"Il quotidiano in classe" - organizzato dall'Osservatorio Permanente dei Giovani Editori (presso il Grand Hotel Baglioni)

Atto varato come sapete alcuni mesi fa tra due grandi editori il gruppo riccioli e il gruppo poligrafici
Stasera noi siamo qui per la prima uscita ufficiale ma soprattutto siamo qui per sancire
Quella che la prima mossa che questo serbatoio intende fare
Questo rapporto fra quelle che sono i giornali del mondo dell'informazione e quelli che sono elettori potenziali non solo di oggi ma anche di domani cioè il giornale entra nelle scuole c'è una lenta nelle scuole c'entra per
Cominciare un lavoro molto attento e molto preciso di educazione alla lettura educazione al mondo dell'informazione come sapete i dibattiti attorno a questo problema soprattutto dibattito intorno al mondo dell'informazione sono tanti sono molteplici sono sempre non sempre tranquille le accuse fatte ai giornali sono numerose
Precisare sono accusati spesso di usare terminologie o metodi di informazione che non si adattano molto soprattutto al gergo e al modo deve leggere e di dei giovani e sono accusati di non aver capito questo meccanismo complesso che il meccanismo delle della gioventù io credo che in parte ci siano delle crisi delle critiche ingiuste in parte queste critiche sono eccessivamente Steve Case
Perché certi giornali e chi fabbrica giornali ma ogni giorno un impegno ben preciso che cerca di assolvere nella maniera migliore
Credo che questo noi non lo facciamo no indicatrice
Se è possibile
Se è possibile regolarlo meglio ecco e quindi questa sera siamo qui per vedere perché come mai due grandi gruppi editoriali dei gruppi editoriali che sono fra i primi due in Italia o in quel medico primi due in Italia hanno affrontato questo tema e vogliano risolvere un certo modo vorrei tutto questo nasce come voi sapete dal da quest'idea che è nata dal gruppo dei de de del guidato da Andrea Ceccherini il gruppo di giovani in politica e il gruppo dei giovani che si occupano da tanto tempo dei problemi della città
E che lo ha varato lo ha presentato a
Ai la Corriere della Sera e alla nazione
Quindi ha dato vita a questo meccanismo che sembra abbastanza complessa trascinandosi dentro l'università per cui l'Università di Siena e quella che darà il grande appoggio a questa grande ricerca sull'osservatorio permanente l'Osservatorio permanente sarà uno studio attento su quella che è la produzione dei giornali sarà un'analisi su quello che i giornali presenteranno e lavoreranno e daranno quotidianamente
Ai loro lettori per vedere dove questi si occupano in maniera seria problemi dei giovani e dove parlano un tipo di linguaggio che i giovani sanno ascoltare
E però non si limiterà solo a questo a questo punto partirà con questa analisi sul territorio con questo lavoro sul territorio che il lavoro sulla scuola
Stasera a questo dibattito parteciperanno numerosi ospiti che io però annuncerei annuncerei dopo vorrei prima che il presidente e Progetto Città
Le dei giovani in politica e Andrea Ceccherini si illustrasse quella che è la sua intenzione per questa grande ricerca sulla scuola e vorrei dire
Questo lavoro sulla scuola lavoro che ha interessato talmente recenti che quando noi lo abbiamo annunciato due mesi fa con con qua tutti i giornali alla stampa ne hanno parlato settimanale ne hanno parlato i quotidiani è piaciuto talmente che qualcuno l'ha messo anche in atto cercando di di di forse fare una forza più veloce della nostra io non lo so noi non avevamo fretta noi avevamo solamente l'impegno di quelli di quelli che avevano lavorato con estrema serietà con tutta tranquillità con grande correttezza e volevano rispettare i tempi che si erano dati e per questo noi stasera dobbiamo a battesimo anche se qualcuno ogni tanto fare corse in avanti
La parola Andrea Ceccherini per l'introduzione
Buonasera a tutti e grazie di cuore per questa vostra straordinaria partecipazione io mi farei un applauso fin da subito in particolare
Lo farei a voi può fare fare da voi stessi perché la partecipazione così vi assicuro che è rara e che si trova davvero da poche parti per dibattiti di questi tipi ce lo vogliamo fare riscalda è un po'l'ambiente
Questa è la prima iniziativa dell'Osservatorio permanente Giovani-Editori siamo davvero lieti di dare a tutti voi il nostro più cordiale benvenuto
Ve lo ricorderete sicuramente tutti le ragioni per cui questo osservatorio solo tre mesi fa nel giugno scorso insieme a due rivoluzionari purosangue insieme a Cesare Romiti il presidente della RCS
Ed Andrea Riffeser Monti l'amministratore delegato della Poligrafici editoriale e naturalmente insieme a Piero Tursi il rettore dell'ateneo di Siena
Be dicevo quello ricorderete tutti perché arrivava affondare questo nostro osservatore
Ma se qualcuno se lo fosse dimenticato fosse qualcuno si fosse aggiunto ora b a nostro parere è giusto che lo sappiano davvero tutti
E cari amici dell'Osservatorio
Ci tengo a ricordare che questa nostra avventura è nata in resta per assolvere a un compito ambizioso quello di tentare di avvicinare i giovani ai giornali
Ma anche badate bene i giornali e i giovani
Deve essere a nostro parere insomma una marcia reciproca
Che non può non cominciare ancora dal momento che tutti i dati a nostra disposizione ci dicono forte e chiaro che le cose non vanno lo sapete anche voi amici dell'Osservatorio che negli ultimi vent'anni si sono perdute un milione di copie di giornali venduti in edicola
E lo sapete anche voi
Che tutti i dati a nostra disposizione di tutti quindi in circolazione sono unanimi nel confermare che i già pochi lettori di oggi saranno ancora minuto umani
Ed è proprio per questo ed è per tentare di invertire questa triste rotta che nato questo osservatorio che vuole porsi un traguardo alto quello che vi ho appena preannunciato
Ed è per questo che nel presentarvi in anteprima questa nostra Campania che rappresenta la campagna d'esordio di questa nostra struttura che voglio citare uno scrittore contemporaneo saggio che dice che si è giovani fino a che si pensa di poter cambiare il mondo e si smette di esserlo quando ci si accorge che il mondo c'ha cambiato la nostra cari amici e all'iniziativa giovani fatta da Giovanni e per i giovani che nasce da una considerazione di fondo banale ma se volete ancora mai palesa
Se oggi i giovani non leggono a nostro parere è perché non c'è l'abitudine a farlo
E se non c'è l'abitudine a farlo e perché nessuno ha pensato ancora di favorire una adeguata educazione lo sapete tutti
Il passo precedenti a quello di chi vuol darsi l'abitudine è senz'altro quello dell'educazione
E partendo da qui partendo da questo concetto ci siamo rivolti al luogo deputato all'educazione per antonomasia a quello scolastico ed abbiamo fatto una proposta una proposta che sono qui a illustrarvi
E che rappresenta proprio integralmente i termini della nostra partiti la partita che abbiamo complessivamente denominato il quotidiano in classe in cosa consiste questo pacchetto
Consiste nella disponibilità dei due gruppi editoriali quei volti in questo nostro osservatorio la RCS la Poligrafici a regalare a tutte le scuole italiane su secondarie superiori che ne faranno richiesta
I loro giornali e quindi il Corriere della Sera in tutt'Italia
La nazione in Toscana il Resto del Carlino in Emilia il giorno altrove
Insieme nelle scuole per tentare di cominciare da una parte a costruire un'educazione alla lettura da cui ci auguriamo che nascono abitudini
Ma acché pazzi questi due gruppi editoriali che regaleranno a tutte le scuole italiane i loro prodotti atte PattiChiari e la serie patti chiari amicizia lunga il primo noi vogliamo chi si dedichi almeno un'ora settimanale lezione alla lettura del giornale a scuola naturale se regaliamo qualcosa non vogliamo che vada nel cestino c'è un secondo impegno
Eh lo so parete forse ancor più importante del primo e consiste nella formazione insieme all'Università di Siena
Promuoveremmo presto per tutti quegli insegnanti a cui sarà demandato il compito di presentare i quotidiani ai ragazzi
Vedete cari amici
Non esistono formazione specifica impartita agli insegnanti Melis ed è necessario per evitare crisi di rigetto che un'iniziativa di questo tipo venga adeguatamente e preventivamente
In qualche maniera a toccare gli insegnanti Ron per favorirne la loro formazione
E poi c'è un terzo empi che se volete il più affascinante
E per noi anche il più significativo perché fin qui sono i giornali che parlano i giovani pone vogliamo che siano anche i giovani parlare i giornali perché crediamo in una marcia a doppio senso perché crediamo che ci si debba venire incontro
Impegno che riguarda i giovani e il terzo grande impegno di questa partita è quello legato ha dei questionari di questionari periodici dei questionari appositi
Che il nostro comitato scientifico composto da dieci docenti universitari distrazione delle più significative università italiane
Peraltro specializzate della Facoltà di Scienze della comunicazione con l'aiuto e quattro uomini di prestigio del mondo dell'informazione vi dicevo
Questi questionari messe a punto da questo comitato scientifico bene le scuole dovranno impegnarsi a farceli ritornare per tempo
Per permetterci di capire come i giovani valutano i giornali di oggi e come li vorrebbero domani per capire come trovo linguaggi per renderci conto come valutano gli argomenti
Ebbene Amici intorno a questi tre impegni noi ci giocheremo una partita lunga un anno che oltre all'obiettivo ambizioso di portare i giornali nella scuola
Mi ha sicuramente uno o più affascinante che è rappresentato dal capire proprio da elettori di domani
Come vorrebbero i loro giornali prossimi venturi
E i giovani io mi auguro che non perdano quest'occasione perché mai come adesso hanno la possibilità di farsi ascoltare
Mai come adesso i loro consigli non cadranno nel vuoto i loro suggerimenti non saranno inutili
Perché alla fine di questo percorso nel novembre dell'anno prossimo ci rivedremo diavolo tutti sempre così numerosi a quella che qualche giornale ha chiamato la Cernobbio dell'editoria ossia una tre giorni nel corso della quale tutti gli editori e tutti i direttori di quotidiani italiani e non solo quelli che compongono il nostro osservatorio saranno invitati
Alla presentazione di questo libro bianco Piero d'indagini pieno di studi pieno di ricerche che avremo l'umore il piacere di presentare a chi i giornali li fa per fargli capire come i giovani di porre ecco l'obiettivo di questo percorso è fondamentalmente bucolici come capite avvicinare i giovani ai giornali ma anche allo stesso tempo i giornali i giovani attraverso la marcia che va di pari passo e che va sicuramente verso una strada che vogliamo per forza di cose
Li faccia compare a metà
E ci tengo questa sera nel presentare questa nostra iniziativa in anteprima a fa un appello a tutte le scuole italiane perché voi ben sapete che da quest'anno le cose sono cambiate
Che esiste quella che i i giornali hanno chiamato giustamente un'autonomia scolastica
E che ciascun istituto la possibilità di scegliere da sé senza che nessuno glielo porse imporre se questo ora bene vale la pena sparsi o se invece ed evitare ecco perché oggi siamo qui
Per chiede alle scuole
Uno sforzo e per farsi avanti in questa partita
Per cambiare con noi quotidiani contattando al più presto l'osservatorio che già una sede è già un telefono è già un fax che ha già un indirizzo e-mail il nostro ufficio sta il nostro ufficio stampa l'ingresso sta distribuendo a tutti gli interessati
Perché possono partecipare con voi a un'avventura che a nostro parere vale la pena di essere vissuta credete tutto questo nasce da una considerazione
Il giovane che non legge è un giovane più povero se non altro di occasioni
E questa partita contro l'ignoranza le vogliamo vincerla e vincerla insieme con dei gruppi editoriali che mi auguro siano i primi in questo nostro osservatorio ma senz'altro spero che non siamo gli ultimi grazie a tutti dopolavoro
Deve intanto di prima di iniziare il dibattito di presentare rapidamente chi siete a questo tavolo andrò in ordine di intervento e quindi
Silvio
Quello che sarà l'ordine poi con i quali sembrano parlare c'è il dottor Gaetano Mele direttore generale della RCS
Il dottor Franco Capparelli direttore generale della Poligrafici
Il dottor Pierotti professor Piero Tosi rettore magnifico dell'ateneo del dell'Università di Siena il professor Omar Calabrese semiologo dell'Università di Siena il dottor Vannino Chiti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'editoria
Il dottor Franco Frattini che presidente del Comitato parlamentare per le servizi segreti
E il dottor Cesare Romiti cipressi Romiti presidente della RCS ecco io direi che gli interventi verranno eseguiti in questo ordine per cui cominciamo subito dal dottore
Gaetano Mele con una domanda che mi sembra che mi sembra
Essenziale ecco perché un grosso gruppo titoli dalle come il vostro
E ha ha aderito e ma così così piena così completa a questa iniziativa a questo a questo a questa ricerca di rapporto fra quello che il giornale l'informazione e e la scuola
Non c'è dubbio su quale sarà la sua risposta
Attrarre nuovi lettori giovani
Assicurare cioè la salute della proprietà della propria testata attraverso un fisiologico naturale ricambio
Il problema però non è di facile soluzione
Dopo gli anni dell'ideologia del periodo compreso tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni ottanta i giovani si sono progressivamente allontanati dalla politica e dei giochi di potere
E quindi dei quotidiani tradizionalmente legati a questi fini
Il problema dei giovani non è solo italiano
Forse la noia il più sentito perché la base di rettorato più bassa
Ma è comune a tutto il mondo occidentale
Non c'è convegno internazionale in cui gli oratori soprattutto anglosassoni non facciano previsioni fosche sul futuro dei giornali
Fino a preconizzare che in campo a dieci anni le diffusioni saranno ridotte alla metà
E da questo il grande interesse dell'editoria per internet che essendo strumento per i giovani sarà presumibilmente il mezzo attraverso il quale le nuove generazioni si informeranno
Personalmente non condivido previsioni così fosche per il giornale tradizionale
Certo il problema esiste ma ci sono almeno tre buoni motivi che mi inducono a ritenere che la carta libera
Il primo riguarda le modalità di lettura
Internet particolarmente idoneo a fornire un'informazione rapida notizie in pillole
Molto meno consente una lettura meditata e di riflessione
Ma approfondire comprendere che cosa si cela dietro l'evento e capire le ragioni che originano fatti e comportamenti e da sempre la motivazione più profonda della lettura dei quotidiani
E questo non può essere soddisfatto dal mondo dell'on line
Il secondo riguarda il modo di fare i giornali
Esiste un Gatto generazionale tra chi scrive i padri e il pubblico giovane i figli
Gatto che si allarga altro nell'ultimo decennio che ha visto poche assunzioni di giornalisti giovani
Conseguenza della bassa crescita dell'editoria quotidiana
Al Corriere della Sera abbiamo creato con i pannelli rappresentativo dell'universo dei nostri lettori che quotidianamente ci dalla classifica di tutti gli articoli per letture gradimento
Di ogni articolo abbiamo cioè quanti lo hanno letto e quale giudizio hanno dato questo ci ha consentito di meglio comprendere il desiderio direttore e alla direzione del giornale di effettuare coerenti e mirati aggiustamenti di tiro
Tutto questo sotto tuttavia non basta dovremo integrare le informazioni del panel con indagini che ci aiutino a capire perché una fetta di giovani non celebrano
Il terzo motivo riguarda gli editori e le politiche di marketing non mi risulta che a parte alcune iniziative occasionali e discontinue alcun editore di quotidiani abbia intrapreso una politica sistematica e di lungo termine
Per promuovere la lettura presso i giovani
E ora tempo di partire
Proprio per questo in arrivo quindi la risposta alla sua domanda il Corriere della Sera ha aderito con entusiasmo la campagna il quotidiano in classe di cui Andrea Ceccherini è stato promotore questo programma è lodevole che le è stato ben studiato
Non ci limiteremo a portare il giornale nelle scuole
è previsto anche un corso di formazione presso l'Università di Siena per gli insegnanti sul modo di leggere
Non c'è modo migliore per formare i giovani alla lettura e spiegare loro come valletto quotidiano e quali sono i benefici che si traggono dalla consultazione continuativa del giornale
Insegnandogli anche che essere informati non è solo un diritto ma un dovere di ogni cittadino che voglia consapevolmente partecipare e giocare un ruolo nella vita sociale e civile del mondo cui appartiene
E di giovani questo devono saperlo
Il progetto che stasera ripresentiamo risponde a questa esigenza e a questo obiettivo
Le stesse modalità con le quali è stato pensato quelle che poc'anzi ho descritto ci confortano che l'obiettivo sarà raggiunto
Ma questo a mio avviso non deve essere che un punto di partenza Farneti regionale a scuola è condizione necessaria ma non ancora sufficiente per abituare i giovani a leggere
Attraverso questa iniziativa ne abbiamo un'occasione unica e irripetibile quella cioè di avvicinare un campione rappresentativo dei nostri giovani i nostri lettori domani
Dovremmo quindi anche saperli ascoltare recepire i loro commenti riflettere sulle loro critiche cogliere i loro desideri fare nostre le loro esigenze
E a questo punto tutti noi editori direttori di testata i giornalisti dovremo lavorare con impegno per avvicinare sempre più quotidiano al loro mondo
In altre parole dopo questa prima fase di distribuzione regionale delle scuole
Dovremmo porre uguale attenzione nel ricevere di ritorno le reazioni dei giovani sulle quali potere lavorare creando quella comunicazione a doppia via che è strumento indispensabile per migliorare negli stessi ed i nostri prodotti
Concludendo il programma il quotidiano in classe completa ed esauriente esaustivo la palla e ora nel nostro campo
Stanno i realizzarlo con successo per contribuire ad una maggiore consapevolezza sociale e civile dei nostri giovani e nello stesso tempo per garantire lunga vita ai nostri giornali grazie
Grazie dottor Mele
Credo che il dibattito abbia già delle
Idee molto più chiare cioè delle linee
Discussione quindi io chiederei ora Franco Capparelli direttore generale della Poligrafici che devo dire
Rappresenta un gruppo che da tempo sta esaminando e sta cercando di avvicinarsi a prova di giovani ecco cosa sta facendo la Poligrafici dottor Caparelli
Nel rapporto non solo regionale alle Scola che il rapporto di un lettore che ci sarà elettori ritrovare che lettori giovani di oggi
Grazie
Intanto se mi è consentito volevo così simpaticamente ricordare che quando Andrea Ceccherini il vulcanico Andrea Ceccherini incontrò il vulcanico Andrea Riffeser Monti
E gli propose
Di appunto mettere in piedi un osservatorio prima e poi questa iniziativa
Sulla scuola debbo dire che la cosa era già fatta
E allora il management della gruppo Poli la pelle non poteva tornare indietro
Il terremoto era in atto
E abbiamo ovviamente cominciato a prendere coscienza di tutto questo abbiamo analizzato
Scattato prima un po'di come sempre avviene in questi casi
Un po'di diffidenza Andrea anche se vogliamo
Un po'così di l'opposizione perché come arrivava questo giovanotto
E ovviamente il gruppo manageriale di un'azienda editoriale insomma che già aveva avuto occasione di
Avere delle operazioni non dico come queste ma o qualcosa di simile che si era già occupato di cercare questo avvicinamento con i giovani anche in funzione di alcune iniziative che pure ricorderò come gli chiede
Il moderatore e allora attico questo questo odore di Roma
Opposizione era abbastanza naturale però devo dire che analizzando poco contento
è venuto fuori con grande chiarezza
Sempre con grande convinzione
Che ci trovavamo di fronte a un'iniziativa diversa da tutte quelle che ci avevano visto fino ad oggi fino a quel momento in qualche modo interessate protagonisti
Perché era un modo organico
Per qualitativo organica per tentare di avvicinare i giovani al giornale e il giornale ai giovani
E era una azione formativa per avvicinare i giovani o tornare il giornale e i giovani non era il solito tentativo
Più volte debbo dire ripetuto all'interno dei nostri gruppi
In maniera più o meno sporadica con gli interventi i più vari che non sto qui a ripetere che nel corso degli anni dico o più banale era ed ancora se vogliamo fare avvicinare scolaresche intere scolaresche in visita ai nostri giornali intrattenervi sul su come si fa un giornale spiegagli illustrargli alcune cose poi finisce lì
E invece questo era un'iniziativa estremamente organi che prevarica direttamente
Capiva molto coinvolgente
E quando poi questa iniziativa no c'è stato detto vedeva non solo l'impresa ma la partecipazione attiva fattive attiva dell'Università di Siena quindi di un università con un corpo docente altamente qualificato tratti appunto alla alla garanzie del rettore riottosi dava età bene allora ecco che il il quadro
Si è si è completato e il quadro si è completato inclemente mente al gruppo editoriale io qui rappresento perché particolarmente presente nella città differente ma non sono nelle città di Firenze
E il gruppo Corriere della Sera che inerente il giornale il giornale nazionale per antonomasia e per prestigio
E ci vedeva insieme quindi una ragione ulteriore perché questa iniziativa fosse presa nella giusta considerazione esposte portata avanti
E debbo dire che e siamo particolarmente soddisfatti e felici di poter realizzare insieme a alle persone e alle alle istituzione se così posso posso posso chiamarli che ho citato queste iniziative io mi auguro che per altre cose il l'iniziativa spessa possa essere giustamente e direi spero
Così recepita nella nel nel nelle scuole italiane
Anche perché di fatto quelli che oggi noi assistiamo spessissimo che stava un'altra delle ragione che ci ha visto particolarmente interessati a questa iniziativa e a considerare questa iniziativa straordinariamente rapidamente oggi
Invece
Giovani come come Ceccherini o meno giovani vengono nelle nostre aziende vengono dai nostri manager a proporre tante cose propone tante iniziative tutte però commerciale
Tutte per poter diffondere più copie
Perché è diventato un po'da per per un certo verso il pezzo di adesso l'esigenza se vogliamo però poi si traducono solo e unicamente infatti del tutto commerciale
Anche questo è la nel dall'analisi che abbiamo fatto hanno riscontrato anche questo garante
Come dire a tu
Ci offriva l'iniziativa di dice che
E quindi l'abbiamo l'abbiamo l'abbiamo sposata
Abbiamo sposata anche non soltanto la sposata come dicevo prima il nostro amministratore delegato ma l'ha sposata tutte meno incendiato temendo ed è impegnato nelle sue varia decorazione nelle sue varie competenze funzioni a seguire a coltivare a promuovere al meglio questa iniziativa che io diavolo
Da questa sera possa realmente
Cominciare con questo trattenuto osservatorio straordinariamente attento e che credo va bene anche ad iniziative come queste
Grazie dottor Caparelli
Ad avere
Concluso quella che è la parte perlomeno una prima parte di quello che il pensiero degli editori su questo su questa su questa iniziativa
E potrei adesso però affrontare prova dell'università la parte dell'Università con il professore Piero Tosi il rettore dell'ateneo di Siena e l'ateneo di Siena ha un grande ruolo in nelle iniziative fatte
Recentemente
Nell'osservatorio per esempio editori giovanile resta diffidente avrai il grande ruolo di coordinare e anche dare un
Fare una ricerca una corda alla ricerca su quello che il mondo della vettura ma ecco in questo caso invece
E che che ruolo particolare può avere un ateneo
Nelle l'esaminare il giornale nelle scuole
Sì
L'ateneo io credo che
Quindi la teneva diceva anche
Non cambia la sua missione fare qualunque cosa faccia sostanzialmente ha il compito e quindi la esercita la missione di educare cioè di fare della formazione oltre che di fare della discesa
Il caso specifico naturalmente
La essere partecipi di una iniziativa così
Grande respiro così moderna
Insieme a due grandi gruppi editoriali
Con l'obiettivo di rivolgersi essenzialmente ai giovani ecco io credo che
Sia un grande un grande privilegio che viene concesso dalla nostra
E la nostra diversità come sapete università
Antica
Compie quest'anno settecento sessanta anni
Ma mio sforzo di dire mi sforzo di far sì che la nostra università non sia
Ma sia nuova sempre pronta cioè a far su due iniziative qualificanti iniziative di modernizzazione
Questa è una di quelle abbiamo la fortuna di avere un corso di laurea scienze la comunicazione che rappresenta un po'questa
Direi modernità questa questo fervore di iniziative
Questa attenzione alla comunicazione al mezzo della comunicazione e quindi in ultima analisi al modo di
Modificare quella che è stata per lungo tempo la trasmissione del sapere
Il concetto di educazione che l'università
Ritiene oggi di dover far suo
è profondamente diverso da quello
Che è stata abituata a a radere
Per secco di vorrei dire
E profondamente diverso perché non si basa sulla trasmissione del sapere ma si basa sulla interazione fra docenti e studenti
In maniera tale che si insegni ad apprendere e quindi automaticamente l'insegnamento sia capace di diventare una sorta di apprendimento del modo di apprendere
Di appendere per tutta la vita
Io credo che questo nuovo concetto di educazione sia un concetto sia riguardi non soltanto naturalmente
Ma riguardi tutto il mondo della scuola
Ecco il legame un altro legame tra università e scuola io ho avuto occasione anche di scrivere
Che oggi quello che manca ancora nella per fare della buona formazione l'unitarietà cioè la la continuità della formazione tra la scuola e l'università
C'è una un'idea perché non si colmo che difficile colmare fra queste diverso istituzioni soltanto perché toccano Vito momenti diversi e la vita di un giovane ma che in realtà non lo stesso obiettivo
Ecco allora cosa c'entra questo con gli occorre occuparsi l'Osservatorio Giovani-Editori la occuparsi della educare i giovani alla lettura dei giornali
C'entra ricordo che Bertrand Russel ha detto che un obiettivo importante per le scuole elementari
E quindi no di insegnare l'arte leggere con incredulità i giornali
Ecco l'incredulità esprime tutto esprime cioè il concetto di interazione esprime il concetto di attiva di di partecipazione attiva dello studente quello che non è stato fino oggi si fino a oggi si è usato il giornale come si è usato il mezzo audiovisivo come si è usato il far vedere un film cioè come strumento non come elemento di interazione
Tra il giovane
Il mezzo cioè non educando il giovane ad usare
è un esercizio socratico se si vuole quindi difficile ma credo che ne valga la pena di perseguire questo obiettivo del resto
Se si considera
Il giornale come
Una una mezzo diciamo di informare di comunicare
Di insegnare anche entro certi limiti e la comunicazione si sa che in qualche modo un rendere comunque
Ecco in ambito linguistico in ambito linguistico questo si traduce nella trasmettere messaggi utilizzando codice
Allora caro caro moderatore io credo che
Il modello che va seguito non è un modello sequenziale lineare ma è un modello circolare cioè un modello che richiede come per poter funzionare di di lavorare sul meccanismo di Fibe
Cioè di interazione
Ecco perché io credo che bisogna adeguare il modello alla alle esigenze attuali a quello che i giovani chiedono
Ecco perché
Credo che bisogna studiare approfonditamente i giovani non per niente noi abbiamo messo su un osservatorio interuniversitario per studiare i giovani con Bari altri Atene i nostri al decide già con questa iniziativa proprio per studiare che cosa i giovani realtà vogliono che cosa i giovani in realtà sono credo che ci sia poco studio
Ecco quindi adeguare un moderno e adeguare il codice anche sostanzialmente
Cornice cambia continuamente cambia continuamente per esigenze geografiche per esigenze di tempo per esigenze di specialismo per esigenze quindi che esprimono diversi livelli di difficoltà
Cambia il destinatario dicevo il giovane oggi non è il giovane ieri probabilmente
Perlomeno in parte
E allora bisogna che cambi anche le ditte
Bisogna che cambi anche chi produce
Del resto
L'università ha imparato a mettersi indiscussi
Credo che tutti dobbiamo metterci in discussione il mondo di oggi
Metterci incrociano nel modo di insegnare mettersi incursione nel modo di imparare mettersi discussione in un modo di fare i mezzi di comunicazione sono oggi così importante
Allora noi ci proponiamo di fare il nostro ruolo di svolgere il nostro ruolo in questo educare a letto alla lettura l'editore
è stato detto lodevolmente metterà a disposizione il mezzo giornali
Codice
L'università
Cercherà di educare gli educatori ad educare i ragazzi ad imparare
O meglio a usare il mezzo nel modo migliore in modo che serve loro per cresce per formare e questo è quello che chiediamo
Ecco allora forse se riusciremo a mettere in opera fra tutti noi ce la metteremo tutta
Questo esercizio socratico probabilmente raggiungeremo un risultato che è difficile che difficile noi ci proponiamo di farcela e credo che ce la farà
Grazie al professor Tosi e io vorrei rimanere nell'ambito universitario conducono qualche l'avessimo ma che la pensione semiologo il professor
Tosi ci parlava di un ente aviazione denti elezioni cioè c'è bisogno di questa interazione tra tra la parte dell'altra ecco il semiologo che dice è possibile trovare queste Inter interazione con le scuole fra i più giovani possibile trovare la chiave giusta per entrare in questo tipo di mondo e come organizzarla come organizzare tutto questo
Dunque risponderò con una affermazione all'inizio apparentemente suicida
Il nostro progetto cari amici eh vecchio
Scontato già fatto già visto
Se prendiamo solo il titolo i quotidiani classico
E almeno dalla metà degli anni Sessanta che una pratica di questo genere viene tranquillamente condotta ha avuto almeno due grandi periodi che possiamo etichettare così un primo periodo di carattere ideologico
Che affermava che tutta l'informazione era cattiva perché quella buona era solo informazione di classe
E che dunque bisognava imparare a leggere i giornali per smontare quella cattiva informazione che tutti quanti i giornali borghesi cattivi eccetera svolgevano contro naturalmente il proletariato
Che un giorno avrebbe trionfato
Tant'è vero che a quell'epoca questo tipo di lavoro si faceva chiude dopo scuola oppure attraverso associazioni di vario genere di varia natura
Per lo più politiche e si chiama la controinformazione molto banalmente lo faceva l'Arci lo facevano associazioni no guardate sono colpevole anch'io e non è che sta dicendo delle cose contro qualcun altro so perfettamente responsabile anch'io di quelle cose di allora ma come si fa si nasce da giovani rivoluzionari quasi felice pompieri questa la traduzione in altri termini vanta anche Ceccherini elettori
Ho citato Secondo Periodo
E questo secondo periodo lo chiamerei periodo pedagogico però periodo perché pedagogico banale
Si diceva giovane leggono poco non gli piacciono i Promessi sposi che sono obbligatori in una scuola portiamoli Corriere la Seconda Repubblica
Come se ci potesse essere un'educazione lettura migliore perché con qualcosa di più fresco
Anche questo era una tragedia come idea perché guardate un conto è andare a fare atletica alla Sicilia rosso qui di Firenze volontaria e ci si diverte
E un conto è andare in una palestra di una scuola e ci si annoia ci sta anche nel male qualche volta si piglia quanto meno raffreddore la polmonite
Il problema dunque non è quello di sostituire ai Promessi sposi con un giornale noioso quanto i Promessi sposi un giornale se viene letto senza strumenti male
E soprattutto poi con un'idea ripresa dalla scuola primaria tedesca concetto di Arbeit sulle che è quello di imparare magari chissà scimmiottare i giornali si parla giornalini fase pensando già di essere direttore appunto del Corriere della Sera della Repubblica
Ecco queste sono due grandi fasi da secondo arriva fino ad oggi che sono in realtà dannose entrambe danno senza dove li ho pensato allora di metterci del Pepe
E questo Pepe che cos'è
E quello di cercare di chiarire che cosa sia la formazione attraverso la lettura dei giornali è una formazione molto particolari molto particolari
Attrezzi giornali sia una formazione a contatto diretto con la realtà che è un fatto del tutto diverso che studiare una serie di nozioni una serie di aree del sapere
Avere contatto diretto e la realtà significa accrescimento del senso della responsabilità nei confronti degli eventi che la realtà ci presenta tutti i giorni non si assume responsabilità leggere I promessi sposi anche se dentro e piena di etica
Ci si assume responsabilità nel vedere se c'è una strage o se c'è Rocco Barnabei ucciso sulla sedia elettrica perché si perde per forza avere una Presa di posizione nei confronti queste formativo
Però naturalmente per riuscire ad avere questo tipo di formazione che sarà ciò che ci produrrà dei giovani lettori e non dei giovani assenti
Dei giovani formati solo dal nulla dalla televisione
Dei giovani che affrontano senza da responsabilità
Dei giovani non giovani per forza ma giovani perché sono in un'età della vita che quella fortunatamente per loro dell'anagrafe
Per far questo occorre avere degli strumenti non è vero che leggere un giornale sia una cosa facile facile
E questo è un altro punto che
Cercheremo di demolire
Infatti il giornale la scuola può rischiare esattamente come per l'analisi e la televisione per l'analisi delle partite dei mondiali di calcio di far sì che tutti banalmente si sentano allenatori della nazionale
Ho ottimi costruttori dei palinsesti di un canale nazionale non è vero non è vero leggi che bisogna imparare a leggere no nel senso dell'alfabeto ma nel senso di ciò che si costruisce come
Contenute come significato
E allora per avere questi strumenti siccome quelli bravi essendo noi naturalmente diversità ricaviamo dalla saggezza diffusa beh non possiamo però farlo noi allora formeremo i formatori fonderemo gli insegnanti che altrimenti potrebbero continuare erroneamente
Fallaci mette a credere di essere ottimi produttori di vini i giornali oltre che interpreti dei giornali esattamente come già sono eccellente allenatori delle squadre di calcio eccellenti produttori palinsesti televisivi
Ecco e per far questo naturalmente produrremo dei cicli di seminari lezioni e questi cicli li faremo anche per scelta dei professori non non ci porremo alle scuole perché non è giusto
Entrare attraverso magari formule o chiavistelli
A carattere ministeriale dentro no per delle delibere dei supporti carattere surrettizio deve esserci una scelta volontaria impegnata da parte di coloro che vengono a farsi formare era a loro volta formale io credo che in questo modo riusciremo a fare un'operazione interessante credo mai fatta
Penso che riusciremo anche a superare
Ciò che in realtà ha finito per portare i giornali nelle scuole e che non basta davvero il senso di colpa nel senso di colpa che porta i giornali nelle scuole no questi poveri ragazzi sono mal costruiti da ciò che noi stessi gli abbiamo dato però che quel tubo catodico
E allora gli diamo anche qualcosa di meglio che sono i giornali ecco no non non è sufficiente
Riuscire a sanare questo senso di colpa che indubbiamente abbiamo dobbiamo fare molto di più questo molto di più noi riteniamo di poterlo fare abbiamo raggranellato un bellissimo comitato dici certifico che che prende personaggi di notevole importanza la storia del cardellino insomma oltre che l'Università di Siena che la fa da padrona come ovvio ma anche le università di Napoli Torino di Bologna lo Iulm di Milano insomma tutto ciò in cui più vivace
E più interessante e la ricerca
Alla fine probabilmente riusciremo così ad avere quest'opera di formazione primaria formazione secondaria ai formatori e anche dei risultati quelli che cittadini diceva di questa specie di sondaggi questionari che altrimenti sarebbero delle banalità
Chiederemo ragazzo se gli è piaciuto il giornale non ci serve assolutamente nulla ci serve sapere che cosa ha capito
Di una certa cosa in un giornale altrimenti è inutile
Oltretutto questi questionari possono essere fino a farle cita enorme io penso che sia una scommessa ci lanceremo in questa con il massimo impegno e spero che una volta di più questa Regione la nostra università
Come ovvio fatemi giocare in casa questi giornali riescono a fare un esperimento che Veltri magari nella memoria per qualche decennio
Grazie Omar Calabrese e quindi passiamo al Governo Vannino Chiti uomo rappresenta il Governo sottosegretario una in una funzione chiave
Di questo di questo moderno modo di governare il Paese l'editoria formazione
Quindi
Si sentiva veniva adesso dire ebbene noi dobbiamo formare attraverso il giornale riuscire anche a a a formare coloro che lo fanno il giornale ecco cosa intende fare cosa sta facendo il Governo e in particolare quella quella parte del governo nella quale tutti occupi
Per vedere di di dare una mano a questo a questo tipo di esperimento a questo tipo di rapporto
Ma prima di tutto
Dottore fare
Mi ha colpito
Da tempo
Cioè io
Credo che ognuno di noi
Quale che sia il suo ruolo
Governo opposizione ruoli cambiano
Se io faccio gli scongiuri
Dovrebbe però deve avere però un'ambizione
Cioè l'ambizione è quella che il proprio Paese
E che l'Italia sia in Europa in tutti i campi decisivi meglio se in tutti i campi senza qualificazione ai primi posti
Non per le una gara nazionalistica ma perché è un contributo da dare al nostro paese è un contributo per essere davvero in Europa non soltanto nell'Euro non soltanto in molti aspetti importanti
E c'è un dato che colpisce colpisce fortemente il fatto che l'Italia insieme alla Grecia
Sia maglia nera invece nel rapporto tra cittadini e lettura dei giornali
Naturalmente ora non voglio qui deviare sa quali sono i motivi di
Giornali distribuzione diciamo perde però questo è un dato che esiste non so io mi credo anche che gli editori siano colpiti e giornalisti quante metterò gli editori possono essere anche contenti lo dico senza
Senza nessuna alta considerazione il fatto che poi si può avere più pubblicità
No si potrebbe avere più pubblicità ugualmente maggiori introiti pubblicitari giornale può andar bene ugualmente ma calano calano l'evento comunque le vendite non si intensificano
Per chi ha una responsabilità nelle istituzioni sia governo opposizione e e chi è insomma in quanto cittadino di questo Paese questo non può essere certamente un elemento di soddisfazione io credo questo è il primo punto che voglio sottolineare che
Le forze impegnate di questo paese le forze politiche gli editori giornalisti il mondo della cultura dovrebbe un tanto tirare fuori questo obiettivo vediamo se in alcuni anni
Riusciamo anche in questo campo a perdere a non essere più né parenti di coda essere invece nelle prime posizioni proprio perché io do della lettura del giornale
Quel significato che ora dalla calabrese io credo non sarà vero Sempre però insomma
La lettura di un giornale rende più forte una comunità civile
La rende più responsabile la rende più consapevoli e quindi io credo che questo obiettivo
Bisogna porselo
Dico anche che è possibile quando in Italia
Sì si tirano fuori i dati io sono sempre occupato una volta quando il Presidente la Regione
Credo sia durato qualche anno con un amico dell'opposizione una discussione sui dati che c'era sulla spesa in Toscana ognuno dei due portava dei dati che erano fatti da ricerca e ognuno e l'altro il lo lo lo smentiva comunque ci sono cede Linda ci sono delle indagini
Un'indagine Doxa che ho visto di recente dice che i bambini vengono ben più dei loro genitori dei loro figli maggio e dei loro fratelli maggiori
Il sessantanove sette per cento dei cinque tredicenni dichiara di aver letto che si rivolge soprattutto ai libri più rispetto ai loro genitori aveva fratelli maggiori che sono alle quaranta uno virgola sei
Ripeto il problema è che mi pare che questo confermi che può essere possibile che comunque l'impegno nostro deve andare in questa in questa direzione e quindi questo è il primo obiettivo vediamo se tutti insieme
Ci proponiamo con forza questo risultato
Cambiare invertire profondamente rapporto che c'è tra cittadini e giornale
Secondo aspetto io sono molto convinto
Di questo progetto che parte stasera
Sono convinto di questo progetto
Per l'insieme Progetto appunto per insieme presto credo anch'io
Che se arriva poco conosciute esperienza insomma che che che sono state fatte che lo dimostrano che ci sono qua e là in Italia cioè se un giornale arriva in una classe e transita sui banchi non cambia niente né nel rapporto tra le cittadini e giornali né nella consapevolezza
Di quei ragazzi
Il progetto di stasera perché è un progetto importante primo perché ci sono due grandi gruppi editoriali che mettono a disposizione a certe condizioni per un certo numero di tempo i loro giornali in modo gratuito e quindi da questo punto di vista c'è un impegno civile c'è un impegno di contributo alla comunità civile nella direzione che dicevo all'inizio di due grandi gruppi editoriali primo aspetto positivo da
Diciamo da apprezzare
E da sostenere secondo il collegamento attraverso l'osservatorio editori giovani
Con l'università e con il fatto che questo avverrà primo se le scuole le classi non soltanto perché non può essere così c'è l'autonomia scolastica ma anche perché ci deve essere la volontà di fare sceglierà ne chiederanno di fare in secondo luogo perché
C'è
La formazione dei formatori perché il giornale sia uno strumento che viene capito e che viene affrontato e in terzo luogo io verte su questo dopo avere ringraziato ha pensato davvero io mi auguro poi che sotto questo esempio ci sia da domani o da un mese o tra un mese o quando volete il moltiplicarsi di iniziative vorrei che tutti gli editori italiani ci aiutassero andare in questa direzione mettendo a disposizione i loro giornali per le scuole che sono disponibile
Il problema è che sarebbe molto importante e io insisto su questo punto se poi tutte queste esperienze ci hanno un momento però unitario di lettura
Quelle che già sono in corso questa che parte che è fondamentale altre che ne potranno venire perché noi avremo anche bisogno di avere un punto di lettura che valuti di esperienze valuti le soddisfazioni le insoddisfazioni le comprensioni le incomprensioni
Che ci sono state rispetto a un giornale e possa essere messo questo materiale a disposizione e degli insegnanti e delle scuole e dell'editoria e della comunità civile e questo io lo ritengo un punto fondamentale
Della esperienza
Per quanto riguarda per quanto riguarda e quindi sono molto interessata una Cernobbio dell'editoria
E tanto più se questa Cernobbio dell'editoria diciamo a no tanto più ovunque l'azione da tre partite aprisse anche resta se non delle dell'editoria avviene avviene in Toscana quindi un qualche una qualche ecco ne avevano di più non non averne di meno dicevo
Per quanto riguarda il governo io penso presto
Io credo che in questa campo non si debba appunto procede come a volte in passato si è fatto fosse dentro quelle fasi che tu dicevi
Di voler mettere timbri
Diciamo di voler mettere sigle l'importante aiutare e sostenere e se possibile inventarne anche di nuove iniziative che ci sono iniziative che ci sono io
Ho conosciuto qualche iniziativa di grande rilievo
A me pare molto importante metterle già in circolazione valorizzarle
Poi nella legge sui ho terminato nella legge nuova sull'editoria che nella Commissione parlamentare culturale la Camera
Io mi auguro ci si faccia a varare approvare entro questa legislatura ma diciamo un gioco proprio
Sono confortato dal fatto che c'è un confronto molto costruttivo essere tra le forze politiche questo quindi mi spinge
A essere ottimista naturalmente
Ci sono dei minuti contati qui è una di quelle situazioni in cui basterebbe con un sistema bicamerale perfetti sono conto sistema bicamerale perfetto lo lo lo ero prima questi quattro mesi di esperienza
A livello nazionale mi hanno reso ancora più convinto di questa assurdità nei processi decisione politica quindi è proprio un gioco di di di di bisogna che nessuno modifiche una virgola non c'è soltanto la l'apertura delle maggioranze e il confronto costruttive Ladispoli da dell'opposizione occorre qualcosa di più
Se ci sarà io farò di tutto demente perché ci sia c'è una volontà registrata nelle forze politiche della commissione quindi sia maggioranza che opposizione perché ci sia un punto preciso
Sulla
Sostegno alla presenze alla lettura dei giornali nella scuola tra l'altro una delle prove di esame di italiano si all'esame di Stato si può già fare sotto forme molti ragazzi anche questo sarebbe interessante sapere quanti molti ragazzi gialla fanno sotto forma di Di Sario giornalisti
E tuttavia questo elemento che c'è già che è unico perché un impegno
Appunto didattiche lo inserisco in quel quadro che dicevo di formazione di una responsabilità e di cittadini consapevoli quindi queste esperienze potranno servire io penso che nella legge sull'editoria ci dovrà essere non lo sposare una o l'altra iniziativa non volere mettere prima l'etichetta le iniziative ma invece dare dei sostegni e dare dei riferimenti a iniziative che abbiano la serietà e requisiti che a questo progetto per questo
Come avete forse capite sono d'accordo su questa iniziativa che parte stasera il Governo intende per quello che può sostenere da e auguro un grande successa questa iniziativa mai successo sarà dato non solo a quante scuole dell'Iran prima di tutto questo
Da quanti insegnanti su questa base faranno la formazione ma poi ripeto anche dai risultati che l'Università di Siena il comitato scientifico leggerà e rimetterà tutto in ore a disposizione perché questi ci potranno aiutare ad andare ancora avanti grazie
Grazie a Vannino Chiti e vorrei dire be che forse su il famoso tema
In classe non ho che si che si che si inseriva nel nelle scuole hanno avuto più più problemi credo gli insegnanti alla correggerlo a fare o a darlo che non i giovani i giovani a a farlo questo mi mi risulta per lo meno da molti
Insegnanti
E e una arriviamo a Franco Frattini Franco Frattini e il presidente del Comitato per i servizi segreti è un uomo
è un uomo quindi che si occupa di cose particolari ma che fa parte anche di un mondo politico ben preciso ecco anche l'Italia l'aria
In Italia l'Italia che non leggi abbiamo sentito l'Italia che in crisi nelle scuole l'Italia che è tutta una serie di problemi sull'informazione
Italia dei giovani d'oggi che sui quali si dibatte in molti molti in molti modi ecco che genere di appoggio pensi possa dare il Parlamento ma anche tu lo schieramento politico a un'eventuale legge di riforma per per il per la periferia ma
Certo la la domanda ride richiederebbe anche qualche considerazione da da esperto di formazione io non lo sono
Però forse qualcosa si può dire
Utilizzando un po'il buonsenso e soprattutto quello che ho sentito da chi ha parlato prima di me
Certamente noi siamo qui perché partiamo da una riflessione che qualcosa non va
Nel rapporto tra i giovani e la lettura dei giornali
Mi ha colpito molto un sondaggio interessante che ha fatto proprio Progetto città ne parlammo con Andrea l'anno scorso in una occasione importante analoga in cui si discuteva di questi temi e e di quel sondaggio mi colpì
L'apprendere che non solo la stragrande maggioranza dei giovani preferisce tra un giornale sportivo è un quotidiano il giornale sportivo ma che tra le pagine di un quotidiano pensate
Il ventisei per cento dei ragazzi leggono per prima lo sport il ventitré per cento l'oroscopo il venti la cronaca e solamente il sette per cento dei giovanissimi interessato di questioni politico istituzionali leggendo un giornale
Questo dato mi ha colpito e mi colpisce ancora perché evidentemente se qualcosa non va in questo rapporto
Quelli che si occupano in Parlamento e fuori
Questo tema per proporre delle nuove regole o per avviare dei progetti come questo che sono sicuramente importanti
Debbono chiedersi ma insomma come intervenire il professor Calabrese ha detto giustamente
Noi dobbiamo pensare che educare i giovani a leggere i giornali è un modo di formarli è un modo di formarli ad a vere un contatto diretto con gli eventi con la realtà non mediato così fortemente da altri mezzi di intermediazione quali sono quelli che tante volte i giovani trovano davanti a sé questo è un modo per avere un contatto più diretto io sono d'accordo su questa impostazione che quindi sia un modo di responsabilizzare i giovani
Però
Proprio perché si è tanto insistito nel dove insegnare a leggere i giornali
Io mi chiedo non è che per caso e non ne ho sentito parlare molto non vorrei mettere i piedi nel piatto nel nell'essere tutti autocritici non si debba chiederci perché il giornale non riesce a farsi leggere
Agevolmente dal giovane perché ci dobbiamo preoccupare tanto ed è giusto farlo di educare i formatori ad insegnare ai giovani e quindi di insegnare ai giovani ora io che sono un lettore di di giornali che cerco di capire
Anche criticamente che cosa i giornali scrivono
Se dovessi avere un'impressione avendo parlato con molti giovani e avendo chiesto anche previsione di questo incontro ma qual è l'impressione di un giornale e con le due cose che io ho colto e che spesso un giornale nelle parti in cui racconta i venti e ancor più in cui parla di politica e di istituzioni e spesso per addetti ai lavori diciamocelo francamente
Anche nei termini
Chi legge i giornali e trova corsivi interessantissimi per carità approfondimenti
Che noi magari che ci stiamo studiando cogliamo perfettamente in cui si dice per cinque sei volte in un testo l'OPA
Il DPEF ma nessuno spiega al giovane che cos'è l'OPA che cos'è DPF perché se ne parla e ancora pensate a quei giornali che apro e chiudo una parentesi non perché c'è qui dottor Romiti ma e il Corriere della Sera quando ha cominciato a scrivere
La Rubrichi Lina per spiegare di che si tratta aperto una finestra quando si fa un articolo un approfondimento ma c'è accanto una Rubrichi Ina che spiega
Sì è in discussione alla prima Commissione affari costituzionali della Camera e si sta discutendo di federalismo e devoluzione allora uno capisce che quando un commentatore o un corsivo importante
Dà per scontato che chi legge sappia perfettamente che cos'è la devolution o che cos'è il sistema scozzese B quella Rubrichi Ina inquadra ecco cerchiamo di chiedere allora anche uno sforzo al giornale di farsi capire
Pensate ancora ad un altro aspetto che colpisce me quindi immagino che colpisca anche un giovane di cui non ci preoccupiamo di educarlo a leggere il giornale
Se uno perde
In vicende che tengono la scena delle istituzioni e della politica magari per giorni e giorni perché il giornale il tema lo riprende come è giusto
Se uno perde un giorno il quotidiano
Il giornale non ha spetta non riepiloga e forse illogico ma chi legge
Non sa che siccome il giorno prima è successo un qualcosa legge un pezzo di storia che non ricollega più a quella che ha letto tre giorni prima allora
Questo collegamento è un altro degli a spetti di leggibilità del giornale da parte di un lettore
Che si presume che lavorando in Parlamento come io faccio in questo periodo avendo lavorato in altre istituzioni in passato
Dovrebbe afferrare meglio eppure qualche difficoltà cela quindi in questo senso autocritico che tutti hanno richiamato
Mettiamoci vorrei dire anche i giornali il modo di farlo il modo di presentarlo seconda considerazione come rendere inutili e ottimizzare così potremmo dire queste iniziative che queste iniziative sono straordinariamente utili
Con una condizione mi permetto anche qui di fare non dico l'avvocato del diavolo ma insomma una riflessione
Sul tema ecco è stato detto da molti una elemento dell'insuccesso di iniziative come questa e delle altre che probabilmente dovremmo vestire di una cornice normativa per renderle ottimali
Dipenderà è stato detto da quante scuole richiederanno questi giornali c'è richiederanno di ottenere magari resi ogni giorno insomma un certo numero di copie ora
Come fare
A farsi che questo numero sia il più alto possibile perché noi questo vogliamo allora il problema è e della seconda considerazione come incentivare questo percorso
Io non sono del tutto sicuro che il semplice messaggio dato da certamente un parterre di società editrici che sono le due più significative probabilmente nel panorama giornalistico italiano e da un parterre di cervelli che in questo mondo possono fare scuola sia di per sé sufficiente ad avere il successo ottimale perché perché dire ai professori noi vi invitiamo a formare di per educare i giovani e dire ai giovani
Sarete responsabilizzate deresponsabilizzati meglio perché avrete un contatto diretto la domanda che io con un buon senso per carità banale mi farei ma
Che cosa ci guadagnò a fare questo quale vantaggio tu formatore meeting di chi in questo percorso
Io non voglio dire che sia troppo poco indicare solo come vantaggio sarai più responsabile nella partecipazione alla vita della società ma forse questo solo insomma potrebbe essere accompagnato da qualcos'altro esempio io non ho nessuna ricetta per carità ho premesso che non sono un esperto ma qualche idea così che mi è venuta a caldo stasera
E non solo stasera
Se questa formazione per i docenti non fosse una formazione
Fine a se stessa per la buona volontà di chi ci vuole ITC si vuole cimentare
Ma si dicesse che questo programma di formazione entra attraverso il contratto della scuola nei percorsi formativi dei docenti ed è rilevante
Per il la loro formazione per la loro valutazione di merito didattico
Io so che i professori sono sempre ben intenzionati a migliorarsi ma se gli si dice ci guadagnate anche qualcosa nella loro carriera e la vostra carriera perché in quelle famose valutazioni di merito che il ministero per la Pubblica Istruzione sta studiando B
Nel vostro curriculum mettete anche questo
Di avere frequentato questo programma e di essere diventati degli specialisti nell'educare i giovani al contatto con la realtà attraverso i quotidiani questo forse potrebbe essere un segnale di quella concreta utilità
Che non è un'entità tangibile che non porta soldi in più dello stipendio ma che è una soddisfazione personale che forse in qualche modo può convincere veniamo dalla parte dei giovani
Ad esempio se io immaginando di tornare studente potessi pensare che su alcuni di questi problemi importanti io non ho soltanto davanti il professore che ogni settimana mi legge il giornale e mi spiega il problema della povertà in Africa
Mi spiega come si legge l'interpretazione giornalistica ma se io avessi davanti a me una volta al mese in classe
Un giornalista importante che è andato a fare quegli articoli che ha scritto e potessi fare gli delle domande a bruciapelo e dire perché tu hai dato quella lettura di quel fenomeno e quest'altro giornale ha dato una lettura completamente diversa allora
La mia idea di mettersi in discussione è che il giornale se vuole entrare nel mondo dei giovani deve affrontare il faccia a faccia con i giovani deve avere anche un pochino il coraggio di esserci quando il professore
Spiega leggere perché qualche giovane che vuole giustamente pensare sulla con la sua testa dice sì
Questa spiegazione mi va bene ma io vorrei capire come mai questo fenomeno che a me sembra un fenomeno abbastanza oggettivo
Un giornale lo legge in un modo e un giornale lo legge in un modo completamente diverso ultima riflessione
Un altro degli incentivi che mi vengono in mente se noi immaginassimo proprio per l'autonomia scolastica
Che le scuole che partecipano a questi programmi vengano messe in una sorta di competizione virtuosa di modo che ricordate che il Parlamento la Camera dei deputati in questa legislatura
A INCE ha instaurato una interessantissimo metodo per avvicinare le scuole e gli studenti alla vita parlamentare quell'esperienza che si chiama Parlamento in classe
Ogni due mesi c'è una domenica mattina in cui tanti studenti di tante scuole presentano nel parlamento vero nell'aula una sorta di progetti di legge che loro hanno studiato con i ministri competenti che danno i pareri e i migliori di questi progetti vengono raccolti dal Parlamento che ripresenta e qualche volta li ha fatti diventare legge allora
Se noi pensassimo ad una competizione virtuosa tra le scuole che partecipare a questi programmi di modo che vengano per esempio nel Parlamento in una sorta di question-time sui problemi più delicati faccia a faccia con i ministri o con il Presidente del Consiglio a dirgli ma come è possibile che c'è una campagna di stampa da sette giorni su questo tema per esempio la sicurezza dei cittadini
E quello che si dovrebbe fare non si è fatto pure voi avete fatto questo ma i commentatori politici dicono che si dovrebbe fare in quest'altro modo allora
Io la vorrei
Più
Interattiva questa relazione tra giovani mondo dell'informazione e formazione dei professori se si riuscisse a metterci dentro questo terzo soggetto i giovani i docenti
I professionisti dell'informazione
Allora probabilmente daremmo questa sorta di incentivi ad essere più partecipi a questi programmi il successo di questi programmi come ha detto il sottosegretario non è ne chi ci mette il cappello sopra perché non devono avere né cappelli di parte né cappelli politici
Ne quanti soldi si danno perché c'è un mondo imprenditoriale dell'informazione che ha un interesse
E c'è un mondo della formazione culturale che hanno interesse pure lui quindi non è questione né di denaro né di cappello politico eh la ragione
Costitutiva di queste iniziative e renderle veramente appetibili noi dovremmo sforzarci oltre a dare un riconoscimento normativo le leggi non sono tutto
Rendere concretamente appetibili queste iniziative questo credo che sia partendo dall'esperienza universitaria che noi oggi qui presentiamo uno dei modi per renderle diciamo più diffuse sul territorio io credo che i giovani vogliono sentirsi compartecipi non destinatari di un programma di educazione o di formazione
Se fosse solo questo io avrei la preoccupazione
Di una nuova a distanza di un nuovo distacco quasi di una materia in più Chell ora settimanale in cui vi si spiega come leggere i giornali no c'è l'ora in cui voi siete protagonisti con quello che ha scritto il giornale per esempio
E gli spiegate che voi l'avreste scritto in un'altra maniera forse questo è quell'integrazione che fino ad ora manca ed è la speranza che di questi progetti invece da questi progetti ha sia qualcosa di nuovo grazie
Grazie a casa Frattini mi veniva in mente mentre parlavi che c'era un un giornale danese non mi ricordo come era titolato perché un titolo orribile che riassumeva il pezzo in nell'Île de iniziale
Dava la spiegazione delle sigle e in fondo facili riassunto delle puntate precedenti però però però ti devo dire
E è chiuso e questo per dire no no no ma per dire quant'è difficile il rapporto con il mondo con il voto del lettore a me per esempio un'idea di quel timore piaceva non notevolmente ma poi è era difficile evidentemente Rifici evidentemente
Legarla con con il lettore e prima di concludere con il presidente Romiti elevare la parola al dottor Giovanni Pepi che il condirettore del Giornale di Sicilia e per una testimonianza per una testimonianza da loro fatta da loro quotidiano nelle scuole
La parola
Dato che altri sedicesimo venire qui così vede delle
Intanto vi ringrazio dell'invito
E sono lieto di prendere la parola dopo che l'onorevole Frattini ha posto il problema dell'iter
Noi siamo al quinto anno di un'esperienza cronaca in classe
E costituisce buona che in classe diciamo il punto finale di una serie di approcci che abbiamo tentato col mondo della scuola
Ed è quello che ha raggiunto una successo rilevante
E lo ha raggiunto a nostro avviso perché alla base c'è un'idea che in qualche misura si discosta dalla base da cui ho sentito partiti i vostri ragionamenti
Noi abbiamo avuto l'impressione
Che i giovani
Non sono interessati al giornale la sua interessati al giornalismo o perlomeno gli interessa essere fare i giornalisti più di quanto non gli interessi leggere i giornali
Loro non vogliono giornale fatto per loro che in qualche misura parli al loro vogliono parlare loro attraverso il giornale
Ed è vero come ha detto il professor Calabrese che poi molto spesso questa tentazione può trovare una realizzazione scadente nel giornalino d'istituto perché i giornali all'istituto a un pubblico che è limitato e circoscritto ai compagni
Noi abbiamo dato l'opportunità agli studenti
Di essere protagonisti di una pagina del giornale noi siamo entrati dentro la scuola perché abbiamo consentito agli studenti di entrare dentro i giornali
In sintesi noi ogni giorno per tutti i giorni dell'anno scolastico pubblichiamo una pagina la cui testatine cronaca in classe che interamente scritta dagli studenti che vengono selezionati in un gruppo di tre quattro scuole
Queste tre quattro scuole cambiano di settimana in settimana
Ogni giorno il giornale viene distribuito gratuitamente a tutti gli studenti che frequentano le quattro scuole del gruppo di riferimento
Siamo partiti da Palermo adesso in attraverso meccanismi organizzativi che non sto qui a spiegarmi perché vi annoierei noi riusciamo a coinvolgere ogni giorno qualcosa come otto scuole in tutta l'isola
Riusciamo a distribuire quattro mila cinque mila giornali praticamente riusciamo a coinvolgere qualcosa come trenta o quaranta studenti in quanto autore degli articoli il giornale distribuito gratuitamente nelle scuole diventa un libro di testo in classe ma c'è un interesse alla lettura che non ci sarebbe se non ci fosse quella pagina
Che la pagina in cui possono leggere ciò che i compagni
Hanno scritto possono vedere le fotografie possono realizzare un dibattito la cosa interessante è che questa pagina di cronaca di classe molto spesso non è assolutamente di simile
Per quanto riguarda le scelte di contenuto dalle altre pagine del giornale
Ma i contenuti di ciascun articoli linguaggio le priorità le scelte costituiscono e sono assolutamente legate uno specifico giovanile che non ha alcun rapporto con i contenuti degli altri
Che cosa abbiamo realizzato attraverso questo rapporto per due cose fondamentali
Intanto abbiamo consentito al giornale di fare notizia attraverso le notizie che terriccio
Gli studenti
Un solo esempio
Due anni fa agli studenti di una scuola elementare data riferito a Lesmo
Della Nuccio sono andate al mercato in un mercato popolare della città
E hanno scoperto che alle bancarelle c'erano dei loro coetanei che erano assenti dalla scuole loro si erano sorpresi per la loro assenza che vendevano merce
Hanno denunciato questo fatto attraverso un articolo che via internet è stato letto alla BBC di Londra che ha mandato una truppa Palermo che per sette giorni c'è occupata esclusivamente del fenomeno
Della del lavoro minorile
In quel modo ha fatto notizia il Giornale di Sicilia perché aveva
Pubblicato quest'articolo di cronaca in classe hanno fatto notizia ha fatto notizia un fenomeno di tale
Noi di questo c'eravamo accorti ovviamente
Ma il punto è che era uno studente che ha riconosciuto un po'italiano che lavorava alle bancarelle
E in questo professor Calabrese
E mi ha molto interessato il discorso sulla responsabilità noi siamo riusciti a coniugare degli studenti
Questa ansia di protagonismo questo desiderio di libertà con il concetto di responsabilità perché però si misurano succede spesso che le cose scritte da studente suscitano reazioni lettere repliche
Abbiamo poi realizzato e qui e il discorso di interazione che faceva Frattina abbiamo realizzato un rapporto straordinario tra gli studenti e le istituzioni
Noi ogni settimana pubblichiamo una intervista che viene realizzata nel ricorso di Forum che essi realizzano tra una classe gli studenti e noi preferiamo gli studenti delle scuole elementari
è un'autorità cittadina oppure anche un ministro abbiamo anche incontrato abbiamo realizzato un'intervista col presidente del Consiglio D'Alema la particolarità di questo Forum è che tutto non rimane lì si realizza l'intervista l'intervista viene realizzi viene pubblicata in due pagine di giornali tutti gli impegni e gli argomenti che vengono fuori da questa intervista vengono annotati in un grafico questo grafico viene pubblicato periodicamente
Per me esaminare lo stato delle cose molto spesso si realizza un problema si realizza un rapporto costruttivo i problemi segnalati dei giovani gli impegni presi dalle autorità finiscono fuori con l'essere mantenuti e si realizzano delle cose
Arriviamo all'ultima osservazione che voglio fare è vero che siamo contenti perché questo a realizzato un rapporto sistematico permanente di massa cinque mila giornali al giorno distribuiti gratuitamente nelle scuole gli studenti che attraverso il giornale nugolo protagoniste del giornale che rendendo protagonisti gli studenti realizza un rapporto che non avrebbe mai potuto realizzare con un pubblico così importante
Non da denti che questo operazione
Non riusciamo a vendere qualche copia in più
Riusciamo però a realizzare gli spostamenti significativi nell'aria la lettura
Un sondaggio che è stato condotto qualche anno fa mi ha particolarmente sorpreso perché il Giornale di Sicilia finiva con l'essere qualificato uno dei giornali più letti tra i giovani abbia visto questa era anche dovuto a cronaca in classe
I giornali normalmente gli studenti non comprano il giornale perché gli viene dato gratuitamente però spesso lo cercano
E hanno stabilito col giornale un'abitudine che costituisce il presupposto per potere seminare quei frutti che poi potremo raccogliere dopo almeno questo ci auguriamo da questo punto di vista siamo soddisfatti anche se ci rendiamo conto che malgrado o grazie a questa esperienza abbiamo potuto
Abbiamo potuto osservare come sia obiettivamente difficile nei tempi che corrono garantire un'espansione sicura nella lettura del giornale
Grazie per questa testimonianza diretta
Perché se il ferimento già fatto
E ora concludiamo con il presidente di RCS ventotto Cesare Romiti a quale io volevo andare una cosa poi e per per partire
Presidente calabrese parla di sensi di colpa
Dice che tutto questo viene mosso da da questi sensi di colpa e forse anche un po'dal fatto che gli editori si rimproverano consentano no tanto si riparla sentono di aver fatto di Pavel come se una serie di errori
Nei confronti di una lettore di un certo tipo ecco è proprio vero che tutto che tutto questo questa visione ahimè al Quotidiano in classe si muove su questo piano
Io non so se tutto questo derivi proprio da questo senso di colpa concordo barocco professor Calabrese che un qualche senso di colpa ci deve essere però secondo me il POR calabrese ha limitato il colui il quale sente il senso di colpa perché ci tenete gli editori hanno la loro responsabilità ma lei che è un giornalista propria domandarsi ma a categoria dei giornalisti
In questo problema della non lettura dei giovani qualche senso di colpa lo sente o non lo sa
Perché penso in una
Attività come quella dei giornali nella quale attività il giornalista allora gode di una libertà che non non non non non ci Godina TTP di professioni
E anche propri giornaliste che evidentemente può essere o non può essere colui il quale genera questo tipo chiamiamolo così dirigente
Ma detto questo ed essendo le undici e mezza avendo Andrea Ceccherini fatto ci mangiare tanta RAI ritardato è ancora Firenze credo che alle undici e mezzo sia considerato un'ora abbastanza avanzata io non voglio aggiungere nulla
Di particolare quanto il di regola scottato con molto interesse le osservazioni che son venute fuori partiamo da un concetto da una dato di fatto che è inequivocabile i giovani leggono poco sono quei giovani che non leggendo poco oggi
Sono arrivati al punto magari più grandi oggi per esempio di non andare a votare perché non va a votare oggi una così gran parte di popolazione che ha ha il diritto di votare non va a votare perché nel caso specifico c'è certamente della ignoranza ma c'è anche qualche forma di rigetto quindi qui ci richiamiamo ai sensi di colpa il professor Calabrese
Allora il punto è di capire perché il giovane non legge quest'indagine che il viene promossa oggi dall'Osservatorio permanente dei giovani editori giovani editori proprio vuole capire questa ragione qua non è vero che il giovane non vuol imparare il giovane quando il bambino quando è piccolo gamma più che il giovane è ancora un bambino ascolta con un interesse estremo le favole che di racconta la mamma il la nonna o qualcun familiari
Per chi ha voglia di capire attraverso la favola la favola di Cappuccetto Rosso o di qualunque altra favola deriva lezioni per la propria vita deriva capisce certe cose ostenta di capire certe cose
Ed è il giovane come noi diciamo sempre eccome se forse come se fosse una carta assorbente assorbe rapidamente quello che c'è
Bisogna abituare questo giovane a capire a far capire che la lettura c'è lei Frattini diceva
Giovanile cono in genere poco e poi leggono meno riportando anche che le statistiche aveva citato all'inizio debbano poco di politica e le istituzioni
Beh sì questo è vero Hamida meno affetto mi piacerebbe di più che i giovani leggessero
Le pagine sociali leggessero il sordo alle pagine sociale non c'è una pagina sociale dei quotidiani ma leggessero quella che è la vita di tutti i giorni e si rendessero conto del perché e qui ai giornali
Ma perché non si riesce mai con voi a apportarvi a farsi che quando scrivete una notizia prima viene la notizia e poi separato è il commento ma vi rendete conto che anche noi grandi che siamo oramai che abbiamo in incremento una dimestichezza con la lettura dei giornali facciamo confusione a capire che si tratti di una notizia politica
O che si tratti da notizie di cronaca che sia quella la notizia da disgiunta dal commento
Il giovane bisogna insegnargli a far sì che l'informazione lo arricchisce e l'informazione per lunghi è un fatto normale di petto
Non perché da bambino ascoltava le le favole e gli piaceva vede anziché sentire Faone ma perché proprio lo porta in un mondo i fa capire un mondo che il giovane il bambino prima giovane poi mondo nel quale lui ha voglia di entrare e capisce che deve entrare
Io non credo che sia un dramma che poi i giovani non è che leggano più le notizie sportive delle altre notizie anche le notizie sportive anche i quotidiani sportivi di leggono fino a un certo punto e qui viene fuori quello che diceva lei
Il giovane mai che la legge il giornale sportivo quando fare quando leggi di calcio
Perché vuole essere un protagonista perché crede di essere o crede di poter diventare il campione che fa un certo tipo di mestiere
Ma anche lì e la curiosità che lo porta e quindi il problema principale è quello che il professor Calabrese diceva bisogna proprio attraversare un periodo in cui insegniamo agli insegnanti ad insegnare e soprattutto impariamo insegniamo ai giovani
All'Alma come si legge un giornale come si studia ma voi credete che per esempio quando un giovane che faccia le elementari e le scuole medio il liceo gli insegnanti mi fanno leggere dei libri credete che si giovani sappiano leggere
Assolutamente no spessissimo non li sanno leggere
Quindi la noia della lettura del libero
E anche perché nessuno gli insegna in che maniera il libero deve essere letto poi veniamo fuori data antichissimi anni da cittadino il professor Calabrese che per esempio i libri di testo erano inficiati
è una scelta demagogia parziale e partigiana nel far vedere certe cose che naturalmente ha snaturato a tutto quello che faceva
Allora tutte queste cose certamente nella nella Commissione nella sia le persone dell'Università di Siena sia le persone che si occupano di questo ne terranno certamente conto
E certo che spendere dei soldi perché questo posso venire fuori perché questo fenomeno possa essere non dico risolto perché sono problemi che chissà quanti anni ci vorranno ma possa avviarsi a una soluzione sarebbe quanto mai inviato a lei per esempio
Onorevole Chiti da quattro mesi
Quindi guardi io sono pronto settant'anni le colpe aggiunti manterranno non gliela do propria ben venga
Le tonnellate di pubblicazioni che fa al alla alla alla presidente del consiglio come si chiama la direzione dell'editoria provi a vedere quante tonnellate e quante stupidaggini Mendonça
Non possono libri volumi circolari delle quali che poi nessuno legge perché evidentemente chi volete che legga quella roba il problema dell'insegnare a leggere e anche di stampare meno roba perché tanta roba in mette paura e non si legge pensate per esempio per procurarsi dei soldi pensate allo spreco che c'è ancora in questo Paese per i contributi ai giornali
Adesso che sia scoperti in questo Paese
SDA dell'onorevole Frattini volessimo voglio volerci far politica ma questo è un casino ma se io lo voleva che volessimo fare politica e non abbiamo evidentemente fondi sufficienti inventiamo un giornale e subito dopo non so quanti soldi ma allora queste qualche lira per lira qualche lira robusto qualche lira Roma usano
Va be'ma lui ha eletto io no facciamo parlare avere fortuna passa che siamo aperta non c'è problema una ventennale questo
Allora voglio dire anche queste sono diseducazione pensate a un giovane che qualcuno gli dica queste cose qua pensate in che maniera possa evidentemente porrò il problema è degli editori mi ci metto per primo perché evidentemente radici tenuti ci metti mai dentro il problema dei giornalisti
Il problema degli insegnanti il problema della famiglia il problema ecco quello che io ne sono convinto un giovane ripeto è assetato di sapere di conoscere divide e di capire
Se voi spiegate per esempio ha un ragazzo
Bambina
Quello che sta succedendo a Milano per esempio della mamma che rimasi incinta degli otto bambini con quello che ha detto per esempio veronese ha detto questa era una cosa che non doveva accadere e dispiegati perché non doveva cadere
Quali erano le ragioni che sono fatti di vita sono fatti che colpiscono per esempio un giovane specialmente di età inferiore
Invece il giornale ci riportano che nell'ospedale c'era tanta gente che questo bambini sono nati che pesano tre etti io non so bene quanto pesino ma li ragioni per le quali è un fenomeno sociale che avrebbe dovuto non a cadere il bambino non lo capisce e forse chissà quanti gradi
Non lo capiscono e non lo sa
Trovo non perché ha fatto un complimento al Corriere della Sera ma trovo che i giornali eterno arretrati ne fate un complimento ma certo riportare accanto alle notizie durissimi Cenni del fenomeno delle ragioni di quel fenomeno delle date con cui si è precostituito che vi si è avverato quel fenomeno aiuta molto alla lettura dei giovani e dei canali
Allora mi pare che stasera è emerso questo che al di là del fatto che i giovani non leggono c'è tantissimo da fare
Ha detto gli era che l'ha chiamata rivoluzionaria a chiamata c'è però Ceccherini che bolle d'impazienza per cominciare a stare che sarà un custode della commissione di voi che comiche visto chiedete che non vi lascerà in pace
E noi potremmo fornire dalle Baggio da vecchie va tutto del buoni consigli io mi auguro proprio che quando ci rivedremo qui non dico che saremo sulla strada di aver risolto quel problema ma avremmo certamente capito di più
Certamente ci avvicineremo di più a quelle che è un problema certamente importante per noi per i tre
Muore solo per i saluti perché mi sembra molto velocemente
Volevo volevo chiudere a Roma ce ne
Non a caso subito dopo
La parola giornalistici accarezzato il presidente trattarci male io appunto volevo volevo semplicemente prima ripassati la però una piccola difesa io che
Questo il giornalista o il
Senta non le responsabilità
Loro personali di di questo la no sicuramente non sono soli in questa in questa in questa Bach in questa se si si si eccetto poi
Mente presidente
Che in questa in in questo dibattito sulla scuola
Che ha ceduto aveva detto ma chi se ne frega se i giovani non leggono i giornali
Nell'azione lui per fargli rilevare e quindi tanti saluti sono fa
L'avete visto all'estremo portavo da feti no io credo che
Tutto sommato la
Quando possono
Non solo accettano accettano anche di cercare di che
Succedono certe cose ma
Avevo conforto ecco che spesso però devo dire non sempre non sempre hanno e ovviamente ce ne stiamo faceva ritenete
Sono due mondi che sono che sono insieme questo però lo accettiamo come come come come rimprovero
La rubata subito per concludere questa serata grazie è per me una battuta la
In particolare tutti coloro che sono intervenuti a questo nostro incontro che a sforare
In generici un poniamo di cento minuti e quindi prima di tutto grazie a tutti voi
Henze eroica e che stringe
Darci fino a questo è insolita e poi vorrei un applauso per ciascuno perché è sicuro che per ciascuno è stata dice essere qua questa sera
Prima di tutti per Roberto Cecchi moderato
Direttore generale
Franco K
Natura e poi vediamo con voi
Ci tengo
Tenevo senese ancora una volta fuori che ha
C'era poi
Fra i più qualificati che fra l'altro qui da e quindi presiederà il nostro comitato scientifico Omar
Già il sottosegretario Levi già il nostro ex preside ne di cui sentiamo a manca
Un ospite
Progetto Città il anche agli incontri precedenti dell'Osservatorio
Franco tappi
Lei forte perché vi assicuro che se lo merita non solo per il carattere forte chiamata
Crede profondamente per lo meno quanto in questa prosa
Atto d'essere tornato per tre volte in pochi mesi a presentarlo sempre di persona Cesareo