"Un progetto un cammino" - Assemblea delle Regioni de I Democratici per l'Ulivo (presso l'Hotel Domus Pacis, via di Torre Rossa, 1 - 2 - 3 marzo 2002)

Degli enti locali
è un modello fondamentalmente che crea attrazione
Di intelligenze attraverso processi finanziari
Bene Milano è cambiata quattrocento mila abitanti sono usciti da Milano ogni giorno abbiamo circa un milione di persone che arrivano con seicento mila veicoli
Ebbene le grandi opere sono ferme da più di un decennio
E Milano sta perdendo la sua identità però c'è una città che produce una città attiva che ha sempre saputo coniugare il concetto della ricchezza col concetto della solidarietà che un concerto che ci appartiene profondamente e che Mammano che il modello formigoniano e modello di Albertini vanno avanti
Svelano sempre di più la loro insoddisfazione
Allora io credo che noi possiamo proporre anche a Milano
Una iniziativa forte
Noi avremo delle elezioni settecentocinquanta mila lombardi andranno a votare in comuni molto importanti
Io credo che sia possibile in tempi brevi organizzare un'assemblea di tutti gli eletti che già sono a livello regionale provinciale e comunale perché di fatto la nostra voce possa essere presente
Guardando questo bellissimo
Questa bellissima immagine ieri molti di noi perché siamo un popolo che ama guardare avanti siamo un popolo che ama guardare l'orizzonte abbiamo osservato soprattutto l'orizzonte come dicevo L'Ulivo che sta là in fondo
E che sta nel nostro cuore dei nostri nel nostro impegno la nostra motivazione però io credo che sia anche estremamente importante tenere conto che a quelli Rizzo che ci si arriva se si cammina
E quindi è importante anche concretamente guardare la strada in questo momento la nostra strada certo ha sullo sfondo l'Ulivo ma in questo momento ha una dimensione concrete organizzativa da realizzare che la Margherita
Non credo che sarà comunque un'operazione molto facile anche perché rendiamoci conto che queste dei popoli cattolici e liberaldemocratici
Non hanno così poi una abitudine al confronto vi faccio un esempio e concludo a Milano quando noi istituiamo dei circoli cerchiamo quanto più possibile di mettere insieme persone delle diverse derivazioni culturali
L'altro ieri a Milano gli amici popolari hanno organizzato un circo della Margherita e cioè positivo però fondamentalmente non hanno invitato nessuno di noi
E hanno invitato De Mita a istituirlo tutto ciò è positivo per carità
Però rendiamoci anche conto che ci sarà da lavorare molto per questo processo di integrazione quindi è giusto guardare all'Ulivo è sacrosanto
Ma l'Ulivo è sullo sfondo da questo punto di vista la strada è ancora tutta da percorrere e quindi credo che sia fondamentale per noi avere chiarezza sulle strategie
Unirsi per unire è stato detto ma anche sui modi della comunicazione saper parlare sa per esserci è vero la Margherita non è di centro ma è al centro dei problemi e al centro degli argomenti essere capaci di rappresentare la società che cambia in tutte le sue espressioni l'innovazione le nuove professioni i nuovi modelli di costruzione del consenso e soprattutto essere in grado di interpretare quanto viene avanti e sovente da questo punto di vista organizzazione della politica come in questo momento da davvero d'accordo con quello che è il nostro grande progetto grazie
Grazie e la parola adesso all'onorevole Mantini prego
Magistrelli pretende che si usino le scale
Le scale per ragioni di sicurezza naturalmente
Cari amici portiamo a compimento la prima parte del nostro percorso con la sospensione delle attività dei democratici
E la confusione nel nuovo soggetto un partito un movimento come è stato detto
Che è indicato da un fiore gentile tenace la Margherita ma è che ha un suo nome che è bellissimo democrazia è libertà il contrario l'esatto contrario della Casa delle Libertà
Perché le libertà non hanno una casa come abbiamo detto in altre occasioni e non hanno un padrone hanno un solo luogo dove crescono e si sviluppano dove dovranno crescere e svilupparsi sempre più e ben più di ora
Nel mondo globale in cui viviamo quel luogo è la democrazia
Portiamo a termine con successo la prima parte del nostro percorso perché la seconda noi bella conosciamo il indichiamo come ci invita a fare Romano Prodi
Agli italiani la nostra meta
E quel che chiamiamo la casa dei riformisti o anche il partito democratico il frutto maturo
Dell'Ulivo
Per questo siamo già pronti nelle forme ora possibili ad unire le culture riformiste di diversa origine che possono più credibilmente far rispettare
Gli interessi sociali e pubblici senza peraltro essere accusati di comunismo dal Cavaliere di Arcore
Noi abbiamo il rispetto degli altri donne e uomini di razze diverse religioni diverse e non solo di noi stessi e delle nostre egoistiche convenienze
Noi abbiamo rispetto per i beni collettivi e pubblici e non solo per i nostri beni privati noi amiamo gli altari e beni intorno a noi perché amiamo noi stessi i nostri valori le nostre generazioni perché non siamo soli non vogliamo esserlo
Ci sentiamo parte di un progetto umano e sociale che è più grande dei successi e delle miserie di ognuno di noi
Per questo non accettiamo
Meccanicamente la supremazia del mercato sulla società sulla comunità
Per questo rispettiamo le leggi e le istituzioni che la società si dà per questi motivi ci dichiariamo riformisti
Perché non ci accontentiamo dell'inevitabile esistenza delle miserie degli orrori umani ma ci impegniamo costantemente per contrastarli correggerli superarli per questi motivi nella Margherita e nell'Ulivo ci battiamo contro la destra
E stato
Scritto di recente in uno studio approfondito che se il mondo oggi fosse ridotto tutto il mondo del pianeta fosse ridotto ad un villaggio di cento persone
La situazione si presenterebbe nel modo seguente
Una persona starebbe per nascere una per morire
Cinquantasette sarebbero donne
Settanta non Bianchi settanta non cristiani
Ottanta diverrebbero in case al di sotto dello standard
Minimo sufficiente settanta non saprebbero leggere cinquanta soffrirebbero gravemente di malnutrizione
Una andrebbe all'università
Una avrebbe un computer e sei controlli avrebbero l'intera ricchezza
Non è questo il mondo migliore nel quale vogliamo vivere noi nel fare vivere i nostri figli
Un mondo
Ingiusto ma anche insicuro incredibile non solo per gli attentati dell'undici settembre nel cuore di New York ma anche per altro
Si pensi alla gigantesca bancarotta di entrò nella settima società americana la prima al mondo nel settore dell'energia
Travolta da una montagna di debiti accumulati speculando nel mercato dei derivati debiti occultati nonostante le certificazioni di Ron rinomate società di revisione come l'Arthur Andersen tanto per non fare nomi
E come non comprendere le motivazioni personali
Almeno quelle personali se vogliamo di Vittorio Agnoletto
Il portavoce del movimento del di Genova etc che dopo aver dedicato come medico anni alla lotta all'AIDS
Si trova lui come altri nell'impossibilità di poter utilizzare sulla riga scala i risultati delle ricerche scientifiche protetti dalle logiche esclusive dei brevetti in mano a grandi multinazionali
Eppure noi abbiamo ben chiari non solo i limiti ma anche i vantaggi sociali della globalizzazione
Negli ultimi venti anni ventiquattro Paesi emergenti in cui vivono tre miliardi di persone
Che hanno Paesi che hanno cavalcato diciamo con politiche di sostegno alla produttività all'educazione alla sanità le tecnologie sull'informazione
Paesi come la Cina l'India il Vietnam ed altri
Hanno ridotto le povertà fino a realizzare un tasso di crescita del PIL per abitanti pari a cinque virgola due per cento nell'ultimo decennio mentre altri Paesi quarantanove paesi dove vive un miliardo
Di persone più resistenti all'apertura al mercato hanno visto aumentare le povertà
Noi dobbiamo dunque avviare un confronto vero e serio su questi temi con i movimenti no i new global sull'economia e la democrazia nel mondo
Ma anche sulla scuola sui servizi sociali sull'ambiente sui temi istituzionali sull'articolo diciotto
Aperti al confronto nella diversità ovviamente dobbiamo far dialogare come qualcuno dice politiche utopia dobbiamo allargare il campo del centrosinistra
è un impegno difficile un percorso lungo ma necessario sono necessari passaggi fasi anche tattiche il primo obiettivo che sono certo potrà esser colto genera grande manifestazione di oggi pomeriggio e riprendere un solido legame
Con il cosiddetto ulivo selvatico il movimento delle girando le dei girotondi del Palavobis del movimento
Le professioni Firenze eccetera
Leggevo poco fa la la vignetta guardavo la le le le vignette di buchi non certo sesta diciamo efficacia perché se la guardate su Repubblica dice il il morì il popolo dell'Ulivo i suoi dirigenti sono sempre più vicini
Poi il commento speriamo che non li raggiungano annuncia
E quindi evidentemente evidentemente dopo dobbiamo riprendeva capacità di leadership che c'è e così come è giusto naturalmente il popolo dell'Ulivo faccia sentire la propria voce
Da questo punto di vista noi abbiamo un compito proprio come democratici un compito specifico non possiamo anche se a volte pensiamo il governo Berlusconi sia tutto sommato in forza della propaganda
Capace di mistificare la verità sul sovvengono momenti di scoramento ma noi dobbiamo guardare dati strutturali noi dobbiamo ricordarci che la promessa
Promesso sviluppo economico basato sul cosiddetto su supply side sul la riduzione delle tasse che incrementa i consumi e quindi lo sviluppo del Paese fallita
Noi vediamo che lo sviluppo
Del PIL annunciato al tre per cento in campagna elettorale oggi è ben sotto il due per cento ben sotto il due per cento ne vediamo che le tasse che doveva essere il volano della ripresa dello sviluppo economico sono aumentate perché la Tremonti non ha inciso assolutamente sulla diminuzione delle tasse e si sono aggiunte alle tasse statali e nazionali le moltissimi moltissimo menti delle tasse decise a livello locale
Quindi neanche sotto questo profilo il confronto con il programma del governo Amato che già aveva e poi D'Alema dell'ultim'ora nel centrosinistra che prevedeva per il due mila e due un aumento dell'uno una diminuzione l'un per cento dei dell'IRPEF può dirsi di in qualche modo vincente abbiamo visto si è ascoltato durante un petto e Berlusconi e promesse sulla sicurezza ma abbiamo visto cosa questi intende per sicurezza la sicurezza dai processi per se stesso e per i propri amici
Abbiamo visto il fallimento delle promesse elettorali e basta aprire il giornale basta guardare qualunque giornale oggi Ferré la sera da una parte Jacques le Goff che ci ricorda l'importanza della grandezza
Dell'Europa per noi e per il mondo intero e dall'altra
L'aria la ripropone opposizione a parte di Bossi del sottotitolo lega per l'indipendenza della Padania per l'indipendenza della Padania per misurare la distanza che c'è tra questo governo e le necessità
Che invece ha ha il Paese all'Italia e noi dobbiamo aver fiducia che questa percezione
Nemesi e nel tempo
Produrranno un indebolimento della capacità di consenso del governo Berlusconi certo abbiamo bisogno
Di riprendere soprattutto in questa fase un con un rapporto forte
Con il popolo dell'Ulivo e di sviluppare la nostra proposta in definitiva cosa ha chiesto il movimento in questi giorni
In queste settimane
L'ulivo selvatico chiede a mio avviso sostanzialmente tre cose
Un'autocritica
E una discontinuità rispetto ad alcuni gravi errori commessi nella scorsa legislatura sappiamo su cosa certamente il più grave di tutti la caduta del governo Prodi
Ma anche non dimentichiamoci la mancata regolazione del conflitto di interessi le inclinazioni gli inciuci in qualche misura sulla giustizia ed ancora la non dimentichiamoci la posizione di alcune leadership del centrosinistra quando stavamo per vincere il referendum sul maggioritario che abbiamo sfiorato per poche centinaia migliaia di di voti
E la la disattenzione per la riforma della legge elettorale poi ancora le mancate alleanze nelle coalizioni
Bene tutto questo atteggiamento è un atteggiamento che noi usiamo imputare in via principale a Massimo D'Alema ma di cui non è solo Luís l'unico responsabile ovviamente rispetto a ciò l'Ulivo chiede il popolo L'Ulivo chiede una riflessione autocritica e anche il fatto di poter dire oggi di poter dimostrare oggi di aver compreso quegli errori
Per prendere una vi è una strada diversa e poi chiede un'opposizione più dura
Opposizione più dura che evidentemente non si può fare solo in Parlamento ma bisogna fare
Riprendendo diciamo il filo del rapporto tra il Parlamento le istituzioni e il Paese ne nei movimenti con le lotte con le iniziative in piazza ma anche con grande lucidità con la proposta e poi chiede unità dell'Ulivo e del centro sinistra beh noi siamo d'accordo su tutte e tre queste richieste io credo noi non abbiamo potuto distingue voluto distinguere le responsabilità in questa fase Francesco Rutelli
Ha avuto un grandissimo senso di responsabilità Inc come leader dell'Ulivo non ha risposto a diciamo qualche provocazione che nelle ultime settimane
è stata pur rivolte concludo sì
E dunque forse no noi però non possiamo dimenticare ce lo ricordava ieri bene Procacci che
Con Prodi con Francesco Rutelli noi in questi anni e con Arturo Parisi soprattutto siamo stati qualcuno ce l'ha persino rimproverati i talebani dell'Ulivo se abbiamo portato avanti quella straordinaria esperienza di governo e poi ha resistito in questa campo nell'ultima competizione elettorale fino a sfiorare insuccesso questo lo si deve esattamente al nostro amore e alla nostra capacità di portare avanti il progetto dell'Ulivo e l'impegno che noi ci siamo presi già da subito anche nell'indicazione delle regole
Dell'Ulivo cioè una federazione di partiti nel qua nella quale la Margherita svolgerà un suo ruolo fondamentale ma che dovrà essere già da subito aperta anche ai senza tessera ai sensi per senza partito Marina ieri vi ha descritto
L'importanza dei circoli della Margherita da questo punto di vista Realacci mi fa piacere ricordarlo a quelli che lo hanno ascoltato ci ha ricordato l'importanza di linguaggi diversi e di un modo vero oggi nel far politica superando le incrostazioni del passato di tutto ciò con la coerenza del metodo di Arturo Parisi c'ha insegnato dovremo farci portatore nella nuova esperienze della Margherita grazie
Grazie per Luigi
Alla parola Renato Cambursano
Non vi parlerò come tesoriere dei Democratici anche se ho il piacere di comunicare dei che il bilancio dei democratici è più che positivo anzi sarebbe poi il caso ma magari in occasione dall'approvazione
Della conto consuntivo due mila uno di fare dei ragionamenti su quello che sono le risorse disponibili verso la Margherita ma ovviamente in quota democratici no io invece voglio intervenire come senatore dalla Repubblica voglio dare un particolare ringraziamento marina per la Scelta di questa scenografia
Perché un
Perché noi abbiamo davanti una strada un po'tortuosa dalla prima versione io l'avevo vista era più diritta ma la politica sappiamo che non sempre lineare qualche volta deve fare anche delle cure
Bene la strada è quella che ci ha indicato nella messaggio che è stato letto ieri
Da Antonio la Forgia dal nostro videro internazionale Romano Prodi quando ci diceva si riprenda la strada della costruzione dalla casa dei riformisti e poi aggiungeva
E se per caso il cammino fosse lungo abbiamo parziale realizzazioni ecco noi oggi siamo qui per realizzare un primo tratto di quella strada verso la casa dei riformisti guardando avanti
Ma attenzione a non commettere a non ripetere gli errori che abbiamo fatto nel passato
Mantinea ricordava qualcuno io inizio dal ventitré gennaio novantotto quando la Camera dei deputati fummo chiamati nella passata legislatura a votare sull'autorizzazione dall'arresto di Cesare Previti il poi di Marcello Dell'Utri ahimè qualcuno della maggioranza allora maggioranza votò per la non autorizzazione
E oggi sappiamo che cosa sta facendo Cesare Previti i suoi adepti
Secondo errore da evitare
Quello che è stato fatto il ventidue aprile del novantotto sempre quell'anno maledetto poi conclusosi nell'ottobre quando ahimè fu mandato a casa a Romano Prodi
Disastri l'abbiamo visti a venire
Mi riferisco al ventidue aprile alla votazione della legge sul conflitto degli interessi
Vi ricordate se non lo ricordate ve lo dico io chi era il relatore di quella legge Franco Frattini noi maggioranza relatore Franco Frattini cioè il ministro anche adesso fa provare questa vergognosa legge
Io non lo votata io sono stato uno dei tre deputati che non voto quella legge presentò insieme a Federico Orlando Elio Veltri ad altri una serie di emendamenti che vengono respinti la conseguenza fu che non votai e meno male
E allora io voglio nomina citarmi ma leggero di quello che sta scritto sulla sull'Espresso dalla scorsa settimana
Di Scalfaro l'intervista a Scalfaro lecco
è stato non solo grave ma molto grave che la maggioranza di allora centrosinistra non si sia mossa non si può prendere i fascicoli e metteva lì nel cassetto
Quel comportamento fu intollerabile a Scalfaro non Renato Cambursano quella non era una merce trattabile
Altro errore è stato di ritenere di intrecciare un dialogo costruttivo con chi avere interessi personali o di parte ce lo diceva Scalfaro quindi evitiamo di qui in avanti
Di trovare degli argomenti che in qualche modo inciuci no comunque il Cavaliere terzo errore da evitare
Nonché la verve votato come abbiamo fatto nella passata legislatura una legge anticorruzione ecco che la corruzione dilaga
Torino ha ripreso Odasso e dintorni ieri si è dimesso l'assessore Burzi l'assessore alle finanze al bilancio della Regione Piemonte quindi chissà che cosa viene fuori
Non dialogare è stato l'altro errore dalla passata legislatura fino alla conclusione fino alla formazione delle liste comma le altre formazione di centrosinistra con Antonio Di Pietro e con Bertinotti e i risultati si sono visti
Possibile errore di oggi
Rincorrere Berlusconi questa la strategia suicida di D'Alema e ci non a caso Berlusconi vagheggia una sinistra guidata da D'Alema oppositore di sua Maestà certo gli fa comodo
Facciamo un'altra Bicamerale prendiamo a calci sui denti gli intellettuali e una resistenza democratica la definiamo soltanto massimalisti è questo che vogliamo fare
Da sola è vero la rivolta morale non basta ma e D'Alema che lo dice
Ma non basta neppure cinismo
L'aver voltato le spalle ai magistrati di Mani pulite partecipando al loro isolamento questo è avvenuto anche per colpa nostra
Seconda errore possibile di qui in avanti
Lasciano fare l'agenda politica Berlusconi
Questa la fa proponendo delle leggi in Parlamento vergognose
Io ho preso del cornuto da Contestabile in aula
Sono stato cacciato per combattere con la contro la vergognosa legge sulle rogatorie ma l'agenda non lo può fare il Cavaliere o può proponendo oggi queste leggi dobbiamo riprenderci noi
La politica è proporre noi un programma preciso terzo
Costruire un nuovo soggetto politico nomi in mano alla burocrazia di partito questo è l'altro errore da evitare
Che ha paura di perdere del Cadore Dini e le sue rendite politiche di posizione ciò ha ricordato molto meglio di me Bordoni ieri sera
E questo perché si ha paura dei movimenti spontanei più che di una destra con cui si possono invece qualcuno lo sta ancora facendo trovare degli accordi spartito morì
Subalterne di potere per esempio sulla RAI domanda perché non l'abbiamo privatizzato nella passata legislatura c'è un mio disegno di legge fermo
Perché evidentemente bisognava trovare degli accordi Quarto
Non essere una monade chiusa c'è un sistema un sisma nella società sui temi della giustizia dell'informazione della democrazia
E ci sono non so se in aula arriverà di sicuro Nando Dalla Chiesa mi permetto di citarlo Espresso di questa settimana e ci sono leaders indeboliti e perdenti
Ma il terremoto riporta a galla
Molti opportunisti che salgono all'ultimo minuto sulla pensilina
Nando Dalla Chiesa lo diciamo con cognizione di causa c'ero a Milano insieme a Mantini e tante altre dai democratici chi abbiamo visto salire sulla pensilina
Di Pietro Diliberto e Zaccaria la massima espressione della lottizzazione politica nella RAI negli anni passati
Non si può far finta quindi che a Milano che a Firenze non sia capitato nulla concludo obiettiva e cose da fare difenderà la democrazia
Berlusconi e controlla il Parlamento alla maggioranza di gran lunga assoluti relativa controlla l'informazione ormai di fatto generalizzata non solo le sei televisioni nazionale ma anche la stragrande maggioranza dei giornali
Vuole controllare la magistratura in un dibattito a Torino mi son permesso di dire se controllare queste tra potere i non vuol dire regime che cos'è non vogliamo usare la parola regime perché ci richiama al ventidue certa un regime diverso da quello del ventidue bene
Ci sto allora quantomeno ne conveniamo che è a rischio la democrazia con questi personaggi e allora o si è a rischio la democrazia dobbiamo e reagire reagire anche se necessario andando sulle piazze essere uniti
Prodi lo diceva all'indomani delle elezioni leggo testualmente non corretta gli uni contro gli altri
La Margherita deve fare da levatrice all'Ulivo di qualcosa che ne rappresenti una nuova vita non pietrificate dei ecco questo credo sia davvero la strada maestra che dobbiamo seguire Terzo costruire un nuovo modello di società
Sempre a Romano Prodi scriveva volate alto create progetti forti che possono mobilitare la gente
Abbiamo accettato che venissero toccati
In profondità i sistemi di coesione sociale sì anche noi riformisti dice Romano ma non possiamo inchinarci al pensiero unico occorre definire un nuovo riformismo con nuove forme di tutela sociale
Occorre creare una nuova aggregazione sociale
La nuova politica nasce lì
Non dai circoli fa fra partiti e la Margherita è l'unico soggetto politico che può svolgere questo ruolo recuperare un rapporto profondo con la società italiana
Con i Moretti si anche con i Moretti che scendono in piazza
Ma anche come diceva il sindaco di Torino con i club tasso egli espositiva nelle periferie con i più deboli con i più permeabili dai massaggi ai messaggi
Populistici dal centrodestra televisivo
Troppo spesso sui giornali leggiamo del dibattito politico se l'Ulivo debba essere un partito unico la coalizione se la Margherita debba essere una federazione tra i quattro partiti o se debba essere un nuovo soggetto
A me personalmente me ne può fregare di meno quale soluzione dare quello che mi interessa è che davvero si vada verso la creazione avendo in evidenza il partito democratico anche se i tempi sono lunghi
Gli altri quelli che stanno fuori non interessa molto quale forma vogliamo dare a questi due soggetti
Una cosa è certa che se noi sapremmo rispondere a quello che sta chiedendo la piazza la la gente che va in strada
Allora riusciremo a portarli verso di noi e la Margherita è solo è il solo soggetto capace di poterlo fare o altrimenti delle due l'una
Questi troveranno altre strade altre aggregazioni o peggio ancora ritorneranno a casa ma non ci voteranno mai più
Guglielmo Minervini
Dunque una buona notizia nella tarda mattinata Arturo Parisi strada sarà tra noi
E difficile nascondere anche in questa assemblea un pizzico di Nostalgia
Per
Result siamo un po'il Sud
è difficile nascondere un pizzico di Nostalgia per l'esperienza che stiamo con consapevolezza mettendo le nostre spalle per la verità un appunto di carattere grafico estetico Marino mi sento di farlo
E proprio un peccato che questo asinello sin d'ora sin da questa assemblea sia stato confinato in questo simbolo così circoscritto qui davanti mi sarebbe piaciuto averlo qui dietro nel prato a brucare
Dare ancora qualche calcio magari non commi all'inizio pensavamo al centrosinistra la nostra coalizione ma questa volta un bel calcio piazzato a questo polo che sta mettendo a durissima prova la tenuta del nostro paese ma insomma l'Asinello qui a brucare non nostre spalle forse per quest'ultima volta avrebbe ho potuto ancora esserci
C'è un pizzico di Nostalgia ma c'è mi pare di capire anche dal tenore degli interventi un fortissima tensione un grande slancio una grande voglia di andare avanti
Io credo che sia giusto così lo stiamo vivendo con lo stato d'animo corretto questo passaggio pur delicato nonno
Scevro da difficoltà ad ostacoli sappiamo tantissimi quanti siano grandi gli ostacoli che abbiamo ancora di fronte quanto difficile sia la strada che stiamo intraprende
E io credo che il modo corretto per affrontare queste sfide
Sia
Come dire portarci dentro i meriti dell'esperienza che abbiamo insieme realizzato ma anche guardare con lealtà con coraggio con l'autenticità i limiti della nostra esperienza per correggerli ed evitare che vengano riprodotti all'interno
Del nuovo contenitore del nuovo progetto ancora più ampio della Margherita che stiamo intraprendendo quali sono i meriti
E quali sono i limiti
Beh io credo che non sarebbe male come dire rimettere al centro alle origini dalla nostra iniziativa la parola chiave che ci ha messi insieme
Che è quella del riformismo dove ci siamo messi insieme
Perché credevamo fosse giunto il tempo di dare al nostro Paese
Una casa comune dei riformisti noi eravamo fondamentalmente quando abbiamo ricreato il progetto dell'Ulivo del del democratici eravamo quelli che erano convinti
Che l'Ulivo non andasse smantellato non andasse distrutto
Che l'Ulivo era un punto di svolta irreversibile nella politica italiana
Noi ci siamo messi insieme appunto per dare dei calci ad una coalizione che voleva chiudere quell'esperienza questa era la nostra mission del nostro come dire Progetto
Questo progetto in qualche modo richiedeva due livelli di azioni uno interno la coalizione eravamo consapevoli che per realizzare questo progetto bisognava dare un assetto completamente diverso la coalizione perché era nella coalizione che l'Ulivo era caduto
Era a causa di questa coalizione che il progetto dell'Ulivo e inciampato e de mise debolmente rovinata
E noi eravamo consapevoli che dentro la coalizione andasse portata avanti una battaglia una lotta molto dura in alcuni momenti anche molto conflittuale
I democratici sono nati non a caso appunto con queste intenzioni di dare qualche calcio benefico qualche calcio positivo perché la coalizione in qualche modo riprendesse il cammino dal punto in cui l'aveva interrotto dal punto della caduta dell'Ulivo
Questa era la nostra
Come dire
E intenzione ed alla vostra missione il nostro progetto il nostro obiettivo tutto sommato
E io credo che su questo piano abbiamo grossissimi meriti da rivendicare con orgoglio se l'Ulivo oggi
Ha fatto dei passi in avanti era morto quando non ci siamo messi insieme non dimentichiamo Celera ormai seppellito se l'Ulivo e il rinato
Io oggi come dire siamo alla vigilia di una fase certamente turbolenta difficilissima complessa lacerante
Però se oggi si parla come abbiamo sentito anche ieri di Rifondazione dell'Ulivo di definizione delle regole sia oggi l'Ulivo appare un po'più vicino a quello che volevamo realizzare grazie all'esperienza che abbiamo portato avanti
Alla tenacia con cui abbiamo mantenuto ferma la nostra rotta
Alla capacità che abbiamo avuto di portarla all'interno della coalizione direi che un ringraziamento per questo obiettivo conseguito dire chiaramente anche se manca ancora parecchia strada
Per ritenere questo percorso compiuto un ringraziamento veramente di cuore
Che il nostro Paese credo tutti quanti noi dobbiamo rivolgere e soprattutto a chi di tutto questo cammino è stato il regista ed è Arturo Parisi chi fa tantissimo piacere
Sapere che tra pochi minuti avremo qui insieme con noi guardate io credo che il centrosinistra debba tanto quest'uomo che in una posizione appunto assolutamente discreta ha avuto la lungimiranza di mantenere fermo il suo sguardo l'obiettivo mentre come dire la barca sbandava
Lui invece da buon timoniere ha capito che la rotta era ferma perché le idee i progetti in qualche modo segnano il cammino il nostro cammino da questo punto di vista può ben dire come dire può ben dire di essere stato corretto
Questo è certamente il nostro merito
Il nostro limite il limite a cui secondo me dobbiamo con coraggio guarda
Fatto che sostanzialmente questo lavoro l'abbiamo creduto che fosse possibile una sorta di politica dei due tempi ci siamo detti in modo quasi non verbale non dichiarato
Facciamo la casa dei riformisti creiamo il contenitore dove le culture si possono incontrare verranno fuori poi le risposte alle sfide i problemi alle questioni che questo tempo Cippone
Turbolente mente di fronte c rovescia in faccia
Questo ci ha resi un po'afasici
Ci ha resi un po'staccati ciascun lati dalla realtà
Siamo sembrati non tanto conservativi dicono i democratici ma siamo sembrati dei tecnici della politica in qualche modo siamo apparsi all'interno di una geometria difficile da comunicare difficile da comprendere
Io credo che questo sia stato il limite più grosso questo limite non possiamo riprodurlo dentro la Margherita la Margherita non devi avere una politica dei due tempi
Non può nello sprint separare le fasi di costruzione della coalizione e di elaborazione delle risposte politiche alle sfide più laceranti di questo nostro tempo alle sfide del governo di oggi
Non può farlo per tre ragioni essenziali mi pare diciamo molto sinteticamente di individuare la prima e perché su questa debolezza non siamo caduti
Noi abbiamo perso le elezioni perché l'incertezza del nostro riformismo sulle questioni cardine
Delle nostre dalla nostra società del nostro Paese è stata vistoso abbiamo oscillato sulla sanità abbiamo oscillato sulla scuola abbiamo oscillato su una ma Reja
Enorme di questioni di alla fine non siamo stati interpretati bene non siamo stati capaci di identificare la parte positiva di questo Paese nel nostro progetto
Su questo l'Ulivo è caduto
Non solo è caduto dal punto di vista politico come maggioranze parlamentari mai caduto nel Paese
Allora io credo che questa è una delle ragioni fondamentali che dovrebbe indurci come dire a far tesoro di questo grosso limite
Ma ce n'è un altro guardate quando abbiamo iniziato questo cammino dalla Margherita temevamo
Che il governo di centrodestra
Non fosse semplicemente un riformismo altro rispetto a quello delle nostre culture lo temevamo soltanto sono passati sette otto mesi
E beh guardate gli elementi di inquietante versi vita che questo governo sta mettendo o in atto su tutti i campi
Sia della vita sociale del Paese del tessuto sociale più intimo sta sfasciando il tessuto sta lacerando sta segnando profondamente il tessuto sociale di questo Paese e per la prima volta lo sta facendo contemporaneamente su tutti i settori
Dalla sanità alla scuola su tutti i settori conflitto sociale con i sindacati con i lavoratori e nello stesso tempo sta mettendo in atto come dire un'altra delle aggressioni più inquietanti che non si era mai verificata sin d'ora il cambio delle regole
Una vera e propria aggressione sulle regole sul tessuto delle come dire giuridico del diritto del nostro Paese e allora in qualche modo la esperienza di questi primi sette otto mesi di governo rende ancora più urgente immediata la capacità di elaborazione di una risposta politica del centrosinistra politica dalla Margherita politica dell'Ulivo
Su questo dobbiamo recuperare non basta dire il no in questo momento abbiamo il dovere di dire che il nostro Paese può essere governato diversamente
E queste grandi questioni possono essere risolte con una cultura con un approccio completamente diverso Louis vuole sfasciare noi dobbiamo essere nelle condizioni di poter come dire identificare quella parte di Paese che non vuole essere lacerato non può essere separato
Vuole andare nel futuro tutti insieme non vuole andarci con la logica egoistica del più forte non vuole andarci spaccato lo vuole andarci diviso non vuole andare come dire abbandonando se stesso la parte più debole
Ecco io credo che questo sia una sfida ormai urgente inderogabile
E c'è una terza ragione per cui dobbiamo recuperare immediatamente
Capacità di elaborazione politica di elaborazione di una nuova cultura politica sulle questioni da quando ci siamo messi insieme ad oggi sono avvenute una quantità innumerevole innumerevoli di i sfide di come dire
Passaggi epocali quasi dei fatti di Genova l'undici settembre
E che cosa sono tutte queste emergenze se non una domanda disperata forte di politica
Io credo che anche i fatti di questi ultimi giorni
I fatti di questi ultimi giorni dal Palavobis questo sussulto questa effervescenza che nel nostro Paese si comincia a diventare forte e tangibile
Trascinante critica anche rispetto a noi credo che sia una domanda proprio di riconnettere le tensioni di Ali le tensioni
Come dire quasi morali all'interno della politica c'è da una parte un Paese che rischia di accontentarsi testimoniare il proprio dissenso dall'altra parte una politica che in qualche modo comunica la propria freddezza la propria incapacità di fa spazio a queste pensione ecco io credo che la Margherita un futuro se saprà ricucire questa frattura
Questa frattura ormai grave insopportabile io credo che la manifestazione di oggi sia importante per questo per questa ragione sia un'occasione importante per noi per l'Ulivo c'è un'occasione importante soprattutto per il nostro leader
Per rilegittimarsi su questa capacità noi facciamo politica non perché ci interessa il governo tout-court noi facciamo politica perché alle risposte di Porto Alegre alle domande di Porto Alegre alle domande di Genova alle domande della guerra le domande della pace alle domande del sud
Alle domande dello sviluppo le domande dello sviluppo sostenibile alle domande della coesione sociale noi vogliamo in qualche modo dare risposte sappiamo che l'unico modo per dare risposta
E esercitare l'azione di governo gli attraverso quelle che noi recuperiamo il senso anche forte ultimo morale della nostro impegno politico
Se ci accontentiamo di questa spaccatura
Finiremo come dire in uno spazio residuale freddo
Finiremo schiacciati io credo che e su questo piano che possiamo invece ancora recuperare ed è su questo piano che la Margherita può dare un fortissimo contributo
Certe difficile
Devo chiedere anche attenti sconcerto e difficile
Ma non impossibile
Qualche giorno fa in Puglia abbiamo concluso così
Il nostro congedo dall'esperienza dei democratici il cammino finisce quindi può iniziare il viaggio
Diceva Pasolini immagini di Pasolini
E io credo che sia un'immagine particolarmente efficace per capire che abbiamo concluso il primo tratto di un lungo viaggio
E che il meglio deve ancora venire ma dipenderà molto da quello che lo sapremo investire degli dipende molto dipenderà molto dello stesso info
Grazie
La parola Flavi oppressa ecco
Dopo prestacco Santagata
Flavio pressato dal Friuli Venezia Giulia
Ma presentazione personale e poi quella allegata invece alla regione da cui provengo
Quello personale che sono un professore per carattere tenderei a essere un professore selvatico se l'Ulivo
Selvatico a cui è stato accennato posso confermare posso confermare ti ho visto lotta
Ma
In realtà invece dal novantanove precisamente dalle europee del novantanove
Sono
Entrato in politica direttamente
Quella volta sono un professore che penso di appartenere
Alla categoria dei professori forse ispidi ma credo che i democratici siano il partito dei professori ispidi ma non selvatici nel senso capaci di stare in un partito e di fare proposte concrete al di là e oltre i girotondi o i movimenti di piazza per quanto utili Parisi Prodi costa nel nostro piccolo dalle nostre parti Claudio Magris intellettuali reale
La
Rispetto agli altri perché noi nel due mila e tre cioè il prossimo anno
Avremo già importantissime elezioni regionali sfalsate rispetto a quelle degli altri appuntamenti elettorali
Non siamo allora in grado di
Fare strategie di lungo termine certo anche queste ma per noi il tempo e drammaticamente incalzante
E forse per questo e non certo perché siamo
Più bravi degli altri o più avanti degli altri nelle elaborazioni metodologiche
O di proposta politica
Noi abbiamo già deciso in Friuli Venezia Giulia
Il
Portavoce per così dire della Margherita cioè siamo già in un certo senso in questo futuro
E il sottoscritto
Indegnamente è il portavoce
Dico questo e dentro impresa di retta perché
Sottoscrivendo quel che è stato detto
Di metodologico di entusiasta di auto elogiativo
Talvolta permettete mitraglieri oggi anche qualche volta direttori comma è giusto che sia così
Nel momento in cui ci si galvanizza in una coalizione
Ci sono anche gli aspetti problematici quando diciamo chi siamo noi
E poi vedremo anche chi sono gli altri
Allora dobbiamo avere ben presente che questa seconda fase
La fase della Margherita
Ci vede
Uniti e affratellati
Con una componente
Che è quella popolare
Che è molto robusta
E che guarda alle logiche
Di proposta politica e al ruolo dei partiti
Credo in modo profondamente diverso dal nostro altrettanto legittima o evidentemente altrettanto coerentemente erede di certe tradizioni
Ma certamente non facilmente
Ecco
Da mettere in facile sinergia con il nostro
E allora siccome ho sentito che
Il novanta per cento delle nostre riflessioni
Di ieri e di oggi era questo
Sul ruolo
Passato dei Democratici ma sul ruolo futuro e sulla fortissimo accento in questo andare oltre i partiti
Tendere
A questo Ulivo ecco io ho sentito invece pochi richiami da un lato al realismo alla realismo problematico cioè quello di tutti i giorni quello in cui immagino
E mi auguro Congo la risposta che daranno comunque i popolari nel loro prossimo fine settimana
Perché questo sarà realmente un tema di fondo
E allora
Qui
Cominciamo anche a parlare all'elettorato
Che appunto
E alla coalizione e una coalizione che fatta certamente appunto da soggetti che credono fortemente nei partiti o nelle logiche partitiche
Lo sanno lo sono i DS
Ho sentito molti tentativi diciamo di
Parlar male di D'Alema credo che dovremmo sempre renderci conto che poi d'Alema probabilmente
Anzi certamente interpreta
Logiche che sono profondamente insite nel suo partito cioè non vorrei che qualche volta esagera Simone i personalismi anche se sono comode sintesi
è certo che una notevole Company componente dei DS e sì forse ulivista in senso lato
Nel senso della coalizione ma anche forte il senso dello ruolo
Del partito dei di
Altrettanto e l'ho già detto e non mi ripeto
E probabilmente nel DNA dei popolari con i quali ci ritroveremo a dialogare direttamente
Da fratelli nello stesso partito
E poi abbiamo appunto
Forse proprio per questa difficoltà di sintesi
Nel cammino
Verso l'Ulivo che verrà ormai
Luca la la opinione pubblica
Che fa ulivo selvatico
Non riuscendo
A vedere chiarezza e distinzione sufficiente
E sintesi su sufficientemente credibile
E questo dobbiamo dircelo
In questo difficile processo di sintesi fra culture dei partiti e cultura dell'Ulivo
E questo
Io ho fatto il capolista senza successo
Dell'Ulivo alle provinciali
In in provincia di Udine
Del due mila e uno ho fatto una lista
Re Sacco
Perché i partiti naturalmente volevano avere tutti i loro spazio pur convergendo sull'alleanza sul mio nome come candidato
Bene
Trenta
Persone della mia lista persone della società civile
Richieste di entrare nella
Margherita
Due o tre sono entrate ventisette
Preferiscono dire veniamo Ca'contee ma verremmo nell'ulivo selvatico
Questo è un
Importante messaggio
Della difficoltà diciamo
Di fare silente
E poiché
Il rischio è stato evocato già da qualcuno non vorrei esagerare col pessimismo pongo solo alcune questioni problematiche
Ci rischiamo di a vere appunto
E di perdere magari
Attrazione o confuse siamo contemporaneamente
Siamo un po'contraddizione che
Se ricordo bene cosa diceva in certi punti il Vangelo io sono anche di estrazione cattolica per certi versi
Bisogna saper essere contraddizione Fertile in certi momenti
E la contraddizione Fertile
Tipica avevano partito e oltre il partito
E allora io mi aspetto molto dalle proposte che penso saranno forse illustrate dopo da Parisi
Su questa opportunità
Che venga istituzionalizzata la possibilità di iscriversi direttamente alla coalizione
Perché credo che questo insieme con la con la regolamentazione della coalizione con la regolamentazione delle primarie per la scelta dei candidati che sono uno dei momenti più laceranti e più difficili
Per poter risolvere poi i problemi concreti sul territorio
Ecco credo che da questi che la la soluzione di questi punti venga una metodologia anche organizzativa in grado di farci fare quel salto di qualità
Due parole su chi sono gli altri
Cioè quelli che vogliamo battere quelli del centrodestra quelli della sedicente Casa delle Libertà
L'analisi della destra e complessa
Io credo che sia giusto mantenere altissima la tensione su conflitto di interessi giustizia ed altro
Ma che poi alla fine Berlusconi vada sconfitto sul piano della verifica dei risultati economici
Perché con quello che ha attratto la gran parte del Paese cioè tutti quelli che hanno votato per lui
E attenzione
Un Paese e una parte di elettorato che non è
Come ESO unidirezionale
è molteplice o quanto meno dualistico
Allora nel Paese ci sono imprenditori
Che credono nell'innovazione
Credono nella ricerca
Credono nel posizionamento su mercati competitivi
Nell'innovazione
E ci sono altri imprenditori che credono invece nel posizionamento esclusivamente o prevalentemente dove si fa
Competizione da costi
Questo secondo segmento è per il momento a quello sul quale Berlusconi punta
Ed è quello di più facile gestione mai quello che porta alle laceranti rotture nel Paese
E che porterà senz'altro ad una deriva negativa e nel medio termine disastrosa per la capacità competitiva del Paese stesso
Questo dobbiamo dirlo per recuperare quella larga parte delle frange del mondo imprenditoriale che sono avvedute
E che una oculata politica
E per mettere insieme dunque anche le posizioni della forza lavoro che forse scriteriata mentre in passato questa sì una critica a D'Alema e ai DS sono state per un certo periodo apparentemente lasciate alla deriva
Con lo slogan quasi liberisti o per lo meno interpretabili come tali
Che hanno dato la sensazione a una larga parte di coloro che sono poveri di capitale umano e di competenze tecnologica per il futuro di spostarsi e andare a votare a destra
Perché la qualcuno
Li ha illusi
E paradossalmente nelle analisi del voto c'è stato una larga parte di coloro che sono in queste condizioni hanno votato adesso
Berlusconi è un imprenditore
No
Signori questo va detto chiaro Berlusconi è stato forse un imprenditore
Al tempo in cui ha vinto la competizione fra i privati che facevano comunicazione televisiva
Con il nefasto duopolio sedicente duopolio perché intendiamoci non c'è un duopolio alla pari fra un attore pubblico coi suoi compiti è un attore privato
Quindi Berlusconi è un sedicente duo polista in realtà è un monopolista del settore privato nell'informazione della comunicazione
E usa ovviamente questo è quando dice io sono un imprenditore prende in giro la gente
E quando dice io pago
Miliardi di tasse gli va risposto
Sono tasse che qualcun altro pagherebbe al tuo posto
Se introita
Se pubblicità come fai tu da questa posizione di monopolista qual è il tuo valore aggiunto al prodotto lordo del Paese
Pressoché zero
Perché l'export di Berlusconi è zero
Non porta a nulla in più al Paese sostituisca e e basta
Anzi
Andrebbe detto
Che Berlusconi ha inflitto un danno al paese se il suo percorso fosse stato coerente
E non discesa in campo politica
Avrebbe dovuto perseguire ed avrebbe forse sì
Dopo essere stato aiutato a perseguire una sua collocazione in un'informazione europea
Primavere questo sì come ricaduta positiva aperto sul Paese un polo televisivo europeo forte come espressione dell'Italia questo sia avrebbe giovato
Ma questo evidentemente era ed è soprattutto oggi assolutamente impensabile dopo la all'auto si squalifica che Berlusconi se giocato in Europa con tutti i provvedimenti dunque alla fine paradossalmente è un fattore negativo per l'economia del Paese a ben pensarci
Che carte ha in mano dal punto di vista dell'economia
Abbiamo appena letto i giornali stamattina previsioni del Pil basate su un ottimismo secondo semestre al massimo all'uno e sette per cento
Di crescita del PIL ma come era aggiunto Berlusconi ha in mano carte truccate su questo punto
E vale la pena un minuto presidente
Se possiamo rifletterci perché queste cose vanno dette
Berlusconi ha promesso a tutti e in primis a Fazio
Che ci sarebbe stato un grande rilancio dell'economia del Paese basata sugli investimenti
Perché delle quattro componenti che fanno il PIL
Questa è l'unica oggi manovrabile
Non sono nomine manovrabile la spesa governativa assalto un punto di carta salvo un punto di carta truccata che di roba che dirò dopo
Non è manovrabile il differenziale fra export e importa perché quello dipende dalla capacità competitiva generale del Paese non si sposta
Nonostante le illusioni di Berlusconi di trasformare gli ambasciatori in promotori commerciali
Non si sposta
Difficilmente si spostano i consumi
Quando annunci tagli alle pensioni precarietà dei posti di lavoro
Non compaia affatto quella diminuzione fiscale alle famiglie che avevi promesso in campagna elettorale ma anzi vengono ha detto qualcuno prima la somma dell'invarianza della pressione nazionale con l'aggiunta della pressione federalista in aumento fa aumentare le tasse salvo che a una parte degli imprenditori
Mi pare che l'ho detto Mantini prima
Rimane l'ultimo punto quello degli Investimenti e qui Berlusconi ha promesso al Paese che li investì agli imprenditori solidali con voi avrebbero fatto immediatamente grandi investimenti
Bene signori questa è stata una colossale presa in gir
Gli imprenditori non investono perché hanno fiducia in Berlusconi
Gli imprenditori attendono di investire solo se provvedimenti vantaggiosi sul piano fiscale ed ai rapporti di forza all'interno dell'impresa
Li metteranno in condizioni non è un panorama trasparente ma in un panorama molto scuro di fare delle mosse in questa direzione
E allora è evidente che il paese è stato preso in giro
Ma queste cose vanno dette sul piano economico
E passo alle due carte truccate molto gravi a mio avviso
Una è il rilancio della spesa pubblica
Che ovviamente chiusa dal punto di vista governativo tende a basarsi sul project financing
Che cos'è il project financing detto in sintesi è il tentativo
Di
A girare in modo lecito i vincoli sulla spesa pubblica facendo spesa decisa e trainata dal governo ma finanziata in parte robusta dagli investimenti privati
A che prezzo
Al prezzo della cessione per i diritti
Di beni pubblici per il futuro per il futuro ai privati spesso è un po'come vendere
Beni dello Stato soltanto che si vende beni che si vanno ancora costruire
Piccolo cosa errato alla selvatici età devo chiedere perché il rischio bene allora
Questo si lega a quelle zone oscure grigie di cui abbiamo sentito parlare anche qualche a relatore
Per per appunto
Accelerare queste procedure che sono determinanti ripeto per avere dei dati sul PIL che consentano e poi l'altro dato importante e l'altra carta truccata e quella dell'emersione dal sommerso
L'emersione dal sommerso di Berlusconi non è a fini etici non è affini
Di vantaggio per i lavoratori che emergono
è a fini statistici
è per potere inserire nelle statistiche del pilu una parte di prodotto interno lordo
Naturalmente già oggi nelle statistiche del PIL abbiamo implicitamente si tiene conto di questo bene io dico scherzando ogni tanto che il presidente dell'Istat nella sua elaborazione sui dati
Sarà forse più importante
Del procuratore della Repubblica
Perché dalla lettura di questi dati coerente
Che potranno venire analisi che consentiranno forse a Berlusconi
Di proclamare vittoria e obiettivi raggiunti oppure potranno consentire a noi di smascherare
E concludo con l'idea che la nostra
Proposta per il futuro ossia accerto di democrazia e libertà
Come la Giunta
Non per cambiare titoli
Ma che noi dobbiamo essere i difensori della dignità io credo che questo Paese ve veda oggi calpestata anzitutto la propria dignità
In un uso della libertà
Che assolutamente in prospettiva antidemocratico e che è quindi una lei libertà a vantaggio anzi licenza a vantaggio di pochi reclamiamo fortemente
Un uso nella libertà che sia coerente con la dignità e poi infine
L'organizzazione
La valorizzazione della forza Berlusconi ha in mano comunque
Artiglieria pesante
Noi ogni tanto
Rischiamo di fare eccezionale uso di eroismo da cavalleria polacca
Ecco
Cambursano ha detto che il Bilancio fortunatamente sembra essere positivo
Io qui non bussola denari
Ma mi permetto di concludere augurandomi che così come Berlusconi sta mettendo in campo e progetta di mettere in campo a partire dalle elezioni regionali del due mila e tre nel Friuli Venezia Giulia
Tutta la sua artiglieria pesante e annuncerà a partire da ottobre o da novembre
Provvedimenti eccezionali di spese pubbliche di rilancio internazionale di università cento europea Trieste cioè
Ecco io mi auguro che noi potremo mettere in campo un minimo di cavalleria
Cari amici perché
Ma di cavalleria almeno un po'più robusta
Perché se no dovremmo veramente lottare a mani nude
E con fichi si le nozze con i fichi secchi nonostante il nostro entusiasmo non se ne fanno da nessuna parte grazie per l'appoggio che darete tutti a questa prima battaglia che comincia presto domani mattina
Giulio Santagata
Fai Enzo Bianco
Non sappiamo come dirlo noi vorremmo esserne però bisogna dirlo mi dice Franco gli interventi di venti venticinque minuti anche se buonissimi che si ascoltano benissimo però tolgono la parola tanti altri che hanno chiesto di partecipare
Richiederemo adesso senza fissare degli orari rigidi vi chiederemo di contenere intorno ai gli otto minuti interventi per dare la possibilità
Fino a domani poi di intervenire alle tante persone e vogliamo farlo scusate Giulia no io resto sicuramente nel tempo
Ascoltando il messaggio di Romano Prodi
Pensavo a quanto il cammino del nostro movimento
E direi cammino del centrosinistra in questo Paese si ancorato all'Europa profondamente ancorato all'euro
A ben vedere la stessa possibilità di parlare di Ulivo nasce dalla caduta del muro di Berlino quindi nasce da un elemento voluto determinato anche dall'Europa
E via via percorrendo le varie tappe fino all'ingresso nell'euro
Con l'Europa a fare da fare col governo Prodi un ancoraggio fortissimo all'euro
Ma a un'Europa che noi abbiamo da italiani e e da riformisti italiani sostanzialmente guardato come a un elemento di stabilità
A un elemento di radicamento ha una certezza quasi che l'Europa fosse fuori da noi un soggetto un uovo
Fermo immutabile
A cui al a cui tendere a cui ancorarci
Oggi d'Europa
è sicuramente tutt'altro che un oggetto fermo e immutabile d'Europa è in movimento un fortissimo movimento
E l'Europa è in fortissima tensione
Penso all'allargamento penso a quello che sta succedendo in queste ore con la convenzione ma più in generale noi siamo abituati a pensare a un'Europa
Quasi estranei ai processi di politica estera quasi assente dai teatri delle grandi crisi coperta dall'ombrello americano non è più così non deve rinascere più così
Siamo abituati all'Europa a pensarla come a una società coesa forte
Coperta da un ombrello di welfare immutabile robusto non è più così non è più un dato questo è una conquista calcio mai
C'è un forte movimento e
In Europa come in Italia
Le famiglie de storiche famiglie della politica stento no
Ad adeguarsi a questo cambiamento
Un cambiamento che come dicevo investe la società l'economia l'ASP la natura stessa dell'euro
E come in Italia mi rincresce doverlo dire quantomeno di pensarlo
è la destra
Sono le forze della destra che si mostrano più pronte
Accogliere questi cambiamenti ad accorgersi di questi cambiamenti e con una capacità tattica decisamente superiore alla nostra cc infilano
Guardate il rischio di snaturamento del Partito Popolare Europeo d'impossessarsi del Partito popolare europeo per farlo diventare più chiaramente
Un soggetto conservatore noi diciamo conservatore loro dicono il vero soggetto riformista il vero soggetto innovatore
Mentre la socialdemocrazia Henry le è in ritardo la socialdemocrazia Cembra attardarci per alcuni si attarda a difendere il modello di Europa
Storico l'Europa del welfare
L'Europa deve della coesione della solidarietà
Attenzione perché qui
Si apre un terreno che noi abbiamo vissuto drammaticamente anche nel nostro Paese
Io cento in questi giorni tanti che continuano a dipingere Berlusconi come un'anomalia personale o un'anomalia economica
Badate la Casa delle Libertà è un progetto politico
è uno straordinario progetto politico una straordinaria capacità di ribaltare di appropriarci delle difficoltà
E di trasformazione del nostro Paese per ribaltare il concetto di conservazione e di riformismo usciamo noi per molta parte di questo Paese ai conservatori e questo processo viene tentato anche in Europa
Rischia di essere ancora più evidente in Europa più rischioso se volete perché l'Europa
Nella mentalità
Nell'idea che ce ne che noi ne abbiamo trasmesso ai nostri cittadini e appunto un luogo della sicurezza della conservazione della stabilità
Il nostro compito credo che debba essere oggi quello di rendere molto più chiaro cosa vuole dire riformista e cosa vuole dire conservatore nell'Europa del due mila
è un compito molto complicato
Ma è un compito per noi vitale altrimenti la Margherita in primo luogo e penso alle elezioni europee prossime ma anche l'Ulivo nella sua prospettiva
Nella prospettiva che sintetizzo di partito democratico rischia di essere vittima di questa incapacità di ridefinire riformismo e conservazione in euro
Il tema della collocazione europea
Allora per me deve tornare ad essere il centro della nostra capacità di progettare la politica fuori dalle costrizioni e direi dalle auto costruzione ideologica
La collocazione europea da macigno sulla strada dell'Ulivo
Deve anche grazie alla Margherita soprattutto grazie all'esperienza della Margherita perché se non fosse altro perché noi saremo come Margherita i primi a dover l'affrontare in maniera diretta
Deve diventare lo stimolo a progettare e costruire davvero la Casa comune dei riformisti
Scusa anziché Enzo Bianco primavera netti grazie
Visto che ho presupposto ad Enzo Bianco partirò citando Enzo Bianco
Abbiamo tanti di voi con intelligenza e con correttezza anche filologica
Hanno ricostruito questo percorso di questi di questi anni questo percorso che ci ha visto intanto insieme percorre una strada io vorrei provare a anticipare la data di partenza di questo percorso di qualche anno anche così per una correttezza filologica di ricostruzione
L'idea quel filo che ha legato la nostra azione politica inizia del novantadue quando in piena Tangentopoli
Alcuni di voi alcuni di noi hanno pensato il percorso di Alleanza democratica
Che già in sintesi
Già allora come dire teneva le idee forti che può e non connotato la nostra azione politica unire le culture riformiste
Unire i fermenti nuovi della società l'esigenza di buon governo locale
Allora per per pensiamo quell'esperienza che in qualche modo anticipo l'idea stessa di Ulivo
Novantadue novantatré Pavia subito un arretramento nel novantaquattro quando invece abbiamo costruito una coalizione rinchiusa su se stessa
Non più di centro di centro sinistra ma che affondava le sue radici solo su una parte delle tradizioni del riformismo europeo e quindi sulla sinistra tradizionale sulla socialdemocrazia
Poi l'Ulivo novantasei e la caduta di Prodi e poi Centocittà all'Italia dei Valori i comitati per l'Ulivo e la scelta di organizzarci il partito i democratici
Io penso che Antonio la Forgia non ci siano stati GE in questa strada per questo percorso ma io ho percepito e percepisco orgoglio e convinzioni di avere costruito un percorso importante un percorso che non è concluso
Ma allora ripercorriamo qual è il filo che allegato questa nostra convinzione che ha legato l'azione politica intanto la convinta la convinto opzione bipolare
La necessità di affermare nel Paese un sistema politico bipolare fondato sulla democrazia dell'alternanza
Su grandi opzioni su grandi coalizioni che si confrontano e chiedono il voto al Paese ancora l'unione delle forze riformatrici l'abbiamo richiamato in tanti come questo percorso ancora però non è concluso
La casa dei riformisti rimane la nostra stella polare quindi unire le forze riformatrici la cultura e i valori cattolico democratici laico liberaldemocratici la cultura ambientale Disma abbiente liste dello sviluppo sostenibile con i nuovi fermenti che emergono dalla società
Penso alle riflessioni sulla globalizzazione alle riflessioni per un mondo più equilibrato fra nord fra nord e sud
Ma anche l'impegno il lavoro costante contro alcuni di voi l'hanno ricordato l'anacronismo della staticità delle famiglie europee famiglie europee
Legata a una visione ottocentesca legata a un mondo che in gran parte non c'è più
L'abbiamo detto in tanti ma come possono i nostri amici con i quali stiamo costruendo la Margherita ancora convivere nel Partito popolare nel Partito popolare anacronistico conservatore che raccoglie le forze più arretrate di questo continente
Noi credo anche da questo congresso dobbiamo nuovamente invitare gli amici popolari a lasciare al Partito popolare europeo per costruire con noi un progetto politico che anche in Europa trova una collocazione più attuale più ampia e più più moderno
Lo diceva Prodi da Formia o chi ha citato il suo intervento dobbiamo costruire la casa dei riformisti ma dobbiamo anche costruire la casa dei riformisti anche con parziali realizzazioni
E la Margherita è una parziale realizzazione di questo processo
Quindi costruirla Maria Rita per riequilibrare l'Ulivo costruire la Margherita come tappa verso la costruzione di una casa dei riformismi e dei riformisti in questo Paese
L'Ulivo rimane senza dubbio la nostra stella polare ma non possiamo non registrare
E se pensiamo a agli ultimi trenta giorni negli ultimi quaranta giorni di vita dell'Ulivo come questa sia una strada lunga faticosa e complessa che ha avuto anche qualche passaggio difficile
Pensiamo agli ultimi trenta giorni io penso che quando noi analizziamo e facciamo anche un'analisi retrospettiva della nostra storia cerchiamo da questa di comprendere come costruire come lavorare nei prossimi mesi non possiamo come dire non analizzare non registrare anche i fatti negativi
Ma pensiamo cosa è successo in cos'è successo nell'Ulivo in questi quarantacinque giorni non possiamo rimuovere e non possiamo o mettere c'è stato un attacco senza precedenti
Senza precedenti a partire dal trenta di gennaio
Un attacco che ha visto ahimè D'Alema Salvini Diliberto Diliberto con una organizzata regia sferrare un attacco senza precedenti e contro la leadership di Francesco Rutelli dell'Ulivo e contro la leadership di Francesco Rutelli della Margherita
Questo è inaccettabile
Ma proprio ora era
Necessario aprire un confronto è uno scontro nell'Ulivo quando dovremmo come un sol uomo costruire eradicare nel Paese un'opposizione seria convinta instancabile rigorosa al governo delle destre
Io credo che sia stato un grave errore tattico un grave errore strategico da parte dei nostri amici diessini dei nostri compagni di strada con i quali tenacemente con fatica vogliamo costruire la casa dei riformisti
Ma non era questo il momento per riaprire uno scontro interno senza precedenti che ha prodotto anche ribellione nel Paese che ha prodotto anche disagio fra i nostri militanti tra la nostra gente
E questo io lo ritengo un fatto grave
Se poi vediamo ancora come l'altro giorno quando i cittadini l'elettorato dell'Ulivo della Margherita avrebbe bisogno come dire di serenità e anche qualche certezza la cosa voleva dire Violante l'altro giorno alla Camera
Quando raccontava come nel mille novecentonovantaquattro non si sa bene chi ha promesso Berlusconi che non gli sarebbero state tolte tolte le televisioni il nostro elettorato non si merita confusione non si merita
Come dire questo tipo di comunicazione questo tipo di rapporto abbia bisogno come dire di costruire un'opposizione rigorosa Sterea instancabile ma che metta i germi di del di un una nuova cultura di governo che ci permetta di tornare a governare
Fra un po'di anni in un momento peraltro dove
Sarebbe anche facile nel Paese riprendere una grande opposizione alle destre perché gli atti di questi mesi sono messi tutti in fila letti tutti in fila con l'ultimo atto di questa mattina di ieri
Con la richiesta di ricusazione della sede di Milano perché per rischi di di contaminazione ambientale come se una civile democratica manifestazione al Palavobis possa mettere in crisi lavoro della magistratura del processo SME Previti Berlusconi quindi io credo che con orgoglio convinzione noi oggi dobbiamo come dicevo costruire quella parziale realizzazione della Casa dei riformisti che la Margherita
Io credo che però la Margherita la dobbiamo fare in modo intelligente non può essere solo somma di apparati
Non può essere soltanto soltanto unione delle forze dei partiti che l'hanno promossa ma deve essere un soggetto politico aperto
Che si apre nuovi fermenti della società civile
Un soggetto politico che apra le sue porte anche a nuovi contributi riformisti che quindi non si fermi che non fissi l'aggregazione di l'essere oggi così come ma che tenti U già fin d'ora già nella fase della sua fondazione di fare velocemente qualche qualche importante o importante passo in avanti io credo che quindi con questa convinzione con questo portato con i valori che la storia di questi anni c'hanno che ci portiamo le c'hanno contraddistinto con queste caratteristiche costruiamo la Margherita e riprendiamo il cammino per costruire l'Ulivo grazie
Enzo Bianco
Grazie
Aver netti non solo per la citazione
Ma anche per avere introdotto nell'inizio del suo intervento
Un ragionamento che vorrei riprendere anch'io
Vedete amici nella vita del delle donne e degli uomini
Nella vita degli organismi sociali
Nella vita delle città nella vita di un Paese
Ci sono fasi
Che possono essere fasi concitate
Come in una partita di calcio fasi in cui
Prevale
Lo scontro
Fisico passaggi corti mancamenti disordinati
E in cui i giocatori tendono
A non guardare più alto ma tendono a guardare la palla
O a guardare le gambe e i piedi degli avversari
Io ho la sensazione che la FIS la fase politica che attraversa il nostro Paese
Sia una fase
Concitata
In cui c'è il respiro corto
In cui rischia di perdersi di vista
Quel senso complessivo delle cose
In cui rischia di perdersi di vista
Da dove veniamo chi siamo
E quali sono le prospettive non dell'indomani mattina
Alle prospettive complessive di un Paese
E siccome io con alcuni amici qua dentro ne cito uno per tutti
Tonino Maccanico che mi ha pregato
Di dire che in qualche misura hanno
E gli
Si sente rappresentato un po'dalle cose che
Sto provando a dire
Ha fatto bene per queste ragioni Vernetti ha ricordare che
Questo nostro appuntamento di questa mattina
E in un filone logico
Non ha solo un respiro tattico
E stiamo in una movimento in un progetto politico che è iniziato guarda caso esattamente dieci anni fa
Dieci anni fa in questo periodo dopo l'avvio di Mani pulite
Io per esempio ero
Uno deputato del Partito repubblicano e lo Stato
Per qualche mese
Sindaco della mia città per la prima volta a Catania
E nel momento in cui aderivo al progetto referendario di Mario Segni all'idea cioè di cambiare le regole della politica italiana
Proprio esattamente dieci anni fa al congresso del Partito repubblicano di Carrara
Lancia in un'espressione che allora parve del tutto eretica per uno che fa politica
Dissi ma se andiamo verso il sistema maggioritario la prima cosa che faremo noi repubblicani sarà quella di sciogliersi
Sono passati dieci anni è un piccolo sogno
L'idea di stare in un movimento
Che a tale consapevolezza e padronanza del progetto politico
Dante porlo rispetto agli interessi dell'apparato in qualche misura si realizza
In questi dieci anni
Abbiamo
Perseguito
Un progetto che è un progetto di trasformazione della società italiana
è un progetto di trasformazione profonda e radicale delle forze politiche che stanno nel versante riformatore del Paese
Certo in questi dieci anni abbiamo commesso errori
Come non ricordare lì
Anche per evitare di ripeterli come talvolta li ripetiamo
Il primo errore
Quello di avere avuto in qualche misura tutti una visione un po'
Istituzionale forse direi istituzionali sta della politica
Illusione Pia che abbiamo coltivato
In particolare i referendari Mario Segni Augusto Barbera è stata quella che bastava cambiare le regole elettorali
O le regole costituzionali per cambiare la politica di un Paese
E naturalmente le abbiamo pagate le conseguenze perché le regole sono cambiate
Ma la cultura politica del Paese ancora oggi ci ritornerò
Anche da noi anche nello schieramento dell'Ulivo
E se volete anche nella Margherita rischia di essere una cultura politica
Del proporzionale
Nel novantaquattro
Quella vera e propria catastrofe
Che fu l'esperimento dei progressisti
Dove con una abbia abilità
Impareggiabile siamo riusciti a consegnare
Il Paese per la prima volta nelle mani
Di Berlusconi del suo progetto politico
Lei ha gli errori e le oscillazioni degli uomini
Il grande protagonista di quella stagione che fu Mario Segni
Che riuscì a fare un grande capolavoro calcistico visto che oggi o il calcio nella testa
A dribblare tutti e dieci i suoi compagni di squadra e a fare il più clamoroso degli autogol
E poi gli errori più recenti
Di questa legislatura gli errori
Della bicamerale
Gli errori di Massimo D'Alema
Avere messo in crisi
Il governo Prodi
Non essere andati alle elezioni
All'inizio
Ricca convincente
Compresa dagli italiani sarebbe stata quella
Andare alle elezioni e avremmo avuto la maggioranza senza Rifondazione Comunista
E poi
Gli altri errori
L'errore di non avere risolto
Il conflitto di interessi quando avevamo non solo i numeri ma soprattutto il dovere di affrontare questa questione quando qualcuno autorevolmente
Il Presidente della Repubblica nel frattempo eletto Carlo Azeglio Ciampi
Privatamente e pubblicamente
Nei confronti degli organi istituzionali competenti i presidenti delle Camere
Esprimeva quella necessità
E insieme con questo altri errori
Meno appariscenti
L'errore per esempio di aver abbandonato per troppo tempo la prospettiva dell'Ulivo
Di averla fatta rivivere alla vigilia della campagna elettorale quando rischiava di non essere credibile
L'errore fondamentale di avere affidato il governo della macchina
Alle regole antiche e vecchie consentitemi di dirlo
Della tradizione partitocratica del paese per cui i candidati
Venivano scelti talvolta in un dosaggio di
Non chimico-farmaceutico ma ad altri mista
E sulla base di alchimie si veniva a sapere che magari il candidato potenzialmente vincente perché espressione di un territorio di una cultura radicata in un posto veniva accantonato
Non si sa sulla base sulla base di quale ragione
Ma cari amici
Insieme a questi e ad altri errori
Noi dobbiamo rivendicare con orgoglio
Di avere in questi anni
Realizzato per il nostro Paese
Alcune cose importanti
E non vorrei lo sento ogni tanto che rispetto alla crisi attuale
Noi perdessimo il senso di quello che abbiamo realizzato in questi anni per il Paese
E non voglio aggiungere nulla quello che già accennava Santagata qualche attimo fa
Alla grande prospettiva dell'Europa
All'interno della quale oggi l'Italia rischia di retrocedere in una posizione marginale
Il finesettimana passato mi trovavo
A Berlino ho avuto modo di incontrare autorevoli esponenti del Governo
Del parlamento
La percezione nitida
Che sia non solo in Germania
E che l'Italia che era diventato un partner affidabile che era entrato a pieno titolo
Nel gruppo della locomotiva dell'Europa oggi
Sia considerato sempre di più un partner inaffidabile
L'azione di risanamento del Paese
Che abbiamo avviato e portato a compimento in molti settori della vita del Paese
L'Italia che diventa cito per tutti un esempio nel settore del terzo pilastro e c'è nelle ossa nell'idea dello spazio giudiziario della politica di sicurezza c'è questa nuova frontiera dell'Unione Europea l'Italia che era un paese ai margini diventa Paese protagonista
L'Italia che lancia l'idea
Del mandato di cattura
Europeo
L'Italia che lancia l'idea di una polizia delle frontiere europea
L'Italia che diventa in Europa credibile
E motore effettivo di un cambiamento
Tutto questo naturalmente è frutto della nostra azione
Ecco cari amici
Se questo è il senso da cui noi
Del progetto da cui noi veniamo la domanda da farci oggi
E a cui rapidamente proverò a dare una risposta è sono venute meno
Le ragioni
Di quello che è stato sino a oggi il nostro progetto occorre cambiare
Radicalmente la nostra squadra
La nostra formazione il nostro progetto politico
Occorre che ci attrezziamo
A tornare in qualche misura alla vecchia cultura politica a quella del proporzionale
Quella cultura politica ricordatevelo questo il segno distintivo della cultura del proporzionale
Per la quale i peggiori nemici sono i vicini
I peggiori nemici sono i vicini
Quelli a cui bisogna rubare un voto e in quella cultura politica evidentemente poi finisce che l'avversario
Il vero avversario non diventa mai
Oggetto delle nostre azioni politiche
Ci dobbiamo attrezzare per questo
Dobbiamo rinunciare
Attenzione ci sono vari modi di rinunciare c'è una rinuncia esplicita è una rinuncia implicita
Si può anche rinunciare al progetto dell'Ulivo dicendo quanto è bello l'Ulivo può emettere una bella fotografia
Nell'album dei ricordi della vecchia famiglia dopodiché è già bello che seppellito
Questo progetto politico
è cambiato no
Io credo che
Il progetto ovvero il contributo vero che noi dobbiamo dare possiamo dare per il cambiamento della società italiana politica economica civile morale
Penso per esempio al Sud a mezzogiorno dove questo progetto è appena avviato in alcune città e dove invece le condizioni complessive del sud continuano a essere condizioni drammatica nonostante le promesse
Incredibili di Berlusconi
Che sono state bevute
In alcune regioni come la mia come la Sicilia con una incredibile
Inaccettabile
Non dico la parola che mi viene in mente
Ecco in questo progetto cari amici
Noi corriamo dei rischi
Un rischio l'accennavo
E accentuare la contrapposizione con i nostri vicini
I quali qualche volta fanno anche loro non il possibile ma addirittura l'impossibile
Per darci una mano in questo gioco accentuare la contrapposizione con i DS no io credo che lo dobbiamo cercare una cosa diversa
Dobbiamo accentuare la nostra diversità
Nei contenuti del nostro progetto politico rispetto a una forza
Della sinistra tra virgolette tradizionale come sono i DS
Ma non
Rischiare di cadere
Nel gioco delle reciproche contrapposizione
Fermando giustamente come abbiamo fatto
Tendenze egemoniche
Ingiustificate e incomprensibili che i DS qualche volta continuano ad avere nei nostri confronti
Ma accentuando soprattutto le diversità e non la contrapposizione
Di questo gioco delle provocazioni della cultura proporzionalisti Ca'
In queste ultime settimane si sono fatti i campioni
Il partito dei comunisti di Diliberto i Verdi
Andiamo avanti
Cercheremo di spiegare a questi amici che loro contributo essenziale del progetto dell'Ulivo ma che loro non possono immaginare già di proprio com'di cominciare a organizzarsi sulla base di un presunto ritorno alla legge elettorale
Di questo progetto politico io credo che la Margherita abbia e concludo cari amici
Pieno titolo per essere lo zoccolo duro
Uno dei protagonisti essenziali
La Margherita può e deve diventare già dal congresso di Parma
Un vero e proprio partito
Abbiamo vissuto in questi anni una fase
Volutamente consapevolmente di movimento
Naturalmente essere un partito non significa essere un partito
Sul modello che abbiamo conosciuto nel secolo passato occorre avere intuizioni e coraggio
Occorre che alcune intuizioni felici
Che sono state inserite nel progetto della Margherita non restino soltanto affermazioni di principio messe nello Statuto
Perché se noi affermiamo di credere nel Progetto
Di un partito federale e poi né i fatti i nostri comportamenti
Sono diversi
E la macchina che mettiamo in campo è una macchina troppo saldamente governata dal centro sulla base di equilibri
Comprensibili e giustificati corriamo evidentemente qualche rischio
E quindi un partito
In cui devono vivere
Compari dignità Necci
Le diverse componenti culturali e politiche
Che danno vita alla Margherita e quindi con tutto il rispetto
Dopotutto è necessario verso la tradizione
Cattolico democratica in tutte le sue articolazioni
Ma cari amici compari Rispetto
Verso quella grande tradizione laica scientifica moderna che è una componente essenziale del movimento dei democratici e della Margherita
Ho sentito troppe volte nell'aria
In queste settimane in questi mesi
Il tentativo di risolvere questioni
Delicate e complesse
Come per esempio la Postiglione
Della fecondazione assistita
Della fecondazione eterologa ma altre questioni che hanno certamente un'indicazione morale ma che riguardano anche lo spazio di libertà con affermazioni del tipo tanto decidiamo a maggioranza
Io lo dico con serenità e senza bisogno di urlare
Se la Margherita dovesse perdere
Nel suo momento esistenziali
Questo tratto di identità plurale che noi vogliamo nell'Ulivo e che pertanto deve essere nella Margherita
Si sappia che noi diamo vita a un'altra cosa a un partito popolare è un po'più allargato
In questa fase quasi come sapete l'elettorato non è mai stupido dopo qualche tempo noi ritorneremo allo spazio elettorale che avevano quella forza politica
E allora e concludo
Noi andiamo avanti verso questo progetto della Margherita
Io orrendo omaggio lo dico serenamente anche qui
A Francesco Rutelli
Non solo per avere fatto
Il miracolo che ha fatto in campagna elettorale
Perché ha preso un ulivo
Non selvatico
E neanche l'Ulivo Saraceno attenzione molto più bello l'Ulivo Saraceno dell'ulivo selvatico chi di voi ha letto Andrea Camilleri sa perfettamente che attorno all'immagine dell'olivo saraceno viene costruito addirittura
Alcune delle pagine più belle della letteratura di Camilleri
No
Appreso univoche era morto
Lo ha rilanciato appeso un centrosinistra sconfitto perdente con una mentalità perdente
Quando alcuni dei grandi personaggi
Anche del maggiore partito
Avevano sostanzialmente
Rinunciato a combattere la battaglia e ci ha portato
A un passo dalla
Vittoria
Non solo per questo io riconosco a Francesco Rutelli di avere
Creduto in mezzo a mille ostilità e anche a mille tiepidezza tra le quali la mia
Io non credevo al progetto della Margherita non credo oggi
Alla gamba
Di centro del centrosinistra non è questo secondo me la Margherita
Io non solo se interista
Non sono democristiano o post democristiano credo nella gamba in movimento dei democratici
E allora se sapremo fare questo cari amici
Noi
Se sapremo trasferire questa nostra forza in cui Francesco Rutelli ha creduto in mezzo ostilità noi caratterizza eremo fortemente la Margherita come uno dei veri grandi fattori di innovazione della politica Italia ed ecco la ragione per la quale io aderisco
Consapevolmente alla proposta di Arturo Parisi
Che ringrazio anch'io di cuore dal profondo del cuore
Per l'intelligenza per l'umanità e per l'equilibrio
Che ha saputo trasfondere ha un progetto delicato e difficile
Se la Margherita sarà questo
Ed è la ragione per cui noi oggi aderiamo questo progetto è sostanzialmente sospendiamo le nostre attività
Il progetto vara la pena
Di viverlo come la continuazione di una grande storia della politica dello sto Paese
Ma nel momento in cui sospendiamo le nostre attività
Abbiamo il dovere di dire a noi stessi e agli altri
Che se la Margherita dovesse diventare
Non solo per l'arroganza
O per la maggiore forza non elettorale ma nelle preferenze
Ne sappiamo perfettamente che cosa ci riferiamo
Sappiamo perfettamente a che cosa ci riferiamo non abbiamo alcuna voglia
Di far parte di un progetto politico in cui qualcuno lavora
Per seminare per far crescere un albero per scuoterlo se poi qualcuno coi finisce col raccogliere i frutti
Anche perché sarebbe controproducente rispetto al progetto
Se tutto questo non dovesse avvenire
E se noi dobbiamo sapere già senza che sia una riserva
Che l'insieme dei valori che noi abbiamo rappresentato in questi dieci anni che rappresentiamo e di cui pensiamo ci sia un grande bisogno del Paese
Sono valori che vanno tenuti vivi
E che in qualunque condizione e in qualunque modo
Il progetto ulivista della società della centrosinistra italiano la voglia di cambiamento di trasformazione vivono e sono la ragione stessa dei democratici
E noi non li se prendiamo innestiamo della Margherita pronti a riprendere in qualunque momento allo stravolga di continuare quel progetto se le condizioni non ci dovessero essere grazie
Prende ora la parola Davide Pica
Successivamente Corrado Cilio
Prima che mi chiedete chi sono sono capogruppo dei democratici per la Margherita il consiglio provinciale di Torino non abbia ancora fatto la Margherita lì perché noi siamo cinque popolari son tre sapete quando la situazione è questa un po'tutto più complicato
Alla
Parton attimo dalla la storia la storia personale la tradizione la la biografia personale è importante anche per comprendere il futuro io mio papà ha sempre votato PC mia mamma è nata Caltagirone che il paese di don Sturzo io non potevo che scrive mia democrazia oscena c'è un
C'è un chiaro un filo conduttore frutta fresca
Parto anche dal luogo dove noi siamo io sono cresciuto nell'Azione cattolica italiana
E non ho mai ad e non sono mai stato democristiano non sono stato il Partito Popolare
Questa associazione me insegnato una cosa fondamentale
Che la laicità e un valore nella chiesa ma la laicità e anche un valore nello Stato e anche un valore istituzione ed è anche un valore ed è anche un valore nel nostro modo di fare politica
Io non ho mai sopportato l'utilizzo della suscettivo cattolico per classificarsi come appartenente a qualsiasi partito tradizione o qualcosa quindi vorrei anche rassicurare Enzo Bianco che i cattolici all'interno dei Democratici e spero anche all'interno della Margherita sanno sanno confrontarsi parlare sanno che la promozione umana e fondamentale nella politica ancora prima che difendere quasi che si voglia valore che non si capisce mai da chi e difesa e questo è un invito anche a chi all'interno dei Democratici
Si trova confrontarsi costantemente ogni giorno con chi proviene da un modo di fare politica diverso perché diverso allora modo di far politica qualche volta quando ci si apposta al ad alcuni temi
Incominciare ad affrontare un po'da inesperti può anche essere pericoloso qualche volta quelli che si fingono per
Si fingono scusatemi termini poi quelli che si trasformano in cattolici praticanti all'ultimo momento rischiano di farsi anche delle gaffe perché l'umore
L'umore dei credenti
Non è l'umore di chi vuole che le dica rizzare la società italiana questo è fondamentale e questa espressione in tutti i movimenti che noi vediamo oggi non facciamo finta che all'interno del movimento dei new global no global chiamateli come volete ci siano solo
Dei anarchici comunisti rivoluzionari ci sono movimenti ci sono associazioni c'è stato un documento importante delle associazioni cattoliche che anticipato
La manifestazione di Genova
Credo che con loro noi dobbiamo dialogare non possiamo avere alcuna possibilità di rappresentare nel Q alcuna velleitarie rappresentare i movimenti non si rappresenta quei movimenti si dialoga ci si confronta costantemente vi ringrazio anche
Vi ringrazio anche del video che ci avete proposto ieri mi sono emozionato tanto ogni volta che vendo a questi appuntamenti mi emoziono fosse ne avremo tutti fare un po'di più nella nostra Piquet piccola storia
è stato importante rileggere la nostra storia però un passaggio ce fosse stato ma di essi si è svolto molto velocemente nel video che quello che è stata la frattura con Antonio Di Pietro io non arrivo dall'Italia dei Valori
Io spero che la frattura con Antonio Di Pietro il fatto che lui abbia abbandonato il nostro movimento non abbia significato ma credo che non è così abbandonare riferimento a quella che è la questione morale
Noi a Torino e in Piemonte stiamo vivendo un periodo molto difficile
Molto difficile faccio presente che anche una delle forze che sì all'interno del Consiglio regionale rappresenta la
La Margherita non si è espressa favorevolmente alla richiesta di dimissioni della Giunta dico e questo è stato per me è stato molto brutto tra l'altro rappresentante di questa forza proviene dal movimento dell'Italia dei Valori e questa cosa mi ha mi ha stupito
La questione morale deve essere di nuovo all'ordine del giorno perché gli elettori il popolo dell'Ulivo quello che viene chiamato Popolo viola sente tantissimo le dimissioni di un assessore di ieri le ventilate dimissioni si sapranno le dimissioni della anche dell'Assessore alla Sanità del della regione Piemonte lo stanno a dimostrare
Emozioni
Io credo che molto del successo elettorale dei Democratici e novantanove e poi di di tutti quindi tutti i movimenti che si sono riferiti all'Ulivo
La storia dell'Ulivo si è giocata molto sulle mozioni il nostro è un voto scusate il termine neologismo molto emozionale da questo punto di vista che si riferisce poco alle persone quindi un voto doppi quello che viene definito voto d'opinione
Dobbiamo essere noi i primi ad ascoltare quello che sta succedendo questa protesta l'ulivo selvatico a me stupisce che come dire certo verso dovremmo essere noi a i primi a dire sì fate bene andate avanti così
Hanno ragione hanno ragione la classe dirigente del centro sinistra scusate la sedicente centro sinistra in questi anni ha fatto tu ne ha fatta una più di Bertoldo cioè non è non è possibile non è possibile continuare a essere rappresentati e scusatemi io so che alcuni di questi sono anche nostre reati dalle persone che hanno fatto cadere il governo Prodi è insopportabile vedere alcune facce in televisione che ci spiegano come bisogna costruire la Margherita qual è la linea del nuovo partito socialista europeo che vincono i congressi del del dipende con dei DS e che sono le persone che hanno firmato la pregiudiziale anti ulivista questo gli elettori l'hanno capito non sono
Organizzazione fusione stiamo per fonderci con altri partiti spero che alla fusione si aggiunga il prefisso con cioè io vorrei che i democratici come hanno sempre fatto portasse un po'di confusione
è un po'la nostra missione quella di fare il Pierino la peste nelle nei posti dove andiamo io credo che noi abbiamo non le capacità organizzative e purtroppo lo sappiamo tutti lo vediamo nelle nostre esperienze territoriali non siamo così tanto capace organizzarci nei congressi nelle sezioni e quant'altro però una cosa siamo capaci a farla perché l'abbiamo sperimentata su un estesi anche con Belli
Confronti aspri alcune volte che quella di confondere di confondere le culture ma non i confondesse siamo fagli capire a che parte devono arrivare da dove arrivano trovano devono arrivare quel progetto ma nel senso di farle di ago dialogare diventare lievito culturale per la spingere al dialogo al confronto continuo a quel riformismo continua di cui parlavamo ieri questo noi siamo capaci a farlo gli altri partiti le altre persone che con noi costruiranno la Margherita non sono abituati a farlo dobbiamo spiegarglielo
Semplicemente io credo che ma abbiamo tanti difetti ma la capacità di confrontarsi scivolate via un coordinatore regionale poverino chela questa completamente opposto in me però quando parliamo di laicità dello Stato di queste cose prima io purtroppo l'ascolto ogni giorno c'è mi confronto con lui e quant'altro
è la persona che ammiro tantissimo quindi sono abituato loro non sono neanche abituati a rispettare i patti perché quello che è successo subito dopo le elezioni ce ne accorgiamo in Piemonte lo sappiamo come sono andate le come sono stati rispettati i patti da alcuni partiti
Per gli eletti dimissioni sommarsi anche giocato un po'sul sistema elettorale
Finisco
Riferimento solo alla politica estera mai sospendiamo da quello che ho capito perché poi termini qualche volta è difficile noi sospendiamo l'attività politica Interna cioè la la confondiamo ci vediamo con con gli altri partiti che fa la Margherita mentre in politica estera continuiamo a rimanere autonomi
E chiaro che le prossime lezioni significative sono quelle europea io non so come la pensi non gli altri democratici io non darò il voto e questo sia chiaro a qualcuno che puoi probabilmente si andrà iscrivere in questo partito popolare europeo io non farò la campagna elettorale io non farò la campagna elettorale
Io non farò la campagna elettorale cioè ci sarà Andre persona stimabilissima quella forma non farò campagna età rischiando che il mio voto il mio voto facce scrivere qualcuno a questo partito popolare europeo
Purtroppo se questo vorrà dire non fa più parte la Margherita non fa più parte a Margherita abbiamo due anni e mezzo di tempo per lavorare in questa direzione e invita la classe dirigente lavora in questa direzione finisco veramente ci sono momenti in cui e ci chiediamo perché facciamo politica no e forse l'emozione l'emotività è uno di questi le sensazioni che approviamo oggi ci siamo risvegliati tutti come
Con un'azione episodio spiacevole che è successo in Palestina è stata fermata un'ambulanza che portava una partoriente palestinese il bambino è morto perché è stata fermata a un posto di blocco queste cose non devono più succedere per quello che noi facciamo politica
Corrado Cilio e poi Paolo Gentiloni
Io cercherò di recuperare i minuti che qualche altro intervento ha perso dirò poche cose rapidamente
Anche questa volta quando sento gli interventi anche quello che mi ha preceduto di persone che condividono questa esperienza politica mi sento a casa mia
Questa è davvero Casamento
Poi quando vado a casa mia non sono più a casa mia
E questo
La prima cosa che richiederebbe magari un lungo discorso ma credo che tra con molti di voi ci si capisca benissimo
Ho sentito parlare molto anche in questa sede degli errori vecchi che ci siamo già detti mille volte del centro sinistra
Io vorrei invece porre il duo tre problemini sugli errori di oggi che stiamo facendo
Perché io credo che quella politica non si faccia soltanto con la giusta ripresa di considerazione sul passato ma vada anche fatta misurandosi con quello che si fa giorno per giorno
Allora io porrò quattro cinque domande e mi darò le risposte non non necessariamente devono essere quelle di tutti ma credo che sia un punto vere farlo
Firenze è una città io sono genovese Mario a Firenze da trent'anni dove volenti o nolenti si è sempre in mezzo alle cose nel bene e nel male
Allora la prima cosa che voglio dire queste a Firenze c'è stato un incontro tra quelli cosiddetti professori ora parlerò di Dearborn ma evidentemente sapete tutti che l'argomento era più ampio
Dove sono stati posti alcuni problemi
Mi limito a citarli perché non c'è il tempo per approfondire io non so quanto socio logicamente sia corretta
L'analisi da cui è partito Ginsborg sul ceto medio riflessivo ma quanto meno è un interessante utile provocazione
E io mi domando
Come mai l'unico che ha richiesto di incontrare i professori è Massimo D'Alema
Noi abbiamo dirigenti che ritengono che quell'aria
Sia da consegnare all'altra gamba
E questa è la domanda che pongo e la risposta è no io credo che i nostri dirigenti devono andare a parlare con i professori con il popolo che era al Palasport di Firenze l'altro giorno a sentire che cosa dicono a beccarsi la loro parte di critiche
E a cercare di capire
Perché da lì vengono spunti interessanti ripeto io non sono in grado di valutare quanto sia vero il contenuto diciamo analitico di quello che è venuto fuori ma sicuramente è molto di più di quello che io sento nella politica quotidiana come elemento di riflessione
Secondo punto
I il no global
Anche recentemente c'è stata una presa di posizione del gruppo regionale della Margherita che dicevano e non parliamo con i no global ma con i new global
Cos'è
Abbiamo già deciso che prima di parlare in sentire qualche cosa dobbiamo mettere prima le bandiere cappelli quelli che ci son più vicini li stiamo a sentire quegli altri no
è questa la logica
Sarebbe un altro drammatico Errore di oggi non di ieri
Le altre forze politiche
Improvvisamente mi sono accorto che esistono nel centro sinistra due forze politiche
I DS e la Margherita
E gli altri
Ce li siamo già dimenticati
Abbiamo già deciso che questa cosa delle quote due gambe ormai è così ben strutturata per i prossimi cent'anni
Che il rapporto sarà fra di esse che sanno come sono rimarranno come sono noi che siamo come sono
E come siamo e andremo avanti in questo modo
Questi sono errori di oggi non di ieri
E sarà bene metterci mano subito
La Margherita e questa è un'altra domanda che mi faccio è la fine di un percorso che io ho ricominciato nel novantacinque insieme a molti altri
O è una fase di passaggio
Prodi diceva ieri nel suo messaggio
Che è importante
Dare subito dei simboli che questa è una fase ed è un percorso simboli se ho ancora memoria ma forse sbaglio deriva da su un ballo
La parola greca che voleva dire lanciarsi tutti insieme no
C'è qualche simbolo che noi riusciamo a dare per cui ci stiamo lanciando tutti insieme allora questa è una domanda che invece alla quale io non riesco a dare una risposta perché ho qualche dubbio che la risposta sia nello statuto della federazione
Dell'Ulivo ho qualche dubbio non dico che non bisogna lavorare in quella direzione tutto quello che va nella strada di una casa comune vera deve essere praticato ma se quello è il simbolo non vorrei che diventasse un simbolo che serve soltanto a lasciare quelle cose sostanziali come sono e a dare le per l'ennesima volta dal novantacinque l'ho già visto succedere
Ad ogni tre lezione è un po'di facciata ulivista
A delle politiche che tutto sono meno che uliviste
Allora la Margherita un problema molto grosso deve convincere milioni di persone non gli amministratori dei quattro partiti che la costituiscono che è una cosa utile
Che è utile per il Paese che è utile per non deve ribadisco convincere solo gli amministratori delle quattro forze politiche
Per i quali l'evidenza dell'utilità è fin troppo chiaro
E allora io dico anche che quando si costruisce un partito non possiamo a vere e chiudo su queste due cose
Non possiamo avere la sensazione che ci basti come come movimento e come siamo andati avanti come movimento avere alcune parole d'ordine forti
Noi dobbiamo cominciare a mettere dei paletti programmatici
Che siano due tre cinque una gamba non importa l'importante che ci sia una distinzione programmatica chiara per cui la gente sappia da che parte stare nella fase e se poi deve lavorare un domani per una cosa o più unitaria che è quella che mi auguro ecco questo una piccola battuta
Secondo Cacciari intervenuto in Toscana dicendo che sono idioti quelli che continuano a credere in un partito unico del centro sinistra non so quanti idioti ci sono ma qualcuno c'è ancora sicuramente
E chiudo su questo ho ho sentito l'intervento precedente che ovviamente viene da una cultura totalmente diverso dalla mia e che una delle ragioni per cui io sto e mi sento a casa stasera oggi insomma in questa riunione però devo anche dire che la cultura della testimonianza
Che è un assolutamente meravigliosa non fa parte della mia cultura d'origine
Io non voglio andare a fare testimonianza
Di qualche idea e costruire un soggetto politico dove poter solo fare testimonianza grazie
Paolo Gentiloni
Sì
Ma in fondo abbiamo fatto in questi tre anni
Di esperienza dei democratici
Poche assemblee
Mi sembra
Adesso non ricordo ma Arturo sullo ricorderebbe sicuramente si ricorderebbe anche le date
Però mi veniva da pensare ascoltando il dibattito un po'ieri e oggi
Quanto una dimensione assembleare collettiva tra virgolette
Di massa
Aiuti la nostra discussione forse se avessimo fatto più frequentemente degli incontri
Pubblici numerosi avremmo anche avuto più forse più convinzione nelle nostre Horst ragione
Molti interventi di stamattina
Hanno parlato in particolare quello in cui mi riconosco molto di Enzo Bianco hanno parlato di percorsi passati cioè del filo delle esperienze
Svolta in questi anni che accomunano voi una parte Dinoi ciascuno per un pezzo
Magari diverso di storia
Io quindi vorrei pochissimo tempo il mio intervento parlare invece piuttosto del futuro
E cioè della Margherita
O meglio di noi e della Margherita insieme
Cercando di rispondere principalmente a una sola domanda cioè visto che ci accingiamo a questa all'ingresso in questa nuova realtà in questa nuova casa rispondere alla domanda su quale sia la dote che noi portiamo dentro questa nuova realtà della Margherita come ci arriviamo io so benissimo che ci sono un mix di sensazioni di preoccupazioni e di ottimismo di
Forse Nostalgia ma più che nostalgico dire appunto preoccupazioni per questo passaggio come ci arriviamo a questo passaggio
In primo luogo certamente ci arriviamo non con un grande apparato
Anche se come dice questa stessa Assemblea la realtà delle presenze che ci sono qui comunque con un radicamento che è molto più serio di quanto ogni tanto si tende a fare affari però certamente non ci arriviamo con un grande apparato di migliaia e migliaia di quadri di militanti di sì di di strutture di funzionari eccetera
Non ci arriviamo con un profilo ideologico preciso
Vedete come siamo in una fase di transizione c'è anche una dinamica aeroportuale nel
Nel negli annunci che ci che ci accompagna qui non solo non c'avevamo un grande apparato non ci arriviamo neanche con una profilo ideologico identitario precisano che non siamo i cattolici democratici non siamo i laici repubblicani non siamo gli ambientalisti no siamo una cosa già noi siamo una cosa diversa
Ora la valutazione di questi asset qualche decennio fa sarebbe stata piuttosto imbarazzante negativa nell'atto di una fusione in una nuova forza politica
Pensate
A trenta quaranta anni fa noi portiamo in dote in questa operazione una realtà che in quanto ad apparato ammalato Quadreria a risorse strutturali è tutto sommato limitata e in quanto a identità ideologica piuttosto poco definiti
E tuttavia sappiamo benissimo che la valutazione dei nostri assetti in realtà
Deve essere proiettata sul futuro
E su criteri che valgono per il futuro piuttosto che su questi che ho appena citato
Dobbiamo innanzitutto esserne convinti noi
Perché io
Spesso mi è capitato di incontrare invece è realtà del nostro movimento in giro per l'Italia
Nelle quali alla fine
Anche se noi ce lo ripetiamo le nostre riunioni il fatto di non avere questa presenza organizzata strutturata forte
Il fatto di avere un'identità molto plurale non viene considerato come un punto di forza viene considerato con grande preoccupazione che succederà nella nuova realtà integrata a noi che non abbiamo
Questi asset
Allora certo ci sono dei limiti in queste assenze ma credo che noi dobbiamo avere la lungimiranza e la consapevolezza per non andare con un eccesso di timidezza e di preoccupazione al passaggio che ci attende
Dobbiamo avere la lungimiranza di capire che invece ciò che portiamo in dote rispetto ai valori che contano nella politica del futuro è molto più importante
Di ciò che in fondo ci manca con criteri di valutazione che sarebbero stati assai più importanti qualche decennio fa
E io vorrei
Ricordare a noi stessi Peretti soltanto tre punti dei di ciò che portiamo in dote che invece sono i nostri punti forti e che io penso siano qualitativamente più importanti di quelli che ho appena definito i nostri punti deboli
Il primo di questi tre punti forti
A che fare proprio con quella mancanza di un profilo ideologico classico
E con invece ne abbiamo parlato tante volte in questa riunione
Una sorta di di Bix appeal uniti per unire lo chiama
Romano Prodi nel suo messaggio
Il fatto cioè che nelle stesse storie nostre nei percorsi nostri di questi dieci anni e nella nasce democratici c'è già in nuce quello che noi immaginiamo per l'Ulivo
E guardate che non c'è niente di più importante di questo e cioè che
La politica e il progetto politico verso il quale si tende non è distante non è astratta rispetto alla realtà nella quale già si opera cioè quello che noi concretamente siamo quello che noi concretamente facciamo non dappertutto non in modo perfetto è già proiettato verso il nostro progetto
Non c'è una scissione una schizofrenia tra ciò che noi facciamo e rappresentiamo e ciò che vorremmo essere o diventare
Quindi questo è un primo punto straordinario di forza il fatto che dentro i Democratici dentro le loro storie le loro esperienze c'è già quel riformismo democratico plurale che noi vogliamo per la Margherita e per l'Ulivo
Dirò di più c'è già anche quello strano
Me la vostra
Radicalismo su alcune questioni di principio
Le questioni dei diritti le questioni etiche
E invece una linea di riformismo
Serio di riformismo europeo per nulla massimalista su molte altre questioni questo mix c'è già nell'esperienza nostra dei democratici che riesce tenere assieme il fatto che noi non ci vergogniamo
Di essere vicini a realtà e a iniziative come quella del Palavobis e contemporaneamente non ci vergogniamo di essere molto innovatori vedo qui Tiziano Treu per esempio che
è all'avanguardia su questi temi su tanti aspetti delle politiche economiche e delle politiche sociali questo mix e Gianni democratici e deve diventarlo nella Margherita
Il secondo patrimonio forte che ci portiamo dietro credo che sia
Questo è il più evidente dal punto di vista iconografico
La nostra identità ulivista
Dove hanno fatto bene tanti interventi a ricordare che identità ulivista non significa solo il richiamo a un simbolo un marchio o un'esperienza di governo che tutto sommato è durata soltanto due anni identità ulivista per noi significa molto di più cioè qualcosa che è nato prima della nascita dell'Ulivo in tanti fermenti esperienze diverse Enzo bianco Vernetti altre prima ricordavano
Alleanza democratica ma ci sono stati i referendari le sinistre
La sinistra dei club tante vicende che hanno attraversato il il decennio ed è oltre quei quei due anni dell'esperienza ulivista perché poi si è proiettato nell'ultima campagna elettorale si proietta tutto
Quindi noi portiamo nella Margherita questo marchio chiamiamo Ulivo
E identità ulivista qualche cosa che ha pezzi di storia passata di questi anni e che di nuovo a una prospettiva futura chiamiamola la prospettiva del partito democratico
E in terzo luogo la cosa che a me personalmente sta più a cuore
Noi ci portiamo dietro un valore che dal punto di vista patrimoniale diciamo così è inestimabile fortissimo nei prossimi anni
E cioè il fatto che molti di voi la stragrande maggioranza di noi
Ha vissuto in questi anni in un intreccio tra realtà partitica politica istituzionale e realtà invece di movimento
Che è la linfa vitale di tutti e due i grandi processi che dobbiamo costruire nei prossimi anni
Cioè quando noi parliamo di costruzione della Margherita e parliamo di costruzione dell'Ulivo parliamo di due dinamiche che non riusciremo a sviluppare in modo soddisfacente
La realtà politiche istituzionali che nel DNA dell'esperienza dei democratici e delle diverse componenti che hanno dato vita ai democratici
Guardate quello che sta succedendo nell'Ulivo in queste settimane
Le varie forme di manifestazioni i cento fiori dell'Ulivo come qualcuno li ha chiamati
Noi secondo me siamo in grado di leggerlo di capirlo di rivederlo
Di interpretarlo come un fatto positivo fondamentalmente positivo non positivo in tutte le parole d'ordine in tutte le richieste in tutte le manifestazioni ma come un fatto fondamentalmente positivo
E siamo in grado di farlo proprio perché basta vedere le facce
Delle persone che sono in questa sala noi siamo stati in questi dieci anni i protagonisti di esperienze che hanno anche nel modo di organizzarsi molto a che fare con l'esperienza di queste settimane
Allora se non tanto i democratici ma questo patrimonio di persone di cultura e di esperienze
Vuole pesare contare avere un ruolo nei prossimi anni nella costruzione della Margherita e nella costruzione dell'Ulivo delle scommettere su questi
Se noi siamo consapevoli che le nostre assetto non sono apparato e identità ideologica ma sono quelli che ho detto è inutile che investiamo nel confronto
Con i popolari e con delle strane prove di forza che si basano su queste dinamiche su questi asset sarebbero comunque perdenti
Scommettiamo su altro sul fatto che invece noi abbiamo la nostra forza altrove
La nostra forza è nell'aprire le porte le finestre della Margherita
Nell'intrecciare la Margherita con i comitati gruppi movimenti nel fare del binomio Margherita Ulivo un continuo che si tra Ina vicenda
Se noi ci spendiamo su questo terreno noi troveremo gran parte in molte parti d'Italia degli amici delle altre forze che confluiscono nella Margherita disponibili a scommettere con voi se invece noi tentiamo prove di forza con le armi e con gli strumenti del passato
Lì non ce la facciamo perché siamo comunque più deboli da questo punto di vista quindi io credo che il punto essenziale per i democratici per il modo in cui queste persone queste storie riusciranno ad essere presente nella Margherita è scegliere quali sono i talenti e i patrimoni su cui investire io ho provato a descriverli
So che ci sono tante preoccupazioni dal mio punto di vista credo invece di poter trasmettere per quello che so vedo capisco un segnale di grande fiducia se noi scommettiamo sulla nostra forza e sui nostri valori
Ce la possiamo fare a mio avviso non tanto a contare come democratici ma fare della Margherita una grande forza politica che assomiglia davvero ai nostri ideali e alle cose che abbiamo fatto in questi dieci anni
Francesca Casotto dalla Spezia e poi il salvatore d'anni fa
Buongiorno a tutti voi
Sono senza esca a casa otto sono del esecutivo della Liguria e sono la coordinatrice della Margherita a provinciale della Spezia
Devo dire che quando i democratici sono nati erano tanti poiché la scissione con Di Pietro e sono diventati un lumicino ma avevano la forza delle idee
Avevano la voglia di andare avanti e soprattutto avevano Prodi come punto di riferimento poi sono arrivati
Parisi Rutelli sì e quindi noi ci siamo ritrovati ad essere prima forza trainante per la Margherita e poi ancora forza trainante per l'Ulivo
Abbiamo portato
Alla convention dell'Ulivo Rifondazione Comunista e abbiamo portato anche la forza di Di Pietro e ora cerchiamo di guardare avanti e di essere un punto di deferimento anche per tutte quelle forze tutti quei nostri amici che ancora si colloca no nel centro destra perché attraversa la forza di tutti la partecipazione di tutti che possiamo essere vincenti
Voglio aggiungere una una cosa devo dire che nella nostra Margherita fa parte anche l'Udeur e questo ci su questo ci siamo impegnati perché
Cioè non escludendo nessuno che possiamo andare avanti
Guardando all'Ulivo open ho spesso pensato
Che le forze che lo compongono abbiano
A volte la difficoltà
Di guardare avanti
E
Possano in qualche modo sentirsi rappresentati da qualche sindrome hanno questi la sindrome di Peter Pan
Cioè la paura di guardare avanti
E di crescere oppure hanno quella di Orfeo cioè il bisogno di guardarsi sempre indietro
Devo dire che non sono riuscite a dare una risposta perché nonostante queste persone siano state nella nostra forza politica italiana trainante è un passo sempre avanti Rispetto alla democrazia
Ancora oggi non riescono a fare quel passo importante invece i democratici sono riusciti a fare proprio perché forse una forza nuova
La forza che non viveva di organismi di fra politici
Vorrei aggiungere
Una considerazione personale
Nei segni del corpo
Il capo eretto e segno sì di chiarezza e noi abbiamo molte persone all'interno dell'Ulivo che esprimono fierezza attraverso un atteggiamento che può sembrare anche di sfida io vorrei che si potesse qualche volta chinare il capo non china diciamo a piegare lettere un attimo il campo fare un bel sorriso e pensare che attraverso e attraverso un sorriso e attraverso il coinvolgimento degli altri delle persone che in questo momento non sono con noi che noi possiamo essere vincenti
Siamo come in cima tutti ha una grande Moni una grande e bella monete una preziosa moneta solo se ci muoviamo tutti insieme verso un'unica direzione
Possiamo
Raggiungere il successo possiamo raggiungere quella libertà possiamo raggiungere quella democrazia
Che ora con la situazione attuale rischiamo di perdere portiamo possiamo nuovamente a ridare luce
A quelle che sono le idee le entusiasmi degli italiani quindi io vorrei che tutti insieme avessimo l'obiettivo di di perseguire un'unica adottante che è quella ma tracciata dalla nostro Parisi e dal nostro Rutelli il saluto
Salvatore Bagatta sempre pari il professor Santo eccesso qui
Buongiorno Salvatore D'Agata dell'esecutivo dell'Emilia Romagna
Democratici
Cari amici
Noi siamo qui ripeto già stato detto lucidamente acutamente quindi non lo ripeterò
A siglare un ciclo della nostra stagione politica
Purtroppo con qualche ambiguità
Con qualche margine di ambiguità
Siamo passati dallo scioglimento alla sospensione dell'attività
Senza che i nostri iscritti lo abbiamo capito molto o addirittura che lo sappiano
Il processo di costruzione della Margherita
Un indispensabile nonostante sofferte difficoltà
Per non dire contraddizioni
è stato calato come una sorta di camicia di nesso sugli iscritti i simpatizzanti gli elettori con compromessi spesso inventati in tavoli altrettanto inventati
Sarà quindi il caso di fare al più presto a cominciare da Parma un bagno di democrazia per legittima Arci per finalmente legittimato
Tutto questo
In una congiuntura politica
Che ci offre io credo una straordinaria occasione di reagire con colpo di reni al voto del tredici maggio
Che cioè immeritatamente puniti nonostante lo straordinario sforzo di Francesco Rutelli ci ha puniti in seggi non in voti
Come lo stesso Francesco ha spesso giustamente rimarcato
Nel maggioritario
Ma nel proporzionale ciò offerto una nuova forse grande speriamo straordinaria occasione quella della Margherita la Margherita forte via obbligata ad un nuovo grande Ulivo
Ulivo che l'invocazione corale che ci viene dalle kermesse dai girotondi
Da Coluche quelle scoppiettante manifestazioni di piastre di strada che io credo dobbiamo raccogliere
Le
Spontanee mobilitazioni popolari
Senza uno scopo politico sono destinate primo cui ad afflosciarsi ma anche i partiti senso un vivo retroterra di popolo sono destinati primo pure ad afflosciarsi
Compito storico dell'Ulivo di questo Ulivo di questa stagione dell'Ulivo e quindi di saldare
Piazza e partiti
Davanti alla stampa lo strisciante autoritarismo che sta marcando il governo del Paese
Certo non basta fare i girotondi ma non basta neppure fari cogli alla Camera
Bisogna intrecciare spinte e impegni
Dargli uno sbocco
E davanti a leggi di comodo o addirittura di burlesca come quelle che Berlusconi che la sua maggioranza stanno imponendo
Con questi numeri del Parlamento lo sbocco non può che essere una grande offerta una grande offerta al Paese una grande offensiva referendaria
Io mi rendo perfettamente conto dei rischi che questa ipotesi che questa proposta e questa grande offensiva referendaria credo poco comporta
So bene che questi rischi ci sono
Però credo che valga la pena di correre
Perché non dobbiamo rassegnarci grazie
Santa eccessi
O la maggior parte di voi si chiederanno chi sono e quindi dirò che sono uno iscritto ai Democratici della Lombardia curioso di sapere cos'è che andiamo a fare nella Margherita
Io credo che sia opportuno giusto rendersi conto del fatto che noi abbiamo un quadro di riferimento il quadro di riferimento che il Paese età in questo momento
è quello di un Paese dire ai cittadini che attraverso i meccanismi istituzionali
Il Parlamento che approva le leggi sui bilanci sulle rogatorie e sul conflitto di interessi
Questo Paese attraverso i meccanismi istituzionali si fa partner
Vorrei dire un'altra parola più
Forte di una persona che ha subito condanne penali e che cerca di non subirne di ulteriori e non solo su complice
Ma anche in una misura consistente di coloro che esercitano una pressione su di luglio quelle leggi rispondono a interessi di persone che sono in grado di condizionare il Presidente del Consiglio
Ed è questo che il Paese democraticamente attraverso le istituzioni ha scelto
Ed è un quadro che la politica deve considerare
Di
Fratture
Istituzionali
E se poi si passa a strutture essenziali operanti come quelle alle quali io in qualche misura sono più vicino e cioè la scuola e la giustizia anche lì al di là di immagini consolatorie perché chi vive nel mio caso l'università alla percezione precisa dello smarrimento delle competenze e dei problemi che la crisi della scuola pone porrà
E al di là di sacrosanti orgogliose rivendicazioni di autonomia sa anche che la giustizia è in una condizione di sofferenze gravissime questo è dire poco
E quando in un paese istituzioni
Giustizia scuola
Sono nelle condizioni in cui sono in cui la società civile ci dice che sono la preoccupazione della politica deve essere quella di chiedersi in che misura il ceto politico non ha difeso il senso delle istituzioni e promosso la scuola non messo la giustizia non vicolo cieco
è un ceto politico del quale noi abbiamo fatto parte ultimamente con la nostra azione politica e al quale dobbiamo chiederci e mi sembra giusto farlo
Se e in che misura più o meno largamente ci siamo omologa
Rispetto alle aspettative della società civile
Che oggi è un nostro interlocutore critico
E ieri invece era il grande serbatoio di aspettative rivolte soprattutto verso di noi i prodiani gli editori fornite della risposta alla richiesta di novità che veniva dal paese siamo largamente
Io adempie
Non lo so ce lo dobbiamo chiederci se dobbiamo sentirci inadeguati
Vedete Bilanci rogatorie conflitto di interessi non sono propriamente nostri fiori all'occhiello
Ne abbiamo fatto un uso strumentale dobbiamo esserne consapevoli mi riferisco a alle rogatorie certi non dopo prima quando erano ferme in Parlamento
E abbiamo dato l'idea che i principi fondamentali mi riferisco al conflitto di interessi fossero contrattare degli abbiamo fatto parte di una ceto che ha dato questa sensazione
Io ricordo
Con straordinario stupore
Un segretario del maggior partito del centrosinistra dire sì negli ultimi quattro anni non abbiamo prestato troppa attenzione al conflitto di interessi
E ancora forse più gravemente un ex presidente della Corte Costituzionale e dire che forse si un piccolo buffetto la sinistra lo meritava centrosinistra
Quanto alla scuola qualcuno ricorderà che era il fulcro il centro il motore della promessa del Progetto di Romano Prodi
E la constatazione nel senso che in qualche misura voglio dire sia stato sacrificato sull'altare degli equilibri teologica
Di spartizione tra i partiti
Dico la scuola toccando un nervo certamente scoperto perché ricordo
La scelta che fu fatto a tempo addietro puramente tipicamente politica di equilibrio in questo senso mi riferisco alla liberalizzazione dei piani di studio nell'università che l'operazione politica che ha ha messo in ginocchio per generazioni
Il sistema scolastico universitario
Quanto alla giustizia
La tentazione anche qui
Di un uso strumentale troppo forte e diffusa
Dimenticando che se prima i sindacati
E poi la magistratura sono stati per gravissime carenze certe mancanze della politica l'abbiamo chiamata partitocrazia
Potere i supplenti della politica quindi per questo impropri
La sovrapposizione della ma giusto della magistratura in funzione di contrapposizione politica e attribuzione alla magistratura di un ruolo che non è nessuno
La configura come un potere contrapposto e lontano dal paese uno dei duellanti e non l'amico e tutore del cittadino
Io mi rendo ben conto
Che la politica e l'utilizzazione degli argomenti è fatta della quotidianità della reazione ma ha un problema di questo genere capire che cosa chiede il Paese il cittadino alla giustizia è un problema politico
Il cittadino che è andato nella maggioranza in una indiscutibile maggioranza
Nella direzione per conto suo rispetto alle nostre proposte sulla strada tutta italiana del particolarismo egoistico
Ed è la vocazione ad una guida tra virgolette i conduttori che di garantisca questa condizione
E adesso sarà difficile
Lungo sofferto farlo tornare sui suoi passi
Tra sanatorie edilizie lassismo fiscale soprattutto notabilato dei favori
Il nostro ruolo allora
Ora che tra che chiamo in una nuova formazione politica della Margherita
Continuerò nella linea di una certa brutalità di manifestazione del mio pensiero
Andiamo là
Ad aspettare Prodi
Ho teniamo presente dobbiamo fare l'esempio argentino non Told drammatizzare Ando mi riferisco ad un articolo di un commentatore
Economista famoso di qualche tempo fa apparso su uno dei giornali i maggiori forse sulla repubblica
Il quale per venti trenta righe insisteva su un concetto perché l'Argentina perché
Un Paese dalle grandi risorse da una in un rapporto tra popolazione forze produttive
Apparentemente ottimale
Perché perché sta in un vizio di origine
Nella scelta originaria di una strada di selezione
Del altri basso della propria classe dirigente
In un Strada
Una condannato alla guardi non si è poiché prese perché è chiaro che quando il meccanismo selettivo e quello che porto al populismo
Incidentalmente vorrei dire
Con riferimento a quello che è stato il richiamo che stavo fatta di Pietro al richiamo dei valori che ha rappresentato a qual era la ragione di incompatibilità di Di Pietro perché Di Pietro nel momento in cui parlava contro il sistema partitocratico poi ha dato a noi dall'interno la immediata immissione di come ci si comporta invece nella concretezza delle soluzioni interne ai movimenti recuperando la peggiore partitocrazia
Per era la ragione d'incompatibilità con la nostra prospettive ideale
Io credo che
Possiamo e dobbiamo chiederci mi rendo conto che è un discorso di metodo più prima che di contenuti e di merito
Se possiamo davvero continuare o ricominciare a riproporre per questa richiesta
Di essere capaci noi
Non di ammiccare alla società civile
Indipendentemente dai girotondi ed ai cortei
Mandi assumermi
Nel rigore delle scelte qualitative
Che sono solo capaci di riconciliare lo saranno solo queste il Paese con la politica e per questa via recuperare checché ne dica D'Alema il Paese alla strada della democrazia
Darei la parola Samuele Zerbini
E successivamente a Francesco milanese
Siamo qui oggi
A misurarci con la coerenza dei democratici
Perché il percorso che disegnato
Rappresenta la vittoria di quelle che usa per le nostre scelte dall'inizio
Il problema è che se vogliamo essere coerenti lo dobbiamo essere fino in fondo
E allora vanno lette alcune cose
Prima di tutto se è vero che possiamo considerare
Illegittimo moralmente il governo Berlusconi
Perché nasce dalla commistione mai vista fra interessi personali interessi pubblici
Perché nasce attraverso le forme di un potere mediatico mai vista mai sperimentata in Italia
Dobbiamo anche dirci
Che dal punto di vista legale
è un governo legittimo ciò significa che è giusto che noi oggi
Si vada in piazza a manifestare quella che una differenza
A dire che anche noi ci siamo
Ma così facendo rischiamo di dimenticarci
Che noi le elezioni l'abbiam perse perché non siamo stati in grado di dare un'alternativa
E a chi pensa qui dentro e fuori
Che il governo Berlusconi lo si manda a casa
Dalle piazze
Dobbiamo dire di no
Perché così ci dimentichiamo noi di creare la nostalgia nativa
Non si può servire due padroni
Dobbiamo scegliere da un lato di farci vedere ma dall'altro di essere in grado di costruire quella nostro orizzonte culturale che ci posso distinguere
Noi democratici abbiamo già dato il segno una scelta forte
Qualche anno fa oggi tocca la Margherita fa questo e delitti dobbiamo andare
Dobbiamo in questo senso andare intercettare tutto una serie di mondi che non si riconosce nel governo Berlusconi o che non si riconosce più
Un articolo di Billé di qualche giorno fa diceva la stessa cosa
Esistono pezzi di Paese che si sono accorti
Che Berlusconi non li rappresenta o non li ha mai rappresentati
E allora che risposte possiamo dare a qualcuno citava anche il mondo dei no global
Nei quali dobbiamo anche qui saper distinguere per unire come si fa con un puzzle
Dobbiamo distinguere le esigenze
Vere che vengono poste dei metodi avvolto inaccettabili dobbiamo saper scegliere dentro anche quella lo spirito di partecipazione che accomuna molti giovani
Perché è dentro la Margherita non creiamo allora la possibilità così giovedì esprimersi
Uno spazio migliore anche la possibilità di sbagliare perché Napoleone diceva che gli unici che non hanno mai sbagliato son quelli che non hanno mai fatto nulla diamoli questo spazio ai giovani e poi e poi ricordiamoci che lì sta quello che è il nostro futuro
Tra l'altro è notizia di ieri
Di che mostra come il Governo Berlusconi pensa ai giovani
La modifica del diritto di famiglia dei minori
In cui si dà solamente risposta alle paure dei cittadini senza andare a colpire le cause si fa un giro di vite legislativo si aumentano le pene senza andare a vedere che il disagio giovanile non nasce dalle carceri ma nasce nostra città
E ieri sera camminando qui in questo luogo
Ho visto per terra alcune margherite e mi utilmente che la Margherita
Nasce negli angoli delle strade nasce fra i palazzi
è lì che dobbiamo nascerà lì che la nostra Margherita deve nascere
E la Margherita nasce spontanea come nata spontanea
A queste elezioni l'Ulivo un'altra strada L'Ulivo lo stile piantare consapevolmente lo si deve seguire e i frutti dell'Ulivo
Non si vedono nell'immediato
è un albero che cresce lentamente
Ma con uno scopo ed è quello che ci dobbiamo dare noi
Questo orizzonte culturale che dicevo è il lavoro che ci aspetta
Per cui ben ha fatto Pierluigi Castagnetti a lanciare fosse la provocazione o comunque una strada
Quello del governo ombra lui diceva ma
L'importante è che iniziamo a misurarci sui temi la modernizzazione del nostro Paese le infrastrutture le richieste dei cittadini la sanità un governo Berlusconi che sta sgretolando le Autonomie locali viste solamente come erogatore di servizi e non già luoghi dove la politica può costruire dalla dalla base il Paese
Non già un luogo che ha aiutato il Paese a superare un momento storico molto difficile
Credo che e voglio parlare del futuro della Margherita
Credo che quello sia il momento e luogo in cui
Vi ricordate la canzone
Popolare la canzone alla base dell'Ulivo
Si chiude dicendo se c'è qualcosa da chiarire si chiarirà se c'è qualcosa da cantare si canterà bene queste momento abbiamo purtroppo un po'di tempo libero
Per poter discutere fra Dinoi discutere nelle piazze fra le strade dove dicevo
E ciascuno spostare il proprio sedime culturale per creare questo spazio nuovo
Questo spazio nuovo dove ci si ricordi che la democrazia è libertà ma è democrazia è libertà e Governo ed è questo che dobbiamo fare
Quando avremo fatto questo se ci sarà un paese da governare beh si vincerà
Francesco milanese
Io sono molto emozionato e quindi ho scritto un intervento ieri ho sentito molti appelli alla fiducia dobbiamo avere fiduciari Noemi dobbiamo avere fiducia nel Paese
Io credo che dobbiamo anche porci il problema di a vere la fiducia del Paese
Essere cioè una forza su cui possa contare anche chi magari non ci vota
Perché è quello e questa capacità che ci sarà utile al momento di fare le alleanze
Alleanze non solo con i partiti ma anche con i ceti sociali e i soggetti nuovi e antichi di questa società in trasformazione
Io
Chiedo scusa di questo frammento narcisistico vengo da una storia di volontariato di servizio civile di movimenti non violenti
E per motivi personali e professionali mi sono sempre occupato dei marginali dei bambini delle famiglie in difficoltà
E quando si sta lì a fare compagnia al dolore a chi soffre a chi è escluso dal potere e dal controllo delle sue leve lì dove è palpabile la differenza tra chi ama e chi no lì dove la povertà non è un deficit al reddito ma la perdita della dignità umana quando si è lì e mentre l'attuale lotta per rivendicare l'attuazione di un diritto fondamentale costa una smisurata fatica
Vedi una parte politica che con un batter di ciglia fa le leggi per difendere accrescere tramandare i propri privilegi è difficile restare moderati
Io non sono un moderato
Io non sono un moderato caratterialmente
Potrei diventarlo politicamente acquisendo così anche delle virtù a patto di trovare un partito che sia moderato nei toni così mi aiuta a correggermi ma intransigente nei valori e così mi assomiglia
E lo ha trovato
Sono i democratici siete voi
E insieme spero pur sospendendo Cima non disperdendo ci saremo la virtù della Margherita
Allargheremo il cerchio a tanti che come me come noi sono radicalmente ancorati ai valori che stanno alla base della democrazia e che ora possono essere messi in gioco
Perché la democrazia non è quello che dice la destra oggi ossia il computo delle maggioranze ove si confonde il passaggio elettorale con l'unzione divina e chi vince prende tutto
La democrazia è la qualità della vita sociale
E la vita sociale si sostiene su reti di solidarietà che sono il prodotto di politiche sociali che attuano i diritti fondamentali della persona
Ed è qui la differenza tra la nostra politica è quella della destra
Perché per noi l'attuazione di politiche sociali che danno opportunità ai cittadini significa rispettare dei diritti fondamentali
Mentre dall'altra parte si tratta delle graziose elargizioni del principe a cui a suo tempo si dovrà render gratitudine
Faccio un esempio in Friuli Venezia Giulia il centrodestra e la lega governo da tre anni
E hanno fatto oltre a tanti altri danni la legge sul conto sul contributi alla natalità
Che pure Storace accoppiato correggendo la perché se ne vergognava fin troppo anche lui si dà un contributo per i figli solo se la famiglia è coniugata entro un limite di reddito massimo di novanta milioni e minimo di nove perché un reddito minimo vi chiederete
Perché altrimenti il contributo lo prendono i poveri e gli zingari dichiarazione in Consiglio regionale di un esponente della Lega
Questa legge non è solo anticostituzionale e anche pericolosa perché svela il pervertito sì del corretto rapporto tra il cittadino e lo Stato tra il cittadino al governo locale
Laddove al governo delle istituzioni viene affidato un compito moralizzatore un compito etico quello di dare il segno dei valori imposti alla società il premio quanti vi aderiscono icastico agli altri
Questa legge non dà un aiuto a chi ne ha bisogno ma un premio alla normalità che si vuole ottenere soldi per figli per voti
Combattere la destra non vuol dire abbattere Berlusconi
Sarebbe troppo facile
Questo errore di personalizzazione del nemico che a volta a volta
è stato anche utilizzato come interlocutore e lo lasciamo commettere ad altri
Combattere la destra vuol dire agire sul territorio lì dove già da ora si sente aria di regime
Ossia di qualche cosa che in modo strisciante ma costante sta per vertendo le funzioni del governo delle istituzioni pubbliche
Essere democratici oggi democratici nella Margherita domani vuol dire essere coloro che cercano non già di essere il centro
Ma coloro che vogliono mettere al centro della politica della democrazia
L'attuazione di quei diritti fondamentali dell'uomo che descrivono il perimetro della dignità della persona umana e che costituiscono quel fine della politica e della responsabilità pubblica cui recentemente il Presidente Ciampi ha richiamato tutti
Avere al centro della propria azione politica l'uomo la persona nella sua concretezza e nella sua interezza vuol dire anche sapere chi vogliamo rappresentare e quali valori
Vi faccio un esempio una grande meta per il futuro
Con la legge sull'adozione approvata negli ultimi giorni nella scorsa legislatura si è fissato al trentuno dodici del due mila e sei la data entro la quale
Tutti gli istituti di assistenza all'infanzia dovranno chiudere per trasformarsi in tante piccole comunità di tipo familiare
Ciò significa che se sono tra i sedici e venticinque mila i bambini in istituto oggi tra quattro anni dovranno esserci quattro cinque mila comunità di piccole dimensioni sparse sul territorio
Questo processo potrà essere affidato al mercato
E diventare il nuovo business di affaristi senza scrupoli
Oppure potrà essere l'occasione storica per il nostro Paese per produrre un nuovo sistema di servizi per la famiglia e per i minori
Questo tema della famiglia e dei servizi alle persone ma anche della tutela dei lavoratori delle nuove professioni di cura qualcuno si ricorderà libro bianco di dello forse non può essere abbandonato in mano alla nuova destra
Alla sua idea di famiglia alla sua idea di assistenza alla sua idea di società questo il patrimonio nostre la nostra rappresentanza
Quello che è di Lisbona forse chiama c'è il nuovo ceto medio produttivo pensante riflettente eccetera eccetera
Bisogna battere la mercantili d'azione dei servizi alla persona perché intorno a questo luogo nevralgico della famiglia si gioca la missione di chi ha a cuore non tanto alla salvezza dell'anima ma il senso stesso della democrazia
L'ultimo appello
Il prossimo anno ci sono le regionali in Friuli-Venezia Giulia non si tratta di una sfida da poco perché la regione piccola forse potrebbe parere così si tratta di sapere che è dalla riconquista
Dei presìdi territoriali che si impedirà il formarsi di un regime questi presidi territoriali vanno riconquistati difesi e mantenuti dateci una mano
Prende la parola Fabrizia Ghisolfi
Buongiorno a tutti sono Fabrizio episodi e vengo dalla provincia di Pavia
Volevo anch'io dire la mia e da parte mia e da parte di dei pavesi
Stiamo assistendo alla trasformazione delle dinamiche politiche e il Palavobis ne è stato un segno ben preciso di queste trasformazioni il Palavobis fatto già persone che appartengono a un ceto medio fatto da donne e soprattutto tante donne come poco ne ho viste così tante e fatta da un concetto sarei persone colte
Persone che chiedevano non non non era una richiesta di andare contro la politica ma chiedevano di fare una politica giusta una politica vera quindi le critiche erano ai liberali come veniva fatta la politica bene in questo abbiamo visto le contestazioni di Genova e quindi i giovani che ci parlano del mondo noi abbiamo parlato di Europa come Ulivo
E i giovani ci parlano del mondo e quindi noi dobbiamo proiettarci ancora più avanti
E andare contro a quella destra che parla di Italia anti si restringe ancora di più non dimentichiamo che la lega parlava solo ed esclusivamente in Lombardia
Invece la gente ha bisogno di proiettarsi più avanti proiettarsi nel mondo bene la Margherita nasce in un momento di queste trasformazioni sempre più dinamiche
E e queste trasformazioni e questa gente la Margherita le deve intercettare e quindi per intercettarle dorme dobbiamo evitare assolutamente che la con la costruzione della Margherita sia un soggetto politico che non corrisponda assolutamente è una forzatura
E assolutamente non deve essere un'accelerazione senza contenuti dobbiamo ricercare insieme le nostre basi ideali e le prospettive strategiche
è necessario assicurare un percorso che impedisca il realizzarsi di poteri di veto
Operando un salto di qualità liberando tutte le intelligenze possibili e facendo anche degli sforzi di fantasia sì
Dobbiamo ascoltare ogni dubbio ogni critica costruttiva impegnandoci a condurre forti ed altri tradizioni culturali verso però nuovi orizzonti nuove proposte capaci di aprire nuovi spazi di democrazia
E qui mi fermo un attimo
Capace aprire nuovi spazi democrazia
Una considerazione sui circoli attenzione io ho una grandissima paura di questi circoli questi circoli che sono spuntati scelti al posto delle sezioni dei partiti
Per essere qualcosa di molto più aperto qualcosa che accolga
Che accolga la società civile di cui parlavamo prima che accorda le persone che a un partito vero e proprio non vogliono essere
Possono rischiare se non regolamentati bene di essere il potere personale di qualche esponente locale io penso che ciascuno di voi che vive nel locale sta sente queste cose
Quindi attenzione e queste per esponenti locali cercano quindi di aumentare le proprie rendite di posizione
E i propri poteri di veto quindi attenzione dobbiamo raccomanda Arce ai nostri leaders che saranno la a lavorare per creare le regole di questi circoli
Che siano fatti questi circoli in modo che siano veramente quello che ci aspettiamo
E cioè punti di aggregazione di persone che vogliono lavorare insieme
Conto degli ideali e delle logiche comuni
Chiaramente coordinare un processo di integrazione di diverse forze politiche con diverso grado di organizzazione è una prova difficile sicuramente
Ma sappiamo benissimo che sarà possibile realizzarla non ci sconforta diamo certo non certo noi democratici
Le potenzialità che si sono aperte davanti a noi dovranno essere corrette con un lavoro duro senza ipotizzare di dividersi o peggio ancora di spartirsi territori antichi la fiducia la fiducia posta dei lettori nella Margherita e dall'opinione pubblica secondo gli ultimi sondaggi sempre più lusinghieri ci obbliga a non fermarci a procedere insieme a i nostri compagni di viaggio cioè i popolari nel nostro cammino la sfida è quella di dare vita a una nuova organizzazione della politica in Italia
A una nuova visione culturale e civile della democrazia e della libertà
A programmi e obiettivi capace di aggregare vasti settori della società italiana
La Margherita deve rappresentare un'opportunità nuova in grado New loro riproporre i limiti e difetti del recente passato
E di offrirsi come luogo di partecipazione di proposta di elaborazione di confronto democratico un po'un movimento un po'partito organizzato al riparo dei rischi tanto del modello del partito ideologico quanto da quello del mero comitato elettorale
Io credo e sono fortemente convinta che le nostre radici si fondano sul valore di De principi e culture che fanno della libertà e della democrazia la propria insegna
E queste idee fanno sono anche dei popolari sono anche dell'Udeur e sono anche dalla Lista Dini
Su di esse anti può far leva un'iniziativa forte efficace nella quale a storie diverse convergano per cimentarsi con la nuova realtà a partire dalla fedeltà ai principi e ai valori richiamati nella Costituzione della Repubblica italiana e nella carta dei diritti fondamentali dell'euro nel dell'unione europea
E di quelle future sono figlie e c'è la dignità umana la libertà l'uguaglianza la solidarietà
Risale parlando parlandone popolare
Può andare
L'avvocato
Gli hanno mandato
Dove
Chi ha sbagliato più balordi
Ti sei trovato anche la morte
La canzone
Certo
Non è
Abbiamo
Dalla terza liceo
I dati e
Penso alla porta
Ok
Scusate se ci possiamo accomodare va bene andare in onda di nuovo in piedi o lo facciamo vedere ad Arturo adeguato allora io per non Antonio quello degli articoli ora io prendiamo all'epoca
Quest'
Ma
Guardi diciamo
Da parte di tutti grazie di esserti di non essersi dimenticato di noi anche in un momento così pure grazie veramente dettare il tutto
Va be'
Quindi
Almeno
Risparmierà vale di storie Nielsen
Forse a mare
Fuori caduta
Allora concerto
La mia
Fortunatamente Benozzo
Valutato
Quindi non
No Max i
Ogni
Ma
Per giorno per
Al mese volgare
Capitolo
Beh sì ma spesso ha sparato non sai mai se c'è
Ma
Tornato
E adesso tutti alla manifestazione con Arturo Parisi abbiamo dodici autobus a disposizione qui uscendo sulla destra
Solo per gli autobus il primo autobus a rischio
E il primo autobus ha riservato a chi farà servizio d'ordine ai giovani così
E siamo stati anche molto buoni e generosi come sempre c'è anche un panino per il pranzo oggi
Lo so lo so lo so Renato Cambursano è stato generoso avete visto
Arriviamo in Piazza Indipendenza
Piazza Indipendenza troveremo ad aspettarci una banda musicale
Inizierà il corteo aperto naturalmente da Parisi la banda
E poi uno striscione e poi tante belle novità che a mano a mano vedremo
Andiamo l'appuntamento è per domani mattina alle nove se intanto potete telefonare ai nostri che arrivano dal territorio gli ricordate che l'appuntamento per i democratici è in piazza e di per Denza dimenticavo una cosa mi raccomando solo bandiere dell'Ulivo
Giorni otto con tutti siccome