"A due mesi dal terzo millennio. L'Europa e le crisi internazionali. Media e ricostruzione dei Balcani" Primo Forum Internazionale della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) organizzato nei giorni 15, 16 e 17 ottobre 1999, presso il Centro Congressi Santo Spirito, via Cairoli

Nata
Vivrà delle ansie delle attese quindi abbiamo pensato di modificare un po'l'ordine l'organizzazione degli interventi li ringrazio naturalmente innanzitutto tutti gli ospiti che sono arrivati alcuni all'alba perché quando sono arrivato qui alle nove e ho trovato Pietro Larizza già circolare in un'ora e mezza è riuscito a raggiungere dubbio Lucia Annunziata e Stefan de Mistura se al tavolo con me
Cominciamo subito direi di
Il collega Di Meo presidente dell'Associazione stampa dell'Umbria ci porta il saluto dei colleghi umbri ai quali va la riconoscenza della Federazione della stampa per l'ottimo lavoro fatto nell'organizzazione contributo prezioso che ci hanno dato nell'organizzare questa manifestazione riuscitissimo naturalmente
Anche il grazie va anche a Franco Arcuti che vedo qua davanti Consigliere nazionale Federazione sta di me
Funziona
Pronto se si sente
Cari colleghi autorità
Sono abbastanza contento ti questo appuntamento che spero sia il primo di una lunga serie
Perché noi in questa tre giorni che si sta concludendo a oggi abbiamo dato vita ad un dibattito molto interessante
Io credo che ci troviamo di fronte anche il titolo di questo incontro di questo Forum ci troviamo di fronte a una svolta epocale
Della nostra professione
E quindi dobbiamo acquisire un una capacità e un ruolo diverso per rapportarci con la società e per rapportarci con la gente
C'è stato dicevo un confronto serio un confronto interessante
Noi adesso abbiamo come non abbiamo cominciato a camminare su una strada all'inizio della nostra professione poi abbiamo incontrato un autostrada sulla quale abbiamo cominciato a correre da andare avanti ed ora ci troviamo di fronte a un universo questo universo rappresentato dalle nuove tecnologie
Dalle televisioni digitali la dalle televisioni satellitari da internet che è un mondo gigantesco per cui dobbiamo cominciare a tracciare credo i confini che ci posso che ci devono portare ad un ruolo diverso della nostra professione
E questo dibattito queste cose sono in questi tre giorni sono state dette però io se mi permettete vorrei fare un una piccola riflessione
Personale
Perché io sono d'accordo con quanto ha detto il segretario Paolo Serventi Longhi che noi come professionisti dell'informazione dobbiamo puntare
Soprattutto su un giornalismo di qualità
E aggiungo io abbia a dobbiamo abbandonare il sensazionalismo
Non è più possibile credo in una società come la nostra ergersi continuamente a cattedratici a Soloni
E dare delle bacchettate così tanto perché chi si è di fronte non ci piace non ha la faccia giusta oppure appartiene ad uno schieramento ha un pensiero diverso da quello nostro
Oppure è successo che magari certi attacchi vengono fatti solamente per mere operazioni di marketing
è vero il palazzo i politici vanno incalzati vanno criticati per amor del cielo
Quando sbagliano ovviamente bisogna far sentire la nostra voce però io credo che bisogna abbassare un attimo il volume
Ha gridato dove sono convinto non si aiuta la democrazia
E il perché credo che il confronto deve essere fatto sull'allineamento delle intelligenze perché se si urla Siva inevitabilmente alla rissa
Però attenzione un attimo ci sono dei momenti in cui il tono deve essere alzato
Quando ci si trova credo di fronte ai diritti negati lì la denuncia deve essere forte dicendo di fronte al rispetto della al non rispetto della dignità collettiva e individuale noi dobbiamo alzare il volume
Fino a farlo diventare un urlo quando ci si trova al disc di fronte al disprezzo dell'uomo della donna delle classi più deboli e degli emarginati che non hanno armi per difendersi se non quelle della dignità di essere dei simili e qui Rougon Concetta segretario Paolo Serventi Longhi e non gli altri
Quindi questa nostra professione cori leggiamoci un attimo dentro queste tre giornate sono servite anche a capirci profondamente e qui in Umbria in questa nostra bellissima terra qui a Gubbio che ancora porta le ferite del terremoto
Che ha che che ciascun passato due anni fa
Noi abbiamo piantato un seme
Siccome questa terra e fertile facciamo crescere questo seme perché io desidero noi tutti desideriamo che Gubbio e l'Umbria diventi il laboratorio per il rilancio della nostra professione grazie
Grazie davvero prima di passare la parola Lucia Annunziata e che coordina quest'ultima giornata dei lavori
Vi leggo due messaggi che sono arrivati ieri e l'altro ieri ma anche nelle more delle delle prime due giornate non siamo riusciti a leggere anche se sono da pizza ridistribuiti
Dunque la prima e di Massimo D'Alema Presidente del Consiglio dei ministri che dice mi spiace non aver potuto accogliere vostro cortese invito a lavori di Gubbio
Sapete che sono impegnato nel Consiglio europeo straordinario di Tampere così importante per le delicate significative questioni all'ordine del giorno anche per il nostro Paese
Avrei voluto essere oggi con voi perché il tema del diritto informare ad essere informati sollecita sempre più una riflessione profonda sul modo di intendere e di vivere la deontologia professionale solletica stessa dell'esercizio di una professione essenziale
Nell'era della comunicazione e quindi sul contributo che questo stretto intreccio di diritti di chi in forma di chi è informato a nell'evoluzione della democrazia
Non starò qui a richiamare i casi che sono al centro dell'attualità sono sicuro che sono naturalmente al centro della vostra riflessione
Mi auguro e vi auguro che ne possono derivare contributi utili e preziosi a sciogliere i nodi di un rapporto delicato qual è quello tra i nostri mondi perché più si sia sempre più corretto trasparente ed efficace solo così credo che il ruolo essenziale dell'informazione possa continuare a crescere essere partecipe dei cambiamenti profondi in atto nella società italiana
Ed a dichiararli chi re la nostra democrazia Graziano presidente del Consiglio che sappiamo sensibile ai problemi dell'informazione e dei giornalisti
Il saluto del Presidente del Senato Nicola Mancino ve lo leggo perché non è formale
Impegni familiari non mi consentano di prende parte come avrei voluto
Al Forum dell'informazione dedicata rode mass media nelle crisi internazionali con particolare riguardo al recente conflitto nel Kosovo
Desidero egualmente far giungere il mio saluto a tutti i partecipanti al mio apprezzamento la Fnsi che da tempo non si limita a muoversi su un piano di legittima rivendicazione sindacale ma affronta dibatte temi anche spinosi di interesse generale
Il problema della reperibilità e quindi della credibilità delle fonti di informazione
Già così delicato nelle società pluralista democratiche diventa estremamente grave in Paesi soggetti a forme più o meno accentuate di limitazione della libertà di espressione di critica e di movimento
In particolare poi in presenza di conflitti quando la macchina della propaganda dei contendenti al massimo dei giri diventa veramente arduo per l'operatore dei mass media e riuscire a distinguere il grano dal loglio una notizia da una velina uno scoop da una macchinazione
Il conflitto del Kosovo stato azzeccata mente definito una guerra senza immagini
E la circostanza ha creato non poco sconcerto nell'opinione pubblica italiana e internazionale che si è trovata a dover seguire rilevanti avvenimenti di cronaca senza il supporto di testimonianze visive
In questo contesto credo che vada dato atto ai giornalisti italiani di essere riusciti a muoversi a lavorare nel Kosovo tra mille difficoltà logistiche e tecniche politiche con obiettività ed equilibrio complessivi
Il rischio che si corre in casi come questi è sempre quello però di far seguire al clamore dei giorni di battaglia settimane di silenzi
Spenti i riflettori sui bombardamenti sulle operazioni militari sui comunicati ufficiali
Rimane infatti il pericolo che mass media un po'distratti non diano conto con eguale completezza degli sforzi dell'opera di ricostruzione delle nuove tensioni e della fatica che una pace imposta con le armi inevitabilmente comporta
Rinnovo il mio saluto a tutti i partecipanti sicuro che dava sui lavori scaturiranno idee proposte iniziativa utili
Alla maggiore comprensione di avvenimenti che ci toccano da così vicino Nicola Mancino come non condividere le sue parole a questo proposito vi comunico che il proporrò alla giunta dalla Federazione la stampa la pubblicazione integrale in volumi degli atti di questo convegno così importante è così significativo luce non sa
Va bene
Io credo che stamattina dovremmo come dire fare tutti delle cose molto brevi anche perché sono le situazioni è talmente chiare che non c'è bisogno davvero di tirarla per le lunghe quindi comincerò io stessa fare un'introduzione brevissima
Mi riaggancio a quello che ha detto appunto Nicola Mancino il presidente Mancino come il centro un po'del dibattito di stamattina il rischio è sempre sul piano dell'informazione ma anche soprattutto sul piano della politica direi
Che al clamore dei giorni della guerra ci sia si è segua il silenzio
Della ricostruzione ricostruzione come si sa è sempre un fatto noioso ma scabroso oltre che noioso nel senso che la ricostruzione riporta sempre secondo me in campo la politica
Come invece la guerra riesce a evitare almeno per un po'semplificando la situazione
Io ero la settimana scorsa a un riunione dell'Aspen a Venezia su questi stessi temi era nella tradizione dell'Aspen una diciamo a porte chiuse però credo che quello che dico non non violerà le regole dell'Aspen c'erano i maggiori protagonisti europei
Della problema della ricostruzione c'era un po'che c'era Kushner poi c'erano c'era Cardia oltre poi c'era il presidente vicepresidente vari manager della Banca europea
In particolare per la banche europee in particolare nel settore est centro est europeo quindi quelli implicati con la ricostruzione specificamente c'era il dietro la Banca Ponti Ale che Sullivan
Per dei nostri c'erano Beniamino Andreatta c'erano Bernabè c'era aria stanca degli inglesi sono come dire una forte rappresentazione di quello che sono le forze le personalità implicati nella ricostruzione dei Balcani
Ed è molto interessante è stato molto interessante per me vedere per l'appunto come la politica poi rientra in mezzo anche come non detto sul piano della ricostruzione
Nel senso che mi sembra abbastanza evidente che sta circolando sul tema della ricostruzione al di là diciamo di quelle che sono le posizioni italiane
Una doppia un doppio di saggio ecco contare a parte gli americani
Son contenta che qui abbiamo a me stesso che scalare che può chiarire appunto a questo punto se è vero o non è vero se è solo una mia impressione con gli americani molto determinati sulla questione della Serbia cioè di non coinvolge per l'appunto la Serbia nettamente in nessun programma di ricostruzione
Io ero pay che a loro volta diciamo come dire in qualche modo sono più favorevoli a tentare di entrare
In questo problema delle ricostruzione includendo la Serbia in particolare questo verrà fatto un intervento sulla base diciamo umanitarie di dire
Noi non possiamo sottovalutare che l'inverno l'inverno anche per i serbi non possiamo sottovalutare che la rottura di punti tocca anche la Romania tocca le economie di Paesi vicini peraltro cerca questo brevissimo politico o o meno che Roman che il presidente della per ore Presidente del Senato ed è un politico molto diciamo articolato molto bravo che ha messo in piedi questa discussione c'erano qui cresce eccetera
E e da altre zone europee che dicono comunque la questione della Serbia è una questione che non può diventare il grande rimosso di tutta questa questione della ricostruzione
Lo dicevano anche da un punto di vista compiuto non solo umanitario ma economico nel senso che per esempio la Serbia rimane il punto più forte economicamente da a toccare perché detto poi francamente il Kosovo sono quattro casse qualcuno diceva per l'appunto è una simpatica o antipatica o tragica Basilicata
Ma più o meno di fronte a questo ci si trova insomma si parla di ricostruzione del coso bisognerebbe abilitante che cosa c'è da ricostruire l'economia che di fatto non è mai andata al di là di un'economia contadina quindi esiste l'ultimo punto che veniva sollevato lì e mi dispiace che stamattina non c'è
Appunto Bernabè perché e non c'è Barberi non ci sono le Bernabé nel bar veri per il settore privato effettivamente questo tipo di intervento organizzato dallo Stato sia a livello italiano che a livello europeo
E ne senza cioè ha va bene non va bene ci sono moltissimi dubbi in termini anche di spessa
Perché per esempio a bere un o da bere un moltissime agenzie in piedi avere moltissime
Moltissimi tipi di intervento rischia per l'appunto di aprire due setti che sono stati ampiamente già
Denunciati uno che pare che il costo delle agenzie che gestiscono ricostruzione Balcani è di trenta per cento cioè che è una cosa vergognosa se questo è vero tratti su questa cifra non semplici decreti dell'informazione cioè se noi abbiamo delle agenzie che si prendono il trenta per cento delle aiuti umanitari insomma come dire tenete conto che il venti per cento è
Dove disperso di fatto da episodi come quelli che abbiamo visti per l'appunto dei campi mafiosi la delinquenza eccetera eccetera
E arriva il cinquanta per cento se siamo fortunati di tutti i nostri aiuti uno la seconda cosa il sovrapporsi delle agenzie fa come sempre casino perché si capisce bene i medici contro medici le suore e i i preti i volontari cioè tutte robe
Nello specifico come progetti bellissimi ma che poi rischiano di non avere diciamo un effetto realtà terzo punto l'idea dei progetti a pioggia tipo l'infrastruttura siamo veramente sicuri che questi Paesi devono avere delle infrastrutture che tipi di infrastrutture devono essere per l'appunto ricostruzione dei ponti piuttosto che le autostrade insomma io faccio degli esempi
Perché si parla moltissimo di infrastrutture come strade
Ma questa per esempio è un discorso che il liceo politici hanno voluto messi in piedi noi geopolitici sono quei famosi signori che vedono dappertutto il petrolio le aree di influenza tutte queste robe così
Eh sì sono fissati su tre quattro cinque mi pare che ce ne sono addirittura tredici
Di di corridoi balcaniche hanno identificato ci sono i famosi corridoi da Est a Ovest ci atroce in realtà buona parte del settore privato italiano sostiene che le infrastrutture debbono essere minime debbano essere soprattutto legate all'esportazione costiera
Diciamo di queste economie che sostanzialmente sono economie che hanno bisogno di accesso al mare più che di accesso allora io sto semplicemente riportando tra a spende tutti i dibattiti che sono in corso tutti i dubbi su questa storia per cui per esempio
Moltissime persone tra cui Bernabè che appunto il capo dello stock task force per la ricostruzione in cosa o per lo meno per il settore privato sosteneva che era
Meglio fare pochissimi interventi con pochissimi soldi e tutti però botta ben mirati localmente per sollecitare un tipo di struttura questo per il Kosovo è perché non abbiamo risolto il grande buco nero della della della Serbia che è un noto per l'appunto politico
Allora io getto qui sul tavolo a voi ovviamente incoraggio tutti ma siamo giornalisti e non saremmo qui se noi avessimo sentito questo dovere il coraggio tutti a mantenere alta l'attenzione su questa questione
Del Kosovo
Non peraltro secondo me i perché se noi dimentichiamo questa roba come sempre la migliore misura dell'etica e la sua funzionalità se ne dimentichiamo il coso fascite troveremo tranquillamente tra i piedi un altro conflitto a due anni e quindi cioè non dovremmo neanche operare per etica dovremmo operare quelli che non peraltro per funzionalità
Detto questo io lancio sul vostro tavolo più o meno credo questi fatti un riassunto delle varie operazioni delle varie opinioni che si dibattono in questo momento sulla questione della ricostruzione e prima di dare la parola io parlerei fare parlare
Diciamo un po'nell'ordine come stiamo no perché mi sembra che sta bene poi aggiungiamo inquilini ritardatari che sta rapinando mano mano però chiederei intanto il permesso ai ai relatori a questo tavolo di far parlare intanto due persone che come dire portato secondo vera testimonianza interessante une Raffaella Regoli che parte di quel gruppo di inviati di pace che ha fatto
Anche chi già un convegno di già un convegno a Milano e peraltro hanno fatto ecco questo qui gli atti del convegno perché li volesse sono in distribuzione fuori
E il senatore Leonardo Caponi che dei Comunisti italiani mi limiterei come dire il discorso a sette dieci minuti con la diritto anche di interrompervi va bene
Ecco per i relatori Perino relatori dire di dire tutto quindi come se la spende chiama tutti e fa fare tutte e tre minuti di intervento forse possiamo fare dando cinque noi
Allora cominciamo con Raffaella Regoli
Per il senatore Caponi se n'è andato pare irritato non so perché non ho responsabilità il bene rispetto cancelliamo un intervento se io ringrazio licenziata perché mi ha fatto vedere questo opuscolo
Che da due giorni circola qui al convegno e che è sono gli atti di un convegno che ne abbiamo realizzato maggio come gruppo inviati di pace ne siamo un gruppo di giovani giornalisti che a un certo punto
Si è sentito in dovere di dover affrontare appunto quello che era il problema della guerra ma soprattutto dell'informazione perché molti dei nostri colleghi serbi montenegrini kosovari si trovano nell'impossibilità di poter continuare a fare informazione
Questo problema è stato affrontato appunto in un convegno in cui noi abbiamo invitato tutti i vari esponenti della stampa serbi montenegrini kosovari quindi della stampa balcanica
In Italia per parlare intorno ad un tavolo proprio del problema dell'informazione
Finito questo convegno noi siamo rimasti in contatto con molti di loro
Con Vesna che ha parlato ieri con Bojana combattono acido con Ari Steiner proprio perché volevamo non farli sentire soli e perché ci sembrava importante è essere riusciti comunque a farli incontrare intorno ad un tavolo
Oggi al sito sul manifesto un articolo abbastanza forte in cui praticamente si riprende proprio un una sorta di diciamo di di attacco che battono agire ore caporedattore dico editore che è uno dei primi giornali perseguitati dal regime di Milosevic nel Kosovo ha pubblicato su Der Spiegel
In questo articolo praticamente lo stesso battono I See You attacca fortemente il Governo provvisorio
A guida dell'UCK
Accusandoli appunto di gorilla chiassosi
Perché i perché nel Kosovo stanno avvenendo una sorta di persecuzioni nei confronti dei serbi cioè quello che gli albanesi hanno dovuto subire dei servi adesso lo starebbero facendo ne siamo ancora il condizionale nei confronti dei serbi allora questo attacco fortissimo ha ricevuto un grandissimo impatto all'interno del Kosovo stesso
Perché Platone agivo dall'Agenzia costola presse che è l'agenzia filogovernativa albanese è stato accusato appunto di essersi venduto al nemico
E addirittura minacciato ora questo vuol dire essenzialmente che la ricostruzione anche dal punto di vista dell'informazione nel dopoguerra e ancora più difficile che nel periodo della guerra stessa
E ancora più difficile perché c'è stata una totale dimenticanza
O comunque si sta assistendo non ad una totale dimenticanza di media cioè come se è finita la guerra adesso la ricostruzione fosse un atto di fatto cosa che invece non è una cosa delicatissima come ha ricordato appunto Lucia Annunziata
Allora noi come inviati di pace abbiamo continuato nel nostro piccolo grazie anche all'appoggio della Federazione della stampa dell'ordine e soprattutto di Paolo Serventi Longhi che c'ha invitato qui e quindi vogliamo ringraziare noi stiamo continuando a tenere i contatti con questi giornalisti e soprattutto siamo qui oggi per farci porta voci di un'iniziativa che quella diari Steiner direttore del Media Center di Belgrado
La sua intenzione appunto quella di costituire un grande convegno proprio a Belgrado
Sembra un'impresa impossibile forse impossibile come a noi nel nostro piccolo punto sembrava quella di riuscire a mettere intorno ad un tavolo vari giornalisti del mondo
Del mondo slavo e invece noi vogliamo oggi siamo qui appunto per farci portavoce di questa iniziativa che dovrebbe realizzarsi nell'immediato futuro quindi nella prossima primavera un grande convegno sulla sull'informazione quindi carta stampata radio televisione sul mondo dei media
A cui dovrebbero costituito un convegno di varie sezioni a cui dovrebbero prender parte
Vari esponenti della stampa delle più grandi città balcaniche quindi da Skopje a Pristina a Sarajevo
Con l'intenzione appunto di rincontrarla lì di rincontrarci quindi di tornare tutti insieme a parlare di informazione nelle nostre intenzioni quindi rinviati di pace nel nostro progetto c'è quello di andare a Belgrado di portare una nostra delegazione a Belgrado
E ovviamente contiamo sull'appoggio della federazione nazionale della stampa
Abbiamo anche l'appoggio della federazione internazionale della stampa di hai davanti che comunque ci ha garantito il suo patrocinio fino ad ora
E quindi facciamo appello anche a tutti i presenti qualora volessero portare il loro contributo le loro idee perché questa questo progetto si possa realizzare e perché non nessuno dimentichi appunto che queste persone sia colleghi soprattutto i nostri colleghi hanno bisogno di noi fosse ora più di prima grazie
Bene speriamo che perché non era si sarebbe stata estrazione politica di Belgrado perché qualcosa mi fa sospettare che altrimenti questo convegno non ci sarà
Naturalmente vi auguriamo il il meglio possibile
Dunque il senatore è andato via o che avevamo detto quindi io passerei direttamente alla tavola rotonda è arrivata nel frattempo a Giampaolo Gamaleri che è uno dei M. membri del CDA della RAI che peraltro è stato e ci presenterà poi dopo alla quota di queste tavola rotonda questa iniziativa dei caschi blu dell'informazione pervenuta che magari partiamo dunque con Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL Epifani realisticamente intanto due domande rispetto anche quello che ho detto io vi state ponendo come CGIL il problema del ricostruzione o siete troppo presi dalle vicende italiane uno due che a mente
I dubbi che sono stati espressi in vari a parte hanno come dire per voi senso o meno
Sì siccome vedo che qui bisogna dire la verità non Lucia no spero conosce io per quel poco diciamo la verità che stiamo seguendo un'attenzione non non pari a quella che abbiamo avuto per il conflitto questa vicenda della ricostruzione dei Balcani
Mentre invece stiamo lavorando di più a livello europeo e sta lavorando un po'di più il sindacato europeo intorno a queste questioni
Da questo punto di vista c'è però un rammarico che voglio qui segnalare perché il patto di stabilità per l'Europa Sud orientale cioè quello firmato a Colonia giugno nelle sue dodici pagine sostanzialmente non città
Non solo ruolo delle organizzazioni sindacali ma non cita positivamente il ruolo di tutto quello che si muove nella società di questi Paesi non cita l'informazione non cita il sindacato non cita le organizzazioni democratiche
Ora è vero che si tratta di di paesi in cui questi tessuti sociale sono stati molto deteriorati dal tipo di regime politico dal tipo di difficoltà però è possibile immaginare una ricostruzione che si collega a un processo di democratizzazione che assieme non veda ruolo di questi soggetti di queste forze della società civile mi pare
Mi pare un po'difficile mentre invece il patto di stabilità a mio modo di vedere avrebbe dovuto contenere contemperare anche questa esigenza
D'altra parte lo dico perché anche il ruolo del sindacato dei Balcani in questa in questa guerra non è stato un ruolo tutto sommato diciamo di secondo piano
Non mi riferisco ovviamente solo al ruolo della sindacato del Kosovo con cui naturalmente essendo un sindacato vittima di aggressione si è mosso con con una tenuta una difesa straordinaria ma mi riferisco ad esempio il sindacato del Montenegro che ha avuto durante la guerra delle posizioni molto coraggiose di denuncia delle cause delle responsabilità della del conflitto e mi riferisco paradossalmente anche lo stesso sindacato serbo perché sindacato serbo stretto ovviamente tra rigore del regime
E le bombe che facevano saltare posti lavoro occupazione ha svolto un ruolo di mediazione sociale molto intelligente
Cercando naturalmente negli spazi che quel tipo di democrazia consentiva di poter lavorare utilizzare tutti gli spazi per ricercare formule fu e possibilità di fuoriuscita dalla situazione della quindi diciamo questo rammarico bisogna in qualche modo prendere e risolvere questo questo problema perché ripeto il ruolo del sindacato può essere un ruolo un ruolo importante invece rispetto alla domanda della nostra moderatrice io credo che lei ponga il problema
Nel senso che tutto quello che il patto di stabilità deciso in modo particolare il tavolo sulla ricostruzione economica dei Balcani
O quello che sta facendo al nostro Paese con questa figura importante di raccordo delle possibili iniziative di investimento del nostro sistema di impresa
Tutto questo ha bisogno secondo me sostanzialmente di una guida di una sponda che però paradossalmente non può che venire da Paesi diciamo interessati a questi processi
Perché da fuori ne possiamo avere un'idea delle priorità
Alle priorità sono sostanzialmente ancora legate al fabbisogno umanitario ricostruire le case ricostruire le scuole ricostruire qualche strada che è stata interrotta da dalle bombe
E mentre invece diciamo e questa è naturalmente la prima fase in cui anche il sindacato italiano raccolgo fondi aiuti con le nostre organizzazioni non governative presenti soprattutto in Macedonia in Kosovo ma quello che manca è quello più cioè come passare dall'intervento che tampona le falle operate dalla dalla guerra e dalla crisi per provare a fare quello invece di cui c'è bisogno provare a cominciare integrare queste economie ovviamente qui ci sono almeno due problemi uno è quello della Serbia
Io capisco la domanda e capisco il problema finché la Serbia non esce da questo suo la situazione come si fa ad aiutare un Paese che ha provocato instabilità negli ultimi dieci anni in questa regione
E quindi capisco l'interrogativo ma è vero anche il contrario
Che senza un intervento organico su tutta l'area per il peso economico e sociale che alla Serbia diventa molto difficile operare investimenti soprattutto nei grandi sistemi di Rete
Basta pensare al discorso delle infrastrutture possibili non è che si può saltare la Serbia e la Serbia sta al centro esattamente tra Nord Sud Est Ovest
E capisco anche che mentre per noi in qualche modo importante anche aiutare le popolazioni lavoratori serve perché quando si bombarda una Fabergé lavoratore servo rimane senza un reddito senza un'attività non ci può essere da parte del sindacato italiano che di dire attenzione qui ci sono questioni importanti che attengono la tutela di vita capisco che uno Stato può avere un altro ragionamento però lo sforzo bisogna farlo bisogna uscire da questa contraddizione perché questa contraddizione finisce probabilmente per limitare la possibilità d'intervento Organ
In secondo luogo e il processo di democratizzazione di questi Paesi questa faticosa costruzione in cui non si può aspettare che tutto si stabilizzi perché l'aiuto esterno aiuta anche la trasformazione di questi Paesi però bisogna pure sapere con quali Paesi e con quali contraddizioni noi dobbiamo fare i conti l'Albania dove esiste un potere democratico ma uno stato inesistente
Il Kosovo piccola provincia rurale con problemi umanitari straordinari il Montenegro bisogna pure dire che Montenegro è una delle sedi principali del contrabbando europeo e mondiale
Quindi cioè siamo cioè in presenza di una situazione così complicata come mai l'Europa l'aveva visto da questo punto di vista quindi probabilmente ci vorrebbe un coordinamento delle scelte molto più forte
Qui vedo un po'la difficoltà anche a livello dell'unione europea il patto di stabilità decide un tavolo un tavolo sulla ricostruzione la cooperazione che comincia a lavorare ogni paese si muove sostanzialmente per conto proprio
Quando si può mettere assieme alle idee comune in cui anche i compiti che ogni Paese chiamato ad assolvere o però si muovono dentro una logica un po'coordinata questa a me pare la vera questione che abbiamo in discussione purtroppo aggravata dal fatto che qui Lucia sostanzialmente molto ragione che l'attenzione attorno al problema della ricostruzione assolutamente secondaria
Il rischio anzi è che più passa il tempo e più ci allontaniamo dalla ricordo della guerra più diciamo questa questione anche nella coscienza delle i cittadini ma anche nella coscienza dell'autorità pubbliche può diventare secondaria la cosa che temo che ogni Stato si muova per conto proprio
Alla fine questo può essere diciamo la conclusione obbligata di una senza forte di coordinamento ma se ogni Stato si muove per conto proprio risultato
E che ognuno si muoverà in funzione del suo interesse geopolitico o di vicinanza e allora la Turchia avrà interesse a muoversi in una certa direzione l'Italia avrà interesse a muoversi in un'altra direzione la Germania avrà interessa muoversi in un'altra direzione
Alla lunga le singole direzioni soprattutto se dovessero aprire riferimento alle scelte o alle vicinanze politico etniche di ogni Paese finirebbero paradossalmente per non superare invece quello che c'è da superare e cioè le identità su base etnica di questi Stati potremmo cioè paradossalmente avere questo risultato
Che gli aiuti qualora non fossero coordinati potrebbero diventare qualcosa che rafforza quell'identità che invece bisogna in qualche modo smantellare se vogliamo assicurare un un futuro di pace e innanzitutto di stabilità di questi Paesi
Bene
Dunque è arrivato intanto una un bigliettino darla
Dalla sala
Vinco reggiano mandare questi bigliettini così invece di fare dunque cosa li inseriamo mano mano come stimolo al dibattito dice perché non si parla del fatto che negli stessi giorni di Venezia a Bari si teneva la prima riunione del tavolo di ricostruzione economica del Patto di stabilità
E che i colleghi giornalisti ne hanno dato notizia minima privilegiando la questione del dossier Mitrokhin con relativi assalti tra virgolette a D'Alema
Saccomanni lo ha lamentato io non non mi pare che comunque il patto di stabilità sia stato costituito sicuramente non più la questione della Scutellà diciamo nell'incontro di venerdì a spendere e mi pare che la questione Mitrokhin all'epoca non fosse già così strettamente addosso al Governo però potrei sbagliarmi come memoria e lascio questo anche qualcuno dei gruppi tre persone al tavolo discutere per un'eventuale risposta
Prima avevo detto prima di dare subito la parola ministri c'è Scholar però forse è meglio che finiamo la fila dei sindacalisti così abbiamo così darei la parola Pietro Larizza e abbiamo un punto di vista coerente che il sindacato per l'appunto le due sezioni sindacato
Io per la verità
Io per la verità sto cercando di
Capire le ragioni perché può darsi che sia anche ad errori di valutazione che faccio io un giorno sì
Di capire le ragioni per cui tra le tante cose interessanti di cui si parla
Non si esamina la questione da un punto di vista specifico nostro cioè italiano
Non stiamo parlando di una
Bisona del pianeta che confinante Pisicchio fisicamente con noi
E confinante politicamente con l'Europa
In questa
Particolare condizione di questo territorio che seminiamo
La situazione dell'Italia è molto diversa da quella degli altri Paesi europei
E noi conoscevamo già
Un rapporto difficile con l'aria dei Balcani prima ancora che ci fosse la questione del Kosovo e prima ancora che scoppiasse la guerra perché lo conoscevamo dal punto di vista più interessa più imbarazzante c'è quello della immigrazione e anzi dell'immigrazione clandestina
Cioè noi abbiamo toccato con mano così che prima erano lontane da noi
Dimenticandoci facile la nostra storia in cui i nostri cittadini
Facevano lo stesso verso la Germania la Francia o gli Stati Uniti
Che abbiamo toccato con mano
Le difficoltà che possono nascere nelle zone di confine
Fra un Paese ricco considerato ricco e Paesi che ricchi non sono e anzi c'hanno situazione di bassa o bassissimo sviluppo com'era
L'Albania
Come ancora l'Albania
E com'era
Anche la parte la ex Jugoslavia
Tutto questo tenuto conto un patto noi abbiamo un piccolo problema c'era l'Europa non ci ha dato in più
Che per noi l'immigrazione
Se di un certo tipo può essere un problema un grande problema e noi conosciamo questa immigrazione dei paesi dell'Est la vediamo in televisione perché vediamo le prostitute gli sfruttatori eccetera eccetera
Cioè conosciamo la parte peggiore piccole illimitata
Che in termini politici e culturali e fa vivere questo fenomeno i nostri concittadini
In termini di disagio o addirittura di reazione
Però noi siamo il Paese in Europa e più del resto dell'Europa
Chi ha bisogno
Di una immigrazione organizzata selezionata e qualificata
Soprattutto per ragione economiche che riguarda il nostro presente il nostro futuro
Cioè considerata la nostra condizione democratica anche se tutti tutte le coppie di cittadini italiani cominciassero
Da oggi
Ad essere prolifici noi cominceremo a valutare gli effetti positivi di questa invece non prima di vent'anni
Però in quest'arco di tempo se non si ricrea un equilibrio
Di tipo produttivo
Tra domanda e offerta di lavoro
Che noi italiani non riusciamo a realizzare probabilmente avremo delle ripercussioni molto forte che vanno dal sistema produttivo
All'organizzazione sociale
Quindi noi abbiamo un interesse vitale
Affinché ci sia il risanamento il più rapido possibile la ricostruzione in quest'area del Balcani gli affinché si stabilizza con loro un rapporto positivo in cui anche i flussi migratori
Non avvengono sulla base delle luci dei riflettori delle Lucetta che si fanno intorno al fenomeno Italia o interno alle ricchezze Italia unita alle come punto di passaggio o addirittura come prima sponda del contrabbando europeo
Ma avvenga nel rapporto ci deve essere tra paesi evoluti
Tenendo conto del patto che per realizzare questa condizione i Balcani io credo dal per gli italiani per l'Europa ma per gli italiani in assoluto diventano una priorità
E quindi gli interventi per la ricostruzione
Gli interventi per le infrastrutture
Alcune delle quali infrastrutture fisiche hanno un grado di bisognosi mila quello che ne abbiamo in Italia per il Mezzogiorno
Infrastrutture immateriali
E in questo la funzione decisiva che ci ha che ci hanno gli organi d'informazione
Cioè al di là delle critiche che si fanno
Spesso motivate sul modo con cui si sviluppa l'informazione
L'informazione dal mio punto di vista e uno di quei fattori che possono chiarire il grande equivoco nel rapporto fra gli Saglio mi riporto prestati confinante non rapporto fra sottosviluppo o sviluppo basso e ricchezza
Che hanno prodotto tanti guasti non solo l'Europa ma anche nel resto del mondo cioè a dire la verità
Pare conoscere la verità e soprattutto saper disegnare alle prospettive perché non siamo in un paese noi siamo in una zona di confine in cui dall'altra parte c'è il deserto che tende ad ampliarsi l'esatto contrario la nostra scelta dovrebbe essere esattamente il contrario evitare che diventi un deserto
Ecco
Tutto questo non solo è possibile
Ma io lo considero necessario e soprattutto una cosa che un po'contro le nostre abitudini e ancora gente
Questo è il mio punto di vista sulla materia io vorrei aggiungere
Alle classiche le perizie che comunque questa è una un po'male italiano Pietro no noi non facciamo mai le ricostruzioni tant'è vero che in Italia poi come dire viene portata a esempio le ricostruì che ricostruzione abbiamo fatta lo so quella di Udine no del terremoto
Per i decreti e speriamo che questo male non appunto non continui sul caso ecco ora però la messa è scarso
Ivi
è pronto a lei
Vecchio fermarci ai al processate lui Roggero Cossio ciuffo ormai voi effettivo il varietà Wong scuole trasporre in sull'ormai fuori sciogliendo Giulio anche Schioppa ausilio per fasce o con suoi trasferisce forse Yemen maggiore una presenza di una soffocasse la figura saremmo accinge insomma
Foggia Felice Lima ed esclude a altra voce associato poi il faro del tram ricostruiamo si apre sul sedere Flick se siamo può ricavandone FIAT decorativa decreto sui professori fotocopia in questione
A lei che sorso
Dell'allenatore perciò public inciso accenno poche su cui Alma fattura qui che ci faccio qui che ci faccio il ministro equilibrio Samp o assente costerà Profumo questi suoi in giudizio i veri a delle mie che ciò che interessa solo fare il cerchio produttori Serranova spurie sulla strada pubblica devono poca cosa mobilia studio questa i fischi francese fondere assertive celebri Wong
Auto Vacchetto maxi Arlacchi OPA le calamità non certo tipo accolto da un cioè inserisce cioè l'equivoco e ciò a cui Balsamo prendemmo un flusso Antonio è uguale sessanta endemico per Ugo Pirro son fin troppi europei reso qualche ove Campisi più
Qui che cioè ce ne sono corso bravo Suikyo sfaccendati Bobigny lo faccio io si avvia succedette Ahmed stampato Burns Bottazzo Smoke ISCOP ormai credo proprio
Di a un
Il ponte illustri più diverse cinque Šimić consorte Spencer scende mostri
Al due perni risotti stanchi gestuale intervenire esperto ed una stilista Emilio Carchio macho oncia che slovacchi auguri e più dirigere Software misura insomma del sub specie di merito perseguire nasce un timido bimbo Kinder al made in USA vuole
Amo appresa da questi errori in questi paesi qualcosa che ci può essere utile per essere più costruttivi e un paio di punti che ha detto Lucia sono molto interessanti e non siamo organizzati in organizzazioni internazionali molti per agenzie che bevo perché come lei diceva spesso sono una sovrapposta all'altra quindi parliamo tanto l'uno con l'altro
E lavoriamo di meno di quanto parliamone ha ragione lei ho stima nascosero nelle incontro sono stabiliti parte e abbiamo parlato quindi soprattutto della prossima riunione del patto di stabilità per organizzare quella riunione successiva quindi io penso a da una parte che quando la comunità internazionale esibisce una nuova a organizzazione bisogna stare molto attenti le volte che si formarono l'organizzazione chiaro nuova missione se bisognava lottare per concludere un lavoro che fosse già stato fatto da qualcun altro poi dobbiamo cercare di stare molto attenti e nell'unire i nostri sforzi programma delle infrastrutture da lei quotata una la notizia quindi tutti questi paesi sappiamo che ha bisogno di tante attività sia il sogno della Croazia e della Albania che saranno come delle autostrade
E dell'Adriatico che possono portare turisti alla Dalmazia e così via o possiamo parlare
Alla strada dalla Mare del Nord andare nero o così via cioè delle cose positive e che abbiamo ora un senso maggiore della realtà di ciò che è possibile livello infrastrutturale in questi Paesi
C'è un gruppo si chiama Secchia fra questi vari gruppi internazionale Sacchi è un gruppo dei Paesi stessi
Un gruppo di Paesi dalla Slovenia Ungheria verso Nord-Est Grecia Turchia e al sud che si sono riuniti PC Card sviluppare un approccio regionale problema due settimane fa al DNA ho lavorato con loro abbiamo persuase a portare ai Paesi donatori non tanto un sacco di desideri Marie progetti costruttivi entro un limite finito limitato che avesse un impatto regionale così possiamo fare in modo che si si basino su progetti ai donatori possono offrire poi finanziamenti
Sottili Ka che possono portare a un progresso la massima priorità era quello di avere una Rete
Electric eletti tuttora esercita importantissima perché viene recitano la corsa Noce confini e quindi bisogna avere un sistema che abbia quindi una grande utilità e che abbia senso poi sistema logistico e dei trasporti
Dobbiamo stare molto attenti da molti punti di restringimento dei problemi dei blocchi per esempio nella strada del ponte è stato demolito e così via quindi dobbiamo cercare di avere un'infrastruttura
Che si basi su un progetto che funzionerà se può avere un impatto ragionare regionale ci sono tre elementi importanti che il patto di stabilità deve affrontare la sicurezza nella zona ritengo che dal punto di vista militare staremo
Ein Bosnia e Kosovo per un tempo molto lungo sa che i funzionari non possono dire ufficialmente ma non vedo alcun altra soluzione purtroppo dobbiamo avere a che fare con la questura della democrazia che è una grande parte del problema che ci conta
Ci troviamo di fronte e io sono qui come predetto la maggior parte della mi evitano trascorso nel settore privato e dell'edilizia Sandy Berger e presidente del consulente della sicurezza mi ha chiamato a casa sua a San Francisco e mi ha detto che il presidente voleva che mi lo potesse aiutare manteneva la promessa che avevo fatto mia moglie tanti anni fa
E io quindi ho aspettato poi mi ha detto rimanga rotto il timone della in Europa per un anno e ti manderò anche a Sarajevo e quindi si sono andato come opera dunque par mi della ricostruzione civile io con mia moglie siamo andati là novantasei siamo rimasti per due anni poi volevamo tornare
La Olduvai cedette non abbiamo ancora una cosa da fare dovete rimanere e quindi io sì ho citato questo compito e ruolo degli Stati Uniti che vive basarsi sulle economie di questi Paesi in questo gruppo di Paesi di confine
E mia moglie ha sentito questa conversazione con lamelle Olduvai Tria edito da viene adesso andiamo a Roma e quindi ora abitiamo a Roma quindi per noi questo è il punto più vicino a Sarajevo per ora quindi e gli sforzi americani sforzi dei nostri amici dell'unione europea e bella
Fondo mollo il Garante nazionale dei tutti i Paesi d'Europa è quello di cercare di fare in modo se possiamo lavorare assieme ecco o aiutare questi Paesi della transizione come vi dicevo in base alle promesse da noi fatte prima
E le poste in gioco che avevamo ci sono due livelli quello Strategico ovaio posso descrivere molto semplicemente come cercare di aiutare questi
Cile
Perché vogliamo farlo non tanto perché la gente russe posso dire possiamo sviluppare la monotonia di mercato questo meccanismo quello che vogliamo operare dare ah le persone i popoli di questa la Regione la speranza è una realtà potrei migliorare lo standard di vita
Ho parlato con un'amica l'altro giorno lei pensava che se tutti mangiassero in quella regione come mangiavamo Rocco per le strade di Roma
E tutti i giorni potessero mangiare i conflitti sarebbero spariti
Cioè la sufficienza l'indipendenza economica importante mi ha guardato e mi ha detto cosa pensi appartiene ai sessanta cintata RAI mangia ancora quindi questo sia un piccolo frammento di una realtà più vasta e che si possa permettere di migliorare il livello di vita
E e quindi lei sia a livello globale che a livello del singolo Paese possiamo quindi pensare al passato per poter andare avanti e quindi nell'istituto che non vogliamo tanto creare delle occasioni di lavoro per le nostre ditte
Americani non è questo che abbiamo sul programma e io non sono né problemi col Congresso con lo dico all'assistenza non dovrebbe essere legata paesi soldi alle lì no adesso del Los Angeles ma dobbiamo togliere questo tipo di sovvenzione di aiuto dobbiamo vedere chi potrà svolgere le varie attività necessario esempio al Montenegro sono d'accordo con voi un Paese che per quattrocento anni fa era considerato un Paese prettamente
Ora è ancora quindi un Paese si di passaggio di Colonia molto base quindi possiamo pensare a un Paese che ha una forma fisica non certo ottimale abbiamo detto che un Paese che è stato sempre il centro e contrabbando per tanti anni quindi
Sappiamo che dobbiamo stare attenti a queste innanzitutto è l'organizzazione che può produrre un reddito in entrata sufficiente ritorni Annabeth diverse a settimane fa stare molto
Lettera vere dell'investimento italiano in questa regione non mi importa se italiano francese o americano vogliamo che gli stabilimenti
Ma davanti che lavoro parta
Qui in ognuno di questi Paesi organizziamo un modello da poter mettere poi nella doc segnali ha parlato un paio d'anni fa e questa è una tax Force
Economica per i vari donatori bilaterali nei vari Paesi la Banca mondiale leale beni e così via con i paesi membri dell'Unione Europea cerchiamo divisi delle quindi queste prove in gioco il testa a quale quello di sviluppare il sistema bancario
Un diritto commerciale
Una giustizia commerciale è un sistema fiscale che abbia senso sviluppare oppone sistema valutario di pagamenti che abbia senso quindi cerchiamo di utilizzare le risorse dei Paesi donatori
In modo molto
Ben concentrato e sperano avere duplicazioni quindi non cerchiamo di avere relatività tattiche strategico avete detto Io per lei non mi occupo di uno stabilimento in Montenegro e lavoreremo con i nostri amici anche in Croazia per poter occuparsi presepio ricevo lo stabilimento di alluminio quindi vogliamo che le società fra di loro riescono quindi è ad assumere degli lavoratori abbiamo visto questo alla repressione da parte del governo monolitico all'Albania ad esempio difficile vedere come riuscirà andare avanti Montenegro credo che abbia in giocano fece soprattutto nel vogliano vice primo ministro un paio di leader che all'ARSIAL desiderio lo specie la capacità il fallo passare da costi con la mia nera invero quindi mercato nero l'economia viva e attiva
Noi siamo ottimisti possiamo andare avanti lentamente in questa direzione
E io per molti utenti solo il tempo sono stato fautore del combattere per esempio
La il mercato della droga in America per combattere quindi i trafficanti peruviani e così via o colombiani cioè quando parliamo per esempio del contrabbando di sigarette se riusciamo affermano allora sì
Possiamo a migliorare anche le colonie di quei Paesi
Per esempio qui forse avete ristoranti più belli d Europa o del mondo però sapete che poté trovare chiaramente
Le sigarette di contrabbando qui a Roma ad esempio come la droga questa trovata facilmente Calle fanno cioè il contra badano potremmo eliminarlo forse ma possiamo fare diverse cose per affrontare problemi di corruzione che sono endemici in questa regione
Ancora una volta sono forse troppo idealista ma io penso che affrontare la corruzione non sarà soltanto una politica è un proprio un problema lo deve farlo solo la polvere la polizia ad esempio OCSE per aprire una Burrell una Sarajevo ci vorranno dieci dodici mesi per pagare le il contributo per riuscire a
Aveva la possibilità di pagare le mazzette da poter aprire questa barra e noi sappiamo che un dipendente di queste regione spesso deve quattro tale molte difficoltà per poter avere la contabilità di questo bar ad esempio cioè dobbiamo di nuovo ad adottare contro questa la contrabbando dobbiamo semplificare tutte le procedure contabili è e così via ecco perché il diritto è molto importante se riusciamo a farne parte della corruzione scomparirà ci vorrà tempo naturalmente come vi ho detto a noi nell'Europa dell'Est abbiamo una posta in gioco c'entrano bellissima
All'articolo dispiega che è della Banca Mondiale ero comunista importantissimo
Abel cosa ha detto noi cerchiamo di fare troppo e troppo presto voglia Motterlini inalare cinquant'anni di storia sociale economica
E dietro la struttura e fare in modo che questo diventi la Svizzera quindi cosa si intende fare si distrugge la società e si dà solo strada Libera Terra i privati e quindi i beni del popolo verranno eliminati i dati penso che sia molto importante lavorare all'interno del sindacati come è stato detto è molto importante perché capiscano le sofferenze che gli operai e a dovranno affrontare con gli stabilimenti vengono chiusi ad esempio vogliamo mantenere gli operai
Impiegati dobbiamo quindi penso che lo fanno dei sindacati si è veramente importantissimo potrà essere molto importanti in Europa
Quindici Vito loro ad unire quindi il sindacati nel nostro lavoro verso che voi dobbiate far parte della nostra tavola vi invito ufficialmente qui e quindi presso Losanna mi scuso perché posso parlato troppo a lungo
Se
UCI capitolato le pesche Aventis osservi eccome sbarchi e mercato MoMA fissato o di Novak
Ora fu un attimo più prudente
Regia di genieri del Paese nella comunità internazionale di programmare anche serve sia parte del quel parente e quindi possa funzionare questo livello temporale piuttosto che era
Donatori può riportarlo
Quindi io ho visto il corpi a Srebrenica fuori delle tombe
La sede allora è andata via dal qui vi sono dei cambiamenti drammatici in questa regione nel Paese e nella leadership stessa presero parte di questo mondo non dovremmo quindi forse ricostruire ed tanto il paese in questo modo io penso che ci siano veramente agli aspetti umanitari che si possono affrontare
Nei modi che non si possano riportare alla vendetta
Quindi bisogna fare in modo che il petrolio per esempio venga dalla Serbia che bisogna pesare la polizia A e l'esercito agli stabilimenti riscaldamento per esempio questo importantissimo che dobbiamo sempre lavorare precede nostri amici dell'Unione europea si possono aiutare ha parlato molto
A riguardo
Col dottor Prodi ad esempio vi sono modi per poter lavorare su queste questioni umanitarie mai gli Stati Uniti e non cambierà la sua posizione cioè c'è una ricostruzione capitale
Che non potrà avvenire per Milosevic ora dei grosse delusioni per me quando l'opposizione non ha voluto incontrarsi con l'Unione europea la scorsa settimana a Lussemburgo ha rifiutato perché il europea e non gli Stati Uniti hanno fermato e che se volete avere questi su questi aiuti e sovvenzioni dovete impegnarvi
A togliere di mezzo questi criminale di guerra e hanno quindi rifiutato di venire incontro francamente sono stato veramente deluso antiregionalisti serve
Che hanno rifiutato di affrontare ciò che è avvenuto nel Kosovo e questo è stato un tentativo di genocidio grazie al terrore cioè giornalisti serbi sono stati per me una fonte di delusione hanno detto euro e non lo faremo non pubblicheremo ci dovete potete almeno dire la verità abbiamo detto quello che è successo questo veramente una grossa delusione per me
Chiazze molti sicuri ciascuna scusate che credo abbia come dire messo anche i piedi nel piatto come diciamo noi su alcune due tre anche cose che avevo dimenticato non dimenticato ma insomma non avevo messo nell'introduzione che una questione si fioriti perché naturalmente
La questione la mala vita questione diciamo della mafia in generale di come della forte presenza che ha sulla ricostruzione è un problema è che peraltro riguarda anche moltissimo l'Italia
La seconda cosa come avete sentito dalla Serbia cioè ci sono ovviamente i toni in modi ragioni e complessità molto diverse
E anche diciamo questo della solo la ringrazio della frana la franchezza con cui ha parlato per l'appunto del suo adesa probabilmente per la sua delusione nei confronti della stampa
Di Belgrado Stampa Democratica credo che sono tutti temi in particolare anche quest'ultime
Cose che sicuramente in fondo sconfinano da quelle cose ti stamattina ma che sono cose particolarmente importanti e forse tra l'altro palo dovremmo discutere uno di questi giorni anche tra noi riunioni più chiuse
Su uno anche che cosa significa come dire il rapporto tra giornalisti al di là della politica e dentro le guerre insomma io per esempio
Su questo credo che forse avremmo molte divisioni tra noi
Immagina allora è arrivato nel frattempo un altro dei re belli diciamo partecipate nostra tavola rotonda e stamattina Daniel Williams corrispondente a Washington post di dietro dunque interi o quelli anzi lo chiameremo dopo qui questo nervo scende apposta ha seguito tutta la guerra dei Balcani è stato così quasi praticamente tutto il tempo a Pristina
Se quella situazione base un Mosca sequestri azione peraltro è il mio marito e ce la bambina qui per cui quanto lui viene devo andare io a Gioè tenere Antonia quindi è somma è una piccola vicenda familiare che organizzeremo ciclisti moda dunque la parola De Mistura De Mistura e io l'ho fatto apposta farlo intervistare fanno intervenire dopo scalare perché non ci nascondiamo dietro un dito a queste tavole rotonde in fondo Lollo avuto in questa guerra due problemi uno di inefficacia e secondo in fondo di dissenso sia pur non dichiarato con gli Stati Uniti
O dimessi dopo riconfermiamo questi due punti cruciali della partecipazione dell'orlo
A diciamo dentro la ricostruzione se non dentro la guerra Stephane de Mistura che segretario è stata deve essere il rappresentante dell'ONU in Italia moltissimo attivo in Italia e bisogna limitrofe
Accettò l'opportunità di rispondere a questi due punti due come il femore poi ormai possiamo avere un piccolo ed è maniera di guardarlo con un po'di prospettiva lo inefficacia c'erano due maniere in cui le mazze mite dovevano essere efficaci in questa crisi avendo vissuto trent'anni zone di emergenza mi confronto con questo queste elezioni Lesson sul ogni volta allora prima era perché il Consiglio di sicurezza non è intervenuto perché come parliamo di nazioni unite come sapete
Ci sono varie maniere parlare parliamo del consiglio di amministrazione
Parliamo del segretario generale di funzionari parliamo dell'Assemblea generale o di noi tutti che dovremmo essere parte sostenermi attivamente sì parliamo del consiglio di amministrazione Consiglio di Sicurezza la risposta è non fu efficace perché decise di non essere efficace
Perché decise di auto escludersi perché temevamo si temeva qualcuno temeva che se fosse stato coinvolto ci sarebbe stato un veto in quel caso lì si sarebbe arrivati troppo tardi lezione appresa
Bene un pochino a quella che porta il segretario generale ha implicato nella sua dichiarazione all'assemblea generale recentissima che ha prodotto giustamente e fortunatamente un dibattito e un po'di scalpore
Messaggio è
Quando nell'appartamento vicino oggi noi sentiamo che una signora e picchiata dal proprio marito chiediamo il permesso al sindaco domanda risposta spero di no
Se il cane tempi sono cambiati oggi che ci minaccia di genocidio pericolo di un intervento interna e di utente l'evento
Che potrà produrre internamente a una nazione crimini contro l'umanità forse il Consiglio di sicurezza dovrebbe essere aiutato a capire che in quel caso lì il veto non dovrebbe in qualche maniera essere automaticamente possibile
Ma piuttosto dovrebbe essere automaticamente possibile una volontà internazionale di una forma di intervento non necessariamente militare
Conclusione a quel punto sì il Consiglio di sicurezza e quindi quella parte della nazione il tempo fu inefficace perché decise di essere inefficace
Ed è stato un peccato o per fortuna che è stato ricupero in corner all'ultimo momento come Larry coinvolgimento della Russia come vi ricordate e quindi tramite della Russia ruolo diciamo mio ordine
Delle ruolo del Consiglio di sicurezza in seconda battuta per ricompattare quello che sarebbe diventato altrimenti legge della giungla
La prossima volta potrebbe tra un'azione in qualunque parte del mondo a decidere intervenire ma che l'intervento fosse moralmente eticamente valido lo riconosciamo tutti dobbiamo riconoscere all'alternative erano quelle fosse comuni che abbiamo visto dopo
E che non dovrebbero esistere e chi si dovrebbe intervenire prima l'altro intermedie
L'altro elemento di inefficacia fu quello di e l'arrivo improvviso dei rifugiati vi ricordate invece dei trenta mila diventarono un milione è lì
A nome dell'atto per il quale poi mi sono impegnato anch'io debbo dare a onor del vero ed alcune precisazioni col senno del boy del del poi aprì tutto credo che nella NATO con tutta la sua altissima tecnologia intelligenza né ed alcun altro aveva potuto ed è un errore è un errore dovremmo poter essere diabolici a sufficienza da entrare nella testa di questi personaggi
Con quali dimostrano di avere la capacità in una situazione di totale illogicità novanta per cento la popolazione era kosovaro albanese con nella volontà dei kosovari
Da me stessi incontrati di dire noi da qui non ci muoveremo saremo come i telefonini italiani faremo romeni in permanenza ma non ci muoveremo ci cacceranno da una casa andremo sulla collina ma la nostra forza e la bomba demografica
Non hanno previsto la previsione che il signor Milosevic aveva di aver deciso della bomba umanitaria
E non i trenta mila che avevamo pensato alla frontiera potenza muoversi ma un milione fu mosso con un sistema unico nella storia diabolica mente calcolato chiamato ferro di cavallo
E fummo tutti tutti colti di sorpresa la realtà è che per fortuna la comunità internazionale
Ebbe un effetto boomerang nei confronti di questa strategia uno fummo colti di sorpresa ma non totalmente la realtà e che grazie a varie iniziative tra cui anche quell'italiana e non va dimenticato perché questo l'ho sempre detto nonostante le varie dei fa José sbavature fu un'iniziativa cruciale
Il mondo riuscì a ricompattarsi e non c'è stato un solo morto di fame difetto dei sette o di freddo
è detto come operativo umanitario in trent'anni io non ho mai visto la crisi di queste dimensioni in cui per fortuna non c'è stato sua morto di fame e di sete oltre che nessun morto difterite o militare come sapete
Per altri motivi da parte ed del dell'alleanza che aveva deciso a intervenire molti però purtroppo civile ma all'interno dell'operazione dei rifugiati non ci fu ora qual è l'azione che dobbiamo imparare in questo caso bene
Di Mai sottovalutare
E sempre prepararci a quello che può essere un eventuale manipolazione in termine oggi strategici dell'aspetto umanitario
E questo fu il tentativo del signor Milosevic che ebbe invece un effetto boomerang perché quel milione di persone come ricordate
Grazie a voi grazie alla comunicazione ciascuno di loro divenne un intervistato e ciascuno di loro e di lei soprattutto donne ci dissero i vi dissero qual era la storia della sesta nella stessa un milione di persone e capimmo che qualcosa di orribile stava venendo e non per caso ora se questo vogliamo riportarlo al futuro an per quello che riguarda la comunicazione luci io mi fermo qua prima mi fatto domande sul passato
Beh io però direi di visto che siamo qui di conclude anche questo e dividere secondo te qual è il ruolo preciso poiché l'ONU sta avendo in questo momento si può fare una disamina sulla questione le ricostruzioni di controllo partecipazioni
Anche limiti e naturalmente bene allora faccio soltanto lo faccio volentieri ma faccio soltanto un piccolo salto indietro
Ed è mi rifiuto in futuro di e partecipare a una operazione dell'aiuto umanitario in cui si porti cibo e mini citarli senza avere con noi con la radio di comunicazione ho scoperto
Sulla mia pelle
Che radio pale radio Miccoli in radio I did erano i veri strumenti di efficacia di quello che riguarda una tragedia umanitaria in termini negativi
è senza avere da parte nostra
Una radio che possa parlare di pace o se non altro di obiettività alla popolazione quando la crisi sta venendo saremmo molto guarnite da cui l'importanza cruciale della comunicazione
In tutte le crisi attuali di tipo interetnico o addirittura internazionale
Ora parlando di ricostruzione dobbiamo francamente ed è guardarci negli occhi e dire la verità per tutto coincida la mia analisi con quella dell'ambasciatore star qui non mi ripeto su quei punti e le infrastrutture dell'approccio però quali quindi focalizzarmi su quello che la pre ricostruzione che l'attualità oggi noi dobbiamo ricordarci proprio le elezioni passate e mi permetto di dirlo oggi così che il rimarchiamo tra di noi questo punto l'emergenza non è finita
La ricostruzione non è cominciata per la ricusazione non si parlerà fino a quando come ha detto ambasciatore star alcuni elementi siano lì certamente un elemento importante anche che non ci sia una destabilizzazione mentre stiamo parlando di ricostruzione e i signori dell'UCK devono aiutarci anche loro
Questa guerra non è avvenuta per contro qualcuno ma è stato per un principio internazionale questo principio internazionale vuol dire tolleranza se noi avremo dei problemi
Siccome stiamo venendo avendo per fortuna non grandi costanti ma importanti e gravi noi dovremmo occuparci più di sicurezza che di riabilitazione o di ricostruzione Afghanistan docet Somalia docet Libano docet c'è un momento in cui la comunità internazionale fa le conferenze a Bari
E poi dopodiché non avrà il tempo di potersi occupare di questo perché qualcuno pensa di poter scippare quel periodo quel periodo cruciale che a volte magico e dura non più di tre metri l'abbiamo visto in termini di comunicazione amici
La sera e diventerà Turchia diventerà East in timore e così via quella finestra magica Wind dopo poi ci uniti che invece di occuparsi di riabilitazione ricostruzione diventa Security security Security e poi autor fascia Libano ci vogliono anni Somalia e afgane stancherò due grandi opportunità per quei popoli furono finora perse
Concludo l'inverno
L'emergenza vera e la mia preoccupazione è che non si dica adesso che ci abbiamo pensato dopo ci stiamo pensando giorno e notte e l'inverno in Kosovo anche è stato detto
Ma tra la popolazione serba soprattutto quello che è stata una tragedia ed potenzialmente umanitaria non lo divenne mai grazie alla determinazione del mondo del mondo che ha reagito all'operazione di di signor Milosevic
Diventato solo e purtroppo gravemente una tragedia e de di tipo diritti umani
In Serbia i serbi molti dei quali non ha nulla a che fare col rischio Milosevic come ed è potete immaginare
Avranno forse il più terribile inverno della loro storia e forse è una tragedia umanitaria dobbiamo affrontare questo
Dobbiamo parlarne adesso altrimenti metteremo su un piattino d'argento al signor Milosevic una situazione che Luís non dovrebbe ereditare in termini favorevoli e faccio qui una proposta della faccio guardando l'ambasciatore sa se posso
A base d'asta ruote educativa del una una un approccio e io ho avuto il privilegio di essere il coordinatore il lanciatore diciamo in Iraq per conto del segretario generale Kofi Annan del o il suo futuro
L'Iraq e gestito monsignore che non è tra i più raccomandabile nella storia attuale sappiamo benissimo qual è la posizione americana nei confronti del signor Saddam Hussein sappiamo benissimo quanto in effetti ospitò però la realtà è che oil for food oggi più di cinque miliardi di dollari e sono gestiti in maniera tale da far sì che quel cibo quei medicinali quelle quantità acquistati col petrolio
Era china qui ce ne sarebbe la differenza vengano gestiti ma era tale che Luís non tocchi nella Guardia repubblicana né i servizi speciale la prova è che io non ero molto popolare a Baghdad con il regime ma molto con la popolazione perché in effetti facevamo da screening a controllo donne tra la popolazione e il regime affinché quelle risorse andassero solo alloro la prova è che gli Stati Uniti hanno approvato l'aumento addirittura e ulteriormente a più di sei miliardi di dollari adesso
E questo viene applicato per un personaggio così poco ed è apprezzato negli Stati Uniti quanto sa da Mosè mi domando quanto non si possa pensare a una formula Oil for food
In Serbia per separare tra il signor Milosevic e la popolazione la l'unica differenza sarebbe che lì non c'è petrolio ma si dovrebbero creare questo vale per tutte le sanzioni del mondo forse una formula in cui quando non c'è petrolio
Ci sia un fondo internazionale in qualche maniera separi la popolazione che non ha nulla a che fare con il personaggio e il personaggio terminò ricordandovi un esempio personale
Eravamo in Uganda e c'era un una personalità ed è poco edificabile si chiamava e deve Idi Amin e mi ricordo mi trovavo con una grave di Lenna con il Programma alimentare mondiale i diamine
Di verteva prendeva circa il cinquantacinque sessanta per cento lì tutto il cibo
E nel portavamo e lodava la propria tribù e alle proprie forze armate grande discussione interna i giovani allora non aveva i capelli scuri giovani leoncini del del Pam da quel fu Program dibatte erano intorno tutta una notte io ero parte di quei giovani che dicevano
Francamente non possiamo punire questa popolazione due volte hanno già questo personaggio chiamato Idi Amin debbono anche adesso perire di fame perché quel quaranta per cento una riva per loro
Per fortuna mi debbo dire ed è prevalse la linea del nomi importanti andammo avanti lo stesso pochi mesi dopo dico pochi mesi dopo il signor Idi Amin scomparve vive adesso attualmente fino a quando
Mi auguro una corte si occuperà di Luís in una piccola villetta in un Paese mediorientale
Il popolazione che sopravvisse grazie a quella quantità di cibo che nonostante tutto fu portata Luís alloro e fu data alloro nonostante questo fanno parte dell'Uganda di oggi e sono vivi grazie
Neghiamo qui Daniel Williams nel frattempo siccome stanno arrivando moltissimi bigliettini
Io penso di sì come la tutti qui stanno procedendo abbastanza nell'ordine del venti i dati abbiamo benissimo tempi definiti ancora con quest'altro intervento il il pannello di stamattina lasciare a delle domande prendere delle domande dalla Sala e quindi su questo riorganizzare diciamo un secondo giro e poi andare alla la conclusione con la presentazione dei due progetti appunto la carta internazionale per i diritti d'informazione
E quelli caschi blu dell'informazione se siete d'accordo si è d'accordo che facciamo così
Bene bene vieni qua
Mi sembra io vengo lì e comunque diceva ottenne Williams credo ossia qui dentro probabilmente forse non mi sbaglio la persona che più o che meglio conosce anche proprio fino a pochissimi giorni fa alla situazione della Jugoslavia
Ecco mi piacerebbe sapere da Luís se i progetti di ristrutturazione da una parte e il problema della Serbia di un possibile aiuto della Serbia come fatto politico oltre che umanitario hanno un senso è una priorità
Momento facciamo lo scambio
The fan lo scambio io penso alla bontà infinita della piccola Antonia con due genitori simili guardate che Angelo
Piccola tra slash en
Daniel poi parlare in inglese Bema produzione si potrebbero vedere
A con la questura senza incesto del Ferré cala il signor Farhad in basso nostrano
Questo trimestre ora a arrivo al secolo Anna
Perché il suo ampio circostanze si dimostrerà se vuole fare il suo dunque tra seconde compreso non
Vedremo quindi morti di fame speriamo tra i profughi
E in Macedonia
Il macedone che documenta fuori microfono sentire Macedonia dei campi profughi
Eroi serve a poche settimane fa
Sempre una forte discussione in corso Sollazzo
Soprattutto sulle sanzioni cioè se le sanzioni siano utili o meno nel
L'uscire a far smettere potere di Beyoncé risalto e questo è l'obiettivo delle sanzioni Lemine hanno come gli ha detto trascorso diverso tempo Lima che la dei paesi dove le sanzioni sono risultate l'ammalato ma più importante per la portare al fallimento politico non mi ha colpito il fatto che le sanzioni
Possono più essere inutile seria di quanto lo siano stati in Iraq nell'uscire a sconfiggere il potere di una a regime ormai così ben radicato e potente come ha indirettamente indicatore dell'ambasciatore
Ecco nel regime delle sanzioni il beneficiario principale sono gli amici e i collaboratori del governo mi nausea Tecce
E quindi
A più sono carichi delle sanzioni più possiamo dire
Quali sono e l'accesso al commercio e alla attività quindi viene limitato anche l'accesso a queste con un proxy pensiamo a curvare Earache ora la Serbia
Il regime forse che vota processato Sudafrica pochi di questi casi hanno comportato i risultati
Voluti da un certo velocemente quindi possiamo vedere sì è francamente le sanzioni possono dare ai serbi unna lusso diciamo di riuscire a lottare con successo contro Milosevic piuttosto e di andare avanti come stanno facendo ora cioè e affrontare la sopravvivenza pura e semplice
Dunque per quanto riguarda gli aiuti alla ricostruzione sono d'accordo qualcosa di indistinto vedevo semplicemente dare gli aiuti
Quello di cui ha bisogno i serbi è riuscire a vivere la vera in concerto margine di manovra contro il regime politico l'opposizione
Pesato molto interessante commento dell'ambasciatore io sono meno approvato riguarda i rapporti con l'Unione europea però la situazione politica interna in Serbia è senz'altro confusa è terminata
Per queste piccole e meschine differenze fra lei leader dell'opposizione principale non sono sicuro che gli esterni
Possono fare molto gli assai per perché abbiamo visto in tanti altri casi dove l'opposizione
Presentano adesso al momento in Serbia
è il leader tendono a Pescante l'uno con l'altro piuttosto che per stare Milosevic e quindi non so se questo si potrà risale al cento rumore giustamente l'ambasciatore l'inverno sarà molto importante l'ha detto anche De Mistura l'inverno sarà veramente durissimo
In Serbia
E vedremo se questo colpirà regime o meno non ne sono certo però per lo meno la opposizione sarà pronta
Tasso andare oltre queste piccole differenze oggi re in modo unito e forte quindi questo speriamo sia il risultato questo il mio tormento termina qui
Bene io passerei grazie a Danny Williams per aver portato credo anche come dire
Spessissimo in Italia e noi pensiamo sempre che gli americani hanno una solo opinioni e mi pare abbastanza chiaro che gli americani non hanno un'unica opinione perché un arricchimento
Dunque
Sarei aprì lei come dire alle domande dalla sala
Sì si teme cioè che offrono qui
E specificate anche a chi vi rivolgete in maniera che poi abbiamo un giro di ritorno
Spero di far bene ma non con lo scotch giornalisti che non voglio fare domande ecco insomma desideri Cenci
E Centi sei grazie
Grazie peggio
Bene è un dato comunico al quale manca
La la rifiutava l'impresa
La prima
Questa volta
Quello
Questo è un po'il cuore del problema di quest'intervento cioè fare degli interventi che creano per l'appunto un'atomizzazione delle Autonomie locali delle per le economie locali piuttosto che appunto una dipendenza comunque c'è anche c'è Epifani che già vuole rispondere insomma e prevediamo che altro
Io raccogliere ancora un po'di domande sto che certo che Ventura che vorrei perfettamente esercita di fanteria dell'Unità che vuole fare una domanda io nel raccogliere ancora quattro cinque insomma in maniera che poi abbiamo una replica
Anzi meglio che meglio se venite qua se perché meglio se appunto
Funziona il microfono davanti
Ma non so se coglievo l'intervento di Lucia Annunziata
Quello che sto per dire cioè questa vicenda i Balcani
Ha diviso molto noi giornalisti io ho passato tre mesi fa la Macedonia al Kosovo e diciamo tornando con i colleghi che hanno fatto se speri Enza ho trovato diversità di vedute non credo che ci sia una verità su questa guerra non voglio tornare a discute sulla guerra giusta sostanzialmente condivido la cosa che ha detto Scalfaro certo è una vicenda che appunto noi siamo trovati nei campi profughi per mesi e mesi a sentire i racconti delle persone che fuggivano a Pristina ci raccontavano cose terribili indica Pati che venivano fucilati dai serbi
Casa che venivano bruciate ricordo anche in quel periodo appunto la difficoltà a parlare con persone che si reggeva in Italia pensa pensavano appunto che molti con le cose erano esagerate reinventate invece purtroppo entrando questo vari italiani in Kosovo abbiamo verificato che non solo non erano erano cose vere ma i profughi avevano raccontato la metà della verità una parte del Kosovo parlo del Kosovo meridionale pezze Iacovizzi sa recita appunto
Più colpite dalla repressione serba erano letteralmente distrutte migliaia di case demolite abbiamo visto cadaveri bruciati nelle nelle case fosse comuni
Bambini donne che venivano uccise albergo dove c'era il comando dove c'è tutto e il comando italiano a pezze era stato trasformato dei serbi in un caso apre torturatore donne venivano stuprate e poi ucciso
Ripeto questa sono una parte della verità io il macedone abbiamo interprete serba con la mia carissima amica
Ho visto Traverso cioè racconti le sue lacrime anche la tragedia suo popolo persone che venivano uccise dalle bombe
Però c'è anche questa parte che appunto mi sembra poi nel dopoguerra e un po'sono abituato diciamo per lavoro seguire questi avvenimenti che improvvisamente scompaiono una volta finita finito il conflitto nelle prime pagine rapidamente vengono abolite
Mi capitò sempre la guerra del Golfo non prima pagina fino al giorno che c'era troppo se mai più parlato
E quindi appunto
Ho avuto l'impressione che c'è stato un opera di rimozione di quello che è capitato in Kosovo devo dire anche solo un altro modo sconcertato dell'affermazioni del Ministro Dini che è andato al a Pristina appunto da elicottero ha detto d'aver visto campi simile a quella Val Padana
Puramente di non ha visto bene fosse gli stadi un binocolo fosse dovrà andare a terra per vedere le case che venivano bruciate dei serbi buttando la pirite all'interno ente gridando scusate poi fuoco alla appunto al alle case consente dentro
La domanda che faccio è questa rapidissima sta a Staffan
Si è parlato anche giustizia internazionale lo scorso anno Roma ha ospitato una conferenza che ha dato vita a a un processo che porterà speriamo ben presto la nascita di un tribunale internazionale per colpire i criminali di guerra
Ti chiedo sta forse c'è una speranza che gli autori di questa di questi delitti infami vengono colpiti un giorno vengono puniti c'erano cinque mila paramilitari serbi in Kosovo che avevano il compito di uccidere di stuprare sterminare
Secondo te un giorno verranno puniti
Bene qualche altra domanda
Può venire per fare
Sì
Ma che l'alta Franciosi dell'Ansa
Volevo solo ricordare a proposito di quello che ha detto il collega apro del tribunale tiene stretti un episodio recente che è quello del del Della vicenda Pino OSCE ha dimostrato che i tribunali internazionali sono importanti però basta anche un tribunale nazionale e e la volontà di un giudice come Garzon
Denunciare al mondo quello che
Dei regimi dei dittatori hanno fatto e quindi che poi ci sia un tribunale che giudicherà Pino scempi Ponale internazionale mi sta bene però è anche compito di tutti i singoli giudici singoli tribunali di fare chiarezza in questo senso e viva il tribunale e viva la corte inglese
Che si è pronunciata per l'estradizione di Pinochet viva il il giudice
Giudice terzo volevo solo ricordare un accenno e mi sembra che sia stato proprio Staffan De Mistura che accennava al problema come mai la NATO gli Stati Uniti con tutto il loro potente potente macchina di informazione poi non avevano capito che c'era questa bomba
Che era la bomba umanitari appunto che sì che Milosevic stava per fare attraversava e ha fatto scoppiare
E il piccolo particolare è che noi ci occupiamo troppo del presente senza guardare al passato prima che iniziasse il conflitto e l'ho fatto dato Rossella dei colleghi
E del kosovari mi fecero vedere un pamphlet tra pubblicato da un professore ed è un accademico serbo rivestita di Belgrado mille novecentotrentasei in cui il nome mi sfugge comunque appunto si può ritrovare in cui venivano esattamente indicati i modi per rimuovere queste popolazioni
Albanesi quei cioè questi
Queste popolazioni spurie secondo appunto la mentalità serba
E immobile ed è allucinante leggerli poi durante quello che è successo indicare esattamente la pulizia etnica con rimozione forzata delle popolazioni avviarli o alle frontiere e chi si rifiutava
Passasse l'iter le armi come successe a bruciare i villaggi in una maniera talmente chiara che mi sembra strano che siccome non è cambiato nulla anzi il discorso di Milosevic
Della rallenti dei dei corvi Cygni e era propoli si riprendeva quel nazionalismo serbo che era stato elogiato da questi appunto dal da questo accademico e da tanti altri cioè ecco è abbastanza strano che non ci sia stato una diciamo un un minimo di guardare alla alla storia non non per chiamare in causa Foscolo a mi sembra che noi spesso dimentichiamo la storia un altro piccolo accenno alla a invece a a Mestre scalare a proposito della
Della mancato arrivo della delegazione dei dei dei dell'opposizione serba Lussemburgo
Ne avevo parlato anche ieri in Effetti
E lui dice sono rimasto molto deluso in effetti è vero non sono arrivati i grossi nomi a una metà della dell'opposizione
E arrivato erano tre una delegazione di trenta persone una quindicina sono arrivati quelli che sono arrivati hanno anche detto delle cose
Interessanti non era possibile che
Venissero questi dissidenti
Quando gli è stato chiesto allora dovette consegnare Milosevic mi sembra un minimo di
Cioè eccessiva chiarezza da parte dell'Unione europea mi sembra mi sembra ovvio e non possiamo prendercela con loro in effetti poi il risultato di questo movimento che c'è stato è stato un risultato positivo perché diciamo questa gaffe che ha fatto l'Unione Europea cercando di essere troppo trasparente chiede e inviando il documento a Belgrado prima suscitando quindi la reazione di Milosevic che ha detto se partite sarete considerati traditori ha poi ha avuto un invece un effetto mi sembra positivo almeno a leggere dalle susseguenti corrispondenze che è riuscito a unire questa dissidenza che invece mi sembrava molto divisa grazie
Grazie
Buongiorno scusate ma vorrei sembrare egoista che sono giornalista al presente come voi si sono trevisana Elisa del Gazzettino di Venezia
Dicevano ore sembra egoista parole riportare un po'il discorso al al tema di questo convegno poi noi ci stiamo chiedendo dove sta andando la nostra informazione tra informazione italiana a due mesi dal terzo millennio
Approfitterei di avere riterrà di avere qui un un esponente della stampa internazionale per chiedergli come lunedì uscita svolgeva il suo lavoro
In in una situazione come la guerra nel Kosovo
Per dire che noi penso almeno i colleghi che l'hanno fatto ha fatto con grossissime difficoltà non solo perché nella guerra in Kosovo chiaramente si trattava di una guerra e quindi ma perché le relazioni che ci sono in Italia
E gli editori che abbiamo in Italia il sole offre misticamente si possono chiamare editori ma in realtà sono dei dei personaggi mio P che pretendono di dirci come si deve fare informazione
E non sanno quello che cosa in realtà il vero giornalismo quindi le nostre difficoltà di lavorare sul campo e quindi di poter non influenzare gli Este la guerra ma di poter incidere per informare la popolazione che non è in guerra su quali sono gli esiti di questa di questo conflitto che è il nostro compito fondamentale è stato a dir poco reso difficile dare la situazione che abbiamo che abbiamo qui in Italia e quindi voglio sapere
Se è possibile come di giornalisti all'estero e soprattutto in America riescono a svolgere il loro lavoro e se hanno problemi tipo i nostri grazie
Grazie presentimento
Se tu
Non parlo
Forse voleva siamo in in epoca di pensiero unico errore si incarti scrisse mi dà un po'tanto sono del Co.Re.Rat. Emilia Romagna
In in tempi di pensiero unico vale si ragiona per azioni
E dando per scontato che tutti siamo d'accordo con quella d'accordo con quell'assioma di partenza
E se poi uno non è d'accordo viene subito tacciato filo Milosevic comunista eccetera ora per evitare qualsiasi equivoco lo dico già non innanzitutto premetto c'hanno emiro scettici non è affatto simpatico
Che tuttavia questo non mi impedisce di dire di non essere d'accordo con gli assiomi perché c'è una un atteggiamento da parte dell'Occidente
Io questo
Cioè mi vergogno anche di essere occidentale in questo senso perché preferisco essere allievo e non un professore
Noi ci atteggiamo a professori con la pretesa di insegnare agli atti cos'è la democrazia
E allora
Si dice a Milosevic dittatore dovete far fuori veloce dice e nessuno dice che Milosevic è stato letto libere elezioni e intanto magari si spera nel momento in cui si parla di democrazia si spera in qualche manifestazione di piazza dall'opposizione in qualche generale magari dissidente e magari se ci fosse un bel colpo di Stato si si direbbe finalmente c'è liberazione
Ora
Io chiedo
Come fatte ad escludere la Serbia oltretutto ci sarebbe da discutere anche sul fatto dalla pulizia etnica centrali non è che io voglia e disconosce quello che hanno fatto i serbi però noi abbiamo visto abbiamo come occidente aggredito una nazione che l'unica in Europa
Che è multietnica e no abbiamo dovuto aspettare dopo la guerra la fine della guerra per sapere da mezzi di informazione che non ci sono solo i serbi da una parte e gli albanesi dall'altra ma ci insieme con i serbi e ciò nella Jugoslavia e quindi anche nel Kosovo ci sono anche i rom ci sono i turchi ci sono gli egiziani
No è questa la domanda c'è e e e e dobbiamo anche chiederci perché tutto questo minoranza sia stata da parte delle e dei serbi allora se questo ecco se così ieri tant'è che i kosovari quelli dell'UCK ammazzano antiromana ma sono anche gli stessi albanesi che non sono d'accordo con l'UCK
Questo ci capo tra l'altro uno è stato letto da nessuno ha proposto di democrazia e poi io vorrei chiedere anche Che fine ha fatto Rugova per esempio di cui non si parla più allora
Assodato e tutte queste promesse premesse con quale diritto si esclude la Serbia quindi voti dalla sia quelli con la Jugoslavia da quello che il piano di aiuti e di indennizzo dei danni che sono stati provocati a alla sua nazione
Grazie
Un'altra domanda magari o se c'è ancora magari altri due poi diretti di dare un po'un giro alle repliche
Ecco
No prigioniero
Non lui ma penso che sta noi quindi siete indietro oggi si ma funziona questo porta i biglietti richiesti prenderli
Dunque sono Mirko tormentoni del giornale ANPAS News che il giornale dell'Associazione nazionale pubbliche assistenze per la Regione Toscana
Io volevo solo brevemente riferire al alcuni articoli che ho visto e letto negli ultimi dieci giorni su alcuni giornali non molti per la verità però alcuni sono stati facendo una domanda prima tutta Mr Starr e poi tutti gli altri
A cominciare da sindacalisti
In questi articoli si parlava del fatto che esiste un rischio che sembra già molto concreto che nel né in Kosovo in particolare
Economiche su quei mercati per diciamo mettere piede avere la la prevalenza nel nelle azioni economiche per la ricostruzione
Si faceva anche gli esempi sono alcuni nomi si parlava della Motorola per quanto riguarda tutta la ricostruzione relativa al telecomunicazioni che appoggiata dal contingente
Appoggiandosi al contingente americano si diceva addirittura che sarebbe stata già presente da tempo finanziando l'UCK si parlava dei alcune aziende francesi che dove cioè il comando del contingente francese sta già organizzando l'installazione del la ricostruzione tutto il sistema idrico delle fognature si parlava della Gran Bretagna e non mi ricordo rispetto a quale settore economico ma anche lì Haze grosse aziende multinazionali britanniche che si appoggiano ai contingenti
Militare la presenza militare che chiaramente necessaria per la sicurezza ma che poi c'è il rischio che possa diventare un un cuneo per per poi la la predominanza economica poi il punto è che devo il rischio è veramente esistente quindi poi quegli obiettivi sbandierati del del favorire la la la il passaggio alla democrazia vengono del tutto oscurato e se poi queste sono le realtà l'informazione che ruolo può giocare
Quanto a l'occasione l'opportunità per verificare la veridicità di questi di questi fatti di questi meccanismi
Grazie bene grazie Epifani la parola per l'appunto per una replica al tavolo segnali perché il tema assolutamente importante
Ora io vorrei che si tenesse presente il insomma i dati di fatto reale perché la realtà è molto dura molto complicata da gestire
Il patto di stabilità firmato se non ho contato male da ventisette Paesi ventisette
Più tutte le istituzioni internazionali ed è giusto che sia così
La prima riunione del tavolo sullo sviluppo è stata fatta quattro mesi dopo il vertice di Colonia che la decisa
Allora evidente quale sono qual è il problema che c'è questo tavolo è un tavolo che deve concludere rapidamente un'idea di coordinamento dello sviluppo
è un tavolo che può discutere a lungo
Perché il rischio se questo tavolo non arriva almeno definire alcuni principi minimi anche diciamo di governo dei processi di investimento il rischio è che le cose vadano avanti per conto proprio
E se le cose vanno avanti per conto proprio risultato è scritto ogni paese ogni sistema paese interverrà dove ha convenienza politica geopolitica geografica o sociale
Lo dicevo già nel mio primo giro la Turchia aiuterà ovviamente gli Stati con cui ha interesse etnico a cooperare
Aiuterà il Kosovo aiuterà l'Albania noi Italia ovviamente per la vicinanza geografica aiuteremo l'Albania il Montenegro
Altri faranno altre scelte e dentro ogni scelta di sistema Paese ovviamente avverrà che le imprese più titolare di capacità di intervento nelle infrastrutture interverranno la sistema delle piccole e medie aziende opera secondo le convenienze che hanno disseminato di investimenti gli i paesi dell'ex dell'ex blocco comunista nel sud-est dell'Europa
Allora il problema vero secondo me che ha diciamo la la sede di decisione politica sovranazionale esattamente questo
Non converrebbe prima ancora di porti portare avanti un programma molto coordinato di discussione di Indirizzo fissare almeno qualche principio regolatore
Cioè non converrebbe almeno a mettersi d'accordo
Su cose minime perché se note ripeto la strada è abbastanza segnata cosa volete le grandi infrastrutture chi ne può fare in telecomunicazioni in trasporti incastrate
In Energia chi è che è in grado di ricostruire o pay o meglio ancora non solo di ricostruire ma di fare perché non siamo in presenza di paesi in cui è stata distrutta un'economia solida di mercato
In molti casi il Kosovo
Lì se si vuole infrastrutturare modernamente se serve se si può prima ancora dello sviluppo Celani far tutto
Allora è chiaro chi volete che faccia le telecomunicazioni
O fa Motorola o farsi mezzo
Fatene con chi fa l'energia se non ci pensa lei miei francesi chi ci pensa
E il sistema bancario
Chi volete che ci pensa e quanti Paesi sono disponibili efficacemente
A metter soldi sicuramente l'Italia sicuramente la Turchia sicuramente la Germania è sicuramente la Francia e gli altri
Allora e il sistema alla domanda sulle piccole e medie imprese cosa conviene fare se non sviluppare delle joint ventures tra imprese nostre degli altri paesi e quel po'di tessuto imprenditoriale che ce l'ha perché se non avviene questo discorso è chiaro
Avremo appalti chiavi in mano per le grandi opere infrastrutturali avremo una disseminazione delle piccole e medie imprese portate solo da una libertà di convenienza del singolo imprenditore che non farà crescere imprenditoria dalla avremo formazione assicurata dalle scelte dei governi e questa è la cosa più delicata
E contemporaneamente avremo che l'intermediazione locale si farà soltanto sugli interstizi commerciali o finanziari cioè in sostanza si prenderà quel venti trenta per cento di intermediazione che andrà a favorire tutto quella sotto rane o di di grigio di nero di legale che c'è molto in quelle economie e alla fine del processo io temo che non avremo esattamente quello di cui c'è bisogno
Anche il ragionamento sulla Serbia si può prendere da due versanti cioè quello politico è stato discusso qui con grande chiarezza anche l'ultimo intervento
E c'è anche quello dell'Inter integrazioni economiche
Perché gran parte di questi Paesi non è che sono paesi diciamo Paesi indipendenti erano Paesi che stavano dentro uno Stato federato con economie integrati integrate male intendiamoci perché c'erano zone più sviluppate zona meno sviluppata ma erano in un sistema integrato di fornitura almeno di servizi allora nel momento in cui c'è da ricostruire evidentemente c'è da fare i conti con questa vecchia integrazione che non c'è più e c'è comunque da fare i conti con l'economia serve
Nel bene ora ma ma diciamo il problema oggettivamente c'è
Quindi io direi che questi sono i veri problemi allora da questo punto di vista e chiudo su questo purtroppo ora io anch'io non ricordo bene il rapporto tra la Conferenza di di Bari nel caso Mitrokhin però a me pare onestamente che tolto Sole ventiquattro Ore e qualche altro giornale di questo tema poco si sia discusso e poco si discuta cioè ne discutono soltanto gli interessi coinvolti il Governo il sistema delle imprese
E qualche diciamo particolare commentatore che ha seguito la vicenda di guerra e giustamente intende continuare a seguire anche quello che viene dopo
Però qui c'è un problema molto delicato perché nel modo con il quale si affrontano questi temi dipende poi ci siamo in condizione di rendere stabile quest'area o meno e quindi il problema di oggi secondo me paradossalmente altrettanto importante di quello che si è combattuto
Testuali
Fra il primo e il figlio Smart di fa la Mitsubishi dati fagocita Prisca miniere andato fatte dopo diciamo il telefono vada poi questa Giovanna
Non sono in condizione poter attrarre i grossi investitori vorrei che altri venissero perché c'è un quindi per esempio un piccolo complesso che produce zinco e ora e le elezioni che hanno un problema come investire degli editori esteri se non sappiamo poi come Fini era chi chi arriva qui cosa potrà poi fare sì remote comperarla Milosevic come investitore potrebbe sogno
Dunque proprietario cioè io mi preoccupo tanto sulla concorrenza fra moratoria Eriksson lo no chiaro Siemens benissimo sono grosse dite che possono combattere bene per una opposizione ma io ora preoccupazione davvero la mancanza di investimenti dell'anca cioè di clima da investimento cioè il perché trovare degli investitori che possono investire in Kosovo Albania adesso è difficilissimo trovarle
è anche la base e altri sospetti tre leader eletti democraticamente per essere ancora in base a vantaggi di parte politico e di etnia
E quindi i politici né Bosnia ancora trarranno vantaggio da tre elementi politici e religiosi quindi chi può attrarre questa situazione
Friedman da New York Times ha scritto un articolo che affermava e questa è la prima guerra
Nella storia dove vi è stato un Paese dove ristorante di merci donna alza era in guerra è cosa possiamo dire questi lavorando economia di mercato la democrazia non veniamo coinvolti la Macedonia se è un così un imprenditore
Cosa può fare in Bosnia perché così corrotto e così difficile investire lì
Lascia la corruzione e quindi la mia problema M. Grossi giganti comprenderanno veramente questo potere d'allestimento perché per esempio Hillary costone stradale la possono fare le imprese locale ma se pensiamo alla Bosnia Bastia possono costruire ivi i ponti da problemi alla transizione democratica la possiamo fare questi Paesi trattare poi degli investitori esteri
Ritornando alla domanda del mio amico Stefan
Sì l'oil for Peace era è un programma importante per Brera che essi ci ha fatto vedere delle cose importanti lavoro iniziato la cui spaccia Unione europea nella questione dell'energia per la democrazia
è il primo passo verso un processo che io auspico porterà insieme tutti i paesi dell'Ovest dell'Occidente
E li farà affrontare i problemi umanitari per far fronte alle necessità e bella popolo serbo nel prossimo inverno
Vorrei ora parlare che io del domande del giovane giornalista come e lavoro poteva essere svolto da noi giornalisti in Kosovo
Perché penso che sia una cosa veramente importante ora cioè di come parlare del giornalismo di di conflitto di guerra è sempre stato difficile occuparsi di guerre ma penso che sia ancora più vero tutto ciò nel costo per in particolare
E i giornalisti in Kosovo e Serbia veramente fra due fuochi tra due tipi di cannoni che sparavano propaganda ora da Bruxelles è una naturalmente da Belgrado
Ora per il grado da quella propaganda
Un po'goffa diciamo però quella della NATO era incessante quindi riuscire a capire
Qual è la verità
Ciò che avveniva in Kosovo e Serbia era veramente molto arduo come compito
Sì per alcuni dati faceva lavorare nel Kosovo perché c'era un forte controllo sul movimento dei giornalisti
Una specie di turismo di guerra se vogliamo parlale perché si venivano portati per autobus nei vari posti dove si poteva veramente riferire sono lì e note si potranno fare altre cose rispetto alla Serbia ma parlare della Serbia durante la guerra veramente spera difficile c'era un grosso controllo da parte del governo è stato due giorni a Bruxelles
Fossili giorni più brutti che ho trascorso tra anche il periodo di guerra
Cioè quando la NATO ha mandato le bombe sul campo e di profughi nel Kosovo è risulta chiaro le indagini televisive erano chiare cos'era successo di meno la NATO ha avuto questo i problemi
Primario Polegato poi dopo due ore l'ho detto sì era vero e nei tetti e poi hanno dovuto riconoscere che l'errore è stato commesso perché già qualcos'altro successe la gente quindi aveva un po'dimenticato fosse con l'aria l'incidente iniziale in questo caso particolare da parte mia hanno dato una visione molto vaghe ambigua del pilota che aveva poi colpito un sì un calmato oppure un cambiano nella bensì cura la registrate dalla falsa se vogliamo non era chiara allora
Ex nel Kosovo difficoltà erano ancora più problematiche portavano pericolose per gli albanesi
E che sapevano tutto ciò che era avvenuto ad averlo timore di parlare anche se qualcuno li bloccava AN per strada e ci va solo un giornalista americano che parlare come avevano paura i serbi diceva di non sapere nulla
Si fosse quello che era successo e cita le fa ce lo raccontavano come successo ieri sulle strade dove si potevano non lo so non ho visto nulla
Quindi questo tipo di controllo c'era forse prima la guerra ancora più caoticamente facile per i giornalisti lavorare non so quand'è cominciato tutto ciò penso da Iraq o dal Pentagono avuto controllo molto forte
Sollevò formazione è difficile difficile
Veramente parlare di guerra di conflitti c'è uno sforzo ovviamente da parte dei giornalisti sedi avere è una portatore propagandistica e quindi impossibile che la NATO che ha fatto molto bene anche la Serbia ha cercato di mandare di reporter proprio nel punto in cui e dovevano dire quello che volevano insomma era molto chiare in questo e quindi che le porte sono state proprio direi che chiaramente la parte dall'altro
è per esempio
Possiamo parlare della Cecenia nessuno sembra sia molto interessante ma in Russia residente anche qui siamo stati presi in questo processo direi c'era il ferimento alla c'è ISMEA Portal terrore all'Aler
Alla preoccupazione si fa riferimento a cosa facevano veramente Rosselli delle bombe che venivano mandate quindi quindi così si può dire che destrieri porte vengono mandati ceceni la Russia dice che ci sia necessario il terrore possiamo parlare anche e di rapimenti cosa possono permettere i russi ai reporter chiamare cecena non lo salva se seguono al pattern stabilito dai la Serbia dalla NATO dal Pentagono
Ma certo punto anche se controlleranno è l'attività già dall'estetica mia moglie gli avevo parlato di molte guerre da molto tempo ormai ce ne occupiamo i cani abbiamo notato questo sforzo
Chi dirigerà indirizzare i reporter e controllarne e quindi le formazioni vengono sempre più distorte sulla guerra preposito dovrà leggere tutte le storie a Bruxelles sulla serie del ciò che stava avvenendo essi si rivela poi di cose diverse riposti diressi qui è sempre più difficile veramente operare
Cuffaro osserva decimetro
Balletto ma mi sono state rivolte
Quella in particolare quella sull'accordo
Sì la Corte penale internazionale creata a Roma e dovete seme tutti fieri ripeto perché è stato momento storica non è ancora esistente però come diceva anche la signora giustamente la corte virtuale esistenti dal momento in cui si è rotto quel muro di gomma quelle norme muro che si chiamava Monte si potrà mai creare non esisterà mai
Sì creato un movimento che di fatto anche se non abbiamo il palazzo di giustizia internazionale abbiamo già in funzione una corte virtuale la provai il caso Pino scene la prova e il fatto che il signor ladri ci cara DC
Anche se Carrey sfuma ampiamente non va a comprarsi le sigarette più da solo il fatto che quel signore generale che era andato apra una piccola conferenza Vienna pensando di poter acquistare delle borsette per la moglie
In un negozio non ci arrivo perché qualcuno decise di applicare anche della corte
Il fatto che il primo ministro ruandese è stato ed è condannato e che il segretario generali in piena crisi di Eastern Timor non due anni dopo la settimana dopo me in piena crisi
Lancio già il messaggio chiaro e preciso che chi stava nel contesto di stimolo ai stando a quello che era in quel momento un vero e proprio crimine contro l'umanità
Avrebbe avuto un seguito cosa che si sta mettendo in movimento concludo nel dire dipende tutto da voi nel spingere affinché questa corte virtuale entri anche in un palazzo nel frattempo sta già esistendo un punto riguardo a un messaggio che era stato dato da un signore giustamente che voleva marcare il fatto ma come mai sì e decisi e dei accanisce con Milosevici bene
Per definizione le Nazioni Unite devono essere neutrali
Ma c'è un momento e dello espressi io stesso all'inizio del del conflitto in cui non possiamo semplicemente essere dei notai dopo Vukovar dopo sarebbe Nizza dopo quello che è avvenuto in Ruanda dopo quello che abbiamo visto a Dubrovnik
Dopo quello che è stato riconosciuto e ex costantemente collegato con una sola persona fingere che quella persona sia come tutte le altre lo stessa corte Dellai alla riconosciuto sarebbe veramente ingenuo
Io ho l'impressione che sia Milosevic abbia applicato con abilità io ho incontrato personalmente non dimenticherò mai quegli occhi commossi preoccupati nei confronti dei bambini Dubrovnik quando gli parlai del fatto che due uomini che la Fed IATA
E che c'erano donne e bambini e Luís mi manifestò una grossa preoccupazione bene quella stessa città è quella stessa barca con cui tentammo di entrare a Dubrovnik era bombardata da qualcuno che lui dirigeva
Questa capacità di del flessibilità mentale era unica
Io ho l'impressione che lui abbia dei sviluppato invece una strategia mentale che era quella del del surfista produrre delle onde
Di nazionalismo
Produrle ed in maniera tale che si possa oltre out autonomamente identificarsi Luís come questa battaglia nazionalistica quando l'onda diventa troppo grande
Dato il Fiesta abbastanza abile ma non troppo si rigirando un botto e diventa o tenta di nettare bagnino
E indicando che l'UE parte della soluzione quattro di queste onde le abbiamo viste quattro volte ricito fare il bagnino l'ultima volta da i toni a questa volta no
Bene io ci vedo qui diciamo questa parte della mattinata nel senso che adesso chiediamo con questo tavolo poi passo la parola Serventi Longhi che diciamo conclude l'intero dibattito è presente a queste altre due all'intera diciamo tre giornate
Prima di questo io un non sento moderatrice non ho niente da concludere salvo una sola cosa volevo dire mi sembra abbastanza evidente che tra colleghi tutto sappiamo benissimo che siamo sottoposti a una legge che la legge del dimenticatoio e tutti siamo tutti sappiamo più di tutto di questa legge io che ormai mi avvio al trentesimo anno di carriera a tempo pieno ecco che tutti i vecchietti comincia a sviluppare persino io un minimo di saggezza perché ci può credere
Mi ricorda nei momenti più disperati di una cosa anzi di tre cose uno che il giornalismo è e fatto da noi cioè abbiamo la fortuna che ogni giornalista e un il rappresentante dell'intero sistema quindi se non ce lo dimentichiamo noi non se lo dimentica nessuno insomma
Seconda cosa a è questa cosa qui come presenta è un un detto americano e che in famiglia punto ci passiamo questi pezzi di saggezza che questa come dire non siete bravi giornalisti quando hai una buona sta che per le mani sede per giornalisti quando e non hai una storia tra le mani ecco quando non s'impegna a fare andare avanti le storie in cui vediamo quando non sono storie sono effettivamente in cui noi secondo me come giornalisti
Al di là delle grandi differenze che ci sono tra noi perché è inutile nascondercelo io sono pronta a venire alle mani sulla questione della Serbia con molte persone se mi si mettano intorno a un tavolo a discutere specificamente dico al di là poi di di queste nostre dimissioni esistano inutile le cacce sono anche positive secondo me
La cosa vera è che dobbiamo pensare che finché non dimentichiamo noi le storie dimenticherà nessuno è che i momenti in cui andiamo sotto sono i momenti in cui probabilmente accumuliamo più saggezza e per conoscenza per quanto appunto su una di quelle onde del bagnino Milosevic immergere Marcheno in colui speriamo non come nostre ciò che stava
Grazie è anziana signora
Allora grazie a Lucia Annunziata davvero con grandissimo affetto e grazie a tutti i partecipanti al panel di questa mattina
Io ho da leggervi una alle terrine anche penso avete tutti intuito è una lettera che aggiunta via fax alle dieci e zero uno e diciotto secondi e qui alla al centro congressi caro Serventi Longhi ovviamente del presidente della Camera Luciano Violante avrei ascoltato con grande interesse gli interventi escludono oggi il Forum dall'informazione
Impegni istituzionali non dilazionabile di e determinatissimo nella serata di ieri non mi consentono tuttavia di partecipare
Sono convinto che i lavori di questi tre giorni di cui ti prego fa di farmi giungere gli atti siano contributo serio alle individuazione delle nuove nuove responsabilità di tutti gli operatori dell'informazione in uno scenario nazionale internazionale e radicale e rapida trasformazione
Non posso che esprimere rincrescimento mio personale della federazione per l'assenza di Luciano Violante naturalmente facendo i giornalisti siamo tutti incuriositi e penso che i colleghi stiano lavorando
Chiamo al tavolo vicino a me il professor Giovanni Bechelloni Giampiero Gamaleri
è Ettore Colombo il sindaco di Gubbio Ubaldo corazze in vi prego di venire qui
Non è un panel cerchiamo di trarre le fila di questi giorni di lavoro
Io poi mi sono affidato il compito di fare una riflessione conclusiva
Spero di aver tratto davvero delle conclusioni importante
Ma prima di concludere i tre giorni di Forum voglio chiedere agli amici che hanno messo in campo le iniziative più importanti di come dire tracciare come dire il quadro dell'esperienza fatta finora le prospettive naturalmente
Come dire alcuni hanno sono già intervenuti alcuni rappresentanti di questi organismi ma è importante che prima di chiudere ci si dia una mano anche noi per capire cosa dobbiamo fare dove dobbiamo andare Giampiero Gamaleri a te la parola
Dunque innanzitutto mentre c'era la tavola rotonda sarò brevissimo perché il parcheggio abbiamo giunge a conclusioni
Mi son reso conto ancora una volta della complessità del tema quindi qualsiasi iniziativa che si ponga una iniziativa che certo
Cerca di creare delle semplificazioni però all'interno di una situazione di cui tutti abbiamo visto i risvolti estremamente vari complessi e spesso anche dolorosa
Ora io da un punto di vista veramente cronachistico
Vorrei dire che nel marzo del novantanove grazie all'iniziativa innanzitutto di Serventi Longhi da sesso Annunziata di tanti colleghi del mondo universitario come professore Apruzzese
E della professione come Marcel Padovani abbiamo avvertito la necessità di fare una riflessione magari anche stendere un manifesto che poi abbiamo speso
Che hanno impostato definito autodefinito caschi blu dell'informazione ci è piaciuta l'immagine perché era abbastanza giornalistica
Però ci sentivamo forse inadeguati rispetto a questa immagine così rischiosa
Orientata accusa questa brevissima considerazione
Cioè vale a dire accanto ai corridoi umanitari eravamo nel momento clou nel momento in cui non si sapeva ed è stato qui revocato che cosa stava capitando in corso in cui ciò del sindromi anzi a dei profughi in mano si poteva penetrare
In cui il corso verrà un'enclave chiusa ecco noi abbiamo avvertito come il fatto di affiancare agli auspicati corridoi umanitari che pure quali non c'erano ecco dei corridoi informativi c'è il presupposto era elementare forse troppo semplice ma forse anche efficace che dove c'è informazione
La guerra ha più difficoltà ad affermarsi la violenza più difficoltà ad affermarsi è più difficile sparare in faccia uno che si sta guardando negli occhi
Rispetto invece alle situazioni eravamo confortati anche da qualche studioso come Khamis che aveva scritto un bellissimo libro dopo la guerra del Golfo dicendo le guerre si distinguono tra quel re Monitore e ammonitore tra guerre
Diciamo così attraversate dai media monitorizzata i media guarendo monitorizza
E quindi abbiamo buttato giù questo manifesto che poi qui fa piacere proprio fa molto piacere vedere che nei suoi punti fondamentali come Stefan de Mistura appena letto
In fondo si sta realizzando anche se
Diciamo così con delle tue sì a distanza basato su tre punti che erano l'idea di una carta e ritorna qui la carta e ci impegneremo Serventi Longhi a fare questa carta in via dei file con tutta la provvisorietà che questo comporta ma con decisione
L'idea di un osservatorio e mi riferisco al collega dell'Unità dice ma troppo rapidamente ci dimentichiamo il giorno dopo si volta pagina se fatta invece consente di mantenere e consente anche lì attraversare da un conflitto all'alto in modo tale che l'esperienza dura difficile maturati una situazione si possa riversare in tante altre situazioni
Che ancora ci sono
La carta va da sé ed è scritto anche Ornella volantino che voi avete qui è una carta che le passa attraverso la strada istituzionale internazionale che quella dell'ONU
Per la comunità europea può e presso questa l'ONU o congiuntamente quindi la carta l'osservatorio e proprio quel tribunale etico di cui si parlava che non può comminare sanzioni formali ma commina sanzioni morali che poi magari si formalizzano anche attraverso magari tribunali nazionali che ci sono quest'anno le tre Hideki quel gruppo di lavoro espresse che furono presentate
Alla stampa estera che furono presentate nel momento in cui il conflitto era al culmine
Che potrebbero rischiare di essere dimenticate quando conflitto si chiude che oggi con molto piacere venne invece riconfermate per iniziativa del relazioni darsena della stampa
Quando diciamo la situazione è meno grave di allora ma si va verso evidentemente un momento di ricostruzione
Volete ricostruzione porre giunge quindi due cose fra flash la prima ho sentito mio panciuto molto l'intervento di Epifani
Ed è la complessità rischio che la decostruzione nuova degli interessi altra parte c'è anche da dire che soci sogni interesse non c'è la ricostruzione sono un po'serpente che si morde la coda nell'ambito di questo volevo dire che
Su spinta anche devo di Giulietti devo dire
La RAI si sta muovendo per inventariare una serie questo dico anche a nome di vedrete presidente sacre con cui andò in Kosovo la settimana prossima proprio per questi per vedere un pochettino da vicino percepirà vicino una certa realtà ecco
Si sta muovendo per inventariare la serie di materiale ancora utilizzabili dismessi ma ancora utilizzabili da mette a disposizione
Del Kosovo
Ma che cos'è il Kosovo questo adesso bisogna chiarirlo nel momento in cui si ci sali costruzione e qui in questo senso qui forse l'iniziativa di un servizio pubblico Siri legittima perché evidentemente si su cui non ha alcun interesse immediato che all'impresa commerciale ma ecco e però avendo parlato
Anche con ministro dell'interno
Contro i col sottosegretario la volpe c'hanno giustamente detto questa operazione potrà andare avanti a due condizioni primario che si si calmi creato il tessuto
Civile Paul politico istituzionale e civile e professionale per dare in mano questi strumenti ma pagherete ostruiti non di parte ma dell'insieme
E in secondo luogo ovviamente dopo assale adesso percosse internazionale né indicazioni appunto che da una parte l'Europa dall'altra l'ONU potranno dare c'è qui siamo prontissimi quasi ci accingiamo a fare questa consegna
Però deve essere messa in buone mani controllata nel suo sviluppo
Nel frattempo
C'è questa radio veste che è una radio quasi militare nel senso che è gestita dai militari ma aperta verso i civili ed è sufficiente un prototipo di quello che potrà essere diciamo così lo sviluppo della comunicazioni radio televisive
E che poi va anche con Centre Network ma è tutto collegato lo sappiamo in un futuro evidentemente sviluppo che non può essere affidata soltanto diciamo così forze di di garanzia che sono sulla militare di garanzia ma devo esser fiato poi alla alla popolazione locale e sua tutto alle autorità e agli organi professionali
Ultimissima cosa volo portate azione Stefan già lo sa perché abbiamo già parlato a Firenze una ricerca che è stata fatta da Abacus per la Rai commissionata dalla RAI una ricerca con un focus piuttosto ristretto
Però di un qualche significato
Di una ventina di persone però d'ordine qualitativo in varie parti d'Italia per chiedersi vale a dire come è stata vista vissuta dal punto vista del dell'informazione la guerra c'è aria se hanno due con ferme da una parte una domanda fortissima informazione cosa che ha fatto lievitare gli ascolti sono tutti i telegiornali quel momento vissuta come qualcosa di vitale anche grave ovviamente per la vicinanza anche quindi una conferma di questo ma anche la conferma di una cosa molto importante abbiamo richiamarci potestà professionale cioè un concerto mancato approfondimento delle cause ecco questo ricorrente in tutte le osservazioni che sono state fatte da questo piccolo pane
E concludo dicendo che abbiamo sentito questo tavolo tante presenze perizie politiche sindacali d'impresa
Professionali quindi giornalistiche
Visto che ho qui degli anche a me l'amico Bechelloni io credo che una un'altra voce importante se cuore della ricerca dell'università siamo di fronte un problema che ovviamente ha dei risvolti culturali enormi io credo se una volta tanto l'università potesse incernierato assi con le altre componenti
Non soltanto alla caccia giustamente per esempio assicurare posti lavoro qualcosa diceva quello apre su un'analisi profonda della situazione da un punto di vista anche dell'analisi diciamo di tipo culturale il contributo potrebbe essere importante e visto che siamo dei tre giornali suo e concludere con una con uno slogan
Antico
Ha detto in latino se mi permette da Black e Decker indecenze arrugginite mi verrebbe da dire chiedi folta questi stazioni la vecchia frase si vis Pacem para bellum si potrebbe tradurre si dispiace para media
Vendicò Gianpiero Gamaleri siamo siamo tornati ma non abbiamo mai abbandonato al filone formazione
Già stamattina Raffaella Regoli ci ha spiegato le strategie degli inviati di pace io ho chiamato Ettore perché qui presentiamo e siamo insieme coloro che si impegnano a fare
Non solo dibattito di stamattina anche le cose che ci diceva che ci siamo detti le cose diceva Dennis Williams mi hanno molto colpito che hanno colpito anche te prezzi decisamente
Mi ha colpito
Come dicevi tu quello che ha detto William
E a me ha colpito anche un molto naturalmente è stato interessantissimo sentire sull'arca che credo sia in video visto con piacere che impronunciabile anche per per molti dei relatori e quindi lo pronunciano male anch'io però io devo dire io ho molto apprezzato l'intervento di De Mistura
E proprio rispetto a quello rispetto a un appello che comunque un rappresentante di un'organizzazione importante universale come l'ONU fa sui bisogni delle popolazioni allora anche io personalmente come giornalista
E tutto il nostro gruppo degli inviati di pace ha sentito nell'emergenza della guerra un qualcosa che ci muoveva che ci faceva venir voglia di lavorare
Che toccava le nostre coscienze di cittadini di persone responsabili che non fanno sono informazione ma che la subiscono e e quindi naturalmente il primo desiderio la prima volontà è stata quella di cercare di aiutare di di mettere assieme confrontarsi quelli che in quel momento vivevano questa tragedia del della pulizia etnica da un lato della guerra dall'altro
Quello che mi chiedo è che riecheggiato anche in questo convegno ma che proprio vorrei porre come problema a chi di voi redige la carta dell'informazione a chi ha e nei gangli vitali dell'informazione e che quindi può muoversi realmente in modo strutturato è organizzato e non in modo così un po'confuso e velleitario come ci siamo mossi noi che siamo solo dei Giovanni che facciamo informazione che siamo giornalisti ecco e proprio Illy che cosa si può fare che cosa si può fare sia sul piano del degli aiuti delle possibilità concrete mi sembrava di capire da Giulietti appunto il discorso di portiamo degli aiuti concreti però parlavo per esempio ieri sera con Vincenzo Striano d'Informazione senza frontiere e si diceva proprio questo
Non c'è solo bisogno e ci ha naturalmente bisogno di portare aiuti concreti nel campo naturalmente dell'informazione i computer i fax e telefoni a c'è anche bisogno di di di di discutere di di ragionare di mettere le persone intorno a un tavolo allora
Allora anch'io non l'avevo visto
E
E che e allora è proprio questo quello un po'l'obiettivo che non ci siamo opposti durante la guerra cercando di far parlare giornalisti indipendenti serbi kosovari montenegrini quello che vorremmo fare andando avanti con questo progetto e Belgrado ci sembra un po'il cuore di questa questione come diceva Epifani stamattina
Insomma la Serbia sia sul piano delle comunicazioni che sul piano politico che sul piano anche più generale
Delle delle delle responsabilità loro e anche però delle responsabilità nostra è un problema ineludibile
E quindi proprio questo obiettivo che ci vogliamo porre quello di cercare di dialogare con chi naturalmente non è prigioniero schiavo delle censure di regime ma che comunque in quel momento vive perché poi le parti si confondono insomma mea molto conti colpito oggi
La nostra collega cioè Toni Fontana dire raccontava tutte tutte le le i crimini dei serbi
Però mi ha molto colpito che per esempio questa cosa che citava nostra collega nell'intervento e stamattina Raffaella Regoli cioè che battono ACV noi l'abbiamo quando l'abbiamo invitato a venire a Milano
Era il ha avuto una storia che è uscita su tutti i giornali era considerato proprio il portavoce del del del Kosovo delle ragioni dell'indipendenza del Kosovo e quindi uno dei più forti sostenitori i dei più forti delle più di quelli che più forti denunciavano i crimini serbi e oggi e sotto minaccia di una parte del del dell'ufficialità
Del regime kosovaro perché dice che ci sono le persecuzioni sul suo giornale qua di Torre dice che ci sono le persecuzioni dei serbi in Kosovo
E ci ha colpito nebbia avevamo cercato di far venire per esempio Peter Luco ricerche lavorava preme minacciato più volte da Milosevic
Si è dovuto nascondere ha subito minacce fisiche anche da da parte del regime lui sotto la guerra non è voluto uscire
Perché in quel momento stavano bombardando il suo paese lo voleva stare là allora queste anche di queste cose bisogna tenere conto e quindi anche delle contraddizioni che che che questa guerra aperto grazie e grazie soprattutto di aver centrato
Grazie Ettore ho invitato al tavolo non l'avevo visto perché non è che sia un gigante come Ettore Colombo Vincenzo Striano dell'Arci che è il coordinatore di informazioni senza frontiere che è una delle organismi a cui la Federazione stampa aderito manzo aderito a come dire socio fondatore in qualche modo siamo tra coloro che ci lavorano e che ha lavorato personalmente anche la carta
Internazionale per i diritti dell'informazione volevo soltanto dire di Ettore Ettore che davvero il lavoro che fanno tanti giovani giornalisti in poi tutti Italia
Ma tanti giovani s'lavorano anche con Gianpiero Combi che Lori voglio dire
Tanti giovani giornalisti e non giornalisti che si stanno impegnando in questa vicenda di cui purtroppo parliamo sempre meno io credo che siano un po'la nostra speranza la speranza di noi vecchietti per il futuro noi vecchietti giornalisti che pensano ancora che ci sia la voglia l'interesse e la voglia di mobilitarsi ed impegnarsi per azioni di solidarietà anche tra colleghi ma non solo
Io chiedo a Vincenzo di farci una breve riflessione su quello che gli ha suggerito questi prigionieri bar
Io sarò veramente breve anche perché
Voi la carta è una delle produzione abbiamo fatto non solo come informazioni senza frontiere Paolo Poli guardava l'iter di di di questa nostra piccola associazione fatta dall'Arci dalle ACLI
E e dalla Federazione stampa anziché nasce da un'iniziativa diciamo comune la Federazione stampa era è stato il numero dei protagonisti principali dopo c'è il professor Bechelloni e spiegherà Luís questa carta che peraltro ne facciamo insieme a un osservatorio che c'è in Toscana fatto da Regione toscani sfuma osservatorio sulla libertà di informazione
E sull'impressione di questi giorni io faccio una battuta velocissima anche perché ero assolutamente rilassato insacca sette sì non mescolavano non non pensavo non avevo preparato come dire una un intervento dico solo questo
Io ho l'impressione che queste giornate di lavoro siano state e siano giornate importanti
Io non sto a dire a dilungarmi sul mio pareri resi sulla guerra ci sono come dire veniva ricordata anche da Lucia Annunziata posizioni differenti io lo dico solo così per la crono sono fra quelli che si è impegnato contro quella guerra e che rimane ancora oggi più convinto che quella guerra sia stato un errore perché ha semplificato una situazione realtà estremamente complessa
Però non possiamo passar la vita a chiederci all'infinito chi era favorevole che era contrario il problema è ora di buttarla tutte in avanti cominciare a ragionare come si evita la prossima guerra possibile all'interno di quell'aria così turbolenta
E cominciare intervenire anche sulle cose dell'oggi che sono il modo per impedire appunto una possibile altra guerra e allora noi e tanto tempo che lavoriamo un po'in quell'aria io ricordo di averlo incontrato la prima volta come East battona giro più volte ripreso giustamente anche in questi giorni prima anche il conflitto iniziasse per dire insomma un rapporto c'era con la parte kosovara con la parte più attiva degli albanesi in Kosovo
E però rapporti li abbiamo anche in tutta l'area voglio dire con giornalisti che lavorano all'interno della Croazia con persone impegna ogni anno facciamo un volume
Sul come dire le aggressione a libertà d'informazione ecco però oltre il passato diciamo conta il presente lo il presente secondo me e da questi giornate di lavoro
Della Federazione a me pare sia venuto un messaggio forte e importante che può apparire a volte velleitario Petrovic ma riusciremo a fare tutte queste cose io credo che se uno ha poi scrive insomma crede nella scrittura deve credere anche nelle parole nella possibilità di mandare anche messaggi
E il primo
E quello di creare una rete di rapporti veniva ricordato anche letto insomma è fondamentale creare una rete di rapporti di incontri anche personali
Tra noi e chi sta diciamo dall'altra parte sapendo che abbiamo anche cose da imparare comunque fondamentale
Conoscersi incontrarsi far partire anche piccole operazioni di solidarietà non sempre in una situazione non chiaro come quella odierna ricordava anche Remondino e difficile immaginare il piano perfetto si tratta poi di incontrare molti interlocutori e mettere in moto possibili tanti possibili piccoli in alcuni casi progetti anche di solidarietà io ne ricordo uno che è stato ricordato anche che la presidenza
è quello che noi abbiamo lanciato di solidarietà con una televisione rom di Skopje non lo facciamo per vari motivi perché è una televisione piccola di nicchia
Evidentemente si occupa di Roma di cultura rom e attiva sia sul piano dell'informazione che su quello della cultura
è importante perché l'unica televisione Roma che esiste voi sapete che la cultura romena cultura orale non ha molto la scrittura in questo caso la televisione diventa un mezzo straordinario di comunicazione dunque importante che questa voce davvero originale possa vivere
Ma è importante anche per noi ecco molti hanno detto in questo momento noi avevamo in questo caso come Archie
Facciamo l'accoglienza dei profughi l'abbiamo fatta dei kosovari nel primo periodo della guerra in questo momento arrivano soprattutto profughi Rom e allora un'occasione anche per parlare in Italia in maniera diversa dei rom del ecco ci sono tanti pregiudizio dell'alto diciamo Rommel mai nomadi perché nomadi non sono meglio di Ratzinger Zamorano non volevo discute questa cosa dico
Quest'operazione di solidarietà una funzione anche in Italia a parlare in maniera diversa di dei rom ma degli zingari in questa televisione fatta da intellettuali da persone intelligenti brave anche professionalmente capace lanciamo una campagna che ha l'obiettivo può ritrovare dieci milioni per permettere a questa televisione di continuare a vivere è che l'ultimissima cosa quella ripresa più volte che mi pare una cosa importantissima e che dobbiamo batterci tutti perché l'idea di ricostruzione nei Balcani non può essere soltanto un'idea di ricostruzione materiali di di fabbriche scuole di attività produttive che sono importantissime
Ma se tutto questo non si inserisce all'interno di una rinascita della società civile di un'idea dei diritti
Rischiano quelle operazioni in qualche caso di finire in mano la malavita in qualche caso di ben diventare operazione di speculazione e comunque non mettiamo diciamo
Un passo per evitare questa possibile speriamo realtà norma auspicata futura guerra dei Balcani è che fondamentale che invece ci sia un tessuto anche di diritti che si diffonde e allora quello dell'informazione è una questione assolutamente fondamentale
Impegni che qui ci prendiamo di di di arrivare al Parlamento europeo di è sono cose fondamentali possono sembrare velleitaria ma la pace la si costruisce se si costruisce accanto ai ponti alle scuole
Alle fabbriche si costruisce un terreno diffuso di diritti e quello d'informazione è uno dei diritti assolutamente fondamentale
Per questo io credo che questa sarà la battaglia comune insomma e noi io credo dobbiamo dobbiamo fare nei prossimi mesi imporre che anche questo latitano marzo deve essere anche un Piano Marshall non economico ma anche un Piano Marshall delle delle libertà grazie
Grazie Vincenzo
Professor Giovanni Bechelloni allora la carta è stata più volte evocata se n'è parlato molto in questi giorni io sono molto contento perché sin dal primo giorno
Il fatto di averla subito diffuso suscitato interesse anche da chi non la conosceva purtroppo non siamo riusciti ancora a bucare Chetta farla conoscere la maggior parte delle persone però quello che mi sembra che posso dire non so se la la cosa che dico ti convince io credo nel mondo che cambia nel mondo che si trasforma nella società della comunicazione in questo nostro villaggio che è diventato mondiale il diritti come dire il il sono ancora al centro devono essere ancora al centro della nostra azione di chi a cuore una regolata e civile convivenza
Io credo quindi che come dire dalle cose dette le cose che abbiamo detto in questi tre giorni sono tutte dentro la carta e la carta le assorbe in qualche modo poi le rilancia naturalmente anche i doveri
Perché noi che facciamo informazione anche di fronte alla cultura al mondo della politica e c'era abbiamo certamente di doveri che talvolta ci dimentichiamo ma credo che se abbiamo chiaro quale la strada
Tutto sommato poi di comportamenti riescono anche a poi rientrare nella sfera deontologica corre che ne pensi professore parlaci della carta e dissi un attimo che dobbiamo fare che ancora insieme tutti quanti per farne una cosa nazionale internazionale di grande riferimento di grande rilievo
Grazie non c'è dubbio che il secolo che si sta per chiudere
è stato sì un secolo in cui tanti diritti sono stati calpestati ma è stato anche il Secolo
Che ha esteso allargato a livello del singolo cittadino del singolo essere umano la sfera dei diritti essere cittadino oggi nei Paesi nei quali i sistemi democratici si sono radicati è qualcosa di profondamente diverso rispetto alla fine del secolo scorso quindi rispetto alla tua
Preoccupazione questo è il secolo dei diritti
Però prima di dire qualcosa sulla carta vorrei portare una testimonianza e vorrei fare una riflessione la testimonianza nasceva dall'ascolto del per le cose di stamani
Prima l'ambasciatore americano a ricordato il nome di Jefferson
Jefferson è uno dei padri fondatori della Costituzione degli Stati Uniti
E non non nel senso come dire turistico affettivo ma della cultura e dell'esperienza italiana mediata da Machiavelli dalla libertà dei Comuni dalla libertà antiche
E tramite Jefferson è entrato dentro la Costituzione degli Stati Uniti che è la prima delle costituzioni democratiche entrato qualcosa di molto importante della nostra tradizione della nostra cultura delle nostre libertà
Ma quindici giorni fa mi trovavo in Corsica e parlando con è nata da poco accorta S. una università e mi hanno rivelato qualcosa che avevo già sentito in precedenza ma che aggiunge aggiunge molto a quello che stavo adesso dicendo
Quello che ho appreso in Corsica è che il modello della Costituzione degli Stati Uniti
è stato una Costituzione fatta pochi anni precedenti precedenti in Corsica da Pasquale Paoli che era il capo della insuccesso INPS in success folle
Rivolta per l'indipendenza e l'autonomia della Corsica e questa Costituzione corsa elaborato da Pasquale Paoli anch'essa attingeva al patrimonio della libertà delle libertà della storia italiana
Alla questo mi sembra importante cosa diceva Jefferson cosa diceva Pasquale Paoli cosa dicevano questi primi costituenti dicevano qualche cosa che a mio parere nel secolo dei diritti in parte è stato dimenticato
Dicevano che la libertà di stampa è la prima di tutte la libertà e credo che in questa trasformazione che c'è stato dei diritti e libertà oggi questo debba essere ribadito
La mia testimonianza va anche nella direzione perché mi è venuto in mente ascoltando questo che non lontano da qui più di cinquant'anni fa quando io avevo cinque o sei anni
Ebbi la ventura di rendermi conto così precocemente dell'importanza precocemente per un bambino dell'importanza dell'informazione e della libertà ascoltando nella casa paterna Radio Londra
H a assistendo e quindi in curiose endo mie attivando una quantità incredibile di domande a quello che accadeva in in dentro intorno a questa casa nella campagna fra gettone chiusi
Negli anni fa quarantatré quarantaquattro passaggio del fronte la quantità inverosimile di eventi che accadevano e di persone diverse di gruppi diversi che quotavano intorno alla casa dagli occupanti tedeschi
A agli italiani
Filo fascisti ai partigiani ai prigionieri inglesi sudafricani indiani che venivano e che si ospitavano in vari posti era tutto un brulichio di informazioni di questioni che accadevano di Tel
Episodi gravi cioè ho memoria sia dell'occupazione della guerra e di tutti i conflitti che una guerra mette in atto e sia dell'importanza dell'informazione per sopravvivere
E anche per riuscire a fatti o fare qualcosa che e la libertà
La riflessione nasce dal fatto che questo sta alla base vero che la nostra carta la carta io faccio parte di questo comitato scientifico dell'Osservatorio che riunisce anche qualche professore universitario come Zaccaria che oggi anche presidente la RAI come me stesso io credo da quelle lontane origini da quel fatto d'aver capito così precocemente l'importanza di informazione deriva il fatto che come qualche amico Sasso uno credo l'unico sociologo italiano che ha dedicato un interesse continuativo
A questo problema al problema della libertà di stampa la libertà d'informazione cercando di risolvere un
Un grande dramma tutto il modo come funziona l'informazione di fare in modo che l'accesso a questa professione fosse un accesso aperti toh e competente
E che l'università si organizzasse fornendo un'informazione aperta una formazione aperta senza cioè numeri chiusi cose del genere e competente
E allora proprio perché sono stato impegnato in questa battaglia e sono tuttora impegnato in questa battaglia e la settimana scorsa ho cominciato quest'anno un corso nuovo proprio sulla teoria del giornalismo teoria e pratica del giornalismo Marra pratica la se ne occupa un giornalista insieme con me
Anche se io ho scritto a lungo e scrivo tuttora sui giornali e sulla radio e così via
Perché l'ho voluto aprire perché in tutti questi anni mi sono accorto che questo problema della libertà di stampa non è affatto ben compreso come un problema cruciale compreso da chi dai giornalisti
E compreso dagli addetti ai lavori da quelli che fanno questa professione ma molto poco fuori da questo ambito gli stessi studenti che vengono a se frequentate dei corsi di giornalismo ne apprezzano gli aspetti tecnici gli aspetti minuti diciamo Raja sto dedicando il corso a un tema che credo sia rilevante perché ancora oggi
Non solo quindi al nel Settecento ancora oggi il problema delle libertà di stampa il problema dei giornali dei giornalisti problema dei giornali stampati è tuttora fondamentale e tuttora centrale
Tuttora centrale non nella vecchia idea che questo significhi dovesse significare che per essere un cittadino bisognasse essere un cittadino che sa tutto
Che è informato su tutto è solo questo il cittadino degno di essere cittadino perché questa scelta c'è stata una trasformazione questa e nessuno più di me può essere testimone di questa cosa perché nessun altro professore universitario va in giro con la mazzetta dei giornali come vanno quelli che sono addetti
E allora pensando anche i miei colleghi quanti colleghi non solo ironizzano sul fatto che io porto porto in giro che perché leggo cerco di leggere circoli scorrere i giornali e facendo il mestiere di sociologo ritengo che sia fondamentale non solo per questo mio interesse per informazioni
Ma so quanti di loro dicono io non li leggo più i giornali
Perché tanto sono giornali fotocopia
Questo dei professori universitari
E non solo non leggono i professori ma non leggono nemmeno questi qui che vogliono fare i giornalisti
Abbiamo fatto l'altro giorno la prima riunione vediamo allora che chi legge chi ha esperienza di lettura più o meno continuativa una sola persona su venticinque leggeva più o meno tutti i giorni giornali e questi volevano fare tutti i giornalisti
E allora ora naturalmente gli ho dato l'obbligo per almeno una settimana che ognuno di loro si legge sul giornale quindi è sottovalutata e sottovalutato l'importanza il Corso di giornalismo viene considerata la maggior parte dei colleghi un corso facile che se non ci fosse sarebbe meglio perché il giornalismo è appunto giornali fotocopia
E non è così e non è così cioè la mia testimonianza di ascoltatore attento della rubrica giù radiofonica da quando l'amico Forcella ormai
La inventò quindi tanti anni che lo sempre ascoltata e la mazzetta sempre più o meno a cercare di scorrerà
Sono un testimone che i giornali non sono giornali fotocopie che sui giornali sono una delle più evidenti considerazioni del frutto evidente testo sottomano sotto gli occhi di tutti che la società è complessa
Che fare giornalismo è difficile che la politica è difficile che riuscire a capire e gestire la contemporaneità è difficile
Ma tutto questo in un in un contesto in cui viceversa si pensa che sia facile sia facile prendere posizione sia facile capire dove sta il male dove sta il bere cos'è giusto e cosa non è giusto senza bisogno di essere informati
E alcuni hanno il terrore che uno debba costringere o spingere a leggere troppo
Fra la questione io credo che sia importante nel senso di pensare a un modello diverso di cittadino non il cittadino bene informato che dovrebbe essere un santo nemmeno io che pure leggo i giornali sono bene informato su tutto e non posso essere nessuno di noi
Ma noi dobbiamo poter vivere una società dove esiste una buona informazione dove esistono sistemi esperti cioè dove esistano centri persone che hanno la possibilità di formarsi che si informano che sono competenti e dei quali io mi debbo fidare
Perché la democrazia è difficile anche per questo perché dobbiamo costruire una fiducia la fiducia non può essere il senso che io approvo le decisioni solo se ne conosco vita morte e miracoli S. direttamente vi partecipa non è possibile questo
Allora questa carta dei diritti per dell'informazione è una carta molto generale che non si applica solo al caso di guerra caso di conflitto dove la questione evidentemente più macroscopica
Ma è una carta che cerca di porre per grandi linee in dieci articoli
Che possono poi essere una bozza ci abbiamo lavorato posti può essere formulata meglio ma pone all'attenzione dei governi ove ovviamente e quindi delle istituzioni europee ma deve essere a mio parere credo che sta sì anche l'intenzione di chi ha organizzato questo convegno che la Federazione della stampa dell'Arci e delle altre organizzazioni hanno fatto deve essere la la realizzazione di questa carta uno dei mezzi attraverso i quali tutti noi tutti noi come cittadini dei Paesi nostri ma anche di tutto il mondo
Percepiscono la rilevanza centrale della questione della libertà di stampa della diritto all'informazione
Come come dire quasi il nodo centrale dell'architettura del sistema dei diritti e del sistema delle libertà in cui diritti e libertà sono tra loro intrinsecamente legati attraverso l'informazione l'informazione cioè non è uno dei tanti diritti
Ma è per una democrazia liberaldemocratica la base senza questa libertà non può esistere nessuna forma di democrazia
E questa questa costatazione questa questo elemento qui non è un elemento di cui c'è intorno sì consenso forza parole massima insomma state esagerando viene vista come una questione corporativa di chi fa questo mestiere o di chi lo insegna o di chi se ne occupa
E allora credo che uno dei problemi principali è quello di fare in modo noi che l'abbiamo promossa di fare in modo che questa invece venga sentita quindi anche nell'esito da utilizzare che sia il più possibile semplice comprensibile da tutti
Che sia qualche cosa che sta nella coscienza di tutti i cittadini queste lo scopo dal mio punto di vista ma credo sia lo scopo anche di tutti grazie
Grazie professore prima di di Enrico che consenta di Dio
Volevo chiedere a Ubaldo corazze Baudo grazie mai in questi tre giorni siamo riusciti anche diventare amici ormai ci diamo del tu insomma appuntamenti prossime settimane se mamma insieme
Io volevo che lui portasse un attimino il suo saluto alla ai colleghi giornalisti che lasciano Gubbio devo dire che lasciamo Gubbio
Veramente contenti al di là del successo della manifestazione pur con qualche defezione oggi
Credo veramente che l'ospitalità che cede dimostrato non abbia avuto uguale almeno la mia esperienza credo proprio che possiamo dirci che proprio tra un anno faremo il punto delle cose che abbiamo messo in campo
Oggi abbiamo parlato di tante iniziative vogliamo proprio tra un anno a Gubbio tornando qua
Fare il punto se siamo riusciti come dicevo Giulietti almeno a portare un foglio di carta
Laddove ce n'è bisogno là dove non c'è nulla non ce altro che distruzione ecco credo proprio che ci avete aiutato in questa riflessione vi ringraziamo però
Dici qualcosa sì volentieri
Ma volevo raccontare un po'anche un episodio che si inserisce in tutto il dibattito che si è svolto in questi tre giorni
Io ho conosciuto dire ciascuno sa che il sindaco ha seguito per la prima volta nella storia tutto per intera una nostra seguito avere un interesse culturale e personale prima di tutto l'avrei fatto anche se fossi stato semplice cittadino
Cosa che purtroppo non avviene molto
Perché i cittadini sono anche distratti da dal loro dalle loro incombenze quotidiane però certo lui auspichiamo che anche la città in futuro possa partecipare però io debbo dire con l'apprezzato molto la partecipazione degli studenti almeno di qualche classe degli studenti
Di un istituto eugubino perché sono contento del fatto che esista ancora qualche insegnante
Che ritiene che trascorrere qualche ora al di fuori delle pareti scolastiche in una osservatorio privilegiato come questo sia altamente formativo questo veramente mi mi conforta
Penso che sia stato formativo sia per gli insegnanti che per gli studenti
Dicevo voglio raccontare di un un fatto io ho parlato di recente
Con un maestro violinista che poi dirige il Gubbio Festival qui da noi è un ebreo russo nativo di Odessa
E lui mi raccontava mi diceva che dal momento dell'avvento di Milosevic al potere le prime mosse politiche del presidente
Sono consistite nella movimento nel rimuovere alcune pedine importanti nella informazione
Io ebbi mi diceva il maestro subito la percezione della deriva autoritaria di quel di quel presidente dico questo per dire per significare che tutto il discorso che è stato fatto qui sulla inscindibilità fra libertà di informazione e democrazia e convalidato anche da questo piccolo racconto
Che la dice lunga su come voi tutti sapete sul fatto che le persone autoritarie
I dittatori come prima loro mossa toccano a informazioni e quindi purtroppo l'epilogo che c'è stato era ha probabilmente segnato da quelle prime mosse del del presidente della federazione
Ecco io vi ringrazio volevo dire
Voi avete affrontato delle tematiche interessantissime io nasco dirlo non debbo fare le conclusioni
Però voglio
Così raccogliere l'il così l'intervento del segretario
Della Federazione nazionale della stampa per dire che Gubbio è si propone si offre ancora
Per ospitare il secondo Forum
Io credo però che la fine di questi lavori non posso segnare la fine del segnò la fine di questo primo
Forma ma sono anche un inizio di un percorso di lavoro abbiamo un anno di tempo per preparare la seconda edizione del Forum questa in queste giornate
Proprio prendendo spunto dalla carta dalla presentazione della carta
E anche evocando la metafora del lupo perché è stata fatto ieri cosa fatta ieri dal mi pare l'onorevole Giulietti per significare come Gubbio sia terra di pace
Pare sia opportuno e noi condividiamo in pieno questa prospettiva aprire istituire un laboratorio di confronto di ricerca
Sui contenuti della carta perché la carta medesima possa diventare una Carta europea dei diritti dell'informazione
E quindi noi dovremo intraprendere un percorso di lavoro che si chiudessimo qui avremmo fatto solo un bel convegno non sarebbe cosa buona è stata cosa buona di per sé ma non lo sarebbe completamente se ci lasciassimo oggi e magari ci rivedessimo fra un anno ecco c'è in mezzo fra il primo a prima sì edizione la seconda edizione del Forum tutto un percorso di lavoro e lui quindici offriamo come laboratorio di ricerca di confronto
Anche operativo
Per far sì che attorno alla CartaSì realizzino le convergenze le condivisione da parte di una pluralità di soggetti fino all'approvazione da parte della in sede internazionale almeno europea così come noi auspichiamo e questo quindi caro Segretario significa che abbiamo un bel lavoro da fare noi siamo disponibili abbiamo fatto il massimo possiamo solo migliorare io ricordo che quando l'amico Santelli è venuto qui
Alcuni mesi orsono eravamo in inverno questa sede era una sede chiusa polverosa perché abbiamo avuto cioè la società che la gestisce ha prevalentemente a prevalente partecipazione pubblica anche con una quota di privati aveva delle difficoltà logistiche gestionali
Io sono ho insistito perché questo forma avvenisse si svolgesse in questa sede che aveva delle difficoltà
Perché questo appuntamento ha messo in movimento veramente l'operatività e anche l'operosità di tanta gente non solo dell'amministrazione comunale ma delle imprese private del del nostro socio privato
Che si sono adoperati affinché per questo appuntamento il centro servizi Santo Spirito tornasse veramente ad essere nella sua piena operatività e per questo e chiudo io voglio ringraziare quanti hanno reso possibile questo appuntamento perché non si dice mai ma a volte la riuscita dei grandi incontri è dovuta sia alla risonanza dei nomi dei grandi relatori che pure ci vuole ma nulla riuscite il successo di queste manifestazioni è dovuta spesso anche a un lavoro oscuro quotidiano unghie
Di tanta gente che ad esempio più ha lavorato fino alle quattro di mattina
E siccome questa gente per lo più i dipendenti pubblici non hanno grandi gratificazioni finanziaria almeno voglio che sia reso merito dando quindi una gratificazione di ordine morale a questa gente si
Grazie anch'io voglio rendere merito alle tante persone che hanno lavorato realizzazione di questa iniziativa naturalmente a tutte le persone di Gubbio dell'Umbria che ci hanno aiutato naturalmente devo anche ringraziare le ragazze e i ragazzi
Si fa per dire insieme della Federazione della stampa che hanno lavorato davvero come non so come ma insomma veramente hanno fatto il miracolo devo dire grazie a loro io dirò poche cose però credo abbastanza importanti
Qui è stata sono state fatte adesso alcune riflessioni sui diritti sulla libertà
Naturalmente come dire in un contesto in cui la realtà cambia
Be'sono rimasti in sala tanti giornalisti tante giornaliste tante giornaliste tante già Sisti
E e quindi come dire concentrò le carte le cose un po'sulle cose nostre mi perdoneranno gli ospiti e le persone che non hanno una spiccata
Non non fanno questo mestiere insomma
Il il sindacato qualunque sindacato ma insomma il nostro in particolare
Elabora approva le proprie strategie le proprie scelte in maniera formale
Nei congressi nelle nei momenti del dibattito interno noi abbiamo per esempio un Consiglio nazionale una Giunta esecutiva
E noi come Federazione della stampa siamo alla vigilia di un congresso
Un congresso che noi terremo subito dopo la conclusione
Del negoziato per rinnovo del contratto una conclusione che i colleghi giornalisti sanno non sarà certamente facile
Però possiamo dire che da questi tre giorni di discussione
Sono giunte indicazioni ci siamo dati indicazioni abbiamo raccolto indicazioni dall'esterno
Molto precise che mi consentono di dire
Che la linea strategica del nostro sindacato può e deve essere riscritta ridefinita rimodulata
A compio abbiamo compreso credo in maniera definitiva
Che un sindacato come il nostro organizzazione come la nostra se vuole confermare anzi sviluppare il proprio ruolo
Nella società nel mondo della cupola della comunicazione rispetto alle istituzioni e la politica
Deve saper guardare in avanti deve cogliere opportunità i rischi del cambiamento
Deve saper governare il cambiamento non può limitarsi a rincorrere le emergenze che è quello che facciamo per la maggior parte del tempo
Lo stesso dibattito sulla guerra dei Balcani un dibattito molto importante oserei dire straordinario per alcuni spetti anche pluralista è anche ricco che è venuto qua ci dimostra che le nuove frontiere dell'informazione quindi del giornalismo spero che il professor Bechelloni mi darà ragione si stabiliscono anche in relazione alla capacità degli operatori dei giornalisti in primo luogo
Di rivendicare fortemente la qualità
La qualità del prodotto informativo la correttezza il pluralismo la completezza i nostri valori che non sono valori nuovi sono valori antichi ma sono tuttora validissimi
Se l'informazione libera e lo strumento decisivo per lo sviluppo della dialettica democratica come tutti hanno detto qui occorre che tutti la sostengono ovunque essa sia in difficoltà noi giornalisti in prima fila
Sapendo che non ci può essere informazione di qualità oggi senza strumenti e veicoli di comunicazione che sono nuovi e sono efficaci da questo punto di vista devono essere efficaci
Era qui abbiamo discusso di internet e di digitale
Che devono essere al centro di questo dibattito sapendo che occorre raccoglie la sfida che tanti interlocutori in questi giorni ci hanno lanciato
Va in molte dobbiamo riuscire a riappropriarci del momento informativo riuscendo a compiere nei nuovi media quell'operazione di netta separazione tra prodotto commerciale informazione che nella carta stampata e nell'emittenza radiotelevisiva nazionale
Pur con qualche caduta anche frequente purtroppo comunque siamo riusciti a fermare anche a partire dal nostro contratto dai tanti accordi aziendali che vanno in questo senso
Qualcuno ha detto ieri
Che i giornalisti italiani sono in forte ritardo
E io credo che questo sia vero
Ma noi abbiamo un appuntamento noi dobbiamo riuscire ad affermare nel nuovo contratto nel contratto che c'è gente ci in Giano fare le trattative riprenderanno tra otto giorni i valori che noi affermiamo
Ciò anche se la battaglia con il mondo dell'impresa tutte nessuna esclusa lo dico con affetto aspetterò che fa male ieri
La battaglia con il mondo delle imprese sarà dura
Io ho apprezzato molto riferimento che ha fatto oggi Trevisani
Vedete il presidente della RAI l'altro l'altro ieri
Rispondendo alla domanda di un collega io ero presente
Ha detto che il servizio pubblico nel suo processo di rinnovamento ed anche di allargamento della propria struttura societaria intende rispettare leggi e contratti
Ebbene proprio ma anche ipotizzato io sono certo che gli imprenditori privati che tutto il mondo dell'impresa è d'accordo con lui
Che New Media rappresenteranno un forte momento per introdurre nuove forme di flessibilità nel nostro lavoro
E io lo dicono abbiamo giocato con la scommessa sulla sulla flessibilità
Ma io vi dico lo dico da qua dopo aver fatto questa riflessione
Che quella della flessibilità è una sfida che abbiamo raccolto ma su questa fine sfida abbiamo già dato
Noi ogni giorno dobbiamo fare i conti con le continue trasformazioni sappiamo che esse determinano l'aumento esponenziale delle quantità di informazione offerti ai cittadini ma che queste possono essere oggi realizzati al di fuori da regole del ed a valori la gravissima situazione dell'emittenza locale qui qualcuno ha detto l'emittenza locale non ne avete parlato abbastanza forse è vero
Perché pochi imprenditori ma emittenza locale hanno scelto la strada di fare un'informazione anche di servizio per il pubblico di qualità
Ci pone di fronte a continue gravi violazioni della correttezza dell'informazione con una Commissione drammatica tra notizie pubblicità tra approfondimenti sulla politica locale spot elettorali giornalisti usati
A Fini pubblicitario difendiamo e dobbiamo difendere di più e meglio dobbiamo ritrovare il modo la formula
I colleghi e la libertà dell'impresa e naturalmente ma dobbiamo difendere un'informazione anche quella politica che sia corrette pluralista
è una sfida che ha quindi tante facce ma il cui senso è uno solo qualche collega si è meravigliato ha protestato con me
Quando sono intervenuto anche duramente a difesa della correttezza per esempio nella vicenda sui dossier dello spionaggio sovietico
Non facciamo altro che fare il nostro mestiere di sindacalisti che hanno scelto la strada della tutela collettiva sul modello tra l'altro dei sindacati confederali con cui ci lega uscì lega un patto federativo
La gente ha il diritto costituzionale di avere un informazione scritta o Teleradio trasmessa oppure contenuta di nuovi vincoli della comunicazione che sia il più possibile libera ma al tempo stesso corretta e questo è un elemento centrale che è emerso in questi giorni
Lo ribadiamo oggi con forza dopo dibattito che c'è stato sapendo che è sempre più difficile difenderci dalle distorsioni della pubblicità e della propaganda la detto dei missili anzi in quell'intervento che mi è piaciuto molto
Lo ha dimostrato appunto anche l'informazione sulla guerra nei Balcani
Dove accanto a tanti giornalisti che hanno fatto per intero il proprio dovere andando sul sul campo e raccontando in con estrema difficoltà quello che succedeva
Sono anche riusciti passare messaggi unidirezionali da soggetti impegnati nel conflitto propaganda
E ciò forse più che né i media tradizionali è caduto anche e soprattutto nell'on line e nell'informazione satellitare
E noi dobbiamo continuare a interrogarci sulla forma soli formazione di guerra
Non solo di quella nei Balcani che è passata e speriamo non torni ma anche soprattutto sui fatti che possono preparare una guerra
E sui motivi e sulle ragioni approfondendo gli argomenti ok la seguono e di qui ragionamenti che abbiamo fatto oggi sulla ricostruzione
Io non concepisco la rimozione collettiva di quello che sta ancora accadendo nel Kosovo
Una rimozione che ci coinvolge che coinvolge il mondo dell'impresa e che coinvolge i nostri direttori che non mandano più inviati o quasi
Non capisco come sia possibile ignorare almeno fino a un mese fa quello che succedeva a Timor Est
Oppure le centinaia le migliaia di morti nei conflitti del Centrafrica e meno male che c'è l'informazione di origine cattolica del volontariato cattolico che ci ha raccontato qualcosa
Vedete quando abbiamo ideato con alcuni amici lo diceva Striano dicevano i colleghi Bechelloni lo stesso Beppe Giulietti ieri
Con la Regione Toscana Colle anche ricordarci il manifesto per una carta dei diritti dell'informazione abbiamo proprio pensato ad un'assunzione collettiva di responsabilità dei giornalisti per questo siamo entrati nel dialogo con la società civile
Non so i giornalisti italiani ma durante il tema di tutt'Europa Bettina Peters ha detto tre cose importantissime ieri c'è un lavoro in da fare insieme il sindacato italiano sindacato europeo sindacato mondiale dei giornalisti
Accanto alle nostre responsabilità
Alla denuncia dei nostri errori delle lacune della nostra iniziativa occorre chiamare in causa le istituzioni internazionali e nazionali l'OCSE l'Unione europea il governo italiano il sistema dell'impresa editoriale dell'emittenza
L'obiettivo è quello di combattere ogni forma di limitazione più o meno violenta della libertà di stampa del diritto di cronaca intimidazione o violenza nei confronti dei giornalisti
Per questo l'idea di alcuni come Giuseppe Giulietti di un momento di riflessione collettiva internazionale va colto
E io vedo qui Stefan de Mistura che è rimasto qui a ad ascoltarci l'avrei detto di rete profanato
Vogliamo ragionarci insieme io credo che non abbia una grande responsabilità nei confronti del mondo intero e credo che la carta
Che abbiamo messo a punto vi è una proposta son delle idee sono punti di riferimento io credo che possiamo avere l'ambizione di portarli ovunque credo anche al massimo livello delle organizzazioni rappresentative mondiale
Io credo che dobbiamo chiedere un incontro alle rappresentante dell'ONU in Italia di cui chiedo subito perché vogliamo chiedere un incontro all'ONU amico
Occorre però essere molto concreti molto chiari specie nel momento in cui rilanciamo l'impegno di solidarietà nei confronti di tutti i giornalisti e dei media e diversi Paesi dell'area dei Balcani coinvolti negli eventi bellici
La Federazione della stampa italiana sarà nelle prossime settimane in Montenegro a Belgrado insieme alla Società Civile rappresentanti dei sindacati confederali italiani
Abbiamo chiesto a colleghi di prestigio come Lucia Annunziata e tanti altri di aiutarci a mettere a punto progetti di analisi di conoscenza di formazione
Noi sosteniamo e sosterremo le iniziative di Ettore Colombo dagli inviati di pace dei giovani giornalisti dei tanti colleghi che lavorano corna Giampiero Gamaleri con Massimo Fichera le tante istituzioni
La Federazione della stampa in particolare intende intervenire direttamente o come partner in una operazione ambiziosa
Costruire e realizzare progetti di formazione sia professionale sia sindacale insieme con per i giornalisti di Kosovo Serbia Montevenda Montenegro Macedonia Albania e degli altri Paesi dell'area
Abbiamo parlato in questi giorni con i colleghi che sono venuti qui a Gubbio abbiamo avuto la disponibilità delle scuole di giornalismo di Perugia per la radiotelevisione di Urbino
Di Gubbio della città di Gubbio chiederemo l'aiuto del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti qui oggi rappresentato del venti e della Casagit
Ricostruire la comunicazione e l'informazione nei paesi dei Balcani è l'unica forma possibile di impegno perché ha l'ambizione di contribuire a ricostruire la democrazia
Forse è vero che i giornalisti italiani sono distratti ma è anche vero che qualche giornalista italiano giovani giornalisti italiani non più giovani giornalisti italiani all'intenzione di fare qualcosa
Ma la buona volontà e lo hanno detto tanti colleghi stranieri che hanno parlato ieri l'altro ieri
Neanche oggi non basta occorrono risorse occorrono risorse imponenti e non sono sufficienti quelle che il governo italiano ha destinato alla ricostruzione dell'economia del tessuto sociale del Kosovo
Importanti personalità italiane e straniere oggi lo stesso ambasciatore scalare Stefanel mistura
Hanno detto la loro opinione scalare ha manifestato anche le preoccupazioni i rischi
Ah ma anche le opportunità della ricostruzione
Noi ci permettiamo di avanzare una proposta
Perché il primo problema della ricostruzione del tessuto informativo nei paesi di quell'area parlo dell'informazione e della comunicazione
è il coordinamento delle iniziative abbiamo sentito quante in questi giorni quante iniziative sono in campo
Ma dobbiamo ottenere un coordinamento accanto agli sforzi per interventi globali mirati
Nel settore della comunicazione deve avere una sua un suo canale di investimento certo che possa in qualche modo essere di garanzia per tutti
E io credo che occorra un'agenzia internazionale
Per specifica proprio per la ricostruzione della comunicazione e dell'informazione dei Paesi balcanici ne abbiamo parlato in questi giorni in via riservata con gli ospiti politici che son venuti mi è sembrato esserci una grande interesse per questa ipotesi
Un'organizzazione che possa essere preceduta guidata orientata da un'alta personalità super partes italiana non italiana istituzionale o meno
Le selezioni e verifichi la necessità degli interventi che si preoccupi di coordinare gli sforzi delle tante organizzazioni e delle tante istituzioni pubbliche e private seno cominciato a muoversi o intendono farlo nei prossimi mesi
Noi la Federazione della stampa d'intesa con la federazione internazionale la federazione europea di cui facciamo parte
Dichiariamo sin da oggi ci dichiariamo sin da oggi a disposizione per offrire al giornalismo riformazione dei Balcani ma non sono di marca dei Balcani
In tutto il mondo condizioni minime per garantire una civile e pluralista dialettica democratica vi ringrazio debba avverte