"Allungamento della vita e nuovo welfare" nell'ambito di "La Terzafesta I meeting europeo della grande età" (Aula magna del Centro congressi Capitini, Località Pian di Massiano)

Ho apertura i lavori di questo
Al convegno
Senza indugiare troppo nella nelle presentazioni passiamo immediatamente
Alla ai saluti introduttivi non dopo aver salutato il ministro Roberto Maroni che è qui con noi
Arriverà anche la sottosegretario
Grazie Testini giacché qui annuale il semestre
Che ospitiamo molto volentieri vincolando sottosegretario in quanto vicina retina
In questa nostre città niente in Africa
Chiede
Che questo questo gemellaggio assunto dai non rivelatori attraverso Serse Cosmi che gli abbiamo prestato tutto è ripreso socio dal due mila chiediamo
Santa
Esattamente
Appunto del presto sperando nel nella struttura apriamo questo nostro discussione do la parola l'assessore regionale l'ossido d'un sol
No
Grazie e benvenuti a tutti in questo è un saluto al saluto la Giunta regionale dell'Umbria il saluto personale della Presidente Lorenzetti che ci raggiungerà tra poco
E anche un benvenuto nella nostra regione perché proprio in Umbria perché la terza festa in Umbria intanto perché i numeri a nel quadro di terza età di grande età siamo bravi abbiamo il ventidue per cento della popolazione che sopra i sessantacinque anni che tipo di popolazione sorprese si sessantacinque anni
Un tipo di anziani di grandi che ha costruito novantatré e centri sociali di aggregazione ventiquattro esperienze di università della terza età
Un volontariato importante diffuso è strutturato sindacati pensionati di CGIL CISL e UIL che d'altra parte voi tutti vedete all'opera perché sono
Grande parte dell'organizzazione di questa terza festa e qui desidero ringraziarvi ancora una volta perché noi pensiamo che la grande tappo sa essere una grande risorsa
E Possa esserlo se sì di in una società che riconosce che accetta che valorizza tutte le differenze a partire dalla differenza di genere la differenza di etnia
La differenza di età il valore del rapporto e dello scambio tra le generazioni quindi una società che intenda il welfare e anche la sanità
Come un sostegno al benessere piuttosto che come cura del malessere e quindi come un sostegno e una valorizzazione nell'autonomia dell'autonomia delle persone dell'autonomia delle famiglie e delle comunità
Questo è stato il senso dell'azione di governo in questi anni in Umbria
Perché noi vediamo questa questione anche il welfare
Non come una politica di retta soltanto agli utenti ma uno politica diretta a tutta la società le politiche sociali sono un pilastro dello sviluppo la questione sociale
è un pezzo importante dello sviluppo del territorio
Questo noi abbiamo portato avanti questo abbiamo trovato riflesso nelle riforme di questi anni cito per tutte la legge quadro trecentoventotto
Ecco queste sono le domande che salgono dalla società dell'Umbria queste sono le domande che noi abbiamo posto al governo
E queste sono le domande che continueremo a porre al nuovo governo
Però ora benvenuti a tutti e una buona festa tutti quanti
A tutti noi insieme grazie
Grazie alla regione dell'Umbria
Adesso l'Assessore boccali del Comune di Perugia
Grazie buongiorno a tutti benvenuti a tutti i relatori
Ministro Maroni
Grazie per aver accettato di essere nella nostra città
In un appuntamento che ci ha caricato nei mesi scorsi è tuttora di tensione l'importanza che questo appuntamento a per il fatto di mettere la nostra città in vetrina
La nostra regione come ha detto l'Assessore Grossi non soltanto per le bellezze di cui noi non siamo responsabili se non nel loro mantenimento della loro valorizzazione ambientale artistiche storiche
Ma con una sfida che da una piccola regione la sentiamo molto pesante molto grossa cioè quello di discutere di uno dei temi più attuali in Italia ma in Europa c'è quello della riforma
Dello stato sociale
E lanciamo una sfida la lanciamo al governo nazionale
Alle Regioni alle altre città
Mettendo in discussione il modello che noi in questi anni a partire dal lavoro
Molto positivo della scorsa legislatura della nostra regione dal lavoro di tutti gli enti locali nella direzione della riorganizzazione del welfare
La spinta che è venuta con la legge
Di riordino del sistema integrato di servizi socio assistenziali approvata dal Parlamento
Nel la fine dello scorso anno uno straordinario elemento di innovazione
Soprattutto per gli enti locali per i Comuni che hanno un compito straordinario
Di attivare la comunità le risorse del territorio di avere rapporto con i cittadini di costruire comunità solidali di garantire coesione sociale e questa con molta umiltà è la sfida che lanciamo di discutere il nostro modello
Lo vogliamo fare come abbiamo fatto in passato a partire da una piccola regione ma che ha l'orgoglio di avere una serie
Di città vivibili un tessuto democratico molto radicata e speriamo che questo con questo spirito
Ci confrontiamo oggi in questi giorni sia in questo dibattito ma anche nel prosieguo delle nostre giornate di convegni anche un momento di festa di riflessione
Anche diciamo in momenti più rilassati rispetto a un convegno come questo con questo spirito che porto il saluto del sindaco e di tutta la città e spero che questo sia il primo appuntamento di una iniziativa che si possa ripetere negli anni e posso diventare costante che Perugia sia la sede di dibattito di confronto su questi temi e perché no anche lo stimolo per produrre innovazione mantenendo i valori inalterati della nostra società questo è quello che noi vogliamo fare con questa iniziativa è quello che vorremmo fare negli anni prossimi grazie buon lavoro
Ecco ma perché significa Terza festa attuale il messaggio di Terza festa ce lo dice in un minuto
Vito noto che il presidente del Comitato per far festa dell'ideatore di questo incontro
Veramente un minuto perché mi sembrava Giusto contestualizzare
Questo grosso convegno all'interno della del del comma sette
Nasce da un'associazione di Milano questa idea centro studi cure domiciliari
L'Umbria la colta con entusiasmo e siamo qui non a celebrarla come aveva fatto un anno fa ma realizzarla
Alla base la necessità un po'ambiziosa di rivisitare
Concettualmente il termine di vecchiaia
Vecchiaia non come condizione da cui tirarci fuori
Solitamente si dice la condizione degli anziani come se noi ci tira Simo fuori da quella ma come status in cui tutti ci dobbiamo riconoscere
Questo
Un evento il primo progetto un po'sperimentale se volete
Internazionale
Si sono parecchi inglesi sono francesi sanno bene disse Longanesi
A cadenza annuale che vuole essere un po'anche qui con ambizione però ci mettiamo il sudore di chi lavora
Il forum prestigioso forse più prestigioso a livello europeo sulla su questa terra
Due sole cose su questo sigla grande target giovane stare tu
Abbiamo cercato un po'provocatoriamente di mandare in pensione il termine terza età perché non si capisce dove sia la quarta dove sia la quinta e dov'era la seconda dov'era la prima Grande età secondo l'idea che si cresce sempre di più e si diventa sempre più grandi
Quindi in un certo senso un tentativo di abolire le stagioni e le stagioni d'argento tra loro
E verso verso una idea di di un'evoluzione continua da bambino a a a al all'essere sempre più grandi non è soltanto un gioco di parole
Ma vogliamo dare un senso a ciò che rappresenta la persona grande cioè la persona in cui si assomma esperienza consapevolezza maturità
E l'ultima cosa questo giovane essere tu
Fino a ieri
Una persona anziana
Ha posto l'ho fatta da un'altra non necessariamente giovane
Che egli dovesse dire
Stai zitto vecchio gli avrebbe risposto vecchio sarei tu questo è stato solitamente fino a oggi anche nel marketing
La il lo slogan e corrente
E questo evidentemente ci fa capire come il il l'anziano veniva associato comunque a un'idea di deterioramento di impoverimento di Minutes abbiamo tentato provocatoriamente con un po'di ironia
Di capovolgere no e allora questo anziano al quale gli si può attribuire qualche volta
Delle degli attributi di giovanilismo
Risponde in questo modo non ragazzo
Giovane stare tu prima di arrivare alla mia grandezza prima di arrivare al mio livello di maturità prima di arrivare al mio livello di consapevolezza ne deve passare ancora del tempo
Più in grazie arrivederci
Ecco nell'ambito di Terza festa questo convegno diciamo stato in particolare curato seguito organizzato dal Forum del terzo settore
E quindi diciamo adesso vorremmo entrare
Nel vivo diciamo del della discussione nell'ambito di tutte le cose che sono state dette finora e cominciare a portare un contributo a questo dibattito
Insieme a me portavoce del Forum del Terzo Settore do patriarca cui do la parola e a cui poi cederò la conduzione dei lavori
Grazie Giampiero sono otto
Non è vero caldo anch'a chi oggi animerà questa nostra mattina
Mi preme proprio per introdurre il
Questa prima sessione
Del nostro seminario mi preme
Così ripercorrere in maniera molto sintetica
Quanto il forum in occasione della del rinnovo del Parlamento ha scritto
Sulla intere sulla riflessione su come oggi Fatah preso e considerato tutta la vasta pratica del welfare
Informa in aprile ha consegnato alle forze politiche tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione una propria traccia
Una propria piattaforma sulla quale chiedeva e chi richiede ancora oggi una una convergenza e una condivisione allora vorrei brevemente senza rubare troppo tempo nemici qui autorevoli che sono presenti
Ripercorre un po'quali sono le tracce le parole chiave che il forum in qualche maniera scritto
Proprio sul tema della riforma del welfare e poi anche sul grande tema della Grande Età commi oggi prima accennata di tono
Noi diamo parlato quando parla abbiamo introdotto il tema del welfare le parole chiave che abbiamo usato sono state le seguenti abbiamo detto vogliamo guerra far fondato sui principi di responsabilità di equità di partecipazione democratica di solidarietà
è un welfare fondato sul federalismo per davvero soli solidale
Abbiamo scritto ancora che un guelfo un vero welfare comunitario
Deve garantire tutti i cittadini un sistema universalistico di protezione gestito certo più soggetti Chiomenti anche la capacità di autodeterminazione della società civile e il potere discese dei cittadini
Che promuova la persona e sostenga la dimensione di responsabilità delle reti familiari
In un'ottica non settoriale o assistenzialistica morì entrata dare qualità solidale al modello di di sviluppo della nostra società
Sono queste le parole chiave che abbiamo in qualche maniera scritto indicato nel nostro documento che si compone di di di di cartelli un po'più numerose di quanti oggi settiche metterà ho affrontato sono le parole che qualche ma è maniera dicono come intendiamo
La sfida che ci attende che c'è tenterà nei prossimi anni proprio di un ridisegno di un Guelfa che vogliamo più Guelfa dunque il perché ha tra bisogno di più risorse chiunque il far che come dice la legge quadro tre due otto
Ragiona sulla normalità sulla quotidianità e che finalmente ha superato la parola assistenza
Finalmente dare abbiamo in qualche modo con cioè cancellato la parola assistenza una legge quadro parla piuttosto di promozione di sostegno di reti
Di autorganizzazione supera il Pd il concetto di categorizzazione entra nel vissuto dei cui della quotidianità
Allora le domande che in qualche maniera proponiamo ai relatori
Sul rispetto a questo tema del seminario
Sono due tre sostanzialmente la prima domanda se davvero l'allungamento della vita è un bene
Grazie a Dio insomma si vive di più non è un accidente sembra quasi che sì è diventato un problema invece credo che sia un un segno di di di di di progresso per la nostra società
Allora com'è che questa grandi opportunità che oggi abbiamo tutti i nostri anziani la grande età questo poteva diventi una risorsa per il Paese piuttosto che invece un motivo dischi lottizzazione un motivo di appesentimento e possibile a ragionare su questo argomento in termini davvero prospettici una grande occasione una grandi risorse messe a disposizione per questo nostro Paese è questa la prima domanda quindi uscito dalla logica del problema
Entrare logica della promozione
La seconda domanda che porrei proprie com'è che questo grande tema dell'allungamento della vita
In qualche maniera modificherà
I i parametri su cui sono state fondate sino ad oggi le politiche del welfare
Quali sono gli elementi che in qualche maniera dovranno essere ritoccati in nodi problematici le sfide che abbiamo davanti
Com'è che potremmo in qualche maniera percorre fino in fondo tutto il tema della personalizzazione dei servizi alle persone non alle categorie quindi percorsi quindi più vicino alle alle alle alle esigenze di sogni che di volta in volta matureranno nel nel territorio com'è che possiamo ancora a secco altra domanda valorizzare appieno la cittadinanza che oggi questa fascia dica la grande tatto ad usare questo bel debellati della dizione diventi anche questo l'occasione per la crescita politica culturale di questo nostro Paese come che potremmo in qualche maniera preservare la memoria
Che in qualche maniera in sta cerca si sta dissolvendo si sta indebolendo com'è che possiamo ricostruire un patto tra generazioni tra giovani e anziani
Sappiamo tutti che questo nostro Paese cresciuto perché questo patto è stato sempre mantenuto vivo il secondo molti sociologi poi magari gli amici qui universitari mi smentì Ranno dicono oggi che questo patto si sta indebolendo
Il trapasso della memoria che fa la storia di un Paese
Rischia di indebolirsi di sfilacciarsi allora come che si potrà mettere a frutto questo vasto patrimonio legato le persone alle storie le comunità locali e donate offerto alle nuove generazioni perché possono davvero anche loro contribuire a una crescita ancor più forte determinate del nostro Paese
La tavola rotonda prevederà questa mattina
I tre interventi
Del professor Ugo Ascoli che in qualche maniera accurato anche così la ha citato la consulenza scientifica curando il percorso
Del professore Ranci
Del professor Scotti Carlo sarò tre interventi Brady chiediamo un quarto d'ora venti minuti
Che in qualche maniera forniranno gli elementi gli elementi anche di dati
Rispetto a questo tema che qui brevemente accennato poi prevediamo una prima reazione da parte del pubblico
Quindi interventi di responsabili di cittadini rispetto alla queste
Per queste brevi introduzioni
Successivamente
Pensiamo di dare la parola al ministro alla all'onorevole Turco che è stata amministra fino a pochi mesi fa del Dipartimento degli Affari sociali
Quindi ha una storia in qualche maniera un'esperienza da comunicarci
Chiederemo Polillo che Sestini al ministro di chiudere il convegno
Nel pomeriggio avremo una seconda seconda tornata sarà animata da Giampiero che continuerà la riflessione
Io dunque dare la parola professor Ascoli che ha il compito di dare un po'villa del nostro modello seminari
Ma credo che
Per dare il la occorra partire
Dalle grandi conquiste che sono state fatte sul piano del welfare negli ultimi mesi negli ultimi anni
Io penso di poter dire che la riforma dei servizi la famosa trecentoventotto ma anche il piano sociale nazionale due mila due mila due ma anche gli atti di indirizzo che sono già stati emanati completamento della vecchia legislatura ci regalano un quadro che muta la sostanza dei diritti di cittadinanza in questo Paese
Se è vero che avevamo conquistato in Italia i diritti di cittadinanza come rito all'istruzione
Ai gli anni sessanta diritto alla pensione sì oppure rimaneva eterogenea fine anni sessanta trovarla il diritto alla tutelare la salute con le grande riforma fine anni settanta oggi siamo di fronte
Ad un arricchimento considerevole dei diritti di cittadinanza cioè siamo di fronte ad un quadro che finalmente consente a tutte le persone che vivono in questo Paese di e avere la possibilità di essere inserite appieno nel contesto economico e sociale
Questo è il senso profondo secondo me il messaggio profondo di questa riforma tutte le persone insisto vuol dire tutti i cittadini italiani e tutte le persone non italiane che vivono regolarmente in questo Paese hanno diritto
A trovare una risposta all'o problematiche sociali o socio assistenziali quindi diritto all'inseguimento inserimento vuol dire una capacità trova risposta alle problematiche del lavoro una capacità trova risposta alle problematiche
Della cura alle problematiche della piena vivibilità nella comunità di riferimento però che questo sia il senso profondo di queste misure che sono state approvate e che stanno cambiando anche lo vedremo fra un momento i sistemi di welfare locale cioè i sistemi di governo da parte delle regioni e dei Comuni delle problematiche sociali
Che cosa ci consegna questo pacchetto di riforme ci consegna
Finalmente una nuova cultura del sociale una nuova cultura della socialità
Nella quale allora c'abbiamo un sistema di governo del sociale allargato in cui il governo centrale fa la sua parte ma le Regioni soprattutto impiantano progettano realizzano sistemi regionali in cui i Comuni sono i responsabili della rete dei servizi sul territorio in cui le Province giocano un ruolo di arricchimento di complemento
Di utilizzo di leve di formazione
E però questo non è un sistema in cui solo il Pubblico
Alla responsabilità
Della realizzazione del servizio sistema di governo allargato in cui finalmente anche un altro soggetto conquista una piena legittimità ed è un soggetto come dire molto eterogeneo che possiamo chiamare il terzo settore
Le cooperazione sociale il volontariato l'associazionismo diventano forze vitali forze che debbono partecipare alla realizzazione dei servizi e alla concertazione sulla progettazione sociale questo è un avvenimento importante che culmina diciamo ma che porta dietro tutto un dibatto una crescita di queste forze non abbiamo un quindi un sistema allargato di governo e abbiamo però anche una cittadinanza attiva
Perché gli utenti i cosiddetti o i cittadini le famiglie debbono partecipare arricchire la rete dei servizi
Fino a garantire ai cittadini i diritti di partecipazione al controllo della qualità dei servizi quindi c'è un impianto
Molto ambizioso l'idea di non avere quindi un pubblico che fa un privato cui viene delegato qualche cosa e un soggetto passivo che riceve quello che il pubblico fa l'idea è invece di un governo allargato ripeto in cui la cabina di regia sia molto affollata anche se rimane evidentemente la responsabilità pubblica del sistema complessivo
E una capacità da parte delle persone
E un ma obbligo quasi di attivare fino alle singole persone per poterli coinvolgere in una valutazione te del coinvolgimento realizzazione piena di qualità dei servizi ecco l'approccio quindi questa riformulo approccio universalistico
è rivolto a tutte le persone che volto a tutte le forme di disagio da quelle come dire di tipo evidente conclamato dalla dipendenza al portatore di handicap alla disagio profondo impostare una persona non autosufficiente fino ai disaggio di persone come dire normali che però hanno ragioni di malessere
Quindi queste importanti non è un sistema di servizi con lo stiamo costruendo le regioni che si rivolge una fetta minore
Ad una piccolo gruppo alle persone cosiddette ultime è un impianto che vuole affrontare la tematica del benessere a tutto campo con tutte le forme diciamo così che il malessere
Produce in una società postindustriale o seta del benessere come si dice giocando sui termini da parte nostra questo però non significa che tutti siano messi sullo stesso livello perché è chiarissimo fin dall'inizio dell'impianto della legge che c'è una priorità
Nell'accesso ai servizi e alle prestazioni sin dai primissimi articoli articolo due della legge si parla più di priorità chi sono coloro che debbono accedere prioritariamente ai servizi poi un impianto pensato per tutti sono i poveri sono le persone che hanno reddito limitato
Sono le persone che ha un'incapacità totale o parziali di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico sono quei soggetti che sono comunque in difficoltà
Nella partecipazione piena al contesto sociale comunitaria di riferimento
E chi sono i soggetti pubblici che debbono stabilire i criteri
Per valutare queste qualità sono i comuni quindi siamo subito in un impianto preciso
Abbiamo un sistema universalistico abbiamo un sistema di cittadinanza ma abbiamo delle priorità evidentemente perché non si possono ignorare le differenze le disuguaglianze e abbiamo i comuni che sono i soggetti che nel loro territorio nel territorio che conoscono che governano debbono fissare i parametri per la valutazione poi si va ancora avanti si individuano alcuni capitoli precisi si arriva a dire che il Comune
Deve fare un progetto individuale per ogni persona disabile che si trovi nel suo comune un progetto che quindi abbia la valutazione diagnostico funzionale abbia la problematica di sanità abbia la problematica dei servizi alla persona abbia la problematica di misure economiche che debbono essere come dire riferite a questo soggetto quindi un piano individuale per ciascun disabile
Sì ho ancora avanti si indica un'altra categoria in difficoltà e sono le persone anziane non autosufficienti
Su queste c'è una scelta molto precisa di sostegno domiciliare a queste persone si prevedono quote del fondo nazionale sociale per questi servizi e sono questi diciamo delle parità molto precisi si va ancora avanti sì amplia il discorso le priorità
E si parla di valorizzazione sostegno delle responsabilità familiari
E quindi si parla di aiuto di sostegno domiciliare per le famiglie
Per l'accoglienza dei disabili per le persone difficoltà per le anziane sui vari servizi di sollievo per le famiglie insomma c'è un crescendo come dire di strumentazioni da attivare sul territorio per queste proprietà ora badate bene queste non sono priorità scritte nella legge e poi chissà che fine faranno nella pratica come taluni potrebbero pensare perché poi il piano sociale nazionale due mila due mila due a tradotto queste priorità in priorità e in direttive diciamo di politica sociale
Lei priorità del piano sociale ripercorrono questo discorso che ho appena fatto ma non solo ma nel momento in cui sono state distribuite le risorse alle Regioni uno dei parametri che maggiormente sono stati presi in considerazione sono state salvate il parametro demografico
Quindi le quote di invecchiamento le quote l'estro la struttura delle famiglie
La percentuale diciamo di unità di convivenza strutturati in un certo modo e così hanno pesato molto
Nell'indirizzare risorse alle Regioni che pure avranno la possibilità di utilizzarle liberamente per i nuovi sistemi regionali di welfare e quindi c'è stata non solo una preoccupazione di individuare soggetti
Con accesso prioritario assisteva ma anche una preoccupazione di tradurre in pratica in politiche in azioni in Risorse
Questi soggetti queste diciamo così azioni ora se questa un po'l'idea che emerge dalla riforma e l'idea che emerge dagli atti conseguenti
Tutto ciò ha già cominciato a creare sul territorio una mobilitazione sociale politica culturale
Ci sono ormai molte regioni che si sono alacremente messi all'opera per cercare di costruire questi nuovi sistemi regionali di welfare e qui potremmo cominciare a dire
Che l'Umbria è stata sicuramente il una delle regioni che si è mossa prima addirittura la legge regionale il piano sociale la Regione Umbria anticipa alcuni contenuti ed è perfettamente in sintonia
Con la riforma nazionale che è venuta mesi mesi dopo la regione dell'Umbria addirittura alla preparazione della sua seconda generazione di piani locali di intervento perché ha già cominciato a ragionare sul territorio
Ma ci sono altre regioni che sono mosse alacremente le Marche stanno ormai deliberando come raggruppare i comuni dei vari territori
Quelli che si chiamano gli ambiti territoriali per costruire sistemi locali di intervento la Toscana
Ha appena approvato il nuovo piano sociale integrato regionale due mila uno le quale traduce già concretamente in direttive ai suoi amministratori principi ispiratori della legge dei decreti
Ma l'Emilia sta pensando la nuova legge regionale la Liguria si sta muovendo con piani di formazione straordinaria per il suo personale la Campania appena approvato i nuovi ambiti territoriali per la prima volta una regione del Sud è al passo
Con le regioni che tradizionalmente sono più attive sono più attive e così via potremo continuare l'elenco delle regioni per vedere come queste regioni si stanno muovendo delle stesse cose potremmo ragionare alle per il Piemonte per la Lombardia eccetera allora questo vuol dire che siamo di fronte non ad una legge che rimane lì
Non siamo di fronte a degli atti che rimangono belli la loro purezza o bellezza formale siamo di fronte ad una nuova direttiva di marcia
Siamo di fronte cioè ad una società locale
Nelle sue espressioni di associazionismo di volontariato di cooperazione di mutuo aiuto nelle sue espressioni di governo locale di comuni di province di regioni
Nelle sue espressioni diciamo quindi organizzate che sta prendendo sì in mano il problema di come costruire questa nuova cultura della socialità
Insomma di come costruire una politica o delle politiche per la uguali per le quali la comunità
La comunità nel senso di tutte le persone che vivono in quel luogo si fanno carico dei bisogni dei membri della comunità qui c'è un discorso di una comunità che si prende cura di se stessi
Si prende cura attivando la cittadinanza attiva attivando tutte le energie e anzi con un soggetto pubblico che deve preoccuparsi
Se queste organizzazioni se queste associazioni se questa cooperazione non ha la forza per entrare in un sistema di regia allargato il governo e quindi deve anche preoccuparsi proprio di creare migliori condizioni questo non era mai accaduto e quindi questo dà un segnale molto importante di discontinuità di innovazione la la battaglia diciamo culturale la si giocheranno i cosiddetti piani di zona cioè in quelle programmazioni e progettazioni di servizi che ogni insieme di comuni chiamato ambito territoriale dovrà realizzare qui si giocheranno le partite qui
Che interagiranno le forze orate in alcune realtà sono già partiti una serie di iniziative abbiamo fatto una sorta di piccola contabilità
Dell'Umbria abbiamo registrato per questa prima scadenza della presentazione dei piani di zona al trentuno dicembre del due mila abbiamo registrato qualcosa come sei o settecento incontri sui territori dell'Ici era mettere insieme forze diverse
Parole diverse linguaggi diversi pensate cosa vuol dire in un insieme di comuni sette otto comuni creare un tavolo di concertazione parola oggi molto evocata e molto come dire de usata no
Vuol dire cioè mettere insieme in quella luogo i rappresentanti dei Comuni della Provincia dell'azienda sanitaria ma anche della scuola ma anche dei servizi all'impiego ma anche della formazione ma anche la giustizia
E dall'altra parte veri rappresentanti delle cooperative delle associazioni del volontariato delle fondazioni delle IPAB e non basta
I patronati sindacali che ormai sono nuove agenzie dopo la riforma
Sono nuove agenzie per la cittadinanza le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative che in quel territorio operano cioè tutti i soggetti che hanno qualcosa da dire
Qualcosa da trasmettere qualcosa da fare debbono costruire le priorità la lettura del loro territorio
Il disegno di costruzione del welfare le priorità di un piano di zona questa una grande opera molto difficile perché voi immaginate quali difficoltà portano i linguaggi delle culture delle visioni del sociale e questo sta creando una sorta di contaminazione culturale molto in possiamo appena all'inizio di questo ma poi non basta io
Quasi invece finito il mio tempo quindi basta non pareva quasi più quasi ero c'è poi un altro luogo importante nel quale questi sugli atti si ritrova non si trova ovviamente tutti insieme
Sono poi le tavole di progettazione dei singoli pezzi della rete dei servizi e lì di nuovo per parlare di servizi per innovato sufficienti prepara i servizi per i disabili preparai servizi
Per il tossicodipendenze quello come tutti quelli che hanno da dire e da fare in quei direttore si ritrovano in un tavolo di progettazione un grandissimo sforzo
Di concertazione sociale di coprogettazione del nuovo sistema che non è mai stato fatto a questi livelli nel Paese
E che sicuramente darà grandi frutti è difficile richiede tempo richiede percorsi formativi ma su questo ci si sta movente varate quando si parla di Fini Isco
Di livello essenziali delle prestazioni che questo welfare deve garantire una delle misure fondamentali e proprio la permanenza a domicilio delle persone avanti con l'età e delle persone disabili questo è un punto cruciale
Poi eventualmente se questo non fosse possibile in quella comunità degli inserimenti presso famiglie verso persone presso strutture comunitarie solamente come ultima spiaggia
Una spiaggia quindi disperata quella dell'inserimento in strutture residenziali o semi residenziali dove a Moccia capovolgere
Questa logica della persona anziana come ingombro o come problema che va messo in un luogo magari appartato che non disturba i cittadini normali così di giovani siamo induce la moglie commenta ribaltata abbiamo la persona anziana che ha una sua positività
Che da un coro e dà un contributo fondamentale dentro la famiglia sia come percettore di pensione sia come persona che fa lavoro di cura per i nipoti per gli altri sia come persona che potrà smettere molte rassicuranti sensazioni e dall'altra parte diciamo una famiglia che deve comunque farsi carico delle persone quando stanno male quando non ce la fanno senza ricorrere a queste forme di istituzionalizzazione allora
Finisco mi pare di poter dire che siamo ad una svolta politiche sociali in questo Paese siamo una svolta sia per il mix pubblico-privato che si va costruendo con una chiarissima responsabilità comunque pubblica del sistema
Siamo in una logica diciamo di compartecipazione vera alla concertazione e alla progettazione di servizi semiologia di attivazione completa diciamo della società civile una più possibile sta ad aspettare l'assistenza all'erogazione la parola assistenza
Ha un senso nobile
Possiamo ritornare a quello quando qui debbo assistere qualcuno e non nel senso meno nobile della deriva clientelare ora della deriva diciamo assistenzialistica minuta a cui abbiamo assistito di molte parti la storia del Paese su questo versante che lo faccia uno sforzo
Collettivo straordinario
C'è uno sforzo collettivo che attraversa le regioni governate i dal Polo anzi dice casa libertà ove dall'Ulivo si dice non so centrosinistra chiamare su ognuno cerca i nomi che più gli piacciono diciamo governi diversi in queste regioni a governi diversi si stanno mobilitando le forze che hanno a cura questa cultura la socialità
C'è un grande sforzo
Di legittimazione di nuove modalità di lavoro c'è un grande sforzo di legittimità degli operatori sociali che ne questo Paese non sempre stati visti come l'ultima ruota del carro che invece anche oggi stanno acquisendo nuova legittimazione culturale
Ecco credo che quello sia uno scenario di grandissime possibilità alle quali siamo tutti impegnati grazie
Ascoli
Professor Ranci
Ridere davvero faro
Il guardiano del tempo
Abbiamo altri interviene interventi previsti e qui alcuni relatori non potranno essere presente nel pomeriggio quindi costa dobbiamo un po'chiederà un po'tutti di essere di stare nei dieci minuti se possibile grazie professore
Un giorno
Dunque io la il compito che mi è stato chiesto di svolgere era quello di allargare un po'il quattro Ugo Ascoli a di appena presentate di parlare un pochino delle tendenze
Che in questo momento sono in atto a livello europeo diversi Paesi dell'Unione Europea e che quaderni specifico le politiche rivolte agli anziani
Perché perché in realtà negli ultimi anni
è ormai chiaro quasi da un decennio
In Europa nei diversi grandi paesi europei si sono sviluppate delle nuove importanti politiche che hanno affrontato il problema che
Buona misura ormai centrale anche nel nostro Paese e cioè il problema legato a una
Cambiamento che sta avvenendo nell'assetto demografico
Nel nostro Paese a cui difficilmente riesce a fare scontro una crescita dell'offerta dei servizi sociali che servizi sviluppati dalle politiche sociali in grado di far fronte in diciamo così condizioni anche economicamente compatibili a un'esplosione che prevediamo sarà sempre più forte anche nei prossimi anni della domanda di servizi e soprattutto dalla domanda di cura ecco questo problema naturalmente che riguarda in modo evidente nel nostro Paese è stato affrontato negli ultimi anni
A livello europeo attraverso diverse misure che a mio parere sono interessanti di cui abbiamo anche alcune recepimento c'è anche nel nostro quadro nazionale ma che forse hanno trovato in Paesi come la Germania il Paese come la Francia come il Regno Unito la Gran Bretagna
Già la capacità di dei governi ti declinare che sviluppare delle politiche nazionali
Che hanno affrontato questo problema mentre in Italia attualmente ne abbiamo una serie di sperimentazioni locali abbiamo delle politiche che alcune regioni anche seguendo modelli diversi eterogenee hanno seguito ma in cui ancora ci manca come dire una declinazione a livello nazionale di queste politiche
Mi sembra abbastanza importante sottolineare che quello che sta avvenendo a livello europeo è un processo di convergenza delle diverse nuove misure di politica intorno a un modello che forse può essere utile anche come stima di riflessione per il nostro la nostra domanda prelato interrogativi per i nostri problemi
E questa convergenza assunto diverse formule e e si è tradotto in me impegnativi programmi di riforma che nei diversi paesi sono stati affrontati parate veneta
Governi di diverso ispirazione politica e cultura
In Gran Bretagna la riforma più importante al servizio sociale è stata fatta nel novantuno è quindi dal governo ancora come dire netta thatcheriana
Nella l'importante forse per alcuni versi fondamentale Progetto di elaborazione di una programma assicurativo nazionale obbligatorio
Contro il rischio della non autosufficienza sviluppati in Germania è stato approvato nel novantacinque su una proposta dell'ancora come hanno colto e quindi siamo ancora come dire in contesti culturali e politici diversi da quello che poi è stata la trasformazione pernottamenti dei politici in questi Paesi nella secondo metà agli anni Novanta
Questi programmi inizialmente su patti a questi governi però sono stati poi recepiti sviluppati promossi anche nell'amministrazione Blair presente in Gran Bretagna o dall'estrazione Cereda in Germania quindi sono dei programmi d'acqua in punti di vista che si sono mossi trasversalmente rispetto alle realtà menti politici
In che cosa consistano cioè può essere molto sintetico i principi fondamentali di questi programmi a mio parere sono identificabili tra i tanti Principi tre grandi criteri che per alcuni versi rovesciano l'impianto tradizionale delle politiche rivolte a soddisfare bisogni di cure bisogna assistenza alla popolazione anziana
Le tre parole che posso identificare questi principi capace però molto velocemente e sinteticamente di richiamare sono più competizione
Più libertà di scelta data al cittadino
E più sostegno all'attività di cura delle famiglie
Tutti e tre sono tre concetti che possono apparire slogan ma che dietro il quale invece ci sono delle riflessioni abbastanza profondi perché val la pena in qualche modo di di mettere a fuoco
Più competizione
Perché è più competizione
Perché
Il problema principale che le politiche assistenziale dovuta affrontare negli altri paesi europei ma anche le nostro
A cominciare gli anni novanta è stato il problema di trovare una modalità di erogazione di organizzazione servizi che rispondesse a criteri di efficienza che cioè riuscissero in qualche modo a coniugare una istanza di diciamo così risparmio di compatibilità economico-finanziaria dei programmi e al contempo anche però un'istanza di soddisfazione debito
La spostamento verso
La maggior competizione che in modo molto localistico qualcuna chiamato più mercato ma che talvolta non identifica esattamente con questo termine qualche avvenuto s sviluppate in questi paesi badate bene non attraverso un restringimento dell'offerta pubblica dei servizi non attraverso ore stringimento dei diritti di cittadinanza di cui parlava il professor Ascoli prima ma spesso il tentativo è stato quello di inserire dei meccanismi competitivi che invece consentissero un allargamento della platea dei beneficiari
Se presenti a guardiamo il modello assicurativo tedesco moderazione trottole spietatamente gestita da privati
Da assicurazioni private
Pur dentro modello piegata dal pubblico però e si sono introdotte delle modalità nei rapporti tra gli attori pubblici e attori privati ispirati a criteri di competizione di contrattualistica
Tuttavia lo spirito fondamentale nel Candela programma assicurativo era quella di estendere una copertura minima assicurativa per tutta la popolazione tedesca oltre non autosufficiente
E assicurata in qualche modo attraverso un programma pubblico quindi quello che era tanta inutile Germani è stato un'estensione dell'assicurazione contro le scatole della non autosufficienza su base universalistica
Quindi un tentativo di introdurre
Un modello di competizione un modello se vogliamo di parziale Marchetti Zazie eone dell'assistenza ma con l'obiettivo fondamentale finale di ampliare la platea dei beneficiari di ampliare i diritti non di ridurre
Il maggiore libertà di scelta per il cittadino
L'idea fondamentale
è stata quella che negli anni Novanta ancor di più le nostre decennio la qualità dell'assistenza la quarta nella cura richieda sempre di più la possibilità per ogni cittadino di scegliere da un lato che tipo di aiuto che tipo di assistenza che tipo di cura ha bisogno ma anche di scegliere a chi rivolgersi
E quindi da questo punto di vista uno spostamento abbastanza radicale
Di orientamento da politiche che precedentemente erano fondate nella sostanza nel sostegno dell'Offerta nello sosteniamo di chi
E eroga servizi a politiche Lecce fondata nel sostegno della domanda cioè nel sostegno dei cittadini perché questi siano messi in grado
Anche disponendo di un maggior potere d'acquisto è naturalmente quindi politiche Riccone le chiavi francese di solvibilità azione della domanda
Perché a questi cittadini forse era in grado poi di muoversi combinando le loro capacità di cura la capacità di kora che si era scala trovare anche alle proprie famiglie con le capace le capacità di cura le risorse né cura né socio assistenziali esistenti
Il mio una misura di empowerment cioè di miglioramento delle loro condizioni di vita di potenziamento
Della capacità di auto risposta un tentativo di sviluppare delle politiche che uscissero da una logica assistenzialista cioè da una logica di mantenere al cittadino sempre in una posizione dipendente
Terzo criterio
Sospendiamo alla capacità di cura delle famiglie
Anche qui si è operato un rovesciamento storico perché in precedenza le politiche in questi Paesi e anche quelle del nostro Paese
Affrontavano
Il problema del rapporto tra la famiglia che è tutti i paesi europei in qualche morto la principale agenzia di servizio per le persone deboli
Affrontava questo problema secondo tua schemi che però era alta implicavano avevano come implicito lo stesso la stessa idea il re schemi erano o facciamo una politica di trasferimento monetario le famiglie mi chiamo Solti perché poi nelle dentro le famiglie ci sia qualcuno che se ne possa si possa occupare delle persone più deboli diamo assegni di cura diamo indennità di accompagnamento politiche
Che tradizionalmente nostro padre sono state sviluppate quindi politiche in qualche modo che delle cavano completamente la responsabilità dell'assistenza e cura le famiglie e che mantenevano come al ruolo dell'istruzione pubblica con le scuse avete l'altare dei soldi
Sostenere economicamente la famiglia e quindi innanzitutto il ruolo della donna perché poi sappiamo che questa attività di cura ricadono razionalmente sulle donne
Oppure l'alternativa politiche di sviluppo dei servizi pubblici o dei servizi privati però finanziati pubblici concepiti come servizi alternativi alla famiglia
Le istituzioni di ricovero ma anche le istituzioni in cui possono essere collocati i bambini no in modo che la donna possa andare a lavorare sempre servizi concepite come in alternativa alla famiglia quindi ordine Leka o alternativa
Bene
La strada della tele Ca'si è dimostrata un certo momento difficoltosa anche per i cambiamenti che avvengono le famiglie noi oggi nel nostro Paese abbiamo quasi il quaranta per cento delle persone anziane sopra i settantacinque anni che sono single
Quindi come dire una quota di popolazione in cui è difficile dire alle famiglie bene dovette occuparne soltanto voi
Ma anche la difficoltà di concepire uno sviluppo dell'assistenza alle persone deboli esclusivamente fondate sull'offerta pubblica che prescinda totalmente dall'esistenza della famiglia
Bene se ha iniziato a sviluppare l'idea invece di politica e che avessero come obiettivo no quello di sostituirsi alla famiglia non quella di sostenere la famiglia
Ma quella di offrire un pacchetto combinato disservizi di politica la famiglia che da un lato sostenesse la capacità di cura della famiglia ma che intendesse questo sostegno e non esclusivamente in termini di trasferimento reddituale
Politica che gli europei chiamano di cresce finché stiamo Solti aiutiamo le famiglie a scegliere da chi rivolgersi
Ma offriamo contemporaneamente anche però un'offerta di servizi che consenta a queste famiglie quando è necessario o quando la famiglia è in difficoltà a poter utilizzare un'offerta anche professionale un'offerta qualificata
E quindi allora delle politiche che non si vogliono più contrapporre alla famiglia ma che invece cercano di intendere la capacità di cura della famiglia come una risorsa che deve essere introdotta inserita dentro le politiche pubbliche donne come une elemento esogeno a cui dobbiamo possiamo affidarci quando non ce la facciamo più quando le politiche pubbliche non sono in grado di affrontare il problema
E qui si apre un grosso tema perché offrire servizi combinati con trasferimenti di reti tra le famiglie è una cosa s'sembra semplice Maratta molto complicata perché è presente accenno su questo perché Uto nel nostro Paese
Noi sappiamo che gran parte dell'offerta alternativa a quella che già esiste dentro le famiglie i servizi di cura è nel nostro Paese in gran parte caratterizzata
Da essere lavora somme essere lavora nei
L'abbiamo nel nostro Paese
Un sette otto per cento a dalle famiglie
Persona presente le persone anziane che ricorrono a servizi di cura e stent quindi che ricorrono abbia personale che viene pacato per fare l'assistenza domiciliare l'assistenza infermieristica per fare gli accompagnamenti eccetera
Badate bene che la stessa percentuale di offerta pubblica è dell'uno per cento quindi siamo Praga mercato che vale otto volte l'offerta pubblica attualmente esistente
Bene queste Offerta in gran parte è di lavoro né il lavoro sommerso
Di lavoro non regolarizzato
E allora è evidente che una del problema delle implicazioni queste politiche a quella di cercare di trovare degli strumenti che rendano possibile un'emersione di qua sta lavorando e più una caparra un'apposita che questo lavoro nero venga in parte regolarizzato perché c'è un problema di tutela dei lavoratori
C'è un problema di tutela e chi presta queste opere di chi opera su questo mercato diciamo offrendo la propria disponibilità alla cura ma c'è un problema che è tutelare le categorie più deboli che sono esposte a un mercato e quanto più sommerso meno naturalmente recepisce quella cultura i diritti di cittadinanza
E a tutti ne sta a cuore ed è a cuore diciamo sicuramente della Lecce di riforme se c'è sociali
E tra le amarezze ad aver applicato
Grazie grazie
Professor Ascoli ci ha dato una carrellata sulla tre due otto mi sembra che il professor Ranci abbia introdotto elementi corposi di riflessione mi pare che inutili
Chi prostrazione ha indicato sui nudi
Interessanti che vanno arricchiscono questo dibattito dare la parola professor scorso scorte Ganja
A cui fidiamo copre il compito di ragionare sui servizi in toga integrati per la promozione del benessere delle persone grazie professore
Grazie a lei
Sì anch'io vorrei continuare questa riflessione gli spunti sono già molti e quindi il tempo che sarebbe richiesto dovrebbe esser certamente maggiore rispetto a quello disponibile ma si dice che le cose importanti possono anche essere dette in poco tempo allo Jovinelli fermo sul tempo e non so se riuscirò a dire cose importanti ma il tempo e lo rispetterò
Vi annuncio prima
Le tesi rispetto alle quali vorrei dare qualche argomentazione che sono tre passaggi il primo riguarda proprio il concetto di benessere che non è un concetto a mio parere da prendere in senso assoluto ma specialmente se rivolto agli anziani è un concetto relativo quindi ci sono delle ambiguità dentro questo termine il secondo passaggio se questo benessere possa essere il risultato di strategie individuali o strategie familiari o invece possa essere un prodotto di una strategia politica
Complessiva quindi globale
Il terzo passaggio quello più proprio invece quale impatto un obiettivo di questo genere a nell'organizzazione dei servizi in senso proprio e quindi ragionare un attimo su questi servizi che non hanno il compito soltanto di assistere come stato nella tradizione
è come nella cultura in me poi ci torneremo su questo ma abbiamo anche il compito di promuovere come è già stato ricordato del primo intervento e come ha ribadito peraltro nella nuova legge che sui servizi integrati e non sull'assistenza ciononostante noi continuiamo a chiamarla la riforma dell'assistenza non è la riforma dell'assistenza e la legge quadro per i servizi integrati
Di promozione sa alla del del benessere appunto
Ecco su questi tre punti poche argomentazioni partendo dal primo concetto di benessere un termine che è diventato quotidiano da qualche anno che facile anche comprendere specialmente per chi si trova come si dice in salute
è uno star bene questo benessere
A molte dimensioni io ne segnalo tre per soffermarmi su una in particolare
E cioè la terza
è certamente il concetto di star bene deriva dalla possesso delle proprie funzioni vitali cioè il poter muoversi come si vuole essere lucidi di memoria e di intelligenza e psicologicamente orientati
Aver soldi sufficienti per rispondere dei propri bisogni eccetera eccetera per una famiglia in pace
Certamente è il segno di benessere quindici solo delle condizioni obiettive per star bene
C'è anche però una percezione soggettiva nello star bene cioè nel sentirsi bene che molte volte non è il risultato delle condizioni obiettive ma è una percezione una cosa importante
In ogni età ma certamente anche nell'età anziana non a caso quando si parla di invecchiamento si parla anche di un invecchiamento percepito non soltanto un invecchiamento
Anagrafico biologico c'è un invecchiamento percepito te non è di poco conto per le persone per le persone che invecchiano
C'è poi una terza dimensione nello star bene che nella dimensione culturale cioè lo star bene come costruzione sociale chi è la persona che può dichiararsi in benessere
Cioè non dobbiamo mai perdere di vista questi processi di legittimazioni processi che considerano spendibili certe idee
Certi concetti proprio perché condivise queste idee dalle persone dalle maggioranze perché portate avanti anche sostenute da quelli che sono i processi chiamati i processi di legittimazione culturale
Questi hanno un grande peso perché sono quelli in realtà che possono anche confermare o non confermare certi comportamenti sul lato di comportarsi bene comportarsi correttamente o comportarsi non correttamente e solo i processi più difficili da esaminare i più difficili su cui intervenire per altro perché sono molto diffusi appartengono a tanti
A tanti soggetti sociali
Ovviamente questo discorso applicato all'anziano ci porta una prima constatazione ci sono tanti concetti di benessere tante quante sono le condizioni di vita in cui una persona che invecchia si trova a vivere
L'invecchiamento è un processo non è stato detto uno Stato se anche uno stato sì ma è un processo che interessa tutte le persone per me che sono in questo processo star bene vuol dire essere disponibile ad usare l'occhiali a leggere altrimenti
Non riesco a leggere devo convivere con questa mia deficienza è una disabilità che io mi ritrovo ben comunque supportata ben corretta che il mio star bene neanche non in inveire tutte le volte in cui devo prendere gli occhiali eleggere perché potrei anche investire potrei anche io arrabbiarmi perché sono vecchio ma starei male mi sentirei male ecco che cos'è la percezione ma c'è una percezione di benessere anche che si prolunga per tutte le condizioni anche quelle più spinte di dipendenza cioè il sentirsi nelle condizioni stante gli oggettiva situazione nella quale vivi nella quale vivo sentirvi relativamente relativamente bene ripeto nelle mie condizioni anche di disabilità rientra nell'idea che il benessere sia applicabile ad ogni situazione di vita anche quelle più dipendenti dagli interventi o dai servizi di altri questo ente concetto importante perché come noi affermiamo che ci sono tanti detti tante quante sono le condizioni che possono essere prodotte nel evoluzione o nel nel processo di invecchiamento
Di invecchiamento in tutte le sue in tutte le sue fasi un lungo processo altrettanto dobbiamo affermare che ci sono tanti benessere i tante quante sono appunto le condizioni di vita che gli anziani si trovano a vivere
Condizione
Su dicevo benessere strategia individuale o familiare o strategia politica ecco io credo che qui anche ci siano molte
Ambiguità dentro questo discorso
Ranci appena adesso ha sottolineato il principio della libera scelta per il principio della sostegno alla famiglia l'interrogativo che ci si pone
E uno soltanto a questo punto ma esistono le condizioni per scegliere liberamente in alcune condizioni di età in alcuni anziani o in alcune famiglie
O invece vengono a mancare i presupposti per la libera scelta
Per essere libera la Scelta io deve essere condizioni di poter di fronte a tante opzioni esercitare l'opzione che più torna vantaggiosa rispetto a un concetto di benessere che io sto perseguendo che spopola muovendo
Non è semplice questo discorso anzi in molti casi non ci troviamo in assenza di condizioni per potere effettivamente esercitare le libere scelte ecco che interviene quindi il livello della politica
Perché il livello della politica un compito non soltanto di mettere tutti nelle condizioni di Scelta ma anche di promuovere effettivamente le prospettive e gli obiettivi che possono derivare
Per una scelta facendo una scelta piuttosto che un'altra
In questi in questi mesi recenti io ho dovuto partecipare da coinvolto più in modo anche qualche volta anche abbastanza vicino a due morti di una parente un amico giovani peraltro che hanno fatto un lungo percorso di malattia dopo uno dopo un anno e l'altra dove c'è dopo due anni e mezzo sono ambedue morti recentemente ecco in un caso in un caso la la moglie la moglie ha deciso di accettare che il marito che era il malato morisse in casa per cui a un certo punto
Ha combinato ha combinato con l'ospedale che l'aveva in cura che smettessero
Le trasfusioni e quindi ha portato a casa il marito ed è morto a casa perché una volta interrotte le trasfusioni evidentemente la velocità con cui l'organismo cede
Notevole e quindi ha combinato con la struttura sanitaria che peraltro invece continuava e poteva continuare ancora forse qualche settimana qualche mese perché un certo punto non vanno avanti all'infinito
Queste cose e ha combinato quindi pur avendo trascorso tanto tempo in ospedale a dir la verità ma ha deciso di venire a a morire a casa perché la moglie così
Ha deciso in un secondo caso invece è successo esattamente il contrario con una signora
Che era mia cognata anche oltretutto in una situazione molto drammatica in cui aveva rinunciato a vivere complessivamente
Che aveva protratto questa sua malattia per circa due anni mascherando la fingendo di star bene dichiarandosi ancora una volta che stava sempre bene
E rifiutando continuamente
Di andare all'ospedale è invece costretta portata più o meno a forza diceva la figlia quindici giorni fa anzi no sono un mese fa perché qui visione fa è morta
Portata a forza in ospedale dove hanno incominciato con le trasfusioni a un certo punto anche lì l'anno protratta un pochino e poi morta in ospedale la figlia si diceva mi interrogo se ho fatto la sua volontà
Nel portale in ospedale per prolungare la vita di quindici giorni o se invece la sua volontà era di morire in casa in mezzo le sue cose nascondendo addirittura
Che lei stesse morendo
Quali sono le libertà di scelta di queste due situazioni negli anziani si trovano regolarmente quotidianamente io credo si presentano situazioni di questo genere
Come si sceglie e chi ha il compito di aiutare la famiglia e l'anziano perché molte volte l'anziana e anche nelle condizioni di esercitare la società sempre lo è la famiglia ma chi aiuta la famiglia
A ragionare e ammettere e a capire qual è la scelta che crea più benessere
Il benessere sono quindici giorni guadagnati di trasfusione o sono quindici giorni persi dentro i profumi e le pulizie di casa o dentro gli oggetti di casa qual è il benessere come ci si sente bene
Ecco dove i soggetti protagonisti non bastano nell'esercitare queste scelte a mio parere ma occorre la politica cioè la strategia politica che sia in grado di far maturare le condizioni anche le prospettive per poter scegliere in una direzione piuttosto che un'altra ora
Io vi ho detto delle le cose più estreme era applicate quelle che hanno che fare con la morte ma
Ci sono mille altre situazioni nel percorso di invecchiamento che non sono estreme sono leggere dal venire a una manifestazione di questo genere a un partecipare
A corsi di formazione a fare un soggiorno a iscriversi o un corso a interessarsi dei nipotini
Piuttosto che di un hobby chi è chi aiuta l'anziano a investire le sue energie nel dedicarsi alla cura del nipote piuttosto che invece metterlo nelle condizioni di in di creare tante relazioni per potersi ormai innamorare di un altro uomo di un'altra donna
Chi lo aiuta ed è più benessere innamorarsi di un uomo di una donna visto che io ho perso la mia compagna o dedicarmi totalmente come un nonno Sister site nove nel nella cura dei bambini qual è il benessere migliore per l'uno e per l'altro
Ma con l'invecchiamento si parla di queste cose perché concretamente noi incrociamo sempre e sono sempre calcoli che vengono fatti sul benessere ma che sfuggono alla percezione la gestione e il controllo del singolo o al controllo
E alla gestione della famiglia ecco allora il terzo punto e chiudo veloce
Quale compito dei servizi
Se i servizi escono dalla prospettiva di essere soltanto riparatori assistenziali terapeutici e si mettono nella logica della promozione cioè della ragionare
E organizzarsi in rapporto al benessere
Che vogliono produrre che vogliono creare
Non hanno che una strada secondo me
Da battere con delle conseguenze molto importanti e cioè quello di ragionare insieme di integrarsi perché finché i servizi si specializzano e rimangono autoreferenziale dentro la logica
Della patologia o del bisogno per i quali sono nati continuano a riprodursi all'interno della patologia o dello stato di bisogno per cui sono nati senza mai ragionare del benessere finale ma ragionando semplicemente della prospettiva di rimedio o di minor danno che possono produrre all'interno della patologia tutto sommato non escono dal paradigma
Malattia guarigione ma questo paradigma ce l'hanno insegnato un po'da un po'di tempo i geriatri in questo in questo ventennio quantomeno questo paradigma della malattia e della guarigione non funziona
Con l'invecchiamento o funziona tanto quanto anche i vecchi si ammalano ma quella è un'altra faccenda ma non funziona con l'invecchiamento quindi vinse il l'integrazione l'integrazione dei servizi non è una opzione è una condizione fondamentale per poter interrogarsi rispetto agli obiettivi e qui abbiamo io credo tre questioni nodali
Abbiamo tre questioni nodali la legge da questo punto di vista e chiare ci dice tutto non abbiamo nessuna punto ho scoperto per quanto concerne la certezza del diritto è tutto scritto come deve essere fatti di scontri avvengono sul piano culturale
Della legittimazione dei comportamenti
Della legittimazione di comportamenti richiamo il
I due casi che vi ho che vi ho citato la moglie di fronte al marito morto in casa dice se l'avessi portato in ospedale
E i vicini coloro che io vi dono non sono tutti schierati dice ma perché non l'ha portata in ospedale
Cioè la legittimazione dei comportamenti ecco dove interviene il modello culturale lo stereotipo culturale legittima giusto o sbagliato un comportamento piuttosto che un altro la figlia della mia cognata la mia nipote dice
Forse ho sbagliato portale in ospedale presumendo addirittura che la trasfusione abbia accelerato la morte
Perché si era sentita decontestualizzata dal suo ambiente di vita può darsi non lo sappiamo a me non l'abbiamo mai il confronto di fronte a queste cose
No e e succedono originariamente una volta e buona notte quindi la legittimazione culturale la cultura deve ancora fare grandi passi per poter ragionare in questo senso perché ha ragione ancora molto nel paradigma razionale scientifico della guarigione della malattia guarigione anche applicato all'invecchiamento
C'è un discorso poi finale sulle professioni io credo che anche le professioni sociali e le professioni sanitarie le professioni che opera insomma nell'ambito del curare persone
Debbano interrogarsi su questo versante e uscire da questa autoreferenzialità che nasce proprio dalla mento della specializzazione come imporsi come sufficienza rispetto all'approccio che il professionista nella particolare problema sul quale deve intervenire
Io credo che le professioni proprio debbano interrogarsi svilupparsi in una logica di interazione continua
Con le altre professioni dentro un lavoro di Progetto dentro un lavoro di cura che non può che essere un lavoro di Progetto ovviamente qui saltano tutti i parà i paradigmi organizzativi perché occorre inventare modelli organizzativi
Non ci sono tanto da reinventare perché la dottrina in questo senso ha fatto grandi passi e siamo in grado di pesca lei come sapete io mentale molti anzi alcuni lo sanno altri non mi interessa di management pubblico proprio quindi sul versante della dottrina i modelli organizzativi ci sono
Abbiamo ancora grandi resistenze per applicarli ma credo che questa sia una strada irrinunciabile per poter parlare proprio di benessere quindi servizi orientati valida benessere grazie
Grazie
Ho preso solo scorte cani mi pare che la la il la filiera si stia strutturando sempre di più benessere sistemi integrati uscite dalla paradigma della malattia guarigione attenzione legittimazione culturale professioni sociali dare la parola professore Fabris
Docente presso l'Università di Torino è proprio per offrire la come il titolo della per il suo intervento conferire un un esempio di reti formale reti informali il caso della Lombardia proprio collegandosi anche questa riflessione
Che il professor cocktail scorte Cagnacci appena
Proposta su vari il caso del Piemonte nel caso del Piemonte allora vede infatti la signora vedevano dopo ho detto Torino mi han detto questo Lombardia un po'strano però l'errore aggressivi nettamente
Mi scusi professore ho letto ho letto il programma
Allora signor moderatore autorità dal tavolo io credo di riuscire a essere estremamente sintetico e breve
Mi sono preso due fogli
In cui ho raccolto alcuni dati secondo me strettamente il re eventi
Il tema trattato
Li commenterò con voi e poi farò un piccolissimo commento
Finale il primo dato riguarda
Un lavoro non non recentissimo ma recente
In cui si quantifica come media l'attesa di vita totale e l'attesa di vita attiva per un individuo di sessantacinque anni
è chiaro che questo settantacinque sessantacinque anni non può essere oggi accettato come discrimine della terza età ma comunque di questo si può parlare ampiamente e per me con estremo piacere ma insomma è pur sempre un riferimento abituale
Allora la vita totale probabilmente i numeri sono leggermente sottostimati a quanto accadrebbe esattamente oggi di quattordici anni e mezzo naturalmente come media e la vita attiva di circa dodici quindi se uno si trova nella media a sessantacinque anni ancora un'attesa di dodici anni di vita buona perfetta e forse a avrà un paio d'anni due anni e qualche cosa di più di vita con dei problemi o degli aspetti dipendenza
Questo cosa vuol dire che
Quantitativamente anche tagliando a sessantacinque anni abbiamo più un problema di stare bene che un problema di non star bene
Questo è molto importante che venga detto da un medico quale io sono
Perché credo che uno degli errori più gravi che si possono commettere in questo settore e quello di iper
Dosare ingigantire il fenomeno dipendenza nel modo migliore per renderlo al di fuori del gestibilità quindi proprio uno che ritiene che l'unico aspetto fondamentale del vecchio sia la dipendenza perché per il resto non ci sono aspetti distintivi rilevanti
Tende a raccogliere informazioni dati per prospettare una relativa contenute ex del fenomeno
Un secondo dato che riguarda osservazioni fatte a dieci anni di distanza
Per persone in questo caso di età superiore agli ottant'anni
Danno uno informazione estremamente interessante ossia esaminando vista che almeno la capacità di portare pesi di salire le scale quindi quattro caratteristiche fondamentali o dell'organismo o comunque espressione della funzionalità dell'individuo si vede che in un decennio
Si è ridotto di circa il dieci per cento la a
Quota delle persone che erano dipendenti rispetto a queste funzioni quindi nel far le scale nel portare pesi nella vere Problemi rilevanti di vista o di cammino
Questo starebbe a significare e sarà poi la conclusione del mio discorso
Che vero sì
Che aumenta anno le persone di età avanzata
E questo è incontestabilmente un dato positivo insomma è ridicolo che venga presentato come un dramma un fenomeno che da tutti auspicate per cui tra medicine tutte
Le le arti politiche sociali eccetera si sono battuti e poi che venisse presentato come drammatico
Il terzo dato il più importante secondo me
Non voglio fare nel
L'ultrà del saranno libresco o che ma il significato è assolutamente trasparente
Ed è stato pubblicato recentemente su una delle riviste più selettive il British Medical journal
Questo dato contiene quattro previsioni sulla non-autosufficienza
Effettuate a partire dal settantasei fino al novantuno
Che cosa dicono questi dati che secondo me anche perché ovviamente un dato viene ritenuto interessante se allineato con quello che uno pensa virtualmente succede così
Che
C'è un Carlo notevolissimo della quota
Prevista per a attorno al Duemila diciamo attorno al due mila dei soggetti non autosufficienti della quota parte degli ultrasessantacinquenni
Non auto sufficienti fino a passare da quasi due mila due milioni di individui due milioni d'individui nel Regno Unito nella prima previsione settantasei
A circa cinquecento mila nell'ultima previsione del novantuno queste previsioni poi vanno fino al due mila e il sessantasei e sicuramente tutte tendono a dimostrare concerto incremento della dipendenza
Però mentre la prima curva a un netto rende in aumento l'ultima e quasi orizzontale allora la conclusione
Per come avevo promesso
Credo di essere stato breve o brevissimo e queste che il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione è un dato di fatto un dato il fatto sicuramente positivo non c'è dubbio
L'unica ragione per considerarlo negativo sarebbe che non fosse tanto un allungamento di vita buona ma fosse un allungamento di vita dipendente e allora a quel punto lì nessuno di noi vorrebbe vivere cinque anni in più cinque mesi in più in carrozzella da incontinente ok
Ma questo fenomeno che pur rappresenta un elemento innovativo
Anche per la politica sanitaria di cui non si può non tenere conto
Probabilmente è assolutamente più contenuto o addirittura poco esistente Rispetto all'allungamento della popolazione
Spero che questo sia chiaro
Le ultimissime parole che esprimono un concetto che
Condividiamo con alcune vizi Vittorino
è che
Il vecchio il vecchio comunque al di là di una certa età
Ha solo una condizione che lo differenzia in modo sostanziale da un individuo diretta
Giovane adulta naturalmente fatte salve di capelli bianchi essere un pochettino più lento
Avere alcune caratteristiche che conosciamo ma che sono tutte compensarli dei perché portare gli occhiali
Alla fine dei conti non è un una condizione tragica assolutamente purché siano in grado di consentire una prestazione adeguata allora dicevamo
Il
Vecchio a solo un aumentata probabilità
Di perdere l'autosufficienza questo sicuramente vero perché ci si ammala non da Giovanni abitualmente
Ma nell'età avanzate
E allora l'interesse della comunità deve essere rivolto in primissimo non dico esclusivo
Ma in primissimo luogo a questo tipo di popolazione che quella che ha delle esigenze reali
Particolari e talora drammatiche perché chiunque abbia un po'di dimestichezza
Con queste situazione sa che veramente sono sono talmente tragiche in alcuni momenti
Da domandarsi con me vengano percepite in modo accettabile dai parenti quando davvero distruggono assolutamente una famiglia mentre invece per quel novantacinque per cento
Della popolazione anziana che per fortuna non ha o avrà solo in una quota limitata il tempo dei deficit rilevanti della funzione e dell'autonomia
Secondo me va solo facilitata l'integrazione poi scelga Luís se vuole andare al cinema se vuole andare a ballare se vuole fare delle opere caritative se vuole ossia deve essere solo consentita una possibilità economica
Dignitosa perché Possa esercitare diciamo un libero al arbitrario ma stabilire
Delle corsie particolareggiate per la popolazione anziana in quanto tale secondo me è destituito proprio da una logica scientifica
Non si può fare
Non so una carrozza
Per il soggetto che abbia difficoltà a salire la la carrozza deve essere
Abituale mente con facilitazione a salire non è che dobbiamo fare un vagone e lì mettiamo tutti quelli che hanno superato una determinata età quindi per ribadire solo per per essere più chiaro possibile il problema del anziano che che invecchia che che indubbiamente cresce numericamente è un non rilevantissimo problema perché in parallelo aumenta anche il livello di benessere di autosufficienza
Certamente per una quota parte di noi ci sarà un destino più o meno lungo di dipendenza
Per questa quota parte e direi quasi solo per questa parte deve essere
Attenta alla comunità
La comunità deve concentrare le sue risorse grazie nel
Sono finiti gli interventi previsti nella mattinata
Io chiederei Pubblico intervenire a me pare che i quattro il quattro contributi
Sì Colli Cono Sud due grandi filoni di Rifondazione
Una riflessione di riflessione che ha guardato la tra due otto la sulle sue potenzialità le sue possibilità applicative
Alcune parole chiave sono state indicate anche nell'intervento di Ugo Ascoli anche del professor Ranci più competizione
Più lì per possibilità di libertà di scelta più sostegno le politiche familiari
E poi mi pare che gli anche interventi del professor scorte che Annina del dottor fra aprì Sabino in maniera pop più approfonditamente abbiano
Toccato in modo più particolare il puntuale tutto il tema della grande età o della terza età
Dunque io già qualche prenotazione quindi pregherei chi non ancora non mi avesse comunicato nel suo intervento carissimi fatte
Dunque Giampaolo con la Cini vicepresidente di Compagnia delle opere
E si prepara nel frattempo Maria Guidotti Presidente dia un salto gobba vi pregherei di di stare nei cinque minuti non di più io vi bacche terrò appena superata
Grazie grazie anche al sottosegretario suggeriva tre per sforare cinque cose più magnanimo far
Sì anch'io ringrazio per per l'occasione di di questi incontri ho ascoltato con con molta attenzione contributi degli le relazioni presa dei professori che si sono sì che mi hanno preceduto dire votato molto su molti spunti interessanti
Li riprenderò alcuni sicuramente mi preme dire questo lungamente valida nuovo welfare e e a me pare che comunque il il filo rosso per la costruzione del nuovo welfare
Che in qualche modo tutti ci auspichiamo non posso non essere il principio di sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà che come sappiamo entrato nella Costituzione è stato riconosciuto ed è entrato nella riforma costituzionale
I principi di sussidiarietà e quello che riconosce
Tutta una una storia una tradizione propria dell'esperienza italiana fatta da appunto da da movimenti di persone di uomini liberi che si sono messi insieme il nome di di un ideale di ideali diversi fra loro per tentare per costruire risposte ai bisogni di tutti
Questa è la la storia del nostro Paese e ieri sera a cena con la il Presidente Lorenzetti Presidente della Regione Umbria e mi diceva come anche in tutta lunga c'è una rete di soprattutto associazioni che perfettamente integrata proprio per quello che riguarda i sistemi del due il fare con tutta la struttura
Pubblica
Dell'Umbria
Questo è la la prima questione
Se c'è questo riconoscimento di un di un privato non statale di un di un privato che risponde ha bisogno di tutti cioè che svolgeva funzioni di pubblica utilità soprattutto nel campo di servizi alla persona
Mi pare che il il secondo punto non può non essere quello della creazione di un sistema misto come ho già sentito già stamattina abbiamo sentito in molte relazioni un sistema vini misto integrato
Nel settore dell'UE il fare tra lo Stato il privato e il privato sociale privato non profit o terzo settore
Perché questo sistema misto funzioni come abbiamo tanti esempi il nostro Paese
Però c'è bisogno di un di un passaggio ulteriore c'è bisogna che tutto questo mondo di di non profitti di terzo settore
Di privato sociale
Venga definito giuridicamente in modo chiaro
Attualmente a mio avviso non è così ci sono tante legislazioni di settore cioè la la la legge sul volontariato la cooperazione sociale ultima una legge buona ottima a mio avviso quella sull'associazionismo di promozione sociale ma non c'è un quadro sintetico un filo conduttore sintetico di tutto questo mondo
Dovrebbe esserci a mio avviso un una definizione giuridica
Di questo mondo non profit
In base a a poche grandi idee uno che possono essere realtà non profit e non sono le realtà che se che che esistono sempre di volontariato puro ma che possono essere delle piccole medi anche grandi imprese
Che possono avere patrimonio e reddito dopo spiegherò perché
Che possono dare occupazione aver occupati e ovviamente non possano distribuire utili ai loro soci non non possono fare utili ma non possono eseguire loro soci perché questo perché quel in questo modo questo mondo del terzo settore
Del non profit avrebbe un rigore una una forza giuridica un una capacità di imprenditorialità non sarebbe quella realtà ancora oggi molto marginale come per esempio la definisce verità quando dice che questo mondo troppo spesso lo lo chiama la cappellania dei poveracci poveracci che si mettono insieme
Ecco noi vorremmo non essere questo vorremmo essere riconosciuti per il contributo che possiamo dare
Terzo ed ultimo passaggio
Se c'è questo riconoscimento
A questo punto
Non può non esserci
La il principio della libertà di scelta
Dei cittadini nelle nell'usufruire di servizi pubblici soprattutto i servizi
Di i servizi alla persona
E questo è era molto interessante relazione professor Ranci quando diceva che il sistema se non ricordo male nel cambiamento il sistema inglese per fare inglese era focalizzato su tre principi più competizione più libertà di scelta più sostegno alla capacità di cura delle famiglie il principio della libertà di scelta dei cittadini
E a mio avviso un principio fondamentale che può essere solo se ci sono c'è la possibile scegliere se c'è la possibilità di scegliere tra strutture fatti gestite direttamente dallo Stato
Dal privato o dal privato non profit tutta la tradizione italiana
E e piena di strutture di privato non profit penso al alle cose mi diceva la Presidente Lorenzetti ieri sera quindi all'Umbria ma pensa cose
Anche più conosciuti più clamorose dal Cottolengo a Torino dalle misericordia tutta a Firenze dal Fatebenefratelli tantissime realtà che svolgono un servizio pubblico
A me pare che se riusciamo a andare in questa direzione mia direzione in un sistema di nuovo e il fare
Con questa direzione chiara mi pare che gradualmente
Essendo direi
Inflessibili sui principi sulla direzione verso cui vogliamo andare Magnanini circa applicazione
Magna nel senso che che la la la nessuna modelli precostituiti e funzionanti in tasca c'è una gradualità necessaria però se riusciamo attenere questa direzione mio credo che che potremmo potremmo potremmo cambiare realmente il volto del del welfare mi piace concludere in questa frase che ho trovato di di Dahrendorf che dice
Il sociologo inglese
L'intervento dello Stato in sostituzione al terzo settore veramente deprecabile
Serve un sistema misto in cui lo Stato partecipi a fianco del no profit non che si abolisca lo stato in cui lo stato partecipe Franco danno profitti ma se fa tutto lo Stato allora i rischi sono alti grazie
Maria Guidotti
Politiche di welfare che la legge dell'assistenza dei recentemente approvata
Volevo soltanto fare alcune considerazioni alcune senza un articolare un ragionamento un vero e proprio intervento
Una è quella che riguarda se ne vogliamo parlare di grande tale c'è quindi giustamente cioè di una condizioni di una anziano che in cui la continua situazioni in cui ci dobbiamo riconoscere tutti cioè con un'evoluzione dalla persona cioè come quello che poi naturalmente
Beh io credo che allora bisogna cominciare a parlare quando si parla di anziani soprattutto di politiche di prevenzione per politiche di prevenzione intendo politiche sociali di qualità del lavoro dello stile di vita cioè quindi come ci si prepara all'invecchiamento cioè come la persona in vecchia come evolve come diventa grande perché poi dico da questo dipende fondamentalmente anche questo è stato ampiamente dimostrato la qualità dell'essere più grande dell'essere della Grande Età
Anche questo la legge sul del io la chiamo legge l'assistenza per brevità insomma per capirci non sa questa legge di riforma la mia l'onorevole Turco mi guarda male c'ha ragione perché perché questo svia poi il il il centro del del discorso riconosce questo cioè nel suo impianto culturale riconosce questo cioè dicendo in politiche di socialità
Però purtroppo noi lo stiamo vedendo poi anche oggi il discorso si sposta sempre molto sui servizi che invece servono soprattutto quando le persone hanno già il problema
Mentre invece ripeto politiche della socializzazione della formazione e del lavoro degli stili di vita gli ambienti di lavoro perché la grande Tarsia migliore possibile
Poi era stato posto non è stato ripreso orrore solo sottolineare però perché se nel prosieguo la cosa potesse essere fatta mi interesserebbe molto il problema della cittadinanza alla il problema la questione della cittadinanza
Cioè un sistema come quello che prefigura legge di riordino dei servizi assume ci diceva il professor Ascoli la cittadinanza come un punto di riferimento fondamentale
Intendendo la cittadinanza con un'assunzione di responsabilità della persona che viene riconosciuta come individuo ma che si riconosce come individuo all'interno di una comunità di una su di una società e quindi partecipa alla ridefinizione dei progetti anche del suo progetto di vita e di quello che nel sistema dei servizi in questo contribuisce ma come si fa ad esercitare questo cioè bisogna è una cultura questa che bisogna costruire cioè bisogna fare politiche che consentano questo dare opportunità alle persone di esercitare cittadinanze questo implica una innovazione profonda anche della pubblica amministrazione che io non so oggi
Fino a che punto i nostri enti locali uno se sono in grado di non non solo di sollecitare cioè di fare politiche sollecitazione ma anche laddove ci fosse questa responsabilità questa disponibilità di recepire
Questa risorsa cioè di utilizzarla veramente fino in fondo in un sistema integrato che il dei servizi questo peraltro consentirebbe anche di ricostituire quella unitarietà del della discorso anche del rapporto è stato posto le questioni generazionali ma qui non ho tempo di affrontare nella era stato posto una questione proprio dall'onorevole Turco che poi non non non c'è stato il tempo in modo da di portare avanti insomma il suo impegno quel ministro che era quello del servizio civile degli anziani per esempio io rappresento un'associazione di anziani di volontariato soprattutto di anziani non esclusivamente le dico come si è giustamente fatto nessun servizio civile dei giovani e si incentiva questa forma di impegno
Io credo che la grande risorsa che è la disponibilità di tempo di conoscenze di competenze che quella degli anziani
Debba essere incentivata perché sia messa al servizio della comunità cioè si debbano creare le condizioni anche per per fare questo
E il riconoscimento non è soltanto la capacità economico manageriali io credo che bisogna riconoscere invece il valore delle cose che si fanno delle relazioni e quant'altro il credo che il Terzo settore debba essere conosciuta anche per questo
L'ultimissima cosa su una una notazione su soprattutto sull'intervento del professor Ranci la scelta del cittadino io credo che sia una questione importante fondamentale
Cioè dare libertà al cittadino di scegliere però anche qui perché il cittadino possa effettivamente scegliere bisogna che si creano le condizioni cioè ci devono essere
Le competenze e le conoscenze perché la scelta poi esercitata
Altrimenti anche quegli interventi che sembrano come gli assegni bond sia a sostegno della domanda diventano di fatto una solvibilità azione dalla domanda ma di fatto a sostegno dell'Offerta quindi le condizioni dell'esercizio effettivo della cittadinanza e quindi anche della scelta debbono essere create questa la fondamentale perché la legge possa essere la cosa di cui siamo sostanzialmente parlando
Essere applicata veramente come il suo impianto culturale richiede
Grazie Coppa
Si prepara ordini
Solo tre brevissime considerazioni credo che
Siamo in una condizione in un certo senso opposto l'ordinaria
Di poter effettivamente mettere mano a questo ridisegno rifare in qualche modo il volto del Welfare
In quanto per un verso siamo all'inizio di una nuova legislatura con un nuovo governo
E dall'altro lato abbiamo appena alle spalle una legge approvata non dico in modo by partisan ma insomma con un concorso
Sostanziale anche di quella che era allora l'opposizione adesso la maggioranza
Questo credo possa Consip avere diciamo determinare la condizione che si dei dolori Gizzi molto anche degli scontri delle differenze
Per tentare affettivamente di disegnare quella nel fare che è scritto nella tre due otto
Perché adesso abbiamo una legge sostanzialmente buona
Ma la riforma ancora tutta da fare
Adesso qui professor Ascoli ha cominciato a dire alcune cose sono state avviate l'amico l'ex ministra turco aveva fatto una una pre prima parte dei decreti
Ma dico il processo di riforma lo dico in senso e quindi il coinvolgimento dell'insieme degli attori che la le che la legge mette in campo quindi non solo istituzioni pubbliche quel terzo settore le famiglie le IPO quant'altro e in un certo senso e adesso diciamo che si gioca sul campo la possibilità che una buona legge diventi anche una buona riforma
Per questo credo che ci sia un duplice compito per un verso delle istituzioni per altro verso Nostro delle organizzazioni della società civile
Dal punto di vista delle istituzioni bisogna fare quella che quando è stato fatto a fine legislatura
Un incontro nella Commissione Affari sociali erano presenti tutte le forze politiche
L'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato con una riflessione adesso qui non ho tempo di riprendere ma ha detto bisogna fare mi ha colpito l'espressione una rieducazione sentimentale della pubblica amministrazione
Ovvero perché una legge di quel genere è un anche altre attività possono prendere corpo se non c'è un cambiamento come dire di cultura nel senso che la pubblica amministrazione non si sente più l'esclusiva monopolista dell'azione di risposta ai bisogni sociali e non vive questo come un depauperamento va invece come una nuova possibilità difficilmente quella riforma potrà prendere diciamo corpo
Dal punto di vista invece delle organizzazioni associative delle realtà di terzo settore credo che questa legge pone e implica ci mette diciamo
Ci obbliga ci spinge ad immaginarci in un ruolo non meramente di fornitore di servizi in integrativo comunque insieme con l'amministrazione pubblica ma piuttosto a immaginarci come un in un ruolo attivo di pensare progettare immaginare le politiche sul territorio
E credo che attorno a questo compito magari è un'ambizione che abbiamo ma la capacità di farlo insieme cioè non ognuno per conto proprio è una sfida molto difficile anche per noi
In ultimo e ho concluso Edo credo che l'occasione di questa riforma del del welfare dei servizi
Debba anche spenderci molto guardare ai risultati che gli strumenti generano
C'è una grande discussione voucher non voucher buona no però uno c'era chiese ma quante città italiane hanno già provato sperimentato qualche cosa che risultati hanno tenuto
Lecce ministra Turco c'era la la la il reddito minimo di inserimento sperimentato se non ricordo male in sette otto cinque
Trentanove comuni
Che risultati ha prodotto è uno strumento che effettivamente porta all'inserimento
Ecco allora forse che puntando molto a vedere che tipo di risultati gli strumenti generano dobbiamo avere la possibilità di utilizzare una gamma ampia di strumenti se vogliamo essere efficaci in una diciamo modalità di risposta ai bisogni sociali che non è quella tradizionale se ci affidiamo come dire a delle risposte in qualche modo univoche e per questo anche ideologiche il welfare municipale comunitario non lo realizzeremo mai
Proprio perché municipale cioè centrato sulle comunità locali proprio perché comunitario perché chiama in campo le reti non istituzionali della solidarietà e le famiglie ha bisogno proprio di questa pluralità anche negli strumenti
Insomma credo che abbiamo di fronte una una grande occasione per poter lavorare collaborare insieme penso che con il nuovo Ministro Maroni e con la sottosegretaria Sestini ci sia diciamo forse proprio questa sfida questa possibilità se in qualche modo c'è un un traguardo un obiettivo un disegno comune
Che quella legge non rimanga una legge manifesto ma diventi una buona riforma
Grazie Bombardini si prepara Maria Grazia Breda conclude Moretti difese su cui diavoli
La parola libici
Buongiorno a tutti io vengo qui per dare un contributo cioè legato a due cose sostanziale da una parte la mia professione e dall'altro la mia esperienza
Io in questi ultimi quindici anni mi sono occupato di formazione grandemente
Per ragioni di stile tranquillità non dirò neanche quale
Ho fatto questo passaggio dalla condizione di lavoratore alla condizione degli pensionato
E ho lavorato questi ultimi due anni nel cercare di dare senso a questo passaggio
Ho lavorato e ho costruito un progetto perché non c'è nulla di questo tipo
Che vuole porsi l'obiettivo di intervenire
Nel momento del passaggio dalla condizione di lavoratore alla condizione di pensionato
Perché è un momento fondamentale del processo di crescita ed è un momento che può permettere il sostegno degli benessere oppure l'attivazione del malessere
Allora ho cinque minuti voglio stare le cinque minuti vorrei che però fosse chiaro
Che se è vero che la percezione che noi abbiamo del nostro processo di invecchiamento
è fondamentale nella costruzione del processo invecchiamento stesso
E contemporaneamente è vero che il il momento nodale dove nasce il processo di percezione e proprio in questo passaggio
Perché il passaggio di appartenenza a un'entità organizzativa
E il passaggio alla condizione di non avere più identità perché questo è il rischio è uno dei problemi salienti il secondo problema è l'idea del passato l'idea del presente perizia del futuro che si costituisce in quel momento
Terzo aspetto il passaggio dalla condizione di dipendente alla condizione di il pensionato nove volte su dieci eh solipsistica le persone sono solo in queste condizioni
Allora l'ipotesi che io formulo
E che sta sia utile necessario e anche forse fondamentale
Mettersi insieme fare dei gruppi fare formazione
Sulla base della costruzione dei percorso che le persone hanno fatto del significato che danno del passaggio e del significato che danno del futuro perché proprio in questi incontri e lo dico come formatore e possibile rielaborare
Il significato del presente
Il significato del passato evitare che il pensionamento sia una falsa vacanza come evitare che il pensionamento sia inattesa del Progetto di morte
Allora tra queste questo c'è una possa una possibilità di pensa abilità di parla bibita e di confrontabilità che solo una dimensione di gruppo gruppo che apprende può permettere un livello migliore un livello può accendere delle possibilità che le persone da soli in genere non hanno grazie
Grazie preda si preparano Rocchi cui del più circoli tra
Sono bene ed era presente un coordinamento di associazioni di volontariato del Piemonte ci siamo impegnate a fondo per la riforma della legge trecentoventotto credo che l'onorevole Turco possono testimoniarlo
Anche se non l'abbiamo pensato alla stessa maniera
Solo per come presentazione
Sono sconcertata ovviamente per l'intervento
Del professor Ascoli perché credo che non siamo più adesso in campagna elettorale
E sarebbe importante essere onesti da un punto di vista intellettuale vedere che cosa c'è da fare effettivamente per trovare il modo per dare diritti esigibili sul serio
Alle persone che si trovano in situazioni di difficoltà
La legge non da nessun diritto nuovo alle persone che in base all'articolo trentotto della Costituzione lo Stato a il dovere di assistere perché sono inabili e sprovvisti di assistenza
Lo dico perché presenta il nuovo ministro
Ministro Maroni perché questo sarà il punto da cui ripartire noi non abbiamo niente
L'altra settimana nella regione Piemonte abbiamo depositato più di sette mila firme sono le prime perché la petizione popolare che abbiamo promosso subito dopo l'approvazione della legge trecentoventotto nella nostra regione continua
In attesa che la Regione Piemonte recepisca faccia propri dei diritti che non sono contenuti nella legge trecentoventotto
Perché il professor Ascoli ho dimenticato di dire che tutto è affermato in termini di principio
Ma tutto è discrezionale legato compatibilmente alle risorse quindi ai finanziamenti a che cosa decideranno le Regioni come priorità
Non c'è tempo ma potremmo fare l'elenco di quelle che possono essere le priorità già indicate anche nel Piano nazionale
Che comunque solo un piano che indica e non impone perché ministro Turco allora diceva sempre che non aveva il potere di imporre alle regioni
Quello che noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere e comunque
Che a differenza di quello che è successo per la scuola e la sanità dove i diritti li abbiano e non devono essere mescolati con quelli della tre ventotto dove non gli abbiano
In cui ci siano dei diritti che il cittadino possa andare dai servizi e chiedere e da vedere compatibilmente con i propri bisogni e non con le risorse che verranno destinate a seconda di chi è più forte e di chi da un punto di vista elettorale conta di più perché poi in sostanza e questo
Nella scuola professor Ascoli la cosa è completamente diverso quando si è deciso l'innalzamento dell'obbligo scolastico oggi l'ultimo l'obbligo formativo
E di portare l'obbligo scolastico dai quattordici ai quindici anni si è detto che tutte le scuole dello Stato devono attrezzarsi per permettere la frequenza mille persone e devono farlo anche per esempio per le persone indicate fatte tante che tutte sono state inserite
Così non è per la persona indica parte intellettiva per esempio che finito l'obbligo scolastico non può essere avviata lavoro e avrebbe diritto in base alla Costituzione ma non c'è nessuna legge dello Stato che glielo dica ad a vere un'assistenza
Questo non è un diritto universalistico perché nessuno dei figli nostri normali chiede di andare a frequentare i centri diurni assistenziali con gli handicappati intellettivi
Questo è un diritto assistenziale specifico per una determinata categoria di persone che non è una bestialità dirlo eh
Ci sono delle categorie di persone che hanno delle esigenze particolari che devono essere soddisfatte e che oggi non lo sono noi chiediamo questo
Chiediamo che queste persone che non contano nulla che dal punto di vista elettorale non conteranno mai
A pieno un diritto garantito da una legge dello Stato ecco adesso stiamo lavorando ancora come prima per nel ottenerlo dalle nostre regioni
C'è un patrimonio delle IPAB e padre quando il Litta parliamo
Dai centoventi ai centoquaranta mila miliardi la rivista IPAB la rivista diretta da affatto la stima solo i patrimoni esistenti dai trentasette cinquanta mila miliardi e
Poi ci sono tutti gli altri
Che sono da recuperare
Su questi soldi
Ci sono tutta una serie di interventi Ministro Maroni sui quali lei può intervenire oggi per evitare che siano sperperati perché se siamo riusciti a mantenere questo patrimonio che coprirebbe Doro tutte le persone che sono in situazioni di povertà ecco lo abbiamo fatto perché finora c'era un vincolo
Che obbligava ad usare questo patrimonio esclusivamente a fini assistenziali
La nuova legge che apre a tutti e quindi a interventi che le amministrazioni potranno fare anche per i cittadini
Benestanti e che comunque contano di più ovviamente usarla i patrimoni non per i poveri ma per chi rende su un altro piano
Un ultimo riferimento e chiudo per l'intervento di il dottor Franci
Propone e non è una novità il fondo integrativo perché fondo integrativo una vecchia storia che ogni tanto torna alla luce
Il problema che io vorrei porre una domanda è questa quante volte dobbiamo pagare per le cure sanitarie
Nella nostra vita perché paghiamo i contributi per il servizio sanitario finché siamo invita lavoratori
Per poter essere garantiti uno spera in quella fascia piccola di età che il professor Fabris indicava nel suo intervento siamo in pochi ad arrivare malati cronici non autosufficienti
Ma quando arriviamo lì siamo più fragili siamo più dipendenti e non riusciamo più a decidere neanche come vogliamo morire
Allora possiamo essere garantiti per quella piccolissima fase delle nostre vite in cui dovremo dipendere dagli altri e il servizio sanitario nazionale con il quale io ho stabilito un patto di solidarietà per cui pago una vita in cui lo uso poco per essere garantito in quella piccolissima parte della mia vita in cui può darsi che stia male perché non è neanche detto che lo usi
Posso avere la speranza che lo Stato rispetti questo patto
E non mi costringa a ripagare di nuovo e perché soltanto gli anziani malati non autosufficienti dovrebbero rientrare in una condizione di fondo integrativo allora stabiliamo che tutti coloro che utilizzano servizio sanitario oltre il sessantesimo giorno di degenza pagano un quid pagano ticket ma non a tutti
Perché di nuovo soltanto una fasce più disperata di persone e quelli che guarda caso non sono in grado di protestare e di scendere a fare le manifestazioni questo dovremmo trovare una soluzione perché oggi la legge cento e la legge mi permette io come piccola associazione di volontariato
Riesco a difendere applicando le leggi che ci sono nel campo sanitario
In campo sanitario io ho il diritto soggettivo a farmi curare anche se sono una malata cronica non autosufficiente dal servizio sanitario nazionale
Senza limiti di durata e io lo faccio quotidianamente semplicemente perché ho la legge perché dovrei perdere questo diritto
Grazie
Franco Morotti di federsolidarietà chiedo Franco di aver di essere sintetico
L'ultimo quindi non non sono sempre fortunati gli ultimi comunque ancora un po'di attenzione sì il porto il il punto riso sicuramente anche parziale di un'associazione che rappresenta due mila cinquecento cooperative sociali
Una prima osservazione sullo stato attuale spesso se ritiene che il discorso che sono stati fatti libertà di scelta eccetera siano associati una diminuzione nella tutela e ha un'introduzione di un mercato selvaggio ora va benissimo tutto faccio o solo uno sguardo una fotografia dell'attuale dove una parte consistente e prestazione acquistata in nero
Da personale solitamente perso il miliardo e comunque persone che non hanno comunque una garanzia di qualifica quindi poca tutela per i lavoratori poco tutelato dall'utente
D'altra parte vi è invece il canale della gestione pubblica delegata attraverso l'organizzazione di terzo settore
Che in alcuni casi pochi per fortuna significa appalti al massimo ribasso tre significa affidare a chi fa il prezzo minore
La la cupa dei nostri familiari nei casi fortunatamente maggioritari in cui si utilizzano dei sistemi di affidamento che valutano la qualità questo vuol dire di fatto gara tra progettisti ingaggiati dalle varie organizzazioni per indovinare le preferenze delle commissioni aggiudicatrici
Ora questo non è un voleva diciamo di farne uno scandalo da un punto di vista morale ha voglia di capire fino a che punto questa procedura
Garantiscono che si riesca a approssimare incontrare i bisogni
Delle famiglie
Ritengo quindi cioè il le linee di azione che in qualche modo venivano date dal professor Kranz sui la competizione e la libertà di scelta sostegno alle famiglie possono essere una una traccia su cui lavorare ma a qualche condizione e quali sono allora b sicuramente c'è poco da dire il sostegno alla domanda deve essere un problema da porsi
Non so perché in Italia e non in altri paesi sostegno della domanda viene associato a questa idea di mercato selvaggio che invece a me pare e la situazione attuale
Sosteneva domanda debole voler dire diverse cose nella pratica può voler dire assegni servizio deducibilità fiscale un sistema assicurativo
Degli interventi sul costo del lavoro di chi per servizi e via dicendo quindi prima declinato in in misure contenente
Però a mio avviso dobbiamo anche porci il problema di del contesto in cui andiamo a proporre
Questo sistema basato appunto sulla domanda diretta da parte dei cittadini non basta il fatto di dare degli assi di servizio per sostituire il mercato selvaggio degli appalti attuale o mercato selvaggio dei voucher
Non cambia molto
Il punto di vista che vuole portarmi eccoli invece di un mercato sociale che sia costruito nell'interesse e a partire dalle comunità locali e allora qui c'è un punto sicuramente lo sottolinea deve sul mercato sociale in cui gli utenti singoli e associati associati dove non riescono soprattutto esprime una preferenza in modo autonomo sono i protagonisti e le persone che possono diventare effettivamente questo mercato ma vuol dire a partire dalle carte dei servizi a partire dalla ferita al mento che il ruolo degli utenti deve essere comunque garantito
Devono essere comunque loro a definire le modalità con cui questo mercato sociale viene viene organizzato
Se questo viene rispettato io penso che
Senza andare ai casi drammatici come quelli che citava con il professor stolta Gagne ma anche in quelli sequestro aspettato se l'utente non è da solo comunque possa essere il mio giudice io delle dei propri bisogni perché comunque prendiamo quanti casi più drammatici ecco io non saprei suggerire alle famiglie qualcosa di diverso da quello che loro hanno scelto
Chiudo con una osservazione che riguarda però le risorse
Perché questo sistema ma come qualsiasi sistema il servizio deve essere comunque sostenuto economicamente
Sicuramente la nostra battaglia per la domiciliarità e cosa antica non non è questa Antonio occasione per riaffermare la teniamo presente una cosa che visse le risorse per la domiciliarità saranno solo degli enti locali queste risorse saranno molto poche
Uno dei documenti conseguenti alla all'approvazione della trecentoventotto va a definire le competenze del dell'ente locale e del sistema sanitario nella postazione di questi servizi attenzione se effettivamente le risorse del sistema sanitario continueranno indirizzarsi come oggi solo sulla residenzialità
E no Cindy resero sulla domiciliarità tutte queste parole resteranno appunto tali allora attenzione anche qua come diceva l'intervento il clima la legge cento ma attenzione se non riusciremmo a farsi chiede aziende sanitarie effettivamente sostengano
Il suo il la l'assistenza domiciliare delle persone parzialmente autosufficienti tutto questo non potrà tradursi in pratica
Grazie marocchini
Siamo abbiamo chiuso i nostri interventi io ho davvero passerei la parola chi dovrà concludere
E la parola al l'onorevole Turco che è stata l'artefice la protagonista di questa nuova stagione
Di politiche sociali in questi anni
è stata per noi per il Forum in questione una buona compagna di strada come abbiamo vissuto anche esperienze importanti
Le sue citazioni sono venute dal dai tre relatori dei professori ma anche degli intrepidi sono numerose e quindi affido lei
Il primo intervento
Mi ero preparato una serie di appunti ma moltissime cose sono state dette e quindi vorrei cercare di interloquire con alcuni problemi rapidamente il primo parlando di Guelfa per le persone anziane in primo problema non scontato che è stato detto in molte relazioni
è l'approccio culturale che noi dobbiamo avere nei confronti delle persone anziane
Io credo che questo non sia scontato scontato qui ma non è scontato nella politica non è scontato dei sindacati non è scontato negli enti locali
L'approccio culturale l'approccio culturale estetica è stato sintetizzato da molte associazioni da molti anziani quello dell'anziano come risorsa
Io credo che
Questo questa affermazione resti un punto di riferimento importante
Perché ci sollecita a cambiare lo stereotipo nell'approccio con le persone anziane soprattutto ci sollecita a cogliere quelle che
Sono come dire poi le peculiari risorse che le persone anziane
Possono mettere a disposizione non solo per se stessi ma per la vita della comunità e che possono consentirci appunto di rispondere positivamente alla domanda che una delle domande che è stato posto l'allungamento della vita significa migliore qualità della vita
Ecco io credo che per rispondere positivamente a questo quesito
E siccome allungamento della vita non significa necessariamente migliore migliora migliore qualità della vita
Perché sia migliore qualità della vita e credo che sia molto importante allora superare appunto quello a quell'approccio per cui il l'anziano soltanto soggetto debole
E di uscire invece a mettere in circolo a utilizzare e valorizzare le peculiari dei soci della persona anziana
Che sono i saperi le professionalità i sentimenti la solidarietà il tempo credo che soprattutto questo
Il tempo e gli anziani possiedono in abbondanza
Questa che è una risorsa preziosa che si può condividere senza impoverirsi
Ecco questa risorsa credo che debba essere messa a frutto come motore capace di moltiplicare le opportunità il tempo degli anziani
Ogni un bene prezioso per se stessi è un bene prezioso per la vita della comunità allora non c'è dubbio che per esempio l'idea del servizio volontario per le persone in età matura
Sia un'idea da riprendere
è diventata parte di molte iniziative che promuovono gli enti locali
Ma bisogna farla diventare un pezzo normale delle politiche sociali
Così come
Se vogliamo che l'allungamento della vita significhi vivere meglio
Bisogna come dire mettere a disposizione tutte le opportunità per ripensare questa età
Perché ancora oggi la terza età o la grande età e vissuta comma una età residuale
Perché da Ethan residuale diventi una età importante bisogna a vere le opportunità culturali sociali eccetera per poter la ripensare e questa azione di ripensamento e sicuramente un processo individuale ma anche un processo sociale e quindi qui c'è un'altra responsabilità delle politiche per poter rispondere alla domanda come fare in modo che la terza età sia
Migliore Time migliore tempo
Mettere a disposizione appunto da parte delle istituzioni della politica
Quelle opportunità per promuovere appunto una cittadinanza attiva delle persone anziane e ancora una volta per saperne valorizzare tutte le loro opportunità le loro competenze
Io credo che non sia da sottovalutare questo aspetto non è automatico che per una persona anziana qui proprio sport cagna credo che ciò possa confermare né scontato per una persona anziana ripensare se stesso
La terza età può essere molto età di rimpianto piuttosto che non età di ripensamento di riprogettazione e allora per per poter riprogettare bisogna appunto averne le opportunità e qui c'è un compito importante
Delle istituzioni della politica e della e delle politiche sociali in modo particolare
L'altra cosa che credo sia importante che M emersa anche qui ed è molto importante per le politiche cioè e che non si può parlare di anziani come un soggetto unitario ma bisogna parlare di persone anziane ci sono donne e uomini e qui c'è già una grande differenza
Ci sono anziani attivi ci sono anziani non autosufficienti ci sono anziani dotati di reddito adeguato ci sono anziani non dotati di reddito adeguato
In
Inoltre credo che sia importante
Come dire mettersi d'accordo è poco qual è il contesto culturale
Entro cui
Valorizzare come dire pensare le politiche di valorizzazione della persona anziana
A me è sempre parso molto opportuno riferimento che ci veniva dall'Unione europea che è stato anche il tema centrale dell'ONU due anni fa mi pare
L'idea della delle politiche per gli anziani come politiche che devono essere collocate entro una società per tutte letta ecco io credo che questo sia il vero la vera sfida del Welfare
Di fronte al tema allungamento dell'età non tanto pensare a politiche degli anziani per gli anziani Napoli pensare
A politiche che siano in grado di fare sì che la nostra società siano Società vivibile per tutte le età
Una Società per tutte le età significa una società che rispetti le pecore le peculiarità di ogni stagione della vita
E non sia modellata soltanto sui tempi sui ritmi sulle esigenze della età centrale
L'infanzia e la giovinezza all'età adulta hanno preso un ritmo diverso e nuovo rispetto al passato
Per questo non conviene a nessuno vivere la propria stagione separata dagli altri bisogna guardare al ciclo della vita nella unitarietà e consentire una comunicazione più fluida tra le varie scritta
Quindi il primo
Sempre parlando di politiche di Welfare
Credo che questo sia un un punto di riferimento culturale fondamentale no a politiche separate per gli anziani ma la collocazione di queste politiche tra all'interno di una progettazione di una società per tutte letta e l'altro punto di riferimento importante ovviamente questo oggetto di discussione poi è che una politica per gli anziani deve essere una politica
Generalizzata all'interno di un contesto di solidarietà tra le generazioni sono sempre stata contraria a chi voleva separare
I padri dei figli a chi diceva che bisogna togliere i padri per dare ai figli bisogna costruire una politica di solidarietà tra le generazioni e questo è uno dei compiti più difficili per la riforma del welfare
Perché sappiamo bene che noi abbiamo una spesa sociale in Italia che oltre a essere in linea con l'Europa per difetto della spesa sociale che ha una composizione assolutamente squilibrata in cui la spesa previdenziale divora il settanta per cento
Quindi indire solidarietà tra le generazioni dire no alla tesi
Togliere i padri perdere i figli ma costruire una solidarietà tra le generazioni significa avere un punto di riferimento per quanto riguarda le politiche di riforma del welfare
Abbastanza preciso e quei abbastanza anche impegnativo concretamente questo significa sicuramente in futuro modificare la composizione della spesa sociale sicuramente in Italia non si dovrà avere settanta per cento divorato delle pensioni e soltanto il sei per cento della spesa assistenziale
Io credo che la risposta questo stia nello sforzo che abbiamo cercato di fare in questi anni di migliorare la spesa previdenziale e di aumentare complessivamente la spesa sociale
Il
Inoltre parlare di welfare per gli anziani significa dire molto chiaramente un'altra cosa anche questa assolutamente non scontata per la politica è
Posso da testimoniarlo come esperienza di ministro dalla solidarietà sociale
è un bel parte artista invecchiando non è soltanto l'Guelfa delle pensioni anche questo è un punto assolutamente non come dire non è chiaro tra noi ma non chiaro all'interno poi quando quando si fanno le scelte politiche l'idea di accomunare anziane pensione pensare che un welfare per gli anziani siano beffare
Che tutela le pensioni o che diminuisce le pensioni che modifica le pensioni è uno stereotipo molto radicato nella vita politica italiana
Il welfare perché sta invecchiando non è solo quello delle pensioni quello che mette al centro la qualità delle relazioni umane sociali
La pluralità dei servizi alla persona e alla famiglia la formazione permanente un dive un diverso rapporto tra il tempo di lavoro e gli altri tempi della vita
Io credo che questi siano gli aspetti cruciali di un bel parte agli anziani formazione permanente diverso rapporto tra tempo di lavoro e tempo di vita
Investimento sui servizi alla persona
E poi un welfare di tutti e per tutti un welfare che abbia al centro il concetto di diritti non c'è dubbio che è un welfare per gli anziani ha bisogno di questo e questo deve essere detto il modo in modo netto
E penso che sia importante quindi qui c'è il ministro Maroni che a ministro appunto questa crisi del welfare quindi può tenere insieme
Beh i vari aspetti per fortuna
Io credo che sia molto importante per
Una buon per una riforma del Welfare per costruire appunto quella un piccolo tassello per costruire quella solidarietà tra le generazioni
Sia andare una modifica dell'welfare che consenta una detta un adattamento dei ritmi di lavoro ai cicli della vita
La dimissione dolce dal lavoro del lavoro e il passaggio dolce dal lavoro la pensione
La possibilità di sommare pensione parziale lavoro parziale
Il pensare il Berliner rapportare l'uscita dal lavoro come uscita flessibile insieme ad una politica di sostegno alla pluralità dei lavori
Credo che sia un un pezzo importante di riforma del welfare anche questo difficile da fare e penso che qui passi
è quella una parte di della costruzione di quella solidarietà tra le generazioni
Dare tutele offrire diritti ai diversi lavori siamo in una società dei lavori e non del posto fisso
Come fare in modo che la Società dei lavori non diventi la Società del precariato è la grande sfida che abbiamo di fronte e questo significa pensare un Guelfa per i più giovani queste impossibile pensarlo se insieme
Mettiamo appunto la possibilità di uscire dal lavoro in modo più rispettoso come è stato detto intervento della vita della persona anziana l'uscita traumatica del lavoro crea problemi
La possibilità di riuscita dolce dal lavoro è credo un altro pezzo da colleghi
Che io vedo molto molto bene insomma insieme al problema che dicevo prima di una tutela di diritti alla pluralità di lavori
Prima di venire subito a dire soltanto due cose sulla legge quadro credo che sia doveroso ricordare che per fare una politica
Nelle persone anziane ci sono alcune cose molto urgenti come quella di combattere la povertà
Di elevare al reddito di tante persone anziane in di
Migliorare le prestazioni sanitarie di costruire appunto una rete integrata di servizi
Di sostenere il diritto alla sicurezza delle persone anziane anche qui penso che molte esperienze che sono state fatte dei Comuni e penso che l'iniziativa che aveva promosso l'allora ministro Jervolino
Sulla proprio per promuovere e garantire il diritto la sicurezza delle persone anziane
Così come credo che sia importante prevedere opportunità e strumenti di sostegno all'associazionismo degli anziani in quell'ottica di sussidiarietà e anche qui è stata richiamata
Una cosa soltanto sulla legge quale l'assistenza e poi come dire alcune domande al ministro
Per quanto riguarda le dico dell'assistenza io non credo di dover aggiungere nulla a quanto detto Ascoli altri interventi
Ricordo che gli atti attuativi della legge quadro sono stati realizzati sia da realizzare l'articolo dodici sulle professioni sociali il riordino dell'invalidità
In particolare credo che lo strumento fondamentale sia il piano sociale voglio ricordare che il piano sociale riguarda e che lo strumento fondamentale di applicazione della legge-quadro io credo che
Siano molte vere le sollecitazioni che qui sono febbre nude di una legge che deve essere pienamente applicata che deve essere applicata secondo lo spirito della legge stessa che quello della progettazione della coprogettazione degli accordi di programma della partecipazione della partecipazione dal basso dal coinvolgimento del territorio a partire dei piani di zona
è lo strumento fondamentale di programmazione delle politiche sociali ricordo che in quella legge in quel piano sociale
Ci sono sono indicati alcuni punti molto importanti per quanto riguarda gli anziani
E quando si parla di piano sociale dicevo si parla di uno strumento fondamentale di applicazione della legge perché lo strumento di programmazione degli interventi sociali ma soprattutto lo strumento che definisce gli standard essenziali
Detto in modo diverso i servizi che in modo graduale però obbligatoriamente devono essere realizzati sul territorio nazionale perché questo dice l'ultimo comma dell'articolo ventidue della legge
Stando all'essenziale vuol dire appunto servizi che devono essere obbligatoriamente realizzata su tutto il territorio
E nel piano sociale sono indicati per quanto riguarda gli anziani due questioni
Nel capitolo del degli interventi per le persone non autosufficienti paletta gli anziani non autosufficienti sono indicati tra gli standard e le se essenziali il potenziamento della domiciliarità e dell'assistenza domiciliare e dall'altra i servizi di sostegno ai servizi di sollievo
Per le famiglie che hanno persone non autosufficienti e l'altro punto che indicato nel piano sociale è l'assunzione di responsabilità
Da parte del governo insieme alle Regioni insieme le parti sociali secondo il principio di sussidiarietà realizzare nel triennio il programma programma nazionale per la non autosufficienza
Ecco io credo che questo tema della non autosufficienza meriti una particolare attenzione io non posso entrare nel merito demente perché voglio concludere
Ma non c'è dubbio che questa è una vera e propria emergenza nel nostro Paese
Non si per il numero di persone coinvolte un milione cinquecento e piume mila persone per ecco perché significa dal punto di vista del reddito e della qualità della vita delle famiglie avere in casa una persona anziano noto sufficiente
In Italia rispetto al resto d'Europa noi siamo arretrati per quanto riguarda appunto le politiche per la non autosufficienza realizzare il piano sociale significa fare questo programma nazionale per la non autosufficienza
E inoltre senta nel piano sociale la questione di anziani indicata
Laddove si parla di politiche familiari e sì indica tra gli obiettivi di una politica familiare quella della promozione
Di un'immagine positiva della persona anziana e domande
Una questione insomma che mi sento di porre al ministro nessuno quasi scontate ovviamente è di
Siccome
La legge quadro il piano sociale sono strumenti recenti
Come applicherete il piano sociale e soprattutto visto che state che si sta definendo
Il il Documento di programmazione economica e finanziaria e la prossima legge finanziaria
Se si vuole applicare bene la legge quadro sulle politiche sociali bisogna sapere che c'è un compito fondamentale che compete al governo duro difficile ma il compito fondamentale che è quello di stanziare le risorse
Nel due mila e uno ne abbiamo nel fondo per le politiche sociali stanziato tre mila cinquecento miliardi
Sappiamo bene che la recente e lo dico con un'ottica costruttiva e di governo non
Tachicardia della legge se applicare bene la legge significa sapere che le risorse per interventi sociali per i servizi sociali sono sempre scarsi che è fondamentale il principio di sussidiarietà la logica del cofinanziamento e quindi la Regione i Comuni devono fare la loro parte
Ma non c'è dubbio che se si vuole potenziare la rete integrando i servizi le risorse sono fondamentali e quindi credo che sarà molto importante ai fini dell'applicazione della legge individuare sapere appunto nel DPF nella prossima legge finanziaria come verrà affrontato questo capitolo e sarà importante anche nell'ottica della riforma del welfare capire quale equilibrio
Tra interventi per le persone anziane e interventi per la famiglia anche questo è un un equilibrio sempre molto difficile da trovare in un contesto di risorse scarse
E l'ultima questione che ora autore presidente Berlusconi durante il consiglio la il voto di fiducia ha detto che intende riconoscere fino in fondo i diritti dell'opposizione i diritti dello posizione tra i diritti dell'opposizione vi è quello di iscrivere all'ordine del giorno è chiedere all'avvio dell'iter di alcune leggi
Noi abbiamo alcune leggi che ci stanno molto a cuore che abbiamo ripresentato che sono la legge di riforma degli asili nido
La legge che introduce la figura dell'amministratore di sostegno per le persone con disabilità grave gravissima che stava per essere approvata nella precedente legislatura
E appunto questa legge sul servizio civile volontario per le persone in età matura credo che sarebbe importante sapere se nel potremmo contare su un atteggiamento positivo nei confronti di queste leggi e quindi su alcuni temi poter avere ancora una logica di collaborazione come c'è stata anche nella precedente legislatura che è stata una logica di collaborazione importante
Per quanto ci riguarda con noi conferma questo che sicuramente sia dalle queste della protesi ed altri temi tutte le proposte che verranno indicate in merito alle politiche sociali
E siccome sappiamo che le politiche sociali sono politiche che hanno a che fare per eccellenza
Con il bene comune soprattutto hanno a che fare con le persone più deboli le prenderemo in considerazione appunto con un'ottica non di parte ma con l'ottica Chiappori il bene di questo nostro Paese
Bene mi pare che
Le attese conclusione di questo nostro convegno non sono tante rispetto l'intervento gli interventi conclusivi
Sotto il sottosegretario Sestini del presidente Maroni le domande sono state tante le domande poste dal crollo
Mi mi Ministro Maroni Ministro Maroni io aggiungerei un'altra così per cui davvero vera e propria insomma sottosegretario ministro
Una domanda ma anche una una richiesta
è una certezza al ministro Maroni che quanto abbiamo sperimentato in questi anni partecipando ai tavoli della concertazione
Come Forum permanenti detto settore questa strategia che è stata avviata dal governo D'Alema in particolare io sono chiedo perché se ministro Maroni se questa strategia di coinvolgimento di partecipazione ai tavoli concertativi a partire proprio dalla lavorazione del DPEF
Sarà confermata se questo percorso verrà più che confermato anche rafforzato
Onorevole Sistina
Sì grazie io vi ringrazio di
Di questa occasione e
Dell'invito che ci avete rivolte anche perché questa è la prima occasione di incontro ufficiale tra il nuovo ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Forum del terzo settore
Non voglio sostituirmi all'intervento del ministro io farò solo alcune considerazioni
Lasciando a lui coi la chiusura e indicazione delle linee programmatiche
Riprendo alcuni degli spunti che sono venuti questa mattina
Edo Patriarca all'inizio faceva due domande
Fondamentali
L'allungamento della vita
Come può diventare una grande occasione e come modifica due insomma
Permettetemi di fare qui una premesse
Che l'allungamento della vita sia un bene
Un bene per la concezione che io io della vita stessa è un bene in assoluto in qualunque condizione
Questo venga vissuto cioè è la dignità della persona chiesta a monte a molte culturalmente prima ancora che politicamente a qualunque intervento di politica sociale
Questo è una cosa che ci tengo a dire
Perché per la concezione che io io della vita
La vita umana la stessa dignità dal momento del concepimento al momento della morte naturale e quindi la dignità della vita non è data dallo status in cui uno si trova dignità della vita è data dal fatto dell'essere un essere umano
A monte di tutte le politiche sociali e dell'attenzione a chi è più o meno in difficoltà sta questa concezione della vita
Fuori da qui siamo al massimo all'assistenza cioè siamo al massimo all'intervento bonario di qualcuno
Che ti dice va be'siccome sei in difficoltà ti aiuto no abbiamo superato questo lo dico sempre nella legge tre due otto anche nominalmente il concetto di assistenza
Questo è un valore che noi riconosciamo alla legge stessa e a chi se ne è fatto promotore l'onorevole Turco lo sa perché glielo riconosciuto in Parlamento
Abbiamo superato questo concetto di assistenza e noi diamo a questo superamento questo anche questo valore culturale oltre ad un valore politico
Non è più lo Stato o l'ente locale che bonariamente ti eroga il servizio
è una compartecipazione tra ente pubblico e privato il privato sociale che comincia a progettare e programmare
E realizzare servizi
A questo proposito dico la prima questione
Sul piano della progettazione e soprattutto della programmazione
Questa legge mi sta riferendo all'articolo uno è ancora troppo debole
Si stabilisce bene il principio della sussidiarietà o verticale
è ancora debole sul piano della sussidiarietà orizzontale laddove il privato e il privato sociale è chiamato in causa nel momento della attuazione dell'erogazione dei servizi
è ancora tenuto a latere nel momento della programmazione e della progettazione una cattiva applicazione o una parziale applicazione
Di questo principio
Fatta salva la buona fede di tutti
Può comportare l'esclusione di fatto del tanto sbandierato no-profit dal momento principe che è quello appunto della programmazione per cui è come se ti ci dicesse io stato programmo poi tu mi aiuti a realizzare questo è uno e in materia di sapete che l'ha ripetuto l'onorevole Turco prima questa legge noi quando eravamo all'opposizione non abbiamo votato contro quindi lo sto dicendo con totale libertà riconoscendo dei meriti però questo è uno dei punti di debolezza
Quindi
Può diventare l'allungamento della vita una grande occasione anche qui senza buonismo
Parliamone del servizio civile degli anziani
Purché non diventi un impiego fittizio
Purché non diventi un modo fittizio comunque di tenerli impiegati purché non diventi una alternativa al centro di aggregazione sociale
Parliamo con le associazioni di categoria alcune so che in Italia lo hanno già fatto
Sulle ruolo degli anziani dentro le associazioni sto parlando per esempio
Del ruolo degli anziani della formazione professionale artigiana nelle nostre zone si stanno perdendo diversi mestieri
Alcune associazioni di categoria a livello locale hanno iniziato una forma di collaborazione con la figura degli anziani
Anche questo purché non diventi un modo di impiegarli a tutti i costi
Può diventare interessante un'interlocuzione
Un'interlocuzione su questi cioè la grande occasione
Dell'allungamento della vita esiste se ci mettiamo insieme a pensare nonna l'occupazione forzata così come non era giusto pensare alle pensionamento forzato
I punti della legge
Che per noi sono più irrinunciabili i principi fondamentali della legge che per noi sono irrinunciabili
Sono i tre punti
Enunciati dal professor Ranci
E qui vorrei fare un attimo di chiarezza su questo
Lui diceva più competizione è regola evidente sotto gli occhi di tutti
Che anche nell'erogazione dei servizi mettere in competizione livelli diversi non ho paura di usare la parola competizione che di solito si usa per il mercato
Ad usarla anche in questo ambito non ho paura se con perché io faccio l'insegnante di professione mi hanno insegnato che competere viene dal latino cum spetterà il che vuol dire spendere insieme verso qualche cosa e quindi io uso il termine competizione il verbo competere esattamente in questo senso non nel senso della guerra Hack k razzi vecchietto a tutti i costi perché poi l'altro aspetto della competizione nelle nelle aspetto deteriore potrebbe essere questo io lo uso proprio in questo che tutti i soggetti tendono insieme ad un unico obiettivo
Allora ben venga la competizione
Perché la competizione garantisce o comunque facilità
L'erogazione di servizi migliori secondo anche qui voglio far chiarezza una migliore
Secondo appunto una migliore rapporto qualità-prezzo cioè ma allora il mercato selvaggio no
Mercato selvaggio no perché in questa prospettiva lo stato la Regione o l'ente locale torni
Alla sua funzione primaria che quelli controllo per tutti
Che quella di controllo per tutti
In alcune regioni il sistema dell'accreditamento per strutture pubbliche statali e pubbliche non statali è proprio in questa direzione si operano gli stessi controlli su tutte le strutture accreditate
è un lavoro enorme da fare
Ma è un lavoro che per esempio rivitalizza non nascondiamocelo anche certe strutture pubbliche statali che in questi anni hanno potuto
Dell'assenza di controlli per rimanere nelle nostre regioni di meno ma per rimanere a dei livelli certamente non soddisfacenti
Rimette rimettere in competizione Pubblico e privato fa bene soprattutto al pubblico
La libertà di scelta
Anche qui lo dico con molta libertà
Non siamo innamorati dei buoni
L'ho detto svariate volte per la scuola lo ridico qui per l'assistenza
Non siamo innamorati dei buoni a tutti i costi
Siamo innamorati però del principio
Che cioè una famiglia una persona una famiglia
Possa scegliere da chi farsi sostenere nella risposta ai suoi bisogni sia quello dell'educazione dei figli sia quello del servizio ai propri anziani o i propri malati
Si individuino regione per regione situazione per situazione
Direi quasi comune per comune o area per area
Perché federalismo poi anche questo
Si individuino quali sono gli strumenti tecnici migliori
Ma una cosa è certa siamo innamorati di questa idea cioè della libertà di scelte
Terza questione umbra delle degli elementi che mi hanno convinto di più o che mi hanno convinto
In questa legge
è
Il ruolo restituito alle famiglie
E che guardate è un un passaggio culturale importante
La cultura degli anni settanta o certa cultura degli anni settanta
Ci aveva fatto credere
Che penso anche a non solo in questi casi ma anche alla sanità pensate all'ospedalizzazione degli anni settanta
Che ai bisogni si rispondesse fuori casa
Che la prima risposta ai bisogni fosse quella di portare le persone fuori dal loro Anteo
Qui si cambia filosofia e si dice il primo sostegno e non all'individuo ma alla persona e alla persona inserita nel suo alveo naturale
Spesse volte la prima forma
Di patologia o di semi patologia per gli anziani era proprio questa Lesser portati via
Dal loro luogo
Mi ha sempre fatto scusate la l'accento personale mi ha sempre fatto una certa impressione fin da quando facevo il liceo andava a far volontariato ha una casa di riposo
Latenti la tendenza degli anziani a portarsi dietro qualche cosa della loro casa che spesso erano non le solite foto ma degli oggetti stranissimi
Magari o mia nonna che quando è venuta ad abitare con noi sia portata dietro da casa sua delle cose che a me sembravano stranissima la Saliera di casa
Questo diceva di una appartenenza al proprio nucleo familiare da cui si sentivano strappati il fatto di valorizzare le famiglie è una vera rivoluzione culturale
Questo è anche qui buoni o non buoni
Con il con strumenti da individuare certo la legge di ne individua alcuni
Li valorizzeremo per quello che sarà possibile
Però il primo grande valore è proprio questo
Stiamo a casa nostra aiutiamoci a casa nostra
C'è un aspetto in questo che dovremo affrontare ne parlavamo prima con l'Assessore Grossi che interessa soprattutto le regioni del centro nord
Ed è la presenza degli anziani soli
Cioè di anziani che vivono per motivi diversi qualcuno anche per libera scelta
In casa da soli qui bisogna evitare uno i quartieri degli anziani
Perché la tentazione di fare interi quartieri nelle nostre città
Tra virgolette a misura di anziano da una parte può costituire una risposta al bisogno immediato dall'altra a lungo andare può diventare pericolosissima
Perché diventa un'autoreferenzialità
Secondo pensare a delle forme di sostegno
Diverse
Da quelle che indicavamo della famiglia ma di verza anche da quella
Della casa di riposo cioè delle forme per esempio di accoglienza temporanea di accoglienza diurna o delle forme di sostegno domiciliare diverso da quello che offriamo che offriamo alle famiglie oltre e l'ultima cosa che dico
Sono d'accordo onorevole Turco al problema della sicurezza la maggior parte dei furti nelle abitazioni accade né i furti di abitazione nelle abitazioni abitate
Soprattutto nei piccoli centri dove è facile individuarle
Da anziani soli questo è questo della sicurezza degli anziani è un problema in effetti questo l'onorevole Turco ha ragione di cui intendiamo farci carico
Io mi renderla cioè ministro le conclusioni di questa giornata vi ringrazio molto ringrazio il Forum ringrazio questo lo questo luogo che della festa che ci ha ospitato e
L'augurio e che questo sia soltanto il primo di una lunga serie di incontri grazie
Ministro prego
Beh anch'io vorrei esordire ringraziandovi
Soprattutto perché mi avete consentito
Di ho mi avete salvato
Due giorni di trattative estenuanti con sindacati e Confindustria con fatti
E aggiunge mettereste e altre trenta sigle alcune a me francamente sconosciute fino perché non li ha incontrati
Su temi certamente importanti
Quali quelli della politiche probabilmente il governo nei primi cento giorni
Che non esauriscono ovviamente l'azione di governo
Ci verrà definita anche sui temi sociali
Nella nei prossimi provvedimenti in primo luogo il DPEF coi
La legge finanziaria e nel frattempo tra l'uno e l'altro
L'inizio di quella verifica
Sul sistema previdenziale
Che si farà in autunno che parte integrante come ha detto anche giustamente il ministro Turco del sistema del welfare
Allora la prima novità mi pare che sia quella della riorganizzazione del ministero
Una decisione presa dal Governo della sinistra dell'Ulivo
Che noi abbiamo che
Come
Molto voluta dagli affari sociali accenno infatti che ne abbiamo modificato togliendo la sanità per a una serie di motivi che io ritengo corrette
Ma che rimane comunque il ministero che si occupa della
Sicurezza sociale della protezione sociale
Dalla nascita fino alla età la grande età diciamo così coinvolgendo però in questo processo anche la parte centrale della vita cioè l'occupazione cioè il mondo del lavoro
E cioè
L'attività produttiva
Che è strettamente collegata a tutte le altre questioni di cui si è discusso oggi
Quindi mi pare un'operazione intelligente quella fatta anche se molto impegnativa
Perché in primo luogo Livia Turco lo sa bene si tratta di mettere assieme due strutture che sono molto diverse tra di loro la struttura dell'ex Dipartimento degli Affari sociali ora dipartimento per le politiche sociali è una struttura agile molto efficiente creata da poco
In cui io ho trovato grandi professionalità e grande attenzione all'esterno
Questo è un riconoscimento che io voglio fare pubblicamente ministro Turco i suoi collaboratori
Che rappresenta un interlocutore molto valido e sperimentato ormai in tutti questi anni nei confronti del complesso mondo del volontariato dall'altra parte c'è una struttura elefantiaca
Composta da dodici mila dipendenti
Dislocati in quattro sedi
E su tutto il territorio abituati a logiche totalmente diverse rispetto a quella degli affari sociali
Abbiamo calcolato che al di fuori degli affari sociali nell'altra parte del ministero
Le risorse umane cioè i dipendenti sono impiegati per oltre il sessanta per cento a gestire gli affari interni del ministero c'è una struttura così autoreferenziale che è solo una minima parte
Del dipendenti hanno il compito di dialogare con la società e stiamo parlando del mondo del lavoro cioè stiamo parlando di
Tutte le crisi aziendali per esempio per le quali viene richiesto l'intervento del ministro del ministero e stiamo parlando poi del sistema previdenziale cioè della gestione
Ma anche della definizione di un sistema previdenziale che interessa milioni di cittadini
Ecco quindi la prima sfida che noi avremo sarà quella di integrare queste due strutture evitando che il pachiderma cerchi di schiacciare il gioiellino io lo chiamo così
Non a caso io mi sono insediato nonostante le forti pressioni che ho avuto per andare al ministero del lavoro mi sono insediato nella di parti nell'ex Dipartimento anche per dare un segnale di attenzione
Nei confronti del sociale che certamente tutta l'altra struttura nona io non credo che ci sarà ci saranno guerre interne ma certamente molte gelosi oggi gelosie sono già scattate non ultima è anticipo una cosa che dirò poi quella a cui ha accennato proprio Livia Turco c'è il problema della gestione delle risorse con l'accorpamento dei due ministeri il l'impatto in termini finanziari che il ministero del welfare anche se la definizione ufficiale ministero del lavoro e delle politiche sociali
A nei confronti della società
Di centosessanta mila miliardi non una robetta di poco conto quindi la stragrande maggior Maggio maggioranza delle quali risorse impiegata per la previdenza ovviamente
Ma io credo che
Con la riforma del sistema previdenziale
E soprattutto mettendo una cassa comune questa può essere davvero la sfida di questo enorme ingentissimo gettito di risorse che noi abbiamo noi potremmo compensare tra lavoro previdenza e politiche sociali in termini di risorse parlo di risorse finanziarie da mettere a disposizione
Della società quelle quei tagli quei quelle diminuzioni che saranno fatali se saranno confermati purtroppo i dati forniti dalla Banca d'Italia su un minor gettito quindi una fabbisogno da coprire un buco diciamo così
Sarà più vicino ai quaranta mila miliardi che i trentacinque mila miliardi
La prima
Drammatica conseguenza dell'accertamento di questi di questa situazione è avvenuta proprio ieri nel Consiglio dei ministri quando è stata presentata alla
Legge di assestamento dei primi sei mesi
Che ha comportato un taglio netto tutti i ministeri del dieci per cento del
Spese di competenza e di cassa non c'è fortunatamente sui centosessanta mila miliardi ma in termini di competenza una riduzione complessiva del mio ministero di quasi nove miliardi
Ma termini di cassa un taglio di mille ottantacinque miliardi
Ora si tratta di cassa e non di competenza questo significa che tutti gli impegni presi dal Ministero ex lavoro ex dipartimento affari sociali saranno mantenuti
Facendo sacrifici ma un problema di cassa quindi si tratta di calibrare da qui a fine anno
Le
Spesse
Intermedi compiti di competenza c'è una leggera riduzione che comporterà delle scelte da fare ma credo saranno tutte orientate all'organizzazione interna del ministero
Questo taglio si è reso necessario anche perché nei primi sei mesi il ministero nel suo complesso più il lavoro che gli affari sociali devo dire a
Un effettuato Spesal superiori a quelle previste dal Budget per un importo di quasi mille miliardi quindi il taglio va a compensare spese che sono già state fatte c'è stata una allargamento dei cordoni della borsa soprattutto nel sistema previdenziale che comportato punto un aumento di spesa nei primi sei mesi di circa mille miliardi
Io non gli ATO un poco in queste
Considerazioni per dire e voglio sottolineare però l'importanza la novità
Che anche il mondo del volontariato deve tener presente
Che oggi ha di fronte
Un ministero vero e proprio un ministero forte un ministero importante
Un ministero che ha tante risorse
Che io intendo utilizzare cercando di superare i vincoli e i limiti posti da un'organizzazione interna del ministero che io intendo riformare
Per a
Spostare risorse
Dalla
E ce ne sono tante
Dalle attività che io definisco AST di tipo assistenzialista non assistenziale non l'assistenza ma l'assistenzialismo cioè risorse indebitamente
Utilizzate per chi non ha bisogno a anche questo soprattutto dal settore previdenza a finanziare invece la spesa sociale in senso
Generale
Dal punto di vista delle risorse ovviamente la partita vera si giocherà
Quando si discute la Finanziaria
Già nel DPEF come è stato detto allora voglio rispondere subito alla richiesta che è stata fatta se
Mondo del volontariato sarà coinvolto no
Nella discussione del DPEF e poi della Finanziaria
Il DPEF
è come sapete il Documento di programmazione economico-finanziaria che stabilisce le linee generali a cui poi si atterrà alla legge finanziaria che viene verrà discussa e approvato dal Parlamento a fine anno
E proprio perché sono le indicazioni strategiche è importante che proprio in questa fase tutti i soggetti partecipino
Il DPEF verrà per una serie di motivi non ultimo quello che il governo si è insediato
Pochi giorni fa verrà definito non prima della quindici di luglio quindi dice tutto il tempo per effettuare quelle
Consultazioni o quella concertazione sono termini che a me francamente non piacciono molto io preferisco il termine del dialogo dialogo sociale tripartito tra governo e parti sociali
Dovrà coinvolge non necessariamente vedremo in quali modi in quali formule se quelle già utilizzate o anche formule nuove
Riproponendo le procedure del Patto di Natale del novantotto innovando anche su questo non ci sono limiti e non ci sono pregiudiziali da parte mia coinvolgendo il mondo del volontariato anche lì poi bisognerà
Vedere ma credo che sia mondo del volontariato del terzo settore dirmi chi saranno i rappresentanti da inviare al tavolo
Credo che sia giusto una
Scelta da parte del mondo del volontariato che indichi al governo quali sono le associazioni quali sono le linee persone che rappresentano la più ampia fascia possibile di questo mondo se questo avverrà in tempi rapidi nei prossimi giorni io posso garantire che parallelamente
Alla concertazione al dialogo sociale che avverrà sul DPEF con le altre parti sociali c'è il rappresentante della mondo imprenditoriale rappresentanti del mondo sindacale ci sarà necessariamente a Palazzo Chigi un'altra sede vedremo
Mi pare sia il caso di formalizzarsi perché quello che conta è la sostanza sul documento di programmazione economica e finanziaria prima che sia approvato dal governo ovviamente
Una scambio di opinioni di vedute con mondo del volontariato questo il metodo che io intendo trattare io condivido e sottoscrivo in pieno dal punto di vista dei contenuti le cose dette da Grazia Sestini
Che si occupa a le deleghe
Tranne l'immigrazione a tutte le altre deleghe della ex Dipartimento affari sociali tranne l'immigrazione che una delega che tengo io personalmente
Quindi dal punto di vista dei contenuti le indicazioni date dalla senatrice Sestini sono da me pienamente condivise dal punto di vista del metodo
Ho detto io voglio
Attuare lo stesso metodo che attuò con le altre parti sociali
Il dialogo sapendo che poi il governo decide il Governo è chiamato alla responsabilità di prendere decisioni
E questo è ciò che farà
Dal punto di vista della questo mondo così ricco di fermenti così variegato e ricco anche di opinioni diverso qual è il volontariato
Ci sono alcune cose da fare
La prima è confermare ovviamente le scelte fatte dal punto di vista legislativo
La legge tre due otto dare piena attuazione credo anch'io che sia una buona legge
Mi pare che il dipartimento del ministro Turco abbia in questi anni fatto
Buone cose serie intendo assolutamente proseguire
Dare piena attuazione alla legge
Perché mi pare che questa legge anche se forse in termini non come diceva sempre sottosegretario Sestini
E eccessivamente coraggiosi va nella strada giusta che è quella del prima dell'attuazione del principio di sussidiarietà condivido anche qui quello che ha detto il ministro Livia Turco
Dobbiamo definire quali sono i concretamente perché nella Filosofia
E nei principi già siamo tutti d'accordo mi pare definire concretamente quali sono i compiti dello Stato e quali sono i compiti degli altri soggetti
In questo settore in particolare anche in altri ma in questo settore
Pubblico attività pubblica non è necessariamente Stato attività statali
C'è un'attività pubblica considerabile pubblica perché l'erogazione di servizi nei confronti dei cittadini che non può essere fatta dallo Stato od neppure dalle sue strutture per le ferie
Deve essere fatta da qualcun altro
Deve essere fatta dalle Autonomie locali deve esser fatta dalle Regioni
Guai a chiamare le Regioni enti locali delle regioni gli enti locali e deve esser fatta in primo luogo io dico coordinando segni dalla mondo del volontariato dal un terzo settore del settore non profit io sono contrario a una rigida regolamentazione legislativa
Delle cose in genere sono contrario a stabilire a ad approvare o a fare leggi che dicono esattamente quello che tutti devono fare
Soprattutto in questo settore dove le differenze sono così forti
Regione per regione addirittura provincia per provincia lo Stato deve limitarsi a il Parlamento il Governo a stabilire come ha detto Livia Turco sono un po'preoccupato perché
Continuo a
A sostenere
Cose
Non lo so vedremo un po'
Che lo Stato che il governo di
Deve deve
Stabilire degli standard minimi minimi
Che però non deve arrivare non devono arrivare sino a definire le procedure
Di attuazione di certi provvedimenti
L'ora lo standard minimo
Nel campo della sanità nel campo dell'assistenza nel campo dell'assistenza domiciliare per esempio non deve significare che nella legge dello Stato c'è scritto che il Comune deve farlo e deve farlo
Da un da da una certa ora una certa ora o garantendo certe cose
Bisogna stabilire i principi e poi ad attuare pienamente anche se questa è una sfida per lo Stato
Il principio di sussidiarietà che significa responsabilità significa che gli enti locali le Regioni e le associazioni del volontariato devono avere la responsabilità
R. Fratto a deve essere uguale a uno
Responsabilità deve essere uguale da Uto Rita e autorità significa risorse e possibilità di definire i contenuti
Altrimenti gli enti locali e il volontariato diventa un esecutore di qualche cosa che è stato deciso altrove e questo non funziona
Lo Stato deve avere il coraggio di definire degli standard minimi di definire o di favorire la definì meglio ancora la definizione dei programmi sociali
Io credo che non debba essere neppure il governo a farlo neppure il dipartimento delle politiche sociali ma deve debba essere una definizione fatta all'interno di un quadro molto generale dai soggetti che si occupano che surrogano in qualche modo lo Stato
In nell'erogazione di questi servizi cioè gli Enti locali c'è il mondo del volontariato e cioè le famiglie
E cioè la scuola le università che possono dare un contributo di conoscenza e di approfondimento dei delle tematiche oltre che di altre cose
E allora il problema di come organizzare questo grande mondo lasciando lo Stato a
Svolgerà le sue la sua duplice funzione definizione degli standard minimi e su questo il molto lavoro è stato fatto dal ministro Turco c'è ancora qualcosa da fare ma molto è stato fatto
E soprattutto il
Compito dello Stato è quello di finanziare il sistema del welfare
Noi ci apprestiamo a definire con le parti sociali la
Tanto sbandierata grande riforma del welfare è una cosa di cui si parla da anni ha cominciato a parlarne Prodi poi D'Alema
Si è fatto qualche cosa non si è fatto molto per reciproche rigidità da parte sindacale da parte
Padronale
Da parte del governo
Se si accetta la sfida davvero lasciando fuori dalla porta posizioni pregiudiziali e ideologiche
Di riformare un sistema che disegni e la nuova Società dei prossimi anni in tutti i settori questo si potrà fare il mio impegno c'è
E a partire da settembre
In questa riforma del welfare oltre i contenuti
Bisognerà stabilire chi fa che cosa e la mia personale non solo personale anche politica convinzione che lo Stato debba fare il meno possibile la struttura dell'apparato statale debba fare il meno possibile il massimo possibile debba essere trasferito devoluto noi diciamo alle regioni e agli enti locali e anche i privati
Capisco le preoccupazioni di chi dice per la scuola per la sanità non privatizziamo perché altrimenti i soli diritti avranno le prestazioni e il poverino
Questo è l'altro punto di discussione che viene ripreso anche nel documento
Molto bene nella piattaforma per le prossime politiche i due punti
Chiediamo che sia realizzato un decentramento che tuteli e renda omogenea per tutti i cittadini e la fruizione dei diritti
E quindi questo va nel senso di trasferire dallo Stato a qualche altro soggetto pubblico o privato che sia questi compiti ma anche che si è realizzato un sistema che era in fuga da logiche improntate meccanismi sostitutivi delle prestazioni pubbliche di privatizzazione strisciante e di tagli indiscriminati ai bilanci
Questa mi pare la grande sfida per quanto riguarda il governo non quella di definire nel dettaglio che cosa sia utile che l'anziano faccia
Se sia utile potrei dire con una battuta lo dicevo prima mi pare di aver sentito che uno dei problemi è quando si si va in pensione allora io potrei proporre come ministro delle pensioni di prorogare fino a ottant'anni il termine per andare in pensione quindi risolviamo due problemi quello sociale e quello delle casse dell'INPS
Ma evidentemente questa è solo una battuta
Questo è compito dello Stato no definire chi fa che cosa lasciando agli altri di fare il massimo possibile mettere però a disposizione di un sistema che in qualche modo surroga e il termine non è inteso in senso dispregiativo assoluta mente
Funzioni che lo Stato ha svolto ha svolto spesso male ha svolto spendendo soprattutto male mettendo a disposizione di questo sistema che appunto il volontariato
Che si autofinanzia che si autoregolamentata
Che si dà tutto se stesso delle risorse adeguate perché quello che il volontariato fa è un compito essenziale nella politica della di nel settore del sociale e allora sul volontariato
Di tutti questi temi ovviamente io intendo discutere
Nella tavolo non quello sul DPEF ma quello che apriremo
In autunno dovremmo definire prima i temi dell'agenda che cosa va discusso alla luce delle leggi che ci sono e alla luce delle esperienze anche fatte negli altri Paesi e poi entrare nel merito di queste cose
Ma sul volontariato sul terzo settore socio otterranno profitta
Ovviamente il Governo intende prestare la massima attenzione ci sono alcune provvedimenti che erano ferme per il cambio di governo e che noi abbiamo fatto partire venerdì prossimo nel Consiglio dei ministri verrà approvato il DPR che
Nominare i dieci rappresentanti del volontariato nel nella so che sono già stati definiti con il ministro Turco questi nomi mancava l'atto formale il provvedimento formale lo faremo venerdì prossimo
C'è la necessità c'è la necessità di che è stata espressa anche qua di una legge che in qualche modo regola menti beh in qualche modo nel modo migliore Regolamento il settore non profit
Io ho detto ribadisco che io sono contrario a nuove leggi regolamento attrici semmai il problema è di cancellare le leggi che ci sono perché ce ne sono troppe
Però se c'è una richiesta da chi vive direttamente questa esperienza
Ha subito il governo è assolutamente disponibile questo sarà una delle proposte
So che ci sono iniziative già in corso e ovviamente io non voglio anticipare iniziative che sono che infine sono state prese né cavalcato le diciamo così ma se c'è questa esigenza mi pare giusto e doveroso nella riforma complessiva della
Regolamentazione istituzionale dei soggetti
Che operano in questo settore definire regole chiare per evitare abusi
E per evitare che un settore che si basa essenzialmente sulla volontà personale di impegnarsi nel sociale subisca penalizzazione
Sì può intervenire sulla leva fiscale ovviamente
Questo documento è ricco di proposte metà delle quali almeno riguardano appunto gli interventi sul carattere e sulla settore fiscale o o comunque sui conti
E con le risorse che ci sono e
Poche altre norme perché mi pare che proprio un settore così
Non regolamentari le rigidamente
Non possa tollerare regole troppo rigide
Concludo
Riaffermando quindi che il ruolo del governo nella definizione anche delle politiche sociali vuole attenersi a l'atteggiamento di pieno e totale rispetto nei confronti dell'autonomia delle parti
Nel settore del lavoro è più facile definire quali sono le parti contraenti
Le associazioni di categoria del datore di lavoro e i rappresentanti dei sindacati
Ma l'hai anche diverso è per questo che io vorrei fare un tavolo separato rispetto a loro
Perché queste sono associazioni di categoria che rappresentano interessi particolari che fanno azione di lobbying nei confronti del Governo per ottenere ciascuno il massimo possibile perse
Qui siamo in un altro campo siamo nel settore di un mondo che sostituisce in qualche modo lo Stato che integra l'azione dello Stato che non chiedere lo stato per se contro qualcun altro
Ma che chiede lo stato di poter fare quello che lo Stato non sa fare in termini di maggiore efficacia ed efficienza quindi anche la logica del confronto con il Governo è diversa rispetto a quella delle parti sociali
Però questo confronto va fatto perché c'è una ricchezza di esperienza ditemi dei contenuti tale che nessuno all'interno del governo e che sarebbe davvero inutile sprecare concludo rispondendo alle domande della ministro turco di alcune ho già risposto piano sociale verrà attuato se ne sta occupando sottosegretario Sestini
Nei tempi chi ci è dato ovviamente attenere
Perché ci siamo insediati da poco quanto le proposte di riforma fatte beh non è proprio vero che nella passata legislatura avete sempre cercato
Il consenso dell'opposizione perché su alcune cose voglio dire siete andati via come un treno la riforma della Costituzione ma questo va bene è vostro
Però mi pare questo sì che in questo settore l'atteggiamento non so se per merito del ministro Turco o per o per merito di altri sia stato sempre più attento anche da parte nostra
Io per quanto mi riguarda il governo non abbiamo alcuna difficoltà a discutere le leggi e le proposte che vengono fatte dall'opposizione se sono delle buone proposte noi stessi ne abbiamo tante di proposte nei settori che di cui ha parlato il ministro Turco credo che un'azione comune di tutto il Parlamento sia utile per il settore
Il governo dà la sua disponibilità ma come sai poiché il Parlamento che decide la conferenza dei capigruppo c'è un Regolamento rifatto da voi che consente appunto alle opposizioni di inserire nella discussione alla Camera se quello che tu mi stai chiedendo è come ministro rappresentante del Governo di convincere o di insistere o di intervenire perché
Tra queste proposte fatte dall'opposizione venga dato una ecco prevalenza diciamo così a quelle del carattere sociale quelle che hanno un carattere sociale io sono disponibilissimo a farlo perché riguardano il ministero quindi però da questo punto di vista credo che ci sarà
Un bel dibattito e spero davvero mi auguro che non ci sia improntato
Alla collaborazione e alla tentativo di raggiungere degli effetti utili e positivi per il settore non una contrapposizione ideologica
Che davvero sarebbe negativa e improduttiva grazie
Grazie a tutti ringrazio il ministro il sottosegretario che sono stati dicono tutte la mattina non è così di frequente capita da solo
Col ministro Turco utile questo presente governo credo che leader va dato merito di questo nel ministro prendiamo sul serio le cose che ci ha detto
Garantiva che tenga presente lei gli affido due soste abbiam visto che ha letto anche i nostri documenti quindi vediamo un buon voto siamo chi sono che un prossimo
Lei me le le le affido due immagini che ci hanno dato consegnato in questi in questi anni da una parte il ministro Amato dall'alto il presidente Violante una all'immagine de la Talpa
Siamo una talpa diceva Amato che in questi cinquant'anni ha lavorato sotto terra e ho notato che è cresciuta
Una tappa che maturato competenze che ha sensibilità che ha delle cose da dire che ha costruito piattaforme concrete le assicuro le nostre saranno collaborazioni su cose concrete al nessuna pregiudiziale
Serietà nel rapporto se sarà necessario ma questo non la metto come come dire come alla fine ci mancherebbe altro anche anche momenti di di di Confidi conflittualità non siamo ci siamo conquistati questo tono mia che vuol dire serietà
Competenze piattaforme concrete e se sarà necessario anche dirci con franchezza e chiarezza le cose quando non saranno condivise io la ringrazio davvero spende più o meno cattivi dei sindacati tanto per capire con chi ho a che fare
Più cattivi del sindacato manda domanda da un milione
Siamo pronti a riveder le grazie di tutto
Le navette per chi vuole rientrare al villaggio
Allora credo che possiamo cominciare
Questa sessione pomeridiana
In questo luogo fresco
Dunque stamattina perché c'era si sono discussi molti temi si sono affrontate molte problematiche di carattere generale sulla riforma del welfare
Sulle aspettative che questa ha generato sulle problematicità sulle criticità e ovviamente si cercato inutili lineare il welfare secondo anche quella che viene chiamata qui questo convegno la grande età
Molte cose sono state dette da chi è intervenuto c'è stato anche un dibattito che ha visto intervenire sei sette dirigenti di associazioni dalla platea
E poi come è noto ha concluso hanno concluso Livia Turco la sottosegretaria Grazia Sestini e il ministro Maroni
Oggi pomeriggio continuiamo ad analizzare le problematiche sociali dal punto di vista la grande età
E le questioni che saranno al centro della discussione di oggi pomeriggio e degli interventi di coloro i quali sono intorno a questo tavolo
Probabilmente ruoteranno un po'meno
In generale sulle questioni sociali servizi un po'più probabilmente dico io perché poi ognuno è libero di aspetti che ciò che vuole sulle tematiche del lavoro sulle tematiche delle pratiche pensionistiche e altre questioni che attengono ovviamente
Alla qualità della vita alle persone anziane
Allora senza altro indugio io farò semplicemente colui che distribuisce la parola e che se qualcuno abuso della generosità richiama ai tempi darei la parola alla dottoressa Maria Luisa mirabile
Etnici dell'IRES di Roma dice ricercatrice scusa papà non era un'ingiuria insomma
Va bene c'è ricercatrici importanti dell'IRES di Roma la quale parlerà appunto sulle tematiche del lavoro oltre i sessantacinque anni poi spiegherà lei che cosa significa
Dopodiché avranno la parola i tre segretari nazionali e sindacati pensionati CGIL CISL UIL
Qualcuno nel presente credo che Antonio Cutolo presente dal presidente Luigi Merolla la parola Marie
Grazia
Come dicevamo poc'anzi Ugo Ascoli
Cercherò di sviluppare in quest'argomento la questione del prolungamento della vita attiva se ne parla moltissimo se ne parla sui giornali abbiamo letto fra l'altro molto recentemente che il governo laburista inglese ha proposto di far proseguire la vita lavorativa oltre sessantacinque anni
Di questo si parla appunto spesso ormai in termini favorevoli al prolungamento della vita attiva fino a pochissimo tempo fa invece sentiamo parlare di rottamazione negli anziani non passaggio che come dire di di comunicazione che è avvenuto abbastanza velocemente bruscamente quasi solo in un anno se ci pensiamo e allora vale la pena di ragionare anche alla luce del tema centrale di queste giornate aperta festa che sono che dopo ti intorno
Anche ai significati della vecchiaia la vecchiaia non coincide semplicemente con un'età biologica ed è sempre meno facile
Definire la sua partenza il suo avvio ha un'età precisa neanche appunto a questo cercherò anche di dire nel in questa comunicazione
Neanche con l'età istituzionale del pensionamento che avviene normalmente in quasi tutti i Paesi a sessantacinque anni questa Reta istituzionale
In realtà appunto la vecchiaia si dice comincia ad Avvenire ad avviarsi un po'più tardi
Molte persone intorno a noi molto più adulte dei sessantacinque anni godono di ottima salute gli anziani sono diventati anzi un target commerciale economica c'è Cerro perché hanno tempo libero hanno risorse economiche e così via
E però la vecchiaia può cominciare da certi punti di vista anche prima invece dei sessantacinque anni o meglio è cominciata in anni vicini a noi negli anni ottanta e novanta sappiamo che molte persone molto prima dei sessantacinque anni ma tuttora
Vengono espulse dal lavoro precocemente a cinquant'anni ha cinquantadue anni e cinquantacinque anni o scelgono se questa scelta sia completamente libera o indotta non è moltissimo dato di saperlo ma insomma sia lontano dal lavoro intorno ai cinquant'anni cinquantadue cinquantatré anni in effetti l'età media reale di pensionamento si aggira intorno ai cinquantasette cinquantotto anni in tutta Europa Italia compresa
E allora appunto quello che di di vi suggerisco in questa comunicazione è proprio quella di ragionare intorno all'ETA
In cui possiamo dire una persona comincia a diventare anziana
Ragionare anche sul fatto che questa ipotesi per cui Chiaia comincia dopo e basta ipotesi ottimistica positiva giusta che probabilmente ci aiuta anche a sviluppare un percorso culturale
Opportuno credo che asseconda i processi demografici in corso per cui viviamo tutti più a lungo che asseconda le esigenze di un risanamento previdenziale di una sostenibilità del welfare per cui è un ragionamento che va fatto e che però non è un ragionamento così ovvio scontato il lineare e che necessità di una serie di altre condizioni di corollario cioè probabilmente è vero che chi invecchia così bene ed è giovane fino a sessantacinque settanta ottant'anni e normalmente una persona dotata di un buon grado culturale che ha fatto un buon lavoro ha svolto una buona condizione che gli è piaciuta
E che al goduto
Complessivamente di una buono status socioeconomico non si può generalizzare questa visione ottimistica positiva
O meglio si può cercare di generalizzato a condizione di accompagnare quest'ipotesi opportuna del prolungamento della vita attiva con una serie di azioni di sostegno che sono la formazione continua che sono la riqualificazione delle condizioni lavorative
Che sono innanzitutto il fatto che le persone di cinquant'anni non vengono poste in molti casi a rischio occupazionale per prime
In Italia e mi preoccupa questo non è un caso sull'Italia prendere io cercherò
Forse per meglio
Non c'è
Allora questo che io prima
No però l'ho toccato solo un attimo per poi nemmeno mettere
Ecco perfetto
Allora
Allora dicevo quello fra processi di invecchiamento di invecchiamento è il lavoro è è una relazione gravida carica di contraddizioni e di contraddizioni tutte interne alla fase di trasformazione che stiamo vivendo
E che è una fase di trasformazione indotta non solo dal cambiamento demografico e dal miglioramento delle condizioni l'allungamento
Della vita e delle speranze di vita dal miglioramento delle condizioni di salute ma anche dalle trasformazioni del lavoro
Allora quello che intendo dire come come concetto insomma di base che forse varrebbe la pena di come dire tenere fermo in questo tipo di ragionamenti e che la le fasi della vita letta sono sì come dire fenomeni biologici ma sono anche fenomeni scanditi dalle dall'attività istituzionale delle nostre società e allora mentre nel modello classico fordista di lavoro di società e di Welch fa avevamo in maniera separata gioventù maturità e vecchiaia ora le cose appunto si vanno rimescolando si entra nel mercato del lavoro più tardi se ne esce normalmente più presto dell'età istituzionale prevista
Noi stiamo cercando di fare in modo che se ne esca invece addirittura più tardi questo richiede delle azioni delle azioni politiche delle misure di accompagnamento rispetto a questo processo
Allora in questo intervento cercherò di descrivere i due passaggi c'è la fase delle fuoriuscita anticipate la fase attuale che stiamo vivendo in Italia
Europa di allungamento di tentativo di allungamento della vita attiva e poi darò alcuni squarci sulla situazione italiana che come vedremo appunto anche questa ricca di luci e di ombre
Perché molte cose di riformismo Potì positivo sono state fatte in particolare a partire dalla legge del tre tre cinque riforma del sistema pensionistico molte a oltre ancora dovrebbero essere fatta
Allora come accennavo
è molto recente ed è tuttora ed è tuttora in vigore
Il periodo in cui le persone venivano allontanate dal lavoro precocemente in particolare però durante gli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta abbiamo avuto dei una caduta dei tassi di attività delle persone di cinquantacinque anni circa in alcuni casi che hanno raggiunto in alcuni casi il venti punti percentuali c'abbiamo avuto dei crolli catastrofici detassi le attività delle persone in condizioni di età matura
In quella fase che è stata definita da uno studioso tedesco
La grande alleanza dei prepensionamenti erano tutti d'accordo nel buttare fuori nel rottamare le persone che oggi definiamo in giovane età
Erano d'accordo i governi che non avevano ancora diciamo le pressioni di equilibrio quel Paris etico che poi successivamente hanno avuto era la principalmente d'accordo gli imprenditori anziani promotori di questa di questa iniziativa di questo atteggiamento perché come dire erano messi in grado di come dire velocizzare i processi di ristrutturazione industriale senza accollarsi i costi di formazione e riqualificazione così piena di questi lavoratori che diventano ridondanti per la produzione e che a loro avviso erano difficilmente riqualificarli riformabile
E erano d'accordo anche sindacati perché in questo modo permettevano a questi lavoratori in difficoltà occupazionale di avere un una forma di ammortizzazione sociale
Inizialmente in molti casi andavano in altri Paesi intrusi dell'occupazione militare disoccupazione dall'Italia in cassa integrazione
Poi mobilità poi e poi in prepensionamento sono stati definiti anche in Italia questi meccanismi i trenini degli ammortizzatori sociali e di cui il prepensionamento rappresentava l'ultima tappa
Questo appunto è un fenomeno che è stato ed è perché se poi vi dirò i dati su i prepensionamenti pensionamenti d'anzianità la cassa integrazione vedremo che comunque non sono capaci si continua a fare ricorso massicciamente queste misure
In altri paesi va un po'meglio
E mi e comunque diciamo i lavoratori venivano espulsi in alcuni casi anche i loro stessi erano contenti soddisfatti nera proprio davvero una grande alleanza con ragionamenti perché soprattutto facendo un lavoro manuale scarsamente ratificate scarsamente interessante ben felice dopo vent'anni di andarmene
Se non vengo riqualificato
E e dunque appunto abbiamo avuto questa fase della grande Alleanza dei prepensionamenti
Ci sono differenze su cui ora non mi soffermo sulle strategie d'espulsione per esempio nei Paesi del Nord Europa
Veniva molto utilizzato per il ricorso al pensionamento di disabilità o di invalidità
Cioè il principio del diritto su cui veniva fatta Werther e diciamo l'esclusione dal lavoro di questi soggetti era comunque l'affermazione di un diritto alla salute da noi per esempio nei Paesi del Sud hanno prestato più collegato all'esigenza di ristrutturazione industriale ma la sostanza del discorso
Il fondo era identica
Negli studi sociologici questo processo è stato definito di vecchiaia funzionale cioè non si era vecchi biologicamente non si era vecchi da un punto di vista di classificazione demografica si era vecchi per qualcosa Frassinetti per il lavoro si vedrà mandati via con un meccanismo identificato per la vecchiaia pur non essendo vecchi
Queste sono cose recentissime cioè sono cose dell'altro ieri e le dico perché oggi stiamo cercando di fare grande velocità un processo del tutto a posto e probabilmente non sarà così facile indolore realizza
Dunque
La seconda fase dice con la seconda fase quella di che sta tentando tutta l'Europa anche qui molto sostenuta dalle indicazioni della raccomandazioni della Comunità europea che ha attivato osservatori ricerche iniziative mirate si sta molto adoperando in questo senso
E un pochino in tutti i paesi si stanno avviando misure per invertire prenda degli anni precedenti proprio perché ci si rende conto della bomba a orologeria che le espulsioni ha comunque gli auto allontanamenti precocità lavoro possono indurre appunto con una democrazia va in tutt'altro senso cioè è una cosa che va assolutamente corretta
E corretta in tempi veloci
Però ecco però una cosa che vorrei sottolineare
E che è stata ripresa variamente nel dibattito questa mattina anche se verteva su temi Diversi da questo anche se comunque subentra e la questione della cultura dell'età i paesi dove sembra che le azioni per contrastare di uscite anticipate
Vadano meglio sono i Paesi che riescono a affrontare la questione della cultura delle tappe in maniera più neutrale in maniera più favorevole all'età matura
In Paesi come il super OPA dove il lavoro è una bene scarso comunque come valori
Di diamo anche se non ce ne accorgiamo anche nel non ce ne vorranno tendiamo a sottovalutare in una situazione di cultura dell'età nettamente favorevole ai giovani agli ingressi del mercato del lavoro e nettamente sfavorevole
Invece alla permanenza degli anziani
Nel mercato del lavoro stesso non vi citerò molti dati perché sarebbe noioso non Jorge annoiare ma comunque soltanto molto brevemente
Non sono stati molto profondi di questi fenomeni però li scuola fatto due come si può dire due carotaggi su quest'argomento mi ha identificato Veneto solo uno di dato che fra il mille novecentonovantotto il mille novecentonovantacinque
L'occupazione
Dunque il futuro c'è stato un incremento occupazionale pari allo zero virgola uno per cento quindi modestissimo ma comunque determinato da un ingresso nel mercato del lavoro del due virgola otto di giovani e da un'uscita
Di adulti da di giovani mentre da un no
Meno zero virgola sette di uscita di adulti ogni anno
Cioè noi abbiamo avuto negli ultimi anni incrementi occupazionali fatti tutti di aumenti dei giovani in entrata e di uscita sistematica delle classi centrali dettato dal lavoro vi potrei annoiare un po'di più con questi dati ma affidatemi
Non è stato peraltro un processo anche questo del tutto naturale questi studi hanno messo in relazione l'attuazione delle politiche rivolte
All'ingresso sostenuto finanziato dei giovani mentre lavora attraverso contratti di formazione lavoro borse lavoro e così via quindi questa occupazione è stata creata in larga misura da misure ad hoc rivolte ai giovani invece viceversa non sono stati creati
Anzi al contrario nessun tipo di incentivi per mantenere riqualificare riformare quindi prego scusi
Lungi da me anzi in qualche misura se posso permettermi forse avrei anche qualcosa da dire sullo slogan giovane sarei tu
Ciò che è carino e divertente immediato però induce diciamo un certo forse può rischiare di indurre un certo contrasto Pertoso giocoso fra le tacche forza
Non non sarebbe il caso di di di di incrementare quindi ribadisco dire quella della neutralità politica culturale nei confronti delle diverse età però quello che è avvenuto in Italia e non solo in Italia è stata invece a una assoluta non neutralità non solo di carattere culturale ma anche di carattere economico politico e di finanziamento dell'occupazione
E allora dicevo c'è stata un'inversione nella tendenza all'espulsione di precoci tutti i Paesi si sono resi conto di questo in Italia lo sappiamo dalla legge tre tre cinque in poi sono state avviate una serie di misure per la flessibilizzazione dell'età pensionabile per primi a via del pensionamento graduale per incentivare la permanenza addirittura oltre sessantacinque anni con l'ultima Finanziaria nel lavoro delle persone appunto di oltre sessantacinque anni di età è stato ridotta la tassazione del cumulo quindi sono state fatte una serie iniziative in questo senso
Abbiamo in Italia siamo riusciti ad innalzare comunque negli ultimi anni di un hanno l'età media del pensionamento
Quello che però non siamo riusciti a fare perché appunto le misure non sono andate in parallelo come l'esperienza di altri Paesi in particolare continentali e nordici ci dice non siamo riusciti ad integrare le politiche
Sviluppate dall'alto previdenziale con le politiche invece del mercato del lavoro con le iniziative contrattuali con la medicina del lavoro con l'organizzazione del lavoro con il ridisegno di impresa cioè di fatto abbiamo agito
Esclusivamente su una logica di penalità e incentivi economici e ne imita incentivi economici che peraltro sono stati rivolti quasi esclusivamente fino all'ultima finanziaria che introduce anche variabile da di questo tipo nei confronti dell'impresa
Quasi esclusivamente nei confronti dei lavoratori i datori di lavoro hanno incentivi davvero modestissimi per trattenere questa mano d'opera che loro comunque tendono a giudicare inservibile
Alcuni studi condotti uno per la verità direttamente nei confronti degli imprenditori da questo punto di vista
La Fondazione Agnelli affatto uno studio basato su interviste agli imprenditori da questo punto di vista ebbe ha messo in evidenza come anche la maggiore costosità
Di questa manodopera anziano secondo meccanica è un forte disincentivo oltre che una minore gestibilità una minore accondiscendenza può in molti casi della mano d'opera più giovane che ormai abituata ad avere un rapporto con il lavoro un pochino più forse consentì
Quindi di nuovo non vi darò i dati anche se gli ho con me mentre l'età pensionabile negli ultimi cinque anni l'età dell'effettivo pensionamento in Italia negli ultimi cinque anni
Si è innalzata di un anno quindi è stato ottenuto un risultato importante da questo punto di vista abbiamo quasi raggiunto la media europea invece i dati sul mercato del lavoro relativamente ai tassi di occupazione di disoccupazione di attività
Sì
Crema quasi finito quindi quindi sia posso ripetere
Dicevo non abbiamo ottenuto successi paragonabili
Nel mercato del lavoro cioè nel mercato degli attivi siamo riusciti ad operare sul versante delle decisioni in uscita del fine carriera Toselli ma non siamo riusciti a operare complessivamente sulla grande massa centrale dei lavoratori i quali in molti casi appunto vanno via quando ancora sono giovani volevo dare un dato che Minelli conosce molto bene anche abbiamo però il fenomeno in Italia significativo credo che andrebbe meglio studiato approfondito delle seconde carriere di quello che abbiamo definito con lo spirito le seconde carriere analizzando i dati degli iscritti al fondo dieci tredici per cento che è stato istituito dalla legge tre tre cinque del novantacinque
Per agevolare le immissioni appunto di persone giovani del mercato del lavoro con contratti
Di collaborazione coordinata e continuativa ma non di lavoro dipendente ebbene analizzando quei dati per classi d'età abbiamo verificato
Che oltre trenta per centotrentasette per cento era formato da persone con oltre quarant'anni d'età
Quindi o di persone tristemente ingresso a quel punto il dove lavora in età così avanzate o di persone che avendo lasciato il primo lavoro si accostavano a una seconda carriera
Anche pensionati erano una quota consistente da pensare rappresentano il novantotto novantanove una quota consistente nel fondo mi pare che fossero circa il tredici per cento che non è poco
Nel
Dicevo nonostante i tentativi di intervento
Sia i dati sul prepensionamenti sia i dati sulle anzianità e sulle pensioni d'anzianità danno andamenti in crescita di prepensionamenti sono aumentati di trecentottanta mila unità di scusate quattro mila unità negli ultimi cinque anni e le pensioni d'anzianità anche sono aumentate di
Trecento trenta mila unità negli ultimi cinque anni quindi come come dire come tentativi di dissente disincentivazione delle uscite e così via insomma un po'ce l'abbiamo fatta e un po'non ce l'abbiamo fatta
Vorrei concludere dicendo che appunto l'obiettivo di promulgare il lavoro oltre i sessantacinque anni d'età credo che sia un obiettore volontà su base volontaria immagino
Credo che sia un obiettivo giusto perseguibile così come credo che sia assolutamente indispensabile cercare di innalzare i tassi di attività delle persone che ancora rientrano
Nell'età diciamo della vita attiva col sarà negativa quindi entro i sessantacinque anni di età
Ma credo che saremo destinati ad avere scarsi successi se non operiamo appunto su una come dire ampia tastiera di iniziative che partano da appunto una cultura dell'età più neutrale complessivamente antidiscriminatoria che cominci anche da nuovi forse a vietare gli annunci di offerta di lavoro
In cui si richiede personale giovane cioè dovremmo forse anche cominciare ad assumere iniziative che non rientra nella nostra cultura latina ma insomma in cui non si debba far menzione dell'età nell'vento in cui si stabilisce un colloquio per un lavoro e cose di questo tipo
Credo che si debba avviarsi a riprendere a riprendere a riprendere una maggiore attenzione ai temi dell'organizzazione del lavoro
Della medicina del lavoro della rotazione delle mansioni della flessibilità degli orari
Non solo nei momenti di fine carriera credo che da una certa età in poi le persone più avanti negli anni dovrebbero essere come si può dire incentivate gratificante anche da misure di questo tipo da questo punto di vista
Credo che appunto ne dobbiamo correggere
Speriamo di poter correggere lo sbilanciamento che ha contrassegnato gli ultimi cinque anni governo molta iniziativa sul versante previdenziale scarsissime iniziativa sul versante delle politiche attive del lavoro in particolare per le persone anziane
Riuscendo a appunto promuovere in maniera meno slogan mistica e più operativa questa idea della società per tutte le età
L'aumento della vita attiva che è un tema credo generale perché altrimenti i guai far non reggerà troppo a lungo se i costi previdenziali vengono incrementati fittiziamente dei pensionamenti anticipati
Bene credo che spunti e riflessioni ce ne siano state offerti di nuovo molto interessanti e mi pare chiaro che a questo punto della parola e sindacati
CGIL CISL UIL dei pensionati che erano molte cose da dire su questo su altro e quindi senza anche dire nulla passo subito però Raffaele Minelli
Grazie
Naturalmente non posso che essere d'accordo questa è una linea di riflessione che da tempo stiamo se non c'è intimando e che al centro per lo stimolo di misure che tendono a favorire la permanenza in attività come libera scelta ovviamente da incentivare dal punto di vista economico e tenendo presente anche la situazione complessa da questo punto di vista nel senso che non credo che possa essere assunta in linea generale come priorità
Tenendo presente il differenziale che caratterizza il nostro paese anche sull'altro versante nel senso che mentre a me sembra una linea utilissima per rispondere anche alle esigenze del mercato del lavoro
Nel nord della maggior parte anche le centrali
Una linea di questo tipo presenta qualche ovviamente qualche contraddizione con la situazione particolare del Mezzogiorno
In cui livelli dei tassi di occupazione femminile in particolare dei giovani
Sono quelli sì addirittura notevolmente più distanti rispetti toh alla differenza che c'è nelle classi di età ultra tra i cinquanta e i sessanta anni nel tasso di attività italiano rispetto agli altri in Europa cioè i i i cinquantenni in Italia lavorano un po'di meno che rispetto al resto d'Europa ma non c'è confronto assolutamente con quanto lavorano di meno le donne giovani per cui questo ovviamente determina una una scala di priorità
Però insomma esso no no non io non vorrei perché posta questa una riflessione che mi appassiona tempo l'abbiamo fatta e invece ora introdurre un altro elemento che forse linea anche una riflessione più complessi
Noi ci troviamo oggi di fronte alla situazione per cui aspetti un po'strana nel senso che dice finalmente si sta anche in Italia sì affermare la democrazia dell'alternanza
Bene però a questo punto la democrazia dell'alternanza a a che fare per quello che ci riguarda con alcune linee
Di intervento in campo sociale previdenziale che avevamo in questi anni fortemente voluto e che non sappiamo come incontreranno questa nuova maggioranza parlamentare o perlomeno se dovessimo immaginare che questa maggioranza traduca in atto quello che è stato il programma messo alla base delle recenti elezioni noi immaginiamo che qualche situazione come dire di contrasto rispetto a un'impostazione che abbiamo portato avanti in questi anni
Sì periti che era credo quasi inevitabilmente io sento che questa mattina il neoministro del dell'UE nel far Maroni era dichiarato che intende tra l'altro che questa questo sofisma nordici intende portare avanti l'idea del di alluminio
Il metodo del dialogo sociale ma non il concerto a parte il fatto che fa il concerto con Maroni Gabetti il bassista Michael Schiavo pensato l'arco la concertazione Novo perché ha spiegato ho letto nell'agenzia
Noi in pratica tutte Remo un modello che che ci piace quello che mettiamo intorno al tavolo tutte le parti sociali questo peraltro siccome non fa nessun riferimento al grado di rappresentatività qualche elemento di preoccupazione ce lo crea
Perché come è noto ad esempio tre pensionati CGIL CISL e UIL
Sono le organizzazioni maggiormente rappresentative sfiorano insieme
Il cinquanta per cento dei pensionati iscritti ad organizzazioni sindacali
Per le altre ventotto non non arrivano neanche a quindici punti tutte insieme
L'idea di attivare questo dialogo sociale ad esempio io non non voglio assolutamente
Dire che abbiamo soltanto nella titolarità ma non facendo mai differimento al grado di rappresentatività già un elemento un po'strano
Seconda questione il fatto che dice poi vediamo chi ci sta ci sta coi poi decidiamo noi benissimo questo naturalmente significa attivare un nuovo sistema di confronto
Peraltro un po'complicato nel caso dei pensionati che hanno alle spalle una piattaforma unitaria definita prima della scadenza elettorale sulla base della quale andranno al confronto con questo governo
Il quale credo che almeno per quello che riguarda i pensionati con difficoltà potrà fare come dire giochi di questo tipo cercare di di dividere e sulla base della divisione magari da stimolare tentare scelte di un certo tipo però dicevo oltretutto la difficoltà secondo me sta su alcune questioni
E perché adesso apposta l'abbiamo questi ispirazione cioè Gero ci convinceva molto su alcuni aspetti questa benedetta riforma del Capo quinto della Costituzione
Adesso dobbiamo misto de della della devolution noi stiamo verificando in questi anni senza ancora che si sia attivata appunto prova mitica devolution di Bossi un forte trasferimento di funzioni e risorse e poteri a livello delle regioni del sistema delle Autonomie locali
E già questo livello vediamo che esistono problemi esistono i problemi nella individuazione di meccanismi relative ai fondi di redistribuzione in campo sanitario come noto non tutte le Regioni concordano sui parametri fissati
Dalla decreto dalla riforma anche attuato il federalismo fiscale
Esistono problemi che stiamo quantificando in termini di allontanamento da parametri universali anche in campo sociale
Tutto ciò doveva essere come dire bloccato da un lato appunto la legge quadro dei servizi sociali che doveva caratterizzarsi come elemento tendente a definire uno standard di servizio sociale nei vari campi più alto possibile così come i livelli
Essenziali in campo sanitario uniformi essenziali dovevo definire uno standard elevato
Ora questi idea come dire di decentrare ulteriormente di devolvere ulteriormente funzioni di attivare nei vari campi una concezione della sussidiarietà orizzontale che non ci va per niente convinti anzi ci roba stanza ostili allorché si declina sul sedere dallo Zonta alle come trasferimento di competenza siccome annullamento delle competenze specifiche dell'ente esponenziale della comunità nel definire programmazione nel assumersi gli impegni e si trasferisce invece al soggetto il compito di rispondere a momenti di bisogno particolari questa cosa poco ci convince ci preoccupa e quindi ovviamente
è questo scenario credo che sia la cosa come di per molti aspetti molto interessante lente scorsi anni abbiamo avuto a che fare con governi rispetto ai quali siamo usciti ad ottenere linee di intervento in campo sociale sanitario che ci convincevano siamo stati dei principali promotori addirittura regia di forma di servizi sociali oggi sappiamo che queste sono sicuramente sotto mira
è stato espressamente dichiarato durante la campagna elettorale sta nel programmi elettorali e la volontà di attuare con il buono scuola e il buono sanità una rivoluzione in campo sanitario del tendente ad attivare un mercato non sappiamo esteso quanto fino a coprire quali dei livelli oggi garantiti dal pubblico tutto ciò naturalmente ripeto crea una situazione nuova da questo punto di vista l'unico aspetto
Un po'meno preoccupante e quello che per ora per ora alle ditte stando alle dichiarazioni però solo di Maroni gli altri lo stanno parlando riguarda un po'la previdenza sembrerebbe in questo campo per ora prevalere la tendenza ad evitare colpi di testa
Malgrado la forte pressione che viene dal versante confindustriale per interventi immediati in questo campo
Il ministro fino ad oggi ha sempre voluto escludere interventi di questo in questo campo
Fino alla verifica
Precisa della situazione
Lei le le misure finora adottate con questo credo di stare nei dieci minuti le misure quelle annunciate l'altro giorno in pratica il Mend al neoministro del Tesoro dal superministro economia da da Tremonti
Ci convincono relativamente anzi per la verità non ci convincono affatto perché al a Pergola a Acco a scorrere
I capitoli si vede che per la verità la risposta per ora è stata data essenzialmente le richieste del del sistema dell'impresa
Ora nessuno vuole escludere
Che che non ci siano leve che riguardano anche questo campo ma siccome lì si interviene utilizzando risorse pubbliche molto spesso l'interventi sono in campo fiscale secondo me già abbiamo di fatto una prima visione del della politica dei redditi perché naturalmente quelle misure già individuano un trasferimento di risorse pubbliche
Via fiscale che ove non compensato da misure rispetto ai lavoratori e alle famiglie naturalmente sta a ammette esami immediatamente ad indicare una rottura di una politica dei redditi da questo punto di vista peraltro questo sarebbe funzionale a questo discorso che si sta facendo
Per questo peraltro considero anche un po'retro le polemiche sulla concertazione ecco la l'attivazione le modalità con cui sta curando questo governo per la vita mi sembrò già del di fatto lesione hanno qualsiasi volontà di negoziare effettivamente con il sindacato
Preannunciano ho la sensazione misure in qualche misura non popolari
Per ora l'unica questione che un po'ci può fare star tranquilli perché noi si preannunciano temporali immediati in campo previdenziale bisognerà vedere fino a che punto però l'accordo il blocco sociale attivato e il peso che in tutto questo ha avuto la Confindustria
Non proporrà in tempi rapidi anche questo nuovo capitolo all'interno delle politiche il nuovo governo
Bene
Grazia Raffaele Minelli e adesso passiamo la parola a Luigi Merolla responsabile ufficio studi CISL pensionati
Va be'io cerco di stare in piedi perché parlo meglio
Anche per evitare di far bene ad aumentare allora io vorrei inserirmi sempre su questo solco
Però spostandolo sul ruolo
Che il movimento sindacale dei pensionati confederale può avere è avuto nella nostra società per l'arricchimento non solo delle persone anziane ma anche della nostra stessa società
Cercherò di fare un brevissimo excursus storico per vedere come la nostra società si è arricchita attraverso l'opera non solo dei singoli pensionati ma soprattutto attraverso il movimento sindacale dei pensionati confederali
E lo dico perché tutti quanti diranno o hanno detto abbiamo sentito dire in questi giorni in questi anni
Quasi minimizzando il ruolo del nostro sindacalismo
Ieri stavo a un convegno del Censis sul sistema previdenziale
è verità
Presidente onorario del Censis diceva
Che le acque sono talmente calme dove tutti prevedevano
Invece i movimenti di massa contestazioni opposizione che soltanto può succedere qualcosa
Soltanto se ci saranno camionate tra virgolette o pullman dei pensionati scaricati
A Roma ma badate bene dovranno essere supera mente superiore alle settecento mila persone che stavano al Circo Massimo a festeggiare la Roma
Allora questa è un'immagine colorita che usa spesso dei vita per descrivere alcuni situazione per Fardella rappresentazioni cioè quindi il ruolo spesso e di rappresentazione dei pensionati se leggete spesso anche i giornali quando ci sono e le manifestazioni confederali
Per minimizzare il ruolo della Federazione dei pensionati spesso si dice o si scrive ma erano tutti anziani ma la maggior parte erano pensionati come se fosse
Un elemento folkloristico residuale o un fatto a cui dare attenzione ma soltanto ma attenzione di benevolenza
Allora io vorrei fare questo brevissimo excursus per rafforzare il nostro ruolo non soltanto come valoriale
Come persona come individui su cui non ci piove nessuno pensa abbia niente da dire anche se ogni tanto sentiamo attraverso le cosiddette lotte intergenerazionale o generazionali o lotte tra ricchi e poveri perché anche ieri sul Censis uscito fuori che pensionati non danno futuro ai giovani
Negli interventi di vari di esponente che andavano da Giuliano Cazzola a Giorgio Cibiana
Quindi una pena non lo leggiamo più anche perché fa spesso immagine infatti leggevo una volta uno che diceva vorrei dire le cose come le dice il Censis ma non quello che dice il Censis
Allora tornando a noi
Io vorrei fare questo brevissimo excursus per dirvi qual è stato il ruolo dell'accrescimento del benessere non solo degli anziani ma della società in Italia nell'ultimo cinquantennio
Nel mille novecentocinquantadue fu pubblicata in Italia la prima indagine sulla povertà
E la
In quell'epoca
Alla fine della seconda guerra mondiale
Risultava che il quarantaquattro per cento della popolazione
Era assicurata ai fini del welfare speciale ai fini previdenziali sanitarie assistenziali oggi il novantotto per cento della popolazione italiana è assicurata
Sfugge quel due per cento
Che è quasi fisiologico ma non dovrebbe esserlo legato alla agli extracomunitari a problema dei senza fissa dimora e persone che non riescono a essere tra virgolette censito inquadrato in un sistema di tutela e di ramificazione che li compra in tutti allora qual era la situazione pensionistica
Sempre negli anni Cinquanta la pensione media
Di una di di un pensionato dell'INPS si aggirava intorno alle tre mila e cinquecento lire nel mille novecentocinquanta cinquantuno
La spesa media
Di un impiegato della FIAT sempre in quegli anni era del diciamo sulle venticinque ventitré mila lire al mese quindi c'era un rapporto di uno a sette
Oggi la media delle pensioni rispetto ai salari è mediamente ovviamente c'abbiamo il il triangolo del Nord che ha pensione superiore ai due milioni con quelli di Campobasso sulle settecento mila lire
La media tra salario il rapporto tra salari e pensioni e uno a due e questo a chi lo dobbiamo lo dobbiamo esclusivamente al movimento dei sindacati dei pensionati è ai grandi partiti popolari
Che hanno reso protagoniste masse di persone che stavano ai margini della società
Non c'è mai stato ad esempio a piazza San Giovanni io vedo alcuni che c'ero faceva un figlio perciò quarantatré anni a piazza San Giovanni cinquecento mila pensionati erano di CGIL CISL e UIL reclamare l'aggancio delle pensioni alla dinamica salariale
Una rivalutazione delle pensioni uno stato sociale diverso
Nel mille novecentottantasette cinquecento mila pensionati mai visti e non c'erano quelli della delle altre categorie di quegli altre ventuno gruppi di cui diceva prima Raffaele Minelli
Ventotto gruppi che rappresentano sì e noi quindici per cento
Del dei pensionati ora era soltanto il quarantaquattro per cento dicevo prima io assicurato dal punto di vista delle tutele previdenziali sanitarie sociale oggi il novantotto in questi anni
In questi cinquant'anni tutta la popolazione assicurata
Oggi si parla tantissimo ad esempio del problema della dei giovani che non hanno futuro perché non hanno prospettive che gli anziani hanno delle pensioni altissime nel mille novecentocinquantadue furono non solo gli interventi parlamentari ma alle confederazioni che portarono il nostro sistema da sistema capitalizzazione a un sistema a ripartizione
Cioè di intersoggettività e Inter solidarietà tra le generazioni e tra le categorie
Oggi noi come pensionati non solo dobbiamo difendere appartamento non saremo un sindacato dei pensionati e saremo l'associazione di volontariato l'associazione caritatevole o via dicendo dobbiamo difendere il salario dei pensionati ma dobbiamo incominciare a porci anche dei problemi di versi sulla situazione pensionistica
Pensate ad esempio che il problema è che hanno i giovani e noi potremmo chiamarlo anche in termini volgari di solidarietà egoistica anche ai nostri fini
Pensate al problema del lavoro parasubordinato
Del lavoro interinale
Cioè verso non non più del dodici e del tredici per cento
Dei loro contributi all'INPS
Pensate fra venticinque trenta cinquant'anni quando andranno in pensione quale sarà il valore delle loro pensioni e parlando di solidarietà egoistica
Cioè potremmo noi attualmente mantenere il reddito dei pensionati se la contribuzione così bassa
Potrà il futuro
Degli attuali pensionati essere decoroso dignitoso accettabile per essere degno di essere vissuto se ad esempio manco no all'appello il quarantaquattro per cento dei giovani di Crotone di Cosenza al mondo del lavoro
La Calabria al quarto posto da cinque anni a questa parte in Europa tra le cinquantacinque regioni europee
Tra le più povere ma anche fra le più disoccupate d'Europa
La segue a ruota la Sardegna
Allora il problema dei giovani degli anziani si salda sul lavoro sulle politiche occupazionali e non penso che adesso non l'abbiamo ancora letto perché c'era stato annunciato lo vedremo per intero
Il la Tremonti bis cosa porterà ai lavoratori
Cosa porterà in termini di occupazione scriveva o in un un articolo un paio di anni fa un grande sociologo e demografo francese l'olio il problema non è la ricchezza e come viene redistribuita la ricchezza perché capisca vitalismo si arricchisce sempre di più
è il problema della redistribuzione passa attraverso il lavoro e questo è un problema che passa anche per noi pensionati e
Il lavoro quindi come attenzione prioritaria delle due generazioni
Della prima tra virgolette dell'ultimo della terza quarta generazione
Ora i pensionati non solo fanno opera
Di tutela del salario per noi si chiama tutte salario differito la pensione ma pensate sempre a che cos'era
La situazione della qualità della vita quando nacque il sindacalismo dei pensionati alla fine della seconda guerra mondiale
Milioni di famiglie italiane
Non mangiavano la carne mai se non ho una sola volta all'anno a Natale un qualche altra festa comandata
Un milione e duecento mila gli italiani
Vivevano
Con le scarpe
Come suola erano i vecchi copertoni di camion americani
Oggi tredici quattordici milioni di italiani hanno il cellulare il telefonino
Abitavano dieci undici persone in una stanza non solo a Catanzaro manca Rovigo oggi l'ottanta per cento dei pensionati è titolare proprietario della casa dove abita
E questo è un benessere
E lo dobbiamo al sindacalismo dei pensionati e ai grandi partiti popolari e cioè io sottolinea questi due aspetti per dirvi che spesso non è residuale il nostro ruolo è un ruolo
Di emancipazione
Un altro aspetto per non parlare solo di pensioni
Ricorda anche dal punto di vista
Dei bisogni degli anziani e non hanno solo bisogni materiali cosiddetti tra o economici ma ci sono i problemi istituzionali
Sono stati sembri pensionati nel mille novecentonovantuno a firmare con il ministro De Lorenzo il primo Progetto Obiettivo anziani
Il problema delle case di riposo il problema della ospedalizzazione o ottenevo ospedalizzazione leggo nel programma che la cui addirittura presenta in questi giorni un padiglione sulla casa
I compiti cordata unitariamente facemmo dei convegni dal titolo a casa il bello
Per dire
Che noi abbiamo sempre sostenuto
La devo storicizzazione la Bei istituzionalizzazione il Grande Progetto Obiettivo anziani il primo che fu varato nel mille novecentonovantuno ad esempio aveva e definiva degli standard sulle case di riposo
Non più di cinquanta sessanta persone in una casa di riposo con dei modelli possibilmente le RSA e via dicendo stranamente ancora l'Italia però è unita
Nella gestione della istituzionalizzazione
Pensate ad esempio gli scandali che leggiamo continuamente
Sulle case di riposo che vanno dalla Lombardia Lampedusa
E questo è l'unità d'Italia altro che devolution
E questo ci hanno visto sempre protagonisti i protagonisti sono stati gli anziani nelle confederazioni sono stati diciamo la lunga visioni lungo Progetto e lo sono stati non soltanto nella denuncia
Ma anche nella proposizione di parlavo del Progetto di parlavo ad esempio tre anni fa varammo quattro anni fa addirittura uno delle piattaforme più belle
Sui diritti di cittadinanza
Dove parlavamo per la prima volta ad esempio come pensionati non soltanto di bisogni istituzionali ma anche di bisogni post materialisti ICI ad esempio una cultura lungo tutto l'arco della vita che è uno dei problemi più gravi
Che sta affrontando l'Unione europea la possibilità di accedere di essere inseriti nella società che non è soltanto culturale del tipo le università della terza età che facciamo ma pensate ad esempio al problema dell'euro
Pensate al problema
Della tecnologia
Al problema dell'inglese dei computer
Il problema della lingua il problema dell'accesso
Alle istituzioni
Questo vede spesso nelle nostre piattaforme le nostre idee e anche la realizzazione nel territorio di questi momenti
è un'ultima cosa su cui voglio sottolineare spesso le Federazione dei pensionati anche attraverso l'opera di servizi che offrono
Nel territorio perché siamo presenti quasi tutti e tre in quasi tutti i territori italiani
Non è soltanto un'opera tra virgolette assistenziale ma anche di emancipazione
Scriveva alcuni anni fa l'ex ministro Fernanda Contri
Che il trenta per cento dei poveri in Italia è tale perché non conosce i propri diritti cioè non sa dove come quando e perché
è l'offrire anche dei servizi
Alla gente agli anziani e indistintamente a tutta la popolazione nel territorio mi sembra che sia anche un'opera di emancipazione
Penso quindi il ruolo dei pensionati da qui dobbiamo all'avvenire conia tutto ciò che si prospetta davanti a noi di vero di non vero dobbiamo valorizzarlo prima di tutto noi come federazione dei pensionati perché non è un ruolo marginale ma è un ruolo di valorizzazione delle persone
Io termino con una frase che trovo bellissima perché poi
Anche se non è tipicamente di un patrimonio comune
Ma dire ad esempio la parola persona penso che ci ritrovi nell'accezione ideale più nobile più bella ci ritrovi uniti soprattutto noi che siamo qui presente anche per gli assenti che non sono oppure che non condividono le nostre idee
La parola persona riferita agli anziani e bellissima perché è una parola greca
La parola persona veniva usata al tempo dell'antica Grecia
E degli antichi romani per indicare la maschera che avevano gli attori
Voi pensate al Colosseo che poteva ottenere
Ospitare cinquanta mila persone pensata all'anfiteatro di Taormina trenta mila persone come facevano gli attori a farsi capire
Usavano la maschera che non solo indicava gli spettatori che lo vedevano e che non avevano i microfoni quindi gli altoparlanti ma gli amplificata la voce
Dava la possibilità quindi questa maschera che in greco si chiamava persona
Oggi invece è diventato un patrimonio della filosofia occidentale
Del pensiero moderno persona vuol dire quinti permetterà a ogni individui individua e nel caso ai nostri anziani di essere al centro della scena
Di essere ascoltati di essere protagonisti
Di poter parlare di poter dialogare questo penso sia il ruolo che la Federazione debba avere in questo momento in cui spesso ci riducono a momento di rappresentazione per ritornare a quanto diceva prima verità grazie
Ringrazio Virginio Merola
La adesso passare la parola Silvano Miniati il sindacato UIL pensionati
Ma io credo che intanto dobbiamo avere chiaro che non c'è un'età
Di inizio della vecchiaia con tutte le conseguenze che questo anche sul lavoro
Perché a differenza dei contesti sociali nei quali si nasce e si vive
La vecchiaia arriva prima arriva dopo e a differenza delle leggi che regolano i rapporti di lavoro
E
Le protezioni sociali si invecchia prima o sindacato in Italia
Non c'è dubbio che esistito esistente
Un problema del prolungamento dell'attività
Degli anziani oltre l'età di lavoro quella canonica
Che non è stato affrontato e risolto dalla società è stato affrontato e risolto dagli anziani
La società ha cercato di impedirlo
Perché tutte le norme sul divieto di cumulo per quanto riguarda le pensioni
Sono state di fatto anche in una visione al limite molto generosa che era la giustificazione
Impediamo agli anziani di continuare a lavorare così facciamo posto ai giovani
Si sono dimostrate del tutto impraticabili e anche sbagliate
Ma in realtà impraticabili perché poi gli anziani non hanno smesso di lavorare
Hanno messo di lavorare di in emersione e hanno continuato a lavorare a meno perché questo è intatto su quale per tanti anni abbiamo chiuso gli occhi e che oggi è sotto gli occhi e di più
Quindi quando parliamo di come si apre un confronto sul welfare di guardate io credo d'avere anni abbastanza per non farmi incantare
Dai sorrisi di Maroni certo fa impressione trovare uno della lega che Ducato mettiamola così
Ma e e il problema vero è che lo scontro sarà uno scontro duro
Che poi avvenga con il sorriso sulle labbra o no
Questo a pochissima importanza lo scontro non poche essere uno scontro buco
Perché le scelte bisogna farle
E perché è una un pezzo delle scelte sono già state fatte
E siccome non ci sono soldi per tutto sei ieri il Consiglio dei ministri ha deciso perché per mettere il turbo all'economia come dicono i giornali bisogna assumere le esigenze dei padroni come terreno privilegiato di intervento sappiamo già che poi i soldi mancheranno da un'altra parte dicono portiamo
Essere non possiamo essere ingenui e quindi dobbiamo sapere che c'è un problema serio di fronte al muro
Dobbiamo anche guardare poi nella qualità
Degli interventi che sono stati annunciati
Perché vedete non credo ci sia nessuno che cerca di fare
Sindacato in maniera seria
E che magari dall'interno del movimento sindacale dei pensionati abbia cuore però
L'avvenire l'avvenire dei giovani la coesione sociale della
Dell'insieme dell'Italia che possa trascurare l'importanza di interventi che rimettono in moto l'economia che creano che creano sviluppo
Problema anche qui però è di chiedersi
Badate la Tremonti avrà degli effetti nelle prossime settimane io dicevo stamattina conclusa nel comitato centrale la mia organizzazione molto chiaro
Io se fossi un concessionario della della Mercedes della Rover di per Perugia oggi sarei a brindare perché sappiamo che cosa succederà
Sappiamo che chiunque abbia una partita Iva
A partire da settembre cambierà la macchina si farà la macchina bella nuova perché tanto la paga alla collettività questo è uno dei dati veri che sappia cosa c'entri questo con lo sviluppo
è difficile è difficile saperlo
è difficile immagina se la e anche quando c'è sviluppo abbiamo dei messaggi chiari
In casa fai quello che vuoi
Fuori niente lacci e laccioli agli investimenti
Che violano l'ambiente cioè ci viene riproposto un meccanismo di sviluppo delle forze produttive
Completamente scisso dalla nozione di sviluppo sociale e di sviluppo di sviluppo economico di sviluppo complessivo di una di una società quindi a maggior ragione la partita dell'UE del welfare sarà una partita estremamente estremamente difficile
I primi tentativi di rozzi
Di delineare
Alcune soluzioni sono venuti fuori
Chi Alletto ieri l'altro sul Sole ventiquattro Ore l'articolo di Cipolletta
C'è una proposta di scambio molto preciso
Vi garantiamo
L'aumento delle pensioni minime
Poi non si capisce bene quanto perché poi la fine
Dovremo scoprire dove sta questo buco quante grande Errico per ora abbiamo solo l'impressione
Che si cerchino pretesti per poter dire non non siamo in condizioni di mantenere le promesse che avevamo fatto
Cipolletta va un po'più avanti dice
Siamo disposti a dargli le pensioni sociali
Le pensioni minime ci date le pensioni d'anzianità
Cioè la cosa è chiarissimo
Se pure in una versione che qualche volta e sulla quale dovremmo riflettere tutti qualche volta trova anche orecchi attenti nel sindacato
Che è quella di cercare misure di incentivo per
Mantenere più a lungo
La gente a lavorare
Quadrati mantenere più a lungo docente in attività è una politica non possono essere vincenti perché gli incentivi se io mantengo un po'di tempo a lavorare per due anni in più
è vero che a lento la pressione media ma tra due anni poi quelle pressioni debbo pagare
E anche leggermente maggiorate perché incentivo vuol dire eh incentivo vuol dire questo in una situazione nella quale guardate io credo che sia sbagliato fare i conti delle pensioni d'anzianità
Guardando quanto sono in più oggi rispetto a quelle degli anni precedenti dobbiamo fare un altro calcolo che quello più indicativo
Quante erano
I lavoratori italiani che avrebbero potuto usufruire della pensione d'anzianità e che non hanno fatto ricorso alla pensione anzianità perché questo manifesta una tendenza
E noi ci accorgiamo che sono tantissimi
Quindi che ci hanno rinunciato alla pensione d'anzianità e a questa crescita di questo numero non è non è estraneo un fatto nell'ultimo anno per fortuna non si è fatto più terrorismo perché certo se si riprende col terrorismo a dire
Togliamo le pensioni d'anzianità facciamo alla svelta togliere pensioni anzianità guardate che a settembre la gente riprenderà a a fare domanda per andare in pensione perché questo dico mai e lo conosciamo e lo conosciamo seriamente
Dobbiamo agire sul divieto sulla rimozione completa del divieto di cumulo anche se qui di passi in avanti ne sono stati fatti tanti tantissimi
Dobbiamo
Porci un problema serio per quanto riguarda gli anziani
Di solidarietà con il gioco
Veniva già è già stato detto
Ora questa questione degli
Ah tipici
Chiamiamoli così
Cioè intanto un problema che non è pensionistico
Che è di protezione
Dei diritti perché quando le
Collaborazioni coordinate e continuative le incominciamo a trovare nei cantieri edili
Abbiamo capito tutto
Stanno diventando in prima bello attraverso il quale si sa
Si fa saltare la protezione contrattuale dei lavoratori
Ma questo è un terreno di riflessione che magari affronteremo in altre occasioni
Cioè il dato che invece veniva illustra
Con quel livello di di
Retribuzione
E quella percentuale di pagamento alle imprese
Beh è chiaro che oggi c'è un fenomeno che non si vede
Perché c'è qui Mauro Sasso potrebbe darci qualche qualche dato in più rispetto a quelli che ho io ma credo che in questo momento
Il fondo degli atipici abbia circa venti mila miliardi di attivo a perché perché in cassa non tanto ma non paga una lira
Sono sono di più appunto a venticinque anni
Io quando comincerà a pagare
Non solo non sarà più in attivo pagherà attenzioni le pensioni che non so penso
Quindi lei scatterà un meccanismo perché voi sapete benissimo
Che se io liquida una pensione al di sotto di una certa cifra
Poi deve scattare immediatamente
L'integrazione per portarla appunto determinato livello in assenza di altri venti
Ma questo se lo stiamo attenti diventa il più formidabile
Strumento per smantellare definitivamente sistema previdenziale allora vorrei spendono ancora un minuto proprio su questo vedete io farò perché il movimento sindacale dei pensionati in maniera
Decisi sì ma
Chieda
Al governo di mantenere impegno assunto in campagna elettorale
Si è promesso un milione di pensione
A tutti i pensionati al minimo
E il milione di persona tutti pensionata al minimo salta fuori
E contemporaneamente però bisogna porre un altro problema perché altrimenti continuiamo a farci imbroglia
Se c'è una qualche ragionevolezza
In una prospettiva che se viene praticata come è stata promessa in campagna elettorale Fassi
Che io mi trovo con
Milioni di pensionati
Con una bassa contribuzione con pochi anni di lavoro e che arrivano un milione e mi trovo poi con milioni di pensionati con trentacinque quarant'anni di lavoro con tantissimi sacrifici
Contributivi versati che magari hanno un milione cento un milione ottanta un milione centoventi mila lire cioè non ci può oggi essere un intervento sui minimi che non riparametrare anche gli aumenti successivi perché altrimenti guardate verrà fuori che vincono quelli che danni ci propongono un sistema previdenziale fatto su una pensione grossomodo minima
Che tende a diventare eguale per tutti
E poi una qualità della vita affidata per quelli che se lo possono permettere
Alle pensioni integrative non quelle dei fondi chiusi perché già questo ce lo dicono fuori il sindacato dalla gestione e tutto il resto ma quelli del mercato della Mediolanum sia paga si fa la pensione
E vi farà tranquillo rispetto la tranquillo rispetto agli altri questo è uno degli aspetti l'ultima considerazione considerando anche gli interlocutori
Che abbiamo qui è un'altra una preoccupazione che ho io
La quale non voglio coinvolgere nemmeno la mia organizzazione sindacale
Non era una bella legge per quanto riguarda i servizi socio sanitari
Lo stesso Maroni ne fa l'elogio
Abbiamo dovuto combattere contro i tentativi di affossarla dico bisognerebbe non dimenticarselo mai ma comunque meglio
I ministri che ne fanno l'elogio che quelli che promettono di smantellarla
E però ci sono dei pericoli che ci minaccia
E vorrei che tutti insieme riflettessero vi prego di credere che non c'è nessun intento polemico
In questo che sto per dire sul fatto che una delle manovre più insidiose di smantellamento di una correte di diritti che Cats che garantisca diritti eguali dalla Val d'Aosta alla Sicilia
E parlo di diritti minimi di cittadinanza
Può passare
Più o meno consapevolmente da casa nostra
Noi abbiamo nel settore dei servizi alla persona
Non solo un fenomeno sul quale non è più lecito per nessuno chiudere gli occhi che è quello delle moldave conosce dice come si dice bene
Gente che certo risolve un po'di problemi
A condizioni di lavoro molte volte assolutamente informa non abbiamo solo questo
Abbiamo anche forme di lavoro cooperativo
E DTT altro tipo quello che
In una dizione che troppo onnicomprensiva per essere accettabile del del terzo settore
Finiscono per e esser ricca carte
Per cui di fatto anche se la legge lo vieta si fanno le aste al ribasso per quanto riguarda le convenzioni e i lavori e poi chi ne paga le conseguenze sono gli utenti si fa una concorrenza di fatto che non è sulla qualità del servizio ma sulla pelle degli anziani nel nostro nel nostro caso siccome capisco che questo è un problema per tutti per i sindacati per le cooperative per le associazioni beh credo che su queste questioni dovremmo riflettere di più
A partire da uno un presupposto che per noi sicuramente in discutibile cioè per noi in quanto sindacato nei diritti minimi non ci sono solo quelli degli utenti anziani che ricevono i servizi ci sono anche quelli dei lavoratori che li erogano perché alla fine non possiamo accettare forme di che sfruttamento che per di più
Di chi lavora e che per di più producono anche dequalificazione del servizio e quindi si scaricano succhi riceve servizio grazie
Per partire in prego
Tavolo della segreteria nazionale di Rifondazione
Appartenente
Io mi scuso ma purtroppo alle alle venti devo essere in centro a Roma ecco
Le strade che abbia
E difficile riuscire ad arrivare ad uno
Rapidamente
Alcune questioni da prima
Miniati diceva ci siamo forse stupiti di trovare un leghista che parla civilmente e di questo ci si è stupiti stamattina di Maroni io devo dire una cosa che mi ha stupito di più di Maroni e quante volte si è detto concorde con le azioni fatte dal ministro Turco e quante volte ha detto che voleva proseguire nella continuità col ministro tour
Devo dire che temo che Maroni abbia qualche ragione
E qui c'è un motivo diciamo che segnalo di di di problema io ho paura o meglio penso così penso che il l'azione del governo di centro sinistra
Abbiate R otto dei fronti su terreni delicatissimi come la sussidiarietà
Come la questione del federalismo fiscale
Che rischiano come il tema della famiglia
Che rischiano nei prossimi anni di essere gestiti in forma radicalizzata non identica ma radicalizzata dal centrodestra e di portare alla sostanziale distruzione quello che noi chiamiamo lo stato sociale
Questo è il punto diciamo così che mi ha stupito stupito che mi ha più preoccupato dell'intervento di Maroni nel suo essere un intervento appunto di una persona civile qual è Maroni
La seconda cosa che volevo dire era questa
Noi parliamo oggi di terza età come fenomeno di massa
E ne parliamo come un fenomeno nuovo
Fino a pochi anni fino a non tanti anni fa c'erano poche persone che arrivavano ad essere nella terza età con una diciamo condizione di di vita buona con la possibilità di progettarsi un pezzo della propria vita perché di questo si tratta
Io credo che noi dobbiamo fare i conti con un fatto il primo e che le le condizioni che hanno reso possibile la terza età a mio parere oggi sono in corso sono messe in discussione
Voglio farlo esempio mio padre andato in pensione dopo trentacinque anni di lavoro a cinquantun anni di età e ha vissuto altri vent'anni
Prima di avere un ictus e poi arriviamo a questo
Vent'anni progettando se un pezzo dalla propria vita lo ha potuto fare perché la sua pensione era una pensione decente
Perché le condizioni di lavoro a cui ha lavorato in condizioni di lavoro decenti perché c'è stato un allungamento delle tante della vita media dall'età media grazie al servizio sanitario nazionale e quant'altro
Ora il punto e che questa cosa qui cioè della possibilità di pensarci un pezzo della propria vita
Come un pezzo da la vita in cui fai cose diverse da quelle che hai fatto sia nella gioventù che nell'età ma maggiormente lavorativa a mio parere sta venendo e fortemente messa in discussione
Perché i giovani iniziano a lavorare in modo slabbrato diciamo così
Iniziano a lavorare con specie se hanno lavori atipici con contributi bassissimi e con una riforma delle pensioni che fa sì che avranno una pensione che il non gli permetterà di vivere decentemente quando raggiungeranno i sessanta
Perché di questo si tratta
Questo vuol dire che chi oggi e un giovane lavoratore atipico non potrà vivere una quota della sua vita in condizioni di sicurezza economica ma dovrà continuare a lavorare tutta la vita
E ci troveremmo nella situazione in cui già oggi c'è negli Stati Uniti si vede nei film quando si vede
Nel film al supermercato l'anziano che mette nei pacchetti le cose che comperano le signora supermercato sono gira per gli Stati Uniti è pieno di anziani che lavorano non otto ore al giorno meno ma che lavoro fanno la quantità necessaria
Per avere un po'di soldi e integrare la pensione
Allora la cosa che vedo io e che oggi parliamo di terza età come fenomeno positivo
Perché è un fenomeno di liberazione dalla schiavitù del lavoro io credo che di questo bisogna fare cioè del fatto che tu non sei obbligato a lavorare per poter sopravvivere ti puoi pensare un pezzo della esiste a me pare che il problema è che le misure
Che già negli anni scorsi il governo dal mio punto di vista iniziato a mettere in atto
Sono misure che mettono in discussione la possibilità della esistenza della terza età come fase in cui fare un pezzo della propria vita e invece rischiamo di trovarci davanti a una situazione in cui la gente è obbligata a continuare a lavorare
Perché le pensioni saranno così basse da non permetterti una una una una vita una condizione di assistenza decente
Il secondo punto che volevo toccare della da questo è di mio padre per usare mio padre come metafora dai settanta anni in poi
Che oggi la terza età è una condizione
Interessante importante
Appunto di riprogettazione anche di di proprie esperienze di vita se ti va tutto bene
Perché in Italia se ti capita che ti becchi unico se rimani paralizzato
O c'ha i soldi oppure la condizione diventa disastrosa il mezzo milione di malati di Alzheimer
E il
Le altre centinaia di migliaia di persone non autosufficienti pur non malate di Alzheimer sono in condizioni
In cui c'è la vince Arca del verserà privata al costo più basso perché di posti in RSA pubbliche sono pochissimi
Sono poche le regioni in Italia dove l'assistenza domiciliare funziona civilmente dell'Umbria e impatti alcune di queste tante ma in tanta parte d'Italia questo non c'è ed è qui il motivo principale per cui noi la cosiddetta legge Turco Signorino sui servizi sociali non l'abbiamo condivisa
Non è possibile fare una legge quadro sui servizi sociali che non fissi dei diritti certi e esigibili per le persone più deboli
E le persone più deboli sono tante terrà cui gli anziani non autosufficienti su quella legge di diritti certi e esigibili cioè che ogni singola persona può far valere non ce ne sono
Ci sono pensate tante cose ma dentro i vincoli di bilancio se non è se non c'è abbastanza finanziamento i diritti non ci sono
Su questo anche qui c'è un punto di polemica duro perché noi pensiamo che così come se uno si rompe una gamba al diritto certo ed esigibile che gli venga fatto il gesto
Dovrebbe essere obbligatorio per questo ne abbiamo presentato proposte le trentasei soffre
Se tu hai un ictus ci deve essere il fatto che lo Stato interviene a garantirsi una possibilità di vita decente e non e viene scaricato sulla famiglia sul serio diciamo sui servizi di reciprocità comunitaria
L'ultima cosa perché credo di aver esaurito pressoché tutto tutto il tempo
Da questo punto di vista di
Diciamo così io non condividevo le i giudizi che la la la prima dottoressa che ha parlato quando diceva siamo riusciti a fare dei passi in avanti perché aumentata un po'l'età media lavorativa sarà che io sono entrato alla FIAT a diciott'anni e mezzo e a ventuno son finito in cassa integrazione
Assieme a qualche altro decine di migliaia di persone
E che tra quelli finiti in cassa integrazione un paio di centinaia e si è suicidata
Ma continuo a pensare
Che si capisce perché le aziende non vogliono gli anziani vogliono i giovani perché i giovani di costano di meno sono più flessibili e son più ricattabile
Perché io ho conosciuto gente fisicamente che aveva già fatto tre contratti a termine e poi un con contratto di formazione lavoro alla fine l'ha buttata fuori è chiaro che se io fossi un
Padrone lo chiamo così preferirei avere un giovane che posso ricattare in questo modo che era una persona anziana che ha dei anziana nel senso di anzianità lavorativa in questo caso che e qui invece che
Che cosa fare io penso che vada fatte delle cose piuttosto in controtendenza rispetto quelle fatto sin qui
E che secondo me si deve un passare su un punto
Io non ho nulla in contrario contro il fatto che chi vuole possa continuare a lavorare anche a settant'anni
Penso che però il problema di cui ci dobbiamo occupare e di fissare
Ultimi diritto
Che
Il diritto viene fissato diciamo così sulla soglia minima che ci deve essere il diritto al a poter andare in pensione con una pensione decente dopo io penso dopo trentacinque anni di lavoro ma si può discutere son trentacinque tra tutto ma insomma una soglia che deve essere di quel tipo di e che per fare questo non c'è niente da fare i contributi che devono essere versati devono essere più alti di quelli che oggi sono versati per tutto il lavoro e almeno mantenuti per lavoro dipendente normale
Che le tasse bisogna pagarle e la linea secondo cui bisogna diminuire le tasse in particolare poi sempre per chi ne pagava un po'di più pone avrebbe dovuto porre un po'di e una linea sbagliata perché se si riduce quello alla fine non c'è più
Non ci son più le risorse per far la sanità per farla assistenza agli anziani e alla fine tende a scomparire al ruolo dello Stato e semplicemente che c'ha i soldi se li compra servizi fino in via l'appunto non ce la fa quindi io credo che bisognerebbe rompere con dei meccanismi rompere con l'idea del federalismo fiscale
Capisco di dire quasi della bestemmia
Ma se andiamo avanti così col federalismo fiscale anche nella sanità noi nei prossimi anni ci troveremo con delle regioni che pro-capite avranno più risorse e regioni che ne avranno di meno
E questo è incompatibile con il fatto di avere degli stessi diritti per tutti i cittadini italiani io credo che bisognerebbe rivedere delle cose su cui il centrosinistra stesso è andato molto avanti in questi anni e provare arie dire che il problema principale di questo Paese la redistribuzione del reddito
E che solo attraverso una redistribuzione del reddito verso la bocca verso le pensioni voi forse anche immaginare uno sviluppo economico del Paese
Perché un perché la Tremonti non servirà a far funzionare meglio l'economia
Perché anche se gli investimenti venissero fatti essendo che in Italia inizia ad esserci un problema di carenza di liquide per il consumo della grande massa il problema e dare soldi a chi è in grado a chi deve consumare non è di regalare qualcosa in più a chi deve investire
Perché il problema e che come dice la lega delle cooperative inizia a vendersi più mortadella e meno prosciutto Cece c'è gente che si fa i conti in tasca sul cosa compera per mangiare vuol dire
Che che sei arrivato all'osso per una fascia di popolazione dal punto di vista del riso
Il problema che vediamo noi e quello di una redistribuzione delle risorse usando le leve che ci sono e quella fiscale quella prioritaria e dire introdurre altra bestemmia delle rigidità delle garanzie per il lavoro del fatto che i contributi che si pagano siano sufficienti e quant'altro perché noi pensiamo che in realtà tutta l'idea del del volontariato
Diciamo così del del
Del lavoro sul terreno sociale di costruzione di relazioni comunitarie sia assolutamente un fatto
Ultrà positivo
Ma che non debba stare al posto dello stato ma debba stare oltre lo Stato in altre termine che lo Stato debba garantire uno standard di diritti non minimi ma essenziali
Essenziale nel senso di efficacia una vita decente e poiché il lavoro liberato dell'anziano che non deve più lavorare ESP il massimo di volontariato ma come condizione scelta
Non come condizione di prosecuzione del lavoro come condizione obbligata perché la pensione poco fa che noi in altri termini pensiamo che il problema garantire dei diritti certi ed esigibili
E poi sopra questi valorizzare il volontariato il il cosiddetto terzo settore le attività di costruzione sociale
Ma è un e al di sopra non è al posto perché altrimenti il rischio che abbiamo e che sempre più
Finisco su questo Miniati lo diceva sulla cooperazione sempre di più si chiami volontario una cosa che in realtà assomiglia al lavoro nero
E sempre di più si dica il pensionato fa al cumulo con la pensione con lavoro ma non perché lo Shell ma perché obbligato dal fatto che la pensione troppo basso Lola mentre sulla scelta
I lavorare di più più a lungo nel nel tempo
Di fare volontariato
Sulla scelta punto di fare attività libere e non scambiate sul mercato non mi sento talmente d'accordo
Bisogna fare a ben attenzione e questo è possibile come spera della libertà se lo Stato garantisce un livello uguale per tutti diciamo così di base sequestro non c'è rischiamo di Carlo chiamare volontariato di chiamare
Scelta quello che invece in verità è una costrizione perché non ci sono risorse per