"Tutela e rappresentanza per tutti i lavori" Cgil Nidil compie due anni, organizzato dalla Cgil Nidil il 5 e 6 maggio 2000 (presso la Città della Scienza, via Coroglio, Bagnoli)

Con
Cui abbiamo
No Pubblico
Tre ore di discussione
Abbiamo
Venticinque persone sono iscritte
Ho evitato di farla presto a farfalla presidenza Gianluca perché così chi non parlerà c'è scritto sulla predella con me ovviamente noi adesso abbiamo un po'il partito per blocchi di
L'utile gli interventi
Nel senso che ci sono molti studi responsabili mitiche sono iscritti a parlare sono Camera del lavoro ci sono categorie nazionali che i lavoratori se vogliamo prendere la parola
Quindi cercheremo di alternare un po'
L'ordine del lavoro in modo tale che un po'tutte le realtà riescano a esprimere opinioni ovviamente ci solo con interventi che voi attendiamo con
Tommaso perché effettivamente aspettiamo che la discussione di che abbiamo iniziato ieri
Abbiamo certo un certo tipo di sviluppo
Di sviluppo
L'universo iniziamo con una comunicazione di Davide Imola
Breve su la questione della delle lesioni al fondo ventisei per cento così usiamo questo o momento anche per presentare nostri candidati la parola Davide poi ci regoleremo chiedendo
A chi interviene di stare dentro i dieci quindici minuti perché è evidente abbiamo bisogno di limitare per far per far sì che maggior numero di persone si sono iscritte possono parlare
Davide
In brevemente anche perché credo che l'argomento sia noto ai più credo che sia importante però anche in una giornata in un appuntamento come questo rimettere al centro
Della nostra attenzione anche questo punto vento che per quanto riguarda mi Dilma credo tutta il sindacato scuramente tutta la CGIL rappresenta un momento importante
Sia dal punto di vista politico che di rapporto con questi lavoratori come tutti ben sapete dal ventisei al trenta di giugno
Quasi due milioni di lavoratori saranno chiamati a lavorare a votare e per eleggere i propri rappresentanti in questo comitato di gestione
Che per negli anni successivi gestirà quello che i lavoratori hanno versato e verseranno i prossimi anni le prestazioni che l'INPS rispetto questo darà
Ma saranno anche i primi in assoluto essere eletti di questo mondo quindi avranno
Questo voto avrà anche un grande peso politico di rappresentanza per la CGIL pari
Come rilevanza politica anche seppur diverso ovviamente nella portata nei termini a quello che le nostre come la la Confederazione il sindacato avuto come
Nei nei mesi scorsi
Con le elezioni dei rappresentanti per l'RSV
Per esempio nel pubblico impiego
Quindi sarà un banco di prova per misurare quanto la CGIL e complessivamente sindacato rappresenta o meno questi lavoratori
Da questo punto di vista credo che per il sindacato sia importante anche perché è la prima volta che si voti in assoluto per eleggere dei rappresentanti in un comitato amministratore di un fondo previdenziale
Pubblico obbligatorio
Visto
Visto anche
Le posizioni di molti di molte associazioni imprenditoriali degli stessi promotori del referendum
Che vedono questa
Questo questa modalità come una modalità da estendere anche a gli altri fondi obbligatori credo che per noi c'è un banco di prova importante per noi e per la CGIL soprattutto per misurare la capacità di rappresentanza Diretta vera
Non solo di nomina come è successo fino ad oggi
La terza questione che credo di se è importante segnalare all'attenzione di tutti
E quella
Lo diceva lo ricordava ieri anche Cesare nella sua relazione
Del fatto che
Dalle urne uscirà anche un peso rispetto a
Valutare se questo tipo di rappresentanze una rappresentanza più connotata di rapporto con le confederazioni sindacali dei lavoratori o più connotata di un rapporto spostato sul organizzazioni dei datori di lavoro sul lavoro autonomo classico che sarà presente
In forma organizzata e con proprie liste in queste elezioni così come sindacato è una situazione tutti italiani in un mondo ancora tutto da decifrare
Ma avremo come competitori sindacato la CGIL in particolare avrà come competitori anche non solo le liste imprenditoriali quindicenne a Confartigianato
Compagnia bella ma anche a probabilmente liste di associazioni professionali per esempio quelle che non hanno albi riconosciuti che sono presente nel che sono alcune centinaia
Non tutte presenteranno una lista ma alcuni di questi sicuramente quindi avremo una sfida
Che farà uscire dalle urne dalle urne è un risultato che dirà
Se per esempio
Le fasi successive di
Regolamentazione anche legislativa penso alla Smuraglia ma non solo o di contrattazione per l'estensione di diritti e tutele a livello aziendale ma anche ad alti livelli saranno legittimante in questa funzione di più le organizzazioni sindacali dei lavoratori o se invece come afferma la Confindustria ma anche tutte le altre associazioni datoriali il sindacato si deve tirare fuori dal rapporto di con questi lavoratori perché in realtà sono più lavoratori autonomi che non
E quindi non bisognosi di tutte le diritte come la pensa il sindacato ma
Di semplice regolamentazioni di rapporto fra l'impresa e credo che questo sia un problema è una prospettiva che il sindacato non si può permettere di avvallare e e quindi deve fare ogni sforzo possibile per far venir fuori dal risultato delle urne un rapporto stabile costruttivo e consistente della CGIL dell'altro Catherine sindacali con questi lavoratori che sia preponderante rispetto questo disegno che dicevo fra dicevo adesso c'è un ulteriore problema che segnalo su sensuale
Faremo formale
Opposizione dei prossimi nei prossimi giorni e che un fatto anche qui abbastanza singolare
Perché ci troveremo nel comitato di gestione del fondo
Di gestione separata dell'INPS
Le associazioni datoriali che avranno una doppia rappresentanza perché nel in questo comitato sono comunque presenti per nomina alcune associazioni datoriali quindi nomineranno comunque qualcuno in rappresentanza delle associazioni datoriali de e quindi le loro associati ma contemporaneamente per effetto di una circolare
Di qualche giorno fa del ministero del lavoro e dell'INPS potranno presentare come dicevo anche prima proprie liste
Nella quota che riguarda l'elezione diretta da parte degli iscritti quindi dei lavoratori
Credo che questo sia sicuramente
Un problema di disparità
Nei confronti della città sei
Dei lavoratori delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e ci sia anche un problema di di disparità di anti di democraticità anche nei confronti di delle altre associazioni dei datori di lavoro che non possono invece presentare proprie liste perché non presenti tra le cinque presenti nel circolo dell'INPS
Dicevo prima questa è una cosa che segnaleremo nei prossimi giorni sul quale poi avremo modo di discutere
Tecnicamente noi ieri abbiamo già inviato quindi per la troverete gran parte di queste lo troveranno in posta elettronica quando ritorneranno nei propri uffici al lavoro un circolare insieme organizzata dalla CGIL in cui viviamo anche le liste in moduli formali per poterle raccogliere che con l'ausilio di un segretario comunale di un notaio o di un direttore dell'INPS provinciale potete appunto attivare nel rapporto con i lavoratori
Abbiamo bisogno nel giro di pochi giorni quindi vi chiediamo di
Intensificare i vostri sforzi anche se questo è un periodo intenso anche per altre partite non di poco conto
Per raccogliere in pochi giorni almeno entro il quindici di maggio le liste in modo che le due liste della CGIL
Perché i collegi elettorali sono due uno dove voteranno i lavoratori che verso il tredici per cento uno dovevo lavoro voteranno i lavoratori che verso il dieci per cento
Queste liste vorremmo che fossero le prime in alto a sinistra
Quindi riconoscibili anche in termini immediati da parte dei lavoratori
Quindi vi chiediamo
A tutti di intensificare uno sforzo per
Rapportarsi al più presto quello muratori chiede gli di fermare verificare se le firme hanno requisiti
Richiesti dalla legge
Poi re inviarci ed immediatamente
Le liste che abbiamo presentato cercano di comporre un quadro che quel anche se con sei persone non è stato non è stato facile un quadro che rappresenti il più possibile questo mondo e che faccia anche i conti con i nostri competitori come dicevo prima
La lista del dieci per cento dove potranno i lavoratori che verso le dieci per cento l'abbiamo ovviamente costruite strade in stretto rapporto col sindacato pensionati
A appunto due persone perché sono due candidati
In questo collegio nascerà nazionale e sono
Carli Gioacchino
Che ha cinquantasette anni di Milano
Oltre ad avere una lunga storia come sindacalista lavora incontrato dicono di collaborazione dal mille novecentonovantacinque
Si occupa di problemi previdenziali perché poi abbiamo anche bisogno di avere competenze fra gli eletti che poi ci rappresenteranno in questa partita
Il secondo è Casanova Germano di cinquantanove anni di Bologna anche Luís con una lunga storia da sindacalista e con una competenza soprattutto sui problemi
Socio sanitari ma anche previdenziali entrambi sono collaboratore del sindacato pensionati perché appunto questo è un mondo è una fa una parte consistente di questo mondo che voterà in questo collegio
La seconda lista invece composta di quattro persone di quattro candidati anche qui abbiamo cercato come nel primo caso di di andare a raggiungere anche quelle platee da un punto di vista geografico territoriale
Rispetto agli iscritti al fondo più ampia per esempio in Lombardia ci sono quattrocentoquindici mila
Iscritti che sono un quinto del totale nazionale quindi anche questo era importante
Tenerlo in considerazione al momento del per la presentazione delle candidature
Nel collegio del dove voteranno i lavoratori che verso il tredici per cento abbiamo dicevo quattro candidati il primo e Alfani Sergio di cinquantadue anni di Roma
Ed è un un esperto perito più tributario che è anche vicepresidente vicario dell'asse delle Istituto nazionale tributaristi l'associazione che organizza
Oltre mille duecento tributaristi con questa candidatura abbiamo voluto anche
Formalizzare un ponte di rapporti che già dura da tempo con un mondo anche qui molto rappresentato tra chi lavora in contratto di collaborazione coordinata e continuativa
Che è quello delle professioni non regolamentate suo Del professioni presenti con partita Iva accetta la ma che non hanno loro loro albi loro casse previdenziali e che quindi può versano in questo fondo neanche questi lavoratori dovranno avere appunto
Secondo noi una voce
Nei prossimi anni rispetto alla gestione di questa a partita
Il secondo e Caselli Fabrizio di Firenze trentasette anni
Un consulente informatico che lavora per varie varie aziende e che insieme a nitide differenze sta lavorando dall'inizio del
Dell'istituzione Dini dirlo per allargare anche la rappresentanza la tutela e l'estensione dei diritti fra questi lavoratori quindi anche qui una candidatura forte anche professionalmente ditte identificabile
Il terzo la terza candidate si chiama Galante Nicoletta quarantotto anni di Milano
è un'esperta di marketing lavora appunto nel campo della ricerca di mercato soprattutto nel campo
Ante la ricerca di mercato rivolta a aziende farmaceutica settore farmaceutico e anche essa
Uno del
Delle scritte nitide che dall'inizio hanno sostenuto la costituzione di nidi a Milano insieme a tante altre persone e che si sta impegnando appunto per organizzare insieme al sindacato questi lavoratori
L'ultima candidatura si chiama vitali Rosati Barbara trentaquattro anni
Residente a Roma lavora stabilmente a Napoli e ed è un'archeologa anche qui in rapporto con la successione
Che rappresenta gli archeologi abbiamo voluto dare un segnale di
Rappresentanza anche delle professioni che versano in questo fondo che hanno anche loro particolarità e bisogno di attività e di azioni specifiche da parte
Del sindacato ma in questo caso degli istituti rispetto le prestazioni che vanno considerate proprio perché questo mondo mondo variegato e non può discriminare o pensare di avere una visione
Mirata su un su una parte di questo di questo mondo su un segmento Bender ben definito perché questo significherebbe anche in buonissima fede come è successo per esempio per la finanziaria per i collegati alla Finanziaria tentare anche non volendo di discriminare o di
Mettere in difficoltà una parte nel mondo che noi invece vogliamo rappresentare nel suo complesso queste erano un po'le cose che vi volevo dire l'ultima la Commenda raccomandazione e questa
C'è un impegno che assolutamente prioritario anche per nidi che è quello del referendum
Sul
Radicchio de dei radicali
Sul sul licenziamento ICI gli altri referendum ma
Non sottovalutiamo il fatto che appunto con un milione e novecento mila persone saranno chiamati dell'INPS nelle prossime settimane a venire a verificare nei nostri uffici
E dovremo fare in modo che siano il più possibile e per la prima volta gli estratti conto contributivi con i quali
Riceveranno insieme ai quali riceveranno anche la scheda elettorale per votare sia in voto telematico Camp o direttamente presso le sedi e l'INPS
Il ventisei dal ventisei al trenta di giugno
Dovremo fare tutti gli sforzi possibili perché questi lavoratori oltre a
La soddisfazione di vedere verificato soprattutto ai da parte dei compagni dell'internet patronato
Il loro stato conto quindi le vedere verificata la propria posizione più complicate più complessa che per i lavoratori dipendenti di avere anche un rapporto per la prima volta in modo
Diretto di massa da parte del sindacato della CGIL rispetto appunto a le funzioni di rappresentanza di tutela ma anche di rappresentante del di rappresentanza elettiva con queste elezioni che noi vogliamo avere quindi
C'è un impegno
Da parte della CGIL nazionale a cosa che è già stata fatta nei nel scorse settimane proseguirà nelle prossime di mettere a disposizione materiali divulgativi informativi di Prodi e di propaganda appare da parte
A tutte le strutture di chiediamo di predisporre in questo periodo tutte le fasi organizzative per raccogliere per fare in modo che i lavoratori abbiano un rapporto diretto e costruttivo con il sindacato da poter poi giocare anche a giugno nella parte e più diretta alle elezioni
Bene classe mi pare puntuale informazione ovviamente dovremmo sviluppare molto iniziative per
Per realizzare questi obiettivi che Davide bene a spesso siamo discussione Timok interviene Amedeo Iacovella
Responsabili di di Milano
Vi chiederei di dieci minuti
Perché oggi ho visto che non ci non ce la facciamo far parlare a tutti i clienti
Cedere dispetto un certo punto segnalerò o il tempo dispiace ma insomma
Per il tiro
Allora
Vorrei partire anch'io da una citazione di un Andrea nel mio caso Camilleri in gita a Tindari
Camilleri con la sua sicilianità ci dice nottata persa e femmina femmina
Ora io spero che il nostro compleanno sicuramente non ricorderemo questa data perché comunque vada
Di fronte alla proposta che noi facciamo
Ci troveremo da qui a poco alte effettuare un bilancio e quindi sicuramente non Sora non sarà giornata persa e il figlio maschio in questo in questo caso e dico subito che non come atto formale ma come
Convinzione
Aderisco alle cose dette da Mendini nella relazione soprattutto per quanto riguarda l'innovazione organizzativa e la tutta la parte relativa alla struttura copre un mossa
Quindi
Nono problemi anzi ho visto che rispetto alla prima discussione
C'è stato una novità secondo me interessante e cioè quello di prevedere anche a livello territoriale una struttura un organismo una intimità organizzativa che mette assieme sia
La realtà nidi di scritti nidi il che le realtà delle categorie della della Confederazione io chiedo però che
Si abbia chiaro tutti noi tutti coloro che partecipano a questo convegno non soltanto appunto il l'ENI Dine i nidi indica che questa scommessa è questa scelta ebbene che sia se c'è adesione sia un'adesione convinta e motivata
Oggi secondo me noi dobbiamo avere il coraggio di non consumare un rito con una certa appunto superficialità perché se l'adesione della Confederazione delle categorie e quant'altro non è convinte motivata con le tutto quanto
C'è in una sperimentazione di previsto
Noi rischiamo di infilarci
In un stanche e rituale discussione tra Dinoi che di fatto rischia di non rendere più agile di nostro agire come organizzazione confederale c'è il rischio è il burocratismo
Quindi bisogna appunto aderire in modo convinto cooperare ascoltare perché appunto c'è non bisogna soltanto venire a spiegare
I disegni strategici del mondo
Ma bisogna cioè avere anche la pazienza di ascoltare c'è in in priva di viva voce le persone che in qualche modo costituiscono questa c'è rarità è questa novità
Io le poche certezze che avevo nella mia non breve esperienza sindacale sono cioè abbastanza c'è cadute e rimesse abbondantemente in discussione c'è ma mano che ho dovuto affrontare problemi e situazioni completamente diverso
Quindi l'azione di coordinamento della Confederazione diventa c'è un'azione c'è importante decisiva cioè se vogliamo fare quel salto
Ne ed estendere c'è le le abituali la nostra capacità di intercettare questi lavoratori
In buona sostanza ancora cioè con una metafora
Non bisogna che prevalga l'idea che non è importante essere leone o gazzella importante e correre
Perché il rischio che i ruoli siano prestabiliti sin dall'inizio e noi ci evita agile flessibile gazzella
Alla fine poi se appunto non soltanto le formiche a un certo punto si incalzano ma se l'altro
Insomma la fine sappiamo c'è quale potrebbe potrebbe essere il problema quindi noi secondo me abbiamo giustamente concentrato l'attenzione sulla titolarità della contrattazione sulla rappresentanza
A me ce l'ha detto anche Sergio Cofferati che il qui c'è inutile spaccare il capello in quattro c'è chi tratta cioè noi gli altri cioè qui bisogna cioè con un sano c'è realismo tentare di agire su questi tre piste cioè dove siamo in tanti
Tratterà nidi dove c'è un mix tratteremo assieme e e dove noi siamo c'è una piccola appendice una volta che si acquisiscono delle competenze poi questa contrattazione può essere pone può essere delegata ce io ritengo che quel questo è il punto più difficile di tutto ciò
Però ricordiamoci che quando parliamo di titolarità della contrattazione ebbene che ognuno Dinoi e questo non è soltanto c'è un problema di nidi el ma è un problema della Confederazione che questo gioiellino che si è messo in moto che appunto c'è le nuove identità di lavoro nidi e Lecce rimanga c'è pende lustro e lucido cioè il concetto della identità è un elemento potente di aggregazione di queste persone uomini e donne
Queste persone che abbiam visto già in quella prima indagine cioè non vivono in modo conflittuale
Il lavoratore subordinato talvolta di si rischia l'esatto contrario però c'è evidente che si aggrega di più e meglio con i pari consimili con persone che di questo mondo sanno ben poco o niente
Un un ancora un paio di di battute
Noi abbiamo iniziato un esperienza che
Di esperienze di contrattazione in giro cominciano a essercene abbastanza
Più in alcuni territori meno in altri noi non siamo tra quelli che abbiamo sviluppato enormemente fu il terreno nella contrattazione
Però c'è anche noi abbiamo un piccolo oggetto che abbiamo costruito che comincia a diventare interessante
E cioè tutto il settore dell'indagine di mercato abbiamo realizzato con santa pazienza una serie di incontri ed una vera piattaforma formata da otto punti
Che abbiamo inviato all'Assirm che l'associazione delle in prese che raccolgono le aziende più significative di questo settore
Mi risulta che queste potrebbe essere la prima esperienza nazionale di contrattazione con un'associazione imprenditoriale
Imprenditoria quindi non siamo di fronte soltanto alla contrattazione dell'azienda dell'ente o
Può esserci appunto c'è una contrattazione che ha riguardato sicuramente la la la Confesercenti e come associazione ma comunque c'è questo diventa potrebbe diventare c'è una sperimentazione molto interessante
Che ci sta portando delle adesioni e delle motivazioni
Abbastanza c'è significative quindi è un terreno complicatissimo
Ed ecco complicato per loro perché le condizioni materiali di lavoro e normative compreso la completamente diverse in sostanza io ho trovato una chicca
Di contratto
In un azienda di questo settore dove si fanno firmare a collaboratori che prendano che prendono i dieci mila lire lorde se lavorano il sabato e la domenica o diurno dieci mila lire lorde che firma un certo punto un contratto dove si dice che si impegna a non essere nel razzisti né classisti
E che non si può essere iscritto a un partito politico ora io vorrei dire che quando si parla appunto di dignità di di un un vezzo un po'troppo opera Istat c'è e tra gli sfigati c'è ci deve essere sempre cioè andare a trovare quello lì che e più dell'altro
Io vorrei che davvero si fa del si guardasse questo mondo dall'interno
E si scopre ed ebbero delle brutalità che non sono soltanto quello della negazione dei diritti ma quello di calpestare la dignità delle persone che non sono neanche in grado di dire beh di poterci reagire di poter non accettare una condizione come così o descritto prima un'ultima cosa che voglio dire queste ora nella citata intervista di Cofferati
Si faccia riferimento ad una cosa interessante cioè che nel vis polemica o nei confronti del parlamento e governo si dice
Approvate la Smuraglia o comunque iniziata pensare ad alcuni diritti per quanto riguarda questa parte di mondo del lavoro ora io
Sulle cose che diceva ieri Ranieri c'è io non vorrei davvero che ne parliamo da molto tempo di
Uno statuto dei diritti dei lavori e chi è è contro questa ipotesi però siccome noi siamo c'è molto pratici ci io non vorrei che si designa se ero
Delle media riforme come è successo nella scuola e crollare sul quizzone ora cioè le due cose bisogna che siano in qualche chiosa in qualche modo bilanciate perché da qui al prossimo anno noi non vediamo De Leo rosee prospettive di sol dell'avvenire un quadro parlamentare tale che ci possa permettere di pensare a una grande riforma
Paria allo Statuto
Dei lavori perché stiamo disse adesso stiamo discutendo di benedetto Iddio
Di parare e non sappiamo se ci riusciamo l'articolo diciotto sul licenziamento c'è quindi c'è finita l'articolo diciotto sul licenziamento
Allo Statuto dei dei lavori ora c'è una bella via di mezzo e quindi è se si potesse mettere qualche piccolo tassello cieche e non pensare alla riforma che poi noi potremmo anche
Fare ma iniziare ad avere qualche riferimento in più non sarebbe male poi a piante e un po'per discutere delle magnificenze strategiche che sono non voglio sottovalutare sono molto importante potesse sì ho finito dicendo che l'intervista di di Cofferati
Parlava anche di un'altra cosa parlava anche della riforma delle degli ordini e delle libere
Professioni
Ora c'è qui chi De Rita e TG diceva che ci son quattro milioni di persone
Noi abbiamo fatto un'esperienza che non è andata a finire molto bene a Rimini c'erano abbiamo iscritti sessanta architetti adesso ce ne sono pochissimi perché non siamo stati in grado di offrire loro un minimo di percorso che permettesse alla Confederazione
Di poter dire qualcosa sulla riforma degli ordini ci siamo infilati in una discussione sulla rappresentanza che ha prodotto per noi lo zero cioè alla Confederazione non è stata in grado di a partire da questa leva per poter poi con loro
Interloquire con il Parlamento sulla riforma degli ordini e annuì non ci ha permesso di tenere un gruppo che poteva essere pilota di sperimentazione
Di un'aria di professionisti in questo caso anche se iscritti
Agli ordini professionali io ritengo che molto armi in mente si poteva davvero tentare di fare qualche opera Zone di più mi scuso era il primo intervento colto di sorpresa e non ho curato e bilanciato troppo i tempi ringrazio
Parola Roberto Latella lavoratore collaboratore coordinato continuativo
La regola Parolo dopo il professor aveva credo ci porterà un contributo ovviamente sulle questioni che riguardano il diritto del lavoro
Allora sì
Io ho apprezzato in particolare alcune cose della della reazione discesa di questa di di ieri
In particolare quest'idea per cui noi abbiamo un salto di paradigma ormai lo dicono tutti oggi ieri qui si è detto secondo me con la giusta decisione c'è in qualche modo nulla è più come prima rispetta alcune alcune questioni
Ma in qualche modo un elemento nuovo c'è un elemento un Treu discussione nuovo comunque importante da da seguire
Se c'è un salto di paradigma questo salto di paradigma è un salto di paradigma anche da un punto di vista della rappresentanza e dell'intervento rispetto ai lavoratori
Cioè l'intervento sindacale ma anche sociale politico culturale non può essere pensato con le forme che abbiamo pensato fino a oggi o comunque non soltanto scelto sapendo che noi appunto non passiamo da una situazione come dire
Omogenea a un'altra situazione omogenea ma passiamo da una situazione tendenzialmente per quanto sia omaggerà la situazione come dire fortemente frammentata
Dire io di di moduli costruita moduli in cui abbiamo appunto dalle situazioni avanzate di che qualcuno che appunto lavora autonomi seconda generazione al lavoro Olmeo servile che di cui anche prima mi pare
Cioè se se ne parlava
E questo significa come dire avere una grossissima flessibilità una grossissima duttilità di intervento rispetto a questi lavoratori a dispetto come dire a queste a queste tematiche
Dicevo ripensare quindi il modo in cui noi stiamo io appunto sono uno di questi di quei lavoratori atipici che hanno non un committente ma almeno cinque committenti ed è così da tanto tempo e non come dire non è che sono lì per scegliere sono lì e lì rimango ecco rispetto a a una situazione come la mia è molto difficile per esempio pensare a momenti di contrattazione o momenti di intervento momenti di aggregazione di conflittualità anche che partono da il posto di lavoro quale dei cinque
Mentre il come dire gli aspetti territoriale mentre gli aspetti dei diritti mente gli aspetti della mutualità come dire sono aspetti che possono trovare momenti di aggregazione mia con altri lavoratori e tanti altri e tanti altri come me
E quindi anche le forme di intervento le forme non so un tempo fino alle forme di lotta le possiamo lo sciopero per esempio a me capita una cosa buffa io lavoro tra le tante mia attività in una cooperativa sociale a un certo punto
Il sindacato presente in questa cooperativa non tante non sono tante le cooperative dove il sindacato è presente a Roma in alcune presente la CGIL indice uno sciopero assolutamente sacrosanto perché in un altro settore di questa con relativa agli assistenti domiciliari quasi tutti in coordinata e continuativa tra l'altro a Roma
è si faceva uno sciopero per alcuni diritti
Noi lavoriamo un altro in un altro pezzo di lavoro come dire un progetto di prevenzione contro la dispersione scolastica con i minori in un quartiere come dire al rischio di Roma abbia avuto un problema come facciamo a partecipare a questo sciopero giusto
In una situazione in cui il il il nostro scioperare tornava innanzitutto contro di noi non solo perché come dire interrompevamo lavoro con dei ragazzi difficile da interrompere ma perché comunque l'avremmo pagato noi e non la cooperativa
Quel tipo di sciopero all'abbiamo fatto una cosa buffa che come dire
Io credo che sia come dire anche il singolo all'esempio della contraddizione che viviamo noi abbiamo detto alla cooperativa siamo in sciopero non lavoriamo ci siamo fatti levare i soldi per questo e siamo andati a lavorare uguale
Non dicendo nulla la cooperativa che non si è accorta che non lavoravano
Ecco queste a un livello come io non dico che abbiamo fatto la scelta giusta o sbagliata io dico che questo è il senso della contraddizione che si vive per essere solidali quanti lavoratori
Ci siamo levati i soldi abbiamo detto che stavo superando per non far ricadere su di noi sul nostro lavoro sulla nostra responsabilità e sui ragazzi con cui lavoriamo siamo stati costretti a forse anche una cosa stupida di regola che abbiamo fatto
Però dà il senso secondo me delle grossissime difficoltà di alcune forme no il che non vuol dire attenzione che quelle forme di lotta cioè benissimo che hanno scioperato e benissimo che ci sono in tanti altri settori dove importantissime doveva ha difeso il diritto di sciopero ma come dire questo ci dice come in realtà alcune forme alcune di cecità diventata di pensare molte cose anche nel modo in cui non siamo che occorre tra i lavoratori e nel modo in cui portiamo come dire delle proposte degli strumenti
Rispetto a questo io ho anche apprezzato un passaggio in cui si diceva non si vive di solo pane
Premettendo che poi di pane lei gira poco insomma nel mondo lavorativo nel senso che non è non è un po'non è un posto dove si sia richiesto almeno nella mia esperienza però non si vive di solo pane che significa significa io credo che noi dobbiamo essere in grado di coniugare vecchi diritti e nuovi bisogni cioè dobbiamo essere in grado di allargare la fascia dei diritti ma rendersi conto anche che per fare un intervento e per rivitalizzare una forma di intervento sindacale sociale su questo settore bisogna parlare di identità di appartenenza anche c'è una richiesta che è un'etichetta di identità non sono previsionale ma sociale di questi lavoratori uno dei miei drammi più grossi e quando mi chiedono che lavoro fai
Perché non lo so dire perché non è riconosciuto perché è difficile spiegarlo perché ti dicono va bene ma quando sei grande cosa farai dicono sono grande no nel senso c'è un problema di cittadinanza anche di questi lavoratori di visibilità c'è un problema diceva Cesare di passare dall'io al noi
è molto vero questo però il noi e per costruire questo noi abbiamo bisogno di una casa di questo noi abbiamo bisogno di una bandiera di questo non ci abbiamo bisogno dei simboli abbiamo bisogno di come dire delle prospettive e se vogliamo anche
Di progetto ampio di progetti ideale che costruita come dire una prospettiva per questo mondo non abbiamo bisogno di linguaggi del noi
C'è ma non possiamo pensare di rompe la solitudine in cui li vive lavorativo semplicemente utilizzando i linguaggi le forme le case e le bandiere che abbiamo usato fino a oggi perché si tratta come dire di esprime una soggettività nuova in un'ottica che poi è tutta di ricomposizione sociale perché io non intendo fare una battaglia sì
Che non che non come dire non incontri anche il lavoratore dipendente che lavora canta me magari ma in ma riconoscendo linguaggi e forme nuove
In questo senso la parola dopato come dire per titoli la parola d'ordine della mutualità mi pare una palla-gol de importante perché va ricostruito come dire anche la capacità di rimettere insieme e ricostruire pezzi e tessuti solidali tessuti sociali da questi lavoratori
La parola d'ordine del territorio
Sono tutte elementi importante in un'attenzione ieri si parlava di sole è vero che bisogna avere gli statuti delle isole la possibilità di passare da un'isola all'altra è vero che però il rischio passando da un'isola all'altra e costante Emekwue che è quello di cadere in mezzo al mare
E che siamo sempre più ricattabili nella misura in cui un po'in questo passaggio da un'isola all'altra c'è di mezzo il mare come ogni buon marinaio sa semmai una buona barca va a finire che la barca affonda e quando la barca fondati vivere tu passando da un lavoro all'altro da una situazione all'altra rischi sempre un passaggio di mezzo che quello della perdita del lavoro della disoccupazione di momenti
Per cui
Come dire io mi
Strani scuote Bloom può come lavoratore o quando si parla in modo troppo apologetico di vestibilità perché non perché non mi piace la flessibilità ma perché vorrei che mi si garantisce una flessibilità che non abbia come dire dei buchi in cui io dal da un momento all'altro non lavoro più anche perché con questo spauracchio fondamentalmente lavoro sempre di più lavoro sempre a condizioni
Peggiori e lavoro come dire magari quattordici ore al giorno per non trovarmi domani a non lavorare due ore invece che e per cui queste un problema che io credo va segnalato l'ultima cosa
Io credo che per tutto quello che diceva e per quello che mi pare di leggere in parte anche nella reazione discesa e noi dobbiamo come dire
Fondamentalmente ripensare a una concetto è a una modalità che sono le pratiche sociale allora quali sono le pratiche sociali che questo sì legato perché si è detto non può essere sindacato dei servizio non solo son d'accordo aggiungo io non può essere solamente sindacato della contrattazione perché per contrattare non potevi cioè né tra gli atipici non puoi vivere di rendita non hai una un un patrimonio una forza da portare sul tavolo da contrattazione dire
Arriviamo a questo perché senno
C'è da ricostruire un tessuto c'è da ricostruire partecipazione sociale
C'è da ricostruire conflittualità sociale c'è da ricostruire quindi come dire lei pratiche sociali allora io penso che dovremmo cominciare interrogarci un tutti un po'di più su quali pratiche sociali costruire con e tra questi lavoratori prima ancora di quale contrattazione perché la rappresentanza oggi è fatta di capacità di proporre anche pratiche sociali e modalità di partecipazione e nuove il mutualismo li vedo è una parola chiare in questo vento senza volerla
Esaltare FIAT con tutti i rischi che porta però è una parola che io penso che dovremmo usare sempre un po'di più
La professor alleva
Si prepara Francesco Pio vice segretario generale dello Spi
Vorrei riprendere
In termini generali
E
Stante il mio mestiere anche in termini di progettazione istituzionale e giuridica
è un punto molto importante che ho letto nella relazione di Cesare e che mi trova
Concorde dopo forse alcuni anni di come dire per quello che mi riguarda di una città certa attitudine di perplessità
Di fronte alla tematica delle nuove identità di lavoro
Ci sono molte voluto un po'di tempo ma ormai è chiaro
Anche la più chi ha guardato queste cose dal punto di vista del diritto del lavoro tradizionale e queste nuove identità sono dei fatti acquisiti
Cioè
Pur depurando
Il reale
La contabilità dei rapporti tipici
Da quello che può e servizi dissimulato di non vero di fittizio
Resta
Questo nuovo rosso questa nuova grossa realtà di lavoro che ci consente di dire che oggi
La categoria fondamentale
è la categoria generalissima
Del lavoro
Per altri per conto di viale
In questo lavoro per conto di altri vie tutta la prestazione d'opera
Umana che non sia impresa
In senso vero e proprio cioè quella in cui il soggetto imprenditore è qualificato per il fatto di organizzare mezzi persone risorse umane che cedono la sua capacità lavorativa personale
Oppure illa libera professione in senso proprio autentico quella che si rivolge a una utenza indeterminata
Nel lavoro per conto di altri che quindi a quell'elemento del coordinamento
E della continue attività c'è come involucro esterno poi ovviamente anche gli altri tipi di lavoro lo stesso lavoro subordinato ex sicuramente un cerchio interno a questa categoria e varie forme
Ho varie modalità rapporto di lavoro a termine rapporto euro appartare c'era che tuttavia anche questo è importante
Stanno acquisendo una caratteristica in qualche modo
Non più di provvisorietà
Certi rapporti di lavoro atipico
Ulteriore diciamo godibile subordinato stanno perdendo la caratteristica di lavoro di fase prodromica al lavoro subordinato cioè il rapporto di lavoro a termine era tipicamente
Un rapporto di lavoro in prova fino a un po'di tempo fa diciamocelo oggi gli impresa e si organizzano con rapporti di lavoro a termine
E non detto ha fatto che al termine questo rapporto lavoro vi sia una stabilizzazione quindi questa figura di viene anche una figura in questo senso sta stabile nella sua precarietà
La il riflesso giuridico immediato con molta fatica fino ad oggi siamo riusciti a resistere sulla linea per cui la il lavoro a termine non è ripetibile all'infinito
Sulla linea per la quale in caso di Vizzini del rapporto euro a termine questo si trasforma in rapporto di lavoro determinati non sarà lontano io penso forse anche temo il momento in cui legislatore come nuova forma così di flessibilità dirà semplicemente che il vizio del contratto di lavoro a termine dal uovo Mundi Nizza una penalizzazione economica come già accade in altri Paesi e non dalla riconduzione a quello che era diciamo il tronco centrale lo stesso per il part-time anche qui sono le esperienze straniere ma di fronte a questa realtà si possono assumere due posizioni
Quella che forse anch'io un pochino o condiviso in passato
Cioè una posizione non voglio dire repressiva ma chiamo la così regolativa e in qualche modo verte iniziale
Per cui sì cerca in ogni di ricondurre più o meno forzatamente le
Figure cosiddette tipica al tronco centrale oppure quella invece di rendersi conto
Che le categorie da usare è oggi una categoria più vasta
Dicevo appunto questo lavoro per altri che però all'interno delle segmentazioni
Che sono il nostro problema cioè invece più un rapporto di lavoro tipico Rappo e rapporti i lavori atipici esistono più tipi di rapporto di lavoro
Tutti tipici
O meglio tutti i necessari tutti e tutti gli eccessi che hanno in partenza di un certa quantità di regole statutarie tutti
Quello che deficitario sotto questo profilo sicuramente il più diffuso dei rapporti interi euro cioè il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa
Ma raggiunto questo punto che sono di partenza cioè di comprendere come effettivamente non esiste più il rapporto di lavoro
Ma esistono molti rapporti di lavoro i quali tutti poi
Concorrono alla
All'utilizzo della risorsa umana dovevo romano nell'impresa bisogna possibili elementi il problema
Delle relazioni resistono tra di essi e appunto di come ricomporre un quadro unitario in una a partire da una articolazioni a partire appunto dalle diverse identità
Dicevo questo non sarà
Perfettamente chiaro a mio modo di vedere fino a quando non avremmo i tratti della tipicità
Scolpiti anche a livello legislativo da questo punto di vista mi permetto di dire vedo nella legge Smuraglia non un punto di arrivo ma un punto di partenza legge Smuraglia è un punto di partenza perché
è nel momento in cui riusciamo a dare carattere di tipicità nel senso tecnico al rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che oggi si muove
In realtà nel vago del Codice civile salvo alcune diciamo specificazioni a livello previdenziale tributario
D'altra parte anche gli altri rapporti si vanno precisando di
Assumendo e le caratteristiche non meramente diciamo ancillari o prodromiche rispetto al lavoro rapporto di lavoro subordinata
L'altro
Acquisizione iniziale deve essere la possibilità dico la possibilità di poter
Rappresentare questo intero mondo del rapporto di lavoro peraltro e quindi aveva una rappresentanza
Di carattere generale
Una rappresentanza a partire dalla quale possa essere poi posto
Il problema
Del governo di questa
Articolazioni l'unità del rapporto di lavoro per altri e quindi mi riferisco al una legge sulle rappresentanze sindacali
Prima Orsini chiudo lui mi diceva cosa si può ancora fare in questo anno che ci divide dal elezioni politiche beh sicuramente si potrebbero fare due grossi lasciti che sarebbe per grosse ipoteche i democrazia per il futuro
Appunto una legge che dia e tipicità al rapporto di collaborazione coordinata e continuativa
E una legge sarebbe poi è già quasi fatta sarebbe soltanto da completarla sulla rappresentanza sindacale unitaria comprensibile
A partire da cui
Si pone il a mio modo di vedere il problema il più importante che è quello di una volta realizzate le nuove identità di lavoro le vecchie e nuove definite le identità identità di lavoro
Comprendere che non possono restare non devono perché non è la realtà
Restare posizioni isolate e posizioni estranee
L'una all'altra si tratta semplicemente di diverse modalità di diverso che ragioni i diversi interessi che giustificano
Le diverse identità ma che su tutte unite da problematiche comuni e che devono rispecchiare soprattutto la propensione
Libera del lavoratore verso l'una
O verso l'altra di qui il tema che appunto riscontravo nella relazione dice essere quando si diceva al Cern arcipelago si ma con l'arcipelago che deve avvenne dei momenti di comunicazione di passaggio dall'uno all'altra isola organizzati organizzati informatica Ytzhak attraverso
La rappresentanza tutte
E qui
Credo
Che la legge
Non come legge regolativa
Ma come leggi sostegno di supporto dovrebbe avere una
Grossa funzione
E dovrebbe averla peraltro anche la rappresentanza sindacale articolata in corrispondenza di questa legge questa legge per preso secondo me sarebbe il terzo dei provvedimenti i primi due prodromici il terzo quello che dovrebbe
Realizzare ricomporre
Il il quadro complessivo e consentire effettivamente una un governo delle diverse modalità con cui può essere prestato il lavoro umano
Che abbia questa caratteristica di essere funzionalmente collegato all'interesse di un altro soggetto soggetto imprenditoriale
Beh io penso che da questo punto di vista
Si tratterebbe di pensare a una legge di tipo propositivo
La quale via
Anzitutto
Ma questo in funzione diciamo
Primaria ma non risolutiva
Alcuni meccanismi
Di trasformazione
Proprio perché non si cada passando sia meeting passando l'avviso all'altra per riprendere la metafora muratore che mi ha preceduto
Ma che consenta Polo una
Sicurezza
Con una previsione di passare da Lula all'altra posizione colpi
Conservare deposizione l'esempio più semplice più stupido
è quello i diritti di preferenza che è stato da molti a per nel passare da una all'altra figura o il reiterare l'impegno con la medesima figura
Che è un'esperienza che è stata in parte fatta ma molti altri potrebbero potrebbero essere
Punto principale però io ritengo sarebbe quello che
Venisse promossa una forma contrattuale collettiva tipica
Venite contratto collettivo sicuramente ha acquisito in questi anni diverse funzioni
La prima funzione quella normativa economica
è stata affiancata per certi aspetti sotto il profilo e l'importanza superata
Da altre funzioni
Di tipo gestionale pensiamo per esempio a cosa accade quando un impresa viene venduta c'è un trasferimento d'impresa
Si prevede un contratto
Collettivo
Ad hoc
Si è regolato dalla legge
Quali si dice che cosa succede in un in questa situazione oppure nel caso del sulla sua aziendale giudice inseguito collettivo cioè si tratterebbe allora
Di capire che deve esistere una sede contrattuale
Nella quale l'oggetto del contratto proprio la pomposità Simeone
Della forza lavoro quella risorsa umana
Che per quella impresa
Opere
E in questa sede
Di esame e di trattativa lì realizzare lui pre vedere le modalità
De il passaggio
Dei lavoratori
Dall'una all'altra sicura
O delle condizioni del permanere nella stessa figura
Ho
Dei progetti
Di utilizzo dell'una o dell'altra figura nella programmazione produttiva e lavorativa del dell'azienda
Naturalmente
Queste attività promozionale
Dovrebbe essere
Aiutata non soltanto vuol creare prima cosa importantissima una sede è uno strumento ad hoc
Sindacali Rossello strumento sindacale ad hoc ma anche con l'accortezza di concentrare su quella sede
Poi in su quel momento su quei contenuti quegli incentivi alla trasformazione dei rapporti l'uno all'altro che oggi
La legge disperde
Nell'ordinamento
Facendo di operare essenzialmente a livello individuale cioè quando si dice chi da un contratto di inserimento di poi si passa a un rapporto di lavoro a tempo determinato allora permangono per sei mesi gli sgravi contributivi eccetera eccetera
In questo senso la legge fa un una scelta giusta
Ma che non aiuta il governo collettivo di questi movimenti di queste trasformazioni perché perché la cornetta un momento individuale invece che al raggiungimento di un accordo sindacale
Io penso che in uno schema di questo genere mi avvio recenti rapidamente rapidamente la figlia perché e inutile farla lunga un'idea che credo debba essere
Approfondita adeguatamente
Una rappresaglia rappresentanza delle nuove identità
Il lavoro ha un ruolo privilegiato
Cioè sicuramente nel momento in cui noi ci poniamo questo questo tema è questo obiettivo
Che teme che insisterà che deve esistere istituzionalmente una sede è uno strumento per il Governo dell'utilizzo delle diverse forme di lavoro di prestazione emotiva dell'impresa
Beh
Diciamo che l'organizzazione dei lavoratori
Organizzazione delle nuove identità di lavoro a un ruolo né superiore né inferiore ma sicuramente un ruolo diciamo paritario rispetto a quello che l'organizzazione del lavoro del lavoro tradizionale e da questo punto di vista si tratta effettivamente di un ruolo di livello confederale orizzontale
Il nostro problema in sostanza mi sembra questo
Evitiamo
Se possibile di creare un semplice categoria e una contrattazione
Di lavoro parasubordinato questa è una prospettiva perfettamente possibile anzi per certi aspetti è necessaria cioè che possono esistere contratti che riguardano specificamente la condizione di questi lavoratori ma questo diciamo azioni di carattere verticale non deve farci perdere l'importanza del momento orizzontale di ricomposizione dicevo delle modalità gli strumenti con cui viene prestato il lavoro nell'impresa o per l'impresa
Pertanto il problema del passaggio dall'uno all'altro e figura come il lavoratore perché non non bel dobbiamo sempre pensarlo nel senso del lavoratore autonomo che aspira a diventare lavoratore subordinato
Può benissimo esistere anche un movimento inverso di come
All'interno di un'impresa si può aprire una esternalizzazione voluta e apprezzata per gli stessi lavoratori richiesti stizzito muratore verso forme di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa dicevo questa prospettiva e da prospettiva che a parer mio integra l'esperienza sindacale e consente ciò che il sindacato sempre ha accettato di fare in questi anni ricomporre il mondo del lavoro s'è fatta con il pubblico impiego senza disconoscere però appunto che esistono delle diverse identità come procuratore pubblico e privato così anche tra altri tipi di figure grazie
Ovviamente sono molto contento che al al compleanno abbiamo ricomposto con aveva una piccola discussione che appunto durato due anni e quindi sono molto contento invitava la presidenza il compagno le Rossi segretario confederale così attribuisce assume le sue responsabilità dare la parola a Francesco Piu
Vice segretario generale dello Spi si prepara Silvio canapè segretario della cava loro di Torino
Chiedo o di auto autodeterminazione dei tempi come i lavoratori atipici perché così
Devo dare alcune spiegazioni preliminari
Lo speech nella sua composizione un sindacato una associazione a corporativa
In questo senso
Come dire a delle
Similitudini con i il
è un'associazione a corporativa perché gli associati sono tra virgolette solo delle persone
Liberate dal vincolo del lavoro
Persone che hanno esigenze personale individuale molto va
Come metodo del nostro lavoro e delle nostre riflessioni
Noi progettiamo e addirittura costruiamo le rivendicazioni partendo dal bisogno partendo dalla domanda delle persone
Questa
Attitudine diciamo
Che è quella appunto di partire dalla domanda e non dalle convenienze o dalle mode letta dall'offerta
Cambia moltissime cose
Cambia per esempio
La dimensione che può ipotizzarsi per le questioni dello stato sociale
Il quale oggi un residuo diceva
Delle varie mediazioni dell'offerta possibili in ambiente fordista non abbiamo uno stato sociale che è un monumento
Residuo delle esigenze che esistevano impero for Peace
Ma cambiarono anche l'azione e la qualità dell'azione sindacale
Quindi per deformazione professionale
Ho letto con
Interesse urgente diciamo la ricognizione delle attese dei lavoratori che lavoratori atipici riferiscono al sindacale
A voler seguire questa traccia sino in fondo
E quindi la ricerca che ha presentato ieri salme Nardini
Dunque Sina a derivarne implicazioni e indicazioni politiche mi sembra di cogliere quanto segue
Primo
I lavoratori sottoposti a indagine
Non sono sembrati indisponibili così come invece immaginavo impieghi flessibili articolati
Probabilmente la paura che presume nuovo di questa condizione di flessibilità e articolazione e probabilmente una paura del sottoscritto
Prevenzione sottoscritta maturato e che arbitrariamente ha trasferito a codesti soggetti
Mi pare che chiedano
I lavoratori indagati Kimi Pierre pare che chiedano un riparo ragionevole dai venti che Spirano in quelli che sono stati chiave è stato chiamato l'arcipelago del lavoro
Insomma al netto delle componenti psicologiche che però a sentire il dibattito mi sono sembrate non irrilevanti c'è una richiesta seria di sicurezza sociale
Previdenza e sanità e compagnia cantando
Mi pare che queste persone abbiano capito di essere dei poveri in incubazione
Mi sembra che abbiano capito una regola e cioè che più si fa dinamico mobile intermittente il processo del lavoro più il sistema di protezioni sociali deve essere lato generale è universale
è la condizione indispensabile per reggere socialmente diciamo la parcellizzazione del sistema del lavoro
Mi pare dunque di capire che gli attori di di di questa ricerca abbiano capito queste dinamiche e chiedono al sindacato
Sicurezze sociali
Al di là diciamo delle condizioni attuali di tutela che ripeto sono un pochettino
Come dire un elemento di resistenza uno scenario che sta tramontando
Al di là di tutto ciò e questo dovrebbe far riflettere
Mi sembra di aver capito che chiedono al sindacato una serie di tra virgolette servizi
Che considerano con funzioni del e prestazioni da segretariato sociale
Se ho capito bene parlano di un aiuto dalla fuoriuscita della solitudine dell'autodifesa quindi non il superamento dell'autodifesa ma un aiuto un sostegno un supporto
E poi chiedono
Alle forme di accesso al credito costo delle tariffe telefoniche accesso alla lista per l'acquisizione delle case popolari con entrata nelle graduatorie nel giro nido
E giù di seguito
Dunque in relazione a questo mi sembra di dire
Che tutte queste se queste questioni e queste domande non mi hanno stupito
La cosa che noi capiamo all'ospiti
E che ci sono processi di esclusioni che sono connessi incorporati alle modalità dello sviluppo globale che comporta una serie di fatti variabile di cause sociale molto ampie non riconducibile alla schematizzazione che ha fatto ieri dall'ENI
Chi è chi è escluso tra il lavoratore di terzo livello
Fordista amici o è l'ingegnere
Non è questo il più escluso è uno di quegli anziani molti anziani credo mezza dozzina di anziani che viene trovato morto nella sua abitazione a Milano dopo settimane semplicemente perché l'odore dà fastidio condomini
Barbetta l'esplosione
A prescindere dalla linea di povertà
Che non non sono due questioni esattamente sovrapponibili no
L'esplosione avviene per tutta una serie di atti di tensioni e di tendenze che sono abbastanza inedita per l'organizzazione sindacale
Io dunque ho finito devo porre alcune domande
La domanda che mi pongo di fronte a queste questioni che ho appena detto è la seguente
Non quale mi il no in quale rappresentanza delle nuove identità del lavoro serve per mettere riparo a questo tipo di disagi ma quale sindaca
Quale CGIL
Io
Siccome giudicò estremamente improbabile
Un luminoso Successo di Miglio il
In una CGIL che non sia attenta alle dinamica della domanda di cittadinanza
Che non sia attenta alla sfera dei diritti di cittadinanza
Ritengo insomma improbabile che queste associazioni come nidi le come sindacati dei pensionati posso vivere felice non essendo una CGIL organizzata in controtendenza rispetto alla rappresentanza generale
Io mi pongo questo tipo di domande
Che CGIL serve
Per garantire le sinergie necessarie rapporti necessaria e capisco che in una fase ormai evidente inarrestabile di traslazione di potere dal sistema centrale del suo sistema periferico
Si rende necessaria una CGIL dotata di strumenti concertativi sul territorio
Serve una CGIL che sappia pensare promuovere non identificarsi
Ma agire
Una serie importante di servizi di nuova generazione qui ci son domande che vengono a gente che sono impensabili
Stanno assolutamente fuori dal nostro catalogo ordina
Dunque
Io
Lo dico qui ci sono molti rappresentanti della CGIL dunque questo è un messaggio come dire dedicato
Io noi continuiamo a riconoscerci in alcune parole tassative che ha pronunceranno normalmente nostro segretario generale
Ritorno alle vecchie camere lavoro riconquista del territorio
Io credo che ci sono indicazioni che hanno delle implicazione enormi è che la CGIL non ha probabilmente ancora necessario sufficientemente scrutato
E che se gestite parole d'ordine che se gestite coerentemente consegnerebbe alla CGIL quelle funzioni generali di rappresentanza e di concertazione disservizi che nel caso di specie su questo concludo
Per esempio renderebbero possibili delle forme organizzative è un po'più semplici un po'meno
Come dire complesse di questa che ascolto che mi pare come dire una meritoria
Via d'uscita foresta dell'arco delle code le varie ecco mezzo Coco abitazioni tre anni delle categorie
E dunque io penso che questo sia un
Ragionamento da fare da portare avanti non nascondo che noi ci aspettiamo che le parole
Di Cofferati diventino dentro quest'organizzazione progetto esecutivo e delibera congressuale per il bene credo di tutti
Però è sostituita per segretario a cavallo di Torino poi si prepara Gianluca Daniele responsabile nidi di Napoli
I tempi così parliamo in tanti
Ma io ho condiviso
La relazione ho condiviso e condivido la relazione che Mendini al fatto che ciò sarà fatto
E va da particolare ho condiviso visto che festeggiamo il secondo anno di nascita
Dini del
L'impalcatura che
Ho notato nella relazione
Cioè uno sforzo coerente di fare al tempo stesso una proposta per immaginare un futuro
E trattandosi di nuova identità del lavoro mi pare giusto
Questo sforzo la direzione
Indicata
Proiettata appunto nel capire cosa avviene domani e come la CGIL nel domani
Si mette nella condizione di rappresentare queste nuove figure che ci troviamo
Nei luoghi di lavoro nel mercato del lavoro
Nel territorio e più in generale nelle trasformazione che stanno caratterizzando
L'economia del nostro Paese
E l'economia in generale
Ho condiviso anche l'altro aspetto che mi pare
Con forza Minghini ha ripetuto nella relazione
Di non limitarsi al bilancio
Ma di tentare anche come dire
Un rilancio dell'iniziativa da costruire intorno
A questa nostra creatura passatemi il termine ma avendo due anni
Non può trattarsi che di una creatura
Allora bilancio da una parte rilancia dall'altra parte
Mi fa dire
E non è una critica
Che dovremmo perché questo ma è parso di notare sia nella relazione che negli interventi che si sono succeduti molto interessante interventi da cui lo ha preso
E imparato moltissimo
Di superare un eccesso di timidezza
Che è presente che aleggia come dire anche in sala
Una sorta di timidezza che crea anche un'incertezza sull'esistenza o meno
Di Net il
E devo dire a Cesare che questo in qualche modo a me a preoccupa
Perché lavorare sul bilancio e lavorare con un'idea di rilancio dell'iniziativa in una situazione di incertezza che può gravare appunto
Sulla capacità della CGIL e di far crescere questa creatura che deve rispondere ai nuovi bisogni come Stato più volte sottolineata nella relazione
E nel e degli interventi può diventare un handicap e addirittura un handicap diciamo così mortale
Vorrei concludere questo primo punto del mio intervento di dire uscire magari ribadendo nel documento come ha proposto cioè se nella relazione per far diventare poi terreno più largo di discussione all'interno della confederazione
Mi piacerebbe uscire da Napoli tornare a Torino da Napoli con un un pizzico di certezza in più e cioè che la scelta compiuto due anni fa a Milano nella Camera del lavoro di far nascere nidi le non è stata una scelta occasionale
Che la scelte ribadita che la scelta diventa un terreno irreversibile della CGIL che in vale ma mano che fa esperienza
Come appunto far crescere un neonato
Mi sembrerebbe un grande risultato da strappare
Da Napoli un grande risultato da consolidare poi dello stesso congresso della CGIL
La seconda cosa
Ho sentito dire
In modo particolare
Dal mio amico Michele gravano come è cambiato una zona che nella mia gioventù conoscevo
E pratica una grande zona industriale
Il significato dei cambiamenti che sono avvenuti
La responsabilità nuove che da questi cambiamenti e derivano all'organizzazione
E al sindacato e quindi alla CGIL nel rappresentare questi cambiamenti
Ho sentito Andrea Ranieri parlare
Il superamento di un paradigma
Che è quello della fabbrica
Fordista e taylorista addirittura se parla di di un salto paradigmatico
Mi sono un po'preoccupato perché questi saldi tipo paradigmatiche paradigma attici complicato anche a dirsi
A volte dicono tutto e a volte come dire
Limitano limitano la nostra comprese comprese comprensione di quello che sta effettivamente avvenenti
E su queste dal secondo punto
Porto l'esperienza torinese che parlando di fordismo Taylor Isma'devo dire mi pare posso affermare qui senza preoccupazione di essere in qualche modo smentito che Torino è stata la fabbrica europea più terroriste più fordista
E per alcuni aspetti dico lo è ancora
Per molti aspetti lo è ancora
E però anche Torino è in una fase di assoluta e drastica trasformazione
Che non data assolutamente da oggi
Un esempio perché conosce i metalmeccanici
O perché ha sentito per alcuni versi parlare di Mirafiori
Nel mille novecentosettantanove Mirafiori aveva qualcosa
Come l'occupazione che s'superava abbondantemente
I cinquantamila detti
Tra operai impiegati
E quant'altro ci si può mettere in tono oggi a malapena si arrivano
A contare trenta mila addetti
Ma la trasformazione più grande che c'è oggi questa fabbrica che continua a presentare aspetti fordista e taylorista etici che ci sono ben
Quattordici quindici aziende divenne Sant'con ragioni sociali riversa
Che lavorano e concorrono alla produzione dell'automobile
Ave pare essere questa una grande trasformazione
Io non so se incoccia in Crowley incontra incrocia laddove economico l'Aol dei colori però questa trasformazione c'è
Cosa produce ed è l'esempio che volevo fare
Noi pur in questa drammatica trasformazione che ha riflessi anche sul territorio
Abbiamo avuto delle oscillazioni sul mercato del lavoro paurose
E abbiamo oggi un mercato del lavoro che partiva che tira fortemente
Centoventi mila avviamenti nel mille nove nella provincia di Torino nel mille novecento To novantanove
Un saldo positivo di otto mila tra entrate e uscite
I rapporti di lavoro sono più di quattordici
Professor alleva compagno alleva ricordava il rapporto di lavoro sono più di quattordici in entrata
Dove appunto ci sono
Dagli interinale alle
Alle altre forme alle altre forme di lavoro eppure eppure la merce che si produce e ancora l'automobile
Eppure insisto la Mercedes si produce e ancora l'automobile
Ma voglio ancora dire una cosa che in questa trasformazione radicale del mercato del lavoro dove le nuove figure del lavoro ci sono ci sono tutte in questo sommovimento che registriamo nel mercato del lavoro non ci troviamo di fronte ad una realtà che non riusciamo a capire a fondo e non riusciamo come dire a gestire il rifiuto del lavoro
Torno alla FIAT per un attimo visto che la gestiamo Mirafiori
La FIAT ha chiesto a nove ha chiesto alle organizzazioni sindacali come fare a trovare Cento Giovani a contratto a interi mese
In difficoltà non li trova
Non le trovo dopo la secondo la terza missione in quel tipo di realtà produttiva i giovani gli interinali non vogliono andare a lavorare siamo di fronte ad un rifiuto che assume caratteristiche di massa del lavoro di quel tipo di lavoro
E devo dire non per polemica con Ranieri
Perché alcuni tentativi per arrivare insomma contrattare la formazione i stiamo pur facendo ma la la stragrande maggioranza degli avviamenti al lavoro che noi registriamo
Nella realtà di Torino sono a basso contenuto professionale
Sono ancora come dire l'operaio dequalificato fordista e terrorista che qui è stato
Ricordato
Ho fatto l'esempio per dire che anche qui nella trasformazione del lavoro si pone un problema di rappresentanza a cui la CGIL anche attraverso nidi può dare e deve dare delle risposte
Terza ed ultima cosa
La ricerca e la ricerca che è stata presentata che va ripresa
E dalla CGIL
Superato in fatto e concludo
Che è la copia o mozione così come proposta non è solo un fatto organizzativo
Ma deve essere secondo me se vogliamo dargli leali se vogliamo farla Déco decollare un fatto politico
E qui però hanno fatto delle scelte
Delle scelte che rispondano a questi disadorno niente
Alle scelte per promuovere qualificare e valorizzare il lavoro alle scelte come dire tende promuovere diritti che vanno
A rafforzare appunto un concetto di stabilizzazione del lavoro ma sino ad arrivare a problemi ad esempio se non ho capito male Francesco nel suo intervento questione relative all'aprile alla previdenza
Perché se noi non rispondiamo a questi disordini come ci si è come confederazione che abbia in testa Punto un disegno di valorizzazione del lavoro e di rappresentanza generale del lavoro
E il nostro lavoro si limita poi a dire chi le organizza come li organizzi a chi vanno eventualmente le quote delle tessere e se solo questa ho l'impressione che non ci porta assolutamente molto lontano grazie
Parola Giannuzzo Daniele sposato del mitico
Napoli
Si prepara Paola dai
Collaboratrice coordinata e continuativa
Penso che
Quest'occasione c'è questa due giorni che abbiamo che abbiamo fatto
Sia stata importante
Perché ci permette ci ha permesso che ci permette di fare un primo bilancio dell'attività svolta ieri ascoltando l'intervento di Michele gravano segretario generale la Camera lavoro di Napoli
Mi trovavo cioè come dire
Sono stato molto d'accordo su questo punto cioè che
Nidi il
Non può essere solo l'occasione per convegni culturali perché spesso diciamo in passato corso soprattutto non non tanto negli ultimi mesi ma diciamo negli anni passati
Su questi temi c'è sul tema dei nuovi lavori sul tema del lavoro parasubordinato la trasformazione del mercato del lavoro sono fatti molti convegni molte molte cose anche molto belle interessanti
Penso che questo l'intera CGIL abbia compreso
Che l'ora diciamo di organizzarli questi lavoratori e l'
E l'importanza diciamo di una di un'occasione come questa c'è questa due giorni
è stata anche quella di rendere finalmente visibile anche un lavoro che è stato svolto un lavoro reale
Ci sono tanti lavoratori lavorato in carne e ossa
La relazione di Cesare ieri penso che oltre a essere stata ampia ed esauriente c'ha dato veramente molti spunti di riflessione posso tutti gli aspetti demente dato data la scarsità del tempo
Sarò molto schematico per cercare di essere quanto quanto più breve possibile
In questi due anni di lavoro credo che ne abbiamo gettato le basi per creare un reale percorso di rappresentanza per questi lavoratori e questo penso che sia la cosa più importante al di là degli aspetti organizzativi al di là di chi li organizza al di là diciamo delle del anche delle beghe delle beghe interne
Grazie a questo lavoro penso che
Oggi è possibile diciamo
Tracciare alcuni punti
Definiti alcuni punti chiari
Che ovviamente per quanto riguarda il mio intervento derivano anche dall'attività svolta in questo in questi in questi due anni sul territorio peana
Ieri Andrea Ranieri
Ci diceva che in realtà
Facessimo i conti
I lavoratori della conoscenza li ha definiti così
Sono più numerosi
Dell'operaio massa del periodo fordista
Molto probabilmente è vero da un punto di vista numerico
Il vero problema è che da un punto di vista siamo sindacale
Noi abbiamo una difficoltà che una difficoltà enorme cioè che quella di non aprire rispetto all'epoca all'epoca fordista rispetto all'opera Massa di una narice i luoghi e di non avere soprattutto le parole d'ordine con cui organizza e questo per noi rappresenta una difficoltà enorme e questo questa difficoltà
Va superata riuscendo ovviamente ad inventare dei nuovi casi tenuto dei nuovi luoghi diciamo di rappresentanza nello stesso tempo cercando di individuare delle nuove parole d'ordine
Il dato che emerge e che evidente a chi
Opera diciamo in questo settore e quello de la parcellizzazione del lavoro cioè c'è stata in questi anni al di là diciamo di tutte le giuste riflessioni sulle trasformazioni c'è stata una una frammentazione del lavoro
Questo modo di là diciamo dei collaboratori o al di là del lavoro parasubordinato questo è un simile ragionamento che vale in generale per il mercato del lavoro
Questo impone ovviamente non solo annidino ma impone alla CGIL impone alle Camere lavoro una riorganizzazione che permetta di intercettare questo lavoro frammentato questo lavoro parcellizzato in questo ovviamente
Non basta l'impegno che può essere eccezionale può essere straordinario di nidi qui ce ne c'è necessità ovviamente di dare organizzazione generale cioè c'è la necessità di
Riuscire
A creare organizzazioni che più diffuse sul territorio di organizzazione che ci ha dei sensori maggiori che gli permettano di di avvertire anche questi cambiamenti che sono avvenuti
Dall'esperienza che abbiamo fatto
Ma l'esperienza presente che è stata fatta come a Napoli
Miguel funziona laddove
Riesce a tenere insieme due aspetti c'è da un lato l'aspetto la tutela individuale che indispensabile per questo tipo di lavoratori
C'è un è ovvio che
I servizi di l'assistenza individuale assume un rilievo per questo tipo di diciamo di di figure un rilievo determinante
I servizi vanno rinnovati va
Possono avere diciamo una funzione fondamentale nello stesso tempo sì a questo a questa tutela individuale non si accompagna una tutela collettiva delle azioni di rappresentanza politica
La possibilità di contrattare anche in forme originali ovviamente questo è un'esperienza che
Potrà vive diciamo anche vita lunga però non avrà raggiunto il suo scopo lo scopo Dini dillo o diciamo di quello che sarà nidi
è sicuramente quello di dare risposte diamo la possibilità a questi lavoratori di organizzarsi per fare questo c'è necessità che
I due elementi cioè l'elemento dell'azione individuale l'elemento dell'azione collettiva in qualche maniera si tengano insieme se no non si saranno sforzi ovviamente Vanni e c'è fra le altre cose il rischio di ripetere esperienze che abbiamo già fatto nel passato cioè di aggiungere
Un ulteriore sportellino di servizio a quelli che già teniamo in alcune camere lavoro ce ne sono già sei sette otto immigrati handicap eccetera eccetera eccetera
Io fa altre cose ieri l'ha ricordato anche mica nel suo intervento a proposito diciamo delle azioni collettivo uno diciamo da una proposta della rappresentanza politica voglio solo citare una ben ma brevissima non sarà brevissima esperienza che ne abbiamo fatto in campagna nell'ultima campagna elettorale
Organizzato una cosa sulla sui nuovi lavori con Antonio Bassolino
Al di là ma diciamo della riuscita della della della manifestazione quello che penso che abbia colpito tutti i partecipanti è stato l'orgoglio diciamo di molti
Dei lavoratori che sono intervenuti
Della propria condizione e del fatto di riuscire a dialogare con altri lavoratori che versavano nella stessa condizione questo dimostra che in realtà al di là del fatto che ne abbiamo difficoltà a rintracciare le due parole d'ordine
Questi lavoratori hanno un bisogno diciamo di di stare insieme sentirsi aggregati realtà molto spesso anche alcune delle nostre analisi
Fatte nel passato sono state sbagliata abbiamo pensato che questo tipo di lavoratori ce l'avesse con il sindacato abbiamo pensato e questo tipo i lavoratori doveva per forza di cose essere individualista diciamo non è vero è ovvio che comunque per le modalità in cui loro operano sono portati ad essere diciamo dei lavoratori singoli ma nello stesso tempo se si mettono insieme delle esperienze e e da questo scambio di esperienze ovviamente emerge anche che poi molto spesso i problemi sono simili perché è vero che magari si opera in settori diversi ma allo stesso tempo i problemi sono simili perché ovviamente l'assenza di tutela senza diritti elemento unificante di questo mondo
Piccolissimo passaggio voglio fare sulla questione la contrattazione questo è un altro insegnamento che ci viene secondo me da questi due anni di esperienza
Deriva lavoratori parasubordinati per i lavoratori non tradizionale possibile contrattare e questa è un'altra cosa che il spesso qualcuno ha messo ha messo in dubbio ovviamente vanno fatte delle distinzioni all'interno di un di un universo che molto composito
Da un lato ne abbiamo dei lavoratori che sono lavoratori c'è il quelli che sono definiti lavoratori di serie autonomi seconda generazione sono lavoratori ovviamente molto individua cioè che lavorano diciamo in maniera singola e che spesso lavorano per più committenti per cui spesso lavorano per più imprese non hanno luogo fisico
In cui esplicano la prestazione spesso unico
è ovvio che per questi lavoratori è impossibile fare una contrattazione di tipo collettivo però per questi lavoratori
Oltre a ovviamente all'importanza come dicevo prima dalla tutela individuale
C'è l'importanza diciamo di riuscire a contrattare dei diritti di cittadinanza universale diritti di cittadinanza e lavoro
E qua diciamo la la questione la riforma del welfare sia quello generale che locale assume ovviamente un rilievo decisivo c'è un altro pezzo che il pezzo diciamo dei collaboratori che sono in qualche Maria inseriti nell'organizzazione aziendale
Per questi lavoratori esperienza di contrattazioni in questi due anni sono state fatte spesso hanno portato a risultati positivi ovviamente va distinto perché in alcuni casi si sono state spente di contrattazione fatte solo dalla nidi le perché per esempio c'erano aziende faccia sempre calate al corso questa azienda che fa il gioco del Lotto telefonico per è un call center c'erano solo collaboratori coordinati e continuativi ovviamente ha contrattato solo anni di in altri casi che ovviamente può produrre risultati anche più importanti ciò sta degli interventi che sono stati interventi congiunti cenni di le categorie molto probabilmente in molti casi mentre ecco perché il caso classe con lavoro interinale dove l'intervento congiunto ovviamente e in re ipsa chiaramente c'è una cosa diciamo scontata di questi casi molto probabilmente può dare risultati ancora più importanti
Però emerge sicuramente con tutte le difficoltà che che sappiamo la possibilità di fare contrattazione per questi lavoratori
Il figlio sempre sulla questione diciamo delle considerazioni che possono scaturire
Dal dall'esperienza fatta in questi due anni emerge una grande volontà degli scritti di partecipare
Ho anche se sono completamente spesso avulsi dall'organizzazione della CGIL dai e dai dai modi dai tempi di anno nuovo una una volontà anche di di capire quali sono i percorsi quali sono le logiche della della nostra organizzazione e anche spesso diciamo cercano dei luoghi di partecipazione ne dobbiamo essere in grado di fornirgli questi buchi
E che questo diciamo deve essere in qualche Maria anche il nostro resterà il nostro il nostro compito
Voglio fare una breve annotazione sulla riprendendo diciamo la relazione di Cesare
Sulla questione sulle questioni organizzative Cesare
Ha proposto diciamo questo schema di copro mozione con le categorie che penso che data anche la la natura di questi lavoratori il fatto e comunque all'interno di questo universo convivono esperienze molto diverse convivono situazioni molto diverse penso che possa essere sicuramente una una soluzione diciamo adeguata nello stesso tempo mi preme sottolineare il fatto che
Noi dobbiamo riuscire col prossimo congresso nei prossimi mesi a tenere insieme due aspetti fondamentali
C'è sicuramente il problema diciamo dell'integrazione cioè di come di di come nidi le comunque si lavoratori debbano cooperare con con le categorie del lavoro tradizionale nello stesso tempo dobbiamo tenere
Presente che c'è un'esigenza di autodeterminazione che è importante
Questi sono iscritti alla CGIL
Non sarebbe penso giusto
Creare diciamo gli scritti seria e degli scritti serie B
Di questa esigenza ovviamente con tutta la la la gradualità e con tutti gli diciamo le le le le cautele del caso però dobbiamo tenere sempre ben presente sono iscritti alla CGIL che hanno anche il diritto in qualche maniera di di autodeterminarsi
Infine voglio chiudere con una battuta
Cesare concludendo la relazione ha citato Massimo Troisi siamo qui a Napoli dicendo
Ricomincio da treno pensando al terzo compleanno
Io sempre citando Massimo Troisi e pensando diciamo alla Smuraglia tante altre cose che sono avvenuto in questi mesi dico a questi lavoratori scusate il ritardo perché
Parola Paola Paola collaboratrice coordinata e continuativa poi parlerà Fulvio Fammoni
Il segretario generale della sedici che noi attendiamo sottovento con molta ansia
Come Donna dei nidi illazione
Il Lazio abbiamo vent'anni di Lazio abbiamo trovato come lavoratori atipici un luogo di rappresentanza fondamentale per chi come avete visto ha sempre risolto individualmente se in solitudine il proprio il problema dei rapporti di lavoro e via dicendo ma contemporaneamente
I sindacalisti nidi il hanno costruito una loro identità in questi due anni
Quindi è una nuova diversa rispetto agli schemi organizzativi classici della Confederazione c'è stato uno scambio fra i lavoratori e il sindacato secondo me estremamente produttivo in questi due anni il lavoro fatto è stato un lavoro estremamente innovativo per il sindacato
Mendini ha posto nella sua relazione la centralità del problema dell'organizzazione ed ha fatto bene importantissimo perché proprio nido il secondo me è il luogo di sperimentazione per forme nuove di organizzazione sindacale
Non riproponibile riconducibili per le categorie ma che invitano comunque le categorie a rivisitare sì perché il problema della rappresentanza è un problema grande oggi secondo me non solo all'interno del sindacato in tutta la sinistra
Diciamo che
Noi non siamo una categoria Devero non possiamo essere una categoria perché siamo trasversali dentro tutte le categorie
E perdonatemi la sottile polemica in questo in giornata di compleanno ma sono state le categorie che per anni non si sono accorte di noi perché noi esistiamo da più di due anni perché è stata la pubblica amministrazione è la prima nel settantotto a chiamarsi eravamo alla schiera dei trimestrali
E quindi voglio dire a un percorso molto lungo che ed è venuto a a crearsi come possibilità di lavoro degli individui ma assolutamente non voluta vedere dal sindacato
Io penso ad alcuni settori del sindacato che dovrebbero veramente porsi il problema io penso ai lavoratori a Roma è forte il problema dei lavoratori dello spettacolo i lavoratori della televisione
Gente che non si pone il problema di fare una tessera che crede che il suo modo di lavorare debba essere quello e che non abbia possibilità di rappresentanza di contrattazione
Mi ha molto colpita la parola della rappresentante dello spin quando parla
Di persone prima ancora di lavoratori in questo ci troviamo uniti e non credo che sia un caso che nidi lei lo spin spesso si trovino in sintonia puro apparentemente essendo due mondi distanti ma è importante perché è il punto centrale cioè la volontà di costruire
Una
Contrattazione diversa dal solo problema
Come dire
Del denaro del reddito
è la capacità di costruire una formula di contrattazione che tenga presente l'insieme della persona la qualità della vita che dipende anche dal reddito ma non è solo quello
E in questo mi sono sentita in dovere di venire qui a parlare di questa brevissima intervento in quanto donna cioè comunque quadri segreterie dirigenti maschi scusate speravo di vedere qualche voce femminile in più
Non solo perché guidi il è numericamente importante la presenza femminile perché le donne hanno avuto comunque un ingresso nel mondo del lavoro attraverso queste modalità e numericamente rilevante
Ma anche perché siamo tutte credo datecene atto portatrici di questa cultura innovativa questa cultura in cui non si può andare per comparti per categorie ma bisogna rivisitare tutto l'insieme del mondo del lavoro e tutti insieme non in competizione grazie
Ovviamente o Corvaglia parola padre foto che ho sbagliato termine romanze ma attenzione
Volevo rassicurare Paolo dice dodici e la maggioranza dell'edilizia intimidito e territori solo donne
Fare stiamo facendo concorso a tutte le dirigenti nazionali
Ma Fulvio
Che voglio utilizzare per questo intervento
Occorre dire che naturalmente
Quando si fanno dei bilanci queste secondo anno di attività
Credo che possiamo dare atto a nidi che ha fatto in condizioni spesso di soggette spesso di solitudine
Un buon lavoro con risultati che si cominciano a vedere
Basterebbe pensare alla salute il primo compleanno la sera del secondo compleanno per dire che un passo in avanti sostanziale è stato fatto questo punto di vista
Nei settori che la mio catorci categorie organizza emerge un quadro di lavori molto composito
Un intreccio di figure sicuramente ad alta autonomia maggiore autonomia
Una nascita di nuove professionalità più precarietà
Che va diffondendosi anche attraverso l'uso di strumenti di lavoro
C'è un inserimento sempre più evidente nel ciclo produttivo di questi lavoratori in modo stabile continuato non è più un fattore episodico
Naturalmente ci sono differenze profonde da settori e settori
Non è sempre la stessa cosa
Non è sempre come noi vorremmo che fosse perché a volte c'è come il sindacato vorrebbe le cose come le cose sono nella realtà
Non emerge sempre la stessa domanda da parte dei dal dei lavoratori ma anche dei datori di lavoro
E c'è un coro un uso troppo alto spesso estremo affini di profitto esaurite le altre forme di agevolazione del lavoro che si possono utilizzare utilizzare all'interno delle varie realtà
Ora io credo abbia fatto bene Cesare ho letto purtroppo solo stamattina velocemente la sua relazione ma credo abbia fatto bene Cesare a ricordare il nesso profondo che c'è fra queste a iniziativa di cui stiamo discutendo il lavoro di queste ore contro il referendum sull'articolo diciotto sulla libertà di licenziamento
Nell'ambito di una battaglia più complessiva sul tema dei diritti del lavoro e mai come in questo caso stiamo parlando non solo di diritti individuali ma di diritti collettivi che stiamo tentando di salvaguardare di difesa
Invece che togliere occorre una battaglia di civiltà per trasformare
Parlare di tutele effettive a coloro che ne sono sprovvisti
Di diritti di cittadinanza ancora prima che di diritti del lavoro naturalmente messo evidente fra le due cose
Certo ci sono stati alcuni passi in avanti alcune cose fatte sui temi della maternità degli infortuni la prossima scadenza dell'elezione del fondo è un passo in avanti importante sostanziale su queste questioni
Credo però che abbiamo bisogno della codifica di un percorso
Fra questa diatriba che spesso si accompagna se è meglio prima la legge e poi la contrattazione o se è meglio che le leggi scaturiscono da esperienze di contrattazione che si sono evolute che in qualche modo segna dei percorsi di carattere di carattere legislativo questa cosa che un po'nel sindacato
Questa funzione dell'uovo e della gallina che ci accompagna sempre nelle nostre discussioni credo che adesso noi dobbiamo dire così
Abbiamo bisogno di un primo abbozzo di Statuto che regoli le condizioni essenziali del rapporto di lavoro
Questa discussione sulla Smuraglia
Più forte più debole con più rimanga o meno rimandi al tema della contrattazione è sicuramente essenziale adesso però perché di vita di ognuno di noi abbiamo bisogno e che ci sia una legge abbiamo bisogno della morale a sud diamo la se necessario non stravolgiamo la non sarebbe giusto anche per il lungo percorso fatto male abbiamo bisogno di un ancoraggio
Con io mi auguro da parte della legge forti rimandi alla contrattazione ma in ogni caso di un ancoraggio di carattere legislativo più un punto di partenza
Ho sentito anche l'Inter l'intervento che faceva leva su queste questioni di un punto di partenza sul punto di arrivo vedremo fra il punto di partenza è il punto di arrivo io credo che ci debba essere un lungo esercizio di contrattazione che segna il punto di arrivo complessi
E venga la seconda questione che per l'appunto quella della contrattazione
Confindustria se io fossi in Confindustria
Invece di interrogarmi tanto sulla necessità di ostacolare la legge Smuraglia la legge sui lavoratori atipici
Ragionerei molto di più della necessità di un tavolo interconfederale che affronti e disciplini quelle materie su cui i contratti possono poi chiesi autonomamente esercitarsi
Non mi pare questa rari non mi pare questa la discussione in atto nell'associazione dei datori di lavoro
E allora bisogna prendere dal punto di vista della contrattazione la cosa per quella che e ragionare di come inseriamo queste tematiche
All'interno della prossima stagione dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro questo è un tema di discussione in quanto tale io fra tutte queste cose che sento leggo come fate voi tutti i giorni su tutte su tutti i giornali
Salario minimo tutele minime tenderei a difendere una peculiarità italiana
Relativa alla contrattazione ai capitoli della contrattazione ci sono domande diverse che vengono dai lavoratori ci sono domande più alte naturalmente relative anche al tipo di attività che si svolge domande più legate all'esigenza di formazione
Domande collegate all'accesso a mezzi di produzione spesso molto onerosi rispetta le possibilità dei singoli lavoratori
Ci sono domande più basse si è che anche Falco lavoratore per necessità non per scelta
Ci sono domande di aggancio diritti e livelli salariali che solo la contrattazione in quanto tale può dare e poi siccome siamo in casa CGIL io vorrei continuare a ragionare anche su un concetto di solidarietà
All'interno del mondo del lavoro
Richieste inserire richieste nei contratti nazionali di lavoro che riguardino queste figure professionali hanno una caratteristica sono richieste che costa hanno un costo contrattuale
E un costo contrattuale a risorse date perché almeno per quanto mi riguarda riterrei sbagliato mettere in discussione i parametri
E le mie e meccanismi che riguardano l'accordo del luglio del novantatré
Porterà insieme un concetto di solidarietà dell'insieme del mondo del lavoro era necessità di trasformazione degli attuali contenitori contrattuale
Insieme anche il concetto di riforma della contrattazione che io credo possano anche da queste esigenze di questa parte del mondo del lavoro servire ad una discussione nella nostra nella nostra organizzazione
Contratti più larghi contratti che abbiamo più una caratteristica di carattere settoriale meno cannibalismo sindacale
Anche su queste questioni più prospettiva di riforma contrattuale che posso rispondere all'insieme all'insieme di questo tema
Non so cosa se ne pensa in generale questa discussione non l'abbiamo non fatta è appena iniziata
Questo è quello che vogliamo fare nella mia categoria stiamo chiudendo la stagione quadriennale del rinnovo dei contratti di lavoro dovremo iniziare la fase di verifica e di impostazione della nuova questo credo dovrebbe essere uno dei punti centrali di questa discussione di questa discussione che vogliamo fare
E infine finisco il terzo punto quello di carattere più organizzativo che naturalmente ha un nesso con questi ragionamenti sulla contrattazione che adesso fanno
Cesare sa cosa ne pensa l'abbiamo discusso assieme più volte non è un mistero fra me e lo abbiamo la fortuna che si può con anche fuori schema con tranquillità chiacchierare su queste su queste questioni
Io penso che la proposta di patto politico vada percorsa
Penso che le questioni che ho tentato di ricordare sui temi della contrattazione possono essere intrecciati lì col concetto di struttura copro mossa che fa parte del documento che ho letto naturalmente questo qualche giorno prima di venire a questa discussione
Credo però che la discussione debba proseguire
Credo che debba finire il tempo della partecipazione magari critica e della delega nidi poi per ogni attività di carattere concreto
Per quanto ci riguarda noi credo decideremo prima dell'estate in queste discussioni di carattere di carattere contrattuale che dobbiamo fare per quanto riguarda la mia categoria intanto poi vedremo cosa succede nell'insieme delle altre
La nascita di una struttura di categoria che riguarda questa parte del mondo del lavoro e come tale questa struttura con chi avrà il compito di dirigere l'attività vertenze Ale contrattuale di categoria su queste questioni sarà la parte di presenza in questa struttura promossa Dini
Sostanzialmente la forma non la forma non cambia sostanzialmente rispettato
Ad interpretazioni che si possono dare a quel documento cambia molto
Non c'è soltanto una presenza di forma cioè la presenza di sostanza di una struttura di categoria che si organizza per seguire l'insieme di questi settori l'insieme di queste l'insieme di queste attività e io penso per una categoria come quella della comunicazione ci sia un tema non solo nazionale ma di un analogo meccanismo che riguarda alcune delle principali città italiana
Di qualcuno alcune cose del fatto che non abbiamo la forza di coprirle tutte non abbiamo la forza di coprirle tutte ma che ci sono alcuni punti di qualità e di presenza che debbono trovare queste queste questioni
Questo porta ad un ragionamento io sulla Bozzo
Che non mette in discussione alcune delle questioni che Cesare ha detto nella sua relazione
Ma un'idea almeno quella che ho io in queste circostanze è bene fare una discussione appunto franca aperta
Che è quella del futuro di inibire non come la nuova categoria in quanto tale ma neanche con la struttura dipartimentale come qualcuno la vuole dipinge
Una struttura con la propria autonomia e con una propria originalità perché io penso non sia neanche assimilabile a forme di secondo livello come anche qualcuno la vuole dipingere perché a differenza di quello che ho letto in documenti di altre categorie io riterrei sbagliato l'organizzazione invece di categoria del lavoro interinale
Rita le sbaglia tutte le caratteristiche proprie di quella forma di quella forma di di quella forma di attività
Quindi non la nascita di una nuova categoria ma un'esperienza originale sì
Che mischia appunto questa cosa che nel documento c'è scritto di ricomposizione fra attività verticale orizzontale di forte indirizzo politico e anche di gestione di parti e anche di gestioni parti di attività che possono e debbono essere sullo io la penso così mi parrebbe un'esperienza originale importante da portare avanti naturalmente discutiamo ancora nella fase attuale abbiamo bisogno soprattutto di lavoro comune
Ma detta così a me pare che non burocraticamente cioè sulla base dei meccanismi statutari noi possiamo davvero risolvere i temi della titolarità
Del doppio binario sul tesseramento della compartecipazione finanziaria all'attività della struttura di inibire in quanto tale e con un'ambizione però
Questa discussione non può solo perpetuare se stesse
Noi dobbiamo arrivare anche i punti per sperimentare occorrono modelli certi che si sperimenta
E l'ambizione non dei cinque mila lavoratori attualmente iscritti ma io mi auguro che per congresso di un numero un po'più alto di questa di questa attività per farlo dobbiamo fare tutti se non restiamo ancorati a questi trend
Che non sia soltanto decidere che cosa si fa fra il quattordicesimo e quindicesimo congresso
Ma come questa parte del mondo del lavoro in maniera attiva partecipa ai lavori del quattordicesimo congresso e trova così la sua collocazione stabile all'interno dell'organizzazione grazie
Grazie Fulvio la parola al compagno ora ematologici settario regionale della Lombardia
Sto il paravento costo sostenuto responsabili patimento dal Senato realizzazione CGIL
Maio credo di essere tra quelle compagni quei compagni che utilizzano la riunione di oggi anche per imparare qualcosa di nuovo e quindi mi ascrivo mi iscrivo a questa lista credo sia abbastanza lunga
La prima considerazione che voglio fare queste gli ho fatto venendo a piedi stamane da da abbastanza vicino ma avendo modo di passare lungo
Questo grande percorso che è ricco di storia sono entrato
A vedere il museo che racconta ci racconta la storia di questo grande Complesso
La storia fatta di cose fatte di fotografie
Di immagini di persone di volti di di fatica
Di lavoro
La cosa che mi ha colpito oltre rivivere tanti momenti che ognuno di noi magari nei propri territori ha vissuto l'idea che questo pezzo di storia
Nostro così recente
Si è già diventato un pezzo di storia
Cioè le immagini di qualche anno fa sono già immagini che ci richiamano mondo così lontano
Ha un
E guardate che questa cosa è una cosa che in modo fisico
Ci rende evidente come le trasformazioni che stiamo vivendo in questi anni siano trasformazioni tipo ecco epocale
Grandi trasformazioni
Che incidono nel nella società nei percorsi personali nella vita delle persone
Questa esperienza che così bene ci ha raccontato qui ieri
Il segretario dalla Carlo del lavoro ricorda me
Esperienze di altre di altre aree in Lombardia
L'aria di Sesto San Giovanni l'area dell'Olivetti di Crema in cui questi processi questi percorsi sono stati così importanti e così
Drammatici
Ma che hanno consentito di ricostruire percorsi di lavoro che sono altrettanto importanti che vanno la valorizzati
Guardate che in questo museo insieme alla storia delle cose se insieme a la storia delle persone e c'è l'immagine del sindacato delle sue manifestazioni della presenza operaia e della capacità che ha avuto il sindacato in questi anni
Di tenere insieme la salvaguardia dei diritti delle persone che lavorano insieme la prospettiva delle persone che ancora non lavoro costruendo percorsi di lavoro e percorsi Progetti di sviluppo delle aree territoriali
Questo dato è dato importante guardate che la mia esperienza parla di trasformazioni in cui
Sono sorti in queste aree poli universitari sono sorti grandi e piccole aziende di terziario il terziario avanzato è un'esperienza qualificante importante in cui la lotta delle persone che vi lavoravano consentito al sindacato
Di costruire insieme all'istituzione un percorso e un futuro
Per le persone per i figli e dico le persone che lavoravano
Ora questa cosa perché la richiamo non solo per
Perché me la sentivo per per dove siamo per il la storia che ha questo luogo
Ma perché richiamo a un'idea in cui la necessità di tenere insieme i diritti individuali delle persone con un disegno a poppa più collettivo di questa società
è la forza vera la cosa vera è che ci fa muovere ci fa fare iniziativa
Vengo alla relazione che faceva ieri Mendini
Io credo che sia l'azione importante
Per le analisi che contiene e anche per i richiami che fa la nascita finiti il la discussione di Rimini dello scorso anno
Ed è importante perché tiene insieme anche una proposta organizzativa
Che può essere guardate condivisa
In parte quest'anno Condi però a un prese una grande forza che è stata che è quella di essere presentata da un gruppo dirigente che in questi anni si è misurata su queste cose
Ed è la forza vera di questo proposta poi possiamo discutere come tutti i modelli organizzativi annesse
Dalle grandi idee hanno in sé e devono avere neanche delle capacità di rendersi adeguate mutare rispetto alla ai cambiamenti che abbiamo davanti a noi però credo che sia un'idea importante
E quindi credo che valga la pena di aiutare questo percorso
Però guardate importante che insieme al bilancio che Cesare si presentava ieri e che si riferisce alla struttura nazionale anche noi per quel che riguarda i territori convenga dire due cose
Io
So che in Lombardia c'è un coordinamento regionale di inibire che funziona abbastanza
Stiamo facendo un corso di formazione che io reputo importante che sta avendo almeno così era riscontro che abbiamo dal compagno detto dei compagni di nido che vi partecipano hanno riscontro importante e positivo
Siamo presenti sui quattordici comprensori della Lombardia in nove
Con lo sportello Dini rete funziona
Abbiamo problemi in altri quattro territori per cui Brescia
E la cosa mi preoccupa ve anche indicativa
Però possiamo dire che teniamo insieme un grande entusiasmo fatto dalle compagnie dei compagni che Dini dir si occupano
Insieme a ancora una forte sottovalutazione da parte dell'organizzazione nel suo insieme di quella che è la sfida che noi stiamo lanciando
Guardate che molte volte questa sottovalutazione trova le forme di manifestarsi attraverso problemi di risorse economiche di risorse umane di insomma di tutte con le cose che si riferiscono alla signora dell'organizzazione
Questo è vero
Vero in parte però c'è una sottovalutazione che prima di essere organizzativa e politica da parte della nostra organizzazione
C'è un problema di priorità
Che va be'vi che vanno messe in fila c'è un problema di approccio
E che è quello di tentare anche qui nell'iniziativa che viene fatta troppo spesso di ricondurre tutto quello che avviene intorno a noi a dei modelli conosciuti
E da qui l'idea che i lavoratori interinali a davanti e se è un percorso che è quello di diventare un un lavoratore a tempo indeterminato
Queste ipotesi di lavoro sulla quale gran parte ancora dalla nostra organizzazione si sta muovendo credo che così
Sia complicate si è complicato perché ha ragione Fammoni a disegnare un percorso nazionale di contrattazione
Però guardate che la contrattazione territoriale viaggia anche con le gambe delle strutture territoriali
Non solo con le gambe le strutture nazionali e se questa sottovalutazione a questi livelli è così pregnante piena all'interno della nostra organizzazione qualche elemento di riflessione ulteriore credo che vada fatta
A partire da chi
Come me nella Confederazione qualche responsabilità
Però
L'altra domanda che poneva c'era la sua relazione dobbiamo decidere o meglio confermare un'ipotesi di lavoro che veda nidi la dispiegare la sua iniziativa su quel terreno che di tutela
Chiedi erogazione di servizio tutte le cose che qui da queste indagini ci vengono fuori
E che però valorizza anche un'ipotesi di lavoro che ripiegate deve ripiegarsi deve valorizzare la sua iniziativa sul terreno della contrattazione
Io non so
Questa cosa con quale me al modello organizzativo la si può gestire meglio
Io so che però bisognerebbe insieme decidere che questa cosa il terreno d'iniziativa vero sulla quale Emilio si spende insieme a nitida anche la Confederazione insieme con la Confederazione anche le strutture categoria insomma bisogna avere un'idea di Progetto un progetto che come diceva cederà la sua relazione
Sia in grado di affermare il lavoro come valore
Bisogna tentare di partire da lì
Cioè tenere insieme quelle che sono i diritti la loro tutela tenerli insieme ai bisogni della rappresentazione della prestazione di lavoro
E quindi le capacità le professionalità la fatica del lavoro
Il diritto alla formazione
Cioè dobbiamo tentare di fare un'operazione per cui qualche milione di lavoratore nel nostro Paese
Ritrovino un volto un'anima e non siano solo vissuti come un problema per questa società noi molto spesso parliamo di questi lavoratori
Come se fossero solo un problema il problema della flessibilità il problema della precarietà il problema della previdenza il problema dello stato giuridico ma mai come un valore positivo
Beh questa cosa va ribaltata
Questi lavoratori rappresentano per la nostra società per il sistema dell'impresa una risorsa importante il loro lavoro rappresenta una cosa vera
Cioè possiamo ribaltare questa cosa che comincia sinceramente estere a essere pesante a trattare queste questioni come se fossimo di Fonsai solo dei problemi e non una ricchezza
Io credo che questa cosa sia importante che sia una sfida che la Confederazione nitida insieme devono
Affrontare se è così e mi avvio alla conclusione
E se i nidi la rappresenta per noi un'idea di rappresentanza un'idea di elemento di contrattazione vero e forte
Dobbiamo continuare a operare su alcuni versanti il primo nei confronti delle singole aziende Beckwith esperienza c'è va consolidata va allargata
Dobbiamo riprendere con forza alcune i tentativi e cioè di coinvolgimento del sistema dell'impresa via Covella citava
L'esperienza che sta facendo noi
Io non so se con le grandi associazioni ci sia possibilità al terreno di avviare un'interlocuzione su queste questioni penso Assolombarda per quel che mi riguarda
Cioè tentare di entrare anche in quella dimensione la terza questione è il terzo fronte quello dell'istituzione
Perché avere in mente percorsi formativi significa avere in mente un'idea di confronto con istituzioni forti
Su questa cosa ed è la cosa che nella relazione di cedere non trovo sufficientemente approfondito
Credo che valga fatta con valga la pena di fare qualche ritardo riflessione guardate che la riforma del mercato del lavoro
Passa attraverso l'idea di programmazione delle politiche attive del lavoro che viaggia sulle regioni
Ancor più le questioni della formazione via Zanoli per le risorse che lei ha visto le regioni rendono disponibili ma ancor più per iter corsi che coinvolgono la comunità europea
Allora se come tutti diciamo la questione della formazione è un problema centrale
Bisogna sapere che nitide insieme alla Confederazione anche questo livello contrattuale di confronto con le istituzioni devono in qualche modo presidiare
Io lo dico perché guardate che queste già definito
Io so in Lombardia chi presidia questo livello istituzionale chiedo
Se insieme alle confederazioni regionali c'è anche nidi
Io credo che sia importante e ci sia nidi però va reso manifesto
L'ultima considerazione non so se sono ho finito l'ultima considerazione io devo fare queste guardate
Il modello che ha presentato se dove mi convinceva però sta insieme anche
Ha una necessità che alla Confederazione nel suo insieme di ritrovare di ricostruire a partire da un modello contrattuale nuovo un'idea di organizzazione nuova ci abbia riferimento l'Europa che abbia riferimento una modello di contrattazione nazionale come diceva anche Fammoni non Asi che condivido a maglie più larghe rispetto a quella che avviene oggi gli abbia in mente dei percorsi di valorizzazione la contrattazione territoriale e quindi
Con un ruolo delle Camere del lavoro
Importante
Anche qui questo cosa significherà dal punto di vista organizzativo per la CGIL prima che torni gliele ancora da costruire
Grande accorpamenti
Spostamenti di poteri contrattuali ecco credo che nidi debba in qualche modo confrontarsi con tutto questo portare il suo contributo alla discussione congressuale
Pezzi sia una società in cui l'individuo sia solo e che invece le ragioni dello stare insieme
Siano ragioni non più attuali
Una convinzione un'idea con la quale noi ci dovremo confrontare con la nostra iniziativa nei prossimi mesi nei prossimi anni io credo proprio per la specificità dell'interlocuzione della rappresentanza che anni di il nel suo mondo né lavoratori che rappresenta credo che questa sia una sfida che insieme alla Confederazione anche inibiva debba assumere e l'assume
Quindi un grande lavoro che fatto di cose di diritti di
Percorsi individuali ma anche di costruzione di un'idea in cui valga ancora la pena stare insieme quindi un grande lavoro la grande sfida credo che sia duo per tutti noi augurarsi proprio un buon lavoro
Titolo
Sufficiente un po'solo dopo dire ma
Abbiamo quattro interventi quattro interventi
Richiede un grande sforzo di tenuta primo secondo voglio ricordare che c'è sempre la grande sorpresa alla fine
E quindi
Vorrei evitare di
Rimanere da solo a vedere la sorpresa
Allora chiedo però voi siamo impegnati anche con Guglielmo di chiudere di dargli la parola Lula
Quindi dieci minuti dovete essere rigorosi Rivarossi dieci minuti
Nella nella relazione Cesare mette un punto fermo cosa meeting nome
Può apparire tanto può apparire a poco non lo so secondo me
è già tanto perché nella confusione generale
Cominciare a dire che cosa uno non è significa che si rende più semplice probabilmente affrontare cosa sia e cosa ci vuole essere
Lo ripeto dopo però questa riflessione vorrei ragionare attorno a tre argomenti
Squisitamente di natura organizzativa scusate non so se è stata colpa mia rispetto all'anno scorso la sorpresa
La sorpresa tanto non la vedrete nascosta quindi silenzio e ascoltate nel capo del Dipartimento nazionale dove CGIL non è
Ora
Già l'anno scorso quando fu affrontata il primo fu festeggiato il primo anniversario il primo compleanno io ebbi modo di dire che le questioni no di natura organizzativa
Avrebbero dovuto trovare appunto di approfondimento lo trovano nella giornata in queste due giornate di lavoro
Mi limito a ragionare attorno a queste questioni li divido in tre la prima il misuratore di efficacia
Lo chiamo così perché attorno a questo indicatore qual è l'efficacia dell'azione Kennedy il è riuscita a mettere in campo nel corso di questi due anni
è utile che ci si capisca e che ci si chiarisca
Perché è a seconda dell'indicatore di efficacia che si vuole adottare poi alla fine anche l'analisi sui modelli organizzativi viene influenzata
C'è chi questa discussione la si fa sempre quando affrontiamo ad esempi noti del tesseramento Cesare c'è chi per indicatori di efficacia dell'azione Dini dirla prende le cinque mila dei sei mila le sette mila le otto mila tessere le quattro mila che vengono certificate
Al di là del fatto che questo numero è sempre un numero stravagante nel senso che è un numero informale è il numero di quelli che hanno esplicitamente l'iscrizione a nidi non tutto quanto gira all'interno di un universo dell'organizzazione che dal mio punto di vista almeno dal mio osservatorio molto più grande
Allora se l'indicatore di efficace e questo la discussione potrebbe apparire complicata non credo che per minuti questo possa essere l'indicatore di efficacia
Indicatori efficace è quello di aver indotto all'interno della CGIL per una intuizione secondo me interessante che la CGIL ha fatto della Confederazione ha fatta
Una discussione che sta aprendo degli squarci di riflessione nuova interessanti importanti all'interno der diciamo del sistema complessivo sia esso di carattere orizzontale sia esso di carattere verticale delle categorie Fammoni diceva una cosa che dovrà essere valutata analizzata verificata su quello che effettivamente è però dicevo una cosa secondo me importante almeno dava un messaggio importante
Si prende atto in maniera esplicita e formale all'interno delle categorie di un ritardo di osservazione di fenomeni che erano presenti all'interno la nostra realtà del mondo del lavoro anche in tempi che vanno al di là dei due anni compleanno dei nidi e si ritiene interessante e utile importante per le categorie io credo poi la discussione vada svolta anche sul versante confederale adottare degli accorgimenti che ci consenta no di osservare in maniera più organica questi nuovi fenomeni che ci sono all'interno delle realtà che rappresentiamo
Secondo me è una azione di testi tazza di questi due anni di discussione di nidi incredibile straordinariamente grande
Che vada valorizzata per questo
Che Varazze una risata per questo e che per queste ragioni poi deve trovare però un punto di diciamo
De de di approfondimento ulteriore di carattere organizzativo che ovviamente
Due giorni di oggi probabilmente non sono anzi sicuramente non sono in grado di esaurire ma che comincia in qualche modo a delinearsi la seconda ragione è che
Questo l'interrogativo che io mi mi pongo come confederazione e credo che giustamente si devono porre le categorie nell'ambito della loro osservazione se le forme tradizionali che le la CGIL perché poi le categorie il loro modello organizzativo non è chiaro se lo sono inventato
è un modello organizzativo che nasce all'interno di una discussione più ampio a livello confederale se le forme tradizionali della rappresentanza categoriale così come li ha che abbiamo conosciuta sono in grado di dare con efficacia la risposta all'interrogativo che Fammoni imponeva il suo intervento
Io credo che la seconda grande azione interessante che questi due anni di discussione attorno a nidi l'ha prodotto
è che il modello tradizionale per così come lo abbiamo conosciuto continuiamo a conoscerlo e continuiamo a gestirlo non è in grado di dare una risposta efficace
Ad un problema che abbiamo presente e chiede di volta in volta rischia altre mete di trovare delle risposte o delle soluzioni che non arrivano
Soprattutto al nodo dello dell'interrogativo lo poneva un intervento secondo me
Di grande rilevanza cloro ponesse più a cosa vogliamo rispondere alle domande interne organizzative non lo so alle domande di leadership non lo so io credo che dobbiamo rispondere alle domande che un mondo al mondo del lavoro straordinariamente ampio e che si sta ingrandendo sempre di più ci propone e chiediamo delle risposte se è questo allora credo che l'analisi che io voglio chiamare analisi di contesto cioè aver analizzato il fatto che oggi è così e ha ragione chi dice guardate che se si osserva questo mondo è vero che è fatto di un mondo che pensa al lavoro stabile come la sponda di approdo però è una parte e una parte una parte internet e parlo del mondo in quanto tale non delle azioni indotte da una modifica reale del dell'organizzazione lavoro questo mondo in quanto tale è formato da una parte che questa mai formata da una parte al cui questa spiegazione non c'è
Non c'è questa aspirazione non c'è c'è la voglia di provare a misurarsi su criteri nuovi su forme nuove su un'organizzazione del lavoro nuovo allora se l'analisi di contesto
E questa che siamo in grado di condividerla
L'interrogativo che io mi mi propongo e ci riflettevo sentendo un intervento prima essere tagliata ma lavoro di Torino credo è qual è la ragione che ci porta oggi a due anni ad interrogarci ancora
Sulla
Se ci dobbiamo interrogare io nuovi convogli interrogarmi parole sulla natura di intimidire sul fatto che indichi l'esisto non esiste
Se io provo analizzato dal punto di vista organizzativo è in ritardo
Che ognuno di noi nel corso di questi due anni abbiamo esercitato nel far crescere maturare consolidare l'esperienza che avevamo voluto mettere in campo quel giorno sette di quel mese del mille novecentonovantotto quando a Milano lanciamo l'idea limiti
è nelle mani nostre nelle mani di altri siamo noi i protagonisti ancora oggi a due anni di questo interrogativo allora quando Cesare propone nella sua relazione
Il modello organizzativo da qui in avanti
L'interrogativo che io pongo a Cesare che pongo alla CGIL che pongo a me stesso all'interno della della struttura organizzativa è sì va bene ah va bene se abbiamo messo dei punti fermi
Abbiamo messo dei paletti non più discutibili non in qualche modo reinterpretati ridà ognuno di noi ha secondo il suo punto di vista sulla natura e sull'esperienza di questi due anni
Una sperimentazione di una seconda fase non può partire se non si è consolidato il giudizio sulla prima fase se non si ha consolidato il modello organizzativo che la prima fase ha voluto mettere in campo
Se io guardo i dati né ragionavamo con Cesare quando abbiamo guardato la chiusura il tesseramento vecchio centro trentatré camere del lavoro
Quindi le presente su un'ottantina uno in più dei meno non do un numero esatto proprio perché i dati sono fluttuanti se io dovessi osservare questi ottanta luoghi dove inibire organizzato sono in una parte è effettivamente organizzato in un'altra parte consistente all'organizzazione è un'organizzazione vaga
Abbiamo degli spiriti ci sono dei luoghi dove abbiamo degli iscritti attenzione non sempre l'organizzazione corrisponde alla condizione oggettiva del presupposto mercato del lavoro di parasubordinato degli interinali che ci sono lì una parte consistente del modello organizzativo si basa sulla sensibilità uso questo termine dei gruppi dirigenti in questo in quell'uomo nell'affrontare il pomodoro un altro modo la situazione però dobbiamo dirci che è così
Perché se facciamo finta che non sia così e che sono altri della
Ogni che rendono complicato affrontare il problema in maniera coerente va be'la seconda fase una fase incredibilmente complessa che fa fatica a mettersi in moto andare avanti e Vieri io credo che la riflessione dovrei partire da questo sapendo che se parte da questo è possibile è possibile
Mettere dei paletti fissi senza delle Utopie rispetto a come ci si può organizzare ma questo consente di affrontare in maniera più organica
La proposta che tu facevi nella relazione le suggestioni che gli interventi hanno fatto le indicazioni o le osservazioni che Fammoni faceva e sedici ma io penso anche ad altre categorie di autorganizzazione interna di un osservatorio consente tra l'altro di affrontare in maniera più diciamo più esplicita
Più utile per le risposte che questi lavoratori si attendono consente probabilmente di affrontare anche le questioni di come una macchina complicata che fatta di struttura orizzontale di struttura verticale
Di categoria di presenza nei luoghi di lavoro è in grado di costruire quelle sinergie utili a dare le risposte complesse a questa gente allora io vengo interrogato quando non sono attorno a questo problema ad esempio in molte realtà
Su sì va be ma qual è il ruolo delle RSU in un'azienda dove c'è una forte presenza del lavoro parasubordinato o del lavoro interinale
E la domanda viene fatta con un interrogativo di dualismo oggi siamo noi o c'è qualcos'altro c'è nitido non è così le due cose non solo possono cui sistema indispensabile che coesistano in alcuni casi gli esempi gli abbiamo se analizziamo i dati relativi alla presenza del lavoro parasubordinato o interinali in alcune realtà ed è molte di quelle realtà se non trovando questo legame tra questi due momenti di presenza del mondo del lavoro
Da quelle eresse un rischiano di rappresentare il nulla
Rischiano di rappresentare il nulla perché il lavoro è andato da un'altra parte non rappresentano più mi organizzazione del lavoro né capacità di contrattazione in quel luogo di lavoro ovviamente parlo in alcune realtà mica dappertutto e così parola dove questa cosa si trasforma rende più evidente il legame tra i due momenti la capacità di organizzativa tradizionale e la necessità di mettere in moto quella parte allora concludo
Modello organizzativo
Cesare fa una proposta io credo che sia necessario per evitare che ci siano delle
Delle cose che non aiutano a capire che l'organizzazione ha assunto delle decisioni
Che poi sentiremo Guglielmo cosa dirà nelle sue conclusioni io credo che sia a estremamente importante definire appunto qual è il luogo che analizza e esprime una valutazione rispetto aliena
Dell'appuntamento dei due anni rispetto all'esperienza che abbiamo maturato
E che da spessore organizzativo e politico all'idea anche se chiamata interni di sperimentazione anche all'idea chiamati interni sperimentazione per i prossimi anni che si può definire
Qual è il luogo che era ed diciamo a tutti l'idea che la CGIL ha scelto e non qualcos'altro la CGIL ha scelto di percorrere questa strada e andare in quella direzione
è il comitato direttivo se il comitato direttivo lo si faccia il comitato direttivo ricordo e concludo veramente che ad una interrogazione che veniva fatta ad esempio da più rispetto ai servizi eh beh ragazzi abbia concluso Fiuggi qualche mese fa non qualche giorno fa qualche mese fa
Il comitato direttivo e CGIL avrebbe dovuto prendere il documento conclusivo di Fiuggi avrebbe dovuto analizzarlo avrebbe dovuto trasformarlo in qualche modo quindi una sorta di dispositivo di carattere politico organizzativo per dare spessore ad un'idea che vi abbiamo affrontato questa cosa non l'ha mica stata fatale è ancora lì
E il fatto che sia ancora lì non è indifferente il fatto che sia ancora lì rende complicato dal punto di vista politico e organizzativo
Tradurre quelle conclusioni in azioni vere dell'organizzazione rivolte Adare domanda lavoro tradizionale ma anche anzi credo soprattutto a quella parte del lavoro che tu che tu facevi riferimento con cui consentitemi di chiudere anche a me con com con una battuta eco d'una citazione sentito m'è venuta la curiosità Sonata prendermi libretti mattina ho sentito una citazione di Camilleri consentitemi di farne una anche a me la leggo solo quattro righe
Dice io avevo una decina d'anni abbia una decina d'anni un giorno vidi che il mio amico aveva messo sull'orlo di un pozzo una ciotola una tazza una teiera una scatola di latta quadrata tutte colme d'acqua e le osservavate interamente che fai gli domandai e Luino stavolta mi fece una domanda qual è la forma dell'acqua ma l'acqua non ha forma dissi ridendo piglia la forma che gli viene data credo che ha pagata per la discussione che stiamo facendo
I modelli organizzativi hanno la forma che noi decidiamo di dargli abbiamo la necessità di decidere quale forma diamo al modello organizzativo che vogliamo mettere in campo per risolvere questo problema probabilmente questo aiuta a risolvere il problema della rappresentanza di questi lavoratori ma aiuta anche a riflettere quello che questo sia l'alto valore aggiunto in maniera più organi anche sulla risposta da dare a quelle forme tradizionali che oggi comunque in ogni caso sono in fase di trasformazione e che non hanno per i modelli organizzativi adottato ancora una capacità di risposta efficace
Italo mi ha bruciato un po'di tempo parola Luigi Marco veloce
Per devo chiedere a Luigi di essere no destare tempo assoluto avente poi dopo ho cominciato a ringraziare tutti quelli che nonostante non abbiano rinunciato io vi faccio rinunciare perché ovviamente non non possiamo parlare tutti prego
Allora noi di
Come
Lavoratori dei beni culturali abbiamo fatto all'interno di Neville un percorso
Ormai son due anni un percorso articolato che ha portato ad alcune cose concrete come la nascita del coordinamento nazionale CGIL nidi per i beni culturali che è un organismo che si vuole in qualche modo creare le premesse per la formazione della per per quella che è la tutela proprio lavoratore dei beni culturali
Parlo ovviamente di lavoratore dei beni culturali non di archeologi solo perché sarebbe molto un campo molto ristretto e tra l'altro sarebbe veramente in qualche modo avvilire questo questo settore perché i lavoratori dei beni culturali sono sessantacinque mila in tutt'Italia
Operano con grande competenza presso l'interlocutore principale che proprio il ministero dei Beni culturali
E il fatto più importante
è stata la costruzione di una più piattaforma rivendicativa che costituisce di fatto il primo concreto atto per la definizione della figura professionale dell'archeologo
Solo l'archeologo ma è solo un fatto temporaneo perché presto molto presto cominceremo a lavorare sulla costruzione della figura professionale in generale della lavoratore dei beni culturali
Noi
Decideremo nei prossimi giorni proprio il percorso istituzionale da far fare a questo documento
E aprire il tavolo della trattativa questa è una cosa urgentissima per una serie di motivi
Che adesso io brevemente di per ragioni purtroppo di tempo di Elenco in maniera schematica
Perché noi corriamo un rischio serio come categoria professionale parlo in generale dei lavoratori e beni culturali di estinguersi per quelli che sono i passi che il Ministero per i Beni e le attività culturali sta facendo in questo momento
Ignorando completamente il rapporto il confronto con i sindacati
Ovviamente
Questo pur nella consapevolezza da parte del ministero che la maggior parte dei lavoratori dei beni culturali svolgono attività importantissime di primaria importanza con grande competenza presso i ministeri presso il ministero presso le soprintendenze
Sostituendo i funzionari di zona nel loro lavoro
E che cosa
è successo praticamente
Che il ministero
Per i contratti di affidamento e valorizzazione di aree archeologiche storiche stipula convenzioni con le associazioni di dilettanti e di volontari come ad esempio gli Archeoclub d'Italia
E già nel mille ottocento del mille novecentottantotto novantotto fu stipulato un protocollo d'intesa fra Confindustria ed il ministero senza alcun commento coinvolgimento del sindacato e di altre associazioni che si sposano di tutelare e rappresentare la categoria dei professionisti dei beni culturali
Lo stesso si ripete nel mese di maggio del novantanove con la convenzione sottoscritta tra l'Anci Confindustria per la valorizzazione del patrimonio culturale anche qui il sindacato non entra
Tutto si ripete ancora il cinque ottobre novantanove e questo è il fatto ancora più grave quando
Tra
Ah che ho che ebbe l'Italia Arci Haus e Legambiente si stila un protocollo d'intesa che ha per oggetto la disciplina delle future collaborazioni tra istituzioni centrali e periferiche
E la forza del volontariato per promuovere e incrementare le opportunità di conoscenza valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale nazionale e ancora una volta in particolare i nidi le che intanto
Scusate si era attrezzato
Con il coordinamento nazionale non entra in questo discorso tra il Ministero è questione
Questo significa chiudere praticamente è un settore importantissimo dell'economia nazionale perché praticamente il volontariato da la possibilità a tutta una serie di personaggi inseriti nelle soprintendenze di chiudere dei contratti
Dove praticamente i professionisti saranno automaticamente esclusi io mi domando a questo punto perché non chiudiamo le università perché lo chiudiamo le facoltà di archeologia perché non chiudiamo le facoltà di conservazione dei beni culturali perché in questo modo noi non avremo più la possibilità di lavorare
è chiaro da questo che sto dicendo in questo momento che l'azione sindacale diventa fondamentale un una corretta concertazione proprio in sul canile in campo nazionale sul problema beni culturali diventa urgentissima
E deve essere fatti in maniera rapida altrimenti noi rischiamo veramente come dicevo prima e non è luogo comune di estinguersi come categoria professionale perché nel momento in cui volontari entreranno in azione sui siti archeologici non avendo neanche la competenza perché ovviamente il volontario fa il medico fa tutt'altro mestiere poi improvvisamente scopre la bellezza dei beni culturali e il ministero stipula una convenzione con queste persone
Chiudo subito
Penso ai problemi sono due anni adesso che c'è il problema di Sarno
Proprio questi giorni
E lo stato si è ritrovata a fare un bilancio drammatico su quella che è stata è stato il problema di Sarno de un problema legato all'ambiente problema legato indirettamente ai beni culturali ma anche lì la mancanza di competenza metteremo forse volontari voi a togliere il fango
Crea dei disagi di questo tipo
Allora
Per tentare di contrastare questo stato di cose io dico andiamo e questo è un è un è una preghiera andiamo subito al tavolo di trattative con il ministero chiudiamo subito questa vertenza io parlavo con i rappresentanti della Sardegna della Sicilia
Della della stessa Lombardia di Milano c'è questa urgenza si sente questo bisogno di andare subito a noi
I problemi che riguardano stregati Goria come poi come problemi di contratto di lavoro li sappiamo quali sono gli abbiamo ne abbiamo parlato a lungo li abbiamo elencati e non voglio stare qui io ho poco tempo
Però
Quello che mi preme adesso è che noi abbiamo creato un organismo all'interno di questo sindacato dei limiti
Dateci la forza per poter fare queste cose in modo che ne possiamo finalmente portare a compimento un passo che ci dia la possibilità di anche di ridare fiducia a chi ci sta guardando in questo momento perché sono tantissime le persone che si avvicinano al sindacato vogliono entrare il sindacato ma hanno bisogno anche di passi concreti
E noi di questi passi concreti di vogliamo fare di ben sei sessanta antitetiche sono usciti vogliamo perderci anche la fetta una fetta cospicua dei lavoratori dei beni culturali credo di no stiamo lavorando ormai da due anni e quindi non vogliamo perderci assolutamente nulla perché noi crediamo nel Midi
Ne creiamo assolutamente questa istituzione sia il futuro in qualche modo del del dell'organizzazione sindacale perché era chiaro che il mondo del lavoro è cambiato
Su questo ne abbiamo discusso a lungo è cambiato ed è una rivoluzione in atto ed è presente chi non se ne accorge qui se non se non non non ha voluto leggere queste righe e quindi in questo
E poco lungimirante
Concludo semplicemente con un invito agli archeologi stessi
Visti i gravi problemi in cui ci dibattiamo
In cui si dibatte la nostra categoria in generale troviamo per favore una forma di coesione interna nostra dove diamo l'immagine ancora di più di forza all'esterno troviamo in queste una serie di argomenti per finalmente portare avanti tutte quelle iniziative che abbiamo fatto e che dove abbiamo messo due anni di lavoro grazie
Grazie Luigi scusami ultimo intervento Monica genovese ma era nidi di Palermo così concludiamo con una giovane sindacalista e poi diamo parole tifare per le conclusioni so che ci sono i treni i primi tempi sono contati però la sorpresa riguardo tutti voi e quindi cercate di restare perché volevo evitare di di rimanere sempre solo
Grazie sotto di nutrirsi spero brava e spero di non l'avere tempo alla sorpresa finale
Io rappresento nidi il di Palermo se non la coordinatrice provinciale
Boh io partire dall'esperienza che fino adesso abbiamo condotto per provare a fare delle riflessioni riagganciarmi alla relazione diceva essere noi che assistiamo da qualche mese dall'ottobre dell'anno scorso ma abbiamo intercettato già nuove professionalità nuove identità lavorativa abbiamo intercettato archeologi medici fiscali collaboratori del vasto pianeta nella formazione e adesso da ultimo anche le comparse teatrali tutto questo l'abbiamo fatto sempre in collaborazione con le categorie e tendo proprio a ad evidenziare questo aspetto perché l'intuizione contenuta nel documento dicesse era è sicuramente corretta e soprattutto si fa come dire portavoce interprete di quello che è il comune sentire di questi lavoratori cosa voglio dire quando abbiamo intercettato gli archeologi che intrattengono con la regione siciliana dei rapporti di collaborazione specialistica
Prima di sentirsi atipici questi archeologi hanno ribadito di essere archeologi hanno ribadito la loro individualità professionale il loro bagaglio di competenze di conoscenze perché queste sono le chiavi di accesso per essere inseriti nel lavoro per restare sul mercato del lavoro quando ha parlato di medici fiscali con accanto la funzione pubblica il medico fiscale prima di sentirsi atipico prima di ricordarsi di avere purtroppo un rapporto atipico cogli test ricorda di essere medico fiscale questa dicotomia tra lavoro tipico e Nava Oro atipico non viene accettata dal lavoratore atipico devo dire che viene vissuta male viene sofferta riallacciarsi quindi alle Categorie io direi in un processo non tanto di integrazione quanto di interazione perché bisogna stabilire insieme programmi di politica dopo pensare al modello organizzativo quaestor restituisce dignità a questi lavoratori i quali soltanto per modalità contrattuali sono atipici si trovano costretti a passare da un'occupazione temporanea un'altra
Si trovano a vestire una particolare modalità contrattuali ma solo perché stanno dentro questo mercato in un modo o in un altro
Devono cavalcare l'innovazione
Io mi riferisco soprattutto agli atipici che in un certo senso tra virgolette subiscono questa condizione e d'altra parte credo che questi sono siano gli atipici che ha meglio intercettiamo
Che a me e io stiamo rappresentando che più degli altri sento l'esigenza del sindacato
Sentire l'esigenza del sindacato vuol dire sentire l'esigenza di tutela
E di rappresentanza di diritti comuni a tutti i lavoratori tipici e atipici che siano perché quelle che sono le esigenze di tutela di rappresentanza sono uguali per tutti
Ti mi il ci sta dando però una grossa opportunità una grossa possibilità quello di capire che per questi lavoratori ci sono bisogni nuovi o perlomeno bissa ogni che vanno declinati a seconda delle esigenze di questi lavoratori che spesso purtroppo lavorano a intermittenza
E hanno bisogno di RAI di una protezione maggiore di una rete RAI per di protezione maggiore rispetto a quello a quella dei lavoratori dipendenti
Quando parlo di una rete di protezione mi riferisco al diritto alla formazione all'aggiornamento alla riqualificazione ma mi riferisco anche all'attenzione che le istituzioni preposte dovrebbero ad aeree nei confronti di questo popolo penso per esempio ai i servizi che dovrebbero cale le Agenzie regionali per l'impiego
Che è in questo momento di riforma dei servizi che ha già in alcune regioni ha comunque decollata dovrebbero pensare a delle banche dati per queste lavoratori perché questi lavoratori passano avere parità di accesso parità di dignità rispetto agli altri lavoratori io credo che la discussione di nidi il il documento su cui abbiamo tutti insieme discusso tutte le cose che ci siamo che ci siamo dette stamane verde riportarci a quella che è la riforma del Welfare era di forma il nostro Stato sociale e alla riforma degli ammortizzatori sociali
Perché guardate che nidi il può rappresentare può portare avanti quei temi di inclusione nel mercato del lavoro
Che sono fondamentali ancora di più per questi lavoratori che come dicevo precedentemente transitato da un'occupazione a un'altra è che si trovano diciamo
Ad affrontare tutto una serie di problematiche di tutela del salario legato all'accesso legato all'inclusione noi cosa cosa abbiamo fatto noi abbiamo intercettato questi lavoratori inizialmente come isole mi piace moltissimo l'immagine dell'arcipelago dei lavoratori
Come isole che si sono presentati e che adesso affiorano in continuazione che sanno comunque che dentro ogni Camera del lavoro
C'è un luogo dove qualcuno può ascoltarli dove qualcuno porrà presentarli e tutelare i vip
Io conclude dicendo che non dobbiamo fare dividi lo una categoria chiusa autoreferenzialità ma dobbiamo favorire il processo perché i nidi le in questa seconda fase sia una struttura contromossa dalla Confederazione
E dalle categorie non è solo un problema di modalità organizzativa
E d'altra parte il modello che fino adesso abbiamo seguito da siamo partiti dalla ricerca dall'intervento poi abbiamo discusso su come organizzarci anche questa volta nel rapporto con le categorie partiamo da programmi da politica comuni
E poi organizzarci
Concludo dicendo che i nidi la una doppia anima e deve mantenere una doppia anima perché come dice la precedentemente la compagna che mi ha preceduto lei siamo trasversali come atipici in tutte le categorie
Quindi mi dirla un'anima confederale ha un'anima di categoria sarà difficile sarà Complesso complicato intrecciare i due momenti però da queste nuove identità lavorativa
Credo possa discende nella loro identità del sindacato
Concludo facendo gli abiti anni edile a tutti noi perché l'entusiasmo che ha finora come dire accesso sperduto passa continuarci diciamo a sostenere è un po'a tutti gli atipici in generale grazie
Diamo la parola a Guglielmo Epifani vice segretario generale della CGIL
Per le conclusioni di questa nostra due giornate
E poi dopo ci fermiamo tutti diciamo
è un anno passato da dall'assemblea dei Rimini
Che naturalmente è un tempo lungo
Per poter misurare risultati
Per verificare lo scarto tra i risultati delle domande
Che questa parte del mondo del lavoro ci propone
Ma è contemporaneamente anche un cammino Breve se pensiamo che siamo di fronte a trasformazioni
Che sono molto lunghe soprattutto sono molto profondo
Mendini ha ricordato i risultati lo ha fatto molto bene nella relazione non ha sottaciuto i problemi ha provato a indicare
Una strada di politiche rivendicativa e di politica organizzativa
Che chiama naturalmente poi la Confederazione nel suo complesso
A sciogliere i nodi a dare risposte
E a costruire diciamo quella cultura fatta di comportamenti responsabili e coerenti della quale c'è naturalmente bisogna
Tra i risultati positivi che la relazione ricordava che molti interventi hanno sottolineati
Sono in gran parte il frutto delle politiche generali che la CGIL insieme con la CISL e con la UIL in questo anno hanno conquista
Non si tratta di risultati di poco conto
Quello che abbiamo fatto in materia fiscale a sostegno di una parte di questi lavoratori coordinati
Quello che abbiamo tenuto in termini di estensione di tutele di diritti penso in modo particolare
Alla maternità
Agli infortuni
Alle malattie
Rappresentano in fondo la pratica di quell'obiettivo che ci siamo proposti
Riscrivere le regole di diritti di cittadinanza universale
Partendo cioè non dalle differenze del rapporto di lavoro
Ma dall'assicurare a tutti indipendentemente dalle forme entro le quali il lavoro si esercita una griglia di diritti minimi ma universalmente definiti e identificati
E che naturalmente ci propone il problema già dalla prossima Finanziaria dalla prossima documento di programmazione economico e finanziario di continuare a definire ha conquistato
A me non sfugge ad esempio che esiste un problema sulla previdenza grande come una casa c'è un problema né interrogativo alla quale a un certo punto dovremmo sapere dare una risposta
Non possiamo cioè continuare incrementare i contributi sul salario di questi lavoratori e contemporaneamente in cambio assicurare tra vent'anni una pensione al minimo c'è uno scarto evidente
Tra quello che si chiede e quello che si dà e quello che si riceverà da qui a qualche tempo
Questo propone ad esempio che quando affronteremo semmai l'affronteremo ma prima o poi bisognerà farla la verifica sulla riforma pensionistico che i problemi di questi lavoratori non siano considerati problemi marginali
Siano considerati problemi centrali come altre come altre categorie rispetto a cui dobbiamo completare gli impegni che quattro anni fa decidemmo che il Governo e il Parlamento avrebbero assunto
Ma soprattutto non va bene non mi piace che si possano inventare l'idea che i soldi dei contributi versati da questi lavoratori servano a finanziare situazione di pareggio per il resto del mondo del lavoro
Perché questo è un modo di dividere i lavoratori i lavoratori
Questo è un modo in cui si alimenta la propaganda di chi vuole separare le diverse forme di lavoro quando invece noi per le cose che dicevo prima dobbiamo fare esattamente l'opposto
Cesare non ha nascosto il problema è che rimangono aperti la discussione soprattutto da parte dei lavoratori e dei responsabili delle strutture territoriali e di categoria ne hanno parlato molto
Io credo che la relazione offra un buon compromesso tra i diversi punti di vista
E se non capisco male l'obiettivo più serio che noi possiamo conseguire darci e sostanzialmente quello attraverso un lavoro di preparazione che coinvolga le categorie e territoriali arrivare a impostare la discussione per il nostro congresso sciogliendo in maniera abbastanza definitiva quei problemi che ancora restano aperti
Poi possiamo passare per una discussione tra la segreteria confederale
I nidi possiamo e dobbiamo andare in direttivo a discutere ma il problema cardine del problema fondamentale investire di questa questione l'intera organizzazione nel momento più sole
Nel momento in cui cioè migliaia e migliaia di nostri quadri migliaia e migliaia di lavoratori migliaia migliaia di giovani migliaia e migliaia di pensionati decidono su quali sono le strategie e gli strumenti con i quali la CGIL val proprio congresso
E decide solennemente il patto di cittadinanza al proprio interno e tra i propri insediamenti e queste nuove forme di lavoro perché questo è importante ma e importante sostanzialmente perché noi siamo di fronte ha una strada è una sfida molto difficile
Se noi valorizziamo i risultati e contemporaneamente ci impegniamo a risolvere i problemi aperti noi possiamo provare a dare la risposta giusta alla sfida a cui siamo chiamati ed è sostanzialmente la sfida sulla nostra capacità di sindacato confederale a rappresentare le forme tradizionali che cambiano nel lavoro e le nuove forme e nuovi bisogni del mondo dello
Vedete
Quando si ha dice da più parti che il sindacato della CGIL sono una struttura di conservazione
C'è sostanzialmente per noi queste Spitz nona
Noi siamo ospita
Ha dimostrato e a testimoniare che oltre alla capacità di governare le tradizionali forme le tradizionali rappresentanza del mondo del lavoro siamo in grado anche di allargare questa rappresentanza
E questa sfida un paradosso fortissimo che è visibile che è esplicito
Perché se noi ragioniamo su noi stessi
Quando siamo accusati di conservatori turismo di conservare la cosa mi pare paradossale perché la nostra lettura di questi anni non ci porta a dire che siamo un sindacato conservatore
Provo solo indicare alcuni titoli
Delle cose fatte da questo sindacato della CGIL in questi otto anni il e sfido chiunque dentro o fuori a trovare forme di conservazione
Cominciamo con l'accordo Complesso del novantadue
Continuiamo con l'accordo sulla politica dei redditi del novantatré
Quell'accordo sulla politica dei redditi così come è stato esercitato in tutti questi anni
Ha voluto dire sostanzialmente legare l'andamento delle retribuzioni alla dinamica delitti Trezzo
E noi oggi siamo in grado di fare un bilancio di questi otto anni di contrattazione sulle retribuzioni
Che ci consegna sì la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni e quindi la scommessa che facemmo del novantatré e vinta ma guardate che questa scommessa vinta significa su un altro versante lo dobbiamo dire con forza che tutti gli incrementi di valore di produttività che ci sono stati in questi anni non sono andati a Salas
Non sono andati a pensione sono andati al risanamento finanziario sono andati a investimento e sono andati approfitto è un sindacato conservatore quello che fa questa scelta scientemente
E prosegue
Abbiamo affrontato le trasformazioni nei mercati soprattutto nei mercati protetti quelli dove c'erano e in parte ancora sopravvivono monopoli pubblici e lo abbiamo fatto pagando dei prezzi dei prezzi anche con i lavoratori molto forti
L'abbiamo fatto perché pensiamo che il date le regole i processi di concorrenza fanno bene all'economia fanno bene allo sviluppo creano nuove occasioni di lavoro
Abbiamo guidato e governato le trasformazioni nel pubblico impiego è un sindacato conservatore quello che le ha promosse
è un sindacato conservatore quello che ha affrontato la riforma il decentramento il passaggio nella natura del rapporto di lavoro nel pubblico impiego quello che ne ha parificato le condizioni in gran parte con i privati è un sindacato conservatore la CGIL che ancora in questi giorni dice no a due accordi separati infatti in due parti delle pubbliche amministrazioni
Dove i salari le retribuzioni non vengono commisurati agli incrementi reali di produttività ma vengono dati a pioggia tutti
E ancora
E conservatore un sindacato che fa due riforme delle pensioni si dichiara disponibile a farmi una verifica e avanza per il futuro anche una proposta
Ed è sindacato conservatore quello che introduce tramite accordi flessibilità in entrata ormai così vaste dicesse mai bisogno di ripensare le perché sono troppe talvolta Sisto propongono
Ora il sindacato conservatore quello che per quanto riguarda la più flessibilità nella prestazione di lavoro con i contratti collettivi arriva a definire esigenze di tutela esigenze di innovazione che tengano conto dei mercati fino ad arrivare ad esempio nell'ultimo contratto del tessile ed abbigliamento a questa ulteriore nuova intelligente forma di flessibilità che asseconda le esigenze della produzione dei mercati e contemporaneamente ricostruisce una griglia di diritti e di garanzia
Ed è un sindacato conservatore quello che si dichiara disponibile a utilizzare il TFR una parte o in tutto per favorire la costruzione il secondo pilastro della previdenza integrativa
Allora qui sta il paradosso
Se noi abbiamo questa nozione studi noi nessun ruolo che abbiamo dato nella la fase difficile che il Paese ha affrontato se rivendichiamo hanno il merito di aver tenuto la coesione sociale in un processo di risanamento gigantesco sì ci diamo il merito contro altri di avere scelto lei euro quando il sistema di impresa e non lo voleva quando il governatore della Banca d'Italia ci diceva ma siete proprio sicuri quando la più grande impresa d'Italia non lo voleva perché allora su questo terreno abbiamo questa sfida perché su questo terreno abbiamo la costruzione di simboli e di attacchi così forti
E come risolviamo questo paradosso tra quello che pensiamo noi e quello che si pensa in parte fuori dal nulla
Vedete questo paradosso si può risolvere se abbiamo la forza di contrastare questi attacchi riportando le questioni sul merito richiamando chi ci richiama a cambiare a chiedere esattamente cambiare per cosa e dunque e in che modo
E cercare di superare un populismo simbolico che può fare dei dati ad esempio
E meno ai padri
Noi dobbiamo avere la forza di dire che non è questa la questione o la contraddizione fondamentale e dovremo pure cominciare a dire con forza che non si riesce a capire come lo strano ragionamento per cui i pali devono lasciare il posto ai figli e dovremo pure dire perché mai in queste equazioni non si parla mai delle madri e non si parla mai delle figlie e domandarci se per caso questo linguaggio Sinv o di Coop non parla di un'altra Italia non richiama l'Italia della terra dove potevi dividere per quantità fisiche definite lavoro che c'ero era disponibile
E magari presentandosi come un messaggio ti guarda al nuovo ci propone simboli e modelli sociali Betti io allora ci accorgeremmo che non è quello il vero contrasto perché non c'è futuro in una società in cui si contrappone il lavoro reddito dei padri alla speranza di lavoro al lavoro avrà
Reddito dei figli e soprattutto non c'è speranza di costruzione di un modello sociale più uguale se non parliamo anche alle madri a quello che fanno e si propongono di fa
Are e al lavoro delle figlie che soprattutto nel Mezzogiorno ovviamente rappresenta gran parte dei problemi della disoccupazione
E ancora quando ci si dice simbolicamente dovette legare più strettamente il salario alla produttività
Di che cosa si vuole discutere di che cosa si vuole parlare se la produttività in questi anni è stata destinata profitti a che cosa si vuole pensare a che cosa cambia
Vogliamo cominciare a dirle queste questioni e possiamo immaginare allora di sfidare gli altri quando ci si dica si cambia nel rapporto diverso tra salari e produttività se ad esempio in questo cambiamento si pensa sempre sul tanto il salario operaio possiamo provare a dire a più alta voce se e quando ci si propone questa sfida si pensa che ci siano salari che debbono Sas crescere solo in funzione della produttività e salari che va hanno abbandonati a che cosa quando quell'impostazione contrattuale legga solo il minimo salariale all'inflazione programmata il futuro che si pensi a un futuro nel quale ci sono picchi i salari altissimi e condizioni di salari per i settori più deboli e meno protetti o più in difficoltà all'Anarchia di una rincorsa verso il basso dei salari e possiamo ricordare a chi ci sfida succo
Questo terreno che abbiamo i salari reali più bassi o tra i più bassi in Europa e possiamo dire a chi ad esempio come il governatore della Banca d'Italia continua a dirlo se lui abbia qualche idea ad esempio per quanto riguarda da le retribuzioni dei lavoratori della Banca d'Italia può approvare a spiegarci in che cosa ad esempio vorrebbe cambiare il rapporto tra salari e produttività legata ai territori tra un dipendente dalla Banca d'Italia che sta a Palermo e non dipende
E della Banca d'Italia che sta a Mila no e la stessa cosa può e deve valere anche per i professori e la stessa cosa può e deve valere anche per un impiegato comunale e la stessa cosa deve poter valere anche per un giornalista che la stessa cosa ha detto ottenesse & presso
Tanto valere questo ragionamento per una parte del mondo del lavoro quella che peraltro
Accresce molto valore a redditività molto bassa via livelli salariali molto va ASS e ancora
Quando ci si sfida sul terreno dei rapporti tra insider e outsider e una parte dei ragiona in
Enti e delle persone che sono qui come dire possono sentirsi naturalmente coinvolte anche motivamente da questo ragionamento
Possiamo continuare a dire che questo rapporto cade tra insider e outsider dove gli investimenti si sviluppò né l'occupazione cresce eccome che proprio oggi nella realtà più di sviluppo di questo Paese il Triveneto noi abbiamo dove ad esempio ci si dice che ci vuole più flessibilità noi avremo in due anni si questi ritmi di sviluppo continuano e continueranno cento umili
La richieste di lavoro per i lavoratori immigrati perché queste la realtà del mondo che sta cambiando adesso Sensi da nella provincia di Treviso se si va a vicenza oggi si vedrà che diamo cinque mila avviamenti al lavoro che vengono da forze di lavoro immigrati e allora è possibile che ci si proponga contemporaneamente la questione di maggiore facilità nei licenziamenti e magari nelle stesse aree una domanda di Tau
Ma nei confronti delle giuste politiche di accoglienza e contemporaneamente quel mondo sta cambiando con questa velocità e per ultimo possiamo dire ad alta voce l'altra verità sulla concertazione per
Che vedete noi litighiamo spesso anche con la CISL e con la UIL sul futuro della concertazione sul significato della concertazione sia un fine in sé un mezzo sia una politica io penso che abbiamo ragione noi ma in termini espliciti e che Ari possiamo dire agli italiani che quando ad esempio Confindustria ci dice non vogliamo più la concertazione perché non condividiamo diciamo quello scopo a cui è nata tu siamo tradurla in un altro modo e cioè che a una parte delle imprese italiane a una parte dello schieramento politico italiano non è che non va più bene la concertazione non va più bene che il sindacato si sieda unta a volo indica visto che per dieci anni siamo stati coinvolti nelle politiche di risanamento e abbiamo chiamato i nostri lavoratori e i pensionati e i giovani a fare sacrifici oggi che c'è l'inversione e di tendenza il Paese riprende a produrre il Paese riprende a produrre valore possiamo dire noi che siamo stati i soggetti responsabili di quegli anni in cui il Paese era chiamata i sacrifici
Come si può redistribuire una parte di questo valore che si crea oppure non c'è sottintesa l'altra vera
Cultura del sindacato va bene quando le cose vanno male perché chiamato a fare
Politiche di moderazione e quando il Paese ricomincia a camminare a produrre reddito a produrre ricchezza allora si può decidere anche contro il sindacato perché c'è una nuova fase di redistribuzione della quale il sindacato i kit sindacato rappresenta non deve essere chiamato a dire la sua
Non c'entra la forma il fine della concertazione centra un classico schema di lotta per la ridistribuzione in cui c'è una parte che si vuole accaparrare i frutti di questi Reese dati e vuole escludere quella parte del Paese che in questi anni ha concorso con coerenza con più titoli secondo me compì un merito di altri a conseguire questi risultati
Allora dire questo e qui sta il passaggio secondo me cruciale della nostra situazione
Vuol dire negare che c'è bisogno di cambiamenti vuol dire negare che il sindacato deve avere il coraggio di riflettere su se stesso noto ma vuol dire una cosa diversa vuol dire che i problemi le giorni e gli obiettivi del nostro cambiamento e dell'esigenza che abbiamo di cambiare non sono quelli che i nostri avversari intorno dottori oggi ci pone e che noi abbiamo un bisogno di cambiare ma le ragioni e bisogni del nostro cambiamento non sono quelli che gli altri ci propongo perché quelli che gli altri ci propongono non sono le vere ragioni per cui il paese e la nostra rappresentanza ci chiede di cambia
E quali sono questi cambiamenti sui quali noi dobbiamo riflettere a me pare che il più grande di tutto sia quello di domandare annui e al paese se questo Paese ha dentro di sé la cultura all'adattamento necessario della nuova società e i nuovi problemi oggi ci pongono non è la flessibilità termine ambiguo nel quale c'è tutto e cioè il contrario di
Tutto a rappresentare la sfida del cambiamento la missione collettiva del Paese negli anni due mila nove e se questo Paese ha dentro di sé le risorse morali politiche e civili per porsi un problema di
Costruire politiche di riforma istituzionali di cultura sociale che sia in grado di guidare l'adattamento del Complesso del paese alle domande che la nuova economia una globalizzazione ci pone è lì non l'azione
C'è la sfida che c'è di fronte al Paese di fronte a noi sono istituzioni nuove rinnovate che funzionano suo le istituzioni più legati al territorio e la rottura delle frantumazione porporati e che ancora ci sono soprattutto fuori da noi sono queste le sfide e l'adattabilità al cambiamento che noi dobbiamo perseguire sono le politiche di accoglienza verso quei lavoratori che stanno arrivando
Che dobbiamo per definire e creare sono interrogarsi se per caso una società che invecchia debba essere destinata per forza diventare più conservatrice se non siamo in grado di dare una missione
E non solo ai giovani ma anche agli anziani di questo Paese oppure si sente parlare di new economy a proposito o a sproposito è chiaro che c'è un problema per noi
La nuova economia o le nuove tecnologie cambiano i modelli tradizionali ma su questi noi siamo capaci di governare le trasformazioni dove meglio dove è peggio perché queste trasformazioni incidono su realtà che si di struttura no sulla Gori che cambiano su forme e contenuti professionali ma abbiamo gli strumenti abbiamo diciamo la capacità di governare questi cambiamenti dov'è che abbiamo più difficoltà abbiamo più difficoltà ad esempio quando veri
Chiamo in una parte di questi New Economy non in tutta perché non è tutta uguale dove si tratta soltanto diciamo di integrazioni i processi che già ci sono e più semplice ma il rapporto tra lavoro e valorizza
Zone in alcune imprese da new economy è chiaro che pongono problemi nuovi come possiamo ad esempio misurare la produttività del lavoro in un'azienda in cui il valore si accresce così come abbiamo visto accrescerla in questi anni che rapporto c'è tra gli la qualità e la capacità di innovare che lavoro talvolta in una parte di queste imprese e i tradizionali forme di misurazione di produttività redditività è chiaro che qui c'è una ricetta gigantesca alla quale forse non siamo pre
Atti di cui è ad esempio il discorso sulle stock option la compartecipazione alle azioni è solo un dato perché l'effetto di una realtà che però ha i suoi presupposti in questa straordinaria capacità di valori che hanno alcuni settori emergenti qui c'è da
Thuram mente un problema di ricerca a cui non sempre abbiamo risposta così come non abbiamo risposta non al problema che abbiamo risolto di come diamo tutte le positive ai lavoratori nelle trasformazioni nel binomio di fondare una nuova sicure
Sta sulle conoscenze l'aggiornamento e la formazione continua ma come facciamo diventare questa scelta che è giusta conseguenza concreta atti concreti quando mi hanno detto ad
Tempio relativamente agli sforzi fatti per costruire in regioni importanti del Paese nei confronti dei lavoratori parasubordinati politiche pubbliche di sostegno ai processi di formazione che di fronte ai bandi fatti di fronte alle disponibilità
Finanziari non si intercettano le persone perché le persone purtroppo quelle che vogliamo rappresentare anche con i vivi non riusciamo a metterle compiutamente in Rete anche quando mantengono una forte connotazione individuale di
C'è il passaggio da fare lì c'è il solco da colmare tra la giustezza di un'impostazione e i risultati di questa impostazione oppure su un altro versante ne saremmo sfidati sui contratti perché se Confindustria tiene queste impostazioni è evidente che quando arriveremo alla fine del quadriennio sul futuro della contrattazione ci sarà da rinegoziare da ridiscutere da riaprire un confronto
E proprio i inimmaginabile arrivare a quel momento non avendo dentro di noi immaginato un nostra idea di future evoluzioni della contrattazione che salvaguardi il livello nazionale lo trasformi e si ponga nel rapporto con il secondo livello di contrattazione d'azienda e di territorio modalità forme di esercizio che tengano conto della forza dei sistemi territoriali
E quelle appartenenze merceologiche che hanno fatto questo sindacato queste straordinarie identità collettive che l'appartenere ai metalmeccanici White tessitura alle lamentazioni del poligrafici o agli statali
Gli sui quali c'è gran parte della nostra culture dalla nostra forza valgono esattamente allo stesso titolo anche per domani quelle identità segnata fortemente da una professionalità merce però
Assolutamente anche lì definibile col compasso vale anche per il futuro o non dobbiamo porci il problema di come allargare questi grandi contenitori di far diventare ore se vogliamo salvarci come io penso dobbiamo saltare il contratto nazionale è uno strumento in grado di governare meglio le trasparenza e come
Ci comportiamo
E come studia nei confronti delle regole che i nuovi mercati la nuova economia ci pone
Perché rio regolare il nuovo porsi il problema di come le vecchie tradizionali regole possono o meno adattarsi alle nuove regole non è cosa da poco
Vogliamo pensare al commercio sulla Rete vogliamo pensare a tutto il rapporto che intercorre tra i nuovi servizi finanziari ad esempio questioni di diritti di copyright di tutela delle persone come attrezziamo noi stessi
Ha davvero una nostro punto di vista sulla rileggo l'azione della di un'economia dell'economia della Rete o di quello che la rete scompagina delle tradizionali possibilità e ancora
Come superiamo
Quelle distanze territoriali che si aggravano nell'Italia di oggi
Ponendo non astrattamente
Ma al diverso rapporto tra il cambiamento necessario in questi sistemi sociali territoriali soprattutto nel Mezzogiorno e la possibilità e la capacità di aprire una diversa politica di accoglienza degli investimenti e della crescita
In cui non parliamo più soltanto di come sbloccarli lavori che pure il problema che c'è
Perché voglio dire all'intervento di Ranieri perché ci sarà pure un problema per cui noi continuiamo a parlare sempre dalla Salerno Reggio Calabria sì a distanza di tre anni dopo tutto quello che abbiamo fatto voluto richiesto e ci è stato dato abbiamo solo sedici chilometri appaltati e abbiamo una linea autostradale che la vergogna di questo Paese ma questo non basta
Perché dobbiamo porci il problema di come quelle società di quei tessuti sociali locali che i patti territoriali e gli strumenti di concertazione hanno attivato non si disperdano perché senza quel cambiamento non c'è
Sviluppo serio per quelle realtà e non c'è la scorciatoia dei vantaggi fiscali permanenti e tanto meno dei salari differenziati perché la storia che abbiamo alle spalle nel molte aree del Mezzogiorno di questi quarant'anni ce lo dice Camp Pantani quei vantaggi fiscali e salariali non hanno prodotto sostanzialmente vere condizioni di sviluppo tanto è vero che finiti quegli svantaggi quaranta AG il mezzo c'
Una per sentirci anni un milione di posti di lavoro a dimostrazione che erano posti di lavoro che non erano in condizioni di reggere a una sfida normale di competizione seria e onesta
Allora perché ho fatto questo questo ragionamento perché nidi o meglio la realtà dei lavori delle nuove identità di lavori stanno esattamente dentro questa sfida e questi problemi
Voi noi siamo dentro siete un po'il crocevia di questa sfida cioè di questa nostra capacità di respingere le domande di cambiamento che altri in maniera interessate per altri interessi Fini ci
Rivolgo e viceversa sfidare noi stessi su quelle esigenze di cambiamento vere che noi dobbiamo essere in grado di attrezzare per questo
In questa nostra discussione in cui abbiamo avuto dall'inizio Opole emette sulla struttura di nidi sui confini di nidi su chi sono queste nuove identità su come chiamarle e alla fine abbiamo raggiunto compromessi eccetera non è un problema che può riguardare dito così
Se c'è un problema di gelosia di categoria di ruolo di tutta la vita di questo se c'è un problema di territorio collegato sconnesso se c'è un problema che riguarda
Le in guarda neppure se abbiamo mille iscritti in più o meno nemmeno
Cosa ovviamente è ovvio non è questo e che noi ci giochiamo non solo su questo ma anche su questo e forse per la peculiarità della sfida sulla rappresentanza soprattutto su questo ci cambiamo se questa volontà di nostro rinnovamento
Non siamo in condizioni e noi siamo incapacità di costruire Pd rafforza per questo
Noi siamo in condizione di legare questa riflessione di questi giorni anche
Gli impegni di lavoro che abbiamo come CGIL nei prossimi giorni ne siamo impegnati su questa battaglia sui referendum in modo particolare su quello sul licenziamento in una situazione un po'strana del Paese
In cui sembra di toccare con mano una qualche grande solitudine
C'è questa campagna referendaria che fino a qualche tempo fa doveva essere risolutrice di tutti i problemi del Paese liberatrice di tutti i guai di questo Paese improvvisamente per scelte politiche sembrano interessare più nessuno
E non mi sfugge
C'è una parte di quelle posizioni anche al nostro interno che fino a ieri ci dicevano la CGIL fa poco oggi pensa addirittura che non bisogna fare nulla
Io penso invece che c'è un rapporto molto stretto tra la costruzione dei tutele dei diritti in maniera nuova che qui abbiamo discusso
E le questioni che riguardano il delitto di reintegro
Perché il referendum sul diritto o meglio sul diritto alla possibilità del reintegro presentato come cuore cruciale di tutti i problemi di libertà del lavoro
E perché dobbiamo rispondere e perché non ci basta dire che tutto sommato se non c'è il quorum a noi va bene ma se non si raggiungesse il quorum su questo referendum
Quale sarebbe la lettura del giorno dopo
La lettura che sono stati sconfitti referendari
Che è stata sconfitta questa pratica un po'strana e pericolosa di referendum a grappoli no sarebbe un'altra il tema non riguarda e non interessa neanche il mondo del lavoro e quindi la questione dei diritti non è un problema centrale per la cultura democratica di questo Paese
Per questi noi dobbiamo impegnarci poi possiamo perde
Ma se noi non ci impegnamo noi diventeremmo complici di questa lettura
Proprio noi che abbiamo fatto dei diritti libertà della nostra gente il cuore della risposta
A questi referendum e non il fatto che vogliono toccare le prerogative e i diritti delle confederazioni in nome di queste persone abbiamo il dovere di continuare la battaglia
E questa battaglia si collega mediatamente dopo
Alla elezione di rappresentanza per il fondo presso l'INPS non è la stessa cosa se a queste elezioni vanno deserte o a queste elezioni partecipano un numero ragionevolmente onesto e corre toh di lavoratrici i lavoratori per il fondo stesso perché anche qui la sfida della rappresentanza per un sindacato che vogliate praticamente contarsi sente come noi vogliamo esserlo diventa una sfida anche dei bisogni o delle ragioni del cambiamento
Abbiamo poi l'occasione del DPEF nel confronto con il governo dove per le cose che dicevo prima dobbiamo continuare quella politica di crescita di tutte le di diritti penso che quest'anno dobbiamo porre con grande forza accanto alle questioni dell'accelerazione dello sviluppo soprattutto nel Mezzogiorno porre una grande questione di redistribuzione di reddito in favore del lavoro e dei pensionati per le motivazioni e nel nome delle cose
E dicevo io abbiamo dunque una serie di questioni di lavoro che filano secondo me con un filo rosso molto forte il lavoro la ricerca di questi giorni degli obiettivi che ci aspetta vedete trent'anni fa proprio di questi giorni veniva approvato lo Statuto dei lavoratori nel suo complesso
E oggi è proprio una parte di questo Statuto viene messo sotto attacco
Dagli referente
Allora a me piace finire ricordando così
è stato citato non ricordo se nella relazione al mio intervento che Massimo D'Antona
Stava lavorando nei suoi ultimi mesi di vita esattamente a questi idea di un nuovo Statuto dei lavori allora
Mi piace ricordare un'altra corsa un'altra data che Massimo D'Antona si laureò con una tesi proprio sul diritto verrei
Il piace ricordare cioè questa simbologia tra le conquiste di trent'anni fa e l'attacco di oggi il lavoro di Massimo D'Antoni
Di due anni fa e quello di Luigi Giovanni studioso che si impegnava a difendere le ragioni del mondo del lavoro in nome della libertà di tutti
Classe molto album avremmo grazie soprattutto chi ha rinunciato a parlare adesso la sorpresa è che facciamo un corteo o volo un playboy contro il corteo tipico per attraversare qui esposto questo grande impianto occupare impianto opposto
Per fermarci sulla destra perché li troverete un bel patio pubblico più alto prego
Quindi
Qua
Quello
Ecco
Quindi