La discussione in Senato sulla c.d. Nota Aggiuntiva al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Gli effetti economici sulla Legge Finanziaria dopo gli attentati negli Usa dell'11 settembre

Radio radicale ieri il Senato ha discusso la cosiddetta nota aggiuntiva al DPEF il Documento di programmazione economico e finanziario abbiamo i nostri microfoni la professor Mario bar rovi economista vice ministro dell'Economia professor Baldassarri ma anche cosa contiene questa nota aggiuntiva ma sostanzialmente
Che il nuovo
Il mento previsionale per l'anno due mila due e quale proiezioni anche per gli anni successivi poiché il governo aveva impostato la sua politica economica nel Documento di programmazione economica e finanziaria nello scorso mese di luglio quindi anch'la fase di rallentamento dell'economia americana ed europea che era già iniziata ma prima e degli attentati dell'undici settembre e quindi in sede di relazione previsionale e programmatica di leggi finanziarie
Aveva già modifica atto cercando di incorporare sulla base conoscenze migliori disponibili con
Come quell'evento impatto sull'economia internazionale sull'economia italiana e come impatta sull'economia internazionale sull'economia italiana insomma ora che previsioni fate perché mi par di capire che poi dalle previsioni di crescita del PIL dipende un po'anche gli altri altre grandezze macro
No certamente intanto il primo impatto che quell'attentato determinare la grande incertezza proprio nel fare le stesse previsioni tutti i centri internazionali privati e pubblici le Simoni stanno cercando di valutare quali settimana per settimana quale potrà essere l'andamento dell'economia l'anno prossimo in tutti i vari Paesi e questa incertezza è difficile che possa
Ridursi se non
Fra due o tre mesi cioè una valutazione più su
Solida di quale potrebbe essere la conseguenza vera sulle economie degli attentati terroristici la si potrà dopo tre mesi quattro mesi dall'evento spesso quindi forte verso Natale fine anno in questo quadro di incertezza però il Governo proprio a fine settembre presentando la Relazione previsionale però fatica aveva già incorporato i primi elementi di quest'anno la guardia alta purtroppo con una proiezione di rallentamento più forte dell'andamento della crescita nella parte finale di questo a
Hanno e nella parte iniziale dell'anno prossimo delle ipotesi che forse i segni di ripresa
Potrebbero avvenire anche a metà dell'anno prossimo su questa va alte mentre nel DPEF di luglio il governo aveva indicato come elemento programmatico Obiettivo una crescita dell'economia italiana nel due mila due al tre virgola uno per cento in sede di previsionale programmatica e quindi di impostazione della legge finanziaria che poi è in discussione in queste settimane in Parlamento e Igor erano a posto l'obiettivo programmatico di crescita al due virgola tre cioè riducendolo rispetto a quel tre per cento ma mantenendo un obiettivo abbastanza
Coraggioso che implica la necessità che la politica economica sostenga ancor di più in questo momento all'andamento ciclico negativo quindi mi par di capire avete incorporato
Nelle previsioni del DPEF nota aggiuntiva
Alle situazioni di incertezza esattamente poiché c'era un passaggio procedurale nel senso che il Parlamento aveva votato in luglio quel DPEF
Che era stato definito prima degli attentati e si trovava a discutere in Parlamento una legge finanziaria che incorporava le nuove previsioni
Ogni
Indicate nella previsionale programmatica che non sono previsioni sono obiettivi programmatici del governo allora quell'opposizione a che ha ritenuto necessario un passaggio procedurale cioè una nota di aggiornamento del DPR beh che riconducesse i numeri programmatici del DPEF come venti con quanto è era stato scritto nella relazione previsionale e programmatica cioè con quello che è il quadro che emerge dopo gli attentati di New York e Washington Baldassarri le
Stesso più volte anche a radio radicale ha detto il quindici novembre entro il quindici novembre si dovrà chiudere la partita del dialogo fra le parti con le parti sociali dopodiché vedremo se si no le condizioni o meno per le deleghe sulle riforme del fisco della mercato della Moro e della nel previdenza rimane sempre valida questa breve questa data del quindici novembre o come si sente parlare realtà professata da slitterà
Da un punto di vista formale e giuridico questa sembra essere la data di scadenza e questo è l'impegno del governo di presentare entro il quindici novembre
Tele che la richiesta di delega al Parlamento nei collegati alla Finanziaria
Lo ha detto potrebbe essere diverso in questi termini poi che a R. il governo non può adesso metterci a rincorrere ogni settimana le previsioni che escono da vari centri del mondo anche autorevoli ma che sono previsioni ancora molto fragili poco solide e forse varrebbe la pena fare un nuovo punto dopo la correzione fatta tre settimane fa alla fine di settembre appunto quando essa è uscita la Relazione previsionale programmatica un nuovo punto varrebbe la pena farlo attorno a Natale o comunque entro la fine dell'anno da questo punto di vista se quel quadro che emergerà potesse essere ritenuto più solido forse era opportuno costruire i collegati alla Finanziaria entro la sessione di bilancio che sostanzialmente attorno al mese di dicembre piuttosto che la scadenza di legge del quindici novembre ma è un ragionamento per il quale non ne si mette in gioco il la decisione del Bernardi partire are le riforme strutturali ma poi che queste riforme verranno presentate in Parlamento e indicate moduli di realizzazione riforme espressione che si faranno in una settimana
Diranno nel corso dei prossimi a apparecchi successivi organici e coerenti tra loro allora proprio la tempistica di questi moduli della dell'forme richiede un quadro a medio termine dell'economia un pochino più incerto ma se questo giuridicamente non è possibile rimane
Ferma la data del quindici novembre entro la quale il governo presenterà le richieste di delega mi par di capire quindi la tempi sarebbe meglio che la tempistica fosse più flessibile però non è detto che la sul piano giuridico la questione Heredia esattamente quindi se c'è un
Ma una norma che stabilisce una scadenza del Governo rispetto alla scadenza e presenterà le richieste di deleghe entro la scadenza prevista se questa scadenza sul piano giuridico se ne verificano questa questione no pare che sul piano giuridico si sia
Anche se come spesso accade i giuristi i tuoi possono dare interpretazioni un po'diverse l'uno dall'altro
Cioè ci sono c'è la possibile ci sarebbe l'interpretazione inflessibili pure queste ma francamente io non essendo di Oristano all'Olivetti tecnici per esprimere giudizi e valutazioni su questa Inter c'è un secondo punto però sempre su questa questione del
Delle deleghe molto importante ieri i sindacati hanno fatto una cosa ad una specie di ultimatum e se si va avanti seguendo contino potenziare le deleghe non ha più senso il dialogo tra le parti sociali oggi il numero due di CGIL Epifani dice ma questa quello che la discorsi che si stanno facendo con le parti sociali
Insomma sono un dialogo inutile praticamente lei che risponde ma che è vero esattamente l'opposto nel senso che il dialogo è utilissimo proprio per definire anche con il contributo insieme alle parti sociali quali dovranno essere
Di riforma e il problema è che il governo aveva detto sin dall'inizio è che le riforme per l'Italia sono necessarie opportuno costruirle insieme con il consenso delle parti sociali e quindi abbiamo questo dialogo continuo e questo dialogo deve portare a possibilmente ad un arco Oddo con le parti sociali a quel punto quell'accordo può essere tradotto direttamente in provvedimenti legislativi specifici quello che il governo dice che se questo arco
Otto sarà soltanto su alcuni punti e soltanto partirà
Alé e il governo alla responsabilità politica chiederà al Parlamento la dea greca per realizzare le riforme necessarie nella loro totalità in tutti quelli che sono gli aspetti che bloccano la a Mila economia italiana
E anche lo si la civile del nostro Paese professore però se i sindacati dicono sotto la mannaia Olive l'ipotesi di una delega nono conteniamo ma incontrare il Governo che succede
Ma
Fatto una mannaia è una scadenza di legge il governo Berlusconi ha detto sin dall'inizio che vuole realizzare riforme struttura
Per l'Italia ha indicato le linee di queste riforme strutturali ha indicato nel DPEF di giugno di luglio scorso gli obiettivi finali a cinque a anni che
Paese deve raggiungere e e quindi il dialogo la concertazione serve quando porta ad un accordo e quando c'è un consenso sugli obiettivi fino a ali sugli strumenti da adottare e sui percorsi anche temporali che debbono essere adottati quindi non è che c'è una mannaia delle deleghe sì l'accordo di ragionamento della dare un po'all'osso del problema c'è l'accordo su alcuni ponti o non c'è l'accordo se c'è l'accordo si procede tutti insieme se non c'è l'accordo suoi problemi veri contenuti delle scelte da fare fare e allora a quel punto il Governo ha la responsabilità politica di chiedere al Parlamento che poi il sovrano investito direttamente dagli elettori il consenso per procedere nelle sue
Di forma mi sembra sociali hanno un ruolo importantissimo ma non possono che
Ore è un diritto di veto è che è questo il punto mi pare fondamentale mi pare che i sindacati chiedono comunque che esista un diritto un diritto di un diritto di veto il governo respinge ma io francamente
Negli incontri che abbiamo avuto non mi pare che i sindacati chiedono per ora un diritto di veto e comunque mi pare che anche su questi temi c'è dibattito anch'
Dagli stessi sindacati quindi qui quindi non c'è non esiste per ora nessun ultimato almeno non risulta il governo lo lo termini coi e lei si è espresso va bene ringraziamo degli esami presero Mario Baldassarri economista vice ministro dell'Economia buono sconto come sempre da Radio radicale