La questione Rom. (servizio contenente interviste realizzate a margine della conferenza: "La Nazione degli zingari. Diritti e doveri dei Rom")

Questo è uno speciale sul convegno la nazione degli zingari diritti e doveri dei rom
Convegno organizzato dall'etere internazionale edizioni italiane che si è svolto a Roma il ventisei gennaio due mila e uno alla Sala Borromini piazza della Chiesa Nuova abbiamo raccolto gli interventi incombenti dei principali protagonisti relatori di questo convegno e ve li proponiamo iniziamo da Federico Coen direttore di Lettera Internazionale
Iniziamo con Federico Conenna direttore di Lettera Internazionale dizione italiana organizzatore diciamo chairman anche di questo convegno sulla nazione degli zingari diritti e doveri dei rom che si è tenuto a Roma il ventisei gennaio due mila e uno alla sala Borroni buona sera direttore lo conosceva diamogli introdurre si questo convegno dovute al Governo di cui abbiamo sperimentato in questo creazione quanto è difficile vincere la diffidenza diffusa nei confronti degli zingari di Obama un
Diffidenze a livello popolare livello a maggior ragione anche delle persone colte però si può parlare di minoranze etniche di ogni tipo ma quando si tratta dei guerriglieri scatta una molla di pulsione di rifiuto questo abbiamo constatato organizzando il convegno ma devo dire che nonostante tutto questo abbiamo trovato
Un siamo riusciti in qualche modo a superare questa diffidenza e proseguiremo su questa strada
E non volendo fare un bilancio intende favorire gli interventi
Sì dunque le dimensioni erano due una alla questione politica cioè come dire venga
Stanno tentando di acquisire una propria rappresentanza unitaria perché sono divisi in molte
Mie minori e quindi far valere alcune rivendicazioni politiche a livello dell'Unione europea e delle Nazioni Unite
Ed è singoli stati da questo punto di vista tutti hanno detto che l'Italia è in ritardo che noi siamo all'avanguardia ma ritardo nel riconoscimento di questi tempi questo l'aspetto politico l'alta dimensione da quella estetica cioè dare spazio a quella creatività artistica del popolo ti sul piano musicale sul piano della poesia quindi su tutte e due i versanti credo che abbiamo fatto un lavoro utile perché è venuto fuori da una parte la la l'impegno politico
Ed è la necessità risentì indirizzare anche i partiti e lo Stato italiano e dall'altra la forza la profondità della di una cultura quella zingara che spesso ha difficoltà a venire fuori nel data l'indifferenza dei dei mezzo di comunicazione di massa credo che un passo avanti è stato fatto con questo convegno ma ripeto non è non in traguardo vogliamo continuare su questa strada perché facciamo o anche su altri fronti insomma cercare di trattare in chiave culturale dei temi che non sono popolari che vanno invece messi a disposizione del di un pubblico più vasto
Siamo con Daniele Archibugi dirigente della cenere che buona sera che ha scritto che si occupa do molto
Scrivendo Nesta sui diritti dei popoli lei uno dei relatori qui alla conferenza vorremmo chiederle qualche passo del suo intervento foto sui punti essenziali Piron a Roma in Italia
Si per il problema dei rom è un problema indubbiamente difficile io credo che nel momento in cui non è né una società che ISP tra i diritti dei degli zingari del popolo rom come si chiede servirebbero definire possiamo essere sicuri che ci troviamo in una società che rispetta i diritti umani perché qui in Italia spesso parliamo dei diritti dei curdi diritti dei palestinesi dei diritti canti altri popoli tutto giustissimo però son tutti i popoli che stanno lontani quando ci troviamo a parlare di un popolo che sta qui da noi che poi tra l'altro sono pochi perché abbia in Italia non ci sono più di cento mila zingari parla di una percentuale dello zero virgola cinque per cento circa le storie io non sono molto buone certamente non siamo con le percentuali tipo quelle della Romania dove solo il dieci per cento dalla Macedonia anche il dieci per cento
O della stessa Spagna in Francia dove sono frammenti più numerosi che da noi qui delle sono pochi però sono un forte problema sociale e quindi credo che c'è un problema integrazione un problema integrazione che dipende anche da loro probabilmente ma anche da quello che noi siamo stati in grado di offrire e allora io credo che una scelta democratica comune a quella nostra anche bene male che vieta la ricca e tollerante dovrebbe far di più e questo qua farebbe bene sia gli zingari che hanno
Recitava Bertold Brecht per concludere sì c'era la bella quasi Berto Blair che diceva appunto prima vennero a prendere gli ebrei e non protestare perché non era un ebreo provenga da prendere con mistiche non protesta e per me che non era un comunista poco intraprende gli operai e non protestare perché non era un operaio poi vennero a prendere a me
E il punto non c'era più di massa nessuno a protestare no che questo qui è se vogliamo la fatto emblematico che ci dice che bisogna difende vittima i tutti perché difendendo i diritti umani di tutti anche voi ma generali anche di quelli che magari civici chiedevo l'elemosina uccisi o ci vogliono ruba chiari qualche cosa difendiamo i nostri diritti e qui sepolto e l'intransigenza della cultura dei diritti umani
Siamo con Paolo Pietro Santi commissario esteri dell'uro Bellini RU International Romani Union in occasione del conferenza azione degli zingari diritti e doveri dei rom che si tiene a Roma il ventisei gennaio due mila e uno alla Sala Borromini piazza della Chiesa Nuova organizzata lettera internazionale
Buona sera Paolo va bene
Allora colto sei intervenuto come relatore in a questa conferenza hanno saputo sei fresco di un viaggio a Vienna c'è UE parlare che dove si è appena tornato
Ci va io ecco son venuto qui c'è voluto per esprimere devo dire gratitudine l'interesse e gratitudine rispetto a quello che le trenta nazionale ha fatto nel suo ultimo numero e cioè una alla public azione di saggi interessanti sui quali non non su tutti i quali io sono sono d'accordo ma e non sulle interezza dei diversi tuttavia credo una una una cosa che io mi permetto anche di consigliare alla lettura vedo che in particolare la il saggio di Rai coadiutrice ex mio carissimo amico ex presidente della della Hero dello Lella interna Chéreau Maniglio Verrone dell'Unione interna serale Rom un saggio che davvero vale la pena leggere per quanto meno per puro e non solo per quello per puro gusto
Sto di buona letteratura ma
Ecco tu dicevi questo incontro di abbiamo incontrato due giorni fa
La signora Benita Ferrero Waldner la ministra degli Esteri austriaca
In un incontro molto lungo molto cordiale al limite dell'affettuoso con una persona la ministra degli Esteri austriaca di cui e nota la particolare particolarmente brillante intelligenza anche se devo dire la signora è stata molto la ministra è stata molto attenta attenere la conversazione nell'incontro tra noi oltre a me naturalmente si era soprattutto Emile Ciuk presi gente delli RU catenella il confronto sulle questione che questioni interne all'Austria cioè dei rapporti in Austria tra Roma e istituzioni e Roma e popolazione non rom perché so ma in Austria in effetti positivi tra le migliori e la posizione dei rom in in Austria è tra le migliori in tutta Europa decisamente e la signora la ministra soprattutto tenuto a questo sotto le fare questo rivendicare giustamente se non fosse che ha un pochino dribblato un pochino evitato invece le questioni che sono stati al centro di altri incontri con altri governi in queste settimane mesi da parte del leader Hu e che erano in fece le questioni dei nuovi assetti europei e della capacità e volontà propositiva che nell'ambito di questi da costruire i rom hanno hanno instaurato stanno perseguendo pensati come dici tu possiamo inanellare o
Una serie di incontri di alto livello parte i limiti che come commissario essere degli Rocco amato solo
Più chiaro questo Nizzola soprattutto di Emile Hirsch gioca cioè del presidente dell'unione internazionale dei Romanov e abbiamo visto dopo il congresso perché si trattava di quei parlaci del Congresso contestualizziamo un appunto si trattava da fine luglio abbiamo convocato dopo anni che la l'Unione questa questa organizzazione mondiale dei rom rappresentata alle Nazioni Unite che è l'unica che rappresenta le Nazioni Unite l'unica entità che rappresentano e Nazioni Unite i rom e dopo anni in cui non siamo riusciti a organizzare un congresso davvero per ragioni organizzative e finanziarie cosa grave perché abbiamo ci siamo impegnati tutti a parte che non si ripeta no che i congressi si tengano ogni quattro anni ASS
Seguire minuziosamente lo statuto che abbiamo aggiornato e che abbiamo a grande maggioranza approvato al congresso di Praga bene
Del congresso di Praga abbiamo dichiarato la Nazione Rom abbiamo approvato una dichiarazione della nazione Roma un testo politico molto complesso tanto complesso quanto alto e che sta facendo molto di there soprattutto le cancellerie europee come verifichiamo e come voi sappiamo anche in maniera indiretta ebbene questa dichiara zione della Nazione Rom abbiamo deciso di presentarla di consegnarla ai nostri interlocutori agli ai governi intanto e abbiamo infatti iniziato col presidente significativamente col Presidente della Repubblica Ceca va sulla barella quindi il presidente
Del Consiglio italiano Giuliano Amato quindi abbiamo visto il presidente della Federazione Jugoslavia Kostunica e due giorni fa la ministra degli Esteri austriaca nei prossimi giorni di già sono fissati mi hanno informato da poco dal quartier generale
Dell'IGRUE che gli incontri che abbiamo richiesto sono stati fissati non voglio però dire davvero prima che si tengano non voglio dire con quale con quali Paesi per ovvie ragioni ieri non di di di scaramanzia niente affatto Prison fissano da semplice regola fissa Maggi prudenza politica visto un po'la complessità delle questioni
Tra l'altro mi pare correggimi se sbaglio che Kostunica ha anche aperto dei lavori come presidente in veste ufficiale di presidente Repubblica jugoslava
Sì colonizza voluto ha voluto può essere un elemento tra i vari naturalmente che può aiutare anche a valutare
Questo personaggio che ancora non è per ma non è molto chiaro dove voglia andare a parare comunque può essere un elemento positivo e li ha voluto anche aprire dopo aver ricevuto il presidente mille Ciocca
Ha voluto aprire una grossa convention che abbiamo tenuto a Belgrado
Di Roma
Su questioni su questioni Roma è venuto a portare un saluto certo molto molto significativo lì in quella zona in particolare in particolare Kosovo la situazione e e tremendamente tesa continuano a morire persone continuano a venire ammazzate personale nel silenzio totale
E sta rischia di instaurarsi luogo comune degli zingari ammazzati dagli albanesi mentre invece naturalmente il problema non è non è così semplice drammaticamente tutt'altro che semplice continuano comunque ad essere ammazzati tromba solo per il fatto di essere Romming gran parte dei casi essere incendiate case di Roma è una questione
Di cui l'Europa dovrà primo poi farsi carico meglio prima che poi via sono accusati di collaborazionismo con con i servizi dai Daina bene sia etnici diciamo dei kosovari
Sì se vogliamo dare una diciamo una definizione Breve e e sommaria ma io credo abbastanza propria oggi in una situazione di relativo equilibrio in quella zona nel senso che è poi la King for l'impegno internazionale
A questo ha creato una una sorta di equilibrio in quella zona ma questo equilibrio viene pagato dai rom nessuno dei rom ecco gli unici che son fuori dall'equilibrio sono fuori letteralmente fuori dall'equilibrio e tant'è vero che tutta la violenza accumulata da una dozzina di anni
In cui l'Europa in particolare l'Occidente democratico acconsentito a Milosevic e al peggio
Di esplicarsi e tutta quella violenza accumulata adesso ecco si sfoga nei confronti dei rom e una quello che dico è una locuzione
Certo molto generica ma non c'è dubbio che di Roma sono gli unici che lì in quell'area sono fuori dagli equilibri fuori da equilibri per quanto instabili che però consentono che le le le i genocidi si siano quanto meno interrotti salvo poi andare dovere andare a prendere a pizzicare arrestare detti colpevole di quei genocidi e portarli all'aria
Sì cittadinanza europea perirono questo è un tema che tu hai evocato in questa conferenza ma evocata anche Andrea conversazioni con Radio Radicale
Ed è un tema che centrale nella nostra strategia aggiuntivo ecco che cosa vuol dirci che innanzi europea l'unica cittadinanza adeguata per
Un un per individui che sono membri che appartengono qua nazione ad un'etnia che pranza statuale in Europa come quella rom beh l'unica speranza adeguata è quella europea
La cittadinanza europea è qualcosa di prevista di contemplata nei Trattati istitutivi della comunità europea laddove si parla esplicitamente dell'essere istituita ripeto la cittadinanza europea non è vero che sui nostri passaporti abbiamo scritto Unione Europea sopra e poi sotto le varie repubbliche o quindi insomma i vari stati nazionale a cui di cui siamo cittadini da questa dipendenza europea si traduce in in nulla mentre per i rom ma è esattamente quella più adeguata faceva la cosa è certo complessa sul piano giuridico molto complessa ma non vi è dubbio che l'esistere una nazione composta da milioni e milioni di per sonetti anche soltanto nell'ambito attuale dell'unione europea beh è un formidabile diciamo così tra virgolette strumento di rivendicazione strumento di coattivo consapevole da parte dei rom in primo luogo di rivendicazione di una cittadinanza europea cioè di un passo in più verso l'Unione europea di un passo in più per tornate qua Tezze istituzionale dell'Europa quel che deve essere a quel che deve essere per le ragioni che derivano dall'essere il mondo oggi quello che
L'uomo una nazione europea senza Stato certo senza Stato non
Lo Stato non è mai stata una cosa che è appartenuta alla tradizione Roma c'è stato qualche intellettuale Roma in passato che ha pensato anche a qualche diavolo di territorio in qua
Che angolo Renault remoto del pianeta da rivendicare per poterci fare nello Stato Roma ma in realtà non appartiene non appartiene alla storia dei rom ma perché non hanno bisogno di di diritti così come ogni altro cittadino l'essere Roma è qualcosa che in particolare pertiene appartiene all'individuo alla persona che lo è così come tante altre caratteristiche di ciascun individuo umano
E beh questo è
Un ponte credo una chance forse con pochi precedenti in questa storia recente di un'Europa che si dibatte non riesce a rendere concreto quel che pure concreto e politico quel che pure celebra in tante piazze e strade delle città di questo continente dedicate a Jean Monnet dedicate Adenauer AG dedicate a De Gasperi a questi grandi europeisti padri dell'Europa un'Europa che però ancora non c'è ma insomma forse questa rivendica rione sacrosanta legittima dei rom di essere rappresentati come nazione ma che non vogliono essere stato e vogliono come è stato uno Stato sovranazionale B davvero serve a tutti e serve a tutti gli europei
Adeguata attuale invece i rom in Italia non si parla molto di Roma si sottolineava più voci hanno sottolineato durante nel convegno che si parla di Roma solo quando
Ne può fare un uso presentano strumentalizzazioni politiche e sotto elezioni in genere va sempre male per i rom sì anche perché si parla da cui si parte da mozioni un po'erra
A te il Roma che noi diciamo così che si vedono per strada sono quelli che tra virgolette sono un omaggio su quelli immigrati dato voluto dai Balcani
E che girano e che stanno nei cosiddetti campi sosta o campi nomadi persone che di che si dà si tratta di persone che in realtà poi son sempre meno nomadi nel senso che stanno per anni nello stesso campo sosta e quinti nomadismo non c'è nemmeno ma parliamo comunque di una picco la minoranza parliamo comunque di una piccola parte ormai si valuta che non più del cinque sei per cento dei Rom nel mondo intero siano no ma girino quelli che hanno i vediamo sono non sono sono persone che si spostano mi sono per per lo più di immigrati dai Balcani da lì son fuggiti per varie ragioni in questi ultimissimi decenni per varie e note ragioni in questi ti Missy Mad decenni gli atti sono ormai stanziali da da molto tempo da generazioni in Italia i cento mila centodieci centoventi mila a Roma sono in massima parte
Stanziali ma da secoli
Integrati nel senso di no tra virgolette normale come tutti da secoli certo in condizioni sociale terrificante spessissimo e non a caso contuso Tullini spesso con l'importanza di crei fare una classe dirigente Roma cioè di educare i giovani di Roma del futuro
A diventare appunto classe dirigente non solo ma questo lo stiamo facendo lo abbiamo creato due scuole di già
Due scuole in senso pieno poi ve ne sono altre che stanno per diventarlo in altri Paesi ma viene nella Repubblica Ceca Repubblica Slovacca due scuole su dalle elementari alle superiori tromba
Roma come può essere fatto sempre questo parallelo come possono essere americana la scuola americana di Roma o la scuola tedesca a Parigi
Scuole tra virgolette di élite per questo vogliono essere su per questo abbiamo grossi problemi di fondi sempre ne stiamo ottenendo da fondazioni private dall'Unione Europea sempre troppo pochi ma va be'questa è banale dirlo perché in effetti è sempre così tu
Pavia e questo è del del del fatto di costruire scuole Roma di creare organizzare scuole Roma in questo senso con questa accezione cioè su ora in cui si studi matematica fisica qualunque cosa e alcun con alcuni il massimo degli insegnamenti possibili in Roma in Roma messo in lingua rom
Questo è assolutamente cruciale in un ottica diciamo così rivoluzionaria di alla Martin Luther King perché è uno dei puntini per io sicuramente di questa nostra strategia perché perché King era colui che si battè certo per non per la emancipazione di una minoranza ma per
L'applicazione e la crescita dei tutta la democrazia americana
Continua a domandare il giudizio dai del convegno appunto di cui facciamo riferimento nazionale gli zingari e qui a Roma e dei
Degli interventi che ci sono stati ma son sempre cose utili sapere cosa accade in uno dei Paesi uno dei tanti paesi in cui vivono o passano transitano Roma con persone che queste che sono intervenute che che che si occupano di questi questione di questi problemi più o meno in maniera più o meno politicizzata partitica ma insomma voglio dire va bene la buona volontà va sempre va sempre bene io credo che però non vi sia modo di risolvere nell'interesse dei rom è nell'interesse dei non Roma non vi sia modo di affrontare questa
Questa questione Semmah no non in un modo che
Consenta di affrontare la questione affrontando e prendendo di petto finalmente la questione degli a sette istituzionale dell'Unione Europea intanto intanto dell'Unione europea e quando parlo di Unione Europea parlo dei paesi e candidati ad entrare vilipesi associati
Che sono quelli in cui vi è la massima concentrazione
Mondiale di Roma
Come come minoranza l'Europa noi non possiamo prescindere dalla concreta necessità di consapevolezza politica rispetto al fatto che o guardiamo ai ai rom come minoranza ed è un
Odo di guardare alle cose che però in questi decenni ha portato a molto poco oppure guardiamo all'ambito in cui Roma agiscono interagiscono che lo stesso ambito in cui viaggi
Scola interagiscono gli altri che è appunto l'ambito istituzionale se l'Europa fosse una lo diciamo rozzamente ma credo efficacemente e credibilmente se l'Europa fosse una i Roma non sarebbero una minoranza
Lo sarebbero almeno quanto lo sono i tedeschi quindi ottanta ottantacinque novanta milioni di persone quindi dipende dipende da come l'assetto istituzionale per i rom è vitale che l'assetto istituzionale dell'Europa sia diverso sia federale sia Europa unità si davvero concreto il sogno antico dei federalisti e beh se questo fa bene Iron ma è poco ma sicuro ma chiediamoci se non sia qualcosa che hanno internet per cui l'Inter fortissimo l'interesse anche da parte di tutti gli altri
Siamo con Carlo Chiaramonte dell'Arci solidarietà Lazio anche Luís uno dei relatori al convegno sui rom cui a palazzo facciamo rovini
E chiediamo di appunto parlarci un po'del suo intervento
Sì diciamo è stato molto interessante io varie fatto un intervento proprio riallacciandomi all'Inter su Di Pietro santi è stato diciamo l'intervento in dialettica con lui perché su molte cose diciamo abbiamo
Una visione di fondo credo senz'altro comune e poi alcune differenziazioni che ho cercato così di puntualizzare
Però è stato interessante appunto il suo intervento perché ha posto sul tappeto le questioni relative a questo processo della creazione di una rappresentanza della Nazione Rom
A livello soprattutto delle istituzioni sovranazionali perdonami solo per spiegare agli ascoltatori separarvi Paolo Trussardi
Pubblicitario esteri International Romani di sì sì sarebbe venuto a quello esatto e quindi ecco come dire questo ora un discorso lunghissimo quindi non è che lo possiamo affrontare in maniera esaustiva a qui ora però quello che io ho messo in luce l'estrema difficoltà
Nel
Appunto
Produrre questo processo dell'auto rappresenta anzi a dei Rom che appunto per quanto sia difficile di cruciale importanza
La difficoltà è dovuta al fatto che in sostanza siamo come dire due mondi noi di Age e il loro di Roma che hanno sempre convissuto fisicamente sullo stesso territorio in Europa da secoli però vivendo un po'come mondi separati
Questo ha portato purtroppo a una conseguenza che il processo politico che ha creato diciamo prima la nascita degli Stati nazionali poi
Il processo di unificazione europea ha visto i rom praticamente al di fuori quindi questo in termini pratici significa che se parlare di rappresentanza e rappresentatività politica né il nostro mondo e tutto sommato abbastanza semplice nel sia perlomeno per quel che riguarda la BCE quindi come dei l'ex i fondamentali della procedura democratica elezione rappresentanza dei parlamentari per delega e così via
Io rompo tutto questo tutto questo percorso storico sociopolitico non lo hanno vissuto il che significa che ora si trovano nel la grandissima difficoltà di dover per forza di cose interfacciarsi con il nostro mondo e quindi con le nostre istituzioni con il no i nostri meccanismi e questo è il grosso punto interrogativo nel senso che una organizzazione Roma qualunque sia o uno Roma qualunque sia che dice di parlare a nome di una comunità o di una nazione o quello che vogliamo
Per noi è difficile come dire verificare la base di questo mandato rappresentativo
E questo loro credo che lo abbiano ben presente in sostanza e come sessili gli si richiedesse uno uno sforzo di inventiva enorme c'è riuscirà pone a trovare appunto le modalità di rapporto le modalità attraverso le quali loro si possono rappresentare entrare in relazione con le nostre istituzioni e quindi siano in qualche modo legate anche a quelle che sono le nostre modalità ma contemporaneamente siano rispettose della loro storia della loro tradizione quindi del loro
Meccanismo diciamo così di organizzazione della vita sociale
Sono alla fine il tuo intervento sito è a hai parlato
Di autocritica facendo riferimento alle associazioni e la società sì associazionismo non Roma che si occupa di Roma cosa volevi dire
Anzi è un discorso legato a questo qui nel senso che io credo che per una organizzazione non Roma
Quale la nostra che è interessata realmente al nuovo sviluppo
Delle comunità rom dello sviluppo in tutti i sensi il ragionamento strategico che deve guidare anche quindi la decisione delle attività da impostare è proprio quello di come supportare loro in questo processo di creazione di auto rappresenta Anza
Su basse come dire democraticamente l'edificabilità
E quindi il lavoro dei non Roma secondo me deve essere Yves Saint e più nella direzione di supportare i Rom questo processo di sviluppo loro chiaramente quindi in collaborazione esterna non bisogna fare l'errore micidiale uno di sostituì
Versi al loro nella rappresentanza quindi secondo me nessuna organizzazione non rom ha il diritto di fare il sindacato degli zingari
Due non mettere il coperchio su questo processo di loro auto sviluppo
Per come dire biechi motivi di bottega perché è chiaro che finché una popolazione e in stato di bisogno
Ci sono i margini per lavorare su questo bisogno se si lavora veramente al supporre al superamento dello stato bisogna e quindi allo sviluppo
Si lavora in prospettiva all'estinzione del proprio ruolo come organizzazione non rom nel lavoro con i rom e questo se come molte organizzazioni del diciamo così volontariato consapevolmente o inconsapevolmente non sono disposte a farlo
Pure la situazione dei campi Roma Roma be'abbastanza critica anche se ci sono ovviamente realtà molto differenziate
Ebbe critica secondo me da due punti di vista una e così mi riallaccio al discorso che ha fatto finora in qualche modo lo concludo nel senso che
In Italia e a Roma capacità auto rappresenta di Roma sono scarsissime quindi loro sono un soggetto politicamente debolissimo
Per mille ragioni tra cui le condizioni terribili in cui si trovano a vivere quindi diciamo che trovare un un leader un rappresentante rom a Roma è impresa difficilissima ce n'è qualcuno ce n'è qualcuno tra i giovani che si sta formando però è un panorama anni luce indietro rispetto a quello che possiamo vedere i paesi che teoricamente dovrebbero essere più arretrati del nostro cioè molti paesi dell'est
Che hanno sicuramente molti più problemi dell'Italia dal anche il punto di vista però le comunità rom di quei paesi hanno una capacità e una leadership Jeeves espressa o no perché qui non c'è anche molto avanti dal punto di vista per esempio della scolarizzazione
Sì infatti l'esistenza di scuole Pro anche biodiversità progetti università nei pressi del esatto infatti diciamo il il punto debole della lo sviluppo
Della formazione di di leader Romo perlomeno di rom che se non diventeranno leader saranno comunque persone consapevoli
Tutta una serie di questioni che investono direttamente la loro vita il punto debole qui in Italia il bar Altis stimo tasso di analfabetismo il bassissimo tasso di scolarizzazione in questo senso il lavoro che poi noi facciamo anche direttamente sulla scolarizzazione dei bambini mi sembra comunque cruciale
Si è aperto un grosso dibattito su quella che è la loro cultura la tradizione orale e la violenza che sarebbe fatta
Ai rom nelle gole reinserire nella struttura scolastica nostra tutte argomentazioni e anche di diciamo degne di considerazione anche con una certa validità teorica che però si scontrano con la trama ciclicità
Diciamo della loro vita pratica e cioè che un bambino rom un adolescente ero un giovane rom che a scuola non ci va e che rimane come dire letterato analfabeta e per forza di cose tagliato fuori da qual sia sì possibilità di sviluppo concreto della propria abitanti nel mercato del lavoro in qualunque altro settore e quindi aldilà poi di tutte le questioni diciamo più teoriche più antropologiche
Potremmo anche fare molti sbagli diciamo in questo lavoro però io sono convinto che di la la questione preliminare che Roma si impossessi no gli strumenti culturali di base
Per poi come dire avere la libertà una volta che si sono impossessati di questi strumenti di utilizzarli come meglio credono loro questo senz'altro e quindi decidere quanto come conservare la propria cultura quanto come accettare è la nostra ma a questi sono discorsi che finché non c'è una scolarizzazione di base sono pura accademia quello su cui stiamo lavorando in questi anni è proprio questo speriamo che nel corso dei prossimi anni si comincia a vedere qualche risulta
Dato
Che adesso già in embrione c'è ma che deve essere sicuramente ancora sviluppato e portato avanti dunque visto che è iniziato citando Paolo Pitruzzella
Su questo tema vorrei chiudere per quanto riguarda la scolarizzazione necessità
Scuole rombo fatte da Roma Prev.I.Log. va che insegnò la cultura lombarda romanesca Cerrato lingue eccetera questo sì d'accordo come progetto del vero
Sì dunque io sono d'accordo in linea di principio
Però con alcuni distinguo nel senso che noi abbiamo fatto una scelta che è quella appunto di portare i bambini rom nelle scuole romane
Nelle normali scuole pubbliche romane e crediamo che questa sia una scelta
Corretta messinese che prima proprio vero tu dicevi che non non non vogliono andarci noi dice c'è un problema i bambini ci vanno molto volentieri
Alcune famiglie creano diciamo hanno un'opposizione a questo e quindi c'è il problema che se non c'è il convincimento della famiglia
E poi è ovvio che il processo di scolarizzazione è debole vero
è importante che i bambini secondo me vadano a scuola nelle scuole italiane insieme ai bambini italiani perché la scuola diventa un luogo di socializzazione oltre che di trasmissione di competenze e di cultura edema enorme The salutare anche per i bambini italiani cioè noi la nostra esperienza ci ha insegnato che quando abbiamo cominciato a lavorare portare un gruppo di bambini Roma dentro una scuola significava creare le barricate dei genitori terrorizzati che non volevano
Per i discorsi che sentiamo in famiglia se significava anche provarsi a volte di fronte a un rifiuto da parte dei bambini italiani stessi lavorando pazientemente han vanno avanti su questo processo abbiamo visto che si sono create delle amicizie solidissime tra bambini italiani bambini rom che si sono creati dei processi di integrazione
Tra le famiglie a volte nei casi proprio di eccellenza commoventi classe comunque interessantissimi e quindi secondo me il contatto c'è il luogo scuola come contatto tra le due culture e importante deve essere salvaguardato
Il discorso della scuola che insegni in romane quindi valorizzi la lingua valorizzi la cultura secondo me deve essere parallela cioè ci deve assolutamente essere anche per bilanciare il rischio appunto di un'ape dita di una scultura Lizza azione del bambino Roma dentro la scuola salivazione un'assimilazione e quindi secondo me uno strumento
Fortissimo e importante per so di una scuola rom fatta dai rom per i rom però non può sostituire io credo la presenza dei bambini rom dentro le scuole italiane
Anche perché in questo modo
Come dire l'occasione il dialogo e l'occasione reciproca cioè il bambino rom entra nella scuola italiana entra in contatto con la nostra pur
Thuram un bambino italiano entra in contatto con una cultura diversa impara a conoscerla quindi a superare gli stereotipi
Cosa che una separazione netta delle scuole non non permetterebbe
Avete ascoltato uno speciale su la nazione degli zingari diritti e doveri dei rom
Conferenza che si è svolta a Roma il ventisei gennaio del due mila e uno presso la Sala Borromini piazza della Chiesa Nuova
Conferenza organizzata Lettera Internazionale edizione italiana
Nell'ordine avete ascoltato
Federico Coen dietro di lettere internazionale Daniele Archibugi del Cnr Paolo Pietro Santi commissario esteri delle Hilu Carlo Chiaramonte di Arci solidarietà Lazio
Angelantonio Rosato radio radicale