"Sinistra, cultura, società italiana" - promosso dai Democratici di Sinistra (presso il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, via S.Michele, 22)

Tredici
Bene credo che possiamo
La Rizzo ai nostri lavori attualmente voglio innanzitutto ringraziare tutti voi
Che avete accolto il nostro invito
Ringraziare anche coloro e non sono pochi che avendo colto il nostro invito non hanno potuto tuttavia essere presenti per ragioni di vario genere per impedimenti
Di varia natura
Ora già al numero della divisione questo incontro ci consegnerà o un problema organizzativo non sarà credo semplice dare ordine
Alla giornata di oggi cercheremo di fare al meglio
Già molti
Dando la loro adesione hanno annunciato la richiesta d'intervento
Quindi cercheremo di dare il ma sull'impossibilità di spazio questi interventi in ogni caso abbiamo già deciso beh abusa
Preso decisione di produrre gli atti di questo incontro per rendere più ampia circolazione i contributi che verranno e anche per non disperdere il contributo di chi eventualmente non riuscisse a intervenire nella giornata di oggi
I lavori si svolgeranno secondo questo schermo riproduzione di Piero Fassino e quindi gli interventi che noi proporremo di dieci minuti non più di dieci minuti
Credo di aver detto il necessario la parola Piero Fassino
Il costo
Dico subito
Ringraziandovi per aver accettato il nostro invito
Che cosa mi ha spinto a organizzare questo incontro
Che mi ha spinto soprattutto l'esigenza di riaprire con il mondo della cultura un confronto vero confronto politico
So benissimo lo sappiamo tutti
Che il tradizionale rapporto tra politiche intellettuali non è più riproponibile o quanto meno non è riproponibile nei termini con cui lo abbiamo sviluppato tutti
Per molti anni
Quello di cui tutti credo avvertiamo la necessità e qualcos'altro è un confronto aperto
Che significa capacità di produrre analisi Progetti linguaggi identità significati
Perché a me pare che questo sia il punto oggi di fragilità della sinistra
Il problema che sta davanti a noi è la lotta contro questa destra
Una destra che espone il Paese la qualità della sua democrazia a rischi gravi di degrado
E si pone quindi a noi l'esigenza di rispondere a interrogativi come rendere la nostra posizione più forte come dare voce a quelle indignazione morale che muove molti cittadini
Come costruire un'alternativa credibile come lavorare un progetto e una visione della società italiana e del suo futuro che sia in grado di parlare ai nostri ma anche a una parte dell'elettorato di Berlusconi
E lo dobbiamo fare tanto più di fronte alle difficoltà dell'Ulivo
Che stenta a uscire dalla sindrome della sconfitta stenta a ridefinire la propria identità a rimotivare le ragioni stesse dell'alleanza della sua esistenza
E a l'urgenza di individuare invece una cifra per l'opposizione
Cioè Alberto soprattutto oggi più che mai che la politica per rispondere a questi interrogativi non è autosufficiente
Abbiamo bisogno di conoscenza di sapere di idee nuove
Senza le quali la politica si isterici appare come lo strumento di un ceto separato
Che si concentra nella gestione del potere
Così però la politica non solo viene contestata ma finisce col delegare ad altri la responsabilità che le compete
Per questo ho ascoltato ragionato sulle parole di Moretti che ringrazio di essere qui con noi oggi
Sulla severità di quella critica mossa ciascuno di noi che abbiamo la responsabilità politica di guidare oggi un'opposizione seria incalzante e soprattutto capace di rimotivare alla politica l'impegno milioni di persone
E ho riflettuto su quel disagio che però è anche voglia di tornare a occupare lo spazio dell'impegno politico
Tornare a occupare lo spazio della responsabilità verso il Paese come dimostrato insuccesso delle molte manifestazioni promosse in queste settimane a Firenze a Torino a Rho
Non mi nascondo il problema credo che nessuno di noi lo sottovaluta
Nella nostra gente c'è il malessere di chi a torto o a ragione non si senta adeguatamente rappresentato
Ma c'è anche altro c'è inquietudine c'è una giusta preoccupazione per i distratti con cui dalla giustizia all'informazione questa destra sta alterando gli assetti istituzionali della nostra democrazia
E questa è anche la mia preoccupazione
Ed è anche per questo che si tratta di aprire un confronto tra noi non solo sulle vicende contingenti ma sulle sfide nuove con le quali tutti la politica come la cultura ci dobbiamo misurare
Cotroneo nel suo nella sua riflessione di qualche giorno fa
Ha giustamente sottolineato che la cultura non può chiamarsi fuori
Io parlerò qui naturalmente delle responsabilità della politica
E tuttavia la novità sei siamo di fronte a un nuovo movimento che io considero positivo si muovono ricercatori giuristi operatori dell'informazione uomini e donne del cinema insegnanti docenti universitari professionisti operatori sociali forze vive della sua città
Le loro rivendicazioni sono legalità diritti cittadinanza qualità della vita autonomia della cultura delle professioni dignità della persona una società libera creativa ricca di relazione
è una nuova sfida la politica non un ritorno al disprezzo della politica
è una nuova domanda esigente rivolta alla sinistra non uno sfogo
Credo che questo lo abbiamo capito dico che anche promuovendo questo incontro vogliamo dire di averlo capito
E non pensiamo di fronte a tutto questo di chiudere quindi le porte di questo partito ma di aprile
Anche perché pensiamo di avere a nostra volta delle riflessioni da sottoporre a discussioni da mettere insieme
Nel lavoro comune
Per parte mia adesso mi limiterò a indicare problemi farò una relazione come troppo spesso si fanno i nostri convegni
E quindi a indicare problemi senza presunzione di organicità avanzare ipotesi interrogativi soprattutto per avere appunto una discussione aperta libera
Che consente a ciascuno di dare contributi critiche Gioppino
Il primo punto
Perché abbiamo perso
Si confrontano nel nostro dibattito tesi diverso
Io dico subito che non ci serve alcuna difesa d'ufficio di quel che abbiamo fatto
Ma neppure credo serve svilire la nostra esperienza di governo le molte buone cose che essa ha dato all'Italia
Un Paese allo sbando sull'orlo della bancarotta è stato governato evitando il rischio perfino di una rottura dell'unità nazionale
è stata la sinistra ad agganciare l'Italia all'Europa come protagonista
Siamo stati noi a spingere il Paese in avanti in molti settori lo abbiamo modernizzato anche se in altri non ci siamo riusciti
Naturalmente dico questo non per attenuare la gravità degli errori che hanno favorito la vittoria della destra anzi proprio il fatto che
L'esperienza di governo sia in generale e giudicata non soltanto da noi un'esperienza positiva per il Paese rende più incalzante la domanda perché allora abbiamo perso
Si dice abbiamo perso perché si è fatta la Bicamerale non si è risolto il conflitto di interessi si è legittimato Berlusconi
Discutiamo di questo
Io penso che la caduta del governo Prodi abbia inciso negativamente nella coesione della coalizione nel consenso degli elettori
E penso che in quella situazione dopo la rottura voluta da Bertinotti si sarebbe dovuto individuare uno sbocco diverso evitando la sensazione diffusa di una morte dell'Ulivo
Penso che il conflitto d'interessi avrebbe dovuto e potuto essere risolti perché la preoccupazione che non fu solo o principalmente della sinistra di non offrire a Berlusconi il pretesto per l'ennesimo vittimismo ci sia però tradotta alla fine in un punto di forza per il nostro avversario
E ancora penso che la Bicamerale ha certamente vissuto passaggi difficili percepiti e vissuti dall'opinione pubblica come non trasparenti
E tuttavia continua a ritenere che tentare di fare le riforme fosse una scelta giusta e non solo perché questo era il primo punto del programma dell'Ulivo
Ma perché di quelle riforme aveva bisogno la nostra democrazia è la questione se mai è una poiché le riforme istituzionali nessuna democrazia si fanno sulla base di un'autosufficienza della maggioranza
Era giusto o no porsi il problema di dare uno sbocco una transizione tuttora incompiuta
E se sì si possono trovare tra maggioranza e opposizioni punti d'intesa senza che ciò venga vissuto come cedimento compromissione
E se invece la risposta è no come è legittimo rispondo no con la testa non si fanno riforme istituzionali allora la logica conseguenza è che l'attuale assetto dello Stato immodificabile stante appunto che l'assetto dello Stato non si modifica sulla base dell'autosufficienza di una maggioranza
Né può davvero essere sottovalutato il peso delle enormi risorse finanziarie di Berlusconi unite al possesso di un potente network televisivo che ha inciso sulla formazione del senso comune degli orientamenti degli stili di vita di una parte dell'opinione pubblica
E non è lontano dal vero l'aforisma secondo cui Berlusconi ha vinto le elezioni perché prima ha creato i suoi elettori
Di tutto questo discutiamo apertamente anche perché non si tratta solo di riflettere sul passato
Ma di capire se come debbono essere affrontati i nodi che non risolti ieri possono tornare nella giacca di oggi e di Roma
In ogni caso non possiamo eludere altre ragioni della nostra sconfitta
Non ha pesato in misura decisiva forse un deficit di cultura riformista
Non ci dicono questo le molte difficoltà incontrate della sinistra in questi anni nel misurarsi con le trasformazioni del lavoro con la crisi del vecchio Stato sociale con le tante domande di libertà della Società italiana con le nuove sfide della globalizzazione
Difficoltà che noi abbiamo creduto spesso di poter superare con la sola azione di governo pensando che l'essere al governo
Forse in sé sufficiente per raccogliere consenso intorno a una politica di riforme
Ma proprio l'esito del voto dimostra che quando si avviano riforme profonde che mettono in causa assetti economici formazioni sociali stili di vita
L'azione di governo essenziale sta da solo non basta perché il riformismo non vince senza cittadini
Non vince senza consenso
Un'azione riformatrice per essere compresa deve rendere visibile a ciascuno il vantaggio del cambiamento
Il fatto ad esempio che pensionati e fasce di reddito basso
Ci siano rivolte nel vuoto alla pesca
Considerando la più capace di offrire tutela indica un deficit di rapporto sia del governo sia dei partiti del centrosinistra con interessi e sensibilità decisive per qualsiasi politica riformatrice
E nella scuola non abbiamo pagato forse la scissione tra azione riformatrice capacità di fare assumere
A insegnanti e genitori famiglie l'ispirazione di quelle di foto
Insomma un centro sinistra che voglio interpretare rappresentare l'Italia le sue domande non può riuscire in questa impresa senza mettere in campo una cultura autenticamente riformista capace di misurarsi a cui i cambiamenti
Capace di misurarsi con le domande sia di innovazione sia di tutela
Che vengono da una società in evoluzione
E una cultura riformista a sua volta non può vivere senza l'esistenza di soggetti che l'ha rapito arrivano raccolgano intorno in esse energie consensi e nella società
Io credo che su questi terreni noi abbiamo marcato un tecnici gran si è tradotto in una erosione dei consensi elettorali intorno
Questa lettura tuttavia non è ancora sufficiente
Se non ci si interroga anche sul come e perché in Italia si sia prodotta nell'ultimo decennio una crisi politica istituzionale così profonda e perché al finire di tale periodo la destra abbia
Detto in barella
Quel che è accaduto negli anni novanta è stata la crisi di un sistema politico vecchio corrotto consociativo
Da cui si poteva uscire soltanto mettendo in campo come avvenuto il superamento dei vecchi partiti la nascita di nuove formazioni politiche nuove leggi elettorali appelli referendaria
Oppure la sostanza era più profondo
La crisi dello Stato storico italiano il collasso prima ancora del sistema politico della costituzione materiale del Paese
E di quell'insieme di compromessi sociali su cui si era costruito lo straordinario sviluppo economico e sociale dell'Italia
La sinistra questo si utilizza
E perciò quando ci meravigliamo che l'avrei una testa così anomala abbia preso il potere penso che dovremmo chiederci se fra i tanti errori non ce ne sia stato uno di Fo un errore di analisi una visione troppo riduttiva e politicista della crisi italiana
Certa la notte pesato i fattori che i media hanno imposto come la ragioni della crisi nel senso i comuni la corruzione la partitocrazia la proporzionale le inchieste giudiziarie ma quello che forse non siamo stati capaci di vedere e di dire
E che alla fin fine un grande Paese moderno come l'Italia non arriva sull'orlo della bancarotta non assiste alla decapitazione di un'intera classe di Totti di governo solo per l'azione più incisiva della magistratura evidentemente si era rotto qualcosa di molto più profondo
La verità è che si era logorata la base su cui il ceto politico aveva appoggiato la sua legittimità a governare il Paese
Parlo dei partiti di governo ma non solo
Emergeva la ragione vera del collasso dei partiti
Perché il crollo dell'equilibrio bipolare faceva venir meno quel vincolo esterno che aveva determinato per decenni la politica italiana ricorda quante volte abbiamo parlato di democrazia e faceva venir meno nelle rendite di posizione su cui aveva costruito le proprie fortune sia chi stava al governo sia chi stava all'opposizione
E per altro verso l'accelerazione dell'integrazione europea riduceva drasticamente sia il potere che lo Stato sia l'autonomia relativa dell'economia nazionale
E saltava un intero ordine politico costruito intorno ai grandi partiti di massa quelli che avevano fondato la Repubblica e fatto la Costituzione
Insomma l'inizio degli anni Novanta l'Italia conosce un passaggio cruciale
Anche in Italia finiva uno
E il problema era costruire un nuovo o
Abbiamo riflettuto forse troppo poco su quanto l'ottantanove e il novanta abbia pesato inciso al
E come anche qui si sia prodotto un mutamento radicale come è cambiato radicalmente il contesto internazionale mondiale
Il problema era costruire un nuovo
Per il crearsi di un vuoto pericoloso
E le inchieste della magistratura e però quel carattere dirompente proprio perché il consapevolmente a sorso la funzione di detonatore di una crisi di sistema
Sarebbe stato necessario costruire un nuovo patto tra gli italiani dare al Paese una visione una guida
è su questo che noi non ce l'abbiamo
Il risanamento dell'economia e l'avvio di alcune riforme era necessario ma non basta
E l'esperienza di governo del centrosinistra pur efficace per molti aspetti non è riuscito a dare soluzione quella che ecco il terreno ovvero che l'autocritica
Che mi sembra di fare di dover fare e che credo che sia un terrore autocritica assai più radicale di quello che si può concentrare soltanto su questo o quel passaggio della vita politica degli ultimi
La forza di Berlusconi sta anche qui
Sta nel fatto dell'incompiuta riforma degli assetti istituzionali non è stata in grado di dare nuovi poteri democratici di controllo e di garanzia mentre quelle esistenti come la magistratura vengono minacciati nella loro indipendenza sta in sostanza nella mancanza di un nuovo ordine democratico e dello stato che noi non abbiamo saputo costruire in questo vuoto senza titolo facendo leva sulle risorse economiche norme sappiamo sul controllo dei
Ma anche
Dando voce con l'uso demagogico del qualunquismo del populismo cioè dell'antipolitica alle pulsioni degli strati più profondi arretrati della società italiana
Si pensi a riaffacciarsi in questi anni ancora in questi mesi
I temi antichi come l'anti Risorgimento revisionismo storico la rivalutazione di forme di clericalismo il riemergere di pulsioni d'ordine dall'intolleranza verso gli immigrati al ripristino delle case chiuse
Ricordo ciò anche perché non possiamo mai dimenticare che nella società civile maturo tensioni morali e ideali di libertà
Ma nella società civile maturano anche fenomeni regressivi gli oscurantisti
E dunque attenti l'antipolitica non si batte con l'antipolitica
La partita che si sta giocando oggi sull'indipendenza dalla magistratura sul controllo di legalità sul conflitto di interessi
Per un'informazione libera e pluralista ha questo fondamento
E noi la dobbiamo porre così con questo respiro noi con la disperazione di chi si sente straniero infatti non si rifugia in una indignazione giusta che ha bisogno però di essere volta ad un progetto
Il che è tanto più necessario perché nella grande crisi italiana è venuto allo scoperto un nervo sensibile dell'identità stessa di
La fragilità del senso di appartenenza nazionale
Per sentirsi italiani nel momento in cui la crisi dell'ideologia incrinato la capacità di tenuta dell'appartenenza e politico-culturale
Il mutamento economico e tecnologico ha reso più incerto e meno solidali le appartenenze sociali insufficiente il sentimento di appartenenza nazionale ha rivelato la sua fragilità e dunque l'incapacità di tenere unito un paese è una società e non è senza significato peraltro che si è entrata anche in crisi la carte che la categoria di interesse generale se ci pensate bene uno degli architravi della cultura politica di questo Paese fino agli anni Novanta
Uno di quei valori su cui si è formata una cultura politica di un'intera classe dirigente credo
Quasi tutti quelli che sono una categoria che invece oggi appare del tutto estranea
Gli stranieri in primo luogo alla testa invece è fondata sulla centralità dell'interesse particolare
Si pone qui a questo livello allora la domanda che a destra via la risposta non essere perché la Casa delle Libertà non è riconducibile tout-court me alla destra reazionaria che in Italia si è storicamente manifestata come dittatura
Ne ha una destra conservatrice d'ispirazione europea
Anzi proprio il carattere lunedì
Di questa tesi per la nostra storia
Spiega il manifestarsi di consensi e dissensi tra di noi e nella nostra gente di fronte espressioni come regime o emergenza democratica
Certamente abbiamo di fronte una destra che essi la protervia radicalità una testa il cui consenso si fonda su un populismo plebiscitario nel quale lo spazio delle garanzie il confronto istituzionale viene sostituito da una concezione del voto al leader come unica fonte di legittimazione per un potere slegato da qualsiasi altra responsabilità sono società e una destra ideologicamente liberista
E che tuttavia manifesta spesso Nostalgia meno protezioniste ben rappresentate dall'europeismo minimo tremo
è una destra che esalta ogni forma di individualismo alimentando l'arte di arrangiarsi la riduzione dei diritti uguali una legge del denaro
Sono questi caratteri ASCII citare quella sorta di crisi civile che genera intanto inquietudine paura e sofferenza
E sono fenomeni che ci consegnano interrogativi che sarebbe sbagliato rimuovere il manifestarsi ad esempio di una tendenza populistica che nella versione rozza della lega vorrebbe assumere addirittura caratteri in che misura si è diffusa grazie al crescente divario tra i tempi della società i tempi lenti della decisione politica
Fino a radicare la convinzione che la democrazia sia un ostacolo all'efficienza del paese e possa essere sostituita da un rapporto plebiscitario diretto tra popolo e governa
E le forme di egoismo individualistico che trovano alimento nel mito del successo personale così ben rappresentato da Berlusconi
Non affondano le radici forse una società segnata dall'esaurirsi delle appartenenze
Dalle appartenenze sociali forti i dal venir meno dei vincoli di solidarietà che dentro quelle appartenenze maturare
Pongo queste domande perché se la nostra posizione non ha l'obiettivo di scomporre consessi il consenso su cui si regge il centrodestra sarà assai difficile sconfitti
Non casualmente Berlusconi ha usato più volte l'espressione pizzeria società per gli inviti rendendo così manifesta l'ideologia cui si ispira una sorta di darwinismo sociale in cui la vita di ciascuno è affidata la selezione naturale o del mercato
Una società in cui ciascuno deve far leva sulle proprie forze dello Stato viene ridotto un ruolo minimo perché gran parte delle prestazioni di servizi offerti affidato alla legge della domanda e dell'offerta
Ed è evidente che quella nome ne potrà essere non spiega società e tuttavia sarebbe esiziale arroccarsi nella nostra zia delle appartenenze forti quasi guardando ad una maggiore individualizzazione dei bisogni e delle domande con una forma di regressione morale della società
La nostra risposta non può che essere orientata a far sì che la Società degli individui si trasformi in Società dei cittadini e la differenza rileva laddove il passaggio dall'una all'altra avviene proprio attraverso il riconoscimento ad ogni individuo dell'essere titolare di diritti emergessero nelle condizioni di poterlo est di potermi esercita la nostra responsabilità non è dunque soltanto di ordine morale ma propriamente politica e culturale
Perché si ha a che fare con i destini del Paese l'utilizzo sociale delle di cui l'Italia dispone
Ecco perché la sacrosanta rivoltano morale e l'appello resistenziale devono essere trasformate in un progetto capace di battere il centrodestra sul terreno della maggiore libertà collettiva e individuale
Intorno all'idea di una società di persone libere che si fanno responsabilmente carico dell'interesse generale
La riflessione così mi conduce a un altro su quali terreni Berlusconi ha potuto raccogliere il consenso di una maggioranza sia pure relativa d'Italia
In altri termini oltre a chiedersi perché abbiamo perso noi chiediamo dove ha vinto Lupi
è sufficiente a spiegare tutto dicendo che ha vinto perché controlla che naturalmente è vero le televisioni o forse ha vinto anche perché è riuscito a far passare l'idea che se la destra perseguitato d'Italia
Per ciascuno ci sarebbero state più opportunità
Certo noi sappiamo che tale convinzione è stata costruita anche direbbe l'antitrust con una pubblicità interne tanto più efficace perché diffusa grazie ad un enorme disponibilità finanziarie un'impari possesso di televisioni e giornali
Ma le analisi di Ilvo Diamanti corredate di cifre dati ci parlano di una destra che ha un consenso strutturale radicato
Capace di tenere insieme interessi di tipo non è la stessa testa del novantaquattro quella che ha vinto le elezioni del due mila uno
E qui un altro interrogativo che vi sottopongo quanto hanno pesato i nostri ritardi nel comprendere la presentare le domande della società
è vero come ha scritto di amanti che se la sinistra ha perso e perché di fronte ai grandi cambiamenti che hanno mutato la società ha dato l'impressione di essere preoccupata più di difendersi dal cambiamento che di poterlo guidare
E se sì che dobbiamo fare non può non essere materia di riflessione il fatto che la destra ha vinto utilizzando due parole simbolo della sinistra
Cambiamento e libertà
E accreditando l'idea che solo con la destra ciascuno sarebbe stato più libero
E se è vero che la destra USA quelle parole in modo demagogico
Resta per noi da capire perché gli elettori abbiano creduto più a loro che hanno
Mentre Berlusconi la veste scrivevano la loro politica sotto il segno della libertà
Noi abbiamo invece scritto tutta la nostra iniziativa di questi ultimi anni sotto il segno della necessità le politiche abbiamo posto in atto nei cinque anni in cui abbiamo governate le abbiamo presentate noi per primi come importi necessari obbligate non come il frutto di convincimenti scelte maturate autonomamente
Dovevamo stare in euro dovevano rispettare i parametri di Maastricht rientra nel debito dovevamo appoggiare l'intervento militare nell'ex Jugoslavia dovevamo apprezzare la spinta poderali spicca dovevamo riformare il sistema pensionistico
Questo a ben vedere è stato il principale fardello psicologico prima ancora che politica
Della sinistra di governo
L'idea che prima ancora di definire una proposta politica avessimo un'enorme quantità di dove irresponsabilità o forse di legittimazione ai quali fare però
Ma può vince la sinistra se non mette in campo un modello positivo c'è qualcosa che non sia una necessità ma la scelta l'opzione positiva per cui chiamiamo la gente a mobilitarsi con noi libertà nel nostro ma anch'essa come altre parole indoor innovazione modernità deve essere declinata concretamente non basta rivendica
Bisogna invece farla vivere come maggiori opportunità per la vita di ciascuno come libertà positiva di di realizzare pienamente se stessi come libertà di ognuno che si accompagna la libertà di tutti
Una sinistra che a chi chiede libertà
Risponde solo con le parole regole rischia di riproporre il volto giacobino di chi pensa che la libertà si concede invece la libertà si riconosce
E i diritti sono essenziali proprio perché sono lo strumento per consentire a ciascuno di essere il più ricco ecco qui un nodo di ricerca che vi propongo come la sinistra torna a far sua la parola libertà e intorno la parola libertà costruisce un'idea di società in cui a ciascuna sì o no verte più opportunità per i giovani che chiedono molto più delle generazioni precedenti di essere messi nelle condizioni di scommettere su di sé
Per le donne che hanno cambiato il volto il profilo di questa società senza che a ciò sia stato dato pieno riconoscimento
Per scienziati e ricercatori che non capiscono perché debbano andare all'estero per mettere la propria intelligenza al servizio di un bene comune
Per chi lavora per chi produce per chi intraprende offrendo ciascuno possibilità più ampi e più giuste per realizzare le proprie aspirazioni la propria scelti ivi
E ancora come riappropriarsi del valore essenziale della laicità come cultura della libera scelta come riconoscimento del pluralismo culturale
E religioso come assunzione del limite dell'azione politica
Sono valori essenziali per un riformismo che voglia misurarsi con grandi questioni del nostro tempo
Dalla bioetica le forme della famiglia
Dalla libertà nelle scelte procreativo alle nuove frontiere della ricerca
E arriviamo così a un nodo della politica di oggi
Nel fare UDR
Le analisi di sociologi e ricercatori dicono che al centrodestra sono affluiti in misura prevalente naturalmente
I consensi di ceti produttivi mossi da una domanda di modernizzazione ed i settori popolari in particolare anziani con pensioni minime casalinghe mossi da forte esigenza di tutela il reddito la sicurezza personale
E al centro sinistra sono affluite in misura prevalente
Consensi ricette acculturati mossi da valori di libertà istanze di dinamismo e di un vasto mondo di lavoro dipendente che nel centrosinistra individuato lo schieramento in grado di offrire il meglio più attenzione ai diritti e alle garanzie
Dunque il voto consegna entrambi gli schieramenti un tema assai complesso
Come rispondere contemporaneamente a Di Monte ha domande di modernizzazione di dinamismo e ha domande di tutela e di garanzia
Il che è confermato dal fatto che si sono distribuiti in misura pressoché uguale centrodestra centrosinistra sia il voto giovanile che segnato dal maggiore dinamismo sia il consenso degli inoccupati più motivato da ricerche di tutte
Il quesito è particolarmente pregnante per noi per la sinistra
Che spesso ha pensato che quelle due tensioni modernità e diritti potessero essere separata
Considerando compito primo tema prioritario la stilista la tutela delle garanzie acquisite gli affidando il processo di modernizzazione a dar quella separazione e ancora proponibile oggi
Noi siamo la sinistra
E la sinistra è nata e vive per affermare dei diritti diritti di libertà diritti di eguaglianza abiti di giustizia diritti del lavoro il diritto a studiare a essere curati
Il giorno in cui mettessimo in discussione uno solo di questi diritti noi verremmo meno la funzione stessa per cui la sinistra in a questi non ci sono dubbi
Il problema è che l'affermazione di quei diritti non prescinde mai dall'evoluzione sociale economica della società in cui ci si batte per realizzare e la questione come essere capace di proporre una diversa idea della modernizzazione del Paese
Dove siano presenti i diritti di cui siamo portatori non scendere ma tenere insieme diritti e modernizzazione
Favorire le opportunità non vuol dire lavorare per una società bloccata ingessata su se stesso
Insomma questo è oggi il passaggio stretto ma ineludibile
Ripensare i diritti e le garanzie le certezze
Per ridisegnare i bicchieri definito in una società mobile e flessibile raccogliendo rappresentando tante domande di libertà di dinamismo di modernizzazione della Società italiana
E allora di fronte a questa destra quale opposizione
Io non credo che ci sia differenza tra noi nel giudizio severo verso il governo Berlusconi
Si tratta di un Governo che abbassa i livelli di legalità
Che sul piano sociale tende a ridurre l'area delle certezze il livello delle tutele il carattere universale dei diritti e delle prestazioni sociali
Un governo che taglia le risorse per la ricerca comprime la domanda di innovazione cerca di omologare asse la produzione intellettuale e culturale
è un governo che non esita a ricorrere in ogni modo a forme di occupazione del potere si pensi alla RAI al modo indecente in cui si vuole liquidare il conflitto d'interessi alla spartizione degli incarichi nelle principali istituzioni cultura
Insomma si tratta di un Governo che fa danni gravi
E per questo serve un'opposizione forte incalzante
E noi non c'è non ci deve essere nessuna condiscendenza verso un'opposizione governante o la ricerca di accordi qualità
Noi vogliamo fare l'opposizione se mi è consentito senza aggettivi
Ma con quale obiettivo
L'opposizione non è un tratto di identità
L'opposizione è una condizione è una condizione a cui si può essere costretti da sfavorevoli rapporti di forza ma è una condizione da cui ci si batte per uscire per tornare ad essere maggioranza nel Paese
Questo è il nostro problema
Non so se siamo l'opposizione perché lo sia
Ed è anche se vogliamo farla perché la stiamo facendo ma come la faccia
Come l'opposizione allarga i suoi consensi e come la nostra azione non soltanto rassicura e conferma i consensi di chi già si è affidato a noi
Ma al tempo stesso come conquista anche a chi a noi non si affida non a caso le analisi elettorali ci dicono che quando si perde si perde dappertutto
Quando si vince si dice ovunque non è vero che si perde o si vince soltanto in un pezzo della società
Un'opposizione che abbia questa qualità non può eludere un altro tema spesso rimosso anzi se mi
Permettete è forse la cosa più
Diciamo significativa cioè la rimozione di un tema intorno a cui è ruotato il dibattito politico culturale e la stessa cultura politica per decenni e cioè la politica delle alleanze si può fare un efficace opposizione senza una strategia di alleanze
Non è un quesito scontato perché la richiesta di una maggiore radicalità
Dite qualcosa di sinistra fate qualcosa di sinistra si traduce spesso nella rimozione del tema con chi e come
Esigenza tanto più vero a fronte di un sistema elettorale maggioritario che consente a chi governa di disporre di una maggioranza parlamentare assai più ampia di quella raccolta nel Paese
E dunque la capacità di costruire nella società alleanze la condizione per aprire contraddizioni in una maggioranza ed erodendo i consensi
Ciò è tanto più necessario di fronte a una destra la cui politica comincia a manifestare sofferenze dalla scuola all'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori che investono anche un'ampia parte di cittadini
Ivi inclusi i non pochi di coloro che hanno votato il tredici maggio per il centrodestra
E tuttavia una somma di contraddizioni non rappresenta di per sé la crisi di una politica così come una somma di proteste
Non dà luogo necessariamente ancora ad un progetto alternativo
Quello di cui abbiamo bisogno un'idea dell'Italia del suo futuro e un nuovo patto da proporre in Italia
Qui avverto una un ritardo nella difficoltà a incidere sui processi del reali che dominano la vicenda italiana
Siamo in presenza di una moto di una mutazione profonda delle società moderne e quindi anche della nostra
E io non riesco a capire perché ciò sembra non riguardare la politica giudicare dall'assenza di questi problemi dal dibattito come possiamo pensare di uscire dalle nostre difficoltà se non partiamo dal fatto che siamo da anni ormai presenza di una rivoluzione sociale la più grande dopo quella indotta dall'industriali siamo nel passaggio dalla rigidità di una società organizzata intorno
Al rapporto tra il ciclo produttivo meccanico e il mercato ad una società che della conoscenza dell'informazione segnata in ogni sua dimensione elementi di flessibilità elasticità che investono tutto la vecchia struttura sociale i bisogni umani i fondamentali modi di vivere linguaggi la scrittura le culture i modi di costruire il pensiero insomma le menti
Come cambia rapporti così come cambia il rapporto tra società e l'economia
Quello che
In gergo si chiama il capitale sociale cioè il modo di essere della società conta più di prima
E chi e quindi chiedersi quale società che per una forza politica significa come sto dentro una società e come la Campania è importante come non mai
Il cuore del conflitto moderno questo è il punto è cambiato e consiste essenzialmente nel contrasto tra la potenza inaudita dell'economia e di chi controlla le reti dell'informazione del sapere il potere della politica
Dei diritti del lavoro della democrazia delle libertà dei singoli di essere cittadini e non ridursi al consumatore di pensare con la propria testa di scegliere il proprio destino
Insomma sì ad un'economia di mercato ma non a una società ma no ad una società di mercato
Perciò la politica spesso sembra che non morta perché troppo spesso appare come sotto sistema dell'economia e non come capace di governare dirigere
I processi
E d'altra parte non è forse questa la domanda che ci viene dai tanti che da Genova Porto Alegre si pongono e ci pongono domande di senso perché questo sono sulla globalizzazione la sua direzione di marcia la sua qualità
E possiamo pensare se così l'opposizione solo entro dimensioni variabili nazionali
Oppure anche l'opposizione non deve essere oggi declinata in una scala più ampia in cui l'Unione Europea che ormai è lo spazio luogo la dimensione entro cui pensare di taglio il suo futuro assumendo la dimensione europea come criterio e parametro
Per collocare il nostro in cui collocare il nostro Progetto le nostre proposte
Nella società aperta nel mondo globale di oggi
Sono queste le ragioni che mi portano dire che di fronte
Al tante difficoltà che noi oggi
Abbiamo di fronte a noi
è giusto puntare su una rinnovata Sinistra Europea di governo una sinistra che non si considera affatto autosufficiente ma proprio in forza di questa sua visione delle cose italiane e mondiali vuole parlare alla società i suoi interessi vuole parlare ai nuovi movimento vuole partecipare alla costruzione di una casa comune delle forze riformiste
Io ho molti difetti ma non quello di non andare come molti di voi sanno in giro per l'Italia dalla mattina alla sera per ascoltare la gente
E l'opinione che mi sono fatta che per superare il distacco dall'opinione pubblica dobbiamo rendere Lenzi più incisiva l'opposizione cioè più incalzante
Rendere chiaro il senso di marcia di un'opposizione che non fa sconti si propone di battere Berlusconi
Un'opposizione che si vuole scuotere intaccare il blocco dei consensi nel centrodestra
Ma anche girando per l'Italia e parlando discutendo mi son reso conto sempre di più che davvero non basta una spalla
Chi lo pensa scommette sulla forza dell'indignazione rischia di sottovalutare la natura e la novità di una destra che ha radici
E che potrà essere battuto solo se costruiremo un consenso altrettanto solido nel Paese
Ed è proprio qui ed è l'ultima questione che vi pongo che risulta essenziale il riformisti
Anche intorno a questo termine c'è uno strano alone di imbarazzo
Quasi che quella parola fosse sinonimo di moderatismo di assuefazione allo stato esistente delle cose di pragmatismo senza principi
Ebbene io credo che si debba dire con forza che il riformismo non è la destra della sinistra
O per dirla con parole di uno statista sicuramente riformista come François Mitterrand una politica di sinistra non è una politica diversa
Contrapporre riformismo e radicalità e rappresentare la sinistra come lacerata da questo dilemma è una rappresentazione Astra
E credo che sia un errore leggere una maggiore radicalità di atteggiamenti che ci viene richiesta e si manifesta
Oggi semplicemente come l'ennesima variante del massimalismo no
Quella maggiore radicalità affonda le sue radici in una rivolta morale contro una destra spesso volgare che a sua volta radicalizza lo scontro politico pratica con brutalità lo spoil system viola le regole istituzionali l'azienda la società
E allora la radicalità dei comportamenti soprattutto laddove essa fondamento etico non è affatto in contrasto con una cultura riformista
Quando diciamo riformismo diciamo qualcosa che non è meno di una protesta non è meno di una manifestazione non è meno di uno sciopero e di più
Il riformismo e la capacità di tenere insieme idealità e concretezza
Vi poneste colui che si pone l'obiettivo obiettivi di mutamento ambiziosi ma si chiede come realizzarli con quale consenso con quale scansione temporale con quali strumenti con quali alleati
E oggi più che mai c'è bisogno di una cultura riformista che raccogliendo l'indignazione morale e la tensione ideale che muove molti cittadini egli muove fuori dai partiti e anche fuori dal nostro
Sappia offrire una proposta capace di realizzare diritto l'eguaglianza civiltà intorno ad essi aggregare una nuova maggioranza nel Paese
Queste sono le cose che a me sembrava utile mettere in discussione ho posto soprattutto degli interrogativi delle domande
Ben consapevole che per attraversare i passaggi stretti del nostro cammino non basta ripercorrere i vecchi sentire
Non basta riproporre quel che abbiamo fatto fino ad oggi
Serve un nuovo pensi
Capace di leggere interpretare rappresentare tant'le tante domande di libertà i diritti di cambiamento che vengono dalla società
E a tutti voi diamo fin da ora un appuntamento in questa ricerca
Che oggi cammina e che vorremmo scusate e fin da oggi diamo a voi con questo incontro appuntamento ad altri appuntamento ad altri incontri incomincia qui un cammino che spero vorremmo condurre insieme
Dandoci luoghi seri per costruire un nuovo progetto per l'Italia
Per discutere della Società degli italiani e dei suoi cambiamenti del suo futuro
La forza e la determinazione dell'avversario dice che la stima e ha e tuttavia abbiamo visto proprio in questi mesi e settimane quante passioni quanta intelligenza quanta e volontà sia motivata
Ho letto alcuni giorni fa uno scambio di idee tra Vittorio Foa il mio vecchio amico Alfredo Reichlin
E mi ha colpito una bella riflessione di fondo e vero scrive che le cose vanno male malissimo
E che questo governo incita la trasgressione promette l'impunità invita alla corruzione
Ma io non credo che sia importante solo il giudizio su quello che succede
E più importante la scelta che dobbiamo fare non e conclude
Se vogliamo che le cose migliori dobbiamo pensare che possono migliorare
La scelta vera e tra un mondo di possibilità è un mondo di fallimento
Ecco ciò che le nostre divisioni le nostre polemiche spesso nascono
E se non si fanno vedere la vera novità
Che consiste nel fatto che siamo di fronte a un mondo enorme di nuove possibilità
E tutti noi abbiamo la responsabilità di non deludere la passione le speranze le emozioni di quante sono davvero tanti e tanti continuano a credere che valga la pena di battersi per una società più libera e più giusta
Io credo che questa la nostra strada noi su questa strada dobbiamo cammina
Anche perché altro cammino per affermare le ragioni ideali per cui la sinistra è nata e vive non c'è vi ringrazio
Bene
Tanto do conto
Vi alcune
Di alcuni messaggi che sono arrivati da Michele Serra Maurizio Scaparro Salvatore Settis Sabino Cassese che aderiscono ma
Non possono essere presenti per impedimenti di varia natura
Adesso dovremmo luogo
Di color più grande
Adesso dovremo luogo gli interventi cercando anche di tener conto di esigenze
Singolo in particolare erano state segnalate relative in genere aerei oltre il leader da prendere e il primo intervento
Di Moni Ovadia
E successivamente parlerà Alberto Bruzzese
Terrevoli interventi dieci minuti come dicevo poco poc'anzi ecco vorrei avvisare ecco le persone risolvesse il fatto che c'è la possibilità di trovare posto sedere sulla parte del
Sinistra rossa
Anche Bill come liquidazione
Moni Ovadia dove
Sì grazie per per aver accettato di farmi intervenire un po'sono condizionato dovrà ritornare a fare il mio mestiere
Io ho accettato di venire in mosso fondamentalmente da un
Così da un'urgenza da un sentimento non ho preparato un particolare discorso ho sentito che ci dovevo essere
Ho sentito che ci dovremmo essere
Perché ci sono sempre stato cioè da quando ho l'età della ragione mi sono collocato da una certa parte
E a distanza di oltre quaranta quarantadue anni sono ancora da quella parte
In questi ultimi anni è qualcosa che è stato avvertito da molti di noi
Sì eccome percepito uno smarrimento come uno stempera mento un'attenuazione delle nostre ragioni
Allora un vecchio proverbio indiano dice se non sai dove stai andando Paul GT per vedere da dove vieni
Io credo che in questi ultimi
Delle ragioni per cui la facciamo
Quasi che i valori fossero diventati subordinati alle ragioni del buon governare mentre il buon governare semplicemente un dovere che uno deve compiere quanto ci governa è un galantuomo e conosce i suoi doveri e le responsabilità chi ha dichiarato di volersi assumere
Ho avuto la fortissima sensazione che invece il piano della centralità dei valori politici e soprattutto dalla centrate carta dei valori umani
Ricevesse passasse in secondo piano quasi fosse data per scontata
Pian piano la voce di questa identità di valori
Che ci hanno formati diventava sempre più flebile
Sempre meno vigorosa
Sempre più timida
In qualche modo si giocava in catenaccio
L'aggressività di questa destra come è stato giustamente detto protervo fa volgare
Che si può permettere un uso di linguaggio auto legittimo un linguaggio assolutamente paradossale e contraddittorio
Che mette nell'ordine del linguaggio un mondo alla rovescia e pretende di essere creduta
Rendendo la nostra voce più flebile si è dato legittimità a questa prassi allora cose che sono entrate nell'ordine del discorso pian piano sono entrate nell'ordine della realtà
Ci siamo fatti intimidire da questa destra aggressiva
Alcuni revisionisti hanno attaccato violentemente
E mi è sembrato di vedere come una specie di disagio io ho avuto l'impressione da sempre che noi non abbiamo lezioni da prendere per i revisionisti
Nessuna lezione
Sono state fatte all'interno della nostra storia le autocritiche che andavano fatte è stato fatto un cammino molto coraggioso anche radicale dopo di che i valori di cui siamo portatori il senso di cui siamo portatori rimane inalterato
è un senso preciso e l'essere stati da una certa parte e l'essere stati con diciamo il riscatto delle classi lavoratrici con le battaglie per i grandi diritti civili
Con una visione della centralità dell'uomo come essere umano non subordinato le condizioni burocratiche di appartenenza etnica o religiosa o altro
Siamo stati dalla parte di quel principio che ha espresso in modo radicale il sintetico dal primo articolo della dichiarazione dei diritti universali dell'uomo convenzione di Ginevra
Firmata da molti molti paesi ratificata purtroppo però solo quarantanove prese
Questo articolo recita in modo chiaro e inequivocabile tutti gli uomini nascono liberi ed uguali pari in dignità e diritti
Sulla base di questo principio universale
Per esempio il questa legge sull'immigrazione
Che si viene facendo adesso andrebbe attaccata in modo durissimo su ogni piano anche nelle sedi internazionali perché questa legge figliola quella dichiarazione dei principi universali dell'uomo
Io credo che ci sia un bisogno forte di mantenere fermi alcune posizioni di non accettare il relativismo di ogni discorso di non accettare i pasticci che questa destra fa di rispondere in modo netto fiero e preciso
Senza nessun tipo di concessione o di debolezza su certi argomenti
è impressionante come si mescolano le carte il Presidente del Consiglio arrivato a dire che due delle televisioni vederci due sue televisioni sono in mano ai comunisti
Fa impressione questa cosa
E questo discorso passa come se fosse un discorso sensato
Ho sentito un giornalista del centrodestra
Dire ma con molta disinvoltura e questo non ha suscitato scandalo indignazione o un'ondata di sarcasmo come sarebbe secondo me illogico dire
Non esiste il problema del conflitto di interessi
Il problema del conflitto di interessi diceva non è dato dal fatto che il Presidente del Consiglio possieda tre televisioni ma verrebbe fuori eventualmente seguì usasse queste televisioni propongono suo e della sua parte
Queste cose hanno cominciato a passare come se fossero argomentazioni normali
E proprio sul piano del linguaggio
Che si è cominciato accedere
A una concezione qualunquista aggressiva falsi ficcante e allora una volta che si cede sul piano del linguaggio si chiede anche sul piano della realtà
Io vengo da una cultura che ha una culto della memoria
Il culto della memoria racconta questo che la memoria non è un ripiegarsi nostalgico sul passato ma è un progetto per il futuro
Noi possiamo imparare dal passato solo nella misura in cui vogliamo avere un futuro nostro
Allora per esempio su questo piano si sono lasciati andare molte posizioni
Un valore come la resistenza si è cominciato un po'a commerciare
Mentre a mio parere questo è un pilastro indiscutibile
Non che non sia discutibile sul piano storico del lavoro degli storici ma sul piano dei principi è indiscutibile
Io mi sono trovato in una condizione spaventosa spaventosa perché sono stato chiamato ingenuamente sono andato a parlare e diciamo a a celebrare il Giorno della memoria Rovigo
E c'era naturalmente tutta la serie delle fasce tricolori tutta l'ufficialità con me c'era una sopravvissuta ai lager
E il sindaco di Rovigo il giorno prima aveva autorizzato una manifestazione su Salò
Pian piano si è cominciato a legittimare un'attitudine del tipo questi e quelli per me pari sono
Chi ha dato ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto appunto
Ora naturalmente
Questo potrebbe essere visto nel quadro di un'idea va bene ma parliamo di quell'evento oggi abbiamo altri problemi no
Quando si cede sul piano dei principi
Quando succede sul piano della memoria e la memoria non è un ricordo a memoria non è una serie di ricordi la memoria è un pilastro fondante del cammino che affrontiamo nel futuro pian piano ossia rode il senso
Questa erosione del senso è stata percepita
Da moltissimi
L'interrogarsi su cosa stiamo facendo dove stiamo andando è chiaro che la nostra una società complessa e chiaro che pone dei problemi molto
Seri e da affrontare con intelligenza con capacità immaginativa
Con anche una senso di responsabilità molto forte
Ma per quanto sia complessa la società non bisogna dimenticare che i principi importanti su cui si costruisce un progetto politico
Non sono poi tanti e che se si perdono quei principi la forza di quei principi il Vigorelli quei principi si sfilaccia l'identità e quanto non c'è uno statuto identitario
Non sia riconosciuti
Che non ci si riconosce
C'è stato un fortissimo disagio io l'ho sentito prima i capelli parlare nelle scuole fra i giovani di fare spettacolo in giro di avere molte occasioni d'incontro
Come dire ma ci siamo
Abbiamo perso per esempio una capacità fondamentale che investe il nostro avversario in maniera travestita becera ha saputo lanciare la capacità di fare sognare
Io capisco che il risanamento del bilancio pubblico una cosa fondamentale per un Paese ma non si farà mai sognare una generazione che viene oppure persone che sono vessate da problemi da ingiustizie con questi argomenti
C'è una necessità forte
D a ritornare a quei quattro cinque principi fondanti sui quali non c'è discussione che tenga e non c'è pasticciaccio o inciucio che tenga
Ritornare alle parole forti avere a mio parere il coraggio delle parole forti
Perché quelle parole forti come diritti libertà giustizia centralità dell'essere umano ci appartengono sono nostre e non ce le possiamo fare depredare da questa destra
Che non si sa da dove venga non si sa dove è nata grazie
Adesso Alberto Peruzzo Elfhel poi Enzo Siciliano
Grazie grazie di avermi dato l'occasione di intervenire brevemente purtroppo devo partire quindi
Con in grande imbarazzo non tanto per la verità
Sugli argomenti così complessi quanto per la strada che abbiamo alle spalle
Dunque allora Fassino ha aperto i lavori l'ha fatto come si fa per un leader politico
Quindi ha presentato tutti i problemi
Gli articolati
E ha esposto
Il punto di vista che un politico la politica può aderire nei confronti dei problemi più acuti che abbiamo di fronte
Io penso che l'evento di oggi però non abbia questo diciamo questo aspetto illuministico razionale no non non nascondiamocelo questo nasce da un gesto che Nanni Moretti a compiuto e quindi entra nella sfera mo'scegliere voi il termine può essere la sfera del romanticismo
Può essere la sfera simbolica
Siccome questo determina molto al carattere di questa crisi
E e forse tenerlo a mente vale la pena di fare
Perché intanto vale la pena di farlo perché se dovessimo prendere seriamente davvero seriamente un incontro di questo genere sarebbe allora corretto ma ahimè questa non è stata mai una correttezza della sinistra storica
Sarebbe corretto riportare i circa quarant'anni di
Vita della sinistra in tutte le sue diverse forme in cui questo rito lì
A raccogliere gli intellettuali sia compiuto
Molto spesso si è compiuto anche chiamando a consultare gli intellettuali si tentò di fare varie volte beh non c'è stata una sola volta che questo meccanismo affezionati
E probabilmente non poteva funzionare era ridicolo che funzionasse concepito in quella forma forse allora chi e allora si sentiva intellettuale non percepiva l'ironia diciamo come ricerca di quel meccanismo
Anche perché per quel che mi riguarda no passati circa una quindicina d'anni all'interno stesso del partito ma non è che uno che si occupasse di cultura dentro il partito potesse contare una cimice Enzo no era un rito era un rito era semplicemente un rito
Qualcuno si quelli che dirigeva in genere
Mi dispiace Berlinguer è così
Allora ma diciamo questo è un altro problema un problema della politica la politica si fa con chi vince e chi perde quindi è giusto questo
Però qui c'è una sfera simbolica diciamo o devo dire che io ho invidiato molto l'urlo anni
A lanciato e io invece per l'età forse se dovessi salutare questa occasione nel modo più giusto
Vorrei che mi venisse davvero una sorta di pianto senile
E pianto assegni
Perché io credo che questa occasione e mi dispiace dirlo ripeto perché passi uno dove viene qui a dire ci tiene di dirle queste cose vuol dire che evidentemente no dichiara in qualche modo sempre ancora una volta una sua appartenenza
Dichiara sempre ancora una volta la sua appartenenza però mi dispiace dirlo non c'è questa occasione è profondamente umiliante profondamente umiliante per il ceto politico
Profondamente umiliante degli intellettuali
Ancora più profondamente
Umiliante degli intellettuali
Allora questo cos'è un evento comunicativo assegni non è che insomma le cose che ha detto Nanni no Maria in questi anni vite tantissime persone
Molto spesso ne hanno dette anche con una crudi TAC no scrivendone non c'era particolari no
E naturalmente cosa si è scoperta si è scoperto che giustamente nell'epoca in cui siamo
Per dire qualcosa è bisogna a dire una particolare forza comunicativa che non è soltanto la prestanza diciamo del soggetto ma è la rete di cui dispone
E diciamo la verità tutto questo quello che stiamo noi recitando oggi è dovuto al fatto che quel peso che ha avuto no il l'immagine di Nanni Moretti non poteva essere eludibile insomma bisogna affrontarla perché era saltata fuori e quindi non abbiamo una scelta o abbiamo orgogliosamente in questa sede ma la scelta di dire no ma noi questa cosa non l'abbiamo fatta per niente perché una quest'e nell'immagine perché la comunicazione importante eccetera la mala facciamo invece perché finalmente ci siamo accorti non si sa perché oggi noi ieri
Non dieci anni fa venti trenta quaranta che alcuni contenuti relativi è alla riflessione culturale magari in un partito contano anch'e allora stiamo parlando di contenuti
Bene se stiamo parlando in cotto motiverò allora qui non siamo negli intellettuale diffuso ne possiamo parlare d'acqua a voi in termini del rivolgersi all'intellettuale diffuso
Non ci stiamo rivolgendo qui a un ceto dirigente intellettuale no non c'è e qui ci sono dei delle sacche diciamo delle aree intellettuali che riguardano lo spettacolo che sempre ha avuto una sua vicenda perversa assolutamente perversa di rapporto tra sinistra no e uomini di spettacolo poi un pezzo della comunicazione e un pezzo di professori universitari
Quello che è certo possiamo dire è che Nanni Moretti esemplifica molto bene il fatto che in alcune aree a un giovane che è coraggioso e aggressivo
Sì dal luogo atti ossa in qualche modo no affermarsi molto di più di quello che accade in altre stelle e sicuramente dove meno accaduto un ricambio è stato dentro la tradizione comunista
Ma
Dalle maglie strette della tradizione comunisti non ho visto a venir fuori un Nanni Moretti
Abbiamo stroncato una quantità di giovani come Nanni Moretti
Enorme nella storia del movimento operaio
Allora
Quindi non credo molto che qui si stia parlando di contenuti perché se si volesse parlare di contenuti b la tradizione no delle forze che qui sono schierate erano in grado di mettersi a tavolino
E
Di fronte a determinati problemi sino culturali questioni da affrontare chiamare le persone no che ritengono di dovere ascoltare su questo che ha
A
Non si fa cultura qua no non riusciamo a raggiungere una come si fanno introduzione così
Ente è una scena stiamo mettendo in scena qualcosa se invece davvero siamo interessati a sapere governare e magari ci viene in mente che per saper governare dobbiamo comprendere la società che coppe della società ci vogliono dei saperi che dentro la tradizione politica non ci sono bene no uno lavora
Uno lavora ma in modo tale da chiamare le persone che ritiene debbano essere consultati quindi non è quindi è una questione d'immagine è una questione di una ma se è una questione d'immagine due mi dite voi e sì essendo evidentemente no il problema quello del consenso e quello di percepire di sapere percepire quello che c'è nella società civile
Mi dite voi che bella figura ci facciamo polarizzando l'attenzione su una sorta di come dire
E infatti citazione del senso degli intellettuali nella società contemporanea l'elettorato che non ci onora esattamente l'elettorato che ritiene che gli intellettuali se una massa di Colleoni perdigiorno e che non sanno lavorare
E che non serva giusto o ingiusto che sia e devo dire che resterà il cinquanta per cento sono cinquanta e cinquanta
Tutto giusto che sia però loro hanno questa immagine non mi sembra che in termini comunicativi no mostrarsi così gracili nei confronti del suo bene renda molto non credo credo veramente Dino e chiudo il mio ingrati intervento addolorato intervento
Non voglio non vorrei che fosse preso come un'ennesima mia radicale
Nel dire no critica dell'apparato politico perché credo che in questa occasione ma non merita qui discuterne
Forse chi
Come dire a ha da fare un bilancio tremendamente misero è esattamente il ceto intellettuale
Spero che nelle ore che ci sono mancano stasera l'esempio
Quanti intellettuale sia piaceri se io devo dire molto imbarazzo insegnare basta
Faccia la riflessione su almeno una questione ecco se non creda che la cultura di sinistra in questi ultimi vent'anni abbia mostrato e un sapere assolutamente come dire
Corporativo non in cui l'idea del potere legata all'idea di essere nel giusto e nel giusto c'è solo l'intellettuale di sinistra
La cultura di sinistra l'identità di sinistra
Deve essere quindi nel giusto e non appunto invece una questione che riguarda la gente comune non comune la vita ordinaria che quella in cui il potere è semplicemente no come dire il conflitto necessario a creare un proprio ambiente di vita
Ecco io credo che la gravità con cui la cultura nazionale ha seguito le vicende della politica e della società di questi anni sia ben superiore probabilmente a quella di politici grazie
Adesso
Enzo Siciliano
E poi
Gad Lerner
Grazie
Non devo partire manca
Vorrei fare
Qualche riflessione anch'io sul gesto
Di Nanni Moretti
Non per polemica
Assolutamente no
Anzi
Io vorrei dire a a Moretti
In questa occasione
Tutta la mia simpatia sia umana
Sia
Di fanta azione del suo lavoro per quanto destato detto malamente da alcuni suoi colleghi alcuni giorni fa penso alla Wertmüller e penso
A Zeffirelli
Il suo lavoro è al di sopra di quelle chiacchiere
E anche la sua umanità
E al di là di quelle stupide contingenza
Comunque
Qualche riflessione sul suo gesto voglio farla proprio perché
Quella sera vedendolo in televisione
Ha scatenato dentro di me una forte passione
E un pensiero
Che cioè la crisi in cui versa la sinistra
Deriva da un fatto che l'elaborazione del lutto per la sconfitta subita l'abbiamo fatta malamente tutti
Sia i rappresentanti
I politici siano i rappresentanti elettorale
Ci si è limitati a rispondere perché si è perduto col dire che è stata colpa soltanto di questo tipo di
Ma ho pensato subito che così facendo non si va da nessuna parte
Capisco il sentimento di Moretti lo capisco fino in fondo
Ma non capisco
Quel suo dire con questi dirigenti non vinceremo mai le spiego subito perché
Quei dirigenti li abbiamo portati
Siedono in Parlamento
E lo stesso Moretti dice continuano a votare DS allora che cosa è che deve andare nella spazzatura
Questo il paradosso assoluto che secondo me nell'attimo in cui suscitava in me tanta passione
Quella sua parole rendeva debolissima la ragione del suo gesto oppure se nella forzava il sentirmi la politica certamente fatta di sentire
Ma non soltanto
Ci dobbiamo fermare a questi sentì allora abbiamo indignazione giusti
E non a ancorarci alla ragione
Questi sentì le
A quel si mentre noi dobbiamo trovare un valore ma dove trova gli uomini sono qui
Va detto con chiari
Perché quegli uomini
Non noi che siamo qui stamattina
Sia ben chiaro
Non c'ho mai che
E lo penso poi neanche che
Operare
Certe di delimitazioni o contorni di indagine
E non danno alcun frutto dicono i per dire tutto l'elettorato del centro-sud
Con i suoi umori buoni e cattivi con le sue inadempienze le sue sicurezza certe volte anche troppo semplicistiche e troppo velocemente vestite di moralismo
Ecco chi abbiamo mandato in Parlamento a questo materiale su cui lavorare e deve cavarne un succo di ragione e di ragioni la la questione è soltanto questo
Deve cioè lavorare sul proprio stesso materiale
Fra rappresentanti e rappresentati
Corrono o legami assai più stretti e rapporti di identità
Di quello che pensiamo
Aggiungo anche che nel gesto di Moretti c'era
Tasso notevole di quella gratuita
Non curante che insegno felice del suo cinema
E questo mi piaceva molto
Che è un segno cospicuo ormai anche del il nostro stile di vita diffuso e la faccia dolce amabile di qualche situazione Isma'che ormai
è sceso come dire dentro la fibra dei nostri gesti quotidiani
La gratuita e molto affascinante da un punto di vista espressivo
Sono convinto però che alla politica serva a poco mi dispiace dirlo ma forse così non perché la politica abbia segni specifici gli ha anche ma il tratto
Da quello stile forse dovrebbe salvarsi
Serve
Quella noncuranza molto
Al di Colette movimento
Solo che non corre il movimento in una sfera di purezza da contrapporre poi alla degradazione comunque sia che sarebbe della politique
L'antipolitica può circolare a sinistra
Ma non è una cosa di sinistra
Proprio non lo è
Casomai movimento e politica dovrebbero essere complementari
Se il movimento dà la sveglia a una politica impacciata
Va benissimo
Si innesca una spirale di conflitti
Il feedback negativo a me non va bene per niente né
Dai lettore
Solo dai lettori
Dico che l'uno senza l'altra il movimento senza la politica oggi sarebbero per versamenti autistici
E l'uno senza l'altra sarebbe il fallimento della sinistra
Dico che la politica deve leggere il movimento
Leggerlo
Non interpretarlo
E deve dichiararne il succo possibile di un'azione del tutto diverso
Siamo al punto in cui serve la ragione
E non solo la passione
Serve una strategia
Per vincere le prossime elezioni
Da un lutto si esce con una forma di razionalizzazione
Lo stesso Fini Moretti l'ultimo bellissimo
è chiarissimo su questo punto come si esce dal look
Quali sono i gesti quotidiani inimitabile lente minimi irragionevoli che ci fanno uscire dal gruppo
I gesti cadenza nuovi sogni
Ci dice l'analista no
Ma non la loro razionalizzazione
E la ragione allora da dove può scaturire
Beh io debbo dire che Fassino poco fa l'ha detto chiaramente da un accertamento
Realistico
Il più ragionevole è possibile
Della situazione in cui siamo
Da questa Italia che abbiamo da la rabbia il malcontento nascono con verità
Non con inutilità
Ma nascono da uno stato di fatto di in cui l'avversario ci ha piegato
Tutti conosciamo a menadito
La rete di non garanzie per la democrazia che quella che è più grave saliva tessuti
Costringendoci anche a quel che Moni Ovadia poco fa
Ha detto molto bene
Il cancellare la memoria
Anche di quella cosa forte ineliminabile fortissima
E la resistenza col suo significato istituzionale la nostra Costituzione nascita
Dall'antifascismo
Dunque
Conosciamo meno però
Appunto
La Rete concettuale dis di suggestioni vitalistica e
Che hanno permesso a quell'avversario di prevalere
Di prevalere su di voi quel tanto
Numericamente sappiamo come San sono andate le cose quel tanto per cui un premio di maggioranza mi fa parlare di una vittoria che può durare perfino dieci anni
Ecco chi sono gli italiani che l'hanno votato lì è il punto
A quali esigenze reali gli slogan di quell'avversario rispondevano e a quelle esigenze noi come abbiamo risposto lì è il punto dolente
E Fassino lo diceva son d'accordo con lui
Nel diffondersi di questa crisi credo che molti di noi fa evitino di guardarsi allo specchio
Lo spaesamento che subiamo nasce dal fatto che molti nella sinistra rifiutando sia una visione organica della realtà politica e sociale e anche senza averne Nostalgia di questa visione si trovano sganciati dalla necessità di razionalizzare
Alla domanda chi siamo noi e chi sono i nuovi italiani preferiscono rispondere con espressioni
Che ci fanno scivolare forse nella condizione felice
Di anime belle
Falsamente felici
Le ideologie rappresentavano una garanzia non servono più però spartivano il mondo
Secondo lo schema tradizionale della cultura italiana e quella spartizione quelle divisioni erano utili per conoscere e per conoscerci
Oggi chiaramente non serve più questo non è più così
Il pensiero negativo dilagato a sinistra in Italia ancor più che in Francia stranamente
Con esiti persino imprevedibili
Penso al Manifesto per esempio
Ha messo in mora l'utilità la necessità delle funzioni e della storia e della conoscenza razionale
Così un un uomo di cultura
Anche un artista
Resta con il bagaglio del proprio io fra le mani con la sua rabbia che può anche saltare
Ritardi una romantica identità libertaria ma lo allontana irrimediabilmente va bisogno di guardare comunque al mondo per conoscerne le dinamiche
D'altra parte
Questa destra al potere disegna individualismi
E certamente non è causa ma effetto di motivi più profondi interni alla Società italiana che bisogna analizzare senza brevi pregiudizi le ideologie non servono più
Ma serve la ragione
Ecco a quella rabbia quel sentimento a quell'urlo di fu
Andrebbe risposto
Con la ragione
Ci sono domande nella nostra società che contengono due ordini di risposte ho risposta nelle quali appunto dell'individuo a prevalere con tutto con tutti i suoi vizi di antico radicato italiano anarchismo piccolo borghese
Ho risposte in cui
E il cittadino usiamola questa parola
Con la sua ragione democratica prevalere
Sono domande che riguardano la scuola la salute sappiamo tutto
E sono risposte quelle che appartengono alla sinistra
Ecco per me la discussione che si è aperta su questo IST su questo disagio
E anche un sintomo di qualcosa che può avere sviluppi drammatici
Sviluppi tutti annidati nell'esaltazione della disperazione individuale come un valore positivo ma questo sarebbe di applicare la nostra cultura
Dura della sinistra
Ecco
Volevo dire questo per conclude
Quello che non va dilapidato la certezza che ogni storia
Che si pensa in visto di un futuro
Non può essere soltanto materia tra da un elenco di culture nostro avversario astuzie Da Rin
Il mondo in cui viviamo dobbiamo cercare di capirlo
Verso una direzione
Cercando di evitare che esso ci porti laddove noi non vorremmo
Dove non vorremmo mai di andare
Perché altri vorrebbero che le nostre porte ci riso chiamassero in quella direzione negativa grazie
Parola
Allora Lerner poi Luigi Berlinguer
Comando i tempi
Buongiorno a tutti solo qualche considerazione sugli intellettuali di sinistra nell'epoca berlusconiana a partendo dalla considerazione ovvia del fatto che nella relazione anche con il partito e con i politici della sinistra
Non bisogna fare di ogni erba un fascio non tutti gli intellettuali sono la stessa cosa e non tutte le epoche sono uguali di coda Bruzzese oggi indubbiamente lo abbiamo verificato non saremmo qui altrimenti vi sono intellettuali di sinistra che per la loro visibilità
Per il loro prestigio per il loro reddito diciamo anche questo
Pesa no contano forse quanto dei segretari di partito la relazione Vittorini Togliatti non è la stessa cosa della relazione Moretti Fassino da tutti questi punti di vista
C'è una seconda poi messa che forse dobbiamo di sì
Non credo sinceramente che a dividerci a dividere gli intellettuali dei politici a dividerci poi al nostro interno perché siamo bravissimi tutti a dividerci sia oggi prevalentemente il grado di indignazione nei confronti di Berlusconi e del suo governo
Anch'io personalmente
Sono molto indignato della ostentata prepotenza con la quale nei suoi primi mesi di governo Berlusconi ha risolto le faccende personali che lo riguardavano e il modo in cui ha impostato il Governo del nostro Paese ma il problema che si pone è come si reagisce non credo lo dico anni amico Moni che ci sia da parte di intellettuali il bisogno di lanciare un atto d'accusa di Renis invita di timidezza nei confronti dei politici perché gli uni sarebbero indignati gli altri sarebbero timidi credo che dietro ci sia un problema una difficoltà più di fondo
C'è una frase che mi ha colpito tra le Brevi ed efficacissima e frasi che Nanni Moretti ha detto quel giorno in piazza Navona era un inciso quasi quando
A un certo punto ha confessato vi dico la verità io con quelli di Rifondazione Comunista non riesco neanche a parlarci però voi politici che siete pagati per farlo il vostro mestiere dovreste farlo al posto mio ecco e mi sono chiesto
Se Nanni Moretti non è neanche in grado di parlare con uno di Rifondazione Comunista figuratevi se sarà in grado di parlare con un bidello leghista
Con un commercialista di Forza Italia con un seguace di Gasparri eppure ce n'è parecchio in giro per l'Italia
Sono all'incirca la metà degli elettori che hanno votato da quella parte e nella bella relazione di Fassino abbiamo
Sentito
Anche uno sforzo di capire perché hanno votato da quella parte ci sarà stata anche a la capacità di Berlusconi di creare ai suoi elettori con me con un bel paradosso Piero ha citato però non credo francamente che allora il problema di venti per noi antropologico prima che politico no anche perché conservo la fiducia nella possibilità fra cinque anni di vincere e di tornare a governare con questa gente entrando in sintonia con questa gente io forse sono particolarmente sensibile a questo argomento la fatica e molto faticosa perché quell'elemento antropologico chissà forse c'è
Ferma del del supper avere la pazienza di mettersi in sintonia con i diversissimi non con quelle di Rifondazione con quelli di Gasparri e di Berlusconi e della lega
Perché fosse otto questa che voce
Tutte le sere sono finito anche oggetto di satira come simbolo della remissivo vita della timidezza della sinistra perse finito nel taschino di Giuliano Ferrara e molto faticoso effettivamente
Quel tipo di rapporto anche se benna remunerato divertente tutto quello che volete
Ma credo che lì ci sia esattamente il problema della fatica di parlare di confrontarsi
Con gli altri entrare in sintonia con dei sentimenti la questione della libertà che poneva a Fassino guardate c'è chi
Senta ma sa di dieci minuti ormai c'è chi
A è entrato fortemente in sintonia in questi mesi
Con gli umori più viscerali e profondi della società italiana parlo di un intellettuale
Di un intellettuale che tra l'altro si autodefiniva in partenza di sinistra od ostenta una matrice antifascista rettili parlo di Oriana Fallaci
Ovvia la Fallaci
Con il suo libro ha detto
Cose che gli italiani volevano sentirsi dire di cui si vergognavano un poco
Gli occhi scuri e cattivi degli immigrati che manifestano per il permesso di lavoro in Italia sono gli stessi contengono la stessa minaccia degli occhi di Khomeini questo ha scritto e questo ha venduto trecento mila copie
E lo ha detto entrando in vena velenosamente in vena di questa società senza che da parte nostra ci sia stata una grande battaglia culturale ma cogliamo
Cogliamo il modo
Di entrare in vena anche lì un intervento appunto che parla alla gente comune dicendo di quello che la gente comune vuole sentirsi dire ostentando
Disprezzo per tutti i politici nel loro insieme di destra e di sinistra Berlusconi compreso
E ostentando totale distacco dalla categoria degli intellettuali benpensanti quelli che non osano spararle grosse è anche quello un intervento di antipolitica ebbene io
Vorrei dirlo che sinceramente che in queste manifestazioni di questi giorni particolari nell'episodio di piazza Navona
Non ho
Colto tanto una vitalità nuova
A uno spirito di iniziativa nuova della nostra gente degli intellettuali ho colto una vena invece di involuzione e di autodistruttivi tacche confidano molto pericoloso un sussulto molto pericolosa e
L'antipolitica da questo punto di vista il facile
è facile dire
Che con questi dirigenti non vinceremo l'anno prossimo le proprie anime fra cinque anni perché è vero oggi come oggi non non vinceremo io non sono convinto non sono certo che qui con qualcun altro al posto di Rutelli e Fassino avremmo vinto al tredici maggio scorso sinceramente ma credo che oggi sia facile questa carica di delegittimazione da parte nostra sparare su un quartier generale
Che non è così minaccioso non non ma credo che alla fin fine la storia degli anni anni Novanta dovrebbe averci insegnato che con l'antipolitica la sinistra perde
E che anche è stato eccitante
Ed è stata
Inevitabile badate bene io la condivido la crisi la distruzione veder cadere la classe dirigente il volti noti
Del potere italiano all'inizio di questi anni novanta come birilli uno dopo l'altro in una Aulas di eccitazione generale ma francamente
Chi è venuto al posto loro oggi non ci soddisfa particolarmente
Quale fare polemica in questo anche quelli che sono venuti su da quell'esperienza direttamente Antonio Di Pietro io lo preferivo come magistrato che come politico se volete che vi dica sinceramente la mia opinione e allora
Di cui la seconda affermazione diciamo sintetica che volevo proporvi perché ne sono sinceramente profondamente convinto a di una cosa sono sicuro che la sinistra
Non ricomincia dai palazzi di giustizia né con i girotondi né con i cortei che vanno dalle università ai palazzi di giustizia né con i decennali di Mani pulite
Badate bene giusto referendum controllando ignobile legge sulle rogatorie giusto difendere l'autonomia della magistratura ma non pensiamo per favore
Che sarà l'esito di questa o quella sentenza a decidere le sorti della democrazia italiana non è questo
Non è questo e non è questo il valore il riferimento al palazzo di giustizia
Non è il valore sul quale si fonda
Ma la sinistra moderna a in un'epoca nel quale dobbiamo come misurarci a problemi enormi sul piano internazionale di cambiamento della nostra società
C'è l'ultima cosa che voglio dire
è evidente è indubbio che in questa protesta degli intellettuali e in questa clamoroso gesto che ci ha portati a riunirci qui a si è evidenziato un deficit di autorevolezza dei dirigenti politici
Non fossero stati così deboli non ci fosse dietro un una ferita ancora aperta un interrogarsi ancora aperto sull'esperienza del governo del centrosinistra e tutte le vicende
Che sono seguite la vittoria elettorale del ventuno aprile del novantasei
Non si sarebbe aperta una discussione di questo tipo Cecchi approfitta del malessere
Espresso dagli intellettuali per farci sopra della politiche Etta immediatamente a me Diliberto che a elegge Nanni Moretti ha leader politico per condurre la sua battaglia di un piccolo partito all'interno dell'Ulivo mi fa francamente sorridere perché Diliberto si chiama comun si chiamano Comunisti italiani sono quanto di più tradizionalista cioè sul piano culturale all'interno della coalizione dell'Ulivo e che adesso faccia girotondo insomma
Siamo almeno se che su questo ma il problema è stato posto al di là delle sue strumentalizzazioni anche qui da Fassino qualche adesso mi finisca davvero
Anche qui da Fassino qualche parola importante l'abbiamo avuta sul trauma
A che tutti agita che poi al trauma del novantotto la caduta del governo Prodi la nascita di un governo D'Alema che basava la sua legittimità su transfughi
Dell'altro schieramento qua e non invece sulla responso delle urne lì c'è stato deficit legittimità
Che è stato avvertito anche all'interno dell'elettorato del centrosinistra mi sembra che Fassino qualche parola in proposito labbra l'abbia detta oggi ha detto si sarebbe dovuto individuare un esito diverso di quella crisi da novantotto deduco un esito diverso dal governo D'Alema
Detto ciò
Credo che
Non si tratti di fare dei processi a Massimo D'Alema tanto meno di farli in sedi come queste ma invece di richiamare oggi questo sì questa è un'esigenza che condivido anche con quanto ASPI prima detto prescritto Moretti richiamarmi a fare bene quella storia ne abbiamo bisogno non per litigare ci ulteriormente ma per capire le cose vere
Mi interessa meno sapere c'è stato un complotto di chi contro chi mi interessa sapere perché già prima di quel giorno pesava così tanto una divisione culturale tra che ne so Prodi e dalle
Detto Bachini evitato uno che nelle toghe di sinistra che ha votato Margherita alle elezioni dell'anno scorso credo che su questo la chiarezza del bene debba far sì che sia utile questo pezzo di storia da fare che sia invece molto ma molto meno utile
L'attesa dell'evento mediatico legato all'indignazione
Non perché ciascuna non si Intini e per conto proprio ripeto il peso degli intellettuali di alcuni intellettuale grande abbiamo premi Nobel premio Oscar palme dopo che quando parlano li sentono in tutto il mondo ma non credo che si possano vivere nell'attesa
Del passaggio da dell'effetto politico dell'evento mediatico per cui Luttazzi Travaglio in campagna elettorale diventa il tema dominante sul quale ci si divide o si crea consenso e magari lo dico scherzando perché anch'io l'attendo con il massimo divertimento come tutti voi tutti qui riuniti ad aspettare l'effetto politico formidabile che potrà avere Roberto Benigni al Festival di Sanremo
Saga divertentissimo sarà spendi amiamo tutti Benigni ma ricordiamoci che sarà uno schietto sa che si fa al nell'ambito di una festa canora altrimenti
Rischiamo di come nella campagna elettorale ultima scorsa di portare avanti lo slogan le abbiamo prese ma gliene abbiamo dette grazie
Luigi Berlinguer
Paul Furio Colombo
Io personalmente ho reagito
Positivamente cioè
Cercando di portare in positivo
Una vicenda di piazza Navona mi pare di capire che la relazione di Piero Fassino
Questo rappresenti oggi l'importante
Per cui sono convinto anche di gli accenti autocritici che alcuni intellettuali qui hanno portato autocritici degli intellettuali
Però ritengo che noi dobbiamo cogliere fino in fondo
Quella provocazione
Io mi permetterò di portarla se ci riesco un po'più avanti
Perché ritengo che sia ci siano due componenti una è quella dell'indignazione interna
Una quella di però secondo me è più profonda
Di rivelare
Di
Interrogarsi
Sul non solo su quello che sta succedendo in queste settimane ma sul processo più lungo che ci ha fatto arrivare a vincere nel novantasei e poi arrivare a perdere successivamente
E sento che sopra
Che la sinistra il centrosinistra
Che hanno avuto questa straordinaria opportunità
Perché hanno costruito secondo me è un importante patrimonio di riforme lo vorrei ribadire forse persino ovvio che lo dica io forse non è neanche calino però io ne sono convinto
Tuttavia non hanno guidato fino in fondo
Come forze politiche e anche come azione di governo i processi di straordinaria novità che stanno succedendo nostra e nel mondo
Per cui molto spesso di fronte a queste novità noi abbiamo esplosione di tipo luddista
Che hanno un grande significato per tutti noi ma che dimostrano che non c'è una guida che tende a volgere in positivo e determinare i processi di innovazione
Nel mondo e nella nostra società anche quando parliamo di riforme dall'alto
Noi
Che è giusta come autocritica mai però stiamo percependo la grave carenza di elaborazione e di ricerca progettuale collettiva di una spaccato fondamentale della società che dovrebbe guidare questo processo di cambiamento
La capacità di portare a Progetto una serie di elaborazioni che tuttavia esiste
Non si costruisce la seconda ricco non si porta l'Italia nella competizione europea così drammatica che deve far cambiare profondamente persino i comportamenti tradizionali di questo Paese e neanche nella globalizzazione se non si accompagna tutto questo
Con un fervore di progettualità e di De ricomposte a progetto e questo non è venuto a sufficienza io sento questa come la carenza più grave la solitudine di molte decisioni politiche e anche drammatiche rispetto a un entroterra
Il senso di un'iniziativa di questo
E anche degli interrogativi talvolta fortemente avuto critiche in quel tono un po'ordinario Piero oggi ha proposto che sono a rileggerlo forse più densi di quanto non si sono se posso dirlo sentiti
E questo un appello all'intellighenzia
Alla a questo diffuso tessuto pensante capace di elaborare conoscenze
A costruire ormai nel medio periodo non soltanto con l'affanno dell'indignazione momentanea
Un progetto
Certo la direzione politica segna una metà non c'è dubbio però il malore oggi degli interrogativi
Che ci consente di costruire dal basso non avendone avuto la possibilità per un arrivo forse repentino al governo in un momento di cambiamento così radicale
Del storia del nostro Paese
Ci permette di dire che noi oggi rivolgiamo al Paese pensante un appello a definire coralmente e dal basso questo progetto in un itinerario che dura e che quindi si deve articolare nelle diverse maglie della società chiavi anche una fase di brainstorming collettivo e non immediatamente sopito ho assorbito dalla decisione politica
E per cui è compito della politica di renziani certamente le opzioni
Far convivere anche le diversità persino talvolta scatenanti all'interno di questa elaborazione
E giungere naturalmente a definirlo in progress però con questa ambizione io credo che oggi questa deve essere la nostra grande ambizione non sottovalutando ovviamente la necessità di contrastare con le battaglie politiche non sto valutando
Il significato non solo emblematico dell'articolo diciotto io aggiungo della difesa per tutti i ragazzi di imparare che oggi la politica restauratrice reazionaria in campo culturale di questo governo reazionarie la termine tecnico non è un termine demagogico
O la Bortot pasticcio che ci stanno presentando di basso livello culturale può determinare come necessità di reazioni anche immediata però noi abbiamo bisogno di comporre diversi spezzoni di compendi conoscenze che ancora non sono Progetto in un indirizzo
E abbiamo bisogno di ricomporre anche diversità vado dicendo
Perché larghi quindi abbiamo bisogno di ricerca
Non di ricerca scientifica nel senso sperimentale noto no di ricerca sociale di ricerca progettuale per avviare
Un itinerario che poi è l'unico sul quale ricompone diamo l'unità perché il Progetto determina il superamento di questa continua conflittualità se posso dare un termine un po'spregiativo dalla va a Torino che spesso caratterizza il nostro schieramento
Che non è soltanto
A tutti
Cioè un un ma in un noi dobbiamo vedere anche una ragione più profonda che non è soltanto quella delle diverse individualità in eterno conflitto che hanno caratterizzato lo spettacolo del centrosinistra prima delle elezioni che quella di una carenza progettuale
Ora nel passato lontano quando si doveva costruire in Italia una una delle grandi novità del nostra storia che era la sinistra che poi ha avuto il successo che ha avuto abbia avuto una miriade di momenti di elaborazione di riviste di centri di attività non voglio essere nostalgico tutto questo è sparito
Noi non abbiamo più tutto questo patrimonio che può creare ricchezza non si può rideterminare come nel passato dall'alto perché è chiaro che è cambiata la stagione deve essere libero il compito della politica di stimolare le diverse forme attraverso le quali si aggreghi questa capacità ma la ma la chiamata non l'appello e non neanche lacci per civettare con Intel tali ma l'ha chiamata del dovere
Di compito di impegno che deve avere
Il mondo che la conoscenza delle conoscenze le più diverse dal cineasta al tecnico di laboratorio badate
Al al all'ingegnere ma anche alla al al tecnico che non ha neanche il titolo di ingegnere e che costruiscono i diversi modi di essere della conoscenza e della società della conoscenza
Perché la decisione politica si fondi suo opzioni certamente non sono più le baratti e più e più nitide quando ne parliamo di riformismo e questo
Quando ne parliamo di punti in chiave sono questi c'è c'è una componente oggi che non dobbiamo sottovalutare
Ed è
La amoralità di questo governo
Dentro di noi non c'è soltanto il contrasto con una politica che osserviamo sbagliata
C'è un'indignazione profondo in ognuno di noi quotidiana
Cioè il governo è amorale la maggioranza amorale e aggiunge a questo un altro dato che non necessariamente
Si coniuga col primo in modo automatico una caduta verticale di spessore culturale
Tutti gli atti non c'è il tempo qui di esaminarli hanno una caduta verticale di cui Thuram di Cruz poi di dignità culturale non solo di dignità morale le due cose non automaticamente collegate qui si saldano noi dobbiamo certamente dare una risposta
Perché una risposta che è quella dell'indignazione che viene dall'interno di ognuno di noi
Però è è un è una un fatto di grande rilevanza c'è un difetto nel centrosinistra noi non abbiamo chiarito abbastanza che nel governo nessuno di noi ruba o aveva interessi personali da difendere
Patrimonio enorme che abbiamo dato per scontato Cagliani cercando
Automatico perché si vede adesso che c'è questa differenza radicali del quindi l'importanza
Della questione morale
E certamente in questo determinante
Di scasso stringe
Avete sentito di scarsa l'atteggiamento di chi ha il potere soltanto per il proprio interesse conto e poi persevera in modo diabolico non soltanto valida
Però dalla questo non basta
Perché l'indignazione non crea un brocco sociale a maggioranza vincitore Tizio
Insieme a questo che pure sconsigliano determinante si diventa maggioritari se si sollecitano interessi legittimi dei vari corpi che chiedono ad un progetto anche di difendere di interessi per sradicare socialmente un progetto di questo tipo
E questo richiede ecco perché lei cerca conoscenza per sintetizzare i diversi interessi dei corpi che al momento in cui uno ha un progetto di riforme sicuramente vengono scombussolato
Vengono rimessi in discussione determinano le azioni di corpo per sintetizzare i diversi interessi all'interno di questo progetto e qui è necessaria assolutamente la ricerca
Una un solo concetto voglio cercare Mundio Ovadia ci ha chiamato a dire le parole forti e io sono completamente la libertà e sono completamente però oggi ci dobbiamo mettere dei contenuti nuovi per questo sento bisognerà ricerca
Si può disse giungere libertà dal sapere
Si può pensare che noi la consideriamo come un esito tardo liberale o Proto socialista l'idea di libertà oggi dobbiamo aggiungere tutto quello che di nuovo la ricerca ci dice la sinistra avuto delle esitazioni sulla libertà nella sua storia
L'unico modo di superare le ha avute ne ha avute l'abbiamo conosciuta ognuno di noi più personalmente l'apice c'è un solo modo no ideologico o non di pura spiegamento stigmatizzazione del passato che ci porta a superare per il fatto che oggi la libertà può diventare patrimonio praticamente prevalentemente nostro se si comprende che solo chissà e libero
C'è solo un allenamento complessivo dalla cultura complessivamente la cultura del Paese e del singolo nella libertà di scegliere la propria vita di scegliere il proprio lavoro di scegliere se stesso è prima di tutto il sapere tra gli anni settanta
E questa nullità teorica che è il frutto di una ricerca che deve continuare perché può diventare contratti di lavoro riorganizzazione del lavoro a tante altre cose
Ci consente di dire in modo nuovo le parole forti che non sono soltanto nostalgiche di una
Delle del delle ribelli Bertè trattenete égalité eccetera eccetera oppure la versione socialisti che di questo ma legata alla nuova cultura la politica si deve assumere questa responsabilità nei confronti della società dell'internet
Voglio dire che abbiamo ricevuto un messaggio molto quello rosso di Roberto Vecchioni che non può essere presente quello più formale che noi sempre voler proseguire con questo ritmo fin verso oltre Rizzo trenta abbiamo organizzato un buffo
Il piano giorni sotto Paul proseguiremo cercando di dare spazio se sarà possibile anche se perché sono stati tutti coloro che il perdono
Il re intervenire adesso la parola Furio Colombo Paul Miriam Mafai
E adesso cosa dirò
E adesso come rifletterò con voi sulla indignazione sui girotondi su ciò che avviene dentro la politica su ciò che avviene fuori dalla politica e su ciò che si deve fare in un momento come questo
Vi proporrò delle schegge perché è l'unico modo discontinue perché è l'unico modo di dire brevemente alcune cose
La prima è di tentare di rispondere alla domanda perché abbiamo perso
Ho letto senza raccapezzarmi senza neppure interessarmi a fondo una quantità di analisi dei flussi elettorali ma non ho potuto dimenticare ciò che io stesso ho provato in campagna elettorale
Ho provato solitudine
Ho provato un senso di silenzi e di voci che non arrivavano di comunicazione che non si formava di legame che non si sentiva
Ho provato ho sentito che accanto alla forza mediatica immensa che veniva messa in campo da qualcuno che poteva spendere più di quanto il presidente Bush ha speso per conquistare gli Stati Uniti ho sentito che c'era Silenzio
Ho sentito che le voci non arrivavano
Non si tratta di buona volontà e non si tratta di integrità e non si tratta di giudicare coloro che vi hanno partecipato
Si tratta di sapere che il sistema del comunicare ha un'importanza grandissima in questa
In questa situazione
E poi ho sentito dire
Che c'è una modernità che ci siamo lasciati scippare da chi è arrivato
Sentite dal mio punto di vista di chi ha visto un po'il mondo
Non c'è niente di più antico di più rozzo di più vecchio di più passatista di più rivolto al passato di più stupidamente conservatore di più ottuso di meno moderno di ciò che era presente a Berlusconi della sua gente
Che arriva scortato da post fascisti che arriva scortato dalle camicie verdi se arriva scortato da un pensiero farà nazista come quello che sta venendo avanti con gli uomini di Bossi
Io non ho mai visto niente di più antico e come questo posso avere conquistato la modernità mi deve essere spiegato perché non l'ho capito non lo vedo e ogni giorno mi viene negato
Nove febbraio pagina due della Padania giornali di governo un intero testo dettagliato antisemita del tipo che si sarebbe pubblicato alla fine della repubblica di Weimar e subito prima dell'inizio del fascismo
Del nazismo
Un testo antisemita
Nel quale si impone pagina due della Padania giornale di Bossi agli ebrei e chiede perdono ai cattolici
Questo accade sta accadendo mentre noi viviamo scriviamo discutiamo riflettiamo su che diavolo sta accadendo intorno a noi
E domandiamoci per un istante
Il paradosso che stiamo vivendo qui dentro stamattina
Non c'eravamo e ci siamo
Non ci incontravamo i cinque entriamo
Non ci vedevamo e ci ascoltiamo e poi siamo qui a dire che la cosa di Nanni Moretti sì ma però e d'altra parte santo cielo ma quella non è la politica
E beh vediamo un po'che importanza hanno queste piccole cose giocose perché poi il resto è quello che conta
E stiamo interpretando un paradosso siamo tutti qui per una frase stupida di Nanni Moretti entrò
E allora domandiamoci che destra e
La destra nella quale circola quali ci confrontiamo
è la destra analizzate bene la sequenza dei fatti la sequenza degli interventi e la destra della Camera dei fasci e delle corporazioni
Esattamente ciò che si tenta di fare con i sindacati ridurli a rappresentanza corporativa in modo da poter riorganizzare allo stesso tavolo
Con la Confindustria ognuno rappresenti i suoi interessi e il Governo armonizza gli interessi di tutti è le letteralmente il linguaggio dei fasci e delle corporazioni
Basta andarsi a rileggere i documenti
è la destra del controllo delle notizie un controllo che sta avvenendo in tre modi
E tutti e tre i modi sono letali per la vita democratica a meno di notare lì e di notare in subito e drasticamente e drammaticamente
E un po'sopra le righe alzando un po'i toni e indigna andò sì un po'perché questa è la ragione di essere a sinistra e la ragione di fare opposizione e il modo di fare di farsi che la voce giunga a coloro che si sentono spaventati isolati soli in un momento come questo
Le lettere che noi riceviamo all'unità tutti i giorni
Ci dicono queste cose ci parlano di solitudine e ci chiedono come stabilire un legame quando l'unità è tornata in edicola non ci siamo posti il problema semplice elementare drammatico di una newsletter come quella che andava in giro per l'America durante la guerra del Vietnam dire le cose perché si sappia no espungerlo dare laddove non si dicono far notare il Silenzio compatto che si sta creando intorno alle malefatte e agli aspetti più lugubri di questo governo
Il controllo delle notizie dice va via avviene in tre modi avviene possedendo le commedie sette avviene occupando lei con ciò che si sta preparando per la Rai e avviene con l'intimidazione
Ma mettetevi nei panni
Di coloro che giovani
O un po'meno giovani sono nel pieno della loro attività di comunicatori
Mettetevi nei panni dei nostri dico io da giornalista colleghi giovani che iniziano la loro carriera o che sono nei punti in cui si può raccogliere il frutto della loro carriera
Ma voi vi immaginate che andranno a cercare la frase incredibile di Berlusconi
Che andranno a far notare le cose spaventose che stanno tanto la lega che vorranno essere gli autori dell'articolo che rivela che cos'è esattamente la legge Bossi-Fini sull'immigrazione
Che vorranno dire esattamente che cosa si pensa nel resto del mondo di questo Paese e della figura Misiani
E marginale che l'Italia sta raggiungendo con questo governo
Intimidazione ha un'importanza grandissima e credo che sia facendo tacere molti che altrimenti più serenamente e più accortamente farebbero il nostro lavoro Pareto il lavoro delle informazioni
Quanti titoli vediamo comodati quante ragioni vediamo sfasate o sparite dalle pagine dei giornali anche se poi nell'interno continuato ancora da vedere qualcosa
Un elemento di omologazione molto profonda si sta diffondendo e il governo dell'intimidazione da parte di qualcuno che ha voluto far vedere subito
Che intendeva governare con la strategia dell'attacco
è un caso rarissimo il vincitore cattivo è un caso rarissimo il vincitore che ha che continuamente porta nuove minacce e propone nuove aggressioni è un caso fuori dalla norma e tradizione democratica
Ed è in questa situazione
Molti di noi provano il senso di vivere in una situazione di emergenza
Questa parola per noi è importante per la dico persuaso che stiamo vivendo un periodo di rischio della democrazia
Che dobbiamo dirlo in ogni momento perché l'eccezionalità del momento che stiamo di cui siamo protagonisti va detto Parisi miei ma quando parliamo di indignazione dobbiamo sapere in che Paese ne stiamo parlando
Non abbiamo mai avuto un eccesso di indignazione in questo Paese
Questo è il paese in cui soltanto dodici professori universitari hanno rifiutato il giuramento al fascismo e tutti gli altri l'hanno accettato e hanno taciuto questo il paese in cui si dice è potuto avvenire il delitto Matteotti che avrebbe dovunque segnato la fine del fascismo
E il Silenzio tutto il Silenzio dei media dell'autorità morali di quelli istituzionali del Quirinale di allora tutto ciò ha consentito che potesse accadere questo il Paese delle leggi razziali leggi che non hanno diviso il Paese hanno se mai visto un popolo italiano che poi non le ha applicate si è opposto con tutte le forze ma sono passati in silenzio
Ci fosse stato un eccesso di indignazione quando sono state votate le leggi razziali all'unanimità dalla Camera e dal Senato italiano di quel periglioso
Ecco perché
Io non mi sento di condividere ogni volta che si dice ma ci troppo indignazione ma l'indignazione non porta da nessuna parte
L'indignazione non è tipica
Nella nostra vita del nostro passato del nostro DNA facciamo in modo che il rompa nelle nostre vite facciamo in modo che sia parte integrante della comunicazione
L'indignazione si dà dignità Cisalpino identità e dice con chiarezza qual è in grado
Non del dialogo che è impossibile ma dell'opposizione tenne cessano Ariel doverosa
E a quelli Dinoi che sono più strettamente legati alla tradizione politica e comprensibilmente disorientati e frastornati dal tipo
Di protesta di di espressione
Che da un po'di tempo da poco tempo ma con intensità si è venuta creando in Italia
Vorrei ricordare alcuni tipico delle grandi democrazie strutturante azere continuamente delle voci che nascono al di fuori del normale processo politico
E che si affiancano ai TIR vengono a stimolare e che vengono ad aggredire e che vengono a provocare
Ma che cosa sarebbe stato Martin Luther King
All'inizio della sua Marcia per i diritti civili
Se non si fosse trovato in diretta accanto due giullari come ventenni con la chitarra come Bobby Irlanda e John bytes ma che cavolo c'entravano con la politica della vita americana Bob Dylan e Joan Bikes
Tra il movimento dei diritti civili insieme a Martin Luther King e hanno portato John Kennedy Bobo Kennedy a diventare i paladini loro i politici Sperti cento
Chiedo a tutti dal centro vedevamo il movimento come anche un disturbo perché avrebbero voluto trattare il problema alla Camera e al Senato sono stati indotti
Da una politica di partecipazione spontanea anarcoide fuori dal fuori dalle righe diverso dal previsto
Affari di quel problema il problema centrale quello che è rimasto come il simbolo il segno del ricordo della presidenza
Mi termiti
Noi pensate
Che i girotondi siano delle sciocchezze
Non pensate lo quando rappresentano un modo di esserci un modo di essere presente un modo di testimoniare un modo di rappresentare
Siamo nell'Italia in cui l'intera magistratura ha dovuto fare uno show ha dovuto fare un vero e proprio spettacolo di protesta
Le toghe abbandonate sulle sedie negli anni Sessanta nell'arte americana si sarebbe detto un Appennini
Da noi è stato un gesto politico calcolato valutato importante perché i magistrati dovevano chiamarci a testimoniare
Sull'attacco per la magistratura sta vivendo in questo periodo
E sugli elettori
Vi prego non considerate gli elettori una quota fissa
Che bisogna spostare da destra a sinistra come dei pacchetti ritmi voglio prendere un pacchetto di elettori che hanno votato per Berlusconi e spostarli dammi perché così avrò quella maggioranza di centrosinistra che altrimenti non avrei non è così che attengono alle cose fatelo dire a qualcuno che ha vissuto in un Paese dove ogni quattro anni avveniva il grande cambiamento ma grande alternanza fra quella destra e quella sinistra in quell'altra in quello in quell'atmosfera culturale diversa che sono gli Stati Uniti ma quante volte mi sono sentito dire
Ho sentito dire dagli esperti dagli analisti dei flussi elettorali ebbe questa è la fine del partito democratico ebbe adesso basta
Adesso è chiaro che l'America d'ora in poi sarà repubblicana voterà repubblicano è il tempo della conservazione il tempo degli individui nell'azione successiva via i repubblicani erano spazzati via e il Paese diventava improvvisamente democratico
E allora analisti di flussi elettorali Pandit Esperti si riunivano i diceva novecento è finito al Partito repubblicano questo è il momento in cui l'America diventa stabilmente democratica questo è il partito di riferimento e così via
Ma mai mai in quel Paese relativamente assestato sul sistema del cambiamento tra maggioritarie de de de del delle alternanze all'interno del maggioritario io ho visto a vincere subito perché portava un progetto più persuasivo
Ho visto a vincere subì perché aveva la voce più forte la voce più chiara gli argomenti più limpidi e la capacità di inchiodare il Governo precedente alle responsabilità che aveva alle cose che stava facendo e alla invece accettabilità
Di ciò che stava portando avanti
E posso concludere su questo
Posso concludere dicendo
Grazie per coloro che hanno reso possibile incontro di oggi
Veri Abba
Aveva va a fare il foglietto restò
Non ho mai ritenuto che la protesta l'intervento
Ancora più basso
Non basta mai non ha mai ritenuto che la protesta le dichiarazioni di Nanni Moretti
A piazza Navona dovessero essere sottovalutate
Io no considerate un gesto un atto politico non solo e non tanto non vorrei essere fraintesa
Operato da un grande uomo di cinema quanto operato da un italiano da un elettore che essendo anche un grande uomo di cinema ha avuto una risonanza è un'eco maggiore di quella che avrei avuto io io poi l'avrei avuta anche un po'maggiore di qualche d'un altro e così via
Quindi io non ho mai sottovalutato quello più ha detto morì
è non ho nemmeno come dire considerato una buffonata il girotondo di sabato dom di domenica scorsa attorno a palazzo di giustizia
Tuttavia scusate io parlo un po'scartando di vecchi appuntiti arrivo tuttavia io non ritengo quella pur nobile indignazione che qui ha espresso Furio Colombo
E che ha raccolto tanto caloroso consenso sia sufficiente a farci vincere le prossime elezioni
Però ai se il nostro obiettivo
Il miglio e di alcuni altri
Di vincere le proprie le prossime elezioni e non soltanto per dare testimonianza cui di quanto siamo nobili di quanto siamo indignati
Di quanto siamo superiori a Berlusconi ai suoi seguaci se il nostro obiettivo dunque di vincere le prossime elezioni
Il nostro problema è di parlare anche all'elettorato che ha votato Berlusconi nelle elezioni del tredici maggio
Quindi il problema è di riuscire accattivante perché milioni di elettori italiani no la maggioranza siamo d'accordo questo lo sappiamo però credo quarantaquattro su cento hanno votato Berlusconi perché quelle donne e quegli uomini quegli operai quei pensionati
Quel i lavoratori come si chiamano atipici che poi in realtà sono tipici Issing ormai o quelle delle partite IVA hanno portato per Berlusconi allora qui secondo me l'indignazione non serve l'indignazione sembra compatta nel nostro eletto senza farlo sentire più forte ed anche questo è senza dubbio utile in una situazione difficile come quella di altri ma non serve a conquistare altri lettori
Per conquistare altri elettori intanto bisogna capire quali sono state le loro motivazioni
Interpretarle e capire se noi possiamo dare una risposta Opel San può darsi pure che ci diano delle esigenze e delle richieste alle quali noi non possiamo dare una risposta però dobbiamo capire esattamente quali sono queste richieste e da questo punto di vista debbo dire che io ho apprezzato molto la reazione di Fassino occasionali una critica poi la devo leggere pure perché uno considera ecco comunque la critica che comunque io mi sento di fare è che se forse questo sforzo di chiarimento delle ragioni della sconfitta del centrosinistra
Se questo è chiarimento fosse venuto prima
Forse oggi la nostra situazione sarebbe migliore c'è stato un ritardo un ritardo grave e direi una reticenza che io capisco anche dati nelle situazioni in cui vi trovavate stavo dicendo ci ritrovavamo però questa reticenza apprezzato
Ora io vorrei soltanto dire un altro paio di cose io credo che non per giustificare i nostri errori del resto alcuni via De Titta stimati si potrebbero dire
Ma per avere una più chiara come dire visione di come vanno le cose
Noi dovremmo anche volgere il nostro sguardo a quello che succede in Europa
Perché in tutta Europa noi siamo di fronte all'emergere di un bisogno di un bisogno di sicurezza di spinte alla paura all'incertezza che stando di paura degli emigranti
Che stanno alimentando spinte di destra che si stanno manifestando abbastanza nette sia in Francia sia in Germania
E assai pronti probabile no è comunque possibile
Che in Germania andiamo a settembre una sconfitta di Schroeder io naturalmente mi auguro di no però riuscire a capire il perché anche lì e perché anche in Francia c'è un diverso collocarsi di alcuni centri sociali secondo me questo noi dobbiamo riuscire a capirlo meglio e perché vengono meno le vecchie strutture di partito no per la pigrizia di alcuni dirigenti o per l'inefficienza
Delle nostre sezioni ma perché sono venuti meno i stanno venendo meno quelle identità collettive che erano la sostanza dei vecchi partiti di sinistra
E quindi come tutto questo
Debba essere ristudiare per lui inventa qui passa la destra
Attraverso questi cambiamenti profondi delle nostre società e i cambiamenti che si stanno verificando in Italia hanno molti punti di analogia con quelli che si stanno verificando per lo meno in Germania in Francia qui passa la destra che ripropone la libertà come rottura delle regole che è cosa assai diversa da quella che noi concepiamo come libertà
E che pensa di risolvere le diseguaglianze con un atteggiamento come dice Clinton compassionevole sulle macerie però del vecchio lo stato sociale
Ora una destra di questo tipo non si ripresenta o comunque non viene vissuta
Come elemento di conservazione dei vecchi assetti perché in realtà in molti paesi il vecchio assetto è un vecchio assetto segnato la presenza dei grandi partiti socialdemocratici
Si presenta non come conservazione divelti assenti ma come innovazione come modernità come modernità che però viene come dire al viene profondamente i diritti dei cittadini e il principio dell'eguaglianza
Per quello che riguarda sempre telegraficamente
I nostri errori e la nostra azione di governo quanti mimetici o ancora Bersani
Cioè sto ancora no no va bene allora o allora ho finito io credo che ci sia stato una serie di cose che dico soltanto come appuntini
Un eccesso di domanda
Berlinguer ha parlato di un nostro è andata al governo repentino e qui voglio dire essendo in qualche modo repentino cioè era una debolezza della cultura di governo anche de anche dentro i Democratici di sinistra
L'altro elemento le divisioni all'incertezza dell'alleanza ma io sento dire delle cose inaudite quando voi siete andati al potere non avete fatto primo non siamo andati al potere se la radicato mai al governo con sono due cose un po'diverse
Secondo non ci siamo andati in giunta ci siamo andati come quali Tione e quindi dovendo tener conto degli altri con i quali avevamo avuto il successo nel mille novecentonovantasei
Ho finito davvero
Qualche non sono tanto dovendo essere rapida su solo brutale caro Ovadia il famoso detto indiano quando non sai bene dove vai volge indietro
Io penso di no che quando non è chiarezza sul dove vai non è tanto che ti deve volgere indietro devi guardare perlomeno ai tuoi gli atti
Voglio dire
Da un puoi pensare di recuperare una vecchia identità
Devi capire ed è quello per tentavo di dire all'inizio
Devi capire quali sono le forze che si muovono intorno a te cosa vuole la gente che guarda atti e che attende forse delle risposte diverse da quelle che tu del dato
Nel passato
Quanto mi cito qualche mettono finito qualche mese fa
Dopo aver assistito a una riunione della direzione dei DS ho scritto un articolo che incominciava anche i partiti muoiono possono Bonilla e quando e il come va bene
Ecco Nanni Moretti ha detto più o meno la stessa cosa con maggiore autorevolezza io sono convinta che anche i partiti muoiono sono degli organismi come tutti gli organismi nascono crescono io dico che comunque mi sembrerebbe drammatico
Se in questo Paese un partito di sinistra questo partito di sinistra dovesse morire
E spero che questo sia un momento come dire di uno sforzo di espansione anche perché non so se lo diceva Gaber
O prima
Dopo la DC sulla quale io qui non esprimo un giudizio perché altrimenti dopo la DC abbiamo visto Berlusconi non vorrei non so bene cosa vedremo dopo e al posto dei DS certamente qualcosa che a me non piace grazie
Ettore Scola poi Giovanna Melandri
Pochi i foglietti di garanzia
Di brevità
Certo siamo
Parecchie oggi perché temevo bevendo qui
Di trovare un po'meno
Pubblico meno gente e meno protagonisti
Perché nei giorni scorsi c'è stato un fitto intreccio di Mattucci vai
All'incontro con gli intellettuali
Ma io non lo so forse debba andare a Parigi io nelle Marche
Io veramente non cioè sordo andare ma non solo sono però perché poi Fassino non m'ha mandato la lettera in un albo ha mandato a voi a tutti è un incontro aperto SIOPE aperto però forse poi vorranno
Gli accrediti ma no non credo vediamoci Libano non so se si vedrà giorno poi viene sicuramente Apruzzese e mi dice che sono un imbecille non un momento vanno a chiedere perché non e qualcuno siamo riusciti a portarlo al Torino
Però tra il legittimo timore lì esibirsi personalmente questo un timore che abbiamo sempre e la paura di disertare
Sempre il Java però in molti era procura evidente
Uno strano disagio a riconoscersi proprio in quella parola intellettuali
Lei non è parola neutre precisando intellettuale
Neutre precise come manovale
Come mezze ali intellettuali no è proprio una parola che può essere anche ironica
Una parola che può essere anche a volte giustamente sprezzante
Da attribuire da applicare a chi ostenta per esempio interessi culturali o esercito professioni di tipo culturale ma finalizzarli soltanto alla promozione di se stessi innanzitutto con la smania di piacere con la paura di dispiacere
La classe degli intellettuali spesso sospetta lo è stata errore e non sarà per esempio in essa della classe degli intellettuali non vengono mai inclusi
Di esponenti della intellettuali zar diffusa nella società civile
Intellettuali che lavorano non a vantaggio soltanto proprio a voi a vantaggio di tanti altri lontano dalle vetrine mediatiche lontano dai microfoni lontano dalle dalle televisioni lontano dai giornali
Come accade a migliaia di maestro degli studenti di medici di paese
Via avvocati di chi come il ritiro dal difesa di artigiani
è più intellettuali Grazio dire di maestri di studenti
Quindi credo che parecchie diffidenze sia causata proprio da questa parola intellettuale io credo che potremmo impegnarci per esempio oggi non da provare oggi pressoché come impegno trovare un
Un sinonimo da utilizzare al posto di intellettuale
Provvisoriamente potremmo accontentarci di ricorrere al linguaggio elettrolitico e due civili intellettuali ogni volta diciamo Beep Beep che sa a significare che lì c'era la parola intellettuale
Cominciamo col ringraziare naturalmente
Fassino per questo incontro con il vetro
Bene ha fatto nel provare a dare ascolto
Al coro veramente massiccio
Ma c'è anche chi dice se l'aspettava secondo me un po'
Fossero già state in qualche modo detta Motors anche più autorevoli dai grandi Bipop dai nostri migliori pipe di sinistra
Tra i più autorevoli
Che lamentano anche loro hanno fatto tanto alta la mancanza
Di un programma di cambiamento avanzato e coraggioso
Però
Nanni Moretti
Si è fatto certo grazie anche alla sua straordinaria
Sullo straordinario potere di comunicazione sia fatto testimone istantaneo
Di tanti elettori di sinistra se vogliono continuare a votare a sinistra
E anche è stato detto di non pochi elettori di destra
Oppure gli elettori che non hanno proprio più votato opera rabbia per delusione più che per convinzione
In pochi giorni
Si sono moltiplicati appelli richiesti adesione elenchi di firme girotondi catene umane convocate per fax per lettera per cellulari per Rete
Persone finalmente uscite dal Boffo in più privato di cui siamo campioni Italia da sempre
Quasi fossimo abituati al peggio intanto io Boffo inizio
All'Espresso invece di Boffo in chiare emozione sdegno preoccupazione civile
Si sono risvegliati sentimenti assopiti e passione riposte
E non è poco
Non credo che Fassino ci abbia convocato oggi per sentirsi elencare ancora una volta le distrazioni del centrosinistra negli ultimi cinque anni i contrasti leader istrici all'interno del centrosinistra i narcisismi degli egoisti Silicon altri
Del nostro partito sia perché riconosce benissimo meglio di chiunque altro
Sia perché Massimo tutto si può dire tranne sia siliconare
Però
Fassino potrebbe anche dirci
Che se oggi questa destra questo tipo di destra e al governo
Però anche un po'
Colpa non so in quale misura maggiore e migliore e anche un po'colpa
Dinoi PIP di sinistra
Che negli ultimi dieci anni
Anche noi per distrazione o peggio per Aureo
Isolamento non abbiamo saputo parlare a quei cittadini
Che poi avrebbero votato questa destra
Che cosa abbiamo fatto capire a chi forse ci chiedeva di capire
Quali libri abbiamo scritto
Quali film abbiamo fatto
Con quali saggi con quali analisi abbiamo aiutato la crescita della coscienza collettiva con quali programmi televisivi abbiamo contrastato i messaggi dei un monopolio televisivo privato
Quale
Il quale però soffrirà
Abbiamo contrapposto a quella del mercato selvaggio
Del consumo dell'audience che ha una filosofia facile veloce ad alto indice di gradimento di pronto consumo vendibile subito con la data di scadenza del giorno dopo
Eppure poteva essere mestiere nostro
Fare questo
Prospettare modelli riverse rappresentare valori che stavano per uscire per andare fuori corso suscitare il senso critico direttori di spettatori di cittadini
Che intanto venivano privati
A poco a poco di memoria venivano privati di cultura venivano privati di libera scelta
E che adesso il giorno per giorno vengo ora anche espropriati di tutti i loro diritti
Ci lamentiamo degli editorialisti della stampa borghese
Ma quali Pasolini abbiamo più avuto che ogni settimana abbiano svelato denunciato accusato previsto pagando poiché per Sora
A loro volta potrebbero dirci
Che con questi principi non si va da nessuna parte che sarà difficile tornare a vincere con questi bit
Non facciamocelo dire
Tocca a loro certo ridare fiducia al popolo di sinistra forse tocca a noi dare una mano
Le proteste sono utili ma debbano essere seguite da proposte
Forse non abbiamo soverchi motivi per rallegrarci
Quelli che ci rattrista lo riconosciamo ogni giorno ce n'è uno dei più ma bisogna elaborarli portarli profilo e riuscire a far dare dei frutti
A quei motivi di rancore e di tristezza che abbiamo io sono convinto che questo non sarà stato un'altra giornata perduta
Inutile non sarà stato una liturgia del salotto buono non sarà stato una passerella
Del guarda chi c'è
Del ci dà una battutina per il telegiornale
Se ci convinciamo di poter uscire suscitare ognuno nel suo settore specifico occasioni
Altre nuove occasioni di mobilitazione di entusiasmo di partecipazione
E siamo favoriti da una destra il solenne che offre generosamente ogni giorno spunti quotidiane alla nostra indignazione che serve l'indignazione quella che non serve la disperazione
Nessun altro pianto sulla sinistra sconfitta
Mi auguro che questo incontro serva ad avviare verso la chiusura la stagione delle recriminazioni
A chiudere anche l'inverno del nostro scontento dobbiamo credere con retica faziosa con faziosità etica di sinistra che il mondo può e deve cambiare in meglio dobbiamo dell'orgoglio di crederci e l'orgoglio produrrà anche la nostra allegria
Siamo riusciti a non morire democristiani riusciremo a non morire berlusconiani territori per i nostri figli i nostri nipoti e quando sarà il momento Caribe Porcaro Fassino io voglio morire allegramente
Grazie Giovanna Melandri
Il polpo lo fa
Buongiorno ma innanzitutto
Se me lo permettete una piccola nota sentimentale anche perché stiamo discutendo da ore nel salone di un ministero quello dei beni e delle attività culturali
La destra in soli sei mesi è stata capace di far catapultare indietro di sei anni
Vi confesso che soffro soffro moltissimo anche perché è cominciata con la coppia
Sgarbi urbani è cominciato l'anno l'anno horribilis della cultura in Italia
Tagli per cinquecento miliardi la retorica del mercato in un settore che ha invece bisogno di una forte ma ne pubblica so che questo non è l'oggetto del nostro incontro ma insomma visto che ci sono vorrei chiedervi subito anche su questi temi una mobilitazione straordinaria
Detto questo
Veniamo a noi
Voglio anche confessare pubblicamente che avevo parecchie parecchi dubbi parecchi preoccupazioni su questi incontri
Avrei voluto dire con con Gramsci che tutti gli uomini sono intellettuali
E dunque facevo fatica a capire quali Beep Beep sceglie inviti invitare o non invitare mi devo ricredere mi pare che sia una stata una mattinata utile
Naturalmente a condizione che sia solo l'inizio di un cammino come ha detto anche Piero
Introducendo questa mattina
Io continua a pensare che in politica come nella vita ci sono tanti modi per ricominciare e per ripartire dopo una crisi
Tanti modi per lasciarsi alle spalle un lutto una ferita ciò che però non è lecito fare è far finta che nulla sia accaduto
E allora
Io credo che noi dobbiamo dircelo non abbiamo governato tutto sommato abbastanza bene non possiamo gestacci la croce addosso per questo
L'Italia sarebbe scivolata in una crisi profondissima modello Argentina se Prodi l'Ulivo i sindacati non avessero risanata sottraendola a un destino di marginalità e tuttavia rimango convinta dell'idea che abbiamo commesso tre errori tre errori politici o non mi riferisco a a Moretti a piazza Navona mi riferisco di più alla sua al suo pezzo di riflessione asso profondimento successivo pubblicato su Repubblica
E che condivido
Io rimango convinta che abbiamo commesso tre errori che bisogna guardare con più verità ne fanno rapidamente non voglio rigirare il coltello nella piaga ma sono convinta che non c'è stata sufficiente sufficiente verità
Anche tra di noi
Anche appesa a Rho
Credo che i gruppi dirigenti devono rendere conto di ciò che fanno anche per ripartire anche per ritentare ma nella verità
I tre errori
Non sono errori sono nostri sono eroi della coalizione ma quindi esse hanno contribuito negli anni che abbiamo alle spalle il primo abbiamo sistematicamente indebolito la prospettiva della costruzione dell'Ulivo altro che cessione di sovranità di cui oggi stiamo parlando tutti perché il tema vero allora come oggi
Era la definizione della leadership devo dire tema poco appassionante se nel frattempo si minano le basi della coalizione
Errore numero due
Non abbiamo risolto il conflitto di interesse non mi interessa devo dire o
Questo questa mancata riforma
Sia
Avvenuto su questo strazio non abbia se non abbiamo risolto il conflitto di interessi perché si era come alcuni dicono nelle Sprite la Bicamerale o perché io ritengo più verosimile questa seconda spiegazione la cultura politica di una sinistra tutto sommato forse ancora un po'arcaica su questi temi non assegnava due riforme tipicamente liberali il rango e l'importanza che merita
Non mi interessa quale sia stato il fondamento di questo errore politico mi interessa però che non lo si neghi più infine la teorizzazione
Dell'Ulivo piccolo e guardate qui c'è una singolare coincidenza anche questo
Non possiamo non vedere tra le posizioni di Bertinotti e
E le posizioni dei portatori dell'Ulivo e la teoria delle due sinistre
è la logica del proporzionale catapultata nel mondo del maggioritario non è questa la strada che dobbiamo percorrere è incredibile che in Rifondazione non si sia levata ancora una voce critica ma è incredibile che ancora qualcuno tra noi ti orienti l'autosufficienza dell'Ulivo che cosa aspettiamo a costruire un ampio fronte unitario tra tutti
Tra chi vuole difendere lo Stato
Del diritto allo Stato liberale e chi vuole difendere lo Stato sociale
Io credo però che dietro questi tre errori vi sia un limite di cultura politica
Sono state agitate come una clava anche in queste ultime settimane alcune parole per dividerci
Agitate dalla destra e questo è normale ma anche da alcuni dirigenti del centrosinistra e questo è più grave
Le parole sono riformismo massimalismo il vocabolario della nostra vocazione autolesionista io ho molto apprezzato le parole di Piero Fassino quando ricordava che la radicalità non è affatto estranea riformismo
E allora vorrei chiedervi vorrei chiedere ai Bitto
Di aiutarci ad uscire da questa Compass perché a sinistra secondo me è partita una curiosa classificazione tra riformisti doc riformisti così così riformisti deboli riformisti forti
Allora io vorrei provare a fare qualche esempio concreto
Parlando non di noi che non se ne può più ma dell'Italia del mondo presenti primo
La guerra
Secondo il tema della regolazione del mercato del lavoro terzo tema scottante anche in queste ore la questione della missione della funzione del servizio pubblico radiotelevisivo nel sistema della comunità
E vediamo dove la cultura riformista e dove si annidano quei massimalismi di cui ancora oggi si parla sono tra quelli che hanno votato in aula per l'intervento militare in Afghanistan ho fatto con molti moltissimi terribili dubbi
E oggi credo che sia possibile dire che sulle conseguenze di quel voto
Anche alla luce delle recenti dichiarazioni di un presidente come Bush che ha forgiato la retorica dell'asse del male che teorizza la guerra preventiva che parla di una globalizzazione militarizzata ritengo che dobbiamo interrogarci
Non per misurare il grado di via filo o antiamericanismo che si annida in noi ma perché mi pare che il l'unilateralismo dell'amministrazione Bush non è fondato affatto su una prospettiva di estensione dei diritti e della democrazia desco istituti e invece cosa è successo da noi il sì alla guerra
Il sì alla guerra è diventato l'atto fondativo di una nuova idea dell'Ulivo è vero o non è vero questo
Una atteggiamento che considera il pacifismo non solo quello morale ma anche quello politico un atto di responsabile massimalismo io non credo
Che sia massimalista che oggi non accetta il teorema Rumsfeld del conflitto permanente
Ed è qui che si inserisce anche un giudizio severo che credono dobbiamo esprimere sull'asse Berlusconi Blair di qualche giorno fa perché la sinistra riformista non può pensare che il massimo che si possa fare sia trovare qualche forma di riduzione del danno di fronte alle grandi Bombay innescate dalla povertà e dalla crisi ecologica
Ed ecco il secondo tema
Il tema della la discussione sulle forme di regolazione del mercato del lavoro
So che è controcorrente dirlo
E che gli imprenditori si arrabbiano
Ma in Italia non c'è poca flessibilità ce n'è parecchia come ha scritto anche Luciano Gallino in un bellissimo libro pubblicato recentemente
Tra colui che scrive a qualche giorno fa l'artista Ambra dell'amo flessibilizza
Allora la sinistra deve ripartire da qui dalla condizione concreta della vita delle persone non da altro dalla dignità
Dalla qualità del lavoro da quei ragazzi che stanno pagando già oggi in Italia un costo umano della flessibilità tutt'altro che basso
Anche qui si è
Riformista chi ha l'obiettivo
Di
Diciamo estendere magari regolando la la flessibilità o chi dice esplicitamente oggi che non è l'obiettivo non può esserlo Obiettivo della sinistra la flessibilità ma semmai la versatilità del mercato del lavoro e che la retorica della flessibilità
Rischia di farci diventare un alibi rischia di di diventare un alibi per non discutere per esempio della scarsa attività di ricerca svolta anche dalle imprese italiane allora proprio oggi
Oggi io credo che noi dobbiamo dire che il Riformista è Sergio Cofferati che ha tenuto ferma la barra su un principio l'estensione dei diritti l'estensione dei diritti non può essere pagata con ecco della riduzione del tutele per chi oggi quelle tutele già cella vedete ci sono liberissimi equivoci
C'è la il liberismo equivoco di Berlusconi cresciuto tra monopoli e privilegi
Che aspira anche a mantenerli di una destra che vuole più mercato nel sociale per i settori sociali e meno mercato nei settori privati ma c'è anche dentro l'unico luogo
Del riformismo socialdemocratico un socialismo assai più liberista che liberale io credo che questo è un punto un punto di cultura politica che noi dobbiamo affrontare
Infine riformisti e massimalisti sul tema della televisione pubblica voglio dire una cosa su cui
Nella vulgata comune anche in questi anni anche nel passato nei cinque anni eccolo lì
Nei cinque anni che abbiamo alle spalle
Riformista era chi voleva privatizzare la RAI operano una parte mentre conservatore era chi la considerava un insistito bibite presidio di qualità la più grande impresa culturale del nostro Paese che dovesse essere difesa la sua natura pubblica
Ora a questo proposito io credo che non abbiamo perso molto prima del tredici maggio
Abbiamo perso sul piano della formazione di un'estetica questo stato detto oggi da più interventi
Prima di Berlusconi ha vinto l'estetica berlusconiana prima di Forza Italia ha vinto Mediaset sulla RAI che si è uniformata
C'è un dato interessante che anche Piero ripreso nella sua relazione introduttiva che emerge te dopo da
Perché emerge da una ricerca del Mulino la massa critica che ha determinato nel maggioritario la vittoria del Polo è fatta da pensionati da ceti deboli da donne da donne
Spesso anziani
Sono quelle stesse donne che noi sappiamo dalle tre alle sei guardano la televisione generalista che nel due mila e uno devono guardare il logo ha proposto di non logo per capire se è meglio assetto serali
Noi abbiamo ignorato punto di valore fondamentale
Ora per chiesto alla RAI di occuparsi prevalentemente non esclusivamente adesso non voglio come dire taglia con l'accetta
Ma di aver di occuparsi prevalentemente del conto economico non pretendere che agisse come la più grande impresa culturale del paese è stato un errore capitale non di quelli piccoli di quelli decisi
Spero di essere nel tempo ancora mezzo minuto infine una parola sul nostro rapporto con i movimenti
Io guardate considero un po'stucchevole neanche arcaica
La divisione tra protesta e proposta
Così come considero stucchevole arcaica la divisione tra politica e movimenti perché i movimenti non solo politica
Ma la storia della sinistra italiana è costellata del rapporto proficuo vitale
Nutritivo con i doppi con i movimenti il movimento dei lavoratori quello sindacale quello delle donne quello per i diritti civili quello ambientalista
Ora
Io sono soddisfatta delle cose che ho sentito dire anche qui oggi dal segretario del partito
Non mi spaventa
Non mi spaventa l'eccesso di movimentismo di cui qualcuno tra di noi ha parlato in passato
Semmai
Mi chiedo se nei mesi passati non abbiamo guardato la realtà attraverso un binocolo rovesciato
Che ci fa vedere le cose piccole estremamente grandi e quelle grandi minuscole impercettibile altrimenti non si spiegherebbe perché siamo stati settimane
Mesi
Dal tredici maggio anche arrogarci sulle pagine dei giornali nelle nostre sedi se sia come dire consentito parlare di emergenza democratica
In presenza di un governo esercita il governo come vendetta come è stato detto che legifera per tutelare gli interessi materiali del capo azienda e poi però ci mettiamo a meno di cinque minuti qualcuno di noi
Per definire disperate addirittura grossisti cinque mila persone donne anziani ragazzi che pacificamente dimostrano davanti a un palazzo di giustizia per di più vuoto voglio sottolineare il nome di un principio di giustizia in nome di un principio liberale il nome di un principio che non è nemmeno soltanto nostro
Allora guardate io credo che non è vero che c'è carenza di progettazione ce n'è tanta di progettazione ce n'è tanta di proposta solo che non è tutta dentro di noi
E anche fuori
Non c'è la politica e i movimenti c'è un rapporto che ha storicamente sempre rigenerato la sinistra tra la politica Polo e movimenti io direi lasciamoci anche un po'rigenerare da questi movimenti grazie
Proprio per garantire
Paolo Flores
Poi facinorosi
Io tanto ringrazio molto Piero Fassino
Gli organizzatori questo Assemblea avermi invitato a dire la mia non essendo io
Strettissima mente della partita lo sono un po'per motivi autobiografici diciamo ma questo
In questa sede
Non c'è
Dico come si diceva una volta
Che ho trovato molto interessante la relazione di Fassino
Soprattutto
Dove
A posto una serie di questioni anche come interrogativi diciamo sollevato
Una serie di interrogativi
Interrogativi sulla situazione attuale sulle prospettive attuali della sinistra del centrosinistra legati però come usavano il buon tempo antico forse non si davano le risposte giuste ma almeno la domanda si tentava si provava apporla legati a una valutazione del decennio che noi italiani abbiamo alle spalle valutazione sotto il profilo non ritirò le cose
Agli interrogativi che ha posto Fassino è del decennio dei cinque anni del centrosinistra al governo ma anche negli anni che li anche il periodo che questi anni ha immediatamente preceduto
Se mi è consentita una se ne così una notazione affettuosamente critica quanto sentito finora dei vari interventi beh trovo abbastanza sorprendente che questo aspetto della questione questi interrogativi
Abbiano fin qui per lo meno incontrato così pochi interventi così poche
Così poche risposta ci si sia confrontati poco con queste questioni e invece sono questioni importanti ricordo che usciamo da un decennio di cui non faccio la storia in cui la sul centrosinistra ha governato poi anche per cinque anni per molti mesi in primissima personale e che alla fine di questo decennio e con queste esperienze esperienza alle spalle
La sinistra italiana nel suo complesso se si può ancora usare questo termine che i Democratici di sinistra di sinistra per quello che direttamente li riguarda sono al loro minimo storico non possiamo ritenere logicamente che tutto questo derivi dagli impicci e dagli imbrogli di Silvio Berlusconi
Per come ha vinto questa campagna elettorale credo usava un tempo che su queste questioni si provasse
A fare una una riflessione un po'più di me sentivo Gad Lerner
Io sono d'accordo con molte delle cose
Che ha detto Gad quindi
Non non ci torno non ci torno più su su una soprattutto io fatico a credere che ma non perché io sia corrivo diciamo con i cattivi fatico a credere che da sola l'indignazione che è un nobilissimo
Sentimento morale per antica veramente per la fisica formazione fatico a credere che l'indignazione
Come dire l'indignazione in servizio permanente effettivo sia una forte categoria della politica aiuti da sola
Ad andare ad andare molto ad andare molto lontano credo che sotto questo profilo l'indignazione in servizio permanente effettivo abbia molto a che fare anche per i modi e i terreni su cui si espresse si esprime abbia molto a che fare con uno degli aspetti fondamentali di questo decennio che una parte almeno per la sinistra ha in un certo periodo anche come dire coltivato magari per interessi a Bri politici a breve che va sotto il nome dell'antipolitica
E andando sotto il nome
Della antipolitica avendo questi questa antipolitica avuto il peso che ha nel decennio mi viene poi anche rispetto all'indignazione
Anche proprio alle origini di questo decennio un interrogativo che rigiro alla alla platea se per caso diciamo l'antipolitica
La
Liquidazione anche al di là di tutte le responsabilità del precedente sistema politico la giubilo azione della rappresentanza politica democratica e tutto quello che ne è conseguito insomma eliminando tutto questo
Risulta poi così strano genere uno dovrebbe dire o secondo le logiche antiche o prevalgono i generali o prevale il denaro cioè non si riesce bene
Piuttosto sarò retro schematico Mella analisi ma mi riesce piuttosto strano pensare che potesse avvenire qualcosa di diverso su questo
La sinistra e gli intellettuali della sinistra italiane hanno oltre che come rivendicazione da fare
Ai gruppi dirigenti forti o deboli che siano della sinistra italiana qualche riflessione che riguarda loro medesimi da fare o no io penso dissi e che quindi farla sarebbe sarebbe piuttosto opportuno opportuno per
Per tutti queste erano nella sostanza le cose che volevo dire sull'aspetto
Sugli aspetti più così sottoporvi per quel che valgono cioè un po'meno di niente per gli aspetti le generali di questa discussione poi c'è un secondo nodo politico al quale semplicemente accenno che pure questo credo andrebbe nodo politico e culturale
Che andrebbe forse sollevato
Ed è questo nel evento che ha dato la a tutto questo
Nanni Moretti si è levato a dire
Una cosa che come dire era
Giusta o sbagliata che fosse era senso comune è senso comune
Di larga parte del popolo del centrosinistra con questo gruppo dirigenti del centrosinistra così messo non il centrosinistra non vincerà
Non non vincerà per generazioni ci appare una mia obiezione personale che in questo c'è un punto di verità che poi andare con diciamo compiutamente seguito
Alle cose dette anche dallo stesso modo Moretti penso che non si centrosinistra non vincerebbe per quaranta generazioni anziché per cinque ma questa può darsi
Che sia una mia valutazione assolutamente soggettiva e con la quale ora non voglio asfissianti mi chiedo invece quando si parla di gruppo dirigente
Se questa questione non ponga un problema relativo anch'esso alla storia di questi dieci anni ovvero sia il fatto che in dieci anni sia debbo fare un'analisi del periodo non è nato non si è formato un nulla
Che abbia anche alla lontana
A che vedere non si è formato nulla come un nuovo gruppo dirigente di questa cosa
Definita centrosinistra di un nuovo gruppo dirigente con una sua legittimazione non proveniente dalle storie del passato ma proveniente da questa esperienza
Da questa da questa vicenda e se il non formarsi di questo gruppo dirigente non mi viene anzi il nome in mente nome di un dirigente del centrosinistra italiano di cui io possa dire ecco questo è un giovane che è nato nel vivo di queste squadre sindaco nel vivo di questa esperienza politica su questo si è qualificato e via discutendo credo che questo testimoni non solo credo ovvero la
Fisiologiche entro un certo limite così resistenza conservatrice dei docenti dei dei gruppi dirigenti diciamo tradizionale all'affermazione di quelli nuovi ma forse anche
A una certa qual
Povertà di Progetto diciamo povertà di passioni di movimenti reali di intelligenza di forze messe messe in campo messe in campo nel corso di questi anni ultima veramente cosa sono credo stato abbastanza breve che volevo dire se non sforzarsi che mi sia sfuggito io capisco
O mi è parso di sentir dire da Pardi che con Fassino da Santoro che rispetto a quella che è la questione
Democratica reale in questo Paese la questione sociale passa in secondo piano è un po'curioso che senta su questa elemento io in una platea così di intellettualità di sinistra che Di mestiere faccio il giornalista
Del Corriere della Sera e tuttavia io su questo ho un dubbio abbastanza forte e trovo un pochettino curioso pur trattandosi di un'Assemblea di intellettuali che per esempio un evento come il fatto che ieri o l'altro ieri sia stato proclamato di qui a due mesi uno sciopero generale dalla sola CGIL per essere favorevoli o per essere contrari per discuterne diciamo per valutare quello che lo scenario politico e di classe si sa nel contempo della situazione italiana forse non elemento meritevole di qualche discussione qualche indignazione meno un elemento di discussione su questo forse sarebbe più utile alla discussione grazie
Grazie al percorso rosso per poi dopo il Congresso
Dunque io per brevità vorrei soffermarmi soltanto su due punti
Uno metodologico e uno
Un po'più di sostanza
Quello metodologico
Cioè voluto
Lo strillo
Di un regista come Nanni Moretti
Per provocare un incontro come questo
Parlo a titolo personale
E non mi vergogno di fare
Nei quattro anni che ci stanno le spalle
Alcuni di noi io di sicuro
Ci sono intervenuto infinite volte
Sui giornali
Sull'Unità sulla Repubblica
Nelle sedi di partito
Sulle medesime questioni di cui oggi si sta parlando
La risposta è stato che è stata il silenzio più assoluto
Il silenzio più assoluto
è stata la fase della lunga e grande arroganza
Quando la dirigenza pièce
Ha staccato la spina
Che ha inalberato quella targhetta
Esemplarmente significativa che una volta era installata sopra la testa dei guidatori degli autobus a Roma
Che diceva non disturbate il manovratore
Io credo Piero
Che da questa lunga fase di arroganza sarà difficile uscire
Se non con una lunga fase di ascolto e di pazienza
Delle
Che si debba ringraziare
Moretti per il suo strillo
Non è
Antipolitico caro Lerner chili chi protesta
Ma lo è sommamente il politico che non fa politica
Il punto di sostanza
Io credo che non non si possano estrapolare da una discussione come queste
Soprattutto se la si vuol proseguire
La consapevolezza del fatto che una delle difficoltà
Più rilevante io penso dal mio punto di vista la più rilevante del rapporto fra
Intellettuali e politici di sinistra
Sia rappresentata dall'esistenza
Di un dissenso politico radicale
Di un dissenso politico radicale
Che fa parte
Della nostra
Condizioni intellettuale e del nostro modo di porci di fronte alla sinistra alla sinistra politica la sinistra organizzata che di fronte al Paese
Perché non parliamo
Anche di questo
Allora io la vedo in questo modo
Molto sintetizzando
Io penso che a partire
Dalle vittorie delle delle sinistre in molti paesi europei anni fa
Sia iniziato un durissimo contrattacco capitalistico
Con colta l'attacco che
Se invece di fermarsi agli aspetti più politici più sovrastruttura in
Ha messo in opera un processo di ristrutturazione
Al radicale
Della Società europea contemporanea
Questo riguarda
L'Italia
Ma riguarda l'Europa
In Italia e il processo assume caratteri più indecenti
Ma io dei
Crescere
In queste ultime settimane in questi ultimi mesi
Il rapporto di Berlusconi con l'Europa
Non consento con tutti quelli che esagerano
Il disegno europeo nei confronti degli delle immoralità berlusconiani figuriamoci se gli uomini politici conservatori europei non hanno abbastanza Pirlo sullo stomaco per passarci sopra alle indecenze berlusconiane se Berlusconi si muove nel loro stesso solco questo processo di ristrutturazione riguarda le attività produttive
Il lavoro le classi sociali il commando
Sociale e politico
Io credo che questa linea sia fortissima il credo che l'atteggiamento di fronte a questa linea sia l'elemento discriminante
Fra la destra e la sinistra
Fra gli intellettuali di sinistra gli intellettuali di destra
E questo discrimine tanto forte
Che esso è arrivato a spaccare la sinistra
Ci sono i Berlusconi di sinistra in Europa
Che forse ci sono anche i Berlusconi di sinistra
A questa
Grandiosa ristrutturazione capitalistica noi abbiamo risposto
A mio giudizio naturalmente con argomenti politici e cultura
Insufficienti
Ricordatevi la parola d'ordine
Sbandierata da Massimo D'Alema della rivoluzione liberale
Che avremmo dovuto fare noi
Perché non era in grado di farla
La destra
In realtà
Se uno bada alla sostanza delle cose
Il non alle loro apparenze
La vera rivoluzione liberale in questo Paese la sta facendo Berlusconi
La vera rivoluzione di bere certo Berlusconi non è Giolitti
Ma su questi particolari della storia ci si passa sopra
Allora io dico
E naturalmente quest'Jean inservibili terreno di discussione
Profumo
Che la nostra risposta
Prima culturalmente politica che è stata una risposta di Sinistra liberale
Piero
Noi abbiamo dato una risposta di sinistra liberale
E se parlassimo una volta tanto di lotta di classe
Come mai abbiamo perso
La costola sociale
Della sinistra e di questo partito
Come mai abbiamo compiuto il capolavoro strategico
Di perdere contemporaneamente
Gli intellettuali degli operanti
Una cosa che non era mai successa nella storia imprese
Di fronte a questa diciamo prospettiva
Io giudico anche abbastanza irrilevanti e poco soddisfacenti le diatribe intorno al tema riformismo si radicalismo no o viceversa
Oppure
Se dobbiamo porno essere riformisti
Il problema a mio giudizio e commesse
E credo che non possiamo esserlo
Senza riprendere in pieno un rapporto
Con le strutture sociali in movimento
Con lei modificazioni del sociale
In sostanza
Io credo che quel partito socialista moderno
Di cui si è più volte parlato
Non sia destinato a nascere
Sì non si fa una discussione seria e approfondite su quelli che gli schermi siano i fondamenti teorici e cultura
Un'analisi sociali e ripeto provocatoriamente Alassio
Questo non c'è
E non c'era neanche
Lo dico con una constatazione molto Serina nel nella redazione di Fassino dista Martini
Caro Lombardia se sei ancora presente ai avrei fatto caso al fatto che i Piero nel diciamo indicare con forza
Alcuni valori di riferimento ha parlato di libertà
E di là in città
Non ha parlato mai nel suo intervento di solidarietà e di eguaglianza
Non non mi pare di averlo colto
Comunque io trovo
Che se non riusciamo a coniugare con le realtà in movimento
Questo patrimonio di idee questo patrimonio di esperienze
Non riusciremmo alto che a fare il solletico ai piedi liberali e concludo dicendo che mi trovo d'accordo
Si vede che antiche frequentazioni degli emergono con la parte finale del ragionamento di Paolo Franchi
è sorprendente
Che in questa Assemblea
Come lo strillo di Moretti la determinata
Il giornalista della del Corriere della Sera Paolo Franchi ci abbia ricordato che l'appuntamento
Sì più importanti dei temi della giustizia
E dei temi istituzionali lo sciopero generale proclamato
Dalla sola CGIL
Perciò tanto
Pertanto più rischioso
E per quanto mi riguarda sulla base della mia annosa esperienza
Credo che
Se d'impegno intellettuale si deve parlare in questi giorni in queste settimane
Forse l'obiettivo migliore più alto ci possiamo dare per quello di contribuire come intellettuale alla riuscita di questo sciopero
Grazie
Retto ricorresse forniscono al prontuario
Un giorno
Devo dire che da una parte condivido
Una cosa che ha appena detto Asor Rosa
Che quindi non riprende e dall'altra condivido in parte umilmente
Però il senso di umiliazione accennato poco prima
Poco fa da qualcuno
Anche se io risposto volentieri a questa questo invito questa convocazione
Per me è abbastanza diciamo inusuale capito al
Va bene così
Perché mi sembra originato
In modo comunque importante
Cioè da un da un intervento che ho trovato tutt'altro che estraneo alla politica e contro la politica quanti politico anzi
Direi fin troppo politico l'intervento di Nanni Moretti è stato
Il ministro Bisato calcolato che fosse stato comunque
Un rivendicare una mancanza di resa nella delega
A qualcuno di una sorta di tecnicità e di autonomia
Nella politica del politico che a a tutti credo appare spero da diversi anni
Non funzionante non funzionale neanche al poco qui dovrebbe o potrebbe o vorrebbe essere funzionale
Allora da un da un gesto verbale
Nasce in un incontro a una preoccupazione forte politica anche qui non so se nobile o meno noti da me molte simpatie Fassino
Credo che ci sia stata senza è stato il senso di una
Di una rottura di non potersi più aspettare di essere presi in braccio al prossimo appuntamento elettorale da questo quella grandi intellettuali super giullari intellettuale o un vip come ho sentito
Spero ammenda con enormi ironia imprese partitico speronamento Erminia perché davvero credo che la questione delle parole sia sostanziale
Anch'io
Mi sono indignato molte volte ma negli ultimi dieci anni almeno
E mi sono indignato per esempio per come una parola un valore
Il modo molto poco critico molto poco riflesso sia diventata
Neanche un valore brandito ma proprio uno sfondo comune
E questa parola è la ricchezza
Poi con tutte le ignominia e di cui si può accusare Berlusconi è indubbio che con una una resa
Collettiva
Tra l'altro da parte di chi maneggia parole e qualcosa di apparentemente materiale come per esempio l'immagine una resa collettiva al privilegia la racchetta è una ricchezza addirittura di un Paese solo ultima intero continente come l'Europa
Ecco c'è c'è poco da stupirsi che un segno palese forse eccessivo e addirittura grottesco di il testamento esibito di ricchezza come l'insieme discorso Berlusconi
Filmica convinca
Niente estremamente preoccupante che ci si ponga il problema di immediatamente subito come reazione come chiamata alle armi di vincere contro questo discorso contro questo avversario politico su questo stesso discorso
Credo che si andrebbe si andrà
A ripetere in un certo senso devo dire che
Forse non dovrebbe almeno qui in questo momento di interessarci molto a priori il senso dell'incontro mi sembrava che stesse altrove dice non trovare una un una tecnicità immediata
Vincere o per convincere alcune frange che siano le casalinghe costrette in casa
La popolazione anziana
C'è un un insieme di egoismo
No sociale che unisce nel privilegio a diversi livelli tutti i paesi europei
Il perché è un po'più anche di Europa ce ne solo dell'Italia vista come buona volta a volta un fortilizio assediato oppure unna una portaerei nel Mediterraneo pure con un parco giochi
Artistico come una specie di grande Venezia un paese Venezia iniziato speriamo che l'aumento inevitabile dell'immigrazione
E quindi previene spero che saremmo tutti sui bolli a impedire i cannoneggiamenti auspicati di nuovo in modo grottesco da alcune par
Politiche dico spero che l'aumento dell'immigrazione
Scuota questa Venezia iniziazione questa inevitabile in un certo senso semivita deriva Paese io direi di no potente continente si apre va tutto in qualche modo con con l'Italia
No dicevo questa parola d'ordine della ricchezza le parole d'ordine su cui tratto
Sono state vinte le elezioni primarie se ne perse magari verrebbero in imprevedibilmente o prevedibilmente vinte da un da un geniale
Prodi bis o tris oppure darebbero spente come problema da un Fazio forever
Ma non credo che la questione della
Solidarietà che nove è stata appena avvocato evocata
Posta
Almeno a fianco
Delle due dei due
Cornish fino a oggi vincenti in qualunque discorso politico in questo tipo di società la sicurezza e appunto la ricchezza e benessere il mantenimento di questo benessere se non si pone almeno a fianco di questo alla solidarietà l'obbligo e di solidarietà
Un'intensità di questa possibilità di solidarietà ma invisa a tutta la Tobin tax sembra un minimo che se ne discuta ancora di nuovo abbastanza diretto a questioni tecnicità finanziaria a quello che credo che abbiamo su cui abbiamo una sorta di dovere se esistiamo di
Resistere
Il
Non considerare costantemente
Le persone la gente il popolo ed è diventato innominabile quello di cui sto parlando questo soggetto persone gente popolo ha chiesto che parole usare ma sottovalutarlo costantemente che siano le casalinghe vero che era che siano ITC quelli del profondo Nord che votano Bossi
Che siano quelli che evidentemente si fanno abbindolare che pensare Berlusconi sia la persona più onesta del mondo eccetera eccetera
Io sono assolutamente favorevole ogni punto di conflittualità a partire dallo sciopero generale ma come senso di nuovo di parola in qualche modo e lo dico qui perché siamo sono quasi tutte persone siamo
Deprecabili sì secondo me del privilegio ma nello stesso tempo che hanno questa triste
Le possibilità di
Consistere nel nell'inconsistenza del del lavoro in materiale di una sorta di liberazione dal lavoro
Non è esaltante ma siamo già un segno di un modo di vita di una forma di vita diversa almeno immediatamente incredibilmente indirettamente economica questo è un comunque sono forme di vita ancora
Largamente minoritarie ce lo scandalo planetario che in trent'anni dagli anni sessanta gli anni della speranza della fine triste mai finalmente dell'utopia all'epoca aperta
Ma il Consiglio possibilità di ridistribuire
Direi azzerare in qualche modo lo scandalo
Qui invece neanche questa minima gestione a provocato una rivolta solo adesso nel due mila e per l'appunto vediamo nascere che in sé in sé giusta al di là veramente delle forma in cui si articola di nuovo lo sciopero generale sull'articolo diciotto che probabilmente la sinistra avrebbe dovuto e potuto riformulare gli atterraggi per lavorare e giusto come è giusto fare un carosello risibile
è giusto come dire una parola
è giusto come
Essere una formati diversa insieme ad altri in questo senso non
Mi sembra che ci si debba preoccupare immediatamente così terribilmente come un peso di vincere
Vincere è già riuscire a resistere in ipotesi di vita ripeto meno asservita meno
Automaticamente privilegiata riuscire a proporre dell'abolizione di privilegio e questo secondo me
Il discrimine c'è il tentare di ridurre la tensione ansiogena di uno Stato che bisogna arricchirsi
Dove si continua a Inés a morire anche questo naturalmente anche questa questione dell'invecchiamento di una popolazione che in gran parte del pianeta
Ha ormai come obiettivo quello non tanto per la qualità della vita ma della quantità della vita di vivere di più
Se questo non viene inventato socialmente il mio reti in comunità diventerà ed è già basta pensare al traffico di organi cosa che qui non si parla mai perché ancora minoritaria né già diffusa
E sta diventando il dominio osceno nicchie più ricco chi vuole vivere il più e socialmente individualmente lasciato al soggetto
Chiunque qua dentro se dovesse decidere tra poter vivere altri trentanove o settantanove due secoli che orrore però poi si dovesse decidere inciderebbe dissi lasciando morire quanti altri
Paesi afflitti soli essere lungo mi interrompo grazie
Per dire che credo che
Che parlare di biotecnologie sarebbe intensamente
Politico
Grazie Nicola Tranfaglia poi Massimo Salvatore e poi Giorgio Napolitano
Io credo che ci sono due condizione per cui questi incontro che Piero Fassino ha convocato possano essere utili a quel processo di ricostruzione che abbiamo davanti
Le due condizioni sono uno che non sia come spesso avvenuto nella nostra storia
Un unicum
Ma si organizzi attraverso dei gruppi di lavoro che ciascuno nel proprio campo possono apportare degli elementi utili
Alla delineazione di quel progetto politico culturale di cui parlava Luigi Berlinguer
Questo mi sembra una condizione necessaria
La seconda condizione e che si parli con spirito di verità
E devo anche dire di amicizia perché al di là dei contrasti se uno sta qui e perché ha dei vincoli di amicizia con la sinistra e anche con il partito rappresentato da Piero Fassino
Allora per quanto riguarda il decennio noi a a motivi di riflessione ne abbiamo molti e anche se in pochi minuti non si può fare la storia di questo di decennio mi sembra che la relazione di Fassino abbia già offerto alcuni elementi interessanti
E lo dico molto sinteticamente il primo la coalizione di centro sinistra non è riuscita a diventare negli anni a cui ha governato una relazione una come dire una coalizione capace di dialogare non da rapporti di forza ma all'interno di culture che dialogavano e comunicavano tra loro
Questa è una cosa che noi dobbiamo riconoscere e che spiega le divisioni spiega alle lotte per la leadership spiega un senso di scarsa unità
Perfino maggiore di quella inesistente unità
Che noi sappiamo che c'è nella destra la quale governata attraverso rapporti di forza molto chiare
Quindi questo è un primo elemento anche per quanto riguarda il partito dobbiamo dire con molta chiarezza e lo sa chi come me ha partecipato al congresso di fondazione del partito democratico della sinistra dare i nostri problemi sono stati accantonati
Il problema della delle forme di gestione di organizzazione del partito e di comunicazione tra il partito e la società sono state di fatto accantonate e non affrontate e questo è un altro punto
Di riflessione di autocritica che dobbiamo fare
Noi non abbiamo anche negli anni di governo
Fatto uno sforzo per conoscere a fondo gli avversari
Mi colpisce il fatto cui nessuno ne ha parlato e di se ne parla pochissimo ma è un fatto che a si conosce ormai si conosce mi ha colpito il fatto
Che Forza Italia partito azienda tra il novantaquattro e il novantasei nel novantasei ha incominciato a organizzarsi nel territorio
E allora mentre nel nostro partito sì come dire si dava scarsa attenzione alle forme di rinnovamento e di organizzazione del partito a testa si organizzavano come partito territoriale
Anche su questo noi dobbiamo fare un'autocritica e dobbiamo cercare di procedere in modo diverso da come abbiamo proceduto finora
Voglio dire solo una cosa sul problema della indignazione
Intanto noto che l'indignazione non piace al mondo dell'informazione perché chi ha parlato male dell'indignazione sono stati i giornalisti ma non gli altri e questa è una cosa che dobbiamo registrare
No ma non sta parlando di teli Rihanna
No no no no ma voglio dire l'indignazione l'indignazione scusate alla base dell'azione democratica
In questo Paese c'è scarsa tradizione di Azione democratica e allora ci sembra ci si meraviglia che le azioni non passano non partano dai partiti ma partano da in movimento
Io rivendico la legittimità democratica dell'indignarsi e te la Gilmar perché mi sembra fondamentale in uno Stato democratico
Questo non è il fatto contro le forme organizzate di politica e fatto per rafforzare le forme organizzate di politica allora se non sia chiaro questo ci sono equivoci tra noi
Però a me pare che una certa parte maggioritaria oggi grandemente maggioritaria del mondo dell'informazione
Parli negativamente di indignazione piuttosto che di Azione democratica perché questo rompe il sonno di quest'Italia che avendo un Governo antidemocratico nelle forme che sta attuando nei progetti che è stato quando dovrebbe stare tranquilla e non dire nulla
Allora per questo forse c'è una parte dell'informazione che c'è la con questa azione democratica e io sono convinto quindi che valga la pena continuare cercare di organizzarle dico ordinarla meglio e soprattutto badate
Cercare di organizzare meglio il rapporto tra l'opposizione parlamentare
Che sta diventando e sono contento più dure incalzante e l'azione che si svolge a livello diciamo a livello non parla non non parlamentare ma nella società
Questa coordinamento non c'è stato ancora ma secondo me bisogna crearlo perché questo può far rafforzare complessivamente l'opposizione alla alla al governo attuale vorrei dire una cosa io non credo che bastino spallate a abbattere il governo Berlusconi
Ma noi dobbiamo fare un'azione che guardarsi alle prossime elezioni sia ad altre scadenze che ci saranno e cioè rendere più forte l'opposizione e ricostituito di costruire la coalizione del centrosinistra
Questo è fondamentale se abbiamo visto i difetti di questa coalizione del periodo precedente abbiamo anche gli elementi per poterla ricostruire meglio
Ultime due ultimi due punti che mi sembrano centrali
Uno dei terreni su cui oggi la battaglia a mio avviso deve essere condotta e proprio il terreno dell'informazione
Della comunicazione perché è su questo terreno oggi c'è una situazione a mio avviso molto difficile molte delle cose che succedono non giungono all'opinione pubblica perché si esercita un'azione in certi settori di vera e propria censura e cito come esempio perché il discorso non resti astratto
Beh per la prima volta in Italia dopo molto tempo
Una ricerca scientifica a livello universitario che non mi riguarda ma che riguarda il settore della storia è stato respinto perché si è detto che la sinistra in Italia
Cioè studiosi orientati a sinistra non hanno la legittimità per studiare il Novecento questo sta è già successo e sono convinto con con l'attuale con l'attuale direzione politica del ministero dell'università e dell'istruzione continuerà a succede ditemi se questo nella opinione pubblica non è passato perché molti giornali che hanno avuto questa notizia non l'hanno riportata questa episodio non l'hanno riportato ditemi se non è necessario in queste condizioni sull'informazione non fare una battaglia di fondo grazie
Grazie alla parola saldatori segue
Napolitano
Vorrei cominciare dicendo rapidamente quattro cose
La prima è che come molti hanno tanti hanno già sottolineato
E che non saremmo qui probabilmente se non ci fosse stato l'ormai celeberrimo sfogo diciamo così di Moretti
Io però vorrei notare un altro aspetto della questione
E che non saremmo qui anche se questo sfogo che certamente non rispondeva ai criteri della scienza politica
Non fosse stato capito
In primo luogo da Piero Fassino che
Già
Qui riuniti
Saremo qui se Fassino non avesse a differenza di altri
Capito quale fosse il significato
Di quello sporco di quale allarme
Non di questo o di quell'individuo ma questo sfogo esprimesse
La seconda cosa che volevo vorrei capire e che io trovo sconcertante
Altri lo ha già detto l'atteggiamento che porta a ritenere che la pole la protesta degli intellettuali contro i pericoli reali gravissimi della concentrazione dei poteri nelle mani di Berlusconi e della sua maggioranza
Abbia come fondamento moralismo l'incapacità di accettare la vittoria elettorale del centrodestra
E io ritengo che si debba protestare contro una simile distorsione della realtà dei fatti che altro non è se non un grave segno di incomprensione politica
La protesta infatti la sostanza di questa protesta è stata ed è tutta politica anche quando espressa in forma non Politi
E non doveva essere questa protesta senza le più serie ragioni se Massimo D'Alema appena dovuto constatare che data l'arroganza di questa maggioranza l'opposizione non poteva far altro in sede di Commissioni Affari costituzionali se non ritirarsi dai suoi l'acqua
La terza cosa
è che dobbiamo veramente cercare di renderci conto molto bene del fatto che ci troviamo di fronte ci troviamo a dover fare i conti con una duplice emergenza
Per un verso una politica del Governo e di chi lo sostiene che in materia di giustizia conflitto d'interessi politica sociale informazioni è stato è improntata finalità che se raggiunte
Secondo gli intenti di chi legni nutre queste finalità
Verrebbero luogo ad una situazione tale da configurare io ho usato questa espressione come altri e credo che sia giusta una vera e propria situazione
Di emergenza
La quale ha già avuto il suo inizio
Ma per ora non ha ancora trovato la sua conclusione
E a questo proposito io vorrei dire a tanti amici che bisogna avere il senso della misura e non giocare
Forse con lei frasi perché una cosa è dire che non ci troviamo in una situazione di forte sofferenza democratica in una situazione diciamo pure di emergenza democratica
Altra cosa è perdere il senso della misura
E non solo il termine verbali ma in termine politico perché questo ha delle grandissime implicazioni strategia politica per cortesia
Per fortuna è un po'presto per parlare di fascismo Proto fascismo e cose di questo genere ripeto non è una questione di parole è solo una questione che si deve sapere con chi si ha a che fare saper misurare le forze e trarne le dovute conseguenze
Dicevo però che l'altro l'altra emergenza quella che ci riguarda molto da vicino
Sì riguarda direttamente ecco indubbiamente la debolezza dello schieramento dell'opposizione
Lo schieramento troppo diviso e quindi privo della necessità capaci della necessaria capacità di risposta
E a questo proposito
Ecco io vorrei fare queste considerazioni a proposito di quest'questo punto
E quanto mai preoccupante che il centrodestra abbia trovato e trovi la capacità di superare le proprie divi Sion interne prima per sconfiggere il centro sinistra alle elezioni e poi per per passarlo ogni giorno dopo le elezioni
Ora che una forza politica come il centro sinistra
Che in questa forza sia prevalso nel passato e continui anch'pesare troppo nel Paese presente un orientamento che mette in secondo piano la ricerca di un comun denominatore antiberlusconiano beh questo
è una prova di debolezza davvero molti
Fra nelle ultime settimane si è avuto un risveglio di cui gli intellettuali hanno fu sono stati parte hanno hanno cui sono stati bene o male
Espressione questo risveglio insieme una volontà di trovare strumenti più forti di opposizione a questo governo è una richiesta i partiti di opposizione di cambiare quel che viene a cambiare d'altro canto se non sbaglio ne ho capito di sbagliare tutti sappiamo che Piero Fassino porta scelto come slogan nel suo congresso che si doveva cambiare undici altrimenti si andava
Di fronte ad un pericolo di bancarotta
Bene noi effettivamente dobbiamo tener conto che la situazione e davvero per noi tali da chiederci di imparare ad affilare le giuste armi e della critica della politica sì ora sì qualcuno ha evocato immagini di santi
Beh io devo dire noi non vogliamo dei San Sebastiano
Ma se dobbiamo proprio restare in tema di santi vorremmo dei San Giorgio
Non che per carità tirino fuori la lanciare uccidono liberarlo ma semplicemente lo mettano in un Sacchi o più danno al Sacco per un po'di tempo ce lo lascino fuori dalla vista et impediscano dei sentirne ogni giorno la voce
Spero che alle prossime elezioni questo possa avvenire
Ora il risveglio che c'è stato che cultori siamo anche a dare testimonianza e certo un sintomo molto appositi
D'altro canto però e qui
Tocco un punto che a mio giudizio è la sostanza della questione
Dobbiamo sapere che i movimenti che c'hanno raccolto nelle piazze intimamente che ci raccolgono anche qui
Hanno bisogno di trovare il raccordo con la politica con l'iniziativa politica e con l'organizzazione della politica può sembrare un tema molto tradizionale ma è proprio così
Così era in passato e così resta oggi tutto può cambiare in forme nuove ma la sostanza dei fatti è questa
Se questo non avvenisse il risultato sarebbe inevitabilmente un riflusso negativo e quindi credo che si debbano tirare delle conseguenze ma è certo che a questo punto
Interviene il compito inevitabile dei partiti e di chi li dirige
Se i nostri partiti sei DS leader dell'Ulivo leader veri gli dei DS si dimostrasse in una situazione come l'attuale inferiori ai loro compiti
A partire da quello di trovare un un'unità incisiva
Allora non solo non riusciremo a contenere affermare a battere Berlusconi ma lanceremo agli italiani un messaggio di eccezionale gravità
Perché è un un messaggio per noi disarmante
Vale a dire il messaggio che almeno quello sa quel che vuole e come ottenerlo mentre i suoi avversari non sanno quel che vogliono o non sanno battersi efficacemente non sanno unire ostile adeguatamente per
Raggiungere quello che vuole
Detto questo mi pare vada però affermato in tutta chiarezza subito dopo
E dobbiamo stare molto attenti a mio giudizio ciascuno di noi nel proprio ruolo a non perdere di vista che l'opposizione che abbiamo con tutte le sue insufficienze
La sinistra che abbiamo il partito dei DS che abbiamo e tutto ciò che abbiamo e quindi occorre che ci sforziamo di ritrovare la via della ricostruzione positivi
Certo le differenze il pluralismo sono valori cui nessuno può rinunciare
Ma le lotte tra i partiti e le correnti che si acutizzano fino a perdere di vista le esigenze della lotta contro il potere berlusconiano come me imperativo supremo
Sono un elemento di degenerazione
Che si vorrebbe fosse un'espressione retorica ma che purtroppo mi sembra non lo sia
Ora
No intellettuali
Non intendiamo non possiamo pretendere di essere delle mosche cocchiere Dini su un cocchio intendiamo però essere unicamente delle persone che anche in politica dicono
La loro cittadini sottoponendo al confronto pubblico i propri argomenti e spetta a coloro che assumono nelle proprie mani la responsabilità dell'azione politica in senso stretto non già naturalmente
Di farle proprie
Queste cose così come vengono espresse ma di dare necessarie risposte a tutti i cittadini questo è in loro onore e loro onere
Con i relativi piaceri e dispiaceri
E dal modo in cui questi nostri leader adempiono il loro compito e si danno la misura disse
E noi vogliamo abbiamo bisogno che ora sia una misura alta grazie
Grazie per essere stata parimenti recati a Napolitano arriva al al luogo da cui tarderà anch'e io vi dico che è l'ultimo intervento che per chi vuole può usufruire del Buffetti abbiamo preparato al piano di sotto e che ricominciamo alle quindici in punto grazie Giorgio Napolitano
Alberto Asor Rosa ha lamentato che questo incontro sia stato promosso soltanto ora
E perfetto di un
Clamoroso colpo pubblico
L'intervento di Nanni Moretti
Egli è attribuito questo ritardo e anche come dire
Questa singolare modalità della convocazione dell'incontro a un atteggiamento di arroganza che sarebbe prevalso suppongo intendesse dire ai vertici del partito dei democratici di sinistra
Io credo che noi dobbiamo riflettere su qualcosa di più profondo probabilmente sarà d'accordo
Anche lui cioè dobbiamo riflettere sul fatto che io penso da almeno dieci anni
Sì sono venuti interrompendo i canali di comunicazione tra politica e cultura
Tra elaborazione culturale e scelte politiche
Che sono venute meno sei di di confronto
Diceva
Luigi Berlinguer di elaborazione collettiva che una volta ma per amor di Dio non voglio che assuma
Nessuna intonazione nostalgica quel che sto per dire che una volta sì riassumevano nella cosiddetta politica culturale del maggior partito della CBS credo che si sia trattato di un guasto molto grave
E credo che uno dei compiti principali
Del maggior partito della sinistra chiamiamolo così
Quello che oggi è il maggiore anche se molto debilitato partito della sinistra debba assumere io quindi interpreto l'iniziativa anche personale di Piero Fassino non soltanto come risposta
A un appello clamoroso e come segno di attenzione di sensibilità
Ma come impegno a riaprire questo cammino
Secondo
Io vorrei dire che l'indignazione l'allarme non ci sono sentimenti estranei
A chi fa politica
E quindi propri soltanto di alcuni io di certi ambienti intellettuali non intellettuali giornalistici e così via
Sono sentimenti
Condivisi nell'intimo
Da chi ha responsabilità di direzione politica e anche da chi non ne ha più come chi di parlare
Siamo indignati
Non soltanto per una frase
Di Umberto Bossi come quella che ha citato Furio Colombo
Tra l'altro di insulti anche personalmente da Umberto Bossi ne abbiamo le fontane anti siamo allarmati per le ragioni che ora ci diceva anche con molta severità e con molta misura
Massimo Salvatore
Allarmati per i pericoli decorre il sistema democratico il e anche come dire per gli interrogativi che ci dobbiamo porre e che ci dobbiamo porre sul Paese
Che ci dobbiamo porre sugli italiani tutti ci dobbiamo porre anche diciamolo schiettamente
Sul livello di sensibilità
Civile e democratica
Che si manifesta o non si manifesta di fronte a rischi seri ad attacchi pesanti ai qui libri costituzionali in ambienti e anche a diritti io poi francamente voglio essere un po'più fiducioso di quanto non mi sia apparso Furio Colombo nel rievocare
L'Italia dei pochissimi professori che non facevano il giuramento fascista ok lasciava sopravvivere il regime al delitto Matteotti anche se poi nello stesso tempo invece ha richiamato l'esempio americano di una straordinaria fluidità
Degli orientamenti elettorali che possono portare ogni quattro anni a un rovesciamento anche delle maggioranze
Ecco non solo nei così pessimista mi così ottimista e considero essenziale lavorare
Per spostare una parte del corpo elettorale per spostare una parte dell'opinione pubblica per convincere per convincere non solo per manifestare
Quelli che siamo già convinti ma per convincere e quindi le essenziali a mio avviso è che l'indignazione e l'allarme noi ci facciamo perdere lucidità
Lucidità nell'analisi nelle scelte politiche nella linea di condotta io ci deve non ci debbono far perdere lucidità
Nemmeno le recriminazioni sulla sconfitta
La sconfitta scotta Scoppa molto
Direi che scotta in modo particolare a chi ha governato anche proprio alle persone che hanno governato
E pensavano dell'azione di governo potesse produrre
Un successo ancora
Deve forse di centro sinistra ecco io ho molto apprezzato però alcuni passaggi della relazione di Piero su quei forse converrebbe anche qui discutere più schiettamente perché non credo che siano Conti visse tutte le cose che ha detto egli ci ha parlato punto dell'azione di governo a proposito della quale
Qual è il punto ma davvero il buon governare uso una espressione di Moni Ovadia pari solo a mano sulle tensioni ideali è stato un buon governare il primo di carica ideale
Francamente quando con Livia Turco
Lavoravamo per quella legge sull'immigrazione
Durante
Il lungo hanno che è stato necessario per farlo approvare contro ad essa
Credevamo che quella legge rispecchiasse una tensione ideale forte
E ci sentivamo molto in solitudine anche qui bisogna riflettere ci aspettavamo che ci fosse innanzitutto da parte del partito una comprensione del valore di quella innovazione di quella riforma
Che sembra qui Tullo valore sia stato compreso solo quando poi sono arrivati Bossi e Fini a presentare la loro controriforma
Però certo c'è stato qualcosa anche illusorio nel nostro modo di governare convinti che anche la carica
Ideale e le grandi discriminanti di certe nostre scelte di governo potessero trasformarsi in consenso attivo un consenso che si prolunga asse anche poi nel momento della rissa dei punti elettorale Piero ha parlato beh non solo della Bicamerale io
Condivido perfettamente quello che lui ha detto sulla necessità di quel tentativo e anche sui passaggi non trasparenti che ha presentato quella esperienza ma soprattutto l'udienza ha messo l'accento
Sul problema tuttora aperto compresso e grave
Di una mancata coerente riforma degli assetti istituzionali della seconda parte della costituzione anche accennato
A uno dei punti che più ricorrono nelle recriminazioni per la sconfitta
Il momento successivo alla caduta del governo Prodi e ha detto avrebbe potuto o dovuto essere ricercato un esito diverso e qualcuno ha detto siamo chiari un esito diverso dalla costituzione del governo D'Alema
Anche quello è stato un passaggio poco discusso
Perché in effetti un esito diverso
Si era profilato
Un esito diverso si era concretizzato in una ipotesi di incarico a Carlo Ciampi per costituire un governo nelle quarantotto ore successive e quel e qui il tentativo fu bruciato
E bisogna anche saper dire la verità
Fu crociato anche per una mossa discutibile maldestra di Romano Prodi
Se vogliamo tapiro ricostruire con spirito di verità celeste certe vicende
Dicevo che indignazione allarme non ci debbono far perdere l'uscita nell'analisi nell'analisi della destra di questa destra perché oscilliamo molto
E pura anomalia questa destra presenta senza dubbio alcune caratteristiche che sono allora male rispetto alla destra
Chi governa ok si candida a governare in altri Paesi europei però non dovremmo neppure esagerare troppo se si pensa al problema
Degli affari con la giustizia
Del presidente della Repubblica francese adesso ricandidato
E anche dei pesanti interventi volti a regolare o meglio a soffocare qui i conti con la giustizia
Se si pensa a un fenomeno che sta scoppiando in questi giorni sta scoppiando in termini di crisi finanziaria del monopolio
Prego televisivo del monopolio mediatico dire Oppi circa in Austria
Con l'appoggio
Di una parte della democrazia cristiana tedesca dell'access Juba Varese
Forse ci si fa un'idea un po'più realistica di quello che la destra in Europa anche la destra che poi presenta elementi di forte attaccamento a tradizioni a tradizioni democratiche
E io sono d'accordo con un accenno che ha fatto Asor Rosa il problema da un lato e quello certamente di una perdita di prestigio per il nostro Paese di credibilità del nostro Paese in Europa per effetto dei comportamenti o di certi comportamenti di Berlusconi ma la cosa forse più grave e il modo in cui Berlusconi si collega e da una sponda alle posizioni più nette vive che esistono in Europa non è solo una questione di isolamento per certi aspetti che una questione di perversi collegamenti
Sul terreno di quella politica europea che io considero uno dei punti potenzialmente più deboli tuttavia per l'alleanza che governa questo Paese e allora ecco fa meno notizia
E meno facile mobilitare
Sollecito grandi scelte della politica europea sembra che ci sia meno materia per indignazione e protesta ma noi dobbiamo saperi individuale quali sono anche i punti più deboli
Dell'attuale coalizione di governo per poter intervenire efficace
Variazione di terreno una cosa e in ogni caso il sospetto
Il sospetto da parte di chi è vicino alla sinistra
Nella volontà di opposizione
Sembra che ci sia nella sinistra chi non vuole fare opposizione o chi non vuole reagire io sono rimasto stupefatto quando ho visto ogni tanto citare qualche articolo sull'Unità il club porci l'altra guancia
Ironicamente e chi fa parte di questo
Ti fa parte di questo esiste questo club all'interno della sinistra
Ma davvero pensiamo di poter costruire qualcosa
Con queste posizioni di sospetto
Inoltre ecco la vostra linea di condotta
Io ho davvero penso che dobbiamo stare un po'attenti prima di auspicare referendum a catena
Tra l'altro abbiamo avuto delle prove abbastanza dure concerti referendum del passato è un'arma dato operare in un'arma da adoperare con molta intelligenza e con molta cautela e penso anche scusate tanto
Che dobbiamo smetterla
Smetterla chi lo fa penso anche persone che non hanno nulla a che vedere intendiamoci col partito
Di Democratici della sinistra penso quando dico un intellettuale molto qualificato come Giovanni Sartori dobbiamo smetterla di chiamare in causa ogni giorno il Presidente della Repubblica come se potesse togliere le castagne dal fuoco all'opposizione
E bloccare e bloccare l'azione del governo Berlusconi su questo o su quell'altro terreno
Andiamo dunque al fondo al fondo delle scelte da fare per contendere il terreno alla destra perché quando Piero Fassino dice libertà
Io non credo poi dico basta conoscerlo ma è un problema di personale è un problema di linea politica quella che ha portato al congresso di Pesaro
Che dimentichi solidarietà uguaglianza comunque vorrei rassicurare solidarietà gli Uguaglianza fanno parte del vocabolario quotidiano del socialismo europeo poi bisogna vedere come si dà anche queste grandi parole d'ordine o a questi grandi valori una sostanza di strategie di elaborazioni programmatiche di iniziative politiche però con tendere alla destra l'uso della parola libertà io credo che sia fondamentale oggi per l'opposizione di centrosinistra e per il partito dei Democratici Simons e bisogna
Ripartire da un'analisi ha detto Asor Rosa io non mi avventuro sul terreno su cui egli ha abbozzato
Certo giudizio
Di ristrutturazioni capitalistiche le modificazioni del sociale ma credo di aver capito che l'analisi che si è messa in cantiere da parte di una serie di fondazioni riviste istituzioni culturali che fanno capo alla sinistra miri precisamente a questo a dare delle risposte soddisfacenti anche ad una valutazione di ciò che si è modificato e si modifica nel profondo della società italiana
Grazie Giorgio Napolitano io passa invitare alla moderazione non è senza politica ma nel senso dell'ex dell'uscita le scale una rete vista sono strette depuriamo con calma
Segue aumenta decadenza
Ma io sono
Sono molto convinto di questa di questa giornata perché erano anni cinque sei gli anni forse anche di più che non sentivo echeggiare certe parole e certe espressioni
Di marca politica così nette
Certe prese di posizione o di riflessione così efficaci e questo è il sintomo per citare Starobinski di un'azione che all'angolo evidentemente questa azione del centro sinistra a cui tutti noi guardiamo con forte interesse questo va da sé
è stata in questi anni un'azione che ha lasciato molto a desiderare
Qualcuno ha detto ripetendo ormai ciò che è uno slogan che Berlusconi ha vinto
Da qualche anno da una decina d'anni forse in Italia prima di vincere le elezioni Italia era Berlusconi Zatta
In tante sue situazioni e in tanti suoi comparti ben prima
Delle azioni ultime
E delle prime capito Berlusconi stesso
Nel senso che c'era stata una caduta di coscienza molto forte
Nel senso che il la responsabilità era venuta meno in molti settori della vita nazionale
E certamente di questo anche la sinistra non è stata indenne
Questa caduta di tensione civile soprattutto è stato forse il guasto maggiore che ha assegnato a questi anni Pagliani
Berlusconi ha capito benissimo questo
Si è saldato in modo spregiudicato e brutale
Con la notizia che va contro contraddistingue col Presidente la cultura di cui egli è portatore con le forze che sognavano da tempo una rivincita forte e il giochino riuscito
Qualcuno prima di me volgendo lo sguardo all'Europa
Ha detto che se come correttamente
Che viviamo anni in cui l'opzione di sinistra trova grande difficoltà
Qui da noi
La situazione è assolutamente insostenibile ma ciò non vuol dire che il resto dell'Europa si schifosi De Rose lo si nota al punto da creare difficoltà profonde e insormontabili
A quello che il governo attuale del nostro Paese e allora tocca prevalentemente hanno prevalente ma prevalentemente a noi che operiamo in Italia
Sopportare e cercare di battere con tutti i mezzi possibili intelligenza e senso dell'egemonia come si diceva una volta
Prima di tutto sul tema politico e e culturale
Per tornare non dico soltanto a vincere contro Berlusconi che potrebbe su un episodio significativo rilevante si ma sempre un episodio
Ma per cercare di dare ancora una volta questo Paese un profilo contribuì a dargli un profilo meno indecente
Fino a tempo fa si pensava che il Paese fosse sfasciato come un pacco senza più legacci
Ora è qualcosa di diverso
Perché il berlusconismo lo sta rimodellando a sua immagine e somiglianza e questo non non mi pare che sia
Sopportabile mi pare che non sia sopportabile
E la sinistra deve tornare a fare il suo mestiere credo in modo molto netto molto incisivo
Non soltanto nei luoghi delle istituzioni
Che le per tengono ovviamente ma anche nel Paese
Diffusamente
E allora questo che è un ex carcere deve deve rompere le sue mura nel senso che questa manifestazione di stamattina e di oggi io mi auguro possa veramente aprirsi a qualcosa di di ulteriore
Questi incontri e queste queste manifestazioni non possono morire episodicamente
Ma debbono credo al massimo
Propeller e verso le stelle toccare i punti cruciali
Della penisola i temi appunto del lavoro i luoghi del lavoro la scuola
Che rischia di diventare qualcosa di preporre Bonito anche se aggiornato secondo l'habitus dalla Confindustria
La televisione tutto il sistema delle comunicazione tutto il sistema cultura
Sistema cultura che come sapete è in mano a pochissime lobby
Che fanno il bello e cattivo tempo
In Italia quando si parla di comunicazione e di editoria ci si riferisce all'editoria giornalistica io faccio un altro mestiere anche il rischio di giornali da sempre
Faccio il mestiere lo scrittore terribilmente minoritario in questo Paese in cui la lettura sembra che sia un tabù
Noi che leggiamo apparteniamo appunto qualcosa che che appare quasi mostruoso in Italia siamo uno dei Paesi europei a più basso tasso di consumo di lettura libraria giornalisti dimentichiamo
Bene allora il mondo a cui appartengo e quello che produce libri che produce scrittura letteraria soprattutto inventiva o teorico saggistica
è un mondo che non viene considerata e che anche la sinistra
Tende Atene abbastanza in sottordine rispetto a quelle che la comunicazione più immediata quella che si chiama orrendo aggettivo vincente perché televisione radio
E stampa quotidiana anche se un po'meno hanno evidentemente un potere che la letteratura una
Ma questo non significa che se non non abbia un grande rilievo
Io non credo alla ingaggio ma letterario di marca se Adriana ovviamente nessuno ci crede perché è anche impossibile in tempi tanto diverso stato mutati
Ma certamente credo alla alla pensione civile alla necessità della tensione civile che ogni autore
Deve portare con sé nel suo lavoro
è un fatto etico vicino a Wittgenstein che c'è un punto in cui etica ed estetica si incontrano ed è inevitabile
E questo questo che noi dobbiamo fare fare forza sul mondo della cultura
Sul mondo della comunicazione che non sia una copia pallida di quello che il il berlusconismo ha messo in piedi con tanta
Brutale forza
Qualcuno stamattina diceva che differenza c'è che differenza c'è stata
Tra la televisione privata commerciale e la televisione pubblica
Pochissima differenza
Veramente il livello culturale e livelli intellettuale era decisamente umiliante nell'una e nell'altro
E che lei continua ad essere questa
Perché il la rincorsa sul terreno dell'avversario che io chiamerei più volentieri scusate la mia perfidia politica peraltro chiamerei nemico beh io credo che che che inseguirlo sul suo terreno sia non soltanto un errore ma provochi anche una modifica del nostro DNA
Perché a forza di fare certe cose e poi diventano queste stesse cose posso diventare veramente parte di noi stessi inconsciamente
E allora è necessario mantenere sempre la distanza
Di sicurezza critica rispetto a quello che avviene
E comprendere come per esempio
La politica contenga sempre in sé la cultura e la cultura contenga sempre in sella politica
I rapporti tra cultura e politica se che hanno contrassegnato anche violentemente il il secolo scorso del mille novecento sono sempre stati impostati i modi troppo schematici trasformati sempre vinto il potere politico
E ha sempre considerato utilità distinti utilizza listini brutali utili muta linguisticamente aggraverebbe utili la utilità è è è la è la Berger difficile è il più difficile avverbio che che si possa pensare non è vero che precipita Ulissi moralmente me utili
Ne parliamo dopo in senso utilitaria insomma ecco il senso utilitari aggiriamo l'ostacolo negli anni e allora e allora ecco che io ho sempre creduto che anche un autore che si sente e vuole essere lontano al massimo dalla politica
Nei suoi scritti poi sia inconsciamente politico esprima comunque una posizione ecco allora mi si dice dismettere perché ha usato troppi avverbi in modo incongruo
E allora ecco che questo questa giornata può essere l'inizio di una di un processo che prese non soltanto un episodio bene grazie
Gli avverbi fanno perdere tempo veri sconsiglio vivamente adesso alla parola Roberto perfetti seguirà Gian Luigi Piccioli vorrei scusa un attimo vorrei ricordare perché è stato già detto stamattina perché noi faremo degli atti con pubblicheremo degli atti di questa Assemblea così partecipata
E quindi pubblicheremo tutti gli interventi ma anche ulteriori contributi di chi o per sua volontà o per mancanza di tempo non potesse intervenire quindi vi invito a considerare anche questa possibilità
La parola
Credo di essere stato invitato qua come uno dei movimenti infondato quelle o dei mille cinquecento scienziati che l'anno scorso hanno dato vita a una stranissima manifestazione l'unica in un Paese sviluppato in cui l'intera comunità scientifica si è rivoltata contro i propri datori di lavoro cioè contro il proprio governo
Ci arriviamo ci arriviamo a a suo tempo ci arriviamo una una situazione certamente paradossale
Una situazione certamente estrema però in qualche modo motivata da promesse fatte C cinque anni prima quando in campagna elettorale ci viene detto che il il focus sui centro
Dell'azione dell'Ulivo sarebbe stato la scuola e la ricerca
Dopo un quinquennio queste mo'promesse certamente non erano state mantenute
E il il centro diciamo la l'attenzione sulla ricerca scientifica era addirittura andata degradando sia coi finanziamenti sia come opportunità
Però ci tenevo a citando anche ovata che sta stamattina aveva detto di guardare indietro per per capire che cosa il futuro
Quella su quella situazione poteva essere fermata in corso d'opera
L'appello di quei ricercatori nasce in novembre e Hans il mese successivo il sette dicembre io andai a parlare alla riunione dell'Area tematica agricoltura dei DS a Verona
Iniziò l'allora ministro dell'Agricoltura che era in fondo il nostro bersaglio e concluse Pietro Folena coordinatore dei DS che abbracciò integralmente il testo della nostra protesta
Un segnale fortissimo
Un segnale dal coordinatore della segreteria del tempo che stava dicendo al al ministro in carica qual era la sua posizione totalmente schierata a favore dei ricercatori nulla è successo dopo quel sette dicembre e si è arrivata la manifestazione del tredici febbraio
Due mila e uno che tanto clamore ha fatto una vittoria di Pirro certamente per la comunità scientifica visto che il giorno dopo
Tony Blair e Bill Clinton in conferenza stampa congiunta annunciarono il sequenziamento del genoma umano
Da quel progetto l'Italia era esclusa per sua scelta ne era uscita volontariamente
L'Italia ancora una volta non ha partecipato alla grande innovazione scientifica e tecnologica
Tirandosi fuori dai grandi progressi
Ora Tony Blair è uno delli simboliche più citati più imitati forse in questo istante
Lasciatemi dare qualche piccola cifra
Il governo inglese sta investendo in questo istante terreni la miliardi di lire per la divulgazione scientifica
Il governo attuale
Ha chiuso il Progetto bio tecnologie risparmiando quindici miliardi di lire
Il presidente Bush che ha mi pare una guerra in corso aumentato del tredici punto cinque per cento i fondi per la ricerca negli Stati Uniti nel due mila e due rispetto all'anno precedente
Il solo Istituto per le scienze umane per la salute
Avrà sette mila miliardi di lire in più nel due mila e due
Inutile che vi racconti la situazione italiana è inutile che vi dica come tutto questo Langue e tutto questo causa un disagio profondo nella comunità scientifica
Che cosa venire a fare qua cosa si può chiedere ora in questo istante
Be'io credo che la cosa principale che si può chiedere qui ora è attenzione ma seria attenzione costante attenzione ai problemi della ricerca la ricostruzione di un rapporto incrinato
Che può essere ricostruito
Seguendo passo passo le migliaia di difficoltà che il nuovo governo già apposto sulla strada e alla ricerca scientifica italiana
Concludo prima anche chi missiva cacci
Facendo una piccola proposta Gard Lerner diceva forse non si ricomincia dalla giustizia io credo che
La professionalità di questo eterogeneo gruppo di persone riunito oggi è fortissima ma forse in un altro campo io suggerirei di investire nella scuola pubblica
Nella sapere delle nostre scuole medie elementari superiori in corsi di aggiornamento
In tutte le materie possibili tenuti da docenti di elevatissimo prestiti
Grazie per l'esemplare tenuta dei tempi
Prima di dare la parola scusi un attimo prima di dare la parola Gian Luigi Piccioli vorrei leggere una lettera che ci è pervenuta da uno dei protagonisti della delle vicende di queste ultime settimane cioè da Francesco parti da Firenze
Cari amici non posso essere presente alla vostra riunione e anche se penso che la mia assenza abbia poco peso mi sembra doveroso rispondere alla Corte sia dell'invito ricevuto riassumo in breve per punti ciò che mi sembrava di dover dire
Nessuno nega al Governo il diritto di attuare una politica di destra e altrettanto legittimo che le forze sociali e politiche dell'opposizione possano contrastarla ma il punto della situazione attuale non è questo
Fin dai primi giorni della nuova legislatura il governo e la sua maggioranza hanno perseguito un disegno che ha già incrinato e che mira a stravolgere l'equilibrio tra i poteri istituzionali del nostro Paese
Il potere legislativo ed esecutivo sono stati e continuano ad essere usati per gli interessi privati del premier e di alcuni suoi amici contro il potere giudiziario questa azione eversiva e sostenuta e rafforzata da un potere privato del premier sui mezzi d'informazione che non ha l'eguale in nessun Paese democratico e perfino un qualche dittatura
Allo stesso tempo va in scena la farsa della legge sul conflitto di interessi voluta dalla maggioranza
Già da tempo l'opposizione ha perduto l'accesso paritario alla comunicazione televisiva e la situazione non può che peggiorare
L'opposizione sarà così privata di uno strumento fondamentale per la garanzia di un'alternanza di governo il governo sta dimostrando che il nostro striscione fiorentino giustizia informazioni imbavagliati democrazia in pericolo era tutt'altro che apocalittico contro questo atteggiamento aggressivo non può esservi né trattativa né dialogo
Chi mina l'equilibrio istituzionale del Paese merita solo il più completo e coerente ostruzionismo parlamentare
Ma poi chi è in aula le nostre forze sono scarse la risposta vera può venire solo dal movimento reale delle forze attive nella società
Suscitare le organizzare dar loro forza continuità e il compito di tutti coloro che stanno in Parlamento dovranno avere la capacità di rappresentare le e di farle parlare con una voce più alta
Certo una nuova speranza di successo non la si costruisce solo con la resistenza più convinta contro lo stravolgimento istituzionali in alto in atto
Intanto però garantiamo la puntute le nostre forze
Quanto ai progetti per il futuro un punto di partenza è chiaro ed è già stato indicato dagli elettori del nostro schieramento un milione e mezzo di voti in più alla coalizione rispetto alla somma dei voti dei partiti
Si deve ripartire da qui i litigi e le schermaglie stucchevoli in corso da troppo tempo tra i partiti della coalizione sono una manifestazione dispersiva no scusate disperante di miopia politica
Su di essa al giudizio dell'elettorato era stato chiaro fino delle amministrative di Bologna
Ed è stupefacente che i nostri politici non l'abbiano capito allora
Una persuasione speciale va rivolta Rifondazione spero che abbia rimeditata un errore catastrofico di aver fatto cadere il governo Prodi
Poiché non riuscirà con la stessa facilità a far cadere il governo Berlusconi ci si può curare che nel futuro sappia essere alternativa più al centrodestra che al centrosinistra
L'altro
L'altro punto di riferimento per la nostra rinascita e la progettazione di un riformismo solidale
Piaceranno agli elettori una sanità è una scuola privatizzate a vantaggio dei ricchi piaceranno ai non abbienti la rinuncia alla progressività dell'Opus dell'imposizione fiscale e lo smantellamento dello stato sociale piacerà al cittadino una giustizia assai più garantista verso l'imputato soprattutto quello potente che verso le parti offese ci sono tanti punti del programma della destra che aspettano soltanto di essere messi alla prova per svelare il loro volto odioso
L'economia mondiale stabilisce che il lavoro futuro non potrà che essere flessibile pensiamo alle condizioni sociali adatti allo scopo
Se l'economia deve essere flessibile una politica riformista deve saper prevedere e gestire il quadro sociale della flessibilità
E la cultura quando toccherà di nuovo a noi dovremo inventare un nuovo atteggiamento verso la cultura dal consumismo dirvi beni al consumo culturale
Scusate la perentorietà del tono se fossi stato presente avrei potuto essere più dialettico soprattutto niente compromessi
In movimento crescerà e ricostruiremo un'opposizione capace fantasiosa saluti Francesco Pardi
Grazie per Francesco Pardi allora la parola Gian Luigi Piccioli seguirà Andrea Ranieri
Che fare
Viene da chiedersi a metà di questa bella giornata
Intanto qualche indicazione mi sembra che sia arrivata su un piano molto concreto ad esempio da Asor Rosa quando ha indicato nello sciopero generale del cinque aprile una scadenza di grande importanza
Un'altra cosa che mi sembra opportuno acquisire
E la consapevolezza della impossibilità
Di stabilire con questo governo e con chi lo guida Silvio Berlusconi
La possibilità di un dialogo sia pure tra
Maggioranza e opposizione
La prova l'abbiamo avuta nella nel fallimento della Bicamerale è stato un atto di buona volontà della sinistra e nella impossibilità o mancanza di volontà di arrivare ad una soluzione e al alla alla legge che delle delle conflitto che regolarsi il conflitto di interessi
Ora se è vero che
Non è possibile
Avere con questo governo
Un dialogo sia pure costruttivo democratico rispettoso di tutte le regole che tutti noi conosciamo
Allora questa è la sua conclusione al quale dobbiamo arrivare
Sarebbe opportuno che l'obiettivo non fosse la vittoria alle prossime elezioni tra quattro anni e mezzo ma l'obiettivo più preme di far cadere al più presto appena possibile il governo Berlusconi
Ora che l'obiettivo del centro sinistra delle delle delle centrosinistra sia quello di di trovare un dialogo costruttivo lo si può capire perché ne siamo democratici dall'altra parte non ce questa e lo stesso Berlusconi cita l'indicazione nella sua gennaio e geniali ingenuità che Halloween importo occupare lo sta tutto lo Stato ma sa bene che per occupare tutto lo Stato noi idee è necessario occupare solo parte di esso ieri proprio ieri lui ha detto che vuole che le persone che saranno nominate nel consiglio di amministrazione
Della RAI non devono avere nulla a che fare né con l'unica né col Mediaset e ha ragione
Perché per occupare tutta l'informazione in questo Paese basta per lui che la RAI sia e neutralizzata sia sterilizzata perché poi la differenza la fa Mediaset
Allora questo è l'avvocato che è è è l'avversario che abbiamo di fronte
Allora le scadenze prossime solo immediate
In noi come scrittori siamo mobilitati fin da ora a a operare affinché il Paese possa essere interessato mobilitati suscitato in ogni circostanza perché il riteniamo che la caduta del governo Berlusconi sia un fatto importante essenziale per il nostro Paese
Grazie
La parola Andrea Ranieri segue Lidia Ravera
Ma mi sembra che gran parte della discussione di questo convegno io faccio il sindacalista poi parlerò anche un momento che il sindacato
Spregiudicato e cose
Potrebbe essere intitolata così cioè quando i rapporti fra i rappresentanti rappresentati in una situazione politica in cui rappresentati tendono a essere molto intelligenti
E con molta voglia di fare politica in prima persona
Se questa è una domanda in entità
Cioè io delle cose viste in questi giorni nelle iniziative dell'Ulivo
Prima e dopo le elezioni ho visto una roba di questo tipo cioè che noi organizzammo gente difficilmente definibile in termini di identità di classe o di identità sociale
Ma pieni di una grandissima avvolti dal PSR persone
Responsabile sul loro lavoro sulla solidarietà con gli altri sul futuro da dare a questo Paese
Li ho visti erano buoni sindacalisti buoni lavoratori buoni imprenditori buoni insegnanti
Gente animata dal senso dà un senso forte della propria professionalità e dà un senso forte di responsabilità nei confronti degli altri
Questa è una domanda importante perché a questa gente non ci si può semplicemente far concorrere a una lotta per ridefinire i vertici bisogna ridefinire il rapporto fra la politica e le nostre persone
E da questo punto di vista l'ora dovremo interrogarci davvero su che cos'è l'Ulivo e sul valore in chiunque può essere l'Ulivo io credo che la cosa che la nostra gente non piace piaceva sempre meno e l'idea dell'Ulivo come unione fra una grande forza della sinistra e la grande forza del centro
Queste persone hanno bisogna manifesta un enorme bisogno di collegarsi anche in orizzontale lo solo fra per i vertici però solo in verticale
Sarebbe proprio la cosa la cosa più sbagliata di tutte sarebbe finalizzare quello che sta esplodendo in questi giorni del Paese per dare ragione all'una o all'altra delle dive aperti caldi che si stanno confrontando in questo momento
Nel partito al conte nel partito non la sinistra dell'Ulivo e che continuano a essere il modo
Secondo me assolutamente insufficiente in cui abbiamo elaborato la questione dalla sconfitta
Quindi l'Ulivo come valore aggiunto perché colica mento in orizzontale fra le persone fra i gruppi fate sono i gruppi che si sentono del centro sinistra che si sentono come Berlusconi che sentono di avere queste caratteristiche seconda cosa ma in termini di persone bisognerà che sempre più ragionare quando si ragiona sul lavoro
Sul lavoro
Quello che sta succedendo nel mondo del lavoro sul ma mi sembra abbastanza visibile aumenta in tutto il mondo cumenda insomma perlomeno in Occidente i lavoratori che usano loro cervello per per per lavorare
E diminuiscono perlomeno in Occidente i lavori più tradizionalmente esecutive
è un punto di svolta importante Porchia calcolato quanti sono i lavoratori della conoscenza boh gli intellettuali
In questo Paese ci dice che forse solo quelli che che usano loro cervello per lavorare e che hanno qualche funzione di autonomia e di responsabilità nel loro lavoro sono più del trenta per cento dei lavoratori italiani
Sono più aspetta aspetta ce li c'è no no aspetto Giovanni perché siamo d'accordo vedrai che siamo d'accordo vedrai che siamo d'accordo
Quelli che al attenzione io non ci sto nemmeno a dire
Che è un lavoratore intellettuale uno a cui di fanfare un lavoretto un lavoro standardizzate ripetitivo perché se no lo frego Ceccanti fra Carlo vorrei evita no allora quelli che qualcuno ha definito del paradigma laboratori ha conosciuto sotto il trenta per cento
Ho non son tutti non son tutti odioso
Far notare che anche nel periodo in cui dovevamo il paradigma fordista del lavoro i lavori lavoratori che lavoravano dalla grande fabbrica fordista non sono stati mai più del ventitré per cento a bere insieme dei lavoratori italiani
Allora abbiamo una linea tendenziale che ci dice che per lavorare il sapere d'essere intellettuali il ragionare con la propria testa sarà sempre più importante per tutti per tutti
Qual è il problema per cui non non riescono a essere un nuovo paradigma di lettura della realtà questi lavoratori
Perché
Sì sono una massa non sono uno diverso dagli altri e questo è l'enorme problema che abbiamo
Come politica come rappresentanza degli interessi cioè insomma come Henry declinare l'esigenza di diritti universali e collettivi col fatto che i percorsi di vita e di lavoro delle persone sono sempre più delle persone
Saranno sempre più individuali questo e tenere insieme solidarietà e di Bertagna uguaglianza e destino personale non come una sfida strana come la vera sfida che abbiamo davanti questo Monti
La stessa questione dell'articolo diciotto ed allo sciopero che faremo sull'articolo diciotto sta dentro a questa storia
L'articolo diciotto non è un dato di arretratezza culturale badate bene non è un diritto collettivo non c'entra la classe con l'articolo diciotto
è un diritto di libertà centra la persona e sarebbe proprio straordinario che dal momento in cui si decide di modernizzare l'idea del lavoro di pensare sempre di più ai diritti nuovi della persona nel lavoro
Beh si partisse abolendo un articolo è una cosa che garantisce la persona in quanto tale l'articolo diciotto non è una cosa che riguarda il sindacato riguardo al sindacato che fa
Che promuove le vertenze a sostegno di questi lavoratori riguarda la persona che la fuga
E allora io credo che non solo bisogna farlo sciopero gestionale sull'articolo diciotto per come momento appunto di libertà non so se c'è ancora la sua attenzione
Dire che la volta che facciamo sull'articolo diciotto e lotta di classe contro la rivoluzione liberale di Berlusconi attenzione
Primo perché quella di Berlusconi non è una rivoluzione liberale
Secondo perché dentro la battaglia sull'articolo diciotto ci stava a difesa della libertà della libertà non solo dell'uguaglianza
Cioè della libertà del singolo di essere tutelato al posto della di lavoro che oggi è un diritto difensiva
Chiedere poi generare una serie di diritti che guardano avanti che incrementano la libertà di scelta delle persone
Partire dall'articolo diciotto e poi possibili rito il il problema del diritto alla formazione continua permanente per tutto il percorso di vita lavorativa come nuovo diritto che fuori coniugare i diritti collettivi e la libertà
Aris Accornero quando ha scritto il secolo del lavoro cominciava dicendo che se vogliamo misurare la differenza su coloro che siam partiti e come stiamo andando citava una frase
Nella vulgata attribuita valletta Piero Fassino saprà meglio di me se è vero o no
Che racconta che ha lunga
Deve a a degli operai che di proponevano delle modifiche sul ciclo produttivo rispose sprezzantemente non siete pagati per pensare
Adesso tutti i manuali di organizzazione aziendale mettono al primo posto tra via se l'autonomo responsabile di prender decisioni eccetera eccetera eccetera badate bene
Sono due biologi e
Non è mai stato ovvero l'anello del fordismo più terribile che la gente non dovesse pensare non funzionavano nelle catene di montaggio se la gente non pensa a
La chiave a stella Primo levi fatica Falsone
Il mitico montature in giro per il mondo che quand'era la Lancia chiamavano il martello l'ingegnere perché quando la catena di montaggio si fermava nonostante
Le istruzioni che l'ingegnere aveva dato con qualche martellata data bene faceva ripartire la catena ecco senza quegli ingegneri lì che sapeva andava martellata giusta non funziona male Merola la catena di montaggio così come è adesso
L'autonomia e molto spesso l'ideologia del dietro cui si celano le cose più terribile
Guardate l'autonomia non è un rapporto giuridico ci può essere autonomi facendolo poi il lavoro dipendente e si può essere schiavi facendo gli autonomi di seconda generazione
Dipende dal contenuto con carretto del lavoro e degli spazi di libertà effettiva di responsabilità effettiva che nel lavoro che lavoro ci sono
Stefano Bartezzaghi che un grande intellettuale
Successe si occupa di enigmistica e c'è una rubrica su Repubblica esclama lapsus
Ragionava ragiona sulle parole ragiona sulle parole quando lavoro diventa sempre più legata alla decodificazione di simboli al pensiero importante
Ve ne è rimasto impresso poco tempo fa una sua rubrica sui paradossi dell'imperativo
Qui dice va be'oggi si si usa l'imperativo in maniera assolutamente smodata per esempio divertiti
Oppure ribassati ma noto lo dicono subito a sudare rilassarsi come compito decorate storcere dove lavora e certo non possibile sia autonomo
Ecco l'autonomia non si può prescrivere questa è la vera contraddizione per il problema su cui dovremo riflettere a lungo
Con un grande rapporto degli intellettuali e degli uomini di cultura cioè come determinare il lavoro organizzato con un'autonomia che tenesse del reale non può essere imposto
Per essere reale non può essere imposta
E qua ci sono problemi discriminanti scelte da fare scelte da fare
Che devono che però li possiamo fare se vediamo la l'innovazione il mondo che aperto come come diceva Vittorio forato da Fassino come un campo di possibilità non come un campo già determina
Attenzione
Ma cosa che proprio tutta qui proprio dovremmo rifugi determinismo di tutti i tipi di fronte alle nuove tecnologie all'innovazione
Il determinismo che sola Negroponte per cui interna che il comunismo libertario e la proprietà realizzata dei mezzi di produzione ma permettetemi la che determini svela rischi
Per cui le nuove tecnologie sono inesorabilmente l'intelligenza di pochi e la precarizzazione del più
Io credo che queste sono oggetto del nuovo scontro boh di classe
Non si sono del nuovo scontro fra le persone fra le del nuovo scontro sociale fra le persone e gli individui ma significati che piacciono a Berlusconi
Cioè lo sconto è capire
Se il fatto che il sapere diventi sempre così più importante per produrre
Alimenterà il sogno la ricchezza di pochi contro la dequalificazione dei più osservarlo nuova speranza per sta per valorizzare il lato intelligente del lavoro di tutti
I dell'atto intelligente del lavoro di tutti
E da questo punto di vista il nuovo diritto all'affermazione permanente per tutto l'arco della vita
Può essere davvero una cattiva ritorna solo
Per capire come alla riserviamo ai pochi
O diventa davvero il diritto fondamentale su cui tutti li definiscono il loro stare nel lavoro in cui il diritto all'apprendimento e a fare un lavoro che ti consenta di apprendere diventerebbe un modo di rimodellare le organizzazioni del lavoro
Usando il fatto che le tecnologie permettono grati di flessibilità maggiore nelle organizzazioni
Beh non solo per dire per rendere precaria resistenza delle persone ma per poter scegliere quale organizzazione del lavoro e più funzionale alla crescita dell'intelligenza collettiva
L'ultima considerazione e personale riguarda la storia dei no global
Io voglio raccontare
Un po'di una discussione che è durata mesi che dura ancora piuttosto accedendo come mio caro amico
Che Giuliano Giuliani
Il padre del ragazzo che è morta a Genova e con cui ho lavorato tanto tempo
Da quella sera lì con lui non abbiamo smesso di interrogarci
Su che cosa è cambiato e sul perché non eravamo nello stesso posto
E che cosa è cambiato nella storia delle generazioni e del modo in cui le generazioni all'interno della sinistra
Si tramandano i contenuti
In questa conversazione mi son pensato ragazzo
Mio padre da sindaco comunista di Sarzana comandante partigiano
E io ero un giovane estremista di lotta continui
Il secondo Giulio esempi era più o meno simile
La categoria da usare era gradualismo contro impazienza
Secondo me non è più così è vero che ero io più Piazzi ente di mio padre
Ma vediamo una serie di categorie comuni e il riconoscimento di una storia da cui entrambi provenivano che faceva sì che la discussione poi trova su un terreno reale
Il partito ora quello lui lo voleva conservare io lo volevo distruggere
La classe di riferimento era quella di
Per me dovrà liberarsi subito per lui doveva ci doveva essere un terreno di conquista graduale e però questo fatto che ci confrontavamo essenzialmente sulla stessa tradizione
Permetteva una la durezza del conflitto insieme la sua ricomposizione
Cioè situare dentro un'ideologia comune dentro una tradizione storica comune e quindi nel tempo del passato e del futuro il nostro conflitto le nostre contraddizioni
Ho l'impressione che non sia più così
Che non ci sia più il senso d'appartenenza comune come appartenenza sociale
E che il problema questi ragazzi non sia più quello se tenere o se distruggere il partito
O come farlo meglio come farlo diverso
Cioè questi ragazzi sono persone
Chi li ha visti a Genova se proprio sono verso irriducibili agli schermi alle storie biologiche tradizionale
Non trasferibili sic et simpliciter nel nostro dibattito per segnare che più duro e chi è più morti
Sono persone che riescono a collegarsi in cento mila penso a quelli di Lilliput
Con una rete fatta da una persona a metà tempo e da una rete di computer che tenga che tiene in Rete
Settecento associazioni diverse alcune fatte di sette persone
E sono persone per cui l'impegno politico
E la responsabilità personale sono assolutamente indistinguibili forse non avranno l'interesse e l'idea di interesse generale Piero hanno fortissima Lidia di responsabilità
Si pongono le domande fondamentali come posso essere sicuro se intorno a me cresce l'insicurezza
Come posso est come posso sapere se nel contempo non mi batto perché questo sapere sia reso disponibile a tutti dal momento che se gli all'inclusione ed esclusione ed esclusione sociale
Ci dimostrano una cosa
Che dire Società degli individui e società delle persone
Non è tipo da corsa univoca
E dove dire una brutta parola
Cioè ci dimostrano che la crisi delle appartenenze ci presentassimo individui ma che non sono necessariamente di individui ma sì sì Catti acquisitivi a cui Berlusconi si rivolge
Che individuo vuol dire grande nuove domande etiche sul futuro del mondo
Il grande nuove domande etiche sul futuro del mondo tanto più forti impellenti urgenti quanto meno sono sistemati in una tradizione storica una narrazione storica consolidata
Questo è il punto e questa cosa qua secondo me spiazza un po'tutti
Spiazza un po'tutti
Ci dice che il riformismo se vuol vincere non può semplicemente accoppiarsi al gradualismo
O al moderatismo
Che riformismo detta rispondere
Sapendo indicare in concreto come qui ed ora si può dare risposta a queste grandi domande e non sono nemmeno trasferibili se non facendogli del male all'interno delle grandi narrazioni storiche che c'erano prima
Non possiamo pensare che siano carne fresca per rinverdire vecchi miti
Non lo so io ultimo fatto son tolto anche i dati no non non ci sono sessantotto sondato è un'altra cosa
Son davvero un'altra cosa e sono capendo che sono un'altra cosa questa coppia questa cosa può essere elemento che che innesta una nuova capacità di pensa
La parola Lidia Ravera seguirà Lucio Villari
Un avaro poca no ma ci riesco per gli appalti
Sono un accrocco che rende tutto un tantino più difficile ma voi mi perdonerete
Mi verrebbe da rispondere ai moltissimi stimoli dell'intervento precedente ma non credo che sia questa la sede io vivo questa cosa di oggi che è stata così media tipizzata da rischiare di morire prima di nascere cioè di essere già bruciata dal bla bla dal ronzio giornalistico
Ho sarcastico
Talvolta entrambe le cose
Che l'ha circondata fin da al sabato di piazza Navona per fortuna siamo riusciti a farla lo stesso e mi sembra che stia anche venendo bene
E quindi e quindi la vorrei considerare un Battesimo
E vorrei parlare come si parla d'un Battesimo cioè dicendo pochissime cose
Come come se fossero una sorta di Brindisi
Poche cose
Le ho pensate e vede dico dopo
Prima me ne preme un'altra diciamo che sono due Brindisi DiVersi
E il primo Brindisi
E a un intellettuale
Che mi sta particolarmente a cuore
E che credo che stia particolarmente a cuore anche alla maggior parte di voi
E un intellettuale ed è un brindisi che mi chiedeva un piccolo sacrificio al narcisismo di dire delle cose nuove ed eleganti
Perché mi dovrò ripetere per renderli questo piccolo omaggio e per invitare tutti
A unirvi con me a questo piccolo maggio questo intellettuale Adriano Sofri
Ed è talmente noioso talmente ripetitivo
Trovarsi un'altra volta a ripetere cose che stiamo dicendo tutti va quanti anni dodici tredici da quando è venuta fuori questa storia che richiede veramente un piccolo sacrificio all'altare del narcisismo caro a tutti gli intellettuali e anche alle intellettuale S quindi sarò noiosa
E vi dirò che
Sta in carcere
Cioè lui scrive tutti i giorni praticamente
Su quello che nacque come quotidiano degli intellettuali e che in parte ancora lo è cioè sulla Repubblica
Lui scrive prefazioni a libri e quindi da tutti noi l'illusione di essere un uomo libero invece la sua mente e libera perché è un intellettuale nel senso più alto del termine secondo me
Uno che pensa e prova a dire non uno che si lega accordati o contratta prebende non contratta proprio niente neanche la sua libertà
Quindi sembra uno libero in realtà il suo corpo subisce da tempo da un tempo troppo lungo
Una riduzione drastica
Della libertà
E come l'esempio
Di Ovidio Bompressi dovrebbe rendere chiaro a tutti ogni tanto il corpo prende il sopravvento sulla mente anche degli intellettuali
Ovidio Bompressi che è stato liberato non perché la sua colpevolezza non è mai stata riconosciuta ma perché un cadavere dietro le sbarre
E più imbarazzante di un sepolto vivo che scrive sui giornali
Allora adesso il cadavere dietro le sbarre non ci sarà c'è il sepolto vivo che scrive sui giornali
E io vorrei veramente che tutti quanti dedicassimo un pensiero uno sforzo un giorno di digiuno qualcosa
Perché questo sconcio abbia fine
E questa è la prima cosa
Che ci tengo a dire
A seconda cosa è più buffa e parte infatti dalla lettera di Fassino
A cosa che mi è piaciuta di più di quello che verrà ricordato nei libri di storia come il dopo Moretti
è la lettera invito di Piero Fassino
Innanzitutto per il tono coraggiosamente colloquiale quadrata una scelta stilistica importante perché ha dovuto indossare per tutta la vita i panni rigidi della retorica o di una retorica e le cautele del tatticismo
Quindi ho apprezzato il tono colloquiale e ho apprezzato la chiarezza dei contenuti ha detto praticamente quello che voglio e quello che non voglio cioè quello che vorrei e quello che non vorrei
Fassino non voleva
Virgolette l'ennesima passerella di intellettuali che provocano
Facile sì abbastanza facile e di politici che difendono le postazioni come se fossero il fortino dei costretti al realismo assediato dalle allegre bande dei sognatori
Non voleva che questo accadesse è arrivata a metà di questa giornata mi sembra di poter dire che questo non è accaduto
Non c'è stata la passerella delle provocazioni che sono sempre quelle anche più divertenti
E non c'è stata la difesa del fortino assediato anzi c'è stata da parte dei politici
Accenni di autocritica riflessioni sul proprio vissuto passato e quindi mi sembra che il primo nel primo dei due i rischi non s'è caduto
L'altra cosa che avrebbe voluto Fassino
Era virgolette individuare no nuove forme di ascolto e di collaborazione
Grazie anch'io questo lo vorrei morto
è il termine nuove che mi lascia un po'perplessa perché quelle vecchie quali erano cioè le vecchie forme di ascolto e di collaborazione
L'ombrello
Di togliattiana memoria
Sotto cui si riparavano scrittori poeti perché dal monopolio democristiano piovevano pietre
Ho più modernamente
Ma raccolta di firme attorno a viste petizioni inviti al voto preferenze
Secondo me bisogna proprio cominciare per questo parlavo di battesimo la verità secondo me che fra chi fa politica di professione e chi per professione pensa
Studia scrive fa film
Dipinge scolpisce suona cura Corpi anche anime amministra la giustizia insegna o impara
C'è sempre stato un discreto livello di non comunicazione gli intellettuali di qua ai politici di là
Gli intellettuali in salotto
Nel salotto buono
A discorrere
Grandi de
E politici in cucina
A cucinare principi cercando di trasformare in qualcosa di reale di commerciabili digeribile
Di mangiarli né e anche a lavare piatti sporchi poverini non ce lo dimentichiamo perché sarebbe ingeneroso a far fronte al crescente cumulo di spazzatura
Che gli altri emettono quotidianamente e anche più volte al giorno
Come se i politici non fossero degli intellettuali ma i politici ci sono degli intellettuali
E sono quindi ben degni di sedere in salotto e non solo hanno il dovere di sedersi in salotto
O come se gli intellettuali quelli seri naturalmente
E ce ne e l'abbiamo visto oggi che ce n'è ma già lo sapevamo come se gli intellettuali quelli seri non vivessero con passione intensità da sempre la vita della polis appunto con le sue evoluzioni e involuzioni
Relazioni sociali i rapporti avanguardia Massa
Una riflessione sulla gestione del potere eccetera eccetera
Cioè come se gli intellettuali quelli seri non fossero a loro volta dei politici ben disposti quindi anche entrare in cucina
Anche se fosse non si sono mai fatti avanti infatti non ci sono entrati mai ed è rimasta questa divisione
Ne i politici in salotto a misurarsi un poco il cielo delle idee che vi assicuro fa bene
Secondo me aiuta anche quella che del resto è una fatica quotidiana improba di doversi sempre muovere rispondendo a gentaglia come Bossi e roba del genere che deve essere anche
Voglio dire un po'avvilente noto tutto il giorno styling e deve rispondere a della gente con la quale non andresti mai neanche accenna
Quindi li vorrei invitare in salotto e vorrei anche però invitare gli intellettuali in cucina a fare un po'di lavoro sporco perché così poi
Si capisce
Come si va avanti che è quello che al di là dei ruoli differenti tutti quanti
Vogliamo quindi non mi pare che si tratti di correggere o di rilanciare o di rinnovare ma proprio di cominciare
Lasciamo che sia la destra usare i simpatizzanti
Come fiori all'occhiello
Lasciamo a loro la categoria imbecille degli Vittore una sigla fra le più s'tutta nate degli ultimi cinquant'anni
Lasciamo alla destra la selva di nani e ballerine che fanno folklore audience colore e non rappresentano niente nient'altro che se stessi e la propria vanità lasciamoli allora noi di questi non sappiamo che farcene
Non interessa né agli intellettuali né credo ai politici
Noi
Vogliamo cogliere l'occasione
Fornita dall'onesto dolore di Moretti
E dall'altrettanto onesto stupore di Fassino per darci una mossa
In che direzione
Cento in quella diciamo così teorica cui allude la lettera invito virgolette i limiti effettivi imputati al centrosinistra ne ha sentiti elencare un bel numero stamattina
Ma anche a quella pratica
Cioè
Forniamo dei gruppi di lavoro intellettuale
E quando parlo di lavoro o proprio in mente la fatica
L'impegno
Costante
Dei gruppi di lavoro intellettuale in cui i cosiddetti intellettuali io non li vorrei chiamare bit
Vorrei provare a chiamarmi intelligenti
Che è un termine meno sputa nato dall'uso
E che è un termine anche che indica uno stato particolare di eroismo dati i tempi che corrono e che io riscontro in tutti quelli che continuano a pensare
A riflettere a leggere a preferire dubbi alle certezze a cercare di costruirsi e ricostruirsi un'idea di un mondo in
Rapidissimo movimento invece che affidarsi a qualche dichiarazione fideistica o a qualche slogan facile ecco io penso che oggi esercitare l'intelligenza si andare in controtendenza
Con un modello proposto di cui mi pare parlasse anche Giovanna Melandri un modello che ha vinto prima che Berlusconi vincesse e che il modello
Della fuga
Da ogni responsabilità
E quello che fa considerare intellettuale un insulto che fa usare termini come cultura Anne Heche credevo che non avrei mai più sentito mani a vita
è un modello che
Consente di essere di vestire i panni dell'eroe ai furbi ai tele di pendenti a quelli che disprezzano la cultura lavoro intellettuale quindi io
Desidererei molto che ci fossero dei gruppi di intelligenti e che la parola intelligente sostituisse quella intellettuale così per i prossimi venticinque anni stiamo a posto
Anche perché trovo che c'è un sacco da fare
Mi piacerebbe che questi gruppi di lavoro io ovviamente faccio un brindisi e dico delle cose da massaia che ha pensato non fa studioso però mi vengono in mente dei temi in cui mi piacerebbe che questi gruppi sperimentali se non la loro capacità di guardare attenta mente di esercitare innanzitutto è prima di tutto l'attenzione e credo che sia molto importante esercitare l'attenzione il resto viene dopo uno di questi è per esempio il mercato del lavoro nelle sue evoluzioni involuzioni frantumazione mi ne ha sentito parlare anche oggi la flessibilità i garantiti lo sciopero generale cioè discutere
Paolo Franchi che era seduto vicino a me prima mi diceva ma questo che qui presente oggi è un ceto allora mi veniva in mente
Lotta di ceto al posto della lotta di classe
Mi piacerebbe che si riflettesse sulle nuove figure sociali attori e attrici che la società contemporanea che non sono le stesse di una volta bisogna ridefinire
Grandi idee io uso questo linguaggio semplice perché credo che sia il più complesso concesso non complicato
Mi piacerebbe che Sissi si riflettesse a come ci si deve muovere in direzione di equità giustizia redistribuzione della ricchezza riduzione belle povertà tutte anche quelle culturali
In un mondo che non è più possibile leggere Stato per Stato e neanche stato contro Stato un mondo che va decifrato è affrontato tutto insieme grande come nella sua inquieta vastità attraversata dalle grandi sperequazioni
Dalle guerre di religione
Dalle intransigenza e religiose e poi anche un gruppo di discussione sulla politica
A che cosa è ridotta nel nostro Paese che cosa dovrebbe diventare e sulle politiche Jack egemoniche dei più ricchi fra i Paesi ricchi e sulle sudditanza e più o meno evidenti dei meno ricchi degli aspiranti ricchi e sulle è lite ricche piazzate nei Paesi poveri e poi discutere sulla qualità della vita che sempre più importante che passa per l'equilibrio ecologico
Per la libertà personale per il rispetto dell'ambiente per il diritto a un'alimentazione corretta
E se si discute su questi temi
Sulla globalizzazione allora non diventa più un problema di opportunità politica esserci o non esserci a Genova
Non è una questione generazionale o formale è una questione sostanziale perché quelli sono temi centrali
è importante
Sono importanti movimenti di auto educazione da cui la famosa società civile degli autoconvocati che ad alcuni pare una barzelletta e a me vi assicuro appare un miracolo la società civile degli autoconvocati ha saputo mutuare zitta zitta senza dirlo dai fratellini piccoli del Popolo di Seattle modalità organizzative differenti e-mail fax
Nella sostanza da modalità organizzative più rigide
Più vecchie forse più sorpassata e quindi se uno
Li si accusa sì definire finisco subito
Finisco dicendo che certo mi sta benissimo anche rispondere colpo su colpo
A Berlusconi alla sua Camari nella e alle loro mosse che però non sia la sola cosa perché non possiamo solo sempre essere chiamati a fare politica contro ma dobbiamo anche fare politica per qualcosa
Io chiedo scusa ma abbiamo una lista di interventi molto nutrita comincia a dubitare che tutti possano parlare per questo chiedo di rispettare un pochino i tempi adesso Lucio Villari segue Paolo De Nardis
Sarò breve anche perché se dovesse proseguire voglio dire il mio impulso consumer è un po'troppi minuti anche a discutere a forse anche a polemizzare su alcune cose
Ho sentito oggi
Ma mi limiterò solo come dire a stabilire una certa distanza
Fra quello che penso debba essere come dire l'uso anche di questa giornata la produttività di questa giornata di questi incontri credo che non sarà unico non finirà qui
E una certa visione angosciata terrorizzata
Quasi come se fossimo sull'orlo dell'abisso
Della democrazia italiana riflettendo da parte di alcuni in questi termini sulla sconfitta elettorale della sinistra e sulla vittoria di Berlusconi non perché non ci siano di chiaramente dei rischi per la democrazia italiana ma noi oggi ci troviamo in una condizione storica in cui anche la sinistra italiana
Nel suo insieme a una forza
Una forza reale
Su cui costruire le proprie strategie i propri programmi
E questa forza reale e non può essere cancellata da una visione apocalittica di un futuro che ci attende
Noi dobbiamo accettare anche questa svolta
Della democrazia italiana che è caratterizzata anche dalla vittoria del centrodestra
Reagendo nel modo più legittimo e più giusto
Che possiamo usare che è quello di mettere in atto gli strumenti
Appunto fronteggiare questa realtà e nel proporre in maniera forse più concreta forse più forte forse più incisiva di quanto Salvatore il passato
La nostra alternativa
C'è un passaggio nella relazione di di Fassino che mi ha colpito proprio per questo accento di verità
Storica e contestualmente anche autocritica quando ha detto in fondo noi della sinistra giunti al governo ci siamo trovati in una situazione interpreto il passaggio votazione paradossale
Dio vere noi rappresentare e come dire soddisfare lo stato di necessità che c'era nel Paese nella politica interna la politica estera la politica sociale nella politica tout-court Rispetto come dire alle formulazioni di cambiamento e di libertà che venivano dall'altra parte
Creando appunto questo paradosso anche un paradosso del linguaggio politico e quindi anche dei sentimenti politici dalla nazione
Per cui a un certo punto questo centrodestra si è potuto presentare non solo come una forza di cambiamento ma ecco quell'atto grottesco della cosa come una casa delle delle libertà
Quindi è giusto questo passaggio diciamo della dell'introduzione di Fassino in cui dice forse dovremmo sottolineare cosa che non abbiamo fatto
Con la dovuta incisività che la libertà in questo Paese
Non può che essere nostra no nel senso che la sinistra si può allargare come dire
Il il diritto di rappresentare tutte le istanze di libertà di una nazione ma nel senso che anche la tradizione storica che la sinistra rappresenta a dentro di sé i connotati essenziali valori essenziali della libertà italiana
Questa triade che qui segnata le norme manifesto del nostro incontro la sinistra la cultura la società è una triade che ha attraversato
Senza andare molto indietro nel tempo tutta la storia del Novecento
Non solo italiano del Novecento almeno del mondo occidentale
Noi siamo gli eredi di questa cliente
Ebbene in questo novecento di cui siamo l'esito temporale
La sinistra non sempre ha vinto ma quasi sempre ha perso la cultura non è stata sentita a sinistra ne è stata sempre vincitrice la società o le società del mondo centrali sono state attraversate la crisi terribili che hanno riguardato non solo
L'ideologia trionfante della destra che ben conosciamo hanno attraversato allocate sono state caratterizzate da crisi profonde del sistema produttivo le grandi crisi del capitalismo occidentale
Le grandi crisi del lavoro le grandi crisi della civiltà occidentale
Ebbene
Onestamente inviterei tanti di quegli amici che oggi hanno per così dire usato termini un po'eccessivi di angoscia e di come dire di autoflagellazione
Possiamo dire che oggi noi siamo nelle condizioni in cui la sinistra la cultura la società italiana europeo occidentale si son trovati cinquanta sessanta settanta ottanta anni fa credo proprio di no
Oggi possiamo avvertire un senso di frustrazione io lo capisco per la sconfitta elettorale perché veniamo da un decennio gli anni Novanta che e cominciato non solo all'insegna dei grandi cambiamenti epocali che ben conosciamo
Ma per quanto riguarda proprio l'Italia avvenuta all'insegna di un movimento di liberazione etica di cui certamente anche l'episodio di di Tangentopoli è una testimonianza
E noi custodiamo come una testimonianza importante al di là dei giudizi che possono essere dati
Su singole vicende particolari
E forse non è un un errore senatore è stato della cosiddetta cultura di sinistra gli va bene riflettuto abbastanza
Sull'aspetto dinamico di questa crisi diciamo di liberazione etica che vi è stato versata a partire dall'inizio degli anni Novanta in Italia globalmente la questa a questa riappropriazione di valori
Di dignità di valori di giustizia
Riaffermazione del principio dell'esistenza inderogabili in un sistema democratico del cosiddetto Stato di diritto forse rivendicando questi elementi poi oggi trova nemmeno condizione
Psicologico almeno di resistenza più giù diciamo armata nei confronti della sconfitta elettorale del tredici maggio
I temi evidentemente a cui richiamata la politica di sinistra oggi sono temi molto importanti io appartengo la sera del degli oli di cultura quindi non solo impegni politici diretti ma
Solo il sacco fra coloro non so se pochi o molti che rivendicano il primato della politica nella democrazia
In un sistema democratico moderno sviluppato avanzato
Perché la politica e di per se stessa un elemento del cambiamento l'agire politico e soprattutto quando questa agire politico proviene da movimenti che hanno nel proprio DNA come dire la caratterizzazione della riforma e l'esigenza della riforma del cambiamento non può che essere una rappresentazione reale del cambiamento
Indicata anche oggi anche nell'incontro di oggi che vuole essere un confronto amichevole fra diciamo esponenti politici del maggiore partito dell'opposizione
Di di sinistra e persone di cultura anche oggi io rivendico e restituisco diciamo ai dirigenti politici questo compito di rappresentare il primato della politica perché questo primato rappresentante me stesso come uomo politico
Pur appartenendo diciamo al mondo di coloro che non la agiscono immediatamente
Nella struttura politica però come uomo di cultura e come uomo politico
In questi senso nel senso che dicevo prima io pongo dei problemi su quella che deve essere un po'anche la prospettiva
Di un raccordo non solo fra la sinistra e la cultura ma la sinistra e la società italiana
E la sollecitazione che farò
Quando a Tokio mille erano studioso anche della rivoluzione francese qualcuno gli chiese ma come mai nella Francia del Settecento che si era aperta la riforma il cosiddetto dispotismo illuminato lo stesso re Luigi sedicesimo che poi sarà decapitato avrei chiamato re riformatore
Come mai in questa Francia delle riforme scoppiata la rivoluzione
E lei disse perché erano riforme senza diritti
Ecco io rovesciando l'immagine proprio Eliana può ridire le forse o un errore della sinistra
Meno da noi
è stato quello di
In operare talvolta più nel campo dei diritti che non nel campo delle riforme non per contestare l'importanza dei diritti naturalmente ma per capire come la formula e il raccordo fra un'idea riformista e l'idea dei diritti è un raccordo strettissimo
Che se si viene sbilanciato diciamo o in un verso o nell'altro
Nel caso del Settecento francese proprio con la rivoluzione nel caso nostro in una democrazia aperte sviluppata può provocare fenomeni di regressione
Può darsi che noi subiamo adesso questa fase di diritti senza riforme di cui anche la sinistra si è resa responsabile
Faccio un esempio concreto e finisco ma gradualmente potrei dire molte altre cose tutti noi abbiamo seguito sui giornali in televisione in questi giorni le ville venete l'episodio di Gela
Angela voi sapete che ci sono delle grandi raffinerie
In cui sono impegnati tre mila operai che la magistratura ha deciso di chiudere perché queste raffinerie hanno provocato la morte di decine di persone e sono una fonte d'inquinamento terribile della zona
Per e tutti voi avete visto il giornale della televisione che i lavoratori della raffineria di Gela sono scesi in piazza con dei cartelli che dicevano meglio inquinati che disoccupati
Io allora io a questo punto invito la sinistra invito i sindacati a riflettere su questo paradosso in cui questo esempio ci porta diciamo ci porta davanti agli occhi cioè il paradosso anche di una classe operaia presterà usare il termine classe che non mi piace usare lo tanto per capirci che di fronte alla necessità di riforme che in questo caso riguardano addirittura la salute
E il vivere civile di una comunità
Rivendicano un principio diciamo che anche giusto perché voi si tratta di un dramma fra due verità rivendica il principio del lavoro come Michiko preminente su quello della vita della salute
Bene io affido diciamo anche alla sinistra e ai DS la soluzione di un nodo di questo tipo che poi il nodo con cui si devono confrontare democrazie anche più
Forse Sassoli delle nostre come gli Stati Uniti d'America che in questi anni M sia in questi giorni
Del ha davanti a sé la vicenda del Herron o erano come si dice è uno dei più grandi scandali finanziari ed economici dell'astro del capitalismo moderno altro Berlusconi
Ebbene la cultura americana sta rispondendo a questa poi dicendo delle ronde
In che modo vediamo l'altro giorno stordito veramente per finire vedevo l'altro giorno sul Corriere la sera l'articolo di un premio Nobel dell'economia americano Joseph servizio
Il quale dice cosa che potrebbe andare benissimo anche per il discorso che ne facciamo sui conflitti d'interesse di Berlusconi dice anche questa vicenda del Libano ha dimostrato che in America e in a questo punto sono necessarie delle regole delle leggi e dei comportamenti
Da parte dello Stato e delle autorità per correggere questa questa fenomeni di corruzione di alterazione del mercato e dell'economia capitalistica
Leggi e regole che tutti noi chiediamo anche per quanto riguarda diciamo l'Italia ma c'è un passaggio dell'articolista indizi che è molto simpatico simpatico tra virgolette per cui dice la cosa più grave e sapete qual è a mio avviso e quindi questo è un uomo di cultura che appanna a mio avviso il fatto che l'opinione pubblica in grande maggioranza non considera diciamo la corruzione e l'uso privato delle ricchezze pubbliche da parte di uomini politici e imprenditori o uomini di affari
Come un errore come qualcosa diciamo da condannare cioè il rischio più grave più della corruzione
E che ci si abitui a questo dato di fatto vi leggo il passo brevissimo io ho finito abbiamo bisogno di normative migliorie di leggi più severe
Ma non potremo farvi affidamento finge così tanta gente al mondo non vede nulla di male in questo modo di fare forse imitare stiamo arrivando o rischiamo di arrivare a questa a questo non vedere nulla di male in quello che avviene forse il compito nostro e di reagire anche a questa stato di Psicologia sociale che sta terminando che fa fondamentalmente deleterio per la democrazia italiana
Io rinnovo il mio invito a contenersi nei limiti di tempo perché altrimenti perdiamo ad altri di parlare
Paolo De Nardis segue Fulvio Abbate
Ah scusate allora Fulvio Abbate segue Gianni Vattimo
Buonasera
Buonasera a tutti diventata serre insomma
Monastero la presidenza Piero Fassino insomma
La mia amica Miriam Mafai
Nessun
Ho voluto scrivere questo intervento
Iniziando con un care compagne e cari compagni
Lo so che fra di noi promette c'è anche qualcuno che non si riconosce preferirebbe essere chiamato semplicemente amico
Ciononostante mi è sembrato opportuno forse perché sono uno scrittore quindi loro con le parole
Non sono un politico sono sono un'ombra rivolta ecco se dovessi dire poc'anzi sono uscito e qualcuno ha detto lei dove sta andando cercavo di rientrare
Eletto sono venuto qui sono lo scrittore
L'iniziale questo mio brevissimo intervento raccontando un episodio
Che risale ai giorni dalla campagna elettorale
Quella della vittoria di Prodi e Veltroni ci troviamo all'Eliseo
Dove appunto Prodi e Veltroni incontrano come in questo caso gli intellettuali
Gli artisti gli attori e così via
A un certo punto è il momento di uno scrittore di un mio collega se così posso dire
Questi sale sul palco e poco dopo spiega che l'Ulivo
L'elezione non vuoi perder le ne fa quasi una questione personale questo posso capirlo nessuno di noi
Vorrebbe perdere le elezioni
Riceve una quanto generoso un appalto spassionato
Di quello che si recava le persone sensibili a quel punto lui aggiunge questo scrittore che si chiama Maggiani che Luis suo voto non lo vende semmai lo regala che qui riceve ancora applausi
Io penso fra me e me
E dico no cari compagni io il mio voto non lo regalo
Il mio voto pretendo che mi sia pagato strapagato
Non sto parlando di buoni di benzina o quant'altro
Desidero che mi sia pagato con una cosa per la quale ritengo di aver aderito alle ragioni dalla sinistra
Ossia
Più che il mio voto mi faccia sentire ciò che la sinistra cui do il mio il mio contributo mi restituisca Polo che ha scelto da essere ossia uno mio rivolta
Non desidero qui soffermarmi in questo diario che ho buttato giù su una serie di questioni che hanno appassionato la nostra discussione bicamerale conflitto d'interesse gli errori la chiusura dell'unità tutta roba che lascio ad altri
Non posso però passare sotto silenzio che anche i Democratici di sinistra hanno votato per l'adesivo per per l'intervento alla guerra dopo l'undici settembre e allora mi chiedo dove sono Villata M e il Mullah Omar anche i Democratici di sinistra devono rispondere dei voglio sapere dove sono perché io credo il silenzio dei media al Sud dove sono vi ladre bullo ma ci sono la prova provata che quell'intervento non andava fatto e in ogni caso noi non dovevamo votare quell'intervento
A proposito di energie fresche mi viene in mente la Sinistra giovanile
E mi viene in mente la FIGC nell'accordo militato
Ho seguito sia pure a distanza a qualche mese fa i lavori del congresso della Sinistra giovanile e ne ho tratto una tragica sensazione di conformismo
C'è poco da fare la Sinistra giovanile mi hanno rimandato
Ai peggiori difetti la FIGC nella quale avevo militato a tutte le occasioni mancate da quell'organizzazione
Sarà stata pure colpa dei grandi del PC che raccomandavano ossessivamente di fare attenzione di non prendere freddo di non fermarsi a parlare con gli sconosciuti di non leggere Cavallero ma soltanto l'unità sarà pure dipeso dalle paranoie dei vecchi
Ma sta di fatto che poi le ragazze preferivano quelli di Lotta continua
Quanto i treni sì e vista sfrecciare davanti agli occhi la FIGC che adesso la sinistra giovanile a cominciare dal treno del settantasette
Se cito il settantasette perché quelle uno snodo che si ripropone adesso che c'è un movimento chiamiamolo desiato lo cambiamo degli antagonisti
Mi viene in mente
Ho condiviso quello che ha detto Nanni Moretti
Mi sarebbe piaciuto però che rispondesse a qualche mese fa a questo pezzo che gli avevo dedicato sull'Unità
Esattamente il ventitré maggio del due mila e uno nel quale dicevo
Non serve a niente prendersela
Con Bertinotti
è troppo facile prendersela con un matto col fantasista come il testardo ripeto prendersela con uno soltanto rispetto alla responsabilità di una sconfitta serve soltanto a non fare chiarezza gli artisti
Hanno il dovere di volare alto di essere controcorrente è già finito
Allora mi
Non l'ho sentito nominare quasi mai Massimo D'Alema quest'oggi propri dal sedime sia sbagliato
Però devo dire che sul piano del simbolico questi gli anni del governo lasciano nella mia memoria
Un paio di scarpe acquista costata molti soldi un labrador
E qualcos'altro cosa che non mi che non mi lasciano assolutamente assolutamente che mi sembrano poco
Poco esaltante sinceramente dove insomma il simbolico di questa nuova sinistra dove
C'è un'altra cosa che vorrei dire prima di concludere
Ed è una cosa che mi sta a cuore ho ascoltato l'intervento di Giorgio Napolitano e allora mi chiedo
Noi abbiamo votato anche perché desideravamo che la sinistra al governo aprisse degli armadi abbiamo preso preso atto a freddo pioggia gridando che la strage l'arrestato vogliamo sapere come Pinelli era stato assassinato Fabio manifestato per Franco Serantini così come per Carlo Giuliani adesso dove era il partito nei giorni di Genova in altri tempi il PC con tutti i suoi limiti sarebbe stato lui coi suoi deputati così parlamentare con la fascia al braccio non li abbiamo visti questo è imperdonabile non mi voglio incalzare scusate voglio dire un'ultima cosa scusa intento
E allora voglio dire un'ultima cosa esiste ancora un angelo della sinistra vada a parlare con coloro che prendono due lire di pensione che hanno i soldi contati dentro la Striscia di plastica
E chi non hanno soldi mi ha pure per le medicine a coloro che probabilmente non sanno neppure che noi oggi siamo qui grazie
Adesso la parola Gianni Vattimo segue Giuliano Procacci
Quel giorno io non so che modello di intervento scegliere perché finora se ne sono stati sentiti due tipi un tipo di rivendicazione del ruolo degli intellettuali Dioguardi almeno che non riconoscerlo
E dall'altra delle cose che continuiamo anche delle proposte concrete delle ragioni
Quindi farò un intervento misto stava ancora più confuso di come di come avrebbe potuto essere
Anche perché intervenire all'inizio la giornata io non non lo desidero mai ma mi accorgo che è meglio perché se no dopo uno viene stuzzicato da tutte le cose che sono dette pretende diciamo un casotto selvaggio
Però per mettere ordine in quello che voglio dire ricomincerà i dalle ragioni della di questo incontro e cioè in fondo come si è visto arresto appassionatamente nella intervento precedente
Sembrava che dovessimo venire qui a dire in che senso ci aveva stuzzicato l'intervento di Moretti suscitando eventuali adesioni e non dico proprio alla sua scomunica dei nostri dirigenti anche perché ce li siamo voluti adesso ci atteniamo ciò finché li vogliamo ma soprattutto quali erano le ragioni di una insoddisfazione
Della periferia perché io qui identifica gli intellettuali con quelli che nel partito non sono proprio gli elettori semplici ma non sono nemmeno i dirigenti politici sono quelli che in qualche modo si dice che contano che possono scrive su un giornale parlare alla radio fare delle cose e sono tutto sommato la diciamo la vera mezza periferia del partito
Questa l'intellettuale quando si dichiara no scontenti insoddisfatti problematici
E lo fanno per lo più almeno non nel mio caso ma credo nel caso di molti che conosco non perché credono di avere delle verità che il partito non tiene presenti ma perché hanno più rapporti più dei politici
Come la vita quotidiana io non so se Fassino prende mai il tram io prendo il tram
Vado a piedi alla posta faccio la coda nonostante sia deputato europeo però quando sono Torino vivo come un cittadino qualunque faccio il professore quando incontro i miei allievi di nuovo sento la periferia e in nome di questo che credo molti di noi sentivano di parlare non per niente Moretti
Far regista e se non fosse ascoltando cioè lei degli umori della gente fare verifiche nessuno va a vedere e quindi anche lui ha una sua legittimità nel rappresentare in qualche modo delle sensibilità diffuse in questo senso io sono le noto qui pensando di venire a dire non tanto secondo me perché abbiamo perso non ho capito ma no non ho ancora capito ad adesso
Ma che cosa mancherebbe adesso nella nostra iniziativa politica perché io mi sentissi più a mio agio tutto sommato
E meglio tentare di fare delle proposte per il futuro di continuare a dire se era colpa di D'Alema di Prodi di Bertinotti c'è com'era stato ha colto un po'di tutti ma io non c'ero non possono valutare se ne occuperà il Padreterno
Invece mi sembra importante dire che cos'è che secondo me secondo quello che noi per mia insufficienza ma per quello che sento dire intorno a me
Manca nella nostra politica in questo momento intanto a mio parere anche sta anche oggi
è stato esagerato un po'troppo l'idea che l'Italia sia diventata di destra io non ci credo
Se guardate quello che mi dicono che sento dire anzi mi stupisce persino a me
Ci sono cinquecento mila voti di differenza allora lo storicismo di una certa tradizione anche di sinistra ci conduce a tentare di capire
Come se fosse un grande fenomeno di razionalità storica che adesso sta al Governo Berlusconi ha pigliato cinquecento mila voti di più
Tutti ne abbiamo persi in generale perché è andata meno gente a votare sia organizzato meglio con le tette nelle tattiche di presentazione dei dei candidati e aveva utilizzato
Più astutamente alleggerito ma è andata bene a Luís com'era andata bene o male nel novantasei quando non avevamo la maggioranza numerica dei voti
E siamo stati al governo quindi non manufatti diciamo troppo questa storia per cui il Paese improvvisamente è caduto in un clima di destra secondo me è sempre stato leggermente ed extra altro Paese allora se mai la vera eccezione
E quando siamo andati al Governo Voena novantasei
Avremmo dovuto utilizzare un po'meglio forse quelle possibilità per evitare che ripiomba se ero tutti quanti come stavano prima ma comunque insomma andata così quindi lo dico perché altrimenti saremmo pessimi stessi cioè se davvero la differenza del numero di deputati della della del Polo delle cosiddette io non nomino nemmeno l'altro faro
I deputati del Polo delle cosiddette sono cento più dei nostri ma per carità dei Beatles se il Paese forse rispecchiato proporzionalmente alla questo solo l'emigrazione ci salverebbe in realtà non è così in realtà noi siamo minoranza e siamo oggi particolarmente presi per il collo perché non solo siamo a mia madre politica ma stiamo diventando minoranza mediatica
E questa è la verità della questione che ci minaccia di non avere più la possibilità di tirare sulla testa neanche la prossima volta però una prima ragione voi secondo vado avanti appunti perché altrimenti se dovessi
Sulle punto secondo
Siamo apocalittici vogliamo la piazza
Certamente nella situazione attuale del nostro Paese un movimento di visibilità che non sia affidato ai media ma che sia affidato al fatto che ci sono cinquecento persone come a Torino guidati da me Tranfaglia
C'erano dati da da dalla stazione al Palazzo di Giustizia sotto una pioggia allargatosi allora per questo cinquecento erano molto insomma potremmo avevano avremmo potuto e mai più questo è importante bisogna farsi vedere io non mi scandalizzerei nemmeno sull'articolo diciotto se nel frattempo vedesse che ci sono che c'è una presenza della sinistra un po'più sensibile un po'più visibile che noi quella che otterrebbero adesso quindi non non demonizziamo gli apocalittici quelli che vogliono ma non sono un movimentista frenetico sono però convinto che nella situazione attuale o il nostro la nostra opposizione politica il nostro partito
Ricomincia dal farsi vedere in presenza non porta a porta del consiglio ma davanti alle porte delle case delle chiese
Venezia non comincia così non combiniamo niente per i prossimi anni quindi il movimento è fondamentale come mi segnala questo è stato un dibattito cestello ci vogliono due braccia
Da una parte c'è ci sono le istituzioni parlamentari a noi lo utilizziamo al meglio che passiamo dall'altra c'è
Viva dio il popolo che ha nel frattempo tra i nei quattro anni che separano si fa per dire perché tutti momenti c'è una lezione di questo Paese ma le quattro anni che ci separano dalle prossime elezioni si fa sentire in qualche modo non so se la spallata
Attenti quello che tematica riuscissimo a dare la spallata
Perderemo di nuovo le elezioni più astratte in più dove sbattere la spalla ma in ogni caso che la presenza viva di un movimento di Hardy opposizione di alternativa nel Paese sia fondamentale è vero se c'è forse qualcosa
Che noi in periferia sentiamo e la mancanza di questa roba che adesso finalmente ricominciano forse non per merito nostro ma per per demerito della del Governo ma comunque qualcosa sta succedendo
Procedo velocemente agli altri punti
Che cosa detto questo cos'altro vorrei che ci fosse non c'è ma vorrei che ci fossero e non c'è delle
Iniziative politiche visibili chiaramente non so se di classe tanto non c'è più la sua rosa posso dirlo anch'io ma certo non sono mai stato classista classico e
Però dall'inizio quando per esempio il governo ha fatto la legge che detta Savall eredità
Quello che non siamo stati capaci di rispondere a me l'avevamo già fatto a nove acqua macchie ma noi non stiamo andavamo il partito che ristrutturare i rapporti proprietari allora vengono dico noi abbiamo dice sì ma noi l'avevamo fatta
E no io voglio che ci sia un progetto di cambiamento di struttura sociale anche a quel livello leggo sul monte poche settimane fa una cosa che mi ha fatto venire l'angoscia ha detto ma così non ci abbiamo pensato
I francesi promettono per sostenere la campagna giustamente che il Governo si caricano delle cauzioni per gli appartamenti quanti quanti di voi conoscono della gente che non riesce a trovare un alloggio perché non hai tre quattro cinque mesi da versare al padrone di casa
Ottava H questo era è un'idea da niente però non non mi è venuto in mente ma facciamo delle cose così facciamo una politica di borse di studio
Seria io con mai avuto una borsa di studio e credo che adesso non ce ne siano di tali che porta la gente può sopravvivere facciamo una politica di promozione del della ricerca e dell'educazione degli adulti come possiamo fare un programma positivo
Questi dei dei gli osservatori moderati continuano a viverci poi soltanto Vito hanno protestato e Cernusco protestiamo accidente vogliamo abili cd vogliamo fare una riforma della giustizia che non sia un imballo imbavaglia mentre i pubblici ministeri
Vogliamo fare una politica del ricerca che non riduca le spese ma anzi gli aumenti per la scuola pubblica
Vogliamo fare una politica della ricerca che non si lascia incastrare dal Vaticano era ai suoi bioetici per cui non si può toccare il giorno giorno l'altro sarà punita con la morte la masturbazione perché diciamo la verità è un passo prima del genocidio e e ragazzi ricordate allora e in questo clima noi abbiamo delle cose positive ratificherà abbiamo delle cose positive tra dobbiamo metter giù ma io ho l'impressione che non sarebbe tanto difficile anche a costo di non accontentare tutti i nostri possibile alleate perché ho l'impressione che per convincere i berlusconiani
Possiamo anche abbracciare le ragioni della Prestigiacomo la quale è vero che è stata smentita subito dal suo capo però va detto venendo da quell'ambiente lì che vuol dire che anche in quella zona
C'è gente sensibile ai diritti civili e i diritti della famiglia alle nuove forme di vita ci fondiamo soltanto sul fatto che ci sono dei poveri intanto i poveri fortunatamente l'Italia sono una minoranza rispetto a quelli che si sentono riti su quello sono Coccolino cambieremo niente dobbiamo allenare queste maggiori soddisfazioni economiche con dalle maggiori soddisfazioni sociali
Io conosco dei ricchi che sono di sinistra sono perché sono gay
Va be allora certi adesso però ci stanno fregando anche quello perché la Prestigiacomo cioè c'è certi c'ero mettere un piede come si dice di tipo Piemonte allora sbagliamo ci su questi punti e di disagio generalizzato che non sono necessariamente quello economico in senso stretto sono quello ambientale
E quello terzomondista io perché sono infelice perché tutte le volte che penso alla politica nei confronti del Terzo Mondo all'Africa dove si muore di AIDS a milioni
Mi trova però alleato con Bush ma non sarebbe ora che ci ricordassimo dell'antiamericanismo della sinistra lo dico io che sono sempre stato un un'amante
Ma non non dall'anti cittadine americane operanti governo
Oggi che c'è un mondo mono polare e tanto più urgente dire peste e corna negli Stati Uniti perché finché eravamo con la guerra fredda si capisce nessuno di noi dall'altra con la Russia
Neanche Piero Fassino forse voleva mostrare al programma ma adesso bisogna PM peste e corna bisogna svelarne allora movimenti
Porto Alegre io non sono andato a Genova e poi chiudo ma Porto Alegre se avessi potuto andare se fosse stato più saggio ci sarei andato
Oggi perché sarà me lo domando e chiudo perché a Genova tutto sommato non me ne fregava di andare e a Porto Alegre ma perché nel frattempo si è svelato che cos'è questa destra mondiale che cos'è Bush che cos'è questa pretesa di fare una polizia mondiale che bombarda varia via tutti i posti dove c'è una qualche opposizione grazie
Giovanni Bellini due
Io mi sforzerò più possibile
Mantenere i tempi che ci sono segnali
Perché questo penso sia un atto dovuto e anche un atto di democrazia
Non ripeterò per ciò cose che sono già state dette da altri e in particolare
Mi limito e locali interventi con i quali mi sento più in sintonia
Che ha Lerna lì da Miriam Mafai una sola
Osservazione sul problema clou dell'indignazione e qui sono d'accordo con quanto ha detto
Giorgio Napolitano
L'indicazione può produrre energia si è accompagnata all'anno Chiquita
Altrimenti degenera quanto il generale più ampia
E la rabbia è parente stretta dell'impotenza e questo è un pericolo che io credo
Devo dire che sono venuto ho chiesto di vedere acquista nostro riunione pensando del cosa di diverso per quella che è stata cioè
Più che un'assemblea
Una riunione di perché ritenevo che il modo migliore di rispondere alle sollecitazioni e alle critiche che ci ha fatto Nanni Moretti cosce appunto quello di dare delle risposte costruttive
Quindi vi faccio grazia della parte così diciamo iniziale del mio intervento che
Vengo alla parte diciamo propositivo
La parte in proposito
Lui è stato detto da qualcuno che neppure io escludo che questo governo possa essere battuto prima della fine della legislatura lo auguro per quanto mi paia
Tuttavia se questo avviasse
Sì potrà avvenire soltanto se sapremo pur esercitando energicamente il nostro ruolo di opposizione
Sviluppa mantenere e sviluppare una capacità il partito dico
E questo è un compito nel quale gli intellettuali possono darci una grossa mano
Nel senso più ampio del termine
Picchi sono rappresentati
Molti tipi di intellettuali
Io ho sentito con piacere e anche il processo con sorpresa
Un intervento poco fa mi pare SIM S.p.A. Sezze di uno scienziato
Perché mi pare che su questo questo sia un rapporto un piccolo che assai più debole queste cattive
E penso che la cosa si è anche motiva perché insomma sono una minoranza penso per tutti noi di coloro che fanno professione scientifica
Perché si è motivata anche perché esistono tra noi posizioni ed umori che suscitano in questa categoria delle risse
A parte questo
Dobbiamo riconoscere
Che scontiamo ritardi gravi nell'analisi delle trasformazioni che in questi ultimi decenni hanno investito il mondo la società italiana
Non sono passati molti anni
Mi riferisco al partito cui sono iscritto da quanto riformista il socialdemocratico era era un terminus a cioè non il suo si tratta di un deficit creare che la sinistra italiana sconta in termini di provincialismo
Ce ne rendiamo conto se prendiamo in considerazione i temi dell'appassionato dibattito
Che è in corso nelle grandi organizzazioni internazionali e nel movimento io più di col mio non no globale
Per contarci entro di esso vi sono i grandi problemi trasversali con cui le comunità si trova al confronto il rapporto Parisi ricchissimo e Paesi in via di sviluppo l'ambiente la proprietà intellettuale e i brevetti
L'Energia gli AGM le bioetica
Di tutti questi temi terribilmente concreti nei nostri documenti e nelle nostre riunioni e corse di piedi anche nella nostra riunione di oggi
Si parla poco che se se ne parla ciò avviene spesso in modo approssimativo velleitario
Da ore Chianti più che da professionisti
Ne parla invece
Con impegno e concretezza il movimento new global io e questo spiega la sua forza di attrazione sui giovani
Certo si tratta di un movimento magmatico il contraddittorio
Ma ha ragione Giuliano Amato quando ne parla
Come di una benedizione del signore ciò che più conta infatti e che esso è l'espressione di una generazione che esce dal disincanto e dal provincialismo si misura con il mondo scommette sull'avvenire
Con questa generazione e non con i suoi maturi portavoce mediatici noi dobbiamo confrontarci senza spocchia e senza complessi
Con franchezza evitando come fanno Bertinotti e Bove
Di metterci sopra il cappello ma rispettando la sua autonomia pensiamo dunque al mondo ma pensiamo anche all'Italia alle sue sorti prossime venture come professore di storia io ho più confidenza con il passato che con l'avvenire
Tuttavia qualcosa in passato può insegnare
E consentitemi perciò un richiamo all'esperienza storica del movimento socialista
Mi riferisco alla rivendicazione delle otto ore
Otto ore di lavoro
Otto il sonno otto di ozio
Oggi si direbbe il tempo libero ma io preferisco questo il pressione nel suo senso originale
I socialisti e i fondatori della CGIL
La assunsero come una bandiera che come una bussola perché erano consapevoli che l'industrializzazione del Paese era un fatto irreversibile
E perché si rendevano conto che le otto ore non erano una mera rivendicazione sindacale
Ma un salto qualitativo che implicava profonde modifiche
Non solo nel mercato del lavoro ma anche nel tessuto sociale negli stessi assetti politici
Di una leva per riformare la società e la leva funziona risultati ci furono
Non sono le otto ore
Ma agli inizi del welfare le nazionalizzazioni il suffragio universale maschili ebbene io mi chiedo se ciò di cui oggi abbiamo bisogno non sia un analogo salto qualitativo uno sfondamento intellettuale che di esigenza incisività il respiro per quel riformismo di cui tutti o quasi tutti si diciamo diciamo oggi di riconoscerci
Un tempo si parlava di superamento della barriera che separa il lavoro manuale dal lavoro intellettuale
Come tramite per porre fine all'alienazione un termine un tempo corrente oggi desueto
E per consentire a tutti la piena realizzazione dei propri talenti della propria personalità
Erano allora discorsi accademici
Oggi in una società post fordista e sempre più scolpiscono a Nizza nell'ardua nella quale malgrado le persistenti ingessatura impari corporativismi
E cresciuto il tasso di mobilità sociale
Nella quale il fenomeno del volontariato assume dimensioni sempre più rilevanti torno a chiedermi settari discorsi non siano meno astratti
E tale obiettivo meno lontano
In questa prospettiva
Quella flessibilità che oggi viene dal governo dalla Confindustria
Invocata come strumento di selezione darwiniana e di discriminazione
Può divenire naturalmente se diversamente indirizzata gestita come avviene in Europa
Che nel Regno Unito un primo passo sulla via del superamento le barriere tra ozio negozio tra lavoro intellettuale
L'esperienza francese dopo l'introduzione del termine delle trentacinque ore merita attenzione sia per i suoi insuccessi ma anche per i suoi imprevisti successi
Io ritengo però io non possa essere questo
Questa e tantomeno solo questa la leva l'asse portante per il rilancio della sinistra dell'unico
è più probabile che tale assi passi per territori che ci sono più familiari
Quelli della scuola
Della formazione dell'educazione permanente e della ricerca scientifica oggi così scandalosamente McClain
Questi sono comunque delle priorità e costituiscono una sfida culturale fuori culturale e politica
Con la quale politici e intellettuali siamo chiamati a confrontarci
La parola Giovanni Berlinguer
Seguirà Roberto Cotroneo
Chiedo scusa io sono
Soggetto perverse influenze
Da qualche giorno
Di natura virale non
Non di natura politica spero vero
Molte costa tre termini temettero quindi
Innanzitutto alla considerazione su
Sul Moretti politico
Che non è la prima volta che dice cose significative
Senza andare molto lontano mi ha detto una subito dopo le elezioni del tredici maggio
Attribuendo a Bertinotti il merito principale della vittoria di Berlusconi
Ciò che non deve naturalmente
Portarci soltanto a recriminare
Anche a sottolineare il fatto che per vincere e ci vollero una unità molto più vasta di quella dell'Ulivo
Io mi auguro
Che già dalla manifestazione del due marzo questa maggiore unità si manifesti
Si faccia tutto il possibile in questa direzione
E poi con il discorso improvvisato a piazza Navona
Tutti a casa
Esagerato certamente
Ma io devo confessare che qualche volta ho avuto anch'io la tentazione di dire la stessa cosa
Perché lo straripante personalismo dei dirigenti politici
Il fatto che
L'Ulivo qualche volta anche noi compariamo sui giornali e non per colpa dei giornalisti soltanto quando esistono
Nobile
Competizioni per questo quel posto
E appariamo
Come persone che traggono le loro motivazioni dalla propria collocazione eventuale
E dietro questo fatto
Non ci sono soltanto ambizioni personali c'è anche
Il fatto che
Ci sono forti incrostazioni di un ceto politico
Che non vive
Per la politica ma vive della politica per citare un classica distinzione
E le difficoltà non sono relative
Soltanto al rapporto tra cultura e politica
Sono al rapporto tra politica e popolo
Senso l'atto della parola
Fassino ha fatto benissimo a raccogliere
Questa sfida questa invettiva
E mi pare che abbia anche colto
Quello che Moretti stesso ha scritto
In un commento più disteso che ha pubblicato su Repubblica
Che il problema fondamentale non era quello del rapporto tra di esse e intellettuali
Ma era tra di esse e propri elettori
E i mancati elettori
E gli elettori che ci hanno abbandonato
Questo incontro una grande prova di vitalità
Ed è anche una sfida per le altre formazioni politiche
E io mi auguro che la stampa così come ampiamente commentato
Tutte le opinioni espresse
Durante
Il corso di queste settimane
Rifletta
La sostanza di questo incontro che è un'apertura di dialogo
Su questioni che hanno per oggetto l'avvenire dell'Italia
è una prova di vitalità
Da cui può crescere l'opposizione e fatta al tempo stesso di indignazione e di proposte
Ed io credo che dovremmo metterci d'accordo per smetterla
Di considerare che tra noi
Ci sono l'indignati e propositori già durante la preparazione congressuale mi disturba molto
Il fatto che la mozione di cui ero
Temporaneo rappresentante veniva presentata come la mozione contro
E la mozione Piero Fassino la mozione però oppure
Che io venivo presentato come l'uomo dei sentimenti e Piero Fassino con l'uomo dalla ragione
Penso che attualmente nel tuo cuore come nel mio
Tutto questo si mescola
Profondamente
E smetterla di pensare che vogliamo chiunque voglia
Far cadere Berlusconi con una spallata oppure come mi sembra è stata suggerito nel primo intervento del pomeriggio con uno sgambetto
In corso del Caf nel corso del cammino
Del governo
La nostra azione deve comprendere una una costruzione ampia
Combattiva il paziente di un consenso che non è facile acquisire
Per le mille ragioni che sono state dette
E al tempo stesso deve partire da rischi gravi
Caro Lucio Villari
Tu mi dici che non siamo al mille novecentoventidue
Che non non è ancora venuta la marcia su Roma mi pare che questo sia un'ovvietà che non richiedeva
Diciamo
O no per carità nessuno ha detto il contrario non richiedeva un'analisi storica da tuo pari questo fatto che non siamo nemmeno
Va bene va bene ma
Non non è questa l'opinione assolutamente prevalente
Ma questo non toglie che ci siano gravissimi rischi e che il cartello di Bologna corrisponda alla realtà perché se si soffoca l'autonomia della magistratura
La libera informazione la democrazia viene fortemente meno ma
Io credo che dobbiamo
Puntare all'espansione dei movimenti che già sono in atto
Alla continuità di questi movimenti
Che non è facile assicurare
A partire dal movimento sindacale
E dallo sciopero generale
Che mi auguro di DS e tutte le forze della sinistra sostengano con ogni mezzo lecito possibile e con grande entusiasmo
è garantire i collegamenti con la politica
Con la politica quando questa espressione dei partiti
Ah già è stato detto
Che la novità
Di questi movimenti rispetto al mio movimento precedente e che questi momenti fanno politica
Sono propositivi non ho mai letto
Dopo venti altrettanto propositivi quanto
Le conclusioni di Porto Alegre
In ogni pagina ci sono proposte sui problemi del mondo
Sui problemi dell'ambiente sui problemi della giustizia sui problemi delle generazione
E non voglio riaprire polemiche
Non è siamo stati accusati di movimentismo
Ed è stato anche detto imbonimenti sì
Riscaldi no
La politica
Ma poi devono essere i partiti a prendere in mano le soluzioni
Che ne postazione vecchia
Che non risponde più alle aspirazioni e tutti questi movimenti prospettano e che compagno Giuliano Procacci a
Davvero riformista
A
Anch'io stesso di essere un vero riformista
A esposto con molta chiarezza
E io credo che
Un punto qui sia stato poco affrontato
E lo solo poco affrontato ma anche poco presente fisicamente
Che sono le giovani generazioni
Non solo io ma
Credo
Moltissime persone sono convinte
Che la comparsa sulla scena politica dei giovani
Nel corso del due mila due mila uno e ora di nuovo due mila due la presente il fatto politico più importante
Che sia venuto sulla scena mondiale nell'ultimo perizia
Perché c'è un soggetto nuovo
E al tempo stesso
I giovani costituiscono l'oggetto principale delle nostre preoccupazioni
Costituiscono coloro che possono essere più profondamente colpiti
Dai disastri ambientali
Dal clima militarizzato dalla restrizione delle libertà democratiche
Dal pre potere delle imprese multinazionali sulla libertà e sulla vita dei cittadini del mondo
E che quindi
Loro debbano essere i protagonisti e loro debbano essere l'oggetto principale
Delle nostre preoccupazioni ed è nostro impegno
Io vorrei aggiungere ancora due considerazioni
Una non in polemica col compagno Ranieri perché condivido tutto quello che le ha detto
Ma io non credo che
Possiamo considerare le persone avulse
Dalle relazioni di classe in cui sono collocate
Naturalmente bisogna vedere la morfologia della Callas o delle classi
Le aspirazioni delle persone che sono cambiate profondamente
Ma l'esistenza delle classi mondo non è stata cancellata
Basta pensare a quella che è stata la variazione della ripartizione del reddito negli ultimi dieci anni nel mondo
Il primo decile
Ha avuto dei degli strepitosi basta balzi davanti decile più ricco dalla popolazione nel mondo e dei singoli Paesi
E gli ultimi decidi hanno avuto una riduzione concreta del loro livello di vita
Ovunque
E allora se mi è permessa una frase
Che può apparire scherzosa
La lotta di classe continua nel mondo che continua nei singoli Paesi l'unica differenza col passato e che prima questa lotta di classe veniva combattuta dalle due parti che adesso viene combattuta da una parte sola e qui bisogna riequilibrare
E infine un accenno a quello che ha detto Gianni Vattimo
Io credo che i DS debbano prendere una posizione molto più energica e combattiva sui problemi della politica internazionale
Stata presa sulla questione palestinese di comune accordo ma nome pare sufficiente
Perché di fatto
Mentre esiste
Un logoramento dell'etimologia nerbo neoliberista selvaggia
Sia sul piano dalla cultura economica
Sia sul piano delle realizzazioni dei fatti
Basta pensare la precarietà di tutti o di un Paese un gigante dell'economia mondiale come il Giappone che non è l'Indonesia
O al tracollo dell'Argentina
O all'accrescimento di tutte le ingiustizie
Mentre esiste questo
La globalizzazione neoliberista selvaggia
Viene gradualmente sostituita dalla globalizzazione arma
Cioè dal tentativo di porre
Il dominio del mondo nelle mani di un solo Paese
Dalla volontà di questo paese di svolge le guerre preventive
Dovunque lo ritenga opportuno
Dall'indifferenza di questo Paese per gli alleati
Per le regole del diritto internazionale per le libertà democratiche
Ed io credo che noi non possiamo assistere a questo nuovo indifferente
E credo che su questo ci son già state risposte dei Paesi europei assicurare
è stato l'ultimo
Ma non sento ancora una volta c'è
Ne dei DS né dei partiti del socialismo europeo io non dico che dobbiamo fare appello al socialismo europeo perché critichi l'accordo tra Blair e Berlusconi penso fortunatamente
I partiti del socialismo per non non fanno parte di un internazionale rigida come era il come interni
Però che ci sia
Una linea un impulso
Una battaglia
Per riequilibrare le sorti del mondo
E per fare in modo compagni che lavorano al programma dei DS il compagno Bruno Trentin in particolare stanno elaborando un testo proprio sul ruolo che l'Europa poco può svolgere in questo campo mi pare che sia un'esigenza
Assoluta scusate se ho sostato un po'confuso ma insomma il virus
Non mi lascia pensare tanto coerentemente
Roberto Cotroneo segue Marcello Cini
Tocca Moretti non ce piove no a me a me anche quello finto va be
Peccato perché io vorrei ripartire e poco a seguito un filo proprio da questo dal rapporto tra gli intellettuali che e sinistra che ha un rapporto di riconoscimento di leadership nel senso più ampio del termine
Cosa fa Moretti quando polemizza a piazza Navona dice sento una forma di inadeguatezza l'idea al paradigma che io odi una leadership della sinistra e poi aggiunge composti elemento logico
Poi che voi siete inadeguati all'idea che io odi questa leadership è molto probabile che quelli che governano che hanno vinto le elezioni possono aveva ancora nel futuro la medio su tutti noi
Perché l'inadeguatezza e perdente
Ora l'ipotesi move piana nel senso più caratteriale ed emozionale del termine
La sinistra ha avuto sempre un rapporto fortissimo un legame di Ray psicanalitico con i pochi intellettuali se gli intellettuali erano la coscienza della sinistra erano coscienza nel senso più freudiano del termine
Dunque si creava un legame dove vi è un riconoscimento di una politica di sinistra veniva essenzialmente attraverso un filo diretto tra il leader e intellettuale
Pensate alla fase del film Aprile dove Moretti citava D'Alema a dire qualcosa di sinistra e che è rimasta famosa eccitata di continuo
Moretti non incitava se stesso dire qualcosa di sinistra incitava D'Alema come se Moretti non avesse Laura per farlo
Senza voler polemizzare ma è curioso che Moretti non abbia detto lui qualcosa di sinistra a meno che non si intenda di sinistra il criticare la sinistra stessa di non essere abbastanza di sinistra
Siccome per la sinistra e al tempo stesso un progetto politico e un'idea romantica accade che l'attaccamento rideva romantica poi paga sul concetto
Ed è questo il punto in cui siamo ora
Quello degli intellettuali che Bove devo essere comportati dalla politica adottati dalla politica rassicurati soprattutto ma il problema sta in una dipendenza che non è reciproca sta nel fatto che mentre la politica faceva il suo cammino la società intellettuale perdeva di identità
Lasciava per strada troppe cose io mi chiedo cosa è successo in questi quindici anni mi chiedo quali libri la sinistra abbia adottato con mio rinunciabili tra quelli pubblicati
Quali progetti culturali sono andati in porto quali case editrici sono state fondate che avesse una riconoscibilità e non dimentichiamo che oggi le inaudite di proprietà di Berlusconi quali giornali soprattutto hanno trattato fino ad oggi la cultura secondo una linea e delle convinzioni che potessero portare un pensiero forte che aiutasse il progetto politico della sinistra dove Gianni Vattimo
Che si sta distraendo pulp no no non è quello che parlavo di pensieri forti no e tu sei della responsabilità su questo è cosa va be inutile ritornare a vecchie polemiche sull'impossibilità di un pensiero forte ostentare con il solito narcisismo che solo nella frammentarietà Solone non metodo si può continuare a fare il mestiere dell'intellettuale
E che anzi nella cultura di sinistra c'è sempre stato qualcosa che non torna
Credo che negli ultimi quindici anni la cultura di sinistra si sia riconosciuta paradossalmente in una cultura di destra
Io credo che la cultura di sinistra abbia trovato in un pensiero distante da lei la sua forza le sue motivazioni oggi che cammini biologici e definiti non ci sono più
Oggi che non ci sono più le pagelle degli intellettuali che bocciano Autori siti e altri no filosofiche vanno bene filosofiche non vanno presi in considerazione
Disciplina accettate e discipline ripudiata e forse si potrebbe evitare di continuare a rovesciare concetti e culture solo per il gusto di stare da un'altra parte
Se non ci se non vi scandalizzate credo di poter dire che una sorta di adolescenza dell'intellighenzia di sinistra
Portata all'elogio sommesso snobbati occhieggia atout del pensiero reazionario e della lettera del dialetto e letteratura politicamente scorretta possa essere messo da parte
Ma le colpe sono nostre
Di noi che abbiamo contribuito ognuno a suo modo un frammento di storia culturale di questi anni e se qui i famosi intellettuali in cerca di padri biologici e rassicuranti non si guardano allo specchio non eri che avevano nulla
Sono stati fatti troppi amori intanto trasformando la cultura di questo Paese in una vetrina narcisistica isolandosi non parlando sì semplificando andando a cercare il pubblico lusinga Antonio
Mettendo in gioco il successo come unico metro di misura
E vero che specie negli anni Settanta buona parte della produzione culturale della sinistra era di fatto illeggibile ma basti solo guardare cos'è successo in un decennio nel pubblico dei lettori vi faccio un esempio
Anni ottanta il nome della rosa di Umberto Eco vende due milioni di copie si tratta di un volume di seicento pagine stampato Fitto dove si parla di Medioevo di Aristotele che di dibattiti ideologici anni novanta va dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro ventidue milioni di copie si tratta di un breve diario di una ragazzina che parla la nonna
Non vorrei citare il Duemila con il rigore la Fallaci però in questi dieci anni e cambiato non soltanto il pubblico dei lettori di cambiato la società culturale
Si guarda i giornali se qualcuno potesse fare un calcolo quantitativo e dico quantitativo della lunghezza delle recensioni degli elzeviri e delle riflessioni pubblica pubblicate dei giornali si accorgerebbe che in un decennio si sono più che dimezzate
E chi dimezzare vuol dire soprattutto rinunciare a distinguo ad approfondimenti ha capacità di di Sherman vuol dire non avere più di fonte a noi un mondo di Fo i tori fatemi usare questa parola capace di orientarsi nella complessità
Ora parafrasando Locman qui si è citato molto poco oggi a volte si può anche farlo e non è mica disdicevole e mi dispiace che non ci sia qui Umberto Eco ad ascoltare siamo ormai poi delle drammatiche perché le grammatiche non servono a vendere niente
Abbiamo scelto le storie più facili anche quando sono state scelte le strade della provocazione sono state scelte le strade più facili
La cultura italiana ha vita difficile in una fabbrica del consenso allargato come è diventata la nostra società italiana e penso la demagogia del voleva essere capiti da tutti anche da chi non ha gli strumenti per farlo
Altrove non accade altrove e penso alla Francia alla Germania ma in all'Europa in genere il mondo intellettuale vive in una dimensione rispettata non messa di continuo di fronte al dilemma della facilità e lasciatemelo dire dal mercato
Non possiamo lamentarci che la cultura di Berlusconi sia di una pochezza impressionante e si è diventato l'unico strumento per conquistarsi consenso
Tutti si adeguano a questo anche la sinistra il diktat è non essere noiosi
Non essere lunghi mescolare i generi metterà assieme l'alto il basso il volgare il Portuondo in una passerella mediale innanzi tutto che si è criticata quanto si vuole ma che è il sale il senso profondo della nostra società culturale
E questo vale per tutto solo forse con l'attentato alle Twin Towers questa deriva che interessa tutti e che a sinistra si avvallata con indolenza distrazione
Ha avuto dei contraccolpi delle battute d'arresto ma è stata una parentesi perché ora se guardate i libri più vendute guardate il film più visti i botteghini alle mostre più prevedibili vi accorgete subito che le cose sono qui tornate quelle di sempre
Ma spero comunque in un paese reale la parola capisco che faccia sorridere ma c'è che chieda alla politica agli intellettuali a tutti quelli che possono influenzare in qualche modo l'opinione pubblica di finirla
Con questo delirio di semplificazioni con questo modo di vedere il mondo come fosse un disegno elementare con questo usare vecchie categorie sociologiche e psicologiche storiche per racconta una realtà che non esiste da nessuna parte
Qui c'è addirittura da rifondare un modo del pensiero siamo diventati un Paese dibattuti visti dove che il più brillante e certo il più intelligente un Paese che ha riciclato come fosse un'opportunità irrinunciabile di mercato le canzonette finché se gli ebrei
I libri popolari e le poesie buone per i cioccolatini un mondo che ha accolto nei giornali spesso il peggio della cultura di questo Paese perché la cultura che serve secondo la vulgata del nuovo establishment e quella che piacerebbe la gente
Guardiamoci attorno abbiamo trasmissioni satiriche che fanno informazione
Programmi di informazione che diventano dei varietà dall'età che son dei ci accusa intellettuali non se ci siamo posti che la televisione diventasse un mosto impressionante dove la cosa ancora più grave
Non è soltanto che Silvio Berlusconi possiede segreti televisivi ma che in tutte le sedi reti passa lo stesso messaggio
Che non è politico e culturale
Come si è caduti in questa trappola mediatica che è una trappola commerciale e come si è caduti nella trappola di generare un orizzonte culturale perfettamente omogeneo a Berlusconi anche quando lo contesta anche quanto di far verso in questa confusione certo che c'è il rischio di una nuova forma di autoritarismo sottile mediatica contrapposta lasciatemelo dire con ironia persino iniziatica
Dove come un'alchimia inconcepibile si uniscono gli opposti si mettono a punto strategie troppo furbe
Non siamo qui in quella situazione che un filosofo della scienza me molto caro che Thomas come chiama cambio di paradigma quando per passare da un modello di teoria un altro da un mondo un atto di scienziati barcollano senza più un centro in un mondo di format dati di sciocchezze SIAI di gossip perché hanno l'ardire sì ho finito sono poche righe che DIGOS di gossip che hanno l'ardire di farsi persino genere letterario mi auguro che qualcuno sta vigile carte ma per fare questo ci vuole coraggio
E anche di coraggio in giro ho paura che ce ne sia poco
Io il come dire il difficile compito di di fare un attimo i conti col tempo sono le cinque e un quarto secondo il programma come sapete dobbiamo dare la parola Fassino alle sei e del resto non potremmo andare oltre se e già no è stata una giornata molto lunga
Temo quindi che non tutti quelli che hanno chiesto la parola potranno parlare anzi è chiaro che non che molti non potranno parlare ripeto che si faranno degli atti e quindi prego tutti sia quelli che hanno parlato possibilmente ma soprattutto quelli che non hanno parlato di mandare un contributo scritto intanto abbiamo ancora però
Abbiamo però ancora alcuna possibilità di alcuni interventi Marcello Cini c'è l'avevo chiamò ah perfetto allora la parola Marcello Cini eseguirà Daria Colombo
Io
Chiedo scusa
Tocca io prima di parlare sempre dentro i dieci minuti
Metto qui l'orologio del tema su cui vorrei dire poche cose che è il tema della scienza che giustamente di cui giustamente testata lamentata la scienza
Tarda Giuliano Procacci mi pare prima banca diciamo che tutti quanti hanno visto che il Bertato parlato sostanzialmente una sola volta dal mio collega
Vertenze e in termini che secondo me che necessitano di una per lo meno di un'integrazione perché
Forse diciamo
Grazie
Nella
Ai problemi di bella della società italiana e mondiale soprattutto dicevo prima di di venire a questi questi cinque minuti che dedicherò a quel tema lasciatemi dire visto che io tutto tutto sommato nella mia vita politica e centra
E cultura sono sempre stati molto strettamente intrecciati di dire due parole sulle cose che alcune cose più state dette brevissimamente parto da quell'una frase di Furio Colombo
Che ha detto non considerate agli elettori con una quota fissa un pacchetto da spostare da una parte all'altra
Altre volte non oggi ma ho visto anche alla televisione utilizzare la metafora della coperta se la coperta si tira troppo verso il centro parlo sempre della sinistra naturalmente
Si scopre al alla sua sinistra se si tira troppo azionista si scopre al centro e quindi diciamo questo problema insolubile
Deve rincorrere gli elettori del centro oppure di scontentare gli elettori da a a sinistra beh secondo me il punto essenziale è che il popolo della sinistra deluso e scontento per varie ragioni che sono state dette che certamente non è il caso quindi di ripetere non è il solo un porre una percentuale di elettori persi ma è una perdita di uomini e donne disposti a fare sacrifici a mobilitarsi a darsi da fare
Di attivisti si diceva una volta nere che che quindi diciamo è una perdita di moltiplicatori di consensi di gente che che che può agire nella società riacquistare consensi e non soltanto di un voto in più o in meno come invece certamente l'elettore che eventualmente si fosse convinto che ha votato Berlusconi che si fosse convinto che la prossima volta non lo voterà più
Quindi diciamo questa natura della sinistra della politica per della passione per la politica
Di chi si è collocato a sinistra e di chi sta a a sinistra e che magari si esprime nei modi di di contentezza che sono venuti fuori rete
Io sono abbastanza vecchio c'erano stati più vecchi qui dentro
E io sto nella sinistra non voglio fondo non voglio assolutamente farne un merito sono solo vecchio ma diciamo la mia appartenenza alla sinistra risale all'otto settembre del quarantatré e quindi ho visto parecchie volte la sinistra vincere e perde
E tutte le volte che la figlia la sinistra ha vinto ha vinto perché era l'espressione di un movimento di di lotta di di di conquista di di che coinvolgeva passioni sacrifici gente che e se disponibile a a moltiplicare gli sforzi del delle battaglie l'impegno de di chi credeva In un mondo migliore nel quarantacinque abbiamo conquistato la Repubblica e la Costituzione
Nel cinquantatré abbiamo salvato la Costituzione con la sconfitta della legge truffa con le lotte dei lavoratori degli anni sessanta c'erano arrivati al sessantotto e sessantanove
E abbiamo conquistato lo Statuto dei lavoratori in diritto di famiglia la la chiusura dei manicomi e tutto quello che che ci potete aggiungere a a tante altre cose
Tra l'una e l'altra vittoria ci sono state le sconfitte ma mai definitive e le con queste fondamentali sono rimaste
Per la prima volta tutto ciò è in pericolo io sono totalmente d'accordo con quello che diceva Giovanni Berlinguer
E sono proprio le conquiste di sessant'anni di di di lotte che i testi sacri i davanti a noi ci sono vacillano con questo rullo compressore che minacciati andare avanti io credo quindi che e chiudo con questo perché ho già parlato cinque teme i preziosi dieci minuti
E quindi e credo che la riconquista della fiducia da della sinistra e delle sue radici passi attraverso i movimenti quindi vivavoce a quello generale del del del cinque aprile e cerchiamo di farlo riuscirà bene
Vengo ora al tema sul quale mi interessa ancora dire due parole di è assolutamente vero come ha detto il mio collega del sette che la ricerca italiana è una Cenerentola che i migliori ricercatori che lavorano in Italia spesso devono andare all'estero
E tante cose di questo genere e e e che dal resto appunto oltre quello che sta facendo Berlusconi adesso sta ancora tagliando fondi ancora di più
A alla ricerca italiana che traccia le cifre che che che ha detto sono assolutamente drammatica soprattutto è suo se si confronta con come ha fatto lui con le cifre degli investimenti ricerca degli altri paesi
Però io dopo quello che vorrei brevissimamente cercare di argomentare è che smettiamo di fare degli scienziati una categoria al di fuori del mondo cioè questi idea della scienza che risolverà poi tutti i nostri problemi per se gli si dà dei soldi e cioè aveva verranno finanziate le ricerche
Un'idea mistificatoria e e sbaglia che non sta più con con la realtà dei tempi di che cos'è la ricetta oggi e di che cosa è la scienza oggi e dai suoi rapporti con le le gli enormi cambiamenti tenori trasformazioni che la società sta subendo e siccome le trasformazioni che la società sta subendo sono di questa contrapposizione
Mondiale globale de dei del dello sviluppo del capitale e insomma delle quaranta ditte o del mondo dello la scienza è coinvolta in questo processo non è stanno sta lassù in cima a fare il bene dell'umanità comunque sia quindi dobbiamo entrare dentro a ha che cosa deve fare che cosa può fare eccome gli si partecipa a a questo tipo di gruppo a questo lavoro della della scienza
Deve collocarsi che tipo di di di compiti e di responsabilità
Deve assumere
Insomma ci ha detto che i giovani del movimento si pongono il resto i grandi domande etiche sul futuro del mondo ma le il futuro del mondo è fatto oltre che che che delle dei cinquecento pluri miliardari e dei tre miliardi di poveri eccetera eccetera
Fatto di foreste distrutte di sconvolgimenti climatici di nuove malattie di medicinali che possono comprare solo chi è chi chi è ricco di di di di automobili che impediscono il traffico di gente che soffoca Coco gli scarichi di di di multinazionali dei farmaci e dell'alimentazione checché brevettano tutto ciò che che che riescono a scoprire e che quindi di nuovo uno funzionali a a Allo sviluppo di questo tipo di di società di globalizzazione di disuguaglianze il inutile che mi non posso dilungarmi su tutte queste cose
Quindi diciamo e allora avvengono
Sono sono no minuti
Vengo a h a concludere è oggi lo scontro molto forte fra chi e soprattutto la destra che presenta Yell ambientalismo il pensiero ecologista come il nemico come l'oscurantismo che dilagante che impedisce alla scienza di riversare sulla società tutte le sue i suoi doni e la sua cornucopia
C'è un appello si chiama Galileo due mila uno
In cui dissidio ci dice che il fantasma dell'oscurantismo si aggira nel Paese
Troppo e di questo oscurantismo il fondamentalismo ambientalista e il suo principale sostenitore e quindi si contusi continua dicendo che sono oscurantisti quelli che hanno il timore di cambiamenti climatici attribuiti alle attività antropiche secondo loro non è vero e poi lo studio lungo elenco biotecnologiche
Pratiche mediche miracolistiche
Trattamento del del smaltimento dei rifiuti eccetera diciamo questo appello mira a raccogliere la lo scontento Dei indipendente la maggior parte del mondo della scienza sotto questa bandiera che se costruisce come nemico quella componente del pensiero della della sinistra che è costituito dal pensiero ecologista che che vede appunto come dicevo prima negli principali Problemi del del della gente non solo il terzo mondo ma delle nostre civiltà avanzate ai questa mescolanza di scienza tecnologia economia sfruttamento quegli interessi colpiti e interessi prevalenti che deve essere affrontato non delegando a agli scienziati trovare le soluzioni miracolistiche
Ma legando licenziati più sensibili che a casa ai veri problemi del a a unirsi arco l'azione della sinistra e in particolare a l'ambientalismo chiudo dicendo che c'è un appello che è stato lanciato da Legambiente
Promosso da Legambiente di cui la prima firmataria la Rita levi Moccia in tal modo il Montalcini che si intitola contro ogni fondamentalismo per una scienza alleata dell'ambiente e noi pensiamo e speriamo di raccogliere attorno a questa andare appello che diciamo si contrappone in un certo senso a questo a a questo che egemonizzato
Da un nuovo commissario del Lampard Renato Ricci che come primo atto della sua con il commissariamento ha mandato al macero tutti i bollettini il bello Gualdo nuocere Institute come come primo atto del del nuovo commissario del dell'Agenzia nazionale la protezione dell'ambientale e ci proponiamo di indire sulla base di questo appello poi un convegno che speriamo avrà ampia risonanza anche sui media
Farà questo questo discorso
Avrà la parola Daria Colombo
Segue Antonio Pennacchi
Ma non è il sono tutte la società
Attraverso la faremo
No
Mi mi viene in mente avete presente quelle vignette della Settimana enigmistica dove c'era trova l'intruso ecco perché io mi sento un po'così nel senso che non sarei incerto qui anche se faccio un lavoro intellettuale tra questi nomi a parlare se per combinazioni per una strana alchimia di momenti di persone di idee non avessi dato il via al primo girotondo che si è fatto in questo Paese
E giro primo girotondo contemporaneamente però stavano lavorando a Firenze stavano lavorando a Torino stavano lavorando a Roma
Ecco io volevo soltanto prendo veramente solo un minuto
Sento l'esigenza di fare un minimo di chiarezza su questa cosa perché ho sentito
Varie considerazioni non so forse il nome girotondo è piaciuto e così diventa così è facile dirlo
Però quello che mi dispiace è che sia negli interventi di apprezzamento che quelli invece così non del tutto concordi
C'è sempre una divisioni c'è poco il movimento o la politica
Mentre questo è esattamente quello che noi vorremmo evitare
Noi non siamo politici
Siamo delle persone niente che lanciamo delle esigenze
E speriamo che siano le forze politiche a raccoglierli
Io spero che i nostri politici vengano per mano con noi a fare girotondo perché è bello perché è bello tenersi per mano per dei principi di democrazia ed è bello che la gente ritrovi questo piacere e il fatto che lo ritrovino tutti insieme nello stesso momento credetemi io sono partita con tre persone a Milano
E nel giro di quindici giorni siamo stati sommersi da adesioni da tutta l'Italia e anzi colgo l'occasione per dire che il prossimo girotondo sarà intorno alle sede della RAI per il pluralismo dell'informazione
Il dieci di marzo e sarà fatto contemporaneamente a Roma a Milano
Stiamo lavorando anche con Torino confidenze con Napoli e con altre città d'Italia
Perché il passo in più il passo in più è proprio nel coordinamento
Noi uno piccolino l'abbiamo fatto con Roma
Il prossimo stiamo tentando di farlo non contro il partito dei partiti chiediamo il loro aiuto non è una forza perché se no facciamo il gioco di quelli che in questi giorni ci hanno descritto come estremisti
Quando diamo diamo il fianco a dire che i nuovi leader sono gli uomini di spettacolo o la piazza non è vero non è vero non è questo il nostro spirito
Il nostro spirito è quello
Di avere bisogno di dire che anche la società civile ci ha bisogno di tutelare di dimostrare che c'è e torno a dire i politici ci ritengano una risorsa prendano più coraggio da noi perché dietro ci siamo
Antonio Pennacchi
Il vari
Paolo Aniello
Oltre ad avere scritto qualche libro gli ho fatto ventotto anni la fabbrica
Come operaio
Ho la sensazione però ci si chiede che il a me pare oggi in gara la gran parte degli interventi che vanno preceduto a me pareva resta su un altro pianeta
Memore spiego scusate ma
L'emergenza vera di cui parlano al bar dove vado
In questi giorni è il fatto che dopo cent'anni per la prima volta è saltato il Salone di Torino diciamo dell'autore Torino non so se per rendere conto da quello che significa ecco quelle alle percezioni
Non non do i pericoli per la democrazia cerca semplici articoli
Sembrava dovessimo Scebba favo Parma Parma giovamento subito ci perché se la situazione fosse quello non c'è sarebbe Prospero cono quindi cerchiamo Vespa con i piedi per terra
Rispetto allo sciopero generale quello che a me preoccupa non è che non riesco lo sciopero generale a me l'elemento che mi preoccupa è che questo sciopero generale se lo sia programmata per conto suo e da solo alla CGIL
Quello che mi preoccupa che qui quando separare costruito il fronte delle alleanze dell'Ulivo eccetera noi continuiamo a rispettare la segue l'unità sindacale
Ah scomodando errori ad errori ora prescinde dall'articolo diciotto ma si dà il caso che pochi mesi fa abbiamo assistito ad una non firma raccontata rimarrebbe dal meccanico ad uno sopra solo dei metalmeccanici perduti dalle io al mese
Questo altro non è che il proseguimento da una serie di errori che ci portiamo dal passato certo bisogna guarda al passato ma non solo per me degli errori agli altri H per vedere i nostri noi viviamo su una china che data
Se non ricordo male mille novecentottantaquattro
Che Davanzo è lo il referendum agli scioperi sulla contingenza pallida data la rottura e la rottura del movimento e l'unità sindacale
Il lento declino a valanga dell'intera sinistra allora se non abbiamo la capacità di analizzare queste cose non sa capisce veramente
Oltretutto ne parlava e sentito troppi vecchie stanti formulari vecchi stereotipi le cose che botta pare che stavamo dall'altra parte
Scusate io per mia natura sarei anch'io mi considero ancora un marxista leninista stalinista
Per mia natura sono contrario alla democrazia parlamentare borghese io sarei ancora per la dittatura del proletariato ma la democrazia l'avete voluto voi volontario penombra quelli della democrazia solo quando lo dite voi per democratico solo quando dite voi quando gli gli elettori del Popolo votano da quell'altro da popolata Pillon piazza
Ah non siamo l'odio non avevo capito un caffè lo faccia votando
Perché è troppo semplice dire che quello gli amici bambini con le televisioni queste sono fregnacce cari amici cari compagni da ecco è che è quello a b possiamo di tutto il male che vogliamo che quello là però poi non abbiamo risolto il problema non si capisce perché la gente lo votiamo
La realtà
Tu avverte abbia paesi noi non ce l'abbiamo
Weston è questo Tell accetta olio tolte alle otto quater parlato dunque
Poco qualcuno abbia parlato giocano tolte rogatorie per salutare al suo interno chiamano Meridiano legato le piace usano triviale non c'è bisogno o funziona benissimo mitrale querele non c'è bisogno di allineare
Per piacere quello ad ammirare i Paesi quello ha proposto al quale solida del modernizzazione
Noi problemi dalla modernizzazione denuncia riponiamo sappiamo fa solo a battaglia stereotipi
Perché a questo punto me lo vedo pure dei ma pentolone dati no preparatoria allora c'era il vero
Mai cosa Savasta
Allora me dove la libertà e il problema del sommerso è un problema reale ordinò
Se l'emersione dal sommerso invece votabili Onida i lavoratori però su queste questioni non ci siamo proprio opposti quello gli ha proposto l'autostrada il poter sullo stretto noi non siamo riusciti a far niente appresso appresso a Pecoraro Scanio o quel poco che abbiamo fatto cioè siamo quasi vergognato di dirlo il parroco
Sulla magistratura c'è che è quello tra le magagne svela nascondersi tutto quello che vogliamo parolacce però ha votato ma a parte questo ma esistono problema che magistratura
Fassino a Madiba cittadino avrà conosciuti come ministro dalla giustizia gli oppositori Insacco adotta come deputato
La magistratura comunque una maniglia desiderabile o tonno cioè per fatta processa l'ultima parola diciannove fra cinque anni lavora in aereo collinari avrà pagata Oria avevano
Grazie
Allora Paolo Aniello seguiranno Betta Morrione
Non non credo che dopo tante ore ebbe io non è non eccitare troppo gli animi cerchiamo di stare tranquilli
Proverei
Se non altro così
Provare ad essere ripreso forse è un buon metodo
Sono responsabile di un teatro stabile d'innovazione rappresento un'associazione che si chiama Teatro d'Arte contemporanea
Iscritta all'Agis
Quindi mi occupo di teatro e credo che dal mio punto di vista possedeva un po'di cose
Sgradite
Da una parte conosco bene lo spettacolo è sinceramente ho avuto la sensazione di assistere oggi a una sorta di rappresentazione di se stesse e di un sistema e di un modo di pensare
Un sistema che non mi piace molto chiuso
Autoreferenziale in gran parte degli interventi non in tutti ci sono state delle straordinarie eccezioni
Alcune ne cito una sola cosa fra queste
Ma si prosegue con un metodo c'è stato una partenza buona con spunti molto interessanti nella relazione segretario Fassino
Ma credo che quel metodo che viene utilizzato sia un metodo estremamente paludato pay immaginato che nel momento in cui si parla di ascolto di recuperare una capacità di ascolto oltre a domandarsi cos'era prima
Che forse sarebbe stato più interessante sentire quelle voci che non sono già conosciute perché grazie all'apporto comunque importante di molte dei partecipanti probabilmente già si conosce molto bene il proprio pensiero e le loro idee
Credo inoltre che mestiere che facciamo che faccia che facciamo ci permetta di avere una un'opportunità che è quella di unire ai
L'arte l'idea di riuscire a tradurre immediatamente in pratica
E quindi pagherò da leggendo velocemente il più velocemente possibile per lasciare spazio anche ad altri
Partendo da un'esperta elementi molto concreti e molto pratici per poi arrivare anche una serie di valutazioni
In questi giorni abbiamo assistito a una serie di incontri sul tema delle politiche culturali da adottare in Italia
Discussioni e presentazioni di proposte di legge da parte dei DS di AN e di Forza Italia
E credetemi una magrezza immensa mi ha pervaso nuovamente lo stesso senso di amarezza e di delusione ma anche di forte contrarietà che cresciuto in questi ultimi anni
E non solo dai gridi di Nanni Moretti rispetto alle scelte di politica culturale che la sinistra politica a e sta operando a livello centrale e umano
Un percorso di politica culturale che segna il passo da molti anni incapaci di mostrare crediamo in tutto l'ambito dello spettacolo dal vivo una linea di Ripon rinnovamento ed evoluzione del sistema incapace di rompere con i metodi clientelari e partitici
Che credevamo si volesse combattere e che spesso vengono invece riprodotti con ineguale efficacia
Dalle vicende legate alle alla mancata promulgazione delle leggi sul teatro in cui sicuramente anche il teatro stesso ha una sua parte di responsabilità
E sulla musica sulla danza le posizioni assunte sulla gestione Martone del teatro di Roma una politica di investimenti che non ha preso in considerazione interventi strutturali sulle imprese messi espressa solo in termini occasionali e puntuali per non dire di peggio
Fine recenti chiamiamoli accordi sul piatto di Roma
All'assenza di ogni forma di azione sull'Ente teatrale italiano che in questi anni è riuscito a costruirsi un ruolo una funzione di Osservatorio di importante motore istituzionale
E le cui prospettive sonora quanto mai incerte da tutto ciò è dato che qui non cito emerge un desolante quadro di vuoto nelle visioni per il teatro
Da parte non solo di DS credo di tutta la sinistra
Di assenza di coraggio nelle scelte almeno inizialmente assunte di rinuncia a una qualsiasi politica per la modernizzazione del settore di scollamento e non comprensione della realtà nazionale e questa non è provocazione è realtà con la quale viviamo ogni giorno
I passi positivi che pure erano stati visti all'inizio della scorsa legislatura Abbiati con regolamenti che abbiamo difeso va anche oltre i loro effettivi meriti sono stati di api annullati dalla scelta di favorire vecchi salotti buoni e antica gloria scortando scordando di confrontarsi con teatro che anche impresa
Che si misura quotidianamente con un alto rischio culturale ed economico la cui ricchezza nasce dai territori che trova la sua gran parte della vitalità al di fuori delle metropoli e che rappresenta l'Italia a livello internazionale
Allargando il discorso a una buona parte
Della dirigenza di questa sinistra
Mancano i linguaggi e le conoscenze appropriate ad affrontare una realtà mutata profondamente rispetto agli anni settanta e ottanta
Dove pare ci sia la stazione di arrivo infine corso di una politica culturale nata negli anni Sessanta anche se il quadro è fortunatamente molto diverso se andiamo ci spostiamo in alcuni territori regionali dove invece dialogo ed efficacia delle soluzioni normative hanno dato dei buoni risultati
Ho iniziato dicendo dell'amarezza rispetto agli incontri di questi giorni amarezza perché al di là di una serie di valutazioni politiche
Mi trovo costretto a riconoscere una decisa maggiore modernità in una proposta di legge dell'attuale maggioranza dei spetta un ormai sorpassato nei contenuti nella formulazione Progetto di legge dei Democratici di sinistra
Amarezza perché continua a non riconoscermi nelle modalità con cui viene gestito il processo di elaborazione
Delusione perché non trovo da nessuna parte sposati principi di libertà innovazione reale di riformismo con azioni eticamente inoppugnabili e pragmaticamente efficaci
Ma le prime esperienze con uno di voi Dinoi di veri e propri territori queste valutazioni sono comuni vanno ben oltre queste grida di attenzioni si ampliano ampia non ebbe la necessità di ritrovare una rappresentatività ormai persa
Non è mio preciso mestiere attuare delle politiche delle strategie praticamente ma sicuramente quello di provare ad adottare delle visioni a proporre televisioni
E credo di poter dire che la qualità di una proposta che sia di legge di sistema idea di sviluppo di una società sì è direttamente proporzionale alla qualità del processo che viene adottato per giungere a quella proposta e a quell'idea
E qualità del processo dal mio punto di vista significa prima di tutto essere coscienti delle risorse umane che si hanno a disposizione se insufficienti sapere come incrementarne sapere sviluppare un'alta capacità di dialogo e di ascolto
Adottare professionalità e competenza nell'indagare a cogliere le esperienze territoriali creando seri forti strumenti di scorrimento bidirezionale delle esperienze
Disponibilità promuovere sguardi diversi non autoreferenziali su tutte le tematiche fondamentali che sono al lavoro con la cultura rapporti internazionali quello che è
Costruire nuovamente dal basso il patrimonio che esiste per fortuna ed è ben vivo di idee e di lavoro
Perché l'abbiamo già detto di costruzioni mediatiche quindi dall'alto ne abbiamo già esperienza diretta
Ma mi domando è proprio necessario eseguire questo processo
Crediamo veramente che il popolo italiano sia così imbecille che abbia fatto vincere il centrodestra principalmente per la grande fascinazione televisiva e mediatica dell'attuale presidente del Consiglio oppure per i mille interessi diretti e indiretti che è riuscita a costruire su una base territoriale io vengo da una regione compattamente solitamente di centrodestra che il Friuli Venezia Giulia delle mie parti l'anno scorso si è votato a distanza di un mese prima alle politiche poi a una serie di amministrative in alcuni centri importanti si è verificato una un fenomeno straordinario che sottopongo alla vostra attenzione
Alle politiche questo quel territorio votato compattamente esseri talmente a centrodestra contribuendo all'elezione alla vittoria del del centrodestra appunto un mese più tardi lo stesso elettorato cioè gli stessi uomini le stesse donne hanno votato compattamente per le amministrative per eleggere un sindaco in un caso addirittura di Rifondazione Comunista a capo di un ampio schieramento
Ne cito alcuni ma ce ne sono diversi di questi episodi fosse bisogna pensare che esistono uomini e donne che hanno una capacità di discernimento e che scelgono in base alle persone c'è con in base a quanto concretamente gli viene proposto quanto quella coalizione quelle persone sono in grado di esprimere concretamente ed efficacemente
Delle necessità e dei bisogni
Ho finito
Credo che qualità del processo si anche studiare interpretare questi ultimi anni di vita politica italiana magari confrontando con i percorsi che altre esperienze della sinistra governative in Europa sono riusciti a sviluppare andando oltre slogan non si può parlare di ideologismi
E riuscire ad essere interpreti attraverso il dialogo delle esigenze reali delle persone uomini donne lavoratori imprenditori poveri e ricchi
Che vivono e operano con principi fosse vaghi ma certamente forti di libertà solidarietà e modernità
Riuscire a mantenere alta la qualità di questo processo di immersione di comprensione nella vita reale permetterà poi di dire qualcosa di sinistra che non è più il riferimento a un'ideologia ma che deve basarsi su un'etica del lavoro e delle relazioni e son Peng ben cosciente di inattualità purtroppo di questi termini
Sul recupero dei principi di libertà e di dignità per tutte le persone che poi solo in certi momenti della loro vita diventano lettori grazie per l'attenzione
Roberto Morrione
Ma
Credo che proprio in queste ore anzi probabilmente è già stato fatto sia in corso
Una decisione sul consiglio d'amministrazione della RAI che quanto giornalista e operatore del servizio pubblico mi impone in qualche riflessione peraltro l'avrei fatta indipendentemente dal da quello che in termini televisivi chiamiamo un si rincorrono
Ha detto giustamente Fassino la cui relazione io reputo un punto di di riferimento interessante
Che Berlusconi ha vinto ha fatto su questo aforisma ha vinto anche perché prima ha cambiato la testa dei suoi elettori
Nel momento in cui di fatto il Polo delle Libertà vieni a controllare in termini se non altro di i di matematica di forze e di gestione
Viene a controllare le tre reti del servizio pubblico c'è il rischio che Possa cerca non dico che questo sia un operazione né facile ne è sicura ma di cambiare la testa anche della metà degli elettori
Che non hanno votato per lui
Detto così è un po'brutale tuttavia io credo che questo richieda alla cultura
E alla sinistra un'attenzione veramente straordinarie non è solo il problema del conflitto di interessi per il quale certamente la sinistra avrebbe dovuto un non so se può appunto certamente dovuto cercare forse qualche sforzo in più per risolverlo
Non parlo di questa anomalia unica al mondo parlo proprio del fatto che quei tre quei almeno due di quei tre termini del nostro incontro società e cultura passano per una rappresentazione della realtà
Sappiamo per antica esperienza che per fortuna non è solo attraverso i media che si forma il consenso che si forma l'opinione che si forma il senso comune
Ma tuttavia in quella rivoluzione sociale di cui Fassino giustamente parlato e che è una rivoluzione in primo luogo mediatica
Dove in media rappresenta un il motore stesso dei meccanismi di sviluppo
Il tipo di rappresentazioni che si può fare certamente può indurre a creare non solo il consenso ma a far vivere la realtà in un modo oppure in un altro
Io mi porterò qui intere frammenti delle mie esperienze professionali ma anche di uomo
Che si riferiscono alla vita del servizio pubblico perché ne trarrò alla fine un piccolo filo o almeno cercherò
Per cercare di dire che cosa in concreto si potrebbe cercare di fare in questa situazione
Nel mille novecentonovantasette come direttore di RAI International e il rappresentante in quel momento della RAI
Segui l'allora vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni nonché ministro dei Beni culturali con una folta delegazione della cultura italiana degli intellettuali e dell'industria culturale italiana
Ce ne sono alcuni che ho rivisto con piacere che sono in questa sala
C'era il cinema c'era il teatro c'era la distribuzione cinematografica le istituzioni musicali
Il restauro artistico l'audiovisivo non c'era solo la RAI giustamente c'era anche media sette c'era
Cecchi Gori vedi in quell'occasione si fecero delle intese si cercarono di costruire dei percorsi che io non ho già dei percorsi di globalizzazione
E la globalizzazione culturale
E contemporaneamente venivano raggiunti a mio parere molti obiettivi
C'era una collocazione internazionale del servizio pubblico c'era un elemento di politica estera del governo italiano di grande rilievo in una zona dimenticata da Dio e dagli uomini
Perché si trattava dell'Argentina del Cile e dell'Uruguay
Si diceva allora il Mercosur un nuovo possibile mercato dello sviluppo economico mondiale si è visto con la recente crisi che cosa questo significhi bene pochi anni dopo nel Duemila io ho partecipato a una riunione diverti disciplinare in in cui bisognava decidere se la RAI dovevano o meno andare nel corso distrutto dalla guerra dove ci sarebbe stata affidata la missione di creare una radio televisione o almeno una radio pubblicati quel paese disastrato
Bombardato con tutto quello che c'era stato di pulizia etnica di trasmigrazione che evidentemente era per noi un ponte a mio parere di eccezionale interesse culturale comunicativo verso l'Europa
Bene la RAI perse in quell'occasione
E oggi nel Kosovo a nome della Ligue della dell'audiovisivo europeo lavora la BBC
Ancora un altro piccolo episodio
Piccolo ma fino a un certo punto
Io Rai News ventiquattro di cui sono direttore da quando è nata come forse molti di voi sapranno trasmise
Una oramai notissima intervista del giudice Borsellino
Noi da trasmettemmo alle ventitré e trenta della sera perché era l'unica ora in cui uno ogni uso che trasmette ventiquattro ore su ventiquattro
Io riuscì gli a ritagliare una fitta che permise un dibattito
Vedi i vertici della RAI
Non mossero un dito lo posso dire adesso non l'ho mai detto pubblicamente voglio dirlo perché siamo in in vista di un cambiamento di questa portata non fu mosso un dito perché venisse trasmesso in prima serata da trasmissioni e da telegiornali del servizio pubblico con ben altro seguito
E di tutta la stampa italiana ci fu solo la Stampa di Torino che fece un richiamo in prima pagina è un articolo semplicemente perché disponeva di due eccellenti cronisti
Che avevano capito che conoscevano la mafia che conoscevano la vita e la morte del giudice forse
Allora le cose che diceva Furio Colombo questa mattina
Mi convincono molto
Ha parlato di vari modi diciamo di omologare d'informazione e quindi di dare un messaggio culturale a questo Paese
Ha parlato del possesso diritti televisivi ha parlato dell'impadronirsi di reti televisivi e quello che è accaduto pochi minuti fa
E che di fatto può prefigurare questo Stato e ha parlato di intimidazione mi aggiungo un quarto
Che alcuni decenni di professione mi suggeriscono e dell'autocensura
Che è una caratteristica micidiale dell'informazione
Quando Vieri intimidita quando circa qualcuno se ne impossessa quando esiste una concentrazione di questa portata io credo che la sinistra italiana e i diessini debbano nelle prossime settimane nei prossimi mesi su questo terreno
Creare una specie di rete di protezione che non è la protezione del mio lavoro del mio posto ne ho viste tante nelle mie vicende della RAI che ne posso benissimo vedere una di più senza la minima preoccupazione
E la preoccupazione che si vada vera mente al pensiero unico
La preoccupazione che Christie treni le menti messi insieme anzi quattro con l'autocensura di cui vediamo già degli inquietanti segnali nel più grande dei telegiornali del servizio pubblico cioè nel TG uno diventi dominante irreversibile
Dovrà farlo a mio parere la sinistra politicamente dovrà farlo con i suoi rappresentanti nel consiglio d'amministrazione dei quali io spero parlo della sinistra e parlo evidentemente dell'Ulivo ci sia un rapido impadronirsi di ciò che sono
Le regole leggi i meccanismi della produzione del messaggio radiotelevisivo dovrà farlo nel Paese
Collegandosi a quelle forze che stanno già pensando giustamente ha un girotondo attorno alle sedi della RAI ma non è solo con il girotondo che si può vincere questa battaglia è una battaglia di lunga lena
Perché certamente resta maggioranza avrà davanti a sé più di quattro anni per poter governare i lo farà con la sua concentrazione
Dell'informazione lo farà anche con l'uso che potrà vere dell'occupazione della RAI che può diventare può diventare un punto discriminante
Vale per lo sciopero del cinque aprile vale per le cose che ci ha detto in buona fede il compagno operaio che ha parlato prima
Vale per tutto trasversalmente non si collega alla Cultura la società se non attraverso la rappresentazione della realtà la forza che riesce a imprimere allora vorrei concludere questo intervento
Dicendo a Piero Fassino che quel documento che di cui in qualche modo è stato oggi portatore quell'impegno deve essere un impegno di lunga durata concreto che utilizzi realmente i saperi
Ciascuno nel proprio campo ma anche trasversalmente e che in questa trasversalità il comportamento che avverrà all'interno del servizio pubblico la linearità la limpidezza la capacità di dare una battaglia ragionevole il nome del del nostro paese di tutti gli ascoltatori oltre che dei professionisti dell'informazione sarà un punto decisivo su quella base cerchiamo anche di evitare quegli errori quelle incertezze quelli paurosi ritardi che hanno fatto sì devo dire che anche se ci sono stati alcuni risultati positivi
La RAI dell'Ulivo come viene chiamata non è molto diverso dalla RAI
Che l'ha preceduta corre gli stessi rischi esattamente come il sistema e le regole audiovisive di questo Paese purtroppo non sono riusciti in questi anni di governo dell'Ulivo ad affrontare e a risolvere i nodi che hanno consentito questo ennesimo colpo di mano
Sono sono le sei qui avremmo ancora dieci interventi vi è stata una giornata molto lunga intensa ci sono persone che sono venute da altre città che hanno treni aerei io penso che sia opportuno a questo punto dare la parola Fassino ripeto che tutti possono consegnare un intervento scritto se siete d'accordo possiamo
Però
No ma lei è una risorsa ma tutti siamo una risorsa venga venga venga
Allora un po'di coraggio signori mi sembrate molto depressi
No
No siamo solo allora
Io sono l'insegnante cioè un una intellettuale di serie di suppongo voi sapete quanti sono coloro che in Italia non hanno la licenza media
Dichiara cifra un terzo della popolazione italiana non ha la licenza media
Ma non sono i nuovi ragazzi sono il retaggio di una scuola ritratta
La scuola è un punto nodale
Nella società italiana io faccio parte della Società Italiana insegno da trent'anni conosco realtà che probabilmente nel partito che negli ultimi tempi ha suo forte un po'di autismo
E questa continuo parlare ringrazio Fassino perché evidentemente ha capito che la società italiana
De per gran va parte molto più evoluta di quanto giornalisti intellettuali credo no
E il molti giornalisti molte persone che hanno parlato questa mattina io son venute scrivermi mi avevano promesso di farmi parlare poi non m'hanno fatto parlare se non con un intervento un attimo continuavano a palleggiare sì autoreferenzialità continue che tutti noi della società e voluttà conosciamo di cui parliamo
Vi prego non è non abbiamo per tutto tutto perché se si fa riferimento a una scuola che funzioni ma il terreno si può recuperare
Purtroppo il Governo D'Alema con Berlinguer fecero i grossi errori importante riconoscerli ma continuare a riciclare le stesse teorie sulla riforma dei cicli non giova
Non so se se ho detto qualche cosa che non condividete e vorrei che mi ascoltassero un po'tutti nel senso che la finanziaria la finanziaria di di prima di Natale ha introdotto una distrutti vita totale sulla scuola
Per Atr
Una supplenza a scuola l'insegnante si deve ma ammalare per quindici giorni lo sapete questo che vuol dire per i vostri figli nipoti significa che per quindici giorni non avranno insegnanti e saranno divisi per le classi
Questo porno una governo
D'Alema che tolse il termine pubblico e noi pensavamo che fosse stata la signora Moratti dal ministero della Pubblica istruzione fu il governo D'Alema toglierlo
Questo è dirompente questo fatto
Comunque grazie per avermi fatto parlare ripeto noi col girotondi Moretti e varie altre siamo una risorsa nominiamo delle dei nemici grazie
Va bene io
Vi prometto di fare una cosa molto breve
La prima ragione perché il carattere
Il carattere della nostra discussione le modalità con cui noi abbiam pensato questo incontro
Esclude che
Diciamo ci sia a conclusione il rito canonico delle conclusioni
Perché noi abbiamo avuto una giornata intensa piena di discussione aperta io stesso ho proposto più che una relazione un canovaccio
Di problematiche molto spesso poste in termini interrogativi
A quel canovaccio si sono aggiunte tantissime considerazioni e riflessioni
Nel corso della discussione che diciamo costituiscono l'avvio
Di un confronto di dibattito di una ricerca che sarebbe del tutto
Contraddittorio
E anche errato adesso cercare di rinchiudere in una conclusione
Credo che una delle questioni
Che culturalmente sia assegnato di più è stato essere tutti per molto per molto tempo filiera organici diciamo e liberarsi Biondi un metodo organizzi sta forse non è non è così in ogni caso appunto non faccio alcuna conclusione faccio qualche considerazione
Di metodo e pochissime considerazioni di
Intanto una considerazione relativamente a questo in cotto
Io presiederò naturalmente
Se è possibile chiudere portarla giù così si sentono meno
Risiedo intanto ringraziare tutti quelli che hanno accolto il nostro invito sono venuti sono tantissimi perché tra l'altro metà della platea di oggi pomeriggio non è persone che per ragioni di lavoro di impegno ha potuto essere presente che stamattina di nell'arco della giornata non abbia avuto un'affluenza straordinaria che
Diciamo credo non sia lontano dal vero dire che ha sfiorato
I miliardi perso
Ed è mi pare la dimostrazione
Della
Della giustezza delle fatto queste iniziative nel senso che
Quella domanda quell'esigenza di discutere quella sollecitazione ad avere sede di confronto quella voglia di esserci che è poi quello che ha ispira commosso non solo Moretti Aldo le sue parole ma tutto ciò che nuove
Queste settimane
Di cui ha parlato anche qui
Vecchioni
Si era diciamo ritrovata qui questa grandissima partecipazione
Vostra è la dimostrazione che questo non è stato solo un evento mediatico sarà anche un evento mediatico viviamo nella società dell'informazione anzi io auspico che i giornali dedichino l'attenzione dovuta un incontro di questo genere e diciamo non siano prese come sono state nei giorni scorsi
Dal soltanto dalla curiosità deltizie o chi non c'è perché qui sono tanti
Mi pare che sia chiaro che quelli che ci sono sono molto di più diciamo di quelli che si si poteva attendere che comunque il problema adesso qui non è chi c'è o chi non c'è ma il fatto che c'è tanta gente e c'è stata una discussione veramente ricca quindi io
Credo che
Il fatto che sia riportato e sia anche un evento mediatico importante perché consente di socializzare almeno parzialmente la discussione allargarla ancora di più per far partecipare attraverso il sistema
Dell'informazione a questa discussione anche chi non ha potuto essere qui però non è stato solo un evento mediale è stata una discussione
Tutti quelli che sono qui hanno lunga esperienza di convegni conferenze e iniziative
Negli anni in coerenza col fatto che viviamo in una società molto più rapida veloce nella società del tempo reale sono cambiati anche i tempi e gli orari di iniziative di questo genere
Un tempo Rizzati questo gene si sarebbe di come dire dislocata addirittura su due giorni
No
Mediamente ormai quando si contro si formò viziati pare una giornata passi programma per il mattino e pomeriggio e poi verso mezzogiorno si guardano gli astanti anche quando sono tanti e si valuta tutti insieme che è meglio fare una tirata unica finirla le due
Perché perché viviamo in una società no che ha oggi non è stato così
Oggi è tutta la giornata che noi siamo qui una parte è venuta nel pomeriggio ma una buona parte da questa mattina alle nove e mezza che in questa sala e tutti hanno potuto vedere con quale intensità di attenzione e di partecipazione di passione civile
Noi abbiamo potuto discutere e io credo che questo sia uno straordinario risultato intanto di queste ore
Punto non è soltanto un evento un evento mediatico è un elemento di dibattito confronto di ricerca vero che credo costituisce un buon punto di partenza
Un buon punto di partenza
Qui noi
Abbiamo avviato un cammino
O se volete abbiamo aperto un cantiere
O se volete ancora abbiamo riaperto canali di comunicazione Lidia Ravera usato la bella espressione questo
Questa è la nostra iniziativa è un battesimo un atto d'inizio
E io così l'avevo pensato così lo penso eh a maggior ragione esco da questo incontro confortato nell'in questa impostazione
E dico chiaramente che noi vogliamo con continua
E che questo per rispondere a Nicola Tranfaglia non sarà un unicum
E ancor di più per raccogliere la Società sollecitazione di Alberto Asor Rosa io spero che qui il lungo periodo di silenzio che Alberto ha chiamato la lunga arroganza con questo evento sia alle nostre spalle
Che Comense una fase nella quale possiamo darsi appuntamento in luoghi S le quali discutere e lavorare in stile
Abbiamo parlato dell'Italia non abbiamo parlato di no
Per una giornata non abbiamo parlato di leadership di partitini di sigle di somme di Ulivo piccolo di Ulivo grande tutti argomenti che io considero altrettanto degni intendiamoci bene
Fanno parte del
Ma noi siamo partiti in questa riflessione la vita siamo partiti cioè da che cosa è la Società italiana di oggi quella società italiana che il tredici maggio deciso
In parte
Di affidarsi a Silvio Berlusconi è una parte non piccola invece di affidarsi a noi
Di quella società italiana nella quale viviamo nella quale maturano appunto quei processi di mobilitazione di dissentire democratico che
Sono all'origine di questa iniziativa e abbiamo riflettuto su come ma tutto questo dare una proposta politica perché poi cuore
Della discussione che noi abbiamo fatto fin qui e della discussione che deve continuare questo
Come non siamo capaci di trasformare la straordinaria passione civile che anima ciascuno di noi e non soltanto quelli che sono in questa sala
Siccome siamo capaci di trasformare quel sentimento di indignazione morale che assolutamente
Sacrosanto e che ha delle radici
Evidente
Come riusciamo a trasformare la preoccupazione la paura l'angoscia che agita milioni di italiani di fronte ai tanti strappi che il centrodestra produce nella compagine sociale e nell'assetto istituzionale come tutto questo noi siamo capaci di trasformarlo in una proposta politica in un progetto questa è la
E quindi significa appunto mettere in campo un lavoro
Rinnovando appuntamenti come questi noi tra un mese
Tra meno di un mese
Avremo un appuntamento importante a cui stanno lavorando le fondazioni e le riviste dei partiti della sinistra
Grande appuntamento si svolgerà tra l'altro in questa stessa sala per riflettere appunto su cosa come è cambiata la società italiana in questi anni che cos'è oggi quali sono i caratteri nuovi dell'Italia che si affaccia nel nuovo secolo
Credo che momenti di riflessione di questo genere abbiamo cercare di articolarli sul piano territoriale anche per avere una capacità di coinvolgimento di una comunità intellettuale culturale che è molto più larga naturalmente di quella che qui oggi si è riunito e credo come è stato giustamente detto da molti che sono intervenuti che poi dobbiamo essere capaci
Di
Organizzare il nostro la nostra riflessione nostro confronto intorno ai saperi e quindi anche con una capacità progettuale che abbia una
Capacità di articolasse rispetto
Istituzioni a temi a questioni che individuiamo come rilevanti e intorno a cui andiamo ad una riflessione più specifica che abbia la capacità di scalare e di produrre quindi un pensiero un pensiero adeguate
Il nostro appunto il nostro obiettivo è quello di
Produrre una proposta politica un progetto che oggi non abbia
Io credo che questi fa partire da qui non ce l'abbiamo non perché c'è qualcuno che non lo vuole
Ma perché il progetto politico in cui noi abbiamo come dire identificata dagli stessi era il progetto politico che era incardinato sulla nostra esperienza di governo
Quel progetto politico si è compiuto il tredici maggio con l'esito elettorale che sappiamo
Noi da allora ad oggi non è che non abbiamo fatto nulla siamo stati con le mani in mano abbiamo messo in piedi immediatamente l'opposizione ma attenzione qui c'è un passaggio che forse è bene richiamare non è vero che si passa dall'essere in una funzione di governo ha una funzione di opposizione come se il problema fosse semplicemente una diversa collocazione
Nella Rengo Parlamento
Passare da un'esperienza di governo ha un'esperienza di opposizione richiede come dire un processo di ridefinizione del proprio progetto politico una rimotivazione della propria funzione una costruzione di un sistema di alleanze sociali e politiche significa appunto la costruzione di un progetto che non mi è dato immediatamente dal fatto che siccome passi all'opposizione questo progetto Tuccella
Anzi
Siccome tutti quelli che sono in questa sala per passione politica si occupa di politica non da oggi
Forse varrebbe la pena di come dire di aver sempre nella nostra memoria nella nostra testa la considerazione che non c'è un partito una coalizione che avendo perso le elezioni nell'arco di otto mesi è stato in grado di produrre un progetto che si presentasse immediatamente come percepibile
E alternati
Tony Blair è arrivato diciotto anni dopo
Suo padre arrivato quattordicenne dopo io vorrei arrivare nel due mila sei quindi molto prima dei diciotto e quattordici è chiaro
Penso che non è né da Mila dobbiamo vincere quando si va a votare nel due mila sei o quando se ne andrà ma può per dire che attenzione
La costruzione di un progetto credibile alternativa non è un fatto di volontà semplicemente si sarebbe detto in altri tempi con linguaggio che adesso non si usa più attenzione a non fare errori di soggettivismo
Ma di avere la capacità di misurarsi coi processi reali ecco
Il tempo una variabile della politica
E se il tempo è una variabile a polizze che anche una variabile della costruzione di un progetto di una proposta questo non significa nessuna forma di attendismo per carità nessuna forma di concessione fu una forma di passività no vale la metodo del del Barone inglese che aveva novantotto anni e qualche vuole si mise in testa una bella mattina che bisogna piantare una quercia nel suo giardino la fece piantare naturalmente però piantando avvisa al a al al suo assoluta ma quanto ma quanto si metta a crescere e dice a me perché sia una della Quercia almeno cento anni caro dice da cominciamo subito
Avendo nel novantotto e quindi
è chiaro che diciamo noi dovevamo metterci movimento immediatamente
E credo è quello che stiamo facendo qui quello che abbiamo fatto anche prima di riunirci qui è stato quello di lavorare per appigliare la costruzione di un progetto e di una proposta politica che avesse l'ambizione di presentarsi come alternativa per farlo noi dobbiamo essere capace di misurarsi con la società Italia
Come Società italiana ecco i processi che nella società italiana matura
E ne abbiamo discusso qui ne discuteremo ma io voglio dire fare una sola considerazione attenzione tutte le variabili fondamentali intorno a cui si è costruita l'identità della sinistra nell'arco di un secolo
Sono nell'ultimo decennio state messe in discussione tutte
I mutamenti che sono intervenuti nel lavoro i mutamenti che sono intervenute nella compagine un'organizzazione sociale il mutamento nella identità delle classi e dei ceti nella loro determinazione
E su questi mutamenti strutturali sono venuti cambiando le spore le variabili anche di carattere sono strutturali perché
Le gerarchie di valori
Sono cambiate le modalità con cui sono maturate che sono maturate sentimenti e sensi di coscienza e sono cambiati non è la stessa cosa guarda
La solidarietà di classe queste torri echeggiata molti molti interventi di questo termine no tornare anche a considerare la classici e ti venisse ma la solidarietà di classe
Che si sviluppa lungo una gallina una catena di montaggio di cento metri nel quale ci sono un operaio a fianco all'altro un ometto dall'alto che fanno la stessa operazione manuale per
Otto ore al giorno per tutto il mese per tutto l'anno per tutto la vita determina un sentimento di comune appartenenza e di comune identità e di comune condizione umana
Che è radicalmente diversa dalla solidarietà che matura in una fabbrica in cui il rapporto tra uomo e macchina sia maggiormente individualizzato
Non è che c'è meno bisogno di solidarietà
Tra quei lavoratori ma i lavoratori che lavorano in una fabbrica robotizzata di oggi caratterizzata da un rapporto individualizzato forte fra lavoratore e macchina e da un alto grado di flessibilità tra della prestazione lavorativa è radicalmente diverso da quello che si poteva costruire nella linea di montaggio di Charlotte sempre solidarietà è sempre solidarietà ci vuole sempre appartenenza sociale di classe ma cambia radicalmente nei suoi connotati anni sui profili
Questo è un punto e che che che ho già per un partito di sinistra era e radicali io penso che tutte Matone adesso non mi faccio tirare perché mi appassiona molto per la mia storia personale
Com'è cambiato il lavoro
Nella società italiana è un elemento fondamentale diciamo per capire come è cambiato il Paese ente
E tutta la nostra esperienza storica politica
Di partiti di organizzazioni sindacali e di movimento dalla sinistra è stata costruita su una certa idea del lavoro su una certa forma della sua organizzazione nessun rapporto tra lavoro e società assunse Artaud modo di concepire il lavoro in quanto valore
Che è stato in questi anni messo in discussione ma Messico saranno dalla cattiveria di qualcuno messo discussione da processi reali che hanno modificato
La composizione della loro rapporto tra ciclo produttivo e mercato la struttura dei consumi
Il rapporto tra tempo di lavoro a tempo di vita
I diari
Allora costruire un progetto significa partire di qui
Partire cioè da quelle che sono i cambiamenti
Radicali profondi che hanno mutato le variabili fondamentali intorno a cui si è costruita la nostra identità politico e culturale
E ricostruirle a partire da questi mutamenti
Un progetto politico che sia capace di
Risponda alle contraddizioni che nella nuova situazione sono maturato maturano ai bisogni alle domande alle esigenze che
Via via si sono manifestano
E questa considerazione porta una seconda considerazione
Badate non è casuale che ci sia una crisi di rappresentanza politica
I movimenti appunto che in questi mesi sono sorti
Il girotondo tutta una di professori e tante altre cose e sono
Una cosa che noi dobbiamo guardare con grande attenzione perché sono il segnale di una crisi di rappresentanza politica del sistema politico tradizionale sistema politico consolidato
In fondo che cosa ci dice chi va a fare il girotondo intorno al Palazzo di Giustizia o è andato da a fare il corteo dei professori che non solo ce l'ha con Berlusconi ma ce l'ha con Berlusconi e non si sente rappresentato perché ci dice due cose
E tanto è vero che si organizza fuori di quelli che sono i canali tradizionali della politica questo perché avviene perché c'è una crisi della rappresentanza politica
Che anche quelle delle radici molto profonde
Il sistema della rappresentanza politica è stato tutto costruito nella Società del tempo differito noi viviamo nella società del tempo reale malate questa una contraddizione gigantesca
Che non è diciamo secondo me sufficientemente viste affrontata e soprattutto che è molto complicato risolvere Michel Rocard quando finì la sua esperienza di governo scrisse un bellissimo pamphlet italiano è stato prodotto Silvio qualche vittoria
Ma i marò Martinho memorie Marquinho nel palazzo del governo
E a un certo punto con lo stile provocatorio tipico di Rocca scrive che si era convinto confermando la Francia da primo ministro che la decisione è incompatibile con la democrazia
No allora era una frase provocatoria ma cosa voleva dire quella casa e provocatori
Che nella società del tempo reale si apre ogni giorno in modo sempre più vistoso la contraddizione tra i tempi della decisione che la Società ti sollecita i tempi della decisione del sistema della rappresentanza
Ed è su quel terreno lì che matura la possibilità per chi si presenta in modo populistico e plebiscitario e propone un rapporto diretto tra cittadini e leader la possibilità di raccogliere consenso
E allora vedere questo problema è qualche cosa di più un po'più complicato è un po'più spesso che risolvere il problema dicendo che c'è il nuovo fascismo
Perché il problema che abbiamo di fronte a noi più centrodestra che nella sua Olivetti propone come dire una soluzione plebiscitaria dell'assetto politico istituzionale non è problema solo italiano
è problema che ormai si pone in tutte le democrazie moderne
Dove sempre di più la sensibilità dei cittadini tende a spostarsi dal momento della rappresentanza al momento del Governo
E questo pone un gigantesco problema
Perché Carlo
Il vento e va da sé la democrazia è un valore irrinunciabile e se è un valore irrinunciabile alla democrazia
Deve essere organizzato in ragione tale che ogni cittadino sia titolare
Di quella democrazia e come ripensiamo riorganizziamo la democrazia nella società del tempo reale siamo incapaci siamo capaci di
Chiudere questa forbice che oggi si è aperta in modo così drammatico al punto che la destra può veicolare il suo il suo messaggio tra appunto un sistema della rappresentanza
Che non corrisponde a i tempi della decisione che cittadini Sollers questa una grande questione sulla se il problema di costruire un pensiero politico
E una cultura
Per appunto rifondare le ragioni stesse della democrazia e del suo modo di essere e sbarrare così la strada a qualsiasi
Velleità o suggestione di tipo né autorità
E ancora
Una politica che faccia i conti un progetto per le faccia i conti con la società italiana e faccia i conti con il problema forte che abbiamo di fronte appunto la crisi di rappresentanza
Come si misura con un nodo io richiamato stamattina
Non è stato ripreso
Io lo ripropongo perché penso che sia un nodo
Diciamo strategico
Ed è il problema delle alleanze
Perché una maggioranza si forma sulla capacità di costruire intorno progetto politico consenso
E a me colpisce come il tema delle alleanze è un tema come dire che è stato negli ultimi anni espulso dal dibattito politico
Io lotto questo lo considero un elemento di regressione in termini di cultura politica
Diventa ormai si pensa che la politica sia l'assertività
Di una proposta
E si pensa che si risolve il problema della credibilità della proposta come dire aumentandola radicalità dell'assertività
Quanto figlio di quel modo assertivo che voglio una cosa di per sé quella cosa si potrà fare non è così
Il problema è che per fare una cosa bisogna costruire un sistema di relazione di alleanze che ti consenta di avere un consenso maggioritario per farlo
Ora ricomporlo talmente pensiamo nelle conclusioni
Ma non è un terreno di regressione culturale che ogniqualvolta si pone un problema di alleanze ci si è immediatamente sospetto che anziché l'alleanza si faccia un inciucio ma non possiamo accettare di vivere in un Paese in cui il tema delle alleanze viene ricondotto al tema morale dell'inciucio
Però a questo c'è un problema che dobbiamo
Perché se no noi non non non torneremo a governare il Paese pugliese
Se non ci poniamo il problema non sanno di avere un progetto ma come intorno a un progetto costruisco un consenso maggioritario nel Paese
E un consenso maggiore darebbe significa costruire un sistema di relazioni di rapporti di alleanza
Che ti consenta appunto
Di raccogliere le forze per
Vince
E guardate io non eludo perché
Mo'non ce l'ho per abitudine avvenuto neanche la sollecitazione che è stata fatta
Ci si si un prossimo sciopero generale che cosa pensa
Penso intanto che
Il movimento che si è sviluppato in questi mesi
A difesa dell'articolo diciotto sì un movimento basco grande
Che ha coinvolto milioni e milioni di lavoratori anche milioni di lavoratori che hanno votato per il centrodestra il tredici maggio e intanto questo è un elemento che non possiamo smarrito
In quella considerazione di una politica di alleanze
Non è un caso
Che nel CCD nel in Alleanza nazionale il sesso nella Lega si siano aperte contraddizione di fama perché ma perché mi ha mica perché vogliono fare un dispetto Berlusconi poi ci son sempre queste pubblicate no no perché quelli tornano a Treviso i loro operai dicono ma perché c'è una di consenso
E qui intanto a battaglia sotto a a tutte l'articolo diciotto è una battaglia su cui si è costruito nel Paese tra i lavoratori dipendenti naturalmente un consenso molto vasto questione che non eludibile perché un consenso molto vasto vuol dire una identificazione
Punto primo
Punto secondo sposo totalmente quello che ha detto cui Andrea Ranieri un intervento molto efficace e molto bello
Non è in gioco un diritto collettivo giocò un diritto individua un diritto di civiltà è un diritto Diliberto
E quindi la battaglia a difesa dello Stato non è una battaglia regressiva
è una battaglia intorno un fondamentale diritto di libertà di civiltà di un di un cittadino nella sua qualità di lavoratori di
Nel momento in cui dico questo con molta chiarezza quindi
Ci siamo spesi abbiamo
Contribuito a a far crescere vogliamo continuare a contribuire a che fare e c'è un movimento che
Difenda quell'articolo per le ragioni che sono state dette
Avvertiamo anche tutti che lo Statuto dei lavoratori è stato scritto tra il mille novecentosessantotto mille novecentosettanta
Che le figure lavorative e le tipologie del mercato del lavoro che c'erano trent'anni fa non sono quelle di oggi
Che nel frattempo appunto siamo passati da un mercato del lavoro caratterizzato dalla rigidità del ciclo produttivo meccanico un mercato del lavoro che ha caratterizzato dall'elasticità della flessibilità del ciclo produttivo informati
Che oltre a te che che a questa modificazione la modificazione del rapporto tra ciclo produttivo e mercato determinato una flessibilità del consumi oltre che della produzione che tutto questa flessibilità tormentato del lavoro che lì dentro sono nati
Nuovi lavori tanto è vero che usiamo tutti plurale anziché lavoro parliamo di lavori
E che una quota significativa di questi lavori non ha nessun tipo di copertura di garanzia
Credo che tutti abbiamo letto l'articolo di Pietro Ichino sul Corriere della Sera di qualche giorno fa Pietro Ichino
Che non è un barricadero estremista anzi spesso attaccato perché sono un moderato ci ha spiegato in quell'articolo
Come la radicalità di lotta cui sono ricorsi i giovani lavoratori delle imprese di pulizia dei treni
Che si sono tradotte in un disagio per milioni di lavoratori erano così radicali perché sono ragazzi che hanno una forma contrattuale che non è coperta da nessun tipo di diritto a nessun tipo di garanzia a conferma
Che l'assenza dei garage delle dei dei diritti e delle garanzie è un elemento di radicalizzazione sociali
E allora nel momento in cui noi conduciamo la battaglia
Per difendere per chi c'era un diritto di libertà e di civiltà come l'articolo diciotto dobbiamo porci il problema di costruire immediatamente anche un sistema di tutele di garanzia perché lì che questi diritti non saranno
E tanto è vero che stiamo lavorando è questa la prossima settimana lo presenteremo insieme ad Amato Treu Enrico Letta abbiamo lavorato a un testo che essa testo di proposta per uno Statuto dei lavori che sia capace di tutelare offrire garanzie e tutele e diritti anche chi oggi non me
Va bene
Ora e in questo quadro si sa che cosa ci sta un movimento sindacale che si batte che si batte per difenderti poliziotta che si batte per offrire diritti a chi non me
E in una mobilitazione del movimento sindacale di una lotta che assunto anche dei valori simbolici perché poi nella politica i valori simbolici ci sono ci sta anche uno sciopero generale
Ci sta anche uno sciopero generale tanto più che sono stati fatti scioperi generali di categoria
Scioperi generali regionali
E quindi la programmazione lo sciopero nazionale nazionale non è un unicum stravagante che viene fuori adesso via si colloca dentro un percorso di mobilitazione sindacale
Che ha già conosciuto in tutte le regioni italiane e in tutte le categorie momenti generali di lotta nel mese di dicembre nel mese di gennaio
Il punto è che mentre il suo per i generali di categorie e mentre riso presa dai giornali sono stati
Proclamati gestiti organizzati da CGIL CISL e UIL insieme
Lo sciopero già il cinque aprile è per ora proclamato dalla CGIL
Che la posizione di un partito la sinistra qual è è duplice
E quella di sostenere tutte le forme di mobilitazione che
I sindacati unitariamente o distinti organizza perché ovunque c'è un movimento di lotta per affermare dei diritti dei lavoratori la è nostro
E al tempo stesso io credo che noi dobbiamo lavorare per fare in modo
Che
Questa diversità di atteggiamento sulla proclamazione dello sciopero generale tra le organizzazioni sindacali non sia un elemento di spaccatura dramma e lo si può fare in Duomo continuando a lavorare
Per vedere se non si può arrivare allo sciopero generale insieme perché il fatto che non sia stato proclamato insieme non significa che non ci si possa
E qualora ci si arrivasse invece a forme di lotta distinte lavorare perché i contenuti siano in ogni caso contenuti unità e che la divisione nella forma di lotta non sia una divisione negli obiettivi e nei contenuti della
Questo è pare che non ci sia altro e questa sarà la linea che seguire
E questa mi pare una linea incoerenza appunto con una atteggiamento che guarda i processi reali
Alle domande che nei processi reali maturano alla necessità di costruire movimento intorno agli obiettivi che ci proponiamo più larghi possibili e avendo chiaro che una politica di alleanze appunto
Variabile decisiva del successo di un progetto e di una e di una Puglia
Ancora coi finisco due ultime considerazioni di merito
Asor Rosa non intervento suggestione cose che io condivido
Ha rimproverato
Massimo D'Alema di aver usato tempo fa
Discorso fatto allacciata mouse se non ricordo male di Londra
Di aver rivendicato la sinistra il compito di fare in Italia una rivoluzione liberale che pone la vulgata naturalmente
Diciamo banalizzando è diventato come vogliamo diventare liberali che è un po'diverso diciamo naturalmente no questo specifico
E Asor Rosa dice ha detto ma al posto più bravi cento ma questo è un errore è stato un errore
Io non sono convinto sia stato un errore porre quella intanto per questo Paese una rivoluzione liberale nel senso storico e politico di questo termine non l'ha conosciuta in una buca
La trasparenza del mercato il valore delle regole della legalità il primato dei diritti e delle garanzie
La effettiva capacità di assicurare a tutti i diritti di cittadinanza
L'uguaglianza delle condizione dell'opportunità che significa questo no un impianto
Che sia espressione di una cultura liberale beh ciascuno di queste cose in Italia certo ci sono state tutti ma diciamo
In grado diverso e attraverso processi politici e culturali che difficilmente sono assimilabili a quelle che in altri Paesi è stata appunto
E in ogni caso a parte la lex curve riflessioni di Val di natura storica che lascio volentieri gli storici io non lo so
Oggi in Italia rischia
Di essere un Paese che arretra sul terreno
Dei principi liberali
Questo è un governo che sta tornando indietro sul terreno delle privatizzazioni
Che dice che la riforma degli ordini professionali non è più una priorità un elemento di liberalizzazione del mercato mica di poco
Che sulle opere pubbliche
A sta ha introdotto normative che violano
Fortemente la trasparenza del mercato e la esistenza di un mercato libero in cui tutti i soggetti abbiano pari opportunità a vantaggio di una politica fortemente a favore
Di pochi o lo iconico Pollini che possano governare questo mercato in posizione dominante
Sull'informazione abbiamo presente qual è la situazione
Le idee e hanno su come organizzare la pubblica mi come governare la pubblica amministrazione è sono tutte fondate su un'idea di spoil system che assai poco di liberale
Sulla giustizia
Siamo ad un governo che vuole mettere in discussione
Il principio costituzionale di indipendenza e autonomia della magistratura nonché il principio costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale
Tutte queste cose qui
Io non sono di quelli che dice che ci si che siamo al fascismo ma
Con lui anzi
Credo che sia
Un modo di redditività portarci appunto la società che rischia di non essere considerato credibile da una parte significativa la nostra opinione pubblica perché il giudizio densa appunto un giudizio di allarme di preoccupazione ma diciamo più articolato e più e più periti ma tutte queste cose qui accanto
Tutte queste cose qui sono la ragione dell'allarme tutte queste cose qui sono la ragione di una nostro giudizio severo su una destra che appunto è una destra che in realtà e neo protezionistica
è una destra populista
è una destra plebiscitaria plebiscitarie ismi populismo neo protezionismo sono tutte cose che non hanno a che vedere con i principi dello Stato liberale
Tanto per essere chiari
E quindi voglio dire S la Seat che la sinistra si batta perché punto quelli che sono i fondamentali
Principi in termini di diritto e di assetto dei poteri dello Stato
E nelle forme di relazione di una società
Che appartengono ormai alla civiltà punto comunemente chiamata civiltà liberale è una battaglia di retroguardia a fronte di un centrodestra che
Si colloca invece si su un terreno che altro
Che altro e questo spiega perché appunto un giornale come l'Economist piuttosto che settori liberali e liberaldemocratici
Europee guardino Berlusconi con molta diffidenza appunto perché anche da da settori che sono settori un'espressione di cultura liberale si percepisce che qui in Italia c'è un governo che non corrisponde a quel tipo di tipologia e di cultura
Che anche credo che sia una battaglia retrò infine l'ultima questione e poi chiudo
Tutto questo tema della libertà io ho posto con forza nella mia relazione questo tema
Perché avverto che questo è un tema decisivo
Perché sul terreno della libertà che il centrodestra ha fatto un'operazione di erosione del nostro consenso e di aggregazione del consenso intorno a sé
è presentandosi appunto come la casa delle libertà e presentandosi come la forza del cambiamento e presentandosi come una forza grazie alla quale ciascuno avrebbe avuto più opportunità
Che il centrodestra ha vinto le elezioni
E io penso che il tema della libertà sia un tema invece no
Non solo perché
Su quel terreno dobbiamo riconquistare consensi e fiducia nella società italiana ma perché la libertà è il valore fondante dell'identità della Seat
Durante nella mia idea ce l'uguaglianza dentro libertà ce la solidarietà dentro la libertà perché la libertà in prima di tutto libertà da e la prima libertà libertà dal bisogno
E libertà da ogni forma di oppressione da ogni forma di condizionamento da ogni forma di schiavitù
Non è separabile l'idea di libertà dall'idea di uguaglianza
E anche però libertà dice non solo libertà libertà da
E libertà vi significa libertà come opportunità oltre che come liberazione
E noi dobbiamo essere in grado di offrire un'idea della libertà che sia libertà da e libertà di e riconquistare su questo terreno
Appunto tutti coloro che esprimono in vario grado domande di libertà o perché sono di domanda di libertà da forme di di dominio di schiavitù
Di condizionamento di dipendenza di bisogno
O perché sono domande di libertà
Come di fare
E vale questo per ogni cittadino io
Penso che l'ampio che tutta la riflessione ha fatto qui Andrea Ranieri su come è cambiato il lavoro su come lavoro e sempre di più lavoro intellettuale su come sempre di più diciamo è la dimensione intellettuale e creativa del lavoro quello che costituisce il valore del lavoro c'è un elemento di norme di vita
Perché in quanto il lavoro si arricchisca di questi caratteri tanto più questo mettere le condizioni ciascuno di avere più opportunità ma allora bisogna pensare una politica che sia capace di sostenere la libertà dei lavoratori in questo nuovo mondo del lavoro e allora per esempio
è un tema appunto che su cui Andrea Ranieri da da anni lavora la centralità oggi del tema della formazione molto più di ieri
Perché se è vero che noi viviamo in un mondo nel quale il mercato del lavoro e flessibile
Nell'arco della vita lavorativa capiterà sempre di più che un cittadino debba cambiare più di un tipo di lavoro
E per di più quel lavoro si caratterizza essenzialmente sempre di più per contenuti creativi intellettuali be'allora il tema della formazione diventa un tema strategico decisivo essenziale
Per ordinate glissare l'organizzazione di una società a intero
Molto di più di quanto non abbiamo pensato fino ad oggi
E così si potrebbe si potrebbero pensare altre questioni appunto la formazione come fattore di libertà l'innovazione come lo strumento per liberare il lavoro dalle forme
Più
Più umili più poveretti contenuto di qualità e di condizione
La solidarietà ripensata come insieme di strumenti che accompagnano il percorso di vita di un cittadino e lo mettono le condizioni in via via di cogliere tutte le opportunità che gli si offre
Qui intorno al tema della libertà io penso si può rideterminare un'identità forte di una sinistra che è capace di essere portato a sport attrice di un messaggio di libertà di uguaglianza di solidarietà di civiltà
Di civiltà
Ecco e intorno a quindi a questo ricostruire un patto un nuovo patto di cittadinanza che sia capace di organizzare l'Italia
Ecco turbamento fatto poche considerazione non ne ho fatte molte altre
Diciamo mi hanno sollecitato nella discussione ma naturalmente molto tardi
Però alcune rinvio alla relazione per altre la discussione Conti
Io credo che tra l'altro la pubblicazione degli atti che vogliamo fare subito in un volumetto che con scheda abbia una larga diffusione larga socializzazione può consentire di essere uno strumento che fa da volano alla nostra discussione
E allora a conclusione di questo nostro incontro che cosa chiediamo diciamo se mi permettete visto che in questo momento sto parlando diciamo dirigente politico cosa chiediamo agli intellettuali passatemi l'espressione un po'
Schematica
E non diciamo
Non proprio
Chiediamo agli intellettuali idee
Da sola la politica non ce la fa
Non ce la fa perché siamo davanti ai siamo di fronte a un gigantesco mutamento di tutte le variabili intorno a cui la politica si organizza
E la politica ha bisogno di un nuovo pensiero
E un nuovo pensiero significa un'analisi un'analisi della società italiana
Una conoscenza delle forze in campo
La costruzione dissensi comuni di significati di alfabeti di linguaggi
Questo è un progetto
Me la somma di tante proposte le proposte si declinano da un progetto sì al contrario deve avere un progetto che poi declini per coerenza una serie di proposte
Di me
Quindi questo ci schieriamo chiediamo un contributo vive
Chiediamo di S
Protagonisti di un rinnovamento radicale della cultura politica italiana
Noi abbiamo perso le elezioni perché siamo portatori di una cultura politica che è spiazzata rispetto ai cambiamenti della società italiana la nostra la cultura politica non interpreta più una società italiana nella misura in cui ci consenta di diventare maggioranza di questo Paese
Rischiamo di essere portatore di una cultura politica che minoritaria nel Paese
E qui c'è quindi un lavoro e norme di carattere culturale intellettuale da fare perché si tratta di ricostruire
I termini
E essenziale di una cultura politica
E questo e finisco significa allora anche lavorare a un programma
Idee nuove un pensiero nuovo una cultura politica nuova e un programma che sia capace di inverare e di classe
E naturalmente intorno a questo ma questo è il compito
Se volete più dei soggetti politici costruire nel Paese le condizioni di consenso di mobilitazione di iniziativa che sappia identificarsi in quelle idee
In quei in quei valori in quel problema
Ecco io penso che da qui parte un lavoro di questa le che ha un lavoro Complesso ambizioso lungo duro
Però il fatto che siamo stati qui tutto il giorno a discutere dimostra che lo vogliamo fare grazie