"Pace: profezia della politica"

Bene chiediamo scusa innanzitutto per il ritardo con cui abbiamo iniziato questo incontro
Per ora non siamo molti ma stiamo aspettando ancora gente che deve arrivare
Grazie intanto per la vostra partecipazione
Ecco siamo qui per cercare di riflettere insieme
Su questo tema su in questo convegno che ha un titolo abbastanza provocatorio pace profezia della politica
Ma si capisce che il il titolo provocatorio col dal sottotitolo che a questo convegno la testimonianza di Giorgio la Pira
Giorgio la Pira ci pare che continua ancora oggi a parlare
E che continui con la sua con la con la sua vita con la sua storia col suo esempio con quello che ha fatto
E con quello che ci ha insegnato ad indicarci qual è la strada da seguire per presso per per arrivare per raggiungere la pace
Adesso sono previsti prima del del delle relazioni che sono che sono riportate nel dépliant illustrativo di questo convegno alcuni saluti
Il primo a salutarci il è un padre di della comunità di San Marco
Che ci ospita in questo museo e lo ringraziamo mentre gli diamo la parola
Mi è stato chiesto di rivolgere un saluto a questo convegno
A nome appunto della comunità domenicana di San Marco
Che qui adiacente a questo museo dove siamo ospiti
Per me è un onore e lo faccio con grande piacere
Come saprete tutti La Pira ha vissuto gran parte della sua vita qui
Se Firenze per lui era il centro ideale della sua visione politica culturale e religiosa cosmica San Marconi era il cuore il centro ispiratore
Questi luoghi perciò sono pieni della sua presenza
Ed hanno influito enormemente su di lui sono stanchi di non di rado fonte di ispirazione per le sue grandi intuizioni e quasi un punto di forza per quello che ha fatto
Merita particolare attenzione il convegno che voi oggi iniziate La Pira non promuoveva la pace per un mobili
Oppure non lavorava lo stesso per questo motivo per i poveri per gli ultimi per l'incontro e la comprensione tra gli uomini i popoli ma aveva in mente un modello di Chiesa di universo e di società in cui l'attenzione agli uomini dell'attenzione al problema della pace erano primari molti non l'hanno capito
In molti l'hanno ritenuto un utopista
Un modo facile comodo e anche poco intelligente per liquidare un uomo scomodo
Ma cos'è l'utopia se vogliamo usare questa parola
Se uno si ferma alle idee costruisce una grande Teoria una grande visione del mondo della rinchiude magari una ideologia disancorata dalla realtà questa è utopia
Ma se uno si alza mosso da una grande idea si dà da fare per interna rotula tradurla in pratica per viverla a beneficio dei fratelli quello non è più ideologia ma testimonianza
Quella forza spirituale e umana insieme che attira con volge coinvolge anche altri nella sua realizzazione
Ecco per questo motivo ritengo La Pira un testimone
E mi auguro auguro a tutti voi che questo convegno riflettendo sul messaggio e la testimonianza di la Pira sulla pace
Ci aiuti tutti ad essere un po'meno utopisti persone cioè che magari parlano di pace
E un po'più testimoni della pace cioè facitori di pace per tutti
Voi sapete che questo convegno è stato promosso dalle cinque
Dei cinque movimenti associazioni cattolici che da tempo stanno impegnandosi per ottenere dal Parlamento italiano una legge di regolamentazione del commercio delle armi
Spiegherò dopo meglio il perché mentre parliamo di commercio delle armi abbiamo voluto abbiamo voluto come dire
Cercare cercare di approfondire meglio questo tema andando alle radici più profonde della richiesta che facciamo di una cosa abbastanza concreto come una legislazione sul commercio delle armi
Però noi cinque associazioni abbiamo pensato che sia opportuno riflettere più approfonditamente per unire insieme Profezia e politica così come ha fatto magistralmente Giorgio la Pira
Insieme con con queste si cinque associazioni ha collaborato alla alla realizzazione di questo convegno la Fondazione Giorgio la Pira un rappresentante di questa associa ed alcol di questa fondazione ora ci ci dà il suo saluto
Fioretto a Manfredi
Beh noi abbiamo collaborato così partecipato alla scelta del luogo e anche non a tutta l'organizzazione prime vorrei dire grazie per aver voluto continuare ecco io sottolineo la parola continuare perché io penso che l'opera di la Pira
è una proposta
Da mandare avanti ed a continuare
E e quindi grazie agli intervenuti grazie all'iniziativa grazie anche al tema
Di fondo del eliminare per eliminare le armi e a questa terra
Perché non siano un mostro non esistano più diventi no i famosi Araki
Io in questi giorni proprio anche stamani riflettevo
Noi siamo in un momento un po'particolare a Firenze perché siamo qui che in qualche maniera pensiamo di presentare la città la città si ripensa per presentarsi al Santo Padre che veda tra pochi giorni
E io pensiamo a certe date fondamentali in questo fiume della storia anche della storie fiorentina che c'ha una foce diceva la Pira una foce
Controverso della quale non si può andare e questa foce
è l'unità della famiglia umana è ed è la pace costruita pazientemente non una pace così improvvisata che non si riesce a fare ma la buona l'impegno per lavorare per la pace ecco io pensavo anche le date del passato in cui è inserita questa storia di la Pira perché se letti less ed era alle sue care date diciamo le date il mille quattrocentotrentanove la data del grosso impegno di Firenze
Presente il Papa presente il Concilio di Firenze per la pace tra Oriente e Occidente pace nella chiesa unità della Chiesa e unità in qualche maniera anche allora del genere umano della civiltà di allora
Pensavo al Savonarola qui non si può fare a meno di pensare al Savonarola e al Savonarola come stimolatore della costruzione di un popolo consapevole di un popolo che sceglie
La sua fede un cristiano e sceglie la sua libertà
Bellissima ovest se non è profondissimo il Savonarola credo che molte cose anche di oggi diventerebbero più propositive più forti eh
E poi il mille cinquecento ventisette la data carissima La Pira la scelta di unico di un unico re per Firenze Cristo
E di un'unica regina Maria reggina come indicate lisce e governatrice della pace
E della storia di questo popolo una storia di unità e di pace ecco in questo filone non possiamo capire la Pina se non vediamo il filone del passato se non capiamo come sia inserita venissero la Pivetti ha riproposto così concretamente e chiede è un oggi già lo vediamo e sempre più lo vedremo un punto centrale della storia di Firenze non solo di Firenze
Anche per il futuro
Questa forza di questa nuova proposta di questo ripete la proposta L'Unità della famiglia umana a qualunque costo in tutti i suoi valori la paternità di Dio
La grazia di Cristo in cui vivere come unica scelta per costruire una civiltà di chi sette unità e di pace sulla terra ecco questi punti mi sembra importante per una riflessione che vuole continuare un lavoro io almeno mi auguro che sia questa
Non una meditazione così semplicemente di ricordo ma un impegno per tanti giovani si guarda sempre giovani con speranza
Io spero che ne arriveranno ancora tanti in giornata e che questi giovani si sentano coinvolti in questo disegno grandioso che ancora non abbiamo sufficientemente approfondita ma che è vera mente una traccia per la storia del domani
Sì
Proprio in questo momento sta arrivando il sindaco di Firenze grazie per la sua partecipazione suo saluto
Ha detto a alle dieci s'siete gli unici puntuali a Firenze
Il sindaco anche come vedete non è escluso non appartiene a queste categorie
Sono comunque lieto di essere
Di essere qui a darle il mio saluto
Devo scusarmi fin da adesso se non posso che rivolgervi un saluto e non non posso assistere ai vostri lavori come avrei voluto un sindaco come sapete siede trasportare rapidamente da un posto con un altro
Perché adempiere non dico adesso il finzioni ma quanto meno alle sue funzioni di presenza di cittadino
Nelle finimenti più importanti della città
Desidero dirvi che questo è il mio sedotto
Schietto sincero
Fortemente e clamoroso
Perché sono ben consapevole dell'importanza deposto il convegno dei temi che agita
Dell'importanza dalla vostra organizzazione del vostro movimento
Centro quindi riportarmi un saluto fraterno e sincero
A nome dell'amministrazione di Firenze
Voi siete qui convenuti per dibattere un problema estremamente importante
Così attuale come quello della pace
Mi ricorda questo che questa città da sempre ha voluto trovare nella cultura della pace motivo di coesione e di comune impegno l'interezza l'indirizzarvi questo salotto
Significa anche che ereditiamo con piena consapevolezza
Il messaggio di Giorgio La Pira che dedicò ogni sua energia alla pace comprensione tra i popoli indicandoci la strada da seguire per operare attivamente per la pace
Il tema che avete scelto quale avete dedicato a questo convegno affascinante
Amici di Mani Tese delle Aki nel movimento dei laici per l'America latina dimissione oggi di Pax Christi
Tutte le altre associazioni che gravitano o concorrono con voi alla vostra parlare di pace infatti non Periodo inquieto
Drammatico come quello in cui siamo l'evento vivendo non consente auspici generici
Mi difficili equilibri politici ed economici tra le maggiori potenze
L'accentuarsi della conflittualità endemica
In determinate come nel Medio Oriente nell'America centrale nell'America latina
In Africa o in Asia
Il dilagare del terrorismo
Attraverso il quale si vuole destabilizzare ogni iniziativa
Che lasci presagire la possibilità di un successo né i già precari equilibri
La ricerca
Di una più equa distribuzione delle risorse
E delle possibilità di sviluppo
La drammatica distanza
Tra chi detiene il superfluo e chi non ha è necessario per sopravvivere sono sotto gli occhi di tutto nella loro estrema della vita
Problemi che chiedono senza indugio
Di porre mano di attivare soluzioni concrete da attuare con ogni mezzo in ogni modo
Nel rispetto dei diritti
Inalienabili all'altezza alla libertà e alla serenità in un mondo ancora da costruire nel quale pace comprensione tra i popoli e reciproca collaborazione
Sia noi Cardini di una nuova esistenza tra le varie comunità
Queste difficoltà non devono però scoraggiarsi
E del resto ammettiamo qualche sintomo confortante non siamo sempre pessimistici di partecipazione a questi problemi
Del mondo in via di sviluppo del mondo della fame nel mondo una volta inconcepibile grazie all'apparato mostra di chi opera nella stessa direzione
Anche se con criteri diverso hanno ottenuto certi risultati
Dicevo però che queste difficoltà non devono dunque scoraggiarsi Manzi devono rappresentare la misura del nostro impegno ed è la nostra forza nel continuo operare per la pace
Coltivando certamente l'utopia della pace
E dell'autentico progresso come metodo e come igiene vorrei dire nel suo significato a etico viene eletto verso un mondo più giusto
Sotto questi auspici che Pippo pubblico il saluto dissidente
E con la convinzione che il vostro lavoro potrà rappresentare sempre un punto di riferimento
Petra rappresentanti delle comunità cittadine
Lasciatemi dire in primo luogo cittadine
E poi anche di quello nazionale
Con questo sentimento vi auguro buon lavoro
Vi chiedo di nuovo di scusarmi Sisto appena un poco possono i lavori da giorni
Non poi ricerca
Grazie al signor sindaco perché con la sua presenza si fa sentire ancora più vicina anche se ci siamo Firenze e tutti i problemi e tutte le aspirazioni e tutte le le le cose belle di Firenze dove Giorgio la Pira ha vissuto e che ha dove dove ha ha dato il meglio di se stesso
Bene
Prima di di iniziare con con le relazioni di questo convegno vorrei anche dire leggere alcuni telegrammi che ci sono ragioni che ci sono giunti
Speriamo che non ce n'era già e che non ce n'è giungano tanti di telegrammi perché normalmente i telegrammi sono quelli di Gallicano sono i quelli che si scusano per non poter partecipare
E quindi speriamo che non ce ne arrivino tanti per adesso ce ne sono arrivati due
Uno dal presidente della Banca Toscana
Che come avete visto ci ha anche dato una mano per fare questo convegno il quale dice che dispiace di non poter partecipare che in via tanti saluti non lo leggo perché costa e l'altro di Carlo Fracanzani sottosegretario al Tesoro il quale dice altrettanto
Come dicevo prima
Abbiamo cercato di organizzare questo convegno come momento di riflessione e anche di pressione portato avanti organizzato da queste associazioni che da un po'di tempo da due anni esattamente stanno impegnandosi a fondo
Per ottenere all'Italia una legislazione che regolamenti il commercio delle armi
Voi tutti sapete che questa regolamentazione del commercio delle armi è indispensabile perché oggi vige solamente alla legge della giungla
E abbiamo cercato di fare questo non solo facendo delle pressioni di carattere politico
Tutti voi probabilmente sanno la via crucis che abbiamo fatto durante questi anni incontrando parlamentari gruppi parlamentari le dico entrando le istituzioni portando avanti tenacemente
E questa questa voglia di partecipazione alla costruzione della pace in quel piccolo settore che però è tanto importante tanto significativo del commercio delle oggi lo facciamo attraverso un tentativo di riflessione e di approfondimento
Attraverso il tentativo di andare alla ricerca di quelle poche possono essere gli sparsi profetici di un lavoro per la pace
Perché troppe volte chi si impegna per la pace si sente dire che non è che non ha i piedi per terra si sente dire che non è realista
C'è un rischio di fare un altro convegno dove si parli solamente di pace dove si seppe lisca questa comune aspirazione delle donne e degli uomini del nostro tempo sotto delle parole
E noi amici miei lo sappiamo molto bene che corriamo anche questo pericolo
Ma la pace seppur tanto parlata è una di quelle necessità primarie che richiede per essere perseguita ogni sforzo possibile ed impossibile ogni tentativo di ricerca
Spesso contra spento come amava ripetere Giorgio la figlia
Ma il pericolo non ce lo nascondiamo esiste anzi direi che va sempre più ingigantendo sì va sempre crescendo
Oggi la pace infatti sta diventando se non già non lo è da dire diventata dominio esclusivo di pochi
Che si sono arrogati il diritto ma si bisogna chiedere che glielo ha affidato di decidere per tutti
Di sequestrare la pace dentro i palazzi del potere
Togliendo l'anno dalle strade dove la gente vive assumendola come dominio esclusivo
Alla gente comune pare non resti altro che parlare di pace o al massimo sognare la pace
Ma c'è di più
C'è anche da dire che questi grandi che si sono arrogati il diritto di trattare loro la pace di decidere loro la pace
Questi grandi a questi grandi probabilmente la pace interessa meno che a noi perché loro non muoiono in guerra
Colpiti se da sotto casa da pallottole vaganti più o meno
Oppure loro ci salvano normalmente loro non vogliono per le conseguenze della non pace che regna nel mondo
Non fanno parte della massa dei diseredati che vengono sistematicamente uccisi dall'esperto dallo sperpero dovuto alla corsa dalla corsa agli armamenti
Possono tranquillamente discutere di pace fare trattati di pace senza sentire il fiato corto della morte o dell'estinzione alla loro Lucca così fanno la pace fredda e la guerra calda oppure la guerra freddo la pace calda a secondo delle delle delle situazioni e delle congiunture
La gente comune tutte queste cose probabilmente non le sa fare
Vorrebbe vivere e vivere in pace punto e basta
Vorrebbe che la politica non fosse l'arte dei potenti
Ma quella modalità concreta attraverso cui poter realizzare tutte quelle aspirazioni e quei sogni che fanno parte della nostra natura di donne e di uomini del nostro tempo
Vorrebbero che fossero soddisfatti i bisogni elementari di tutti che non ci fossero i drammi difficili che ci accompagnano in questo ultimo scorcio di secolo ma quando si dicono queste cose così semplici ci si scontra con il muro dell'impossibilità creata dal realismo mio pre di chi non sa vedere oltre il contingente
Di chi non sa proiettarsi in avanti e intende la politica come mera gestione dell'esistente
Perché dobbiamo dircelo con chiarezza chi dice che non si può costruire la pace preparando la guerra è un sognatore con la testa nelle nuvole
Chi afferma che non si può fare la pace con le armi in mano è un utopista
La politica si sa è un'altra cosa l'economia si sa alle sue leggi guai a non rispettarle guai a non assoggettarsi
Così rischiamo di divenire schiavi della necessità oggettiva
La bomba atomica è una necessità
La deterrenza è necessaria il commercio delle armi è necessaria via di tutto e via di questo passo tutto necessario è tutto potemmo Tica mente deve perpetuarsi deve continuare
Se volete essere fratelli tra di voi diceva Paolo sesto all'ONU lasciate cadere le armi dalle vostre mani tutti l'hanno l'abbiamo applaudito ma le armi non le abbiamo fatte cadere
Così assistiamo ad una sorta di situazione schizofrenica
Che è ben evidenziata anche dalla nota della Conferenza episcopale italiana da pochi giorni pubblicata per difendere la pace si continuano a creare strumenti di guerra sottraendo preziose risorse i bisogni primari dei popoli ma tant'è la profezia è una cosa la politica è un'altra cosa e non saremo noi poveri un Torelli di manzoniana memoria a cambiare le cose
Eppure saremo degli untore lì ma noi le cose che vogliamo cambiare
Ne va di mezzo innanzi tutto la nostra dignità di persone umane
Ne va di mezzo perché Dino è credente la nostra fede
Certo la storia i suoi tempi el convivere civile ha le sue leggi che non è detto che siano le leggi codifica
Eppure c'è una realtà talmente drammatica che non si permette il lusso di stare ad aspettare che siano i grandi a fare la pace
Anche se non abbiamo potere anche se non facciamo parte del Circolo degli addetti ai lavori vogliamo dare il nostro contributo pretendere di dare il nostro contributo alla ricerca della pace
E vogliamo David danno da uomini che da cristiani
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che lui ama comincia così il Vangelo
La gloria di Dio e la pace sulla terra si confondono in un unico cerchio di vita e di speranza
Pace che guardate
è senz'altro sì pienezza di beni messianici quindi un obiettivo da raggiungere
Ma che però va raggiunta con delle precise opzioni concrete nella politica nell'economia nella modalità di rapportarsi fra persone gruppi popoli Stati o blocchi
Allora si tratta di dare una nuova anima alla politica stretta dentro la morsa di quello che Giorgio la Pira chiamava il crinale apocalittico
E così si comincia ad intravedere il sentiero di Isaia
La Pira scriveva Krusciov nell'Epifania del sessantatré
Per non compiere il suicidio globale e per andare invece nel versante della frittura millenaria bisogna accettare il metodo indicato con tanta esattezza di termini dal profeta Isaia
Cioè trasformare i cannoni in aratri e i missili in astronavi
E non devono più i popoli esercitarsi dalle armi non devono uccidere ma vivificare ed amare
Ma tant'è la Pires un sognatore
E i missili continuano ad esserci e i cannoni continuano ad esserci
Ma noi siamo qui e siamo qui per questo per cercare cioè insieme i passi concreti da compiere sulla via di Isaia
Non è una rievocazione di la Pira questo
Ma un tentativo di attualizzare la Pira
Già noi qualcosa stiamo facendo partendo dal concreto dal piccolo dicevo ci stiamo impegnando da tempo per ottenere dal Parlamento una legge un po'più decente perché di decenza si tratta sul commercio italiano dichiaro ma ci accorgiamo quanto sia difficile riuscire a conciliare la ricerca vera della pace con tutte le nostre paure di abbandonare le strade vecchia per percorrere il sentiero profetico
Abbiamo dialogato e stiamo dialogando con le istituzioni ma ci accorgiamo di quanto nonostante tutto il palazzo tuttora sia distante dai bisogni della gente comune
Oppure quanto il palazzo sia più attento ai bisogni delle lobby industriali che ai bisogni della gente comune
Capiamo che non è facile
Che ogni misura che si prende a delle conseguenze ma crediamo anche che bisogna assolutamente rischiare la pace
Per questo Giorgio la Pira ci appare di una sorprendente attualità
Ha saputo infatti ci sembra se coniugare in una sintesi felice la politica con la profezia
Anche se ciò gli è costato la solitudine
Anche se molti che lo applaudono da morto non lo hanno certo applaudito da vivo
Pace e profezia della politica cioè domanda alla politica di guardare in avanti
Dice che occorre reinventare la politica
Hiroshima insegna
La fame nel mondo insegna Chernobyl insegna
Allora c'è da domandarsi quale versante sceglieremo nel crinale apocalittico
Da un versante scriveva La Pira c'è la distruzione della terra e dell'intera famiglia dei popoli che l'abitano e dall'altro versante ce la fioritura millenaria della terra e dell'intera unitaria famiglia dei popoli che l'abitano fioritura carica di pace di civiltà
Di fraternità e di bellezza è questo che speriamo di realizzare grazie
E adesso continuiamo il nostro
Incontro dando la parola al professor Mario Primicerio
Che oltre che Preside della Facoltà di Scienze matematiche fisiche naturale di Firenze
Sono arrivato fino in fondo
Ma più che che questo l'abbiamo chiamato perché è stato un grande testimone amico di Gide di Giorgio la Pira tutti lo ricordano quando insieme con lui ha fatto la missione del Vietnam
Bene la prima la prolusione e proprio ci servirà ad introdursi nella figura di per di la Pira per poi dopo cercare di attualizzare questa figura a Mario Primicerio appunto è dato il compito di dirci l'architettura del progetto politico di Giorgio la Pira questa Civiltà dell'Universale grazie al professor mentore Mario Primicerio a cui do la parola
Grazie
Voglio dire subito che il tema è molto impegnativo
E
Aggiungere un'altra cosa
Che per la prima volta credo
Ho scritto quello
Dovevo dirvi perché ritengo che sia estremamente difficile va a livello metodologico chiarire questi punti che sono i punti essenziali credo che la la scelta anche le parole sia molto importante
Cioè il tipo di approccio di La Pira la politica sia questa questa parola Profezia si presta anche a molte a molte diverse interpretazioni credo che sia opportuno chiarire la questione dal punto di vista
Metodologico
Difficile per me anche perché chiaramente
Mi è difficile separare l'il il vissuto mio personale da quello che può essere diciamo l'intento di analisi cioè separare la storia dalla testimonianza
Perciò il mio è un una specie di di racconto dall'interno di la Pira
Di quella pira che ho conosciuto e di come le ho conosciuto
Di come l'ho appreso dal vivo
Quindi necessariamente con tutti i difetti con tutte le limitatezze nella mia percezione
D'altra parte però la personalità del del professore
Nulla chiamiamo usualmente il professore quindi chi non c'è abituato quando dico il professore parlo per antonomasia di Latina
Ecco talmente complessa che sarebbe praticamente impossibile farne una sintesi in una mezz'oretta
E soprattutto presentarlo a chi come del forse la maggioranza di voi non lo ha conosciuto ma lo conosce soltanto attraverso la lettura di qualche pagina
Quindi io spero che questa mia diciamo partecipata testimonianza posta soprattutto essere uno stimolo per voi ad approfondire questa riflessione servendomi di quello che già è stato scritto da molte persone ben più o due autorevoli di me
E ben più
Profonde nell'analisi dunque per esigenze di esposizione così per chiarire un po'lo schema di quello che vi dirò io ho suddiviso un po'il discorso in in quattro parti
Per le quali prendo a prestito dei titoli che la Pira dette ai colloqui per la pace la civiltà cristiana anche se diciamo nel mio discorso vengono un po'mescolati rispetta l'ordine temporale con cui la Pira presentò questi discorsi
Cioè i quattro capitoli quale quattro parti
Del della mia esposizione si possono classificare
Come profezie storia
Speranza Teo locale speranze umane cultura rivelazione civiltà e pace
Manca preghiere polizia ma non sapeva dove infilarsi
Dunque profezie storia quindi diciamo il primo punto metodologico direi che serve a chiarire
I fondamenti dell'architettura
Che cosa significa
L'atteggiamento profetico di la Pira
Ma essenzialmente ha scritto efficacemente
Valerio Mannucci in questo convegno dell'ottantuno che secondo me insieme al volume di testimonianze
Scritto a caldo subito dopo la morte del professore rappresentano forse i contributi più meditati per l'analisi e la figura di capire ha scritto che la profezia l'atteggiamento profetico di rapina significa essenzialmente una lettura globale della storia dal punto di vista di tiglio
Una lettura globale della storia dal punto di vista di Dio
Ed è una lettura che è resa possibile da due condizioni
Da una parte una consuetudine meditata con la Sacra Scrittura
In cui e la storia che si fa rivelazione
E dall'altra uno sforzo di percezione dinamica della storia presente
Cioè l'osservazione dei fatti importantissimi La Pira uomo con i piedi sulla terra attento ai fatti stiamo ai fatti quante volte lo ripeteva
Ma da interpretarsi da percepirsi in un modo dinamico cioè non l'esistente ma la tendenza
Significa quindi lo sforzo di cogliere le correnti di fondo della storia fare quella che lui chiamava una storiografia del profondo cioè leggere le linee di tendenza senza arrestarsi al contingente
Al quale comunque viene dedicata la più grande attenzione
Il tutto alla stregua di una ipotesi di lavoro di base
Una chiave interpretativa che la tira amava sintetizzare
Nella figura oggi più modernamente forse si direbbe in ambiente cattolico nel dico una
Del del Cristo risorto
Quante volte gli abbiamo sento ripetere o iniziare essendo esteso ai ragionamenti con se Cristo è risorto ed è risorto allora e questa era il la premessa maggiore del suo sillogismo
E la pietra angolare dell'edificio storico in divenire quindi la pietra angolare dell'architettura la risurrezione di Cristo
Da qui il Progetto
Proporzionare le mura della città terrestre a quelle della Gerusalemme celeste
Un'immagine che ci richiama alla mente un un'altra frase di Pechino che diceva la città terrestre è il cantiere ove la Città di Dio si elabora e si prepara
Ma leggiamo ancora la tira
Sotto la faticosa e aspra corteccia dei fatti che si vedono c'è la trama amorosa del padre che prepara l'avvenire ai suoi figli
Cioè questa
Continua attenzione al fine e infatti
Paolo sesto ha scritto una frase che secondo me è di capitale importanza una persona che aveva conosciuto aveva capito la Pira
La Pira è stato un uomo diverso perché ha avuto il senso del fine e non soltanto quello dei mezzi
Paolo sesto
Ecco quindi questa la
Atteggiamento profetico
Poi la seconda parte vedete cerco di essere molto sintetico tanto da fare degli appunti per riflessioni che inviterò vi inviterei a fare non soltanto a livello speculativo ma a livello di azione Speranza Teo locale speranze umane
Perché è inevitabile che questa contemplazione si faccia operosa
Cioè si traduca in un impegno sempre più intenso nella misura in cui l'esperienza della sofferenza umana e delle grandi crisi a livello di comunità
Sollecita la sensibilità e il senso di servizio del professore
Se si legge Santa Caterina che dice non si è vista mai L'anima innamorata della mia verità di fare utilità tutto il mondo in comune e in particolare
Mi sembra di risentire le prove di la Pira
Oggi se si vuole bene alla gente bisogna fare politica
Parole così semplici ma
Così essenziali no
E un'altra che forse la la prima fase che ho sentito dire dal professore la prima volta che lo che lo vidi nulla di una conferenza di San Vincenzo ragazzi
Dice
Voi dovete abituarvi a pregare con il mappamondo sul comodino
La prospettiva globale anche la preghiera
Adeste frasi semplici chiaramente facilmente attaccabili dal dai soloni della cultura però
Chiaramente anche
Dense di un significato nella loro semplicità
Quindi l'amore cristiano richiede di coniugare la speranza più vocale cioè a questo fine
Predisposto dal padre con le speranze umane
Come in cielo così in terra e il Padre nostro
è questo il modo nota Mario Gozzini nella in una iniziò il suo contributo a quel volume testimonianza che dicevo prima e il modo in cui oggi si può esprimere con segnali non equivoci la gloria di Dio
Così come ieri la si esprimeva con la costruzione delle grandi cattedrali
Cioè il servizio all'amore è in fondo la grande cattedrale che oggi noi Uomini del ventesimo secolo siamo chiamati a costruire
E la sollecitazione come dicevo prima proviene da una parte dei problemi immediati del singolo della persona perché chiunque anche la singola persona coi suoi singoli bisogni è importante
E
D'altra parte i bisogni a livello di comunità le grandi crisi in entrambi i casi è una sollecitazione una spinta uscire allo scoperto a compromettersi con l'amore
Quindi sarà di volta in volta per i professore l'invasione nazista della Polonia
La necessità di costruire un tessuto civile una Stato democratico nell'Italia del dopoguerra
Il servizio da rendere alla sua Firenze sua perché l'aveva assunto e c'era questo questo se anche indipendentemente dalla sua origine quindi il servizio da rendere per riportare Firenze al ruolo all'altezza della propria vocazione
La minaccia di conflitto globale
Della guerra in Corea e poi tutte le altre
Gli altri motivi di impegno a livello di chili di grandi crisi del mondo marsupio né pro né di singoli sarà all'esperienza fatta toccando con mano il problema della disoccupazione quando era sottosegretario al ministero del lavoro
Sarà il problema delle case del lavoro quando fa all'esperienza
Sempre con spirito di servizio di sindaco di Firenze
Dice la sera affiora nel mio esame di coscienza questa popolazione che aspetta di avere la casa
Che aspetterebbe il lavoro
Che aspetta di aveva stretto vicina cioè sono le persone disabili bisogni reali delle persone a cui bisogna rispondere
E poi saldando i due piani del del della speranza del singolo e della attesa delle comunità dirà qual è un cui il compito di un partito dirigente di ispirazione democratica e cristiana parla al quinto congresso democrazia cristiana
Intuire l'immenso valore religioso etico e politico di questa speranza e leggerla come meta Oriente attrice della nostra azione
E infine decisamente più dotarla perché essa si traduca in organismi economici tecnici sociali culturali e politici atti a realizzare intuire la speranza
E mediare la nella storia concretamente
Il punto principale il punto di riferimento l'interesse principale e l'uomo
Lo strumento privilegiato il dialogo
In latino e dialogo a contenuti diversi a secondo che si rivolga
Al grande della terra
Alla retina che vende la candela di fronte alla Santissima Annunziata alla suora di clausura
Ma la l'attenzione per ciascuno di essi è identica ed è reale
Cioè a ciascuno è affidato un compito nella costruzione di questo edificio
E ciascuno lo deve svolgere con pari dignità
Quindi l'attenzione appunto che rivolgeva
Al povero all'orante alla grande la terra è la stessa naturalmente nella distinzione dei compiti di ciascuno
E a proposito altissima Annunziata io mi ricordo sempre una frase sempre siamo a livello di aneddoto ma anche questa queste fasi paradossali che però di lasciare intuire cosa c'è dentro
Mi segua da sette non ha il coraggio di arrivare di fronte a Sensi Annunziata
Prendere ora Wettin una candela da cinquanta lire
Qui viene da cento
E poi andare dentro e accende la ricordano la donna e pregare la Madonna se non ha il coraggio di fare questo tu sei uno non non sei un uomo tu se un professore
Andare lapidario e se non ha il coraggio di accendere una candela la Madonna tu se un professore e non sei un uomo
Naturalmente
Prendetela come vanno prese le fasi rapida cioè con tutta la carica che c'è un vento senza fermarsi alla parola perché naturalmente la parola
Si può facilmente distorcere come
C'erano dei maestri a quel tempo e ridicolizzarla limite
Cultura rivelazione
Culture rivelazione perché a questo punto si pone il problema il grosso problema il grosso dibattito che ai nostri tempi
C'è passato dentro dentro cioè il dibattito tra fede e politica
Il pericolo di una meccanica trasposizione dalla contemplazione alla storia
Tutta la nostra generazione è segnata da questo dibattito
Semmai ci sarebbe da domandarsi quanto la la vostra generazione parlo alla maggioranza di voi che siete lì presenti che appartiene alla generazione successiva quanto la vostra generazione è stata o è capace di fare tesoro dei nostri errori o di quello
Che invece di giusto siamo riusciti a a trovare cioè questo dibattito sull'Intelisano bisognerebbe rileggere qualche cosa anche sì il legge come il pensare è un qualche cosa di faticoso ma che va fatto perché se no non c'è
Progresso
Quindi da una parte l'integrità no cioè il pericolo di chi sovrappone meccanicamente fede politica
E cerca solo nella prima tutte le risposte che emergono sul piano la seconda
Dall'altro lato c'è il dualismo possiamo dire cioè in nome dell'indipendenza e due piani si giù
Politiche
Il Latina la scelta e quelle l'incarnazione perché è una scelta legata alla sua meditazione religiosa
Cioè la divinità di Cristo e la sua resurrezione illumina la storia senza annullarne gli autonomi meccanismi
Per cui si può scrivere si può dire per lui la fede la chiave di lettura della storia
Ma non il mezzo di soluzione dei problemi politici
Lui privilegia la chiesa
Anche a livello gerarchico come ideale punto di riferimento dell'azione politica ma non come struttura di potere
è un discorso difficile perché in fondo è lo stesso mistero dell'incarnazione di Cristo
Che della della sua di natura divina non fa un fatto di rapina cioè di appropriazione
Ma ne fa un fatto di servizio
Per la redenzione dell'uomo
Ne assume le forme divenendo simile all'uomo leggiamo quel quel bellissimo inno di San Paolo
Quindi la soluzione di questo problema l'attiva la matura nella preghiera nella contemplazione e nell'esperienza del quotidiano della carità operosa e del servizio militante
E automaticamente risolvere questo dilemma risolve anche quell'altro o più che risolvere scavalca il problema
Del dualismo tra identità e dialogo un altro problema che oggi è all'interno del mondo cattoliche estremamente sentito accentuare
La rivendicazione in qualche senso la propria identità o l'atteggiamento il dialogo
Il la tira l'identità è così profondamente intimamente radicata e riconosciuta che naturalmente si fa dialogo
Si apre senza paura alla collaborazione di quanti possono contribuire alla soluzione di un determinato problema o all'impostazione di un progetto
Nella chiarezza senza furberie e
La Pira nel colloquio personale come nel dialogo politico afferma chiaramente la propria identità ma senza ostentazione
Senza sbandierare la senza riff in faccia Harlan
Un atteggiamento che forse oggi nel mondo cattolico è una grossa tentazione
Ma che in fondo badate non dimostrava altro che una insicurezza di fondo
Perché come scrive padre Congar è una cosa che Luís a sua volta città dal padre Mersch La Pira invitò con gare in occasione del Concilio
E
C'è questa questa immagine a me piace ripetere perché si la trovo così così densa così immediata non a caso
Gli animali che non hanno spina dorsale
Hanno bisogno di circondarsi di un Bush
Quindi l'affermazione direi quasi spacciata della propria identità
Non è altro che
Una denuncia
Di una insicurezza di fondo una mancanza di spina dorsale
Civiltà e pace sono arrivato al quarto punto in un tempo sufficientemente contenuto devo quello onestamente
Confessare che questo punto è un tantino più lungo degli altri ma comunque spero di entrare ampiamente nella mezz'ora quaranta minuti che mi sono stati assegnati
Ecco quindi passa a parte la parlare un po'del diciamo dei muri portanti se vogliamo usare ancora il
L'immagine d'architettura
A partire dalla diagnosi
Che la Pira fa della crisi di valori che segna il mondo moderno e soprattutto che segna
Il rapido divenire della storia
è questa diagnosi introduce al discorso sulla radicale novità dell'epoca presente
E sulla necessità conseguente di individuare degli strumenti proporzionati
Proporzionate a che cosa da un lato allora all'emergenza delle situazioni dall'altro ai fini Iva da raggiungere
Proprio questo continuo sforzo di operare nel contingente senza arrestarsi adesso ma con l'attenzione rivolta a quella immutabilità che salva restano a casa di Lazzati
Una immutabilità che salva la mutabilità della storia dal divenire in complessivi incomprensibile susseguirsi di fatti
Cioè se non ci fosse l'immutabilità di riferimento la storia rischierebbe di diventare un incomprensibile susseguirsi di fatti
Ma d'altra parte sempre Lazzati dice e proprio il mutare della storia che offre a quella immutabilità dell'ipotesi le forme del suo rivelarsi con efficace
Le radici nella crisi
Per la Pira sono da identificarsi proprio nel resto nel rifiuto del fine infine con la S maiuscola
La tira scrive nelle cinquantasei
Al
Convegno sulla pace la città cristiana
Storie profezia
Contemplando Firenze
La Firenze essenziale con le sue cattedrali le sue basiliche i suoi monasteri il Palazzo della Signoria la sua poesia la sua parte le sue botteghe artigiane
Vedemmo quasi plasticamente che la crisi del nostro tempo aveva ben altre dimensioni che non quelle solamente economiche o sociali o politiche
E aggiunge dice ultima della dimensione e la dimensione vera della crisi nel nostro tempo va ricercata in gradini assai più alti
Si tratta della crisi di Dio
Della radicale esclusione di ogni valore trascendente nella scala dei valori dell'uomo
Quindi e dall'uomo che occorre ripartire
Dalla sua dignità
E anche dalla capacità che l'uomo ha di compiere delle scelte di fondo
Perché il soggetto
Quindi a alla possibilità di invertire la tendenza
Che altrimenti conduce quasi necessariamente a uno scoppio allo scoppio delle contraddizioni
In fondo
Conduce
La scelta sbagliata porta a rifiuta un rifiuto globale del piano di Dio sulla storia
Cioè sostanzialmente si tratta si tratterebbe il rifiuto globale del piano di Dio sulla storia
Un peccato
Come il peccato personale è interpretato come il rifiuto rispetto al piano che su ciascuno di noi addio questo naturalmente lo dico per per gli uomini di fede
Quindi il rifiuto del del piano di Dio sulla storia è un peccato a livello globale
E non a caso Thomas Merton scriverebbe che scrive che il suicidio globale dell'umanità con la bomba atomica
Sarebbe un peccato di una gravità superata soltanto da quello e la crocifissione di Cristo
Perché veramente l'umanità che rifiuta il piano di ritiro
Quindi situazione dell'emergenza in un'emergenza in cui Giorgio Giovannoni scrive secondo me molta propriamente la profezia si fa storia e la storia si confonde con la profezia
E proprio Giorgio l'altro giorno quindi
Dava un testo del messaggio relazione il Santa tre
Su cui la Pira ha fatto le note a margine
Per segnare questa ecco questa queste due pagine ci sono ma cosa c'entra
Rileggiamo le un attimo insieme
Una promette una premessa e quattro teoremi dice la figlia
La premessa è questa
La storia dell'umanità è entrata in un'epoca radicalmente nuova e diversa rispetto alle epoche precedenti
Entrata cioè nell'epoca nucleare e spaziale per fermarci alla dimensione fisica visibile di queste
I terreni che ne conseguono solo uno
Siamo sul crinale oppure apocalittico della storia
Né un versante ce la distruzione la terra nell'altro la millenaria fioritura della terra e della in chi era unitaria famiglia dei popoli che l'abito
Fioritura carica di pace e di civiltà
Di fraternità e di bellezza ai benedetto signore la tua terra
La fioritura messianica dei mille anni intravista dei profeti i popoli tutta la terra e le loro guide politiche e culturali sono oggi chiamate a fare questa suprema e dirle che usati le scelte
Tertium non datur
O la scelta per la vita o la città per l'amore
Due per non compiere il suicidio globale
Per andare invece nel versante la fioritura millenaria bisogna accettare il metodo indicato con tanta esattezza i termini dal profeta Isaia
è stato letto poco fa bisogna trasformare i cannoni Merate missino astronavi non devono più i popoli esercitarsi alle armi non uccidere ma verificare ed amare
Terzo teorema
Ciò esige una una generale profonda revisione trasformazione dei concetti queste fondamentale
Cioè di fronte diamo anche per scontato
La scelta del disarmo la scelta di Isaia ma poi bisogna fare la rivoluzione culturale
Cioè bisogna modificare i concetti dei fini e dei metodi latteria
Esige per la politica e non solo per essa un nuovo discorso sul metodo
Esige l'abbandono del machiavellismo perché machiavellismo e ordinato alla divisione e alla guerra e l'assunzione della sola metodologia teorica e pratica capace di edificare nella unita nella pace una società nuova proporzionata a questa epoca
La metodologia e la mente dell'Evangelo che impone a tutti i popoli di amarsi ed integrarsi reciprocamente come membri solidali di un unico corpo mistico
Quarto cioè esige una promozione a tutti i livelli da quelle economico a quello spirituale culturale e politico di tutti i popoli antichi e nuovi della terra esigente particolare
A tale strutturazione del sistema economico da permettere senza violare nel suo fondo la libertà dell'uomo di edificare saldamente sul lavoro la comune società dei poco diramazione
Interventi successivi di la Pira sono tutti volti a sottolineare
Gli elementi della novità del del tempo presente
Il poligono nucleare e lo scandalo della corsa agli armamenti
La rivoluzione delle comunicazioni Ellera spaziale
Che rendono fisicamente evidente la necessità di risposte a livello planetario
Oggi sulla terra ogni uomo fisicamente
è di vena è diventato più prossimo per ciascuno di noi prossimo proprio nel senso etimologico del termine
E ancora i problemi della fame dello sviluppo il problema ecologico cioè il dovere di consegnare alle prossime generazioni
Una cassa
La terra vivibile e non irrimediabilmente degradata
Questo senso della nostra generazione che ha avuto idoli della civiltà guardiamoci intorno dell'arte
E i doni della terra su cui abitiamo
E i doni del del
Di tutta la storia
E del progresso che la umanità è stata capace di compiere dal suo nascere questo senso della nostra generazione che questa cosa qui tutte questi doni li ha avuti soltanto come patrimonio da trasmettere e da crescere
E quindi non un patrimonio a sperperare è sempre presente la firma
Come gli era cara quell'altra fase di Giosuè De Castro le grandi scoperte del ventesimo secolo sono la bomba atomica e la fame
Anche questa una frase di quelle che coinvolgono e che impongono una scelta quindi la scelta
La scelta della speranza
La scelta
Sul versante che è quello del traguardo
Della storia vicine e lontane ai popoli
In un commento alla prova la Populorum Progressio
La Pira domanda qual è il traguardo è il traguardo dello sviluppo plenario
Quindi non solo economico della crescita plenaria inevitabile non facoltativa
Dell'umanesimo plenario integrale di ciascun uomo e dell'umanità intera
Il traguardo perciò di un'umanità e di una civiltà non solo di maggiori avere ma soprattutto di più essere non tanto e non solo del benessere quanto specialmente del più essere
Quindi si ricollega a questo discorso della Civiltà dell'Universale un termine che fu caro a un altro grande amico del professor la Pira cioè al al Senghor
Ecco alcuni di questi concetti almeno a parole sono diventati un po'patrimonio comune
Ma per quel tempo
Erano delle cose che faticavano a entrare diciamo se oggi son diventate ripeto almeno a parole cose che si sentono spesso ripetere questo si deve anche alla paziente insistenza
Di uomini come la Pira
Una insistenza a dispetto di tutti
Dei detrattori che lo accusavano di provocare il disarmo morale dell'Occidente e
E dei cosiddetti amici
Che nella migliore delle ipotesi lo ritenevano un sognatore un esagerato uno che in fondo si dice delle cose belle ma insomma e poesia poi al concreto ci si pensano la Pira non era un sognatore
Nel senso che s'cioè era un senatore nel senso positivo del termine o non lo era nel perché sapeva che l'enunciazione di queste linee prospettiche non bastano ovviamente a determinare le scelte conseguenti
Era conscio fino in fondo difficoltà reali ma diceva anche ma forse che per la paura di perdere il seme il seminatore deve smettere di seminare
E d'altra parte Maritain aveva scritto
Giudichiamo fortemente le disgrazie del momento presente
E speriamo più fortemente ancora
Ed è un po'il discorso che un altro pensatore grande pensatore di sponda diversa Antonio Gramsci dice quando dice mitigare il pessimismo della ragione con l'ottimismo della volontà
E quante volte La Pira citato il motto Paolino spes contra spero o quegli altri bellissimi versi del poeta francese ruspa il fu forse i loro a metro Mikojan cioè bisogna forzare lavoro ora nascere col nostro fatto di credere in essa e la notte se la nitida poté trovare alla linea di notte bello credere che Nash che nascerà il giorno
E nel buio che bello sperare nella luce ma bisogna far qual bisogna spingere
Far qualcosa bisogna forzare l'aurora con la nostra fede a nasce e quell'altra frase del maggio francese
Che discepoli L'Avvenire non verrà da solo se non facciamo qualcosa sempre questi queste immagini e che ci coinvolgono
Dico potrebbe se potrà sembrarvi strano che non occorre ricordato tutte le contingenze politiche i momenti in cui la Pira è intervenuto concretamente e ho fatto più un discorso di metodo
Perché le conseguenze direi
Che si tratta
Di attualizzarla come veniva detto poco fa sì certo possiamo ricordare se volete rapidamente alcune tappe i colloqui della pace vita cristiana di convegni dei sindaci delle città capitali del mondo mille novecentocinquantacinque
Le difficile per gente che ha che in cui quell'anno probabilmente non era ancora nata immaginare che cosa poteva essere politicamente mille novecentocinquantacinque i colloqui mediterranei dove nacquero dove nacquero i presupposti per la pace in Algeria
I viaggi in Vietnam il viaggio nel Cile di Allende
La la faticosa e paziente tassi tessitura nascosta in Europa che preparò in dieci anni quello che poi è sbocciato la Conferenza di Helsinki è sbocciato cominciato a sbocciare vogliamo dire
Però quello che vorrei essere recita dardi
è il senso di una persona viva
Cioè
Vorrei
Essere riuscito
A comunicare di
Anche la commozione che che per noi che l'abbiamo avvicinato
La commozione che proviamo quando entriamo nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio quando passiamo per Sammarco quando vediamo i posti che lo hanno visto
Personalmente essere presente in ogni momento senza risparmiarsi
Un messaggio continuo ai grandi ai piccoli della terra
Cioè spero di non aver fatto la collaborazione
Credo
Una orazione funebre
Perché veramente e di questo sono pienamente fermamente convinto nessun torto maggiore si potrebbe fare a latina che quello di imbalsamato
Imbalsamato spiritualmente
Fosse anche per metterlo su un altare
Ieri sera il cardinale Piovanelli
Parlando spiegando la visita del Papa
Dice parlando anche di queste grandi figure la nostra storia con Paci benda Pia incardinato a Costa sono persone che sono per il futuro
Persone a cui non si guarda vuol tanto svoltando si indietro
La il senso di avviare la causa di abdicazione è stato infatti quello ricordati chi c'era presente in San Marco quella frase la Chiesa non ha la vocazione delle vedove inconsolabili
Che cosa che cosa grande nella sua semplicità
Non cristallizzare latina
Non
Sterilizzare il suo pensiero
Non rendere inoffensivo
Perché la tirava invece proposto come modello di impegno come una pietra di paragone
Per la nostra fiacchezza per le nostre debolezze
La Pira è un santo nella misura in cui potrà essere additato come santo nella misura in cui conserverà la carica provocatoria
La parola carica di scandalo
Stoltezza per i gentili e scandalo per i criteri
Voi forse avete letto cosa ha scritto monsignor Camara a proposito di la Pira vorrei concludere con questo
Nessuno ha il diritto di ascoltarlo e di accontentarti semplicemente di applaudirlo
L'unico omaggio reso alla pira consiste nel non risparmiarsi
Nel rischiare
Nell'adoperarsi perché la giustizia e l'amore aprono la strada alla pace
Colui che non vuole uscire dall'egoismo dal perbenismo dalla viltà
Non ha diritto di ascoltare la firma
Sono parole dure
Parole che
Mettono in causa tutti
Ma specialmente noi che abbiamo avuto il dono e alla responsabilità dividerli accanto
E penso che il vostro applauso abbia detto il professor Primicerio quanto
Sia ci sia stata sia stata gradita la sua il suo intervento
Io devo dirvi anche che almeno da quello che ho sentito il professor Primicerio diceva ma io non sono in grado mi sento piccolo di fronte a una con impegno e così grande quando gliel'abbiamo proposto e invece ci siamo accorti di averlo proposto proprio la persona giusta grazie
Per parte nostra proprio attraverso questo convegno vogliamo cercare di non imbalsamata e La Pira e se per caso qualcuno volesse imbalsamato per metterli in qualche nicchia noi cercheremo di tirarlo giù il più possibile per farlo vivere in mezzo a noi ora appunto il professor Papisca comincerà di Sinbad sa amare capire cioè cercando partendo dal messaggio di la Pira di guardare ai problemi che afrore che ci sono nel nostro tempo
è trattando in maniera particolare il grosso problema del della delle relazioni fra gli Stati e tra i popoli dalla giustizia del diritto internazionale
Il titolo che abbiamo dato al professor Papisca che non vi leggo tutti i titoli che ci ha perché sono quattro cinque righe qua nel coso basta che vedi leggiate comunque professor Papisca e basta
Eccetera il tema che gli abbiamo dato è una cultura politica di pace nelle relazioni tra gli Stati e tra i popoli grazie a lui di essere intervenuto mentre gli do la parola
Ma io mi faccio eccolo e spero di essere Ecofer vele
Di della riflessione che sta andando avanti progredendo velocemente
Nel mondo
Dei costruttori di pace coloro che vogliono essere costruttori di pace
Da parte mia c'è un piccolo tentativo di essere sistematico diciamo nelle spore qualcosa ma tentativo in ambizione che potrebbe anche non
Tradursi
E non
Effettiva sistematizzazione qui devo dire che una un assillo personale mio nel parlare della cultura della pace da un punto di vista diciamo di scienza politica l'assillo e quello del
Cosa fare concretamente subito
Ecco ci può essere un grosso rischio proprio il pragmatismo a un certo punto dopo aver contemplato l'universalismo
Pragmatismo selvaggio
Io penso che in ogni caso estratto tale il tasso talmente alto il tasso di contemplazione
Dell'universalismo o di un certo tipo di pace che il rischio giunta al ma attivissimo Central senz'altra aggettivazione vada corso comunque vi dirò che
Il il problema essenziale per mettersi in un'ottica di costruzione di pace e quello di trovare la chiave di volta per rendere in senso effettivo il sistema della politica internazionale finalistico Teglio logico ecco che credo subito di agganciarmi al pensiero di la Pira
Il sistema della politica internazionale tal quale sta funzionando e quale poi ci viene descritto nei libri della scienza politica del diritto internazionale
è un sistema non finalizzato è un sistema meccanicistico
Per il fatto che esistono due o più Stati-nazione questo sistema non può non esistere un sistema diciamo di interazione fra più di due Stati nazione dopo non esistere
Ed esiste per la riproduzione se volete l'authority produzione in questi soggetti tra virgolette
Sicché è una falsa finalizzazione cioè il sistema non può così come fatto non può non riprodurre
Questi soggetti gli Stati nazione sovrani
E allora il grosso problema del costruire la pace cerchiamo di vedere anche i termini si pone il problema è quello di rendere finalmente questo sistema dei rapporti internazionali che poi non sono soltanto fra Stati consisteva fino a Lizzano atto
è finalizzato a certi valori
Allora il contenuto della pace
E si chiama pacificare costruire un ordine internazionale di solidarietà costruire un ordine internazionale democratico allestire le premesse strutturali le condizioni strutturali per la promozione e la tutela dei diritti umani in altre parole il contenuto della pace stanno il verbo
Più che nel sostantivo la pace non è il suo nome ma ciò che l'ha fatto
Eppure la pace continua di interpellarci anzi a sfidarsi anche sul terreno dei concetti
Dice la responsabile una plurisecolare cultura la quale invece di consegnarci un concetto univoco di pace ce ne propone una tipologia
Aderendo a questa cultura o piuttosto su Vendola ci si è convinti che non esiste nella pace ma potrebbero esistere umanamente concretamente più Paci
Allo stesso modo con cui ci si è convinti tra virgolette si prostrò convinti che esistono più guerre a seconda degli obiettivi perseguiti dei soggetti coinvolti dei limiti spaziali e temporali dei vari conflitti col risultato che certi tipi di guerra finiscono con il coincidere con certi tipi di pace si pensi per esempio a Pace del terrore a guerra fredda
A Paci armate a guerra di difesa
E siccome l'assetto delle relazioni internazionali cioè dei rapporti fra Stati nazione sovrani e purtroppo strutturalmente belligeranti no
Dato che ciascun stato appunto perché sovrano dispone di un proprio arsenale militare a fini di difesa
E di sicurezza tutti tra virgolette
Per il perseguimento dell'interesse nazionale e comunque quale status symbol questa arsenale del suo essere sovrano allora la tipologia delle Paci diventa funzionale alla realtà
Della guerra nel senso non soltanto di spiegarla teoricamente ma di allarme giustificazioni legittimazione sul piano o operativo reticenze reticenze anche i documenti molto solenni
Da parte di istituzioni anche crisi Ali da cui ci si aspetterebbe il coraggio concettuale di cui permetto parlare
Tale tipologia in genere ci fornisce concetti al negativo che fanno riferimento a situazioni di assenza leggere intervalli di guerre guerreggiate
La cultura della tipologia della pace può essere pertanto definita come quella cultura che
Ambientando la pace in questo sistema di relazioni internazionali fa coesistere pace e guerra anzi appare alla guerra
Quanto meno in punto di principio
Perfino lo statuto dell'ONU come ben sapete
Apre a atti che sono belli geni laddove si riconosce il diritto innato degli Stati all'autotutela
C'è un principio di divieto generale dell'uso della forza e della minaccia dell'uso della forza però in via eccezionale e in via temporanea si riconosce questo diritto
Innato degli Stati a ricorrere a misure di autotutela che significano
Atti armati di legittima difesa significano rappresaglie significano ritorsione di vario genere eccetera
Ora chi mai riuscirà a convincersi in coscienza che bombardamenti aerei formalmente legittimati a titolo di rappresaglie o di legittima difesa sono più giusti di bombardamenti aerei effettuati ad altro titolo
E poi come la passi ampiamente dimostra la qualificazione di un atto di violenza bel bellica come atto di legittima difesa e non di offesa o di aggressione è nei rapporti intestato al frutto di un giudizio soggettivo
Della parte interessata non esiste di fatto un'autorità sopranazionale che dica se in quel caso lì effettivamente c'è aggressione o invece c'è legittima difesa
Orbene fintanto che non si avrà il coraggio concettuale prima ancora che politico ma dobbiamo arrivare che quello politico di denunciare l'arbitrarietà anzi la mistificatoria età della giustezza e dell'equità riparatoria di talune guerre
Pure invocate titolo d'eccezione non si faranno progressi all'interno della cultura della pace e la struttura del sistema politico internazionale manterrà intatta la sua predisposizione belli Genna
Intendo dire che occorre intervenire su tale struttura per condizionare la e buttarla
E che per fare ciò occorre disporre innanzitutto di una cultura diversa da quella della ambientazione belligeranti o della coesistenza dell'igiene della pace
Il coraggio né concettuale e necessario innanzitutto per asserire che illogico oltre che irrealistico sperare nel buon cuore e nella conversione degli Stati sovrani
E che bisogna invece pensare agire per mutamenti di fondo nell'assetto dei loro rapporti a cominciare dalle loro organizzazioni internazionali
Per mancanza di questo coraggio ci si rassegna a vivere un po'tutti in una condizione di paranoia collettiva insomma all'estero sì sì sì si fa nascere con la paura dell'Ovest all'ove si fa nascere con la paura
Del
Dell'est al nord al sud si nasce con risentimento verso il Nord al nord consenso della superiorità eccetera eccetera tutti ci si preoccupa in senso
Buono il senso anche solida ristampa contraddizione della sicurezza
Nazionale
Che sarà militare politica economica culturale perfino religiosa
Tutti si condanna l'aggressione degli altri
Ecco alla mancanza del coraggio concettuale si accompagna naturalmente la Corea la mancanza di coraggio operativo quello del primo passo sulla strada degli atti di pace significativi per il sistema delle relazioni internazionali
Io insisto molto sul sistema delle relazioni internazionali perché è un sistema politico autonomo
Autonomo lo dirà a un certo punto la pazzi interna
Non significa automaticamente pace internazionale cioè la pace di cui parliamo
In termini politici
Anche se è chiaro la pace interna e fondamento indispensabile eccetera ma la somma aritmetica di tutte le eventuali pace interne non vi dà come risultato la pace internazionale
La pacificazione interna cioè un ordine interno pacificato non vi dalla pace internazionale
E allora ecco questo primo passo sulla strada della pace concrete chiaro disarmo si continuare il Marx a rimbalzare questo rischio sugli altri oppure a ripetere tutti insieme
Ben sapendo che questo tutti insieme non è a portata di mano
Ma nel clima di pavidità intellettuale e di timore nucleare un po'in cui viviamo tutti ci si sente in pace con la propria coscienza iter andò quella che è una formula diplomatica di rinvio sine die
O di compromessi negoziatori che non hanno fino ad ora ha frenato la forsennata corsa arriva arriviamo
Nel frattempo questa cultura dell'ambientazione dell'igiene e della pace va avanti eccetera e chiaro
Nel portare avanti la nostra cultura della pace positiva e noi ci troviamo a dover fare i conti con questa cultura del cosiddetto realismo che in realtà l'ideologia del realismo
E e quindi bisogna innanzitutto trovare il coraggio di dire che la storia certa storia non è affatto maestranze cattiva maestra criminale maestro eccetera eccetera
E come veniva prima ha detto
Molto bene
E queste realisti vi saranno citare immediatamente il fatto storico proprio l'annotazione eccetera per cui sembrano mettere k.o. delle persone così che non hanno quel tipo di cultura nozionistica storici Istica
Eccetera
Tra sudano proprio erudizione son gonfi di supponenza
In fondo sta non stanno dalla parte del più forte sta sempre la parte più forte facendo così vanno alla ricerca di ogni appiglio per banalizzare come semplicistici utopistici Ireno logici tra virgolette è spregiativo
Perfino disfattisti e terroristici gli sforzi di quanti vogliono superare la logica di guerra nei rapporti internazionale insomma che i pacifisti sinceri si vergognino il nome della cultura e bella storia
Va be
è chiaro che non è il nostro caso io credo fermamente che i cosiddetti realisti di biologi iperrealismo siano dei masochisti che son deterministico determinati a loro volta eccetera
Io vi salto nel qui mi ero soffermato su dei concetti di pace che emergono sempre più nitidamente all'interno della cultura dei costruttori
Di pace Buso Crocetti chiaramente notti anche a voi a quella che interessa a noi la pace positiva cioè la costruzione di un ordine di rapporti che assicuri un certo tipo di Fini
E non ci interessa la pace negativa se non come momento necessario
Ma come vi dirò tra poco dal dal dal mio punto di vista
Così vado dal punto dove è arrivata mia riflessione personale la stessa pace negativa di cui presto si spalla no cioè disarmare intanto far delle tregua eccetera eccetera si sta rivelando un po'una pace impossibile stiamo arrivando un paradosso che la pace impossibile cioè la pace vera la pace positiva
La pace impossibile diventa condizione per avere l'ex pace impossibile
Cioè per disarmare per siamo far negoziare seriamente per raggiungere certi obiettivi reali
Di disarmo occorre chi inserire questi atti in un disegno molto più ambizioso molto più ampio
Ecco quella la lex pace hutu utopica menta variabili indipendente condizione proprio per realizzare anche quella pace minimale
Che i realisti ritengono l'Urbe capace possibile questa sta diventando la pace impossibile proprio alla luce dell'evidenza empirica che dice che la corsa al riarmo continua forsennata
Eccetera eccetera
Sapete bene che siamo in presenza oggi di uno Stato
Di una situazione Bellizzi Henan nel mondo persistente
A duplice titolo c'è la guerra sul campo combattuta sono state combattute c'è il cinquanta venti milioni di morti settanta Paesi eccetera morti belli sia e c'è una forte istituzionalizzazione in direzione di obiettivi bellici di relazioni tradizionalmente considerate pacifiche tra virgolette
Relazioni commerciali relazioni finanziarie
Relazioni culturali relazioni scientifiche pensate a questa sventura disgraziata e criminosa di questa iniziativa di difesa strategica
Avviata negli Stati Uniti e in cui ci troviamo così da un giorno all'altro calati
è e dove ecco troviamo in prima linea delle industrie tram in prima linea dei centri di ricerca
Che agiscono sul piano internazionale all'interno di strutture di rapporti condizionalmente
Pacifici
Pacifici
E la guerra istituzione
Presente che fa anch'essa danni fa anch'essa morti sottraendo risorse
Sono i morti per fame a causa della guerra istituzione oltre ai Guerri ai morti per guerra guerreggiato bene
Parliamo allora di queste possibilità della pace in poi della ex pace impossibile eccetera pace difficile della pace utopica
E che consiste nella messa in opera di un progetto finalizzato alla costruzione di un ordine internazionale strutturalmente diverso da quello che siamo abituati a conoscere e subire da sempre
Gli attori che in questa costruzione rilevano in via principale non sono gli Stati sovrani
Ma strutture associative
A carattere trans nazionali
Le quali rappresentano in maniera diretta
Non mediata dai governi e dalle diplomazie interessi internazionali popolari
Comuni cioè ai popoli e trasversali quindi rispetto alle società interne ai vari Stati
La pace di cui discorso
E la pace come tensione individuale e collettiva delle persone dei gruppi che si esprime operativamente concretamente lungo un continuum che vada i micro ai Macrì livelli della vita civile e politica
Quartiere in Regione nazione continente Globo associazionismo di servizi volontariato eccetera
Si esprime lungo un continuum alla pari della democrazia e di altri valori politici e sociali
Insomma e la pace come parte essenziale della deontologia dell'essere umano
La pace come pro cesso e produzione umana non come business diplomatico la pace quel processo di identificazione sociale politica raggio planetario e la pace della gente comune e la pace Pa Numana appunto
Certamente anche alla base della pace
Negativa la pace diplomatica eccetera troviamo certo delle istanze delle aspirazioni umane diffusi all'interno dei singoli Stati
Ma per la pace che chiamiamo pare umana tali aspirazioni non sono e mi ripeto filtrate e tra un sostanziate in termini di interesse nazionale
Gestito dallo Stato sovrano Stato sovrano che fa la pace nell'interesse nazionale
Esse sono direttamente questi ispirazione umane raccolte aggregate da strutture non governative che operano nell'ottica
Della tutela degli interessi
Palù Manni
Allo stesso livello in cui operano gli attori statuali
E qui domandano dimostrano intraprendono per l'allestimento di strutture decisionali a carattere sopranazionale democraticamente partecipative e controlla
In altre parole la pace con umana e un processo di ristrutturazione dello spazio politico planetario cominciando dal livello sistemico
Globale
Di tale spazio che postula il graduale smantellamento
Della logica stato Centrica dei rapporti internazionali
Per dare posto al nuovo ordine Rance nazionale e popolare quanto a partecipazione a controllo e sopranazionale quanto ad autorità decisionale
Insomma un ordine finalizzato a garantire quello che possiamo chiamare il triangolo della sicurezza panno Manna diritti umani sviluppo equilibrio ambienti en e ambientale
Soltanto nel contesto che definiamo pace con umana assenso il vocale invocare il valore della giustizia sociale internazionale e relativo corollario operativo della solidarietà internazionale
Parlare di solidarietà fra Stati cioè fra istituzioni
Diplomatiche è un non senso o una finzione se si considera che l'interesse nazionale per cui esistessi Autori produce e si espande e aggredisce e si difende lo stato sovrano eh per sua natura
Costitutiva esclusivo ed egoistico
Giustizia sociale e solidarietà internazionali o sono transnazionali o non sono
Certamente la pace qua Numana così concepita resta ancora un modello ideale di pace ma se ne parla sempre più diffusamente all'interno della nuova cultura popolare di pace quella che vuole farsi strategica
Lungo il continuo operativo
Di cui dicevo prima e che ripeto vada all'interno dei singoli Stati fino ai santuari
Del sistema della politica internazionale
Il coraggio col concettuale di cui facevo riferimento serve anche a togliere ambiguità secondo me al dibattito in corso sulla diversa portata presunta diversa portata del nucleare e del convenzionale
Con riferimento alle armi agli armamenti
Il timore della guerra che il sentimento comune si è trasformato nel terrore dell'Olocausto planetario discendeva diffusa consapevolezza si circa gli effetti distruttivi del nucleare di gran lunga superiori chiaro
Di quelli degli ordigni del convenzionale
E anche in sede di negoziati per il disarmo si dibatte sulla priorità da dare appunto
Alla messa al bando degli esperimenti nucleari eccetera eccetera di questa differenza si dice convinta tra gli altri anche la Pontificia Accademia delle Scienze la dichiarazione sua prevenzione della guerra nucleare del ventiquattro settembre dell'ottantadue
Cito di fronte alle minacce di una catastrofe nucleare globale noi dichiariamo le armi nucleari sono essenzialmente differenti dalle armi convenzionali non si possono considerare come degli strumenti di guerra accettabili
La guerra nucleare sarebbe un crimine contro l'umanità
Ecco
Questa che suona come una lezione dello minato realismo necessita di un convento per quanto rapido ci sarebbero dunque strumenti di guerra accettabili e strumenti di guerra non accettabili ricadiamo
Nella cultura della tipologia delle guerre e della pace dell'ambientazione Bellinzona della pace
E siccome non è così che si fanno passi avanti e nel costruire la pace positiva la distinzione tra nucleare e convenzionale e la priorità persone salvando assegnata al primo partono evidentemente
Dall'accettazione più che dalla contestazione dalla realtà della guerra e dalla legittimazione
E e tra l'altro avallando il convincimento che le armi convenzionali sono meno distruttivi in termini di morte quantitativa rispetto a quelle nucleari
Era insomma a questo punto mi pare che il porre alle legittimo timore dell'olocausto nucleare provochi grosse confusione di cui bene profittano i signori della morte nel portare avanti il processo di istituzionalizzazione dell'igiene in ogni Area
Il nucleare militare allo stato attuale di cose e temibile non soltanto perché può essere usato
Ma anche e soprattutto perché non usando sì induce e legittima un più massiccio impiego del convenzionale e la sua rapida intensa sofisticazione
Il terrore nucleare intanto efficace in quanto faccia aumentare il terrore degli armamenti di tutti gli armamenti in tutte le guerre
Guerra guerreggiata eque restituzione
Diciamo che il nucleare allo stato attuale
La corsa al riarmo nucleare convenzionale e lo sviluppo e l'impiego intensivo del convenzionale
Bene tra i tanti c'è un altro argomento al limite del paradosso che sta affiorando se Dio vuole nella cultura della pace positiva
E molti giuristi continuano a negare che quanto bene in via di principio e stando ai principi generali del diritto internazionale lenti l'individuo negano abbia una soggettività giuridica internazionale
Egli non è destinatario diretto di norme proprio dell'ordinamento internazionale non le può quindi le pretendere in quanto individuo l'applicazione non può denunciare gli stati che non adempiono agli obblighi internazionali
Questa dottrina ufficiale
Ma cosa dire di fronte al fatto reale che individui e popoli sono da sempre soggetti primari di un processo che internazionale per definizione la guerra guerreggiata fra Stati
Questo processo internazionale disgraziatamente tal più significativi perché il più comunicativo
Ecco deve ma allora che l'individuo è soggetto internazionale attivo se è vero che la guerra è costretto a farla lui effettivamente e che in questo ruolo l'indiretto l'individuo rappresenta internazionalmente sul campo lo Stato quindi di fatto l'individuo è soggetto internazionale per rappresentare sul campo di guerra lo Stato all'individuo non è però consentito di agire come soggetto internazionale attivo per fare la pace in questo ruolo e lo Stato sovrano attraverso le sue ditte di più di politico diplomatiche che rappresenta l'individui gruppi popoli internazionalmente a tavolino
Drammatico paradosso che discende da un atto di violenza istituzionale compiuto nel momento stesso in cui ogni creatura umana viene al mondo lasciamo col diritto dovere imposto ci dallo Stato sovrano nel momento stesso in cui questo ci sancisce cittadini all'anagrafe
Il rito dovere di fare la guerra dalla difesa per il prestigio per la sicurezza della patria lasciamo cioè con il diritto-dovere di uccidere e di essere uccisi lo Stato si internazionale belligerante l'individuo e sempre uno status di ascrizione cioè di assegnazione all'origine prima di eventualmente esserlo di acquisizione nel caso dei volontari di guerra
Il contratto su cui si fonda lo Stato sovrano non importa se a regime democratico regime autoritario contiene questa clausola implicita che mi impone di alienare alle istituzioni statuale la mia vita
L'altro non si dice che lo Stato sovrano ed è una istituzione necessaria si diceva anche società perfetta per il progresso dell'umanità a questo punto accortici
Dell'esistenza delle ipoteche abbellì Gena che grava sul destino personale ciascuno di noi
La revisione di un contratto che è chiaramente ineguale vessatorio come i trattati di pace tra vincitori e vinti si pone con urgenza per la visita e per la stessa vita della persona umana
La previsione dell'obiezione di coscienza possibilmente inserita all'interno delle Costituzioni nazionali soltanto in qualche legge
è un efficace strumento atto ad accelerare la trasformazione dello Stato sta scritto dell'individuo da Belli Geno ai rendiconti
L'obiettore di coscienza ma in questo caso siamo tutti obiettori di coscienza ai costruttori di pace dice
In nome del diritto alla vita ed è la sovranità di coscienza della persona umana mi riappropriò della mia vita
Ripudio lo status dell'igiene o che mi è stato assegnato fin dalla nascita e rivendico ed esercito allo stato sirene ecco che è connaturale alla persona umana
Il diritto fondamentale all'evita è un diritto inalienabile
Sancito anche nel diritto internazionale oggi è una di quelle cose che son sfuggite agli Stati e
E ancor più inalienabile se possibile dentarie di tutti gli altri diritti che ineriscono la persona umana in quanto tale ebbene
Il diritto-dovere della guerra è alienazione di un diritto inalienabile perpetrata ad opere di soggetti tra virgolette che non ne sono non possono esserne titolari
Certamente in nome di ideali che la mia libera è sovrana coscienza mi indica come superiori alla stessa mia
Vita per esempio l'amore la verità la libertà la giustizia io posso il molare la mia vita però io soltanto io
Non riconosco e non posso e non devo riconoscere che altri possono surrogare armi in questo diritto
Posso auto in mollarmi io liberamente non posso tollerare di esserlo etero immolato ad opera né di Stati né di chiese né di partiti né di un sistema politico internazionale
Vediamo momentino l'aspetto e qui cercherò di essere molto rapido l'aspetto concreto dicemmo diremo l'aspetto politico pratico
Che
Può dirci cosa fare
Per costruire questa pace positiva
La cultura della pace non può non essere la cultura del mutamento internazionale
Cioè dell'intervento non violento sulle Sturba deciso sulle strutture del sistema della politica internazionale per passare da una logica stato Centrica ad una logica umano Centrica dei rapporti internazionali fare la pace positiva significa fare la rivoluzione internazionale non violenta
Perché ciò avvenga occorre evidentemente conoscere certi delicati meccanismi oltre che trovare va be insomma motivazione all'azione agire significa fare politica internazionale non delegare alle diplomazie agli Stati la politica internazionale
La cultura della pace è una cultura politica per fare politica
Chiaramente è ardua non ci siamo abituati
Si tratta ecco qui di orientare di finalizzare il sistema internazionale verso obiettivi umani
E perché ciò avvenga occorre umanizzare le strutture del sistema internazionale
Su istituzione per lender le idonee a capire i valori umani no non possiamo parlare soltanto di convertire i nostri cuori
Quelli ma per fare quello come vecchio ma per fare politica internazionale per rivoluzionare le strutture della politica internazionale
Io mi trovo spesso se Dio vuole
è quasi tutti i giorni a riunioni manifestazioni convegni sulla pace eccetera anche imposti così potete di montagna all'aperto eccetera e tutto brave famiglie dei giovani de contadini
E si trova lì e si sentono devono sorbirsi dei discorsi sottratto a parti di preti religiosi ma di laici di professori cent'che l'invito no a convertirsi convertiti così farete la pace non soltanto su possa la pace
Accettare nazionale e cioè certo punto anch'io mi mi son messo dall'altra parte dico ma Dio bon io
La pace ma io la voglio veramente io la conversione la cosa a predica alla voglio mica io devo in qualche maniera sentire che devo attivarmi sul piano delle istituzioni internazionali direttamente devo trovare il modo di essere lo stesso con la mia diciamo fede politica con le mie convinzioni
Ecco i miei strumenti lo stesso nel quartiere ma anche al Palazzo di Vetro devo trovare il modo di arrivare o di essere rappresentato la da istituzioni che sono le mie associazioni sentirmi dire devi far la pace se tutela farai la pace so un un sacerdote mi ha detto quando egli esprime lo sto turbamento
E vizio ma perché prendersela coste buone persone con gli altri eccetera quindi che abbiamo colpa noi questa guerra che sta venendo dell'estivi AJ eccetera eccetera che sta andando avanti
Abbiam mica colpa noi
E perché ci si apprende con noi questo sacerdote mi ricordo io non avevo letto sta cosa che don Milani pare se la prendesse un po'con certi discorsi invito all'umiltà fatti e polveri seminaristi figli di contadini eccetera eccetera umiltà nel senso dell'ordine di Enzo e poi ai ai capi dei tre seminari eccetera eccetera Natale umiltà ora non so se i produco fedelmente quello che questo sacerdote mi ha detto
Di fronte così a questa mia perplessità turbamento
E il grosso problema eccome arrivare lei santuari della politica internazionale per umanizzare per incuneare umanità in quelli ambienti
Allora politicamente
Umanizzare i rapporti internazionali umanizzare l'ONU
Le varie conferenze internazionali eccetera significa rendere possibile
Il protagonismo dei soggetti umani alli anche a livello del sistema internazionale significa rendere possibile la pratica della partecipazione politica popolare anche in seno alle istituzioni internazionali
A cominciare dall'ONU che non si può fare affondare
Significa attuare la democrazia internazionale
Significa saldare i livelli infra nazionali della politica a livello internazionale Longo e mi ripeto questo continuum dal quartiere al nono in cui la giustizia abbia lo stesso significato
E nonché il diritto significa una cosa all'interno degli stati e significa nal tra cioè non giustizia al di fuori e in cui la partecipazione la democrazia abbiamo la stessa traduzione sostanziale in cui il rapporto etica politica si ponga nei medesimi termini sostanziali
Ci facciamo carico del rapporto etica politica nel nostro sistema nazionale giorni a far carico dello stesso problema sul piano internazionale
Ora io ritengo che bisogna fare questo passo avanti proprio per essere coerenti anche in punto di logica
Per fare questo passo avanti pretendiamo noi di controllare fino in fondo e poi ci riusciamo male per deve controllare fino in fondo le istituzioni statuali
Dall'interno non siamo riusciti a controllare almeno la partenza di questa sciagura dell'avallo dell'Italia alla iniziative difesa strategica è una vergogna per tutti me per primo
E ai nostri parlamentari chiaro dovremmo rendere conto come ma anche il Parlamento insomma si trova lì né paralizzato come il Consiglio di sicurezza situa paralizzato di fronte all'agire degli Stati
Bene pretendiamo di controllare fino in fondo le istituzioni statuali
E vogliamo la democrazia diretta l'autogestione
Tutto l'associazionismo il fondo un grosso rilancio dell'autogestione quindi della democrazia genuina sul posto sul piano internazionale deleghiamo
Dagli anni
Tra un sostanziati come cittadini che sono popolo nella persona super umana dello Stato lasciamo che questo agisca nella maniera più libera anzi arbitraria che sia immaginabile
Perché
Lo Stato non deve essere assolutista all'interno mentre può esserlo e di fatto lo è all'esterno
Non c'è nessuna giustificazione oggi come oggi non c'è neppure giustificazione storica cioè di fatto
Se si imbocca la sovranità è un argomento debole giacché anche all'interno
Lo Stato è sovrano nel senso però che il popolo esercita la propria innata sovranità attraverso lo Stato tenendo sotto controllo o comunque per mirando ad a controllarlo
E e vi dicevo che questa contraddizione tanto più evidente nell'attuale fase storica che si caratterizza ma Gavio velocissimamente si caratterizza al negativo per il fatto che gli stati si sono dimostrati definitivamente
Incapaci
Non dico di fa la pace positiva ma di far la pace negativa quello più accennavo prima
Definitivamente quarant'anni di negoziati in tutte le sedi e poi documentazione anche nei documenti ufficiali chiarimento la corsa al riarmo continua parte le statistiche del Sipri di Stoccolma o del Lys di Londra
Ancora negativo il nostro la nostra epoca si caratterizza da sei giorni per lo la situazione di interdipendenza globale
Economica militare strategica
Finanziaria tecnologica eccetera interdipendenza globale non è un valore attenzione
è un dato di fatto
Che e si traduce e in squilibri sperequazioni eccetera si traduce in un carico di diciamo asimmetrie su ciascuno di noi l'interdipendenza globale significa che le nostre famiglie sono immediatamente esposte all'andamento da situazione internazionale
Sicché dal mio punto di vista stare attenti a non cadere nella trappola dimezzare all'interdipendenza
Inneggiano all'interdipendenza alcuni spesi Stati che essendo in partenza più forti possono sfruttare lo stato di interdipendenza c'è quindi usare l'interdipendenza come strategia
Per incrementare sempre più per rendere sempre più asimmetrici e vulnerabili chi in partenza era più debole
Ci sono però anche gli aspetti positivi chiaramente nel nostro tempo quelli che ci consentono di parlare non più di Utopia ma di parlare di possibilità reali di fare costruire un certo ordine di pace e anche qui vere molto molto brevissimamente un codice esiste sul piano internazionale un Codice internazionale dei diritti umani fondamentali
Da cosa nuova nella storia
I diritti umani sono sanciti come diritti inerenti alla persona umana direttamente sul piano internazionale ci son due trattati fondamentali
L'Italia dia ratificati su circa un centinaio gli Stati che ne ha ratificati comunque nel diritto internazionale che è un diritto sostanzialmente ingiusto se introdotta questa falla può essere l'inizio del suicidio degli Stati-nazione la sovranità degli Stati nazione
Sta a noi accompagnare senza lacrime questo suicidio e nella maniera più intelligente
C'è un altro e nell'ambito di questa realtà nuova cioè un Codice internazionale dei diritti dell'uomo
Che diritto internazionale positivo scritto per i giuristi queste cose viso molto importanti diritto internazionale positivo scritto bene
Attorno a questo Codice si sta sviluppando una prassi
Anche giurisprudenziale ad opera del Comitato per i diritti dell'uomo
Allestito sulla base del Patto internazionale sui diritti civili e politici che è molto favorevole
Diciamo al protagonismo dei soggetti umani direttamente in sede ONU in sede FAO sedi UNESCO davanti alle conferenze diplomatiche eccetera eccetera ad esempio letto proprio nei giorni scorsi un general comment
è un parere eccetera è un
Giudizio diciamo di carattere generale dato da questo comitato a proposito degli Aliens cioè degli stranieri fa comodo questo commento anche per portare avanti un certo tipo
Di azione politica che queste pazze chiaramente nel nostro Paese trattamento degli stranieri il comitato ONU per i diritti dell'uomo dice che
L'Istat di devono riconoscere i diritti sanciti nei trattati internazionali anche agli stranieri indipendentemente dalla cittadinanza nazionale da loro stato di apolidi Ya o dalla reciprocità
L'articolo di della nostra Costituzione trattamento agli stranieri fa riferimento alle norme del diritto internazionale generale
Che significa alla reciprocità
Io tratto lo straniero
Cittadino di uno stato secondo le norme internazionali che siano state accettate ratificate da quello stato straniero
Io trovo che questa è una grossa contraddizione all'interno della nostra Costituzione che ispirata si dice si celebra questo a valori persone del PD diciamo di promozione della persona umana intese in senso personalista e comunitario
Allora
Se la Costituzione deve essere coerente
Lo straniero in Italia deve essere considerato come persona umana sulla base dei principi diciamo che sono che stanno fanno da cappello alla nostra Costituzione
Ora assolto forme raggiunge e dei giorni scorsi questo General commenta del Comitato dell'ONU per i diritti umani che dice
Non lo dice per l'Italia di sì per tutti o diciamo la l'Italia e tenuta a considerare gli stranieri noni in base alla loro cittadinanza eventuale o lo Stato sia politica
Venne pure in base al principio di reciprocità quindi l'articolo della nostra Costituzione va rivisto
Va riformulato
Questo a parte molto positiva diciamo nell'attuale situazione di fare nazionale vi ho indicato come si può approfittare di queste di queste cose un altro dato positivo della realtà internazionale e l'associazionismo che si sta sviluppando a quel livello
Noi tutti potremmo far parte direttamente di associazione internazionale non governativa
Che attraverso forme varie di riconoscimenti più o meno ristretti possono agire politicamente negli organismi internazionali
Queste organizzazioni che sono strutturate
è alla allora al nulla all'ECOSOC questo organizzazioni già riconosciute diciamo sono circa ottocento ottocento
Sul piano mondiale queste organizzazioni sono le epifanie
Organizzati siamo le prime epifanie civile politiche organizzate nella famiglia umana
In sede politica e sede sociale
Di fatto oggi c'è chi può promuovere e tutelare interessi umani panno Manni accanto a chi da sempre difende gli interessi nazionali
E a chi da questo secolo insomma difende che propugna gli interessi intergovernativi
Allora e qui concludo veramente
La grossa sfida della Teo lo lo della te o lo
Logico esazione della finalizzazione umana del sistema internazionale questa è una preoccupazione costante nel pensiero di la Pira e l'abbiamo sentita richiamare
Anch'io mi riallaccio a alla pira
Che dice il corso della storia umana globalmente tende all'unità e la pace del mondo al disarmo e quindi alla fraternità la fioritura la bellezza del mondo e poesia non è poesia anche poesia di utopia non è tuo utopia e anche utopia ma è la realtà della storia
Era realtà della storia
Ci sono le possibilità concrete perché soggetti umani non lascino più campo libero agli stati sul piano internazionale direttamente all'interno dei santuari della politica internazionale
E quando le cose sono a questo punto continua la Pira
Siamo in una stagione atomica dice si vogliono dei contadini tra virgolette che siano capaci di impedire la distruzione del pianeta e del genere umano ci vogliono dei contadini dice adeguati e egli guardava Papa Giovanni e al Concilio che non è solo fatto ecclesiale ma introduzione leggere romano di una carica di unità e pace guardava anche a Kennedy e a Krusciov
Ecco individua questi agricole i contadini
Della pace
E si pone ha però anche la necessità il problema della necessità dei contadini politici ebbene oggi noi abbiamo a disposizione sono lì che aspettano di ritrovarsi insieme in una strategia comune
Per la rivoluzione internazionale non violenta tre voli dei contadini collettivi
Sul pianeta nazionali sold le nostre associazioni non governative sono i movimenti per la pace per l'ecologia per la difesa dei diritti umani per la cooperazione allo sviluppo
Tutto l'associazionismo di base volontariato il continente non territoriale di John Galton
Offre un'abbondante messe di contadini della pace di costituenti di un nuovo ordine internazionale democratico e c'è più umana
Sono questi nuovi soggetti da pazzi positiva i quali affondando le proprie radici e nell'umano sul posto
Lo estendono sono in grado di estenderlo fino a livello delle istituzioni internazionali e assicurano così la continuità dell'esperienza umana politica sociale civile ed etica
Questi contadini della pace collettivi sanno realisticamente che la pace internazionale come dicevo prima non è la pace non è la somma delle Paci interne e qui ancora cito dalla pira si impone l'unità del mondo a tutti i livelli io ho insistito su questo continuum e il pensiero di la Pira a tutti i livelli si impone l'unità attuando a tutti i livelli la pace del mondo
E riferendosi alla sempre fresche attualissima
E in CGI capace Minter RIS
Egli fa riferimento all'edificazione a tutti i livelli della unità del mondo un vestito nuovo dice nuovo giuridicamente ci vuole un nuovo diritto internazionale che non può essere un diritto interni statuale dev'essere un diritto Inter popolo le associazioni non governative devono fondare un nuovo diritto Inter popoli dice un vestito nuovo nuovo giuridicamente nuove economicamente nuovo socialmente nuovo politicamente
Che deve essere tessuto per il nuovo tanto cresciuto corpo delle nazioni costruire cioè una cosa nuova sulla salda rozza della natura umana e su quella delle forze reali
Nelle quale si esprime la storia presente del mondo e qui disegno architettonico
Umanizzare la politica internazionale è possibile purché si abbia il coraggio di dire e poi di agire di conseguenza gli stati non sono più non possono essere i soggetti unici ed esclusivi
Della politica internazionale
Dobbiamo essere anche noi ci sono oggi i contadini collettivi della pace nel mondo e dobbiamo dare legittimazione dobbiamo dare sempre più legittimazione risorse idee a questi contadini collettivi della pace nel mondo
Grazie al professor Papisca al adesso andiamo avanti fino all'una
E abbiamo come da programma questo spazio dedicato a testimonianze
A testimonianze sulla figura di La Pira oppure non tanto sulla fine non tanto non soltanto sulla figura di la Pira quanto persone che a partire dalla Piraccini cerchino di insieme con noi di attualizzare il suo messaggio
Il primo di intervenire intervenire padre Ernesto Balducci
Sì
Cercherò di dire in Breve dieci minuti spero di poter riaprire qualcosa su un aspetto della
L'esperienza della testimonianza di capire a che per lo più rimane in ombra anzi rimane pregiudicato da un luogo comune della storiografia la privi Anna
Cioè la Pira abbia sì condotto una sua opera lungimirante coraggiosa ma in fondo senza legami effettivi con la città
Egli era davvero un uomo solo
Non ha creato movimenti non aveva tornassi un gruppo organico che lo mette medias delle sue intuizioni con la realtà politica effettiva avevo un ristretto numero di amici di cui poteva fidarsi ma non era un leader e secondo molti la città osservava la sua politica piuttosto con una velo di così di indifferenza e di scetticismo anche il partito che in qualche modo era il suo referente politico come sappiamo non lo seguiva che in minima parte e quando nel mille novecentosessantaquattro tragicamente scomparve Nicola Pistelli
Il suo braccio politico vero e proprio La Pira si avviò al declino politico cittadino col sessantaquattro fu praticamente defenestrato dalla politica cittadina
Rimane quindi un problema io dico subito queste cose un po'le sto anche ordinando entro quest'anno uscirà un mio libro su Giorgio la Pira
Che dovrebbe appunto ricostruire a tutto ventaglio la sua opera per la pace dal dopoguerra fino alla sua morte
E in questa ricostruzione mi sono posto il problema che mi tocca anche autobiografica mente in che modo la Pira rappresentava davvero una città in che modo la sua azione aveva il ruolo di esprimere le aspettative coscienti di una città e per l'altra parte influiva sulla città animando ora e con la Pina si è posto lui stesso questo problema
Se posso l'azione in un suo saggio che a mio giudizio rileggendo quel che lui ha scritto in questi mesi mi mi sono convinto che così è
Fra le cose più preziose che egli abbia scritto ed è il sì dell'introduzione al libro composto da Fabbrini
Sull'obiezione di coscienza
In Italia a Firenze ecco nel dagli anni sessantuno agli anni Sessanta sette
L'Italia è stata messa a rumore da Firenze
E la Pira nel ricostruire questo questi episodi in cui lui fu protagonista come dirò subito
Chiama questa esplosione dell'obiezione di coscienza che qui diceva Papisca allora diremo era a uno Stato germinale insomma l'obiezione di coscienza appariva soprattutto come un gesto di coerenza con la coscienza individuale che aveva ripugnanza per l'uso delle armi
Come giustamente diceva Visco dobbiamo fare l'obiezione di coscienza una proposta alternativa insomma
Della politica è un progetto politico quello che nell'obiezione di coscienza si nasconde va dispiegato fino alle estreme conseguenze anche di ordine giuridico
La Pira dice che Firenze attraverso l'esperienza da Luís animate guidata del decennio precedente Fedel di anni cinquanta
Gli anni dei congressi dei convegni internazionali per la pace e civiltà cristiana
Gli anni dei dialoghi dei colloqui del Mediterraneo che sono stati esperienze singolari ardimentosa e anche se a volte ambigue ha comunque hanno rotto lato costerà stantia
Inerte del mondo politico e del mondo cattolico italiano
La Pira dice che l'obiezione di coscienza è la germinazione di quell'opera che i due ha condotto per dieci anni interi nel sessantuno che l'anno apocalittico per eccellenza nella ricostruzione storiografica di la Pira e l'anno in cui il crinale apocalittico si staglia all'orizzonte in tutta nettezza
E riscrive od un saggio sull'enciclica materie tre magistrati di Papa Giovanni leggendo la come sempre faceva e come in fondo è giusto fare a modo suo
Cioè cogliendo vi il filo d'oro nascosto nel linguaggio in gran parte dei documenti pontifici io linguaggio trito cioè appartiene al Codice per così dire però chi sa leggere coglie dentro il linguaggio codificato e quindi tutto sommato Surdo inerte
Il filo aureo che è quello dello Spirito Santo per parlare in termini teologali
Bene la la materie Magistrelli all'enciclica Della Nova epoca ora non vi riassumo quel che lui dice non superiore ai dieci minuti
Però ecco egli sottolinea soprattutto questo aspetto di presa di coscienza del crinale apocalittico il sessantuno dell'anno alla madre ma l'anno
De diciamo drammatico perché l'anno delle tensioni fra Ur se l'anno del muro di Berlino è l'anno della fine di Abbas che della ci sono e più è l'anno della della rivoluzione algerina del momento forte insomma un anno drammatico ma per l'altro verso dell'anno del discorso di Kennedy
All'ONU è l'anno della madre machista La Pira si trovava lui beato perché noi sul crinale vediamo soprattutto l'orizzonte buio e direi per realismo insomma ma a quei tempi quando il crinale era ancora per così dire permettete una parola vera origine insomma
Si poteva guardare da due versanti e La Pira guardava il versante luminoso ricordava quello brutto ma direi così il en passant ma lui indicava il crinale lunedì nell'orizzonte luminoso che da un crinale da quel crinale si poteva vedere
E e questo questa Firenze egli afferma in quel saggio del sessantuno si è posta all'altezza della nuova epoca
E la città che ha preso coscienza di questo ecco è vero non è vero quasi a riprova senza nessun atteggiamento di autoesaltazione
La Pira anche quando narrava le sue gesta facendo la killer Lomelo di se stesso
Non non obbediva la vanità perché veramente si sentivano strumento di gesti divide delle gesta di Dio gesta dei di cultura qui in cui lui non travate quel che importava era lo snodarsi oggettivo degli avvenimenti ebbe cosa avvenne a Firenze
A Firenze avvennero tre episodi di obiezione di coscienza e il primo è stato il suo è vero la stampa ufficiale ci passa sopra come a uno sgarro di la Pira invece rapida la lo considerava come un gesto del tutto espressivo della sua visione delle cose
La Pira fece proiettare a Firenze il film medio Tamara tu non ucciderai che la commissione di censura governativa ancora esisteva e Full aprire affonda dagli uno Scollo a farla finire aveva proibito per le sale non perché fosse pornografico
Quanto al porno le commissioni sono piuttosto larghe ma perché metti faceva all'esaltazione di un reato dell'obiezione di coscienza perché il film è narrava ma la trama un po'portata al limite fra l'altro Pallara si era consultato con molti teologi francesi prima di stendere la così la sceneggiatura un seminarista inquadrato nelle nelle nelle esercito israeliano
è che e comandato di uccidere è un prigioniero e allora recitando il Padre Nostro Padre nostro spara e uccide per obbedienza all'autorità
E invece è un cristiano per la verità un po'ambigua getto fa obiezione di coscienza non vuole invece un dazio indossare la divisa e viene condannato
Abbiamo quindi due situazioni di coscienza ispirato al Vangelo
Portate al limite opposto l'obbedienza all'autorità diremo la linea cattolica fra virgolette quella consegnata allora da Messineo e da tutti i maestri cattolici che il suddito deve obbedire ai superiori perché si era guerra ingiusta la colpa è di loro le superiori
La coscienza indire andata alle de Vila lecito veglia cattolica voce obiezione di coscienza vi trovate queste bestialità pagane ma che allora erano io mi son sentito condannare con questi testi ma La Pira fece dare allora questo film il luogo privato facendo un invito alla Mostra dell'Artigianato tutte le autorità erano essere fatto un sindaco che fa questo
E allora Andreotti scrive il nostro grande entre ottimi insomma oltre scrivente ma dove si va a finire in questo modo non rispettando le leggi stabilite
E la Pira risponde Andreotti un telegramma altrettanto anzi molto saporito che adesso non vi posso leggere
E poi si muove Osservatore Romano che era veramente esterrefatto contro la piratessa lo faranno santo ma voglio perché se ne faremo di questi documenti insomma perché non è non si può passar soprattutto perché io sono convinto che la videro un santo ma non si può saltare queste cose occorre un giudizio una un'autocritica profonda dell'istituzione per gli astri Ca'perché lo possa far santo
Però con una mano lo fa Assante con l'altra custodisce tutti gli archivi contro di lui non è giusto non è cristiano ci vorrebbe un rogo in piazza Signoria di tutte le accuse contro la Pira e allora potremo procedere alla formalizzazione
La Pira fece dare lo il film nel film provocò dei dibattiti eccetera Non lo vendo ma per provocare anche di più le autorità lo fece apposta la Pira convoco tutti i giornali italiani che avevano parlato bene dell'iniziativa
E in Palazzo Vecchio detto un diploma a questi giornali che abbiamo difeso la libertà di opinione
La Pira non era un Pannella non è che avesse simpatie per le democrazie libertaria ma è il
Disse in quel discorso perché in questo modo avete messo in luce la responsabilità massima che allo stato che andiamo tutti noi di pronta di poco di guerra
Che egli fece che l'episodio una una cassa di risonanza per annunciare più largamente la tesi sua quindi la Pira non ero un predicatore che predicava così diremmo qua tutto agli over con tutte le garanzie pagava di persone in quel caso addirittura fu denunciato e dovette salire le scale del tribunale ci fu un'istruttoria contro di noi
E la nazione giornale forcaiolo fiorentino
Soffiava sul fuoco
Perché anzi c'era Mattei allora mandato lì da Rizzo che ieri italiani perché sparasse tutti i giorni sulla pira e sparava tutti i giorni
Quindi la pila si trovò veramente nuova posizione se abbandonato dalla stampa cattolica abbandonata la magistratura era in in un momento veramente difficile
Poi si capisce il salvataggio avvenne perché il caso sarebbe stato quindi fu ci fu una dichiarazione di incostituzionalità del procedimento e nel sessantadue fu abolita la commissione di censura e quindi crolla tutto ma la pila salire scale depurati
Subito dopo toccò a me affrontare la stessa vicenda proprio vivendo nello stesso prima io preside di Freud e difesa del primo obiettore di coscienza cattolico Giuseppe Gozzini che era stato condannato qui a Firenze nel gennaio del sessanta del sessantatré gli operai la nazione euro spiccò un articolo d'un sacerdote fiorentino direi piuttosto importato a Firenze
Che veri inveì contro l'obiettore di coscienza cattolico ricordandogli che la Chiesa non ammette obiezioni di coscienza una commissione operaia della quindi alla Galileo quindi a pregarvi di intervenire io scrissi un'intervista sul giornale del mattino che era il giornale di area cattolica allora
In cui dissi che in caso di guerra atomica non solo la Chiesa insegna già e ci sei c'erano già documenti di Pio decimo secondo dello stesso Cardella lotta via nipote di guerra totale il cristiano è obbligato vorrei dire ogni uomo diretta coscienza è obbligato a fare obiezione di coscienza e a disertare scrissi questa infausta parola
L'infausta per modo di dire perché provocò il processo un processo che ebbe molto fece molto clamore fui assolto ma in seconda istanza fu condannato a otto mesi
Ed è proprio in quella circostanza che il Pubblico ministero leggeva appunto il cardinal Palazzini L'Osservatore Romano per mostrare che io avevo mentito che non è affatto vero che la Chiesa legittima l'obiezione di coscienza e siccome non era un ignorante così fu detto da loro
Avevo mentito con dolore e quindi ero colpevole di dolo ed infondate otto mesi di prigione
Ma come un grande putiferio e da Pirani manda un telegramma che diceva così tocca IBAN Teletin che come fu condannato anche il direttore del giornale pro Cristo contumelie ampliati
Però tolse la parola contumelie a me perché dico qui si rasenta però nonostante che la bile avesse purgato alla scrittura perno rincorre pur denunciato anche lui per apologia di reato per questo era il clima fiorentino è lapidario
Creò questo entusiasmo attorno a me ci furono molti giovani associazioni si i laici i fiorentini di Como la cultura laica che allora aveva un suo prestigio perché era ancora illuminata dalla luce di Calamandrei aveva delle presenze cospicue in città fu tutta solidale con questo prete che aveva fatto audite dove si riconosce
Beh io non continua de de due anni dopo il caso Lorenzo Milani
Questa successione di da ogni biennio ce ne vorrebbe sempre per la verità perché i propri tribunali sono il vero il vero pulpito del Vangelo così avviene almeno nei primi sei perché quando c'è il contratto fra coscienza cristiana e legge costituita allora il Vangelo fa faville
Allora successe che Milani dell'undici febbraio del del sessantacinque i cappellani militari ebbero la malaugurata idea di riaffermare la loro gioia per l'anniversario della conciliazione e per aggiungendo una coda contro gli obiettori di coscienza che a Firenze erano diventati per esempio un punto di riferimento come potrei dire
Quasi d'obbligo dove tre di coscienza gli ha omosessuali obiettori di coscienza che venivano fatti bensì tutti mucchio
Basta leggere la stampa del tempo si vede il livello culturale basso l'orologio rozzo tribale che caratterizzava il nostro Paese Lorenzo Milani coi suoi ragazzi di Barbiana eresse la dichiarazione dei cappellani militari di dietro di di riprovazione obiettori di coscienza in termini molto pesanti e chiamando in causa addirittura il Vangelo
Addirittura la legge del lavoro del Vangelo che sarebbe contro l'obiezione di coscienza questo il testo scritto da Reverend di Lorenzo Milani lesse questi ragazzi ebbe l'idea di scrivere insieme a loro la lettera cappellani militari
Quella legge la procura una denuncia anche contro di lui
Ci fu un processo celebrata a Roma perché l'unico giornale anche questo te te ne devi presente questi particolari perché non sono mai rilevanti Milani mando la lettera a tutti i giornali italiani la pubblicò il settimanale comunista
Quel che ci voleva bravo di che c'è un'intesa cioè il carattere sovversivo di Mila ni appare da e per quelli non dalla dalla reticenza o dalla paura della stampa cattolica che andava invece chiamata in causa dovesse L'Osservatore Romano a pubblicare quella lettera la pubblicò il settimanale comunista allora il direttore Luca Pavolini che guarda caso era stato suo compagno di scuola
E lo andare furono chiamati in tribunale a Roma Milani aveva già il suo male la luce Emilia che l'avrebbe portata alla tomba e scrisse la famosa lettera ai giudici che veramente un capolavoro della letteratura cristiana insomma
Che rimarrà memorabile penso nel tempo una lettera ai giudici in cui con tutta la sua vera ebbe il suo linguaggio semplice filtrato attraverso quel collettivo primitivo eppure così vivo che erano i suoi ragazzi di Barbiana
Ebbe quella lettera Boran grande risonanza fu pubblicata con il titolo L'obbedienza non è più una virtù e costituì uno dei libri il libretto diremo del sessantotto della contestazione giovanile del sessantotto ora io non posso prolungarmi le particolari però mi rimetto a nell'ottica di la Pira
Nel sessantasei La Pira non più sindaco solo più di quanto non si possa immaginare
Ripensava alla storia della città
Essa accorse con gioia con riconoscenza che la sua opera per la pace aveva avuto una germinazione ad ero dimenticato di inserire un un po'altro personale
Quando io fu condannato fui subito dall'amico Nicola Pistelli che era già parlamentare perché facesse qualcosa per per per per per fare anche in Italia una legge indifesa rotoli di coscienza e lui e il primo Progetto che arrivò a parte alcuni precedenti non rilevanti
Che arrivò in Parlamento fu quello fiorentino di Nicola Pistelli se poi nel settantadue siamo arrivati alla retribuzione di coscienza si può dire senza nessuna vanteria che il merito è della Firenze la filiale quindi alla domandava La Pira che fece un'opera un'opera di pace era da solo fece il viaggiatore solitario dell'utopia
Ho ebbe radici e riflessi profondi nella sua città abbia risposto è positiva ebbe profonde riflessi della città
Sì oggi e chiudo a distanza di tanti anni di venti anni da quel saggio che ho detto il comune di Firenze la cui composizione diversa da quella dei tempi di rapire ha pensato di dichiarare Firenze città di pace
Di dichiararla denuclearizzata
Di impegnare l'attraverso un'apposita commissione a studiare tutte le iniziative di pace lo affatto richiamandosi alla pira
Per cui nella memoria storica di questa città la vita non è solo un uomo che i credenti si augurano di potere venerare come santo
è un punto di riferimento
Senza pari
In questa memoria che Firenze La Pira lasciato un retaggio dentro la coscienza comune della nostra città la quale quando vuol dir parola all'altezza del tempo deve abbandonare ogni altro maestro rifarsi alla pira
Questo è la testimonianza che voglio dare La Pira eccetto così un personaggio che si è creato rassegne o è stato creato dal signore con la sua ricca fantasia
Ma è anche un prodotto della città di Firenze e dai ed è stato un plasmato ore della coscienza di questa città anche per questo egli merita di essere ricordato da tutti coloro che come ci ricordava capisca vogliono consentire la legione di questa lotta per una nuova nuovo formazione politica e giuridica del mondo perché diceva la Pira insomma l'unica forma giuridica adatta all'era atomica e la comuni tam mondiale ogni altra forma giuridica relitto storico noi siamo attorniati da relitti ma dobbiamo avere la stessa certezza che si lotteremo
Compassione come Cinzia internata La Pira arriveremo o non noi figli dei figli non importa se il lo scudo spaziale ci proteggerà
Arriveremo finalmente alla comunità mondiale
Fortuna che padre Balducci sia limitato nel tempo è stato solo venti minuti giustamente
Volevo dire prima di dare la parola secondo intervento che è arrivato un altro telegramma è stavolta di Antonello Trombadori è lunghissimo li lasci lo lascio qui non lo leggo comunque chi lo vuol vedere qua sul tavolo padre Balducci ha ricordato che la Pira fatto un'introduzione un libro sull'obiezione di coscienza del professor Fabrizio Fabbrini diamo la parola Fabrizio Fabbrini
Cioè non è
Comunque il mio intervento non voleva essere sull'obiezione di coscienza e quindi e va a ritornare ai temi della proposti appunto dalle relazioni di questa mattina sulla
Sulla politica internazionale
Ecco riflettendo
Alla al lavoro internazionale svolta dal professore
Mi veniva così da fare una constatazione che per me è sempre stata ovvia
E cioè quello della perché l'Italia non in questo dopoguerra non ha mai avuto
Una politica internazionale
C'è da chiedersi il perché
La constatazione e ovvia forse perché è un destino dei paesi o coloniali o quasi non ha vere una loro politica internazionale
Ma non è solo questo
Perché la politica internazionale in realtà in Italia si è avuta ed è quella del professor la Pira non ce ne
Il perché l'Italia non ha avuto una politica internazionale
è dovuto non tanto all'assenza o alla incapacità di leader politici di statura internazionale
Ma io penso sia un fatto di cultura
Di filosofia politica
L'Italia nella sua tradizione politica ha sempre guardato ai problemi economico sociali interni
E tutti i partiti sono mossi da filosofie
Politiche
Che hanno di mira la soluzione di problemi
Sociali amministrativi polpa economici interni ecco non c'è una cultura internazionale prestato già rilevato questa mattina dei relatori per la verità ma ecco questa è la ragione per cui non c'è stata una politica interna
Il professor la Pira invece questa azione internazionale la svolta la svolta così egregiamente che addirittura
Credo che in quegli anni
Sia stata la persona più nota all'estero tra tutti i politici italiani pur
Svolgendo la sua politica da Firenze nel piccolo con iniziative personali e discusse
Questa cultura
Questa attività politica del professor la Pira presuppone una cultura una cultura mondiale globale come è stato detto dalla relazione divi Primicerio
Un pensare ecco a tutto il mondo ecco come è all'Italia come parte di questo mondo e a scoprire il ruolo del nostro Paese nel contesto di questo
Per la verità io mi sento un pochino di dissentire da quanto il secondo relatore stamattina ha detto nei riguardi di una critica così radicale nei riguardi dell'istituzione statale
La quale impedirebbe praticamente meno se ho inteso bene lo svolgimento di una corretta azione internazionale
Il pensiero di prove Sabatia non era questo cioè di abolire in qualche modo questa interferenza dello Stato nella politica internazionale sostituirlo con le masse i popoli no
Professor la Pira aveva il chiaro senso dello Stato
E il ruolo dello Stato nell'ambito internazionale
è chiaro che il ruolo dello Stato e pluralista è in una un in un sistema pluralistico e quindi non può egemonizzare tutta
La politica internazionali ci sono i vari livelli vari organismi la pluralità dei uno di questi importante e lo Stato quindi forte senso dello Stato
Per cui una azioni anche di massa di base non deve
Per questo ecco contrastare o o con diciamo mettere in in non cale l'azione degli stati professor la Pira credeva anche negli aromi della diplomazia di come nel dialogo tra gli stati ecco
Tuttavia io richiamerei tre punti del di questo pensiero internazionale didattica
Fondati
Su tre dimensioni culturali
Che viveva hanno contemporaneamente nella sua persona
Ricordando alcune alcune definizioni insomma
Ora disse ex iure
Primo punto la pace del mondo deve provenire da
Diritto
E non è semplicemente il diritto che scaturisce dagli accordi internazionali ma un diritto più profondo più radicale che affonda nella comunità stessa degli uomini e quindi è superiore al diritto dello Stato
E comunque deve essere diritto i rapporti tra gli Stati i rapporti tra i popoli devono essere
Inquadrati nello schema del diritto
In questa definizione e questa convinzione si ribellava Inda Piras
Giurista e romanista
E il suo modello è appunto quello sempre ricordato dell'impero augusteo
Un impero sovrannazionale mondiale
Sì realizzavo tentava di realizzare o in in definitiva in prospettiva mirava a realizzarlo
I la pace tra gli uomini attraverso il diritto perché senza questo
C'era pure
E che cosa abbiamo fatto noi delle nostre della nostra politica estera se la facciamo per citare il Medio Oriente
O prima della all'Anteo in anteguerra la Germania erano situazioni di non sicurezza giuridica
Internazionalmente prevista il Trattato di Versailles che ha previsto l'insicurezza e quindi ha previsto la situazione di guerra
E la nostra politica internazionale nel Medio Oriente che non ha dato sicurezza non è partita dalla sicurezza giuridica dell'esistenza e degli Stati
Ammessi e degli stati diciamo
Come il lo Stato palestinese è questo che ha creato la situazione di squilibrio la mancanza di insicurezza giuridica la pace deve venire dal diritto e d'altra parte senza la pace non nessun diritto si sostiene secondo punto
La pace
Non è un
Uno sviluppo
Di di di di di volontà che si uniscono la pace è una condizione non è un fine e non è un punto finale
è una premessa
O meglio è un fine
Che come fine
In quanto tale atterrare
Ci atterrare
Allora noi siamo convocati alla pace per attrazione non si può campo dove rendere questo concetto Delphine come premessa se non riandando alla formazione
Tomistica e aristotelica del professor la Pira
La causa finale aristotelica
E ciò che fa venir fuori la storia a tagliare la storia
è il punto calamità che calamita tutta la storia verso di sé questa è la cosa è la pace per i professor la Pira la pace come punto di partenza noi siamo con costretti
A viaggiare verso la pace
E partendo da questa convinzione dobbiamo mettere in opera tutti gli sforzi per farlo di qui l'ottimismo del professor la Pira la pace ci coste è inevitabile
La pace è inevitabile perché ma perché connessa la natura stessa dell'uomo non è possibile l'esistenza umana se puzza questa finalizzazione
Terzo pur la pace però
Un dono che riceviamo
Il concetto ebraico di pace il concetto biblico di Panucci
La pace ma non come la dà il mondo
La pace che viene come dono
Ecco allora l'altra ragione grande dell'ottimismo del professor Pira questo dolce è stato dato noi viviamo in questa atmosfera di pace il senso della resurrezione irriso è già la pace già quindi questo dono deve essere diffuso la pace si Protti mestiere diciamo si propaga per diffusione
Queste tre culture romana greca diciamo biblica coesistevano nel professor la Pira in tale minuti dura da permettere di costruire attraverso di essa un discorso politico mondiale aveva davanti il mondo perché aveva questa cultura diciamo universale ecco filtrato poi nella sua applicata nella sua esperienza quotidiana ecco volevo ricordare che si prefigge
Grazie al professor Corbellini l'ultima testimonianza di questa mattina l'onorevole Carlo Casini
Naturalmente prego ma soprattutto la mia ed essere scomodo
Cioè di rendere una testimonianza scomoda
Per me
E per voi come una testimonianza maleducata abile
D'altra parte
Con sincerità gli ebrei le parole che dirà possono parole che sento il dovere dire in coscienza
E dunque facendo appello alla coscienza che le dico
Perché il Latina su cui posso dare testimonianza io che l'ho conosciuto fin da quando era sindaco di Firenze professore sono stato suo allievo
Ma il la Pira che ho conosciuto meglio
Che mi ha conosciuto meglio
Con cui ha avuto la fortuna di avere qualche conversazione
Alla Maddalena nel convento delle galline
Una volta per un intero pomeriggio sulle cose che dirò
Questo la di lei la fida ultimo
Chi la FIDAL mai prossimo a morire già colpito della salute
Già ignorato dai più
Già considerato un superato sorpassa
I la Pira che non è considerato con irrisione
Soltanto da coloro contro cui coraggiosamente animosamente per difendere i deboli e gli ultimi aveva operato da uomo politico ed al sindaco
Ma che veniva guardato con sufficienza
Anche da coloro che avevano
Criticato certo sue parole certe sue scelte la sua scelta per esempio anti divorzista quel suo fermo arroccarsi Ubi episcopus ibi ecclesia
Inglese
E allora con questo Nappi l'ultimo di che cosa ha parlato
O per lo meno di che cosa mi sembra di aver intuito la una dimensione profonda di cui vorrei rendere testimonianza
Ecco la fila era l'uomo del dialogo è vero verissimo più al di là secondo me di quanto si immagini si dica desiderava colloquiare con tutti
La sua attenzione particolare era al mondo marxista
Un mondo con cui voleva che si allungasse l'esperienza marxista diceva percorre tutto l'arco di questo secolo è un fatto su cui non possiamo non fare i conti
La fila era uomo di pace
Sognava la pace universale lavorava per questo l'Aprilia uomo di utopia ecco il titolo
Di questo vostro incontro
Ma io ho avuto la sensazione non so se sbaglio io sì ma ve lo devo dire devo dire in coscienza la pietra d'inciampo
Ciò che lui avvertiva come pietra d'inciampo come difficoltà
Gettata tra questo dialogo
E gettata sulla costruzione della pace secondo quel che pare a me ma cercherò di rendere la Regione che lo rendeva persino qualche volta
Lui sempre così ottimista così sempre basta rileggere i suoi dialoghi con me australi ogni fatto della storia veniva interpretato positivamente difficoltà superata dall'uso e la speranza cristiana ciò nonostante ciò che in qualche incontro mi sembrava
Di età su un'ombra di di Nabisco forte eccessivo ma insomma nell'immediato di
Di dolore
Era la questione della vita umana come si dice mafia la mafia così diciamo a Porto l'aborto è stata questa questione
E io credo che bisogna avere ecco la parola scomoda
Ma la macchina si chiama Massimo
Ecco la parola scomoda che chi vuol rendere una testimonianza integrale sulla finirà io credo debba dire ho avuto l'in
Io ne ho l'impressione non stesse fantasia mia che la spina degli ultimi tempi di la Pira e sia stata questa
Ed è questione che egli legava come fa a Madre Teresa
Alla pace che legava alla politica che legava all'incontro fra tutti gli uomini non vi tedierò come un lungo carteggio
Ma di la Pira bisogna verificare anche su questo scriveva Paolo sesto il ventisette gennaio sessanta settantasette
Questa nuova ondata contro la Santa Sede non deve farci paura
è vero che la Chiesa anche in questa occasione ha preso posizione per il bene la salvezza dell'umanità
Forse anche in sede politica verifica politica si potrebbe ancora salvare qualcosa se ci fosse il convincimento che la salvezza dei bambini e il valore a assoluto da difendere oggi in altro articolo scrivo la frontiera in transitabile scriveva Berlinguer poco dopo questa lettera non ti farà meraviglia perché infatti ti scrivo qua era ciò e di fondo mi ispira si tratta del tema terribile dei bambini minacciati di morte con questa legge proposta sull'aborto libero autentica minaccia di morte sospesa sul capo dei bambini parole aspre che nemmeno io ho mai pronunciato
Ho pensato di scrivere attese certa di essere compreso intorno a questo che è stato giustamente definito il del secolo sono certo che ne tu nell'intero Partito comunista vorrei che partecipare a decisioni di tanta gravità che investono le generazioni future il Signore ti ispiri con fraterno affetto e poi un posto in ma anche politicamente sarebbe un errore politico immenso che ci farebbe tornare tutti indietro nel cammino percorso proprio nel momento in cui accanto necessario camminare insieme
E così ad Andreotti si tratta di una decisione gravissima che concerne il fondo dell'intera politica italiana
Ecco la mia testimonianza scomoda con grandissima umiltà ma
Io credo che queste parole debbano essere presi sul serio
E ancora a Zaccagnini ti prego con tutto il cuore di prendere anche se necessario forze decisioni
E così via trascurano le cose che ha scritto a me il telegramma fatto al movimento per la vita diciamo lasciamo stare queste cose qua
Ecco adesso sì questo debba ancora leggerlo né un articolo del di quei giorni
La porta non è soltanto l'uccisione di un nascituro esso si introduce intaccando lo nel piano tecnologico della storia della speranza storica producendo sconvolgimenti non misurabili sul piano storico
Di dio facendo franare se fosse possibile gli impedirà civiltà umana in veste di intaccare il piano misterioso della storia che è storia di pace
Allora io perché cito queste cose lecito così per rinnovare polemiche buttare nuovo sale sulle ferite no
Per rendere testimonianza anche da queste parole questo va bene sarebbe poca cosa ma perché credo che forse è giunto indumenti
Per tentare un'operazione
Che la fila ci aiuti
Cioè per restituire completezza e verità alla parola pace io sono d'accordo
Do pur non nascondendo mi la complessità dei problemi che ci sono il disarmo l'arma atomica in genere ci sono problemi complessa
A volte non è così semplice io ho fatto il magistrato una volta ricevetti delle minacce e quindi suggerimento di armare mi potevamo porterà la pistola ed hanno comprata perché ho detto Pato lascia il molto semplice forse anche accorta politicamente mezzo politicamente nel senso di una pistola spara non è bravo sparati ma dall'altro ma ad ogni modo l'idea di rischiare la morte uccidendo non mi va
Ma la domanda che a volte mi ponevo siccome non ero io sotto minaccia ma anche altri colleghi che stavano accanto a me e di fronte a me
Ma qual è il mio dovere verso me stesso è un conto ma se dovessero aggredire un altro che cosa dire io se non posso intervenire e comunque
La scelta è stata di noir Marni ma avrei potuto criticare quello per il pur del problema di con la complessità delle situazioni
Però sono d'accordo sono d'accordo certamente è un commercio di armi che ha poco a che vedere
Con la difesa della pace molto a che vedere con i conti dei ragionieri non ci sono dubbi su questo certamente l'arma atomica è diventato costituisce un problema che bisogna risolvere che mi ha reso avevano un grande generosità dicendo non c'è non esiste non ha senso una difesa atomica che distrugge il mondo e fa perdere il senso di tutto la storia umana
E tuttavia i problemi sono complessi questi sino avvertite allora la cosa più importante
Come dire ricostruire questo lo possiamo fare subito il cuore dell'uomo lo possiamo fare subito da oggi ridare la parola pace il suo significa
Do complessivo allora se le parole di latina sono veri amici miei io domando faccio la domanda terribile la faccia mi stesse scomodare sarebbe meno scomoda veste urtante
Noi siamo un Paese in pace o in guerra
Qual è la definizione di guerra e qui ci si sofferma non non è soltanto la mancanza di guerra ma è anche la giustizia eccetera ma certamente la la la la definizione più banale più
Semplice di guerra è l'uccisione organizzato dello
Allo noi siamo un paese taccio in guerra domande temibile perché nel mondo è un problema non è un problema
Nel mondo si spendono ogni minuto credo d'aver fatto il calcolo di averlo letto da qualche parte
Un milione quattrocentocinquanta mila
Scusate mille quattrocentocinquanta
Miliardi per le armi ogni minuto però nello stesso mondo si uccidono ogni minuto duecentocinquanta esseri umani quindi parola Pina
Due in Italia
Possiamo dire che siamo in pace
Possiamo dire che questo è l'uomo capace di costruire la la pace se non se invece questo problema lo circondo di censure di paura di timidezze
è questo il problema non dobbiamo avere il coraggio lo slancio di parlare De Pace proprio con il coraggio di chi rifiuta anche la difesa
Legittima ma come potevo chiedere questo ad un uomo che non è capace di rispetto per i miei figli
A me pare evidentissimo questo discorso
E il secondo discorso politico
L'incontro il dialogo avete notato i toni di intransigenza su questa cosa di mattina
Perché il dialogo e la figlia si fondava sul presupposto ovvero certo ci sono dice quante volte lo storico compositore momenti di nubi ma però dietro c'è il sole sulla presupposto ovvero che
E esistono novità fondamentale fra tutti gli uomini a livello etico a livelli coscienza livelli per
I valori e il nucleo essenziale di questa unità e la dignità dell'uomo il valore del luogo alle possibile l'incontro se non riusciamo a far scoprire rende trasparente intorno a questo dato certo
Il nostro parlare in politica presto diventa secondario
Ecco perché la questione della vita io parlavo della porta perché lo sta per avvenire gli sulla porta ancora non c'era ma oggi dovremmo parlare di altri campi che sono la vita morente che sono abita sofferente che tutto lasciar campo della genetica umana
Tanto per dire le cose più evidenti
Allora
Ecco se le cose che dici capire ed era bisogna ricostruire le condizioni del dialogo non censurando tacendo do provando imbarazzo di fronte al tema della vita ma assumendo l'impiego e come forza propulsiva del dialogo e della pace e questo li volevo dire
C'era Papisca che voleva dire una cosa un chiarimento molto molto breve
Io voglio chiarire questo soprattutto con riferimento all'intervento del professor grazie di poco fa che
Sul piano internazionale gli stati sono da sempre
I soggetti anzi gli unici sorge
In questo momento storico ci sono altri soggetti internazionali che tutti e l'hanno promuovano interessi precisi che non sono lei nazionali nel in né nazionali né intera statua sono intere sì trasversali alle società presi Pano maniche abbiamo non ci sono strutture adeguate sul piano internazionale a tutelare
Detonazione ufficiale a tutelare questi interessa
Storicamente ci sono però dei soggetti che se ne fanno carico e che hanno anche un qualche riconoscimento giuridico più o meno vago con questo status consultivo presso le coso l'UNESCO eccetera eccetera
Ora quindi non si tratta di abolire gli stati
Si tratta di quelle sì contenere controllare eccetera le sovranità Bellingeri e degli Stati
Gli Stati da soli non ce la fanno
Quindi no morte agli Stati
Come nel programma Comunità europea per l'agricoltura morte le vacche
Morte sì alle sovranità dell'igiene degli Stati cala ci sono questi soggetti bisogna che crescano
Ora e chiaro io non ho voluto sottolineare quest'aspetto ma nel pensiero di la Pira sulla base di quello che io ho letto che non ha avuto rapporti diretti et
C'è questo riferimento per l'azione internazionale agli Stati agli indù soprattutto agli uomini di Stato
Ecco e quindi per
Pochi soggetti illuminati sapienziali che vedevano la luce sapienziale eccetera io ritengo ho capito che darebbe a questo convegno si dovesse prender le mosse dal pensiero di la Pira per vedere cosa storicamente dal punto di vista della cultura politica
C'è di nuovo o di possibile quindi io ritengo che sulla base anche dell'associazionismo come si sta sviluppando non soltanto in Italia
Sia possibile oggi asserire l'esistenza di una soggetto alita internazionale diversa dagli stati idonea a controllare gli Stati stimolarli contenerli orientarli dall'esterno così come li controlliamo dall'interno ecco e possibile controllarli anche dall'esterno senza avere gli arsenali
Quindi l'umanizzazione nell'interpretazione che ricavo anche dal pensiero di la Pira all'umanizzazione delle dei rapporti internazionali
Significa in qualche maniera incuneare forme di controllo popolare in seno alle istituzioni in per nazionali caso quelle di politica estera dello Stato italiano e cerca ma che l'ONU l'UNESCO la Conferenza sul disarmo i seguiti di Helsinki eccetera
Incuneato in maniera giuridica quindi non soltanto la manifestazione davanti al Palazzo di Vetro eccetera ma assemblee di organizzazioni non governative certe categorie con poteri formali di proposta
Di controllo politico
Intendevo chiarire questo quindi non è un attacco alla statualità in quanto tale il mio è un attacco preciso alla sovranità dell'igiene proprio il nome del diritto alla vita che sancito in cui sto diritto internazionale strano che in qualche maniera spunta fuori e a cui si riallaccia un diritto alla pace non ancora sancito come tale ma che non saranno mai sancito dagli Stati da soli
Perché il diritto alla pace come diritto umano fondamentale implica come contenuto
Una pretesa quindi legittimazione a pretendere come individui che il proprio stato faccia o non faccia determinate cose
Allo stesso tempo legittima pretesa a che tutti gli altri Stati facciano non faccia determinate cose perché la pace internazionale non dipende dal mio sono stato allo stesso tempo pretesa ad esercitare improprio ruoli internazionali questo significa il diritto umano fondamentale alla pace sto diritto non salterà fuori
Dal diritto intestato a Lecce dai soli sta ecco in campo anche qui di azione politica nel senso di fondare un diritto umano da parte di queste organizzazioni non governative che agiscono in sede internazionale grazie
Grazie professor la Pira concludiamo la al professor Papisca scusata stampa e siete stati voi ma sono stanco anch'io dicevo concludiamo la
La mattinata ci vediamo quest'oggi pomeriggio dovremmo cominciare le tre e mezzo ci vediamo le tre e un quarto perché oggi pomeriggio saremo puntuali grazie
Però non è possibile
Vi prego di avvisare quelli che sono fuori che due minuti e non più cominciamo anche perché don Tonino è molto impegnate devo ripartire subito che c'ha il concreto il convegno
Complesso di Pax Christi cose nella direzione di Pasque visti a Roma
E il camion anche il programma
Bene amici
Avete mangiato bene
Siete riposati freschi
Perché è molto importante perché quando si è riposati freschi sia pronti anche ad essere attenti alle cose preziose che emergono stanno emergendo da questo nostro incontro
Se c'è una cosa che stamattina abbiamo sperimentato penso sia quella che a partire dalla figura di La Pira ci siamo accorti che siamo provocati
A innanzitutto a inserirci dentro la nostra storia a fare politica e a farla reinventando la
Cioè a farla in una maniera nuova
E ci siamo accorti che a partire dal pensiero di la Pira e dalla SIP più che dal pensiero dalla testimonianza di Giorgio la Pira come dice il sottotitolo di questo convegno è possibile
In un certo senso mettere insieme questi due termini che sembrano irriducibili politica e profezia
è possibile anche se si tratta di darsi da fare
Come abbiamo detto fin dall'inizio questo convegno non è una commemorazione di Giorgio la Pira o come direbbe prima il professor Primicerio un tentativo di imbalsamata e Giorgio la Pira
Invece è un tentativo di togliere ogni possibilità di imbalsamazione di Giorgio la Pira di riportarlo vivo presente in questa nostra storia
E allora le relazioni che si succedono alla prolusione di Primicerio altro non sono che
Quello che si ci cioè il tentativo ancora una volta di attualizzare il suo messaggio
Ecco il senso delle due relazioni che che seguiranno questo pomeriggio la prima
Che parla del sentiero di Isaia
Questo sentiero da percorrere che dice io approvo che La Pira proponeva come percorso inevitabile per costruire questa pace
La seconda invece che vuole trattare il tema della politica della cultura e del diritto
Inseriti nel contesto della costruzione della pace come vedete siamo in un in incanti abbastanza difficile da percorrere ma d'altra parte le cose difficili le cose vere non sono mai facili mentre invece sono la via stretta per arrivare alla pace è molto importante da seguire
La prima relazione di quest'oggi è tenuta da
Don Tonino Bello bisognerebbe dire monsignor Tonino Bello sua eccellenza monsignor Tonino Bello eccetera ma lui si fa chiamare don Tonino e lo chiamiamo anche noi don Tonino
Don Tonino Bello sapete è presidente
Nazionale di Pasca rivisti è vescovo di Molfetta in provincia di Bari
Non penso di dovermi presentare don Tonino perché la sua semplicità con la sua semplicità in questi pochi anni da quando è emerso sulla scena nazionale come vescovo di Molfetta e come presidente di Pax Christi in questo poco tempo ci ha fatto conoscere comunque scopo capace di dire pane al pane e vino al vino e Vangelo al Vangelo
Penso che la sua freschezza
C'è la saprà comunicare anche oggi in questa relazione il tema appunto è il sentiero di Isaiah disarmo pace sviluppo classi don Tonino a lei la parola
Insomma scusi
Sì è vero
Non si addormenterai sto in piedi
Io sono stato tentato da più sollecitazioni prima di articolare così la conversazione che vi devo tenere
Quello di prendere
La biografia di la Pira cosa che ho fatto Tello di prendere gli scritti di la fila tra le mani
E l'ho fatto
E quella di attenermi invece al tema pace disarmo
Allora ho pensato così
Prendo l'espressione bellissima di La Pira e attorno a questa espressione articolerò alcune considerazioni tratte dai suoi discorsi dei suoi messaggi dai suoi scritti e relativi al tema che ci riguarda
Allora
E Giorgio la Pira detto una frase bellissima che riecheggia un po'una frase già Papa Giovanni dicessimo terzo il quale parlava di Fontana del villaggio riferendosi alla Chiesa ma la fase di Giorgio la Pira e testa lui diceva
Noi credenti dobbiamo costruire
Una città nuova attorno alla fontana antica
Allora io questa sera voglio spiegare prima di tutto del pensiero di la Pira
Kids chi el
Qual è la fontana antica poi qual è la Città Nuova che dobbiamo costruire
E quali titoli debbono possedere i costruttori i muratori quale diploma devono conseguire per poter costruire una città nuova attorno a questa fontana antica
Così
Chi è la fontana antica la fontana antica e Luís e Gesù Cristo
E stavo condividiamo anche noi indipendentemente dal fatto che queste cose le abbia dette Giorgio la Pira non siamo dei credenti e Luís Gesù Cristo lunghi tuono il Messia
Capita che io devo parlarvi del sentiero di Saia che parla più volte lo spirito e su di me mi ha un po'mi ha consacrato con la sua unzione
Dunque
Gesù il Messia che è stato unto dallo Spirito Santo e poi vedete questa funzione dello spirito sgocciolato a Gesù Maggi nata dalla sua barba dalle sue vesti scocciava sui consacrati sui vescovi sui sacerdoti da essi sulle sugli uomini e da loro su tutto il mondo su tutte le cose
Sicché il mondo diventa Cosmo c'è bellezza di viene unificato ma è la forza dello spirito capite
In Messia significa Cristo significa unto consacrato
Bene Gesù il consacrato Daloui l'olio per la consacrazione l'olio dello spirito scocciava sui sacerdoti sui consacrati da questi sul popolo cristiano dal popolo su tutta la terra su tutte le cose
Ciò che lo spirito tocca avviene Christie ficcato viene unito bene la fontana antica allora e Gesù
E Gesù quindi il perno il fuoco di partenza di questa città
La fontana antica che sta nel centro il punto di fuga e Luís
Il punto di fuga di questa città la cui planimetria si snoda tra due stupendi passi di Isaiah ecco allora questo sentiero di Saya
Il Signore mi ha mandato ascoltate che poi dopo tireremo delle conclusioni eh vedremo come siamo distanti no
Non è che stiamo battendo le circonvallazioni veloci da scorrimento veloce i sentieri di sinergia il Signore mi ha mandato a portare indietro annuncia ai poveri
Ai poveri
A fasciare le chianche dei cuori spezzati
A proclamare la libertà degli schiavi la scarcerazione dei prigionieri a promulgare l'anno di misericordia del Signore lo riprenderemo questo concerto
Questo dicevo il
Il punto di fuga il punto di arrivo il porto di Isaia invece come soleva dire Giorgio lati il porto risaia e quest'altro tratto del grande profeta lo conoscete tutti no forse l'hanno le loro spade in oneri le loro lance in falci un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo e non si eserciteranno più nell'arte della guerra
Amici miei ecco le dico subito che noi dovremmo riscoprirlo Isaia
Ve lo ricordate non so se è stato menzionato l'altro stamattina quelle risate bellissimo che capitato a Giorgio la Pira quando una volta andò a trovare il grande filosofo omaggiare ungherese
Che oggi Lucas
Filosofo marxista no Giorgio la Pira in questi suoi viaggi di pacificatore va
Essa siccome sapeva che era un filosofo dal grande fascino al grande prestigio allora Giorgio la Pira comincia a prendere il discorso alla larga per poter entrare voi no
Il grande filosofo li mise la mano sulle spalle disse
Lasci stare i filosofi professore
Mi parli di Saya
Sono già troppo vecchio io per ascoltare i filosofi
Giannuzzo partiva poi conclude
Alcune sue note autobiografiche che sciocco che io per fare bella figura per entrare per acquistare il credito avevo preso alla larga un po'le misure
E che la linea troncato subito dicendo mi parli di Isaia un filosofo marxista allora capite che dobbiamo riscoprirlo pure noi
Indipendentemente starei per dire anche dalla nostra estrazione religiosa
Conclusioni allora pratiche da questa prima parte la fontana allora la fontana antica Gesù Cristo prima di tutto
Gesù Cristo e la Fontana della Pace
Gesù Cristo e la Fontana della Pace
Lui con la croce migliorato però quest'immagine che mi sembra efficacissima con la croce
A scavato il pozzo artesiano della pace come una trivella sul calvario
Ha scavato questo pozzo artesiano e poi apparendo risorto agli apostoli la prima cosa che ha detto pace a voi dopo due tre volte pace a voi
Al punto che sembra che le apostolica abbiamo capito che la fase del secondo vi lascio la pace vi do la mia pace
Allora Gesù consegna questo pozzo che Luis ha trivellato con la sua proseguire roba sua lo consegna a noi perché noi si attinga l'acqua la dobbiamo tirare noi l'acqua
La dobbiamo canalizzare noi dobbiamo portare le condutture fino agli estremi confini della terra ma l'acqua è sua la pace noi diciamo è un dono escatologico che viene dall'alto il che non significa che noi che stiamo in basso
Ci mettiamo seduti e ce l'aspettiamo dal paradiso di papà
Allora la trivella della croce
E poi
Promulgare l'anno di misericordia del Signore l'abbiamo letto in Isaia
Vedete noi abbiamo celebrato sempre gli anni Santi ma non i Giubilei ogni cinquant'anni facevano gli ebrei celebravano il Giubileo
Celebravano il Giubileo c'era la restituzione di tutta la proprietà Acco ai agli antichi possessori
Noi da quando è stata scoperta l'America mi pare che proprio in un editoriale scritto da voi dalla vostra rivista abbiamo celebrato degli anni Santi abbiamo celebrato il nove Giubilei
Adesso dovremmo celebrare il decimo forse dovremmo aver dovremmo veramente restituire stiamo parlando tanto di restituzione stiamo parlando tanto vidi i debiti del terzo mondo novecento miliardi di dollari pensate
Pensate ogni ogni nostro fratello del terzo mondo nasce con mezzo milione di debito
Appena
Dai primo vagito mezzo milione di debito sulla sua testa
Quante volte stiamo parlando in questo anno l'anno internazionale della pace del Noe il nuovo ordine economico internazionale ma parliamo
Ancora la sensibilità nostra dovrebbe diventare più infuocata
Quindi
Promulgare l'anno di misericordia del Signore e poi mettere in guardia ancora un un'ultima considerazione mettere in guardia perché non si rovesci il sogno di Saya diventi anti Saia
Forse l'anno le loro spade in falci le loro Lancet impoverì e non si eserciteranno più nell'arte della guerra oggi stiamo assistendo che si sta capovolgendo questo sogno di Saya
Le falci si trasformano in spade
Si esercitano Dell'arte della guerra
So che alcuni di voi hanno detto un po'per l'appello
Che
Insieme con alcuni amici dalla Puglia del del barese
Ho fatto e ho inviato a cinquanta consiglieri regionali sapere quindici Milano ettari di terreno della Murgia vengono sottratti per fare i poligoni di tiro
I poligoni di tiro cioè vengono sottratte ai contadini e non si eserciteranno più nell'arte della guerra qui invece si esercita l'arte la B
Le spade si trasformi Rimbaud Marino Ivo come li si trasforma in carri armati che aveva e le lance AN le falci si trasformano in lancia gli AMX ritorna e consigliere
Allora noi che cosa dobbiamo fare
Lo so che non dobbiamo e non non siamo abilitati a a fare gli agli agitatori oppure a essere Ranci di anche nelle nostre rivendicazioni
Dobbiamo diffondere la speranza però io credo credo che un un Invesco un sacerdote un un credente un cristiano un uomo
Se crede davvero in Isaia deve denunciare questo al rovesciamento deve denunciarlo perché se no ci annunciamo
E nessuno può dire tu pensa a fare l'omelia in chiesa ma l'omelia in chiesa palle pace tira quella del Gloria e passi in terra gli uomini di buona volontà ma come la incardiniamo
Io credo che la denuncia profetica deve caratterizzare anche il nostro linguaggio una denuncia che deve essere anche un annuncio perché non si deve solo denunciare bisogna annunciare e poi bisogna anche rinunciare rinuncia perché se non rinunciamo alla ricchezza da un semplice rinunciamo al potere se non rinunciamo
Anche la nostra denuncia salta in aria o va bene
Comunque questo è il primo concerto e siccome poi di tempo non ce n'è molto
E questa è la fontana antica allora e Gesù
Immaginate questo
Anche se se forse qualcuno sorride ma a me piace moltissimo questo scorcio Lare dell'olio dalla barba di Aronne no la barba di Gesù
Tutto ciò che l'olio tocca lo spirito tocca un tono
Christie Kika e tutto viene unificato e il caos diventa Cosimo caos che significa sbadiglio
Questo mondo in forme questo mondo sgretolato questo mondo che fa scricchiolare le mascelle quando apre a bocca da sino diventa Cosimo Kosmos significa bellezza
La Città Nuova
Bisogna costruita attorno alla fontana antica la Città Nuova Palella Città Nuova allora
A me piace moltissimo io vi dico subito prendo uno schema uno schema biblico
E lo traduco a voi
Interni andò anche sempre il discorso un posto il sul linguaggio e sul gli scritti di Giorgio la Pira
Anche se io modifico modificato così un po'il vocabolario per mettere in sesto
Voi ricordate la prima domenica di di Quaresima c'è nel Vangelo quel tratto laddove si parla delle tentazioni di Gesù
Allora io vi dico così
Per costruire la città nuova dobbiamo togliere
Tre tipi di pietra che non vanno
E dobbiamo sostituire né tre tipi che vanno
Allora
Le tre pietre i tre tipi di pietra che dobbiamo togliere sono queste
La prima è quella del profitto ho detto mi servo dello schema biblico vi ricordate il demonio si avvicinò a Gesù e lì dice fa che queste pietre diventino panni
Ecco allora la tentazione
Del profitto la tentazione economica
E qui viene il discorso
Amici miei
Se ci fosse del tempo davvero se ci fosse la possibilità anche per alleggerire un pochettino per rimanere più svegli di mettere su di un su di una uno sfondo quali gli scritti di Giorgio la Pira ma come e e bellissima stupenda
Quante volte lui denuncia queste sofferenze che ci sono nel mondo
E quante volte noi invece denunciamo le sofferenze che ci sono oggi nel mondo
C'è una certa assenza anche nella nostra omiletica nella nostra nel nostro modo di parlare nel nostro modo di comportarsi il fatto stesso della ingiusta distribuzione del pane sulla terra la tentazione del pane
L'ingiusta distribuzione del pane sulla terra
Quante volte lo avete sentito dire io lo porto come schema così cento pane sulla tavola cento commensali i beni della terra cento pani i commensali della terra cento persone
Trenta persone
Trenta persone
Si prendono il e il l'ottantotto per cento ottantotto panni quasi novanta
Trenta persone
Si scaraventa lo sui novanta mani se li prendono
Le altre settanta persone
Devono spartirsi i rimanenti dodici panni dieci
Questa è la situazione
Queste la Seat e la tragedia gira gira noi facciamo discorsi tavole rotonde incontri di preghiera scriviamo articoli don Eugenio padre Eugenio Sala quante volte dibattiti però io giriamo un po'a parlare in figli Lalla in Italia fuori
Gira gira l'assurdo è questo
Questa disonesta ingiusta distribuzione delle ricchezze
è incredibile riceve io sono venuto qui con una grande tristezza nell'anima
Stavo per telefonare
Per dire
Tanto qui quanta Pasque istigazione un'altra riunione a Roma
Perché nella mia città
Se presidente delle ACLI
Nella visita di Ruvo tra tre giorni comincerà comincerà la festa nazionale della pace
Un rastrellamento ieri l'altro ieri ieri quaranta marocchini si sono belli che avendo i tappeti Chemical le bretelle sulle braccia povera gente povera gente
Che anche noi credenti dispensiamo perché noi calcoliamo per niente
Sta gente ricca sono andato a vedere io dove abitavo in questi Sottani UMI dissimili
Andremo qua non ci saranno più speriamo che stiamo ancora
Nei sotterranei nerissimi con quei quattro bagagli e atti che hanno di quelle chincaglierie
A a sentirli parlare l'altra notte perché sono stato con loro l'altro hotel li hanno mandati fuori dalle loro case
Sotto la pensilina della Esso
Uno dicevo io c'ho cinque figli del Marocco se vivo così è perché quel poco che guadagna devo gourmand alla casa siamo alla mercé di questi altri magnaccia che che che gestiscono tutto loro
Ci danno quattro soldi e noi dobbiamo andare in giro perché quanta povertà c'è nel mondo ma inutile insistere su quel ecco amici miei così istante
Ora il profitto la grossa tentazione fa che queste Pietro diventino pane ricchezza la corsa al business al dollaro la corsa all'accaparramento ce l'abbiamo anche noi nel cuore questa tentazione anche noi noi
La seconda ma non insisto perché
Le arricchimenti che tragiche le conoscete tutti Pantile aritmetiche tragica di questa ingiustizia
La seconda tentazione di Gesù la tentazione del potere
Gesù portato su su un'altura ecco tutti questi regni saranno tu hai se tu mi autore RAI
La tentazione del
Del poterne
Anche qui non voglio insistere non voglio insistere
Soltanto vorrei richiamare la vostra attenzione è questo c'è anche in alcune pagine bellissime di Giorgio la Pira il volume ce l'ho nella borsa non l'ho tirato fuori proprio per non cedere alla suggestione di fare un'antologia delle letture così
Ma la tentazione del potere
Ci sono in oscuri angoli della terra non sappiamo dove sono ma ci sono delle centrali dove si fabbricano tutte le ingiustizie planetarie ci sarà qualche truculento
Il luogo monastero dove imprese che dipingere le
Le le madonne
Qualche
Qualche Satana sono fabbrica invece architetta le ingiustizie planetaria
Che poi
Sono stato una una quindicina di giorni fa newyorkese a trovare i miei concittadini di Molfetta ce ne sono venti mila Halloran due amici mi hanno condotto a Wall Street a vedere nella nella Borsani
è un è stata una giornata è stata l'hanno detto tutti quanti una giornata terribile per questi scossoni
E appunto uno che ci spiegava ci diceva anche che ci sono delle forze occulte
Da cui poi dipende tutto dipende il prezzo del dei generi che il contadino magari
Dopo un anno è riuscito
E il potere comunque
Mi basta dire la terza tentazione e quella del prodigio le tre P le tre pietre cioè che dobbiamo scartare profitto potere prodigio gettati dalla torre
Dal campanile diesel diavoli verranno gli Angeletti sosterranno non inciampa e RAI
La tentazione del prodigio anche per noi credenti Maggi della fa fare massa perde ci pensa il Padreterno la pace non è roba loro tanto la pace se il signore non vuole inutile che Tiscali ti stai Scalmana Ando quesiti stai affannando lascia fare a Di Livio
è la tentazione del prodigio
Ho
Queste tre pietre dobbiamo scartare le capite bene che se ci fosse del tempo avremmo la possibilità di andare più a fondo e di vedere anche dov'è che noi siamo colpevoli su questa griglia
Ma vi dico subito quali sono le tre pietre che dobbiamo costruire cominciano anche se contro il PPI le tre P
Che cosa risponde alla prima Gesù risponde
Ma che queste piazze diventino panni allora detto tentazione economica tentazione politica tentazione come dire escatologica così allora che cosa risponde Gesù Non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
Allora
La parola la parola di Dio che noi dovremmo disinnescare dalle pastoie dell'intimismo perché molte volte la parola di Dio serve soltanto così per i nostri trastulli spirituali
Che cosa ci dice la parola
La parola ci dice una cosa molto la parola di Dio ci dice una cosa molto forte Opus ingiustizie PACS
Ricordate semplice Aia trentasette dodici i sentieri risaia questi sono
La pace è frutto della giustizia
Per cui se non c'è la giustizia o amici è una scoperta no almeno nell'ambito ecclesiale relativamente recente resta
Una scoperta che ha poi scomodato le cose perché finché si parlava di pace di pace di pasta la pace usciva da sola
Tutti quanti le battevano le mani
Com'è bella la pace tutti si voltavano indietro guardava che a Bell alla pace
Poi in in greco Irene
Più anche più affascinante
Quando la fase si è messa insieme con la giustizia si è presentato in pubblico con la giustizia ha scelto come partner la giustizia ha deciso di non sottoscrivere nessun contratto nessuna scrittura senza la giustizia
Allora è è finita anche per la pace
La tranquillità per la pace è finita
Andate come si sentono scomodati perché si sentono Scolari quando si parla di commercio delle armi di traffico delle armi quando si dice che l'Italia al terzo posto nelle business delle armi quando si dice si va a Brescia e tu non c'eri
Io sono andata a Brescia parlare in una fabbrica di armi
In seguito
In seguito ad una lettera che scrissi avevo in noi caro fratello che lavora in una fabbrica di armi
Dicevo lo so non ti è sorta adesso ha rinunciato posto di lavoro perché tu come campi il Papa l'ha potuto di agli scienziati perché quelli hanno la ruota di ricambio nella macchina Matei che che c'hai famiglia che campi soltanto il come fai come fa a campare lo so questo non lo puoi fare però ti assorta battersi insieme con tutti gli altri operai i compagni comete
Per ottenere dei sindacati e al governo che ci sia la riconversione industriale era la la riconversione dal dal l'industria bellica l'industria civile tutte queste cose fino
Quanta sofferenza in tre lavoratori erano quanta sofferenza e quanto ascolto e quanto silenzio io che ero andato preoccupata di quegli sa qualche cosa mi mi mi avevano invitato loro in seguito a questa lettera
Allora stavo dicendo però i i pezzi grossi si sentono scomodati da questo discorso quando ne parliamo del commercio delle armi è chiaro che che entra in preoccupazione tutto un mondo
La parola di io non possiamo detto dov'era alla Perelli i nostri
Così per le nostre pericolo e si quando ci mettiamo tutti intorno nelle nostre sagrestia fare i gruppi di preghiera
La parola di Dio e violenta la violenza ermeneutica di cui parla Italo Mancini no e la parola di Dio avviamento alla proverbio scomoda
Prendere o lasciare
Adesso tirerò delle conclusioni perché potreste dire a me va bene prendono lascia che significa aperte chiesa aperta e Vesco perfette direttore di una rivista aperte prete Bertelle credente per te è un uomo che significa questo
Ho detto le tre Pia la prima la più va bene
Non vorrei non vorrei portato alle lunghe perché su questo qua su questo fatto della parola ci sarebbe delle conclusioni la seconda comunque P la seconda piazza quello della protesta
Il demonio disattento azione del potere no
Se Prost quando ti mi autore Rai ti darò tutte è Gesù protesta adoperai soltanto Dio all'unisono servirà ai non odore dai gli idoli negli idoli di metallo
L'odore Rai missili che stai erigendo solito ai nuovi delle tre nuove divinità
Non lo deve agli scudi stellari vi ricordate quell'articolo uscito sulla rivista delle della fucili di
Quattro cinque mesi fa mi pare anche di più
Nostro scudo che senese
E qui il discorso sul commercio delle armi la produzione delle armi
Io mi sto accorgendo
Visto che è venuto anche Claudio Gentile o fosse andato via già ah ecco
Io mi sto accorgendo che tanta buona volontà hanno in questa organizzazione anche in cresta gente in questi nostri amici testardi fino all'esasperazione a studiare le leggi a trovare dei rimedi delle formule a volte io mi chiedo se abbiamo imbroccato portare la la la strada giusta perché
Ho l'impressione che che snob forse dovremmo andare di più al popolo dovremmo andare di più al popolo smascherare con più vivacità e anche con più pare sia le bugie radure di cui sono vittime ai poveri i poveri che muoiano
Va detto anche nelle nostra città nella mia città non c'è bisogna andare a scomodare i marocchini perché non sono soltanto loro che
La protesta quindi commercio delle alle produzioni le hanno detto non voglio intasare BdT cifre perché ormai su su questo tema
Potrei puntellando benissimo anche con i i discorsi di di di Giorgio la Pira ma avvertono
Non lo voglio fare allora alla alla prima Pili che bisogna scartare quella del del profitto abbiamo detto la parola alla seconda P potere protesta
Alla terza P prodigio gettati dalla Thorne dal campanile gli angeli duetti saltellante
Progetto la terza Pippo oggetto Progetto che cosa significa significa il signore Gesù risponde non tentare il Signore Dio tuo
La fase richiede cioè una strategia tu devi darti da fare
La rete idrica cioè la devi fissare tu la canalizzazione dell'acqua per portare l'acqua fino agli estremi confini alla da la devi fare tu
Quindi non solo noi dobbiamo disegnare il traguardo il porto di Isaia questo è il discorso forte che noi oggi come credenti anche come esseri che credono in certi valori no questo il discorso forte che dobbiamo fare non basta disegnare il traguardo il porto ma anche le strategie intermedie
Anche le scansioni di percorso anche i veicoli i vicoli anzi no ivi i vicoli che portano alla pace dobbiamo disegnare e qui è molto difficile
Fare le mediazioni è difficile
Stabilire le tubature giuste che dall'acquedotto della pace o dal pozzo artesiano come abbiamo detto scavato cita Cristo porta poi la pace fino a tutti quanti qui è difficile
E queste operazioni che noi dobbiamo fare di tecnica anche no Ken che noi sulle quali noi ci dobbiamo oggi in perché se no ci guadagniamo e Hillel così il il il sorriso di questi di questa gente che con tanta sufficienza e già si va bene voi siete dei sognatori utopisti parlate di pace pari con gli stendardi retate facendo qua in no noi dove dovremmo calibra ecco la fatica a cui facevo riferimento prima no tutte quelle scansioni ha detto intermedie addossarsi quindi
Il carico di quel nuovo modo di pensare che secondo Einstein vi ricordate e l'unica alternativa alla alla alla morte planetaria correre il rischio dell'utopia cioè questo dobbiamo correndo il rischio dell'utopia
Non bisogna aver paura di questo non bisogna aver paura dei sogni diurni
Che preludono già alla realtà
Non irridere alle grandi parole
Non il rito
Le tre quel sarcasmo appassionato
No sarcasmo appassionato
Il brivido della passione diceva Gramsci
Il Boeing quando rimproverava i suoi
E non mette non avevano brividi
E io vi voglio leggere a alcune cose alcuni versi di di dalle Ceneri di Gramsci di di Pasolini quale scriveva il sei ai compagni comunisti no diceva
Vi siete assuefatti
Voi servi della giustizia leve della speranza
Vi siete associati è necessaria atti che umilia nel cuore la coscienza al voluto tacere al calcolato parlare
Al denigrare senza odio alle saltare senza amore
Alla brutalità della prudenza all'ipocrisia del clamore
Avete
Accecati dal fare servito il popolo non nel suo cuore
Ma nella sua bandiera
Dimentichi
Che deve in ogni istituzione sanguinare perché non torni mito continuo il dolore della creazione
Bellissimo
Lo insanguinato e più dove stanno le cicatrici
Quali cicatrici abbiamo no
Quali circa tredici quali stigmate
Quali stigmate anche noi che stigmate
Al di là di di di e che qualche brandello di solitudine
Dimentichiamo anche noi le rivolgeva ai comuni specie di Gramsci il titolo è tutto dunque salvo colpi di frusta
Tre colpi di frusta per noi dunque
Deve sanguinare perché non torni mito continuo deve sanguinare continuo il dolore della creazione
Gli indiani si capire qual è lo spessore della nostra protesta nei confronti dell'ideologia nei confronti tanto va be
Allora vediamo i costruttori adesso abbiamo detto la città la fontana antica la Città Nuova
Quale patente devono conseguire coloro che vogliono costruire la città nuova i costruttori della Città Nuova
Io prendo lo spunto sempre partendo da Isaia no il lo spirito ascesso su di me e mia unto
Alberto ecco allora l'unzione che da Gesù va su tutte le cose
Noi dobbiamo diventare togliete magari se volete chi non si riscontra proprio nel l'area del del credo cristiano togliere anche il sapore della sacralità
Prima di tutto dovremmo essere sacerdoti di pace
Mi spiego
Oggi dobbiamo prendere coscienza che la pace non è il lago dei cigni
Dove precipitano i ruscelli delle nostre delle vostre
Esortazioni mistiche
Dove precipitano gli immissari dei nostri gesti romantici fatti di abbracci di emozioni di Fini piccanti che sono anche delle cose molto belle
Dove vanno a finire gli affluenti delle nostre simbologie fantasiose con intrecci di di di colombe di ramoscelli d'ulivo è tutto bello e tutto bello i simboli figuratevi se no
Ma che significa oggi essere sacerdoti di pace quella della pace un discorso teologico
è un discorso teologico non è un discorso morale un discorso di fede
Perché
Prende l'avvio dal grande modello anche questa un'intuizione di la Pira della Santissima Trinità dove Padre Figlio e Spirito
Che sono chiamati
La
Convivialità delle differenze
Ricordi ad Assisi fu bello fece un convegno che le vicende mondiali ITA
La convivialità delle differenze
Padre Figlio e Spirito tre distinti no non sa non non si identificano
Che sono lo stesso banchetto all'unico banchetto della divinità queste la pace la pace convivialità delle differenze allora umili differenti che sanno stare allo stesso banchetto
Di qui il nostro compito storico dispensa per stare insieme a tavola
Non basta mangiare
Pace significa mangiare con gli altri
Non significa mangiare da solo ho detto anche seicento pani saranno distribuiti uno a testa non sarà pace finché ognuno va mangiata solo per conto suo
Non è pace non è perché non c'è la convivialità
Delle differenze capito allora che cosa significa per noi come rispettiamo gli altri quelli che non la pensano come noi
Di qui il nostro compito storico di fax ed era l'unica tavola i differenti commensali senza pianificare lì
Senso uniformi Zaha lì senza schienali senso omologare lì senza appiattirsi
Noi dobbiamo essere i ministri di questo convito
Che cosa ci manca no
A noi che cosa ci manca
La convivialità oppure ci manca la differenza
Come credenti
Lo stare insieme o la genialità
L'essere solidali attorno ad un progetto comune o la fantasia di quegli originali percorsi alternativi che nascono dall'amore
Consumiamo pasti prelibati ma chiusi nei nostri bunker come ha detto
Ho mangiamo
Se pure attorno ad un'unica tavola ogni giorno pasti comuni pasti uguali
Pietanze uniformi senza sapore
Ci stringiamo a tavola perché gli altri stiano più comodi non mi dite che debbo adesso tirare le conclusioni che cosa voglio dire con questo
Questo significa anche che dobbiamo saper rinunciare
Perché è bello parlare di pace parliamo di pace e poi nessuno rinuncia niente parliamo di pare parliamo di sfrattati che ci sono in tutte le nostre città
E nessuno di noi rinuncia ad un pezzetto di sacrestia o ad un questo non non è populismo amici miei mi vorrei dire una cosa vi vorrei dire quanto più tempo passa più mi accorgo che la gente non ha più bisogno del bivacco delle nostre chiacchiere
Vale più un piccolo gesto concreto di condivisione
Che magari sarà sottoposto anche al giudizio di strumentalità da parte di di di di questi big del del sospetto
Però può essere anche sottoposto a quel ma non abbiate paura non abbiate paura
Ci stringiamo dalla tavola
Perché gli altri siano più comodi o ci infastidisce ogni arrivo fuori orario
Per chi sopraggiunge all'improvviso preferiamo aggiungere un posto e allungare la mensa
Ove stare più larghi frantumi amo Invesco incerto in cento tavolini come nelle hall o di un ristorante
Dove ognuno mangia in silenzio per conto suo
Spezziamo il pane di grano della comunione me sciamo il vino della Letizia
Osserviamo le erbe amare del tradimento
Con l'aceto del disprezzo e la misura dell'indifferenza
Alla prima patente questa sacerdoti Rivas a seconda non vi preoccupate che stiamo per finire
Non è più facile comunque che conseguire l'esame di patente ascoltare
Reddy pace dobbiamo esserne di pace come Gesù sacerdote R. ecco mo'mo'svela il segreto profeta e marci quattro sono
Le i tesserini che dobbiamo conseguire re di pace le di pace
Per noi riscoprire il compito planetario che oggi siamo chiamati a mettere in atto da parte del Signore per noi questo è una cosa del Cis Sima
Noi siamo anche noi Christie Dicati Messia unti come Luís allora ecco Isaia ancora
Dice
Quando egli verrà quando verrà il Messia e quindi quando veniamo noi che siamo Christie efficace
Ogni né virgolette ogni mantello di guerra macchiato di sangue sarà bruciato
Ogni calzatura risultato nella mischia sarà esca del fuoco
Sarà spezzato il bastone della Guzzi nove sarà Infanta la sbarra del prigioniero
Scompariranno c'è persino i simboli della guerra io non so se questo passo di Saya e molto abituale nelle vostre considera bellissima
Peccato che non mi son segnato non la citazione non ve lo so dire con precisione grosso
Egli e poi sentite egli sarà chiamato anche noi in India
Consigliere Mirabile Dio potente padre per sempre principe della pace
Grande sarà il suo dominio della pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno che gli viene a consolidare e rafforzare con diritto e giustizia ora e sempre questa Isaia
Allora io io adesso vi dico che faccio queste considerazioni adesso
Ci rendiamo conto che il compito messianico che ci sovrasta e immani
Altro che fare soltanto delle omelie
Belle sulla o o proprio un incontro di preghiera in cui non mettiamo però il naso al di fuori del delle vetrate della nostra Chiesa
Bisogna pregare perché divise non partiamo dalla fontana antica inutile
Però
Siamo chiamati a esseri Red della pace non gli schiavi della guerra
I tessitori di rapporti umani limpidi e carichi di tenerezza non i ragionieri del calcolo e del tornaconto
Magari anche della prudenza stai zitto non dire queste cose perché se no se dice queste cose si ribella Spadolini si ribella Olcese non ti danno il lecco alla cosa lì per costruire il campanile
Non
A volte non succede
Ma non voi no
I padri hanno altre altri reticolati
Ho dico
Noi siamo chiamati a essere e il compositori dei piatti sbilanciati della giustizia non i garanti del disordine legalizzato
I salti del Montello del diritto non gli industriali delle divise militari
I ricercatori degli equilibri perduti che sanno di non fare politica l'avanspettacolo
Ma di assolvere ad una funzione liturgica e regale quando si sforzano di purificare
La città
Anche dalle scorie delle nostre sporcizia perché quando si parla di pace io penso che dovremmo rappacificarsi con il tutto con tutte le con la realtà anche con la pietra con il mare
Perché pace significa stabilire un rapporto equilibrato con le cose con zio con la realtà con
Con gli uomini
Come sì sì così ricordi
Bellissime le sta ricordando all'omelia ed all'omelia di del Corpus Domini io rimasi colpito ma proprio abbacinato l'ho letto tante volte
Il Vangelo di Luca mi pare che sia di Luca dice l'omelia del Corpus Domini
La moltiplicazione dei pani allora Gesù ordinò che si sedessero sull'erba verde
Bellissima quel colore lì mi era sempre sfuggito ma il colore sull'erba verde c'è un sapore di di di di no di
Di verginità che è straordinario sembra quasi che il signore vogliamo prima ancora di di riconciliare con il suo corpo e col suo sangue di far fare tutt'uno col Luís dice riconciliare dall'erba verde
A foglia larga Foglia stretto accanto et no no all'erba verde era una provvigione di Cernobyl arma
Erano proprietari
Allora stavo dicendo
Salvare la natura dei minacciosi disastro inventando in tali c'era va bene
Rendere trasparenti i nostri silenzi con quella riforma di di di ecologia Ustica di cui non ci stiamo più occupare andò ecologia acustica non solo geografica va bene va allora imprese edili e siccome tutti quanti siamo principi della pace allora sediamoci principio della pace sveglia Mocci ogni inerzia e tradimento della nostra missione legale ogni indugio e diserzione del nostro ruolo messianico
Tocca a noi liberare tutte le creature che già amano sotto la corruzione del peccato e le doglie del parto dalla dal dolore o andiamo verso foto andiamo verso la fine la terza cosa la terza patente che dobbiamo acquisire come costruttore ha detto sacerdoti vivace
Poi principi di pace ha predicato e poi terzo profeti di pace
Gesù è stato essenzialmente profeti di pace profeta di pace
I danni
La scelta non violenta di Cristo non solo deve ripercuotersi nella nostra prassi ma deve anche risuonare nelle nostre la sulle nostre labbra senza tante paura senza avanti se e senza tanti ma senza avanti circospezione in
Rimette la spada nel fodero
L'avesse il principio assiologica o di valore cioè asse logico supremo di ogni impegno cristiano e di ogni protesta civile e malinconico estremamente malinconico oggi con osservare
Se si eccettua ma alcune audaci sortite no del Papa
O di qualche Vesco di qualche Pisco vada che fai quelle del Papa poi le più audaci dopo non si incontrano mai nella pubblicistica vengono subito me ne sta nel cellophane vengono ingessate
Perché dice delle cose formidabili specialmente quando va a quando gioca fuori casa quando va fuori dice delle cose fortissime bellissime se ci fossero dei selezionatori furbi forse questo dovremmo fare anche
Da da presentare a quelli che si scandalizzano
E che si dicono certe cose ma dall'altra ha detto il Papa
Ma se si eccettuano
Queste sortite ricevo audaci del Papa i tentennamenti delle nostre chiese sono un pochino non lo dico con lo dico non con sofferenza lo dico anche con gioia perché sperimentiamo proprio il passo lento del questo nostro andare sulle strade dell'esodo
Noi non siamo dei dei così
Janet assalto diciamo un straccioni che fanno il cammino con tanta pesantezza resta la nostra chiesa così però dovremmo
Quello della pace sembra un campo minato dal da mille prudenze recintato
E dal filo spinato di tanta circospezione i protetto da tanti silenzi a volte anche pavidi
Non ci decidiamo come popolo profetico di uscire allo scoperto
Ci nascondiamo dietro i fortilizi delle logiche umane
Viviamo ambigue neutralità ecco
Che tutto possono essere fuorché disarmate
Non è neutralità disarmata
Questo lo dico dei vescovi perché qualcuno
Sta sorridendo mamma
Pratico di tutti i credenti le comunità cristiane che domani domenica si riuniranno ammessa cioè
I nostri gruppi nostri tutti impegnati le persone che i credenti che non appartengono a nessuna aggregazione al di fuori di quella del popolo di Dio
Forse dovremmo essere più audace ecco la pare sia di cui si parla degli Atti degli Apostoli no l'Audace
Ma si facciamo noi eredi della profezia di pace di Cristo chi si assumerà il compito di dire alla terra
Che scivolando sui binari che ha imboccato corre inesorabilmente verso l'Olocausto quello che viene chiamato l'Olocausto planetario ormai una frase
Chi si assume questo compito
Ma non è che è terribile no nel terribile ha detto lo stanno dicendo spaventatissimo i licenziati
Ma intanto tutto passa passa tutto sta filtrando tutto
Gli scudi stellari hanno siamo stracciate le vesti
Con quanto con quanta morbidezza sta passando anche nella mentalità e nei comunicati stampa né comunicate la radio sentiamo le industrie italiane che partecipano a questo banchetto
Bellissimo
Ma dico allora di che cosa va bene
Allora vorrei dire anche voi come ho detto coraggio
Re di pace profeti di pace
Coraggio principi della pace vi dico anche coraggio profeti della pace perché voi siete profeti della pace
Nostro Giorgio la Pira profeta di pace
Renata dirle per certe cose con l'ingenuità più grande quel candore più quanti sorridi sembra il parafulmine dell'umorismo internazionale
Ecco le cose oggi le sentiamo verissime
Diciamo in che ogni guerra iniqua ogni guerra ENI promuoviamo la cultura di pace che attraversi anche tutta la nostra prassi religiosa pastorale noi sacerdoti
Denunciamo a chiare lettere l'ingiustizia della corsa alle armi inutile e ingiusto è ingiusto non sappiamo manco sbrecciati i nuovi miti da quello della sicurezza la sicurezza nazionale
Ci smontiamo anche davanti a queste cose
Basta che uno dica sì va bene ma se non ci difendiamo
Gheddafi che farà
Insorge amo quando vengono violati i più elementari diritti umani in ogni angolo del mondo ma anche qui
Aiutiamo la gente distratta rendersi conto che lo sterminio per fame di milioni di persone pesa sulla coscienza di tutti i cinquanta milioni di persone ogni anno muoiono di fame muoiono di fame
Venti milioni di bambini ogni anno
Ogni due secondi io ne parliamo tre persone muoiono di fame ogni due secondi moglie l'altra persona diciamo al mondo
Incontreremo io non so come sarà questo stadio del cielo dove un giorno verremmo da tutte le parti
Non so se noi staremo in tribuna coperta oppure in curva oppure ancora col bel
Forse ci accorgeremo che non abbiamo messo da parte nemmeno i necessari per accompagnare il biglietto
Ma io immagino come saranno strani
Ci saranno anche quei marocchini che ho visto l'altra sera con così con loro fagotto
Ci saranno ma sono davvero fratelli di Gesù Cristo venti
è possibile comunque la faccia nera
Ma guarda mi ha detto uno
Non introdurli a casa tua perché quelli hanno le malattie veneree
A pranzo Natali dire invitati nella casa di via con gli abbiamo mangiato
Io ho detto la preghiera il Padre nostro e il più anziano di loro ha intonato una nenia dolcissima malinconica quelle cadenze così mi sembrava di di vedere
I minareti di Sotto la luna di Serra no
Di questi villaggi loro
Mi hanno consigliato di adoperare le
Le posate di bisogna di plastica
Perché hanno le malattie veneree
Ma quelli andranno dello stadio
O anche il signore
Riserverà
Nelle tribune di plastica perché hanno le malattie veneree
C'è cresta del Castel fatta a risibile quando dicevo i il trenta per cento litri gira gira gira onesto Mestre il fatto che i nostri fratelli muoio
E non perché siamo credenti adesso sottolineiamo che spero il fatto che dei dei nostri fratelli muoiono di fame mentre noi abbiamo
Insomma Jama allora quando vengono chiamati io l'altra sera ha fatto lo so lo so che le leggi sono quelle che sono lo so che in mezzo a loro si infiltra la droga che molti sono corrieri della droga non so anche che
Ci può essere un terrorista perché è il comandante dei carabinieri ha detto sa ce ne sono quaranta
Sapendo che ci sono quaranta Malkin può venire qualcuno intrufolarsi qui al terrorista che succederà sette un giorno si scopre anche la base ce l'aveva più è vero anche il sindaco dice Marco Aime
E io che potevo dire sì è vero però però questi qua e che pure abbiamo cominciato a schierarmi a schienale nel senso che vorremmo aiutarli sapere dove stanno
Cominciare a a fare un po'la minestra la minestra calda non vi scoraggiate quando vi dicono con le minestre calde volete risolve i problemi non si risolvono le minestre calde
Non si risolve i problemi però si risolve la fame temporanea di qualcuno che vi assicuro
Quando e da parecchio tempo che non si mangia si fa sentire
Anche i vescovi
Dico anche le scritte che io essendo venuti entrano direttamente qui dopo mangiato
Arese è così va bene finiamo allora aiutiamo s'militari diamo il linguaggio spesso così intriso di assurde categorie belliche che dà l'impressione di un'agghiacciante bollettino di guerra
Presentiamo i nostri ragazzi che hanno sempre più come principale referente della loro vita il teleschermo
Preserviamo le dalle trasfusioni di violenza che metabolizzano paurosamente attraversano vedere pure voi degli UFO robot i Rambo mi poca arte
Allora ho profeti profeti
Principi
Sacerdoti
Dopo aver attinto alla fontana antica la sapienza di cui siamo servi e non padroni ma dovremmo essere padroni dalla scienza esservi della Sapienza si sta verificando il contrario
Smettiamola di tacere ricordiamoci che delle nostre parole dobbiamo rendere conto alla storia e dei nostri silenzi invece dobbiamo rendere conto a Dio
Finisco davvero l'ultimo tesserino ho detto sacerdote di pace arredi pace o principi di pace come volete profeti di pace è poi l'ultimo martiri di pace ecco
Che cosa significa qui come Gesù su questo è stato sacerdote retto Sette Martiri
Vuol dire che dobbiamo salire sulla croce
Vuol dire che quando andiamo a parlare o a scrivere o agitare questi problemi sulla pace
Non possiamo incontrare
Così gratificazioni no
Si sale sulla croce ogni volta che si contrastano le logiche correnti
Tributaria degli schemi Pagani del profitto dette delle tre Pino della sicurezza dello schieramento dei blocchi della deterrenza capite bene io qua evitato di proposito Alvin di fare il discorso in queste cose perché conoscete già tutto
Si sale sulla croce ogni volta che si afferma che la produzione delle armi il commercio degli strumenti di morte il segreto che copre il loro traffico sono una grossa violenza alla giustizia e un attentato gravissimo alla pace anzi sono guerra
Sono al governo
Io ammiro tantissimo
I dosaggi sapienti del carissimo amico Claudio Gentili che no nelle anche lì a questo compito durante questa discussione la legge del commercio delle armi
Far togliere un aggettivo fanno emettere un'altra Martoglio in un articolo cambiarlo
Ma ci accorgiamo Dante volte l'abbiamo detto anche se non c'è vero genio anche con altre che stiamo facendo così stiamo anzi sembra molto uno sforzo che
Dovremmo dire con coraggio insomma che la corsa le ha ed è un fatto disonesto
Si sale sulla croce
Quando si vuole scendere dalle sporgenze utopica attenti la lega ha detto è non soltanto indicare i traguardi ma anche le scansioni intermedia collo esprimo con queste va quando si vuole esserne dalle sporgenze utopiche sul terreno delle mediazioni pratiche
Quando più che additare i Grandi Progetti a tracciare mete ultime si disegnano mette penultime tappe intermedie
Quando più che fare discorsi sui massimi sistemi si cerca di incarnare coraggiosamente il discorso della pace nelle condutture appunto quello che dicevo prima nelle condutture legislative
Nelle strumentazioni delle scelte concrete nei dispositivi che innervano i comportamenti umani allora difficile allora ti dico che fate così che avete risolto
Dai parla dei sogni è soltanto e non ti preoccupare dei reticolati che legano i sogni alla realtà
Parla della pace del traguardo del porto di Isaia
Non ti preoccupare velocizzazione parla di Saya basta oh che bello legge Orsi che facciamo trasformeranno le loro spade lance vedi queste spade che si trasformano in lance come di una dissolvenza cinematografica no
è sfumato una lancia vedi le spade che si trasformano in Women's e poi due
Talamo Pio Bove
Ma questo qui è bellissimo questo significa disegnare fare le Georgiche fare le bucoliche tutto quello che volete ma non significa salire sulla cosa significa disegnare queste scansioni ho detto intermedie
Si sale sulla croce
Io lo lo dico molto lentamente quello che ho scritto
Ogni volta che sperimentata l'inutilità di certe strade per arrivare a forti prese di coscienza sulla pace
Si è costretti a ipotizzare alcune scelte
Per le quali pensate obiezione fiscale
Per le quali si scatena la sufficienza ridotti l'ira dei potenti lo scandalo dei P compatimento dei superficiali e l'indifferenza della massa quanta sofferenza per questo obiezione di coscienza e al servizio militare e al
Si sale sulla croce ogni volta che si vuol dare una mano agli ultimi
Ai poveri ai diseredati
Partendo dal loro angolo prospettico e non dall'Osservatorio dei benpensanti dei garantiti mettendosi in corto il loro occhio l'occhio del povero
Si sale sulla Crosio
Si sale sulla croce ogni volta che si è chiamati a quella forma di martirio
Straziante dolcissima che si chiama perdono per noi io devo perdonare quel sacerdote
Che non ha accettato di trasferirsi
E che mi ha imbrogliato tutte tutto il giro
La levata quella lì semaforo rosso ricomincia tutto daccapo
Si sale sulla cosa ho detto ogni volta che se chiamate quella forma di martirio straziante dolcissimo che si chiama perdono nel cui oceano in questo momento vorremmo chiedere al Signore di poter tutti naufragare
Solo se intriso del nostro sangue dei martiri del nostro coraggio di profeti
E nella nostra Firenze regale della nostra implorante convivialità sacerdotale
Il grano della pace non rimarrà più ad abbrustolire sì nei campi al sole di luglio ma diventerà finalmente Pane nostro quotidiano sulla mensa degli uomini
Beh anche se era dopo pranzo mi pare che non vi siate mica tormentati e cosa vi cioè veramente ringraziamo don Tonino per questa riflessione che oltre che essere sapiente
è anche piena di entusiasmo piena di vita e che ci tra ed si trascina tutto con la sua carica di intriso Egitto Cina tutti con la sua carica di entusiasmo
Grazie don Tonino noi diamo la parola adesso
Allora prima di dare la parola al coro salutiamo don Tonino che deve scappare a Roma perché c'ha il Consiglio di Pax Christi
Vi voglio vi voglio dire non vorrei apparire perché non potete immaginare come mi addolora quello che vampata possano evasa con la valigia
Sono venuto proprio per perché ho tantissimi debiti di riconoscenza nei confronti di Graziano Diogene di tutti gli amici
Siccome c'è questo convegno a Roma della Pax Christi
Ho assicurato che almeno verso le otto starò lì stavo verso le dieci ma comunque
Ammireranno la buona volontà e quindi
Bene allora diamo la parola la signora andrei Bertello s'che è della divisione di filosofia della pace delle scienze umane dell'UNESCO
Il tema
è stato è stato a ci si è stato affidato a
A
Al professor Bertelle s'è questo
Sia diritto e cultura la via difficile della pace per favore vi prego di di stiamo continuando il nostro convegno per cui i saluti ci fanno fuori
E bene lo ringraziamo di questa di questa sua presenza in mezzo noi gli diamo la parola
O c'è la traduzione il si sentirà un po'sottovoce il professor Bert che parla francese ed al microfono sentirete e dagli altoparlanti sentirete la traduzione
Mi si chiede un prestito non significa signor presidente signor né per
Madre signor signori e signore
Ho nonché direttore generale dell'UNESCO nel nome del direttore generale dell'UNESCO procedure messe Kippur voto e amabile vecchissimi e ringrazio per la vostra amabili il lo Stato amabili invita l'ossessivo otto concreta a salutare il vaso è un congresso chioschi la l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione la Scienza e la cultura
E proprio la parola e prendere la parola impresario gotico noir in pieno di gloria storiche
Essi procede presso l'organizzazione così che oggi io rappresento l'organizzazione delle Nazioni Unite Chiaretti pelle mo'
Che è stata molto creò carta la se no
Fermata durante sessione di questa mattina professore Primicerio dal professor Primicerio monsieur del professor Papisca e dal professor Papisca
Ma all'ingresso se
Nonostante quesito
Boccuzzi e Converso voi troverete molte convergenze nelle grandi linee sul pensiero della parco intorno
Le può anche Fraioli
Professore i punti di vista dei due professori italiani sessione tornati e delle organizzazioni internazionali che io rappresento
Pone del pezzi ha detto della pace latte la faccenda anche ossigeno panettoni Diana degli uomini Killing AN che si guadagnano come l'altra hardware col sudore della loro fronte
Se chi marcia quest'immagine state espresse all'uomo nel momento in cui degli stati addotte hanno adottato no mille sono carrozza nel mille novecentoquarantacinque turnover in nome della Roma a Corleone in convenzione
Che gli organismi Kyoto e nazione Ream un'organizzazione delle Nazioni Unión serie Claire L'emigrazione pazienza la cultura nata tanto gradi delle moderne con raggiungere gradualmente attraverso l'amore per rendere la visione delle nazioni del mondo allo spiedo declinare il campo dell'educazione gliela segnalerei governatore Annan
Gli obiettivi della patrimonio nazionale niente l'hanno spedita comune dell'umanità
Dei pick-up otto
Da quarant'anni l'UNESCO Rava e don lavora da queste due soffro al sudore quella prerogativa Violante per stabilire la tali Svensson nello spirito degli unanimi nulla con Zichichi esami dei colleghi con me
L'ordine creato costituendone Antonio non leader le Omer
Se da un nastro non non me le scrivevo avevo armi mentre nel nello spirito che devono essere alzate le difese della pace
Valga demente fa competa ossia nell'ambito dell'assalto contro il fermo da rilevato nel suo armamentario intellettuale
Credo insieme al sistema dell'olio con un esame bagno protettivi parallelamente alle attività diverse educative si cantieri che culturale dalle attese favorevoli alla base replica ha sempre condotto una riflessione filosofica della
Penso ai fondamenti della metà generare un testo mondiale attuale
A Sciascia cercando le sue tre
Sull'agenda filosofiche dell'ideale della pace perpetua
Ideali e quindi ideale App Store diventato un valore assoluto e persino una nel assegnata assoluta al nell'epoca autonomica false il filosofo del fondo filosofo francese Claude le offro nazionale durante un seminario internazionale Sepang UNESCO o sulla filosofia la platea organizzato dall'unione quindi sempre mille novecento ottantacinque cedolino ha ricordato una bufera di neve è stato secondo lui lei il no per fisica la prima in Europa
A formulare in termini secolari Colli Berici dell'idea della pace come il bene di tutti gli uomini Sergi si tratta della demmo anatema ordinaria sia nei cantieri Alighieri
Avviene pochi non è approvata in cui FIAT generale Firenze vicario generale verranno risparmiati contro incontri a continui conflitti FIOM fra diverso andarselo nutre più di Dante Aimone ha preso di la a cominciare a dimostrare la necessità la instaurare la Piaggio e per e pioniere Little di revocare l'idea della pagina quella dell'umanità a se parleremo con l'avvento revolver dalla rivelazione Mennitti di una umani tale perché si era sviluppata da una dispersione dai in mano nella dispersione nell'ignoranza della sua identità dopo metà corpo unico io ma cui ogni per ogni popolo membro lessi al costo isterico ma circostanze storiche contingente nelle annuali scriveva grandicelle polemico come pure la polemica con tornò alla sua opera sono conosciuti né bulloni
Possiamo se vogliamo carte ed è partita distava allontanare sì dall'Europa all'Asia cadere le parti caduche di questo segreto all'epoca argomento teologo monarchico inedita come all'epoca divorante Magnitsky è una citiamo il grande umanista che ha detto tra il genere umano come uno von soprattutto quando si affonda interamente in un solo corpo
Orrori padroni Vergonte bond quando gli uomini di buona volontà da lontano della pace nel mondo è indivisibile chinensis letterarie ferreo manda un'interazione creatrice dagli stati acerba Apollinaire
A livello planetario figlie dello e al centro del processo di sviluppo e si ritrova l'uomo delle sue preoccupazioni l'umanità intera carne grassi può dire potete o assi mila e sono stati pochi allenatori nel passato grande pensatore fiorentino dannazione Chairman hanno te
Facendo nascere la nozione di un'umanità visti un attraverso la molteplicità
Degli insediamenti umani
La bon ton degli ideali l'abbandono dell'ideale della pace per piccola Schlecker impedire la guerra perpetua chi
Attraverso il tentativo di introdurre il diritto nella guerra cominciata diciassettesimo secolo da grossi o se offendono
è stata più tardi e a sua volta rivista dal nel pensiero filosofico società Lucisano sacro esso di Emanuele Kant
Ah no riprendendo il filo del re sono il filo del ragionamento sull'unità del ruolo e la pace il primo dei due filosofie dichiara in modo molto incisivo l'India quante che le non non c'è guerra fra gli uomini che
La guerra fra gli stati
Oltre oltre si può trovare al centro del suo ragionamento contro l'arbitrarietà dei sovrani il Po ricordo della guerra già l'ipotesi di un termine Errico no di sterminio totale dei protagonisti ma che lo stato del del di di sviluppo dei mezzi di distruzione non permetteva affatto riconvertire impossibilità reale a quel tempo
Anni
Tale alcuni anni più tardi ma già due anni due secoli fa accanto ha enunciato questa ipotesi ma di sterminio in modo esplicito no no sottolineando il pericolo delle manipolazioni per la nozione di delitto nei ragionamenti sulla guerra e la pace insomma
Giudicando che la guerra non è che un triste e mezzo
Per sostenere il proprio diritto attraverso la violenza canta aggiunge che è il risultato della guerra che decide da da che parte si trovi il diritto di qui ne consegue che una guerra di sterminio odi nella quale la distruzione
Riguarderebbe le due parti al tempo stesso e nel quale si facesse la distruzione di qualsiasi diritto tale non permettere per ristabilire la pace perpetua che nel grande cimitero della specie umana del terrorismo
Tale lo sviluppo delle armi di distruzione attuale soprattutto il nucleare no prendono questa riflessione piccante molto attuale
Come lo dimostra il testo seguente qualche aggiunge degli argomenti con contemporanee ai ragionamenti di Kant laica lasciamo Urso la guerra ha cambiato oggi di natura lampo no l'importanza e la potenza distruttrice delle armi nucleari moderne calcoli come pecorelle armi chimiche e biologiche sono tali che è un conflitto fra le grandi potenze Tampere nel quale queste armi sarebbero inevitabilmente adoperato comporterebbe la distruzione dell'umanità
Ciò che distingue radicalmente l'epoca attuale da quelle che l'hanno preceduta è questa capacità manichea l'umanità gli dissi di distruggersi
Questo fatto è unico nella storia umana
Ed è necessario di ricordarlo continuamente no
In un momento in cui con le armi nucleari tattiche tattiche l'opinione talvolta si esprime talvolta l'opinione che un conflitto nucleare potrebbe restare localizzata
E si potrebbero superare le sue conseguenze
In realtà nessuno può assicurare che una volta scoppiato
E la guerra nucleare potrebbe restare limitata le conseguenze dell'esplosione atomica sarebbe di una tale vastità otterremmo che la soglia nel nella quale dell'istruzione sarebbero mortali per l'insieme dell'umanità
Rischierebbero di essere la soglia rischierebbe di essere subito raggiunta
E cita è una citazione di un documento dell'UNESCO niente due secoli fa accanto a denunciato il pericolo di una guerra di sterminio a partire dall'argomento che nessun protagonista potrebbe occupare la posizione del diritto superiore noto nei confronti di un altro e dunque condurre una guerra punitiva senza fine Advantage
Canta aveva già ben capito al suo tempo il danno mortale per tutto l'umanità di politiche fondate sull'interpretazione falsa
E degli interessi limitati d'uno Stato o di un gruppo destato come diritto assoluto ecco aveva ben capito anche perché solo il concetto di unità dell'umanità vorrei poteva servire di base alla pace perpetua e a un vero diritto internazionale quello secondo lui no dei conti nelle condizioni della pace perpetua per l'avvenire compiute dal momento che le relazioni prevalenti generalmente con un minimo outlet fra i popoli della terra Juan sono giunte al punto tale che una violazione del diritto in un solo luogo in aziende ricevuta ovunque altrove
Poi ne viene che l'idea di un diritto Cosimo bollito non appare più come chi merita esagerata ma quella di un codice non scritto
Sia del diritto pubblico che del diritto dei popoli per realizzare il diritto pubblica dell'umanità in generale e disse che per conseguenza la pace perpetua alle otto e la più pace perpetua questo non c'è non si può pensare di avvicinarsi senza fine se non a questa condizione
Filosofa offre un filosofo francese conta ancora contemporaneo Raymond Aron fece mo'ha fatto giustamente osservare che la prima guerra mondiale insomma a ma ora con il significato una rottura nella concezione del diritto e della pace
Che oggi una certa tradizione giuridica che veniva dai grossi massi aveva atteso fino allora a legalizzare la guerra Gigi alla sotto metterà un minimo di regole che il torneo ora fotoni si impone l'idea Ornaghi porla fuori legge
Ciò che egli giudica correlazione che gli avvenimenti storici Garcés sono succeduti fra le due guerre mondiali hanno dimostrato la la vanità di un d'accordo nel merito di una messa fuori legge della guerra il tentativo neanche si è scontrato quei quadri depone no la conservazione degli stati nella loro di per indipendenza naturale Hillary fu il rifiuto di da parte di alcuni di loro di accettare lo status quo sul quale si fondava l'intesa l'impotenza dell'autorità internazionale a servirsi dei mezzi di coercizione agli atti della quale del resto non dispone per ricondurre i belli cisti all'open all'obbedienza tampone in certi pensatori pensano che le elezioni della seconda guerra mondiale confermano le chiese di coloro che cosciente dell'ineluttabile arbitrario della potenza degli stati ogni ragione allora dai realisti
Con non immaginando altra soluzione che l'equilibrio delle forze europee
Per mettere in scacco i tentativi di aggressione e contando solo sulla volontà ostinata di escludere dalla guerra short quei mezzi che rischierebbero di cambiarla in guerra di sterminio totale
Torniamo comunque un simile ragionamento soffre di un referto intrinseco crede tua da allora in limite dal momento infatti che il diritto si scontra
I conti al limite che viene imposto dalla considerazione dagli Stati come solo attori identificabili sembrasse cori sulla scena mondiale tutta de ogni definizione dell'aggressore viene giudicato impossibile
E ogni appare apparato giuridico tradizionale è incapace di dare una soluzione poi voi Ciapponi Yasha come lo lo vedo lo col prevedeva già molto bene russo i tentativi dei giuristi per legalizzare la guerra limitata
Restano degli artifici senza fondamento teorico all'interno essi si riconducono in fin dei conti o allora stabilire delle regole del gioco che gli attore rispettano finché sembrano loro vantaggiose
Ma che non esitano a violare se questo corrisponde al loro interesse forte qualunque sia la loro portata questi tentativi non vanno al di là delle frontiere del pragmatismo
Persone sono queste le due idee forza che si vengono ugualmente dagli studi
E dai dibattiti e delle riunioni internazionali di esperti sulla riflessione filosofica sulla pace nel contesto mondiale attuale no che è stata tenuta a Parigi in dicembre mille novecentottantacinque
La
La prima di queste idea e quella di porre l'uomo nella sua totalità dimostrò sia nella sua dimensione spirituale che nelle sue preoccupazioni materiali
No sacro sia nella sua profonda unità che nella sua ricca diversità mai al centro della problematica della pace no in questo senso la nei alla vigilia del mille novecentottantasei Anno internazionale della pace proclamata dall'emersione delle Nazioni Unite
Io ho questa riunione ha messo in evidenza o anche che qualunque sia la molteplicità degli approcci per centrare gli aspetti Teo la BCE pratici della pace pali l'oggetto principale di tutti gli interrogativi deve convergere verso un solo soggetto
L'uomo nella sua globalità indivisibile ecco no
In una parola nella sua umanità omonimo
La invito qua nel momento in cui la messa a punta di armi come la bomba al neutrone che permettono di essa salvaguardare i beni materiali eliminando gli uomini mostra la tranne il pericolo reale di trasformare il pianeta secondo l'espressione dei campi in un cimitero della specie umana no
Era importante di mettere l'accento sulla priorità dell'uomo fino a qualsiasi ricerca sulla pazzia
La compatibile con la seconda idea forza consisteva ad ancorare il più largamente polli possibile
L'insieme delle ricerche sulla pace nel contesto attuale mondiale con dal punto di vista concettuale come dal punto di vista etico etico nazionale l'analisi delle situazioni internazionale regionale concrete
Di non no no trascurare nessuna pista che permette di avanzare
Passo a passo in modo realistico sui Cambini dalla pace no con cioè deve prendere in considerazione tutti i fattori che agiscono direttamente o indirettamente sulla pace nel mondo compie plesso contra addirittura contraddittorio e asimmetrico nel quale viviamo
La diversità dei sistemi sociali culturali mo'lo sviluppo delle C&C e delle tecniche dei mezzi di informazione e di comunicazione proprio i problemi economi sia politici nomi diritti dell'uomo i diritti dei popoli o il diritto allo sviluppo eccetera
In una parola con il sudore della propria fronte bisogna sostenere il nuovo progetto della pace perpetua fare anche se sembra qua oggi utopico talvolta magre
La se nonostante tutto come russo concludo avendo i suoi scritti sul progetto della pace perpetua di Bernard benpensante no questo Progetto arresta senza esecuzione nel tutto fatto lasci non è perché sia un progetto chimerico s'è che gli uomini sono insensati
E che è una follia essere saggi in mezzo ai palazzi ritirato fatti
Non si dirà forse anche qui annotare delle riflessioni ottenute nel no nostra replica nucleare sul concetto militare strategico dell'astio dissuasione attraverso la distruzione mutua assicurata no mio c'è una nazione Destruction inattese
La cui abbreviazione mezzo significa pazzo
Silla che era fornite se la guerra oggi ha cambiato di natura inevitabile mo'diventando inevitabilmente una volta cominciato alla guerra DS Erminio Palermo anche il concetto della pace cambiato è un vecchio
Le preoccupazioni etiche non possono più essere dissociato e dagli sforzi per costruire la pace
No che è ben più che assenza di guerra e il cui concetto sorpassa le frontiere del pragmatismo politico
Poi la pace ha un contenuto positivo no che è l'esigenza di giustizia nei rapporti fra le società
Record di riconoscimento dello dell'uguaglianza e della dignità di tutti i popoli di tutte le culture
Eletto
La pace dunque sinonimi in modo particolare del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e della libera determinazione dei calcoli dello del benessere dell'uomo ed dello sviluppo e dei progressi che potrebbero essere realizzati per sono risolvere certi grandi problemi troppi fronti ai quali si trova l'umanità e fra l'altro i in campo educativo sia antitetico ai culturale che sono dei settori di competenza dell'UNESCO
L'elaborazione ridotto l'elaborazione di una filosofia di un'etica contemporanea universalmente accettabili
è diventata necessaria fermo essa dovrebbe essere potrebbe servire di fondamento alle attività di rinforzo nel momento della pace
Renato facendo appello ad una epistemologia delle ricerche sui fenomeni della pace e della guerra all'essenza filosofica di ciò che è una popolazione stabile ai fondamenti morali delle relazioni pacifiche in tutti i settori
Come pure che confermo alle ricerche
Che sulla pace che si fanno oggi nel mondo generali l'assenza di una testimone Gia generale di studi sulla pace diminuisse alla portata di numerosi tentativi ben intenzionati di ricerca sulla pace tua
L'etica contemporanea deve escludere la guerra come mezzo per risolvere i problemi politici occhielli ed è molto più importante che l'idea della di metterla in modo simbolico fuorilegge
L'idea della pace rinvia all'esigenza di cooperazione da Mila ed amicizia fra gli uomini Dutton queste suppongono la tolleranza reciproco sul piano politico e Hideo oggi Copertino faccia accettazione da parte di ciascuno e della differenza dell'altro no Monfort nel mondo contemporaneo lo scontro dell'ideologia lento all'intolleranza che nei nove deriva tacere farle esagerata dai mass media sono una delle cause principale dell'ostilità fra i popoli no e di conseguenza dei conflitti armati appare
L'affare
Cosa essenziale di disinnescare questi conflitti organizzando un dialogo delle ideologie reparti che Mirri ora fiocco no mostrare al di là delle opposizioni apparenti un comune denominatore della pace sono immobiliare l'esigenza di una pace mondiale suppone che si possa mettere in risalto un tale denominatore che essa che si possa stabilire fra le diverse Dio allora di ideologia una coesistenza positiva e duratura
La tua
La pace deve essere fondata sul riconoscimento dell'unità nella diversità no ed è l'appartenenza di tutti a una stesse umanità raccoglie sulla coesistenza pacifica cioè forme secondo un affitto formula
Proposta proposta da un esperto dell'UNESCO no sulla coesistenza benefica fra sistemi sociali diverse
La
Da qua c'è suppone d'altronde la riduzione degli scarti fra i Paesi poveri paese rinnovi dell'ottimo ai nostri giorni lo sviluppo odierne inteso come una condizione fondamentale della pace
No
La povertà crescente dei paese del Sud costituirsi in se stesse una minaccia permanente per la pace mondiale dello mo'lo sviluppo prodigiosa dei mezzi di comunicazione for trasporto fisico delle persone e dei beni
Oggi
Io il mezzi audiovisivi di comunicazione informatica i mass media eccetera ha reso più sensibili che mai e di conseguenza più intollerabili chi di i squillò gli squilibri Nord Sud Neghelli e le ineguaglianze insopportabile di visioni di vita Monte in un mondo diventato più piccolo che mai il contrasto fra la miseria estrema degli uni
Mourinho fa che alcuni muoiono di fame e l'opulenza in su indizi che rappresenta un insulto e degli altri
è diventato più insopportabile psicologicamente e socialmente costituisse una delle cause fondamentali di tensione e di violenza
Delitti
Come leggo disuguaglianze eccessive fra le categorie agli strati sociali all'interno degli stati conducono Los questo risultato piccolini lo sviluppo prodigiosa dei mezzi di comunicazione e di informazione le rende più insopportabile che mai e di fatto una delle concause essenziali dei conflitti all'interno degli Stati
Conflitti che possano anche a catena mettere in pericolo la pace mondiale
L'idea della pace conduce così all'idea di giustizia sociale e di giustizia internazionale no oggi implica due Ford Proudhon sforzo positive per ridurre le ineguaglianze all'interno degli Stati come a livello mondiale
è il no qua poetessa conduce anche sul piano culturale dopo come l'abbiamo visto acque ma ad una comune umanità e alla stesso valore di quest'idea la chiuderci in modo nonostante lo sforzo dell'assiologica moderna per relativizzare i sistemi dei valori
Ok al rapporto alle epoche alle all'epoca le culture Magni agli individui l'idea d'umanità dunque di unità essenziale della specie Tomb idea di un ugual valore degli uomini attraverso tutte le culture si è molto sviluppata e approfondita nell'epoca moderna
O no
Che la perizia ha osservato che l'apparizione dell'idea di umanità è storicamente legata al progetto di un governo universale M no che sottomette tutti i popoli della terra ad uno stesso Governo a messe qua per non dire autunno lo stesso potere politico comma questo Progetto Accornero è costantemente fallito ma l'idea di umanità non ha cessato di estendersi e di approfondirsi no come l'ha osservato il giurista francese René Jean di Pieri
Al corso della stessa riunione dell'UNESCO questa nozione offesi ha avuto diritto di cittadinanza nel pensiero giuridico contemporaneo
L'umanità ormai riconosciuta come un soggetto come un agente del diritto internazionale che donne a interi settore soprattutto latifondi Marini ma i pianeti e spazi interplanetari vengano riconosciute come facenti parte del patrimonio comune dell'umanità Germania no escludendo da questo punto di vista qualsiasi tentativo di appropriazione da parte di uno stato qualsiasi applicazione del diritto del primo occupante
Conoscere il vecchio progetto di un organo efficace di governo mondiale come fa come un passo verso la pace perpetua è stato disco discusso dagli esperti dello all'UNESCO pur
Quali
C'era in mancanza tuttavia di questa monarchia universale e di lì in di cui sognava
Chi sognava Dante questioni mondiali o di questa federazione mondiale di Stato di cui hanno sognato e dopo di lui tanti altri filosofi il sistema delle Nazioni Unite rappresenta oggi nonostante le sue debolezze le sue lacune
Un quadro indispensabile Bic concertazione ed in conciliazione
Al servizio della pace mondiale Onna
è stato solo legna sottolineato questo dal punto di vista il ruolo insostituibile dell'UNESCO
Oggi il posto dell'UNESCO fra gli altri organi del sistema delle Nazioni Unite è unica l'UNESCO in realtà è la solista in questione la cui vocazione
Rallentò mentre tutte le altre sono anzitutto degli organi di cooperazione tecnica internazionale però per mantenere rinforzare la pace mondiale
Da questo punto di visto la specificità dell'UNESCO che cerchi di costruire la pace sulla ragione l'intelligenza umana universale quattrini e non si non unicamente sulle basi materiali
Ricchissimo no
L'educazione fra l'altro è uno dei mezzi per costruire sulla salvaguardare la pace no Guglielmo tondo insegnamento e nello spirito la separazione no così che l'assegno come pure l'insegnamento dei trovate della dei diritti dell'uomo e dei delitti e dei propri deve a tre l'essere generalizzato
E accompagnarsi sempre con una insegnamento dei doveri corrispondenti no minimo bisogna mettere l'insegnamento servissero alla comprensione interculturale
Del sviluppare nella virtù della tolleranza ed europee diffondere e sviluppare l'informazione sulle malefatte di tutte le forme di guerra sul piano intellettuale messi in evidenza a spenderle vespe depressi sentiva delle diversi aspetti della pace
Attraverso uno studio critico dei mezzi concerti e rappresentazioni teologiche confusione altri sottintesi fu che funzione hanno nei discorsi politici ideologici che fanno ostacolo alla comprensione internazionale e questo è una cosa di spesa indispensabile metafisica bisogna mettere l'accento sul ruolo dei mass media ma che veicolando sfortunatamente dei discorsi i cilindri
Vorrei del genere e chiede al meglio orientati al meglio utilizzati potrebbero costituire al contrario uniscono strumento potente al servizio della pace mondiale
L'Atalanta
Il grande problema in conclusione quello di determinati a realizzare la cultura milioni per la crisi prima di essere militare anzitutto spirituale poiché alla cultura contemporanea nella sua tendenza dominante di sviluppa i conflitti dentro di noi che il sistema educativo e in media possono e devono essere mobilizzare per reagire contro questa tendenza e promuovere i valori umani positivi
Capaci di fondare la concordia e la pace del mondo melting pot fermate dal prossimo grazie per la vostra molte volte attenzione
Ringraziamo signor Bertelli s'ringraziando lui ringraziamo anche l'UNESCO perché sappiamo che non non è in grandi cioè non ha anche dei problemi anche di finanziamenti eccetera proprio perché facendo un certo tipo di politica
Si è venuto a trovare a scontrare con altri tipi di politica e quindi
Bene adesso ho alcuni avvisi
Il primo è questo
Non lo so se sia SS sia da richiamare o meno però vorrei richiamare per quelli che partecipano se per caso si devono ancora iscrivere se si scrivono significa partecipare anche alle spese prima cosa seconda cosa quelle che sono che dormiranno in sacco a pelo non si preoccupino
Che troveranno senz'altro il posto dove andare anzi troveranno la fine quando sarà ora eccetera il camper che li porterà quindi più di così che cosa muove terza cosa che vorrei ricordare queste l'orrido lo ridirò stasera più tardi però vorrei ricordare il potere che domani mattina il convegno continua prima con la messa presieduta dal cardinal Piovanelli voi con la tavola rotonda conclusiva
E la conclusione è meglio di monsignor attacca si chiama Gregoire abitate non Gregoire assaggia secondo quanto è scritto in modo sbagliato in questo in questo dépliant colpa mia e quindi eccetera
Bene questi sono gli avvisi che per adesso dovevo dare
Un altro avviso che don è questo adesso facciamo esattamente dieci minuti di intervallo
Dieci minuti significano dieci minuti per cui io faccio le cinque diciassette diciotto non ho i minuti precisi alle alle cinque e mezzo ci troviamo qui grazie arrivederci
Ci sono delle sedie belle comode
Su cui ci possiamo sedere
Adesso abbiamo
Fino alle sette quando chiuderemo
Una serie di interventi
Io qui ho assegnato alcuni che devono intervenire
Vorrei chiedere se ci sono altri che vogliono intervenire oltre quelli che sanno che sono segnati
Di portare un bigliettino qua sul tavolo
Due cose devo dire prima di ritirare inizio questa seconda parte la prima di carattere tecnico
Mi pare che ci siano fuori se non ci sono chiedo di metterle
Quelle cartoline
Allora ci sono quelle cartoline in cui i i i cinque le cinque associazioni promotrici della campagna contro i mercanti della morte o meglio della campagna
Per una legislazione
Sul che regole ero veramente il commercio delle armi quelle cinque Cartier quelle cartoline che le cinque associazioni propongono di inviare il parlarne al ai parlamentari membri della Commissione esteri della commissione Difesa
Che stanno esaminando la proposta di legge
In cui ci sono ci sono le nostre richieste irrinunciabili
Per cui se qualcuno non avesse ancora mandato quella cartolina cordialmente pregato di mandarla se mai di mandarne anche due tre
Farla mandare alla nonna la zia allo Zio agli amici alle amiche alla fidanzata alle fidanzate ai fidanzati o le fidanzato tutto e per tutto a tutti quali che conoscete
Perché bisogna che facciamo l'hobby
E voi sapete che molto spesso vale di più la parola di un industriale del del del settore delle armi che la parola di mille persone di povera gente comune per cui noi dobbiamo essere più di mille e più di dieci mila più di cento mila più di un milione
Dobbiamo far vedere
Che siamo che c'è una forte pressione pubblica
E allora rilanciamo bisogna rilanciare questa campagna sabato quattro
A Verona verrà verranno distribuite anche lì nel che nell'incontro su dei Beati costruttori di pace
Per anno distribuita anche lì queste cartoline proprio perché dobbiamo rilanciare la pressione sul Parlamento e far vedere che non abbiamo assolutamente disarmato da questo punto di vista
La seconda cosa che vorrei dire proprio per tenere per tenere il il cioè per tenere i tempi e per potere
Arrivare arrivare indenni fino a questa sera
è quello che inviterei quelli che intervengono a intervenire per un massimo di dieci minuti
Stamattina sono stato buono
Oggi pomeriggio non lo sarò
Bene le il primo a cui chiedo di intere che che a cui chiediamo abbiamo ivi chiesto di intervenire Ernesto Olivero del Sermig di Torino
Ernesto non è di Firenze quindi non è che abbia avuto sindaco La Pira però a Torino stanno tentando o stanno vivendo un'esperienza di di pace di Profezia messi in pratica
Ecco allora sentiamo appunto attraverso la sua parola il racconto di questa storia di questa esperienza che va avanti Ernesto Olivero
Sì
Sono molto contento di essere qui raccontarvi un sogno realizzato e vorrei che lo prendeste come una lieta novella un lieto annuncio una bella notizia anche per voi
Tutto comincia quando nel cuore di un uomo inizia un sogno
E se sogni e pulito prima o poi si avvera e se non lo al vero lui ci sarà qualcun altro che lo farà avverare io la chiamo l'ecologia di Dio uno semine un altro l'accoglienza ventuno anni fa quando fondate il Sermig a Torino la mia prima idea era di dare da mangiare agli affamati e mi sono messo in cammino
E mi sono messo in cammino con gli strumenti di vent'anni fa per cui chi voleva impegnarsi si impegnava saltuariamente per i più poveri con campi di lavoro con raccolte stracci e con delle offerte sposati voi abbiamo incontrato la preghiera
E la preghiera sia rivoluzionato tutti
Ci ha fatto capire che dovevamo andare all'essenza delle cose e l'essenza era era la restituzione che credo che abbiamo inventato un po'noi la restituzione che ci ha fatto capire che dovevamo restituirci addio da vivi quindi alla gente da vivi ma con tutto il nostro tempo quindi impegnandoci ventiquattro ore su ventiquattro con tutti i nostri soldi quindi mettendoli veramente in comune
Con tutta la nostra cultura e con tutta la nostra fantasia ecco con questo bagaglio e ci siamo incamminati e dato che se il sogno era vero di dar da mangiare agli affamati abbiamo dovuto per forza incrociare la parola pace
Perché se non sedevamo scegliamo tutti insieme le armi strumenti di lavoro non è possibile dar da mangiare agli affamati e abbiamo capito subito che dovevamo andare all'agente
Alla gente ecco che allora venne inventato ma inventato abbiamo contribuito alle marce della che ha pace abbiamo contribuito a Veglie della pace a migliaia e migliaia in Italia
C'è stato un momento significativo di questo cammino quando circa dieci anni fa cioè durante la Guerra dei sette giorni concerto Giorgio la Pira che non manco conoscevo scusate
Scrisse un articolo sulla Stampa di Torino parlando di un certo Isaiah io andai all'impresa andai a e mediatamente riprendono nella Bibbia e leggendo che il passo sogni ai che sarei stato certamente uno dei primi a costruire ASS ascospore dire qualche cosa veramente a tramutare veramente qualche cosa e questo sogno lo tenni nel cuore
Dopo alcuni anni andai da Paolo sesto per una protesta
Andava a protestare serenamente come mia madre è mia abitudine a protestare perché le chiesero troppo ricca la chiesa era troppo staccato dalla gente
Il Papa mi diede ragione e mi disse che sperava da Torino dal Piemonte terra di santi per una rivoluzione d'amore per un cambiamento perché diceva che le cose che io segnavo le segnava anche lui però faceva fatica a farle capire questi anni
In quel momento mi si piantò nel cuore un desiderio
Torino a Torino c'è una zona che era più brutta la più carica di problemi che si chiama Porta Palazzo dove ci sono gli immigrati io sogna anche la nostra sede avrebbe dovuto essere lì
Combinazioni quella sede in quella zona sono partiti don Bosco il Cottolengo il Cafasso persone che hanno fatto veramente storie sono diventati veramente operatore di pace io tenni questi due questi due desideri nel mio cuore senza averli mai comunicati a nessuno
Dopo due tre anni tu quando i i profughi del Vietnam scappavano
Io andai da Andreotti e che allora era presidente del del consiglio per una protesta un'altra protesta
Andai a parlare a nome di quelle persone che a cui nessuno dava credito perché sembrava impossibile che deve che dal Vietnam si potesse scappare non è che abbiamo aiutato dal nord al sud o dall'Est dall'Ovest senza mai guardare
La loro tre il credo senza guardarsi erano bianche loro ognuno o rossi seri faceva parte di un filone politico o meno
Ci sentivamo carichi di questo e siamo andati da Andreotti
Lire è avvenuto una cosa straordinaria che neanch'io adesso mi spiego neanche adesso mi spiego perché non lo sapevo chiesi ad Andreotti in questo incontro se mi poteva aiutare per un miracolo perché a Torino c'era un arsenale militare e me ne volevamo un pezzo Andreotti quando gli chiesi se mi voleva aiutare per un miracolo fu spiazzato perché in genere i politici si chiedono di piacere
Ecco lui disse di sì da allora inizia una grandissima catena di preghiera che dura cinque anni ogni giorno qualcuno di noi andava a pregare vicino all'Arsenale o alla consolato in un altro posto di Torino a pregare per chiedere al Signore questo miracolo per questo
Aveva iniziato anche la trattativa con il Comune di Torino al quale così ha cercato di aiutarci a parole no poi un altro momento fondamentale fu nell'ottantatré quando venni qui dal vostro vescovo dal vostro Vesco che è veramente un grande vescovo
E fui talmente contento di quell'incontro che dissi mentre andavo a casa era verso aprile dico adesso dobbiamo mettere alle alle corde il signore
Doveva mettere alle corde il signor perché se è per questo miracolo per cui stiamo pregando ci ha messo la prova come costanza percome Costanza abbiamo vinto
E quasi io metto un limite del venti giugno il venti giugno Eva e la festa della Madonna della Consolata Torino perché noi pagavamo la Madonna Della consolata perché ci aiutasse per questo miracolo
Ecco è un miracolo quindi dovremo parlarne dieci ori Conde come enti alla mano e sarebbe veramente una cosa molto interessante il venti giugno arrivò il il documento ufficiale del Comune di Torino che ci dava un pezzo dell'Arsenale però questo pezzo dell'Arsenale
Cosa non scritta è uno scandalo per il Comune di Torino perché volevano fare loro qualche cosa
In questa arsenale e non volevano darcelo assolutamente perché loro sapevano che se noi avremmo avessimo avuto si dice così
Un pezzo dell'asse dall'avremo fatto diventare veramente alla Casa della povera gente e non l'avremmo fatto diventare addentellato di nessun partito politico e di nessun filone allora sì hanno voluto dare il pezzo più scadente il pezzo che avevano già deciso di abbattere perché testuali parole di Novelli fu questo quando lo vedranno diranno di no così noi facciamo bella figura e siamo a posto
Io quando sono andato a vederlo visto con gli occhi del domani una cattedrale
Do subito detto di sì e l'abbiamo preso e siamo entrati il due agosto dell'ottantatré combinazione c'era stato detto il giorno in cui San Francesco d'Assisi aveva iniziato alla Porziuncola quindi avevamo così un buon un ottimo auspicio
Un impresario voleva dieci miliardi
E cinque anni di lavoro per metterlo a posto perché comune ci fece firmare un documento che non ci avrebbe dato una lira
Ne abbiamo fatto un incontro di preghiera con la piccola comunità quindici o sedici avevamo d'agosto abbiamo detto di sì ci siamo incamminati ed è venuta una provvidenza sconvolgente in tre anni sono arrivate più di undici dodici mila giovani da varie parti del mondo a lavorare specialmente il Torino naturalmente abbiamo fatto duecento mila ore di lavoro
E sono venuti come se avessimo fatto già sette miliardi di lavoro tanto per dare un'idea perché l'Arsenale di Torino era talmente lesionato aveva ancora delle lesioni dell'ultima guerra mondiale
Però al di là dei muri che sono stati messi su la cosa più importante che all'Arsenale si è incontrata la gente
Gente diversa che gente diversa gente che non riesce a derogare fuori all'Arsenale ad che abbiamo denominato Casa della speranza e riuscita dal locale a dialogare
E penso che questo sia la la notizia più bella che noi che io vi posso raccontare proprio velocissimamente per stare giustamente nel tempo fissato mi perché credo che quando delle degli uomini si mettono veramente in testa un qualche cosa e nel cuore senza interesse prima o poi ci riusciranno e l'arsenale ne vogliamo che diventi sta diventando prima di tutto un monastero c'era aperto
Dove dei ragazzi e delle ragazze possano venire a pregare in qualsiasi ora del giorno e della notte in cui qualche le persone che sono cariche dei problemi possano avvenire almeno per essere ascoltate perché i poveri e a Torino ce ne sono tantissimi di poveri di miserabili ecco decidono almeno essere ascoltati e né desideriamo che all'Arsenale ci sia questo continua ascolto
Poi c'è stata un'asta Profezia velocissima la prima lettera che è arrivata all'Arsenale quando non avevamo ancora comunicato l'Indirizzo è arrivata dal carcere
Da un carcere speciale di Palmi in cui uno dei più noti brigatisti italiani chi aveva letto dei nostri libri voleva mettersi in comunicazione con noi e noi abbiamo accettato abbiamo accettato perché per quel terrorista era nato proprio a Torino al Balon
Poi ha formato le Brigate Rosse ed è stato il fondatore del dei Nuclei armati proletari io stesso sono andato a casa
A Palmi
In questo caso è speciale e con queste persone abbiamo inventato una una cooperativa e all'Arsenale ci sarà la prima cooperativa in cui i detenuti e liberi faranno una società una cooperativa per evitare anche il terzo mondo quindi il nostro la nostra intuizione iniziale di rifare il Terzo Mondo e recita entrare anche in carcere ed è riuscita che ha un picco involgere anche tutta questa gente
Ecco questo proprio in due parole però all'essenziale aver sentito che avvenuto un miracolo perché questo miracolo può può essere diciamo una buona notizia per ognuno di noi quando è scoraggiato per ognuno di noi quando pensa di pensa di di don riusciti a fare io vivo dalla padre di Agnelli e ho sempre pensato a questo che che come Agnelli ce la mette tutta per i suoi affari noi dobbiamo mettercela tutta con la stessa grinta con la stessa dinamicità con quelli se con cui lui ce la mette per i suoi affari noi dobbiamo le tessere per gli affari degli astri
E con questo vi ringrazio di avermi ascoltato e di avermi invitato
Anche questo è un trabocchetto sentiamo
Vale
Grazie
Dazioni di Amalfi di oggi
Secondo di intervenire Claudio Gentili
Non ve lo presento perché ne ha parlato prima tanto don Tonino e quindi non
Fabrizio
Volevo stare lontano da Melandri ma non ci riesco
Quando abbiamo organizzato questo convegno le cinque associazioni le ACLI di cui io sono responsabile del Progetto Pace mani Tese emissione oggi Pax Christi al Movimento laici dell'America Latina
Molta gente si è chiesta cosa c'entrasse la Pira
Con quello che
Queste cinque organizzazioni avevano fatti insieme finora
E cioè con una campagna che da due anni dura per regolamentare il commercio delle armi
Molta gente ha chiesto qual è il rapporto tra la campagna per ottenere all'Italia una legislazione che ponga fine al triste primato di venditrice di armi di cui gode il nostro Paese e il pensiero e l'opera di la Pira
La risposta è molto semplice
Quindi la scelta che abbiamo fatto queste cinque organizzazioni cattoliche di mettere i piedi nel piatto
Di rendere la pace da discorso astratto fatto concreto e quindi scegliendo un argomento circoscritto preciso piccolo la questione del commercio delle armi
Ci siamo imbattuti in un ostacolo
Incredibilmente Forte qual è questo ostacolo parlando con i politici con i leader dei partiti
E affrontando l'argomento del commercio delle armi vogliamo una legge
Che regolamenti il commercio delle armi che ponga fine a questo scandalo l'Italia che intende armi armi italiane che uccidono in tutto il mondo armi italiani che uccidono nei Paesi del Terzo Mondo
Ci veniva detto noi siamo d'accordo ma questa è un'altra cosa non c'entra niente con la politica
Voi siete degli utopisti ce l'abbiam pensato qui dobbiamo studiare
Se c'è qualcuno
Che ha tentato di rendere la pace una cosa realistica una cosa politica
E tra le figure Hack abbiamo pensato c'è stato subito è quella di Giorgio La Pigna
Una persona che nella sua vita
Ammesso la pace coi piedi nel piatto
Ha reso la pace
Qualcosa di scomodo
Nel mille novecento sessantasei quando la Pira e non era più sindaco di Firenze
Ed era abbastanza solo isolato era stato appena vittima di un brutto scherzo che le aveva fatto il giornale della destra il borghese
La Pira concesso un'intervista al giornale
Degli scout
Italiani strade al sole si chiamava allora e questa intervista crea uno scalpore incredibile l'assistente ecclesiastico degli Scouts
Molti dirigenti degli scout stessi ambienti politici criticarono perché era scomoda l'intervista l'abbia ma cosa aveva detto di così rivoluzionare di così preoccupante la vera in questa intervista tante cose belle ma tra quelle che più interessano ragionamento che stiamo tentando
Di fare insieme qui queste poche parole gli era stato chiesto da che lo intervistava
Tu sei un uomo di pace
Cos'è la pace per te che significa la pace per un cristiano oggi
E la risposta lapidaria di rapire era stata questa
L'unità
E la pace
Ma dei popoli di tutta la terra
Sono il fine spesso che Dio si propone di realizzare nella storia PACS in terra e questo al fine di Dio e questo il fine che delinea in termini estremamente semplici e chiari qual è il piano di Dio sulla storia del mondo la pace
Questa unità è questa pace continuava la Pira
Sono radicati nella natura stessa dell'uomo
Gli uomini e i popoli sono fratelli
Quando stamattina Papisca parlava di una condizione
Del Ligera che ci viene imposta dall'esterno ed una condizioni Renica che fa parte della nostra natura diceva con parole
Gergali qualcosa di profondamente a utenti
Il loro destino quello dei popoli è quello di essere una famiglia che abita una casa comune la terra
E che è avviata verso un comune porto di Garcia e di civiltà
La nostra epoca concludeva la Pira e appunto l'epoca nella quale questa unità
E questa pace
Del genere umano appaiono sempre più chiaramente come l'unico inevitabile fine della storia millenaria del mondo
Ecco allora il senso di questo nostro ritrovarsi insieme
Capovolgere l'assunto di un grande stratega del Settecento il von Clausewitz che voleva la guerra legata indissolubilmente alla politica e la politica legata indissolubilmente alla guerra poi però ad apprendere un testo di un discorso politico o un giornale di partito provate a cambiare alcuni termini e vi accorgerete che sembra di leggere il resoconto di una battaglia ebbene noi vogliamo capovolgere questo assioma e far diventare la politica la scienza l'arte della pace
Come nel tempo che ho a disposizione mi limito a fare due soli esempi
Stamattina Mario Primicerio ci ricordava citando De Castro che le due grandi scoperte dell'epoca moderna sono la bomba atomica e la fame nel mondo
Ebbene le due grandi priorità di un impegno di pace sono il disarmo e lo sviluppo
Se è vero che sono ottocentocinquanta milioni di dollari l'ammontare delle spese militari dello scorso anno
E sono ottocentotrenta milioni di dollari
L'ammontare del debito estero dei Paesi poveri ci accorgiamo ancora una volta come disarmo e sviluppo o con altre parole riarmo
E fame nel mondo
Sono due facce della medesima medaglia e allora fare la pace significa realizzare piccole modeste concrete azioni nella direzione del disarmo nella direzione dello sviluppo
Sul piano
Del commercio delle armi le cinque associazioni che hanno promosso questo convegno non è il caso di dilungarsi
Hanno fatto una scelta precisa ne vogliamo il disarmo ne vogliamo che le fabbriche di armi vengano riconvertite sappiamo che il sentiero di sei è lungo e va percorso a piccoli passi
Sappiamo che la meta è comune dalla meta raggiunta si gode lo stesso panorama ma sappiamo che per raggiungere questa meta ci sono percorsi diversi
Ma abbiamo scelto un percorso faticoso quello dalla politica e dalla mediazione politica del compromesso
Che fa parte della politica cosa abbiamo realizzato in due anni di lotta abbiamo realizzato una legge che ha soltanto stata approvata in sede referente che dovrà essere approvata in sede legislativa
Nei prossimi mesi in cui a differenza del passato finalmente i cittadini italiani potranno sapere dove vendiamo le armi a chi le vendiamo in che quantità
Fino ad oggi nel nostro Paese vige un segreto militare che ci impedisce di conoscere la destinazione all'entità delle armi che vengono da noi prodotte
Non è un risultato da poco
Cosa non abbiamo ottenuto non abbiamo ottenuto che fosse scritto nella legge ma ci batteremo fino in fondo per ottenerlo che è vietato vendere armi italiane a Paesi in guerra tra loro
A Paesi razzisti
A Paesi del Terzo Mondo che hanno bisogno di ben altro che di armi anche se il mercato principale del nostro Paese chi mi rendo ben conto che accettare la logica delle leggi vuol dire venir meno
In una certa misura
All'affermazione apodittica del disarmo tutto e subito ma non sappiamo che chi chiede tutto e subito otterrà niente e mai e sappiamo che la politica la via per ottenere qualcosa
E l'importante per me non stancarci di quello abbiamo ottenute non sentirci tranquilli sul versante dello sviluppo e concludo nove delle ACLI abbiamo
Promosso una campagna
Che riguarda il popolo eritreo una cosa piccola
Ma forse è importante per il metodo oltre che per la cosa in sé abbiamo raccolto dei fondi come tante organizzazioni terso mondi Stefano come anche organizzazioni che sono qui con noi
Ma canta la raccolta di fondi per il popolo eritreo per costruire pozzi e dighe per un popolo che soffre
La fame la siccità abbiamo voluto fare un'azione politica
Lei ritrae a è una Palestina dimenticata
Da venticinque anni popolo eritreo in lotta con il regime etiopico cerca l'indipendenza
Nessuno ne parla perché l'Eritrea e fuori dei grandi Circuit ideologici internazionali tra permessa di importante oltre a dare la solidarietà materiale
Affiancare acque sulla solidarietà politica solidarietà e il tema di fondo anche dell'ultimo incontro di studi che le api hanno tenuto ad Assisi e solidarietà significa capacità di reinventare le ragioni che ci fanno prossimo
A tutti i popoli del mondo se dovessimo semplificare le ragioni che ci spingono a reinventare la solidarietà internazionale penseremo subito all'Atto finale di Helsinki
Sottoscritto da trentacinque Paesi e che regga per l'Italia la firma di Aldo Moro
La solidarietà secondo lo spirito di Helsinki non è un pio desiderio e frutto della cooperazione del negoziato del dialogo
Se la competizione muove il mondo se la concorrenza impeditivi ITA muove il mondo
La solidarietà lo salva
Lo salva dalle logiche impazzite dell'oppressione del dominio lo salva perché moltiplica i motivi per cui gli uomini sono spinti a cooperare sul piano economico sul piano scientifico sul piano culturale
Su quello dei contatti umani
Le divisioni che attraversano il mondo lo diventano insensati se non Suicide di fronte ai drammi che incombono i drammi dell'ecatombe giornaliera per fame
Della temuta e incombente morte nucleare del disastro ecologico delle varie Cernobyl ricchi e poveri tutti i Paesi del mondo sono legati allo stesso destino
Rendere i Paesi emergenti o emarginati un polo di sviluppo il terzo polo di sviluppo mondiale è un interesse planetario perché una inondazione di miseria
Può travolgere il mondo di del benessere e le sue barriere
Una via diversa da una intesa globale non esiste
La solidarietà e la via obbligata per lo sviluppo e per il progresso del pianeta
è tempo di far rinascere lo spirito di la Pira direi lo spirito francescano della fratellanza universale della Civiltà dell'Universale e tempo di restituire ai popoli il senso le parole di la Pira citate all'inizio del mio intervento dell'unità
Del pianeta
La consapevolezza del valore dell'essere fratelli
Per poter costruire un mondo più libero più sereno più umano capace di interrompere la spirale dell'odio terroristico delle rappresaglie sanguinarie del riarmo dell'opulenza del razzismo grazie
Grazie a Claudio cui censurò l'applauso perché è stato troppo lungo
Dò la parola a don Carlo Zaccaro
Il quale non c'è allora Rodolfo Doni
Rodolfo Doni ha appena pubblicato un libro sulla pira io ne ho scritti molti libri purtroppo e la tirannia influenzato profondamente fin dal mio inizio
Ma prima di dedicare due minuti a questa affermazione credo che sia bene meglio inserirsi nel discorso che precedentemente
Ma l'amico e ne ha parlato prima di me ha fatto e cioè che c'entra
La tira con la pace
Come e attuale estinto perché e attuale straordinariamente attuale la Pira qual è la cultura in definitiva della pace che la fila ci proponeva e sulla quale è un grande
Piacere ho sentito anche i più giovani in definitiva si ispirerà o fanno riferimento
Beh che bisogna tirare fuori e Machiavelli
La realtà effettuale vedete cioè se l'affermazione che latina faceva e che poco fa oppure è stato fatto anche la storia
Di oggi è a una svolta e marcia verso la pace è un'affermazione teorica gratuita ossea dei riscontri invece nella storia di oggi se la realtà effettuale cioè di cui Machiavelli parlava di grande antagonista per molti punti di di latina del suo pensiero
Ci dimostra che in realtà
Il cammino della storia umana che portata avanti da Dio la storia collettiva come la storia singola tutto considerato ci dimostra che marcia verso la pace il mondo marcia verso l'unità oggi una delle affermazioni di Machiavelli era che i profeti armati se ben ricordo i profeti armati di In sono i profeti disarmati rovinato
Bisognava dunque armarsi in definitiva per se volevamo qui dare la storia del mondo
Bene la storia di oggi agli osservatori più più più pratici razionali faccio appello alla razionalità in questo momento perché secondo me è la figlia che deve essere ancora profondamente scorretto perché badate voi giovani e molto è un personaggio molto complessa molto difficile ha molti aspetti un ricavarne una sintesi è straordinariamente difficile
Il la storia la storia di oggi ci dimostra che tutto sommato
Anche chi armato non vince Reagan nel Gorbaciov offre se è vero come è vero che il questi due potente potenti uomini del mondo
Sono messi in crisi a un certo momento dai venti
Apparentemente realmente minori come lo scoppio di una centrale nucleare o come il terrorismo
Ci si dimostra che tutto sommato a parte la lo la impossibilità di una guerra che oggi si rivela
Ci sia molta come in realtà non basta essere amati per vincere per guidare la stava questo un'osservazione la seconda osservazione questa che il mondo sta marciando realmente come diceva la pila verso l'unità presso la propria unificazione il progresso scientifico
E tante altre cose ci porta verso l'unificazione
Basti pensare a alla televisione a a certi momenti in cui Luca quasi l'umanità intera vibra con lo stesso cuore sono sia pure per una partita di calcio
Solo dei momenti straordinari va dato il pensiero cicoria Teilhard de Chardin che ha ebbe questa grande visione dell'unificazione finale del del genere umano
L'umanità quindi è costretta la la la la Sapienza oserei dire la furbizia di Dio
Ha messo in condizione l'uomo di oggi di non poter fare più la guerra
E nello stesso tempo la fatica dell'uomo creato creativo la scienza l'arte eccetera tende al progresso all'unificazione del genere umano il male diceva alterate Ciad proprio oggi il male nella storia male storico ciò che o si oppone a questa processi di unificazione per raggiungere il sì degli amori attraverso il qua che è poi quello secondo la visione tomistica
Di che Dio ha assegnato al cammino del clan
Quindi è il pensiero di dati a è straordinariamente attuale per questo motivo che si radica nella realtà della storia di oggi qual era un sogno
Lei non è neanche soltanto fondato per il noi credenti nessun quell'affermazione che di nuovo ripeteva Primicerio stamattina
Se è vero che il Cristo risorto anche noi li sosterremo risorge avevo le cose di sorgeranno e quindi non si può pensare che la storia si un accadimento di eventi casuali
Che condiziona Longo Roma è qualche cosa che è guidato in definitiva sia pure nella linea del bene consentendo l'avanzamento dell'Aja il bene che nel male armati come diceva matite
Ecco questa mi sembra essere
Un tentativo diciamo così da parte mia di di completamento del discorso in ordine alle precedente discorso al pensiero che ha guidato la Costituzione di questo convegno e viatico quei due minuti precedenti per dire che io con un grande disagio mi trovo a parlare in questa sala insieme ad una grande soddisfazione Caro Graziano Zoni ce ne sono a te gli altri amici straordinariamente riconoscente ma anche a un grande disagio perché questo convegno e tutto ciò che l'attività significa in Firenze
E ciò che significa Firenze per la tira perché se c'è stato un momento nella storia del nostro Paese nella storia di Firenze e degli ultimi cinquant'anni in cui Firenze avuto veramente un senso e un ruolo per l'Italia e per il mondo è stato lati i periodi La Pira
Il la Pira a sarebbe dovuto forse questo stesso convegno o comunque idealmente almeno amplificarsi a tutta la città nel più solenne
Né l'assessore né casa che era la casa di la Pira che è Palazzo Vecchio ma durante l'anno della cultura qualche cosa di più ancora si sarebbe dovuto fare non contro non tanto per celebrare queste figure che è stato giustamente detto
Non appartengono a a al passato ma appartengono al futuro ma proprio perché appartengono al futuro perché se vogliamo rendere un ruolo vero a questa città
E un un significato e una prospettiva profonda per le il dialogo oltre che per l'identità i due termini sui quali profondamente il pentito in siero la di la Pira e in definitiva il il nostro esistere non soltanto di cristiani diceva l'intima italiani di uomini identità e dialogo da questi i due poli che debbono realizzarsi in sintesi
Se vogliamo i fatti e che tutto ciò avvenga bisogna non non c'è altro pensiero per questo che abbiamo detto al di fuori del quale ci solo questa serie di di Simba di sbandamenti cioè c'è il si può fare una serie di manifestazioni ma non si crea il furto
Giorgio Giovannoni intanto vorrei invitare se qualcun altro vuole intervenire a dare il nome
E nel frattempo dato che Toni ha pubblicato un libro sulla pira avvisare che fuori ci sono dei libri che però non li possiamo vendere dato che siamo in un museo basta solamente ordinarli arriveranno spediti a casa
Allora
Ma Melandri CDC mi dice sei invitato a parlare io mi sento sollecitato a parlare
Se fosse per gusto mio i di lei carissimi amici le mie più belle parole sono il silenzio
Però non è non si può fare oltretutto mi trovo qui
Che cosa posso aggiungere è quello perché sa parlare evento ma parlare e dire qualcosa è più difficile
Allora che cosa posso aggiungere a quello che gelate del resto è stato detto
Io sono convinto nelle diversi convegni che sono stati fatti
Che la forza medio
Quella di portare davanti all'interlocutori quello che è stato il messaggio di la Pira cioè quando Primicerio ma ha voluto citare la forza dell'ormai facciamo monta riveste citazione quando se ne parlava diciamo così la ricerca di sintesi anche perché non si deve annoiare consisteva proprio nell'individuare la quella che la Pira stesse chiamava la tesi di Firenze cioè quello che era il Messaggero
E che Primicerio direi con mani in maniera ottima a stamani delineato al su questo non posso dire nulla è già stato detto bene
Ma questo perché primo perché perché il messaggio di la Pira non era a villa Piva per La Pira cioè la vita non facevamo il mai nulla anzi direi era una colossale fatica lei lavorazione del pensiero per La Pira stesso
Siamo sinceri anche perché distava vinto proprio era una colossale fatica
Però il messaggio la tesi fiorentina è stata l'oggetto dei tutta la sua azione
E convegni della pace e civiltà cristiana che costa non sono stati se non il Concilio delle nazioni
E non esagero se dico prefigurazione del Concilio semi seminagione del Concilio
Concilio delle nazioni cristiane per dare loro il messaggio del passaggio dell'epoca
E come l'uomo del re vivere cioè intendo dire dedicare la sua vita per interpretare i segni dei tempi dei mutamenti che sono storici e per l'adeguamento della vita quindi storica al piano di Pio della storia è stato più volte richiamato quindi non mi soffermo
Ma se questo è stato l'oggetto di la Pira costante
In tutti i convegni pace Civita cristiano detto colloqui mediterranei identica cosa
Lanciare non solo ai cristiani
Mai credenti delle tre religioni monoteistiche che avevano nel meno Abramo il loro nonno comune come la Pira diceva
E che devono essere uguali portatori dell'argomento rinnovamento della civiltà
Ed essere seminatori nella storia della umanità di queste tra finalità
Comune a tutti credenti unità del la chiesa unità pelle chiese unità del genere umano
Inevitabile incontrovertibile malgrado le ha se che spari sono anch'esse che durano dieci anni ma non importa Leanza e della storia
Quindi
Questo è il messaggio fondamentale perché come diceva giustamente la pila noi non siamo compratori noi siamo venditori gratuiti cioè noi portiamo la nostra stoffa
E noi diamo qualcosa non andiamo a cercare siamo portatori di un messaggio ai cristiani ai credenti agli uomini di buona volontà
Allora questo pedigree siccome tante insidie ma allora che fare beh ragazzi intanto la fatica più colossale l'ha fatta la via perché che fare facciamoci pure noi portatori di questo messaggio se ci si crede
Secondo punto
Sei minuti
Allora secondo punto dunque tutta questa elaborazione di pensiero
Che poi aveva una sua scala preghiera
Riflessione sperimentazione azione qualsiasi cosa il professore faceva era questa l'arco della dei passaggi dal dalla individuazione dalla ricerca sia di pensiero sia di azione sanare un conflitto come
Qualcosa ma troppo spesso questo qualcosa
Rovinato corrotto diciamo pure perché dentro a questo cesto dei roba di merci da vendere ci sono interessi soggettivi e qui si rovina tutto
Perché quando siamo portatori per L'Unità del genere umano e quindi l'unione dei in qualsiasi cosa piccola o grande bisogna togliere dal cesto i nostri interessi personali
Ho il gruppo di ideologia Otis io dirò personale non riferiti soltanto alla persona
E metterci dentro invece la sofferenza che costa fare questo lavoro
E metterci dentro invece la
La ricerca della giustizia la ricerca comune del bene comune
Questa
Quindi la seconda fatica quelle quella della riflessione
Quella della sperimentazione ciò che cosa significa
Il mio pensiero è talmente oggettivo da sperimentarlo con Tizio per esempio faccio nelle si doveva andare che se io non sono in Egitto
Quarantennale ormai conflitto arabo-israeliano
Allora per parlare condannasse in maniera efficace non bastava solo la riflessione oggettiva non bastava soltanto
La ricerca del contesto entro il quale ci si muoveva
Ma doveva esserci anche una sperimentazione che cosa significa significava verificare se il messaggio che noi portavamo e se la l'azione che noi indicavamo era giusta era calata nel momento storico preciso era sostanzialmente efficace perché se no lavorare inutilmente neanche la fila ci stava
Terzo
Punto l'azione ora se noi vogliamo essere ugualmente sperimentatori non esiste una cosa pensata dalla fila che non abbia una sua conseguente azione sennò nemmeno vale la pena di pensare quando lui comprava i libri
Sentiva poco sia appeso sfogliava l'indice
E diceva ma sì forse venti pagine su mettiamo docenti cinquanta vale la pena di leggere
Questo perché perché perché io il pensiero una una diciamo così una come si può dire
O una inutilità
L'intellettualismo che che mi scrivi perché senza occhiali manca poco nell'intera integralismo anzi è quasi salvo veri dell'intellettualismo fine a se stesso
Gusto
Della cultura si è semplicemente sapere che cosa lo Caffi cosa serve anche la cultura deve essere una elaborazione per dare non per sapere sapere che l'unico sapere è quello
Sapere se siamo o non siamo portatori di un messaggio Come in cielo così in terra cioè se siamo della nostra condotta di vita vicini al Pio
E questo mi dà l'occasione ormai cadente lista parole per dire c'è una cosa che proprio non capisco io non non è per polemica proprio non capisco di avere un senso della parola
Quando si dice La Pira solo ma non l'ho mai visto questo rapida sono io ho sempre visto un uomo gioioso pur nella sofferenza perché si sa le cose di questo mondo
Che cosa comportano se sono oggettivamente vissute comportano una necessaria sofferenza ma essendo le cose di questo mondo erano accettate
Io non visto racconta perché manca poco tempo ma diciamoci la verità le ristampe e ci siamo fatti alle spalle dei grandi della terra ora io mi scuso non voglio essere irriverente ma succede così
Si andava da x non facciamo nomi vedi quello è un omino perché perché magari poneva problemi che sono che le per lui erano essenziali in sotto forma secondaria
Li intrecci Lint riti diciamo così che fanno la politica per Luis fondamentali allora per quanto fosse capo di Stato quello uno meno la solitudine Vera è quella che è la pila stesso ricercava che cosa era la sua solitudine la sua ricchezza
Cioè la sua vocazione la pena non aveva interessi soggettivi niente
Ma se aveva un busto una gioia di vivere un desiderio personale era quello della contemplazione
La contemplazione era il momento di libertà che prendeva per se stesso
Ma quante volte in mezzo ai convegni di grandissime vergine ricevevo la solita gomitata Ninì dimmi quando si passa a domando la parola perché io voi in camera a leggere il breviario
Prodi
Quindi questa solitudine di capitale sì poi si intende abbandonato da tutti va be'ma questo lo sapeva anche lui
Chiaro umano e chi si meraviglia non capisco perché ci si debba meravigliare di la Pira che quando uno si va con il marinaio quando uno è vincente tutti Livorno hanno dietro quando uno è perdente tutti cercano discostarsi lo ma questo è più che naturale
E lui ne era perfettamente consapevole lo dico perché non vorrei mi piacerebbe che venisse un giorno nel processo di pianificazione fatto santo ma sinceramente mi dispiacerebbe veramente tanto se fosse un santo noioso considerata un santo noioso
Solo emaciato perché vi confesso che non ho mai visto tanta gioia di vivere
E tanta semplicità quanto incruento questa persona ringrazio
Mi ero dimenticato di dirvi che a giorni Giovannoni è stato chiamiamolo così il ministro degli esteri di rapire col giusto per
Bene avverso la parola al signor Bückler del comitato cittadino per la pace
Mi scuserete solamente essere solamente un annuncio che vi faccio sperando che siano presenti diversi fiorentini
Io rappresento un comitato Cittadini per la pace di recente costituzione a Campi Bisenzio
Di voglio informare che venderti il prossimo alle ore ventuno nella sala consigliare del tre D Campi Bisenzio
Ci sarà un incontro con due parlamentari
Proprio su quell'argomento che ci interessa un volto l'argomento la nuova legge che sito fra per varare speriamo fra non molto sulla regolamentazione per il commercio delle armi io mi auguro che qualcuno venti noi qui presente venga che ci sia che possiamo dimostrare che veramente ci sono esistono questi principi per la pace questi sacerdoti della pace questi martedì Pepe pervennero a testimoniare perché mi sembra molto giusto più quel che ti dice il Papato e Melandri che scritto non dobbiamo stare tranquilli adesso che in questa fase per le lavorazioni intermedie cerca nemmeno mi pare che ci voglia ancora molta pressione su questi politici non solo mentre per il rispetto dei dei tempi di tempi decenti per l'approvazione del circa ma anche per per vedete se si riesce ad avere qualche miglioramento abbiamo saputo che finalmente sembra almeno parzialmente perché non mi sembra del tutto
Si è tolto il segreto forse in parte cioè comunque ci sono troppe cose che non vanno ancora non c'è nessuna garanzia che ne vengono prodotti meno armi né né non è garanzia che che non vengono usati per uccidere come sono stati usati finora né né né nelle guerre che Saipem il monte in questo momento Iran Iraq un esempio grazie
Io non ho nessun altro che si che c'è iscritto d'intervenire però se c'è ancora Claudio ci sei ecco io ti vorrei chiedere di in cinque minuti di fare il punto sulla sull'attuale situazione della legge sul commercio delle armi e quali sono dato che il comitato organizzatore di questo convegno
Appunto parte dalla da una dalla richiesta di una legislazione sul commercio delle armi quali sono i punti che noi contestiamo l'attuale situazione e le richieste che facciamo poi farlo in cinque minuti
Molto brevemente perché sono molto rispettoso del grado di stanchezza che ciascuno deve accumulato la situazione attualmente queste mai abbiamo cominciato due anni fa
Due anni fa non non esisteva ancora un'iniziativa governativa su quest'argomento vale a dire esistevano varie proposte di legge di vari partiti
Dal mille novecentosettantasette da quando ci fu la prima la prima proposta di legge firmata da Accame poteri Miani
Fracanzani ed altri cioè da persone di partiti diversi queste leggi che miravano a regolamentare il commercio delle armi hanno tutte subito una esito l'insabbiamento
Nel maggio dello scorso anno Spadolini ha proposto una legge in questa lei che c'erano delle cose veramente inaccettabili tra queste una di quelle che hanno gli ha fatto saltare veramente
Diciamo i nervi
Era che all'articolo cinque si enucleato mano quali erano gli oggetti
Di questa legge e tra le armi regolamentare da questa legge c'era scritto armi nucleari armi chimiche armi batteriologiche quasi che il nostro Paese riconoscesse pur avendo firmato
Il Trattato di non proliferazione nucleare di regolamentare queste armi naturalmente era soltanto il cinismo
Di una politica commerciale italiana che
Vede armi chimiche batteriologiche italiane usate tranquillamente dall'Iran o dall'Iraq ha duramente metterlo in una legge sarebbe stato aberrante noi abbiam ottenuto qualche cosa sono state fatte tre formulazioni a distanza di quattro mesi quattro mesi quattro mesi l'ultima formulazione è stata approvata
Del mille novecentottanta sedi quest'anno approvata in quale forma provata in sede reference niente
A questo punto si tratta di decidere se andare in aula quindi discutere la legge in Parlamento e l'articolato del testo finora approvato dalla maggioranza evidentemente o se
Concludere l'iter legislativo in commissione con i poteri che alla Commissione vengono offerti e cioè una legge che viene approvata dalla commissione Difesa Esteri congiunte in sede legislativa Nadia ha chiesto la pubblicità c'abbiamo chiesto parlando l'onorevole Iotti Presidente della Camera che c'ha assicurato il suo impegno che pure essendo la legge discussa e approvata in commissione ci fosse la possibilità di riprese televisive della presenza di Gio una lista la cosa c'è stata accordata l'iter della sede legislativa dovrebbe cominciare tra qualche settimana prima di passare dalla fase
Referente alla fase legislativa la commissione difese s che ha dovuto chiedere il parere delle commissioni Affari costituzionali Bilancio e non mi ricordo quale altra Commissione pareri necessari per arrivare in sede negli
Ora quali sono i problemi più scottanti all'articolo sedici noi abbiamo ottenuto un risultato grosso cioè il preside
Il Consiglio informa annualmente il Parlamento dei dati statistici quindi sull'entità
Del commercio delle armi italiane la destinazione delle nostre armi
Ci sono tre Tyco lì l'articolo dodici l'articolo quattordici e un altro articolo in cui permane la dizione segreto permane la dizione segreto con riferimento ad una legge fascista
Del mille novecentoquarantuno sono tre articoli in cui si dice che per esempio per visite di Fabbrica Italia anni da parte di delegazioni esteri è previsto il segreto per particolari tipi di armamento è previsto il segreto e via di questo passo ne abbiamo chiesto che questi tre articoli il riferimento alla legge del mille novecentoquarantuno venisse tolto
Anche qui alcuni partiti hanno detto siamo d'accordo alcuni alter-ego siamo in disaccordo la nostra pressione è stata fatta sul tuo
Ti l'insieme dei partiti dell'arco costituzionale bisogna dire che questa legge nata da un accordo sostanzialmente tra la DC e partitore pur dicano con l'assenza del partito socialista nei lavori della Commissione con l'opposizione su alcuni punti del Partito comunista con l'accordo del PC su altri punti e con un'opposizione decisa dei radicali e della dovessero e dare della sinistra
Dipendente cosa si può ottenere in fase legislativa cosa cosa puntiamo noi e su cosa bisogna battere sui parlamentari cosa bisogna chiedere ai parlamentari nelle si
Gore sedi locali bisogna chiedere che nell'articolo uno di questa legge venga detto chiaramente adesso ha detto implicitamente c'è scritto che l'Italia rinuncia
A a vendere armi a paesi
In contrasto con la sicurezza nazionali
E che siano soci soggette a sanzioni da parte delle Nazioni Unite sanzione totale non parziale alle la cosa che ci interessa è che si dica perché ci sembra strano che si abbia pudore a dire una cosa così scontata che l'Italia non vende armi a paesi che sono in guerra
Siamo stati anche molto precisi ne chiediamo che venga scritto che l'Italia non vende armi a paesi ove sia impreparazione o in atto un conflitto armato esclusi casi contemplati dall'articolo ci in quanto uno cinquantadue del bello solo delle Nazioni Unite cioè in quei casi di guerra di aggressione eccetera eccetera dove è evidente che per un Paese che deve difendersi da una guerra di aggressione la politica italiana
Né con Prodi né alleato l'la l'obbliga debba vendere armi ma in casi di paese che aggrediscono ne vendiamo armi all'Iran e l'Iraq vendiamo armi in Libano abbiamo venduto armi alla Libia abbiamo riempito Gheddafi di armi italiane che poi ci restituisce allora nelle nostre isole
Seconda cosa chiediamo che sia detto chiaramente l'Italia non vende armi a paesi che scelgano l'apartheid vedi il Sudafrica e i suoi sappiamo che merce delle armi tra Italia e Sudafrica Ezio lentissimo nel settantanove apporto Talamone son partite delle navi da Porto Damone la cosa è stata denunciata
Da un a tribunale di Copenaghen non da un tribunale italiano perché in Italia non esiste una legge che ci garantisca l'ora un commerciante Aliani fa partire armi da Porto Talamoni armi italiane arrivano insondabili che viene punito dal suo paese ma in Italia questa cosa si sa soltanto perché qualcuno dà da leggere gli atti di questo processo di governo e quindi seconda o terza cosa abbiamo tenuto risultato molto grosso l'onorevole portata Dino ha presentato un emendamento in cui si dice che l'Italia non può vendere a mi a Paesi destinatari dell'aiuto pubblico allo sviluppo cioè a quegli stessi Paesi a cui noi diamo i soldi per aiutarli a non morire di fame non possiamo vendere armi perché è assurdo che l'Italia di a mille novecento miliardi
In diciotto mesi di solidarietà con il Terzo Mondo si riprenda in tre anni dieci mila cinquecento miliardi di export di armi però qualcuno crede che mille novecento miglia dal Terzo mondo siano troppi quando ci riprendiamo moltiplicati per dieci attraverso le avete ska
Da rosso che ci siano dei paesi dove le oligarchie mantengono ancora in condizioni di maggiore povertà e miseria la propria popolazione per una politica ossessivamente difensiva nel migliore dei casi o pervicacemente offensivi e allora noi vogliamo che questo non ci sia onorevole porta da Lino ha presentato questo emendamento che non ci soddisfa del tutto perché c'è scritto possono e non devono cioè Italia può smettere di dare aiuti non c'è che tu devi smettere di dare il via a quei Paesi eccetera eccetera e ne chiediamo che questo sia chiaro bottiglia un articolo molto limpido ai Paesi del Terzo Mondo a cui noi diamo aiuti alimentari non possiamo vendere Mezzaroma o hanno o pane ci sarebbero altre cose piccoline la stanchezza credo che sia rilevante noi sui nostri giornali sull'azione sociale su missione oggi e su Mani tese in particolare riportiamo regolarmente anch'attraverso interviste l'andamento delle trattative abbiamo ha bisogno di un impegno corale un impegno maggiore di una ripresa di iniziativa su queste cose perché tra adesso alla fine dell'anno si giocherà la partita decisiva
Grazie a Claudio
Concludere la serata vorrei ricordare allora domani mattina alle nove e trenta precise per cui per dire alle nove e trenta
Precise sono le nove e quindici ci si trova alla Santa Messa naturalmente per chi vuol venire domani e domenica a
Presieduta dal cardinale Piovanelli alla Badia Fiorentina in via del proconsole di fronte al Bargello per me è come se parlassi arabo comunque basta informarsi
Ecco comunque Badia Fiorentina via del proconsole di fronte al Bargello ore nove e trenta alle dieci e trenta ci sarà la tavola rotonda con con intitolata intitolata appunto cioè il la la Pira interpella la politica ci sarà un dibattito tra Graziano Ausoni presidente di Mani Tese Domenico Rosati presidente delle ACLI ed esponenti di partito i politici concluderà monsignor Grégoire abitate che ringraziamo fra l'altro della sua presenza qui però vorrei presentare già metropolita di Beirut il quale ci sparerà di pace speranza fu
Amici col sacco a pelo per favore si rivolgano l'in portineria che qualcuno spiegherà loro dove devono andare buona serata a tutti