percorso di un decreto che vede finalmente ricompreso il settore agricolo all'interno delle politiche del lavoro dalla riforma del lavoro
è la prima volta dopo tanti anni che il nostro settore viene essere integrato a pieno titolo in una riforma di così ampia portata e questo assume un'ulteriore rilievo se pensiamo come abbiamo appena sentito dal Presidente Radice quale sia la necessità di attivarsi per produrre nuovi strumenti di competitività e in questo caso per come per quanto mi riguarda anche per le imprese agricole e imprese agricole attraverso un momento molto delicato di confronto internazionale la comunità europee si sta confrontando con gli Stati Uniti conoscente
Per certi versi addirittura in antagonismo con un blocco come quello degli Stati Uniti che sta facendo scelte agricole assolutamente corpose consistenti
E quindi Confagricoltura ritiene che il percorso che il Governo si è voluto dare sia un percorso che posso offrire nuovi strumenti di competitività così perché andiamo introdurre elasticità e flessibilità in un campo agricolo che soffriva dell'arretratezza del mercato del lavoro e degli strumenti che il mercato offriva
E anche perché riteniamo che il nostro settore potrà nella prossimo futuro dare anche delle risposte in termini occupazionali importanti
E lo potrò dare soprattutto in quelle fulgore stamattina abbiamo sentito propri co.co.co. in quelle figure che vengono definite occasionali oppure da una professionalità non particolarmente elevata ma di cui oggi l'agricoltura necessità e l'agricoltura e di cui l'agricoltura fa ampio utilizzo
Motivo per cui ancora oggi Confagricoltura rimarca la necessità di creare una distinzione in termini di oneri previdenziali tra il lavoro organizzato e strutturato e lavora invece occasionale
E lavoro appunto professionalmente non inquadrato perché anche in questo l'Italia ancora si differenzia pesantemente rispetto al contesto europeo e così mi allo stesso modo vogliamo rimarcare anche che questa riforma siti integra e lo sentivo anche stamattina venendo qui in macchina alla radio dallo stesso Ministro Maroni si integra perfettamente nel ruolo sociale che viene a svolgerlo impresa agricola italiana così come tutte le altre imprese
E viene anche in questo senso richiamato il ruolo dell'imprenditore e dell'imprenditore agricolo nel nostro caso nei compiti che l'agricoltura dovrà avere nel prossimo futuro che non sono esclusivamente se pur rimanendo oggi assolutamente prioritari quelli produttivi ma anche quella di fornitrice di servizi conclude in merito a questo altrettanto rapidamente dicendo che noi riteniamo importante percorso di modernizzazione che avviato questo governo e sottolinea il fatto che la Confagricoltura è stata in linea con tutte le organizzazioni datoriali e di questo Paese rappresentando noi i datori di lavoro in agricoltura
Vogliamo rimarcare vi sottolineare la nostra disponibilità
Nella collaborazione e nel dialogo non tanto nella concertazione che non c'era mai visti particolarmente convinti
E vogliamo anche sottolineare un plauso al ministro Maroni in materia di immigrazione per quanto riguarda i decreti flussi che ogni qual volta noi abbiamo richiesto sono stati prontamente
Accolti ed emanati per sopperire a una mancanza di manodopera che nostro settore molto spesso
Purtroppo deve sottolineare e in tutto questo è veramente concludo vorrei anche rimarcare il fatto che oggi la nostra agricoltura viene a pieno titolo inserita dal governo all'interno dell'economia del Paese
Ritenere l'agricoltura come comparto economico un senso settoriale di un'economia più grande che è quella l'economia italiana non lo riteniamo un passaggio assolutamente significativo
Siamo un sindacato di impresa che tutela l'impresa l'impresa intesa come combinazione di fattori e non come impresa per l'autoconsumo perché l'impresa non è purtroppo né trovarci perfettamente allineati alle altre venticinque organizzazioni di imprenditori agricoli che siedono al Comitato organizzazioni professionali agricole europee
Vediamo che la il pensiero è univoco purtroppo devo dirlo ci rammarica al fatto che in Italia non è così
Quindi noi non possiamo che sottolineare la nostra continua disponibilità al dialogo ma riteniamo che la motorizzazione del Paese significhi anche rendere l'impresa agricola più forte
E quando si dice impresa si dice come dice come ho sottolineato prima una componente economica che abbia anche risvolti sociali ma è un soggetto economico di null'altro si deve trattare
Quindi riconfermando la nostra disponibilità ringrazio ancora per l'invito e chiudo quindi vi do la parola al senatore Fabre per la chiusura grazie
Menti per la finché l'invito Ulderico cancellarmi Dossi
Ritenuto sostituire il presidente deciso al cancello alla l'ha fatta ha poi c'è la sfida a duello
Tenete la parola corre più propriamente attrattivi su
E la contraerea poniamo tutti via comunque io cercherò di essere rapidissimo perché capisco che l'ora dopo numerosi interventi che ci sono stati è difficile aggiungere qualche cosa
Prima una ringraziamento noi come Cisano e siamo stati veramente contenti soddisfatti di poter partecipare a questa prima conferenza nazionale sul lavoro di Forza Italia
E quindi voglio dire con molta soddisfazione questa mattina ho partecipato a questi lavori Plaza distrazione è stata doppia
Ovviamente per gli atti politici avvenuti ieri la figura del professor Biagi che io ho conosciuto poco per la verità ma quel poco che ho conosciuto prima della firma del Patto per l'Italia ha avuto modo di stimarlo molto di apprezzarlo molto e quindi doppia soddisfazione di poter partecipare questa mattina ai vostri lavori con la opportunità di ricordare anche la figura del professor Biagi e mentre venivo pensavo a una considerazione proprio super sintetica quale può essere l'originalità della figura del professor Biagi
Uno studioso uno ricercatore
Ecco io credo che almeno a me quello che ha colpito è che a fronte di una alto di una grande elevazione culturale è riuscito a coniugare anche una pratica quotidiana una pratica reale
Il libro bianco non è soltanto uno studio è un qualche cosa che si può realizzare quindi riuscire a pensare
Un qualche cosa un minuto prima degli altri nel contempo riuscire a mettere nero su bianco per fare il bordo che questo pensiero si trasformi in atti concreti
Io non credo che sia poca cosa perché di liberi pensatori è stato numerose volte pieno il nostro nostro paese ma poi poche sono state le cose realizzate attuate da da un libero pensiero quindi credo che sotto questo aspetto almeno secondo me la figura del professor Biagi sia stata veramente determina una rapida considerazione
Su vuole gli atti avvenuti ieri su un po'l'articolo diciotto pure qui però stando proprio nel in due o tre secondi perché tenendo conto che non voglio essere un elemento di disturbo ma sicuramente ieri è avvenuto un qualche cosa di forte un qualche cosa di epocale e se realizzata forse una delle prime riforme strutturali che da più parti
Molte volte vengono richiamate vengono poste alla base pere un processo evolutivo successivo sicuramente ha modificato prego
Io credo che purtroppo il futuro sia incentrato di novità io non Elenco qui e gli aspetti positivi delle degli atti di ieri faccio soltanto una brevissima considerazione c'è stata una certa voglia di equivocare fra precarietà e flessibilità la flessibilità è tutelabile la precarietà hanno allora
Fermo qui è come pensare che noi possiamo modificare il Codice della strada soltanto perché c'è chi non rispetta il limite di velocità di uno che parla sanzionato e quelle sanzioni vadano fatte rispettare quindi dobbiamo combattere la precarietà
La flessibilità è un'altra cosa
La flessibilità è una lo strumento nuovo uno strumento che può creare un minimo di imbarazzo minimo di turpiloquio modi perplessità all'inizio ma poi è la realtà del nuovo rapporto di lavoro e nel nuovo rapporto di lavoro e finisco così proprio perché ho apprezzato molti interventi che mi hanno preceduto così pensavo ad una chiacchierata che qualche tempo fa
Ho avuto modo di avere con sé preservando Sacconi sul modello contrattuale e pensiamo per esempio così buttata là e poi finisco un modello contrattuale del terzo millennio che leghi
Flessibilità produttività e retribuzione così no tanto per la raccogliere l'invito a lanciare un po'dei sassi nuovi e pensando ma esiste un solo modello contrattuale
Così sono più modelli contrattuali come misuriamo travagliato un modello contrattuale così cose buttate la in una convegno che credo sia il primo mi auguro che ne seguiranno altri al quale così come potevamo abbiamo cercato di dare un contributo grazie
Olderico cantine intanto salutiamo Luigi Angeletti segretario generale dell'UIL che è arrivato in sala istituto come risulta da protagonista per la tavola rotonda con Pezzotta spettrale
Cominciamo intorno alle quindici e quindici e trenta così facciamo una tavola rotonda può essere utile vale
Prego
Questi socialisti
Ma
Casus belli è abbastanza marginale ma io vorrei fare un presepio più ampia perché
Ce ne siamo particolarmente sensibili a e sia con menti
Data la nostra condizione dodici interlocutori
Nei rapporti delle delle istituzioni e quindi delle maggioranze
E e necessariamente costretti a corpo a confrontarci con il mondo del del lavoro di cui facciamo parte sia subiamo anche alcune responsabilità che sono spesso difficili ma quando le bit lei assumiamo le portiamo fino in fondo
E quello che siccome non è però importante
E capire qual è il messaggio che vogliamo dare io questo voglio voglio voglio dire ho sentito l'onorevole Bondi dire delle cose che condivido
E cioè che abbiamo bisogno
Di un Paese normale esso semplifico per non per non farla troppo lunga no in cui maggioranza e opposizione siano soggetti anche in conflitto forte ma che sì riconoscano no si legittimino reciprocamente come avviene in tutte le grandi democrazie occidentali
E allora e allora non solo che i contenuti no come come ha detto l'onorevole Bondi il punto di di di di confronto di contesa è l'elemento di coesione o anche o anche di dissenso ecco a me pare che però i messaggi che che vengono fuori siano un po'un po'contraddittorio nelle analisi in qualche valutazione
Lasciamo stare il mio invito Brunetta Sermoneta non viene a non partecipa ad un convegno che noi promuoviamo ogni se vuol dire che una voce vicina la vostra forza politica sarà assente mi dispiace ma non posso
No non andò a a ad Arcore a chiedere un un decreto
è una decisione politica che io posso anche rispettare
Il punto è che però giudizi come quelli che ho sentito per esempio non su quello che ha detto Treu tra ieri è riportato delle delle delle sciocchezze delle cose sbagliate profondamente ma è sbagliato per questo cancellare e le iniziative positive che si sono realizzate con i precedenti governi e con Coco questo ministro tra l'altro nella relazione subito queste allora io raccolgo l'invito e no
No certo cioè alcuni effetti positivi sei arrivato sacro interinale fu però la firma è Ovadia mondiale sì sì ma è un Willy io progressione ha usato la penna blu o no cerchiamo di capirci come soldato la penna blu è allora no cioè noi noi non possiamo dare
Ha o meno possiamo dare questi messaggi malora per favore l'onorevole Bondi come dire è non non non faccio ora non faccia un altro discorso perché perché che no io beh è voglio dare questo mai contributo costruttivo perché è a me ai mio interesse nostro interesse che l'istituzione funzionino per farle funzionare bene che che l'approccio proposto da noi la l'onorevole mondi sia si sia seguito quindi giudizi in attualmente conflittuali polemici però o in conosciamo anche le cose positive che uno sono state fatte così come dovremo riconosceva le cose positive che ha fatto questo governo questo ne se seconda questione anche qui è e le cose che diciamo non sono come dire così da acqua fresca e e io popolato da una no no non abbandoniamo la politica dei redditi perfetto
E e voi sapete che Messaggero gli imprenditori che quelli che ci sono sano che messaggio è questo prevedono lo sanno
E ma abbiamo appena ha rotto i rapporti con la FIOM con un contratto separato perché la FIOM
è ma si va bene
Sì sì ma sì ma io e siccome e siccome le cose siccome non siamo non non siamo ad un po'non si si evade
Si va va bene sì va bene va bene va bene sì Sco scusa scusi scusi professore scusi professore milanese mis mi son sbagliato penna blu ma la sostanza ma la sostanza sarà siamo stare nella il profondo avere parla sostanza è quella che con questo tipo di impostazione si dice non ad un convegno scientifico perché se siamo non come a scientifica o facciano muoio scientifico in una sede politica
Si dice bisogna alzare il tiro sui salari e a un mese di distanza si rischia di sconfessare o di mettere in crisi un accordo che è stato fatto
Quello dei metalmeccanici perché è la Fiom continua a chiedere cento quanto anch'centotrentacinque affronto di novantadue io chiedo solo ma lo chiedo come Ida da da da vostro modesto interlocutore che sulle questioni importanti non ci siano dei messaggi contraddittori
Perché non funziona più il sistema sequestro se ci sono questi limiti chiudo sulla cooperazione
Lasciamo perdere
E kebab dirà che la la la FIOM
Chiamiamola filone sulla sulla cooperazione
Distinguiamo la cooperazione fra la il il la cooperazione Hall ha la la diffusione alla proprietà ecco apro una parentesi Forza Italia mi pare totalmente assente sull'App una proposta di legge
Che anche i mutui le i modelli americani di azionariato dei dipendenti sarei molto favorevole a che questo tipo di modello venisse venisse promosso ma la cooperazione la la la la l'acqua no facciamo fare
Facciamo umana facciamo traduciamo lo in in disegni di legge i disegni di legge che diventano poi leggi mandate avanti è sala c'è c'è una maggioranza ma in Parlamento che funzioni
Il il il il punto è che le cooperative si dividono in due le cooperative che sono fatte per valorizzare la professionalità il ruolo a base non so e le cooperative che sono fatti a fini di sfruttamento indegno indecente illecito e qualche volta criminale ecco distinguiamo è io mi auguro che come è stato fatto
Molto bene e per noi sarà un fiore all'occhiello questa iniziativa sui co.co.co.
Secondo me sarà un fiore all'occhiello mi auguro che lo stesso tipo di iniziativa venga fatta i non la sosterremo nei confronti di quelle cooperative che non sono altro che una copertura di forme illecite di varia natura grazie
Allora finché tre il modello di luglio il modello di luglio si rispetta
Finché c'è il modello di luglio modello di luglio si rispetta
Se c'è da superare il modello il modello di idee dei due accordi di luglio si supera Walter sa benissimo qual è il mio pensiero
Decolli di luglio dovrà avere validità quadriennale sperimentale poi dovevano essere ridiscussi superati
La CGIL si è opposta
Col Patto di Natale si è prorogato uno strumento che io considero non più adatto ai tempi i gli accordi di luglio erano fondamentali nella transizione del dal dopo scala mobile al modello disinflazionistiche o verso l'Euro ha svolto i modelli di luglio hanno svolto i gli accordi di luglio hanno svolto il loro ruolo
Dovevano essere superati da altre fonti il conservatorismo della CGIL e l'incapacità degli altri due sindacati dimettere la CGIL
Con di fronte alle sue responsabilità non riuscirono a cambiare e adesso stiamo trascinando uno strumento strumenti che non sono più all'altezza dei tempi quello che se l'ho detto all'inizio problemi nuovi domande nuove strumenti nuovi
Le contraddizioni che vengono in questi ultimi tempi sono chiare c'è un problema salariale in Italia
E inutile negarlo
è inutile negarlo c'è un problema salariale Italia c'è un problema di corresponsione
Dei salari al produttività c'è un problema di flessibilità salariale c'è un problema di premiare le produttività in ragione di salari migliori
Gli accordi di luglio da questo punto di vista sono negativi
Poi vediamo
Che nel pubblico impiego
Questa è una contraddizione oggettiva anche il nostro governo coincidente di più
Con tutti i sindacati guarda caso d'amore e d'accordo concede di più di quanto non abbia concesso e metalmeccanici questo è inaccettabile queste Lecceta di io lo dico l'ho detto e lo dirò
Come dirò che le pensioni padane sono una stupidaggine così dirò che non è corretto che settori non esposti alla concorrenza abbiano più risorse soprattutto da un datore di lavoro pubblico di settori esposti alla concorrenza c'è qualcosa che non va allora rimettiamo in discussione gli accordi di luglio
Limitiamo questa è stata la mia richiesta il ruolo del governo nei processi contrattuali e cioè l'invito che dicevo torniamo la contrattazione penso che sia musica le
Vostre orecchie per le mie orecchie ritorniamo alla contrattazione ritorniamo la bilateralità
Le buone regole cominciano ad esserci quindi nessuno può dire sostituiamo attraverso la concertazione le cattive regole no non c'è più questo alibi
E soprattutto
Andiamo verso il mercato anche nel mercato del lavoro più mercato nel mercato del lavoro
Questo nel welfare questo nei salari questo relazioni industriali questo degli enti bilaterali
Ecco questo è l'invito che io rivolgo e dopodiché chi ci sta rispetto a tutto questo ben venga discuto sempre discusso nella mia vita però non chi come dire
Esce su Repubblica
Finanziato da De Benedetti con una fondazione che De Benedetti
L'altro si rifà
Il tutto come dire con una ruolo strumentale ideologico e strumentale in tutto e per tutto sa benissimo Maurizio quanto abbiamo sofferto questo tipo di strumentalità
E dopodiché dovremmo pensare a questi soggetti a questi signori Tiziano Treu compreso e ho voluto oggi per l'appunto a fare i nomi
Considerarli come interlocutore riformisti non mi pare non lo sono lo dimostrino prima e poi parliamo Tiziano Treu non è un riformista da come si è comportato negli ultimi tempi
Non è un riformista come non lo è fino come non è Tito Boeri come allora e la Fondazione Debenedetti
Dimostri nuovo il loro grado di riformismo la loro volontà di essere interlocutori e poi parliamo ma di fronte al pregiudizio ideologico al fondamentalismo ideologico
Non c'è dialogo possibile
E non per non accettare l'invito di Sandro Bondi ieri al dialogo alla legittimazione reciproca però ci deve essere la legittimazione reciproca
Non può essere che tutto quello che fa questo governo sia semplicemente un attacco ai diritti un attacco ai salari un attacco alla giustizia non è possibile pensare tutto questo
Non è possibile e che le riforme vuole sto solo le loro non è pensabile non è accettabile
Con una parte del sindacato un pezzo di strada si è fatta
Molta altra andrà fatta per esempio sulle pensioni e io ho detto in parte come se ne può discutere c'è l'Europa
Ma anche quando abbiamo tirato fuori il tema dell'Europa devo dire anche dentro la maggioranza ma anche da parte di questi sedicenti riformatori mille distinguo beh allora c'è qualcosa che non va
E allora io l'invito al dialogo
Ce lo nel DNA lo faccio di mestiere
Ma loro non dialogavano con nessuno allora nei loro anni di governo non dialogavano con nessuno
Non c'era uno sciopero
La CGIL scioperi non ne faceva
Tutto veniva accettato
I giornali
Davano plauso tutto veniva accettato e la gente non andava con la scorta beh questo non è accettabile
Come non è accettabile che questo convegno venga con la polizia attrezzata antisommossa quando si discute un partito di governo discute di riforme di riforme fatte
Debba avere la polizia
I n divisa antisommossa questo non è accettabile questo è un attacco alla democrazia non che ci sia la polizia ma che ci siano le condizioni per le quali la polizia deve essere da davanti a un cinema
Dove il partito maggiore
Italiano partito che esprime il presidente del Consiglio di discute di riforme discute di lavoro soprattutto di riforme fatte questo non è accettabile per la democrazia e per la politica
Putin e la seconda parte della prima conferenza
Nazionale sul lavoro di Forza Italia
Come da programma la tavola rotonda che ha per titolo le forze sociali e il referendum
E discutiamo con Savino Pezzotta segretario generale della CISL e Luigi Angeletti segretario generale UIL quindi Petrachi presidente Confartigianato e presenta il comitato della situazione di impresa per il referendum
Poi ucciso con invece che concludere come era previsto il convegno di oggi si insedierà di volta in volta nel dibattito a me il compito di dire qual è la posizione di Forza Italia sul referendum abbiamo detto negli spazi autogestiti nella televisione dibattiti e chiediamo ai cittadini di astenerci da andare a votare
Perché crediamo che questo sì una questione solo da parti sociali non lo diciamo perché non abbiamo stima fiducia e rispetto dell'istituzione che rendano degli Angry riteniamo che sia una cosa importante per democrazia ma perché questo è una materia su cui non si può decidere con un voto
Ci sono tre sentenze la Corte costituzionale trenta sentenze la Cassazione che dicono che e a mantenere due regimi diversi fra le piccole grandi impresa in Tuturano pace una soglia al di sotto della quale la regola generale non valgono più se il cuore gli otto referendum raggiungesse il quorum e vincessero i sì questo sarebbe un gravissimo danno per la nostra economia assoluto per le piccole imprese e il presidente Petrachi e qui per spiegarcelo e quindi invitiamo i nostri Amici di Forza Italia a non andare a votare
Non si va a votare perché il quesito posto dal referendum è un quesito inquisitori vagliato anteguerra risposta giusta ad un quesito sbagliato
è un fatto gravissimo che una faida che si gioca tutto all'interno della sinistra
Per fare nomi e cognomi partito alle cose ero comunista che cerca di erodere voti su alleati a sinistra
Ha raccolto queste firme la confusione che c'è stata una lite a sinistra avete seguito tutti quanti Cofferati che per un atteggiamento pone un altro Ediesse ci sono posizioni differenziate io stesso Senato vedo come si comporta sardi come si comportano pene più Angius dalemiano e quindi non andiamo a votare
Domenica prossima
Vediamo quali sono invece le motivazioni di Savino Pezzotta segretario generale
Ma noi diciamo con molta chiarezza no
Perché siamo più interessati a una battaglia che riguarda le riforme
Erano aperte che noi consideriamo comunque una battaglia di retroguardia
Diciamo di non andare a votare non di andare al mare
Di non andare a votare perché non è che sia una cosa che si può dare per scontato richiede un impegno
Militante quello che noi faremo in questi giorni come
Io credo che con l'accordo cinque luglio
Perché siamo messi in gioco su un terreno una vera riforma del mercato del lavoro
Poi possono esistere nella dialettica tra amori governo posizione anche differenziato e altre sono stati
Di quello che noi assegniamo alla normalità per confronto della FIAVET
Noi crediamo che una vittoria testi sarebbe una sconfitta non solo per i sindacati
La prima di tutto per i lavoratori
Perché sarebbero i primi a seguire a subirne le conseguenze negative
Un sindacato moderno sindacato che guarda la realtà guarda con attenzione deve avere il coraggio di uscire allo scoperto di dire le proprie posizioni quando sono Antioco gli interessi di tutti poi molti di noi e non sono più giovanissimi si ricordano anche tutto il dibattito che avvenne
Alla al momento della definizione dello Statuto dei lavoratori
E ci ricordiamo bene che allora unitariamente
Eravamo tutti d'accordo tra le organizzazioni sindacali eravamo d'accordo a definire quelli perché ci rendevamo conto senza quel limite alla fine ci sarebbero stati problemi per le piccole e medie imprese pertanto per i lavoratori che stavano in piccole e medie imprese
Qui però va sfatato un dato normalmente si dice e questa è una battaglia contro il licenziamento assolutamente
Non vero
Perché anche per le piccole imprese quelle che stanno al di sotto dei quindi sì la sindacato portò nel tempo a una legge la centootto che Farsalo tutti gli elementi della giusta causa
Ha solo introdotto qualche elemento appena quello del della differenziazione per quanto riguardava il modello interventi e credo che proprio questo diciamo il tema noi ci rendiamo conto che è una piccola azienda una relazione un rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore di altro tipo
Cioè giocano più che nella media nella grande impresa quelli che sono alcuni elementi di rapporto fiduciario se vengono almeno questi rapporti l'unico rischio che si corre e quello che per evitare un elemento di questa natura si ricorra poi a quelle forme di lavoro nero di lavoro non tutelato non garantito sulle quali stiamo facendo diciamo una una vasta inoltre noi diciamo un'altra cosa diciannove a tutti anche con uno sciopero generale quello del del sedici aprile contro dello scorso anno per evitare la modifica sostanziale dell'articolo di cui stiamo discutendo
E dopo quello sciopero generale abbiamo trovato un'intesa con il governo che di fatto anche se nessuno lo dice che di fatto salvaguardia quella tutela
Infatti F. voi andiamo a vedere alla stesura del dell'accordo del cinque luglio il cosiddetto Patto per l'Italia non li vediamo che per tutti i lavoratori che stanno nelle aziende al di sopra dei quindici dipendenti
Il il reintegro M più messo in discussione
Indi abbiamo solo introdotto un elemento sperimentale per la durata di tre anni per verificare se è vero cosa di cui noi dubitiamo però quando si sperimenta chi si sottopone tutti alla verifica dei fatti
Se è vero che quella che quella norma impedisce diciamo la dimensione aulica dell'impresa
Per cui noi avremmo avuto se non vi fosse stato il referendum tre anni di sperimentazione
Vuol dire che ne avremmo discusso fra quattro anni e c'era l'impegno a non modificare quell'articolo se le parti sociali non l'avrebbero ritenuto opportuno allora è chiara
E qui non è in in gioco il tema di come tutelare meglio i lavoratori
Vi è in gioco la versione politica
Ed è una questione politica che tende a inibire RAI in a modificare a interferire su quelle che sono le normali e corrette relazioni sindacali
Noi da sempre continuata in sale che per quanto riguarda le materie del lavoro
Poche le parte sociali definirne le modalità poi la legge può assumere quelle che sono le modalità definite tra le parti sociali secondo invito alle parti sociali è stata definita una nuova modalità questa è un'ingerenza
Della politica sull'autonomia delle parti per cui è un atto anche da questo punto di vista proprio sul terreno proprio dall'autonomia del sindacato
Una ingerenza è veramente pesante e per questo noi riteniamo vada respinta se noi continuiamo a pensare che nel nostro Paese possa e debba esistere un sindacato autonomo sindacato che negozio sindacato che contratta
Un sindacato che usa anche conflitto per raggiungere certi obiettivi ma non fa del conflitto il fine della della sua azione
Necessario che la politica sia rispettosa per ruolo che è quello delle delle rappresentanze pertanto le parti sociali che il che vuol dire avere un'idea plurale
Della democrazia
La democrazia è laterale ed è forte nella misura in cui a rispettosa non solo delle rappresentanze politiche questa mi sembra abbastanza ovvio in una visione diciamo normale
Della democrazia ma quando è anche rispettosa delle autonomie delle parti sociali per cui il défilé di non andare a votare per noi proprio contro il referendum
E avremmo potuto scegliere la strada
Del no
Ma scegliendo la strada del no avremmo accettato che si potesse utilizzare lo strumento referendario su materie che non di nostra competenza
La nostra scelta di non andare a votare proprio il rifiuto e su materie che sono di competenza delle parti sociali si utilizzano gli strumenti della politica e poi io penso che un giorno bisognerà pur riflettere anche sull'istituto referendario non per abolirlo
O cose di questo genere di cui non a cui nessuno pensa istituti referendari in una democrazia come la nostra possono essere utili ma sulle modalità e sui modi sulle forme io ho il dubbio che così come si è sviluppata dell'istituto referendario abbia in parte modificato a quelle che erano le indicazioni che stavano nella Carta costituzionale che prevedeva in certe modalità
I referendum non certo modalità emendative la modalità abrogative ne siamo arrivati a referendum emendativi e dal punto di vista anche dello spirito che la Costituzione siamo andati oltre perché continuiamo a insistere inoltre io credo che lo sforzo
Le risorse che si spendono per questo referendum potevano essere spesi meglio
Per creare delle nuove tutele per quei lavoratori che non hanno tutele penso a tutta l'area del frammento
E non è tutelata nella centootto né dall'articolo diciotto
E invece attraverso una carta del lavoro uno uno Statuto dei lavori avrebbero potuto dar dovrebbero avere quelle tutele ante discriminatori per i poteri di Rivetta e di di di rispetto per la propria dignità
Che oggi non hanno capire però che allora battere questo referendum significa tenere aperto delle possibilità sempre malaugurata idea dovessero vincere i sì
Io credo che i problemi che tutti parti sociali in primo luogo ma anche la i legislatori problemi da affrontare sarebbero molti sarebbero difficili per cui la posizione nostra e di questa natura
Poi
Noi chiediamo con
Io dico con soddisfazione a un certo punto che le cose che noi abbiamo detto per le quali sono stati attaccati aggrediti insultati alla fine diventano anche patrimonio diritti
Al diceva che questo era un diritto universale attenzione ne facciamo una distinzione molto precisa
I diritti universali sono quelli che si applicano a tutti e sui quali non ci sono dubbi
Però bisogna anche pensare se il diritto affermato e poi un diritto acquisito uguali esigibile
Allora bisogna distinguere tra il diritto che è l'affermazione
Non lo so della dignità della nonna di tante altre cose e se il diritto non ha bisogno per casi particolari di essere declinato
Con tutti esigibili
Perché se non viene declinato con tutte le esigibili poi abbiamo tutti quei fenomeni di illegalità
Che si sono determinati anche dentro il mercato del lavoro ecco perché noi siamo coscienti
Di dover fare una battaglia forte per far fallire questo referendum nostro slogan presto bisogna far fallire il referendum per far partire i referendum
Bisogna non andare a votare non andare al mare fare una battaglia perché non si vuol dire qualcuna per i checkpoint citeremmo
Un po'alla disobbedienza civica che mi sembra anche da questo punto di vista un'altra delle falsità che ne sentiremo e proprio l'istituto referendario che prevede tre modalità di espressione della volontà popolare
Il primo è sicuramente quello Tersigni quello del no
I primi due ma esiste anche un terzo che è quello di far mancare il quorum perché se io non sono d'accordo sul referendum
Qual è lo strumento e credo che qui i ha pensato chi ha introdotto il quorum aveva un'idea chiara delle modalità d'espressione popolare
Il non andare a votare l'espressione legittima io dico dentro le regole di una volontà che quella che noi non accettiamo questo referendum per capire credo prima fare una battaglia fino in fondo perché questo referendum non vinca
Presidente Petrachi cosa succederebbe se vincessero i sì
Però cose estremamente pesanti
Però prima di arrivare alle conseguenze delle descritte
Non credo vincerà
Anche noi in tanti
Dell'impresa riuniti in un comitato che ha visto coinvolte tutte le organizzazioni di rappresentanza dell'impresa quali tutte diciamo tutte
Siamo per non andare a votare
Soprattutto per
Un fatto
Molto chiaro che non è possibile
Coinvolgere attraverso un referendum gli italiani
Per dare una risposta senza che gli italiani sappiano di cosa si fa e non siamo in grado in poco tempo dispiegare
La terra le vere motivazioni per le quali si guarda
Devo anche fare una considerazione relativa al decreto
Recentissimo che ha permesso che permetterà all'attuazione delle terre che per la riforma del mercato del lavoro noi vediamo con grande interessa a questa cosa
Perché da garanzie di maggiore flessibilità ma per un lavoro legale per un lavoro legale dare volo alle
Responsabilità alle parti sociali quindi nostro apprezzamento per quello che è accaduto ieri ci auguriamo questa cosa
Sia realizzabile in tempi brevi riteniamo che questi provvedimenti vadano per il lavoro
E non contro il lavoro
Mentre invece
La la proposta referendaria va proprio contro il lavoro va esattamente nella senso contrario
I disoccupati che pensano che questa questo questo referendum sia a loro favore proprio sbagliano clamorosamente sono ingannati in maniera vile perché va proprio esattamente contro il lavoro
Noi riteniamo che il problema tra l'altro immediato non siano il licenziamento
Perché c'è un dato nel nel due mila due c'è stata
Una soluzione Intel industriale del due virgola cinque per cento in meno e l'occupazione aumentar
Se vi permettete credo che questo voglia dire
Che hanno tenuto soprattutto le piccole imprese in termini di occupazione quindi piccole imprese svolgono questo ruolo fondamentale tre quarti della nuova occupazione
Viene dalla piccola impresa
Nelle piccole imprese non si licenzia nelle piccole imprese si assume di conseguenza
Creare una condizione che dei termini una difficoltà per la piccola impresa proprio per il suo sviluppo per il suo ingrandirsi uno dei delle delle diciamo delle critiche che fanno al nostro sistema tutti economisti in primis è proprio quella che è caratterizzata dal fatto della grande diffusione di questa piccola impresa però come potremmo dire potremmo dire che tanti albe se possiamo rappresentare una piccola impresa comunale vero tanti tanti tanti alberi poi fanno una può e quindi forse si otterrà che ottengono i soliti risultati
Con tante piccole strutture produttive
Rispetto a quello che è anche una tendenza degli altri paesi guardate che anche negli altri Paesi stanno milioni diminuendo gli addetti nelle nelle imprese
Certo noi siamo siamo la punta di diamante di questo di questo sistema di questo però ritengo che piccole imprese debbano essere salvaguardate devono essere non sottoposte attacchi come in questo caso referenti vorrei dire che se ho detto che il licenziamento non è all'ordine del giorno particolarmente nelle piccole imprese
Devo dire che
L'interesse si sposta verso il lavoro
Che ha un problema
Molto importante per il nostro Paese perché non abbiamo come Paese
Risorse naturali come hanno altri Paesi questo dobbiamo tenerlo presente
Sentenza entrati nel nel nel mercato comune e quindi nel nell'area dell'euro
Tenete conto che per il nostro Paese non è più possibile
Deprezzare la nostra moneta abbiamo dei vantaggi a essere entrati nell'Euro però quel giochino il nostro sistema
Utilizzava spesso per deprezzare la nostra moneta poi essere favolistica del pulsazioni non lo possiamo più fare
Quindi la mancanza di risorse il problema che siamo entrati nell'Unione Europea
Con pregi anche deficit
Significa che per noi sarà sempre più importante il problema del lavoro
Quindi il problema della diciamo della competitività quindi poi determina sviluppo lo sviluppo determina occupazione
Credo che ci sia bene dirlo di spostare dobbiamo spostare l'interesse dal discorso del licenziamento dove ci vogliono portare referendari al discorso del lavoro
E credo che sindacati rappresentano i lavoratori
Le imprese
Ho letto e le rappresentanze delle imprese ma lo Stato hanno ben precisi obiettivi comuni per lavorare per il lavoro
Io cito una cosa pratica e delle volte viene fraintesa ma mi spiegherò meglio se non riesco a spiegarmi bene
Per mantenere lo stato sociale che abbiamo
è importante che ci siano Sempre più occupato e non diminuiscano agli occupati ma aumenti perché perché per garantire quello stato sociale e abbiamo che come mi diceva Angeletti non nell'incontro precedente inferiore la spesa sociale alla media europea è nella media europea ma non è questo il problema il problema è vero che nella media europea alla spesa sociale
Però è altrettanto vero
Che è sbilanciata verso la previdenza ma comunque che tutte le tutele
Come vengono finanziate vengono finanziate con i conti contributi che versano i lavoratori
Con i contributi che versano le imprese e poi c'è un nient'un importante intervento dello Stato
Quindi globalmente pur essendo la nostra spesa sociale nella media europea
Però diciamo checché finanzia la spesa sono questi soggetti e quindi c'è l'interesse reciproco di tutti e tre
Coloro che contribuiscono alla spesa sociale perché si facciano sempre nuovi occupati sappiamo qual è il problema nostro della la salita basso tasso di natalità e quindi sappiamo anche qual è il tasso di attività del nostro Paese molto basso rispetto agli altri Paesi cinquantacinque contro settanta auspicabile nel due mila dieci
Per garantire tutte
Tutele diritti che sono previsti dal nostro sistema è necessario sempre fare più occupa quindi raggiungere quella soglia che la l'Unione europea ci ci tutti richiedenti
E questo ovviamente bisognerà pur prendere atto che avverrà attraverso lavoro dipendente ma anche attraverso altre forme di lavoro
La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro sappiamo tutti però per lavoro molto per molto tempo si è l'ipotizzato solo lavoro dipendente invece nel nostro Paese le cose sono andate in un altro modo nel senso che il lavoro indipendente cresciuto a dismisura noi abbiamo sei milioni e cinquecento mila lavoratori indipendenti che sono più del doppio della media europea quindi lavoro vuol dire lavoro dipendente per le motivazioni che ho detto prima bisogna si sia tanto lavoro dipendente
Ma anche lavoro indipendente e quindi anche da questo punto tutela Pepe tutele per i lavori di trent'per lavoratori indipendente tenete conto che con il lavoro con il con il i collaboratori degli lavoratori indipendenti
I lavoratori indipendenti con i propri lavoratori sono già maggioranza nel Paese
Noi quindi rappresenta una componente importantissima
Quindi lavoro diretto e lavoro indiretto pro lavoro diretto perché i i lavoratori indipendenti sono ovviamente hanno cucù lavoro ma poi procurano altro lavoro quello dei propri collaboratori ecco perché siamo contro questo referendum perché non possono con con il principio che guerra all'impresa comunque guerra fino alla fine nei confronti dell'impresa non si può continuare a permettere che si utilizzi verrà l'alto uno strumento della democrazia
Quale il referendum per una questione sulla quale sono sessant'anni che ci sono le quali sessant'anni che ci sono relazioni sindacali e hanno permesso il raggiungimento di questo tipo di tutte ma con il confronto fra parti datoriali e sindacati
Ed è un livello per quanto riguarda i diritti e le tutele direi sicuramente di buon livello rispetto agli altri Paesi maggiormente industrializzato quindi chi in maniera subdola
Ci porta al referendum deve avere una risposta precisa netta noi siamo convinti che l'ipotesi di non andare a votare sia la migliore
Perché non si può permette perché su una cosa di irrilevante direi irrilevante
Portare gli italiani nata a votare utilizzare questo strumento delle molte molte sia poi non essere democratici quando chi non è d'accordo si esprime perché non è d'accordo su questo referendum con tutte le conseguenze di violenze che si accompagnano a questa cosa
Non ci vengano poi a dire niente c'era anche una dire niente perché per contabilità
Queste violenze su questa antidemocrazia tragicità ne hanno sicuramente i referendari io non nascondo e lo dico pubblicamente così posso entrare nel mirino di piccole
Non è possibile che si permettano di fare riferendo di questo genere tenete conto
Che il problema dei problemi per quanto riguarda il discorso del referendum ecco
In caso di licenziamento senza giusta causa
Indennizzo corrente credo
A parte poiché ci sono tutta la casistica per la quale neanche nelle piccole imprese non si può licenziare non ci può licenziare per motivi politici per motivi razziali per motivi sindacati per motivi religiosi non si può non tipo è impossibile ed è giusto che sia così e del tutto perché allora indennizzo corrente
Io dico anche qui
I referendari l'indennizzo
In caso di raggiungimento del quorum lo prenderanno lo prenderanno molto volentieri tenete conto
Che gli italiani non sanno questa cosa che in caso di raggiungimento del quorum lo Stato non solo tende per il referente ma dovrà indennizzare intendi dare i referendari
Quindi è chiaro che non può essere il referendum uno strumento di questa portata
I democrazia utilizzato per fare affari gli otto uno pesante ma per fare affari perché non è costato niente al Referendario raccogliere le firme però dato di quorum lottato perdente evitare ripetere
Luigi Angeletti
L'attenzione del sindacato della UIL
Sul referendum
Il carburante
Politico di questo referendum nasce da una mistificazione
Non hanno prodotto ovviamente coloro che hanno raccolto le firme ma che hanno invece utilizzato
La Mini mistificazione questa
Sì e cercato di spiegare che le norme che prevedono
Il divieto di licenziamenti senza giustificato motivo
Beh sono comuni a moltissimi Paesi che sicuramente a tutti i Paesi europei
Sono analoghe
Ho addirittura coincidenti
Con le norme che devono prevede la tutela un le tutele per coloro che sono vittime di un licenziamento
L'articolo diciotto
E una forma di tutela
Nei confronti di licenziamenti senza giustificato motivo applicabili a quelle aziende che hanno più di quindici dipendenti
E che prevede un automatico reintegro come forma di tutela nel caso di un licenziamento
La mistificazione è stata questa
Che ha spiegato che l'articolo diciotto era l'articolo che prevedeva
Il divieto di licenziare le persone senza nessun motivo
E questa è l'opinione di tutti io credo facessimo un sondaggio qui
La stragrande maggioranza direbbe esattamente
Ora vietare i licenziamenti discriminatori
La questione obiettivamente di Civita politica
Una società democratica e pluralista bisogna evitare che la guerra tra fazioni o partiti arrivi addirittura a usare i provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori dipendenti sia pubblici che privati
E quindi è del tutto normale naturale considerare che
Ci sia espressamente una norma che dica e dita del
Pensi a mente quindi bisogna prendere provvedimenti
Un e delle tutele nei confronti delle delle persone
Questa non è ovviamente una questione che attiene a forme diverse se non se se non quelle di tipiche delle tutele cioè che sono u tendenzialmente devono essere
Diverse per la condizione i soggetti per la realtà economica in cui operano
Per la gravità addirittura del del provvedimento o per lo meno tendenti a far sì che la non solo la sanzione ma il la riparazione un la tutela un risarcimento nei confronti della della persona sia correlata alla gravità del danno
Questo è il comune senso della giustizia
Che e la sanzione e la riparazione siano commisurate alla gravità del danno
E il comune senso dalla giustizia nessuno pretende di mandare in galera una persona che sfascia una vetrina
In mente dal dieci anni di carcere però tutti pensano che probabilmente bisognerà fargli una multa e obbligarlo a arrivi
A risarcire
Per la quantità del danno che che a a a corte e qui ed è esattamente quello che avviene in tutti i Paesi europei
In tutti i paesi europei viene qui c'è una norma
E dice che ci i licenziamenti devono avere un giustificato motivo altrimenti non sono legittimi e ci sono norme mi copiate perché non possono che essere negoziato che stabiliscono
E poi la legge che recepisce statali né forza comunque a prescindere Poteri dei sindacati la legge recepisce che il livello di riparazione in un danno che obiettivamente una persona subito nel caso licenziati
In Italia nel mille novecento due mila e due
Si è fatto una grandiosa gigantesca e assolutamente efficace
Mistificazione tra due queste due diverse
Cioè sia sostenuto
Che il reintegro
Buon il divieto ad essere licenziato o il diritto a non essere ma il reintegro automatico nello stesso posto di lavoro
Quindi la forma di risarcimento quell'atto ippiche a forma di risarcimento prevista incerti situazioni fosse un diritto di civiltà un diritto università
Inalienabile e insindacabile nel senso non da discuta
E si è sottovalutato per esempio in questa mistificazione un dato politico che io credo che sì a gravissimo per un paio
Così euro entusiasta che è l'unico caso in Europa
Cioè come dire che gli svedesi uso decide di sì perché tasso di sindacalizzazione in Germania in Svezia del novantotto per cento
Partiti collaborò sulla due voi memorabile
Non è previsto era intesa
Non è previsto direi mentre in Germania previsto in certi casi a discrezione del giudice mi sa che non è previsto è previsto una compensazione
Significativa
Quindi che cosa è che la Svezia un paese improvvisamente nel quale si calpesta la dignità delle persone
Perché questa è la logica conseguenza
Quindi il referendum a è stato organizzato sulla base di questa mistificazione che ovviamente contigua esistere a proliferare
E questo è un elemento fondamentale del perché noi siamo hospice a questo refrain
Che non solo pone un quesito
Assolutamente non risolvibile con un sì o con un no
Ma perché questo quesito
La raccolta di firme su questo quesito si fonda su una scientifica mistificazione della realtà
E e questa mistificazione è stata usata politicamente per regolare dei conti all'interno della sinistra altra argomentazione che per noi che a noi ci spinge a dire questo questo referendum è assolutamente sbagliato da condanne
Faccio un'ultima considerazione di carattere sindacale o ammesso che ce ne sia bisogno però io credo che anche questo debba essere considerato e il a
Se vincessero i sì
Cosa che uno si potrebbe anche come dire dire
Di che ci dovremmo preoccupare forse le imprese dovrebbero portare secondo me si preoccupano eccessivamente però facendo per assurdo una ipotetica uguale vincessero i sì
Non c'è un Paese al mondo
Uno per quanto piccolo per quanto uno in cui sussiste una norma come quella che verrebbe applicata in Italia in caso della vittoria non ce ne siccome venisse interrotto ma dico verrebbe esteso a qualunque forma di rapporto dello
A qualunque
Senza distinzione
Neanche non si non loro chiunque ci ha una borsa potrebbe anche sostituirla oppure potrebbe fare avere un un buon professionista
Ha un buon sindacalista figli sa scrivere quali sono le motivazioni per cui viene licenziato e vi garantisco che non tutti i sindacalisti sarebbero capaci anche se io consiglio che solo i sindacalisti sarebbero capaci di farlo anche se non tutti
Tale ai dati
Questo darebbe anche il paradosso dal punto di vista
Del da podista diciamo così delle regole sindacali
Tutti i motivi credo che antenna noi convincono che bisogna impedire abbia un rischio
Non è per le motivazioni che ho detto non è un problema di dire sì o no o di contrapporsi con un no
Perché contrapporsi con un no significherebbe accettare le ragioni misti Chianti politicamente mistificatoria
Nel quesito delle argomentazioni e delle motivazioni per cui civili vogliono chiamare a pronuncia
E a nessuno sfugge o per lo meno credo che ha una parte avveduta dell'opinione pubblica non sfugga l'uso politico
Che verrebbe fatto del nostro voto
Per questo io consiglio assolutamente inaccettabile il fatto che debba io debba partecipare a una votazione
Mistificatorio basata sulla mistificazione e il mio voto debba pure essere utilizzato strumentalmente solo per fini politici
Il referendum abrogativo
E uno strumento che i nostri padri costituenti hanno previsto per abrogare una legge qualora l'elettorato
Su una specifica legge non condivida l'opinione del legislatore che pura eletto in una magari in una precedente elezione
Qui siamo e e proprio per questi motivi profondamente democratici ha previsto che ci debba estere un può
Perché non si può
Con grande tranquillità
Sostenere la tesi che il potere legislativo
E puramente occasionale
O il Parlamento rappresenta i cittadini
E gli elettori ed è il tempio dalle mucche razzia
Secondo le regole dello Stati liberali che sono gli unici che storicamente conosciamo come non perfetti ma i migliori che Lou la cultura umana ha prodotto e allora e il potere legislativo e in mano
Alla al Parlamento
E solo la partecipazione della quando la strada è maggioranza dei cittadini riconosce e percepisce come la necessità di correggere un'eventuale legge ai e per questo è stato stabilito un un può non a caso i nostri avveduti Coppa dei costituenti
Hanno anche distinto tra referendum abrogativi referendum conferma divine quale il potere legislativo chiede lui espressamente a una legge dice
Voglio il Co capire il coke conoscesse l'elettorato conferma questa questa mia esce quindi non è ne è un'astensione
Non è una fuga non è andare a al mare e la manifestazione precise motivata di una volontà Poli
Di combattere una grande mistificazione che ha danneggiato questo Paese
Ha danneggiato i lavoratori aggiungo che per un pezzetto anche danneggiato l'economia di questo fa
E questo è un un e continuare su questa strada non farebbe altro che continuare ci a farci del male
Io credo che questa mistificazione poiché ha avuto un grande successo di pubblico
Perché sono stati commessi tanti errori tante superficialità i secondo me il sistema delle imprese ha caricato di significati eccessivi
Il tema dell'articolo diciotto
Al e ovviamente ha prestato il fianco a le strumentalizzazioni scientificamente organizzate e quindi abbiamo fatto ci sono stati fatti degli errori
Che ci hanno danneggiato perseguire e la peggiore scelta che noi potessimo fare ecco perché io credo che un obiettivo importante da tutti i punti di vista sia quello di dire che questo referendum la stragrande maggioranza di cittadini italiani sottile bocciare semplicemente dicendo che è sbagliato e quindi non accetta di essere strumentalizzando e di andare a fondo
Abbiamo capito che due gravissimi sindacati tra grandissime associazione il nostro partito dico la stessa cosa soffre con la stessa motivazione
Il tempo tanta Europa con esempio che ha fatto sorridere qualcuno ma parlando proprio il settore dove il nero impera nord e sud non c'è differenza che quello delle colf
Fu messo a Cannes accolto venga licenziata se vincessero i sì
La causa dura quattro cinque sei anni dopo di che ci sarebbe l'obbligo del reintegro questa famiglia si ritroverebbe per pagare gli stipendi di questi sei anni e si ritrova sul gobbo la persona che non vuole questo un caso banale ma è la verità si legge sui rischi
Allora Maurizio Sacconi sottosegretario protagonista è la riforma la più grande riforma recata al lavoro dopo seduto e lavoratori dopo trentatré anni una grande riforma cosa fa il governo dopo il referendum
Posto che ci vediamo tutti i giorni commissione al Senato abbiamo ripreso discussione sugli emendamenti per otto quattro otto bis sul Patto per l'Italia che contiene questa proposta
Di sospendere per tre anni strettamente o diciotto di cui ha parlato Savino
Se vincesse visite cosa succederebbe
Questa malaugurata ipotesi sembra che già prima Petracchi rappresentando tutti gli imprenditori ma in modo particolare le piccole imprese
Abbia indicato le conseguenze disastrose io aggiungo che la realtà della piccola impresa ha sempre dimostrato alti tassi di natalità e di mortalità che sono sintomo del suo della sua grande vitalità
La piccola impresa per fortuna questa caratteristica può con rapidità realizzare anche la propria ristrutturazione non rimanendo uguale a se stessa ma chiudendo riaprendo rapidamente
Non è difficile pensare che di fronte ad una rigidità così contraddittoria con la dimensione della piccola impresa una prima banale reazione potrebbe essere quella facilmente di chiudere di aprire una società con un numero di addetti inferiore Arryn chiudendo se in qualche modo l'imprenditore in onda dimensione o in una dimensione operativa
Kevin perché ritiene più stabile e meno soggetta a alle fluttuazioni del mercato le incertezze del mercato per non caricarsi di rigidità delle quali potrebbe con fatica privarsi nel momento in cui ci fosse una condizione
Diversa per l'impresa e per la sua capacità di operare
Allo stesso tempo non sarebbe difficile per una piccola impresa procedere ai cosiddetti licenziamenti plurimi senza giustifiche contro Spedicato motivo con giustificato motivo oggettivo
Perché sì viti perché quelle azienda può anche rimanendo se stessa ritrarsi ridurre la propria capacità operativa e conseguentemente ridurre i propri dipendenti e l'articolo diciotto
Non tutelerebbe per nulla i lavoratori in queste due
Fattispecie che peraltro sarebbero facilmente immaginare poi ci sarebbe stato una terza reazione possibile che tuttavia
Ecco da questo punto di vista ne abbiamo provveduto come misure adottate ieri a rendere
Difficile se non impossibile cioè la la crescita di quella di quel fenomeno che il che in qualche modo collegato all'articolo diciotto
Che il fenomeno delle collaborazioni coordinate continuative la fortuna straordinaria delle collaborazioni coordinate continuative si fa per dire nella seconda metà degli anni novanta e contemporanea alla
Difesa
Ad oltranza del tradizionale impianto giuslavoristico
E io credo che si possa intravedere in quegli anni e non solo in quegli anni e una grande ipocrisia
Renato Brunetta questa mattina la descriveva quella ipocrisia per cui consapevolmente senza alcuna reazione
Chi governava assisteva allo sviluppo di una flessibilità impropria di una flessibilità abusiva
Quale quella del dell'utilizzo delle collaborazioni coordinate continuative per forme di lavoro che dovrebbero essere dovevano essere
Configurabili come lavoro subordinato penso
Alla diffusa manualità per esempio che si riscontra nelle collaborazioni coordinate continuative c'è uno studio del Censis dei giorni scorsi che descrivendo il fenomeno ci indica come in edilizia
Per esempio si ricorre al diffusamente alle collaborazioni coordinate continuative c'è una sorta di contraddizione in termini
Ho oppure quante segretarie
Per non dire del fenomeno dei call center nel Mezzogiorno
Cioè attività svolte con una assoluta continuità in un solo coro un coordinamento
Che sarebbe corretto con il datore di con il datore di lavoro con il committente meglio dire in questo caso
Ma con una chiaro rapporto di subalternità e il secondo quelle modalità che sono tipiche del rapporto subordinato e che consistono per esempio nell'osservare ogni giorno
Quello stesso orario di lavoro dei lavoratori di coloro che sono direttamente dipendenti da quell'azienda e al gomito dei quali si svolge la funzione della collaboratore coordinato e continuativo
Noi abbiamo inteso dare una spallata a questo fenomeno in proprio come abbiamo inteso complessivamente lavorare contro l'ipocrisia
Della difesa da un lato ripeto del tradizionale impianto lavoristico quello che funziona per una parte soltanto del mondo del lavoro
E comunque per un mondo del lavoro per una Beruto una parte di quel mondo del lavoro regolare che come sappiamo in Italia rappresenta soltanto un cittadino su due di quelli in età di lavoro
E dall'altro lato però assistendo non solo a quello straordinari abnorme dimensione di economia sommersa
Ma anche a queste forme di elusione come sono le collaborazioni come sono molte delle collaborazioni coordinate continuative o come stanno diventando le cosiddette associazioni in partecipazione
Formula con la quale in teoria sì coinvolge il lavoratore
Nella il collo questo collaboratore nelle sorti dell'azienda ma ovviamente lo si coinvolge solo nella parte positiva magari per uno zero virgola uno per cento di partecipazione alla redditività dell'azienda e non si pagano contribuzioni
Certamente le collaborazioni coordinate continuative sono state favorite anche dall'aliquota contributiva
E l'altra ragione del loro successo cioè la flessibilità da un lato
E il costo inferiore perché l'aliquota del quattordici per cento è ben lontana da quella del trentadue e sette per cento che si applica al rapporto di lavoro dipendente
Vorrei ricordare che a questo riguardo noi abbiamo deciso di dare una spallata in tre notti il primo è stato quello di una disciplina molto rigorosa di ciò che va a sostituire la collaborazione coordinata e continuativa cioè il lavoro a progetto che deve avere rigorosamente le caratteristiche di una forma di lavoro indipendente per cui il risultato che viene richiesto viene realizzato in assoluta autonomia da parte del prestatore che certo deve mantenere un coordinamento con il committente ma che può e deve realizzare in assoluta autonomia come dicevo
Il la sua opera per perseguire quel programma quel progetto
E quello risultato conseguente
La seconda misura che abbiamo adottato è stato una sanzione molto pesante quella come dicono i giuristi per cui se non c'è il Progetto iuris de iure
Con un quindi con un certo automatismo la sanzione consiste nel nel trasformare quell'impropria colloco in proprio contratto a progetto in un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
Indeterminato
Quindi non soltanto la numerosità maggiore ma l'ingresso in quella dimensione molto più rigida
Che il collaborato che magari il committente di un contratti una collaborazione a progetto voleva voleva evitare
E la terza misura è quella di avere deciso non li per non in quel provvedimento di ieri perché non avevamo la delega ma di avere formalmente è scritto nella relazione alla delega stessa
Nella che entro l'anno
Quindi io con la legge finanziaria o con la riforma della previdenza o con altro provvedimento ma entro l'anno porteremo l'aliquota a quella dimensione corrispondenti tipica del lavoro autonomo che ovviamente e quella della diciannove per cento ed agiremo anche
Sulle associazioni in partecipazione aprendone nell'ambito della contribuzione obbligatoria
Così come daremo disposizioni nella seconda parte del del secondo decreto delegato creato oggetto
La riorganizzazione dei servizi ispettivi indicando proprio specifiche modalità di ispezione che consentano
Di perseguire queste forme elusive
Allora cosa che che gli ho voluto sottolineare tutto ciò per due ragioni uno
La prima ragione fondamentale e dare atto al sindacato che ai tavoli negoziali che hanno definito i contenuti essenziali della legge delega
Fece questa richiesta
E noi accogliemmo
Che anche la controparte accolse con una faticosa mediazione come sempre in questi casi
Dicendoci nel momento in cui voi realizzate un sistema più compiuto
Delitti Paolucci e contrattuali di tipo flessibile ove la flessibilità riguarda l'orario di lavoro il modo di esercitare la prestazione non la durata della prestazione
Donne cioè la precarietà del rapporto di lavoro
Ma in un sistema complessivamente regolato in modo più flessibile anche alla luce di quelle flessibilità in entrata che aveva introdotto il centro sinistra che erano quelle sì un po'precarietà alla luce di tutto ciò
Il sindacato ci chiese di eliminare la impropria flessibilità delle collaborazioni coordinate continuative
Che dovevano cadere con l'insieme dell'impianto farisaico che come da tempo almeno come mi sono permesso di definire era ma noi avevamo ereditato
La seconda ragione che è molto emblematico fare ciò nella settimana del referendum
Perché domenica prossima quel quesito referendario con ovunque non risolverebbe il problema nei dei sommersi né dei precari
Ma qualora malauguratamente dovesse essere accolto amplierebbe la l'area dei sommersi e dei precari
Noi abbiamo dato una risposta invece a ciò a cui essi non danno una risposta
Cioè riportando nell'altra di tipologie contrattuali protettive
Le colle letto
Tutte quelle prestazioni di lavoro e appunto devono coerentemente essere disciplinate come rapporto di lavoro subordinato
Sarà poi il contratto di lavoro a tempo indeterminato contratto di lavoro a termine contratto di lavoro intermittente che tendenzialmente a tempo indeterminato a tempo parziale quattro o ripartito che tendenzialmente sono a tempo indeterminato
Vorrei ricordare che tutte le tipologie contrattuali che abbiamo descritto sono tutte tendenzialmente a tempo indeterminato e quando abbiamo affrontato il tema del lavoro occasionale occorre il contratto a progetto l'abbiamo fatto
Per dare più tutela ad una realtà fattuale che oggi è meno tutelata
Perché non si deve mai confondere la flessibilità con la precarietà la flessibilità ripeto intendendo come tale quella che riguarda i modi con cui realizzare il lavoro
Sì e proprio utile a perseguire obiettivi di stabilità e di qualità del lavoro nel contesto dell'economia più efficiente più performante
Sullo specifico del referendum
Noi abbiamo ritenuto che non si dovesse procedere da soli come avremmo voluto
Sul voto del no
Ma abbiamo preferito
Rispettare innanzitutto l'indicazione delle parti sociali delle parti sociali con cui avevamo sottoscritto un patto
Un accordo che con riferimento poi articolo diciotto aveva un uno specifico allegato
Quella misura che tu ricordavi quella
Di cui ci stiamo occupando dal Senato che prevede non una modifica dell'articolo diciotto
Ma l'uso di una tecnica che già in passato il sindacato aveva utilizzato CGIL compresa
Una tecnica quella tecnica del non computo affini di incentivo ad assumere nelle piccole imprese
Per un periodo limitato
In quelle piccole imprese
Sperimenteremo il non computo dei neo assunti che ai fini del superamento della soglia dei quindici dipendenti e quindi del cambiamento
Della regola in base alla quale quelle imprese operano quell'impresa in questo periodo transitorio manterranno la regola che oggi hanno anche se supereranno quella soglia
Questa stessa tecnica dei come un computo è stata utilizzata altre cinque volte con accordi che hanno incluso la CGIL
Mi riferisco ai verso i disoccupati di lungo periodo ai contratti di formazione lavoro ai contratti di apprendistato
Adesso mi sfuggono le altre due case ma sono perché ne sono una
Lavori socialmente utili sono case nel quale anche la CGIL ha condiviso quella quella quella risoluzione di quell'immobilità sarà condiviso questo tipo di modalità e come diceva anche poco fa Pezzotta non cambia l'articolo diciotto ma agisce sul suo campo di applicazione in modo sperimentale sulla sul confine diciamo allo stesso modo realizzato in passato
Noi comunque cioè nel caso invece di sconfitta del quesito referendario resteremo fedeli al percorso se descritto con il Patto per l'Italia
Nel senso che approveremo quello provvedimento e poi insieme verificheremo questo esperimento e insieme decideremo come ci siamo impegnati a fare
Che cosa conseguentemente
Decidere alla luce degli affetti dell'esperimento spesso quindi un percorso tutto nel solco del dialogo sociale edotte consentitemi di ricordarlo
Per quanto discutibile possa essere stata la nostra iniziativa di un anno e mezzo fa
Essa era cauta e voleva aprire un confronto come poi è accaduto
Confronto che non a caso anche a aspro ma si è tradotto in un accordo altri hanno scatenato contro di noi una campagna d'odio
Fondata su una mistificazione quella per cui l'articolo diciotto conterrebbe un diritto di civiltà
Che se fosse tale dovrebbe essere universale e incomprimibile
A me piacciono le parole di del professor Baglioni intellettuale vicino
Alla
Sì alla CISL che mi ricordo proprio nel momento più caldo scrisse sul giornale della CISL una bella affermazione
Da
Da vecchio diciamo militante del movimento sindacale disse i diritti è vero tendenzialmente non si tocca comunque
Ma anche per fasi storiche si consolidano e non solo non solo nega non sono modificabili ma le tutele cioè i modi con cui garantire l'effettività di quei diritti si adattano e si modulano
Ed è ciò che stiamo ora discutendo e ciò su cui ora stiamo convergendo
è un po'più paradossale la convergenza di Cofferati
Accompagnata dal dissenso di D'Alema che dichiara di andare a votare del segno di un tatticismo
Rispetto a problemi di questo tipo che veramente e pericoloso perché queste sono cose serie con le quali non si dovrebbe giocare o scherzare come vedo fanno appunto i due che perché è evidente che D'Alema avrebbe fatto l'opposto se per caso Cofferati avesse deciso come coerentemente avrebbe dovuto fare a mio avviso di andare a votare ma sono affari suoi e dei girotondi che frequentano Hui
Io finisco soltanto per dire che però
Noi non dimentichiamo il percorso più ampio che abbiamo segnalato con il libro bianco e che Marco Biagi ci arriva indicato
Quello di riprendere soprattutto la discussione su argomenti come questi cioè sulle tutele nel contesto proprio di quello Statuto dei lavori che gli aveva tanto sognato
E per il quale aveva deciso di continuare la collaborazione con il governo il riprendere anzi dopo una interruzione che c'era stata nella seconda metà degli anni novanta quando anche gli fu impedito di diventare presidente della Commissione europea per la valutazione dei piani nazionali legati alla strategia per occupato
Marco sognava questo Statuto dei lavori come un moderno sta tutto contenenti contenente tutele modulate in relazione al al parametro sostanziale della dipendenza socio economica dei lavoratori
Ieri il ministro Maroni ha deciso davvero di avviare i lavori
Della nostra Commissione scientifica a premessa apertura di un tavolo cui ci siamo impegnati con il Patto per l'Italia
Di negoziato sulla definizione di questo progetto più comprensivo della pure importante riforma varata ieri che si chiamerà nel nome e nel ricordo di Marco Statuto dei lavori
Donne troppo Luigi Angeletti perché deve andare via presto vado vedere l'orologio
E il secondo giro
Se nel secondo giro sì dobbiamo per forza farla parlare su domande uguale per tutti e quello che Forza Italia pensa delle relazioni industriali sta scritto nella relazione che ha fatto questa mattina parte tu che sia un esegeta di quella relazione sicuramente confermerà e allora la domanda è duplice ma collegate in fondo e visto che il prossimo ventitré luglio uscì celebra il decennale delle vigenti regole sul modello contrattuale
Qual è il futuro delle relazioni industriali
E poi una valutazione invece sul ruolo assegnato gli enti bilaterali nella legge Biagi fronte dobbiamo portato a galla è un fenomeno poco conosciuto correnti letterarie qui abbiamo il sindacato e il presidente di una grande associazione che hanno e e stato per eccellenza l'associazione che ha favorito che ha fatto per penso al Nord Est per esempio
Allora lui gentile allora i sistemi contrattuali quando sono in qualche modo organizzati e non
Il caso
Ovviamente anche questo nell'autopsia associate militare dei Paesi ma quando sono organizzati hanno degli obiettivi
Il venti di luglio ci diamo questo il sistema contrattuale che fu
In qualche modo definito in quell'occasione aveva degli obiettivi molto chiari scritti
Il Paese doveva risanare il debito pubblico
Tenere bassa l'inflazione
E consentirci quindi di creare le condizioni per entrare rispettare i cosiddetti famigerati i parametri di Maastricht entrare e la moneta unica quindi è stato congegnato con cui di il meccanismo che adesso ovviamente non spiego per per buonsenso aveva all'inflazione programmata tassi crescere i salari in modo tale che crescessero
Quanto l'inflazione ma con l'obiettivo di scommettere su una diminuzione dell'Inter
Io penso che questo modello abbia avuto sul cioè in sostanzialmente ha ha conseguito risultati per i quali era stato costui e che gli erano stati affidati ha contribuito abbassare l'inflazione ridurre deficit pubblico e ha contribuito anche a creare le condizioni per la per lei
Oggi e dico oggi per dire nei prossimi anni perché i modelli contrattuali bisogna pensarle almeno per un decennio
Noi pensiamo che i problemi del economici e sociali del Paese siano diversi
Da quelli che abbiamo alle spalle
Sono problemi sostanzialmente non più di tenere bassa l'inflazione
Ma sono quelli di incrementare la ricchezza e di ripartire l'incremento di
Perché anche in una concezione non necessariamente keynesiana ma anche liberale
Della economia se la ripartizione della ricchezza e fatta correttamente nel senso che all'aumento della produttività si ridistribuisce
Il suo risultato cioè l'incremento e la ricchezza questa la ricchezza che si allarga creando le condizioni strutturali finora come ha rimarcato per sostenere lo sviluppo
Il modello contrattuale della avere questo Beattie e deve essere modulato per avere questi
Sostenere una fase di crescita dell'economia e di distribuzione della ricchezza in proporzione al alla quantità di ricchezza che viene approdo
Per questo bisogna rivedere non ha più senso fare in questo modo
Un contratto che dura quattro anni e poi ogni due anni ci dobbiamo vedere se abbiamo vinto meno la scommessa in che misura abbiamo vinto la scommessa per abbassare l'inflazione perché potrà oscillare dell'uno per cento il tasso di inflazione nei prossimi anni ma siccome io per fortuna non dipende più da noi gli altri staranno attenti a evitare che cresca
O dobbiamo rivedere modello contatti noi pensiamo modello contrattuale fondato sempre su un contratto nazionale che garantisca i minimi
A tutti quanti e soprattutto valorizzare in una politica economica di felicità valorizzare la contrattazione di secondo livello cioè la contrattazione che ha come finalità quello di ridistribuire gli incrementi di produttività e quindi da ricchi
La produttività non cresce non cresce in nessun parte del mondo in nessuna epoca e tanto meno da noi in maniera omogenea
E variegato a secondo delle aziende delle realtà territoriali delle categorie merceologiche e inevitabilmente la contrattazione si vuole avere questi obiettivi deve essere articolata e soprattutto fondata
Su questa questo è ciò che noi pensiamo che sia utile in necessario
Io aggiungo un'ultima battuta prima di parlare degli enti bilaterali che perché questa questo processo che di e puro buonsenso sui di modernizzazione del sistema sociale del nostro Paese abbia una un successo veloce perché poi già solo avrà però perché stiamo sufficientemente veloce occorre combattere una pericolosa tendenza che si è sviluppata soprattutto nella CGIL negli ultimi anni cioè l'idea di sostituire la contrattazione il ruolo delle parti sociali con la legge io non so
Sulla base di quale valutazione politica o ideologica ci sia questa perverso attitudine a a invocare sempre una legge so che è una apposizione sbagliata
Vecchia ma quanto di più vecchio
Si possa immaginare e di quanto
Meno di liberale ci ci possa essere faccio solo degli esempi
Per farmi capi
Sì dice
E sì in voga
Una legge che obblighi all'applicazione dei contratti erga omnes
Appare io faccio il sindacalista
Quale maggiore vantaggio
Potrei a vere
Di essere uno che ha il potere di fare una legge
Perché se io metto la firma su un accordo e c'è una legge che dice che la mia firma valore di legge sapete che cosa avvenuta in questo Paese
Che si è affidato a un soggetto privato un bene pubblico
Come quello di fare una legge c'è sempre un magistrato e un carabiniere duplica era un'impresa
A dire quello che ha scritto Angeletti deve essere applicato per forza se non va in galera
Questa è una una tipica formati di come dire di di rapporti di lavoro di intervento della legge corporativa nel senso letterale del termine cioè nel ventennio
Lo Stato era uno stato corporativo
Che in quanto Stato corporativo delegava alle corporazioni l'amministrazione di un bene pubblico
Quindi c'era la la gamba corporazioni dicevano i sindacati di Stato c'era un'associazione di imprese di Stato
Come vedete non a che vedere con l'idea liberale dello Stato
I rapporti sociali intervengono a regolare degli soggetti privati
Che hanno in campo interessi privati il rapporto tra un'impresa i suoi lavoratori
Lei e le la lo scambio che avviene non può che essere uno scambio del tutto libero
Al massimo la Licci come giustamente avviene in tutti i Paesi liberali e e e democratici
è una legge che aiuta questo rapporto che sostiene e mette possibilmente lo sullo stesso piano di parità i due soggetti che devono regolare i loro rapporti
Quindi la la legge aiuta la parte che viene ritenuta più debole e normalmente sono i lavoratori dipendenti
A a vere le gli strumenti la possibilità di regolare questi rapporti gli enti bilaterali sono una uno strumento che si iscrive ad una concezione dei rapporti
De tra le parti sociali in termini liberali i democratici
Cioè che aiuta le parti a risolvere dei problemi che quotidianamente oltre rigidamente hanno questo è un modello di società nella quale noi siamo delle persone libere
E responsabile e lo Stato non fa altro che esaltare la nostra libertà la nostra responsabilità la responsabilità quindi che ci siano come dire delle conseguenze alle nostre aspri bere scelte di cui noi dobbiamo tenere conto e dobbiamo essere responsabili e non c'è nessun padre
Nessuna padrino nessun potere
Sopra di noi che ci porta per mano e ci dice che cosa e buone cose cattive
Ecco perché credo che noi dobbiamo sconfiggere questa non so come definirla questa pseudo cultura politica che mi sembra abbia fatto fin troppa strada la in questi ultimi anni che è bene che cominci a fare
Tanta strada all'invio
Dobbiamo congelare ti fermi ancora va un applauso al segretario generale della UIL che deve andare
Presidente Petracca
Per relazioni industriali gli enti bilaterali
Per le cose che che anche il riferimento al referendum
Si rileva anche da quelle riflessioni fatte quale importanza modernizzazione come la nottata alle relazioni sindacale
Devo dire molto sinteticamente che abbiamo vorremmo modello diverso
Più una livello di contrattazione non a taglia unica
Ma un un livello di contrattazione più spostato verso il territorio
Ora quando abbiamo ipotizzato o cose di questo tipo
Devo dire che CISL e UIL hanno detto parliamone
Mi dico parlo riferito ovviamente all'artigianato le cose che sto dicendo sono riferite a latina
E invece gli è stata la rigidità dell'altro sindacato la Cina
Però noi chiediamo che crediamo molto in questo dialogo
E
Per quanto riguarda del costo degli enti bilaterali
è una cosa che non si sa ma in Europa ci chiedano di esportare questo
Questa esperienza che abbiamo inventato proprio ambientato l'artigianato insieme al sitar
E che ha dato dei risultati eccezionali ci sono cose che sono escluse anche
Per i lavoratori dell'artigianato e della piccola impresa tipo la cassa integrazione che non è uno strumento utilizzato dalle piccole però noi in casi eccezionali Astra penso agli enti bilaterali abbiamo potuto diciamo superare il problema dico in caso di calamità naturali lente della stradale riesce a tamponare il problema e quindi a rimediare poi a un punto è un momento di confronto e dialogo continuo
Tra le parti datoriali sindacato e la come diceva appunto Angeletti
Si risolvono molti molte parole ma tenete conto lo ribadisco che questo strumento ci viene chiesto di spostarlo in euro
Vino Pezzotta c'è bisogno di nuove relazioni industriali sta cambiando
Dieci grammi
Pernottamento diciamo così relazione sindacare sull'uomo
Soprattutto se teniamo presente proprietà mia quindici
Noi dunque dalla novantatré a oggi abbiamo visto no solo per quanto riguarda il nostro Paese non un mutamento
Mi chiamo del sistema politico
Che bene o male ad influenze sulla sulla relazione dei soggetti sociali
Abbiamo visto crescere nuovo di l'Europa
Cioè è stata questo ampliamento allargamento nella divisione di fama internazionale quella che chiamiamo globalizzazione che sicuramente oggi per alcuni aspetti va ripensato
Perché dopo l'undici settembre dopo la la guerra in Iraq probabilmente siamo in una fase totalmente nuova della globalizzazione che non sembra più essere quella lineare espansiva vi si stanno creando come dice noto economista italiano una globalizzazione arcipelago no perché ci sono sono passati di fronte a noi in molte cose è cambiato in parte in buona parte e l'organizzazione del lavoro e l'organizzazione di impresa nel nostro Paese
è cambiato a quello che sono gli obiettivi da raggiungere
Sì nel novantadue novantatré l'obiettivo era quella di agganciarsi all'Europa di raggiungere di abbattere l'inflazione
Di intervenire sul territorio pubblico oggi abbiamo altri problemi soprattutto se guardiamo qual è la situazione economica tenendo presente anche quanto ha detto ultimamente il governatore della Banca d'Italia il problema è che nel nostro Paese e quello della sua crescita del suo sviluppo e pertanto deve adeguare
A questi obiettivi che sono obiettivi del sistema Paese quelli che sono i pro e gli strumenti delle relazioni
Perché se noi ragioniamo in un contesto di questo genere qualcuno si diceva perché si deve cambiare
Anche perché l'accordo novantadue novantatré
è stato un accordo che ha funzionato io contesto e si è stato un accordo di contenimento delle dinamiche salariali
è stato un accordo che ha teso a fare una politica dei redditi
Atteso a salvaguardare il potere d'acquisto dei salari in una situazione diciamo di difficoltà economica e questo è stato l'obiettivo
Perché io credo che noi dobbiamo avere un sistema di relazioni che tenda a alla questione dello crescita dello sviluppo della competitività del sistema paese in un mercato che sta cambiando rapidamente non ci rendiamo tutti conto che se non avviene una svolta nei fattori produttivi se ne va via in una svolta sulla dimensione di impresa se non si determinano condizioni diverse nuove qualche problema nel prossimo futuro noi lo avremmo ecco perché allora bisogna quindi discutere di relazioni tenendo conto di due aspetti il primo è quello concertativo
Noi abbiamo come cinese sempre ritenuto indipendentemente dai governi che si troveranno di fronte e la concertazione fosse