"Sempre vicino a te. Il nuovo servizio sanitario nazionale", Prima Conferenza Nazionale della Sanità promossa dal Ministero della Sanità (tenutasi presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma" dal 24 al 26 novembre 1999) (Attenzione di questo evento non è stata registrata la seconda giornata, 25 novembre 1999)

Signore e signori riprendiamo i lavori della conferenza nazionale della sanità della prima conferenza
Conferenza che ha visto una un elevatissimo contributo di proposta e di valutazioni di considerazioni
Il primo giorno non solo con autorevole e prestigiosa relazione
Di sua Eminenza il cardinale Martini non solo nella relazione del ministro Bindi del Presidente del Consiglio dei ministri ma anche nelle fasi successive in maniera particolare per le proposte sulle scelte e sulle prospettive
Dell'applicazione del decreto legislativo duecentoventinove ieri c'è stato un confronto
Tra le istituzioni e i rappresentanti della informazione e anche da questo confronto è venuta fuori qualche proposta particolarmente costruttiva circa il ruolo della informazione dei mezzi d'informazione
Nella promozione del concetto di salute nel sostegno alla giusta informazione dei cittadini e degli utenti oggi
Abbiamo largo e piacevole compito di coordinare le proposte che arrivano dalle commissioni che ieri ha no alacremente lavorato al di là delle considerazioni che si possono fare sugli argomenti che sono stati trattati in queste Commissioni io ritengo che sia il caso di passare subito agli interventi preordinati alle relazioni dei coordinatori delle commissioni anche perché il tempo è tiranno e abbiamo pochi minuti a disposizione dal momento che intorno alle undici e quindici si deve Fenili si deve finire con questa sessione relativa ai lavori delle commissioni
I lavori né in mattinata si articoleranno in questa maniera sarà chiamato uno dei coordinatori per ogni singola commissione a rappresentare una relazione una proposta una sintesi
E avranno a disposizione non più di cinque minuti
Il rappresentante delle commissioni dopodiché su tre argomenti di particolare rilevanza che trasversalmente interessano le commissioni si apriva un breve dibattito breve significa veramente
Si svolgerà nell'arco di pochi minuti per poi passare annette l'azioni nel l'onorevole Bianco del presidente Chiti ed è e le conclusioni del ministro Bindi quindi chiamo subito il rappresentante della prima Commissione di lavoro quella sua autonomia e responsabilità professionale il dottor Aldo Pagni
Allora il tempo è tiranno e quindi dobbiamo essere molto molto veloci il tema che era stato affidato a questo gruppo coordinato dall'onorevole Morini e da me riguardava l'autonomia e la responsabilità professionale
Ci siamo ad hoc senza una presa un documento preliminare
Abbiamo cercato di affrontare intanto il senso della professionalità alle componenti alla professionalità oggi
Dividendole naturalmente nelle conoscenze nelle competenze delle capacità nelle abilità tecniche manageriali ma soprattutto ci siamo soffermati sul problema delle competenze non so
Si vedrà questo
Scusate anche la redazione perché stare molto artigianale fatta in casa nel senso che abbiamo definito l'autonomia come risultato delle competenze le competenze come definizione di ruoli in relazione ai compiti all'attività le funzioni di ogni singolo personaggio che opera all'interno del servizio autonomia e responsabilità
La responsabilità del medico di tutti i professionisti che lavora e si rigenera nazionale naturalmente quella per quanto riguarda il medico
E le professioni sanitarie la responsabilità diretta nei confronti del cittadino la responsabilità nei confronti dei lego del servizio sanitario nazionale la responsabilità nei confronti dell'arte
Abbiamo anche cercato di definire il concetto di autonomia che ricorre con una certa frequenza e che si collega con il concetto di indipendenza e di libertà e l'abbiamo definita come una risorsa
Del servizio sanitario nazionale corrisponde alle capacità riconosciute
E alla possibilità del professionista di autodeterminarsi secondo le regole dell'arte della scienza
E delle specifiche competenze in un dato contesto organizzativo per il raggiungimento degli obiettivi di salute del cittadino cioè niente libertà in assoluto come il vicenza ma una libertà naturalmente vincolata a una serie di elementi le componenti dell'autonomia le abbiamo individuate in questi l'indipendenza e la libertà che viene riaffermata ogni volta e che in realtà e dipendente dallo stato giuridico è chiaro che la libertà e l'indipendenza all'interno di un servizio sanitario dove c'è un rapporto di dipendenza un rapporto convenzionale oppure si tratta rapporto dimensionale col mondo cambia praticamente anche il la valenza dell'indipendenza e della libertà
E soprattutto nel service relazionale essa dipende dalle risorse dagli obiettivi e dalle organizzazioni ma anche dalla interdipendenza esistenze fra le varie professioni seconda componente la scienza ovvio terzo l'arte del problem solving e ritenendo che la scientificità del comportamento del medico
E degli altri professionisti della salute non sempre può far riferimento annosa certe la coscienza individuale che viene evocata ogni volta come confronto con se stessi ma deve fare i conti anche con l'etica delle sue del responsabilità
La deontologia la formazione permanente impediti
Ecco abbiamo individuato nelle autonomie una sorta di sistema delle Autonomie
Che rispondendo alla qualità efficacia prelatizia efficienza tiene conto della definizione degli obiettivi dell'allocazione delle risorse la valutazione degli obiettivi raggiunti
E abbiamo distinto all'interno dell'autonomia organizzativa e gestionale e dell'autonomia linee assistenziale professionale che sono due momenti diversi dove l la autonomia si esercita
è stato preso in considerazione ma molto brevemente il Dipartimento a proposito del comitato di dipartimento come il luogo nel quale si confrontano le esperienze le competenze la partecipazione e la condivisione dei principi
Multiprofessionali e che poi viene affidata al Direttore Dipartimento del quale sarà valutato i risultati al termine il distretto non l'abbiamo definito abbiamo voi valutato l'autonomia Limina esistenziale e professionale come decisione in condizione di probabilità di rischio ed alternative perché questo e poi il modo in cui abitualmente nella professione sanitaria si opera
Con una graduazione di compiti ceppi pur mantenendo l'autonomia di ognuno ovviamente c'è una gradazione di compiti e attività di fusione delle conseguenze responsabilità professionali
Il tutto iscritto all'interno delle linee guida come raccomandazione per indirizzare i comportamenti soggettivi
Sulla responsabilità avevamo molti spunti e molti elementi professori l'onorevole Morini si era occupato particolarmente in corso del lavoro ma non abbiamo il temporale di trattarlo
Chiaramente la responsabilità che è connessa con l'autonomia importante una responsabilità penale civile amministrativa e anche disciplinare ordinistica
Noi stiamo lavorando tutti quanti sulla situazione resero obbligatoria per un'eventuale riassicurazione del professione a rischio ma anche la necessità di istituire l'istituto dell'arbitrato come soluzione di una serie di problemi
Che potrebbero migliorare la situazione anche la durata delle cause civili
Io mi scuso per la brevità e per la sintesi ma più di questo non posso dirvi vi ringrazio
Noi la ringraziamo Presidente non solo per la sua brevità ma anche per la capacità di sintesi e per il contributo in termini di proposte fornite lavori di questa prima conferenza avremo sicuramente modo di sviluppare questi concetti in altra sede
Per la seconda commissione quella relativa a partecipazione federalismo e nuova programmazione chiamo ad intervenire il dottor Angelo Mattioni
Insomma
Gli atti della Commissione abbiamo cercato di fare qualche considerazione unitaria che coinvolgesse e intreccia sequestri tra Terni concetto di federalismo di programmazione di partecipazione
Non si può che constatare che i provvedimenti
Più recente in modo particolare quello che stiamo considerando
Predispongono il governo stessa ricerca sono in questo caso il governo del servizio nazionale sanitario collocandolo sui diversi livelli di governo territoriale in cui si articola la Repubblica e questo comporta però alla ricerca tutte le volte che in un sistema cioè espansione di autonomia di un qualche elemento unificante perché contrariamente a quello che si crede i sistemi federali sono sistemi poi fortemente anche ai casi anzi diffusa una cultura proprio laddove si pratica federalismo in senso proprio al federalismo in senso forte
Che nel mondo contemporaneo questo elemento aggregante sia proprio rappresentato dalle funzioni dello Stato sociale
è significativo che per fare un esempio di federalismo forte
In Canada ci sia sostenuto che mentono un tempo il fatto anche ad Alicante e al treno che attraversava il Paese nell'asta contemplare il fatto che canta la gestione dello stato sociale perché significa che danno voi dovrebbe diventare all'interno del servizio sanità nazionale metta che hai tante l'obiettivo ultimo che è la tutela della salute per cui anche il potere di il potere che sono conservati
Io dico ai livelli dell'ordinamento generale non agli pari statali poté che sono conservate a livello di ordinamento generale
Sono poteri che devono essere visti esclusivamente in questa luce di momento unificante in funzione dell'obiettivo che peraltro è l'obiettivo costituzionalmente tutelato
E quindi all'interno di questo contesto una programmazione partecipata diciamo così con una fase di ascese una fase discesa
I soggetti dire dall'inferiore partecipò alla formazione do la programmazione e poi diventano i soggetti che attuano la programmazione stessa da questo punto di vista è sembrato la Commissione che debba essere sottolineato la necessità di dare immediatamente attuazione alle procedure partecipative
Vuoi nel rapporto Regione-Stato vuoi soprattutto nel rapporto Enti locali minori e regioni perché lì è previsto un momento di istituzionalizzazione forte
La legge prevede la legge delega prevedeva il decreto legislativo impone che si dia vita ad un organo specifico che le Regioni devono forma quanto per il mercato rappresenta un momento assolutamente forte del processo di partecipazione programmato
Naturalmente partecipazione federalismo programmazione partecipazione soprattutto non si riduce a partecipazione alla programmazione e lo dico perché in Commissione poi in atto qualche equivoco è ovvio che c'è la partecipazione che a valorizzazione di persona che valorizzazione delle formazioni sociali ma e questo è un altro discorso è un altro modo di intento la partecipazione che può alterare che può aver nel contesto del servizio sanitario nazionale delle sue valenza troppo piano abbiamo pensato in Commissione alla committenza da parte delle aziende abbiamo pensato ai problemi della informazione sono forme insomma che toccano la partecipazione inteso in questo senso
Legato a questo discorso
C'era poi un dei punti specifici che poi metteva brevemente che la commissione mette a disposizione uno di questi punti
è il processo necessario assolutamente di monitoraggio delle attività regionali pro cesso che deve esercitarsi sugli obiettivi di salute sugli dei tagli uniformi di assistenza sull'andamento dalla spesa
E via dicendo ma sotto legno questo fatto del monitoraggio perché è convinzione nostra insomma che anche nel momento in cui si va a formare ad emanare il provvedimento sul cosiddetto federalismo fiscale anche in quella sede sia assolutamente necessario
Come dire a richiamare in qualche modo rivisitare delle procedure di monitoraggio soprattutto se si tiene conto che verranno meno
I i vincoli circa la destinazione dei fondi e quindi si renderà assolutamente necessario in qualche modo verificare che vengono comunque mantenuti i livelli che sono utile a soddisfare il diritto non foss'altro per una ragione di eguaglianza protetta costituzionalmente
Gli altri punti su cui la Commissione sia si è soffermato sono punti molto specifici
In pochi secondi lì elenco uno dei punti e questo si è constatato con una con interventi generalizzati in commissione che con tutta probabilità una delle cause del differenze regionali e la diversa preparazione personale
Da qui un atto appostati accentuare le procedure i processi di formazione perché soltanto un'adeguata formazione riduce queste diversità del monitoraggio che ha un punto specifico ho detto
Un altro punto che vorrei sottolineare
Emerso io concordo pienamente su questo la necessità di prevedere raccordi interregionale
Vuoi in funzione Tella mobilità sanitaria vuoi in funzione di solidarietà interregionale per sostenere a certi tipi di attività particolar malattia rare Rachel fatta di organi ricerca
Senza però ecco qui credo che sia un dato che normalmente trascurato perché si ritiene che tutto ciò che non si può esaurire a livello regionale debba necessariamente riportasse all'ente superiore no c'è un libello probabilmente di accordo interregionale
Ci sono probabilmente anche strumenti giuridici per questo che potrebbero istituzionalizzare una sorta di solidarietà internazionale interregionale che avrebbe la sua rilevanza
Sull'accreditamento si è suggerito alto punto particolare che la definizione di regole procedure standard
Abbiano questi tre caratteri procedo consiglia telegrafico siano compatibili con la situazione esistente le strutture pubbliche e private Simo progressivi nel senso di tanta da sempre più esigenti crescenti nel tempo siano creato quali nel senso di applicabile inizialmente anche su segmenti parziale di attività di una struttura o di un servizio
Ultimo punto per quanto riguarda gli accordi contrattuali
Si propone si suggerisce un esplicito collegamento tra gli accordi e contratti relativi all'assistenza in regime di ricovero ribattere alla specialistica e gli accordi che le aziende saranno chiamate a stipulare con i medici
Di medicina generale io ho terminato e prima che il presidente mi ha comandi di chiudere leggo due raccomandazioni finale che fa la commissione a propone di effettuare un esame attento dall'esperienza delle regioni a statuto speciale
Nelle province autonome che hanno già avuto modo di confrontarsi con il federalismo fiscale
Be troppo l'indotto un potenziamento del Sistema informativo sanitario al fine di renderlo più funzionale alla programmazione e in particolare all'azione di monitoraggio grazie
Grazie a lei professore anche per le due sollecitazioni finali che sono rientrate entrante nel confronto di ieri con i rappresentanti dell'informazione
La terza commissione di lavoro
A sottolineato l'importanza della prevenzione del distretto della integrazione socio sanitaria il dottor Tiziano Vecchiato
E chiamato a relazionare sui lavori della commissione
è stata una commissione molto partecipata eravamo circa centocinquanta re quindi risulta un po'difficile sintetizzare
In ogni caso le tre aree di lavoro sono per quanto attiene alla prevenzione
Una serie di indicazioni che
Si possono articolare così
è assolutamente urgente sviluppare forme di concertazione fra diversi soggetti istituzionali altrimenti ben difficile pensare una prevenzione efficace che veda solo il Ministero della Sanità impegnato in prima linea su questo o fronte
Sono stati citati varie modalità che vedono con interessati il ministero per la Pubblica istruzione altri centri di responsabilità istituzionale
E quindi qui si tratta di dare forma anche interistituzionale a questo patto di solidarietà per la salute che produca poi azioni di prevenzione
Aree specifiche di investimento sono quelle in particolar modo dell'alimentazione non soltanto concentrata sulla educazione agli alimenti ma educazione alle abitudini alimentari coinvolgendo i diversi produttori
Che agiscono nell'aria della ristorazione collettiva e in altri ambiti dove si può incidere sugli stili di vita e di abitudini alimentari lo stesso vale per il fumo
E
Su questo il gruppo sollecita anche l'emanazione di linee guida che aiutino chi fa prevenzione a evitare di investire su binari sbagliati che non producono risultati sulla base anche di esperienze consolidate vi invece di concentrare le risorse dove la prevenzione si è dimostrata efficace
Aree specifiche di intervento nella prevenzione solo sono la prevenzione dell'handicap forse c'è stato un allentamento di impegno su quest'aria negli ultimi anni e quindi il gruppo sollecita un investimento su questa Area
E
Un'ulteriore sollecitazione per quanto riguarda la prevenzione e quello di associare i finanziamenti non solo alle quote
Livello di assistenza ma anche alli obiettivi strategici che le aziende vorranno darsi obiettivi di salute
Per quanto attiene Dipartimento di prevenzione Dipartimento di prevenzione dovrebbe superare spesso o quella logica che dà forma alle attività dei patimenti prevenzione
Legata su tante prestazioni segmentate e invece di sviluppare una capacità più organica più progettuale
Di governo di programmi di prevenzione integrati con il distretto lo stesso vale per il monitoraggio dei rischi che può essere fatto in maniera efficace
Soprattutto su base Inter settoriale una peculiarità indicata e quella della sanità veterinaria per la forte apporto che può essere data rispetto alla filiera a alimentare e quindi anche alla a studio che si va sviluppando sulla bivio tecnologie e quei e l'impatto sulla salute che questo può
Produrre
Sul versante del distretto o le sollecitazioni sono vi tre tipi strategiche gestionali e poi per quanto attiene al approccio nuovo con la domanda di salute distrettuale
Allora per quanto riguarda le funzioni strategiche è necessario un forte investimento immediato in attuazione del duecentoventinove nell'elaborazione dei programmi delle attività territoriali che devono coniugare l'analisi dei bisogni le priorità di salute
E lì
Il il rapporto fra le diverse responsabilità interne ed esterne quelle aziendali e quelle degli enti
Locali e qui è opportuno il gruppo ha detto che le Regioni diano interisti chiare su come formulare questi programmi delle attività territoriali come è necessario che gli organi rappresentativi delle autonomie locali
Di anno supporto tecnico e i strategico agli amministratori locali per interpretare efficacemente le nuove funzioni previste dal duecentoventinove in maniera di programmazione distrettuale di valutazione dei risultati di salute
Su base distrettuale per quanto attiene al versante gestionale se la questione del nuovo profilo del direttore di distretto che va inserito in modo adeguato con supporti formativi finalizzati
C'è la questione del lavoro per unità operative integrate e c'è l'annosa questione dell'integrazione
Effettiva del medico di medicina generale nell'operatività di distretto e su questo dovrà essere anche valutata la produttività del medico di medicina generale correlata agli obiettivi di salute
Il distretto è il posto dove si traduce più facilmente più direttamente anche l'idea guida di questa conferenza cioè vicino a te vicino alle persone e quindi il vicino Atene il distretto si traduce nella soluzione di alcuni problemi
L'unificazione dell'accessibilità al ai servizi del distretto la funzione di accompagnamento delle persone in particolare dei soggetti deboli la continuità assistenziale e la personalizzazione dei programmi assistenziali un'ultima indicazione per quanto attiene al distretto è la definizione anche sperimentale
E quindi da sottoporre a confronto comparativo di parametri di convergenza epidemiologici che consentono di fare valutazione sull'efficace utilizzo delle risorse in termini di produttività di salute su base distrettuale
Un apporto importante a su questo piano può essere dato dei soggetti sociali solidaristici il volontariato nelle forme di valutazione partecipata
Previste dal duecentoventinove l'ultimo punto l'integrazione socio sanitaria il gruppo ha lavorato avendo presente l'emanando Atto di Indirizzo sul socio sanitarie quindi ha dato una serie di indicazioni su come questo
Atto di indirizzo può dare risposte ai problemi sul tappeto le risposte possono essere adeguate se tengono conto di alcuni criteri indicati dal gruppo cioè la natura dei bisogni correlata alle tipologie di prestazioni la fonte di erogazione delle prestazioni sanitaria o sociale l'intensità della protezione sanitaria e il ciclo di vita dell'interventi che normalmente prevede intensità diverse
All'interno di percorsi anche di lungoassistenza che vedono dosaggi diversi fa prestazioni sanitarie e sociali in ogni caso è prioritaria la definizione delle prestazioni ad elevata integrazione sanitaria perché queste comunque
Rientrano nei livelli essenziali di assistenza previsti dal decreto
Un ultimo o punto e quello della sperimentazione sollecitata dal gruppo di lavoro
Di nuove soluzioni per la gestione unitaria integrata dell'interventi socio sanitari gli strumenti giuridici non mancano accordi di programmi o altre soluzioni
E quindi le aziende e gli amministratori locali dovrebbero anche immaginare e poi realizzare delle sperimentazioni gestionali che consentano una garanzia di effettiva gestioni unitaria dell'interventi
Dunque grati trasversale a tutto questo è ricorrente richiamo a una formazione che non sia soltanto centrata su obiettivi di crescita professionale ma che assuma direttamente obiettivi di sviluppo dei servizi
Definiti nei programmi delle attività territoriali e che sia verificata in rapporto al conseguimento poi degli obiettivi di sviluppo dei servizi su base di salute grazie
Grazie a lei dottor Vecchiato
Anche per lo sottolineature relative alla gestione del distretto
Che va non solo nella direzione della qualità dell'assistenza anche una direzione raggiungimento di quello che è l'obiettivo fondamentale fra gli obiettivi fondamentali del piano sanitario nazionale cioè la prevenzione
Con quel su questi argomenti ritorneremo nella fase successiva nella fase del dibattito sia pure breve quindi passò anche perché come è stato detto il tempo è tiranno subito alla relazione del professor Alessandro Liberati che rappresenta la commissione di lavoro sua efficacia appropriatezza e qualità
Grazie anche in questa Commissione il la discussione il dibattito è stato molto vivace e quindi non sarà facilissimo restituirne tutta quella che è stata anche la ricchezza di utilità
I punti fondamentali sui quali ci si è concentrati possono sono riassumibili in cinque e riguardano la problematica dell'accreditamento le questioni sia generali che tecniche aperti dall'attenzione dalla del ruolo centrale che alla definizione di Welles iniziali di assistenza nell'uomo
Disegno di riforma la problematica delle linee guida del piano nazionale Linee guida
Il legame tra livelli essenziali linee guida lo sviluppo della ricerca sanitaria infine il problema che la formazione io cercherò di riassume molto schematicamente i punti che sono stati trattati
Per quanto riguarda l'accreditamento così come già nel dibattito del pomeriggio del primo giorno emersa da più interventi la preoccupazione su quello che sarà l'effettivo impatto di questa attività
Non vi è dubbio che la che l'accreditamento è un momento necessario per garantire al cittadino e al sistema all'ingresso le caratteristiche di ingresso dei soggetti erogatori non vi è dubbio che ci sia fondatamente una preoccupazione che tendono a prevalere nella logica dell'accreditamento prevalentemente aspetti di tipo procedurale
A scapito di un accreditamento basato invece sulla valorizzazione della qualità delle prestazioni degli esiti delle prestazioni
Da questo punto di vista molti interventi hanno fatto notare come questo sia un pericolo
Reale proprio in virtù della relativo scarso sviluppo nella nella nostra cultura dei servizi della logica della valutazione sia di processo che di risultare il secondo punto che è stato posto come elemento di valutazione critica ma propositiva in una logica di monitoraggio di quanto i processi di accreditamento saranno in grado di realizzare e l'opportunità di vedere nei processi di accreditamento un reale sviluppo
Di trasparenza nei confronti del cittadino
Tutti oggi parlano per esempio della carta dei servizi come uno dei momenti di inizio di una logica di trasparenza e tuttavia come si è discusso anche ieri nel dibattito sull'informazione si sa che questi sono spesso possono talvolta documenti che dando molto
Lontani da quelli che dovrebbero se essere obiettivi dire all'informazione e quindi da questo punto di vista una spinta forte un monitoraggio di come i processi di accreditamento verranno realizzati nelle singole regioni in funzione anche la capacità di essere un'occasione di trasparenza nei confronti del cittadino è stato sottolinea per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza è ovvio che la nostra Commissione per la sua composizione che era per metà fatta da clinici eternità da amministratori purtroppo devo dire era
Scarsa o nulla la rappresentanza di cittadini pazienti associazione questo è stato sicuramente un limite che ha caratterizzato la discussione dicevo per quanto riguarda la problematica dei livelli essenziali tutti hanno concordato evidentemente sulla grande novità
Che la nuova legge di riforma introduce non tanto perché il concetto di livelli uniformi non fosse presente già nelle nei disegni di riforma precedente ma perché per la prima volta si afferma il concetto di essenzialità ancorato al concetto di efficacia appropriatezza come elemento fondante di questo
Da questo punto di vista la discussione si è sviluppata molto non sto qui a riportarla su quelli che sono i problemi tecnici legati alla difficoltà della definizione dei livelli essenziali e anche quelle che sono state le esperienze non sempre esaltante improduttive di altri Paesi che prima di noi si sono cimentati
Nel tentativo di sviluppare liste di esclusione di prestazioni e che hanno incontrato notevoli difficoltà sia di carattere sociopolitico che di carattere tecnico
Da questo punto di vista però è stato fatto rilevare che è un segnale importante per l'attuazione di questa riforma cominciare a lavorare su questo terreno e non arrendersi né di fronte alla difficoltà e quindi che un modo pragmatico di cominciare a muoversi in questo senso sia quello di promuovere nella realtà italiana una serie di ricognizioni su quella che potrebbe essere chiamata l'epidemiologia della non appropriatezza identificando cioè una serie di interventi chiaramente inappropriati entrando nel sviluppare studi che verificano la distribuzione geografica la loro maggiori determinanti per cominciare ad agire
In questa direzione soprattutto si è fatto notare come nell'area particolarmente della prevenzione oggi sia grave che esista una miriade di interventi diffusi di assoluta scarse efficace che spesso anche nelle leggi esistenti si continuino a sostenere la a carico del servizio sanitario nazionale interventi preventivi di efficace non documentata su questa è possibile agire relativamente in fretta e dando dei segnali di produttività
Il terzo punto era quello delle linee guida ovviamente la commissione su questo c'è molto appassionata come potete immaginare
E si è andati da una discussione che all'inizio è stata soprattutto di natura terminologica la differenza tra linee guida protocolli diagnostico-terapeutici percorsi diagnostico-terapeutici
O su questioni più sostanziale come quelle legate al ruolo e la responsabilità di chi deve produrre quale nel secolo di professionisti degli amministratori del livello centrale o periferico
Sostanzialmente visto che proprio nell'ambito di questa conferenza è stato presentato il piano nazionale il Programma nazionale per le linee guida coordinato dall'Agenzia dei servizi sanitari nazionali regionali e dell'Istituto superiore di sanità
Si è convenuto sulla grande importanza che questa che questo programma abbia un avvio e si è anche concordato in modo sostanzialmente unanime su alcuni principi chiave che questo programma pone in modo molto chiaro
Innanzitutto quello del principio dell'irrinunciabilità della interdisciplinarietà nel processo di costruzione delle linee guida come unico modo per evitare raccomandazioni di intervento completamente autoreferenziali
La seconda ovviamente l'importanza del coinvolgimento entrare con le certe dei professionisti delle Società scientifiche collegato però strettamente al concetto della interdisciplinarietà e quindi non riconoscendo più la diciamo la necessità di attribuire alle singole specialità il compito di produrre da sole linee guida su certi argomenti
L'importanza anche della partecipazione degli amministratori dei metodologie e laddove possibile delle associazioni di pazienti ovviamente riconoscendole peraltro tutta la difficoltà e complessità
Il terzo aspetto relativo alle nere alla alla linee guida è stato quello di focalizzare da subito come il programma nazionale fa sull'importanza dell'implementazione le esperienze internazionali insegnano che non basta produrre le linee guida perché queste vengano applicate e giustamente si è rilevata la necessità contestualmente
Alla produzione delle prime linee guida che verranno prodotte dal Progetto di attivare progetti rapidi di valutazione di implementazione di impatto
E l'ultimo punto quello di vedere anche l'occasione del programma nazionale de guida come opportunità di sviluppo di quella cultura del governo clinico che a cui viene data così
Grande rilevanza nel piano della della riforma
Sul piano operativo sì anche chieste queste la solita richieste incrementale che ci sia un investimento importante di risorse del livello centrale su questo piano
Tutti hanno concordato sul fatto che questa moltitudine di attività questi mille fiori che sono sorti in periferia hanno bisogno di un forte indirizzo metodologico di coordinamento da questo punto di vista è stato richiesto con una certa urgenza un documento programmatico di indirizzo da parte dell'Agenzia dei servizi sanitari regionali proprio sul problema delle metodologie di costruzione a livello locale perché non è pensabile fermare tutta quell'attività spontanea
Che oggi accada che oggi avviene comunque a livello generale bisogna però dargli un quadro di riferimento comune
E soprattutto il forte suggerimento di sviluppare il più possibile una struttura Rete tra centro e periferia per valorizzare quelle competenze quelle risorse che già esistono
è stato sottolineato sul piano della ricerca sanitaria
Vista anche la chiarezza e la forza con cui il ministro in apertura di questo convegno a sottolineato l'importanza che questo diventi anche uno dei punti qualificanti di questa di questo nuovo servizio sanitario nazionale di utilizzare questa occasione della ricerca sanitaria sia come momento di sviluppo di quegli studi di Epidemiologia della inappropriatezza che di cui citava parlando dei livelli essenziali ma sia anche per coordinare studi di valutazione di impatto delle linee guida attivate studi di valutazione anche dell'impatto della formazione degli interventi di formazione di cui parleremo dopo e della modifica degli assetti organizzativi e gestionali come abbiamo sentito anche prima parlando di distretto verranno adesso via sul piano da formazione mi avvio a concludere
Ovviamente la commissione come è stato anche presente nel dibattito DG del del pomeriggio del primo giorno ha sottolineato la da una parte l'importanza dell'introduzione
Della formazione permanente obbligatoria come punto qualificante della legge di riforma
E altresì a sottolineato anche la preoccupazione per il distacco che esiste tuttora tra la formazione universitaria del medico e quelle che sono le necessità del nuovo servizio sanitario nazionale
Da questo punto di vista quello che preoccupa nella discussione Commissione non è stato soltanto la prevalenza soprattutto nell'ambito del curriculum del medico della della Della formazione ancora molto ospedalocentrica legata all'entusiasmo sul singolo caso clinico rispetto a quella che deve essere un'educazione al medico di comunità ma anche il fatto che anche nelle discipline dove più vicina dovrebbe essere questa immediata
Immediata o legame penso all'epidemiologia la vede la statistica medica eccetera c'è ancora un forte ritardo da parte del mondo accademico da questo punto di vista inattesa che si sviluppi anche l'attività della Commissione nazionale la proposta che la commissione sente di fare quella di favorire almeno lo sviluppo di alcune iniziative pilota partendo probabilmente dal punto di vista delle scuole di specializzazione come primo momento di aggancio per quello che potrebbe essere un'introduzione progressiva dei concetti
Della evidence Based Medicine delle riprese dei sentieri Ornella formazione universitaria su questo
Esisteva già l'anno scorso è stato fatto
Notare un progetto che era stato presentato ai bandi del fondo un per cento che prevedeva l'acqua la creazione di una rete in sei Cini sei province italiane di legame per l'insegnamento della ride esplicita e credo che Aldo Pagni anche fosse coinvolto in questa proposta
Che era stata avanzata la Regione Toscana che poi non ha avuto fortuna
Concludo dicendo che la Commissione come tutte le commissioni con una certa autoreferenzialità si è augurata che il proprio lavoro possa continuare
E che quindi possa essere data una certa continuità alcune delle proposte avviate e ha deciso di proporre anche la possibilità soprattutto per sviluppare il tema della dello sviluppo della valutazione di appropriatezza delle linee guida la possibilità di organizzare entro il mese di giugno del due mila
Di una conferenza tipo quella che è stata utilizzata qui però dedicata specificamente al monitoraggio lo sviluppo del programma nazionale di le guide allo sviluppo dei rapporti col mondo professionale per le società cioè
Grazie professor liberati l'ultimo ma non per ultimo Commissione chiamata relazionare e quella che ha lavorato su azienda sanitaria sulle funzioni e i mezzi chiamato dottor Direttore Gianni Giorgi e relazionale ma vorrei sottolineare anche pur riconoscendo l'importanza la funzione il ruolo dell'azienda già sottolineata da cinquecento cinquecentodiciassette rafforzata nel duecentoventinove ritengo che sia doveroso ricordare le parole di sua Eminenza il cardinale Martini riguardo alla sanità in generale quando afferma che non si può pensare la sanità come azienda alla salute come prodotto al paziente come cliente
Questi sono i concetti che hanno governato questi lavori di questa conferenza anche ieri sono stati ribaditi e credo che debbano essere i concetti fondamentali nella gestione del dalla riforma sanitaria
Alle direttore
La commissione di lavoro sua azienda sanitarie funzioni mezzi che è stata coordinata da Gerardo I Tognolo dal sottoscritto ha focalizzato la propria attenzione su quattro spetti del processo di aziendalizzazione il primo aspetto riguarda l'aziendalizzazione pubblica sottolineo pubblica dei servizi sanitari come risorsa del servizio sanitario nazionale
Il secondo aspetto riguarda il governo del sistema delle aziende sanitarie pubbliche e private che operano nel settore
Il terzo aspetto riguarda l'autonomia imprenditoriale nell'atto aziendale uno degli elementi fondamentali innovativi del duecentoventinove
Il quarto aspetto riguarda il governo economico e clinico delle aziende
è evidente come tutti questi aspetti il lavoro fatto di riprenda dal punto di vista della logica aziendale i temi affrontate dalle altre commissioni e quindi molti aspetti che sono stati già illustrati
Come sintesi dei lavori delle commissioni sono stati ripresi anche nella nostra Commissione di lavoro dove c'è stato un approfondito dibattito proprio su questi aspetti per quanto riguarda quindi il primo punto
L'aziendalizzazione come risorsa la prima cosa che è stata messa in evidenza la commissione ha chiesto di mettere in evidenza è la realtà del nostro paese in cui le aziende hanno raggiunto prima di tutto dei risultati significativi
Ci si si si si sottovaluta spesso questo aspetto cioè il processo di razionalizzazione nell'uso delle risorse e di ridefinizione dei percorsi di salute di innovazione di appropriatezza delle prestazioni che l'aziendalizzazione ha portato avanti che ha realizzato in questi anni
Questo però non toglie il fatto che la ci sia diverse realtà nel Paese e all'interno delle stesse regioni per cui questo
Diverso livello del processo di aziendalizzazione non può non riflette sia anche sulla dinamicità dell'attuazione del decreto di riforma e del Piano sanitario nazionale il con il patto per la salute
Quindi
Per le aziende il decreto duecentoventinove il piano sanitario novantotto due mila costituisce il punto di riferimento per il completamento del proprio processo di razionalizzazione funzionale a rafforzare la centralità del cittadino questo rimane il punto di riferimento come è stato anche ribadito dinanzi il terzo elemento che cos'è qual è la natura dell'azienda sanitaria ribadito che l'azienda sanitaria è lo strumento tecnico operativo delle regioni
Che serve per perseguire primariamente le finalità pubbliche di tutela di promozione della salute dei cittadini per assicurare i livelli essenziali di assistenza
E se si organizza secondo i criteri privatistici di responsabilità
Rispetto al rapporto fini mezzi fini pubblici e mezzi privati come è stato detto
Disponendo di un'effettiva flessibilità nella gestione dei mezzi
E a questo punto è stato focalizzato e messo in evidenza il concetto fondamentale di interesse pubblico tutelato dall'azienda che si esprime nei risultati che l'azienda assicura e non nella pedissequa Paluzza azione degli atti amministrativi adottati dei modi come con questi ritardi sono giù
La specialità dell'azienda sanitaria ma quindi ricercata nella sua missione di strumento operativo delle regioni e quindi del servizio sanitario nazionale
è questa la ragione per cui pure essendo le aziende sanitarie
Aziende che operano localmente in stretta coordinamento con le abitazioni territoriali non possono essere ricondotte alla fattispecie delle tende speciali di cui la legge centoquarantadue degli enti locali
E questo è il primo livelli di i primi punti di riflessione sul governo del sistema aziendale
Governa si teme stendardi andare è stato è stato puntualizzato gli aspetti che cadevano che stanno caratterizzando questo momento di lavoro nelle aziende alla piena responsabilizzazione finanziario delle Regioni corrisponde un sistema di relazioni che tende a massimizzare la capacità di risposta in ambito sanitario
Attraverso le le le risorse disponibili utilizzando le risorse disponibili punibili
Garantendo cioè unico accessibilità ai servizi attraverso un'efficace integrazione fra i tre livelli tra i livelli essenziali di assistenza faccio è la prevenzione
Le cure primarie quelle specialistiche di secondo livello pertanto la cooperazione tra i vari attori aziendali pubblici e privati
Siano essi aziende territoriali od ospedaliere diventa l'obiettivo primario del processo di riorganizzazione del servizio sanitario
Da realizzare attraversa una precisa concertazione di obiettivi e strumenti che consenta però nello stesso tempo di evidenziare le singole responsabilità degli attori interessati
Cioè è stata anche qui messo in evidenzia i vini in evidenza il rischio burocratico autoreferenziali Cannone nostro organizzazioni se non sono accompagnate da una forte di inserzione delle responsabilità
Per risultati
Il sistema delle aziende sanitarie richiede inoltre una capacità di integrazione e di cooperazione con l'attività socio assistenziali di competenza degli enti locali in particolare per tutto ciò che attiene all'alta integrazione socio sanitaria come è stato già messo in evidenza la necessità di scelte e di regole coerenti rispetto alla logica aziendale e dalla flessibilità degli strumenti che dovrebbero essere le proprie rende opportune una forte presenza delle aziende delle loro rappresentanze organizzate a livello regionale nel momento in cui vengono definiti aspetti fondamentali che condizionano la gestione dei fattori produttivi e soprattutto delle risorse umane
La presenza aziendale dovrebbe in particolare servire per sviluppare in sede di contrattazione nazionale modelli di rapporto di lavoro più flessibili nonché modalità innovative di definizione degli istituti contrattuali premianti questo riteniamo sia un aspetto fondamentale
Per lo sviluppo del processo di aziendalizzazione dei servizi sanitari
Il modello aziendale così delineato non che il governo del sistema delle aziende non può non configurarsi comunitario
Ed a questo punto è stato anche ribadito rispetto al problema del rapporto e delle aziende in cui insiste
Il triennio clinico formativo cioè l'università la necessità di salvaguardare
Nella speculare il più quelle specificità che sono propri della Tigra ricerca ma nello stesso tempo l'unitarietà del sistema e quindi l'applicazione delle regole del sale del servizio sanitario nazionale anche a queste aziende
Terzo elemento della nostra riflessione l'autonomia imprenditoriale nell'atto aziendale
Questo è come voi sapete uno dei dei problemi centrali che le aziende stanno affrontando il processo di aziendalizzazione dei servizi sanitari passa attraverso l'effettiva valorizzazione dell'autonomia imprenditoriale dell'azienda il cui principale strumento innovativo è l'atto aziendale di diritto privato
Occorre evitare che l'atto aziendale diventi un elemento di rigidità istituzionale per cui se se da un lato esso deve consentire di ridefinire rapporti tra Regione e le aziende
Dall'altro non può essere identificato come l'unico strumento come lo strumento fondamentale per definire nel dettaglio l'organizzazione ed il funzionamento e l'azienda questo porterebbe una grossa rigidità
L'atto aziendale trova la sua forza
E legittimazione nella legge regionale che deve quindi definire principi e criteri per l'adozione
L'atto aziendale
Qui cosa
Deve contenere no deve fare chiarezza per recuperare margini di flessibilità ed operatività almeno rispetto a tre a spetti della vita aziendale
Che sono l'organizzazione in funzione del servizio d'assicurare con riguardo al modello di decentramento aziendale
E dell'autonomia assegnata alle singole strutture i centri di responsabilità l'acquisizione e la gestione delle risorse umane di beni servizi la flessibilità nell'acquisizione la gestione di queste risorse
La scelta e le modalità di relazione tra le aziende con le aziende con gli altri soggetti pubblici e privati l'atto aziendale deve dire qualcosa mettere in grado le aziende
Conto dei tempi stretti a disposizione dei consigli regionali
Prima del loro scioglimento nel mentre si auspica l'adozione delle apposite leggi questo è un po'l'auspicio dalla commissione
Si evidenzia la necessità di valutare la possibilità di una transitoria delegificazione dell'atto regionale di indirizzo verificare se una delibera di giunta attuativa di indirizzi
Nazionali posso rappresentare lo strumento in modo tale da consentire alle aziende la sperimentazione della nuovo modalità operativa di azione Meda mediante gli atti di diritto privato
Credo che questo sia un elemento fondamentale questo è un po'il punto all'ordine
Chiudendo
Il il i lavori
La presentazione i lavori della commissione per quanto riguarda il governo economico e clinico dell'azienda
è chiaro come l'efficacia e l'efficienza dell'azione l'azienda dipende da dal livello di coinvolgimento dei dirigenti e dei professionisti che lo compongono è stato già evidenziato nell'altro
Commissione di lavoro il decreto duecentoventinove esalta l'importanza della componente tecnico professionale nell'assunzione diretto di responsabilità gestionali
Ci si ci si riferisce al collegio di direzione di distretto i dipartimenti e le strutture complesse
Nel governo dell'azienda
Riveste oggi un ruolo strategico
La relazione l'insieme delle relazioni tra direttore generale le diverse componenti del sistema aziendale per cui la governance dei comportamenti clinici e assistenziali diretto a perseguire come è stato evidenziato molto bene
La dal precedente dalla dalla dalla dalla commissione di lavoro sulla propria testa
Il giusto rapporto tra i diversi livelli di assistenza l'ottimale utilizzo delle risorse per questo è fondamentale nella logica di andare la corresponsabilizzazione dei vari operatori
In questo quadro anche qui anche la nostra commissione ha richiamato due aspetti fondamentali lo strumento della formazione e lo strumento del sistema informativo non mi soffermo sullo strumento la formazione mi supremo sul sul sullo strumento sistemi formativo quale elemento indispensabile per il controllo e la valutazione dei risultati
Questo è l'aspetto che noi riteniamo che che caratterizza l'azienda la valutazione un'azienda per risultati deve avere delle misure che evidenziano questi risultati per cui le misure dell'efficacia dell'efficienza dell'azione aziendale non possono cioè non tener conto dell'equilibrio economico aziendale nell'ambito di un rigoroso sistema di allocazione
Regionale delle risorse e in funzione delle prestazioni da assicurare dei risultati risolute
Ecco questo è il quadro quindi dei lavori della commissione che spero possono essere ripresi e portati avanti nei lavori delle singole aziende nei prossimi mesi grazie
Grazie a lei direttore io devo complimentarmi non solo per una rilevanza delle relazioni che abbiamo ascoltato ma anche per la precisione Petra il rispetto dei tempi loro assegnati
Siamo in in perfetto orario
E così come previsto dal programma ora apriamo un breve dibattito di quarto d'ora circa su tre argomenti che trasversalmente hanno interessato e cinque Commissioni di lavoro argomenti che sono stati approntati durante il dibattito dei giorni precedenti e che anche questa mattina sono stati sollecitati sia pur brevemente
I tre argomenti che ora dibatteremo sono relativi il primo
Ai livelli essenziali di assistenza il secondo alla autonomia professionale il terzo relativo al federalismo anche il federalismo fiscale di cui si è parlato per cui chiederei chi vuole iscriversi a parlare
Sollecitando coloro i quali interverranno al rispetto dei tempi che sono stati assegnati di cinque minuti chi chiede di parlare
Mi chiamo greco sarebbe seduto presenta no volevo aggiungere una critica questo coro di consensi di questi giorni e vi è consenso
Su un aspetto proprio relativo alla prevenzione che in effetti abbiamo visto che c'è un campo tra la il Piano sanitario nazionale e la duecentoventinove nella riforma proposta della dipartimento che effettivamente ancora non ha smesso completamente
Una veste igienisti Ca'tradizionale quindi in qualche modo sento da molti operatori e anche nella Commissione offerte se ne è parlato questo peso di una di procedure e di attività in qualche modo desueti come sia già stato detto qui qualche volta assolutamente inefficaci invece questa spinta formidabile che in effetti le le linee del piano in Prada indicano nella prevenzione primaria quindi a me sembra importante che Ciceri sino quelle strade attuative a livello periferico partendo effettivamente al distretto
Per colmare questo camper per in qualche modo andare a innovare anche l'attività del dipartimento prevenzione che altrimenti resta affogato con gli impegni è passato
Grazie a Donato Greco chiamo ad intervenire George Franzi chi ha fatto parte del secondo gruppo di lavoro
La trasmissione partecipazione del femminismo nuova
Programmazione attualmente molta importanza alle questioni della cooperazione intergovernativa a
Considerati nasce il microfono considerando il come precondizione fondamentale per un federalismo stabile il problema e costruttivo
Abbiamo in particolare quindi individuati due esempi prima cioè il l'importanza di usare la cooperazione intergovernative per minimizzare i rischi di conflittualità
Fra i diversi livelli di governo e strumenti e qui potrebbe essere il la cooperazione preventiva nel disegno e del sistema di monitoraggio del per delle performances delle singole regioni
Più le regioni sono d'accordo sui criteri utilizzati per le valutazioni del loro operato più saranno almeno si spera
Disposta accettare i risultati del del monitoraggio e di anche di accettare l'eventuale sanzione
Un secondo esempio del delle collaborazione e quale fra il synth le singole regioni
Per esempio rapporti bilaterali fra Regioni amministrative menti più forte e quelli amministrativamente più debole la un un altro esempio e concludo
Il gestione della mobilità interregionale la mobilità dei pazienti
A con il tentativo di sottolineare sulle forme di solidarietà interregionale grazie
Grazie ha chiesto di intervenire neanche l'onorevole Morini
Non è stato parlamentare
Una brevissima giunta a alla sintesi efficacissima fatta da Pagni sui lavori la nostra Commissione per evidenziare
L'insoddisfacente è stato
Di normativa attuale
Sulla responsabilità civile
Delle dipendente del medico dipendente del professionista dipendente
E sulle diritto alla difesa dello stesso una volta assolto in vicende giudiziarie per motivi di servizio
Il tempo di stringono e pertanto credo che occorra aggiungere ben poco a questa denuncia occorre rimediare quindi penso che sia opportuno intanto valutare in un in modo emotivo ma sulla base di dati statistici
Valutando l'entità e i casi di vicende giudiziarie aperte sia sul piano penale che sul piano civile vedendo anche l'entità delle assoluzioni o o delle condanne e sulla base di una rilevazione seppure a campione presso alcune aziende poi trovare con rapidità
Dei rimedi uno è già stato avanzato da Pagni quella di prevedere una forma di arbitrato rubli obbligatorio prima di esperire azioni giudiziarie ordinarie e tradizionali che fra l'altro non è neanche una cosa nuova perché patrimonio degli altri paesi addirittura queste forme di arbitrato o di giudizio ordinistico professionale in alcuni Paesi precedono
Anche la l'aspetto penale l'aspetto penale credo che questa parte qua nel nostro Paese sia in questo momento impraticabile con ma quanto meno l'aspetto dell'arbitrato deve essere approfondito e ha bisogno di una norma ha bisogno di una Chiara norma perché non credo che possa imporsi
In via amministrativa oppure che possa essere imposto al all'utente del servizio nazionale ha bisogno di una fonte normativa sottopongo questa attenti all'attenzione della dell'Assemblea e dei diritti di tanti amministratori di questo problema che deve trovare rapido soluzione dopo averlo valutato esaminato approfondito e discusso
Grazie onorevole Morini un ruolo importante nella sanità pubblica la riveste anche la sanità veterinaria
Non solo per la salute animale risvolti che ha impegnata nella salute in genere per cui chiamo di intervenire il dottor Grasselli segretario nazionale del SILB
Precettato
Con grande piacere lavori della commissione anche perché abbiamo avuto modo di vedere una grande vivacità nella partecipazione di tutti gli addetti la sanità pubblica veterinaria in Italia è considerata un modello di riferimento per tutta l'Europa questo è un aspetto estremamente importante che ci gratifica che si motiva sempre di più ma quello che volevo rappresentare che secondo me è una delle frontiera sulla quale deve svilupparsi il processo di realizzazione del nuovo servizio sanitario nazionale
Il fatto che la prevenzione deve diventare una una uno strumento forte nella sanità pubblica e questo deve accadere anche prevedendo proprio le procedure di intervento le protocolli e devo dire che è una delle richieste che si è potuto leggere nelle lavori delle commissioni e la richiesta di grande coraggio
Nelle amministrazioni regionale nelle direzione generale affinché sulla prevenzione si investe
Le faccio un esempio per tutti
La mia città una città industriale con un porto che ha sempre prodotto una grande quantità di infortuni sul lavoro
Abbiamo quindi una perso un'ottima Chirurgia della mano con delle lunghe liste d'attesa per combattere quelle liste d'attesa per ridurle bisogna potenziare l'attività dei medici del lavoro
Questo tipo di approccio strategico a questi problemi
Gli aspetti che riguardano la sanità pubblica veterinaria invece sono prevalentemente considerati diciamo così marginale
Probabilmente bisogna riconsiderare le anche sotto il profilo non solo del risparmio
Letterario in termini di prevenzione primaria delle patologie che emergono con gli alimenti o con il contatto con gli animali ma anche come elemento di regolazione del mercato della regolare concorrenza tra le imprese che producono negli ex attore Rotelli fallimentare
E soprattutto la tutela del mercato italiano rispetto alla competizione quel mercato internazionale oggi nel mondo della globalizzazione
Che mantiene soltanto come forte lime livello di regolamentazione dei degli scambi come protezionismo anche di tipo commerciale protezionismo basato sui principi sanitari quindi Fo finanziare potenziare questo livello sanitario è una intervento importante anche nella tutela del mercato e dell'economia del Paese
Questi sono gli elementi sui quale crediamo che sia fatta una grande attenzione e che Investimenti e anche in termini di risorse e di ricerca e di formazione per il personale siano assolutamente
Tenuto in considerazione e questa è una richiesta che valuta in modo molto forte delle commissioni di lavoro grazie grazie lei dottor Grasselli e altri che intendono intervenire
Sono Stefano Caliano dalla Federconsumatori e del momento copre Anna due brevissime considerazioni
Ieri ho partecipato a un gruppo di lavoro sul ufficiale lascia il gruppo di lavoro coordinato liberati volevo ritornare un attimo di fronte all'assemblea tutta a sottolineare secondo me l'importanza di un dato che viene troppo spesso
Dimenticato e volevo raccomandare anche all'attenzione del ministro una so che hanno già fatto tanto ma vorrei che insiste sempre di più su questo aspetto il problema dell'informazione
L'informazione così dice positiva e negativa questo è l'ultimo numero del New England Journal Medicine una delle massime riviste c'è un articolo sulle terapie utili in caso di malattia di Alzheimer a proposito della ciclica vitina dice che non serve assolutamente a niente il problema è che gli abbonati medici a questa rivista sono pochi
Il bombardamento promozionale a proposito di questo farmaco me lo cito uno soltanto per fare un esempio impressionante scritte il medico e travolto dalla promozione
E riguardo alla questo è un esempio di come si fa di quanto si fa tutti quanti formazione si fa sotto il ministero si è molto attivato nel campo dell'informazione e ha fatto un'OPA un lavoro e Greggio
Vorrei anche sottolineare l'importanza della tipologia della della come dire della efficienza della penetrazione dell'informazione
Questa è un'altra rivista molto importante
Prescrivere
Ogni ultima penultima pagine di questa rivista una contro pubblicità cioè spalle sento il porto pubblicità istituisce perché questa pubblicità del prodotto non funziona ogni volta ce n'è un numero se per esempio il bollettino d'informazione sui farmaci per del visto che la sanità facesse una cosa del genere farebbe cosa secondo me egregia
Ultimissima cosa riprendendo provato un Parma battuto da lei fatto ministro ieri a proposito della della dell'importanza del dell'attività artistica e della giustissima distinzione fra assorbito il salutismo
E concordo pienamente con la con quel che ha detto per l'appunto questo numero della rivista prescrive torna sull'aspetto della l'importanza dell'attività fisica
Nell'Upper ruolo della prevenzione delle malattie e dico questo per ricollegarmi a un abbattimento del di un prego il collega che è intervenuto poc'anzi ha proposto il fatto che per ridurre nell'insieme l'incidenza delle malattie nella popolazione bisogna incidere sui fattori
Di rischio e promuovere quindi la salute non ho sentito parlare di alcol eppure l'alcol non fosse se n'è parlato ieri la Commissione l'alcol un fattore di rischio sul quale dovremmo come dire preoccuparci più di quanto non si sia fatto fino adesso grazie
Grazie a lei abbiamo ancora appena cinque minuti
C'è
Il signore di cui non conosco il nome che ha chiesto di intervenire e il professor Condorelli il presente del consigliere per la sanità e purtroppo dobbiamo chiudere il dibattito perché il tempo a disposizione estremamente limitato grazie Brizzi Carelli Università di Perugia sarò brevissimo
In una grande soddisfazione Ministro non solo per la riuscita della conferenza ma anche per la sottolineatura degli sforzi che lei sta facendo in questo il processo di riforma della della nostra sanità e quindi mi associo alle lodi ma non ce n'è bisogno vorrei sottolineare due punti negativi in questa conferenza sottoponendoli alla sua attenzione sapendo anche m'è parso di cogliere ieri nel suo intervento Durante la dal discorso sull'informazione
Due preoccupazioni una è questa della presenza della gente la partecipazione è stata intesa qui in senso totalmente interistituzionale
Ed è anche un modo di intendere la in realtà nel gruppo dove io ero ero presente si è molto insistito sulla promozione della partecipazione della gente dei cittadini alla gestione di fare questa è una preoccupazione il ministro ha espresso più volte andrebbe ripresa
La seconda ecco legata a questo bene l'assenza del gli strumenti per promuovere questa partecipazione di educazione sanitaria o alla salute che dir si voglia si è parlato quasi niente
Secondo punto e finisco e quello della tutela della salute nei luoghi di lavoro un non so se vogliamo
Come dire lasciarla al ministero del lavoro come era in passato mi pare che l'Anas ricordano la consideri tale sottopongo alla sua attenzione la ripresa di un discorso su questo che peraltro nel piano
Sanitario e largamente indicata e mi pare ripresa anche successivamente LaPresse la carenza in questa conferenza mi ha un po'come dire stupito forse andava sollecitata in qualche maniera grazie
Grazie a lei
Sono questi venga dalla Regione Toscana e sono un'operatrice un sociologo che lavora in sesta dice sanitario nazionale
Non so se la volontà anche di rappresentare un secondo da questa parte le tante donne che lavora nel servizio sanitario nazionale perché ho visto
Abbiamo per fortuna il ministro o sottosegretario tra qualche volta la voce
Delle donne che partecipano alla costruzione di questo sistema manca un pochino permettetemi di dare voce e soprattutto credo a due pare un qualcosa che mi sembra importante sottolineare la bioetica io faccio parte della Commissione regionale di bioetica della Toscana io credo che il consenso informato e lo strumento che è stato messo in opera ha dato molto alla costruzione di un rapporto diverso tra medici e pazienti e tra servizi e pazienti
Io credo che attraverso i comitati di bioetica si possa anche Strub costruire una partecipazione diversa
Che facendo crescere la consapevolezza dei diritti a quegli utenti che non me ne voglia il ministro attuale erano già grossa premessa della riforma del settantotto qualche volta ho sentito parlare di cose come se fossero solo ora io credo che finalmente il ministro ha permesso a con una legge nuova di dare davvero spessore a quello che abbiamo un po'dimenticato l'altro errore della formazione io credo insegno alla diploma universitario per infermieri e credo che davvero alcune R. altana alcune discipline che sono insegnate agli infermieri come appunto la bioetica la Sociologia la programmazione io ossia estremamente importante far crescere la capacità di questo personale
Alla scenetta e all'individuazione dei livelli di assistenza
Molto spesso sono strumenti privilegiati e li teniamo un po'fuori
Ultima è il discorso della partecipazione il volontariato io credo che bisogna soprattutto a volerlo perché le associazioni dei pazienti possiamo fare grandi cose sebbene istruite per migliorare la richiesta di servizi più qualificati evitando di andare indietro dietro alla pubblicità
Del medico dei servizi di volta in volta più appetibili grazie
La parola al professor Condorelli
Siamo forse fuori tempo però il il penultimo i due interventi
Mi hanno suscitato
Alcune considerazioni che credo che siano importanti
La prima è quella della come si forma la percezione sulla qualità del servizio sanitario nazionale vi sia un problema veramente importante perché insieme a percezioni giuste si trovano anche percezione che sono sbagliate
E io credo che di questo problema noi ci dovremo occupare nel futuro il caso Di Bella è stato veramente in questo senso molto importante noi speriamo che nel futuro non si possono ripetere qui tutti episodi che sono stati molto molto dolorosi per tutto il Paese
E il collegato a questo c'è anche il problema del bar della prevenzione mi rifaccio all'intervento della Della rappresentante del del dei consumatori doveva molto importante perché secondo me verso il Pd aveva completamente rivista
Non bastano più le vivide don basta incidere soltanto sui medici possibili sono sbaglio pre benissimo è chiaro che i medici debbono essere colte debbono essere preparati
Le linee guida sono molto importanti per la loro applicazione ovviamente sarà importante alla formazione continua del medico però non bastano le dobbiamo assolutamente incidere sulla sulla domanda non solo su sospette dobbiamo fare in modo questa è una grande SPD è bisogna arrivarci attraverso sperimentazioni che ogni cittadino abbia un'informazione certificata l'informazione scientificamente corretta e un problema difficile però lo dobbiamo studiare dei sistemi ciò che in altri Paesi registrando creando ci sono dei modelli sperimentati molto importanti dare la possibilità di accesso a questa informazione sia per usufruire
Alcun congruamente il del servizio sanitario nazionale avere tutte le informazioni importi importante ma per la prevenzione che non abbiamo la possibilità ovvio
Di creare una veduta più che un'educazione sanitaria è proprio la possibilità di dare ai cittadini e quasi cittadino che la possibilità di accedere informazioni corrette e non essere bombardato nei dei medici di Meda
Da neve ai giornali da da il dai e quant'altro bisogna assolutamente sperimentare vie completamente nuove perché non abbiamo in questo momento e copiosi concludo
Uno iato sfrondate tra nozioni scientifiche che ci consentirebbero
Di risparmiare molte vite di migliorare la qualità della vita di di prevenire tante complicanze soprattutto delle malattie croniche e invece i risultati che sono ancora deludenti rispetto a quella che è la potenzialità scientifica che non abbiamo acquisito grazie
Grazie professore
Credo sia do Carosone andare la parola all'altro coordinatore di questa seduta
L'assessore interesse Braghetto che al di là delle considerazioni tecniche si soffermerà su tre sottolineatura di carattere generale grazie assessore
Sì anche il dibattito di stamattina
Confrontato con all'esperienza oramai di questi cinque anni dall'Osservatorio delle regioni mi portano a confermare per certi aspetti a rafforzare tre e elementi del dibattito attuale
La prima sottolineatura ho avuto già occasione di dirlo in altra sede ma oggi ho avuto ancora questa percezione
Il punto di svolta del dibattito che ci vede impegnati in questo periodo il punto di svolta soprattutto culturale
Ma anche di scelta politica
Di questo periodo non è di per sé il decreto due due nove o la cosiddetta riforma Bindi
Il punto vero di svolta
Che sta peraltro sempre come dire sullo sfondo di tutte le cose che diciamo è il Piano sanitario nazionale
Il famoso patto di solidarietà per la salute
Perché in quella scelta in quel documento come dire che si inverte
Si invertono le priorità del nostro dibattito si inverte l'ottica e si pone l'obiettivi si pongono gli obiettivi di salute come elementi centrali del nostro ragionamento
Secondo me senta quella scelta
Non sarebbe stato possibile oggi questa riforma
O comunque su questa riforma sarebbe stato difficile creare un dibattito così ampio così acceso ma che Mammano procede trova anche punti di unità nel Paese molto forti e non sarebbe stato possibile in questa riforma
Confermare accentuare la scelta di un sistema universalistico
Non sarebbe stato possibile richiamare continuamente la centralità del bisogno della persona come preoccupazione fondamentale del sistema sanitario nazionale per certi aspetti la stessa lo stesso approfondimento che oggi è in corso sulla senso della professione come diceva Pagni prima e poi sul senso delle professioni non sarebbe è stato possibile non sarebbe così approfondito se al centro della nostra preoccupazione dal patto di solidarietà al decreto due due nove non si ponesse il tema della relazioni della comunicazione che si deve realizzare fra medico e paziente
Per la umanizzazione della cura e quindi per la qualità del sistema sanitario
E allora
Di conseguenza sono naturali anche se difficili le scelte conseguenti che riguardano ad esempio la struttura stessa del rapporto di lavoro
Della dirigenza medica e non solo della dirigenza medica
La scelta conseguente di un altro passaggio delicato difficile che ci vede impegnati in questi giorni dal rapporto fra università e sistema sanitario nazionale la formazione la prevenzione l'integrazione socio sanitarie per citare alcuni degli elementi
Qualificanti
Della riforma di cui noi stiamo discutendo e questa è la prima sottolineatura che volevo fare
La seconda sottolineatura riguarda la ripreso anche qualche altro intervento
Io lo pongo in questo modo è chiaro che in questa prospettiva il tema dei poteri
Il tema della programmazione di e il rapporto fra i poteri e la programmazione diventa questione strategica e fondamentale
Allora su questo io faccio due sottolineature una che ho sentito invece che che che pongo alla vostra attenzione
In questo contesto i poteri devono operare
Perché la programmazione certe o deve obbedire a dei parametri certi scusate la ripetizione di riferimento
Ma una programmazione deve che rispetti poi tutta la logica di cui abbiamo detto finora deve anche cercare di raccogliere quelle che sono le esigenze di una comunità
Devono essere aderente e quelli che sono i bisogni di una comunità che vivono avvolti in ambienti in situazioni umane sociologiche diverse nel nostro Paesi
E quindi noi non possiamo sganciare il tema dei poteri
Da il tema di una programmazione che sia in grado veramente di affrontare le questioni di un sistema sanitario o sociosanitario efficace se
Se non è capace di aderire
E di cogliere quelli che sono esigenze e ai bisogni veri
E in questo contesto voi capite che anche il federalismo è una parola di per sé come insufficiente a definire o ad affrontare questa questione e non a caso peraltro il tema del gruppo di lavoro accanto al federalismo
Poneva anche il tema della partecipazione
Perché come dire quando si parla di federalismo si intende quasi sempre come dire il sederino verticale no
Dal centro ai livelli inferiori e molto spesso si dimentica quello che possiamo chiamare un federalismo orizzontale o una partecipazione che è come coinvolgere i soggetti sociali
Nei processi decisionali anche della programmazione sociologo sanitaria a me pare che su questo si debba ancora lavorare ed è per questo
Ed è per questo che è utile e giusto sottolineare la importanza del monitoraggio e della vigilanza
Proprio perché come dire i poteri e la programmazione hanno quest'ottica molto ampia così come l'abbiamo delinea Terzo terza sottolineatura
C'è il pericolo forse non tra di noi
Di un equivoco
Di cogliere della contraddizione
Quando noi diciamo e lo diciamo perché ci crediamo l'aziendalizzazione come risorsa del sistema sanitario
Nella gente dico ripeto forse non tra di noi secondo me anche tra di noi
Secondo me anche tra molti manager della sanità
Però sicuramente nella nelle nostre comunità questo equivoco questa contraddizione rischia di esserci
Invece proprio perché noi consideriamo l'aziendalizzazione
Una risorsa dobbiamo continuare anche se il gruppo di lavoro secondo me ha dato indicazioni importanti
Dobbiamo continuare una riflessione che ci aiuti a capire che cosa significa e come si possono utilizzare strumenti del mercato
Per un bene che non è come diceva che la Martini commerciabili né si può comprare né si può o vendere
E come utilizzare strumenti del mercato in un bene non commerciabile all'interno di un sistema pieno di grandi interessi
è questa una riflessione secondo me che va approfondita e credo anche la sottolineatura fatta
Da Giorgi mi pare quando a accentuato ha detto aziendalizzazione pubblica e sottolineo pubblica credo che volesse far capire o lanciare un messaggio come dire che c'è un tipo particolare di aziendalizzazione da legarsi a un beni non commerciabili ecco su questo punto credo che si debba lavorare e concludo all'ora con un'altra battuta io la interpreto così
Nel dibattito di di questi mesi sulla riforma si parla molto del loro statalismo dell'anti statalismo
Allora io qui vorrei invece come dire
Impostarlo in termini positivi
Certamente in questo contesto c'è un ruolo dello Stato forte
Ma è un ruolo dello Stato inteso non come a volte spesso normalmente si intende
Il governo centrale
Ma il ruolo dello Stato come articolazione organica dei diversi livelli istituzionali che all'interno di una positiva collaborazione
Sanno assolvere quel ruolo di tutela del bene primario
Della Sala del del del di tutela del bene salute che bene primario della persona questo nulla ha a che vedere con lo statalismo
Ma a che vedere una corretta come dire assunzione del termine è stato come ripeto articolazione organica di livelli istituzionali all'interno dei quali dobbiamo arrendere attiva la partecipazione anche conforme proprie dei cittadini ma in particolare io vorrei qui sottolineare anche sottolineare anche il volontariato all'interno della sanità
Che ha oggi un ruolo forse più più più pregnante più più forte di ieri e che oggi merita anche qui un approfondimento l'abbiamo lavorato forse molto nel il sul volontariato sul terreno Pius più spiccatamente sociale dei servizi sociali ma credo che qui su nel momento in cui scegliamo
La persona come punto di centrale del sistema e l'autorizzazione della cura come obiettivo fondamentale credo che il ruolo del volontariato debba riassumere anche nelle nostre riflessioni un'attenzione particolare grazie
Grazie a lei assessore
L'Italia ha giocato giocarmi sicuramente giocherà un ruolo estremamente importante nella dimensione internazionale
Appena due mesi fa
Il ministero della Sanità ha avuto l'ambito riconoscimento di organizzare per la prima volta in Italia quarantanovesima Assemblea
Del comitato regionale per l'Europa e l'organizzazione mondiale della sanità a conferme a testimonianza di questo rapporto di collaborazione con l'organizzazione mondiale della sanità
Chiamo ad intervenire proprie rappresentanze l'Organizzazione mondiale sanità il dottor Silvio grazie
Se qualcuno vi dà una mano per e funziona grazie
Signor ministro della Sanità autorità italiane partecipanti a questa prima conferenza della sanità o il gli ATO piacere di porgere a voi tutti saluto dell'ufficio europeo dell'OMS
Nel maggio del mille centonovantotto ora presentato l'OMS qui a Roma in occasione della presentazione del Piano sanitario nazionale novantotto due mila
Come OMS abbiamo visto subito che esisteva una sin sintonia
Tra la strategia dell'OMS salute per il ventunesimo secolo ed il vostro patto per la salute
Nei cinquantun Paesi che compongono la Regione europea dell'OMS
Vi sono come voi ben sapete dei grandi cambiamenti a nord dell'Europa sud dell'Europa Europa occidentale l'Europa orientale per quanto riguarda la sanità direi che quasi tutti questi Paesi
O se non in procinto di fare una riforma o sono nel mezzo di una riforma quando appena finito una riforma
Ma
Purtroppo il dibattito di queste riforme molto spesso si concentra solo ed esclusivamente nella parte gialla di questo lucido
Cioè come finanziare e i servizi come garantire accesso all'assistenza sanitaria
Come o MSN saremo le l'ultima istituzione a dire che non è importante affrontare seriamente questo discorso come voi ben sapete chi sta in grandissimo bisogno di aumentare l'efficacia l'efficienza dei servizi e sanitari però se il dibattito si concentra solo ed unicamente sulla parte gialla non è sufficiente
è importante riuscire a spostare il dibattito anche sulla parte Luca su come promuovere e sostenere la salute delle popolazioni
Così sembra che il chiama sanitario nazionale il patto per la salute sta tentando di affrontare questo aspetto non solo la parte gialla de questo lucido ma la parte da parte blu
E in concludendo direi che se non ci mettiamo in una logica non tanto di come controllare il consumo di assistenza se al sanitaria ma come produrre salute greche oggi in Europa l'Italia come altri paesi europei hanno quattro scrive
La prima
Come produrre salute e secondo come e dove investire per la promozione della salute all'interno del sistema sanitario e fuori dal sistema sanitario è già far questo
Anche affrontando il terzo punto qui la terza sfida come ridurre le ineguaglianze di salute che come voi sapete purtroppo sanno aumentando tra i Paesi e all'interno dei Paesi se prendiamo la differenza tra Europa occidentale ed è Europa orientale a abbiamo circa sei sette anni per esempio di speranze di vita di differenza tra Ovest ed esca se li moltiplichiamo per il numero di persone che vivono la parte orientale abbiamo a secondo delle stime dai ventuno ai ventotto miliardi miliardi di anni disperante di vita che noi buttiamo via ogni anno in Europa non ce lo possiamo permettere dal punto di vista delle risorse umane
Dal punto di vista etico della punto di vista economico né dal punto di vista politico
Ma non è un problema solo dell'Est europeo prima di venire in Italia ero in Spagna
E in Spagna guarda caso esisteva una ineguaglianza interne di stato di salute misurate attraverso questo indicatore semplice di speranze di vita e la nascita di sei anni ed esiste la stessa situazione di differenza tra Ovest e esca all'interno anche di Paesi dell'Europa delle comunità europea
E come ultimo l'ultima sfida importantissima
Come creare partnership per facilitare sinergia tra sviluppo economico sviluppo sociale e promozione della salute
Se non facciamo questo ne possiamo avere tutte le leggi che vogliamo
Tutti i regolamenti che vogliamo ma il sistema sanitario sarà passivo ad accudire solamente alle vittime di uno sviluppo sociale ed economico in ECU e insostenibile quindi penso che questa sia una grandissima sfida ci sembra che in questa parte del mondo e il il comitato regionale dell'OMS a Firenze a delineato questo ci sia un dibattito intelligente e serio le il il cinquantun paesi che hanno avuto l'opportunità di sentire come in Italia si sta cercando di affrontare il problema della riforma
Erano estremamente interessanti ed è come se siamo molto contenti di questo perché nel bene e nel male
Il dibattito è stato un po'in Europa mono manipoli ma di qualità toh dalla parte nord dell'Europa quindi è estremamente in poi portante che ci sia un dibattito veramente europeo su questo
Concludo dicendo che vedo una grandissima possibilità di cooperazione tra l'Ufficio europeo del dell'OMS
Lo Stato italiano e le regioni italiane perché e inventa titolo italiano ci saranno due centri OMS
Uno già esistente
Ed è il centro salute ambiente che si trova qui a Roma è uno spero potremo realizzarlo in tempi abbastanza Brevi
Sempre nel territorio italiano a Venezia
E questo centro sì sì occuperà di come produrre salute e di come affrontare queste quattro sfide e quindi spero che mille nei mesi e negli anni futuri ci sarà ampia possibilità di una cooperazione seria e pragmatica con voi vi auguro buon lavoro grazie
Grazie a lei dottor Silvio anche per una conferma Mina disponibilità per questo rapporto di collaborazione ma principalmente per questa anticipazione d'apertura desse conto centro in Italia
La riforma è nata anche principalmente da uno stretto rapporto di collaborazione con le istituzioni con i comunico nelle Province e con le regioni
E oggi ascolteremo tre voci autorevoli e prestigiose dei rappresentanti dell'ANCI delle regioni
Do la parola al sindaco di Catania Enzo Bianco presidente
Nazionale dell'ANCI
Che è grande contributo ha fornito non solo in termini personali ai lavori dalla Commissione che ha portato poi la relazione del decreto legislativo grazie onorevole Bianco
Grazie presidente grazie in particolare naturalmente al ministro della sanità
It
Vorrei dire perché perché non sfugge a noi ne immagino il presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni né a me
Il significato era scelta che
è stata compiuta chiedendo che a chiudere i lavori di questa importante prima conferenza l'azione della salita insieme con il Ministro della Sanità ci fossero i rappresentanti delle Autonomie
E cioè c'è una rappresentazione visiva in qualche misura di uno sforzo difficile
Anche perché le condizioni di partenza erano molto diverse qualche anno fa
Di quello che è stato realizzato in questi anni e in questi mesi e cioè il tentativo di passare da una logica di competizione conflittualità tra le istituzioni tra il governo del sistema Paese il suo Governo centrale quello regionale quello locale
La passare da questo livello di competizione conflittualità a uno viceversa di collaborazione
E io insomma ho potuto seguire
I lavori di questa intense tre giornate dalla splendida
La seduta inaugurale ma anche nei lavori che sono stati fatti anche nella nella parte delle commissioni credo che sia ormai evidente che questa prima conferenza è un punto di svolta importante
Nella mondo sanitaria del nostro Paese
Voglio spiegare in che senso
Beh io parto da una considerazione
Per una serie di straordinarie circostanze coincidente e coincidenze il mondo della sanità
Ha conosciuto una fase di stabilità
Politica
Nel senso che il ministro della sanità
Alla guida di questo dicastero grosso modo da mi pare tre anni occhio e croce novantasei
Novantanove tre anni e mezzo circa
Considerato quello che
La stabilità media
Di alcuni suoi colleghi di governo prendiamo ministero a caso ministero della giustizia per esempio che un altro settore
Molto delicato al sistema Paese
Non c'è dubbio alcune conoscendo tra l'altro la quello che è stato prima la stesso Ministero della Sanità
Tre anni e mezzo che si avviano a essere presumibilmente
L'intera legislatura
Consentono di a vere anche nel governo del sistema sanitario quella visione progettuale
Che noi abbiamo conosciuto per nostra fortuna nel governo delle città grazie
Alla riforma dell'elezione diretta del sindaco è e che si è conosciuta nella stragrande maggioranza delle regioni con questo inizio di
Trasformazione anche del livello regionale che adesso è stato colto
Portato a compimento
E allora io credo che si possa dire che in questo periodo sono stati portati a casa alcuni risultati importanti per il sistema sanitario nazionale è stata avviata una riforma rispetto alla quale si possono trenta vere ed è giusto e legittimo che sia così tutte le opinioni anche quelle critiche insieme con quelle di valutazione positiva ma certamente c'è stata la postulare impostare un disegno go coerente di governo o di riforma del sistema sanitario
E allora concordo con gli oratori precedenti naturalmente assume una grande rilevanza il Piano sanitario nazionale novantotto due mila assume una grande rilevanza gli interventi legislativi e di attuazione che sono stati portati in essere
In questa fase sono stati anche realizzati significativi risultati
Nel rimessa in moto di un rapporto di fiducia e di investimento del sistema Paese nel settore sanitario
Io non sono solo presidente dell'ANCI sono soprattutto sindaco di una città in cui qualche anno fa quando fui eletto Sindaco la prima volta nel mille novecentonovantasei il mio sistema sanitario delle buste la santa della città era caratterizzato da alcune pochi
Cui era nettamente dominante il fattore negativo nel senso che avevamo strutture sanitarie normalmente da terzo mondo con alcuni punti di eccellenza oggi la situazione è esattamente ribaltate
Nel giro di un tempo sufficientemente ragionevole dice cinque o sei anni
La condizione di una grande città del sud oggi è in grado naturalmente di avere ancora qualche punto di crisi anche molto grave e francamente inaccettabile ma nel complesso ecco smettiamo c'era smettiamola per carità di rappresentare una condizione del sistema Italia in cui tutto è esclusivamente mala sanità dobbiamo avere anche l'orgoglio di dire che alcuni passi significativi avanti grazie al lavoro serio soprattutto di uomini e di donne che si sono impegnati in questo settore sono stati portati a casa perché dicevo che c'è una svolta perché adesso si tratta di passare a quella che il ministro Bindi e secondo me la fase più delicata perché vedete le riforme nel nostro Paese si scrivono qualche volta scrivono anche bene e poi nella stragrande maggioranza dei casi ai me restano sulla carta
Ecco io ho la sensazione che la fase più delicata sia quella oggi del passaggio da una fase di scrittura indicazione di obiettivi e anche di alcuni risultati importanti alla fase della gestione vera e propria a in cui e per la quale tutti siamo chiamati a un compito molto impegnativo
Allora
Ci sono alcuni presupposti positivi
I comuni italiani
Reclamavano
Sulla spinta
Dei cittadini che naturalmente si rivolgono al sindaco anche per quello che riguarda i problemi di efficienza del sistema sanitario
Reclamavano di avere maggiore ruolo nel mondo della sanità io credo che la strada imboccata nella riforma ministro voglio riconfermarlo sia una strada largamente positiva noi non ci siamo fatti prendere dalla tentazione che appartiene alla vecchia cultura politica del Paese
Che occuparsi di sanità significa gestire la sanità siamo rimasti fuori rigidamente dallo schema di gestione che correttamente è stato affidato a un livello di responsabilizzazione di figure manageriali
Sotto questo profilo rivendico ministro il contributo positivo portato avanti in questi anni da Federsanità Anci che è diventata non solo l'organismo dei comuni ma anche dei direttori
Generali e anche dei direttori sanitari delle nostre aziende che hanno avuto grazie a questo strumento la possibilità di interloquire
Io credo che si sia risolto anche la possibile conflittualità in qualche misura con le regioni grazie al lavoro svolto insieme al presidente Chiti da quando egli è stabilmente presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni
C'è stata anche qui una buona logica di collaborazione e credo che il livello di collaborazione con le strutture centrali sia equilibrato si realizza nel mondo della sanità
Un livello di governo che è insieme di forte responsabile un di federalismo forse eccessivo parlare di federalismo ma di forte responsabilizzazione delle Autonomie
Sia quella regionale anzitutto e quella locale
E che però nel contempo mantiene un presidio forte ridotto ma molto forte del suo livello centrale e allora adesso abbiamo
Alcune sfide importanti in cui misurarci
La prima per esempio lo voglio dire subito è
Questa assoluta necessità di collaborazione nel piano straordinario di interventi per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani
Naturalmente noi come ANCI difendiamo
In pari misura e con pari intensità e anzi con maggiore attenzione e sensibilità la realtà dei piccoli comuni italiani
Ma sappiamo perfettamente che nei venti maggiori centri del paese e concentrato e non può che essere così la parte più significativa più
Di qualità
Più innovativa la dovete più legata per esempio settore della ricerca del sistema sanitario nazionale per l'ovvia considerazione tra l'altro che in questi venti centri naturalmente vivono o nella stragrande maggioranza dei casi sono allocati i centri di eccellenza nella ricerca e in qualche misura anche come dire e naturale che ci sono centri di specializzazione che poi richiamano e la funzione poi della città tipica e nella storia del Paese
E allora e allora questo piano straordinario dove vedere un fortissimo divieto di collaborazione speciale particolare tra il Ministero
E che i Comuni naturalmente come è naturale in piena collaborazione con le regioni e dovremo attivarci perché questo diventi realtà
Abbiamo un altro grande obiettivo
Che è quello proprio per questa serenità e per aver affrontato alcune di queste riforme di potere cominciare a guardare ad alcuni di quelli che saranno i nodi veri della Società italiana dei prossimi anni
Allora io lancio qui un tema per esempio dico che è uno dei temi esemplari
Non c'è dubbio alcuno che la società italiana nei prossimi decenni sarà caratterizzata da una rilevante ulteriore
Invecchiamento dell'età media dei nostri cittadini soprattutto nelle città ma non solo questo sarà uno dei grandi temi delle società evolute nei prossimi anni allora c'è il problema ovviamente drammatico degli anziani dei vecchi
è un problema che non può non affrontarsi anche la cuntista sanitaria in una logica di stretta collaborazione con le strutture sociali e quindi con i comuni questo sarà uno dei temi dominanti
Della società il futuro dei prossimi anni
Rispetto al quale non siamo ancora adeguatamente attrezzati e rispetto al quale una grande collaborazione tra comuni Ministero della Sanità strutture sanitarie e regioni va posta in modo serio avere progettualità significa significa ecco non aspettare di aprire l'ombrello quando ormai piove e ci si bagna da qualche tempo
C'è l'altro grande tema l'altro grande discorso che il tema della educazione sanitaria della prevenzione che è uno dei temi forti ministro del piano sanitario
Ma rispetto a quali risultati portati a casa seppure incoraggianti non sono sufficienti nel senso che si tratta di cambiare ancora più radicalmente cultura di convincere il Paese ma anche le strutture sanitarie che una partita rilevante la si gioca proprio nell'ambito della prevenzione e dell'educazione e che dica vanno allocate naturalmente risorse crescenti per prodotti di qualità
Allora io sono venuto oggi qui ministro soprattutto per ribadire che in questa nuova fase che si apre
Con questa conferenza l'azione della sanità
I comuni italiani sono pronti anche in questa fase a fare la loro parte
E quindi a ragionare nel territorio luogo per luogo ma anche a livello centrale
Per vedere nella fase ripeto delicatissima della gestione
Di dare un contributo egualmente positivo a quello che abbiamo cercato di dare in questa prima fase di impostazione del lavoro della quale riconosciamo serenamente i risultati positivi che si sono sin qui riscontrati grazie e buona fortuna che presta fase
Grazie presidente bianco
Anche per avere ancora una volta sottolineato che a fronte ad episodi sparuti di mala sanità purtroppo infatti Zatti da certa stampa c'è una salita che si impegna c'è una salita che lavora a volte sicuramente con sacrifici c'è una sanità particolarmente qualificante
Grazie per le sfide che ha sottolineato in maniera particolare quella relativa agli anziani è quella relativa alla prevenzione ma colgo nella sua disponibilità un significato particolare
Il riconoscimento del valore della collaborazione fra il ministero e i comuni fra le aziende e i comuni non solo per la funzione di Indirizzo non solo per la funzione di controllo ma per la collaborazione Prost propositiva che ci può essere e a proposito degli impegni del governo circa la riqualificazione della assistenza sanitaria nelle aree metropolitane desidero ricordare in questa sede che già nel collegato alla Finanziaria del novantanove se non vado errato all'articolo settantuno
Sono stati previsti mille cinquecento miliardi per il triennio mille novecentonovantanove due mila uno proprio per la riqualificazione della assistenza sanitaria nelle grandi città sicuramente non è tutto ma è una via che è stata già imboccata e ci auguriamo che dal rapporto di collaborazione
Con le Autonomie locali con nelle regioni possano nascere un apporto maggiore una riqualificazione maggiore per raggiungere quegli obiettivi cui lei faceva riferimento
In rappresentanza delle conferenza delle regioni do la parola al presidente la Regione Toscana il professor Vannino Chiti grazioso
Sì grazie buongiorno
Ma come già diceva il
Sindaco Enzo Bianco presidente dell'Anci anch'io voglio ringraziare il ministro perché nella vita delle istituzioni non solo in politica ci sono dei fatti che anche come semplicemente messaggio SIP simbolico hanno un'importanza e non c'è dubbio
Che l'aveva chiamato il presidente dell'Ance presidente la Conferenza delle Regioni intervenire a conclusione di questa conferenza nazionale prima conferenza nazionale sulla sanità
Prima dell'intervento del ministro ha un suo significato
Io voglio anche
Diciamo farò quattro considerazioni voglio affrontare quattro punti voglio anche esprimere un apprezzamento una stima più generale per il ministro Bindi
Non sono in grado di dare una valutazione su questa no no non c'è toscanità Traffic
Fa credevo
A pretendo che questo non è compito mio qui ci sono state esponenti più importanti che possono svolgere qualche ruolo anche in questa direzione prese qui non non ci possiamo arrivare no volevo dire io non sono in grado di dare una valutazione dall'interno della Conferenza nazionale della sanità perché ho letto le relazioni c'è un impegno a Bruxelles in questi giorni per le regioni ho ascoltato stamani le conclusioni sarebbe presunzione pensare di inserirsi e di dare un giudizio
Sul dall'interno sui lavori di questa conferenza ma posso dare da cittadino
Impegnato in un incarico istituzionale un giudizio su qual è il messaggio esterno che è venuto di questa conferenza anzi proprio questo sono in grado di darle un avendo questo tipo di condizionamento il messaggio
è stato di grande importanza
Li grande importanza perché ha parlato al Paese del lavoro svolto in questi anni di scelte compiute di obiettivi prioritari che si mettano al centro di una collaborazione sul lavoro delle istituzioni di chi nella sanità opera e poi perché secondo me ha apposto in termini corretti
La centralità della sanità alla riflessione del Paese in questi anni non nascondiamocelo spesso non ci sono state soltanto e queste sono giuste e legittime le critiche per correggere e neppure le critiche più radicali per cambiare ma spesso ci sono state
Delle generalizzazioni in poche criminalizzano semplicemente per smantellare chi vuole smantellare se ne assuma la responsabilità perché non è fuori legge vuole smantellare un sistema sanitario
è un atto politico un atto di scelta ci se ne assume però la responsabilità non si arriva
Per altre vie
Il ministro
In questi anni abbiamo avuto come normale come legittimo come ci sarà forse ancora anche dei momenti di confronto di dibattito a volte anche teso anche per i ruoli che ognuno svolge però io riconosco al ministro di avere portato avanti la difesa della sanità pubblica il suo rinnovamento
Non si difende la sanità neppure in Italia se quella sanità pubblica non si difende se contemporaneamente non si pongono problemi e obiettivi di rinnovamento
E questo è il merito più grande che il ministro Bindi ha e per cui io esprimo un apprezzamento perché questo cosa vuol dire per me in concreto
Vuol dire che per lo Stato nelle sue che lo Stato vuol dire che lo Stato nelle sue diverse articolazioni
E quindi non solo quello centrale ha compiti di programmazione
A compiti di controllo che tutti quanti dobbiamo imparare a fare meglio non sappiamo fare il controllo in questo Paese
Non lo sanno fare comuni non lo sanno fare le Regioni non lo sa fare lo Stato centrale e problema importante della politica se vuole porre
Delle regole poche regole ma poi verificarle tutte fino in fondo ma nella sanità
Nella visione che noi abbiamo non è obbligatorio avere questa visione il pubblico è anche presente nella gestione
è una presenza non esclusiva ma è una presenza significativa e deve essere una presenza efficiente asse Luta mente efficiente
In questo quadro devono essere ricercati ed anche rafforzati i rapporti con il privato
Ci deve ci può essere una competizione positiva se
La competizione positiva secondo me se è vera e con la scelta che la riforma fa dell'opzione del tempo pieno per i medici questa competizione è vera ed anche ci può essere ci deve essere una complementarietà in certi campi ma questa impostazione e il quadro di programmazione che la sorregge
è decisiva per realizzare pari opportunità per i cittadini
E
Se non c'è
Nella sanità la ricerca di pari opportunità tra i cittadini è difficile che ci possa essere altro naturalmente io mi rendo conto che questa non la voglio contraccambiare contrari sbandare come un'opzione istituzionale questo è l'opzione politica è un'opzione politica
Perché siamo tutti d'accordo nel volere
Nel volere l'economia di mercato non siamo tutti d'accordo io non sono d'accordo per esempio nel volere la società di mercato
Cioè una società in cui anche in servizi fondamentali come l'istruzione come la sanità o come l'assistenza non si di certi il raggiungimento di pari opportunità d'tra i cittadini
E una sanità così posta pone anche problemi nuovi da affrontare perché ha ragione Enzo Bianco pari opportunità dei cittadini per gli anziani in una popolazione che invecchia
E che richiede di a vere un diverso rapporto per l'autosufficienza per la prevenzione
E anche per la riabilitazione esiste il problema delle pari opportunità per quei cittadini che vengono da altre parti del mondo gli extracomunitari gli immigrati sono fenomeni nuovi con cui il nostra sanità il nostro Paese si deve misurare così come ho sentito stamane anche per me
Perché si vive in tutte le regioni e tema di grande rilievo tra l'altro il governo indetto a Genova la settimana prossima
Una confronto nazionale un con una conferenza l'azione su questo tema la sicurezza sui luoghi di lavoro ma in questi ambiti io li considero e con questa visione di cambiamento ma anche di rafforzamento dell'efficienza di impegno per la sanità pubblica e ritengo possano essere affrontati seconda considerazione
La riforma le sue linee portanti acconsentono secondo me che non sia uno slogan il titolo di questo convegno i cittadini devono essere al centro del servizio sanitario
E allora devono essere prioritari politiche di prevenzione e di integrazione socio sanitaria dobbiamo costruire relazioni che non sempre ci sono tra gli ospedali e il territorio
La questione del federalismo ma insomma io preferisco dire Cafu come la faceva Enzo quale compiti spettano accomuni regioni Stato centrale si colloca qui
Si colloca qui io sentito stamane una comunicazione che correttamente poneva così il problema cioè è in relazione a queste priorità che deve ridefinire il sì il ruolo di ognuno
Anche il cambiamento dello Stato l'integrazione socio sanitaria la prevenzione i rapporti con il privato lo spazio più forte da dare al terzo settore non si costruiscono se non a partire dal territorio
Perché si verificano si realizza sul territorio
Come quel privato quanto è competitivo o quant'è complementare
Qual è quel terzo settore
Come e valide quale contributo può dare come concretamente l'integrazione socio sanitaria viene la prevenzione avviene si verifica Prati non dico sul territorio perché sembra cosa diversa ma a partire dal territorio anche perché io ritengo
Che su molte materie
E la sanità è una di queste
Non si può più comunque Emporio in una visione di cambiamento dello Stato che c'era chi aveva anche una sua nobiltà culturale teorica tracciare un solco con una spada insomma dire questo lo fa solo il Comune questo lo fa solo la Regione a questo se lo fa solo Stato nazionale all'Unione Europea
Ci sono questa poi la sussidiarietà momenti diversi di intervento che spettano alle varie istituzioni non c'è dubbio che c'è una compartecipazione e quindi un protagonismo pieno dei comuni nella programmazione locale perché non si può fare la promozione della salute se non c'è un ruolo anche dei comuni
Non c'è dubbio che c'è il tema dell'intervento sulle grandi città che ora Enzo Bianco diceva al tempo stesso non c'è dubbio che ci sono compiti di Indirizzo in una rigorosa coerenza con gli obiettivi strategici del del Piano sanitario nazionale da parte delle regioni e non c'è altrettanto dubbio che non si tratta di smobilitare un ministero si tratta di cambiano i ruoli non solo perché nella sanità io ho partecipato a Firenze a quell'incontro dell'Organizzazione mondiale della sanità nella sanità c'è
Una parte grande non ci si ferma alle frontiere amministrativo il fronte dei Paesi che riguarda la sanità Europa la sanità mondo o anche semplicemente ma semplicemente per modo di dire per i compiti doveri che ci darebbe la sanità nel Mediterraneo
Ma ci sono gli indirizzi e gli obiettivi strategici della sanità italiana
E ci sono i controlli e poteri sostitutivi perché nessuno di noi potrebbe ammettere che in una realtà un cittadino non abbia un servizio fondamentale
E e si fa come se niente fosse perché allora non sarebbe pari opportunità di vita tant'è che abbiamo previsto che dove non si interviene con i piani sanitari regionali gli scatta un potere sostitutivo non l'abbiamo messo in disaccordo l'abbiamo messo in pieno accordo
Terza e penultima considerazione ora si tratta di gestire la riforma di attuare
Per farlo bisogna prima di tutto collaborare collaborare e ancora collabora bisogna lavorare insieme
Io penso che in un paese come il nostro dobbiamo abituarci e imparare
A vere posizioni diverse a livello politico perché ognuno appartiene a quali cieli politiche diverse ma sapere poi anche trovare nel rapporto tra istituzioni su temi che sono comuni su obiettivi che comunque dobbiamo al
Assumere
Nei confronti dei cittadini la capacità come avviene in altri Paesi europei di collaborare la collaborazione istituzionale la compartecipazione alle responsabilità dal punto di vista di tutte le istituzioni per questo
Io ribadisco al ministro la volontà ma anche la richiesta delle Regioni a lavorare insieme per i provvedimenti applicativi i decreti che dovranno seguire che devono seguire ora la riforma
L'impegno l'impegno che le leggi regionali che le Regioni devono assumere per fare le leggi regionali
Di attuazione della riforma basti pensare al ruolo dei comuni non in tutte le regioni ci sono o o alle questioni della scelta del delle dei criteri di accreditamento o agli altri obiettivi dell'integrazione socio sanitaria
E qui c'è un problema che io sottopongo all'attenzione di tutti noi e anche del ministro noi il dodici di febbraio abbiamo avremo lo scioglimento dei Consigli regionali attorno a metà febbraio perché si va a elezioni regionali
Allora
Qui lo dico Enzo che è una di questi problemi anche al ministro che non ha di questi problemi vicini bisogna questa collaborazione è fatta anche non ci sono
Se è vero che c'è il sogno si parla di sanità dove dovrebbe esserci per tutti un contributo di cura empatica
Bisogna di imparare evitare certe esperienze che si sono conosciute con l'attuazione delle leggi centralmente amministrativo le cosiddette leggi Bassanini
Cioè
Non si può a vere nei confronti di inadempienze se non sono oggettive se non sono il discusse non sono soggettive voglio dire se non sono ritardi voluti
E il lo scattare dei poteri sostitutivi e poi non poter vedere scattare perché non il non esistono e quando anche i meccanismi sono individuati non sono scattati poteri di incisività nei confronti di inadempienze del centro cosicché oggi abbiamo un panorama Enzo lo sa che abbiamo sulla gran parte della materia del decentramento amministrativo
Le leggi regionali fatte e in gran parte realizzate con una collaborazione con gli enti locali
Qua abbiamo però queste leggi che sono gusci vuoti perché DPCM non segua allora qui il problema è di tipo diverso cioè bisogna insieme affrontare e superare il fatto che per due mesi
La vita dei consigli regionali sarà bloccata e quindi bisogna insieme riprogrammare le scadenze e le attuazioni degli adempimenti reciproci in modo che da qui non nascono problemi per la riforma ma neppure nascano provvedimenti
Che non hanno fondamento perché consigli sciolti evidente che non possono legiferare
Le regioni sempre a proposito di attuazione della riforma ministro sono anche in campo con convinzione perché si concludano i contratti e le convenzioni dico subito con grande chiarezza perché
Appunto per essere d'accordo per essere in disaccordo bisogna almeno capirsi su quello che si dice noi non accetteremmo pretesti per svuotare le scelte della riforma attraverso rinvii di adempimenti come quello dei contratti
E chiedo al governo e anche al Parlamento a leggere i giornali di stamani di non complicarci
Di non complicarci la vita
Perché mi pare francamente che sia complicazione della nostra vita
Io non riesca a vederne l'utilità e non riesco neppure a vederne il funzionamento quello di una centrale interregionale per gli acquisti
Se servirà quando servirà eccome servirà le regioni la promuoveranno ma come si può far calare dall'alto
E come si può inventare oggi e come si può concentrare le nostre energie e il nostro impegno su questo quando abbiamo tutta quest'altra materia complicata complessa ma importante
Da portare avanti
Infine
L'ultima considerazione che poi a questo si lega i problemi delle risorse nella sanità
Insomma
Ormai mi pare un merito di questa conferenza tra le altre cose si è stato quello di far capire a tutto il Paese che nella riorganizzazione del nostro stato sociale
A risorse stabili e comunque non certo decrescenti
Ci sono alcuni pesi che devono aumentare altri che devono diminuire i testi che devono mentale l'ASS e il sostegno per l'occupazione per la formazione ma certo un peso che se non aumentar io dico e dovrebbe aumentare ma comunque non può diminuire è quello della sanità
Perché in rapporto a quanto spendono gli altri Paesi europei sulla sanità
L'Italia spende meno e diciamoci la verità in questi anni se in politica si può parlare di questo ci sono stati o credo dei miracoli di cui va dato merito a chi lavora nella sanità
Medici infermieri e anche a chi ha avuto la responsabilità della sanità politica amministrativa perché con risorse insufficienti
E che si sapevano insufficienti perché si sapevano nella Conferenza Stato-Regioni sono almeno dieci anni
E quest'anno c'è una svolta ma sono dieci anni con tutti i governi che si sono avvicendati che è stato registrato che le risorse che si mettevano erano insufficienti per gestire queste vizi che si dovevano gestire quindi si producevano attraverso delle sotto stime i deficit se non erro i deficit che s'conseguì vano a una gestione negativa
Quindi è stato un miracolo tenere in piedi un servizio sanitario Caputo comunque aspetti che aspetti di qualità importanti
Oggi ci sono dei passi importanti nella finanziaria che in discussione al Parlamento
Bisogna mantenere i ventisei mila miliardi che chiuderebbero chiudono se sono mantenuti il capitolo dei debiti pregressi
Vorrebbe dire che nessuno in questo Paese
Nessun presidente di Regione neanche se eletto domani direttamente se questi ventisei mila miliardi vengono mantenuti potrà dire per giustificare eventuali inefficienze
Ho sfondamenti che c'è un problema di debiti pregressi non ci sarebbero più perché il resto è parte delle regioni
E per quanto riguarda per quanto riguarda le risorse per il Duemila
E perché il due mila sei all'anno zero da cui si parte con la regionalizzazione
Delle risorse del Fondo sanitario e e quindi per questo passo importante non solo della sanità ma anche dell'autonomia e della responsabilità finanziaria per le regioni
Rispetto centodiciassette mila miliardi che sono previsti nella finanziaria le regioni ritengono che ce ne vogliono altri mille seicento intendiamo c'è un passo avanti notevole quello che è stato compiuto con diciotto mila con centodiciotto mila seicento miliardi si fa all'anno zero davvero anche per le risorse a disposizione della sanità allora se si fanno queste scelte con queste scelte
Può trovare un terreno concreto di responsabilità e di cessione comune anche quel patto di stabilità
Che né noi nei Comuni nelle Province abbiamo rifiutato ma che non può essere un atto unilaterale del governo centrale che viene mandato solo con una sorta di circolare sulla vita delle regioni e degli enti locali siccome
Le Regioni e gli enti locali hanno fatto sacrifici in termini di risorse disponibili e l'hanno fatto e volentieri perché l'Italia entrasse nella moneta unica europea ecco non si può a vere trattamenti unilaterali neppure sul patto di stabilità e si deve discutere insieme anche su come si redistribuiscono i benefici che dallo stare nella moneta unica
Derivano ma con queste misure oltretutto si aprirebbe quelle che dicevo ora nella finanziaria anche una pagina nuova che fa sentire appunto la stessa assurdità o comunque complicazioni di questo centro interregionali di acquisto eccetera perché se le risorse che vengono attribuite e Licio analizzate sono quelle che fanno l'anno zero e cancellano le sottostima e quindi i deficit pregressi allora
Star la responsabilità delle regioni e delle a scrive nella utilizzazione di queste risorse
Una responsabilità piena e chi sfonda asse rispetto a questo quadro di risorse per scelte che compie o per scarsa efficienza dovrebbe farsene carico non potrebbe rivendicare più niente dallo Stato centrale
Io ho terminato vorrei nel mentre ci accingiamo a gestire questa fase nuova importante della riforma
Che noi tutti avessimo però presente l'eredità che ci viene dal passato
Un'eredità
Estremamente differenziata tra Regioni e regioni dicevamo prima con il ministro Bindi quando parlava
Enzo Bianco anche nel Mezzogiorno c'è una realtà differenziata non c'è solo un Centro Nord e un Sud anche nel Mezzogiorno ci sono macchie di leopardo
Realtà eccellenti che magari devono essere vincente fare sistema ma queste eredità che ci troviamo e quella differenziata tra Hare Hare
E quindi non è dovuta a questa differenziazione
O per esempio il fatto che spesso mancano rapporti tra ospedale e territorio che la prevenzione non sia sufficiente a un federalismo galoppante lo dico perché si registri il punto da cui si parte
E che tra due anni non si dica ma questo è risultato della riforma partiamo da qui per ricostruire invece delle asticelle molto più alte dei servizi sani del servizio sanitario per d'insieme dei cittadini
La riforma ha detto il ministro è una sorta di rivoluzione copernicana riporta il cittadino al centro del servizio io sono d'accordo
E dico anche con lei che il federalismo non è un abbandono neppure nella sanità a me piace è sempre piaciuta un'espressione efficace che una volta utilizzo Romano Prodi
Federalismo e fare da sé ma non è fare da soli ecco io penso che se ci si muove su questa strada ovunque anche sulla sanità
Allora non ci sia da temere rispetto alla qualità dei servizi che si offrono rispetto alle pari opportunità di vita che dobbiamo costruire per tutti i cittadini del nostro Paese guardando all'Europa grazie
Grazie presidente Chiti
Oltre a condividere le sue giustificate preoccupazioni sul tentativo di centralizzazione degli acquisti non sono gli acquisti
Desidero sentitamente ringraziarla per aver sottolineato l'importanza del messaggio di questa conferenza all'esterno
Per aver sottolineato la grande partecipazione di tutte le istituzioni interessate alla gestione della sanità
E anche per avere ancora una volta ha centrato gli obiettivi fondamentali di rinnovamento
E per avere sottolineato la grande importanza alla pari opportunità fra i cittadini facendo riferimento seppur Mania per in maniera velata a quel concetto di solidarietà e di universalità che anima non solo il Piano sanitario nazionale ma anche il decreto legislativo duecentoventinove circa il rapporto di collaborazione con lei faceva riferimento non è solo un proclama non è solo una promessa e legge per cui stanno voi attuarlo nella direzione da tutti tracciata grazie
La parola al ministro Bindi per le conclusioni di questa tre giorni di lavoro particolarmente interessante produttiva grazie ministro
Mi sento necessità di
Iniziare queste parole conclusive
Con
Una parola che forse accomuna tutti che appunto grazie
Un ringraziamento a
Tutti i partecipanti
Per il lavoro che
è stato in maniera molto seria molto
Impegnata svolto per
I risultati di questo lavoro
Dalle relazioni delle commissioni forse non è emersa
Per il poco tempo che chili di cui hanno disposto i relatori
La grande ricchezza dei dei contenuti che ci hanno consegnato
Sui quali continueremo a lavorare
Grazie a quanti hanno lavorato per preparare questa conferenza
E vorrei qui ricordare che
Non è stato un tempo molto lungo
Al ritorno dalla pausa estiva
Abbiamo ritenuto insieme che fosse necessario un momento di incontro e di condivisione
E come vedete si po'
Ci può anche scommettere con la brevità dei tempi qualche multa
Però certo questo ha richiesto un particolarissimo impero
Io vorrei poi ringraziare
Il cardinale Martini ancora una volta
Per aver accettato innanzitutto di tenere la relazione iniziale fondamentale di questa conferenza
E per il contenuto della sua relazione
Non non lo diciamo per un fatto
Formale ma io ritengo che
Qui il suo intervento
Possa costituire davvero la luce
Che deve guidare il cammino che ci aspetta
Nei prossimi mesi nei prossimi anni
Un ringraziamento al presidente del Consiglio che
Credo possiamo dire insieme con la sua presenza e con le sue parole ci siamo sentiti
A pieno titolo nella
Azione
Del governo e di tutto il governo
Abbiamo percepito non solo in un fatto simbolico anch'esso importante ma nelle cose che ha detto
Che il cammino di questi tre anni e mezzo
è stato scelto voluto accompagnato sostenuto da tutta l'azione del governo
Non solo perché il governo ha condiviso le scelte dalla sanità
E le ha fatte proprie e le ha volute
Ma anche perché
Sono state
Assunte decisioni importanti
In altri settori della vita del Paese
Innanzitutto attraverso il risanamento finanziario e in altro grande complesso di riforme
Istituzionali
Pensiamo a rinnovamento della pubblica amministrazione dentro il quale noi siamo e con il quale abbiamo camminato insieme
E anche tutte le altre riforme dello Stato sociale
Un ringraziamento a Parlamento
Perché
E non dimentichiamolo mai
è stato
L'iniziatore di questo processo di riforma
La riforma è nata in Parlamento
è stata due anni in Parlamento la legge del
E quindi noi ci sentiamo in questo
Al centro della dinamica democratica del nostro paese di questi
Infine vorrei ringraziare
I relatori di questa mattina
Oltre naturalmente quanti hanno animato i lavori della commissione che questa mattina
Hanno riferito e che poi sono coloro che hanno lavorato comunque in questi anni tanto
Ma
Il draghetto e con lui tutti gli assessori
Il presidente Enzo Bianco il presidente Chicchi
Ecco io credo che
Le loro parole non siano state appunto di circostanza
Perché non mi sto riferendo
Al ringraziamento rivolto alla mia persona che naturalmente mi ha fatto piacere insomma quindi li ringrazio particolarmente per questo ma
Non sono state formali le cose che hanno detto
Sulla riforma sul piano sanitario sul lavoro che abbiamo compiuto in questi
è la chiara prova evidente che
La riforma è stata condivisa nella sua fase di elaborazione
Il cammino di questi anni
è stato frutto di una condivisione
Raggiunta spesso anche attraverso
Momenti di vivace dialettica tra di noi
Però sicuramente frutto di un cammino di condivisione tra tutte le istituzioni maniera particolarissima
Con le regioni e con il sistema delle Autonomie
E che da questa parola e da questo metodo che in questi giorni abbiamo sperimentato essere così importante parte la fase di attuazione
Non c'è altra possibilità credo lo abbiamo lo avete detto tutti e lo pensiamo davvero tutti ma ne abbiamo dato anche una prova io vorrei
Dare una sorta di assetto permanente a questa conferenza
Come assetto permanente in fondo
Ha avuto nella fase di elaborazione della riforma
Ma certo non ne possiamo prescindere
D'ora in poi
E se posso dire un
Una parola in più su questo aspetto
Quando tre anni e mezzo fa abbiamo incominciato questa avventura
Io
L'ho sentito subito la necessità
Che vi fosse un momento di confronto partecipa
Certo l'ideale sarebbe con tutti i cittadini come ci è stato ricordato questa mattina
Credo che questo non non non possiamo farlo con questo metodo da Roma chiede
Ma diciamo tra tutte quelle che sono a vario titolo le responsabilità dentro il sistema sanitario
Approdiamo soltanto adesso ad una conferenza anche se ci sono stati altri momenti di partecipazione condivisa penso alla presentazione del piano sanitario appunto
Ma io credo che abbiamo tutti percepito in questi giorni
Che non avevamo solo bisogno di parlare della riforma contenuta nel decreto legislativo duecentoventinove
Il bisogno di di analogo e di confronto nasceva da prima
Nasceva da prima
Perché anche la riforma del mille novecentosettantotto e le riforme dei primi anni novanta
Che con questa riforma
Non sono state controriforma
Hanno avuto ulteriori strumenti di implementazione di rafforzamento
Ecco
Questo processo riformatore di vent'anni
Aveva ed ha bisogno
Di essere condiviso
Approfondito insieme
Proprio perché
E vorrei smentire
Proprio né i fatti di questi giorni
I critici della riforma
Il nuovo servizio sanitario nazionale
è innanzitutto questa nuova relazione tra i soggetti
Noi non stiamo parlando di
Un'attuazione
E di una implementazione della riforma
Dirigista
Così come
Non stiamo parlando e la riforma non contiene questo una
Programmazione dirigista
La concezione nuova del servizio sanitario nazionale e appunto
Questo incontro di autonomia istituzionali
Queste relazioni tra le varie funzioni tra le varie responsabilità
Che fanno tra di loro sistema
Come noi abbiamo sperimentale
Allora
Io credo che noi dobbiamo darci questo assetto permanente
Possibilmente con la capacità di
Coinvolgere
Sempre nuovi soggetti anche coloro che per vari motivi non hanno potuto partecipare a questa conferenza
Penso che contemporaneamente se ne sono ci sono tenuti alcuni momenti di riflessione molto importanti in altre parti del Paese o anche qui vicino a Roma in questi giorni così come ci sono alcuni che
Sono stati invitati a non partecipare
Noi vogliamo un assetto permanente di questa conferenza perché vogliamo che sia
La conferenza ad accompagnare l'attuazione della riforma
Allora
è evidente che le cinque Commissioni dovranno a vere
Una sorta di
Costituzione permanente
Mi pare che i temi individuati siano capaci di comprendere tutta la ricchezza della riforma del piano sanitario del percorso di questi anni
E affideremo a questo lavoro che continua in qualche modo la elaborazione e la verifica
Di tutti i provvedimenti
Normativi e tecnici che dovranno essere adottati per
La stessa attuazione della riforma
Vorrei subito dire che
Siamo ben consapevoli
Della fase
Delicata nella quale
Molte delle responsabilità previste in questa riforma dovranno essere attuate
Le elezioni regionali certo in maniera particolare per scaramanzia non parliamo di altri
Scadenze
Chiaramente ma quelle ci sono
Io ho colto
Nelle parole
Di Chiti una preoccupazione che è la preoccupazione di tutti
Allora nessuno credo pensi di non rispettare i ritmi dei Consigli regionali e delle giunte regionali
Però penso altresì che nessuno
Ritenga che si possano rispettare prima e vittime dei Consigli regionali in scioglimento e poi i ritmi dei consigli regionali
In
Avviamento in qualche modo
Questo vorrebbe dire
Almeno almeno
Sei sette
Sono alcuni provvedimenti che non possono attenta
Allora a me pare che
Noi possiamo innanzitutto accelerare al massimo
L'adozione dei provvedimenti ministeriali
E dei provvedimenti
Che prevedono il concerto l'intesa
In Conferenza Stato Regioni o in conferenza unificata
Cioè quei provvedimenti
Che prevalentemente sono atti di indirizzo e coordinamento
Che sono lo strumento per eccellenza di tutti i sistemi a regionalismo forte
O federale
Ce ne sono alcuni di grande importanza
Ne cito due per tutti
L'integrazione socio sanitaria
E l'autorizzazione l'accreditamento
Ne cito due per tutti ma
Ce ne sono altri di non minore importanza ma questi certamente sono due colonne
Della riforma
E non sfugge a nessuno io credo che le commissioni che stanno lavorando
Tra l'altro per quanto riguarda l'atto di indirizzo e coordinamento per integrazione socio sanitaria c'è anche la responsabilità del dipartimento della solidarietà sociale
Debbano accelerare al massimo il proprio lavoro
Per offrire intanto questi provvedimenti
Che sono peraltro
Entrambi per motivi molto differenti
Due atti
Volti a dare stabilità e serenità a tante domande a tanti interrogativi che vi sono nei confronti del sistema sanitario
Io ritengo che tutti i lavori iniziati i cantieri aperti sui piani sanitari regionali debbano concludersi
Possibilmente
In questa legislatura regionale
Non a caso abbiamo previsto per questo aspetto i poteri sostitutivi sono ancora molte le Regioni che non hanno un piano sanitario regionale
E credo che questa sarebbe la consegna più importante
Di una Giunta e di un Consiglio che terminano il proprio lavoro quello di lasciare comunque un atto di programmazione
Perché questo è il presupposto
Di molti altri
Possibili collaborazioni attuazioni di altri provvedimenti
L'altro che credo non si possa pensare di lasciare al futuro è
Il delicatissimo equilibrio il rapporto tra regione e sistema delle Autonomie
Decidiamo insieme
Decidiamo insieme
Quale deve essere il contenuto e il modello di questa partecipazione
Ma se l'iter legislativo dei consigli regionali non consente di adottare questo provvedimento
Prima dello scioglimento dei consigli regionali
Non è neanche pensabile che si possa aspettare altri otto messi
Quando scattano i poteri sostitutivi non è detto che non si debba concertare e condividere il contenuto del provvedimento
è pensabile che il i uno dei perni della riforma attenda
Perché poi diventa anche
Uno dei presupposti della programmazione
La programmazione locale ha in grandissima parte legata al rapporto di collaborazione tra Regioni ed enti locali
Questo credo che sia un aspetto sul quale non posso non potremo non me
Dialogare tra di noi
E non trovare un punto d'incontro
E questa è la prima risposta chi dice questa riforma richiede tempi di attuazione
Troppo lunghi
Noi credo siamo in grado nel giro di qualche mese
Di poter offrire il completamento dell'assetto normativo compreso il testo unico e compresi eventuali decreti correttivi che si renderanno necessari
Ma si parte e questa conferenza credo che sia
Da questo punto di vista la migliore dimostrazione
Di una parola data e di
Fatti che da questa parola devono seguire come ci diceva il presidente del Consiglio troppe riforme scritte bene
O non sono state attuate sono state attuate ma
Noi sappiamo che non c'è una parola in più in questa riforma
Tutto quello che c'è scritto è utile
Ed indispensabili al funzionamento del sistema
Così come voglio dirlo anch'io
Con molta serenità
Alle parti che sono sedute intorno
Ai tavoli delle convenzioni e dei contratti
Contratto e convenzione
Entro il trentuno di dicembre devono
A vere la firma sull'atto preliminare
Anche perché volutamente
Nella riforma
Abbiamo
Insieme condiviso il rinvio
Ad alcuni aspetti fondamentali
Ai contratti e alla convenzione
Le risorse sono certe
Il sistema delle regole ha definito
La conclusione dei contratti è e la conclusione della convenzione per i medici di medicina generale
Il presupposto perché
Altri capitoli fondamentali della
Riforma possano essere attuati
E ci sono le condizioni che abbiamo toccato con mano in questi giorni io credo che ci sia condivisione ormai anche intorno a quelli che sono stati i punti più discussi di questa
Se così è
Se siamo davvero
D'accordo su questo
Che tutto quello che è competenza delle istituzioni da una parte quello che è competenza del rapporto tra parte pubblica
E autonomia professionale sindacale dentro il servizio sanitario nazionale debba concludere
I provvedimenti che sono in cantiere
Ecco io credo che si possa davvero incominciare a parlare del nuovo servizio sanitario nazionale
Che
Io vorrei
Oggi per racchiudere in una in alcune parole
In alcune poche parole
Ho già detto della condivisione
Io credo che l'altra parola chiave
Di questa riforma sia la parola integrazione
Tra i livelli istituzionali innanzitutto
C'è credo in tutti noi la volontà di
Moltiplicare i tavoli
Ci sono alcuni punti
Che fanno la differenza
Fra i vari sistemi regionali
Voglio mandare un messaggio alla Lombardia assente
Noi non abbiamo intenzione
Di fare quello che ha fatto la Lombardia con la sua legge
Quando
Di fatto con una legge regionale
In qualche modo si è posta fuori dalle scelte fondamentali di tutto il servizio sanitario nazionale del nostro Paese
Noi non vogliamo calare sulla Regione Lombardia
Dall'alto
Le scelte compiute
Con questa riforma
Che sono appunto nella logica dell'integrazione
Vogliamo aprire un tavolo però vero
Nel quale i due sistemi si davano confronta
E chiediamo alla Conferenza Stato Regioni
E alla conferenza unificata perché il sistema delle Autonomie locali della Lombardia
E da questo punto di vista molto sensibile
Di costituire il luogo per eccellenza nel quale verificare questa possibilità
Porto un esempio fra tutti
Il sistema delle aziende
La legge nazionale ha fatto la scelta
Della integrazione
Tra le funzioni della programmazione del finanziamento
Della gestione dei servizi
E ha fatto questa scelta
Perché il modello dell'integrazione è il modello coerente
Con il servizio sanitario nazionale
Mentre il modello della separazione delle funzioni è coerente con i sistemi assicurativi
Siccome la duecentoventinove puntare rafforzamento del servizio sanitario nazionale
Non al suo smantellamento
Al suo rafforzamento attraverso
Coerenti strumenti di efficienza e di innovazione
E non intende
Introdurre elementi organizzativi che siano incoerenti con questo fine
E che surrettiziamente in qualche modo ne possano rappresentare
L'erosione in Terna
è assolutamente indispensabile che si apra un confronto
Su questo punto
Con chi ha fatto un'altra scelta dentro il nostro Paese
Ma anche un confronto con quelle realtà regionali dove il sistema aziendale risponde
Di fatto anche se non in principio ad un'altra scelta
Tutto questo perché
Perché vogliamo che si apra un tavolo alla Conferenza Stato-Regioni nella quale gli elementi di distinzione forte anche di
Non completa condivisione che vi sono ci possano le
Zero si possano perché noi crediamo appunto che
Questa riforma si attuerà nella misura in cui
Sapremo interpretare in senso moderno
Il federalismo cooperativo e solidale e anche quel principio di sussidiarietà
Che nel rispetto delle funzioni dei vari livelli istituzionali e tale nella misura in cui non vide la separatezza ma l'integrazione tra le varie funzioni
E la contestualità dell'esercizio delle varie funzioni
La parola integrazione
E anche tra le istituzioni e le aziende
Tra il sistema istituzionale nel suo complesso
E
Le funzioni gestionali e di governo della sanità delle aziende
Noi abbiamo dato alle aziende
In questa riforma
Un rafforzamento del fine pubblico ma al tempo stesso un rafforzamento dei mezzi privati
I direttori generali del domani sono degli imprenditori
Non esiste più la differenza
Tra il direttore generale di un'azienda pubblica il direttore generale
Di una struttura privata
I due hanno gli stessi strumenti
Stessi vincoli stessi strumenti
Di efficienza di modernità del sistema
Ma alle aziende e ai direttori generali abbiamo rafforzato la finalità pubbliche
Perché noi abbiamo interpretato con questa legge l'aziendalizzazione davvero come strumento
E non come
Fattore determinante
Il servizio sanitario
Perché nel modello organizzativo e nel modello gestionale noi abbiamo voluto accogliere
La consegna che ci è stata data non solo dal cardinal Martini ma anche da presidente del Consiglio il primo giorno
Non è una merce la salute
E c'è la possibilità di scommettere sull'efficienza delle strutture pubbliche
Senza minimamente intaccare il fine pubblico del servizio
Allora questo vuol dire che se da una parte
Come capo della sua azienda il direttore generale sempre più autonomia
Nel mio giudizio dei mezzi degli strumenti delle risorse dei modelli organizzativi
E d'altra parte nelle finalità da perseguire Sempre di più legato
Al sistema delle istituzioni che gli hanno conferito l'incarico perché quell'incarico in qualche modo gli è conferito attraverso le istituzioni
Da quei cittadini che sono al centro del sistema
Ecco perché c'è integrazione
Distinzione ma integrazione non separatezza
Tra il fine politico della tutela della salute e lo strumento gestionale
Che ne deve garantire la produzione dei servizi
E non a caso
è stata introdotta la valutazione dei direttori generali anche da parte della Conferenza dei Sindaci
Non a caso
Qualcuno ha detto ritorna la politica
Se non fossi interpretata male direi
Meno male
Che ritorna la politica
Di che che cos'è la politica
Se non la capacità di dare la risposta agli interessi della comunità e dei bisogni dei cittadini
Percosse
E perché viene eletto un sindaco un presidente di una Regione direttamente dei suoi cittadini
Se non per prendersi cura nel perseguimento dell'interesse generale del bene comune dei loro bisogni e delle loro domande
Guai se qualcuno che agisce in sanità pensasse di essere fuori dal fine politico
Che è quello di tutelare la salute
Ritorna dalla strada giusta però la politica in sanità
Nella corretta distinzione
E nel riconoscimento dell'autonomia degli strumenti e dei mezzi
E ci rientra attraverso la trasparenza
Degli strumenti dei
E delle procedure per le decisioni
Non è pensabile che la programmazione di una regione
E gli obiettivi di quella programmazione raggiunti o meno nei vari territori
Non trovi responsabile le istituzioni della politica
Pienamente
Questo è un punto sul quale credo
Varrà la pena riflettere
E capire che
Le implicazioni profonde che tutto questo comporta nel cambiamento del sistema
Ma integrazione anche
Tra istituzioni
Sistemi gestionali e autonomia delle professioni
E Autonomie
Professionali all'interno del sistema
Ecco noi forse non abbiamo
Ancora non forse non siamo stati fino in fondo capaci di di far percepire all'intero Paese
Di quale complessità è connotato il servizio sanitario nazionale
Complessità di relazioni istituzionali
Di modelli organizzativi
Di responsabilità gestionali ma soprattutto complessità dovuta alla convivenza di tante autonomia di tante responsabilità professionale
Pensiamo solo al sistema della ricerca
Con il quale ci dobbiamo rapportare ma che al tempo stesso un elemento caratterizzante
Del servizio sanitario nazionale
E all'autonomia le responsabilità certe in maniera particolarissima delle professioni
Ecco io credo che questa riforma
Attraverso ancora una volta la scelta dell'integrazione abbia
Corretto
Distorsioni di questi anni
E abbiamo fatto a tutti noi una grande possibilità
Ed allora
Se il rapporto con le Autonomie professionali che
In maniera propria
Realizzato all'interno del sistema aziendale dei modelli gestionali
Ho detto spesso in giro parlando ai medici in questi due mesi
Leggete la tutta la riforma
Perché
Un'occasione formidabile come questa di tornare ad essere pienamente coinvolti
Dentro il governo dell'azienda
E dentro i sistemi gestionali della sanità
Se non viene
Utilizzata concretizzate
Al meglio e se non
Viene colta con una formidabile occasione
Con i presupposti messi in questi anni potrebbe essere per sapersi
E allora io do al primo gruppo di lavoro una grandissima importanza
Perché passa di lì
La condivisione di tutti
I professionisti
Coinvolti dentro il sistema gestionale il sistema azienda io voglio
Esplicitare un concetto attraverso forse riflessioni troppo troppo semplici ma
L'azienda deve essere il luogo nel quale tutti sono coinvolti
Nella corretta
Sintesi tra fini da raggiungere e risorse da utilizzare
Tutti
Ciascuno per la propria
Responsabilità
Perché se è vero che spetta al medico
E all'infermiere a tutte le professioni sanitarie
Perseguire il fondamentale prevalente obiettivo
Di guarire la malattia e di curare l'ammalato
Non sono sollevati
Dalla responsabilità
Di individuare sistemi che consentano di raggiungere questo obiettivo con il miglior utilizzo delle risorse di cui si dispone
Quello che giustamente non è tollerabile
E che non vi sia il coinvolgimento nel governo dell'azienda su quali sono le modalità più giuste e gli strumenti più adeguati percorre per utilizzare correttamente le risorse di cui si dispone al fine di meglio raggiungere l'obiettivo comune
Io credo che qui ci sia
Il cuore
Della risposta
Ai troppi interrogativi
E scusatemi se se posso dirlo alla troppa sfiducia e disaffezione che ho trovato in giro tra gli operatori del servizio sanitario nazionale
Quando dicevo la prima mattina non è pensabile che chi lavora per una formidabile
Opera di solidarietà pubblica qual è il servizio sanitario nazionale non percepisca
L'importanza di far parte
Di questa grande impresa e di farne parte con orgoglio e con soddisfazione
Uno dei motivi
è questa incapacità
Che è stata di tutti e che dobbiamo assolutamente superare di coinvolgere ciascuno in quelle che sono le scelte le strategie quotidiane individuazione degli strumenti il perseguimento dei fini
Ed è la parola integrazione
Tra le varie funzioni che la risposta
Ma c'è un'integrazione anche tra la politica e le professioni
Perché se se Pubblico e se è politico il fine del sistema
Non c'è autonomia professionale che si possa Storace sentire chiamata fuori
Dall'esercizio di questa funzione che pure attraverso le mille mediazioni in ultima analisi diventa la partecipazione ad una finalità pubblica d'una finalità politiche il Servizio sanitario nazionale UE di tutti
Ciascuno per la sua parte o non può essere difeso da un ministro da venti assessore
Questo
Passa di qui il punto il punto focale
Qual è oggi la funzione di un medico di un infermiere di un veterinario
Pur nel riconoscimento pieno e totale della loro autonomia professionale della specificità del loro apporto al Paese il rapporto al perseguimento di una funzione che è pubblica che è di tutti
Che è per tutti i cittadini
Se
Vi ho da certi punti di vista ringrazio le polemiche che ci sono state
Lo dico proprio con molta
E la contrarietà che si è esplicitata nei confronti di alcune scelte di questa riforma perché se questa non ci fosse stata
Non avremmo percepite non ci saremmo resi conto che stava covando sotto un dissenso un malcontento un non coinvolgimento pieno nell'impresa comune
Che alla fine non consentendoci di tematizzare alla seppure in senso dialettico non ci avrebbe neanche consentito in qualche modo di trovare dei rimedi
Perché se posso dirlo
Tutti i settori pubblici in questo momento sono nella stessa condizione
Vale per la scuola probabilmente vale per l'università lo stiamo vedendo
Con il tentativo di riforma
Del settore universitari
Vale per il mondo della ricerca nel suo complesso intenso
Vale
Vale per per tutti quelli che sono appunto quei servizi che
Quando si dice che non possono essere affidati al mercato
Si dice questo
Non è che si dice che non vogliamo utilizzare gli strumenti dell'efficienza e della modernità e dell'innovazione
Si dice che non può essere affidato alla logica del mercato
Il perseguimento di un fine che ha caratteristiche propriamente pubbliche propriamente politiche sono altre logiche E.T. che culturali
Alle quali insieme in qualche modo dobbiamo fare riferimento
E giustamente ci diceva Chiti questa mattina
Al di là di quelle che sono
Come dire
Le legittime idee militanza di ciascuno di noi
Ecco perché su alcuni grandi temi
Si deve far politica ma non si può fare strumentalizzazione partigianeria politica
Perché questo sarebbe il modo peggiore
Per esaltare ed affermare il principio dell'autonomia
Non è questo
E queste il grande valore
Della democrazia e delle istituzioni che sono poste a sentinella di tutto questo
Allora sta qui il punto
Nei confronti dei medici alla fine
Sta qui
Ecco perché bisogna concludere presto perché è una riforma così
Non ha rinvii
Assolo
Condivise e modalità di attuazione
Non può rinviare
La scelta fondamentale che è appunto questa coinvolgimento
Nell'impresa comune
E l'esclusività di rapporto è questo
Non è un'altra cosa
Non è la mortificazione della professionalità
è l'esaltazione dell'autonomia professionale
Che comunque deve essere interpretata all'interno del fine pubblico che dobbiamo raggiungere
Ed è una grande opportunità
Per i professionisti
Perché devono sentire il servizio sanitario nazionale casa loro
Questo il punto
Non c'è un'altra casa per fare il medico
Se non quello nel quale istituzionalmente siamo chiamati a fare
E quella casa come tutte le case deve essere accogliente
E deve essere in grado di dare a tutti le risposte nelle quali si deve e si può vivere bene ma la casa ce n'è una sola
Il senso è questo
E fin quando tutti non saremo coinvolti pienamente nel farsi nel fare essere bella e accogliente la casa nella quale siamo ma c'è sempre qualche modo la riserva mentale che qualcuno se ne può permettere un'altra più bella di quella comune
Non riusciremo a far funzionare pienamente a pieno titolo quella Como
Anche perché qui passa uno delle possibili più grandi qualificazioni del sistema
Lo dico ai direttori generali in maniera particolarissima
Sapendo che da questo punto di vista
Come dire credo di di poter di di poter parlare senza creare problemi agli assessori
Non è un finanziere tale oggi quello di
Rendere accogliente la casa
Perché i medici possano sentirla a pieno titolo Cassano
è un fine aziendale questo
Pieno formidabile perché diventa una grandissima occasione di qualificazione anche dell'ospedale pubblico del servizio pubblico della struttura privata accreditata comunque servizio pubblico
Io lo so che
Il sistema privato privato delle sanità
Con tutto ciò che da questo è collegato come sistema di finanziamento
Teme questa riforma ed è la prova
Che questa riforma è necessario
è la prima prova
Perché mentre il Servizio sanitario nazionale ha bisogno di competizione per la qualità
Non è rafforzato dalla concorrenza del mercato
Allora
La formidabile occasione di qualificazione di un servizio pubblico e quello di poter arrivare
Dentro
La struttura pubblica un'ulteriore possibilità un ulteriore servizio
Che è quello della libera professione dei medici
Per la quale non non non vorrei
Che non ci ricordassimo insieme che è stato previsto un investimento finanziario di non poco conto
Per l'adeguamento delle strutture e delle tecnologie ma anche per finanziare la scelta dell'esclusività di rapporto
E siccome spesso si dice che i medici italiani sono pagati poco
Io voglio qui ricordare che anche i professori gli insegnanti italiani sono pagati poco
E non per cedere all'attualità anche i poliziotti carabinieri italiani sono pagati poco
Speriamo di avere le condizioni di poter andare avanti come sta andando avanti il Paese dopo questa Finanziaria
Abbassamento della pressione fiscale perché sistema fiscale più ECU
E più efficiente
E aumento della spesa sociale e sostegno
A quelli che sono gli elementi fondamentali di una convivenza pubblica
Scuola sicurezza ricerca sanità assistenza
Ma di questo non possiamo non
Non
Non avere fino in fondo la percezione anche questo fa parte della condivisione in qualche modo pubblica dell'impresa con
Integrazione tra pubblico privato il privato non profit
Sì è vero questa riforma non vuole la concorrenza
Tra le strutture pubbliche le strutture private le strutture non profit
Perché non vuole pagare il il costo della concorrenza
Perché noi siamo uno strano mercato
A risorse rigide
E come dicevamo i misera
In realtà con un po'di difficoltà per farci capire quei giornalisti
Sistema sanitario è un sistema basato sulla regolazione dell'offerta
Non sulla moltiplicazione dell'offerta
Perché moltiplicando l'offerta magari frutto della concorrenza
Non è detto che si produca qualità o si creino le condizioni per produrre qualità certo si consumano le risorse forse in maniera impropria
Allora il modello pubblico privato il privato non profit di questa riforma eh
L'integrazione competitiva per la qualità
E io credo che ci sia ci debba essere da parte
Di quanti hanno
Intenzione di rafforzare la loro presenza da privato senza fine di lucro nella sanità o privato con fine di lucro
Ci possa essere
Con questa riforma ecco gli atti che seguiranno per attuare questa riforma
Una grande serenità e una grande certezza per guardare al futuro
Proprio perché c'è una corretta interpretazione del rapporto tra libertà di scelta e programmazione e perché c'è una corretta in
Un corretto rapporto
Tra
L'appropriatezza l'efficacia delle prestazioni
E la qualità delle strutture
Lo dicevo il primo giorno noi vogliamo sollevare il cittadino italiano da due dilemmi
L'operatore privato che mi sta servendo
Sta pensando al suo profitto alla mia salute
L'operatore pubblico che mi sta servendo sta pensando alla mia salute o la sua rendita di posizione
Questa riforma supera
Entrambi i rischi
Proprio perché è basata sul principio dell'integrazione
E io credo che il privato italiano profit e non profit che sappia
Che la forza
La forza del di chi agisce da privato in sanità per il perseguimento di una finalità comunque pubblica
Perché si serve comunque un cittadino
In una sua
Interesse ritenuto pubblico e lo si remunera attraverso finanziamenti che sono pubblici non ce lo dimentichiamo mai
Che sono pubblici
Sta la forza di questo privato in un grande sistema pubblico
La sfida della qualità del privato italiano
Non può che andare di pari passo con la capacità del sistema pubblico di accogliere al pari la sfida di qualità e di efficienza
Il privato costretto spesso a fare funzioni di supplenza
è stato in qualche modo legittimato esso stesso
Ad uno a non accogliere questa sfida questa riforma supera tutto questo
La parola integrazione tra i servizi
Integrazione nell'offerta di saluto
Non solo perché si ripone al centro l'integrazione socio sanitaria
E io vorrei che fosse chiaro che questo non è
Contrattino o senza trattino
Una strana burocratica espressione
L'integrazione sociosanitaria vuol dire solo una cosa
Che non possiamo permettere che per il servizio sanitario nazionale
Sia normale considerare tra i suoi livelli di assistenza
L'operazione di appendicite
E non sia da considerare tra i suoi livelli essenziali di assistenza la cura del malato di mente
Questo sì
Non significa altro
Noi dobbiamo avere il coraggio di capire nella logica dei livelli essenziali di assistenza
Attraverso prestazioni efficaci e appropriate
Quanto è la capacità di presa in carico della nuova domanda di salute del Paese
Che passa prevalentemente attraverso lo stato di cronicità di molte persone
E attraverso l'aumento di marginalità
Legate in larga parte alla non capacità di risposta di salute di alcune malattie
Questo è il punto
E lavoro sarà questi
Non è pensabile
C'è un malato di mente ricoverato in un manicomio
Fosse a totale carico dello Stato
E con la dismissione dei manicomi non abbia la possibilità
Di essere assistito a casa propria nel dipartimento di salute mentale nelle strutture di ricovero residenziali o semiresidenziali
Perché era malato allora ed è malato oggi è malato quando è in ospedale ed è malato quando è a casa
Questa è la situazione
Ormai di troppe persone
E l'integrazione tra i servizi è questo
Non solo quindi quello socio sanitario
Ma anche l'integrazione tra ospedale e territorio superamento definitivo dei diaframmi di questi anni irripetibili o verso il territorio
Il Servizio sanitario nazionale sempre vicino a te e questo vicino
Con il servizio appropriato
Con la prestazione efficace
Con il professionista preparato ma è questo
Il grande sforzo che dobbiamo fare è quello di capire
Dove in maniera impropria
Stiamo Remo onerando prestazioni sanitarie io non credo sapete che ci siano ormai grandi sacche di inefficienza detto il sistema sanitario
Non credo che vi siano grandi sacche di inefficienza
Il patto di stabilità ce lo consentirà di capirlo
Tanto consiglio dei ministri forse ancora riunito e non mi sente il ministro del Tesoro
Io condivido anche dal punto di vista finanziario le richieste di chi le riconosco sul patto tra che abbiamo trovato sul debito pregresso e le condivido
Per andare a un federalismo fiscale vero
Sulla
Sull'integrazione
Per arrivare sostanzialmente dai centodiciassette mila centoventinove centodiciannove mila miliardi per il due mila
E non credo che
Tra quest'anno e l'anno prossimo sarà così impossibile approfondire questo nostro
Questo nostra
Richiesta integrata anche questa volta nei confronti de de de delle compatibilità economiche finanziarie del Paese
Quello che tra di noi però deve essere chiaro
è di applicarlo davvero tutto il patto di stabilità
La riassegnazione
Della parte di debito pregresso che è stato riconosciuto
Essere causa della sottostima del fondo sanitario nazionale
Deve andare di pari passo con l'impegno in ciascuna realtà regionale in ciascuna azienda
A correggere le cause dell'altra spessa pubblica e dell'altro debitamente o pubblico che vi è stato
Se il debito delle regioni è
Di un terzo superiore
A quanto lo Stato ha ritenuto di dover riconoscere essere da attribuire alla sottostima del fondo sanitario nazionale o a scelte anche improprie compiute in questi anni ed è disponibile a riconoscere a restituire quella parte
Quella parte si restituisce contestualmente alla dimostrazione da parte delle regioni di ciascuna regione di ciascuna azienda di aver presentato un programma è un progetto
Che combatte supera la causa
Dell'altra parte dell'indebitamento
Se non si fa questo noi non non ci bastano i soldi neanche adesso
Lo voglio dire con molta
Non
La l'afflusso di denaro fresco che arriverà alla fine di questo anno le regioni e l'aumento dei dieci mila miliardi che verranno trasferiti a partire da gennaio per il fondo del Duemila
Non sono sufficienti se non si fa quel lavoro come
Prova ne che le regioni che si sono messi a lavorare seriamente
Che hanno programmato che hanno applicato le riforme
Che prefigurano in qualche modo anche il nuovo impianto di riforme sono stati in grado di dire conosciuti gli impegni del governo entro quell'anno noi siamo a posto
Troppi silenzi però ci sono stati
Perché ci sono tante regioni che sanno perfettamente
Che anche con quella integrazione da parte dello Stato e con quell'aumento del fondo sanitario non sono in grado di andare a pareggio
Perché il Piano sanitario non c'è perché il piano di edilizia non è stato fatto perché il controllo sulle di sui DRG è sulle tariffe non è non è adeguato e avanti di questo passo
E che ancora si paga a piè di lista o per spesa storica da qualche parte dita
Questo non è pensabile più
Cioè il Patto di stabilità e questo
E io credo che non debbano essere dati
I fondi dello Stato se non c'è un impegno a mettere gli altri fondi da parte della regione con i mutui e non c'è l'impegno a dimostrare che si si combattono le cause dell'indebitamento
Ecco anche i modelli con la Lombardia dove si devono verificare anche su questo anche per questo
Detto tutto sciopero
Se la sfida e l'integrazione dei servizi attraverso la regolazione dell'offerta
Non lo sappiamo bene
Perché non ci sono
Fondi sufficienti per rispondere ad alcune domande di salute
Questo in parte dipende ancora dal fatto
Che c'è una concezione
Del percorso sanitario del percorso di salute del tipo di prestazioni che risponde spesso ad altre logiche
E il sistema di controlli deve essere questo quante prestazioni non appropriata
E quante prestazioni più remunerative di altre
Che vanno a consumare risorse che potrebbero essere e devono essere destinate
A coprire nuove sfide di salute nuove domande di Sant'
Quando si dice che il posti letto le abbiamo avute ridotti tassi di specializzazione sono aumentati
Questo lo dobbiamo capire perché sta succedendo e perché aumentano alcuni tipi di prestazioni rispetto ad altri
Ed è chiaro che qui ritorna in ballo
Integrazione con le professioni
Non si fa questo senza i medici di famiglia
Senza i medici ospedalieri
Non si fa questo se il distretto non diventa davvero il luogo
Ah complessiva risposta
E siccome
Amo farmi male da sola io che ci credo che ci sia anche un'altra integrazione in questa riforma che quella tra sanità e università
Anche questa risponde alla logica dell'integrazione
No
E e e perché siamo venuti in questa sede
Secondo voi non solo per dimostrare che l'università più spazi della sanità nel senso che ha una bella favola ma otto
Ma è un segnale anche queste in qualche modo ed è un segnale anche essere qui a parlare di queste cose
Questa che
Ero all'università che gestiva direttamente Policlinico Umberto primo
E che oggi si prepara a cogestire
In maniera integrata con la Regione anche questa azienda
è un segnale anche questo sì voi e voglio anche dirlo non
Vogliamo anche ringraziare la suora che al centro delle cronache di questi giorni
Perché
Non ci siamo dimenticati in questi giorni che abbiamo parlato tra di noi di queste cose
Dei delle contraddizioni quotidiane che ancora ci sono in questo sistema
Siamo venuti qui perché il Policlinico Umberto primo in qualche modo è stato
Nelle prime pagine dei giornali per molti mesi a dimostrazione del paradigma negativo della sanità italiana e siamo venuti qui
A disegnare insieme il paradigma positivo
Che sappiamo verrà realizzato anche nel Policlinico Umberto primo e siamo anche come dire grazie al fatto che
Mentre parliamo di tutte queste cose non c'è il rischio che ci dimentichiamo che al centro
C'è quella persona e c'è quel cittadino che ha diritto
Di essere rispettato
Anche nella sua peculiarità e nella sua originalità io credo davvero che la cosa più sconcertante che poi il direttore Fatarella appurerà fino in fondo
Mi
Sta certamente nel fatto che uno che non è cattolico non vuole visitare un cattolico chissà che che ne sarà di questa persona la società multirazziale verso la quale stiamo andando
E questo lo dico per una questione di
Chissà che ne sarà e multireligiosa e multietnica ma la cosa più offensiva
Sta nel fatto che nella battuta di chi dice io una suora la visito solo in certe condizioni sta questa sorta che tutto sommato siamo anche disposti a mettere al centro la persona quello che ci riesce difficile fare di metterci ogni persona con la sua caratteristica con la sua originalità
No non possiamo non Ring non non non non ringraziare questa corsa ritenere che non non ci siamo l'obiettivo ecco
Questo dei discorsi di questi giorni ma
E davvero mi avvio a terminare io credo che l'ultimo
Ho fatica della riforma che appunto l'esercizio della delega dell'articolo Sella quattrocentodiciannove i rapporti tra sanità e università sia un capitolo fondamentale
Fondamentale
Non abbiamo
Mai pensato di togliere all'università la sua autonomia
E anche qui
L'autonomia però passa e l'esaltazione dell'autonomia passa
E della responsabilità passa dall'integrazione
Io vorrei che fosse chiaro a tutti che abbiamo detto di sì
C'è qui Marida Bolognesi che diceva stai attento
Abbiamo detto di sì come devi stare come Regioni quando il ministro Berlinguer ci chiedesse la delega
Che ci chiese l'università
Abbiamo detto di sì
Perché la domanda che ci venne fatta fu questa noi vogliamo che l'università italiana che le facoltà di medicina siano restituiti al loro compito istituzionale che è quello di ricercare di fare ricerca e di fare di e di fare formazione
E quindi di fare un'assistenza che è coerente con quella formazione con quella ricerca perché processo e ospedalizzazione della sanità italiana non ha fatto bene ai fini istituzionali dell'Università delle facoltà di medici
Siamo i primi interessati a che in questo Paese si faccia che ricerca
E si formino i medici le cose dette in questi giorni non portano da nessuna parte se non c'è la ricerca se questa non viene trasferita attraverso
Strumenti adeguati di ricerca sanitaria dentro il sistema sanitario e non c'è possibilità
Ma se non ci saranno medici preparati e preparati a rispondere a questo servizio sanitario nazionale
A questa Offerta di salute al Paese
Quindi
La riforma del rapporto nuovo tra sanità e università va in questo senso noi vogliamo nuove anche nuove forme
E nuovi modelli organizzativi
Perché se siamo interessati a che
La forza di una facoltà di medicina non stia né i posti letto e nell'equiparazione tra per gli associati sì ordinarie primariati ma stia nella ricerca che fa e nella formazione che fa siamo i primi sa anche per un altro motivo perché alle aziende nelle quali sono presenti le facoltà di medicina noi vogliamo assegnare nella rete dei servizi sempre in nome e per conto della programmazione una funzione di eccellenza e di alta specializzazione
Che deve realizzare una Rete integra
Nata con tutti gli altri livelli ospedalieri e territoriali ma anche una rete di specializzazione
E di qualificazione nel Paese per competere anche a livello internazionale
Ma noi non a noi non fanno piacere le aziende ospedaliere che svuotano gli ospiti aziende ospedaliere con l'università che svuotano gli ospedali di zona alle fanno piacere le aziende ospedaliere con l'università che competono con i policlinici universitari e con le altre aziende e università e fanno anche Arachi fatta di ricerca e a chi prepara meglio i medici da questo punto di vista facciamola una nuova norma per gli esami di Stato dei medici universitari introduciamo sistemi di misurazione della qualità della formazione delle varie facoltà di medicina
Perché questo per noi è vitale visto che siamo i primi e più grandi consumatori di questo prodotto che è quello delle università italiane mica ci siamo molto interessati a questo che siamo interessati che la facoltà di Medicina restino all'università perché non vogliamo Rappo tu con tutte le università oggi non si fa sanità senza la fisica l'ingegneria la Biologia la Chimica non si fa sanità senza l'economia senza il diritto
Non si fa
E quindi vogliamo un rapporto con tutta l'università
Però
Vogliamo anche che l'università che e le facoltà di medicina che possono essere tali solo in Juan otto solo in quanto hanno anche la possibilità di fare assistenza accolgano fino in fondo le regole di un sistema che si è azienda Rizzato
E quindi non sappiamo
Quanto spendiamo dove lo spendiamo e quanto costano le cose che facciamo
Noi vogliamo che il sistema della valutazione ed è la scelta della risorsa umana più adeguata riguardi tutti
Riguardi tutti perché perché un direttore generale deve poter scegliere
Avendo consultato
L'autonomia professionale dei suoi collaboratori chi è la persona più adeguata
A guidare quella struttura ad essere responsabile di quel progetto a guidare quel dipartimento
E non è detto che sempre e comunque sia chi
è un titolo accademico non è detto
Perché perché le capacità richieste per fare alcune cose sono diverse da quelle di altri
Non per altro e non per questo uno può sentirsi valorizzato e al tempo stesso
Lo dico con molta
Noi siamo molto interessati e
Alla ricerca
E la collaborazione con la ricerca
Ma vantiamo una nostra tradizione che non sono non vogliamo perdere ma che vogliamo rafforzare la sfida dell'appropriatezza del servizio sanitario nazionale la vince si era forse il suo in
Canto di ricerca sanitaria al suo interno perché nella nostra la nostra autonomia stanno in poter valutare
La bontà dei prodotti che ci vengono offerti anche da parte della ricerca più qualificata perché non tutti i risultati della ricerca possono essere adeguatamente inseriti all'interno di un sistema di offerta pubblica
è solo un sistema sanitario con una ricerca forte di fatto autonomo nei confronti di chi offre risorse umane prodotti strategie
Ricerca sanitaria comincia in tutti i Paesi
Egli la rete degli ex deve essere sempre di più qualificata questo film sempre di più qualificata a questo fine e l'altra riforma che appunto questa degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e dalla Camera incomincia ad uscire perché credo che sia
In il re di gente ormai e quindi arriviamo anche a questo capitolo per noi sono insieme ai due istituti di ricerca strumenti fondamenta
Ali e con l'agenzia ancora di più essendo quella che in qualche modo attraverso appunto il grande programma delle linee guida
Ci dirà fino in fondo che cosa vuol dire livelli essenziali appropriati di assistenza e ci dirà anche e lo voglio dire al professor Zamagni
Sì noi vogliamo vincere la sfida di essere in grado di disegnare i livelli essenziali di assistenza perché questa è l'unica garanzia perché fondi integrativi siano integrative non diventino mai sostituti
Lo abbiamo fatto la scelta dei fondi integrativi come i fondi integrativi non sostitutivi
Perché la il sismici universalistico non sopporta le più velocità all'interno dei livelli essenziali appropriati di assistenza ulteriori fonti di finanziamento non posso devono andare
Oltre ed essere comunque integrati con i livelli essenziali di assistenza e questa sfida la vinciamo se noi abbiamo un grande impianto di ricerca sanità che la riforma rilancia
Poi c'è l'altro aspetto
Per noi l'esclusività di rapporto
Resta una regola fondamentale
Anche per i medici universitari
Io vengo da una facoltà diversa che è una di quelle che
Essa stessa molto legata alla libera professione e la riforma del ministro Zecchino è una gran buona riforma secondo me
Chiedere un carico didattico di cinquecento ore almeno all'anno considerando che trentacinque per cinquantadue fa più di mille cinque
Anche lavorando trentacinque ore restano almeno mille per fare ricerca e io spero che siano due mila tre mila ma almeno cinquecento ore di attività didattica sistemi di valutazione o che non sia una buona riforma c'ha un piccolo neo
Ma perché quando ad una persona un paese affida una funzione fondamentale come quella della ricerca e della formazione delle future generazioni e soprattutto della futura classe dirigente non dovrebbe sentirsi completamente appagato da quella funzione se non può fare anche attività libero professionale
Ma se l'università ha bisogno di un grande principio del Foro gli fa un contratto e gli fa fare lezione ai suoi studenti gli insegna a fare il principe del foro
Ma se fa il professore universitario che una delle funzioni pubbliche e politiche più importanti
Ma perché
Sì verrebbe sentire mortificato se non può andare a fare anche lo studio privato
Io mi auguro che la riforma che abbiamo Screen do per i medici professori universitari serba tutta l'università italiana per andare tutta su questa strada tutta
E se c'è bisogno per fare bene nella bocca
Tu oltre assessore di scienza delle finanze o il medico di avere un'esperienza diretta
Esistono da sempre gli albi speciali per i professori universitari per poter andare ad esercitare
Nei tribunali e nelle Commissioni tributarie la funzione e l'esercizio diretto della professione
Ma chi è istituzionalmente assegnata a questo compito ma per quale motivo non dovrebbe quando si va a leggere la tabella della considerazione delle professioni dei vari Paesi
Ci si accorge che negli altri Paesi fare il professore universitario è considerata come l'volo sociale tra le prime nel nostro Paese tra le ultime
Ma perché questo
Allora noi ai medici universitari abbiamo chiesto questo
Visto che non possiamo fare a meno di offrirvi il materiale didattico per fare i professori di medicina
Se volete fare l'attività libero professionale fuori di smettete l'attività assistenziale perché chi è in attività assistenziale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale
E a rapporto esclusivo con il Servizio sanitario nazionale
E questo
Non è semplicemente un problema di equiparazione con gli ospedalieri no non la leggiamo così non la leggiamo così questa questa indispensabile perché se no chissà che Pato gli ospedalieri ma non è questo il motivo vero motivo vero è una altro
C'è anche per l'integrazione tra sanità e università questa è una gran
Del meraviglioso opportunità
Per le due funzioni delle due istituzioni
E per il rilancio di due grandi sistemi pubblici
Allora io lo so che il ministro Zecchino non dipende da lui
Io so che ci sono resistenze da questo punto di vista
Ma io credo che queste resistenze si possono anche superare perché anche questa è una grande impresa sociale e il parto pare se riparte da qua riparte dai luoghi della formazione dai luoghi della ricerca
Le grandi strategie di sviluppo si decidono qua non solo del sistema industriale del Paese
Ecco perché dobbiamo tenere
A cuore queste grandi queste grandi possibilità allora io mi auguro
Che ci sia anche
Il completamento di questo processo riformatore al quale seguirà l'altro ultimo capitolo che quello del federalismo fiscale
Che appunto il completamente noi se avremo come come sanitario il sesto il sistema più regionalizzato a federalismo mo'a Costituzione invariata più a tempo più ha detto più avanzato
Ma anche del federalismo fiscale quello che guida è la parola integrazione
Mi ha fatto molto piacere che da tutti i gruppi di lavoro e anche dal presidente Chiti questa mattina sia venuta questa volontà di ribadire che non è il federalismo di abbandono che si può
E che si individua nel fondo perequativo e nel monitoraggio del ministero dalla sanità e dell'Agenzia dei servizi regionali gli strumenti perché davvero in ogni parte del territorio quei livelli essenziali siano garantiti in maniera uniforme
E che soprattutto sia
Come dire uniforme l'esercizio dell'impegno e della responsabilità da parte di tutti no
Ecco inizia una fase di grande lavoro
A conferenza incomincia secondo me comincia davvero attraverso i gruppi che continueranno a lavorare
Attraverso mi auguro la possibilità che si possano creare almeno in ogni regione del Paese altrettanti appuntamenti
Per leggere insieme la riforma
Per coinvolgere e motivare per rilanciare
Questa grande impresa di solidarietà che ci ha visto insieme in questi giorni
E che ci ha visto insieme con un unico scopo
Quello dello slogan di questa con per conferenze sempre vicino atte
Noi vogliamo che
Il volto del servizio sanitario nazionale sia appunto quello riconoscibile
Da ogni cittadino di questo Paese
E che in quel volto ciascuno possa riconoscere
La sua domanda ma soprattutto la risposta di cui ha davvero bisogno nella sua originalità e anche nella sua forza DS parte
Di un'impresa comune che coinvolge tutto il Paese che coinvolge l'Europa e che abbiamo sentito
Ci coinvolge anche in una responsabilità ben più grande perché il bene della salute è davvero uno di quei beni che varca le frontiere
E che sarà pienamente realizzato quando davvero quel vicino a te sarà rivolto ad ogni uomo e ogni donna di questo mondo