"Malattie terminali: quali scelte etiche e terapeutiche" - organizzato da Exit Italia (Associazione Italiana per il Diritto ad una Morte Dignitosa) - (presso il Municipio, Sala degli Scudi)

Allora senz'altro possiamo cominciare e credo sia altrettanto doveroso porgere prima di tutto un ringraziamento agli enti promuovono la tavola rotonda ed in particolare al comune di Feltre che ci ospita
E naturalmente a voi che siete intervenuti così numerosi ad un tema che potrebbe apparire al primo momento poco accattivanti certamente quanto meno poco l'utero in tema invece estremamente complesso estremamente attuale basta scorrere la stampa
Ogni giorno per provare
Argomenti che toccano il tema della tavola rotonda o perché si riferiscono a provvedimenti legislativi
Ho ai fatti di cronaca
O anche a contributi veri e propri di pensiero a seconda delle varie scuole di pensiero laica cattolica c'è
è un tema di grande attualità ma è anche un tema di sempre perché la cultura filosofica potremmo dire la dibattuto nei secoli oserei dire nei millenni Socrate
La cui Nortel Serena e diventate addirittura un topos
Per la Filosofia
Ai Picuno di cui è notissimo
Il concetto che ha intorno alla serenità della morte non deve preoccupare
E chiaro
Non ne siamo spettatori
In prima persona fino ad Heidegger il cui senso dell'essere per la morte e anzi ritenuto il senso autentico dell'esistenza umana
Un tema quindi di grande attualità ma anche di grande profondità e di grande impegno io mi auguro che il dibattito di questa sera voglia chiarire sia al centro della
Preoccupazione per il tema debba essere posto il problema della morte o piuttosto il problema del dolore a morte inevitabile il dolore ha certamente evitabile quanto meno io penso ci sia un accordo ormai unanime sul no per esempio all'accanimento terapeutico
Così come un dono altrettanto unanime all'abbandono terapeutico non si può
Lasciare cioè
Chi ormai è considerato Romina
Ecco una cura
Quale cura
Sotto quale profilo etico con quali metodologie terapeutiche penso che il dibattito possa portare veramente un contributo proprio perché ancora oggi
Non sempre rinnovi in ogni caso
Le soluzioni sono estremamente chiara non voglio rubare neanche un minuto
Perché il mio compito di moderatore e più quello di passare il microfono che quello di trattenerlo spero anzi piacere equanime ed equidistante
Dalle varie posizioni che evidentemente si profilano
Ma inizierà il senz'altro dando la parola all'assessore che ci ospita
Ringraziando l'amministrazione comunale e lui personalmente
Per quanto mi consta è stato ecco
Così chiamato
Con una certa tempestività non potremmo quasi dire all'ultimo minuto per un forte che l'assessore Dal Molin adatto per motivi di fa di di famiglia
Ha mandato un una sua breve comunicazione che prego l'assessore anzi poi di leggere
E buona sera a tutti quanti spetta a me fare gli onori di casa e approfitto per salutare a nome della prestazione comunali pubblico presente ringrazio coloro che partecipano a questa tavola rotonda su un argomento che è di estrema attualità e di estrema durezza molto difficile anche da affrontare ma che tutti quanti nella vita chi di noi ha già affrontato idolo a raffrontare purtroppo
Ringrazio il professor Renzo Barbazza
La professoressa Maria Di Chio il dottor Gino copre Antonio parate Eton Francesco Silvestri per la loro partecipazione questa tavola rotonda devo giustificare anche l'assenza di Dal Molin la mio collega assessore alla cultura che ha dato forfait per motivi di famiglia all'ultimo momento
Io auguro che questa dibattito da questo dibattito non siamo tutti con qualche chiarezza forse un po'più positiva di quelle che ci accompagnano
A tutt'oggi
Mi limiterò anche a leggere
Quanto il mio collega Dal Molin aveva predisposto
Invece
All'ordine
Riceviamo allora il contributo dato a questo incontro dall'amministrazione comunale ed in particolare dall'assessorato alla cultura si colloca all'interno di una politica culturale e sociale
Intesa a far riflettere una comunità su temi e problemi da annullato sempre più frequentemente rimossi o dall'altro variamente strumentalizzati
La metafora della intese del tumore quali moderne pestilenze conseguenza del peccato il primo e di un ambiente impazzito il secondo
Il ricorrente ricorso al modello dell'eutanasia da un lato e della mistica della sofferenza dall'altro
La contrapposta definizione della scienza con me ma la sana niente di mostri o come moderno demiurgo di un mondo salvato dalla conoscenza e dalla tecnologia ci dimostrano come siano la fine molto sterili le contrapposizioni ideologiche e le categorie filosofiche e religiose o scientifiche all'interno delle quali e se si muovono e delle quali sono sempre inadeguati portavoce
Queste contrapposizioni e queste categorie nell'immaginario collettivo nella rappresentazione sociale
Che così era per quotidianamente ci facciamo di questi problemi si deteriorano poi in stereo per spero tipi e dunque i meccanismi mentali di percezione basati sul pregiudizio e su Risonanze motivo est affettive dipendenti dei nostri vissuti individuali e collettivi
Solo un approccio interdisciplinare è una visione multidimensionale possono essere condizioni di dibattito di scambio e di crescita
Gli enti che hanno parlato patrocinato e caldeggiano questa iniziativa non temono dunque il pericolo che parlare di eutanasia sia una provocazione morale
Che parlare di malattia terminale sia un disturbo alla nostra olimpica serenità
Peraltro solo di facciata di persone Sanni che evocare le metafore della fine o evocare la regina di terrori
Sì è un mero esercizio scaramantico o una sottile forma di perfidia e di violenza psicologica
Solo parlando discutendo che si sciolgono le spesso tenebrose cortine che sorreggono questi fantasmi che li fanno pesanti come il piombo
Il dolore non è un demone che può essere sconfitto solo con la morte ma all'incontrario non è nemmeno un mero transitorio accidente reso innocuo da una iniezione o da una pastiglia
La religione nonché l'unico indefettibile ed esclusivo strumento di salvezza ma al contrario nemmeno una globale mistificazione dell'essere
L'assenza non nella sublime metafora dell'umano riscatto ma nemmeno un esercitazioni da apprendisti stregoni
Il mondo insomma non è né bianco né nero ma una serie infinita di giudizi
Sono questi i presupposti culturali e antropologici che possono animare all'insegna di una visione scettica del mondo ogni forma di ragionamento una visione settica nel senso originale e autentico del termine
Una visione basata sull'osservazione sul dubbio e pertanto sulla socratica umiltà di chi sa di non sapere
Sull'onestà intellettuale e su opzioni di ricerca e di riflessione
Che aiutino ognuno di noi apprendere da sulla strada nella diversificata percezione e soluzione di questi problemi
La presenza di esperti di formazione diversa e di sensibilità culturali e religiose pure diverse è una garanzia
Così come lo sarà certamente la conduzione di un moderatore come il professor Claudio Comelli
Le cui notorie doti di umana saggezza si accompagnano a quelle non storie ma documentate documentati da una vita di studio e di testimonianza educativa
Di appassionato studioso non solo della filosofia e in particolare della filosofia della scienza
Ma anche delle vicende storiche sociali della nostra gente in un passato quello epocale del Cinquecento
Parimenti affetto dal terrore della morte dalla suggestione delle certezze e dal terrore della solitudine tipico dell'uomo moderno grazie per questo ascolto che il miracolo talmente vicaria una senza né voluta né prevista
Ringrazio l'Assessore Bertoldi
E me la vedrò con l'assessore Dal Molin per i non meritati elogi che mi ha riservato alla fine di questo suo penetrante messaggio ispirato come diceva al lo scetticismo nel senso alto del termine Dellas persi
Socratica della ricerca che forse non ha in tasca le soluzioni già pronte ma proprio nel dibattito nel confronto il soprattutto nel rispetto delle opinioni anche non coincidenti con la propria costituisce la premessa per un convivere civile
Di una società
Decisamente pluralista come vuole essere una società liberale perché soprattutto questo io credo dovrà ispirare il dibattito di questa sera ed in ogni caso l'atteggiamento di fronte al problema così scottante come è il problema
Del malato terminale solo il rispetto totale dell'altro può informare la più adeguata delle assistenze che al malato stesso cicoria portale io seguirò come dicevo
L'ordine semplicemente stabilito dal manifesto e quindi
Dopo aver sentito le parole lette dall'assessore invece
Non voluta ma forzata del Gian Mario Dal Molin do la parola al professor Barbazza membro del comitato etico dell'ospedale
E dell'ULSS numero due da cui competenza professionale e soprattutto il cui impegno all'interno e il comitato etico è sicura garanzia della pertinenza di quanto verremo sentire prego professore
Allora grazie ringrazio tutti quanti
Presenti anche gli assenti per l'invito
Ci è stato fatto
La prima cosa che volevo dirvi io Eccher faccio una proposta abolire il termine usato di malattie terminali la trovo infame
Io ritengo che ogni persona sia terminale nei confronti della morte
Non credo che nessuno possa dire di non essere terminale nei confronti della morte perché tutti noi non sappiamo quando la morte accanto
E quindi per me parlare di malati terminali è già dare a queste persone una connotazione che diminuisce la loro dignità
Penso che dopo spero e quindici cercano di asse più breve possibile conciso è chiaro
Ci saranno delle domande
Da ve lo dico subito io non ho nessuna risposta da parte non sono in grado di rispondere a nessuna domanda
Il secondo punto che volevo dirvi
A proposito dell'Uta Masia e che qualcuno domanderà ma lei cosa pensa di giusta o è sbagliata l'eutanasia
La mia risposta e non lo so
Se mi facesse la domanda
Cosa pensa sul problema dell'eutanasia la mia risposta è penso che non esista il problema tenuta nessuno
Cercherò di dimostrare questo in maniera Rossi cerchiamo
Cosa fa un comitato
è un po'difficile pochissimo tempo vi farò solo dei brevissimi flash degli esempi
Prima di tutto in programma il campo da un problema
Non parliamo dell'eutanasia di un paziente che a una situazione dramma qualsiasi essa sia sia una malattia alterare terminale degenerativa come si suol dire no terminale nei confronti della morte
Che per me non è giusto
E
Mi riceve io penso che ci si debba riferire un caso particolarissimo
Vi faccio un esempio
Supplente dico della diciamo così di questo tipo di eutanasia ne parlerà meglio il dottor Ugo Bertone
Questi tipi di tutta la
Il pensiero secondo me va rivolto un problema molto diverso supponete che sia io la persona che viene comitato etico sia per voi il comitato e li faccio questa domanda questa mattina mi è stata data una diagnosi interventi una importanza attuale
Ho pochissimo tempo ancora da vivere
Non voglio morire in un letto pieno di sofferenza curato per l'amor di Dio dalla pietà della gente ma voglio morire adesso ora subito
Ditemi se posso farlo non posso farlo se ho ragione o no di poterlo fare
Che cosa rispondere sta coi
è giusto o sbagliato
Bene
Pensateci cosa si deve fare in seno al comitato
Il primo quesito che ci si pone ma quanto tempo rimane
Al morì
Pensate che sia possibile definire questo pensate che ci sia un sistema pratico reale Obiettivo scientifico come avete sentito dire l'introduzione dal dottore dal momento che si possa stabilire con esattezza quando una persona deve morire
Se posso con un lucido vi faccio vedere una cosa
Che poi se sono abbastanza chiaro Briasco spiegarmi bene mi servirà anche per capire il pensiero sia giuridico che religioso
Vi leggo solo una frase bellissimo è stato scritta dal professor Cardano
Matematico
A proposito di un'immagine matematica che adesso vi farò vedere
E questa similitudine tra il tutto e le sue parti
Perfino quelle infinitesimali
Che ci porta a considerare la curva di Concord adesso ve lo faccio vedere e la sta alla stregua di una linea veramente meravigliosa fra tutte se fosse dotata di vita non sarebbe possibile annientarlo senza sopprime al primo colpo
Poi che in caso contrario rinascere ebbe incessantemente dalle profondità dei suoi triangoli come la vita dall'universo vi faccio vedere questa curva e vi spiego il problema
Questa
L'isola di Kos una figura matematica
Fatta da un matematico attorno al settecento è stata ripresa da un grossissimo matematico
Sul palco lo scorso
Che il ingegneri qua conosceranno benissimo mandar Brotto
L'inventore di una matematica che la matematica dei frattali fra torso
Grazie a un atto però frammento
Questa curva una particolarità se questo triangolo si continua sui suoi lati a costruirne dei triangoli uguali alla tendenza accrescere all'infinito
Infinita è pure una curva atteso approccio ai due punti temi anche la curva all'infinito a quello che è paradossale e che lo spazio che delimita è finito
Come sia possibile che una cosa è infinita comprenda una cosa finita
Una delle cose più belle che la matematica dei frattali ci insegna
Sì siamo le parole di Cardano e facciamo una traslazione ipotizziamo che il perimetro sia il tempo e l'aria sì alla vita
Noi abbiamo la risposta al quesito che ci eravamo posti
Non è possibile definire quando finisce la per nessuno nessun uomo può farlo
Perché la vita è un insieme di piccolissimi infinitesimi frammenti di tempo l'ora il qui l'adesso che sono infinitamente piccoli e compongono un uno spazio una linea infinitamente tra
Il problema posto così e irrisolvibile per qualsiasi comitato etico non è possibile dire poi l'uomo morirà fra tre giorni dieci giorni un anno cento non è questa la strada
Allora ci sono altre strade
Il comitato etico si pone allora un altro problema e dice ma etica l'eutanasia o non etica luterana easy
E qui c'era un una domanda da farsi
Cosa intendiamo per etica qual etica facciamo riferimento quando non ci poniamo questa domanda
Poi professor come ha spiegato molto bene ci spettano
Comunemente si usa distinguere due etica
Un'etica chiamiamola per chiarirci superiore
Per chi crede in Dio e l'etica dinanzi e della legge di tiglio
Per chi non ci crede elettrica degli uomini
Sgombriamo subito il campo il comitato etico non si interessa diretti cattivi
Il comitato etico si interessa di etica dell'uomo
Ma come poter risolvere il problema se etico non Etica lontana Asia se Tyco non etico fare una terapia
è un problema difficilissimo non c'è una risposta
Il comitato etico sposta il problema
Dalle tre città della decisione se sia etico o non etico fare un'età un asilo a fare una determinata terapia
A quale il sistema morale a qual è il metodo che si adotta per decidere della soluzione
Di fronte ad ogni problema ci sono diverso e soluzioni da prende il comitato etico studia quali sono i sistemi da adottare per trovare la miglior risposta possibile il problema etico posto ma non si pone il problema né alla presunzione di risolvere il problema etico
Per capire questo le faccio un esempio semplicissimo
Supponete di essere
Un medico
Facciamo in rianimazione sezioni più semplice che ha una sola siringa di attutito
Ci sono due posti uno di un giovane giovane quanto vuole
Uno di un vecchio vecchio quanto volete
Ali non urgente
Per poterlo salvare uno dei due io non posso più curati
Come scegliere
Adesso corrispondente pensate
Ci posto il problema
C'è sempre lo stesso giorno
C'è sempre lo stesso marchio fittissima quanto vuole
Ma estremamente ricco
E così ricco è un Paperon de'Paperoni
Che ha lasciato un testamento e ha scritto
Se io topless salvarmi tutte le mie ricchezza serviranno per costruire un magnifico centro di rianimazione che d'ora in poi potrà salvare tutti giovani e tutte le persone che ci sarà
Chi decidere sta adesso di sopprimere
Ecco questo è il problema dell'Uta in Asia è questo il problema
Del comitato
Poi ne discutiamo
Sono stato chiamato in causa ma non credo sia il momento per intervenire soltanto a ad e illustrare la differenza tra un'etica
Cosiddetta superiore o che considera a divinità come legislatori c'è
Per l'uomo o un efficace puramente umana
Perché ritengo che comunque ormai da parecchio la filosofia su questo si sia pronunciata con chiarezza
Facendo vedere che c'è un punto di convergenza in cui un'etica umana non è per questo
Contraddetta da un'etica di chi ammette anche l'esistenza della divinità entrambe possono camminare sul piano del rispetto della dignità umana
Concordando in questo pienamente e credo che questo sia intanto uno degli elementi fondamentali per evitare quanto meno contrasti puramente precostituiti o preconcetti ed invece cercando di trovare un punto di convergenza sia pure a livello di ragione umana
Che certamente non può contraddire le ragioni superiori se ci sono e provvederei eventualmente a quei problemi
Che molto spesso hanno a che fare più che con la dialettica dell'eutanasia con le disponibilità delle risorse perché è chiaro che se c'è una sola terapia
E deve essere provveduto ad un'urgenza e qui si tratterà eventualmente di risolvere a monte i problemi arricchendo le disponibilità degli ospedali affinché non ci sia una sola Sheringham ce ne siano due
Ed eventualmente queste valutazioni
Si riferiscono non solo al caso dell'intervento di tipo aiuta nasi Coco ma di intervento di tipo terapeutico Kite vuol salvare in onda non riesco a salvare perché non ne ho i mezzi qui eventualmente il discorso non va perché voi capite che intervento a rintanarsi Co. s'intende intervento che mira questo almeno definito dall'associazione internazionale della sanità
Un intervento che mira alla soppressione di una persona dove invece ero la mancata capacità o l'impossibilità di prestare un soccorso cresce l'imputata nome ad una volontà ma una necessità un meglio ancora ad una insufficienza
Di mezzi a disposizione in ogni caso ringrazio vivamente professor Barbazza
Perché è stato estremamente chiaro nelle esemplificazioni che ha portato oserei dire più con un intendimento come diceva prima Dal Molin è scettico
Proprio per questa ripetuta reiterata negazione di risposte a disposizione non ho risposte non ho risposte
Molto spesso la ragione umana specie nella regione di fronte a questi problemi si trova inadeguata o impotente a dare delle risposte importante quando c'è c'è la possibilità di dare la risposta pratica sul piano dell'assistenza
Passo senz'altro la parola a Maria Di Chio che segue nell'ordine
Io rappresento l'associazione exit Italia è un'associazione che si batte per il diritto ad una morte dignitosa
E non voglio che
Le parole servono a nascondersi una morte dignitosa terre diciamo linguaggio comune a tutte le associazioni exit internazionali significa ingenera ricorrere al all'eutanasia
Questa è la nostra associazione Exit Italia vi dico rapidissimamente due notizie sorta da poco nel novantasette neanche come associazione ma come centro di studi e documentazioni per l'eutanasia
è diventata associazione un anno fa
Ha la sua sede
A Torino ed è diffusa più o meno in tutta Italia anche se ovviamente siamo ancora in pochi
Siamo tutti molto motivati tutti quasi tutti noi il gruppo che la nel gruppo iniziare diciamo tutti passati attraverso esperienze traumatiche drammatiche e ci hanno portato a scegliere questo questo campo della nostra iniziativa principale è stata quella di elaborare un Progetto di legge
Sul per la legalizzazione dell'eutanasia anche se sappiamo che la cosa non sarà certamente facile ma intanto servirà fra dibattere a discutere sulla sulla questione
Questo progetto di legge
Nostro un proprio progetto di legge di exit Italia è stato recentissimamente appoggiato condiviso dal dai dal Partito Radicale che si è preso l'incarico di raccogliere di aiutarci a raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare prevista dalla costituzione quindi tra poco vedrete i banchetti con la richiesta di firmare per presentare questa legge può dire solo poterla presentare ovviamente poi se verrà discussa se verrà appoggiata eccetera questo che è tutto un altro problema
Ecco questo per quanto riguarda exit ora il problema dell'eutanasia il problema delle morti
Di di persone in condizioni di salute così gravi così dolorose così angosciosa età richiedere un intervento diretto per apre chiare per anticipare la morte non è un problema diciamo che esiste solo adesso però indubbiamente eh acuito si è molto acuito in questione quest'ultimo periodo ti anni e perché
Perché c'è stato un diciamo radicale cambiamento progresso nel campo della medicina contemporanea che ha ha cambiato il modo di morire
Fino non dico tanto finanche a trenta quaranta anni fa subito dopo la guerra se volete si moriva naturalmente Massimo Riva soprattutto da giovani
E con malattie che erano acute
Prima degli antibiotici pensate insomma presa per le varie infezioni epidemie eccetera quindi erano casi acuti e ma e mortalità molto diffusa
Adesso come sapete molte di queste malattie sono state dominate si vive molto più a lungo si riescono a controllare molto di più le situazioni ma comunque poi che morire legge comune
E si muore lo stesso ma si muore di malattia e che sono di tipo cronico
Ho detto è negativo
E quindi in e più difficile morire
E a tutto questo si accompagna anche un altro progresso della medicina dal punto di vista delle apparecchiature tecnologiche che sono ormai molto sofisticate
Per cui non solo ripeto il tipo di malattia il modo di della della morte è cambiato ma anche possibile prolungare a volte in definitivamente per per anni e anni la la il permanere in vita in uno stato che al di là della coscienza al di là di una qualità di vita accettabile ma che rimane è quello per esempio l'esempio dello Stato vegetativo persistente
E queste a Parigi e Touré possono mantenere questo corpo
Più o meno vivente o questa morte invita per un tempo lunghissimo creando problemi problemi di ordine etico prima di tutto
Diedi di ordine anche sentimentale affettivo per chi è legato a queste persone e io Udine anche come dire pratico ostili DTT e di attrezzature impegni impegnate e così via
Dico c'è una una un filosofo morale teologo John Fletcher nel suo libero il diritto a vivere il diritto a morire ha detto questo
Ora la morte dei tetti non più dei giovani permane attive malattie cronico-degenerative si muore in coma intruppati
Ah era blu così tanti narcotizzati sedati
Non coscienti e forse neppure più umani
Questo succede voi direte va bene narcotizzato senza sentire non è forse bene che si muoia così non lo so
Quel che è certo è che la morte s'quasi sempre ospedalizzata è al di fuori della tua come dire capacità di gestirla est si è in un certo qual modo espropriati della propria della propria morte
Non parliamo poi dei casi appunto in cui si il corpo vivente morto o vivo e continuato attenere gli viene viene tenuto in vita per lunghissimo tempo in cui non c'è più il diritto a morire
E quindi in questa epoca in cui i diritti individuali sono così importanti si è arrivati abiti abbiamo combattuto tenuto libertà
Moltissime libertà per il per l'individuazione cittadino si è arrivati al punto che forse non abbiamo più il diritto di morì
Questo è un aspetto della cosa
Un altro un altro aspetto è che
E che sempre che questo recentissimo dagli anni Settanta sempre per la per le lo sviluppo di quello del di progresso di quelle che sono le libertà individuali si è affermata sempre sia fermato sempre più il principio di autonomia dell'individuo nella non solo nel campo politico dei diritti politici sociali civili ma anche nel campo della medicina dove prima non era praticamente ricchi non era affermato insomma per lo meno prego perlomeno preteso il principio di autonomia
E questo principio di autonomia come come spirò dopo e fondamentale però adesso prima vorrei cercare di fare chiarezza perché è necessaria in questi argomenti qui che cosa si intende per eutanasia
Allora io vi do delle definizioni che vedrete scritte anche di io non vedo ecco nove Doyle che sul tabellone no quindi penso che ci sia già
Allora noi dobbiamo distinguere tra un'età di eutanasia volontaria attiva mi raccomando i termini volontaria è fondamentale
L'eutanasia ricordatelo per tutti coloro che cercano di dire mai pericolose cieca l'eutanasia di cui noi parliamo è un'eutanasia volontaria cioè voluttà dal paziente richiesta
Più volte con in piena coscienza e consapevolezza
Attiva perché perché è una morte benefica
E c'è questo principio dei ritardi beneficenza procurata da altri a un malato inguaribile determinare su richiesta valida
Per porre fine a uno stato di sofferenza considerato dal paziente inutile e intollerabile considerato dal paziente si perché lo stato di sofferenza in fondo sempre soggetti
Poi esiste una volta in Asia passiva non tutti sono d'accordo con se il permesso ma generalmente usato per eutanasia passiva si intende il non inizi inizio o interruzione di trattamenti di sostegno vitale
Oppure interruzione di trattamenti ordinari giudicati futili dal medico in condizione di malattia terminale con gravi soffre
E infine c'è il suicidio assistito
Suicidio assistito lo dice la PAC la parola vuol dire fornire a un malato inguaribile terminale che lo ha richiesto maniera pallida consapevole e cosciente femminili in metri per porre fine a uno stato di sofferenza inutile e intolleranza
Ovviamente le cose Lella nostra affettazione così come le altre associazioni exit del mondo si battono per ottenere la legalizzazione o la depenalizzazione dell'eutanasia volontaria attiva e del suicidio assistiti
Perché l'eutanasia passiva può essere ormai considerato una pratica medica presenta molti problemi anche questi ma non è così diciamo negata come le altre due
Ecco qui ritorno al principio di autonomia
Eutanasia ottantanove sia volontario attiva cioè è la la volontà del singolo
L'autonomia cose e la capacità di assumere le decisioni che riguardano la propria vita in modo indipendente e libero
Ma il principio di autonomia dipende diritto all'autodeterminazione
Diritto all'autodeterminazione e il diritto di scegliere le decisioni sulla propria vita e sulla propria mo'in accordo Coni i valori e la visione del bene che una persona
E qui diciamo questo è il fondamento morale e potrà essere anche il fondamento giuridico della eutanasia perché tutti sono d'accordo che la libertà e il fondamento fondamentale il fondamento basilare della dell'etica
Il principio di libertà e l'autonomia non è altro che una manifestazione di questo principio di libertà
Però se andiamo nel campo medico bisogna aggiungere qualche cos'altro
Per esercitare consapevolmente il diritto all'autodeterminazione è necessario che il paziente nel pieno possesso delle sue facoltà mentali sia grandi sia in grado di comprendere sulla base di un'informazione adeguata corretta totale sia in grado di completa e comprendere la sua situazione di malato la sua malattia e le conseguenze delle decisioni che prenderà questo è il cosiddetto consenso informato a qualsiasi tipo di terapia qualsiasi tipo di decisione
Consenso informato che ha mai è riconosciuto unanime unanimemente che è previsto dal Codice di deontologia medica
Non sempre queste cose vengono attuate poi nella pratica in maniera ottimale ma i principi sono fondamentali quindi il diciamo il paziente per esercitare il suo diritto all'autodeterminazione deve essere adeguatamente informa e così noi otteniamo quello che è un paziente competente
Competente è un termine tecnico
Significa che il paziente è cosciente disse consapevole delle proprie condizioni e correttamente gli adeguatamente informato da parte del medico sogna aspetto di devoluzione per la sua patologica
Un paziente competente può scende
E da ha diritto per la sua al diritto per la sua scelta venga rispetto a
Ecco questi sono i principi su cui si basa la nostra richiesta di eutanasia
C'è un altro problema che riguarda che è legato diciamo alla competenza del paziente che cosa succede se un paziente diventa incompetente cioè praticamente se perde la coscienza di sé
Se non è più capace di intendere e di volere pero un in infortunio per una malattia bene anche per questo e associazioni si sono battute
E nel campo e diciamo negli Stati Uniti nei paesi anglosassoni siamo avanti in questa in questa situazione è stata prevista una soluzione
Ed è il così detto ne avrete sentito parlare testamento biologico o testamento di vita Olive invio PIL o anche carta d'Haute dell'autodeterminazione
è un documento in cui una persona esprime quali trattamenti a quali trattamenti porrebbe essere sottoposto o non sottoposto in condizioni gravi tenere terminali insomma molto grave o di salute molto gravi se de qua un se non sarà più capace di dislocasse cioè se non è più cosce intese non è più in dotato delle sue capacità naturali questo è un testamento di vita fondamentale
In questo testamento di vita si può questo accanto si può anche nominare un fiduciario
C'è un procuratore per la salute che è una figura che appunto del sempre negli Stati Uniti è riconosciuto legalmente questa persona prendersi prenderà l'incarico di sostituire il paziente non più competente non più cosciente di far rispettare le sue volontà di chiarire ai medici nel caso che sia necessario quello che il paziente avrebbe desiderato e che magari non è stato specificato e testamento perché le situazioni
In cui una persona si può trovare la fine di vita possono essere molto complesse molto vario e non sempre si possono tutte predisporre predisporre prima
Questo si chiama insieme si chiamano direttive anticipate
Le cose da dire sarebbero ancora molte comunque si è scusata accorciasse prende semplicemente in questa maniera diciamo che
Tutti questi concetti hanno portato a un cambiamento del rapporto fra medico e paziente mentre fino a non molto tempo fa il rapporto era di paternalismo da parte del medico adesso siamo arrivati a un rapporto in cui viene data molta più importanza quella che la decisione e la scienza del paziente quindi una rapporto diciamo in cui la centralità paziente è diventato importante e questo è riconosciuto anche molto dal Codice di deontologia lei
Mi fermo qui e poi casomai riprenderò
L'importante è tutto quello che la collega Di Chio veniva dicendo
Soprattutto in ordine a questa centralità dell'autonomia
Ma non per rivendicare quella che può essere una mia deformazione professionale in quanto come si diceva vengo dalla filosofia ma chiaro
Che la parola auto Numidia non è soltanto rivendicazione di una piena rivendicazione di diritti da parte della persona ma autonomia e anche in posizione di doveri
Prima il dottor Dabalà Barbazza diceva che contestava il termine terminali e giustamente siamo tutti i terminali lo sappiamo dalla BCE della filosofia che la morte e il destino dell'uomo chiaramente
La morte non è però un fatto
Di un secondo ma è un processo ed essendo un uomo un uomo di relazioni mano a mano che le sue relazioni vengono via via terminando diciamo comincia via via a morire
Ed è però
Anche di quelle relazioni che noi dobbiamo tener conto uno può autodeterminarsi ma non può privare gli altri che con lui hanno relazione
Della sua presenza non può sottrarsi al dovere di rispondere all'affetto di chi lo ha amato e lo ama
Aprire dei diritti è importante ma altrettanto va riconosciuto di avere dei doveri è chiaro lo diceva Bertrand Russel ragionando in questi termini legittimare
Lo diceva del resto anche la collega Di Chio legittimare la morte assistita e legittimare il suicidio assistito
Può essere forse un diritto
Ma come mancare al dovere di esserci
Per chi ci ama
Questo è un punto che sul suicidio mi ha sempre fatto pensare molto
E credo che così come via bombardato di domande il dottor Barbazza
E io vorrei contrapporre alla parola diritto quanto meno perché sia considerata con altrettanto peso
La parola dovere che troppo spesso viene dimenticata anche nel momento in cui si fanno le proposte di legge è chiaro che le proposte di legge devono tutelare i nostri diritti
Ma altrettanto l'educazione la scuola la società la cultura deve ricordare i nostri doveri e credo che la domanda di suicidio assistito
La domanda di eutanasia e non vorrei che il tema si spostasse esclusivamente perché qui quali scelte etiche quali terapeutiche
La domanda di suicidio quindi via via diminuendo moltissimo il suicidio assistito e di eutanasia viene di molto diminuendo quanto più crescono le forme di intervento terapeutico e soprattutto proprio ultimamente Orio dire negli ultimi anni
Tutte quelle forme di alleviamento del dolore o di eliminazione del dolore per cui quello che sembrava prima insopportabile diventa insopportabile io credo che le cure cosiddette palliative nel senso che giungono ad alleviare il dolore
Rendono la vita sopportabile e magari fanno affievolire la domanda di morte
Questo è il punto io pensavo quando avevo accettato di moderare questa tavola
Che si trattasse di vita
Quali scelte etichette rapporti che Pakistan vivendo
Non per chi sta morendo anche se invita e quella degli ultimi minuti in questo senso io credo di preparare l'intervento del dottor copia che conosco da tempo proprio per il suo impegno in mano amica
Nelle cure palliative
Grazie professore grasse per il cortese invito Cosentino
In qualità di componente di unità di cure palliative di questa Wessel
E come socio di mano mica che l'associazione nostra azione per l'assistenza domiciliare ai malati terminali
Il contributo che perché posso portare di questo perdonatemi sarà più tecnico che speculativo
Ho detto primo malati terminali io mi perdonerà l'amico dal basso so di non polemizzare con lui non trovo assolutamente se consideriamo come dice come diceva prima rosso come il che sub specie aeternitatis siamo tutti i terminali
Non vedo motivo di trovare questo termine offensivo per la dignità sappiamo tutti noi siamo tutti concordi che offensive per la dignità e morire in certa maniera
Tra l'altro mi pare che il regime giuridico dei trattamenti sanitari non voglio anticipare quanto dirà naturalmente dopo il penalista
Non tu consideri la prognosi assolutamente uno indifferente
Le cure palliative hanno una vita ormai ventennale in Italia
Che sono partite in maniera estremamente
Soft papà commuove così
Ha avuto una crescita continua una crescita silenziosa
Che paradossalmente in questi ultimi anni è diventata tumultuosa ed esplosiva
L'ultima legislatura quella che si chiuderà assistance o se si è chiusa oggi
Allora
Portato una serie di provvedimenti legislativi sia come ministro Bindi con ministro Veronesi rivoluzionari
Per quanto riguarda l'assetto di questa disciplina in Italia ma tu fosse che rivoluzionari via proprio creati
Perché prima non esisteva niente
Esisteva la buona volontà dei singoli operatori
La buona volontà la disponibilità di associazioni di volontariato
L'impegno di numerosi medici
Ospedali ieri medici di medicina generale personale infermieristico personale ed assistenza socio sociale
Che di fatto non è mai stata inserita in un quadro organico
I provvedimenti legislativi che sono stati ripetutamente velocemente promulgati a partire dal novantotto in poi l'ultimo è della settimana scorsa no con la con la l'enorme tracce volare l'impiego di farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore a firma del ministro Veronesi e prima ancora la il Programma nazionale per lo sviluppo delle strutture assistenziali nel cure palliative a firma del ministro Bindi
Ah ci sono andati di lettura più veloce degli operatori sanitari stessi Regione Veneto nel recepire tutte queste norme ha stanziato quattrocentocinquanta milioni che non sono pochi queste periodi per la formazione del personale sanitario che nelle singole questa delle dovrà operare su questo campo
Naturalmente giovandosi e tutte le strutture che ci sono già e che agiscono già in questo settore a partire dalle strutture del territorio medicine ci nazionale
Purtroppo riconoscere riconosce una serie concomitante di cause
Nel medico solo una la più grezza la dimensione dei numeri dimensione del problema la Regione Veneto nel novantotto ha stimato che ogni anno nel Veneto muoiano tredici mila persone di tumore
Perché l'assistenza da erogare giornalmente sul territorio della Regione Veneto sia pari serva a mille cinquecento pazienti e famiglie
Questo tradotto in soldoni nella nostra usavo sono due vuol dire all'incirca trecento morti all'anno
E all'incirca ventisette pazienti e famiglie che quotidianamente hanno bisogno di questo tipo di assistenza
Di essere assistito
La definizione della sormontata dalla sanità varata nel mille novecentonovanta in un documento di come dire di raccomandazione per l'applicazione delle cure palliative né i singoli stati membri dice testuali parole
E quelle per la cura globale attiva di tutti quei pazienti la cui malattia non sia responsi IVA e trattamenti guariti
è fondamentale il controllo del dolore di tutti gli altri sintomi e delle problematiche psicologiche sociali e spirituali l'obiettivo delle cure palliative raggiungimento tra migliore qualità di vita prima assenti e per le loro famiglie
La parte perfettamente medica di questo approccio globale il braccio medico
Delle cure palliative prende il nome ovviamente di medicina palliativa così è stata definita nell'ottantasette in Gran Bretagna
Nell'atto del suo riconoscimento come specificità medica come specialità medica
Dice per medicina palliativa si intende lo studio la gestione dei pazienti con malattia attiva in progressione avanzatissima per la quale la prognosi sia limitata dell'Obiettivo della cura sia la qualità della vita ecco qui vedete
Già due aspetti veramente pregnanti
L'obiettivo il soggetto delle attenzioni sono i pazienti e le loro famiglie
L'obiettivo di chi presta l'assistenza non è di guarire mai di cura
E infatti dallo slogan o il motto dell'associazione trasferte neppure partire appunto curare quando non si può guarire
Allora uno dice ma questa è la medicina né poca prima metà fino alla prima metà del secolo ventesimo
Per il fatto era la medicina quasi sempre
Curativa raramente guariti IVA
E pensiamo rapitore ha già ricordato la professoressa che io prima allo sviluppo della medicina nascono metà degli anni negli anni degli anni del secolo ventesimo no
Sia dal punto di vista diagnostico con la ginnastica per immagini le ecografie e TAC risonanza e compagnia bella sia dal punto di vista terapeutico la possibilità d'intervenire le tecniche chirurgiche le tecniche rianimatorie
Per tecniche depurazione la dialisi la terapia antibiotica
Sono chi più ne ha più ne metta bene cosa facciamo e torniamo indietro
Ma possiamo anche tornare indietro recuperiamo forse dopo questi anni di entusiasmo tecnologico una nostra senso che la morte non è una sconfitta ma è un'eventualità vedendo chiavetta primato proprio a bassa tutti ne abbiamo piena coscienza
Ma ci sono comunque degli aspetti che sono nuovi
Rivoluzionari
E qua si può dire rivoluzione
Per i Dico in rapida
Successione in senso
Dunque le nuove possibilità tecniche intanto anche le cure palliative anche la medicina palliativa utilizzare nuove possibilità tecniche perché no
Lo sviluppo della farmacologia in questi anni ci ha dato in mano degli strumenti per lenire il dolore per solleva sollevare il paziente per gli altri sintomi che prima i medici di molti anni fa non avevamo
Per ora li utilizziamo e dobbiamo utilizzarli siamo tenuti a utilizzato è un nostro dovere etico e per molti versi anche contrattuale
A le medicina palliativa le cooperative hanno un corpo che con uno dei conoscenza ben stabilito non sono una medicina per buon cuore e non è neanche la medicina caritatevole
è una medicina di serie A come tutte le altre medicine
O di serie B come tutte le altre medicine
Né più né meno
è un lavoro d'équipe
E qui davvero bella
Perché il medico difficilmente portato la RAI Nichi non ce l'hanno insegnato per formazione
Molti medici lavorano uniti i chirurghi anestesisti lavorano in équipe quasi sempre Sempre però lavorare in équipe con altre figure professionali che non siano medici
E soprattutto con figure non professionali come i volontari tutti con pari dignità beh è una cosa rivoluzionario
Una cosa scopi medici dovremmo
Esercitarci
E poi l'ultimo punto mi riallaccio sicuramente a quanto già detto dalla professoressa Di Chio le cure palliative risentano in grande sviluppo del dibattito etico che c'è stato intorno alle cose della medicina negli ultimi anni
Fondamentalmente dovuto alle straordinarie potenzialità che la medicina
Ma non tutto quello che è possibile ovviamente lecci
Le cure palliative hanno una radice etica deontologica
Questo io insisto perché si sposta
L'attenzione dal sanare in TIR Mons asseverare dopo
Non si ci si pone il più come obiettivo
La guarigione di un paziente come dicevo prima ma solo il controllo pessimi
Questo come
Primo va
Poi riconosce una una radice sempre il principio di autonomia che è già stato fondamentalmente e descritto dalla professoressa di Kiev certamente pregevole autonomia che prima ancora che nel codice deontologico trova la sua legittimità nella Costituzione della Repubblica all'articolo trentadue
E trova
Infine una legittimità deontologica nel concetto di cure proporzionate
Fatta salva facendo salva la proporzione tra quello che serve al paziente
E quello che dice poco all'obiettivo da raggiungere e quello che si può mettere in campo per raggiunti questo caso non mi dilungo
Ci sarebbe anche da fare un discorso di tipo etica delle risorse ma non mi dilungo fronte
Quindi è sotto l'aspetto più ontologico oltre che a quello clinico scientifico che comunque tutti noi ribadiamo con fermezza
Che le cure palliative hanno trovato una loro legittimità piena
Questo prospetto deontologico
Che diventano una scelta terapeutica adeguata e proporzionata
Per rispondere per raggiungere in miglior stato psicofisico di benessere psicofisico che in quel momento per quel malato quella famiglia
Raggiungibili
Tutto questo nel pieno rispetto del volontà della volontà e dell'interesse del del dei pazienti delle famiglie secondo come dicevo prima l'articolo trentadue della Costituzione
Io avrei finito però mi un attimo solo aggiungo una piccola postille al proprio ascoltando la professoressa Di Chio
La Società italiana di cure palliative
In un non richiamo ufficiale del suo presidente passo sul nostro
Sul nostro giornale
Affrontato spesso il tema dell'Attanasio
Perché ovvio
Il problema Peruta Masia certamente presente nelle cure di fine vita su questo non c'è ombra di dubbio e continuerà ad esistere come come estrema tentazione su questo non c'è ombra di dubbio
La sesta alle cure palliative non entra nel dibattito
Perché la società scientifica crisi
Certamente però per noi lontano Asia e anche l'accanimento terapeutico non sono strumenti della nostra atti
La la nostra società Società rispetta le scelte morale dei singoli membri
Però
Non possiamo che respingere una contro una un provvedimento che un un atto che non è previsto è previsto come reato dalle che contravviene alle dicendo vigenti leggi italiane e anche finora al codice deontologico
Non tutto quello che è possibile è lecito sul piano deontologico così chiaramente risposto sul piano giuridico prego l'avvocato
Grazie chiedo
La cortesia vostra di consentirmi di leggere la relazione che espongo perché non avendo percepito i tempi ristretti mi ero preparato una relazione più ampia che cercherò di sintetizzare
Le chiedo quindi la cortesia la e la la all'autorità del professor Comelt interrompermi se dovessi da portare dal dall'incarico che mi è stato affidato anche perché gli avvocati di solito quando non la parola fa sempre fatica a cederla se allora il problema dell'eutanasia come molti altri problemi di bruciante attualità come sono quelli della sperimentazione umana e delle sperimentazioni genetiche costituiscono una occasione per ribadire e per ricordare che su questo terreno si muovono due concezioni giuridiche
Relativamente alla ai diritti dei assoluti della persona umana
Una concezione che viene solitamente raggruppata intorno alla concessione cosiddette utilitaristica
è una concessione dice verso di natura personalistica
è intuibile la differenza per la concezione utilitaristica l'uomo è visto come uomo cosa come uomo mezzo e come tale strumentale instabile anche per finalità extra personali per finalità che vanno oltre gli interessi particolari sproloqui
Sia che si tratti di di una impostazione naturale utilitaristica statale o di o di natura edonistica
Per la concessione personalistica invece il primato dell'uomo ha valore in sé come uomo persona come uomo fine in cui pene per bene personale bene comune non collidono ma coincidono
Allora la prima costatazione che va fatta come dato direi scontato e che difficilmente può essere messo in discussione che comunque l'anno la nostra legge italiana attuale
E quindi il mio ragionamento riflette e sì flette sulla vicenda diciamo odierna sulla normale sull'attuale legislazione che abbiamo in piedi e non evidentemente su considerazioni come diciamo noi avvocati di de iure condendo e cioè di prospettive future di riforma legislativa
è fondata su una concezione di natura personalistica
Per cui il primo dato fondamentale da tenere in considerazione è che il principio fondamentale è quello dell'indisponibilità della persona umana
Allora i principi fondamentali che sono stabiliti dalla Corte ecco dalla Carta costituzionale in questo senso è che sono quelli della salvaguardia della vita
Dall'integrità fisica della salute del soggetto articolo chips trentadue della Costituzione articolo cinque del Codice civile l'articolo cinque del Codice Civile che mi permetto di sottolinearlo per comodità anche conoscitiva e per facilità di comunicazione recita espressamente che gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente dell'integrità fisica o quando siano altrimenti contrari alla legge e l'ordine pubblico al buon costume il secondo è quello per la salvaguardia della persona umana latte
Sa che trova la sua rispondenza nell'articolo ventisette della Costituzione e la terza è quella dell'uguaglianza della pari dignità dei soggetti umani articolo tre che la Costituzione la quarta è quella del consenso del soggetto articolo tredici la Costituzione
Fatta questa breve premessa
Va affermato conseguentemente che il problema giuridico tra eutanasia evidentemente sulla base della legislazione attuale fa evidentemente collocato è ancorato la alla rispetto di questi principi
Se noi dobbiamo ancorare e la legislazione attuale lo ancora rispetto di questi principi noi dobbiamo dire anzitutto per quanto riguarda l'eutanasia attiva che è illecita anzitutto le lucano si attiva non consensuale
Perché perché evidentemente è la forma più grave di eutanasia e come tale viene perseguita se veramente
In quanto contrastante con tutti i principi che abbiamo delineato in precedenza quello questo parco ampio tra vita cerco il principio del consenso sia quel principio della dignità umana
Ma in questa visione di rispetto di principi costituzionali
è illecito ha pure l'eutanasia attiva consensuale perché contrasta con il principio della tutela della vita e supera il limite per la disponibilità del proprio corpo attraverso il proprio consenso
Di certo un ordinamento personalistico non può prescindere dal principio del consenso del soggetto che si colloca al centro dell'attività medico ci chirurgica
Poiché esprime una scelta ideologica di fondo sul modo di concepire il rapporto medico-paziente fondato sui diritti del paziente anziché e prima che sui doveri del medico secondo la nota tradizione ippocratica
Se peraltro senza il consenso l'intervento è illecito occorre affermare che nonostante il consenso l'intervento resta pur sempre illecito quando supera il limite di salvaguardia della vita Salute integrità fisica
Questo per quanto riguarda
L'eutanasia di di natura attiva
Per quanto riguarda l'eutanasia passiva invece il problema giuridico porta risolto in base ai principi operanti in tema di omissione
L'articolo quaranta del codice penale prevede che vi è una responsabilità del medico se ed in quanto esista per il medesimo l'obbligo di praticare o continuare le cure
Anche qui va fatta una distinzione fondamentale fra eutanasia passiva consensuale ed è tutta l'Asia passiva non consensuale
Per quanto riguarda l'eutanasia passiva consensuale o volontaria
In realtà è una accezione che giuridicamente non ha molto seguito perché si tratta in realtà di un semplice rifiuto delle cure da parte del paziente
Orbene e stava considerata lecita s'non in base ad un potere del medico di lasciar morire bensì io soltanto in base ad un delitto da soggetto a non curarsi e ha lasciarsi morire
Il forza infatti del generale principio personalistico del consenso espressamente stabilito l'articolo tredici della Costituzione
Ogni intervento sul soggetto deve fondarsi su suo consenso perché ne deriva che il dovere del medico di curare postura e si fonda sul previo consenso del soggetto
Che il paziente può rifiutare le cure e che pertanto in caso di rifiuto delle cure cessa l'obbligo giuridico del medico di curare che sorge il dovere di rispettare la contraria volontà del paziente
E quindi il medico in questo caso non pone in essere alcuna omissione giuridicamente rilevante
Non essendo più tenuto a curare e la morte non può essere per quindi imputata ad un eventuale tua sua Commissione va tuttavia considerato che si tratta di ipotesi del tutto marginale direi isolata perché in forza del noto istinto di conservazione
La volontà
Di lasciarsi morire deve almeno secondo la dottrina giuridica dominante risultare da una serie di ripresi più assolutamente formali che sono i seguenti
Sì trave trattare di un atto di volontà che deve essere innanzitutto personale perché nessun soggetto né pubblico né privato autorizzare l'altro il sacrificio
Deve essere poi reale nel senso che l'avesse manifestato informa espressa
E quindi non presunto non potendo sì in caso di impossibilità materiale di esprimere il consenso mai presumere il consenso del malato sulla base della sua situazione personale come potrebbe essere ad esempio la tormento sita della malattia
Informato cioè fondato sulla consapevolezza del proprio Stato non potendosi ritenere tale un atto di volontà disinformato
Informazione che comunemente non viene pagata perché si ritiene secondo una vecchia concezione giuridica che il dovere del medico di mentire aetatis causa debba prevalere sul diritto del malato di sapere almeno fino a quando non vi sia una ferma e teli equivoca richiesta in questo senso
L'atto Trina ritiene poi che papà essere autentico nel senso che si deve trattare di un rifiuto per le cure non apparente o frutto di motivazioni razionali ma consapevole ponderato fermo
Deve essere poi valido in quanto prestato l'associato capace e deve essere infine attuale in quanto non bastano volontà espressa in un periodo precedente data l'estrema mutabilità dei pareri in merito
Tanto più se sotto la spinta dell'imperioso ospiti istinto di conservazione
Allora
Come si anticipava se la così l'autentico rifiuto delle cure
Se sul piano di principio può costituire un diritto del soggetto che lo costituisce senz'altro sul piano pratico non è sempre piacevole accertamento
Per cui
Come ritiene la sentite note sentenze anche dalla corte di cassazione prevale sempre nel dubbio il il brocardo che si esprime nel nell'assunto in topi indubbio profitta nel dubbio il medico deve sempre praticare la
La terapia
Per quanto
Riguarda l'eutanasia
Passiva non consensuale
Alla luce del principio personalistico prima ricordato visse va ritenuta illecita in quanto nel caso in cui il soggetto come avviene nella normalità dei casi non abbia espresso una precisa volontà contraria ad essere curato permane l'obbligo giuridico del medico di continuare il trattamento ancorché la malattia sia incurabile ovvero la morte imminente ovvero se il trattamento non posso dilazionare solo per breve periodo la morte
Il dovere del medico di curare implica in assenza di una contraria volontà del paziente in via primaria il dovere di guarire in via subordinata il dovere di prolungare la vita il più possibile e di procrastinare il più possibile l'evento mortale
Non impedire la morte per omissione delle cure equivale ai sensi dell'articolo quaranta secondo comma del codice penale accantonarla e pertanto il medico mittente risponde di omicidio anche se ho soltanto anticipato come la giurisprudenza ha sempre ritenuto che tento per la morte mi avvio a conclusione per segnalare che da una congiunta disamina dei principi giuridici che vi ho delineato io ritengo che
Qualunque possa essere l'affronto della problematica debbano essere rettificate in alcuni alcune affermazioni che costituiscono dal punto di vista giuridico dei falsi problemi il primo è quello dell'inutilità delle cure
Che viene
Non infrequente mente invocato come limite logico e umano del dovere del medico di curare allora o si tratta di un'osservazione ovvia che non ha bisogno di consacrazione legislativa se con essa si intende dire che il medico non è più tenuto alla cura quando sul paziente già incombe la morte certa
Essendo egli già moribondo per cui la terapia non serve neppure a prolungare in modo apprezzabile la vita in questo caso io basta richiamarsi a quella che è sempre stata la normale prassi medica che mai ha posto problemi giuridici
E giuridicamente l'interruzione della cura non è causa né concausa della morte né di una sua apprezzabile anticipazione sicché si versa al di fuori del tema dell'interno sia passiva perché mancante
Il presupposto oggettivo del dell'uccisione
Oppure si può trattare invece di un'affermazione pericolosa se il concetto di inutilità della cura va intesa in senso lato tale cioè da giustificare un apprezzabile anticipazione de la morte e tale quindi da comporta comportare il passaggio alla cosiddetta eutanasia passiva
Talmente si dice cosa ovvio pericolosa quando si afferma che deve essere evitato il cosiddetto accanimento terapeutico
Che è espressione ambigua perché non ha un contenuto concetto concettuale ma un contenuto più emozionale
E per fare cosa chiarificatrice a mio avviso va posto sempre l'accento comunque sul concetto di morte nel senso che la morte per la dottrina giuridica
Innanzitutto deve essere unica tutti i fili nel senso che non si può ammettere che il soggetto sia più morto o meno morto o abbastanza morto assecondate la diversa destinazione del cadavere sepoltura tavolo anatomico
Prelievi a fini di trapianto eccetera
Ma soprattutto deve essere data dalla morte cerebrale irreversibile non semplicemente corticale
Non potendo sì più parlare di vita per la persona in un soggetto in cui il battito cardiaco ed il respiro costituiscono un mero artifizio mantenuto soltanto dalla macchina
E deve essere qui sta il vero problema certa secondo i parametri offerti dalla miglior scienza di esperienza medica del momento essendo a morte una diagnosi che non una prognosi e dovendo essere il soggetto morto non sufficientemente morto
Dunque delle due l'una
Ho non è stata ancora accertata sulla base dei suddetti parametri la morte cerebrale irreversibile e allora persiste l'obbligo del medico di continuare il trattamento rianimatorio
E non vi è alcun accanimento terapeutico perché sussiste ancora la possibilità di un'eventuale ripresa dal soggetto
Ovvero la morte cerebrale irreversibile genio spiccata come accerta e allora non sussiste l'obbligo di continuare il trattamento ma interviene al contrario lo applico penalmente sanzionato
Dal regolamento di Porzia molto mortuaria di sepoltura del soggetto morto e quindi di cessare ogni terra
Attività terapeutica
Anche per evitare che attraverso un artifizio di un battito cardiaco non spontaneo finca protratta
Quella che è l'ulteriore prega degradazione della dignità umana a cioè rendere l'uomo pianta uomo sempre verde eccetera o a creare il cosiddette banche di pentiti organi
Mi fermo qui e non mi soffermo sul trattamento sanzionatorio relativamente attualmente tenute musica sul quale eventualmente posso riprendere il filo successivamente grazie
Veramente grazie per la chiarezza e la precisione con cui sono stati definiti i termini giuridici del problema
Relativamente sì all'eutanasia ma anche a tutta la contestualità che si accompagna la parola
A don Francesco Silvestri che teologo il moralista
E quindi ci porta dal versante deontologico medico al versante giuridico ora sul versante morale e probabilmente
Morale in ottica religiosa perché c'è una morale laica come si diceva prima o scettici ter umana e c'è una morale che guarda in alto e forse attiene anche ai rapporti con la religiosità
Bah la prima cosa
Che vorrei dire mettere in questione la distinzione così netta che è stata fatta tra etica superiore etica umana o quest'ultimo quest'ultimo accenno fatto professor come
Siamo siamo tutti persone persone umane
E se un'etica etica o è umana o non ci serve per niente che ce ne sia una divina che non sia anche umana non uccidere fa bene a noi non addio voglio dire
Il problema della sofferenza perché poi di questo con cui siamo diciamo alle prese
Problema della sofferenza è un problema che ci tocca tutti
E che suscita in tutti
Inquietudine anche rispetto perché c'è il senso di qualcosa che va aldilà della nostra capacità di comprensione quindi anche qualcosa di misterioso
Suscita in noi
Compassione nel senso bello che possiamo dare a questa parola
La professoressa di Chio all'inizio ha fatto riferimento proprio alla comune esperienza di sofferenza che unisce le persone che partecipano alle aderiscono al associazione di cui fa parte
Perché c'è un'empatia perché siamo toccati da tutto
Certo il cristiano visto
Si attesta per chi crede che noi non siamo per la morte Heidegger dice siamo esseri per la morte di Cristo ci diceva che sei per la vita
Cristiano certo proclama questo essenziale bene dell'esistenza la bontà del Creatore il buono il bello di tutto ciò che esiste il bene delle creature
Però alla fine siamo carichi di domande quando la sofferenza ci tocca credenti e non crede
Quindi non è un problema certamente da poco e lo affrontiamo tutti da persone umana poi per tutti la vita
Veloce di corsa
Piena di affanni
Sappiamo che la differenza e poi vedere se questo sia
Quella corsa del vecchie Ravello canuto e stanco che poi finisce in un abisso orrido immenso dove strutto si obbliga
O o se non sia piuttosto un trampolino pericoloso vertiginoso in cui si si corre si rischia opera spiccare un salto indietro questa è la differenza della visione
Esperanza religiosa da quella che potrebbe essere una visione per intenderci per usa termini
Normale insomma laica
La differenza è tutta lì però la sofferenza interrogato
E allora abbiamo bisogno io credo di imparare il linguaggio gli uni degli altri
Questo in tutto imparare il linguaggio del credente
Per parlare con il non credente su queste cose che fa un problema per tutti
Il linguaggio dell'adulto verso il giovane basta vedere i casi di cronaca che il Santo piazza c'è un problema di intende senti parlare gli stessi linguaggi c'è il problema del imparare a comunicare un linguaggio comune tra uomo e donna ieri giornata della donna contanti
I patiti discorsivo c'è un problema ed importante riuscirà imparare insieme un linguaggio comune c'è anche la imparare il linguaggio tra il sano e il malato crea
Riuscire a comunicare tra questi due mondi che davvero facciamo fatica ad accostare
Come i sani perché vorremmo stare lontani da quel mondo come malati perché ci sentiamo forse a volte presi su una barca che va alla deriva che nessuno può più portare importo
Abbiamo bisogno di Coe di trovare un linguaggio comune perché abitiamo una stessa casa
Abitiamo la stessa casa quindi non possiamo permetterci
Di vivere come se
Di pessimo
Separatamente
Esprimo con un esempio che porta già
Viene al dunque forse se su su uno spunto ecco ci
Il diritto di vedere rispettata la propria scelta preso in assoluto certamente lo riconosciamo come una cosa buona
Potremmo fare un paragone abitiamo la stessa casa
Se ciascun se possiamo dire ognuno al diritto di fare quel che vuole nel suo appartamento diciamo subito cioè otto
Ma se quel che uno vuole nel suo appartamento e abbattere un muro
Importante di una una parete portante e questo non è più un fatto che riguarda solo me ma riguarda tutti
E le cronache ci dicono che questi casi capitano in Puglia Nun me molti mesi fa era crollata una palazzina perché bisognava far posto a nel garage tolto un pilastro portante è stata su un po'la casa può è caduta
Ora questi pilastri portanti questi muri portanti di questa nostra unica casa
Io credo sono certi valori valori fondanti come quelli della città
Non possiamo permetterci in nome anche di una giusto idea tornei di tolleranza noti colpi rispetto delle opinioni altrui di non dialogare su questo
Perché rischiamo altrimenti che la cavalcata del
Questa almeno la prospettiva
La prospettiva dalla quale parto cioè il diritto di vedere la risposta rispettata la propria scelta è valido per lo più ma quando tocca valori fondanti come la vita
Questo valore fondante
Non può più essere considerato questione di opinioni il di
Ci singole scelte se vada
Va rispettato riconosciuto meno questo tipo
E allora
C'è un altro punto ecco qua sul quale da uno spunto la questione di fondo nel cercare questo linguaggio comune anche intenderci su questo concetto di vita
Dal punto di vista che porto che certo quello cristiano cattolico però anche almeno del signor
Del signore
Vincenzo
Certo
Comunista che rispondeva su Liberazione una lettera scritta da un prete sulla stampa indifesa dell'eutanasia quest'uomo che si dice comunista
Si chiedeva quanti malati terminali assistito don perse R. non faceva no
Io l'ho fatto diceva questo più volte entrando in empatia con loro e ho capito che si rifiutano il dolore non la vita
Quindi in quegli ultimi momenti allora i malati vanno lasciati vivere stando accanto venendo il dolore non stroncati questo era un comunista io son qua come prete
Voglio dire che il
La percezione del valore della vita come valore comune non è cattolico piuttosto che buddista piuttosto il musulmano piuttosto che altri
E su questo confine credo che si tratta di chiarirsi un poco le idee cercare una risposta nel dialogo non mi posso accontentare del dire non ho risposte ad altri perché alla fine perché la casa deve stare su se ci vogliamo abitare insieme e ci abitiamo vicini
E il confine il discriminante questo vita o qualità della vita
Per così dire vita la vita in confine geografico naturale e visibile discorso vita senza aggettivi
Di qua c'è vita dirà non c'è più vita
Se sposto il confine sulla qualità della vita mi espongo a a continui cambiamenti di confine
A instabilità
Nel nel nella percezione delle cose
Basta pensare al discorso del soggettiva definizione della dignità della vita che no è certo è vero che la definisco io c'è la mia vita mi piace non mi piace chi altri no però se questo diventa un principio giuridico
Cosa dire poi alla persona che non è malata
Ma che giudica quel che non è anziana o che posso dire ormai ho vissuto la mia vita e giudica soggettivamente che la vita non ha più senso Perrone
Che dire se giuridicamente ha stabilito che
Questo questo diritto soggettivo stabilire il momento della morte
Riconosciuto
Che dire la persona che semplicemente vuole suicidarsi
Dobbiamo
Togliere le barriere sul Ponte degli Alpini
Un po'alle più antiche
Banalizzo
Ma ci sarebbe contraddizione se da un punto di vista giuridico si accettasse che
Soggettivamente definisco quando portando voglio morire e poi magari mi prodigarsi per impedire che qualcuno si butti
Dal ponte
Se caso successo recentemente una persona in un ospedale un conoscente e per questo lo so in ospedale non della Provincia va in ospedale per farsi operare di un malattia un tumore
Nello stesso momento in cui andava lì per farsi operare giovane questa persona ventisei ventisette anni una persona quasi coetanea da quello stesso ospedale ricevuta una
Una diagnosi altrettanto grave si gettava dal quinto piano
Se fossi passato da quelle parti vicino a quella finestra nel momento in cui la donna stava per buttarsi
Avrei dovuto fermarlo o non fare niente visto che esprimeva la sua libera c'
In piena facoltà ma
In pieno possesso diremmo delle sue facoltà
Avrei dovuto fermarla o no io credo che sia
Sarebbe molto povero sarebbe un impoverimento personale e forse di una società sedicesimo che ognuno dovrebbe poter far quel che vuole e non sarebbe giusto impedire in qualche modo cercare un linguaggio cercare un contatto
Penso che
Tanto per concludere qui lasciare poi spazio alle domande tante cose si potrebbero aprire non occorre che dica la posizione quale possa essere se favorevole o contrari all'eutanasia
Però
Mi vien da dire questo
Lei signora indichi io ho detto che sarà probabilmente difficile questa lotta dell'associazione Exit mi vien da dire preda sarà più difficile impedire che voi possiate
Promuovere questa idea che questa idea si affermi perché credo che sia
Un ci sia un momento un una situazione culturale tale
Per cui effettivamente più facile siamo più portati a percepire come pesante diciamo discusso qualità della vita rispetto alla ditta quindi viene a dire faremo più fatica Noè fa impedire che passino queste reti e farò il possibile perché può sottrarre tra le varie cose anche essere qui quest'asse
Ringraziamo
Moltissimo perché
Il problema è diventato soprattutto un problema di linguaggio di comunicazione di linguaggio comune di casa comune
E forse proprio di decodificazione del linguaggio per capire che forse quella domanda di morte e domanda di alleviamento della sofferenza di aiuto
Nella sofferenza a soffrire meno e non solo fisicamente ma anche psicologicamente
Non dobbiamo dimenticare che le sofferenze dei malati non sono soltanto le sofferenze del dolore fisico
Quanta sofferenza psichica accompagna il malato
Che non diremo più terminale chi è chiara
Ecco
Però ci siamo accordati
Di sentire se da voi nascono delle domande ai singoli finora relatori prima di fare eventualmente un secondo giro Breve
Di replica come di solito si usa nelle tavole rotonde affinché ci sia un minimo di il dialogo anche tra i relatori ma prima di tutto preme questo è il nostro intendimento sentire le vostre sollecitazioni prego se ci sono delle domande siamo qui
La signora pronto il microfono eventualmente ac e c'è uno ottima acustica qua dentro
Nel due
Allora
Di comunicare
Questo tutore può decidere anche sulla volontarietà di rinunciare alle cure per il paziente che non può esprimersi o no
Chiedo scusa
Dato
Pronto
Se ho capito bene pazienti che hanno il tutore
No il l'atto l'atto non c'è dubbio che l'atto debba essere assolutamente personale
Non ci può essere l'espressione di un atto di un atto dispositivo di volontà fatto anche da un tutore
L'atto da verso il personale eventualmente dovremmo ammettere dovremmo ammettere la possibilità come diceva la la professoressa Di Chio che bisognerebbe ammettere la possibilità di quanto si può far retroagire un atto di dispositivi sposi attivo in questo senso qui rispetto al momento in cui occorrerebbe se quell'intervento mi spiego meglio
Se io esprimo il mio consenso oggi nella pienezza della mia vitalità a quarant'anni in relazione a una vicenda patologica grave che mi capita fra trent'anni
è valido o meno il consenso bisogna ed è questo il problema di natura di natura eventualmente temporale
Gli esempi che faceva la professoressa Di Chio di stampo anglosassone danno un'apertura in questo senso qui ma è fuori discussione che comunque l'atto debba essere assolutamente personale
Allora
Quando vedo non ci sono anche al momento e quindi
E quindi direi di fare brevissimamente un secondo giro dando a ciascuno dei relatori la possibilità se crede di chiarire meglio il proprio punto di vista o di rispondere se toccato dagli interventi dei colleghi
E comincio proprio dal professor Barbazza che è stato il primo a mettere un pochino
In crisi l'uditorio con una seria veramente tempestosa e burrascosa di domanda di fronte alle quali siamo rimasti un pochino scioccati tutti ero
Allora ma sono tutte tantissime domanda
Non ho risposto queste chiusure Nordest no non è che non risponda che secondo ma il problema non è così no
Ecco questa con quello che voglio dire quando io dissi che il problema delle Pannunzio non esisteva voi avete sentito cosa ha detto l'amico Antonio non esiste perché o c'è la morte sicura euro che problema c'è o non c'è allora bisogna curare
Ovvio questo no è una
Diciamo così è una conseguenza
Puramente algoritmi c'è altro
Ma i problemi sono quando questo non è così semplice che non è così evidente eletti ci sono i problemi e la cosa fare come fare a decidere
Perché professor Tombelle benissimo quello che lei dice a me piacciono i filosofi però la filosofia è un problema che riguarda sempre gli altri
Sa filosofo ragiona se poi non ha risolto il problema arriva sempre il suo allievo che può riprendono andare avanti per due mila tre mila anni ma questo non è il problema etico e morale
Il problema etico e morale da cui si pone la differenza tra morale degli omini morale di tiglio
è che la morale dice che devo risolvere adesso in questo momento il problema vuol discutere va be'dai chi penserà a quello che viene dopo
Questo è un grosso problema etico-morale perché e tosse e che comunque morale Moss significa comportamento
Cosa faccio in quel momento fan di fronte a quel problema questo il dramma che spesso ci troviamo a vivere e non è che abbiamo centinaia di soluzioni tecniche mediche non è vero ce ne sono poche sulle quali lavorare
Allora ce la faccio un bell'esempio schiaffi adesso mi diverto
Come a dire serio se qua un male
Per eccesso procede come anzi non c'è sindaco peccato ci sono problemi lei non riesce a dirigere il traffico le persone muoiono per strada c'era un caos in tutta la città io se lei mi dà venticinque mila decine di giovani ogni anno che io li uccido le risolto tutti i problemi
Secondo lei è morale quel sindaco che dicesse sì accetto venticinque mila morti
No però
Francesco come se dato tutto in
In macchina o a piedi non a cavallo biciclette
Lei presa ormai come arrivato qua
Lei professoressa
E tu Antonio macchina anch'io sono arrivato in macchina e molti di voi hanno fatto beh lo sapete che ogni anno muoiono venticinque mila giovani per leucemia la cui causa il benzene ed è quella che viene fuori dalle macchine
Non ve lo ponete mica questo problema morale
Specie per la morale è questo allora andiamo tutti in macchina professore
E ce ne freghiamo ve ne muoiono venticinque mila
Questa è la morale e l'etica è decidere su delle soluzioni che diciamo però teme superiore accettiamo mente cinque mila giovani e questo si chiama sa come si chiamano i sistemi morali dei calci che lo sapete meglio di me
Sì patemi morali si chiama il criterio di dell'inefficienza
Vedete che ho sbagliato il mio ragionamento quando glielo pongo e per quello che lei ha fatto adesso
Francesco
Allora è proprio immorale una persona poteva per e per porre il problema
è immorale veramente quell'individuo che dice ragazzi io sono la fine della mia vita ma ci sono dieci giovani mojo io salvo loro
è immorale e questo erano tutti i vostri salute
Non è immorale cioè di fronte a quella scelta che vi ho posto all'inizio del giovane dell'anziano
E morale magici chiedere una cosa Tellaro il valore è un dramma il comportamento del vigile che salvare la vecchietta no io voglio solo porre un problema ma vede che era difficile definire cosa immorale cosa immorale
No
No
A parte il criterio a parte il criterio non è credo Conte con
Il gusto che forse
Le potrebbe ecco le potrebbe rivendicare Russel il grande studioso dei paradossi bambino Schopenhauer soprattutto Bertrand Russel il quale si divertiva a illustrare la sua filosofia di dispongo tutto al tutt'al più scettico è vero il suo scetticismo radicale appunto con i paradossi
Ma di fronte alle scelte morali l'uomo a volte è anche in grado di dare sul momento la propria testimonianza citavo prima Socrate che non ha esitato a bere la cicuta
Proprio perché la legge morale che sentiva dentro di sé in contrasto con la legge della sua città che lo condannava gli suggeriva di non sottrarsi alla condanna per dare agli altri l'esempio
E credo che esempi in questo senso di attenzione ad una legge interiore che non se la legge delle catene che non è la legge del piombo che non è la legge del plotone di esecuzione ma è la testimonianza della coscienza ne abbiamo avute
A migliaia
Parlo della lotta di resistenza contro le dittature che non è solo quella contro il fascismo o il nazismo Malle mille dittature che si sono avvicendate della storia
E queste sono testimonianze reali di scelte morali la morale non è un'opinione
E di fronte alla richiesta
Di aiuto a morire serenamente
Io posso in coscienza rifiutarmi come diceva poco fa un medico che per un dovere di oncologico si sottrae a dare questo tipo di otto e non è eutanasia eventualmente tutta quella serie invece di esemplificazioni che sono state poi portate per l'appunto
Come assenza di prestazione medica o altro eventualmente eutanasia cosiddetta passiva eccetera
Lì eventualmente si potrà discutere così come chiaramente
La morale ha il diritto di decidere il professore quello che ritiene illecito non danneggia gli altri
Questo è il gruppi elettrici accompagno al diritto se dimentichiamo che accanto al diritto di autodeterminazione di Scelta cioè il dovere di non ledere
Le scelte altrui
Di non abbattere i muri maestri di non entrare nella casa del vicino o di non danneggiare la casa comune Attilio società noi siamo enti relazionali l'uomo non è un solo e quando il discorso diciamo del della libertà radicale ma la nostra è una libertà vincolata perché uno riporta la relazione nata se dimentichiamo questo
Dal talmente diciamo impalpabili
Di
Avvelenare l'aria io accetto la sua accusa per la mia parte del porto la responsabilità di intossicare dopo spara
Condivido
Le giornate di astensione dalle macchine per decongestionare
Diciamo la tappa a te incombe sulle città
Ma dal dall'accettare una limitazione consensuale alla mia libertà assoluta al dire che in questo devo riconoscere la libertà assoluta
A chi mi chiede no questo numero centoventitré
Mario
In questo caso per spiegare meglio possessi tenta quando ci battiamo per l'eutanasia farò alcuni esenti
Matthew Goode Donnelly era un medico che aveva lavorato con i raggi X per circa trent'anni divenne un cancro alla pelle
Aveva perso parte della mascella il labbro superiore il naso e la mano sinistra due dita della mano destra
Aveva continua escrescenze che dovevano essere operate chirurgicamente è in continua agonia di corpo e spirito un dolore costante poteva vivere così ancora un anno
Chiese a suo fratello disparati e suo fratello di sparo
Il i tumori che anche il cancro della sera di o del apparato e la bocca e naso che era ancora sono fra i più terribili e devastanti
Il dottor Sorbello fa parte di exit della Svizzera francese ed è un medico che aderisce a un otorinolaringoiatra e aderisce ed è convinto che il medico quote e diventare il suicidio assistito l'aiuto al suicidio
Cioè fornire aiutare chi vuole suicida e lo fa e ha raccontato la sua esperienza
Aveva un giovane ha scritto una tumore alla mascella è stato trattato con radioterapia è stato operato non poteva più mangiare che è stato immesso un tubo nello stomaco per avere vita nutrimento attraverso questo ministro
Il letto Moore si è riformato e comportava altre mutilazioni al viso alla mascella poteva vivere ancora molto chiese di essere aiutato a suicidarsi
Dottor Sapelli fece presente al magistrato per luogo era zona di Losanna la situazione
Si assicurò tutto quello che era necessario cioè naturalmente la da lo scritto da parte del malato che chiedeva che era consapevole e cosciente e questa era la situazione portò la pozione la pozione necessaria c'è anche la ricetta per chi la vuole
Disse come doveva essere prese il paziente stesso la Personnel turco che serviva per nutrire stavamo e tranquillamente in seno alla sua famiglia con la moglie accanto si addormentò in quarantacinque minuti ma
Steve quarta al soap era un giornalista americano il quale si ammalò di tumore
Era contrario all'eutanasia ed era ricoverata in una delle critiche cliniche milioni americane come compagno di camera aveva un giovane di ventotto anni
Che aveva un melanoma allo stop grosso come una palla da fu doveva essere operato aveva dolori continui il cancro era ormai metastasi e quindi non c'era nessuna speranza di salvarlo
Gli fornì davano morfina perché in America non c'erano le le le limitazioni alla polizia che abbiamo noi ogni quattro ore voglio crescere che adesso per fortuna le cose vanno meglio di davano faceva un'iniezione ogni quattro ogni quattro ore e il dolore si calmava un po'la notte la cosa diventava terribile e questo giovane che era coraggiosissimo
E sopportava a un certo punto cominciava a gridare e a urlare come un cane
Steve quarta al soppalco contrari all'eutanasia scrisse che poi dal fronte un resoconto della somma che scrisse questo nessun essere umano con un barlume di pietà potrebbe lasciar soffrire una cosa vivente in questo modo intacca no
E non voglio sconvolge vi oltre mi faccio un ultimo esempio Percy Bridgman premio Nobel per la fisica
Aveva un tumore si sparò lasciò scritto questo non è indecente che è una società costringa un uomo a fare questa cosa d'assenza
Probabilmente questo è l'ultimo giorno in cui sono in grado di farlo Stame
Ecco perché noi ci battiamo per l'eutanasia e voglio qui potrei dire mille cose ma mi fermo voglio solo parlare delle cure palliative noi dette che apparteniamo a queste associazioni consideriamo le cure palliative necessarie utilissime e straordinaria
Purtroppo in Italia siamo terribilmente indietro ho sentito pochi mesi fa il professor Ventafridda che è uno dei maggiori esponenti delle cure palliative e ha detto che in Italia abbiamo ancora tantissima strada da fare soprattutto non tanto i mezzi che si spera che sia manca il personale ma anche alla formazione del personale lentamente si farà si farà anche questo ovviamente ma intanto intanto la Fondazione Floriani che si batte come sapete per le cure palliative ha fatto uno studio sull'argomento che ha dichiarato che anche se le cure Poli proiettile che hospice cioè quaranta miglioreranno e diventeranno ottimali non si potrà eliminare completamente la richiesta di eutanasia perché c'è una percentuale anche bassa
Forse meno del dieci per cento di dolore che non è che non è e non sarà controllabile
Noi non giudichiamo non pensiamo che le cure palliative l'eutanasia siano antitetici fra di loro no tutte e due hanno al centro l'accento al al diciamo al cuore le batterie del problema la centralità del soggetto la centralità del paziente la sua autonomia la sua libertà la sua centralità quindi benvenute le cure palliative debbono sicuramente essere sviluppate ma in quei pochi casi in quei pochi casi in cui le cure palliative non potranno servire o in cui il paziente dirà che la sua qualità di vita è lo stesso terribilmente degradante per lui e non ha nessuna speranza ricordatevi che noi stiamo parlando di persone che morirebbero in tutti i casi
Un po'dopo e con molto più dolore quindi non è un suicidio per i dolori della vita il giovane innamorato PT suicida o il o il depresso eccetera non è quel per quelli che noi vogliamo l'eutanasia quelli sono i dolori della vita
E sono diversi questi sono i dolori del morire i dolori della morte quando non c'è più niente da fare
Quindi per queste persone noi pensiamo che ci deve essere la possibilità di un'uscita di sicurezza
Che poi la usino non la usino può anche darsi che poi non la usino però ci deve essere questa possibilità non è decente che lo debbano fare da solo o che debbano soccombere a questa sofferenza insopportabile
Va
Da un Francesca primo molte volte non possono più farlo da soli perché non hanno Bridgeman ha detto questo è forse l'ultimo giorno in cui riuscirò a farlo da solo uno forse vorrebbe vivere anche un poco di più sì sì è possibile e poi vede il suicidio
E non dovrei dirlo io è una cosa che richiede una costante Energia è una grande forza lei nel Suicide è una manifestazione di vita anche se è un rifiuto della vita non è una manifestazione di morte il malato perché deve fare con Sacchi ma se se l'ha avuta natio vuol dire morte dolce buona
Ma perché mi devo dare una morte violenta
Perché devo avere il sangue intorno a me della della pistola obolo sfratti andamento giudaico lettera morta aggressiva violenta cattiva quanto quello dalla malattia
Qual è questa che noi vogliamo noi vogliamo la la serenità in mezzo ai parenti con le persone vicine a quello che ci a cui diciamo le ultime cose questo vogliamo un accompagnamento del morente che come lei sa non viene usato per l'opera sia ma per situazioni di umanizzazione della morte come quelle delle cure palliative ma noi ci battiamo anche noi per l'accompagnamento del morente in questi casi estremi siamo consapevoli che l'eutanasia sarà solo per casi estremi
Ma per quei casi estremi ci deve essere io personalmente sono più favorevole a una depenalizzazione che ha una diciamo legalizzazione una situazione tipo quello dell'Olanda non so bene come sarà l'ultimissima quella legge però la situazione di prima era una situazione che non era era un e spediva un espediente in un certo qual modo
Ci sono molte possibilità per esempio in Svizzera il codice penale svizzero condanna la il suicidio assistito cioè l'aiuto al suicidio ma l'articolo del codice penale è un po'diverso dal nostro e dice
Colui che per motivi egoistici lo riassumo spingerà qualcun altro al suicidio è punibile con la prigione
Basta quel mo'per motivi egoistici perché il suicidio assistito come l'ho parlato del dottor Sorbello e subito la posa della perché perché quando comprovato evidentemente dalla situazione che non ci sono stati i motivi egoistici come nel caso del dottor Sabin il magistrato
Guarda la situazione perché glielo devi far presente ma non persegue
Non procede ed ecco suicidio assistito al possibile
Non è possibile l'eutanasia attiva volontaria perché anche loro hanno dico l'articolo del Codice che punisce l'omicidio del consenziente come lo abbiamo noi
Ma anche hanno una piccola possibilità anche lì perché l'articolo ha fatto un po'diversamente
E quindi dice che colui che per motivi onorevoli per motivi quindi che sono soprattutto quelli della pietà ucciderà un procure la la morte la persona che la richiesta eccetera eccetera sarà punito con allora cosa stanno facendo il Titano fatto tutta una commissione di studio fatto da esperti che ha lavorato due-tre anni è arrivata la commissione è arrivata a questa conclusione non vogliamo legalizzare l'eutanasia perché vogliamo che l'uccisione anche per consenziente rimanga un reato Mustang siamo che ci sia la possibilità di aggiungere un comma all'articolo dell'omicidio nel consenziente in cui venga detto che chi uccide per moto per pietà eccetera una per sono è che è in condizioni di malattia terminale gravissima che non può cui non può più essere fatto nulla per alleviare la sua non sia
Punibile
Ecco qua ci sono tante altre soluzioni soluzioni il filosofo Jensen Ratchet sia scritto forse il testo più importante difesa del eutanasia dopo aver scritto tutto questo testo che vi consiglio alimenti in cui dimostra che la regola di non uccidere è una regola che molte volte va contro la ragione dove farà distinzione fra vita biografica evita biologica la vita biologica essere vivi come tutti gli organismi e non è necessario rispettarla la vita biografica la nostra vita personale piena di progetti che non va mai tolta
Dopo aver detto tutto questo alla fine cosa arriva cosa conclude non sarei per la legalizzazione ma che per esempio nel loro sistema anglosassone è più facile come è previsto che non sia punibile chi uccide per legittima difesa sia possibile presentare come giustificazione dell'omicidio l'uccisione per pietà
Quindi soluzioni ce ne possono essere ma quello che mi premeva che questa la situazione di cui noi parliamo di nessun'altra situazione essi gli occhiali nessun'altra situazione e che siamo per le cure palliative
Allora le cure palliative sono chiamati in causa scene dottor la Pergola ancora aggiungere breve parola fai pure
Brevissima una quattro punto limitazioni
Le cure palliative sono alternative
All'accanimento terapeutico e l'abbandono terapeutico che sono figli dello stesso popolare la stessa mamma
E che non sono fantasie non sono
Soprattutto l'abbandono terapeutico delle realtà
Generano sofferenza dopo
A costo di essere disturbarlo dei vi rileggo brevissimamente passo che avevo già citato prima
Che era il presidente Della Seta tagliano di cure palliative
Il problema delle UTAP Asia certamente presente nelle cure di fine vita e non si può certo affermare che le cure palliative siano sempre e comunque sufficienti a prevenirla
L'eutanasia continuerà sempre ad esistere come angosciante dolorosa estrema tentazione d'altra parte ne stiamo parlando stress
La sua valutazione morale resta fardello del singolo individuo la sua collocazione giuridica compito del legislatore portavoce delle scelte degli orientamenti della maggioranza e cittadini
Le cure palliative
In quanto disciplina medica scientifica non entro nel dibattito etico e se riconoscono la morte come evento naturale Canova ritardato né tanto meno accelerato
La Società italiana di cure palliative rispetta le scelte morale dei membri singoli ma non può che condannare un atto che contravviene alle leggi vigenti Italia punto due è vero la professoressa di chi l'ha già anticipato è verissimo
L'Italia è il paese d'Europa dove si consuma meno morfina
C'è una una maniera per quantificare la morfina che viene che viene prescritta sono le dosi medie giornaliere per dare un'idea quarantasei dosi medie giornaliere in Italia
Sei mila quattrocentotrenta Danimarca mille quattrocentosessantadue Germania cinquecentoquarantuno in Francia la Francia paese per mentalità con la Spagna dove anche i consumi di morfina sono molto più elevati che da noi soprattutto in Catalogna che è stato un dei delle regioni state proposte dall'Unità dall'Unione Europea come centro pilota per le cure palliative
è vero
Verissimo è anche vero che noi non dobbiamo peraltro cadere nella nell'opposto ci dice tratte De Martini che è uno dei più
Motivati anche se non è forse la parola data oscure dei più preparati pagati visti in Italia attenzione noi dobbiamo studiare non dobbiamo copiare quello che fanno gli altri
Abbiamo la nostra cultura nostra mentalità ma tu sette De Martini lavora Genova che la provincia d'Italia dove si consuma di gran lunga la maggior quantità di morfina
Ma di gran lunga a questo proposito però mi corre anche l'obbligo di dirvi che il Veneto che la sesta regione in Italia per consumo di morfina nel Veneto la provincia di Belluno che la Provincia di Venezia in testa
Si era nel consumo delli analgesici maggiori che i consumi della dell'ICI minori questo merito di chi finora ha operato in questo settore i medici in medicina generale le associazione dei propri volontariato che hanno combattuto per togliere day to book dei tabù vergognosi dalla mentalità la nostra mentalità brevissimamente spesso sentito dire prima bisogna curare o non curare certo che bisogna curare Sempre bisogna curare che discorsi
Problema non è di curare o non curare e problema ritrovare la cura più adatta
Allora c'è un articolo potrà citato ma su cui siamo ovviamente
Totti vediamo con fallo trentadue della Costituzione e c'è una legge attuativa la legge otto tre tra le settantotto stanno spettare nazionale
Riconosce
Come diritto fondamentale dell'individuo il benessere
Così così fisico non ho il diritto alla salute dritto l'assoluta cielo al Padreterno
Il diritto alla tutela la salute forse
Allora in quel momento allora cosa capiti su
Il tipo di trattamento
Questo è il grande problema
Fuori tono saluta in questi pazienti non viene valutato solo soltanto in termini biologici dice Santosuosso che il giurista che più vicino con la sua esperienza alla al movimento delle cure palliative
Il diritto alla salute significa ricevere trattamenti non lesivi alla salute globale continua
Se fisico psichica rispetto tale ricostruzione del tritolo salute ci sono interventi incongrui per la vita ad ogni costo ed altri consoni quelli per raggiungere mio stato psicofisico per malato e per la famiglia
L'ultimo mi consenta una volta lei mi fa doveva faticare per farli parlare adesso invece viceversa hanno perdonatemi
Ha sentito prima un una il la paziente che riceve una comunicazione di diagnosi e si butta dalla finestra dello sparo
Ma si diceva prima regime giuridico dei nostri trattamenti sanitari dice che ci deve essere un medico capo che stavi curare perché laureato abilitato
Un soggetto paziente
Accetta che che sceglie assicura
I trattamenti sanitari sono progressione bontà se sono volontari vuol dire progresso informa ma come al solito primum vivere
Ed è indefinito so fare
Informare un paziente terminale della sua prospettiva di vita
Terminare terminale la sua prospettiva di vita non è la stessa cosa che di lì ti devo operare di appendicite
Sono due cose un po'diverso
Allora io credo che anche legislatori dovrebbe non rivedere questo qua no assolutamente setto fusi fa salvo il principio di autonomia anzi si tutela il principio di autonomia
Ma capire
Che al personale sanitario tutto
E anche persone non sanitario vanno datterini
Tutti gli strumenti per far sì che l'assistenza nel caso del tutto il personale e la comunicazione di diagnosi nel caso dei su dei medici
Sia fatta la migliore nella maniera migliore possibile su questo su questo siamo indietro ma siamo dietro moltissimo
Grazie
Vediamo constatando non so se questa è anche la vostra impressione che dalle barricate iniziali no quasi temevo io di essere schiacciato tra due opposti schieramenti Utah la musica si aiutandosi a noi già presa poi eutanasia si Mascio lo però le cure palliative le cure palliative essi ma non si può per questo ecco entrare nel merito delle coscienze le posizioni ci vengono avvicinando e forse tu tu tu poi rimandato in fondo in fondo alla coscienza
Personale così delicato e così insindacabile insondabile che appunto delicatissimo Popper
Care
Resta invece inamovibile per quanto abbiamo sentito
Lo scoglio reale della situazione giuridica italiana che non transige e chiama alla sbarra i contravventori da detto con molta chiarezza
L'avvocato prima e forse aveva ancora qualcosa da aggiungere per terrorizzare ti ulteriormente no stavo scherzando chiedo scusa e poi avremo il tribunale di Dio Anchise no basta schiacciarlo
Professor come Allen conduttore simpaticissimo oltreché abilissimo e se mia solo consentito tre minuti tre minuti così in libera libera uscita e senza fare riferimenti ulteriori ulteriori efficacemente giuridici
Io non voglio per creare uno scoglio uno possibili
Comunicazione però io devo io non posso non avvertire
Che quando ci si muove sul problema della giustificazione tutta l'Asia
Più aetatis causa e cioè di fronte alle malattie anche gravi secondo me si si rischia di cadere in un terreno molto molto scivoloso io vi dico non ho nulla
Io non so neppure io sono contrario o favorevole tutta l'Asia posso dire che alla fine mi può essere indifferente al problema
Però
Di siccome si è fatto riferimento ad alcune esperienze personali ne cito cito una direttamente che mi ha coinvolto gli ho perso mio papà che non è neanche un mese
Mio papà aveva una malattia che fra le più malattie più crudeli che ci possano essere perché i medici qui presenti sanno cose la sclerosi laterale amiotrofica o morbo di ricca
Allora io non nuovo tra l'altro è una malattia così crudele che uno non fa neanche decidere di più di farla il Tano sia perché non potendo scrivere non potendo comunicare materialmente impossibile a meno che non avesse nessun consenso tempo talmente indietro che allora io vi dico che in a parte che insomma io sono cresciuto in una famiglia dove mi hanno sempre insegnato che bisogna vostra visita agli ospedali sta decimo gli handicappati perché questo faceva parte della realtà umana nel senso che il dolore umane facciano parte nella vita
E francamente anche con i miei figli ho fatto in modo che fosse il più vicino possibile anche negli ultimi giorni amplia mio padre ma mi ponevo questo problema qui non faccio neanche un problema di dire di quanto è servito a me perché questo può essere anche un profilo e poi spicco stare vicino a una persona che si chiama con la quale si è vicino in tempi momenti così gravi come sono questi
Ma non è che per forza che per forse noi ci aggrappiamo a questo problema tutta l'Asia per come dire per rimuovere per censurare una realtà umana quale quello del dolore
Voglio dire
Non perché io preferisco la posizione che mi si dica vogliamo l'eutanasia che sia che uno faccia quello che vuole e quando si pone un trans eruttare nostra Tanit aree scusatemi che non so neanche parlare lo faccia
Piuttosto che renderla posteriore giustificata a fronte di un fatto come dire costretti quasi a dover censurare un aspetto che comunque fa parte della nostra natura umana perché purtroppo non abbiamo scelto noi quando siamo nati facciamo parte di un segmento della vita che
Che insomma adesso non non ci rendiamo troppo perché su questo ma dico realisticamente parlando dobbiamo dare atto che la vita è un grande mistero che non sappiamo quando siamo partiti ero e non dovremmo sapere quando finiamo e come lo finiamo
Certamente possiamo anche dare adito a questa possibilità qui
Però non vorrei e io secondo me questo è censurabile qui dico che la concezione personalistica di cui parlavo prima secondo me trova una grande giustificazione della nostra tradizione cristiana
Che tutto sommato non voglio io non voglio che si arrivi quello che mi perché dovremmo batterci non è tanto se contro favola parla sia che alla fine poi portare a poco
Quello che vogliamo batterci comunque che miracolo che che non si vada ad eliminare
In senso della vita come quello del dolore che fa parte normalmente per la nostra vita
Ringrazio soprattutto per questa testimonianza personale che oltre a rispettare mi trova profondamente toccato personalmente la parola adesso a don Francesco
Proprio una battuta perché l'ora è tarda e penso che tutti abbiamo piacere di concluderlo
Dico solo questo che
La Seat le situazioni sono tragiche il tragico fa parte della vita il che vuol dire che ci sono situazioni dove scegliere in un modo scegliere nell'altro ti resta il dubbio se ha sbagliato
E le mani pulite non non ce l'abbiamo
Quindi il tragico fa parte della vita la morte fa parte della vita ritengo che la nostra cultura e siamo tutti spugne che assorbono a questa cultura rifiuti la sofferenza
E non dico averne paura averne paura tutti ce l'abbiamo Gesù Cristo avuto paura di morire quindi almeno siamo in buona compagnia
Ma la nostra la nostra l'atteggiamento tipico della nostra cultura credo è quello del rifiuto del mo'della morte della sofferenza collegata per cui o c'è la piena salute o c'è la morte essere malati è diminuire in umanità
Mi ha fatto sinceramente paura sentire dire citato citato
Mi professor teologo mio collega probabilmente fletcher se non sbaglio il nome
Che concludeva la sua considerazione con questa battuta evocati forse una condizione neppure umana perché perché un uomo che non è sano è meno uomo questo questo sinceramente mi fa pensare al sonno della ragione
Eccoli appunto si si definisce vita ciò che è cosciente allora anche il bambino che nasce che non è cosciente o che a situazioni che ci siano o il malato l'incidentato che rimane in coma non è cosciente non è più uomo invece resta un uomo non cosciente
Perché latitano è umana
è un male questa è una posizione sulla quale ritengo che si gioca proprio il confine il discriminante spostarlo teologico di ragione prego vi ho fiducia nella ragione e nessuno può disporre della vita altrui reclamare un diritto all'eutanasia significa anche porre un dovere di qualcuno di porre il caso pietoso il caso difficile critico tragico
Diventa un un un'insidia fortissima per poi fare entrare subentrare
Tutta una serie di ulteriori passi che vanno nella stessa linea di una cultura che ritiene che se la vita ha problemi e vita infelice ripeto i problemi ci sono anche pratici ci parlava l'altro giorno basta andare in una geriatria
Ho
Non è che non capisco
Nella situazione nell'italiano e ho ascoltato anche quello che mi dice Emily interroga mi fa problema ma in quel caso lì non c'è la situazione del malato
Grave pieno di di di sofferenza roccia intollerabile pesa nessuno dirà basta per un mal di denti Reggiana pensiamo diversamente sulla vita sulle relazioni supplica bene male
Situazione da persona che soggettivamente probabilmente non soffre la si può tenere dieci anni in situazione di in coscienza e così via è chiaro che mi chiedo diamine
Qualcosa tra faccio un costi sociali c'è di tutto c'è già un interne sia psicologica perché la famiglia si è già allontanata distaccata già fatto il lutto la già sepolto questo personale
Bene lì dico che il rispetto della vita in quanto tale diventa diventa diciamo atto
Atto gratuito in pieno atto forse apparentemente ragionevole ma si ferma davanti alla vita di un'altra persona io non posso né passivamente direbbe lascio morire perché vorrebbe dire concretamente non dargli da bere
E non posso far morire i sette una persona ne posso dire ho il diritto di uccidere lei ha ben detto che se uno ha dato qualche indicazione prima Ruini e così via però si subentrante tante tante tante eccezioni che se giuridicamente
Consentite porterebbero e porteranno perché dico che farò più fatica
Si farà più fatica a trattenere questo movimento che non
Portato avanti
Situazioni che già ci sono l'Olanda che lei conosce probabilmente certamente privati di me riguardo però da quello che si vede partendo con lo stesso principio dell'aiuto al caso critico è arrivato ad accettare anche il suicidio assistito di persone che lei adesso negava che sia la questione di chi ha problemi se una persona non vede significato nella sua vita per non fare un gesto violento un gesto che non piace eccetera chiede l'assistenza trova il medico che gliela Roma e questo non è stato punito
Allora dico vede che quando si è spostato il confine dal dal lo spartiacque è un confine non naturale se il criterio della qualità della vita si parla citato il passero discorso il senso della vita ritengo che cambiare la Julie Christie diritto su questa base sia abbattere un muro portante che ci rende più poveri
Posso
Perbacco sembra replica alla penalizzerebbe solo un attimo di pazienza vorrei leggere due cose dal documento valdese
Allora la la chiesa valdese ha dato incarico a un Commissione di preparare uno studio sull'argomento dell'Haute ne sia questo è uscito fuori ebbe adesso sarà approvato dalla Chiesa Valdese quindi stiamo parlando di un ambito religioso
Cristiana
Non vi parlo di quello che dicono prima dell'apertura di questo commento il consigliere ai solo di leggerlo ma della parte finale dove guardano dalla sotto la la luce sotto il punto di vista pastorale
Il documento dice dall'altro questo no
Si tratta piuttosto di prendere atto che non vi sono giustificazioni etichetta Storari dirimenti per opporre un rifiuto di principio a chi chiede di porre fine alla propria vita
Dice fino ad oggi in ambito cristiano a parte alcune eccezioni è prevalso il giudizio negativo nei confronti dell'eutanasia attiva esso si fonda sulla Bibbia e soprattutto sulla morale cristiana e si riassume nell'affermazione che Dio solo è colui che dà la vita e la può togliere da cui la formazione della intangibilità o della sacralità della fitta
Ma significa veramente sostituirsi a Dio accogliere la domanda di un malato grave che intende porre termine alla sua vita
Si sottrae a dia una parte della sua signoria sul mondo e sulla vita accogliendo la richiesta di un malato grave di poter morire
La sofferenza il dolore non producono salvezza sono dimensioni dell'esistenza umana da accettare ma anche da combattere in sé non hanno nulla di positivo
E dal momento che la la fede personale non è mai disgiunta da una relazione di comunità il singolo ha bisogno del supporto relativa relazione anche delle persone che lo circondano e di quello della comunità cristiana di appartenenza
Che cosa impedisce di leggere anche la domanda di morte come segno di una spiritualità viva e cosciente radicata nel Dio della vita e nelle sue promesse
Con quale autorità spirituale posso io contrastare la libertà e responsabilità di un altro di decidere il tempo della sua morte quando il vivere è un un milione è un'umiliazione quotidiana senza speranza
Chi sono io per sottrarre al malato inguaribile questo diritto di poter morire da quale parte sta il Dio della vita e della promessa per la parte del non senso del dolore acuto di un malato inguaribile o dalla parte del suo umano desiderio di morire
Per quanto paradossale possa essere in una tale situazione accogliere la domanda di morte significa coglie accoglierà la domanda della vita accogliere il diritto di morire coscientemente la propria no
Il medico che accoglie questa domanda del malato inguaribile accoglie l'accoglie all'interno di un lungo processo di cure di relazioni il medico che si rende disponibile al suicidio assistito all'eutanasia non commette un crimine non viola alcuna legge divina compie un gesto umano il profondo rispetto a difesa di quella vita che ha un nome è una storia di relazioni
Questo è il documento maltese
Ripeto è una chiesa cristiana non è cattolico ma è cristiana e così anche anche se meno espliciti sono le le chiese alla Chiesa olandese e in parte anche neanche io non dico che è loro
Cioè naturalmente è chiaro che gli ho sono da questa parte qui dico solo che se la cosa può essere vista sotto angolazioni così diverse vuol dire che come minimo è qualcosa da discutere
Che la verità non c'era nessuno
Infatti
Può essere cristiana di denominazione ma l'argomento che è stato portato sul fatto che la sofferenza non abbia senso contraddice il fatto per un cristiano e Cristo abbiamo abbracciato la croce per salvarci quindi la sofferenza di mia mamma è servita a mettermi al mondo almeno quella sofferenza è servita la creazione gemme soffre nelle doglie del parto lei ha portato documenti citazioni di una chiesa
Cristiana io porto argomenti cristiani è una citazione cristiana e dico che se una chiesa cristiana perde il senso del significato dell'offerta di Cristo come colui che con le sue piaghe c'è guariti ha perso qualcosa di importanti
Io ringrazio tutti di i relatori ma vedo con piacere qualche domanda e la raccolgo anche se l'ora sta in convento ma avete pazientato tanto i debiti e vi siamo grati prego
Vuole libro
Mette volevo pare un attimo un mio parere circa i casi limite di cui ha parlato la professoressa Di Chio anche in base alla mia esperienza così ospedaliera
E visto che ha citato anche dei casi relativi proprio alla specialità di cui mi occupo io cioè l'otorinolaringoiatria
E devo dire che
In particolare per quanto riguarda la sofferenza il dolore io nella mia esperienza quasi trentennale non ho mai visto nessuno soffrire dei miei pazienti con lesioni nota come teste nove sono e nessun paziente soffrire nel modo in cui sembra citato semplicemente perché noi abbiamo sempre usato una terapia
Analgesica adeguata abbiamo sempre usare fa di stupefacente morfina sempre senza farci nessun problema ai dosaggi adeguati adeguandoli continuamente le stesse paziente io non l'ho mai vista queste sofferenze e questo dolore
Se non diciamo nel limite in cui e ci si accorgeva e siete qua il dosaggio delle per terapie
Analgesiche devo dire che la sofferenza invece maggiore di cui promette bisognerà discutere approfondire
E la sofferenza psichica
Queste ecco quindi di redditi spostare l'argomento dalla sofferenza di tipo fisico dolore perché controllabile grazie anche adesso a questa nuova medicina palliativa ma comunque si è sempre fatto almeno nella nostra nel nostro ambito e spostare il punto di vista la sofferenza psichica
Cercando poi di capire un altro aspetto che qualche volta per la sofferenza specifica anzi spesso sofferenza sussiste le sorprese di familiari
Come posso dire poi un'altra cosa come dire che quelle lesioni devastanti che lei ha citato eccetera non sono così frequenti
Non sono frequente ora io ne ho viste alcune manutentivi sul perché perché le terapie che vengono fatte
Sia chirurgiche che associate quinti radioterapia chemioterapia eccetera nel nel nel nostro campo servono per evitare queste evoluzioni locali
Anche senza poi raggiungere la guarigione della malattia cioè in poche parole il paziente poi verrà morire di tesseramento generale di metastasi a distanza prima che non questi queste evoluzioni
Devastanti che ripeto non sono poi tanto frequenti perché si cerca di evitare
Data sebbene
Ci sono forse ancora per poco delle domande o degli interventi magari anche di consenso o di dissenso
Bene
Non vedo nessuno e allora rinnovo il ringraziamento a tutti
Prima di tutto a voi e soprattutto poi agli intervenuti con le loro relazioni e speriamo che dal dibattito che è scaturito forse dico forse si può sapere qualche chiarimento alle nostre idee e forse qualche tentativo di avanzare una bozza di risposta
A me le che il professor Barbazza
Prima diceva forse introvabili risposte Socrate diceva so una cosa sola di non sapere niente
Ecco forse questa sera qualcosa abbiamo imparato tutti soprattutto abbiamo imparato a rispettarci a vicenda grazie ancora arrivederci