"Destra e sinistra nella storia d'Italia" - presentazione del libro di Giampiero Carocci (edizione Laterza) organizzata presso la sede della Fondazione Lelio Basso

Sera
Benvenuti alla presentazione del volume Destra e sinistra una storia d'Italia di Giampiero Carocci edito
Dalla terza
E io devo dire che sono doppiamente onorato di questo mio ruolo di coordinatore di Gresta presentazione innanzitutto per il libero
Quello che credo la maggior parte di noi considera un maestro dalla contemporanea istiga italiana
E poi anche sullo stesso piano metto il fatto che
Mi trovo coordinare
Così illustre colleghi non perdo quindi tempo
Mente come Mevoli me indire nel dire quella che
Quelle che sono alcune mie riflessioni su questo lavoro che considero molto importante e mi riservo magari in fase conclusiva di dire alcune
Alcune mie considerazioni e do subito la parola a Luciano Cafagna
Prego
Io devo dire la verità sono Pupo imbarazzato
Questo libro perché quel libro difficile da presenta
Però ho accettato subito quando mi hanno chiesto di fare un organo persecutorio ed il rifiuto anche tutti perché è un libro che acquisti diretti
è una grande del
Messe di osservazioni sulla storia d'Italia
Qui ci troviamo in presenza nostro
Che è una grandissima esperienza
Una grande intelligenza
A parte di Stato dato l'incarico di fare un libro su questo tema ci ha messo dentro il tesoro della sua esperienza sue sulle
Per cui e difficile afferrandolo applicativo riepilogative che secondo me questo tema va bene
Nei
Gioca che inesistenti
Il tema destra e sinistra nella storia d'Italia
Forse norme impostato in modo io avrei piuttosto visto
Un una una penalizzazione di altre
Governo e opposizione oppure
Modelli di governo al confronto
L'ente simboliche scorrette presenta
Trovate essenzialmente una grande dottrina e si applica a
Praticamente
Ieri rivisitata
L'intera storia Dida Carta va bene va bene dubbioso già molti suoi lavori tratta o in particolari momenti intendano assieme
Problemi
Il tipo di di di di considerazioni che gli affascinanti guarda tu
Tutta la storia della classe politica
Quindi in un momento difficile
Cercare di atterrare questo libro secondo me
Da dall'angolo visuale nel titolo che gli è stato
Il venti
Come del resto tutti sappiamo discorso destra discorso che funziona per quanto riguarda la storia dell'Italia contemporanea solo per alcuni anni senza dopodiché cessa di avere li abbiamo altri tipi
Sì sì succede la sopravvivenza ciò che viene chiamata destra ma bastoni
Quindi benissimo chiamarli
Ma certo lungo via via scompare questi
Che cos'è la sinistra partire da un certo a un certo punto a sinistra un'altra cosa ecco è qualche cosa che fuori del sistema
O Nardini del sistema
Fa capolino dentro il sistema
E non è non è forse un caso
Proprio per le ragioni che ho accennato prima
Che sostanzialmente questa che poi è la sinistra che compare veramente a un certo punto nella storia d'Italia che cioè sono i socialisti ma fondo ecco in questa cavalcata gap fare Carocci
Rimane un pochino ecco in un angolino come qualche cosa che in fondo in fondo non lo interessa perché che cosa interessa molto e e interessa
Interesse il minimo di di governare interessa la classe politica che che dirige il Paese
Quindi appunto le le il rapporto destra sinistra probabilmente non è il rapporto centrale
Nell'attenti ma non può esserlo ecco nell'attenzione dell'autore
Perché non è questo forse il problema sì si può parlare di destra e di sinistra in
Nel senso moderno è già qui con tutta una serie di considerazioni che del resto sono state fatte circa talune particolari anomalie che si sono presentate nel sistema politico italiano per quanto riguarda il dopoguerra perché se no appunto abbiamo un altro tipo di confronto Sivieri facendo strada nel corso dello storia italiana
Ecco è che non ha una natura tale da poter essere impostato secondo questa tematizzazione che è stata data libero al libro che ero ho quanto poco alla alla al al alquanto a ciò che veramente messo a fuoco ecco io a questo punto devo dire che mi sono trovato di fronte ad una serie di giudizi che sono quasi tutti immondo Fini
Che non non ho non ho nulla da osservare al riguardo se non appunto qualcosa che in più l'autore suggerisce a chi legge oltre a quello che ha pensato lui stesso
Ecco perché il lettore poi a un certo punto si mette a a riflettere con la propria testa sulla strada che caro cd indica su questo o quel punto
è vorrebbe fare della giunta ciò solamente qualche
Qualche cosa che mi ha più colpito di solito si fa questo quando si parla di un libero
Ecco che quel quali figure appaiono Fo meno marcate forse un po'sacrificati Oviesse non si sono dette le cose le cose più la delle cose che forse sono più importanti di quelle che sono state dette dall'autore
Ecco per esempio ecco trovato forse un pochino sacrificata nonostante sezione Pardi si mette anche a fuoco il tipo di parte che nella Scena dalla storia politica italiana il personaggio ha avuto gli storici egli assegna ecco Francesco Saverio Nitti
Un personaggio che a mio avviso
Ecco merita in un discorso di questo genere che e chiudi scorso come ripeto sui modelli di governo ecco sia pure fatto a in questa maniera
Di grande di grande
Di tipo di tipo riflessivo ecco forse anche in qualche punto frammenti istinto ecco
è un personaggio come miti probabilmente avrebbe meritato Unamuno una maggiore attenzione
Perché c'è qualche cosa in quel in quel torno di tempo pratiche ah va dal appunto dalla dalla parabola giolittiana
A al al successivo affermarsi del regime fascista
Che per quanto concerne le esigenze del del governo in Italia ecco forse rappresentato nell'in giacche cencio che non c'entro che ma anche Luís in ciò di cui non è stato capace in ciò che è ha sollevato e messo è messo e cercato di mettere all'ordine del giorno senza successo ecco forse della figura di Nitti quella che rappresenta meglio meglio queste queste cose permette di più di capire
Il senso della crisi della del dell'Italia liberale giolittiana è il le ragioni dell'affermarsi del regime autoritario e decisionista diciamo così
Che è rappresentato dal fascismo e forse un'altra considerazione perché a me che che che farei ecco per quanto riguarda la figura di Togliatti nell'ultima parte nell'ultima parte del ecco perché probabilmente
Caro ci è rimasto troppo
Mi permetto di fare questa osservazione può essere anche che mi sbaglio ma mi i forse lui è rimasto troppo preoccupato
Dall'esigenza di motivare il discorso che è quello più classico che si fa a proposito della figura di Togliatti e cioè questo questo suo esitare ma senza dubbio propendere per punto un un passaggio del Mar Rosso e con un'accettazione della democrazia
è questa secondo mento agli atti non ci fu mai in maniera esplicita cioè Luigi
Arriva una visione secondo me tattica di lungo periodo conosceva tutte le i le possibilità di incertezza che sono insite nei processi storici e quindi sapeva benissimo di non potere
Mettere la mano sul fuoco su un certo tipo di evoluzione piuttosto che su un altro però una una decisione chiara in questo senso che non fosse di natura soltanto da te io non la prese male vetrine c'è tutta una parte che riguarda la figura di questo importante uomo politico
Che il il processo educativo di
Di quindi di di masse popolari
Ecco le cui tradizioni politiche
Erano fortemente dispersive fortemente in tinte di anarchismo
Football attivarla grande operazione politica dito gli atti secondo e fu piuttosto su questo versante quello di di dare spessore robustezza
E quindi capacità di ingresso
Quello che poi che si sia realmente potuto raccogliere da questo è un altro discorso ma capacità di ingresso in una appunto in una possibilità di governo ecco da parte di queste forze che ne erano rimaste tradizionalmente fuori in tutta la storia italiana più a lungo di quanto appunto non non sia successo anche in altri in altri Paesi
E come se sono alcune delle osservazioni che fare ma se ne possono fare se ne potrebbero fare danni solo che per ogni osservazione di queste si andrebbe a scegliere un un tema nuovo multe ma Spoon singolo tema di cui parlare
E sul quale si finirebbe col col monopolizzare l'attenzione ecco io piuttosto ecco preferisco mettere l'accento su questo che probabilmente questo tipo di tematizzazione
Non è appropriato perché perché e e e e altro quello che interessa veramente mi sembra l'autore e ed è altro ciò su cui forse la nostra riflessione se vogliamo parlare
Di queste di queste di di almeno al di grandi dicotomia ecco nella storia politica italiana e e di altro che forse dovremmo parlare ecco cioè mette a confronto appunto modelli di governo i modi come si formano le maggioranze gestirlo grande problema del titolo storia politica italiana
E la difficoltà di formare maggioranze non si formano maggioranze prima prima che
Gli eletti entrino in Parlamento di fatto
Le maggioranze si formano sempre dopo
Cioè quindi non c'è va be questo è tutto un qualche cosa che è molto legato appunto a a alla questione dei partiti di cui ovviamente Carocci parla larghissima mentre cioè questi partiti che non ci sono grandi tanto con di cui da cui ogni tanto qualcuno auspica la nascita in un in un caso in un altro in una forma o in un'altra ma che se poi non non non vengono mai fuori sostanzialmente quello che non viene fuori e la formazione di maggioranze bel paese
Grazie può va in parlamento quindi tutto il fenomeno del trasformismo che che che Richter è un qualche cosa che dovrebbe indicare di un tipo di soluzione politica molto determinata nel tempo
E in realtà poi viene applicato a volte metaforicamente ma mica tanto ecco a tutto il resto della storia italiana e il fenomeno trasmise questo insomma
Il il l'onere che spetta a chi riesce in un modo o nell'altro ad assumere la guida del governo di darsi una maggioranza per arrivare a questo per continuare in questo tipo di opere ecco che forse ho già parlato un po'troppo Gassman posso ritornare
Tre notti intere
Discussione lo richiede
Ringrazio Luciano Cafagna per così gli spunti e gli stimoli che ci ha offerto aggiuntivi di riflessione ai molteplici frammenti già c'erano offerti dal libro
Approfitto per dire a chi è in piedi che ci sono qua dei posti davanti sia qui a destra che la sinistra
Da destra a sinistra Sava Sabrina era
E do la parola Agostino Giovagnoli
Scusa Agostino credo che c'erano due altri pura tutti questi
Tre allora la differenza mi salva Elisa
Ecco
Grazie anch'io ringrazio per quest'invito mi fa molto piacere
Poter parlare di questo volume
E anche di questa autore naturalmente
Cioè a Fagnano apposto un problema importante su cui credo sarà interessante molto importante sentire quello che dirà poi
Giampiero Carocci io ho seguito un'altra strada cioè la strada invece di assumere come dire cercare di assumere per lo meno da da buon lettore il punto di vista dell'autore eseguirne il percorso
Il volume
Si apre come sì da letto certamente già sa con il problema della definizione stessa di destra e di sinistra
In termini di dottrine politiche più precisamente dei valori politici culturali e morali che li identificano ma l'autore chiarisce subito che non è questo l'intento che egli persegue cioè da della definizione come dire in astratto
Della destra della sinistra
Anche perché quelle comunemente date comunemente accettati accettate senso dello Stato i diritti di libertà d'una parte difese della collettività e lotta per l'uguaglianza dall'altro risultano non sempre facilmente
Applicabili e forse oggi più problematiche che mai
Direi che invece lo sforzo come è ovvio del resto dal titolo stesso teste sinistra nella storia d'Italia e quello di interrogarsi sullo spessore storico sul significato storico di di questi due termini laddove le definizioni come dire teoriche evidenziano appunto invece forti limiti
Direi che la storia d'Italia particolarmente ardua per uno sforzo di questo genere si presta assai poco come tutti sappiamo ha una sua facile schematizzazione
E proprio qui io credo sta il valore lo sfogo dello SFOR il valore di questo volume dello sforzo compiuto invece per tentare di applicare queste categorie per cercare di dargli un significato è uno spessore storico
E mi pare che il tentativo venga compiuto non applicando queste categorie alle forze politiche o le forze sociali in quanto tali una volta per tutte ma piuttosto invece cercando di seguirne le azioni concrete comportamenti la politica e qui c'è tutta quella ricchezza a cui già accennava Carfagna che ricchezza di osservazioni specifiche ma è che anche mi pare ricchezza
Di capo di Outis di di tv nell'utilizzare questa griglia interpretativa in un modo estremamente articolato a una realtà così complicate così contraddittoria come certamente la realtà italiana e dire che Carocci
In questo è bravissimo nel cogliere forze di destra che contraddicono i valori della destra forze uomini di sinistra che fanno la politica di destra e così via
Però naturalmente in questa ricchezza di analisi c'è il rischio di perdersi perché c'è il rischio di non più alla fine non trovare più il significato della differenza fra destra e sinistra ma mi pare ma mi pare che questo non avvenga ecco mi pare che in questo senso forse sbaglierò ma che il libro
Come dire mantenga la promessa che fa nel titolo e cioè che invece riesca in nella grandissima maggioranza dei casi a applicare in modo convincente da un punto di vista storico cioè col punto della vicenda concreta
La definizione lady fil definizione di destra e di sinistra applicata come dicevo ai comportamenti alle scelte alle situazioni e non come dire una volta per tutte
Alle forze classificate da una parte o dall'altra questo sforzo come sappiamo da anche dagli altri studi di Carocci giunge livelli molto complessi e molto ricchi direi soprattutto grazie alla fedeltà dell'autore alla attenzione ai problemi concreti ecco destra e sinistra sì sono due categorie che si riferiscono a valori che cambiano nel tempo
Le stesse forze cambiano la loro collocazione o sono classificabili in modo diverso a seconda delle circostanze e delle situazioni perché in sostanza cambiano i problemi storici in base ai quali esistevano destra o esiste una sinistra in base ai quali si forma per meglio dire una destra o si formò una sinistra ecco un esempio per tutti il più classico proprio quello del del trasformismo che nasce dall'esaurimento dei partiti scrive Carocci
Che nasce dalle riferimento dunque di un modo di essere e di pensarsi di destra o di sinistra ma perché dietro trasformismo insieme al trasformismo comincia ad emergere problemi visto storicamente nuovi
Come i problemi di come dire élite borghesi che si trovano di fronte alla ai russi neri cioè di fronte a delle realtà storicamente inedite e che quindi si attrezzano
Per affrontare queste nuove realtà e dunque venendo meno i vecchi modi di interpretare di pensarsi di destra o di sinistra nessuno dei nuovi che sono in realtà rispondenti al momento storico che viene emergendo ai problemi concreti che si vengono formando e dunque ai nuovi schieramenti che si formano non in astratto ma attraverso un crinale che indicato come dire dalla storia stessa
Ecco quindi che il termine destra e sinistra assume
Un carattere estremamente mutevole nei suoi contenuti concreti ma anche in qualche modo estremamente ma anche coerente tutto sommato almeno almeno me così sembra proprio nel in questo assoluta attenzione come dire al criterio storico
E che impedisce di assumere in modo acritico queste categorie di applicarle in modo rigido
I cattolici sono assunti per esempio da
Da Carocci come una destra più a destra dei liberali nella fase in cui
Il loro ruolo è quello dell'opposizione allo Stato liberale
E d'altra parte però nati sono molto acute le osservazioni di Carocci sul suo ruolo che gli storici stecche cattolici stessi svolgono a volte magari loro malgrado
Ma nel rappresentare comunque una spinta uno stimolo per un'evoluzione del sistema in una direzione più chiaramente
Liberale soprattutto democratica
Direi che in questo senso la
Il tentativo compiuto da gocce nel suo complesso mi sembra temere ecco questa almeno è il l'impressione di un di un lettore il quale che come me rimasto appunto colpito dalla
Ricchezza come diceva prima Carfagna delle osservazioni
Ma anche dalla fedeltà appunto a questa griglia di lettura interpretata in termini così concreti
Penso per esempio alla alle pagine sull'età giolittiana anche qui ovviamente Carocci riprende riassume le sue analisi precedenti
Un Giolitti che fanno politica di sinistra con una maggioranza parlamentare che uno strumento di destra almeno fino a un certo momento e così via
E ma non vorrei adesso entrare troppo nel dettaglio dei tanti esempi
Naturalmente ci sono delle costanti su cui torna caro c'è che sono sicuramente interessanti per riflettere sulla storia italiana del un imposto unitaria presente il problema dello stato lo Stato non è come dire non è un partito ormone diverse non è né di destra né di sinistra però
Però il problema va posto giustamente Carocci se lo pone e e e spesso se così posso dire è una semplificazione perché naturalmente lui non usa questa espressione
Però insomma questo stato accentratore burocratico e spesso di destra
Anche se guidato magari da forze che non sono del tutto di sinistra oppure sono di una certa sinistra oppure sono di una certa destra ecco perché lo dico en passant ma e questo è molto importante più che destra e sinistra al singolare qui spesso lo incontriamo destra e sinistra al plurale ed è effettivamente una scelta che a me pare giusta lungo questa strada la riflessione sullo stato la riflessione sulle istituzioni la lontananza fra istituzioni e società e via dicendo mi ha colpito anche per come dire motivi impersonale biografici la l'attenzione che Carocci dedica agli studi di Pietro Scoppola con cui si mostra scusi spesso in sintonia
Per esempio laddove Scoppola dice una serve formulo un'osservazione
Sotto sul fatto che lo sviluppo reale della cultura e della politica percorre sentieri che tagliano gli schieramenti dei partiti a scavalco le contrapposizioni troppo semplice espresse appunto nei termini destra e sinistra ecco un'osservazione con cui però ci si trova in piena consonanza ma ce n'è anche un'altra che è ancora più impegnativa laddove Scoppola approfittò del dell'Italia repubblicana scrive che l'opposizione di sistema svolta dalla cultura marxista ridotto gli spazi del riformismo
E rivendicazionismo indiscriminato della CGIL è stato simmetrico allo spontaneismo selvaggio dello sviluppo economico
Questa frase che ho riassunto di discolpa viene così commentata dal da Carocci parole queste Scoppola che suo nonno dure ma giuste alle orecchie di chi come l'autore di questo libro accaduto lungo nella funzione dirigente della classe operaia
Ecco dunque una giudizio coraggioso
Che rivisita anche criteri che sono a volte stati utilizzati in modo non sufficientemente critico in altri momenti in altre circostanze e e in questo senso mi pare che ci sia un grande sforzo ho fatto citazioni scopa messo anche altri molti altri libri recenti con cui Carocci si misura mi sembra che ci sia un grande sforzo appunto di continuare a riflettere sulla storia di d'Italia e quindi a rivedere e a riconsiderare con attenzione molte molti momenti molti episodi ci sono naturalmente dei passaggi che possono suscitare perplessità diffide
Personalmente a Domegge sono temi che mi sono più vicini non avrei qualche osservazioni da fare su come viene rappresentato Dossetti sui motivi per cui Dossetti viene classificato di sinistra
Però sono anche questioni marginali tutto sommato poi sono come dire
Temi su cui potremmo discutere a lungo ma che non toccano in sostanza non mettono in discussione come dire il tentativo compiuto appunto con con quest'opera di utilizzare queste due categorie destra-sinistra al plurale come ho detto
Per un tentativo di lettura di lungo periodo
Che naturalmente come tutti i tentativi alla a puoi avere i suoi limiti e le sue forzature ma certamente ha il grande interesse di illuminare ecco di dare una chiave di lettura
Che si segue con appunto attenzione con interesse
Quanto ai contenuti delle vicende storiche che come dire determinò di volta in volta che cose di destra che cose di sinistra alla mente
Chiaro ci dà un grande spazio al conflitto di classe che ha avuto suo ruolo importante e che certamente è stato un grande discrimine da un certo momento in poi
Al per colpevole intorno a cui si è formato sostanzialmente come dire uno stile una realtà di destra realtà di sinistra in Italia sia pure nelle sue molte articolazioni ed è interessante che poi questa osservazione conduca verso la fine a appunto ricordare a sottolineare per meglio dire la fine del declino della centralità operaia
Quasi a dire che in qualche modo si è chiusa una stagione in cui lungamente è stato spesso il conflitto di classe a determinare gli schieramenti determinare che cosa era di destro che cosa era di sinistra
Anche questa mi sembra un'osservazione senz'altro condivisibile forse e qui ecco il dubbio maggiore che mi è venuto da questa lettura concludo forse questa lettura della storia in Italia a è una spia una lettura molto Interna della vicenda italiana cioè se dovessi dire che cosa non ho trovato ma penso che sia una scelta per la verità più che una lacuna è proprio la dimensione internazionale ecco
Parlare di destra e sinistra per esempio nell'Italia repubblicana e possibile senza fare un riferimento come dire costante e robusto
Alla realtà del mondo divise in blocchi al rapporto fra il partito comunista e l'Unione Sovietica
All'articolazione dei rapporti che c'erano certamente da parte grazie grazie agli altri partiti con con gli Stati Uniti lo del Vaticano e vincente ci sono accenni a queste cose libri Carocci intendiamoci
Non non sono non sono affatto assenti però l'impressione che svolgano un ruolo marginale dunque ma questo è come dire un dubbio che non so se ripeto più che riguardare le le scelte dell'autore mi pare forse una conseguenza dell'impostazione stessa ecco destra e sinistra
Come viene qui col vengono presi qui in considerazione non non possono o faceva non possono facilmente essere collegate a una attenta considerazione
Di una vicenda come quella italiana che da un certo punto in poi diventa così fortemente legata al contesto internazionale ecco ed è il fa non a caso un dubbio che viene soprattutto nelle pagine che riguardano la storia dell'Italia repubblicana insomma la la di conflitto fra destra e sinistra da un certo punto in poi mi pare andrebbe arricchito anche di una considerazione maggiore non solo per elementi così importanti come certamente lo sconto fra le classi
All'interno la società italiana o anche tanti altri aspetti a cui però ci fa riferimento ma anche appunto potrebbero essere felicemente integrati anche con una maggiore attenzione al quale internazionale grazie
Grazie Giovanni per la sua
Riflessione e do la parola a Giancarlo nomina
Qui io
Colgo il doppio doppia considerazione dica Fanel Giovagnoli
Apparentemente in contraddizione sulla la tematizzazione di questo volume Consiglio considerando diciamo
Destra e sinistra come tematizzazione al tempo stesso stretta larga all'interno di questo per questo per i contenuti di questo volume e stretta perché effettivamente la riflessione di Carocci va molto al di là di questa classe presunta diciamo classificazione
Rimane larga un certo senso cioè comunque si riesce a restare dentro questa distinzione questa tematizzazione perché popola senza mi sembra da parte dei feroci di volontà classificatori a e proprio nel portare sul terreno de storico concreti c'è la storia politica concreta la dimensione della destra sinistra renda rischia di rendere minuti la tematizzazione ma al tempo stesso è questa la storia d'Italia insomma il si consegna
La la storia stessa il e l'interpretazione che intacca Colucci io volevo velocemente diciamo riferirmi a un aspetto più editoriale del volume già ricordato la tematizzazione ma anche vicende primo luogo che è un bel libro oggettivamente nel senso che mettendo a confronto anche con la produzione storiografica quindi non isolandolo è un bel libro che si avvale di una semplicità di una chiarezza espositiva in cui un discorso frammentario che quello sulla tessera sulla sinistra ente anche sulla riflessione della storia politica italiana
Con questo sguardo ampio dall'Unità d'Italia fino agli anni più recenti sa quasi benedicente gli anni Ottanta e mi sembra che non sia stato ma è una sfida che non non è mai stata fatta sul terreno della politica e della storia politica
Concreta
E e credo che questa capacità tanti proporre diciamo un discorso storico illuminante molto spesso nominata Teresa delle frasi alcuna potete sempre sito ma sempre funzionale diciamo al discorso che si costruisce risulterà molto utile e risulta molto utile in una doppia direzione io credo molto anche per le generazioni giovani cioè per è un eccezionali Prodi testo dell'università
Così come è rappresenta appunto un occasione diciamo per gli addetti ai lavori per riprende ordinati in fila appunto di un discorso come dicevo prima dimessa rimasto stroppo spesso frammentario
E l'utilità che si può avere in doppia questa doppia direzione c'è sia per gli addetti ai lavori che per
Pubblico più largo e penso in modo particolare ai giovani alle giovani generazioni Lolo assume questo volume perché io ho sentito un molto la dignità del mestiere di storico in questo volume cioè quella capacità che chiaramente non ci sono stati insomma del Titti Carocci della sua lunga esperienza
E della sua produzione storiografica di uscire a trasmettere sapere sapere storico in questo caso e senza incappare un po'in quelle due tendenze tipiche della sulle più italiana non per questo sempre negative anzi
Ma che possono diventare negative che sono un po'lo specialismo e l'astrazione cioè un eccessivo specialismo che in realtà accademia diciamo favorisce lo richiede e dall'altra parte un'adozione di nuovi orizzonti storiografici
Che allargano chiaramente gli stessi orizzonti né con categorie mutuate spesso da altre discipline e che però rimangono come dire dentro una ridondanza di astrazione di intellettualismo che non chiariscono sempre in maniera illuminante
Quali sono i problemi di fondo ecco a me sembra che Carocci riesca a utilizzare con una convincente semplicità sa Sassari per dire disarmante semplicità c'è senza togliere chiaramente la complessità dei problemi e questa cioè sia una tradizione diciamo io orizzonti della storia tradizionale sia le le nuove categorie che comunque che aiutano a comprendere gli eventi della storia
Direi questo anche perché in questo libro proprio a conferma di ciò dal mio punto di vista come dire non c'è nulla si autoreferenziale
Cioè è un libro sempre rivolto a un pubblico e da un pubblico che direi larga largo e insieme all'autoreferenzialità
Non c'è se mi si permette dare su un terreno diciamo più delicato non ce n'è esibizionismo né narcisismo cioè nel senso che proprio una siamo veramente una una foto la forza della modesti ha cercato di dire per la per appunto per l'esperienza per lunga esperienza
Ti di Giampiero Carocci in ambito di studi storici e che che su cui si sono formati ormai rare eccezioni si stanno formando pagine
Un altro aspetto che mi preme sottolineare proprio in questa capacità di comunicare di questo volume e attira chiaramente limiti che immobili muovere selezione e quindi di intelligenza c'è perché affronta mare Mancio mantella
De dei temi politici della storia politica lungo tutto il percorso l'Astra nazionale però un altro aspetto mi sembra interessante sottolineare appunto come verso le nuove generazioni può svolgere un ruolo prezioso questo questo col perché nella conto nella sua capacità di farsi comprendere e di essere attraversato continuamente teste sono illuminanti
Su le inerzie l'emergenza di alcune figure politiche sempre di alto profilo
Che di destra che di sinistra veramente questo lo dice anche Carocci nella sua premessa
Perviene ad uscire POR uscire secondo me a rompere quel muro imponente che le generazioni e mi riferisco chiaramente quelle impegnati negli studi universitari insomma non un pubblico largo tre generazioni ma che le generazioni nuove hanno costruito questo muro imponente tra loro e la politica e Cosenza voler esagerare ma io credo che uno strumento come questo che insieme di può appunto non solo la facile comprensione ma anche la passione che che sempre discreta che però Stra sparerà interno del del volume anche la rappresentazione di un punto di vista che non viene mai come dire annacquato dentro l'alibi della complessità c'è un punto di vista molto definito molto forte che tra che ogni che che esce ogni volta pur dentro un contesto coraggioso di ripensamento pieni di riflessione le supposizioni di carattere storico stenografico assunte in altri tempi e direi anche in altre temperie
Ma questo punto di vista che politico che anche politico ma sempre sul terreno della storia
Deciso ma mai arrogante credo sia uno degli strumenti con che facilitano il il piano della comunicazione con generazioni nuove che appunto possono incontrare sul terreno dalla storia la politica anche perché c'è un'impressione insomma
Al di là del considerazioni banali sulla storia del Presidente Ciampi
Che molto spesso la la mano di Carocci nello scrivere alcune frasi anche che riguarda unicamente periodi storici molto lontani da noi siano sempre animati da uno sguardo sul presente su uno sguardo che c'è una forse un'attualità anche alcune espressioni in alcune frasi che che riguardano diciamo Conti vicende storiche molto al nove luglio molto lontane e che però in qualche misura getta una luce su sugli attuali dici vicende politiche vicende storiche che sono
Estremamente complesse
C'è c'è un discorso di merito sul discorso di merito cioè culto mio caso c'è un imbarazzo che bene anche da nato imbarazzante adesione l'ente di Carocci cioè nel senso che non di quest'ultimo volume per cui ripetere rischia di ripetere le cose scritte dall'UDC ma e sicuramente peggio ma qualche un paio di punti se se c'è tempo li vorrei affrontare e cioè ci sono decenni interessanti
Fuori dall'ansia classificatori è che non c'è questo volume nella definizione dei valori tête tra destra e sinistra bene alcuni come dire delle bussole che vengono utilizzate che cambiano insomma il Nord in quel caso cambiarne il corso della storia
Italiana però una di queste e la la contrapposizione se così posso dire seppure confusa tra pessimismo e ottimismo
E pessimismo diciamo una caratteristica che la cultura di destra può della politica che la destra il peso e l'ottimismo invece più
Diciamo legato più più connaturato a una visione politiche di sinistra
E e insieme a questo aspetto tra pessimismo e l'ottimismo c'è anche uno l'elemento diciamo soltanto accennato da da Carocci dell'Italia malata venerdì sette
Tradizione al tema tradizionale della cultura di sinistra self service italiana e cioè dell'Italia come appunto come malattia degli italiani come malato e qui Carocci dentistica appunto la destra come medico e il la sinistra
Che tende ad identificarsi di più col malato in una rappresentazione della realtà
Io me venuta in mente in questo caso un delle considerazioni di Vittorio Foa citato che forte lettera caro voci punto sul punto di passaggio cantieri c'è che sposta ancora indietro il punto di osservazione e considera in realtà il il pessimismo una visione pessimistica la base delle culture sia della destra che della sinistra
Una visione pessimistica che tipica perché e l'assunzione in negativo che avviene sia in Italia Perale
Parte sulla seconda partita liberale e poi con l'avvento del fascismo e dell'assunzione in negativo dei valori
E quindi sì contro democrazia liberale si è contro il fascismo poi contro il nazifascismo
Un punto di passaggio che Foa forse in maniera un po'restrittiva
Individuo c'è un cambiamento di questo di questa visione pessimistica negli anni trenta e con particolare una certa cultura sinistra Rosselli
E in cui il mal il malato diventa dormiente cessi comunque con la visione questi pessimistica e rientra invece veramente una visione ottimistica del malato dormiente l'Italia come il malato di mente che quindi si può rispecchiare
E questo propone diciamo un'elezione al Progetto insomma lezioni in positivo di tutta di tutti i valori della sinistra dando uno slancio che quello che si costruisce invarianza degli anni Trenta
Per un tentativo di un nuovo progetto di un nuovo progetto dalla stessa sinistra negli anni a seguire
Ora mentre Foa identificava in Rosselli in modo particolare in cerca cultura azionista io credo questo discorso di possa allargare anche se sempre legato in parte la cultura azionista mi viene in mente il basso basso della Lelio Basso diciamo e nell'elaborazione romeno che la capacità di legge glielo procede gli anni Trenta e la cultura giuridica il concetto di persone sono tutta una serie di strumenti che ci ha insegnato Mariuccia Salvati
Nel nel negli anni Trenta si vanno elaborando per poi diventare patrimonio di una cultura della sinistra patrimonio sostanza per esecutivi della Costituente
Velocemente io credo siano molto dominanti per quanto non nuove diciamo le espressioni relative c'è la presentazione del ruolo della sinistra storica otto usando la stessa
Espressione causato della Sisa classica
Perché è usato per la destra Carocci della sinistra storica appunto nel promuovere un processo di nazionalizzazione della borghesia italiana in termini per usare l'espressione gramsciana retorico passionali
C'è una io credo che e a comprendere bene quel passaggio quell'assunzione e quella forma di subordinazione della cultura della sinistra
Al teste alla cultura nazionalistica della destra siamo passaggio per comprendere bene anche quell'altro tema su cui insiste giustamente molto caro circolo dell'interscambiabilità dei partiti
E che mette in discussione la stessa distinzione destra-sinistra nel periodo nell'età giolittiana in modo particolare
Una interscambiabilità che io forse avrei diciamo guardato
Uno su un terreno che a mio avviso ma anch'io forse subisco diciamo Lalla solo il sovradimensionati Dom dimensionamento degli Este l'oggetto degli studi
Su ha un terreno privilegiato nell'ambito la cultura integralista cosa che a cui fa cenno Carocci ma che io sposto diciamo non solo in funzione
Della dell'avanguardia più clamorosa della cultura nazionalista quella cioè degli anni dopo il mille novecentodieci
Della cultura nazionalista Corradini Anna per intenderci ma che diciamo una gran parte della classe dirigente italiana una gran faccia una parte della classe dirigente italiana che la cultura liberale avendo assunto come valori come scala di valori
Prima ancora che appunto avanguardia più rumorosa
Sì presentasse sulla scena della politica italiana Cercola nascite scendere il dieci e l'Associazione nazionaliste poi con interventi quindi in qualche misura quel vario nazionalismo di Volpiano a memoria
A cui fa anche riferimento
Tra l'altro citando indurre altri però è un altro fronte diciamo non quello destinato a come a declinare in termini democratici la cultura problema nazionale ma quello destinato invece
A pensare a scorciatoie di Stato modi servirebbe il mito di Stato nuovo di scorciatoie di carattere autoritario ecco credo si formi già travagliata del mille novecentoquattro e il mille novecentodieci e ma qui su questo devo dire appunto l'oggetto degli studi recenti che proprio sul sul consenso coloniale e sulla formazione di una purché sia nazionalista fa molto pensando a molto insomma un'ultima questo senso Cocoon ultima parentesi una penultima parenti senza scusatemi e il il tema dell'immigrazione
Il tema dell'immigrazione c'è il mito per politico dell'immigrazione io credo in questo gioca un ruolo fondamentale c'è un volo importantissimo nella
Verso scelte verso quella deriva a destra di cui spesso parla Carocci l'emigrazione diventa veramente il grimaldello a chiave di accesso alla cultura imperialista
Che e lo si vede per esempio nell'esperienza dipinti pezzi importanti del partito radicale del radicalismo e della cultura radicale
Non sono citati nel libro ma Enrico De Marinis Giovanni Antonio Colonna di Cesarò c'è tutta una serie di figure e in qualche misura lo stesso nei sia pure con profilo completamente diverso e con finalità completamente diverse
Però il radicalismo non a caso si propone come uno dei laboratori di questa deriva che si potrebbe dire di imperialismo democratico ma che e o di subordinazione della sinistra destra ma che in alcuni casi sembra tutt'ora essere
Uno spostamento a degli ettari terrestri
Un ultimissimo spunto lo vorrei fare su Giovanni Amendola io ho apprezzato molto non conosco così bene Giovanni Amendola diciamo che è una figura della storia politica e culturale italiana che esercita un grande fascino su di me anche per la mia frequentazione colluttazione con sottopone con la portanti anni che appassionato studioso mentre dallo mutuato quindi neanche mite sua membrana devo dire che avendo apprezzato né da una parte diciamo la collocazione dettero citata tonde fu diciamo oggetto di un suo ampio lavoro ormai alcuni anni fa ma mentre ho pensato molto anche la collocazione a destra visto che un intento come dire un piccoletto e otto intento classificatorio c'era
Forse per me è una domanda più che avrei osato dire che alla fine della sua
Carriera politica
Diciamo della sua vita specie con diciamo la la scelta di adesione alla Repubblica è una concezione della democrazia compiuta si poteva dire anche se viene detto basterà si può capire che era di sinistra io diciamo la predetta in quella casa cioè nel senso che secondo me al di là diciamo di questo accendano classificatorio che lascia il tempo che trova evidentemente
Però questo non è tanto per l'esigenza di collocarlo all'ora a sinistra
Ma quanto perché secondo me diciamo il trenta ma non il tentativo ma la tendenza a non va relegare se vogliamo o a chiudere la figura di Amendola nel contesto della testimonianza morale secondo me è stato un difetto poi anche di tutta la cultura della sinistra successiva cioè ha tolto uno strumento modello un patrimonio importante come dire alla cultura della sinistra non che non sia diventato un modello ma diciamo in cerchi limitate si pensa Ugo la Malfa e fa riferimento
Caro c'è la mafia come Diego temendo l'evidentemente però quel modello di democrazia pensato e costruito anche quel tipo di religiosità pensata e costruita diciamo da ammenda ora io credo che rappresenti avrebbe potuto rappresentare per la sinistra dei decenni successivi anche postfascista dopo il fascismo un patrimonio
Sì sì
Grazie questo momento comanda allora grazie a nomina abbiamo finito un primo giro io barella parola a questo punto Carocci anche per rispondere agli stimoli che sono messe ma se mi è consentito se consentito al mio ruolo di coordinatore vorrei aggiungere qualcosa di mio da una parte qualcosa che vorrei dire di carattere generale che è stato in qualche misura ha detto anche vecchi ma preceduto e poi una seconda osservazione di carattere specifico ma dovrà invitare Carucci Giampiero Carocci rispondo perché è questa la prima e come è stato ampiamente osservato che noi abbiamo a che fare con un libro che in realtà ripercorre la storia d'Italia
Si muove all'interno di essa e direi che vorrei dire in questo proposito due osservazioni aggiuntive cioè da una parte Simoni terrà la storia d'Italia tenendo sullo sfondo cioè secondo me io l'ho letto così tenendo sullo sfondo
Le due precedenti lavori di Carocci che in qualche misura anticipano cioè la storia d'Italia dall'Unità ad oggi
Che aveva come forte epicentro il discorso sulla carenza di capacità egemonica
Dei gruppi dominanti la chiave di lettura gramsciana e il libro successivo sul trasformismo che invece dava una lettura più politica questi due testi e in qualche misura fanno dal fondo da cornice
Direi quasi che Croci non lo fa proprio perché in quel discorso che veniva fatto vino non è autoreferenziale nome narcisista quindi non c'è un continuo riferimento a se stesso ma da per scontato tutta una serie di cose che stanno male secondo punto dove secondo me riprende e e qui io sono d'accordo con quello che diceva Carfagna sulla difficoltà per certi versi di legge di acchiappare in questo libro che è una delle caratteristiche dei lavori di Carocci non proprio perché si muove così all'interno della storia non solo della storia ma anche della storiografia
è un ripercorre non solo la storia d'Italia ma in qualche misura la storiografia e richiamo il riferimento voglio dire le sue stesse interpretazioni
Sono stimolate in qualche misura non solo alla luce dell'avvenimento che si intende interpretare ma dell'interpretazione che è stata data è un quasi un continuo gioco di specchi
Fatta questa riflessione di carattere generale vorrei aggiungere una cosa di carattere specifico mi è stato suscitato da alcune osservazioni dica Fragna
Di Giovagnoli cioè il discorso da una parte dalla maggioranza discorso grossi che è un discorso che attraversa tutta la storia italiana cioè il discorso
Sulla destra e a sinistra sulla mancanza di un partito conservatore sulla mancanza di due partiti distinti giustamente veniva detto e viene detto ripetutamente libro che viene spesso invocato a questo mai non si forma
Potremmo ci sono scadenze però prima no decennali cui nasce una sorta di movimento di opinione
A favore da costituzione di due partiti distinti
E come mai questo non avviene tenendo un attimo sullo sfondo il discorso del più generale di carattere sociale l'altra volta appunto nella storia d'Italia Caro ci poneva la questione della scarsa omogeneità della classe dirigente
Della Società italiana no intesa nella sua nel suo insieme e per cui non aveva bisogno
Però uno giorno non riusciva a farsi rappresentare con un partito conservatore questa era una grossa era la chiave di interpretazione io vorrei aggiungere anche un'altra cosa più di carattere istituzionale
Cioè ruolo da monarchia scusate se anch'io intervengo su una questione che mi riguarda da vicino visto che l'hanno fatto tutti mi sento ruolo la monarchia è enorme
Cioè le famose prerogative regge
Insomma il quando Carfagna dice come mai non si forma una maggioranza prima delle elezioni ma si forma solo dopo signori perché la maggioranza non contava niente
Cioè le clinica aspetta un attimo poi di arriviamo a a dire perché contava invece il problema la fiducia padano R. no la maggioranza parlamentare
La fiducia preventiva del re che dava l'incarico
Al ministero
In base a quello che prevedeva lo Statuto
Voi sapete lo sappiamo tutti che l'unica cosa che l'unico momento in cui si parla di governo nello Statuto e laddove si dice che il re nomina e revoca i ministri stop finito
Fino al mille ottocentonovantasei questa nomina avveniva con una lettera privata
Caro Tizio io le affidò l'incarico nel governo
Dal mille ottocentonovantasei ci sarà un decreto
La revoca del ministero dell'incarico della cosa avveniva senza motivazione
Questo ministro questo presidente del Consiglio non va più bene basta
Non c'era bisogno di alcuna motivazione
Non dipendeva dalla maggioranza problema e si cerca maggioranza
E disperatamente e comincia a Cavour
A metà degli anni Cinquanta e che questo non davamo avere la maggioranza non essere sfiduciato dal Parlamento
Non dava motivo al sovrano d'intervenire
Il sovrano può era libero di intervenire qui possiamo prendere tutte le crisi che si sono avute nella storia d'Italia parliamo fino a ventidue e vediamo che ogni volta
Il re poteva sciogliere la Camera e confermare il governo
Oppure
Revocare l'incarico al ministero e confermare la Camera oppure provocare soluzione meno indolore
O meno dolorosa prorogare il la gara nel sessantasette si hanno le tre cose tutte insieme
Elezioni Ricasoli all'incarico cioè prima delle elezioni Ricasoli era presidente del Consiglio chiedo scusa la camera li vota contro invece sciogliere la Camera
Elezioni fatte incarico Ricasoli Maretta la la linea di Ricasoli non viene approvata alla Camera R toglie la fiducia le case a dare al taxi
E così via in tutti i momenti più difficili da storia del nostro Paese tutti i momenti di crisi
Il problema della maggioranza parlamentare non è mai stato un problema l'incarico verrei dato a lei non è mai avvenuto
In base a un'indicazione precisa da maggioranza della volontà del Parlamento
Cavour cinquantanove
Viene dimissionato accettate le dimissioni luglio al cinquanta area no la maggioranza tutta era chiusa alla Camera ma pranzo nel sessanta viene richiamata dal re niente a mia cappello la tua autorità lo Stato l'ho riletto proprio sotto cioè viene non perché alla maggioranza alla Camera ma perché la Marmora riesce a convincere Area richiamarlo
Questa è la la situazione cento poi tanto vale aveva la maggioranza alla Camera ma maggioranza serviva questo fondamentale
Il ruolo del re nel cui ENEL rendere superfluo in qualche misura e non mi di lungo periodo
Se mi lascio prendere
Poi parlo per un'ora sull'argomento il ruolo terre è decisivo da questo punto di vista non è solo quello il fatto che in Italia non si formino ma certamente ha un'influenza decisiva
Lo stesso ha fatto che non ci sia un partito conservatore quando un mossa che R. che a un certo punto
Aiutato dal Senato cava fuori funzione frenante denominato tutto Barrett
Dico che sa che lì di gli interessi conservatori vengono difesi
Ah perché darsi da fare e creare viste le le difficoltà visto che i cattolici non che potrebbero dare un contributo come avviene in Francia alla formazione di un partito conservatore
Sono fuori tagliati fuori dalla vita politica vista la scarsa omogeneità il carattere nota biliare del nostro sistema politico eccetera eccetera tanto vale superare la fase vera formazione dalla maggioranza
Pre elettorale cioè fase elettorale Prevert lamentare e ricorre poi alla tant'è vero che il problema sarà sempre quella da maggioranza tutti grandi politici italiani avranno una solida maggioranza
Ho finito aspetti fare bensì prego Biglia
Posso
Cominciando vicina va un sistema c'è un'azienda però fino al sistema o
Falafel si pensi raggruppamento della sinistra non ha
Riservata sistema diciamo sinistra salvo che può
Sì nel merito hanno un'altra protesta ha chiesto a fare un altro che
Persistenza ora saranno aperte al pubblico per
La mia domanda è possibile
Di restare simile francese
Castello strano tra forse Sorrentino nell'ambito politica che sta
Destra l'Europa così e ragionato correnti
Fiesta sinistra più cioè supervisione
Anche l'assunzione resta lo stesso dalla sinistra OLAF anche la sinistra pensato pensato la domanda una firma
Il primo quotidiano presso
Sarà è possibile della sinistra
A un punto costruirà istituzionale che la sua attività niente no virtuose dico siamo
Vedo che il sistema di questa sinistra italiana Dino
Abilità morale sistemi dispiaciuta e
E è questo forse non da una nazionale e gli interessi nazionali nello stesso momento Napoli
Sa ripartizione l'aggressione ai danni Amanda non una nuove interessi nazionali questi sia
Doloroso sequestro secondo
Carocci nel Mark si ferma agli anni Novanta dicendo che non si vuole però comunque se vuole rispondere anche a questo ci sono altre allora facciamo così ci sono altre domande
Per interventi da parte del pubblico
Darei la parola che alla voce poi semmai si sulla risposta che ero cioè ci sono altri interventi
Lungo di tutti i miei interlocutori quello che ha fatto una critica più precisa
è Cafagna e Carfagna ha capito benissimo quale lo spirito e il difetto del libro
Non c'è destra e sinistra all'autore il problema della destra e della sinistra interessa in modo relativo ecco io vorrei adesso spiega
E meglio questo aspetto
Che un
Come dire che proprio come ha detto giustamente Carfagna il difetto fondamentale del libero
No è il difetto era enti no è il più stretto è difetto perché insomma in molte pagine
Il libro non tratta tanto non è tanto la storia dei rapporti destra sinistra ma è sempre
Che mente una generica storia politica nella quale le differenze fra destra e sinistra
Si dissolvono fino a scomparire
Ora questo può anche a vedere un risvolto positivo nel senso che va in Cina il libero
Dal pericolo di sopravvalutare
Da differenze fra destra e sinistra che come tutti sappiamo sono state
Nel complessivamente assai deboli in Italia però insomma il difetto resta
E difetto ecco è dovuto
Ad una scarsa integrazione che io ho fatto anzi alla mancata integrazione
Ti una impostazione di storia politica con incursioni nei campi in altri campi nei campi della
Sociologia dell'antropologia della scienza politica della Psicologia e soprattutto a una mancata integrazione
Della ricerca che è fatta stracciata da fatta unicamente sulla letteratura e per di più contesto sì sì mi butti
Con una ricerca condotta sulle fonti intesa ad illuminare
Singole situazioni e soprattutto singole persone ecco
Detto questo però
Come dire c'è
Anche un aspetto
Positivo
Claudio Pavone che ha letto il libro quando era in dattiloscritto ha fatto un'osservazione molto bella ad detto è un libro dei moti
è verissimo il libro e dei modi perché l'autore abbiamo
Per
Cioè l'autore
Anziano e non è stato capaci e non ho avuto la possibilità né la forza né la capacità di fare quelle incursioni nei campi della simile la psicologia dell'antropologia eccetera e soprattutto di fare una ricerca puntuale sulle fonti
E per cui è libero e a questi caratteri ecco però forse c'è anche un risvolto positivo in questo difetto
Ed è che il libero rispecchia esattamente la verità dell'autore cioè il libro e utenti ecco questo veramente un punto a cui tengo l'autenticità del libero il cosa vuol dire autenticità vuol dire che l'autore ha detto la verità Cetto tutti gli storici dicono da dicono la verità ma qui la verità e non solo il forse non tanto le singole opinioni che io ho espresso e che mi sembravano vere ma una verità ma come dire esistenziale
Un'autenticità
Una intensità esistenziali appunto ecco questo mi sembra
L'aspetto positivo del libero il libero è molto autoreferenziale
Talmente tanto che
No solo che e insomma e non è un libro di scienza
Ma è un libro di opinioni o se vogliamo essere meno tra astici è un libero nel quale come dire
Del l'intreccio di scienza e di soggettività che caratterizza la conoscenza storica e spostato decisamente in direzione della soggettività ecco questo
Direi
Ecco e dunque ecco poi autoreferenziale sì lo è appunto perché perché è un libro in cui esprimo le mie opinioni
Naturalmente le esprimo di molto critico
In parte per un senso di pudore in parte così perché la buona norma storiografica
A vuole che le opinioni dello storico siano come dire inglobate nelle cose di cui egli parla
E infatti insomma il capitolo
Che più mi dove mi sento più vicino è quello intitolato cultura allibita morale dell'antifascismo
Dove dico le cose che veramente mi stanno a cuore di queste cose che stanno a cuore che mi stanno a cuore e solo una riguarda la destra e la sinistra ed è e la ed è il l'umanissimo proletario di Rosselli
Lo si accusava queste espressioni è che leggermente enfatica
Proprio perché preso facilitate dal fuoco della lotta antifascista ma penso che senza tradire Rosselli ci può benissimo parlare di umanissimo senza aggiungere il proletario
E allora vedere come del resto Rosselli lo fa capire
Nell'umanesimo l'essenza di una concessione ideali un po'oppida della democrazia di Puglia a sinistra è l'ala portante dell'ala approda quella maggiore ecco perché ecco l'umanissimo è uno degli aspetti autoreferenziali deliberò
Altri aspetti otto ore provinciali del libro sono il problema alcuni problemi che mi sono posto
Mi sono chiesto ma che cos'è la passioni etico politica oggi la pressione etico politica
Per un intellettuale è un intellettuale che che in passato è stato molto coinvolta in questa e che sente oggi così questa passione ai poli bancari tanto così
Quante persone che cos'è l'antifascismo chiesta che è stato ed è tuttora una delle stelle polari della nostra vita morale ma che è o si fa sempre più allontanando negli anni
Ecco io ho creduto di trovare una risposta a questi problemi
Accentuando nella nel contesto etico-politico il momento etico cioè risolvendo letti con
Politica nella morale
E ho trovato una così due esempi particolarmente significativi
Di questo atteggiamento Iain Ernesto Rossi e Spinelli gli uscito faccio due citazioni diciamo molto Renesto Rossi che poco prima di morire scrive a un amico
In realtà le cose più importanti della vita ci giungono con un sovrappiù come un dono inatteso
E Spinelli che vedeva nella nella nell'azione politica da luglio ben fatta l'intervento della grazia giura Grassi ovviamente punta laici Zacchera
Queste questi aspetti irrazionalità in due personalità dominante in tutta la vita da una profonda e razionalità
è una cosa che mi trova profondamente consenziente cioè queste piccole cose che non tornano
Che sono piccoli e marginali ma che danno il sale a tutto è anche alla RAI siano Alida
Questa è una cosa
E poi voi dunque
Un'altra cosa
Ecco l'antifascismo
Ho sentito mia vigna a oggi mi affascina più l'antifascismo di Benedetto Croce che non quello di di Gramsci
Ovviamente Gramsci resta una terza età grandissima nella cultura politica italiana in versione italiana
A
Ma come dire non aveva era tutto concentrato nella lotta politica che era per lui motivo di utilità e poi anche di morte mentre invece introduce
Anche quando è nel pieno della lotta contro il fascismo elabora così la ideologia che sarà quella di tanto da parte dell'antifascismo
Pensa sempre anche ad altre cose
E questo mi affascina così come mi affascina anche
Ovviamente il senso della diversità
Che circola nelle pagine di Croce
E non penso tanto alla al come dire al al alla libertà intesa come principio filosofico assoluto
Ma penso proprio a quel senso a quel senso che io ho definito misterioso comportando
Certo riserbo da parte del proponente
Misterioso perché non è detta ma così circolare così nelle pagine grazie alla bellezza della prosa
E forse anche grazie al fatto che in croce c'è sempre il grande critico letterario sotto
Ecco queste sono le cose in cui il libro mi è stato veramente a cuore poi ci sono altre cose naturalmente
Cioè la destra e la sinistra cioè
E qui insomma giovani ori e Monina
Beh hanno detto cose così molto gentili che scusi di cui io li ringrazio vicenda che hanno capitolo che hanno espresso come dire quello che quello che quello che il contenuto del libro letto mente Carfagna però ha capito meglio forse quello che lo spirito che informa
Ore ha capito quello che non è detto mentre invece Giovagnoli e Monica subito più quello che ha detto
Ringraziamo tutti ringraziava i relatori ringraziamo l'autore e ringraziamo anche voi ovviamente succeda ascoltava fino adesso