Guerra in Iraq - comizio di Massimo D'Alema, organizzato dai Democratici di Sinistra (presso piazza Giacomo Matteotti)

E
Cari compagni
Cari amici
Sono ormai undici giorni che una guerra criminale illegittima il responsabile è iniziata
Una guerra che ha già causato centinaia di vittime innocenti
Una guerra che sta provocando una catastrofe umanitaria di dimensioni apocalittiche
Contro questa guerra più di cento milioni di persone nel mondo si sono mobilitate
Quella che il New York Times ha chiamato la seconda potenza mondiale l'opinione pubblica internazionale è scesa in piazza
Dando vita al più grande movimento per la pace che la storia abbia mai conosciuto
Non è bastato ad evitare la follia della guerra
Troppo grande era la posta in gioco
Il controllo delle risorse energetica del petrolio iracheno ma soprattutto la definizione di un nuovo ordine mondiale mirata a salvaguardare gli interessi e privilegi occidentali di fronte all'affermazione di nuove potenze economiche
Colpisci e terrorizza
Questo è il nome che gli strateghi militari hanno dato la campagna di bombardamenti sul territorio era che no
Sì ma terrorizza chi forse il regime forse stata musei in
No sono i bambini le donne gli anziani le vittime inermi delle bombe che chiamano intelligenti
Allora chiamiamo le cose col loro nome se terrorismo e ogni atto volto ad incutere terrore nelle popolazioni civili allora questa guerra è essa stessa un atto di terrorismo internazionale e contro questa guerra occorre continuare a mobilitarsi per chiedere con voce sempre più forte l'immediato cessate il fuoco
Per permettere l'arrivo degli aiuti umanitari per restituire all'all'ONU il ruolo che le spetta nella soluzione pacifica delle controversie internazionali
Contro questa guerra continueranno a mobilitarsi i giovani che sono stati in questi mezzi e continuano ad essere oggi i protagonisti di un movimento straordinario trasversale spontaneo una nuova generazione si è affacciata con forza sullo scenario politico
Ponendo le del delle domande alle quali la politica se vorrà esserne reale interprete dovrà rispondere con chiarezza e coerenza
Con atti sostanziali volti a radicare una cultura di una pratica di pace già affermata la nostra Costituzione nell'ordinamento nazionale elevata nascente Costituzione europea
Ma anche come singoli cittadini possiamo porci alla guerra con atti concreti
Che vadano oltre la semplice per quanto fondamentale testimonianza cominciamo per esempio tutti a togliere la guerra dalla nostra esperienza rifiutando l'acquisto di prodotti di aziende che sostengono la politica bellicista angloamericana
In fondo alla piazza trovate il banchetto della Sinistra giovanile in cui diamo dei volantini
In cui ci sono i nomi dell'azienda dei prodotti che sostengono appunto la politica del governo Bush
So che può sembrare forse persino cinico in questo momento drammatico volgere il pensiero a problemi la cui importanza non è nemmeno lontanamente comparabile la drammaticità di questi giorni di guerra
Ma dobbiamo essere in grado di vedere e combattere anche qui in casa nostra le logiche che portata alle estreme conseguenze sfociano nella follia della guerra logiche di ingiustizia di prevaricazione del più forte sul più debole
Del più ricco sul più povero
Su queste logiche è fondata l'azione politica del governo Berlusconi che punta a distruggere lo Stato sociale a partire dallo smantellamento della scuola pubblica per assicura assicurare cultura e formazione solo alle fasce più ricche della società
Condannando tutti gli altri ad un'esistenza di precariato in un mercato del lavoro che vuole rendere competitivo smantellando diritti essenziali
Su queste logiche è fondata l'iniziativa della giunta Biasotti
Che con la legge sul buono scuola penalizza discrimina la scuola pubblica a tutto vantaggio di quella privata
Finanziando con i soldi della collettività famiglie che si trovano in situazioni economiche assai più vantaggioso di molte altre che però hanno scelto la scuola pubblica e che di conseguenza sono state tagliate fuori da ogni tipo di finanziamento
Abbiamo la possibilità di fermare questo progetto
Il ventisette aprile si voterà al referendum regionale per cancellare quella legge vergognosa la legge sui buoni scuola
è un'opportunità irripetibile
Per riaffermare la centralità della scuola pubblica la scuola di tutti e per tutti per opporsi al disegno di smantellamento dello Stato sociale portato avanti dalla destra
Per riportare in primo piano i temi della scuola e della formazione e dare forma un progetto partecipato sul diritto allo studio
Dobbiamo e possiamo farcela nonostante lo scandaloso boicottaggio praticato dalla destra a partire dalla scelta della data e dall'indecente invito al non voto da parte dello stesso Biasotti lavoriamo per fare andare tutti a votare e votare sì domenica ventisette aprile per trasformare quella giornata in una giornata di festa
Con l'impegno di tutti ce la faremo grazie
Ora segretario provinciale dei Democratici di sinistra Mario Tullo
Care compagne e cari compagni teniamo a questa nostra manifestazione nella stessa piazza in cui in meno di un anno fa festeggiamo la vittoria di Beppe pericolo di Sandro Repetto
Nel sino di noi avrebbe immaginato
Di ritrovarsi un anno dopo in questa piazza con lo stato d'animo che ci attraversa da ormai quindici giorni
Nessuno di noi avrebbe immaginato di ritrovarsi in questa piazza
A manifestare contro la guerra che rischia di compromettere non solo un'aria importante e complicata come quella del mezzo del Medioriente ma di complicare anche altri equilibri sulla sfera del nostro pianeta
Siamo in questa piazza come siamo stati nei giorni passati in piazza De Ferrari le nostre vie del centro nelle nostre vie dei quartieri in questi mesi si sono svolte tante manifestazioni
Che chiedevano con forza che auspicavano che questa guerra non avesse inizio perché non aveva senso manifestazioni che contano continuato in questi giorni che continueranno fino a quando essa non cesserà
Una guerra assurda l'abbiamo definita insensata sbagliata illegittima che rischia di alimentare maggiormente il fenomeno terroristico per cui ufficialmente è stata dichiarata il mondo dopo questa guerra non sarà più sicuro ma sarà meno sicuro
Non c'è nessuno tra colori di chi come noi in questi mesi si è mobilitato
Contro la scelta del presidente Bush non c'è nessun appunto che non voglia riconoscere il pericolo rappresentato dagli azioni era la potenzialità del terrorismo internazionale
Così è stato fin dopo l'undici settembre quel maledetti Issime tragico undici settembre in cui siamo andati in queste piazze in piazza De Ferrari con le nostre bandiere
In tanti per sostenere con forza no al terrorismo ed essere vicini al popolo americano questa guerra ha contribuito
A quei il presidente Bush ha contribuito ha fatto sì che in qualche maniera oggi anche quelle mento di solidarietà con il popolo americano sia venuto meno forte invece di quello ce ne ha bisogno
Così come voce alta si è alzata in queste settimane anche quella dell'associazione delle vittime
Delle due Torri la FIOM socio azione dei vitigni delle familiari colpiti duramente da quel tragico
Azione terroristica ebbene anche lì sono usata usate parole che dicevano al loro presidente che facciamo con più forza faccia la propria parte la politica che non si intervenga militarmente invece non si è voluto ascoltare quel movimento di cui parlava prima anche Federico
Non si ha scelto una strada politica non si è scelto di mettere in campo
Azioni coming Winteler jeans che di cui si sente invece il bisogno per affrontare le questioni del terrorismo e per risolvere con la forza la politica soprattutto alcune questioni ormai risolte da troppo tempo a partire dalla questione palestinese
Siamo stati convinti
E siamo convinti della necessità di ridare al popolo iracheno libertà dal regime di chissà danno attraversa un momento forte di opinione pubblica
Una quella comunque sbagliata quella che è in atto perché fuori dal contesto delle Nazioni Unite che ha interrotto un lavoro importante faticoso che le Nazioni Unite avevano conseguito c'è il lavoro degli ispettori che stava iniziando a dare i primi risultati i primi atti concreti di un disarmato da tutti auspicato
Una guerra Bellante perché pensata come carattere di guerra preventiva di guerra continua oggi contro l'Iraq domani non si sa contro chi
Che è resa più fragile la convivenza di una porta del mondo così fortemente compromessa appunto da conflitti non risolti
E si è sviluppato in questi mesi in questi giorni uno straordinario movimento contro questa guerra un momento che vede le forze politiche a democratici sinistra altre forze politiche del centrosinistra il nostro Paese
Vede nel sindacato nuovamente unito nelle piazze contro questa guerra vede soprattutto in piazza tanti giovani il movimento cattolico al mondo
Il mondo cattolico come suo massima espressione nella figura del Papa e con un un movimento vasto che il più in che in ogni altra occasione a scelto di manifestare di schierarsi di aprire
Apertamente diciamo un dissenso nei confronti di questa scena
è stato presentato come un conflitto intelligente di quelli rapidi ci fanno vedere durante i telegiornali e le sale operative in cui col computer sembrerebbe tutto risolto insomma missili intelligenti invece purtroppo non è così morti tra i civili sono morti così come tanti morti ci sono anche tra le forze militari sia quelle irachene che con l'inglese che quella americana ragazzi giovani che stanno perdendo la loro vita
E così come popolazione irachena e messa in difficoltà dalla mancanza di acque di viveri dalla ricerca per sopravvivere di bere magari dentro un fiume in un Paese in cui non ci sono foglie con grandi rischi di epidemia
Una guerra che sta trovando resistenza che si sta purtroppo assomigliando sempre di più un'altra guerra che abbiamo conosciuto il cui siamo stati impegnati contro quella del Vietnam
è necessario quindi che con forza il movimento che in questi mesi si è articolato faccia sentire la loro
La sua forza ancora più
Con coraggio per fermare le bombe per fermare Vieri carrarmati subito questa guerra ad affermare serietà fermarsi subito e credo che siano
C'è un modo per evitare discussioni su quanto possano debba durare un conflitto io credo con conflitto appunto sarebbe bene che non iniziasse ma al momento in cui inizia deve terminare prima che si può
Questo ci chiedono le donne i bambini di quel Paese militari impegnati in quell'azione tragica di guerra e torni forte in campo appunto insieme all'azione dei movimenti alla mobilitazione che continuerà la politica
La politica del diplomazie
La regola la politica che deve affrontare appunto noti come risolte in un quello di Israele e Palestina che affronti anche un possibile percorso democratico
Per l'Iraq il dopo Saddam che si è affidato alle Nazioni Unite Nazioni Unite che vanno rilanciate soprattutto un'azione forte in questi giorni si deve aprire per consentire aiuti umanitari
Ma anche appunto con la guerra in corso aprire dei corridoi umanitari affinché molte associazioni in molti Paesi che già si sono dichiarati a favore del sostegno di quelle popolazioni possono operare
Così come vadano aperti
Canali di aiuto per quelli profondi che molto raramente sceglieranno di abbandonare l'Iraq è su questo che noi chiediamo un impegno al Governo italiano un Governo affinché un impegno affinché il nostro governo anche sappiamo quanto è difficile ti ritrovi un po'di dignità che non ha mostrato in queste settimane che ci hanno accompagnato
In questa agonia che ha visto quell'aprirsi del conflitto lo chiediamo con forza al Presidente del Consiglio
Presidente del consiglio Berlusconi è stato nella nostra città
Sabato ha cercato di di far visita diciamo a un suo caro ricoverato in ospedale ha fatto diciamo una visita privata ma l'ha fatto sapere ha fatto anche sapere appunto che una persona unica un pescatore che lo accompagna dunque tutti questi anni a Portofino a pescare
Ecco ha dato un volto umano diciamo la sua personali che chiamo con quello stesso spirito di affrontare con forza un'azione da parte del governo a sostegno alle popolazioni irachene di controllare le dichiarazioni dei dei
E le azioni di alcuni suoi ministri a partire dal ministro Bossi le parole brutte che sono state usate nei confronti di eventuali gli eventuali problemi
Poi il mi il Presidente del Consiglio ha fatto altre dichiarazioni ha detto di no ridire a vedere le bandiere rosse a Franco alle bandiere della pace
Forse se
Visto che era il punto in visita a San Martino avrei potuto anche fare una buona visita oculistica perché vedete in queste
Settimane sei arrivata a Genova sabato avrà visto che c'erano sì le bandiere rosse ma c'erano tante bandiere per la pace
Perché la nostra scelta lasciata democratici sinistra quella di sostenere questo movimento unitariamente con tanti altri abbiamo organizzato una nostra fiaccolata rinunciando a porta le nostre bandiere ma favorendo invece appunto quelle dell'arcobaleno quelle della pace perché unisce
E forse questa volta Berlusconi è venuto nel nostro città vista ancora una volta tra piani finestre prima sì
E l'appassionata d'altri tratti ha visto troppe bandiere della pace fosse rimasto c'ha Molon colpito positivamente ha scelto Genova per fare questo nuovo attacco al movimento per la pace
Siamo al vogliosi di quelle bandiere con le bandiere rosse a cui lei evidentemente così tanto danno fastidio sono quelle della nostra storia la storia
Dei partigiani genovesi che insieme a fa cattolici liberali hanno potuto permetterà a lei di fare il presidente del consiglio oggi
Sono la storia di quelle persone che hanno tra i loro obiettivi
Ieri come oggi l'equità sociale bene ha fatto quindi Federico Alberti anche in questo momento di impegno per la pace ad affrontare a ricordare l'impegno del ventisette aprile
Furono ferendo un quello contro i buoni scuola che contro chi pesa una scuola di serie a una scuola di sedervi un referendum che fanno di tutto per fare fallire l'hanno messo il ventisette aprile il mezzo a un ponte in cui la gente magari decide giustamente anche di riposare noi chiediamo la gente di andare a votare alle persone di andare a votare contro una legge iniqua ma soprattutto come inique sono le mattine delle scelte fatte dal ministro Moratti in termini in termini di politica scolastica sono scelte che discrimini non so socialmente la storia di quelle bandiere
Caro Presidente del Consiglio e anche la storia di tanti lavoratori di questa città che hanno contribuito a grande battaglia per la democrazia prima al trenta giugno del sessanta basta ricordare e sono anche le bandiere di chi si è impegnato in prima fila contro il terrorismo erano le bandiere di Guido Rossa
Una storia quella dei lavoratori di questa città priva gli egoismi di interessi personali particolari come invece spesso lei diciamo rappresenta è una storia punta basata sul l'esigenza di a fare avanzare un benessere Colucci collettivo
Una storia che accada le attività produttive di questa città per il benessere della città e dei suoi e dei suoi lavoratori proprio in questi giorni in cui riemergono
Problemi legati a grandi aziende come Elsag Marconi per l'insipienza del suo governo ed è quello e di quello regionale
Ecco signor Presidente quelle bandiere rappresenta una storia bella appassionante una storia di cui noi siamo orgogliosi le chiediamo lei può dire altrettanto della sua storia politica
Che comunque non ci interessano le risposte che vorrà darci tanto meno ci appassiona appunto la sua storia politica ci preoccupano invece il presente e il futuro del nostro paese del pianeta delle future generazioni e allora e concludo
Guardo creda guardi guardi quelle bandiere le guardi bene quelle bandiere vicine unite sono una bella speranza
Siamo a chiudere questa manifestazione il presidente dei Democratici sinistra e compagna Massimo D'Alema
Rarissime compagne e compagni cari amici
Cittadini di Genova
Qui come in tante città italiane
E
Senza interruzione
Oramai da molti giorni
Milioni di italiani
Manifestano contro la guerra
E tanto più oggi
Nel momento in cui questa guerra
Si mostra con il suo volto
Fa pagare i prezzi altissimi
Innanzitutto le vite umane
Le distruzioni
Ma anche gli affetti i politici
Morali
Il rischio di una frattura drammatica
Fra l'Occidente e il mondo islamico
Diffondersi dell'odio
Il rischio di una caduta di quei governi dei paesi che sono più amici
Del mondo occidentale
Il fatto che gli americani
Con questa iniziativa così tragicamente sbagliata
Stanno trasformando un dittatore odioso e non una sorta di eroe per tanti suoi concittadini e per milioni e milioni di musulmani in ogni parte del mondo
Vedete e doloroso dirlo perché in questo caso
è come dire è triste dover dire che avevamo ragione
Che questa guerra era sbagliata
Che questa guerra avrebbe prodotto effetti assolutamente contraria a ciò che prometteva
Si è parlato di una guerra
Contro il terrorismo
Ed oggi noi constatiamo
Che il pericolo del terrorismo
Si accresce in ogni parte del mondo
Che l'odio in cui il terrorismo affonda le sue radici si allarga e coinvolge milioni di persone
Si è parlato di una guerra contro le armi di distruzioni di massa
E le sette o di questa guerra sarà al contrario
Quello di spingere tanti Paesi poveri del Terzo Mondo
A correre a dotarsi di armi nucleari
Come già sta accadendo in alcuni di questi ed in altri nel momento in cui la dottrina della guerra preventiva
Farsi che le armi atomiche divento hanno l'unica garanzia di indipendenza nazionale se Saddam avesse avuto i missili nucleari a nessuno sarebbe venuto in mente di andare a portare la democrazia in Iraq
Secco dunque di questa guerra
è il contrario di ciò che ha promesso
Aumenta il rischio nel terrorismo
Si diffonde il pericolo di armi di distruzione di massa
Vedete
Io penso
Che in questo momento
Gli americani hanno avuto la conferma più clamorosa dell'errore della loro impostazione
Ci avevano raccontato che l'esercito alleato avrebbe raggiunto Baghdad in pochi giorni fra due ali di folla festante
Avevano detto che avevano fatto no aggiungere i cittadini di Bassora quaranta mila bandierine perché fossero pronti per raccogliere i liberatori
E non hanno ancora avuto il coraggio di metterci il naso dentro quella città
La verità è che anche tanti iracheni
Che sono contro Saddam Hussein
Sono stati indotti da questa aggressione
A battersi per la difesa dell'indipendenza e della dignità del loro Paese
E sono colpito dal fatto che persino migliaia di esuli che hanno dovuto fuggire dall'Iraq contro la dittatura
Chiedono di rientrare per potere difendere il loro Paese
Questo è l'effetto di una guerra
Che rappresenta a mio giudizio un salto di qualità
L'avvio di una strategia nuova inquietante da parte della destra americana
La teoria della guerra preventiva
Rappresenta qualcosa che non ha precedenti in questo dopoguerra
Non era mai accaduto mai
Che un esercito invade se un Paese senza mandato delle Nazioni Unite per deporre né il governo legittimo sia pure una dittatura non era mai accaduto
E se noi pensiamo agli anni difficili che abbiamo alle spalle
E al fatto che come io ritengo in taluni casi è stato inevitabile il ricorso all'uso della forza ma ciò è sempre accaduto
Che si condivida o meno quella scelta
Di fronte a ragioni
Che la grande massa dell'opinione pubblica la maggioranza dei governi
Non potevano non prendere in considerazione così vedete io non credo che valga
L'accostamento tra la vicenda dei Balcani
E l'Iraq
Perché quando si intervenne era il novantatré per rompere l'assedio di Sarajevo
Si doveva rompere l'assedio di Sarajevo
E quando si intervenne nel novantotto novantanove nel Kosovo
Questo era la risposta ad un atto di guerra
Ad unirsi un esercito che aveva invaso quella regione
Alla pulizia etnica alle fosse comuni
Alle centinaia di migliaia di profughi in fuga dal Kosovo verso l'Albania
è giusto o sbagliato che lo si ritenga l'uso della forza
Fu per fermare una guerra
E per promuovere come poi è accaduto
Una fragile faticosa ma preziosa pace
E anche in quel momento vada
Lo sforzo fu quello di non rompere un tessuto diplomatico neppure con i paesi come la Russia che non condividevano quell'azione
Dell'europa decise di non invade riscosso
Anche perché l'invasione del Kosovo senza un mandato delle Nazioni Unite sarebbe stato un atto di rottura della legalità internazionale
Noi non abbiamo alle spalle
Nessun precedente so so che c'è chi lo pensa diciamo da una parte il pacifismo dall'altra parte Giovanardi e Berlusconi diciamo grosso molta tristezza ma non è così
Che non la pensano soprattutto diciamo il governo francese il governo tedesco al governo olandese il governo belga la Santa Sede la grande maggioranza dell'opinione pubblica europea
Che allora comprese euro e sostennero e oggi sono contrari
Perché capiscono il valore di rottura che a questo conflitto
Perché vedono nella Teoria della guerra preventiva
L'avvio di un periodo oscuro della storia del mondo
In questi giorni forse gli umori della guerra
Hanno fatto sì che non si è sia intesa ma molti hanno visto la voce del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld
Che ha minacciato la Siria
Chi ha minacciato l'Iran
Dove ci porterà
Questa visione delle relazioni internazionali
Che idee hanno gli americani della loro sicurezza
Un'idea badate che a mio giudizio non soltanto è contraria alla sicurezza dell'Europa e dell'Italia
Ma che in definitiva non darà sicurezza neppure agli Stati Uniti d'America
E io penso che la lotta per la pace
Vada oltre la tragedia di questa guerra
Perché si tratta di fare vincere un'altra strategia un'altra idea della sicurezza della lotta al terrorismo
Basata
Sulla politica sulla creazione di una grande coalizione che isoli terrorismo
Se si voleva davvero combattere il terrorismo dopo l'Afghanistan la prima cosa da fare era la pace in Medio Oriente non la guerra in Iraq
Che la pace in Medio Oriente avrebbe dato con o al terrorismo
Ed ecco perché vedete in questo momento
Questo grande movimento non deve soltanto dire come giusto no alla guerra non deve soltanto chiedere che la guerra si fermi quanto prima tacciano le armi
Si torni
Alle Nazioni Unite si torni ad un governo politico di questa crisi c'è l'iniziativa di Paesi arabi
Che chiedono il cessate il fuoco e che chiedono di negoziare la rinuncia da parte degli americani ad occupare l'Iraq in cambio dell'esilio per Saddam Hussein è possibile non è possibile non lo so
Ma credo che ogni spiraglio
Si debba cercare di utilizzare per fermare questo tragico conflitto lungo di cui non si vede la fine sanguinoso
E penso nello stesso tempo che spetta a noi all'Italia all'Europa
Al movimento della pace
Non dimenticare la tragica emergenza umanitaria
La necessità di aiutare quelle popolazioni queste città assediate private dell'acqua della luce dove c'è il rischio lo ha detto Kofi Annan di una catastrofe umanitaria
Ecco
Questo è il terreno delle cose da fare queste sono le cose che noi chiediamo anche al nostro governo all'Europa se vuole a venire e un ruolo in questa crisi drammatica non so
Vi preoccupate c'è c'è chi si trova in situazioni peggiori
E
Ma abbiamo quasi concluso
Vedete
Ho fatto un cenno al nostro governo
E il nostro governo sinceramente in questo momento
Si presenta di fronte a questa drammatica crisi
Con il volto di un governo che ha portato l'Italia ad una condizione di dolorosa e qual
Sky Riley
Oscillante tra il sostegno acritico all'amministrazione Bush e quindi la corresponsabilità in questa tragica guerra e il fragile schermo della non belligeranza dell'Italia
Naturalmente per rassicurare un'opinione pubblica che Berlusconi che legge i sondaggi Issac estere ostile a questa vent'ora
E voglio dire il fragile schermo perché è del tutto evidente che il sostegno agli Stati Uniti ci coinvolge
Così come ci ha coinvolto l'altro giorno quando i parà
Sono partiti dal nostro paese
Berlusconi si è affrettato a fare un comunicato per dire che non vanno in Racca fare la guerra no in Iraq si vada per turismo in questo momento soprattutto impara
Lui è diventato famoso come raccontatore di barzellette ma questa è francamente diciamo da questo punto di vista ecco noi rischiamo di essere coinvolga tutti in questa situazione
E rischiamo che il nostro Paese rompa quel suo tradizionale rapporto di amicizia con il mondo arabo che è stato un cardine della politica estera italiana
Che ci ha consentito di parlare agli israeliani agli arabi anche nei momenti più difficili e drammatici
Ecco perché bisogna che la battaglia per la pace sia anche protesta contro questo governo contro le sue responsabilità e richiesta di una svolta profonda nella politica estera italiana
E Berlusconi ha un bel presentarsi come l'erede di cinquant'anni di atlantismo contro la sinistra antiamericana
Se in Parlamento si sono levati contro di lui Francesco Cossiga Scalfaro Andreotti e Colombo io credo che questi segni
Ori siano testimoni di cinquanta miglia tra antismog più dell'avvocato Previti e che quindi
In realtà
La scelta avventurosa di Berlusconi rappresenta uno strappo non soltanto con la sinistra
Ma con la tradizionale politica moderata delle classi dirigenti del nostro Paese con quella politica che ha avuto come fondamento anche i sentimenti della grande maggioranza del mondo cattolico
Ed è contro la maggioranza dell'Italia ed è contro la storia del Paese che Berlusconi si è posto facendo la scelta dell'acquiescenza più subalterna alla all'avventura bellica del presidente Bush e anche questo vedete
Eh nel bilancio di questo governo ho finito l'ultimo e forse più disastroso fallì lento antichi non era particolarmente ottimista circa l'incapacità della destra di governare il Paese
Non poteva prevedere in meno di due anni un fallimento così disastroso come quello a cui abbiamo assistito
Non c'è
Non c'è un solo campo della vita nazionale dalle questioni dell'economia della scuola della ricerca scientifica della giustizia
Alla politica estera non c'è un solo campo della vita nazionale in cui si possa dire che l'Italia ha fatto un passo in avanti
è una utenti go disastro
E in più questo governo aperto conflitti in tutti i terreni della vita pubblica
Conflitti sociali conflitti di generazione conflitti con la magistratura conflitti nel mondo dell'informazione è un Governo che divide il Paese e lo porta indietro questa è la verità
Questo è il bilancio del governo della destra benedette sì
C'è anche l'arroganza incerto
Ma prevale persino sull'arroganza l'incapacità
L'assoluta inadeguatezza
La mancanza la mancanza di livello l'idea per esempio che sia una buona politica estera li ha detto capolavoro dare ragione a tutti quelli che si incontrano gli USA con il risultato che alla fine
Si finisce per non esercitare alcuno ruolo né invitato alle zo alle Azzorre quindi amico degli americani ma di serie B
Ne ovviamente salutato dal Papa o dai pacifisti
C'è l'idea vedete sì è vero e Berlusconi ha inchiodato il Parlamento otto mesi per fare due leggine per evitare un processo per fare è vero
Il che è una manifestazione scandalosa di arroganza ma è ancora più scandaloso il fatto che le due leggine sono sbagliate il processo continua perché questo dimostra a che accanto all'arroganza viene la più clamorosa incapacità
A governare il Paese ad affrontare i problemi dell'Italia
A rimettere in movimento l'economia dare una speranza ai giovani
è caduto un castello di carta di promesse
è venuta meno direi l'idea che questa destra aveva dell'Italia perché Berlusconi ha vinto comunicando al Paese l'idea che era finita la Quaresima e che cominciava una grande festa
E che noi era l'uomo più adatto ovviamente per organizzare questa grande festa in cui tutti saremmo diventati ricchi
E è stato anche sfortunato diciamo
Ma anziché cominciare la festa si et
Rovato ad affrontare uno dei periodi più difficili dal punto di vista internazionale economico e noi ci troviamo nella situazione di un
E come un film nel quale diciamo un attor comico si trovi a dover affrontare una tragedia senza avere la capacità alla personalità
La forza di dare voce a questo Paese di rappresentarne gli interessi di esercitare un peso nella crisi internazionale
Questa è la verità onorevole Berlusconi e e
è inutile che a questa verità si cerchi di sfuggire con una polemica astiosa verso la sinistra siete amici di Saddam Hussein
E io penso qua dati
Che a noi spetta ed è questo davvero
In un momento come questo spetta all'Ulivo spetta alle forze che oggi si battono per la pace sapere rappresentare non soltanto il no alla guerra ma è essere anche una guida per il Paese in un momento così difficile per questo abbiamo bisogno di unità
Per questo non abbiamo bisogno di dare alla nostra battaglia il onorando corroso estremista
Per questo abbiamo bisogno di parlare all'insieme del popolo italiano
Gli abbiamo bisogno di rilanciare non soltanto i nostri no ma anche la prospettiva che indichiamo per l'Italia
Sono giornate dispiace che questa pioggia abbia rovinato questa nostra manifestazione ma io vi ringrazio di essere stati qui
Sono giornate nelle quali occorre non soltanto usare la passione è necessaria della lotta ma anche l'intelligenza per chiamare a raccolta i nostri concittadini quei tanti sono tanti
Che si sono pentiti né come hanno votato che sono alla ricerca di un'altra prospettiva e che devono vedere innovi chissà dare voce ai loro sentimenti di pace e chi sa dare loro la speranza di un Paese migliore
In grado di dare ai propri figli un avvenire e una fiducia nel futuro grazie
Voglia
Con grande stentando ASL no
Ho sentito
Davvero osserva
Solo chiamo
No
Solo
Hanno
Meglio
Se
Lei
Bene
Qui