La crisi dell'Euro e le polemiche sulla direzione della Banca Centrale Europea. Il programma economico del centrodestra e le polemiche sulla questione della riduzione della pressione fiscale

Allora responsabile della produzione dei e la politica di cambio della politica monetaria a livello europeo in particolare si polemizza intorno
è prassi se la banca centrale euro nient'altro commenta troppo per con i tassi d'interesse in genere sull'affidabilità per così dire della direzione della Banca centrale europea in assenza di un governo politico dell'Europa
Europarlamentare della Lista Bonino che più volte in sede di audizione della Commissione e del Parlamento europeo
Ma proprio interrogato come suoi
No della BCE Duisenberg allora
Ma nel momento in cui stava prendendo Brandi un profondo competente
Allora Banca centrale all'per progredisce
Penso che la politica abbia interferito troppo fino ad oggi con il ruolo prima definendo il ruolo e poi con la gestione dal partito il server gazzella Banca centrale europea e della moneta unica io non so se ha ragione Giavazzi quando dice che toglie Chamber non poteva essere la persona attacca oggi sul Corriere della Sera perché dove sembra che essendo stato governato dalla banca centrale olandese di fatto non avevo non aveva alcuna autonomia e quindi non è stato abituato all'autonomia non so quindi se il problema
Sia anche che dolce Amberg è la persona sbagliata per certo però so che quando s'si è deciso di creare in quel modo la Banca centrale europea
Su una base che in qualche modo si Mulas è una sorta di concerto democratico tra tutte le banche centrali europee
Si è fatto una scelta politica che rispondeva ragione politica e non ragioni di efficacia del assunzione per la Banca centrale europea si è fatto Gross suo terrore mettendo poi dopo il serbatoio evidentemente in difficoltà voglio dire io credo che se allora s'
Forse presa una dei
Rione si fosse preso la decisione diverso e quindi creando un organismo sostanzialmente monocratico nella Banca centrale europee e magari perché no
Forse scelto come primo governatore la Banca centrale europea
Il più autorevole dei banchieri centrali europei cioè Tietmeyer io credo che ci sarebbe fatta una scelta giusta si è voluto per ragioni politiche scegliere il meccanismo sostanzialmente del Direttorio
Non la monocratico del Governatore si è voluto scegliere un po'
Per un attore dolce mistero che appunto di un piccolo paese per di più accanto preannunciando che a metà mandato ci sarebbe stato l'avvicendamento allora si diceva complice poi non si capisce più se questo avvicendamento ci sarà con chi sarà il ceto insomma sono create condizioni effettivamente perché la banca centrale non raggiungesse in tempi rapidi quell'autorevolezza
Quando nell'intervista molto chiaro dice la banca centrale si muove solo contro l'inflazione c'è bisogno di una direzione politico cioè dice la banca centrale in realtà non non non soffre di troppe interferenze proprio nel fatto che non vi è una e chiara politica nella Comit
Della Monica non si capisce come quell'obiettivo dalla banca centrale beffardo ma perché la banca centrale sottoposta a troppe Arturo
Spinte che non sono convergenti sull'obiettivo del controllo dell'inflazione ma che sono spinte
In maggioranza direi da parte ti molti governi pensiamo anche al governo italiano quello che ha detto Salvi qualche giorno fa
è soggetta a molte spinte per piegare la politica monetaria alle ragioni della crescita alle ragioni pre giunte nella crescita economica attraverso una politica la vista sui tassi di interesse questo crea incertezze negli operatori crea ripeto una situazione di scarsa autorevolezza affidabilità da parte della Banca centrale e del suo Presidente dolce
Nando spesso e liscio la banca centrale chattando una tale ampiezza di riserve che se scrisse dicesse di una certa parità non può essere superata e annunciasse che la difende annunciasse la difesa i mercati reagirebbero di contribuenza questo non fa questo perché non lo fa a incompetenti
Per esempio per crescere deve poche settimane fa ha detto che tutto sommato dicendo una cosa che a uno a sua obiettiva ragionevolezza dicendo che il la debolezza dell'euro un fattore retrocedere cioè cancelliere tedesco non il Presidente del Consiglio in Lussemburgo ha detto che un alunno al tasso dell'euro debole come quello attuale favorisce la crescita economica e quindi una crescita anche occupazionale in Europa
Questo è uno è uno degli elementi e ripeto dove sembra non ha la forza strutturale secondo me proprio per la struttura dalla Banca centrale europea per essere assolutamente indipendente autonomo rispetto a questo tipo a questo tipo di giudizio ecco mentre
Padoa Schioppa oggi in un'intervista mi pare
Alla stampa da parte sua dice Marini impregnata censito più propriamente minimo tanto ma ancora debole e quindi questo non vuol dire alla fin fine nulla questo è un dato di fatto cioè se noi brevissimo le le
Le medie di di qualche anno fa in particolare pensiamo all'ottantacinque quando la lira ha scritto sul dollaro contro il dollaro due mila già allora due mila tre e due mila quattrocento lire insomma un ecco se se noi consideriamo quella quella parte la tra speriamo sulla moneta unica vediamo che i tassi di cambio non sono tassi di cambio così bassi dell'emissione toro per rispetto al dollaro non solo così e così
Ho capito ma insomma alla fin fine non nicchie semplicemente che gli Stati Uniti d'America sono la massima potenza mondiale economica finanziaria e quindi alla fin fine il rapporto di parità dollaro aveva un po'utopistico Reiner Carraro stanno fissando il vero rapporto di potere
Tra gli Stati Uniti ed Europa poi senza qui torniamo alla politica il tasso di cambio di pelle le parità
Per fra le varie molti mete europee che hanno determinato la parità nei confronti dell'euro sono state fissate in modo ovviamente in in buona misura arbitrario e in buona mi dura irrealistico di questo si pagano le conseguenze gli a questo aggiungiamo che la debolezza dell'euro deriva anche per
Dal fatto che l'euro è una cosa nuova di cui innanzitutto gli europei devono cominciare a picchiarlo ecco mantiene anche qui scusa soltanto
Rompo la uno l'ex ministro gli estri professor Antonio Martino economista è sempre stato scettico su questo tipo di costruzione dell'apra un'intervista a Radio radicale ha tirato per l'appunto un'indagine in streaming per cui il quarantasette per cento degli europei sono il quarantasette per cento ricevono ogni e favore allora questo all'attuale euro ecco vede non comprendendo un po'come è nato questa moneta unica e non si potrebbe rovesciare il discorso dire se in questa situazione il quarantasette per cento a favore l'Europa è in realtà andando un pochino più
Di prevedibile che si consolida e quindi insomma le cose non vanno così male in poi nel primo effetto psicologico che altro fa è un aspetto psicologico ma crea un enorme rilevanza proiettando
I mercati finanziari in particolare nel senso che sarà pure un effetto psicologico ma esistono anche gli aspetti più anche il CREL per il ventinove sostanzialmente poi
Bologna determinato nascere
In relazione all'effetto psico non ci fu quello di fare politica e poi fortemente restrittivo sintassi quello prorogare il disastro economico cioè la recessione no io credo che i problemi
In quel disco i problemi il rischio che questa fase di espansione in Europa non venga consolidata e e non determini non non pretendo un ciclo lungo come quello americano di crescita come polo sarebbe possibile ma comunque un consolida sulla crescita da tutto dipende tranne che dalla politica dei tassi dipende dalla incapacità di troppi governi europei soprattutto dei Paesi della moneta unica incapacità di dare alle proprie economie in parte le briglie sciolte necessarie intanto è di riformulare tutti i profili della politica fiscale quindi ridurre quantitativamente i Baget riducendo sospese e riducendo imposizione di rivedere le regolamentazioni del mercato del lavoro iniettare con radicalità la flessibilità nel mercato del lavoro e quindi creare condizioni di competitività dell'economia europea pensare che la scarsa competitività oggi dipenda dal signor
Bancarelle sono anche perché l'Euro debole eh
Di per sé è un fattore di competitività nonostante il petrolio eccetera ma proprio questa è una questione cambiano a causa del Maran parametri innanzitutto comunque politiche di bilancio restrittive perché al momento delle assunzioni
Pensioni la politica di bilancio in queste condizioni restrittiva se la politica monetaria diventa vestiti ma anche sede restrittiva allo stato dei fatti anche se non era talmente restrittive la Palin noi in certe non non ci non certo l'istruttiva c'è qualcosa che non funziona perché poi alla fin fine Reagan segni il politico di confluiscano politica monetaria restrittiva e politiche di bilancio espansive oppure viceversa però non si rischia di andare dritto
Senta la recessione se non si inventa qualcosa io non credo che il problema del ci sono si risolverà con i tassi di interesse oggi che però
La sentenza dottoressa espansione non cioè lo
Ora sul lato della politica di bilancio una politica espansiva
Secondo me no in questa fase c'è sovrabbondanza di capitali nei mercati finanziari mondiali per gli investimenti di dagli investimenti produttive
I nuovi prese sviluppo anche di settori tradizionali eccetera questi capitali e non arrivano in Europa ma non arrivano in Europa non in ragione della politica dei tassi di interesse non arrivano in Europa in ragione di altre considerazioni
Che soprattutto attengono alla mancanza di politiche sul lato dall'offerta cioè il denaro non avevo in Europa perché verrebbe invertito in condizioni di redditività non competitive con quelle per esempio
Degli Stati Uniti io credo che i governi a questo dovrebbero dare una risposta ai senza cercare l'alibi per le politiche sui tassi d'interesse tenendo presente che man l'obiettivo di inflazione che la banca centrale si pone il due per cento anche qui forse è un obiettivo che è stato fissato in modo eccessivamente a un livello eccessivamente basso ma comunque già l'inflazione
Sicuramente per quest'anno per l'anno prossimo sarà prefetto petrolio ma non solo sarà superiore in misura consistente al due per cento per quanto riguarda le politiche fiscali ricordiamo che nell'area euro abbiamo comunque mediamente un deficit ancora siamo ancora in presenza di un deficit di Bilancio oltre che debiti pubblici come nel caso italiano enorme quindi che siano politiche particolarmente registri chi le politiche che prevedono come nel caso italiano comunque un deficit di bilancio che prevedono comunque un quaranta tra il quaranta quarantacinque per cento di spesa pubblica perché non sono non sono
Non sono non possono essere chiamate politiche di bilancio restrittive al massimo si potrà pensare a politiche in Engadina dal novanta al novantadue in poi dalle retrovie bilancio sono fortemente restrittive questo indumento si fanno manovre di g cento mila mi cinquanta mila miliardi nemmeno le sale per le politiche bilancio sono restrittive sì ma sono le direttive ma voglio dire molto evento non lo sono nemmeno stato sufficiente voglio dire c'era uno studio che è stato portato in Italia dal professor
Perotti in cui per esempio si dimostrava che se se si si si dimostrerebbe in questo studio che fa riferimento a una serie di studi condotti in con analisi tale tra i vari paesi che il fattore determinante per l'aumento dalla crescita economica non sia tanto quello della riduzione delle imposte quanto quello della riduzione della spesa pubblica
Che quindi a differenza di quanto si è sempre pensato e a differenza dei meccanismi con cui si continua a ragionare anche in Italia non è un aumento della spesa pubblica a produrre consistenti condizioni di creste Romica ma casomai una sua diminuzione che significa restituire risorse restituire risorse ai mercati sulla diminuzione della pesa anche in Italia anche con questa finanziaria si vede davvero troppo poco si pensa ad esempio a un aumento della spesa sociale
E va bene credo che sia conveniente per tutti intervenire con strumenti di aiuto e redditi ai redditi più bassi che sono con che sono tantissimi anche in Italia
Ma non si interviene invece sulla riduzione della spesa penso in Italia riduzione della spesa
Previdenziale ci si accontenta su questo capitolo di previsione che grosso modo poi dall'anno sicuramente sforati i tetti previsti ma previsioni che grosso modo
Eccolo al quindici sedici per cento del PIL lo specchio ecco proprio da costruire la riduzione delle tasse dell'edizione dello Spinosa inerente promette un importante istituto di sondaggi vicino al il centrosinistra smontava c'è un tempo di smontare il problema economico del centrodestra che proprio sulla riduzione delle tasse la riduzione delle aliquote si fonda
Tu che cosa ne dice fa io credo ripeto che bisognerebbe che anche il popolo oggi dicesse
Dove vuole intervenire per ridurre la spesa pubblica perché in questo senso credo che abbia ragione abbia ragione Prometeia la sola riduzione delle imposte non garantisce le qui l'invio dei conti nei prossimi anni perché è illusorio pensare che il la crescita del PIL risponda con con un'elasticità così forte quindi il il possono realista carente crescere a seguito di diminuzioni di imposta consistenti dall'otto dieci per cento nei prossimi anni le tasse vanno tagliate conservando il più possibile un equilibrio di bilancio e quindi intervenendo sull'l'alto delle delle questa seconda parte è quella che manca del tutto nell'analisi nell'analisi Delbono se non come vocazione ma non è riducendo gli sprechi nella pubblica amministrazione col già peraltro che prevede anche questa Finanziaria in modo illusorio riducendo gli sprechi negli acquisti la pubblica amministrazione che si possono ridurre consistentemente le tasse prevedendo uno Stato più leggero bene
Paolo parlamentare della Lista Bonino per l'ascolto come sempre da radio radicale abbiamo dato ai nostri microfoni dal professor Mario Baldassarri economista editorialista del Messaggero professor Baldassarri durante la corsa inetti esplicitamente al vertice della Banca centrale europea di incompetenza e di membro del direttorio Tommaso Padoa Schioppa membro italiano del Direttorio della Banca centrale andando avanti da parte sua dice l'per questo problema l'euro debole
Intera debole insomma la Banca centrale europea diretta da incompetenti ma certamente
Happy retta in un modo molto incerto potrà Ruffoni in realtà dall'incudine e il martello nel senso che vorrebbe difendere l'euro magari usando un più decisamente la leva dei l'interesse ma non lo può fare perché d'altra parte frenata dai governi europei che certamente hanno timore che un aumento dei tassi freni la ripresa in atto nell'economia considera ormai così D'Amato non sono politiche non sufficientemente
Espansiva dell'alimento dall'altro lato però non comunque ad integrarsi sulla relazione diciamo appare più dura dell'archivio di Buridano che per lo scegliere tra due sacrifici e non muore di fame esattamente ma conservando Assad e le ruote non si trova per così dire nessuna contraddizione perché Ciampolini militare dovrebbe essere alla fin fine restrittiva per affermare valore dell'euro per una politica di bilancio nazionali che devono essere in linea con i parametri nel sito e quindi non particolarmente espansiva e non si rischia la recessione in questo non
Sì ma qui va chiarito un punto inerente alla Banca centrale europea ha aumentato i tassi negli ultimi nell'ultimo anno solo che l'ha aumentato i tante volte di un quarto di punto tre venticinque poi dovete cinque zero venticinque che ogni volta ha dato l'impressione di assoluta debolezza sul mercato però se continuiamo da i questi consecutivi aumenti tasso poi ci accorgiamo che il Tanque che in realtà hanno multato di un punto e mezzo evidente che se avessero fatto un punto e mezzo fin dall'inizio sarebbe fare una botta molto forte sulle cui la mia parrebbe consegnare molto deciso sui mercati dei cambi dall'altra parte che voglio dire tutta l'Europa che vive nella grandi il continuo a vivere la grande illusione e la delusione impasto che la ripresa dell'economia mondiale ha tenuto a ricavarne ribalto asiatico compresa la rivalutazione dell'euro potesse di per sé dare un impulso di sviluppo all'Europa tanto da evitare di dover fare poi le riforme strutturali sul piano interno europeo questa è la grande il regione che vive l'Europa in questo momento prova della debolezza dell'euro non è altro che la punta dell'iceberg di un'Europa che ancora anchilosata sulle sue vecchie certezze che stanno diventando sempre più vecchie frane
Allora che cosa fare in questa situazione in questo contesto sono loro che cosa dovrà fare a parte le inutili prediche come dice un exploit
Ma di fatto Chiarini è un un elemento di fondo il patto di stabilità c cinque la portare il deficit davvero nel due mila tre ma questo non significa affatto non fare politica economica porterebbero il deficit pubblico significa che la politica economica va fatta riducendo il prelievo fiscale parallelamente contenendo la spesa pubblica si può benissimo fare deficit zero riducendo lo spazio dello stato dando più spazio alle famiglie e le imprese e vedete famiglie previo son più capaci di creare con i loro comportamenti sviluppo occupazione di quanto non abbia finora ha fatto lo Stato che assorbendo quasi metà del reddito nazionale in tutti i Paesi europei era e distinguendo in un modo spesso permettono fa
Locale le potenzialità di sviluppo di un periodo del coordinamento prosa Baldassarri vedi quindi dice se si riducesse non c'entra niente tasse e spesso in realtà andando questo isoenzima nelle famiglie l'effetto
Non ci sarebbe più utile incidenti se non ci sono stanze assolutamente simile siccome su questo sto lavorando fra qualche giorno presentano proprio un lavoro che ripete loro dell'anno scorso sull'Italia se non sì esattamente il secondo miracolo possibile applicato all'Italia dove con francamente comiche Cicchetti da economisti però dove si tenta di dimostrare e si dimostra che un taglio
Della pressione fiscale parallelamente a manovre strutturali sulla spesa pubblica e di flessibilità sul mercato del lavoro consentirebbe all'Italia di raggiungere la piena occupazione cioè il cinque per cento disoccupazione nel giro di quattro cinque anni
Questo stesso esercizio riprodotto su nove dei dieci Paesi europei che aderiscono all'euro dimostra tre cose fondamentali primo che questo tipo di manovre comunque debbono fare anche negli altri Paesi europei soprattutto Francia Germania oltre e l'Italia secondo che non c'è una grande sinergia dal coordinamento fiscale europeo nel senso queste cose debbono Parri singoli stati di per sé chi Lepa per primo a il vantaggio del primo terzo ed ultimo elemento che non ceppi virali cioè non c'è lo spazio per i furbacchioni cioè eventualmente uno stato che non facesse le riforme al proprio interno ma aspetta perché le riforme fatte negli altri Paesi il diamo una mano a risolvere i propri problemi senza fronteggiare per piloti di fondo dell'economia
Proprio questo studio e questa è una da questo terrorismo che si possono partire per il secondo sull'argomento di questa intervista le critiche e che un istituto di sondino istituto di ricerche vicino al centrosinistra
Laura Pennacchi hanno fatto al programma economico del centrodestra proprio sulla questione della riduzione fiscale
Non le condivide questi timidi ma io non ho ancora chiaro quale sia programma economico del centrodestra però mi pare che questi critiche fatte dalla finestra appoggino sull'elemento di enorme confusione
E ed è il seguente occorre un progetto di riduzione della pressione fiscale tante che sia parallelamente e seguito un progetto di contenimento della spesa e questo mi sembra essere ben contenti cioè col la riduzione fiscale va fatta garantendo ex ante un equilibrio del bilancio pubblico
Questo però rilancia l'economia fa crescere reddito e occupazione per cui alla fine del gioco la riduzione scale della pressione fiscale che si ottiene può essere di due punti all'anno per quattro cinque anni consecutivi questo non vuol dire che occorra eclatante una riduzione fiscale di due punti all'anno Patta ridurre la pressione fiscale di un punto all'anno per quattro cinque anni consecutivi perché poi pur sono da dare sul che viene di conseguenza sul fronte della crescita economica del reddito l'occupazione aumenta il prodotto interno lordo
E di la pressione fiscale si riduce di due punti perché sono state ridotte le tasse e perché è aumentato il PIL c'è stata la crescita credo è stato un incontro è che queste operazioni vanno fatte garantendo e questo fronte politico più delicato le riforme sul fronte della spesa pubblica che Fantetti hanno solidità all'equilibrio del bilancio
è questo il punto di critica turco di critica Bizzotto cioè si dice torna o di riduzione delle tasse del centrodestra in qualche modo non garantisce l'equilibrio di bilancio si affida la cosiddetta curva la curva di lastre no questo non mi risulta non è affatto vero non occorre grazie alla curva a rilasciare per ospedaliere cosa
I nostri iscritti all'idea che abbassando le tasse lei e la crescita ribalta è quella crescita genera gettito fiscale che compensa l'abbassamento evitare le tasse in realtà il prodotto e della spesa pubblica in termini di forme coperto sia per ragioni di equilibri il bilancio ma soprattutto per ragioni i equità sociale un'equità che va vista dentro le attuali generazioni ma va detto soprattutto in termini di rapporti tra generazioni tra giovani e anziani tra e anche sul piano territoriale nord e Sud zone protette dalla vantate quindi non ci si può nascondere dietro al dito l'equilibrio finanziario va garantito ma oltre a questo c'è la necessità di fare le riforme per modernizzare il Paese per farlo crescere i nostri paesi potevano parte sul fronte del fisco sul fronte della spesa e purtroppo però in questi anni i governi di centrosinistra a parte la caduta dei tassi d'interesse che ha fatto risparmiare espelle per interessi la spesa corrente al netto di interesse ha continuato a crescere in rapporto al PIL
Nel frattempo hanno cresciuto la pressione fiscale perché dovevamo in l'area dell'euro e abbiamo schiacciato gli investimenti pubblici investimenti in opere pubbliche infrastrutture e di conseguenza schiacciato anche le
Venti prodotti
La ringraziamo ringraziamo il dottor Mario Baldassarri economista per l'ascolto come sempre da Radio radicale
Cioè